L’opuscolo Ottobre 2009 n. 42 Comune di Mercatello sul Metauro Notiziario Amministrativo e di Vita Locale ENTUSIASMO PER UNA NUOVA STIMOLANTE AVVENTURA Entro il trenta settembre di ogni anno, e così anche nel 2009, si deve procedere ad una attenta verifica del grado di realizzazione dei programmi che stanno alla base della predisposizione del bilancio di previsione. La ricognizione dello stato di attuazione, è per l’anno in corso condizionata dalla tornata elettorale amministrativa che ha caratterizzato la primavera e che ha determinato necessariamente un importante rallentamento dell’attività. L’incertezza nel sapere se si avrebbe avuto la possibilità di proseguire un certo tipo di lavoro amministrativo; l’estate trascorsa con l’inevitabile rallentamento di ogni iniziativa e le incombenze burocratiche legate al rinnovo degli organi, hanno di fatto interrotto per alcuni mesi il lavoro di qualsiasi Ente locale territoriale. Non sono stati comunque mesi buttati al vento, tutt’altro. Con la speranza di poter continuare a dare attuazione a un progetto nato ormai quindici anni fa, ci siamo messi al lavoro facendo una ricognizione vera dello stato di attuazione dei nostri programmi di tre lustri che abbiamo cercato di documentare al meglio anche fotograficamente ed elaborando conseguentemente un programma molto articolato ed ambizioso frutto di una analisi approfondita delle necessità del paese. Come abbiamo più volte ribadito, è stato per noi un lavoro importante che ha anche visto la collaborazione volontaria di tante persone che si sono messe a disposizione con passione senza alcun secondo fine ma con l’intento di dare il proprio contributo a questo nostro paese. Abbiamo incontrato tutte le realtà del paese, gli anziani, i giovani, coloro che, vicini a noi, nelle legislature precedenti avevano ricoperto cariche istituzionali, le varie realtà e associazioni locali ed abbiamo cercato di fare tesoro delle loro indicazioni e dei loro suggerimenti. Ma il programma, lo abbiamo costruito “in itinere”, ed è stato un continuo divenire. E’ nato negli anni, come sono nate negli anni le tante sinergie che abbiamo voluto creare nel territorio. Abbiamo così positivamente avvertito una condivisione forte con l’opinione pubblica, della quale a dire il vero non avevamo dubbi. Il clima respirato però, nei mesi precedenti la consultazione elettorale, era di fiducia incondizionata con alcuni importanti distinguo espressi però sempre con educata e sincera disponibilità. Ed è stato su questi distinguo che abbiamo lavorato di più, cercando di capirne le ragioni e modificando anche a volte i nostri comportamenti e le nostre iniziative. Abbiamo toccato con mano una grande fiducia in noi, quasi sempre senza né se e né ma. Tante volte ci siamo sentiti dire, anche da persone che politicamente la pensano diversamente da noi: “lo sapete come la penso e non posso votarvi per ragioni politiche e per coerenza, ma godete certamente della mia fiducia e so che in ogni caso il paese è in buone mani”. Consapevoli di aver ottenuto nelle amministrative del 6/7 giugno 2009 un risultato elettorale oltremodo lusinghiero, cogliamo l’occasione per ringraziare ora Sommario : Pag. 2 Verso una importante riforma degli Enti Locali Pag. 3 Alcune brevi note - Comunità Montane Pag. 4 Il Federalismo fiscale - Bilancio di previsione Pag. 10 Casa di riposo Pag. 11 Castello della Pieve - Manifestazioni Pag. 12 Pag. 13 Pag. 14 Pag. 15 Pag. 16 The Professional Advantage - Bandiera arancione Protezione Civile - Palazzetto - Fontane Associazioni Musicali - SS 73 bis - Ambiente Fano Grosseto Eolico e fotovoltaico - Eliporto - Teatro - Riflessione Notizie in pillole - Concludendo L’opuscolo tutti i cittadini per la grande manifestazione di fiducia accordataci. Avevamo colto in tante occasioni lo spirito di condivisione che accomunava tanta gente nei nostri confronti e il responso delle urne è stata la conferma dell’ottimo rapporto che abbiamo con tutte le componenti della nostra società. Pur avendo avuto sempre un costante contatto con le diverse realtà demografiche e sociali del paese, durante la campagna elettorale abbiamo incontrato a più riprese tante persone e veramente non è mai mancato con nessuno un reciproco rispetto ed una assoluta chiarezza nei rispettivi intendimenti, anche nella diversità di opinioni. Grazie comunque a tutti, anche chiaramente a coloro che hanno ritenuto di non votarci, con la speranza di poter un giorno, attraverso l’impegno e la realizzazione dell’ambizioso programma, ottenere anche il loro consenso. La quarta vittoria consecutiva è stata comunque particolarmente bella e stimolante perché accompagnata e supportata da tanti giovani di ogni età, molti dei quali fino ad ora digiuni di amministrazione e di politica. E’ stato per noi un bel segnale che non mancheremo di cogliere coltivando un loro maggiore coinvolgimento nelle diverse attività. Consentiteci di dire che non si resta in sella per tanti anni raggiungendo oggi percentuali mai viste fino ad ora, se non lavorando bene, se non avendo l’occhio attento ad ogni cosa, se non dimostrando di voler veramente bene a questo nostro paese e alla sua gente, se non mantenendo un contatto quotidiano con tutti indistintamente. Il risultato elettorale, senza precedenti, ci ha confermato che le nostre sensazioni erano giuste, che avevamo amministrato bene nell’esclusivo interesse del paese, che la sincerità degli elettori è sempre stata con noi vera ed onesta, che abbiamo un buon rapporto con la comunità della quale quotidianamente ed in ogni senso siamo parte integrante. Teniamo anche a dire che abbiamo avuto e abbiamo grande rispetto nei confronti di coloro che si sono messi in gioco e nonostante le tante chiacchiere di paese non abbiamo mai fatto alcuna considerazione in negativo sulle persone. Le campagne elettorali comunque sono da sempre così e chi si candida deve sapere che sarà comunque oggetto di critiche e di possibili frain- tendimenti. Ora comunque tutto sta tornando nei binari della quotidianità e ci auguriamo di poter contare su un ambiente politico costruttivo, corretto e sereno. Noi cercheremo di adoperarci affinché ciò sia possibile. Abbiamo ripreso a lavorare con assiduità e dedizione ed assumeremo nelle prossime settimane anche iniziative di respiro intercomunale e territoriale per cercare di far fronte comune su una serie di problematiche di respiro più ampio. Ciò che ci ha fatto male è sentirci dire che siamo isolati rispetto alle altre realtà comunali: più che altro ci sembra una barzelletta visti gli ottimi rapporti che ci legano con tutti gli organismi territoriali del nostro comprensorio e con le autorità provinciali e regionali. Bisognerebbe evitare di cercare per forza di cose punti deboli dove non ne esistono anche perché da sempre rimarchiamo, riconoscendone la sostanziale correttezza pur con i dovuti distinguo, che tutti i rappresentanti delle Istituzioni di colore diverso dal nostro hanno tenuto con noi un comportamento di assoluta correttezza ed onestà. VERSO UNA IMPORTANTE RIFORMA DEGLI ENTI LOCALI Allo scopo di tenere debitamente informata l’opinione pubblica sulle vicende che caratterizzano la 2 vita politica e amministrativa italiana legata alla realtà degli Enti Locali, come ci è accaduto di consueto, in questa sede vogliamo cercare di chiarire i diversi aspetti del Disegno di legge “Calderoli” in materia di organi e funzioni degli Enti Locali recentemente fatto proprio dal Consiglio dei Ministri. Riportiamo all’uopo il sunto di alcune considerazioni che ci sembrano importanti. E’ entrato nell’affollato panorama costituito dalle proposte di riforma istituzionale degli Enti Locali, senza particolari annunci, ed ha subito catalizzato l’attenzione di politica e commentatori. Si tratta della bozza di Disegno di Legge in materia di organi e funzioni degli Enti Locali, presentato dal Ministro Calderoli, che, in uno stringato articolato (consta di soli 25 articoli), delinea il nuovo ordinamento del governo locale senza demandare la pur complessa operazione al Governo, affrontando i temi più spinosi (soppressione di alcuni Enti di secondo grado, ruolo delle Province, composizione delle Giunte) con precisione e chiarezza giuridica. Cosa si proponga, in concreto, questo intervento legislativo è detto nell’articolo 1. Innanzitutto esso si muove nell’ambito dell’art. 114 c. 1 della Costituzione (la ripartizione dei poteri locali e statali) ed in attuazione dell’art. 117 c. 2 lett. p) (legislazione elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni, Province, Città Metropolitane) individuando e disciplinando le funzioni fondamentali di Comuni e Province, intese come “indispensabili” ed “obbligatorie” per il funzionamento dell’Ente, accentuando le modalità di esercizio in forma associata delle stesse. Viste nell’ottica dell’efficienza e della riduzione dei costi, le funzioni di governo delle Province forniscono anche i parametri oggettivi per la loro soppressione. Sulla base di questa logica, l’articolo affronta, in una logica di semplificazione quasi automatica, la soppressione di Enti ed organismi che operano in ambito locale e regionale in concorrenza con gli organi istituzionali primari. E’ il capitolo doloroso dedicato alla soppressione delle Comunità Montane, delle circoscrizioni comunali (queste peraltro già codificate da una precedente norma di legge finanziaria), di consorzi, degli enti parco, degli ATO e dei consorzi di bonifica che ha suscitato le più drastiche reazioni negative da parte della L’opuscolo politica. Esse non paiono attenuarsi nemmeno con la misura compensativa del trasferimento alle Province di gran parte dei compiti svolti dagli enti soppressi, le quali finirebbero pertanto per essere potenziate (almeno per quelle che rimarrebbero indenni dal vaglio dei parametri concepiti per la loro approvazione). L’articolato prosegue con la previsione di modifica della composizione del numero di consiglieri e assessori in un’ottica di forte riduzione ma, nel contempo, definisce l’ambito oggettivo in cui si possono individuare i “piccoli comuni” disciplinandone le prerogative con la valorizzazione della figura del Segretario Comunale assurto ad organo di controllo interno. L’ampiezza dell’intervento istituzionale del Ministro Calderoli è tale che l’approfondimento ulteriore risulta necessario. Per il momento esso si può definire un’efficace operazione di “bisturi” giuridica che può fornire una “chance” in più alla salute del paziente, il governo locale, alle prese con ricette non sempre attuali e con la necessità di cure con effetti immediati. Ma una domanda è doverosa: che fine faranno i cinque progetti di Legge delega (ripresentati nell’attuale legislatura dopo la fine traumatica della precedente) che trattano proprio le materie che il progetto Calderoli affronta in un unico disegno di Legge (senza delega al Governo)? Prevarrà la linea della radicale revisione dell’ordinamento degli enti con delega al Governo? In questo caso il tempo di attesa sarebbe forse letale per le sorti delle autonomie locali. ALCUNE BREVI NOTE Si ad una riforma per i piccoli Comuni ma no alla riduzione dei consiglieri comunali. Si tratterebbe di una riforma antidemocratica che non porterebbe ad alcun risparmio di spesa. Non è neppure pensabile nelle stesse realtà di ridurre i componenti della