7•113MEINEMMI
ANNO
III
Mercoledi 14 Aprile 1875
IICIMENTO
DIREZIONE
via Castelletto W. i, Primo nom..
I manoscritti che a'inviano alla Direzione
non Si restituiscono, nè si renda ragione
della ricusa di stamparli: non si accettano
scritti anonimi. — Le lettore non francate
non ai ricevono.
Num. 29
AMMINISTRAZIONE
Libreria Malti sotto Urgo
GrIOR.N.A.LE della CITT À e PROVINCIA. ai 17"I S .A.
AMMINISTRATIVO - POLITICO -SCIENTIFICO - LETTERARIO
SI PUBBLICA OGNI MERCOLEDÌ E SABATO DI CIASCUNA SETTIMANA
Le associatimi.' Nouse H principio
il L' ed 1116 C ogni mese, sia pagamento
anticipato di lire 8 por un anno e di lire 5
per sei mesi.
Un Numero separato centesimi 10,
arretrati oentcsissi 20.
Avvisi ed inserzioni centesimi 15
ogni linea o spazio di liaes•
MI!
Pisa 13 Aprile
LETTERE ROMANE
11 aprile.
V01 mi fate l'onore di sostituirmi al
vostro ! che abbandonò la capitale del
Regno e m'incaricate di rendervi conto frequente del movimento politicomorale di Roma. Nell'adempiere questo mandato io non posso promettervi
che molta buona volontà; così vorrei
che l'abilità corrispondesse al còmpito
non facile di riassumere periodicamen
te e far comprendere la vita politica
della capitale, dipingervi lo stato della
pubblica opinione e apprezzare nel loro
vero carattere e nella loro portata gli
avvenimenti che, grandi o piccoli vi
si svolgono.
Domani il Senato e la Camera dei
deputati riprendono le loro tornate;
ma, come domani nei corridoi di palazzo Madama e di Montecitorio, così
oggi in tutti i centri della politica di
Roma non si sentono che gli echi di
Venezia.
Già›evtlall' Austria e dal Veneto vi
scrivevo quelle che a mio modo di vedere siano più verosimili ipotesi circa
alle questioni che si dovevano trattare
nel convegno sovrano sulle rive pittoresche della laguna. Vi accennavo come capitale fra tali questioni, quella
delle relazioni fra lo Stato e quel complesso di persone, di principj di dogmi
e di macchinaiioni che bisogna chiamare il Vaticano e bene distinguere dalla
Chiesa e dalla religione.
-
Infatti ora è noto (lasciando da parte
le fantasticherie multiformi contro le
quali già vi. posi in,guardia) che
conte Andrassy, oltre aver parlato coll'onorevole Luzzatti di trattati di commercio e di tariffe doganali, oltre aver
dato, a quanto dicono, - un' opportuna
lezione di libertà ai socialisti della
cattedra, parlò a lungo col ministro
Visconti-Venosta sulla questiOne vaticana.
E qui intervengono quegli articoli
della Neue freie Presse di Vienna,
che furono riprodotti, con o senza commenti, da quasi tutti i giornali.
Che cosa dice in sostanza il giornale viennese?
Secondo esso, l' Imperatore e il cancelliere d' Austro-Ungheria si ea,rebbero vivamente adoperati per ottenere
l'adesione del governo italiano ad una
linea di condotta da 'adottarsi in comune colla Germania verso il successore di Pio IX (giacché in fin dei
conti anche Pio IX avrà un successore).
Fin qui la cosa è molto verosimile;
aai cchè da una arte esiste una lotta
a i
comune 711.,
`,ITT7-17
cano, dall'altra la legge delle guarentigie (si noti) non è fatta per regolare
irrevocabilmente le relazioni fra l'Italia
e il Papato, ma bensì fra l'Italia e Pio
, IX, che oltre essere Papa è principe
, spodestato. Il punto fondamentale di
, queste attuali relazioni sta nel riconoscere in Pio IX la qualità sovrana,
i conformemente alle consuetudini di cortesia e di riguardi internazionali. Verso
il successore di* Pio IX la convenienza,
APPENDICE
CONSIDERAZIONI
siill alIevaninti dà bachi da seta llel 1875
Già da qualcb anno qui intorno Pisa
la raccolta della seta, giudicarne dalla
quantità e bellezza dei bozzoli che vengono sul mercato, riesce nel suo complesso soddisfacente; e questo è un pericolo,
perchè la buona fortuna rende spesso meno vigilanti ed aceurati. Un altro pericolo per gli allevamenti del 75 è la stagione. Occhio alla penna dunque se vogliamo che il nostro mercato di bozzoli
non scomparisca nel 75 al paragone degli anni passati.
Ho detto che quest'anno la stagione è
un pericolo, e non ci vuol molto a persuadersene. La primavera, ognuno lo vede,
è tardiva in modo straordinarissimo: di
qui deriverà che dovremo porre i bachi
tardi, e per necessaria conseguenza avremo tardi i bachi rilevati dalla grossa. Se
alla primavera serotina succedesse una seretina estate l'indugio non avrebbe nulla
di temibile. Ma è probabile che non sia
così: anzi la esperienza di altri consirnili
,
-
e meno ancora la necessità, di questo
riguardo potrebbe anche non sussistere.
-imaCià. notava or non è molto oppor.4.24
,
tunamente l' Opinione rispondendo a
quell'intempestiva discussione della legge sulle guarentigie che alcuai giornali tedeschi avevano iniziato, aggiungendo inoltre che tocca a tutte le potenze eventualmente facilitare il còmpito dell'Italia modificando la loro situazione diplomatica verso la Santa
Sede.
Soltanto quando agli occhi di tutti
gli Stati il Papa non sarà più che il
capo della gerarchia cattolica si potrà pretendere, per esempio dalla Germania, che il Papa non sia più sovrano. Allora certamente sarà sana
politica per l'Italia non coprire dalla
propria sovranità territoriale una irresponsabilità che non avrebbe più
nessuna ragione per susíistere.
