Modena Il Consorzio di Burana monitora le falde e fa risparmiare acqua preziosa MODENA - Quanta acqua territorio - spiega il presiserve con precisione per dente del Burana Fausto irrigare le colture al Balboni - aspetti peraltro momento giusto, riducendo previsti dal Piano di tutela i costi? Per evitare sprechi delle acque della Regione della sempre più preziosa Emilia Romagna”. Il Servizio risorsa idrica, il Consorzio geologico, sismico e dei di bonifica di Burana pone suoli della Regione partecimaggiore attenzione alle perà inoltre con un ulteriore acque e incrementa il finanziamento 15 mila euro, monitoraggio delle falde mentre i due consorzi di superficiali. Lo fa grazie ad bonifica interessati, quello un accordo denominato di Burana e il Parmigiana stanzieranno “Approfondimento estendi- Moglia, bilità spaziale dato di entrambi 6 mila euro. falda”, stipulato con la “La nuova convenzione permetterà di società coopeUn progetto monitorare il rativa Iter di livello delle Bologna che che individua ha elaborato la disponibilità idrica falde a diretto contatto con le un progetto alla radice radici delle specifico , per piante - precisa il il quale ha ottenuto un finanziamento direttore dell’Ente Gianni regionale pari a 20 mila Chiarelli - per sapere in ogni euro. “Tenere monitorata la momento, con precisione, la situazione della risorsa idri- disponibilità idrica nel sottoca per utilizzarla senza suolo e ottimizzare così l'atsprechi, conoscere le sue tività irrigua”. Il ruolo delle dinamiche ed i suoi equilibri sentinelle viene svolto dai è decisivo per un ente che piezometri, ovvero strusi occupa della gestione del menti che servono per La Cia va a Budapest MODENA - La Cia di Modena insegnerà agli agricoltori ed ai tecnici ungheresi come applicare le buone pratiche della Pac, valorizzando i successi emiliani e proponendo scambi professionali e commerciali, in un'ottica di rete europea del sistema agricolo. Il progetto, che il Cipa di Modena sta curando con l'approvazione della Commissione europea, prevede un fine settimana a Budapest, dal 22 al 24 febbraio 2007. Per coloro che vorranno far parte della delegazione italiana che andrà a confrontarsi sul futuro dell'agricoltura europea, è previsto un contributo spesa pari a 485 euro. Il viaggio, oltre ad incontri professionali italo - ungheresi, prevede visite alla città di BudaPest ed ai suoi rinomati centri termali. Per informazioni rivolgersi al Cipa (tel. 059-828125 oppure [email protected]) Corsi Cipa Modena misurare la quota di una massa fluida, in questo caso l’acqua contenuta dalle falde fino ad una profondità massima di 3 metri. “La rete di piezometri in due anni verrà praticamente raddoppiata - aggiunge Chiarelli - passando da 18, attualmente distribuiti nel territorio del Consorzio di Burana e in quello del consorzio attiguo, a 32. Una volta acquisiti, i dati del livello delle falde verranno messi a disposizione degli agricoltori attraverso i servizi che consigliano sul modo migliore per irrigare, senza sprecare acqua. “Già oggi infatti, grazie al sistema Irrinet ed Irrisms, attraverso internet e semplici sms un agricoltore viene messo in condizione di gestire la propria azienda in modo efficiente e redditizio - conclude Balboni - risparmiando non solo acqua ma anche sulle spese di irrigazione.Grazie alla nuova convenzione, inoltre, i dati di falda verranno aggiornati ogni mese tranne che nel periodo irriguo, da aprile ad ottobre, quando sarà necessario fornire dati nuovi ogni dieci giorni”. Prodotti modenesi, decolla l'evento unico per valorizzarli MODENA - Nell'autunno del 2007 sarà organizzato a Modena il cosiddetto “evento unico”, la manifestazione che punta alla promozione del territorio modenese a partire dalla valorizzazione dell'Aceto balsamico tradizionale di Modena. L'ipotesi allo studio, già in fase avanzata, è quella di una manifestazione che si svolgerà contestualmente nel quartiere fieristico e nel Centro storico, coinvolgendo gli assessorati alle Politiche economiche ed al Centro storico. L’annuncio è stato fatto nel corso di un Consiglio 6 comunale di Modena del dicembre scorso. L’evento unico è sempre stato indicato come un'opportunità qualificante, sulla quale concordano anche il presidente della Provincia e della Camera di commercio, aggiungendo quindi che “per giungere all’evento - è stato detto in Consiglio comunale - non è importante solo coordinare i vari soggetti, ma è più importante costruire un'idea che permetta di perseguire lo scopo, cioè la valorizzazione della nostra produzione specifica di Aceto Balsamico non solo come valorizzazione del prodotto, ma come immagine del territorio. In questo modo si ha la capacità di attirare non solo persone interessate all'aspetto commerciale che si muovono nella filiera dei condimenti, ma anche per iniziative per la promozione del territorio e la conseguente promozione”. Il Cipa di Modena organizza per le prossime settimane i seguenti corsi per tutti gli agricoltori ed i cittadini. Agriturismo: utile per l’iscrizione all’albo regionale degli agrituristi, della durata di 140 ore, di cui 50 di lezione e 90 di auto formazione presso la propria abitazione; ad un costo di 600 euro, nuova normativa e materiale didattico compreso. Imprenditore in agricoltura: utile per ottenere la qualifica di Iap, di 100 ore di lezioni e di visite aziendali, ad un costo di 500 euro, materiale compreso. Sicurezza sul lavoro in applicazione del D.lgs 626/94 e dei suoi aggiornamenti: 16 ore d’informazioni sugli obblighi dei datori di lavoro che assumono manodopera anche stagionale e per brevi periodi ,o che ricevono pubblico presso le loro aziende, a 160 euro. Pronto soccorso: 12 ore d’informazione sugli obblighi dei responsabili del primo intervento di pronto soccorso in caso d'incidenti in azienda. Devono ottemperare tutti coloro che assumono manodopera anche stagionale e per brevi periodi ,o che accolgono pubblico nelle aziende di appartenenza. Costo 120 euro. Corso antincendio a medio rischio: 8 ore d’informazioni teoriche e pratiche sullo spegnimento di un incendio in azienda, utilizzando diverse tipologie di estintori, per il conseguimento dell’attestato di “Responsabile antincendio a medio rischio” ad un costo di 80 euro. Rilascio e Rinnovo del patentino fitosanitario: 15 o 9 ore di preparazione sull’utilizzo dei prodotti fitosanitari tossici, molto tossici e nocivi alla salute dell’uomo. Costo: Rilascio 155.00 euro; rinnovo 93,00 euro. Operatore Pratico di fecondazione artificiale animale: per i bovini: 200 ore di cui 100 di lezioni teoriche e 100 di esercitazioni pratiche, a 480 euro. per i suini:150 ore di cui 90 di lezioni teoriche e 60 di esercitazioni pratiche, a 380 euro. Per informazioni rivolgersi direttamente al Cipa in via Santi 14 a Modena, oppure telefonare al numero 059-828125/827278 oppure scrivere all'indirizzo e mail info@ cipaform.it La Cia denuncia i maggiori oneri a carico delle aziende situate nelle aree di vincolo idrogeologico MODENA - “Se l'azienda agricola è ubicata in una area di vincolo idrogeologico deve sostenere costi inaffrontabili ogni volta che l'imprenditore deve effettuare lavori di manutenzione e sistemazione del terreno, tanto che ogni pratica da inoltrare, così come prevede la normativa, ha un costo di almeno 2 mila euro”. Lo segnala la Cia di Modena che più volte ha raccolto le lamentele degli agricoltori, specialmente delle aree collinari, che quando devono eseguire lavori per mantenere il territorio in efficienza, sono sottoposti, oltre che ai balzelli burocratici, a veri e propri salassi. “Tra l'altro più volte l'ente pubblico richiama l'importanza della presenza degli agricoltori che sono vere e proprie sentinelle del territorio e i principali tutori del degrado ambientale - insiste la Cia - soggetti che dovrebbero essere remunerati per il loro impegno”. In alcuni casi, oltre agli esborsi gli agricoltori sono soggetti a incredibili ‘persecuzioni' e a palesi errori degli enti preposti al controllo. La Cia porta l'esempio di una azienda di Torre Maina di Maranello che alcuni anni fa aveva regolarmente ricevuto autorizzazione (con tanto di sopralluogo) per la pulizia e ripristino delle