MENSILE A CURA DELLA CHIESA CRISTIANA EVANGELICA DI BOLLATE. PUBBLICAZIONE A CARATTERE INTERNO. ANNO VI - NUMERO LXXXIV - LUGLIO- Iඅ Cൺආආංඇඈ උංඌඍංൺඇඈ Presenti davanti a Dio, venne anche... (Giobbe 1:6-7) Gesù ha promesso che, dove due o tre sono riuniti nel Suo nome, Egli è presente. Lo scopo è di edificare la sua Chiesa per mezzo della sua manifestazione. Essere riuniti nel suo nome non vuol dire ripetere in modo meccanico il versetto citato, ma che la riunione sia concentrata verso la Sua persona. Gli obiettivi, i sentimenti e i desideri devono essere rivolti a Colui che è presente per essere adorato, in ispirito e verità. Avendo questa disposizione di cuore, Egli ha assicurato la Sua presenza e non solo: opererà per mezzo del Suo Spirito con segni e potenti operazioni. La sua volontà deve essere anche la nostra, perché questo accada. Nel nostro testo leggiamo che anche Satana si presentò, in mezzo a loro, per disturbare quella riunione. Il Signore chiese a Satana: “Donde vieni?” la sua risposta fu: “Dal percorrere la terra e dal passeggiare per essa”. Come Cristo usa i suoi metodi per benedire la chiesa, anche il diavolo fa di tutto perché questo non accada. Come credenti, la Parola di Dio ci mette in guardia a non ignorare le macchinazioni di Satana. Dio ha stabilito la benedizione in eterno, quando i suoi sono riuniti nel Suo nome. Continua a Pag.6 ALL’INTERNO... Il culto è qualcosa di sacro che offriamo al Signore, Sඍඎൽංൺආඈ අൺ Pൺඋඈඅൺ Pਅਓਅਔਉ ਁਖਁਔਉ ਁ Dਉਏ, ਖਅਅ ਁਃਈਅ... Pਁਇ. 1, 6 Cඋඈඇൺർൺ Iඇඍൾඋඇൺඓංඈඇൺඅൾ... Aਓਉਁ Cਅਔਁਅ: U ਉਆਕਇਉਏ ਅਁ ਔਅਐਅਓਔਁ Pਁਇ. 2, 3 Lඈ ඌൺං ർඁൾ... Pਁਇ. 4 Cඋඈඇൺർൺ Lඈർൺඅൾ... Eਖਁਇਅਉਚਚਁਚਉਏਅ ਁ Bਏਁਔਅ Pਁਇ. 5 Gඋൺඇൽං Iඇඇං Bਅਅਉਚਉਏਉ ਁਂਂਏਁਔਉ - ਉਏ 160 Pਁਇ. 7, 8 Eඋൾൽංඍඛ ൽൺඅ Pൺඌඌൺඍඈ... I ਏਖਅਉ ਅ Cਉਓਔਉਁਏ Pਁਇ. 9 Sඉංඈඅൺඍඎඋൾ... Eਂਅਉ 4:14 - 16 Pਁਇ. 10 Iආඉൺඋංൺආඈ Gංඈർൺඇൽඈ Pਁਇ. 11 I Nඈඌඍඋං Aඉඉඎඇඍൺආൾඇඍං... Pਁਇ. 12 IL CAMMINO CRISTIANO PAGINA 1 CRONACA INTERNAZIONALE... a cura di Giuseppe ASIA CENTRALE: UN RIFUGIO NELLA TEMPESTA Senza preavviso, Gulshan e Latifa sono state sorprese da una pericolosa tempesta, materializzatasi in un’inattesa irruzione della polizia in una casa di una donna cristiana, dove stavano bevendo un tè assieme ad altre donne non cristiane. In vari paesi dell’Asia Centrale esistono leggi particolarmente restrittive contro le attività religiose, alle quali si sommano gli insistenti abusi delle autorità contro le comunità cristiane in particolare. A quanto pare, la padrona di casa aveva subito pesanti pressioni da parte della polizia locale per organizzare questo incontro, al fine unico di fermare l’attività evangelistica privata di Gulshan e Latifa. Questo incontro, infatti, aveva come obiettivo quello di condividere la propria fede con un gruppo di conoscenti. Le due donne sono arrivate nella casa senza le loro Bibbie o altri libri cristiani; mentre sorseggiavano il tè e chiacchieravano, è arrivata la polizia e ha perquisito la casa. Non trovando alcun “materiale incriminante”, gli agenti se ne sono andati. Poco dopo, però, altri poliziotti hanno fatto irruzione ammonendo e rimproverando tutte le donne presenti: con l’accusa di aver organizzato un incontro religioso, hanno arrestato solo Gulshan e Latifa, scortandole alla stazione di polizia dove sono state interrogate e vessate per indurle a firmare un documento attestante il loro coinvolgimento in “illecite attività religiose”. Davanti al loro rifiuto, Gulshan in particolare è stata duramente picchiata, tanto da riportare una commozione cerebrale. Solo quando il loro pastore è riuscito a intervenire, la polizia le ha rilasciate e così si sono potute recare da un dottore per le opportune cure. Dopo aver appreso che era stata aperta un’indagine giudiziaria contro di loro sulla base delle false accuse degli agenti intervenuti, Gulshan e Latifa hanno lasciato la città per rifugiarsi in una delle Case Rifugio