Ma la Neue freie Presse fece un
passo innanzi; asserì che l'accordo promosso dall'Austria si concreterebbe in
ciò, che dal futuro Papa si esigerebbe,
onde riconoscerlo come Papa, la revoca
del degtna dell' infallibilità.' Qui francamente esito a credere che
l'autorevole giornale abbia colto nel.
segno; perché sarebbe affatto disforme
dai principi liberali e dalla massima
che vuole l'assoluta separazione della
Chiesa dallo Stato il teologizzare a
questo modo. Padrona la Germania di
occuparsi dell' olio santo; padrona di
imitare gli imperatori teologhi di Costantinopoli o Giuseppe II sacristano; ma è questa politica che conven-
casi ci dice che facilmente l' estate verrà
presso a poco all'epoca ordinaria. Se questo accadrà, la primavera oltrechè tardiva
sarà corta, e nell'ultimo tempo della vita
dei bachi avremo quali di sicuro le giornate calde dell' estate. — E questo è un
pericolo grosso, perchè rispetto alla malattia così detta dei morti bianchi, (strozzatura, atrofia cc.) è ormai concordato generalmente che le giornate troppo calde ed
afose danno la spinta decisiva per lo sviluppo della epidemia: e già anche nei
giornali lombardi gli scrittori che trattano
di bachicultura manifestano i loro timori
per questo probabile andamento della stagione.
Discorrere del pericolo prima di trovarselo addosso è utile, e c' è un proverbio
che dice, uomo avvisato è mezzo salvato.
Ad una condizione però , che non se ne
parli per passatempo o per afogo di malumore, perchè le chiacchiere lasciano il
tempo che trovano: e se si vuole che il
discorrere faccia frutto, bisogna che eia
per deliberare in tempo circa il partito
da prendere, e che poi i fatti corrispondano alle parole. — Dei modi di prevenire o scemare il pericolo di che si tratta:
dei modi per scongiurarlo ove non riesca
ga all' Austria e all' Italia ? non lo
credo.
Lasciamo i dogmi, il catechismo e
il rituale ai preti.
Non e' è nessun bisogno di formulare un simbolo berlinese o di imporre
un Tipo di Bismark o un -manuale
di dottrina vecchio-cattolica redatto
dal vescovo Reinkens e approvato dal
ministro de Falk.
Una religione evangelico-europed
sarebbe altrettanto esosa quanto anglicanismo. , — Lo Stato non dove occuparsi nè dell' infallibilità nè dell' Immacolata concezione.
Io non sostengo che lo Stato liberale
debba fare professione d'ateismo; soltanto deve mantenere un' attitudine
negativa di fronte alle religioni.
Si lusingano forse gli ispiratori delle Neae freie Presse che un Parlamento di vescovi voterebbe l' annullamento del Sillabo e dell' enciclica.
organizzerebbe il sistema rappresentatativo nella Chiesa e accetterebbe la
sommissione della Chiesa allo Stato ?
Non si dimentichi che il Concilio ecumenico ha votato a gran maggioranza
appunto l'infallibilità del Papa.
Le questioni religiose non possono
esser prese in considerazione; sopra
di esse conviene pregiudizialmente passare all'ordine del giorao.
Ma i signori dell'infallibilità papale
se obbediranno al Papa verrammo ad
urtarsi contro le leggi civili ....Ebbene, ci si urtino, si romperanno il
capo contro le comuni sanzioni penali.
-
scansarlo, credo aduuque che non aia male discorrere ora che è prossima, la stagione degli allevamenti, e per questo escomi
qua a portare il mio contributo alla discussione, dicendo quel pochissimo che la
prova dei fatti mi fa credere più opportuno: desideroso che altri possa dire cose
più utili ed efficaci per riparare al male.
Prevenire sin dove si pnò, combattere
quando non resta da fare di meglio: ecco
le due cose per le quali ci dobbiamo preparare. Per scemare il pericolo degli allevamenti tardivi bisognerà, come ben si intende procurare di anticiparli più che
sia possibile. Si guardi dunque di non
perdere neppure un giorno per far nascere i bachi appena ci sia un po' di foglia:
non dimenticando che se i gelsi muoveranno tardi faranno poi presto a rivestirsi, a motivo del caldo che andrà ceescendo sollecitamente . Stiamo dunque
attenti ai gelsi per preparare per tempo il seme, tenendolo in stanze un po'
calducce che lo facciano impostare. Senza
questa piccola diligenza bisognerà forzare
le nascite in pochi giorni adoperando
temperature troppo alte, ed allora i bachi
nasceranno più deboli e moriranno più
facilmente. Ma non è soltanto collo anti-
.
-
ciparsi a porre il seme che possiamo
giungere ad avere più presto i bachi a
frasca, giacché diversa, molto diversa,
possiamo fare che sia la distata dea vita
di quelli anintaletti. Moltissimo si può
ottenere colla temperatura alquanto elevata delle bigattiere; ma questa è una
via assai pericolosa, perché se l' aumento
del calore non va accompagnato con un
proporzionato aumento di pulizia, di cibo,
e di aereamento delle stanze, anzichè un
bene produce un male. E a farlo apposta
si vede che quando vogliono tenere più
caldi i bachi tengono più chiusi gli usci
le finestre, cc. sicchè l' aria si guasta, e
quello è uno svantaggio più grosso molto,
ma molto, di tutti i vantaggi che possiamo ottenere d'altronde. Senza ricorrere, o ricorrendo con molta moderazione
al riscaldamento delle bigattiere, la vita
dei bachi si può notevolmente accelerare tenendoli, sino dalla nascita, assai
più radi' che non si soglia , e governandoli spesso. Più radi mangiano più comodamente, e perciò mangiano di più, e
così crescono più presto; l' istesso o da
direi dei pasti frequenti, perché la foglia
fresca li alletta, ed il cibo preso più copioso li fa venire su rigogliosi in minor
E il Paparl resti pure infallibile
quanto vuole: ma quando per comune
accordo delle grandi potenze non sarà
più sovrano farà come gli altri.
Ma si otterrà facilmente l'accordo
delle potenze'? Qui è il mistero dell'avvenire; qui è il germe di una di
quelle grandi quistioni che faranno
sorgere in armi il principio liberale e
progressista contro il principio reazionario. Su questo terreno è possibile
il rinnovarsi di una di quelle grandi
lotte dove si complicano gli interessi
materiali coi principj, i risentimenti
internazionali colle convinzioni delle
coscienze.
Tutto ciò' è ancora embrione; o allo
stato di cellula, ma crescerà.
Se però le potenze dell'Europa centrale seguissero la linea di condotta
suggerita dai bene informati di Berlino
alle .Neue freie Presse non si eviterebbe la lotta, ma per di più:i la si
avrebbe sopra un terreno equivoco;
invece di un urto legittimo fra liberalismo è reazione avremmo un'accanita disputa teologica che non farebbe
avanzare d' un passo la società civile.
Un papa antinfallibista è un impossibilità; quando lo si ottenesse, sarebbe
per i gesuiti (dietro i gesuiti sta la
maggioranza dei cattolici, perchè i
cattolici indifferenti non contano e non
sono cattolici ) un papa eretico un
antipapa.
Dunque un nuovo scisma d'Occidente. È questo a cui tendono i liberali nert'interesse del progresso?
Non lo credo.
