Trimestrale - Dir. resp. Luciano Foglietta - Red. C.so Mazzini, 65 - FORLÌ - tel. 0543/35929 - Reg. Tribunale Forlì n. 568 del 18/3/1980 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Forlì - Stampa FILOGRAF LITOGRAFIA s.r.l.
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l’informatore
N° 89 dicembre 2011 - NUOVA SERIE
14 Settembre 2011
LO IOR A IMOLA
Indice
✔ Editoriale.............................................................................................................................................................. pag. 3
✔ Sostenere l’Istituto Oncologico Romagnolo...................................................................................................... pag. 5
✔ Inaugurazione della Sede IOR di Imola.............................................................................................................. pag. 6
✔ La nuova Oncologia di Imola.............................................................................................................................. pag. 7
✔ XXV Convegno Annuale Volontari IOR............................................................................................................... pag.10
✔ La Forza e il Sorriso sbarca a Cesena.................................................................................................................. pag.11
✔ Gara podistica Forlì – Ravenna............................................................................................................................ pag.12
✔ L’Istituto Oncologico Romagnolo saluta Marco Simoncelli............................................................................... pag.13
✔ Raccolta fondi in occasione della Commemorazione dei Defunti.................................................................... pag.15
✔ Un gesto di Amore per lo IOR............................................................................................................................. pag.16
✔ I Consigli nutrizionali di Irene............................................................................................................................. pag.17
✔ A caccia di cellule tumorali circolanti / Borsa di studio Fabbri 2011................................................................ pag.18
✔ La dignità della persona alla fine della vita: l’impegno del Gruppo di lavoro in Psiconcologia IOR............. pag.20
✔ Uno sguardo alla Medicina palliativa................................................................................................................. pag.22
✔ Volontari IOR: l’esperienza di Villa Agnesina.................................................................................................... pag.25
✔ L’Hospice Benedetta Corelli Grappadelli di Lugo al traguardo dei due anni di vita...................................... pag.26
✔ Dalle Sedi IOR: Cesena......................................................................................................................................... pag.28
✔ Dalle Sedi IOR: Faenza......................................................................................................................................... pag.31
✔ Dalle Sedi IOR: Forlì............................................................................................................................................. pag.33
✔ Dalle Sedi IOR: Lugo............................................................................................................................................ pag.35
✔ Dalle Sedi IOR: Meldola....................................................................................................................................... pag.37
✔ Dalle Sedi IOR: Ravenna...................................................................................................................................... pag.38
✔ Dalle Sedi IOR: Riccione....................................................................................................................................... pag.39
✔ Dalle Sedi IOR: Rimini.......................................................................................................................................... pag.40
✔ Bomboniere solidali IOR 2011............................................................................................................................. pag.42
Desideri ricevere informazioni sulle manifestazioni, sui progetti e, in generale,
sulle attività dell’Istituto Oncologico Romagnolo?
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Manda una e-mail con il tuo indirizzo a [email protected]
oppure telefona allo 0543 35929.
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n. 89 dicembre 2011
Le Sedi dell’Istituto Oncologico Romagnolo
forlì: corso mazzini, 65 - tel. 0543 35929 - [email protected]
meldola (c/o IRST): via p. maroncelli, 40 - tel. 0543 739110 - [email protected]
cesena: via uberti, 14/a-c - tel. 0547 24616 - [email protected]
ravenna: via salara, 36/38 - tel. 0544 34299 - [email protected]
faenza: c.so mazzini, 153 - tel. 0546 661505 - [email protected]
lugo: via tellarini, 96 - tel. 0545 32033 - [email protected]
rimini: c.so d’augusto, 213 - tel. 0541 29822 - [email protected]
riccione: piazza matteotti, 5 - tel. 0541 606060 - [email protected]
imola: via emilia, 34 - tel. 0542 011600 - [email protected]
l’informatore
EDITORIALE
A cura del dott. Emilio Dalmonte
Vice Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea
Carissimi Lettori,
è con grande piacere che vi proponiamo in questo numero le parole
del dott. Emilio Dalmonte, amico dello IOR che, come ricorderete,
ha partecipato in veste di relatore al XXV Convegno dei Volontari e
degli Operatori IOR, lo scorso 9 ottobre. Di seguito una sua riflessione
sul mondo del volontariato, alla vigilia del termine dell’Anno europeo
del Volontariato.
LO SPIRITO DEL VOLONTARIATO - UNO SGUARDO EUROPEO
Proclamando il 2011 “Anno europeo del Volontariato”, le istituzioni
europee, sotto la spinta della società civile, hanno voluto dare
visibilità e sostegno ad un movimento divenuto spesso indispensabile
per il funzionamento della nostra società.
Il volontariato è radicato in tutti i paesi europei in una miriade di
associazioni che quotidianamente prestano servizi di pubblica
utilità, assistenza e aiuto a persone in difficoltà, a ospedali, scuole,
carceri e centri di accoglienza per indigenti, profughi e anziani.
Senza contare tutte le attività che organizzazioni di volontariato
conducono all’estero in campo umanitario. Tutti questi progetti e
iniziative ci fanno comprendere che il volontariato è in primo luogo
un potentissimo strumento di inclusione sociale: è nell’interesse
di tutti che le frange di popolazione che vivono quotidianamente
situazioni di disagio, trovino l’occasione per sentirsi protagoniste
della vita collettiva, cioè di una società inclusiva e, proprio per questo,
più ricca.
Con il loro lavoro, quindi, i volontari offrono servizi preziosi per
l’insieme della società e allo stesso tempo sviluppano la dimensione
umana, favoriscono i contatti e le relazioni, creano strutture e reti
che rafforzano il tessuto sociale. A livello europeo, tutto questo vuol
dire maggiore comprensione e integrazione fra cittadini di paesi
diversi e anche strategie per affrontare insieme i problemi comuni.
In una parola, coesione!
Secondo le statistiche ufficiali, l’Italia conta 29 mila associazioni di
volontariato, il maggior numero delle quali è impegnato nei settori
dell’assistenza alle persone, della protezione civile e della tutela
dell’ambiente. Rispetto a una media europea che conta un 30% di
volontari sulla totalità della popolazione, l’Italia sembra una delle
realtà meno virtuose, ma questa apparenza cela un proliferare di
associazioni che non appaiono nelle statistiche, semplicemente
perché non sono registrate o non chiedono aiuti pubblici. L’Italia
è in realtà uno dei pochi paesi che possono contare su una legge
apposita per il volontariato. Senza entrare nel merito della situazione
nazionale, mi limito a constatare che, per vivere e crescere, il
volontariato ha bisogno di finanziamenti erogati con continuità e
ben distribuiti, nonché di una società che ne permetta lo sviluppo e
ne riconosca il valore.
Da ogni punto di vista il volontariato riveste una crescente importanza
nella società italiana ed europea in genere, ma assume anche una
nuova valenza come fenomeno sociale a livello planetario. I mezzi
di comunicazione di massa, internet e la globalizzazione ci mettono
oggi in contatto permanente con il resto dell’umanità e accentuano
la tendenza naturale dell’uomo all’empatia, cioè a quel sentimento
di solidarietà e di condivisione che ogni uomo prova per il suo simile.
La sofferenza e il bisogno altrui suscitano in noi una reazione e
cambiano il nostro comportamento, ci rendono più consapevoli e
responsabili. E’ il fenomeno della “civiltà morale dell’empatia” che,
secondo lo scrittore tedesco Ritter Henning, spinge l’uomo a cercare
nella solidarietà con l’altro il superamento della sua finitezza. E’ in
fondo questo il messaggio di tutte le grandi religioni, non solo quelle
del Libro, che proclamano come fondamento essenziale dell’esistenza
umana l’amore verso il prossimo.
La presa di coscienza da
parte
dell’uomo
delle
responsabilità che ha nei
confronti dei suoi simili,
così come nei confronti
dell’ambiente in cui vive, è la
chiave del nuovo progresso
dell’umanità. Oggi i limiti
raggiunti dal nostro sistema
economico, che ci fanno
vedere
l’impoverimento
(per non dire la fine) delle
nostre risorse, assieme alle
scoperte vertiginose della
scienza, che ci danno il
potere di una manipolazione
smisurata della vita, devono
anche indurci a un ripensamento del nostro essere nel mondo.
Oggi possiamo intervenire nelle coscienze dei nostri concittadini
come interveniamo nell’economia delle nostre società e ribaltare
il nostro agire orientandolo sulla nostra volontà, e non solo sul
bisogno. Il volontariato aiuta a nutrire questo spirito, a far sentire
ogni individuo parte di una comunità più vasta, che non si ferma più
alla collettività e neppure alla nazione, ma che respira con il mondo.
L’indiscutibile valore del volontariato non ci deve però nascondere una
tendenza preoccupante in molti nostri paesi, dove la sfera pubblica
si ritira sempre più dal suo dovere di servizio, rendendo una parte
della società dipendente dal buon cuore e dalla disponibilità altrui.
Il volontariato dovrebbe essere un valore aggiunto alla civiltà, non
uno strumento per sopperire alle mancanze di uno Stato sempre più
assente. Oggi non è di moda sostenere un rafforzamento dello Stato,
che ovunque in Europa si ritrae sotto l’accusa di essere costoso e
inefficace. Se l’antico modello di servizio pubblico non è più attuale,
è altrettanto vero che non si possono abbandonare servizi essenziali
in balia del solo profitto. Un’azione pubblica più leggera, più radicata
nel territorio e funzionale ai bisogni è possibile e necessaria, per non
perdere di vista il benessere a lungo termine delle nostre società e in
fin dei conti la loro stessa coesione.
Il ruolo di riferimento dello Stato e dei suoi poteri di equilibrio è
uno dei valori centrali della cultura politica europea, che si iscrive
nel Trattato di Lisbona, laddove, per la prima volta nella sua storia,
l’Unione europea dichiara di fondarsi su una economia sociale di
mercato. Se l’Unione europea è alla ricerca di valori, questo è uno
dei pilastri su cui deve proclamare di fondarsi.
Nel suo saggio “The European Dream”, l’economista americano
Jeremy Rifkin descrive la profonda differenza fra il sogno americano
e quello europeo. Se per gli americani la libertà è associata
all’autonomia, cioè al fatto di non dipendere dagli altri, soprattutto
dal punto di vista economico, il sogno europeo viene descritto in
termini opposti: “For Europeans, freedom is not found in autonomy
but in embeddedness” (Per gli Europei la libertà non è da ricercarsi
nell’autonomia, bensì nel radicamento). Per noi essere liberi è
dunque porci in relazione con gli altri, fruire di quell’inclusività che ci
dà appartenenza e sicurezza. Per questo gli europei cercano anche
nel volontariato quella dimensione di incontro e di bene comune
che in molta parte del nostro moderno vivere si è persa. E per
l’importanza che danno all’idea stessa del condividere, si aspettano
legittimamente uno Stato che sia in grado di fornire adeguati servizi
pubblici finanziati da un equo gettito fiscale e di livello comparabile
in tutti i nostri paesi. Soltanto in questa prospettiva il volontariato
assume il suo più alto valore e diventa espressione di senso civico,
crescita individuale, collante sociale e scuola di vita.
l’informatore
n. 89 dicembre 2011
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Ai Volontari,
ai Medici,
ai Ricercatori,
ai Tecnici,
agli Operatori Sanitari,
ai Dirigenti,
ai Dipendenti,
ai Collaboratori,
ai Soci,
alle Istituzioni,
alle Aziende
e a tutta la Gente di Romagna
che crede nelle capacità,
nelle qualità e nella trasparenza
dell’Istituto Oncologico Romagnolo
dott. Sergio Mazzi, Presidente IOR
COME SI SOSTIENE LO IOR
Per alimentare la complessa attività dell’Istituto e dare un serio impulso alla lotta contro
il cancro, la partecipazione della popolazione Romagnola è fondamentale!
Si può contribuire alla lotta contro il cancro
in molti modi:
La trasparenza per lo IOR è un aspetto fondamentale: i nostri bilanci, infatti, sono disponibili a chiunque ne faccia richiesta.
Per semplicità, riassumiamo con questa semplice immagine
1. con un’offerta in denaro a qualunque titolo
come lo IOR impiega le offerte raccolte dalla popolazione ro-
magnola:
(adesione annuale o in memoria);
2. con lasciti o donazioni;
3. devolvendo i proventi di eventi/manifestazioni;
4. aderendo alle nostre occasioni speciali
20%
8%
(bomboniere, strenne natalizie, ecc.);
5. aderendo alle nostre iniziative dedicate alle aziende;
72%
6. collaborando come Volontario;
7. destinando il tuo 5 per mille allo IOR:
alla Ricerca,
all’Assistenza e
alle Cure Palliative
C.F. 00893140400, riquadro “Sostegno del Volontariato...”
Per avere ulteriori informazioni è possibile telefonare allo 0543 35929
o consultare il nostro sito www.ior-romagna.it
COME DIVENTARE VOLONTARI
L’Istituto Oncologico Romagnolo si regge sulla collaborazione e l’opera di molti Volontari.
Per diventare un Volontario IOR contatta la Sede IOR a te più vicina
(Forlì, Cesena, Ravenna, Faenza, Lugo, Rimini, Riccione, Meldola o Imola) o invia una e-mail a [email protected]
l’informatore
n. 89 dicembre 2011
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INAUGURAZIONE DELLA SEDE IOR DI IMOLA
L’Unità Operativa di Oncologia di Imola e la rete di Ricerca e Assistenza IOR/IRST di Meldola
Gentili Lettori, è nostro piacere informarvi che mercoledì 14 Settembre
2011, alla presenza del dott. Sergio Mazzi, Presidente IOR, del dott.
Giorgio Cruciani, Coordinatore Comitato Medico Scientifico IOR, del
prof. Dino Amadori, Direttore Scientifico IRST, del dott. Antonio Maestri, Direttore U.O. Oncologia AUSL Imola e delle Autorità cittadine, è
stata ufficialmente inaugurata la nuova Sede di Imola dell’Istituto
Oncologico Romagnolo. L’inaugurazione è avvenuta in seguito ad un
incontro pubblico presso la “Sala delle Stagioni” di Imola, con lo scopo
di illustrare alla cittadinanza le forme di collaborazione che hanno visto
e vedranno luce fra l’Unità Operativa di Oncologia dell’AUSL di Imola,
l’Istituto Oncologico Romagnolo e l’Istituto Scientifico Romagnolo per
lo Studio e la Cura dei Tumori (IRST) di Meldola.
Con le collaborazioni attivatesi tra IOR, AUSL di Imola e IRST, l’Istituto
Oncologico Romagnolo concretizza nel 2011 l’obiettivo di estendere a
tutta la Romagna quella “rete di solidarietà” che contribuirà a garantire
a tutti i cittadini equità di accesso e di cura, rendendo disponibili a tutta la popolazione quei trattamenti che possono contare su tecnologie
emergenti, innovative o particolarmente sofisticate, unitamente ad un
approccio orientato all’umanizzazione dei rapporti medico-paziente.
Il dott. Mazzi, nel sottolineare come lo IOR intenda porsi nei confronti
dell’AUSL di Imola in un rapporto di collaborazione coordinata ed efficiente, ha informato i presenti che, “su richiesta del dott. Antonio
Maestri, a partire dal primo di giugno di quest’anno, lo IOR finanzia il
sostegno psicologico ai pazienti afferenti alla Unità Operativa di Oncologia/Hospice dell’Azienda USL di Imola, mediante la presenza di una
“Psiconcologa”, la dott.ssa Maria Cristina Urania Colistro.”
Il ruolo della dott.ssa Colistro sarà infatti quello di garantire:
• il supporto psicologico ai Pazienti con una nuova diagnosi che afferiranno al Day Hospital Oncologico di Imola;
• il supporto psicologico ai Pazienti già in carico al reparto oncologico
di Imola per i trattamenti citotossici o per il follow-up;
• il supporto psicologico per i pazienti degenti presso l’Hospice di Castel San Pietro Terme;
• il supporto psicologico per i professionisti sanitari appartenenti
all’Equipe di Oncologia di Imola;
• l’attivazione di progetti di ricerca atti a migliorare l’assistenza del paziente oncologico in carico all’U.O. di Oncologia/Hospice dell’Azienda
USL di Imola.
Il dott. Maestri ha sottolineato che “oggi il mondo del volontariato
del territorio imolese si arricchisce di un nuovo arrivato, rappresentato
dall’Istituto Oncologico Romagnolo, i cui volontari costituiranno un
ulteriore ed importante elemento nella lotta e nella cura del cancro
nel nostro territorio. Grazie allo IOR, infatti, dal primo giugno scorso
la dott.ssa Maria Cristina Colistro, libero professionista con contratto
IOR, svolge la propria attività di supporto psicologico, integrando il
servizio della psicologia ospedaliera aziendale, per gli utenti e i professionisti dell’Unità Operativa Complessa da me diretta, così da garantire
un’attenzione costante al clima psicologico dell’equipe e degli utenti
che credo fondamentale per garantire un elevato standard assistenziale. É nostra speranza – continua il dott. Maestri – che nel prossimo futuro le risorse offerte dallo IOR possano essere utilizzate per
l’acquisizione di altre figure professionali necessarie a svolgere attività
di ricerca clinica anche a Imola, in collaborazione scientifica con l’IRST
di Meldola, in modo tale da garantire al cittadino la partecipazione a
vari protocolli di innovazione terapeutica senza dover afferire ad altre
realtà sanitarie.”
Inoltre, essendo l’IRST di Meldola il punto in cui si concentrano il governo della ricerca e della sperimentazione di carattere oncologico, tale
collaborazione darà anche la possibilità a Imola di fare ricerca clinica,
ove si focalizzeranno investimenti e tecnologie emergenti, ovvero
sperimentali e non ancora entrate nell’uso corrente, o tecnologie innovative appena entrate nell’uso corrente, ma disponibili solo in alcuni
punti del territorio.
“La partecipazione dell’U.O. di Oncologia di Imola ai programmi di
ricerca e alle sperimentazioni condotte dall’IRST - ha spiegato Amadori - permetterà di elevare i loro standard terapeutici in campo assistenziale e di ricerca”. Inoltre, ha sottolineato il dott. Cruciani, “già il
Registro Tumori della Romagna (RTRO), nato nel 1984 da un progetto
sperimentale finanziato dallo IOR per conoscere, attraverso lo studio
delle abitudini sociali, alimentari e lavorative, le cause che portano a
contrarre il cancro, copre le province di Forlì‐Cesena, Rimini, Ravenna
e tutto il territorio dell’AUSL Imola, coordinando l’Area Epidemiologica
della Ricerca con l’obiettivo di pubblicare e divulgare i dati di incidenza
e di sopravvivenza per tumori in tutta la Romagna. Oggi il Registro è
una struttura dell’IRST”.
Da parte sua, ha concluso il prof. Amadori, “la collaborazione tra AUSL
di Imola e IRST permette già ai pazienti imolesi, ottimamente assistiti
dall’AUSL di Imola, di avere accesso a tutte quelle prestazioni sanitarie
indicate come di terzo livello, cioè estremamente specialistiche o di
alta complessità, non erogabili se non in centri ad altissima specializzazione, oltre a tutte le tecnologie di altissimo livello presenti presso
l’IRST. Parliamo, ad esempio, della Radiofarmacia (recentemente inaugurata), della Tomotherapy o del servizio di diagnostica per immagini
che può vantare la prima TAC a 256 sezioni presente in Europa o,
ancora, del Laboratorio di Bioscienze in grado di condurre le più sofisticate indagini molecolari e biofunzionali e tutte le competenze e i
necessari requisiti per condurre studi con nuove molecole sperimentali.
Questo – continua il prof. Amadori - realizza la mission dell’IRST, che
trova terreno fertile nella volontà di integrazione fra varie funzioni assistenziali e che si concretizza nella cosiddetta rete oncologica.”
I partecipanti all’incontro pubblico organizzato presso la “Sala delle Stagioni” di
Imola (generosamente messa a disposizione dello IOR da parte di Legacoop Imola).
I Relatori.
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n. 89 dicembre 2011
l’informatore
LA NUOVA ONCOLOGIA DI IMOLA
Nuove le strutture ed il primario, cambia anche il
modo di affrontare la malattia…e gli imolesi tornano
a casa. Si rinnova anche in questo ambito l’impegno
dell’Istituto Oncologico Romagnolo sul fronte della
Psiconcologia.
Intervista ad Antonio Maestri, Direttore U.O.
Oncologia e Hospice di Imola.
A circa un anno dal suo arrivo ad Imola, il direttore
dell’Unità Operativa di Oncologia e Hospice, Dott.
