Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Direttore Responsabile: Massimo Tognoni Anno XXI - N. 6 12 febbraio 2010 Informazioni Primo piano Sezioni Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Nota della Redazione Questo numero è stato chiuso 11 febbraio 2010 alle ore 13.15 Si prega di inviare il materiale da pubblicare entro le ore 10.30 del giovedì Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 In Redazione: Laura Lupo Legacoop: Poletti, “Il 2010 sarà l'Anno dell'Innovazione”; il Presidente in visita alla cooperativa Spes di Fabriano; obiettivo di Legacoop, valorizzare le competenze, le capacità ed i saperi che si trovano nelle cooperative Per Legacoop sarà l’Anno dell’Innovazione. “Un tema che accompagneremo alla celebrazione della Giornata internazionale della cooperazione, perché vogliamo valorizzare la competenza, la conoscenza, la capacità e il sapere delle nostre cooperative”. Lo ha spiegato oggi il presidente nazionale Giuliano Poletti durante una visita alla cooperativa Spes di Fabriano (AN) , “una realtà stimolante – ha spiegato il presidente che si collega a diverse azioni che Legacoop ha intenzione di portare avanti in quest’anno”. La Spes, nata nel 1997 nel cuore del distretto industriale marchigiano della metalmeccanica dall’aggregazione di qualche giovane ingegnere desideroso di sperimentare il fare impresa, oggi ha raggiunto quota 100 ingegneri occupati, di cui 58 soci, e 8 milioni di fatturato, con un portafoglio clienti che vede nomi come quelli di INDESIT, Ariston Thermo Group, ELICA, Faber, Best, Tecnowind, PanattaSport, Renesas Ltd, SMEG. “Qui – ha commentato Poletti - crediamo di poter trovare un laboratorio dell’innovazione, una palestra in cui lavorare insieme su un tema essenziale per il nostro futuro”. “L’innovazione è un tema strategicamente fondamentale non solo per uscire dalla crisi – ha spiegato Poletti – ma per lo sviluppo complessivo di ogni impresa. Per questo ho scelto di assumermi direttamente la responsabilità del progetto sull’innovazione che era stato lanciato al Congresso. Il nostro obiettivo è aiutare le cooperative a riposizionarsi, a spostare il proprio raggio d’azione verso attività innovative. Vogliamo indicare una strada e stimolare il cambiamento”. “La frammentazione e la dislocazione territoriale – ha proseguito il presidente – possono diventare un elemento di forza se rafforzeremo il coordinamento e favoriremo progetti comuni di sistema. Dobbiamo aprirci, in questo modo, a collaborazioni esterne ma anche e soprattutto valorizzare l’innovazione che già c’è all’interno delle nostre imprese. Per questo vogliamo rafforzare un circuito di scambio e contaminazione tra esperienze, una delle quali è sicuramente quella che è stata realizzata qui alla Spes”. Numerose le attività in corso all’interno del progetto. È stato attivato, innanzitutto, un gruppo di lavoro che sta curando il censimento delle eccellenze. Si sta lavorando, insieme a Telecom Italia, per far evolvere il premio Coopnet (nato dieci anni fa per premiare le migliori pratiche cooperative sul web) in un vero e proprio concorso sull’innovazione. A Ecomondo 2010 sarà poi riservato uno spazio apposito al progetto e alle esperienze più significative realizzate in questo ambito. Durante la visita di oggi alla Spes – dove è stato accolto dal presidente Franco Boldrenghini e dal direttore commerciale Mauro Angelini, Poletti era accompagnato da Marco Bulgarelli, direttore generale Cooperare; Giancarlo Ferrari, responsabile Organizzazione e Risorse umane Legacoop; Mauro Iengo, responsabile Ufficio legislazione Legacoop; Sergio Nasi, direttore Coopfond, Vanni Rinaldi, responsabile Ufficio nuove tecnologie Legacoop e dal presidente di Legacoop Marche, Simone Mattioli, e dal direttore Stefania Serafini. Le notizie possono essere inviate anche per E-mail: [email protected] [email protected] 1 Informazioni Settori Sezioni Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Legacoop Agroalimentare: la cooperazione regge la crisi; i preconsuntivi 2009 del settore evidenziano una crescita dell’1% del giro d’affari, a 7,3 miliardi di Euro, e dello 0,4% dell’occupazione; ..................................................................3 ANCPL-Legacoop: a Catanzaro, il 19 febbraio, seminario sul Mezzogiorno “Cogliere insieme le opportunità per superare la crisi”..........................................3 Ancst/Legacoop: verso l’Assemblea congressuale, quarta tornata di assemblee territoriali ..............................................................................................................5 Ancst-Legacoop 2: sistema SISTRI; prosegue il tavolo di confronto tra associazioni imprenditoriali e Ministeri dei Trasporti e dell’Ambiente...............5 Ancst/Legacoop 3: composizione del settore servizi e buone pratiche cooperative di esternalizzazione; presentazione ricerca all’Assemblea congressuale................6 Ancst/Legacoop 4: l’Associazione firma al Ministero dei Trasporti il protocollo di intesa sull’attività di servizio taxi e noleggio con conducente ...........................6 Legacoop Agroalimentare: il 17 febbraio a Roma seminario “La sfida dell’internazionalizzazione: opportunità di crescita per l’agroalimentare italiano” ...................7 Legacoop Agroalimentare 2: Luppi e Bolognini, la più grande e urgente opera pubblica è la messa in sicurezza del territorio..............................................7 Legacoop Agroalimentare 3: il Presidente, Giovanni Luppi, scrive al neo Commissario UE congratulandosi per gli impegni assunti ......................................8 Mediacoop: ricostituire il diritto soggettivo e due anni di moratoria per fare la riforma..................................................................................................9 Coop: una precisazione a proposito della macellazione halal ..........................9 Coop 2: l’adesione a “M’illumino di meno”; nei punti vendita, il 12 febbraio, la giornata internazionale del risparmio energetico, luci “buone” cioè ottenute con l’utilizzo di energie rinnovabili o basate su tecnologie che consentono di ridurre i consumi .............................................................................................10 Lega Pesca: Cites scelta prematura, da supportare con ricerca e welfare...........10 Pesca 2: tonno rosso, sì dell’ Europarlamento all’inserimento nell’appendice i Cites..........................................................................................11 Turismo: l’intervento di Conficoni, Presidente Giratlantide, al 1° convegno nazionale sul turismo scolastico..........................................................................13 Turismo 2: si sono svolti a Parigi gli incontri di ATES, Associazione per il Turismo Equo e Solidale..............................................................................13 2 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Legacoop Agroalimentare: la cooperazione regge la crisi; i preconsuntivi 2009 del settore evidenziano una crescita dell’1% del giro d’affari, a 7,3 miliardi di Euro, e dello 0,4% dell’occupazione; Segnali positivi dall’economia cooperativa. In un anno segnato da una produzione industriale ai minimi storici (-17,5%, secondo l’Istat, il dato peggiore dal 1991) e da un andamento del settore alimentare (storicamente anticiclico) anch’esso in flessione (-1,6% secondo l’Istat), le imprese cooperative aderenti a Legacoop Agroalimentare mostrano una buona capacità di tenuta. È quanto emerge dai preconsuntivi di settore, presentati l’11 febbraio dal presidente di Legacoop Agroalimentare, Giovanni Luppi. Nel 2009 le cooperative agroalimentari di Legacoop hanno sviluppato un giro d’affari di 7,3 miliardi di euro (+1% rispetto al 2008), collocandosi in controtendenza anche sul fronte dell’occupazione, dove registrano un +0,4% rispetto al 2008 e ben 22.000 addetti. Complessivamente, 1.119 cooperative a cui fanno capo 200.000 aziende agricole operanti nei settori lattiero-caseario, ortofrutticolo, vitivinicolo, oleario, carni-salumi, floricolo-vivaistico, forestale e apistico-biologico. “Gli effetti della crisi hanno fortemente compresso i margini di redditività anche nelle aziende cooperative – ha dichiarato il presidente di Legacoop Agroalimentare, Giovanni Luppi - che, in particolar modo in questa fase, non possono e non vogliono scendere sul piano della concorrenza con chi opera ai marSETTORE N° COOP.VE Fase primaria e forestali Ortofrutta Oleario Lattiero-Caseario Vitivinicolo Carne Seminativi/servizi Altre filiere Totale 596 120 60 106 85 16 52 84 1.119 gini (e talvolta anche oltre) della legalità, sia in termini di rispetto delle norme di sicurezza alimentare, sia in termini di rispetto dei contratti di lavoro e dell’ambiente”. Sul fronte della produzione primaria, colpita da una caduta dei prezzi che ha messo a dura prova i bilanci di tante aziende agricole, la cooperazione ha saputo garantire una migliore valorizzazione del prodotto rispetto alle medie del mercato, consentendo ai produttori di traguardare oltre la fase più critica. Stabile l’assetto dei comparti: il lattiero-caseario si colloca al primo posto per giro d’affari, con 1.765 milioni di euro di fatturato, 1.640 addetti e 5.805 produttori associati, seguito da quello delle carni con 1.730 milioni di euro, 3.275 addetti e oltre 3.000 soci; i servizi all’impresa agricola, che nel 2009 hanno accusato un calo del 25% dei ricavi, si attestano al terzo posto con 1.159 milioni di euro di fatturato, 1.415 occupati e quasi 60.000 associati. Più forti i segnali di sofferenza nel settore dell’ortofrutta, che evidenzia una flessione del 25% del giro d’affari, con 706 milioni di euro e ben 13.850 associati. Le previsioni per il 2010 preoccupano in modo particolare il settore dell’ortofrutta e quello vitivinicolo, il primo per la variabilità climatica e dei prezzi, il secondo per il progressivo calo dei consumi nelle famiglie. N° SOCI N° ADDETTI 37.620 13.850 24.750 5.805 35.659 3.230 59.530 15.756 196.200 7.206 4.316 338 1.640 2.245 3.275 1.415 1.541 21.976 FATTURATO (Ml di €) 590,5 705,8 125,0 1.765,0 941,5 1.730,7 1.159,0 293,5 7.311,0 ANCPL-Legacoop: a Catanzaro, il 19 febbraio, seminario sul Mezzogiorno “Cogliere insieme le opportunità per superare la crisi” “Cogliere insieme le opportunità per superare la crisi - Rendere operative le indicazioni del recente Congresso nazionale di Bologna a sostegno dello sviluppo della cooperazione me- < Torna all’inizio ridionale”, questo il tema del seminario organizzato dall’Associazione Coopereativa di Produzione e Lavoro, che si terrà a Catanzaro Lido, il 19 febbraio, presso l’Hotel Palace. 3 Informazioni Sezioni Programma del mattino Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > ore 9.00 REGISTRAZIONE PARTECIPANTI ore 9.15saluti Rosario Olivo, Sindaco di Catanzaro ore 9.30 APERTURA LAVORI Angela Robbe, Resp.le PL Regione Calabria relazione introduttiva Paolo Laguardia, Resp.le Mezzogiorno ANCPL ore 10.30 COMUNICAZIONI Giuseppe Bonino, Resp.le Nazionale Settore Costruzioni Maurizio De Santis, Resp.le Nazionale Settore Ind.le Gabriele Giacobazzi, Coordinatore Nazionale Settore Ingegneria, Presidenza ANCPL, Presidente Politecnica Alfredo Morabito, Direttore Promozione Attiva CoopFond ore 11.30 INTERVENTI PREVISTI Ignazio Angioni, Resp.le PL Sardegna Roberto Casari, Presidente CPL Concordia Omer Degli Esposti, Vicepresidente Comitato Esecutivo CCC Filippo Mantuano, Presidenza ANCPL, Presidente Trafilcoop Massimo Matteucci, Presidenza ANCPL, Presidente CMC Giorgio Muscarello, Resp.le PL Sicilia Domenico Olivieri, Vicepresidente ANCPL, Presidente Sacmi Mauro Pasolini, Presidenza ANCPL, Presidente Conscoop Salvatore Tessitore, Presidenza ANCPL, Direttore EdilAtellana ore 12.45/13.15 DIBATTITO intervento conclusivo del mattino Rossano Rimelli, Direttore Generale ANCPL ore 15.15 Saluti Wanda Ferro, Presidente Provincia di Catanzaro Presiede Paolo Laguardia, Resp.le Mezzogiorno ANCPL Introduce Giorgio Gemelli, Vicepresidente Legacoop Naz.le, Presidente Legacoop Calabria Interventi previsti Prof. Alfonso Feleppa, Direttore Istituto Guglielmo Tagliacarne Francesco Sulla, Assessore alle Attività Produttive con delega alla Cooperazione Regione Calabria Giorgio Santini, Segretario Confederale CISL con delega alle Politiche del Lavoro e al Mezzogiorno Sen. Cosimo Latronico, Gruppo PdL, componente Commissione Bicamerale questioni regionali e antimafia On.le Umberto Ranieri, Resp.le Partito Democratico Forum Mezzogiorno Conclusioni Carlo Zini, Presidente ANCPL 4 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Ancst/Legacoop: verso l’Assemblea congressuale, quarta tornata di assemblee territoriali Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Sono tre le assemblee congressuali territoriali della cooperazione servizi Ancst/Legacoop che si terranno nella settimana prossima: il 15 a Genova per le cooperative dei servizi della Liguria, alla quale interverrà per Ancst Gianfranco Piseri, membro della Presidenza Ancst e responsabile del settore Pulizie e Multiservizi. Il 16 a Torino, con la presenza di Franco Tumino, Presidente Ancst, per le cooperative piemontesi, ed il 19 Roma, con la presenza di Adriano Padiglioni, membro della Presidenza dell’Associazione nazionale. Mentre chiudiamo questo numero di Legacoop Informazioni sono peraltro programmate alcune assemblee territoriali: l’11 febbraio, a Pescara, riunione congressuale delle cooperative dell’Abruzzo, il 12 febbraio, ad Aquileia l’assemblea delle cooperative del Friuli Venezia Giulia, e a Bari, nelle ore mattutine, quella delle cooperative pugliesi. Nel prossimo numero di Legacoop Informazioni daremo ulteriori informazioni su questa e sulla precedente tornata di assemblee congressuali. Ancst-Legacoop 2: sistema SISTRI; prosegue il tavolo di confronto tra associazioni imprenditoriali e Ministeri dei Trasporti e dell’Ambiente È proseguito, il 4 febbraio, il confronto presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sull’attivazione del sistema Sistri, la nuova modalità di controllo e tracciabilità dei rifiuti. Al tavolo di confronto, che aveva preso avvio lo scorso 20 gennaio, erano presenti le principali associazioni imprenditoriali del trasporto, tra cui Ancst-Legacoop, rappresentata dal responsabile del settore “ecologia-ciclo dei rifiuti”, Fabrizio Bolzoni. Al Sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino, è stata formalmente consegnata una nota dell’ associazione cooperativa, definita nel confronto con alcune delle principali aziende associate che operano nel settore, nella quale sono state evidenziate le principali osservazioni e criticità che, secondo Ancst-Legacoop, sono presenti nel sistema. Osservazioni e criticità che, per titoli, toccano i seguenti aspetti: • Sistemi informatici: problemi di dialogo con i software esistenti; • Inserimento dati con troppe ore di anticipo; • Problematiche per operazioni transfrontaliere; • Livelli di responsabilità degli intermediari; • Livelli di responsabilità delle varie figure aziendali rispetto al sistema; • Black box:Perplessità sulla capacità reale di installazione nei tempi previsti; • Problematiche inerenti il mal funzionamento-rottura dei dispositivi; • Problematiche inerenti le attività nei cantieri edili; • Disponibilità della rete di assistenza. A ciò occorre aggiungere la necessità di chiarire la questione inerente la scheda di trasporto, ai fini di non aumentare gli adempimenti burocratici. Ma, soprattutto, è stata chiesta la disponibilità ad avere più tempo a disposizione per l’attivazione del sistema nel suo insieme, al fine di potere partire con la necessaria chiarezza ed organicità, tenuto conto anche degli oneri economici che il Sistri comporterà. In merito a diverse richieste, formulate anche dalle altre associazioni, è stata data la disponibilità ad intervenire in senso correttivo e migliorativo attraverso provvedimenti legislativi che dovrebbero essere emanati entro il prossimo giugno. La riunione, cui hanno preso parte anche il Capo Segreteria tecnica del Ministero dell’Ambiente, Avv. Pelaggi, e il Presidente dell’Albo Nazionale dei gestori Ambientali, Dott. Onori, è stata conclusa dal Sottosegretario Giachino con la disponibilità a proseguire il confronto tecnico e con una apertura alle associazioni in merito alla possibilità di verificare una modifica delle tempistiche di attuazione del sistema. Ancst-Legacoop continuerà a prestare la massima attenzione al tema e a partecipare ai tavoli di confronto, nella convinzione della giustezza dell’obiettivo finale che si pone il SISTRI, ma nel contempo segnalando le oggettive difficoltà che incontrerebbero gli operatori qualora non venissero apportati i correttivi prima richiamati. 