Giugno 2014
CONFERENZA EUROPEA DELLA
MEZZALUNA ROSSA A FIRENZE
CROCE
ROSSA
E
Appello conclusivo ai governi sulle priorità umanitarie: nuove povertà e migranti sono
le sfide più urgenti
Si è conclusa venerdì 6 giugno, a Firenze, la nona
Conferenza Regionale Europea di Croce Rossa e
Mezzaluna Rossa. L’Assemblea delle 53 società
nazionali dell'Europa e dell'Asia centrale, riunita dal 3 al
6 giugno, in chiusura dei lavori ha approvato il
documento conclusivo e ha lanciato un appello ai
governi per indirizzarli sulle priorità umanitarie.
“Dalla discussione che ha portato al documento finale –
ha esordito Eero Rämö, coordinatore del Drafting
Committee prima di presentare alla sessione plenaria finale il testo – è emersa innanzitutto la necessità di un appello
forte ai governi degli stati. Dei governi siamo ausiliari e dobbiamo essere di stimolo per la loro azione. Poi ci siamo
concentrati anche su altri ambiti: quello dell’impresa che può giocare un ruolo basilare. Altri obiettivi del nostro
documento sono le persone, le comunità in favore delle quali agiamo”.
“Ai governi non suggeriamo politiche nuove perché basterebbe implementare quelle che già ci sono. E’ invece
nostro compito ricordare ai governi quelli che sono gli impegni che devono rispettare. Questa conferenza regionale è
una conferenza anche sulla politica. Ci ha colpito di questo evento la partecipazione giovanile. Su questo fronte
Firenze ha rappresentato un grande passo in avanti. I giovani hanno partecipato attivamente ai lavori ed hanno
dimostrato una grande capacità di affrontare le nuove sfide umanitarie”.
L’appello evidenzia le priorità umanitarie sulle quali i governi sono chiamati ad intervenire.“Chiediamo ai governi, ai
settori privati e ai partner – si afferma nel documento - di lavorare con noi e di investire in soluzioni innovative e di
lungo periodo per invertire la tendenza della crisi e per ridare
speranza alle persone più colpite”. In Europa e in Asia centrale le
conseguenze umanitarie della crisi economica influenzeranno le
persone per i prossimi decenni, con un impatto diverso a seconda
dei paesi. Alcune società nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna
Rossa hanno ampliato e modificato i propri programmi per
rispondere alle esigenze crescenti e per raggiungere nuovi gruppi di
persone vulnerabili, altre hanno compreso la necessità di adeguarsi,
ma non sono ancora in grado di mobilitare le risorse necessarie per
rispondere ad esigenze in continuo cambiamento. E’ importante non
solo pensare in modo diverso, ma anche agire diversamente nella
ricerca di soluzioni durature per e con le persone colpite dalla crisi.
1
Le Società Nazionali di Croce Rossa si appellano ai rispettivi governi e ai
parlamentari affinché: collaborino con la Croce Rossa per perseguire il benessere
sociale delle persone vulnerabili, cambino mentalità abbandonando l’idea
dell’emergenza per passare a un approccio di investimento con finanziamenti
sostenibili che si concentri sulla continuità; si impegnino per consentire alle
persone che hanno bisogno di comprare prodotti alimentari a prezzi accessibili in
ogni momento, in modo dignitoso, e con una particolare attenzione alle
problematiche nutrizionali; a promuovere la conoscenza di una corretta
alimentazione e a intervenire per ridurre i rifiuti alimentari in Europa e in Asia
centrale; promuovere l'educazione umanitaria, anche attraverso percorsi formali da
concordare con i Ministeri competenti; adottare ulteriori misure legislative che
riconoscano, promuovano e proteggano i volontari e salvaguardino il loro valore
nel soddisfare i bisogni umanitari e nel contribuire al capitale sociale; facilitare l'accesso di tutti alle tecnologie e alle
informazioni come se fosse un diritto umano.
