ati del etto e entale ategia egrata di lotta tro la zanzara . re", finanziato a I'Assessorato e Politiche per la alute delia egione Emilia omagna e ondotto nei attro comuni di ea Vasta omagna (Cesena, rli, Ravenna e ini), sono stati esentati 10 corso 23 febbraio a Cesena. incontro ha visto la partecipazione di oltre 250 persone, tra cui amminia ori comunali, operatori - e aziende sanitarie, tecnici -~ settore e cittadini, impegnaerne a concordare una - ...;a di lotta alla zanzara ti.--\.rutti in partecipanti e sta.;-illibuito un opuscolo, re':':-0 per l'occasione, conteIe "Linee Guida per il !.lo della Zanzara Tigre': _00· nell'ambito di un _ 0 ul tema degli infe-. il indaco di Cesena wonJlano Conti nella ua fun~.;- PI' i eme delia Corned 0 - 0 del ub tram ° 0 -.; _ Ogni trap. 01 con raacio di 1 ve preyed ere un u-'_-,-,-__ guato di tali rantire una 0 nea del territorio. !...a -del numero di 0 plica una celta OC"' di posizionamen-o. -=: essere rappre en torio e della din - -- 'u. Giovanni Bissoni, che gia ailora aveva annunciato 1'intenzione della Regione Emilia Romagna ad avviare un progetto sperimentale, volto soprattutto a troyare strumenti nuovi per vincere la sfida contro questo fastidioso insettoo Gli obiettivi ricercati durante 1'attivazione del progetto regionale, esposti durante il convegno di Cesena, comprendono la definizione delle metodologie di prevenzione e disinfestazione, la ricerca di patogeni potenzialmente veicolati dalla zanzara tigre (in particolare sono stati ricercati i virus per West Nile Disease, DirofIlaria e Dengue), la verifica dell' efficacia dei principali prodotti antilarvali impiegati, la sperimentazione di nuovi strumenti e la verifica di nuove strategie per il controllo dell'infestazione nelle aree urbane, la ricerca di soglie di molestia accettabili dalla popolazione, sulla base delle quali decidere il tipo di interventi, 1'anali i di schemi di oin'-olgimento dei cittadini per la g ilio =ocolai in aree ° del cicio riproduttivo, ottimizzare gli interventi, verificarne l' efficacia, valutare i risultati perseguiti, valutare la dinamica di popolazione, occorre attuare uno specifico monitoraggio mediante 1'impiego di ovitrappole, costituite da contenitori di plastica nera con capacita di circa mezzo litro, riempiti per i 2/3 di acqua. All'interno delle trappole viene fissata una stecchetta di legno grezzo (masonite), larga 2 centimetri e lunga 12-15 centimetri, che funge da substrato di ovideposizione. Le femmine gravide di Aedes albopictus, infatti, attirate dal colore scuro e dalla presenza dell'acqua, si avvicinano e depongono Ie loro uova appena sopra illivello dell'acqua. La stecchetta viene prelevata e sostituita settimanalmente, avendo cura di svuotare e pulire l'interno del contenitore, per evitare che Ie uova adese aile pareti trasformino la trappola in un fo olaio di sviluppo larvale. A.aciungendo ail interno dell'a qua qual he go .a 0 1% di Ian icida biolo- a ill .3a...--=: - :I:: -. - waetazione e . lan-ali. Lotta Le operazioni no la Ii _ area pnyata. I focolai non eliminabili vanno trattati - n appositi prodotti anti. biologici 0 chimici, regi. allo scopo dal Mini tera alute come Pre idi medidllrurgici (P Ie). Tra Ie 0- e utilizzabili ci ono il te- ..-"0 , fosforoani 0 a _ tto ambientale, he _"--~ contatto e ing one...2 - " ·ola, largamen e im" iega- me antilarYalenella '0 _ ""di, non e upporr ta n a _ "a biocidi 9 CL." IT _ . a partire dall' ~o 0 ~006 sara pili com.m~rciaJivabiTra i principi aMi - ill possono un ..,are uenzuron, methoprene 0 piry: .fen, regolatori delia crehe agiscono per ontatto = :'eI ingestione disponibili in ~one acquosa ompr - uti e briquet I focolai lar. po ono inoltre - ere traton pradotti a base di bacil- thuringien i i raelien i , - an-ale biolO!llCOche agisce : inoestione. Le attrezzature _ la distribuzione degli anti~-ali (irroratori a pressione uale 0 pompe elettriche) _ -- no essere montate su car- '. biciclette 0 motocicli, nel - r ~tto dei requisiti di icurezLa lotta agli adulti ya eseguido Ia Ioro pr la oglia "0 do adlli . . . a-eO~!.b.z:~ effeno ~ _effe 0 - - re bientale nelle cati tampa. Strategie di COmUmGmCI~ Per en ibilizzarete i cittadini a 10 attiyora n.., eo cie di zanzara. Le aree con maggiori problemi risultano quelle residenziali, caratterizzate