5 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Ancst/Legacoop 3: composizione del settore servizi e buone pratiche cooperative di esternalizzazione; presentazione ricerca all’Assemblea congressuale La parte finale della prima giornata dei lavori della assemblea congressuale di Ancst/Legacoop, il 25 febbraio, prevede, a partire dalle ore 18,00, la presentazione di un rapporto di ricerca su “Dimensione, caratteri e composizione del settore terziario. Il vantaggio delle esternalizzazioni per il Paese, casi di buone pratiche”. La ricerca verrà illustrata alla assemblea congressuale dal Dott. Andrea Bernardoni - Coordinatore del gruppo ricerca, e dal Dott. Angelo Gasparre, della Università di Genova. Il gruppo di ricerca, che ha impegnato alcuni mesi di lavoro, ha visto altresì la presenza della Prof.ssa Patrizia Battilani e della Dott.sa Roberta Curiazi, entrambe della Università Bologna, del Prof. Luca Ferrucci e del Dott. Antonio Picciotti, entrambi della Università di Perugia, del Prof. Giorgio Giorgetti, della Università di Genova, e del Dott. Demetrio Catillo – Ricercatore. “Ne sottolineiamo l’importanza – scrive Tumino, Presidente uscente dell’Associazione in una comunicazione interna - il primo dei due temi ha lo scopo di conoscere meglio il settore di mercato all’interno del quale operano le cooperative dei servizi aderenti a Legacoop, per trarne più approfondite indicazioni per l’azione di rappresentanza strategica dell’associazione; il secondo elemento della ricerca ha per finalità di cominciare ad evidenziare meglio gli elementi positivi delle esternalizzazioni, per cominciare a mettere a punto primi elementi che consentano di iniziare a controbattere una prevalente loro immagine negativa veicolata presso la opinione pubblica”. Ancst/Legacoop 4: l’Associazione firma al Ministero dei Trasporti il protocollo di intesa sull’attività di servizio taxi e noleggio con conducente Dopo mesi di approfondimenti e discussioni, svoltesi in seno ed a latere di un apposito “tavolo tecnico” costituito al livello del Ministero dei Trasporti, è stato firmato ieri un protocollo di intesa presso il Ministero dei Trasporti, sottoscritto dallo stesso Ministro dei Trasporti On. Altiero Matteoli con le organizzazioni rappresentative del settore Taxi e di quello del Noleggio con conducente (cosiddette auto blu). Il testo del protocollo è reperibile sul sito di Ancst, www.ancst.it. Per Ancst/Legacoop, che rappresenta sia cooperative tra taxisti che di NCC, ha sottoscritto il protocollo Franco Tumino, Presidente dell’Associazione (all’ultima tornata di incontri che hanno preceduto la firma del documento aveva partecipato per Ancst Luciano Patuelli). Fondamentali per la conduzione del negoziato sono stati il Prof. Emilio Brogi, capo della segreteria del Ministro Altero Matteoli, l’Ing. Amedeo Fumero e la Dr.essa Clara Ricozzi, direttori delle Direzioni al ramo del Ministero dei Trasporti. Due organizzazioni rappresentative del noleggio con conducente non hanno sottoscritto il protocollo, ed una terza ha dichiarato di voler sottoscrivere con riserva. Il documento prevede a breve l’avvio di una seconda fase, che sarà decisiva, nella quale si dovrà entrare molto più nel merito dei provvedimenti condivisi da assumere per garantire una migliore regolazione dell’attività del servizio taxi e di quello del noleggio con conducente di quanto si sia fin qui fatto. La fase di confronto tra le due categorie ed il Governo, ma anche Anci e Conferenza delle Regioni, che hanno anch’esse sottoscritto il protocollo, è nata dopo l’approvazione del noto emendamento cosiddetto 1 quater, considerato ingiustamente penalizzante da una parte del noleggio con conducente, e la cui attuazione è stata via via rinviata, e tuttora non è entrata in vigore, proprio per ricercare un assetto normativo maggiormente condiviso. Come Ancst, ricorda Franco Tumino in una nota interna, abbiamo fissato da tempo la nostra posizione, in senso contrario ad ipotesi di liberalizzazione, ma ora si apre una fase molto delicata in cui occorrerà sia precisare le soluzioni con cui perseguire concretamente una migliore regolazione, e sia vedere come si possa ridefinire l’equilibrio di mercato nei casi in cui le licenze e le autorizzazioni rilasciate (o non rilasciate) lo hanno gravemente compromesso. 6 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Legacoop Agroalimentare: il 17 febbraio a Roma seminario “La sfida dell’internazionalizzazione: opportunità di crescita per l’agroalimentare italiano” “La sfida dell’internazionalizzazione: opportunità di crescita per l’agroalimentare italiano”, questo il tema del seminario promosso da Legacoop Agroalimentare che si terrà a Roma il 17 febbraio, presso il Centro Congressi Cavour. Di seguito il programma dei lavori: 14.00 Apertura lavori Relazione introduttiva: Giovanni Luppi, Presidente Legacoop Agroalimentare 14.30 “Il ruolo dell’Agroalimentare Italiano nel panorama internazionale: elementi di scenario e spunti di riflessione su opportunità di business Francesco Fumelli SCS Consulting 15.00 Tavola rotonda - partecipano: Christian Pees, Presidente Gruppo Euralis Francesco Pugliese, Direttore Generale Conad Angel Sanchez, Direttore Generale Conserve Italia Renzo Piraccini, Direttore Generale Apofruit Rolando Chiossi, Amministratore Delegato Cantine Riunite - CIV Lucio Gomiero, Responsabile organizzazione Gruppo Ferrero Sergio Nasi, Direttore Generale Coopfond Daniel Benski, International Food Marketing Conduce: Francesco Fumelli, SCS Consulting 16.30 Intervento conclusivo Giuliano Poletti, Presidente Legacoop È stato invitato l’on. Adolfo Urso, Viceministro Attività Produttive Legacoop Agroalimentare 2: Luppi e Bolognini, la più grande e urgente opera pubblica è la messa in sicurezza del territorio «Le cooperative forestali e i loro consorzi, aderenti a Legacoop Agroalimentare, sono pronte per concorrere alla realizzazione della più grande, oggi diventata la più urgente, opera pubblica del Paese: la cura e la manutenzione del territorio fatto di boschi da gestire (10,5 mil di ettari), fiumi da regimare, suoli da mettere in sicurezza». Lo ha dichiarato da Giovanni Luppi, presidente di Legacoop Agroalimentare, concludendo i lavori del Comitato Silvicoltura che si è riunito il 4 febbraio a Modena per definire il Piano di lavoro 2010. Sono 150 i consorzi e le cooperative, 3.000 i soci, fra maestranze e tecnici, che trovano sintesi unitaria nazionale nel consorzio AppenninoVivo Europa. L’esperienza, consolidata in venti anni di esperienza nei territori montani, ha fatto maturare competenze, capacità professionali notevoli sia nell’esecuzione di interventi di gestione forestale e ambientale – utilizzando, peraltro, le più moderne tecniche dell’ingegneria naturalistica – sia nella pianificazione e progettazione ambientale. «Migliorando l’ambiente si è creato e sviluppato lavoro, questo il lodevole percorso di queste cooperative – ha continuato Luppi – questo l’obiettivo che si rinnova e si rafforza in tempi di crisi occupazionale, di necessità ed obblighi (vedi il Protocollo di Kyoto e il difficile negoziato di Copenhagen), di intervenire sui tanti mali che affliggono il nostro territorio». «Visto che si tratta di gestione di progetti pubblici –ha sottolineato Teodoro Bolognini, responsabile del settore Silvicoltura – rimane fondamentale il rapporto con le Istituzioni, Unione Europea, Governo italiano e Regioni, per le quali, viste le difficoltà economiche e occupazionali, questi temi non sono ora fra le priorità». «Noi continueremo, anche con le iniziative decise nell’incontro, nel nostro lavoro di pungolo e di proposta –sottolinea Bolognini–. A questo proposito è stata presa una importante decisione, salutata con favore dai componenti il tavolo di settore, di avvalersi in modo organico e continuativo di professionalità che possano supportare con contributi tecnici e scientifici l’azione politico-sindacale». 7 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano Legacoop Agroalimentare 3: il Presidente, Giovanni Luppi, scrive al neo Commissario UE congratulandosi per gli impegni assunti > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > < Torna all’inizio Il presidente di LegacoopAgroalimentare, Giovanni Luppi, ha inviato una lettera a Dacian Ciolos, neo-commissario UE all’agricoltura, congratulandosi con lui, subito dopo il voto del parlamento e invitandolo in italia “ per conoscere direttamente le importanti realizzazioni della cooperative e l’impegno attivo delle nostre socie e dei nostri soci ”. “Le dichiarazioni e gli impegni da Lei assunti – ha affermato Luppi - costituiscono un quadro di riferimento positivo, nel cui ambito molti approfondimenti saranno compiuti nei prossimi mesi, per giungere ad una formale Comunicazione della Commissione, sul futuro della Unione Europea (Strategia 2020) e nel suo ambito anche di una Politica Agricola Comune riformata”. Il presidente di Legacoop Agroalimentare sottolinea che: “questa nostra Europa sembra incerta e timorosa verso se stessa e fragile di fronte gli altri protagonisti della scena mondiale; e anche la risposta alla crisi finanziaria ed economica è avvenuta a ranghi sparsi”. “Ora, dopo una troppo lunga stasi, l’Europa deve rimettersi in cammino e anche la Politica agricola comune, come già nel passato, deve contribuire a questa nuova fase dell’Europa”. Entrando nel merito dei prossimi lavori per la riforma della Politica agricola comune, Luppi precisa subito che essa deve “restare comune ed europea; e l’esigenza di una maggiore diversificazione regionale non deve tradursi in una ri – nazionalizzazione”. L’esigenza di una riforma resta in ogni caso necessaria ed urgente. La Politica Agricola Comune - dopo numerose e successive riforme - si presenta, infatti, come un miscuglio di azioni e misure che non delineano più nel loro insieme una politica coerente ed incisiva, né come primo pilastro né come secondo pilastro: non per la necessaria difesa dei redditi (quando si verificano gravi crisi di mercato -vedi il caso Latte) e neppure per la competitività del sistema, per la cui promozione e crescita, gli attuali aiuti diretti (disaccoppiati o ancora accoppiati) non possono costituire uno strumento risolutivo. “La Politica agricola comune e le risorse finanziarie in essa attualmente collocate – ha precisato Luppi – andranno, certamente mantenute, ma anche ricollocate sulla base di nuove strategie e sono gi aiuti diretti al reddito il centro di una azione riformatrice, coraggiosa e lungimirante”. Legacoop agroalimentare sottolinea che: “ l’agricoltura europea che guarda al futuro, consapevole di essere inevitabilmente e stabilmente immersa nella competizione internazionale e in un quadro di crescente volatilità dei prezzi, ha bisogno un’articolazione del sostegno al reddito più rispondente a questa nuova configurazione di mercato e alla pluralità e diversità dei sistemi agricoli territoriali”. Nella Lettera vengono indicati quattro direzioni di un percorso riformatore: • un sostegno per compensare svantaggi naturali, da differenziare a livello territoriale sulla base dell’intensità dello svantaggio; • un pagamento specifico, definito su base contrattuale, per compensare specifiche azioni (in alcuni casi transitori, in altri permanenti) di conservazione dell’ambiente. • uno strumento, transitorio e flessibile, per intervenire contro il cosiddetto ‘rischio di mercato’, indotto da gravi e non prevedibili perturbamenti dovuti a calamità di ordine sanitario o naturale, la cui forza distruttrice è accresciuta da una situazione, ormai consolidata, di mercati aperti e spesso non regolati; • una forma di cofinanziamento basato su precisi programmi operativi e in un contesto di organizzazione economica del prodotto,creata e diretta da produttori stessi: chiamati a produrre, investire e innovare,secondo criteri di efficienza e di qualità controllabili e controllate. Legacoop agroalimentare sottolinea altresi’ l’esigenza: 1. di una riforma del cosiddetto secondo pilastro che è diventato via via il contenitore di troppe esigenze (per lo più di natura ambientale) ed ha perduto il carattere di una politica di investimento per la modernizzazione del complesso agricolo, industriale ed alimentare collocato permanentemente dentro una crescente competizione internazionale tra sistemi agroindustriali; 2. di uno stabile sistema di qualità europea, che copra tutta la complessità delle diverse sfaccettature della qualità europea dei prodotti agricoli e degli alimenti, tra le quali origine e collegamento con il territorio siano considerati e riconosciuti (finalmente anche a livello internazionale) componenti organici al modello economico e produttivo europeo. Il presidente Luppi, dopo aver anticipato al Commissario Ciolos: “una riflessione accurata, della quale non mancheremo di farLe pervenire, al più presto, testimonianza e documentazione”, ha cosi’ concluso: “gli agricoltori e le cooperative europee hanno bisogno di una Politica Agricola e Alimentare Comuni”. 8 Informazioni Sezioni Mediacoop: ricostituire il diritto soggettivo e due anni di moratoria per fare la riforma Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Pubblichiamo, di seguito, un comunicato stampa diffuso da Mediacoop in data 9 febbraio: “Questa mattina, nel corso della audizione presso la Commissione Cultura della Camera, Mediacoop ha sostenuto che non è accettabile continuare a gestire in modo frammentario un settore così complesso in una fase di così profonda trasformazione e crisi attraverso interventi tampone; non è accettabile che, attraverso un decreto legislativo, si definiscano nuove procedure per l’erogazione dei contributi pubblici all’editoria, riservando all’Esecutivo le competenze in materia ed esautorando, così, il Parlamento. Mediacoop ha fatto presente che è impossibile evitare la chiusura di decine di testate se non si ripristina, come richiesto da tutte le associazioni audite, il diritto soggettivo. Discutere del Regolamento non avrebbe senso senza questo ripristino perché significherebbe regolamentare un deserto imprenditoriale. Mediacoop prende atto del consenso bipartisan espresso dai Parlamentari presenti e dell’impegno assunto da parte del Relatore di Maggioranza a rappresentare nella sua Relazione questa situazione insostenibile . Al Presidente ed ai Commis- sari, è stato chiesto di farsi portavoce presso i colleghi del Senato dell’assoluta necessità di approvare l’emendamento bipartisan per la ricostituzione del diritto soggettivo per i prossimi due anni in modo che si possa provvedere ad una riforma complessiva del settore. L’insostenibilità di questa situazione che mette in crisi 98 testate tra quotidiani e settimanali con il rischio di 4000 licenziamento tra giornalisti e poligrafici – affermano i rappresentanti di Mediacoop - è presente, d’altra parte, anche al Ministro Tremonti e al Presidente Fini che avevano preso un impegno pubblico a risolvere il problema. Mediacoop, così come ha fatto nel passato, ha, comunque, presentato alla Commissione una serie di modifiche che vanno tutte nel senso di una maggiore trasparenza e rigore nella erogazione dei contributi, avendo particolare attenzione a quelle norme che regolarizzano e aumentano l’occupazione delle imprese. Mediacoop chiede con forza che i due rami del Parlamento trovino l’intesa necessaria a raccordare gli interventi per una soluzione che eviti un colpo mortale al pluralismo e apra la via per una riforma strutturale e condivisa del sistema dell’editoria. Coop: una precisazione a proposito della macellazione halal Pubblichiamo, di seguito, una nota diffusa il 10 febbraio da Coop, in risposta ad una protesta animalista diffusasi in Internet dopo l’apertura di un corner per la vendira di carne halal nell’Ipercoop di Roma Casilino. “Caro socio e/o gentile consumatore, la preoccupazione per limitare al massimo le