ASSESSORATO POLITICHE PER LA SALUTE
La percezione del
rischio, l’informazione
e la formazione
in ambito lavorativo
Dati della Sorveglianza PASSI 2010-2011
Aprile 2013
A cura di:
Davide Ferrari, Giuliano Carrozzi, Lara Bolognesi, Letizia Sampaolo (Dipartimento di Sanità Pubblica,
AUsl Modena)
Nicoletta Bertozzi (Dipartimento di Sanità Pubblica, AUsl Cesena)
Alba Carola Finarelli, Paola Angelini (Direzione generale Sanità e politiche sociali, Regione EmiliaRomagna)
Gruppo Tecnico Regionale PASSI:
Giuliano Carrozzi, Nicoletta Bertozzi, Letizia Sampaolo, Lara Bolognesi, Alba Carola Finarelli, Paola
Angelini, Anna Rita Sacchi, Alma Nieddu, Anna Maria Ferrari, Vincenza Perlangeli, Natalina Collina,
Sara De Lisio, Giovanni Blundo, Ivana Stefanelli, Aldo De Togni, Giuliano Silvi, Cristina Raineri, Oscar
Mingozzi, Sabrina Guidi, Patrizia Vitali, Michela Morri, Emanuela Bedeschi, Andrea Mattivi, Rossana
Mignani
Gruppo Tecnico PASSI nazionale:
Paolo D’Argenio, Nicoletta Bertozzi, Sandro Baldissera, Giuliano Carrozzi, Barbara De Mei, Gianluigi
Ferrante, Maria Masocco, Valentina Minardi, Elisa Quarchioni, Valentina Possenti, Stefano Campostrini,
Pirous Fateh-Moghadam, Angelo D’Argenzio, Massimo Oddone Trinito, Stefania Vasselli, Alberto Perra,
Stefania Salmaso
Azienda USL
Piacenza
Parma
Reggio Emilia
Modena
Bologna
Imola
Ferrara
Ravenna
Forlì
Cesena
Rimini
Coordinatori e Intervistatori
Anna Rita Sacchi, Pinuccia Barbieri, Maria Braga, Tiziana Bolzoni, Elena Cammi, Maria Adele
Ceresa, Patrizia Ghezzi, Concetta La Corte, Luisa Manstretta, Rosa Manstretta, Lucia Mazzocchi,
Anna Maria Mazzoli, Alice Oriosi, Maria Rita Prazzoli, Cristina Sartori, Marica Veneziani
Alma Nieddu, Cristian Bulla, Monica Bertolini, Stefania Berziga, Annamaria Bertorelli, Stefania
Copelli, Giulia Impallomeni, Mariateresa Pitaro, Emanuela Rocca, Angela Ulvani, Teresa Ulvani
Anna Maria Ferrari, Laura Benegiamo, Lorenza Bernabei, Maria Grazia Carri, Carmen Casoni,
Patrizia Fontanili, Angelo Gargano, Stefania Mozzanica, Camelia Petrila
Giuliano Carrozzi, Lara Bolognesi, Giovanna Barbieri, Petra Elisabeth Bechtold, Karin Bonora,
Luciana Borella, Ermanna Campana, Rosalba Gallerani, Veronica Giovanardi, Barbara Mai, Ivani
Reggiani, Carlo Rossi, Letizia Sampaolo, Alessandra Schiavi, Giuseppe Siena, Enzo Vallisi,
Maria Teresa Zuccarini
Paolo Pandolfi, Vincenza Perlangeli, Giovanni Blundo, Sara De Lisio, Gloria Belletti, Alessandra
Calzolari, Annarita Capasso, Federica Castellazzi, Marsilia Di Marco, Giuseppina Ferrara, Lucia
Mantovani, Giorgio Morselli, Marisa Padovan, Rolando Selmi, Maria Spano
Ivana Stefanelli, Monica Mirri, Renata Raspanti, Nadia Savoia
Aldo De Togni, Paolo Pasetti, Monica Faustini, Vitaliana Grandi, Silvia Morelli, Patrizia Patria,
Rita Poletti, Elisabetta Previati, Ornella Protti, Cinzia Settimo
Giuliano Silvi, Donatella Brambilla, Paola Cimatti, Sonia Coveri, Emanuela Montanari, Lucia
Paulazzo, Elena Rambelli, Magda Salmaso
Oscar Mingozzi, Donatella Agnoletti, Emilia Biguzzi, Daniela Biondi, Ambra Burnacci, Vilma
Fabbroni, Roberta Farneti, Giuditta Farolfi, Maria Lamberti, Paola Orlati
Nicoletta Bertozzi, Patrizia Vitali, Loretta Bagnolini, Antonella Bazzocchi, Rita Boselli, Giuseppe
Brighi, Francesca Castoldi, Gabriella Dall’Ara, Silvana Fiuzzi, Marinella Franceschini, Sabrina
Guidi, Cristina Raineri, Giorgia Vallicelli, Renata Zanchini
Michela Morri, Raffaella Accorsi, Marina Casadei, Mirca Guerra, Patricia Napoli, Daniela
Pagliarani, Maria Luisa Romagnoli, Francesca Zampieri
Si ringraziano Direttori Generali, Direttori Sanitari e Direttori dei Dipartimenti di Sanità Pubblica
delle AUsl della Regione Emilia-Romagna ed i Medici di Medicina Generale per la preziosa
collaborazione fornita.
Un ringraziamento speciale a tutte le persone intervistate, che hanno generosamente dedicato
tempo e attenzione.
La promozione della cultura della sicurezza in ambito lavorativo e la corretta percezione dei
rischi sono fattori importanti nel processo di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori,
riconosciuti dagli ultimi Piani Sanitari Nazionali e dal DPCM 17/12/2007, che recepisce il Patto
Stato-Regioni per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro.
Il Piano Regionale per la Prevenzione della Regione Emilia-Romagna 2005-2009 ha
individuato come “settori di interesse” (a cui dedicare particolare attenzione in termini di azioni
di prevenzione e vigilanza in quanto a maggior rischio di infortunio) l’edilizia, la
metalmeccanica, la lavorazione del legno, l’agricoltura, la sanità e i trasporti. Questi settori
sono oggetto di forte attenzione anche nell’attuale Piano Regionale della Prevenzione 20102012.
