BILANCIO SOCIALE
E DI MISSIONE DELLA
BANCA DI CREDITO
COOPERATIVO
DON RIZZO - ALCAMO
ANNO 2003
La Cassa Rurale educa alla solidarietà nelle comunità locali
“La Cassa Rurale educa alla giusta valutazione economica della vita moderna, per
mettere al sicuro il piccolo risparmiatore da ogni erroneo ottimismocome da esagerati timori e per iniziarlo alla valutazione dei fatti economici;essa forma alla solidarietà di interessi e di ideali nelle comunità locali, rinsaldando negli animi una sicura
coscienza di mutua fraternità, e liberandoli dai pericoli dell'isolamento e dell'individualismo; essa infine prepara alla buona e onesta amministrazione, a cui tutti si sentano impegnati per il bene comune, nel rispetto scrupoloso dei reciproci diritti e
doveri.
La considerazione di questi vantaggi basta da sola, semplicemente com’è enunciata,a garantire la necessità e la serietà delle vostre associazioni economiche-sociali,
e a incoraggiarvi nel vostro generoso impegno.”
Paolo VI (Giovanni Battista Montini), 1964
Il filo della solidarietà
“In questi momenti di grandi e vitali cambiamenti per il movimento delle Casse Rurali
(o, se si vuole, Banche di Credito Cooperativo) mi torna alla mente la favoletta del
ragno.
Un ragnetto, magro per fame, scendendo lungo il suo filo, si posò tra alcune foglie
tessendovi la sua tela.
Il posto era buono ed il ragno si fece robusto continuando ad allargare la sua tela e
il suo potere.
Un bel giorno, nell'ispezionare il suo territorio per ripararVi alcuni fili, si imbatté in un
lungo e robusto filo che scendeva dall'alto.
Apparentemente non svolgeva più alcuna funzione ed il ragno, ritenendolo inutile, lo
tagliò. Era il filo dal quale era disceso e che sosteneva la bella tela.
Questa privata del suo sostegno, si afflosciò su se stessa avvolgendo lo stesso
ragno e tutto finì.”
Alfredo Ferri, ottobre 1994
La cooperazione è un “albero di vita”
“Cooperare” è un termine e una realtà che dicono “collaborazione”, che esprimono un “lavorare insieme” in vista di una finalità comune, il cui significato profondo
merita di essere esplicitato.
Nel fare ciò, mi piace paragonare la cooperazione a un grande “albero di vita”, simile a quello descritto nella visione della Gerusalemme messianica - modello e paradigma di ogni convivenza sociale che voglia essere veramente a servizio dell'uomo
che troviamo nell'Apocalisse.
Sì, anche la cooperazione è come questo grande albero.
Essa è in “mezzo alla piazza della città”, perché si presenta come realtà pubblica,
alla vista di tutti.
Come l'albero di cui parla il testo sacro, essa ha saputo dare frutti buoni e abbondanti in molti modi e nelle più diverse e svariate stagioni della nostra storia.
E, con la sua presenza accogliente e operosa, è stata ed è per la “guarigione” della
società, a servizio di una convivenza più sana perché più umana.
Possiamo, allora, considerare più da vicino questa realtà unitaria e, insieme, ramificata della cooperazione, per poterne apprezzare tutte le potenzialità.
Lasciandoci ispirare dall'immagine dell'albero, consideriamola sotto tre versanti: la
chioma, il tronco, le radici.”
Dionigi Tettamanzi, 2003
Indice
Introduzione
Presentazione
Il valore per noi: un obiettivo a tre dimensioni
Il Credito Cooperativo ha festeggiato nel 2003 i 120 anni di vita
L'identità Aziendale
La Storia
Le principali tappe della BCC
La storia attraverso le persone
Il contesto di riferimento
I Valori e la Missione
La carta dei Valori
La nostra Missione
L'Assetto Istituzionale
Consiglio di Amministrazione
Collegio Sindacale
L'Assetto Organizzativo
La BCC e i portatori di interesse
I Soci
La compagine sociale
Il credito ai Soci
La nuova campagna associativa
Il capitale sociale
Principali eventi del Centenario
I Clienti
La rete di vendita e i nuovi canali distributivi
La raccolta
Gli impieghi
I prodotti e servizi e la loro comunicazione
I Collaboratori
Le risorse
Il trattamento economico
La formazione e la valorizzazione
La comunicazione interna
La Comunità Locale
Il contributo alle Istituzioni locali
L'azione di promozione sociale e culturale
La partecipazione alla gestione e allo sviluppo
Il Centro Studi Don Rizzo
Il Movimento del Credito Cooperativo
Il Valore Aggiunto
Valore economico generato
Appendice
Rassegna Stampa
7
9
11
12
13
15
16
16
17
19
20
20
23
24
24
25
26
27
28
28
30
31
37
38
44
44
46
48
50
52
52
53
53
54
55
55
56
62
63
64
65
66
70
75
Introduzione
Il Bilancio sociale e di missione della BCC Don Rizzo, alla sua prima edizione, è
stato realizzato sulla base dello schema proposto dalla Federazione Italiana delle
Banche di Credito Cooperativo (Federcasse).
Il documento è stato suddiviso in tre sezioni:
• L’identità aziendale, in cui vengono rappresentati la storia, il contesto di
riferimento, i valori e la missione, gli assetti istituzionale e organizzativo
• La BCC e i principali “Portatori di interesse”, in cui vengono illustrati
i rapporti di interscambio tra la banca e i principali portatori di interesse, e cioè
i soci, i clienti, i collaboratori, la comunità locale, il movimento del Credito
Cooperativo
• Il valore aggiunto, in cui viene proposta una rilettura in chiave sociale della
contabilità economica.
Il Bilancio sociale è uno strumento sempre più diffuso soprattutto tra le banche,
che intende fornire elementi di valutazione circa l’aspetto sociale dell’attività
aziendale, di verifica della coerenza dell’impresa rispetto agli scopi statutari, di
comunicazione del valore creato dalla Banca verso i propri portatori di interessi.
Esso è pertanto un documento essenziale in particolare per un’impresa cooperativa, che ha la specifica funzione di promuovere uno sviluppo durevole, a beneficio dei soci e delle comunità locali, di distribuire vantaggi economici ma anche
meta-economici e dunque per loro natura “intangibili”, di più difficile quantificazione e rappresentazione all’interno di un rendiconto tradizionale.
In termini metodologici, abbiamo scelto di adottare dei criteri di redazione “standard” per privilegiare la comparabilità soprattutto a livello settoriale, ma al tempo
stesso abbiamo voluto introdurre delle personalizzazioni utili a rappresentare la
specificità della nostra impresa e, a questo riguardo, ci siamo avvalsi del supporto fornito da Federcasse. Anche per questo abbiamo definito il nostro rendiconto Bilancio Sociale e di Missione facendo riferimento alla Carta dei Valori del
Credito Cooperativo, ovvero ai principi che fondano ed orientano la nostra azione. Abbiamo voluto confrontarci e misurarci rispetto ad essi. Pertanto, questo
documento non costituisce per noi soltanto una fotografia di quanto già realizzato, ma una mappa per migliorarci e migliorare la nostra relazione con tutti i “pubblici” che determinano il successo di questa impresa. Una lente per mettere
meglio a fuoco il nostro lavoro e, quindi, uno stimolo ad essere sempre più
coerenti con la nostra identità di banca a responsabilità sociale.
9
Presentazione
11
Il valore per noi: un obiettivo a tre dimensioni
Obiettivo di un’impresa è creare valore. Ma
qual è il significato profondo del termine “valore”?
Il termine “valore” significa sicuramente valore
economico, inteso come crescita della ricchezza, utile di esercizio, di ritorno sul capitale, ma
non solo. L’attività di un’impresa, e a maggior
ragione di un’impresa bancaria, deve tenere
anche conto di altri aspetti valoriali: quello
sociale e quello ambientale.
Così facendo, la banca diventa un soggetto
“responsabile” all’interno di una comunità,
concretamente orientata a favorire la propria
crescita ed, insieme, la crescita del contesto in
cui opera, secondo una logica di sviluppo
sostenibile, fondato sulla coesione, sulla partecipazione e sull’utilizzo lungimirante delle risorse. Non può, quindi, esistere un valore economico che prescinda da
un valore socio-ambientale. E non si può creare il primo a scapito del secondo.
Questo percorso, che ha richiesto ad altri soggetti ingenti investimenti culturali,
è invece scritto nel “codice genetico” delle Banche di Credito Cooperativo, e
dunque della nostra Banca, in quanto imprese cooperative (fondate sulla logica della partecipazione), imprese mutualistiche (che non hanno come obiettivo il profitto per l’azionista, ma l’offerta di vantaggi, materiali e immateriali, ai
soci), imprese radicate in un territorio e coinvolte nello sviluppo
della Comunità locale. Imprese, insomma, che possono crescere soltanto
facendo crescere gli altri e che sentono di avere non soltanto la responsabilità di
essere competitive sul mercato, ma anche la responsabilità sociale di promuovere uno sviluppo globale economico, ma anche civile - a vantaggio del proprio
territorio.
In cento anni di attività abbiamo cercato di far questo. Con questo primo Bilancio
Sociale e di Missione ne offriamo una piccola testimonianza, ma vogliamo soprattutto impegnarci nel futuro ad interpretare con ancora maggiore incisività il nostro
ruolo di banca che persegue l’obiettivo di favorire il benessere nell’ambito delle
nostre comunità, usando il metodo della partecipazione, del coinvolgimento
e della cooperazione, per riaffermare sempre più la nostra identità di banca
differente.
Il Presidente
Giuseppe Mistretta
12
Il Credito Cooperativo ha festeggiato nel 2003 i 120
anni di vita
Farne memoria - che non significa soltanto ricordare, ma trovare nel passato le
ragioni del presente e nel proprio codice genetico lo slancio per il futuro - è stata
per noi occasione di orgoglio e di riflessione. Orgoglio perché, nonostante la diffidenza che le accompagnò alle origini, le piccole Casse Rurali, oggi Banche di
Credito Cooperativo, hanno "vinto" la sfida, mantenendo ed anzi accrescendo il
proprio spazio nel mercato. Riflessione perché commemorare ci ha permesso, in
un certo senso, di ri-comprendere la nostra identità.
