Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa
della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue
Direttore Responsabile: Massimo Tognoni
Anno XXI - N. 6
12 febbraio 2010
Informazioni
Primo piano
Sezioni
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
Nota della Redazione
Questo numero è stato chiuso
11 febbraio 2010 alle ore 13.15
Si prega di inviare il materiale
da pubblicare entro le ore 10.30
del giovedì
Segreteria di Redazione:
Anna Colomberotto
Tel. 06-844.39.372
Fax 06-844.39.402
In Redazione: Laura Lupo
Legacoop: Poletti, “Il 2010 sarà l'Anno dell'Innovazione”;
il Presidente in visita alla cooperativa Spes di Fabriano; obiettivo
di Legacoop, valorizzare le competenze, le capacità ed i saperi
che si trovano nelle cooperative
Per Legacoop sarà l’Anno dell’Innovazione. “Un tema che accompagneremo alla celebrazione
della Giornata internazionale
della cooperazione, perché vogliamo valorizzare la competenza,
la conoscenza, la capacità e il
sapere delle nostre cooperative”.
Lo ha spiegato oggi il presidente
nazionale Giuliano Poletti durante una visita
alla cooperativa Spes di Fabriano (AN) , “una
realtà stimolante – ha spiegato il presidente che si collega a diverse azioni che Legacoop
ha intenzione di portare avanti in quest’anno”.
La Spes, nata nel 1997 nel cuore del distretto
industriale marchigiano della metalmeccanica
dall’aggregazione di qualche giovane ingegnere
desideroso di sperimentare il fare impresa, oggi
ha raggiunto quota 100 ingegneri occupati, di
cui 58 soci, e 8 milioni di fatturato, con un portafoglio clienti che vede nomi come quelli di
INDESIT, Ariston Thermo Group, ELICA, Faber,
Best, Tecnowind, PanattaSport, Renesas Ltd,
SMEG. “Qui – ha commentato Poletti - crediamo di poter trovare un laboratorio dell’innovazione, una palestra in cui lavorare insieme
su un tema essenziale per il nostro futuro”.
“L’innovazione è un tema strategicamente fondamentale non solo per uscire dalla crisi – ha
spiegato Poletti – ma per lo sviluppo complessivo di ogni impresa. Per questo ho scelto di
assumermi direttamente la responsabilità del
progetto sull’innovazione che era stato lanciato
al Congresso. Il nostro obiettivo è aiutare le
cooperative a riposizionarsi, a spostare il proprio raggio d’azione verso attività innovative.
Vogliamo indicare una strada e stimolare il
cambiamento”.
“La frammentazione e la dislocazione territoriale – ha proseguito il
presidente – possono diventare
un elemento di forza se rafforzeremo il coordinamento e favoriremo progetti comuni di sistema.
Dobbiamo aprirci, in questo
modo, a collaborazioni esterne
ma anche e soprattutto valorizzare l’innovazione che già c’è all’interno delle
nostre imprese. Per questo vogliamo rafforzare
un circuito di scambio e contaminazione tra
esperienze, una delle quali è sicuramente
quella che è stata realizzata qui alla Spes”.
Numerose le attività in corso all’interno del progetto. È stato attivato, innanzitutto, un gruppo
di lavoro che sta curando il censimento delle
eccellenze. Si sta lavorando, insieme a Telecom
Italia, per far evolvere il premio Coopnet (nato
dieci anni fa per premiare le migliori pratiche
cooperative sul web) in un vero e proprio concorso sull’innovazione. A Ecomondo 2010 sarà
poi riservato uno spazio apposito al progetto e
alle esperienze più significative realizzate in
questo ambito.
Durante la visita di oggi alla Spes – dove è
stato accolto dal presidente Franco Boldrenghini e dal direttore commerciale Mauro Angelini, Poletti era accompagnato da Marco
Bulgarelli, direttore generale Cooperare;
Giancarlo Ferrari, responsabile Organizzazione e Risorse umane Legacoop; Mauro
Iengo, responsabile Ufficio legislazione Legacoop; Sergio Nasi, direttore Coopfond, Vanni
Rinaldi, responsabile Ufficio nuove tecnologie Legacoop e dal presidente di Legacoop
Marche, Simone Mattioli, e dal direttore Stefania Serafini.
Le notizie possono essere
inviate anche per E-mail:
[email protected]
[email protected]
1
Informazioni
Settori
Sezioni
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
Legacoop Agroalimentare: la cooperazione regge la crisi; i preconsuntivi 2009
del settore evidenziano una crescita dell’1% del giro d’affari, a 7,3 miliardi
di Euro, e dello 0,4% dell’occupazione; ..................................................................3
ANCPL-Legacoop: a Catanzaro, il 19 febbraio, seminario sul Mezzogiorno
“Cogliere insieme le opportunità per superare la crisi”..........................................3
Ancst/Legacoop: verso l’Assemblea congressuale, quarta tornata di assemblee
territoriali ..............................................................................................................5
Ancst-Legacoop 2: sistema SISTRI; prosegue il tavolo di confronto
tra associazioni imprenditoriali e Ministeri dei Trasporti e dell’Ambiente...............5
Ancst/Legacoop 3: composizione del settore servizi e buone pratiche cooperative
di esternalizzazione; presentazione ricerca all’Assemblea congressuale................6
Ancst/Legacoop 4: l’Associazione firma al Ministero dei Trasporti il protocollo
di intesa sull’attività di servizio taxi e noleggio con conducente ...........................6
Legacoop Agroalimentare: il 17 febbraio a Roma seminario “La sfida dell’internazionalizzazione: opportunità di crescita per l’agroalimentare italiano” ...................7
Legacoop Agroalimentare 2: Luppi e Bolognini, la più grande e urgente
opera pubblica è la messa in sicurezza del territorio..............................................7
Legacoop Agroalimentare 3: il Presidente, Giovanni Luppi, scrive al neo
Commissario UE congratulandosi per gli impegni assunti ......................................8
Mediacoop: ricostituire il diritto soggettivo e due anni di moratoria
per fare la riforma..................................................................................................9
Coop: una precisazione a proposito della macellazione halal ..........................9
Coop 2: l’adesione a “M’illumino di meno”; nei punti vendita, il 12 febbraio,
la giornata internazionale del risparmio energetico, luci “buone” cioè ottenute
con l’utilizzo di energie rinnovabili o basate su tecnologie che consentono
di ridurre i consumi .............................................................................................10
Lega Pesca: Cites scelta prematura, da supportare con ricerca e welfare...........10
Pesca 2: tonno rosso, sì dell’ Europarlamento all’inserimento
nell’appendice i Cites..........................................................................................11
Turismo: l’intervento di Conficoni, Presidente Giratlantide, al 1° convegno
nazionale sul turismo scolastico..........................................................................13
Turismo 2: si sono svolti a Parigi gli incontri di ATES, Associazione
per il Turismo Equo e Solidale..............................................................................13
2
<
Torna all’inizio
Informazioni
Sezioni
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
Legacoop Agroalimentare: la cooperazione regge la crisi;
i preconsuntivi 2009 del settore evidenziano una crescita dell’1%
del giro d’affari, a 7,3 miliardi di Euro, e dello 0,4% dell’occupazione;
Segnali positivi dall’economia cooperativa. In
un anno segnato da una produzione industriale
ai minimi storici (-17,5%, secondo l’Istat, il
dato peggiore dal 1991) e da un andamento
del settore alimentare (storicamente anticiclico) anch’esso in flessione (-1,6% secondo
l’Istat), le imprese cooperative aderenti a Legacoop Agroalimentare mostrano una buona
capacità di tenuta. È quanto emerge dai preconsuntivi di settore, presentati l’11 febbraio
dal presidente di Legacoop Agroalimentare,
Giovanni Luppi.
Nel 2009 le cooperative agroalimentari di Legacoop hanno sviluppato un giro d’affari di 7,3
miliardi di euro (+1% rispetto al 2008), collocandosi in controtendenza anche sul fronte
dell’occupazione, dove registrano un +0,4% rispetto al 2008 e ben 22.000 addetti. Complessivamente, 1.119 cooperative a cui fanno
capo 200.000 aziende agricole operanti nei
settori lattiero-caseario, ortofrutticolo, vitivinicolo, oleario, carni-salumi, floricolo-vivaistico,
forestale e apistico-biologico.
“Gli effetti della crisi hanno fortemente compresso i margini di redditività anche nelle
aziende cooperative – ha dichiarato il presidente di Legacoop Agroalimentare, Giovanni
Luppi - che, in particolar modo in questa fase,
non possono e non vogliono scendere sul
piano della concorrenza con chi opera ai marSETTORE
N° COOP.VE
Fase primaria e forestali
Ortofrutta
Oleario
Lattiero-Caseario
Vitivinicolo
Carne
Seminativi/servizi
Altre filiere
Totale
596
120
60
106
85
16
52
84
1.119
gini (e talvolta anche oltre) della legalità, sia
in termini di rispetto delle norme di sicurezza
alimentare, sia in termini di rispetto dei contratti di lavoro e dell’ambiente”.
Sul fronte della produzione primaria, colpita da
una caduta dei prezzi che ha messo a dura
prova i bilanci di tante aziende agricole, la cooperazione ha saputo garantire una migliore valorizzazione del prodotto rispetto alle medie del
mercato, consentendo ai produttori di traguardare oltre la fase più critica.
Stabile l’assetto dei comparti: il lattiero-caseario si colloca al primo posto per giro d’affari,
con 1.765 milioni di euro di fatturato, 1.640
addetti e 5.805 produttori associati, seguito
da quello delle carni con 1.730 milioni di euro,
3.275 addetti e oltre 3.000 soci; i servizi all’impresa agricola, che nel 2009 hanno accusato un calo del 25% dei ricavi, si attestano al
terzo posto con 1.159 milioni di euro di fatturato, 1.415 occupati e quasi 60.000 associati.
Più forti i segnali di sofferenza nel settore dell’ortofrutta, che evidenzia una flessione del
25% del giro d’affari, con 706 milioni di euro
e ben 13.850 associati.
Le previsioni per il 2010 preoccupano in modo
particolare il settore dell’ortofrutta e quello vitivinicolo, il primo per la variabilità climatica e
dei prezzi, il secondo per il progressivo calo dei
consumi nelle famiglie.
N° SOCI
N° ADDETTI
37.620
13.850
24.750
5.805
35.659
3.230
59.530
15.756
196.200
7.206
4.316
338
1.640
2.245
3.275
1.415
1.541
21.976
FATTURATO
(Ml di €)
590,5
705,8
125,0
1.765,0
941,5
1.730,7
1.159,0
293,5
7.311,0
ANCPL-Legacoop: a Catanzaro, il 19 febbraio, seminario
sul Mezzogiorno “Cogliere insieme le opportunità per superare la crisi”
“Cogliere insieme le opportunità per superare
la crisi - Rendere operative le indicazioni del
recente Congresso nazionale di Bologna a sostegno dello sviluppo della cooperazione me-
<
Torna all’inizio
ridionale”, questo il tema del seminario organizzato dall’Associazione Coopereativa di Produzione e Lavoro, che si terrà a Catanzaro Lido,
il 19 febbraio, presso l’Hotel Palace.
3
Informazioni
Sezioni
Programma del mattino
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
ore 9.00 REGISTRAZIONE PARTECIPANTI
ore 9.15saluti
Rosario Olivo, Sindaco di Catanzaro
ore 9.30 APERTURA LAVORI
Angela Robbe, Resp.le PL Regione Calabria relazione introduttiva
Paolo Laguardia, Resp.le Mezzogiorno ANCPL
ore 10.30 COMUNICAZIONI
Giuseppe Bonino, Resp.le Nazionale Settore Costruzioni
Maurizio De Santis, Resp.le Nazionale Settore Ind.le
Gabriele Giacobazzi, Coordinatore Nazionale Settore Ingegneria,
Presidenza ANCPL, Presidente Politecnica
Alfredo Morabito, Direttore Promozione Attiva CoopFond
ore 11.30 INTERVENTI PREVISTI
Ignazio Angioni, Resp.le PL Sardegna
Roberto Casari, Presidente CPL Concordia
Omer Degli Esposti, Vicepresidente Comitato Esecutivo CCC
Filippo Mantuano, Presidenza ANCPL, Presidente Trafilcoop
Massimo Matteucci, Presidenza ANCPL, Presidente CMC
Giorgio Muscarello, Resp.le PL Sicilia
Domenico Olivieri, Vicepresidente ANCPL, Presidente Sacmi
Mauro Pasolini, Presidenza ANCPL, Presidente Conscoop
Salvatore Tessitore, Presidenza ANCPL, Direttore EdilAtellana
ore 12.45/13.15 DIBATTITO
intervento conclusivo del mattino
Rossano Rimelli, Direttore Generale ANCPL
ore 15.15
Saluti
Wanda Ferro, Presidente Provincia di Catanzaro
Presiede
Paolo Laguardia, Resp.le Mezzogiorno ANCPL
Introduce
Giorgio Gemelli, Vicepresidente Legacoop Naz.le, Presidente Legacoop Calabria
Interventi previsti
Prof. Alfonso Feleppa, Direttore Istituto Guglielmo Tagliacarne
Francesco Sulla, Assessore alle Attività Produttive con delega
alla Cooperazione Regione Calabria
Giorgio Santini, Segretario Confederale CISL con delega alle Politiche
del Lavoro e al Mezzogiorno
Sen. Cosimo Latronico, Gruppo PdL, componente Commissione Bicamerale
questioni regionali e antimafia
On.le Umberto Ranieri, Resp.le Partito Democratico Forum Mezzogiorno
Conclusioni
Carlo Zini, Presidente ANCPL
4
<
Torna all’inizio
Informazioni
Sezioni
Ancst/Legacoop: verso l’Assemblea congressuale, quarta tornata
di assemblee territoriali
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
Sono tre le assemblee congressuali territoriali
della cooperazione servizi Ancst/Legacoop che si
terranno nella settimana prossima: il 15 a Genova per le cooperative dei servizi della Liguria,
alla quale interverrà per Ancst Gianfranco Piseri,
membro della Presidenza Ancst e responsabile
del settore Pulizie e Multiservizi. Il 16 a Torino, con
la presenza di Franco Tumino, Presidente Ancst,
per le cooperative piemontesi, ed il 19 Roma, con
la presenza di Adriano Padiglioni, membro della
Presidenza dell’Associazione nazionale.
Mentre chiudiamo questo numero di Legacoop
Informazioni sono peraltro programmate alcune
assemblee territoriali: l’11 febbraio, a Pescara,
riunione congressuale delle cooperative dell’Abruzzo, il 12 febbraio, ad Aquileia l’assemblea
delle cooperative del Friuli Venezia Giulia, e a Bari,
nelle ore mattutine, quella delle cooperative pugliesi.
Nel prossimo numero di Legacoop Informazioni
daremo ulteriori informazioni su questa e sulla
precedente tornata di assemblee congressuali.
Ancst-Legacoop 2: sistema SISTRI; prosegue il tavolo di confronto tra
associazioni imprenditoriali e Ministeri dei Trasporti e dell’Ambiente
È proseguito, il 4 febbraio, il confronto presso
il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
sull’attivazione del sistema Sistri, la nuova modalità di controllo e tracciabilità dei rifiuti. Al
tavolo di confronto, che aveva preso avvio lo
scorso 20 gennaio, erano presenti le principali associazioni imprenditoriali del trasporto,
tra cui Ancst-Legacoop, rappresentata dal responsabile del settore “ecologia-ciclo dei rifiuti”, Fabrizio Bolzoni.
Al Sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino, è stata formalmente consegnata una
nota dell’ associazione cooperativa, definita nel
confronto con alcune delle principali aziende
associate che operano nel settore, nella quale
sono state evidenziate le principali osservazioni
e criticità che, secondo Ancst-Legacoop, sono
presenti nel sistema.
Osservazioni e criticità che, per titoli, toccano i
seguenti aspetti:
• Sistemi informatici: problemi di dialogo con
i software esistenti;
• Inserimento dati con troppe ore di anticipo;
• Problematiche per operazioni transfrontaliere;
• Livelli di responsabilità degli intermediari;
• Livelli di responsabilità delle varie figure
aziendali rispetto al sistema;
• Black box:Perplessità sulla capacità reale
di installazione nei tempi previsti;
• Problematiche inerenti il mal funzionamento-rottura dei dispositivi;
• Problematiche inerenti le attività nei cantieri edili;
• Disponibilità della rete di assistenza.
A ciò occorre aggiungere la necessità di chiarire la questione inerente la scheda di trasporto, ai fini di non aumentare gli
adempimenti burocratici.
Ma, soprattutto, è stata chiesta la disponibilità
ad avere più tempo a disposizione per l’attivazione del sistema nel suo insieme, al fine di
potere partire con la necessaria chiarezza ed
organicità, tenuto conto anche degli oneri economici che il Sistri comporterà.
