Trimestrale - Dir. resp. Luciano Foglietta - Red. C.so Mazzini, 65 - FORLÌ - tel. 0543/35929 - Reg. Tribunale Forlì n. 568 del 18/3/1980 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Forlì - Stampa FILOGRAF LITOGRAFIA s.r.l. Iscr. Registro Nazionale della Stampa n. 06027 del 30/10/1997 - Codice di Impresa 08013. In caso di mancato recapito rinviare all’Ufficio P.T. di Forlì per restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. COSTO IN ABBONAMENTO MENSILE E 8 l’informatore N° 89 dicembre 2011 - NUOVA SERIE 14 Settembre 2011 LO IOR A IMOLA Indice ✔ Editoriale.............................................................................................................................................................. pag. 3 ✔ Sostenere l’Istituto Oncologico Romagnolo...................................................................................................... pag. 5 ✔ Inaugurazione della Sede IOR di Imola.............................................................................................................. pag. 6 ✔ La nuova Oncologia di Imola.............................................................................................................................. pag. 7 ✔ XXV Convegno Annuale Volontari IOR............................................................................................................... pag.10 ✔ La Forza e il Sorriso sbarca a Cesena.................................................................................................................. pag.11 ✔ Gara podistica Forlì – Ravenna............................................................................................................................ pag.12 ✔ L’Istituto Oncologico Romagnolo saluta Marco Simoncelli............................................................................... pag.13 ✔ Raccolta fondi in occasione della Commemorazione dei Defunti.................................................................... pag.15 ✔ Un gesto di Amore per lo IOR............................................................................................................................. pag.16 ✔ I Consigli nutrizionali di Irene............................................................................................................................. pag.17 ✔ A caccia di cellule tumorali circolanti / Borsa di studio Fabbri 2011................................................................ pag.18 ✔ La dignità della persona alla fine della vita: l’impegno del Gruppo di lavoro in Psiconcologia IOR............. pag.20 ✔ Uno sguardo alla Medicina palliativa................................................................................................................. pag.22 ✔ Volontari IOR: l’esperienza di Villa Agnesina.................................................................................................... pag.25 ✔ L’Hospice Benedetta Corelli Grappadelli di Lugo al traguardo dei due anni di vita...................................... pag.26 ✔ Dalle Sedi IOR: Cesena......................................................................................................................................... pag.28 ✔ Dalle Sedi IOR: Faenza......................................................................................................................................... pag.31 ✔ Dalle Sedi IOR: Forlì............................................................................................................................................. pag.33 ✔ Dalle Sedi IOR: Lugo............................................................................................................................................ pag.35 ✔ Dalle Sedi IOR: Meldola....................................................................................................................................... pag.37 ✔ Dalle Sedi IOR: Ravenna...................................................................................................................................... pag.38 ✔ Dalle Sedi IOR: Riccione....................................................................................................................................... pag.39 ✔ Dalle Sedi IOR: Rimini.......................................................................................................................................... pag.40 ✔ Bomboniere solidali IOR 2011............................................................................................................................. pag.42 Desideri ricevere informazioni sulle manifestazioni, sui progetti e, in generale, sulle attività dell’Istituto Oncologico Romagnolo? Ricevi a casa O TRAMITE E-MAIL la tua copia dell’Informatore IOR! Manda una e-mail con il tuo indirizzo a [email protected] oppure telefona allo 0543 35929. www.ior-romagna.it 2 n. 89 dicembre 2011 Le Sedi dell’Istituto Oncologico Romagnolo forlì: corso mazzini, 65 - tel. 0543 35929 - [email protected] meldola (c/o IRST): via p. maroncelli, 40 - tel. 0543 739110 - [email protected] cesena: via uberti, 14/a-c - tel. 0547 24616 - [email protected] ravenna: via salara, 36/38 - tel. 0544 34299 - [email protected] faenza: c.so mazzini, 153 - tel. 0546 661505 - [email protected] lugo: via tellarini, 96 - tel. 0545 32033 - [email protected] rimini: c.so d’augusto, 213 - tel. 0541 29822 - [email protected] riccione: piazza matteotti, 5 - tel. 0541 606060 - [email protected] imola: via emilia, 34 - tel. 0542 011600 - [email protected] l’informatore EDITORIALE A cura del dott. Emilio Dalmonte Vice Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea Carissimi Lettori, è con grande piacere che vi proponiamo in questo numero le parole del dott. Emilio Dalmonte, amico dello IOR che, come ricorderete, ha partecipato in veste di relatore al XXV Convegno dei Volontari e degli Operatori IOR, lo scorso 9 ottobre. Di seguito una sua riflessione sul mondo del volontariato, alla vigilia del termine dell’Anno europeo del Volontariato. LO SPIRITO DEL VOLONTARIATO - UNO SGUARDO EUROPEO Proclamando il 2011 “Anno europeo del Volontariato”, le istituzioni europee, sotto la spinta della società civile, hanno voluto dare visibilità e sostegno ad un movimento divenuto spesso indispensabile per il funzionamento della nostra società. Il volontariato è radicato in tutti i paesi europei in una miriade di associazioni che quotidianamente prestano servizi di pubblica utilità, assistenza e aiuto a persone in difficoltà, a ospedali, scuole, carceri e centri di accoglienza per indigenti, profughi e anziani. Senza contare tutte le attività che organizzazioni di volontariato conducono all’estero in campo umanitario. Tutti questi progetti e iniziative ci fanno comprendere che il volontariato è in primo luogo un potentissimo strumento di inclusione sociale: è nell’interesse di tutti che le frange di popolazione che vivono quotidianamente situazioni di disagio, trovino l’occasione per sentirsi protagoniste della vita collettiva, cioè di una società inclusiva e, proprio per questo, più ricca. Con il loro lavoro, quindi, i volontari offrono servizi preziosi per l’insieme della società e allo stesso tempo sviluppano la dimensione umana, favoriscono i contatti e le relazioni, creano strutture e reti che rafforzano il tessuto sociale. A livello europeo, tutto questo vuol dire maggiore comprensione e integrazione fra cittadini di paesi diversi e anche strategie per affrontare insieme i problemi comuni. In una parola, coesione! Secondo le statistiche ufficiali, l’Italia conta 29 mila associazioni di volontariato, il maggior numero delle quali è impegnato nei settori dell’assistenza alle persone, della protezione civile e della tutela dell’ambiente. Rispetto a una media europea che conta un 30% di volontari sulla totalità della popolazione, l’Italia sembra una delle realtà meno virtuose, ma questa apparenza cela un proliferare di associazioni che non appaiono nelle statistiche, semplicemente perché non sono registrate o non chiedono aiuti pubblici. L’Italia è in realtà uno dei pochi paesi che possono contare su una legge apposita per il volontariato. Senza entrare nel merito della situazione nazionale, mi limito a constatare che, per vivere e crescere, il volontariato ha bisogno di finanziamenti erogati con continuità e ben distribuiti, nonché di una società che ne permetta lo sviluppo e ne riconosca il valore. Da ogni punto di vista il volontariato riveste una crescente importanza nella società italiana ed europea in genere, ma assume anche una nuova valenza come fenomeno sociale a livello planetario. I mezzi di comunicazione di massa, internet e la globalizzazione ci mettono oggi in contatto permanente con il resto dell’umanità e accentuano la tendenza naturale dell’uomo all’empatia, cioè a quel sentimento di solidarietà e di condivisione che ogni uomo prova per il suo simile. La sofferenza e il bisogno altrui suscitano in noi una reazione e cambiano il nostro comportamento, ci rendono più consapevoli e responsabili. E’ il fenomeno della “civiltà morale dell’empatia” che, secondo lo scrittore tedesco Ritter Henning, spinge l’uomo a cercare nella solidarietà con l’altro il superamento della sua finitezza. E’ in fondo questo il messaggio di tutte le grandi religioni, non solo quelle del Libro, che proclamano come fondamento essenziale dell’esistenza umana l’amore verso il prossimo. La presa di coscienza da parte dell’uomo delle responsabilità che ha nei confronti dei suoi simili, così come nei confronti dell’ambiente in cui vive, è la chiave del nuovo progresso dell’umanità. Oggi i limiti raggiunti dal nostro sistema economico, che ci fanno vedere l’impoverimento (per non dire la fine) delle nostre risorse, assieme alle scoperte vertiginose della scienza, che ci danno il potere di una manipolazione smisurata della vita, devono anche indurci a un ripensamento del nostro essere nel mondo. Oggi possiamo intervenire nelle coscienze dei nostri concittadini come interveniamo nell’economia delle nostre società e ribaltare il nostro agire orientandolo sulla nostra volontà, e non solo sul bisogno. Il volontariato aiuta a nutrire questo spirito, a far sentire ogni individuo parte di una comunità più vasta, che non si ferma più alla collettività e neppure alla nazione, ma che respira con il mondo. L’indiscutibile valore del volontariato non ci deve però nascondere una tendenza preoccupante in molti nostri paesi, dove la sfera pubblica si ritira sempre più dal suo dovere di servizio, rendendo una parte della società dipendente dal buon cuore e dalla disponibilità altrui. Il volontariato dovrebbe essere un valore aggiunto alla civiltà, non uno strumento per sopperire alle mancanze di uno Stato sempre più assente. Oggi non è di moda sostenere un rafforzamento dello Stato, che ovunque in Europa si ritrae sotto l’accusa di essere costoso e inefficace. Se l’antico modello di servizio pubblico non è più attuale, è altrettanto vero che non si possono abbandonare servizi essenziali in balia del solo profitto. Un’azione pubblica più leggera, più radicata nel territorio e funzionale ai bisogni è possibile e necessaria, per non perdere di vista il benessere a lungo termine delle nostre società e in fin dei conti la loro stessa coesione. Il ruolo di riferimento dello Stato e dei suoi poteri di equilibrio è uno dei valori centrali della cultura politica europea, che si iscrive nel Trattato di Lisbona, laddove, per la prima volta nella sua storia, l’Unione europea dichiara di fondarsi su una economia sociale di mercato. Se l’Unione europea è alla ricerca di valori, questo è uno dei pilastri su cui deve proclamare di fondarsi. Nel suo saggio “The European Dream”, l’economista americano Jeremy Rifkin descrive la profonda differenza fra il sogno americano e quello europeo. Se per gli americani la libertà è associata all’autonomia, cioè al fatto di non dipendere dagli altri, soprattutto dal punto di vista economico, il sogno europeo viene descritto in termini opposti: “For Europeans, freedom is not found in autonomy but in embeddedness” (Per gli Europei la libertà non è da ricercarsi nell’autonomia, bensì nel radicamento). Per noi essere liberi è dunque porci in relazione con gli altri, fruire di quell’inclusività che ci dà appartenenza e sicurezza. Per questo gli europei cercano anche nel volontariato quella dimensione di incontro e di bene comune che in molta parte del nostro moderno vivere si è persa. E per l’importanza che danno all’idea stessa del condividere, si aspettano legittimamente uno Stato che sia in grado di fornire adeguati servizi pubblici finanziati da un equo gettito fiscale e di livello comparabile in tutti i nostri paesi. Soltanto in questa prospettiva il volontariato assume il suo più alto valore e diventa espressione di senso civico, crescita individuale, collante sociale e scuola di vita. l’informatore n. 89 dicembre 2011 3 Ai Volontari, ai Medici, ai Ricercatori, ai Tecnici, agli Operatori Sanitari, ai Dirigenti, ai Dipendenti, ai Collaboratori, ai Soci, alle Istituzioni, alle Aziende e a tutta la Gente di Romagna che crede nelle capacità, nelle qualità e nella trasparenza dell’Istituto Oncologico Romagnolo dott. Sergio Mazzi, Presidente IOR COME SI SOSTIENE LO IOR Per alimentare la complessa attività dell’Istituto e dare un serio impulso alla lotta contro il cancro, la partecipazione della popolazione Romagnola è fondamentale! Si può contribuire alla lotta contro il cancro in molti modi: La trasparenza per lo IOR è un aspetto fondamentale: i nostri bilanci, infatti, sono disponibili a chiunque ne faccia richiesta. Per semplicità, riassumiamo con questa semplice immagine 1. con un’offerta in denaro a qualunque titolo come lo IOR impiega le offerte raccolte dalla popolazione ro- magnola: (adesione annuale o in memoria); 2. con lasciti o donazioni; 3. devolvendo i proventi di eventi/manifestazioni; 4. aderendo alle nostre occasioni speciali 20% 8% (bomboniere, strenne natalizie, ecc.); 5. aderendo alle nostre iniziative dedicate alle aziende; 72% 6. collaborando come Volontario; 7. destinando il tuo 5 per mille allo IOR: alla Ricerca, all’Assistenza e alle Cure Palliative C.F. 00893140400, riquadro “Sostegno del Volontariato...” Per avere ulteriori informazioni è possibile telefonare allo 0543 35929 o consultare il nostro sito www.ior-romagna.it COME DIVENTARE VOLONTARI L’Istituto Oncologico Romagnolo si regge sulla collaborazione e l’opera di molti Volontari. Per diventare un Volontario IOR contatta la Sede IOR a te più vicina (Forlì, Cesena, Ravenna, Faenza, Lugo, Rimini, Riccione, Meldola o Imola) o invia una e-mail a [email protected] l’informatore n. 89 dicembre 2011 5 INAUGURAZIONE DELLA SEDE IOR DI IMOLA L’Unità Operativa di Oncologia di Imola e la rete di Ricerca e Assistenza IOR/IRST di Meldola Gentili Lettori, è nostro piacere informarvi che mercoledì 14 Settembre 2011, alla presenza del dott. Sergio Mazzi, Presidente IOR, del dott. Giorgio Cruciani, Coordinatore Comitato Medico Scientifico IOR, del prof. Dino Amadori, Direttore Scientifico IRST, del dott. Antonio Maestri, Direttore U.O. Oncologia AUSL Imola e delle Autorità cittadine, è stata ufficialmente inaugurata la nuova Sede di Imola dell’Istituto Oncologico Romagnolo. L’inaugurazione è avvenuta in seguito ad un incontro pubblico presso la “Sala delle Stagioni” di Imola, con lo scopo di illustrare alla cittadinanza le forme di collaborazione che hanno visto e vedranno luce fra l’Unità Operativa di Oncologia dell’AUSL di Imola, l’Istituto Oncologico Romagnolo e l’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (IRST) di Meldola. Con le collaborazioni attivatesi tra IOR, AUSL di Imola e IRST, l’Istituto Oncologico Romagnolo concretizza nel 2011 l’obiettivo di estendere a tutta la Romagna quella “rete di solidarietà” che contribuirà a garantire a tutti i cittadini equità di accesso e di cura, rendendo disponibili a tutta la popolazione quei trattamenti che possono contare su tecnologie emergenti, innovative o particolarmente sofisticate, unitamente ad un approccio orientato all’umanizzazione dei rapporti medico-paziente. Il dott. Mazzi, nel sottolineare come lo IOR intenda porsi nei confronti dell’AUSL di Imola in un rapporto di collaborazione coordinata ed efficiente, ha informato i presenti che, “su richiesta del dott. Antonio Maestri, a partire dal primo di giugno di quest’anno, lo IOR finanzia il sostegno psicologico ai pazienti afferenti alla Unità Operativa di Oncologia/Hospice dell’Azienda USL di Imola, mediante la presenza di una “Psiconcologa”, la dott.ssa Maria Cristina Urania Colistro.” Il ruolo della dott.ssa Colistro sarà infatti quello di garantire: • il supporto psicologico ai Pazienti con una nuova diagnosi che afferiranno al Day Hospital Oncologico di Imola; • il supporto psicologico ai Pazienti già in carico al reparto oncologico di Imola per i trattamenti citotossici o per il follow-up; • il supporto psicologico per i pazienti degenti presso l’Hospice di Castel San Pietro Terme; • il supporto psicologico per i professionisti sanitari appartenenti all’Equipe di Oncologia di Imola; • l’attivazione di progetti di ricerca atti a migliorare l’assistenza del paziente oncologico in carico all’U.O. di Oncologia/Hospice dell’Azienda USL di Imola. Il dott. Maestri ha sottolineato che “oggi il mondo del volontariato del territorio imolese si arricchisce di un nuovo arrivato, rappresentato dall’Istituto Oncologico Romagnolo, i cui volontari costituiranno un ulteriore ed importante elemento nella lotta e nella cura del cancro nel nostro territorio. Grazie allo IOR, infatti, dal primo giugno scorso la dott.ssa Maria Cristina Colistro, libero professionista con contratto IOR, svolge la propria attività di supporto psicologico, integrando il servizio della psicologia ospedaliera aziendale, per gli utenti e i professionisti dell’Unità Operativa Complessa da me diretta, così da garantire un’attenzione costante al clima psicologico dell’equipe e degli utenti che credo fondamentale per garantire un elevato standard assistenziale. É nostra speranza – continua il dott. Maestri – che nel prossimo futuro le risorse offerte dallo IOR possano essere utilizzate per l’acquisizione di altre figure professionali necessarie a svolgere attività di ricerca clinica anche a Imola, in collaborazione scientifica con l’IRST di Meldola, in modo tale da garantire al cittadino la partecipazione a vari protocolli di innovazione terapeutica senza dover afferire ad altre realtà sanitarie.” Inoltre, essendo l’IRST di Meldola il punto in cui si concentrano il governo della ricerca e della sperimentazione di carattere oncologico, tale collaborazione darà anche la possibilità a Imola di fare ricerca clinica, ove si focalizzeranno investimenti e tecnologie emergenti, ovvero sperimentali e non ancora entrate nell’uso corrente, o tecnologie innovative appena entrate nell’uso corrente, ma disponibili solo in alcuni punti del territorio. “La partecipazione dell’U.O. di Oncologia di Imola ai programmi di ricerca e alle sperimentazioni condotte dall’IRST - ha spiegato Amadori - permetterà di elevare i loro standard terapeutici in campo assistenziale e di ricerca”. Inoltre, ha sottolineato il dott. Cruciani, “già il Registro Tumori della Romagna (RTRO), nato nel 1984 da un progetto sperimentale finanziato dallo IOR per conoscere, attraverso lo studio delle abitudini sociali, alimentari e lavorative, le cause che portano a contrarre il cancro, copre le province di Forlì‐Cesena, Rimini, Ravenna e tutto il territorio dell’AUSL Imola, coordinando l’Area Epidemiologica della Ricerca con l’obiettivo di pubblicare e divulgare i dati di incidenza e di sopravvivenza per tumori in tutta la Romagna. Oggi il Registro è una struttura dell’IRST”. Da parte sua, ha concluso il prof. Amadori, “la collaborazione tra AUSL di Imola e IRST permette già ai pazienti imolesi, ottimamente assistiti dall’AUSL di Imola, di avere accesso a tutte quelle prestazioni sanitarie indicate come di terzo livello, cioè estremamente specialistiche o di alta complessità, non erogabili se non in centri ad altissima specializzazione, oltre a tutte le tecnologie di altissimo livello presenti presso l’IRST. Parliamo, ad esempio, della Radiofarmacia (recentemente inaugurata), della Tomotherapy o del servizio di diagnostica per immagini che può vantare la prima TAC a 256 sezioni presente in Europa o, ancora, del Laboratorio di Bioscienze in grado di condurre le più sofisticate indagini molecolari e biofunzionali e tutte le competenze e i necessari requisiti per condurre studi con nuove molecole sperimentali. Questo – continua il prof. Amadori - realizza la mission dell’IRST, che trova terreno fertile nella volontà di integrazione fra varie funzioni assistenziali e che si concretizza nella cosiddetta rete oncologica.” I partecipanti all’incontro pubblico organizzato presso la “Sala delle Stagioni” di Imola (generosamente messa a disposizione dello IOR da parte di Legacoop Imola). I Relatori. 