Fondazione Santa Clelia Barbieri
Carta dei Servizi
“ VILLA CARPI”
GRUPPO APPARTAMENTO
IL CONTRASTO ALLE DISUGUAGLIANZE E
VALORIZZAZIONE DELL’AUTONOMIA INDIVIDUALE
Sede: Via Panoramica , 60
40049 Vidiciatico di Lizzano in Belvedere (BO)
ANNO 2014
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
INDICE
1
Presentazione…………………………………………………………………….
1.1
Mission…………………………………………………………………………..
2
Comunicazione, trasparenza e partecipazione…………………………………...
3
Organigramma Fondazione Santa Clelia Barbieri……………………………….
3.1
Personale Socio Assistenziale e Sanitario in attività al 01/01/2013 nei
servizi……………………………………………………………………………
4
Principi fondamentali……....................................................................................
5
Centro servizi per il sostegno della famiglia “Villa Carpi”. Politica e
pianificazione strategica…………………………………………………………
5.1
Caratteristiche strutturali ed organizzative……………………………….
6
Percorsi di miglioramento della qualità. Progetti realizzati e prospettive..
7
Il loro benessere è il nostro servizio. La centralità della persona………...
7.1
Come valorizzare le loro capacità………………………………………...
7.2
Volontariato……………………………………………………………….
7.3
La relazione con parenti e familiari…….…………………………………
7.4
Formazione e sviluppo risorse umane…….………………………………
7.5
Strumenti utilizzati per la verifica dei risultati……………………………
7.6
La rilevazione della soddisfazione………………………………………..
8
I nostri servizi alla persona. Assistenza tutelare………………………….
8.1
Assistenza sanitaria
8.2
Servizio riabilitativo
8.3
Servizi alberghieri e servizi complementari
8.4
Servizi di ristorazione
8.5
Servizio amministrativo e di segreteria
8.6
Servizio di accoglienza
8.7
Ufficio relazioni con il pubblico
8.8
Assistenza religiosa
2
Fondazione Santa Clelia Barbieri
9
Informazioni utili per l’accoglienza a Villa Carpi………………………...
9.1
Procedure di ammissione……………………………………………..
9.2
Procedura d’ingresso alla casa-famiglia………………………………
9.3
Informazioni relative alla retta……………………………………………
10
Procedura gestione delle osservazioni e reclami…………………………
11
Recapiti e informazioni…………………………………………………..
3
Fondazione Santa Clelia Barbieri
LETTERA DEL PRESIDENTE
In veste di Presidente della Fondazione Santa Clelia Barbieri, ho il piacere di illustrarvi la Carta
dei Servizi di Villa Carpi.
In questo documento, oltre a trovare le informazioni che potranno esserVi d’aiuto per conoscere e
usufruire, in modo snello e veloce, delle prestazioni che eroghiamo, vogliamo raccontare un po’ di
noi: di un cammino di oltre 25 anni al servizio della nostra Comunità, con la responsabilità di
costruire nuovi percorsi ai sempre più complessi bisogni di bene comune.
Il contrasto alle disuguaglianze e la valorizzazione della autonomia individuale della persona,
rappresenta per la Fondazione Santa Clelia Barbieri una priorità che, ha portato, già da alcuni
anni ad attivare nuovi progetti rivolti a persone disabili.
Nasce così Villa Carpi, innovativa ed avanzata nei servizi, per rispondere alla forte richiesta
presente nel nostro territorio di servizi residenziali specializzati nell’accoglienza, nell’educazione e
nella riabilitazione cognitiva e funzionale di adulti con specifiche disabilità.
In calce a questo documento, per soddisfare sempre al meglio le esigenze di chi ci prendiamo cura
e di Voi che ci affidate i Vostri cari, abbiamo inserito una scheda che ci aiuta a raccogliere le
Vostre comunicazioni, osservazioni ed eventuali proposte di miglioramento.
Il mio sentito ringraziamento per la fiducia che riponete in noi.
Con riconoscenza
.
Il Presidente
Don Giacomo Stagni
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
MISSION
“La Fondazione si propone l’assistenza morale e religiosa alle persone anziane e ai giovani
che incontrano particolari difficoltà di inserimento alla vita sociale ... anche attraverso attività
culturali e ricreative volte a favorire l’integrale sviluppo della persona umana.”
Tratto dall’Art. 2 dello Statuto della Fondazione Santa Clelia Barbieri.
Esigenza della nostra Mission è il riconoscimento e la promozione della centralità della persona in
condizioni di fragilità e la sua presa in carico in un’ottica integrale ed olistica. Il nostro obiettivo è
quello di essere una struttura di Eccellenza nei processi di presa in carico, cura ed assistenza.
La Fondazione Santa Clelia Barbieri, (in onore della Santa Bolognese canonizzata il 9 aprile 1989),
è un ente Ecclesiastico senza scopo di lucro e dal 1° Gennaio 1998 è anche Organizzazione Non
Lucrativa di Utilità Sociale (ONLUS), retta da un Consiglio di Amministrazione, composto da 5
membri nominati dal Cardinale di Bologna.
Attraverso la gestione delle proprie strutture e l’erogazione di servizi socio assistenziali e sanitari
svolge un importante ruolo nell’assistenza della popolazione anziana, dei disabili e dei giovani in
difficoltà, che per le loro condizioni fisiche, psichiche o socio-relazionali, non è possibile mantenere
nel proprio ambiente familiare e sociale.
Don Giacomo Stagni, parroco di San Pietro di Vidiciatico nel comune di Lizzano in Belvedere (Bo)
si è prodigato fin dall’insediamento, avvenuto nel 1982, per l’assistenza ai bisognosi, ai giovani ed
agli anziani. Nel 1987 ha promosso la costituzione dell’Associazione denominata Asilo San
Vincenzo.
La Fondazione S. Clelia Barbieri, si avvale della collaborazione di personale qualificato e
dell’opera generosa di numerosi volontari, opera nel rispetto dell’autonomia individuale e della
riservatezza dei propri ospiti, ne favorisce la partecipazione, creando momenti di vita quotidiana e
familiare. La popolazione dell’appennino tosco-emiliano trova in essa un punto di riferimento nei
momenti più delicati della vita.
La Fondazione S. Clelia Barbieri è consapevole dell’importanza di mantenere e favorire le relazioni
sociali e culturali, e in funzione di questo ha promosso la costituzione dell’Associazione di
Promozione Sociale “don Giovanni Fornasini”.
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
La collaborazione tra Fondazione e Associazione ha lo scopo di produrre, sostenere, incentivare
attività e iniziative atte a migliorare le condizioni di vita di giovani e anziani e a consolidare
rapporti di collaborazione con Enti e Istituzioni del territorio.
Da anni, la Fondazione risponde ai bisogni sempre più complessi e differenziati che il territorio
esprime progettando e realizzando servizi in grado di soddisfare le aspettative, arricchendo e
valorizzando l’ambiente in cui opera.
A tal proposito ha istituito al proprio interno un’Area Giovani e Nuovi Progetti che promuove
attività innovative e progetti per offrire a giovani e adolescenti del territorio nuove opportunità
formative, culturali e ludiche, ampliando gli orizzonti per questa fascia di popolazione.
La Fondazione investe inoltre in un’Area Cultura che organizza eventi a diverso titolo spaziando
dall’organizzazione di attività congressuali di rilievo ad iniziative culturali e attività che valorizzano
il territorio offrendo agli abitanti momenti culturali e nuove possibilità di incontro.
La Fondazione inoltre sta ampliando i propri servizi anche nell’Area Disabili attraverso progetti
sperimentali che prevedono interventi in favore di soggetti con disabilità medio/grave con lo scopo
di aiutare e sostenere le famiglie.
L’obiettivo principale, condiviso da tutto il personale, è la valorizzazione ed il mantenimento delle
capacità, degli interessi e delle abitudini degli ospiti nello svolgimento delle attività quotidiane e
delle relazioni interpersonali, riconoscendo e rispettando le loro diverse necessità. Alla base c’è
anche un’attenta e continua formazione di tutto il personale e degli operatori che vivono
quotidianamente a contatto con gli ospiti; un impegno comune per il benessere della persona e per
garantire un’assistenza di qualità, attraverso l’integrazione tra i servizi che la Fondazione offre con
il territorio.
POLITICA E PIANIFICAZIONE STRATEGICA
La Fondazione Santa Clelia Barbieri attraverso la gestione delle proprie strutture e l’erogazione di
servizi socio assistenziali e sanitari si propone lo svolgimento di un importante ruolo nell’assistenza
di disabili e giovani in difficoltà che, a causa di condizioni fisiche, psichiche o socio-relazionali,
non è possibile mantenere nel proprio ambiente familiare e sociale.
La Fondazione S. Clelia Barbieri, si avvale della collaborazione di personale qualificato e
dell’opera generosa di numerosi volontari, opera nel rispetto dell’autonomia individuale e della
riservatezza dei propri ospiti, ne favorisce la partecipazione, creando momenti di vita quotidiana e
familiare.
