7•113MEINEMMI ANNO III Mercoledi 14 Aprile 1875 IICIMENTO DIREZIONE via Castelletto W. i, Primo nom.. I manoscritti che a'inviano alla Direzione non Si restituiscono, nè si renda ragione della ricusa di stamparli: non si accettano scritti anonimi. — Le lettore non francate non ai ricevono. Num. 29 AMMINISTRAZIONE Libreria Malti sotto Urgo GrIOR.N.A.LE della CITT À e PROVINCIA. ai 17"I S .A. AMMINISTRATIVO - POLITICO -SCIENTIFICO - LETTERARIO SI PUBBLICA OGNI MERCOLEDÌ E SABATO DI CIASCUNA SETTIMANA Le associatimi.' Nouse H principio il L' ed 1116 C ogni mese, sia pagamento anticipato di lire 8 por un anno e di lire 5 per sei mesi. Un Numero separato centesimi 10, arretrati oentcsissi 20. Avvisi ed inserzioni centesimi 15 ogni linea o spazio di liaes• MI! Pisa 13 Aprile LETTERE ROMANE 11 aprile. V01 mi fate l'onore di sostituirmi al vostro ! che abbandonò la capitale del Regno e m'incaricate di rendervi conto frequente del movimento politicomorale di Roma. Nell'adempiere questo mandato io non posso promettervi che molta buona volontà; così vorrei che l'abilità corrispondesse al còmpito non facile di riassumere periodicamen te e far comprendere la vita politica della capitale, dipingervi lo stato della pubblica opinione e apprezzare nel loro vero carattere e nella loro portata gli avvenimenti che, grandi o piccoli vi si svolgono. Domani il Senato e la Camera dei deputati riprendono le loro tornate; ma, come domani nei corridoi di palazzo Madama e di Montecitorio, così oggi in tutti i centri della politica di Roma non si sentono che gli echi di Venezia. Già›evtlall' Austria e dal Veneto vi scrivevo quelle che a mio modo di vedere siano più verosimili ipotesi circa alle questioni che si dovevano trattare nel convegno sovrano sulle rive pittoresche della laguna. Vi accennavo come capitale fra tali questioni, quella delle relazioni fra lo Stato e quel complesso di persone, di principj di dogmi e di macchinaiioni che bisogna chiamare il Vaticano e bene distinguere dalla Chiesa e dalla religione. - Infatti ora è noto (lasciando da parte le fantasticherie multiformi contro le quali già vi. posi in,guardia) che conte Andrassy, oltre aver parlato coll'onorevole Luzzatti di trattati di commercio e di tariffe doganali, oltre aver dato, a quanto dicono, - un' opportuna lezione di libertà ai socialisti della cattedra, parlò a lungo col ministro Visconti-Venosta sulla questiOne vaticana. E qui intervengono quegli articoli della Neue freie Presse di Vienna, che furono riprodotti, con o senza commenti, da quasi tutti i giornali. Che cosa dice in sostanza il giornale viennese? Secondo esso, l' Imperatore e il cancelliere d' Austro-Ungheria si ea,rebbero vivamente adoperati per ottenere l'adesione del governo italiano ad una linea di condotta da 'adottarsi in comune colla Germania verso il successore di Pio IX (giacché in fin dei conti anche Pio IX avrà un successore). Fin qui la cosa è molto verosimile; aai cchè da una arte esiste una lotta a i comune 711., `,ITT7-17 cano, dall'altra la legge delle guarentigie (si noti) non è fatta per regolare irrevocabilmente le relazioni fra l'Italia e il Papato, ma bensì fra l'Italia e Pio , IX, che oltre essere Papa è principe , spodestato. Il punto fondamentale di , queste attuali relazioni sta nel riconoscere in Pio IX la qualità sovrana, i conformemente alle consuetudini di cortesia e di riguardi internazionali. Verso il successore di* Pio IX la convenienza, APPENDICE CONSIDERAZIONI siill alIevaninti dà bachi da seta llel 1875 Già da qualcb anno qui intorno Pisa la raccolta della seta, giudicarne dalla quantità e bellezza dei bozzoli che vengono sul mercato, riesce nel suo complesso soddisfacente; e questo è un pericolo, perchè la buona fortuna rende spesso meno vigilanti ed aceurati. Un altro pericolo per gli allevamenti del 75 è la stagione. Occhio alla penna dunque se vogliamo che il nostro mercato di bozzoli non scomparisca nel 75 al paragone degli anni passati. Ho detto che quest'anno la stagione è un pericolo, e non ci vuol molto a persuadersene. La primavera, ognuno lo vede, è tardiva in modo straordinarissimo: di qui deriverà che dovremo porre i bachi tardi, e per necessaria conseguenza avremo tardi i bachi rilevati dalla grossa. Se alla primavera serotina succedesse una seretina estate l'indugio non avrebbe nulla di temibile. Ma è probabile che non sia così: anzi la esperienza di altri consirnili , - e meno ancora la necessità, di questo riguardo potrebbe anche non sussistere. -imaCià. notava or non è molto oppor.4.24 , tunamente l' Opinione rispondendo a quell'intempestiva discussione della legge sulle guarentigie che alcuai giornali tedeschi avevano iniziato, aggiungendo inoltre che tocca a tutte le potenze eventualmente facilitare il còmpito dell'Italia modificando la loro situazione diplomatica verso la Santa Sede. Soltanto quando agli occhi di tutti gli Stati il Papa non sarà più che il capo della gerarchia cattolica si potrà pretendere, per esempio dalla Germania, che il Papa non sia più sovrano. Allora certamente sarà sana politica per l'Italia non coprire dalla propria sovranità territoriale una irresponsabilità che non avrebbe più nessuna ragione per susíistere. Ma la Neue freie Presse fece un passo innanzi; asserì che l'accordo promosso dall'Austria si concreterebbe in ciò, che dal futuro Papa si esigerebbe, onde riconoscerlo come Papa, la revoca del degtna dell' infallibilità.' Qui francamente esito a credere che l'autorevole giornale abbia colto nel. segno; perché sarebbe affatto disforme dai principi liberali e dalla massima che vuole l'assoluta separazione della Chiesa dallo Stato il teologizzare a questo modo. Padrona la Germania di occuparsi dell' olio santo; padrona di imitare