In merito a diverse richieste, formulate anche
dalle altre associazioni, è stata data la disponibilità ad intervenire in senso correttivo e migliorativo attraverso provvedimenti legislativi
che dovrebbero essere emanati entro il prossimo giugno.
La riunione, cui hanno preso parte anche il
Capo Segreteria tecnica del Ministero dell’Ambiente, Avv. Pelaggi, e il Presidente dell’Albo
Nazionale dei gestori Ambientali, Dott. Onori, è
stata conclusa dal Sottosegretario Giachino
con la disponibilità a proseguire il confronto
tecnico e con una apertura alle associazioni in
merito alla possibilità di verificare una modifica delle tempistiche di attuazione del sistema.
Ancst-Legacoop continuerà a prestare la massima attenzione al tema e a partecipare ai tavoli di confronto, nella convinzione della
giustezza dell’obiettivo finale che si pone il SISTRI, ma nel contempo segnalando le oggettive difficoltà che incontrerebbero gli operatori
qualora non venissero apportati i correttivi
prima richiamati.
5
<
Torna all’inizio
Informazioni
Sezioni
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
Ancst/Legacoop 3: composizione del settore servizi e buone
pratiche cooperative di esternalizzazione; presentazione ricerca
all’Assemblea congressuale
La parte finale della prima giornata dei lavori
della assemblea congressuale di Ancst/Legacoop, il 25 febbraio, prevede, a partire dalle
ore 18,00, la presentazione di un rapporto di
ricerca su “Dimensione, caratteri e composizione del settore terziario. Il vantaggio delle
esternalizzazioni per il Paese, casi di buone
pratiche”.
La ricerca verrà illustrata alla assemblea congressuale dal Dott. Andrea Bernardoni - Coordinatore del gruppo ricerca, e dal Dott.
Angelo Gasparre, della Università di Genova. Il
gruppo di ricerca, che ha impegnato alcuni
mesi di lavoro, ha visto altresì la presenza della
Prof.ssa Patrizia Battilani e della Dott.sa Roberta Curiazi, entrambe della Università Bologna, del Prof. Luca Ferrucci e del Dott.
Antonio Picciotti, entrambi della Università di
Perugia, del Prof. Giorgio Giorgetti, della Università di Genova, e del Dott. Demetrio Catillo
– Ricercatore.
“Ne sottolineiamo l’importanza – scrive Tumino,
Presidente uscente dell’Associazione in una
comunicazione interna - il primo dei due temi
ha lo scopo di conoscere meglio il settore di
mercato all’interno del quale operano le cooperative dei servizi aderenti a Legacoop, per
trarne più approfondite indicazioni per l’azione
di rappresentanza strategica dell’associazione;
il secondo elemento della ricerca ha per finalità di cominciare ad evidenziare meglio gli elementi positivi delle esternalizzazioni, per
cominciare a mettere a punto primi elementi
che consentano di iniziare a controbattere una
prevalente loro immagine negativa veicolata
presso la opinione pubblica”.
Ancst/Legacoop 4: l’Associazione firma al Ministero dei Trasporti
il protocollo di intesa sull’attività di servizio taxi e noleggio
con conducente
Dopo mesi di approfondimenti e discussioni,
svoltesi in seno ed a latere di un apposito “tavolo tecnico” costituito al livello del Ministero
dei Trasporti, è stato firmato ieri un protocollo
di intesa presso il Ministero dei Trasporti, sottoscritto dallo stesso Ministro dei Trasporti On.
Altiero Matteoli con le organizzazioni rappresentative del settore Taxi e di quello del Noleggio con conducente (cosiddette auto blu). Il
testo del protocollo è reperibile sul sito di
Ancst, www.ancst.it.
Per Ancst/Legacoop, che rappresenta sia cooperative tra taxisti che di NCC, ha sottoscritto il
protocollo Franco Tumino, Presidente dell’Associazione (all’ultima tornata di incontri che
hanno preceduto la firma del documento aveva
partecipato per Ancst Luciano Patuelli). Fondamentali per la conduzione del negoziato
sono stati il Prof. Emilio Brogi, capo della segreteria del Ministro Altero Matteoli, l’Ing. Amedeo Fumero e la Dr.essa Clara Ricozzi,
direttori delle Direzioni al ramo del Ministero
dei Trasporti.
Due organizzazioni rappresentative del noleggio
con conducente non hanno sottoscritto il protocollo, ed una terza ha dichiarato di voler sottoscrivere con riserva. Il documento prevede a
breve l’avvio di una seconda fase, che sarà decisiva, nella quale si dovrà entrare molto più
nel merito dei provvedimenti condivisi da assumere per garantire una migliore regolazione
dell’attività del servizio taxi e di quello del noleggio con conducente di quanto si sia fin qui
fatto.
La fase di confronto tra le due categorie ed il
Governo, ma anche Anci e Conferenza delle Regioni, che hanno anch’esse sottoscritto il protocollo, è nata dopo l’approvazione del noto
emendamento cosiddetto 1 quater, considerato ingiustamente penalizzante da una parte
del noleggio con conducente, e la cui attuazione è stata via via rinviata, e tuttora non è
entrata in vigore, proprio per ricercare un assetto normativo maggiormente condiviso.
Come Ancst, ricorda Franco Tumino in una nota
interna, abbiamo fissato da tempo la nostra
posizione, in senso contrario ad ipotesi di liberalizzazione, ma ora si apre una fase molto
delicata in cui occorrerà sia precisare le soluzioni con cui perseguire concretamente una migliore regolazione, e sia vedere come si possa
ridefinire l’equilibrio di mercato nei casi in cui
le licenze e le autorizzazioni rilasciate (o non
rilasciate) lo hanno gravemente compromesso.
6
<
Torna all’inizio
Informazioni
Sezioni
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
Legacoop Agroalimentare: il 17 febbraio a Roma seminario
“La sfida dell’internazionalizzazione: opportunità di crescita
per l’agroalimentare italiano”
“La sfida dell’internazionalizzazione: opportunità di crescita per l’agroalimentare italiano”, questo il tema del seminario promosso da Legacoop Agroalimentare che si terrà a Roma il 17 febbraio, presso il Centro Congressi Cavour.
Di seguito il programma dei lavori:
14.00 Apertura lavori
Relazione introduttiva:
Giovanni Luppi, Presidente Legacoop Agroalimentare
14.30 “Il ruolo dell’Agroalimentare Italiano nel panorama internazionale: elementi di scenario
e spunti di riflessione su opportunità di business
Francesco Fumelli SCS Consulting
15.00 Tavola rotonda - partecipano:
Christian Pees, Presidente Gruppo Euralis
Francesco Pugliese, Direttore Generale Conad
Angel Sanchez, Direttore Generale Conserve Italia
Renzo Piraccini, Direttore Generale Apofruit
Rolando Chiossi, Amministratore Delegato Cantine Riunite - CIV
Lucio Gomiero, Responsabile organizzazione Gruppo Ferrero
Sergio Nasi, Direttore Generale Coopfond
Daniel Benski, International Food Marketing
Conduce: Francesco Fumelli, SCS Consulting
16.30 Intervento conclusivo Giuliano Poletti, Presidente Legacoop
È stato invitato l’on. Adolfo Urso, Viceministro Attività Produttive
Legacoop Agroalimentare 2: Luppi e Bolognini, la più grande
e urgente opera pubblica è la messa in sicurezza del territorio
«Le cooperative forestali e i loro consorzi, aderenti
a Legacoop Agroalimentare, sono pronte per concorrere alla realizzazione della più grande, oggi diventata la più urgente, opera pubblica del Paese:
la cura e la manutenzione del territorio fatto di boschi da gestire (10,5 mil di ettari), fiumi da regimare, suoli da mettere in sicurezza».
Lo ha dichiarato da Giovanni Luppi, presidente di
Legacoop Agroalimentare, concludendo i lavori del
Comitato Silvicoltura che si è riunito il 4 febbraio
a Modena per definire il Piano di lavoro 2010.
Sono 150 i consorzi e le cooperative, 3.000 i soci,
fra maestranze e tecnici, che trovano sintesi unitaria nazionale nel consorzio AppenninoVivo Europa.
L’esperienza, consolidata in venti anni di esperienza nei territori montani, ha fatto maturare competenze, capacità professionali notevoli sia
nell’esecuzione di interventi di gestione forestale e
ambientale – utilizzando, peraltro, le più moderne
tecniche dell’ingegneria naturalistica – sia nella
pianificazione e progettazione ambientale.
«Migliorando l’ambiente si è creato e sviluppato
lavoro, questo il lodevole percorso di queste cooperative – ha continuato Luppi – questo l’obiettivo che si rinnova e si rafforza in tempi di crisi
occupazionale, di necessità ed obblighi (vedi il
Protocollo di Kyoto e il difficile negoziato di Copenhagen), di intervenire sui tanti mali che affliggono il nostro territorio».
«Visto che si tratta di gestione di progetti pubblici
–ha sottolineato Teodoro Bolognini, responsabile
del settore Silvicoltura – rimane fondamentale il
rapporto con le Istituzioni, Unione Europea, Governo italiano e Regioni, per le quali, viste le difficoltà economiche e occupazionali, questi temi non
sono ora fra le priorità».
«Noi continueremo, anche con le iniziative decise
nell’incontro, nel nostro lavoro di pungolo e di
proposta –sottolinea Bolognini–. A questo proposito è stata presa una importante decisione,
salutata con favore dai componenti il tavolo di
settore, di avvalersi in modo organico e continuativo di professionalità che possano supportare con contributi tecnici e scientifici l’azione
politico-sindacale».
7
<
Torna all’inizio
Informazioni
Sezioni
Primo piano
Legacoop Agroalimentare 3: il Presidente, Giovanni Luppi, scrive
al neo Commissario UE congratulandosi per gli impegni assunti
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
<
Torna all’inizio
Il presidente di LegacoopAgroalimentare, Giovanni Luppi, ha inviato una lettera a Dacian Ciolos, neo-commissario UE all’agricoltura,
congratulandosi con lui, subito dopo il voto del
parlamento e invitandolo in italia “ per conoscere direttamente le importanti realizzazioni
della cooperative e l’impegno attivo delle nostre
socie e dei nostri soci ”.
“Le dichiarazioni e gli impegni da Lei assunti – ha
affermato Luppi - costituiscono un quadro di riferimento positivo, nel cui ambito molti approfondimenti saranno compiuti nei prossimi mesi,
per giungere ad una formale Comunicazione della
Commissione, sul futuro della Unione Europea
(Strategia 2020) e nel suo ambito anche di una
Politica Agricola Comune riformata”.
Il presidente di Legacoop Agroalimentare sottolinea che: “questa nostra Europa sembra incerta e
timorosa verso se stessa e fragile di fronte gli altri
protagonisti della scena mondiale; e anche la risposta alla crisi finanziaria ed economica è avvenuta a ranghi sparsi”.
“Ora, dopo una troppo lunga stasi, l’Europa deve
rimettersi in cammino e anche la Politica agricola
comune, come già nel passato, deve contribuire
a questa nuova fase dell’Europa”.
Entrando nel merito dei prossimi lavori per la riforma della Politica agricola comune, Luppi precisa subito che essa deve “restare comune ed
europea; e l’esigenza di una maggiore diversificazione regionale non deve tradursi in una ri – nazionalizzazione”.
L’esigenza di una riforma resta in ogni caso necessaria ed urgente. La Politica Agricola Comune
- dopo numerose e successive riforme - si presenta, infatti, come un miscuglio di azioni e misure che non delineano più nel loro insieme una
politica coerente ed incisiva, né come primo pilastro né come secondo pilastro: non per la necessaria difesa dei redditi (quando si verificano gravi
crisi di mercato -vedi il caso Latte) e neppure per
la competitività del sistema, per la cui promozione
e crescita, gli attuali aiuti diretti (disaccoppiati o
ancora accoppiati) non possono costituire uno
strumento risolutivo.
“La Politica agricola comune e le risorse finanziarie in essa attualmente collocate – ha precisato
Luppi – andranno, certamente mantenute, ma
anche ricollocate sulla base di nuove strategie e
sono gi aiuti diretti al reddito il centro di una
azione riformatrice, coraggiosa e lungimirante”.
Legacoop agroalimentare sottolinea che: “ l’agricoltura europea che guarda al futuro, consapevole di essere inevitabilmente e stabilmente
immersa nella competizione internazionale e in
un quadro di crescente volatilità dei prezzi, ha bisogno un’articolazione del sostegno al reddito più
rispondente a questa nuova configurazione di
mercato e alla pluralità e diversità dei sistemi agricoli territoriali”.
Nella Lettera vengono indicati quattro direzioni di
un percorso riformatore:
• un sostegno per compensare svantaggi naturali, da differenziare a livello territoriale sulla
base dell’intensità dello svantaggio;
• un pagamento specifico, definito su base
contrattuale, per compensare specifiche
azioni (in alcuni casi transitori, in altri permanenti) di conservazione dell’ambiente.
• uno strumento, transitorio e flessibile, per intervenire contro il cosiddetto ‘rischio di mercato’, indotto da gravi e non prevedibili
perturbamenti dovuti a calamità di ordine sanitario o naturale, la cui forza distruttrice è accresciuta da una situazione, ormai consolidata,
di mercati aperti e spesso non regolati;
• una forma di cofinanziamento basato su precisi programmi operativi e in un contesto di organizzazione economica del prodotto,creata e
diretta da produttori stessi: chiamati a produrre,
investire e innovare,secondo criteri di efficienza
e di qualità controllabili e controllate.
Legacoop agroalimentare sottolinea altresi’ l’esigenza:
1. di una riforma del cosiddetto secondo pilastro che è diventato via via il contenitore di troppe
esigenze (per lo più di natura ambientale) ed ha
perduto il carattere di una politica di investimento
per la modernizzazione del complesso agricolo,
industriale ed alimentare collocato permanentemente dentro una crescente competizione internazionale tra sistemi agroindustriali;
2. di uno stabile sistema di qualità europea,
che copra tutta la complessità delle diverse sfaccettature della qualità europea dei prodotti agricoli e degli alimenti, tra le quali origine e
collegamento con il territorio siano considerati e
riconosciuti (finalmente anche a livello internazionale) componenti organici al modello economico e produttivo europeo.
Il presidente Luppi, dopo aver anticipato al Commissario Ciolos: “una riflessione accurata, della
quale non mancheremo di farLe pervenire, al più
presto, testimonianza e documentazione”, ha
cosi’ concluso: “gli agricoltori e le cooperative europee hanno bisogno di una Politica Agricola e
Alimentare Comuni”.
8
Informazioni
Sezioni
Mediacoop: ricostituire il diritto soggettivo e due anni
di moratoria per fare la riforma
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
Pubblichiamo, di seguito, un comunicato stampa
diffuso da Mediacoop in data 9 febbraio:
“Questa mattina, nel corso della audizione presso
la Commissione Cultura della Camera, Mediacoop
ha sostenuto che non è accettabile continuare a
gestire in modo frammentario un settore così complesso in una fase di così profonda trasformazione
e crisi attraverso interventi tampone; non è accettabile che, attraverso un decreto legislativo, si definiscano nuove procedure per l’erogazione dei
contributi pubblici all’editoria, riservando all’Esecutivo le competenze in materia ed esautorando,
così, il Parlamento.
Mediacoop ha fatto presente che è impossibile
evitare la chiusura di decine di testate se non si ripristina, come richiesto da tutte le associazioni audite, il diritto soggettivo. Discutere del Regolamento
non avrebbe senso senza questo ripristino perché
significherebbe regolamentare un deserto imprenditoriale.
Mediacoop prende atto del consenso bipartisan
espresso dai Parlamentari presenti e dell’impegno
assunto da parte del Relatore di Maggioranza a
rappresentare nella sua Relazione questa situazione insostenibile . Al Presidente ed ai Commis-
sari, è stato chiesto di farsi portavoce presso i colleghi del Senato dell’assoluta necessità di approvare l’emendamento bipartisan per la
ricostituzione del diritto soggettivo per i prossimi
due anni in modo che si possa provvedere ad una
riforma complessiva del settore.
L’insostenibilità di questa situazione che mette in
crisi 98 testate tra quotidiani e settimanali con il
rischio di 4000 licenziamento tra giornalisti e poligrafici – affermano i rappresentanti di Mediacoop - è presente, d’altra parte, anche al Ministro
Tremonti e al Presidente Fini che avevano preso
un impegno pubblico a risolvere il problema.
Mediacoop, così come ha fatto nel passato, ha,
comunque, presentato alla Commissione una
serie di modifiche che vanno tutte nel senso di
una maggiore trasparenza e rigore nella erogazione
dei contributi, avendo particolare attenzione a
quelle norme che regolarizzano e aumentano l’occupazione delle imprese. Mediacoop chiede con
forza che i due rami del Parlamento trovino l’intesa necessaria a raccordare gli interventi per una
soluzione che eviti un colpo mortale al pluralismo
e apra la via per una riforma strutturale e condivisa del sistema dell’editoria.
