junio PANDA IL WWF IN CONGO PER SALVARE IL CUORE VERDE DELL’AFRICA L’INTERVISTA: PARLIAMO DI CLIMA IL PJ CERCA FOTOGRAFI ... IN ERBA! WWF Italia (ONLUS) via Po 25/c 00198 Roma - Anno XXXVII n° 11 Novembre 2003 Sped. Abb. Post. L.662/96 art.2 comma 20 lett.C 4 Panda Junior - n° 11 Novembre 2003 sommario L’allocco e i signori degli anelli 10 Un’avventura a lieto fine tra le nevi del Canada Il WWF in Congo A proposito di allocchi Tanti progetti per aiutare gorilla e bonobo, uomini ed elefanti, bambini e foreste 8 16 18 Chi salverà gli ippopotami? Il WWF sui monti Virunga per fermare il bracconaggio che sta decimando la più importante popolazione d’ippopotamo del mondo 23 Notizie dai progetti 19 Fantasmi nella notte Il ritorno della lince in Italia Notizie dalle Oasi 24 26 Progetto Kachekhe Ragazzi in azione nella terra dei gorilla Notizie verdi 28 30 Pronti a catturare nuovi Soci? Parte la nuova Campagna raddoppio del WWF Chi ti conosce è bravo! Una miniguida per imparare a riconoscere gli alberi d’inverno, quando sono spogli e senza foglie. Grazie a gemme e rametti 35 Speciale Panda Club Inviato La tua classe ha “piantato” la Speciale L’intervista La terza F ed i misteri del clima 38 scuola? O forse è in giro ad annusare “l’aria che tira”?! Due programmi WWF da non perdere per il prossimo anno scolastico. 47 La natura dietro casa Risultati a sorpresa! 46 La biblioteca del Panda Lettori per natura Decoriamo il Natale Senti chi parla 59 48 51 50 Con pigne, rami, foglie, bacche, noci, castagne ed altri tesori di boschi e giardini 44 Speciale Internet Nella rete a pesca di siti che parlano di clima 52 Una, cento, mille idee per “recuperare” il Natale Curiosi di natura Le vostre domande, le nostre risposte Diventa un fotografo del PJ! Inviaci le tue più belle foto di natura 60 La posta del Panda 62 56 Giochi I cinque animali misteriosi 61 Senti che ha detto Soluzioni giochi storia di natura l’allocco e i signori degli anelli Il Panda Junior vi porta nelle selvagge foreste dell’America settentrionale per seguire l’avventura di un allocco di Lapponia, trovato ferito, salvato e inanellato da alcuni ricercatori canadesi. Panda Photo/J. Foott 468101214161820222426283032343638404244464850525456586062 2 storiadinatura Panda Photo/J. Foott Personellatormenta La tempesta di neve era fortissima, i fiocchi – grandi e spessi - turbinavano tutt’intorno rendendo difficilissimo il volo dell’allocco. Orientarsi, in quel vortice di vento e ghiaccio era quasi impossibile ma il rapace era a digiuno da troppo tempo, doveva catturare una preda… invece finì per urtare un cavo elettrico, cadendo nella neve con un tonfo sordo. Caduto… come un allocco! E la sua vita poteva concludersi così se non fosse stato trovato in tempo da alcuni ricercatori canadesi al 3 lavoro proprio in quella zona di foresta. L’allocco stordito, affamato e quasi congelato è stato avvolto in un caldo maglione e trasportato in una piccola infermeria “da campo” per animali selvatici. Per fortuna il rapace non aveva nulla di rotto, era solo spaventato e ancora dolorante per la brutta botta e la caduta. Caldo, cibo e riposo fanno miracoli! Così, dopo alcuni giorni di convalescenza trascorsi in tranquillità e al buio in uno speciale contenitore di robusto cartone “antistress” (con solo un’apertura per permettere il passaggio di gustosi bocconcini di carne cruda infilzati su lunghi 5 79111315171921232527293133353739414345474951535557596163 storia di natura rametti di legno) l’allocco si è ripreso in fretta, tanto che i ricercatori hanno deciso di liberarlo al più presto. In caso di animali selvatici feriti, infatti, è sempre bene non abituarli troppo alla presenza umana tenendoli a lungo in braccio o offrendo loro il cibo con le mani. Un anello e poi la liberta’ Finalmente ecco giunto il momento della liberazione! L’allocco viene prima pesato, misurato e dotato di un piccolo anellino di metallo (grazie al quale i ricercatori potranno seguirlo nei suoi spostamenti futuri) poi, con un potente e silenzioso Panda Photo/J. Foott frullo d’ali il grosso rapace spicca il volo. Ma non va molto lontano. Si ferma sui rami di una conifera ai margini del bosco, quasi a ringraziare i suoi salvatori. Poi, certo della ritrovata libertà, sparisce nell’ultima luce del giorno. Panda Photo/J. Foott 24 68101214161820222426283032343638404244464850525456586062 storiadinatura Ne lasci uno… ne trovi due! Nei giorni seguenti i ricercatori, pur impegnati nelle loro ricerche, hanno alzato spesso lo sguardo scrutando nel fitto degli alberi: chissà come se la sarebbe cavata il “loro” allocco! Lo hanno scoperto qualche giorno dopo quando, nei minuti che precedono il tramonto, un verso inconfondibile ha attirato la loro attenzione. L’allocco (era proprio lui, perché portava un lucidissimo anellino alla zampa) era lì, posato su un ramo. E, sorpresa, accanto ce n’era un altro, una splendida femmina. Che avesse voluto presentare ai suoi salvatori la sua compagna?! Panda Photo/J. Foott 35 7 9111315171921232527293133353739414345474951535557596163 a proposito di... allocchi Panda Photo/J. Foott Chi e’ l’allocco di Lapponia E’ un grosso rapace notturno di color grigio chiaro e coda piuttosto lunga. Come dice il nome, questa specie abita le fredde regioni del Nord-Europa, Lapponia compresa ma, in realtà, il suo areale è ben più ampio, comprendendo oltre a Svezia e Finlandia tutta la Siberia fino all’oceano Pacifico ed il NordAmerica. 246 Il predone della notte L’allocco di Lapponia (Strix nebulosa) vive fra le foreste di conifere e caccia soprattutto di notte. D’inverno però, quando le ore di luce sono pochissime lo si può incontrare anche di giorno. Le sue prede preferite sono piccoli roditori e piccoli uccelli, ma nei momenti più difficili si accontenta di rane e persino d’insetti. Come nido utilizza la cima spezzata delle conifere, le cavità degli alberi o occupa i nidi di altre specie. 8101214161820222426283032343638404244464850525456586062 apropositodi... Allocchi di casa nostra Anche in Italia è presente una specie dall’allocco (Strix aluco). Abita boschi e parchi, anche cittadini, purché ricchi dei grandi alberi cavi dove ama nidificare. Vederlo di giorno non è semplice, anche se talvolta può posarsi sui rami degli alberi in compagnia di altri uccelli. Sono queste le condizioni ideali per distinguere la sua possente mole (è lungo 38 cm. circa) e la livrea striata di bruno e di grigio. Ha testa tonda, enormi occhi neri adatti alla visone notturna e ampie ali arrotondate che muove con un battito lento e potente. Un richiamo nella foresta Il “nostro” allocco va a caccia di notte sempre preceduto dal suo caratteristico “grido di battaglia” un canto piuttosto musicale che suona come “hu-hu-hu” a cui si alternano acuti “ke-uik” soprattutto delle femmine. Le sue borre – cioè i rigetti di Panda Photo/Ardeidas 357 Panda Photo/P. De Meo cibo non digerito, per lo più ossa e pelo di piccoli roditori, piume d’uccello e resti d’invertebrati – si trovano raccolte in gruppi sotto alberi-posatoi o anche pali. Siamo proprio degli allocchi! Una singolare e, qualche volta, pericolosa caratterista dei piccoli di allocco (e anche di civetta!) è quella di abbandonare il nido per andare a “passeggio” sui rami degli alberi o sui tetti delle case, salvo poi perdere l’equilibrio e cadere giù come pere mature. Protetti dallo spesso piumino non si fanno troppo male, però “costringono” i genitori ad imbeccarli a terra con gustosi bocconcini a base di topolini, arvicole, lucertole e uccellini. Se li trovate, non toccateli! Quasi sempre i genitori sono vicini. 9 111315171921232527293133353739414345474951535557596163 progetto internazionale salviamo il cuore verde dell’africa Il WWF al lavoro in Congo a fianco delle popolazioni locali per assicurare ad uomo e ambiente un futuro migliore, in armonia con le risorse naturali. WWF-Canon/Martin Harvey 2468 101214161820222426283032343638404244464850525456586062 progettointernazionale IlBacinodelCongofra ricchezzaepoverta’ Con oltre 50 milioni di abitanti, la Repubblica Democratica del Congo è uno dei più grandi paesi africani. Ma purtroppo è anche uno dei paesi più poveri del mondo. Per questo il WWF sta raccogliendo le forze. Perché insieme possiamo aiutarlo di più. Il Bacino del Congo è uno dei 238 tesori del pianeta (Global 200) identificati dagli esperti del WWF: proteggerlo è importantissimo, anche per dare un futuro alla gente che abita questi luoghi straordinari. La foresta delle meraviglie La foresta congolese custodisce circa il 35% del patrimonio di biodiversità del mondo. Nella sola Repubblica Democratica del Congo, vivono oltre 1.000 specie di uccelli e 400 specie di mammi- WWF-Canon/Martin Harvey 3579 WWF-Canon/Martin Harvey feri, molti dei quali non si trovano in nessun altro luogo del pianeta. Insomma, il Congo è un vero tesoro di natura, e anche di cultura, di usi e costumi diversi: la popolazione congolese è composta da oltre 200 etnie diverse, per la maggior parte del ceppo bantu. Oltre al francese, le due lingue africane più parlate sono l’ingala e lo swahili. Preziosi tesori, guerre e saccheggi Eppure si tratta di un paese in cui la natura è devastata e gorilla, elefanti, ippopotami, scimpanzé e bonobo sono in costante pericolo. Anche la vita delle popolazioni locali è dura, misera e difficile. Quasi la metà dei bambini congolesi tra i 6 e i 14 anni non può nemmeno andare a scuola. Pur vivendo in uno dei luoghi più ricchi del mondo dal punto di vista naturalistico, vive in condizioni di estrema povertà. Le guerre negli ultimi anni hanno sconvolto il Congo, che in più viene sfruttato dai paesi industrializzati per le sue immense risorse naturali: miniere di rame, zinco, stagno, cobalto e uranio. 