COMUNE DI RUSSI
Domenica, 04 maggio 2014
Domenica, 04 maggio 2014
Prime Pagine
04/05/2014 Prima Pagina
1
Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
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La Voce di Romagna
ambiente
04/05/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 11
3
Opuscolo sula centrale di Russi Ravenna Virtuosa atacca
04/05/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 9
5
Esposto degli ambientalisti Nel mirino le lettere sull' ex Eridania
04/05/2014 La Voce di Romagna Pagina 13
6
Spot elettorale alla centrale Parte l' esposto
cronaca
04/05/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 3
8
Il ritorno al lavoro dell'infermiera? Non l'idea migliore.
04/05/2014 La Voce di Romagna Pagina 1
9
Sfrattata dai padroni di casa cinesi
04/05/2014 La Voce di Romagna Pagina 1
10
Spariti 35mila euro all' Aido, cassiera finisce nei guai
04/05/2014 La Voce di Romagna Pagina 11
11
Russi Doppio incendio nell' ex ospedale cittadino
04/05/2014 La Voce di Romagna Pagina 11
12
Sfrattata dai padroni di casa cinesi L' appello di una madre romena
cultura e turismo
04/05/2014 La Voce di Romagna Pagina 14
14
Teatro ­storia per grandi e piccini
politica locale
04/05/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 9
15
NOI PER RUSSI Angelo
04/05/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 9
16
Sociale, cultura, lavoro e...centrale La ricetta di Retini per il bis
04/05/2014 La Voce di Romagna Pagina 11
18
Asp 'Per togliere i figli serve altro'
pubblica amministrazione
04/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1
FABRIZIO FORQUET
Delrio: per gli statali premi legati al Pil
04/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2
22
Altobasso.
04/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2
CLAUDIO TUCCI
Torna l' apprendistato stagionale
04/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 10
Autovelox ad alto rischio
04/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 18
L' Idroscalo, la scuola e il rapporto tra enti
23
25
Agli scienziati serve più impresa
04/05/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 15
19
MAURIZIO CAPRINO
27
29
sport
04/05/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 44
La Ribelle pronta alla battaglia
04/05/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 44
Ravenna, ultimo atto al Benelli
04/05/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 53
Derby e Godo ­Nettuno 2 rinviate Oggi si giocano quattro partite
04/05/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 10
Ravenna, mesto saluto Russi, derby da batticuore
04/05/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 12
Lega Pro, stagione regolare all' epilogo Prima Categoria, è il...
04/05/2014 La Voce di Romagna Pagina 26
Il programma Il Riccione.chiude a Gatteo: col Camaiore si gioca a porte...
04/05/2014 La Voce di Romagna Pagina 29
Baseball Rinviate ad oggi le partite di San Marino e
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Prima Pagina
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La Voce di Romagna
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
ambiente
Opuscolo sula centrale di Russi Ravenna Virtuosa
atacca
RUSSI. Un progetto, quello della centrale a
biomasse di Russi, "celebrato" dall'
amministrazione Retini con un libretto
informativo dal titolo quanto mai esplicativo
Dall' energia il futuro di Russi: 32 pagine,
formato A5, nelle quali vengono decantate le
potenzialità dell' inceneritore, realizzato dalle
società PowerCrop ­ Enel Green Power. Fin
qui, opinioni politiche a parte, nulla di strano,
se non fosse che tal plico sarebbe stato inviato
ai residenti della località ravennate in pieno
periodo elettorale. A denunciarlo è l'
associazione Ravenna Virtuosa, secondo cui
«dall' 8 aprile scorso, l' amministrazione di
Russi ha fatto recapitare presso tutte le
abitazioni il libretto informativo inerente al
progetto di riconversione dell' ex zuccherificio
Eridania, contenente anche una lettera in
dirizzata alle famiglie a firma del sindaco
Sergio Retini, ricandidato in forza al Partito
Democratico alle prossime elezioni
amministrative, il tutto all' interno di una busta
distribuita porta a porta».
Un libretto della discordia, per cui il Comune
avrebbe speso circa 12.139,00 euro tra
stampa e grafica, che per l' associazione è
stato dunque distribuito in piena
contraddizione alle indicazioni contenute nel
documento della Prefettura (Prot. Uscita n. 0022699 del 08.04.2014) in merito alle elezioni comunali, ai
sensi dell' art. 29, sesto comma legge 25 marzo 1993, n. 81, in virtù del quale "il divieto per le
amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione decorre dal trentesimo giorno
antecedente l' inizio della campagna elettorale e quindi dal 26 marzo 2014 e per tutta la durata della
stessa.[...] I singoli soggetti titolari di cariche pubbliche, i quali se candidati, possono compiere da
cittadini attività di propaganda al di fuori dell' esercizio delle proprie funzioni istituzionali, sempre che a
tal fine non vengano utilizzati mezzi, risorse, personale e strutture assegnate alle pubbliche
amministrazioni per lo svolgimento delle loro competenze". Insomma, per l' associazione "carta canta",
e ad aggravare le cose sarebbe stato l' invio del plico informativo «in concomitanza con la distribuzione
del Bollettino di Russi n. 1/1 aprile 2014, pubblicazione dell' amministrazione comunale, che in molti
punti pare una vera e propria propaganda elettorale visti gli innumerevoli riferimenti al programma della
lista di coalizione di Retini».
Quest' ultimo, invece, smentisce categoricamente, sottolineando che «entrambe le pubblicazioni sono
state distribuite nei tempi pre­elettorali. Il libretto informativo sulla centrale è stato commissionato ad
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
ambiente
una agenzia esterna nel 2009/2010, quando pensavamo fosse realizzato il progetto. Poi le cose sono
andate come sono andate, ed il libretto è stato distribuito quest' anno». Assolutamente nella norma
anche il Bollettino di Russi, che secondo Retini non contiene meri slogan elettorali ma «un resoconto
delle nostre attività, con spazio anche ai partiti d' opposizione».
Insomma, tutto nella norma per il sindaco, ma per l' associazione «la questione va chiarita e saranno le
autorità giudiziarie competenti a verificare la sussistenza di reati nei comportamenti evidenziati».
Marco Focaccia.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
ambiente
IL CASO «SONO STATE SPEDITE OLTRE I TEMPI PREVISTI DALLA PREFETTURA?»
Esposto degli ambientalisti Nel mirino le lettere sull'
ex Eridania
L' AMMINISTRAZIONE comunale di Russi ha
distribuito il tradizionale Bollettino con allegata
una lettera del sindaco Sergio Retini e un
libretto informativo sul progetto di
riconversione dell' ex Eridania, oltre i tempi
previsti dalla Prefettura in caso di elezioni
comunali? Il caso viene sollevato dalle
associazioni Clan­Destino e Ravenna Virtuosa
che annunciano anche l' invio di un esposto
sull' argomento, all' autorità giudiziaria.
«Dall' 8 aprile ­ scrivono le due associazioni ­ l'
amministrazione comunale di Russi ha fatto
recapitare presso tutte le abitazioni dei
residenti (5.200 circa) il libretto informativo di
32 pagine denominato ?Dall' energia il futuro
d i R u s s i ' . L a pubblicazione si riferisce al
progetto di riconversione dell' ex zuccherificio
Eridania messo a punto dalle società
PowerCrop e Enel Green Power».
«Come si evince dal preventivo dei costi
datato 6 marzo 2014 denominato 'Progetto di
comunicazione del polo energetico di Russi ' ­
aggiungono ­ le spese relative alla
progettazione grafica e alla stampa sono state
sostenute dallo stesso Comune di Russi per un importo pari a 12.139 euro. Stiamo verificando se il
costo sostenuto dal Comune, e quindi dai cittadini di Russi, sia o meno in linea con i prezzi di mercato».
Il libretto informativo, con allegata una lettera del sindaco Retini («ricandidato dal Pd anche alle
prossime elezioni») è stato distribuito ?porta a porta' con il Bollettino di Russi n. 1 del 1 Aprile 2014». A
questo punto le due associazioni richiamano il documento della prefettura relativo alla propaganza
elettorale per le elezioni comunali: «Il divieto per le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di
comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l' efficace
assolvimento delle proprie funzioni, decorre dal trentesimo giorno antecedente l' inizio della campagna
elettorale e quindi dal 26 marzo 2014». Per Clan­Destino e Ravenna Virtuosa il materiale inviato alle
famiglie russiane ha una data posteriore a quella del divieto. Di qui la presentazione dell' esposto all'
autorità giudiziaria.
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La Voce di Romagna
ambiente
RUSSI Nel mirino del Clan ­Destino il libretto inviato dal Comune a tutte le famiglie "Spesi fondi
pubblici per propaganda illegale"
Spot elettorale alla centrale Parte l' esposto
Il libretto sulla centrale costato 12mila euro.
Nuovo pepe sulla già sentita e ro. A tal
riguardo ­ prosegue l' associazione
combattutissima campagna e­ ­ stiamo
verificando se il costo sostenuto lettorale di
Russi. L' associazio­ dal Comune e quindi dai
cittadini di Rusne Clan ­Destino, da sempre in
si, sia o meno in linea con i prezzi di merprima
linea contro il progetto della centrale a
biomasse, denuncia infatti in un esposto
recapitato alla procura ravennate "l' illegittimità
dello spot elettorale all' inceneritore ex
Eridania, spot realizzato dall' amministrazione
Retini mediante l' utilizzo di fondi pubblici".