Marco T.
.
Alle porta i soliti lustrascarpe, la solita gente curiosa che guarda le signore
che scendono di carrozza, le solite guardie
per i buon ordine e pochissime persone che entrano.
— Male! — penso, e pagato il biglietto
pasao nella platea.
*e *
Non folla, ma più gente di quanto immaginavo, e tutti ammirano la sala e il
palco scenico addobbati splendidamente.
Le signore sono tutte al loro posto e
un'idea del come vennero eituaii i banchi
si può prendere dalla seguente carta topografica che pur non uscendo dalle rinomate officine di Lipsia, non è però
meno esatta.
Banda
Banco dei Premi
Francesch i
Lampr ecli,- Perug ia.
Rosse' mini
Si rozzi- .21"occhi.
gi~~c~c=•
Platea
Il cartellone diceva alle ore 7 e mezzo
precise»; ma siccome conosco la precisione
dei cartelloni in genere e delle signore in
particolare, mi avvio lemme lemme verso
il teatro Nuovo alle otto e mezzo precise.
Sul principio la gente ha paura di accostarsi ai banchi. Il cartellone dice rinfreschi a prezzo fisso »; ma i cartelloni
sono così bugiardi!
Gli egregi componenti il Comitato si
sacrificano anche una volta per il bene
degli Asili e per mettere un po' d'anima,
un po' di fuoco nel pubblico, girano da
un banco alli altro, comprano, spendono
quattrini e cercano di far proseliti e di
trovare imitatori. Qualcuno segue l'esempio. I primi bicchierini di cognac vengono
venduti a cinquanta centesimi — prezzo
fisso! —; poi una signora incomincia a
venderli dopo aver posto le labbra al
bicchierino; così condizionato volete pagarlo meno di due franchi?
Da due, si sale prestamente a cinque
e poi a quel maledetto e. Quanto vuol
lei! » — che pronunziato da una signora
non si sà mai quante lire possa fare
uscire della borsa.
**
Alle nove l'entusiasmo per aggredire
li uomini è generale nelle signore. Le più
timide divengono le più audaci; le audaci
rimangono quello che erano ed è già abbastanza.
Una forcina levata allora allora dai capelli
nerissimi di una signora si paga dieci
lire; uno sguardo — bello ma carissimo
sguardo ! — venti lire; una sigaretta tre
franchi; un bicchierino di cognac cinque,
dieci, venti fino quaranta lire; cinque
franchi una camelia o un mazzetto di
mammole; cinque, un pasticcino Una
signora fà vedere il suo piede piccolo,
elegantissimo per venti franchi — troppo poco! —, e le strette di mano sono
tassate — prezzo fisso ! a cinque lire
l' una.
4 *
che và ringraziata anche perchè si presta
gentilmente.
Nel luogo dove dovrebbe essere la buca
del suggeritore, sorge un vastissimo banco
sul quale sono bellamente addobbati i 750
e più premi raccolti. Si vede la coppa
stupenda in bronzo dorato della contessa
Susetta Larderel, lo stile catalano del
generale Cialdini, i bei vasi della signora
Dal Borgo e poi, tra mezzo a molta roba
mediocre, più di cento oggetti eleganti e
di pregio. Tutt' insieme il palcoscenico
messo così sta proprio bene davvero.
Bravissimo Mugnaini!
** *
Un signore passa accanto a un banco.
Una signora lo chiama per nome.
— Che cosa desidera?
Vuole un bicchierino di cognac?
— Vuole i
lo prenderò.
Dopo bevuto: — Quanto costa?
— Cinque lire.
Il signore dà un foglio di venti franchi e la signora rendendogli il resto lo
ringrazia.
— Grazie a lei, anzi.
— Perchè?
— Diamine! Perchè mi ha reso il resto!
La signora caccia un urlo ed è tuttora
presa dal rimorso di aver restituito le
15 lire.
gere che la •nassima parte del merito
appartiene al macchinista signor Mugnaini. I banchi delle signore arieggiano un
poco quelli dei tribunali; ma invece di
giudici vi siedono signore che commettono grassazioui, quando non assassinano
coi loro sguardi.
Questa metafora mi piace perchè è
nuova.
Bravo cronista!
Intanto mi sono dimenticatn di dire
come è addobbato il palcoscenico.
*
Allo stesso signore una signora dal
piede piccolissimo, arcuato, nervoso, flessuoso, un piede — cari miei! — che parla,
ragiona, disputa, s' inquieta meglio d'una
persona, offre una sigaretta.
— Quanto?
— Tre lire.
— Buon mercato — e dà un biglietto
di cinque franchi. La signora gli rende il
resto con due altre sigarette.
— Veramente questa non è moneta in
corso — È la moneta della beneficenza.
** *
In fondo la scena rappresenta il loggiato di un giardino; nel mezzo si vede
una bellissima fontana e da per tutto
fiori, molti fiori che cercano — senza
riuscirci — di fare il pendant a quelli che
stanno dietro i banchi a vendere giù in
platea. Nuovissimo paragone!
Sul davanti del loggiato stà la banda
filarmonica pisana che suona benissimo e
Un giornalista — se vi dessi i suoi
connotati lo riconoscereste subito, ma non
ve li dò — chiede un bicchierino di bordeaux alla contessa ***.
— Lo assaggi — dice il giornalista.
La contessa mette le labbra al bicchiere e glielo dà. Egli beve, spende dieci
lire e fà per andarsene.
— Un momento! — esclama la signo-
nei quartieri signorili dove troppo voleufieri si profitta dei buoni .serranii, facendo
ai poveri bachi il cattivo regalo di trattarli come signorine delicate. Eppure
chiunque ponesse come ho fatto più volte,
su di un gelso all'aria aperta dei bachi
rilevati dalla grossa, coperti soltanto con
un velo per difesa contro gli uccelli, vedrebbe che non ne muore nessuno, benchè abbiano sole, vento, freddo notturno,
ed all'occorrenza pioggia a dirotta. Aria
dunque come rhuedio preventivo quando
la stagioue riscalda, e, si può aggiungere,
aria più che altro come rimedio curativo
se i bachi perdono la loro vivacità , accennando in tal modo che sono in via
di ammalarsi. Più volte mi è accaduto di
vedere riprendere e seguitare poi felicemente sino in fondo, delle partite che si
ammalavano, col solo levarli dalle stanze
dove erano SparpAgliandole per tutta la
casa, od anche fuori di essa sotto un portico od affatto allo scoperto, diradandole
e togliendo via tutte le lettiere. Qualche
baco muore in questi casi: più o meno secondo che la malattia è più o meno inoltrata: gli altri, o non si ammalano o
guariscono e fanno il bozzolo. Tutto questo è possibile, giacchè più volte l' ho
verificato, ma però ad una condizione,
vale a dire di accorgersi del male appena
appena ne compariscono i primi segni, e
riparare risolutamente senza perder tempo.