E le due cose sono connesse.
I motivi dell'affermazione delle BCC stanno, infatti, in primo luogo nella loro identità.
Le Banche di Credito Cooperativo sono aziende caratterizzate da una formula
imprenditoriale specifica, da un codice genetico costituito da tre molecole fortemente interrelate: quella della cooperazione, quella della mutualità, quella del
localismo. Che si traducono in: un'impresa a proprietà diffusa, espressione di
"capitalismo popolare e comunitario"; un orientamento alla sostenibilità, visto che
le Banche di Credito Cooperativo perseguono la logica del vantaggio ma non la
massimizzazione del dividendo; un legame totale e permanente con il territorio.
Un insieme di valori, in sostanza, che contano molto anche se non sempre è possibile contarli.
Questi ingredienti sono stati miscelati, nella nostra storia, grazie a due fattori "di
catalizzazione". Il primo, il più importante è la fiducia: fu grazie ad un meccanismo
di fiducia, in se stessi e verso gli altri soci coinvolti nell'impresa, tutti legati dal
principio della responsabilità illimitata, che le Casse Rurali nacquero e si poterono sviluppare ed è ancora la fiducia che permette la crescita delle BCC nelle
comunità locali. Il secondo fattore è la cooperazione, intesa sia come forma giuridica di esercizio dell'impresa, sia come metodo organizzativo che consente di
preservare i valori del localismo ma anche di conseguire i vantaggi di efficienza
ed efficacia connessi alla dimensione.
Di fiducia e cooperazione si avverte oggi molto il bisogno.
Con questo Bilancio Sociale e di Missione proviamo, allora, a dare conto e a raccontare qual è stato il contributo del Credito Cooperativo alla crescita delle comunità locali in cui opera. In particolare, alla crescita del benessere di quelle comunità, che è fatto non soltanto di ricchezza, ma di aumento delle possibilità e delle
opportunità, delle occasioni e delle relazioni. In una parola, di miglioramento della
qualità della vita.
Per questa via, siamo certi di aver contribuito anche a far crescere la fiducia e la
cooperazione nei tanti paesi del nostro Paese.
Il Presidente della
Federazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo
Alessandro Azzi
13
L'identità Aziendale
15
La Storia
Le principali tappe della BCC
1902
1907
1921
1969
1973
1975
1977
1978
1984
1988
1991
1991
1991
1991
1994
1995
1997
1998
1999
2002
2003
Fondazione della Cassa Rurale ed Operaia di Prestiti "L'Assunta" di Alcamo
Costituzione della Cassa agricola e professionale di Alcamo
Modifica denominazione in Cassa Rurale ed Artigiana "Don Rizzo"
Inaugurazione della prima filiale a Balestrate
Inaugurazione dell'Agenzia di Città
Inaugurazione dei locali della Sede di Via Vittorio Emanuele II e della "Sala
delle Assemblee" di Via Manzoni
Inaugurazione dell'Agenzia di Camporeale
Inaugurazione dell'Agenzia di Castellammare del Golfo
Trasformazione in Società Cooperativa a Responsabilità Limitata
Acquisizione della Cassa Rurale "Fede e Lavoro" di Mazara del Vallo, posta
in liquidazione
Fusione per incorporazione della Cassa Rurale "S. Paolo" di Guarrato
(Trapani) e trasferimento dello sportello a Trapani
Fusione per incorporazione della Cassa Rurale di Terrenove (Marsala)
Acquisizione della Cassa Rurale "S. Carlo" di Tommaso Natale (Palermo)
in liquidazione volontaria e trasferimento dello sportello a Palermo
Inaugurazione dell'Agenzia di Partinico
Modifica denominazione sociale da "Cassa Rurale ed Artigiana Don Rizzo"
a "Don Rizzo Banca di Credito Cooperativo"
Modifica dello Statuto Sociale sulla base del nuovo schema statutario pre
disposto dalla Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo
Cessione del ramo aziendale costituito dalle dipendenze di Mazara del
Vallo, Terrenove, Trapani e Palermo
Inaugurazione dell'Agenzia di Palermo di Via De Amicis 38
Inaugurazione dell'Agenzia di Trappeto
Modifica della denominazione sociale in "Banca di Credito Cooperativo
Don Rizzo di Alcamo (Trapani) - Società cooperativa a responsabilità limitata"
Celebrazioni del Centenario della fondazione della Banca
16
La storia attraverso le persone
Dalla costituzione della Cassa agricola e professionale di Alcamo ad oggi
si sono succeduti:
Presidenti
1907
Cav. Vincenzo Virgilio
1934
Dr. Giuseppe Galati
1946
Dr. Gaetano Lucchese
1949
Ing. Vito Guarrasi
1952
Sig. Salvatore Stellino
1958
Comm. Giovanni Filippi Patti
1965
Dr. Francesco Paolo Lucchese
1995
Dr. Benedetto Lucchese
1996
Dr. Agatino Geraci
1999
Dr. Giuseppe Mistretta
Direttori
1907
Sac. Giuseppe Rizzo
1909
Rag. Lucio Gregorini
1934
Dr. G. Battista Benenati
1946
Dr. Giuseppe Rocca
1964
Dr. Rosario Gaggi
1971
Rag. Vittorio Lipari
1994
Rag. Paolo Ferrara
1997
Sig. Secondo Lo Grasso
1998
Rag. Luigi Audino
1999
Rag. Cataldo Mancuso
17
Evoluzione della compagine sociale e del numero di
dipendenti dal 1902 al 2003
Il numero dei Soci, grande patrimonio umano e professionale della Banca, ha
subito una notevole crescita, nell’ultimo decennio si è addirittura raddoppiato.
Anche i collaboratori subiscono un sostanziale rafforzamento negli anni ottanta,
culminato con il rilevamento dell’intero personale delle quattro BCC acquisite
negli anni ‘88 e ‘91.
Tale processo continua nel ‘92 con l’assunzione di ben 18 dipendenti, facendo
registrare la punta massima nel ‘95 con 132 dipendenti. La cessione di quattro
sportelli nel ‘97 e l’esodo incentivato di alcuni dipendenti determinano un sostanziale ridimensionamento negli ultimi anni. Nel ‘99 le ultime assunzioni di 6
giovani laureati.
Attualmente la Banca ha 101 dipendenti.
18
Il contesto di Riferimento
La Banca Don Rizzo opera con otto filiali ubicate su 7 comuni delle due province
di Trapani e Palermo che permettono, altresì, di essere operativi anche sui 15
comuni limitrofi. Il suo territorio di riferimento, pertanto, abbraccia i Comuni del
Golfo di Castellammare e si protrae nell'entroterra, specialmente con Calatafimi,
Camporeale e Monreale, fino a raggiungere il capoluogo regionale.
Tale peculiarità contraddistingue il territorio come un sistema ad economia mista:
• prevalentemente agricolo nel comprensorio di Alcamo, Camporeale, Partinico
e relativi comuni limitrofi;
• presenza di molteplici attività manifatturiere, a carattere artigianale, specialmente su Alcamo e Partinico;
• legato per la maggior parte al turismo nei Comuni costieri di Castellammare del
Golfo, Balestrate e Trappeto;
• essenzialmente commerciale su Palermo.
19
I Valori e la Missione
La carta dei Valori
scrive un Patto tra Credito
Cooperativo e comunità locali.
Quindi un Patto con il Paese.
Essa esprime i valori sui quali si
fonda l'azione della nostra Banca, la
sua strategia e la sua prassi.
Racchiude le nostre regole di
comportamento e rappresenta i
nostri impegni.
1. Primato e centralità della persona
Il Credito Cooperativo ispira la propria attività all'attenzione e alla promozione
della persona.
Il Credito Cooperativo è un sistema di banche costituite da persone che lavorano per le persone.
Il Credito Cooperativo investe sul capitale umano - costituito dai soci, dai clienti
e dai collaboratori - per valorizzarlo stabilmente.
2. L'impegno
L'impegno del Credito Cooperativo si concentra, in particolare, nel soddisfare i
bisogni finanziari dei soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della
qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti.
Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, è creare valore
economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale e "fabbricare" fiducia.
Lo stile di servizio, la buona conoscenza del territorio, l'eccellenza nella relazione
con i soci e clienti, l'approccio solidale, la cura della professionalità costituiscono
lo stimolo costante per chi amministra le aziende del Credito Cooperativo e per
chi vi presta la propria attività professionale.
3. Autonomia
L'autonomia è uno dei principi fondamentali del Credito Cooperativo. Tale principio è vitale e fecondo solo se coordinato, collegato e integrato nel "sistema" del
Credito Cooperativo.
20
4. Promozione della partecipazione
Il Credito Cooperativo promuove la partecipazione al proprio interno e in particolare quella dei soci alla vita della cooperativa.
Il Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita
economica, privilegiando le famiglie e le piccole imprese; promuove l'accesso al
credito, contribuisce alla parificazione delle opportunità.
5. Cooperazione
Lo stile cooperativo è il segreto del successo. L'unione delle forze, il lavoro di
gruppo, la condivisione leale degli obiettivi sono il futuro della cooperazione di
credito. La cooperazione tra le banche cooperative attraverso le strutture locali,
regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l'autonomia e
migliorarne il servizio a soci e clienti.
6. Utilità, servizio e benefici
Il Credito Cooperativo non ha scopo di lucro.
Il conseguimento di un equo risultato, e non la distribuzione del profitto, è la meta
che guida la gestione del Credito Cooperativo. Il risultato utile della gestione è
strumento per perpetuare la promozione del benessere dei soci e del territorio di
riferimento, al servizio dei quali si pone il Credito Cooperativo.