giunta, quasi sempre privi di indennità. Nel nostro Comune i tre assessori, comportano costi annui complessivi non superiori a 1500 euro. I consiglieri comunali sono importanti e sono loro ad avere il rapporto più diretto con il cittadino, sono il primo organo democratico del Paese. E’ si necessaria una “ristrutturazione normativa complessiva”, ma serve anche un ammodernamento e una innovazione della macchina amministrativa, a partire da una riforma degli organi collegiali eletti che però non devono essere ridotti, soprattutto nei piccoli comuni, “già ridotti all’osso”. Bisogna difendere gli Enti locali, unico livello rimasto di democrazia diretta e partecipata. La riduzione della spesa resta un obiettivo ma i veri santuari dello spreco non sono qui. Altro punto nel quale intervenire è quello dell’innovazione tecnologica. I sindaci amministrano territori che richiedono servizi, tempi rapidi di decisione e dinamismo burocratico, ma abbiamo davanti a noi una macchina lenta e burocratica. Si deve quindi chiedere allo stato centrale strumenti e risorse per una macchina che sia finalmente al passo con i tempi. COMUNITA’ MONTANE, MODIFICHE E TRASFORMAZIONI SENZA METODO Trascorsi ormai quasi quattro mesi dalle ultime elezioni amministrative, le vicende legate alla nuova organizzazione territoriale delle Comunità Montane languono quasi nel dimenticatoio. Nessuno ne parla più e tutto purtroppo viene lasciato al caso. Dal settembre 2008 le Comunità Montane di tutta la Regione sono state commissariate e la loro gestione, fatta di milioni di euro e di scelte importanti, viene lasciata per un tempo incredibile nelle mani di una sola persona. E’ assurdo ciò che ha fatto la Regione approvando una legge che ha azzerato i Consigli e le Giunte di ogni Ente lasciando senza alcuna regola né contabile né amministrativa la gestione, in attesa di norme che ancora oggi non ci sono. Assoluta libertà ai commissari di spendere e di disporre senza limitazioni se non quelle dettate dalle eventuali ristrettezze di bilancio; assenza di qualsiasi norma che disciplini il passaggio dai vecchi organismi ai nuovi; superficialità incredibile nel ritenere che in nome di un effimero risparmio contingente si possa smantellare tutto senza prima prevedere le modalità applicative della nuova leg- 3 ge. Per di più la proposta di legge Calderoli, già approvata dal Consiglio dei Ministri, prevede la soppressione totale di questi Enti e ciò aggiunge ancora incertezze al nostro territorio. La cosa però che ci sconvolge, da persone pragmatiche e poco aduse alle fantasie, è la totale assenza nel nostro territorio, di un confronto serio, amministrativo e politico, sulle prospettive, basato su uno studio approfondito e riscontrabile della situazione attuale. Di questo ahinoi siamo costretti a considerarci responsabili anche noi Amministratori che sembriamo attendere gli eventi senza muoverci. Traspare dalle poche discussioni di cui si ha notizia il dubbio se proseguire sulla strada della Comunità Montana o se costituire Unioni di Comuni amministrativamente più snelle e meno burocratizzate. Conveniamo chiaramente sul fatto che si debba valutare anche questa ipotesi ma con elementi concreti in mano. Bisognerebbe capire inizialmente cosa cambierebbe per i nostri Comuni in seguito alla abolizione delle Comunità Montane; comprendere la sostenibilità economica delle unioni di comuni; valutare realmente l’opportunità di mantenere servizi unificati non economici tenendo conto che i veri servizi che determinavano problemi sono stati ope legis esternalizzati ad organismi esterni (acqua, fognature, depurazione, raccolta e smaltimento rifiuti); valutare se la strada che si vorrebbe percorrere sarebbe destinata a riportarci nella stessa condizione delle Comunità Montane, ritenute dai più troppo dispendiose e poco utili, soprattutto perché gestite in modo elefantiaco rispetto alla snellezza che avevano al momento della loro istituzione. Ogni amministratore di questi Enti ha sempre cercato di attribuire alle Comunità Montane competenze che non avevano in nome di una efficienza ed economicità che poi si sono rivelate effimere al punto da ritenerle inutili. E la montanità tanto decantata? E’ andata a farsi friggere anche con questa riforma, dove alla fine, fatti salvi alcuni casi sporadici, tutti si sono ritagliati un posto più o meno importante senza che ci si curasse né di altitudine né di isolamento. Ed ancora oggi anzi si continua a richiedere il mantenimento dello status quo. Continuiamo a credere che è difficile rinunciare alle posizioni e ai privilegi e con- L’opuscolo tinuiamo anche a ritenere che muovendosi con superficialità o non muovendosi affatto non si fa l’interesse del territorio ma si da il proprio nefasto contributo a scelte che poi tutti pagheremo. IL FEDERALISMO FISCALE. E’ FORSE UN SOGNO? “Siamo molto lontani da un’attuazione concreta del federalismo fiscale, per il momento è una chimera”. Così molti sindaci autorevoli che, spiegano la loro idea di federalismo: “ognuno dovrebbe impegnarsi al massimo nel suo territorio contando sulle proprie risorse. E come in una grande famiglia, del bilanciamento dovrebbe occuparsi lo Stato, proprio per evitare di lasciare indietro qualcuno”. Ma serve anche una revisione dei vincoli imposti dal Patto di stabilità perché “è eccessivamente restrittivo”. E che dire delle risorse? “E’ necessaria un’evoluzione nel sistema delle autonomie locali, che ha già conosciuto trasformazioni profonde, ma che ha fortemente bisogno di concretizzare un forte processo di decentramento che dia un nuovo ruolo alle autonomie locali, perno delle funzioni amministrative. Occorre – aggiungono - che ai Comuni venga riconosciuta una maggiore autonomia e la possibilità di contare su ulteriori risorse, sia da parte dello Stato che della Regione. Siamo convinti che per conseguire obiettivi di grande respiro e per ottenere più attenzione e più risorse, occorra unire le forze”. In fatto di immigrazione si dimostrano in pieno accordo con la politica introdotta dal Governo. “Servono maggiori controlli – ribattono - un’attenta sorveglianza alle frontiere e più rigore nel far rispettare le leggi”. E continuano: “Si diventa razzisti quando si ha paura dell’immigrato, se invece lo Stato esercita i suoi poteri e il suo controllo i cittadini non temono lo straniero”. Il rischio che si corre? “Senza regole i cittadini reagiscono autonomamente e sviluppano sentimenti di odio e disprezzo perché vedono gli immigrati come persone pericolose e aggressive”. “Il merito della legge 42 del 2009 è stato quello di dare finalmente unitarietà agli arti- coli 117, 118 e 119 della Costituzione. Finalmente con questo testo si è risolto un conflitto istituzionale non più sostenibile. Adesso si attende cosa succederà con i successivi decreti attuativi e si comincia ad affrontare la fase “transitoria” che dovrebbe durare, secondo il disposto del legislatore, ben cinque anni”. Uno dei nodi cruciali della disciplina transitoria affrontato all’articolo 21 è quello relativo alle funzioni fondamentali degli enti locali”. Fino alla data di entrata in vigore delle norme concernenti l’individuazione delle funzioni fondamentali degli enti locali il fabbisogno delle funzioni di Comuni e Province è finanziato considerando l’80% delle spese come fon- Province di attivare le “proprie potenzialità”. Questo quinquennio di fase transitoria deve essere utile al superamento del principio della spesa storica in favore di due nuovi criteri ai quali ancorare il finanziamento delle spese degli enti territoriali: il fabbisogno standard per il finanziamento delle spese fondamentali e la perequazione della capacità fiscale per il finanziamento delle altre funzioni. Dunque la fase transitoria è finalizzata al raggiungimento di un obiettivo chiaro, superare il criterio della spesa storica così che in questo periodo si possa valutare la bontà e l’efficacia della spesa pubblica. E’ chiaro poi che se anche nella fase transitoria vengono trasferite altre funzioni lo Stato provvederà al loro finanziamento”. RIPRENDIAMO VOCE PER VOCE IL CONTENUTO DELLA RELAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE ANALIZZANDO PER QUANTO POSSIBILE LO STATO DI AVANZAMENTO DEI PROGRAMMI E GLI EVENTUALI SCOSTAMENTI TRA LE PREVISIONI E LE ENTRATE ACCERTATE E LE SPESE IMPEGNATE. FONTI DI FINANZIAMENTO damentali ed il 20% come non fondamentali. Per i Comuni e le Province le spese fondamentali sono finanziate in modo “integrale” dalle entrate derivanti dall’autonomia finanziaria comprese le compartecipazioni a tributi erariali, e dal fondo perequativo; il restante 20% delle spese è finanziato dalle entrate derivanti dall’autonomia finanziaria, comprese le compartecipazioni a tributi regionali, e dal fondo perequativo. In pratica i criteri generali di delega prevedono per le funzioni essenziali una copertura integrale, mentre per il finanziamento delle funzioni non fondamentali riconoscono agli enti locali una adeguata flessibilità fiscale, lasciando spazio a Comuni e 4 Dall’esame delle fonti di finanziamento si evince che le stesse, suddivise in diverse voci, non hanno subito sostanziali variazioni rispetto alla previsione iniziale. Ci sono chiaramente incertezze di fondo derivanti da una scarsa attendibilità dei dati iniziali disponibili, difficilmente quantificabili con esattezza a causa della loro ormai endemica provvisorietà. Alcune voci di entrata determinanti ai fini della corretta gestione dell’esercizio finanziario sono provvisorie da anni ed ancora oggi sono da accertare con esattezza entrate specifiche relative a diverse annualità pregresse. E’ il caso dell’Addizionale comunale Irpef le cui modalità di riscossione sono state modificate dal 2008 riteniamo con raziocinio ma che nonostante ciò all’atto pratico ancora oggi i dati delle relative riscossioni non affluiscono con regolarità obbligando gli Enti ad approvare bilanci con dati sostanzialmente provvisori. Date le modalità di riscossione a mezzo F24, con codi- L’opuscolo ci specifici per i Comuni destinatari ed il tipo di imposta, non si comprende come non sia ancora possibile avere dati certi in tempo reale. E’ anche il caso delle differenze relative alla presunta diminuzione dei costi della politica che ancora oggi non sono state definite. E’ anche il caso dei trasferimenti ICI in sostituzione dei mancati introiti conseguenti all’abolizione dell’ICI sulla prima casa, ancora oggi da conguagliare. Nubi all’orizzonte ci sono anche per i trasferimenti derivanti dal Fondo Unico Regionale che anche lo scorso anno senza alcun preavviso a novembre inoltrato sono stati decurtati creando non pochi problemi di copertura. La programmazione triennale, elaborata facendo riferimento ai dati di previsione del bilancio 2009, risulta essere soltanto indicativa non avendo ancora oggi a disposizione dati certi. Come si è già detto, salta facilmente all’occhio che le entrate previste in conto capitale destinate ad investimenti subiscono sempre nelle previsioni variazioni importanti nelle annualità ancora da accertare (dal 2009 al 2011) ed è chiaro che i dati subiscono poi variazioni notevoli a consuntivo in relazione all’effettiva realizzazione degli investimenti e alla verifica della reale attivazione delle forme di finanziamento previste. Quest’anno, a causa della scadenza elettorale già richiamata, il