carreggiate. “Oltre ai ripetuti controlli in azienda del Corpo forestale dello Stato - ricorda la Cia - all'azienda Bertani fu notificato dalla stessa Forestale (e assunto agli atti dalla Provincia) un verbale di accertamento (poi sanzionato con 12 milioni delle vecchie lire) per aver tagliato, a detta dei verbalizzanti, 1150 piante senza alcuna autorizzazione”. L'azienda, ritenendo di aver agito nella legittimità si oppose davanti al giudice assistita dall'avvocato Giuseppe Ferrari Amorotti, tant'è che nel dicembre scorso la sentenza del giudice ha annullato la sanzione in quanto dal procedimento è emerso che le piante tagliate non sono mai esistite, come è sempre stato ribadito dalla proprietà. “I rilievi fotografici eseguiti con un sistema satellitare sono inconfutabili ed uno strumento di lavoro a disposizione di tutti gli esperti, com- presi quelli della Provincia e del Corpo Forestale - rileva la Cia e strumento di lavoro comune a tutti, per cui non si capisce questo accanimento”. In pratica si è dovuti ricorrere alla nomina di un perito di parte per confermare una situazione già nota e ‘certificata’, dal momento che i dati disponibili, oggettivi, sono utilizzati in modo congiunto dai tecnici. “Non si aiutano certamente in questo modo le aziende - commenta la Cia - anche se crediamo che il rispetto e la tutela delle leggi e dell'ambiente siano cosa sacra. Ma spesso l'ossessiva, irrazionale applicazione delle stesse fa perdere di vista i veri obiettivi, per cui le leggi mancano. Cosicché - insiste la Cia - una legge che si pone come giusto obiettivo la difesa del suolo, delle acque e dell'ambiente, in generale si risolve in una ridicola e preoccupante rincorsa di carta, cavilli, sanzioni, per di più colpendo quanti per loro natura, gli agricoltori, sono protesi a svolgere attività che non possono sussistere senza la difesa dell'ambiente perché in ambiente degradato l'agricoltura non produce qualità”. In sostanza, commenta infine la Confederazione - occorre più buon senso e meno carte, più umiltà e qualche sopralluogo in più, ‘calpestando la terra coi piedi' e non solo guardandola dal satellite. “Ciò aiuterebbe a difendere l'ambiente e ad applicare lo spirito della legge”. Parma/Piacenza Riprende la produzione, tengono i prezzi ed i consumi PARMA - Dopo mesi di calo Reggiano di dicembre 2006 è ripresa in dicembre è risultata in aumento dello 2006 la crescita produttiva 0,42%. Su base annua si per il re dei formaggi, così registra un calo dell’1,48% come si conferma una sul 2005, per effetto della lenta ripresa dei prezzi. contrazione produttiva Questo, in estrema sinte- durata fino ad ottobre. si, il quadro fornito dalle Il numero di forme è dimianalisi del Crpa, relative al nuito del 4,2% a Mantova, dell'1,9% a sistema informaParma e tivo della filieDal Crpa rispettivara del Parmiuno sguardo mente dello giano Reggiasul mercato del 0,8 e 0,9% a no. A dicembre 2006 le Parmigiano Reggiano Reggio Emilia e a Modena. quotazioni nominali del formaggio di Nei dieci caseifici di Bolo12 mesi sono salite a 7,13 gna si segnala invece un euro/kg. I pochi contratti aumento del 6,2%. chiusi nella prima metà di Il mercato gennaio 2007 mostrano un ulteriore rialzo a 7,22 Al 16 gennaio 2007 il colloeuro/kg. Di seguito riassu- camento del formaggio a miamo gli ultimi dati forni- marchio 2005 ha raggiunto ti dallo stesso Crpa. l’83,8% delle partite vendibili. La media dei prezzi La produzione nominali dello scorso dicemRispetto allo stesso mese bre è stata di 7,13 euro/kg, dell'anno precedente, la in aumento rispetto a quella produzione di Parmigiano- del mese precedente, quan- do era stata di 6,96 euro/kg. I primi contratti pubblicati quest’anno (7,22 euro/kg.) confermano i movimenti al rialzo degli ultimi due mesi del 2006. 2004 che ha subito una stagionatura di oltre 24 mesi. Le giacenze Al 31 dicembre 2006 gli stock del campione di magazzini generali erano del 7,9% inferiori rispetto ai volumi presenti alla stessa data dell'anno precedente. In confronto alla situazione di fine 2005, le giacenze del formaggio di oltre 18 mesi sono diminuite dell’8,2%, mentre le giacenze di formaggio di oltre 12 mesi registrano un calo, rispetto a dicembre 2005, dell'8%. La riduzione più forte riguarda il formaggio prodotto nel I consumi Le rilevazioni relative al trimestre settembre-novembre 2006 indicano un aumento degli acquisti di Parmigiano Reggiano pari allo 0,5% in confronto allo stesso periodo del 2005. in particolare è cresciuto il segmento del grattugiato (+9,8%), mentre le vendite a peso variabile sono rimaste stabili. I prezzi al consumo nel medesimo periodo, con un calo inferiore all’1%, non hanno subito variazioni significative. Un prestigioso riconoscimento ai nostri prodotti da una ricerca della Fondazione Qualivita Parma prima provincia nell'agroalimentare di qualità PARMA - “Il primato di Parma e del parmense è un’ulteriore conferma dell’assoluta eccellenza del nostro territorio nel campo dell'agroalimentare: Parma è a tutti gli effetti capitale della Food Valley. Tutto ciò dimostra che il lavoro congiunto compiuto in questi anni, in un’azione sinergica che ha coinvolto istituzioni e soggetti privati, è stato estremamente proficuo, e che la direzione in cui si è scelto di andare è quella giusta. Ora occorre proseguire: andare avanti con la stessa determinazione e la stessa unità d’intenti, nella convinzione che l'agroalimentare sia a tutti gli effetti settore trainante per il nostro territorio.” Questo il commento del vice presidente della Provincia Pier Luigi Ferrari, assessore all'Agricoltura, a proposito dei risultati dello studio condotto dalla Fondazione Qualivita di Siena, per conto del Ministero delle Politiche agricole. Una ricerca sui prodotti certificati che ha visto trionfare l’Emilia Romagna per il numero delle denominazioni tutelate e ha incoronato Parma prima provincia nel settore agroalimentare di qualità. In questa speciale classifica Parma è al primo posto grazie al Prosciutto di Parma, al Parmigiano Reggiano, al Culatello di Zibello, al Fungo Porcino di Borgotaro, al Salame di Felino e a tutti gli altri prodotti certificati che hanno reso celebre il nostro territorio nel mondo. Con i suoi 1101 punti Parma è l’unica provincia a conquistare otto spighe qualità, la seconda classificata è Udine con sei spighe qualità, seguono con cinque spighe Trento e Modena e con quattro Reggio Emilia, Mantova e Sondrio. Lavori in corso per il Distretto del pomodoro PIACENZA - Prosegue l’organizzazione interna del neonato Distretto del pomodoro. Un organismo che raggruppa le province di Parma, Piacenza e Cremona, le associazioni di prodotto, gli industriali trasformatori e i sindacati dei lavoratori dipendenti. Il 12 gennaio scorso in un apposito incontro presso la Provincia di Parma, si è provveduto alla nomina dei gruppi di lavoro in rappresentanza dell'intera filiera produttiva. Questioni ambientali, ricerca, qualità, piano di sviluppo rurale, saranno i temi rispetto ai quali sono stati designati appositi esperti; in particolare il gruppo uno, guidato dal vice presidente della Provincia di Piacenza Mario Spezia, si occuperà dei temi relativi alla “Campagna 2007”. Il gruppo due “Questioni ambientali” avrà come coordinatore Carlo Leoni della Stazione sperimentale delle conserve alimentari di Parma. Per quanto riguarda il gruppo tre “Sperimentazione e ricerca” sarà guidato dal tecnico Mario Dadomo, direttore dell’Azienda sperimentale Stuard di Parma. Infine, il gruppo quattro “Piano di sviluppo rurale” avrà come guida il vice direttore della Coldiretti piacentina Luca Piacenza. Per completare il quadro del Distretto del pomodoro manca il gruppo cinque, che attualmente è ancora in fase di attuazione. Il gruppo 5 si occuperà principalmente della formalizzazione dello stesso Distretto. 