Antonio Maestri fa il punto su un settore rinnovato da
diversi punti di vista:
“Il mio arrivo in questa Azienda Sanitaria ha ricevuto una
accoglienza davvero non scontata, sia dal punto di vista
umano che professionale – spiega Maestri - La grande
disponibilità della direzione e dei colleghi ha permesso in
breve tempo un notevole sviluppo del settore oncologico
dell’Azienda sia nella struttura che nella ‘politica’. Nel
2011 abbiamo attivato il Day Hospital nella nuova
sede dell’Ospedale S. Maria della Scaletta, adeguato
l’assistenza oncologica ai migliori standard regionali,
rivisto completamente la rete delle cure palliative, attivato
nuove relazioni ed accordi esterni e molto altro”.
Una parte dell’equipe medico-infermieristica del DH Oncologico dell’AUSL di Imola.
Un lavoro davvero impegnativo, ricompensato da un riscontro
immediato da parte dei cittadini imolesi, come dimostra l’impennata
nei dati di attività e la diminuzione del 17% di chi si reca fuori
dall’Ausl per curarsi.
“In effetti la risposta della popolazione è stata rapida – continua
il primario – Gli imolesi hanno compreso che oggi la loro Ausl
offre ai pazienti oncologici un percorso completo dalla diagnosi,
alla terapia e ai controlli successivi, garantendo i trattamenti più
moderni a disposizione. Ci sono le strutture e ci sono i professionisti,
e soprattutto i professionisti lavorano insieme sui casi. Non parlo
solo dell’equipe oncologica, per cui l’attività parte ogni settimana
con un incontro di discussione su ciascun nuovo paziente e su
come trattarlo al meglio, ma anche dei gruppi multi professionali
che periodicamente si incontrano per definire il miglior percorso del
malato oncologico, in cui non sono protagonisti solo gli oncologi
ma anche i radiologi, i chirurghi, i patologi, i riabilitatori, i medici
di famiglia, e molti altri a seconda dei casi. In azienda abbiamo già
avviato diversi gruppi multi professionali per patologia, come quello
per il tumore alla mammella e per il tumore al colon retto. La presa in
carico completa si realizza così e, laddove necessario, coinvolge anche
strutture esterne all’Azienda di Imola, le Radioterapie del Bellaria e
di Villa Maria Cecilia di Cotignola, l’Istituto Tumori di Meldola per
il livello ultraspecialistico, ma sempre con un coordinamento del
nostro centro, a cui la persona ritorna per tutte le fasi del percorso
che si possono svolgere qui”.
E proprio con l’IRST di Meldola, Imola intende collaborare anche su
progetti di ricerca clinica.
“Per la nostra Azienda questa è una importante opportunità – spiega
il giovane primario - Dall’aprile scorso sono entrato a far parte del
Comitato tecnico scientifico dell’IRST, che si occupa di valutare i
progetti di ricerca clinica in campo oncoematologico, e nei prossimi
mesi è previsto che anche ad Imola si entri nel vivo della ricerca. In
un settore in rapida evoluzione come quello oncologico, fare parte
delle reti scientifiche è fondamentale per essere all’avanguardia e
costituisce una proficua contaminazione per le equipe professionali.
Per le persone che assistiamo, poi, significherà aver a disposizione
trattamenti sperimentali innovativi, terapie all’avanguardia oggi
ancora fuori commercio, senza che peraltro questo “incida” sui
bilanci del servizio sanitario pubblico. Inoltre stiamo avviando rapporti
di collaborazione con le Università. Attualmente una laureanda in
Medicina e Chirurgia a Ferrara sta frequentando il nostro servizio
per completare la sua tesi sperimentale sul trattamento del tumore
del rene”.
La Psiconcologia
L’Oncologia di Imola dispone dal giugno scorso anche di un servizio
dedicato di Psiconcologia. “Sì, dobbiamo ringraziare per questo
l’Istituto Oncologico Romagnolo, che di recente è venuto ad
arricchire il mondo del volontariato del territorio imolese e i cui
volontari costituiranno un ulteriore ed importante elemento nella
lotta e nella cura del cancro nel nostro territorio, con la disponibilità
di supporto umano e la raccolta di fondi da indirizzare al supporto
dei nostri servizi. Grazie allo IOR, dal 1° giugno scorso la dott.ssa
Maria Cristina Urania Colistro, svolge la propria attività di supporto
psicologico per gli utenti ed i professionisti, sia al Day Hospital
oncologico che all’Hospice. Un servizio fondamentale nel percorso
di cura e di accompagnamento che garantiamo ai nostri cittadini.
Ad Imola era attivo già da anni, ma oggi abbiamo a disposizione
una psico-oncologa completamente dedicata. La sua presenza è
essenziale anche per il supporto alle equipe: lavorare con persone
portatrici di malattie gravi è molto coinvolgente, per questo è
importante che i gruppi curanti si incontrino periodicamente con la
facilitazione e la supervisione della psicologa per confrontarsi anche
dal punto di vista emozionale”.
Un grande impegno dedicato anche alla prevenzione: “Ho sempre
pensato che la promozione di corretti stili di vita fosse un compito
di noi medici esattamente quanto curare la malattia. Da oncologo
e sportivo quale sono, considero naturale portare avanti iniziative
che stimolino i cittadini a curare la loro alimentazione e soprattutto
a fare attività fisica. Ma la consiglio anche ai miei pazienti. E’
infatti scientificamente provato che uno sforzo muscolare aerobico
protratto fa produrre al nostro organismo un cannabinoide
endogeno, l’anandamide, che contrasta gli effetti collaterali della
chemioterapia. In generale poi, lo sport necessita di un impegno
costante con se stessi e questo aiuta moltissimo a progredire e a
rinforzarsi sia nel corpo che nello spirito”.
l’informatore
n. 89 dicembre 2011
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Attività clinica e ricerca: Maria Cristina Urania Colistro
e la Psiconcologia di Imola
Un incarico da parte dello IOR indirizzato all’Oncologia di Imola che lei spiega con una citazione di uno
dei suoi autori preferiti:
“Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde”. Ancora
una volta dunque Alessandro Baricco, se mai qualcuno avesse dubbi sul fatto che l’arrivo ad Imola della
dott.ssa Colistro, psicologa sistemica con una predilezione connaturata per la Psiconcologia, è stato una
risposta del destino. Perché Maria Cristina, lo si capisce parlandole, a questa professione crede davvero
e in questi sei mesi ha cercato di organizzare al meglio la sua presenza in Hospice e in Day Hospital
Oncologico per garantire supporto psicologico a pazienti ed equipe.
“La Psiconcologia è molto giovane nel nostro paese, a differenza di quanto accade in molti altri – spiega
la dott.ssa Colistro - Ad Imola questa attività era già presente da alcuni anni, anche se le risorse non
permettevano un’unità completamente dedicata. Il mio ruolo invece è “ad uso esclusivo” del Day Hospital
oncologico e dell’Hospice e la mia attività è rivolta sia a pazienti e famigliari, che alle equipe.
In entrambe le strutture sono presente giornalmente, in orari definiti, e quindi posso ricevere su
appuntamento sia pazienti che famigliari. In Hospice molto spesso svolgo anche una sorta di “pronto
soccorso” psicologico, ad esempio in occasione di un lutto, sia per i famigliari che per gli operatori. In Day
Hospital l’attività invece si svolge per lo più su appuntamento, ma in entrambi i casi in grande sinergia
con i professionisti, che costituiscono il mio trait d’union con le persone malate e le loro famiglie. Siamo
tutti coinvolti nella dinamica relazionale. Un paio di volte a settimana, poi, affianco i medici nel corso
delle visite: il contatto diretto con i pazienti, infatti, facilita l’eventuale espressione di un bisogno di La dott.ssa Maria Cristina Urania Colistro.
sostegno psicologico. E poi c’è il lavoro di supervisione con le due equipe, che svolgiamo mensilmente.
E’ un’attività fondamentale e complessa, perché mette in gioco i vissuti emotivi personali di ciascun
operatore e le dinamiche di gruppo. Per ora viene svolta separatamente con le due equipe, che hanno attività e bisogni diversificati.
Quando i gruppi si sentiranno pronti, si potrà procedere anche ad un’attività di supervisione di tutti i professionisti dell’Unità Operativa, ma
è necessario lavorare gradualmente”.
Progetti per il futuro? “Con il nuovo anno partiranno i gruppi di sostegno per donne operate di tumore alla mammella. E poi dovremmo
partire con la ricerca. C’è davvero molto da fare, ma mi è stata offerta una sfida a cui non avrei potuto dire di no. Stiamo già avviando
progetti interessantissimi, di cui magari vi parlerò alla prossima occasione”.
L’Unità Operativa di Oncologia ed Hospice:
struttura, equipe e dati di attività
L’Unità Operativa di Oncologia ed Hospice dell’Ausl di Imola è
composta dal Day Hospital e dagli ambulatori oncologici, situati al
secondo piano dell’Ospedale Santa Maria della Scaletta di Imola
e dall’Hospice, che si trova al terzo piano dell’Ospedale di Castel
San Pietro Terme. L’equipe medica è costituita da 5 oncologi,
oltre al primario, e da un medico palliativista convenzionato che
opera in Hospice e nell’assistenza domiciliare oncologica. Le
equipe assistenziali sono distinte per il Day Hospital e l’Hospice
e si compongono rispettivamente di 6 infermieri, comprese le
coordinatrici assistenziali, e dal personale di supporto. Su entrambe
le strutture opera poi la psico-oncologa.
L’Unità Operativa di Oncologia ed Hospice, è al centro di una serie
Il dott. Maestri con Bianca Venturi, Caposala dell’Hospice di Imola.
I dati di attività
Nei primi 9 mesi del 2011 l’attività del Day Hospital oncologico è
aumentata del 40%, con una presenza media giornaliera di 33
pazienti, +14% rispetto allo stesso periodo del 2010. La degenza
media si è ridotta del 19% e c’è stata una diminuzione del 17% dei
cittadini che sono andati a farsi curare fuori dall’Azienda. Le visite
ambulatoriali sono aumentate del 13% circa. Anche l’Hospice ha
notevolmente migliorato le proprie performance, con un aumento
del 5% dei ricoveri ed una riduzione del 2,8% della degenza media.
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n. 89 dicembre 2011
l’informatore
Una stanza dell’Hospice di Castel San Pietro Terme.
L’inaugurazione della Sede IOR di Imola, avvenuta il 14 settembre scorso.
di percorsi diagnostico terapeutici costruiti attraverso una reale
integrazione interna con le altre unità operative coinvolte nella
diagnosi e nella terapia (medicine specialistiche, radiologia, anatomia
patologica, chirurgie), e a relazioni esterne con le strutture pubbliche
e private che forniscono prestazioni non erogabili in azienda, ad
esempio la radioterapia.
L’area ospedaliera dedicata a Day Hospital e ambulatori, inaugurata
nel giugno 2011, ha una superficie di 520 mq. ed è organizzata in un
due open space. Il più grande è dotato di 6 poltrone per i trattamenti,
mentre il più piccolo ha 4 posti letto ed è destinato a pazienti che
necessitano di cure complesse ed invasive. Sono inoltre presenti tre
ambulatori, una medicheria, l’accettazione, uno studio medico con
4 postazioni, due guardiole, un locale preparazione farmaci e due
aree di attesa.
Vista la particolare conformazione e distribuzione della struttura
nonchè la tipologia di utenza, sono stati particolarmente curati gli
aspetti estetici e di confortevolezza, anche grazie ai preziosi consigli
di Paolo Fiorentini, giovane e talentuoso designer ed arredatore
bolognese, amico di Antonio Maestri.
L’Hospice di Castel San Pietro Terme è il centro di cure palliative
dell’Ausl di Imola. Attivo dal 2005, è dotato di 12 posti letto,
distribuiti in 8 camere singole e 2 doppie. Le camere di degenza, con
vista sulle colline castellane, sono ampie e luminose e ripropongono,
Chi è Antonio Maestri
46 anni il prossimo 2 dicembre, romagnolo doc (è nato e cresciuto
a Conselice, in provincia di Ravenna), il dott. Antonio Maestri è
diventato primario ad Imola con una rapida e brillante carriera
professionale che, dopo la laurea e la specializzazione a Ferrara,
lo ha visto attivo sia nel campo della ricerca - è infatti autore di
numerose pubblicazioni scientifiche - che in quello clinico. Dal
1997 Al 2010 ha lavorato a Bologna, prima presso l’Ospedale
di Bentivoglio e quindi al Bellaria. Negli ultimi anni della sua
esperienza nel capoluogo regionale si è particolarmente dedicato
al settore dell’oncologia del tratto gastroenterico ed ha partecipato
alla redazione delle linee guida sul percorso diagnostico terapeutico
delle neoplasie polmonari.
Appassionato maratoneta, ha già partecipato a 3 maratone di
New York, ama anche andare in bicicletta. Tra i suoi hobby non
in movimento ci sono il cinema e la lettura. Autore preferito?
Alessandro Baricco.
nei colori e nell’arredo, un ambiente simile
ad un’abitazione privata. Sono dotate di
letto articolato a tre snodi, poltrona-letto
per i familiari, bagno attrezzato, tavoloscrivania con poltrona, armadio, frigorifero,
radio/lettore CD, televisore. Rese accoglienti
dalla presenza di tende, punti-luce, quadri
e composizioni floreali, nelle stanze
possono essere inseriti oggetti personali
affettivamente significativi per la persona
ospitata.
Tra il corpo dedicato alla degenza e gli spazi
per i colloqui e le attività d’èquipe, si trova
un soggiorno-tisaneria che può ospitare
attività di svago (lettura, TV, conversazione,
musica) e che, grazie alla presenza di una
cucina attrezzata, permette a pazienti e
familiari di preparare autonomamente cibi
e bevande. In questo locale si tiene oramai
da anni un atteso incontro pomeridiano di
svago tra operatori, pazienti, famigliari e
volontari, durante il quale vengono offerti
thè e biscotti.
Sono inoltre presenti “angoli conversazione”
e angoli lettura, anche grazie ad una piccola biblioteca. L’Hospice
accoglie la mostra permanente “Fiori per la vita”, dono della pittrice
Vittoriana Benini ed opere di altri autori, donate da pazienti e
familiari.
Per favorire la presenza di familiari e amici accanto ai malati, il centro
è aperto alle visite dalle 6.00 alle 22.00, ma in caso di necessità i
familiari possono accedere anche al di fuori dell’orario e le visite sono
aperte anche ai piccoli animali da compagnia.
Un momento di svago all’Hospice di Castel San Pietro Terme.
Il dott. Maestri mentre si allena per la Maratona di New York.
l’informatore
n. 89 dicembre 2011
9
XXV Convegno dei Volontari IOR
“32 anni… e ancora tanta voglia di crescere!”
Domenica 9 ottobre 2011, presso il Centro Congressi “Artemide”
di Castel San Pietro Terme (BO), si è svolto il XXV Convegno dei
Volontari e degli Operatori dell’Istituto Oncologico Romagnolo, dal
titolo “32 anni… e ancora tanta voglia di crescere!”.
L’iniziativa, patrocinata dalla Rappresentanza in Italia della
Commissione Europea, è stato come da tradizione prima di tutto
un momento di incontro e condivisione per i circa 1.000 Volontari
dell’Istituto, oltre che la giusta occasione per fare il punto sulle
iniziative già avviate e per guardare oltre, verso le sfide del prossimo
futuro.
Il XXV Convegno dei Volontari IOR, essendo compreso tra le attività
e i progetti che rispondono allo spirito e agli obiettivi promossi dal
Piano Italia 2011 dell’Organismo Nazionale di Coordinamento - Dg
Volontariato, Associazionismo e Formazioni sociali - Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali, è rientrato tra le iniziative promosse
per l’Anno Europeo del Volontariato 2011. Una giornata che
l’Istituto Oncologico Romagnolo organizza ogni anno per i suoi
Volontari, forza motrice dell’organizzazione che, grazie al loro spirito
di solidarietà, rappresentano la vera anima dello IOR.
10
n. 89 dicembre 2011
l’informatore
LA FORZA E IL SORRISO SBARCA A CESENA
Anche la Sede IOR di Cesena, dopo
le positive esperienze maturate nelle Sedi di Ravenna e Rimini, aderisce all’iniziativa.
Il 29 settembre 2011 è stata ufficialmente resa nota alla Stampa, alle Istituzioni e al Personale medico-sanitario
la notizia dell’avviamento a Cesena del
progetto La forza e il sorriso, promosso dall’omonima Associazione in collaborazione con la Sede IOR di Cesena. Si tratta di un
programma di laboratori di make-up gratuiti per donne in trattamento oncologico, che si sta svolgendo dal 17 ottobre scorso presso gli
spazi della Sede IOR di Cesena, al numero civico 14 C.
Alla conferenza di presentazione, tenutasi presso il Palazzo del
Ridotto di Cesena, hanno relazionato l’Assessore del Comune di
Cesena al benessere sociale Simona Benedetti, il Presidente IOR
Sergio Mazzi, Il Presidente di La forza e il sorriso Pierangelo Cattaneo, la Responsabile dell’Oncoematologia IRST Sede di Cesena
Marina Faedi e la psicologa IOR Federica Ruffilli.
Il programma, attivo in Italia dal dicembre del 2006 sotto il patrocinio
di UNIPRO, Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche, si ispira
all’esperienza internazionale del progetto “Look Good…Feel Better”, nato negli Stati Uniti nel 1989 e diffuso oggi in tutto il mondo.
L’iniziativa, che non interferisce con le cure mediche né intende in
alcun modo sostituirsi ad esse, è dedicata a tutte le donne che, sottoposte a trattamenti oncologici, non vogliono rinunciare alla propria
femminilità, riconquistando il proprio senso di benessere e autostima. In un’atmosfera informale e rilassante, La forza e il sorriso guida
le partecipanti, circa 5 per ogni laboratorio, a prendersi cura della
propria pelle, a scegliere ed applicare il make-up adeguato alle proprie caratteristiche e a valorizzare il proprio aspetto per fronteggiare
gli aspetti secondari di chemioterapia e radioterapia.
Per partecipare gratuitamente
contattare la Sede IOR di Cesena al numero 3669925873
Per ulteriori informazioni su La forza e il sorriso:
www.laforzaeilsorriso.it
Alcuni momenti della conferenza stampa del 29 settembre scorso, presso il Palazzo del Ridotto di Cesena.
l’informatore
n. 89 dicembre 2011
11
GARA PODISTICA FORLI’-RAVENNA
Si è celebrato domenica 6 novembre sulle strade romagnole il doppio appuntamento sportivo che, dopo il brillante successo dell’anno
scorso, ha visto i due capoluoghi romagnoli protagonisti della Gara
Podistica “Forlì – Ravenna” e della “Maratona Internazionale Ravenna Città d’Arte”. La realizzazione dei due eventi si è resa possibile
grazie all’impegno attivo di Ravenna Runners Club e di Trail Romagna ed è stata fortemente voluta dall’Assessorato allo Sport del Comune di Ravenna in collaborazione con il Comune di Forlì.
All’evento hanno partecipato quasi 3.000 podisti, che si sono impegnati sulle 2 diverse distanze nel segno della solidarietà: 30 km per la
Forlì-Ravenna, e 42,195 per la Maratona.
Anche chi non aveva una preparazione adeguata per percorrere
distanze così impegnative, ha avuto l’opportunità di partecipare a
questa festa del benessere, resa ancora più stimolante dal Comune
di Ravenna attraverso l’istituzione della “Giornata Ecologica”, che
ha riguardato tutto il centro storico e che ha visto la realizzazione di
due percorsi di 6 e 12 km, disegnati appositamente per consentire
l’adesione anche da parte dei non atleti.
Particolarmente rilevante è stata anche l’iniziativa “Promesse di Romagna” under 16, che prevedeva l’esistenza di tre diversi circuiti
cittadini rispettivamente di 500, 1000 e 1500m., in modo da consentire anche alle fasce più giovani della popolazione romagnola di
aderire a questa giornata dal risvolto solidale.
I Volontari IOR hanno contribuito all’evento allestendo una postazione alla partenza a Forlì ed una al traguardo a Ravenna, mentre
il Presidente IOR Sergio Mazzi ha salutato e ringraziato gli atleti al
momento della partenza .
In particolare, gli iscritti alla gara podistica “Forlì-Ravenna”, hanno
partecipato in modo attivo a questa grande manifestazione di sport e
solidarietà, devolvendo una parte della loro quota di iscrizione all’Istituto Oncologico Romagnolo.