di Porte Aperte, in un’altra regione del paese. Nonostante le ripetute visite e le pressioni della polizia ai loro parenti, non sono riusciti a rintracciarle. Per un mese Gulshan e Latifa si sono sottratte all’occhio del ciclone; nel frattempo, il giudice incaricato le ha condannate in contumacia a pagare una multa pari a più di sei mesi di stipendio. Come in un rifugio nella tempesta, l’opportunità IL CAMMINO CRISTIANO PAGINA 2 CRONACA INTERNAZIONALE... a cura di Giuseppe per Gulshan e Latifa di riprendere fiato e recuperare fisicamente ed emotivamente dalle loro ferite, le ha aiutate a prepararsi per i prossimi passi del loro viaggio spirituale. “Siamo state felici di passare del tempo lontane dal caos e dalla tensione”, hanno detto le due donne quando hanno lasciato la casa rifugio per tornare a casa. “Abbiamo imparato come passare più tempo con Dio. Incontrare altri credenti è stata una benedizione per noi e un vero incoraggiamento. E grazie anche per aver pagato quell’enorme multa: ci avete grandemente benedetto!”. Una delle attività di Porte Aperte è proprio quella di sostenere i cristiani attraverso - dove è possibile - una mirata tutela legale contro le ingiustizie e le discriminazioni, come nel caso di Gulshan e Latifa. Tratto da “Porte Aperte Italia” Perle Antiche... "In una goccia di approvazione da parte di Dio c'è più gloria che in un mare di lode umana" C. H. Spurgeon. IL CAMMINO CRISTIANO PAGINA 3 LO SAI CHE... a cura di Mattia Lo sai che... Il fico è una pianta originaria dell'Asia minore, che ha avuto una diffusione iniziale nelle zone della Palestina, della Mesopotamia, dell'Egitto e da qui nel bacino del Mar Mediterraneo. Nella Bibbia, dopo l'albero della vita e l'albero della conoscenza del bene e del male, è il terzo albero nominato (più precisamente in Ge 3:7). La sua presenza nell'area geografica biblica è una costante che ritroviamo più volte: Adamo ed Eva si sono coperti con le foglie di fico, la terra promessa viene presentata come “paese di frumento, d'orzo, di vigne, di fichi e di melagrane; paese d'ulivi e di miele” (De 8:8); quando Ezechia era malato mortalmente, “Isaia - mandato da Dio - disse: «Prendete un impiastro di fichi secchi!» Lo presero, e lo misero sull'ulcera, e il re guarì.” (2Re 20:7; Is 38:21); Gesù stesso “vedendo un fico sulla strada, gli si accostò, ma non vi trovò altro che foglie; e gli disse: «Mai più nasca frutto da te, in eterno». E subito il fico si seccò” (Mt 21:19) È soprattutto dal verso in Matteo, sopracitato, che possiamo trarre un insegnamento per la nostra vita spirituale: il fico, simbolo di fertilità e prosperità, visto come la nostra spiritualità, deve crescere e portare frutto, altrimenti la sua fine sarà quella di seccare e venire bruciato. Davanti all'eternità di Dio siamo poco più che bambini: il Signore ci aiuti a vigilare sulla nostra continua crescita e sulla nostra condotta davanti a Lui. IL CAMMINO CRISTIANO PAGINA 4 CRONACA LOCALE... a cura di Giuseppe Evangelizzazione a Bollate Nella giornata di sabato 14 Giugno verso le ore 17 si è svolto presso il parco di Bollate un culto di evangelizzazione all’aperto dove hanno partecipato una trentina di fratelli della chiesa di Bollate. Alcuni giovani della nostra comunità hanno dato il loro contributo per suonare e cantare durante lo svolgimento del culto. Prima e durante l’evangelizzazione sono stati distribuiti diversi opuscoli ai passanti; alcuni di questi hanno mostrato interesse all’ascolto della Parola del Signore. “In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati” (Atti 4:12) Giuseppe Gallo IL CAMMINO CRISTIANO PAGINA 5 STUDIAMO LA PAROLA a cura di Luciano & Samuele B. come espressione di gratitudine, riconoscenza e di amore per Lui, per quello che Egli è. C’è allegrezza e gioia alla sua presenza. Ma vogliamo essere vigilanti, sapendo