L’Assemblea in particolare ha deliberato delle importanti decisioni per
quanto riguarda i migranti. Si richiede di attuare una recente
risoluzione della Conferenza Internazionale della Croce Rossa e della
Mezzaluna Rossa sottolineando l'importanza della dignità, del rispetto
per la diversità e l'inclusione sociale dei migranti; di riconoscere il
mandato umanitario delle Società Nazionali di Europa e Asia centrale
nel fornire l’assistenza umanitaria ai migranti. E’ necessario,
soprattutto, smettere di etichettare i migranti come "illegali", e
garantire che tutti abbiano libero accesso ai diritti umani
fondamentali, in particolare il diritto alla protezione, all'assistenza
sanitaria, all'istruzione e ai servizi sociali. Occorre poi evidenziare il
contributo positivo che i migranti danno ai rispettivi paesi dal punto
di visto sociale, economico, culturale, demografico, così come è
altrettanto importante riconoscere il sostanziale contributo dei migranti nel loro paese di origine attraverso gli invii di
denaro, che superano di gran lunga il valore degli aiuti per lo sviluppo e dei fondi per la cooperazione spesi
annualmente. Bisogna, infine, re-impegnarsi in una cooperazione efficace tra paesi di origine, di transito e
destinazione, in particolare per garantire la protezione umanitaria dei migranti e combattere il traffico di esseri
umani.
Anche le imprese sono chiamate ad adottare misure per sostenere
l'integrazione dei migranti, assicurando che siano rispettati e trattati in
condizioni di parità con gli altri dipendenti. Dovranno poi riconoscere il valore
aggiunto del volontariato per dipendenti e datori di lavoro, e sostenerne le
attività. Le comunità sono invitate a collaborare con la Croce Rossa per
garantire l'inclusione sociale e la lotta contro tutte le forme di discriminazione.
“Questa conferenza è una pietra angolare per il nostro futuro ed è
necessaria una voce unica per sostenere questo nostro documento finale
presso i governi che devono ascoltare le nostre posizioni”.
Francesco Rocca, Presidente della CRI, vice presidente FICR.
IN SIRIA ALTRI DUE VOLONTARI
DELLA MEZZALUNA ROSSA SIRIANA
UCCISI
La sicurezza di ogni operatore umanitario deve essere
protetta a ogni costo
Il Movimento Internazionale della
Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa è sconvolto dalle morti dei volontari della Mezzaluna Rossa Siriana Quteiba
Abdallah e Wassim Mohammed Qassoha, uccisi mentre portavano la loro opera di soccorso, rispettivamente il 6 e il
22 aprile. Le morti sono state confermate solo i primi giorni di giugno. Altri due volontari feriti ad aprile rimangono
in gravi condizioni.
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In totale, 36 tra volontari e operatori della Mezzaluna Rossa Siriana e sette
della Mezzaluna Rossa Palestinese hanno perso la vita dall'inizio del conflitto
in Siria, mentre svolgevano attività umanitarie. Tutti loro erano chiaramente
identificati come operatori umanitari dall’emblema della Mezzaluna Rossa,
che, come l’emblema della Croce Rossa, è un simbolo protetto ai sensi del
diritto internazionale umanitario.
Le loro morti tragiche sono un riflesso dell’ambiente complesso e pericoloso
che gli operatori umanitari devono affrontare quotidianamente in Siria. Il
Movimento invita nuovamente tutte le parti coinvolte nel conflitto in Siria a
rispettare i loro obblighi derivanti dal diritto internazionale umanitario. In
particolare, devono garantire la sicurezza del personale della Mezzaluna
Rossa e della Croce Rossa e l’accesso senza limitazioni alle persone colpite dal conflitto.
Il Movimento estende le sue più sentite condoglianze alle famiglie di Quteiba Abdallah e Wassim Mohammed
Qassoha e ribadisce la sua solidarietà alla Mezzaluna Rossa Siriana. La sicurezza di ogni operatore umanitario deve
essere protetta a ogni costo.
Tra
le
tante
iniziative
per
festeggiare i 150
anni della CRI, il 4
giugno è stato
emesso da Poste Italiane un francobollo da 70 centesimi. Nel francobollo rievocativo il logo
della CRI inserito all' interno della cifra zero del numero ''150'' insieme ai sette principi
fondamentali del Movimento Internazionale della Croce Rossa: UMANITÀ - IMPARZIALITÀ NEUTRALITÀ - INDIPENDENZA - VOLONTARIETÀ - UNITÀ - UNIVERSALITÀ .
Ancora una volta Buon Compleanno CRI … 150 anni e non sentirli!!