6 n. 89 dicembre 2011 l’informatore LA NUOVA ONCOLOGIA DI IMOLA Nuove le strutture ed il primario, cambia anche il modo di affrontare la malattia…e gli imolesi tornano a casa. Si rinnova anche in questo ambito l’impegno dell’Istituto Oncologico Romagnolo sul fronte della Psiconcologia. Intervista ad Antonio Maestri, Direttore U.O. Oncologia e Hospice di Imola. A circa un anno dal suo arrivo ad Imola, il direttore dell’Unità Operativa di Oncologia e Hospice, Dott. Antonio Maestri fa il punto su un settore rinnovato da diversi punti di vista: “Il mio arrivo in questa Azienda Sanitaria ha ricevuto una accoglienza davvero non scontata, sia dal punto di vista umano che professionale – spiega Maestri - La grande disponibilità della direzione e dei colleghi ha permesso in breve tempo un notevole sviluppo del settore oncologico dell’Azienda sia nella struttura che nella ‘politica’. Nel 2011 abbiamo attivato il Day Hospital nella nuova sede dell’Ospedale S. Maria della Scaletta, adeguato l’assistenza oncologica ai migliori standard regionali, rivisto completamente la rete delle cure palliative, attivato nuove relazioni ed accordi esterni e molto altro”. Una parte dell’equipe medico-infermieristica del DH Oncologico dell’AUSL di Imola. Un lavoro davvero impegnativo, ricompensato da un riscontro immediato da parte dei cittadini imolesi, come dimostra l’impennata nei dati di attività e la diminuzione del 17% di chi si reca fuori dall’Ausl per curarsi. “In effetti la risposta della popolazione è stata rapida – continua il primario – Gli imolesi hanno compreso che oggi la loro Ausl offre ai pazienti oncologici un percorso completo dalla diagnosi, alla terapia e ai controlli successivi, garantendo i trattamenti più moderni a disposizione. Ci sono le strutture e ci sono i professionisti, e soprattutto i professionisti lavorano insieme sui casi. Non parlo solo dell’equipe oncologica, per cui l’attività parte ogni settimana con un incontro di discussione su ciascun nuovo paziente e su come trattarlo al meglio, ma anche dei gruppi multi professionali che periodicamente si incontrano per definire il miglior percorso del malato oncologico, in cui non sono protagonisti solo gli oncologi ma anche i radiologi, i chirurghi, i patologi, i riabilitatori, i medici di famiglia, e molti altri a seconda dei casi. In azienda abbiamo già avviato diversi gruppi multi professionali per patologia, come quello per il tumore alla mammella e per il tumore al colon retto. La presa in carico completa si realizza così e, laddove necessario, coinvolge anche strutture esterne all’Azienda di Imola, le Radioterapie del Bellaria e di Villa Maria Cecilia di Cotignola, l’Istituto Tumori di Meldola per il livello ultraspecialistico, ma sempre con un coordinamento del nostro centro, a cui la persona ritorna per tutte le fasi del percorso che si possono svolgere qui”. E proprio con l’IRST di Meldola, Imola intende collaborare anche su progetti di ricerca clinica. “Per la nostra Azienda questa è una importante opportunità – spiega il giovane primario - Dall’aprile scorso sono entrato a far parte del Comitato tecnico scientifico dell’IRST, che si occupa di valutare i progetti di ricerca clinica in campo oncoematologico, e nei prossimi mesi è previsto che anche ad Imola si entri nel vivo della ricerca. In un settore in rapida evoluzione come quello oncologico, fare parte delle reti scientifiche è fondamentale per essere all’avanguardia e costituisce una proficua contaminazione per le equipe professionali. Per le persone che assistiamo, poi, significherà aver a disposizione trattamenti sperimentali innovativi, terapie all’avanguardia oggi ancora fuori commercio, senza che peraltro questo “incida” sui bilanci del servizio sanitario pubblico. Inoltre stiamo avviando rapporti di collaborazione con le Università. Attualmente una laureanda in Medicina e Chirurgia a Ferrara sta frequentando il nostro servizio per completare la sua tesi sperimentale sul trattamento del tumore del rene”. La Psiconcologia L’Oncologia di Imola dispone dal giugno scorso anche di un servizio dedicato di Psiconcologia. “Sì, dobbiamo ringraziare per questo l’Istituto Oncologico Romagnolo, che di recente è venuto ad arricchire il mondo del volontariato del territorio imolese e i cui volontari costituiranno un ulteriore ed importante elemento nella lotta e nella cura del cancro nel nostro territorio, con la disponibilità di supporto umano e la raccolta di fondi da indirizzare al supporto dei nostri servizi. Grazie allo IOR, dal 1° giugno scorso la dott.ssa Maria Cristina Urania Colistro, svolge la propria attività di supporto psicologico per gli utenti ed i professionisti, sia al Day Hospital oncologico che all’Hospice. Un servizio fondamentale nel percorso di cura e di accompagnamento che garantiamo ai nostri cittadini. Ad Imola era attivo già da anni, ma oggi abbiamo a disposizione una psico-oncologa completamente dedicata. La sua presenza è essenziale anche per il supporto alle equipe: lavorare con persone portatrici di malattie gravi è molto coinvolgente, per questo è importante che i gruppi curanti si incontrino periodicamente con la facilitazione e la supervisione della psicologa per confrontarsi anche dal punto di vista emozionale”. Un grande impegno dedicato anche alla prevenzione: “Ho sempre pensato che la promozione di corretti stili di vita fosse un compito di noi medici esattamente quanto curare la malattia. Da oncologo e sportivo quale sono, considero naturale portare avanti iniziative che stimolino i cittadini a curare la loro alimentazione e soprattutto a fare attività fisica. Ma la consiglio anche ai miei pazienti. E’ infatti scientificamente provato che uno sforzo muscolare aerobico protratto fa produrre al nostro organismo un cannabinoide endogeno, l’anandamide, che contrasta gli effetti collaterali della chemioterapia. In generale poi, lo sport necessita di un impegno costante con se stessi e questo aiuta moltissimo a progredire e a rinforzarsi sia nel corpo che nello spirito”. l’informatore n. 89 dicembre 2011 7 Attività clinica e ricerca: Maria Cristina Urania Colistro e la Psiconcologia di Imola Un incarico da parte dello IOR indirizzato all’Oncologia di Imola che lei spiega con una citazione di uno dei suoi autori preferiti: “Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde”. Ancora una volta dunque Alessandro Baricco, se mai qualcuno avesse dubbi sul fatto che l’arrivo ad Imola della dott.ssa Colistro, psicologa sistemica con una predilezione connaturata per la Psiconcologia, è stato una risposta del destino. Perché Maria Cristina, lo si capisce parlandole, a questa professione crede davvero e in questi sei mesi ha cercato di organizzare al meglio la sua presenza in Hospice e in Day Hospital Oncologico per garantire supporto psicologico a pazienti ed equipe. “La Psiconcologia è molto giovane nel nostro paese, a differenza di quanto accade in molti altri – spiega la dott.ssa Colistro - Ad Imola questa attività era già presente da alcuni anni, anche se le risorse non permettevano un’unità completamente dedicata. Il mio ruolo invece è “ad uso esclusivo” del Day Hospital oncologico e dell’Hospice e la mia attività è rivolta sia a pazienti e famigliari, che alle equipe. In entrambe le strutture sono presente giornalmente, in orari definiti, e quindi posso ricevere su appuntamento sia pazienti che famigliari. In Hospice molto spesso svolgo anche una sorta di “pronto soccorso” psicologico, ad esempio in occasione di un lutto, sia per i famigliari che per gli operatori. In Day Hospital l’attività invece si svolge per lo più su appuntamento, ma in entrambi i casi in grande sinergia con i professionisti, che costituiscono il mio trait d’union con le persone malate e le loro famiglie. Siamo tutti coinvolti nella dinamica relazionale. Un paio di volte a settimana, poi, affianco i medici nel corso delle visite: il contatto diretto con i pazienti, infatti, facilita l’eventuale espressione di un bisogno di La dott.ssa Maria Cristina Urania Colistro. sostegno psicologico. E poi c’è il lavoro di supervisione con le due equipe, che svolgiamo mensilmente. E’ un’attività fondamentale e complessa, perché mette in gioco i vissuti emotivi personali di ciascun operatore e le dinamiche di gruppo. Per ora viene svolta separatamente con le due equipe, che hanno attività e bisogni diversificati. Quando i gruppi si sentiranno pronti, si potrà procedere anche ad un’attività di supervisione di tutti i professionisti dell’Unità Operativa, ma è necessario lavorare gradualmente”. Progetti per il futuro? “Con il nuovo anno partiranno i gruppi di sostegno per donne operate di tumore alla mammella. E poi dovremmo partire con la ricerca. C’è davvero molto da fare, ma mi è stata offerta una sfida a cui non avrei potuto dire di no. Stiamo già avviando progetti interessantissimi, di cui magari vi parlerò alla prossima occasione”. L’Unità Operativa di Oncologia ed Hospice: struttura, equipe e dati di attività L’Unità Operativa di Oncologia ed Hospice dell’Ausl di Imola è composta dal Day Hospital e dagli ambulatori oncologici, situati al secondo piano dell’Ospedale Santa Maria della Scaletta di Imola e dall’Hospice, che si trova al terzo piano dell’Ospedale di Castel San Pietro Terme. L’equipe medica è costituita da 5 oncologi, oltre al primario, e da un medico palliativista convenzionato che opera in Hospice e nell’assistenza domiciliare oncologica. Le equipe assistenziali sono distinte per il Day Hospital e l’Hospice e si compongono rispettivamente di 6 infermieri, comprese le coordinatrici assistenziali, e dal personale di supporto. Su entrambe le strutture opera poi la psico-oncologa. L’Unità Operativa di Oncologia ed Hospice, è al centro di una serie Il dott. Maestri con Bianca Venturi, Caposala dell’Hospice di Imola. I dati di attività Nei primi 9 mesi del 2011 l’attività del Day Hospital oncologico è aumentata del 40%, con una presenza media giornaliera di 33 pazienti, +14% rispetto allo stesso periodo del 2010. La degenza media si è ridotta del 19% e c’è stata una diminuzione del 17% dei cittadini che sono andati a farsi curare fuori dall’Azienda. Le visite ambulatoriali sono aumentate del 13% circa. Anche l’Hospice ha notevolmente migliorato le proprie performance, con un aumento del 5% dei ricoveri ed una riduzione del 2,8% della degenza media. 8 n. 89 dicembre 2011 l’informatore Una stanza dell’Hospice di Castel San Pietro Terme. L’inaugurazione della Sede IOR di Imola, avvenuta il 14 settembre scorso. di percorsi diagnostico terapeutici costruiti attraverso una reale integrazione interna con le altre unità operative coinvolte nella diagnosi e nella terapia (medicine specialistiche, radiologia, anatomia patologica, chirurgie), e a relazioni esterne con le strutture pubbliche e private che forniscono prestazioni non erogabili in azienda, ad esempio la radioterapia. L’area ospedaliera dedicata a Day Hospital e ambulatori, inaugurata nel giugno 2011, ha una superficie di 520 mq. ed è organizzata in un due open space. Il più grande è dotato di 6 poltrone per i trattamenti, mentre il più piccolo ha 4 posti letto ed è destinato a pazienti che necessitano di cure complesse ed invasive. Sono inoltre presenti tre ambulatori, una medicheria, l’accettazione, uno studio medico con 4 postazioni, due guardiole, un locale preparazione farmaci e due aree di attesa. Vista la particolare conformazione e distribuzione della struttura nonchè la tipologia di utenza, sono stati particolarmente curati gli aspetti estetici e di confortevolezza, anche grazie ai preziosi consigli di Paolo Fiorentini, giovane e talentuoso designer ed arredatore bolognese, amico di Antonio Maestri. L’Hospice di Castel San Pietro Terme è il centro di cure palliative dell’Ausl di Imola. Attivo dal 2005, è dotato di 12 posti letto, distribuiti in 8 camere singole e 2 doppie. Le camere di degenza, con vista sulle colline castellane, sono ampie e luminose e ripropongono, Chi è Antonio Maestri 46 anni il prossimo 2 dicembre, romagnolo doc (è nato e cresciuto a Conselice, in provincia di Ravenna), il dott. Antonio Maestri è diventato primario ad Imola con una rapida e brillante carriera professionale che, dopo la laurea e la specializzazione a Ferrara, lo ha visto attivo sia nel campo della ricerca - è infatti autore di numerose pubblicazioni scientifiche - che in quello clinico. Dal 1997 Al 2010 ha lavorato a Bologna, prima presso l’Ospedale di Bentivoglio e quindi al Bellaria. Negli ultimi anni della sua esperienza nel capoluogo regionale si è particolarmente dedicato al settore dell’oncologia del tratto gastroenterico ed ha partecipato alla redazione delle linee guida sul percorso diagnostico terapeutico delle neoplasie polmonari. Appassionato maratoneta, ha già partecipato a 3 maratone di New York, ama anche andare in bicicletta. Tra i suoi hobby non in movimento ci sono il cinema e la lettura. Autore preferito? Alessandro Baricco. nei colori e nell’arredo, un ambiente simile ad un’abitazione privata. Sono dotate di letto articolato a tre snodi, poltrona-letto per i familiari, bagno attrezzato, tavoloscrivania con poltrona, armadio, frigorifero, radio/lettore CD, televisore. Rese accoglienti dalla presenza di tende, punti-luce, quadri e composizioni floreali, nelle stanze possono essere inseriti oggetti personali affettivamente significativi per la persona ospitata. Tra il corpo dedicato alla degenza e gli spazi per i colloqui e le attività d’èquipe, si trova un soggiorno-tisaneria che può ospitare attività di svago (lettura, TV, conversazione, musica) e che, grazie alla presenza di una cucina attrezzata, permette a pazienti e familiari di preparare autonomamente cibi e bevande. In questo locale si tiene oramai da anni un atteso incontro pomeridiano di svago tra operatori, pazienti, famigliari e volontari, durante il quale vengono offerti thè e biscotti. Sono inoltre presenti “angoli conversazione” e angoli lettura, anche grazie ad una piccola biblioteca. L’Hospice accoglie la mostra permanente “Fiori per la vita”, dono della pittrice Vittoriana Benini ed opere di altri autori, donate da pazienti e familiari. Per favorire la presenza di familiari e amici accanto ai malati, il centro è aperto alle visite dalle 6.00 alle 22.00, ma in caso di necessità i familiari possono accedere anche al di fuori dell’orario e le visite sono aperte anche ai piccoli animali da compagnia. Un momento di svago all’Hospice di Castel San Pietro Terme. Il dott. Maestri mentre si allena per la Maratona di New York. l’informatore n. 89 dicembre 2011 9 XXV Convegno dei Volontari IOR “32 anni… e ancora tanta voglia di crescere!” Domenica 9 ottobre 2011, presso il Centro Congressi “Artemide” di Castel San Pietro Terme (BO), si è svolto il XXV Convegno dei Volontari e degli Operatori dell’Istituto Oncologico Romagnolo, dal titolo “32 anni… e ancora tanta voglia di crescere!”