gli imperatori teologhi di Costantinopoli o Giuseppe II sacristano; ma è questa politica che conven- casi ci dice che facilmente l' estate verrà presso a poco all'epoca ordinaria. Se questo accadrà, la primavera oltrechè tardiva sarà corta, e nell'ultimo tempo della vita dei bachi avremo quali di sicuro le giornate calde dell' estate. — E questo è un pericolo grosso, perchè rispetto alla malattia così detta dei morti bianchi, (strozzatura, atrofia cc.) è ormai concordato generalmente che le giornate troppo calde ed afose danno la spinta decisiva per lo sviluppo della epidemia: e già anche nei giornali lombardi gli scrittori che trattano di bachicultura manifestano i loro timori per questo probabile andamento della stagione. Discorrere del pericolo prima di trovarselo addosso è utile, e c' è un proverbio che dice, uomo avvisato è mezzo salvato. Ad una condizione però , che non se ne parli per passatempo o per afogo di malumore, perchè le chiacchiere lasciano il tempo che trovano: e se si vuole che il discorrere faccia frutto, bisogna che eia per deliberare in tempo circa il partito da prendere, e che poi i fatti corrispondano alle parole. — Dei modi di prevenire o scemare il pericolo di che si tratta: dei modi per scongiurarlo ove non riesca ga all' Austria e all' Italia ? non lo credo. Lasciamo i dogmi, il catechismo e il rituale ai preti. Non e' è nessun bisogno di formulare un simbolo berlinese o di imporre un Tipo di Bismark o un -manuale di dottrina vecchio-cattolica redatto dal vescovo Reinkens e approvato dal ministro de Falk. Una religione evangelico-europed sarebbe altrettanto esosa quanto anglicanismo. , — Lo Stato non dove occuparsi nè dell' infallibilità nè dell' Immacolata concezione. Io non sostengo che lo Stato liberale debba fare professione d'ateismo; soltanto deve mantenere un' attitudine negativa di fronte alle religioni. Si lusingano forse gli ispiratori delle Neae freie Presse che un Parlamento di vescovi voterebbe l' annullamento del Sillabo e dell' enciclica. organizzerebbe il sistema rappresentatativo nella Chiesa e accetterebbe la sommissione della Chiesa allo Stato ? Non si dimentichi che il Concilio ecumenico ha votato a gran maggioranza appunto l'infallibilità del Papa. Le questioni religiose non possono esser prese in considerazione; sopra di esse conviene pregiudizialmente passare all'ordine del giorao. Ma i signori dell'infallibilità papale se obbediranno al Papa verrammo ad urtarsi contro le leggi civili ....Ebbene, ci si urtino, si romperanno il capo contro le comuni sanzioni penali. - scansarlo, credo aduuque che non aia male discorrere ora che è prossima, la stagione degli allevamenti, e per questo escomi qua a portare il mio contributo alla discussione, dicendo quel pochissimo che la prova dei fatti mi fa credere più opportuno: desideroso che altri possa dire cose più utili ed efficaci per riparare al male. Prevenire sin dove si pnò, combattere quando non resta da fare di meglio: ecco le due cose per le quali ci dobbiamo preparare. Per scemare il pericolo degli allevamenti tardivi bisognerà, come ben si intende procurare di anticiparli più che sia possibile. Si guardi dunque di non perdere neppure un giorno per far nascere i bachi appena ci sia un po' di foglia: non dimenticando che se i gelsi muoveranno tardi faranno poi presto a rivestirsi, a motivo del caldo che andrà ceescendo sollecitamente . Stiamo dunque attenti ai gelsi per preparare per tempo il seme, tenendolo in stanze un po' calducce che lo facciano impostare. Senza questa piccola diligenza bisognerà forzare le nascite in pochi giorni adoperando temperature troppo alte, ed allora i bachi nasceranno più deboli e moriranno più facilmente. Ma non è soltanto collo anti- . - ciparsi a porre il seme che possiamo giungere ad avere più presto i bachi a frasca, giacché diversa, molto diversa, possiamo fare che sia la distata dea vita di quelli anintaletti. Moltissimo si può ottenere colla temperatura alquanto elevata delle bigattiere; ma questa è una via assai pericolosa, perché se l' aumento del calore non va accompagnato con un proporzionato aumento di pulizia, di cibo, e di aereamento delle stanze, anzichè un bene produce un male. E a farlo apposta si vede che quando vogliono tenere più caldi i bachi tengono più chiusi gli usci le finestre, cc. sicchè l' aria si guasta, e quello è uno svantaggio più grosso molto, ma molto, di tutti i vantaggi che possiamo ottenere d'altronde. Senza ricorrere, o ricorrendo con molta moderazione al riscaldamento delle bigattiere, la vita dei bachi si può notevolmente accelerare tenendoli, sino dalla nascita, assai più radi' che non si soglia , e governandoli spesso. Più radi mangiano più comodamente, e perciò mangiano di più, e così crescono più presto; l' istesso o da direi dei pasti frequenti, perché la foglia fresca li alletta, ed il cibo preso più copioso li fa venire su rigogliosi in minor E il Paparl resti pure infallibile quanto vuole: ma quando per comune accordo delle grandi potenze non sarà più sovrano farà come gli altri. Ma si otterrà facilmente l'accordo delle potenze'? Qui è il mistero dell'avvenire; qui è il germe di una di quelle grandi quistioni che faranno sorgere in armi il principio liberale e progressista contro il principio reazionario. Su questo terreno è possibile il rinnovarsi di una di quelle grandi lotte dove si complicano gli interessi materiali coi principj, i risentimenti internazionali colle convinzioni delle coscienze. Tutto ciò' è ancora embrione; o allo stato di cellula, ma crescerà. Se però le potenze dell'Europa centrale seguissero la linea di condotta suggerita dai bene informati di Berlino alle .Neue freie Presse non si eviterebbe la lotta, ma per di più:i la si avrebbe