11 1315171921232527293133353739414345474951535557596163 progetto internazionale Il WWF per il Congo WWF-Canon/Frederick J. Weyerhaeuser La missione del WWF è “costruire un futuro in cui l’Uomo possa vivere in armonia con la Natura”. Per questo salvare l’ambiente sarà il primo passo per dare una speranza anche alle popolazioni locali. 246810 IL PROGETTO WWF PEVI-KACHEKHE 147 comunità locali, 94 villaggi ed oltre 40.000 persone collaborano oggi al progetto del WWF per salvare le foreste del Congo. E altre 30.000 persone di 274 villaggi sono impegnate al nostro fianco nel gestire al meglio le risorse naturali con pratiche agricole “sostenibili”, cioè non dannose per la natura. VULCANI, ALBERI E GORILLA Dal 1998 ad oggi più di 5 milioni di nuove piante sono state piantate per restituire verde e un po’ di natura alla città di Goma, distrutta e deturpata dalla guerra e dalle eruzioni del vulcano. E altri 20.000 alberi all’anno, provenienti da 100 vivai, sono stati impiegati per il rimboschimento, permettendo così di alleviare la pressione delle popolazioni locali sulle foreste tropicali. Ma il progetto Pevi-Kachekhe si occupa anche di promuovere campagne d’informazione, di sostenere il lavoro e di finanziare la formazione delle 500 guardie del Parco Nazionale dei Monti Virunga: l’ultimo rifugio del rarissimo gorilla di montagna. 1214161820222426283032343638404244464850525456586062 progettointernazionale NON SOLO OKAPI E’ difficile descrivere l’atmosfera della foresta congolese. Il passaggio dalla savana alla foresta equatoriale è brusco e drammatico, come il passaggio dal giorno alla notte durante un'eclissi solare. L’impatto con la selva è molto forte. Gli occhi devono abituarsi progressivamente all'oscurità, che rende quasi inutili macchine fotografiche e cineprese. Gli alberi sono dei colossi: i tronchi si levano diritti come colonne, non si ramificano prima di aver raggiunto i venti o i trenta metri di altezza e portano la chioma a quaranta e perfino cinquanta metri dal suolo, l'altezza di un palazzo di tredici piani! La foresta congolese è il regno di specie ancora misteriose, difficilissime da osservare. 357911 WWF-Canon/Frederick J. Weyerhaeuser Nella giungla di smeraldo 13 15171921232527293133353739414345474951535557596163 progetto internazionale Okapi: antilope, zebra o giraffa? Che confusione! Una di queste, forse una delle più amate dai naturalisti, è l’okapi (Okapia johnstoni), la grande antilope giraffa dal posteriore zebrato e dalla lunga lingua adatta a cogliere gemme e foglioline dagli alberi. L’ilochero: il cinghiale gigante A volte ci si può imbattere in un ilochero, un grande cinghiale che raggiunge il peso di duecento chilogrammi! Oppure, se si è Pavone del Congo 24681012 Okapi davvero molto fortunati, si può persino avvistare un pavone del Congo. Nella foresta congolese, a causa della scarsità del sottobosco e quindi del foraggio, gli erbivori sono scarsi, confinati al margine della selva o alle piccole radure. Quasi tutte le specie mostrano degli adattamenti alla vita in un ambiente così intricato. I bufali sono piccoli e hanno il pelame rossiccio, anche gli elefanti hanno taglia ridotta e zanne poco appariscenti. Le illustrazioni di questa pagina sono di Fulco Pratesi 14161820222426283032343638404244464850525456586062 progettointernazionale Leopardi,bongoe vipererinoceronte Altri due protagonisti di questo ambiente tutto “strano” hanno nomi che sono a dir poco strambi: il bongo e il tragelafo! Si tratta di antilopi di foresta dalle abitudini solitarie e dal mantello bruno striato di bianco, una colorazione che permette loro di mimetizzarsi bene nel chiaroscuro della selva. Ma la foresta congolese è anche un “mare” di pericoli. Il leopardo è sempre in agguato e non mancano rettili velenosi di grandi dimensioni e dal morso mortale come la vipera rinoceronte e quella del Gabon. SALVAMONDO: UNA PAROLA, MOLTI FATTI Tutti insieme si può fare meglio e di più per difendere i diritti umani, l’infanzia e l’ambiente in uno dei più disastrati paesi del mondo: la Repubblica Democratica del Congo. Amnesty, UNICEF e WWF conoscono bene l’emergenza Congo: da anni lavorano in questo Paese per arginare la miseria e il degrado. Ma ora hanno deciso di unire le forze perché insieme possiamo fare la differenza. Con il tuo aiuto e quello di tante altre persone generose e sensibili potremo compiere un vero gesto di pace. OPERAZIONE “SALVAMONDO” L’Operazione “Salvamondo” ha l’obiettivo di raccogliere fondi a beneficio di progetti che UNICEF, WWF e Amnesty realizzeranno collaborando fra di loro: per i bambini, per l’ambiente, per i diritti delle popolazioni del Congo. Ecco perché chie- 35791113 WWF-Canon/Edward Parker diamo a tutti i Soci WWF, anche i più giovani, di sostenerci in questa iniziativa, coinvolgendo familiari, parenti, compagni di classe e tutti coloro che desiderano inviare una donazione per dare una mano ad un Paese in grave emergenza. SOSTIENI ANCHE TU IL SALVAMONDO DI AMNESTY, UNICEF E WWF Ecco alcuni esempi di quanto potremo realizzare grazie al vostro aiuto: zcon 25.000 euro si rimettono in funzione due scuole elementari; zcon circa 30 euro si copre il costo dell’intera terapia di recupero di un bambino malnutrito; zcon 1.800 euro si impianta e si mette a regime un orto comunitario per arricchire la dieta delle famiglie e insegnare nuove colture a basso impatto ambientale; zcon 5000 euro in un anno si riforesta un’area di 200 ettari‚ si può contribuire al sostegno dell’attività di un guardia-parco con 100 euro Puoi inviare una tua donazione in favore del Progetto Salvamondo sul c/c postale n° 323006 intestato al WWF. 15 171921232527293133353739414345474951535557596163 progetto internazionale Panda Photo/Flpa Polking Noi stiamo con gli ippopotami La più importante popolazione di ippopotami del mondo è in gravissimo pericolo. Un recente censimento ha infatti mostrato come nell’arco di appena 30 anni gli ippopotami che vivono all’interno del Parco Nazionale dei Monti Virunga siano scesi da 29.000 ad appena 1.300. Le cause di questo massacro? La caccia spietata per la pelle e per l’avorio delle zanne. E’ per questo che il WWF è al lavoro nei Monti Virunga per scoraggiare il bracconaggio e rafforzare le misure di tutela. 2468101214 Un simpatico gigante dal corpo a barile ! A vederlo nei documentari placidamente semiaddormentato in acqua sembrerebbe un tipo piuttosto tranquillo. Ma non fatevi ingannare: è tutta scena! L’ippopotamo è una creatura irascibile e collerica che, se minacciato per questioni di territorio, femmine o cuccioli sa essere molto, molto aggressivo. Di giorno trascorre il suo tempo fra bagni rinfrescanti e pisolini nelle acque di laghi e fiumi, ma la notte vagabonda fra praterie ricche d’erba di cui si nutre. 161820222426283032343638404244464850525456586062 progettointernazionale zL’ippopotamo ha un corpo tozzo e sgraziato, un gran testone e zampe corte. Ma non vi passi neanche per la testa di sfidarlo nella corsa: lanciato alla carica - specie se infuriato per questioni di difesa del territorio - è velocissimo! zLa pelle è liscia per ridurre l’attrito dell’acqua sul corpo in immersione mentre le zampe palmate sono usate come remi. Gli ippopotami nuotano bene e resistono sott’acqua fino a 5 minuti, chiudendo orecchi e narici per evitare l’ingres- Un carattere davvero… travolgente! WWF-Canon/Martin Harvey zI denti sono temibili e potenti, e che dire di quella bocca enorme: spalancata, pare una caverna. Ma l’arma più micidiale è rappresentata dai due canini inferiori, affilati come sciabole, lunghi fino a un metro (radice compresa) e pesanti 3-4 Kg.! zOcchi e narici sono posti molto in alto sul capo, per consentirgli, anche quando è immerso, di respirare ed osservare fuori dall’acqua, scongiurando eventuali pericoli. 3579111315 so dell’acqua. In fiumi particolarmente profondi l’ippopotamo si sposta camminando direttamente sul fondale! zAttenti al coccodrillo! I piccoli ippopotami sono molto vulnerabili e, per sfuggire agli agguati dei temibili coccodrilli, a volte utilizzano un sistema poco ortodosso ma piuttosto efficace, si arrampicano sul dorso della mamma e li restano finché il pericolo non è passato. Furbi, no? 17 1921232527293133353739414345474951535557596163 notizie dai progetti Con il WWF dalla Cina all’Amazzonia Strade di bambu’ per il Panda E’ ormai certo, in un prossimo futuro il Panda gigante avrà a disposizione 5 nuove riserve protette e altrettanti “corridoi ecologici” attraverso i quali spostarsi al riparo dai pericoli. In questo modo il territorio tutelato del Panda gigante sarà quasi raddoppiato. L’area protetta verrà istituita all’interno della catena montuosa del Quinling che già ospita il 20% della popolazione di Panda gigante che vive allo stato selvatico. WWF-Canon/Michel Gunther Il ritorno della foresta Oggi le foreste che più rischiano nel mondo sono quelle del Madagascar e del bacino del Congo in Africa mentre, dalle foreste Atlantiche del Brasile, giungono notizie più confortanti. Le maggiori speranze, però, arrivano dai risultati di un progetto avviato dal WWF nel lontano 1974, quando l’Associazione acquisì e pose sotto tutela un lembo di territorio deforestato per studiarne il recupero della vegetazione. Certo, ci sono voluti quasi 30 anni, però il progetto ha dimostrato che impedendo ogni ulteriore taglio il verde può ricrescere. Oggi la foresta è tornata ed ospita 199 specie di uccelli, 73 specie di mammiferi, 260 di rettili e buona parte della popolazione mondiale di scimmiette leonine dorate. 