7 Corsi Agriform Parma Area mercato - Ultimi corsi per l’anno 2007: - Imprenditore agricolo in riferimento al Reg. (Ce) 1257/99: - Operatore agrituristico, - Fecondazione artificiale bovina, - Pareggio e cura del piede bovino, Settore zootecnico - Fecondazione artificiale ore 200 di cui 60 teoriche, 40 pratiche e 100 individuali presso la propria azienda. - Pareggio e cura del piede bovino ore 30. - Corso per apicoltori ore 30. Settore qualità - Responsabile qualità aziendale Uni Iso 9001/2002 ore 40. - Gestire l’azienda agricola nel rispetto della qualità ore 40. - Il metodo haccp per il controllo dell’igiene degli alimenti ore 16. Settore comunicazione - Le capacità e le competenze comunicative indispensabili per l'operatore turistico: come trasmettere qualita’ e benessere al cliente ore 30. Settore agro alimentare - Corso per pizzaioli e prodotti da forno ore 30. - Il viticoltore ore 30. - Esperto cantiniere ore 30. Settore verde pubblico e privato - Corso di giardinaggio, vivaismo ornamentale, costruzione e manutenzione dei tappeti erbosi; potatura tradizionale ed abbattimento controllato in tree-climbing ore 30. Settore produzione vegetali - Le piante officinali per l'azienda agricola e agrituristica ore 30. Settore informatica - Word ed excel su windows - base ore 20. - Word ed excel su windows - avanzato ore 20. - Disegno autocad ore 40. Settore lingua inglese - Inglese base ore 20. - Inglese avanzato ore 30. Settore culinario - Corsi di cucina - pasticceria. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi ad Agriform S.rl. Via Pomponio Torelli, 17 - 43100 Parma -Telefono e Fax 0521-244785 - 484020 La Provincia al lavoro sul piano di tutela delle acque PARMA - Dopo più di diciotto anni la Provincia di Parma sta per adottare un nuovo Piano provinciale di tutela delle acque. Un importante strumento di pianificazione integrata del territorio, in grado di fornire le più idonee misure per la conservazione e la salvaguardia della risorsa idrica. Dopo un primo incontro, svoltosi a dicembre, lunedì 8 gennaio è tornata a riunirsi la Conferenza di pianificazione per un confronto dei vari soggetti territoriali, tra cui i Comuni e le Comunità montane. Dall’incontro è scaturito un documento con un duplice obiettivo: tutelare la risorsa idrica, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo e approfondire il quadro conoscitivo delle acque del nostro territorio. In Portogallo con i pensionati della Cia PARMA - Gianni Damenti, presidente dell'Associazione pensionati della Cia parmense, ha in cantiere varie iniziative per il 2007. Sul versante gite non mancherà anche quest'anno la possibilità di un viaggio collettivo di particolare interesse, la meta scelta è il Portogallo con un viaggio di 9 giorni, dal 14 al 22 settembre. Un itinerario suggestivo lungo la costa atlantica e varie località dell'interno, tra le quali la capitale Lisbona e le città di Obidos, Coimbra, Porto e Guimares. La partenza in pullman da Parma è prevista per il giorno 14, quindi un volo diretto Milano-Lisbona, il rientro avverrà sempre in aereo dalla città di Porto. Gli interessati possono già prenotarsi presso gli uffici zonali della Cia oppure contattando l’Associazione pensionati di Parma. Reggio Emilia Si allargano le possibilità di credito all’agricoltura reggiana REGGIO EMILIA - Un risultato importante, è stata giudicata la nuova Legge regionale (la 17/06 del 2 ottobre scorso) sulle forme collettive di garanzia, in particolare la possibilità per i Consorzi fidi agricoli di garantire crediti a lungo termine. Se n’è parlato in un incontro tenuto da Agrifidi Reggio Emilia nel salone delle contrattazioni alla Camera di commercio, nella sede di Mancasale europea e questo è un che ospita anche gli uffici fatto di notevole rilievo – della cooperativa di garan- ha detto l’assessore- basti pensare che zia del settoAgrifidiha pochi anni fa la re agricolo illustrato la nuova stessa Unione (Agrifidi, appunto). Ha legge regionale aveva inibito la partecipato sui Consorzi fidi possibilità alla Regione di all’incontro finanziare l’abbatl’assessore provinciale all’Agricoltura timento dei tassi sui preRoberta Rivi, affermando stiti di conduzione, che che: “Sono nuove opportu- sono a breve termine (12 nità per il nostro settore mesi), ed oggi sembra dire agricolo, nate da un lavoro invece sì ad interventi sul in sintonia con l’Unione lungo termine”. L’incontro, per il credito, Antonio Senza. Gli aspetti di novità contenuti nella nuova legge, più interessanti per gli agricoltori, riguardano l’allargamento dell’operatività, con la possibilità per i Consorzi fidi come Agrifidi Reggio di garantire il credito e di intervenire per abbattere i tassi in materia di acquisto impianti e attrezzature, compresi i programmi informatici e le riservato ai rappresentanti macchine ed attrezzature delle organizzazioni del usate, per l’igiene degli settore e delle banche allevamenti, per attrezzature dedicaconvenzionate Un risultato te all’attività con Agrifidi Reggio, è stato importante ottenuto agrituristica, per aperto dal prein sintonia con sidente di Agril’Unione europea investimenti dedicati alla fidi Reggio Emilavorazione e lia Bruno Canova ed ha visto l’intervento del trasformazione delle prodirigente dell’assessorato duzioni aziendali, per l’inregionale Agricoltura Oli- troduzione di sistemi di viero Raffini. Per la Cia certificazione della qualità, reggiana è intervenuto per acquisto terreni. all’incontro il responsabile Il riparto medio ai soci è stato di 37,65 euro per quintale e l’utile di 4 milioni Bilancio 2005/6 ottimo per Cantine Riunite CANALI (Reggio Emilia) - Il 21 dicembre scorso, presso la Cantina Albinea Canali, si è svolta l’Assemblea generale ordinaria di Cantine Cooperative Riunite, per l’approvazione del bilancio dell’esercizio chiuso al 31 agosto 2006. L’intervento conclusivo è stato affidato al presidente di Legacoop Reggio Emilia, Ildo Cigarini. Il bilancio L’esercizio presenta ricavi complessivi per 87 milioni di euro. Il fatturato derivante dalla commercializzazione dei vini confezionati, in gran parte con i marchi Riunite e Maschio, si attesta sui 79,8 milioni di euro, con un incremento dell’1,8% rispetto allo scorso esercizio. Complessivamente l’export migliora del 2,6% mentre il mercato Italia presenta una sostanziale stabilità (+0,6%). Molto buona la performance di Maschio che fa rilevare un aumento delle vendite del 9%. Il bilancio consente una soddisfacente remunerazione per le uve ed i vini conferiti dai soci, tanto che i 352.000 quintali di uva della vendemmia 2005 provenienti dalle vigne di oltre 1.100 viticoltori sono stati liquidati con una media di 37,65 euro per quintale. Il conto economico si è chiuso inoltre con un utile di quasi 4 milioni di euro al netto delle imposte, destinato ad incrementare le riserve della cooperativa. Questo dato, sommato all’aumento di capitale deliberato dalle assemblee dei soci, porta il patrimonio netto a 40 milioni di euro, con un incremento dei mezzi propri dell’11%. Strategie generali La missione del gruppo consiste nella valorizzazione dei vini prodotti dai soci nel territorio d’origine, vale a dire il Lambrusco per Riunite, i vini frizzanti veneti ed il Prosecco per Maschio. Per raggiungere tali obiettivi le strategie sono mirate al consolidamento e rafforzamento della leadership nel segmento dei vini frizzanti in Italia e nel mondo puntando sulle attuali posizioni di forza in alcuni mercati (Stati Uniti, Italia, Germania, Centro-America) ed affidando la crescita allo sviluppo di nuovi mercati e canali. Strumento principale di queste strategie è una politica di marca basata su poche ma efficaci linee di prodotti e progetti fortemente personalizzati, moderni, innovativi e globali. 