CONVEGNI Al convegno nazionale di Levico Terme (19 aprile 2002) Le relazioni hanno chiarito novità di contenuto e procedurali del Leader Plus rispetto ai due precedenti ed ha proposto significativi esempi di iniziative realizzate in varie regioni italiane ed estere S i è tenuto il 19 aprile a Levico Terme il Convegno nazionale sulliniziativa comunitaria Leader + per il periodo di programmazione 2000/06. Ha visto la partecipazione di numerosi e qualificati relatori in rappresentanza delle Istituzioni europee, del Ministero dellAgricoltura, delle Province Autonome di Trento e di Bolzano, di alcune Regioni italiane nonché di Gruppi di Azione Locale provenienti da diverse regioni italiane e dalla Baviera che hanno portato le esperienze Leader realizzate nei loro territori. Lopportunità di aver organizzato questo convegno è dovuto dalla necessità di garantire una adeguata trasparenza verso i beneficiari potenziali e finali delle azioni informati- ve e pubblicitarie riguardanti LEADER + ed in particolare a favore delle autorità locali (comuni, comunità montane ecc.), delle organizzazioni professionali e di categoria, delle forze sociali e delle associazioni, degli operatori del mondo rurale, in applicazione degli articoli 34 e 46 del reg. (CE) 1260/99 e del reg. (CE) n.1159/ 2000. Per questa finalità, in precedenza, sono stati promossi: incontri e riunioni presso le sedi dei summenzionati potenziali beneficiari per presentare i contenuti, e le finalità delliniziativa Comunitaria provvedendo, nel contempo, a diffonderne i documenti informativi mettendoli a disposizione degli interessati, distribuzione, nei territori, di GUIDO ORSINGHER Assessorato prov.le agricoltura oggetto di LEADER +, di materiale pubblicitario (opuscoli, pieghevoli, lettere dinformazione) contenente notizie sullIniziativa. Lincontro, svoltosi in ununica giornata, ha inizialmente visto il saluto di benvenuto da parte del rappresentante del Comune di Levico, dott. Remo Casagranda, Assessore al Bilancio, programmazione Economica e Turismo della Città termale. Il ruolo di moderatore e coordinatore del Convegno è stato assunto dal dott. Mauro Colaone, Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura, Alimentazione, Foreste e Montagna della Provincia Autonoma di Trento. LAssessore Allagricoltura ed alla Montagna della Provincia Autonoma di Trento, dott. Dario Pallaoro, ha introdotto e presentato le finalità dellIniziativa partendo dalla constatazione che una rarefazione delle comunità di montagna determina risvolti negativi TERRA TRENTINA n 9 CONVEGNI TERRA TRENTINA 10 sulla vivibilità del territorio, sia dal punto di vista sociale che ambientale, sulla salvaguardia dellambiente e sulla sostenibilità complessiva di dette realtà. Ciò conduce alla migrazione nei territori rurali delle risorse umane più attive e propositive e alla perdita di identità delle stesse che rischiano di trasformarsi in comunità senza ricambio generazionale. Queste aree, grazie alla presenza di un contesto ambientale, paesaggistico e storicoculturale particolarmente favorevole costituiscono un contesto ideale per rivitalizzare e valorizzare quanto prodotto con le risorse naturali, sia della terra sia del lavoro, nonché per promuovere e diffondere unofferta turistica diversa da quella tradizionale. È da questa analisi che il programma ha come obiettivo globale quello di assicurare il mantenimento ed il consolidamento di un tessuto sociale vitale nelle zone rurali, promuovendo azioni integrate di sviluppo socioeconomico e culturale elaborate ed attuate nellambito di partenariati attivi che operano a livello locale. Gli obiettivi dellIniziativa Comunitaria Leader +, rafforzano e sostengono questi elementi positivi presenti nelle comunità montane promuovendo uno sviluppo rurale integrato e sostenibile incoraggiando gli operatori a sviluppare il potenziale endogeno e il dinamismo delle zone rurali. Intervento del rappresentante dellUE Particolarmente importante, anche per lautorevolezza del relatore, è stato il successivo intervento del rappresentante della Direzione Generale Agricoltura, Direzione E- Programmi di sviluppo rurale della Commissione europea dott. Balthasar Huber che ha po- sto lattenzione in merito alla Iniziativa Comunitaria LEADER + nellambito di Agenda 2000. Dopo una breve introduzione volta ad esaminare le caratteristiche principali di Leader + (sperimentazione di nuovi approcci da trasferire successivamente nel mainstreaming, carattere integrato degli interventi) e le novità rispetto a Leader II (finanziamento, zone di applicazione, beneficiari, cooperazione, programmazione), ha precisato lo stato della programmazione comunicando che la Commissione europea ha ricevuto 73 programmi di iniziativa comunitaria per linsieme dellUnione La maggior parte di essi ha presentato un unico programma nazionale: si tratta, in particolare, di nove Stati membri (Danimarca, Grecia, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Austria, Portogallo, Finlandia, Svezia), i