che il nemico cercherà con i suoi mezzi di disturbare e intralciare il nostro desiderio di lodare il Signore. Il primo punto che voglio trattare è questo: attenzione agli ostacoli che si presentano prima di andare al culto. C’è sempre qualcosa che non va, per farci arrivare tardi al culto. Dobbiamo vigilare, perché è importante la puntualità, è indice di serietà. Finalmente arrivati in chiesa, ecco che veniamo intrattenuti da qualcuno che ha voglia di parlare, invece di preoccuparsi di prendere ognuno il proprio posto a sedere. Possibilmente è buono occupare i primi posti, per consentire a i ritardatari di sedersi agli ultimi posti. Un’altra accortezza da considerare: non è possibile chiacchierare discutendo dei nostri hobby, vicende e altro nella casa del Signore! Siamo alla presenza di Cristo! Il timore e il rispetto gli siano dovuti. Giovani lasciati a se stessi, chiacchierando fra loro, giocando con i cellulari, portano disturbo a chi, seduto accanto, desidera lodare il Signore. Genitori siamo consapevoli di essere davanti a Dio? Il popolo di Dio è ordinato, perché il Signore ha cambiato il nostro modo di essere. Prima, nel mondo, ognuno seguiva la sua propria via, ma oggi la grazia di Cristo ci ammaestra a camminare in modo degno del nome che portiamo: Cristiano. Un altro punto da considerare: non giudichiamo le preghiere, le testimonianze e la predicazione della parola di Dio. Nessuno è perfetto, siamo tutti alla scuola di Cristo per imparare. Un’altra cosa che il diavolo vuole, è che tu non contribuisca in nessun modo all'edificazione della chiesa. Tutti i credenti sono chiamati a dare al Signore, offrendo qualcosa che possa onorarlo, e per l'edificazione della chiesa. Cristo edifica la chiesa per mezzo del ministero della Sua Parola, e per il contributo che ogni credente dà. Il diavolo percorre la terra e i terreni, calpestandoli, ma noi abbiamo rivestito la natura celeste: “Il primo uomo (Adamo), tratto dalla terra, è terreno; il secondo uomo (Cristo) è dal cielo. Quale è il terreno, tali sono i terreni; e quale è il celeste, tali saranno anche i celesti” (1 Corinzi 15:47-48). In conclusione: vogliamo la benedizione del Signore? Collaboriamo con Lui, ubbidendo alla Sua volontà, disponendoci e offrendo il nostro culto a colui che è degno di ogni lode. “E nel suo tempio tutto esclama: Gloria!” (Salmo 29:9) Giuseppe Motolese IL CAMMINO CRISTIANO PAGINA 6 GRANDI INNI a cura di Olga Grandi Inni Benedizioni abbondanti—inno 160 Daniel Webster Whittle è l’autore di questo canto, nacque a Chicopee Falls nello stato del Massachussets il 22 novembre 1840. Durante la guerra civile raggiunse il grado di Maggiore e fu per questo che per il resto della sua vita fu chiamato “Maggiore Whittle”. Durante la guerra il Maggiore Whittle perse il braccio destro e finì prigioniero. Mentre era ricoverato nell’ospedale di campo, cercò qualcosa da leggere e trovò un Nuovo Testamento. Nonostante le parole di quel libro risuonassero nella sua mente, egli non si sentiva ancora pronto ad accettare Cristo come suo personale Salvatore. Accadde che un giorno un inserviente dell’ospedale lo svegliò, dicendogli che un prigioniero in punto di morte desiderava che qualcuno pregasse per lui. Whittle dapprima si rifiutò di pregare per il giovane, ma quando l’inserviente rispose di aver pensato che fosse cristiano perché lo aveva visto tempo prima leggere la Bibbia, Whittle accettò di recarsi dal giovane. È con queste parole che egli descrisse quello che accadde al capezzale del giovane morente: “Caddi in ginocchio e strinsi la mano del giovane nella mia. In poche brevi parole rotte, confessai il mio peccato e chiesi a Cristo di perdonarmi. Proprio in quel momento realizzai che il Signore mi aveva perdonato. Così potei pregare con sincerità per quel giovane. Questi si calmò e, mentre