sopra un terreno equivoco; invece di un urto legittimo fra liberalismo è reazione avremmo un'accanita disputa teologica che non farebbe avanzare d' un passo la società civile. Un papa antinfallibista è un impossibilità; quando lo si ottenesse, sarebbe per i gesuiti (dietro i gesuiti sta la maggioranza dei cattolici, perchè i cattolici indifferenti non contano e non sono cattolici ) un papa eretico un antipapa. Dunque un nuovo scisma d'Occidente. È questo a cui tendono i liberali nert'interesse del progresso? Non lo credo. Marco T. . Alle porta i soliti lustrascarpe, la solita gente curiosa che guarda le signore che scendono di carrozza, le solite guardie per i buon ordine e pochissime persone che entrano. — Male! — penso, e pagato il biglietto pasao nella platea. *e * Non folla, ma più gente di quanto immaginavo, e tutti ammirano la sala e il palco scenico addobbati splendidamente. Le signore sono tutte al loro posto e un'idea del come vennero eituaii i banchi si può prendere dalla seguente carta topografica che pur non uscendo dalle rinomate officine di Lipsia, non è però meno esatta. Banda Banco dei Premi Francesch i Lampr ecli,- Perug ia. Rosse' mini Si rozzi- .21"occhi. gi~~c~c=• Platea Il cartellone diceva alle ore 7 e mezzo precise»; ma siccome conosco la precisione dei cartelloni in genere e delle signore in particolare, mi avvio lemme lemme verso il teatro Nuovo alle otto e mezzo precise. Sul principio la gente ha paura di accostarsi ai banchi. Il cartellone dice rinfreschi a prezzo fisso »; ma i cartelloni sono così bugiardi! Gli egregi componenti il Comitato si sacrificano anche una volta per il bene degli Asili e per mettere un po' d'anima, un po' di fuoco nel pubblico, girano da un banco alli altro, comprano, spendono quattrini e cercano di far proseliti e di trovare imitatori. Qualcuno segue l'esempio. I primi bicchierini di cognac vengono venduti a cinquanta centesimi — prezzo fisso! —; poi una signora incomincia a venderli dopo aver posto le labbra al bicchierino; così condizionato volete pagarlo meno di due franchi? Da due, si sale prestamente a cinque e poi a quel maledetto e. Quanto vuol lei! » — che pronunziato da una signora non si sà mai quante lire possa fare uscire della borsa. ** Alle nove l'entusiasmo per aggredire li uomini è generale nelle signore. Le più timide divengono le più audaci; le audaci rimangono quello che erano ed è già abbastanza. Una forcina levata allora allora dai capelli nerissimi di una signora si paga dieci lire; uno sguardo — bello ma carissimo sguardo ! — venti lire; una sigaretta tre franchi; un bicchierino di cognac cinque, dieci, venti fino quaranta lire; cinque franchi una camelia o un mazzetto di mammole; cinque, un pasticcino Una signora fà vedere il suo piede piccolo, elegantissimo per venti franchi — troppo poco! —, e le strette di mano sono tassate — prezzo fisso ! a cinque lire l' una. 4 * che và ringraziata anche perchè si presta gentilmente. Nel luogo dove dovrebbe essere la buca del suggeritore, sorge un vastissimo banco sul quale sono bellamente addobbati i 750 e più premi raccolti. Si vede la coppa stupenda in bronzo dorato della contessa Susetta Larderel, lo stile catalano del generale Cialdini, i bei vasi della signora Dal Borgo e poi, tra mezzo a molta roba mediocre, più di cento oggetti eleganti e di pregio. Tutt' insieme il palcoscenico messo così sta proprio bene davvero. Bravissimo Mugnaini! ** * Un signore passa accanto a un banco. Una signora lo chiama per nome. — Che cosa desidera? Vuole un bicchierino di cognac? — Vuole i lo prenderò. Dopo bevuto: — Quanto costa? — Cinque lire. Il signore dà un foglio di venti franchi e la signora rendendogli il resto lo ringrazia. — Grazie a lei, anzi. — Perchè? — Diamine! Perchè mi ha reso il resto! La signora caccia un urlo ed è tuttora presa dal rimorso di aver restituito le 15 lire. gere che la •nassima parte del merito appartiene al macchinista signor Mugnaini. I banchi delle signore arieggiano un poco quelli dei tribunali; ma invece di giudici vi siedono signore che commettono grassazioui, quando non assassinano coi loro sguardi. Questa metafora mi piace perchè è nuova. Bravo cronista! Intanto mi sono dimenticatn di dire come è addobbato il palcoscenico. * Allo stesso signore una signora dal piede piccolissimo, arcuato, nervoso, flessuoso, un piede — cari miei! — che parla, ragiona, disputa, s' inquieta meglio d'una persona, offre una sigaretta. — Quanto? — Tre lire. — Buon mercato — e dà un biglietto di cinque franchi. La signora gli rende il resto con due altre sigarette. — Veramente questa non è moneta in corso — È la moneta della beneficenza. ** * In fondo la scena rappresenta il loggiato di un giardino; nel mezzo si vede una bellissima fontana e da per tutto fiori, molti fiori che cercano — senza riuscirci — di fare il pendant a quelli che stanno dietro i banchi a vendere giù in platea. Nuovissimo paragone! Sul davanti del loggiato stà la banda filarmonica pisana che suona benissimo e Un giornalista — se vi dessi i suoi connotati lo riconoscereste subito, ma non ve li dò — chiede un bicchierino di bordeaux alla contessa ***. — Lo assaggi — dice il giornalista. La contessa mette le labbra al bicchiere e glielo dà. Egli beve, spende dieci lire e fà per andarsene. — Un momento! — esclama la signo- nei quartieri signorili dove troppo voleufieri si profitta dei buoni .serranii, facendo ai poveri bachi il cattivo regalo di trattarli come signorine delicate. Eppure chiunque ponesse come ho fatto più volte, su di un gelso all'aria aperta dei bachi rilevati dalla grossa, coperti soltanto con un velo per difesa contro gli uccelli, vedrebbe che non ne muore nessuno, benchè abbiano sole, vento, freddo notturno, ed