più piccoli e quelli non caratterizzati da un ordinamento costituzionale di tipo regionale o federale. I restanti sei Stati membri hanno presentato un totale di 64 programmi: il numero più elevato è quello italiano, per un totale di 22 programmi, uno per ciascuna delle Regioni e Province autonome ed uno relativo al programma nazionale Rete; seguono la Spagna (18) e la Germania (14). Ad oggi, 72 dei 73 programmi presentati sono stati approvati: la totalità dei programmi nazionali, mentre manca ancora lapprovazione di un programma regionale (tedesco). Per questi, ultimi, infatti, si sono registrati dei ritardi più consistenti dovuti a più cause, non ultima delle quali la complessità ed il numero stesso dei programmi in questione. Per quanto riguarda la situazione italiana tutti i 22 programmi presentati sono stati approvati: i primi due con una decisione del 25 settembre scorso, gli ultimi con una decisione del 19 febbraio 2002. In particolare, con riferimento alla Provincia Autonoma di Trento: il Programma LEADER + è stato presentato ai servizi della Commissione il 20 novembre 2000 ed approvato il 7 novembre 2001. Il dott. Huber ha sottolineato come la Comunicazione della Commissione indica, tra le difficoltà che hanno caratterizzato liniziativa Leader II, la frammentazione di risorse finanziarie tra un numero elevatissimo di gruppi di azione locale, risultante in interventi non efficaci. In relazione a questi aspetti nonché alla concentrazione delle risorse, del numero dei GAL, dimensione finanziaria media il relatore ha evidenziato come la Provincia di Trento rappresenta un esempio particolarmente felice della concentrazione delle risorse: il nuovo programma prevede un solo GAL, rispetto ai due operanti nel Leader II. Il GAL selezionato potrà quindi disporre di una massa critica in grado di incidere effettivamente sul territorio. Ha concluso il suo intervento con alcune considerazioni di carattere generale tra cui: provvedere ad una rapida selezione dei Gruppi di Azione Locale (G.A.L). Al riguardo la Giunta provinciale con deliberazione n. 1000 ha approvato, nella giornata di venerdì 10 maggio, il bando per la presentazione delle domande con scadenza entro giugno (le informazioni sono disponibili sul sito http://www.trentinoagricoltura.net/). predisporre il Complemento di Programmazione che costituisce il documento di attuazione della strategia e degli assi prioritari dellintervento, contenente ele- Rilancio delle iniziative leader in Italia È seguita la relazione del rappresentante della Direzione Generale per le Politiche Strutturali e Sviluppo Rurale del Ministero delle Politiche Agricole Forestali, dott.ssa Francesca Cionco, che ha illustrato Il Bilancio delle iniziative Leader in Italia. Occorre ricordare come il Ministero abbia una importante funzione di indirizzo e coordinamento per i programmi comunitari a livello nazionale e quindi dispone di una visione dinsieme dellevoluzione che i diversi documenti di programmazione hanno avuto nelle diverse Regioni e province italiane, nonché degli effetti che essi hanno prodotto nelle diverse realtà del territorio italiano. La dott.ssa Cionco ha evidenziato come la Provincia di Trento che ha partecipato al LEADER I con due Gruppi di Azione Locale, nonostante le notevoli difficoltà incontrate nella realizzazione di unIniziativa assolutamente innovativa nel tema, nel sistema di gestione, nella procedura di finanziamento, nel metodo, nei soggetti coinvolti ai vari livelli, questa prima esperienza si è conclusa con lutilizzo del 70% delle risorse impegnate. Ha permesso inoltre di innescare un processo di sostegno alle strategie di sviluppo basate sullattuazione di progetti integrati, sostenibili e promossi da partnership rappresentative delle forze economiche, sociali e istituzionali locali. Il principio di base introdot- Ha portato quindi il suo contributo il Dirigente del Ser- vizio Strutture, Gestione e Sviluppo delle Aziende Agricole della Provincia Autonoma di Trento, dott. Alberto Giacomoni che ha illustrato Le iniziative comunitarie LEADER II e LEADER + nella Provincia Autonoma di Trento. Ha Sottolineato come la Provincia di Trento abbia già beneficiato sia in LEADER I che nel II di fondi comunitari che hanno permesso di finanziare due Gruppi di azione locale ad ogni periodo. I GAL in entrambi i casi erano enti pubblici che si identificavano con i BIM, (che rappresentano un consorzio di comuni afferenti ad un unico bacino imbrifero montano). Un progetto (Progetto Leader Lagorai Sud) si è sviluppato nel Trentino sud orientale coinvolgendo 25 comuni compresi nella Valle del Fersina, nella Valsugana orientale e nellAltopiano del Tesino e valle del Vanoi. Il secondo progetto (Progetto Leader Alta Val di Non) ha interessato 24 comuni della valle di Non Particolarmente positiva è stata lesperienza del LEADER Lagorai Sud in quanto si è consolidata lintroduzione di nuove coltivazioni agricole locali associate ad iniziative di turismo