Coop: una precisazione a proposito della macellazione halal
Pubblichiamo, di seguito, una nota diffusa il
10 febbraio da Coop, in risposta ad una protesta animalista diffusasi in Internet dopo
l’apertura di un corner per la vendira di carne
halal nell’Ipercoop di Roma Casilino.
“Caro socio e/o gentile consumatore, la preoccupazione per limitare al massimo le sofferenze degli animali in fase di macellazione è
anche nostra.
Infatti la condizione imprescindibile che abbiamo posto per rispondere alle richieste di nostri clienti di fede musulmana è riuscire a
conciliare le loro tradizioni con i nostri impegni
di maggior rispetto degli animali; in caso contrario non avremmo proceduto con l’inserimento di questi prodotti nei nostri negozi.
L’Imam che presiede alla macellazione ha dichiarato conforme al rito islamico la procedura
di stordimento preventivo che abbiamo posto
come requisito Coop. Va detto che siamo i
primi ad aver richiesto questa procedura anche
per i grandi animali.
L’intera operazione viene comunque supervisionata anche dal servizio veterinario compe-
<
Torna all’inizio
tente, al fine di verificare il rispetto delle normative europee relative alla protezione degli
animali durante la macellazione.
Crediamo in questo modo di rispondere ad una
esigenza sempre più diffusa nelle nostre realtà
e, al contempo, di proseguire in un impegno di
tutela del benessere animale che non ha paragoni in Italia e che si dispiega su vari fronti.
A solo titolo di esempio: abbiamo deciso di
vendere uova di galline che non fossero allevate in gabbia, fin dagli anni 90 abbiamo inserito regole volontarie (e quindi per noi
onerose) sugli spazi e le modalità di alimentazione, allevamento e trasporto dei vitelli, o ancora , primi e unici , abbiamo deciso di aderire
con tutti i nostri prodotti della cosmesi alla
campagna stop ai test su animali e ancora
siamo stati i primi ad aver deciso la completa
esclusione delle pellicce naturali e il passaggio
a materiali sintetici.
Inoltre Coop da anni, col supporto del mondo
delle Ricerca Pubblica e delle principali associazioni animaliste, sta inserendo regole sul benessere animale nei propri capitolati di
produzione, tramite disciplinari, (primi in Italia)
9
Informazioni
Sezioni
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
valutati e validati dal Centro Nazionale di Referenza per il Benessere degli Animali da reddito.
Per quanto riguarda i soci e i clienti che hanno
deciso di non consumare carni trovano in Coop
prodotti provenienti da filiere produttive controllate fin dal campo, il più grande assortimento di prodotti biologici della grande
distribuzione italiana, prodotti che sono pensati per avere il minimo impatto ambientale,
un impegno alla valorizzazione dei prodotti
agricoli tradizionali e un impegno più complessivo per la salvaguardia della biodiversità.
E siamo sempre disponibili a considerare le richieste di estensione dell’assortimento di prodotti che soddisfino le esigenze di integrazione
alimentare dei vegetariani, come già è successo per altre fasce di consumatori con bisogni specifici (come i celiaci).
Sono questi temi per noi molto importanti e sui
quali continueremo a lavorare come abbiamo
fin qui fatto”.
Coop 2: l’adesione a “M’illumino di meno”; nei punti vendita,
il 12 febbraio, la giornata internazionale del risparmio energetico,
luci “buone” cioè ottenute con l’utilizzo di energie rinnovabili
o basate su tecnologie che consentono di ridurre i consumi
Perfettamente coerente ai temi del risparmio energetico su cui Coop è impegnata, l’adesione a “M’illumino di meno”, l’iniziativa promossa da
“Caterpillar” prevista per venerdì 12 febbraio. Quest’anno un’evoluzione in più, a favore non solo del
risparmio, ma della produzione e promozione di
energia pulita. E’ per questo che diversamente
dagli anni passati Coop nei propri punti vendita
manterrà accese le sue luci “buone”, cioè ottenute
con l’utilizzo di energie rinnovabili o basate su tecnologie che consentono di ridurre i consumi. Ad
oggi sono infatti circa 200 i punti vendita con certificazione Greenlight (il programma della Comunità Europea ad adesione volontaria che prevede
l’installazione di lampade a alta efficienza e sistemi di telecontrollo per accensione e spegnimento automatico). Tra questi vanno considerati
circa 20 negozi che, essendo dotati di numerosi lucernari, usano impianti d’illuminazione dimmerizzati (ovvero tali da limitare la potenza inviata alla
lampada a seconda dell’intensità luminosa già
presente) e le ultime aperture che godono di una
parte d’illuminazione a led al posto dei faretti tra-
dizionali e per l’illuminazione di due parcheggi.
Coop inoltre ha realizzato 45 impianti fotovoltaici
sulle coperture di altrettanti punti vendita. Solo
considerando questi ultimi, si può calcolare che
l’energia elettrica da loro prodotta in un giorno
medio di febbraio, come appunto il 12 febbraio, è
sufficiente per illuminare tutta la rete vendita Coop
per mezz’ora.
Confermata inoltre, come negli anni passati, la
possibilità di ascoltare in diretta la trasmissione di
Caterpillar direttamente nei punti vendita attraverso Radio Coop, mentre una delegazione di soci
e dipendenti parteciperà a Roma, ai Mercati Traianei, alla festa dell’energia pulita da cui Caterpillar andrà in onda eccezionalmente. Con loro la
delegazione avrà a mò di simbolo dell’impegno di
Coop un’insegna lunga 130 cm e larga 40cm che
funziona a led*, alimentata da una dinamo azionata a pedali. Luce buona in mezzo a una festa a
impatto zero.
* L’utilizzo della tecnologia LED per l’accensione
delle insegne al posto dei più tradizionali tubi fluorescenti che riduce dell’80% i consumi energetici.
Lega Pesca: Cites scelta prematura, da supportare con ricerca
e welfare
Lega Pesca guarda con molta attenzione le posizioni confluenti di Italia e Francia che vanno entrambe nella stessa direzione: quella di far
emergenze quanto sia del tutto prematuro, in
mancanza di dati scientifici certi, l’inserimento del
tonno rosso in una delle Appendici CITES. Si tratta
di una scelta molto grave, che costituirebbe un
pericoloso precedente per tutto il settore ittico ed
un punto di non ritorno per la sopravvivenza di un
intero comparto produttivo – dichiara Ettore Ianì,
<
Torna all’inizio
presidente dell’Associazione. Per la portata e la
gravità delle sue conseguenze, tale decisione deve
essere attentamente ponderata e può essere
condivisa e credibile se e solo se confortata da
dati scientifici certi e incontrovertibili, dinanzi a cui
tutto settore produttivo non potrebbe che prendere atto della sua necessità come strumento indispensabile di tutela della risorsa. Va bene
proseguire la discussione per decidere in quale
Appendice, la I o la II, vada eventualmente inse-
10
Informazioni
Sezioni
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
rito il tonno rosso, ma compiere queste scelte
senza il necessario approfondimento rischia di
ipotecare il dibattito, accettando che questa sia
l’unica soluzione da perseguire e che non esistano altre alternative percorribili.
L’attuale assenza di conoscenze scientifiche attendibili sul reale stato della risorsa è sottolineata
dai più importanti organismi di ricerca, a partire
dal Comitato scientifico dell’ICCAT, la Commissione internazionale deputata alla gestione dello
stock di tonno rosso, dal Comitato tecnico scientifico della Commissione europea, fino al gruppo
di lavoro sui tunnidi dell’Unione internazionale per
la conservazione della Natura (UICN). Né mancano solo i dati sulle risorse.
La discussione sulla CITES sta progredendo
anche nella totale assenza di una necessaria ed
indispensabile valutazione di impatto circa le pesantissime ripercussioni che le nuove ed ulteriori
restrizioni al commercio, che giungono dopo anni
di progressiva riduzione delle quote, avrebbero in
termini di livelli occupazionali e di tenuta socioeconomica delle diverse realtà regionali interessate.
Nelle prossime settimane, dopo il rinnovo della
Commissione, l’Unione europea prenderà una posizione ufficiale in vista della riunione della CITES
di metà marzo. Pur se la situazione è ancora in
movimento e le posizioni anche all’interno del-
l’Unione europea sono divergenti, siamo consapevoli che la macchina da guerra del movimento
ambientalista mondiale è concentrata su questo
dossier e che occorre guardare alla situazione
senza essere rinunciatari, ma con realismo. La
Commissione europea, già a settembre 2009,
aveva proposto l’inserimento del tonno rosso nell’Appendice I CITES e sarebbe clamoroso un cambiamento di rotta da parte del nuovo esecutivo
comunitario. Quantomeno non è mai accaduto.
La posizione della Francia, che ha chiesto un rinvio di 18 mesi, e la proposta di moratoria avanzata dal sottosegretario Buonfiglio e approvata in
seno alla Commissione consultiva centrale, sono
da apprezzare e sostenere come posizioni di sano
realismo e pragmatismo politico, perché rappresentano lo strumento per contrastare un epilogo
frettoloso. La moratoria potrà costituire l’occasione per una riorganizzazione e ristrutturazione
del comparto e al tempo stesso consentirà di accompagnare e di adeguarsi all’evoluzione della
situazione e dei negoziati in atto a livello internazionale. La moratoria, soprattutto, capovolge la logica riduzionista del passato, per tentare di
rimettere in discussione criteri, metodi e strumenti
di gestione che poco hanno avuto finora a che
fare con obiettivi di pura tutela della specie e per
individuare alternative che tengano conto della
sostenibilità economica dell’attività.
Pesca 2: tonno rosso, sì dell’ Europarlamento all’inserimento
nell’appendice i Cites
Con amarezza e disincanto Lega Pesca prende
atto del via libera giunto dal Parlamento europeo alla proposta di inserire il tonno rosso nell’appendice I della CITES. Sulla pesca del tonno
rosso la sentenza di condanna era già scritta –
dichiara Ettore Ianì, presidente Lega Pesca: si
doveva scegliere solo la modalità di esecuzione,
e questa sarà la CITES, in cui il tonno rosso
comparirà a fianco degli orsi polari e degli elefanti africani. Una vera e propria beffa per gli
operatori del comparto è che il semaforo verde
del Parlamento europeo sia giunta all’indomani
del discorso di insediamento del nuovo esecutivo Barroso, in cui il presidente della Commissione indicava tra le priorità la dimensione
sociale, convenendo sulla necessità di impegnarsi, insieme al Parlamento, a realizzare
un’analisi dell’impatto sociale di ogni futura
proposta legislativa.
Lega Pesca è ferma nel ribadire che la CITES è
una scelta prematura, che viene compiuta in
assenza di una base scientifica certa e senza
mirati interventi di welfare, da cui sarà difficile
<
Torna all’inizio
tornare indietro e che costituirà un pericoloso
precedente per tutto il settore. Non possiamo
che accogliere con favore la serie di condizioni
poste dal Parlamento europeo per tentare di
mitigare gli effetti devastanti del bando al commercio internazionale, dichiara Ianì, ma la situazione, anche nel caso che queste
raccomandazioni siano accolte, rimane drammatica: la Commissione europea è stata molto
solerte nel chiarire che per le eventuali compensazioni non si potrà disporre di risorse aggiuntive, e che per gli aiuti al comparto tonniero
si dovrà attingere alle risorse complessiva, e già
esigue, del FEP ( Fondo Europeo Pesca), chiamando a farsi carico dei costi sociali l’intero
settore, magari anche la piccola pesca artigianale e la stessa ricerca scientifica.
Le raccomandazioni contenute della risoluzione
del Parlamento europeo sull’inserimento del
tonno rosso nell’appendice I della CITES mirano, in particolare, a: introdurre una deroga
per il commercio interno per garantire la sopravvivenza della piccola pesca costiera arti-
11
Informazioni
Sezioni
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
gianale; concedere un sostegno finanziario
della UE ai marittimi e operatori colpiti dal
bando; attuare controlli e sanzioni più severe
per combattere la pesca illegale, non dichiarata
e non regolamentata (IUU). Non hanno purtroppo trovato consenso né la proposta italiana
avanzata dal sottosegretario Buonfiglio di una
moratoria in attesa di migliori evidenze scientifiche sullo stato degli stock, né quella francese
di una rinvio di 18 mesi della decisione CITES,
né l’emendamento del Vicepres. Commissione
Pesca del PE, Guido Milana, volto all’inserimento in appendice II, quale minore dei mali
per il comparto. La risoluzione del PE è ora all’attenzione del Consiglio UE, che adotterà una
posizione ufficiale il 26 febbraio in vista della
riunione CITES di Doha a marzo.
BOX / APPENDICI CITES
L’Appendice I include specie gravemente minacciate di estinzione per le quali è rigorosamente vietato il commercio. L’esportazione,
l’importazione, la riesportazione sono strettamente regolati e vincolati a permessi da organismi scientifici e di gestione nazionali.
L’Appendice II include specie il cui commercio
è regolamentato per evitare uno sfruttamento
incompatibile con la loro sopravvivenza. Ogni
specie, in base al livello di popolazione raggiunto a seguito del prelievo forzoso cui è sottoposta, viene inserita in una delle tre
Appendici sopracitate, e può transitare, nel
tempo, da un livello di protezione all’altro a seconda dei dati di incremento o decremento
delle popolazioni, registrati dalle competenti Autorità scientifiche.
SANZIONI
Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è
punito con l’arresto da tre mesi ad un anno e
con l’ammenda da lire quindici milioni a lire
centocinquanta milioni chiunque, in violazione
di quanto previsto dal Regolamento (CE) n.
338/97 del Consiglio del 9 dicembre 1996, e
successive attuazioni e modificazioni, per gli
esemplari appartenenti alle specie elencate
nell’allegato A del Regolamento medesimo e
successive modificazioni:
a) importa, esporta o riesporta esemplari, sotto
qualsiasi regime doganale, senza il prescritto
certificato o licenza, ovvero con certificato o
licenza non validi ai sensi dell’articolo 11,
comma 2a, del Regolamento (CE) n.
338/97 del Consiglio, del 9 dicembre 1996,
e successive attuazioni e modificazioni;
b) omette di osservare le prescrizioni finalizzate all’incolumità degli esemplari, specifi-
<
Torna all’inizio
cate in una licenza o in un certificato rilasciati in conformità al Regolamento (CE) n.
338/97 del Consiglio, del 9 dicembre 1996,
e successive attuazioni e modificazioni e del
Regolamento (CE) n. 939/97 della Commissione, del 26 maggio 1997, e successive modificazioni;
c) utilizza i predetti esemplari in modo difforme
dalle prescrizioni contenute nei provvedimenti autorizzativi o certificativi rilasciati unitamente alla licenza di importazione o
certificati successivamente;
d) trasporta o fa transitare, anche per conto
terzi, esemplari senza la licenza o il certificato prescritti, rilasciati in conformità del Regolamento (CE) n. 338/97 del Consiglio, del
9 dicembre 1996, e successive attuazioni e
modificazioni e del Regolamento (CE) n.
939/97 della Commissione, del 26 maggio
1997, e successive modificazioni e, nel caso
di esportazione o riesportazione da un Paese
terzo parte contraente della Convenzione di
Washington, rilasciati in conformità della
stessa, ovvero senza una prova sufficiente
della loro esistenza;
e) commercia piante riprodotte artificialmente
in contrasto con le prescrizioni stabilite in
base all’articolo 7, paragrafo 1, lettera b),
del Regolamento (CE) n. 338/97 del Consiglio, del 9 dicembre 1996, e successive attuazioni e modificazioni e del Regolamento
(CE) n. 939/97 della Commissione, del 26
maggio 1997 e successive modificazioni;
f) detiene, utilizza per scopi di lucro, acquista,
vende, espone o detiene per la vendita o
per fini commerciali, offre in vendita o comunque cede esemplari senza la prescritta
documentazione.
In caso di recidiva, si applica la sanzione dell’arresto da tre mesi a due anni e dell’ammenda
da lire venti milioni a lire duecento milioni. Qualora il reato suddetto viene commesso nell’esercizio di attività di impresa, alla condanna
consegue la sospensione della licenza da un
minimo di sei mesi ad un massimo di diciotto
mesi.
L’importazione, l’esportazione o la riesportazione di oggetti personali o domestici derivati
da esemplari di specie indicate nel comma 1,
in violazione delle disposizioni del Regolamento
(CE) n. 939/97 della Commissione, del 26
maggio 1997, e successive modificazioni, è punita con la sanzione amministrativa da lire tre
milioni a lire diciotto milioni. Gli oggetti introdotti illegalmente sono confiscati dal Corpo forestale dello Stato, ove la confisca non sia
disposta dall’Autorità giudiziaria.
12
Informazioni
Sezioni
Turismo: l’intervento di Conficoni, Presidente Giratlantide,
al 1° convegno nazionale sul turismo scolastico
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
Mauro Conficoni, presidente di Giratlantide, ormai
storica e consolidata Agenzia di Viaggi cervese leader italiana nel campo del turismo scolastico, ha
relazionato venerdì 5 febbraio a Bari, in occasione
del “1 convegno nazionale sul turismo scolastico”,
organizzato dalla Regione Puglia, Assessorato al
Turismo e Industria alberghiera, partner di un Programma Interregionale di Sviluppo Turistico congiuntamente alle Regioni: Toscana, capofila del
progetto, Umbria, Liguria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia.
