Università di Roma La Sapienza John Smith’s True Relation and the first documents Dott.ssa Ilaria Bartolini 19 aprile 2013 Analisi dei seguenti punti • • • • • • • 1 Inquadramento storico 2 La colonia di Jamestown 3 La colonia di Roanoke 4 La colonia di Plymouth 5 Tipologia di narrazione e linguaggio 6 Funzione del testo (dispositivi fantastici e reali) 7 Le compagnie come mission e/o come imprese commerciali • 8 Il curatore, la prefazione e le varie versioni • 9 Il giudizio sugli Indiani – dal “buon selvaggio di Rousseau allo schiavismo” • 10 I testi coevi 1- Inquadramento storico Le prime spedizioni verso il Nordamerica: successi e fallimenti. - - - - - - Cristoforo Colombo (1492) alla ricerca di un passaggio verso le Indie Orientali. Trattato di Tordesillas (1494) per la suddivisione dei territori di conquista tra Portogallo e Spagna (2000 km a ovest delle Isole di Capoverde vi era la linea di demarcazione). De Soto e Vazquez de Coronado per conto della Spagna si spinsero al massimo fino alla valle del Mississippi; a parte un forte eretto in un avamposto in Florida e alcune missioni, la Spagna non si spinse a nord del Rio Grande. Enrico VII (1497) invia Caboto alla ricerca di un passaggio a ovest verso l’oriente. Si riaccende l’interesse inglese per le colonie (1580) con i Tudor dopo aver placato i dissapori tra protestanti e cattolici con Elizabeth I. Sconfitta dell’Invincibile Armada da parte degli Inglesi e scongiurato il pericolo di invasioni spagnole. 1 – Inquadramento storico - - - - - Via libera a creazioni di compagnie commerciali con capitale azionario che fornivano finanziamenti necessari per le spedizioni coloniali. Gilbert guida una spedizione a Terranova, ma senza grande successo. Richard Hakluyt (1584) spinge alla colonizzazione con le sue teorie. Sir Walter Raleigh tenta senza grande successo di insediare una colonia sull’isola di Roanoke, ma una spedizione di salvataggio (1591) trova il luogo deserto. James I (1606) rilascia due lettere patenti per due compagnie: quella di Londra e quella di Plymouth. Quella di Londra approdò sulla Baia di Chesapeake nel 1607 (John Smith faceva parte dell’equipaggio). Quella di Plymouth durò pochi mesi. Quella che partì da Southampton nel settembre del 1620 (Mayflower) che diede luogo alla fondazione della colonia di Plymouth 1 – Inquadramento storico I paesi coinvolti nei processi di colonizzazione • Inghilterra (nonostante gli inizi incerti, la piccola isola anglosassone raggiungerà un grado di espansione senza precedenti, pari a un quarto della superficie e delle popolazioni mondiali) • Spagna (unico vero rivale degli Inglesi) • Francia (rivale degli Inglesi a intermittenza) • Portogallo (si era “accontentato” del Brasile e di alcune regioni africane) • Olanda, Svezia (ruolo minore) 1 – Inquadramento storico Il ruolo degli Inglesi nella colonizzazione del Nordamerica - 1497 Caboto (Enrico VII) - XVI secolo: Spagna domina gli scenari coloniali - 1555-1585 Nascita delle compagnie a capitale azionario: della Moscovia, del Levante, di Barberia - 1583 Spedizione a Terranova di Sir Humphrey Gilbert (estinta) - 1584 “A Particular Discourse concerning Western Discoveries” di Richard Hakluyt - 1590-91 colonia perduta di Roanoke - 1606 Giacomo I concede lettera patente alla Compagnia di Londra (fondazione di Jamestown nel maggio del 1607) e alla Compagnia di Plymouth (si estinse dopo pochi mesi) - 1609-10 L’anno della fame: carestie e malattie portarono il numero dei coloni da 500 a 60 unità - 1609 La Compagnia di Londra diventa Compagnia della Virginia. Iniziano gli incentivi per il popolamento della colonia. 1 – Inquadramento storico Il ruolo degli Inglesi nella colonizzazione del Nordamerica - 1619 La Compagnia invia navi cariche di donne. Iniziano anche gli scambi commerciali. - 1622 La colonia con quasi mille residenti fu completamente distrutta da un’offensiva indiana - 1624 La Virginia divenne a tutti gli effetti una colonia reale. - 1629 Carlo I concesse una patente alla Compagnia della Baia del Massachussetts (di proprietà di importanti esponenti puritani). - 1630 Fondazione della colonia del Massachussetts che nel giro di 10 anni vide affluire più di ventimila persone. - 1632 Fondazione della colonia del Maryland (Calvert, Lord Baltimore, in cerca di libertà per i correligionari cattolici). Ebbe successo fondando la propria economia sulla coltivazione di generi alimentari e di tabacco, evitando gli errori commessi nella colonia della Virginia. 