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
La Fondazione S. Clelia Barbieri è consapevole dell’importanza di mantenere e favorire le relazioni
sociali e culturali, e in funzione di questo ha tra i propri obiettivi lo scopo di produrre, sostenere,
incentivare attività e iniziative atte a migliorare le condizioni di vita dei giovani utenti e a
consolidare rapporti di collaborazione con Enti e Istituzioni del territorio.
La Fondazione risponde ai bisogni sempre più complessi e differenziati che il territorio esprime,
progettando e realizzando servizi in grado di soddisfare le aspettative, arricchendo e valorizzando
l’ambiente in cui opera.
COMUNICAZIONE, TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE
La Fondazione S. Clelia Barbieri ha elaborato e diffuso la propria carta dei servizi al fine di :

Fornire informazioni utili a descrivere l’insieme dei servizi Socio Assistenziali, Sanitari,
Amministrativi e Generali che ogni giorno vengono erogati.

Rendere noti gli obiettivi prefissati.

Delineare i punti d’eccellenza della struttura, le proposte migliorative e l’insieme di dati utili
per tutti coloro che usufruiscono dei servizi della Fondazione.
L’esigenza di condividere con gli utenti e i familiari, l’attenzione e l’impegno sugli aspetti più
rilevanti e più significativi dell’attività di servizio necessita di continui momenti di verifica,
miglioramenti ed integrazioni con l’obiettivo primario di migliorarne la qualità.
Il documento interpreta in chiave dinamica alcuni aspetti quali:

L’informazione, la tutela e la partecipazione degli utenti e dei familiari, anche in riferimento
alla gestione dei reclami, alla verifica della qualità dei servizi, all’attuazione dei progetti di
miglioramento e agli impegni del servizio su specifici indicatori di benessere della persona

L’accesso ai servizi, le regole di vita comunitaria al fine di garantire la continuità di relazione
tra utenti e familiari, tra utenti e contesto originario di vita

Il coinvolgimento dell’utente e dei suoi familiari nella definizione, attuazione e verifica del
progetto individuale

I rapporti rivolti all’utenza interna ed esterna.
La Carta dei Servizi fornisce le modalità che devono essere rispettate nell’erogazione dei diversi tipi
di intervento ed indica i livelli di qualità a cui tendere. Infatti, per l’erogazione dei servizi occorre
definire, a livello di struttura, indicatori e standard di qualità tenendo conto delle caratteristiche
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
specifiche dei servizi forniti, dell’utenza di riferimento, delle risorse disponibili e dei programmi e
obiettivi da raggiungere.
PRINCIPI FONDAMENTALI
La verifica del rispetto degli standard individuati deve tenere conto dei principi fondamentali
stabiliti quali:
 Eguaglianza
 Dir it t o di scelt a
 I mpar zialit à
 Part ecipazio ne
 Cont inuit à
 E ffic ienza ed efficacia
La Fondazione S. Clelia Barbieri, predisponendo la Carta dei Servizi, ha voluto assicurare
trasparenza ed efficacia nella propria attività.
Art. 1
Eguaglianza ed imparzialità
Il servizio offerto agli utenti ospiti nelle strutture della Fondazione Santa Clelia Barbieri è ispirato
al principio di eguaglianza, valutando le specifiche situazioni di bisogno sulla base di un Piano di
Assistenza Individualizzato per ogni singolo utente.
La Fondazione Santa Clelia Barbieri, quale gestore dei servizi, vigilerà affinché tali diritti siano
espressi, mantenuti e riconosciuti a prescindere dal grado di autonomia del singolo Utente.
Nessuna distinzione nell’erogazione dei servizi può essere compiuta per motivi riguardanti sesso,
razza, religione ed opinioni politiche.
L’erogazione dei servizi è inoltre improntata a criteri di obiettività ed imparzialità.
Art. 2
Continuità
L’assistenza sarà garantita in modo continuo, regolare e senza interruzioni, nei tempi e nei modi
comunicati preventivamente ad ogni singolo Utente.
Partecipazione
La realizzazione dei servizi prevede la partecipazione degli utenti e dei loro familiari sia alla ricerca
della migliore qualità del servizio stesso che alla definizione dei singoli piani di assistenza
individualizzati.
I familiari degli utenti saranno direttamente coinvolti nella definizione e gestione del piano di
lavoro individualizzato relativo al proprio parente ed in generale nell’attivazione di iniziative
collettive a favore dell’utenza.
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
In ogni caso ed in ogni momento gli utenti ed i loro familiari possono presentare osservazioni,
formulare suggerimenti per il miglioramento del servizio direttamente ai responsabili referenti per
ogni servizio (vedi organigramma).
Efficacia ed efficienza
L’erogazione dei servizi è effettuata in modi idonei a garantire il raggiungimento degli obiettivi di
efficienza ed efficacia. La Fondazione Santa Clelia Barbieri adotta le misure idonee al
raggiungimento di tali obiettivi ed elabora piani per il miglioramento della qualità del servizio.
Adozione standard
La Fondazione Santa Clelia si impegna a dotarsi degli standard di qualità e personale previsti dalle
direttive regionali. L’osservanza degli standard non può essere soggetta a condizioni. Essi sono
derogabili solo ove risultino più favorevoli agli utenti.
La Fondazione svolgerà verifiche periodiche sul rispetto degli standard.
Gli standard sono periodicamente aggiornati, per adeguarli alle esigenze dei servizi. Le nuove
regole sono adottate e seguite avendo cura di ridurre al minimo le conseguenze disagevoli per gli
utenti.
Art. 6
Informazioni degli Utenti
La Fondazione S. Clelia Barbieri assicura la piena informazione agli utenti circa la modalità di
presentazione dei servizi, in particolare:
a) rende noto agli utenti, tramite appositi avvisi ed opuscoli chiari e facilmente leggibili, le
condizioni economiche e tecniche per l’effettuazione dei servizi;
b) informa gli utenti sul rispetto degli standard;
c) informa tempestivamente, anche mediante i mezzi di informazione, gli utenti circa ogni
eventuale variazione delle modalità di erogazione del servizio.
In ogni caso, deve essere assicurata la chiarezza e la comprensibilità dei testi, oltre che la loro
accessibilità al pubblico.
A tal fine presso l’Ufficio Segreteria gli utenti possono essere informati delle decisioni che li
riguardano, delle loro motivazioni e delle possibilità di presentare osservazioni e suggerimenti.
Diritti e doveri dell’Utente
L’Ente non è responsabile dell’allontanamento degli utenti in quanto, pur attivando ogni mezzo ed
attenzione possibili nell’ambito assistenziale e tutelare, non può adottare misure coercitive e
limitative della libertà personale.
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
Misure in tal senso potranno essere adottate dalle competenti autorità.
Tenendo conto delle finalità caritative dell’Ente, il Consiglio di Amministrazione determinerà la
retta annuale di riferimento e le quote effettivamente a carico dei singoli utenti che avranno
richiesto una riduzione proporzionale alle rispettive capacità economiche documentate attraverso
l’indicatore I.S.E.E. presentando l’apposita dichiarazione.
Norma conclusiva
La Fondazione Santa Clelia Barbieri si riserva la facoltà di cambiare in qualsiasi momento il
contenuto della presente Carta, previa informazione nei confronti degli utenti, anche in riferimento
alle emananti linee guida previste dalla normativa di settore
ORGANIGRAMMA FONDAZIONE SANTA CLELIA BARBIERI
ANNO 2013
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
“VILLA CARPI”
IL CONTRASTO ALLE DISUGUAGLIANZE E
VALORIZZAZIONE DELL’AUTONOMIA INDIVIDUALE
PRESENTAZIONE
Villa Carpi nasce nella prospettiva culturale e sociale del “durante noi” perché siamo convinti che
le condizioni nelle quali si affronterà o si affronta il “dopo di noi” dipendano dalle modalità e dalle
opportunità che le singole persone, titolari del diritto di avere una vita dignitosa anche senza
genitori, hanno mentre i genitori sono ancora in vita, interpretando il “dopo di noi” non tanto o solo
in senso temporale, quanto in termini di rapporto educativo-ralazionale quotidiano nella stessa
abitazione.
In questa prospettiva ha senso parlare di vita indipendente e autonoma se si ragiona pensando al
raggiungimento dell’autonomia non come risultato finale di un percorso, ma come tappa di una
evoluzione, che è diversa da persona a persona
In particolare si vigliono perseguire i seguenti obiettivi:
-
promuovere e realizzare percorsi di vita autonoma ed indipendente, facendo leva sulle
potenzialità della persona di autodeterminarsi, cioè di agire consapevolmente e di assumersi
la responsabilità rispetto alle conseguenze delle proprie scelte
-
sviluppare le competenze personali nella gestione delle “cose quotidiane”, in un contesto
protetto abbinando lo sviluppo delle autonomie possibili con quello di una capacità di
entrare in relazione con gli altri
e di condividere comunitariamente aspetti di vita
quotidiana
-
prevenire l’emarginazione e contrastare le disuguaglianze presenti sul territorio e
promuovere azioni per migliorare la vita di relazione sociale
-
rispettare e valorizzare le “diversità, privilegiando soluzioni che caratterizzano gli
interventi in termini di “normalità” ed “eguaglianza” con le altre persone;
-
valorizzare le risorse proprie dei soggetti così detti deboli, quale scelta di rispetto della
dignità e di strumento per rafforzare l’identità, il rispetto di sé e l’autostima, risorse
indispensabili per il mantenimento delle capacità e delle abilità persistenti.