rurale. Anche gli interventi in ambito culturale, con il recupero di numerosi affreschi, la sistemazione di edifici a fini didattico-sociali, la realizzazione di un centro per la mascalcia hanno ottenuto un buon successo. Relativamente a Leader II, la cui efficacia ha riguardato il periodo di programmazione 94 99, il Programma ha operato nella Provincia di Trento, attraverso due G.A.L denominati rispettivamente G.A.L Pasubio Vigolana e G.A.L Valle del Chiese. Nellattuazione di LEADER I e II il ruolo dei due G.A.L. è CONVEGNI to dal LEADER è pertanto consistito nel far si che la dinamica di sviluppo trovasse origine allinterno di ogni comunità locale dal confronto delle forze economiche, sociali ed istituzionali, a partire dalla storia e dai fattori competitivi presenti nellarea. Tale principio è stato quindi confermato nel LEADER II che, per un programma di dimensioni comunque modeste se confrontato con gli altri strumenti finanziari comunitari quali Doc.U.P., P.O, è stato capace di generare unattività di animazione, concertazione istituzionale e sociale, progettualità locale, assolutamente superiore a qualsiasi programma. Infatti i circa 330 meuro di contributo comunitario impegnati con il LEADER II rappresentano solo il 7% delle risorse pubbliche globalmente destinate alle aree rurali nel periodo di programmazione dei Fondi Strutturali 1994-1999. Infine ha ricordato gli impegni per gli attori della nuova programmazione che possono essere così schematizzati: maggiore competizione derivante dalla riduzione delle risorse nelle varie Regioni, il richiamo della Commissione U.E. contenuta nella Comunicazione agli Stati membri per una progettazione di maggiore qualità a partire da un tema catalizzatore; lauto-sostenibilità nel tempo delle iniziative finanziate; il maggiore ruolo assegnato alla componente privata della partnership; la necessaria complementarietà del programma con altre politiche attivate sul territorio. TERRA TRENTINA menti dettagliati a livello di misure; la verifica delleleggibilità della spesa; la gestione efficace ed efficiente per non perdere risorse. 11 CONVEGNI TERRA TRENTINA 12 risultato fondamentale per la buona realizzazione delle iniziative programmate nel Piano di Azione Locale poiché nella fase di avvio dellIniziativa hanno provveduto ad attivare una capillare azione di informazione e sensibilizzazione sul territorio, attraverso riunioni, incontri con la popolazione e rappresentanti delle istituzioni locali, che ha consentito lattivazione concreta di un insieme di azioni di sviluppo rurale coerenti con la strategia di LEADER. Per quanto riguarda la collocazione territoriale di Leader + la Giunta provinciale, in considerazione che le risorse finanziarie a disposizione erano e sono limitate (7.380.000 euro in sei anni), abbia ritenuto importante, al fine di evitare il pericolo di una dispersione degli aiuti di concentrare le risorse su unarea limitata del territorio provinciale e di selezionare un solo Gruppo di azione Locale (G.A.L.) a cui assegnare tutte le risorse. Tali scelte consentono infatti di: finalizzare le risorse finanziarie alla realizzazione degli interventi, limitando i costi fissi relativi alla gestione del programma (personale, sede, attrezzature ecc.); incentivare laggregazione degli interessati in un unico GAL che possa attivare da subito una azione di ascolto nel territorio, giungendo così alla presentazione di un piano di sviluppo locale che sia di concreta realizzazione. A fronte di tali valutazioni la Provincia ha individuato quale area eligibile la Bassa Valsugana e Tesino (Comprensorio C3) e lAlta Valsugana (Comprensorio C4). I due Comprensori, infatti, presentano il punteggio di valutazione maggiormente svantaggiato ri- spetto allintero territorio provinciale. Nel complesso larea interessata coinvolge 42 Comuni, per una popolazione totale di 69.929 abitanti e una densità abitativa di 75 abitanti per kmq. I G.A.L. che parteciperanno alla selezione dovranno nei loro P.S.L. (Piani di Sviluppo Locali), prevedere iniziative sia a valere sullAsse 1 (Strategia pilota di sviluppo rurale a carattere territoriale ed integrato), che sullAsse 2, (sostegno alla Cooperazione fra territori rurali). In merito alla dotazione finanziaria dei vari assi, lAsse 1 e 2 assorbiranno il 97% dei fondi assegnati alla PAT; la scelta dellamministrazione provinciale è stata infatti quella di riservare la maggior parte dei fondi per il GAL, riservandosi unicamente i fondi necessari per le attività di valutazione in itinere ed ex post, che necessariamente devono essere assegnate a società esterne alla PAT e per una iniziale attività di supporto e divulgazione delliniziativa (in sostanza lorganizzazione del presente convegno). Le opportunità offerte dai patti territoriali Particolarmente attinente ai temi trattati durante il convegno è stata la relazione del dott. Diego Loner, Dirigente Generale del Progetto Coordinamento Patti Territoriali e Osservatorio EconomicoSociale