SUORE DOMENICANE di S. Caterina da Siena
FOGLIO INFORMATIVO
n°4
n°4 aprile 2010
2010
Redazione: Via S. Margherita, 23 – 33070 Tamai di Brugnera –PN
℡ 0434.606758
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PROVINCIA DEL PAKISTAN
Il mese di aprile ci ha donato tre grandi eventi: l’Assemblea della Provincia, la Visita Canonica
della Priora Generale e la celebrazione del Giubileo d’Oro della Diocesi di Faisalabad.
Abbiamo avuto la gioia di avere tra noi Sr. M. Elvira e Sr. Suzanne Caizergues che, malgrado il
caldo e la molto frequente mancanza di luce elettrica, si sono prodigate senza risparmio per il
bene della Provincia guidandoci con sapienza e premura fraterna durante i tre intensi giorni
dell’Assemblea (10-12 aprile) e quelli non meno impegnativi della Visita Canonica. La casa di
Faisalabad è diventata un porto di mare al quale hanno approdato tutte le Suore. (Vedi foto su:
www.domenicanecaterina.org)
Contemporaneamente alla nostra Assemblea, anche la Diocesi era impegnata in gran preparativi,
quelli per la celebrazione del suo Giubileo d’Oro, naturalmente con un continuo aiuto della nostra
Comunità, delle Aspiranti, di personale laico che hanno aiutato lavorando giorno e notte per la
preparazione del compound e il confezionamento di pianete e stole con il simbolo del Giubileo.
La celebrazione dell’inizio dell’Anno Giubilare si è svolta il 13 aprile nel compound della Cattedrale ed è stata grandiosa. La Celebrazione Eucaristica ha riunito attorno all’altare il Vescovo di Faisalabad, il Nunzio Apostolico con il suo Segretario, l’Arcivescovo di Lahore, il Vescovo di Multan, il
Vescovo della Diocesi di Islamabad/Rawalpindi, il Vice-Provinciale dei Domenicani ed uno stuolo
di Sacerdoti sia diocesani che Domenicani e Francescani.
Tra la gran folla dei fedeli non sono mancati rappresentanti del mondo politico ed altre personalità, cioè Deputati cristiani del Parlamento Provinciale, come pure rappresentanti del Generale dei
Fratelli delle Scuole Cristiane, tanto per nominare qualcuno.
La funzione iniziò alle 10.30 a.m. circa e finì....dopo le 3.30 p.m. ! perché coronata anche dai discorsi di tutte le maggiori personalità presenti, tra le quali non poteva certo mancare l’intervento
fresco e naturale di Sr. M. Elvira, tradotto simultaneamente dall’Italiano da Padre Parvez. Poi...il
pranzo per tutti i presenti divisi in gruppi in posti differenti.
Per grazia di Dio tutto si è svolto pacificamente, pur con specialissime misure di sicurezza che
hanno tenuto impegnate le energie di poliziotti e soldati tutto attorno al compound.
Naturalmente, ospiti non visibili, ma di massimo onore l’amatissimo Vescovo Cialeo, primo Vescovo della Diocesi di Multan e poi di quella di Faisalabad, come pure il suo non meno amato successore il Vescovo Paolo Andreotti, ambedue ricordati da tutti con grande riconoscenza ed ammirazione per la loro vita esemplare e la loro dedizione alla Chiesa, ambedue dal Cielo sicuri intercessori di pace per l’amato Pakistan.
PROVINCIA D’ITALIA
TORINO: COMUNITÀ “PIERGIORGIO FRASSATI”
Ascoltate figlie, ponderate le mie parole
L’apertura alla quale il Signore ci chiama ogni giorno ci ha condotto nella zona residenziale di Viale
Thovez a Torino, ai piedi di una collina oltre il fiume Po.
Qui siamo pienamente inserite nella vita e nelle attività del Seminario Minore della Diocesi di Torino ed in altre attività del Centro pastorale dei giovani. Siamo quattro suore nella comunità, dedicata al Beato Piergiorgio Frassati, laico domenicano, così come a lui è dedicato il Centro giovanile.