Il progetto nazionale prevede la promozione di itinerari turistico–culturali e sportivi per incentivare il
turismo scolastico e giovanile tra i territori delle
Regioni partecipanti al progetto.
Tra gli obiettivi previsti vi è la definizione di specifici itinerari dedicati alle tematiche didattiche con
la realizzazione di materiale informativo ad uso
degli insegnanti e degli studenti.
Inoltre si prevede la messa in rete delle strutture ricettive più adeguate alle esigenze giovanili (ostelli
della gioventù, campeggi e strutture ricettive) e la
realizzazione di specifici pacchetti turistici rivolti
alle scuole coinvolgendo tour operators e agenzie
di viaggi.
I temi dell’intervento di Conficoni hanno riguardato
i diversi aspetti statistici ed economici del turismo
scolastico: “ si stima che nell’anno scolastico in
corso i partecipanti ai viaggi di istruzione siano
stati circa 3,6 milioni. Per il 2008-2009 la stima
del fatturato complessivo del turismo scolastico
(solo la spesa dei servizi turistici diretti) è di 651
milioni di Euro, in calo rispetto agli anni precedenti,
raggiungendo il miliardo di euro se si include l’indotto. Per i viaggi in Italia il fatturato stimato è di
391 milioni di Euro mentre per i viaggi all’estero
dovrebbe attestarsi su 260 milioni di Euro. In Emilia Romagna le presenze dovrebbero attestarsi a
oltre 1 milione e il fatturato a oltre 40 milioni di
Euro. E’ diminuito il numero complessivo dei viaggi,
cambiando anche la distribuzione fra le mete nazionali e quelle estere di cui 2,8 milioni hanno visitato una o più località italiane e 764 mila hanno
preferito una o più località estere.
La spesa media per i viaggi di istruzione in Italia è
salita del 6,9% nel 2007/2008 e del 5,7% nel
2008/2009, passando dai 121,1 € del
2005/2006 ai 136,9 € del 2008/2009. Nei collegamenti internazionali è aumentato l’uso del
mezzo aereo (32,8%), grazie ai voli low cost, e
della nave (9,2%), mentre diminuisce il ricorso al
bus (47,1%) e al treno (10,5%).
Giratlantide, con le proprie tre sedi locali (Cervia,
Bari, Savona) eroga servizi a circa 50.000 studenti
ogni anno con un indotto stimato di oltre 3 milioni
di euro, in gran parte gravitanti in Romagna.”
Turismo 2: si sono svolti a Parigi gli incontri di ATES,
Associazione per il Turismo Equo e Solidale
Si sono svolti a Parigi, dal 3 al 6 febbraio, i 3 Incontri di ATES, Associazione per il Turismo Equo e
Solidale.
Gli Incontri sono stati dedicati a varie tematiche e
a diversi progetti: presentata la ricerca condotta
da Amandine Southon sui progetti di cooperazione allo sviluppo in alcuni paesi africani (Mali,
Senegal, Burkina Faso); discusso il tema dell’utilizzo dei fondi per lo sviluppo; organizzata una tavola rotonda sul turismo responsabile in Europa
con la partecipazione delle delegazioni straniere;
realizzato un incontro con i rappresentanti delle finanza etica e solidale, in particolare con i dirigenti
di FEBEA; l’ampio dibattito ha permesso di mettere a fuoco le tematiche del microcredito e del
credito in generale; il ricorso alle quote di solidarietà nei viaggi di turismo responsabile a sostegno
di piccoli progetti; le ricadute sociali, imprenditoriali ed economiche dei progetti di cooperazione e
dei viaggi nei paesi del Sud del Mondo.
Il Presidente di AITR e di EARTH aisbl Maurizio Da-
<
Torna all’inizio
volio ha presentato lo stato di attuazione del sistema di certificazione che AITR sta elaborando;
ha poi presieduto la sessione dedicata al confronto fra le varie realtà europee.
Giovedì 4 si è tenuta la serata dedicata al turismo
responsabile in Italia, con la partecipazione delle
cooperative Viaggi Solidali di Torino, rappresentata
da Enrico Marletto, e della cooperative A.L.I. di
Palermo, rappresentata da Davide Ganci e Connie Maldonato; la serata, aperta da Maurizio Davolio, ha visto la partecipazione di circa 150
persone interessate all’Italia e in particolare alla
Sicilia; il buffet è stato organizzato da Slow Food.
In occasione degli Incontri di ATES si è anche riunito il Board della rete europea EARTH aisbl, che
ha assunto decisioni in merito al potenziamento
del sito web; alla partecipazione a fiere, borse e
convegni nei vari paesi; alla collaborazione con
altre reti e organizzazioni internazionali. L’assemblea di EARTH aisbl si terrà in occasione dell’assemblea di AITR prevista in Sicilia in maggio.
13
Informazioni
Territori
Sezioni
Liguria
Il 17 febbraio assemblea regionale delle Cooperative Turistiche Legacoop . . 14
Primo piano
>
Settori
>
Giornata cooperativa per Claudio Burlando; dalle imprese che costruiranno il
nodo ferroviario di Genova alle cooperative sociali, l’incontro del Presidente
della Regione con gli imprenditori cooperativi liguri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
Territori
>
Marche
Imprese
>
Sondaggio
>
Nuove modalità per l’affidamento dei servizi alle coopertive sociali . . . . . . . 15
Basilicata
Ipercoop Matera, soddisfazione di Legacoop per l'accordo raggiunto . . . . . . 16
Edilizia sociale, l'intervento di Potenza in un convegno Legacoop . . . . . . . . . 16
Calabria
Costituito a Catanzaro il comitato regionale di Cooperfidi Italia . . . . . . . . . . 16
Emilia Romagna
Generazioni, giovani cooperatori e ricercatori universitari a Rochdale
sulle orme dei pionieri della cooperazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
Ravenna: il settore agroalimentare della provincia può uscire dalla crisi,
ma deve puntare su innovazione tecnica e organizzativa e su una maggiore
collaborazione di filiera. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
Ravenna 2: Legacoop, “La proroga della scadenza delle concessioni
demaniali deve essere fissata al 2015 e non al 2012. È a rischio il settore
turistico del nostro territorio”. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
Modena: il Caseificio Coop Castelnovese compie 50 anni proponendosi come
nuovo polo di rafforzamento del Comparto Lattiero Caseario di Legacoop. . . . . 19
Reggio Emilia: a Castelnovo ne’ Monti la riunione delle cooperative agricole
della montagna; si è parlato dei finanziamenti per le imprese agricole e
del programma di azioni di Legacoop per la montagna, che verrà discusso
nella prossima Direzione provinciale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
Liguria: il 17 febbraio assemblea regionale delle Cooperative
Turistiche Legacoop
“Dai turismi di destinazione ai turismi di motivazione – Una proposta di legge per il sostegno agli
investimenti nei srevizi complementari alla ricettività”. Questo il tema dell’Assemblea regionale
delle Cooperative Turistiche di Legacoop Liguria, che si svolgerà il 17 febbraio, presso il Palazzo
della Borsa Valori – Sala delle Grida (Via XX Settembre).
Di seguito il programma dei lavori
9.00 Caffè di benvenuto ed apertura spazi cooperativi alla presenza dei Candidati Regionali
10.00 Apertura lavori Claudio Pontiggia, Presidente Legacoop Liguria
Saluto delle autorità
10.30 Presentazione della Proposta di Legge Legacoop Liguria e dei Buoni Vacanze Italia
Roberto La Marca
11.00 Interventi: Consorzio C.Re.S.S., Cooperativa Il Gagollo, Cooperativa Tramontur, Cooperativa
Kronos, Legacoop Turismo Toscana, Consorzio Due Riviere
11.45 Repliche dei Candidati Regionali
12.15Maurizio Davolio, Presidente Nazionale LegacoopTurismo
14
<
Torna all’inizio
Informazioni
Sezioni
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
Liguria 2: giornata cooperativa per Claudio Burlando; dalle imprese
che costruiranno il nodo ferroviario di Genova alle cooperative
sociali, l’incontro del Presidente della Regione con gli imprenditori
cooperativi liguri
E’ iniziata, l’8 febbraio, a Sampierdarena, con
l’avvio dei lavori del nodo ferroviario di Genova,
la giornata “cooperativa” di Claudio Burlando,
che ha incontrato - insieme alle altre imprese
del consorzio che realizzerà l’opera - le cooperative di costruzioni Unieco e CNB.
Il pomeriggio è cominciato con l’incontro con
New Deal Ambiente, cooperativa di ingegneri
costituita dall’unione di tecnici provenienti da
Italimpianti con professionisti ed esperti operanti nel campo della tutela ambientale.
Alle 16 il Presidente Burlando si è incontrato
con i presidenti delle cooperative liguri aderenti
a Legacoop Liguria. Burlando, nella duplice
veste di Presidente della Regione Liguria e di
candidato del Pd alle prossime elezioni regionali, ha illustrato il suo programma e discusso
della piattaforma programmatica che gli imprenditori cooperativi del territorio hanno condiviso sui temi del lavoro, dell’inclusione
sociale, dello sviluppo.
Alle 18.30 Burlando ha incontrato le Cooperative di Abitazione E più tardi è stato a cena con
i presidenti delle Cooperative Sociali.
Marche: nuove modalità per l’affidamento dei servizi
alle coopertive sociali
La Regione Marche sta predisponendo nuove
modalità, Nuove formule, più innovative rispetto
al tradizionale appalto, per l’affidamento dei servizi alle cooperative sociali. E’ emerso dal seminario organizzato dal Consorzio per l’alta
formazione e lo sviluppo della ricerca scientifica
in diritto amministrativo di Osimo (An), insieme
all’assessorato ai Servizi sociali della Regione
Marche, tenuto nella sede osimano dell’Istituto
Campana e a cui ha partecipato anche Legacoop Marche.
“E’ stato un confronto importante anche per
prendere in esame modalità differenti di appalto
– commentano il direttore di Legacoop Marche,
Stefania Serafini, e il responsabile del settore
cooperative Sociali, Fabio Grossetti -, come la
concessione di pubblico servizio, l’accreditamento e gli accordi procedimentali finalizzati a
dare sostanza giuridica alla co-progettazione tra
pubblico e privato”.All’evento hanno preso parte
oltre 100 tra operatori sociali dei Comuni, coordinatori di ambito, lavoratori delle cooperative
impegnati nei servizi sociali, rappresentanti delle
Centrali cooperative, delle Ipab e tecnici regionali. Sui temi dell’affidamento di servizi sono intervenuti esperti, giuristi come Chiara Fabrizi
dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici,
Franco Dalla Mura, avvocato amministrativista
di Verona ed esperto di politiche sociali, Galileo
Omero Manzi, avvocato amministrativista, e Fa-
brizio Lorenzotti docente di Diritto amministrativo e consulente della Regione Marche.
Sono intervenuti anche esperti della cooperazione sociale di Legacoop, Paola Menetti, di
Confcooperative, Simone Brunello, e dell’Unci,
Maria Pia Zitti, oltre a rappresentanti di Enti locali, Guliano Tacchi per i Coordinatori di ambito
e Franco Pesaresi per i Comuni. Ci sono stati
confronti anche sulle esperienze di altre regioni,
come l’Emilia Romagna per quanto riguarda l’
accreditamento e il Veneto relativamente agli accordi di co-progettazione.A conclusione del convegno, Giovanni Santarelli, dirigente regionale e
responsabile del rapporto con l’associazionismo
e il terzo settore, ha illustrato i percorsi di lavoro
che la Regione sta avviando e che condurranno
alla modifica di atti relativi alle modalità di esternalizzazione affiancando a strumenti di diritto privato, come il convenzionamento diretto, le
clausole sociali, le procedure di gara aperte e riservate, anche strumenti di diritto pubblico quali
la concessione, gli accordi procedimentali e l’accreditamento istituzionale. “Come Centrali cooperative – aggiungono la Serafini e Grossetti –
insieme ai tecnici degli Enti locali e ai rappresentanti delle Ipab, ci siamo espressi favorevolmente su questi percorsi e abbiamo invitato la
Regione a procedere rapidamente alla predisposizione degli atti, dopo una necessaria fase
di concertazione”.
15
<
Torna all’inizio
Informazioni
Sezioni
Basilicata: Ipercoop Matera, soddisfazione di Legacoop
per l’accordo raggiunto
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
Viva soddisfazione per la chiusura delle vertenza e piena approvazione dell’esito di una
trattativa che mantiene i livelli occupazionali e
rispetta quelli retributivi e di inquadramento. È
quanto esprime Donato Scavone, presidente
di Legacoop Basilicata, in merito all’accordo
siglato presso il Ministero del Lavoro tra Apulia
Supermercati srl, società che gestisce gli ipermercati acquisiti dalla rete Carrefour in Puglia
e Basilicata, sigle sindacali e la stessa Lega
delle Cooperative sulla cassa integrazione straordinaria a rotazione e a orario ridotto da 38 a
24 ore. Per quel che riguarda in particolare i
73 lavoratori dell’ipermercato di Matera, l’intesa biennale prevede l’attivazione della Cigs
a partire dal 1° marzo 2010, la formazione
presso gli stessi supermercati o in quelli della
rete Coop Estense e 200 ore di lavoro straordinario per coloro che si renderanno disponibili
alla flesibilità. Previsti inoltre incentivi per chi
sarà sceglierà di trasferirsi all’ipermercato di
Brindisi e per chi vorrà lasciare l’azienda nel
periodo di cassa integrazione.
“Ancora una volta - prosegue Scavone - la cooperazione, rappresentata in questo caso da
Coop Estense, esprime la volontà di radicarsi al
territorio e orientarsi verso gli interessi dei lavoratori e dei soci”. La migliore notizia, quella
che tutti aspettavano, è la conferma che non
verrà licenziato nessuno; anzi, grazie alla Cigs
attivata, i lavoratori rimarranno full-time per i
prossimi due anni; la mobilità è solo volontaria e in ogni caso sarà accompagnata da forme
di sostegno.
“Nutriamo la concreta speranza - conclude il
presidente Scavone - che al termine dei due
anni la situazione possa essere risolta definitivamente”. La serietà, l’impegno e i valori del
gruppo Coop Estense sono, in tal senso, la migliore garanzia.
Basilicata 2: edilizia sociale, l’intervento di Potenza
in un convegno Legacoop
I centoventi alloggi di edilizia convenzionata che
saranno realizzati a Potenza dalle cooperative di
abitanti Domus e Sirio Habitat, entrambe aderenti
a Legacoop Basilicata, presentano importanti elementi di innovazione. Il Piano di Edilizia sociale,
fortemente voluto dall’amministrazione comunale
di Potenza, rappresenta così non solo un valido
strumento per far fronte alle esigenze abitative
della città, ma diventa l’occasione per operare un
intervento tecnico altamente qualificato, in cui
particolare attenzione è rivolta ai materiali, alla
sostenibilità energetica e alle caratteristiche antisismiche delle strutture.
Se ne è discussolunedì 8 febbraio, presso la sala
Fortunato del Park Hotel di Potenza, in un convegno dal titolo “L’edilizia sociale protagonista di
qualità e innovazione” organizzato da Legacoop
Basilicata. Dopo i saluti dell’assessore comunale
all’Urbanistica Roberto Speranza, la relazione del
presidente di Legacoop Basilicata Donato Scavone e le comunicazioni di Gianfranco Gazaneo
e Donato Laus, presidenti rispettivamente delle
cooperative Domus e Sirio Habitat, l’architetto
Mauro Cammarelle e gli ingegneri Marco Vona e
Giuseppe di Giacomo hanno approfondito
l‘aspetto tecnico e illustrat i sistemi all’avanguardia con cui saranno costruiti gli alloggi, pensati
per soddisfare al massimo le esigenze abitative
dei soci delle cooperative. Gli interventi del sindaco di Potenza Vito Santarsiero e dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Opere Pubbliche
e Mobilità Rocco Vita hanno lasciato spazio al
dibattito prima delle conclusioni di Luciano Caffini, presidente nazionale Legacoop Abitanti.
Calabria: costituito a Catanzaro il comitato regionale
di Cooperfidi Italia
Alla presenza del Presidente Nazionale del
Consiglio di gestione di Cooperfidi Italia Mauro
Gori, si è tenuta, il 4 febbraio, l’assemblea
delle cooperative aderenti a Legacoop, Confcooperative e AGCI per la costituzione del Comitato territoriale calabrese del Consorzio.
Cooperfidi Italia è il consorzio nazionale unita-
rio delle tre centrali cooperative che è stato costituito nel dicembre scorso con la sottoscrizione dell’atto di fusione di nove Cooperfidi
regionali.
