Antenne e territorio, coordinazione e sviluppo Sommario 2-3 Introduzione 4-7 L’accordo cantonale sulle antenne 8-9 Tutela della salute 10-13 Il quadro giuridico 14-15 Controlli 16-17 UMTS: a cosa serve ? 18 Mini glossario Introduzione Lo scambio d’informazioni è alla base della società. Essa si è sviluppata su più livelli e ha visto il moltiplicarsi e l’evolversi dei mezzi che la supportano. Tra questi, due hanno assunto un’importanza crescente nell’ultimo decennio: internet e la telefonia mobile, che hanno mutato lo stile di vita della gente. Oggi, il 90% della popolazione svizzera usa il cellulare. La marea d’informazioni in circolazione a volte genera confusione su tecnologie, benefici e rischi, quadro giuridico, protezione del paesaggio e della salute. Scopo di questo opuscolo è illustrare quanto viene fatto inTicino per garantire uno sviluppo della telefonia mobile che tenga conto delle esigenze economiche, sociali e ambientali. “La tecnologia avanza di pari passo con il numero dei clienti. In Svizzera 9 persone su 10 possiedono un telefonino. Bambini e anziani compresi.” 2 Da quando, nel 1998, è stato liberalizzato il mercato della telefonia mobile, le autorità federali, cantonali e comunali si sono confrontate con le modalità di applicazione dei vari aspetti legati alla costruzione e all’ampliamento delle diverse reti, di conseguenza hanno varato una serie di misure giuridiche. Così se la Legge federale sulle telecomunicazioni (LTC) attribuisce con le concessioni a ogni operatore il diritto e l’obbligo di realizzare una propria rete, la Legge federale sulla protezione dell’ambiente (LPAmb) e le leggi edilizie cantonali sanciscono le condizioni quadro alle quali attenersi. Tra queste, spicca l’Ordinanza federale sulle radiazioni non ionizzanti (ORNI), apparsa nel febbraio 2000 quale complemento alla LPAmb. A essa si aggiunge il Regolamento d’applicazione cantonale (RORNI), che il Ticino ha voluto nel 2001 per meglio definire la prassi operativa e le relative linee guida. 100 80 60 In pratica, questo opuscolo spiegherà come si è concretizzata una struttura che garantisce il coordinamento dei siti, il catasto, le misure di collaudo, i controlli a campione e i processi per l’assicurazione della qualità dei dati d’esercizio di tutte le reti di telefonia mobile. Evoluzione della telefonia mobile in Svizzera Abbonamenti su 100 abitanti 40 20 0 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 3 L’accordo cantonale sulle antenne Per salvaguardare la salute della popolazione, la natura e il paesaggio, il Dipartimento del territorio e gli operatori (Orange Communications SA, Swisscom Mobile SA e Sunrise Communications SA) hanno sottoscritto un accordo di coordinamento e cooperazione atto a favorire uno sviluppo sostenibile del territorio. L’intesa, che coinvolge tutti i servizi cantonali competenti, limita la libertà di installare ovunque antenne, e garantisce alle concessionarie un supporto attivo da parte dello Stato nei confronti dei Comuni e delle associazioni. “L’accordo è uno strumento innovativo efficace e pragmatico mediante il quale il Cantone formula decisioni ponderate e coordinate beneficiando di una visione complessiva delle infrastrutture per la telefonia mobile.” 4 Obiettivi • Uso razionale del territorio basato sul principio della coutenza e della tutela del suolo. • Copertura completa del territorio abitato. • Visione globale delle peculiarità naturali, ambientali e paesaggistiche, in modo da individuare i siti più idonei alla posa di nuove antenne, sfruttando le infrastrutture già presenti sul territorio (ad esempio: tralicci di elettrodotti). • Evitare la concentrazione delle antenne nelle aree più densamente edificate degli agglomerati di Bellinzona, Locarno, Lugano, Mendrisio e Chiasso per garantire il rispetto dei limiti ORNI. 5 Contenuti Il territorio è stato suddiviso in 18 settori. A ognuno corrisponde un piano di coordinamento che indica i siti esistenti e quelli previsti, andando oltre la semplice distinzione tra zona edificabile e non edificabile. Fanno eccezione i comparti urbani dei maggiori centri (Lugano, Locarno, Bellinzona, Mendrisio e Chiasso). Per disporre della necessaria visione d’assieme, il Dipartimento del territorio ha esaminato le pianificazioni aziendali delle società. I competenti servizi cantonali hanno così potuto elaborare un piano coordinato di ubicazioni adeguato. Ad esempio: qualora in un determinato sito destinato alla coutenza le concessionarie prevedano di installare le rispettive antenne in tempi diversi, dovranno