I.C. “Cap. Puglisi” ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI Le riforme in atto determinano un rinnovamento sia nel modello di organizzazione della scuola sia nel ruolo del docente. Al docente, infatti, viene chiesto di affrontare l’analisi dell’atto pedagogico non solamente in termini di contenuto e di metodo, ma anche in termini di relazione educativa sotto forma di comunicazione tra lui e l’allievo. La formazione permanente e strutturale del docente qualifica la professionalità ed è funzionale alla valorizzazione delle sue competenze. Obiettivi della formazione dei docenti:  potenziare le competenze che costituiscono il profilo degli insegnanti al fine di migliorare gli apprendimenti di base;  valorizzare il lavoro, la motivazione e il senso di appartenenza;  sviluppare competenze finalizzate all’uso delle I.C.T., anche in ambiente e-­‐‑learning;  sostenere nuovi modelli di organizzazione scolastica che favoriscano il Cooperative Learning e che consentano alle scuole di riconoscersi quale comunità di apprendimento;  raggiungere competenze trasversali al fine di consentire la programmazione delle attività rivolte agli alunni con bisogni educativi speciali e al gruppo classe nel suo insieme;  promuovere e diffondere una cultura attenta alla specificità di ciascuno e in grado di rispondere ai bisogni della persona;  promuovere la cultura della sicurezza. RAPPORTI SCUOLA -­‐‑ FAMIGLIA L’Istituto ricerca ed agevola in ogni modo un costante rapporto di informazione e collaborazione con le famiglie degli alunni. Sono stati programmati i seguenti momenti di incontro:  Assemblee informative all’inizio dell’anno.  Assemblee di classe genitori-­‐‑docenti nel corso dell’anno scolastico.  Consigli di classe aperti ai rappresentanti / tutti i genitori.  Colloqui individuali nel corso dell'ʹanno scolastico.  Incontri quadrimestrali in occasione della consegna delle schede di valutazione.  Ulteriori momenti d’incontro tra i rappresentanti dei genitori e i docenti sono attivati dai Consigli d’Intersezione, d’Interclasse e di Classe qualora siano ritenuti necessari o siano richiesti dalle famiglie per esigenze particolari.  Sportello di ascolto e di consulenza sulle “Problematiche Giovanili” curato dagli operatori dell'ʹequipe socio-­‐‑psico-­‐‑pedagogica. 37
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I.C. “Cap. Puglisi” ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO ALUNNI ACCOGLIENZA L’accoglienza è un momento fondamentale per l’inserimento dei nuovi alunni nelle classi prime dei diversi ordini di scuola e consiste in specifiche attività atte a presentare la nuova sezione di studio come un’esperienza da “vivere insieme” più che da “temere”. Per gli insegnanti, invece, costituisce un momento di osservazione dei comportamenti e delle abilità utile per integrare le informazioni raccolte attraverso i tests d’ingresso e i colloqui con i docenti della sezione scolastica da cui i nuovi studenti provengono. ORIENTAMENTO L’orientamento costituisce una delle finalità essenziali della scuola intesa come “comunità educante”, fa parte integrante di ogni curricolo di studio e in generale del processo educativo e formativo di ogni studente. Tutte le discipline nella loro specificità sono “orientative”, in quanto favoriscono nell’allievo l’acquisizione di conoscenze che si esprimono mediante linguaggi specifici e costituiscono insostituibili strumenti per una migliore analisi e conoscenza di sé stessi e della realtà esterna. Ha come obiettivi:  la conoscenza di sè come individuo inserito in un ambiente fisico, sociale ed economico (livello formativo);  la conoscenza della realtà esterna (livello informativo). Sotto il profilo formativo la Scuola, nel corso dell’intero percorso di studio e in particolare nel triennio della Scuola secondaria di primo grado, si adopera a guidare gli alunni verso:  la riflessione su se stessi, sul proprio carattere, sul proprio comportamento individuale e nel gruppo;  la consapevolezza dei propri limiti, delle proprie capacità, delle proprie aspirazioni;  l’acquisizione di capacità decisionali e autovalutative. A tale fine sotto il profilo informativo la Scuola organizza:  percorsi didattici: lezioni frontali avviate dai docenti di lettere o dai coordinatori di classe attraverso l’uso di strumenti appropriati (libri, DVD, schede, …);  percorsi orientativi: visite guidate alle scuole che forniscono materiale illustrativo e opuscoli guida relativi ai possibili itinerari scolastici e formativi, attività di ricerca delle nuove dinamiche del mondo del lavoro ed incontri con esponenti di realtà produttive ed enti di formazione, per avere informazioni più complete sulle possibilità offerte dal territorio;  incontri a scuola con esperti ed insegnanti degli istituti del territorio rivolti agli alunni;  incontri con esperti di counseling per guidare gli alunni ad una scelta più consapevole degli istituti scolastici e professionali più confacenti ai loro bisogni formativi. Piano dell’Offerta Formativa
