Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Sistema di sorveglianza Passi Sicurezza sul lavoro Sardegna Quadriennio 2009-2012 1 Redazione a cura dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale Dr. Francesco Macis, Funzionario Osservatorio Epidemiologico Umano Regionale – Coordinatore Regionale Ing. Ledda Stefano, Coordinatore Osservatorio Epidemiologico Umano Regionale – Referente Regionale Si ringraziano: • • • • • I Coordinatori Aziendali per il loro prezionso lavoro, che hanno condotto e coordinato le interviste nelle Aziende Sanitarie Locali: Maria Caterina Sanna, Maria Cappai, Maria Adelia Aini, Maria Antonietta Atzori, Ugo Stocchino, Rosa Murgia, Francesco Silvio Congiu, Giuseppe Pala, Mario Saturnino Floris Il gruppo tecnico nazionale che ha predisposto il modello di rapporto ed i piani di analisi dei dati Gli operatori ASL che hanno contribuito alla conduzione delle interviste PASSI I medici di Medicina Generale che hanno cooperato con le ASL Tutte le persone intervistate, che ci hanno generosamente dedicato tempo e attenzione. La sorveglianza PASSI è condotta sotto l’egida di istituzioni sanitarie nazionali, regionali e locali: • Ministero della Salute • Centro Nazionale per il Controllo delle Malattie – CCM • Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute, Istituto Superiore di Sanità • Direttori generali e Direttori sanitari delle ASL • Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione • Medici di Medicina Generale Informazioni, approfondimenti e pubblicazioni regionali PASSI sono disponibili al sito: www.epicentro.iss.it/passi 2 Modulo sulla Sicurezza sul lavoro La promozione della cultura della sicurezza in ambito lavorativo e la corretta percezione dei rischi sono fattori importanti nel processo di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, riconosciuti dagli ultimi Piani Sanitari Nazionali e dal DPCM 17/12/2007, che recepisce il Patto Stato-Regioni per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro. Alcuni Piani Regionali per la Prevenzione hanno individuato alcuni settori, di seguito denominati “di interesse”, a cui dedicare maggiore impegno in termini di azioni di prevenzione e vigilanza, in quanto a più alto rischio di infortuni e/o malattie professionali: l’edilizia, la metalmeccanica, la lavorazione del legno, l’agricoltura, la sanità e i trasporti. Il modulo opzionale sulla Sicurezza sul Lavoro si pone l’obiettivo di indagare con particolare riferimento ai settori a maggior rischio i seguenti aspetti: percezione del rischio di infortunio o malattia in ambito lavorativo; prevalenza di interventi di informazione e formazione sui rischi lavorativi; diffusione dell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Al modulo opzionale hanno aderito 17 Regioni/PA: nel 2010 Valle d’Aosta, Lombardia, P. A. di Trento, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Campania e Puglia; nel 2011 si sono aggiunte Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Molise, Basilicata, Calabria e Sardegna. Il modulo è stato somministrato agli intervistati che hanno riferito di lavorare (54% del campione); di questi l’82% ha dichiarato di aver un lavoro continuativo ed il 18% non continuativo. Le analisi sono state fatte su 1139 interviste. Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro (%)* Regione Sardegna, PASSI 2011-12 • • I’11% dei lavoratori intervistati considera assente la possibilità di subire un infortunio, il 58% bassa, il 27% alta ed il 4% molto alta. La percezione del rischio di subire un infortunio è più alta nei lavoratori occupati nei settori di interesse. 80 70 58 60 50 44 42 40 27 30 20 10 11 6 4 8 0 % Assente Tutti i settori Bassa Alta Molto alta Settori di particolare interesse * esclusi i non so (pari allo 0,5% sia in tutti i settori sia nei settori di interesse) 3 • Nel pool di Regioni partecipanti al modulo il 26% dei lavoratori intervistati considera la possibilità di subire un infortunio sul lavoro alta o molto alta. • Questa percezione è maggiore tra le Regioni del Sud (30%) rispetto a quelle del Nord (25%) e del Centro (26%), differenza significativa sul piano statistico. Tali differenze territoriali si mantengono anche restringendo l’analisi ai soli settori di interesse. • La Sardegna si posiziona sopra la media del Sud con una percezione del 32%, e si posiziona al terzo posto su scala nazionale dietro soltanto a Puglia e Molise. Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro alta/molto alta per Regione (%) Pool di Regioni, PASSI 2011-12 80 70 60 44 50 % 40 36 28 32 30 29 30 28 28 28 27 26 26 26 26 25 25 24 23 23 22 20 10 M ol ise Pu g Sa lia rd eg Ca na la Ba bria Va sili lle cat d' a Ao s Ab ta ru zz Lig o ur To ia sc an a U Fr P m iu oo b li r l i Ve Re a n g Em ezia ioni G ili a- iul Ro ia m ag n Ve a n Ca eto m pa ni a La zio M a Pi rch em e P. on A. te Tr Lo ent m o ba rd ia 0 • • • • La percezione del rischio di subire un infortunio è più alta tra i lavoratori: - 35-49enni - uomini - con una bassa istruzione - con difficoltà economiche - occupati nei settori di interesse - con mansioni manuali - che hanno ricevuto informazioni sui rischi lavorativi. Analizzando le variabili considerate in un modello di regressione logistica, si confermano significative la classe di età intermedia, il sesso, l’appartenere ad un settore di interesse e la tipologia di mansione. A livello nazionale si è osservata una forte associazione tra tale percezione del rischio e aver avuto un infortunio sul lavoro (60% rispetto al 25% di chi non ne ha riferito). Se a livello nazionale si limita l’analisi ai lavoratori con una mansione manuale si confermano le associazioni con sesso, difficoltà economiche, settore, aver ricevuto informazioni e aver avuto un infortunio. Percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro alta/molto alta (%) Regione Sardegna, PASSI 2011-12 Totale: 31,6% (IC 95%: 28,4X%-34,8%) CLASSE D'ETA' 18-34 35-49 50-69 SESSO uomini donne ISTRUZIONE bassa alta DIFF. ECONOMICHE sì no SETTORI DI INTERESSE sì no TIPOLOGIA DI MANSIONE manuale non manuale esecutiva non manuale dirigenziale AVER AVUTO INFORMAZIONI* sì no 26% 37% 28% 39% 22% 41% 26% 34% 28% 50% 21% 45% 20% 26% 37% 27% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% * informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro 4 Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro (%)* Regione Sardegna, PASSI 2011-12 Il 20% dei lavoratori intervistati considera assente la possibilità di contrarre una malattia legata al lavoro, il 56% bassa, il 21% alta e il 3% molto alta. • La percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro è più alta nei lavoratori occupati nei settori di interesse. • 80 70 56 60 51 50 40 30 30 21 20 20 13 10 3 6 0 % Assente Bassa Tutti i settori Alta Molto alta Settori di particolare interesse * esclusi i non so (pari allo 0,5% in tutti i settori e all’1% nei settori di interesse) • Nel pool di Regioni partecipanti al modulo il 20% dei lavoratori intervistati considera la possibilità di contrarre una malattia legata al lavoro alta o molto alta. • Questa percezione è leggermente maggiore tra le Regioni del Sud (21%) e del Centro (20%) rispetto a quelle del Nord (18%), differenze più evidenti se si considerano i soli settori di interesse. Anche in questo caso la Sardegna ha un valore superiore alla media delle regioni del sud, presentando un valore del 24%, e posizionandosi ancora una volta al terzo posto su scala nazionale. Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro alta/molto alta per Regione (%) Pool di Regioni, PASSI 2011-12 80 70 60 50 35 % 40 30 20 24 24 23 21 21 21 20 20 20 19 19 19 18 18 18 17 15 15 14 10 0 M ol ise Fr P u iu g li Ve Sar lia ne de zia gn Gi a ul Em ia ili Um ab R o ria m ag Ca na la br M ia ar ch e Po La ol zi Re o gi on Ve i ne Ca to m pa ni Lig a ur T ia Va osc ll e an d' a A Lo ost m a ba P. A. rdia Tr e Ba nto si l Pi icat em a on Ab te ru zz o • 5 • La percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro è più alta tra i lavoratori: - 35-49enni - uomini - con una bassa istruzione - con difficoltà economiche - che lavorano nei settori di interesse - che svolgono una mansione manuale - che hanno ricevuto informazioni sui rischi lavorativi e la loro prevenzione. Percezione del rischio di contrarre una malattia legata al lavoro alta/molto alta (%) Regione Sardegna, PASSI 2011-12 Totale: 23,5% (IC 95%: 20,6%-26,5%) CLASSE D'ETA' 18% 18-34 27% 35-49 23% 50-69 SESSO 28% uomini 17% donne ISTRUZIONE 25% 23% bassa alta DIFF. ECONOMICHE 25% sì 21% no SETTORI DI INTERESSE • Analizzando le variabili considerate in un modello di regressione logistica, si confermano tutte significative tranne la classe di età più avanzata, il sesso, e le differenze economiche . 