sofferenze degli animali in fase di macellazione è anche nostra. Infatti la condizione imprescindibile che abbiamo posto per rispondere alle richieste di nostri clienti di fede musulmana è riuscire a conciliare le loro tradizioni con i nostri impegni di maggior rispetto degli animali; in caso contrario non avremmo proceduto con l’inserimento di questi prodotti nei nostri negozi. L’Imam che presiede alla macellazione ha dichiarato conforme al rito islamico la procedura di stordimento preventivo che abbiamo posto come requisito Coop. Va detto che siamo i primi ad aver richiesto questa procedura anche per i grandi animali. L’intera operazione viene comunque supervisionata anche dal servizio veterinario compe- < Torna all’inizio tente, al fine di verificare il rispetto delle normative europee relative alla protezione degli animali durante la macellazione. Crediamo in questo modo di rispondere ad una esigenza sempre più diffusa nelle nostre realtà e, al contempo, di proseguire in un impegno di tutela del benessere animale che non ha paragoni in Italia e che si dispiega su vari fronti. A solo titolo di esempio: abbiamo deciso di vendere uova di galline che non fossero allevate in gabbia, fin dagli anni 90 abbiamo inserito regole volontarie (e quindi per noi onerose) sugli spazi e le modalità di alimentazione, allevamento e trasporto dei vitelli, o ancora , primi e unici , abbiamo deciso di aderire con tutti i nostri prodotti della cosmesi alla campagna stop ai test su animali e ancora siamo stati i primi ad aver deciso la completa esclusione delle pellicce naturali e il passaggio a materiali sintetici. Inoltre Coop da anni, col supporto del mondo delle Ricerca Pubblica e delle principali associazioni animaliste, sta inserendo regole sul benessere animale nei propri capitolati di produzione, tramite disciplinari, (primi in Italia) 9 Informazioni Sezioni Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > valutati e validati dal Centro Nazionale di Referenza per il Benessere degli Animali da reddito. Per quanto riguarda i soci e i clienti che hanno deciso di non consumare carni trovano in Coop prodotti provenienti da filiere produttive controllate fin dal campo, il più grande assortimento di prodotti biologici della grande distribuzione italiana, prodotti che sono pensati per avere il minimo impatto ambientale, un impegno alla valorizzazione dei prodotti agricoli tradizionali e un impegno più complessivo per la salvaguardia della biodiversità. E siamo sempre disponibili a considerare le richieste di estensione dell’assortimento di prodotti che soddisfino le esigenze di integrazione alimentare dei vegetariani, come già è successo per altre fasce di consumatori con bisogni specifici (come i celiaci). Sono questi temi per noi molto importanti e sui quali continueremo a lavorare come abbiamo fin qui fatto”. Coop 2: l’adesione a “M’illumino di meno”; nei punti vendita, il 12 febbraio, la giornata internazionale del risparmio energetico, luci “buone” cioè ottenute con l’utilizzo di energie rinnovabili o basate su tecnologie che consentono di ridurre i consumi Perfettamente coerente ai temi del risparmio energetico su cui Coop è impegnata, l’adesione a “M’illumino di meno”, l’iniziativa promossa da “Caterpillar” prevista per venerdì 12 febbraio. Quest’anno un’evoluzione in più, a favore non solo del risparmio, ma della produzione e promozione di energia pulita. E’ per questo che diversamente dagli anni passati Coop nei propri punti vendita manterrà accese le sue luci “buone”, cioè ottenute con l’utilizzo di energie rinnovabili o basate su tecnologie che consentono di ridurre i consumi. Ad oggi sono infatti circa 200 i punti vendita con certificazione Greenlight (il programma della Comunità Europea ad adesione volontaria che prevede l’installazione di lampade a alta efficienza e sistemi di telecontrollo per accensione e spegnimento automatico). Tra questi vanno considerati circa 20 negozi che, essendo dotati di numerosi lucernari, usano impianti d’illuminazione dimmerizzati (ovvero tali da limitare la potenza inviata alla lampada a seconda dell’intensità luminosa già presente) e le ultime aperture che godono di una parte d’illuminazione a led al posto dei faretti tra- dizionali e per l’illuminazione di due parcheggi. Coop inoltre ha realizzato 45 impianti fotovoltaici sulle coperture di altrettanti punti vendita. Solo considerando questi ultimi, si può calcolare che l’energia elettrica da loro prodotta in un giorno medio di febbraio, come appunto il 12 febbraio, è sufficiente per illuminare tutta la rete vendita Coop per mezz’ora. Confermata inoltre, come negli anni passati, la possibilità di ascoltare in diretta la trasmissione di Caterpillar direttamente nei punti vendita attraverso Radio Coop, mentre una delegazione di soci e dipendenti parteciperà a Roma, ai Mercati Traianei, alla festa dell’energia pulita da cui Caterpillar andrà in onda eccezionalmente. Con loro la delegazione avrà a mò di simbolo dell’impegno di Coop un’insegna lunga 130 cm e larga 40cm che funziona a led*, alimentata da una dinamo azionata a pedali. Luce buona in mezzo a una festa a impatto zero. * L’utilizzo della tecnologia LED per l’accensione delle insegne al posto dei più tradizionali tubi fluorescenti che riduce dell’80% i consumi energetici. Lega Pesca: Cites scelta prematura, da supportare con ricerca e welfare Lega Pesca guarda con molta attenzione le posizioni confluenti di Italia e Francia che vanno entrambe nella stessa direzione: quella di far emergenze quanto sia del tutto prematuro, in mancanza di dati scientifici certi, l’inserimento del tonno rosso in una delle Appendici CITES. Si tratta di una scelta molto grave, che costituirebbe un pericoloso precedente per tutto il settore ittico ed un punto di non ritorno per la sopravvivenza di un intero comparto produttivo – dichiara Ettore Ianì, < Torna all’inizio presidente dell’Associazione. Per la portata e la gravità delle sue conseguenze, tale decisione deve essere attentamente ponderata e può essere condivisa e credibile se e solo se confortata da dati scientifici certi e incontrovertibili, dinanzi a cui tutto settore produttivo non potrebbe che prendere atto della sua necessità come strumento indispensabile di tutela della risorsa. Va bene proseguire la discussione per decidere in quale Appendice, la I o la II, vada eventualmente inse- 10 Informazioni Sezioni Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > rito il tonno rosso, ma compiere queste scelte senza il necessario approfondimento rischia di ipotecare il dibattito, accettando che questa sia l’unica soluzione da perseguire e che non esistano altre alternative percorribili. L’attuale assenza di conoscenze scientifiche attendibili sul reale stato della risorsa è sottolineata dai più importanti organismi di ricerca, a partire dal Comitato scientifico dell’ICCAT, la Commissione internazionale deputata alla gestione dello stock di tonno rosso, dal Comitato tecnico scientifico della Commissione europea, fino al gruppo di lavoro sui tunnidi dell’Unione internazionale per la conservazione della Natura (UICN). Né mancano solo i dati sulle risorse. La discussione sulla CITES sta progredendo anche nella totale assenza di una necessaria ed indispensabile valutazione di impatto circa le pesantissime ripercussioni che le nuove ed ulteriori restrizioni al commercio, che giungono dopo anni di progressiva riduzione delle quote, avrebbero in termini di livelli occupazionali e di tenuta socioeconomica delle diverse realtà regionali interessate. Nelle prossime settimane, dopo il rinnovo della Commissione, l’Unione europea prenderà una posizione ufficiale in vista della riunione della CITES di metà marzo. Pur se la situazione è ancora in movimento e le posizioni anche all’interno del- l’Unione europea sono divergenti, siamo consapevoli che la macchina da guerra del movimento ambientalista mondiale è concentrata su questo dossier e che occorre guardare alla situazione senza essere rinunciatari, ma con realismo. La Commissione europea, già a settembre 2009, aveva proposto l’inserimento del tonno rosso nell’Appendice I CITES e sarebbe clamoroso un cambiamento di rotta da parte del nuovo esecutivo comunitario. Quantomeno non è mai accaduto. La posizione della Francia, che ha chiesto un rinvio di 18 mesi, e la proposta di moratoria avanzata dal sottosegretario Buonfiglio e approvata in seno alla Commissione consultiva centrale, sono da apprezzare e sostenere come posizioni di sano realismo e pragmatismo politico, perché rappresentano lo strumento per contrastare un epilogo frettoloso. La moratoria potrà costituire l’occasione per una riorganizzazione e ristrutturazione del comparto e al tempo stesso consentirà di accompagnare e di adeguarsi all’evoluzione della situazione e dei negoziati in atto a livello internazionale. La moratoria, soprattutto, capovolge la logica riduzionista del passato, per tentare di rimettere in discussione criteri, metodi e strumenti di gestione che poco hanno avuto finora a che fare con obiettivi di pura tutela della specie e per individuare alternative che tengano conto della sostenibilità economica dell’attività. Pesca 2: tonno rosso, sì dell’ Europarlamento all’inserimento nell’appendice i Cites Con amarezza e disincanto Lega Pesca prende atto del via libera giunto dal Parlamento europeo alla proposta di inserire il tonno rosso nell’appendice I della CITES. Sulla pesca del tonno rosso la sentenza di condanna era già scritta – dichiara Ettore Ianì, presidente Lega Pesca: si doveva scegliere solo la modalità di esecuzione, e questa sarà la CITES, in cui il tonno rosso comparirà a fianco degli orsi polari e degli elefanti africani. Una vera e propria beffa per gli operatori del comparto è che il semaforo verde del Parlamento europeo sia giunta all’indomani del discorso di insediamento del nuovo esecutivo Barroso, in cui il presidente della Commissione indicava tra le priorità la dimensione sociale, convenendo sulla necessità di impegnarsi, insieme al Parlamento, a realizzare un’analisi dell’impatto sociale di ogni futura proposta legislativa. Lega Pesca è ferma nel ribadire che la CITES è una scelta prematura, che viene compiuta in assenza di una base scientifica certa e senza mirati interventi di welfare, da cui sarà difficile < Torna all’inizio tornare indietro e che costituirà un pericoloso precedente per tutto il settore. Non possiamo che accogliere con favore la serie di condizioni poste dal Parlamento europeo per tentare di mitigare gli effetti devastanti del bando al commercio internazionale, dichiara Ianì, ma la situazione, anche nel caso che queste raccomandazioni siano accolte, rimane drammatica: la Commissione europea è stata molto solerte nel chiarire che per le eventuali compensazioni non si potrà disporre di risorse aggiuntive, e che per gli aiuti al comparto tonniero si dovrà attingere alle risorse complessiva, e già esigue, del FEP ( Fondo Europeo Pesca), chiamando a farsi carico dei costi sociali l’intero settore, magari anche la piccola pesca artigianale e la stessa ricerca scientifica. Le raccomandazioni contenute della risoluzione del Parlamento europeo sull’inserimento del tonno rosso nell’appendice I della CITES mirano, in particolare, a: introdurre una deroga per il commercio interno per garantire la sopravvivenza della piccola pesca costiera arti- 11 Informazioni Sezioni Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > gianale; concedere un sostegno finanziario della UE ai marittimi e operatori colpiti dal bando; attuare controlli e sanzioni più severe per combattere la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (IUU). Non hanno purtroppo trovato consenso né la proposta italiana avanzata dal sottosegretario Buonfiglio di una moratoria in attesa di migliori evidenze scientifiche sullo stato degli stock, né quella francese di una rinvio di 18 mesi della decisione CITES, né l’emendamento del Vicepres. Commissione Pesca del PE, Guido Milana, volto all’inserimento in appendice II, quale minore dei mali per il comparto. La risoluzione del PE è ora all’attenzione del Consiglio UE, che adotterà una posizione ufficiale il 26 febbraio in vista della riunione CITES di Doha a marzo. BOX / APPENDICI CITES L’Appendice I include specie gravemente minacciate di estinzione per le quali è rigorosamente vietato il commercio. L’esportazione, l’importazione, la riesportazione sono strettamente regolati e vincolati a permessi da organismi scientifici e di gestione nazionali. L’Appendice II include specie il cui commercio è regolamentato per evitare uno sfruttamento incompatibile con la loro sopravvivenza. Ogni specie, in base al livello di popolazione raggiunto a seguito del prelievo forzoso cui è sottoposta, viene inserita in una delle tre Appendici sopracitate, e può transitare, nel tempo, da un livello di protezione all’altro a seconda dei dati di incremento o decremento delle popolazioni, registrati dalle competenti Autorità scientifiche. SANZIONI Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con l’arresto da tre mesi ad un anno e con l’ammenda da lire quindici milioni a lire centocinquanta milioni chiunque, in violazione di quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 338/97 del Consiglio del 9 dicembre 1996, e successive attuazioni e modificazioni, per gli esemplari appartenenti alle specie elencate nell’allegato A del Regolamento medesimo e successive modificazioni: a) importa, esporta o riesporta esemplari, sotto qualsiasi regime doganale, senza il prescritto certificato o licenza, ovvero con certificato o licenza non validi ai sensi dell’articolo 11, comma 2a, del Regolamento (CE) n. 338/97 del Consiglio, del 9 dicembre 1996, e successive attuazioni e modificazioni; b) omette di osservare le prescrizioni finalizzate all’incolumità degli esemplari, specifi- < Torna all’inizio cate in una licenza o in un certificato rilasciati in conformità al Regolamento (CE) n. 338/97 del Consiglio, del 9 dicembre 1996, e successive attuazioni e modificazioni e del Regolamento (CE) n. 939/97 della Commissione, del 26 maggio 1997, e successive modificazioni; c) utilizza i predetti esemplari in modo difforme dalle prescrizioni contenute nei provvedimenti autorizzativi o certificativi rilasciati unitamente alla licenza di importazione o certificati successivamente; d) trasporta o fa transitare, anche per conto terzi, esemplari senza la licenza o il certificato prescritti, rilasciati in conformità del Regolamento (CE) n. 338/97 del Consiglio, del 9 dicembre 1996, e successive attuazioni e modificazioni e del Regolamento (CE) n. 939/97 della Commissione, del 26 maggio 1997, e successive modificazioni e, nel caso di esportazione o riesportazione da un Paese terzo parte contraente della Convenzione di Washington, rilasciati in conformità della stessa, ovvero senza una prova sufficiente della loro esistenza; e) commercia piante riprodotte artificialmente in contrasto con le prescrizioni stabilite in base all’articolo 7, paragrafo 1, lettera b), del Regolamento (CE) n. 338/97 del Consiglio, del 9 dicembre 1996, e successive attuazioni e modificazioni e del Regolamento (CE) n. 939/97 della Commissione, del 26 maggio 1997 e successive modificazioni; f) detiene, utilizza per scopi di lucro, acquista, vende, espone o detiene per la vendita o per fini commerciali, offre in vendita o comunque cede esemplari senza la prescritta documentazione. In caso di recidiva, si applica la sanzione dell’arresto da tre mesi a due anni e dell’ammenda da lire venti milioni a lire duecento milioni. Qualora il reato suddetto viene commesso nell’esercizio di attività di impresa, alla condanna consegue la sospensione della licenza da un minimo di sei mesi ad un massimo di diciotto mesi. L’importazione, l’esportazione o la riesportazione di oggetti personali o domestici derivati da esemplari di specie indicate nel comma 1, in violazione delle disposizioni del Regolamento (CE) n. 939/97 della Commissione, del 26 maggio 1997, e successive modificazioni, è punita con la sanzione amministrativa da lire tre milioni a lire diciotto milioni. Gli oggetti introdotti illegalmente sono confiscati dal Corpo forestale dello Stato, ove la confisca non sia disposta dall’Autorità giudiziaria. 