8 Latte: prezzo a riferimento secondo quadrimestre 2005 REGGIO EMILIA - Alla Camera di commercio, in conformità a quanto previsto dal nuovo regolamento e agli accordi interprofessionali, tra le Associazioni dei produttori assistiti dalle Organizzazioni professionali agricole da una parte, gli industriali ed artigiani trasformatori dall’altra, si è pervenuti alla determinazione - a valere per tutta la provincia di Reggio Emilia - del prezzo del latte ad uso industriale conferito ai caseifici. Per quanto riguarda il periodo che va dal 1º maggio al 31 agosto 2005 il prezzo è stato fissato a 36,50 euro il quintale, Iva compresa. Il pagamento del latte dovrà essere corrisposto entro trenta giorni a partire dalla stipula dell’accordo, il 17 gennaio scorso. Notizie in breve Caso di Bse - Il Centro di Referenza per le encefalopatie spongiformi di Torino ha confermato, in data 24 gennaio scorso, un caso di Bse in un bovino allevato nella nostra Provincia (Reggio). Si tratta del primo caso nazionale per il 2007 e del secondo caso a livello Ue, dopo la Spagna. L’ultimo caso di positività riscontrato a Reggio Emilia risaliva al 23 maggio 2005. I servizi veterinari provvederanno ora a far abbattere la “coorte” dell’allevamento interessato ed alla distruzione del latte. Adesioni alle giornate di “Fattorie Aperte” - L’assessorato Agricoltura della Provincia di Reggio offre agli agricoltori reggiani che vi sono interessati, l’opportunità di aderire all’iniziativa regionale Fattorie Aperte, che si terrà nel maggio prossimo, per due domeniche consecutive. Le aziende che intendono partecipare devono comunicarlo entro il 13 febbraio prossimo, rivolgendosi all’assessorato provinciale Agricoltura, Via Gualerzi 40 a Mancasale, chiamando il numero 0522-444654 (Alessandra Balestrieri). Il modulo di adesione è disponibile sul sito internet www.provincia.re.it nello spazio tematico dedicato all’Agricoltura. Perini inaugura il negozio aziendale GUASTALLA (Reggio Emilia) – Multifunzionalità, filiera corta, temi dei quali molto si parla e che trovano sempre più spesso applicazione pratica da parte di aziende orientate alla ricerca di nuovi spazi e nuove possibilità di far vivere la propria attività. Per quanto ci riguarda è il caso dell’azienda Fondo Possioncella della famiglia Perini, in via Longarini a Guastalla, che all’inizio del dicembre scorso ha inaugurato il nuovo spaccio aziendale, dove mette in vendita Parmigiano Reggiano ed altri prodotti lattiero caseari ottenuti dal proprio laboratorio, oltre a prodotti (vini, condimenti balsamici) di altri produttori della zona. Alla famiglia Perini complimenti vivissimi per lo spirito d’iniziativa dimostrato. Nella foto è riprodotto il momento del taglio del nastro da parte dell’assessore provinciale Agricoltura Roberta Rivi, che alla propria sinistra ha l’assessore comunale, ed alla destra Mirco Perini (che è presidente zonale e membro della presidenza provinciale Cia), ed il presidente dell’Organizzazione Ivan Bertolini. Strategie commerciali Il progetto Vivante, “il nuovo lambrusco”, presentato al mercato nel corso del 2005, sta raggiungendo i suoi obiettivi, migliorando l’immagine e la notorietà del marchio Riunite e allargando la distribuzione in importanti realtà commerciali in Italia, in cui il marchio non era presente. Anche all’estero Vivante sta suscitando molto interesse e già nel primo anno è stato esportato in oltre 15 paesi (tra cui Germania, Usa e Messico), contribuendo a costruire una nuova immagine di qualità a questo vino. Per quanto riguarda la strategia di sviluppo nei canali specializzati dell’ho.re.ca. continua la crescita delle linee Maschio dei Cavalieri nel segmento del prosecco e Albinea Canali per l’area del lambrusco. Successo quest’ultimo ulteriormente rafforzato dall’inaugurazione, nel maggio scorso, della cantina Albinea Canali, completamente ristrutturata, diventata un valido strumento di pubbliche relazioni. Quanto all’ingresso in nuovi mercati, nel corso dell’esercizio i vini Riunite sono stati esportati in 10 nuovi mercati (Europa dell’Est, Estremo Oriente ed America del Sud) e 5 per Maschio, portando a 55 i paesi del mondo in cui sono commercializzati i prodotti del Gruppo. Consiglio su Direttiva nitrati Il Consiglio provinciale della Cia è convocato per venerdì 2 febbraio, alle ore 9.30 del mattino presso la sede provinciale dell’Organizzazione, per discutere di “Prime valutazioni sulla Direttiva nitrati”. Partecipa Fausto Balboni della Cia regionale. Immobili di categoria E Chi possiede unità immobiliari già iscritte in catasto nelle categorie E/1, E/2, E/3, E/4, E/5, E/6, E/9, che nel corso degli anni sono state destinate ad usi diversi da quelli previsti, sono obbligati entro il 3 luglio 2007 a comunicare il cambio di destinazione d’uso all’Agenzia del territorio. Tale cambio comporterà il pagamento di Ici e Irpef. Bologna/Imola 9 Campagna di tesseramento 2007 Cia Bologna: ne parla il presidente Cristoni Cambiare il presente per proiettarsi nel futuro BOLOGNA - Anno nuovo, tempo di bilanci e di propositi. Riflessioni che sono necessarie per avviare un percorso che conduca nei successivi dodici mesi a risultati fattivi. Riflessioni obbligate, per dare risposte concrete agli iscritti e porsi di fronte alla nuova campagna di tesseramento con uno spirito propositivo e innovativo. Chiediamo al presidente Gianluca Cristoni quali sono le novità che caratterizzeranno l’operato della Cia nel 2007. Presidente Cristoni, proviamo a fare un gioco, dica ai suoi lettori tre validi motivi per rinnovare la tessera del 2007. Prima di tutto perché ritengo ancora fondamentale il ruolo del sindacato, che non si deve limitare a essere un ricettore di bisogni passivi, ma ha il compito e il dovere di sollecitare bisogni latenti, Fattorie aperte: 13 e 20 maggio BOLOGNA - Anche per il 2007 la Provincia di Bologna si sta attivando per la realizzazione del progetto regionale Fattorie Aperte, il cui scopo primario è quello di avvicinare i cittadini alla campagna e alla cultura del territorio. Le aziende interessate a partecipare al progetto e che vogliono segnalare la loro disponibilità possono farlo entro il 5 Febbraio 2007, rivolgendosi direttamente agli uffici Cia per la compilazione del modulo di adesione. Le aziende che vogliono aderire all'iniziativa devono possedere i seguenti requisiti: - produzione a basso impatto ambientale (agricoltura integrata o biologica) o di prodotti tipici e tradizionali - possibilità di ricezione dell’utenza ( percorsi nell’azienda e locali adibiti all'accoglienza dei visitatori - rappresantività dell'azienda agricola (di produzione e/o trasformazione) rispetto alla realtà agricola territoriale - forte motivazione degli addetti La partecipazione alla manifestazione implica la frequenza a uno specifico corso formativo predisposto dal Settore Sviluppo Economici. di saperli interpretare e stimolare, trovando gli strumenti per trasformarli in reddito. Per ottenere questo risultato, è fondamentale potenziare i servizi che offriamo ai nostri iscritti ed è ciò che abbiamo fatto e stiamo facendo in questi ultimi mesi. Pensiamo per esempio agli obiettivi raggiunti nei confronti della questione del Credito, con l’apertura di uno sportello di consulenza rivolto agli associati per il credito all’impresa. Questo è solo un esempio di sviluppo di servizi in appoggio all'azienda. Servizi che devono andare nella direzione di interpretare e sostenere la maggior specializzazione aziendale, come avviene per le imprese vivaistiche, quelle vitivinicole, agrituristiche, solo per citarne alcune. Approfondiamo proprio questo concetto, che è un passaggio fondamentale per il futuro del sindacato. È proprio così. Se vogliamo un’ agricoltura dinamica e competitiva dobbiamo avere la capacità di interpretare il presente e avere uno sguardo verso il futuro. E il futuro, ci indirizza verso una dimensione dell'azienda sempre più multifunzionale da una parte e specializzata dall'altra. L’imprenditore deve saper cogliere i bisogni del mercato, che vanno di pari passo con i nuovi scenari economici e lo sviluppo della società. Non saper innovare significa irrimediabilmente essere destinati all'estinzione. Il sindacato in questo senso deve avere un ruolo fondamentale, deve essere propositore di nuove prospettive e al tempo stesso essere in grado di offrire garanzie e tutele. Deve essere capace di indicare percorsi innovativi, che si traducano in occasioni di reddito per le aziende. Provi a farci un esempio di cosa intende per percorsi innovativi. Penso ad esempio all’Albo delle imprese per la manutenzione del verde che abbiamo depositato in Pro- Un progetto per far conoscere le offerte enogastronomiche e turistiche del territorio Nasce la rete “Valle del Santerno a piacere” IMOLA - La Cia e la Coldiretti di Imola hanno presentato il progetto di marketing turistico e promozione territoriale denominato “Valle del Santerno a piacere”, realizzato grazie alla programmazione dei bandi Gal (Gruppo azione locale) dell’Appennino