36% sì 16% no TIPOLOGIA DI MANSIONE 31% manuale 19% non manuale esecutiva 17% non manuale dirigenziale AVER AVUTO INFORMAZIONI* 31% sì 20% no • • A livello nazionale si è osservata una forte associazione tra tale percezione del rischio e aver avuto una malattia legata al lavoro (37% rispetto al 18% di chi non ne ha riferito). 0% 10% 20% 30% 40% 50% *informazioni su come prevenire le malattie professionali Se si limita, a livello nazionale, l’analisi ai lavoratori con una mansione manuale, si confermano le associazioni con età più avanzata, la bassa istruzione, le difficoltà economiche, il settore lavorativo, aver ricevuto informazione e aver riferito una malattia legata al lavoro. 6 Informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (%)* Regione Sardegna, PASSI 2011-12 • • Circa la metà (52%) dei lavoratori intervistati ha dichiarato di aver ricevuto informazioni negli ultimi 12 mesi sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro o delle malattie professionali. 17 17 Solo sugli infortuni 3 5 Solo sulle malattie professionali Sugli infortuni e sulle malattie professionali Il 48% non ha ricevuto invece alcuna informazione. 32 41 48 Nessuna informazione • La percentuale di chi riferisce di aver ricevuto informazioni è più bassa tra gli addetti occupati nei settori di interesse. % 37 0 10 20 30 40 50 60 70 80 Tutti i settori Settori di particolare interesse • Nel pool di Regioni partecipanti al modulo il 56% dei lavoratori intervistati ha ricevuto informazioni su infortuni o malattie professionali. • Questa percentuale appare più alta nelle Regioni del Nord (58%) e del Centro (56%) rispetto a quelle del Sud (52%), differenza significativa sul piano statistico. Le differenze territoriali si mantengono anche restringendo l’analisi ai soli settori di interesse (68% al Nord, 67% al Centro e 62% al Sud). Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e/o le malattie professionali per Regione (%) Pool di Regioni, PASSI 2011-12 100 90 80 70 60 71 63 62 62 59 58 58 57 57 57 56 56 55 55 50 54 53 51 51 48 % 50 40 30 20 10 Ba sil i ca t M a P. oli A. se Tr Fr e iu li Pie nto Ve m ne on zia te Gi ul i Ve a ne Em T to ili os a- ca Ro n m a ag n M a a Lo rc m he Po ba ol rdi Re a gi on i La zio Um br i Va Lig a lle ur d' ia Ao Sa sta rd eg na Pu Ca gli m a pa Ab nia ru z Ca zo la br ia 0 7 Aver ricevuto informazioni su come prevenire gli infortuni sul lavoro e/o le malattie professionali (%) Regione Sardegna, PASSI 2011-12 • La percentuale di informazioni ricevute sulla prevenzione degli infortuni o delle malattie professionali è più alta tra i lavoratori: - 35-49enni - uomini - con un’istruzione alta - senza difficoltà economiche - occupati nei settori di interesse - con mansioni manuali. Totale: 52,6% (IC 95%: 49,1%-56,1%) CLASSE D'ETA' 50% 18-34 55% 35-49 51% 50-69 SESSO 58% uomini 46% donne ISTRUZIONE 51% bassa 53% alta DIFF. ECONOMICHE 52% sì • Analizzando le variabili considerate in un modello di regressione logistica, si confermano significative il sesso e l’appartenere ai settori di interesse. 54% no SETTORI DI INTERESSE 63% sì 47% no TIPOLOGIA DI MANSIONE 55% manuale 52% non manuale esecutiva 50% non manuale dirigenziale 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% Come e da chi sono state date le informazioni (%) Regione Sardegna, PASSI 2011-12 68 Corsi di formazione • Le informazioni sono state fornite soprattutto mediante corsi di formazione e materiali informativi o opuscoli specifici. 