Esso è altresì testimonianza di capacità imprenditoriale e misura dell'efficienza
organizzativa, nonché condizione indispensabile per l'autofinanziamento e lo sviluppo della singola banca cooperativa.
Il Credito Cooperativo continuerà a destinare tale utile al rafforzamento delle
riserve - in misura almeno pari a quella indicata dalla legge - e ad altre attività di
utilità sociale condivise dai soci.
Il patrimonio accumulato è un bene prezioso da preservare e da difendere nel
rispetto dei fondatori e nell'interesse delle generazioni future.
I soci del Credito Cooperativo possono, con le modalità più opportune, ottenere
benefici in proporzione all'attività finanziaria singolarmente svolta con la propria
banca cooperativa.
7. Promozione dello sviluppo locale
Il Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un'alleanza durevole per lo sviluppo.
Attraverso la propria attività creditizia e mediante la destinazione annuale di una
parte degli utili della gestione promuove il benessere della comunità locale, il suo
sviluppo economico, sociale e culturale. Il Credito Cooperativo esplica un'attività
imprenditoriale "a responsabilità sociale", non soltanto finanziaria, ed al servizio
dell'economia civile.
21
8. Formazione permanente
Il Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della
professionalità degli amministratori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusione della cultura economica, sociale, civile nei soci e nelle comunità locali.
9. Soci
I soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo
sviluppo della banca lavorando intensamente con essa, promuovendone lo spirito e l'adesione presso la comunità locale e dando chiaro esempio di controllo
democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra i componenti la base
sociale.
Fedeli allo spirito dei fondatori, i soci credono ed aderiscono ad un codice etico
fondato sull'onestà, la trasparenza, la responsabilità sociale, l'altruismo.
10. Amministratori
Gli amministratori del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a partecipare alle decisioni in coscienza ed autonomia, a creare valore economico e
sociale per i soci e la comunità, a dedicare il tempo necessario a tale incarico, a
curare personalmente la propria qualificazione professionale e formazione permanente.
11. Dipendenti
I dipendenti del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a coltivare la
propria capacità di relazione orientata al riconoscimento della singolarità della persona e a dedicare intelligenza, impegno qualificato, tempo alla formazione permanente e spirito cooperativo al raggiungimento degli obiettivi economici e sociali della banca per la quale lavorano.
22
La nostra Missione
Il complesso dei principi enucleati nella Carta dei Valori del Credito Cooperativo,
è il quadro di riferimento in cui si inscrive la missione aziendale della nostra
Banca, cioè del suo ruolo, della sua ragion d'essere e della sua finalità di fondo.
Le BCC sono rimaste le uniche banche locali; sono banche orientate a fare finanza per lo sviluppo, a sostenere l'economia reale del territorio in cui sono insediate, privilegiando soprattutto i piccoli operatori, a creare occupazione ed a produrre ricchezza duratura. I valori che le contraddistinguono dal resto del sistema
bancario sono la cooperazione, la mutualità e il localismo e questi sono anche i
principi che le ha portate a presentarsi, nelle campagne comunicazionali, come
banche differenti.
In quest'ottica la gestione sociale della Banca è rivolta al conseguimento sempre
degli scopi statutari ma puntando anche a:
• migliorare - nella raccolta del risparmio, nell'esercizio del credito e in tutte le
operazioni di servizio erogati - le condizioni economiche di tutti i membri della
comunità ed, in particolare, dei Soci attraverso l'offerta di tali servizi alle più vantaggiose condizioni praticabili;
• fornire - nelle varie iniziative sociali e culturali che hanno interessato il territorio - un costante appoggio per lo sviluppo morale e culturale della comunità;
• rivolgere particolare attenzione all'educazione al risparmio, alla previdenza e
alla promozione della cooperazione.
23
L'Assetto Istituzionale
Consiglio di Amministrazione
In base alla Carta dei Valori del Credito Cooperativo “gli amministratori si impegnano sul proprio onore a partecipare alle decisioni in coscienza ed autonomia, a
creare valore economico e sociale per i Soci e la Comunità, a dedicare il tempo
necessario a tale incarico, a curare personalmente la propria qualificazione e
formazione permanente”. La Banca è amministrata da 9 consiglieri, nominati
dall'Assemblea dei Soci, e 5 di essi fanno parte del Comitato Esecutivo.
Qualifica
Presidente
Nome
Attività
Giuseppe Mistretta * imprenditore
Comune residenza
Palermo
Vicepresidente Domenico Rocca *
ex funzionario di banca
Alcamo
Consigliere
Pietro Cammarata *
impiegato
Alcamo
Consigliere
Francesco Bambina
medico
Alcamo
Consigliere
Paolino Calvaruso
ex funzionario anas
Alcamo
Consigliere
Giuseppe Alesi*
funzionario regionale
Alcamo
Consigliere
Achille Piritore
avvocato
Alcamo
Consigliere
Gianfranco Cassarà * commercialista
Alcamo
Consigliere
Giuseppe Guggino
Alcamo
impiegato
* Componenti del Comitato Esecutivo
24
Collegio Sindacale
“Il Collegio Sindacale controlla l'Amministrazione della Società, vigila sull'osservanza dello statuto, dei regolamenti e delle deliberazioni sociali e adempie a tutte
le funzioni ad esso demandate dalla normativa vigente” (Art. 43 dello Statuto
Sociale). È formato da 3 sindaci effettivi e 2 sindaci supplenti.
Qualifica
Nome
Attività
Comune residenza
Presidente
Sergio Amenta
commercialista
Palermo
Sindaco Effettivo
Francesco Parrino
commercialista
Alcamo
Sindaco Effettivo
Vincenzo De Luca
commercialista
Alcamo
Sindaco Supplente Michele Ruvolo
commercialista
Alcamo
Sindaco Supplente Giuseppe Ingoglia
commercialista
Castellammare
del Golfo
Tutti i componenti del collegio sindacale sono dottori commercialisti.
25
L’Assetto Organizzativo
La struttura organizzativa è stata definita ispirandosi a criteri di semplicità e volti ad:
• aumentare la velocità e la chiarezza dei processi decisionali e di comunicazione;
• valorizzare il ruolo delle risorse mediante uno strutturato processo di delega;
• migliorare l'efficacia dei processi gestionali ed operativi;
• elevare il livello di efficienza, flessibilità e produttività dei processi.
Il modello organizzativo della Banca è composto dalle seguenti strutture:
Direzione Generale, Organismi di supporto all'attività di Direzione, Funzioni in
staff alla Direzione, Aree, Filiali, Sede Operativa e Servizi. In particolare:
• la Direzione Generale realizza l'accentramento dei poteri gestionali, organizzativi e di controllo dell'intera Banca;
• le Funzioni in staff alla Direzione Generale svolgono in via prevalente compiti
di natura strategica, di supporto, di pianificazione e di controllo;
• le Aree sono unità organizzative che, sotto il superiore coordinamento della
Direzione Generale, raccordano operativamente altre unità operative di
inferiore livello più o meno omogenee;
• le Filiali e la Sede Operativa rappresentano unità di tipo commerciale;
• I Servizi possono svolgere funzioni di supporto alla Direzione Generale o costituire raggruppamenti omogenei di unità operative.
26
La BCC e i portatori di interesse
27
I Soci
La compagine sociale
All’interno di una BCC i Soci hanno una funzione centrale in quanto:
• sono i proprietari e come tali, attraverso l’assemblea generale, eleggono gli
amministratori che sono i primi responsabili delle scelte gestionali;
• sono i primi Clienti e quindi il fine ultimo dell’attività della Banca, come peraltro sancito dalla legge bancaria (obbligo per le BCC di operare prevalentemente con i soci nell’erogazione del credito);
• sono i principali testimoni della vitalità della Banca e del suo operato.
Evoluzione della compagine sociale negli ultimi dieci anni
La compagine sociale è sempre in continua evoluzione, avendo più che triplicato
nell’ultimo decennio. Le tabelle seguenti mostrano la diversificazione per sesso
ed età dei Soci persone fisiche.
Classificazione dei Soci “persone fisiche” per età e sesso
Totale
%
Uomini
%
Fino a 30 anni
110
7,9%
76
5,5%
34
2,5%
Da 31 a 40 anni
281
20,3%
186
13,4%
95
6,8%
Da 41 a 50 anni
315
22,7%
219
15,8%
96
6,9%
Da 50 a 65 anni
406
29,3%
310
22,4%
96
6,9%
Oltre 65 anni
275
19,8%
220
15,9%
95
4,0%
1387 100,0%
1011
72,9%
376
27,1%
Totale
28
Donne
%
Classificazione dei Soci per settore economico
Settore economico
Totale
Finanza e Assicurazione
%
6
0,4%
Società di capitali e cooperative
60
4,0%
Società artigiane
19
1,3%
Società non artigiane
32
2,1%
Famiglie consumatrici
995
66,4%
88
5,9%
299
19,9%
1.499
100,0%
Famiglie produttrici artigiane
Famiglie produttrici altre
Totale
29
Il credito ai Soci
A fine 2003 sono oltre 166 milioni di euro gli affidamenti in essere a favore della
clientela, di cui il 38%, pari a circa 63 milioni di euro, riservati esclusivamente ai
Soci.
Ripartizione degli affidamenti a clientela e Soci per tipo di servizio erogato
Affidamenti
A Soci
%
Non Soci
%
Totale
%
Conti Correnti
34.103.842
20,5%
42.468.135
25,5%
76.571.977
46,0%
Mutui
18.172.361
10,9%
49.997.830
30,1%
68.170.191
41,0%
Portafoglio
9.382.236
5,6%
10.758.056
6,5%
20.140.292
12,1%
Estero
1.037.583
0,6%
393.621
0,2%
1.431.204
0,9%
Totale
62.696.022
37,7% 103.617.642
30
62,3% 166.313.664 100,0%
La nuova campagna associativa
Con l’obiettivo di ampliare la compagine sociale il Consiglio di Amministrazione
nella seduta del 17 settembre 2003 ha deliberato nuove condizioni associative.