bolognese. I diciotto operatori che, per ora, aderiscono al progetto rientrano in diverse tipologie di attività: si va dall’agriturismo, al caseificio, dall’allevamento di bovini di razza romagnola ad agricoltori, includendo anche tre dei principali attori della promozione turistica della Vallata, la Pro Loco di Castel del Rio, il Consorzio del Marrone di Castel del Rio e la Strada dei vini e dei sapori dei colli d’Imola. La componente innovativa di questo progetto consiste nella dotazione di un marchio collettivo portavoce di un’offerta diversificata indirizzata al turismo organizzato, al turismo scolastico e, più in generale, alle famiglie. L’iniziativa rappresenta un nuovo strumento di promocommercializzazione turistica, articolato in percorsi tematici, attraverso cui il visitatore potrà costruire il suo soggiorno nella Valle del Santerno in un’ottica di fruizio- ne personalizzata, “a piacere” appunto. Il progetto tende a valorizzare le risorse ambientali, enogastronomiche e culturali della Vallata e, per questo, è articolato in diversi percorsi tematici, una porta di accesso per la visita della Valle del Santerno, una guida per scoprire tesori che si svelano piano piano. Quattro gli itinerari turistici proposti (“La razza bovina romagnola”, “La vena del gesso”, “La natura in tavola”, “La strada delle ginestre”), che possono essere personalizzati secondo le esigenze del turista. Cliccando su www.valledelsanternoapiacere.it, sarà possibile conoscere gli orari e i servizi di agriturismi, ristoranti, aziende agricole, allevamenti e prenotare direttamente visite e pernottamenti. La rete delle varie aziende offre più di 130 posti letto. Il progetto prevede anche un manuale che, come il sito, illustra le caratteristiche e le opportunità offerte dagli operatori. Verrà stampato in 3 mila copie distribuite dalle aziende, ma disponibili anche alla Bit, la Borsa internazionale del turismo che si terrà a Milano in febbraio. “Questa iniziativa - precisa Stefano Grementieri della Cia di Imola - è particolarmente sentita perché nasce dalle esigenze degli stessi agricoltori locali, che hanno necessità di trovare nuove attività per integrare le entrate delle produzioni intensive, messe in difficoltà dalla crisi. È una dimostrazione di come si può fare “sistema” tra chi ha disponibilità di posti letto, chi offre ristorazione, chi vende il prodotto tipico o visite guidate”. A.G. vincia. La costituzione dell'Albo non è fine a se stessa, ma obbliga al secondo passaggio su cui stiamo già lavorando, ovvero aprire un dialogo con i Comuni, in modo che questi appaltino alle imprese agricole tutti i lavori che riguardano interventi di verde pubblico, consapevoli che le attività che le aziende stesse svolgono sul verde spesso sono attività connesse. La dimensione multifunzionale dell'azienda agricola non consente quasi più di svolgere un lavoro in forma esclusiva. Ecco allora che, al fine di mettere l'agricoltore nelle condizioni di poter offrire un servizio in grado di rispondere alle esigenze del Comune, stiamo costituendo un’Associazione temporanea di imprese (Ati), in modo da creare una massa critica per avere risposte più efficaci ed efficienti. Questo significa, a mio avviso, saper interpretare il presente e al tempo stesso avere un ruolo determinante sul futuro. Questo è ciò che Cia intende per innovazione. Ora sta al singolo scegliere quale strada seguire e avere il coraggio di percorrere la strada del cambiamento. Manuela Macario Attivita’ Uma 2007 BOLOGNA - Gli uffici periferici della Cia della provincia di Bologna sono a disposizione e pronti per effettuare la verifica dei consumi 2006 e richiesta assegnazione 2007. È importante che il titolare del libretto Uma indichi sul libretto stesso e con precisione alla data del 31.12.2006 i consumi complessivi dei prodotti petroliferi prelevati e le relative giacenze. Questo è un obbligo imposto dal decreto 454/2001 e chiarito in modo esplicito dalla successiva circolare dell'Agenzia delle Dogane n. 49/D del 29.7.2002. Si sottolinea che per una corretta giustificazione dei consumi, e per dare un senso alle lavorazioni effettuate, si consiglia il prelievo di carburante agricolo cadenzato alla stagionalità delle lavorazioni che si svolgono sui terreni direttamente condotti. Così operando sarà più facile giustificare, consumi e le lavorazioni anche in occasione di eventuali controlli da parte dell’Uma o di altri enti preposti. Corsi Agriform Bologna Sono aperte, per tutto il mese di febbraio, le iscrizioni al corso “Colture, vita domestica e mestieri artigianali della tradizione rurale bolognese”. Il corso si rivolge agli operatori delle Fattorie didattiche, ai quali intende fornire le conoscenze necessarie per arricchire ed estendere i contenuti dei percorsi educativi da essi proposti alle scuole e alle famiglie. L’attività formativa ha una durata complessiva di 33 ore, prevede lezioni teoriche e visite guidate presso il Museo della civiltà contadina di Bentivoglio. Il costo è di euro 62,57. Per informazioni: Agriform Bologna, tel. 051-6313815. Crescere in agricoltura IMOLA - La Cia di Imola ha organizzato, per il quinto anno consecutivo, una serie di incontri di approfondimento dedicati, in particolare, ai giovani imprenditori con età inferiore ai 40 anni. Questa opportunità vuole essere un utile strumento di crescita imprenditoriale Gli incontri, aperti a tutti, si terranno nella sala Consiglio della sede Cia di Via Riccione 4 Imola. Di seguito il calendario completo dell'iniziativa (inizio ore 9.30): Martedì 30 gennaio 2007 - “Le principali novità introdotte dalla Finanziaria 2007”; relatrice: Giuliana Tamarindi, responsabile fiscale della Cia di Imola. Martedì 6 febbraio 2007 - “Piano regionale di sviluppo rurale: a che punto siamo?”; relatore: Sergio Santi, dirigente della Provincia di Bologna. Martedì 13 febbraio 2007 - “Credito in agricoltura: le innovazioni introdotte dalla legge regionale 17/2006” - relatore: Oliviero Raffini della Regione Emilia - Romagna. Ferrara 10 Imprese, legame con il territorio, filiere, competitività, ambiente, qualità Finanziamenti per il Basso ferrarese Idee e proposte per l'agricoltura del futuro Una svolta per l'agricoltura FERRARA - “L’agricoltura ma agricolo-alimentare alle italiana ha bisogno di un sfide della concorrenza”. nuovo grande progetto per “La riforma della Pac, con rilanciare sviluppo e com- l’attribuzione del diritto petitività, fondato su inter- all'aiuto per l’agricoltore venti mirati, su politiche anziché al proprietario del certe che favoriscano il fondo, ha introdotto - sottoricambio generazionale, linea Ferrari - elementi di rafforzino le relazioni di incertezza nel mercato fonfiliera, ridiano impulso diario. Le quotazioni dei terforte all'internazionalizza- reni, in termini reali, hanno zione del nostro sistema invertito la tendenza al rialagroalimentare, consenta- zo della fine degli anni ‘80, no di governare e guidare segnando una variazione l'evoluzione che il settore dei valori inferiore al tasso subirà nei prossimi anni e d'inflazione. Dagli anni ‘90 che già ha pesanti riflessi ad oggi c'è stato un processul presente, evitando che so di espulsione delle azienil tutto avvenga nello de, peraltro previsto ma che spontaneismo più selvag- non rende il problema meno gio”. È quanto sostenuto grave, anche perché pur se aumentata la dal presidente Il presidente superficie della Cia Fermedia aziendarara, interMauro Ferrari: pellato per un nuovo progetto le, siamo ancora lontani da un parere Ue. sulla situazio- per il mondo agricolo quella Sono aumentate ne del 2006. “Gli ultimi dati economici, le superfici a seminativi sia nazionali ma purtroppo (conseguenza della riforma anche provinciali - rileva Pac) mentre sono diminuite Ferrari - confermano, pur- le imprese zootecniche e troppo, che l’agricoltura è frutticole, per la forte conl'unico settore che non correnza dei costi, però così mostra segnali di ripresa. stiamo perdendo tipicità e Anzi, continua ad eviden- qualità delle produzioni”. ziare problemi e difficoltà. “Davanti a questa situazioLa produzione cala, i reddi- ne occorre una nuova politi degli agricoltori scendo- tica. Dobbiamo fare in