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
Grazie ai nostri servizi ci prendiamo cura, attraverso assistenza socio-sanitaria e progetti educativi,
di utenti adulti con diversi gradi di disabilità fisiche, psichiche e cognitive.
L’obiettivo principale, che con i nostri i servizi ci prefiggiamo di raggiungere, è la valorizzazione
ed il mantenimento delle capacità, degli interessi e delle abitudini delle persone che abitano le
nostre Case ospiti nello svolgimento delle attività quotidiane e delle relazioni interpersonali,
riconoscendo e rispettando le loro diverse necessità.
Come riporta il nostro Statuto, ai giovani ospiti di Villa Carpi offriamo la possibilità di partecipare a
opportune iniziative di istruzione e formazione religiosa nonché ad attività culturali e ricreative
volte a favorire l’integrale sviluppo della persona umana secondo i principi della dottrina cattolica.
CARATTERISTICHE STRUTTURALI
ED ORGANIZZATIVE
“Villa Carpi” con sede a Vidiciatico (Bologna) è un complesso residenziale che si struttura in 2
Gruppi Appartamento formati entrambi da 4 unità abitative così pensate per meglio rispondere ai
bisogni fortemente differenziati degli utenti e garantire una personalizzazione delle attività che
vengono progettate sulla base degli interessi individuali e/o di piccolo gruppo.
Nella Residenza Villa Carpi operano figure professionali, quali educatori, operatori socio
sanitari (OSS) e animatori, che garantiscono una presenza costante nelle 24 ore. A queste
figure si aggiungono gli infermieri, i fisioterapisti ed i medici che intervengo su necessità, oltre
che ad innumerevoli volontari ( un pittore, un musicista, un falegname,..) e a due ragazzi di
servizio civile, che attraverso la loro esperienza e professionalità collaborano ad arricchire le
proposte di attività ludico ricreative.
Da segnalare anche la presenza di un Pedagogista con indirizzo psicologico ed educatore
professionale, che segue gli operatori con appuntamenti bimensili attraverso supervisioni
tecniche con lo scopo di aiutare e sostenere l’equipe nello svolgimento della loro attività
Il complesso residenziale si struttura in:
Gruppi Appartamento :
Strutturato in 2 unità abitative a valenza prevalentemente educativa, specifico per l’accoglienza di
disabili cognitivi che necessitano di una minima assistenza sanitaria, ma di un elevato sostegno a
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
carattere educativo. Questo contesto facilita le opportunità, per la persona disabile, di vivere
un’esperienza che gli consenta di confrontarsi con se stessa, con la propria disabilità e di acquisire
maggiore consapevolezza rispetto alle proprie risorse e alle proprie esigenze.
Nello specifico, le 2 unità abitative, sono state così progettate, non solo per una differenziazione
nella tipologia di sesso (nel rispetto di privacy e riservatezza) ma per meglio rispondere ai bisogni
fortemente diversificati degli utenti, garantendo una personalizzazione delle attività che vengono
progettate sulla base degli interessi individuali e/o di piccolo gruppo. Esempi ne sono alcuni dei
principali progetti: il Laboratorio di Cucina rivolto prevalentemente alle signore , con l'intento di
sollecitare e potenziare le capacità personali, la conoscenza del proprio territorio, che ha una storia
culinaria, ricca di sapori e prodotti tipici. C’è poi il Laboratorio di Ortoterapia che ha riscosso un
grande successo tra gli utenti uomini, anche e soprattutto come terapia alternativa, capace di
migliorare lo stato di salute degli ospiti disabili, sia da un punto di vista relazionale che
psicologico.
Appartamenti di sostegno
La realizzazione di questi 4 Appartamenti, destinati a persone disabili in età adulta, rappresenta la
parte
più
innovativa
dell’intero
progetto.
In
linea
con
le
politiche
di
contrasto
all’istituzionalizzazione si caratterizzandosi proprio quali risposte residenziali alternative alle
strutture tradizionali, nelle quali realizzare concretamente, giorno per giorno, le proprie autonomie e
costruire il proprio “progetto di vita”.
Le finalità del servizio:
-
Valorizzare l’autonomia individuale degli ospiti coinvolti attivando risorse che facilitino il
loro coinvolgimento nelle diverse opportunità di “vita quotidiana”;
-
Offrire supporto e rinforzo al nucleo familiare, il cui coinvolgimento è risorsa determinante
nella riuscita dei progetti educativi;
-
Aumentare la capacità di relazione con gli altri, di integrazione con l’ambiente e il territorio,
facilitare le reti di relazione;
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-
Realizzare azioni di sostegno che permettano di limitare e dilazionare nel tempo il ricorso
all’istituzionalizzazione delle persone in situazione di disabilità, anche attraverso
l’acquisizione ed il mantenimento di migliori livelli di autonomia personale.
Per il raggiungimento degli obiettivi si utilizza come strumento principale, l’attivazione di
percorsi personali differenziati sulla base di specifici bisogni delle persone disabili coinvolte.
Gli interventi si caratterizzano, a seconda dei casi, con una più marcata valenza educativa o
assistenziale.
In particolare vengono svolte, tra le altre, progetti quali:
-
Uscite in paese
-
Gite
-
Laboratori ricreativi
-
Attività di animazione in collaborazione con il personale e gli altri ospiti della Fondazione
Santa Clelia Barbieri
Il Centro Servizi “Villa Carpi” si sviluppa su 4 piani ed è così composta:
-
al piano 3 è presente una mansarda/soffitta;
-
il piano 2 è composto dal Gruppo appartamento “ Boys” ed un Appartamento di
sostegno
-
il piano 1 è composto da 3 Appartamenti di sostegno, dalla “Sala delle coccole” e dalla
guardiola degli operatori;
-
al piano 0 si trovano:
1. la sala polivalente;
2. il Gruppo appartamento “ Girls”;
3. la cucina di comunità;
I piani sono collegati da un ascensore monta lettighe panoramico.
A tutti è garantita sia la possibilità di personalizzare la propria camera da letto, sia di portare
con sè animali di piccola taglia in regola con le vaccinazioni previste dalla normativa e
compatibili con la vita di comunità della casa-famiglia.
Il Centro Servizi Villa Carpi è facilmente raggiungibile tramite l’utilizzo di mezzi propri oppure
usufruendo dei vari mezzi pubblici (autobus di linea, taxi, treni).
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
Residenza VILLA CARPI
Risorse Umane
Risorse Umane
Nome
Tipologia rapporto
Responsabile di Struttura
Galletti Emanuela
Dipendente
Pedagogista
Dott. Spoto Francesco
Libero Professionista
Bevitori Francesca
Educatori Professionali
Ricca Francesca
Dipendenti
Animatore/OSS
Pozzi Samuela
Dipendente
Baia Catia
OSS
Gelsumini Claudia
Dipendenti
Operatore Assistenza
Goiceanu Marinela
Dipendente
Add. Servizi Generali
Angela
Dipendente
Servizio Civile
Debora Silipo
Volontari
Biagio Longo
Elena Fabbri
OSS
Campani Elena
Collaboratore Esterno**
Inoltre intervengono su richiesta ed al bisogno i Medici di Medicina Generale o Specialisti, gli
Infermieri, i Fisioterapisti
* Volontari in servizio fino al 3 giugno 2013
**operatore di assistenza ( OSS) assunto alle dirette dipendenze da utente per lo svolgimento di un progetto specifico
di autonomia
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
PERCORSI DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’
PROGETTI REALIZZATI E PROSPETTIVE
La Fondazione Santa Clelia ha improntato la propria organizzazione verso la ricerca di una sempre
migliore qualità dell’assistenza, per rispondere in modo tempestivo, personale ed efficace
all’evolversi delle esigenze degli ospiti accolti. Questo ci impegna nella continua analisi delle
necessità degli ospiti, nell’individuazione di standard di qualità e nella continua definizione di
obiettivi di miglioramento dei servizi e delle prestazioni offerte. In particolare a Villa Carpi
vengono realizzati i seguenti progetti:
dall’ anno 2012
-
COCCOLE TERAPY: giornate dedicate alla cura del corpo e della mente, attraverso
l’utilizzo di oli essenziali, musiche rilassanti e massaggi per favorire la creazione di un
canale di comunicazione non verbale che aiuti gli utenti coinvolti a trasmettere e ricevere
sensazioni positive legate all’affettività. Lo scopo è favorire il rilassamento psico-fisico,
allontanare le tensioni, aumentare la propria stima.