In particolare:
• I Soci vengono suddivisi in due grandi categorie: destinatari di diversi privilegi
ed agevolazioni; Privati (persone fisiche e imprese individuali) e Società;
• La quota minima di sottoscrizione per i Privati e le Società viene fissata pari a
euro 516,00 (100 azioni da euro 5,16);
• Il sovrapprezzo della prima azione è pari a euro 46,00 e delle successive è pari
a euro 0,05;
• Nuovi benefici economici su prodotti e servizi bancari vengono approvati
rispetto alla clientela ordinaria a valere per tutti i Soci;
• Particolari benefici sul servizio “Conto Corrente”, in relazione a spese di tenuta
conto e numero di operazioni con zero spese, vengono riservati ai Privati che
sottoscrivono almeno 500 azioni e alle Imprese che sottoscrivono almeno
1000 azioni;
• I Soci esistenti, alla data di entrata in vigore delle nuove condizioni associative,
godono dei benefici economici previsti per i Privati con almeno 500 azioni e le
Società con almeno 1000 azioni;
Numerose le iniziative avviate dalla Banca Don Rizzo in favore dei soci, tra queste meritano un cenno particolare: le Borse di Studio per i Soci ed i Figli dei Soci.
Nel 2003 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di assegnare borse di studio ai Soci e figli di Soci che superano gli esami con il massimo dei voti, predisponendo un apposito regolamento per l’attribuzione delle premialità.
Le borse di studio previste sono:
• 100 euro per la licenza media;
• 200 euro per la scuola media
superiore;
• 300 euro per la laurea breve, a cui
si aggiungono ulteriori 200 euro se
seguita da laurea specialistica;
• 500 euro per la laurea specialistica.
31
Le borse di studio assegnate per l'anno 2003 sono
state 54, per un importo complessivo di 11.300 euro
Elenco allievi premiati
32
Studenti premiati per il conseguimento della Licenza
Media
Studenti premiati per il conseguimento della Licenza
Media Superiore e della Laurea
33
La Carta Soci
Nel 2003 è stata istituita la "Carta Soci" per usufruire di condizioni economiche
di particolare favore presso esercizi commerciali e centri di servizio convenzionati con la Banca.
La deliberazione viene sostenuta e resa nota alla clientela mediante una diffusa
campagna pubblicitaria all'insegna del messaggio “Entra in famiglia”; mentre
ai Soci viene spedita la Carta all’interno di un elegante opuscolo che spiega
vataggi ed utilità.
Le convenzioni riguardano compagnie aeree, alberghi prestigiosi del territorio
nazionale, autonoleggi, negozi di abbigliamento e di oggetti di lusso, etc..
34
Il potenziamento del sito Internet della Banca
Nel corso dell'anno è stato potenziato il sito Internet della Banca, canale privilegiato di informazione telematica, nel quale un'intera sezione viene riservata ai
soci.
Le pagine informative consultabili all'indirizzo di rete www.bancadonrizzo.it
sono così strutturate:
• Profilo della Banca:
La nostra storia
La Banca e il Territorio
La rete Don Rizzo
• Servizi
Prodotti bancari
Servizi finanziari
ed assicurativi
Servizi con l'estero
Servizi telematici
Altri servizi
• Area Soci
Essere Socio
La Carta Soci
Gli Organi Sociali
I bilanci
• Documenti
La riduzione delle commissioni sul comparto azionario
Al fine di incentivare l'operatività di trading il Consiglio di Amministrazione ha
deliberato per i Soci la riduzione dal 5 al 3 per mille delle commissioni sul
comparto azionario.
La polizza assicurativa sanitaria
Tra i nuovi prodotti per i Soci vi è la possibilità di usufruire di una polizza assicurativa sanitaria specifica per il nucleo familiare, creata in collaborazione con la
compagnia Mocra s.r.l. per offrire, a costi contenuti, il rimborso di spese ospedaliere ed extra-ospedaliere e controlli medici preventivi per i figli.
35
La Cappella funeraria ed i sussidi lutto
È sempre attiva la Cappella Funeraria della Banca la cui gestione per l'anno 2003
ha comportato spese per manutenzione, pulizia, luce e fiori pari ad euro 7.020,29;
Nel 2003 a favore dei familiari dei Soci defunti sono stati altresì erogati 9 sussidi lutto per un ammontare complessivo di Euro 5.577,75.
Il Pacco Soci
Con il consueto “pacco socio” di fine anno il Socio ha ricevuto:
• la pratica agenda settimanale;
• calendario personalizzato della Banca da parete e da tavolo;
• la pubblicazione di Mons. Vincenzo Regina dal titolo “Don Giuseppe Rizzo
politico e giornalista” che si aggiunge alle due precedenti opere dello stesso
autore “Don Giuseppe Rizzo e l'azione sociale dei cattolici dal 1860 al 1912”
e “Don Giuseppe Rizzo Maestro di spiritualità”.
36
Il capitale sociale
In costante crescita il capitale sociale, che incrementa del 5,70% il risultato del
2002, attestandosi a fine 2003 a 539.913 azioni sottoscritte, per un totale di
euro 2.785.951,08.
Evoluzione del Capitale Sociale
L’attuale valore nominale di una azione è di euro 5,16 e il sovrapprezzo è pari a
euro 46,00.
L'ampliamento della compagine sociale è uno degli obiettivi che il Consiglio di
Amministrazione intende conseguire in modo da garantire una crescita equilibrata
della forza sociale.
Per questo motivo la quota minima sottoscrivibile per l'ingresso nella compagine
sociale è stata ridotta a n. 100 azioni, avente un costo globale (valore nominale
+ sovrapprezzo) di euro 566,95.
37
Principali eventi del Centenario
Nel 2003 sono continuati i festeggiamenti per la
ricorrenza del centenario di fondazione della Banca,
avvenuta nel 2002.
Diverse ed intense le iniziative che sono state realizzate per l'avvenimento:
• La celebrazione della S. Messa, il 24 novembre 2002, in suffragio del fondatore Don Giuseppe Rizzo presso la Basilica Maria SS. Assunta - Chiesa Madre
di Alcamo, presieduta da S. E. Mons. Francesco Miccichè, Vescovo della Diocesi
di Trapani;
Un momento della celebrazione della S. Messa con S. E. Mons. Francesco Micciché
Dopo la celebrazione è stato reso onore al sacello del fondatore, le cui ceneri
riposano nella stessa Basilica.
38
Il convegno di studio del 6 dicembre 2002 presso il “Centro
Congressi Marconi” di Alcamo sul tema: ”La Banca Don Rizzo di
Alcamo - cento anni tra storia, fede sviluppo e operosità sociale”,
per ricordare Don Giuseppe Rizzo maestro di spiritualità e apostolo di carità religiosa, sociale e politica, e divulgare il carattere, le
finalità e la funzione sociale del Credito Cooperativo.
Presenti diverse personalità del mondo religioso, politico e finanziario ad illustrare le seguenti tematiche
• “Il Magistero e l'azione sociale nella svolta della Rerum Novarum” a cura di
Mons. Francesco Miccichè, Vescovo della Diocesi di Trapani;
• “Il movimento cattolico in Sicilia” a cura di Don Francesco Lo Manto, docente
presso la Facoltà Teologica di Sicilia;
• “L'ispirazione sacerdotale nell'azione sociale di Don Giuseppe Rizzo”, a cura
di Mons Vincenzo Regina, storico ed autore di numerose pubblicazioni;
• “Solidarietà ed efficienza, un binomio al servizio del territorio” a cura del Dr.
Pietro Cafaro, docente di Storia Economica presso l'Università Cattolica del
Sacro Cuore;
• “Prospettive del Credito Cooperativo nell'ambito del sistema creditizio nazionale” a cura del Dr. Franco Caleffi, Direttore Generale della Federazione
Nazionale delle Casse Rurali e Banche di Credito Cooperativo;
• “Il sistema creditizio meridionale, dal collasso alla ripresa” a cura del Dr.
Antonio D’Alì Solina, Sottosegretario al Ministero degli Interni;
39
La scopertura, in data 7 dicembre 2002, di una lapide collocata sul
muro perimetrale della Sede Operativa della Banca in memoria
della ricorrenza
40
L’inaugurazione, in pari data, del “Museo della Memoria” presso la
sala Assemblea della Banca
La fondazione del “Centro Studi Don Rizzo”;
41
Il convegno del 17 dicembre 2003, a conclusione dell’anno di
festeggiamenti del centenario, interamente dedicato alla figura del
fondatore con la presentazione del video “L’economia dell’anima.
Don Giuseppe Rizzo, un prete fuori della sacrestia”.
Presenti in qualità di relatori S. E. il Card.Ersilio Tonini, Arcivescovo emerito di
Ravenna Cervia e S. E. Mons Francesco Miccichè, Vescovo della Diocesi di
Trapani e, come moderatore, il Dr. Giancarlo Zizola, Scrittore e Vaticanista de Il
Sole 24 Ore;
42
Il video sulla vita di Don Rizzo è stato realizzato con il supporto dell'ufficio giornalistico della Curia Vescovile di Trapani, attraverso
nove interviste di studiosi, ecclesiastici ed esponenti del credito
cooperativo.
Di tale supporto ne è stato ampio risalto sul n. 4 del Credito Cooperativo Flash,
edito dalla Federazione Nazionale delle BCC.
43
I Clienti
I Clienti rappresentano per noi uno stimolo a svolgere sempre meglio il nostro
lavoro, in modo da garantire loro un servizio efficiente e di qualità, proponendo
uno stile di relazione basato sulla trasparenza, sulla fiducia, sulla disponibilità e
sull'attenzione alla persona.
Per questo motivo ci muoviamo in tre
direzioni:
• prestare sempre maggior attenzione alla formazione del personale, affinché assicuri professionalità e competenza, oltre che a cortesia e attenzione;
• stabilire con ognuno una relazione
personalizzata e “su misura” rispetto
alle specifiche esigenze;
• ampliare le modalità di contatto con
la clientela, affiancando ai canali tradizionali quelli più innovativi.