UN FRANCOBOLLO PER I 150 ANNI
DELLA CROCE ROSSA
COLORA LA VITA
Il 14 giugno
si festeggiata la
Dona il tuo sangue
GIORNATA MONDIALE DEL
DONATORE DI SANGUE
proclamata dall’Organizzazione mondiale della sanità, ormai da oltre 10 anni. Da
sempre la CRI racchiude tra i propri obbiettivi la promozione alla donazione, di
sangue ma anche di midollo e organi, attività che fa parte dell’obbiettivo 1
Salute.
Per portare all’attenzione della popolazione questo importante argomento e
stimolare chiunque sia fisicamente in grado di farlo a donare il proprio sangue, è
stato lanciato in rete un brevissimo ma molto efficace video, realizzato da una
cordata
capitanata
dal
Coordinamento
Interassociativo Volontari Italiani del Sangue
(formato da AVIS, CRI, FRATRES e FIDAS) in collaborazione con la Presidenza del
Consiglio dei Ministri e il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile
Nazionale.
In un minuto e mezzo è racchiusa tutta l’importanza di questo gesto: “Quando la
vita chiama, chi dona risponde!”, poche ma efficaci parole accompagnate da
spruzzi di colore che innondano un mondo grigio fino a ridargli vitalità.
Donare sangue è un atto volontario, gratuito, anonimo e responsabile … quindi
anche tu, colora la tua vita, dona il tuo sangue!
Ecco il link per vedere il video:
https://www.youtube.com/watch?list=UUTVZkcCKSqFD0TTJ8BjYLDQ&v=RR-brWqFmJc
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ESERCITAZIONE CASA LANER
Grande lavoro per i volontari di CRI, Vigili del Fuoco e dipendenti della Casa di Riposo
Sabato 7 giugno si è svolta un’imponente esercitazione in Casa Laner che ha visto coinvolti i Vigili del fuoco di
Folgaria, la CRI Altipiani e naturalmente dipendenti e operatori della APSP.
LA STORIA: alle 13.40 arriva una selettiva presso la sede di Folgaria: la COP 118 invia le due macchine in
convenzione in codice rosso presso la RSA per un incendio partito nelle
cucine che ha propagato fiamme e soprattutto fumo in tutta la casa.
Stessa indicazione anche per l’Autosanitaria. I Vigili del fuoco sono già
presenti e all’opera sul posto. La COP ha capito dalle prime notizie che il
problema potrebbe rivelarsi piuttosto serio e che molto probabilmente
dovranno partire tutte le procedure di una maxi emergenza. Le due
macchine arrivano sul posto in pochi minuti e avvisano la COP che sono in
attesa di poter entrare. Le prime notizie che arrivano dal Vigili del fuoco
sono abbastanza preoccupanti: il fumo si è propagato attraverso le scale
del lato nord invadendo in particolare il terzo e quarto piano.
Il corpo di Folgaria da solo non può farcela e quindi parte l’allarme
attraverso la centrale 115 al distretto della Vallagarina, servono rinforzi e
l’autoscala. Partono alla volta di Folgaria i Vigili di Besenello, Calliano,
Volano e Roveto. Nel frattempo la COP 118 inizia ad organizzare i rinforzi
sanitari. Arriva una selettiva alla sede di Lavarone: codice rossa direzione
Casa Laner. Nel frattempo la COP chiede alle macchine di Folgaria già sul
posto di aver quanto prima possibile il numero dei pazienti coinvolti e le
loro condizioni sanitarie. Tutto questo avviene in pochissimi minuti,
esattamente 5!
Alle 13.45 i due equipaggi
presenti sul posto comunicano
alla COP che i Vigili del fuoco hanno dato l’OK per entrare e iniziano a
salire ai piani coinvolti: il primo equipaggio si ferma al terzo piano e in un
paio di minuti comunica subito 9 pazienti di cui 5 codici gialli, 2 rossi e 2
verdi; il secondo equipaggio sale al quarto e anche qui le emergenze si
presentano rapidamente con una prima comunicazione di 4 pazienti tutti
in codice giallo. Nel frattempo alle 13.48 arriva anche l’autosanitaria che
ottiene subito l’autorizzazione a salire ai piani e così anche il primo
sanitario arriva sul crash accompagnato dai Vigili del fuoco.
Per la COP ormai la situazione è chiara, servono mezzi e uomini perché
l’operazione sarà complessa. Alle 13.57 arriva altra selettiva per la sede di Folgaria con la richiesta altri mezzi; in
sede sono presenti alcuni volontari per il re-training del BLSD e quindi in un attimo siamo pronti a partire con altre
due ambulanze.