246810121416 1820222426283032343638404244464850525456586062 progettoitalia Il fantasma dei boschi e’ tornato! Sarà per la sua straordinaria forza e agilità, per l’intelligenza e la furbizia, per l’aspetto fiero e selvaggio, o forse solo per le abitudini segrete, ma sta di fatto che la lince è da sempre considerato un animale magico, quasi mitico. 4.000 anni fa gli egizi ne scolpivano l’immagine sulle facciate dei templi. I romani, invece, le attribuivano poteri sovrannaturali come quello di vedere attraverso muri e rocce o di svanire nel nulla, riapparendo poi come un fantasma. Non è un caso dunque che la lince sia uno degli animali italiani forse più difficile da osservare. Vive nei boschi di montagna, spesso nascosta nel fitto della vegetazione, sugli alberi o nella sua tana. Nel 1800 e fino al 1915 era presente nelle nostre Alpi, quando si estinse a causa dell’uccisione da parte dell’uomo. Oggi, però sta tornando e il WWF, naturalmente, è al suo fianco! 357911131517 Panda Photo/G. Marcoaldi Il WWF per la lince 19 21232527293133353739414345474951535557596163 progetto italia Sempre in agguato Prima sono comparse le orme, inconfondibili sulla neve, poi qualche sporadico avvistamento, ma oggi è proprio sicuro, la lince, regina incontrastata delle nostre foreste è tornata a vivere in Italia. E questo, anche grazie al successo di numerosi progetti di reintroduzione che Una pacifica invasione Per nostra fortuna una delle mete preferite delle linci è proprio la nostra penisola. La lince è un animale che, per vivere, ha bisogno di territori di caccia molto vasti, circa 200 chilometri quadrati così, man mano che le popolazioni aumenta- Panda Photo/M. Lanini hanno riportato degli individui dai Monti Carpazi fino in Svizzera, Francia e Austria. Gli esemplari rilasciati diversi anni fa, col tempo, si sono moltiplicati ed oggi i loro figli e nipoti si stanno spostando in cerca di nuovi luoghi da colonizzare. 24681012141618 no di numero, i nuovi nati abbandonano i luoghi d’origine, attraversano il confine italiano, e si stabiliscono nelle nostre foreste. Oggi si pensa che vi siano 20, forse 30 linci sull’Arco alpino, ed è un ottimo segnale! 20222426283032343638404244464850525456586062 progettoitalia Dalla parte della lince Nonostante la legge italiana li protegga, questi magnifici felini continuano ad essere minacciati dall’uomo: i bracconieri le cacciano per crudeltà ed ignoranza, pastori ed allevatori a volte le perseguitano perché le ritengono responsabili di qualche “furto” ai danni del bestiame domestico, e molte, poi, restano uccise dalle auto e dai treni in corsa. Come se questo non bastasse a compromettere il futuro della lince nel nostro paese c’è anche la distruzione dell’ambiente naturale ed il costante disturbo dell’uomo. Ma allora come fare per aiutare le linci a tornare a casa? Che bel “gattone”! La lince caccia le sue prede rimanendo per ore in agguato su un ramo o su una roccia, per gettarsi poi su un topo, un uccello o su un capriolo. Può pesare tra i 18 e i 25 kg e raggiungere i 50-70 cm di altezza. Segni distintivi: pelliccia maculata, grosse zampe pelose e ciuffi sulle orecchie. Panda Photo/G. Marcoaldi 35791113151719 Panda Photo/F. Pacelli WWFOperazioneLince La lince per stabilirsi nel nostro Paese deve poter contare su di un ambiente integro e protetto, con poco disturbo dell’uomo. Per questo il WWF sta seguendo il ritorno della lince nel nostro Paese soprattutto nelle aree protette, nei Parchi e in tutti i luoghi dov’è oggi e dove potrebbe tornare in futuro. Poi, per proteggerla dal pericolo del bracconaggio, rafforzeremo la sorveglianza nei boschi con l’aiuto delle nostre guardie. 21 232527293133353739414345474951535557596163 progetto italia Un fantasma per amico Panda Photo/M. Biancarelli Un’autostrada tutta verde Per spostarsi alla ricerca di cibo, le linci italiane sono costrette a muoversi di foresta in foresta con tutti i rischi che questo comporta. Noi vogliamo creare delle grandi strade verdi libere da insidie, ricche di rifugi e di prede naturali: dei corridoi ecologici “protetti” dal disturbo dell’uomo ma “aperti” alle linci e a tutti gli animali selvatici. La lince non è nemica dell’uomo né si conoscono casi di attacchi ad un essere umano. Nonostante ciò, le popolazioni che abitano nel luoghi dove il meraviglioso felino sta tornando, l’accolgono con diffidenza ed ostilità. Per questo cercheremo, attraverso campagne d'informazione e di sensibilizzazione, di mostrare il vero volto della lince: una creatura selvaggia e solitaria che non è pericolosa per l’uomo. Ma che, con la sua presenza, nobilita le nostre foreste e regala a tutti noi tante emozioni in più. Certo, a volte può capitare che una lince, un orso od un lupo più furbi o affamati degli altri decidano di far colazione con una pecora sottratta all’uomo. Che si fa allora? Sulle Alpi il WWF per scoraggiare eventuali cattive intenzioni ha fornito a pastori ed allevatori dei sistemi “antifurto” come cani pastore e recinti elettrificati. Panda Photo/H. Hautala 2468101214161820 222426283032343638404244464850525456586062 notiziedalleoasi L’Oasi di Orti-Bottagone ed il Progetto “Piccole Isole” L’inattesa visita del piccolo cannareccione Anche quest’anno la nostra Oasi della Palude Orti-Bottagone ha partecipato al Progetto Piccole Isole, inanellando in collaborazione con l’INFS, ben 26 diverse specie di uccelli. L’Operazione, che si propone di studiare e tenere sotto controllo la migrazione primaverile dei passeriformi attraverso il Mediterraneo, si è conclusa con ottimi risultati. Panda Photo/M. Bonora Fra gli uccellini inanellati troviamo il forapaglie macchiettato, la cappellaccia e l’allodola. Il primato in fatto di anelli, però, spetta al luì grosso, l’infaticabile migratore transahariano, seguito da cannareccione, rondine e beccamoschino. I ricercatori dell’Oasi hanno potuto anche salutare il ritorno di “un vecchio amico” un cannareccione inanellato nel luglio del 1997! Un evento non da poco, visto che per ben 6 volte l’intrepido “aviatore” è andato in Africa e ha fatto ritorno! 3579111315171921 23 2527293133353739414345474951535557596163 notizie verdi Un vaccino per i lupi d’Abissinia Ne restano appena 500 confinati nelle montagne di Bale e del Simien, in Etiopia: tutti minacciati dalla diffusione della rabbia portata dai cani randagi dei pastori che vagano nelle brughiere alpine. Così per cercare di salvare gli ultimi lupi d’Abissinia – chiamati anche volpi o sciacalli del Simien – alcuni studiosi hanno pensato di vaccinarli! Con questo stratagemma gli zoologi che lavorano al progetto cercheranno di fermare il diffondersi della rabbia, consentendo ai lupi d’Abissinia di recuperare le perdite subite. Gli “alieni” sbarcano nel Mediterraneo Il nostro mare è sempre più caldo, talmente caldo da offrire rifugio anche a specie che, solo fino a pochi decenni fa, erano esclusive dei mari tropicali. Oggi sono già 56 le specie di pesci esotici che si sono adattate al Mediterraneo, soprattutto grazie ai cambiamenti climatici. E’ il caso del pesce palla, della ricciola fasciata e della triglia del Mar Rosso, comunemente pescata e messa in vendita. Il problema però è che queste specie “aliene”, estranee all’ambiente del Mediterraneo, entrano in competizione con quelle tipiche di casa nostra mettendone in serio pericolo la sopravvivenza. Il satellite anti-cemento Si chiama UrbEx, ed è un progetto che l’Ente Spaziale Europeo ha messo a punto per controllare la distruzione delle aree naturali (coste, campagne, foreste, montagne, laghi…) causata dal crescente sviluppo urbano. I dati raccolti dall’infallibile “occhio” del satellite verranno usati dal WWF per scoprire costruzioni illegali, nuove strade, espansioni di porti e attrezzature turistiche non autorizzate, distruzione di coste e aree naturali ma 246810121416182022 2426283032343638404244464850525456586062 notizieverdi anche fenomeni d’inquinamento di laghi, fiumi e mari. Potremo così investigare ed intervenire prima che sia troppo tardi per recuperare l’ambiente degradato. L’invasionedellecicogne Agli abitanti di Castiglione della Valle, un borgo medievale vicino Perugia, un fatto così non era mai accaduto. Quest’estate campi, case e silos per il grano, sono stati pacificamente invasi da uno stormo di 70 cicogne bianche. Gli eleganti trampolieri sono atterrati nelle vicine campagne in cerca di cibo, si sono dissetate nelle pozze d’acqua e nei canali d’irrigazione e poi, per trascorrere la notte, si sono sistemate sui tetti delle case e sui granai. Al mattino, dopo il meritato riposo, si sono raccolte nella classica formazione a “punta di freccia” riprendendo la migrazione. Quel nido e’ un’opera d’arte! Diverse specie di uccelli costruiscono nidi molto elaborati. Fra i più ingegnosi vi è l’uccello sarto, che utilizza una grande foglia accartocciata che poi cuce con il becco utilizzando del filo di seta di ragno, fibre di cotone o, semplicemente, dei pezzetti di spago. Anche gli uccelli tessitori della savana africana realizzano opere degne di nota. I maschi ritagliano con il becco lunghe strisce di foglie di palma, le appendono ai rami e le intrecciano le une alle altre con nodi anche molto complicati. Il risultato finale è, nella maggior parte dei casi, un vero capolavoro d’arte tessile! L’incredibile pesce dai “quattro occhi” Nelle acque dell’America Centrale vive un pesce davvero singolare, il pesce “quattrocchi” (Anableps anableps). Contrariamente a quanto potrebbe far credere il nome questo pesce non possiede quattro occhi, bensì due, ma divisi a metà. La parte superiore è adatta per vedere bene fuori dall’acqua, mentre quella inferiore è ottima per la visone subacquea. Una caratteristica eccezionale che consente al pesce “quattrocchi” di cacciare con lo stesso successo le prede di cui si nutre sia in aria che sott’acqua. 