della Provincia Autonoma di Trento, che ha presentato gli aspetti inerenti Integrazione fra strumenti diversi di pianificazione e programmazione con particolare riguardo ai Patti Territoriali. Il dott. Loner ha rilevato come i Patti, nellambito della programmazione negoziata, SCADENZE Il comitato tecnico costituito dalla Provincia autonoma di Trento per il coordinamento delle iniziative legate allanno internazionale delle montagne, ha raccolto 329 proposte e/o progetti presentati da privati, associazioni ed enti. Sono in corso le operazioni di verifica di tutte le proposte pervenute per ammettere a contributo quelle ritenute più valide. *** Il Centro per lassistenza tecnica dellIstituto Agrario di San Michele allAdige ha attivato da questanno un numero telefonico riservato agli apicoltori del Trentino. Chi ha problemi di gestione dellalveare o di prevenzione e cura di malattie delle api può chiamare il numero 0461-615482. I quesiti vengono sottoposti di volta in volta ad esperti e la risposta viene data entro tempi brevi. Per questo gli interessati devono lasciare il loro recapito. In alternativa al telefono è possibile usare la posta elettronica digitando il seguente indirizzo: [email protected] *** Si è conclusa il 23 aprile la campagna di acquisto agevolato di mangimi OGM free e/o di altri alimenti o foraggi per bovini supportata dalla Provincia autonoma di Trento e gestita dalla Federazione allevatori. Hanno utilizzato il buono assegnato in base alla consistenza e al tipo di allevamento 1534 allevatori per una spesa complessiva di 2 milioni 270 mila 779 euro. Solo 25 allevatori hanno lasciato cadere lassegnazione. Bilanci di esperienze con i progetti Leader Alle relazioni ha poi fatto seguito una serie di interventi da parte di alcuni G.A.L (Gruppi di azione Locale) provenienti da diverse Regioni italiane nonché della nostra Provincia che hanno portato significativi e interessanti resoconti su Bilanci di esperienze con i progetti Leader nei rispettivi territori di provenienza. Per la Provincia di Trento, il Presidente del G.A.L. Pasubio Vigolana, Franco Patoner e il Direttore dello stesso, dott. Gino Stocchetti hanno presentato un filmato dal titolo Dieci Comuni per un progetto di sviluppo, che ha documentato la testimonianza del lavoro realizzato dai vari beneficiari, che hanno dato vita sul territorio a numerose iniziative per lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse locali. Si è trattato di un video di elevato contenuto sia per la qualità delle immagini proposte che per la concretezza delle iniziative attuate nei diversi ambiti che caratterizzano la vita sociale, economica e culturale delle popolazioni locali. Di particolare interesse sembra opportuno sottolineare la costituzione nellambito del territorio Leader di Associazioni a carattere collettivo che hanno portato alla realizzazione di numerosi progetti di elevato valore economico consentendo una consistente riduzione dei costi e allo stesso tempo una maggiore forza contrattuale sul territorio. Alcuni esempi sono rappresentati dalle Associazioni: Rio Romini, Legno Altipiani, Castanicoltori Valle del Centa, Grandi fortezze, Valli del Leno. Significativa è risultata anche la capacità di aggregazione dei alcuni Comuni che ha portato alla realizzazione di un percorso da realizzarsi a piedi, a cavallo, in mountain bike, denominato I 60 Km. della Vigolana. Anche la Germania, con il G.A.L Auerbergland della Baviera, ha concorso ad arricchire le esperienza Leader presentate al Convegno. Il G.A.L era rappresentato dal Sindaco di Rosshaupten, Zündt Rudolf, che sostituiva il Presidente, Heimo Schmidt, Sindaco di Leckbruck, impossibilitato ad intervenire allincontro. Direttore del G.A.L è il Sig. Reinhard Walk. Occorre ricordare come con gli amici della Baviera il G.A.L Pasubio Vigolana il G.A.L Valle del Chiese e la Provincia di Trento, tramite la Misura di Cooperazione transnazionale attuata con Leader II, abbiano, da oltre tre anni, instaurato un fattivo programma di collaborazione che ha visto la nascita di una brochure comune, lattivazione di siti informatici che rappresentano assieme i rispettivi territori, altri progetti di scambi nel campo della scuola, della cultura, del turismo e dellagricoltura. CONVEGNI patti operanti nellarea (forte legittimazione dal basso); garantire allinterno del territorio, beneficiario di Leader +, una priorità alle iniziative di carattere pattizio, garantendo il riconoscimento di un maggior impegno di concertazione e di coesione sociale (i territori pattizi rappresentano le aree del C3 e C4 a maggior vocazione rurale); Leader + promuova quelle tipologie di iniziative innovative che non trovano ospitalità allinterno dei diversi strumenti di intervento provinciali e che sono promosse allinterno dei territori rurali. TERRA TRENTINA assumano, anche in sede locale, una valenza di tipo istituzionale perché anticipativi del processo di delega che troverà compimento con la riforma istituzionale delle