pregavo, mi strinse più for te la mano, aggrappandosi alle promesse di Dio. Quando mi rialzai dalla preghiera il giovane era morto, ma una espressione di pace era scesa sul suo viso, che prima era sofferente. Ora, non posso fare a meno di credere che Dio, che aveva usato quel giovane per portare me al Salvatore, abbia usato me per condurre quel caro a confidare nel prezioso sangue di Cristo e trovare perdono. Spero che potrò incontrarlo di nuovo nel cielo”. Dopo la sua conversione il fratello Whittle ci ha lasciato un canto che oggi è molto noto ed eseguito nei nostri culti, anche se, ancora una volta, il testo nella sua versione originale in lingua inglese risulta più forte e pregno di significato della versione che noi conosciamo, rimaneggiata nei termini per motivi metrici e musicali. Continua a Pag.8 IL CAMMINO CRISTIANO PAGINA 7 GRANDI INNI a cura di Olga Benedizioni abbondanti Ci saranno acquazzoni di benedizione, questa è la promessa d’amore. Ci saranno stagioni rinfrescanti mandate dal Salvatore. Acquazzoni di benedizione, abbiamo bisogno di acquazzoni di benedizione, gocce di misericordia cadono tutto intorno ma supplichiamo di ricevere degli acquazzoni. Ci saranno acquazzoni di benedizione preziosi e che fanno rivivere. Sui colli e le valli risuoni l’abbondanza di pioggia Ci saranno acquazzoni di benedizione! Mandale su noi, oh Signore Rinfrescaci, vieni e onora la tua Parola! Ci saranno acquazzoni di benedizione! Oh, possano cadere quest’oggi, ora, mentre confessiamo a Dio, ora, mentre invochiamo Gesù. Ci saranno acquazzoni di benedizione, se abbiamo fiducia ed obbediamo! Ci saranno stagioni rinfrescanti, se lasceremo fare a Dio Tratto da "Risveglio Pentecostale" Salmo 46 Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà. Perciò non temiamo se la terra è sconvolta, se i monti si smuovono in mezzo al mare, se le sue acque rumoreggiano, schiumano e si gonfiano, facendo tremare i monti. [Pausa] C'è un fiume, i cui ruscelli rallegrano la città di Dio, il luogo santo della dimora dell'Altissimo. Dio si trova in essa: non potrà vacillare. Dio la soccorrerà al primo chiarore del mattino. Le nazioni rumoreggiano, i regni vacillano; egli fa udire la sua voce, la terra si scioglie. Il Signore degli eserciti è con noi, il Dio di Giacobbe è il nostro rifugio. [Pausa] Venite, guardate le opere del Signore,egli fa sulla terra cose stupende. Fa cessare le guerre fino all'estremità della terra; rompe gli archi, spezza le lance, brucia i carri da guerra. «Fermatevi», dice, «e riconoscete che io sono Dio. Io sarò glorificato fra le nazioni,sarò glorificato sulla terra». Il Signore degli eserciti è con noi; il Dio di Giacobbe è il nostro rifugio. [Pausa] IL CAMMINO CRISTIANO PAGINA 8 EREDITЙ DAL PASSATO... a cura di Samuele I doveri quotidiani del credente Quali sono i doveri quotidiani di un credente? Nel periodo successivo alla Pentecoste la chiesa conobbe una grande prosperità spirituale, (Atti 2:40-41). La grazia del Signore riposava sui credenti per l'assiduità e la perseveranza che essi dimostravano nell'adempimento quotidiano dei loro doveri. Sembrava quasi che il culto quotidiano fosse la perpetuazione dei cerimoniali praticati dai sacerdoti nell'Antico Testamento. Ma cosa facevano esattamente? Secondo la descrizione di Atti 2:44-47 "tutti quelli che credevano erano insieme", ossia vivevano in stretta comunione, quotidianamente (44-46). L'esistenza di cattivi rapporti tra figliuoli di Dio disturba la percezione della voce di Dio. Amarezza, risentimento, gelosia o altri sentimenti del genere indeboliscono la capacità di aderire alla volontà di Dio. E' saggio sorvegliare, quotidianamente, la qualità dei rapporti con I propri fratelli in Cristo. Secondo la Bibbia, quando la relazione tra fratelli subisce un qualsiasi danno nel corso della giornata è buono che "il