Per questi motivi la Regione Emilia-Romagna ha proposto al sistema di sorveglianza PASSI di
inserire un modulo opzionale con l’obiettivo di indagare i seguenti aspetti: percezione del
rischio di infortunio o malattia in ambito lavorativo, prevalenza di interventi di informazione e
formazione sui rischi lavorativi, diffusione dell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale,
con particolare riferimento ai settori individuati come a maggior rischio. Nell’ottica del
conoscere per agire, un approfondimento di queste tematiche è stato ritenuto utile al fine di
sviluppare interventi di promozione della cultura della prevenzione e della sicurezza, valutare
l’impatto di tali interventi sulla popolazione lavorativa, potenziare la consapevolezza attiva dei
lavoratori nella prevenzione dei rischi in ambiente lavorativo, monitorare nel tempo
l’evoluzione degli aspetti indagati.
PASSI (Progressi nelle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) é il sistema di sorveglianza
italiano sui comportamenti associati alla salute della popolazione adulta, avviato da aprile
2007 e coordinato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e dall’Istituto
Superiore di Sanità. PASSI indaga aspetti relativi allo stato di salute, alle abitudini di vita,
all’offerta ed all’utilizzo dei programmi di prevenzione e alla sicurezza stradale e domestica.
Nel biennio 2010-11 hanno aderito al modulo sulla sicurezza sul lavoro 17 Regioni (Piemonte,
Valle d’Aosta, Lombardia, P. A. di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, EmiliaRomagna, Toscana, Marche, Lazio, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e
Sardegna).
In questo fascicolo sono riportati i primi risultati emersi dall’analisi a livello regionale di questo
modulo PASSI.
Dott.ssa Emanuela Bedeschi
INDICE
pag.
Prefazione
1
Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro
5
Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro
8
Informazione e formazione su come prevenire gli infortuni sul
lavoro e le malattie professionali
11
Uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI)
14
Caratteristiche del campione di lavoratori intervistato
17
I settori di occupazione
Le mansioni
17
18
Conclusioni
19
Appendice
20
Metodologia
Monitoraggio
Bibliografia
20
22
25
PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) è un sistema di monitoraggio
della salute della popolazione adulta, al quale partecipano le 21 Regioni/Province Autonome
italiane. Il sistema stima la frequenza e l’evoluzione dei fattori di rischio per la salute legati ai
comportamenti individuali e la diffusione delle misure di prevenzione. Un campione casuale di
residenti di 18-69 anni viene estratto dagli elenchi delle anagrafi sanitarie. Personale delle
AUsl, specificamente formato, effettua interviste telefoniche (circa 25 al mese per ogni AUsl)
con un questionario standardizzato. I dati vengono registrati in forma anonima in un unico
archivio nazionale.
Nel biennio 2010-11 sono state effettuate 6.786 interviste in Emilia-Romagna con un tasso di
risposta pari all’87%, un tasso di sostituzione dell’11% e un tasso di rifiuto dell’8%.
Il modulo sulla sicurezza sul lavoro è stato somministrato alle persone che hanno riferito di
lavorare (4.627 interviste, pari al 68% degli intervistati); di questi il 93% ha dichiarato di aver
un lavoro continuativo e il 7% non continuativo.
Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro
•
•
La maggior parte dei lavoratori
intervistati (74%) considera
bassa o assente la possibilità di
subire un infortunio, mentre
circa un quarto (26%) la ritiene
alta o molto alta.
Percezione del rischio di subire
un infortunio sul lavoro (%)*
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
80
70
59
60
52
50
La percezione del rischio di
subire un infortunio è più alta
nei lavoratori occupati nei
settori di interesse.
40
31
30
20
21
15
9
10
•
I settori di interesse sono quelli
individuati dal Piano Regionale
per la Prevenzione come a
maggior rischio, a cui i Servizi
di prevenzione e sicurezza sul
lavoro delle AUsl devono
dedicare particolare attenzione
nelle loro attività di prevenzione
e vigilanza. Questi settori sono:
edilizia, metalmeccanica,
lavorazione del legno,
agricoltura, sanità e trasporti.
5
8
0
%
Assente
Tutti i settori
Bassa
Alta
Molto alta
Settori di particolare interesse
* esclusi i non so (pari a meno dell’1% sia in tutti i settori sia nei settori
di interesse)
5
•
In particolare la percezione
del rischio di subire un
infortunio è più alta tra i
lavoratori
occupati
nell’edilizia, nei trasporti e
nell’agricoltura.
Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro
alta/molto alta per settore (%)
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
Edilizia
51
Trasporti
45
Agricoltura
45
Sanità
38
Metalmeccanica
30
Pubblica amministrazione
28
Altre manifatturiere
23
Lavorazione legno e carta
20
Altri servizi
17
Commercio
16
Scuola e università
11
% 0
•
La percezione del rischio di
subire un infortunio è più
alta negli addetti alle
seguenti mansioni: Forze
dell’ordine
e
militari,
conducenti,
infermieri,
tecnici sanitari e operatori
socio-sanitari.
10
20
30
40
50
80
90
100
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
71
Forze dell'ordine/militari
Conducente
64
Infermiere/tecnico sanitario
57
Operatore socio‐sanitario
50
40
Operaio
39
Medico
34
26
Libero professionista
Dirigente/datore
17
14
Commerciante
Collaboratore domestico
13
10
Insegnante/professore
9
Impiegato
27
Altro
% 0
Nelle AUsl regionali sono
emerse modeste differenze
per quanto riguarda la
percezione del rischio di
subire un infortunio (range
dal 21% di Ravenna al 36%
di Ferrara).
70
Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro
alta/molto alta per mansione (%)
Artigiano
•
60
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro
alta/molto alta per AUsl (%)
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
80
70
60
50
% 40
36
30
27
26
26
30
25
25
24
24
23
22
21
RN
MO
PR
RE
FO
IM
RA
20
10
0
FE
BO
6
PC
ER
CE
•
•
Nel pool di Regioni partecipanti al modulo il 27% dei lavoratori intervistati considera la
possibilità di subire un infortunio sul lavoro alta o molto alta.
Questa percezione è maggiore tra le Regioni del Sud (31%) rispetto a quelle del Nord
(25%) e del Centro (26%), differenza significativa sul piano statistico; queste
differenze territoriali si mantengono anche restringendo l’analisi ai soli settori di
interesse.
Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro alta/molto alta per Regione (%)
PASSI 2010-11
80
70
60
50
% 40
38
37
33
31
29
28
28
30
27 27
27
26
26
26
25
25
24
23
24
21
20
10
Pu
gli
M a
ol
Sa ise
rd
eg
Ca na
Va l a
lle bri
d a
'A
o
Ba sta
sil
ica
To ta
sc
an
a
Lig
ur
i
U a
Po mb
ol
R ria
eg
i
Em Ca oni
m
ili
p
a‐ an
Ro ia
m
ag
n
Ve a
Fr
n
iu
et
li o
Ve
ne La
zia zio
G
iu
li
M a
ar
c
Pi
em he
P. on
A te
. T
re
Lo nto
m
br
di
a
0
•
•
•
La percezione del rischio di subire
un infortunio è più alta tra i
lavoratori
con
le
seguenti
caratteristiche:
- uomini
- con una bassa istruzione
- con molte difficoltà economiche
- occupati nei settori di interesse
- con mansioni manuali
- che hanno ricevuto informazioni
sui rischi lavorativi
- che hanno riferito di aver subito
un infortunio negli ultimi 12
mesi.
Analizzando
le
variabili
considerate in un modello di
regressione
logistica,
si
confermano
significative
le
associazioni con il genere
maschile, l’aver riferito difficoltà
economiche, l’essere occupati
nei settori di interesse, fare una
mansione manuale e l’aver avuto
un infortunio.
Se si limita l’analisi logistica ai
lavoratori con una mansione
manuale, la percezione del
rischio appare associata al
sesso maschile, l’ aver riferito
difficoltà economiche, lavorare
nei settori di interesse e alla
cittadinanza italiana.
Percezione del rischio di subire
un infortunio sul lavoro alta/molto alta (%)
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
Totale: 26,2% (IC 95%: 24,8%‐27,5%)
CLASSE D'ETA'
18‐34
35‐49
50‐69
SESSO
uomini
donne
ISTRUZIONE
nessuna/elementare
media inferiore
media superiore
laurea
DIFF. ECONOMICHE
molte
qualche
nessuna
CITTADINANZA
italiana
straniera/doppia
SETTORI DI INTERESSE
sì
no
TIPOLOGIA DI MANSIONE
manuale
non manuale esecutiva
non manuale dirigenziale
AVER AVUTO INFORMAZIONI*
sì
no
AVER AVUTO INFORTUNIO
sì
no
25%
28%
24%
33%
17%
32%
36%
24%
16%
39%
31%
22%
26%
29%
39%
18%
39%
13%
23%
30%
21%
54%
25%
0%
10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
* informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro
7
Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro
•
•
La maggior parte dei lavoratori
intervistati (79%) considera
bassa o assente la possibilità di
contrarre una malattia legata al
lavoro, mentre circa un quinto
(21%) la ritiene alta o molto
alta.
La percezione del rischio di
contrarre una malattia legata al
lavoro è più alta nei lavoratori
occupati nei settori di interesse.
Percezione del rischio di contrarre
una malattia legata al lavoro (%)*
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
80
70
56
60
54
50
40
30
23
24
19
18
20
10
4
2
0
%
Assente
Bassa
Alta
Tutti i settori
Molto alta
Settori di particolare interesse
* esclusi i non so (pari meno dell’1% sia in tutti i settori sia nei settori di
interesse)
•
Percezione del rischio di contrarre
una malattia legata al lavoro
alta/molto alta per settore (%)
In particolare la percezione di
contrarre una malattia legata al
lavoro è più alta tra i lavoratori
occupati nella sanità.
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
Sanità
45
Trasporti
31
Pubblica amministrazione
30
Edilizia
28
Agricoltura
28
Scuola e università
24
22
Altre manifatturiere
Metalmeccanica
20
Altri servizi
16
Lavorazione legno e carta
15
10
Commercio
% 0
8
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
•
Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al
lavoro alta/molto alta per mansione (%)
La percezione del rischio di
contrarre una malattia legata
al lavoro è più alta tra le
Forze dell’ordine e i militari,
gli operatori sanitari o sociosanitari e i conducenti.
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
64
Forze dell'ordine/militari
Infermiere/tecnico sanitario
59
53
Operatore socio‐sanitario
Medico
43
40
Conducente
27
Insegnante/professore
Artigiano
27
Operaio
26
Libero professionista
18
16
Dirigente/datore
11
Impiegato
Commerciante
7
Collaboratore domestico
6
18
Altro
% 0
•
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al
lavoro alta/molto alta per AUsl (%)
Nelle AUsl regionali non
sono emerse differenze
statisticamente significative
per quanto riguarda la
percezione del rischio di
contrarre
una
malattia
legata al lavoro (range dal
17% di Reggio Emilia al
25% di Bologna).
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
80
70
60
% 50
40
30
25
25
23
23
22
21
19
19
19
18
18
17
IM
RA
FO
PC
RE
20
10
0
BO
PR
RN
FE
CE
ER
MO
•
Nel pool di Regioni partecipanti al modulo il 20% dei lavoratori intervistati considera la
possibilità di contrarre una malattia legata al lavoro alta o molto alta.
•
Questa percezione è maggiore tra le Regioni del Sud (22%) rispetto a quelle del Nord
(19%) e del Centro (20%), differenza significativa sul piano statistico. Le differenze
territoriali evidenziate si mantengono anche restringendo l’analisi ai soli settori di
interesse.
Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro
alta/molto alta per Regione (%)
PASSI 2010-11
80
70
60
50
35
% 40
30
26
24
23
22
21
21
21
20
20
20
19
19
19
19
18
17
17
14
10
M
ol
ise
Pu
gli
Sa
a
rd
Fr
eg
iu
n
li Ve U a
ne mb
zia ria
G
iu
Em C lia
ili ala
a‐ b
Ro ria
m
ag
na
La
zi
M o
Po ar
ol che
R
eg
io
n
Ve i
ne
Ca to
m
pa
ni
a
L
Va i g
lle uri
d a
'A
os
To ta
P. sca
A
. T na
re
Lo nto
m
b
Pi rdia
em
o
Ba nte
sil
ica
ta
0
9
13
•
La percezione del rischio di
contrarre una malattia legata
al lavoro è più alta tra i
lavoratori:
- uomini
- con
molte
difficoltà
economiche
- che lavorano nei settori di
interesse
- che
svolgono
una
mansione manuale
- che
hanno
ricevuto
informazioni
sui
rischi
lavorativi
e
la
loro
prevenzione
- che hanno riferito una
malattia legata al lavoro
negli ultimi 12 mesi.
•
•
Analizzando
le
variabili
considerate in un modello di
regressione
logistica,
si
confermano significative le
associazioni
con
l’essere
occupati
nei
settori
di
interesse,
avere
una
mansione manuale ed essersi
assentati per malattia legata al
lavoro.