La società è partita con 70 milioni di euro di
garanzie erogate, un patrimonio di 20 milioni di
euro ed un valore di attività finanziaria di 85
16
<
Torna all’inizio
Informazioni
Sezioni
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
milioni di euro; questa robustezza finanziaria
permetterà al consorzio di operare pienamente
a sostegno delle imprese cooperative anche in
rapporto alle nuove normative imposte da Basilea 2.
Compito del consiglio territoriale calabrese è
la promozione del consorzio sul territorio con le
istituzioni e con gli istituti di credito e il lancio
di una campagna di iscrizione delle coopera-
tive aderenti alle tre centrali.
Il consiglio territoriale in questa fase promozionale è composto dal presidente di Confcooperative Katia Stancato, dal presidente di
Legacoop Giorgio Gemelli e dal presidente di
AGCI Francesco Capocasale a cui è stata affidata la Presidenza.
Emilia Romagna: Generazioni, giovani cooperatori e ricercatori
universitari a Rochdale sulle orme dei pionieri della cooperazione
Cinque membri di Generazioni, il network dei giovani cooperatori dei Legacoop Emilia-Romagna, e
due ricercatori dell’Università di Bologna rientrano
da una visita in Inghilterra nei luoghi storici della
cooperazione. Venerdì 5 febbraio mattina sono
stati ospiti del Co-opearative College di Manchester, il principale istituto di ricerca e promozione
della cooperazione, dove si sono confrontati con il
Direttore Mervyn Wilson e i suoi collaboratori. Nel
pomeriggio hanno incontrato una delegazione di
Co-operatives UK, l’associazione di imprese che
corrisponde alla Legacoop in Italia.
“Bellissima esperienza e confronto molto proficuo
- ha commentato Roberto Cardinale di Legacoop
Forlì-Cesena - anche se la diffusione della cooperazione nei due Paesi è incomparabile: in Inghilterra si esaurisce quasi tutto nella coop di
consumo, mentre in Emilia-Romagna c’è un sistema produttivo che aggrega i lavoratori come
soci di cooperative. In un certo senso - dice scherzando - abbiamo da tempo superato gli inglesi,
anche se la cooperazione è nata qui”. Sabato mattina, infatti, la delegazione ha visitato il museo
della cooperazione di Rochdale, il sobborgo di
Manchester dove nel 1844 è nata la prima coo-
perativa del mondo, la Società dei Probi Pionieri.
“È una grande emozione essere qui dove è nato il
movimento cui siamo orgogliosi di appartenere - è
stato il commento di Rudy Gatta della Legacoop
ravennate -, come giovani cooperatori coinvolti nel
processo di un ricambio generazionale che il nostro movimento non può più rimandare, abbiamo
voluto tornare alle radici per riscoprire lo spirito
che aveva animato coloro che lo hanno fondato.
Abbiamo scoperto che quello spirito è ancora vivo
e fortissimo, e che in un momento storico come
quello che stiamo vivendo, le nostre cooperative
possono andare fiere della loro storia: sono le qui
le risposte per superare la crisi e avere successo
come imprese senza tradire i principi della cooperazione”.
La delegazione, i cui partecipanti hanno volontariamente sostenuto le spese di viaggio e soggiorno, era cosi’ composta: Andra Benini,
vicepresidente di Legacoop Ferrara; Roberto Cardinale, Legacoop Forli’-Cesena; Rudy Gatta, Legacoop Ravenna; Biljana Prijic, cooperativa
Kitchen di Bologna; Nicole Triboli, cooperativa
CAD di Cesena; Kristian Mancinone e Sara Rago,
Facoltà di Economia dell’Università di Bologna.
Ravenna: il settore agroalimentare della provincia può uscire
dalla crisi, ma deve puntare su innovazione tecnica e organizzativa
e su una maggiore collaborazione di filiera
“Da questa fase critica, che sarà di transizione,
si esce rifocalizzando le attività del settore
agroalimentare. Ci sono le forze e le competenze necessarie ma si deve procedere a un’innovazione che non sia solo tecnica, ma che
coinvolga anche l’organizzazione, aumentando
la collaborazione di filiera”. Questo in sintesi il
pensiero del professor Gabriele Canali – docente di economia dei mercati agroalimentari
dell’Università Cattolica di Piacenza – intervenuto al convegno ‘Prospettive di mercato e dell’economia ed effetti sull’agroalimentare
ravennate’, organizzato dal Tavolo verde della
provincia di Ravenna – composto dalle organizzazioni professionali agricole e cooperative – in
collaborazione con la Provincia di Ravenna, La
Camera di commercio di Ravenna e con il sostegno della Banca di credito cooperativo.
Il professor Canali, nel suo approfondito intervento sulle ‘Prospettive di mercato e dell’economia ed effetti sull’agroalimentare ravennate’,
si è agganciato alle considerazioni del coordinatore provinciale del Tavolo verde, Gilberto
Minguzzi, che ha aperto i lavori insistendo sulla
17
<
Torna all’inizio
Informazioni
Sezioni
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
necessità di dare visibilità alle difficoltà e alle richieste di un settore centrale per l’economia
provinciale. «Dobbiamo unire le forze per indirizzare i cambiamenti, creando valore nuovo da
trasferire all’impresa agricola per guadagnare
sostenibilità. Se collassa l’impresa agricola,
frana l’intero sistema. Soprattutto, dobbiamo
prepararci adeguatamente, in previsione della
prossima revisione della PAC al 2013, a contrastare con efficacia la tendenza europea a tagliare il bilancio agricolo: ci sono almeno 15
dei 27 Stati dell’Ue che, non avendo un’agricoltura strutturata, preferiscono approvvigionarsi sul mercato internazionale, piuttosto che
investire sulla funzione strategica dell’agroalimentare UE».
Gabriele Canali, alla fine di un’analisi particolareggiata sui punti di forza e di debolezza dell’agroalimentare provinciale, ha messo in
evidenza alcune strategie per fare ripartire le
principali filiere, a cominciare da una scelta di
campo più forte verso l’innovazione. Per quanto
riguarda l’ortofrutta, ha sottolineato la necessità di «ridefinire i rapporti tra soci e cooperative, soprattutto per quanto riguarda la
consegna del prodotto, che il socio, per disposizione della legge UE, deve conferire ‘per intero’
alla cooperativa, puntare su strategie commerciali diversificate, identificare meglio quali siano
le nuove produzioni su cui puntare, arrivando
quindi anche a una maggiore programmazione
delle produzione». Il docente piacentino ha individuato le stesse linee di sviluppo anche per
il comparto vitivinicolo, soffermandosi poi sul
ruolo che compete al sistema agroindustriale e
alle istituzioni: tra i punti più importanti ha citato i servizi di assistenza tecnica e di valutazione
economica, con
monitoraggio
dell’andamento dei costi, e la ricerca scientifica
applicata, dove i sistemi produttivi e le filiere
debbono svolgere un ruolo più attivo di indirizzo.
Sono intervenuti all’iniziativa anche Gianni Amidei, Direttore generale Agrintesa, che ha parlato de ‘L’esperienza Valfrutta fresca’), Ruenza
Santandrea, Presidente Cevico (‘L’esperienza
del Cevico nella valorizzazione dei vini di Romagna. Il Sangiovese e il Trebbiano nei mercati
internazionali’), Massimo Masetti, Dirigente del
settore cereali Cap Ra (‘L’esperienza commerciale dell’Op cereali Emilia-Romagna’), Augusto Verlicchi, Direttore cerealproteici Terremerse
(‘Il centro di stoccaggio: organizzazione e innovazione. L’esperienza dei silo-bag in Terremerse’), Remo Magnani, direttore della
cooperativa Propar (Piano colturale aziendale
integrato sull’orticoltura da industria’) e Stefano
Frapoli (‘Esperienze ravennati di agricoltura di
gruppo’).
Ravenna 2: Legacoop, “La proroga della scadenza delle concessioni
demaniali deve essere fissata al 2015 e non al 2012.
È a rischio il settore turistico del nostro territorio”
Pubblichiamo, di seguito, il testo di un comunicato diffuso, il 9 febbraio, da Giovanni Monti,
Presidente di Legacoop Ravenna e da Stefano
Patrizi Responsabile turismo di Legacoop Ravenna.
“Legacoop e le Cooperative degli Stabilimenti
Balneari della provincia di Ravenna fanno il
punto sulle concessioni demaniali.
Nonostante le ripetute rassicurazioni di esponenti
del Governo, la proroga delle attuali concessioni
risulta essere così come stabilito dal “decreto
milleproroghe” al 2012, anziché al 2015.
Sono stati presentati due emendamenti per
porre rimedio e portare al 2015 la scadenza
delle concessioni: rispettivamente uno dalla
maggioranza che sostiene il Governo e uno dal
Partito Democratico, a firma tra gli altri del sen.
Vidmer Mercatali.
Ci risulta che il primo sia stato bocciato in Com-
missione Bilancio e il secondo stia ancora procedendo verso l’approvazione finale.
Ritenendone condivisibile il contenuto, il nostro
auspicio è che questo vada in porto al più presto. Non siamo interessati al dibattito sulla primogenitura delle normative, ma solo al futuro del
turismo balneare. Siccome sia le forze di maggioranza che quelle di opposizione sembrano
condividere il 2015 come scadenza, è poco
comprensibile la difficoltà e la lungaggine che
sta attraversando questo iter legislativo.
L’incertezza che nasce dagli indirizzi comunitari
rispetto alle Concessioni del Demanio Marittimo,
che si trascina da troppo tempo, sta arrecando
considerevoli danni ai soci delle Cooperative Bagnini. A questo si aggiungono i danni alle imprese
e ai lavoratori di tutto l’indotto economico che
ruota intorno a questo settore, il più importante
dell’economia turistica del nostro territorio”.
18
<
Torna all’inizio
Informazioni
Sezioni
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
Modena: il Caseificio Coop Castelnovese compie 50 anni
proponendosi come nuovo polo di rafforzamento del Comparto
Lattiero Caseario di Legacoop
Nonostante i segnali di ripresa delle quotazioni
e dell’export del Parmigiano Reggiano, l’annosa
crisi del comparto Lattiero Caseario sta causando la progressiva chiusura di numerosi allevamenti, con le inevitabili ripercussioni sulle
strutture di trasformazione a valle.
“Rispetto alle potenzialità dei caseifici presenti
sul nostro territorio, - spiega Franco Michelini,
responsabile settore lattiero caseario di Legacoop Modena - oltre il 30% delle caldaie risulta
mediamente inutilizzato: ciò comporta un aumento dei costi di trasformazione che, dato i
bilanci a Costi/Ricavi delle imprese cooperative, si ripercuotono inevitabilmente sulle quote
riparto ai soci, generando nuove difficoltà per
gli allevatori rimasti che, non recuperando i
costi di produzione, sono portati a chiudere l’allevamento”.
Per tentare di uscire da questa spirale, il Consorzio cooperativo Granterre e Legacoop hanno
elaborato un programma di riorganizzazione e
di rafforzamento produttivo del comparto lattiero caseario: un programma che ha trovato
consensi ed ora è in fase realizzativa.
Il primo polo aggregativo del progetto è rappresentato dalla costituzione dalla cooperativa
agricola “Bonlatte” di Castelfranco. Costituita
nel novembre 2009, vi sono impegnati, oltre al
Consorzio Granterre, altri quattordici soci, che
conferiscono 115.000 q.li di latte prodotto.
Il secondo polo del piano di riorganizzazione è
incentrato sulla Cooperativa Casearia Castelnovese. Questo secondo progetto è stato definito e approvato dagli organi statutari della
Castelnovese e del Consorzio Granterre e a inizio anno i due rispettivi presidenti, Rino Mazzini
ed Eros Valenti, hanno dato il via operativo ad
una nuova aggregazione. Primo passo la cessione di un ramo d’azienda di Granterre alla
Coop Casearia Castelnuovese, a cui pertanto si
sono aggiunti il caseificio Valnirano di Fiorano
Modenese e il Cà Vecchino di Ospitaletto in Comune di Marano sul Panaro, aggregando così
una base sociale di 79 Soci che conferiranno
nel 2010 circa 260.000 q.li di latte.
La Coop Castelnovese, con le sue 46.000
forme di formaggio annue, proprio nel suo cinquantesimo anno di attività si colloca così tra i
più grandi produttori dell’intero comprensorio
del Parmigiano Reggiano, comprendente le province di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna in Sinistra Reno e Mantova in destra Po
Il Business Plan presentato dal Direttore della
Coop Castelnovese, Antonio di Silvio, ha messo
in risalto i risultati economici di questa aggregazione che coglie immediatamente il duplice
risultato della riduzione dell’incidenza unitaria
dei costi generali e del contenimento dei costi
di trasporto latte grazie alla loro razionalizzazione, sopratutto su alcune aree in cui le precedenti società agivano in sovrapposizione.
Fra gli scopi statutari, oltre a trasformare al
minor costo la produzione dei soci, le Cooperative casearie hanno anche l’obiettivo di collocarla successivamente sul mercato al miglior
prezzo, realizzando così al meglio lo scambio
mutualistico (la quota riparto) con l’imprenditore agricolo socio.
“La leva commerciale del caseificio– spiega il
direttore Antonio di Silvio – in parte viene attivata direttamente tramite il negozio attiguo allo
stabilimento principale (nella storica sede di
Via Cavidole 6, a Castelnuovo) che nello scorso
anno ha staccato oltre 55.000 scontrini per un
incasso superiore al milione di euro, vendendo
direttamente al consumatore oltre il 20% delle
17.130 forme di formaggio prodotte”. ”Nonostante questa importante attività di vendita diretta, - continua di Silvio - e a maggior ragione
con il nuovo assetto, la Castelnovese conferisce al Consorzio Granterre la parte principale
della produzione, beneficiando così, oltre al
prezzo corrente di mercato, degli eventuali ristorni derivanti dalla gestione di questa importante realtà del nostro territorio”.
Alla Coop Granterre, lo ricordiamo, conferiscono
la loro produzione 9 caseifici per oltre 208.000
forme di Parmigiano Reggiano che vengono
commercializzate dalla società controllata Parmareggio, assieme ad altro formaggio acquistato sul mercato in base alle esigenze
commerciali: quest’insieme di attività ha portato il Gruppo cooperativo Granterre a rappresentare circa il 17% della quota di mercato del
Parmigiano Reggiano, in Italia e nel mondo.
Oltre a questi indispensabili asset economici,
importante è anche la valenza sociale, perseguita con il ruolo dei soci che non si limita al
solo conferimento del latte, ma prosegue in
qualità di amministratore dell’impresa, determinandone direttamente il risultato economico
di gestione.
“Il progetto realizzato col rafforzamento della
Casearia Castelnovese – commenta Franco Michelini di Legacoop Modena - si pone però
anche l’obiettivo di porre le basi per una futura
19
<
Torna all’inizio
Informazioni
Sezioni
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
riorganizzazione di altri territori di produzione:
infatti persistono tuttora caseifici che presentano dei costi di trasformazione elevati, a scapito della quota riparto spettante ai soci.
Neppure il consolidamento dell’attuale mercato
del Parmigiano Reggiano permetterà a quei
produttori di recuperare i costi sostenuti in
stalla per la produzione del latte, prospettando
quindi la chiusura di stalle e nuovi aumenti dei
costi in caseificio, sino a quando anche i più
coraggiosi dovranno abbandonare, perdendo
così tutto”.
“Il mantenimento dei tre siti produttivi (Castelnovese,Valnirano e Cà Vecchino) – conclude
Franco Michelini - si pone quindi come una opportunità al servizio di quei produttori intenzionati a continuare l’attività nei prossimi decenni,
migliorando ulteriormente le aspettative in merito ai già interessanti conti economici”.
E intanto la Coop Casearia Castelnovese festeggerà in settembre i suoi primi 50 anni, felice risultato di precedenti unificazioni, a
sottolineare, con le parole del suo presidente
Rino Mazzini, che “assieme ci si può riuscire”.
Reggio Emilia: a Castelnovo ne’ Monti la riunione delle cooperative
agricole della montagna; si è parlato dei finanziamenti
per le imprese agricole e del programma di azioni di Legacoop per
la montagna, che verrà discusso nella prossima Direzione provinciale
Si è svolta l’8 febbraio presso l’agriturismo Il Ginepro a Castelnovo nè Monti la riunione di Legacoop Reggio Emilia con le cooperative agricole
della montagna.
Temi della riunione, cui erano presenti Luigi Tamburini, responsabile del settore agroalimentare e
Sergio Fiorini, coordinatore per l’Appennino, sono
stati lo sviluppo della cooperazione in agricoltura
ed i programmi di investimento delle imprese in
montagna. E’ stato annunciato anche che la Direzione di Legacoop, nella prossima riunione convocata per il 12 febbraio, discuterà un programma
di promozione, potenziamento e sviluppo della
cooperazione in Appennino da presentare alle imprese ed alle istituzioni.