357911131517192123 25 27293133353739414345474951535557596163 panda club in azione Il WWF fra i ragazzi dei Monti Virunga Il Progetto Pevi-Kachekhe Il PJ vola in Africa, fra le foreste dei Monti Virunga, in Congo, per incontrare i ragazzi del progetto Kachekhe, decine di classi al lavoro, sui banchi di scuola ed in natura, per migliorare le proprie condizioni di vita e proteggere l’ambiente. Al fianco del WWF. Kachekhe: il tam tam della foresta? Ciao, noi siamo i ragazzi del progetto Kachekhe, buffo nome vero? Nella nostra lingua Kachekhe è il nome di un uccellino molto simpatico e vivace, ma è soprattutto il nome della rivista del WWF che ci ha aiutato a scoprire il grande valore delle nostre foreste, tutti i 24681012141618202224 Foto Archivio WWF tesori che custodiscono e, più di ogni altra cosa, ci ha insegnato a diffondere nelle comunità e nei villaggi l’amore ed il rispetto per gli animali e la natura. A scuola nel regno del gorilla Ma le lezioni non finiscono certo sui banchi di scuola, anzi! Tutti noi siamo impegnati in moltissimi progetti diversi. Come prendersi cura degli orti per produrre frutta e ortaggi, come allevare oche, conigli, capre e galline per mangiarne la carne, senza per questo dover ricorrere agli animali selvatici della foresta. Cosa che, per tutti noi, fino a poco tempo fa era del tutto naturale! Oggi, però, grazie al 26283032343638404244464850525456586062 pandaclubinazione Foto Archivio WWF WWF abbiamo imparato a comprendere il valore di specie rare e preziose come gorilla, scimpanzé, bonobo, bufali ed elefanti di foresta e anche quanto sia importante proteggerle per il futuro. divertenti e belli della nostra giornata ci sono quelli che trascorriamo nei vivai, prendendoci cura delle giovani piante destinate alla riforestazione. Noi ragazzi abbiamo già aiutato il WWF a piantare intorno ai nostri Giovani alberi crescono I più grandi di noi hanno imparato anche l’arte di produrre il miele nelle foreste che circondano il Parco dei Virunga ed i monti Sarambwe. Fra i momenti più Foto Archivio WWF Foto Archivio WWF 35791113151719212325 villaggi migliaia e migliaia di nuovi alberi. Ed è bello vederli crescere ogni anno sempre di più, un po’ come noi, un po’ come, in questi anni, è cresciuto l’amore ed il rispetto per la nostra natura, unica, preziosa e bellissima. 27 293133353739414345474951535557596163 panda club in azione CAMPAGNA RADDOPPIO 2004… TUTTI AI BLOCCHI DI PARTENZA!! Soci Junior siete tutti invitati alla grande maratona promossa anche quest’anno dal WWF. Una maratona unica nel suo genere: niente scarpe da ginnastica, niente numero cucito sul petto… Per tutti il traguardo è: “catturare” nuovi Soci WWF. Forza allora, cosa aspettate? La corsa a chi riesce ad iscrivere più Soci comincia oggi… L’attrezzaturagiusta In questo numero di Panda junior avete trovato il vostro equipaggiamento: il blocchetto di conti correnti postali della nuovissima Campagna Raddoppio 2004. Vi chiederete, ma non serve niente altro?... Niente altro. Anzi sì: la vostra passione per gli animali e la natura, la vostra voglia di vederli più protetti. La tabella di marcia Ecco due suggerimenti per usare al meglio il blocchetto della Campagna Raddoppio: 1) Potete utilizzarlo per iscrivere 2468101214161820222426 voi nuovi Soci: magari per un compleanno, oppure per una ricorrenza speciale. Non dimenticate mai che la tessera WWF è un regalo meraviglioso, che fa sempre piacere a chi lo riceve, perché permette di entrare in un mondo bellissimo, il mondo della natura! E poi, non c’è soddisfazione più grande di fare un regalo che è veramente utile… non siete d’accordo? 2) Oppure usatelo come… un volantino pubblicitario! Raccontate che cosa fa il WWF e cercate di convincere amici e parenti ad iscriversi. Con il vostro entusiasmo, siamo sicuri che riuscirete a contagiare moltissime persone. 283032343638404244464850525456586062 pandaclubinazione Contiamo su di voi Far parte del WWF è una cosa importante, che va molto al di là del versare una quota associativa. Significa credere nelle stesse cose: significa dirlo agli altri, a tutte le persone che conoscete. Perché i grandi traguardi si raggiungono insieme. Insomma, ognuno di voi è un “inviato speciale” del WWF nel mondo e ha un compito di grande responsabilità: deve informare, sensibilizzare, coinvolgere il maggio numero di persone sui problemi ambientali. Chi vince questa maratona tutta particolare vince tanti bellissimi premi. Infatti, se ci aiuterete a trovare nuovi Soci partecipando alla campagna Raddoppio vi ringrazieremo inviandovi dei simpatici regali firmati WWF. Presentando 1 nuovo Socio riceverete lo speciale adesivo della Campagna Raddoppio più il distintivo smaltato del panda. Con 3 nuovi Soci presentati vi spediremo a casa una capiente e bellissima borsa: l’ideale 3579111315171921232527 per la palestra, o per le maratone “vere”! Se poi riuscirete ad iscrivere 6 Soci il regalo per voi sarà una divertente macchina fotografica per immortalare la natura vicina a casa vostra e magari diventare dei reporter del Panda junior. Per chi di voi si dimostrerà maratoneta provetto, infine, cioè per colui che riuscirà addirittura a iscrivere 10 nuovi Soci, abbiamo riservato il trolley da viaggio esclusivo delle nostre oasi WWF. Insomma, noi premieremo il vostro impegno con dei regali, ma il regalo più bello lo farete voi al WWF: più soci per aiutare sempre di più la natura. ECCO I “CAMPIONI” DELLA CAMPAGNA RADDOPPIO 2003 Letizia Isidori di Roma, Marta Maggiori di Milano, Jacopo Bitetti di Maschito, Giulia Rho di Milano, Leonardo Conte di Roma, Allegra Eusebio di Roma, Stefania Giovannini di Trento, Caterina Coral di Roveredo in Piano, Francesca de Jesu di Fontanarosa, Annamaria Negrelli di S. Possidonio. GRAZIE RAGAZZI! 29 3133353739414345474951535557596163 miniguida Chi ti conosce e’ bravo! Una miniguida per imparare a riconoscere gli alberi anche d’inverno quando sono spogli e sembrano tutti uguali. Grazie alle loro preziose gemme. Chissà perché agli occhi di chi non è proprio un esperto le sagome spoglie degli alberi in inverno paiono proprio tutte uguali e, per dirla tutta, anche un po’ tristi. Eppure ogni albero ha un suo particolare porta- mento, quello del salice è molto diverso da quello del platano o del pioppo. Anche i colori del tronco sono caratteristici, la chiara betulla ne è un esempio. Ma c’è un altro modo per distinguere fra loro gli alberi d’inverno, osservarne le gemme. Le piccole protuberanze che custodiscono, in embrione, quelle che saranno le nuove foglie, i rametti, i fiori preservandoli da freddo, neve, gelo e dalla scarsa luce dei mesi invernali. Il PJ te ne propone alcune fra le più comuni e caratteristiche per forma e colore. Ma la tua avventura sarà molto più semplice (e divertente) se assieme alla miniguida “rametti e gemme” porterai con te anche una lente d’ingrandimento! PER COSTRUIRE LA MINIGUIDA: 1- Ritaglia le pagine del tuo PJ. Poi taglia lungo le linee continue in neretto. 2- Cerca le lettere (dalla A alla H) alla base di ciascuna paginetta doppia. Mettile in ordine alfabetico una sopra all’altra con la pagina A all’inizio e la pagina H alla fine. 3- Per unire tutto metti due punti metallici lungo la linea tratteggiata al centro della pagina A e piega in due il libretto. LA TUA MINIGUIDA È PRONTA. 246810121416182022242628 3032343638404244464850525456586062 MINIGUIDA MINIGUIDA MINIGUIDA MINIGUIDA intervista Ma che clima fa?! a cura di Antonio Bossi Al clima e ai suoi bruschi mutamenti è dedicato il nuovo appuntamento con le classi che hanno qualcosa da chiedere al WWF. Parleremo anche di buco dell’ozono, energie pulite e gas “serra” con gli studenti della terza F della Scuola media “A. Canova” di Brugnera (PN). Le domande sono state raccolte dall’insegnante Nadia Boer, risponde Andrea Masullo, Responsabile Clima ed Energia del WWF. ?? ? ? 3a F Damiano chiede: si può tappare il buco dell'ozono? Il buco dell'ozono si tapperà da solo quando smetteremo di produrre i gas che lo distruggono; molti di essi sono già stati ridotti ma ci vorranno molte decine di anni perché i gas dispersi nel passato esauriscano il loro effetto e si riformi l'ozono mancante. Pensate che un solo atomo di cloro può distruggere fino a 100.000 molecole di ozono prima di esaurire la sua azione! 