12
n. 89 dicembre 2011
l’informatore
L’ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO SALUTA
MARCO SIMONCELLI
L’Istituto Oncologico Romagnolo ritiene doveroso ricordare in
questa pagina Marco Simoncelli, scomparso all’età di 24 anni
il 23 ottobre scorso, a causa di un incidente durante il Gran
Premio della Malesia, a Sepang.
Marco non è stato solo un grande campione nel suo sport.
Nel 2009, infatti, accettò generosamente di aderire alla campagna celebrativa del XXX Anniversario della nascita dello
IOR, dimostrandosi, in un mondo in cui i principi sembrano
non guidare più le nostre azioni, un ragazzo altruista, positivo
e pieno di vita, profondamente legato alla sua famiglia e alla
sua gente: quel popolo romagnolo che ha rappresentato, col
suo carattere solare e scanzonato, come pochi altri.
l’informatore
n. 89 dicembre 2011
13
Oggi, il mondo di domani
Oggi il mondo di domani è l’impegno ad agire per un presente responsabile ed un futuro sostenibile.
Per Bristol-Myers Squibb significa scoprire, sviluppare e offrire terapie innovative per aiutare i pazienti
a sconfiggere malattie gravi. Ma significa anche avere la piena consapevolezza degli obblighi verso la
comunità locale e globale, trasformandoli in impegno concreto. Il nostro impegno guarda al futuro e
www.bms.it
alle realtà più lontane ma inizia nel presente e dai luoghi a noi più vicini. Oggi per il domani.
RACCOLTA
FONDI COMMEMORAZIONE
DEI DEFUNTI
RACCOLTA
FONDI COMMEMORAZION
SEDE DI FAENZA
2011
2010
2009
2008
1.750,00
2.922,00
563,00
12.018,00
17.253,00
1.612,00
2.856,00
393,00
7.001,00
11.862,00
2.000,01
2.718,87
414,02
6.406,83
11.539,73
2011
1.014,01
1.014,01
2010
2009
2008
2007
2
2011
2010
2009
2008
2007
2
1.977,18
2.838,07
334,33
9.872,69
15.022,27
Brisighella
Casola Valsenio
Tredozio
Faenza
Totale Faenza
SEDE DI IMOLA
Imola
Totale Imola
SEDE DI RIMINI
Rimini
Casalecchio / San Lorenzo
Bellaria
Bordonchio
San Lorenzo in C.
Santarcangelo /Poggio Berni
Villa Verucchio
Totale Rimini
SEDI DI FORLI' E MELDOLA
Forlì - Monumentale
Forlì - Bussecchio
Forlì - Ronco
Forlì - San Varano
Forlì - Coriano
Forlì - Vecchiazzano
San Martino in Strada
Forlimpopoli
Castrocaro/Terra del Sole
Rocca San Casciano
Meldola
Bertinoro
Galeata
Dovadola
Predappio e Fiumana
Ufficio Forlì
Totale Forlì e Meldola
SEDE DI CESENA
Cesena/Tipano
Borello
Cesena Sede
Gambettola/Longiano/Gatteo
San Mauro
Cesenatico/Ruffio/Sala/Cervia
Sarsina
Savignano/Sogliano
Totale Cesena
SEDE DI RICCIONE
Riccione sede
Riccione Cimitero Nuovo
Riccione Cimitero Vecchio
Cattolica
San Giovanni in Marignano
Misano
Coriano
Totale Riccione
SEDE DI RAVENNA
Ravenna
Marina di Ravenna
Cervia
Mezzano
Totale Ravenna
SEDE DI LUGO
Lugo
Conselice
Massalombarda
S.Patrizio
Giovecca
Totale Lugo
Totale Generale
Δ %
9.814,91
1.425,08
1.636,22
1.319,62
461,08
3.842,60
3.898,34
22.397,85
2011
4.754,00
2.140,60
1.250,00
1.426,00
823,00
1.287,00
3.240,50
1.539,00
1.616,20
231,60
1.180,50
936,00
107,00
772,00
2.255,18
266,00
23.824,58
2011
12.227,54
2.497,30
211,00
12.576,30
4.307,00
6.712,92
5.344,14
43.876,20
2011
323,00
1.901,75
1.719,79
1.867,21
300,70
1.715,36
2.367,55
10.195,36
2011
1.870,00
880,00
2.318,77
5.068,77
2011
1.455,32
2.331,00
440,00
6.346,56
10.572,88
7.291,87
1.032,69
1.135,48
8.919,49
1.022,96
1.584,31
10.110,81
332,55
1.154,04
3.735,00
4.207,24
20.944,11
2.700,98
2.187,86
14.348,88
3.100,00
3.448,00
18.074,76
3.622,82
4.102,43
19.322,65
2010
2009
2008
4.678,50
1.625,00
1.143,00
1.231,20
993,00
970,00
3.338,07
1.412,00
1.706,30
795,00
1.007,66
612,00
720,00
1.806,02
407,50
22.445,25
3.280,00
1.326,00
921,00
1.633,00
841,00
866,00
2.377,00
1.421,00
1.549,00
220,00
909,00
30,00
763,00
1.834,39
248,00
18.218,39
2.991,00
1.789,00
853,00
1.624,00
747,00
816,00
2.310,00
1.800,00
1.821,00
171,00
1.013,00
533,00
673,00
2.046,00
596,00
19.783,00
2010
2009
2008
10.701,00
2.243,00
310,00
11.148,50
3.859,11
5.134,77
5.293,50
38.689,88
8.641,90
1.854,20
105,00
9.452,49
4.345,00
5.216,84
1.296,70
4.887,85
35.799,98
9.800,41
1.992,00
195,50
11.549,36
4.468,00
5.350,07
607,60
5.111,10
39.074,04
2010
2009
2008
189,00
2.067,61
1.658,60
2.172,57
1.681,60
2.389,14
10.158,52
2010
1.050,00
720,00
1.594,00
3.364,00
248,00
1.427,26
1.478,21
1.488,10
322,77
1.516,80
2.320,64
8.801,78
338,00
1.982,37
1.787,75
1.446,65
503,07
1.634,26
2.793,93
10.486,03
2009
2008
945,00
605,00
1.549,68
2.000,00
5.099,68
1.095,00
960,00
1.573,00
1.584,00
5.212,00
2009
2008
2.292,00
3.172,00
8.043,95
2.916,70
257,00
16.681,65
2.222,45
3.118,50
7.730,23
2.654,50
190,00
15.915,68
1.184,50
3.227,10
7.868,24
2.601,55
160,00
15.041,39
1.056,00
3.974,70
6.833,06
2.701,60
109,00
14.674,36
138.080,69
128.770,44
109.172,10
118.843,92
7%
2
9.947,50
1.402,53
1.651,84
2010
2011/2010
2007
2010/2009:
18%
2009/2008:
-8,14%
2008/2007:
10,85%
l’informatore
2007
2
3.194,00
1.532,00
715,00
1.983,00
805,00
571,00
1.614,00
1.455,00
2.035,00
177,00
862,00
836,00
0,00
652,00
1.784,00
386,00
18.601,00
2007
2
9.501,40
1.809,50
437,00
9.990,00
3.475,00
3.683,00
1.072,49
6.004,00
35.972,39
2007
2
147,00
2.048,80
1.814,92
1.054,57
513,66
1.202,31
3.101,29
9.882,55
2007
2
1.420,00
1.050,00
2.623,00
1.984,10
7.077,10
2007
2
3.122,10
2.452,00
209,50
5.783,60
107.212,17
2007/2006:
4,04%
n. 89 dicembre 2011
15
10
0,
UN GESTO D’AMORE PER LO IOR
Paolo Lucci e Claudia Bertoni, residenti a Camerlona in provincia di Ravenna, sono stati gli autori, in occasione del
loro matrimonio, di un generoso gesto di solidarietà a favore dell’Istituto Oncologico Romagnolo.
Il matrimonio, si sa, non è solo uno dei momenti di festa che costellano la vita, ma è indubbiamente una grande occasione di
felicità per noi e per le persone più care che ci circondano.
Sempre più spesso questa circostanza diventa anche l’occasione per contribuire ad iniziative e attività benefiche: ne sono un
esempio le bomboniere solidali IOR, da anni oramai scelte da sensibili coppie romagnole per supportare le importanti attività
istituzionali IOR e ridare con esse la speranza a chi soffre la malattia oncologica.
Paolo Lucci e Claudia Bertoni hanno compiuto qualcosa di più importante, se possibile: lo scorso 11 settembre, in
occasione del loro matrimonio presso il Municipio di Ravenna, hanno deciso, rinunciando alla lista di nozze, di devolvere all’Istituto Oncologico Romagnolo i regali degli invitati.
Riteniamo dunque doveroso dedicare questa pagina a Paolo e Claudia, la cui unione sarà un contributo alla vita, oltre che una
scelta di amore verso gli altri.
Con l’augurio di un avvenire prospero e sereno, l’Istituto Oncologico Romagnolo saluta e ringrazia di cuore.
Grazie!
16
n. 89 dicembre 2011
l’informatore
Alimentazione
Appetitoso e leggero.
è Natale: mangiamo bene... anche durante la chemio!
Oggi Irene Bianchi, Volontaria IOR, ci propone, nella sua
oramai consueta rubrica di consigli alimentari durante le
terapie oncologiche, qualche ricetta in…salsa natalizia.
Le festività di Natale arrivano puntuali, per tutti, ed è usanza mettere
in tavola qualcosa di appetitoso. Se non siamo perfettamente in
forma evitiamo di sentirci “diversi” mangiando qualcosa di triste
e scipito mentre gli altri festeggiano con i piatti tradizionali un
po’indigesti: ci sentiremmo particolarmente sfortunati e questo non
gioverebbe alla nostra salute e nemmeno all’atmosfera di festa alla
quale tutti hanno diritto.
Se stiamo facendo una terapia che ci procura una fastidiosa nausea,
cogliamo piuttosto l’occasione per eliminare il cibo troppo condito, le
lunghe ore di cottura e gli odori invadenti. Proviamo a preparare un
piatto per le feste con una piccola “variazione su tema” di un piatto
classico: al posto del vitello tonnato (indigesto perché la salsa è a
base di maionese, con molto olio) prepareremo fette di tacchino con
una “salsa tonnata” leggera, senza olio e senza uova.
Fesa di tacchino tonnata in salsa leggera
Ricordati: far di necessità virtù
Prepariamola il giorno prima, perché possa insaporirsi meglio. In
più c’è il vantaggio che il giorno della festa avremo tutto il tempo
per rendere migliore il nostro aspetto (vedi l’articolo su La forza e
il sorriso a pag.11). Sì, oggi saremo più belle del solito … e stare a
tavola con la famiglia e gli amici sarà molto piacevole.
Quando ho inventato questo piatto volevo un secondo appetitoso
per gli adorati nipoti, da preparare in fretta, senza fare troppo odore
in cucina, e che fosse anche leggero. Quindi no alla maionese,
pesantissima per l’elevata quantità di olio e da evitare anche perché
contiene uovo crudo – sconsigliato in quanto durante la chemio il
numero dei globuli bianchi si abbassa ed è preferibile stare lontani
da tuorli crudi e non pastorizzati, che possono contenere germi
potenzialmente nocivi per chi ha le difese immunitarie abbassate*.
Ora ho scoperto che la leggerezza del piatto inventato in questa
occasione è apprezzata da tutti: nipoti e amici lo preferiscono al
vitello tonnato classico perché lo trovano molto più leggero… e
possono gustarne a volontà senza appesantirsi!
Ingredienti per 4 persone: 4 fette di fesa di tacchino, 2 vasetti di
yogurt naturale, un vasetto da 200 g di tonno in olio d’oliva, unadue patate lesse, una carota lessa, una piccola manciata di capperi
sotto sale, qualche goccia di limone, un pizzico di sale, mezzo
bicchiere d’acqua.
Come fare: scaldiamo pochissimo olio d’oliva in una padella
antiaderente, aggiungiamo le fette di tacchino, scottiamole un paio
di minuti per parte, a fuoco lento, poi versiamo l’acqua e lasciamole
cuocere bene col coperchio. Potranno lessare senza produrre
troppo vapore e troppo odore. Non è importante che prendano
colore, perché poi le copriremo con la salsa. (Un po’ come la nostra
faccia: bianca/pallida al risveglio, ha assunto un bel colorito roseo/
abbronzato quando abbiamo messo il fondotinta.)
Togliamo le fette dalla padella, lasciamole freddare e tagliamole a
pezzi. Cuociamo (al microonde, o lessate o a vapore) una o due
patate e una carota e lasciamo freddare anche queste. Sciacquiamo
bene i capperi e asciughiamoli.
In una ciotola o nel bicchiere del mixer mettiamo lo yogurt, il
tonno ben sgocciolato e i
capperi lavati, e frulliamo
fino a quando otteniamo una
salsa uniforme. La salsa ci
sembrerà un po’ troppo liquida
e un po’ troppo chiara per
assomigliare a una maionese,
quindi ora interveniamo con
gli stratagemmi: aggiungiamo
un po’ di carota (per dare il colore arancio come se ci fossero i
tuorli) e la patata a pezzetti (per addensare) finchè la salsa avrà il
colore e la consistenza giusta. Assaggiamo: di solito va bene così,
perché i capperi contengono il sale e lo yogurt è acidulo. Possiamo
eventualmente aggiungere qualche goccia di limone e poco sale.
Stendiamo un po’ di salsa in un piatto, adagiamoci sopra le fette di
tacchino e copriamole con la salsa; chiudiamo con la pellicola per
alimenti e mettiamo tutto in frigo. Al momento di portare in tavola
decoriamo il piatto con qualche filo d’erba cipollina, a formare una
stella natalizia (vedi foto).
*Grant B.L., Bloch A.S., Hamilton K.K., Thomson C.A., 2010. Complete Guide to
Nutrition for Cancer Survivors. Eating well, staying well during and after cancer. Cap.
10: Strengthening your immune system, pp. 195-213. Atlanta, Georgia: The American
Cancer Society.
Verdure crude e cotte col gomasio
Nel bellissimo opuscolo “Consigli e ricette per pazienti in terapia”
preparato dall’Unità Operativa di Oncologia dell’Ospedale Infermi
di Rimini diretto dal Prof. Alberto Ravaioli, a pag. 29 si trovano le
indicazioni per preparare il “gomasio”, che è composto da semi di
sesamo e sale marino, fatti tostare lentamente in padella per alcuni
minuti, fino a quando i semi del sesamo si sfarinano tra le dita. (Se
non abbiamo voglia di preparare il gomasio, lo troviamo già pronto
nei negozi di cibi naturali.)
Possiamo usarlo, insieme all’olio
extravergine d’oliva, per condire
le verdure cotte o le insalate
miste: arricchisce il sapore e
in più combatte i bruciori di
stomaco. Un po’ di colore e un
po’ di fantasia nel preparare il
piatto di portata renderanno
più festose le insalate.
Anche le verdure lessate possono rallegrare la tavola e risultare più
appetitose se le disponiamo
nel piatto a formare una faccia
sorridente con la chioma di
spinaci, una spilla di cavolfiore,
due grandi occhi di patata,
naso e sorriso di carota, e tante
lentiggini di sesamo.
Tutti rideranno e persino
i bambini le mangeranno
volentieri!
l’informatore
n. 89 dicembre 2011
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Ricerca
A caccia di cellule tumorali circolanti (CTC)
A cura del dott. Francesco Fabbri
Laboratorio di Bioscienze presso l’Istituto Romagnolo per lo Studio e la cura dei Tumori di Meldola
Di seguito il dott. Francesco Fabbri ci illustra cosa sono le cellule tumorali circolanti, elemento cruciale nella diffusione delle
varie forme tumorali. L’utilizzo in anteprima mondiale di una
rivoluzionaria apparecchiatura presente all’IRST di Meldola,
potrebbe aprire nuovi scenari nel monitoraggio e nella cura
delle neoplasie.
Un tumore maligno forse non sarebbe la malattia drammatica e tanto spesso mortale che tutti conosciamo se non avesse la capacità di
metastatizzare, cioè di diffondersi a distanza dalla sua sede di origine, prevalentemente per via ematica e linfatica. La diffusione metastatica rappresenta perciò un elemento cruciale nella storia naturale
di una neoplasia maligna: conoscere se un tumore sta rilasciando
nel circolo sanguigno cellule tumorali, potrebbe risultare vitale per
attivare le strategie terapeutiche più appropriate ad ogni singolo
paziente. Negli ultimi anni, in questo campo, lo studio delle cellule
tumorali circolanti (CTC) si sta rivelando sempre più importante. Le
CTC sono le cellule che si separano dal tumore primitivo, entrano nel
circolo sanguigno e diffondono la malattia, spesso sfuggendo agli
effetti delle terapie. Furono osservate e descritte, per la prima volta,
nel 1869, dal medico australiano Thomas Ashworth nel sangue di un
uomo con un tumore metastatico. Lo stesso ricercatore scrisse che
“cellule identiche a quelle del tumore originario presenti nel sangue
suggeriscono la modalità di origine delle metastasi” e che tali cellule
“possono percorrere gran parte del sistema circolatorio prima di fermarsi e dare origine a lesioni distanti”.
Queste cellule sono quindi conosciute da diverso tempo, ormai 140
anni, ma solo negli ultimi 10 sono state sviluppate le tecnologie necessarie a individuarle e caratterizzarle correttamente. Nonostante
siano infatti estremamente rilevanti per lo studio e la cura dei tumori, queste cellule sono poche, difficili da rintracciare e da analizzare
e sono disperse nel sangue in un numero infinitamente maggiore
di cellule normali. Insomma, sono il classico “ago nel pagliaio”. Attualmente la loro importanza risiede nel fatto che riuscire a contarle
fornisce informazioni prognostiche di grande rilevanza per la sopravvivenza globale e la sopravvivenza libera da malattia dei pazienti con
metastasi da tumore della mammella, del colon e della prostata. Ciò
che è ancora più importante però è che sarà possibile effettuare non
solo una semplice conta delle CTC presenti, ma anche studiarne le
caratteristiche molecolari, tracciarndo così un profilo molecolare approfondito del tumore metastatico che affligge il paziente. Questo
pemetterà di monitorare l’andamento della malattia, di definire l’aggressività del tumore e, in alcuni casi, di identificare quali farmaci
funzionano e quali no.
Da agosto 2010, il Laboratorio di Bioscienze dell`IRST è dotato, primo
al mondo, di una strumentazione molto innovativa che sarà in grado
di supportare in modo importante l’oncologo clinico nello studio delle CTC e quindi nel definire le strategie terapeutiche più appropriate
per ogni paziente. La piattaforma scientifica che l`IRST ha acquisito si
chiama DEPArray e, al momento, è l`unico strumento automatizzato
presente sul mercato in grado di isolare, identificare, manipolare e
recuperare, con una purezza del 100%, le cellule tumorali circolanti
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n. 89 dicembre 2011
l’informatore
estremamente rare disperse nel sangue periferico. Il DEPArray, piattaforma tecnologica brevettata dall’azienda bolognese Silicon Biosystems, rende possibile segregare, selezionare e separare individualmente oltre centomila cellule attraverso un singolo microchip. E’ un
vero e proprio laboratorio miniaturizzato.
Durante il funzionamento del DEPArray, un piccolo campione di sangue, adeguatamente preparato e contenente la popolazione cellulare da analizzare, è iniettato in un microchip costituito da una camera
di circa un centimetro di lato, composta da trecentomila elettrodi.
Attraverso un sofisticato programma computerizzato, si formano,
all`interno del chip, decine di migliaia di microscopiche gabbie immateriali di potenziale elettrico (gabbie di di-elettroforesi), ciascuna delle quali intrappola una singola cellula mantenendola in levitazione.
Le cellule d`interesse sono riconosciute da un sistema ottico basato
su un microscopio a fluorescenza e quindi visualizzate dall`operatore.
Dopo l’identificazione, sempre attraverso il software di gestione, ciascuna gabbia può essere spostata, col proprio contenuto, indipendentemente dalle altre ed indirizzata verso una sezione specifica del
chip destinata alla raccolta della cellula prescelta, muovendosi come
una pedina su una scacchiera. In questo modo, si possono effettuare analisi specifiche e trasferire in coltura in vitro le cellule con una
precisione estrema. In sintesi, è come riuscire ad afferrare con delle
pinze un granello in una tempesta di sabbia.
Il Settore di Citometria del Laboratorio di Bioscienze (IRST di Meldola).
Il DEAPArray, a differenza di altre apparecchiature presenti sul mercato, consente non solo di individuare e selezionare le eventuali cellule
tumorali, ma permette anche di raccoglierle ancora perfettamente vitali. Ciò consentirà ai ricercatori di ottenere informazioni sulla natura
della malattia, indicazioni sulla sua evoluzione clinica e di definire in
modo appropriato un programma clinico-terapeutico personalizzato.