Nel frattempo arrivano notizie sanitarie dal crash: l’infermiere comunica alla COP che uno dei codici rossi necessita
di trasporto immediato verso l’ospedale; la COP affida questo
trasporto all’ambulanza di Lavarone che sta omai per arrivare a Casa
Laner.
Anche i Vigili del Fuoco che proseguono la verifica della sicurezza dei
due piani comunicano alla COP la presenza di altri pazienti coinvolti
… il conto arriva a 17
A questo punto, alle 13.39 la COP allerta il PMA. Come da protocollo
parte dal sistema di allerta SMS dell’Area 3, un messaggio a tutti i
volontari con richiesta a chiunque sia disponibile presso Casa Laner
e mettersi a disposizione del coordinatore PMA che in pochi minuti
arriverà sul posto.
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Si costituisce subito la COM (Centrale Operativa Mista), a piano terra della struttura in zona sicura: il COM è formato
da un rappresentante dei Vigili del fuoco, uno di CRI e un dipendente della APSP. Sono le 14.10 e da questo
momento tutte le comunicazioni saranno coordinate dal COM.
Da qui in poi è un continuo via vai di richieste dagli equipaggi ai piani che segnalano le condizioni dei pazienti e
chiedono supporto per l’immobilizzazione e il trasporto. Il primo codice rosso parte in ambulanza accompagnato
dall’IP dell’autosanitaria e nel frattempo arrivano infermiere e medico per il PMA.
I Vigili del fuoco individuano nella Sala Riunioni a piano terra un luogo sicuro dove collocare il primo centro di
smistamento dei pazienti per l’accesso al PMA che nel frattempo è in via di montaggio. In pochi minuti i volontari,
che nel frattempo continuano ad arrivare, svuotano la sala dalle sedie e predispongono i lettini per i pazienti che nel
frattempo vengono trasferiti dai piani.
Emergono però chiare due particolari emergenze, due codici rossi che non possono essere evacuati attraverso le
scale interne della casa. Sta comunque arrivando l’autoscala ed è ormai solo questione di minuti. I pazienti nel
frattempo vengono immobilizzati pronti per essere caricati sull’autoscala.
Arrivano anche 3 rappresentanti del gruppo Psicologi dei Popoli che spesso, in caso di maxiemergenze, intervengono
per collaborare al sostegno psicologico delle persone coinvolte.
Alle 14.48 il PMA comunica l’operatività. Due dei quattro equipaggi di
ambulanza hanno terminato il lavoro ai piani e si portano su indicazione
del COM al cancello di ingresso a disposizione per eventuali trasporti dal
PMA verso gli ospedali. Inoltre è disponibile anche un pullmino per
trasporti di eventuali pazienti deambulanti in codice verde. Rimangono
due equipaggi in casa, uno al terzo e uno al quarto piano per le due
evacuazioni dei due ultimi pazienti con l’autoscala. Alle 14.50 anche
l’equipaggio al quarto piano ha terminato il suo compito e scende al
cancello della APSP a disposizione per i trasporti.
Rimane ormai poco da fare in casa e in pochi minuti anche il
paziente del terzo piano è evacuato. I Vigili del fuoco, mentre
l’equipaggio dell’ambulanza raccoglie il materiale prima di scendere
a piano terra, fa l’ultima ricognizione prima della parola fine.
Purtroppo arriva una brutta sorpresa: in una delle stanze viene
ritrovato un vigile del fuoco incosciente che viene subito valutato
dall’equipaggio dell’ambulanza presente, la quale comunica alla COM
che respiro e circolo sono presenti e chiede supporto di medico e
infermiere del PMA; la COM gira la richiesta al PMA e invia il DAE e
ulteriori ossigeno al terzo piano con un altro degli equipaggi
presenti.
In pochi secondi tutti sono sul posto ma purtroppo il paziente va in
arresto: partono le manovre di RCP e al paziente viene applicato il DAE
che, dopo un paio di scariche, rileva nuovamente attività … il giovane
pompiere si è ripreso e viene trasportato rapidamente al piano terra al
primo centro di valutazione e poi al PMA.
La casa ormai è vuota, tutti sono stati evacuati e i pazienti sono affidati
alle cure del PMA che, mano a mano che termina le operazioni di
valutazione e smistamento dei pazienti, invia tutti con i mezzi presenti
agli ospedali di zona per accertamenti. Ore 15.30 viene dichiarata la fine
esercitazione.
