L’opuscolo
Ottobre 2009
n. 42
Comune di Mercatello sul Metauro
Notiziario Amministrativo e di Vita Locale
ENTUSIASMO PER UNA NUOVA
STIMOLANTE AVVENTURA
Entro il trenta settembre di ogni anno, e così anche nel 2009, si deve procedere ad una attenta verifica del grado di realizzazione dei programmi che stanno alla base della predisposizione del bilancio di previsione. La ricognizione dello
stato di attuazione, è per l’anno in corso condizionata dalla tornata elettorale amministrativa che ha caratterizzato la primavera e che ha determinato necessariamente un importante rallentamento dell’attività. L’incertezza nel sapere se si avrebbe avuto la possibilità di proseguire un certo tipo di lavoro amministrativo;
l’estate trascorsa con l’inevitabile rallentamento di ogni iniziativa e le incombenze
burocratiche legate al rinnovo degli organi, hanno di fatto interrotto per alcuni mesi
il lavoro di qualsiasi Ente locale territoriale. Non sono stati comunque mesi buttati
al vento, tutt’altro. Con la speranza di poter continuare a dare attuazione a un
progetto nato ormai quindici anni fa, ci siamo messi al lavoro facendo una ricognizione vera dello stato di attuazione dei nostri programmi di tre lustri che abbiamo
cercato di documentare al meglio anche fotograficamente ed elaborando conseguentemente un programma molto articolato ed ambizioso frutto di una analisi
approfondita delle necessità del paese. Come abbiamo più volte ribadito, è stato
per noi un lavoro importante che ha anche visto la collaborazione volontaria di
tante persone che si sono messe a disposizione con passione senza alcun secondo fine ma con l’intento di dare il proprio contributo a questo nostro paese. Abbiamo incontrato tutte le realtà del paese, gli anziani, i giovani, coloro che, vicini a
noi, nelle legislature precedenti avevano ricoperto cariche istituzionali, le varie
realtà e associazioni locali ed abbiamo cercato di fare tesoro delle loro indicazioni
e dei loro suggerimenti. Ma il programma, lo abbiamo costruito “in itinere”, ed è
stato un continuo divenire. E’ nato negli anni, come sono nate negli anni le tante
sinergie che abbiamo voluto creare nel territorio. Abbiamo così positivamente
avvertito una condivisione forte con l’opinione pubblica, della quale a dire il vero
non avevamo dubbi. Il clima respirato però, nei mesi precedenti la consultazione
elettorale, era di fiducia incondizionata con alcuni importanti distinguo espressi
però sempre con educata e sincera disponibilità. Ed è stato su questi distinguo
che abbiamo lavorato di più, cercando di capirne le ragioni e modificando anche a
volte i nostri comportamenti e le nostre iniziative. Abbiamo toccato con mano una
grande fiducia in noi, quasi sempre senza né se e né ma. Tante volte ci siamo
sentiti dire, anche da persone che politicamente la pensano diversamente da noi:
“lo sapete come la penso e non posso votarvi per ragioni politiche e per coerenza,
ma godete certamente della mia fiducia e so che in ogni caso il paese è in buone
mani”. Consapevoli di aver ottenuto nelle amministrative del 6/7 giugno 2009 un
risultato elettorale oltremodo lusinghiero, cogliamo l’occasione per ringraziare ora
Sommario :
Pag. 2
Verso una importante riforma degli Enti Locali
Pag. 3
Alcune brevi note - Comunità Montane
Pag. 4
Il Federalismo fiscale - Bilancio di previsione
Pag. 10
Casa di riposo
Pag. 11
Castello della Pieve - Manifestazioni
Pag. 12
Pag. 13
Pag. 14
Pag. 15
Pag. 16
The Professional Advantage - Bandiera arancione
Protezione Civile - Palazzetto - Fontane Associazioni Musicali - SS 73 bis - Ambiente
Fano Grosseto
Eolico e fotovoltaico - Eliporto - Teatro - Riflessione
Notizie in pillole - Concludendo
L’opuscolo
tutti i cittadini per la grande manifestazione di fiducia accordataci. Avevamo
colto in tante occasioni lo spirito di
condivisione che accomunava tanta
gente nei nostri confronti e il responso
delle urne è stata la conferma dell’ottimo rapporto che abbiamo con tutte le
componenti della nostra società. Pur
avendo avuto sempre un costante
contatto con le diverse realtà demografiche e sociali del paese, durante
la campagna elettorale abbiamo incontrato a più riprese tante persone e
veramente non è mai mancato con
nessuno un reciproco rispetto ed una
assoluta chiarezza nei rispettivi intendimenti, anche nella diversità di opinioni. Grazie comunque a tutti, anche
chiaramente a coloro che hanno ritenuto di non votarci, con la speranza di
poter un giorno, attraverso l’impegno
e la realizzazione dell’ambizioso programma, ottenere anche il loro consenso. La quarta vittoria consecutiva
è stata comunque particolarmente
bella e stimolante perché accompagnata e supportata da tanti giovani di
ogni età, molti dei quali fino ad ora
digiuni di amministrazione e di politica. E’ stato per noi un bel segnale
che non mancheremo di cogliere coltivando un loro maggiore coinvolgimento nelle diverse attività. Consentiteci di dire che non si resta in sella
per tanti anni raggiungendo oggi percentuali mai viste fino ad ora, se non
lavorando bene, se non avendo l’occhio attento ad ogni cosa, se non
dimostrando di voler veramente bene
a questo nostro paese e alla sua gente, se non mantenendo un contatto
quotidiano con tutti indistintamente. Il
risultato elettorale, senza precedenti,
ci ha confermato che le nostre sensazioni erano giuste, che avevamo amministrato bene nell’esclusivo interesse del paese, che la sincerità degli
elettori è sempre stata con noi vera
ed onesta, che abbiamo un buon rapporto con la comunità della quale
quotidianamente ed in ogni senso
siamo parte integrante. Teniamo anche a dire che abbiamo avuto e abbiamo grande rispetto nei confronti di
coloro che si sono messi in gioco e
nonostante le tante chiacchiere di
paese non abbiamo mai fatto alcuna
considerazione in negativo sulle persone. Le campagne elettorali comunque sono da sempre così e chi si candida deve sapere che sarà comunque
oggetto di critiche e di possibili frain-
tendimenti. Ora comunque tutto sta
tornando nei binari della quotidianità e
ci auguriamo di poter contare su un
ambiente politico costruttivo, corretto
e sereno. Noi cercheremo di adoperarci affinché ciò sia possibile. Abbiamo ripreso a lavorare con assiduità e
dedizione ed assumeremo nelle prossime settimane anche iniziative di
respiro intercomunale e territoriale per
cercare di far fronte comune su una
serie di problematiche di respiro più
ampio. Ciò che ci ha fatto male è sentirci dire che siamo isolati rispetto alle
altre realtà comunali: più che altro ci
sembra una barzelletta visti gli ottimi
rapporti che ci legano con tutti gli organismi territoriali del nostro comprensorio e con le autorità provinciali
e regionali. Bisognerebbe evitare di
cercare per forza di cose punti deboli
dove non ne esistono anche perché
da sempre rimarchiamo, riconoscendone la sostanziale correttezza pur
con i dovuti distinguo, che tutti i rappresentanti delle Istituzioni di colore
diverso dal nostro hanno tenuto con
noi un comportamento di assoluta
correttezza ed onestà.
VERSO UNA
IMPORTANTE
RIFORMA DEGLI
ENTI LOCALI
Allo scopo di tenere debitamente informata l’opinione pubblica
sulle vicende che caratterizzano la
2
vita politica e amministrativa italiana
legata alla realtà degli Enti Locali,
come ci è accaduto di consueto, in
questa sede vogliamo cercare di chiarire i diversi aspetti del Disegno di
legge “Calderoli” in materia di organi
e funzioni degli Enti Locali recentemente fatto proprio dal Consiglio dei
Ministri. Riportiamo all’uopo il sunto di
alcune considerazioni che ci sembrano importanti. E’ entrato nell’affollato
panorama costituito dalle proposte di
riforma istituzionale degli Enti Locali,
senza particolari annunci, ed ha subito catalizzato l’attenzione di politica e
commentatori. Si tratta della bozza di
Disegno di Legge in materia di organi
e funzioni degli Enti Locali, presentato
dal Ministro Calderoli, che, in uno
stringato articolato (consta di soli 25
articoli), delinea il nuovo ordinamento
del governo locale senza demandare
la pur complessa operazione al Governo, affrontando i temi più spinosi
(soppressione di alcuni Enti di secondo grado, ruolo delle Province, composizione delle Giunte) con precisione
e chiarezza giuridica. Cosa si proponga, in concreto, questo intervento
legislativo è detto nell’articolo 1. Innanzitutto esso si muove nell’ambito
dell’art. 114 c. 1 della Costituzione (la
ripartizione dei poteri locali e statali)
ed in attuazione dell’art. 117 c. 2 lett.
p) (legislazione elettorale, organi di
governo e funzioni fondamentali di
Comuni, Province, Città Metropolitane) individuando e disciplinando le
funzioni fondamentali di Comuni e
Province, intese come “indispensabili”
ed “obbligatorie” per il funzionamento
dell’Ente, accentuando le modalità di
esercizio in forma associata delle
stesse. Viste nell’ottica dell’efficienza
e della riduzione dei costi, le funzioni
di governo delle Province forniscono
anche i parametri oggettivi per la loro
soppressione. Sulla base di questa
logica, l’articolo affronta, in una logica
di semplificazione quasi automatica,
la soppressione di Enti ed organismi
che operano in ambito locale e regionale in concorrenza con gli organi
istituzionali primari. E’ il capitolo doloroso dedicato alla soppressione delle
Comunità Montane, delle circoscrizioni comunali (queste peraltro già codificate da una precedente norma di
legge finanziaria), di consorzi, degli
enti parco, degli ATO e dei consorzi di
bonifica che ha suscitato le più drastiche reazioni negative da parte della
L’opuscolo
politica. Esse non paiono attenuarsi
nemmeno con la misura compensativa del trasferimento alle Province di
gran parte dei compiti svolti dagli enti
soppressi, le quali finirebbero pertanto per essere potenziate (almeno per
quelle che rimarrebbero indenni dal
vaglio dei parametri concepiti per la
loro approvazione). L’articolato prosegue con la previsione di modifica della
composizione del numero di consiglieri e assessori in un’ottica di forte
riduzione ma, nel contempo, definisce
l’ambito oggettivo in cui si possono
individuare i “piccoli comuni” disciplinandone le prerogative con la valorizzazione della figura del Segretario
Comunale assurto ad organo di controllo interno. L’ampiezza dell’intervento istituzionale del Ministro Calderoli è tale che l’approfondimento ulteriore risulta necessario. Per il momento esso si può definire un’efficace
operazione di “bisturi” giuridica che
può fornire una “chance” in più alla
salute del paziente, il governo locale,
alle prese con ricette non sempre
attuali e con la necessità di cure con
effetti immediati. Ma una domanda è
doverosa: che fine faranno i cinque
progetti di Legge delega (ripresentati
nell’attuale legislatura dopo la fine
traumatica della precedente) che trattano proprio le materie che il progetto
Calderoli affronta in un unico disegno
di Legge (senza delega al Governo)?
Prevarrà la linea della radicale revisione dell’ordinamento degli enti con
delega al Governo? In questo caso il
tempo di attesa sarebbe forse letale
per le sorti delle autonomie locali.
ALCUNE
BREVI NOTE
Si ad una riforma per i piccoli
Comuni ma no alla riduzione dei consiglieri comunali. Si tratterebbe di una
riforma antidemocratica che non porterebbe ad alcun risparmio di spesa.