Riguardo alle opportunità per gli investimenti sono
stati illustrati i bandi pubblicati dal Gal Antico Frignano ed Appennino Reggiano rivolti alla trasformazione ed alla commercializzazione diretta dei
prodotti aziendali, che possono interessare alcune
imprese tra cui le latterie sociali. Luigi Tamburini
ha poi svolto una specifica informazione su iniziative volte al consolidamento finanziario delle
cooperative su cui gravano, nel momento attuale
di crisi economica e di mercato, le passività dei
grossi investimenti effettuati per lo sviluppo e sui
progetti di filiera recentemente attivati.
Legacoop ha confermato la disponibilità dell’associazione e dei propri strumenti di consulenza
diretta agli associati di fornire alle imprese la
massima assistenza in fase di progettazione e di
presentazione dei progetti che le singole cooperative ed i loro strumenti di aggregazione ritengano di intraprendere.
Le linee di sviluppo di Legacoop per la montagna
saranno presentate dopo l’approvazione del documento di base da parte della Direzione provinciale.
20
<
Torna all’inizio
Informazioni
Imprese
Sezioni
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
Cooperativa Archeologia: presentati dal Ministro George Pullicino i lavori
di restauro delle Fortificazioni cinquecentesche di Malta, realizzati
dalla Cooperativa con Consorzio Toscano Cooperative ......................................22
Camst: il riconoscimento da parte di Confimprese è un’occasione
per Minella per fare il punto sulla crisi ..............................................................23
Camst 2: la partecipazione alla settimana mondiale 2010 per la riduzione
del consumo di sale nell'alimentazione umana..................................................23
Camst 3: l’adesione alla Campagna della trasmissione radiofonica Caterpillar
“M’illumino di meno”........................................................................................24
Coop Estense: una sfida al mercato per difendere la spesa dei consumatori;
la cooperativa investirà 90 milioni di euro in azioni di convenienza per spingere
il mercato a produrre ulteriori livelli di competitività..........................................24
Coop Adriatica: investimento di 187 milioni di euro nella tutela del potere
d’acquisto, esteso a precari e lavoratori autonomi lo sconto settimanale
sulla spesa; nel 2009 vendite a 1,9 miliardi di euro ..........................................25
Coop Adriatica 2: luci abbassate, eco-lampadine, letture e cene a lume
di candela; il 12 febbraio anche la Coop “s’illumina di meno” ...........................27
ITER: adesione alla giornata Caterpillar del risparmio energetico ......................27
Cooperativa Itaca: alla scoperta del centro Gioco “Il Girasole”, un servizio
dell’Ambito distrettuale Urbano 6.5 di Pordenone .............................................27
Apofruit: riorganizzazione aziendale, sottoscritto l’accordo con le Organizzazioni
sindacali; soddisfazione dell’azienda “Riorganizzazione necessaria, ce la impone
l’attenzione ai costi e alla competitività in un momento difficile; ma avremmo
potuto risparmiare tensioni e tempo”..................................................................28
Terra Uomini Ambiente: occupazione in crescita (48 unità in più per
complessivi 385 occupati), bilancio in attivo e aumento di capitale da 400.000
euro per cooperativa agricolo-forestale della Garfagnana....................................28
Fondazione Unipolis: “Una bussola per il sociale”; presentazione della Guida
per l’informazione sociale – Edizione 2010........................................................29
Cooperativa Animazione Valdocco: “C’è futuro. Piccolo repertorio
di suggerimenti”; presentato a Torino il calendario 2010 ..................................29
21
<
Torna all’inizio
Informazioni
Sezioni
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
Cooperativa Archeologia: presentati dal Ministro George Pullicino
i lavori di restauro delle Fortificazioni cinquecentesche di Malta,
realizzati dalla Cooperativa con Consorzio Toscano Cooperative
Si è tenuta venerdì 29 gennaio a La Valletta, davanti alle mura del St. John’s Cavalier, la
conferenza stampa di presentazione dei lavori di
restauro dei Bastioni Fortificati di Malta, alla presenza del Ministro dell’Agricoltura di Malta, On.
George Pullicino e del Sottosegretario alle Entrate e Territorio On. Jason Azzopardi. Il Governo
di Malta, utilizzando finanziamenti dell’Unione
Europea, ha avviato un vasto programma di restauro delle fortificazioni storiche costruite nella
seconda metà del XVI secolo e, per la parte compresa nella città di Valletta, inserite nella lista dei
siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Ad aggiudicarsi le prime tre gare per il restauro (bastioni e annessi a La Valletta, Birgu e Mdina) una
joint venture di imprese italiane e maltesi, guidata da Cooperativa Archeologia, insieme al Consorzio Toscano Cooperative. Si tratta di lavori per
complessivi 7.700.000 € su i monumenti più
rappresentativi di Malta, imponenti per dimensioni (oltre 45 metri di altezza, per un totale di
oltre 3 chilometri di lunghezza) e per qualità dell’intervento di restauro richiesto, che dimostrano
la competitività della tradizione del restauro italiana e la capacità delle imprese italiane del settore di imporsi per capacità tecniche, finanziarie
ed organizzative in un mercato europeo (alle gare
europee che hanno assegnato i lavori hanno infatti partecipato decine di aziende maltesi e di
molti altri paesi europei). Il Ministro Pullicino ha
riconosciuto, durante il suo intervento, l’importanza della partnership instaurata fra una delle
più importanti imprese italiane nel settore del restauro dei beni culturali come Cooperativa Archeologia e imprese locali, nonché con il
Governo maltese stesso che attribuisce a questo intervento una importanza strategica non
solo nell’ambito della tutela e valorizzazione del
proprio patrimonio culturale, ma anche nello sviluppo turistico, economico e sociale dell’isola.
Cooperativa Archeologia si è aggiudicata i 7 lotti
di restauro delle 3 gare fin qui bandite dal Governo maltese, costituendo una joint venture con
il Consorzio Toscano Cooperative, con ReCoop
(una piccola cooperativa maltese specializzata
nel restauro), con Elbros Construction Ldt (società maltese di costruzioni, per il solo intervento
di Mdina) e Tecknostudio s.r.l. (società pisana di
progettazione, anch’essa solo per Mdina).
I lavori sono iniziati sui siti di Valletta ( Restauro
di St.John’s Cavalier, del Bastione St. Andrew’s,
del Bastione Spencer e del Bastione SS. Peter e
Paul) e a Birgu (Restauro del Bastione St. John,
della piazza bassa e del cancello, restauro del
St. John’s Cavalier e del Captain of France) e
avranno durata di 24 mesi (più altri 24 mesi di
manutenzione delle opere restaurate).
Cooperativa Archeologia, oltre alle proprie maestranze specializzate, si avvarrà della collaborazione di mano d’opera locale e di giovani
specializzandi del Centro di Formazione sui beni
Culturali gestito dalla Restoration Unit del Ministero maltese per le Infrastrutture e Lavori Pubblici.
L’opera di restauro si è resa necessaria per il deterioramento dei manufatti in pietra a causa di
molteplici fattori (esposizione agli agenti atmosferici e marini, attacchi biologici, carenza di manutenzione, interventi umani, difetti strutturali,
inquinamento, inserzioni nelle opere in muratura
di materiali e suppellettili improrpie) che hanno
prodotto danneggiamenti seri alla struttura. L’intervento di restauro si presenta così complesso
e articolato e sarà svolto, previa una campagna
di saggi e studi, seguendo la teoria della Conservazione Integrata, che prevede interventi di recupero e consolidamento, ma al tempo stesso
anche un corretto e continuo utilizzo del bene recuperato, pena la sua ulteriore decadenza in
poco tempo.
Susanna Bianchi, presidente di Cooperativa Archeologia, durante la conferenza stampa, ha così
commentato l’avvio dei lavori: “E’ per Cooperativa
Archeologia un grande onore e, insieme, una
grande responsabilità rappresentare all’estero la
tradizione italiana del restauro per l’intervento sui
bastioni fortificati cinquecenteschi di Malta. Costituisce un riconoscimento importante per una
azienda che, nei suoi 28 anni di attività, si è specializzata esclusivamente nel settore dei beni culturali e ha scelto più di recente di diversificare la
propria attività attraverso un processo di internazionalizzazione che l’ha vista operare sui beni culturali in Russia, Brasile, Libano, Giordania, Grecia,
Austria Pakistan Cina, Nepal e ora a Malta”
22
<
Torna all’inizio
Informazioni
Sezioni
Camst: il riconoscimento da parte di Confimprese è un’occasione
per Minella per fare il punto sulla crisi
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
In occasione della celebrazione dei 10 anni
della costituzione di Confimprese, associazione
che riunisce un centinaio di imprese leader nel
settore della ristorazione commerciale e del
commercio moderno, alla presenza di Bruno
Vespa e Mario Resca, presidente di Confimprese, Camst ha ricevuto una menzione tra le
imprese con le migliori performance aziendali
per i migliori risultati economici ottenuti
Nella cornice del Palazzo delle Esposizioni a
Roma, in occasione di una cerimonia alla
quale hanno partecipato importanti imprenditori della ristorazione moderna e del commercio (Giovanni Rana, Mario Moretti Polegato
amministratore delegato Geox, Valentino Fabbian, Amministratore Delegato Gruppo Cremonini, Vittorio Maggiore dell’omonimo gruppo,
Daniel Kraus direttore generale Confindustria,
Carlo Sangalli presidente Confcommercio,
Ferruccio Dardanello presidente Unioncamere), Marco Minella, Segretario Generale
Camst, nel ricevere questo riconoscimento attestato da una targa, ha ribadito da un lato la
solidità economica e finanziaria di Camst e
dall’altro le indubbie difficoltà presenti anche
nel mercato della ristorazione, specie collettiva
e fieristica.
Tale attestato merita attenzione in considerazione del persistere di condizioni molto turbolente dell’economia italiana: ogni giorno non
solo sentiamo notizie di chiusura di grandi
aziende, ma constatiamo nel lavoro quotidiano
quanto sia difficile tenere le quote di mercato,
quando ci sono tanti clienti che chiudono e
che dimostrano problemi di solvibilità.
È necessario da parte di Camst essere molto
attenta alla struttura dei costi, ma anche e soprattutto continuare a monitorare il mercato per
cogliere tutte le opportunità commerciali che il
settore può offrire nel breve e nel lungo periodo.
Non vi è dubbio che nel breve periodo occorrerà agire sulla leva dei costi e delle spese generali con un attento, ma inesorabile
contenimento degli stessi; nel contempo sarà
necessario uno sforzo particolare della rete
commerciale per recuperare i pasti perduti a
causa della crisi che si presenta anche per il
2010 particolarmente pesante.
Camst 2: la partecipazione alla settimana mondiale 2010
per la riduzione del consumo di sale nell’alimentazione umana
Anche quest’anno, Camst , su indicazione della
Società Italiana di Nutrizione Umana – SINU
ed in collaborazione con il Gruppo Intersocietario per la Riduzione del Consumo di Sodio in
Italia – GIRCSI, aderisce e sostiene la Settimana Mondiale 2010 per la Riduzione del
Consumo di Sale proposta dal WASH (World
Action on Salt and Health).
Camst sostiene la Campagna Mondiale 2010
per la Riduzione del Consumo di Sale per tutto
il mese di Febbraio, diffondendo all’interno dei
propri locali il materiale informativo dal titolo
“Meno Sale e più Salute… oltre l’ipertensione
arteriosa” appositamente realizzato da SINU.
Sono 80 i Locali di Ristorazione commerciale
a marchio Tavolamica, Magnosfera, Gustamì,
Camst cafè ed altri, coinvolti nella campagna di
comunicazione che si svolge con manifesti af-
fissi nei locali e spazi per la distribuzione degli
opuscoli informativi. I consumatori potenzialmente raggiunti dall’iniziativa sono circa
15.000 al giorno, in 5 regioni e nelle principali
città: Arezzo, Bologna, Firenze, Pisa, Livorno,
Parma, Ravenna, Torino, Udine, Vicenza.
Il consumo di sale in Italia: in Italia il consumo medio di sale pro-capite è stimato pari
a circa 10-15 grammi giornalieri. Questo apporto è da 2 a 3 volte superiore a quanto suggerito. Anche il sindaco di New York nei giorni
scorsi ha lanciato una campagna per la riduzione del sale con l’obiettivo di ridurre del 25%
il consumo di sale nei prossimi 5 anni.
Per ulteriori informazioni:
www.sinu.it
http://www.worldactiononsalt.com/awareness/world_salt_awareness_week_2010.htm
23
<
Torna all’inizio
Informazioni
Sezioni
Camst 3: l’adesione alla Campagna della trasmissione radiofonica
Caterpillar “M’illumino di meno”
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
Camst ha attuato da tempo una serie di azioni
nell’ottica dell’utilizzo di energie alternative (solare per produzione di acqua calda e fotovoltaico
per energia elettrica), oltre alle tante iniziative nell’ottica del risparmio energetico attraverso la riduzione degli sprechi per cucinare i pasti che
quotidianamente serviamo a circa 250.000
clienti al giorno.
Quest’anno Camst ha realizzato il manuale del lavoratore sostenibile con lo scopo di sensibilizzare
i lavoratori alle tematiche energetiche. Inoltre ha
deciso di non utilizzare l’ascensore per una settimana (dal 12 al 19 febbraio) nella sede di Villanova di Castenaso (BO), dove non viene utilizzata
energia alternativa, con un risparmio di energia
calcolata attraverso un audit interno pari a 7.000
kg di CO2 al giorno. A partire dal 12 febbraio e
fino al 19 febbraio Camst spegnerà anche le insegne luminose.
Questo gesto si pone l’obiettivo soprattutto di sensibilizzare i dipendenti ed i clienti alle tematiche
ambientali e quindi punta a creare comportamenti personali virtuosi che vadano al di là di
quelle che sono le diverse diposizioni aziendali.
A questo aggiungiamo che nel corso del 2009 il
50% dei furgoni acquistati per la consegna dei
pasti sono ecologici (metano e gpl). Ci preme segnalare che tale scelta è limitata dal fatto che non
sempre sono presenti le pompe per il rifornimento.
Coop Estense: una sfida al mercato per difendere la spesa dei
consumatori; la cooperativa investirà 90 milioni di euro in azioni
di convenienza per spingere il mercato a produrre ulteriori
livelli di competitività
Il 2010 si prospetta per le famiglie italiane un
anno ancora più duro di quello passato.
L’incertezza di un reddito, ben testimoniata dall’incremento esponenziale delle ore di cassa integrazione, si conferma quest’anno decisamente
più forte con l’estendersi della crisi anche in settori, come quello biomedicale, che sino ad ora
avevano tenuto.
“È un preciso dovere della cooperativa –ha spiegato il Presidente di Coop Estense Mario Zucchelli- impegnarsi per contenere gli effetti di una
situazione di difficoltà che si protrae da lungo
tempo. Coop Estense intende fare, come sempre, la sua parte, attraverso un piano di azioni
ancor più forte e incisivo rispetto al 2009 con
cui vuole spingere la distribuzione locale a produrre la maggiore convenienza possibile”.
La cooperativa agirà con forza sia contenendo i
prezzi di vendita che articolando un’intensa proposta di sconti e iniziative promozionali, con un
obiettivo chiaro e ambizioso. “Coop Estense –
spiega Zucchelli- si impegna ad avere il prezzo
più basso rispetto al miglior concorrente di ogni
singolo bacino su tutti i prodotti di intere categorie che per la cooperativa hanno una valenza
sociale”. Latte, farina, uova e burro, ma anche
prodotti per l’igiene o per la pulizia della casa, e
centinaia di altre referenze.“Su tutto il resto dell’assortimento – prosegue Zucchelli – l’obiettivo è
quello di non consentire al miglior concorrente
di avere prezzi più bassi dei nostri, se non per limitati segmenti di offerta e brevi periodi di
tempo”.
Ulteriore convenienza sarà favorita grazie a iniziative di sconto su prodotti che sarà il Socio
stesso a scegliere, risparmiando laddove ci sia
una reale e precisa esigenza di consumo.
Sconti del 15% per i soci su tutta la spesa alimentare, del 25% su importanti reparti alimentari, del 30% su pacchetti di prodotti a marchio
a rotazione mensile. Ancora, sconti sulle spese
grazie ai Punti Fedeltà raccolti acquistando nei
supermercati - iniziativa quest’anno estesa per
la prima volta anche ai non soci - e intere settimane, durante tutto l’anno, di sconto 20% riservato ai soci su un prodotto non alimentare a
scelta. A tutto ciò si aggiunge poi l’ulteriore attività promozionale con un investimento di 8 milioni di euro in più rispetto al 2009.
Tutto ciò senza mai perdere di vista la qualità e
salubrità di ciò che si vende, attraverso quotidiane analisi nei punti vendita, controlli sui fornitori da parte di Coop Italia e rigidi standard
richiesti ai produttori.