12 Informazioni Sezioni Turismo: l’intervento di Conficoni, Presidente Giratlantide, al 1° convegno nazionale sul turismo scolastico Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Mauro Conficoni, presidente di Giratlantide, ormai storica e consolidata Agenzia di Viaggi cervese leader italiana nel campo del turismo scolastico, ha relazionato venerdì 5 febbraio a Bari, in occasione del “1 convegno nazionale sul turismo scolastico”, organizzato dalla Regione Puglia, Assessorato al Turismo e Industria alberghiera, partner di un Programma Interregionale di Sviluppo Turistico congiuntamente alle Regioni: Toscana, capofila del progetto, Umbria, Liguria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia. Il progetto nazionale prevede la promozione di itinerari turistico–culturali e sportivi per incentivare il turismo scolastico e giovanile tra i territori delle Regioni partecipanti al progetto. Tra gli obiettivi previsti vi è la definizione di specifici itinerari dedicati alle tematiche didattiche con la realizzazione di materiale informativo ad uso degli insegnanti e degli studenti. Inoltre si prevede la messa in rete delle strutture ricettive più adeguate alle esigenze giovanili (ostelli della gioventù, campeggi e strutture ricettive) e la realizzazione di specifici pacchetti turistici rivolti alle scuole coinvolgendo tour operators e agenzie di viaggi. I temi dell’intervento di Conficoni hanno riguardato i diversi aspetti statistici ed economici del turismo scolastico: “ si stima che nell’anno scolastico in corso i partecipanti ai viaggi di istruzione siano stati circa 3,6 milioni. Per il 2008-2009 la stima del fatturato complessivo del turismo scolastico (solo la spesa dei servizi turistici diretti) è di 651 milioni di Euro, in calo rispetto agli anni precedenti, raggiungendo il miliardo di euro se si include l’indotto. Per i viaggi in Italia il fatturato stimato è di 391 milioni di Euro mentre per i viaggi all’estero dovrebbe attestarsi su 260 milioni di Euro. In Emilia Romagna le presenze dovrebbero attestarsi a oltre 1 milione e il fatturato a oltre 40 milioni di Euro. E’ diminuito il numero complessivo dei viaggi, cambiando anche la distribuzione fra le mete nazionali e quelle estere di cui 2,8 milioni hanno visitato una o più località italiane e 764 mila hanno preferito una o più località estere. La spesa media per i viaggi di istruzione in Italia è salita del 6,9% nel 2007/2008 e del 5,7% nel 2008/2009, passando dai 121,1 € del 2005/2006 ai 136,9 € del 2008/2009. Nei collegamenti internazionali è aumentato l’uso del mezzo aereo (32,8%), grazie ai voli low cost, e della nave (9,2%), mentre diminuisce il ricorso al bus (47,1%) e al treno (10,5%). Giratlantide, con le proprie tre sedi locali (Cervia, Bari, Savona) eroga servizi a circa 50.000 studenti ogni anno con un indotto stimato di oltre 3 milioni di euro, in gran parte gravitanti in Romagna.” Turismo 2: si sono svolti a Parigi gli incontri di ATES, Associazione per il Turismo Equo e Solidale Si sono svolti a Parigi, dal 3 al 6 febbraio, i 3 Incontri di ATES, Associazione per il Turismo Equo e Solidale. Gli Incontri sono stati dedicati a varie tematiche e a diversi progetti: presentata la ricerca condotta da Amandine Southon sui progetti di cooperazione allo sviluppo in alcuni paesi africani (Mali, Senegal, Burkina Faso); discusso il tema dell’utilizzo dei fondi per lo sviluppo; organizzata una tavola rotonda sul turismo responsabile in Europa con la partecipazione delle delegazioni straniere; realizzato un incontro con i rappresentanti delle finanza etica e solidale, in particolare con i dirigenti di FEBEA; l’ampio dibattito ha permesso di mettere a fuoco le tematiche del microcredito e del credito in generale; il ricorso alle quote di solidarietà nei viaggi di turismo responsabile a sostegno di piccoli progetti; le ricadute sociali, imprenditoriali ed economiche dei progetti di cooperazione e dei viaggi nei paesi del Sud del Mondo. Il Presidente di AITR e di EARTH aisbl Maurizio Da- < Torna all’inizio volio ha presentato lo stato di attuazione del sistema di certificazione che AITR sta elaborando; ha poi presieduto la sessione dedicata al confronto fra le varie realtà europee. Giovedì 4 si è tenuta la serata dedicata al turismo responsabile in Italia, con la partecipazione delle cooperative Viaggi Solidali di Torino, rappresentata da Enrico Marletto, e della cooperative A.L.I. di Palermo, rappresentata da Davide Ganci e Connie Maldonato; la serata, aperta da Maurizio Davolio, ha visto la partecipazione di circa 150 persone interessate all’Italia e in particolare alla Sicilia; il buffet è stato organizzato da Slow Food. In occasione degli Incontri di ATES si è anche riunito il Board della rete europea EARTH aisbl, che ha assunto decisioni in merito al potenziamento del sito web; alla partecipazione a fiere, borse e convegni nei vari paesi; alla collaborazione con altre reti e organizzazioni internazionali. L’assemblea di EARTH aisbl si terrà in occasione dell’assemblea di AITR prevista in Sicilia in maggio. 13 Informazioni Territori Sezioni Liguria Il 17 febbraio assemblea regionale delle Cooperative Turistiche Legacoop . . 14 Primo piano > Settori > Giornata cooperativa per Claudio Burlando; dalle imprese che costruiranno il nodo ferroviario di Genova alle cooperative sociali, l’incontro del Presidente della Regione con gli imprenditori cooperativi liguri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 Territori > Marche Imprese > Sondaggio > Nuove modalità per l’affidamento dei servizi alle coopertive sociali . . . . . . . 15 Basilicata Ipercoop Matera, soddisfazione di Legacoop per l'accordo raggiunto . . . . . . 16 Edilizia sociale, l'intervento di Potenza in un convegno Legacoop . . . . . . . . . 16 Calabria Costituito a Catanzaro il comitato regionale di Cooperfidi Italia . . . . . . . . . . 16 Emilia Romagna Generazioni, giovani cooperatori e ricercatori universitari a Rochdale sulle orme dei pionieri della cooperazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 Ravenna: il settore agroalimentare della provincia può uscire dalla crisi, ma deve puntare su innovazione tecnica e organizzativa e su una maggiore collaborazione di filiera. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 Ravenna 2: Legacoop, “La proroga della scadenza delle concessioni demaniali deve essere fissata al 2015 e non al 2012. È a rischio il settore turistico del nostro territorio”. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 Modena: il Caseificio Coop Castelnovese compie 50 anni proponendosi come nuovo polo di rafforzamento del Comparto Lattiero Caseario di Legacoop. . . . . 19 Reggio Emilia: a Castelnovo ne’ Monti la riunione delle cooperative agricole della montagna; si è parlato dei finanziamenti per le imprese agricole e del programma di azioni di Legacoop per la montagna, che verrà discusso nella prossima Direzione provinciale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 Liguria: il 17 febbraio assemblea regionale delle Cooperative Turistiche Legacoop “Dai turismi di destinazione ai turismi di motivazione – Una proposta di legge per il sostegno agli investimenti nei srevizi complementari alla ricettività”. Questo il tema dell’Assemblea regionale delle Cooperative Turistiche di Legacoop Liguria, che si svolgerà il 17 febbraio, presso il Palazzo della Borsa Valori – Sala delle Grida (Via XX Settembre). Di seguito il programma dei lavori 9.00 Caffè di benvenuto ed apertura spazi cooperativi alla presenza dei Candidati Regionali 10.00 Apertura lavori Claudio Pontiggia, Presidente Legacoop Liguria Saluto delle autorità 10.30 Presentazione della Proposta di Legge Legacoop Liguria e dei Buoni Vacanze Italia Roberto La Marca 11.00 Interventi: Consorzio C.Re.S.S., Cooperativa Il Gagollo, Cooperativa Tramontur, Cooperativa Kronos, Legacoop Turismo Toscana, Consorzio Due Riviere 11.45 Repliche dei Candidati Regionali 12.15Maurizio Davolio, Presidente Nazionale LegacoopTurismo 14 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Liguria 2: giornata cooperativa per Claudio Burlando; dalle imprese che costruiranno il nodo ferroviario di Genova alle cooperative sociali, l’incontro del Presidente della Regione con gli imprenditori cooperativi liguri E’ iniziata, l’8 febbraio, a Sampierdarena, con l’avvio dei lavori del nodo ferroviario di Genova, la giornata “cooperativa” di Claudio Burlando, che ha incontrato - insieme alle altre imprese del consorzio che realizzerà l’opera - le cooperative di costruzioni Unieco e CNB. Il pomeriggio è cominciato con l’incontro con New Deal Ambiente, cooperativa di ingegneri costituita dall’unione di tecnici provenienti da Italimpianti con professionisti ed esperti operanti nel campo della tutela ambientale. Alle 16 il Presidente Burlando si è incontrato con i presidenti delle cooperative liguri aderenti a Legacoop Liguria. Burlando, nella duplice veste di Presidente della Regione Liguria e di candidato del Pd alle prossime elezioni regionali, ha illustrato il suo programma e discusso della piattaforma programmatica che gli imprenditori cooperativi del territorio hanno condiviso sui temi del lavoro, dell’inclusione sociale, dello sviluppo. Alle 18.30 Burlando ha incontrato le Cooperative di Abitazione E più tardi è stato a cena con i presidenti delle Cooperative Sociali. Marche: nuove modalità per l’affidamento dei servizi alle coopertive sociali La Regione Marche sta predisponendo nuove modalità, Nuove formule, più innovative rispetto al tradizionale appalto, per l’affidamento dei servizi alle cooperative sociali. E’ emerso dal seminario organizzato dal Consorzio per l’alta formazione e lo sviluppo della ricerca scientifica in diritto amministrativo di Osimo (An), insieme all’assessorato ai Servizi sociali della Regione Marche, tenuto nella sede osimano dell’Istituto Campana e a cui ha partecipato anche Legacoop Marche. “E’ stato un confronto importante anche per prendere in esame modalità differenti di appalto – commentano il direttore di Legacoop Marche, Stefania Serafini, e il responsabile del settore cooperative Sociali, Fabio Grossetti -, come la concessione di pubblico servizio, l’accreditamento e gli accordi procedimentali finalizzati a dare sostanza giuridica alla co-progettazione tra pubblico e privato”.All’evento hanno preso parte oltre 100 tra operatori sociali dei Comuni, coordinatori di ambito, lavoratori delle cooperative impegnati nei servizi sociali, rappresentanti delle Centrali cooperative, delle Ipab e tecnici regionali. Sui temi dell’affidamento di servizi sono intervenuti esperti, giuristi come Chiara Fabrizi dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, Franco Dalla Mura, avvocato amministrativista di Verona ed esperto di politiche sociali, Galileo Omero Manzi, avvocato amministrativista, e Fa- brizio Lorenzotti docente di Diritto amministrativo e consulente della Regione Marche. Sono intervenuti anche esperti della cooperazione sociale di Legacoop, Paola Menetti, di Confcooperative, Simone Brunello, e dell’Unci, Maria Pia Zitti, oltre a rappresentanti di Enti locali, Guliano Tacchi per i Coordinatori di ambito e Franco Pesaresi per i Comuni. Ci sono stati confronti anche sulle esperienze di altre regioni, come l’Emilia Romagna per quanto riguarda l’ accreditamento e il Veneto relativamente agli accordi di co-progettazione.A conclusione del convegno, Giovanni Santarelli, dirigente regionale e responsabile del rapporto con l’associazionismo e il terzo settore, ha illustrato i percorsi di lavoro che la Regione sta avviando e che condurranno alla modifica di atti relativi alle modalità di esternalizzazione affiancando a strumenti di diritto privato, come il convenzionamento diretto, le clausole sociali, le procedure di gara aperte e riservate, anche strumenti di diritto pubblico quali la concessione, gli accordi procedimentali e l’accreditamento istituzionale. “Come Centrali cooperative – aggiungono la Serafini e Grossetti – insieme ai tecnici degli Enti locali e ai rappresentanti delle Ipab, ci siamo espressi favorevolmente su questi percorsi e abbiamo invitato la Regione a procedere rapidamente alla predisposizione degli atti, dopo una necessaria fase di concertazione”. 15 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Basilicata: Ipercoop Matera, soddisfazione di Legacoop per l’accordo raggiunto Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Viva soddisfazione per la chiusura delle vertenza e piena approvazione dell’esito di una trattativa che mantiene i livelli occupazionali e rispetta quelli retributivi e di inquadramento. È quanto esprime Donato Scavone, presidente di Legacoop Basilicata, in merito all’accordo siglato presso il Ministero del Lavoro tra Apulia Supermercati srl, società che gestisce gli ipermercati acquisiti dalla rete Carrefour in Puglia e Basilicata, sigle sindacali e la stessa Lega delle Cooperative sulla cassa integrazione straordinaria a rotazione e a orario ridotto da 38 a 24 ore. Per quel che riguarda in particolare i 73 lavoratori dell’ipermercato di Matera, l’intesa biennale prevede l’attivazione della Cigs a partire dal 1° marzo 2010, la formazione presso gli stessi supermercati o in quelli della rete Coop Estense e 200 ore di lavoro straordinario per coloro che si renderanno disponibili alla flesibilità. Previsti inoltre incentivi per chi sarà sceglierà di trasferirsi all’ipermercato di Brindisi e per chi vorrà lasciare l’azienda nel periodo di cassa integrazione. “Ancora una volta - prosegue Scavone - la cooperazione, rappresentata in questo caso da Coop Estense, esprime la volontà di radicarsi al territorio e orientarsi verso gli interessi dei lavoratori e dei soci”. La migliore notizia, quella che tutti aspettavano, è la conferma che non verrà licenziato nessuno; anzi, grazie alla Cigs attivata, i lavoratori rimarranno full-time per i prossimi due anni; la mobilità è solo volontaria e in ogni caso sarà accompagnata da forme di sostegno. “Nutriamo la concreta speranza - conclude il presidente Scavone - che al termine dei due anni la situazione possa essere risolta definitivamente”. La serietà, l’impegno e i valori del gruppo Coop Estense sono, in tal senso, la migliore garanzia. Basilicata 2: edilizia sociale, l’intervento di Potenza in un convegno Legacoop I centoventi alloggi di edilizia convenzionata che saranno realizzati a Potenza dalle cooperative di abitanti Domus e Sirio Habitat, entrambe aderenti a Legacoop Basilicata, presentano importanti elementi di innovazione. Il Piano di Edilizia sociale, fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Potenza, rappresenta così non solo un valido strumento per far fronte alle esigenze abitative della città, ma diventa l’occasione per operare un intervento tecnico altamente qualificato, in cui particolare attenzione è rivolta ai materiali, alla sostenibilità energetica e alle caratteristiche antisismiche delle strutture. Se ne è discussolunedì 8 febbraio, presso la sala Fortunato del Park Hotel di Potenza, in un convegno dal titolo “L’edilizia sociale protagonista di qualità e innovazione” organizzato da Legacoop Basilicata. Dopo i saluti dell’assessore comunale all’Urbanistica Roberto Speranza, la relazione del presidente di Legacoop Basilicata Donato Scavone e le comunicazioni di Gianfranco Gazaneo e Donato Laus, presidenti rispettivamente delle cooperative Domus e Sirio Habitat, l’architetto Mauro Cammarelle e gli ingegneri Marco Vona e Giuseppe di Giacomo hanno approfondito l‘aspetto tecnico e illustrat i sistemi all’avanguardia con cui saranno costruiti gli alloggi, pensati per soddisfare al massimo le esigenze abitative dei soci delle cooperative. Gli interventi del sindaco di Potenza Vito Santarsiero e dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Opere Pubbliche e Mobilità Rocco Vita hanno lasciato spazio al dibattito prima delle conclusioni di Luciano Caffini, presidente nazionale Legacoop Abitanti. Calabria: costituito a Catanzaro il comitato regionale di Cooperfidi Italia Alla presenza del Presidente Nazionale del Consiglio di gestione di Cooperfidi Italia Mauro Gori, si è tenuta, il 4 febbraio, l’assemblea delle cooperative aderenti a Legacoop, Confcooperative e AGCI per la costituzione del Comitato territoriale calabrese del Consorzio. Cooperfidi Italia è il consorzio nazionale unita- rio delle tre