Non è neppure pensabile nelle stesse
realtà di ridurre i componenti della
giunta, quasi sempre privi di indennità. Nel nostro Comune i tre assessori,
comportano costi annui complessivi
non superiori a 1500 euro. I consiglieri
comunali sono importanti e sono loro
ad avere il rapporto più diretto con il
cittadino, sono il primo organo democratico del Paese. E’ si necessaria
una “ristrutturazione normativa complessiva”, ma serve anche un ammodernamento e una innovazione della
macchina amministrativa, a partire da
una riforma degli organi collegiali eletti che però non devono essere ridotti,
soprattutto nei piccoli comuni, “già
ridotti all’osso”. Bisogna difendere gli
Enti locali, unico livello rimasto di democrazia diretta e partecipata. La
riduzione della spesa resta un obiettivo ma i veri santuari dello spreco non
sono qui. Altro punto nel quale intervenire è quello dell’innovazione tecnologica. I sindaci amministrano territori
che richiedono servizi, tempi rapidi di
decisione e dinamismo burocratico,
ma abbiamo davanti a noi una macchina lenta e burocratica. Si deve
quindi chiedere allo stato centrale
strumenti e risorse per una macchina
che sia finalmente al passo con i tempi.
COMUNITA’ MONTANE,
MODIFICHE E
TRASFORMAZIONI
SENZA METODO
Trascorsi ormai quasi quattro
mesi dalle ultime elezioni amministrative, le vicende legate alla nuova organizzazione territoriale delle Comunità Montane languono quasi nel dimenticatoio. Nessuno ne parla più e
tutto purtroppo viene lasciato al caso.
Dal settembre 2008 le Comunità Montane di tutta la Regione sono state
commissariate e la loro gestione, fatta
di milioni di euro e di scelte importanti,
viene lasciata per un tempo incredibile nelle mani di una sola persona. E’
assurdo ciò che ha fatto la Regione
approvando una legge che ha azzerato i Consigli e le Giunte di ogni Ente
lasciando senza alcuna regola né
contabile né amministrativa la gestione, in attesa di norme che ancora
oggi non ci sono. Assoluta libertà ai
commissari di spendere e di disporre
senza limitazioni se non quelle dettate
dalle eventuali ristrettezze di bilancio;
assenza di qualsiasi norma che disciplini il passaggio dai vecchi organismi
ai nuovi; superficialità incredibile nel
ritenere che in nome di un effimero
risparmio contingente si possa smantellare tutto senza prima prevedere le
modalità applicative della nuova leg-
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ge. Per di più la proposta di legge
Calderoli, già approvata dal Consiglio
dei Ministri, prevede la soppressione
totale di questi Enti e ciò aggiunge
ancora incertezze al nostro territorio.
La cosa però che ci sconvolge, da
persone pragmatiche e poco aduse
alle fantasie, è la totale assenza nel
nostro territorio, di un confronto serio,
amministrativo e politico, sulle prospettive, basato su uno studio approfondito e riscontrabile della situazione
attuale. Di questo ahinoi siamo costretti a considerarci responsabili anche noi Amministratori che sembriamo attendere gli eventi senza muoverci. Traspare dalle poche discussioni di cui si ha notizia il dubbio se proseguire sulla strada della Comunità
Montana o se costituire Unioni di Comuni amministrativamente più snelle
e meno burocratizzate. Conveniamo
chiaramente sul fatto che si debba
valutare anche questa ipotesi ma con
elementi concreti in mano. Bisognerebbe capire inizialmente cosa cambierebbe per i nostri Comuni in seguito alla abolizione delle Comunità Montane; comprendere la sostenibilità
economica delle unioni di comuni;
valutare realmente l’opportunità di
mantenere servizi unificati non economici tenendo conto che i veri servizi
che determinavano problemi sono
stati ope legis esternalizzati ad organismi esterni (acqua, fognature, depurazione, raccolta e smaltimento rifiuti);
valutare se la strada che si vorrebbe
percorrere sarebbe destinata a riportarci nella stessa condizione delle
Comunità Montane, ritenute dai più
troppo dispendiose e poco utili, soprattutto perché gestite in modo elefantiaco rispetto alla snellezza che
avevano al momento della loro istituzione. Ogni amministratore di questi
Enti ha sempre cercato di attribuire
alle Comunità Montane competenze
che non avevano in nome di una efficienza ed economicità che poi si sono
rivelate effimere al punto da ritenerle
inutili. E la montanità tanto decantata?
E’ andata a farsi friggere anche con
questa riforma, dove alla fine, fatti
salvi alcuni casi sporadici, tutti si sono
ritagliati un posto più o meno importante senza che ci si curasse né di
altitudine né di isolamento. Ed ancora
oggi anzi si continua a richiedere il
mantenimento dello status quo. Continuiamo a credere che è difficile rinunciare alle posizioni e ai privilegi e con-
L’opuscolo
tinuiamo anche a ritenere che muovendosi con superficialità o non muovendosi affatto non si fa l’interesse del
territorio ma si da il proprio nefasto
contributo a scelte che poi tutti pagheremo.
IL FEDERALISMO
FISCALE. E’ FORSE
UN SOGNO?
“Siamo molto lontani da un’attuazione concreta del federalismo
fiscale, per il momento è una chimera”. Così molti sindaci autorevoli che,
spiegano la loro idea di federalismo:
“ognuno dovrebbe impegnarsi al massimo nel suo territorio contando sulle
proprie risorse. E come in una grande
famiglia, del bilanciamento dovrebbe
occuparsi lo Stato, proprio per evitare
di lasciare indietro qualcuno”. Ma serve anche una revisione dei vincoli
imposti dal Patto di stabilità perché “è
eccessivamente restrittivo”. E che dire
delle risorse? “E’ necessaria un’evoluzione nel sistema delle autonomie
locali, che ha già conosciuto trasformazioni profonde, ma che ha fortemente bisogno di concretizzare un
forte processo di decentramento che
dia un nuovo ruolo alle autonomie
locali, perno delle funzioni amministrative. Occorre – aggiungono - che
ai Comuni venga riconosciuta una
maggiore autonomia e la possibilità di
contare su ulteriori risorse, sia da
parte dello Stato che della Regione.
Siamo convinti che per conseguire
obiettivi di grande respiro e per ottenere più attenzione e più risorse, occorra unire le forze”. In fatto di immigrazione si dimostrano in pieno accordo con la politica introdotta dal Governo. “Servono maggiori controlli – ribattono - un’attenta sorveglianza alle
frontiere e più rigore nel far rispettare
le leggi”. E continuano: “Si diventa
razzisti quando si ha paura dell’immigrato, se invece lo Stato esercita i
suoi poteri e il suo controllo i cittadini
non temono lo straniero”. Il rischio che
si corre? “Senza regole i cittadini reagiscono autonomamente e sviluppano
sentimenti di odio e disprezzo perché
vedono gli immigrati come persone
pericolose e aggressive”. “Il merito
della legge 42 del 2009 è stato quello
di dare finalmente unitarietà agli arti-
coli 117, 118 e 119 della Costituzione.
Finalmente con questo testo si è risolto un conflitto istituzionale non più
sostenibile. Adesso si attende cosa
succederà con i successivi decreti
attuativi e si comincia ad affrontare la
fase “transitoria” che dovrebbe durare, secondo il disposto del legislatore,
ben cinque anni”. Uno dei nodi cruciali della disciplina transitoria affrontato all’articolo 21 è quello relativo alle
funzioni fondamentali degli enti locali”.
Fino alla data di entrata in vigore delle
norme concernenti l’individuazione
delle funzioni fondamentali degli enti
locali il fabbisogno delle funzioni di
Comuni e Province è finanziato considerando l’80% delle spese come fon-
Province di attivare le “proprie potenzialità”. Questo quinquennio di fase
transitoria deve essere utile al superamento del principio della spesa storica
in favore di due nuovi criteri ai quali
ancorare il finanziamento delle spese
degli enti territoriali: il fabbisogno
standard per il finanziamento delle
spese fondamentali e la perequazione
della capacità fiscale per il finanziamento delle altre funzioni. Dunque la
fase transitoria è finalizzata al raggiungimento di un obiettivo chiaro,
superare il criterio della spesa storica
così che in questo periodo si possa
valutare la bontà e l’efficacia della
spesa pubblica. E’ chiaro poi che se
anche nella fase transitoria vengono
trasferite altre funzioni lo Stato provvederà al loro finanziamento”.
RIPRENDIAMO VOCE PER VOCE IL
CONTENUTO DELLA RELAZIONE
AL BILANCIO DI PREVISIONE ANALIZZANDO PER QUANTO POSSIBILE LO STATO DI AVANZAMENTO
DEI PROGRAMMI E GLI EVENTUALI SCOSTAMENTI TRA LE PREVISIONI E LE ENTRATE ACCERTATE
E LE SPESE IMPEGNATE.
FONTI DI FINANZIAMENTO
damentali ed il 20% come non fondamentali. Per i Comuni e le Province le
spese fondamentali sono finanziate in
modo “integrale” dalle entrate derivanti dall’autonomia finanziaria comprese
le compartecipazioni a tributi erariali,
e dal fondo perequativo; il restante
20% delle spese è finanziato dalle
entrate derivanti dall’autonomia finanziaria, comprese le compartecipazioni
a tributi regionali, e dal fondo perequativo. In pratica i criteri generali di
delega prevedono per le funzioni essenziali una copertura integrale, mentre per il finanziamento delle funzioni
non fondamentali riconoscono agli
enti locali una adeguata flessibilità
fiscale, lasciando spazio a Comuni e
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Dall’esame delle fonti di finanziamento si evince che le stesse,
suddivise in diverse voci, non hanno
subito sostanziali variazioni rispetto
alla previsione iniziale. Ci sono chiaramente incertezze di fondo derivanti
da una scarsa attendibilità dei dati
iniziali disponibili, difficilmente quantificabili con esattezza a causa della
loro ormai endemica provvisorietà.
Alcune voci di entrata determinanti ai
fini della corretta gestione dell’esercizio finanziario sono provvisorie da
anni ed ancora oggi sono da accertare con esattezza entrate specifiche
relative a diverse annualità pregresse.
E’ il caso dell’Addizionale comunale
Irpef le cui modalità di riscossione
sono state modificate dal 2008 riteniamo con raziocinio ma che nonostante
ciò all’atto pratico ancora oggi i dati
delle relative riscossioni non affluiscono con regolarità obbligando gli Enti
ad approvare bilanci con dati sostanzialmente provvisori. Date le modalità
di riscossione a mezzo F24, con codi-
L’opuscolo
ci specifici per i Comuni destinatari ed
il tipo di imposta, non si comprende
come non sia ancora possibile avere
dati certi in tempo reale. E’ anche il
caso delle differenze relative alla presunta diminuzione dei costi della politica che ancora oggi non sono state
definite. E’ anche il caso dei trasferimenti ICI in sostituzione dei mancati
introiti conseguenti all’abolizione dell’ICI sulla prima casa, ancora oggi da
conguagliare. Nubi all’orizzonte ci
sono anche per i trasferimenti derivanti dal Fondo Unico Regionale che
anche lo scorso anno senza alcun
preavviso a novembre inoltrato sono
stati decurtati creando non pochi problemi di copertura. La programmazione triennale, elaborata facendo riferimento ai dati di previsione del bilancio
2009, risulta essere soltanto indicativa non avendo ancora oggi a disposizione dati certi. Come si è già detto,
salta facilmente all’occhio che le entrate previste in conto capitale destinate ad investimenti subiscono sempre nelle previsioni variazioni importanti nelle annualità ancora da accertare (dal 2009 al 2011) ed è chiaro
che i dati subiscono poi variazioni
notevoli a consuntivo in relazione
all’effettiva realizzazione degli investimenti e alla verifica della reale attivazione delle forme di finanziamento
previste. Quest’anno, a causa della
scadenza elettorale già richiamata, il
conto consuntivo è stato portato in
Consiglio a metà aprile immediatamente a ridosso della decadenza dello stesso.