all'occorrenza pioggia a dirotta. Aria dunque come rhuedio preventivo quando la stagioue riscalda, e, si può aggiungere, aria più che altro come rimedio curativo se i bachi perdono la loro vivacità , accennando in tal modo che sono in via di ammalarsi. Più volte mi è accaduto di vedere riprendere e seguitare poi felicemente sino in fondo, delle partite che si ammalavano, col solo levarli dalle stanze dove erano SparpAgliandole per tutta la casa, od anche fuori di essa sotto un portico od affatto allo scoperto, diradandole e togliendo via tutte le lettiere. Qualche baco muore in questi casi: più o meno secondo che la malattia è più o meno inoltrata: gli altri, o non si ammalano o guariscono e fanno il bozzolo. Tutto questo è possibile, giacchè più volte l' ho verificato, ma però ad una condizione, vale a dire di accorgersi del male appena appena ne compariscono i primi segni, e riparare risolutamente senza perder tempo. Quando i bachi sono dopo la grossa massime se fa calde , bisogna dunque osservarli attentamente e molto spesso, giorno e notte, per un perdere qualche mezz'ora che può essere decisiva. Del buono effetto del cengiamento di locale, e dell'aria esterna meni possono trovare la prova riflettendo a dei casi avvenuti probabilmente attorno alle case loro. Quante volte infatti si sentì che dei bachi gettati via come malati a cannicci intieri, furono in parte raccattati da questo o da quello, dopo che già erano stati per tempo non breve sul mucchio del concio, e riescirono benissimo presso i nuovi padroni. Quante volte bechi simili ai precedenti si riebbero e filarono bozzoli copiosi e belli dovunque poterono attaccare il filo, presso il letamaio dove furono gettati. A che cosa atsribaire questi resultati se non all'aria libera e buona che quei babbi trovarono fuori della casa doro erano, ed al cambiamento di locelità che fortunatamente si verificò per loro quando si credè perduta ogni speranza di salvarli? Poniamo dunque cura grandissima al modo col quale facciamo gli allevamenti, e tanto più quanto più abbiamo sfavorevoli casualmente qualcuna di quelle circostanze che non possiamo modificare a piacer nostro. Per la malattia delle petecchie (Pebrina) la scelta del seme era la cosa che contava più di tutto: per la malattia, dei morti bianchi non è così. Non c' è quasi seme che non possa andar bene se l' allevainento è condotto a dovere: non e' è seme che resista costantemente agli allevamenti mal regolati. Una prova di questo si trova nel fatto che attorno alle bigattiere dove già de qualche anno si allevano i bachi con diligenza le partite che vanno male sono assai meno che altrove. Da che cosa paò derivare questa buona fortuna, se non dalla imitazione più o meno fedele che fanno -gli allevatori del vicinato di qualcuna di quelle pratiche di cui constatarono ripetutamente i buoni effetti nella bigatteria che ne offrì loro l'esempio? INGRESSO] Tanti ringraziamenti al proto e tiro iunanzi. *4 * Ho detto che la sala ed il palcosceni- F2 i s La Flora per gli Asili Illfautili *e * co sono splendidi e lo ripeto per aggiun- iM111■11.0.1•111.1111M•Mau•na Unir. Procuriamo inoltre con ogni cura di tenere i bachi uniti: altrimenti per non seppellire nella foglia quelli che verso le dormite hanno cessato di mangiare, si fa patire la fame agli altri che mangerebbero sempre. Con queste diligenze potremo sollecitare la vita dei bachi, giungendo forse per tal medo a scadsare le calde giornate estve o se nel altro ad averne umi minor numero . Che cosa converrebbe fere peraltro se queste sopraggiungessero ? Nulla di sostanzialmente nuovo dovremo fare, e soltanto bisoguerà esagerare quello ahe per lo innanzi si faceva con più moderaeioue. Maggior cura alla nettezza scrupolosa, cibo riunuovato più spesso, bachi più radi, e soprattutto aria, aria in abbondanza, aria così di giorno come di notte, riunuovata, copiosamente nelle bigattiere. L'aereamento più abbondante e continuo è sempre, anche quaudo non fa un caldo affogatoio, anche quando i bachi non hanno amore dormito la grassa, condizione essenzialissima di buona riuscita, ed auch'io ne ho avuto prove numerosissime. A questo si deve se non di rado i bachi vengono meglio nei poveri tuguri, nei quali l'aria entra per mille spiragli, che - •S: i :•e; ee: • S; Pisa, 8 aprile 1875. C. STUDIATI. 3 ....3141,1211 ;ta ica 'CO 50 )pa ssa del sica ba, ie 1.ico a. ulo sto! bora a le dal Reseria, una etto le il a in suoi 11011 bor- lieci a al enti, 3voli i lltZ e 110- :Peche dei nasi ale' è elletuealle o sì dite che cjue- - g li I di eria ra X, che stà allo stesso banco — Lei è maritato; se non mi paga il silenzio racconto questo fatto alla sua signora. 11 povero giornalista è obbligato a dar cinque lire alla signora X perchè tenga il secreto. Pochi cinque franchi! si poteva esigere di più. ** * Alle 10 e mezzo le aggressioni non hanno più limite. Le signore in vece di spettare la gente al loro banco, vanno, a braccetto di un cavaliere, in giro per il teatro. Vendono fiori, sigarette, bicchieri di bordeaux, di sciatnpagna o di cognac a prezzi favolosi. Il siguor Y. paga quaranta franchi un bicchierino 4i bordeaux e una signora gli fa pagare venti lire una sigaretta che ella stessa accende. Un pompiere le sì avvicina. — Signora contessa — le dice — proibito il fumare. — Ma quando mi vengono pagate 20 franchi le sigarette perché le accenda, le accendo. — Ma il deputato d'ispezione non vuole Me lo — Il deputato è mio marito saluti tanto ! A quest' ora è il momento in cui si fanno più qaattrini. Le signore sono diventate di un'audacia increbibile. Se continua un altro po' non sì sà dove s' andrà a finire. La contessa Z. riporta al suo banco una mezza bottiglia di sciampagna e cento lire, ammontare dell'incassato