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La nostra celebrazione pasquale
Non c’è corona senza una vittoria preceduta da sofferenza. La vittoria di nostro Signore sulla
morte fu preceduta dalla sua passione. Abbiamo vissuto le celebrazioni della Settimana Santa cominciando dalla Domenica delle Palme.
Abbiamo partecipato alla Santa Messa nella comunità delle Suore del Cenacolo dove abbiamo anche trascorso la giornata di ritiro mensile.
Il Giovedì Santo siamo state presenti alla Messa del Crisma e alla Messa in Coena Domini presieduta
dall’Arcivescovo della Diocesi, Sua Eminenza il Card. Serverino Poletto, nella parrocchia del Volto
Santo.
Nell’omelia il Cardinale ha evidenziato che la nostra vocazione cristiana deve seguire le orme
di Cristo venuto tra noi; alla lavanda dei piedi, effettuata da Sua Eminenza, abbiamo avvertito quanto poco siamo disponibili ad abbracciare l’esempio che Cristo ci ha lasciato.
Osservando il Cardinale togliersi il berretto, il Pallio, la casula e mettersi il grembiule, e poi inginocchiarsi a lavare i piedi delle persone prescelte, sono risuonate in noi le parole di Gesù ai suoi discepoli: “Avete capito ciò che ho fatto per voi? Vi ho dato l’esempio, perché facciate ciò che io ho
fatto”.
Ricordando poi che Gesù aveva un solo indumento da togliere, una domanda è sorta in noi:
“ Quante inutili inclinazioni naturali dovremmo rimuovere dalla nostra vita per poter essere liberi di
seguire l’esempio di Gesù? Soprattutto togliere quegli aspetti umani negativi che noi consideriamo
come una ricchezza per dare testimonianza come figlie di Madre Gérine, una madre che vede se
stessa come un “meno che niente”.
La sera del Venerdì Santo abbiamo preso parte all’adorazione della Santa Croce nella Chiesa dei
Padri Cappuccini, vicino alla nostra comunità, mentre la notte siamo andate al Santuario della Consolata dove iniziava la Via Crucis che sarebbe terminata alla Basilica di Maria Ausiliatrice.
Dopo una breve introduzione ed un canto che ci ha aiutato ad entrare in un bel clima di preghiera, nonostante i flash delle telecamere, è iniziato il cammino. Le stazioni della via Crucis erano illuminate dalle normali luci cittadine e ci hanno fatto pensare alle luci che il sommo sacerdote e i guardiani del tempio portavano quando andarono sul monte degli ulivi in cerca di Gesù, condotti da Giuda. Nella Basilica di Maria Ausiliatrice, la Via Crucis si è conclusa con l’adorazione della Santa Croce
per tutti quelli che non avevano avuto l’opportunità di andare nelle parrocchie.
Sappiamo che i primi cristiani erano "uniti in un cuore solo ed un’anima sola”. La sera del Sabato Santo noi quattro suore ci siamo riunite per le prove di canto in preparazione alla liturgia della
Domenica di Pasqua e della sua ottava. Abbia scoperto con stupore che il Signore aveva donato dei
talenti a ciascuna di noi quattro: a Sr. Rosa una voce da soprano, a Sr. Enrichetta, invece, una voce
che non riusciva a cantare le note alte, a Sr. Antonia una “vocina da zanzara ” e a Sr. Stefania il dono di una voce calma. All’inizio a momenti perdevamo il respiro per le nostre sonore risate: i canti
erano nuovi e di tonalità troppo alte per le nostre voci, ma alla fine ci siamo fatte coraggio e abbiamo cantato.
“Com’è bello e soave vedere che i fratelli vivono insieme!” dice il salmista. E’ bello anche che due
comunità siano vicine, ed è arricchente, specialmente per la nostra nuova comunità.
La domenica di Pasqua siamo state invitate dalla comunità vicina alla nostra per l’agape fraterna.