Dall' 8 aprile scorso il Comune di Russi ha
fatto recapitare in tutte le buchette postali delle
famiglie residenti, circa 5.200 nuclei, il libretto
cato". Ma non è tutto. Perché ­ scrive il Clan ­
Destino ­ "il plico recapitato conteneva anche
una lettera indirizzata alle famiglie a firma del
sindaco Sergio Retini, ricandidato in forza al
Partito Democratico alle prossime
amministrative, il tutto all' interno di una busta
distribuita porta a porta. Tale invio ­ aggiunge
l' associazione ambientalista ­ veniva effettuato
in concomitanza con la distribuzione del
informativo di 32 pagine "Dall' energia il futuro
d i R u s s i " . L a pubblicazione si riferisce al
progetto di riconversione dell' ex zuccherificio
in centrale a biomasse attuato dalle "Bollettino comunale che in molti punti pare una vera e propria
propaganda elettorale visti gli innumerevoli riferimenti al programma della lista di coalizione che società
PowerCrop ­ Enel Green Power.
"Come si evince dal preventivo dei costi, datato 6 marzo 2014 ­ scrive il ClanDestino nell' esposto ­ le
spese relative alla progettazione grafica e alla stampa sono state sostenute dallo stesso Comune di
Russi per un importo pari a 12.139,00 eusostiene Retini". Secondo l' associazione, "sia il libretto che il
volantino violerebbero le disposizioni della Prefettura emanate in vista delle elezioni comunali". La
Prefettura, infatti, stabilisce per le amministrazioni pubbliche "il divieto di svolgere attività di
comunicazione ­ ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l' efficace
assolvimento delle proprie funzioni ­ a partire dal trentesimo giorno antecedente l' inizio della campagna
elettorale e quindi dal 26 marzo 2014 e per tutta la durata della stessa". Divieto che vale anche per i
singoli soggetti titolari di cariche pubbliche, "i quali ­ se candidati ­ possono compiere da cittadini attività
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La Voce di Romagna
ambiente
di propaganda al di fuori dell' esercizio delle proprie funzioni istituzionali, sempre che a tal fine non
vengano utilizzati mezzi, risorse, personale e strutture assegnate alle pubbliche amministrazioni per lo
svolgimento delle loro competenze". Secondo il Clan ­Destino è evidente come "sia il plico (libretto, più
lettera alle famiglie all' interno della busta) che il Bollettino di Russi, siano stati inviati nel periodo in cui
ne era stato fatto espresso divieto". Con l' esposto, dunque, l' associazione chiede alle Autorità
Giudiziarie competenti di "verificare la sussistenza di reati nei comportamenti evidenziati e
conseguentemente di procedere nei confronti di chiunque dovesse risultare colpevole".
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Pagina 3
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
cronaca
Il ritorno al lavoro dell'infermiera? Non l'idea
migliore.
LE RISPOSTE più importanti, per ora top secret, le ha la
Procura, dove anche ieri mattina i carabinieri del reparto
operativo hanno fatto capolino. Altre potrebbero arrivare
già martedì dall' incontro che l' Ausl ha programmato all'
ospedale di Lugo, dove l' azienda ha convocato i
sindacati per discutere il caso dell' infermiera indagata
per omicidio. La donna, 43 anni, lughese, formalmente
dovrebbe tornare in servizio dal 9 maggio, non da lunedì
5 come inizialmente si era detto. L' Ausl le ha infatti
imposto un pacchetto di ferie, ma al suo rientro potrebbe
scattare una sospensione cautelare finora non presa in
considerazione. «Non spetta a noi dire cosa sia meglio ­
precisa Paolo Palmarini della Uil per la sanità ­, va fatto
il possibile per la tutela della dipendente ma anche per
quella della struttura e dei cittadini, quindi non so se il
suo reinserimento al lavoro in questo moemnto sia la
scelta più giusta...». L' incontro di martedì, convocato
per le 10, servirà soprattutto a chiarire le strategie che l'
azienda ha in mente per riportare la serenità nel reparto
di medicina, messo a dura prova dal clamore mediatico
della vicenda e dove i dipendenti sotto stress hanno chiesto una turnazione. Il normale rapporto tra
operatori e pazienti, infatti, ha risentito pesantemente di quanto accaduto.
«AVEVO chiesto un incontro prima del 25 aprile ­ aggiunge Palmarini ­ dato che la vicenda stava
montando e poiché non c' è mai stato al riguardo un confronto con l' azienda. L' incontro sarà utile per
capire qualcosa del fatto in sé, ma soprattutto quali azioni la direzione sanitaria intenda mettere in
campo per favorire il ritorno di quel clima di fiducia reciproca, nel rapporto tra personale sanitario e
cittadino, indispensabile in un reparto ospedaliero». Intanto nei giorni scorsi sono emersi nuovi
particolari. Sul capo dell' infermiera pende infatti una nuova accusa, quella per un furto che si sarebbe
verificato alcuni mesi fa nell' ospedale lughese, ai danni di un degente. Ben poca cosa a confronto dell'
inchiesta per il presunto omicidio della 78enne di Russi Rosa Calderoni, che ha portato al sequestro di
altre 38 cartelle cliniche di persone decedute nel reparto di medicina da inizio 2014, quando era in
servizio lei. A far partire le indagini era stato un esposto dell' Ausl dopo la morte di Rosa Calderoni
avvenuta l' 8 aprile, con allegata segnalazione di altri due decessi sospetti verificatisi nei giorni
immediatamente precedenti, il 4 e 5 aprile. Si attende ora la relazione del medico legale Vito Cirielli,
incaricato dal pm Angela Scorza di fare luce sulle cause che hanno portato alla morte l' anziana, nell'
eventualità siano da addebitare a una iniezione letale.
Lorenzo Priviato.
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La Voce di Romagna
cronaca
Sfrattata dai padroni di casa cinesi
Crisi La singolare storia a Russi, dove per morosità sull' affitto a essere cacciata di casa
è stata una madre in affitto da una famiglia orientale.
Qte.
Una storia di per sé come se ne sentono tante,
scritte a decine negli ultimi anni sulla falsariga
della crisi economica. Ma a distinguere la
vicenda che a Russi vede coinvolta una madre
di 41 anni, sono i protagonisti. Nessun
autoctono. Non sono italiani i padroni di casa,
e nemmeno la famiglia sfrattata: da una parte i
cinesi, giunti nel comune della Bassa
Romagna con liquidità al seguito; dall' altra i
romeni.
uasi un anno fa ha perso il lavoro e, con due
figli a carico, non è più stata in grado di
pagare l' affitto. Così il giudice ha disposto lo
sfratto, concedendole tempo fino a mercoledì
prossimo per andarsene spontaneamenA
pagina 11.
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Pagina 1
La Voce di Romagna
cronaca
BAGNACAVALLO L' indagine partita nella primavera 2011 da una denuncia della onlus
impegnata nella donazione organi. Donna a giudizio per appropriazione indebita.
Spariti 35mila euro all' Aido, cassiera finisce nei guai
Fiamme sospette all' interno dell' ex ospedale a Russi. Doppio intervento da parte del
115 in mattinata e nel pomeriggio.
Soldi donati alla casse di quella onlus, l' Aido
di Bagnacavallo, e per ora spariti.
In totale circa 35 mila euro raccolti in quasi
nove anni che sono costati la citazione diretta
a giudizio all' allora segretaria ­cassiera, una
46enne del posto la quale a partire da inizio
giugno dovrà rispondere davanti al giudice
monocratico di appropriazione indebita
aggravata dalle relazioni d' ufficio.
L' Aido ­ l' associazione italiana donazione
organi ­ da parA pagina 11 te sua si è già
detta pronta a costituirsi in parte civile con l'
avvocato Andrea Visani. Del resto la vicenda
era approdata sul tavolo del pm Monica
Gargiulo, titolare del fascicolo, proprio in
seguito a una specifica denuncia della onlus
risalente alla primavera 2011.
L' indagata dal 2001 al 2010 ­ secondo quanto
accertato dall' accusa ­ aveva ricoperto quest'
ultima carica potendo di conseguenza gestire
il flusso delle offerte.
A pagina 12.
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La Voce di Romagna
cronaca
Russi Doppio incendio nell' ex ospedale cittadino
Fiamme sospette all' interno dell' ex ospedale
di via Garibaldi, ora Casa della Salute, a
Russi. Nella giornata di ieri i Vigili del Fuoco
sono stati allertati per ben due volte ­ e in due
distinti momenti ­ per via di roghi sprigionatisi
all' interno degli spazi ospedalieri. In mattinata,
attorno alle 10.30, alcuni infermieri in servizio
hanno notato del fumo provenire dal piano
terra, nei pressi degli ambulatori dell' igiene
pubblica. Le fiamme, probabilmente di origine
dolosa, avevano intaccato una bacheca affissa
al muro, nelle vicinanze dell' entrata dell'
ospedale.
Il materiale intaccato dalle fiamme è stato
immediatamente gettato all' esterno da un
inserviente finendo per originare un secondo
rogo nei pressi di un cassonetto, subito spento
grazie all' intervento di alcuni commercianti
della zone e dei vigili del fuoco. Poche ore più
tardi, verso le 17, pompieri di nuovo in azione
e questa volta chiamati ad un intervento più
serio perché l' ennesimo rogo, sempre al
piano terra, stava distruggendo un laboratorio.
Nonostante il rapido intervento dei vigili del
fuoco i danni sarebbero consistenti. Su
entrambi gli episodi indagano i carabinieri.
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Pagina 11
La Voce di Romagna
cronaca
Sfrattata dai padroni di casa cinesi L' appello di una
madre romena
LA STORIA A Russi la singolare vicenda di crisi: una famiglia orientale si rivolge al
tribunale per la morosità dell' affittuario. La donna sfrattata chiede aiuto al sindaco
Retini.
uasi un anno fa ha perso il lavoro e, con due
figli a carico, non è più stata in graQ do di
pagare l' affitto. Così il giudice ha disposto lo
sfratto, concedendole tempo fino a mercoledì
prossimo per andarsene spontaneamente.
Una storia di per sé come se ne sentono tante,
scritte a decine negli ultimi anni sulla falsariga
della crisi economica. Ma a distinguere la
vicenda che a Russi vede coinvolta una madre
di 41 anni, sono i protagonisti. Nessun
autoctono. Non sono italiani i padroni di casa,
e nemmeno la famiglia sfrattata: da una parte i
cinesi, giunti nel comune della Bassa
Romagna con liquidità al seguito; dall' altra i
romeni.