3a F 3579111315171921232527293133 Ci sono altre energie pulite,oltre a quella solare e a quell'eolica? Altre energie rinnovabili, che possiamo considerare pulite se vengono rispettate determinate condizioni sono: l'energia idroelettrica, l'energia geotermica e il legno stando molto attenti a non bruciarne più di quanto ne ricresce per non distruggere le foreste. Ma l'energia più pulita è sicuramente...il risparmio. E' stato calcolato che se si sostituissero le lampadine, gli elettrodomestici, e tutti gli altri apparecchi elettrici oggi usati in Italia con quelli più efficienti esistenti, i consumi di elettricità potrebbero addirittura essere quasi dimezzati. Sempre Damiano vuole sapere se è vero che l'effetto serra sta modificando il clima L'effetto serra trattiene il calore del sole presso la superficie terrestre mantenendo una temperatura adatta alla vita. Senza effetto serra la Terra sarebbe un pianeta di 35 3739414345474951535557596163 ? ? ? ?? i ntervista ghiaccio, come Marte. Purtroppo i gas emessi bruciando combustibili nelle centrali elettriche e nelle automobili, stanno facendo enormemente aumentare l'effetto serra. Di conseguenza cresce troppo anche la temperatura della Terra, causando sconvolgimenti gravissimi del clima. C'è la possibilità che si formi un altro buco dell'ozono? Chiede Alex. E' una ipotesi che non si può escludere. L’ozono che ci protegge dalle pericolose radiazioni ultraviolette si trova fra i 25 e i 30 km di altezza. Il buco si forma dove lo strato di ozono è già naturalmente più sottile, e dove maggiormente si accumulano i gas che lo distruggono. E ancora: si può creare ossigeno chimicamente? L'ossigeno non si può creare. Allo stato libero costituisce più del 20% Foto Archivio WWF 246810121416182022242628303234 Foto Archivio WWF dell'atmosfera. Si può tuttavia estrarre dalle molecole dei tantissimi composti che lo contengono. Le piante lo estraggono continuamente dall'anidride carbonica durante la fotosintesi. Marco: l'energia nucleare produce gas nocivi? L'energia nucleare non produce gas nocivi per il clima ma produce sostanze radioattive pericolosissime che generano tumori e distruggono la vita, come accaduto in Russia a Chernobyl, più di 20 anni fa. Alcune di queste sostanze richiedono molte decine di migliaia di anni per diventare innocue ed è quindi un grande problema conservarle in sicurezza per un tempo così lungo!! Stefano: quanto è largo il buco dell'ozono? Il buco dell’ozono varia molto durante l’anno e nel corso del tempo. Nel 2000 ha raggiunto le dimensioni record di 29 milioni di chilometri quadrati, una superficie grande quasi tre volte l’Europa. 3638404244464850525456586062 ?? ? ? ? intervista Cosa possiamo fare noi, chiede Matteo B. ? Noi possiamo fare tantissimo: un quarto delle emissioni dei gas che modificano il clima dipende da come usiamo l’energia nelle nostre case, e un terzo dai mezzi di trasporto. Se usiamo lampadine elettroniche, a basso consumo, frigoriferi e lavatrici ad alta efficienza, se non sprechiamo l’acqua calda, se spegniamo le luci quando non sono necessarie, se andiamo a scuola in bici, in bus o a piedi ….. Potremo aiutare molto il clima. Chiede Damiano: quali gas causano le piogge acide? Gli ossidi di azoto e di zolfo che, con l’acqua delle piogge, diventano acido nitrico e acido solforico. Emma: come possiamo capire se l'aria è inquinata? Se il comune non pubblica dati di monitoraggio, possiamo capirlo da alcuni segnali: patina nera sui muri delle case e sulle automobili, assenza di farfalle, fogliame degli alberi in estate scarso e giallognolo con macchie brune e buchi. Chiede ancora Alex: andando avanti di questo passo, quali piante moriranno? Per le piogge acide moriranno soprattutto le latifoglie. Per quanto riguarda i cambiamenti climatici moriranno soprattutto le piante che amano un clima freddo e vivono in alta quota: (abeti, larici, pino mugo, flora alpina in generale) e tenderanno a spostarsi finché è possibile verso le cime dei monti. Ma anche gran parte della macchia mediterranea sarà distrutta dalla siccità. Foto Archivio WWF 357911131517192123252729313335 Alex: si possono trattare i gas nocivi? E’ possibile trattare gran parte dei gas nocivi, ma non tutti, con speciali filtri messi agli scarichi. Una volta dispersi nell’aria non è più possibile trattarli. Però il principale gas che altera il clima, l’anidride carbonica, non può essere filtrato. Matteo P.: quale sarà la situazione dell'agricoltura se l'inquinamento continua così? Gran parte delle coltivazioni nel bacino del mediterraneo saranno distrutte dalla siccità e dalle ondate di calore. Sarà forse possibile coltivare agrumi in pianura Padana o grano in Siberia, ma la produzione alimentare del mondo diminuirà fortemente a causa dell’avanzare dei deserti in tutti i continenti. 37 39414345474951535557596163 panda club SPECIALE PANDA CLUB 2003-2004 Attenti a quei due! Illustrazioni di Daniela Villa e Mario Bella di Antonio Bossi Ma di cosa stiamo parlando? Dei nuovi programmi Panda Club per l’anno scolastico 2003-2004, naturalmente! Alcune classi li hanno già ricevuti. Altre li hanno richiesti e stanno aspettando. Altre ancora, forse, devono ancora decidere… Noi ve li abbiamo già presentati sullo scorso numero del PJ, ma forse sarà bene “rinfrescare la memoria” ricordando a tutti che c’è ancora tempo per aderire. E che le classi potranno scegliere fra due programmi: Piantiamo la scuola! Fermo, non ti stiamo suggerendo di “marinarla”, magari per andare a fare una passeggiata nel parco, ma solo di portare il verde nella tua classe! La tua scuola ha un giardino? Vuoi provare a cambiarlo un po’, oppure a “farlo tutto nuovo”? Non è necessario che l’area sia grande, si possono realizzare anche piccoli giardini raggruppando i vasi, utilizzare un’aiuola o, anche, arricchire di piante, fiori e verde il davanzale dell’aula. Piantiamo la scuola! è un programma ricco di esperienze pratiche per progettare uno spazio verde davvero speciale nella tua scuola. Che aria tira? Certo non buona, almeno per il clima della Terra. In effetti, sul nostro pianeta sta succedendo qualcosa che determina, in alcune aree, cambiamenti piuttosto “anomali” nella temperatura, nelle piogge e nei venti. Ma da cosa deriva tutto questo? E quello che succede al clima è collegato alle attività umane? E noi, possiamo fare qualcosa per “cambiare rotta”? Che aria tira? parte pro- 24681012141618202224262830323436 38404244464850525456586062 pandaclub prio da queste domande per accompagnare le classi alla scoperta di un fenomeno che rischia di cambiare in modo preoccupante gli equilibri naturali. E adesso? z Se vuoi puoi mostrare alla tua insegnante queste pagine, e chiederle di iscrivere la tua classe al Panda Club. In tal caso può chiamare il n. 06.84497500 oppure scrivere a [email protected]. z Se invece vuoi seguirci da casa, magari con gli amici o con mamma e papà, sugli argomenti che vedono impegnati i Panda Club, a partire da questo numero, e nei prossimi numeri di Panda Junior, ti proporremo alcune esperienze e qualche suggerimento su entrambi i temi. Da una parte potrai arricchire di verde la casa o il balcone, dall’altra aiuterai il clima del pianeta a stare un po’ meglio. Un giardino piccolo piccolo Non tutti hanno a disposizione un giardino, ma un davanzale o un balcone sì, ecco allora un “giardino in vaso”. Potrai arricchire di verde, di colori e di profumi ogni angolo della casa, e ti potrai sbizzarrire con cassette di legno, pietra o terracotta in cui collocare i fiori, gli arbusti o le piante rampicanti. Comincia a dare un’occhiata in giro, ci sono vasi che si possono recuperare? Procurati anche la terra, il terriccio universale reperibile in commercio andrà benissimo, e qualche attrezzo, per ora una vanghetta, e un paio di guanti da lavoro basteranno... E ora cominciamo. 35791113151719212325272931333537 39 414345474951535557596163 panda club Per una primavera piena di colori L’estate è lontana e la natura è a riposo, ma è proprio in questo periodo che si piantano le bulbose e le tuberose (le piante la cui radice è a forma di bulbo o di tubero, simile cioè, almeno dall’esterno, ad uno spicchio d’aglio o a una patata), che con la loro fioritura coloreranno la prossima primavera. Sono i narcisi, i tulipani, i giacinti, ecc., tutte specie con poche esigenze, unica attenzione il terreno: va bene di ogni tipo, ma dovrà essere sempre un po’ umido, senza ristagni. I bulbi potranno essere sistemati nei vasi in questi mesi per vederli fiorire in primavera. Ecco alcune piante fra le più diffuse, e qualche consiglio per la coltivazione: Narciso - I bulbi vanno piantati a 10-12 cm di profondità, e ad una distanza l’uno dall’altro di 15 cm, fiorisce in aprile maggio. Colore dei fiori, dal giallo al bianco. Tulipano - 10-15 cm di profondità e 15-20 la distanza tra le piante. I fiori nei colori rosso, bianco, giallo, rosa compaiono in primavera. Ciclamino - Profondità 5-8 cm, distanza tra le piante 15-20 cm. Fiori bianchi, rosa, rossi, lilla, in autunno, inverno. Croco - Essendo molto piccoli, i bulbi si mettono a 5-6 cm di profondità, rispettando una distanza di 5-6 cm l’uno dall’altro. Fioriscono in febbraio con colorazioni giallo, viola, bianco. Bucaneve - S’interra a 5-6 cm di profondità, con una distanza di 10-12 cm l’uno dall’altro. Fiorisce già al finire dell’inverno, di colore bianco. Mughetto - Profondità 4-5 cm, distanza tra le piante 15-20 cm. Fiori bianchi in maggio. Profumato. Fresia - Si pianta a 3-4 cm di profondità, 1520 cm la distanza tra le piante. Fiori di color rosa, viola, giallo e bianco a primavera. 2468101214161820222426283032343638 404244464850525456586062 pandaclub La “serra” va bene, ma solo per i fiori! L’”effetto serra” sembra proprio essere una delle cause principali dell’innalzamento della temperatura terrestre e dei molti dei problemi che riguardano il clima. Ma l’effetto serra si può combattere anche in casa o in ogni altra azione quotidiana, cominciando a ridurre i consumi, e la produzione di anidride carbonica ad essi collegata. 6, Che luce! Spegni sempre la luce quando non serve. Chiedi di usare lampadine fluorescenti compatte anziché le lampade a incandescenza. 12 3579111315171921232527293133353739 41 4345474951535557596163 panda club Che caldo! Verifica che la temperatura in casa non sia quella di un forno: pensa che in inverno c’è chi sta in casa in maniche corte! Basta un maglione in più e qualche grado in meno. & Che freddo! Controlla se ci sono incrostazioni di ghiaccio sul frigorifero, fanno consumare al motore energia in più. Tieni aperta la porta del frigo il minor tempo possibile. Migliorare l’isolamento delle abitazioni, intorno a porte e finestre, permette inoltre di evitare sprechi inutili di calore. 