Quando i bachi sono dopo la grossa
massime se fa calde , bisogna dunque
osservarli attentamente e molto spesso,
giorno e notte, per un perdere qualche
mezz'ora che può essere decisiva. Del buono effetto del cengiamento di locale, e
dell'aria esterna meni possono trovare la
prova riflettendo a dei casi avvenuti probabilmente attorno alle case loro. Quante
volte infatti si sentì che dei bachi gettati
via come malati a cannicci intieri, furono
in parte raccattati da questo o da quello,
dopo che già erano stati per tempo non
breve sul mucchio del concio, e riescirono benissimo presso i nuovi padroni.
Quante volte bechi simili ai precedenti si
riebbero e filarono bozzoli copiosi e belli
dovunque poterono attaccare il filo, presso
il letamaio dove furono gettati. A che
cosa atsribaire questi resultati se non all'aria libera e buona che quei babbi trovarono fuori della casa doro erano, ed al
cambiamento di locelità che fortunatamente si verificò per loro quando si credè
perduta ogni speranza di salvarli?
Poniamo dunque cura grandissima al
modo col quale facciamo gli allevamenti,
e tanto più quanto più abbiamo sfavorevoli
casualmente qualcuna di quelle circostanze
che non possiamo modificare a piacer nostro. Per la malattia delle petecchie (Pebrina) la scelta del seme era la cosa che
contava più di tutto: per la malattia, dei
morti bianchi non è così. Non c' è quasi
seme che non possa andar bene se l' allevainento è condotto a dovere: non e' è
seme che resista costantemente agli allevamenti mal regolati. Una prova di questo si trova nel fatto che attorno alle
bigattiere dove già de qualche anno si
allevano i bachi con diligenza le partite
che vanno male sono assai meno che
altrove. Da che cosa paò derivare questa buona fortuna, se non dalla imitazione più o meno fedele che fanno -gli
allevatori del vicinato di qualcuna di
quelle pratiche di cui constatarono ripetutamente i buoni effetti nella bigatteria
che ne offrì loro l'esempio?
INGRESSO]
Tanti ringraziamenti al proto e tiro
iunanzi.
*4 *
Ho detto che la sala ed il palcosceni-
F2 i s
La Flora per gli Asili Illfautili
*e *
co sono splendidi e lo ripeto per aggiun-
iM111■11.0.1•111.1111M•Mau•na
Unir. Procuriamo inoltre con ogni cura
di tenere i bachi uniti: altrimenti per non
seppellire nella foglia quelli che verso le
dormite hanno cessato di mangiare, si fa
patire la fame agli altri che mangerebbero
sempre.
Con queste diligenze potremo sollecitare
la vita dei bachi, giungendo forse per tal
medo a scadsare le calde giornate estve
o se nel altro ad averne umi minor numero . Che cosa converrebbe fere peraltro se queste sopraggiungessero ? Nulla
di sostanzialmente nuovo dovremo fare, e
soltanto bisoguerà esagerare quello ahe
per lo innanzi si faceva con più moderaeioue. Maggior cura alla nettezza scrupolosa, cibo riunuovato più spesso, bachi più
radi, e soprattutto aria, aria in abbondanza, aria così di giorno come di notte,
riunuovata, copiosamente nelle bigattiere.
L'aereamento più abbondante e continuo
è sempre, anche quaudo non fa un caldo
affogatoio, anche quando i bachi non hanno amore dormito la grassa, condizione
essenzialissima di buona riuscita, ed auch'io ne ho avuto prove numerosissime.
A questo si deve se non di rado i bachi
vengono meglio nei poveri tuguri, nei
quali l'aria entra per mille spiragli, che
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Pisa, 8 aprile 1875.
C. STUDIATI.
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ra X, che stà allo stesso banco — Lei è
maritato; se non mi paga il silenzio racconto questo fatto alla sua signora.
11 povero giornalista è obbligato a dar
cinque lire alla signora X perchè tenga
il secreto.
Pochi cinque franchi! si poteva esigere
di più.
** *
Alle 10 e mezzo le aggressioni non
hanno più limite. Le signore in vece di
spettare la gente al loro banco, vanno, a
braccetto di un cavaliere, in giro per il
teatro.
Vendono fiori, sigarette, bicchieri di
bordeaux, di sciatnpagna o di cognac a
prezzi favolosi.
Il siguor Y. paga quaranta franchi un
bicchierino 4i bordeaux e una signora
gli fa pagare venti lire una sigaretta che
ella stessa accende.
Un pompiere le sì avvicina.
— Signora contessa — le dice —
proibito il fumare.
— Ma quando mi vengono pagate 20
franchi le sigarette perché le accenda, le
accendo.
— Ma il deputato d'ispezione non vuole
Me lo
— Il deputato è mio marito saluti tanto !
A quest' ora è il momento in cui si
fanno più qaattrini. Le signore sono diventate di un'audacia increbibile. Se continua un altro po' non sì sà dove s' andrà a finire.
La contessa Z. riporta al suo banco
una mezza bottiglia di sciampagna e cento
lire, ammontare dell'incassato per l'altra
metà.
Si dice che alla stessa signora il signor A. abbia pagato un gelato, cento
lire. C'è da far gelare il sangue nelle
'vene!
Se Dio vuole suonano le 11 e la gente comincia a sfollare. Però al banco della
contessa Franceschi - Biechierai , signora
Terni-Perugia e signora Lampredi — come in tutta la sera — la gente seguita
ad affluire ed a lasciar quattrini.
A tutti i banchi i segretarii ed i ce.ssieri stanno facendo i conti e si sà che,
all' incirca , la somma totale incassata
ei avvicina alle 5000 lire. Una bella somma per una eittà come Pisa !
Le esatte cifre parziali di ciascun banco non si conoscono e poi sarebbe inutile.
Tutte le signore hanno fatto il loro
dovere, anche più del loro dovere, se vogliamo; ma nessuno può lamentarsi e tutti
devono essere contenti della bella, lietissima e divertente serata.
**
I signori del Comitato e tre o quattro
del deputato
signore vanno nel palco
d'ispezione per assistere al conto g enerale
che stà facendo il cassiere signor PerdoRoquez.
Si parla di chi ha speso più denari e
quali hanno ricevuto più aggressioni
delle signore, e si citano i nomi del prefetto comm. Cornero, del conte Agostini,
del sindaco Rizzari, del conte Canevaro,
del signor Pe,rdo-Roquez e di moltissimi
altri, fra cui diversi professori ed ex-professori.