per l'altra metà. Si dice che alla stessa signora il signor A. abbia pagato un gelato, cento lire. C'è da far gelare il sangue nelle 'vene! Se Dio vuole suonano le 11 e la gente comincia a sfollare. Però al banco della contessa Franceschi - Biechierai , signora Terni-Perugia e signora Lampredi — come in tutta la sera — la gente seguita ad affluire ed a lasciar quattrini. A tutti i banchi i segretarii ed i ce.ssieri stanno facendo i conti e si sà che, all' incirca , la somma totale incassata ei avvicina alle 5000 lire. Una bella somma per una eittà come Pisa ! Le esatte cifre parziali di ciascun banco non si conoscono e poi sarebbe inutile. Tutte le signore hanno fatto il loro dovere, anche più del loro dovere, se vogliamo; ma nessuno può lamentarsi e tutti devono essere contenti della bella, lietissima e divertente serata. ** I signori del Comitato e tre o quattro del deputato signore vanno nel palco d'ispezione per assistere al conto g enerale che stà facendo il cassiere signor PerdoRoquez. Si parla di chi ha speso più denari e quali hanno ricevuto più aggressioni delle signore, e si citano i nomi del prefetto comm. Cornero, del conte Agostini, del sindaco Rizzari, del conte Canevaro, del signor Pe,rdo-Roquez e di moltissimi altri, fra cui diversi professori ed ex-professori. Mentre due o tre fanno i conti e riscontrano le somme che ricevono, li altri fanno il chiasso, dicono 'burlette, calembaurs e propongono cose originalissime. Tra mezzo alli approvazione generale, Ferdinando Martini propone la fondazione di un ospizio per quelli che hanno concorso alla fiera. La signora Antonietta Mecherini protesta, perchè ha paura che i denari per l'Ospizio possano toglierne agli Asili Infantili. A mezza notte o poco più, i conti sono finiti. È esatto che la somma incassata, è di circa 5000 lire. Non si poteva far di più, nè meglio, nè con miglior garbo, nè con maggiore divertimento. ** * .41 Comitato per la fiera resta ora da ringraziare una quantità di persone alle quali io, per mio conto, faccio qui tutti quelli elogi che si meritano. Alla presidenza del teatro ( già fu scritto nel numero passato ) perchè con sollecitudine squisitamente cortese, cedè, appena richiestane l'uso del teatro stesso; a tutta iutiera, la famiglia Mecherini che ha messo in ordine i premi e preparate le diecimila cartoline; ai signori Luzzatti e Ceccanti che hanno addobbato con molto gusto il banco dei premi; al signor Giorgi ministro del teatro che si prestò, con molta solerzia, al buon andamento generale; lo stacciaio Sartori che offrì gratis l'uso delle paniere contenenti le cartoline; ai signori Bagnami, contessa Larderel e conte Freacesco Allieta i quali rilasciarono a benefizio degli Asili il ricavato della vendita dei loro palchi; ai signori fratelli Nistri che ribassano notevolmente il conto dei lavori eseguiti dalla loro tipografia; alla Società del Gaz che fece spendere la metà di quanto avrebbe avuto diritto per l' illuminazione; e...... Questi puntini stanno in luogo di quelli che posso avere dimenticato. ** Un elogio speciale si merita il signor S tsiridione Feroci e per più ragioni. Secondo un contratto, tutte le volte che il teatro si apre egli avrebbe diritto di aprire anche il suo caffè; per non fare concorreeza alle signore — facile coucorrenza e difficile nello stesso tempo ! — egli lo ha tenuto chiuso; per non levar gente dal teatro non fece il solito concerto al caffè dell' Ussero; il servizio, da lui diretto, procedè meravigliosamente e infine il conto da lui presentato è di una somma piuttosto discreta. Il Comitato è rimasto contentissimo di lui e dei suoi uomini. Conclusione: la signora Antonietta Mecherini non età più nella pelle per avere iucassato tanti denari a beuefizio degli Asili; una quantità di bambini saranno riconoscenti 'a tutte tutte le signore che hanno prestato l'opera loro e a quelli che si sono lasciati levar di tasca i denari per essere cortesi verso le signore e per fare insieme un' opera buona Oltre a ciò, chi non si è divertito alzi la voce.... Se qualcuno l' alzasse davvero, correrebbe rischio di venir lapidato. ancora notare un atto di cortesia del cav. deputato prof. Pietro Torrigiani il quale pregato dai suoi discepoli di aseistere alla lezione del Carrera, che aveva luogo nella istessa ora, esaudì la loro preghiera, dichiarando però che avrebbe fatto lezione nel giorno successivo sebbene festivo. A.ccolsero gli scolari la proposta ed in folla si recarono nella cattedra del Carrara. Lo stesso prof. Torrigiani assistè alla lezione di diritto penale con vivo interesse essendo stato il tema abbastanza interessante. Esso fu. Del delitto di ambito, o di broglio elettorale. Finita la lezione il barone Holtzendorf ha preso a bracCio il Carrara e lo ha accorapaguato nella sala dei professori, mentre una gran folla di scolari si era stipata nell'atrio. Da queste si è spiccata una deputazione di giovani, che hanno manifestato al Carrara il desiderio della scolaresca pisana di fare un atto di reverenza al Professore alemauuo: al che avendo ottenuto assenso , si sono quei giovani introdotti nella sala dei professori ed ivi presa la parola alcuni di loro hanno espresso sentimenti di reverenza al grande luminare della scienza alemanna ed hanno finito col pregarlo di farsi interprete appo i suoi discepoli dello affetto di fratellanza che lega ai medesimi la scolaresca italiana. 