. L’iniziativa, patrocinata dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, è stato come da tradizione prima di tutto un momento di incontro e condivisione per i circa 1.000 Volontari dell’Istituto, oltre che la giusta occasione per fare il punto sulle iniziative già avviate e per guardare oltre, verso le sfide del prossimo futuro. Il XXV Convegno dei Volontari IOR, essendo compreso tra le attività e i progetti che rispondono allo spirito e agli obiettivi promossi dal Piano Italia 2011 dell’Organismo Nazionale di Coordinamento - Dg Volontariato, Associazionismo e Formazioni sociali - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è rientrato tra le iniziative promosse per l’Anno Europeo del Volontariato 2011. Una giornata che l’Istituto Oncologico Romagnolo organizza ogni anno per i suoi Volontari, forza motrice dell’organizzazione che, grazie al loro spirito di solidarietà, rappresentano la vera anima dello IOR. 10 n. 89 dicembre 2011 l’informatore LA FORZA E IL SORRISO SBARCA A CESENA Anche la Sede IOR di Cesena, dopo le positive esperienze maturate nelle Sedi di Ravenna e Rimini, aderisce all’iniziativa. Il 29 settembre 2011 è stata ufficialmente resa nota alla Stampa, alle Istituzioni e al Personale medico-sanitario la notizia dell’avviamento a Cesena del progetto La forza e il sorriso, promosso dall’omonima Associazione in collaborazione con la Sede IOR di Cesena. Si tratta di un programma di laboratori di make-up gratuiti per donne in trattamento oncologico, che si sta svolgendo dal 17 ottobre scorso presso gli spazi della Sede IOR di Cesena, al numero civico 14 C. Alla conferenza di presentazione, tenutasi presso il Palazzo del Ridotto di Cesena, hanno relazionato l’Assessore del Comune di Cesena al benessere sociale Simona Benedetti, il Presidente IOR Sergio Mazzi, Il Presidente di La forza e il sorriso Pierangelo Cattaneo, la Responsabile dell’Oncoematologia IRST Sede di Cesena Marina Faedi e la psicologa IOR Federica Ruffilli. Il programma, attivo in Italia dal dicembre del 2006 sotto il patrocinio di UNIPRO, Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche, si ispira all’esperienza internazionale del progetto “Look Good…Feel Better”, nato negli Stati Uniti nel 1989 e diffuso oggi in tutto il mondo. L’iniziativa, che non interferisce con le cure mediche né intende in alcun modo sostituirsi ad esse, è dedicata a tutte le donne che, sottoposte a trattamenti oncologici, non vogliono rinunciare alla propria femminilità, riconquistando il proprio senso di benessere e autostima. In un’atmosfera informale e rilassante, La forza e il sorriso guida le partecipanti, circa 5 per ogni laboratorio, a prendersi cura della propria pelle, a scegliere ed applicare il make-up adeguato alle proprie caratteristiche e a valorizzare il proprio aspetto per fronteggiare gli aspetti secondari di chemioterapia e radioterapia. Per partecipare gratuitamente contattare la Sede IOR di Cesena al numero 3669925873 Per ulteriori informazioni su La forza e il sorriso: www.laforzaeilsorriso.it Alcuni momenti della conferenza stampa del 29 settembre scorso, presso il Palazzo del Ridotto di Cesena. l’informatore n. 89 dicembre 2011 11 GARA PODISTICA FORLI’-RAVENNA Si è celebrato domenica 6 novembre sulle strade romagnole il doppio appuntamento sportivo che, dopo il brillante successo dell’anno scorso, ha visto i due capoluoghi romagnoli protagonisti della Gara Podistica “Forlì – Ravenna” e della “Maratona Internazionale Ravenna Città d’Arte”. La realizzazione dei due eventi si è resa possibile grazie all’impegno attivo di Ravenna Runners Club e di Trail Romagna ed è stata fortemente voluta dall’Assessorato allo Sport del Comune di Ravenna in collaborazione con il Comune di Forlì. All’evento hanno partecipato quasi 3.000 podisti, che si sono impegnati sulle 2 diverse distanze nel segno della solidarietà: 30 km per la Forlì-Ravenna, e 42,195 per la Maratona. Anche chi non aveva una preparazione adeguata per percorrere distanze così impegnative, ha avuto l’opportunità di partecipare a questa festa del benessere, resa ancora più stimolante dal Comune di Ravenna attraverso l’istituzione della “Giornata Ecologica”, che ha riguardato tutto il centro storico e che ha visto la realizzazione di due percorsi di 6 e 12 km, disegnati appositamente per consentire l’adesione anche da parte dei non atleti. Particolarmente rilevante è stata anche l’iniziativa “Promesse di Romagna” under 16, che prevedeva l’esistenza di tre diversi circuiti cittadini rispettivamente di 500, 1000 e 1500m., in modo da consentire anche alle fasce più giovani della popolazione romagnola di aderire a questa giornata dal risvolto solidale. I Volontari IOR hanno contribuito all’evento allestendo una postazione alla partenza a Forlì ed una al traguardo a Ravenna, mentre il Presidente IOR Sergio Mazzi ha salutato e ringraziato gli atleti al momento della partenza . In particolare, gli iscritti alla gara podistica “Forlì-Ravenna”, hanno partecipato in modo attivo a questa grande manifestazione di sport e solidarietà, devolvendo una parte della loro quota di iscrizione all’Istituto Oncologico Romagnolo. 12 n. 89 dicembre 2011 l’informatore L’ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO SALUTA MARCO SIMONCELLI L’Istituto Oncologico Romagnolo ritiene doveroso ricordare in questa pagina Marco Simoncelli, scomparso all’età di 24 anni il 23 ottobre scorso, a causa di un incidente durante il Gran Premio della Malesia, a Sepang. Marco non è stato solo un grande campione nel suo sport. Nel 2009, infatti, accettò generosamente di aderire alla campagna celebrativa del XXX Anniversario della nascita dello IOR, dimostrandosi, in un mondo in cui i principi sembrano non guidare più le nostre azioni, un ragazzo altruista, positivo e pieno di vita, profondamente legato alla sua famiglia e alla sua gente: quel popolo romagnolo che ha rappresentato, col suo carattere solare e scanzonato, come pochi altri. l’informatore n. 89 dicembre 2011 13 Oggi, il mondo di domani Oggi il mondo di domani è l’impegno ad agire per un presente responsabile ed un futuro sostenibile. Per Bristol-Myers Squibb significa scoprire, sviluppare e offrire terapie innovative per aiutare i pazienti a sconfiggere malattie gravi. Ma significa anche avere la piena consapevolezza degli obblighi verso la comunità locale e globale, trasformandoli in impegno concreto. Il nostro impegno guarda al futuro e www.bms.it alle realtà più lontane ma inizia nel presente e dai luoghi a noi più vicini. Oggi per il domani. RACCOLTA FONDI COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI RACCOLTA FONDI COMMEMORAZION SEDE DI FAENZA 2011 2010 2009 2008 1.750,00 2.922,00 563,00 12.018,00 17.253,00 1.612,00 2.856,00 393,00 7.001,00 11.862,00 2.000,01 2.718,87 414,02 6.406,83 11.539,73 2011 1.014,01 1.014,01 2010 2009 2008 2007 2 2011 2010 2009 2008 2007 2 1.977,18 2.838,07 334,33 9.872,69 15.022,27 Brisighella Casola Valsenio Tredozio Faenza Totale Faenza SEDE DI IMOLA Imola Totale Imola SEDE DI RIMINI Rimini Casalecchio / San Lorenzo Bellaria Bordonchio San Lorenzo in C. Santarcangelo /Poggio Berni Villa Verucchio Totale Rimini SEDI DI FORLI' E MELDOLA Forlì - Monumentale Forlì - Bussecchio Forlì - Ronco Forlì - San Varano Forlì - Coriano Forlì - Vecchiazzano San Martino in Strada Forlimpopoli Castrocaro/Terra del Sole Rocca San Casciano Meldola Bertinoro Galeata Dovadola Predappio e Fiumana Ufficio Forlì Totale Forlì e Meldola SEDE DI CESENA Cesena/Tipano Borello Cesena Sede Gambettola/Longiano/Gatteo San Mauro Cesenatico/Ruffio/Sala/Cervia Sarsina Savignano/Sogliano Totale Cesena SEDE DI RICCIONE Riccione sede Riccione Cimitero Nuovo Riccione Cimitero Vecchio Cattolica San Giovanni in Marignano Misano Coriano Totale Riccione SEDE DI RAVENNA Ravenna Marina di Ravenna Cervia Mezzano Totale Ravenna SEDE DI LUGO Lugo Conselice Massalombarda S.Patrizio Giovecca Totale Lugo Totale Generale Δ % 9.814,91 1.425,08 1.636,22 1.319,62 461,08 3.842,60 3.898,34 22.397,85 2011 4.754,00 2.140,60 1.250,00 1.426,00 823,00 1.287,00 3.240,50 1.539,00 1.616,20 231,60 1.180,50 936,00 107,00 772,00 2.255,18 266,00 23.824,58 2011 12.227,54 2.497,30 211,00 12.576,30 4.307,00 6.712,92 5.344,14 43.876,20 2011 323,00 1.901,75 1.719,79 1.867,21 300,70 1.715,36 2.367,55 10.195,36 2011 1.870,00 880,00 2.318,77 5.068,77 2011 1.455,32 2.331,00 440,00 6.346,56 10.572,88 7.291,87 1.032,69 1.135,48 8.919,49 1.022,96 1.584,31 10.110,81 332,55 1.154,04 3.735,00 4.207,24 20.944,11 2.700,98 2.187,86 14.348,88 3.100,00 3.448,00 18.074,76 3.622,82 4.102,43 19.322,65 2010 2009 2008 4.678,50 1.625,00 1.143,00 1.231,20 993,00 970,00 3.338,07 1.412,00 1.706,30 795,00 1.007,66 612,00 720,00 1.806,02 407,50 22.445,25 3.280,00 1.326,00 921,00 1.633,00 841,00 866,00 2.377,00 1.421,00 1.549,00 220,00 909,00 30,00 763,00 1.834,39 248,00 18.218,39 2.991,00 1.789,00 853,00 1.624,00 747,00 816,00 2.310,00 1.800,00 1.821,00 171,00 1.013,00 533,00 673,00 2.046,00 596,00 19.783,00 2010 2009 2008 10.701,00 2.243,00 310,00 11.148,50 3.859,11 5.134,77 5.293,50 38.689,88 8.641,90 1.854,20 105,00 9.452,49 4.345,00 5.216,84 1.296,70 4.887,85 35.799,98 9.800,41 1.992,00 195,50 11.549,36 4.468,00 5.350,07 607,60 5.111,10 39.074,04 2010 2009 2008 189,00 2.067,61 1.658,60 2.172,57 1.681,60 2.389,14 10.158,52 2010 1.050,00 720,00 1.594,00 3.364,00 248,00 1.427,26 1.478,21 1.488,10 322,77 1.516,80 2.320,64 8.801,78 338,00 1.982,37 1.787,75 1.446,65 503,07 1.634,26 2.793,93 10.486,03 2009 2008 945,00 605,00 1.549,68 2.000,00 5.099,68 1.095,00 960,00 1.573,00 1.584,00 5.212,00 2009 2008 2.292,00 3.172,00 8.043,95 2.916,70 257,00 16.681,65 2.222,45 3.118,50 7.730,23 2.654,50 190,00 15.915,68 1.184,50 3.227,10 7.868,24 2.601,55 160,00 15.041,39 1.056,00 3.974,70 6.833,06 2.701,60 109,00 14.674,36 138.080,69 128.770,44 109.172,10 118.843,92 7% 2 9.947,50 1.402,53 1.651,84 2010 2011/2010 2007 2010/2009: 18% 2009/2008: -8,14% 2008/2007: 10,85% l’informatore 2007 2 3.194,00 1.532,00 715,00 1.983,00 805,00 571,00 1.614,00 1.455,00 2.035,00 177,00 862,00 836,00 0,00 652,00 1.784,00 386,00 18.601,00 2007 2 9.501,40 1.809,50 437,00 9.990,00 3.475,00 3.683,00 1.072,49 6.004,00 35.972,39 2007 2 147,00 2.048,80 1.814,92 1.054,57 513,66 1.202,31 3.101,29 9.882,55 2007 2 1.420,00 1.050,00 2.623,00 1.984,10 7.077,10 2007 2 3.122,10 2.452,00 209,50 5.783,60 107.212,17 2007/2006: 4,04% n. 89 dicembre 2011 15 10 0, UN GESTO D’AMORE PER LO IOR Paolo Lucci e Claudia Bertoni, residenti a Camerlona in provincia di Ravenna, sono stati gli autori, in occasione del loro matrimonio, di un generoso gesto di solidarietà a favore dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Il matrimonio, si sa, non è solo uno dei momenti di festa che costellano la vita, ma è indubbiamente una grande occasione di felicità per noi e per le persone più care che ci circondano. Sempre più spesso questa circostanza diventa anche l’occasione per contribuire ad iniziative e attività benefiche: ne sono un esempio le bomboniere solidali IOR, da anni oramai scelte da sensibili coppie romagnole per supportare le importanti attività istituzionali IOR e ridare con esse la speranza a chi soffre la malattia oncologica. Paolo Lucci e Claudia Bertoni hanno compiuto qualcosa di più importante, se possibile: lo scorso 11 settembre, in occasione del loro matrimonio presso il Municipio di Ravenna, hanno deciso, rinunciando alla lista di nozze, di devolvere all’Istituto Oncologico Romagnolo i regali degli invitati. Riteniamo dunque doveroso dedicare questa pagina a Paolo e Claudia, la cui unione sarà un contributo alla vita, oltre che una scelta di amore verso gli altri. Con l’augurio di un avvenire prospero e sereno, l’Istituto Oncologico Romagnolo saluta e ringrazia di cuore. Grazie! 16 n. 89 dicembre 2011 l’informatore Alimentazione Appetitoso e leggero. è Natale: mangiamo bene... anche durante la chemio! Oggi Irene Bianchi, Volontaria IOR, ci propone, nella sua oramai consueta rubrica di consigli alimentari durante le terapie oncologiche, qualche ricetta in…salsa natalizia. Le festività di Natale arrivano puntuali, per tutti, ed è usanza mettere in tavola qualcosa di appetitoso. Se non siamo perfettamente in forma evitiamo di sentirci “diversi” mangiando qualcosa di triste e scipito mentre gli altri festeggiano con i piatti tradizionali un po’indigesti: ci sentiremmo particolarmente sfortunati e questo non gioverebbe alla nostra salute e nemmeno all’atmosfera di festa alla quale tutti hanno diritto. Se stiamo facendo una terapia che ci procura una fastidiosa nausea, cogliamo piuttosto l’occasione per eliminare il cibo troppo condito, le lunghe ore di cottura e gli odori invadenti. Proviamo a preparare un piatto per le feste con una piccola “variazione su tema” di un piatto classico: al posto del vitello tonnato (indigesto perché la salsa è a base di maionese, con molto olio) prepareremo fette di tacchino con una “salsa tonnata” leggera, senza olio e senza uova. Fesa di tacchino tonnata in salsa leggera Ricordati: far di necessità virtù Prepariamola il giorno prima, perché possa insaporirsi meglio. In più c’è il vantaggio che il giorno della festa avremo tutto il tempo per rendere migliore il nostro aspetto (vedi l’articolo su La forza e il sorriso a pag.11). Sì, oggi saremo più belle del solito … e stare a tavola con la famiglia e gli amici sarà molto piacevole. Quando ho inventato questo piatto volevo un secondo appetitoso per gli adorati nipoti, da preparare in fretta, senza fare troppo odore in cucina, e che fosse anche leggero. Quindi no alla maionese, pesantissima per l’elevata quantità di olio e da evitare anche perché contiene uovo crudo – sconsigliato in quanto durante la chemio il numero dei globuli bianchi si abbassa ed è preferibile stare lontani da tuorli crudi e non pastorizzati, che possono contenere germi potenzialmente nocivi per chi ha le difese immunitarie abbassate*. Ora ho scoperto che la leggerezza del piatto inventato in questa occasione è apprezzata da tutti: nipoti e amici lo preferiscono al vitello tonnato classico perché lo trovano molto più leggero… e possono gustarne a volontà senza appesantirsi! Ingredienti per 4 persone: 4 fette di fesa di tacchino, 2 vasetti di yogurt naturale, un vasetto da 200 g di tonno in olio d’oliva, unadue patate lesse, una carota lessa, una piccola manciata di capperi sotto sale, qualche goccia di limone, un pizzico di sale, mezzo bicchiere d’acqua. Come fare: scaldiamo pochissimo olio d’oliva in una padella antiaderente, aggiungiamo le fette di tacchino, scottiamole un paio di minuti per parte, a fuoco lento, poi versiamo l’acqua e lasciamole cuocere bene col coperchio. Potranno lessare senza produrre troppo vapore e troppo odore. Non è importante che prendano colore, perché poi le copriremo con la salsa. (Un po’ come la nostra faccia: bianca/pallida al risveglio, ha assunto un bel colorito roseo/ abbronzato quando abbiamo messo il fondotinta.) Togliamo le fette dalla padella, lasciamole freddare e tagliamole a pezzi. Cuociamo (al microonde, o lessate o a vapore) una o due patate e una carota e lasciamo freddare anche queste. Sciacquiamo bene i capperi e asciughiamoli. In una ciotola o nel bicchiere del mixer mettiamo lo yogurt, il tonno ben sgocciolato e i capperi lavati, e frulliamo fino a quando otteniamo una salsa uniforme. La salsa ci sembrerà un po’ troppo liquida e un po’ troppo chiara per assomigliare a una maionese, quindi ora interveniamo con gli stratagemmi: aggiungiamo un po’ di carota (per dare il colore arancio come se ci fossero i tuorli) e la patata a pezzetti (per addensare) finchè la salsa avrà il colore e la consistenza giusta. Assaggiamo: di solito va bene così, perché i capperi contengono il sale e lo yogurt è acidulo. Possiamo eventualmente aggiungere qualche goccia di limone e poco sale. Stendiamo un po’ di salsa in un piatto, adagiamoci sopra le fette di tacchino e copriamole con la salsa; chiudiamo con la pellicola per alimenti e mettiamo tutto in frigo. Al momento di portare in tavola decoriamo il piatto con qualche filo d’erba cipollina, a formare una stella natalizia (vedi foto). *Grant B.L., Bloch A.S., Hamilton K.K., Thomson C.A., 2010. Complete Guide to Nutrition for Cancer Survivors. Eating well, staying well during and after cancer. Cap. 10: Strengthening your immune system, pp. 195-213. Atlanta, Georgia: The American Cancer Society. Verdure crude e cotte col gomasio Nel bellissimo opuscolo “Consigli e ricette per pazienti in terapia” preparato dall’Unità Operativa di Oncologia dell’Ospedale Infermi di Rimini diretto dal Prof. Alberto Ravaioli, a pag. 29 si trovano le indicazioni per preparare il “gomasio”, che è composto da semi di sesamo e sale marino, fatti tostare lentamente in padella per alcuni minuti, fino a quando i semi del sesamo si sfarinano tra le dita. (Se non abbiamo voglia di preparare il gomasio, lo troviamo già pronto nei negozi di cibi naturali.) Possiamo usarlo, insieme all’olio extravergine d’oliva, per condire le verdure cotte o le insalate miste: arricchisce il sapore e in più combatte i bruciori di stomaco. Un po’ di colore e un po’ di fantasia nel preparare il piatto di portata renderanno più festose le insalate. Anche le verdure lessate possono rallegrare la tavola e risultare più appetitose se le disponiamo nel piatto a formare una faccia sorridente con la chioma di spinaci, una spilla di cavolfiore, due grandi occhi di patata, naso e sorriso di carota, e tante lentiggini di sesamo. Tutti rideranno e persino i bambini le mangeranno volentieri! l’informatore n. 89 dicembre 2011 17 Ricerca A caccia di cellule tumorali circolanti (CTC) A cura del dott. Francesco Fabbri Laboratorio di Bioscienze presso l’Istituto Romagnolo per lo Studio e la cura dei Tumori di Meldola Di seguito il dott. Francesco Fabbri ci illustra cosa sono le cellule tumorali circolanti, elemento cruciale nella diffusione delle varie forme tumorali. L’utilizzo in anteprima mondiale di una rivoluzionaria apparecchiatura presente all’IRST di Meldola, potrebbe aprire nuovi scenari nel monitoraggio e nella cura delle neoplasie. Un tumore maligno forse non sarebbe la malattia drammatica e tanto spesso mortale che tutti conosciamo se non avesse la capacità di metastatizzare, cioè di diffondersi a distanza dalla sua sede di origine, prevalentemente per via ematica e linfatica. La diffusione metastatica rappresenta perciò un elemento cruciale nella storia naturale di una neoplasia maligna: conoscere se un tumore sta rilasciando nel circolo sanguigno cellule tumorali, potrebbe risultare vitale per attivare le strategie terapeutiche più appropriate ad ogni singolo paziente. Negli ultimi anni, in questo campo, lo studio delle cellule tumorali circolanti (CTC) si sta rivelando sempre più importante. Le CTC sono le cellule che si separano dal tumore primitivo, entrano nel circolo sanguigno e diffondono la malattia, spesso sfuggendo agli effetti delle terapie. Furono osservate e descritte, per la prima volta, nel 1869, dal medico australiano Thomas Ashworth nel sangue di un uomo con un tumore metastatico. Lo stesso ricercatore scrisse che “cellule identiche a quelle del tumore originario presenti nel sangue suggeriscono la modalità di origine delle metastasi” e che tali cellule “possono percorrere gran parte del sistema circolatorio prima di fermarsi e dare origine a lesioni distanti”. Queste cellule sono quindi conosciute da diverso tempo, ormai 140 anni, ma solo negli ultimi 10 sono state sviluppate le tecnologie necessarie a individuarle e caratterizzarle correttamente. Nonostante siano infatti estremamente rilevanti per lo studio e la cura dei tumori, queste cellule sono poche, difficili da rintracciare e da analizzare e sono disperse nel sangue in un numero infinitamente maggiore di cellule normali. Insomma, sono il classico “ago nel pagliaio”. Attualmente la loro importanza risiede nel fatto che riuscire a contarle fornisce informazioni prognostiche di grande rilevanza per la sopravvivenza globale e la sopravvivenza libera da malattia dei pazienti con metastasi da tumore della mammella, del colon e della prostata. Ciò che è ancora più importante però è che sarà possibile effettuare non solo una semplice conta delle CTC presenti, ma anche studiarne le caratteristiche molecolari, tracciarndo così un profilo molecolare approfondito del tumore metastatico che affligge il paziente. Questo pemetterà di monitorare l’andamento della malattia, di definire l’aggressività del tumore e, in alcuni casi, di identificare quali farmaci funzionano e quali no. Da agosto 2010, il Laboratorio di Bioscienze dell`IRST è dotato, primo al mondo, di una strumentazione molto innovativa che sarà in grado di supportare in modo importante l’oncologo clinico nello studio delle CTC e quindi nel definire le strategie terapeutiche più appropriate per ogni paziente. La piattaforma scientifica che l`IRST ha acquisito si chiama DEPArray e, al momento, è l`unico strumento automatizzato presente sul mercato in grado di isolare, identificare, manipolare e recuperare, con una purezza del 100%, le cellule tumorali circolanti 18 