E’ stato un incontro piacevole, non per il pranzo in se stesso, ma per la gioia di incontrarci, e di
scambiarci esperienze di vita, libere da impegni: Sr. Rosa non è andata in clinica, né Sr. Stefania
all’università dove lavora da geologa, né Sr. Antonia a scuola. Sulle tavole del refettorio c’era un vasetto davanti a ciascuna suora, e dopo il pranzo ogni suora l’ha portato a casa. Suor Viviana ci ha
invitato a prenderci cura dei nostri fiori, come segno della cura che dobbiamo avere per la crescita
della nostra comunità. Siamo tornate a casa anche col dono di libri per la nostra biblioteca.
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Ostensione della Santa Sindone
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Che cosa è la Santa Sindone? E’ una tela di lino nella quale avvolsero Gesù prima di metterlo nella tomba. Secondo le varie ipotesi, i segni sul corpo mostrano l’atroce tortura subita da Gesù e narrata dalla
Sacra Scrittura. La Santa Sindone è custodita nel Duomo di Torino. Dopo dieci anni dalla sua precedente ostensione pubblica, l’Arcivescovo ha offerto un’altra possibilità dal 10 Aprile al 23 maggio 2010.
In città tutti parlano di questa mostra e le parrocchie hanno fatto una serie di incontri sulla conoscenza della Sindone e anche per la preparazione dei volontari che devono mantenere l’ordine e aiutare e guidare i pellegrini prima che arrivino al Duomo dove è esposta.
Il seminario funge da albergo per ospiti, per i Vescovi, i sacerdoti, i seminaristi e i giovani che arrivano
da varie Diocesi. Il nostro “compound” ha assunto una nuova forma con la ricostruzione del villaggio e
del centro dei giovani, ricostruzione ritardata dalle interminabili nevicate: sono state piantate tende,
contenitori a forma di casa, tende per il refettorio, ecc.
Le incessanti telefonate trasmettono la prenotazione di persone e di pellegrini dalle varie Diocesi. Sr.
Enrichetta, che opera nell’area di ricezione, è sempre occupata a passare le telefonate al rettore o al suo
vicario. Noi suore, come madri che mettono a posto ogni cosa, riceviamo gli ospiti, pensiamo ai bisogni
dei volontari assegnati al seminario e prepariamo il cibo materiale come pure quello spirituale. La Santa
Messa è celebrata due volte ogni Venerdì e la domenica, secondo l’avvicendarsi dei gruppi. Aiutiamo i
volontari anche nella preparazione dei cibi per gli ospiti.
Il primo week-end, 10 – 12 aprile, non è stato molto faticoso perché abbiamo accolto un gruppo non
numeroso di seminaristi da una Diocesi vicino a Caserta. Ma nel secondo week-end , 17 – 19 aprile, abbiamo accolto un gruppo di 420 giovani dalla Diocesi di Ancona con il loro Vescovo e i loro sacerdoti.
Tutte le tende, i contenitori e due saloni del seminario sono stati trasformati in dormitori. Ringraziamo il
Signore per i volontari che sanno rispondere ai bisogni degli ospiti, i benefattori che hanno donato i cibi
e le bevande, la comunità della clinica che ci ha prestato le coperte.
DELEGAZIONE DI NIGERIA
IL NOSTRO RITORNO A CASA DOPO UN’ESPERIENZA APOSTOLICA
L’Ecclesiaste dice che c’è una stagione per ogni cosa, un tempo per ogni occupazione sulla terra.
Questo è assolutamente vero. Il tempo non è mai vuoto, anzi è pieno di tante sfide che puntano alla
massima utilità. C’è un tempo per aspirare alla comunità religiosa, un tempo da vivere in famiglia, un
tempo per sperimentare la vita e…il tempo d’essere ammessi in una Congregazione e imparare a vivere le sfide per avanzare nel cammino formazione.
Nella sua infinita misericordia, Dio ha concesso a ciascuna di noi di vivere una autentica esperienza
apostolica insieme alle consorelle delle nostre comunità in Nigeria. L’ esperienza è finita, lasciandoci
una domanda: “Come abbiamo passato questo tempo di tre mesi che ci è stato dato da Dio come dono?” Il tempo è più prezioso dell’oro, come afferma il detto: “La nostra eternità sarà felice in proporzione al buon uso del tempo che facciamo sulla terra”. Sapendo questo, il nostro impegno è quello di
rileggere con occhio critico ciò che abbiamo vissuto, per verificare se è conforme al messaggio del
Vangelo.