A dare voce a questo segno tangibile di una
trasformazione sociale ed economica più o
meno consolidata è Emila Gabriela Ghereben,
arrivata in Italia dalla Romania 19 anni fa.
E' disperata al telefono, mentre ricostruisce le
vicende che nell' ultimo anno l' hanno portata a
non avere le entrate economiche necessarie
per pagare i 500 euro mensili pattuiti con i
locatari cinesi, che le hanno concesso l'
appartamento di via Garibaldi 194. Si tratta di
uno dei tre locali nella disponibilità degli
orientali, che a loro volta hanno un altro
appartamento e la gestione del bar che si
trova al piano terra.
Il contratto per un appartamento composto da tre camere da letto, salotto e un bagno, lo ha firmato nel
gennaio 2013, dopo essersi trasferita da Massa Lombarda con il figlio più piccolo di 4 anni e la sorella
di 17, ultimi due minorenni di 5 figli. "Fino a quel momento ho sempre lavorato nei campi ­ racconta ­.
Ero in regola, raccoglievo frutta, vendemmiavo. Poi però non mi hanno rinnovato il contratto, hanno
preso altre persone e io sono rimasta senza lavoro".
Qualche mansione provvisoria e retribuita in nero è riuscita a trovarla durante i mesi successivi. E per
fortuna, spiega senza voler rivelare quali mansioni ("per non mettere in difficoltà le persone che mi
stanno aiutando, alle quali sono grata"). Tuttavia non abbastanza per coprire le spese.
Tanto che da agosto di un anno fa, dopo aver versato soltanto metà della quota mensile, ha smesso di
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La Voce di Romagna
cronaca
pagare i padroni di casa. Raggiunto un debito di circa 2mila euro, ha chiesto tempo per saldare
gradualmente la cifra con la liquidità incassata grazie ai lavori saltuari. La famiglia cinese, tuttavia,
pretendendo che il credito accumulato venisse saldato, si è rivolta all' avvocato Alberto De Cesare per
fare valere quanto stabilito da contratto.
D' altronde loro, nonostante la morosità del subaffitto, il canone hanno continuato a p a g a r l o
regolarmente alla proprietaria dell' abitazione, questa volta sì, un' italiana.
"A gennaio ­ prosegue la 41enne ­ mi hanno dato tempo prima fino al 3 marzo, ma non sono riuscita a
trovare un posto alternativo dove andare".
Un mese fa circa lo sfratto è stato convalidato dal giudice, concedendo tempo fino al 7 maggio. Giunta
ormai agli ultimi giorni, la donna ha chiesto aiuto anche al sindaco di Russi, Sergio Retini, per trovare
una soluzione e scampare alla preoccupazione più grande: finire in strada con entrambi i figli, o
addirittura vederseli portare via. Ipotesi che verosimilmente non si verificherà la prossima settimana,
considerato che l' iter per lo sfratto prevede prima la notifica del preavviso da parte del tribunale e poi l'
esecuzione dell' ufficiale giudiziario; una procedura che potrebbe concederle un altro mese di respiro.
Stesso discorso anche per l' affidamento dei figli da parte dei Servizi sociali, che presuppone un
provvedimento emesso da un giudice, legato anche a gravi inadempienze genitoriali. La graduatoria per
ottenere una delle case popolari, la vede tuttavia solo al 26esimo posto. "Possibilelancia l' appello la
straniera ­ che non esista una soluzione d' emergenza?".
Anche lei si è quindi rivolta a un legale, che sta valutando le strade possibili per aggiungere un lietofine
a questa (ennesima) storia di crisi (quasi) italiana.
FedS.
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La Voce di Romagna
cultura e turismo
Teatro ­storia per grandi e piccini
LA RASSEGNA Debutta oggi al Rasi 'Artebebè' con uno spettacolo dedicato a
Kandinsky.
Torna Artebebè, il festival di arte e teatro per
la prima infanzia (da 0 a 6 anni) organizzato
da Drammatico Vegetale/Ravenna Teatro in
sei Comuni della provincia: Alfonsine,
Bagnacavallo, Lugo, Massalombarda,
Ravenna e Russi.
La VI edizione del Festival è dedicata a un'
importantissima figura della pedagogia
recentemente scomparsa: Mario Lodi, colui
che ha reso grande la scuola italiana, grazie al
suo metodo di pedagogia educativa e
liberatrice, pensiero eretico di fare scuola che
mette al centro il bambino. Il Festival prevede
spettacoli, incontri formativi, installazioni
interattive. Alcune attività si svolgeranno in
orario scolastico, all' interno degli spazi
scolastici per i bambini delle scuole, mentre
nel fine settimana il Festival offre spettacoli di
teatro per tutte le famiglie del territorio della
Provincia di Ravenna, Al Teatro Rasi, al
Salone Estense della Rocca di Lugo, alla Sala
delle Capriate di Bagnacavallo. Dopo l'
anteprima di ieri a Lugo, Artebebè arriva oggi,
alle 11, a Ravenna. Il Teatro Rasi ospita il
gruppo Tam Teatromusica che presenterà lo
spettacolo "Ho un punto tra le mani", un libero
gioco multisensoriale a partire dalla pittura di
Kandinsky. Segnaliamo che lo spettacolo sarà
riproposto anche domani, alle 15, al Centro per l' infanzia D.Buscaroli di Massalombarda, seguito dall'
incontro formativo Assai più di qualcosa con Flavia Bussolotto.
La settimana seguente, sabato 10 maggio alle 17 Drammatico Vegetale presenta uno dei suoi spettacoli
più amati: Uno, due, tre al salone Estense della Rocca di Lugo, un' opera teatrale per bambini dai 2 ai 6
anni con Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni sui colori. In principio, in mezzo al nero c' è il bianco, poi
viene il rosso e a seguire il blu. Infine appare il giallo.
Questa è una semplice storia di colori che sembra ricavata da un quadro di Piet Mondrian, ma non solo
questo. Il programma completo di tutte le iniziative è in rete su blogartebebe.blogspot.it.
Per ulteriori informazioni: Ravenna Teatro via di Roma 39 Ravenna, tel.
0544 36239. Organizzazione Drammatico Vegetale William Rossano e Sara Maioli.
[email protected] .
www.drammaticovegetale.com blogartebebe.blogspot.it.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
politica locale
NOI PER RUSSI Angelo Cellini «Con la centrale
bisognerà rivedere tutto il traffico»
IL CONSIGLIERE comunale di ?Noi per
Russi' , Angelo Cellini, critica i contenuti del
libretto inviato dall' amministrazione comunale
ai cittadini sul progetto di riconversione dell' ex
Eridania. «Leggendo l' opuscolo ­ scrive
Cellini ­ sembra che la centrale a biomasse sia
una cosa talmente perfetta al punto che si
potrebbe pensare di farla diventare un centro
t e r m a l e p e r t u r i s t i » . P e r Cellini, c o n l a
costruzione della centrale, «bisognerà rivedere
tutta la situazione del traffico attorno a Russi,
in quanto con l' avvio dell' attività arriveranno
nel centro della città dai 200 ai 500 camion al
giorno».
Cellini rileva come dal progetto presentato a
suo tempo «siano spariti lo svincolo
autostradale e lo sviluppo della zona
industriale di Sant' Eufemia».
Il consigliere comunale propone quindi di dare
vita «ad un osservatorio serio, non gestito
dagli sponsor della centrale, che faccia un
punto zero per lo stato dell' aria e dell' acqua
prima della costruzione. Occorrerà poi
verificare le variazioni nel tempo rispetto al
punto zero e misurare le ricadute sul territorio e sulla popolazione».
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4 maggio 2014
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
politica locale
Sociale, cultura, lavoro e...centrale La ricetta di
Retini per il bis
Presentata la squadra del sindaco: dieci uomini e sei donne.
di LORENZO PELLICONI SERGIO RETINI ,
ricandidatosi a sindaco, ha presentato squadra
e punti principali del programma venerdì sera
nel primo incontro ufficiale con la cittadinanza
di questa nuova campagna elettorale, presso il
centro polivalente di via Cavour, in centro a
Russi. Sala piena e grande attesa per la
presentazione della lista ?Insieme per Russi',
con i 16 candidati consiglieri a sostegno della
ricandidatura di Retini. «Sappiamo bene che
sono stati cinque anni pesanti ­ ha esordito
Retini ­ consapevoli che ci sono stati anche
alcuni intoppi, a causa di una crisi veramente
pesante, ben oltre le nostre aspettative, che ha
colpito duramente anche il nostro territorio.
Dopo cinque anni di duro lavoro e di sacrificio,
ora però siamo pronti per dare veramente
slancio alla nostra Russi».
PUNTO FERMO della campagna elettorale
del centrosinistra è e sarà fino alla fine la
riconversione dell' ex zuccherificio Eridania,
con il progetto di realizzazione della centrale a
biomasse. A questo si aggiungono,
attenendosi alle parole di Retini, «scelte mirate
verso una bassa imposizione fiscale in favore delle aziende e dei lavoratori, il mantenimento della
qualità dei servizi, e gli investimenti nella cultura, oltre alla sburocratizzazione con l' ausilio del digitale,
proposta portata avanti da Russi Smart City». Retini ricorda poi le tre priorità fondamentali, ovvero il
sociale, cultura e lavoro, tre capisaldi della sua prossima amministrazione, se sarà chiamato a
continuare nel proprio lavoro di sindaco. «Sono veramente orgoglioso di essere sostenuto da questa
squadra ­ ha commentato poi il sindaco prima della presentazione dei candidati consiglieri ­ è un
gruppo eterogeneo con dieci uomini e sei donne, fatto di tante competenze, provenienti dal mondo della
scuola, università, e da quello del lavoro». Si va dal più anziano, il 67enne Enzo Bolognesi, ex dirigente
aziendale ora in pensione, alla più giovane, Lucia Saporetti, ormai diciannovenne studentessa liceale.