2 - La colonia di Jamestown (nel racconto di Smith) • Maggio 1607 Fondazione della colonia sul fiume James (dal nome di Giacomo I) • Costruzione di un insediamento secondo le disposizioni del re • Primi rapporti con i nativi (sia positivi che negativi) • Elezione del consiglio di cui faceva parte anche Smith (inizialmente escluso perché sospettato di ammutinamento) • Elezione del presidente nella persona di Wingfield, fortemente criticata da alcune personalità della colonia per il suo modo di governare. Poi deposto anzitempo. • Problemi di scarsità di cibo e di malattie; la popolazione colonica è decimata • Smith cerca di abbinare le spedizioni di scoperta con gli scambi commerciali con gli Indiani per ovviare al problema della carestia e portare avanti la politica richiesta dalla corona (ricercare un passaggio a ovest per giungere alle Indie Orientali) • Rapporti altalenanti tra coloni e nativi • Prigionia di Smith (durante la quale Powathan gli mostra la cultura e le terre del suo regno) • Liberazione di Smith (dopo sei settimane ma in un altro rapporto sembrano essere 4) a seguito dell’intercessione di Pocahontas (?) oppure per un cambiamento nelle decisioni di Powhatan che temeva che gli Inglesi lo attaccassero per salvare Smith. 3 - La colonia di Plymouth • Nella prima spedizione di insediamento la colonia si estinse. • Nel 1620 il re concesse la patente per poter avere la possibilità di sfruttare il terreno dove poi sorse la colonia di Plymouth. • Nel settembre 1620 il Mayflower salpò dall’Inghilterra per arrivare a Cape Cod nel mese di novembre. Sulla nave non vi erano solo pellegrini, ma anche avventurieri e mercanti in cerca di migliori commerci. Anche Smith si offrì di accompagnarli, ma gli fu preferito un altro, mentre invece fu utilizzata la sua mappa del territorio. Il racconto dell’insediamento della colonia e delle varie difficoltà, si trovano nella Mourt’s Relation. • 1691 fu assorbita dalla colonia della Baia del Massachusetts. 4 - La colonia di Roanoke (raccontata da Smith) Della colonia perduta di Roanoke rimane l’accenno che Smith ne fa a pag. 51: “…Il re rimase incantato ascoltando le mie spiegazioni sul modo in cui le nostre navi funzionavano, come solcavano i mari, allo stesso modo in cui lo fu per le nostre teorie sui cieli e sul nostro Dio; lui mi raccontò di quello che sapeva sui territori e anche su Ocanahonan, dove erano stati visti alcuni uomini vestiti…” Secondo la History of Travaile di Strachey, vi era motivo di credere che in quel momento vi fossero ancora 7 sopravvissuti. Stesse supposizioni confermate anche sul Newport’s Discoveries in Virginia e sulla Generall Historie. Secondo un passaggio del Pilgrimes di Purchas, “…Powhatan confessò che aveva partecipato alla strage di quella colonia (di Raleigh), mostrandoci un mucchio di moschetti, un bracciale Morter e alcuni pezzi di ferri che erano appartenuti a loro…” 5 – Tipologia di narrazione e linguaggio La narrazione può essere considerata: • Diario di viaggio (racconta gli accadimenti che sono avvenuti in ordine cronologico) (non diario di bordo, in quanto accenna soltanto alla traversata) • Resoconto di viaggio (serviva per diffondere in patria le condizioni di vita, le possibilità di sfruttamento, i rapporti con i nativi e per incentivare altre spedizioni, sia a fini di scoperta, sia per dare un rendiconto al re di quello che veniva trovato o non trovato) • Racconto non a fini di pubblicazione (in contrapposizione con il precedente tipo di scritto) Il linguaggio: - - - - - - La narrazione è in prima persona, segue il flusso cronologico degli avvenimenti. La distanza temporale tra l’istanza narrativa e l’evento è sottilissima. Non vi sono discorsi indiretti. Il testo è descrittivo. Ma il linguaggio è intimistico per certi versi (sembra un diario di appunti, non adatto alla pubblicazione, nonostante dobbiamo tener conto che l’inglese dell’epoca era ancora povero di lemmi), Per altri versi invece sembrava che Smith presupponesse una possibilità di pubblicazione e omette volontariamente alcuni dettagli inerenti commenti sul governo del presidente Wingfield, per evitare di attirarsi problemi. 