La rete di vendita e i nuovi canali distributivi
I nostri clienti sono serviti da una rete sportelli composta ad oggi da 8 filiali che
operano in un contesto territoriale di 22 Comuni distribuiti tra le due province di
Trapani e Palermo.
Il compendio del lavoro che essi generano ammonta:
• 233 milioni di euro di raccolta diretta, con un incremento del 2,58% rispetto al
2002;
• 123 milioni di euro di impieghi, concessi sotto forma di affidamenti a 8.154
clienti del nostro territorio, con un incremento del 23,15% rispetto al 2002;
• 74,6 milioni di euro di raccolta indiretta.
44
Suddivisione dei Clienti per Comune - Filiale
La suddivisione dei Clienti per Comune - Filiale ed il relativo confronto tra la quota
clienti e la quota teorica evidenzia chiaramente quanto la Banca sia fortemente
presente in quella parte del territorio dove sono ubicate le filiali con una “storia”sufficientemente lunga alle spalle.
Per consolidare la presenza della Banca nel territorio è prevista a fine 2004
l’apertura di uno sportello bancario a Calatafimi-Segesta.
Le motivazioni che hanno determinato la scelta di Calatafimi-Segesta sono da
imputare a diversi elementi, tra cui la contiguità territoriale, l'assetto socio-economico fortemente interconnesso a quelli già serviti dalla Banca, la fitta rete di
relazioni interpersonali,
le innumerevoli opportunità di crescita economica del territorio (specialmente nel
campo turistico), la copertura dell'area di operatività ad ovest di Alcamo, in un
comune della provincia di Trapani che vede al centro il Golfo di Castellammare e
che ci permette altresì un bilanciamento con gli attuali insediamenti della Banca
tra le due province di Trapani e Palermo (attualmente solo 3 su Trapani e 5 su
Palermo).
La Banca è inoltre presente sul territorio con i suoi sportelli Bancomat presenti in
ciascuna delle otto filiali.
La presenza è inoltre diffusa sul territorio attraverso:
• 404 apparecchiature P.O.S. installate presso 390 esercenti commerciali;
• 500 contratti InBank (Home banking), di cui 73 di trading on line;
• 49 contratti di OnBank (Corporate banking);
• 5.972 carte bancomat;
• 4.105 carte di credito.
45
La raccolta
Composizione della Raccolta Diretta
La raccolta diretta si è attestata a 233 milioni di euro, registrando una crescita di
5,9 milioni di euro rispetto all'anno precedente (+2,6%), derivata essenzialmente
dalla componente "a vista" (+4,9 milioni di euro), in particolare conti correnti e
depositi a risparmio, e pronti contro termine (+1,5 milioni di euro), accompagnando le esigenze della clientela, conseguenti al clima di incertezza che continua
a persistere nei mercati finanziari.
Evoluzione della Raccolta
46
In tale momento di crisi della fiducia dei risparmiatori nei confronti della finanza,
che coinvolge anche gli intermediari, la Banca ha ribadito i principi sui quali si basa
la propria attività di gestione nella raccolta del risparmio:
• valutazione continua e personalizzata dei profili di rischio-rendimento della
clientela;
• valutazione dell'adeguatezza dell'operazione con riferimento agli obiettivi di
investimento e alla propensione al rischio dichiarati o desumibili da comportamenti assunti nella precedente operatività da parte della clientela;
• assenza di politiche incentivanti per favorire la distribuzione e la negoziazione
di specifici strumenti finanziari;
• non intrattenimento di rapporti che possono consentire al personale di ricevere
utilità da terzi, tali da poter indurre a tenere comportamenti in contrasto con gli
interessi degli investitori.
Per venire incontro alle esigenze dei risparmiatori la Banca ha aderito, per il tramite dell’Istituto Centrale di categoria, nel 2003 all'Associazione per la Tutela
degli Investitori in Titoli Argentina e nel 2004 al Comitato per la tutela degli obbligazionisti Parmalat.
47
Gli impieghi
Gli impieghi con la clientela sono arrivati a quota 123 milioni di euro, registrando
un incremento di 23 milioni di euro (+23,15%).
La scomposizione, così come rilevabile dal grafico, evidenzia l’evoluzione positiva
dei crediti vivi rispetto alle partite in sofferenza, le quali nel 2002 scontano la
variazione di 10,9 milioni di euro per l’operazione di cartolarizzazione.
Evoluzione degli Impieghi
All'interno degli impieghi l'incremento più sostanziale si è avuto nella componente
dei mutui (+13,5 milioni di euro), di cui circa 11,3 a garanzia ipotecaria, seguiti dai
conti correnti (+6,5 milioni di euro) e dai finanziamenti per anticipi sbf (+3,2 milioni
di euro). La scomposizione degli impieghi per tipologia di clientela conferma la
particolare attenzione della Banca nei confronti delle famiglie, produttrici e
consumatrici, e del segmento società.
48
Composizione degli Impieghi per Settore di attività
Gli impieghi, a conferma della vocazione autenticamente locale della Banca, sono
concentrati nella zona di competenza operativa e seguono la filosofia del frazionamento del rischio per concretizzare il principio cooperativo.
Nel corso del 2003 sono state esaminate 3.581 domande di affidamento (2.865
nel 2002), di queste quelle deliberate sono state 3.567 (2.850 nel 2002) per un
ammontare complessivo di 117 milioni di euro. I nuovi fidi sono stati 2.776 per un
ammontare pari ad 88 milioni di euro.
49
I prodotti e servizi e la loro comunicazione
Nel corso del 2003 si è voluto rafforzare il posizionamento della Banca all'interno
del proprio territorio di competenza, sia con un diverso assetto organizzativo
interno, con l'istituzione delle funzioni Private, Corporate, Marketing e
Assicurazioni, sia con una diversa immagine "istituzionale" da proporre all'esterno.
In particolare:
È stato ridefinito il logo della Banca
È stata avviata una campagna pubblicitaria istituzionale con il messaggio “Diversa
tra simili”
Per quanto riguarda il comparto assicurativo è stata ridefinita la copertura delle
posizioni debitorie nel caso di morte ed invalidità permanente, fissando fino ad un
massimo di euro 150.000,00 il limite di indennizzo attraverso la corresponsione
di un premio di euro 2,00 a trimestre.
50
Grande attenzione è stata riservata ai giovani con la creazione del prodotto
“Conto Giovani”, un conto corrente appositamente voluto per avvicinare la
banca alle esigenze della clientela di età compresa tra 18 e 27 anni e che
presenta condizioni di assoluto vantaggio.
Nel mese di giugno 2003 è stato introdotto il nuovo servizio “Sì ticket in Banca”,
che permette alla Banca di effettuare il ritiro presso le proprie Filiali di tutti i Buoni
Pasto negoziati dagli esercenti proprietari o gestori di locali dedicati alla ristorazione o alla vendita di prodotti alimentari per conseguirne il successivo incasso.
Sul fronte creditizio, sono da segnalare:
• l’adesione all'iniziativa “Mutuo ad8”, realizzata da Federcasse, consistente
nell’erogazione di un mutuo a tasso agevolato da destinare a quelle famiglie
che intraprendono la procedura per l’adozione internazionale;
• l’istituzione di un plafond di 500 mila euro per concedere finanziamenti a tasso
agevolato ai giovani che, nell'ambito del progetto promosso dalla Conferenza
Episcopale Italiana, vogliono intraprendere un'attività economica.
51
I Collaboratori
Le risorse
Gli importanti risultati economici conseguiti, peraltro riportati nell'analisi dell'andamento economico di cui questo bilancio sociale ne è complemento, sono stati
conseguiti grazie anche alla professionalità e all'impegno del nostro personale.
Le risorse umane, ad oggi 101 tutte a tempo indeterminato, presentano le
seguenti caratteristiche:
•
•
•
•
Il 32,6% è rappresentato da donne;
6 unità osservano orario di lavoro part-time;
L’età media è di 45 anni;
L’anzianità media è di 20,14 anni.
Suddivisione % per titolo di studio:
• Laureati
17%
• Diplomati
78%
• Licenza media 5%
Suddivisione per livelli di inquadramento:
•
•
•
•
Dirigenti
Funzionari
Quadri
Impiegati
2
13
7
79
52
Il trattamento economico
Il costo del personale nel 2003 ammonta a 6,2 milioni di euro, con un incremento del 3,2% rispetto al 2002.
Tutti i dipendenti della BCC sono iscritti alla Cassa Mutua Nazionale, organismo
che ha lo scopo di erogare ai suoi iscritti prestazioni sanitarie integrative e/o
sostitutive a quelle del Servizio Sanitario Nazionale, attraverso il rimborso, secondo quanto stabilito dal regolamento sanitario, di spese per eventi sanitari sia a
carattere ospedaliero che extraospedaliero.
La Banca contribuisce, inoltre, al mantenimento del Circolo Ricreativo Aziendale
Lavoratori Don Rizzo, istituito per la promozione di iniziative ed attività culturali,
ricreative, assistenziali, formative, sportive, turistiche e di tutte quelle altre attività idonee a innalzare la qualità della vita dei dipendenti della Banca e dei loro familiari.
La formazione e la valorizzazione
• Le ore dedicate alla formazione nel corso dell’anno sono state 2.944.
La formazione ha riguardato varie tematiche e diversi ambiti, dai processi operativi e tecniche di vendita al sistema dei controlli, dalla finanza al credito, dai vari
processi operativi alla formazione collegata al nuovo sistema delle valutazione
delle prestazioni.
53
La comunicazione interna
La comunicazione interna riveste particolare significato ed importanza, in quanto
fattore determinante nell'economia aziendale.