conto consuntivo è stato portato in Consiglio a metà aprile immediatamente a ridosso della decadenza dello stesso. La voce IMPOSTE prevista nel 2009 per euro 258.958,77 che comprende le entrate relative all’ICI per euro 105.485,44 all’accertamento ICI per euro 30.000,00 all’addizionale comunale al 0,6 % dal 2007 per euro 60.000,00 all’addizionale ENEL per euro 12.850,44, e alla compartecipazione al gettito IRPEF statale pari ad euro 49.472,89, allo stato delle cose risulta essere sostanzialmente attendibile e per ora non ha subito modificazioni che ne possano inficiare il risultato finale. Molte voci dell’entrata sono praticamente rigide e non suscettibili di incrementi se non in seguito all’applicazione di nuove regole. L’addizionale IRPEF comunque dal 2007 è allo 0,6% ed rimasta invariata anche per l’impossibilità di procedere ad adeguamenti. L’addizionale ENEL, è stabilita per legge sul totale dei consumi accertati dall’ENEL nell’arco dell’intero anno e riteniamo che per il 2009 resterà invariata, fatti salvi eventuali negative ripercussioni determinate dalla crisi economica che anche da noi si fa sentire. Anche la compartecipazione sul gettito IRPEF dello Stato sui redditi dei residenti, che varia in relazione ai redditi dichiarati ed è comunque sostitutiva dei trasferimenti ordinari, potrebbe subire una flessione ininfluente a causa delle difficoltà economiche degli ultimi tempi. La voce TASSE che comprende la TARSU (tassa per la raccolta dei rifiuti solidi urbani) e la TOSAP (tassa per l’occupazione del suolo e di aree pubbliche). La TARSU passa da un importo accertato nel 2008 di euro 130.238,32 a un importo accertato presunto di euro 146.862,50 nel 2009. Evitiamo di riproporre gli argomenti già ampiamente descritti nella relazione al bilancio di previsione e consideriamo a posteriori gli effetti di una rivisitazione generale del problema rifiuti che ha determinato nei fatti senza dubbio una migliore e più efficiente organizzazione e l’inizio di un percorso virtuoso che ci porterà entro poco tempo a raggiungere percentuali notevoli di raccolta differenziata con un sostanziale rispetto degli obblighi di legge. Quel che ci preoccupa non poco, ed è una preoccupazione più volte manifestata nelle diverse sedi, è il continuo e progressivo incremento dei costi di gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Dobbiamo dire con razionalità che tutto ciò è forse la conseguenza di gestioni territoriali all’acqua di rose degli ultimi lustri che ci hanno fatto digerire che la gestione della discarica non produceva utili e quindi gli Enti locali dovevano farsi carico dei costi di messa a norma e di messa in sicurezza quando poi invece si capisce che di fatto attraverso quella gestione la Comunità Montana otteneva ed ottiene utili consistenti destinati ad altri settori della vita sociale pur importanti. Ci sarebbe tanto da dire, ma evitiamo di addentrarci in argomenti che generano quasi disgusto e che ci fanno comprendere che un tantino più di trasparenza non avrebbe certamente guastato. Ma oggi le cose stanno così e nonostante i proclami si continua a ritenere che sia giusto ed opportuno. 5 Negli ultimi mesi la discarica una volta comprensoriale è passata di mano dalla Comunità Montana a Marche Multiservizi con un contratto fatto passare come un grande affare per il territorio. Poi si è capito che le entrate nette effettive per l’Ente sovra comunale restano sostanzialmente le stesse ma non si sa se queste resteranno al territorio che ha sofferto i sacrifici maggiori o saranno, come riteniamo, appannaggio della nuova Comunità Montana fatta di 13 o 15 Comuni. Ma anche in questo caso, secondo noi, si opera con troppa superficialità, forse in attesa anche questa volta, che gli altri muovano le loro pedine per ottenere i risultati desiderati lasciandoci a bocca asciutta. Fatto sta che mentre un tempo si pensava che se si fosse riusciti a differenziare si sarebbero ottenuti risparmi economici importanti, oggi non è più così e gli obblighi imposti dalla legge comportano oneri rilevanti sulla gestione di questo servizio molto importante. Il servizio ha comunque un costo notevole, il cui aumento dovrebbe riverberarsi sul bilancio anche del prossimo anno fino ad arrivare a regime. Come si sa, nei cinque comuni il costo totale del servizio è per gli anni 2008-20092010 pari ad euro 1.338.163,28 annui e comporta una spesa di euro 85,50 ad abitante nel 2008, di euro 94,00 ad abitante nel 2009 e di 105 ad abitante nel 2010. Per amore di chiarezza ribadiamo anche che questo costo ad abitante è stato mitigato da un intervento della Comunità Montana che è stato per il primo anno di euro 35.000 e per il 2° e 3° anno dovrebbe essere di euro 70.000, anche se le ultime vicende fanno pensare che potrebbe esserci anche qui un ridimensionamento. Come era stato programmato, anche se con ritardi fastidiosi, è stato realizzato e attivato nel luglio 2009 il C.A.R.D. (Centri di raccolta dei rifiuti differenziati, quello di Mercatello in un capannone dell’ex tabacchificio); sono stati inseriti vicino ad ogni contenitore dei rifiuti urbani contenitori di prossimità per la carta, la plastica, il vetro e l’umido e con frequenza bisettimanale viene garantito un servizio di raccolta degli ingombranti a domicilio. I costi di gestione complessiva del servizio per il Comune di Mercatello sono passati da 124.572,24 a 147.869,68 nel 2008 e sono passati nel 2009 ad euro 167.216,25 con un incremento pari ad L’opuscolo euro 19.346,57 per tutta la gestione. Abbiamo quindi proceduto ad un aumento della tassa pari al 10% anche nel 2009 che ci copre solo 12.000,00 euro dei 19.346,57. La parte restante della spesa da sostenere l’abbiamo imputata con grandi sacrifici anche quest’anno a bilancio cercando di gravare meno possibile sui cittadini anche in previsione degli aumenti delle prossime annualità. Ma la cosa ci preoccupa veramente, viste anche le notevoli lagnanze dei cittadini che abbiamo ricevuto soprattutto nelle ultime settimane, da quando cioè sono state notificate le cartelle esattoriali relative al tributo 2009. E’ comprensibile che per molte famiglie ogni costo che va ad aggiungersi al proprio budget famigliare costituisce un problema, non solamente un fastidio. Resta comunque incontrovertibile che i fatti hanno smentito le previsioni e che le argomentazioni che adducevamo in tempi non sospetti nel sostenere che l’esternalizzazione dei servizi porta inevitabilmente ad un aumento dei costi anche se contestualmente anche ad una maggiore efficienza, erano fondate e pertinenti. I prossimi mesi, lavoreremo per capire se c’è la possibilità di agire diversamente, anche se sappiamo fin d’ora che i margini di manovra sono assolutamente stretti. La voce TRIBUTI SPECIALI ED ALTRE ENTRATE PROPRIE, costituita esclusivamente dalle entrate per il servizio di pubbliche affissioni affidato all’esterno, ci garantisce lo stesso introito dello scorso anno erogatoci dalla società che gestisce il servizio, con un leggero aumento dovuto all’aggiornamento del canone. Il servizio è stato ristrutturato e sono stati sistemati e reinstallati tutti i pannelli espositivi. CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI DALLO STATO Nella relazione al bilancio di previsione si evidenziava chiaramente una progressiva netta diminuzione dai 433.157,34 euro del 2002 ai 342.999,33 del 2005, che rimanevano poi nel 2006 sostanzialmente invariati passando ad euro 342.147,68, mentre a causa del nuovo calcolo della compartecipazione IRPEF i dati previsionali per il 2007 erano pari ad euro 403.512,85 per un aumento dovuto esclusivamente ad una diversa collocazione in bilancio (rimanevano sostanzialmente in quanto la compartecipazione IRPEF, iscritta in bilancio nella categoria imposte, passava da euro 100.880,00 del 2006 ad euro 39.199,33 nel 2007). Nel 2008 ci sono state poi sostanziali novità che hanno contribuito a migliorare la nostra situazione di bilancio. Il totale trasferimenti correnti ammontava infatti per l’anno 2008 a euro 436.342,57 compresi 40.546,84 euro derivanti dall’ammissione del nostro Comune al riparto del fondo per i comuni con meno di 5000 abitanti in seguito all’aumento della quota di popolazione anziana superiore al 25%. Nel 2009, anche in seguito ai tagli ai trasferimenti effettuati dal di ridimensionamenti, ma abbiamo il timore che si ripeta l’esperienza dello scorso anno, quando ci venne comunicata una sostanziale decurtazione nel mese di novembre. CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI DA ALTRI ENTI DEL SETTORE PUBBLICO è costituita da contributi previsti da altri Enti (Provincia, Comunità Montana, Regione), per la realizzazione di progetti specifici, o iniziative particolari. Il dato oscilla quindi in modo variabile in rapporto ai progetti che riusciamo a farci finanziare. Il periodo di vacche magre che ormai si manifesta da tanti anni non ci fa ben sperare, anche se le previsioni erano state prudenziali e di importi molto ridotti. Anche in questo settore è ormai invalsa la pratica di ridurre i contributi in corso d’anno determinando così una notevole incertezza nella gestione delle risorse (contributi CM per lo smaltimento dei rifiuti, corso di orientamento musicale etc.). PROVENTI DEI SERVIZI PUBBLICI. Governo e ad una diversa ripartizione del fondo per gli anziani, il totale dei trasferimenti correnti ha subito una decurtazione ed è passato da euro 471.175,49 (compreso il trasferimento presunto per ICI prima casa stabilito nel corso del 2008) a euro 449.756,78. Al momento, fatte salve eventuali novità dell’ultima ora, l’andamento di questa voce delle entrate rimane sostanzialmente in linea con le previsioni. CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI DELLA REGIONE PER FUNZIONI DELEGATE Avevamo previsto in sede di previsione entrate relative al fondo sociale pari ad euro 53.634,59. Al momento come detto sopra non abbiamo notizie 6 In sede i previsione comprendeva: i diritti di segreteria esclusivamente comunali per euro 5.200,00; gli introiti derivanti dalla gestione della mensa della scuola materna per euro 12.096,00 le cui quote restano a 16,00 euro mensili quella fissa oltre a 2,00 euro a pasto; gli introiti derivanti dal servizio trasporto alunni per euro 2.480,00 il cui onere a carico delle famiglie resta ad euro 20,00; gli introiti delle sanzioni amministrative per euro 12.000,00 ed euro 2.000,00 per quelle al codice della strada comunicate, in via presunta dal corpo di Polizia Locale, ed altre entrate residuali di piccola entità. Sostanzialmente non sembrano esserci scostamenti di rilievo se non per quanto riguarda le sanzioni amministrative il cui importo a fine anno dovrebbe essere sostanzialmente inferiore. PROVENTI DEI BENI DELL’ENTE comprende gli affitti attivi che il Comune riscuote annualmente. Sostanzialmente comunque la somma incamerata o in previsione è alquanto stabile non avendo nel corso del 2009 proceduto a rinnovi o a modifiche sostan- L’opuscolo ziali dei rapporti di locazione. INTERESSI SU ANTICIPAZIONE E CREDITI generalmente viene movimentata sulla base della giacenza sui conti correnti intestati all’Ente e può risentire chiaramente in certi esercizi della forbice che esiste tra le erogazioni materiali dei finanziamenti e il pagamento degli stati di avanzamento dei lavori. Non ci sono comunque per il 