-
PRONTO, VILLA CARPI? …UN ATTIMO E SONO SUBITO DA LEI!: questo
progetto è finalizzato ad incrementare l’autonomia e l’integrazione dei nostri ragazzi
valorizzando così un rapporto di fiducia e autostima attraverso le risorse offerte dal
territorio. Il progetto è nato dall’esigenza di intervenire in maniera più significativa sulle
difficoltà che gli utenti incontrano dinanzi ad esperienze di tipo pratico-operative e di
abbattere, nella realtà in cui viviamo, il pregiudizio nei confronti dei diversamente abili. Lo
stile di vita frenetico di oggi, ci porta ad avere sempre meno tempo per le piccole cose, come
andare dal dottore per farsi prescrivere medicinali, prestazioni, andare a fare la spesa, pagare
le bollette o prendere medicine in farmacia, dovendo sostenere interminabili tempi d'attesa.
Si è pensato così di realizzare un volantino da apporre negli studi medici, nelle farmacie, in
posta e negli esercizi pubblici, dove i ragazzi coinvolti nel progetto danno la loro
disponibilità a svolgere le suddette mansioni. Il servizio potrebbe funzionare nella seguente
modalità: il cittadino interessato prenderà contatto chiamando al cellulare di Villa Carpi
comunicando il proprio indirizzo e il servizio che gli interessa. L'operatore di turno prenderà
in carico la richiesta e l'inoltrerà ad uno dei ragazzi coinvolti. Le prime volte i ragazzi
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
saranno accompagnati e monitorati dai volontari del servizio civile o dall'operatore in
giornata, una volta raggiunta l'autonomia necessaria per lo svolgimento dell'attività,
proseguiranno in completa autonomia, anche se l'operatore al rientro del ragazzo prenderà
contatti con il cittadino interessato per accertarsi che tutto sia stato di suo gradimento. I
ragazzi da coinvolgere nel progetto sono stati attentamente "selezionati" in base alle loro
capacità, onestà e bisogni di relazionarsi con la realtà esterna a Villa Carpi.
Dall’ anno 2013
- VILLA CARPI WORK IN PROGRESS – “STIAMO LAVORANDO PER NOI”: il
progetto nasce con lo scopo di offrire servizi a persone disabili per i quali non è possibile
l'avviamento al lavoro attraverso interventi che:
1. potenzieranno la presenza del soggetto sul territorio di residenza con un ruolo
riconosciuto;
2. favoriranno lo sviluppo dell' autonomia e delle capacità pratico-operative sostenendo
minime mansioni occupazionali;
3. favoriranno l’autostima;
4. rafforzeranno i rapporti con i paesani.
L'attività è rivolta a persone che, per motivi diversi, non possono sostenere un'attività
lavorativa, ma manifestano motivazione e continuità nello svolgimento di mansioni
occupazionali. Questo consentirà di ampliare le relazioni delle persone disabili dando a tutti
la possibilità di entrare in relazione positiva con i nostri ragazzi, superando paure e
pregiudizi. Così facendo si potrebbe dare l'opportunità di un riscontro economico che verrà
utilizzato per l'autofinanziamento delle attività di animazione, le uscite al bar, le uscite per i
compleanni non gravando così sulla situazione economica dei soggetti e delle famiglie.
Il servizio dovrà essere funzionale al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Perché tutto ciò possa diventare fattibile, è necessario, rinfrescare e rendere più accogliente
l'ambiente Bottega del Nonno (ex negozio Betti) e che la gestione sia esclusivamente
affidata ai ragazzi coinvolti nel progetto. Ovviamente per quanto riguarda la mano d’opera
del locale sarà a carico dei ragazzi, degli operatori di Villa Carpi e dei volontari del Servizio
Civile. Già in questa fase di "ristrutturazione" i ragazzi inizieranno ad assumere dei ruoli ben
definiti. Tutto questo garantirà una continuità di apertura del negozio favorendo una costante
visibilità sul territorio.
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
- JUST RELAX – PROGETTO CURE TERMALI: Nella programmazione delle attività,
riteniamo indispensabile partire dalle risorse che il nostro territorio ci offre. A Porretta
Terme c’è infatti uno dei centri termali più famosi d’Italia, dalle fonti delle Terme di
Porretta sgorgano acque sia sulfuree che salsobromojodiche, con caratteristiche che le
rendono eccezionali. Da qui nasce l’idea del progetto “Just Relax” che prevede due cicli di
cure termali all’anno per gli ospiti di Villa Carpi. Le cure termali prevedono cicli di cure
inalatorie, percorso vascolare in vasca e ingresso nella piscina termale. Le cure verranno
scelte in base alle esigenze individuali, anche se particolare importanza verrà data alla
piscina termale. L'esperienza che ciascuno di noi può fare immerso nell'acqua, infatti, è
un'esperienza di tipo "globale" che sollecita la sfera psicologica, quella sensoriale, quella
motoria, quella cognitiva e quella sociale.
Galleggiare, lasciandosi cullare e facendosi sorreggere dall’acqua calda, permette al corpo di
raggiungere il rilassamento muscolare. Secondo il principio di Archimede, un corpo
immerso in acqua riceve una spinta verticale dal basso verso l’alto. Partendo da questo
assunto possiamo affermare che l’acqua ci sostiene in modo naturale e facilita i movimenti,
perché il peso del corpo immerso in acqua è alleggerito. In acqua ci sembra di diventare
leggeri e di riappropriarci di tutte le sensazioni che il nostro corpo ci invia. L’acqua permette
di mantenere e recuperare il nostro benessere psicofisico.
Consapevoli dell’importanza di riscoprire questo contatto con l’elemento acqua, non è
nostro obiettivo svolgere funzioni riabilitative attraverso questo progetto, ma di promuovere
il benessere psico-fisico, di contribuire ad creare un momento di rilassamento e al tempo
stesso divertente.
Questo progetto si inserisce anche nel progetto sull’autonomia e sull’integrazione sociale
perché le Terme verranno raggiunte dagli ospiti utilizzando mezzi pubblici.
- IL CONFESSIONALE: l'attività di ascolto ha messo in evidenza che anche in assenza di
una patologia, alle persone possono mancare "le abilità" necessarie per richiedere il
colloquio, l'aiuto, per affrontare la vita di tutti i giorni. Questa disabilità è data dalla carenza
o mancanza di abilità o competenze relazionali adeguate, che spesso possono essere la causa
di disagi esistenziali ancora poco considerati.
Un’azione terapeutica non può che basarsi sulla relazione, elemento fondamentale di ogni
intervento pensato per l'utente. E' un momento nel quale l'operatore entrando in empatia con
l'utente dovrà cercare di sintonizzarsi sui bisogni dello stesso, individuandoli e disponendosi
all'ascolto. Particolare attenzione viene riservata alla comunicazione del ragazzo che,
18
Fondazione Santa Clelia Barbieri
rapportandosi all'operatore, rivelerà soprattutto nella componente non verbale i suoi disagi,
le sue emozioni e i tipi di legami che riesce ad instaurare con gli interlocutori. I colloqui si
prefiggono di analizzare i momenti di difficoltà e di indicare concrete pratiche di
integrazione per il benessere personale. Lo spazio di ascolto offre un aiuto per riconoscere e
sostenere il loro bisogno di emancipazione, è uno spazio per la riflessione e l'elaborazione di
esperienze relazionali. Diviene un luogo fertile per la costruzione di buone prassi per lo
sviluppo dell'autonomia personale. E' finalizzato a migliorare la consapevolezza del proprio
stile relazionale, delle proprie risorse e dei propri limiti, alla ricerca di un equilibrio
possibile. Il progetto prevede degli incontri programmati, settimanali ed individualizzati,
all'interno di un ambiente "protetto" familiare, tranquillo e rassicurante.
- LA PROVA DEL CUOCO: il laboratorio di cucina, ha lo scopo di raggiungere
l’acquisizione di autonomie in un ambiente stimolante e gratificante, attraverso la
socializzazione, la collaborazione, il rispetto degli altri. Risulta importante “il saper lavorare
insieme”, condividendo spazi e materiali; facendo apprendere loro le procedure necessarie
per la preparazione dei cibi. E’ inoltre fondamentale far conoscere prassi igienico-alimentari
corrette, grazie a questo progetto emergeranno dinamiche e vari gusti.
Tenendo conto del fatto che l’attività di cucina include tutte le azioni correlate alla
preparazione di un pasto, incluse le fasi pre e post: apparecchiare, lavare i piatti e pulire,
questo progetto si potrebbe ampliare anche all’esterno di “Villa Carpi”.
I ragazzi potrebbero essere d’aiuto, svolgendo varie mansioni (tenendo conto delle loro reali
capacità) nei vari ristoranti/pizzerie del paese; tutto ciò risulterebbe molto importante per
darci maggior visibilità sul territorio e per i sentimenti di autostima e riconoscimento che
giungono dagli altri.