Essa viene garantita attraverso:
• Le riunioni periodiche per l'informazione e la formazione sui nuovi prodotti
e/o nuove disposizioni operative, per l'analisi ed il monitoraggio dei risultati
conseguiti;
• Gli incontri per la presentazione del bilancio, semestrale e annuale, e del piano
operativo annuale;
• Le comunicazioni interne attraverso l'applicativo lotus-notes, che garantisce
una rapida distribuzione delle informazioni all'interno di tutto il personale e
rappresenta il fulcro per la gestione di tutta la documentazione aziendale
(circolari, comunicazioni, campagne di sviluppo, etc...).
54
La Comunità Locale
Banca di Credito Cooperativo: impresa a responsabilità sociale.
La responsabilità sociale della Banca non è soltanto un dettato statutario ma è un
impegno che scaturisce dal patrimonio genetico aziendale.
La ricchezza che viene creata dalla Banca resta nel territorio, non soltanto perché
la quasi totalità degli investimenti per lo sviluppo dell'economia è rivolta alle
Comunità Locali, ma anche perché il patrimonio dell'azienda è un bene delle
Comunità stesse.
La Banca destina, inoltre, consistenti risorse al sostegno degli organismi locali e
per la realizzazione di attività nel campo dell'assistenza, dell'economia, della cultura, dell'ambiente e del tempo libero. In una parola, per il miglioramento della
qualità della vita nel territorio.
Il contributo alle Istituzioni locali
La Banca fornisce supporto concreto agli Enti ed alle Istituzioni presenti sul territorio attraverso lo svolgimento di servizi di tesoreria e di cassa per:
• Comune di Balestrate (PA)
• Comune di Camporeale (PA)
• Comune di Trappeto (PA)
• Unione dei Comuni Monreale Jetas (PA)
• Direzione Didattica 1°, 2° e 3° Circolo Alcamo (TP)
• Direzione Didattica “L. Pirandello” Castellammare del Golfo (TP)
• Direzione Didattica Balestrate (PA)
• Tecnico commerciale “P.Mattarella” Castellammare del Golfo (TP)
• Liceo classico “G. Ferro” Alcamo (TP)
• Istituto Magistrale “V. F.Allmayer” Alcamo (TP)
• Istituto Professionale per l’Agricoltura Partinico (PA)
• Scuola media “S. Bagolino” Alcamo (TP)
• Scuola media “P. M. Rocca” Alcamo (TP)
• Scuola media “N. Navarra” Alcamo (TP)
• Scuola media “G. Pascoli” Castellammare del Golfo (TP)
• Scuola media “G. Pitrè” Castellammare del Golfo (TP)
• Scuola media “L. Sciascia” Camporeale (PA)
• Casa di Ospitalità per Indigenti “A.Mangione” Alcamo (TP)
55
Le relazioni con le istituzioni locali e gli enti pubblici non sono interpretati in senso
meramente burocratico, ma nella direzione di un rapporto di collaborazione ad
ampio raggio, con il proposito di supportare le esigenze finanziarie degli enti stessi e con la disponibilità all'erogazione di contributi per iniziative promozionali e
sociali sul territorio.
L'azione di promozione sociale e culturale
La Banca promuove lo sviluppo sociale e culturale del territorio e delle comunità
locali in due modi:
• sostenendo l'attività delle organizzazioni che svolgono questo ruolo (spesso
enti no-profit, cooperative sociali, organismi di volontariato, etc..);
• realizzando direttamente numerose attività e iniziative di tipo sociale e culturale.
Il sostegno alle organizzazioni di promozione sociale e culturale
Sotto il primo profilo, la Banca ha effettuato nel 2003 erogazioni per Euro 87.265
attraverso l'utilizzo del Fondo per la Beneficenza e la Mutualità, che viene annualmente alimentato per decisione dell'Assemblea con la destinazione di una parte
degli utili della gestione, così suddivise:
Beneficenza e mutualità
• n. 6 interventi a favore di enti ed associazioni di assistenza socio-sanitaria, per
euro 83.579:
Associazione Diabetici Alcamesi;
56
Associazione Suor Maria Tamburello Alcamo;
Centro Aiuto alla Vita Alcamo;
Unitre - Volontariato terza età Alcamo;
Donazione ambulanza - Fraternità Misericordia Alcamo e Castellammare del
Golfo;
Donazione mammografo - Ospedale San Vito e Santo Spirito Alcamo.•
n. 7 interventi a favore di parrocchie e congregazioni religiose, per Euro 3.686:
Parrocchia S.Oliva Alcamo;
Chiesa c.da Tonnara Alcamo Marina;
Associazione Maria SS. dei Miracoli Alcamo;
Congregazione Sacra Famiglia Alcamo;
Congregazione Madonna dei Peccatori Camporeale;
Comitato “Madonna dell'Alto” Alcamo;
Monastero Clarisse S.Cuore Alcamo.
Inoltre, sono state effettuate n. 43 sponsorizzazioni per un costo di euro 97.287
che - in quanto oneri di gestione - sono stati contabilizzati tra i costi di esercizio
come spese di rappresentanza, promozionali e di pubblicità.
57
Sponsorizzazioni per settore
I settori di intervento verso i quali sono stati indirizzati tali contributi sono:
• Sport - n. 15 sponsorizzazioni per Euro 37.895:
Associazione Aquila Club Alcamo;
Associazione sportiva “Corsari” Palermo;
Polisportiva Bonifato Alcamo;
Polisportiva Club Olimpia Castellammare del Golfo;Polisportiva Inico 2001
Partinico;
Polisportiva Libertas Alcamo;
Polisportiva Palmosa Libertas Alcamo;
Polisportiva Sport Club Onlus Alcamo;
Polisportiva Waterpolo Palermo;
Società Sportiva “Lo Zodiaco” Alcamo;
Lega Navale Italiana Sez. Castellammare del Golfo;
U.S. “Don Bosco” Calatafimi Segesta;
1° Gran Premio moto d'acqua Trappeto;
4° Trofeo DOC Alcamo;
A.C. Città Alcamo.
• Cultura, Arte e tempo libero - n. 19 sponsorizzazioni per euro 52.432:
Associazione Alcamese Musica Jazz “The Brass Group”;
Associazione Amici della Musica Alcamo;
Associazione Culturale Ricreativa 3° Millennio Balestrate;
58
Associazione “Steinitz” Alcamo 3° Open Internazionale Scacchi;
Associazione Strada del Vino Alcamo DOC;
Associazione Turistica Pro-Balestrate;
Associazione Turistica Pro-Loco Castellammare del Golfo;
Centro Culturale “La Traccia” Castellammare del Golfo;
Centro d'Arte Coreografica “Aglaia” Alcamo;
Comune di Alcamo - Mostra mercato “Identità Immutate”;
Comune di Balestrate - Medibit Fiera del Mediterraneo Palermo;
Comune di Camporeale;
Enocomunicando Sas Alcamo;
Estate Castellammarese 2003;
FIDAPA Alcamo - VI Mostra Artigianato Femminile;
Pubblicazione “Il Bonifato” Alcamo;
Pubblicazione “Il Segestano” Alcamo;
Pubblicazione libri;
Rotary Club Alcamo.
• Istruzione e formazione - n. 5 sponsorizzazioni per Euro 3.660:
Direzione Didattica Statale “S.Giovanni Bosco” Alcamo;
Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista” Palermo;
Istituto Autonomo Comprensivo P.M.Rocca Alcamo;
Centro Studi ed Iniziative Europeo Trappeto;Primo Circolo Didattico Alcamo.
• Tutela della salute e dell'ambiente - n. 3 sponsorizzazioni per Euro 3.300:
Associazione Naz. Mutilati e Invalidi Civili Palermo;
Associazione Naso Blu Diving Club Palermo - “Fondali Puliti”;
Dipartimento di Storie e Metodi per la conservazione dei beni culturali
dell'Università di Bologna (sito archeologico Contrada Foggia Alcamo Marina).
• Le attività della Banca nel settore sociale e culturale
Le attività svolte direttamente dalla Banca in quest'ambito sono principalmente
riferibili all'organizzazione di convegni, con un impegno finanziario pari ad Euro
18.491 (senza tener conto del costo del personale impegnato nella realizzazione
delle manifestazioni), nei campi di seguito specificati:
59
• Socio-sanitario:
Convegno sul tema “Neoplasia Mammaria” tenutosi in data 31 gennaio 2003
presso il Centro Congressi Marconi Alcamo, in collaborazione con l'ASL n.9 e
con il Comune di Alcamo. L'incontro è stato preceduto dalla cerimonia di consegna del “mammografo con stereotassi” donato dalla Banca all'Ospedale San Vito
e Santo Spirito di Alcamo.
• Culturale:
Convegno “L'economia dell'anima. Don Giuseppe Rizzo, un prete fuori dalla
sacrestia” tenutosi in data 17 dicembre 2003 presso il Centro Congressi
Marconi Alcamo.
• Finanziario:
Convegno “I mercati finanziari: situazione attuale e prospettive” tenutosi in data
24 ottobre 2003 presso la Sala assemblee della Banca, organizzato in collaborazione con il nostro Istituto Centrale di categoria (relatore Dr. Fabio Cappa), con
l'obiettivo di illustrare i rischi e le opportunità che si presentano sui mercati finanziari a livello mondiale.
La Banca ha collaborato inoltre con molte organizzazioni mettendo gratuitamente
a disposizione la propria Sala delle Assemblee per la realizzazione di eventi, convegni e presentazioni, aventi tematiche culturali e sociali:
• Presentazione del libro sui lavori realizzati dai Maestri Evola di Alcamo;
• Cerimonia di Premiazione della IV edizione del Concorso Artistico Letterario
“Nicola Mirto”, organizzato dal Centro d'Arte Coreagrafica “Aglaia” di
Alcamo;
• Presentazione del libro di poesie “Nel giardino delle Donne” di Viola Ignazio;
60
• Convegno “O.C.M. vino e contributi ad esso relativi” organizzato dalla
Confederazione Italiana Agricoltori di Alcamo;
• Incontro per la presentazione - a cura del Prof. Aldo Filippi - della lettera
enciclica “Pacem in Terris” di Giovanni XXIII, organizzato dal Centro Italiano
Femminile di Alcamo.