Nel gruppo under 30 ci sono pure Filippo Plazzi, Federico Facchini (in quota Popolari) e Valentina Palli.
Presenti in lista due membri di Russi Smart City, Raffaele Fabbri e Lisa Cortesi, mentre sempre in
quota rosa sono candidate Jacta Gori, Silvana Bondi e Valeria Geminiani.
LO ZOCCOLO DURO, già presente in consiglio nella scorsa legislatura, è formato da Daniele
Ghirardini, il presidente del consiglio comunale Mario Silvestri e Giovanni Tarroni, subentrato a
legislatura in corso. Chiudono il cerchio Roberto Vitali, Mario De Francesco, in quota Pri, e Davide
Zagonaria, per l' Italia dei Valori.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
politica locale
La lista ?Insieme per Russi' incontrerà domani alle 15.30 presso la sede di via Maccabelli 7 il senatore
Mario Mauro.
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4 maggio 2014
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La Voce di Romagna
politica locale
Asp 'Per togliere i figli serve altro'
"I Servizi sociali non tolgono i bambini alle
famiglie". Ci tiene a precisarlo la
presidentessa dell' Asp (l' azienda Serivzi alla
persona) Susanna Tassinari, che pur non
andando a fondo allo specifico caso della
41enne romena sfrattata a Russi, spiega l' iter
seguito in circostanze delicate come quella in
questione.
"Ogni situazione viene valutata con una prima
analisi che parte dal soggetto che si rivolge ai
servizi sociali, se è un persona nuova o già
conosciuta. E' chiaro che se la richiesta d'
aiuto viene fatta all' ultimo, con procedure di
sfratto già in corso, si può fare ben poco per
evitarle.
Naturalmente ­ prosegue ­ viene valutata l'
entità della morosità".
Fondamentale, in caso la famiglia sia già
seguita da assistenti sociali, è la progettualità:
"Se la persona segue consigli e aiuti dati
oppure no ­ aggiunge ­. A Russi la situazione
è anche agevolata grazie all' aiuto di altri
soggetti che lavorano nel campo dell' aiuto
sociale".
Quel che è certo, puntualizza la presidentessa,
è che "non bastano le difficoltà economiche e
problemi di morosità per allontanare i figli dal
genitore". "I Servizi sociali ­ continua Tassinari
­ non possono farlo se non su disposizione di un giudice, che solitamente decide di affidare i bambini a
case famiglie solo qualora la tutela del minore venga messa a repentaglio.
Se il problema è economico e limitato a uno sfratto, la madre e i figli vengono spostati provvisoriamente
in albergo o comunque in una struttura in grado di ospitarli per un certo periodo".
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Pagina 1
Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
INTERVISTAIl sottosegretario di Renzi: in arrivo minibond e fondo di garanzia per le Pmi.
Delrio: per gli statali premi legati al Pil
«Se non ci fanno fare le riforme si va a votare»
Fabrizio Forquet «Intendevamo dare un segnale di forte
innovazione e l' abbiamo dato. Anche le cancellerie europee
stanno guardando con grande interesse a quello che stiamo
facendo». Graziano Delrio è un po' il motore del riformismo di
Renzi. Funziona così: il premier lancia la palla lontano e a lui,
come sottosegretario di Palazzo Chigi, tocca ricorrerla e
metterla in rete. Dai proclami alle realizzazioni, però, non
sempre tutto fila liscio.
Fabrizio Forquet Sottosegretario, gli annunci sono tanti, tanti
ssimi. Spesso vanno nella direzione giusta. Ma le leggi per
ora sono poch
ine... Non direi. Tra decreti, disegni di legge e provvedimenti
attuativi abbiamo già fatto molto. In alcuni casi siamo arrivati
al traguardo, in altri siamo alla fase decisiva. Abbiamo
finalizzato il riordino degli enti locali, con il superamento delle
attuali province, abbiamo trovato l' intesa e portato in
Parlamento la riforma elettorale dopo anni di discussioni,
eppoi il progetto del nuovo Titolo V e del Senato. Sui temi più
strettamente economici abbiamo approvato l' importante
decreto sul lavoro, che il Parlamento sta finalizzando in questi
giorni, e abbiamo messo i famosi 80 euro in busta paga a 10
milioni di italiani. Resta, però, una distanza tra gli impegni e
le realizzazioni. Anche nella tempistica. La riforma della Pa
annunciata per aprile è di fatto slittata a g
iugno. Intendevamo dare velocità e concretezza all' azione di
governo e l' abbiamo fatto. Ora tutti si sono appassionati al
dibattito su una settimana in più o una in meno. Ma il Paese si
è messo in moto. C' è più ottimismo. Certo, non mancano le
difficoltà, e stare dietro a un presidente del Consiglio come
Matteo Renzi non è facile, ma abbiamo impostato il lavoro in
modo cor
retto. Tra le difficoltà c' è quella di un Parlamento che non è
proprio quello che avreste sognato. A cominciare dai gruppi
del Pd, che a volte sembrano all' opposi
zione. C' è stata una dialettica, certamente, come è normale
ch
e sia. Ma credo che finora sia stata positiva. Non si può
accusare il Parlamento di aver rallentato più di tanto. Sul
lavoro è stata fatta una mediazione, ma alla fine il risultato è
ottimo. Le riforme cambiano equilibri, minano interessi ed eliminano privilegi. È normale che ci sia una
tensione. Ma io ho trovato più resistenze fuori dal Parlamento, nelle corporazioni, nei gruppi di
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
interesse, nelle lobby. Queste resistenze mi preoccupano francamente d
i più. La Cgil proprio oggi ha criticato la soluzione finale sul decreto lav
oro... Confermo che la soluzione mi pare buona. Quando parla di resistenze fa riferimento anche ai
dirigenti pubblici? La riforma della Pa ha sollevato proteste e rivendicazioni già ai primi annunci.
Certamente, tutti devono partecipare al cambiamento. Noi non vogliamo smantellare lo Stato, ma
renderlo più efficiente e amico del cittadino. Abbiamo avviato quello che abbiamo annunciato da tempo.
Sono cose di cui si discute da non so quanti anni. Ci sono regolamenti del '99 ancora da attuare. Sull'
Economist c' era un bell' editoriale sulla crisi della democrazia che si può combattere soprattutto
dimostrando che c' è spazio per una sfera pubblica efficiente che sappia rispondere alle domande dei
cittadini e delle imprese. Andremo fino in fondo, non ci faremo condizi
onare. Intanto sugli stipendi avete rinunciato a imporre i tetti intermedi che avrebbero inciso duramente
sui diri
genti. Il nostro obiettivo è combattere i privilegi, non le persone, perciò abbiamo ritenuto di limitarci al
tetto massimo della retribuzione del capo dello Stato. Un dirigente medico italiano non guadagna più di
un suo collega in
glese. Mentre alcune alte cariche erano davvero fuori propor
zione. Non siamo ossessionati dal tema del denaro. Il problema non è fare tagli e togliere salario. Ma
piuttosto di legare i salari alla produttività. Per questo la retribuzione sarà fatta anche da un premio che
dipenderà dall' andamento del Pil. Dobbiamo parlarne con Regioni ed Enti locali. Ma questo vogliamo
farlo. A palazzo Chigi, intanto, faremo anche una riduzione per fasce molto rig
orosa. Sul sito di Palazzo Chigi, però, non ci sono ancora indicati incarichi e retribuzioni dei nuovi arr
ivati... Stiamo facendo una riorganizzazione e dei tagli profondi. Appena è pronto il decreto
pubblichiamo tutto. Fare le riforme e incidere sui privilegi comporta qualche rischio. Va letta anche così la sonora
bocciatura fatta dai tecnici del Senato sul decreto per il bonus fi
scale? Direi di no, ma non condivido quelle obie
zioni. Si parla di un rischio costituzionalità per l' aumento del prelievo sulle quote della Banca d' I
talia. Siamo convinti che quella sia stata una scelta giusta sia da un punto di vista politico che te
cnico. Anche sulle coperture non sono mancate critiche: troppe una tantum e ancora pochi tagli di spesa. Ogni provvedimento deve avere il veicolo che merita. Un intervento strutturale sul fisco si fa con
la legge di stabilità. Con un decreto non si fa una copertura trie
nnale. Così però la legge di stabilità parte con una zavorra di 10 miliardi da trovare, a meno che non si
voglia rinunciare al bonus per i prossimi
anni. L' osservazione è legi
ttima. Ma noi contiamo molto sul denominatore, cioè sulla crescita. Le stime che abbiamo fatto sono
molto prudenziali, ma riteniamo che per effetto dei provvedimenti adottati, dalla Sabatini al pagamento
dei debiti Pa, dal rilancio dei consumi al decreto sul lavoro, il Pil crescerà più di quanto crediamo,
liberando nuove risorse. Senza contare che intanto anche i tagli di spesa andranno a r
egime. Sui tagli di spesa però eravate partiti con baldanza, poi avete fatto scelte molto più limit
ate... Per fare tagli di spesa significativi e strutturali devi agire con una visione strategica. Nella sanità,
nei trasporti, puoi fare veri risparmi se avvii trasformazioni che portano efficienze di scala. Non basta concentrarsi a togliere un milione qui e uno lì. È un processo complesso. Farete l'
accorpamento delle cinque scuole della pubblica amministra
zione? Assolutamente sì. Da anni studiamo queste cose, si fa
ranno. Così come si farà l' accorpamento degli enti di ricerca. Aspettiamo poi le proposte degli enti
intermedi: le camere di commercio, per esempio, hanno già presentato un piano che va nella giusta dire
zione. Sul tavolo ci sono anche oltre 400 provvedimenti attuativi che avete ricevuto in eredità e che sono
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
ancora da adott
are... È un tema su cui stiamo lavorando molto. Abbiamo varato decreti importanti, come quello che ha
reso operativa la nuova Sabatini. E posso anticiparle che entro dieci giorni vedranno la luce anche quelli
sui minibond, sull' allargamento del fondo di garanzia per le Pmi e sul credito di im
posta. A giugno poi toccherà alle semplificazioni in materia di sicurezza del lavoro e handicap. Tutte
norme molto attese dalle im
prese. Alcuni di quei provvedimenti sono per la firma al Mef, come procede la collaborazione con il
ministero dell' Eco
nomia? Con Padoan stiamo collaborando molto bene. Certo all' Economia hanno un gran lavoro da fare.