11 prof. Holtzendorf ha ringraziato con modi gentili ed ha poi improvvisato un discorso pieno di nobili pensieri. Il 'lens° di queste splendide parole si può riassumere in un concetto; la Germania ebbe per molti secoli a sua maestra l' Italia nella filosofia e nelle scienze criminali . Oggi essa corre animosa al fianco di lei nella via del progresso e delle riforme umanitarie. Il Carrara ha soggiunto il voto, che come la fede nella scienza ha affratellato i professori delle due Nazioni, così la fede nei comuni interessi faccia continuare , e sempre più rafforzare l' alleanza delle nazioni medesime. Alla sua partenza dalla Università lo illustre visitatore è stato salutato dalla folla con prolungati e fragorosi applausi ai quali esso ha corrisposto con segui di benevola riconoscenza. dott. Gaetano ** * Siamo informati che l'ultima pubblicazione del barone Holtzendorf è stata un grosso ed erudito volume contro la pena di morte alla traduzione del quale stanno adoperandosi adesso alcuni illustri italiani; e che sperasi di vedere presto pubblicata fra noi. ** Annunziamo con piacere che l' egregio amico nostro dottor Achille Ballori venne nominato inedie° condotto dei popoli di QUID.131. San Giovanni al Gatano e San Piero a Grado. ** Nel Consiglio comunale fu proceduto alRiceviamo e pubblichiamo. l'estrazione del quinto per la parziale rinLa nostra Università la mattina del 10 nuovazione del Consiglio: i nomi dei consiaprile 1875 è stata onorata da una visita glieri estratti sono i seguenti: Palamidessi per parte dell'illustre barone Francesco Von avv. Augusto, Sbragia prof. Fabio, Cecconi Holtzendorf, il coraggioso difensore del av.v. Enrico, Moschini cav. avv. Antonio, conte Arnira, già professore a Berlino ed Balestri ing. Augusto, Petrini Luigi e TemOggi Ocrcri a Monaco in Baviera. Il celebre pesti Carlo. L'estrazione si limitò a sette Professore alemanno si è recato a Pisa consiglieri per la morte del consigliere per far visita al nostro Francesco Carrara; avv. Cesare Ambron. ed infatti dopo averlo accompagnato alla * Università, si è fermato ad assistere alla Il prof. Fedeli lunedì scorso fece agli sua lezione. Intanto essendosi sparsa la voce di ciò, studenti di Patologia speciale una bella numerosa folla era accorsa a quella lezio- ed interessante commemorazione di Maune per fare omaggio ad un tempo al no- rizio Bufalitti che a lui fu maestro. Il stro insegnante ed al grande criminalista . comm. Fedeli riscosse applausi vivissimi Berlinese, il nome del quale così spesso per parte dei suoi scolari. erasi udito ripetere dal Carrara nelle sue ** * La sera di giovedì 15 corrente, al lezioni °d'encomiare nei suoi scritti. Giovi Teatro Ravvivati, i filodrannuatici della scuola Adelaide Ristori rappreeenterann ° a scopo di beneficenza, .11 Pericolo di Muratori e presento mia moglie di Coletti. Reciterà anche il sig. Vincenzo Andrei direttore della scuola. n Chi fu Giovanbattista Donati inutile dire in Italia, inutilissimo a Pisa; i suoi meriti grandi, tutto quanto egli ha fatto in prò della scienza non è nessuno che ignori. Perciò, pubblicando oggi una circolare di un comitato per erigergli un monumento, non aggiungiamo altre parole: c La morte di Giovan Battista Donati fu perdita per la scienza non facilmente riparabile. Poichè se molto fece per la indagine e la scoperta di quei veri che all'astronomia aprono oggi nuovi e più vasti orizzonti, molto ancora avrebbe certamente fatto se la morte, per la ecieusa iitessa da lui incontrata, non l'avesse) rapito nel pieno vigore dello ingegno e degli anni. < Per la qual cosa i sottoscritti, data maggiore ampiezza all'idea già nobilmente concepita dai professori del Museo di fisica e di storia naturale in Firenze, si unirono insieme nel proposito di onorare la memoria dell' illustre scienziato con pubblico monumento da inalzarsi nel nuovo Osservatorio d'Arcetri, dal Doneti proposto e lungamente e con istancabiie costanza di volere contro ogni maniera di ostacoli promosso e condotto a fine. Così se la fortuna a lui negò di poter da quel luogo proseguire gli studii e le ricerche intorno ai corpi celesti, la immagine sua rammenterà ai posteri anche questa singolare benemerenza del Donati verso gli studii astronomici in Italia. < Noi adunque rivolgendoci a tatti coloro, ai quali stanno a cuore le glorie della scienza (e fra questi è certamente la signoria vostra) li preghiamo che vogliano aiutarci in un'opera che è al tempo stesso di onore e di dovere, e per gli amici, che molti e degni ebbe Giovati Battista Donati in vita, anche di amore e di pia fraternità dopo la morte. Peruzzi comm. Ubaldino, presidente. — Parlatore commendatore prof. Filippo, vice-presidente — Vegni comtneedator prof. Angelo, vice-presidente — Berti Commendator prof. Domenico — Batti onunendatore prof. Enrico — Bicchierai cavaliere prof. Zanobi — Cipriani senatore consti). prof. Pietro — Cocchi cavaliere prof. Igino — Correnti conernendator Cesare — D'Amico coniali. Ernesto — Del Beccare) cavalier prof. Tommaso — De Vincenzi commendatale senatore Giuseppe Dini prof. Ulisse — Eccher professore Alberto — Felici cavalier professore Riccardo — Fenzi commendator Carlo — Gherardì commendatore prof. Silvestro — Lucchesiui ingegnere Alessandro — Menabrea S. E. senatore conte Luigi Federigo — Meneghini conun. professor Giuseppe — Merlo cavalier prof. Francesco — Michelacci collimi. professore Augusto — Pittei dottore professore Costantino — Puccianti dottore prof. Gaetano — Roiti professor Antonio — Schiaparelli conenendatore professore Giovanni — Schiff cavalier professore Maurizio — Sella corani. Quiutiuo — Targioni-Toz,zetti commendatore prof. Adolfo — Uzielli dottor Gustavo — Vecchi maggiore generale cav. Ezio — Villari comm. prof. Pasquale. Le offerte dovranno essere dirette alla Sede del Comitato promotore per un monumento a G. B. Donati presso la direzione del Museo di fisica e di storia naturale in Firenze, e se vengono specie: ii per la posta si prega di farne l'invio per mezzo di vaglia o con lettera raccomandata. I nomi degli offerenti e le somme da ciascuno di essi