da condomini, ville singole 0 a schiera con giardini ombreggiati e ricchi di vegetazione. Tra i residenti che lamentano il maggiore disturbo oltre il 70% risiede in villette, occupano un appartamento al piano terra 0 comunque possiedono un giardino annesso all'abitazione. Tra i cittadini che lamentano il problema, il 40% dichiara di aver eliminato ristagni d' acqua, meno del 30% utilizza abitualmente un prodotto larvicida nei pozzetti privati, i pili numerosi si difendono prevalentemente con l'impiego di un repellente, ritenendo la pubblica amministrazione unica responsabile della risoluzione del problema zanzare a livello di bonifica. Questo anche se Ie aree private risultano Ie principali cause di infestazione in ambiente urbano, se non adeguatamente e periodicamente trattate durante il periodo ritenuto produttivo (aprile - ottobre). e che utilizzano la tecnica tendolo a confronto con i risulPeer education" (educatati del monitoraggio, per inditra pari), che vede coinviduare la soglia di molestia che dei residenti che, adeguafa scattare la necessita di interente informati, possano venti. E risultata una alta perce~ gere da divulgatori compezione al problema della cittadi-en " nel proprio quartiere e, nanza; gli intervistati hanno segnalato uno stato di males sere un meccanismo di passa generale riferito all'andamento ;:- la trasmettano l'informazione e amplifichino il coinvolstagionale del problema zanzaento di altri cittadini. Nei re, senza fare riferimento a un li comuni, sfruttando la momenta specifico: oltre il o enza personale e la fidu40% dichiara di aver cambiato ITa concittadini, si puo ipoIe proprie abitudini estive a :izzare ul coinvolgimento del causa del fastidioso insetto, prioolontariato locale (associaziomo fra tutti l'impossibilita di pensionati e protezione ciutilizzare gli spazi verdi. n disa. );"ei comuni di Cesena e gio e stato segnalato come rile~rfi i sta sperimentando la vante anche in condizioni di creazione di un gruppo di lavobassa infestazione rilevata dalle ro. oordinato da uno psicoloovitrappole. Anche quando il ;:00 e da un medico igienista, che .. numero di uova appare mode;:-!"e\°edeil coinvolgimento del- . sto « 20 uova/settimana), quaConosciamo pili a fondo "tuzione Quartiere/Circola zanzara tigre si il 40% degli intervistati di-crizione. Sono stati scelti dei Aedes albopictus e giunta in Itachiara di percepire un disagio . . . "elevato a anche elevatissimo': n en camplOne m CUI un lia nel1990, e la sua presenza e stata accertata in Emilia Romadato potrebbe derivare dall' elepo di volontari, opportugna nel 1995, quando e stato ente formati, si preoccupevata aggressivita di questa speo di trasmettere Ie conos.:::e.:lZ£ a quisite ai loro vicini, - ~ ando loro a prevenire Ie Attratte preferibiLmente dai mammiferi. Spiccatamente antropofiLe _.: ~ioni, a riconoscere Possono pungere anche gLi ucceLLi, i rettiLi e gLi anfibi LUalifocolai larvali, ad imPungono in pieno giorno, soprattutto neUe prime ore deLLamattina e neL .::egare orrettamente gli specitardo pomeriggio :i Gisinfestanti. Si riparano in ambienti ombreggiati e ricchi di vegetazione _-e! _(xr nel periodo agostoAttratle dai coLori scuri bre, quando maggiore e " , trofica della zanzara tiTendenziaLmente esofiLe, entrano neUe abitazioni occasionaLmente ~ e ta~O redisposto un queSi spostano di poche centinaia di metri, con iL vento a favore possono arrivare a un chilo e" 0 ~CI1ano, ~rooo 0 tete oni - ZlO p o _ 0 0 I nnyenUlO infestazio depo ito importa tra i quali larriyo . con .auo di _-on sono - :-..atetroya e an"e di zanza~:: e in fo i a quitrini, ca. _\lie medie latitudini il ci:i roduttiyo si attiva ad e termine nel mese di ot:? con variazioni che dip endalla temperatura. In pri_:> oya dureyoli depo"ono per dare origine ri.ma oenerazione di adul_-on tutte Ie uova superano i rioori deli'invemo, per cui inizialmente la popolazione e data da pochi individui, mentre la massima densita numerica degli adulti si registra nei mesi di agosto e settembre, quando la popolazione scoppia, complici l'alta temperatura e Ie piogge di fine estate. II ciclo di sviluppo in primavera si completa in 1520 giomi, mentre in estate sono sufficienti 6-8 giomi per passare dali'uoyo ali'in etto adulto. Quando la zanzara tigre i insedia in un territorio