La spinta che arriva dal presidente del Consiglio è notevole, bisogna stargli die
tro... Intanto sul fronte più strettamente politico la riforma del Senato continua a produrre fibrillazioni.
Quale versione del testo arriverà in Commis
sione? È un processo in itinere ogni ora. Il testo base dovrebbe essere quello del governo. Nessuno
vuole fare melina. Ma non è importante una settimana in più o in meno. Tanto più che siamo ormai alla
vigilia delle elezioni eu
ropee. Parliamo del voto eu
ropeo. Sul risultato del Pd il governo si gioca molto della sua credibilità. C' è una quota 30% che
segnerà per voi la vittoria o la scon
fitta? Il Pd, che è al governo con il suo segretario, può certamente correre il pericolo di pagare un
prezzo. Io dico che se riuscissimo a fare un paio di punti in più rispetto al 25% che prendemmo nelle
precedenti elezioni sarebbe un successo. Certo, superare il 30 significherebbe avere un grande
mandato degli elettori sulle riforme che abbiamo impo
stato. Se Grillo superasse Berlusconi ci sarebbe un impatto negativo sulla tenuta dell' accordo per le ri
forme? No. Sarebbe strano piuttosto se Grillo rimanesse dietro. Alle elezioni dell' anno scorso eravamo
tutti lì, testa a testa. Poi Forza Italia ha subito una scissione. Perciò sarebbe naturale che fosse indietro.
Casomai il problema sarebbe se Grillo superasse il Pd. Ma non ac
cadrà. Carlo De Benedetti ha pronosticato il voto in autunno. Ha buone fonti? Chiedete a lui. Noi ci auguriamo e crediamo di poter continuare la nostra azione riformista. Ma se
non vi fanno fare le ri
forme? Noi non vogliamo tergiversare. Abbiamo avuto il mandato di fare le riforme. Nel momento in cui
non ci fossero le condizioni per farlo, sarebbe giusto dare la parola agli elettori, che potranno così
giudicare chi vuole fermare le ri
forme. © RIPRODUZIONE RISERVATA.
FABRIZIO FORQUET
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
Altobasso.
Viene ripristinato l' apprendistato, anche a
tempo determinato, per lo svolgimento di
attività stagionali. Specifiche modalità possono
essere previste nei contratti collettivi. Ma nelle
regioni e province autonome che hanno
definito un sistema di alternanza scuola­lavoro
3 1 4 APPRENDISTATO CONTRATTI A
TERMINE E RINNOVI SANZIONI CONTRATTI
COLLETTIVI Un ordine del giorno proposto da
Maurizio Sacconi, e concordato con il governo,
chiede un atto interpretativo per specificare
che la nuova disciplina delle proroghe dei
contratti a termine non si applica ai rinnovi (per
i quali quindi continua a valere l' attuale
normativa) Un ordine del giorno proposto dal
relatore Ichino impegna il ministero del Lavoro
a emanare una circolare per ammorbire la
sanzione della trasformazione a tempo
indeterminato dell' apprendistato se si violano
gli obblighi formativi. Si apre alla conversione
del rapporto «a tempo determinato» Cambia
ancora il regime trasitorio. Se l' impresa
supera il tetto del 20% di utilizzo dei contratti a
termine dovrà mettersi in regola entro il 31
dicembre 2014. Ma salvo che un contratto
collettivo applicabile nell' azienda disponga un
limite percentuale o un termine più favorevole.
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
Le vie della ripresa.
Torna l' apprendistato stagionale
Camusso: più precarietà con i nuovi contratti a termine ­ Bobba: la multa scoraggerà le
violazioni.
Claudio Tucci ROMA Viene ripristinato l'
apprendistato, anche a tempo determinato,
per lo svolgimento di attività stagionali; e con
un ordine del giorno firmato dal relatore al dl
34, Pietro Ichino, e concordato con il governo,
si impegna il ministero del Lavoro a emanare
una circolare interpretativa per "ammorbidire"
la sanzione della trasformazione a tempo
indeterminato del rapporto di apprendistato in
caso di grave violazione dell' obbligo
formativo. Al suo posto bisognerà prevedere la
conversione «a contratto a tempo
determinato». L' obiettivo di questa
interpretazione è quello di orientare «l' attività
del corpo ispettivo e della magistratura», e
«sulla base della mia esperienza ­ ha spiegato
Ichino ­ ho sempre considerato il rischio della
conversione dell' apprendistato in contratto a
tempo indeterminato come il disincentivo più
pesante contro la diffusione di questo rapporto
d' ingresso al lavoro». Un altro ordine del
giorno, proposto da Maurizio Sacconi (Ncd), e
con un assenso di massima del governo,
chiede anche di specificare che il numero delle
proroghe dei contratti a termine (scese da 8 a
5 dopo le modifiche della Camera) esclude i
rinnovi (che non hanno limiti quindi e seguono la disciplina vigente).
Emendamenti e ordini del giorno saranno votati domani in commissione Lavoro del Senato (non si
esclude un seduta fiume, visto che il provvedimento è atteso martedì in Aula ­ scade il 19 maggio). Le
correzioni proposte dal governo (si veda «Sole24­Ore» di ieri) hanno acceso un forte dibattito, con la
leader della Cgil, Susanna Camusso, che ha bocciato le nuove norme, specie sui contratti a termine,
che, a suo dire, aumenterebbero la precarietà. Di diverso avviso l' esecutivo, che con il sottosegretario
al Lavoro, Luigi Bobba, ha difeso gli emendamenti, e rispetto alla sanzione per il superamento della
soglia del 20% dei contratti a termine (che diventa pecuniaria) ha evidenziato come «l' entità della
sanzione, proposta in sostituzione dell' obbligo di assunzione a tempo indeterminato, è tale da
scoraggiare chiunque a superare il vincolo».
Le modifiche presentate dal governo limano alcune rigidità del dl 34, dopo il passaggio alla Camera
(anche se per Cesare Damiano, Pd, «si tratta essenzialmente di un restyling visto che le correzioni
fondamentali votate a Montecitorio restano tutte confermate»). Ma con l' intervento del Senato il
provvedimento segna «un ritorno a un rapporto di lavoro più flessibile e quindi più in linea con le
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
necessità delle aziende», spiega Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dei consulenti
del lavoro.
Una novità importante è il ritorno dell' apprendistato "stagionale" (molto utile nel settori del commercio ­
ma pure nel turismo, qui secondo dati 2011 ogni anno sono occupati 62mila apprendisti, con punte di
80mila assunti durante la stagione estiva).
L' emendamento del governo prevede che questo apprendistato, a tempo determinato, possa decollare
nelle regioni e province autonome che hanno definito un sistema di alternanza scuola­lavoro.
Si modifica poi il regime transitorio. Se si supera il nuovo limite del 20% di utilizzo dei contratti a termine
l' impresa è tenuta a rientrare nel tetto entro il 31 dicembre 2014. Ma salvo che «un contratto collettivo
applicabile nell' azienda disponga un limite percentuale o un termine più favorevole». Viene invece
affidato a una circolare ministeriale il compito di rivedere la sanzione sull' apprendistato. «Qui però
bisogna fare i conti con una giurisprudenza molto creativa ­ avverte Roberto Pessi, professore di diritto
del Lavoro alla Luiss di Roma ­ . Per questo forse sarebbe stato più opportuno un intervento normativo
ad hoc».
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CLAUDIO TUCCI
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
Ricerca pubblica |Università |Trasferimento tecnologico |
Agli scienziati serve più impresa
Il ritardo del nostro Paese può essere superato accompagnando i ricercatori a ragionare
con le logiche del mercato.
Alberto Di Minin a Dal 2003, il rapporto NetVal
fotografa il trasferimento tecnologico in Italia
dando una visione globale ed esaustiva del
fenomeno. Se negli anni i dati raccontano di
una realtà che matura e diventa più robusta,
descrivendo università sempre più
consapevoli della loro terza missione di
trasferimento, il confronto con il contesto
internazionale ridimensiona questi progressi. Il
sistema del trasferimento tecnologico appare
profondamente sottofinanziato, frammentato.
Una catena del valore non ancora compiuta.
Bart Van Looy, docente presso l' Università di
Lovanio (Belgio) ed esperto di politiche sull'
innovazione per la Commissione Ue,
sottolinea come questi numeri, sebbene in
forte crescita, siano ancora ben lontani dai
valori europei. «Anche una piccola università
delle Fiandre genera più brevetti e spin­off
della media delle università italiane». Al di là
dei numeri, mentre in Europa si stanno ormai
diffondendo aziende di medie e grandi
dimensioni nate dai laboratori dei centri di
ricerca universitari, preoccupa «la scarsa
crescita dimensionale delle spin­off
accademiche italiane».
Perché in Italia l' azienda che nasce da scienza e tecnologia stenta a crescere? «Non certo perché agli
italiani manchino creatività e ingegno», afferma Stefan Schepers, segretario generale dell' High Level
Group on Innovation Policy and Management. «Sono convinto che questo risultato vada principalmente
imputato a un ecosistema dell' innovazione troppo frammentato, per niente coeso, sfiancato da gravi
inefficienze e lentezze della pubblica amministrazione».