pagate saranno pubblicate poi nel rendiconto ehe il Comitato invierà ai sottoscrittori. — La C•lorria felice, utopia di CARLO Dossi. Milano 1874. — Fornicazione di Fra Maczapiechio adite per cura di DIEGO MARTELLI fiorentino, ed illustrato da TELEMACO SIGNORINI. Pisa, 1875. — Storia di un Cuore di Esimo Ci• TELAR. Firenze, 1875. LIBRI E GIORNALI — Bobi di DUNA D'ARCO. Firenze, 1875. — In America di F. CAREGA ix Leonardo Ungher ha pubblicato L'Editore Leonardo Firenze 1875. Firenze un opuscolo del sig. Antonio Sartini — La RICCE. Morale e il Teatro. La mattina del 9 a Bocca d'Arno, alcune guardie doganali rinvennero sulla spiaggia del mare un cadavere di sesso maschile in istato di putrefazione, caute di un braccio e della testa. * Ieri la signora Iulia K. di Copenaghen dimorante nel Lungarno Mediceo si trovava in pericolo di vita. Chiamato il medico, questi constatò una congestione cerebrale causata, pare, da un forte ingerimento di sostanze narcotiche. A tutt'ora non si conosce se la signora K. prendesse queste sostanze come Calmante oppure con la intenzione di uccidersi. ** La sera dell' 11 in va del Mente certo Baldassarre P. inserviente nei RR. Ospedali di questa città , fu assalito da sei individui di cui tre armati di bastone, i quali gli vibrarono colpi alla testa ed al petto in modo - da produrgli varie contusioni gra.3issitne. Il P. venne condotto all'ospedale. Causa dell'aggressione pare sia stata una questione avuta poelii momenti innanzi in una fia,schetteria. Gli aggressori vennero tratti in arresto. * Nelle ore pom. del giorno 11 cessava di -vivere il bimbo di mesi 14 Giascppino caduto il giorno innanzi dal terzo piano di nua casa situata in via dell'Olmo; ** * Mentre un carabiniere della stazione di Campiglia Marittima stava esaminando un revolver gli parti il colpo che andò a ferire leggermente in una spalla certo Demetrio Rosaspina servo della Caserma. ** * È un grazioso lavoretto scritto con molta eleganza di stile, con buona lingua, con raro acume di osservazioni. Tempo indietro H prof. Ferdinando Martini lesse uno splendile discorso, che poi fu pubblicato col medes' ani) titolo — La Morale e il Teatro: il Sartini nel suo opuscolo combatte con argomenti abbastanza validi e ben trovati le idee svolte dal popolare autore del Chi sa il giuoco non lo insegni e dj cui tutti ammirano l'ingegno, lo spirito, l'erudizione e il fascino della forma — unica in Italia. Del resto la stampa s'è già occupata di questo libro e continua ad occuparsene tributando parole di lode e d'incoraggiamento all'autore e riconoscendo in questo suo primo lavoro moltissimi pregi. un librettino che si fa leggere tutto di un fiato e che diletta nello stesso tempo che interessa per la spigliatezza e l'erudizione con cui e condotto — Lo raccomandiamo ai nostri lettori, e stringendo la mano al giovane autore lo esortiamo a continuare come ha co- In Tojano, cornette di Palaia, sviluppossi il fuoco nella casa abitata dal priore della parrocchia, ?producendo un danno di lire 4828. Per fortuna la casa era assicurata. Nostre Informazioni La scorsa domenica ebbe luogo una adunanza di alcuni nostri concittadini collo scopo di farsi promotori di un ccmizio popolare per domandare l'abolizione della pena di morte. Fu convocata clan' illustre prof. comm. Carrara, che ne tenne la presidenza. Venne eletta una commissione esecutiva composta dei signori prof. Francesco Carrara presidente, avv. Ugo Barsanti segretario, Giovacchino Chelozzi, dott. cav. Tito Chiesi, dott. cav. utf. Carlo Cu4.uri, Pilade Dell'Omodarme e dott. Achille Ballori. Si manifestò il desiderio che il comizio fosse convocato per la prossima domenica; ma poiché per quel giorno ne sarà tenuto uno a minciato. Livorno allo stesso oggetto, la commissione ha creduto pià conveniente di Abbiamo ricevuto i seguenti libri di cui parleremo in apposite rassegne bibliogra- rimandarlo al 25 del corrente mese. fiche. — Due zoccoletti abbozzo _di Domi. Firenze, 1875. — L'amore di Illighetta di FONTUNIO e In un vecchio Castello di Joiim. Firenze, 1875. — L'eccidio della fanèiglia Tiboldi di DIANA E'ARCO. Firenze, 1875. - restituita a tutti ,PERFETTA SALUTE senza medicine, senza spese, mediante ta delizioaa Farina di salute - Ln1 BARRY di Londra, detta: rdirFíi i.i .3J;di. Più di settantacinquemila guarigioni ottenute mediante la deliziosa Revalenta Arabioa provano che le miserie, pericoli, disinganni, provati tino adesso dagli ammalati con lo impiego di droghe nauseanti, sono attualmente evitati con la certezza di una pronta e radicale guarigione mediante la suddetta deliziosa Farina di salute, la quale restituisce salute perfetta agli organi della digestione, economizza mille volte il suo prezzo inaltri rimedi e guarisce radicalmente dalle cattive digestioni (dispepsie, gastriti, gastralgie, costipazioni croniche, emorroidi, glaneole, ventosità, diarrea, gonfiamento, giramenti di testa, palpitazione, tintinnar d'orecchi, acidità, pituita, nausee, e vomiti, dolori, ardori, granchi e spasimi, ogni disordine di stomaco, del fegato. nervi e bile, insonnie, tosse, asma, bronchite, tisi (consunzione) malattie cutanee, eruzioni, melanconia, deperimento, reumatismi, gotta, febbre, catarro, convulsioni, nevralgia, sangue viziato, idropisia, mancanza di freschezza e d'energia nervosa; 26 anni pinvariabile successo. Cura n. 62,824. Milano, 52aprile. L'uso della Revalenta Arabica Du Barry di Londra giovò in modo efficacissiinolalla7salute di mia moglie. Ridotta per lenta ed insistente infiammazione dello stomaco, a non poter ormailSoptare alcun poco cibo, trovò nella Revalenta quel solo che potè da principio tollerare ed in seguito facilmente digerire, gustare, ritornando essa da uno stato di salute veramente inquietante, ad un normale benessere di sufficiente e continuata prosperità. MARIRTTI CARLO.. (10) Più nutritiva che l' eatratto di carne, economizza anche 50 volto il suo prezzo in altri rimedi. In scatole: t/, di kil. tfr. 50 c.; 1[2 kli. 4 fr,. ti. ' c.; t kil. 4 fr. 50 c,; 1 kil. 8 fr.; 2 d/i kii. 17 ti. 50 c.; 6 kil, 3ti fr.; 42 kil. 65 fr. Biscotti di B.evalenta: scatole da % kil. 4 tr. O c.; 4 kil. h fr. La Revalenta al Ciocoolatte: in Polvere ed in Tavolette: per 12 tazza 21r. 50 e., per 24 tazze 4 fr. 50 c.; per 4R tazze 8 fr. 