Questo sarà possibile potendo acquisire, dall’espansione in vitro delle
CTC raccolte con il DEAPArray, materiale utile per studi di caratterizzazione cellulare e biomolecolare del tumore analizzato (vitalità,
capacità d`infiltrazione, sensibilità o resistenza ai chemioterapici). Un
domani inoltre si potranno individuare le cellule staminali del tumore, cioè quelle cellule che sono ritenute insensibili alle cure, capaci
di provocare metastasi e di far riapparire il tumore anche quando
sembra sconfitto. In questo modo si riuscirà a colpire esattamente
l’obiettivo, in modo definitivo e senza danneggiare l’organismo.
Da quando il DEPArray è in dotazione al Laboratorio di Bioscienze
dell`IRST, si sono attivati diversi progetti di ricerca che hanno consentito di produrre un elaborato scientifico che è stato presentato al
congresso annuale dell`AACR (American Association for Cancer Research, il più importante congresso mondiale che si occupa di ricerca
preclinica sul cancro). Attualmente sono in fase di attuazione progetti di ricerca riguardanti il tumore del colon e del polmone metastatici
ed è in fase di progettazione uno studio sul carcinoma della prostata
ormono-resistente metastatico.
Quando tali studi saranno completati, a seconda dei risultati conseguiti, sarà possibile estendere il campo di applicazione di questa tecnologia ad altre neoplasie. E’ possibile ipotizzare che queste indagini,
al momento complicate e dispendiose, effettuabili solo all’interno di
studi ben delineati e controllati, possano trasformarsi, nei prossimi
anni, in esami di routine capaci di rendere all’oncologo clinico un importante servizio, fornendogli informazioni essenziali per monitorare
le neoplasie e personalizzarne efficacemente la cura grazie ad un
semplice esame del sangue.
Aver sperimentato per primi al mondo questa apparecchiatura
sottolinea, ancora una volta, il contributo che l’IRST può offrire
all’oncologia italiana nella ricerca contro il cancro.
Borse di Studio 2011 “Augusto Fabbri”
Nella giornata di giovedì 3 novembre, presso la sala riunioni “Carlo Mainetti” dell’Istituto Tumori della Romagna (IRST) di Meldola, si è
tenuta la cerimonia di consegna delle Borse di Studio “Augusto Fabbri” per l’anno 2011, rese possibili grazie al lascito del sig. Augusto
Fabbri di Forlì, scomparso il 30 luglio 2009, che, per sua espressa volontà, permetterà all’Istituto Oncologico Romagnolo (IOR) di assegnare,
anche nei prossimi quattro anni, due borse di studio di 5.000 euro cadauna a due giovani ricercatori in ambito oncologico:
rispettivamente, un medico ed un biologo.
Il dott. Ibrahim, la dott.ssa Guerra,
il prof. Amadori, la sig.ra Righi, la dott.ssa Nicoletti
Per l’anno 2011, i ricercatori beneficiari delle borse di studio sono la dott.ssa Debora Guerra (biologa ricercatrice nel Laboratorio di
Bioscienze IRST) e la dott.ssa Stefania Nicoletti (medico dell’U.O. di Immunoterapia e terapia cellulare somatica IRST).
Presenti alla cerimonia: la sig.ra Evelina Righi (moglie di Augusto Fabbri), il dott. Sergio Mazzi (Presidente IOR), il prof. Dino Amadori
(Direttore scientifico IRST), il dott. Toni Ibrahim (Responsabile U.O. del Centro di Osteoncologia IRST), il dott. Daniele Calistri (Responsabile
gestionale e del settore di Diagnostica Molecolare IRST), il dott. Vincenzo Erroi (Direttore IOR), insieme al dott. Bruno Tramonti e all’arch.
Ivan Gatta (amici della Famiglia Fabbri).
A nome dello IOR e dell’IRST di Meldola, i più sentiti ringraziamenti per la sensibilità dimostrata dalla sig.ra Righi e dal caro Augusto , da molti
anni generosi sostenitori dello IOR.
Il sig. Augusto Fabbri
Per informazioni sulle attività
dell’Istituto Oncologico Romagnolo:
Per informazioni sulle attività
dell’Istituto Tumori della Romagna:
tel. 0543 35929,
[email protected],
www.ior-romagna.it
tel. 0543 739100,
[email protected],
www.irst.emr.it
La sig.ra Righi, il prof. Amadori e il dott. Mazzi
Il dott. Tramonti, il dott. Erroi, la sig.ra Righi,
il prof. Amadori, il dott. Mazzi
L’arch. Gatta, la sig.ra Righi
l’informatore
n. 89 dicembre 2011
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Psiconcologia IOR
La dignità della persona alla fine della vita:
l’impegno del Gruppo di Lavoro in Psiconcologia IOR
L’assistenza delle persone e dei familiari nella fase avanzata di malattia, a domicilio, in ospedale o in hospice, rappresenta un momento
difficile e complesso per l’équipe. Numerose sono le paure che la fase
avanzata di malattia comporta e numerosi sono i bisogni cui dare
risposta, tra cui alcuni certamente di pertinenza fisica (il dolore, la debolezza, le difficoltà respiratorie), ma molti di pertinenza psicologica
e spirituale (le angosce rispetto all’ignoto, i timori di non farcela, le
difficoltà a manifestare le proprie emozioni, i timori di abbandono, di
essere di peso, di non avere più valore, di non avere più alcun ruolo,
le paure rispetto a cosa accadrà ai propri cari dopo).
Un dato significativo è quindi rappresentato dal fatto che, benché
non sia più possibile in questa fase della malattia parlare di cura
(quindi di guarigione), gli interventi sui bisogni fisici, emozionali e
spirituali del paziente devono possedere requisiti per cui il senso della
speranza possa essere riformulato in maniera diversa, ma comunque presente. La speranza è certamente una variabile importante ma
complessa, influenzata da diversi fattori, come molti studi condotti
sulle persone ammalate in fase avanzata e alla fine della vita ci riportano: il sentire di essere amati, di essere ancora importanti per gli
altri, di non essere soli nel percorso di malattia, il percepire l’équipe
come una “rete” che sostiene, il sentire che i propri sintomi vengono
presi in considerazione e adeguatamente trattati, il poter esprimere
apertamente le proprie paure e le proprie emozioni, senza l’angoscia
di far star male gli altri. E ancora, elemento estremamente importante, il sentire che la propria vita ha avuto un senso e che sarà stata
di insegnamento e che i proprio valori soggettivi e morali saranno
testimonianza del proprio passaggio nella vita.
Su queste basi è stato negli ultimi anni fortemente introdotto in Psiconcologia il concetto di dignità, come rispetto dell’altro, del suo
valore e del ruolo “spirituale” che ha avuto e che ha nel mondo. Di
Al centro Shannon Poppito assieme al Gruppo di lavoro in Psiconcologia IOR.
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n. 89 dicembre 2011
l’informatore
conseguenza gli interventi che vengono effettuati nelle cure palliative, devono rispettare la dignità della persona che affronta i momenti
finali della propria esistenza.
A tale proposito, per comprendere meglio come agire in senso “promotore della dignità”, alcuni modelli di intervento sono oggi a disposizione della Psiconcologia e rappresentano un punto fermo nel migliorare l’assistenza nelle cure palliative. Un esempio a questo proposito è rappresentato dall’intervento noto come “terapia basata sulla
dignità” proposto da uno psichiatra canadese, Harvey Chochinov e
in linea con un alto modello analogo, proposta da un altro psichiatra
statunitense, William Breitbart, di “terapia centrata sul significato”.
Aiutare la persona a trovare un senso e un significato alla propria
esistenza, a ricollocare il senso del suo passato, del suo presente e
del suo futuro, anche quando non ci sarà più, a riuscire a vivere fino
all’ultimo la propria esistenza in maniera piena, riconciliandosi con
la vita e con sè stesso, sono alcuni degli obiettivi che queste terapie
perseguono. Allora, stare accanto al paziente (è questo peraltro il
vero significato della parola assistenza, dal latino ad-sistere) e aiutarlo in questo percorso facendosi raccontare la propria vita, i ricordi
più importanti e quanto la persona vorrebbe che anche i familiari
ricordassero, rappresenta il fulcro di un intervento psico-oncologico
basato sulla dignità.
Su questa importantissima modalità di intervento il Gruppo di Psiconcologia IOR ha lavorato ad uno stage residenziale con Shannon
Poppito, psicoterapeuta responsabile del Servizio di Psicologia Clinica City of Hope negli Stati Uniti, che ha lavorato per cinque anni a
fianco del William Breitbart e Harvey Chochinov, effettuando interventi sia di terapia centrata sul significato sia di terapia basata sulla
dignità. Invitata in Italia, per due giorni Shannon ha condiviso con
il gruppo dello IOR la propria esperienza in momenti di profonda
espressività emozionale e
di arricchimento per tutti
i partecipanti. Sono state
insegnate durante il corso alle figure psicologiche dello IOR le modalità
pratiche per raggiungere
quello che è l’obiettivo
ultimo del modello di intervento, sintesi dei due
succitati e chiamato da
Poppito VITA (Coinvolgimento Vitale in un Terapia Attiva): la ricerca di
un senso (della vita e di
sé) e il valore dell’esistenza, anche quando nessun
trattamento guaritivo è
possibile, che diventano
il fulcro dell’assistenza
nelle cure palliative. Ciò
può essere di grande utilità anche al fine di una
migliore e più completa
formazione dei Volontari
impegnati all’interno dello IOR nella compagnia e
ascolto delle persone ammalate di tumore.
Da parte dell’Istituto Oncologico Romagnolo e dell’Hospice “Villa Agnesina” un sentito ringraziamento a Stefano
Bollani e a tutti gli Sponsor che, con la loro generosa disponibilità, hanno permesso di organizzare un importante
concerto di beneficenza, svoltosi a Faenza nella serata di venerdì 9 dicembre 2011 presso il Teatro Masini, il cui
ricavato sarà interamente utilizzato per sostenere le attività di cure palliative dell’Hospice “Villa Agnesina” di Faenza.
BUCCI
INDUSTRIES
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Uno sguardo alla Medicina Palliativa
Non sempre in Italia è chiaro il concetto di “Cure Palliative”:
Da un’attenta lettura di questi dati emerge la complessità e la
spesso, anzi, la percezione delle persone su questa disciplina è
delicatezza del problema, soprattutto in termini comunicativi. Da
alquanto confusa. Il dott. Luigi Bruno, Responsabile Medico e
dove partire? In maniera più ortodossa è bene riportare la definizione
Direttore Sanitario dell’ Hospice Villa Agnesina di Faenza, cerca
di Cure Palliative dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
dunque in queste pagine di chiarirne la vera essenza: lavorare
(OMS), in modo da avere un punto di riferimento su cui sviluppare
contro l’abbandono del sofferente e l’indifferenza generale,
alcune considerazioni generali:
dedicandosi al proprio malato piuttosto che alla malattia.
“Le cure palliative sono un approccio che migliora la qualità della
I giornali, la televisione ed Internet abbondano di informazioni sulla
vita dei malati e delle famiglie, che si confrontano con i problemi
Medicina Palliativa. Attraverso il WEB è possibile reperire molta
associati a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione e il sollievo
documentazione, che spazia dal semplice carattere divulgativo fino
dalla sofferenza, per mezzo dell’identificazione precoce, della
alla letteratura scientifica. Ai fini di una comprensione più completa,
approfondita valutazione e del trattamento del dolore e di altri
tuttavia, è importante dedicare qualche riflessione preliminare sulla
problemi, fisici, psicosociali e spirituali.”
percezione attuale delle persone, in Italia, rispetto a tale disciplina
medica.
Le cure palliative:
A tale scopo potrebbe essere utile partire da un’importante indagine
• Danno sollievo al dolore e agli altri sintomi che provocano
condotta nel 2008 dalla IPSOS per conto della Federazione Cure
Palliative (FCP) sulla conoscenza e il vissuto delle Cure Palliative in
Italia (Il testo integrale di tale indagine è consultabile sul sito della
sofferenza;
• Sostengono la vita e guardano al morire come a un processo
naturale;
FCP: www.fecp.org). Da tale studio si ricava sinteticamente quanto
• Non intendono né affrettare né posporre la morte;
segue:
• Integrano aspetti psicologici e spirituali nell’assistenza al paziente;
• La quota di persone che ha dichiarato di sapere cosa sono le cure
• Offrono un sistema di supporto per aiutare il paziente a vivere
palliative è del 45%;
quanto più attivamente possibile fino alla morte;
• Il 22% della popolazione ha definito correttamente cosa sono e
cosa riguardano le cure palliative (“trattamento di pazienti affetti
• Offrono un sistema di supporto per aiutare la famiglia a far fronte
alla malattia del paziente e al lutto;
da patologie evolutive irreversibili attraverso il controllo dei sintomi
• Utilizzano un approccio di équipe per rispondere ai bisogni del
e delle alterazioni psicofisiche più che della patologia, che ne è la
paziente e della famiglia, incluso, se indicato, il counselling per
causa”);
il lutto;
• L’errore più frequente è quello di confondere le cure palliative con
quelle omeopatiche (21%);
• Migliorano la qualità della vita e possono anche influenzare
positivamente il decorso della malattia;
• Il livello di informazione sulle strutture che forniscono cure
palliative è del 20%;
• Sono applicabili precocemente nel corso della malattia insieme
con altre terapie che hanno lo scopo di prolungare la vita,
• Il dato più confortante è il grado di consapevolezza dei cittadini
come la chemioterapia e la radioterapia, e comprendono
sul diritto alle cure palliative: l’80% le ritiene utili, necessarie e
le indagini necessarie per una miglior comprensione e un
di competenza principalmente del Sistema Sanitario Nazionale.
miglior trattamento delle complicazioni cliniche che causano
Questo diritto acquisito per la maggior parte degli italiani, viene
sofferenza”(Organizzazione Mondiale della Sanità, 2002).
però riconosciuto fruibile di fatto solo dal 57% di essi;
Una definizione così approfondita e completa, in linea teorica,
• Per quanto riguarda le strutture hospice e il loro modello
non dovrebbe dare adito ad equivoci interpretativi e potrebbe
organizzativo (équipe multidisciplinari di medici infermieri,
essere generalmente condivisibile. Sembra tutto chiaro: in effetti,
psicologi, fisioterapisti e volontari adeguatamente formati) solo il
in considerazione di tali tematiche in ambito strettamente pratico/
24% ne è a conoscenza;
operativo, le problematiche sono tantissime e potrebbero comunque
• A fronte di un livello di informazione ancora contenuto, la
essere sintetizzate in una frase estrapolata da un’importante relazione
maggior parte della popolazione, in caso di necessità, preferirebbe
del Prof. Stefano Zamagni (Il ruolo del volontariato nelle Cure
l’assistenza domiciliare (70%) all’hospice (21%);
Palliative relazione al xv congresso nazionale SICP- Giardini Naxos
• Oltre l’80% della popolazione approva l’uso degli oppiacei per il
3-6 novembre 2008 - Il testo integrale di tale relazione è consultabile
controllo del dolore grave. Questa necessità è espressa con più
sul sito della FCP: www.fecp.org): “Per trovare una risposta bisogna
forza dai soggetti che dimostrano di possedere un elevato livello
affrontare la questione cultural-filosofica”.
di informazione (89%) e in particolare da coloro che hanno avuto
Tale questione è rilevante, ma cos’è? Rispondere in maniera semplice
familiarità con il problema (88%).
e chiara richiede una considerazione sulle origini stesse delle cure
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n. 89 dicembre 2011
l’informatore
palliative. Spesso, volendo storicizzare tale disciplina, si propongono
accompagnano il percorso del malato e dei suoi famigliari. Lo
diversi riferimenti temporali: gli anni ’60 con la nascita del primo Hospice
stesso concetto di inguaribilità è l’inizio di tante situazioni critiche
in Inghilterra e la conseguente nascita del movimento Hospice in tutto
che vedono nella comunicazione un momento delicatissimo.
il mondo che ha avuto il grande merito di promuovere la diffusione
Individuare delle soluzioni standard per tutti è piuttosto difficile.
delle cure palliative in chiave moderna con la creazione di una vera
Non è semplice accettare l’incurabilità di una malattia, soprattutto in
e propria disciplina medica; il Medioevo, con i primi ospedali per gli
società fortemente medicalizzate come quelle occidentali. In queste
infermi; S. Agostino, in riferimento all’etimologia del termine palliativo
situazioni il rischio di accanimento terapeutico e diagnostico, spesso
(da “pallium” mantello, inteso come protezione e in senso traslato
involontario o dettato dalla paura di ritorsioni medico-legali, è molto
cura, protezione al malato) e diversi altri esempi. Negli ultimi decenni
alto poiché il momento del passaggio dalle cure attive (cioè quelle
l’interesse, anche mediatico, verso questa disciplina ha conosciuto
volte alla guarigione) alle cure palliative non è mai così netto. Va
un continuo crescendo in ragione giustamente della dimensione
sempre tenuto presente lo stato di “debolezza” psicologica, fisica ed
epidemiologica e dell’impatto socio-economico delle problematiche
eventualmente socio-familiare che accompagna il paziente. Questa
clinico-assistenziali dei pazienti in fase avanzata di malattia.
consapevolezza da parte degli operatori sanitari è il presupposto per
In realtà è facilmente intuibile che il problema della malattia, della
costruire un valido profilo comunicativo con il malato, generalmente
sofferenza e della morte accompagna l’uomo fin dagli albori
supportato dalla rete famigliare e/o amicale, che viene rimodulato
dell’umanità e, forse più propriamente, sin da quando l’uomo ha
costantemente in base all’evoluzione del quadro clinico e di altri
sviluppato una propria autocoscienza, intesa come consapevolezza
fattori. Questo teoricamente. Ma cosa succede nella pratica? Entrano
che un organismo ha di sè stesso e del mondo circostante,
in gioco tante variabili, legate a svariati problemi di vita del paziente
caratteristica che lo ha distinto in modo sostanziale dal restante
e dei suoi famigliari, oltreché a determinati condizionamenti socio-
mondo animale. Come vediamo, la questione culturale-filosofica
culturali; al grado di sensibilità individuale e al livello formativo
sulle tematiche fondamentali della vita ha origini molto lontane
nell’ambito delle cure palliative dei medici e di tutti gli altri operatori
ma rimane costantemente attuale e si rimodula di volta in volta in
sanitari che intervengono nel processo assistenziale; alle risorse
rapporto all’evoluzione dell’uomo e delle società in cui vive. A tale
strutturali e assistenziali per l’erogazione delle stesse cure palliative
proposito è possibile interpellare quasi tutto l’ambito dello scibile
che influenzano il percorso del paziente in questa fase delicata della
umano (letteratura, arti visive, musica, filosofia, biologia, bioetica,
sua esistenza.
antropologia, religione, psicologia, medicina, fisica, ecc.) per tentare
Conoscere (o far conoscere) la diagnosi e successivamente la
di trovare spiegazioni, informazioni o risposte ai vari interrogativi che
prognosi non sono processi scontati da subordinare all’ineluttabilità
inevitabilmente sorgono in ognuno di noi.
delle tappe di una malattia severa. I medici hanno un ruolo decisivo
Se consideriamo le cure palliative sotto questo aspetto possiamo
nel promuovere e praticare una corretta informazione commisurata,
capire, credo, le problematiche poste in essere dalla frase del
però, a tutti i fattori sopra esposti.
Prof. Zamagni. In quest’ottica è comprensibile l’enorme varietà di
Dire la verità come sinonimo di corretta informazione è una pretesa
atteggiamenti verso questo settore della medicina.
velleitaria a tutti gli effetti. Parimenti, i mass-media (televisione,
Solo
attraverso
questi
presupposti
apparentemente
astratti,
giornali, internet, ecc.) possono dare un supporto informativo utile,
paradossalmente, è possibile comprendere meglio i risvolti più
se opportunamente gestiti. In caso contrario il rischio di amplificare
pratici delle cure palliative. In particolare, tante sofferenze personali
gli equivoci, fonti di numerosi pregiudizi, è molto alto. Dal concetto
e situazioni di vita vissuta legate a malattie di famigliari e amici, da
di inguaribilità ai pregiudizi si arriva rapidamente anche attraverso
questo angolo prospettico, vengono perlomeno contestualizzate
messaggi ambigui che si autodeterminano, attraverso svariate
in maniera più congrua. Ma è bene chiarire che le cure palliative
modalità: “l’Hospice è un posto dove si va a morire; lì non ti fanno
non sono una forma di consolazione o una risposta definitiva, o
niente; ti fanno solo la morfina che non guarisce”. “Dottore mi hanno
comunque sempre efficace, alle sofferenze fisiche e psicologiche
detto che in hospice i famigliari non possono entrare. I pazienti li
dell’uomo. È da ciò, infatti, l’ingenerarsi di numerosi equivoci e
lasciano soli a morire“. “Le cure palliative sono per i terminali, per
pregiudizi che spesso accompagnano le cure palliative nelle società
cui non le voglio”; “Perché dobbiamo fare queste cure palliative? Ho
occidentali tecnologicamente evolute. Come mai, visto che oramai
letto sul giornale di un nuovo farmaco che cura quel tipo di tumore”.