centrali cooperative che è stato costituito nel dicembre scorso con la sottoscrizione dell’atto di fusione di nove Cooperfidi regionali. La società è partita con 70 milioni di euro di garanzie erogate, un patrimonio di 20 milioni di euro ed un valore di attività finanziaria di 85 16 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > milioni di euro; questa robustezza finanziaria permetterà al consorzio di operare pienamente a sostegno delle imprese cooperative anche in rapporto alle nuove normative imposte da Basilea 2. Compito del consiglio territoriale calabrese è la promozione del consorzio sul territorio con le istituzioni e con gli istituti di credito e il lancio di una campagna di iscrizione delle coopera- tive aderenti alle tre centrali. Il consiglio territoriale in questa fase promozionale è composto dal presidente di Confcooperative Katia Stancato, dal presidente di Legacoop Giorgio Gemelli e dal presidente di AGCI Francesco Capocasale a cui è stata affidata la Presidenza. Emilia Romagna: Generazioni, giovani cooperatori e ricercatori universitari a Rochdale sulle orme dei pionieri della cooperazione Cinque membri di Generazioni, il network dei giovani cooperatori dei Legacoop Emilia-Romagna, e due ricercatori dell’Università di Bologna rientrano da una visita in Inghilterra nei luoghi storici della cooperazione. Venerdì 5 febbraio mattina sono stati ospiti del Co-opearative College di Manchester, il principale istituto di ricerca e promozione della cooperazione, dove si sono confrontati con il Direttore Mervyn Wilson e i suoi collaboratori. Nel pomeriggio hanno incontrato una delegazione di Co-operatives UK, l’associazione di imprese che corrisponde alla Legacoop in Italia. “Bellissima esperienza e confronto molto proficuo - ha commentato Roberto Cardinale di Legacoop Forlì-Cesena - anche se la diffusione della cooperazione nei due Paesi è incomparabile: in Inghilterra si esaurisce quasi tutto nella coop di consumo, mentre in Emilia-Romagna c’è un sistema produttivo che aggrega i lavoratori come soci di cooperative. In un certo senso - dice scherzando - abbiamo da tempo superato gli inglesi, anche se la cooperazione è nata qui”. Sabato mattina, infatti, la delegazione ha visitato il museo della cooperazione di Rochdale, il sobborgo di Manchester dove nel 1844 è nata la prima coo- perativa del mondo, la Società dei Probi Pionieri. “È una grande emozione essere qui dove è nato il movimento cui siamo orgogliosi di appartenere - è stato il commento di Rudy Gatta della Legacoop ravennate -, come giovani cooperatori coinvolti nel processo di un ricambio generazionale che il nostro movimento non può più rimandare, abbiamo voluto tornare alle radici per riscoprire lo spirito che aveva animato coloro che lo hanno fondato. Abbiamo scoperto che quello spirito è ancora vivo e fortissimo, e che in un momento storico come quello che stiamo vivendo, le nostre cooperative possono andare fiere della loro storia: sono le qui le risposte per superare la crisi e avere successo come imprese senza tradire i principi della cooperazione”. La delegazione, i cui partecipanti hanno volontariamente sostenuto le spese di viaggio e soggiorno, era cosi’ composta: Andra Benini, vicepresidente di Legacoop Ferrara; Roberto Cardinale, Legacoop Forli’-Cesena; Rudy Gatta, Legacoop Ravenna; Biljana Prijic, cooperativa Kitchen di Bologna; Nicole Triboli, cooperativa CAD di Cesena; Kristian Mancinone e Sara Rago, Facoltà di Economia dell’Università di Bologna. Ravenna: il settore agroalimentare della provincia può uscire dalla crisi, ma deve puntare su innovazione tecnica e organizzativa e su una maggiore collaborazione di filiera “Da questa fase critica, che sarà di transizione, si esce rifocalizzando le attività del settore agroalimentare. Ci sono le forze e le competenze necessarie ma si deve procedere a un’innovazione che non sia solo tecnica, ma che coinvolga anche l’organizzazione, aumentando la collaborazione di filiera”. Questo in sintesi il pensiero del professor Gabriele Canali – docente di economia dei mercati agroalimentari dell’Università Cattolica di Piacenza – intervenuto al convegno ‘Prospettive di mercato e dell’economia ed effetti sull’agroalimentare ravennate’, organizzato dal Tavolo verde della provincia di Ravenna – composto dalle organizzazioni professionali agricole e cooperative – in collaborazione con la Provincia di Ravenna, La Camera di commercio di Ravenna e con il sostegno della Banca di credito cooperativo. Il professor Canali, nel suo approfondito intervento sulle ‘Prospettive di mercato e dell’economia ed effetti sull’agroalimentare ravennate’, si è agganciato alle considerazioni del coordinatore provinciale del Tavolo verde, Gilberto Minguzzi, che ha aperto i lavori insistendo sulla 17 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > necessità di dare visibilità alle difficoltà e alle richieste di un settore centrale per l’economia provinciale. «Dobbiamo unire le forze per indirizzare i cambiamenti, creando valore nuovo da trasferire all’impresa agricola per guadagnare sostenibilità. Se collassa l’impresa agricola, frana l’intero sistema. Soprattutto, dobbiamo prepararci adeguatamente, in previsione della prossima revisione della PAC al 2013, a contrastare con efficacia la tendenza europea a tagliare il bilancio agricolo: ci sono almeno 15 dei 27 Stati dell’Ue che, non avendo un’agricoltura strutturata, preferiscono approvvigionarsi sul mercato internazionale, piuttosto che investire sulla funzione strategica dell’agroalimentare UE». Gabriele Canali, alla fine di un’analisi particolareggiata sui punti di forza e di debolezza dell’agroalimentare provinciale, ha messo in evidenza alcune strategie per fare ripartire le principali filiere, a cominciare da una scelta di campo più forte verso l’innovazione. Per quanto riguarda l’ortofrutta, ha sottolineato la necessità di «ridefinire i rapporti tra soci e cooperative, soprattutto per quanto riguarda la consegna del prodotto, che il socio, per disposizione della legge UE, deve conferire ‘per intero’ alla cooperativa, puntare su strategie commerciali diversificate, identificare meglio quali siano le nuove produzioni su cui puntare, arrivando quindi anche a una maggiore programmazione delle produzione». Il docente piacentino ha individuato le stesse linee di sviluppo anche per il comparto vitivinicolo, soffermandosi poi sul ruolo che compete al sistema agroindustriale e alle istituzioni: tra i punti più importanti ha citato i servizi di assistenza tecnica e di valutazione economica, con monitoraggio dell’andamento dei costi, e la ricerca scientifica applicata, dove i sistemi produttivi e le filiere debbono svolgere un ruolo più attivo di indirizzo. Sono intervenuti all’iniziativa anche Gianni Amidei, Direttore generale Agrintesa, che ha parlato de ‘L’esperienza Valfrutta fresca’), Ruenza Santandrea, Presidente Cevico (‘L’esperienza del Cevico nella valorizzazione dei vini di Romagna. Il Sangiovese e il Trebbiano nei mercati internazionali’), Massimo Masetti, Dirigente del settore cereali Cap Ra (‘L’esperienza commerciale dell’Op cereali Emilia-Romagna’), Augusto Verlicchi, Direttore cerealproteici Terremerse (‘Il centro di stoccaggio: organizzazione e innovazione. L’esperienza dei silo-bag in Terremerse’), Remo Magnani, direttore della cooperativa Propar (Piano colturale aziendale integrato sull’orticoltura da industria’) e Stefano Frapoli (‘Esperienze ravennati di agricoltura di gruppo’). Ravenna 2: Legacoop, “La proroga della scadenza delle concessioni demaniali deve essere fissata al 2015 e non al 2012. È a rischio il settore turistico del nostro territorio” Pubblichiamo, di seguito, il testo di un comunicato diffuso, il 9 febbraio, da Giovanni Monti, Presidente di Legacoop Ravenna e da Stefano Patrizi Responsabile turismo di Legacoop Ravenna. “Legacoop e le Cooperative degli Stabilimenti Balneari della provincia di Ravenna fanno il punto sulle concessioni demaniali. Nonostante le ripetute rassicurazioni di esponenti del Governo, la proroga delle attuali concessioni risulta essere così come stabilito dal “decreto milleproroghe” al 2012, anziché al 2015. Sono stati presentati due emendamenti per porre rimedio e portare al 2015 la scadenza delle concessioni: rispettivamente uno dalla maggioranza che sostiene il Governo e uno dal Partito Democratico, a firma tra gli altri del sen. Vidmer Mercatali. Ci risulta che il primo sia stato bocciato in Com- missione Bilancio e il secondo stia ancora procedendo verso l’approvazione finale. Ritenendone condivisibile il contenuto, il nostro auspicio è che questo vada in porto al più presto. Non siamo interessati al dibattito sulla primogenitura delle normative, ma solo al futuro del turismo balneare. Siccome sia le forze di maggioranza che quelle di opposizione sembrano condividere il 2015 come scadenza, è poco comprensibile la difficoltà e la lungaggine che sta attraversando questo iter legislativo. L’incertezza che nasce dagli indirizzi comunitari rispetto alle Concessioni del Demanio Marittimo, che si trascina da troppo tempo, sta arrecando considerevoli danni ai soci delle Cooperative Bagnini. A questo si aggiungono i danni alle imprese e ai lavoratori di tutto l’indotto economico che ruota intorno a questo settore, il più importante dell’economia turistica del nostro territorio”. 18 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Modena: il Caseificio Coop Castelnovese compie 50 anni proponendosi come nuovo polo di rafforzamento del Comparto Lattiero Caseario di Legacoop Nonostante i segnali di ripresa delle quotazioni e dell’export del Parmigiano Reggiano, l’annosa crisi del comparto Lattiero Caseario sta causando la progressiva chiusura di numerosi allevamenti, con le inevitabili ripercussioni sulle strutture di trasformazione a valle. “Rispetto alle potenzialità dei caseifici presenti sul nostro territorio, - spiega Franco Michelini, responsabile settore lattiero caseario di Legacoop Modena - oltre il 30% delle caldaie risulta mediamente inutilizzato: ciò comporta un aumento dei costi di trasformazione che, dato i bilanci a Costi/Ricavi delle imprese cooperative, si ripercuotono inevitabilmente sulle quote riparto ai soci, generando nuove difficoltà per gli allevatori rimasti che, non recuperando i costi di produzione, sono portati a chiudere l’allevamento”. Per tentare di uscire da questa spirale, il Consorzio cooperativo Granterre e Legacoop hanno elaborato un programma di riorganizzazione e di rafforzamento produttivo del comparto lattiero caseario: un programma che ha trovato consensi ed ora è in fase realizzativa. Il primo polo aggregativo del progetto è rappresentato dalla costituzione dalla cooperativa agricola “Bonlatte” di Castelfranco. Costituita nel novembre 2009, vi sono impegnati, oltre al Consorzio Granterre, altri quattordici soci, che conferiscono 115.000 q.li di latte prodotto. Il secondo polo del piano di riorganizzazione è incentrato sulla Cooperativa Casearia Castelnovese. Questo secondo progetto è stato definito e approvato dagli organi statutari della Castelnovese e del Consorzio Granterre e a inizio anno i due rispettivi presidenti, Rino Mazzini ed Eros Valenti, hanno dato il via operativo ad una nuova aggregazione. Primo passo la cessione di un ramo d’azienda di Granterre alla Coop Casearia Castelnuovese, a cui pertanto si sono aggiunti il caseificio Valnirano di Fiorano Modenese e il Cà Vecchino di Ospitaletto in Comune di Marano sul Panaro, aggregando così una base sociale di 79 Soci che conferiranno nel 2010 circa 260.000 q.li di latte. La Coop Castelnovese, con le sue 46.000 forme di formaggio annue, proprio nel suo cinquantesimo anno di attività si colloca così tra i più grandi produttori dell’intero comprensorio del Parmigiano Reggiano, comprendente le province di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna in Sinistra Reno e Mantova in destra Po Il Business Plan presentato dal Direttore della Coop Castelnovese, Antonio di Silvio, ha messo in risalto i risultati economici di questa aggregazione che coglie immediatamente il duplice risultato della riduzione dell’incidenza unitaria dei costi generali e del contenimento dei costi di trasporto latte grazie alla loro razionalizzazione, sopratutto su alcune aree in cui le precedenti società agivano in sovrapposizione. Fra gli scopi statutari, oltre a trasformare al minor costo la produzione dei soci, le Cooperative casearie hanno anche l’obiettivo di collocarla successivamente sul mercato al miglior prezzo, realizzando così al meglio lo scambio mutualistico (la quota riparto) con l’imprenditore agricolo socio. “La leva commerciale del caseificio– spiega il direttore Antonio di Silvio – in parte viene attivata direttamente tramite il negozio attiguo allo stabilimento principale (nella storica sede di Via Cavidole 6, a Castelnuovo) che nello scorso anno ha staccato oltre 55.000 scontrini per un incasso superiore al milione di euro, vendendo direttamente al consumatore oltre il 20% delle 17.130 forme di formaggio prodotte”. ”Nonostante questa importante attività di vendita diretta, - continua di Silvio - e a maggior ragione con il nuovo assetto, la Castelnovese conferisce al Consorzio Granterre la parte principale della produzione, beneficiando così, oltre al prezzo corrente di mercato, degli eventuali ristorni derivanti dalla gestione di questa importante realtà del nostro territorio”. Alla Coop Granterre, lo ricordiamo, conferiscono la loro produzione 9 caseifici per oltre 208.000 forme di Parmigiano Reggiano che vengono commercializzate dalla società controllata Parmareggio, assieme ad altro formaggio acquistato sul mercato in base alle esigenze commerciali: quest’insieme di attività ha portato il Gruppo cooperativo Granterre a rappresentare circa il 17% della quota di mercato del Parmigiano Reggiano, in Italia e nel mondo. Oltre a questi indispensabili asset economici, importante è anche la valenza sociale, perseguita con il ruolo dei soci che non si limita al solo conferimento del latte, ma prosegue in qualità di amministratore dell’impresa, determinandone direttamente il risultato economico di gestione. “Il progetto realizzato col rafforzamento della Casearia Castelnovese – commenta Franco Michelini di Legacoop Modena - si pone però anche l’obiettivo di porre le basi per una futura 19 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > riorganizzazione di altri territori di produzione: infatti persistono tuttora caseifici che presentano dei costi di trasformazione elevati, a scapito della quota riparto spettante ai soci. Neppure il consolidamento dell’attuale mercato del Parmigiano Reggiano permetterà a quei produttori di recuperare i costi sostenuti in stalla per la produzione del latte, prospettando quindi la chiusura di stalle e nuovi aumenti dei costi in caseificio, sino a quando anche i più coraggiosi dovranno abbandonare, perdendo così tutto”. “Il mantenimento dei tre siti produttivi (Castelnovese,Valnirano e Cà Vecchino) – conclude Franco Michelini - si pone quindi come una opportunità al servizio di quei produttori intenzionati a continuare l’attività nei prossimi decenni, migliorando ulteriormente le aspettative in merito ai già interessanti conti economici”. E intanto la Coop Casearia Castelnovese festeggerà in settembre i suoi primi 50 anni, felice risultato di precedenti unificazioni, a sottolineare, con le parole del suo presidente Rino Mazzini, che “assieme ci si può riuscire”. Reggio Emilia: a Castelnovo ne’ Monti la riunione delle cooperative agricole della montagna; si è parlato dei finanziamenti per le imprese agricole e del programma di azioni di Legacoop per la montagna, che verrà discusso nella prossima Direzione provinciale Si è svolta l’8 febbraio presso l’agriturismo Il Ginepro a Castelnovo nè Monti la riunione di Legacoop Reggio Emilia con le cooperative agricole della montagna. Temi della riunione, cui erano presenti Luigi Tamburini, responsabile del settore agroalimentare e Sergio Fiorini, coordinatore per l’Appennino, sono stati lo sviluppo della cooperazione in agricoltura ed i programmi di investimento delle imprese in montagna. E’ stato annunciato anche che la Direzione di Legacoop, nella prossima riunione convocata per il 12 febbraio, discuterà un programma di promozione, potenziamento e sviluppo della cooperazione in Appennino da presentare alle imprese ed alle istituzioni. Riguardo alle opportunità per gli investimenti sono stati illustrati i bandi pubblicati dal Gal Antico Frignano ed Appennino Reggiano rivolti alla trasformazione ed alla commercializzazione diretta dei prodotti aziendali, che possono interessare alcune imprese tra cui le latterie sociali. Luigi Tamburini ha poi svolto una specifica informazione su iniziative volte al consolidamento finanziario delle cooperative su cui gravano, nel momento attuale di crisi economica e di mercato, le passività dei grossi investimenti effettuati per lo sviluppo e sui progetti di filiera recentemente attivati. Legacoop ha confermato la disponibilità dell’associazione e dei propri strumenti di consulenza diretta agli associati di fornire alle imprese la massima assistenza in fase di progettazione e di presentazione dei progetti che le singole cooperative ed i loro strumenti di aggregazione ritengano di intraprendere. Le linee di sviluppo di Legacoop per la montagna saranno presentate dopo l’approvazione del documento di base da parte della Direzione provinciale. 