2009 novità di rilievo e non si è comunque attinto ad anticipazioni che avrebbero comportato un incremento degli interessi passivi. PROVENTI DIVERSI questa voce non ha subito alcuna variazione nel 2009 rispetto alle previsioni. Il credito IRAP pari ad euro 10.977 nel 2008 e sostanzialmente rimasto pressoché invariato in sede di dichiarazione IRAP 2009 relativa al 2008 verrà molto probabilmente compensato con il debito IRPEF nelle prossime mensilità. Il credito IVA maturato fino al 31.12.2007 pari a complessivi euro 16.000 è in fase di ricalcolo per l’adempimento di fine settembre e non è stato ancora oggetto né di compensazione né di richiesta di rimborso. ALIENAZIONE BENI PATRIMONIALI Questa voce non ha subito variazioni né movimentazioni nel corso del 2009 sulla centrale termica degli spogliatoi al campo di calcio, euro 30.000,00 per la sistemazione del manto erboso del campo di calcio, euro 7.343,24 quale fondo per la protezione civile, per ultimo ma sicuramente di maggior importanza il finanziamento di euro 186.000,00 per l’ulteriore ampliamento del museo di S.Francesco. Di questi finanziamenti, anche a causa delle ristrettezze economiche degli Enti erogatori e della lunghezza incredibile degli iter burocratici, non si è avuta ancora notizia. Per quanto riguarda l’ampliamento del Museo, il bando scaduto ad aprile ha avuto poi un notevole allungamento dei termini di predisposizione della graduatoria da parte della Regione e la nuova scadenza è il 15 ottobre. TRASFERIMENTI DI CAPITALE DA ALTRI ENTI DEL SETTORE PUBBLICO ammontava in sede di previsione ad euro 150.000,00 di cui euro 130.000,00 per la scarpata del Teatro per la cui materiale erogazione ci è stata richiesta la progettazione che è in corso e 20.000,00 per la sistemazione della scarpata all’ingresso di Viale dei Frassini del fosso di Biancalana, intervento realizzato direttamente dalla Comunità Montana. TRASFERIMENTI DI CAPITALE DA ALTRI SOGGETTI TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE comprendeva gli introiti per oneri di urbanizzazione che passano da euro 16.377,77 del 2007 e da euro 71.378,15 (dato definitivo) nel 2008 a soli euro 42.118,44 nel 2009 (di cui 10.000,00 presunti che ancora non si sono concretizzati) a testimonianza del notevole rallentamento dell’attività edilizia. La previsione di oneri di urbanizzazione è stata volutamente elaborata tenendo conto degli introiti già accertati ed in corso di perfezionamento. Si avverte la crisi e un notevole senso di prudenza anche nel settore edile ed il mercato, come dappertutto langue. La speranza è che si superi questa difficoltà e si torni ad investire. sono i dati relativi ai finanziamenti. Nel 2009 avevamo previsto tra l’altro trasferimenti per euro 239.343,24 di cui: euro 16.000,00 per l’intervento Nel 2009, abbiamo destinato, come per legge, l’importo degli oneri di urbanizzazione per spese correnti e per spese di manutenzione ordinaria del TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLO STATO è costituita per l’annualità 2008 dalla previsione dell’incameramento di un contributo ormai atteso da anni per il 2° stralcio del recupero del Teatro Bencivenni a far leva su fondi statali. Il contributo ordinario investimenti per il 2009 è comunque di euro 22.422,62 ed è stato utilizzato, come previsto, nel 2009, per finanziare la spesa corrente. 7 verde delle strade e del patrimonio comunale (fino ad un massimo pari al 75%) e per opere di investimento. Spese correnti euro 18.745,05 Spese in c/capitale euro 20.000,57 -euro 1.488,00 per sistemazione mobili Palazzo Gasparini -euro 5.531,88 per restituzione contributo Zona misto artigianale alla RM -euro 3.359,98 per opere di ristrutturazione patrimonio religioso -euro 1.000,00 per acquisto terreno Castello della Pieve -euro 10.000,00 per ristrutturazione bagni pubblici, direttamente collegati all’incameramento di maggiori oneri per euro 10.000 che come detto non si sono ancora concretizzati. FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE, ED EMISSIONI DI PRESTITI OBBLIGAZIONARI. Il nostro Comune, come previsto non ha assunto né finanziamenti a breve termine né tantomeno prestiti obbligazionari. ASSUNZIONE DI MUTUI E PRESTITI la somma prevista pari ad euro 114.000,00 per l’anno 2009 per il co finanziamento di un intervento di realizzazione dell’ampliamento del museo di San Francesco e la creazione di laboratori didattici non è stata ancora assunta a causa dello slittamento dei termini relativi alla graduatoria da parte della Regione Marche. ANTICIPAZIONI DI CASSA Abbiamo allegato alla relazione relativa al bilancio di previsione un prospetto relativo agli esercizi accertati, 2003, 2004, 2005, 2006 nei quali l’anticipazione era stata prevista e la stessa non si è mai utilizzata come è poi accaduto anche nel 2007 e nel 2008. Anche nel 2009, pur avendo inserito una previsione prudenziale pari ad euro 330.000,00 (quale limite massimo concedibile) la stessa non è stata minimamente utilizzata e certamente non lo sarà fino al 31.12. Abbiamo spesso trattato negli anni di assoluta incertezza in cui versa la finanza locale, certamente aumentata nell’ultimo periodo attraverso l’approvazione di norme che di fatto hanno compromesso l’attendibilità, la coe- L’opuscolo renza e la certezza delle previsioni. Siamo abituati a definire il bilancio di previsione come uno strumento rigido le cui variazioni in corso d’anno dovrebbero essere minime, ma così non è ed anzi le vicende legate alle addizionali, all’ICI, alle addizionali ENEL, ai rinnovi dei contratti di lavoro e chi più ne ha più ne metta ne minano ancora la validità. ANALISI DELLA SPESA Nella relazione al bilancio di previsione dicevamo: “La gestione del nostro bilancio, come quello di tanti piccoli Enti, risente come detto di particolari condizioni di incertezza soprattutto in termini di entrate. Le variabili che invece incidono particolarmente sull’attendibilità delle voci di spesa si è cercato di ridurle di anno in anno con operazioni importanti che pur essendosi fatte sentire negli esercizi passati, nel 2008 certamente hanno dato un contributo fondamentale nella direzione di un bilancio sano e che non presentava particolari elementi di preoccupazione. E’ chiaro che non si navigava nell’oro e che sarebbe stato necessario continuare a stare attenti a tutto, ma con qualche margine in più di tranquillità. Tutti sappiamo, anche perché lo abbiamo ripetuto costantemente fino alla noia, che in una contingenza quale quella che ci portiamo dietro da anni non è consigliabile né opportuno assumere mutui di importi di rilievo a carico del bilancio ma è quantomeno indispensabile che si progetti e si vada alla ricerca di finanziamenti a carico di altri Enti o attraverso operazioni complesse articolate in modo tale da concatenare diverse fonti in un meccanismo virtuoso di cofinanziamenti supportati da altri interventi finanziari quando ciò è possibile. Ribadiamo anche che la situazione della nostra capacità di indebitamento è molto buona e se ci si basasse soltanto sul dato contabile significherebbe che abbiamo potenzialità di assunzione di mutui a carico del bilancio con una ulteriore rata annuale di soli interessi passivi pari ad euro 148.325,93. Per essere più chiari potremmo assumere un mutuo di circa tre milioni di euro. Poi però non sapremmo come pagare. Siamo comunque fortunatamente abituati a un discreto livello di eroga- zione dei servizi e ad una buona condizione delle nostre strutture e della nostra viabilità, ma dobbiamo fare i conti con una certa tendenza, ormai inevitabile ma comunque opportuna, che ci obbliga a saper vigilare su tutte le voci di spesa, cercando di non tagliare su nulla. Ed è questo il modus operandi che caratterizza gli amministratori di oggi. Stranamente, a distanza soltanto di un anno, le cose sono ancora una volta cambiate, a testimonianza dell’incertezza che domina su questa materia e della incapacità di chi ci governa di garantire stabilità e certezza ai meccanismi di entrata e di spesa degli Enti locali. Ci siamo ritrovati ancora una volta a lavorare per cercare di chiudere in pareggio senza artifici, con l’occhio attento alla attendibilità e alla coerenza, senza voli pindarici e senza puntare su obiettivi al momento irraggiungibili. In seguito ai tanti tagli, alle minori disponibilità, alle minori entrate alle maggiori spese abbiamo cominciato a lavorare con un’ipotesi di disavanzo iniziale di circa 130/140.000 euro e con la cesoia in mano abbiamo elaborato un bilancio che si limita a gestire la spesa in modo corretto in attesa di tempi migliori e puntando sulla realizzazione di progetti finanziati dall’esterno e di valenza comprensoriale”. La situazione e gli intendimenti sopra espressi e richiamati sono stati fino ad oggi rispettati appieno, al punto che nonostante la rigidità e l’assoluta ricerca di previsioni esatte di spesa nei singoli capitoli, i PEG si sono dimostrati estremamente attendibili anche quest’anno e scarse e risibili sono le variazioni fino ad ora apportate e per lo più dovute a situazioni determinatesi all’occorrenza e contingenti. MUTUI ED ALTRI DEBITI IN AMMORTAMENTO Nel corso del 2006 abbiamo provveduto alla rinegoziazione dei prestiti concessi dalla Cassa Depositi e Presiti prima del 31/12/1996, manovra che ha consentito di sgravare il bilancio corrente di euro 30.146,42. Occorre tenere conto che sempre dal 01/01/2007 è iniziato l’ammortamento del mutuo di euro 134.500,00 assunto per la realizzazione della nuova Casa di riposo pari ad euro 7.986,92 e il cui termine di ammortamento è previsto nell’anno 2036 ed abbiamo assunto un ulteriore mutuo di 17.000,00 euro per il completamento degli arredi della stessa struttura. L’onere complessivo per i mutui in ammortamento per il 2008 è passato dagli 88.344,12 euro del 2007 ai 76.595,14 (quota interessi e quota capitale), ciò anche in considerazione del fatto che in data 31/12/2007 si sono estinti due mutui per complessivi euro 12.851,20 sui quali godevamo però di contributi da parte dello Stato di euro 8.477,28 che chiaramente non avremo più. La rata di ammortamento prevista nel 2009 pari ad euro 88.720,13 influenzata dall’assunzione di mutui per il completamento della casa di riposo la cui rata è pari ad euro 12.125.04 comunque coperta dall’introito della concessione esterna della stessa, è chiaramente prevista tenendo conto dei diversi piani di ammortamento e quindi assolutamente certa e immodificabile fin dall’inizio trattandosi sempre di mutui assunti a tasso fisso. Dopo anni di deciso orientamento verso la non assunzione di mutui a carico del bilancio nel 2008 abbiamo assunto due mutui per il completamento della casa di riposo di 160.000,00 e 28.000,00 euro che sono andati in ammortamento dal 2009 e le cui rate vengono integralmente pagate attraverso il canone di concessione in gestione esterna della struttura.. PERSONALE DIPENDENTE Avevamo previsto per il rinnovo del contratto di lavoro (scaduto in data 31/12/2007) nel bilancio 2009 una 8 L’opuscolo spesa di euro 10.700,00 compresi gli oneri riflessi. L’organizzazione amministrativa a livello di personale si avvale di tre Responsabili di aree e di un Segretario comunale per 6 ore la settimana in convenzione con altri comuni. A titolo informativo riesponiamo i dati relativi alla spesa complessiva per il personale dipendente che per il 2008 è