La voce IMPOSTE prevista nel 2009
per euro 258.958,77 che comprende
le entrate relative all’ICI per euro 105.485,44 all’accertamento ICI per
euro 30.000,00 all’addizionale comunale al 0,6 % dal 2007 per euro 60.000,00 all’addizionale ENEL per
euro 12.850,44, e alla compartecipazione al gettito IRPEF statale pari ad
euro 49.472,89, allo stato delle cose
risulta essere sostanzialmente attendibile e per ora non ha subito modificazioni che ne possano inficiare il
risultato finale. Molte voci dell’entrata
sono praticamente rigide e non suscettibili di incrementi se non in seguito all’applicazione di nuove regole.
L’addizionale IRPEF comunque dal
2007 è allo 0,6% ed rimasta invariata
anche per l’impossibilità di procedere
ad adeguamenti. L’addizionale ENEL,
è stabilita per legge sul totale dei consumi accertati dall’ENEL nell’arco
dell’intero anno e riteniamo che per il
2009 resterà invariata, fatti salvi eventuali negative ripercussioni determinate dalla crisi economica che anche da
noi si fa sentire. Anche la compartecipazione sul gettito IRPEF dello Stato
sui redditi dei residenti, che varia in
relazione ai redditi dichiarati ed è comunque sostitutiva dei trasferimenti
ordinari, potrebbe subire una flessione ininfluente a causa delle difficoltà
economiche degli ultimi tempi.
La voce TASSE che comprende la
TARSU (tassa per la raccolta dei rifiuti
solidi urbani) e la TOSAP (tassa per
l’occupazione del suolo e di aree pubbliche). La TARSU passa da un importo accertato nel 2008 di euro 130.238,32 a un importo accertato presunto di euro 146.862,50 nel 2009.
Evitiamo di riproporre gli argomenti
già ampiamente descritti nella relazione al bilancio di previsione e consideriamo a posteriori gli effetti di una
rivisitazione generale del problema
rifiuti che ha determinato nei fatti senza dubbio una migliore e più efficiente
organizzazione e l’inizio di un percorso virtuoso che ci porterà entro poco
tempo a raggiungere percentuali notevoli di raccolta differenziata con un
sostanziale rispetto degli obblighi di
legge. Quel che ci preoccupa non
poco, ed è una preoccupazione più
volte manifestata nelle diverse sedi, è
il continuo e progressivo incremento
dei costi di gestione del servizio di
raccolta e smaltimento dei rifiuti. Dobbiamo dire con razionalità che tutto
ciò è forse la conseguenza di gestioni
territoriali all’acqua di rose degli ultimi
lustri che ci hanno fatto digerire che la
gestione della discarica non produceva utili e quindi gli Enti locali dovevano farsi carico dei costi di messa a
norma e di messa in sicurezza quando poi invece si capisce che di fatto
attraverso quella gestione la Comunità Montana otteneva ed ottiene utili
consistenti destinati ad altri settori
della vita sociale pur importanti. Ci
sarebbe tanto da dire, ma evitiamo di
addentrarci in argomenti che generano quasi disgusto e che ci fanno comprendere che un tantino più di trasparenza non avrebbe certamente guastato. Ma oggi le cose stanno così e
nonostante i proclami si continua a
ritenere che sia giusto ed opportuno.
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Negli ultimi mesi la discarica una volta
comprensoriale è passata di mano
dalla Comunità Montana a Marche
Multiservizi con un contratto fatto passare come un grande affare per il
territorio. Poi si è capito che le entrate
nette effettive per l’Ente sovra comunale restano sostanzialmente le stesse ma non si sa se queste resteranno
al territorio che ha sofferto i sacrifici
maggiori o saranno, come riteniamo,
appannaggio della nuova Comunità
Montana fatta di 13 o 15 Comuni. Ma
anche in questo caso, secondo noi, si
opera con troppa superficialità, forse
in attesa anche questa volta, che gli
altri muovano le loro pedine per ottenere i risultati desiderati lasciandoci a
bocca asciutta. Fatto sta che mentre
un tempo si pensava che se si fosse
riusciti a differenziare si sarebbero
ottenuti risparmi economici importanti,
oggi non è più così e gli obblighi imposti dalla legge comportano oneri
rilevanti sulla gestione di questo servizio molto importante. Il servizio ha
comunque un costo notevole, il cui
aumento dovrebbe riverberarsi sul
bilancio anche del prossimo anno
fino ad arrivare a regime. Come si sa,
nei cinque comuni il costo totale del
servizio è per gli anni 2008-20092010 pari ad euro 1.338.163,28 annui
e comporta una spesa di euro 85,50
ad abitante nel 2008, di euro 94,00 ad
abitante nel 2009 e di 105 ad abitante
nel 2010. Per amore di chiarezza ribadiamo anche che questo costo ad
abitante è stato mitigato da un intervento della Comunità Montana che è
stato per il primo anno di euro 35.000
e per il 2° e 3° anno dovrebbe essere
di euro 70.000, anche se le ultime
vicende fanno pensare che potrebbe
esserci anche qui un ridimensionamento. Come era stato programmato,
anche se con ritardi fastidiosi, è stato
realizzato e attivato nel luglio 2009 il
C.A.R.D. (Centri di raccolta dei rifiuti
differenziati, quello di Mercatello in un
capannone dell’ex tabacchificio); sono
stati inseriti vicino ad ogni contenitore
dei rifiuti urbani contenitori di prossimità per la carta, la plastica, il vetro e
l’umido e con frequenza bisettimanale
viene garantito un servizio di raccolta
degli ingombranti a domicilio. I costi di
gestione complessiva del servizio per
il Comune di Mercatello sono passati
da 124.572,24 a 147.869,68 nel 2008
e sono passati nel 2009 ad euro 167.216,25 con un incremento pari ad
L’opuscolo
euro 19.346,57 per tutta la gestione.
Abbiamo quindi proceduto ad un aumento della tassa pari al 10% anche
nel 2009 che ci copre solo 12.000,00
euro dei 19.346,57. La parte restante
della spesa da sostenere l’abbiamo
imputata con grandi sacrifici anche
quest’anno a bilancio cercando di
gravare meno possibile sui cittadini
anche in previsione degli aumenti
delle prossime annualità. Ma la cosa
ci preoccupa veramente, viste anche
le notevoli lagnanze dei cittadini che
abbiamo ricevuto soprattutto nelle
ultime settimane, da quando cioè sono state notificate le cartelle esattoriali
relative al tributo 2009. E’ comprensibile che per molte famiglie ogni costo
che va ad aggiungersi al proprio budget famigliare costituisce un problema, non solamente un fastidio. Resta
comunque incontrovertibile che i fatti
hanno smentito le previsioni e che le
argomentazioni che adducevamo in
tempi non sospetti nel sostenere che
l’esternalizzazione dei servizi porta
inevitabilmente ad un aumento dei
costi anche se contestualmente anche ad una maggiore efficienza, erano fondate e pertinenti. I prossimi
mesi, lavoreremo per capire se c’è la
possibilità di agire diversamente, anche se sappiamo fin d’ora che i margini di manovra sono assolutamente
stretti.
La voce TRIBUTI SPECIALI ED ALTRE ENTRATE PROPRIE, costituita
esclusivamente dalle entrate per il
servizio di pubbliche affissioni affidato
all’esterno, ci garantisce lo stesso
introito dello scorso anno erogatoci
dalla società che gestisce il servizio,
con un leggero aumento dovuto all’aggiornamento del canone. Il servizio
è stato ristrutturato e sono stati sistemati e reinstallati tutti i pannelli espositivi.
CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI
CORRENTI DALLO STATO
Nella relazione al bilancio di previsione si evidenziava chiaramente una
progressiva netta diminuzione dai
433.157,34 euro del 2002 ai 342.999,33 del 2005, che rimanevano
poi nel 2006 sostanzialmente invariati
passando ad euro 342.147,68, mentre
a causa del nuovo calcolo della compartecipazione IRPEF i dati previsionali per il 2007 erano pari ad euro
403.512,85 per un aumento dovuto
esclusivamente ad una diversa collocazione in bilancio (rimanevano sostanzialmente in quanto la compartecipazione IRPEF, iscritta in bilancio
nella categoria imposte, passava da
euro 100.880,00 del 2006 ad euro
39.199,33 nel 2007). Nel 2008 ci sono
state poi sostanziali novità che hanno
contribuito a migliorare la nostra situazione di bilancio. Il totale trasferimenti
correnti ammontava infatti per l’anno
2008 a euro 436.342,57 compresi
40.546,84 euro derivanti dall’ammissione del nostro Comune al riparto del
fondo per i comuni con meno di 5000
abitanti in seguito all’aumento della
quota di popolazione anziana superiore al 25%. Nel 2009, anche in seguito
ai tagli ai trasferimenti effettuati dal
di ridimensionamenti, ma abbiamo il
timore che si ripeta l’esperienza dello
scorso anno, quando ci venne comunicata una sostanziale decurtazione
nel mese di novembre.
CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI
CORRENTI DA ALTRI ENTI DEL
SETTORE PUBBLICO
è costituita da contributi previsti da
altri Enti (Provincia, Comunità Montana, Regione), per la realizzazione di
progetti specifici, o iniziative particolari. Il dato oscilla quindi in modo variabile in rapporto ai progetti che riusciamo a farci finanziare. Il periodo di
vacche magre che ormai si manifesta
da tanti anni non ci fa ben sperare,
anche se le previsioni erano state
prudenziali e di importi molto ridotti.
Anche in questo settore è ormai invalsa la pratica di ridurre i contributi in
corso d’anno determinando così una
notevole incertezza nella gestione
delle risorse (contributi CM per lo
smaltimento dei rifiuti, corso di orientamento musicale etc.).
PROVENTI DEI SERVIZI PUBBLICI.
Governo e ad una diversa ripartizione
del fondo per gli anziani, il totale dei
trasferimenti correnti ha subito una
decurtazione ed è passato da euro
471.175,49 (compreso il trasferimento
presunto per ICI prima casa stabilito
nel corso del 2008) a euro 449.756,78. Al momento, fatte salve
eventuali novità dell’ultima ora, l’andamento di questa voce delle entrate
rimane sostanzialmente in linea con le
previsioni.
CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI
CORRENTI DELLA REGIONE PER
FUNZIONI DELEGATE
Avevamo previsto in sede di previsione entrate relative al fondo sociale
pari ad euro 53.634,59. Al momento
come detto sopra non abbiamo notizie
6
In sede i previsione comprendeva: i
diritti di segreteria esclusivamente
comunali per euro 5.200,00; gli introiti
derivanti dalla gestione della mensa
della scuola materna per euro 12.096,00 le cui quote restano a 16,00
euro mensili quella fissa oltre a 2,00
euro a pasto; gli introiti derivanti dal
servizio trasporto alunni per euro
2.480,00 il cui onere a carico delle
famiglie resta ad euro 20,00; gli introiti
delle sanzioni amministrative per euro
12.000,00 ed euro 2.000,00 per quelle al codice della strada comunicate,
in via presunta dal corpo di Polizia
Locale, ed altre entrate residuali di
piccola entità. Sostanzialmente non
sembrano esserci scostamenti di rilievo se non per quanto riguarda le sanzioni amministrative il cui importo a
fine anno dovrebbe essere sostanzialmente inferiore.
PROVENTI DEI BENI DELL’ENTE
comprende gli affitti attivi che il Comune riscuote annualmente. Sostanzialmente comunque la somma incamerata o in previsione è alquanto stabile
non avendo nel corso del 2009 proceduto a rinnovi o a modifiche sostan-
L’opuscolo
ziali dei rapporti di locazione.
INTERESSI SU ANTICIPAZIONE E
CREDITI
generalmente viene movimentata
sulla base della giacenza sui conti
correnti intestati all’Ente e può risentire chiaramente in certi esercizi della
forbice che esiste tra le erogazioni
materiali dei finanziamenti e il pagamento degli stati di avanzamento dei
lavori. Non ci sono comunque per il
2009 novità di rilievo e non si è comunque attinto ad anticipazioni che
avrebbero comportato un incremento
degli interessi passivi.