La cucina dello stivale: la caratteristica principale della cucina italiana è la sua estrema
semplicità, con molti piatti composti da 4 ad 8 ingredienti. Si fa affidamento alla qualità
degli ingredienti piuttosto che alla complessità di preparazione. I piatti e le ricette sono
spesso stati creati dalle nonne più che da chef, per questo molte ricette sono adatte alla
cucina casalinga e realizzabili dai nostri ragazzi.
Il cibo e la fiaba: il tema del cibo, nella letteratura fiabesca, è distinto in due parti: da un lato
il cibo come nutrimento vero e proprio, dall’altro i valori simbolici del cibo, preso come
elemento individuale ( es: la mela di Biancaneve).
Proprio dalle fiabe inizia il cammino attraverso le storie ed il loro rapporto con il cibo. Nelle
fiabe troviamo una cucina del tutto reale (e nella quale si trovano gli stessi alimenti e gli
19
Fondazione Santa Clelia Barbieri
stessi sapori della realtà) ma anche desiderata, impastata di ingredienti, desideri e di sogni:
un modo per stimolare la fantasia e la creatività dei ragazzi.
Il comportamento alimentare può essere considerato un sistema di comunicazione, in quanto
nelle favole è documentata anche l’importanza che la gastronomia aveva nei giorni di festa e
nelle grandi occasioni.
Ogni evento importante è sottolineato da un ricchissimo pranzo.
Questo aspetto può essere adottato nell’organizzazione di cene e pranzi importanti per gli
ospiti (es. compleanni; serata dell’ultimo dell’anno…), trasformando tutti i partecipanti in
“conti”, “re” e “regine”….
Gli obiettivi sono il collaborare insieme, nel rispetto dell’altro; conoscere il “laboratorio di
cucina” e le sue regole; comprendere e mettere in atto prassi igienico-alimentari corrette;
utilizzare i vari strumenti in modo adeguato; stimolare la manualità degli ospiti (impasti…);
realizzare un “ricettario” utilizzando le fotografie dei ragazzi e facendo loro scrivere ricette
e procedure finalizzate alla produzione dei cibi; creazione di un cartellone in cui sono
evidenziate le norme da rispettare per una corretta alimentazione; organizzare feste a tema
invitando e coinvolgendo amici, e persone del territorio; organizzare cene preparando piatti
tipici delle varie regioni italiane (impariamo la geografia cucinando!); creare una cartina
geografica in cui vengono indicati anche i piatti tipici delle varie regioni; inventare fiabe
(per stimolare la fantasia e la creatività dei ragazzi) legandole al tema del cibo e
all’importanza di una corretta alimentazione; organizzare una cena, fuori dalla loro “casa”in
cui, per una sera, saranno loro i “camerieri” e serviranno cibi preparati da loro.
- PROGETTO “A VIVA VOCE”. MOSTRA ESPOSITIVA: per celebrare i 25 anni della
Fondazione Santa Clelia Barbieri è stata allestita una Mostra che ha raccolto una parte del
materiale realizzato dai nostri ospiti durante tutte le attività svolte. Raccolta di foto,
opuscoli, volantini, disegni tenendo presente in particolare l'importante coinvolgimento di
Volontari, Familiari e ragazzi del Servizio Civile. L’esposizione si è tenuta nelle sale
B.A.M. biblioteca, archivio storico e museo dell'Alto Reno, Porretta Terme dal 31 marzo al
14 aprile 2012.
20
Fondazione Santa Clelia Barbieri
IL LORO BENESSERE E’ IL NOSTRO SERVIZIO
LA PERSONA AL CENTRO
DELLE NOSTRE ATTENZIONI
Il diretto coinvolgimento degli utenti che vivono a Villa Carpi nella vita sociale della nostra “Casa”
è per noi il fondamento su cui costruire una concreta realizzazione dell’incontro tra le loro domande
e le nostre offerte, attraverso una forma di coinvolgimento che parte dal riconoscere la loro
centralità e dal renderli partecipi nella definizione e progettazione di interventi e soluzioni possibili.
LA CENTRALITA’ DELLA PERSONA
La Persona, con i suoi bisogni e desideri, è al centro del percorso di cura. Per questo l’èquipe socio
sanitaria si avvale di progetti dinamici e personalizzati : il P.A.I. – Piano Assistenziale
Individualizzato e il P.E.I. – Piano Educativo Individualizzato, che rivalutano periodicamente le
necessità e i bisogni dell’ospite, proponendosi obiettivi condivisi e le modalità di attuazione.
Il P.A.I. è condiviso con i familiari quali parte integrante nella definizione del progetto. Nei casi in
cui i familiari non possono essere presenti in équipe sono informati degli obiettivi definiti e degli
interventi programmati e la stesura definitiva del PAI viene comunicata loro. Il contributo dei
familiari è fondamentale alla buona riuscita del progetto assistenziale, apportando suggerimenti,
critiche e dando un supporto concreto alla gestione dell’ospite. Il P.E.I. – Piano Educativo
Individuale rappresenta una sintesi coordinata di tre percorsi (didattico-educativi, riabilitativi e di
socializzazione).
COME VALORIZZARE LE LORO CAPACITA’
Ciò che più ci interessa è cercare di capire come poter valorizzare le capacità e le potenzialità dei
nostri ospiti e cercare di trasformare le loro energie e i loro desideri in valore aggiunto. In questo,
un ruolo fondamentale hanno la professionalità dei nostri animatori che attraverso la
progettazione di attività di gruppo e/o personalizzate svolgono un’importante lavoro di
socializzazione e d’integrazione tra gli ospiti, creando anche importanti sinergie e collaborazioni
con il territorio.
21
Fondazione Santa Clelia Barbieri
Le attività di animazione e ludico-ricreative si svolgono durante tutto l’arco della giornata
attraverso progetti di socializzazione, d’integrazione tra gli ospiti e con una particolare attenzione
anche a progetti individualizzati.
Una particolare attenzione anche a progetti individualizzati: il progetto autonomia, ad esempio, si
basa sul riconoscimento dell’individualità del singolo e promuove interventi atti a migliorare e
mantenere le funzioni motorie e le abitudini degli ospiti in particolari momenti quali quelli del
risveglio mattutino e del riposo serale.
La realizzazione di ogni attività programmata, all’interno o all’esterno della struttura, segue criteri
di progettazione e valutazione sia delle risorse interne che delle offerte del territorio.
Ogni attività di animazione è finalizzata a:
-
offrire stimoli e occasioni d’incontro
-
contribuire al rafforzamento di attitudini, interessi e motivazioni
-
stimolare la socializzazione, l’integrazione, l’espressività e le relazioni interpersonali tra
anziani - territorio - agenzie formative
-
valorizzare le esperienze degli anziani anche attraverso il confronto con generazioni diverse
-
offrire potenzialità didattiche alternative al territorio e alle agenzie preposte alla formazione
Ogni attività, viene strutturata a partire dagli interessi e dalle proposte che gli ospiti stessi
suggeriscono nel corso degli incontri mensili programmati dalle animatrici (progetto: Gruppo
Attivo Ospiti) con l’obiettivo di accogliere consigli e suggerimenti, richieste utili a migliorare e/o
integrare le attività creative e l’organizzazione dei servizi. Alcune attività svolte negli ultimi anni:
ANNO 2010
-
ATTIVITA’ CREATIVE E MANUALI: creazione di centro tavola in occasione della
festa annuale alla Cà “Dell’amico chiama l’amico”. Un’occasione per rendere gli ospiti
partecipi e coinvolti agli eventi del loro territorio. Si tratta di attività che vengono riproposte
annualmente, seguendo gli eventi più significativi del territorio (per esempio, la creazione di
segnaposto per le annuali Feste di Natale).
-
MERCATINO DI BENEFICENZA: organizzazione di un mercatino benefico grazie alle
creazioni degli ospiti.
22
Fondazione Santa Clelia Barbieri
-
COMPAGNIA TEATRALE LIBERA-MENTE: attività
la sua validità terapeutica ma anche come
allargare ad altre realtà
individuata non solo per
strumento di integrazione con il territorio per
in un’ulteriore coesione. Usando le basi e i fondamenti essenziali
dell’animazione teatrale, il progetto valorizza l’unicità e l’abilità della persona coinvolta,
favorendo l’integrazione e la spontaneità.
potenzialità espressive,
L’obiettivo
primario
è
dare
protagonisti, che mette al centro dell’esperienza il
condiviso, perché il gruppo è
spontanea
il luogo vitale di relazioni, di collaborazioni, di rispetto e di
operatori coinvolti impegnati a spingersi per andare “oltre
relazione autentica con l’altro. Il
abili e gli
se stessi” per entrare in una
laboratorio ha previsto degli eventi di rappresentazione
pubblici. Questo offrirà percorsi di lavoro attenti alla conquista personale dello
della relazione con l'altro,
dei
corpo e il gesto in un lavoro comune e
contatto. Un’esperienza doppia, per entrambe le parti: i ragazzi diversamente
dell'incontro, dell'invenzione,
un momento ludico e aggregativo.
gestuale
alle
emotive e relazionali di ciascuno, nel rispetto delle caratteristiche del
singolo. Un processo attento e profondo basato sulla gestualità
livello
spazio
spazio,
oltre, naturalmente, essere
Stimolare la capacità di esprimersi e di comunicare a
e verbale si connota come un processo, una piacevole esperienza di
gioco che non crea sofferenza né fatica.