essere riservati sufficienti spazio e potenza nel rispetto dell’ORNI. 2 1 3 5 4 7 6 8 11 9 12 10 13 15 14 16 17 18 1 Alta Leventina marzo 2005 8 Valle Onsernone giugno 2003 2 Alta Valle di Blenio giugno 2002 9 Centovalli marzo 2001 3 Bassa Valle di Blenio giugno 2002 10 Locarnese e Gambarogno marzo 2006 4 Bassa Leventina e Rivera marzo 2005 11 Piano di Magadino marzo 2001 marzo 2006 17 Medio e Basso Ceresio giugno 2003 5 Alta Valle Maggia giugno 2003 12 Valle Morobbia marzo 2006 6 Bassa Valle Maggia marzo 2001 7 Valle Verzasca marzo 2001 13 Alto Vedeggio e Val d’Isone giugno 2002 marzo 2006 18 Mendrisiotto e Valle di Muggio giugno 2002 L’intesa vincola le aziende a effettuare le loro domande solo nei siti stabiliti preliminarmente dal coordinamento. In questo modo, eventuali problemi possono essere affrontati e risolti prima della procedura di richiesta della licenza edilizia, garantendo a Comuni e privati la possibilità di far valere i propri diritti. La rete di antenne per la telefonia mobile GSM è stata coordinata con le altri reti di telecomunicazione presenti sul territorio: la rete cantonale di sicurezza Tetrapol/Polycom, quelle degli impianti per la radio e telediffusione della SSRSRG Idée suisse e delle radio private (Radio 3iii e Radio Fiume Ticino). L’accordo prevede inoltre un aggiornamento in caso di introduzione di nuove tecnologie, quali l’UMTS. In attesa dell’adeguamento dei piani a questo nuovo sistema, le licenze UMTS sono integrate nel coordinamento con la rete GSM e rilasciate unicamente sui siti previsti dagli attuali piani per le antenne GSM. 14 Malcantone giugno 2002 marzo 2006 15 Luganese e Valli agosto 2006 16 Pian Scairolo giugno 2002 6 Primo bilancio La qualità del coordinamento è data innanzitutto dal passaggio da una pianificazione riduttiva con vincoli generici e divieti, a una pianificazione coordinata, concreta e propositiva, che permette di evitare uno sviluppo disordinato.Questa trasparenza nella pianificazione è ritenuta la migliore via per la realizzazione di una rete di telecomunicazione mobile moderna, rispettosa dei principi del libero mercato, sensibile alle preoccupazioni dei cittadini e in grado di garantire la tutela della popolazione, dell’ambiente e del territorio. L'accordo di coordinamento consente all'autorità cantonale di esprimersi sull'opportunità e su eventuali conflitti di un sito per le antenne, prima ancora che la domanda di costruzione venga inoltrata. La collaborazione con gli operatori ha per- 7 messo di definire i nuovi siti valutando ogni aspetto in gioco, giungendo in alcuni casi a concordare lo smantellamento di impianti particolarmente conflittuali. L’accordo è uno strumento innovativo, efficace e pragmatico mediante il quale il Cantone è in grado di formulare decisioni ponderate e coordinate, grazie a una visione complessiva delle infrastrutture per la telefonia mobile sull'intero territorio ticinese. Tutela della salute Oggi è diffusa nella popolazione una certa preoccupazione per le emissioni elettromagnetiche della telefonia mobile, anche perché le attuali conoscenze scientifiche non possono ancora garantirne l’assoluta innocuità. In questo senso, o si rinuncia a questo servizio, o si limitano le emissioni. Il largo uso dei servizi di telecomunicazione mobile che la popolazione fa ogni giorno non ha lasciato che una scelta al legislatore, prendere in considerazione la seconda possibilità. La Svizzera, che è all’avanguardia in Europa, ha scelto di introdurre limiti per contenere gli effetti termici e ha stabilito norme molto restrittive nei luoghi più sensibili, per esempio vicino a scuole e abitazioni. In termini di assorbimento di energia, tenuto conto dei principi precauzionali, un ulteriore fattore di riduzione di 100 volte è stato introdotto, 8 per tenere conto degli effetti biologici non ancora sufficientemente chiariti a livello scientifico. Parallelamente, la Confederazione tiene costantemente sotto controllo i risultati dei recenti studi, in modo da garantire che i valori limite offrano sempre sufficiente protezione, in base all’evolversi delle conoscenze scientifiche internazionalmente riconosciute. Fino ad oggi, sebbene l’avvento di centinaia di nuovi studi sugli effetti delle RNI abbia ampliato le conoscenze, non si è reso necessario modificare i valori limite introdotti con l’ORNI nel 2000. È però in atto un monitoraggio costante dei risultati degli studi scientifici e dei valori d’immissione sul campo. 