autonomie locali. Con questo strumento, per la prima volta, i soggetti privati destinatari dellazione pubblica divengono, attraverso procedure pattizie, soggetti attivi in quanto con gli stessi il pubblico condivide lesercizio di importanti funzioni di programmazione, monitoraggio e controllo di processi amministrativi. Con il Patto, quale strumento di programmazione, le scelte di sviluppo di un territorio non sono più assunte in un altrove, sia esso chiamato Provincia, Comprensorio o esperto di turno, ma da parte dei soggetti che quel territorio abitano ed inoltre non vi è scelta vincente se non è condivisa e partecipata dallintera comunità. Lo strumento pattizio, al pari di altri strumenti di programmazione comunitari quali DOCUP o Leader +, tende a risolvere un problema di disequilibrio dei territori tra aree di sviluppo e aree svantaggiate non volendo assumere una sorta di ordine gerarchico fra i diversi strumenti di programmazione e di coordinamento bensì porsi in una sinergica integrazione degli stessi nel rispetto tra laltro dei principi comunitari di complementarietà e addizionalità. Ai fini di qualificare la funzione sperimentale e di incentivazione di Leader + il relatore ha quindi individuato alcune proposte che sintetizzano le precedenti considerazioni: per ottenere un miglior raccordo operativo il G.A.L preveda, al suo interno, tutti i soggetti responsabili dei 13 CONVEGNI TERRA TRENTINA 14 LAuerbergland si trova nelle Prealpi bavaresi, nelle Province dellAlta Baviera (Oberbayern) e della Svevia (Schwaben). Amministrativamente, i Comuni che ne fanno parte appartengono ai distretti dellAllgäu orientale (Ostallgäu) e di Weilheim-Schongau. Unimportante caratteristica storico-culturale dellAuerbergland è rappresentata dai resti della Via Claudia Augusta, lunica via imperiale romana a nord delle Alpi, il cui tracciato attraversa lAuerbergland per oltre 30 km, lungo un percorso che si snoda da Altino (Veneto) verso Augusta e lungo il Danubio. Leconomia dellAuerbergland si basa su agricoltura, turismo, artigianato, commercio e attività produttive, senza industrie di grandi dimensioni. Laltitudine media della regione, di circa 800 m, offre condizioni climatiche favorevoli al pascolo, e lattività agricola è quindi rivolta esclusivamente alla produzione lattiero-casearia. La filosofia dellAuerbergland si fonda sulla consapevolezza che, in unepoca di crescente globalizzazione, riconducibile alla presenza di reti mondiali, e di progressivo avvicinamento allinterno dellEuropa è opportuno emergano anche reti locali e regionali di piccole dimensioni. Ciò può tuttavia attuarsi solamente superando un approccio settoriale e una tendenza allindividualismo talvolta riscontrabile nelle aree rurali, offrendo così tangibili possibilità di affermazione a una nuova cultura civica e sociale. LAuerbergland si è costituito nel 1993, con lobiettivo condiviso di reagire alle trasformazioni strutturali in atto in agricoltura nonché alla massiccia perdita di potere dacquisto dei Comuni associati. Gli otto Comuni inizialmente aderenti avviarono una collaborazione nellambito dellagricoltura, della natura e della cultura, dellagriturismo, del commercio-artigianato e delle attività produttive. Oltre ai Comuni e ai rispettivi sindaci, gli attori sono cittadini attivatisi a livello locale e regionale nellambito di gruppi di lavoro tematici. Grazie al supporto finanziario dei Comuni, al contributo derivante dal Programma bavarese di rivitalizzazione dei paesi e dal Programma LEADER II, questi gruppi erano e sono il potenziale di sviluppo futuro dellarea interessata dal Progetto. Alla fine del 2000, lAuerbergland ha acquisito tre nuovi Comuni e altri campi dazione per il futuro, ovvero nuovi media ed energie alternative. Si riportano alcuni esempi di progetti operativi che il G.A.L Bavarese intende attuare nellambito di LEADER +. Progetti agricoltura Naturalmente Auerbergland: Elenco ad uso del consumatore dei prodotti tipici regionali dellagricoltura e dellartigianato; Lista delle vivande: Layout della lista delle vivande per la collaborazione tra agricoltura e gastronomia; Tavolini apparecchiati: Modulo di ordinazione per i prodotti contadini. Arrivando nellappartamento prenotato per le vacanze nellAuerbergland, lospite troverà il frigorifero già rifornito; Agriturismo Life: Otto masi propongono visite ed escursioni a tema; Progetti turismo rurale Cartina dei percorsi ciclabili e dei sentieri: Collega- mento delle varie piste ciclabili già esistenti con i due circuiti dellAuerbergland, con varianti diverse per biciclette da corsa, mountain bike, per escursioni sulle due ruote e per famiglie; Schede per escursioni in bicicletta e a piedi: Concezione e stampa di volantini con le varie proposte per ciclisti ed escursionisti, utilizzabili come base per lofferta di pacchetti tutto compreso; CD multimediale: Elaborazione multimediale dei percorsi ciclabili e dei sentieri nonché del Progetto LEADER II relativo allo sviluppo