stata pari ad euro 467.558,75 mentre nel 2007 era di euro 452.508,29 e nel 2006 era euro 442.007,64 (446.357,54 detratte le missioni pari ad euro 4.349,90 diversamente classificate dal 01/01/07 per effetto del codice SIOPE). Nel 2009 detta spesa complessiva per il personale è stata prevista in euro 469.774,04 ed il dato attuale ci fa ritenere che chiuderemo l’anno in linea con le previsioni. Proprio questi giorni è stato riconfermato il Segretario in convenzione e sta partendo il concorso per l’assunzione di un nuovo dipendente dell’Ufficio Tecnico in sostituzione del Capo Operai che andrà a riposo per raggiunti limiti di età nel prossimo mese di novembre. E’ chiaro comunque che pur non essendone maturi i tempi abbiamo ancora in animo di procedere al più presto ad un’altra assunzione di operai esterni anche per ovviare al continuo avvicendarsi di personale avventizio. Da qualche tempo ci è stato richiesto, prima dal Comune di Petriano, poi da quello di Sant’Angelo in Vado il nostro tecnico a scavalco in orari diversi da quelli dell’orario di lavoro. Oltre alla giusta collaborazione che abbiamo inteso dare per consentire a questi Comuni di superare difficoltà contingenti, il rapporto con il Comune di Sant’Angelo in Vado ci consente di ottenere un risparmio sul costo del tecnico comunale pari ad euro 4.490. ALTRE IMPORTANTI VOCI DI SPESA Prevedevamo di spendere globalmente per l’illuminazione euro 45.050,00 (tenendo conto del presunto beneficio di circa 8.000 euro, rispetto alla spesa effettiva del 2008, derivante dal passaggio con altro distributore di energia) contro i 41.800,00 previsti nel 2008, i 47.350,00 nel 2007 e i 39.850,00 nel 2006 e per gli impianti di riscaldamento la spesa è stata prevista in euro 41.100,00, erano 40.500,00 previsti nel 2008, nel 2007 erano 54.500,00 circa come nel 2006. A bilancio troviamo queste voci di spesa suddivise nelle diverse strutture per ragioni contabili, ma il dato fornito comunque dovrebbe rendere meglio l’idea. Dobbiamo constatare che la spesa per l’energia elettrica subisce nel 2009 un incremento rispetto alle previsioni che stimiamo in euro 3.750 fatta salva la verifica degli effetti della nuova gestione che dovrebbe consentire qualche risparmio. Stiamo lavorando per cercare, come avevamo anticipato, di razionalizzare l’uso dell’edificio scolastico. Anche in questo caso quando si cambiano gestori lo si fa perché si intravedono possibilità di risparmi anche importanti, anche se gli effetti veri si riescono a quantificare solo dopo qualche anno e non certamente nell’immediato. Tra le voci importanti vengono annoverate quelle relative ad elementi essenziali nella gestione del Comune. Le spese per gli organi istituzionali sono state previste complessivamente per il 2009 pari ad euro 14.859,49 uguali al 2008, nel 2007 erano 13.979,49 mentre nel 2006 erano 14.659,91 compresi i gettoni di presenza e le missioni degli amministratori. Le indennità sono state ridotte dal 2006 del 10% come stabilito dalla Legge finanziaria 2006. In effetti, tutto è rimasto invariato,anzi in seguito alle elezioni amministrative si è deciso di ridurre il numero di assessori in Giunta di una unità. Le altre spese, (assicurazioni, telefonia, carburanti, etc, sono assolutamente in linea con le previsioni SERVIZI SOCIALI E’ proseguita fino ad oggi e continuerà per l’intero anno, l’attività di sostegno in relazione alle problematiche emerse in seguito all’allontanamento dal proprio nucleo famigliare di due minori. Attualmente uno dei due minori è stato dato in affido e l’altro, ormai maggiorenne, è ospitato presso una famiglia comunità vicino Fano. Gli oneri a carico del Comune rimangono forti, anche se, grazie ad una intensa attività e ad un contatto quotidiano e alla verifica di diverse opportunità sono stati nel tempo notevolmente ridimensionati. La spesa prevista per questo intervento nel 2007 era di euro 17.602,00 ed è di euro 17.820,70 per il 2008. Nel 2009 si prevede una spesa di euro 18.005,55. Proseguiamo 9 nel garantire il sostegno scolastico a diversi minori, e seguiamo con grande attenzione alcuni casi e la condizione particolare di alcuni anziani rimasti completamente soli. Si sta reimpostando un lavoro importante in tutti i settori del sociale, anche attraverso un positivo rapporto con l’Ambito e con altre strutture a ciò deputate. Alcune borse lavoro per soggetti svantaggiati continuano ad essere attive, anche se si stanno valutando altre strade per migliorare la condizione di questi soggetti. ESPERIENZA STUDIO LAVORO Come avvenuto per 10 anni, l’Amministrazione ha riproposto anche nel 2009 l’esperienza studio lavoro rivolta ai giovani tra i 15 e i 19 anni tendente a tenerli impiegati nel periodo estivo e ad inserirli nel mondo del lavoro. A differenza di quanto avviene negli altri Comuni, l’Amministrazione si è fatta carico per intero degli oneri derivanti da questo tipo di iniziativa senza caricare nessuna somma sulle aziende coinvolte. Così strutturata l’iniziativa ha sempre avuto successo ed ha avuto un costo presunto per il 2009 pari ad euro 4.300,00 come per gli anni precedenti. RIFLESSIONI Per non trovarci in difficoltà, abbiamo voluto proseguire quel lavoro attento di monitoraggio quotidiano delle voci di entrata e di spesa. Risuona spesso nei nostri confronti il ritornello che dobbiamo abbandonare quella mentalità ragionieristica del buon padre di famiglia ed osare di più. Riteniamo che chi si permette di fare queste affermazioni con i tempi che corrono o dimostra di non conoscere lo stato della finanza locale o ritiene che possa essere condotta una gestione finanziaria all’acqua di rose. Certamente non navighiamo nell’oro ed abbiamo tanti problemi, legati soprattutto alla scarsità di risorse proprie e all’eccessivo affidamento sulle risorse trasferite. Va ad aggiungersi poi una sostanziale variabilità di alcune entrate che completa il quadro di incertezza continua in cui versa il nostro bilancio. Ed è per questo che proseguiremo sempre in questo modo con chiaro anche l’obiettivo di non oberare per quanto possibile eccessivamente i L’opuscolo cittadini. Cerchiamo sempre di spiegare le mosse che facciamo nel tentativo di evitare dissapori o problemi sociali e sappiamo comunque di poter confidare su cittadini responsabili e consapevoli e che soprattutto dimostrano quotidianamente di avere fiducia in noi. Viviamo in un mondo in cui i problemi di gestione si acuiscono a causa dei continui tagli, delle da tanti anni ricorrenti manovre spesso inique e penalizzanti per i più piccoli, della continua tendenza a non considerare che non è giusto che i cittadini delle aree che godono di meno servizi paghino le stesse imposte e ciò non solo in ragione della minore capacità contributiva ma anche del fatto che sostengono oneri e pesi di gran lunga superiori. derivava annualmente dalla variabilità delle entrate e dal costante incremento delle spese. Sia chi gestisce la casa di riposo che gli anziani e le famiglie sanno che il nostro impegno è comunque proseguito e prosegue e mira esclusivamente a garantire servizi migliori ed efficienti alle fasce più deboli pur in un clima di condivisione di intenti e di prerogative che deve caratterizzare anche un civile rapporto tra concedenti e concessionari. Stiamo proprio in questo periodo lavorando alla realizzazione degli orti da dare in uso ai pensionati e prima della prossima primavera prevediamo di procede alla consegna. SETTORI DI ATTIVITA’ CHE MERITANO UN ULTERIORE APPROFONDIMENTO CASA DI RIPOSO S. VERONICA GIULIANI A conclusione di una complessa e felice operazione a maggio, con un sostanziale rispetto delle previsioni si è inaugurata la nuova parte della struttura. Si è così portato a termine un percorso difficile che ci ha visti molto impegnati alla ricerca di una soluzione il più possibile condivisa ed il meno onerosa possibile per le casse comunali. In appena due anni e mezzo da quando assumemmo la decisione di costruire una casa di riposo ex novo abbiamo raggiunto il risultato incredibile del suo completamento mantenendo fede agli impegni presi sia in termini di collegamento viario che di conferimento in gestione esterna. Siamo chiaramente orgogliosi di ciò che siamo riusciti a fare e non solo in termini di realizzazione della struttura ma anche di essere riusciti a migliorarne l’efficienza attraverso il conferimento in totale gestione esterna liberando così anche il bilancio di quella grossa dose di incertezza che EDIFICO EX CASA DI RIPOSO DI PIAZZA SAN FRANCESCO Dopo aver completato la progettazione, come avevamo anticipato, della parte lasciata libera dalla Casa di Riposo, il 5 aprile abbiamo presentato domanda per il finanziamento, bandi ai quali sappiamo di partecipare con buonissime chances di successo. Il progetto comporta un investimento di 300.000 euro coofinanziato dal Comune per 114.000 e una volta realizzato consentirà il totale ed immediato riutilizzo della struttura lasciata vuota dalla Casa di Riposo. Lo slittamento dei termini da parte della Regione ci obbliga ad attendere più del considerato, ma le ottime speranze che abbiamo ci rendono l’attesa sostenibile. Non appena avremo comu- 10 nicazioni ufficiali procederemo nell’espletamento dell’iter burocratico per far partire le opere che ottimisticamente inizieranno nella prossima primavera inoltrata. Continuiamo ad avere grande attenzione nei confronti di queste strutture sulle quali chiaramente puntiamo sia per rendere fruibili nuovi spazi sia per garantire un futuro di opportunità. Ma cultura è anche saper vedere oltre, saper leggere la nostra storia e le nostre radici, avere rispetto e considerazione per gli usi, i costumi e le tradizioni, avere obiettivi ambiziosi senza fermarsi mai. Nel nostro ambizioso programma, elaborato ormai tre legislature fa e rivisto ed integrato in occasione delle ultime elezioni, c’erano tante cose realizzate, c’erano tante pubblicazioni portate a conclusione, ma c’erano e ci sono anche la necessità di dotarci di un patrimonio di arredi importante per i nostri immobili altrettanto importanti, la ricerca di nuove strutture da recuperare quali potrebbero essere i locali attigui alla neviera e i lavatoi, la volontà di non far decadere i cimiteri rurali e le chiesette di campagna, la necessità di proseguire nel restauro di opere d’arte che altrimenti andrebbero incontro al decadimento, la realizzazione di una memoteca e di una fototeca, la realizzazione di una stagione concertistica di valore, etc. Continueremo ad operare con tutti questi obiettivi convinti che si può fare ancora tanto, magari lavorando anche su tante piccole cose. Cultura è anche non spegnersi mai, non ritenere che non ci sia più nulla da fare, pensare in funzione del fare ricercando stimoli e soluzioni anche dove sembra non ci siano strade da percorrere. Nel nostro programma, che a questo punto riteniamo sia anch’esso una importante realizzazione del 2009, ci sono tante cose che non sono state messe li per caso o per farci belli, ma che fanno parte delle aspirazioni per le quali ci muoviamo quotidianamente da qualche mese e che presto si concretizzeranno. Non vogliamo correre il rischio di essere superficiali, di non considerare i beni architettonici e quelli immateriali come un bagaglio enorme sul quale lavorare ed innovare e per questo rinnoviamo il nostro impegno. L’opuscolo A PROPOSITO DI