Opinione condivisa dal capo della segreteria tecnica del ministro Guidi, Stefano Firpo, che sta
lavorando con l' obiettivo di ridurre gli ostacoli di chi fa impresa in Italia. Firpo sottolinea come «la
catena del valore che collega ricerca e mercato sia caratterizzata da troppi solisti e pochi soggetti
disposti ad agire con coralità».
A fine maggio, il Technology Forum del Club Ambrosetti discuterà proprio di che forma potrebbe avere
un Transfer Lab unico nazionale. Sottolinea il ceo di Ambrosetti, Valerio De Molli, che «l' obiettivo è
superare il carattere occasionale del trasferimento tecnologico, che avviene oggi in condizioni
subottimali per la creazione di valore perché privo di un ecosistema di riferimento».
Quattro università in Lombardia ci stanno provando, mettendo a fattor comune le risorse dedicate al
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Il Sole 24 Ore
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trasferimento di Pavia, Bergamo, Brescia e Milano Bicocca. Anche in altre regioni italiane stanno
emergendo progetti simili che meriterebbero sostegno e risorse sia da parte pubblica che privata.
A conferma del percorso di maturazione che sta compiendo la realtà nazionale del trasferimento, due
testimonianze significative.
La prima è quella di Tom Hockaday, managing director di Isis Innovation, società di valorizzazione
tecnologica dell' Università di Oxford, che evidenzia il valore fondamentale dell' attività di coaching
reciproco tra manager degli enti di ricerca. La seconda arriva da Richard Hudson, ceo di
Science|Business, una delle principali associazioni di università e industria in Europa: «Gli italiani sono
sempre più presenti, con autorevolezza, nei dibattiti internazionali su questi temi».
Ciò detto, per entrambi questi esperti i numeri su brevetti, licenze e spin­off, testimoniano «l' esistenza
di ampi margini di crescita» del sistema italiano e il dito viene puntato non tanto contro le inefficienze
dei meccanismi di trasferimento, ma piuttosto contro la scarsità degli investimenti e le condizioni
sfavorevoli allo sviluppo del talento degli individui. Secondo Hudson «c' è troppa buona ricerca fatta da
italiani fuori dall' Italia: segno che qualche cosa non funziona, che queste persone hanno trovato all'
estero condizioni per crescere professionalmente che non avevano in patria». Questa emorragia
rappresenta un rischio gravissimo «perché sarebbe inutile parlare di strumenti per il marketing delle
tecnologie se poi in Italia non rimane nessuno a svilupparle».
Una lezione che si potrebbe trarre dal successo di Isis Innovation, sottolinea Hockaday, è che a Oxford
vige la consapevolezza di lavorare non per produrre brevetti o spin­off, ma per essere a servizio dell'
attività del ricercatore dell' università, affiancandolo nel suo lavoro, adattando anche gli strumenti a
disposizione, se necessario.
Gli fa eco Henry Chesbrough, professore all' Università di Berkeley (California) che ha coniato il termine
Open Innovation, «i manager delle università italiane dovrebbero focalizzarsi di meno su brevetti e
contratti di licenze ed essere spinti a inventare e sperimentare nuovi percorsi e modelli di
trasferimento». Su quali siano le dimensioni e attività da far ricomprendere nell' ambito della terza
missione, Anvur, l' agenzia nazionale che si occupa di valutare i risultati della ricerca in Italia, promette
novità.
In sintesi: una logica di sistema più coesa, un ambiente imprenditoriale sburocratizzato e più risorse. Ma
non solo. Il cambio di marcia comporta il non pensare più alla valorizzazione di scienza e tecnologie
come a un trasferimento, concentrandosi quindi esclusivamente sugli strumenti di interfaccia tra ricerca
e industria. Deve farsi strada l' idea di un accompagnamento dello scienziato lungo tutte le diverse fasi
del suo lavoro: un percorso finalizzato a potenziare la sua autonomia progettuale, a formarlo da un
punto di vista imprenditoriale, a comprendere e a comunicare l' impatto della sua ricerca sulle sfide
della società.
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
LE REGOLE SULLE AUTO.
Autovelox ad alto rischio
Obblighi precisi per la segnalazione delle «apparecchiature»
Maurizio Caprino Molte postazioni autovelox
fisse rischiano di diventare fuorilegge. Se lo
schema di decreto ministeriale sui controlli di
velocità verrà approvato (forse questo mese)
nella versione inviata a metà aprile alla
Conferenza Stato­città­autonomie locali, l e
postazioni dovranno essere corredate da un
segnale che attualmente non hanno. Si tratta
della novità principale del decreto, scritto dai
tecnici dei ministeri delle Infrastrutture e dell'
Interno, richiesto quattro anni fa dalla riforma
del Codice della strada (legge 120/2010) e
finora rimasto fermo per difficoltà e contrasti
sull' altro punto che la legge richiedeva fosse
contenuto nel testo: la devoluzione di metà dei
proventi autovelox agli enti proprietari delle
strade (si veda Il Sole 24 Ore del 1° maggio).
Disciplinare i controlli di velocità, invece,
presentava meno problemi: c' era già la
"direttiva Maroni", emanata dal ministero dell'
Interno il 14 agosto 2009. E infatti il nuovo
decreto la riprende quasi per intero,
ampliandola e aggiornandola in linea coi pareri
resi dai ministeri in questi ultimi anni su
questioni emerse di recente (come alcuni
problemi sul controllo della velocità media).
Sono novità che in gran parte favoriscono i controlli, "ammorbidendo" qualche vincolo. La direttiva del
2009 è stata resa più garantista solo sulla visibilità delle postazioni fisse per i controlli automatici,
richiesta dal Dl 117/2007.
Oggi il testo lascia la scelta tra il piazzarvi sopra un piccolo segnale col simbolo del corpo di polizia che
utilizza la postazione (la sagoma stilizzata dell' agente per la Polizia stradale, il casco per quelle locali)
o adottare un'«opportuna colorazione». Quest' ultima opzione lascia una certa libertà interpretativa:
alcuni Comuni si ritengono in regola anche con una striscia riflettente bianca e rossa, altri (tra cui
Milano) reputano opportuno anche il colore grigio scuro.
Secondo il nuovo schema di dm, tutti dovranno piazzare il segnale, sulla postazione o nelle immediate
vicinanze.
Diventano invece più utilizzabili i tutor per il controllo della velocità media: inizialmente, le modalità d'
uso stabilite dai decreti di approvazione delle apparecchiature escludevano le rilevazioni su tratti dove il
limite variasse (anche per situazioni eccezionali, come maltempo o cantieri), ma da fine 2010 un parere
ministeriale le aveva ammesse in situazioni del genere, prendendo come riferimento il limite più alto fra
quelli in vigore.
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
Inoltre, la legge 120/2010 aveva imposto per le postazioni fisse fuori dai centri abitati una distanza
minima di un chilometro tra il segnale di limite di velocità e l' apparecchio di controllo, ma un altro
parere aveva stabilito che questo vincolo non riguarda il portale che rileva l' ingresso nel tratto
controllato, ma solo quello che registra l' uscita (perché è qui che l' infrazione si considera commessa
per questo stesso motivo i ricorsi si presentano all' autorità competente sul luogo del secondo portale).
Entrambi i pareri vengono confermati dallo schema di Dm. Sempre riguardo alla distanza minima di un
chilometro, confermati i pareri secondo cui il segnale può stare anche più vicino se si limita a ricordare
la velocità massima consentita dal Codice o se è una mera conferma del limite locale dopo un incrocio.
In quest' ultimo caso, però, occorre che prima dell' intersezione vigano limiti uguali su tutti i tratti di
strada che vi confluiscano e che tutti i segnali che li impongono distino più di un chilometro dalla
postazione di controllo.
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MAURIZIO CAPRINO
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
Lettere.
L' Idroscalo, la scuola e il rapporto tra enti pubblici e
cittadini
Faccio il giro a piedi dell' Idroscalo dal lunedì
al venerdì quasi tutto l' anno con due colleghi.
Il primo maggio ho vissuto un' esperienza
sgradevole indice di poca attenzione verso il
cittadino. Sono entrato all' Idroscalo con i miei
amici, in corrispondenza del parcheggio, verso
ovest, per fare il giro in senso antiorario, ma
quando abbiamo raggiunto il tratto riguardante
l' area del canottaggio il personale ci ha
impedito l' ingresso. Per raggiungere la
macchina abbiamo dovuto percorrere all'
esterno e per quasi un km tratti di strada in
contromano, a piedi e con il pericolo di essere
investiti. L' unico fatto positivo era il leggero
traffico dovuto all' ora mattiniera di un giorno
festivo. Mi sono recato nell' ufficio preposto
alla manifestazione per chiedere delucidazioni
e un responsabile della Provincia mi spiegava
che lui si doveva occupare della sicurezza
interna all' Idroscalo visto l' impegno di
ospitare 40 Nazioni. Non era interessato di
quanto avveniva fuori e neppure alla mia
osservazione, nella quale lo invitavo almeno a
informare le persone sulla chiusura del tratto
adibito alle canoe. A fronte di questo caso
negativo vivo tutti i giorni positività: molti
colleghi insegnano nelle scuole comunali con una visione opposta e interloquiscono con gli studenti
cercando di aiutarli, anche se i problemi non riguardano strettamente la scuola.
Luca Grippa La nostra storia Se c' è una scintilla di cartesiana impalcatura e ragionevolezza. Senza fare
gli ambientalisti radicalizzati, al punto di non trovare sufficiente neanche le comuni agricole. Magari in
quell' ingenuità tipica di chi è convinto di essere nel giusto, con cui rifiutano di prendere in
considerazione l' insieme. Ma qui il problema non si pone. Qui ci sono anime vecchie (putride), che
aprono questioni solo per future compensazioni. In uno dei Paesi più costosi del mondo, con una
concentrazione di soldi, la delinquenza non esiste. Ma le discriminazioni sono applicate in piccole dosi e
per piccole cose.