PROVENTI DIVERSI
questa voce non ha subito alcuna
variazione nel 2009 rispetto alle previsioni. Il credito IRAP pari ad euro 10.977 nel 2008 e sostanzialmente
rimasto pressoché invariato in sede di
dichiarazione IRAP 2009 relativa al
2008 verrà molto probabilmente compensato con il debito IRPEF nelle
prossime mensilità. Il credito IVA maturato fino al 31.12.2007 pari a complessivi euro 16.000 è in fase di ricalcolo per l’adempimento di fine settembre e non è stato ancora oggetto né di
compensazione né di richiesta di rimborso.
ALIENAZIONE BENI PATRIMONIALI
Questa voce non ha subito variazioni
né movimentazioni nel corso del 2009
sulla centrale termica degli spogliatoi
al campo di calcio, euro 30.000,00 per
la sistemazione del manto erboso del
campo di calcio, euro 7.343,24 quale
fondo per la protezione civile, per
ultimo ma sicuramente di maggior
importanza il finanziamento di euro
186.000,00 per l’ulteriore ampliamento del museo di S.Francesco. Di questi finanziamenti, anche a causa delle
ristrettezze economiche degli Enti
erogatori e della lunghezza incredibile
degli iter burocratici, non si è avuta
ancora notizia. Per quanto riguarda
l’ampliamento del Museo, il bando
scaduto ad aprile ha avuto poi un
notevole allungamento dei termini di
predisposizione della graduatoria da
parte della Regione e la nuova scadenza è il 15 ottobre.
TRASFERIMENTI DI CAPITALE DA
ALTRI ENTI DEL SETTORE
PUBBLICO
ammontava in sede di previsione ad
euro 150.000,00 di cui euro 130.000,00 per la scarpata del Teatro
per la cui materiale erogazione ci è
stata richiesta la progettazione che è
in corso e 20.000,00 per la sistemazione della scarpata all’ingresso di
Viale dei Frassini del fosso di Biancalana, intervento realizzato direttamente dalla Comunità Montana.
TRASFERIMENTI DI CAPITALE DA
ALTRI SOGGETTI
TRASFERIMENTI DI CAPITALE
DALLA REGIONE
comprendeva gli introiti per oneri di
urbanizzazione che passano da euro
16.377,77 del 2007 e da euro 71.378,15 (dato definitivo) nel 2008 a
soli euro 42.118,44 nel 2009 (di cui
10.000,00 presunti che ancora non si
sono concretizzati) a testimonianza
del notevole rallentamento dell’attività
edilizia. La previsione di oneri di urbanizzazione è stata volutamente elaborata tenendo conto degli introiti già
accertati ed in corso di perfezionamento. Si avverte la crisi e un notevole senso di prudenza anche nel
settore edile ed il mercato, come dappertutto langue. La speranza è che si
superi questa difficoltà e si torni ad
investire.
sono i dati relativi ai finanziamenti.
Nel 2009 avevamo previsto tra l’altro
trasferimenti per euro 239.343,24 di
cui: euro 16.000,00 per l’intervento
Nel 2009, abbiamo destinato, come
per legge, l’importo degli oneri di urbanizzazione per spese correnti e per
spese di manutenzione ordinaria del
TRASFERIMENTI DI CAPITALE
DALLO STATO
è costituita per l’annualità 2008 dalla
previsione dell’incameramento di un
contributo ormai atteso da anni per il
2° stralcio del recupero del Teatro
Bencivenni a far leva su fondi statali.
Il contributo ordinario investimenti per
il 2009 è comunque di euro 22.422,62
ed è stato utilizzato, come previsto,
nel 2009, per finanziare la spesa corrente.
7
verde delle strade e del patrimonio
comunale (fino ad un massimo pari al
75%) e per opere di investimento.
Spese correnti euro 18.745,05
Spese in c/capitale euro 20.000,57
-euro
1.488,00 per sistemazione
mobili Palazzo Gasparini
-euro 5.531,88 per restituzione contributo Zona misto artigianale alla RM
-euro 3.359,98 per opere di ristrutturazione patrimonio religioso
-euro 1.000,00 per acquisto terreno
Castello della Pieve
-euro 10.000,00 per ristrutturazione
bagni pubblici, direttamente collegati
all’incameramento di maggiori oneri
per euro 10.000 che come detto non
si sono ancora concretizzati.
FINANZIAMENTI
A BREVE TERMINE, ED
EMISSIONI DI PRESTITI
OBBLIGAZIONARI.
Il nostro Comune, come previsto non
ha assunto né finanziamenti a breve
termine né tantomeno prestiti obbligazionari.
ASSUNZIONE DI MUTUI E PRESTITI
la somma prevista pari ad euro 114.000,00 per l’anno 2009 per il co
finanziamento di un intervento di realizzazione dell’ampliamento del museo di San Francesco e la creazione di
laboratori didattici non è stata ancora
assunta a causa dello slittamento dei
termini relativi alla graduatoria da
parte della Regione Marche.
ANTICIPAZIONI DI CASSA
Abbiamo allegato alla relazione relativa al bilancio di previsione un prospetto relativo agli esercizi accertati,
2003, 2004, 2005, 2006 nei quali l’anticipazione era stata prevista e la
stessa non si è mai utilizzata come è
poi accaduto anche nel 2007 e nel
2008. Anche nel 2009, pur avendo
inserito una previsione prudenziale
pari ad euro 330.000,00 (quale limite
massimo concedibile) la stessa non è
stata minimamente utilizzata e certamente non lo sarà fino al 31.12.
Abbiamo spesso trattato negli anni di
assoluta incertezza in cui versa la
finanza locale, certamente aumentata
nell’ultimo periodo attraverso l’approvazione di norme che di fatto hanno
compromesso l’attendibilità, la coe-
L’opuscolo
renza e la certezza delle previsioni.
Siamo abituati a definire il bilancio di
previsione come uno strumento rigido
le cui variazioni in corso d’anno dovrebbero essere minime, ma così non
è ed anzi le vicende legate alle addizionali, all’ICI, alle addizionali ENEL,
ai rinnovi dei contratti di lavoro e chi
più ne ha più ne metta ne minano
ancora la validità.
ANALISI DELLA SPESA
Nella relazione al bilancio di previsione dicevamo:
“La gestione del nostro bilancio, come
quello di tanti piccoli Enti, risente come detto di particolari condizioni di
incertezza soprattutto in termini di
entrate. Le variabili che invece incidono particolarmente sull’attendibilità
delle voci di spesa si è cercato di ridurle di anno in anno con operazioni
importanti che pur essendosi fatte
sentire negli esercizi passati, nel 2008 certamente hanno dato un contributo fondamentale nella direzione di un
bilancio sano e che non presentava
particolari elementi di preoccupazione. E’ chiaro che non si navigava nell’oro e che sarebbe stato necessario
continuare a stare attenti a tutto, ma
con qualche margine in più di tranquillità. Tutti sappiamo, anche perché lo
abbiamo ripetuto costantemente fino
alla noia, che in una contingenza quale quella che ci portiamo dietro da
anni non è consigliabile né opportuno
assumere mutui di importi di rilievo a
carico del bilancio ma è quantomeno
indispensabile che si progetti e si vada alla ricerca di finanziamenti a carico di altri Enti o attraverso operazioni
complesse articolate in modo tale da
concatenare diverse fonti in un meccanismo virtuoso di cofinanziamenti
supportati da altri interventi finanziari
quando ciò è possibile. Ribadiamo
anche che la situazione della nostra
capacità di indebitamento è molto
buona e se ci si basasse soltanto sul
dato contabile significherebbe che
abbiamo potenzialità di assunzione di
mutui a carico del bilancio con una
ulteriore rata annuale di soli interessi
passivi pari ad euro 148.325,93. Per
essere più chiari potremmo assumere
un mutuo di circa tre milioni di euro.
Poi però non sapremmo come pagare. Siamo comunque fortunatamente
abituati a un discreto livello di eroga-
zione dei servizi e ad una buona condizione delle nostre strutture e della
nostra viabilità, ma dobbiamo fare i
conti con una certa tendenza, ormai
inevitabile ma comunque opportuna,
che ci obbliga a saper vigilare su tutte
le voci di spesa, cercando di non tagliare su nulla. Ed è questo il modus
operandi che caratterizza gli amministratori di oggi. Stranamente, a distanza soltanto di un anno, le cose sono
ancora una volta cambiate, a testimonianza dell’incertezza che domina su
questa materia e della incapacità di
chi ci governa di garantire stabilità e
certezza ai meccanismi di entrata e di
spesa degli Enti locali. Ci siamo ritrovati ancora una volta a lavorare per
cercare di chiudere in pareggio senza
artifici, con l’occhio attento alla attendibilità e alla coerenza, senza voli
pindarici e senza puntare su obiettivi
al momento irraggiungibili. In seguito
ai tanti tagli, alle minori disponibilità,
alle minori entrate alle maggiori spese
abbiamo cominciato a lavorare con
un’ipotesi di disavanzo iniziale di circa
130/140.000 euro e con la cesoia in
mano abbiamo elaborato un bilancio
che si limita a gestire la spesa in modo corretto in attesa di tempi migliori e
puntando sulla realizzazione di progetti finanziati dall’esterno e di valenza comprensoriale”.
La situazione e gli intendimenti sopra
espressi e richiamati sono stati fino ad
oggi rispettati appieno, al punto che
nonostante la rigidità e l’assoluta ricerca di previsioni esatte di spesa nei
singoli capitoli, i PEG si sono dimostrati estremamente attendibili anche
quest’anno e scarse e risibili sono le
variazioni fino ad ora apportate e per
lo più dovute a situazioni determinatesi all’occorrenza e contingenti.
MUTUI ED ALTRI DEBITI IN
AMMORTAMENTO
Nel corso del 2006 abbiamo provveduto alla rinegoziazione dei prestiti
concessi dalla Cassa Depositi e Presiti prima del 31/12/1996, manovra
che ha consentito di sgravare il bilancio corrente di euro 30.146,42. Occorre tenere conto che sempre dal 01/01/2007 è iniziato l’ammortamento
del mutuo di euro 134.500,00 assunto
per la realizzazione della nuova Casa
di riposo pari ad euro 7.986,92 e il cui
termine di ammortamento è previsto
nell’anno 2036 ed abbiamo assunto
un ulteriore mutuo di 17.000,00 euro
per il completamento degli arredi della
stessa struttura. L’onere complessivo
per i mutui in ammortamento per il
2008 è passato dagli 88.344,12 euro
del 2007 ai 76.595,14 (quota interessi
e quota capitale), ciò anche in considerazione del fatto che in data 31/12/2007 si sono estinti due mutui per
complessivi euro 12.851,20 sui quali
godevamo però di contributi da parte
dello Stato di euro 8.477,28 che chiaramente non avremo più. La rata di
ammortamento prevista nel 2009 pari
ad euro 88.720,13 influenzata dall’assunzione di mutui per il completamento della casa di riposo la cui rata
è pari ad euro 12.125.04 comunque
coperta dall’introito della concessione
esterna della stessa, è chiaramente
prevista tenendo conto dei diversi
piani di ammortamento e quindi assolutamente certa e immodificabile fin
dall’inizio trattandosi sempre di mutui
assunti a tasso fisso. Dopo anni di
deciso orientamento verso la non
assunzione di mutui a carico del bilancio nel 2008 abbiamo assunto due
mutui per il completamento della casa
di riposo di 160.000,00 e 28.000,00
euro che sono andati in ammortamento dal 2009 e le cui rate vengono integralmente pagate attraverso il canone
di concessione in gestione esterna
della struttura..