ali'inizio i present a distribuita a macchia di leopardo, e impiega diver i anni per colonizzare un intero centro urbano. II fastidio arrecato e proporzionale alia densita per cui, quando i residenti si accorgono delia presenza delIa zanzara tigre questa si e gia saldamente radicata nell' ambiente. L'infestazione si presentera con densita diverse a se- mente a ris ·0 sono Ie abitazi o cortile e ter.:: dini e gli p~ dimensioni ~ . -10'0 ~ C 0 Con' 0 0 con ati pLuviome 0 (onfronto con segnaLazioni Obiettivi: verificare L'estensione dell'infestazione rinvenire l'inizio del cido riproduttivo ottimizzare gli interventi contenutivi verificare l'efficacia degli interventi valutare i risultati perseguiti verificare la partecipazione dei privati valutare illivello di molestia seguire la dinamica di popolazione censimento dei focolai larvali non eliminabili eliminazione dei focolai rimuovibili ricerca dei siti a rischio (gommisti, vivaisti, rottami, aree private ad uso pubblico, cimiteri, ... ) Verificare Verificare Verificare antilarvali l'attivazione dei tombini l'efficacia dei trattamenti la persistenza dei prodotti impiegati so VEGUANZA PO OlAZIONE ADULTA Su tombini stradali Su tombini privati Su focolai non eliminabili FORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE DELLA CITIADINANZA Depliant manifesti e locandine pagine dedicate all'interno dei siti web spot televisivi e radiofonici incontri pubblici tenuti da esperti educazione ambientale nelle scuole comunicati stampa e news letter peer education coinvolgimento di farmacisti e medici di base coinvolgimento di gommisti, titolari delle aree di rottamazione, florovivaisti, cantieri edili coinvolgimento degli amministratori di condominio coinvolgimento di circoli e centri per anziani prescrizioni e indicazioni per i privati cittadini e le categorie commerciali: qualsiasi contenitore non in uso deve essere mantenuto capovolto, oppure riempito di sabbia, terra 0 ghiaia Nelle vasche e nelle fontane ornamentali vanno inseriti pesci rossi larvivori, in alternativa occorre prevedere trattamenti antilarvali periodici, settimanali 0 a cadenza di 15-20 giorni a seconda del prodotto utilizzato I fusti e i bidoni degli orti devono essere coperti da una zanzariera, chiusi da un coperchio 0 da un telo di plastica, che deve essere mantenuto ben teso per evitare la creazione di conche che trattengono l'acqua aree produttive, ecc.). I vivai spesso si rivelano pericolosi siti a rischio di infestazione di zanzara tigre, a causa dei numerosi contenitori accatastati e pieni di acqua (secchi, contenitori, anfore, vasi, sottovasi). Presso i gommisti e Ie attivita commerciali, i pneumatici devono essere stoccati al coperto e comunque devono essere deposti in pile ordinate, possibilmente poste sotto tettoie 0 coperte da teli impermeabili, avendo cura di eseguire trattamenti abbattenti dopo 4-5 giomi dopo ogni pioggia, per impedire 10 sviluppo delle zanzare alloro intemo. Le pile ordinate semplificano gli interventi insetticidi in quanta il prodotto puo venire irrorato partendo dalI' apice delIa pila e puo penetrare in ogni pneumatico. Nel caso di ammassi disordinati non si puo pensare di raggiungere ogni ristagno, con gravi rischi di infestazione. Una considerazione a parte deve essere fatta circa i piazzali quali i parcheggi di supermercati 0 altre aree private ad usa pubblico, dove si corre il rischio che gli interventi non vengano eseguiti dal privato in quanta pensa sia di competenza del comune, che pero non si preoccupa di inserire il sito nella normale programmazione in quanta 10 stesso risulta privato. Occorre pertanto prevedere un responsabile addetto ad eseguire i trattamenti, istituito dalla pro prieta del sito, che altrimenti dovra rivolgersi ad una ditta di disinfestazione che gli garantisca il corretto trattamento delle tombinature. I condomini ono altri luoghi a rischio in quanto difficilmente . .. iduare il refe- normali azio . to delle zanza..~ nnvengono raccolte d'a ne", che pe trattate ne e .~do I'intera area. :_ parla di erne <: va pero rileYa-o sanitaria delIa zz:.~:::'Z. sulta elevata ,-:-.delle reazioni ture diverse p •. no al Pronto 1000 inteni medico di base macista (2,400 _ La diffusione . _- tus su numero ne, ha costretto _ zione pubblica e residente a do, oestione dell pna