Nel corso del 2009 sono state pubblicate indagini sui prezzi, che saranno proposte anche quest’anno, totalmente inattendibili. Come
sottolineato in diverse occasioni dalla cooperativa – e ribadito da esperti e ricercatori - è impossibile effettuare un confronto di prezzi
scientificamente corretto su tutta la distribuzione
italiana, vista l’eterogeneità dei consumi e le differenze che caratterizzano i diversi territori (solo
196 prodotti su oltre 240 mila codici sono con24
<
Torna all’inizio
Informazioni
Sezioni
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
frontabili in quell’ambito).
Anche volendo attribuire a tali rilevazioni validità
scientifica, Coop Estense si è comunque confermata nel 2009 l’insegna più conveniente: la rivista infatti non tiene conto di elementi
fondamentali su cui si basa la convenienza della
cooperativa. Il ristorno, gli sconti ai Soci (che per
Coop Estense rappresentano l’85% delle vendite), gli sconti alla cassa, nonché la capacità di
tutelare la salute e rispondere ai bisogni emergenti dei consumatori.
Accanto alle forti iniziative previste per il 2010, è
da evidenziare l’impegno della cooperativa a produrre convenienza anche attraverso nuovi servizi
ai consumatori, a partire dal suo ingresso nel
complicato settore dei farmaci, che ha costituito
un’incredibile opportunità di risparmio per le per-
sone grazie a prezzi mediamente più bassi del
25% rispetto alle farmacie. Nel 2010 sono previsti l’ampliamento degli assortimenti, la pianificazione di offerte speciali sui parafarmaci, la
possibilità di prenotare prodotti non presenti in
assortimento, oltre alla conferma del servizio di
prenotazione e pagamento dei ticket sanitari.Ancora, saranno estesi importanti servizi realizzati –
spesso per la prima volta in Italia da Coop
Estense - nell’intento di far risparmiare tempo e
ridurre le attese dei cittadini. La possibilità di pagare le bollette al supermercato, che nel 2010
vedrà coinvolti nuovi partner, o l’opportunità di
consultare e prenotare
on-line da casa un vasto assortimento di prodotti
non esposti nei punti vendita con il servizio Coopdipiù.
Coop Adriatica: investimento di 187 milioni di euro nella tutela
del potere d’acquisto, esteso a precari e lavoratori autonomi lo sconto
settimanale sulla spesa; nel 2009 vendite a 1,9 miliardi di euro
Il 2010 si apre per Coop Adriatica con l’impegno
di tutelare il potere d’acquisto dei consumatori,
sostenendo in particolare il mondo del lavoro e
le persone più colpite dalla crisi occupazionale:
complessivamente, la Cooperativa trasferirà quest’anno a soci e clienti risparmi per 187 milioni
di euro (20 milioni in più dell’anno precedente),
grazie a promozioni e iniziative strutturate per il
contenimento dei prezzi.Tra queste, verrà estesa
anche ai lavoratori precari e autonomi in difficoltà – con contratti a termine o a progetto non
rinnovati, interinali, titolari di partita Iva senza dipendenti che abbiano cessato l’attività – la riduzione del 10% su una spesa settimanale di
massimo 60 euro. La promozione, rinnovata dal
15 febbraio al 4 luglio, era già attiva dall’aprile
scorso per chi ha perso un lavoro stabile o è in
cassa integrazione: “Si tratta di un contributo
concreto – sottolinea il presidente di Coop Adriatica, Gilberto Coffari – che ora si estende anche
a chi, a partire dai giovani, sta pagando la crisi
occupazionale in corso senza potere beneficiare
di alcun sostegno pubblico. Come Cooperativa
di consumatori, ci sentiamo in dovere di fare la
nostra parte, assicurando a tutti la possibilità di
fare la spesa e acquistare i beni fondamentali a
prezzi contenuti”. Si stima che la sola promozione
per i lavoratori possa interessare almeno 50 mila
persone, consentendo risparmi per oltre 1 milione di euro.
L’iniziativa fa parte degli interventi previsti dal Preventivo di sostenibilità, che delinea gli impegni
economici, sociali e ambientali di Coop Adriatica
nel nuovo anno, ed è stato presentato oggi, in-
<
Torna all’inizio
sieme alle stime di preconsuntivo 2009, in una
conferenza stampa alla quale hanno partecipato
il presidente Gilberto Coffari, il vicepresidente
Rino Ruggeri, il direttore generale alla Gestione
Tiziana Primori e il direttore delle Politiche sociali
Marco Gaiba. Da domani, il Preventivo di sostenibilità sarà al centro di 40 assemblee pubbliche con i soci e i cittadini di quattro regioni. “La
nostra sfida – sintetizza Coffari – è realizzare uno
sviluppo sostenibile, che si fondi sull’efficienza
economica per trasferire più benefici alle persone: dalla convenienza ai nuovi servizi, dalla
qualità di prodotti e punti vendita all’attenzione
per l’ambiente, il lavoro, le comunità”.
Il Preconsuntivo 2009
Coop Adriatica conta oggi 156 punti vendita –
16 ipermercati e 140 supermercati – in EmiliaRomagna,Veneto, Marche e Abruzzo. Nonostante
i cambiamenti che la crisi ha indotto nei consumi
delle famiglie, si stima che chiuderà il bilancio
2009 con un giro d’affari in lieve crescita, a
1.949 milioni di euro (+1,3% sul 2008 in tutta
la rete). A fine anno, la Cooperativa contava
1.058.782 soci (+4,3% sul 2008) e circa 9 mila
lavoratori; positivi anche i risultati del prestito sociale: i depositi di oltre 225 mila soci prestatori
hanno superato quota 1,9 miliardi di euro
(+7,6% sul 2008), mantenendo tassi vantaggiosi
e confermando il prestito sociale come solido
strumento di tutela dei piccoli risparmiatori.
A contenere il valore delle vendite ha contribuito
il forte impegno per arginare l’inflazione: da gennaio a dicembre, infatti, i prezzi degli alimentari
25
Informazioni
Sezioni
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
confezionati nei negozi di Coop Adriatica sono
calati del 2,6% rispetto al 2008, contro l’1,8%
del “paniere alimentare” Istat, che rileva un numero molto più limitato di prodotti. La sola promozione a beneficio dei lavoratori disoccupati e
cassintegrati ha consentito fino ad oggi di trasferire 840 mila euro a oltre 16.500 persone licenziate, in cassa integrazione o con un contratto
di solidarietà.
Sondaggio
>
Il 2010: I Principali Impegni e Obiettivi
Convenienza
Anche nel 2010 l’obiettivo principale di Coop
Adriatica resta tutelare il potere d’acquisto dei
consumatori di fronte agli effetti della crisi: “È
cambiato il modo di fare la spesa – spiega Primori – Siamo tutti più attenti a quanto e a come
spendiamo, e più sobri”. Per questo, Coop Adriatica punta a garantire prezzi contenuti sugli alimenti indispensabili della tavola di tutti i giorni,
valorizzando in particolare i prodotti a marchio
Coop e quelli ad alto contenuto etico ed ambientale, e continuando a vigilare sui prezzi praticati dai fornitori.
Innovazione e servizi
Quest’anno si estenderanno i servizi innovativi a
beneficio di soci e consumatori: in 42 negozi, i
clienti potranno evitare le code servendosi delle
casse automatiche “fai-da-te”, mentre già dallo
scorso ottobre in tutti i supermercati e ipercoop
di Coop Adriatica è possibile pagare le bollette
delle principali utenze domestiche – Telecom,
Hera, Enel ed eni gas – al costo di 50 centesimi
per i soci e di 1 euro per tutti i clienti. In futuro,
l’iniziativa si estenderà anche ad altre aziende,
nazionali e locali, che forniscono servizi essenziali, con le quali si stanno mettendo a punto appositi accordi.
Tra le novità appena introdotte, c’è anche la possibilità di utilizzare i tagliandi rilasciati dalle Asl
per acquistare prodotti senza glutine anche in 76
negozi della Cooperativa in Emilia-Romagna,
oltre che nelle farmacie, con risparmi fino al 35%
per chi soffre di celiachia (circa 8 mila persone
in regione, 1.750 a Bologna). L’accordo è stato
varato in seguito agli ottimi risultati della sperimentazione che, tra il 2007 e il 2008, ha interessato 8 punti vendita sotto le Due Torri; oltre
14 mila i buoni utilizzati l’anno scorso, circa
1.180 al mese, e 1.600 quelli spesi nel solo gennaio 2010. La Cooperativa sta avviando i contatti con le Asl di Veneto, Marche e Abruzzo per
estendere il servizio su tutta la rete.
Infine, per garantire un migliore servizio ai consumatori, Coop Adriatica sta realizzando la ri-
<
Torna all’inizio
cerca “La Coop come vuoi tu”, che nel 2010 intervisterà 2.200 soci di 20 negozi sul funzionamento dei punti vendita, la qualità dei prodotti,
le iniziative di solidarietà, la convenienza e il rispetto dell’ambiente.
Sviluppo, occupazione e tutela dell’ambiente
Nel 2010 Coop Adriatica continuerà a ampliare,
innovare e riqualificare la propria rete di vendita,
con investimenti in sviluppo per circa 140 milioni
di euro. Nel corso dell’anno sono previste 9 aperture, tra cui un ipermercato a Conegliano (Tv),
due grandi supermercati a Castel Maggiore (Bo)
e Riccione (Rn), e due negozi in Abruzzo. Grazie
allo sviluppo della rete di vendita, poi, la Cooperativa darà lavoro nel 2010 a 200 persone in più,
consolidando l’occupazione: la quota di contratti
a tempo indeterminato raggiungerà entro l’anno
il 92%.
Tra gli obiettivi, anche il contenimento dei consumi energetici nei negozi e le conseguenti emissioni inquinanti, l’uso responsabile delle risorse
e il corretto smaltimento dei rifiuti. Grazie all’installazione di impianti fotovoltaici in altri tre punti
vendita e presso la sede di Bologna, saliranno a
26 le strutture della Cooperativa alimentate dal
sole, per una produzione di 3,5 milioni kilowattora di energia pulita l’anno. Inoltre, nel 2010
Coop Adriatica inaugurerà a Conselice (Ra) un
supermercato “verde”, che consentirà di risparmiare il 40% di energia rispetto a un negozio tradizionale.
Soci, comunità e solidarietà
A fine anno la Cooperativa punta a raggiungere
quota 1 milione e 87 mila soci; l’obiettivo è coinvolgere maggiormente i giovani e i cittadini immigrati.
Nel 2010, si consolideranno i principali progetti
a favore del territorio e delle comunità, realizzati
col contributo dei soci volontari, da “Ausilio”, la
consegna della spesa e dei libri a casa di anziani e disabili, a “Seminar libri”, la biblioteca libera e gratuita, che arriverà in 28 negozi. Inoltre,
“Brutti ma buoni”, il recupero a fini solidali degli
alimentari invenduti, presente oggi in 63 punti
vendita, si estenderà anche ai prodotti per
l’igiene della persona e l’abbigliamento; il nuovo
bando “C’entro anch’io”, appena varato, consentirà la realizzazione di una ventina di progetti
per l’inclusione sociale nel territorio delle persone svantaggiate. Con la raccolta punti, i soci
potranno sostenere 8 organizzazioni che combattono la povertà nel mondo e offrire aiuto alle
vittime del terremoto di Haiti. Acquistando la
Carta solidale, infine, si potrà contribuire alla nascita di una cooperativa di “Libera” che lavorerà
i terreni confiscati alla mafia.
26
Informazioni
Sezioni
Coop Adriatica 2: luci abbassate, eco-lampadine, letture e cene a
lume di candela; il 12 febbraio anche la Coop “s’illumina di meno”
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
Anche Coop Adriatica aderirà domani, venerdì
12 febbraio, alla sesta edizione di “M’illumino di
meno”, la Giornata per il risparmio energetico
promossa dalla trasmissione di Radio Rai 2 Caterpillar in occasione dell’anniversario della
firma del Protocollo di Kyoto. I 156 punti vendita della Cooperativa di consumatori – 16 ipercoop e 140 supermercati in Emilia-Romagna,
Veneto, Marche e Abruzzo – e le gallerie commerciali che li ospitano taglieranno i consumi,
riducendo luci e riscaldamento; altrettanto faranno gli uffici delle tre sedi di Villanova di Castenaso (Bologna), Ravenna e Mirano
(Venezia).
Saranno tante, inoltre, le iniziative a tema sul
territorio, realizzate dai negozi e i soci Coop in
collaborazione con istituzioni e associazioni locali, per sensibilizzare i cittadini sui temi ambientali e incentivare all’utilizzo delle fonti
rinnovabili:
In Emilia-Romagna:
a Bologna, alle ore 21 all’Ambasciatori di via
Orefici 19, si terrà il reading “Il corpo della Terra,
il respiro della libertà“: il poeta Nicola Muschitiello darà voce a testi di Anna Maria Ortese e
Giacomo Leopardi, con un accompagnamento
musicale e brani tratti dal suo libro “Terra celeste”. La lettura, sul tema della sostenibilità ambientale, sarà accompagnata da musiche di
Elgar, Debussy, Bartòk, a cura di Dom Stefano
Maria Greco.
a Ravenna, nel pomeriggio il Centro commerciale Esp ospiterà “M‘illumino di più in bici”, iniziativa di informazione e sensibilizzazione sulla
sicurezza stradale in bici, organizzato con Legambiente.
a Rimini, cena a lume di candela al Ristorante
Coop della galleria commerciale I Malatesta.
In Veneto:
a Mestre (Venezia), dalle 17.30 in Piazza Ferretto, si terrà il reading “Mondo Nuovo (ambiente - economia - diritti - futuro)”, che tratterà
di sviluppo sostenibile alternando parole e
note. Partecipano nove artisti, tra i quali l’attore
Filippo Tognazzo e il musicista Giorgio Gobbo
della Piccola Bottega Baltazar.
a Santorso (Vicenza) il Consiglio comunale dei
Ragazzi distribuirà ai cittadini lampadine a
basso consumo fornite da Coop Adriatica.
a Maserada sul Piave (Treviso), dalle ore 20,
cena a lume di candela presso la mensa scolastica, realizzata in collaborazione con il Comune e Legambiente. Info: 0422 430670.
Nelle Marche:
a Fermo, cena a lume di candela presso l’agriturismo Fiore di Campo, con menu a chilometri zero e musiche, e quiz finale a premi sul tema
del risparmio energetico.
ITER: adesione alla giornata Caterpillar del risparmio energetico
Anche quest’anno Iter aderisce il 12 febbraio
2010 alla giornata del risparmio energetico indetta da Caterpillar. E’ un adesione convinta e
caldeggiata da molti Soci oltre ovviamente che
dalla Presidenza. La cooperativa parteciperà
spegnendo alle ore 18 le insegne luminose
delle varie Sedi, e tutte le luci non strettamene
necessarie.
Cooperativa Itaca: alla scoperta del centro Gioco “Il Girasole”,
un servizio dell’Ambito distrettuale Urbano 6.5 di Pordenone
Nell’ambito delle iniziative rivolte ad offrire alle famiglie servizi flessibili e differenziati, il Comune di
Pordenone - ente gestore dell’Ambito distrettuale
Urbano 6.5 - e la Cooperativa sociale Itaca hanno
attivato presso i locali di via General Cantore 9 a
Torre (sopra l’asilo nido comunale “L’Aquilone”) il
servizio di Centro Gioco per bambini e adulti “Il Girasole”. Il servizio si caratterizza per la compresenza di bambini e genitori, o adulti
accompagnatori ben conosciuti dai bambini, ed è
rivolto a bimbi di età compresa tra i 12 e i 36
mesi residenti nei Comuni dell’Ambito Urbano 6.5
<
Torna all’inizio
ovvero Pordenone, Porcia, Cordenons, Roveredo
in Piano e San Quirino.
Obiettivo del progetto è di arginare l’isolamento
nel quale spesso vivono le famiglie durante i primi
anni di vita del bambino. Il Centro Gioco nasce,
infatti, da un sondaggio che nel 1995 aveva coinvolto tutte le coppie del Pordenonese con figli tra
0-3 anni, le quali avevano espresso la necessità
di poter disporre di luoghi di gioco e d’incontro
soprattutto durante la stagione fredda.Durante gli
“appuntamenti” del Girasole infatti non solo
27
Informazioni
Sezioni
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
mamme e papà potranno riscoprire il piacere di
giocare con il proprio figlio, ma sarà finanche possibile condividere i dubbi e le difficoltà dell’essere
genitore con le altre mamme e papà, mentre i
bambini potranno giocare tra loro e partecipare
alle attività proposte dalle educatrici.
Il Centro Gioco per bambini e adulti “Il Girasole”
è aperto ogni lunedì e giovedì mattina dalle 9.00
alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00, il sabato
solo al mattino dalle 9.00 alle 12.00. Le iscrizioni
sono aperte tutto l’anno. Per iscrizioni e informazioni 0434 43585.