PERSONALE DIPENDENTE
Avevamo previsto per il rinnovo del
contratto di lavoro (scaduto in data
31/12/2007) nel bilancio 2009 una
8
L’opuscolo
spesa di euro 10.700,00 compresi gli
oneri riflessi. L’organizzazione amministrativa a livello di personale si avvale di tre Responsabili di aree e di un
Segretario comunale per 6 ore la settimana in convenzione con altri comuni. A titolo informativo riesponiamo i
dati relativi alla spesa complessiva
per il personale dipendente che per il
2008 è stata pari ad euro 467.558,75
mentre nel 2007 era di euro 452.508,29 e nel 2006 era euro 442.007,64 (446.357,54 detratte le missioni pari ad euro 4.349,90 diversamente classificate dal 01/01/07 per
effetto del codice SIOPE). Nel 2009
detta spesa complessiva per il personale è stata prevista in euro 469.774,04 ed il dato attuale ci fa ritenere che chiuderemo l’anno in linea con
le previsioni. Proprio questi giorni è
stato riconfermato il Segretario in convenzione e sta partendo il concorso
per l’assunzione di un nuovo dipendente dell’Ufficio Tecnico in sostituzione del Capo Operai che andrà a riposo per raggiunti limiti di età nel prossimo mese di novembre. E’ chiaro comunque che pur non essendone maturi i tempi abbiamo ancora in animo
di procedere al più presto ad un’altra
assunzione di operai esterni anche
per ovviare al continuo avvicendarsi di
personale avventizio. Da qualche
tempo ci è stato richiesto, prima dal
Comune di Petriano, poi da quello di
Sant’Angelo in Vado il nostro tecnico
a scavalco in orari diversi da quelli
dell’orario di lavoro. Oltre alla giusta
collaborazione che abbiamo inteso
dare per consentire a questi Comuni
di superare difficoltà contingenti, il
rapporto con il Comune di Sant’Angelo in Vado ci consente di ottenere un
risparmio sul costo del tecnico comunale pari ad euro 4.490.
ALTRE IMPORTANTI VOCI
DI SPESA
Prevedevamo di spendere globalmente per l’illuminazione euro 45.050,00
(tenendo conto del presunto beneficio
di circa 8.000 euro, rispetto alla spesa
effettiva del 2008, derivante dal passaggio con altro distributore di energia) contro i 41.800,00 previsti nel
2008, i 47.350,00 nel 2007 e i 39.850,00 nel 2006 e per gli impianti di
riscaldamento la spesa è stata prevista in euro 41.100,00, erano 40.500,00 previsti nel 2008, nel 2007
erano 54.500,00 circa come nel 2006.
A bilancio troviamo queste voci di
spesa suddivise nelle diverse strutture
per ragioni contabili, ma il dato fornito
comunque dovrebbe rendere meglio
l’idea. Dobbiamo constatare che la
spesa per l’energia elettrica subisce
nel 2009 un incremento rispetto alle
previsioni che stimiamo in euro 3.750
fatta salva la verifica degli effetti della
nuova gestione che dovrebbe consentire qualche risparmio. Stiamo lavorando per cercare, come avevamo
anticipato, di razionalizzare l’uso dell’edificio scolastico. Anche in questo
caso quando si cambiano gestori lo si
fa perché si intravedono possibilità di
risparmi anche importanti, anche se
gli effetti veri si riescono a quantificare
solo dopo qualche anno e non certamente nell’immediato. Tra le voci importanti vengono annoverate quelle
relative ad elementi essenziali nella
gestione del Comune. Le spese per
gli organi istituzionali sono state previste complessivamente per il 2009 pari
ad euro 14.859,49 uguali al 2008, nel
2007 erano 13.979,49 mentre nel
2006 erano 14.659,91 compresi i gettoni di presenza e le missioni degli
amministratori. Le indennità sono
state ridotte dal 2006 del 10% come
stabilito dalla Legge finanziaria 2006.
In effetti, tutto è rimasto invariato,anzi
in seguito alle elezioni amministrative
si è deciso di ridurre il numero di assessori in Giunta di una unità. Le altre
spese, (assicurazioni, telefonia, carburanti, etc, sono assolutamente in
linea con le previsioni
SERVIZI SOCIALI
E’ proseguita fino ad oggi e continuerà per l’intero anno, l’attività di sostegno in relazione alle problematiche
emerse in seguito all’allontanamento
dal proprio nucleo famigliare di due
minori. Attualmente uno dei due minori è stato dato in affido e l’altro,
ormai maggiorenne, è ospitato presso
una famiglia comunità vicino Fano. Gli
oneri a carico del Comune rimangono
forti, anche se, grazie ad una intensa
attività e ad un contatto quotidiano e
alla verifica di diverse opportunità
sono stati nel tempo notevolmente
ridimensionati. La spesa prevista per
questo intervento nel 2007 era di euro
17.602,00 ed è di euro 17.820,70 per
il 2008. Nel 2009 si prevede una spesa di euro 18.005,55. Proseguiamo
9
nel garantire il sostegno scolastico a
diversi minori, e seguiamo con grande
attenzione alcuni casi e la condizione
particolare di alcuni anziani rimasti
completamente soli. Si sta reimpostando un lavoro importante in tutti i
settori del sociale, anche attraverso
un positivo rapporto con l’Ambito e
con altre strutture a ciò deputate. Alcune borse lavoro per soggetti svantaggiati continuano ad essere attive,
anche se si stanno valutando altre
strade per migliorare la condizione di
questi soggetti.
ESPERIENZA STUDIO LAVORO
Come avvenuto per 10 anni, l’Amministrazione ha riproposto anche nel
2009 l’esperienza studio lavoro rivolta
ai giovani tra i 15 e i 19 anni tendente
a tenerli impiegati nel periodo estivo e
ad inserirli nel mondo del lavoro. A
differenza di quanto avviene negli altri
Comuni, l’Amministrazione si è fatta
carico per intero degli oneri derivanti
da questo tipo di iniziativa senza caricare nessuna somma sulle aziende
coinvolte. Così strutturata l’iniziativa
ha sempre avuto successo ed ha avuto un costo presunto per il 2009 pari
ad euro 4.300,00 come per gli anni
precedenti.
RIFLESSIONI
Per non trovarci in difficoltà, abbiamo
voluto proseguire quel lavoro attento
di monitoraggio quotidiano delle voci
di entrata e di spesa. Risuona spesso
nei nostri confronti il ritornello che
dobbiamo abbandonare quella mentalità ragionieristica del buon padre di
famiglia ed osare di più. Riteniamo
che chi si permette di fare queste
affermazioni con i tempi che corrono o
dimostra di non conoscere lo stato
della finanza locale o ritiene che possa essere condotta una gestione finanziaria all’acqua di rose. Certamente non navighiamo nell’oro ed abbiamo tanti problemi, legati soprattutto
alla scarsità di risorse proprie e all’eccessivo affidamento sulle risorse trasferite. Va ad aggiungersi poi una
sostanziale variabilità di alcune entrate che completa il quadro di incertezza continua in cui versa il nostro bilancio. Ed è per questo che proseguiremo sempre in questo modo con chiaro anche l’obiettivo di non oberare per
quanto possibile eccessivamente i
L’opuscolo
cittadini. Cerchiamo sempre di spiegare le mosse che facciamo nel tentativo di evitare dissapori o problemi
sociali e sappiamo comunque di poter
confidare su cittadini responsabili e
consapevoli e che soprattutto dimostrano quotidianamente di avere fiducia in noi. Viviamo in un mondo in cui i
problemi di gestione si acuiscono a
causa dei continui tagli, delle da tanti
anni ricorrenti manovre spesso inique
e penalizzanti per i più piccoli, della
continua tendenza a non considerare
che non è giusto che i cittadini delle
aree che godono di meno servizi paghino le stesse imposte e ciò non solo
in ragione della minore capacità contributiva ma anche del fatto che sostengono oneri e pesi di gran lunga
superiori.
derivava annualmente dalla variabilità
delle entrate e dal costante incremento delle spese. Sia chi gestisce la
casa di riposo che gli anziani e le famiglie sanno che il nostro impegno è
comunque proseguito e prosegue e
mira esclusivamente a garantire servizi migliori ed efficienti alle fasce più
deboli pur in un clima di condivisione
di intenti e di prerogative che deve
caratterizzare anche un civile rapporto
tra concedenti e concessionari. Stiamo proprio in questo periodo lavorando alla realizzazione degli orti da dare
in uso ai pensionati e prima della
prossima primavera prevediamo di
procede alla consegna.
SETTORI DI ATTIVITA’
CHE MERITANO UN
ULTERIORE
APPROFONDIMENTO
CASA DI RIPOSO
S. VERONICA GIULIANI
A conclusione di una complessa e
felice operazione a maggio, con un
sostanziale rispetto delle previsioni si
è inaugurata la nuova parte della
struttura. Si è così portato a termine
un percorso difficile che ci ha visti
molto impegnati alla ricerca di una
soluzione il più possibile condivisa ed
il meno onerosa possibile per le casse
comunali. In appena due anni e mezzo da quando assumemmo la decisione di costruire una casa di riposo ex
novo abbiamo raggiunto il risultato
incredibile del suo completamento
mantenendo fede agli impegni presi
sia in termini di collegamento viario
che di conferimento in gestione esterna. Siamo chiaramente orgogliosi di
ciò che siamo riusciti a fare e non solo
in termini di realizzazione della struttura ma anche di essere riusciti a migliorarne l’efficienza attraverso il conferimento in totale gestione esterna
liberando così anche il bilancio di
quella grossa dose di incertezza che
EDIFICO EX CASA
DI RIPOSO DI PIAZZA
SAN FRANCESCO
Dopo aver completato la progettazione, come avevamo anticipato,
della parte lasciata libera dalla Casa
di Riposo, il 5 aprile abbiamo presentato domanda per il finanziamento,
bandi ai quali sappiamo di partecipare
con buonissime chances di successo.
Il progetto comporta un investimento
di 300.000 euro coofinanziato dal
Comune per 114.000 e una volta realizzato consentirà il totale ed immediato riutilizzo della struttura lasciata
vuota dalla Casa di Riposo. Lo slittamento dei termini da parte della Regione ci obbliga ad attendere più del
considerato, ma le ottime speranze
che abbiamo ci rendono l’attesa sostenibile. Non appena avremo comu-
10
nicazioni ufficiali procederemo nell’espletamento dell’iter burocratico per
far partire le opere che ottimisticamente inizieranno nella prossima primavera inoltrata. Continuiamo ad
avere grande attenzione nei confronti
di queste strutture sulle quali chiaramente puntiamo sia per rendere fruibili nuovi spazi sia per garantire un futuro di opportunità. Ma cultura è anche
saper vedere oltre, saper leggere la
nostra storia e le nostre radici, avere
rispetto e considerazione per gli usi, i
costumi e le tradizioni, avere obiettivi
ambiziosi senza fermarsi mai. Nel
nostro ambizioso programma, elaborato ormai tre legislature fa e rivisto
ed integrato in occasione delle ultime
elezioni, c’erano tante cose realizzate,
c’erano tante pubblicazioni portate a
conclusione, ma c’erano e ci sono
anche la necessità di dotarci di un
patrimonio di arredi importante per i
nostri immobili altrettanto importanti,
la ricerca di nuove strutture da recuperare quali potrebbero essere i locali
attigui alla neviera e i lavatoi, la volontà di non far decadere i cimiteri rurali
e le chiesette di campagna, la necessità di proseguire nel restauro di opere d’arte che altrimenti andrebbero
incontro al decadimento, la realizzazione di una memoteca e di una fototeca, la realizzazione di una stagione
concertistica di valore, etc. Continueremo ad operare con tutti questi obiettivi convinti che si può fare ancora
tanto, magari lavorando anche su
tante piccole cose. Cultura è anche
non spegnersi mai, non ritenere che
non ci sia più nulla da fare, pensare in
funzione del fare ricercando stimoli e
soluzioni anche dove sembra non ci
siano strade da percorrere. Nel nostro
programma, che a questo punto riteniamo sia anch’esso una importante
realizzazione del 2009, ci sono tante
cose che non sono state messe li per
caso o per farci belli, ma che fanno
parte delle aspirazioni per le quali ci
muoviamo quotidianamente da qualche mese e che presto si concretizzeranno. Non vogliamo correre il rischio
di essere superficiali, di non considerare i beni architettonici e quelli immateriali come un bagaglio enorme sul
quale lavorare ed innovare e per questo rinnoviamo il nostro impegno.