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I.C. “Cap. Puglisi” CONTINUITÀ Didattica -­‐‑ Educativa I docenti collegialmente e responsabilmente coinvolti ricercano, pur nella specificità dei diversi itinerari disciplinari, una sintesi efficace del lavorare insieme: la continuità educativa è dinamica privilegiata di conoscenze e di comunicazioni interdisciplinari della formazione di base. In quanto Istituto Comprensivo la nostra Scuola, inoltre, è in grado di creare condizioni favorevoli alla realizzazione di un efficace curricolo verticale, predisponendo un percorso scolastico che meglio risponda ai bisogni formativi dell’infanzia, della fanciullezza, della preadolescenza e dell’adolescenza. La nostra Scuola dedica, infatti, particolare attenzione al passaggio degli alunni tra i diversi ordini di scuola. Per questo le Funzioni Strumentali, in raccordo con gli insegnanti dei diversi ordini di scuola, promuovono attività ed esperienze in grado di stimolare negli alunni interesse e curiosità per i nuovi ambienti di apprendimento, con lo scopo di favorire l’incontro e la conoscenza fra gli studenti e i nuovi insegnanti. Orizzontale La nostra scuola cura altresì la didattica educativa in senso orizzontale progettando attività e curricoli per assicurare omogeneità in termini di risultati e sviluppo di pari abilità e competenze per le classi parallele dei diversi ordini e per le discipline affini. La scuola intende inoltre raccordarsi con il territorio, con le varie agenzie educative, per valorizzarne le proposte culturali e per ricercare in essi quelle esperienze di carattere sociale, culturale, conoscitivo, disciplinare che presentano una sicura valenza formativa. RAPPORTI DI RETE La riforma del sistema scolastico è un processo graduale d’integrazione su sistemi complessi e su processi interdipendenti determinati anche dall’azione locale e dalla relazione dinamica dell’Istituzione scolastica con il Territorio. Da tutto ciò scaturisce la necessità di fornire ai nostri alunni un forte collegamento con la società e le sue dinamiche sviluppando nei giovani cittadini senso civico, convivenza civile, rispetto delle regole, capacità di integrazione sociale in forte raccordo con tutte le agenzie educative del nostro territorio con una stabile connessione con il Comune, le parrocchie e le famiglie. Nello specifico la scuola opererà nelle seguenti macroaree d’intervento: educazione ambientale, alla legalità, stradale, alla salute, all’affettività, alla convivenza civile e democratica. Piano dell’Offerta Formativa
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I.C. “Cap. Puglisi” La scuola assume, quindi, un ruolo centrale e propositivo e stabilisce rapporti di attiva collaborazione con l’amministrazione locale, con la comunità di appartenenza, con enti ed istituzioni sociali e culturali, con i servizi di assistenza socio-­‐‑psicologica e con il mondo del lavoro. L’Istituto si propone di sperimentare una maggiore apertura all’esterno, cercando la collaborazione di tutte le Istituzioni che contribuiscono alla formazione dell'ʹalunno. INCLUSIONE FORMATIVA Una scuola inclusiva è una scuola aperta a tutti, attenta alle eccellenze, al sostegno, alla qualità e all’equità sociale. La scuola inclusiva promuove e sostiene il successo scolastico di tutti gli studenti, agendo sul senso di appartenenza, sulla responsabilità individuale e sociale. L’inclusione formativa è un processo educativo intenzionale finalizzato a creare nodi comunicativi, reti cognitive, emozionali e motivazionali intorno ai processi di costruzione della conoscenza. Per integrare alunni di origine culturale diversa, per promuovere il successo scolastico degli alunni con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento, per contrastare la dispersione scolastica, per far sì che la scuola sia veramente di tutti e di ciascuno, diventano essenziali : - la costruzione di percorsi attenti all’individualizzazione degli obiettivi e alla personalizzazione degli apprendimenti; - la ricerca di strategie efficacemente inclusive. Non è necessario rivoluzionare l’impianto organizzativo della classe, occorre, invece, valorizzare il significato e le potenzialità integrative. ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI La Scuola ritiene indispensabile elaborare percorsi formativi finalizzati all'ʹintegrazione degli alunni diversamente abili o di quelli che vivono situazioni di disagio. Pertanto curerà:  la raccolta di tutti i dati necessari forniti dalla famiglia e dagli enti socio-­‐‑sanitari;  l’individuazione delle capacità potenziali;  il riconoscimento delle capacità educative della famiglia;  le risorse professionali e strumentali della scuola;  le risorse e le opportunità presenti sul territorio. Gli obiettivi specifici, gli strumenti e la metodologia sono concordati all'ʹinizio dell'ʹanno scolastico dagli insegnanti, dagli specialisti e da tutti gli operatori esterni coinvolti nell'ʹattività educativa e didattica. Piano dell’Offerta Formativa