è diventato un imperativo socio-culturale combattere la sofferenza?
Da qui è facilmente comprensibile il non accettare l’idea, da parte di
Tutto dovrebbe essere risolvibile. Anche in questo caso esistono tante
alcuni pazienti, di sottoporsi alle cure palliative o, dal punto di vista
chiavi di lettura e tutte piuttosto valide, ma non possiamo pretendere
del famigliare di un paziente, di proporre le cure palliative al proprio
in questo breve scritto di analizzare in maniera approfondita tutti gli
congiunto.
elementi della questione. Possiamo limitarci semmai ad evidenziare
Cosa fare? Possiamo dire che le cure palliative permettono di
alcuni aspetti emblematici da considerare come filo conduttore in
affrontare la terminalità con gioia? Possiamo illuderci di preparare le
questo breve viaggio nell’ambito della Medicina Palliativa.
persone alle sofferenze e, di conseguenza, alla morte? Possiamo dire
La condizione di inguaribilità di un paziente è, indubbiamente, il
che gli hospice sono luoghi di vacanze?
nodo centrale su cui si sviluppano tutte quelle problematiche che
Le cure palliative non sono un prodotto da imporre o far
l’informatore
n. 89 dicembre 2011
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accettare con l’idea “fa la cosa giusta”. Non è marketing.
base all’efficacia dei loro risultati strettamente congiunta alla bontà
Quando si urta con la coscienza di un individuo e le sue emozioni è
del rapporto interpersonale. Tale rapporto, che lega un soggetto
bene sempre rimanere rispettosamente un passo indietro.
(il medico) a un altro soggetto (il malato), è tanto più delicato
Promuovere le cure palliative, a mio avviso, di fronte a queste
e pregiato quanto più si esplica in quella “terra di nessuno”, o di
criticità, vuol dire lavorare contro l’indifferenza poiché essa genera
tutti, che divide la malattia dalla morte: il terreno che è proprio della
l’abbandono del sofferente. L’uomo accanto all’uomo può essere,
malattia tumorale inguaribile. “Il medico che combatte un tumore
in senso lato, già medicina palliativa. Offrire un sostegno clinico,
può vincere o perdere, ma il medico che si dedica al proprio
assistenziale, psicologico ecc. nel rispetto dell’ autodeterminazione
malato tumorale vince sempre”.
del paziente e della sua famiglia, è l’approccio palliativo. Questo tipo
di supporto non ha luoghi predefiniti. Può essere effettuato ovunque
in relazione alle necessità
e
alle
risorse
disponibili
(casa, ospedale, Hospice,
ambulatorio, ecc.).
Per
concludere,
come
paradigma della reciprocità,
valore imprescindibile delle
cure
palliative,
ritengo
utile riportare una frase del
prof. Cosmacini tratta da
un’intervista
presente
ne
“Il Dolore Inutile”, di S.
Zavoli:
“Oggi
una
tecnologia
medica sofisticata consente
utili
terapie
un
tempo
inimmaginabili e insperate.
Esse
(e
hanno
contribuito
contribuiscono)
aumentare
la
ad
quantità
della vita e a migliorarne
la qualità. Tuttavia, nella
pratica
quotidiana,
sono
molti i casi in cui la “ terapia
della malattia” non coincide,
come dovrebbe, con “l’aver
cura del malato”. L’hightech,
o
non
sempre
supertecnologia,
coincide
con l’high- touch, con il
contatto umano, con la
miglior relazione di cura
tra “curante” e “curato”. Il
paziente, che sovente sente
e soffre la crisi del rapporto
con
il
medico
giustamente
curante,
giudica
il
complesso delle prestazioni
curative che riceve non tanto
in base all’efficienza delle
applicazioni
terapeutiche
della scienza, quanto in
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n. 89 dicembre 2011
l’informatore
VOLONTARI IOR: L’ESPERIENZA DI VILLA AGNESINA
Pubblichiamo con grande piacere in queste pagine un
contributo che la dott.ssa Giorgia Bellini, Psicologa IOR, ha
scritto assieme ai numerosi Volontari che prestano il loro
tempo presso l’Hospice Villa Agnesina di Faenza. Un piacevole
resoconto settimanale che ci trasporta, come in un racconto,
nelle numerose attività da loro svolte, all’insegna dell’amore
per gli altri e per la vita.
“Il diario di bordo appoggiato sulla scrivania è scritto a più calligrafie,
cambiano i colori delle penne scelte, c’è chi per esprimere un proprio
sentimento o raccontare un proprio vissuto preferisce disegnare, chi
citare una poesia, chi incollare un ricordo. Ma tutti coloro che sono
a bordo di quella nave sanno che quel diario è qualcosa di più di ciò
che vede l’occhio, perché tra le sue pagine si possono immaginare
anche i diversi momenti di lettura, di rispecchiamento, di confronto
e di ascolto. Il diario di bordo è il primo gesto di integrazione del
gruppo che vuole conservare le proprie memorie, perché la memoria
narra di una storia realmente accaduta…
Inizia la settimana e incontriamo Renata mentre aggiorna il menù
esposto accanto alla cucina e dietro di lei si sentono subito i passi
di qualche familiare, curioso di sapere che cosa potrà scegliere di
mangiare il proprio caro. Più tardi sale in soggiorno per continuare
a prendersi cura della libreria che ha aiutato a realizzare e che
periodicamente va a controllare e a ricreare. Nel pomeriggio in
tisaneria incontriamo Vilna, che ha organizzato un momento di cucina
in cui ha portato gli ingredienti, mentre i familiari di una paziente
preparano deliziose crepes secondo le tradizioni. Un ricettario color
arancio posizionato su di un leggio in tisaneria raccoglie e custodisce
importanti ricordi di vita che passano attraverso gli ingredienti di una
ricetta significativa.
Il martedì mattina Rosalba ci aggiorna sui contatti avvenuti con
l’esterno dell’Hospice, ruolo che rappresenta il punto di partenza per
la realizzazione di tutte le iniziative e attività programmate (laboratori
di decoro, incontri in musica, caldarroste e vin brulè per San Martino,
Santa Messa per l’Hospice,ecc…).
Nel pomeriggio, camminando nella zona di degenza, udiamo la voce
di Paolo, intento ad uscire morbidamente da una stanza, mentre si
presta alla “lettura ad alta voce” di qualche passo di un libro che ha
portato con sé o che gli è stato suggerito. Una modalità di lettura che
Paolo ha perfezionato partecipando al corso IOR “Nati per Leggere”
tenuto in primavera dal Dott. Alfonso Cuccurullo e che ha condiviso
con il resto del gruppo raccontando ciò che lui e gli altri partecipanti
hanno appreso.
Se ha portato con sé la sua armonica, il mercoledì mattina ci
accompagnano invece le note di Tullio che, con l’aiuto della musica,
riesce a creare un’atmosfera di incontro tra volontari, familiari,
degenti e operatori nel parco dell’Agnesina. Quando non c’è la
musica ad accompagnarlo, entra in scena una seconda risorsa, ovvero
l’interesse per lo sport, che consente di tenere aperto il dialogo anche
su questo fronte coadiuvato dalla Gazzetta sottobraccio. Sempre
in mattinata incontriamo Carla, dedita all’ascolto e compagnia e
che potremmo incontrare lungo i corridoi o nel sentiero del parco,
mentre accompagna qualche paziente.
Nel pomeriggio ci viene incontro Bice, l’anima artistica del gruppo,
con cui si può conversare di arte e pittura lasciandosi guidare dai
colori e dalla poesia, passando tra mondi lontani scoperti nei suoi
viaggi.
Il giovedì mattina c’è Marta, sin dall’inizio occupatasi dell’aspetto
ludico creando uno spazio di raccolta giochi in scatola, come le
carte, la dama, gli scacchi ecc, che degenti e loro familiari possono
prendere a prestito per portarli nelle proprie stanze o che lei stessa
propone ogni volta che la situazione lo permette. Inoltre ha realizzato,
sempre in soggiorno, uno spazio ludico e di gioco per i bambini
che vengono a far visita a familiari ricoverati. Come nel caso della
libreria anche i giochi richiedono un controllo periodico per verificare
la loro conformità. Nel pomeriggio incontriamo Fosca, che nello
studio medico ha iniziato a realizzare il progetto di una biblioteca
scientifica catalogando e archiviando libri, riviste e articoli scientifici
prevalentemente sulle Cure Palliative, donati all’Hospice dallo IOR o
messi a disposizione a prestito dal medico, dal direttore assistenziale
e dalla psicologa. Scendendo nella zona di degenza la incontreremo
insieme al personale durante la distribuzione della merenda e vicino
ai pazienti, attenta nell’ascolto attivo.
Il venerdì mattina Graziella è disponibile all’ingresso per la prima
accoglienza dei familiari e dei visitatori, oltre che per collaborare
col personale in servizio. Quando la incontriamo in visita ai degenti
sappiamo che la tematica che propone è la musica, frutto di una
personale sensibilità e passione, dalle quali è scaturito un progetto che
ci ha regalato un lettore cd portatile e vari album, rappresentativi dei
più variegati generi musicali. Al pomeriggio Elide e Lidia chiudono la
settimana e le incontriamo mentre collaborano con il personale nella
distribuzione della merenda, utile strumento per conoscere i nuovi
degenti e/o ritrovare quelli già incontrati la settimana precedente,
valutando assieme se può essere opportuno e utile fermarsi insieme
da qualche altro paziente, in modo da creare un momento di dialogo
allargato.”
Domenica 8 Maggio 2011:
La musica delle Aie a “Villa Agnesina”…
… ricordare questa esperienza fa sempre bene al Cuore.
Per la prima volta “Villa Agnesina” si è proposta come Aia, aprendo il
suo parco ad un’esperienza di integrazione col territorio circostante.
Un’occasione di sensibilizzazione sulle tematiche delle Cure Palliative
e Hospice sostenuto dai Volontari dello IOR.
L’idea alla base è stata quella di aprirsi all’accoglienza delle famiglie,
proponendo un programma di animazione per i bambini.
I Volontari si sono dedicati a diversi laboratori: lettura, pittura,
creazione di borsette di carta, esperimento del seme di fagiolo.
Si sono così alternati per tutto il pomeriggio, supportati dalla grande
esperienza e professionalità di Raffaella Di Vaio, nota illustratrice
locale di libri per bambini alla quale va un sentito ringraziamento, e
da Elena Cavallucci, conosciuta come TataFata, che con la sua mano
da truccabimbi ha fatto sognare grandi e piccini.
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L’HOSPICE BENEDETTA CORELLI GRAPPADELLI DI LUGO
AL TRAGUARDO DEI DUE ANNI DI VITA
A cura del dott. Luigi Montanari,
Responsabile Struttura Semplice Cure Palliative AUSL Ravenna e della Psicologa IOR dott.ssa Ilaria Strada
La struttura lughese compie due anni: ripercorriamo col dott.
Montanari e con la dott.ssa Strada i suoi primi passi, assieme
alla storia delle Cure Palliative nel mondo e in Emilia-Romagna.
Lugo vanta una lunga tradizione per quanto riguarda le Cure Palliative, iniziate col Servizio di Ospedalizzazione Domiciliare nel 1993 e
proseguite nel marzo 2002 con l’apertura dell’Hospice Territoriale
San Domenico (uno dei primi in regione Emilia-Romagna) e con la
realizzazione dell’Hospice Ospedaliero.
A dicembre 2009, infatti, dopo l’inaugurazione avvenuta nel maggio
dello stesso anno, è partita l’attività clinica dell’Hospice “Benedetta
Corelli Grappadelli”.
La sua realizzazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione
fra l’AUSL di Ravenna e il consistente contributo del dott. Giovanni
Corelli Grappadelli, alla memoria della cui amata figlia è intitolato
l’Hospice.
Questa struttura è inserita nel Presidio Ospedaliero dell’Ospedale Umberto I° di Lugo ed è posta in una palazzina autonoma di fine ‘900, appositamente ristrutturata ed ampliata secondo un progetto dedicato.
Attualmente è il nodo centrale del progetto aziendale di Rete di Cure
Palliative, di cui il dott. Luigi Montanari è responsabile.
La storia e la filosofia dell’Hospice e delle Cure Palliative è nata in
Gran Bretagna grazie a Dame Cicely Saunders, che fondò a Londra
il primo Hospice, il St. Christopher, nel 1967. Negli anni seguenti il
“Movimento Hospice” si diffuse in molte nazioni del Nord Europa.
In Italia le Cure Palliative sono nate negli anni ’80, soprattutto come
cure a domicilio per i pazienti oncologici con malattia avanzata e
sintomatica, grazie al contributo fondamentale di Associazioni di Volontariato, in primis dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Lo IOR,
infatti, ha messo in campo finanziamenti e professionisti che hanno portato un valido contributo all’assistenza e alla ricerca clinica in
Cure Palliative e terapia del dolore cronico oncologico, riconosciuta a
livelli nazionale e internazionale.
La realizzazione degli Hospices, inseriti nella Rete delle Cure Palliative, secondo disposizioni del Ministero della Salute, è iniziata così nei
primi anni 2000, con i primi Hospices in Regione (tra i quali l’Hospice
Territoriale San Domenico di Lugo) operativi nel 2002.
Le Cure Palliative hanno come obiettivo principale l’assistenza globale e attiva rivolta a persone affette da malattia in fase avanzata, non
più guaribile e con bisogno di trattamento dei sintomi e di sollievo
dal dolore.
Esse si esplicano attraverso un intervento terapeutico globale che,
oltre al controllo dei sintomi fisici, si estende al supporto psicologico, relazionale, sociale e spirituale, con un alto livello di assistenza
specialistica.
Tutto ciò è reso possibile grazie alla valorizzazione delle risorse della
persona e della sua famiglia, nonché della molteplicità di figure coinvolte nel processo di cura, nel pieno rispetto dell’autonomia e dei
valori del paziente.
Altro aspetto fondamentale è la formazione di una rete assistenziale
nel territorio, integrata coi Presidi Ospedalieri e i Servizi Sociali, permettendo così una continuità di cura. La Rete di Cure Palliative mira
in tal modo alla presa in carico globale dell’utente e della sua famiglia, attraverso attività e servizi strettamente coordinati per territorio
ed ospedale.
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l’informatore
L’Hospice, comunque, non è solo un luogo di assistenza, bensì una
casa ed un ambiente il più familiare possibile, in cui accogliere persone in fase avanzata di malattia, bisognose di cure e sollievo dal
dolore.
Per la presa in carico del paziente e della sua famiglia sono fondamentali l’ascolto, la comprensione dei bisogni e delle aspettative,
nonchè la personalizzazione degli interventi garantiti dal lavoro di
una equipe medico-infermieristica formata e motivata.
L’Hospice Benedetta Corelli Grappadelli nasce come luogo di ricovero alternativo all’ospedale o al domicilio ma integrato con essi,
totalmente a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
È in grado di accogliere 10 pazienti in altrettante stanze singole. Ogni
stanza comprende bagno, TV, telefono, scrivania, minifrigo e una
poltrona letto in modo da rendere più agevole l’assistenza notturna
da parte di un familiare.
È presente una tisaneria, un’ampia stanza con funzione di area comune dove guardare la Tv, ascoltare musica, leggere, preparare bevande calde e riscaldare alimenti per i familiari e per gli ospiti.
All’ingresso è posto un punto di accoglienza dove sono presenti i
Volontari IOR, adibiti all’accoglienza e al fornire informazioni. Forniscono dunque un insostituibile contributo al perseguimento e raggiungimento degli obiettivi dell’Hospice, assicurando una presenza
continuativa, fornendo compagnia e ascolto ai pazienti, ma anche
aiuto nei piccoli e grandi bisogni che emergono quotidianamente
o in particolari occasioni (festività, ricorrenze, attività quali concerti,
letture).
Come è già stato riportato in qualche numero addietro dell’Informatore, nell’ambito del progetto aziendale “Ospedale fonte di vita”,
nell’Hospice si realizzano anche altre attività oltre a quelle prettamente sanitarie e assistenziali, come ad esempio concerti concepiti
come occasione di svago per pazienti, familiari, amici, conoscenti
e per dare la possibilità alla cittadinanza di conoscere più da vicino
questo servizio e la struttura. All’Hospice si possono poi ammirare le
opere artistiche di Rita Mangano, il cui talento nel dipingere ospedali
è conosciuto in molte regioni italiane. I suoi quadri abbelliscono ogni
stanza di degenza e la tisaneria.
L’equipe, multiprofessionale, è composta da:
Direttore Medico, Medici Oncologi Palliativisti, Psicologo, Coordinatore Infermieristico, 8 Infermieri (due dei quali con ruolo di CaseManager), 8 Operatori Socio-Sanitari, un Tecnico della riabilitazione
(su richiesta), Volontari IOR.
In ormai due anni di attività sono stati ricoverati quasi trecento pazienti, la maggior parte dei quali afferenti al territorio lughese, e circa il 25% provenienti dal territorio di Ravenna. Di essi circa il 20%
rientra a domicilio per proseguire le cure in Assistenza Domiciliare
Integrata con il Medico di Famiglia.
Tutti i pazienti vengono ricoverati con accesso programmato, seguendo una lista di attesa unica a livello aziendale, in comune con
l’Hospice Villa Agnesina di Faenza. I pazienti vengono valutati in
consulenza sia a domicilio che in reparti ospedalieri da una commissione multi professionale (Punto Unico di Accesso o PUA) composta
dall’Oncologo Palliativista, dal Case Manager dell’Hospice, dall’infermiera dell’Assistenza Domiciliare e dall’Assistente Sociale.
Il tempo di degenza media in Hospice è di circa 18 giorni, in linea con
gli obiettivi regionali.
L’Hospice infine partecipa agli studi di ricerca in Cure Palliative
dell’IRST di Meldola, dell’Accademia Cure Palliative di Bentivoglio e
dell’Istituto Mario Negri.
L’Hospice è costituito e caratterizzato fondamentalmente da relazioni umane. Quello che segue è uno stralcio di una lettera-testimonianza di una nostra ospite, che ha lasciato all’equipe quando è stata
dimessa:
“Siete un punto di riferimento, un faro che in ogni attimo della giornata aiuta a sorridere. Sapete donare un sorriso e questo rende felice
il cuore, arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona, non
dura che un istante ma il suo effetto dura a lungo. Nessuno di noi
è così ricco da poterne fare a meno né così povero da non poterlo
donare. Il sorriso crea gioia in famiglia e dà sostegno nel lavoro, è
un segno tangibile d’amicizia, dona sollievo a chi è stanco. Rinnova il
coraggio nella gioia e nella tristezza, è medicina più potente di tanti
farmaci.”
L’equipe dell’Hospice.
Un momento dei vari concerti svoltisi nell’ampia tisaneria.
Il dott. Luigi Montanari, Responsabile Medico dell’Hospice e della Rete Aziendale Cure Palliative con il dott. Giorgio Cruciani, Direttore dell’Oncologia Medica
dell’Azienda Sanitaria di Ravenna e Coordinatore del Comitato Medico Scientifico IOR, durante l’anniversario del primo anno di attività dell’Hospice.
I Volontari IOR al Front-office.
l’informatore
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Dalle Sedi IOR: CESENA
Terza Edizione per il Gran Gala IOR di Cesena
La premiazione da parte del Sindaco Paolo Lucchi del gruppo di Volontari IOR di Cesena, seguita da quella dei gruppi di Gambettola, San Mauro Pascoli e Savignano.
Il Presidente IOR Sergio Mazzi mentre taglia la torta.
Giovedì 1°dicembre, presso l’esclusiva cornice del Teatro Verdi, si è
tenuta la Terza Edizione del Gran Gala IOR di Cesena, evento di
beneficenza che, in questa edizione, ha sostenuto la Ricerca Scientifica per la lotta contro il cancro in Romagna, lo sviluppo dell’Istituto
Tumori della Romagna (IRST) di Meldola e i Programmi assistenziali
legati alle Cure Palliative dell’Hospice di Savignano.
