Chimica organica 1 Lezione 3 Classificazione Reazioni Isomeria 2 © Zanichelli editore, 2014 La classificazione dei composti organici I chimici hanno scoperto e sintetizzato oltre 10 milioni di composti organici. Essi possono essere classificati in base alla loro struttura (lineare, ciclica, ramificata, etc.) o al loro comportamento chimico. In questo ultimo caso si tiene conto della presenza di particolari atomi o gruppi di atomi detti gruppi funzionali, che conferiscono alle molecole specifiche proprietà chimico-fisiche 3 © Zanichelli editore, 2014 I gruppi funzionali I chimici organici hanno scoperto e sintetizzato oltre 10 milioni di composti organici. È possibile raggruppare i composti in funzione delle porzioni di molecola, dette gruppi funzionali, caratterizzate da una sequenza di atomi e legami determinata che impartiscono alla molecola una reattività specifica. I gruppi funzionali sono anche alla base della nomenclatura dei composti organici. 4 © Zanichelli editore, 2014 I gruppi funzionali L’unica classe di composti organici priva di un vero e proprio gruppo funzionale è quella degli alcani, una classe di idrocarburi costituiti esclusivamente da carbonio e idrogeno, in cui gli atomi di carbonio sono legati tra loro attraverso legami covalenti semplici: etano 5 © Zanichelli editore, 2014 I gruppi funzionali 6 © Zanichelli editore, 2014 Le principali classi di reazioni organiche Vi sono cinque tipi di reazioni organiche particolarmente importanti: 1. addizioni 2. eliminazioni 3. sostituzioni 4. riarrangiamenti 5. ossidoriduzioni 7 © Zanichelli editore, 2014 Reazioni di ossidoriduzione Regole per l’attribuzione del n.o. La combustione è un esempio di ossidoriduzione: proviamolo CH4 + 2O2 → CO 2 + 2H2O Che cos’è un isomero? Si dicono isomeri i composti che hanno medesima formula bruta, ma che differiscono per altre caratteristiche della molecola. 12 © Zanichelli editore, 2014 Più carboni, più isomeri All’aumentare del numero di atomi di carbonio di una molecola, aumenta anche il numero dei possibili isomeri. La tabella mostra come aumentano gli isomeri all’aumentare dei carboni nella classe degli alcani. 13 © Zanichelli editore, 2014 Isomeria di catena Nell’isomeria di catena gli isomeri differiscono per il modo in cui gli atomi di carbonio sono legati tra loro: 14 © Zanichelli editore, 2014 Isomeria di catena Nell’isomeria di catena gli isomeri differiscono per il modo in cui gli atomi di carbonio sono legati tra loro: 15 © Zanichelli editore, 2014 Isomeria di gruppo funzionale L’isomeria di gruppo funzionale si riferisce a composti con la stessa formula che differiscono nella struttura del gruppo funzionale: 16 © Zanichelli editore, 2014 La stereoisomeria La stereoisomeria è riferita alla diversa orientazione degli atomi nello spazio. cis-dimetilciclopropano trans-dimetilciclopropano 17 © Zanichelli editore, 2014 L’isomeria geometrica Un tipo particolare di stereoisomeria è l’isomeria geometrica, che è connessa alla presenza di doppi legami nella molecola. Se i due gruppi si trovano dalla stessa parte del piano rispetto al doppio legame, l’isomero si definisce cis; se, invece, i due gruppi sono situati da parti opposti, l’isomero si definisce trans. Isomeri di 1,2 - dicloroetene 18 © Zanichelli editore, 2014 Chiralità Si dicono chirali tutti gli oggetti distinguibili dalla loro immagine speculare, ovvero non sovrapponibili a essa. Le tue mani sono un esempio di oggetti chirali. 19 © Zanichelli editore, 2014 Enantiomeri (I) L’atomo di carbonio tetraedrico è un centro chirale o stereocentro e forma due isomeri ottici detti enantiomeri. 20 © Zanichelli editore, 2014 Enantiomeri (II) Gli enantiomeri hanno identiche proprietà chimiche e fisiche, e differiscono solo per l’attività ottica. Gli enantiomeri infatti fanno ruotare dello stesso angolo, ma in direzione opposta, il piano della luce polarizzata (sono cioè antipodi ottici). 21 © Zanichelli editore, 2014 Enantiomeri (III) L’attività biologica degli enantiomeri può essere molto diversa. Per esempio, solo l’enantiomero (–)-limonene odora di limone, mentre il (+)-limonene odora invece di arancia. Le proprietà chimiche e fisiche identiche, ma i nostri recettori olfattivi altamente specializzati riescono a distinguere tra le due forme della molecola. 22 © Zanichelli editore, 2014 Enantiomeri (IV) Il miscuglio al 50% di due enantiomeri è chiamato racemo e non è otticamente attivo. Questo perché per ogni molecola che il fascio di luce incontra c’è una seconda molecola speculare alla prima che annulla l’effetto della prima deviazione. 23 © Zanichelli editore, 2014