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I.C. “Cap. Puglisi” In tale ottica l’insegnante di sostegno, il cui intervento s’intende indirizzato alla classe nel suo complesso e non solo al singolo ragazzo in difficoltà, rappresenta una risorsa in più per la sua abilità nel favorire la relazionalità, la socialità, l’integrazione e per la sua capacità di stimolare il confronto e di fare da tramite tra docenti di aree diverse. ALUNNI CON DSA E BES Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali vivono una situazione particolare che li ostacola nell´apprendimento e nello sviluppo. Definire e ricercare i Bisogni Educativi Speciali non significa "ʺfabbricare"ʺ alunni diversi per poi emarginarli o discriminarli in qualche modo. Significa rendersi conto delle varie difficoltà, grandi e piccole, per sapervi rispondere in modo adeguato ( Janes 2005). L´area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e/o della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. In accordo con la recente normativa sui disturbi specifici dell’apprendimento in ambito scolastico, il nostro POF si apre alla progettualità e all’accoglienza. Dirigente Scolastico e Docenti si propongono di attuare un percorso educativo e formativo attraverso l’individuazione e l’applicazione di strumenti compensativi e di misure dispensative. A tale riguardo è stato già predisposto e concordato un modello di PDP (piano didattico personalizzato) da utilizzare nei Consigli di Classe/Interclasse ove tali alunni sono presenti. Gli operatori scolastici si muoveranno verso una identificazione precoce dei casi sospetti, verso il monitoraggio periodico delle misure educative e didattiche nonché verso la comunicazione con le famiglie. Linee Metodologiche Misure Dispensative • Limitare o evitare la lettura ad alta voce in classe. • Evitare di far ricopiare testi, utilizzando invece fotocopie, schemi, “slide” o documenti informatici. • Evitare tipologie di esercizi di sicuro insuccesso. Strumenti Compensativi • Utilizzare schemi, riassunti e mappe per semplificare la lezione. • Ove possibile, compensare le prove scritte con prove orali. • Incentivare l’uso del PC. • Utilizzare la calcolatrice, dizionari, ecc. Piano dell’Offerta Formativa
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I.C. “Cap. Puglisi” Durante le lezioni … … • Garantire l’approccio visivo e comunicativo • Utilizzare colori per distinguere strutture e forme grammaticali, strutture e forme geometriche, … • Privilegiare il “pair work”, “group work”, … • Monitorare il percorso dell’alunno e lodare i progressi realmente compiuti per incrementare l’autostima Verifiche • Astenersi da prove a sorpresa. • Fornire il testo della verifica con carattere Arial o Verdana 12 o 14 con interlinea sufficientemente ampia. • Indicare la consegna in lingua italiana per le lingue straniere. • Garantire tempi più lunghi. • Evitare domande aperte e favorire verifiche strutturate. • Accettare risposte concise. Valutazione • Valutare il contenuto e non la forma • Valutare le conoscenze e non le carenze • Il docente può modificare la prova di classe nonché agire sui criteri di valutazione della prova stessa stabilendo una diversa soglia di sufficienza I Compiti a casa • Ridurre la quantità dei compiti • Allungare le scadenze di consegna • Variare la modalità di presentazione Naturalmente, vista l’eterogeneità dei possibili alunni con DSA-­‐‑BES, le strategie su indicate verranno adeguate ai singoli casi ed inseriti nel PDP. PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE La crisi della famiglia, la mancanza di figure di riferimento, la crisi dei valori, il consumismo costituiscono le principali cause di instabilità emotiva, insicurezza, aggressività, demotivazione, disinteresse e disadattamento scolastico di alcuni alunni. Il binomio abbandono scolastico/aumento della micro-­‐‑criminalità è un fattore sempre più preoccupante perché in costante crescita. La Scuola e le altre agenzie formative, in primis la famiglia, gli Enti pubblici, la Chiesa, sono chiamati a svolgere, in vario modo, una funzione di recupero ed integrazione dei soggetti a rischio. Piano dell’Offerta Formativa