67 Materiali informativi/opuscoli specifici 42 35 Medico competente/medico di fabbrica 13 19 14 Superiori o colleghi % 0 13 10 20 30 40 50 Settori di particolare interesse 60 70 80 90 100 Tutti i settori 8 Uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI) Uso dei dispositivi di protezione individuale (%)* Regione Sardegna, PASSI 2011-12 • Tra i lavoratori le cui mansioni richiedono l’uso di dispositivi di protezione individuale, il 77% li usa sempre quando necessario, il 13% quasi sempre e l’6% a volte. 100 80 77 76 60 40 • • Il 4% ha dichiarato di non usarli mai: il 2% perché non gli sono stati forniti e l’altro 2% per altri motivi. Nei settori di interesse la distribuzione della frequenza dell’uso dei dispositivi di protezione individuale non si differenzia rispetto a tutti i settori. 13 17 20 6 5 2 1 2 1 0 % Sempre Quasi sempre A volte Tutti i settori Mai, non Mai, per forniti altri motivi Settori di interesse * esclusi gli intervistati che hanno riferito che il proprio lavoro non ne richiede l’uso e i non so (pari all’1% in tutti i settori e allo 0,4% nei settori di interesse) • Nel pool di Regioni partecipanti al modulo il 72% dei lavoratori ha dichiarato di usare sempre i dispositivi di protezione. • Tale percentuale mostra un gradiente territoriale significativo sul piano statistico (75% Nord, 71% Centro e 67% Sud), che si mantiene anche restringendo l’analisi ai soli settori di interesse (75% Nord, 74% Centro e 66% Sud). • La Sardegna si posiziona in terza posizione, dietro alla P.A. di Trento ed all’Abruzzo, con un valore nettamente superiore al resto delle regioni del Sud (77% contro il 66%) Uso dei dispositivi di protezione individuale per Regione (%) Pool di Regioni, PASSI 2011-12 100 90 80 70 60 79 79 77 77 77 76 75 74 74 74 72 72 71 69 69 68 67 67 56 53 % 50 40 30 20 10 P. A. T re n Ab to ru Sa zzo rd eg Em n Fr ili Li a iu a- gu li Ve Rom ria ne a zia gn Gi a ul i Um a br Ve ia Lo net m o Va ba lle rd d' ia Ao st a Po L a ol zi Re o g Pi ion em i on t M e ol To ise sc a M na ar ch Pu e Ca gli m a pa Ca nia la Ba bria sil ica ta 0 9 Uso dei dispositivi di protezione individuale (%) Regione Sardegna, PASSI 2011-12 • • • • L’uso costante dei dispositivi di protezione individuale è più alto nei lavoratori: - uomini - con un’istruzione alta - senza difficoltà economiche - con mansioni esecutive non manuali - Tra coloro che hanno ricevuto informazioni L’uso costante dei dispositivi è fortemente influenzato dall’aver ricevuto informazioni; non appare, invece, essere associato alla percezione del rischio di subire un infortunio o di contrarre una malattia professionale. A livello nazionale non è stata rilevata alcuna differenza tra chi ha riferito un infortunio o una malattia legata al lavoro e chi non ne ha riportato. Totale: 77,2% (IC 95%: 73,3%-81,2%) CLASSE D'ETA' 18-34 35-49 50-69 SESSO uomini donne ISTRUZIONE bassa alta DIFF. ECONOMICHE sì no SETTORI DI INTERESSE sì no TIPOLOGIA DI MANSIONE manuale non manuale esecutiva non manuale dirigenziale AVER AVUTO INFORMAZIONI* sì no PERCEZIONE RISCHIO alta/molto alta bassa/assente PERCEZIONE RISCHIO MALATTIA^ alta/molto alta bassa/assente 80% 76% 77% 80% 72% 73% 81% 76% 80% 77% 78% 77% 79% 73% 83% 70% 76% 79% 75% 79% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% *informazioni su come prevenire gli infortuni e/o le malattie professionali ^malattia legata al lavoro Analizzando le variabili indicate nella nota** in un modello di regressione logistica, l’uso dei dispositivi è statisticamente significativo tra coloro che hanno avuto informazioni in merito. ** Variabili inserite nel modello di regressione logistica: classe d’età, sesso, livello d’istruzione, difficoltà economiche riferite, cittadinanza, aver avuto informazioni su come prevenire gli infortuni o le malattie professionali 10 Caratteristiche del campione di lavoratori intervistato I settori di occupazione Settori (%) • • • • Più di un terzo del campione (36%) ha riferito di essere occupato nei settori considerati a maggior rischio e definiti “di interesse”, a cui i servizi di prevenzione e sicurezza sul lavoro delle ASL devono dedicare particolare attenzione nelle loro attività. In particolare: - il 10% nella sanità - il 9% lavora nell’edilizia - l’8% nell’agricoltura - il 4% in