Mentre due o tre fanno i conti e riscontrano le somme che ricevono, li altri
fanno il chiasso, dicono 'burlette, calembaurs e propongono cose originalissime.
Tra mezzo alli approvazione generale,
Ferdinando Martini propone la fondazione di un ospizio per quelli che hanno
concorso alla fiera.
La signora Antonietta Mecherini protesta, perchè ha paura che i denari per
l'Ospizio possano toglierne agli Asili Infantili.
A mezza notte o poco più, i conti sono
finiti. È esatto che la somma incassata,
è di circa 5000 lire. Non si poteva far
di più, nè meglio, nè con miglior garbo,
nè con maggiore divertimento.
** *
.41 Comitato per la fiera resta ora da
ringraziare una quantità di persone alle
quali io, per mio conto, faccio qui tutti
quelli elogi che si meritano.
Alla presidenza del teatro ( già fu
scritto nel numero passato ) perchè con
sollecitudine squisitamente cortese, cedè,
appena richiestane l'uso del teatro stesso;
a tutta iutiera, la famiglia Mecherini che ha
messo in ordine i premi e preparate le
diecimila cartoline; ai signori Luzzatti e
Ceccanti che hanno addobbato con molto
gusto il banco dei premi; al signor Giorgi
ministro del teatro che si prestò, con
molta solerzia, al buon andamento generale; lo stacciaio Sartori che offrì gratis
l'uso delle paniere contenenti le cartoline;
ai signori Bagnami, contessa Larderel e
conte Freacesco Allieta i quali rilasciarono a benefizio degli Asili il ricavato
della vendita dei loro palchi; ai signori
fratelli Nistri che ribassano notevolmente
il conto dei lavori eseguiti dalla loro tipografia; alla Società del Gaz che fece
spendere la metà di quanto avrebbe avuto
diritto per l' illuminazione; e...... Questi
puntini stanno in luogo di quelli che
posso avere dimenticato.
**
Un elogio speciale si merita il signor S tsiridione Feroci e per più ragioni. Secondo un contratto, tutte le volte
che il teatro si apre egli avrebbe diritto
di aprire anche il suo caffè; per non fare
concorreeza alle signore — facile coucorrenza e difficile nello stesso tempo ! —
egli lo ha tenuto chiuso; per non levar
gente dal teatro non fece il solito concerto al caffè dell' Ussero; il servizio, da
lui diretto, procedè meravigliosamente e
infine il conto da lui presentato è di una
somma piuttosto discreta.
Il Comitato è rimasto contentissimo di
lui e dei suoi uomini.
Conclusione: la signora Antonietta Mecherini non età più nella pelle per avere
iucassato tanti denari a beuefizio degli
Asili; una quantità di bambini saranno
riconoscenti 'a tutte tutte le signore che
hanno prestato l'opera loro e a quelli che
si sono lasciati levar di tasca i denari per
essere cortesi verso le signore e per fare
insieme un' opera buona
Oltre a ciò, chi non si è divertito alzi
la voce.... Se qualcuno l' alzasse davvero,
correrebbe rischio di venir lapidato.
ancora notare un atto di cortesia del cav.
deputato prof. Pietro Torrigiani il quale
pregato dai suoi discepoli di aseistere alla
lezione del Carrera, che aveva luogo nella
istessa ora, esaudì la loro preghiera, dichiarando però che avrebbe fatto lezione
nel giorno successivo sebbene festivo. A.ccolsero gli scolari la proposta ed in folla
si recarono nella cattedra del Carrara.
Lo stesso prof. Torrigiani assistè alla
lezione di diritto penale con vivo interesse
essendo stato il tema abbastanza interessante. Esso fu. Del delitto di ambito, o di
broglio elettorale.
Finita la lezione il barone Holtzendorf
ha preso a bracCio il Carrara e lo ha
accorapaguato nella sala dei professori,
mentre una gran folla di scolari si era
stipata nell'atrio. Da queste si è spiccata
una deputazione di giovani, che hanno
manifestato al Carrara il desiderio della
scolaresca pisana di fare un atto di reverenza al Professore alemauuo: al che
avendo ottenuto assenso , si sono quei
giovani introdotti nella sala dei professori ed ivi presa la parola alcuni di loro
hanno espresso sentimenti di reverenza al
grande luminare della scienza alemanna
ed hanno finito col pregarlo di farsi interprete appo i suoi discepoli dello affetto
di fratellanza che lega ai medesimi la scolaresca italiana. 11 prof. Holtzendorf ha
ringraziato con modi gentili ed ha poi
improvvisato un discorso pieno di nobili
pensieri.
Il 'lens° di queste splendide parole si
può riassumere in un concetto; la Germania ebbe per molti secoli a sua maestra l' Italia nella filosofia e nelle scienze
criminali . Oggi essa corre animosa al
fianco di lei nella via del progresso e
delle riforme umanitarie. Il Carrara ha
soggiunto il voto, che come la fede nella
scienza ha affratellato i professori delle
due Nazioni, così la fede nei comuni
interessi faccia continuare , e sempre
più rafforzare l' alleanza delle nazioni
medesime. Alla sua partenza dalla Università lo illustre visitatore è stato salutato dalla folla con prolungati e fragorosi applausi ai quali esso ha corrisposto
con segui di benevola riconoscenza.
dott. Gaetano
** *
Siamo informati che l'ultima pubblicazione del barone Holtzendorf è stata un
grosso ed erudito volume contro la pena
di morte alla traduzione del quale stanno adoperandosi adesso alcuni illustri italiani; e che sperasi di vedere presto pubblicata fra noi.
**
Annunziamo con piacere che l' egregio
amico nostro dottor Achille Ballori venne
nominato inedie° condotto dei popoli di
QUID.131.
San Giovanni al Gatano e San Piero a
Grado.
**
Nel
Consiglio
comunale
fu proceduto alRiceviamo e pubblichiamo.
l'estrazione del quinto per la parziale rinLa nostra Università la mattina del 10
nuovazione del Consiglio: i nomi dei consiaprile 1875 è stata onorata da una visita
glieri estratti sono i seguenti: Palamidessi
per parte dell'illustre barone Francesco Von
avv. Augusto, Sbragia prof. Fabio, Cecconi
Holtzendorf, il coraggioso difensore del
av.v. Enrico, Moschini cav. avv. Antonio,
conte Arnira, già professore a Berlino ed
Balestri ing. Augusto, Petrini Luigi e TemOggi
Ocrcri a Monaco in Baviera. Il celebre
pesti Carlo. L'estrazione si limitò a sette
Professore alemanno si è recato a Pisa
consiglieri per la morte del consigliere
per far visita al nostro Francesco Carrara;
avv. Cesare Ambron.
ed infatti dopo averlo accompagnato alla
*
Università, si è fermato ad assistere alla
Il prof. Fedeli lunedì scorso fece agli
sua lezione.