20 < Torna all’inizio Informazioni Imprese Sezioni Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Cooperativa Archeologia: presentati dal Ministro George Pullicino i lavori di restauro delle Fortificazioni cinquecentesche di Malta, realizzati dalla Cooperativa con Consorzio Toscano Cooperative ......................................22 Camst: il riconoscimento da parte di Confimprese è un’occasione per Minella per fare il punto sulla crisi ..............................................................23 Camst 2: la partecipazione alla settimana mondiale 2010 per la riduzione del consumo di sale nell'alimentazione umana..................................................23 Camst 3: l’adesione alla Campagna della trasmissione radiofonica Caterpillar “M’illumino di meno”........................................................................................24 Coop Estense: una sfida al mercato per difendere la spesa dei consumatori; la cooperativa investirà 90 milioni di euro in azioni di convenienza per spingere il mercato a produrre ulteriori livelli di competitività..........................................24 Coop Adriatica: investimento di 187 milioni di euro nella tutela del potere d’acquisto, esteso a precari e lavoratori autonomi lo sconto settimanale sulla spesa; nel 2009 vendite a 1,9 miliardi di euro ..........................................25 Coop Adriatica 2: luci abbassate, eco-lampadine, letture e cene a lume di candela; il 12 febbraio anche la Coop “s’illumina di meno” ...........................27 ITER: adesione alla giornata Caterpillar del risparmio energetico ......................27 Cooperativa Itaca: alla scoperta del centro Gioco “Il Girasole”, un servizio dell’Ambito distrettuale Urbano 6.5 di Pordenone .............................................27 Apofruit: riorganizzazione aziendale, sottoscritto l’accordo con le Organizzazioni sindacali; soddisfazione dell’azienda “Riorganizzazione necessaria, ce la impone l’attenzione ai costi e alla competitività in un momento difficile; ma avremmo potuto risparmiare tensioni e tempo”..................................................................28 Terra Uomini Ambiente: occupazione in crescita (48 unità in più per complessivi 385 occupati), bilancio in attivo e aumento di capitale da 400.000 euro per cooperativa agricolo-forestale della Garfagnana....................................28 Fondazione Unipolis: “Una bussola per il sociale”; presentazione della Guida per l’informazione sociale – Edizione 2010........................................................29 Cooperativa Animazione Valdocco: “C’è futuro. Piccolo repertorio di suggerimenti”; presentato a Torino il calendario 2010 ..................................29 21 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Cooperativa Archeologia: presentati dal Ministro George Pullicino i lavori di restauro delle Fortificazioni cinquecentesche di Malta, realizzati dalla Cooperativa con Consorzio Toscano Cooperative Si è tenuta venerdì 29 gennaio a La Valletta, davanti alle mura del St. John’s Cavalier, la conferenza stampa di presentazione dei lavori di restauro dei Bastioni Fortificati di Malta, alla presenza del Ministro dell’Agricoltura di Malta, On. George Pullicino e del Sottosegretario alle Entrate e Territorio On. Jason Azzopardi. Il Governo di Malta, utilizzando finanziamenti dell’Unione Europea, ha avviato un vasto programma di restauro delle fortificazioni storiche costruite nella seconda metà del XVI secolo e, per la parte compresa nella città di Valletta, inserite nella lista dei siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Ad aggiudicarsi le prime tre gare per il restauro (bastioni e annessi a La Valletta, Birgu e Mdina) una joint venture di imprese italiane e maltesi, guidata da Cooperativa Archeologia, insieme al Consorzio Toscano Cooperative. Si tratta di lavori per complessivi 7.700.000 € su i monumenti più rappresentativi di Malta, imponenti per dimensioni (oltre 45 metri di altezza, per un totale di oltre 3 chilometri di lunghezza) e per qualità dell’intervento di restauro richiesto, che dimostrano la competitività della tradizione del restauro italiana e la capacità delle imprese italiane del settore di imporsi per capacità tecniche, finanziarie ed organizzative in un mercato europeo (alle gare europee che hanno assegnato i lavori hanno infatti partecipato decine di aziende maltesi e di molti altri paesi europei). Il Ministro Pullicino ha riconosciuto, durante il suo intervento, l’importanza della partnership instaurata fra una delle più importanti imprese italiane nel settore del restauro dei beni culturali come Cooperativa Archeologia e imprese locali, nonché con il Governo maltese stesso che attribuisce a questo intervento una importanza strategica non solo nell’ambito della tutela e valorizzazione del proprio patrimonio culturale, ma anche nello sviluppo turistico, economico e sociale dell’isola. Cooperativa Archeologia si è aggiudicata i 7 lotti di restauro delle 3 gare fin qui bandite dal Governo maltese, costituendo una joint venture con il Consorzio Toscano Cooperative, con ReCoop (una piccola cooperativa maltese specializzata nel restauro), con Elbros Construction Ldt (società maltese di costruzioni, per il solo intervento di Mdina) e Tecknostudio s.r.l. (società pisana di progettazione, anch’essa solo per Mdina). I lavori sono iniziati sui siti di Valletta ( Restauro di St.John’s Cavalier, del Bastione St. Andrew’s, del Bastione Spencer e del Bastione SS. Peter e Paul) e a Birgu (Restauro del Bastione St. John, della piazza bassa e del cancello, restauro del St. John’s Cavalier e del Captain of France) e avranno durata di 24 mesi (più altri 24 mesi di manutenzione delle opere restaurate). Cooperativa Archeologia, oltre alle proprie maestranze specializzate, si avvarrà della collaborazione di mano d’opera locale e di giovani specializzandi del Centro di Formazione sui beni Culturali gestito dalla Restoration Unit del Ministero maltese per le Infrastrutture e Lavori Pubblici. L’opera di restauro si è resa necessaria per il deterioramento dei manufatti in pietra a causa di molteplici fattori (esposizione agli agenti atmosferici e marini, attacchi biologici, carenza di manutenzione, interventi umani, difetti strutturali, inquinamento, inserzioni nelle opere in muratura di materiali e suppellettili improrpie) che hanno prodotto danneggiamenti seri alla struttura. L’intervento di restauro si presenta così complesso e articolato e sarà svolto, previa una campagna di saggi e studi, seguendo la teoria della Conservazione Integrata, che prevede interventi di recupero e consolidamento, ma al tempo stesso anche un corretto e continuo utilizzo del bene recuperato, pena la sua ulteriore decadenza in poco tempo. Susanna Bianchi, presidente di Cooperativa Archeologia, durante la conferenza stampa, ha così commentato l’avvio dei lavori: “E’ per Cooperativa Archeologia un grande onore e, insieme, una grande responsabilità rappresentare all’estero la tradizione italiana del restauro per l’intervento sui bastioni fortificati cinquecenteschi di Malta. Costituisce un riconoscimento importante per una azienda che, nei suoi 28 anni di attività, si è specializzata esclusivamente nel settore dei beni culturali e ha scelto più di recente di diversificare la propria attività attraverso un processo di internazionalizzazione che l’ha vista operare sui beni culturali in Russia, Brasile, Libano, Giordania, Grecia, Austria Pakistan Cina, Nepal e ora a Malta” 22 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Camst: il riconoscimento da parte di Confimprese è un’occasione per Minella per fare il punto sulla crisi Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > In occasione della celebrazione dei 10 anni della costituzione di Confimprese, associazione che riunisce un centinaio di imprese leader nel settore della ristorazione commerciale e del commercio moderno, alla presenza di Bruno Vespa e Mario Resca, presidente di Confimprese, Camst ha ricevuto una menzione tra le imprese con le migliori performance aziendali per i migliori risultati economici ottenuti Nella cornice del Palazzo delle Esposizioni a Roma, in occasione di una cerimonia alla quale hanno partecipato importanti imprenditori della ristorazione moderna e del commercio (Giovanni Rana, Mario Moretti Polegato amministratore delegato Geox, Valentino Fabbian, Amministratore Delegato Gruppo Cremonini, Vittorio Maggiore dell’omonimo gruppo, Daniel Kraus direttore generale Confindustria, Carlo Sangalli presidente Confcommercio, Ferruccio Dardanello presidente Unioncamere), Marco Minella, Segretario Generale Camst, nel ricevere questo riconoscimento attestato da una targa, ha ribadito da un lato la solidità economica e finanziaria di Camst e dall’altro le indubbie difficoltà presenti anche nel mercato della ristorazione, specie collettiva e fieristica. Tale attestato merita attenzione in considerazione del persistere di condizioni molto turbolente dell’economia italiana: ogni giorno non solo sentiamo notizie di chiusura di grandi aziende, ma constatiamo nel lavoro quotidiano quanto sia difficile tenere le quote di mercato, quando ci sono tanti clienti che chiudono e che dimostrano problemi di solvibilità. È necessario da parte di Camst essere molto attenta alla struttura dei costi, ma anche e soprattutto continuare a monitorare il mercato per cogliere tutte le opportunità commerciali che il settore può offrire nel breve e nel lungo periodo. Non vi è dubbio che nel breve periodo occorrerà agire sulla leva dei costi e delle spese generali con un attento, ma inesorabile contenimento degli stessi; nel contempo sarà necessario uno sforzo particolare della rete commerciale per recuperare i pasti perduti a causa della crisi che si presenta anche per il 2010 particolarmente pesante. Camst 2: la partecipazione alla settimana mondiale 2010 per la riduzione del consumo di sale nell’alimentazione umana Anche quest’anno, Camst , su indicazione della Società Italiana di Nutrizione Umana – SINU ed in collaborazione con il Gruppo Intersocietario per la Riduzione del Consumo di Sodio in Italia – GIRCSI, aderisce e sostiene la Settimana Mondiale 2010 per la Riduzione del Consumo di Sale proposta dal WASH (World Action on Salt and Health). Camst sostiene la Campagna Mondiale 2010 per la Riduzione del Consumo di Sale per tutto il mese di Febbraio, diffondendo all’interno dei propri locali il materiale informativo dal titolo “Meno Sale e più Salute… oltre l’ipertensione arteriosa” appositamente realizzato da SINU. Sono 80 i Locali di Ristorazione commerciale a marchio Tavolamica, Magnosfera, Gustamì, Camst cafè ed altri, coinvolti nella campagna di comunicazione che si svolge con manifesti af- fissi nei locali e spazi per la distribuzione degli opuscoli informativi. I consumatori potenzialmente raggiunti dall’iniziativa sono circa 15.000 al giorno, in 5 regioni e nelle principali città: Arezzo, Bologna, Firenze, Pisa, Livorno, Parma, Ravenna, Torino, Udine, Vicenza. Il consumo di sale in Italia: in Italia il consumo medio di sale pro-capite è stimato pari a circa 10-15 grammi giornalieri. Questo apporto è da 2 a 3 volte superiore a quanto suggerito. Anche il sindaco di New York nei giorni scorsi ha lanciato una campagna per la riduzione del sale con l’obiettivo di ridurre del 25% il consumo di sale nei prossimi 5 anni. Per ulteriori informazioni: www.sinu.it http://www.worldactiononsalt.com/awareness/world_salt_awareness_week_2010.htm 23 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Camst 3: l’adesione alla Campagna della trasmissione radiofonica Caterpillar “M’illumino di meno” Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Camst ha attuato da tempo una serie di azioni nell’ottica dell’utilizzo di energie alternative (solare per produzione di acqua calda e fotovoltaico per energia elettrica), oltre alle tante iniziative nell’ottica del risparmio energetico attraverso la riduzione degli sprechi per cucinare i pasti che quotidianamente serviamo a circa 250.000 clienti al giorno. Quest’anno Camst ha realizzato il manuale del lavoratore sostenibile con lo scopo di sensibilizzare i lavoratori alle tematiche energetiche. Inoltre ha deciso di non utilizzare l’ascensore per una settimana (dal 12 al 19 febbraio) nella sede di Villanova di Castenaso (BO), dove non viene utilizzata energia alternativa, con un risparmio di energia calcolata attraverso un audit interno pari a 7.000 kg di CO2 al giorno. A partire dal 12 febbraio e fino al 19 febbraio Camst spegnerà anche le insegne luminose. Questo gesto si pone l’obiettivo soprattutto di sensibilizzare i dipendenti ed i clienti alle tematiche ambientali e quindi punta a creare comportamenti personali virtuosi che vadano al di là di quelle che sono le diverse diposizioni aziendali. A questo aggiungiamo che nel corso del 2009 il 50% dei furgoni acquistati per la consegna dei pasti sono ecologici (metano e gpl). Ci preme segnalare che tale scelta è limitata dal fatto che non sempre sono presenti le pompe per il rifornimento. Coop Estense: una sfida al mercato per difendere la spesa dei consumatori; la cooperativa investirà 90 milioni di euro in azioni di convenienza per spingere il mercato a produrre ulteriori livelli di competitività Il 2010 si prospetta per le famiglie italiane un anno ancora più duro di quello passato. L’incertezza di un reddito, ben testimoniata dall’incremento esponenziale delle ore di cassa integrazione, si conferma quest’anno decisamente più forte con l’estendersi della crisi anche in settori, come quello biomedicale, che sino ad ora avevano tenuto. “È un preciso dovere della cooperativa –ha spiegato il Presidente di Coop Estense Mario Zucchelli- impegnarsi per contenere gli effetti di una situazione di difficoltà che si protrae da lungo tempo. Coop Estense intende fare, come sempre, la sua parte, attraverso un piano di azioni ancor più forte e incisivo rispetto al 2009 con cui vuole spingere la distribuzione locale a produrre la maggiore convenienza possibile”. La cooperativa agirà con forza sia contenendo i prezzi di vendita che articolando un’intensa proposta di sconti e iniziative promozionali, con un obiettivo chiaro e ambizioso. “Coop Estense – spiega Zucchelli- si impegna ad avere il prezzo più basso rispetto al miglior concorrente di ogni singolo bacino su tutti i prodotti di intere categorie che per la cooperativa hanno una valenza sociale”. Latte, farina, uova e burro, ma anche prodotti per l’igiene o per la pulizia della casa, e centinaia di altre referenze.