CASTELLO DELLA PIEVE Il 27 aprile è diventato esecutivo il nuovo Piano particolareggiato del Centro Storico di Castello della Pieve. Dopo un lungo lavoro si è finalmente scritta la parola fine anche su questo importante strumento. Come tutti i Piani urbanistici, come del resto ampiamente previsto, anche questo si è portato dietro qualche strascico polemico. Oggi, possiamo contare su uno strumento aggiornato che ci consente di avere punti di riferimento precisi e incontrovertibili e che per scelta non consente deroghe di sorta. Prendiamo spunto da questa breve considerazione per portare a conoscenza del Consiglio che un procedimento penale intentato da un privato nei confronti dell’Ufficio Tecnico in merito ad alcune pratiche amministrative relative a Castello della Pieve è stato dal Giudice archiviato perché non sono ravvisabili elementi di reato e per l’irreprensibile comportamento tenuto dall’Ufficio. Non vogliamo scendere nel merito per evitare ulteriori inutili discussioni, ciò che invece intendiamo rimarcare è che anche in questo caso il bilancio comunale si è dovuto far carico di una parcella legale di 3.717,90 per la difesa del responsabile del settore. Ebbene, a scanso di equivoci e comunque felici che i termini per qualsiasi ricorso sono ormai decaduti da circa un mese, ci teniamo a comunicare che d’ora in poi faremo di tutto per rivalerci su coloro che intentano cause nei confronti del Comune e poi soccombono. Non ci rivarremo soltanto per quanto riguarda le spese ma anche per i danni morali e materiali. Si deve capire che è giusto perorare la propria causa se si ritiene di essere nel giusto ma è altrettanto giusto che qualora le proprie presunte ragioni non siano riconosciute ci si debba far carico di tutte le spese. Si studiano a volte artifici procedurali per evitare che ciò avvenga ma si sappia che esistono altre procedure possibili per ottenere i rimborsi alle quali non ci sottrarremo più a costo di rischiare qualche cosa. Forse impareremo anche a comunicare a tutti i cittadini i risultati di certe iniziative intentate nei nostri confronti, soprattutto considerando il fatto che mai nessuno è stato condannato per omissioni o danni causati a terzi. Prendiamo spunto da queste considerazioni anche per dire che capita sempre più di frequente alle amministrazioni pubbliche di essere chiamate ad attivare le proprie assicurazioni di responsabilità civile per danni che cittadini imputano alla negligenza dei Comuni nelle manutenzioni. Ciò qualche volta può accadere e per questo esistono appunto le polizze di responsabilità civile, ma il ricorso a questo genere di richieste comincia ad essere eccessivo col rischio che poi le compagnia di assicurazioni ritirino le coperture. Ebbene, vigileremo anche su questo, con l’intento comunque di sottoporre a controllo anche qualsivoglia comportamento che ingeneri danni alla collettività. Non diciamo questo per cattiveria, ma soltanto perché la correttezza forse è un comportamento che non è più di questo nostro mondo. Nel merito del borgo, abbiamo concordato l’acquisto dall’Istituto Diocesano di Urbino del terreno attorno ala Torre ed abbiamo quindi inserito a bilancio circa 2500 euro per la stipula dell’atto. Nel frattempo ci stiamo attivando per poter acquistare altri frustoli lato Mercatello per poter poi cominciare a lavorare a d un progetto di sistemazione degli esterni e delle vecchie mura ora coperte da una fitta vegetazione. EVENTI E MANIFESTAZIONI Abbiamo trascorso un’estate molto intensa di eventi culturali e folcloristici. Pur consapevoli dell’importanza di un calendario fitto di eventi e qualificante, riteniamo difficilmente si possa fare di più, considerato il grande sforzo profuso non solo dall’Amministrazione comunale ma anche e soprattutto dalle diverse realtà associative presenti nel paese. I mesi estivi hanno visto sovrapporsi eventi legati al Palio del Somaro, alla rassegna Musica e Musica Tempi Luoghi e Culture a confronto, alle diverse manifestazioni sportive, ludiche e gastronomiche. Tutti hanno fatto la loro parte con grande disponibilità, senza lamentele particolari ed in un clima estremamente collaborativo. Il Comune, ha collaborato alla realizzazione del palio per più di 800 ore di lavoro 11 dipendente e attraverso l’impegno costante, anche manuale degli amministratori, profuso in un arco di tempo di molti mesi. Il Comune non solo deve fare la propria parte anche se gravosa, ma vuole continuare a vivere questa esperienza con la massima disponibilità. Dati gli impegni non è semplice, ma agiamo con la consapevolezza che la collaborazione del nostro Ente sia insostituibile, come del resto avviene in ogni altra realtà. L’edizione di quest’anno, l’undicesima, ha ottenuto un notevole successo di pubblico e in seguito a scelte del Comitato rivelatesi felici ha avuto uno svolgimento privo assolutamente di polemiche. Mai una manifestazione a Mercatello era durata così tanti anni e ciò si è reso possibile grazie all’attivismo della Pro Loco che ha puntato con convinzione su questa iniziativa. Le poche polemiche che ruotano attorno a questo evento assai importante per Mercatello sono alimentate sempre da chi non fa nulla per collaborare e ciò dovrebbe far riflettere. E’ da rimarcare comunque, per chiarezza, che il Palio è organizzato dalla Pro Loco con l’ausilio di un Comitato di cui fanno parte anche il Comune ed i Cantoni che di fatto sovrintende ad ogni genere di iniziativa. Si dice a volte che la manifestazione sta perdendo di interesse. Dobbiamo dire che ciò non ci risulta affatto ed i risultati stanno a confermare questo nostro pensiero. E’ chiaro che è una festa in continua evoluzione, che a volte, come è giusto che sia, risente della stanchezza delle tante persone che da tanti anni garantiscono la loro incondizionata collaborazione senza tirarsi mai indietro. Forse sarebbe logico e opportuno che chi ha idee e volontà desse il suo contributo. Le porte sono sempre assolutamente aperte. Anche Musica e Musica ha riscosso un successo di critica e di pubblico veramente notevole, determinato sia dalla grande qualità degli eventi proposti sia dalla scelta di calendarizzarli in un periodo di notevole afflusso turistico. La sera dell’evento conclusivo è stata una vera e propria apoteosi con una chiesa gremita in ogni ordine di posti. Abbiamo assistito con grande piacere ad una serata per il momento unica ma che speriamo si ripeta in futuro, allietati da un’orchestra di grande qualità e da un coro polifonico che sta facendo passi da L’opuscolo gigante. Il pubblico, proveniente anche da località lontane, ha dimostrato di gradire molto questo genere di iniziative che elevano culturalmente il nostro paese e che lo rendono unico nella nostra provincia. Faremo di tutto per mantenere e migliorare questa manifestazione, convinti che piano piano si riesce a far breccia anche su soggetti poco propensi a partecipare a questo genere di rappresentazioni. Abbiamo dedicato una serata, come lo scorso anno, a persone residenti che si sono distinti durante la loro vita e ripeteremo questa iniziativa anche i prossimi anni. Tante associazioni locali e gruppi di volontari hanno intrapreso iniziative sportive importanti ed a loro va il nostro sincero ringraziamento. Ciclisti, motociclisti, quad, pallavolisti, hanno organizzato eventi di particolare richiamo. L’organizzazione di tutta una serie di eventi richiede uno sforzo notevole e impegna l’amministrazione per molto tempo nei mesi estivi. E’ una gioia vedere che riescono sempre, pur avendo la consapevolezza che i sacrifici sono tanti proprio in periodi in cui ci si dovrebbe riposare. Se però torniamo con la memoria a quindici anni fa, ritroviamo stagioni estive prive di qualsiasi manifestazione, poco coinvolgenti e assolutamente piatte. Ed allora ci viene ancora voglia di creare, di preparare eventi culturali e intrattenimenti di vario genere. Già dal prossimo Natale, pur riproponendo un buon calendario di manifestazioni nel solco della tradizione, innoveremo con l’occhio sempre attento alla spesa. Il prossimo anno poi, alcuni eventi culturali di rilievo caratterizzeranno anche periodi generalmente scoperti, ma di questo parleremo prossimamente. In questo periodo abbiamo salutato con gioia la nascita della nuova associazione “Il merletto dei ricordi” garantendole la disponibilità di locali in Palazzo Gasparini. Queste “artiste del filo” hanno fatto negli ultimi anni un notevole lavoro di promozione e meritano senz’altro stima e considerazione. Anche il Museo di San Francesco è stato costantemente aperto anche nei giorni festivi, ad eccezione di tre date in cui ciò non è stato possibile, grazie soprattutto alla collaborazione della Pro Loco e delle ragazze dell’ex servizio civile che si sono rese disponibili a proseguire in questa attività. E’ chiaro comunque, che come tante volte riba- dito, il problema dell’apertura dei musei è generale ed è di difficile soluzione dati i costi cui si andrebbe incontro. Per legge non si potrebbe far leva neppure sul volontariato anche se poi tutto si è costretti a fare. THE PROFESSIONAL ADVANTAGE E PALAZZO GASPARINI In seguito ad un lungo e proficuo lavoro di contatti siamo riusciti, con la collaborazione determinante della Pro Loco ed assistiti per l’occasione dalla Signorina Guerra Laura rivelatasi veramente insostituibile, ad attivare nel nostro paese uno stage di lingua italiana e di musica per cantanti americani. E’ stata un’esperienza veramente gratificante e qualificante, nei confronti della quale il paese ha manifestato assoluto apprezzamento. Nel giro di pochissimi giorni, sia i ragazzi che gli insegnanti si sono inseriti nel nostro tessuto sociale in modo incredibile, integrandosi completamente e partecipando alle tante occasioni di festa che il paese offriva in quel periodo. Hanno lasciato il nostro Mercatello con dispiacere e con la volontà determinata di tornare il prossimo anno. Aver messo loro a disposizione per le attività didattiche il secondo piano di Palazzo Gasparini e le cantine è stato veramente importante, come altrettanto azzeccata è stata la scelta di ospitarli in appartamenti privati e in Palazzo Donati. Per un mese il paese ha vissuto diversamente e certamente molte realtà economiche hanno beneficiato di questa opportunità. Anche le loro rappresentazioni hanno avuto particolare successo, da quella all’interno del Giardino dei Fiori a quella nel cortile di Palazzo Donati come al solito gentilmente concesso. Già stiamo lavorando per ripetere questa esperienza e cercheremo in ogni modo di migliorarla pensando assieme alla scuola americana ad una maggiore e più duratura partecipazione. Ricordiamo con affetto i tanti acuti che avvertivamo entrando in piazza da ogni via del centro storico e ci auguriamo di poter di nuovo ascoltare ogni tipo di voce provenire dalle finestre aperte di Palazzo Gasparini. 