9 Il quadro giuridico Sulla base delle esperienze fatte negli altri paesi d’Europa, le Camere federali hanno modificato nel gennaio del 1998 la Legge sulle telecomunicazioni (LTC), liberalizzando il mercato dei servizi di telecomunicazione, ritenendo migliore un’efficace concorrenza ad un regime di monopolio. L'Ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ORNI) ha l’obiettivo di proteggere la popolazione dall'elettrosmog e prevede : Limiti all'esposizione di breve durata a protezione degli effetti sulla salute riconosciuti scientificamente L’ORNI definisce valori limite d'immissione che si basano sulle raccomandazioni della Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ICNIRP) applicate in molti Paesi. Questi valori devono essere rispettati ovunque le persone soggiornino anche per un breve periodo. 10 Limitazione all'esposizione di lunga durata I valori limite d'immissione non proteggono dagli effetti presunti provocati dalle radiazioni di bassa intensità in caso di esposizioni prolungate. Al momento dell'approvazione dell'ORNI, il Consiglio federale ha deciso di non attendere i risultati della ricerca, ma ha adottato, sulla base del principio di prevenzione della Legge sulla protezione dell’ambiente (LPAmb), le misure opportune per ridurre gli effetti dell'esposizione di lungo periodo. L'ORNI stabilisce valori limite per gli impianti per diverse categorie di fonti d'emissione. Questi valori si applicano alle radiazioni di un singolo impianto e sono nettamente inferiori ai valori limite d'immissione. Nel caso degli impianti per la telefonia mobile i valori sono 10 volte più bassi e devono essere rispettati nei luoghi dove le per- sone soggiornano a lungo. In seguito il Consiglio federale, confermando la bontà dei limiti preventivi, ha emanato una serie di raccomandazioni per l’applicazione dell’ORNI. Nel giugno 2001 è entrato in vigore il regolamento cantonale di applicazione dell’ORNI (RORNI): esso definisce le competenze e le procedure da seguire a livello cantonale, e stabilisce l’obbligo di coordinamento dei siti per le antenne da parte degli operatori. “L'ORNI stabilisce valori limite per gli impianti per diverse categorie di fonti d'emissione.” 11 12 Procedure edilizie e rimedi di diritto Le procedure edilizie da seguire per le antenne della telefonia mobile sono definite nella Legge edilizia cantonale. In modo particolare sono soggetti a procedura ordinaria (domanda di costruzione) tutti i nuovi impianti e tutte le modifiche che provocano un aumento dei valori di immissione, fatta eccezione per gli impianti con una potenza d’emissione inferiore ai 6 Watt ERP. 13 Controlli L'autorità competente cantonale controlla il rispetto dei valori limite dell'ORNI. Ciò avviene a due livelli: Radiazioni non ionizzanti Sulla base della potenza richiesta e delle direzioni d'emissione delle antenne vengono calcolate le radiazioni in prossimità dell'impianto: queste valutazioni matematiche devono essere presentate dai gestori assieme alla domanda di costruzione. Dopo la messa in funzione dell'impianto, si procede a una misurazione di collaudo per accertare che il valore limite dell'impianto, alle condizioni d’esercizio autorizzate, venga rispettato. Per le antenne della telefonia mobile, questa verifica è eseguita quando l'impianto funziona a pieno regime e alla massima potenza irradiata consentita. “Osservatorio ambientale della svizzera italiana www.ti.ch/oasi” 14 Periodicamente vengono eseguite misure di controllo volte a determinare le radiazioni durante il normale esercizio dell'impianto. Queste misurazioni sono effettuate indipendentemente dal gestore. Calcoli e misure, una volta controllati dall’autorità competente, sono inviati ai Comuni e pubblicati sul sito internet dell’Osservatorio ambientale della svizzera italiana. (www.ti.ch/oasi) Rispetto delle condizioni di esercizio autorizzate nella procedura edilizia Molti parametri di funzionamento sono controllati a distanza dagli operatori e il controllo può essere eseguito consultando le banche dati di funzionamento degli impianti. Considerato il numero sempre più elevato di installazioni, non è tuttavia possibile garantire una verifica continua di tutti gli impianti: per questo 15 motivo, è stato messo a punto un sistema di assicurazione di qualità (AQ) che permette di monitorare tutti i parametri modificabili a distanza e tutte le componenti e le impostazioni che influenzano le emissioni di radiazioni non ionizzanti. Il sistema prevede una banca dati AQ per ogni gestore di rete, processi definiti e la verifica di questi ultimi (auditing) da parte di un organismo di controllo indipendente, affinché sia