n. 89 dicembre 2011 l’informatore estremamente rare disperse nel sangue periferico. Il DEPArray, piattaforma tecnologica brevettata dall’azienda bolognese Silicon Biosystems, rende possibile segregare, selezionare e separare individualmente oltre centomila cellule attraverso un singolo microchip. E’ un vero e proprio laboratorio miniaturizzato. Durante il funzionamento del DEPArray, un piccolo campione di sangue, adeguatamente preparato e contenente la popolazione cellulare da analizzare, è iniettato in un microchip costituito da una camera di circa un centimetro di lato, composta da trecentomila elettrodi. Attraverso un sofisticato programma computerizzato, si formano, all`interno del chip, decine di migliaia di microscopiche gabbie immateriali di potenziale elettrico (gabbie di di-elettroforesi), ciascuna delle quali intrappola una singola cellula mantenendola in levitazione. Le cellule d`interesse sono riconosciute da un sistema ottico basato su un microscopio a fluorescenza e quindi visualizzate dall`operatore. Dopo l’identificazione, sempre attraverso il software di gestione, ciascuna gabbia può essere spostata, col proprio contenuto, indipendentemente dalle altre ed indirizzata verso una sezione specifica del chip destinata alla raccolta della cellula prescelta, muovendosi come una pedina su una scacchiera. In questo modo, si possono effettuare analisi specifiche e trasferire in coltura in vitro le cellule con una precisione estrema. In sintesi, è come riuscire ad afferrare con delle pinze un granello in una tempesta di sabbia. Il Settore di Citometria del Laboratorio di Bioscienze (IRST di Meldola). Il DEAPArray, a differenza di altre apparecchiature presenti sul mercato, consente non solo di individuare e selezionare le eventuali cellule tumorali, ma permette anche di raccoglierle ancora perfettamente vitali. Ciò consentirà ai ricercatori di ottenere informazioni sulla natura della malattia, indicazioni sulla sua evoluzione clinica e di definire in modo appropriato un programma clinico-terapeutico personalizzato. Questo sarà possibile potendo acquisire, dall’espansione in vitro delle CTC raccolte con il DEAPArray, materiale utile per studi di caratterizzazione cellulare e biomolecolare del tumore analizzato (vitalità, capacità d`infiltrazione, sensibilità o resistenza ai chemioterapici). Un domani inoltre si potranno individuare le cellule staminali del tumore, cioè quelle cellule che sono ritenute insensibili alle cure, capaci di provocare metastasi e di far riapparire il tumore anche quando sembra sconfitto. In questo modo si riuscirà a colpire esattamente l’obiettivo, in modo definitivo e senza danneggiare l’organismo. Da quando il DEPArray è in dotazione al Laboratorio di Bioscienze dell`IRST, si sono attivati diversi progetti di ricerca che hanno consentito di produrre un elaborato scientifico che è stato presentato al congresso annuale dell`AACR (American Association for Cancer Research, il più importante congresso mondiale che si occupa di ricerca preclinica sul cancro). Attualmente sono in fase di attuazione progetti di ricerca riguardanti il tumore del colon e del polmone metastatici ed è in fase di progettazione uno studio sul carcinoma della prostata ormono-resistente metastatico. Quando tali studi saranno completati, a seconda dei risultati conseguiti, sarà possibile estendere il campo di applicazione di questa tecnologia ad altre neoplasie. E’ possibile ipotizzare che queste indagini, al momento complicate e dispendiose, effettuabili solo all’interno di studi ben delineati e controllati, possano trasformarsi, nei prossimi anni, in esami di routine capaci di rendere all’oncologo clinico un importante servizio, fornendogli informazioni essenziali per monitorare le neoplasie e personalizzarne efficacemente la cura grazie ad un semplice esame del sangue. Aver sperimentato per primi al mondo questa apparecchiatura sottolinea, ancora una volta, il contributo che l’IRST può offrire all’oncologia italiana nella ricerca contro il cancro. Borse di Studio 2011 “Augusto Fabbri” Nella giornata di giovedì 3 novembre, presso la sala riunioni “Carlo Mainetti” dell’Istituto Tumori della Romagna (IRST) di Meldola, si è tenuta la cerimonia di consegna delle Borse di Studio “Augusto Fabbri” per l’anno 2011, rese possibili grazie al lascito del sig. Augusto Fabbri di Forlì, scomparso il 30 luglio 2009, che, per sua espressa volontà, permetterà all’Istituto Oncologico Romagnolo (IOR) di assegnare, anche nei prossimi quattro anni, due borse di studio di 5.000 euro cadauna a due giovani ricercatori in ambito oncologico: rispettivamente, un medico ed un biologo. Il dott. Ibrahim, la dott.ssa Guerra, il prof. Amadori, la sig.ra Righi, la dott.ssa Nicoletti Per l’anno 2011, i ricercatori beneficiari delle borse di studio sono la dott.ssa Debora Guerra (biologa ricercatrice nel Laboratorio di Bioscienze IRST) e la dott.ssa Stefania Nicoletti (medico dell’U.O. di Immunoterapia e terapia cellulare somatica IRST). Presenti alla cerimonia: la sig.ra Evelina Righi (moglie di Augusto Fabbri), il dott. Sergio Mazzi (Presidente IOR), il prof. Dino Amadori (Direttore scientifico IRST), il dott. Toni Ibrahim (Responsabile U.O. del Centro di Osteoncologia IRST), il dott. Daniele Calistri (Responsabile gestionale e del settore di Diagnostica Molecolare IRST), il dott. Vincenzo Erroi (Direttore IOR), insieme al dott. Bruno Tramonti e all’arch. Ivan Gatta (amici della Famiglia Fabbri). A nome dello IOR e dell’IRST di Meldola, i più sentiti ringraziamenti per la sensibilità dimostrata dalla sig.ra Righi e dal caro Augusto , da molti anni generosi sostenitori dello IOR. Il sig. Augusto Fabbri Per informazioni sulle attività dell’Istituto Oncologico Romagnolo: Per informazioni sulle attività dell’Istituto Tumori della Romagna: tel. 0543 35929, [email protected], www.ior-romagna.it tel. 0543 739100, [email protected], www.irst.emr.it La sig.ra Righi, il prof. Amadori e il dott. Mazzi Il dott. Tramonti, il dott. Erroi, la sig.ra Righi, il prof. Amadori, il dott. Mazzi L’arch. Gatta, la sig.ra Righi l’informatore n. 89 dicembre 2011 19 Psiconcologia IOR La dignità della persona alla fine della vita: l’impegno del Gruppo di Lavoro in Psiconcologia IOR L’assistenza delle persone e dei familiari nella fase avanzata di malattia, a domicilio, in ospedale o in hospice, rappresenta un momento difficile e complesso per l’équipe. Numerose sono le paure che la fase avanzata di malattia comporta e numerosi sono i bisogni cui dare risposta, tra cui alcuni certamente di pertinenza fisica (il dolore, la debolezza, le difficoltà respiratorie), ma molti di pertinenza psicologica e spirituale (le angosce rispetto all’ignoto, i timori di non farcela, le difficoltà a manifestare le proprie emozioni, i timori di abbandono, di essere di peso, di non avere più valore, di non avere più alcun ruolo, le paure rispetto a cosa accadrà ai propri cari dopo). Un dato significativo è quindi rappresentato dal fatto che, benché non sia più possibile in questa fase della malattia parlare di cura (quindi di guarigione), gli interventi sui bisogni fisici, emozionali e spirituali del paziente devono possedere requisiti per cui il senso della speranza possa essere riformulato in maniera diversa, ma comunque presente. La speranza è certamente una variabile importante ma complessa, influenzata da diversi fattori, come molti studi condotti sulle persone ammalate in fase avanzata e alla fine della vita ci riportano: il sentire di essere amati, di essere ancora importanti per gli altri, di non essere soli nel percorso di malattia, il percepire l’équipe come una “rete” che sostiene, il sentire che i propri sintomi vengono presi in considerazione e adeguatamente trattati, il poter esprimere apertamente le proprie paure e le proprie emozioni, senza l’angoscia di far star male gli altri. E ancora, elemento estremamente importante, il sentire che la propria vita ha avuto un senso e che sarà stata di insegnamento e che i proprio valori soggettivi e morali saranno testimonianza del proprio passaggio nella vita. Su queste basi è stato negli ultimi anni fortemente introdotto in Psiconcologia il concetto di dignità, come rispetto dell’altro, del suo valore e del ruolo “spirituale” che ha avuto e che ha nel mondo. Di Al centro Shannon Poppito assieme al Gruppo di lavoro in Psiconcologia IOR. 20 n. 89 dicembre 2011 l’informatore conseguenza gli interventi che vengono effettuati nelle cure palliative, devono rispettare la dignità della persona che affronta i momenti finali della propria esistenza. A tale proposito, per comprendere meglio come agire in senso “promotore della dignità”, alcuni modelli di intervento sono oggi a disposizione della Psiconcologia e rappresentano un punto fermo nel migliorare l’assistenza nelle cure palliative. Un esempio a questo proposito è rappresentato dall’intervento noto come “terapia basata sulla dignità” proposto da uno psichiatra canadese, Harvey Chochinov e in linea con un alto modello analogo, proposta da un altro psichiatra statunitense, William Breitbart, di “terapia centrata sul significato”. Aiutare la persona a trovare un senso e un significato alla propria esistenza, a ricollocare il senso del suo passato, del suo presente e del suo futuro, anche quando non ci sarà più, a riuscire a vivere fino all’ultimo la propria esistenza in maniera piena, riconciliandosi con la vita e con sè stesso, sono alcuni degli obiettivi che queste terapie perseguono. Allora, stare accanto al paziente (è questo peraltro il vero significato della parola assistenza, dal latino ad-sistere) e aiutarlo in questo percorso facendosi raccontare la propria vita, i ricordi più importanti e quanto la persona vorrebbe che anche i familiari ricordassero, rappresenta il fulcro di un intervento psico-oncologico basato sulla dignità. Su questa importantissima modalità di intervento il Gruppo di Psiconcologia IOR ha lavorato ad uno stage residenziale con Shannon Poppito, psicoterapeuta responsabile del Servizio di Psicologia Clinica City of Hope negli Stati Uniti, che ha lavorato per cinque anni a fianco del William Breitbart e Harvey Chochinov, effettuando interventi sia di terapia centrata sul significato sia di terapia basata sulla dignità. Invitata in Italia, per due giorni Shannon ha condiviso con il gruppo dello IOR la propria esperienza in momenti di profonda espressività emozionale e di arricchimento per tutti i partecipanti. Sono state insegnate durante il corso alle figure psicologiche dello IOR le modalità pratiche per raggiungere quello che è l’obiettivo ultimo del modello di intervento, sintesi dei due succitati e chiamato da Poppito VITA (Coinvolgimento Vitale in un Terapia Attiva): la ricerca di un senso (della vita e di sé) e il valore dell’esistenza, anche quando nessun trattamento guaritivo è possibile, che diventano il fulcro dell’assistenza nelle cure palliative. Ciò può essere di grande utilità anche al fine di una migliore e più completa formazione dei Volontari impegnati all’interno dello IOR nella compagnia e ascolto delle persone ammalate di tumore. Da parte dell’Istituto Oncologico Romagnolo e dell’Hospice “Villa Agnesina” un sentito ringraziamento a Stefano Bollani e a tutti gli Sponsor che, con la loro generosa disponibilità, hanno permesso di organizzare un importante concerto di beneficenza, svoltosi a Faenza nella serata di venerdì 9 dicembre 2011 presso il Teatro Masini, il cui ricavato sarà interamente utilizzato per sostenere le attività di cure palliative dell’Hospice “Villa Agnesina” di Faenza. BUCCI INDUSTRIES Con la collaborazione di Media partner Con il patrocinio di Uno sguardo alla Medicina Palliativa Non sempre in Italia è chiaro il concetto di “Cure Palliative”: Da un’attenta lettura di questi dati emerge la complessità e la spesso, anzi, la percezione delle persone su questa disciplina è delicatezza del problema, soprattutto in termini comunicativi. Da alquanto confusa. Il dott. Luigi Bruno, Responsabile Medico e dove partire? In maniera più ortodossa è bene riportare la definizione Direttore Sanitario dell’ Hospice Villa Agnesina di Faenza, cerca di Cure Palliative dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dunque in queste pagine di chiarirne la vera essenza: lavorare (OMS), in modo da avere un punto di riferimento su cui sviluppare contro l’abbandono del sofferente e l’indifferenza generale, alcune considerazioni generali: dedicandosi al proprio malato piuttosto che alla malattia. “Le cure palliative sono un approccio che migliora la qualità della I giornali, la televisione ed Internet abbondano di informazioni sulla vita dei malati e delle famiglie, che si confrontano con i problemi Medicina Palliativa. Attraverso il WEB è possibile reperire molta associati a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione e il sollievo documentazione, che spazia dal semplice carattere divulgativo fino dalla sofferenza, per mezzo dell’identificazione precoce, della alla letteratura scientifica. Ai fini di una comprensione più completa, approfondita valutazione e del trattamento del dolore e di altri tuttavia, è importante dedicare qualche riflessione preliminare sulla problemi, fisici, psicosociali e spirituali.” percezione attuale delle persone, in Italia, rispetto a tale disciplina medica. Le cure palliative: A tale scopo potrebbe essere utile partire da un’importante indagine • Danno sollievo al dolore e agli altri sintomi che provocano condotta nel 2008 dalla IPSOS per conto della Federazione Cure Palliative (FCP) sulla conoscenza e il vissuto delle Cure Palliative in Italia (Il testo integrale di tale indagine è consultabile sul sito della sofferenza; • Sostengono la vita e guardano al morire come a un processo naturale; FCP: www.fecp.org). Da tale studio si ricava sinteticamente quanto • Non intendono né affrettare né posporre la morte; segue: • Integrano aspetti psicologici e spirituali nell’assistenza al paziente; • La quota di persone che ha dichiarato di sapere cosa sono le cure • Offrono un sistema di supporto per aiutare il paziente a vivere palliative è del 45%; quanto più attivamente possibile fino alla morte; • Il 22% della popolazione ha definito correttamente cosa sono e cosa riguardano le cure palliative (“trattamento di pazienti affetti • Offrono un sistema di supporto per aiutare la famiglia a far fronte alla malattia del paziente e al lutto; da patologie evolutive irreversibili attraverso il controllo dei sintomi • Utilizzano un approccio di équipe per rispondere ai bisogni del e delle alterazioni psicofisiche più che della patologia, che ne è la paziente e della famiglia, incluso, se indicato, il counselling per causa”); il lutto; • L’errore più frequente è quello di confondere le cure palliative con quelle omeopatiche (21%); • Migliorano la qualità della vita e possono anche influenzare positivamente il decorso della malattia; • Il livello di informazione sulle strutture che forniscono cure palliative è del 20%; • Sono applicabili precocemente nel corso della malattia insieme con altre terapie che hanno lo scopo di prolungare la vita, • Il dato più confortante è il grado di consapevolezza dei cittadini come la chemioterapia e la radioterapia, e comprendono sul diritto alle cure palliative: l’80% le ritiene utili, necessarie e le indagini necessarie per una miglior comprensione e un di competenza principalmente del Sistema Sanitario Nazionale. miglior trattamento delle complicazioni cliniche che causano Questo diritto acquisito per la maggior parte degli italiani, viene sofferenza”(Organizzazione Mondiale della Sanità, 2002). però riconosciuto fruibile di fatto solo dal 57% di essi; Una definizione così approfondita e completa, in linea teorica, • Per quanto riguarda le strutture hospice e il loro modello non dovrebbe dare adito ad equivoci interpretativi e potrebbe organizzativo (équipe multidisciplinari di medici infermieri, essere generalmente condivisibile. Sembra tutto chiaro: in effetti, psicologi, fisioterapisti e volontari adeguatamente formati) solo il in considerazione di tali tematiche in ambito strettamente pratico/ 24% ne è a conoscenza; operativo, le problematiche sono tantissime e potrebbero comunque • A fronte di un livello di informazione ancora contenuto, la essere sintetizzate in una frase estrapolata da un’importante relazione maggior parte della popolazione, in caso di necessità, preferirebbe del Prof. Stefano Zamagni (Il ruolo del volontariato nelle Cure l’assistenza domiciliare (70%) all’hospice (21%); Palliative relazione al xv congresso nazionale SICP- Giardini Naxos • Oltre l’80% della popolazione approva l’uso degli oppiacei per il 3-6 novembre 2008 - Il testo integrale di tale relazione è consultabile controllo del dolore grave. Questa necessità è espressa con più sul sito della FCP: www.fecp.org): “Per trovare una risposta bisogna forza dai soggetti che dimostrano di possedere un elevato livello affrontare la questione cultural-filosofica”. di informazione (89%) e in particolare da coloro che hanno avuto Tale questione è rilevante, ma cos’è? Rispondere in maniera semplice familiarità con il problema (88%). e chiara richiede una considerazione sulle origini stesse delle cure 22 n. 89 dicembre 2011 l’informatore palliative. Spesso, volendo storicizzare tale disciplina, si propongono accompagnano il percorso del malato e dei suoi famigliari. Lo diversi riferimenti temporali: gli anni ’60 con la nascita del primo Hospice stesso concetto di inguaribilità è l’inizio di tante situazioni critiche in Inghilterra e la conseguente nascita del movimento Hospice in tutto che vedono nella comunicazione un momento delicatissimo. il mondo che ha avuto il grande merito di promuovere la diffusione Individuare delle soluzioni standard per tutti è piuttosto difficile. delle cure palliative in chiave moderna con la creazione di una vera Non è semplice accettare l’incurabilità di una malattia, soprattutto in e propria disciplina medica; il Medioevo, con i primi ospedali per gli società fortemente medicalizzate come quelle occidentali. In queste infermi; S. Agostino, in riferimento all’etimologia del termine palliativo situazioni il rischio di accanimento terapeutico e diagnostico, spesso (da “pallium” mantello, inteso come protezione e in senso traslato involontario o dettato dalla paura di ritorsioni medico-legali, è molto cura, protezione al malato) e diversi altri esempi. Negli ultimi decenni alto poiché il momento del passaggio dalle cure attive (cioè quelle l’interesse, anche mediatico, verso questa disciplina ha conosciuto volte alla guarigione) alle cure palliative non è mai così netto. Va un continuo crescendo in ragione giustamente della dimensione sempre tenuto presente lo stato di “debolezza” psicologica, fisica ed epidemiologica e dell’impatto socio-economico delle problematiche eventualmente socio-familiare che accompagna il paziente. Questa clinico-assistenziali dei pazienti in fase avanzata di malattia. consapevolezza da parte degli