L’opuscolo
A PROPOSITO DI
CASTELLO DELLA PIEVE
Il 27 aprile è diventato esecutivo il nuovo Piano particolareggiato del
Centro Storico di Castello della Pieve.
Dopo un lungo lavoro si è finalmente
scritta la parola fine anche su questo
importante strumento. Come tutti i
Piani urbanistici, come del resto ampiamente previsto, anche questo si è
portato dietro qualche strascico polemico. Oggi, possiamo contare su uno
strumento aggiornato che ci consente
di avere punti di riferimento precisi e
incontrovertibili e che per scelta non
consente deroghe di sorta. Prendiamo spunto da questa breve considerazione per portare a conoscenza del
Consiglio che un procedimento penale intentato da un privato nei confronti
dell’Ufficio Tecnico in merito ad alcune pratiche amministrative relative a
Castello della Pieve è stato dal Giudice archiviato perché non sono ravvisabili elementi di reato e per l’irreprensibile comportamento tenuto dall’Ufficio. Non vogliamo scendere nel
merito per evitare ulteriori inutili discussioni, ciò che invece intendiamo
rimarcare è che anche in questo caso
il bilancio comunale si è dovuto far
carico di una parcella legale di
3.717,90 per la difesa del responsabile del settore. Ebbene, a scanso di
equivoci e comunque felici che i termini per qualsiasi ricorso sono ormai
decaduti da circa un mese, ci teniamo
a comunicare che d’ora in poi faremo
di tutto per rivalerci su coloro che intentano cause nei confronti del Comune e poi soccombono. Non ci rivarremo soltanto per quanto riguarda le
spese ma anche per i danni morali e
materiali. Si deve capire che è giusto
perorare la propria causa se si ritiene
di essere nel giusto ma è altrettanto
giusto che qualora le proprie presunte
ragioni non siano riconosciute ci si
debba far carico di tutte le spese. Si
studiano a volte artifici procedurali per
evitare che ciò avvenga ma si sappia
che esistono altre procedure possibili
per ottenere i rimborsi alle quali non ci
sottrarremo più a costo di rischiare
qualche cosa. Forse impareremo anche a comunicare a tutti i cittadini i
risultati di certe iniziative intentate nei
nostri confronti, soprattutto considerando il fatto che mai nessuno è stato
condannato per omissioni o danni
causati a terzi. Prendiamo spunto da
queste considerazioni anche per dire
che capita sempre più di frequente
alle amministrazioni pubbliche di essere chiamate ad attivare le proprie
assicurazioni di responsabilità civile
per danni che cittadini imputano alla
negligenza dei Comuni nelle manutenzioni. Ciò qualche volta può accadere e per questo esistono appunto le
polizze di responsabilità civile, ma il
ricorso a questo genere di richieste
comincia ad essere eccessivo col
rischio che poi le compagnia di assicurazioni ritirino le coperture. Ebbene,
vigileremo anche su questo, con l’intento comunque di sottoporre a controllo anche qualsivoglia comportamento che ingeneri danni alla collettività. Non diciamo questo per cattiveria, ma soltanto perché la correttezza
forse è un comportamento che non è
più di questo nostro mondo.
Nel merito del borgo, abbiamo concordato l’acquisto dall’Istituto Diocesano di Urbino del terreno attorno ala
Torre ed abbiamo quindi inserito a
bilancio circa 2500 euro per la stipula
dell’atto. Nel frattempo ci stiamo attivando per poter acquistare altri frustoli lato Mercatello per poter poi cominciare a lavorare a d un progetto di
sistemazione degli esterni e delle
vecchie mura ora coperte da una fitta
vegetazione.
EVENTI E
MANIFESTAZIONI
Abbiamo trascorso un’estate
molto intensa di eventi culturali e folcloristici. Pur consapevoli dell’importanza di un calendario fitto di eventi e
qualificante, riteniamo difficilmente si
possa fare di più, considerato il grande sforzo profuso non solo dall’Amministrazione comunale ma anche e
soprattutto dalle diverse realtà associative presenti nel paese. I mesi estivi hanno visto sovrapporsi eventi legati al Palio del Somaro, alla rassegna Musica e Musica Tempi Luoghi e
Culture a confronto, alle diverse manifestazioni sportive, ludiche e gastronomiche. Tutti hanno fatto la loro parte con grande disponibilità, senza
lamentele particolari ed in un clima
estremamente collaborativo. Il Comune, ha collaborato alla realizzazione
del palio per più di 800 ore di lavoro
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dipendente e attraverso l’impegno
costante, anche manuale degli amministratori, profuso in un arco di tempo
di molti mesi. Il Comune non solo
deve fare la propria parte anche se
gravosa, ma vuole continuare a vivere
questa esperienza con la massima
disponibilità. Dati gli impegni non è
semplice, ma agiamo con la consapevolezza che la collaborazione del nostro Ente sia insostituibile, come del
resto avviene in ogni altra realtà. L’edizione di quest’anno, l’undicesima,
ha ottenuto un notevole successo di
pubblico e in seguito a scelte del Comitato rivelatesi felici ha avuto uno
svolgimento privo assolutamente di
polemiche. Mai una manifestazione a
Mercatello era durata così tanti anni e
ciò si è reso possibile grazie all’attivismo della Pro Loco che ha puntato
con convinzione su questa iniziativa.
Le poche polemiche che ruotano attorno a questo evento assai importante per Mercatello sono alimentate
sempre da chi non fa nulla per collaborare e ciò dovrebbe far riflettere. E’
da rimarcare comunque, per chiarezza, che il Palio è organizzato dalla Pro
Loco con l’ausilio di un Comitato di cui
fanno parte anche il Comune ed i
Cantoni che di fatto sovrintende ad
ogni genere di iniziativa. Si dice a
volte che la manifestazione sta perdendo di interesse. Dobbiamo dire
che ciò non ci risulta affatto ed i risultati stanno a confermare questo nostro pensiero. E’ chiaro che è una
festa in continua evoluzione, che a
volte, come è giusto che sia, risente
della stanchezza delle tante persone
che da tanti anni garantiscono la loro
incondizionata collaborazione senza
tirarsi mai indietro. Forse sarebbe
logico e opportuno che chi ha idee e
volontà desse il suo contributo. Le
porte sono sempre assolutamente
aperte. Anche Musica e Musica ha
riscosso un successo di critica e di
pubblico veramente notevole, determinato sia dalla grande qualità degli
eventi proposti sia dalla scelta di calendarizzarli in un periodo di notevole
afflusso turistico. La sera dell’evento
conclusivo è stata una vera e propria
apoteosi con una chiesa gremita in
ogni ordine di posti. Abbiamo assistito
con grande piacere ad una serata per
il momento unica ma che speriamo si
ripeta in futuro, allietati da un’orchestra di grande qualità e da un coro
polifonico che sta facendo passi da
L’opuscolo
gigante. Il pubblico, proveniente anche da località lontane, ha dimostrato
di gradire molto questo genere di iniziative che elevano culturalmente il
nostro paese e che lo rendono unico
nella nostra provincia. Faremo di tutto
per mantenere e migliorare questa
manifestazione, convinti che piano
piano si riesce a far breccia anche su
soggetti poco propensi a partecipare
a questo genere di rappresentazioni.
Abbiamo dedicato una serata, come
lo scorso anno, a persone residenti
che si sono distinti durante la loro vita
e ripeteremo questa iniziativa anche i
prossimi anni. Tante associazioni
locali e gruppi di volontari hanno intrapreso iniziative sportive importanti ed
a loro va il nostro sincero ringraziamento. Ciclisti, motociclisti, quad,
pallavolisti, hanno organizzato eventi
di particolare richiamo. L’organizzazione di tutta una serie di eventi richiede uno sforzo notevole e impegna
l’amministrazione per molto tempo nei
mesi estivi. E’ una gioia vedere che
riescono sempre, pur avendo la consapevolezza che i sacrifici sono tanti
proprio in periodi in cui ci si dovrebbe
riposare. Se però torniamo con la
memoria a quindici anni fa, ritroviamo
stagioni estive prive di qualsiasi manifestazione, poco coinvolgenti e assolutamente piatte. Ed allora ci viene
ancora voglia di creare, di preparare
eventi culturali e intrattenimenti di
vario genere. Già dal prossimo Natale, pur riproponendo un buon calendario di manifestazioni nel solco della
tradizione, innoveremo con l’occhio
sempre attento alla spesa. Il prossimo
anno poi, alcuni eventi culturali di
rilievo caratterizzeranno anche periodi
generalmente scoperti, ma di questo
parleremo prossimamente. In questo
periodo abbiamo salutato con gioia la
nascita della nuova associazione “Il
merletto dei ricordi” garantendole la
disponibilità di locali in Palazzo Gasparini. Queste “artiste del filo” hanno
fatto negli ultimi anni un notevole lavoro di promozione e meritano senz’altro stima e considerazione. Anche il
Museo di San Francesco è stato costantemente aperto anche nei giorni
festivi, ad eccezione di tre date in cui
ciò non è stato possibile, grazie soprattutto alla collaborazione della Pro
Loco e delle ragazze dell’ex servizio
civile che si sono rese disponibili a
proseguire in questa attività. E’ chiaro
comunque, che come tante volte riba-
dito, il problema dell’apertura dei musei è generale ed è di difficile soluzione dati i costi cui si andrebbe incontro. Per legge non si potrebbe far leva
neppure sul volontariato anche se poi
tutto si è costretti a fare.
THE PROFESSIONAL
ADVANTAGE
E PALAZZO GASPARINI
In seguito ad un lungo e proficuo lavoro di contatti siamo riusciti,
con la collaborazione determinante
della Pro Loco ed assistiti per l’occasione dalla Signorina Guerra Laura
rivelatasi veramente insostituibile, ad
attivare nel nostro paese uno stage di
lingua italiana e di musica per cantanti
americani. E’ stata un’esperienza
veramente gratificante e qualificante,
nei confronti della quale il paese ha
manifestato assoluto apprezzamento.
Nel giro di pochissimi giorni, sia i ragazzi che gli insegnanti si sono inseriti
nel nostro tessuto sociale in modo
incredibile, integrandosi completamente e partecipando alle tante occasioni di festa che il paese offriva in
quel periodo. Hanno lasciato il nostro
Mercatello con dispiacere e con la
volontà determinata di tornare il prossimo anno. Aver messo loro a disposizione per le attività didattiche il secondo piano di Palazzo Gasparini e le
cantine è stato veramente importante,
come altrettanto azzeccata è stata la
scelta di ospitarli in appartamenti privati e in Palazzo Donati. Per un mese
il paese ha vissuto diversamente e
certamente molte realtà economiche
hanno beneficiato di questa opportunità. Anche le loro rappresentazioni
hanno avuto particolare successo, da
quella all’interno del Giardino dei Fiori
a quella nel cortile di Palazzo Donati
come al solito gentilmente concesso.
Già stiamo lavorando per ripetere
questa esperienza e cercheremo in
ogni modo di migliorarla pensando
assieme alla scuola americana ad
una maggiore e più duratura partecipazione. Ricordiamo con affetto i tanti
acuti che avvertivamo entrando in
piazza da ogni via del centro storico e
ci auguriamo di poter di nuovo ascoltare ogni tipo di voce provenire dalle
finestre aperte di Palazzo Gasparini.
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BANDIERA ARANCIONE
Alla presenza dell’Assessore
Regionale al Turismo Vittoriano Solazzi e del Direttore del Touring Club
Italia, il 21.7 in Regione, è stato confermato per il quarto biennio consecutivo al Comune di Mercatello sul Metauro il MARCHIO DI QUALITA’ TURISTICO AMBIENTALE “BANDIERA
ARANCIONE”, sulla base delle seguenti motivazioni:
“Di origine medievale, Mercatello sul
Metauro è immersa nella verdissima
valle del Fiume Metauro. Il centro
storico si presenta intatto nella sua
struttura originaria, gli edifici rivelano
gli influssi delle vicine Toscana e Umbria, oltre che della cultura urbinate.