Apofruit: riorganizzazione aziendale, sottoscritto l’accordo
con le Organizzazioni sindacali; soddisfazione dell’azienda
“Riorganizzazione necessaria, ce la impone l’attenzione ai costi
e alla competitività in un momento difficile; ma avremmo potuto
risparmiare tensioni e tempo”
Sottoscritto martedì 9 febbraio a Cesena l’accordo sindacale tra FAI, FLAI, UILA e Apofruit Italia sulla vertenza relativa al progetto di
riorganizzazione presentato dall’azienda alcuni
mesi fa.
L’accordo, che avrà validità per due anni, prevede:
La prosecuzione della lavorazione delle cipolle
nello stabilimento di S. Martino in Spino (Modena), esclusivamente per la produzione locale
conservata nello stabilimento (circa 15.000 quintali) e il riconoscimento di una indennità di trasferta per i lavoratori che si trasferiranno ad Altedo
(Bologna) dallo stabilimento di S. Martino in
Spino
Avvio dell’attività di terziarizzazione del carico
merci dello stabilimento di Longiano, con impegno di Apofruit a non terziarizzare altre attività pro-
duttive negli stabilimenti dell’Emilia Romagna.
messa in mobilità di 6 lavoratori
“Sono soddisfatto dell’accordo raggiunto – dichiara Renzo Piraccini, Direttore Generale di
Apofruit Italia – finalmente ha prevalso la ragionevolezza. Questo risultato, tuttavia, avrebbe
potuto essere conseguito quattro mesi fa evitando in tal modo inutili tensioni e strumentalizzazioni. I processi di riorganizzazione sono
sempre passaggi difficili, ma necessari. Le imprese devono prestare grande attenzione ai
costi e alla competitività, soprattutto in una situazione difficile quale quella che sta vivendo il
settore ortofrutticolo. Ma il nostro obiettivo è
anche quello di non danneggiare i lavoratori. E
questo è quanto abbiamo realizzato con questo
accordo”.
Terra Uomini Ambiente: occupazione in crescita (48 unità in più per
complessivi 385 occupati), bilancio in attivo e aumento di capitale
da 400.000 euro per cooperativa agricolo-forestale della Garfagnana
Bilancio in attivo, aumento di capitale ma soprattutto mantenimento e anzi innalzamento dei
livelli occupazionali: questi i risultati della cooperativa “Terra Uomini Ambiente”, illustrati il 4
febbraio, nel corso della presentazione del bilancio sociale della cooperativa, avvenuta a Castelnuovo Garfagnana, nella sede della società,
alla presenza fra gli altri del presidente della Regione Toscana, Claudio Martini.
L’occasione è stata fornita da una tavola rotonda
promossa da Terra Uomini Ambiente, dal titolo
“Quale futuro per una cooperativa forestale e
ambientale a larga base occupazione in montagna?”, alla quale hanno partecipato, accanto al
presidente della regione, Gaddo Gaddi, sindaco
di Castelnuovo Garfagnana; Oreste Giurliani,
presidente Uncem Toscana; Giovanni Ricciardi,
direttor Fidi Toscana; Stefano Bassi, presidente
Legacoop Toscana; Stefano Baccelli, presidente
della Provincia di Lucca e Marco Scaltritti, pre-
<
Torna all’inizio
sidente del Consorzio Nazionale Cooperative Forestali Appennino Vivo Europa.
“La crisi economica mondiale ha avuto effetti
anche sulla nostra cooperativa, con un calo del
mercato dei lavori pubblici, una riduzione dei
guadagni e tempi di riscossione più lunghi – ha
dichiarato il presidente Nazzareno Belleggia –
ma dopo che nel 2008 abbiamo registrato il
primo bilancio in perdita della storia della cooperativa, abbiamo saputo reagire. Intanto siamo
riusciti a mantenere i livelli occupazionali, e nel
2009 abbiamo un bilancio in attivo, ma soprattutto l’occupazione, in un anno così difficile per
tutti, è cresciuta di 48 unità rispetto al due anni
prima, arrivando a 385 occupati. Con grande impegno e partecipazione da parte di tutti abbiamo
saputo recuperare inefficienze, avviare una più
attenta gestione finanziaria e commerciale, diversificare le attività, oggi orientate alla multifunzionalità agricolo-forestale, alla difesa del suolo,
28
Informazioni
Sezioni
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
alla riduzione del rischio idrogeologico, e allo sviluppo delle energie rinnovabili”.
Stretto e intenso il rapporto con il territorio, anche
per il forte contributo occupazione che Terra Uomini Ambiente garantisce in un’area di montagna come la Garfagnana.Va anche ricordato che
in occasione dell’alluvione di Natale in Versilia,
40 giorni fa, con l’esondazione del fiume Serchio,
la cooperativa Terra Uomini Ambiente ha mobilitato e messo subito a disposizione per i soccorsi
e i primi interventi oltre 200 uomini.
In questo quadro si inserisce anche la scelta
della cooperativa di andare ad un nuovo aumento di capitale, dopo quelli degli anni scorsi,
così da rafforzare il patrimonio della cooperativa,
che attualmente è di 9,5 milioni di euro.
Fondazione Unipolis: “Una bussola per il sociale”; presentazione
della Guida per l’informazione sociale – Edizione 2010
624 pagine; 13 capitoli (Carcere Infanzia e adolescenza - Famiglia Anziani - Lavoro - Salute - Emarginazione e povertà - Disabilità fisica
e mentale - Droghe e dipendenze Criminalità, giustizia e sicurezza Economia e finanza etica - Volontariato e terzo settore - Immigrazione), 158 tabelle statistiche;
1.156 siti web; 336 segnalazioni
bibliografiche; decine di box di approfondimento; migliaia di dati, notizie e riferimenti sui temi oggi al
centro dei fenomeni delle marginalità e delle politiche per il welfare in
Italia.
E una ricerca esclusiva sulla criminalità degli immigrati realizzata per Redattore Sociale dall’équipe del Dossier Caritas-Migrantes, che
smonta le più diffuse convinzioni sull’argomento.
Sono le cifre della sesta edizione della Guida
per l’Informazione sociale realizzata dall’Agenzia giornalistica quotidiana Redattore Sociale, con il
sostegno della Fondazione Unipolis, che verrà presentata venerdì 12
febbraio alle ore 18 presso la Libreria Coop Ambasciatori di Bologna, in via degli Orefici n. 5.;
Interverranno tra gli altri: il presidente della Comunità di Capodarco, don Vinicio Albanesi; la
presidente della cooperativa Cadiai, Franca Guglielmetti; il presidente dell’associazione Avvocati di
strada, Antonio Mumolo, il presidente di UGF e Fondazione Unipolis Pierluigi
Stefanini.
Informazioni: 0734 681001 – 348 3027434
news!etter@redattoresocia!e.it
Informazioni sulla Guida:
http://www.redattoresociale.it/guidasociale.aspx.
Cooperativa Animazione Valdocco: “C’è futuro. Piccolo repertorio
di suggerimenti”; presentato a Torino il calendario 2010
Venerdì 29 gennaio, presso l’Environment Park,
ha avuto luogo “C’e’ futuro. Piccolo repertorio di
suggerimenti.”, l’evento organizzato dalla Cooperativa Animazione Valdocco nel corso del quale è
stato ufficialmente presentato il nuovo calendario
della Cooperativa Animazione Valdocco.
L’evento si è aperto con l’intervento del Presidente
della Cooperativa Animazione Valdocco, Paolo Petrucci, il quale ha dichiarato come la presentazione del calendario 2010 fosse un pretesto per
invitare dodici personaggi a suggerire prospettive,
oltre la crisi che stiamo vivendo, ad una realtà
come la Cooperativa Animazione Valdocco che nel
2010 festeggia il trentesimo anniversario. “Negli
ultimi due anni con lo slogan Siamo di qui si son
volute rappresentare le storie, gli ambienti, le persone delle comunità locali in cui la cooperativa
<
Torna all’inizio
vive” - ha spiegato Petrucci -.“Questa volta, in occasione dei trent’anni della cooperativa, sono i soci
che svelano il siamo e nel calendario, ci mettono
la faccia”. Dodici mesi quindi per raccontare trent’anni di Cooperativa Animazione Valdocco, per
fare gli auguri e per credere che, nonostante la
crisi, ci sia futuro. Petrucci ha poi proseguito presentando le tappe fondamentali che hanno portato Animazione Valdocco a questo importante
compleanno, ricordando in particolare la costituzione della cooperativa, la gestione del primo servizio per disabili e l’apertura della prima comunità
alloggio, ad opera del socio fondatore Adriano Alfieri.
In seguito gli invitati, abbinati per assonanza intuitiva alle dimensioni presenti nel
calendario,hanno esposto il loro punto di vista sul
29
Informazioni
Sezioni
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
<
Torna all’inizio
futuro, sul come costruire futuro, su opportunità e
rischi che corre una esperienza sociale e imprenditoriale come la Cooperativa Animazione Valdocco nel prossimo decennio.
Gli interventi hanno preso il via con i saluti dell’Assessore alla Famiglia, Salute e Politiche Sociali,
Marco Borgione, al quale ha fatto seguito l’esposizione dei dati del Bilancio Sociale aggiornati al
31.12.2009, da parte del Direttore Amministrativo della Cooperativa Animazione Valdocco Anna
Actis. Successivamente il Responsabile della Comunicazione della Cooperativa Animazione Valdocco, Beppe Quaglia, ha presentato il calendario
2010 definendolo come “rituale che dura circa un
anno” ma anche come un “processo cooperativo”
che ha visto in particolare la presenza del grafico
Leandro Agostini e del fotografo Max Ferrero.
Innovazione e socialità sono invece i temi approfonditi nel corso dell’intervento del Professore Università di Torino Guido Bonfante, il quale ha
suggerito come la cooperativa possa essere una
“reazione al fallimento dell’impresa ordinaria”.
Il Preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino Franco Garelli, ha proseguito
la riflessione evidenziando come i tre termini proposti da Paolo Petrucci per interpretare il successo
della Cooperativa Animazione Valdocco - nello
specifico pazienza, curiosità e umorismo - aprano
al “valore della soggettività”: e proprio la soggettività è stata definita da Garelli come un valore fondamentale sul quale tutte le cooperative come
Animazione Valdocco dovrebbero far leva per intervenire sul territorio e per dare futuro.
Dall’esperto Sistemi Gestione Qualità Maria Rita
Cavallo, è stata invece evidenziata l’importanza
anche nel prossimo futuro della certificazione e
della pianificazione come strumenti che aiutano
a migliorare i servizi offerti alla comunità.A tal proposito il Professore Università di Torino, Paolo
Bianchini, ha sottolineato come gli ingredienti per
rendere competitiva un’impresa cooperativa siano
il miglioramento e l’innovazione dei servizi, che
parte proprio dalle professionalità presenti nell’impresa sociale.
Una proposta per distinguersi e creare valore aggiunto per le cooperative è stata invece avanzata
dal Presidente Fondazione Promozione, Sociale
Maria Grazia Breda, secondo la quale l’assunzione di un codice di autoregolamentazione da
parte delle cooperative, potrebbe favorire coloro
che assumono un comportamento trasparente e
corretto.
L’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte,
Eleonora Artesio ha proseguito il dibattito analizzando le modalità per superare questo periodo di
crisi. In particolare secondo Artesio sarebbe opportuno investire in nuovi ambiti di intervento “provando a lavorare in quegli spazi che oggi
pretendono nuova progettualità”. La cooperazione
sociale non dovrebbe quindi “resistere per esistere”, bensì dovrebbe impegnarsi in nuove aree in
cui è possibile investire in progettazione.
L’innovazione, filo conduttore in questa giornata
dedicata alle prospettive oltre la crisi, è stata inoltre citata nell’ambito dell’intervento del Segretario Regionale CGIL, Vincenzo Scudiere, secondo
il quale il cambiamento potrebbe essere impiegato come strumento per dare una nuova dimensione ai problemi dell’economia, rendendo
possibile un miglioramento anche nell’ambito del
sociale.
Gli interventi si sono conclusi con la lettura di una
comunicazione, inviata da Alessandro Barberis,
Presidente Camera di Commercio Torino, all’interno
della quale le cooperative sono state definite
come una “ricchezza irrinunciabile”: a loro va infatti
il merito di rendere il sistema economico attuale
caratterizzato da una pluralità di forme di impresa.
Nel corso dell’evento Anna Di Mascio, Responsabile Legacoopsociali Piemonte, ha consegnato
un “presente” a quattro soci della Cooperativa Animazione Valdocco ritratti nel calendario 2010.Tra
i premiati Pasquale Ippolito, che ha invitato tutti
i soci a portare avanti i propri interessi e le proprie
capacità anche all’interno del mondo cooperativo,
coniugando lavoro e passioni.
La giornata si è conclusa con la premiazione, da
parte presidente di Legacoop Piemonte, Giancarlo
Gonella dei restanti soci ritratti nel calendario
2010 della Cooperativa Animazione Valdocco. “La
parola “futuro” è una parola impegnativa di questi tempi – ha sottolineato Gonella–. Ciò nonostante la Cooperativa Animazione Valdocco la
pone a suggello dei suoi trent’anni di attività e ne
fa il programma del proprio domani. In questo succedersi di generazioni di soci e di lavoratori sta il
senso più attuale e più profondo di ogni impresa
cooperativa”. Gonnella ha poi concluso ricordando
l’importanza, talvolta sottovalutata, della cooperazione all’interno della società.
30
Informazioni
Il sondaggio della settimana
Sezioni
INDAGINE SWG:
Le cooperative? Sono utili e creano opportunità
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
Il 65% degli italiani crede nella capacità delle
imprese cooperative di creare nuove possibilità imprenditoriali e occupazionali. Sul dinamismo delle imprese cooperative, invece,
l’opinione pubblica è più divisa
La maggioranza degli italiani (65%) non ha più
dubbi ormai: le cooperative sono di estrema
utilità e possono creare nuove opportunità. Ma
c’è di più. Una parte consistente dell’opinione
pubblica nazionale ritiene che esse siano
anche soggetti forti, mossi da un progetto imprenditoriale ben definito. Si tratta di una convinzione che trova largo consenso soprattutto
tra coloro che hanno già toccato con mano le
realtà cooperative e se ne servono come acquirenti (67%), tra le classi agiate (64%) e i
giovani (54%). Ma sul tema della forza e della
spinta dinamica delle cooperative il giudizio
degli italiani non è ancora unanime e c’è chi 42% - vede la cooperazione come un mondo
debole, con aziende prive di un reale progetto
imprenditoriale. Questi i dati principali emersi
dal recente studio effettuato dall’istituto SWG
per Legacoop che ha analizzato le opinioni del
Bel Paese in tema di cooperazione.
Le imprese cooperative dunque, rappresentano
una valida alternativa alle imprese di capitale
e sono in grado di creare nuove possibilità imprenditoriali e, di conseguenza, occupazionali.
Questo ruolo è riconosciuto fortemente da chi
risiede al centro Italia (70%) e al Nordest
(68%), mentre trova più resistenze a Nordovest
(59%). Anche tra quanti vivono in buone condizioni economiche l’idea che le cooperative
siano soggetti utili è abbastanza forte e arriva
a coinvolgere il 69% degli intervistati, quota
che si ferma al 48% tra quanti si sentono poveri. Da un punto di vista politico, a credere
maggiormente nelle opportunità offerte dal
mondo cooperativo sono coloro che votano a
centrosinistra che, con il 78% di citazioni,
danno un distacco di ben 32 punti percentuali
a chi si posiziona a destra (54%). Infine, si rileva una notevole differenza di visione tra gli
spettatori di RAI 3, che credono nell’utilità dei
soggetti cooperativi nell’82% dei casi, e coloro
che guardano Canale 5, tra i quali esprime la
stessa opinione solo il 54% degli intervistati.
Utilità e fonte di opportunità, però, non sempre coincidono con dinamismo. Sulla spinta innovativa delle imprese cooperative, infatti,
l’opinione pubblica nazionale è divisa in due. Il
45% ritiene che esse siano soggetti caratteriz-
31
<
Torna all’inizio
Informazioni
Sezioni
Primo piano
>
Settori
>
Territori
>
Imprese
>
Sondaggio
>
zati da un forte progetto imprenditoriale, mentre il 42% degli italiani crede che le cooperative siano deboli, prive di un’identità
imprenditoriale ben precisa.
Una cosa è certa: il grado di percezione del dinamismo delle cooperative è più accentuato
tra chi ha sperimentato in prima persona una
o più imprese cooperative. I clienti delle cooperative, infatti, che acquistano i prodotti o i
servizi offerti da questi soggetti, sono i più con-
vinti del dinamismo del mondo cooperativo
(67%). Seguono le classi agiate (64%) e i giovanissimi (54%). Anche i quarantenni e coloro
che risiedono al centro Italia credono che le
cooperative abbiano ben chiara la direzione in
cui muoversi (51%). Un po’ meno fiduciosi, ma
comunque “dalla parte delle cooperative”
anche coloro che risiedono al Sud (49%) e
quanti fanno parte di classi economiche svantaggiate (48%).
32
<
Torna all’inizio
Scarica

Informazioni