Intanto essendosi sparsa la voce di ciò, studenti di Patologia speciale una bella
numerosa folla era accorsa a quella lezio- ed interessante commemorazione di Maune per fare omaggio ad un tempo al no- rizio Bufalitti che a lui fu maestro. Il
stro insegnante ed al grande criminalista . comm. Fedeli riscosse applausi vivissimi
Berlinese, il nome del quale così spesso per parte dei suoi scolari.
erasi udito ripetere dal Carrara nelle sue
** *
La sera di giovedì 15 corrente, al
lezioni °d'encomiare nei suoi scritti. Giovi
Teatro Ravvivati, i filodrannuatici della
scuola Adelaide Ristori rappreeenterann °
a scopo di beneficenza, .11 Pericolo di Muratori e presento mia moglie di Coletti.
Reciterà anche il sig. Vincenzo Andrei
direttore della scuola.
n
Chi fu Giovanbattista Donati inutile
dire in Italia, inutilissimo a Pisa; i suoi
meriti grandi, tutto quanto egli ha fatto
in prò della scienza non è nessuno che
ignori.
Perciò, pubblicando oggi una circolare
di un comitato per erigergli un monumento, non aggiungiamo altre parole:
c La morte di Giovan Battista Donati
fu perdita per la scienza non facilmente
riparabile. Poichè se molto fece per la indagine e la scoperta di quei veri che all'astronomia aprono oggi nuovi e più vasti
orizzonti, molto ancora avrebbe certamente
fatto se la morte, per la ecieusa iitessa
da lui incontrata, non l'avesse) rapito nel
pieno vigore dello ingegno e degli anni.
< Per la qual cosa i sottoscritti, data
maggiore ampiezza all'idea già nobilmente
concepita dai professori del Museo di fisica e di storia naturale in Firenze, si
unirono insieme nel proposito di onorare
la memoria dell' illustre scienziato con
pubblico monumento da inalzarsi nel nuovo Osservatorio d'Arcetri, dal Doneti proposto e lungamente e con istancabiie costanza di volere contro ogni maniera di
ostacoli promosso e condotto a fine. Così
se la fortuna a lui negò di poter da quel
luogo proseguire gli studii e le ricerche
intorno ai corpi celesti, la immagine sua
rammenterà ai posteri anche questa singolare benemerenza del Donati verso gli
studii astronomici in Italia.
< Noi adunque rivolgendoci a tatti coloro, ai quali stanno a cuore le glorie
della scienza (e fra questi è certamente
la signoria vostra) li preghiamo che vogliano aiutarci in un'opera che è al tempo stesso di onore e di dovere, e per gli
amici, che molti e degni ebbe Giovati Battista Donati in vita, anche di amore e di
pia fraternità dopo la morte.
Peruzzi comm. Ubaldino, presidente. —
Parlatore commendatore prof. Filippo,
vice-presidente — Vegni comtneedator
prof. Angelo, vice-presidente — Berti
Commendator prof. Domenico — Batti
onunendatore prof. Enrico — Bicchierai cavaliere prof. Zanobi — Cipriani
senatore consti). prof. Pietro — Cocchi
cavaliere prof. Igino — Correnti conernendator Cesare — D'Amico coniali.
Ernesto — Del Beccare) cavalier prof.
Tommaso — De Vincenzi commendatale senatore Giuseppe Dini prof.
Ulisse — Eccher professore Alberto —
Felici cavalier professore Riccardo —
Fenzi commendator Carlo — Gherardì
commendatore prof. Silvestro — Lucchesiui ingegnere Alessandro — Menabrea S. E. senatore conte Luigi Federigo — Meneghini conun. professor
Giuseppe — Merlo cavalier prof. Francesco — Michelacci collimi. professore
Augusto — Pittei dottore professore
Costantino — Puccianti dottore prof.
Gaetano — Roiti professor Antonio —
Schiaparelli conenendatore professore
Giovanni — Schiff cavalier professore
Maurizio — Sella corani. Quiutiuo —
Targioni-Toz,zetti commendatore prof.
Adolfo — Uzielli dottor Gustavo —
Vecchi maggiore generale cav. Ezio —
Villari comm. prof. Pasquale.
Le offerte dovranno essere dirette alla
Sede del Comitato promotore per un monumento a G. B. Donati presso la direzione del Museo di fisica e di storia naturale in Firenze, e se vengono specie:
ii
per la posta si prega di farne l'invio per
mezzo di vaglia o con lettera raccomandata.
I nomi degli offerenti e le somme da
ciascuno di essi pagate saranno pubblicate poi nel rendiconto ehe il Comitato
invierà ai sottoscrittori.
— La C•lorria felice, utopia di CARLO
Dossi. Milano 1874.
— Fornicazione di Fra Maczapiechio
adite per cura di DIEGO MARTELLI fiorentino, ed illustrato da TELEMACO SIGNORINI.
Pisa, 1875.
— Storia di un Cuore di Esimo Ci• TELAR. Firenze, 1875.
LIBRI E GIORNALI
— Bobi di DUNA D'ARCO. Firenze, 1875.
— In America di F. CAREGA ix
Leonardo Ungher ha pubblicato
L'Editore Leonardo
Firenze 1875.
Firenze
un opuscolo del sig. Antonio Sartini — La RICCE.
Morale e il Teatro.
La mattina del 9 a Bocca d'Arno, alcune guardie doganali rinvennero sulla
spiaggia del mare un cadavere di sesso
maschile in istato di putrefazione,
caute di un braccio e della testa.
*
Ieri la signora Iulia K. di Copenaghen
dimorante nel Lungarno Mediceo si trovava in pericolo di vita. Chiamato il medico, questi constatò una congestione cerebrale causata, pare, da un forte ingerimento di sostanze narcotiche. A tutt'ora
non si conosce se la signora K. prendesse queste sostanze come Calmante oppure
con la intenzione di uccidersi.
**
La sera dell' 11 in va del Mente certo
Baldassarre P. inserviente nei RR. Ospedali
di questa città , fu assalito da sei individui
di cui tre armati di bastone, i quali gli vibrarono colpi alla testa ed al petto in modo
-
da produrgli varie contusioni gra.3issitne. Il
P. venne condotto all'ospedale. Causa dell'aggressione pare sia stata una questione
avuta poelii momenti innanzi in una fia,schetteria. Gli aggressori vennero tratti in
arresto.