Garavina, il Sindaco di San Mauro Pascoli Gianfranco Miro Gori, il
Vice-Sindaco di Savignano sul Rubicone Matteo Tosi e il Presidente
dell’A.C. Cesena Igor Campedelli.
La serata, trascorsa all’insegna dell’allegria e della convivialità, ha visto
le fasi iniziali scandite dal Presidente IOR Mazzi, intervenuto per evidenziare le attività istituzionali, i numeri e gli investimenti effettuati da
una realtà in costante crescita nel territorio romagnolo. Merito di tali
risultati sono in primis gli oltre 1.000 Volontari dell’Istituto Oncologico
Romagnolo, non solo motrice di ogni singola iniziativa ma, come evidenziato dal Presidente IRST e in seguito dal Vescovo Mons. Regattieri,
dal Presidente della Provincia Bulbi e dal Sindaco Lucchi, indicatore
costante del benessere e della solidarietà del popolo romagnolo.
Al termine della cena e poco prima del taglio istituzionale della torta,
i Gruppi di Volontari IOR di Cesena, Gambettola, San Mauro Pascoli
e Savignano sul Rubicone sono stati omaggiati di una targa ed una
pergamena, consegnate dai rispettivi Sindaci alle Coordinatrici dei
Volontari, in simbolo della stima e della gratitudine per l’impegno
profuso in questi anni, non soltanto a favore della nostra Associazione, ma di tutta la Comunità.
La Sede IOR di Cesena desidera ringraziare sentitamente tutte le
aziende sponsor che, in una serata in cui molto è stato fatto per
far volare alta la speranza, hanno reso possibile un incasso di quasi
15.000 euro.
Protagoniste assolute della serata sono state indubbiamente le numerose aziende sostenitrici:
Unicredit, Technogym e Wellness Foundation, Gruppo
Hera, Gruppo Trevi, Gruppo SFIR, Orogel, Sorma Group,
Apofruit, Martini, Confindustria di Forlì-Cesena, Banca di
Cesena, CO.M.CE, C.N.A., Cooperativa Agricola Cesenate,
Agenzia Viaggi Manuzzi, Magazzini Generali Raccordati di
Cesena, Centrale del Latte di Cesena, Cesena Fiera e Mercato
Ortofrutticolo di Cesena.
In un’atmosfera pervasa dalle forti suggestioni natalizie, hanno partecipato altresì il Presidente IOR Sergio Mazzi, il Presidente IRST Roberto Pinza, Il Vescovo della Diocesi di Cesena-Sarsina Mons. Douglas Regattieri, il Presidente della Provincia di Forlì-Cesena Massimo
Bulbi, il Prefetto Angelo Trovato, il Questore Antonino Cacciaguerra,
il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi, il Sindaco di Gambettola Iader
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l’informatore
L’Hospice di Savignano compie dieci anni
Il 17 ottobre scorso, presso il Servizio di Cure Palliative a Savignano
sul Rubicone, si è svolta la conferenza stampa di presentazione delle
iniziative promosse in occasione dei dieci anni di vita del Servizio
di Cure Palliative e Hospice dell’Azienda USL di Cesena. Presenti
all’appuntamento il Sindaco di Savignano Elena Battistini, il Direttore Generale AUSL Cesena Maria Basenghi, il Direttore del Distretto
Rubicone Antonella Brunelli, il Consigliere della Sede IOR di Cesena
Giorgio Vicini e, ovviamente, la padrona di casa Cristina Pittureri, Responsabile del Servizio Cure Palliative presso l’Hospice di Savignano.
Questa struttura, sorta il 18 ottobre 2001, è stato il primo Hospice
pubblico ad essere inaugurato in Emilia Romagna nell’ambito dell’assistenza e delle cure palliative, sviluppatesi già dai primi anni ’90 nel
territorio di Cesena e nel resto della Romagna su iniziativa dell’Istituto Oncologico Romagnolo e di medici sensibili alle necessità dei
pazienti oncologici terminali. Proprio lo IOR, socio fondatore della
Federazione Cure Palliative (FCP), istituì nel 1986 il Servizio di Assistenza Domiciliare gratuita a pazienti oncologici giunti ad una fase
critica della malattia, offrendo così la necessaria assistenza sanitaria
al centro dei propri affetti familiari. Tale servizio è oggi totalmente
sostenuto dalle AUSL, grazie ad una legge regionale che si è ispirata anche alla nostra esperienza. Ciò nonostante lo IOR rimane oggi
attivamente impegnato nelle cure palliative tramite l’integrazione, in
modo organico, di terapie, supporti psicologici, socio-assistenziali e
solidaristici volti all’ottimizzazione della qualità di vita delle persone
affette dalla malattia oncologica.
Ne sono un esempio i Volontari IOR, opportunamente formati per la
compagnia ai pazienti, i contratti libero professionali dedicati ad uno
psicologo in Hospice, supervisore e formatore anche del Gruppo di
auto mutuo aiuto al lutto (Gruppo Emily), il supporto economico
dedicato agli operatori delle Arti-Terapie e Musico-Terapia, il contratto libero professionale per un medico e un biologo con funzioni
di data manager e, non da ultimo, il sostegno alle attività formative
per gli operatori sanitari nell’ambito delle Cure Palliative.
L’iniziativa principale, promossa in occasione di questa ricorrenza,
è stata senza alcun dubbio lo spettacolo teatrale “Tanti saluti”,
messo in scena da Giuliana Musso, con Beatrice Schiro e Gianluigi
Meggiopili, al Teatro Moderno di Savignano sul Rubicone il 20 ottobre scorso. Si è trattato precisamente di un progetto di teatro civile
clownesco che ha affrontato il tema del morire ai nostri tempi, esplorando argomenti delicati, troppo spesso considerati addirittura tabù
da una medicina orientata alla sola guarigione. La serata, presentata
dal Sindaco di Savignano Elena Battistini, dal Direttore del Distretto del Rubicone Antonella Brunelli e dalla Responsabile del Servizio
Cure Palliative presso l’Hospice di Savignano Cristina Pittureri, ha re-
Da sinistra a destra: il Direttore Generale AUSL Cesena Maria Basenghi, il Sindaco di Savignano Elena Battistini e il Consigliere IOR Giorgio Vicini assieme allo
staff dell’Hospice di Savignano.
gistrato la presenza di oltre 400 spettatori, che hanno gremito in
ogni ordine di posto il teatro.
Le celebrazioni si sono poi concluse il 21 ottobre nella sala convegni
dell’Ospedale Bufalini di Cesena, con un momento di approfondimento e confronto tra sanitari e volontari sul tema del fine vita e
del ruolo odierno delle cure palliative; a seguire, infine, un pranzo a
cui hanno partecipato il personale dell’Hospice di Savignano e Volontari IOR del Gruppo Emily, assieme al Sindaco di Savignano Elena
Battistini e alla Responsabile Oncoematologia IRST di Cesena Marina
Faedi.
Gli eventi descritti, che hanno reso possibile la raccolta di oltre 5.000
euro, sono stati resi possibili grazie al contributo dell’Istituto Oncologico Romagnolo e della Banca di Credito Cooperativo Romagna Est. Il ricavato della serata del 20 ottobre, patrocinata dalla
Regione Emilia-Romagna, Comune di Savignano, Ordine dei Medici
Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Forlì-Cesena, Rotary
Club Valle del Rubicone, Società Italiana Cure Palliative e Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, si unirà al contributo che
sempre lo IOR metterà a disposizione per l’acquisto di un ecografo
portatile per il posizionamento di Picc Line.
Festa del Latte
Domenica 2 ottobre, presso la
Sede della Centrale del Latte
di Cesena, si è svolta la consueta Festa del Latte, occasione ideale per trascorrere un
piacevole pomeriggio all’insegna della musica, con animazione per bambini e spettacoli
di danza, il tutto condito dalla
degustazione dei deliziosi e
genuini prodotti della Centrale
del Latte. I Volontari della Sede
IOR di Cesena sono stati così
invitati a partecipare all’iniziativa, di anno in anno sempre
più affollata, proprio per diffondere il messaggio e le attività dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Non solo: nel corso del pomeriggio si
è svolta una lotteria premi, i cui proventi, uniti alla vendita dei gelati
e delle bottigliette di acqua, hanno reso possibile una donazione a
favore della nostra associazione di ben 450 euro. Un sentito e doveroso ringraziamento va dunque al Direttore della Centrale del Latte
di Cesena, dott. Daniele Bazzocchi, per la generosità e sensibilità
mostrata nei confronti della nostra realtà.
I Volontari Loretta, Paola e Francesco in un momento della Festa del Latte.
l’informatore
n. 89 dicembre 2011
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La tradizionale premiazione del vincitore della corsa intitolata all’Istituto Oncologico Romagnolo.
Serata Solidale all’Ippodromo di Cesena
Lo scorso 13 agosto l’Ippodromo del Savio è stato anche quest’anno
teatro dell’importante serata di corse dedicata alle principali Associazioni del cesenate, denominata “Serata Solidale”. A rappresentare la
Sede IOR di Cesena vi erano quest’anno la coordinatrice dei Volontari
Paola Baruzzi e i Volontari Francesco, Rosalba e Loretta. Un sincero
ringraziamento va dunque alla Società Cesenate Corse al Trotto, che
ha suddiviso l’incasso tra le varie Associazioni, donando all’Istituto
Oncologico Romagnolo la cifra di 400 euro.
La Fiera di San Crispino
a San Mauro Pascoli
A San Mauro Pascoli
hanno sede i più importanti calzaturifici, rappresentanti
dell’Italian
Style
nel
mondo:
proprio San Crispino (25
ottobre), protettore dei
calzolai, è il patrono della
cittadina al quale la fiera
è dedicata. Tra le numerose iniziative proposte in
questo periodo, si segnalano momenti culturali, di
svago e mostre sul mondo
della calzatura. Non potevano ovviamente mancare
i Volontari del Punto IOR
di San Mauro Pascoli che,
come da tradizione, hanno
colto l’occasione per realizzare una lotteria a premi, che ha consentito di
realizzare oltre 5.000 euro,
interamente devoluti alle
attività dell’Istituto Oncologico Romagnolo.
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Mercatini natalizi IOR
Il mese di dicembre vede da sempre impegnati i Volontari della Sede
IOR di Cesena nella realizzazione di oggetti natalizi, che vengono poi
esporti e donati in cambio di offerte presso l’atrio del nuovo ingresso
dell’Ospedale Bufalini di Cesena. A questo importante punto strategico, si aggiunge quest’anno il centro Famila Superstore a Torre del
Moro: vi aspettiamo dal 16 al 24 dicembre!
Lo stand allestito a San Mauro Pascoli in occasione della Fiera di San Crispino.
n. 89 dicembre 2011
l’informatore
La Mostrascambio di Gambettola
Come da tradizione, la Mostrascambio di Gambettola è
l’occasione per centinaia di
espositori e appassionati di ritrovarsi in un’ambiente in cui,
oltre a migliaia di curiosità ed
oggetti strani, non sono rari
pezzi d’epoca difficilmente reperibili altrove, molti dei quali
di grande valore. In particolar
modo l’evento si rivolge alle
auto, alle moto d’epoca e al
grande mercato dei ricambi,
che Gambettola rappresenta
grazie alla lodevole vocazione al recupero ed al riciclaggio dei materiali usati. Anche
quest’anno i Volontari del
Punto IOR di Gambettola hanno partecipato a questa importante iniziativa, offrendo in
cambio di offerte ai visitatori
dolci e prelibatezze realizzate
da loro stessi, permettendo un
incasso di oltre 600 euro.
Dalle Sedi IOR: FAENZA
In occasione del Natale...
fai un dono solidale!
Presepe d’Autore – Edizione 2011
Con l’avvicinarsi del Natale siamo lieti di
presentare il nuovo presepe 2011, realizzato e prodotto quest’anno, sempre in tiratura limitata, dalla Bottega di Pier Paolo
Garavini. Per i collezionisti, per chi volesse
farsi un regalo o semplicemente donarlo
a parenti e amici, questa formella, autoreggente o appendibile, con dimensioni di
23x16 cm., è un’imperdibile opportunità.
Consigliamo dunque di affrettarsi a prenotarla, data la notevole richiesta che, a volte, non siamo stati in grado di soddisfare
completamente, vista la tiratura numerata
e limitata dell’opera. Un sentito ringraziamento alla ditta Pichetti Fustelle di Solarolo (RA), per aver generosamente donato
le scatole necessarie al confezionamento
dei presepi.
Per informazioni sede IOR di Faenza,
Corso Mazzini 153, tel. 0546/661505
La tradizionale formella, realizzata quest’anno dalla Bottega di Pier Paolo Garavini.
Alcuni momenti dell’inaugurazione del mercatino di Natale IOR, presso l’ex Chiesa di S. Vitale.
Mercatino di Natale 2011
E’ tornato puntuale l’ormai famoso “Mercatino di Natale IOR”.
Allestito nella ex chiesa di San Vitale in Corso Mazzini 107 a Faenza,
nel periodo dal 13 al 20 novembre, è stato quest’anno dedicato agli
Amici Volontari che non sono più tra noi e che tanto hanno fatto per
il buon esito delle precedenti edizioni, come il nostro carissimo ed
indimenticabile Alvaro Donati.
I nostri cari Volontari hanno lavorato con impegno durante tutto
l’anno per raccogliere (spesso anche a domicilio), sistemare e presentare l’innumerevole mercanzia (si va dall’abbigliamento alla mobilia,
dai libri alla quadreria, dagli elettrodomestici alla bigiotteria e non
solo…), per lo più di ottima qualità, che generosi donatori hanno
voluto spontaneamente consegnare, affinché il ricavato della distribuzione renda possibile la realizzazione delle attività istituzionali IOR.
l’informatore
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Alcuni dei Volontari IOR, impegnati nella raccolta di offerte in occasione della Commemorazione dei Defunti.
Il pubblico ha risposto con la consueta generosità e la raccolta fondi
ha superato la soglia dei 10.000 euro. Confidiamo che, anche nei
prossimi anni, si continui a portare avanti questa preziosa iniziativa
con sempre maggiore successo.
Raccolta Offerte Commemorazione Defunti
In occasione della Commemorazione dei Defunti, lo IOR era presente
davanti al cimitero monumentale di Faenza e ad altri del comprensorio, con lo scopo di distribuire, in cambio di libere offerte, targhe
in memoria dei propri cari. I Volontari si sono dunque mobilitati per
allestire quotidianamente la nostra postazione, assicurando la loro
presenza ininterrotta durante quelle giornate, dal mattino fino al tramonto.
A testimonianza dell’attenzione della gente nei confronti della nostra
Associazione, sono state raccolte come sempre numerose offerte.
(Vedi Prospetto generale a pag.15)
L’Hospice Villa Agnesina riceve in dono un pianoforte
“L’equipe dell’Hospice Villa Agnesina e i Volontari dell’Istituto Oncologico Romagnolo desiderano ringraziare sentitamente la Sig.ra
Raffaella Reggi per il dono di un bellissimo pianoforte, che verrà
utilizzato per portare momenti di serenità e sollievo ai degenti e alle
loro famiglie. Un ringraziamento particolare anche al Signor Guido
Ghiselli (accordatore di Castel Bolognese) per averlo accordato, donando tempo e professionalità a questo progetto di solidarietà e musica in Hospice.”
Il pianoforte donato all’Hospice Villa Agnesina dalla Sig.ra Raffaella Reggi.
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n. 89 dicembre 2011
l’informatore
Dalle Sedi IOR: FORLI’
IL GIOCO DI SQUADRA
DA’ SEMPRE OTTIMI RISULTATI!
Permettetemi di ringraziare personalmente tutti i Volontari, nessuno escluso, che rispondono sempre con grande entusiasmo ed infinita disponibilità alle mie telefonate,
che arrivano puntuali per chiedere loro un contributo in ufficio, in ospedale, oppure
fuori al freddo e talvolta anche sotto la pioggia, per dare una mano a noi dipendenti
o per raccogliere fondi per il nostro Istituto…grazie davvero!
Vorrei rivolgere un pensiero speciale, vista la delicatezza del servizio da loro svolto, a
Piero e a tutti i Volontari che con lui collaborano silenziosamente tutto l’anno: Alba,
Dea, Carla, Gabriella, Edoardo, Saveria, Silvano, Mario, Giovanni, Miriana e Tedalda.
Qualsiasi servizio svolgiate allo IOR…un sincero GRAZIE.
Festinval – San Piero in Bagno.
Daria
Ecco le numerose iniziative che dalla fine dell’estate ad oggi hanno visto impegnati i
nostri instancabili Volontari:
3 Settembre Mercatino di Beneficenza a Galeata
euro 2.000,00
3 e 4 Settembre Festa dell’Ospitalità a Bertinoro
euro
145,00
Sapori e Colori della Valle del Savio a S. Piero in Bagno
euro
950,00
9 ottobre Sagra dei frutti del Sottobosco a Portico di Romagna
euro
125,37
Novembre “Serata Super Remember anni 70” Taverna Verde a Forlì
euro 1.800,00
20 Novembre ”La Fugarena” a Terra del Sole
euro
17/18 e 24/25 Settembre “FestinVal”
Festa del Volontariato
All’interno della colorata cornice del Parco urbano “Franco Agosto”,
domenica 2 ottobre si è festeggiato il Volontariato insieme a tutte le
associazioni che animano la Forlì solidale.
Anche lo IOR con i suoi Volontari non poteva mancare ed insieme alla
LILT, all’AIL e all’IRST di Meldola hanno fatto squadra in un coloratissimo stand, per ribadire l’importanza dell’unione verso l’obiettivo
comune: la sconfitta del cancro.
187,00
Mercatino dei Frutti del Sottobosco di Portico.
Durante la serata, alla quale i nostri Volontari IOR hanno partecipato
numerosi, si è sviluppato il tema sul Volontariato Oncologico, scoprendo tramite la visione di interviste fatte nelle scuole, che ancora
tanta strada c’è da fare nel campo dell’educazione al Volontariato
nei giovani, specie quello rivolto all’oncologia.
Ivano Marescotti è stato il protagonista del recital conclusivo di questo appuntamento dove, come sempre, ha saputo fare ridere e riflettere insieme…perché come ama sempre dire:
“ Nella vita se non ci fosse da ridere, ci sarebbe da piangere!”
Volontari: Essere o non essere? Settimana del Buon Vivere
Martedì 4 ottobre, il Teatro Diego Fabbri ha ospitato un importante appuntamento all’interno della Settimana del Buon Vivere, frutto
della collaborazione e cooperazione tra IRST, AIL, IOR e LILT.
Da sinistra: il Presidente AIL dott. Gaetano Foggetti, il Direttore IOR dott. Vincenzo Erroi, il Presidente LILT dott.ssa Nadia Masini e la regista-conduttrice della
serata Stefania Casini.
I Volontari IOR di Forlì alla partenza, mentre
reggono lo striscione per dare il via agli atleti.
l’informatore
Maratona Forlì-Ravenna: 6 novembre 2011
Anche quest’anno si è ripetuto, con grande successo,
l’appuntamento della Maratona Forlì-Ravenna, che
ha visto oltre 1.000 atleti
iscritti e i nostri Volontari
IOR impegnati nel lavoro
“dietro le quinte”, sia a
Forlì che a Ravenna.
La pioggia ci ha accompagnato senza scalfire
tuttavia l’entusiasmo dei
corridori e soprattutto dei
Volontari IOR, che hanno
dato ufficialmente il via
alla gara reggendo lo striscione della partenza in
Piazza Saffi.
n. 89 dicembre 2011
33
Iniziative in Sede
L’autunno ha visto fiorire tante belle iniziative all’interno del salone
della nostra Sede di Forlì.
Eccole di seguito:
Il Corso “Nati per Leggere”: tenuto dal bravissimo Alfonso Cuccurullo, che abbiamo ascoltato ed apprezzato durante il Convegno dei
Volontari IOR a Castel San Pietro Terme, si è rivolto a tutti i Volontari
IOR interessati ad imparare ed utilizzare durante l’assistenza in ospedale e Hospice una particolare tecnica di lettura ad alta voce.
Il “Corso per Volontari in Assistenza”: coordinato dalla psicologa
Federica insieme a Catia, Consigliere IOR di Forlì, ha visto la forma-
zione di numerosi aspiranti Volontari, tra cui tanti giovani, impegnatisi fin da subito nelle attività d’ufficio e di raccolta fondi, dimostrandosi pieni di buona volontà.
A loro un grazie davvero speciale per la passione dimostrata fin da
subito.