246810121416182022242628303234363840 4244464850525456586062 pandaclub Che sporco! Non usare acqua calda quando non serve. Lavatrice e lavastoviglie vanno usate solo a pieno carico e con programmi di lavaggio a 40-60°C, evitando le fasi di asciugatura. Che traffico! Muovetevi in auto solo quando è necessario. Per brevi tragitti in città andate a piedi, in bicicletta o utilizzate i mezzi pubblici. Se l’auto è proprio indispensabile, provate ad usare il car pooling, cioè più persone usano lo stesso mezzo. 12 6, 357911131517192123252729313335373941 6, 43 45474951535557596163 inviato speciale Abbiamo bisogno dei tuoi occhi, delle tue orecchie, del tuo fiuto: con te e con tutti i Soci Junior d’Italia formeremo una formidabile rete di agenti speciali della natura impegnati a scovare ciò che minaccia l’ambiente, ma anche ciò che di bello resta intorno a noi, per proteggerlo meglio. Pubblicheremo i risultati delle tue ricerche sul Panda Junior. Ti bastano curiosità, spirito d’osservazione, carta, penna e sei pronto all’azione. Il tuo terreno di scoperta? La strada per andare a scuola, il cortile, i giardini pubblici, ciò che vedi dalla tua finestra… Recuperiamo il… Natale Tranquilli, nessuno lo ha messo da parte! Quello che vogliamo proporvi in questo numero del PJ è d’inventare, partendo da materiali di recupero, delle decorazioni natalizie, cartoncini segnaposto, bigliettini d’auguri, sottopiatti per la tavola, carte e confezioni regalo, festoni, candele, addobbi per l’Abete o elementi per il presepe. Accettate la sfida? Liberate la fantasia, prendete carte colorate, dorate, argentate o da pacco, giornali vecchi o riviste, lattine, candele, involucri, imballaggi, scatoloni, pellicole d’alluminio (rigorosamente usate), barattoli di vetro e contenitori di plastica…insomma create. E poi, utilizzando la scheda a lato, inviateci le vostre idee per un Natale “riciclato”! In senso positivo, naturalmente. 246810121416182022242628303234363840424 4464850525456586062 inviatospeciale Scheda di rilevamento Nome………………………................. Cognome…………………………………. Località……………………………….. prov……… cap………… Per Natale ho realizzato (se lo desideri puoi inviare anche una foto) ………………………………………………………………........... ………………………………………………………………........... ………………………………………………………………........... ………………………………………………………………........... ………………………………………………………………........... Con questi materiali di recupero ……………………………... ………………………………………………………………........... ………………………………………………………………........... ………………………………………………………………........... ………………………………………………………………........... Spedisci la scheda, anche in fotocopia (indicando “per Panda Junior”) a: WWF – Panda Junior, Via Po 25/c – 00198 Roma, oppure inviala per fax al numero 0685300612 o per e-mail all’indirizzo: [email protected] 35791113151719212325272931333537394143 45 474951535557596163 inviato speciale risultati indagini precedenti Scopri la natura dietro casa: le vostre risposte Civette, volpi, rane, fringuelli e tutti gli “inquilini” della porta accanto! Sembrerà strano ma è proprio così. Prima di leggere la valanga di schede giunta in redazione, eravamo convinti che taccole, cornacchie, gabbiani e farfalle avrebbero stravinto nella classifica degli animali selvatici più osservati! E invece, guarda un po’, ai nostri Soci junior non è sfuggito neppure un grillo! Così in cima alla vostra classifica dei “vicini di casa” selvatici ci sono civette, barbagianni, volpi, ricci, istrici, fringuelli, pettirossi, serpenti, strani coleotteri, simpatiche coccinelle, rane e tantissimi rospi… molti di voi hanno registrato nelle campagne il gradito ritorno delle lucciole! C’è chi, come Anna Paparella (Fe), ha avuto un incontro ravvicinato con un tasso chi, come Mattia Caprio di Napoli, ha la fortuna di avere proprio di fronte alle finestre il bellissimo assiolo e anche l’asilo che, in giardino, ospita i simpatici scoiattoli! L’avventura e’ proprio dietro l’angolo Non sono mancati neppure gli interventi di salvataggio. Daniele Iori di Omegna ha infatti raccolto, curato e nutrito un piccolo di rondine caduto dal nido. Una ragazza di 14 anni (che ci invia la foto, ma non ci dice il suo nome!) ha aiutato una tortora dal collare in difficoltà ed infine il piccolo Matteo di Roma ha dato una mano ad un rospo per attraversare una strada trafficata. Un saluto davvero speciale a Chiara Strazzulla (Rm), Francesco Sozzi (Bs), Filomena Forino (Na), Flavia di Maro (Na), Lorenzo Cimmino (Rm), Barbara Russo (Ce) e a tutti voi che ci avete scritto. A presto! 2468101214161820222426283032343638404244 464850525456586062 specialeinternet Amici del clima, “presi” nella rete di Antonio Bossi Il clima ed i suoi mutamenti è uno dei problemi più attuali. Ne parlano tutti, quotidiani, riviste, radio, telegiornali, associazioni… Anche su Internet è possibile trovare molti siti che affrontano il tema. Ve ne segnaliamo alcuni sperando di aiutarvi a capirne di più e, magari, anche fare qualcosa per frenare gli effetti del riscaldamento globale. http://www.wwf.it/clima Il sito ufficiale del WWF Italia è un ottimo punto di partenza. Vi si possono trovare informazioni, aggiornamenti e tutti i rimandi ai programmi della nostra Associazione sul clima, compresi quelli rivolti alle scuole. http://www.un.org/Pubs/CyberSchoolBus/index.html (In inglese, spagnolo, francese, arabo, cinese, russo) E’ il sito delle Nazioni Unite per informare i giovani sui temi di maggiore interesse a livello planetario (Diritti Umani, Ambiente, Salute, ecc.). Ricco di pagine creative e multimediali, offre infinite possibilità di navigazione in cerca di notizie e dati sempre aggiornati, in una dimensione veramente globale. http://www.bo.ibimet.cnr.it E’ un sito molto bello, realizzato dall’Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna. Nell’“itinerario divulgativo” per le scuole si trova la presentazione “Verdi sensori del clima che cambia”, un percorso in 30 diapositive sulla risposta delle piante ai cambiamenti climatici. http://www.enea.it L’ Ente Nazionale per le Energie Alternative ci propone la sezione “Scienza in rete”, dalla quale si possono scaricare e leggere oltre venti opuscoli pratici e interessanti sul clima e sul risparmio energetico. 3579111315171921232527293133353739414345 47 4951535557596163 curiosi di natura Ho visto un rospo con due “lunette” gialle sulla testa e, sul corpo, tanti puntini rugosi. Di che specie si tratta? Guglielmo Raffaele (Av) Non ci dai molti indizi per un riconoscimento sicuro. L’unico anfibio italiano simile ad un rospo a presentare delle macchie gialle attorno alla gola (ma è più piccolo e vistosamente colorato di giallo anche sul ventre) è l’ululone ventre giallo. Molto probabilmente, invece, ti sei imbattuto in un bufo bufo, ovvero in un rospo comune con le caratteristiche ghiandole paratoidi oblique (le “lunette” di cui parli) il cui maschio ha il sottogola di color giallino. Che serpente e’? Giordano Moro (Bg) Ci dici che è lungo 40 cm. circa, di colore grigio chiaro/crema, dal movimento lento e apparentemente non aggressivo. Il “tuo” serpente è quasi certamente un Saettone (Elaphe longissima). Gli adulti della specie hanno colore uniforme e, talvolta, con deboli striature. Si nutrono di piccoli mammiferi, spesso si arrampicano su rami, alberi e muretti ma sono innocui per l’uomo. Chi ha inventato la pompa antincendio? Luigi Mazzocchetto (Ce) Luigi, ci hai proprio messo in difficoltà! Comunque abbiamo fatto delle ricerche ed ecco qua il risultato: sembra che fu un ingegnere greco del III secolo avanti Cristo, Ctesibio, l’inventore della prima pompa antincendio. Il sistema da lui escogitato fu utilizzato per centinaia di anni in tutta l’epoca romana e, fino al XIX secolo, è stato l’unico mezzo antincendio, 246810121416182022242628303234363840424446 4850525456586062 curiosidinatura se si escludono le catene umane con cui i volontari si passavano i secchi d’acqua da gettare sulle fiamme! E’ una costellazione a forma di croce con una stella molto brillante in cima, mio padre dice che e’ la Croce del Nord, io il Cigno? Chi ha ragione? Filiberto Querceti (Li) Avete ragione entrambi! Perché questa costellazione è conosciuta sia come Cigno che come Croce del Nord. E’ immersa nel cuore della Via Lattea nel punto in cui questa si divide in due rami. La stella molto brillante che avete osservato è Deneb, che ha magnitudine 1,26. TRIANGOLO DENEB VEGA CIGNO LIRA DELFINO ALTAIR AQUILA Non sono mai riuscita a vedere i fiori dell’albero del fico. Ma esistono? Laura Biringhini (Fi) Non li hai visti, ma stai pur certa che ci sono. I fiori del fico (sia quelli maschili che i femminili) sono minuscoli, poco appariscenti e contenuti da una sorta di involucro verde e carnoso. Una curiosità: le piante selvatiche sono impollinate dalle femmine di vespa, che prendono il polline dall’albero su cui covano e lo trasportano poi su quello scelto per la deposizione delle uova. 357911131517192123252729313335373941434547 49 51535557596163 la biblioteca del panda Ambiente, Il check-up del pianeta, Uomo, La qualità della vita e Alimentazione, Vivere e sopravvivere, Istituto Geografico De Agostini © 2002 euro 10,00 ciascuno Ricerche che noia?! No! Ricerche che bella scoperta! Questi tre Atlanti della Terra sono una collana per i giovani curiosi che vogliono approfondire fenomeni e problemi del nostro pianeta. Completi di cartografia, approfondimenti, statistiche, glossario, siti internet e bibliografia si possono usare per lo studio ma si può anche semplicemente sfogliarli e fermarsi a osservare uno schema, a leggere la spiegazione, confrontare dati di nazioni diverse, ad approfondire concetti che abbiamo spesso sentito accennati. 