Direzione Regionale della Basilicata
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Osservatorio regionale per gli studi
di settore
Potenza, 29 gennaio 2013
RELAZIONE ANNUALE
ATTIVITÀ SVOLTE NEL 2012
A conclusione delle attività svolte nel corso dell’anno 2012 dall’Osservatorio
Regionale della Basilicata per l’adeguamento degli studi di settore alle realtà economiche
locali, così come disposto dalla Circolare n. 58 del 26 ottobre 2007, si relaziona, di seguito,
sulle principali tematiche affrontate negli incontri periodici.
Nel corso della prima riunione dell’anno, tenutasi in data 25 gennaio 2012, i
componenti dell’Osservatorio hanno analizzato e discusso le relazioni e gli studi presentati
da alcuni componenti e relativi agli effetti della crisi economica e finanziaria in atto nella
regione Basilicata per l’anno 2011.
In particolare, il rappresentante degli Ordini Tecnici ha trasmesso una relazione in
cui ha segnalato la situazione di profonda crisi nel settore edilizio lucano, osservando che “il
comparto privato, da sempre pressocché irrilevante per le condizioni di disagio economico
in cui versa da sempre l’economia lucana, risulta ormai al tracollo per mancanza di
disponibilità economiche interne alla regione e per mancanza di investimenti da fuori
regione. Quello pubblico, unico vero ammortizzatore sociale nei decenni passati, mostra
altresì una grande e progressiva contrazione degli investimenti, causata anche dalla crisi
generale della finanza pubblica, ulteriormente aggravata, nel nostro debole contesto
territoriale, dagli effetti deleteri del “Patto di Stabilità Interno” …..Nel settore delle
costruzioni, nell’ultimo semestre 2011, hanno chiuso 84 imprese edili e nell’ultimo anno si
sono persi circa 1.000 posti di lavoro…”.
La segreteria della CNA ha trasmesso un documento redatto congiuntamente dalle
associazioni imprenditoriali lucane che, preso atto della “crisi che sempre più ha perso i
caratteri della transitorietà … “. e che si “…impongono nuove strategie e nuovi strumenti …”
auspica un forte intervento politico per il rilancio dell’economia in Basilicata, ormai al
tracollo.
Anche la Confindustria di Basilicata ha trasmesso il documento Obiettivo Basilicata
2012, realizzato con le OO.SS. in accordo con la Regione Basilicata, sempre sul tema della
perdurante crisi economica lucana che “dal 2008 ha perso 11.000 posti di lavoro, oltre ad
altri 3.000 nel mondo della scuola”.
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In generale, i componenti dell’Osservatorio hanno evidenziato, ciascuno per il proprio
ambito di competenza, la drammaticità della situazione congiunturale economica negativa
regionale, nonché i conseguenti riflessi sfavorevoli sulla liquidità finanziaria e bancaria oltre
che, ovviamente, sulla situazione reddituale.
A conclusione della riunione, ed a seguito del consenso espresso da tutti i presenti, è
stata approvata la relazione a consuntivo delle attività 2011, inviata alla Direzione Centrale
Accertamento per la pubblicazione nell’apposita sezione del sito internet dell’Agenzia.
La seconda riunione dell’Osservatorio Regionale si è tenuta in data 12 giugno
2012, in occasione della Videoconferenza - organizzata dalla Direzione Centrale
Accertamento - relativa all’analisi degli studi di settore applicabili per il periodo di imposta
2011 ed alle novità normative introdotte dai decreti legge nn. 98, 138 e 201 del 2011 e n. 16
del 2012.
Durante il corso della riunione sono state oggetto di approfondimento le disposizioni
normative relative alla tempistica di pubblicazione degli studi di settore, all’inasprimento
del trattamento sanzionatorio, ai poteri in materia di accertamento ed al regime premiale per
favorire la trasparenza.
Al fine di favorire l’analisi e la conseguente discussione sui temi all’ordine del
giorno, a ciascun componente dell’Osservatorio è stato fornito un opuscolo informativo
contenente la normativa aggiornata di riferimento in tema di razionalizzazione degli studi di
settore. Sono stati altresì consegnati copia del comunicato stampa n. 77 dell’8 giugno 2012 relativo alla proroga delle scadenze di versamento previste dalle dichiarazioni fiscali con
allegato Provvedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri, la bozza delle istruzioni
(parte generale) del modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione
degli studi di settore per il periodo di imposta 2011 ed il Decreto del Ministero
dell’Economia e delle Finanze del 26 aprile 2012, con estratto degli allegati relativi, in
particolare, alla territorialità dei Factory Outlet Center ed all’aggiornamento della
territorialità del commercio.
Particolare dibattito ha suscitato l’aggiornamento della territorialità del commercio
che, soprattutto a livello comunale, ha destato perplessità in merito alla classificazione - nel
gruppo 6 (Aree di medio piccole dimensioni con una marcata presenza di grandi superfici
commerciali, con alto livello di benessere ed un sistema economico –produttivo evoluto) dei Comuni di Melfi (PZ) e Lagonegro (PZ), notoriamente non caratterizzati da un “alto
livello di benessere”.