strutturale rurale, in collaborazione con la Scuola parauniversitaria - Fachhochschule di Weihenstephan; Opuscolo promozionale: Per la promozione turistica congiunta; Visite a manifestazioni fieristiche: Visita a Fiere sul cicloturismo con la partecipazione delle associazioni degli affittacamere nonché dei partner transnazionali; Impiego di nuovi media: Collegamento in rete dei potenziali turistici dei Comuni associati al fine di migliorare il pieno sfruttamento delle potenzialità disponibili e offrire un servizio migliore nella ricerca dellalloggio. Collegamento in rete per internet e per le prenotazioni tramite agenzia viaggi, anche per i piccoli affittacamere. Progetti natura e cultura Via Claudia Augusta: Rivitalizzazione dellantica strada romana Via Claudia Augusta, elaborazione e attuazione di progetti attinenti limpiego delleconomia locale ai fini della tutela del paesaggio, rinaturalizzazione di preziosi biotopi umidi; Progetti transnazionali LAuerbergland ha come obiettivo la collaborazione avviata con i nostri amici dei due GAL del trentino nellambito del LEADER II, Misura potenziando, in tale ambito lulteriore allargamento della collaborazione, anche successivamente a LEADER II con Leader +. Sempre per la Provincia di Trento ha portato la sua esperienza il Presidente del G.A.L Valle del Chiese, Adelino Amistadi assieme al suo Direttore, Enzo Ballardini presentando anchessi un significativo e coinvolgente filmato dal titolo Una scommessa per il futuro toccando gli aspetti propri, spesso dimenticati, di una ricca e diversificata cultura di questa Valle, marginale rispetto ad altre zone del Trentino, ma generosa nelle sue potenzialità sociali ed economiche che le consentiranno, grazie anche alla capacità espressa nel corso di questo breve periodo, di lavorare assieme e costituire, tra soggetti pubblici e privati, forme di dialogo e collaborazione che rappresentano i presupposti per un sicuro sviluppo integrato della Valle del Chiese. Il video racconta, con il supporto delle immagini, il viaggio compiuto dal Progetto in quattro anni di gestione: dal 1998 al 2001. Come ha sapientemente sottolineato il Presidente si è trattato di un viaggio ambizioso che ha portato a raggiungere alcune tappe insperate fino a qualche anno Testimonianze di varie regioni dItalia È stata quindi la volta della Regione Autonoma della Valle dAosta, rappresentata da Collè Giampiero, che ha presentato un progetto denominato Piano di sviluppo dellallevamento ovicaprino in valle dAosta adottato e finanziato dal G.A.L Vallèe dAoste Leader. Il progetto, denominato Amaltea si prefigge di aiutare il comparto del settore zootecnico dellallevamento ovicaprino della Valle dAosta a prendere coscienza delle proprie intrinseche potenzialità che ben si legano alle azioni di diversificazione dellattività agricola peculiari della nostra Valle, assieme alle possibilità di sviluppo di particolari tecnologie agro-zootecniche unite alla crescita del livello sanitario del settore, il tutto visto sempre in unottica di salvaguardia delle risorse naturali, ambientali e paesaggistiche, unite ad un armonico sviluppo dellimportante comparto, quale deve essere, il turismo rurale locale. È stato evidenziato come la situazione del settore agricolo valdostano in continuo abbandono, a causa soprattutto del basso livello di reddito e delle dure condizioni di lavoro dovute alle superfici impervie difficilmente lavorabili, lo sviluppo dellallevamento ovi-caprino potrebbe permettere di invertire o limitare questa tendenza, favorendo lo sfruttamento economico di questi terreni e dando la possibilità agli allevatori interessati di trarre da questa attività un reddito adeguato. Inoltre, la creazione di piccoli allevamenti da gestire in maniera part-time, anche autonomamente dalla parte femminile della famiglia, vista la relativa facilità di manipolazione di questi animali rispetto ad altre specie, potrebbe altresì dare la possibilità di integrare ulteriormente il reddito di aziende già avviate in altri settori (allevamento di bovini, agriturismo). La presenza poi, sul territorio, di caseifici già operanti e ben avviati (produzione fontina) potrebbe permettere inoltre, studiando una tecnologia adeguata alle strutture e attrezzature esistenti, la trasformazione del latte ovi-caprino prodotto in formaggio. Puntando subito lobiettivo su una seria ricerca della qualità di tali prodotti (DOC, DOP, certificazione ISO 9000) si ar- CONVEGNI fa, prima fra tutte lacquisizione di una mentalità di valle da parte di molti abitanti di paesini adagiati nel fondovalle o appollaiati sulla montagna i quali (come accadeva nella civiltà contadina) fino ad ora erano convinti di essere repubbliche autonome. Oggi (grazie soprattutto a Leader II) è diffusa la convinzione che i paesini formano un arcipelago in cui ogni isola deve rapportarsi con le altre. Anche in questo caso occorre segnalare alcune importanti iniziative realizzate in Valle del Chiese frutto di un lavoro