80 pagine ciascuno per parlare di boom demografico, di risorse (minerali, energetiche, energia pulita, biologiche, agricoltura), rifiuti, ambienti naturali, alluvio- ni e siccità, aria inquinata, buco dell’ozono effetto serra, clima, mari inquinati, la risorsa acqua dolce, foreste e deforestazione, desertificazione, biodiversità. a cura di M. Antonietta Quadrelli Francesco Zuppa, Giochi in immersione Editoriale Scienza © 2003 48 pag., euro 12,90 Un piccolo libro gioco con quiz e pagine che si aprono trasformandosi in grandi fogli pieni di spiegazioni, per scoprire adattamenti, reti alimentari, cicli di vita degli abitanti del mare. Il libro è frutto dell’esperienza educativa dell’oasi e del centro di educazione ambientale del WWF di Miramare. Fra poco è Natale! In libreria troverete moltissimi libri per costruire decorazioni, imballaggi, regali natalizi fatti da voi con materiali di recupero. Ad esempio Natale Crea i tuoi regali Edizioni EL © 2003. 30 attività manuali per realizzare bellissimi calendari dell’avvento, ghirlande, addobbi, festoni. 80 pagine euro 12,20 Ringraziamo la libreria TUTTOlibriRAGAZZI di Piacenza e le case editrici per la collaborazione a questa rubrica 24681012141618202224262830323436384042444648 50525456586062 lettoripernatura Questo l’ho letto io! Vi piacciono i libri che parlano di natura, avventura, viaggi, esplorazioni? Questa pagina è dedicata alle vostre (brevi!!) impressioni. Pubblicheremo le più simpatiche, le più curiose, le più spiritose… ricordate di citare il titolo del libro, il numero delle pagine e l’editore. Scrivete a: WWF – Panda Junior – Via Po 25/C 00198 Roma, oppure inviate una e-mail all’indirizzo: [email protected]. L’irresistibile Pippi Ciao a tutti, mi chiamo Leonora Volpetti e vorrei consigliarvi un libro che mi è piaciuto moltissimo: “Pippi Calzelunghe” di Astrid Lindgren (Salani editore, 277 pagine). Pippi è una ragazzina divertente, spiritosa, piena di gioia di vivere e di trovate divertentissime. Ne combina di tutti i colori ma riesce sempre a cavarsela. E’ anche molto forte, pensate può sollevare un cavallo e persino un toro! Soprattutto però mi piace la sua indipendenza dai grandi. Vive mille avventure insieme all’inseparabile Signor Nilsson (una scimmietta) e ai suoi due amici Tommy e Annika. Illustrazione di Concetta Flore Natura e avventura fra i pirati della Malesia Caro PJ, ci chiamiamo Chiara e Andrea Strazzulla e siamo fratelli. Vogliamo segnalare un libro che ci è piaciuto molto: “Sandokan alla riscossa” di Emilio Salgari (Fabbri Editori, 457 pagine). E’ un libro famoso, entusiasmante e ricco d’avventura che unisce duelli mozzafiato ad una descrizione intensa delle foreste del Borneo, dove s’incontrano rinoceronti, tigri ed oranghi. Leggetelo! E’ un libro magico, non riuscirete a staccare il naso dalle pagine finché non l’avrete finito! 35791113151719212325272931333537394143454749 51 535557596163 attivita’ Per Natale Illustrazioni di Concetta Flore Nei boschi, parchi e giardini della tua città alla ricerca di foglie strane e colorate, rametti d’abete, bacche, pigne, ghiande, tralci d’edera, ricci di castagno e tanto altro ancora per decorare in modo simpatico e spiritoso il tuo Natale. Nelle pagine seguenti ti suggeriamo alcune idee per creare ghirlande e centrotavola, ma molte altre potrai realizzarne tu con un po’ di fantasia e la preziosa collaborazione della natura. 525456586062 2468101214161820222426283032343638404244464850 attivita’ chi cerca, trova! Pigne, castagne, ghiande, corbezzoli e altri piccoli tesori del bosco Passeggiando per i boschi o anche nei giardini e nei parchi cittadini a fine autunno non ti sarà difficile trovare foglie cadute a terra di varie forme e colore, scegli quelle che ti ispirano di più o le meglio conservate. Raccogli anche (ma sempre da terra!) pigne, bacche, piccoli rametti di corbezzolo, le ghiande del leccio o quelle molto belle del cerro. Cerca castagne, i frutti dell’ippocastano o le curiose faggiole (i frutti del faggio dall’involucro rugoso e con le 4 valve che si aprono come un fiore). Non dimenticarti delle siepi, con i rami di potatura (non vanno strappati!) potrai realizzare lavori davvero originali. 3579111315171921232527293133353739414345474951 53 5557596163 attivita’ La ghirlanda “nido di scoiattolo” Cosa serve: del cartone da imballaggio, colla in tubetto a presa rapida, forbici, matita, compasso,creta o DAS (meglio se color mattone), foglie secche, pigne, bacche, rametti, ghiande, un pennello e un barattolino di smalto dorato, formina per biscotti, nastro colorato. Come si procede: Con l’aiuto di un compasso ritagliate nel cartone un disco come quello illustrato, poi incollate le foglie raccolte sovrapponendole le une alle altre secondo un disegno a spirale fino a coprire l’intera superficie. Vi suggeriamo di iniziare dalle più grandi finendo con le più piccole. Lavorate la creta o il DAS fino ad ottenere una sfoglia di pasta alta circa mezzo centimetro e tagliatela con lo stampino da biscotti. Una volta seccata incollate la figura ottenuta alla ghirlanda e completate la decorazione con della frutta secca, una noce, una ghianda o una castagna. Infine passate un nastro colorato e fissate un cordino per appendere la vostra ghirlanda. 5456586062 246810121416182022242628303234363840424446485052 attivita’ Un Albero di Natale in miniatura Avete una pazienza inesauribile? Amate trascorrere pomeriggi interi davanti ad un mosaico o ad un puzzle? Non avete affatto pazienza ma fuori diluvia da ore e alla TV non fanno niente d’interessante? Questo mini-albero di Natale fa per voi. Cosa serve: una sagoma di cartoncino spesso e resistente, dei rametti di bosso (di potatura), colla in tubetto a presa rapida, delle bacche colorate o, in alternativa, dei ceci secchi da dorare. Come si procede: Ritagliate nel cartoncino una sagoma di abete di circa 30 cm d’altezza, simile a quella illustrata, poi iniziate ad incollare le foglioline di bosso una ad una dopo averle staccate dal rametto e lucidate con un panno. Componete le file orizzontalmente procedendo dal basso verso l’alto sovrapponendole le une alle altre (un po’ come si fa per le tegole sui tetti). Una volta riempita l’intera superficie di verde incollate piccole pigne, ceci dorati o bacche selvatiche colorate. Il centrotavola “goloso” Cosa serve: una scatola di latta da biscotti alta circa 5/6 cm., un sacchetto di ghiaia o biglie di vetro, ciottoli, sassolini, foglie, tralci e rametti anche di abete, pigne di vario tipo, bacche, frutta fresca (piccole mele rosse, mandarini o mandarinetti cinesi, corbezzoli ecc.) e frutta secca (noci, nocciole, mandorle, castagne…), una candela,colla in tubetto a presa rapida,un barattolino di smalto trasparente, rosso o dorato. Come si procede: Foderate la scatola da biscotti con della carta da recupero dorata, argentata o di un colore a piacere poi riempitela fin quasi al bordo di ghiaia o piccoli ciottoli ed inserite al centro la candela in modo che risulti ben fissata. Poi iniziate ad infilare nella ghiaia tutti gli elementi di decorazione che avete scelto e raccolto nei boschi, cominciate da quelli più lunghi come tralci d’edera, rametti d’abete o di altre conifere. Finite poi con quelli più piccoli come bacche, castagne, noci e ghiande dorate, mandarini o corbezzoli. Buon lavoro e Buon Natale a tutti i Soci Junior! 357911131517192123252729313335373941434547495153 55 57596163 attivita’ Diventa anche tu fotografo del PJ Ricordate? Nello scorso numero del Panda Junior vi abbiamo dato tanti suggerimenti su macchine fotografiche, obiettivi, pellicole e inquadrature per scattare le vostre prime foto di natura. Avete fatto pratica? I risultati sono stati buoni? Sì? Bene! Perché ora è giunto il momento di farci vedere quanto avete imparato! Illustrazione di Concetta Flore 56586062 24681012141618202224262830323436384042444648505254 attivita’ Tutti a caccia! Ma solo di animali selvatici e paesaggi naturali particolarmente belli. Setacciate boschi, laghetti, paludi, canneti, campagne e montagne, oppure ville, parchi e giardini e quando vi sembrerà di aver trovato il soggetto ideale: inquadrate e scattate! Prima che scappi, per favore. Ricordate di non inviarci foto di animali domestici!! Cani, gatti, criceti, pesci rossi, canarini e piccioni dovranno servirvi solo per “allenamento”. Allora, volete partecipare? Innanzi tutto dovete scattare una foto di natura particolarmente significativa: può essere l’incontro con un animale selvatico, una storia che documenta un salvataggio (in questo caso le foto saranno più d’una, accompagnate da un breve racconto scritto), un luogo naturale molto bello o a voi molto caro, un evento naturale suggestivo come un arcobaleno, un mare in tempesta o una fitta nevicata…ma 35791113151719212325272931333537394143454749515355 57 596163 attivita’ potete anche fotografare un vecchio albero o un cielo nuvoloso. Cercate però di fare tutto da soli, non accettando l’aiuto dei grandi (genitori, fratelli maggiori, nonni, zii ecc.) non sarebbe leale nei confronti degli altri Soci Junior! Come e a chi inviare le foto Una volta stampata la foto, dovrete compilare la scheda in ogni sua parte con tutti i vostri dati personali, specificando la categoria in cui volete partecipare: incontri con animali selvatici o paesaggi naturali. Inviate il tutto al WWF Italia, Via Po, 25/C – 00198 Roma, specificando: “La mia foto di natura”. In ogni caso mettete il vostro nome, il numero di tessera e l’indirizzo anche sul retro della foto, per quella che avete scelto d’inviarci ora e per quelle che deciderete d’inviarci in futuro. La giuria Una speciale giuria di cui farà parte anche il nostro presidente, Fulco Pratesi, sceglierà le foto più belle e significative o le più simpatiche e spiritose che resteranno nei nostri archivi e che utilizzeremo per illustrare gli articoli del PJ, citando di volta in volta il nome dei giovani fotografi. In ogni caso tutte quelle che giungeranno in redazione saranno inserite in una speciale “galleria” fotografica sul nostro sito internet. La mia foto di natura Scheda di partecipazione Nome …………………..