La chiamano la "Svizzera" del circondario, per via della sua ricchezza e dell' ordine. Una sorta di
pianeta delle meraviglie. Sede di un ricco fondo sovrano, legato al petrolio. Qui si costruisce di tutto:
campi sintetici, energia solare, eccetera nel futuro s' intravede tuttavia qualche ombra, un controluce.
Coccolati dal benessere e smaniosi di godersi la vita si sono create congestioni sul mercato del lavoro,
che sfociano in depressioni, malattie e gap socio­economici. Qui ci sono persone sepolte vive e altre
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Continua ­­>
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Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
che hanno un piede sulla terra e l' altro nell' aldilà. E se a tutto questo si aggiungono i dati del dossier
della Corte dei Conti: i soldi del petrolio «a pioggia» sono spesi male. Il problema dell' Italia? Pensiamo
più ai commercialisti che ai filosofi, e questo fa la differenza.
Dovremmo ricominciare a interrogarci sulla nostra identità sui valori della storia. Nella povertà il popolo
ha trovato arte, coraggio, amore e passione. La società interagisce con l' amore, e la comunanza, non
con solo con l' economia. E poi gli "Innominati" figure shakespeariane con le loro ambiguità e
tentennamenti. E i più attuali i sempre in voga. I don Abbondio quelli come lui non spariranno mai.
Salvatore Loviso Calvello Paragoni elettorali Berlusconi paragona Grillo a tutti i dittatori noti, a Lenin a
Hitler, Stalin e Marx, quelli che vogliono cambiare tutto e tutto criticano, peccato che Marx fosse un
filosofo. Paragona Grillo addirittura a Pol Pot, e dice attenzione, poi arrivati al potere vi levano la libertà.
Io per il momento mi attengo ai fatti, come dice lui, e i fatti mi dicono che chi, oggi, sta tentando una
"controriforma" Costituzionale che accentrerebbe il potere in mano di una persona sola, al massimo due
sono lui e Renzi, con i nominati dell' Italicum e la soppressione del Senato elettivo.
Ma il pericolo è Grillo.
Francesco Degni Petizioni europee Ho firmato la petizione "Fuori la Germania dall' euro"di Mark
Wasabi su Change.org.
Fuori la Germania dall' euro. Non contenti del totale fallimento dell' unità d' Italia, abbiamo perseverato
nell' errore partecipando al tentativo di unire l' Europa.
Con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, malgrado molti si ostinino a non voler guardare. Ma ormai
ci siamo dentro e uscirne forse sarebbe un errore ancora più devastante di quello di esserci entrati. È
come un divorzio: devi potertelo permettere, se no finisci per morire di fame nel vero senso della parola.
E qual è l' unico Stato europeo che potrebbe permettersi il lusso di uscire dall' euro? Cosa aspettiamo a
prendere atto che l' unico Paese che può (e forse deve) uscire dalla moneta unica è proprio quello di
Angela Merkel?
Massimo Meneghello.
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4 maggio 2014
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
sport
Calcio Eccellenza. La capolista attende la Copparese in corsa per evitare i play ­out.
La Ribelle pronta alla battaglia
Missiroli: «Nessuno ti regala nula, sarà un' altra gara durissima»
minuti di fuoco per Ribelle e Sammaurese che
si giocano l' intera stagione. Oggi la squadra
di Protti è alle prese con il derby esterno
contro la Savignanese, mentre la Ribelle
attende a Castiglione la Copparese, in piena
lotta salvezza per evitare i play ­out. «Sarà un'
altra battaglia, in questo campionato nessuno
ti regala niente ­ sottolinea il presidente
Marcello Missiroli ­ ed è giusto così. Anche
Ravenna e Russi ci hanno dato filo da torcere.
Adesso che la Copparese ha agganciato il
Cattolica in classifica viene da noi con la
possibilità di salvarsi direttamente quindi i tre
punti fanno gola pure ai nostri avversari».
I ragazzi di Marsili sanno qual è la missione a
cui sono chiamati. «Se vogliamo stare lassù
noi dobbiamo raccogliere il massimo nelle
prossime due gare, quindi i 6 punti ­ sostiene ­
se altrettanto farà la Sammaurese si dovrà
giocare lo spareggio, se vincerà la nostra
antagonista le porgeremo i complimenti. I
ragazzi vedono questo aggancio come una
nuova opportunità. La nostra squadra non è
mai stata abituata a stare davanti negli scorsi
campionati, in rosa ci sono solo 3­4 giocatori
che hanno una certa esperienza, gli altri si
sono trovati catapultati in questa nuova
dimensione, quindi una certa flessione era
normale». Missiroli, però, è sempre stato fiducioso. «Dopo il pari con il Ravenna, sembrava tutto perso
e invece dopo una settimana siamo tornati in testa. Le somme vanno tirate al termine».
Assenti Bazzi, infortunato, e Fabbri squalificato.
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4 maggio 2014
Pagina 44
Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
sport
Ravenna, ultimo atto al Benelli
Benuzzi: «Possiamo vincere e ottenere il terzo posto matematico»
RAVENNA. Tempo di saluti al Benelli, per l'
ultima gara casalinga del Ravenna che oggi
aspetta (ore 15.30) la visita del Russi. Saluti
non entusiasmanti come un anno fa, è vero,
ma serve anche ricordare che invece appena
due stagioni orsono il commiato fu all' insegna
del fallimento totale, in campo e in società.
Serve quindi equilibrio nel valutare il lavoro di
tutti, ma naturalmente servono anche garanzie
di impegno e di volontà di lavorare per
terminare il prossimo campionato
festeggiando qualcosa.
l' attualità, i punti in palio oggi sono
pesantissimi per il Russi, che si è ritrovato
improvvisamente in zona retrocessione a
causa del grande finale di stagione
improvvisato dal Sant' Antonio. Per gli
arancioni, fare risultato al Benelli potrebbe
significare avvicinarsi molto di più ai playout
che alla retrocessione diretta e per questo è
lecito attendersi una partita all' ultimo sangue
da parte degli arancioni. Non basterà, se
davanti al Russi ci fosse il miglior Ravenna.
Ma questa è una situazione da verificare solo
sul campo: società ed allenatore pretendono
giustamente una prestazione positiva
caratterizzata da impegno e serietà, in pratica
poi bisognerà vedere come i giallorossi
reagiranno alle solite, tante assenze (Stella, Ricci Maccarini, Valle, Grazhdani, Bardelli, tutti al massimo
in panchina) ed in particolari alle maggiori motivazioni degli avversari. «Quando arriva il finale di
stagione ­ spiega il tecnico Eugenio Benuzzi ­, tutti stanno a parlare del rispetto per gli avversari e per la
regolarità del campionato, anche se alla resa dei conti non va sempre e comunque così. Il Ravenna, da
parte sua, ha sempre onorato tutte le gare, anche dopo che l' aritmetica l' ha privato della possibilità di
agganciare i primi due posti, e pretendo che si comporti così anche negli ultimi 180 minuti. Detto
questo, siamo consapevoli che le motivazioni del Russi saranno più pressanti delle nostre, ma anche
del fatto che un buon Ravenna abbia tutte le possibilità di conquistare la vittoria e, con essa, il terzo
posto matematico». I dubbi di formazione riguardano soprattutto gli Under: giocherà senza dubbio uno
tra Marendon e Nchuchuwe, mentre in mezzo potrebbero restare fuori due tra Ambrogetti, Cuttone,
Guardigli e Perelli.
(Bovo), Giorgini (Nchuchuwe), Magari, Mandorlini, Fiorini, Guardigli, Ambrogetti, Manuzzi, Padovani,
Rispoli, Noschese.
Sandro Camerani.
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Pagina 53
Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
sport
Derby e Godo ­Nettuno 2 rinviate Oggi si giocano
quattro partite
Niente baseball in Romagna neppure ieri e
invece si prospetta una domenica intensa. Il
sopralluogo effettuato ieri dagli arbitri a San
Marino ha dato esito negativo e oggi (alle 12 e
a seguire) si giocheranno entrambe le partite
tra titani e Rimini. Stesso discorso a Godo:
campo impraticabile e rinvio d' obbligo a oggi.
Si sono giocate le altre due partite: Bologna ha
battuto Parma 4­3 con un singolo da due punti
del pinch­hitter Fuzzi all' ottava ripresa e
Nettuno continua la sua marcia in vetta dopo il
5­4 su Padova.
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4 maggio 2014
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
sport
Ravenna, mesto saluto Russi, derby da batticuore
Eccellenza Al Benelli gli ospiti si giocano la salvezza.
Ravenna È IL COMMIATO casalingo del
Ravenna. È anche uno dei derby più sentiti
della Romagna. Ma è soprattutto una sfida
batticuore per il Russi. Oggi pomeriggio ­ al ?
Benelli', con fischio d' inizio alle 15.30; tribuna
centrale numerata 13 euro, parterre­tribuna 10
euro, curva Mero 6 euro ­ i falchetti si giocano
infatti una fetta importantissima di salvezza.
Con due giornate ancora da mandare agli
archivi, e con l' ultimo match di domenica
prossima col già retrocesso Misano, tutti gli
occhi sono puntati sul Benelli, ma anche sul
San Antonio (oggi ad Alfonsine e domenica
prossima col Massa Lombarda in casa) che ha
un punto in più del Russi. Finisse oggi il
campionato, l' undici di mister Bagnara
sarebbe retrocesso. Per puntare alla coda dei
playout servirà dunque una mezza impresa.