metalmeccanica - il 4% nei trasporti - l’1% nella lavorazione del legno e della carta. Regione Sardegna, PASSI 2011-12 Altri servizi 25 Commercio 20 10 Sanità Edilizia 9 Agricoltura 8 Pubblica amministrazione 7 Scuola e università 7 Metalmeccanica 4 Trasporti 4 Altre manifatturiere 4 Lavorazione legno e carta 1 Altro 1 % 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 La percentuale di lavoratori occupati nei settori di interesse è maggiore negli uomini (in tutte le classi d’età), nelle persone con una bassa istruzione e in quelle con difficoltà molte economiche. Nel pool di Regioni partecipanti al modulo il 36% degli intervistati lavori nei settori di interesse. Questa quota è lievemente più alta nelle Regioni del Sud e del Nord (37% in entrambe) rispetto a quelle del Centro (32%) La Sardegna in questo caso si mantiene perfettamente in linea con la media nazionale. Occupati nei settori di interesse per Regione (%) Pool di Regioni, PASSI 2011-12 80 70 60 50 % 40 54 45 40 40 40 40 40 39 38 37 36 36 36 35 35 34 28 33 33 30 30 20 10 0 ca t M a ol ise Fr Pu iu g li Ve V lia ne en Em zia eto ili a- Giu Ro lia m a Pi gn em a on Ca te P. lab A ri Va . Tre a lle nt d' o Ao Sa sta Po rde ol gn Re a gi o To ni sc a M na ar Ca ch m e pa n Um ia Lo br m ia ba rd i Lig a ur ia La Ab zio ru zz o • I servizi e il commercio risultano essere i settori più rappresentati nel campione di lavoratori intervistato. Ba sil i • 11 Le mansioni Mansioni (%) Regione Sardegna, PASSI 2011-12 Operaio • • • • Le mansioni più diffuse nel campione di lavoratori intervistato sono quelle di operaio e impiegato. Le mansioni sono state classificate in tre tipologie: - manuali - non manuali esecutive - non manuali dirigenziali*. Impiegato 22 Libero professionista 11 Commerciante 6 Artigiano 6 Dirigente/datore 5 Insegnante/professore 5 Collaboratore domestico 4 Infermiere/tecnico sanitario 3 Operatore socio-sanitario 2 Forze dell'ordine/militari 2 Nel complesso il 43% del campione svolge un lavoro manuale, percentuale che sale nei settori di interesse. Il 40% ha riferito di aver una mansione non manuale esecutiva, cioè alle dipendenze, ed il 17% di esercitare un lavoro non manuale dirigenziale. 29 Medico 1 Conducente 1 Altro 2 % 0 10 20 30 40 50 Tipologia di mansione* (%) Regione Sardegna, PASSI 2010-12 80 70 55 60 50 43 40 40 30 21 20 24 17 10 0 % Manuale Tutti i settori Non manuale esecutiva Non manuale dirigenziale Settori di particolare interesse * Mansioni: - manuali: operaio, artigiano, conducente, collaboratore domestico, operatore socio-sanitario; - non manuali esecutive: impiegato, commerciante, insegnante/professore, infermiere/tecnico sanitario, forze dell'ordine/militari; - non manuali dirigenziali: dirigente/datore, libero professionista, medico. 12 Conclusioni Nella regione Sardegna l’82% del campione ha dichiarato di aver un lavoro continuativo, tra questi le mansioni prevalenti sono quelle di operaio, con il 29%, e quelle di impiegato, con il 22%. I settori lavorativi maggiormente coinvolti sono quello dei servizi, con il 25%, e quello del commercio, con il 20%. I settori lavorativi considerati a maggior rischio infine rappresentano il 36% del totale. In relazione alla percezione del rischio di subire un infortunio sul lavoro, la Sardegna si pone al terzo posto su scala nazionale, con il 32%. Tale valore sale al 50% nei settori considerati di interesse. Relativamente al rischio di contrarre una malattia professionale, un quarto degli intervistati (24%) dichiara tale evenienza alta o molto alta, valore superiore alla media nazionale (20%). Tale valore sale al 36% nei settori di particolare interesse. Il 51% degli intervistati dichiara di aver ricevuto informazioni sulla prevenzione sul lavoro degli infortuni o delle malattie professionali. Tale valore è nettamente inferiore alla media nazionale (56%), e leggermente inferiore alla media del Sud Italia (52%). Si evidenziano quindi dei dati in chiaroscuro rispetto alle medie di riferimento, segno che sebbene si sia fatto bene, molto rimane ancora da fare. Riferimenti http://www.epicentro.iss.it/passi/dati/SicurezzaLavoro.asp 13