La Banca, inoltre, ha sviluppato relazioni con il mondo della formazione e dell'educazione offrendo stages su tematiche attinenti l'economia e la finanza e per diffondere i valori del risparmio e della cooperazione. Gli interventi formativi del
2003 hanno riguardato:
• Stage per due allieve del corso di “Internazionalizzazione delle PMI”, organizzato dalla Siderasis S.r.l. di Palermo;
• Stage per 25 alunni delle classi quinte, Sez. Commerciale e Programmatore,
dell'Istituto Tecnico Statale “G. Caruso” di Alcamo.
61
La partecipazione alla gestione e allo sviluppo
A sostegno delle iniziative volte a sostenere e sviluppare le risorse locali la
Banca Don Rizzo partecipa in qualità di socio alle attività di gestione delle seguenti società:
• Agriturpesca s.r.l., promossa e costituita da soggetti pubblici e privati con il
proposito di gestire le iniziative di incentivazione, sostegno e realizzazione del
Patto Territoriale per l'Agricoltura, la pesca e il turismo rurale; la società ha sede
in via Osorio n. 24 a Trapani presso la sede dell'Assessorato Turismo e Sviluppo
Economico;
• Sviluppo del Golfo - Società Consortile arl, Soggetto Responsabile del Patto
Territoriale dell'Area del Golfo di Castellammare, costituita da soggetti pubblici e
privati con lo scopo di promuovere e gestire iniziative a sostegno dello sviluppo
e della valorizzazione delle risorse del territorio; la società ha sede legale in
Alcamo presso la Casa Comunale.
• Monreale s.r.l., società a prevalente capitale privato, che si propone l'obiettivo
della valorizzazione delle risorse specifiche delle zone rurali del territorio attraverso l'attuazione e la gestione del Programma di Iniziativa Comunitaria Leader+
denominato “Terre Normanne”; essa ha sede in Monreale presso la Casa
Comunale.
62
Il Centro Studi Don Rizzo
L'associazione Centro Studi Don Rizzo, costituita l’11 aprile 2002, “non ha fini di
lucro ed, ispirandosi agli insegnamenti di Don Giuseppe Rizzo, alle sue opere, agli
effetti politici e sociali della sua attività, nonché ai principi della Dottrina Sociale
della Chiesa, ha lo scopo di:
• diffondere il pensiero di Don Giuseppe Rizzo, di farne conoscere l’attualità e
le refluenze nell’ambito culturale, economico e sociale;
• sostenere, contribuendo anche al loro sviluppo, le attività culturali, sociali ed
economiche nell’ambito del territorio;
• incrementare e promuovere ogni attività, analisi, ricerca o studio in ogni campo
e, segnatamente, in quello culturale, sociale, umanistico, dell’etica e della finanza, con particolare attenzione allo sviluppo del territorio, alle sue risorse, alle attività imprenditoriali e produttive in genere ed al mercato del lavoro;
• promuovere attività culturali nell’ambito giovanile per realizzare lo scopo sociale.
L’Associazione, al fine di conseguire il proprio scopo, provvede a:
• attivare ricerche nei campi di interesse del Centro;
• organizzare e sviluppare corsi, dibattiti, congressi, convegni, manifestazioni
culturali, seminari, conferenze, premi, borse di studio nell’ambito delle tematiche
di sua competenza, anche in collaborazione con altre istituzioni scientifiche e culturali, con enti pubblici e con le imprese;
• promuovere ed eventualmente coordinare corsi professionali, di perfezionamento e/o di specializzazione;
• realizzare, direttamente ed indirettamente, anche per incarico di terzi, studi e
ricerche nei settori di competenza ed in qualsiasi altro settore purché rilevante ai
fini da conseguire;
• svolgere e realizzare anche in proprio, attività editoriali, pubblicando libri, riviste ed atti di conferenze, seminari e convegni;
• svolgere ogni attività utile e necessaria al perseguimento dello scopo, utilizzando ogni mezzo che permetta la più ampia divulgazione delle attività di sua competenza.”
63
Il Movimento del Credito Cooperativo
La nostra BCC è presente nel movimento con:
• Un Consigliere in Federazione Siciliana delle BCC;
• Euro 2.465.237,29 investiti in partecipazioni al capitale del Movimento.
Il Sistema del Credito Cooperativo:
• Il Sistema internazionale:
Il Credito Cooperativo è un sistema integrato che conta più di 4.500 Cooperative
di Credito in Europa. Nei Paesi Europei la cooperazione di credito è diffusa capillarmente con quasi 57.000 sportelli, poco meno di 38 milioni di soci e 103 milioni di clienti, circa 530 mila dipendenti e una quota di mercato che si attesta in
media sul 20%.
• Il Sistema nazionale:
La rete del Credito Cooperativo Italiano negli ultimi anni ha registrato un costante incremento delle quote di mercato: 8% dei depositi (circa 85 miliardi di euro la
raccolta diretta complessiva del sistema), il 6% degli impieghi (67 miliardi di euro)
e l'11% degli sportelli al livello nazionale (3.332 unità). I soci hanno oltrepassato
la soglia delle 686 mila unità. Un sistema con 25 mila dipendenti e 4 milioni di
clienti.
Ogni Banca di Credito Cooperativo è inserita nel sistema del Credito
Cooperativo nelle sue diverse articolazioni di rappresentanza associativa (regionale e nazionale) e si avvale dei servizi e dei prodotti delle società specializzate
del gruppo.
La struttura organizzativa del credito cooperativo
64
Il Valore Aggiunto
65
Valore economico generato
La Banca ha creato valore a favore di diversi portatori di interessi, contribuendo
alla crescita dei soci, dei clienti, dei collaboratori e allo sviluppo del territorio.
Tutto questo ha una rappresentazione sistematica attraverso la contabilità sociale, ovvero l’analisi del conto economico riclassificato secondo la logica del valore aggiunto.
Il valore aggiunto emerge come differenza tra il valore della produzione e il costo
della produzione, ovvero gli oneri sostenuti per realizzare la produzione stessa.
Il valore aggiunto prodotto dalla Banca nel 2003 è stato di euro 10.044.152.
Il conto economico ne evidenzia la formazione.
La ripartizione del valore aggiunto per il sistema del Credito Cooperativo
rispecchia la peculiare natura delle BCC.
66
In particolare essa è fortemente condizionata dalla normativa di cui le BCC sono
destinatarie, soprattutto per quanto riguarda l'obbligo di destinazione degli utili a
riserva, le forti limitazioni alla distribuzione degli utili ai soci e la destinazione del
3% degli utili residui al Fondo per la promozione e lo sviluppo della cooperazione.
Merita ancora sottolineare:
• che nel Credito Cooperativo il valore per il socio non è misurato tanto dal dividendo, ma da altri vantaggi di carattere economico e soprattutto metaeconomico
a lui riservati, meglio apprezzabili attraverso la descrizione delle attività svolte;
• che il patrimonio alimentato dalle riserve ha nelle BCC un valore peculiare,
vista l'indisponibilità dello stesso per i singoli e la sua finalizzazione, in questo
senso, per le generazioni future e per la comunità locale.
Lo schema di ripartizione, in sostanza, rappresenta uno standard di riferimento,
che, nel caso delle Banche di Credito Cooperativo, necessita di una specifica ed
attenta interpretazione, da svolgere anche alla luce della descrizione dell'attività
svolta, dalla quale si può meglio dedurre il valore complessivamente prodotto.
Per calcolare la ripartizione del valore aggiunto
Questi sono gli stakeholders tra i quali ripartire il valore aggiunto:
• Soci
• Dipendenti
• Collettività
• Comunità locale
• Patrimonio per lo sviluppo locale
• Sistema cooperativo
• Sistema impresa
Modalità di ripartizione:
• SOCI: vantaggio per i Soci Clienti (determinato come di seguito specificato);
• DIPENDENTI: costo del lavoro lordo, calcolando oneri diretti ed indiretti,
secondo quanto riportato nel conto economico;
• COLLETTIVITÀ: imposte sul reddito dell'esercizio + imposte e tasse di carattere non locale rappresentate nella nota integrativa;
• COMUNITÀ LOCALE: elargizioni, sia a carico del Fondo beneficenza e mutualità sia del Conto Economico + imposte di carattere locale, es. ICI;
• PATRIMONIO PER LO SVILUPPO LOCALE: destinazione alle riserve patrimoniali;
• SISTEMA COOPERATIVO: destinazione del 3% dell'utile residuo al Fondo per
67
la promozione e lo sviluppo della cooperazione e interventi a favore del Fondo di
Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo;
• SISTEMA IMPRESA: rettifiche/riprese di valore su immobilizzazioni.
Nell’anno 2003 la Banca ha prodotto un valore aggiunto globale lordo di Euro
10.044.152 idealmente ripartito fra i portatori di interessi verso la BCC, identificabili nei soci, nella comunità locale, nella collettività nazionale, nei dipendenti e
nell’intero movimento cooperativo.
Per quanto riguarda il valore creato per i soci è da sottolineare che, come è ovvio
per le BCC, questo non è esaurientemente misurato dai dividendi, ma che ai e
dai soci sono riconosciuti altri vantaggi di tipo economico e metaeconomico. Per
tale ragione si sono ricercate altre forme di quantificazione dello scambio mutualistico da un punto di vista economico, che hanno consentito l’individuazione di un
vantaggio per il socio cliente, ossia per un socio attivo che depositi e/o chieda
finanziamenti alla BCC, pari al 1,79% del valore aggiunto globale lordo stimato
(VaGLS)1.
Il valore creato per i Collaboratori è del 62,20% del valore aggiunto globale lordo
stimato, commisurato in base alle retribuzioni e agli oneri sociali.
Il valore creato per la Comunità locale è del 2,37%, e comprende le elargizioni, la
68
destinazione a fini di beneficenza di parte degli utili, ma anche le imposte di carattere locale.