ANNO 2011
- GITE SUL TERRITORIO: CONFRONTO E INCONTRO CON L’ALTRO: questo
progetto nasce con l’obiettivo di ampliare le relazioni interpersonali e il rapporto con l’altro,
migliorandone la qualità. Il territorio montano, nel quale viviamo, a differenza di quello
cittadino (spesso fonte di confusione, stress e sempre maggior isolamento) risulta più stabile,
semplice e ricco di stimoli importanti.
23
Fondazione Santa Clelia Barbieri
E’ fondamentale far nascere nuove possibilità d’incontro e di scambio, all’interno della
nostra Comunità e di quelle vicine.
Emerge la necessità di creare ponti di comunicazione tra realtà diverse fra loro e reti di
solidarietà, per stabilire scambi che arricchiscano entrambe le parti.
Gite effettuate: nel 2011/2012 sono state effettuate diverse uscite sul nostro territorio e in
quelli vicini. Durante la stagione estiva, abbiamo accompagnato i ragazzi (una sera alla
settimana), al cinema a Vidiciatico; partecipato alle varie sagre paesane (festa della croce
rossa; festa della birra a Lizzano; sagra a Capugnano; parco avventura al Monte Pizzo). E’
stata organizzata più volte, quando il tempo lo permetteva, una giornata ai laghetti di Farnè:
questa uscita è sempre accolta con entusiasmo dai ragazzi, alcuni dei quali si dedicano alla
pesca, altri, sono felici di trascorrere una giornata in mezzo alla natura. E’ stata fatta una
grigliata a Ronchidoso e varie passeggiate a Pianaccio, Monteacuto e rifugio “Segavecchia”.
Una giornata è stata dedicata alla raccolta delle ciliege a Maserno: attività che ha coinvolto i
ragazzi, facendoli sentire appagati. Successivamente, con i frutti raccolti, gli ospiti hanno
prodotto e confezionato vasetti di marmellata.
Importanti sono risultate le visite alle Grotte di Labante e al Museo di Marzabotto che hanno
rappresentato un importante punto di incontro e di scambio con altri gruppi.
Quando è stato vuotato il bacino idrico di Suviana i ragazzi hanno visitato “La città
nascosta”, un paesaggio molto particolare. Gli ospiti sono stati accompagnati alla Fattoria
sociale “Filalalana”, dove hanno potuto visitare la stalla, vedere e interagire con gli animali:
capre da angora e alpaca. Ulteriore uscita in cui è stato possibile vedere e avvicinarsi agli
animali è La festa dell’agricoltura a Gaggio Montano. Sono stati organizzati pomeriggi al
Bowling e al Cinema a Casalecchio.
Nuove proposte: oltre al cinema a Vidiciatico e alle varie sagre di paese, in primaveraestate, abbiamo pensato alle seguenti uscite/gite.
Vista l’importanza di svolgere attività motoria e la fortuna di vivere in un territorio montano
che permette di rimanere a contatto con la natura, si pensava di organizzare una gita a
Madonna del Faggio. Il sentiero è facilmente percorribile a piedi e, per gli ospiti che
presentano maggiori difficoltà, c’è la possibilità di percorrere buona parte del tragitto in
macchina. Parlando con gli ospiti, è più volte emerso il desiderio, da parte di alcuni di loro,
di poter assistere ad un concerto. Ogni anno, durante la stagione estiva, a Porretta Terme,
viene organizzato Lo Sweet Soul Music, festival di musica soul, svolto in varie serate.
Rappresenta un’opportunità per socializzare e conoscere “nuovi amici”.
Sempre a Porretta Terme, la domenica pomeriggio, al Teatro Testoni, vengono messi in
scena spettacoli teatrali: anche questa rappresenta un’uscita importante dal punto di vista
24
Fondazione Santa Clelia Barbieri
della integrazione sociale. Un’ulteriore proposta consiste nell’organizzare una gita (visita di
una città: Bologna, Pistoia) effettuando il viaggio in treno; l’utilizzo dei mezzi pubblici è
importante per acquisire nuove autonomie e relazionarsi con altre persone.
-
EMOZIONI TANGIBILI - ARTETERAPIA: la finalità del progetto non è stata quella di
insegnare a disegnare bene. Ciò che è stato fondamentale è quello che i ragazzi ci hanno
trasmesso con i loro lavori. La fantasia e i colori sono stati i protagonisti: i partecipanti
hanno sviluppato delle regole artistiche in modo assolutamente libero. Alla fine del percorso
si è organizzata una Mostra delle opere pittoriche dei Neo-artisti.
Il progetto è stato successivamente riproposto. Questa volta le
attività si sono svolte
all’esterno di Villa Carpi, attraverso uscite sul territorio, per permettere ai ragazzi di spingersi
ad un’intima
necessità di percepire emozioni, basata sulla sintesi degli elementi
impressi nella memoria a seguito delle visite nei luoghi che li
questa occasione è stata organizzata una
circondano.
Anche
in
Mostra espositiva delle opere.
ANNO 2012
-
POETICA-MENTE: è necessario e utile esprimere ciò che proviamo. Per questo motivo è
nato un Club di amici che si incontrano e si scambiano emozioni. Non ci si è fermati ad un
semplice “guardare” ma si è arrivato al “vedere”. Non solo quindi un semplice atto
esplorativo, ma una conoscenza profonda. Un rapporto empatico per ricercare e
comprendere un bisogno. Da questi incontri è nata una Raccolta di poesie che vogliono
essere uno stimolo per tutti a condividere un cammino pieno di difficoltà da affrontare
insieme. Lo scopo è uscire dall’isolamento psicologico, valorizzare le potenzialità di
ognuno, creare una valvola di sfogo.
25
Fondazione Santa Clelia Barbieri
-
LA BOUTIQUE DEL RICICLO: l’educazione ambientale assume oggi un’importanza
fondamentale, specialmente per salvaguardare il bellissimo ambiente e la natura che
circondano il comprensorio del nostro bellissimo territorio. Attraverso il progetto si
permette ai ragazzi e a noi operatori di essere in condizioni di considerarci parte di un
sistema in evoluzione, di acquisire una sensibilità che porti alla consapevolezza ed al
rispetto dell’ambiente e delle sue risorse. Questa attività prevede anche lo sviluppo di un
percorso informativo per trasmettere il valore e l’importanza dello sfruttamento delle risorse.
Il progetto sul riciclaggio e in particolare il riutilizzo dei materiali è finalizzato alla
costruzione di manufatti da destinare alla “Bottega dei ragazzi” il cui ricavato verrà
impiegato per l’autofinanziamento delle altre attività in struttura.
-
SPORT INSIEME: l’attività motoria è estremamente rilevante anche e soprattutto nei
soggetti diversamente abili. Lo sport nel mondo della disabilità solitamente assume il
significato di riabilitazione fisica, ma in realtà ha una valenza educativa e sociale molto più
importante. E’ stato pensato un percorso educativo di attività ludico-motoria con la
prospettiva futura di formare una vera e propria Associazione Sportiva per poter praticare
diverse discipline con personale competente.
- IL GAZZETTINO DI VILLA CARPI E L’ABC DEL COMPUTER: il progetto “Il
Gazzettino di Villa Carpi” è finalizzato alla pubblicazione di un giornalino composto da
articoli scritti dagli ospiti di Villa Carpi. La creazione di ogni singolo articolo diventa un
potente mezzo di elaborazione delle proprie esperienze, del proprio vissuto, dei propri sogni
e desideri, scrivere diventa condividere una “parte di me” agli altri. Il giornalino si divide in
rubriche (es. rubriche di cucina, sport, gite, barzellette, tempo libero, poesie ecc.) e in
articoli “di gruppo” dove, data una traccia prestabilita dall’operatore, ognuno si esprime
sull’argomento richiesto (es: “raccontaci un episodio felice del tuo passato”; “quale è un tuo
sogno nel cassetto?” ecc.). Gli articoli vengono inizialmente scritti a mano e
26
Fondazione Santa Clelia Barbieri
successivamente corretti e trascritti al computer perseguendo così anche l’importante
obiettivo di mantenere attive la capacità di lettura e di scrittura. Attualmente il Giornalino ha
una cadenza semestrale e viene stampato e distribuito gratuitamente sia all’interno della
Fondazione (ospiti, volontari, operatori ecc.) sia agli amici, familiari e residenti nel territorio
in occasione di mercatini, mostre o attraverso il negozio “La Bottega del Nonno”. Il
Giornalino diventa così un mezzo molto importante anche di integrazione sociale e un modo
interessante e piacevole di far conoscere il mondo della disabilità.