Percezione del rischio di contrarre
una malattia legata al lavoro alta/molto alta (%)
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
Totale: 21,1% (IC 95%: 19,2%‐22,9%)
CLASSE D'ETA'
18‐34
35‐49
50‐69
SESSO
uomini
donne
ISTRUZIONE
nessuna/elementare
media inferiore
media superiore
laurea
DIFF. ECONOMICHE
molte
qualche
nessuna
CITTADINANZA
italiana
straniera/doppia
SETTORI DI INTERESSE
sì
no
TIPOLOGIA DI MANSIONE
manuale
non manuale esecutiva
non manuale dirigenziale
AVER AVUTO INFORMAZIONI*
sì
no
AVER AVUTO MALATTIA^
sì
no
0%
19%
22%
21%
23%
19%
22%
26%
18%
21%
29%
24%
18%
21%
23%
28%
16%
26%
15%
19%
24%
19%
55%
20%
10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
*informazioni su come prevenire le malattie professionali
^malattia legata al lavoro
Se si limita l’analisi logistica ai
lavoratori con una mansione
manuale, si confermano le
stesse associazioni.
10
Informazione e formazione su come prevenire gli infortuni sul lavoro
e le malattie professionali
•
•
•
Oltre la metà (57%) dei
lavoratori
intervistati
ha
dichiarato di aver ricevuto
informazioni negli ultimi 12 mesi
sulla prevenzione degli infortuni
sul lavoro o delle malattie
professionali
(54%
sugli
infortuni e 43% sulle malattie
professionali).
Il 43% non ha ricevuto invece
alcuna informazione.
Aver ricevuto informazioni su come prevenire
gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (%)*
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
14
16
Solo sugli infortuni
3
3
Solo sulle malattie professionali
40
Sugli infortuni e sulle malattie
professionali
48
43
Nessuna informazione
La percentuale di chi riferisce di
aver ricevuto informazioni è più
alta tra gli addetti occupati nei
settori di interesse.
%
33
0
10 20 30 40 50 60 70 80
Tutti i settori
Settori di particolare interesse
* esclusi i non so (pari all’1% sia in tutti i settori sia nei settori di
interesse)
•
A dichiarare di aver ricevuto
informazioni sono soprattutto i
lavoratori
occupati
in
metalmeccanica,
lavorazione
del legno e della carta ed
edilizia.
Aver ricevuto informazioni su come prevenire
gli infortuni sul lavoro e/o le malattie professionali
per settore (%)
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
Metalmeccanica
72
Lavorazione legno e carta
68
Edilizia
67
Altre manifatturiere
66
Agricoltura
65
Sanità
63
61
Trasporti
Pubblica amministrazione
51
Scuola e università
49
Commercio
47
Altri servizi
47
% 0
11
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
•
Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni
sul lavoro e/o le malattie professionali per mansione (%)
In particolare la percentuale
di
chi
ha
ricevuto
informazioni è maggiore tra
gli operatori socio-sanitari, le
Forze dell’ordine e i militari e
gli operai.
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
Operatore socio‐sanitario
72
Forze dell'ordine/militari
71
Infermiere/tecnico sanitario
69
Operaio
68
Conducente
64
Dirigente/datore
61
Impiegato
57
Artigiano
53
Medico
47
Insegnante/professore
44
Libero professionista
40
36
Commerciante
Collaboratore domestico
10
Altro
57
% 0
•
Nelle AUsl regionali la
percentuale di lavoratori
che hanno riferito di aver
ricevuto
informazioni
è
statisticamente maggiore a
Forlì (range dal 66% di Forlì
al 53% di Ferrara).
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul
lavoro e/o le malattie professionali per AUsl (%)
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
100
90
80
66
70
59
59
58
58
58
58
57
57
56
MO
ER
RA
BO
% 60
54
53
PC
FE
50
40
30
20
10
0
FO
CE
PR
IM
RN
RE
•
Nel pool di Regioni partecipanti al modulo il 56% dei lavoratori intervistati ha ricevuto
informazioni su infortuni o malattie professionali.
•
Questa percentuale appare più alta nelle Regioni del Nord (58%) e del Centro (57%)
rispetto a quelle del Sud (52%), differenza significativa sul piano statistico. Le
differenze territoriali si mantengono anche restringendo l’analisi ai soli settori di
interesse (69% al Nord, 67% al Centro e 62% al Sud).
Aver ricevuto informazioni su come prevenire
gli infortuni sul lavoro e/o le malattie professionali per Regione (%)
PASSI 2010-11
100
90
80
70
60
71
64
63 59
58
58
57
57 57
56
56
56 56
56
55
55
51
51
% 50
40
30
20
10
Ba
sil
i
Pi cata
em
P. on
A te
. T
re
nt
M o
ol
is
Ve e
Fr
ne
iu
li Ve To to
n sc
Em ezia ana
ili Gi
a‐
u
Ro lia
m
ag
n
M a
Po ar
c
ol
R he
eg
io
n
Lig i
u
r
Lo ia
m
br
d
Um ia
br
ia
La
Sa zio
Va rde
lle gn
d a
'A
o
Ca sta
m
pa
ni
a
Pu
gli
Ca a
la
br
ia
0
12
46
•
•
La percentuale di intervistati
che hanno dichiarato di aver
ricevuto informazioni sulla
prevenzione degli infortuni o
delle malattie professionali è
più alta tra i lavoratori:
- 35-49enni
- uomini
- con un’istruzione media
- con cittadinanza italiana
- occupati nei settori di
interesse
- con mansioni manuali.
Aver ricevuto informazioni su come prevenire
gli infortuni sul lavoro e/o le malattie professionali (%)
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
Totale: 57,3% (IC 95%: 57,8%‐58,9%)
CLASSE D'ETA'
18‐34
56%
35‐49
60%
53%
50‐69
SESSO
63%
uomini
50%
donne
ISTRUZIONE
52%
59%
nessuna/elementare
media inferiore
60%
media superiore
50%
laurea
DIFF. ECONOMICHE
Analizzando
le
variabili
considerate in un modello di
regressione logistica, queste
associazioni si confermano
significative.
53%
molte
58%
qualche
58%
nessuna
CITTADINANZA
58%
italiana
47%
straniera/doppia
SETTORI DI INTERESSE
67%
sì
51%
no
TIPOLOGIA DI MANSIONE
63%
manuale
56%
49%
non manuale esecutiva
non manuale dirigenziale
0%
10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
Come e da chi sono state date le informazioni (%)
•
Le informazioni sono state
fornite soprattutto mediante
corsi
di
formazione
e
materiali
informativi
o
opuscoli specifici.