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I.C. “Cap. Puglisi” L’intervento sulla dispersione e sul recupero dello svantaggio sociale, culturale, economico è avvertito da questo Istituto come un impegno primario. Pertanto, dopo aver condotto un’attenta analisi dei bisogni del Territorio e della Scuola, si ritiene opportuno proseguire i progetti volti alla prevenzione della dispersione ed alla riduzione del disagio. Finalità principale dell’azione educativa è favorire l’armonico sviluppo della personalità di ogni studente ed il suo fattivo inserimento nella realtà socio-­‐‑ambientale, fornendogli quelle competenze indispensabili per essere protagonista all’interno del contesto economico e sociale in cui vive, soprattutto se è un soggetto che presenta “abilità diverse” e/o vive condizioni di disagio. Elementi essenziali per la prevenzione dei disagi sono la valorizzazione e la responsabilizzazione: la nostra Scuola, dunque, vuole far sentire ciascun alunno parte integrante della comunità e che, nello stesso tempo, renderlo consapevole delle sue difficoltà, della sua diversità, ma anche delle sue potenzialità. Il compito che la Scuola si assume è pertanto quello di mantenere aperta la pluralità dei percorsi, nella piena consapevolezza che solo così sarà possibile costruire una società coesa, ma nel contempo “a misura” dei molteplici e differenti bisogni rilevati. La modalità attraverso cui l’Istituto “Capitano Puglisi”, intende soddisfare questi bisogni è appunto quella di organizzare dei laboratori aperti agli alunni, alle loro famiglie e al Territorio, non solo italiano: la scuola dialoga con l’Europa. In tale ambito rientra la partecipazione della nostra Istituzione al progetto: “Scuola in area a rischio” Secondo quanto disposto dall'ʹart. 9 del C.C.N.L. Comparto Scuola e reso operativo dalla C.M. n.41 del 24/03/2003, la nostra scuola, per fornire risposte puntuali alle esigenze del territorio, partecipa alle attività progettuali finalizzate a prevenire la dispersione scolastica, le devianze giovanili e a promuovere il successo socio-­‐‑culturale degli alunni” con attività aggiuntive ed alternative da realizzare a scuola in orario curricolare, sia antimeridiano che pomeridiano. Per garantire interventi unitari e mirati vengono considerati i seguenti indicatori:  centralità dello studente e organizzazione di attività coerenti con i suoi bisogni, con attenzione prioritaria agli studenti di recente immigrazione non italofoni;  coinvolgimento attivo di tutto il corpo docente, del personale non docente, dei genitori e degli altri soggetti istituzionali e territoriali;  promozione di “reti di scuole” e di “reti interistituzionali”, ovvero di “patti educativi territoriali” al fine di utilizzare nel modo più efficace le risorse umane e finanziarie disponibili. Piano dell’Offerta Formativa
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I.C. “Cap. Puglisi” INTEGRAZIONE E CITTADINANZA: Alunni Stranieri Il fenomeno migratorio nella nostra provincia è, come risulta dai dati statistici, in costante aumento. La Scuola, pertanto, si pone come obiettivo la promozione della convivenza tra alunni di diverse etnie e nazioni e la prevenzione di stereotipie e pregiudizi. Individua, pertanto, nell’educazione interculturale la fase più alta di prevenzione e contrasto di ogni forma di intolleranza. A questo scopo la Scuola ha individuato strategie e strumenti d’accoglienza quali:  redazione di un protocollo d’accoglienza;  attività laboratoriali mirate all’apprendimento dell’italiano;  coinvolgimento di mediatori linguistici;  corsi specifici di lingua madre. Altre modalità di lavoro potrebbero essere:  full immersion nella lingua italiana ma in situazione di controllo e selezione degli input linguistici da parte dei docenti;  lavoro in piccoli gruppi omogenei per l'ʹacquisizione delle abilità di letto-­‐‑scrittura ;  approfondimento per l'ʹattuazione di percorsi di auto apprendimento della lingua;  confronto all'ʹinterno di gruppi misti (alunni di origine straniera e non). Dopo la prima fase di alfabetizzazione, il consolidamento dovrebbe attivarsi attraverso:  la costruzione di glossari delle parole chiave delle varie discipline;  l’utilizzo del linguaggio non verbale e l'ʹuso delle immagini a supporto dei testi;  la sottolineatura dei concetti di base;  il metodo del confronto;  la valorizzazione dei saperi precedenti;  la costruzione di testi semplificati. Piano dell’Offerta Formativa
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