Il progetto “Il Gazzettino di Villa Carpi” si unisce al progetto di informatica “Abc del
computer” perché il computer viene utilizzato per la trascrizione degli articoli, per la scelta
di immagini o foto, per la ricerca di informazioni su Internet (esempio per la rubrica di
cucina). Il progetto vorrebbe poi evolvere in un graduale approccio all’utilizzo di Internet.
Consapevoli dei rischi impliciti alla rete, gli operatori si impegneranno a supervisionare
rigorosamente i siti consultati dai ragazzi, ritenendo comunque che Internet (se utilizzato in
maniera corretta) rappresenti un importante mezzo di comunicazione e di informazione e
può quindi diventare fonte di grande interesse per tutti.
Il progetto sarà composto da diversi due moduli:
1° Modulo: Creazione del giornalino
.
Incontri di gruppo dove si discute tutti insieme delle varie rubriche o argomenti da
trattare in base ai singoli interessi;
·
Redazione dei vari articoli (in forma verbale o direttamente scritta in base alle
singole capacità);
·
Trascrizione degli articoli al computer (lavoro individualizzato: chi scrive, chi detta,
chi sceglie immagini ecc.)
·
Pubblicazione e distribuzione del giornalino.
2° Modulo: Abc del computer
·
Approfondire a livello teorico le varie parti del computer e a cosa servono, attraverso
l’utilizzo di schede semplici e divertenti (esempio cruciverba sul computer, utilizzo di
disegni, composizione di cartelloni ecc.);
·
Utilizzo di programmi di semplice applicazione quali “Word” per la progettazione
del giornalino;
·
Utilizzo di Internet per semplici ricerche (attraverso notizie, video o foto) su
argomenti proposti dagli ospiti (esempio sui cantanti preferiti, squadre di calcio ecc.).
- “SI PUO’ FARE” A VILLA CARPI: i gruppi appartamento di Villa Carpi nascono come
progetto di vita autonoma per utenti con disabilità mentali e problemi psichiatrici. Il nostro
27
Fondazione Santa Clelia Barbieri
motto è appunto “Si può fare”, proprio per sottolineare l’importanza della “possibilità”.
Questa semplice frase racchiude il nostro obiettivo primario, condiviso da tutti gli operatori,
di creare un ambiente contenitore di opportunità atte a tirare fuori da ognuno le proprie
autonomie. Ogni operatore si prefigge l’ambiziosa sfida non di sostituirsi agli utenti, ma di
accompagnare ognuno a tirare fuori le proprie potenzialità e, là dove la disabilità rende
difficile questo lavoro, trovare degli strumenti, delle risorse per dare a tutti la “possibilità di
sapersela cavare da soli”. Altro obiettivo fondamentale di questo progetto è quello di creare
nei gruppi appartamento un ambiente estremamente familiare, accogliente, insomma una
vera e propria “casa”.
Data la vastità dell’ambito del progetto, il lavoro viene svolto costantemente da tutti gli
operatori sia all’interno della struttura, nella vita quotidiana dei gruppi appartamento, sia
all’esterno, sfruttando le risorse del territorio.
Ogni ospite ha un proprio compito quotidiano di gestione della vita comunitaria:
apparecchiare, sparecchiare, andare a prendere il quotidiano all’edicola, buttare via la
spazzatura ecc. I compiti vengono scelti in assemblea dagli ospiti stessi insieme agli
operatori.
Gli appuntamenti fissi: ogni Domenica partecipazione alla Santa Messa; ogni Sabato il
mercato a Porretta Terme utilizzando la corriera; ogni mese vengono festeggiati i
compleanni degli ospiti organizzando uscite serali (pizzeria, a ballare ecc.); periodiche di
“assemblee generali” dove discutiamo insieme delle varie proposte organizzative;
organizzazione di feste in occasione delle festività (es: capodanno, carnevale, Natale ecc.).
Gestione sanitaria: con la supervisione della Responsabile di Villa Carpi,
Emanuela
Galletti, si cerca di lavorare sull’autonomia degli ospiti nella gestione della loro salute. In
base alle potenzialità viene scelto chi va dal dottore per richiedere ricette per i medicinali o
visite; gestione delle proprie visite in autonomia (utilizzando corriera o facendosi
accompagnare dagli ospiti “più esperti” nell’autonomia esterna) ecc.
Autonomia esterna: attraverso le varie uscite organizzate nel territorio si cerca di lavorare
sulle abilità integranti di autonomia esterna riguardante nello specifico alcune aree quali:
1. Comunicazione: saper chiedere informazioni; sapere i propri dati personali, usare
telefoni, saper ascoltare le indicazioni ecc… è importante trasmettere qualsiasi
strategia utile per sfruttare le personali capacità di linguaggio, in modo da permettere
a qualsiasi persona di sviluppare la capacità di chiedere, per esempio, informazioni
nei negozi o uffici.
2. Orientamento: saper leggere e seguire indicazioni stradali, individuare punti di
riferimento, fermate degli autobus ecc.
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
3. Comportamento stradale: per sviluppare una buona autonomia esterna, è
indispensabile
l’assunzione
di
determinati
comportamenti che
permettano
all’individuo di muoversi all’interno della proprio territorio con la dovuta attenzione.
È necessario quindi rispettare le regole di attraversamento, i segnali pedonali, il
semaforo ed eventuali altri pericoli.
4. Uso del denaro: obiettivo principale è permettere ad ognuno di poter effettuare degli
acquisti autonomamente. Nel caso in cui sia difficile acquisire la capacità di
riconoscimento o conteggio del denaro, fornire dei validi strumenti “alternativi”
(esempio portafogli facilitanti ecc.).
IL VOLONTARIATO
La Fondazione S. Clelia Barbieri considera l’apporto dei volontari un’importante risorsa in quanto
costituisce un ampliamento delle relazioni che gli ospiti possono instaurare con l’esterno nonché
un’azione spontanea e solidale di aiuto alle persone.
Per i Centri “Villa S. Clelia” e “Villa Carpi” da anni svolgono attività di volontariato numerose
persone il cui contributo, così rilevante, ha portato alla costituzione dell’Associazione di
Promozione Sociale “don Giovanni Fornasini” le cui attività sono coordinate sulla base di piani
operativi e di programmi di animazione. Il Centro Servizi “Villa Carpi” dispone della
collaborazione di Volontari del Servizio Civile che svolgono le loro attività nelle nostre strutture,
collaborando alla conduzione di attività di supporto alla vita degli ospiti e partecipando alla
organizzazione delle attività di socializzazione. I volontari hanno inoltre un ruolo attivo all’interno
dell’èquipe socio-assistenziale preposta alla programmazione delle attività stesse.
LA RELAZIONE CON PARENTI E FAMILIARI
La famiglia è da considerarsi la prima e naturale risorsa per la persona anziana nella continuità
dei rapporti, specie di tipo affettivo.
La presenza di familiari, di parenti, amici nella nostra casa-famiglia sono una risorsa fondamentale
per il benessere dei nostri ospiti e partecipano attivamente alla vita della casa e dei propri cari.
I parenti possono fare visita agli ospiti durante tutta la giornata ( senza limitazioni di orario se
non nel rispetto della vita delle persone residenti) e trattenersi con loro senza dover dare alcun
preavviso della visita alla struttura.
Agli ospiti è offerta la possibilità di trascorrere il pranzo insieme ai propri familiari e/o amici
in un’accogliente saletta riservata al fine di permettere loro di poter trascorrere questi momenti in
spazi adeguati nel rispetto dell’intimità e della riservatezza.
29
Fondazione Santa Clelia Barbieri
Si invita quanti interessati a richiedere preventivamente la disponibilità della saletta.
Al fine di riprodurre condizioni ambientali di tipo familiare, l’ospite ha la possibilità di
conservare nella camera assegnata suppellettili e oggetti di arredamento personali e
quant’altro sia idoneo a personalizzare l’ambiente, compatibilmente con le esigenze degli altri ospiti
e le regole della vita di comunità.
FORMAZIONE E SVILUPPO RISORSE UMANE
La Fondazione riconosce nella formazione uno strumento fondamentale per promuovere il
miglioramento della qualità del servizio e per favorire lo sviluppo delle risorse umane .
Pertanto si è provveduto a definire un piano di attività formative volto a:
-
favorire l’approccio all’integrazione socio-sanitaria e interprofessionale sia attraverso
percorsi formativi interni che in collaborazione con altre strutture e/o enti del territorio;
-
sviluppare progetti mirati a risolvere le criticità e a migliorare il livello qualitativo del
servizio erogato attraverso attività formative specifiche volte anche alla condivisione con
altri servizi/strutture;
-
creare percorsi di approfondimento tecnico-professionale, sulla metodologia del lavoro
sociale, sull’integrazione multiprofessionale e sul lavoro in equipe;
-
definire progetti di riqualificazione del personale;
-
garantire la formazione e l’aggiornamento all’uso delle nuove tecnologie e per la sicurezza.