12 BANDIERA ARANCIONE Alla presenza dell’Assessore Regionale al Turismo Vittoriano Solazzi e del Direttore del Touring Club Italia, il 21.7 in Regione, è stato confermato per il quarto biennio consecutivo al Comune di Mercatello sul Metauro il MARCHIO DI QUALITA’ TURISTICO AMBIENTALE “BANDIERA ARANCIONE”, sulla base delle seguenti motivazioni: “Di origine medievale, Mercatello sul Metauro è immersa nella verdissima valle del Fiume Metauro. Il centro storico si presenta intatto nella sua struttura originaria, gli edifici rivelano gli influssi delle vicine Toscana e Umbria, oltre che della cultura urbinate. Racchiuse entro le mura troviamo elementi di grande interesse architettonico. La parte antica è perfettamente conservata e caratterizzata da suggestive vie con case medievali. Il monumento principe dell’abitato è però, oggi più che mai perfettamente restaurato, la Chiesa e l’annesso convento di San Francesco in stile romanico gotico che può essere definito una pinacoteca di pittura dell’Italia Centrale dal ‘300 al ‘600. La località ha ottenuto ottimi risultati in tutte le aree di esame ed in particolare nell’ambito delle risorse storico culturali e dell’attrattività ambientale. E’ stata infatti una tra le prime Comunità a dotarsi di norme specifiche rigide per la conservazione del proprio patrimonio paesaggistico e architettonico ed ha saputo costruire nei cittadini una cultura del recupero che trova pochi riscontri in altre realtà. Curato ed accogliente, ha saputo anche recuperare borghi e case rurali di notevole L’opuscolo pregio, tra cui oggi spicca la splendida realtà di Castello della Pieve. Oggi è anche riuscito a dotarsi di molte strutture ricettive di pregio e qualità. Il Comune ha soddisfatto tutti i criteri di analisi ed è risultato in linea con gli standard previsti dal Modello d’Analisi Territoriale del Touring Club ed in particolare si è distinto per i seguenti elementi: Presenza di un ufficio di informazioni turistiche dedicato ed accogliente; Varietà ed integrazione degli elementi architettonici tipici delle strutture ricettive; Omogeneità architettonica e buona conservazione del centro storico dovuta anche a tanti recenti interventi di recupero conservativo realizzati; Accoglienza e ospitalità da parte della comunità residente e degli operatori; Progettazione e realizzazione di interventi volti al potenziamento continuo della qualità turistico ambientale del territorio.” Nella Provincia di Pesaro, pur in presenza di un alto numero di domande (ben 52 nell’intera Regione e solo due nuove accolte Camerino e Staffolo), rimangono quattro i Comuni assegnatari di questo marchio di qualità sempre più prestigioso ed anche per questo, siamo orgogliosi di condividere questo riconoscimento con San Leo, Gradara e Mondavio. Oggi, se Mercatello è ammirato da tutti per la condizione del suo tessuto urbano e per le sue tante peculiarità, lo dobbiamo anche a tutti i cittadini che hanno condiviso con noi l’obiettivo di un suo recupero totale. Nell’ultimo periodo ci sono stati notificati i piani di miglioramento relativi al nostro paese e pochi sono i punti di debolezza sui quali ci siamo impegnati a lavorare. Questo piano costituisce comunque un importante punto di riferimento per condurre un’azione coordinata tendente alla soluzione di alcuni problemi che abbiamo. E’ una cartina al tornasole che useremo per condurre in modo appropriato il nostro lavoro amministrativo. PROTEZIONE CIVILE Il gruppo di protezione civile, ormai ben strutturato ed organizzato, ha svolto periodicamente attività di aggiornamento e di addestramento. Si compone di circa venti persone e continuano ad arrivare nuove adesioni. Come preannunciato abbiamo realizzato una segnaletica specifica per le emergenze che copre l’intero abitato e una nuova toponomastica. Acquisteremo presto nuove attrezzature. Il gruppo ha partecipato con alcuni suoi componenti a varie iniziative di protezione civile in terra d’Abruzzo ed ha comunque dato la propria disponibilità per ogni eventuale ulteriore intervento richiesto. Ci ha fatto estremo piacere vedere anche persone del nostro paese condividere con tanti altri volontari iniziative di aiuto a quelle popolazioni colpite dal terremoto. stati costretti a far fronte al mancato finanziamento da parte della Regione di una parte del corso bandistico pari a circa 1.800,00 euro. Per l’anno in corso oltre al normale contributo, abbiamo concesso ed erogato un ulteriore contributo una tantum per le nuove divise acquistate di altri euro 2.000,00. Al coro, che di fatto non ha mai ricevuto finanziamenti se non piccoli contributi, abbiamo concesso un contributo per il 2009 di 2.000,00 euro. PALAZZETTO DELLO SPORT Poche sono le cose di cui necessità questa importante struttura sportiva o per lo meno quelle cui possiamo far fronte con le nostre possibilità di bilancio. Come avevamo preventivato, stiamo provvedendo proprio questi giorni al miglioramento della vivibilità degli spogliatoi attraverso l’acquisto di arredi e di dotazioni logistiche. L’edificio, dopo la sostituzione dei pannelli e la sistemazione delle coperture gode oggi anche di una acustica sostanzialmente migliore. COPERTURA FONTANE PUBLICHE Attraverso un accordo con il proprietario dell’area abbiamo realizzato nel giugno scorso la copertura alle fontanine pubbliche sostenendo una spesa di 5.000 euro. Per risolvere definitivamente il problema, abbiamo anche concordato col privato che si procederà alla stipula dell’atto di compravendita, previo chiaramente frazionamento entro il prossimo 31.12.2010. Così si ovvierà alla strana incongruenza di avere da sempre un servizio pubblico su un terreno privato senza alcun tipo di accordo. SOSTEGNO AD ASSOCIAZIONI MUSICALI E’ intendimento di questa amministrazione proseguire un percorso di fattiva collaborazione con le due associazioni musicali che caratterizzano il nostro paese: la banda e il coro polifonico. Per quanto riguarda la banda oltre al contributo annuale di sostegno, ormai da due anni siamo 13 RIQUALIFICAZIONE PERCORSO 73 BIS CENTRO ABITATO Come avevamo programmato, abbiamo ora finalmente disponibile un progetto di massima per la riqualificazione del percorso della 73 bis nel centro abitato. Questo elaborato, sarà nei prossimi mesi oggetto di ulteriori approfondimenti, prima di iniziare il percorso di realizzazione a stralci, partendo dalle situazioni di particolare degrado (ingresso lato Sant’Angelo dalla Casina al Soccorso). AMBIENTE Essere riusciti ad avere una dotazione di verde pubblico importante e ben curato è per noi motivo di grande soddisfazione, soprattutto se L’opuscolo consideriamo che comunque viviamo immersi in un verde straordinario. Stiamo lavorando alla progettazione di ulteriori tratti di sentieri ciclo pedonali e siamo in costante contatto con l’Amministrazione Provinciale per cercare di avere in comodato gratuito l’intero terreno attualmente adibito a vivaio provinciale in disuso. Tante sono le idee in merito a questo terreno, peraltro riportate anche nel programma amministrativo. Presto dovremmo avere notizie interessanti e quindi agiremo di conseguenza. La manutenzione dei parchi e giardini attuale è comunque più che soddisfacente, anche se abbiamo programmato alcuni interventi di cura delle alberature in zone di particolare pregio (zona verde nuova espansione Colombara di sopra, Cipressi al cimitero, primo chilometro strada comunale per la Guinza, etc) e la piantumazione di nuove essenze in alcuni punti del paese troppo spogli. FANO GROSSETO Sabato 7 marzo 2009, abbiamo assistito al convegno organizzato dal PD sulla Fano Grosseto per cercare di capire cosa fosse cambiato da quando più di quattro anni fa si tenne ad Urbino un analogo incontro al quale presero parte anche autorità umbre e toscane. Ultimamente si sovrappongono iniziative che pur avendo il pregio di mantenere vivo l’interesse e l’attenzione lasceranno certamente come avviene da anni, il tempo che trovano. Riportiamo il testo allegato alla relazione al bilancio di previsione, in quanto ci sembra sufficientemente dettagliato ed in qualche modo chiarificatore: “Come al solito gli Enti deputati alla programmazione e realizzazione di grandi infrastrutture nel territorio non scelgono mai, continuano a puntare su mille progetti, tutti importanti e tutti costruiti per soddisfare le pressanti richieste di "qualcuno". Il problema vero è che non sappiamo mai compiere scelte nette, non sappiamo e non vogliamo privilegiare qualcosa rispetto ad altre perché non conviene, perché non è opportuno. Ed anche in un periodo difficile dove parlare di soldi disponibili è quasi una beffa si continuano a porre sul tavolo tante opere, dalla Ferrovia Urbino Fano, alla Pede- montana, ad altri tratti ferroviari, alle circonvallazioni, alle complanari e chi più ne ha più ne metta. Chiediamo di non parlarci più di priorità, di protocolli d'intesa, di Regione.... Rendiamoci conto invece che la Provincia di Pesaro non ha mai saputo imporre la Fano Grosseto come priorità né alla Regione né al Governo a differenza invece di ciò che hanno saputo fare altrove. Riflettiamo anche sul fatto che la Regione stessa non ha mai creduto in quest'opera al punto che non conosce neppure l'importo dei lavori realizzati nel nostro Comune e lo stato dell'arte. Ci sono assessori e lo stesso Presidente che non sanno neppure dove sia La Guinza dove sono stati spesi circa 250 miliardi di vecchie lire in lavori che subiranno inevitabilmente il degrado. Alcuni mesi fa la Regione ha acquistato per una settimana intera una pagina intera del Resto del Carlino per pubblicizzare lo stato delle Grandi Opere e la Fano Grosseto era al primo posto con una foto sotto la quale era scritto che i lavori di completamento del tratto marchigiano inizieranno nel 2009. L'assurdità e la pretestuosità di tale affermazione è già di per se evidente tanto più lo è se si pensa che nelle esperienze vissute della realizzazione dei due lotti di Mercatello ogni volta dalla comunicazione del finanziamento all'inizio effettivo dei lavori sono trascorsi quattro anni, mese in più mese meno, per gli adempimenti amministrativi. Dovremmo smettere comunque di pensare a quel tratto di ferrovia assolutamente inutile e nella gestione strutturalmente deficitario da sempre; dovremmo smettere di condividere tutto ciò che viene proposto o viene in mente ad una comunità ma cerchiamo di puntare su pochissime opere lavorando solo su quelle per portarle al completamento; dovrebbero smetterla di venire a Mercatello solo quando i partiti chiamano e poi dimenticarsi addirittura che il paese esiste. Per capire quanto siamo isolati bisognerebbe che le persone che abbiamo incontrato anche quel giorno vivessero per alcuni anni da noi cogliendo così soltanto il disagio della lontananza da tutto, dal lavoro, dalle scuole, dagli ospedali. Impariamo tutti a lavorare per la gente senza illuderla e dimostriamo di meritare la fiducia con un'azione comune e trasparente. Oggi, il dibattito verte sul Project Financing e 14 quindi sulla opportunità che detta arteria venga trasformata o meno in autostrada con conseguente pagamento del pedaggio. Si parla di priorità nella realizzazione dei lotti e sembra prevalere l’ipotesi che prima debbano essere realizzati il 4 (da Sassorotto ai Persagnoli) e il decimo (da Canavaccio all’innesto con la bretella di Urbino). Ma tanti sono i problemi, dalla necessità della revisione del progetto per il quarto lotto, al momento considerato cantierabile ma che non lo potrà essere se le scelte saranno di un certo tipo (inserimento caselli autostradali, uscite limitate solo ad alcuni comuni, etc), alla esigenza di costruire la seconda canna e di mettere a norma la prima, alla necessità di realizzare il collegamento con la E45 nel lato umbro. Tutti problemi di non poco conto che allontanano all’infinito una soluzione