Questa è la storia di un pomeriggio che ci ha arricchiti tutti tantissimo,
che ha evidenziato le criticità che si incontrano in un intervento d’urgenza in una struttura tanto delicata e
complessa e che ci ha resi consapevoli di dover lavorare insieme più spesso per imparare a collaborare e ad essere
efficaci nella nostra azione.
Il distretto dei Vigili del fuoco della Vallagarina è stato coordinato in questa manovra dal capitano della stazione di
Folgaria che ha magistralmente diretto le operazioni. I dipendenti della casa di riposo hanno collaborato con le
squadre di soccorso dopo aver fatto un primo intervento in autonomia subito dopo la chiamata, evacuando
orizzontalmente gli ospiti (veri) della APSP da un lato all’altro per liberare gli spazi all’esercitazione. I volontari della
CRI Altipiani si sono adoperati per le operazioni di soccorso sanitario assistendo i pazienti (figuranti) fino all’invio in
ospedale.
Dietro tutto questo scenario c’è stato anche un importante appuntamento per una ventina di volontari del nostro
comitato che, durante il montaggio, la gestione e lo smontaggio del PMA hanno sostenuto l’esame per la qualifica di
operatore OPEM. A loro naturalmente va un “bravi” particolare per l’obbiettivo raggiunto al termine del percorso
formativo svolto negli ultimi due mesi che li ha portati ad essere Operatori CRI nel Settore Emergenza.
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Tutto quanto avete appena letto è avvenuto sotto l’occhio attento di un funzionario dei vertici della Protezione Civile
trentina, di un infermiere di Trentino Emergenza 118 e di tre
istruttori di Protezione Civile della CRI Trentino.
Come concludere questo racconto? C’è solo una parola giusta da
dire ed è GRAZIE, grazie ai volontari CRI del nostro comitato (oltre
50), ai Vigili del Fuoco di Folgaria, Calliano, Besenello, Volano e
Rovereto (oltre 40), ai dipendenti e volontari di Casa Laner (oltre
20) e agli osservatori della PC PAT, della CRI e di TE 118 … grazie
veramente a tutti per l’impegno, la professionalità, la passione che
hanno saputo dimostrare. Terminare con un clima festoso grazie
alla lauta merenda a base di stuzzicosi spuntini e una mega
pastasciutta offerta da Casa Laner, è stato il coronamento di un
pomeriggio impegnativo per tutti, molto costruttivo e sicuramente
da ripetere perché saper lavorare bene insieme è fondamentale.
PROGETTO VOLONTARIAMO
Si chiude la prima edizione sperimentale con
un sacco di buoni auspici
Il “piano giovani di zona” della Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo
di Folgaria Lavarone e Luserna, su un’idea della Croce Rossa Altipiani, ha ideato un progetto di sensibilizzazione
sull’attività di volontariato delle associazioni dei nostri Altipiani. Nella sostanza il progetto aveva l’obiettivo di
stimolare i giovani a dedicare parte del loro tempo alla comunità, attraverso le moltissime attività che le associazioni
propongono. Per divertirsi, stare assieme e fare “Comunità”.
Il progetto VolontariAMO ha coinvolto le classi seconde della scuola media inferiore di Folgaria e Lavarone.
Il percorso è iniziato con 12 incontri pomeridiani in cui le associazioni si sono presentate attraverso esperienze
personali, filmati e foto, rispondendo alle molte curiosità degli alunni, alle loro domande, ai tanti perché sul
variegato mondo del volontariato.
L’esperienza è proseguita con la partecipazione dei ragazzi all’iniziativa “Una
giornata da Volontario”, in cui gli alunni hanno potuto vedere e provare di persona
l’attività dell’associazione che più gli piaceva.
Il progetto in conclusione ha fatto rielaborare l’esperienza in testimonianze che
hanno portato al montaggio di un video e alla stampa di un opuscolo dove i
ragazzi raccontano la loro esperienza.
Lunedi 9 giugno tutto questo lavoro ha dato i suoi frutti! Nella sala 350 del
Palasport di Folgaria alla presenza di tutti i ragazzi delle scuole medie, dei loro
insegnati, dei rappresentanti della Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri e del
Tavolo per le politiche giovanili e di un numero purtroppo molto risicato di associazioni è stato presentato tutto il
lavoro svolto durante l’anno sul tema del Volontariato, sia attraverso la collaborazione di moltissime associazioni, sia
stimolando tra gli alunni riflessioni aperte sul significato di essere un volontario in una comunità come la nostra.