Ma se gli arancioni si fossero anche solo per
un attimo illusi di trovare un Ravenna in
disarmo, ci ha pensato mister Benuzzi a
mettere in chiaro le cose: «A noi ­ ha spiegato
il tecnico giallorosso ­ interessa vincere per un
paio di motivi. Prima di tutto perché coi tre
punti conquisteremmo matematicamente il terzo posto che, per una matricola, è sempre un bel
traguardo. Insecondo luogo abbiamo l' obbligo morale di congedarci dal nostro pubblico con una
prestazione positiva dal punto di vista del risultato e, magari, anche dal punto di vista del gioco». Il
tecnico dei giallorossi ha pensato anche al futuro: «Dobbiamo pure guadagnarci il rispetto e la stima di
chi ci deve riconfermare il prossimo anno, senza dimenticare un altro aspetto molto importante, ovvero
la regolarità del campionato. Chi mi conosce sa che, per fare risultato contro le mie squadre, si deve
allenare molto bene».
AL DI LÀ del campanile e delle statistiche ­ è il derby n.38 della storia, con un bilancio di 20 vittorie
giallorosse, 10 pareggi e 7 vittorie del Russi ­ resta il 4­1 dell' andata, quando il fortino di un Russi
schierato con ben 10 fuori quota, resistette per un' ora prima di capitolare sotto i colpi dei giallorossi.
Nel Ravenna rientrano Noschese e Fiorini da squalifica.
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Pagina 12
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
sport
Calcio La domenica nel pallone.
Lega Pro, stagione regolare all' epilogo Prima
Categoria, è il giorno dei playout
PRIMA DIVISIONE (15ª di ritorno, ultima, ore
15): San Marino­Vicenza, Albinoleffe­Venezia,
Como­Pavia, Cremonese­Virtus Entella
Chiavari, Pro Patria­Sudtirol, Pro Vercelli­
Carrarese, Reggiana­Feral­pisalò, Savona­
Lumezzane.
Classifica: Entella 55; Pro Vercelli 54;
Cremonese 47; Vicenza e Sudtirol 46; Como,
Savona e Venezia 41; Albinoleffe 40;
Feralpisalò 38; Carrarese 36; Reggiana e Pro
Patria 32; Lumezzane 29; San Marino 23;
Pavia 20.
SECONDA DIVISIONE (17ª di ritorno, ultima,
ore 15): Forlì­Pergolettese, Santarcangelo­
Bassano, Real Vicenza­Rimini, Spal­Bellaria,
Alessandria­Delta Porto Tolle, Castiglione­Bra,
Cuneo­Vecomp Verona, Renate­Monza,
Torres­Mantova.
Classifica: Bassano 68; Alessandria 57;
Renate e Monza 54; Santarcangelo 52; Real
Vicenza e Mantova 51; Spal 50; Forlì 48;
Cuneo e Torres 46; Delta Porto Tolle 45;
Rimini 44; Vecomp Verona 43; Pergolettese
35; Castiglione 30; Bellaria 15; Bra 9.
SERIE D (17ª di ritormo, ultima, ore 15): Romagna Centro­Fortis Juventus, Riccione­Camaiore (a
Gatteo Mare, porte chiuse), Atletico Montichiari­Castelfranco, Clodiense­Fidenza, Correggese­
Lucchese, Forcoli­Mezzolara, Formigine­Palazzolo, Imolese­Thermal Abano, Sancolombano­Massese.
Classifica: Correggese 81; Lucchese 79; Thermal Abano e Massese 64; Romagna Centro 63; Fortis
Juventus 62; Mezzolara 57; Imolese 51; Clodiense 41; Formigine 39; Castelfranco e Sancolombano 38;
Fidenza 37; Atletico Montichiari 28; Camaiore 26; Palazzolo 22; Forcoli 18; Riccione 2.
ECCELLENZA (16ª di ritorno, ore 15.30): Alfonsine­San Antonio, Castenaso­Argentana, Massa
Lombarda­Calderara, Meldola­Cattolica, Misano­Progresso, Ravenna­Russi, Ribelle­Copparese,
Sampierana­Faenza, Savignanese­Sammaurese.
Classifica: Sammaurese e Ribelle 69; Ravenna 58; Massa Lombarda 55; Savignanese 51; Meldola e
Progresso 49; Sampierana 46; Calderara e Faenza 42; Alfonsine 41; Copparese e Cattolica 38;
Argentana 34; Castenaso 33; San Antonio 31; Russi 30; Misano 12.
PROMOZIONE (16ª di ritorno, ore 15.30).
GIRONE C: San Patrizio­Sasso Marconi, Casalecchio­Cm Conselice, Corticella­Bagnacavallo, Osteria
Grande­Surgital Lavezzola, Granamica­Dozzese, Portuense­Porretta, Reno Centese­Anzolavino, Santa
Maria Codifiume­Castelguelfo, Sant' Agostino­Real San Lazzaro.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
sport
Classifica: Portuense 72; Real San Lazzaro 71; Casalecchio 69; Sant' Agostino 60; Cm Conselice 54;
Sasso Marconi 48; Surgital Lavezzola e Granamica 47; Bagnacavallo 43; Porretta e Santa Maria
Codifiume 42; Reno Centese 40; San Patrizio 39; Dozzese 32; Osteria Grande 31; Anzolavino 28;
Corticella 26; Castel Guelfo 0.
GIRONE D: Bakia Cesenatico­Igea Marina, Cervia­Real Miramare, Forlimpopoli­Marignanese, Fosso
Ghiaia­Classe, Pietracuta­Cava Saiv, Ronta Arpax­San Pietro in Vincoli, Vallesavio­Castrocaro,
Torconca­Borghi, Tropical Coriano­Predappio.
Classifica: Vallesavio 68; Bakia Cesenatico e Torconca 59; Marignanese e Borghi 56; Castrocaro 51;
San Pietro in Vincoli 50; Pietracuta e Ronta Arpax 46; Tropical Coriano e Classe 40; Cervia 39;
Forlimpopoli 38; Real Miramare 36; Predappio 33; Cava Saiv 32; Fosso Ghiaia 30; Igea Marina 14.
PRIMA CATEGORIA (playout, ore 15.30.
Partita secca, chi perde retrocede. In caso di parità al termine dei 90' verranno disputati due tempi
supplementari di 15'; persistendo la parità, retrocedono le squadre peggio classificate in campionato).
GIRONE G: Ronco Edelweiss­Azzurra. GIRONE H: Tre Esse Saludecio­Real Marignano.
SERIE A FEMMINILE (penultima giornarnata): Inter­Tavagnacco 0­1, Chiasiellis­Firenze 0­3,
Pordenone­Valpolicella 2­2, Riviera di Romagna­Como 1­0, Roma­Brescia 0­3, Napoli­Perugia 1­0,
Verona­Scalese 11­1, Torres­Mozzanica 1­0.
Classifica: Brescia 84; Torres 82; Tavagnacco 78; Verona 65; Mozzanica 52; Riviera di Romagna 48;
Pordenone 40; Firenze 37; Roma 36; Valpolicella 30; Chiasiellis, Como 25; Napoli 23; Inter 21; Perugia
14; Scalese 7.
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4 maggio 2014
Pagina 26
La Voce di Romagna
sport
Il programma Il Riccione.chiude a Gatteo: col
Camaiore si gioca a porte chiuse
RICCIONE Per il Riccione l' ultima stazione della via
Crucis del campionato, prevista dal calendario tra le
mura amiche contro il Camaiore (fischio di inizio alle ore
15), si consumerà sul campo in sintetico di Gatteo in
quanto l' uso dello stadio comunale della Perla Verde,
non è stato concesso. Si giocherà a porte chiuse visto
che l' impianto non è omologato per la serie D. E' l'
ultimo atto di una stagione grottesca.
ECCELLENZA Alfonsine­San Antonio, Atletico
CastenasoArgentana, Massa Lombarda­Calderara,
Meldola­Cattolica, Misano­Progresso, Ravenna ­Russi,
Ribelle­Copparese, Sampierana­Faenza, Savignanese­
Sammaurese.
PROMOZIONE Girone C Casalecchio­Conselice,
CorticellaBagnacavallo, Granamica­Dozzese, Osteria
Grande­Lavezzola, Portuense­Porretta, Reno Centese­
Anzolavino, Sant' Agostino­Real San Lazzaro, Santa
Maria Codifiume­Castel Guelfo, San Patrizio ­Sasso
Marconi.
GIRONE D Bakia Cesenatico ­Igea Marina, Cervia­Real
Miramare, Forlimpopoli­Marignanese, Fosso Ghiaia ­
Classe, Pietracuta­Cava, Ronta­San Pietro in Vincoli,
Sporting Vallesavio­Castrocaro, Torconca­Borghi,
Tropical­Predappio.
PRIMA CATEGORIA PLAYOUT Castel del Rio­Ca.Rio.Ca.
, Ronco Edelweiss ­Azzurra, Tre Esse Saludecio­Junior Real Marignano.
SECONDA CATEGORIA PLAYOFF: Riolo Terme­Boncellino (a Castel Bolognese, ore 16.30),
Carpinello­Gatteo (ore 16, a San Vittore). PLAYOUT Rossoblu Imolese ­Stella Azzurra (ore 17), Borgo
Marina ­Torre Pedrera (ore 15.30).
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4 maggio 2014
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La Voce di Romagna
sport
Baseball Rinviate ad oggi le partite di San Marino e
Godo
RIMINI Il maltempo mette il bastone tra le ruote
al massimo campionato di baseball. A San
Marino dove era in programma il big match tra
T&A e Pirati, gli arbitri Fabrizi, Sina e Pizziconi
hanno deciso ieri di spostare le partite di
venerdì sera e di ieri pomeriggio alla giornata
di oggi. Si inizia dalle ore 12.
La seconda partita inizierà un' ora dopo il
termine della prima.
Stessa decisione sul diamante di Godo dove è
di scena il Nettuno della terna Borselli, Fiorini,
Bernabe.
Nel campionato di softball anche le due partite
della Fiorini Forlì al Buscherini contro il
Collecchio sono saltate a data da destinarsi.
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Rassegna stampa 04-05-2014