…………................................................... Cognome …………………………................................................... N° tessera WWF………………. Età…….. Località ………………………… prov..…….. cap………....... Desidero partecipare nella categoria: incontri con animali selvatici paesaggi naturali ho scattato la mia foto in località: …………………………………………. Annotazioni ……………………………………………………………………... …………………………………………………………………………………..... …………………………………………………………………………………..... …………………………………………………………………………………..... N.B. Le foto giunte in redazione resteranno nell’archivio fotografico del PJ e non verranno restituite, quelle giudicate migliori verranno pubblicate sul Panda Junior o inserite in una speciale “galleria” virtuale sul sito internet del WWF. 586062 2468101214161820222426283032343638404244464850525456 sentichiparla Foto Archivio WWF fu Sc m et rive to te ,p u ub na bli fr ch as er e em all o ’int le er più no sp del iri to se . A pag. 62 le vostre soluzioni alla foto “buffa” dello scorso giugno Nome..................................... Cognome...................................... 3579111315171921232527293133353739414345474951535557 59 6163 la posta del panda Un esperimento da dare in pasto alle … ortiche! E’ quello che ha compiuto la nostra giovane Socia Stefania di 12 anni. Seguendo le indicazioni del PJ ha piantato dell’ortica nel suo giardino, sperando di allevare i bruchi neri di una bellissima farfalla italiana: la vanessa dell’ortica. E, meraviglia delle meraviglie l’esperimento è perfettamente riuscito, almeno a giudicare dal numero di bruchi nelle foto che ci invia. Bravissima Stefania! Non perderti lo spettacolo delle prossime settimane! E auguri per il tuo “asilo per bruchi”. Tutti i ragazzi del “Progetto Quercia” Hanno sfilato per le strade cittadine vestiti da fiori e alberelli i ragazzi dei Panda Club di S. Bartolomeo in Galdo (Benevento), manifestando tutto il loro amore per i boschi e la natura. Capitanati dall’insegnante Filomena Marcasciano, i ragazzi hanno scelto la quercia come simbolo del loro impegno perché “le radici delle querce sono robuste e profonde come le nostre tradizioni e la nostra cultura locale”. Complimenti, ragazzi! Scriveteci ancora, saremo felici di pubblicare le vostre iniziative in favore dei nostri bellissimi boschi. Il Panda Junior ringrazia Danilo Tigani di Polistena, Martina Pezzopane, Emanuele e Francesca (10 anni) dell’Aquila, Damiano e Lorenzo che ci scrivono da Vignola (è vero, nel mondo vi sono moltissime specie animali che rischiano l’estinzione e il compito del WWF è proprio quello di difenderle!) Daniela Testa (Aq) e Pierluigi Di Stasio di Orto Novo. 6062 246810121416182022242628303234363840424446485052545658 GIOCHI Indovina chi E’ 2 In questa pagina sono illustrati 5 1 animali nel loro ambiente. 3 Hai capito di chi si tratta? 5 No? Scoprilo rispondendo 4 alle domande che ti proponiamo Illustrazione di Concetta Flore 1) Un tempo la sua splendida pelliccia – candida con la punta della coda nera - ornava i manti dei re. 2) E’ il più piccolo fra i cervidi e, nei mesi più freddi, lo si riconosce per la vistosa macchia bianca sul …posteriore! 3) Cambia d’abito a seconda delle stagioni. D’inverno il suo piumaggio è candido ad eccezione della coda nera e delle “sopracciglia” rosse. 4) Ha il petto rosso ma non è un pettirosso! 5) Becco davvero curioso il suo, però indispensabile per spaccare le pigne ed estrarre i pinoli di cui è ghiotto. 357911131517192123252729313335373941434547495153555759 61 63 senti che ha detto Quando si dice equazione vincente! L’Orango di Giorgia Coltella è davvero un piccolo genio: solo un punto di domanda (e qualche gradino evolutivo) lo separano da Einstein! Ha invece paura di non ritrovare più il suo fedele amico la scimmietta di Alessandro Franceschetto: “Mi sono perduta! Riportatemi da Tarzan”; Ben altri problemi ha l’orango di Giacomo Bellinello: “Forse mio marito ha ragione, dovrei farmi una ceretta!”. Seguono le giovani scimmie alle prese con la “manicure” di Giulia Bertaglia: “Che barba! Nessuno mi taglia le unghie e sono costretta a mangiarmele” e “Accidenti dove saranno le forbicine?” di Giulia Refini. C’è poi l’orango birichino di Elisabeth Todini: “E’ un’ingiustizia! Quando scivolano sulle bucce di banana danno sempre la colpa a me!” e quello con problemi di pulizia dei ragazzi del Panda Club Grifone di Carbonia: “Non devo far rumore, altrimenti la mamma mi fa il bagnetto!”. Per il Panda Club della classe I° E (scuola media Boito) di Padova abbiamo scelto per tutti la frase buffa di Francesca Negro: “La mia estetista avrà molto da lavorare quest’anno!” e di Marco Lovison: “Sapete che l’hanno scorso ho vinto il titolo di Miss Congo?”. Ringraziamo per averci scritto e salutiamo Chiara De Franceschi, Sonia Barducci, Irene Capizzi, Francesco Sozzi, Elisa Forestan, Filomena Forino, Flavia Di Maro, Anita Rosti, Arianna Nicoloso, Elisa Beccari, Silvia Ferrara ed il Panda Club “Fiordalisi”, Lucia Ginocchio, Alessandro Trezzi, Serena Leandri, Matteo Todero, Vera Taramelli e Sofia Cucchiaini. E=mc2? SOLUZIONE GIOCO Indovina chi E’ 2 1 3 5 4 1) Ermellino, 2) Capriolo, 3) Pernice bianca, 4) Ciuffolotto, 5) Crociere 62 24681012141618202224262830323436384042444648505254565860 Associazione Italiana per il World Wide Fund for nature Fondo Mondiale per la Natura (ONLUS) Via Po, 25/C 00198 Roma - tel. (06) 844971 Ente Morale, D.P.R. n. 493 del 4-4-1974 RECAPITI SEZIONI REGIONALI 62100 Macerata tel. 0733 230485 Molise Via G.B. Vico, 65 86100 Campobasso tel. 0874 92247 Piemonte Via Peyron, 10 10143 Torino tel. 011 4731873 Puglia Via Boccapianola, 1 70122 Bari tel. 080 5210307 Sardegna Via dei Mille, 13 09127 Cagliari tel. 070 670308 Sicilia Via E. Albanese, 98 90139 Palermo tel 091 583040 Toscana Via S. Anna, 3 50129 Firenze tel. 055 477876 Trentino Alto Adige Via Malpaga, 8 38100 Trento tel. 0461 231842 Umbria Via XX Settembre, 134 06161 Perugia tel. 075 5058506 Veneto Via Piave, 143 30171 VE-Mestre tel. 041 5382820 Presidente: Fulco Pratesi Vice Presidenti: Carlo Galli, Maurizio Santoloci Consiglieri: Gianfranco Amendola, Fabrizio Carbone, Maria Cimino, Riccardo Fortina, Maurizio Fraissinet, Marco Frey, Domenico Gaudioso, Peter Kramer, Cecilia Parlante, Carlo Alberto Pinelli, Giampaolo Rallo, Maurizio Rivolta, Andrea Sillani, Enzo Venini, Marina Vigo. Comitato scientifico: Franco Andaloro, Piermario Biava, Luigi Boitani, Giovanni Bollea, Mercedes Bresso, Lester Brown, Massimo Capula, Domenico De Masi, Alberto Di Fazio, Paul Ehrlich, Almo Farina, Vincenzo Ferrara, Ireneo Ferrari, Fulvio Fraticelli, Marco Frey, Marino Gatto, Silvio Greco, Edward Goldsmith, Franco La Cecla, Alessandro Lanza, Luigi Lombardi Satriani, Sandro Lovari, Sergio Malcevschi, Ezio Manzini, Eleonora Masini, Bruno Massa, Luca Mercalli, Alessandro Montemaggiori, Norman Myers, Giorgio Nebbia, Giuseppe Notabartolo di Sciara, Giuseppe Onufrio, Franco Pedrotti, Francesco Petretti, Bruno Petriccione, Sandro Pignatti, Wolfgang Sachs, Giuseppe Scarascia-Mugnozza, Fernando Spina, Francesco Tonucci, Mario Tozzi, Sergio Ulgiati, Riccardo Valentini, Sergio Zerunian. Segretario Generale: Michele Candotti "Panda" Pubblicazione mensile. Aut. Trib. di Roma, n. 12132 del 24-4-68 Sped. Abb. Post. L.662/96 Art.2 Comma 20 Lett. C Anno XXXVII n° 11 novembre 2003 Stampa: Edicomp S.p.A.- Fotolito: Gestaltcolor S.r.l. "Panda" é una pubblicazione mensile riservata ai Soci ed agli Abbonati. I Soci ordinari e giovanili ricevono ogni due mesi Panda. I Soci Junior ricevono ogni due mesi Panda Junior Direttore responsabile: Fulco Pratesi QUOTE SOCIALI LE C T E D SE C 18 GB SOCIO GIOVANILE C 18 OB SOCIO ORDINARIO C 25 FB SOCIO FAMIGLIA ORDINARIO C 40 SB SOCIO FAMIGLIA SOSTENITORE C 80 TB SOSTENITORE C 55 MC MILLENNIUM CLUB C 260 BB BENEMERITO C 500 PC PANDA CLUB (Gruppi scolastici) C 32 I PAGAMENTI SI POSSONO EFFETTUARE: con VERSAMENTO SUL C/C POSTALE n. 323006, intestato a: Associazione Italiana per il WWF Via Po, 25/C - 00198 Roma. PER ISCRIZIONI, RINNOVI E DONAZIONI POTETE TELEFONARE ALLA SEGRETERIA SOCI 06 - 84497500 6WDPSDWRVX FDUWD HFRORJLFD ULFLFODWD 3HULRGLFR DVVRFLDWRDOO¶863, 8QLRQH6WDPSD 3HULRGLFD,WDOLDQD junior SOCIO JUNIOR (fino ai 14 anni) F I BE R JB RY C O NDA SE S Abruzzo Via G.D'Annunzio, 68 65127 Pescara tel. 085 4510236 Basilicata Gradinata IV Novembre, 6 85100 Potenza tel. 0971 411382 Campania Via A. da Salerno, 13 80128 Napoli tel. 081 5607000 Calabria Via Anile, 3 88046 Lamezia Terme tel. 0968 29548 Emilia Romagna Via San Felice, 99 40122 Bologna tel. 051 551199 Fiuli Venezia Giulia Via Parini, 11 33100 Udine tel. 0432 507895 Lazio Via Allegri, 1 00198 Roma tel. 06 84497206 Liguria Vico Casana 9/3 16123 Genova tel. 010267312 Lombardia Via Orseolo, 12 20144 Milano tel. 02 831331 Marche Via F. Crispi, 113 Consiglio Direttivo Comitato di redazione: Gianfranco Bologna, Laura Ciacci, Barbara Franco, Francesca Paolini, Paolo Giganti, Maria Antonietta Quadrelli, Lucio Biancatelli, Emanuela Pietrobelli, Fabrizio Bulgarini Responsabile editoriale: Barbara Franco Redazione e coordinamento: Francesca Paolini PANDA IL WWF IN CONGO PER SALVARE IL CUORE VERDE DELL’AFRICA L’INTERVISTA: PARLIAMO DI CLIMA IL PJ CERCA FOTOGRAFI ... IN ERBA! WWF Italia (ONLUS) via Po 25/c 00198 Roma - Anno XXXVII n° 11 Novembre 2003 Sped. Abb. Post. L.662/96 art.2 comma 20 lett.C Grafica: Studio Pepe La foto di copertina è di WWF-Canon/Martin Harvey Per Natale regala la tessera del WWF. Un dono speciale che aiuta la Natura