Racchiuse entro le mura troviamo
elementi di grande interesse architettonico. La parte antica è perfettamente conservata e caratterizzata da suggestive vie con case medievali. Il monumento principe dell’abitato è però,
oggi più che mai perfettamente restaurato, la Chiesa e l’annesso convento di San Francesco in stile romanico gotico che può essere definito
una pinacoteca di pittura dell’Italia
Centrale dal ‘300 al ‘600. La località
ha ottenuto ottimi risultati in tutte le
aree di esame ed in particolare nell’ambito delle risorse storico culturali e
dell’attrattività ambientale. E’ stata
infatti una tra le prime Comunità a
dotarsi di norme specifiche rigide per
la conservazione del proprio patrimonio paesaggistico e architettonico ed
ha saputo costruire nei cittadini una
cultura del recupero che trova pochi
riscontri in altre realtà. Curato ed accogliente, ha saputo anche recuperare borghi e case rurali di notevole
L’opuscolo
pregio, tra cui oggi spicca la splendida
realtà di Castello della Pieve. Oggi è
anche riuscito a dotarsi di molte strutture ricettive di pregio e qualità. Il Comune ha soddisfatto tutti i criteri di
analisi ed è risultato in linea con gli
standard previsti dal Modello d’Analisi
Territoriale del Touring Club ed in
particolare si è distinto per i seguenti
elementi: Presenza di un ufficio di
informazioni turistiche dedicato ed
accogliente; Varietà ed integrazione
degli elementi architettonici tipici delle
strutture ricettive; Omogeneità architettonica e buona conservazione del
centro storico dovuta anche a tanti
recenti interventi di recupero conservativo realizzati; Accoglienza e ospitalità da parte della comunità residente
e degli operatori; Progettazione e
realizzazione di interventi volti al potenziamento continuo della qualità
turistico ambientale del territorio.”
Nella Provincia di Pesaro, pur in presenza di un alto numero di domande
(ben 52 nell’intera Regione e solo due
nuove accolte Camerino e Staffolo),
rimangono quattro i Comuni assegnatari di questo marchio di qualità sempre più prestigioso ed anche per questo, siamo orgogliosi di condividere
questo riconoscimento con San Leo,
Gradara e Mondavio. Oggi, se Mercatello è ammirato da tutti per la condizione del suo tessuto urbano e per le
sue tante peculiarità, lo dobbiamo
anche a tutti i cittadini che hanno condiviso con noi l’obiettivo di un suo
recupero totale. Nell’ultimo periodo ci
sono stati notificati i piani di miglioramento relativi al nostro paese e pochi
sono i punti di debolezza sui quali ci
siamo impegnati a lavorare. Questo
piano costituisce comunque un importante punto di riferimento per condurre un’azione coordinata tendente alla
soluzione di alcuni problemi che abbiamo. E’ una cartina al tornasole che
useremo per condurre in modo appropriato il nostro lavoro amministrativo.
PROTEZIONE CIVILE
Il gruppo di protezione civile,
ormai ben strutturato ed organizzato,
ha svolto periodicamente attività di
aggiornamento e di addestramento. Si
compone di circa venti persone e continuano ad arrivare nuove adesioni.
Come preannunciato abbiamo realizzato una segnaletica specifica per le
emergenze che copre l’intero abitato
e una nuova toponomastica. Acquisteremo presto nuove attrezzature. Il
gruppo ha partecipato con alcuni suoi
componenti a varie iniziative di protezione civile in terra d’Abruzzo ed ha
comunque dato la propria disponibilità
per ogni eventuale ulteriore intervento
richiesto. Ci ha fatto estremo piacere
vedere anche persone del nostro paese condividere con tanti altri volontari
iniziative di aiuto a quelle popolazioni
colpite dal terremoto.
stati costretti a far fronte al mancato
finanziamento da parte della Regione
di una parte del corso bandistico pari
a circa 1.800,00 euro. Per l’anno in
corso oltre al normale contributo, abbiamo concesso ed erogato un ulteriore contributo una tantum per le
nuove divise acquistate di altri euro
2.000,00. Al coro, che di fatto non ha
mai ricevuto finanziamenti se non
piccoli contributi, abbiamo concesso
un contributo per il 2009 di 2.000,00
euro.
PALAZZETTO
DELLO SPORT
Poche sono le cose di cui necessità questa importante struttura
sportiva o per lo meno quelle cui possiamo far fronte con le nostre possibilità di bilancio. Come avevamo preventivato, stiamo provvedendo proprio
questi giorni al miglioramento della
vivibilità degli spogliatoi attraverso
l’acquisto di arredi e di dotazioni logistiche. L’edificio, dopo la sostituzione
dei pannelli e la sistemazione delle
coperture gode oggi anche di una
acustica sostanzialmente migliore.
COPERTURA
FONTANE PUBLICHE
Attraverso un accordo con il
proprietario dell’area abbiamo realizzato nel giugno scorso la copertura
alle fontanine pubbliche sostenendo
una spesa di 5.000 euro. Per risolvere
definitivamente il problema, abbiamo
anche concordato col privato che si
procederà alla stipula dell’atto di compravendita, previo chiaramente frazionamento entro il prossimo 31.12.2010. Così si ovvierà alla strana
incongruenza di avere da sempre un
servizio pubblico su un terreno privato
senza alcun tipo di accordo.
SOSTEGNO AD
ASSOCIAZIONI MUSICALI
E’ intendimento di questa amministrazione proseguire un percorso
di fattiva collaborazione con le due
associazioni musicali che caratterizzano il nostro paese: la banda e il
coro polifonico. Per quanto riguarda la
banda oltre al contributo annuale di
sostegno, ormai da due anni siamo
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RIQUALIFICAZIONE
PERCORSO 73 BIS
CENTRO ABITATO
Come avevamo programmato,
abbiamo ora finalmente disponibile un
progetto di massima per la riqualificazione del percorso della 73 bis nel
centro abitato. Questo elaborato, sarà
nei prossimi mesi oggetto di ulteriori
approfondimenti, prima di iniziare il
percorso di realizzazione a stralci,
partendo dalle situazioni di particolare
degrado (ingresso lato Sant’Angelo
dalla Casina al Soccorso).
AMBIENTE
Essere riusciti ad avere una
dotazione di verde pubblico importante e ben curato è per noi motivo di
grande soddisfazione, soprattutto se
L’opuscolo
consideriamo che comunque viviamo
immersi in un verde straordinario.
Stiamo lavorando alla progettazione
di ulteriori tratti di sentieri ciclo pedonali e siamo in costante contatto con
l’Amministrazione Provinciale per
cercare di avere in comodato gratuito
l’intero terreno attualmente adibito a
vivaio provinciale in disuso. Tante
sono le idee in merito a questo terreno, peraltro riportate anche nel programma amministrativo. Presto dovremmo avere notizie interessanti e
quindi agiremo di conseguenza. La
manutenzione dei parchi e giardini
attuale è comunque più che soddisfacente, anche se abbiamo programmato alcuni interventi di cura delle alberature in zone di particolare pregio
(zona verde nuova espansione Colombara di sopra, Cipressi al cimitero,
primo chilometro strada comunale per
la Guinza, etc) e la piantumazione di
nuove essenze in alcuni punti del
paese troppo spogli.
FANO GROSSETO
Sabato 7 marzo 2009, abbiamo assistito al convegno organizzato
dal PD sulla Fano Grosseto per cercare di capire cosa fosse cambiato da
quando più di quattro anni fa si tenne
ad Urbino un analogo incontro al quale presero parte anche autorità umbre
e toscane. Ultimamente si sovrappongono iniziative che pur avendo il pregio di mantenere vivo l’interesse e
l’attenzione lasceranno certamente
come avviene da anni, il tempo che
trovano. Riportiamo il testo allegato
alla relazione al bilancio di previsione,
in quanto ci sembra sufficientemente
dettagliato ed in qualche modo chiarificatore:
“Come al solito gli Enti deputati alla
programmazione e realizzazione di
grandi infrastrutture nel territorio non
scelgono mai, continuano a puntare
su mille progetti, tutti importanti e tutti
costruiti per soddisfare le pressanti
richieste di "qualcuno". Il problema
vero è che non sappiamo mai compiere scelte nette, non sappiamo e non
vogliamo privilegiare qualcosa rispetto
ad altre perché non conviene, perché
non è opportuno. Ed anche in un periodo difficile dove parlare di soldi
disponibili è quasi una beffa si continuano a porre sul tavolo tante opere,
dalla Ferrovia Urbino Fano, alla Pede-
montana, ad altri tratti ferroviari, alle
circonvallazioni, alle complanari e chi
più ne ha più ne metta. Chiediamo di
non parlarci più di priorità, di protocolli
d'intesa, di Regione.... Rendiamoci
conto invece che la Provincia di Pesaro non ha mai saputo imporre la Fano
Grosseto come priorità né alla Regione né al Governo a differenza invece
di ciò che hanno saputo fare altrove.
Riflettiamo anche sul fatto che la Regione stessa non ha mai creduto in
quest'opera al punto che non conosce
neppure l'importo dei lavori realizzati
nel nostro Comune e lo stato dell'arte.
Ci sono assessori e lo stesso Presidente che non sanno neppure dove
sia La Guinza dove sono stati spesi
circa 250 miliardi di vecchie lire in
lavori che subiranno inevitabilmente il
degrado. Alcuni mesi fa la Regione ha
acquistato per una settimana intera
una pagina intera del Resto del Carlino per pubblicizzare lo stato delle
Grandi Opere e la Fano Grosseto era
al primo posto con una foto sotto la
quale era scritto che i lavori di completamento del tratto marchigiano
inizieranno nel 2009. L'assurdità e la
pretestuosità di tale affermazione è
già di per se evidente tanto più lo è se
si pensa che nelle esperienze vissute
della realizzazione dei due lotti di
Mercatello ogni volta dalla comunicazione del finanziamento all'inizio effettivo dei lavori sono trascorsi quattro
anni, mese in più mese meno, per gli
adempimenti amministrativi. Dovremmo smettere comunque di pensare a
quel tratto di ferrovia assolutamente
inutile e nella gestione strutturalmente
deficitario da sempre; dovremmo
smettere di condividere tutto ciò che
viene proposto o viene in mente ad
una comunità ma cerchiamo di puntare su pochissime opere lavorando
solo su quelle per portarle al completamento; dovrebbero smetterla di venire a Mercatello solo quando i partiti
chiamano e poi dimenticarsi addirittura che il paese esiste. Per capire
quanto siamo isolati bisognerebbe
che le persone che abbiamo incontrato anche quel giorno vivessero per
alcuni anni da noi cogliendo così soltanto il disagio della lontananza da
tutto, dal lavoro, dalle scuole, dagli
ospedali. Impariamo tutti a lavorare
per la gente senza illuderla e dimostriamo di meritare la fiducia con un'azione comune e trasparente. Oggi, il
dibattito verte sul Project Financing e
14
quindi sulla opportunità che detta arteria venga trasformata o meno in
autostrada con conseguente pagamento del pedaggio. Si parla di priorità nella realizzazione dei lotti e sembra prevalere l’ipotesi che prima debbano essere realizzati il 4 (da Sassorotto ai Persagnoli) e il decimo (da
Canavaccio all’innesto con la bretella
di Urbino). Ma tanti sono i problemi,
dalla necessità della revisione del
progetto per il quarto lotto, al momento considerato cantierabile ma che
non lo potrà essere se le scelte saranno di un certo tipo (inserimento caselli
autostradali, uscite limitate solo ad
alcuni comuni, etc), alla esigenza di
costruire la seconda canna e di mettere a norma la prima, alla necessità di
realizzare il collegamento con la E45
nel lato umbro. Tutti problemi di non
poco conto che allontanano all’infinito
una soluzione di questo annoso problema. Ci si invita ripetutamente a
prendere una posizione precisa che
privilegi la realizzazione progressiva
dei lotti dal 10 fino al quarto evitando
di costruire nel nostro territorio tratti
stradali che rimarrebbero inutilizzati
per molto tempo. E’ una scelta difficile
che non può prescindere dal fatto che
molti lavori sono già stati fatti e attendono di essere utilizzati. L’impatto
ambientale dei lavori rimasti sarebbe
comunque assai minore rispetto a
quello dei lavori già realizzati in quanto il raddoppio della Guinza sarebbe
appunto completamente in galleria e
l’attraversamento dell’abitato di Mercatello si svilupperebbe quasi per
intero in una doppia canna di due
chilometri e mezzo circa che avrebbe
l’imbocco prima delle Fornaci ed uscirebbe sopra i Persagnoli senza mai
avere tratti a cielo aperto. Questo
tratto peraltro ha già avuto il VIA ed
era pronto al CIPE per la concessione
del finanziamento”.