garantito e documentato il rispetto dei valori autorizzati. I dati dei singoli gestori sono poi raccolti in una banca dati centrale consultabile dalle autorità competenti in ogni momento. Oltre a ciò, annualmente, sono previsti controlli a campione per verificare il rispetto delle condizioni di funzionamento autorizzate nella licenza edilizia. UMTS: a cosa serve? La tecnologia nella telefonia mobile avanza di pari passo col numero di clienti. Oggi, in Svizzera, più di nove persone su dieci possiedono almeno un cellulare; bambini e anziani compresi. Significa che in dieci anni dalla liberalizzazione del mercato si è passati dagli 1,5 milioni di abbonamenti del 1998 ai 8.2 milioni a fine 2008 (ora ci sono più abbonamenti che cittadini !). Il GSM si è evoluto con GPRS, EDGE, UMTS e HSPA, ma chi riesce ancora a districarsi tra questi acronimi può ritenersi un’eccezione. Perché abbiamo bisogno di queste nuove tecnologie e in particolare del sistema di telefonia mobile universale di 3° generazione, UMTS ? Le ragioni sono molteplici e di diversa natura. Vediamo le più importanti. La tecnologia di seconda generazione GSM fu concepita quasi 20 anni fa e, seppur costantemente aggiornata, in seguito all’aumento dei 16 clienti e delle comunicazioni comincia a mostrare i suoi limiti. L’uso più frequente del cellulare (chiamate vocali), l’enorme impennata degli SMS e delle applicazioni compatibili con i moderni servizi informatici (e-mail, accesso a internet, trasmissione d’immagini fisse o in movimento) necessitano di un grande volume di dati trasmessi. A risolvere il problema è proprio la tecnologia UMTS. Grazie a una trasmissione a banda-larga (praticamente un ADSL mobile) permette di essere collegati anche fuori casa/ufficio, dunque di disporre e scambiare molte di quelle informazioni che si è abituati a trattare con il PC. Benché le possibilità siano ancora lungi dall’essere sfruttate completamente, UMTS offre una gamma di servizi professionali, rappresenta già un irrinunciabile vantaggio nel mondo del lavoro, specie per i servizi pubblici e i servizi d’urgenza. 17 Nonostante questa tecnologia prometta di aumentare il nostro benessere e rendere la nostra vita più comoda e sicura, la costruzione di una nuova antenna a due passi da casa desta sempre timori. In realtà, a lungo termine l’UMTS, rimpiazzando GSM, porterà benefici anche in termini di emissioni. Questo perché la str uttura più capillare delle nuove reti cellulari necessita sì di un numero più elevato di antenne, ma con emissioni ridotte. Di conseguenza, anche la distanza tra l’utente e l’antenna diminuisce, permettendo così di limitare sensibilmente anche l’emissione dei cellulare. Mini glossario ADSL Linea dati ad alta velocità (collegamento fisso). AQ Assicurazione della Qualità (nella tenuta e gestione dei dati d’esercizio). Sistema evoluto di trasmissione dati per il GSM EDGE ERP 18 Potenza irradiata efficace (che tiene conto del guadagno dell’antenna). GPRS Sistema di trasmissione dati a pacchetto per il GSM. GSM Sistema di telefonia mobile globale, 2° generazione. HSPA Sistema di trasmissione dati a pacchetto ad alta velocità per l’UMTS. ICNIRP Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti. LPAmb Legge sulla Protezione dell’Ambiente. LTC Legge sulle Telecomunicazioni. ORNI Ordinanza federale sulla Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti. OSCE Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa. PC Personal Computer (computer domestico). RNI Radiazioni Non Ionizzanti. Sono le ra diazioni elettromagnetiche che non hanno il potere di modificare la struttura atomica (alterare il numero d’elettroni) RORNI Regolamento cantonale d’applicazione dell’ORNI. UMTS Sistema di telefonia mobile universale, 3° generazione. 18 Per saperne di più www.ufam.ch Ufficio federale dell’ambiente • www.ufcom.ch Ufficio federale delle comunicazioni • www.bag.admin.ch Ufficio federale della sanità pubblica • www.ti.ch/oasi Osservatorio ambientale della Svizzera italiana • www.ti.ch/telefonini Sito di coordinamento informativo sull’uso della telefonia mobile del Cantone Ticino • www.forummobil.ch Forum Mobil • www.icnirp.de Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti • www.who.int/peh-emf/en Progetto EMF dell’organizzazione mondiale della sanità • www.sprechstundemobilfunk.ch Centro di consulenza medica su telefonia mobile e salute • www.mfk.ch Museo della comunicazione Repubblica e Cantone Ticino Dipartimento del territorio Il forum della comunicazione mobile febbraio 2009 progetto grafico: Juval Kuerzi •