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Giova sapere che tutti gli Stati prussiani è proibito l'ingresso e lo smercio di qualsiasi estera specialità, se prima non è riconosciuta idonea ed utile da una apposita commissione. L' AIigemeine Medicinische Central Zeitung, di Berlino, a pag. 715, nulla 62 del i agosto 1689, ne riporta le conclusioni, di cui si unisce il 111.A_1"T-> Originale tedesco Echtes Galleani 's Amica Pflaster. Das Arnica-Pllaster von. O. Galleani, Chemicus aus Hailand, ist auch seit einigen Jahren in Deutschland cingefiihrt worden. Beauftragt sdeses Pfiaster zu untersuchen und zu analygiren, miissen wir nach manigfaltigen Proben iestehen, dass dieses Galleani 's Echtes AmicaPfiaster ein ganz basonders anzuempfehlendes und wirksames Heilmittel far Rheumatismus, Neuralgie, Hìiftschmerzen. Quetschungen und Wunden alter Ari ist. Mit diesein Ptlasier warden auch Iliihneraugen und 'Anliche Fusskrankeiten griindlich curirt. Wir kannen dein Publicum dieses heilsame Pfiaster nicht genug anempfehlen und machen daranf aufmerksam, dass verschiedene andere setilecht nachgeatitnto Pflaster unter demsel(len Narnen bei uns verkauft werden, in Folge der grossen Belielabeit des echten. Das Publicum wolle daher genau nur auf das Echte Galleani 's Arnica Pfiaster achten,undwird dieses Pfiaster. — Vera tela alll'Arnica del chimico O. Galleani di Milano.— gegen Einsendung von 1a Silbergroschen franco durch ganz Europa Tersendet. it i t I , VIA MERAVIGLI. Per evitare l'abuso quotidiano d'ingenue voli surrogati si diffida, di do.randare sempre e non accettare clia la Tela vera GALLEALI di Milano. ( Vedcès Dichiarazione della Commissione Ufficiale di Berlino 4 agosto 1869): — La medesima,. oltre la firma del preparatore, viene contraiegulat* con un timbro a secco: O. Galleani,„_ Milano. Costo a scheda doppia franca per dosta nel regno Fuori d'Italia, per tutta Europa, franca Negli Stati Uniti d'America, franca Traduzione Vera tela all' antica di O. Galleani. tela all' Arnica del chimico O. Galleani di Milano. è da qualche anno introdotta eziandio nei l'estri paesi. Incaricati di esaminare ed analizzare questo specifico, dopo ripetute prove ed esperienze, ci troviamo in obbligo di dichiarare che questa vera tela oll' Amica di Galleani uno specifico commendevolissimo sotto ogni rapporto ed un efficacissimo rimedio per i reumatismi, contusioni, e ferite di ogni specie. Con esso si guariscono perfettamente i ca lli ed ogni altro genere di malattia del piede. Noi non sapremmo sufficientente raccomandare al nostro pubblico l' uso di questa tela all'Amica. Dobbiamo avvertirlo che diverse contraffazioni sono spacciate da noi sotto questo nome in virtù della grande ricerca della vera. Il pubblico sia dunque guardingo, per non richiedereed accettare che la vera tela all'Amica del chimico O. Galleani. L. 1. 20. 1. '75. s 2. 30. PURE ANTICONORROICHE Del prof. D. P. C. PORTA adottate dal 1851 nei sifilicomi di Berlino. (Vedi Dediche Klinik di Berlino e Medicin Zeitsehrep di 1Viirzburq 16 agosto 1873 e 2 febbrajo 1866, ecc., ecc.). I nostri Medici con tre scatole guariscono qualsiasi Gonorrea acuta, abbisognandone dì più la cronica. Contro vaglia postale di L. 2, 20 o in francobolli si seediscno franche a aamicilio Iefallibile Olio Herry di Berlino contro la sordita presso la stessa farmacia; costa L. 4; franco L. 4. 80 a mezzo postale. Pillole auditorie, dott. CERRI, prezzo L. 5. la scatola; franche L. 5, 20, idem. Pillolo Bronchiali sedative del prof. Pignacca di Pavia le quali oltre la virta di calmare e guarire le tossi, sono leggermente deprimenti, promuovono e facilitano l'espettorazione liberando il petto senza l'uso dei SALASSI, da quegli incomodi che non peranco teecaronoto stadio infiammatorio. — Alla scatola L. 1. 50; franco L. 1, 70, per posta. Zuccherini per la tosse. Di minor azione e perciò utilissimi nelle pertossi ed infreddature, come pure nelle leggiere irritazioni della gola e dei branchi sono i Zuccherini per tosse del prof. Pignacca di Pavia che, di facile digestione e di pronto effetto, riescono piacevoli al palato. — Prezzo alla scatola con istruzione dettagliata L. 1, 50. Ogni scatola porta L'istruzione sul modo di usarle. Per couodo e gli- anzla degli ammalati in tutti i giorni dalle 12 alla 2 vi sono distinti medici che visitano anche per malattie veneree, o mediante consulto con corrispondenza franca. La detta Farmacia è fornita di tutti i riratiii che possono occorrere in qualunque sorta di malattie, e ne fa spedizione a< ogni richiesta, minai, se si richiede, anche di consiglio medico contro rimessa di vaglia postai e. Serilere alla Farmacia 24, di Olfalio Galleani, Via Illeravigli PISA Petri Giuseppe. Carrai, farmacia inglese. Stefano Rossini farmacia presso l'Università. RIVENDITORI A Baroni Giosaffatte. PISTOJA Giacinto Civinini— Girar> deschi Attilio — Chitti • Ginseppe Antonio. SIENA Gaetano Baudini. AREZZO Kons. Giacon• e corup. CARRARA Chiappa, far. Drovaudi. CASTEL DEL PIANO Nicolai. E IN TUTTE LE CITTÀ.' PRESSO LE PRIMARIE FARMA.CIE. —PISA, TI- NISTRI è Eli AMPIM,11•~Wilrl« LIVORNO Dunn e Maatesta — Gordiui —Susini i 4o--Bandi Giuseppe, • e G. Geminaui, Chfratelli. LUCCA .