operatori sanitari è il presupposto per In realtà è facilmente intuibile che il problema della malattia, della costruire un valido profilo comunicativo con il malato, generalmente sofferenza e della morte accompagna l’uomo fin dagli albori supportato dalla rete famigliare e/o amicale, che viene rimodulato dell’umanità e, forse più propriamente, sin da quando l’uomo ha costantemente in base all’evoluzione del quadro clinico e di altri sviluppato una propria autocoscienza, intesa come consapevolezza fattori. Questo teoricamente. Ma cosa succede nella pratica? Entrano che un organismo ha di sè stesso e del mondo circostante, in gioco tante variabili, legate a svariati problemi di vita del paziente caratteristica che lo ha distinto in modo sostanziale dal restante e dei suoi famigliari, oltreché a determinati condizionamenti socio- mondo animale. Come vediamo, la questione culturale-filosofica culturali; al grado di sensibilità individuale e al livello formativo sulle tematiche fondamentali della vita ha origini molto lontane nell’ambito delle cure palliative dei medici e di tutti gli altri operatori ma rimane costantemente attuale e si rimodula di volta in volta in sanitari che intervengono nel processo assistenziale; alle risorse rapporto all’evoluzione dell’uomo e delle società in cui vive. A tale strutturali e assistenziali per l’erogazione delle stesse cure palliative proposito è possibile interpellare quasi tutto l’ambito dello scibile che influenzano il percorso del paziente in questa fase delicata della umano (letteratura, arti visive, musica, filosofia, biologia, bioetica, sua esistenza. antropologia, religione, psicologia, medicina, fisica, ecc.) per tentare Conoscere (o far conoscere) la diagnosi e successivamente la di trovare spiegazioni, informazioni o risposte ai vari interrogativi che prognosi non sono processi scontati da subordinare all’ineluttabilità inevitabilmente sorgono in ognuno di noi. delle tappe di una malattia severa. I medici hanno un ruolo decisivo Se consideriamo le cure palliative sotto questo aspetto possiamo nel promuovere e praticare una corretta informazione commisurata, capire, credo, le problematiche poste in essere dalla frase del però, a tutti i fattori sopra esposti. Prof. Zamagni. In quest’ottica è comprensibile l’enorme varietà di Dire la verità come sinonimo di corretta informazione è una pretesa atteggiamenti verso questo settore della medicina. velleitaria a tutti gli effetti. Parimenti, i mass-media (televisione, Solo attraverso questi presupposti apparentemente astratti, giornali, internet, ecc.) possono dare un supporto informativo utile, paradossalmente, è possibile comprendere meglio i risvolti più se opportunamente gestiti. In caso contrario il rischio di amplificare pratici delle cure palliative. In particolare, tante sofferenze personali gli equivoci, fonti di numerosi pregiudizi, è molto alto. Dal concetto e situazioni di vita vissuta legate a malattie di famigliari e amici, da di inguaribilità ai pregiudizi si arriva rapidamente anche attraverso questo angolo prospettico, vengono perlomeno contestualizzate messaggi ambigui che si autodeterminano, attraverso svariate in maniera più congrua. Ma è bene chiarire che le cure palliative modalità: “l’Hospice è un posto dove si va a morire; lì non ti fanno non sono una forma di consolazione o una risposta definitiva, o niente; ti fanno solo la morfina che non guarisce”. “Dottore mi hanno comunque sempre efficace, alle sofferenze fisiche e psicologiche detto che in hospice i famigliari non possono entrare. I pazienti li dell’uomo. È da ciò, infatti, l’ingenerarsi di numerosi equivoci e lasciano soli a morire“. “Le cure palliative sono per i terminali, per pregiudizi che spesso accompagnano le cure palliative nelle società cui non le voglio”; “Perché dobbiamo fare queste cure palliative? Ho occidentali tecnologicamente evolute. Come mai, visto che oramai letto sul giornale di un nuovo farmaco che cura quel tipo di tumore”. è diventato un imperativo socio-culturale combattere la sofferenza? Da qui è facilmente comprensibile il non accettare l’idea, da parte di Tutto dovrebbe essere risolvibile. Anche in questo caso esistono tante alcuni pazienti, di sottoporsi alle cure palliative o, dal punto di vista chiavi di lettura e tutte piuttosto valide, ma non possiamo pretendere del famigliare di un paziente, di proporre le cure palliative al proprio in questo breve scritto di analizzare in maniera approfondita tutti gli congiunto. elementi della questione. Possiamo limitarci semmai ad evidenziare Cosa fare? Possiamo dire che le cure palliative permettono di alcuni aspetti emblematici da considerare come filo conduttore in affrontare la terminalità con gioia? Possiamo illuderci di preparare le questo breve viaggio nell’ambito della Medicina Palliativa. persone alle sofferenze e, di conseguenza, alla morte? Possiamo dire La condizione di inguaribilità di un paziente è, indubbiamente, il che gli hospice sono luoghi di vacanze? nodo centrale su cui si sviluppano tutte quelle problematiche che Le cure palliative non sono un prodotto da imporre o far l’informatore n. 89 dicembre 2011 23 accettare con l’idea “fa la cosa giusta”. Non è marketing. base all’efficacia dei loro risultati strettamente congiunta alla bontà Quando si urta con la coscienza di un individuo e le sue emozioni è del rapporto interpersonale. Tale rapporto, che lega un soggetto bene sempre rimanere rispettosamente un passo indietro. (il medico) a un altro soggetto (il malato), è tanto più delicato Promuovere le cure palliative, a mio avviso, di fronte a queste e pregiato quanto più si esplica in quella “terra di nessuno”, o di criticità, vuol dire lavorare contro l’indifferenza poiché essa genera tutti, che divide la malattia dalla morte: il terreno che è proprio della l’abbandono del sofferente. L’uomo accanto all’uomo può essere, malattia tumorale inguaribile. “Il medico che combatte un tumore in senso lato, già medicina palliativa. Offrire un sostegno clinico, può vincere o perdere, ma il medico che si dedica al proprio assistenziale, psicologico ecc. nel rispetto dell’ autodeterminazione malato tumorale vince sempre”. del paziente e della sua famiglia, è l’approccio palliativo. Questo tipo di supporto non ha luoghi predefiniti. Può essere effettuato ovunque in relazione alle necessità e alle risorse disponibili (casa, ospedale, Hospice, ambulatorio, ecc.). Per concludere, come paradigma della reciprocità, valore imprescindibile delle cure palliative, ritengo utile riportare una frase del prof. Cosmacini tratta da un’intervista presente ne “Il Dolore Inutile”, di S. Zavoli: “Oggi una tecnologia medica sofisticata consente utili terapie un tempo inimmaginabili e insperate. Esse (e hanno contribuito contribuiscono) aumentare la ad quantità della vita e a migliorarne la qualità. Tuttavia, nella pratica quotidiana, sono molti i casi in cui la “ terapia della malattia” non coincide, come dovrebbe, con “l’aver cura del malato”. L’hightech, o non sempre supertecnologia, coincide con l’high- touch, con il contatto umano, con la miglior relazione di cura tra “curante” e “curato”. Il paziente, che sovente sente e soffre la crisi del rapporto con il medico giustamente curante, giudica il complesso delle prestazioni curative che riceve non tanto in base all’efficienza delle applicazioni terapeutiche della scienza, quanto in 24 n. 89 dicembre 2011 l’informatore VOLONTARI IOR: L’ESPERIENZA DI VILLA AGNESINA Pubblichiamo con grande piacere in queste pagine un contributo che la dott.ssa Giorgia Bellini, Psicologa IOR, ha scritto assieme ai numerosi Volontari che prestano il loro tempo presso l’Hospice Villa Agnesina di Faenza. Un piacevole resoconto settimanale che ci trasporta, come in un racconto, nelle numerose attività da loro svolte, all’insegna dell’amore per gli altri e per la vita. “Il diario di bordo appoggiato sulla scrivania è scritto a più calligrafie, cambiano i colori delle penne scelte, c’è chi per esprimere un proprio sentimento o raccontare un proprio vissuto preferisce disegnare, chi citare una poesia, chi incollare un ricordo. Ma tutti coloro che sono a bordo di quella nave sanno che quel diario è qualcosa di più di ciò che vede l’occhio, perché tra le sue pagine si possono immaginare anche i diversi momenti di lettura, di rispecchiamento, di confronto e di ascolto. Il diario di bordo è il primo gesto di integrazione del gruppo che vuole conservare le proprie memorie, perché la memoria narra di una storia realmente accaduta… Inizia la settimana e incontriamo Renata mentre aggiorna il menù esposto accanto alla cucina e dietro di lei si sentono subito i passi di qualche familiare, curioso di sapere che cosa potrà scegliere di mangiare il proprio caro. Più tardi sale in soggiorno per continuare a prendersi cura della libreria che ha aiutato a realizzare e che periodicamente va a controllare e a ricreare. Nel pomeriggio in tisaneria incontriamo Vilna, che ha organizzato un momento di cucina in cui ha portato gli ingredienti, mentre i familiari di una paziente preparano deliziose crepes secondo le tradizioni. Un ricettario color arancio posizionato su di un leggio in tisaneria raccoglie e custodisce importanti ricordi di vita che passano attraverso gli ingredienti di una ricetta significativa. Il martedì mattina Rosalba ci aggiorna sui contatti avvenuti con l’esterno dell’Hospice, ruolo che rappresenta il punto di partenza per la realizzazione di tutte le iniziative e attività programmate (laboratori di decoro, incontri in musica, caldarroste e vin brulè per San Martino, Santa Messa per l’Hospice,ecc…). Nel pomeriggio, camminando nella zona di degenza, udiamo la voce di Paolo, intento ad uscire morbidamente da una stanza, mentre si presta alla “lettura ad alta voce” di qualche passo di un libro che ha portato con sé o che gli è stato suggerito. Una modalità di lettura che Paolo ha perfezionato partecipando al corso IOR “Nati per Leggere” tenuto in primavera dal Dott. Alfonso Cuccurullo e che ha condiviso con il resto del gruppo raccontando ciò che lui e gli altri partecipanti hanno appreso. Se ha portato con sé la sua armonica, il mercoledì mattina ci accompagnano invece le note di Tullio che, con l’aiuto della musica, riesce a creare un’atmosfera di incontro tra volontari, familiari, degenti e operatori nel parco dell’Agnesina. Quando non c’è la musica ad accompagnarlo, entra in scena una seconda risorsa, ovvero l’interesse per lo sport, che consente di tenere aperto il dialogo anche su questo fronte coadiuvato dalla Gazzetta sottobraccio. Sempre in mattinata incontriamo Carla, dedita all’ascolto e compagnia e che potremmo incontrare lungo i corridoi o nel sentiero del parco, mentre accompagna qualche paziente. Nel pomeriggio ci viene incontro Bice, l’anima artistica del gruppo, con cui si può conversare di arte e pittura lasciandosi guidare dai colori e dalla poesia, passando tra mondi lontani scoperti nei suoi viaggi. Il giovedì mattina c’è Marta, sin dall’inizio occupatasi dell’aspetto ludico creando uno spazio di raccolta giochi in scatola, come le carte, la dama, gli scacchi ecc, che degenti e loro familiari possono prendere a prestito per portarli nelle proprie stanze o che lei stessa propone ogni volta che la situazione lo permette. Inoltre ha realizzato, sempre in soggiorno, uno spazio ludico e di gioco per i bambini che vengono a far visita a familiari ricoverati. Come nel caso della libreria anche i giochi richiedono un controllo periodico per verificare la loro conformità. Nel pomeriggio incontriamo Fosca, che nello studio medico ha iniziato a realizzare il progetto di una biblioteca scientifica catalogando e archiviando libri, riviste e articoli scientifici prevalentemente sulle Cure Palliative, donati all’Hospice dallo IOR o messi a disposizione a prestito dal medico, dal direttore assistenziale e dalla psicologa. Scendendo nella zona di degenza la incontreremo insieme al personale durante la distribuzione della merenda e vicino ai pazienti, attenta nell’ascolto attivo. Il venerdì mattina Graziella è disponibile all’ingresso per la prima accoglienza dei familiari e dei visitatori, oltre che per collaborare col personale in servizio. Quando la incontriamo in visita ai degenti sappiamo che la tematica che propone è la musica, frutto di una personale sensibilità e passione, dalle quali è scaturito un progetto che ci ha regalato un lettore cd portatile e vari album, rappresentativi dei più variegati generi musicali. Al pomeriggio Elide e Lidia chiudono la settimana e le incontriamo mentre collaborano con il personale nella distribuzione della merenda, utile strumento per conoscere i nuovi degenti e/o ritrovare quelli già incontrati la settimana precedente, valutando assieme se può essere opportuno e utile fermarsi insieme da qualche altro paziente, in modo da creare un momento di dialogo allargato.” Domenica 8 Maggio 2011: La musica delle Aie a “Villa Agnesina”… … ricordare questa esperienza fa sempre bene al Cuore. Per la prima volta “Villa Agnesina” si è proposta come Aia, aprendo il suo parco ad un’esperienza di integrazione col territorio circostante. Un’occasione di sensibilizzazione sulle tematiche delle Cure Palliative e Hospice sostenuto dai Volontari dello IOR. L’idea alla base è stata quella di aprirsi all’accoglienza delle famiglie, proponendo un programma di animazione per i bambini. I Volontari si sono dedicati a diversi laboratori: lettura, pittura, creazione di borsette di carta, esperimento del seme di fagiolo. Si sono così alternati per tutto il pomeriggio, supportati dalla grande esperienza e professionalità di Raffaella Di Vaio, nota illustratrice locale di libri per bambini alla quale va un sentito ringraziamento, e da Elena Cavallucci, conosciuta come TataFata, che con la sua mano da truccabimbi ha fatto sognare grandi e piccini. l’informatore n. 89 dicembre 2011 25 L’HOSPICE BENEDETTA CORELLI GRAPPADELLI DI LUGO AL TRAGUARDO DEI DUE ANNI DI VITA A cura del dott. Luigi Montanari, Responsabile Struttura Semplice Cure Palliative AUSL Ravenna e della Psicologa IOR dott.ssa Ilaria Strada La struttura lughese compie due anni: ripercorriamo col dott. Montanari e con la dott.ssa Strada i suoi primi passi, assieme alla storia delle Cure Palliative nel mondo e in Emilia-Romagna. Lugo vanta una lunga tradizione per quanto riguarda le Cure Palliative, iniziate col Servizio di Ospedalizzazione Domiciliare nel 1993 e proseguite nel marzo 2002 con l’apertura dell’Hospice Territoriale San Domenico (uno dei primi in regione Emilia-Romagna) e con la realizzazione dell’Hospice Ospedaliero. A dicembre 2009, infatti, dopo l’inaugurazione avvenuta nel maggio dello stesso anno, è partita l’attività clinica dell’Hospice “Benedetta Corelli Grappadelli”. La sua realizzazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione fra l’AUSL di Ravenna e il consistente contributo del dott. Giovanni Corelli Grappadelli, alla memoria della cui amata figlia è intitolato l’Hospice. Questa struttura è inserita nel Presidio Ospedaliero dell’Ospedale Umberto I° di Lugo ed è posta in una palazzina autonoma di fine ‘900, appositamente ristrutturata ed ampliata secondo un progetto dedicato. Attualmente è il nodo centrale del progetto aziendale di Rete di Cure Palliative, di cui il dott. Luigi Montanari è responsabile. La storia e la filosofia dell’Hospice e delle Cure Palliative è nata in Gran Bretagna grazie a Dame Cicely Saunders, che fondò a Londra il primo Hospice, il St. Christopher, nel 1967. Negli anni seguenti il “Movimento Hospice” si diffuse in molte nazioni del Nord Europa. In Italia le Cure Palliative sono nate negli anni ’80, soprattutto come cure a domicilio per i pazienti oncologici con malattia avanzata e sintomatica, grazie al contributo fondamentale di Associazioni di Volontariato, in primis dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Lo IOR, infatti, ha messo in campo finanziamenti e professionisti che hanno portato un valido contributo all’assistenza e alla ricerca clinica in Cure Palliative e terapia del dolore cronico oncologico, riconosciuta a livelli nazionale e internazionale. La realizzazione degli Hospices, inseriti nella Rete delle Cure Palliative, secondo disposizioni del Ministero della Salute, è iniziata così nei primi anni 2000, con i primi Hospices in Regione (tra i quali l’Hospice Territoriale San Domenico di Lugo) operativi nel 2002. Le Cure Palliative hanno come obiettivo principale l’assistenza globale e attiva rivolta a persone affette da malattia in fase avanzata, non più guaribile e con bisogno di trattamento dei sintomi e di sollievo dal dolore. Esse si esplicano attraverso un intervento terapeutico globale che, oltre al controllo dei sintomi fisici, si estende al supporto psicologico, relazionale, sociale e spirituale, con un alto livello di assistenza specialistica. Tutto ciò è reso possibile grazie alla valorizzazione delle risorse della persona e della sua famiglia, nonché della molteplicità di figure coinvolte nel processo di cura, nel pieno rispetto dell’autonomia e dei valori del paziente. Altro aspetto fondamentale è la formazione di una rete assistenziale nel territorio, integrata coi Presidi Ospedalieri e i Servizi Sociali, permettendo così una continuità di cura. La Rete di Cure Palliative mira in tal modo alla presa in carico globale dell’utente e della sua famiglia, attraverso attività e servizi strettamente coordinati per territorio ed ospedale. 