“Su tutto il resto dell’assortimento – prosegue Zucchelli – l’obiettivo è quello di non consentire al miglior concorrente di avere prezzi più bassi dei nostri, se non per limitati segmenti di offerta e brevi periodi di tempo”. Ulteriore convenienza sarà favorita grazie a iniziative di sconto su prodotti che sarà il Socio stesso a scegliere, risparmiando laddove ci sia una reale e precisa esigenza di consumo. Sconti del 15% per i soci su tutta la spesa alimentare, del 25% su importanti reparti alimentari, del 30% su pacchetti di prodotti a marchio a rotazione mensile. Ancora, sconti sulle spese grazie ai Punti Fedeltà raccolti acquistando nei supermercati - iniziativa quest’anno estesa per la prima volta anche ai non soci - e intere settimane, durante tutto l’anno, di sconto 20% riservato ai soci su un prodotto non alimentare a scelta. A tutto ciò si aggiunge poi l’ulteriore attività promozionale con un investimento di 8 milioni di euro in più rispetto al 2009. Tutto ciò senza mai perdere di vista la qualità e salubrità di ciò che si vende, attraverso quotidiane analisi nei punti vendita, controlli sui fornitori da parte di Coop Italia e rigidi standard richiesti ai produttori. Nel corso del 2009 sono state pubblicate indagini sui prezzi, che saranno proposte anche quest’anno, totalmente inattendibili. Come sottolineato in diverse occasioni dalla cooperativa – e ribadito da esperti e ricercatori - è impossibile effettuare un confronto di prezzi scientificamente corretto su tutta la distribuzione italiana, vista l’eterogeneità dei consumi e le differenze che caratterizzano i diversi territori (solo 196 prodotti su oltre 240 mila codici sono con24 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > frontabili in quell’ambito). Anche volendo attribuire a tali rilevazioni validità scientifica, Coop Estense si è comunque confermata nel 2009 l’insegna più conveniente: la rivista infatti non tiene conto di elementi fondamentali su cui si basa la convenienza della cooperativa. Il ristorno, gli sconti ai Soci (che per Coop Estense rappresentano l’85% delle vendite), gli sconti alla cassa, nonché la capacità di tutelare la salute e rispondere ai bisogni emergenti dei consumatori. Accanto alle forti iniziative previste per il 2010, è da evidenziare l’impegno della cooperativa a produrre convenienza anche attraverso nuovi servizi ai consumatori, a partire dal suo ingresso nel complicato settore dei farmaci, che ha costituito un’incredibile opportunità di risparmio per le per- sone grazie a prezzi mediamente più bassi del 25% rispetto alle farmacie. Nel 2010 sono previsti l’ampliamento degli assortimenti, la pianificazione di offerte speciali sui parafarmaci, la possibilità di prenotare prodotti non presenti in assortimento, oltre alla conferma del servizio di prenotazione e pagamento dei ticket sanitari.Ancora, saranno estesi importanti servizi realizzati – spesso per la prima volta in Italia da Coop Estense - nell’intento di far risparmiare tempo e ridurre le attese dei cittadini. La possibilità di pagare le bollette al supermercato, che nel 2010 vedrà coinvolti nuovi partner, o l’opportunità di consultare e prenotare on-line da casa un vasto assortimento di prodotti non esposti nei punti vendita con il servizio Coopdipiù. Coop Adriatica: investimento di 187 milioni di euro nella tutela del potere d’acquisto, esteso a precari e lavoratori autonomi lo sconto settimanale sulla spesa; nel 2009 vendite a 1,9 miliardi di euro Il 2010 si apre per Coop Adriatica con l’impegno di tutelare il potere d’acquisto dei consumatori, sostenendo in particolare il mondo del lavoro e le persone più colpite dalla crisi occupazionale: complessivamente, la Cooperativa trasferirà quest’anno a soci e clienti risparmi per 187 milioni di euro (20 milioni in più dell’anno precedente), grazie a promozioni e iniziative strutturate per il contenimento dei prezzi.Tra queste, verrà estesa anche ai lavoratori precari e autonomi in difficoltà – con contratti a termine o a progetto non rinnovati, interinali, titolari di partita Iva senza dipendenti che abbiano cessato l’attività – la riduzione del 10% su una spesa settimanale di massimo 60 euro. La promozione, rinnovata dal 15 febbraio al 4 luglio, era già attiva dall’aprile scorso per chi ha perso un lavoro stabile o è in cassa integrazione: “Si tratta di un contributo concreto – sottolinea il presidente di Coop Adriatica, Gilberto Coffari – che ora si estende anche a chi, a partire dai giovani, sta pagando la crisi occupazionale in corso senza potere beneficiare di alcun sostegno pubblico. Come Cooperativa di consumatori, ci sentiamo in dovere di fare la nostra parte, assicurando a tutti la possibilità di fare la spesa e acquistare i beni fondamentali a prezzi contenuti”. Si stima che la sola promozione per i lavoratori possa interessare almeno 50 mila persone, consentendo risparmi per oltre 1 milione di euro. L’iniziativa fa parte degli interventi previsti dal Preventivo di sostenibilità, che delinea gli impegni economici, sociali e ambientali di Coop Adriatica nel nuovo anno, ed è stato presentato oggi, in- < Torna all’inizio sieme alle stime di preconsuntivo 2009, in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il presidente Gilberto Coffari, il vicepresidente Rino Ruggeri, il direttore generale alla Gestione Tiziana Primori e il direttore delle Politiche sociali Marco Gaiba. Da domani, il Preventivo di sostenibilità sarà al centro di 40 assemblee pubbliche con i soci e i cittadini di quattro regioni. “La nostra sfida – sintetizza Coffari – è realizzare uno sviluppo sostenibile, che si fondi sull’efficienza economica per trasferire più benefici alle persone: dalla convenienza ai nuovi servizi, dalla qualità di prodotti e punti vendita all’attenzione per l’ambiente, il lavoro, le comunità”. Il Preconsuntivo 2009 Coop Adriatica conta oggi 156 punti vendita – 16 ipermercati e 140 supermercati – in EmiliaRomagna,Veneto, Marche e Abruzzo. Nonostante i cambiamenti che la crisi ha indotto nei consumi delle famiglie, si stima che chiuderà il bilancio 2009 con un giro d’affari in lieve crescita, a 1.949 milioni di euro (+1,3% sul 2008 in tutta la rete). A fine anno, la Cooperativa contava 1.058.782 soci (+4,3% sul 2008) e circa 9 mila lavoratori; positivi anche i risultati del prestito sociale: i depositi di oltre 225 mila soci prestatori hanno superato quota 1,9 miliardi di euro (+7,6% sul 2008), mantenendo tassi vantaggiosi e confermando il prestito sociale come solido strumento di tutela dei piccoli risparmiatori. A contenere il valore delle vendite ha contribuito il forte impegno per arginare l’inflazione: da gennaio a dicembre, infatti, i prezzi degli alimentari 25 Informazioni Sezioni Primo piano > Settori > Territori > Imprese > confezionati nei negozi di Coop Adriatica sono calati del 2,6% rispetto al 2008, contro l’1,8% del “paniere alimentare” Istat, che rileva un numero molto più limitato di prodotti. La sola promozione a beneficio dei lavoratori disoccupati e cassintegrati ha consentito fino ad oggi di trasferire 840 mila euro a oltre 16.500 persone licenziate, in cassa integrazione o con un contratto di solidarietà. Sondaggio > Il 2010: I Principali Impegni e Obiettivi Convenienza Anche nel 2010 l’obiettivo principale di Coop Adriatica resta tutelare il potere d’acquisto dei consumatori di fronte agli effetti della crisi: “È cambiato il modo di fare la spesa – spiega Primori – Siamo tutti più attenti a quanto e a come spendiamo, e più sobri”. Per questo, Coop Adriatica punta a garantire prezzi contenuti sugli alimenti indispensabili della tavola di tutti i giorni, valorizzando in particolare i prodotti a marchio Coop e quelli ad alto contenuto etico ed ambientale, e continuando a vigilare sui prezzi praticati dai fornitori. Innovazione e servizi Quest’anno si estenderanno i servizi innovativi a beneficio di soci e consumatori: in 42 negozi, i clienti potranno evitare le code servendosi delle casse automatiche “fai-da-te”, mentre già dallo scorso ottobre in tutti i supermercati e ipercoop di Coop Adriatica è possibile pagare le bollette delle principali utenze domestiche – Telecom, Hera, Enel ed eni gas – al costo di 50 centesimi per i soci e di 1 euro per tutti i clienti. In futuro, l’iniziativa si estenderà anche ad altre aziende, nazionali e locali, che forniscono servizi essenziali, con le quali si stanno mettendo a punto appositi accordi. Tra le novità appena introdotte, c’è anche la possibilità di utilizzare i tagliandi rilasciati dalle Asl per acquistare prodotti senza glutine anche in 76 negozi della Cooperativa in Emilia-Romagna, oltre che nelle farmacie, con risparmi fino al 35% per chi soffre di celiachia (circa 8 mila persone in regione, 1.750 a Bologna). L’accordo è stato varato in seguito agli ottimi risultati della sperimentazione che, tra il 2007 e il 2008, ha interessato 8 punti vendita sotto le Due Torri; oltre 14 mila i buoni utilizzati l’anno scorso, circa 1.180 al mese, e 1.600 quelli spesi nel solo gennaio 2010. La Cooperativa sta avviando i contatti con le Asl di Veneto, Marche e Abruzzo per estendere il servizio su tutta la rete. Infine, per garantire un migliore servizio ai consumatori, Coop Adriatica sta realizzando la ri- < Torna all’inizio cerca “La Coop come vuoi tu”, che nel 2010 intervisterà 2.200 soci di 20 negozi sul funzionamento dei punti vendita, la qualità dei prodotti, le iniziative di solidarietà, la convenienza e il rispetto dell’ambiente. Sviluppo, occupazione e tutela dell’ambiente Nel 2010 Coop Adriatica continuerà a ampliare, innovare e riqualificare la propria rete di vendita, con investimenti in sviluppo per circa 140 milioni di euro. Nel corso dell’anno sono previste 9 aperture, tra cui un ipermercato a Conegliano (Tv), due grandi supermercati a Castel Maggiore (Bo) e Riccione (Rn), e due negozi in Abruzzo. Grazie allo sviluppo della rete di vendita, poi, la Cooperativa darà lavoro nel 2010 a 200 persone in più, consolidando l’occupazione: la quota di contratti a tempo indeterminato raggiungerà entro l’anno il 92%. Tra gli obiettivi, anche il contenimento dei consumi energetici nei negozi e le conseguenti emissioni inquinanti, l’uso responsabile delle risorse e il corretto smaltimento dei rifiuti. Grazie all’installazione di impianti fotovoltaici in altri tre punti vendita e presso la sede di Bologna, saliranno a 26 le strutture della Cooperativa alimentate dal sole, per una produzione di 3,5 milioni kilowattora di energia pulita l’anno. Inoltre, nel 2010 Coop Adriatica inaugurerà a Conselice (Ra) un supermercato “verde”, che consentirà di risparmiare il 40% di energia rispetto a un negozio tradizionale. Soci, comunità e solidarietà A fine anno la Cooperativa punta a raggiungere quota 1 milione e 87 mila soci; l’obiettivo è coinvolgere maggiormente i giovani e i cittadini immigrati. Nel 2010, si consolideranno i principali progetti a favore del territorio e delle comunità, realizzati col contributo dei soci volontari, da “Ausilio”, la consegna della spesa e dei libri a casa di anziani e disabili, a “Seminar libri”, la biblioteca libera e gratuita, che arriverà in 28 negozi. Inoltre, “Brutti ma buoni”, il recupero a fini solidali degli alimentari invenduti, presente oggi in 63 punti vendita, si estenderà anche ai prodotti per l’igiene della persona e l’abbigliamento; il nuovo bando “C’entro anch’io”, appena varato, consentirà la realizzazione di una ventina di progetti per l’inclusione sociale nel territorio delle persone svantaggiate. Con la raccolta punti, i soci potranno sostenere 8 organizzazioni che combattono la povertà nel mondo e offrire aiuto alle vittime del terremoto di Haiti. Acquistando la Carta solidale, infine, si potrà contribuire alla nascita di una cooperativa di “Libera” che lavorerà i terreni confiscati alla mafia. 26 Informazioni Sezioni Coop Adriatica 2: luci abbassate, eco-lampadine, letture e cene a lume di candela; il 12 febbraio anche la Coop “s’illumina di meno” Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Anche Coop Adriatica aderirà domani, venerdì 12 febbraio, alla sesta edizione di “M’illumino di meno”, la Giornata per il risparmio energetico promossa dalla trasmissione di Radio Rai 2 Caterpillar in occasione dell’anniversario della firma del Protocollo di Kyoto. I 156 punti vendita della Cooperativa di consumatori – 16 ipercoop e 140 supermercati in Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo – e le gallerie commerciali che li ospitano taglieranno i consumi, riducendo luci e riscaldamento; altrettanto faranno gli uffici delle tre sedi di Villanova di Castenaso (Bologna), Ravenna e Mirano (Venezia). Saranno tante, inoltre, le iniziative a tema sul territorio, realizzate dai negozi e i soci Coop in collaborazione con istituzioni e associazioni locali, per sensibilizzare i cittadini sui temi ambientali e incentivare all’utilizzo delle fonti rinnovabili: In Emilia-Romagna: a Bologna, alle ore 21 all’Ambasciatori di via Orefici 19, si terrà il reading “Il corpo della Terra, il respiro della libertà“: il poeta Nicola Muschitiello darà voce a testi di Anna Maria Ortese e Giacomo Leopardi, con un accompagnamento musicale e brani tratti dal suo libro “Terra celeste”. La lettura, sul tema della sostenibilità ambientale, sarà accompagnata da musiche di Elgar, Debussy, Bartòk, a cura di Dom Stefano Maria Greco. a Ravenna, nel pomeriggio il Centro commerciale Esp ospiterà “M‘illumino di più in bici”, iniziativa di informazione e sensibilizzazione sulla sicurezza stradale in bici, organizzato con Legambiente. a Rimini, cena a lume di candela al Ristorante Coop della galleria commerciale I Malatesta. In Veneto: a Mestre (Venezia), dalle 17.30 in Piazza Ferretto, si terrà il reading “Mondo Nuovo (ambiente - economia - diritti - futuro)”, che tratterà di sviluppo sostenibile alternando parole e note. Partecipano nove artisti, tra i quali l’attore Filippo Tognazzo e il musicista Giorgio Gobbo della Piccola Bottega Baltazar. a Santorso (Vicenza) il Consiglio comunale dei Ragazzi distribuirà ai cittadini lampadine a basso consumo fornite da Coop Adriatica. a Maserada sul Piave (Treviso), dalle ore 20, cena a lume di candela presso la mensa scolastica, realizzata in collaborazione con il Comune e Legambiente. Info: 0422 430670. Nelle Marche: a Fermo, cena a lume di candela presso l’agriturismo Fiore di Campo, con menu a chilometri zero e musiche, e quiz finale a premi sul tema del risparmio energetico. ITER: adesione alla giornata Caterpillar del risparmio energetico Anche quest’anno Iter aderisce il 12 febbraio 2010 alla giornata del risparmio energetico indetta da Caterpillar. E’ un adesione convinta e caldeggiata da molti Soci oltre ovviamente che dalla Presidenza. La cooperativa parteciperà spegnendo alle ore 18 le insegne luminose delle varie Sedi, e tutte le luci non strettamene necessarie. Cooperativa Itaca: alla scoperta del centro Gioco “Il Girasole”, un servizio dell’Ambito distrettuale Urbano 6.5 di Pordenone Nell’ambito delle iniziative rivolte ad offrire alle famiglie servizi flessibili e differenziati, il Comune di Pordenone - ente gestore dell’Ambito distrettuale Urbano 6.5 - e la Cooperativa sociale Itaca hanno attivato presso i locali di via General Cantore 9 a Torre (sopra l’asilo nido comunale “L’Aquilone”) il servizio di Centro Gioco per bambini e adulti “Il Girasole”. Il servizio si caratterizza per la compresenza di bambini e genitori, o adulti accompagnatori ben conosciuti dai bambini, ed è rivolto a bimbi di età compresa tra i 12 e i 36 mesi residenti nei Comuni dell’Ambito Urbano 6.5 < Torna all’inizio ovvero Pordenone, Porcia, Cordenons, Roveredo in Piano e San Quirino. Obiettivo del progetto è di arginare l’isolamento nel quale spesso vivono le famiglie durante i primi anni di vita del bambino. Il Centro Gioco nasce, infatti, da un sondaggio che nel 1995 aveva coinvolto tutte le coppie del Pordenonese con figli tra 0-3 anni, le quali avevano espresso la necessità di poter disporre di luoghi di gioco e d’incontro soprattutto durante la stagione fredda.Durante gli “appuntamenti” del Girasole infatti non solo 27 Informazioni Sezioni Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > mamme e papà potranno riscoprire il piacere di giocare con il proprio figlio, ma sarà finanche possibile condividere i dubbi e le difficoltà dell’essere genitore con le altre mamme e papà, mentre i bambini potranno giocare tra loro e partecipare alle attività proposte dalle educatrici. Il Centro Gioco per bambini e adulti “Il Girasole” è aperto ogni lunedì e giovedì mattina dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00, il sabato solo al mattino dalle 9.00 alle 12.00. Le iscrizioni sono aperte tutto l’anno. Per iscrizioni e informazioni 0434 43585. Apofruit: riorganizzazione aziendale, sottoscritto l’accordo con le Organizzazioni sindacali; soddisfazione