La Croce Rossa era presente come promotrice del progetto ma anche come associazione che dal volontariato trae la
sua linfa vitale. Ed i ragazzi hanno dimostrato di essere consapevoli che il futuro delle nostre Comunità e la qualità
della vita delle stesse si basa soprattutto sul volontariato. Ma le loro riflessioni sono andate
oltre “ il volontariato “, oltre anche i propositi del progetto “ VolontariAMO “ per immaginare
un idea di Comunità solidale, aperta, consapevole e responsabile dove loro per primi
dovranno essere gli attori protagonisti. Riflessioni emozionanti, di grande speranza condite
da alcune canzoni sul tema, una di queste scritta appositamente per l’occasione che
meriterebbero di essere condivise con tutte le associazioni.
Con piacere abbiamo visto ragazzi aperti , generosi, positivi,
entusiasti ben lontani per fortuna dal pessimismo che traspare dalle
nostre associazioni dove il volontariato è vissuto come sacrificio,
dovere e a volte pesantezza. Per loro il volontariato è gioia, futuro,
positività, apertura al mondo il tutto condito con un sorriso che loro
dicono “dovrebbe essere la prima espressione di un volontario”.
I ragazzi ci sono ... e vogliono mettersi in gioco … e se il buon giorno si vede dal mattino........
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Nei giorni 12 e 13 luglio 2014 presso il CAMPO DI LEVICO (Baita Segheta in Loc Monterovere - Comune di
Caldonazzo), si svolgeranno i CORSI TELECOMUNICAZIONI BASE e AVANZATO.
Le adesioni a tali corsi devono pervenire entro venerdì 27 giugno 2014 alla Segreteria TLC. La richiesta dovrà
essere autorizzata e inoltrata dal referente della propria sede territoriale.
Corso avvicinamento Radio CRI
Obiettivo
Destinatari
Partecipanti
Docenti
Struttura del Corso
Durata Corso
Requisiti
L’obiettivo del CORSO BASE è formare il personale CRI sull’utilizzo della
struttura radio Cri nazionale e locale e relativo protocollo d’uso.
Il Corso è rivolto al personale volontario o dipendente della CRI
Massimo 20 persone
Istruttore/i - Collaboratori
Brevi lezioni frontali
Interattività con discenti
Test finale a risposta multipla
Sabato 12 luglio 2014 dalle 8.30 alle 14.30
Buona volontà di imparare il corretto utilizzo delle radio, capacità di sintesi,
buona dialettica
Corso Operatore UMT
Obiettivo
Destinatari
Partecipanti
Docenti
Struttura del Corso
Durata Corso
Requisiti
L’obiettivo del CORSO AVANZATO è formare il personale CRI sull’utilizzo della
struttura radio Cri nazionale e locale.
Il Corso è rivolto al personale volontario o dipendente della CRI
Massimo 20 persone
Istruttore/i - Collaboratori
Brevi lezioni frontali
Interattività con discenti
Test finale a risposta multipla
Svolgimento su scenari simulati con la nuova UMT
Sabato 12 luglio 2014 dalle 15.00 alle 18.00
Domenica 13 luglio dalle 8.30 alle 15.00
Praticità uso radio, buona conoscenza uso p.c., capacità di sintesi, buona
dialettica, conoscenze delle basilari tecniche delle Radiocomunicazioni in
generale.
Aver già partecipato al corso base in questa sessione o precedentemente
Solferino 2014
Si ricorda che presso le due
Corso TSSA
Ultime lezioni del Corso TSSA
che
Corso OPEM
Anche
il
secondo
Corso
OPEM agganciato al Corso
TSSA sta per terminare.
L’esame è previsto per il giorno
26 giugno
dalle ore 19.00
possono
essere
partecipate
anche dai volontari già attivi:
17.06: Il paziente dializzato
19.06: Assistenza a medico e IP
sedi territoriali sono esposti i
fogli
per
partecipare
alla
Fiaccolata di Solferino del 21
giugno.
I
volontari
iscritti
saranno
contattati per i dettagli.
24.06: Ferite e lesioni cutanee
26.06: Protezione civile (Valida per
Corso OPEM)
Il 28.06 esame finale
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nr 12.2014 - Comitato Locale Altipiani