Vivendo con le suore abbiamo imparato molte cose, particolarmente la loro pazienza e il loro zelo nel
servizio all’umanità. Abbiamo partecipato pienamente al loro apostolato con grandi opportunità di
testimoniare Cristo nelle comunità, nelle scuole, negli ospedali e nella vita di tutto ciò con cui siamo
venute in contatto. Siamo state mandate nelle comunità a due a due, come fece Gesù con i suoi discepoli. Clara e Beatrice hanno fatto la loro esperienza nella comunità di Lagos, Joy e Angela nella comunità di Ibadan, Ebere e Patrizia in quella di Abatete.
Oggi le domande che prevalgono nel nostro cuore sono: Per chi abbiamo lavorato tanto? Per quale
motivo lo abbiamo fatto? Per essere applaudite e stimate? Oppure abbiamo offerto il nostro servizio
con disinteresse per amore di Dio? Il nostro desiderio è quello di purificare profondamente le nostre
intenzioni per trarre il miglior bene possibile dalla nostra esperienza. Infatti, una errata intenzione
distrugge la parte migliore di ogni azione; anche se si tratta di un’azione perfetta in se stessa, anche
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se la nostra esperienza è stata vantaggiosa per le comunità, non ha nessun valore se non è stata fatta
per amor di Dio. Abbiamo bisogno delle vostre preghiere mentre noi ripensiamo a ciò che abbiamo
vissuto e ci esaminiamo per mettere in luce le aree in cui dobbiamo ancora crescere e quelle che devono essere rafforzate ulteriormente, per diventare validi strumenti nella mano del nostro Padre celeste, che ci ha chiamato a lavorare in questa vigna. Amen.
LA NOSTRA GIOIA ALL’INIZIO DEL NOVIZIATO
La preparazione immediata all’inizio del nostro noviziato è stata da noi vissuta come un intenso e
meraviglioso incontro con il Signore e ha aumentato in noi il senso di responsabilità, come pure il
desiderio di sperimentare la vita domenicana, di imparare a seguire il Signore in una vita di obbedienza, povertà e castità. Ci siamo godute i sei giorni di ritiro e abbiamo abbracciato con impegno il
cammino per ottenere le “vere e reali virtù”, portando in cuore il desiderio di accrescere la nostra fiducia in Dio e di amarlo sopra ogni cosa.
Il nostro cammino di Noviziato è cominciato con la festa dell’Annunciazione, il 25 marzo. Ci siamo
inginocchiate davanti all’altare per chiedere la misericordia di Dio e quella delle nostre sorelle. La
Delegata Sr. M. Margaret ci ha chiamate per nome: Caterina Okeke ed Ebere Okonkwo. Nell’andare
verso di lei abbiamo pensato che stavamo intraprendendo un cammino individuale con il Signore. Ci
hanno dato un Crocifisso, come segno della nostra scelta di vita. Abbiamo chiesto a Dio la grazia di
poter dare la vita per i fratelli sull’esempio di Gesù. Ci hanno spiegato che il Noviziato è un tempo
privilegiato di ascolto per crescere nella conoscenza di Dio e di noi stesse. Ringraziamo le consorelle
per il loro impegno a rendere questa giornata profondamente bella e gioiosa. Il Signore le benedica.
UNA VITA NUOVA IN CRISTO
Alleluia… Il Signore è risorto come aveva promesso! La celebrazione pasquale è stata rilevante e feconda. Ci siamo unite ai parrocchiani della comunità di San Domenico che ha accolto nella Chiesa sei
catecumeni con il sacramento dell’ iniziazione cristiana celebrato da un sacerdote salesiano; altri nove
hanno ricevuto la Prima Comunione I volti dei catecumeni brillavano mentre ricevevano Gesù nella
loro vita. Ci siamo interrogate sul come noi riceviamo l’Ostia Santa ogni giorno. Ringraziamo il Signore che porta a compimento il nostro lavoro apostolico e preghiamo perché il mistero pasquale
continui ad illuminare le nostre menti e i nostri cuori per poter vivere la grazia battesimale nella sua
pienezza.