Il “Corso di TeatroTerapia”: tenuto dal dott. Fabio Canini, è stato
realizzato grazie ad un contributo della Susan G. Komen Italia Onlus. Rivolto alle donne operate al seno, è piaciuto davvero molto alle
signore che hanno avuto modo di frequentarlo. Vederle uscire ogni
volta con un grande sorriso è stata la migliore dimostrazione dell’apprezzamento di questa bella opportunità.
Ringraziamo di cuore
l’Avv. Benedetta Papi
per l’assistenza gratuita
nell’espletamento
delle pratiche relative all’eredità
“Francesca Casadio”.
Avv. Benedetta Papi e il nostro Presidente Sergio Mazzi.
Il Natale è alle porte, Vi aspettiamo…
Tra poco potrete ritrovare i Mercatini Natalizi Solidali IOR in tutte le piazze della Romagna,
Vi aspettiamo, veniteci a trovare numerosi!
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n. 89 dicembre 2011
Bagno di Romagna
Bertinoro
Castrocaro
Civitella
Dovadola
Forlì
Forlì
Forlimpopoli
Galeata
Meldola
Portico
Predappio
Premilcuore
Rocca San Casciano
San Mauro Pascoli
San Piero in Bagno
Terra del Sole
Verghereto
l’informatore
dal 17 al 18 dicembre
10-11 dicembre
contattare la sig.ra Carla 0543/767017
4 dicembre
17-18 dicembre
dall’8 al 24 dicembre Piazza Aurelio Saffi
dal 6 al 24 dicembre Ospedale M. Pierantoni
dall’8 al 24 dicembre
27 novembre, 3 dicembre
14-17-18-20 dicembre
4 dicembre
10-11 dicembre
8 dicembre
17-18 dicembre
contattare la sig.ra Gigliola 0541/931127
17-18 dicembre
8 dicembre
dall’8 al 24 dicembre
Dalle Sedi IOR: LUGO
38.000 euro dalle tre Sagre
e una Festa per lo IOR
26ª Sagra del Pesce Azzurro
6/7 e 8 maggio 2011 Filo D’Argenta:
e 9.000,00
29ª Sagra della Porchetta e del Tortellino
13/14 e 15 maggio 2011 Lavezzola:
e 7.000,00
Festa per la Vita
9/10/11 e 12 luglio 2011 Massa Lombarda:
e 10.000,00
27ª Sagra del Tortellone
27/28 e 29 agosto 2011 San Patrizio di Conselice:
e 12.000,00
Conselice – Mercatino IOR alla Festa de L’Unità
Anche quest’anno desideriamo ringraziare sentitamente tutte le
nostre bravissime Volontarie di Conselice che hanno organizzato il
“Mercatino” nell’ambito della Festa de L’Unità, tramite il quale sono
stati raccolti ben 2.320 euro.
800 euro allo IOR in ricordo dell’amico ciclista Bruno Camanzi
Enrico Bombardini, di San Patrizio di Conselice, ha voluto anche
quest’anno ricordare l’amico di tanti viaggi in bici Bruno Camanzi,
deceduto alcuni anni fa in seguito ad un incidente stradale verificatosi
sulla Via Bastia, compiendo un’altra grandiosa impresa.
Infatti, Enrico lo scorso anno in solitaria aveva raggiunto con la sua
bicicletta, in soli tre giorni, il Principato di Monaco. Quest’anno in
un solo giorno, partendo alle ore 24.00 del 10 agosto da Conselice
e percorrendo 441 chilometri, ha raggiunto Roma, alle ore 22,45
del giorno dopo, ritornando a casa la mattinata successiva, in treno.
Riducendo al minimo le spese, ha potuto versare allo IOR 800 euro,
raccolti dagli sponsor dell’iniziativa e dagli amici.
Il Comitato organizzatore della Sagra del Tortellone di San Patrizio, ringrazia gli operatori economici:
CARTECO DI CALDERONI & C. SAS
CHERSONI ROSANNA
MALPEZZI COSETTA
IMOLA BEVANDE SRL
ANTINUCCI EMANUELE
BCC CREDITO COOPERATIVO
VALMORI FABRIZIO E F.LLI SNC
CRAI DI MUSCONI ORNELLA
CAB MASSARI
S.I.V.E.R. SNC DI TAZZARI E LUSA
CASEIFICIO “BOSCHETTO VECCHIO”
FLAMIGNI OMAR PARRUCCHIERE
UNIPOL ASSICOOP
TOTTI FLORIANO AGOSTINO
OFFICINA CASTELLI RENATO & C.
C.M. COSTRUZIONI MECCANICIHE
P.D. SEZIONE SAN PATRIZIO
C.R.R. CONSELICE
GABRIELE ASSIRELLI
BANCA DI ROMAGNA
STEVE ELETTRO SYSTEM
LA VIOLA MOBILI
BARONCINI MASSIMO
ELEKTRA SRL
IL CANTUCCIO
WINE CAFFE’
G.M.C. SRL
MASCANZONI ANDREA
BOMBARDINI AUTOCARROZZERIA
FIORERIA “IL GLICINE”
“L’IDEA VERDE” di F.LLI PEZZI
PENTATECH GROUP
STE.MI
STUDIO TECNICO LAZZARINI
GELOTTI GIANCARLO
MARTELLI MAURO BAM DI BENAZZI E UTTINI SNC
CESAC S.C.A.
ZUFFOLI EMANUELE
RIZZUTI CARMINE
CONAD MARGHERITA 3C
VALMORI LUIGI & NAIR S.S.
LEGA SIMONE
FORNO PASTICCERIA 900
COOPERATIVA TERREMERSE
EFFEDUE DI FERRONI E FOLLI
POMPEI PNEUMATICI
ARMONIA di PAOLA DARDOZZI
C.C.S. MACELLERIA
B.D.R. DI BAGNARA GIOVA NNI
LINEA BLU SRL
MOTO CLUB CONSELICE
ASSICURAZIONE CATTOLICA
HERA S.P.A. RAVENNA
l’informatore
n. 89 dicembre 2011
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Riportiamo in questa pagina una lettera toccante pubblicata
su “Ravennanotizie.it” mercoledì 19 ottobre.
La posta dei lettori:
“ Morire con dignità: si può, grazie all’Hospice di Lugo”
Il vento freddo del mese di ottobre ha rinfrescato la pelle, ma
il cuore triste è ancora caldo, per i bei momenti trascorsi grazie
all’Hospice di Lugo.
Morire con dignità e senza dolore si può, e si deve, nel nostro
paese, in questo secolo, dove la medicina si vanta di prolungare
la vita.
Essere sereni nell’accompagnare chi si ama verso l’ultimo viaggio,
è una delle esperienze più intense che si possa realizzare, grazie ad
uno staff preparato e sensibile di infermiere come Manuela, Silvia,
Viviana; pochi nomi, che ricordiamo per poca memoria, di dottori
L’Eredità Mercatali
Un anno fa ci venne comunicata la notizia che era stato pubblicato,
presso il Tribunale di Lugo, il testamento della Sig.ra Iolanda
Mercatali di anni 79, nata a Rocca San Cassiano e deceduta a Lugo,
il 28 ottobre 2010.
Iolanda aveva espresso la volontà di nominare eredi universali l’Istituto
Oncologico Romagnolo (IOR) e la Fondazione Italiana Sclerosi
Multipla (FISM). A seguito di questa bella notizia ci siamo attivati
per il disbrigo delle pratiche, tuttora in corso, ed abbiamo contattato
parenti e vicini di casa per ricostruire la storia della Famiglia Mercatali.
Iolanda crebbe in una famiglia di modeste condizioni economiche,
con una vita difficile sin dall’infanzia, segnata anche da una situazione
particolare, creatasi fra i genitori alla sua nascita, che probabilmente
la segnò per tutta la sua esistenza. La famiglia Mercatali si trasferì a
Lugo, forse per essere vicina a quel grande mercato del mercoledì
che gli permetteva di vendere la loro produzione di gabbie per uccelli
da richiamo. Negli anni ’60, con grande sacrificio, si erano costruiti la
casa in Via dal Fiume 13, a Lugo. Iolanda dopo la morte dei genitori
(la madre nel 2001 e il padre nel 2003), si rese indipendente ed
autonoma, gestendo con oculatezza i risparmi accumulati negli anni,
frutto di privazioni nella conduzione familiare. Curò il patrimonio
immobiliare nei minimi particolari, meritando nel 2008 il primo
premio del “Concorso di Floricoltura Est” indetto dal Comune di
Lugo: probabilmente una delle poche soddisfazioni della sua vita.
Abbiamo voluto dare notizia di questo nobile gesto, ancor più
significativo perché compiuto da un’umile donna in grado di
dimostrare sensibilità verso due Associazioni che operano a sostegno
della ricerca scientifica. Dall’eredità, IOR e FISM ricaveranno
complessivamente oltre 300.000 euro.
Ci sentiamo dunque in dovere di ringraziare sentitamente le persone
vicine a Iolanda, che l’hanno indirizzata a compiere un simile gesto e
nella ricorrenza dell’anniversario della sua scomparsa, di concerto con
la FISM, abbiamo collocato sulla lapide una ceramica, come da foto.
come Montanari e Federica Monduzzi.
Insieme a loro abbiamo “sognato”, perché il loro sostegno e la loro
complicità ha fatto si che fossimo in grado di salutare Maddalena
con dolcezza e senza dolore.
Grazie di cuore
Alessandra, Riccardo, Luigi Del Sordo
Pensiamo che questa testimonianza sia un segno di riconoscimento
anche per lo IOR che sostiene l’attività dell’Hospice Ospedaliero
“Benedetta Corelli Grappadelli” di Lugo, finanziando l’inserimento
di giovani medici, mettendo a disposizione dei ricoverati e dei loro
familiari il servizio di Psiconcologia curato dalla Psicologa IOR dott.
ssa Ilaria Strada. Da più di un anno inoltre sono presenti i nostri
Volontari nelle attività di accoglienza e assistenza ai pazienti e
famigliari.
Grazie Saul
Saul se n’è andato in silenzio nei
primi giorni di settembre. Non
era conosciuto nella famiglia
dello IOR, fuori dai confini di
Massa Lombarda, ma è stato
un “grande” di cui la comunità
massese può andare fiera. Se
oggi lo IOR è presente in questa
realtà con una visibilità senza
precedenti è grazie al suo agire.
Nei mesi in cui a Forlì un gruppo di
temerari costituì la “Cooperativa
Istituto Oncologico Romagnolo”,
a Massa Lombarda Saul Roccati
venne colpito negli affetti più
cari: la moglie ammalata di tumore non sopravvisse alla malattia.
Superato lo sconforto, Saul reagì nel migliore dei modi: raccolse
attorno a sé un gruppo di amici che diede vita ad un’Associazione di
Volontari, per reperire fondi a sostegno dell’assistenza domiciliare ai
malati oncologici. A quei tempi internet non esisteva, le informazioni
sulla presenza in Romagna di associazioni dagli stessi fini erano
scarse, pertanto aderirono all’ANT di Bologna, già attiva allora nel
comune di Massa Lombarda.
Alla presidenza dell’Associazione si sono succeduti illustri personaggi
fra i quali il compianto dott. Giovanni Melandri. Negli anni l’attività
dei Volontari è cresciuta, radicandosi nel tessuto sociale massese.
Dal 2008 l’Associazione “Giovanni Melandri” di Massa Lombarda
fa parte della grande famiglia dell’Istituto Oncologico Romagnolo e
conta più di 300 aderenti ed un folto gruppo di Volontari che sono,
occorre ricordarlo, un patrimonio umano attivo 365 giorni all’anno.
A Saul vogliamo dire “grazie” per essere stato un promotore del
volontariato e per aver trasmesso a tutta la sua famiglia i principi
della solidarietà.
In questa occasione rinnoviamo le condoglianze alla figlia Deanna
ed ai suoi cari.
Rositano Tarlazzi, Consigliere IOR
Un GRAZIE di cuore e ancora tanti auguri a chi ci ha sostenuto
tramite le BOMBONIERE SOLIDALI IOR:
Alice Gambetti e Gabriele Volta, che hanno celebrato le nozze il 7 agosto;
Alessandra Linari e Davide Samorini, sposi l’ 8 ottobre scorso;
Lorenzo Dardi che ha ricevuto la cresima il 23 ottobre.
La Targa intitolata a Iolanda Mercatali.
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n. 89 dicembre 2011
l’informatore
Dalle Sedi IOR: MELDOLA
NUOVI VOLONTARI A MELDOLA
Il gruppo Volontari IOR inserito nel progetto di
accoglienza si è arricchito di sette nuove presenze.
Sono, infatti, sette i Volontari provenienti da
Forlì, Meldola e Predappio, che stanno facendo
“tirocinio” accanto ai veterani del Progetto
Virgilio, per poi frequentare il corso di formazione
che si terrà all’inizio del 2012.
Questa è una concreta dimostrazione del grande
apprezzamento che l’iniziativa sta riscuotendo
in tutto il comprensorio forlivese ed invitiamo,
pertanto, chi desiderasse farne parte, a contattare
la sede IOR di Meldola, sita presso l’IRST, al numero
0543-739555.
LA
GENEROSITA’
DEI
MELDOLESI
E’
VERAMENTE GRANDE
Oltre alla presenza sempre attiva del gruppo
“storico”, coordinato da Maria e Mario Favali,
presenti in ogni manifestazione IOR, è doveroso
ricordare che ci arrivano anche continue
testimonianze di quanto gli abitanti di Meldola
siano vicini alle nostre finalità.
La “veterana” Armanda con Deanna.
Ne è un esempio tangibile, infatti, la costanza con
cui la Signora Giuseppina Bertaccini Poggi ci fa
dono dei suoi splendidi manufatti per arricchire
il banco allestito all’ingresso dell’ospedale. Alla
Signora Giuseppina rivolgiamo il nostro più sentito
“grazie”.
Ringraziamo di cuore anche il Signor Guerrino
Barzanti che da anni contribuisce al buon esito
del nostro mercatino natalizio con le simpatiche
casette da lui costruite.
Ricordiamo, infine, che presso il nostro banco
sono esposti vari oggetti natalizi e che i Volontari
meldolesi allestiranno i tradizionali mercatini
IOR in Piazza Orsini nei giorni 14, 17, 18 e 20
dicembre.
Caterina e Daniela.
l’informatore
n. 89 dicembre 2011
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Dalle Sedi IOR: RAVENNA
PENSANDO ALL’HOSPICE…
Finalmente si parla di Hospice anche a Ravenna e, come sempre
accade, per la realizzazione delle grandi opere occorrono sempre
anche grandi impegni, soprattutto economici.
E proprio a fronte di questo, un piccolo, ma allo stesso tempo grande
contributo, arriva anche dalla distribuzione del libro “Dolz e Amer”;
un libro di poesie dialettali scritte da Mario Martini, un Volontario
che da tanti anni presta il suo preziosissimo servizio presso la Sede
IOR di Ravenna.
Mario, durante lo scorso convegno dei Volontari a Castel San Pietro,
avrebbe dovuto recitare una delle sue poesie, ma, purtroppo, per
ragioni di tempo, questo non è avvenuto.
Noi ci scusiamo per la mancanza e cogliamo comunque l’occasione
per farvi conoscere una delle sue poesie, che vedete pubblicata, e
per dire ancora una volta a Mario grazie per tutto quello che ha fatto
finora e per tutto quello che sicuramente continuerà a fare.
Il libro viene proposto in cambio di un’offerta minima di 10 euro.
Chi fosse interessato, può richiederlo alla Sede IOR di Ravenna (tel.
0544-34299)
I Consiglieri di Ravenna
I Mercatini di Mezzano
Il 4 e 5 agosto scorsi, alla Tenuta Guiccioli, si è svolto un mercatino, il
cui ricavato è stato di 650 euro.
Le preziose attività di Cervia
Molti Volontari del Punto IOR di Cervia, inizialmente impegnati
“solo” per il Servizio Trasporto Pazienti, hanno generosamente
deciso di ampliare il loro raggio d’azione affiancandosi agli oramai
veterani Volontari IOR, dedicandosi quindi anche ad altre iniziative,
tra le quali il Palio della Voga, svoltosi in agosto e che ha fruttato
oltre 300 euro, e la Festa del Volontariato di settembre, che ha reso
possibile un incasso di 110 euro.
Ringraziamo infine il Gruppo Civiltà Salinara di Cervia, anche
quest’anno autore di una donazione di ben 1.500 euro, in occasione
della Sagra del Sale.
Russi e le sue tombole
Anche quest’anno, in occasione della oramai consueta “Fira di
Sett Dulur”, il Lions Club di Russi, avvalendosi della preziosa
collaborazione dei Volontari del Punto IOR locale, ha organizzato una
tombola in piazza, tramite la quale ben 1.500 euro sono stati donati
all’Istituto Oncologico Romagnolo. Al Centro Sociale “Porta Nova”
di Russi, invece, si è svolta un’ulteriore tombola a favore dello IOR,
che ha fruttato oltre 900 euro.
GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO CONTRIBUITO ALL’OTTIMA
RIUSCITA DELLE INIZIATIVE DESCRITTE!
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n. 89 dicembre 2011
l’informatore
Mario Martini mentre recita una delle sue poesie.
A Godo la “Grande” Festa del Paese
Godo è un piccolo Paese, ma tutti i suoi abitanti hanno un “grande”
cuore!
Dal 28 settembre al 4 ottobre scorsi, infatti, si è svolta la tradizionale
Festa del Paese e, con il coordinamento della Responsabile Sig.ra
Gisella Ravaglia, autrice dell’allestimento dello stand IOR in tema
con il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il Punto IOR di Godo ha
partecipato, raccogliendo offerte per un totale di 1.000 euro.
Un sentito ringraziamento va dunque al Consiglio di Frazione che ci
ha ospitato e a chi ha lavorato duramente all’iniziativa.
MERCATINI DI NATALE
Anche quest’anno si avvicina il Natale e si pensa ai regali. Tante belle
idee si possono trovare nei tradizionali Mercatini IOR, che si svolgono
precisamente a:
Ravenna
Pala De Andrè - Fiera del Natale il 2/3/4 dicembre;
Sede IOR Ravenna, Via Salara 36 - dall’8 al 22 dicembre (inaugurazione
ore 16.00);
Banca Popolare di Ravenna (Sala Serra, presso Orto Botanico),
Piazzetta Ragazzini 20 - dal 10 al 22 dicembre.
Russi
Piazza Farini, presso la Banca Popolare di Lodi - dal 7 al 20 dicembre.
Dalle Sedi IOR: RICCIONE
Nuove iniziative e appuntamenti tradizionali:
lo IOR di Riccione dagli eventi sportivi estivi
ai classici appuntamenti natalizi
Riccione
L’estate riccionese è terminata con nuovi eventi e collaborazioni
che rappresentano la giusta conclusione di un periodo decisamente
impegnativo sul fronte della sensibilizzazione e della raccolta fondi.
Un ringraziamento doveroso va anzitutto al Comitato di Viale
Tasso, a conclusione di una collaborazione già avviata nel mese di
agosto, che ha permesso ai nostri Volontari di distribuire palloncini
ai presenti anche durante due appuntamenti a fine luglio ed inizio
agosto. Grazie alla disponibilità del presidente del comitato, che ha
anche elargito un contributo, abbiamo raccolto offerte per oltre
1.000 euro.
Lo scorso 28 agosto la Riccione Beach Arena ha organizzato una
giornata dedicata allo sport e alla solidarietà con il 1° Torneo di
Solidarietà a favore del nostro Istituto. Il torneo, in cui si sono sfidate
32 coppie nel popolare sport da spiaggia, ha visto la partecipazione,
durante la premiazione finale, del Sindaco di Riccione Massimo
Pironi, del Direttore U.O. di Oncologia di Rimini dott. Alberto Ravaioli
e del Responsabile del Servizio di Oncologia di Cattolica dott. Enzo
Pasquini. La giornata si è poi conclusa con una cena, aperta a parenti
e amici.
Gli organizzatori, che hanno promesso di far diventare il Torneo
della Solidarietà un appuntamento fisso dell’estate della Riccione
Beach Arena, hanno donato allo IOR l’importante contributo netto
di 1.315 euro.
Sabato 17 settembre si è disputato, sui campi da tennis di Villa
Mussolini, il 1° Torneo di tennis Memorial Giancarlo Bernabè,
durante il quale sono state raccolte le iscrizioni alla competizione e
liberi contributi, che gli organizzatori hanno deciso di devolvere allo
IOR , con una cifra complessiva di 600 euro.
Importante per la visibilità dell’Istituto e per diffusione della cultura
della prevenzione è stata la partecipazione della nostra Sede IOR al
concerto di Lorenzo Jovanotti, tenutosi il 14 agosto allo Stadio
comunale di Riccione, città dalla quale l’artista forlivese mancava da
molti anni.