26 n. 89 dicembre 2011 l’informatore L’Hospice, comunque, non è solo un luogo di assistenza, bensì una casa ed un ambiente il più familiare possibile, in cui accogliere persone in fase avanzata di malattia, bisognose di cure e sollievo dal dolore. Per la presa in carico del paziente e della sua famiglia sono fondamentali l’ascolto, la comprensione dei bisogni e delle aspettative, nonchè la personalizzazione degli interventi garantiti dal lavoro di una equipe medico-infermieristica formata e motivata. L’Hospice Benedetta Corelli Grappadelli nasce come luogo di ricovero alternativo all’ospedale o al domicilio ma integrato con essi, totalmente a carico del Servizio Sanitario Nazionale. È in grado di accogliere 10 pazienti in altrettante stanze singole. Ogni stanza comprende bagno, TV, telefono, scrivania, minifrigo e una poltrona letto in modo da rendere più agevole l’assistenza notturna da parte di un familiare. È presente una tisaneria, un’ampia stanza con funzione di area comune dove guardare la Tv, ascoltare musica, leggere, preparare bevande calde e riscaldare alimenti per i familiari e per gli ospiti. All’ingresso è posto un punto di accoglienza dove sono presenti i Volontari IOR, adibiti all’accoglienza e al fornire informazioni. Forniscono dunque un insostituibile contributo al perseguimento e raggiungimento degli obiettivi dell’Hospice, assicurando una presenza continuativa, fornendo compagnia e ascolto ai pazienti, ma anche aiuto nei piccoli e grandi bisogni che emergono quotidianamente o in particolari occasioni (festività, ricorrenze, attività quali concerti, letture). Come è già stato riportato in qualche numero addietro dell’Informatore, nell’ambito del progetto aziendale “Ospedale fonte di vita”, nell’Hospice si realizzano anche altre attività oltre a quelle prettamente sanitarie e assistenziali, come ad esempio concerti concepiti come occasione di svago per pazienti, familiari, amici, conoscenti e per dare la possibilità alla cittadinanza di conoscere più da vicino questo servizio e la struttura. All’Hospice si possono poi ammirare le opere artistiche di Rita Mangano, il cui talento nel dipingere ospedali è conosciuto in molte regioni italiane. I suoi quadri abbelliscono ogni stanza di degenza e la tisaneria. L’equipe, multiprofessionale, è composta da: Direttore Medico, Medici Oncologi Palliativisti, Psicologo, Coordinatore Infermieristico, 8 Infermieri (due dei quali con ruolo di CaseManager), 8 Operatori Socio-Sanitari, un Tecnico della riabilitazione (su richiesta), Volontari IOR. In ormai due anni di attività sono stati ricoverati quasi trecento pazienti, la maggior parte dei quali afferenti al territorio lughese, e circa il 25% provenienti dal territorio di Ravenna. Di essi circa il 20% rientra a domicilio per proseguire le cure in Assistenza Domiciliare Integrata con il Medico di Famiglia. Tutti i pazienti vengono ricoverati con accesso programmato, seguendo una lista di attesa unica a livello aziendale, in comune con l’Hospice Villa Agnesina di Faenza. I pazienti vengono valutati in consulenza sia a domicilio che in reparti ospedalieri da una commissione multi professionale (Punto Unico di Accesso o PUA) composta dall’Oncologo Palliativista, dal Case Manager dell’Hospice, dall’infermiera dell’Assistenza Domiciliare e dall’Assistente Sociale. Il tempo di degenza media in Hospice è di circa 18 giorni, in linea con gli obiettivi regionali. L’Hospice infine partecipa agli studi di ricerca in Cure Palliative dell’IRST di Meldola, dell’Accademia Cure Palliative di Bentivoglio e dell’Istituto Mario Negri. L’Hospice è costituito e caratterizzato fondamentalmente da relazioni umane. Quello che segue è uno stralcio di una lettera-testimonianza di una nostra ospite, che ha lasciato all’equipe quando è stata dimessa: “Siete un punto di riferimento, un faro che in ogni attimo della giornata aiuta a sorridere. Sapete donare un sorriso e questo rende felice il cuore, arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona, non dura che un istante ma il suo effetto dura a lungo. Nessuno di noi è così ricco da poterne fare a meno né così povero da non poterlo donare. Il sorriso crea gioia in famiglia e dà sostegno nel lavoro, è un segno tangibile d’amicizia, dona sollievo a chi è stanco. Rinnova il coraggio nella gioia e nella tristezza, è medicina più potente di tanti farmaci.” L’equipe dell’Hospice. Un momento dei vari concerti svoltisi nell’ampia tisaneria. Il dott. Luigi Montanari, Responsabile Medico dell’Hospice e della Rete Aziendale Cure Palliative con il dott. Giorgio Cruciani, Direttore dell’Oncologia Medica dell’Azienda Sanitaria di Ravenna e Coordinatore del Comitato Medico Scientifico IOR, durante l’anniversario del primo anno di attività dell’Hospice. I Volontari IOR al Front-office. l’informatore n. 89 dicembre 2011 27 Dalle Sedi IOR: CESENA Terza Edizione per il Gran Gala IOR di Cesena La premiazione da parte del Sindaco Paolo Lucchi del gruppo di Volontari IOR di Cesena, seguita da quella dei gruppi di Gambettola, San Mauro Pascoli e Savignano. Il Presidente IOR Sergio Mazzi mentre taglia la torta. Giovedì 1°dicembre, presso l’esclusiva cornice del Teatro Verdi, si è tenuta la Terza Edizione del Gran Gala IOR di Cesena, evento di beneficenza che, in questa edizione, ha sostenuto la Ricerca Scientifica per la lotta contro il cancro in Romagna, lo sviluppo dell’Istituto Tumori della Romagna (IRST) di Meldola e i Programmi assistenziali legati alle Cure Palliative dell’Hospice di Savignano. Garavina, il Sindaco di San Mauro Pascoli Gianfranco Miro Gori, il Vice-Sindaco di Savignano sul Rubicone Matteo Tosi e il Presidente dell’A.C. Cesena Igor Campedelli. La serata, trascorsa all’insegna dell’allegria e della convivialità, ha visto le fasi iniziali scandite dal Presidente IOR Mazzi, intervenuto per evidenziare le attività istituzionali, i numeri e gli investimenti effettuati da una realtà in costante crescita nel territorio romagnolo. Merito di tali risultati sono in primis gli oltre 1.000 Volontari dell’Istituto Oncologico Romagnolo, non solo motrice di ogni singola iniziativa ma, come evidenziato dal Presidente IRST e in seguito dal Vescovo Mons. Regattieri, dal Presidente della Provincia Bulbi e dal Sindaco Lucchi, indicatore costante del benessere e della solidarietà del popolo romagnolo. Al termine della cena e poco prima del taglio istituzionale della torta, i Gruppi di Volontari IOR di Cesena, Gambettola, San Mauro Pascoli e Savignano sul Rubicone sono stati omaggiati di una targa ed una pergamena, consegnate dai rispettivi Sindaci alle Coordinatrici dei Volontari, in simbolo della stima e della gratitudine per l’impegno profuso in questi anni, non soltanto a favore della nostra Associazione, ma di tutta la Comunità. La Sede IOR di Cesena desidera ringraziare sentitamente tutte le aziende sponsor che, in una serata in cui molto è stato fatto per far volare alta la speranza, hanno reso possibile un incasso di quasi 15.000 euro. Protagoniste assolute della serata sono state indubbiamente le numerose aziende sostenitrici: Unicredit, Technogym e Wellness Foundation, Gruppo Hera, Gruppo Trevi, Gruppo SFIR, Orogel, Sorma Group, Apofruit, Martini, Confindustria di Forlì-Cesena, Banca di Cesena, CO.M.CE, C.N.A., Cooperativa Agricola Cesenate, Agenzia Viaggi Manuzzi, Magazzini Generali Raccordati di Cesena, Centrale del Latte di Cesena, Cesena Fiera e Mercato Ortofrutticolo di Cesena. In un’atmosfera pervasa dalle forti suggestioni natalizie, hanno partecipato altresì il Presidente IOR Sergio Mazzi, il Presidente IRST Roberto Pinza, Il Vescovo della Diocesi di Cesena-Sarsina Mons. Douglas Regattieri, il Presidente della Provincia di Forlì-Cesena Massimo Bulbi, il Prefetto Angelo Trovato, il Questore Antonino Cacciaguerra, il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi, il Sindaco di Gambettola Iader 28 n. 89 dicembre 2011 l’informatore L’Hospice di Savignano compie dieci anni Il 17 ottobre scorso, presso il Servizio di Cure Palliative a Savignano sul Rubicone, si è svolta la conferenza stampa di presentazione delle iniziative promosse in occasione dei dieci anni di vita del Servizio di Cure Palliative e Hospice dell’Azienda USL di Cesena. Presenti all’appuntamento il Sindaco di Savignano Elena Battistini, il Direttore Generale AUSL Cesena Maria Basenghi, il Direttore del Distretto Rubicone Antonella Brunelli, il Consigliere della Sede IOR di Cesena Giorgio Vicini e, ovviamente, la padrona di casa Cristina Pittureri, Responsabile del Servizio Cure Palliative presso l’Hospice di Savignano. Questa struttura, sorta il 18 ottobre 2001, è stato il primo Hospice pubblico ad essere inaugurato in Emilia Romagna nell’ambito dell’assistenza e delle cure palliative, sviluppatesi già dai primi anni ’90 nel territorio di Cesena e nel resto della Romagna su iniziativa dell’Istituto Oncologico Romagnolo e di medici sensibili alle necessità dei pazienti oncologici terminali. Proprio lo IOR, socio fondatore della Federazione Cure Palliative (FCP), istituì nel 1986 il Servizio di Assistenza Domiciliare gratuita a pazienti oncologici giunti ad una fase critica della malattia, offrendo così la necessaria assistenza sanitaria al centro dei propri affetti familiari. Tale servizio è oggi totalmente sostenuto dalle AUSL, grazie ad una legge regionale che si è ispirata anche alla nostra esperienza. Ciò nonostante lo IOR rimane oggi attivamente impegnato nelle cure palliative tramite l’integrazione, in modo organico, di terapie, supporti psicologici, socio-assistenziali e solidaristici volti all’ottimizzazione della qualità di vita delle persone affette dalla malattia oncologica. Ne sono un esempio i Volontari IOR, opportunamente formati per la compagnia ai pazienti, i contratti libero professionali dedicati ad uno psicologo in Hospice, supervisore e formatore anche del Gruppo di auto mutuo aiuto al lutto (Gruppo Emily), il supporto economico dedicato agli operatori delle Arti-Terapie e Musico-Terapia, il contratto libero professionale per un medico e un biologo con funzioni di data manager e, non da ultimo, il sostegno alle attività formative per gli operatori sanitari nell’ambito delle Cure Palliative. L’iniziativa principale, promossa in occasione di questa ricorrenza, è stata senza alcun dubbio lo spettacolo teatrale “Tanti saluti”, messo in scena da Giuliana Musso, con Beatrice Schiro e Gianluigi Meggiopili, al Teatro Moderno di Savignano sul Rubicone il 20 ottobre scorso. Si è trattato precisamente di un progetto di teatro civile clownesco che ha affrontato il tema del morire ai nostri tempi, esplorando argomenti delicati, troppo spesso considerati addirittura tabù da una medicina orientata alla sola guarigione. La serata, presentata dal Sindaco di Savignano Elena Battistini, dal Direttore del Distretto del Rubicone Antonella Brunelli e dalla Responsabile del Servizio Cure Palliative presso l’Hospice di Savignano Cristina Pittureri, ha re- Da sinistra a destra: il Direttore Generale AUSL Cesena Maria Basenghi, il Sindaco di Savignano Elena Battistini e il Consigliere IOR Giorgio Vicini assieme allo staff dell’Hospice di Savignano. gistrato la presenza di oltre 400 spettatori, che hanno gremito in ogni ordine di posto il teatro. Le celebrazioni si sono poi concluse il 21 ottobre nella sala convegni dell’Ospedale Bufalini di Cesena, con un momento di approfondimento e confronto tra sanitari e volontari sul tema del fine vita e del ruolo odierno delle cure palliative; a seguire, infine, un pranzo a cui hanno partecipato il personale dell’Hospice di Savignano e Volontari IOR del Gruppo Emily, assieme al Sindaco di Savignano Elena Battistini e alla Responsabile Oncoematologia IRST di Cesena Marina Faedi. Gli eventi descritti, che hanno reso possibile la raccolta di oltre 5.000 euro, sono stati resi possibili grazie al contributo dell’Istituto Oncologico Romagnolo e della Banca di Credito Cooperativo Romagna Est. Il ricavato della serata del 20 ottobre, patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna, Comune di Savignano, Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Forlì-Cesena, Rotary Club Valle del Rubicone, Società Italiana Cure Palliative e Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, si unirà al contributo che sempre lo IOR metterà a disposizione per l’acquisto di un ecografo portatile per il posizionamento di Picc Line. Festa del Latte Domenica 2 ottobre, presso la Sede della Centrale del Latte di Cesena, si è svolta la consueta Festa del Latte, occasione ideale per trascorrere un piacevole pomeriggio all’insegna della musica, con animazione per bambini e spettacoli di danza, il tutto condito dalla degustazione dei deliziosi e genuini prodotti della Centrale del Latte. I Volontari della Sede IOR di Cesena sono stati così invitati a partecipare all’iniziativa, di anno in anno sempre più affollata, proprio per diffondere il messaggio e le attività dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Non solo: nel corso del pomeriggio si è svolta una lotteria premi, i cui proventi, uniti alla vendita dei gelati e delle bottigliette di acqua, hanno reso possibile una donazione a favore della nostra associazione di ben 450 euro. Un sentito e doveroso ringraziamento va dunque al Direttore della Centrale del Latte di Cesena, dott. Daniele Bazzocchi, per la generosità e sensibilità mostrata nei confronti della nostra realtà. I Volontari Loretta, Paola e Francesco in un momento della Festa del Latte. l’informatore n. 89 dicembre 2011 29 La tradizionale premiazione del vincitore della corsa intitolata all’Istituto Oncologico Romagnolo. Serata Solidale all’Ippodromo di Cesena Lo scorso 13 agosto l’Ippodromo del Savio è stato anche quest’anno teatro dell’importante serata di corse dedicata alle principali Associazioni del cesenate, denominata “Serata Solidale”. A rappresentare la Sede IOR di Cesena vi erano quest’anno la coordinatrice dei Volontari Paola Baruzzi e i Volontari Francesco, Rosalba e Loretta. Un sincero ringraziamento va dunque alla Società Cesenate Corse al Trotto, che ha suddiviso l’incasso tra le varie Associazioni, donando all’Istituto Oncologico Romagnolo la cifra di 400 euro. La Fiera di San Crispino a San Mauro Pascoli A San Mauro Pascoli hanno sede i più importanti calzaturifici, rappresentanti dell’Italian Style nel mondo: proprio San Crispino (25 ottobre), protettore dei calzolai, è il patrono della cittadina al quale la fiera è dedicata. Tra le numerose iniziative proposte in questo periodo, si segnalano momenti culturali, di svago e mostre sul mondo della calzatura. Non potevano ovviamente mancare i Volontari del Punto IOR di San Mauro Pascoli che, come da tradizione, hanno colto l’occasione per realizzare una lotteria a premi, che ha consentito di realizzare oltre 5.000 euro, interamente devoluti alle attività dell’Istituto Oncologico Romagnolo. 30 Mercatini natalizi IOR Il mese di dicembre vede da sempre impegnati i Volontari della Sede IOR di Cesena nella realizzazione di oggetti natalizi, che vengono poi esporti e donati in cambio di offerte presso l’atrio del nuovo ingresso dell’Ospedale Bufalini di Cesena. A questo importante punto strategico, si aggiunge quest’anno il centro Famila Superstore a Torre del Moro: vi aspettiamo dal 16 al 24 dicembre! Lo stand allestito a San Mauro Pascoli in occasione della Fiera di San Crispino. n. 89 dicembre 2011 l’informatore La Mostrascambio di Gambettola Come da tradizione, la Mostrascambio di Gambettola è l’occasione per centinaia di espositori e appassionati di ritrovarsi in un’ambiente in cui, oltre a migliaia di curiosità ed oggetti strani, non sono rari pezzi d’epoca difficilmente reperibili altrove, molti dei quali di grande valore. In particolar modo l’evento si rivolge alle auto, alle moto d’epoca e al grande mercato dei ricambi, che Gambettola rappresenta grazie alla lodevole vocazione al recupero ed al riciclaggio dei materiali usati. Anche quest’anno i Volontari del Punto IOR di Gambettola hanno partecipato a questa importante iniziativa, offrendo in cambio di offerte ai visitatori dolci e prelibatezze realizzate da loro stessi, permettendo un incasso di oltre 600 euro. Dalle Sedi IOR: FAENZA In occasione del Natale... fai un dono solidale! Presepe d’Autore – Edizione 2011 Con l’avvicinarsi del Natale siamo lieti di presentare il nuovo presepe 2011, realizzato e prodotto quest’anno, sempre in tiratura limitata, dalla Bottega di Pier Paolo Garavini. Per i collezionisti, per chi volesse farsi un regalo o semplicemente donarlo a parenti e amici, questa formella, autoreggente o appendibile, con dimensioni di 23x16 cm., è un’imperdibile opportunità. Consigliamo dunque di affrettarsi a prenotarla, data la notevole richiesta che, a volte, non siamo stati in grado di soddisfare completamente, vista la tiratura numerata e limitata dell’opera. Un sentito ringraziamento alla ditta Pichetti Fustelle di Solarolo (RA), per aver generosamente donato le scatole necessarie al confezionamento dei presepi. Per informazioni sede IOR di Faenza, Corso Mazzini 153, tel. 0546/661505 La tradizionale formella, realizzata quest’anno dalla Bottega di Pier Paolo Garavini. Alcuni momenti dell’inaugurazione del mercatino di Natale IOR, presso l’ex Chiesa di S. Vitale. Mercatino di Natale 2011 E’ tornato puntuale l’ormai famoso “Mercatino di Natale IOR”. Allestito nella ex chiesa di San Vitale in Corso Mazzini 107 a Faenza, nel periodo dal 13 al 20 novembre, è stato quest’anno dedicato agli Amici Volontari che non sono più tra noi e che tanto hanno fatto per il buon esito delle precedenti edizioni, come il nostro carissimo ed indimenticabile Alvaro Donati. I nostri cari Volontari hanno lavorato con impegno durante tutto l’anno per raccogliere (spesso anche a domicilio), sistemare e presentare l’innumerevole mercanzia (si va dall’abbigliamento alla mobilia, dai libri alla quadreria, dagli elettrodomestici alla bigiotteria e non solo…), per lo più di ottima qualità, che generosi donatori hanno voluto spontaneamente consegnare, affinché il ricavato della distribuzione renda possibile la realizzazione delle attività istituzionali IOR. l’informatore n. 89 dicembre 2011 31 Alcuni dei Volontari IOR, impegnati nella raccolta di offerte in occasione della Commemorazione dei Defunti. Il pubblico ha risposto con la consueta generosità e la raccolta fondi ha superato la soglia dei 10.000 euro. Confidiamo che, anche nei prossimi anni, si continui a portare avanti questa preziosa iniziativa con sempre maggiore successo. Raccolta Offerte Commemorazione Defunti In occasione della Commemorazione dei Defunti, lo IOR era presente davanti al cimitero monumentale di Faenza e ad altri del comprensorio, con lo scopo di distribuire, in cambio di libere offerte, targhe in memoria dei propri cari. I Volontari si sono dunque mobilitati per allestire quotidianamente la nostra postazione, assicurando la loro presenza ininterrotta durante quelle giornate, dal mattino fino al tramonto. A testimonianza dell’attenzione della gente nei confronti della nostra Associazione, sono state raccolte come sempre numerose offerte. (Vedi Prospetto generale a pag.15) L’Hospice Villa Agnesina riceve in dono un pianoforte “L’equipe dell’Hospice Villa Agnesina e i Volontari dell’Istituto Oncologico Romagnolo desiderano ringraziare sentitamente la Sig.ra Raffaella Reggi per il dono di un bellissimo pianoforte, che verrà utilizzato per portare momenti di serenità e sollievo ai degenti e alle loro famiglie. Un ringraziamento particolare anche al Signor Guido Ghiselli (accordatore di Castel Bolognese) per averlo accordato, donando tempo e professionalità a questo progetto di solidarietà e musica in Hospice.” Il pianoforte donato all’Hospice Villa Agnesina dalla Sig.ra Raffaella Reggi. 