di questo annoso problema. Ci si invita ripetutamente a prendere una posizione precisa che privilegi la realizzazione progressiva dei lotti dal 10 fino al quarto evitando di costruire nel nostro territorio tratti stradali che rimarrebbero inutilizzati per molto tempo. E’ una scelta difficile che non può prescindere dal fatto che molti lavori sono già stati fatti e attendono di essere utilizzati. L’impatto ambientale dei lavori rimasti sarebbe comunque assai minore rispetto a quello dei lavori già realizzati in quanto il raddoppio della Guinza sarebbe appunto completamente in galleria e l’attraversamento dell’abitato di Mercatello si svilupperebbe quasi per intero in una doppia canna di due chilometri e mezzo circa che avrebbe l’imbocco prima delle Fornaci ed uscirebbe sopra i Persagnoli senza mai avere tratti a cielo aperto. Questo tratto peraltro ha già avuto il VIA ed era pronto al CIPE per la concessione del finanziamento”. Dicevamo comunque che l’argomento sarebbe stato oggetto di approfondimento durante i primi mesi di lavoro della nuova amministrazione ed è ciò che faremo nelle prossime settimane, forse alla presenza anche di qualche autorevole esponente politico. Abbiamo incontrato i giovani della Lega; abbiamo letto tanto sui blog e ricevuto anche comunicazioni private di un certo interesse; abbiamo intenzione di partecipare all’incontro di sabato prossimo presso il Comune di Urbania: constatiamo però che nulla si muove L’opuscolo e che tutto resta al palo pur con l’avvicendarsi di governi di diversa estrazione politica. Vogliamo comunque fare la nostra parte, che visti i precedenti deve essere considerata una parte importante e soprattutto non vogliamo più essere presi in giro con incontri politicamente strumentali e un sostanziale disinteresse. Sappiamo che i project financing non sono realizzabili e chi ce li propone lo sa come noi e soprattutto sappiamo che ci vogliono finanziamenti pubblici altrimenti tutto continuerà ad essere fermo. EOLICO E FOTOVOLTAICO Come abbiamo già comunicato, è stata stipulata una convenzione con la A.T.I. ABACO ENERGIA PULITA S.R.L. – FORTORE SVILUPPO S.R.L. per la realizzazione nell’ambito del territorio comunale in località Laghi di un impianto industriale di produzione di energia elettrica mediante lo sfruttamento del vento, nonché per il funzionamento, la gestione e la manutenzione dell’impianto medesimo. L’impianto che produrrà una cospicua quantità di energia elettrica, nasce contestualmente ad una analoga stazione in corso di realizzazione nel Comune di Apecchio. Sarà dotato di n. 6 pale eoliche e di una sottostazione. La convenzione prevede una durata di ventinove anni, salvo rinnovazione espressa mediante altro idoneo atto per la durata di ulteriori anni ventinove. Per ogni aerogeneratore installato vengono riconosciuti al Comune 20.000 euro annui, indipendentemente dal fatto che gli impianti eolici producano, ovvero non producano energia. Tale indennizzo è indicizzato alla variazione dell’indice ISTAT dei prezzi. Verrà inoltre erogato al Comune un contributo annuo per le attività culturali pari ad euro 10.000 da pagare entro il 31 gennaio di ogni anno per tutta la durata della convenzione. Viene inoltre riconosciuta al Comune una maggiorazione a percentuale in rapporto alla energia prodotta. A regime dovremmo avere un introito annuo per il Comune spendibile liberamente pari a circa 200.000/240.000 euro netti. Inoltre, viene riconosciuta una indennità una tantum per ognuno dei megawatt installati pari a 12.000 per un totale di 120.000 euro pagabile con modalità già concordate. Inoltre per la collocazione della sottostazione viene riconosciuta al Comune una indennità pari ad euro 50.000. Da quando il Consiglio comunale precedente ha affrontato questo problema le cose si sono concretizzate e tutto l’iter autorizzativo è stato compiuto. Oggi, in località Laghi, da circa 3 mesi è in funzione un anemometro che misura la quantità e la velocità del vento. E’ la prima realizzazione che conferisce operatività al progetto. Procederemo con attenzione, come abbiamo fatto prima di arrivare alla stipula dell’accordo, nella speranza di mitigare al massimo l’impatto ambientale, di ottenere energia pulita e di garantire al nostro Comune buone ed importanti entrate annuali certe. REALIZZAZIONE ELIPORTO Si sta procedendo alla progettazione di un eliporto in località Campondimandorle che verrà realizzato con i fondi della protezione civile. E’ anche questo un impianto importante soprattutto in funzione di interventi di emergenza nell’Alta Valle del Metauro. TEATRO BENCIVENNI Si stanno perfezionando alcune linee di finanziamento per proseguire i lavori Del Teatro Bencivenni. Abbiamo avuto la concessione di finanziamenti per circa 130.000 euro dalla Regione e dall’Amministrazione Provinciale e proprio questi giorni stiamo verificando l’aggiornamento del progetto generale con le nuove normative per poter cercare di attingere ad altri canali che sembrano attivarsi. I primi 130.000 euro saranno spendibili nei primi mesi del 2010 e saranno destinati al consolidamento e alla ristrutturazione del versante sopra il fiume Metauro. UNA BREVE RIFLESSIONE Continueremo ad informare costantemente i cittadini recapitando sempre in ogni casa l’opuscolo Cercheremo di migliorarlo mantenendo comunque il carattere esclusivo di 15 periodico di informazione amministrativa. Contatteremo i cittadini anche attraverso la posta elettronica per entrare più velocemente nelle case dei tantissimi che sono ormai dotati di un indirizzo e-mail. La nostra azione comunque sarà orientata alla realizzazione del programma ed avrà quindi i seguenti punti fermi: − Sostegno del welfare locale; − Tutela del territorio e dell’ambiente; − Sviluppo del tessuto imprenditoriale, turistico ed occupazionale; − Affermazione forte dell’identità locale come risorsa (cultura, sapere, buon vivere, utilizzo intelligente del tempo); − Incremento e miglioramento servizi agli anziani; − Politiche e servizi sociali; − Famiglia come centro di relazioni solidali; − Miglioramento dell’organizzazione urbanistica e salvaguardia dei beni nel territorio; − Miglioramento dei servizi di rilevanza economica esternalizzati; − Unificare i servizi attraverso una forte Unione di Comuni; − Lavorare per costituire un’entità territoriale libera da condizionamenti politici ad esclusivo interesse del territorio; − Sviluppo delle reti informatiche e delle telecomunicazioni; − Azione di educazione alla partecipazione e alle relazioni sociali; − Creazione di un tavolo permanente per la cultura; L’opuscolo − Miglioramento − − − − − − − dell’impiantistica sportiva e sostegno all’attività di base e ai valori dello sport; Politica di equità fiscale e di recupero dell’evasione sui tributi locali; Iniziative volte ad una migliore informazione dei cittadini sull’attività amministrativa; Bambini, adolescenti, giovani e loro benessere; Adozione di strumenti alternativi di gestione per alcuni servizi, quali il verde, la manutenzione delle strade, i servizi cimi-teriali; Sostegno e collaborazione fattiva con tutte le associazioni presenti nel paese; Sinergia con la parrocchia per tutte le azioni sociali e per la valorizzazione e gestione dei beni culturali; Verifiche periodiche sullo stato di avanzamento e realizzazione del programma NOTIZIE IN PILLOLE: E’ stato presentato alla Regione Marche un progetto denominato “Centri commerciali naturali” in collaborazione con coloro che all’interno del centro abitato hanno intenzione di migliorare le loro attività economiche. E’ stata migliorata l’illuminazione del percorso vita, implementandola con alcuni nuovi punti luce, prospicienti alla strada per Capondimandorlo e nei pressi della nuova Casa di Riposo. Si è dato corso al progetto di sistemazione della scarpata del Fosso Galletto che aveva messo a rischio la stabilità della strada di accesso a Viale dei Frassini. L’intervento proseguirà questi giorni con la pulizia di una parte del fosso e l’eliminazione di alcune piante seccaginose sul torrente Sant’Antonio nei pressi del centro abitato. E’ stato recentemente aperto nei locali dell’Asur in Via Papa Giovanni XXIII il nuovo consultorio per i genitori dei bambini da 0 a 3 anni. E’ stata riaperta la Biblioteca comunale dopo la pausa estiva. La struttura sta organizzando un cineforum e la realizzazione di un libro di avventu- re. L’Amministrazione, in linea con l’esigenza di dotarsi di fonti energetiche alternative e “pulite” sta valutando alcune opportunità di inserimento di impianti fotovoltaici con nuove tecnologie nei tetti degli edifici scolastici e della stessa palestra. Come già più volte anticipato si sta ora lavorando per la riconversione del bocciodromo comunale in altra struttura di maggiore fruibilità. Dato il riverificarsi anche recente di alcuni problemi alle cunette ai lati della strada statale 73 bis, stiamo esaminando con l’ANAS tutta la materia delle competenze e presto avremo un panorama più chiaro. Facendo leva su nuovi trasferimenti regionali di entità pur limitata rispetto alle esigenze, si sta predisponendo un progetto per un servizio di assistenza domiciliare integrata alle persone anziane. Il progetto, che prevede una compartecipazione alla spesa da parte degli utenti verrà attivato dall’inizio del 2010 e avrà inizialmente la durata di tre anni. E’ in via di realizzazione un nuovo portale dei paesi bandiera arancione. La nostra realtà assume sempre più importanza tra le diverse realtà marchigiane e nazionali. Abbiamo così deciso di migliorare la nostra presenza all’interno dell’associazione e soprattutto durante gli eventi esterni al nostro paese. Prima della fine dell’anno verrà inaugurata presso l’edificio scolastico (ex biblioteca) la nuova sede del gruppo di protezione civile. Anche questo è un modo di collaborare con una realtà sempre più importante ed organizzata. Attraverso contatti con gli Istituti di Credito locali, si è sollecitata la concessione di finanziamenti a tasso zero alle famiglie per l’acquisto di libri scolastici e per la spesa per abbonamenti. Il finanziamento, ottenibile anche fino a 1000 euro dovrà essere rimborsato entro dodici mesi. Si sta lavorando alla rielaborazione del regolamento edilizio comunale, 16 allo scopo di adeguarlo alle nuove normative e di migliorarlo con l’inserimento di nuove norme. Sarà sottoposto a breve agli operatori del settore e quindi andrà in discussione in consiglio comunale. E’ il primo tassello di quella operazione di aggiornamento della materia urbanistica prevista nel programma elettorale cui si darà seguito al più presto. Realizzeremo al più presto l’asfaltatura della corsia di accesso alla zona industriale e di qualche altro tratto ammalorato del fondo stradale. CONCLUDENDO … Da qualche settimana, dopo la pausa estiva, è iniziato per noi un periodo di nuovo lavoro amministrativo, che ha come premessa fondamentale il programma elettorale della nostra lista. Come detto più volte, cercheremo di cogliere alcuni aspetti interessanti del programma anche della lista uscita sconfitta. Gli indirizzi di programma ed il programma stesso, sono sufficientemente esaustivi per far comprendere le tante cose che andremo a progettare. Non si tratta soltanto di opere pubbliche, anzi si tratterà sostanzialmente di approcci fondamentali verso le problematiche della nostra società.