Dicevamo comunque che l’argomento
sarebbe stato oggetto di approfondimento durante i primi mesi di lavoro
della nuova amministrazione ed è ciò
che faremo nelle prossime settimane,
forse alla presenza anche di qualche
autorevole esponente politico. Abbiamo incontrato i giovani della Lega;
abbiamo letto tanto sui blog e ricevuto
anche comunicazioni private di un
certo interesse; abbiamo intenzione di
partecipare all’incontro di sabato prossimo presso il Comune di Urbania:
constatiamo però che nulla si muove
L’opuscolo
e che tutto resta al palo pur con l’avvicendarsi di governi di diversa estrazione politica. Vogliamo comunque
fare la nostra parte, che visti i precedenti deve essere considerata una
parte importante e soprattutto non
vogliamo più essere presi in giro con
incontri politicamente strumentali e un
sostanziale disinteresse. Sappiamo
che i project financing non sono realizzabili e chi ce li propone lo sa come
noi e soprattutto sappiamo che ci vogliono finanziamenti pubblici altrimenti
tutto continuerà ad essere fermo.
EOLICO E
FOTOVOLTAICO
Come abbiamo già comunicato, è stata stipulata una convenzione
con la A.T.I. ABACO ENERGIA PULITA S.R.L. – FORTORE SVILUPPO
S.R.L. per la realizzazione nell’ambito del territorio comunale in località
Laghi di un impianto industriale di
produzione di energia elettrica mediante lo sfruttamento del vento, nonché per il funzionamento, la gestione
e la manutenzione dell’impianto medesimo. L’impianto che produrrà una
cospicua quantità di energia elettrica,
nasce contestualmente ad una analoga stazione in corso di realizzazione
nel Comune di Apecchio. Sarà dotato
di n. 6 pale eoliche e di una sottostazione. La convenzione prevede una
durata di ventinove anni, salvo rinnovazione espressa mediante altro idoneo atto per la durata di ulteriori anni
ventinove. Per ogni aerogeneratore
installato vengono riconosciuti al Comune 20.000 euro annui, indipendentemente dal fatto che gli impianti eolici
producano, ovvero non producano
energia. Tale indennizzo è indicizzato
alla variazione dell’indice ISTAT dei
prezzi. Verrà inoltre erogato al Comune un contributo annuo per le attività
culturali pari ad euro 10.000 da pagare entro il 31 gennaio di ogni anno per
tutta la durata della convenzione. Viene inoltre riconosciuta al Comune una
maggiorazione a percentuale in rapporto alla energia prodotta. A regime
dovremmo avere un introito annuo per
il Comune spendibile liberamente pari
a circa 200.000/240.000 euro netti.
Inoltre, viene riconosciuta una indennità una tantum per ognuno dei megawatt installati pari a 12.000 per un
totale di 120.000 euro pagabile con
modalità già concordate. Inoltre per la
collocazione della sottostazione viene
riconosciuta al Comune una indennità
pari ad euro 50.000. Da quando il
Consiglio comunale precedente ha
affrontato questo problema le cose si
sono concretizzate e tutto l’iter autorizzativo è stato compiuto. Oggi, in
località Laghi, da circa 3 mesi è in
funzione un anemometro che misura
la quantità e la velocità del vento. E’
la prima realizzazione che conferisce
operatività al progetto. Procederemo
con attenzione, come abbiamo fatto
prima di arrivare alla stipula dell’accordo, nella speranza di mitigare al
massimo l’impatto ambientale, di ottenere energia pulita e di garantire al
nostro Comune buone ed importanti
entrate annuali certe.
REALIZZAZIONE
ELIPORTO
Si sta procedendo alla progettazione di un eliporto in località Campondimandorle che verrà realizzato
con i fondi della protezione civile. E’
anche questo un impianto importante
soprattutto in funzione di interventi di
emergenza nell’Alta Valle del Metauro.
TEATRO BENCIVENNI
Si stanno perfezionando alcune linee di finanziamento per proseguire i lavori Del Teatro Bencivenni.
Abbiamo avuto la concessione di finanziamenti per circa 130.000 euro
dalla Regione e dall’Amministrazione
Provinciale e proprio questi giorni
stiamo verificando l’aggiornamento
del progetto generale con le nuove
normative per poter cercare di attingere ad altri canali che sembrano attivarsi. I primi 130.000 euro saranno
spendibili nei primi mesi del 2010 e
saranno destinati al consolidamento e
alla ristrutturazione del versante sopra
il fiume Metauro.
UNA BREVE
RIFLESSIONE
Continueremo ad informare
costantemente i cittadini recapitando
sempre in ogni casa l’opuscolo Cercheremo di migliorarlo mantenendo
comunque il carattere esclusivo di
15
periodico di informazione amministrativa. Contatteremo i cittadini anche
attraverso la posta elettronica per
entrare più velocemente nelle case
dei tantissimi che sono ormai dotati di
un indirizzo e-mail. La nostra azione
comunque sarà orientata alla realizzazione del programma ed avrà quindi i
seguenti punti fermi:
− Sostegno del welfare locale;
− Tutela del territorio e dell’ambiente;
− Sviluppo del tessuto imprenditoriale,
turistico ed occupazionale;
− Affermazione forte dell’identità locale come risorsa (cultura, sapere,
buon vivere, utilizzo intelligente del
tempo);
− Incremento e miglioramento servizi
agli anziani;
− Politiche e servizi sociali;
− Famiglia come centro di relazioni
solidali;
− Miglioramento dell’organizzazione
urbanistica e salvaguardia dei beni
nel territorio;
− Miglioramento dei servizi di rilevanza economica esternalizzati;
− Unificare i servizi attraverso una
forte Unione di Comuni;
− Lavorare per costituire un’entità
territoriale
libera
da
condizionamenti politici ad esclusivo interesse del territorio;
− Sviluppo delle reti informatiche e
delle telecomunicazioni;
− Azione di educazione alla partecipazione e alle relazioni sociali;
− Creazione di un tavolo permanente
per la cultura;
L’opuscolo
− Miglioramento
−
−
−
−
−
−
−
dell’impiantistica
sportiva e sostegno all’attività di
base e ai valori dello sport;
Politica di equità fiscale e di recupero dell’evasione sui tributi locali;
Iniziative volte ad una migliore informazione dei cittadini sull’attività
amministrativa;
Bambini, adolescenti, giovani e loro
benessere;
Adozione di strumenti alternativi di
gestione per alcuni servizi, quali il
verde, la manutenzione delle strade, i servizi cimi-teriali;
Sostegno e collaborazione fattiva
con tutte le associazioni presenti nel
paese;
Sinergia con la parrocchia per tutte
le azioni sociali e per la valorizzazione e gestione dei beni culturali;
Verifiche periodiche sullo stato di
avanzamento e realizzazione del
programma
NOTIZIE IN PILLOLE:
E’ stato presentato alla Regione Marche un progetto denominato “Centri
commerciali naturali” in collaborazione con coloro che all’interno del
centro abitato hanno intenzione di
migliorare le loro attività economiche.
E’ stata migliorata l’illuminazione del
percorso vita, implementandola con
alcuni nuovi punti luce, prospicienti
alla strada per Capondimandorlo e nei
pressi della nuova Casa di Riposo.
Si è dato corso al progetto di sistemazione della scarpata del Fosso
Galletto che aveva messo a rischio la
stabilità della strada di accesso a Viale dei Frassini. L’intervento proseguirà
questi giorni con la pulizia di una parte del fosso e l’eliminazione di alcune
piante seccaginose sul torrente Sant’Antonio nei pressi del centro abitato.
E’ stato recentemente aperto nei locali dell’Asur in Via Papa Giovanni XXIII
il nuovo consultorio per i genitori
dei bambini da 0 a 3 anni.
E’ stata riaperta la Biblioteca comunale dopo la pausa estiva. La struttura
sta organizzando un cineforum e la
realizzazione di un libro di avventu-
re.
L’Amministrazione, in linea con l’esigenza di dotarsi di fonti energetiche
alternative e “pulite” sta valutando
alcune opportunità di inserimento di
impianti fotovoltaici con nuove tecnologie nei tetti degli edifici scolastici
e della stessa palestra.
Come già più volte anticipato si sta
ora lavorando per la riconversione
del bocciodromo comunale in altra
struttura di maggiore fruibilità.
Dato il riverificarsi anche recente di
alcuni problemi alle cunette ai lati
della strada statale 73 bis, stiamo
esaminando con l’ANAS tutta la materia delle competenze e presto avremo
un panorama più chiaro.
Facendo leva su nuovi trasferimenti
regionali di entità pur limitata rispetto
alle esigenze, si sta predisponendo
un progetto per un servizio di assistenza domiciliare integrata alle
persone anziane. Il progetto, che
prevede una compartecipazione alla
spesa da parte degli utenti verrà attivato dall’inizio del 2010 e avrà inizialmente la durata di tre anni.
E’ in via di realizzazione un nuovo
portale dei paesi bandiera arancione. La nostra realtà assume sempre
più importanza tra le diverse realtà
marchigiane e nazionali. Abbiamo
così deciso di migliorare la nostra
presenza all’interno dell’associazione
e soprattutto durante gli eventi esterni
al nostro paese.
Prima della fine dell’anno verrà inaugurata presso l’edificio scolastico (ex
biblioteca) la nuova sede del gruppo
di protezione civile. Anche questo è
un modo di collaborare con una realtà
sempre più importante ed organizzata.
Attraverso contatti con gli Istituti di
Credito locali, si è sollecitata la concessione di finanziamenti a tasso
zero alle famiglie per l’acquisto di
libri scolastici e per la spesa per
abbonamenti. Il finanziamento, ottenibile anche fino a 1000 euro dovrà
essere rimborsato entro dodici mesi.
Si sta lavorando alla rielaborazione
del regolamento edilizio comunale,
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allo scopo di adeguarlo alle nuove
normative e di migliorarlo con l’inserimento di nuove norme. Sarà sottoposto a breve agli operatori del settore e
quindi andrà in discussione in consiglio comunale. E’ il primo tassello di
quella operazione di aggiornamento
della materia urbanistica prevista nel
programma elettorale cui si darà seguito al più presto.
Realizzeremo al più presto l’asfaltatura della corsia di accesso alla
zona industriale e di qualche altro
tratto ammalorato del fondo stradale.
CONCLUDENDO …
Da qualche settimana, dopo la pausa estiva, è iniziato per noi un periodo di
nuovo lavoro amministrativo, che ha come premessa fondamentale il programma elettorale della
nostra lista. Come detto
più volte, cercheremo di
cogliere alcuni aspetti interessanti del programma
anche della lista uscita
sconfitta. Gli indirizzi di
programma ed il programma stesso, sono sufficientemente esaustivi per far
comprendere le tante cose
che andremo a progettare.
Non si tratta soltanto di
opere pubbliche, anzi si
tratterà sostanzialmente di
approcci
fondamentali
verso le problematiche
della nostra società.
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entusiasmo per una nuova stimolante avventura