no, si allarga la “forbice” modo che - rimarca il pretra i prezzi praticati sui sidente della Cia - già il campi e quelli al dettaglio, 2007 diventi un anno di i costi delle aziende cre- svolta per l'agricoltura itascono, il valore aggiunto liana. È necessario portare registra per il secondo avanti precise politiche: anno consecutivo un sostenere lo sviluppo delle preoccupante crollo, tutto imprese professionali; questo è destabilizzante a rilanciare l’export del livello aziendale; ma anco- “made in Italy”; favorire il ra il 2006 ha evidenziano ricambio generazionale; le l'incapacità di competere operazioni di concentrazionella dimensione di un ne e di accorpamento fonmercato evolutosi e l'inca- diario; favorire la stabilità pacità di adeguare il siste- del sistema fiscale; raffor- Dibattito infuocato sulla Centrale di Bando ARGENTA (Ferrara) - Il sequestro cautelativo della centrale a biomasse di Bando è stato al centro del dibattito di un Consiglio comunale straordinario ad Argenta. Una seduta aperta che, oltre agli interventi delle forze politiche, ha registrato anche le opinioni del pubblico, interessato ad una vicenda giudiziaria ancora coperta dal segreto istruttorio. Il sindaco Giorgio Bellini ha confermato che “non ci sono emergenze” e che “al termine delle indagini preliminari, che possono durare anche sei mesi o più, se dovessero rendersi necessarie perizie supplettive, il Gip dovrà decidere per l'archiviazione o per il processo. Il comune di Argenta e la Provincia di Ferrara sono iscritti come parti offese ed hanno nominato un difensore d’ufficio”. L'assessore Filippo Mazzanti ha dato il via alla discussione dopo l'illustrazione di un excursus, con diapositive, sul percorso che, dal ‘99 ad oggi, ha contrassegnato la nascita e l'attività dell'impianto di via Val D'Albero. L’indice è stato puntato da più parti sulle dichiarazioni della società titolare dello stabilimento, la San Marco, "che minacciano l'occupazione". zare la rete di protezione contro le calamità naturali e le crisi di mercato”. Infine, due argomenti sono evidenziati dal presidente della Cia come non secondari ma determinanti, per dare un minimo di forza ed urgenza alle necessità appena esposte: la qualità, vista anche come tipicità e legame con il territorio dei prodotti e il contributo dell'agricoltura ad un reale sviluppo sostenibile, alla difesa dell’ambiente e del territorio. “I nostri prodotti di qualità, tipici e tradizionali - afferma Ferrari - sono un fiore all’occhiello che dobbiamo necessariamente tutelare e valorizzare. Essi, sono rappresentativi della nostra immagine nel mondo, sono sicuramente anche un veicolo per incrementare il turismo nelle zone rurali, dove questi prodotti hanno il vero legame con il territorio. Un discorso che non vale solo per le Dop e Igp, ma per l'intero patrimonio agro-alimentare provinciale, non possiamo più permetterci che accada ancora la svendita della pera Abate, principale e storica coltura di pregio della nostra provincia, perché se non sosteniamo la vocazione ortofrutticola del territorio e delle aziende, a Ferrara ci resta veramente molto poco e poco rappresentativo. “L’agricoltura - ha concluso - è importante anche nella tutela del territorio. La presenza dell'uomo, dell'agricoltore, con la sua azienda sempre più multifunzionale, è elemento di presidio che salvaguarda l'ambiente naturale e preserva il territorio dal degrado, una attività che va supportata con adeguate politiche che garantiscano la sopravvivenza degli agricoltori ed ovviamente un ambiente pulito ordinato e praticabile. Il rapporto con la natura è importante per tutti, chi vive in campagna questo lo sa, ma lo sanno ormai tutti e lo vorrebbero tutti, gli agricoltori come primo presidio territoriale danno garanzie di vivibilità ma anche di sicurezza ad esempio idraulica, che siccome di utilità generale andrebbe riconosciuta meglio a quel livello, perchè serve molto alla collettività.” FERRARA - Finanziamenti che aprono ad investimenti per oltre 113 milioni di euro. I progetti attiveranno occupazione per 300 nuovi addetti. “Finalmente si sblocca una situazione di stallo che rischiava di compromettere le possibilità di sviluppo di questo importante territorio - ha detto il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Paolo De Castro al termine della riunione - un segnale importante per il rilancio del'agroalimentare ferrarese”. Le richieste infatti risalgono a due anni fa, ma erano state rinviate per la mancanza della copertura economica. I programmi puntano alla valorizzazione e al potenziamento del settore agroalimentare, allo sviluppo della ricerca, alla creazione di nuovi posti di lavoro. Una decisione che premia la progettualità del Basso ferrarese. Nello specifico saranno destinati 25 milioni di euro di finanziamenti statali al Consorzio agroalimentare Basso Ferrarese Scarl, ai quali si aggiunge il cofinanziamento di 500 mila euro della Regione Emilia Romagna, per investimenti complessivi di 89 milioni di euro. Gli interventi riguardano iniziative imprenditoriali del settore agrizootecnico e ortofrutticolo e avviano, grazie ai finanziamenti, nuovi progetti di ricerca. Nelle voci di bilancio che suddividono i finanziamenti statali, fa la parte del leone la cooperativa Conserve Italia con oltre 7 milioni di euro, seguita dall’Azienda agricola Visentini con 5 milioni di euro, Mazzoni Servizi di Tresigallo con oltre 3 milioni di euro e la Società cooperativa Sorgeva con più di 2 milioni di euro, seguite da Ferrara Frutta, dalla Società agricola Codigoro srl, dal Consorzio italiano vivaisti, dalla Società per la Bonifica dei terreni ferraresi e dal Consorzio agroalimentare Basso Ferrarese. La delibera del Cipe destina poi quasi 9 milioni di euro di finanziamenti statali al contratto di programma del Gruppo Trombini Spa (ex Falco spa), per investimenti che riguardano il potenziamento e l'ammodernamento tecnologico di impianti per la produzione di cippati con l'utilizzazione di legno e sottoprodotti dell'agricoltura e della silvicoltura. Un passo importante nella filiera no food che muove anche verso lo sviluppo delle bioenergie e l’utilizzo di materiali eco compatibili. Una svolta per il territorio, dunque, che potrà iniziare l’anno almeno con una solida base di partenza ed incentivi non indifferenti per andare avanti. Intanto le nostre imprese si affacciano sempre più nel panorama mondiale del commercio. Forlì/Cesena/Rimini 11 La Strada del Tartufo arriva in Romagna FORLÌ - CESENA - Arriva cavallo tra Emilia-Romaanche in Emilia-Romagna gna, Toscana, Marche e la Strada del Tartufo del- Umbria, dove il tartufo è l’Appennino centrale. L’i- una risorsa di assoluta niziativa è stata presenta- eccellenza. Il suo scopo ta ufficialmente alla è quello di guidare il stampa e alle istituzioni v i s i t a t o r e s u l l e t ra c c e dell’inimitalocali e regioUn percorso bile profun a l i ve n e r d ì 12 g e n n a i o gastronomico tra m o , f a c e n scorso, presso Romagna, Umbria, d o g l i s c o prire i luol a F i e ra d i Forlì, nell'am- Marche e Toscana g h i s p e s s o incontaminati bito della manifestazione “Sapeur” dedi- da cui ha origine, i paesi c a t a a l g u s t o e d a l l a dove viene commerciagastronomia tipica. L’ini- lizzato e valorizzato, i z i a t i va è p r o m o s s a e ristoranti finanziata dal Sil (Soggetto responsabile del patto territoriale Appennino c e n t ra l e ) e s o s t e n u t a dalla Confederazione italiana agricoltori di ForlìCesena. L a S t r a d a d e l Ta r t u f o abbraccia una vasta area della dorsale appenninica centrale, a che in stagione lo ado- ceno, Sarsina, Bagno di p e r a n o p e r e s a l t a r e Romagna e Verghereto. r i c e t t e e p r o d o t t i d e l La Strada del Tartufo è territorio. Sono undici le p e r c o r r i b i l e i n o g n i Comunità montane del- tempo e in ogni stagiol’Appennino centrale che ne, perché il tartufo nelpossono vantare questo l ’A p p e n n i n o c ’ è e d è presente tutto percorso nelle l’anno. quattro proDiciannove vince di Il tuber i comuni del Forlì-Cesena, magnatum Arezzo, Peru- forlivese coinvolti p i c o o t a r gia e Pesarotufo bianco, nell’iniziativa Urbino. che matura I