DELEGAZIONE DI FRANCIA E SPAGNA
« Il Signore guarda dal cielo, egli vede tutti gli uomini » Sal 32. Nella comunità di Gaillac, il 31
gennaio 2010, una grande festa ha riunito suore, parenti, amici e parrocchiani intorno a Sr Roseline che festeggiava 103 anni. Un giorno di festa, di gioia, di condivisione, di amicizia. Il 1 aprile 2010, nella dolcezza di un giorno nuovo, Sr Roseline ci ha lasciati, era il giovedì santo,
all’ora delle Lodi. Il sabato santo, suore, parenti, amici e parrocchiani si sono ritrovati per una
celebrazione di addio. Il martedì di Pasqua, i sacerdoti di Gaillac hanno concelebrato
l’eucarestia, in rendimento di grazie per la lunga vita di Sr Roseline. I suoi nipoti erano presenti. Il personale e alcuni amici hanno condiviso tanti ricordi. Eravamo uniti, nella gioia della Luce di Pasqua… con Maria, Madre di Gesù, Regina del cielo. Sr Siméon
NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO DELL’ASSOCIAZIONE PBK
(Pro Bambini Kabul) per il triennio 2010-2013
Presso la sede operativa di Roma, il 17 aprile, nell’Assemblea Ordinaria Elettiva, è avvenuta la costituzione del nuovo Consiglio direttivo.
Le elezioni hanno dato i seguenti risultati:
Presidente: Don Wladimiro Bogoni (dei Servi della Carità - Guanelliani)
Vice- Presidente: Suor M. Lillian Raphael (delle Domenicane di Santa Caterina)
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Segretaria: Suor Ines Palamin (delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore)
Economa: Suor Chiara Tagliabue (della Carità dell'Immacolata Concez. d' Ivrea)
Consigliera: Suor M. Angela Bottazzi (di S. Giuseppe Benedetto Cottolengo)
Consigliere: Don Domenico Crucitti (dell' Opera don Orione - Orionini)
Consigliere: P. Giovanni Guarino (dei Rogazionisti del Cuore di Gesù)
Cooptata dal Consiglio: Suor Augusta Keller (delle Marcelline)
Sono rimaste invariate:
* la carica di Rappresentante Legale in Afghanistan:
P. Giacomo Alberto Rossini (dei Rogazionisti)
* l'aiuto-segreteria: Signora Francesca Romana Pasquini
* l'aiuto-economia: Signor Paolo Di Salvo
* la sede operativa: Via Tuscolana 167 Roma (Curia Gen. dei Rogazionisti)
Desideriamo pubblicare i ringraziamenti che il Presidente uscente, P. Giovanni Guarino, prima di terminare il suo servizio ha indirizzato alle persone che hanno collaborato e collaborano al Progetto:
Carissimi/e,
prima di tutto voglio ringraziare il Signore, e subito dopo tutti i Soci e il Consiglio Direttivo dell’Associazione PBK, le Suore che in questi anni si sono avvicendate e quelle che attualmente formano la Comunità intercongregazionale di Kabul, il P. Giacomo Alberto Rossini, nostro
Rappresentante Legale in Afghanistan, come anche tutti gli amici, i simpatizzanti e i benefattori,
e tra questi in maniera speciale la Caritas Italiana, e tutte le persone, e tra queste Mons. Giuseppe
Moretti, che hanno creduto e ci hanno incoraggiato e accompagnato in questo cammino da fare
insieme come Associazione di Famiglie Religiose perché il Progetto PBK di "salvare i bambini"
poveri e disabili fosse una realtà significativa dell' amore concreto di Dio per gli ultimi e i dimenticati.
a P. Giuseppe Moretti, rappresentante del Vaticano presso l’ambasciata Italiana a Kabul:
Carissimo PADRE GIUSEPPE MORETTI,
é giusto e necessario che "inoltri" questa mia comunicazione anche a lei, Rev.mo Padre, che ci é stato
così vicino e così presente fin dall'inizio del nostro arrivo a Kabul come Associazione PBK dandoci
sempre tutto quello di cui avevamo bisogno e principalmente consigli, incoraggiamenti e tanta tanta
premura ed accoglienza di padre.