5 - Tipologia di narrazione e linguaggio Caratteristiche dell’inglese del testo: • i lemmi hanno un’ortografia difforme da quella attuale • la costruzione della frase non rispetta i canoni attuali di lunghezza e di essenzialità • i periodo sono molto lunghi e vi è un reiterato uso del present continuous • utilizza spesso parole in prestito dalla lingua indiana, (trascrivendole senza alcuna cognizione di causa, anche se non è dato sapere se l’errore fosse suo oppure dello stampatore) 6 – Funzione del testo Dispositivi realistici: • Le confutazioni delle descrizioni di Smith sui testi coevi • Diffondere informazioni sul Nuovo Mondo • Invogliare la popolazione a spostarvisi per diversi motivi a seconda dell’estrazione sociale • Libertà (soprattutto religiosa, Plymouth) • Possibilità di avere la terra da coltivare a poco prezzo (inizialmente per incentivare l’immigrazione nella colonia, la Compagnia di Londra dava azioni della Compagnia stessa, poi invece dal 1618 concedeva 20 ettari di terra) • la prospettiva di arricchirsi con l’oro (che non fu mai trovato) 6 - Funzione del testo Dispositivi fantastici: • la presenza dell’oro • La narrazione della leggenda del salvataggio di Pocahontas dalla condanna a morte inflitta da Powathan, non confermata nella True Relation, ma raccontata con dovizia di particolari nella Generall Historie, nel 1616 o nel 1617: “… dopo aver banchettato nel modo tipicamente barbaro che apparteneva loro, si consultarono a lungo e come conclusione portarono due grosse pietre davanti a Powathan, quindi lo presero in quanti più possibile, tirandolo verso di esse, e poi ci misero sopra la sua testa, preparandosi a bastonare finché non fossero uscite le cervella; Pocahontas, l’amata primogenita del re, vista l’inutilità delle sue implorazioni, prese la testa dell’inglese tra le sue braccia e ci appoggiò sopra la sua per salvarlo da morte certa…” 6 - Funzione del testo - Smith confermò di avere ricevuto questo servizio reso da lei nei suoi confronti, quando Pocahontas che, nel frattempo era diventata Lady Rebecca, si trovava in Inghilterra ed era tenuta in grande favore dalla corte come figlia di un imperatore. - Egli inviò anche un piccolo opuscolo alla regina Anna sulla storia in cui inserì un piccolo estratto nella Generall Historie e dove racconta di essere stato prigioniero di Powhatan quando si trovava in Virginia e della “straordinaria e nobile gentilezza” con cui era stato trattato da lui, dal figlio Nantaquaus e da Pocahontas, che allora era una bambina di dodici o tredici anni. - Nel New England Trials del 1622, Smith dà un’altra versione della cattura e conferma invece la parte del salvataggio. La storia è molto romanzata e fa supporre una modifica effettuata successivamente. 7 – Le compagnie come mission e/o come imprese commerciali Obiettivo dell’insediamento delle colonie: -trovare l’El Dorado spagnolo -aumentare il potere del monarca (limitato dal Parlamento di cui doveva chiedere il benestare per il finanziamento delle spedizioni, quindi usava i soldati di ventura a cui venivano promesse le ricchezze che avrebbero trovato) Quando le spedizioni fallivano, le navi inglesi, di ritorno in Inghilterra, saccheggiavano quelle spagnole piene d’oro (che proveniva dalle colonie del Messico e del Perù) 1585-1604 Privateering (la corona, non solo era a conoscenza del fenomeno della pirateria, ma la rese ufficiale con decreto regio, definendo i pirati inglesi corsari, ossia recanti lettera di autorizzazione regia all’esercizio della pirateria per arricchire il proprio paese. Dal 1600 in poi, Elisabetta I garantì alle nascenti compagnie un monopolio di quindici anni sui commerci effettuati con le Indie, per incentivare gli scambi commerciali che portavano soldi nella casse del regno tramite le tasse e per garantirne la fedeltà (spesso in paesi così lontani, se le paghe dei messi regi erano basse, venivano aumentate con piccoli commerci personali) 7 – Le compagnie come mission e/ o come imprese commerciali Compagnie che operavano in Occidente: -Compagnia della Virginia (ex di Londra) -Compagnia di Plymouth -Compagnia delle Indie Occidentali -Compagnia Olandese delle Indie Compagnie che operavano in Oriente: -Compagnia delle Indie Orientali -Compagnia del Levante 8 – Il curatore, la prefazione e le varie versioni • Errore dello stampatore (Thomas Watson) • Esistenza di varie versioni (alcune ascritte a T.W., altre a I.S.) • Consegna a Nelson perché il manoscritto fosse portato in patria (Smith non specifica se voleva che fosse stampato) • Errori ortografici sui nomi di origine indiana • Il curatore