dell’azienda “Riorganizzazione necessaria, ce la impone l’attenzione ai costi e alla competitività in un momento difficile; ma avremmo potuto risparmiare tensioni e tempo” Sottoscritto martedì 9 febbraio a Cesena l’accordo sindacale tra FAI, FLAI, UILA e Apofruit Italia sulla vertenza relativa al progetto di riorganizzazione presentato dall’azienda alcuni mesi fa. L’accordo, che avrà validità per due anni, prevede: La prosecuzione della lavorazione delle cipolle nello stabilimento di S. Martino in Spino (Modena), esclusivamente per la produzione locale conservata nello stabilimento (circa 15.000 quintali) e il riconoscimento di una indennità di trasferta per i lavoratori che si trasferiranno ad Altedo (Bologna) dallo stabilimento di S. Martino in Spino Avvio dell’attività di terziarizzazione del carico merci dello stabilimento di Longiano, con impegno di Apofruit a non terziarizzare altre attività pro- duttive negli stabilimenti dell’Emilia Romagna. messa in mobilità di 6 lavoratori “Sono soddisfatto dell’accordo raggiunto – dichiara Renzo Piraccini, Direttore Generale di Apofruit Italia – finalmente ha prevalso la ragionevolezza. Questo risultato, tuttavia, avrebbe potuto essere conseguito quattro mesi fa evitando in tal modo inutili tensioni e strumentalizzazioni. I processi di riorganizzazione sono sempre passaggi difficili, ma necessari. Le imprese devono prestare grande attenzione ai costi e alla competitività, soprattutto in una situazione difficile quale quella che sta vivendo il settore ortofrutticolo. Ma il nostro obiettivo è anche quello di non danneggiare i lavoratori. E questo è quanto abbiamo realizzato con questo accordo”. Terra Uomini Ambiente: occupazione in crescita (48 unità in più per complessivi 385 occupati), bilancio in attivo e aumento di capitale da 400.000 euro per cooperativa agricolo-forestale della Garfagnana Bilancio in attivo, aumento di capitale ma soprattutto mantenimento e anzi innalzamento dei livelli occupazionali: questi i risultati della cooperativa “Terra Uomini Ambiente”, illustrati il 4 febbraio, nel corso della presentazione del bilancio sociale della cooperativa, avvenuta a Castelnuovo Garfagnana, nella sede della società, alla presenza fra gli altri del presidente della Regione Toscana, Claudio Martini. L’occasione è stata fornita da una tavola rotonda promossa da Terra Uomini Ambiente, dal titolo “Quale futuro per una cooperativa forestale e ambientale a larga base occupazione in montagna?”, alla quale hanno partecipato, accanto al presidente della regione, Gaddo Gaddi, sindaco di Castelnuovo Garfagnana; Oreste Giurliani, presidente Uncem Toscana; Giovanni Ricciardi, direttor Fidi Toscana; Stefano Bassi, presidente Legacoop Toscana; Stefano Baccelli, presidente della Provincia di Lucca e Marco Scaltritti, pre- < Torna all’inizio sidente del Consorzio Nazionale Cooperative Forestali Appennino Vivo Europa. “La crisi economica mondiale ha avuto effetti anche sulla nostra cooperativa, con un calo del mercato dei lavori pubblici, una riduzione dei guadagni e tempi di riscossione più lunghi – ha dichiarato il presidente Nazzareno Belleggia – ma dopo che nel 2008 abbiamo registrato il primo bilancio in perdita della storia della cooperativa, abbiamo saputo reagire. Intanto siamo riusciti a mantenere i livelli occupazionali, e nel 2009 abbiamo un bilancio in attivo, ma soprattutto l’occupazione, in un anno così difficile per tutti, è cresciuta di 48 unità rispetto al due anni prima, arrivando a 385 occupati. Con grande impegno e partecipazione da parte di tutti abbiamo saputo recuperare inefficienze, avviare una più attenta gestione finanziaria e commerciale, diversificare le attività, oggi orientate alla multifunzionalità agricolo-forestale, alla difesa del suolo, 28 Informazioni Sezioni Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > alla riduzione del rischio idrogeologico, e allo sviluppo delle energie rinnovabili”. Stretto e intenso il rapporto con il territorio, anche per il forte contributo occupazione che Terra Uomini Ambiente garantisce in un’area di montagna come la Garfagnana.Va anche ricordato che in occasione dell’alluvione di Natale in Versilia, 40 giorni fa, con l’esondazione del fiume Serchio, la cooperativa Terra Uomini Ambiente ha mobilitato e messo subito a disposizione per i soccorsi e i primi interventi oltre 200 uomini. In questo quadro si inserisce anche la scelta della cooperativa di andare ad un nuovo aumento di capitale, dopo quelli degli anni scorsi, così da rafforzare il patrimonio della cooperativa, che attualmente è di 9,5 milioni di euro. Fondazione Unipolis: “Una bussola per il sociale”; presentazione della Guida per l’informazione sociale – Edizione 2010 624 pagine; 13 capitoli (Carcere Infanzia e adolescenza - Famiglia Anziani - Lavoro - Salute - Emarginazione e povertà - Disabilità fisica e mentale - Droghe e dipendenze Criminalità, giustizia e sicurezza Economia e finanza etica - Volontariato e terzo settore - Immigrazione), 158 tabelle statistiche; 1.156 siti web; 336 segnalazioni bibliografiche; decine di box di approfondimento; migliaia di dati, notizie e riferimenti sui temi oggi al centro dei fenomeni delle marginalità e delle politiche per il welfare in Italia. E una ricerca esclusiva sulla criminalità degli immigrati realizzata per Redattore Sociale dall’équipe del Dossier Caritas-Migrantes, che smonta le più diffuse convinzioni sull’argomento. Sono le cifre della sesta edizione della Guida per l’Informazione sociale realizzata dall’Agenzia giornalistica quotidiana Redattore Sociale, con il sostegno della Fondazione Unipolis, che verrà presentata venerdì 12 febbraio alle ore 18 presso la Libreria Coop Ambasciatori di Bologna, in via degli Orefici n. 5.; Interverranno tra gli altri: il presidente della Comunità di Capodarco, don Vinicio Albanesi; la presidente della cooperativa Cadiai, Franca Guglielmetti; il presidente dell’associazione Avvocati di strada, Antonio Mumolo, il presidente di UGF e Fondazione Unipolis Pierluigi Stefanini. Informazioni: 0734 681001 – 348 3027434 news!etter@redattoresocia!e.it Informazioni sulla Guida: http://www.redattoresociale.it/guidasociale.aspx. Cooperativa Animazione Valdocco: “C’è futuro. Piccolo repertorio di suggerimenti”; presentato a Torino il calendario 2010 Venerdì 29 gennaio, presso l’Environment Park, ha avuto luogo “C’e’ futuro. Piccolo repertorio di suggerimenti.”, l’evento organizzato dalla Cooperativa Animazione Valdocco nel corso del quale è stato ufficialmente presentato il nuovo calendario della Cooperativa Animazione Valdocco. L’evento si è aperto con l’intervento del Presidente della Cooperativa Animazione Valdocco, Paolo Petrucci, il quale ha dichiarato come la presentazione del calendario 2010 fosse un pretesto per invitare dodici personaggi a suggerire prospettive, oltre la crisi che stiamo vivendo, ad una realtà come la Cooperativa Animazione Valdocco che nel 2010 festeggia il trentesimo anniversario. “Negli ultimi due anni con lo slogan Siamo di qui si son volute rappresentare le storie, gli ambienti, le persone delle comunità locali in cui la cooperativa < Torna all’inizio vive” - ha spiegato Petrucci -.“Questa volta, in occasione dei trent’anni della cooperativa, sono i soci che svelano il siamo e nel calendario, ci mettono la faccia”. Dodici mesi quindi per raccontare trent’anni di Cooperativa Animazione Valdocco, per fare gli auguri e per credere che, nonostante la crisi, ci sia futuro. Petrucci ha poi proseguito presentando le tappe fondamentali che hanno portato Animazione Valdocco a questo importante compleanno, ricordando in particolare la costituzione della cooperativa, la gestione del primo servizio per disabili e l’apertura della prima comunità alloggio, ad opera del socio fondatore Adriano Alfieri. In seguito gli invitati, abbinati per assonanza intuitiva alle dimensioni presenti nel calendario,hanno esposto il loro punto di vista sul 29 Informazioni Sezioni Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > < Torna all’inizio futuro, sul come costruire futuro, su opportunità e rischi che corre una esperienza sociale e imprenditoriale come la Cooperativa Animazione Valdocco nel prossimo decennio. Gli interventi hanno preso il via con i saluti dell’Assessore alla Famiglia, Salute e Politiche Sociali, Marco Borgione, al quale ha fatto seguito l’esposizione dei dati del Bilancio Sociale aggiornati al 31.12.2009, da parte del Direttore Amministrativo della Cooperativa Animazione Valdocco Anna Actis. Successivamente il Responsabile della Comunicazione della Cooperativa Animazione Valdocco, Beppe Quaglia, ha presentato il calendario 2010 definendolo come “rituale che dura circa un anno” ma anche come un “processo cooperativo” che ha visto in particolare la presenza del grafico Leandro Agostini e del fotografo Max Ferrero. Innovazione e socialità sono invece i temi approfonditi nel corso dell’intervento del Professore Università di Torino Guido Bonfante, il quale ha suggerito come la cooperativa possa essere una “reazione al fallimento dell’impresa ordinaria”. Il Preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino Franco Garelli, ha proseguito la riflessione evidenziando come i tre termini proposti da Paolo Petrucci per interpretare il successo della Cooperativa Animazione Valdocco - nello specifico pazienza, curiosità e umorismo - aprano al “valore della soggettività”: e proprio la soggettività è stata definita da Garelli come un valore fondamentale sul quale tutte le cooperative come Animazione Valdocco dovrebbero far leva per intervenire sul territorio e per dare futuro. Dall’esperto Sistemi Gestione Qualità Maria Rita Cavallo, è stata invece evidenziata l’importanza anche nel prossimo futuro della certificazione e della pianificazione come strumenti che aiutano a migliorare i servizi offerti alla comunità.A tal proposito il Professore Università di Torino, Paolo Bianchini, ha sottolineato come gli ingredienti per rendere competitiva un’impresa cooperativa siano il miglioramento e l’innovazione dei servizi, che parte proprio dalle professionalità presenti nell’impresa sociale. Una proposta per distinguersi e creare valore aggiunto per le cooperative è stata invece avanzata dal Presidente Fondazione Promozione, Sociale Maria Grazia Breda, secondo la quale l’assunzione di un codice di autoregolamentazione da parte delle cooperative, potrebbe favorire coloro che assumono un comportamento trasparente e corretto. L’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Eleonora Artesio ha proseguito il dibattito analizzando le modalità per superare questo periodo di crisi. In particolare secondo Artesio sarebbe opportuno investire in nuovi ambiti di intervento “provando a lavorare in quegli spazi che oggi pretendono nuova progettualità”. La cooperazione sociale non dovrebbe quindi “resistere per esistere”, bensì dovrebbe impegnarsi in nuove aree in cui è possibile investire in progettazione. L’innovazione, filo conduttore in questa giornata dedicata alle prospettive oltre la crisi, è stata inoltre citata nell’ambito dell’intervento del Segretario Regionale CGIL, Vincenzo Scudiere, secondo il quale il cambiamento potrebbe essere impiegato come strumento per dare una nuova dimensione ai problemi dell’economia, rendendo possibile un miglioramento anche nell’ambito del sociale. Gli interventi si sono conclusi con la lettura di una comunicazione, inviata da Alessandro Barberis, Presidente Camera di Commercio Torino, all’interno della quale le cooperative sono state definite come una “ricchezza irrinunciabile”: a loro va infatti il merito di rendere il sistema economico attuale caratterizzato da una pluralità di forme di impresa. Nel corso dell’evento Anna Di Mascio, Responsabile Legacoopsociali Piemonte, ha consegnato un “presente” a quattro soci della Cooperativa Animazione Valdocco ritratti nel calendario 2010.Tra i premiati Pasquale Ippolito, che ha invitato tutti i soci a portare avanti i propri interessi e le proprie capacità anche all’interno del mondo cooperativo, coniugando lavoro e passioni. La giornata si è conclusa con la premiazione, da parte presidente di Legacoop Piemonte, Giancarlo Gonella dei restanti soci ritratti nel calendario 2010 della Cooperativa Animazione Valdocco. “La parola “futuro” è una parola impegnativa di questi tempi – ha sottolineato Gonella–. Ciò nonostante la Cooperativa Animazione Valdocco la pone a suggello dei suoi trent’anni di attività e ne fa il programma del proprio domani. In questo succedersi di generazioni di soci e di lavoratori sta il senso più attuale e più profondo di ogni impresa cooperativa”. Gonnella ha poi concluso ricordando l’importanza, talvolta sottovalutata, della cooperazione all’interno della società. 30 Informazioni Il sondaggio della settimana Sezioni INDAGINE SWG: Le cooperative? Sono utili e creano opportunità Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > Il 65% degli italiani crede nella capacità delle imprese cooperative di creare nuove possibilità imprenditoriali e occupazionali. Sul dinamismo delle imprese cooperative, invece, l’opinione pubblica è più divisa La maggioranza degli italiani (65%) non ha più dubbi ormai: le cooperative sono di estrema utilità e possono creare nuove opportunità. Ma c’è di più. Una parte consistente dell’opinione pubblica nazionale ritiene che esse siano anche soggetti forti, mossi da un progetto imprenditoriale ben definito. Si tratta di una convinzione che trova largo consenso soprattutto tra coloro che hanno già toccato con mano le realtà cooperative e se ne servono come acquirenti (67%), tra le classi agiate (64%) e i giovani (54%). Ma sul tema della forza e della spinta dinamica delle cooperative il giudizio degli italiani non è ancora unanime e c’è chi 42% - vede la cooperazione come un mondo debole, con aziende prive di un reale progetto imprenditoriale. Questi i dati principali emersi dal recente studio effettuato dall’istituto SWG per Legacoop che ha analizzato le opinioni del Bel Paese in tema di cooperazione. Le imprese cooperative dunque, rappresentano una valida alternativa alle imprese di capitale e sono in grado di creare nuove possibilità imprenditoriali e, di conseguenza, occupazionali. Questo ruolo è riconosciuto fortemente da chi risiede al centro Italia (70%) e al Nordest (68%), mentre trova più resistenze a Nordovest (59%). Anche tra quanti vivono in buone condizioni economiche l’idea che le cooperative siano soggetti utili è abbastanza forte e arriva a coinvolgere il 69% degli intervistati, quota che si ferma al 48% tra quanti si sentono poveri. Da un punto di vista politico, a credere maggiormente nelle opportunità offerte dal mondo cooperativo sono coloro che votano a centrosinistra che, con il 78% di citazioni, danno un distacco di ben 32 punti percentuali a chi si posiziona a destra (54%). Infine, si rileva una notevole differenza di visione tra gli spettatori di RAI 3, che credono nell’utilità dei soggetti cooperativi nell’82% dei casi, e coloro che guardano Canale 5, tra i quali esprime la stessa opinione solo il 54% degli intervistati. Utilità e fonte di opportunità, però, non sempre coincidono con dinamismo. Sulla spinta innovativa delle imprese cooperative, infatti, l’opinione pubblica nazionale è divisa in due. Il 45% ritiene che esse siano soggetti caratteriz- 31 < Torna all’inizio Informazioni Sezioni Primo piano > Settori > Territori > Imprese > Sondaggio > zati da un forte progetto imprenditoriale, mentre il 42% degli italiani crede che le cooperative siano deboli, prive di un’identità imprenditoriale ben precisa. Una cosa è certa: il grado di percezione del dinamismo delle cooperative è più accentuato tra chi ha sperimentato in prima persona una o più imprese cooperative. I clienti delle cooperative, infatti, che acquistano i prodotti o i servizi offerti da questi soggetti, sono i più con- vinti del dinamismo del mondo cooperativo (67%). Seguono le classi agiate (64%) e i giovanissimi (54%). Anche i quarantenni e coloro che risiedono al centro Italia credono che le cooperative abbiano ben chiara la direzione in cui muoversi (51%). Un po’ meno fiduciosi, ma comunque “dalla parte delle cooperative” anche coloro che risiedono al Sud (49%) e quanti fanno parte di classi economiche svantaggiate (48%). 32 < Torna all’inizio