territori coinvolti in già a ottobre, cede il E m i l i a - Ro m a g n a s o n o p a s s o a d i c e m b r e a l quelli che lambiscono il nero pregiato e poi nel P a r c o d e l l e F o r e s t e passaggio primaverile casentinesi: Santa al nero d’inverno, al Sofia, Galeata, Premil- moscato e al bianchetcuore, Rocca S a n to, mentre la stagione C a s c i a n o , Tr e d o z i o , calda dell’Appennino è Modigliana, Dovado- d o m i n a t a d a l t a r t u f o la, Castrocaro, Pre- estivo e dalla rarità del dappio, M e l d o l a , nero liscio, che arretra Civitella di Romagna, in autunno con l’avvenRoncofreddo, Longia- t o d e l l ’ u n c i n a t o e d e l no, Borghi, Sogliano al nero ordinario nel mese Rubicone, Mercato Sara- di settembre. È dal 1999 che, a Rimini, non si rinnova l'Accordo provinciale Difficoltà nello smaltimento dei rifiuti agricoli RIMINI - La Cia e la Coldiretti di Rimini, insieme all'Unione interprovinciale degli agricoltori di ForlìCesena e Rimini, hanno inviato, a fine dicembre, una lettera indirizzata al presidente della Provincia ed agli assessorati provinciali alle Attività produttive ed Ambiente e Territorio. In essa si sottolinea la grave situazione venutasi a creare con la mancata sottoscrizione dell'Accordo provinciale per lo smaltimento dei rifiuti agricoli (unica realtà provinciale in tutta l’ Emilia-Romagna) e se ne sollecita una inderogabile definizione. Le organizzazioni tracciano anche un quadro della situazione in cui si ricorda come la Provincia di Rimini abbia stipulato, nel 1999 e in base al D.Lgs. 5 febbraio 1997 n. 22, un contratto di programma con le organizzazioni professionali agricole (Cia, Coldiretti e Unione agricoltori), con Legacoop e Confcooperative, con il Consorzio agrario interprovinciale e con Amia Spa e Geat per la costruzione di un sistema di gestione dei rifiuti speciali provenienti dal comparto agricolo. In base a tale accordo gli agricoltori hanno siglato contrat- La Cia a Sapeur 2007 ti onerosi con Hera per la ammissione alla gestione ed allo smaltimento dei rifiuti provenienti dal comparto agricolo. Nel corso del 2005 si sono susseguiti diversi incontri, promossi dall’assessorato Ambiente della Provincia al fine di revisionare l’Accordo ma, fino ad oggi, non si è pervenuti alla firma. Il settore agricolo, si legge nella lettera, è sempre più deputato a tutela del territorio e sicuramente la gestione dei rifiuti riveste un’importanza di pubblico interesse, ma non si può prescindere dalla stipula di un Accordo di programma tra imprese e pubblica amministrazione. Le Organizzazioni ricordano anche che già da svariati mesi (se non anni) i centri di Hera abilitati alla raccolta dei rifiuti speciali, pur in presenza di contratti, non forniscono più il servizio e che, con la riforma della Pac, le imprese agricole devono sottostare ad una serie di adempimenti, tra cui il corretto smaltimento dei rifiuti derivanti dall’attività agricola. Ad esempio si porta la provincia di Forlì-Cesena, dove si è confermata la possibilità di smaltire alcune tipologie di rifiuto conferendole direttamente ai centri attrezzati di raccolta. Il tutto senza oneri per i produttori e senza l’obbligo di iscrizione all’albo dei gestori ambientali. In quasi tutte le province tali Accordi hanno favorito un mix di opportunità alle imprese e sono stati ben pubblicizzati attraverso appositi opuscoli. Il nuovo Accordo di programma dovrà fare riferimento al nuovo D.Lgs. 152/06 e occorrerà chiarire, in riferimento al comma 8 dell'art. 212, cosa dovranno fare i produttori che, per il loro tipo di attività particolare, hanno una quantità di rifiuti particolarmente alta e/o varia (agriturismi, conto terzisti ecc…). Notizie in breve FORLÌ - Significativa presenza della Cia a Sapeur 2007, la fiera che si è svolta a Forlì il 12,13 e 14 gennaio scorsi. La Confederazione era presente con uno stand istituzionale, provinciale e regionale, e con una ventina di soci produttori che hanno esposto e fatto degustare i propri prodotti. Oltre 20.000 le presenze alla manifestazione e, fatecelo dire, grande è stato l’affollamento presso lo stand della Cia. L’Altra Romagna: nuovo ufficio (Rimini) - Su richiesta della Provincia, L’Altra Romagna (Gruppo di azione locale dell’area romagnola) ha aperto, presso la sede dell'assessorato provinciale all’Agricoltura (via Dario Campana, 64, II piano, ufficio n. 54), un ufficio distaccato. L’ufficio sarà aperto al pubblico nella giornata del lunedì, dalle ore 10 alle ore 13. Sarà presente presso l'ufficio, Alfredo Arcangeli. In caso di necessità particolari, saranno disponibili, su appuntamento, i collaboratori del Gruppo. Per informazioni: tel. 0541-716204; fax 0541-716327; cell. 334-6703853. Opere pubbliche: convenzioni tra agricoltori e Bonifica Savio CESENA - A seguito di numerose sollecitazioni, il Consorzio di bonifica Savio e Rubicone ha inviato alle organizzazioni agricole cesenati, una lettera riguardante le opportunità offerte dalla Legge di orientamento, in particolare la possibilità di convenzioni per la realizzazione di opere pubbliche. Nel testo si sottolinea la disponibilità del Consorzio ad accogliere, come già nel 2001, le richieste delle aziende agricole che siano in possesso delle necessarie attrezzature e capacità operative, per la realizzazione di lavori di bonifica che si intendono eseguire nel corso del 2007. Viene rammentato che il Decreto legislativo 228/2001, emanato in attuazione della delega contenuta nel capo II della Legge 5 marzo 2001 n. 57, finalizzata alla modernizzazione nel settore dell’agricoltura, delle foreste, della pesca e dell’acquacoltura (Legge di orientamento), detta una norma di particolare interesse per gli associati: la possibilità, per le pubbliche amministrazioni di stipulare convenzioni con gli imprenditori agricoli, in deroga alle norme vigenti, aventi per oggetto, tra l'altro, la realizzazione di opere pubbliche (art. 15). Il Savio e Rubicone ricorda che la tipologia delle opere è indicata in termini funzionali rispetto ad obiettivi di ampia portata: sistemazione e manutenzione del territorio, salvaguardia del paesaggio agrario e forestale, cura e mantenimento dell'assetto idrogeologico, tutela delle vocazioni produttive del territorio. Le opere in questione sono soggette a limiti di importo annuale di 25.822 euro per imprenditori singoli e di 154.937 euro nel caso di imprenditori in forma associata. Gli importi vanno riferiti al complesso dei lavori che vengono svolti per enti pubblici durante l'anno e, quindi, non solo agli importi risultanti dai rapporti con il singolo Consorzio. A tal fine, sarà necessaria un’apposita autocertificazione attestante il rispetto dei predetti limiti annuali. Gli agricoltori interessati possono rivolgersi agli uffici della Cia di Cesena (il referente è Werther Vincenzi) per ritirare la scheda macchine ed avere ogni eventuale ulteriore informazione. Ortomac, incontri sull'orticoltura CESENA - L’orticoltura è un settore dell’agricoltura italiana e mondiale di enorme rilevanza. Le sole famiglie italiane, nel 2005, hanno acquistato 4,1 milioni di tonnellate di ortaggi, per una spesa di 5,8 miliardi di euro contro 3,9 milioni di tonnellate di frutta, pari a 5,7 miliardi di euro. La stessa produzione dell’Italia vede gli ortaggi, con 16,2 milioni di tonnellate, superare quella frutticola, che si è attestata, nel 2005, sui 5,1 milioni di tonnellate per la frutta e 3,1 milioni di tonnellate circa per gli agrumi. Nel periodo gennaio-agosto 2006 le famiglie italiane hanno invertito una tendenza, acquistando verdure fresche per 2,9 milioni di tonnellate (+3,3 % sul 2005) e spendendo 4,6 miliardi di euro (+10%). Il ruolo delle produzioni orticole è cresciuto negli ultimi anni e Cesena, tra i più dinamici distretti agroalimentari d’Italia (supportato dalla presenza in città della Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna), apre la propria stagione 2007 con Ortomac, la convention sul settore organizzata da Cesena Fiera. Mercoledì 7 e giovedì 8 febbraio saranno due giorni di convegni ed incontri che esamineranno particolari tematiche dell'orticoltura, con apporti e confronti internazionali. Tiziana, ti ricorderemo I