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
64
Corsi di formazione
64
Materiali
informativi/opuscoli
specifici
35
35
Medico
competente/medico di
fabbrica
19
23
16
Superiori o colleghi
% 0
16
10
20
30
40
50
Settori di particolare interesse
13
60
70
80
Tutti i settori
90
100
Uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI)
•
Tra i lavoratori le cui mansioni
richiedono l’uso di dispositivi di
protezione individuale, il 77% li
riferisce di usarli sempre
quando necessario, il 13%
quasi sempre e il 6% a volte.
Uso dei dispositivi di protezione individuale (%)*
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
100
80
77 77
60
•
Il 4% ha dichiarato di non usarli
mai: il 2% perché non gli sono
stati forniti e l’altro 2% per altri
motivi.
40
13 15
20
6 6
2 1
2 1
0
•
•
Nei settori di interesse la
distribuzione della frequenza
dell’uso dei dispositivi di
protezione individuale non si
differenzia rispetto a quelle
rilevate in tutti i settori.
La percentuale dei lavoratori
che dichiarano di utilizzare
sempre
i
dispositivi
di
protezione individuale è più alta
nei trasporti, nella sanità, nella
scuola e università.
%
Sempre
Quasi
sempre
A volte
Tutti i settori
Mai, non Mai, per
forniti altri motivi
Settori di interesse
* esclusi gli intervistati che hanno riferito che il proprio lavoro non ne
richiede l’uso e i non so (pari allo 0,4% sia in tutti i settori sia nei settori
di interesse)
Uso dei dispositivi di protezione individuale
per settore (%)
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
Trasporti
87
Sanità
79
Scuola e università
79
Altre manifatturiere
78
Metalmeccanica
78
Commercio
76
Lavorazione legno e carta
76
Altri servizi
74
Edilizia
74
Pubblica amministrazione
73
70
Agricoltura
% 0
14
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
•
I dispositivi di protezione
individuale risultano usati in
percentuale più alta tra
Forze dell’ordine e militari,
infermieri, tecnici sanitari,
operatori
socio-sanitari,
operai e conducenti.
Uso dei dispositivi di protezione individuale
per mansione (%)
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
84
Forze dell'ordine/militari
Infermiere/tecnico sanitario
82
Operatore socio‐sanitario
81
Operaio
80
Conducente
80
Dirigente/datore
77
Libero professionista
74
Artigiano
74
Impiegato
73
70
Medico
69
Insegnante/professore
Commerciante
62
Collaboratore domestico
57
Altro
73
% 0
•
Nelle AUsl regionali non
sono emerse differenze
statisticamente significative
nell’uso dei dispositivi di
protezione
individuale
(range dal 82% di Parma al
71% di Cesena).
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Uso dei dispositivi di protezione individuale per AUsl (%)
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
100
82
90
81
77
77
76
76
76
76
80
75
74
74
71
PC
FE
MO
CE
70
% 60
50
40
30
20
10
0
PR
BO
FO
ER
RE
RN
RA
IM
•
Nel pool di Regioni partecipanti al modulo il 71% dei lavoratori ha dichiarato di usare
sempre i dispositivi di protezione.
•
Tale percentuale mostra un gradiente territoriale significativo sul piano statistico (74%
Nord, 70% Centro e 66% Sud), che si mantiene pur con percentuali più basse anche
se si limita l’analisi ai soli settori di interesse (69% Nord, 67% Centro e 62% Sud).
Uso dei dispositivi di protezione individuale per Regione (%)
PASSI 2010-11
100
90
80
79 77
77 76
75 74
74
71 71 71
70
71 70
69
69
68
67 65 60
60
% 50
40
30
20
10
P.
A
. T
re
nt
Em
o
ili Lig
a‐ ur
Ro ia
m
Fr
ag
iu
li n
Ve U a
m
ne b
zia ria
G
iu
li
Ve a
ne
Sa to
rd
eg
na
Po La
ol zi
R o
Va eg
lle ion
d
'A i
o
Lo sta
m
br
di
M a
ol
Pi ise
em
on
To te
sc
an
M a
ar
ch
Pu e
Ca glia
m
pa
n
Ca ia
la
Ba bria
sil
ica
ta
0
15
57
Uso dei dispositivi di protezione individuale (%)
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
•
•
L’uso
costante
dei
dispositivi è fortemente
influenzato
dall’aver
ricevuto informazioni; non
appare, invece, essere
associato alla percezione
del rischio di subire un
infortunio o di contrarre una
malattia professionale e
neppure all’aver avuto un
infortunio o una malattia
legata al lavoro.
Analizzando le variabili
indicate nella nota** in un
modello
di
regressione
logistica, l’uso dei dispositivi
è statisticamente minore nei
50-69enni e maggiore tra
chi ha ricevuto informazioni.
Totale: 78,6% (IC 95%: 76,2%‐80,9%)
CLASSE D'ETA'
18‐34
35‐49
50‐69
SESSO
uomini
donne
ISTRUZIONE
nessuna/elementare
media inferiore
media superiore
laurea
DIFF. ECONOMICHE
molte
qualche
nessuna
CITTADINANZA
italiana
straniera/doppia
SETTORI DI INTERESSE
sì
no
TIPOLOGIA DI MANSIONE
manuale
non manuale esecutiva
non manuale dirigenziale
AVER AVUTO INFORMAZIONI*
sì
no
PERCEZIONE RISCHIO INFORTUNIO
alta/molto alta
bassa/assente
PERCEZIONE RISCHIO MALATTIA^
alta/molto alta
bassa/assente
AVER AVUTO UN INFORTUNIO
sì
no
AVER AVUTO UNA MALATTIA^
sì
no
76%
79%
73%
77%
76%
75%
79%
76%
72%
75%
76%
78%
77%
73%
77%
76%
78%
74%
75%
80%
70%
76%
77%
74%
78%
79%
79%
77%
79%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
*informazioni su come prevenire gli infortuni e/o le malattie professionali
^malattia legata al lavoro
** Variabili inserite nel modello di regressione logistica: classe d’età, sesso, livello d’istruzione, difficoltà economiche riferite,
cittadinanza, aver avuto informazioni su come prevenire gli infortuni o le malattie professionali, aver avuto un infortunio sul
lavoro o una malattia professionale negli ultimi 12 mesi
16
Caratteristiche del campione di lavoratori intervistato
I settori di occupazione
•
•
I servizi e il commercio
risultano essere i settori più
rappresentati nel campione di
lavoratori intervistato.
Più di un terzo del campione
(40%) ha riferito di essere
occupato
nei
settori
considerati a maggior rischio
e definiti “di interesse”. In
particolare:
- il
15%
lavora
in
metalmeccanica
- l’8% nell’edilizia
- il 7% nella sanità
- il 5% nell’agricoltura
- il 5% nei trasporti
- l’1% nella lavorazione
del legno e della carta.