Il valore creato per la Collettività nazionale è del 9,06%, misurato in base alle
imposte e agli altri oneri aziendali di carattere fiscale sul reddito.
La quota di Patrimonio per lo sviluppo, che rappresenta il valore a garanzia della
stabilità per tutti i portatori di interesse, è del 18,36%; esso rispecchia le politiche di accantonamento, obbligatorie e/o volontarie, della Banca. Si ricorda che le
banche di credito cooperativo hanno l’obbligo di accantonare a riserva almeno il
70% dell’utile.
Per il Sistema Cooperativo la Banca ha erogato 21.414 Euro, pari allo 0,21% del
valore aggiunto globale lordo stimato. La normativa obbliga, infatti, le BCC alla
erogazione ad un fondo per la promozione e il sostegno della cooperazione
(Fondo sviluppo costituito presso la Confederazione Cooperative Italiane) del 3%
degli utili che residuano dopo la destinazione a riserva. La Banca, inoltre, aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo, nel corso dell’anno ha erogato 5.019 Euro a sostegno di BCC in crisi.
La quota per il Sistema Impresa, relativa ad ammortamenti, rettifiche/riprese di
valore su immobilizzazioni, è pari al 6,01%.
69
Appendice
I principi di redazione del Bilancio Sociale secondo
Global Reporting Initiative2
È apparso utile inserire un’appendice metodologica relativa ai Principi di redazione del Bilancio Sociale, tratti da uno dei più autorevoli standard internazionali,
quello di Global Reporting Initiative, un’organizzazione indipendente multi-stakeholder che ha la missione di sviluppare e diffondere linee guida globalmente applicabili di rendicontazione della sostenibilità.
Punti di partenza del processo di rendicontazione di sostenibilità sono i principi di
trasparenza e inclusione. Tutte le decisioni in merito alla rendicontazione (come,
cosa, quando rendicontare) si basano su questi due principi.
I principi si possono raggruppare in quattro ambiti:
Riguardo alla struttura del report:
• trasparenza
• inclusione
• verificabilità
Riguardo ai contenuti del report
• completezza
• rilevanza
• contesto di sostenibilità
Per assicurare qualità e attendibilità
• accuratezza
• neutralità
• comparabilità
Per assicurare l’accesso alle informazioni
•chiarezza
•tempestività
1. Trasparenza
“La piena trasparenza dei processi, delle procedure, delle ipotesi nella preparazione del report sono essenziali per la sua credibilità”
2. Inclusione
“L’organizzazione della rendicontazione deve sistematicamente coinvolgere gli
70
stakeholders per consentire di mettere meglio a fuoco le questioni e rilanciare
continuamente in avanti la qualità”
3. Verificabilità
“I dati e le informazioni rendicontate debbono essere raccolte, compilate, analizzate, espresse in modo tale da poter essere attestate nella loro veridicità da controllori interni o esterni”
4. Completezza
“Tutte le informazioni usate per stimare la performance economica, ambientale e
sociale devono apparire nel report dichiarandone limiti, scopo, periodo”
5. Rilevanza
“Rilevanza è il grado di importanza assegnato a particolari aspetti, indicatori, parti
di informazione e rappresenta la soglia rispetto alla quale l’informazione diventa
abbastanza significativa da essere rendicontata”
6. Contesto di sostenibilità
“L’organizzazione della rendicontazione deve collocarsi nell’ampio contesto della
performance ambientale e sociale, che aggiunge importanti significati alle informazioni fornite”
7. Accuratezza
“Raggiungere il grado di esattezza ed un basso margine di errore nelle informazioni rendicontate, necessario per assumere decisioni attendibili”
8. Neutralità
“La rendicontazione deve evitare distorsioni nella selezione e presentazione delle
informazioni”
9. Comparabilità
“La rendicontazione deve mantenere coerenza nel perimetro e nello scopo, evidenziando i cambiamenti e riaffermando le informazioni precedentemente rendicontate”
10. Chiarezza
“L’organizzazione della rendicontazione deve rimanere consapevole dei bisogni
dei diversi gruppi di portatori di interessi e offrire informazioni in modo che rispondano al maggior numero di utilizzatori, mantenendo nel contempo un appropriato
livello di dettaglio”
71
11. Tempestività
“La rendicontazione garantisce informazioni regolari che soddisfano le esigenze
degli utilizzatori e sono in accordo con le caratteristiche delle stesse informazioni”
Il confronto con tali principi offre, quindi, indicazioni perché la rendicontazione
sociale sia sempre più uno strumento di carattere gestionale, funzionale al miglioramento della responsabilità sociale dell’impresa.
72
Rassegna Stampa
Centenario della fondazione della Banca Don Rizzo
Segestano
Giornale di Sicilia
dicembre 2002 Primo centenario della Banca Don Rizzo
01-12-2002
Banca Don Rizzo, cento anni di credito
Nel futuro, il museo della memoria
Giornale di Sicilia
01-12-2002
Giuda alla città. Alcamo, flauto e piano
per la Banca Don Rizzo
Castellamareonline
La Sicilia
AdnKronos
Italpress
Qportale
01-12-2002
01-12-2002
02-12-2002
02-12-2002
02-12-2002
Primo centenario della Banca Don Rizzo
Concerto per i 100 anni della Don Rizzo
Don Rizzo: al via celebrazione banca
Alcamo: al via celebrazioni centenario
Centenario della fondazione Banca Don
Rizzo
NewsChannel.it
02-12-2002
Concerto per il centenario della Banca di
credito cooperativo Don Rizzo
Giornale di Sicilia
06-12-2002
Giuda alla città. Don Rizzo, un secolo di
storia Alcamo onora la sua “banca”
Neowebpress
La Sicilia
Giornale di Sicilia
06-12-2002
07-12-2002
07-12-2002
Centenario fondazione banca Don Rizzo
I 100 anni della don Rizzo
Banca Don Rizzo, 100 anni e tanta voglia
di crescere
La Sicilia
08-12-2002
Un convegno per commemorare i 100
anni della “Banca Don Rizzo”
Repubblica (Palermo)
Credito cooperativo
15-12-2002
gennaio 2003
Don Rizzo il banchiere solidale
Cento anni al servizio del territorio
Donazione Mammografo all’ospedale “San Vito e Santo Spirito”
Segestano
febbraio2003 Un mammografo per l’ospedale in dono
dalla banca Don Rizzo
Patrocinio concerto “orchestra sinfonica siciliana”
Castellamare online
03-07-2003
Concerto dell’orchestra Sinfonica siciliana
75
Patrocinio festa Patrona Castellamare
Giornale di Sicilia
19-07-2003
Castellamare, la festa della Patrona
l’evento delle manifestazioni Estive
Trofeo Optimist
Castellamare online 20-07-2003
Primo trofeo Optimist
Giornale di Sicilia
23-07-2003
Castellamare, premiati i partecipanti
della regata Optimist
Donazione vasca per parto in acqua ospedale San Vito e Santo Spirito
La Sicilia
24-07-2003
Primo parto in acqua al San Vito e Santo
Spirito
Giornale di Sicilia
24-07-2003
Ospedale, nasce Roberto col primo
parto in acqua
Approvazione bilancio primo semestre 2003
Giornale di Sicilia
09-09-2003
Economia. Don Rizzo di Alcamo, in 6
mesi l’utile cresciuto del 52%
Giornale di Sicilia
09-09-2003
Alcamo, utili in aumento alla Banca Don
Rizzo
Giornale di Sicilia
13-09-2003
Approvato il bilancio della banca Don
Rizzo
Il Bonifato
settembre 2003 La Banca Don Rizzo di Alcamo approva
il bilancio semestrale con un utile di 661
mila euro
Repubblica (Palermo) 23-09-2003
Semestrali ok. Meno sportelli utili in
crescita
Milano Finanza
27-09-2003
Venite Azionisti. La Bcc Don Rizzo di
Alcamo mira a raddoppiare gli azionisti
Giornale di Sicilia
03-10-2003
Alcamo, esperti a confronto sui mercato
finanziari
Patrocinio rally del Golfo
Giornale di Sicilia
12-10-2003
Scatta il rally del Golfo: l’equipaggio da
battere è Sicila-Calabria
76
Contributo scavi archeologici in contrada Foggia, ad Alcamo Marina
Giornale di Sicilia
23-20-2003
Alcamo Marina Contributo della Don
Rizzo per la campagna scavi
Ansa
12-11-2003
La Banca Don Rizzo finanzia scavi ad
Alcamo
Accordo Banca Don Rizzo e Assindustria Palermo
La Sicilia
28-11-2003
Finanziamenti al 2,75%. Accordo Bcc
“Don Rizzo”
Sicilia Tempo
05-12-2003
Piani di sviluppo: Bcc “Don Rizzo” e
Assindustria
Video sulla vita di Don Giuseppe Rizzo
Giornale di Sicilia
12-12-2003
Il video sulla vita spirituale e sociale di
Don Giuseppe Rizzo
Avvenire
Giornale di Sicilia
16-12-2003
17-12-2003
Alcamo, video su Don Rizzo
Banca Don Rizzo un video sulla vita del
prete fondatore
Giornale di Sicilia
17-12-2003
Alcamo, sullo schermo la vita di Don
Rizzo (rubrica Guida la città)
Repubblica (Palermo) 17-12-2003
Proiezione video su Don Giuseppe Rizzo
“L’economia dell’anima”
Borse di studio per i soci ed i figli dei soci della Banca Don Rizzo
Giornale di Sicilia
16-04-2003
Banca Don Rizzo consegna di borse di
studio studenti meritevoli
La Sicilia
Giornale di Sicilia
16-04-2003
16-04-2003
Borse di studio alla Don Rizzo
Guida alla città. Alcamo, borse di studio
per studenti.
77
Ideazione grafica
e impaginazione a cura di:
ADA COMUNICAZIONE
Scarica

Anno 2003 - Banca Don Rizzo