Tale anomalia è ancor più evidente ove si consideri che il Comune di Lauria,
confinante con quello di Lagonegro e commercialmente più vivace se confrontato con il
comune limitrofo, è stato invece ascritto al gruppo 1 (Aree con livelli di benessere e
scolarizzazione molto bassi ed attività economiche legate prevalentemente al commercio di
tipo tradizionale).
Passando ad analizzare l’aggiornamento della territorialità dei FOC – Factory Outlet
Center, si è constatata la perdurante, mancata inclusione, nell’area gravitazionale di quello
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di Molfetta, della città di Matera, già segnalata all’Ufficio Studi di settore con nota prot. n.
2011/6363 del 17 giugno 2011 e richiamata nella relazione annuale 2011.
Dalla lettura della nota tecnica e metodologica (Allegato 4 al D.M. 26 aprile 2012), si è
potuto rilevare che tale mancata inclusione è ascrivibile all’univocità del metodo di
rilevazione delle distanze adottato, effettuato attraverso il software ArcGIS – Geographic
Information System, che ha memorizzato la rete stradale italiana con le relative distanze e i
tempi medi di percorrenza calcolate su medie automobilistiche. Pur tuttavia, tutti i presenti
ribadiscono che l’effettivo tempo di percorrenza è comunque inferiore ai 90 minuti.
Nel corso della terza riunione dell’Osservatorio, tenutasi il 27 novembre 2012, è stato
oggetto di analisi, tra l’altro, il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia del 6 novembre
2012, che stabilisce la facoltà, per le Associazioni di categoria e gli Ordini professionali
rappresentati, di procedere alla nomina di eventuali membri supplenti per consentire un
sempre più efficace funzionamento e piena operatività degli Osservatori Regionali. In tal
senso è stata, di seguito, inviata apposita comunicazione agli Ordini ed alle Associazioni di
categoria, con formalizzazione della richiesta di nomina dei membri supplenti. Allo stato
quasi tutti gli ordini e le associazioni hanno designato il membro supplente e pertanto, non
appena si disporrà di tutte le nomine, si procederà ad integrare la composizione
dell’Osservatorio Regionale.
Altro punto all’ordine del giorno del 27 novembre 2012 è stato il Provvedimento del
Direttore dell’Agenzia del 12 luglio 2012, relativo all’approvazione della differenziazione
dei termini di accesso al regime premiale introdotto a favore dei soggetti congrui e coerenti.
Nel corso dell’ultima riunione dell’anno, i componenti dell’Osservatorio sono stati
inoltre invitati a formulare eventuali valutazioni in merito alle risultanze in sede applicativa
dei correttivi anticrisi introdotti per l’annualità 2011. Unanimemente i componenti
dell’Osservatorio, a causa della perdurante situazione di profonda crisi economica che
ancora grava sulla Basilicata, hanno rappresentato una diffusa inadeguatezza degli studi di
settore a cogliere la effettiva realtà economica locale, pur non supportando tali affermazioni
con una casistica specifica da sottoporre eventualmente all’attenzione della Commissione
degli Esperti.
E’ stato infatti genericamente rilevato dai rappresentanti degli ordini e delle
associazioni di categoria che, sebbene dall’applicazione dei correttivi introdotti si produca,
in linea di massima, una contrazione dei ricavi stimati, tuttavia la portata della crisi è in
Basilicata talmente grave da non consentire ai correttivi di cogliere la reale capacità
economica reddituale delle imprese. Queste ultime mostrano, infatti, segni di sofferenza
sempre più gravi, soprattutto nei rapporti con gli istituti di credito che, in assenza di bilanci
solidi a garanzia di solvibilità, procedono alla immediata revoca dei fidi, con conseguente
crescita, in maniera preoccupante, del numero di aziende che chiudono o falliscono.
Ne discende l’ulteriore riflesso negativo dell’aumento dell’economia sommersa, con
effetti di concorrenza sleale nei confronti di chi opera nel pieno rispetto della legalità.
E’ stato altresì fatto rilevare dai rappresentanti delle categorie artigianali che altra
circostanza, non colta dagli studi di settore, attiene alla considerazione che, in realtà
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economiche di piccole dimensioni, in particolare nel campo dei servizi, si preferisce
contrarre il più possibile i margini di ricavo piuttosto che licenziare l’eventuale, spesso
unico dipendente, al quale si è legati da rapporti umani consolidati nel tempo.
In merito alla particolare congiuntura economica del 2012, infine, come di consueto, i
componenti dell’Osservatorio sono stati invitati ad evidenziare, con apposite relazioni,
corredate di dati ed analisi, specifiche situazioni rilevate nei settori di appartenenza.
IL PRESIDENTE
F.to1 Hildegard Olga Ungerer
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Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2, D.Lgs. n. 39/93
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Potenza, 16 marzo 2007 - Agenzia delle Entrate