Settori (%)
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
21
Altri servizi
Commercio
20
15
Metalmeccanica
Altre manifatturiere
11
Edilizia
8
7
Sanità
Scuola e università
5
Agricoltura
5
Trasporti
4
Pubblica amministrazione
3
Lavorazione legno e carta
1
Altro
0,1
% 0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
•
La percentuale di lavoratori occupati nei settori di interesse è maggiore negli uomini
(in tutte le classi d’età), nelle persone con una bassa istruzione e in quelle con
molte difficoltà economiche.
•
Nelle AUsl regionali la
percentuale di occupati nei
settori di interesse appare
statisticamente maggiore a
Cesena e minore a Rimini
(range dal 48% di Cesena
al 32% di Rimini).
Occupati nei settori di interesse per AUsl (%)
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
80
70
60
48
47
42
% 50
41
41
41
40
40
40
39
37
32
40
30
20
10
0
CE
IM
FE
PR
FO
RE
BO
PC
ER
RA
MO
RN
•
Nel pool di Regioni partecipanti al modulo, il 37% degli intervistati lavora nei settori
di interesse.
•
Questa percentuale è lievemente più alta nelle Regioni del Sud (39%) e del Nord
(37%) rispetto a quelle del Centro (34%).
17
Occupati nei settori di interesse per Regione (%)
PASSI 2010-11
80
70
60
50
51 49
42
41
40
40 40
39 38
% 40
37 36
37
36
35
36
34
33 32
32
30
20
10
Ba
sil
i
ca
t
M a
ol
ise
Pu
Pi glia
em
on
Ca te
la
br
Em
ia
Fr ilia Ven
iu
e
‐
li Ro to
Ve m
ne ag
zia na
G
i
P.
A ulia
. T
Po re
ol nto
R
eg
io
ni
U
Va m
lle bri
d a
'A
Ca osta
m
pa
n
To ia
sc
an
M a
ar
Sa che
rd
e
Lo gna
m
br
di
Lig a
ur
ia
La
zio
0
Le mansioni
Mansioni (%)
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
•
Le mansioni più diffuse nel
campione
di
lavoratori
intervistato sono quelle di
operaio e impiegato.
32
Operaio
30
Impiegato
8
Libero professionista
8
Artigiano
6
Dirigente/datore
4
Insegnante/professore
•
•
Le
mansioni
sono
state
classificate in tre tipologie:
- manuali
- non manuali esecutive*
- non manuali dirigenziali.
3
Commerciante
Infermiere/tecnico sanitario
Collaboratore domestico
2
2
Operatore socio‐sanitario
1
Medico
1
Forze dell'ordine/militari
1
Conducente
1
Altro
1
Nel complesso il 44% del
campione svolge un lavoro
manuale, percentuale che sale
nei settori di interesse.
% 0
10
20
30
40
50
Tipologia di mansione* (%)
•
Il 41% ha riferito di
mansione
non
esecutiva e il 15% di
un
lavoro
non
dirigenziale.
aver una
manuale
esercitare
manuale
Emilia-Romagna, PASSI 2010-11
80
70
55
60
50
44
41
40
30
30
15
20
15
10
0
%
Manuale
Tutti i settori
Non manuale
esecutiva
Non manuale
dirigenziale
Settori di particolare interesse
* Mansioni:
- manuali: operaio, artigiano, conducente, collaboratore domestico, operatore socio-sanitario;
- non manuali esecutive: impiegato, commerciante, insegnante/professore, infermiere/tecnico sanitario, forze
dell'ordine/militari;
- non manuali dirigenziali: dirigente/datore, libero professionista, medico.
18
Conclusioni
I dati raccolti dal modulo PASSI sulla sicurezza sul lavoro hanno fornito interessanti
informazioni sugli aspetti oggetto di indagine.
Si è evidenziato come la percezione del rischio in ambito lavorativo sia influenzata da diversi
fattori socio-economici e sia associata anche all’informazione e formazione sui temi della
salute e sicurezza sul lavoro e all’aver subito danni da lavoro.
In particolare i risultati evidenziano come il 27% dei lavoratori intervistati ritenga alta o molto
alta la possibilità di subire un infortunio sul lavoro e come questa percentuale salga al 42% tra
i lavoratori che operano nei settori a maggior rischio. La percezione del rischio infortunistico è
più alta tra chi dichiara di aver ricevuto informazioni sulla prevenzione degli infortuni e tra chi
ha riferito di aver subito infortunio nell’ultimo anno.
Per quanto riguarda il rischio di malattie legate al lavoro il 20% dei lavoratori intervistati ritiene
alta o molto alta la possibilità di contrarre una malattia legata all’attività lavorativa svolta;
questa percentuale è maggiore tra i lavoratori occupati nei settori a maggior rischio, in
particolare nella sanità. Anche la percezione del rischio di malattie lavoro-correlate è più alta
tra chi dichiara di aver ricevuto informazioni relative alla salute e sicurezza sul lavoro e tra chi
ha riferito di essersi assentato per malattie legate al lavoro negli ultimi 12 mesi.
Emerge inoltre come l’informazione e formazione sui rischi lavorativi e la loro prevenzione
giochino un ruolo importante non solo nella percezione del rischio ma anche nell’adozione di
comportamenti di autotutela.
Infatti l’utilizzo regolare dei dispositivi di protezione individuale nelle lavorazioni che li
richiedono risulta sensibilmente maggiore tra i lavoratori che hanno ricevuto informazioni sulla
prevenzione di infortuni e malattie professionali rispetto a coloro che non le hanno ricevute.
In conclusione, il modulo sembra soddisfare gli obiettivi per cui è stato ideato poiché è in grado
di evidenziare le differenze tra settori e mansioni per quanto riguarda sia la percezione del
rischio sia gli altri aspetti relativi alla prevenzione nei luoghi di lavoro indagati.
Può essere uno strumento utile anche per valutare su larga scala e monitorare nel tempo
l’efficacia di interventi di prevenzione e promozione della salute e sicurezza sul lavoro.
Può inoltre essere utilizzato per ulteriori analisi su determinanti di salute quali lo status socioeconomico e gli stili di vita e costituire una fonte di informazioni utile per la realizzazione di
Health equity audit.
19
Appendice
Metodologia
Tipo di studio
PASSI è un sistema di sorveglianza di popolazione su base locale, con valenza anche
regionale e nazionale. La raccolta dei dati è realizzata, con riferimento allo specifico territorio,
da operatori delle AUsl che somministrano telefonicamente un questionario standardizzato e
validato a livello nazionale ed internazionale a campioni di popolazione selezionati in maniera
casuale.