32 n. 89 dicembre 2011 l’informatore Dalle Sedi IOR: FORLI’ IL GIOCO DI SQUADRA DA’ SEMPRE OTTIMI RISULTATI! Permettetemi di ringraziare personalmente tutti i Volontari, nessuno escluso, che rispondono sempre con grande entusiasmo ed infinita disponibilità alle mie telefonate, che arrivano puntuali per chiedere loro un contributo in ufficio, in ospedale, oppure fuori al freddo e talvolta anche sotto la pioggia, per dare una mano a noi dipendenti o per raccogliere fondi per il nostro Istituto…grazie davvero! Vorrei rivolgere un pensiero speciale, vista la delicatezza del servizio da loro svolto, a Piero e a tutti i Volontari che con lui collaborano silenziosamente tutto l’anno: Alba, Dea, Carla, Gabriella, Edoardo, Saveria, Silvano, Mario, Giovanni, Miriana e Tedalda. Qualsiasi servizio svolgiate allo IOR…un sincero GRAZIE. Festinval – San Piero in Bagno. Daria Ecco le numerose iniziative che dalla fine dell’estate ad oggi hanno visto impegnati i nostri instancabili Volontari: 3 Settembre Mercatino di Beneficenza a Galeata euro 2.000,00 3 e 4 Settembre Festa dell’Ospitalità a Bertinoro euro 145,00 Sapori e Colori della Valle del Savio a S. Piero in Bagno euro 950,00 9 ottobre Sagra dei frutti del Sottobosco a Portico di Romagna euro 125,37 Novembre “Serata Super Remember anni 70” Taverna Verde a Forlì euro 1.800,00 20 Novembre ”La Fugarena” a Terra del Sole euro 17/18 e 24/25 Settembre “FestinVal” Festa del Volontariato All’interno della colorata cornice del Parco urbano “Franco Agosto”, domenica 2 ottobre si è festeggiato il Volontariato insieme a tutte le associazioni che animano la Forlì solidale. Anche lo IOR con i suoi Volontari non poteva mancare ed insieme alla LILT, all’AIL e all’IRST di Meldola hanno fatto squadra in un coloratissimo stand, per ribadire l’importanza dell’unione verso l’obiettivo comune: la sconfitta del cancro. 187,00 Mercatino dei Frutti del Sottobosco di Portico. Durante la serata, alla quale i nostri Volontari IOR hanno partecipato numerosi, si è sviluppato il tema sul Volontariato Oncologico, scoprendo tramite la visione di interviste fatte nelle scuole, che ancora tanta strada c’è da fare nel campo dell’educazione al Volontariato nei giovani, specie quello rivolto all’oncologia. Ivano Marescotti è stato il protagonista del recital conclusivo di questo appuntamento dove, come sempre, ha saputo fare ridere e riflettere insieme…perché come ama sempre dire: “ Nella vita se non ci fosse da ridere, ci sarebbe da piangere!” Volontari: Essere o non essere? Settimana del Buon Vivere Martedì 4 ottobre, il Teatro Diego Fabbri ha ospitato un importante appuntamento all’interno della Settimana del Buon Vivere, frutto della collaborazione e cooperazione tra IRST, AIL, IOR e LILT. Da sinistra: il Presidente AIL dott. Gaetano Foggetti, il Direttore IOR dott. Vincenzo Erroi, il Presidente LILT dott.ssa Nadia Masini e la regista-conduttrice della serata Stefania Casini. I Volontari IOR di Forlì alla partenza, mentre reggono lo striscione per dare il via agli atleti. l’informatore Maratona Forlì-Ravenna: 6 novembre 2011 Anche quest’anno si è ripetuto, con grande successo, l’appuntamento della Maratona Forlì-Ravenna, che ha visto oltre 1.000 atleti iscritti e i nostri Volontari IOR impegnati nel lavoro “dietro le quinte”, sia a Forlì che a Ravenna. La pioggia ci ha accompagnato senza scalfire tuttavia l’entusiasmo dei corridori e soprattutto dei Volontari IOR, che hanno dato ufficialmente il via alla gara reggendo lo striscione della partenza in Piazza Saffi. n. 89 dicembre 2011 33 Iniziative in Sede L’autunno ha visto fiorire tante belle iniziative all’interno del salone della nostra Sede di Forlì. Eccole di seguito: Il Corso “Nati per Leggere”: tenuto dal bravissimo Alfonso Cuccurullo, che abbiamo ascoltato ed apprezzato durante il Convegno dei Volontari IOR a Castel San Pietro Terme, si è rivolto a tutti i Volontari IOR interessati ad imparare ed utilizzare durante l’assistenza in ospedale e Hospice una particolare tecnica di lettura ad alta voce. Il “Corso per Volontari in Assistenza”: coordinato dalla psicologa Federica insieme a Catia, Consigliere IOR di Forlì, ha visto la forma- zione di numerosi aspiranti Volontari, tra cui tanti giovani, impegnatisi fin da subito nelle attività d’ufficio e di raccolta fondi, dimostrandosi pieni di buona volontà. A loro un grazie davvero speciale per la passione dimostrata fin da subito. Il “Corso di TeatroTerapia”: tenuto dal dott. Fabio Canini, è stato realizzato grazie ad un contributo della Susan G. Komen Italia Onlus. Rivolto alle donne operate al seno, è piaciuto davvero molto alle signore che hanno avuto modo di frequentarlo. Vederle uscire ogni volta con un grande sorriso è stata la migliore dimostrazione dell’apprezzamento di questa bella opportunità. Ringraziamo di cuore l’Avv. Benedetta Papi per l’assistenza gratuita nell’espletamento delle pratiche relative all’eredità “Francesca Casadio”. Avv. Benedetta Papi e il nostro Presidente Sergio Mazzi. Il Natale è alle porte, Vi aspettiamo… Tra poco potrete ritrovare i Mercatini Natalizi Solidali IOR in tutte le piazze della Romagna, Vi aspettiamo, veniteci a trovare numerosi! 34 n. 89 dicembre 2011 Bagno di Romagna Bertinoro Castrocaro Civitella Dovadola Forlì Forlì Forlimpopoli Galeata Meldola Portico Predappio Premilcuore Rocca San Casciano San Mauro Pascoli San Piero in Bagno Terra del Sole Verghereto l’informatore dal 17 al 18 dicembre 10-11 dicembre contattare la sig.ra Carla 0543/767017 4 dicembre 17-18 dicembre dall’8 al 24 dicembre Piazza Aurelio Saffi dal 6 al 24 dicembre Ospedale M. Pierantoni dall’8 al 24 dicembre 27 novembre, 3 dicembre 14-17-18-20 dicembre 4 dicembre 10-11 dicembre 8 dicembre 17-18 dicembre contattare la sig.ra Gigliola 0541/931127 17-18 dicembre 8 dicembre dall’8 al 24 dicembre Dalle Sedi IOR: LUGO 38.000 euro dalle tre Sagre e una Festa per lo IOR 26ª Sagra del Pesce Azzurro 6/7 e 8 maggio 2011 Filo D’Argenta: e 9.000,00 29ª Sagra della Porchetta e del Tortellino 13/14 e 15 maggio 2011 Lavezzola: e 7.000,00 Festa per la Vita 9/10/11 e 12 luglio 2011 Massa Lombarda: e 10.000,00 27ª Sagra del Tortellone 27/28 e 29 agosto 2011 San Patrizio di Conselice: e 12.000,00 Conselice – Mercatino IOR alla Festa de L’Unità Anche quest’anno desideriamo ringraziare sentitamente tutte le nostre bravissime Volontarie di Conselice che hanno organizzato il “Mercatino” nell’ambito della Festa de L’Unità, tramite il quale sono stati raccolti ben 2.320 euro. 800 euro allo IOR in ricordo dell’amico ciclista Bruno Camanzi Enrico Bombardini, di San Patrizio di Conselice, ha voluto anche quest’anno ricordare l’amico di tanti viaggi in bici Bruno Camanzi, deceduto alcuni anni fa in seguito ad un incidente stradale verificatosi sulla Via Bastia, compiendo un’altra grandiosa impresa. Infatti, Enrico lo scorso anno in solitaria aveva raggiunto con la sua bicicletta, in soli tre giorni, il Principato di Monaco. Quest’anno in un solo giorno, partendo alle ore 24.00 del 10 agosto da Conselice e percorrendo 441 chilometri, ha raggiunto Roma, alle ore 22,45 del giorno dopo, ritornando a casa la mattinata successiva, in treno. Riducendo al minimo le spese, ha potuto versare allo IOR 800 euro, raccolti dagli sponsor dell’iniziativa e dagli amici. Il Comitato organizzatore della Sagra del Tortellone di San Patrizio, ringrazia gli operatori economici: CARTECO DI CALDERONI & C. SAS CHERSONI ROSANNA MALPEZZI COSETTA IMOLA BEVANDE SRL ANTINUCCI EMANUELE BCC CREDITO COOPERATIVO VALMORI FABRIZIO E F.LLI SNC CRAI DI MUSCONI ORNELLA CAB MASSARI S.I.V.E.R. SNC DI TAZZARI E LUSA CASEIFICIO “BOSCHETTO VECCHIO” FLAMIGNI OMAR PARRUCCHIERE UNIPOL ASSICOOP TOTTI FLORIANO AGOSTINO OFFICINA CASTELLI RENATO & C. C.M. COSTRUZIONI MECCANICIHE P.D. SEZIONE SAN PATRIZIO C.R.R. CONSELICE GABRIELE ASSIRELLI BANCA DI ROMAGNA STEVE ELETTRO SYSTEM LA VIOLA MOBILI BARONCINI MASSIMO ELEKTRA SRL IL CANTUCCIO WINE CAFFE’ G.M.C. SRL MASCANZONI ANDREA BOMBARDINI AUTOCARROZZERIA FIORERIA “IL GLICINE” “L’IDEA VERDE” di F.LLI PEZZI PENTATECH GROUP STE.MI STUDIO TECNICO LAZZARINI GELOTTI GIANCARLO MARTELLI MAURO BAM DI BENAZZI E UTTINI SNC CESAC S.C.A. ZUFFOLI EMANUELE RIZZUTI CARMINE CONAD MARGHERITA 3C VALMORI LUIGI & NAIR S.S. LEGA SIMONE FORNO PASTICCERIA 900 COOPERATIVA TERREMERSE EFFEDUE DI FERRONI E FOLLI POMPEI PNEUMATICI ARMONIA di PAOLA DARDOZZI C.C.S. MACELLERIA B.D.R. DI BAGNARA GIOVA NNI LINEA BLU SRL MOTO CLUB CONSELICE ASSICURAZIONE CATTOLICA HERA S.P.A. RAVENNA l’informatore n. 89 dicembre 2011 35 Riportiamo in questa pagina una lettera toccante pubblicata su “Ravennanotizie.it” mercoledì 19 ottobre. La posta dei lettori: “ Morire con dignità: si può, grazie all’Hospice di Lugo” Il vento freddo del mese di ottobre ha rinfrescato la pelle, ma il cuore triste è ancora caldo, per i bei momenti trascorsi grazie all’Hospice di Lugo. Morire con dignità e senza dolore si può, e si deve, nel nostro paese, in questo secolo, dove la medicina si vanta di prolungare la vita. Essere sereni nell’accompagnare chi si ama verso l’ultimo viaggio, è una delle esperienze più intense che si possa realizzare, grazie ad uno staff preparato e sensibile di infermiere come Manuela, Silvia, Viviana; pochi nomi, che ricordiamo per poca memoria, di dottori L’Eredità Mercatali Un anno fa ci venne comunicata la notizia che era stato pubblicato, presso il Tribunale di Lugo, il testamento della Sig.ra Iolanda Mercatali di anni 79, nata a Rocca San Cassiano e deceduta a Lugo, il 28 ottobre 2010. Iolanda aveva espresso la volontà di nominare eredi universali l’Istituto Oncologico Romagnolo (IOR) e la Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM). A seguito di questa bella notizia ci siamo attivati per il disbrigo delle pratiche, tuttora in corso, ed abbiamo contattato parenti e vicini di casa per ricostruire la storia della Famiglia Mercatali. Iolanda crebbe in una famiglia di modeste condizioni economiche, con una vita difficile sin dall’infanzia, segnata anche da una situazione particolare, creatasi fra i genitori alla sua nascita, che probabilmente la segnò per tutta la sua esistenza. La famiglia Mercatali si trasferì a Lugo, forse per essere vicina a quel grande mercato del mercoledì che gli permetteva di vendere la loro produzione di gabbie per uccelli da richiamo. Negli anni ’60, con grande sacrificio, si erano costruiti la casa in Via dal Fiume 13, a Lugo. Iolanda dopo la morte dei genitori (la madre nel 2001 e il padre nel 2003), si rese indipendente ed autonoma, gestendo con oculatezza i risparmi accumulati negli anni, frutto di privazioni nella conduzione familiare. Curò il patrimonio immobiliare nei minimi particolari, meritando nel 2008 il primo premio del “Concorso di Floricoltura Est” indetto dal Comune di Lugo: probabilmente una delle poche soddisfazioni della sua vita. Abbiamo voluto dare notizia di questo nobile gesto, ancor più significativo perché compiuto da un’umile donna in grado di dimostrare sensibilità verso due Associazioni che operano a sostegno della ricerca scientifica. Dall’eredità, IOR e FISM ricaveranno complessivamente oltre 300.000 euro. Ci sentiamo dunque in dovere di ringraziare sentitamente le persone vicine a Iolanda, che l’hanno indirizzata a compiere un simile gesto e nella ricorrenza dell’anniversario della sua scomparsa, di concerto con la FISM, abbiamo collocato sulla lapide una ceramica, come da foto. come Montanari e Federica Monduzzi. Insieme a loro abbiamo “sognato”, perché il loro sostegno e la loro complicità ha fatto si che fossimo in grado di salutare Maddalena con dolcezza e senza dolore. Grazie di cuore Alessandra, Riccardo, Luigi Del Sordo Pensiamo che questa testimonianza sia un segno di riconoscimento anche per lo IOR che sostiene l’attività dell’Hospice Ospedaliero “Benedetta Corelli Grappadelli” di Lugo, finanziando l’inserimento di giovani medici, mettendo a disposizione dei ricoverati e dei loro familiari il servizio di Psiconcologia curato dalla Psicologa IOR dott. ssa Ilaria Strada. Da più di un anno inoltre sono presenti i nostri Volontari nelle attività di accoglienza e assistenza ai pazienti e famigliari. Grazie Saul Saul se n’è andato in silenzio nei primi giorni di settembre. Non era conosciuto nella famiglia dello IOR, fuori dai confini di Massa Lombarda, ma è stato un “grande” di cui la comunità massese può andare fiera. Se oggi lo IOR è presente in questa realtà con una visibilità senza precedenti è grazie al suo agire. Nei mesi in cui a Forlì un gruppo di temerari costituì la “Cooperativa Istituto Oncologico Romagnolo”, a Massa Lombarda Saul Roccati venne colpito negli affetti più cari: la moglie ammalata di tumore non sopravvisse alla malattia. Superato lo sconforto, Saul reagì nel migliore dei modi: raccolse attorno a sé un gruppo di amici che diede vita ad un’Associazione di Volontari, per reperire fondi a sostegno dell’assistenza domiciliare ai malati oncologici. A quei tempi internet non esisteva, le informazioni sulla presenza in Romagna di associazioni dagli stessi fini erano scarse, pertanto aderirono all’ANT di Bologna, già attiva allora nel comune di Massa Lombarda. Alla presidenza dell’Associazione si sono succeduti illustri personaggi fra i quali il compianto dott. Giovanni Melandri. Negli anni l’attività dei Volontari è cresciuta, radicandosi nel tessuto sociale massese. Dal 2008 l’Associazione “Giovanni Melandri” di Massa Lombarda fa parte della grande famiglia dell’Istituto Oncologico Romagnolo e conta più di 300 aderenti ed un folto gruppo di Volontari che sono, occorre ricordarlo, un patrimonio umano attivo 365 giorni all’anno. A Saul vogliamo dire “grazie” per essere stato un promotore del volontariato e per aver trasmesso a tutta la sua famiglia i principi della solidarietà. In questa occasione rinnoviamo le condoglianze alla figlia Deanna ed ai suoi cari. Rositano Tarlazzi, Consigliere IOR Un GRAZIE di cuore e ancora tanti auguri a chi ci ha sostenuto tramite le BOMBONIERE SOLIDALI IOR: Alice Gambetti e Gabriele Volta, che hanno celebrato le nozze il 7 agosto; Alessandra Linari e Davide Samorini, sposi l’ 8 ottobre scorso; Lorenzo Dardi che ha ricevuto la cresima il 23 ottobre. La Targa intitolata a Iolanda Mercatali. 36 n. 89 dicembre 2011 l’informatore Dalle Sedi IOR: MELDOLA NUOVI VOLONTARI A MELDOLA Il gruppo Volontari IOR inserito nel progetto di accoglienza si è arricchito di sette nuove presenze. Sono, infatti, sette i Volontari provenienti da Forlì, Meldola e Predappio, che stanno facendo “tirocinio” accanto ai veterani del Progetto Virgilio, per poi frequentare il corso di formazione che si terrà all’inizio del 2012. Questa è una concreta dimostrazione del grande apprezzamento che l’iniziativa sta riscuotendo in tutto il comprensorio forlivese ed invitiamo, pertanto, chi desiderasse farne parte, a contattare la sede IOR di Meldola, sita presso l’IRST, al numero 0543-739555. LA GENEROSITA’ DEI MELDOLESI E’ VERAMENTE GRANDE Oltre alla presenza sempre attiva del gruppo “storico”, coordinato da Maria e Mario Favali, presenti in ogni manifestazione IOR, è doveroso ricordare che ci arrivano anche continue testimonianze di quanto gli abitanti di Meldola siano vicini alle nostre finalità. La “veterana” Armanda con Deanna. Ne è un esempio tangibile, infatti, la costanza con cui la Signora Giuseppina Bertaccini Poggi ci fa dono dei suoi splendidi manufatti per arricchire il banco allestito all’ingresso dell’ospedale. Alla Signora Giuseppina rivolgiamo il nostro più sentito “grazie”. Ringraziamo di cuore anche il Signor Guerrino Barzanti che da anni contribuisce al buon esito del nostro mercatino natalizio con le simpatiche casette da lui costruite. Ricordiamo, infine, che presso il nostro banco sono esposti vari oggetti natalizi e che i Volontari meldolesi allestiranno i tradizionali mercatini IOR in Piazza Orsini nei giorni 14, 17, 18 e 20 dicembre. Caterina e Daniela. l’informatore n. 89 dicembre 2011 37 Dalle Sedi IOR: RAVENNA PENSANDO ALL’HOSPICE… Finalmente si parla di Hospice anche a Ravenna e, come sempre accade, per la realizzazione delle grandi opere occorrono sempre anche grandi impegni, soprattutto economici. E proprio a fronte di questo, un piccolo, ma allo stesso tempo grande contributo, arriva anche dalla distribuzione del libro “Dolz e Amer”; un libro di poesie dialettali scritte da Mario Martini, un Volontario che da tanti anni presta il suo preziosissimo servizio presso la Sede IOR di Ravenna. Mario, durante lo scorso convegno dei Volontari a Castel San Pietro, avrebbe dovuto recitare una delle sue poesie, ma, purtroppo, per ragioni di tempo, questo non è avvenuto. Noi ci scusiamo per la mancanza e cogliamo comunque l’occasione per farvi conoscere una delle sue poesie, che vedete pubblicata, e per dire ancora una volta a Mario grazie per tutto quello che ha fatto finora e per tutto quello che sicuramente continuerà a fare. Il libro viene proposto in cambio di un’offerta minima di 10 euro. Chi fosse interessato, può richiederlo alla Sede IOR di Ravenna (tel. 0544-34299) I Consiglieri di Ravenna I Mercatini di Mezzano Il 4 e 5 agosto scorsi, alla Tenuta Guiccioli, si è svolto un mercatino, il cui ricavato è stato di 650 euro. Le preziose attività di Cervia Molti Volontari del Punto IOR di Cervia, inizialmente impegnati “solo” per il Servizio Trasporto Pazienti, hanno generosamente deciso di ampliare il loro raggio d’azione affiancandosi agli oramai veterani Volontari IOR, dedicandosi quindi anche ad altre iniziative, tra le quali il Palio della Voga, svoltosi in agosto e che ha fruttato oltre 300 euro, e la Festa del Volontariato di settembre, che ha reso possibile un incasso di 110 euro. Ringraziamo infine il Gruppo Civiltà Salinara di Cervia, anche quest’anno autore di una donazione di ben 1.500 euro, in occasione della Sagra del Sale. Russi e le sue tombole Anche quest’anno, in occasione della oramai consueta “Fira di Sett Dulur”, il Lions Club di Russi, avvalendosi della preziosa collaborazione dei Volontari del Punto IOR locale, ha organizzato una tombola in piazza, tramite la quale ben 1.500 euro sono stati donati all’Istituto Oncologico Romagnolo. Al Centro Sociale “Porta Nova” di Russi, invece, si è svolta un’ulteriore tombola a favore dello IOR, che ha fruttato oltre 900 euro. GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO CONTRIBUITO ALL’OTTIMA RIUSCITA DELLE INIZIATIVE DESCRITTE! 