Charles Dean 9 – Il giudizio sugli Indiani – dal buon selvaggio di Rousseau allo schiavismo passando dal baratto di perline in cambio di cibo per assicurare la sopravvivenza dei coloni • 1671-1713, Anthony Ashley Cooper, (III Earl of Shaftesbury, Advice to an Author “purezza dell’uomo della natura” • 1672, John Dryden, The Conquest of Granada, “gentiluomo della natura” • 1719, Daniel Defoe, Robinson Crusoe, (Friday) • 1754, Jean-Jacques Rousseau, Discours sur l’origine et les fondements de l ’ inégalité parmi les hommes “buon selvaggio” • 1784, Benjamin Franklin, Remarks concerning the Savages of North America, deride le incoerenze della teoria del “buon selvaggio” • 1823-26, James Fenimore Cooper, The Last of the Mohicans, “Uncas” e “Chingachgook” • 1851, Herman Melville, Moby Dick, “Dagoo” 9 – Il giudizio sugli Indiani… Caratteristiche del “buon selvaggio”: • Vivere in armonia con la natura • Generosità e altruismo • Innocenza • Incapacità di mentire, fedeltà • Salute fisica • Disdegno della lussuria • Coraggio morale • Intelligenza “naturale” o saggezza innata e spontanea Il passo dall’ingenuità alla stupidità e quindi all’essere considerati psicologicamente e socialmente inferiore fu breve: da questo scaturì la legittimazione al furto delle terre e tutto quello che implicava. Questa concezione si spostò poi, con alcune modifiche, sugli schiavi di colore, generando e legittimando lo schiavismo. 9 – Il giudizio sugli Indiani… Nelle descrizioni di Smith si percepiscono talvolta commenti astiosi: “…L’indiano che il re Arseteck ci aveva concesso come guida, cambiò idea e decise di non tornare con noi al forte adducendo una serie di scuse. Questo fece sorgere in noi il dubbio che stessero organizzando qualche assalto ai danni del forte, tuttavia il comandante Newport voleva che visitassimo Paspahegh e Tappahanocke, ma il cambiamento del vento, propizio per il nostro ritorno, ci convinse a dirigerci al forte a tutta velocità; una volta arrivati, la prima cosa di cui venimmo a conoscenza fu l’assalto a sorpresa al forte avvenuto il giorno prima ad opera di quattrocento indiani che non ebbero alcuna misericordia…” 9 – Il giudizio sugli Indiani… Talvolta sembrano raccontate da un punto di vista di superiorità, ma non solo come voce narrante, come nel punto in cui parla degli scambi commerciali tra essi e i selvaggi (citando perline e piccoli oggetti di poco valore che il comandante Newport dava loro in cambio di informazioni e di cibo, “…su ciascun lato del fiume vi erano modeste alture, punteggiate da sorgenti d’acqua fresca, le persone ovunque ci riservavano un’accoglienza gentile, con danze e banchetti; ci venivano offerte fragole, more, pane, pesce e altre provviste di cui disponevano in abbondanza. Il comandante Newport contraccambiava le loro più piccole offerte con piccole campanelle, spille, aghi, perline o specchietti…” 9 – Il giudizio sugli Indiani… altre volte testimoniano una grande rispetto e forse anche qualcos’altro, come quando parla della figlia di Powathan, di cui dà una descrizione generale, citandola come messaggero del padre: “…Quando Powathan capì che tenevamo prigionieri alcuni dei suoi selvaggi, mandò sua figlia, una bambina di dieci anni che, non solo nell’aspetto, nell’espressività e nella statura sorpassava chiunque altro del suo popolo, ma anche per intelligenza e per spirito non aveva eguali tra la sua gente…” Per certi versi, se non teniamo conto della bassa considerazione che ha della sua gente, è una descrizione quasi elegiaca, paragonabile alla lettera dedicatoria indirizzata alla duchessa di Richmond che ritroviamo nella Generall Historie. 10 – I testi coevi alla True Relation • John Smith, Generall Historie, 1624 • Edward Maria Wingfield, Wingfield’s Discourse of Virginia, 1608 • Anonimo, Mourt’s Relation, 1622 • Samuel Purchas, Purchas His Pilgrimage or Relations of The World and The Religions Observed in All Ages and Places discovered, from the Creation unto His Present, 1613 • Samuel Purchas, Purchas His Pilgrim or Microcosmus or the Historie of Man. Relating the Wonders of His Generation, Vanities in His Degenerations, Necessities of His Regenerations, 1619 • Samuel Purchas, Hakluytus Posthumus or Purchas His Pilgrimes, 1625 (continuaz. di The Principal Navigations di Richard Hakluyt) • William Stith, The History of the First Discovery and Settlement of Virginia • William Strachey, History of Travaile