Popolazione di studio
-
Popolazione di studio: persone di 18-69 anni residenti e iscritte nelle anagrafi sanitarie
delle Asl partecipanti al sistema di sorveglianza.
Criteri di inclusione: residenza nel territorio regionale e disponibilità di un recapito
telefonico.
Criteri di esclusione: non conoscenza della lingua italiana, impossibilità di sostenere
un’intervista (ad esempio per gravi disabilità), ricovero ospedaliero o istituzionalizzazione.
Strategie di campionamento
Le persone da intervistare vengono selezionate in maniera casuale, estraendo dalle liste delle
anagrafi sanitarie delle AUsl un campione mensile stratificato proporzionale per sesso e classi
d’età.
A livello nazionale tutte le Regioni hanno aderito al sistema di sorveglianza PASSI: dal 2007
ad inizio 2013 sono state effettuate oltre 205.000 interviste telefoniche. Nel 2010 hanno
adottato il modulo sulla sicurezza sul lavoro Valle d’Aosta, Lombardia, P. A. di Trento, Veneto,
Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Campania e Puglia e nel 2011 anche
Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Molise, Basilicata, Calabria e Sardegna.
A livello regionale sono state intervistate oltre 19 mila persone di 18-69 anni dal 2007.
Bologna ed Imola hanno aderito insieme in modo da ottenere una rappresentatività
provinciale. L’AUsl di Modena ha effettuato un sovracampionamento per i distretto di
Mirandola (2007-10), Castelfranco Emilia (2009-13) e Pavullo nel Frignano (2012-13) per
raggiungere la rappresentatività anche per tali aree distrettuali.
Il campione dell’Emilia-Romagna nel biennio 2010-11, periodo in cui è stato effettuato il
modulo sulla sicurezza sul lavoro, è risultato così suddiviso:
AUsl
Piacenza
Parma
Reggio Emilia
Modena
Bologna
Imola
Ferrara
Ravenna
Forlì
Cesena
Rimini
Emilia-Romagna
Campione
complessivo
2010-11
550
500
543
1383
723
275
520
571
551
620
550
Interviste modulo
sicurezza sul lavoro
2010-11
380
340
360
931
466
200
338
399
393
419
401
6786
4627
20
Interviste
Le interviste PASSI vengono condotte con periodicità mensile da personale dei Dipartimenti di
Sanità Pubblica, specificamente formato attraverso corsi di formazione comprendenti attività di
tirocinio sul campo.
I cittadini selezionati - e i loro Medici di Medicina Generale - sono stati informati con una lettera
informativa personale spedita dall’AUsl.
I dati raccolti sono quelli riferiti dalle persone intervistate, senza l’effettuazione di misurazioni
dirette. L'intervista telefonica nel 2011 è durata in media 21 minuti.
La raccolta dei dati è avvenuta prevalentemente tramite questionario cartaceo; nel 2011 il 30%
delle interviste è stata effettuato utilizzando il metodo CATI (Computer Assisted Telephone
Interview). La raccolta dati è stata costantemente monitorata a livello locale, regionale e
centrale attraverso opportuni indicatori sviluppati nell’ambito del sistema di raccolta
centralizzato via web (www.passidati.it).
La qualità dei dati è stata assicurata da un sistema automatico di controllo al momento del
caricamento e da una successiva fase di analisi ed eventuale correzione delle anomalie
riscontrate.
Analisi dei dati
L’analisi dei dati raccolti è stata effettuata utilizzando il software EPI Info 3.5 e Stata 11.0. Per
agevolare la comprensione del presente rapporto i risultati sono stati espressi sotto forma di
percentuali e proporzioni, riportando stime puntuali con intervalli di confidenza al 95% solo per
le variabili principali.
Per garantire idonea rappresentatività, in ciascuna Regione sono stati aggregati i dati delle
singole ASL opportunamente pesati. Le analisi hanno tenuto conto delle modalità di
campionamento e del sistema di pesatura adottato.
Per le principali indicatori studiati sono mostrati i risultati delle analisi univariate in forma
grafica con i relativi intervalli di confidenza al 95%.
Per valutare la presenza di eventuali fattori di confondimento o modificatori d’effetto (quali ad
esempio età e genere) sono state effettuate analisi mediante stratificazione e regressione
logistica.
Nel presente rapporto per gli indicatori di principale interesse vengono mostrati grafici per il
confronto del dato regionale con quello delle singole AUsl, introducendo anche i rispettivi
intervalli di confidenza al 95%. Sono inoltre riportati i valori delle Regioni aderenti nel 2010-11
al modulo sulla sicurezza sul lavoro (“Pool Regioni”) e delle ripartizioni territoriali Nord, Centro
e Sud. Tutte queste aree sono state pesate secondo la stessa metodologia utilizzata per
ottenere i valori regionali.
Etica e privacy
Le operazioni previste dalla sorveglianza PASSI in cui sono trattati dati personali sono
effettuate nel rispetto della normativa sulla privacy (D.L. n. 196/2003 Codice in materia di
protezione dei dati personali). Il sistema PASSI è stato inoltre valutato da parte del Comitato
Etico dell’Istituto Superiore di Sanità che ha formulato un parere favorevole sotto il profilo
etico.
La partecipazione all’indagine è libera e volontaria. Le persone selezionate per l’intervista
sono informate per lettera sugli obiettivi e sulle modalità di realizzazione dell’indagine, nonché
sugli accorgimenti adottati per garantire la riservatezza delle informazioni raccolte e possono
rifiutare preventivamente l’intervista, contattando il Coordinatore aziendale.
Il personale intervistante ha ricevuto una formazione specifica sulle corrette procedure da
seguire nel trattamento dei dati personali. Prima dell’intervista, l’intervistatore spiega
nuovamente obiettivi e metodi dell’indagine e le misure adottate a tutela della privacy. Le
persone contattate possono rifiutare l’intervista o interromperla in qualunque momento.
La raccolta dei dati avviene con supporto informatico o con questionario cartaceo e successivo
inserimento. Gli elenchi nominativi e i questionari compilati contenenti il nome degli intervistati
21
sono temporaneamente custoditi in archivi sicuri, sotto la responsabilità del Coordinatore
aziendale. Relativamente ai supporti informatici utilizzati sono adottati adeguati meccanismi di
sicurezza e protezione, al fine di impedire l’accesso non autorizzato.
Le interviste vengono trasferite in forma anonima in un archivio nazionale tramite un
collegamento protetto via internet.