STRUMENTI UTILIZZATI PER LA VERIFICA DEI RISULTATI
La Fondazione S. Clelia Barbieri ha provveduto ormai da 13 anni ad informatizzare tutti i
processi, le procedure e i sistemi operativi, con un programma informatico, ABC-AlBero di
Cuori, progettato e creato direttamente da noi.
Il motivo della sua realizzazione è stato determinato dal fatto che ritenevamo estremamente
importante avere informazioni sempre complete, puntuali e tempestive per poter assicurare
ad ogni operatore e professionista le condizioni migliori per prendersi cura degli anziani a noi
affidati.
Il programma ABC – AlBero di Cuori ci permette di garantire una corretta rilevazione delle
informazioni , un monitoraggio specifico delle azioni, una puntuale verifica dei risultati e degli
obiettivi
ed una tempestiva azione correttiva.
Tale informatizzazione, unita a modalità
organizzative volte al coinvolgimento diretto degli operatori nel processo decisionale, ha permesso:
30
Fondazione Santa Clelia Barbieri
-
di meglio gestire, valutare e accrescere la qualità delle attività sociosanitarie ed
assistenziali;
-
di supportare ed ottimizzare il lavoro di tutti gli operatori ( OSS, IP, Medici,
Fisioterapisti ecc. ) che sono detentori delle informazioni;
-
di documentare il miglioramento dei risultati ottenuti con i processi gestionali applicati e
di conseguenza la qualità della vita dell’ospite;
-
di documentare il raggiungimento degli obiettivi generali e specifici del servizio;
-
di esplicitare e monitorare gli indicatori di qualità riguardanti ad esempio le risorse
umane, la soddisfazione degli utenti, il clima organizzativo, l’aderenza alle procedure
per la appropriatezza/continuità assistenziale;
-
una valutazione dei risultati dei Progetti assistenziali Individuali PAI e della qualità
tecnica del servizio.
LA RILEVAZIONE DELLA SODDISFAZIONE
“Il punto di vista dei nostri utenti come valore etico“
Porre attenzione alla qualità percepita e al grado di soddisfazione dei nostri utenti costituisce la
leva strategica nel nostro processo di miglioramento. E’ a partire dalla centralità dell’utente che si
affida ai nostri servizi, dall’ascolto dei suoi bisogni, dalla valorizzazione dei suoi saperi che si può
contribuire a determinare risposte che ottimizzino l’efficacia degli interventi e dei servizi pensati
per loro e con loro.
Per dare risposte personalizzate alle necessità dei diversamente abili occorre essere elastici, pronti a
rimettersi in discussione svincolandosi dalle gabbie concettuali e procedurali presenti per far spazio
ad una sperimentazione che assuma la persona come portatore unico di bisogni e che gli ridiano il
ruolo di protagonista verso cui indirizzare con azioni sinergiche, interne ed esterne, le strategie di
intervento.
Il punto di vista dei nostri utenti e dei loro familiari diventa quindi parte essenziale di un processo
partecipativo e contribuisce a determinare standard di qualità che non sono la sommatoria di
attività standardizzate, ritenute corrette sulla base di assunti teorici, normativi, stabiliti una volta per
tutte, ma il risultato di un processo valutativo che permetta di leggere ed interpretare gli interventi ,
le prestazioni e raggiungere obiettivi .
31
Fondazione Santa Clelia Barbieri
INFORMAZIONI UTILI PER L’ACCOGLIENZA
A VILLA CARPI
PROCEDURE DI AMMISSIONE
Le domande sono ordinate secondo un criterio di priorità e vengono accolte in base:
 alla disponibilità dei posti e tipologia di assistenza richiesta da ogni singola situazione
 alla residenza con la seguente priorità decrescente:

utenti residenti nel Comune di Lizzano in Belvedere

utenti residenti nel Distretto di Porretta Terme

utenti residenti nei comuni limitrofi della Regione Toscana

utenti residenti nel territorio della provincia di Bologna (fuori dal Distretto di Porretta
Terme)
all’ordine cronologico con il quale sono pervenute.
L’ammissione avviene dopo l’espletamento di tutte le formalità previste e la sottoscrizione
dell’impiego da parte del richiedente e/o dei suoi familiari di rispettare la presente Carta dei Servizi
e di corrispondere anticipatamente la retta di mantenimento per il periodo e la frequenza definita.
Nel caso in cui la retta di mantenimento sia a parziale o totale carico dell’Amministrazione Pubblica
deve essere prodotto formale atto di impegno per l’assunzione della spesa.
La Direzione può discrezionalmente decidere l’interruzione della permanenza al Centro dell’utente
le cui condizioni psichiche e/o fisiche non consentano un’adeguata assistenza da parte degli
operatori del Centro o comunque arrechino disturbo agli altri utenti.
PROCEDURA D’INGRESSO AL CENTRO SERVIZI
“VILLA CARPI”
L’accoglienza degli ospiti, al momento del loro ingresso, è seguita dal personale Responsabile di
Struttura che, seguendo un protocollo periodicamente aggiornato, prevede:
 incontro con parenti dell’ospite per la compilazione della cartella socio-sanitaria/educativa;
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 compilazione del modulo informatizzato contenente le prime informazioni utili per il personale
assistenziale e sanitario;
 visita del Medico programmata in base alle condizioni di salute dell’ospite al momento
dell’ingresso, certificata da cartelle cliniche e/o altra documentazione medica.
 incontro con l’èquipe;
 stesura del Piano Educativo Individuale cui partecipa il personale educativo/assistenziale,
sanitario e gli animatori, definito entro un mese dall’ingresso dell’ospite.
Il Piano Educativo Individuale è elaborato entro il primo mese di permanenza e successivamente
verificato almeno entro sei mesi. Alla elaborazione del Piano Educativo Individuale è richiesta la
partecipazione/collaborazione dei familiari; tale metodologia è operativa sia nella elaborazione del
primo P.E.I. che nelle successive verifiche.
PROCEDURA GESTIONE DELLE
OSSERVAZIONI E RECLAMI
1)
L'ospite e/o i suoi familiari che intendano segnalare inadempienze, scorrettezze, mancato
rispetto delle norme di legge o della vigente «Carta dei Servizi», nonché violazioni degli
inalienabili diritti della persona, potranno presentare reclami direttamente al Coordinatore
responsabile o inoltrare formali ricorsi alla Direzione dell'Ente, con diritto all'ottenimento di
tempestiva risposta scritta.
2)
In tal senso, l’Ente ha realizzato la “SCHEDA OSSERVAZIONI E SUGGERIMENTI”.
(vedi Allegato2)
Il modulo ha la finalità di:
favorire la composizione di eventuali incomprensioni o contenziosi;
snellire le procedure di risoluzione delle controversie;
favorire l’utente nell’individuazione di possibili cause di contestazione;
controllare la qualità del servizio;
migliorare i processi di comunicazione fra l’utente e l’Ente;
i moduli per i ricorsi e/o reclami possono essere richiesti presso la Segreteria dell’Ente;
quando compilati vanno presentati esclusivamente presso la Segreteria dell’Ente.
L'Ente assicura risposta scritta alle osservazioni e/o reclami degli utenti, entro un periodo
massimo di 30 giorni dalla data di ricezione, salvo le necessità di accertamenti di Legge.
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RECAPITI E INFORMAZIONI
RESPONSABILE
Don Giacomo
Stagni
Presidente
Cavicchi
Fabio
Checchia
Giovanni
Baroncini
Fiorella
Galletti
Emanuela
Lenzi
Amanda
Cerone Brigida
Piccinelli
Giliola
Storari
Chiara
QUALIFICA/
SERVIZI
Direttore
Generale e
Coordinatore
Responsabile
Direttore
Sanitario
Responsabile
Amministrativa
Resp. Area
Disabilità
Respons. Attività
Sanitarie
Resp. Servizi
Generali
Respons. Area
Assistenziale
Responsabile
Area Giovani e
Comunicazione
Istituzionale
RECAPITO
TEL.
E-MAIL
0534 54200
[email protected]
0534 53923
0534 54200
[email protected]
0534 54200
[email protected]
0534 53923
[email protected]
0534 54200
0534 53957
[email protected]
0534 54200
[email protected]
0534 53923
[email protected]
0534 53923
[email protected]
0534 54200
[email protected]
3407790651
FONDAZIONE SANTA CLELIA BARBIERI
Sede: Via San Rocco, 42 40049
Vidiciatico di Lizzano in Belvedere (BO)
tel. 0534-54200/0534 53923 fax. 0534-55014 e-mail:
[email protected]
www.fondazionesantaclelia.it
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Carta dei Servizi “Villa Carpi - Gruppo Appartamento