di coesione con i diversi soggetti attuatori il programma. In particolare si ricordano la predisposizione di un marchio, per identificare la Valle con le sue componenti turistiche e produttive, progetti a carattere sovracomunale per il recupero dellex forte Larino a finalità museale, piste da fondo in Val Daone, aree turistico ricreative nella zona di Boniprati, percorsi di fondovalle collegando il Castello S. Barbara al Castel Romano fino a Pieve di Bono, la gestione da parte del BIM, del progetto Legno, la valorizzazione di produzioni agro-alimentari. TERRA TRENTINA Progetti artigianatocommercio-attività produttive-servizi Mostra delle attività produttive: Mostre sulle attività dellAuerbergland: artigianato, commercio, produzione, servizi e agricoltura, con la partecipazione dei nostri partner di progetto transnazionali 15 CONVEGNI riverebbe ad avere una solida garanzia per poterli collocare sul mercato, oggi più che mai competitivo, salvaguardando la legge della diversificazione dellofferta. Lo sviluppo dellallevamento ovi-caprino porterebbe infine a favorire in maniera diretta la valorizzazione del patrimonio ambientale, contrastando così labbandono dei terreni più marginali ed impervi e soggetti allerosione ed al grave fenomeno del dissesto idro-geologico, contribuendo a ricreare e preservare lambiente naturale allinterno del quale si possano degnamente collocare le attività turistiche ed agrituristiche future. TERRA TRENTINA DallAlto Adige 16 Precisa e puntuale è stata la successiva relazione illustrata dalla dott.ssa Antonella Vidoni della Provincia Autonoma di Bolzano. La relatrice ha dapprima individuato le esperienze di Leader I con il G.A.L Alta Val Venosta, e con Leader II, tramite i G.A.L Alta Val Venosta, Alta Val di Non, Val dUltimo, i cui ambiti di intervento hanno riguardato: lagricoltura, il turismo rurale, le P.M.I, artigianato e servizi zonali, la tutela e miglioramento dellambiente e delle condizioni di vita, la formazione professionale e giovani. Per quanto riguarda Leader +, verranno selezionati cinque G.A.L.: Alta Val Venosta, Alta Val di Non - Val dUltimo, Val Isarco, Valle Aurina, e Val Sarentino. Le misure che si intendono attuare riguardano in particolare: la valorizzazione e promozione integrata del settore agricolo e forestale, P.M.I, promozione e sostegno alle realtà artigianali locali, turismo rurale, creazione e organizzazione di piccole infrastrutture turisti- che e strutturazione dei centri abitati, servizi periferici e moderne tecniche di comunicazione, giovani, formazione, orientamento e consulenza, assistenza tecnica. DallUmbria Significativa è stata la presentazione di un progetto portato allattenzione del Convegno dal Presidente del G.A.L. Valle Umbra (Foligno - Perugia), dott. Enrico Testa, della Regione Umbria. Lidea è stata quella di incentrare il Piano di Azione del G.A.L, nellambito del LEADER II, attorno ad un sistema-qualità il cui elemento unificante è il marchio collettivo Valle Umbra: qualità nella tradizione, riconosciuto in sede co- munitaria, per i settori agricoltura, industria di trasformazione, ambiente, artigianato, commercio, patrimonio culturale e ricettività (turistica ed agrituristica). Il marchio di qualità territoriale diventa in tal modo uno strumento di marketing per rispondere alle sollecitazioni del mercato. Un sistema orientato al consumatore per rispondere in modo preciso alle sue esigenze e richieste. Gli obbiettivi del progetto sono quelli di rafforzare lidentità del territorio, di fornire unimmagine unitaria delle sue produzioni tipiche e del suo patrimonio storico, artistico e naturale, così da ottenere vantaggi a livello turistico e a livello di commercializzazione dei prodotti e dei servizi, so- BREVI La Bielorussia è il Paese dellEst che impone anche in questo periodo il più alto dazio di ingresso per le mele esportate dallEuropa. Laliquota è pari al 59% del valore della merce. Gli addetti ai lavori fanno notare che la Bielorussia è punto di smistamento verso altri Paesi circostanti e pertanto la tassa frena notevolmente il flusso esportativo che potrebbe altrimenti assumere ben maggiori dimensioni. *** Il quantitativo di mele e pere di nuovo raccolto importate questanno in Europa risultava a metà maggio pari a 222 mila 228 tonnellate. Lo scorso anno era stato di 203 mila 492 tonnellate. I principali Paesi produttori sono Brasile, Cile e Argentina. I prezzi allingrosso non si discostano molto da quelli delle mele nostrane prodotte nel 2001 e conservate finora in celle ad atmosfera controllata. *** Lufficio proprietà diretto coltivatrice della Provincia di Trento ha provveduto alla nomina della nuova commissione per la fissazione dellequo canone daffitto. Essa è composta da 12 membri segnalati dai sindacati di categoria e da 2 funzionari dellAssessorato provinciale allagricoltura che svolgono le mansioni di presidente e di segretario. Allatto del primo insediamento si è verificata lopportunità di rivedere non solo