Monitoraggio
Per la valutazione della qualità del sistema di sorveglianza si utilizzano alcuni indicatori di
monitoraggio, disponibili in tempo reale sul sito internet di servizio della sorveglianza PASSI
(www.passidati.it). Gli indicatori sono stati adottati prendendo a modello gli standard
internazionali. Si riportano di seguito le principali definizioni.
- Eleggibilità: si considerano eleggibili tutti gli individui campionati 18-69enni, residenti
nella ASL in grado di sostenere una intervista telefonica in italiano (o altra lingua ufficiale
della Regione/prov.aut) e dotati di telefono.
- Risposta: proporzione di persone intervistate su tutte le persone eleggibili.
- Non reperibilità: si considerano non reperibili le persone di cui si ha il numero telefonico,
ma per le quali non è stato possibile il contatto nonostante i 6 e più tentativi previsti dal
protocollo (in orari e giorni della settimana diversi).
- Rifiuto: è prevista la possibilità che una persona eleggibile campionata non sia
disponibile a collaborare rispondendo all’intervista, per cui deve essere registrata come
un rifiuto e sostituita.
- Sostituzione: coloro i quali rifiutano l’intervista o sono non reperibili devono essere
sostituiti da un individuo campionato appartenente allo stesso strato (per sesso e classe
di età).
La tabella seguente mostra i valori dei principali indicatori di monitoraggio registrati nel biennio
2010-11 secondo algoritmi suggeriti dall’AAPOR, che considerano eleggibili il 50% delle
persone di cui non è stato rintracciato il numero telefonico e il 95% delle persone non
reperibili:
AUsl
Piacenza
Parma
Reggio Emilia
Modena
Bologna
Imola
Ferrara
Ravenna
Forlì
Cesena
Rimini
Emilia-Romagna
Pool nazionale
Tasso di
risposta
Tasso di
sostituzione
Tasso di
rifiuto
Tasso di non
reperibilità
Tasso di
eleggibilità
86,8
86,0
80,4
85,2
83,9
93,6
88,1
93,8
90,9
87,6
86,8
86,9
86,7
11,8
11,0
17,1
11,7
10,3
5,7
8,9
5,7
8,2
9,8
11,5
11,8
8,5
10,4
7,7
11,5
10,0
7,2
4,1
6,8
2,5
3,8
6,6
10,4
7,7
6,2
1,3
3,3
5,6
1,6
3,1
1,6
2,1
3,2
4,4
3,2
3,2
1,3
2,3
93,3
93,8
93,6
92,5
92,0
95,4
94,9
97,5
95,5
91,7
93,3
93,7
91,3
22
Distribuzione percentuale dei motivi di non eleggibilità
Motivi di non eleggibilità (%)
•
•
Emilia-Romagna PASSI 2011
Il motivo più frequente per la non
eleggibilità è l’essere ''senza telefono
rintracciabile'', che comprende le
persone senza telefono o di cui non è
stato possibile rintracciare il numero di
telefono.
Questo indicatore consente di valutare
la
qualità
e
l'aggiornamento
dell'anagrafe da cui è stato fatto il
campionamento
(es.
presenza
eccessiva di deceduti, cambi di
residenza non aggiornati).
E' senza telefono
59
Residente o domiciliato altrove
19
12
Non conoscenza lingua italiana
Grave disabilità psico/fisica
7
Istituzionalizzato
2
Deceduto
1
%
0
10
20
30
40
50
60
Modalità di reperimento del numero telefonico
Questo indicatore riflette il lavoro associato al reperimento del numero di telefono e pertanto
assume una particolare importanza in caso di un’alta percentuale di "senza telefono
rintracciabile". L'indicatore può variare molto da realtà a realtà per cui eventuali azioni
correttive vanno contestualizzate alla situazione locale.
Modalità di reperimento del numero telefonico (%)
Emilia-Romagna PASSI 2011
Già presente (anagrafe sanitaria)
50
28
Altre fonti aziendali
Parenti e conoscenti
8
Pagine bianche
6
Riferito dall'intervistato stesso
5
MMG
2
Anagrafe comunale
1
%
0
23
20
40
60
70
Distribuzione delle interviste per orari/giorni
La distribuzione oraria e settimanale delle interviste serve soprattutto a stimare la proporzione
di interviste svolte in ore e/o giorni presumibilmente da considerare "fuori orario di lavoro"
dell'intervistatore.
Distribuzione delle interviste per fasce orarie (%)
Distribuzione delle interviste per giorni (%)
Emilia-Romagna PASSI 2011
Emilia-Romagna PASSI 2011
9
40
0,3
30
20
10
0
% '07-13 13-15 15-19 19-20
fasce orarie
90,5
20 e
oltre
Feriale
24
Sabato
Festivo
Bibliografia
1. Ferrante D., Pedron F., Agostini T. Percezione del Rischio sul lavoro, Social News,
Anno 5, numero 2, febbraio 2008. Consultabile al sito: www.socialnews.it.
2. Carrozzi G., Ferrari D., Sampaolo L., Bolognesi L., Bertozzi N., et al. Promozione della
sicurezza e percezione del rischio in ambito lavorativo. I dati della sorveglianza PASSI
2010-11. Bollettino Epidemiologico Nazionale (BEN) - Notiziario ISS, Vol. 24, num. 2.
Febbraio 2012. Disponibile al sito: http://www.epicentro.iss.it/ben/2012/febbraio/1.asp
3. Cordeiro R. Suggestion of an inverse relationship perception of occupational risks and
work-related injuries. Cad. Saude Publica, 2002; 18(1): 45-54.
4. Gruppo Tecnico di Coordinamento del Progetto di sperimentazione del “Sistema di
Sorveglianza PASSI”. Sistema di Sorveglianza PASSI. Progressi delle Aziende
Sanitarie per la Salute in Italia. Rapporti ISTISAN 07/30. Istituto Superiore di Sanità.
2007.
5. Bertozzi N., Carrozzi G., Sampaolo L., Sangiorgi D., Bolognesi L., Finarelli A. C.,
Angelici P., et al. PASSI. Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia. EmiliaRomagna. Risultati del sistema di sorveglianza nel triennio 2007-2009. Collana
contributi num. 65. Regione Emilia-Romagna. Bologna. 2010. Disponibile sul sito della
Regione Emilia-Romagna: www.saluter.it/documentazione/rapporti/contributi/contributin.-65-2010
6. Sito
internet
della
www.epicentro.iss.it/passi
Sorveglianza
25
PASSI.
Consultabile
all’indirizzo
Scarica

La percezione del rischio, l`informazione e la formazione in ambito