dipendenti della Cia di Forlì-Cesena ricordano con immenso affetto e profondo dolore la collega Tiziana Fantini, scomparsa il 22 dicembre 2006. Esempio di grande professionalità, abnegazione e soprattutto di estrema disponibilità, sia nel lavoro che nel rapporto umano, con i colleghi di lavoro ed i soci della Cia. Ravenna Risorse per opere irrigue anche a Ravenna RAVENNA - Stanziati dalla Sotto il profilo tecnico-funFinanziaria 2007 oltre 920 zionale, i nuovi progetti milioni di euro (per il 70 per rispondono allo schema di cento assegnati alle Regioni “uso plurimo” delle acque del centro-nord) ai fini del Cer già collaudato a pardell´attuazione dei progetti tire dal 2001 grazie allo del Piano irriguo nazionale. stanziamento di 77,5 milioni Per quanto concerne gli di euro disposto dalla legge importi specififinanziaria di camente prequell´anno (n. Novecentoventi visti dalla 388/2000) e milioni di euro legge (100 all´ulteriore per il piano irriguo milioni di euro cofinanziamennazionale per il 2007; to di 20,7 150 milioni per milioni a suo ciascuna delle annualità tempo erogato da Romagna 2008 e 2009) sono stati Acque Società delle Fonti aggiunti i “ripescaggi” di s.p.a., soggetto gestore stanziamenti disposti da dell´Acquedotto della leggi finanziarie precedenti Romagna. Si tratta essen(2004 e 2006) ma rimasti zialmente di rami trasversasino ad oggi indisponibili, li, spiccati nelle due direzioper un totale generale che ni, nord e sud, dall´asta ammonta a 920,752 milioni principale del Cer (ormai di euro, da spendere da qui ultimata nei suoi 133 km da al 2010. S. Agostino a Rimini), a All´interno del pacchetto disegnare nel territorio complessivo, il Consorzio un´ideale “spina di pesce”, per il Canale emiliano roma- che alimenterà le reti distrignolo è titolare di 10 inter- butive minute, specializzate venti, pari a 83 milioni di nelle due versioni “agricola” euro, distribuiti nelle provin- e “civile-industriale” a ce di Forlì-Cesena e di seconda delle vocazioni terRavenna. ritoriali e produttive. Tanto le dorsali principali (la cui ritorio. In particolare, i gestione verrà affidata ad nuovi interventi di cui si una società, Plurima s.p.a., attende il finanziamento appositamente costituita dai (che interessano diffusadue soggetti cooperanti, Cer mente i territori delle due e Romagna province romaAcque), quanto gnole di ForlìNuovi interventi le infrastrutture Cesena e che interessano capillari a Ravenna) si le aree agricole pongono, in maglia (in futuro esercizio a di Faenza e Russi parte, come cura dei Concomplementi sorzi di bonifica territorial- agricoli delle infrastrutture mente competenti o della già avviate con la legge stessa Plurima s.p.a. a finanziaria 2001, oggi in seconda della destinazione avanzato stadio esecutivo, agricola o extragricola), in parte come interventi sono completamente inter- totalmente nuovi: questi rate, quindi di minimo ultimi si rivolgono alle impatto superficiale sul ter- aree "Montone", a cavallo tra i territori di Forlì e di Faenza, e "Lamone-Via Cupa", nel territorio di una novità in provincia in quanto per la Russi. prima volta è stato possibile raccogliere un pioppeto di due anni, impiantato con sesti e forme adatti a questo tipo di utilizzo. L’assessore Asioli, dopo l'introduzione del Presidente dell'Azienda Marani, Francesco Baldini, ha sottolineato come il problema generale della emergente crisi energetica incroci la possibilità di coltivare biomasse di origine agricola per usi energetici, a condizione che garantiscano "convenienza" (reddito) ai produttori agricoli. L’assessore ha poi sottolineato come per il raggiungimento di questo obiettivo sia indispensabile il supporto della ricerca e della sperimentazione, riconoscendo all’Azienda sperimentale Marani il ruolo che svolge in questo settore da alcuni anni. La visita guidata è stata curata dal direttore dell’Azienda sperimentale, Lamberto Dal Re. Giornata sulla raccolta nel pioppeto RAVENNA - In data, giovedì 18 gennaio 2007, presso l’Azienda sperimentale Mario Marani di Ravenna, si è svolta una giornata dimostrativa incentrata sulla raccolta meccanica in un pioppeto da biomassa (Short Rotation Forestry) con una trebbiatrice Class Jaguar 880 allestita con una testata monofilare innovativa per la raccolta di pioppo cippato (triturato in trucioli di pochi cm di diametro). La dimostrazione ha rappresentato 2007: il credito sarà più rosa? RAVENNA - Il Comitato per l’imprenditoria femminile all’interno della Cciaa di Ravenna ha organizzato lo scorso 30 novembre un convegno su un tema di attualità dal titolo: "”2007: il credito sarà più rosa?”, accesso al credito dell’impresa femminile alla luce degli accordi di Basilea 2, che ha visto partecipe un pubblico numeroso, vario ed eterogeneo che ha animato il dibattito. L’esposizione di Mauro Mazzolani della Banca Popolare di Ravenna è stata particolarmente apprezzata in quanto, con un linguaggio chiaro e comprensibile, si è soffermato ad illustrare le principali novità che deriveranno dall’entrata in vigore di Basilea 2. Adele Campolo Gasparrini della Fondazione Risorsa Donna ha invece affrontato il tema del micro-credito, mettendo in evidenza come attraverso questo strumento, e non con la concessione di contributi a fondo perduto, molte donne possano riscattare la loro posizione di subordinazione e di dipendenza per mettersi in proprio. Dario Mazzini e Giovanni Storchi hanno illustrato l’esperienza dei Consorzi fidi operanti nella nostra regione aiutando i piccoli imprenditori che necessitano di credito per le loro attività. Giovanna Piaia, assessore comunale alle Pari opportunità e Germano Savorani assessore provinciale alla Formazione professionale, hanno sottolineato le difficoltà che ancora oggi incontrano le donne che intendano “fare impresa”. Molte sono ancora le cose da fare ma se vogliamo che nel nostro territorio si inneschi un circolo virtuoso che porta a far crescere l’economia e lo sviluppo, l’occupazione femminile dovrà sicuramente incrementarsi, anche per favorire processi di innovazione e di riconversione. 12 Torna l'International Po Delta Birdwatching Fair 2007 COMACCHIO (Ravenna) - Dal 28 aprile al 1 maggio Comacchio, nel cuore del Parco del Delta del Po, ospita una Fiera dedicata alla natura. Dopo il crescente successo delle scorse edizioni torna protagonista della natura anche quest’anno la Fiera Internazionale del Birdwatching e del Turismo naturalistico, a Comacchio, nel cuore del Parco del Delta del Po dell'Emilia-Romagna, con novità importanti. L’edizione 2007 infatti sarà in parte dedicata allo Slow tourism, ovvero al turismo lento (dal nautico fluviale, al cicloturismo, agli itinerari enogastronomici, all'abbinamento fra natura e benessere). La location dell’evento sarà anche quest'anno il suggestivo argine Fattibello della cittadina lagunare, che consente l'accesso diretto alle Valli e la possibilità di testare le diverse strumentazioni ottiche messe a disposizione dagli espositori. L'area espositiva sarà allestita e visitabile dal 28 al 30 aprile, mentre nella giornata del 1 maggio saranno organizzati eventi speciali all’insegna dello Slow tourism, che prevederà escursioni ed iniziative speciali. Lo scorso anno sono stati ventimila i visitatori del villaggio espositivo di 11 mila metri quadri che ospitava centonovanta espositori. Anche quest'anno l’area espositiva sarà particolarmente curata con i settori dell'ottica, della fotografia, dell’editoria, i veicoli elettrici, i camper, i tour operator, i Parchi, il cicloturismo, il turismo fluviale e tanto altro, con un nuovo settore che soddisferà i turisti più goderecci: l’enogastronomia. Confermati anche nel 2007 i workshop, le mostre fotografiche, il concorso ‘Delta in focus’, le escursioni, i convegni, le attività didattiche ed il workshop per operatori ‘Bird Travel Trade’. La Fiera, organizzata da Delta 2000, con la collaborazione del Parco del Delta del Po Emilia-Romagna e che vede il coinvolgimento delle Province di Ferrara e Ravenna, dei Comuni di Comacchio e di Cervia e delle principali associazioni ambientaliste, sarà illustrata in dettaglio nel corso di una conferenza stampa presso la sede del Touring Club Italiano a Milano.