*
Nelle ore pom. del giorno 11 cessava di
-vivere il bimbo di mesi 14 Giascppino
caduto il giorno innanzi dal terzo piano
di nua casa situata in via dell'Olmo;
** *
Mentre un carabiniere della stazione di
Campiglia Marittima stava esaminando un
revolver gli parti il colpo che andò a ferire
leggermente in una spalla certo Demetrio
Rosaspina servo della Caserma.
** *
È un grazioso lavoretto scritto con molta
eleganza di stile, con buona lingua, con raro
acume di osservazioni. Tempo indietro H prof.
Ferdinando Martini lesse uno splendile discorso, che poi fu pubblicato col medes' ani)
titolo — La Morale e il Teatro: il Sartini
nel suo opuscolo combatte con argomenti
abbastanza validi e ben trovati le idee svolte
dal popolare autore del Chi sa il giuoco non
lo insegni e dj cui tutti ammirano l'ingegno,
lo spirito, l'erudizione e il fascino della forma
— unica in Italia.
Del resto la stampa s'è già occupata di
questo libro e continua ad occuparsene tributando parole di lode e d'incoraggiamento
all'autore e riconoscendo in questo suo primo
lavoro moltissimi pregi.
un librettino che si fa leggere tutto di
un fiato e che diletta nello stesso tempo che
interessa per la spigliatezza e l'erudizione con
cui e condotto — Lo raccomandiamo ai nostri
lettori, e stringendo la mano al giovane autore lo esortiamo a continuare come ha co-
In Tojano, cornette di Palaia, sviluppossi
il fuoco nella casa abitata dal priore della
parrocchia, ?producendo un danno di lire
4828. Per fortuna la casa era assicurata.
Nostre Informazioni
La scorsa domenica ebbe luogo una
adunanza di alcuni nostri concittadini
collo scopo di farsi promotori di un
ccmizio popolare per domandare l'abolizione della pena di morte. Fu convocata clan' illustre prof. comm. Carrara, che ne tenne la presidenza. Venne eletta una commissione esecutiva
composta dei signori prof. Francesco
Carrara presidente, avv. Ugo Barsanti
segretario, Giovacchino Chelozzi, dott.
cav. Tito Chiesi, dott. cav. utf. Carlo
Cu4.uri, Pilade Dell'Omodarme e dott.
Achille Ballori. Si manifestò il desiderio che il comizio fosse convocato
per la prossima domenica; ma poiché
per quel giorno ne sarà tenuto uno a
minciato.
Livorno allo stesso oggetto, la commissione ha creduto pià conveniente di
Abbiamo ricevuto i seguenti libri di cui
parleremo in apposite rassegne bibliogra- rimandarlo al 25 del corrente mese.
fiche.
— Due zoccoletti abbozzo _di Domi. Firenze, 1875.
— L'amore di Illighetta di FONTUNIO e
In un vecchio Castello di Joiim. Firenze,
1875.
— L'eccidio della fanèiglia Tiboldi di
DIANA E'ARCO. Firenze, 1875.
-
restituita a tutti
,PERFETTA
SALUTE senza medicine,
senza spese, mediante ta delizioaa Farina di salute
-
Ln1 BARRY
di Londra, detta:
rdirFíi
i.i .3J;di.
Più di settantacinquemila guarigioni ottenute
mediante la deliziosa Revalenta Arabioa provano che le miserie, pericoli, disinganni, provati
tino adesso dagli ammalati con lo impiego di droghe nauseanti, sono attualmente evitati con la certezza di una pronta e radicale guarigione mediante la suddetta deliziosa Farina di salute, la quale
restituisce salute perfetta agli organi della digestione, economizza mille volte il suo prezzo inaltri rimedi e guarisce radicalmente dalle cattive
digestioni (dispepsie, gastriti, gastralgie, costipazioni croniche, emorroidi, glaneole, ventosità,
diarrea, gonfiamento, giramenti di testa, palpitazione, tintinnar d'orecchi, acidità, pituita, nausee,
e vomiti, dolori, ardori, granchi e spasimi, ogni
disordine di stomaco, del fegato. nervi e bile, insonnie, tosse, asma, bronchite, tisi (consunzione)
malattie cutanee, eruzioni, melanconia, deperimento, reumatismi, gotta, febbre, catarro, convulsioni, nevralgia, sangue viziato, idropisia, mancanza di freschezza e d'energia nervosa; 26 anni
pinvariabile successo.
Cura n. 62,824.
Milano, 52aprile.
L'uso della Revalenta Arabica Du Barry di
Londra giovò in modo efficacissiinolalla7salute di
mia moglie. Ridotta per lenta ed insistente infiammazione dello stomaco, a non poter ormailSoptare alcun poco cibo, trovò nella Revalenta quel
solo che potè da principio tollerare ed in seguito
facilmente digerire, gustare, ritornando essa da
uno stato di salute veramente inquietante, ad un
normale benessere di sufficiente e continuata prosperità.
MARIRTTI CARLO..
(10)
Più nutritiva che l' eatratto di carne, economizza anche 50 volto il suo prezzo in altri
rimedi.
In scatole: t/, di kil. tfr. 50 c.; 1[2 kli. 4 fr,.
ti. ' c.; t kil. 4 fr. 50 c,; 1 kil. 8 fr.; 2 d/i kii.
17 ti. 50 c.; 6 kil, 3ti fr.; 42 kil. 65 fr. Biscotti
di B.evalenta: scatole da % kil. 4 tr. O c.; 4
kil. h fr.
La Revalenta al Ciocoolatte: in Polvere
ed in Tavolette: per 12 tazza 21r. 50 e., per
24 tazze 4 fr. 50 c.; per 4R tazze 8 fr.
Casa Du Barry e C.a, n.* 2. ■Is Tommaso
Grossi num. 2 Milano e in tutte città presso
i prinoipali farmacisti e droghieri-.
Rivenditori
•1 SA, farmacia Rossini presso l'Università,.
dCarrai, far macia inglese.
PISTOJA, Giacinto Civinini.
SIENA, Gaetano Bandini.
AREZZO, Giacomo Ronz e comp
FIRENZE, Drogheria Casoni, Roberts, Farmacia della Legazione Brittanica; Drogheria Achino, vie della Ninna; Mosturdi droghieri via Tornabuoni, palazzo regna; Cesare Pegna a figli droghieri, via dello Studio 10. G. Gualtierott
Ghibellina.
LIVORNO, Dunn e Malatesta.
LUCCA, Farmacia Gemignani.
MASSA-CARRARA D. Chiappe farm,
FORTUNATO POLI Gerente Respons.