Nel momento dello scadere del mio secondo mandato come Presidente di detta Associazione PBK voglio
dare a lei il mio sentito grazie personale come anche il grazie da parte di tutti i membri Soci del PBK:
grazie di cuore Padre Moretti per volerci bene, per dimostrarci costantemente l'affetto e la stima per le
nostre Suore della comunità di Kabul e l'apprezzamento per il loro silenzioso servizio, offerto ai bambi-
ni afghani bisognosi, come anche per l'intesa e la collaborazione con il nostro Rappresentante Legale in Afghanistan, il Padre Giacomo Alberto Rossini.
GRAZIE, ancora una volta, carissimo Padre Moretti... e a lei, tutti noi, rinnoviamo gli auguri di
buon lavoro.... e non ci dimentichi in nessun momento, per favore, padre, specialmente quando celebra la Santa Messa... perché anche noi, non lo dubiti, pregheremo per lei, per la sua salute, per i
suoi progetti pastorali e per tutto il bene che farà per la costruzione del Regno di Dio, anche lì, in
terra Afghana.
A risentirci presto, caro Padre.... e che il Signore la benedica abbondantemente.
Padre Giovanni Guarino, rcj (ex-presidente PBK)
… e P. Moretti ha risposto:
Carissimo Padre,
il GRAZIE, dopo che a Dio, va rivolto a tutti coloro che hanno reso e rendono vivissima
l'Associazione Pro Bambini di Kabul, ma dicendo "Vivissima" intendo sintetizzare tutto l'immenso bene che sta operando tra i bambini disabili con ammirevoli risultati. Ma un super GRAZIE
debbo rivolgerlo alle Suore che hanno operato e operano con grande abnegazione, entusiasmo e
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sacrificio qui a Kabul, unitamente a Padre Rossini.
Noi siamo soltanto un seme di senape, ma seminato da Dio, su questo non ci sono dubbi. Cerchiamo di farlo crescere in silenzio, un silenzio operoso e ricco d'amore per chi ha bisogno sì di
cure materiali, ma soprattutto di essere sinceramente amato, di quell'amore che solo il Risorto più
immettere nel cuore umano, il nostro cuore.
GRAZIE a lei, ai suoi collaboratori e un luminosissimo augurio al nuovo consiglio direttivo.
Fraternamente, Padre Giuseppe Moretti.
Aggiungiamo uno stralcio della lettera inviata alle sorelle della comunità intercongregazionale:
Carissime Sorelle Razia, Jamila, Michela e Annie Joseph,
scrivo questo messaggio proprio alla vigilia della mia scadenza come Presidente della Associazione “Pro Bambini di Kabul”. [….]
Io vi ringrazio, quindi, sentitamente ed enormemente perché ho sempre apprezzato il vostro lavoro,
il vostro servizio e il vostro impegno sia a livello umano sia a livello spirituale e religioso come testimonianza profetica e silenziosa in una terra, come l'Afghanistan, che é sfida per tutti noi che vogliamo portare anche lì l'annunzio del Vangelo della Carità.
[….] Il nuovo Presidente PBK, che domani eleggeremo, sono sicuro che lavorerà ancor meglio di me
per il buono e positivo esito del nostro amato Progetto PBK e certamente vi incoraggerà e ancor di
più vi supporterà con tutti i mezzi (spirituali e professionali) perché siete principalmente voi, e direi esclusivamente voi, la immagine vera e concreta di tutta la nostra Associazione in Kabul.
GRAZIE, SORELLE CARISSIME... SEMPRE AVANTI... NON SCORAGGIATEVI...
E RICORDIAMOCI SEMPRE CHE LA SOFFERENZA E LE DIFFICOLTA’ NON SOLAMENTE
SONO PARTE INTEGRANTE DELLA CROCE MA SONO PURE L'AUTENTICA PROVA CHE
TUTTO QUANTO FACCIAMO E' VERAMENTE OPERA DI DIO.