38 n. 89 dicembre 2011 l’informatore Mario Martini mentre recita una delle sue poesie. A Godo la “Grande” Festa del Paese Godo è un piccolo Paese, ma tutti i suoi abitanti hanno un “grande” cuore! Dal 28 settembre al 4 ottobre scorsi, infatti, si è svolta la tradizionale Festa del Paese e, con il coordinamento della Responsabile Sig.ra Gisella Ravaglia, autrice dell’allestimento dello stand IOR in tema con il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il Punto IOR di Godo ha partecipato, raccogliendo offerte per un totale di 1.000 euro. Un sentito ringraziamento va dunque al Consiglio di Frazione che ci ha ospitato e a chi ha lavorato duramente all’iniziativa. MERCATINI DI NATALE Anche quest’anno si avvicina il Natale e si pensa ai regali. Tante belle idee si possono trovare nei tradizionali Mercatini IOR, che si svolgono precisamente a: Ravenna Pala De Andrè - Fiera del Natale il 2/3/4 dicembre; Sede IOR Ravenna, Via Salara 36 - dall’8 al 22 dicembre (inaugurazione ore 16.00); Banca Popolare di Ravenna (Sala Serra, presso Orto Botanico), Piazzetta Ragazzini 20 - dal 10 al 22 dicembre. Russi Piazza Farini, presso la Banca Popolare di Lodi - dal 7 al 20 dicembre. Dalle Sedi IOR: RICCIONE Nuove iniziative e appuntamenti tradizionali: lo IOR di Riccione dagli eventi sportivi estivi ai classici appuntamenti natalizi Riccione L’estate riccionese è terminata con nuovi eventi e collaborazioni che rappresentano la giusta conclusione di un periodo decisamente impegnativo sul fronte della sensibilizzazione e della raccolta fondi. Un ringraziamento doveroso va anzitutto al Comitato di Viale Tasso, a conclusione di una collaborazione già avviata nel mese di agosto, che ha permesso ai nostri Volontari di distribuire palloncini ai presenti anche durante due appuntamenti a fine luglio ed inizio agosto. Grazie alla disponibilità del presidente del comitato, che ha anche elargito un contributo, abbiamo raccolto offerte per oltre 1.000 euro. Lo scorso 28 agosto la Riccione Beach Arena ha organizzato una giornata dedicata allo sport e alla solidarietà con il 1° Torneo di Solidarietà a favore del nostro Istituto. Il torneo, in cui si sono sfidate 32 coppie nel popolare sport da spiaggia, ha visto la partecipazione, durante la premiazione finale, del Sindaco di Riccione Massimo Pironi, del Direttore U.O. di Oncologia di Rimini dott. Alberto Ravaioli e del Responsabile del Servizio di Oncologia di Cattolica dott. Enzo Pasquini. La giornata si è poi conclusa con una cena, aperta a parenti e amici. Gli organizzatori, che hanno promesso di far diventare il Torneo della Solidarietà un appuntamento fisso dell’estate della Riccione Beach Arena, hanno donato allo IOR l’importante contributo netto di 1.315 euro. Sabato 17 settembre si è disputato, sui campi da tennis di Villa Mussolini, il 1° Torneo di tennis Memorial Giancarlo Bernabè, durante il quale sono state raccolte le iscrizioni alla competizione e liberi contributi, che gli organizzatori hanno deciso di devolvere allo IOR , con una cifra complessiva di 600 euro. Importante per la visibilità dell’Istituto e per diffusione della cultura della prevenzione è stata la partecipazione della nostra Sede IOR al concerto di Lorenzo Jovanotti, tenutosi il 14 agosto allo Stadio comunale di Riccione, città dalla quale l’artista forlivese mancava da molti anni. I Volontari hanno allestito un gazebo all’ingresso della struttura, distribuendo materiale informativo e depliant del progetto Buon Raggio di Sole, per sensibilizzare tutti i presenti sull’importanza di una corretta esposizione solare. Anche quest’anno non potevamo mancare a Ciocopaese, il tradizionale dolce appuntamento dell’autunno riccionese. Alla manifestazione, che si è svolta il 15 e 16 ottobre per le vie del Paese Vecchio, i nostri Volontari hanno allestito uno stand, distribuendo i classici palloni colorati dell’Istituto e raccogliendo offerte per oltre 600 euro. I Volontari della Sede di Riccione saranno presenti in Viale Ceccarini con il tradizionale Mercatino Solidale, per offrire alla popolazione, grazie al lavoro del laboratorio creativo della sede, la possibilità alla popolazione di aggiungere ai classici regali natalizi il contributo alla ricerca e alla prevenzione oncologica. Punti IOR di Cattolica, Coriano e San Giovanni in Marignano Particolarmente attivi anche i Punti IOR, come quello di Cattolica, che ad agosto ha rinnovato il tradizionale rapporto con il Consorzio dei locali pescatori di Vongole. Grazie alla “Vongolata”, appuntamento ormai abituale dell’estate cattolichina, lo IOR ha ricevuto una donazione di oltre 420 euro. Il Punto IOR di Coriano rinnova invece la sua presenza alla Sagra dell’Oliva, appuntamento tradizionale che rappresenta il momento principale della vita del paese dell’entroterra. I Volontari, presenti nei week end del 19-20 e del 26-27 novembre, hanno organizzato il consueto “gioco dei tappi” con le piantine in premio, la distribuzione dei palloni colorati e dei biglietti della Lotteria di Natale IOR 2011/2012. Dobbiamo infine ringraziare nuovamente Roberto Polisano e la sua Orchestra, da anni vicini allo IOR, che hanno deciso anche quest’anno di devolvere parte del ricavato del pranzo, organizzato l’8 dicembre al centro sociale di San Giovanni in Marignano, ai progetti di ricerca ed assistenza dell’Istituto Oncologico Romagnolo. La distribuzione di materiale riguardante il Progetto “Buon Raggio di Sole” al Concerto di Jovanotti. I Volontari di Riccione al Concerto di Jovanotti. I soci ed organizzatori del 1° torneo di solidarietà della Beach Arena di Riccione. l’informatore n. 89 dicembre 2011 39 Dalle Sedi IOR: RIMINI Lotteria e Mercatini: la tradizione natalizia di Rimini Anzitutto vorremmo porre i nostri più vivi auguri e sentiti ringraziamenti a Umberto e Paola Paolizzi, che in occasione delle loro Nozze d’Oro, hanno invitato parenti ed amici a destinare allo IOR gli eventuali regali per i festeggiati, raggiungendo così un’importante contributo di 1.135 euro. Punti IOR di Miramare, Viserba e Torre Pedrera Dopo il grande successo della serata Buon Raggio di Sole, dedicata alla prevenzione e alla sensibilizzazione sulla corretta esposizione solare, il Punto IOR di Torre Pedrera ha continuato un’importante opera di coinvolgimento del territorio, oltre che di raccolta fondi. Grazie alla partecipazione a diversi eventi organizzati dagli stabilimenti balneari della zona e alla collaborazione con il locale Comitato Turistico, che inserirà le manifestazioni organizzate nel corso dell’estate 2012 dal Punto di Torre Pedrera nel calendario ufficiale degli eventi, lo IOR ha raccolto offerte per oltre 700 Euro. Molto attivi in questo periodo anche i Punti di Miramare, con la tradizionale partecipazione a Miss Over, e di Viserba, alle prese con la prima presenza alla Festa dell’Artigianato, raccogliendo in entrambi i casi offerte e distribuendo materiale informativo IOR. Sagre e feste I Volontari della Sede hanno festeggiato il 14 ottobre scorso il patrono cittadino San Gaudenzo in piazza, assieme alla popolazione riminese, distribuendo i tradizionali palloni colorati dell’Istituto e raccogliendo offerte per oltre 200 euro. Si è rinnovato anche questo autunno la collaborazione con la Pro Loco di Sant’agata Feltria, che ha permesso ancora una volta allo IOR di essere l’unica associazione di Volontariato presente alla Sagra del Tartufo, evento che nelle cinque domeniche di ottobre richiama migliaia di visitatori da tutto l’entroterra. Grazie alla distribuzione dei palloni colorati a tutti i bambini presenti, i nostri Volontari hanno raccolto offerte per oltre 3.600 euro. Punto IOR di Santarcangelo Anche il Punto IOR di Santarcangelo ha partecipato alla festa patronale cittadina dal 29 settembre al 2 ottobre, la tradizionale “Festa degli Uccelli” di San Michele, così chiamata perché si svolge parallelamente ad una singolare competizione, la “Gara canora per uccelli”, alla quale partecipano allevatori di richiami vivi. I nostri Volontari hanno così raccolto offerte distribuendo i tradizionali palloni, per un totale 40 n. 89 dicembre 2011 di oltre 600 euro. Grande partecipazione anche alla principale fiera del territorio santarcangiolese, la Festa di San Martino, chiamata dalla popolazione “Fiera dei Becchi”, a causa delle enormi corna che vengono issate proprio sotto l’antico Arco d’ingresso alla piazza della città. La fiera gastronomica che richiama ogni anno un numero elevatissimo di visitatori da tutto il territorio riminese e non solo, ha visto anche quest’anno i Volontari del locale Punto IOR e della sede di Rimini presidiare con i loro banchetti gli ingressi alla festa, distribuendo materiale informativo e raccogliendo le libere offerte per 2.245 euro. Mercatini Solidali Come da tradizione, le Volontarie del laboratorio creativo della nostra Sede allestiranno il tradizionale Mercatino Solidale di Natale presso la Sede IOR di Rimini e saranno presenti nelle piazze del centro storico nei fine settimana di dicembre, con i lavori preparati e confezionati da loro stesse. Il mercatino solidale IOR è diventato negli anni un’occasione ormai classica per tutti i riminesi, per aggiungere al valore emotivo dei regali natalizi anche un’importante contributo alle battaglie e agli obiettivi che da più di trent’anni lo IOR persegue. La tradizione del laboratorio creativo si rinnova anche a Santarcangelo con il mercatino solidale, che ha visto un crescente successo in tutte le sue edizioni e che riscuote da anni l’apprezzamento della popolazione per l’alto valore artistico delle creazioni. Anche quest’anno il Mercatino Solidale di Natale sarà allestito presso l’ufficio del Punto IOR in via Felici. Convegni di Oncologia Si è svolto venerdì 21 ottobre, presso il Centro Congressi SGR di Rimini, il convegno medico dal titolo “CARCINOMA DEL COLON RETTO - La medicina che cambia: l’approccio multidisciplinare al trattamento delle metastasi epatiche nell’era della target therapy”, organizzato dall’UO di Oncologica dell’Ospedale Infermi di Rimini e AUSL Rimini, con il patrocinio dell’Associazione Italiana di Oncologia medica sezione Emilia-Romagna, in collaborazione con IOR ed IRST. Tema e obiettivo del Convegno è stato quello di mettere a confronto i diversi specialisti per percorrere in maniera ottimale i criteri delle scelte terapeutiche e del loro timing, al fine di una corretta assistenza. Per quanto riguarda i medici, saper distinguere e selezionare i pazienti sulla base dei parametri pre-terapia, permette di applicare trattamenti corretti l’informatore 150° 150° 150° e ottenere guarigioni o lunghe sopravvivenze, quando possibili. Indispensabile in questo percorso clinico è la collaborazione con i biologi e gli infermieri, il cui ruolo è importantissimo nella gestione del trattamento e nel contatto con il paziente. Il 9 dicembre invece, presso l’Aula G dell’Ospedale Infermi, ha avuto luogo il convegno di oncologia dal titolo “Valutazione della risposta in radiologia nei pazienti oncologici: nuovi criteri teorici e pratici”, organizzato dall’UO di Rimini e dal Servizio Sanitario Regionale, in collaborazione con AIOM, IOR e IRST. Nella ricerca clinica, e in particolare nel settore dell’Oncologia, il tema della valutazione della risposta ai diversi farmaci e terapie, risulta essere una problematica di difficile risoluzione. L’equipe medico-specialistica dedicata, incontrano spesso difficoltà a sintonizzare i linguaggi ed i metodi di valutazione della risposta clinica nei pazienti che eseguono i trattamenti antiblastici. Sintonizzare il linguaggio, usare criteri comuni, particolarmente in equipe numerose, è un elemento di fondamentale importanza per le qualità delle cure. In questo contesto, la partecipazione dell’Infermiere e del Data Manager, risulta anch’esso un elemento importante. Il convegno si è dunque proposto di elaborare un approccio multidisciplinare di confronto e di discussione fra le diverse figure professionali coinvolte. Lotteria di Natale IOR - “Il Gioco di Natale per Vincere e Aiutare” 2011/12 L’Istituto Oncologico Romagnolo, in collaborazione con il Centro Commerciale Le Befane e il patrocinio di Comune e Provincia di Rimini, promuove la dodicesima Lotteria di Natale chiamata “Il Gioco di Natale per Vincere e Aiutare”. Anche quest’anno hanno contribuito alla sua realizzazione prestigiosi partner del territorio: Banca Malatestiana, Società Gas Rimini, Concessionaria Auto Piraccini, Tosi Moto, Aeroporto Federico Fellini, Marco Polo, e Conad Leclerc, attraverso gli importanti premi messi in palio e con l’acquisto dei biglietti, come omaggio natalizio, per soci e dipendenti. Dai primi giorni di dicembre, fino al 6 gennaio, i biglietti della Lotteria IOR si possono trovare presso il corner IOR all’interno del Centro Commerciale Le Befane (piazza Marco Polo). La novità della Lotteria IOR 2011/12 è che, per tutto il periodo, con un acquisto minimo di 20 Euro nei negozi del Centro, verrà regalato un biglietto che parteciperà a 4 estrazioni settimanali nei giorni 9, 16, 23 e 30 dicembre. Il giorno 6 gennaio 2012, festa dell’Epifania, il Centro Le Befane viene animato dalla tradizionale Festa con la Befana IOR e dall’estrazione dei due premi più ambiti: la Renault Tingo Yahoo e lo Scarabeo Aprilia 50. Il ricavato netto della lotteria sarà destinato a sostenere i progetti di ricerca ed assistenza dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Estrazioni e Premi 09/12/11 1° premio - Fotocamera digitale SONY 2° premio -Cesto natalizio con prodotti alimentari 16/12/11 1° premio - Volo A/R per due persone su capitale europea 2° premio - Cesto natalizio con prodotti alimentari 23/12/11 1° premio - Navigatore portatile Garmin 2° premio - Cesto natalizio con prodotti alimentari 30/12/11 1° premio - Volo A/R per due persone su capitale europea 2° premio - Cesto natalizio con prodotti alimentari 06/01/12 1° premio - Renault Tingo Yahoo 2° premio - Scooter Scarabeo Aprilia il Gioco di Natale per Vincere e 1° Aiutare lo shopping A dicembre VINCENTE! a le Befane è PREMIO* Renault Twingo Yahoo PREMIO* Scarabeo Aprilia 50 2° con un acquisto minimo di 20 euro nei negozi del centro commerciale venerdì 9·16·23·30 dicembre alle ore 18 potrai partecipare alle estrazioni di fantastici premi * IVA, IPT e Messa su strada a carico del vincitore. Le immagini dei modelli di auto e scooter sono a solo scopo illustrativo 6 gennaio 2012 ore 17 festa della befana e grande estrazione finale di auto e scooter Per info IOR Rimini tel. 0541.29822 - Riccione tel. 0541.606060 La Sede IOR di Rimini ricorda con affetto l’amico Domenico (Nino) Zauli, e si stringe in un forte abbraccio alla moglie Adonella,valida Volontaria dell’Istituto. www.ior-romagna.it Le Befane tel. 0541.387995 www.lebefane.it Con il patrocinio di: Provincia di Rimini e Comune di Rimini Il ricavato netto sarà destinato a sostenere i progetti di ricerca ed assistenza dell’Istituto Oncologico Romagnolo l’informatore n. 89 dicembre 2011 41 Bomboniere Solidali IOR 2011 Un grazie di cuore a tutti coloro che, in occasione speciali della loro vita e della loro famiglia, hanno scelto le Bomboniere Solidali dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Un doveroso e speciale ringraziamento anche alle Volontarie IOR di Forlì che, dedicandosi al confezionamento di circa 4.300 bomboniere nel corso del 2011, hanno reso possibile un incasso complessivo di ben 28.000 euro, 5.000 in più dello scorso anno! Riccardo e Alberto 8-05 Valentina e Giampiero 18-06 Lugo Maria e Agostino 29-07 Forlì Erica 22-05 Faenza Elisa e Luca 9-07 Forlì Paola e Umberto 27-08 Rimini Andrea 21-04 Faenza Greta e Christian 3-09 Cervia Giulia 15-05 Santarcangelo M. Carmela e Ivan 2-07 Forlì Martina 22-05 Ravenna Patrizia e Luca 5-06 Forlì 50° Anniversario Battesimo Marco 11-06 Forlì Vittorio 15-05 Ravenna Chiara e Nicola 2-07 Forlì Mattia 9-06 Veronica 29-05 Forlì Francesca e Ruggero 1-10 Forlì Filippo 27-02 Forlì Andrea 15-05 Riccione Maria e Andrea 17-09 Cesena Clara 23-03 Rimini Simone 29-05 Ravenna Tiziana e Luciano 17-06 Forlì Anita 15-04 Cesena Caterina 29-05 Ravenna Ilaria e Luca 22-05 Forlì Matteo 14-05 Lugo Matteo 8-05 Santarcangelo Veronica e Dario 4-06 Giada 8-05 Ravenna Martina Rosa 1-05 Riccione Monica e Gian Luigi 11-06 Faenza Romeo 8-05 Cervia Alice 8-05 Lugo Anna e Mauro 11-06 Lugo Samuel 30-04 Cesena Michele 22-05 Ravenna Fabrizio e Valentina 27-08 Rimini Alessandro 10-07 Ravenna Lorenzo 22-05 IRST Cresima Cristina e Moris 25-06 Forlì Ginevra 1-05 Forlì Teresa 8-05 Forlì Cladia ed Andrea 26-09 Forlì Manuel 14-05 Forlì Chiara 2-06 Forlì Francesca e Ruggero 1-10 Forlì Giada 26-06 Forlì Fabio 14-05 Lugo Anna Maria e Dino 2-07 Forlì Giulia 12-06 Forlì Giulia 30-04 Faenza Silvia e Alessio 2-07 Lugo Noemi 5-06 Rimini Francesco Luigi Alessandro e Tecla 16-07 Ravenna Giorgia 2-07 Forlì Giampaolo 4-06 Leonardo 4-09 Forlì 11-09 Rimini Cristina e Michele 9-07 Faenza Ravenna Forlì Alessandra e Pierfilippo 25-06 Forlì Forlì Beatrice 24-07 Rimini Cristian Isabella 25-09 Forlì Lorenzo 23-10 Lugo Raffaella e Daniele 11-09 Ravenna Marco 1-08 Alice 30-10 Forli Giuseppe e Arianna 3-09 Forlì Maria Lisa 17-09 Cesena Arianna e Giuseppe 3-09 Forlì Arianna 11-09 Ravenna Laurea Alice e Gabriele 7-08 Lugo Dario 17-09 Rimini Gloria 14-03 Forlì Francesca e Andrea 3-09 Forlì Andrea 2-10 Riccardo 23-03 Forlì Federica e Andrea 25-09 Faenza Noemi 25-09 Riccione Roby 21-10 Faenza Stefania e Gabriele 25-09 Faenza Sofia 17-05 Forlì Emi 25-11 Lugo Elisa e Michele 4-09 Giulia 5-11 Ravenna Luca 20-12 Lugo Lucia e Gabriele 17-09 Riccione Giammarco 9-10 Forlì Chiara 3-12 Faenza Edoardo 20-11 Lugo Stefania e Athos Josephine Marie 8-12 Giorgia 25-12 Ravenna Ravenna Riccione Forlì Compleanno Barbara 7-03 Forlì Comunione 42 Santarcangelo Faenza Maria Cristina e Davide 6-08 Forlì Petronilla e Pasquale 3-09 Forlì 21-05 Rimini Ilaria e Davide 8-10 Forlì Laura e Marco 5-06 Alfonso e Sposa 20-08 Faenza Daniela e Alessandro 26-06 Forlì Oriana e Fabio 10-09 Rimini Lara e Filippo 31-07 Rimini Simona e Andrea 3-12 Forlì Lidia e Dennis 30-04 Ravenna Alessandra e Davide 8-10 Lugo Flavia e Francesco 10-04 Faenza Elisa e Francesco 12-05 Forlì Franca e Fabrizio 5-06 Elisa e Andrea 1-10 Ambra e Stefano 25-06 Lugo Matrimonio+Battesimo Matrimonio Rimini Forlì Riccione Jacopo 15-05 Forlì Nadia e Carmine 18-06 Faenza Marco, Cinzia e Dario 11-06 Forlì Rebecca 8-05 Margherita e Roberto 18-09 Forlì Matrimonio+Battesimo Carlo 22-05 Forlì Elga e Claudio 28-05 Rimini Matteo, Nicoletta e Mia 25-06 Forlì Nicolas 5-06 Monica e Damiano 28-07 Riccione Edmond e Valentina n. 89 dicembre 2011 Rimini Lugo l’informatore 4-09 Forlì LE NOSTRE BOMBONIERE SOLIDALI L’Istituto Oncologico Romagnolo ONLUS offre la possibilità di aiutare tante persone che soffrono e che hanno bisogno di ognuno di noi, anche nelle nostre Occasioni speciali della Vita. Il Matrimonio, il Battesimo, la Comunione, la Cresima e la Laurea sono i momenti più felici che desideriamo condividere con chi più amiamo…quale modo migliore per celebrare l’AMORE e la GIOIA di un traguardo così importante e unico arricchendolo con un semplice gesto di solidarietà! Regala alle persone più care della Tua vita una Bomboniera Solidale dello IOR, donerai con una piccola offerta una grande e concreta speranza a chi vive la malattia oncologica, contribuendo a finanziare la ricerca scientifica, l’assistenza e le cure Le nostre Bomboniere vengono confezionate a mano, con cura e attenzione dai nostri Volontari, utilizzando materiali e confetti di prima qualità. palliative in campo oncologico in Romagna. Per maggiori informazioni vieni a trovarci nella Sede IOR più vicina per visionare di persona il nostro campionario, oppure scarica il nostro catalogo on line sul nostro sito www.ior-romagna.it per scegliere la pergamena o la bomboniera di Tuo gradimento. Chiamaci per qualsiasi informazione o personalizzazione contattando Daria allo 0543 35929 oppure per e-mail all’indirizzo [email protected]. Ricorda, ognuno di noi, nel suo piccolo può fare tanto… e quale momento è migliore di una occasione speciale? E per chi lo desiderasse, c’è la possibilità di ordinare anche le nostre Partecipazioni Solidali. Ti aspettiamo! Hai gia fatto con noi le Tue Bomboniere Solidali? Inviaci un commento a: [email protected] Questo ci aiuterà a migliorare il servizio, grazie! l’informatore n. 89 dicembre 2011 43