I Volontari hanno allestito un gazebo all’ingresso della struttura,
distribuendo materiale informativo e depliant del progetto Buon
Raggio di Sole, per sensibilizzare tutti i presenti sull’importanza di
una corretta esposizione solare.
Anche quest’anno non potevamo mancare a Ciocopaese, il
tradizionale dolce appuntamento dell’autunno riccionese. Alla
manifestazione, che si è svolta il 15 e 16 ottobre per le vie del Paese
Vecchio, i nostri Volontari hanno allestito uno stand, distribuendo i
classici palloni colorati dell’Istituto e raccogliendo offerte per oltre
600 euro.
I Volontari della Sede di Riccione saranno presenti in Viale Ceccarini
con il tradizionale Mercatino Solidale, per offrire alla popolazione,
grazie al lavoro del laboratorio creativo della sede, la possibilità alla
popolazione di aggiungere ai classici regali natalizi il contributo alla
ricerca e alla prevenzione oncologica.
Punti IOR di Cattolica, Coriano e San Giovanni in Marignano
Particolarmente attivi anche i Punti IOR, come quello di Cattolica,
che ad agosto ha rinnovato il tradizionale rapporto con il Consorzio
dei locali pescatori di Vongole. Grazie alla “Vongolata”,
appuntamento ormai abituale dell’estate cattolichina, lo IOR ha
ricevuto una donazione di oltre 420 euro.
Il Punto IOR di Coriano rinnova invece la sua presenza alla Sagra
dell’Oliva, appuntamento tradizionale che rappresenta il momento
principale della vita del paese dell’entroterra.
I Volontari, presenti nei week end del 19-20 e del 26-27 novembre,
hanno organizzato il consueto “gioco dei tappi” con le piantine in
premio, la distribuzione dei palloni colorati e dei biglietti della Lotteria
di Natale IOR 2011/2012.
Dobbiamo infine ringraziare nuovamente Roberto Polisano e la sua
Orchestra, da anni vicini allo IOR, che hanno deciso anche quest’anno
di devolvere parte del ricavato del pranzo, organizzato l’8 dicembre
al centro sociale di San Giovanni in Marignano, ai progetti di ricerca
ed assistenza dell’Istituto Oncologico Romagnolo.
La distribuzione di materiale riguardante il Progetto “Buon Raggio di Sole” al
Concerto di Jovanotti.
I Volontari di Riccione al Concerto di Jovanotti.
I soci ed organizzatori del 1° torneo di solidarietà della Beach Arena di Riccione.
l’informatore
n. 89 dicembre 2011
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Dalle Sedi IOR: RIMINI
Lotteria e Mercatini:
la tradizione natalizia di Rimini
Anzitutto vorremmo porre i nostri più vivi
auguri e sentiti ringraziamenti a Umberto
e Paola Paolizzi, che in occasione delle loro
Nozze d’Oro, hanno invitato parenti ed amici
a destinare allo IOR gli eventuali regali per i
festeggiati, raggiungendo così un’importante
contributo di 1.135 euro.
Punti IOR di Miramare, Viserba e Torre
Pedrera
Dopo il grande successo della serata Buon
Raggio di Sole, dedicata alla prevenzione
e
alla
sensibilizzazione
sulla
corretta
esposizione solare, il Punto IOR di Torre
Pedrera ha continuato un’importante opera
di coinvolgimento del territorio, oltre che di
raccolta fondi.
Grazie alla partecipazione a diversi eventi
organizzati dagli stabilimenti balneari della
zona e alla collaborazione con il locale Comitato
Turistico, che inserirà le manifestazioni
organizzate nel corso dell’estate 2012 dal
Punto di Torre Pedrera nel calendario ufficiale
degli eventi, lo IOR ha raccolto offerte per oltre
700 Euro.
Molto attivi in questo periodo anche i Punti di
Miramare, con la tradizionale partecipazione
a Miss Over, e di Viserba, alle prese con la
prima presenza alla Festa dell’Artigianato,
raccogliendo in entrambi i casi offerte e
distribuendo materiale informativo IOR.
Sagre e feste
I Volontari della Sede hanno festeggiato il
14 ottobre scorso il patrono cittadino San
Gaudenzo in piazza, assieme alla popolazione
riminese, distribuendo i tradizionali palloni
colorati dell’Istituto e raccogliendo offerte per
oltre 200 euro.
Si è rinnovato anche questo autunno la
collaborazione con la Pro Loco di Sant’agata
Feltria, che ha permesso ancora una volta allo
IOR di essere l’unica associazione di Volontariato
presente alla Sagra del Tartufo, evento che nelle
cinque domeniche di ottobre richiama migliaia
di visitatori da tutto l’entroterra.
Grazie alla distribuzione dei palloni colorati a
tutti i bambini presenti, i nostri Volontari hanno
raccolto offerte per oltre 3.600 euro.
Punto IOR di Santarcangelo
Anche il Punto IOR di Santarcangelo ha
partecipato alla festa patronale cittadina dal 29
settembre al 2 ottobre, la tradizionale “Festa
degli Uccelli” di San Michele, così chiamata
perché si svolge parallelamente ad una singolare
competizione, la “Gara canora per uccelli”, alla
quale partecipano allevatori di richiami vivi.
I nostri Volontari hanno così raccolto offerte
distribuendo i tradizionali palloni, per un totale
40
n. 89 dicembre 2011
di oltre 600 euro.
Grande partecipazione anche alla principale
fiera del territorio santarcangiolese, la Festa
di San Martino, chiamata dalla popolazione
“Fiera dei Becchi”, a causa delle enormi corna
che vengono issate proprio sotto l’antico Arco
d’ingresso alla piazza della città.
La fiera gastronomica che richiama ogni anno
un numero elevatissimo di visitatori da tutto il
territorio riminese e non solo, ha visto anche
quest’anno i Volontari del locale Punto IOR
e della sede di Rimini presidiare con i loro
banchetti gli ingressi alla festa, distribuendo
materiale informativo e raccogliendo le libere
offerte per 2.245 euro.
Mercatini Solidali
Come da tradizione, le Volontarie del laboratorio
creativo della nostra Sede allestiranno il
tradizionale Mercatino Solidale di Natale
presso la Sede IOR di Rimini e saranno presenti
nelle piazze del centro storico nei fine settimana
di dicembre, con i lavori preparati e confezionati
da loro stesse.
Il mercatino solidale IOR è diventato negli anni
un’occasione ormai classica per tutti i riminesi,
per aggiungere al valore emotivo dei regali
natalizi anche un’importante contributo alle
battaglie e agli obiettivi che da più di trent’anni
lo IOR persegue.
La tradizione del laboratorio creativo si rinnova
anche a Santarcangelo con il mercatino
solidale, che ha visto un crescente successo
in tutte le sue edizioni e che riscuote da anni
l’apprezzamento della popolazione per l’alto
valore artistico delle creazioni.
Anche quest’anno il Mercatino Solidale di
Natale sarà allestito presso l’ufficio del Punto
IOR in via Felici.
Convegni di Oncologia
Si è svolto venerdì 21 ottobre, presso il Centro
Congressi SGR di Rimini, il convegno medico
dal titolo “CARCINOMA DEL COLON RETTO
- La medicina che cambia: l’approccio
multidisciplinare al trattamento delle
metastasi epatiche nell’era della target
therapy”, organizzato dall’UO di Oncologica
dell’Ospedale Infermi di Rimini e AUSL Rimini,
con il patrocinio dell’Associazione Italiana di
Oncologia medica sezione Emilia-Romagna, in
collaborazione con IOR ed IRST.
Tema e obiettivo del Convegno è stato quello
di mettere a confronto i diversi specialisti per
percorrere in maniera ottimale i criteri delle
scelte terapeutiche e del loro timing, al fine di
una corretta assistenza. Per quanto riguarda
i medici, saper distinguere e selezionare i
pazienti sulla base dei parametri pre-terapia,
permette di applicare trattamenti corretti
l’informatore
150°
150°
150°
e ottenere guarigioni o lunghe sopravvivenze, quando possibili.
Indispensabile in questo percorso clinico è la collaborazione con i
biologi e gli infermieri, il cui ruolo è importantissimo nella gestione
del trattamento e nel contatto con il paziente.
Il 9 dicembre invece, presso l’Aula G dell’Ospedale Infermi, ha
avuto luogo il convegno di oncologia dal titolo “Valutazione della
risposta in radiologia nei pazienti oncologici: nuovi criteri
teorici e pratici”, organizzato dall’UO di Rimini e dal Servizio
Sanitario Regionale, in collaborazione con AIOM, IOR e IRST. Nella
ricerca clinica, e in particolare nel settore dell’Oncologia, il tema della
valutazione della risposta ai diversi farmaci e terapie, risulta essere
una problematica di difficile risoluzione. L’equipe medico-specialistica
dedicata, incontrano spesso difficoltà a sintonizzare i linguaggi
ed i metodi di valutazione della risposta clinica nei pazienti che
eseguono i trattamenti antiblastici. Sintonizzare il linguaggio, usare
criteri comuni, particolarmente in equipe numerose, è un elemento
di fondamentale importanza per le qualità delle cure. In questo
contesto, la partecipazione dell’Infermiere e del Data Manager,
risulta anch’esso un elemento importante. Il convegno si è dunque
proposto di elaborare un approccio multidisciplinare di confronto e di
discussione fra le diverse figure professionali coinvolte.
Lotteria di Natale IOR - “Il Gioco di Natale per Vincere e
Aiutare” 2011/12
L’Istituto Oncologico Romagnolo, in collaborazione con il Centro
Commerciale Le Befane e il patrocinio di Comune e Provincia di
Rimini, promuove la dodicesima Lotteria di Natale chiamata “Il
Gioco di Natale per Vincere e Aiutare”. Anche quest’anno hanno
contribuito alla sua realizzazione prestigiosi partner del territorio:
Banca Malatestiana, Società Gas Rimini, Concessionaria Auto
Piraccini, Tosi Moto, Aeroporto Federico Fellini, Marco Polo, e Conad
Leclerc, attraverso gli importanti premi messi in palio e con l’acquisto
dei biglietti, come omaggio natalizio, per soci e dipendenti. Dai
primi giorni di dicembre, fino al 6 gennaio, i biglietti della Lotteria
IOR si possono trovare presso il corner IOR all’interno del Centro
Commerciale Le Befane (piazza Marco Polo). La novità della Lotteria
IOR 2011/12 è che, per tutto il periodo, con un acquisto minimo
di 20 Euro nei negozi del Centro, verrà regalato un biglietto che
parteciperà a 4 estrazioni settimanali nei giorni 9, 16, 23 e 30
dicembre. Il giorno 6 gennaio 2012, festa dell’Epifania, il Centro Le
Befane viene animato dalla tradizionale Festa con la Befana IOR e
dall’estrazione dei due premi più ambiti: la Renault Tingo Yahoo e
lo Scarabeo Aprilia 50. Il ricavato netto della lotteria sarà destinato
a sostenere i progetti di ricerca ed assistenza dell’Istituto Oncologico
Romagnolo.
Estrazioni e Premi
09/12/11
1° premio - Fotocamera digitale SONY
2° premio -Cesto natalizio con prodotti alimentari
16/12/11
1° premio - Volo A/R per due persone su capitale europea
2° premio - Cesto natalizio con prodotti alimentari
23/12/11
1° premio - Navigatore portatile Garmin
2° premio - Cesto natalizio con prodotti alimentari
30/12/11
1° premio - Volo A/R per due persone su capitale europea
2° premio - Cesto natalizio con prodotti alimentari
06/01/12
1° premio - Renault Tingo Yahoo
2° premio - Scooter Scarabeo Aprilia
il Gioco
di Natale
per Vincere e
1°
Aiutare
lo shopping
A dicembre
VINCENTE!
a le Befane è
PREMIO*
Renault Twingo
Yahoo
PREMIO*
Scarabeo
Aprilia 50
2°
con un acquisto minimo di 20 euro
nei negozi del centro commerciale
venerdì 9·16·23·30 dicembre alle ore 18
potrai partecipare alle estrazioni
di fantastici premi
* IVA, IPT e Messa su strada a carico del vincitore. Le immagini dei modelli di auto e scooter sono a solo scopo illustrativo
6 gennaio 2012 ore 17
festa della befana
e grande estrazione finale
di auto e scooter
Per info IOR Rimini tel. 0541.29822 - Riccione tel. 0541.606060
La Sede IOR di Rimini ricorda con affetto l’amico Domenico
(Nino) Zauli, e si stringe in un forte abbraccio alla moglie
Adonella,valida Volontaria dell’Istituto.
www.ior-romagna.it
Le Befane tel. 0541.387995
www.lebefane.it
Con il patrocinio di: Provincia di Rimini e Comune di Rimini
Il ricavato netto sarà destinato a sostenere i progetti di ricerca ed assistenza dell’Istituto Oncologico Romagnolo
l’informatore
n. 89 dicembre 2011
41
Bomboniere Solidali IOR 2011
Un grazie di cuore a tutti coloro che, in occasione speciali della loro vita e della loro famiglia, hanno scelto le Bomboniere
Solidali dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Un doveroso e speciale ringraziamento anche alle Volontarie IOR di Forlì che,
dedicandosi al confezionamento di circa 4.300 bomboniere nel corso del 2011, hanno reso possibile un incasso complessivo
di ben 28.000 euro, 5.000 in più dello scorso anno!
Riccardo e Alberto
8-05
Valentina e Giampiero
18-06 Lugo
Maria e Agostino
29-07 Forlì
Erica
22-05 Faenza
Elisa e Luca
9-07
Forlì
Paola e Umberto
27-08 Rimini
Andrea
21-04 Faenza
Greta e Christian
3-09
Cervia
Giulia
15-05 Santarcangelo
M. Carmela e Ivan
2-07
Forlì
Martina
22-05 Ravenna
Patrizia e Luca
5-06
Forlì
50° Anniversario
Battesimo
Marco
11-06 Forlì
Vittorio
15-05 Ravenna
Chiara e Nicola
2-07
Forlì
Mattia
9-06
Veronica
29-05 Forlì
Francesca e Ruggero
1-10
Forlì
Filippo
27-02 Forlì
Andrea
15-05 Riccione
Maria e Andrea
17-09 Cesena
Clara
23-03 Rimini
Simone
29-05 Ravenna
Tiziana e Luciano
17-06 Forlì
Anita
15-04 Cesena
Caterina
29-05 Ravenna
Ilaria e Luca
22-05 Forlì
Matteo
14-05 Lugo
Matteo
8-05
Santarcangelo
Veronica e Dario
4-06
Giada
8-05
Ravenna
Martina Rosa
1-05
Riccione
Monica e Gian Luigi
11-06 Faenza
Romeo
8-05
Cervia
Alice
8-05
Lugo
Anna e Mauro
11-06 Lugo
Samuel
30-04 Cesena
Michele
22-05 Ravenna
Fabrizio e Valentina
27-08 Rimini
Alessandro
10-07 Ravenna
Lorenzo
22-05 IRST
Cresima
Cristina e Moris
25-06 Forlì
Ginevra
1-05
Forlì
Teresa
8-05
Forlì
Cladia ed Andrea
26-09 Forlì
Manuel
14-05 Forlì
Chiara
2-06
Forlì
Francesca e Ruggero
1-10
Forlì
Giada
26-06 Forlì
Fabio
14-05 Lugo
Anna Maria e Dino
2-07
Forlì
Giulia
12-06 Forlì
Giulia
30-04 Faenza
Silvia e Alessio
2-07
Lugo
Noemi 5-06
Rimini
Francesco Luigi
Alessandro e Tecla
16-07 Ravenna
Giorgia
2-07
Forlì
Giampaolo
4-06
Leonardo
4-09
Forlì
11-09 Rimini
Cristina e Michele
9-07
Faenza
Ravenna
Forlì
Alessandra e Pierfilippo 25-06 Forlì
Forlì
Beatrice
24-07 Rimini
Cristian
Isabella
25-09 Forlì
Lorenzo
23-10 Lugo
Raffaella e Daniele
11-09 Ravenna
Marco
1-08
Alice
30-10 Forli
Giuseppe e Arianna
3-09
Forlì
Maria Lisa
17-09 Cesena
Arianna e Giuseppe
3-09
Forlì
Arianna
11-09 Ravenna
Laurea
Alice e Gabriele
7-08
Lugo
Dario
17-09 Rimini
Gloria
14-03 Forlì
Francesca e Andrea
3-09
Forlì
Andrea
2-10
Riccardo
23-03 Forlì
Federica e Andrea
25-09 Faenza
Noemi 25-09 Riccione
Roby
21-10 Faenza
Stefania e Gabriele
25-09 Faenza
Sofia
17-05 Forlì
Emi
25-11 Lugo
Elisa e Michele
4-09
Giulia
5-11
Ravenna
Luca
20-12 Lugo
Lucia e Gabriele
17-09 Riccione
Giammarco
9-10
Forlì
Chiara 3-12
Faenza
Edoardo
20-11 Lugo
Stefania e Athos
Josephine Marie
8-12
Giorgia 25-12 Ravenna
Ravenna
Riccione
Forlì
Compleanno
Barbara
7-03
Forlì
Comunione
42
Santarcangelo
Faenza
Maria Cristina e Davide 6-08
Forlì
Petronilla e Pasquale
3-09
Forlì
21-05 Rimini
Ilaria e Davide
8-10
Forlì
Laura e Marco
5-06
Alfonso e Sposa
20-08 Faenza
Daniela e Alessandro
26-06 Forlì
Oriana e Fabio
10-09 Rimini
Lara e Filippo
31-07 Rimini
Simona e Andrea
3-12
Forlì
Lidia e Dennis
30-04 Ravenna
Alessandra e Davide
8-10
Lugo
Flavia e Francesco
10-04 Faenza
Elisa e Francesco
12-05 Forlì
Franca e Fabrizio
5-06
Elisa e Andrea
1-10
Ambra e Stefano
25-06 Lugo
Matrimonio+Battesimo
Matrimonio
Rimini
Forlì
Riccione
Jacopo
15-05 Forlì
Nadia e Carmine
18-06 Faenza
Marco, Cinzia e Dario 11-06 Forlì
Rebecca
8-05
Margherita e Roberto
18-09 Forlì
Matrimonio+Battesimo
Carlo
22-05 Forlì
Elga e Claudio
28-05 Rimini
Matteo, Nicoletta e Mia 25-06 Forlì
Nicolas
5-06
Monica e Damiano
28-07 Riccione
Edmond e Valentina
n. 89 dicembre 2011
Rimini
Lugo
l’informatore
4-09
Forlì
LE NOSTRE BOMBONIERE SOLIDALI
L’Istituto Oncologico Romagnolo ONLUS offre la
possibilità di aiutare tante persone che soffrono e
che hanno bisogno di ognuno di noi, anche nelle
nostre Occasioni speciali della Vita.
Il Matrimonio, il Battesimo, la Comunione, la Cresima e la Laurea sono i momenti più felici che desideriamo condividere con chi più amiamo…quale
modo migliore per celebrare l’AMORE e la GIOIA di
un traguardo così importante e unico arricchendolo con un semplice gesto di solidarietà!
Regala alle persone più care della Tua vita una
Bomboniera Solidale dello IOR, donerai con una
piccola offerta una grande e concreta speranza a chi vive la malattia oncologica, contribuendo a
finanziare la ricerca scientifica, l’assistenza e le cure
Le nostre Bomboniere vengono confezionate a mano, con cura e
attenzione dai nostri Volontari, utilizzando materiali e confetti di prima
qualità.
palliative in campo oncologico in Romagna.
Per maggiori informazioni vieni a trovarci nella
Sede IOR più vicina per visionare di persona il nostro campionario, oppure scarica il nostro catalogo
on line sul nostro sito www.ior-romagna.it per scegliere la pergamena o la bomboniera di Tuo gradimento.
Chiamaci per qualsiasi informazione o personalizzazione contattando Daria allo 0543 35929 oppure
per e-mail all’indirizzo [email protected].
Ricorda, ognuno di noi, nel suo piccolo può fare
tanto… e quale momento è migliore di una occasione speciale?
E per chi lo desiderasse, c’è la possibilità di ordinare anche le nostre
Partecipazioni Solidali.
Ti aspettiamo!
Hai gia fatto con noi le Tue
Bomboniere Solidali?
Inviaci un commento a:
[email protected]
Questo ci aiuterà
a migliorare il servizio,
grazie!
l’informatore
n. 89 dicembre 2011
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Informatore n.89 - Istituto Oncologico Romagnolo