Un GRANDE abbraccio.... preghiamo reciprocamente gli uni per gli altri... e tutti insieme preghiamo
il Buon Dio perché voglia continuare a benedirci e i nostri Santi Fondatori e le nostre Sante Fondatrici anche loro dal Cielo continuino ad aiutarci.
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A Sr. M. Lillian i nostri auguri per il compito a lei affidatole, affinché possa splendere,
anche col suo contributo, la luce di una carità operosa offerta con cuore e mani di madre.
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Calendario della Curia generalizia: maggio 2010
4 maggio: la Priora generale e Sr. Suzanne ritornano a Roma dopo la permanenza in Pakistan.
7 – 11 maggio: la Priora generale partecipa alla Assemblea Plenaria UISG 2010 in Roma.
9 – 17 maggio: Sr. M. Laura Restelli fa visita alla Provincia di Guadeloupe.
12 - 13 maggio: giornate di Consiglio generalizio.
14 – 19 maggio: la Priora generale partecipa alla VI Assemblea generale DSI a Sassone (Roma).
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“Questo grande Santo (San Domenico) ci ricorda che nel cuore della Chiesa deve sempre ardere un
fuoco missionario che spinge senza sosta a portare il primo annuncio del Vangelo e, se necessario,
ad una nuova evangelizzazione…” (Benedetto XVI, Udienza generale del 3 febbraio 2010)
Saranno più di 100 le Priore generali delle Congregazioni delle Suore Domenicane di Vita Apostolica aderenti al movimento DSI che si incontreranno a Roma dal 14 al 19 maggio per PREPARARE IL PROPRIO
FUTURO CON REALISMO, AUDACIA E SPERANZA e per progettare le linee di azione per il prossimo triennio (2010-2013).
Le 154 Congregazioni totalizzano circa 25.500 suore Domenicane che lavorano in 112 paesi del
mondo, sole o in collaborazione con altri rami della Famiglia Domenicana: frati, monache e laici.
Il movimento DSI (Suore Domenicane Internazionali) nasce nel 1995 per promuovere la collaborazione tra
le Suore Domenicane come donne predicatrici della Chiesa. Quest’anno il DSI celebrerà 15 anni di vita
durante questa Assemblea.
Le preoccupazioni della vita religiosa e del proprio futuro, comuni a molte altre Congregazioni e Ordini
religiosi, hanno portato il DSI ad impegnarsi nella propria Assemblea Generale a scrutare insieme con realismo i segni dei tempi e, con coraggio e speranza, a preparare il futuro. Siamo state ispirate da domande
come queste:
• Considerando la realtà globalizzata del nostro mondo, quali sono le sfide più significative che la
vita religiosa domenicana femminile deve affrontare?
• Come possiamo rispondere profeticamente alle conseguenze della diminuzione delle vocazioni
religiose?
• Come vediamo e immaginiamo la vita religiosa tra 10 anni?
Il dibattito che si svilupperà a partire dalle partecipanti, darà vita ad un opuscolo che ci impegneremo a
condividere, sia all’interno come all’esterno della Famiglia Domenicana; siamo sicure che il dibattito può
arricchire anche altri religiosi e religiose che si interrogano sulle stesse domande.
In una delle giornate sarà presente il Maestro dell’ Ordine, Fra Carlos A. Azpiroz Costa, OP, la cui conferenza sarà introdotta dalla Coordinatrice Internazionale del DSI, Sr. María Fabiola Velásquez Maya, OP.
Per domande e informazioni: DSI tel: 06 57940658; +39 377 2885964; [email protected] ;
www.dsiop.org
Vi chiediamo cortesemente di pubblicare questa comunicazione nelle vostre riviste e bollettini dei vostri
Paesi, affinché questo evento sia diffuso e condiviso nelle vostre comunità, in questo modo possiamo rimanere unite nella preghiera. Grazie per la collaborazione.
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Dio eterno, Amore mio dolce,
ti raccomando i miei diletti figli:
visitali con la tua grazia,
legali insieme
nel Vangelo dell’Amore,
affinché muoiano spasimati
nella dolce Sposa che è la Chiesa.
Santa Caterina da Siena
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FI aprile 2010 - Suore Domenicane di Santa Caterina da Siena