VERA TELA ALL' ARNICA
DELLA FARMACIA 24
DI ajrz7firAk 117 1WD tEnr" AILIW_AILAPh 11g11., N1E
-
-
Anche la Prussia ha fatto om aggio a questa tela all'Amica e ne ha riconosciuto la
irrefragabile utilità.
Giova sapere che tutti gli Stati prussiani è proibito l'ingresso e lo smercio di qualsiasi estera
specialità, se prima non è riconosciuta idonea ed utile da una apposita commissione. L' AIigemeine Medicinische Central Zeitung, di Berlino, a pag. 715, nulla 62 del i agosto 1689,
ne riporta le conclusioni, di cui si unisce il
111.A_1"T->
Originale tedesco
Echtes Galleani 's Amica Pflaster.
Das Arnica-Pllaster von. O. Galleani, Chemicus aus Hailand, ist auch seit einigen Jahren
in Deutschland cingefiihrt worden. Beauftragt
sdeses Pfiaster zu untersuchen und zu analygiren, miissen wir nach manigfaltigen Proben
iestehen, dass dieses Galleani 's Echtes AmicaPfiaster ein ganz basonders anzuempfehlendes
und wirksames Heilmittel far Rheumatismus,
Neuralgie, Hìiftschmerzen. Quetschungen und
Wunden alter Ari ist. Mit diesein Ptlasier
warden auch Iliihneraugen und 'Anliche
Fusskrankeiten griindlich curirt.
Wir kannen dein Publicum dieses heilsame
Pfiaster nicht genug anempfehlen und machen
daranf aufmerksam, dass verschiedene andere
setilecht nachgeatitnto Pflaster unter demsel(len Narnen bei uns verkauft werden, in Folge
der grossen Belielabeit des echten. Das Publicum wolle daher genau nur auf das Echte Galleani 's Arnica Pfiaster achten,undwird dieses
Pfiaster. — Vera tela alll'Arnica del chimico
O. Galleani di Milano.— gegen Einsendung von
1a Silbergroschen franco durch ganz Europa
Tersendet.
it i
t
I , VIA MERAVIGLI.
Per evitare l'abuso quotidiano d'ingenue voli surrogati
si diffida,
di do.randare sempre e non accettare clia la Tela vera GALLEALI di Milano. ( Vedcès
Dichiarazione della Commissione Ufficiale di Berlino 4 agosto 1869): — La medesima,.
oltre la firma del preparatore, viene contraiegulat* con un timbro a secco: O. Galleani,„_
Milano.
Costo a scheda doppia franca per dosta nel regno Fuori d'Italia, per tutta Europa, franca
Negli Stati Uniti d'America, franca Traduzione
Vera tela all' antica di O. Galleani.
tela all' Arnica del chimico O. Galleani di
Milano. è da qualche anno introdotta eziandio
nei l'estri paesi. Incaricati di esaminare ed
analizzare questo specifico, dopo ripetute prove
ed esperienze, ci troviamo in obbligo di dichiarare che questa vera tela oll' Amica di Galleani
uno specifico commendevolissimo sotto ogni
rapporto ed un efficacissimo rimedio per i
reumatismi, contusioni, e ferite di ogni specie.
Con esso si guariscono perfettamente i ca lli
ed ogni altro genere di malattia del piede.
Noi non sapremmo sufficientente raccomandare al nostro pubblico l' uso di questa
tela all'Amica. Dobbiamo avvertirlo che diverse contraffazioni sono spacciate da noi sotto
questo nome in virtù della grande ricerca
della vera. Il pubblico sia dunque guardingo,
per non richiedereed accettare che la vera tela
all'Amica del chimico O. Galleani.
L. 1. 20.
1. '75.
s 2. 30.
PURE ANTICONORROICHE
Del prof. D. P. C. PORTA
adottate dal 1851 nei sifilicomi di Berlino. (Vedi Dediche Klinik di Berlino e Medicin Zeitsehrep
di 1Viirzburq 16 agosto 1873 e 2 febbrajo 1866, ecc., ecc.).
I nostri Medici con tre scatole guariscono qualsiasi Gonorrea acuta, abbisognandone dì più
la cronica. Contro vaglia postale di L. 2, 20 o in francobolli si seediscno franche a aamicilio
Iefallibile Olio Herry di Berlino contro la sordita presso la stessa farmacia; costa L. 4;
franco L. 4. 80 a mezzo postale.
Pillole auditorie, dott. CERRI, prezzo L. 5. la scatola; franche L. 5, 20, idem.
Pillolo Bronchiali sedative del prof. Pignacca di Pavia le quali oltre la virta di
calmare e guarire le tossi, sono leggermente deprimenti, promuovono e facilitano l'espettorazione
liberando il petto senza l'uso dei SALASSI, da quegli incomodi che non peranco teecaronoto
stadio infiammatorio. — Alla scatola L. 1. 50; franco L. 1, 70, per posta.
Zuccherini per la tosse. Di minor azione e perciò utilissimi nelle pertossi ed infreddature, come pure nelle leggiere irritazioni della gola e dei branchi sono i Zuccherini per
tosse del prof. Pignacca di Pavia che, di facile digestione e di pronto effetto, riescono piacevoli al palato. — Prezzo alla scatola con istruzione dettagliata L. 1, 50.
Ogni scatola porta L'istruzione sul modo di usarle.
Per couodo e gli- anzla degli ammalati in tutti i giorni dalle 12 alla 2 vi sono
distinti medici che visitano anche per malattie veneree, o mediante consulto con
corrispondenza franca.
La detta Farmacia è fornita di tutti i riratiii che possono occorrere in qualunque sorta di
malattie, e ne fa spedizione a< ogni richiesta, minai, se si richiede, anche di consiglio medico
contro rimessa di vaglia postai e.
Serilere alla Farmacia 24, di Olfalio Galleani, Via Illeravigli
PISA
Petri Giuseppe.
Carrai, farmacia inglese.
Stefano Rossini farmacia
presso l'Università.
RIVENDITORI A
Baroni Giosaffatte.
PISTOJA Giacinto Civinini— Girar>
deschi Attilio — Chitti
•
Ginseppe Antonio.
SIENA
Gaetano Baudini.
AREZZO Kons. Giacon• e corup.
CARRARA Chiappa, far. Drovaudi.
CASTEL DEL PIANO Nicolai.
E IN TUTTE LE CITTÀ.' PRESSO LE PRIMARIE FARMA.CIE.
—PISA, TI- NISTRI
è
Eli
AMPIM,11•~Wilrl«
LIVORNO Dunn e Maatesta
— Gordiui —Susini
i 4o--Bandi Giuseppe,
•
e
G. Geminaui, Chfratelli.
LUCCA
.
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