lammontare del canone, ma anche i criteri di determinazione per aggiornarli alle mutate condizioni di mercato. I vigneti, ad esempio, rendono più dei frutteti. Fino a qualche anno fa la situazione era opposta. Dalla Sardegna La Regione Sardegna ha presentato, tramite il Presidente del G.A.L Montiferru, situato nella zona di Santu Lussurgiu, (Oristano), dott. Salvatore Polo ed il suo collaboratore Demurtas Simonello, una iniziativa innovativa e di notevole interesse. Si tratta in particolare del progetto Albergo diffuso, definito come una Struttura ricettiva caratterizzata dalla centralizzazione in un unico stabile dellufficio ricevimento, delle sale di uso comune e delleventuale ristorante ed annessa cucina e dalla dislocazione delle unità abitative in uno o più stabili separati, purché ubicati nel centro storico del Comune e distanti non oltre 200 mt. dalledificio nel quale sono ubicati i servizi principali. Dal Piemonte Ha terminato la presentazione delle esperienze maturate in ambito Leader il Presidente del G.A.L. Terre dOc (Cuneo), della Regione Piemonte, dott. Bertoldi Mario e il dott. Lorenzo Muller soffermandosi sul tema della Tradizione delle terre occitane. È stato evidenziato come la valorizzazione dellidentità culturale di unarea fortemente caratterizzata, sia dal punto di vista geografico, sia culturale, non può prescindere dallintegrazione con il tessuto produttivo che compone e connota il sistema economico presente nel territorio. Lo strumento quindi che si è rivelato più idoneo a soddisfare tali esigenze è stato individuato nel marchio collettivo che, a differenza di altri strumenti comunitari quali la Denominazione di Origine Protetta (DOP), le Indicazioni Geografiche Protette (IGP) e le Attestazioni Comunitarie di Specificità, finalizzate alla valorizzazione della qualità e tipicità delle produzioni agroalimentari, non si rivolge ad un unico prodotto oggetto di tutela, ma consente una promozione congiunta di più prodotti anche totalmente differenti tra loro, che presentino come unico denominatore comune il territorio di origine e, nel caso specifico in oggetto, una comune identità culturale. Il GAL Terre dOc ha dunque provveduto alla registrazione di un marchio nazionale e contestualmente ad esso e in considerazione del carattere sovranazionale del territorio occitano, di un marchio internazionale che ne estenda la tutela alla Francia e alla Spagna, nazioni sulle quali si sviluppa lOccitania. Ad oggi, sono stati predisposti quattordici disciplinari di produzione che rappresentano le linee guida per altrettante categorie produttive e di servizi, nel caso esse decidano di aderire al marchio. Il dott. Mauro Colaone, dopo questa lunga ed impegnativa giornata di lavoro che a visto il succedersi di numerosi interventi e differenziate esperienze che possono costituire elementi o spunti di riflessione per iniziative a carattere innovativo anche al di fuori del territorio Leader individuato nella nostra provincia, ha provveduto ha trarre le conclusioni e procedere alla chiusura lavori sottolineando, tra le altre osservazioni, la validità delliniziativa Leader purché inserita nel contesto di uno sviluppo integrato del territorio, nella valorizzazione delle risorse locali e nel rispetto delle peculiarità ambientali, fragili nel loro mantenimento e quindi bisognose di particolari attenzioni nel momento in cui si operano interventi sul territorio. CONVEGNI I presupposti di tale idea nascono da esperienze di agriturismo in paese maturate nel 1996 e prendono concretezza con una legge Regionale del 1998 che istituisce lAlbergo diffuso. Accanto a punti di debolezza del progetto, tra cui: maggiori costi di investimento e di gestione, difficoltà nel reperire competenze direzionali e gestionali, compaiono significativi punti di forza quali: capacità di soddisfare i desideri di unutenza esigente ed esperta, autenticità e rispetto dellambiente culturale, possibile articolazione della proposta, novità della proposta. A fronte di 42 domande pervenute nel 1998 sono state selezionate e finanziate 18 case di pregio per circa 100 posti letto e 3 alberghi diffusi avviati nel Montiferru di cui 2 già operanti. TERRA TRENTINA prattutto per i mercati interni senza dimenticare quelli esteri. Il marchio viene concesso ai soggetti ricadenti nei comuni dellarea GAL. Inoltre può essere acquisito anche da soggetti dei Comuni limitrofi nel caso in cui dimostrino di avere un forte legame con il territorio dei nove Comuni dellarea GAL. Esistono al momento 18 disciplinari duso: ferro battuto, legno, strumenti musicali, pane, pasta fresca, pasticceria, commercio di prodotti tipici, musei e raccolte darte, vino, olio, miele, carne ovina, carne bovina, patata rossa, sedano nero, cereali e leguminose da mensa, produzioni ortive, prodotti caseari e 2 manuali dellaccoglienza: agrituristica e turistica. Attualmente oltre 70 aziende hanno ottenuto il Marchio nei settori alberghiero, agrituristico, agroalimentare e artigianale. 17