sole non tramonti sul vostro cruccio" (Efesini 4:26). Senza ombra di dubbio fu l'unità di spirito descritta in Atti 2:46 a produrre incoraggiamento ed esortazione. Ebrei 3:13 esorta I credenti ad aiutarsi ed incoraggiarsi a vicenda. La Parola di Dio raccomanda di mantenere buone relazioni con i propri fratelli e sorelle in Cristo. Oltre a ciò occorre servirsi ed aiutarsi reciprocamente. [...] Stando ai versetti 44-47di Atti 2, i primi credenti vivevano in comunione perfetta tra loro. Essi svolgevano tante benedette attività “lodando Dio". Lodare Dio deve diventare una pratica quotidiana per un figliuolo di Dio. In taluni casi essa può anche cominciare come una doverosa sottomissione a Dio, ma alla fine diventerà una spontanea espressione di gioia e riconoscenza per la Sua bontà. In terzo luogo, I primi credenti rinnovavano ogni giorno la propria consacrazione a Dio. Il libro degli Atti, descrive le loro attività quotidiane, attività che dimostravano una profonda devozione a Dio. Gesù dice chiaramente che chi vuole seguirlo deve "prendere ogni giorno la croce" (Luca 9:23). Con questo il Signore vuole insegnare ai credenti che ogni giorno devono ricordarsi di appartenere a Dio. Solo un'attitudine del genere produrrà azioni che glorificano Dio. Davide imparò che consacrazione voleva dire anche offrire a Dio ogni giorno le cose a Lui promesse (Salmo 61:8). In quarto luogo i primi credenti contavano su Dio per I loro bisogni quotidiani. Noi dovremmo fare lo stesso. Non a caso nel modello di preghiera insegnato da Gesù è detto: "Dacci oggi il nostro pane quotidiano" (Matteo 6:11). tratto da “Il piano di Dio, la tua scelta” - I.C.I IL CAMMINO CRISTIANO PAGINA 9 SPIGOLATURE... a cura di Samuele “Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo… Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazie ed essere soccorsi al momento opportuno”. (Ebrei 4:14 - 16) Un predicatore stava tenendo un sermone, e l’argomento era che i credenti non erano esenti dai problemi. Ad un certo punto disse: “ Alcuni cristiani sono circondati dai problemi; Problemi a destra, problemi a sinistra, problemi davanti e problemi dietro”. Fu a quel punto che un uomo esclamò: “Gloria a Dio, che sopra di noi la via è sempre libera!”. La fiducia che quell’uomo aveva in Dio, era pienamente appoggiata sul fatto che il nostro gran sommo sacerdote, Gesù il figlio di Dio, è asceso ai cieli ed è lì ad intercedere per noi. Gesù può capirci molto bene, può capire le nostre debolezze perché, quando è vissuto sulla terra, è stato tentato proprio come noi, solo che lui non ha mai peccato. Il suo trono è facilmente accessibile, ed è un “trono della grazia” perché chiunque va a Lui non sarà rigettato. Lo scrittore agli Ebrei ci sollecita a guardare verso l’alto, proprio dal luogo in cui stiamo passando la nostra prova, e ad avvicinarci con fede a quel trono. Caro fratello, se ti senti intrappolato tra le prove e le tentazioni della vita, coraggio, guarda verso l’alto, e ti accorgerai che su di te la via verso il trono è libera! Tratto dal calendario cristiano IL CAMMINO CRISTIANO PAGINA 10 IMPARIAMO GIOCANDO... a cura di Lidia Scegli la risposta giusta... 1) Come si chiamava il padre di Davide? Kis Isai Manoah 2) Qual’era lo strumento musicale che Davide suonava presso Saul per allontare il cattivo spirito suscitato da Dio che turbava Saul? Flauto Cetra Arpa 3) Come si chiamava quel gigante Filisteo che Davide vinse con una fionda? Goliath Eliab Dagon 4) Quante pietre prese Davide nel torrente prima di andare contro il Filisteo? 3 7 5 5) Come si chiamava quel sacerdote che diede a Davide da mangiare del pane della presentazione? Ahimelec Eleazar Eli 6) Quanti anni aveva Davide quando cominciò a regnare? 37 30 33 7) In tutto quanti anni regnò Davide? 35 30 40 8) Dalla mano di chi Davide strappò Gerusalemme, una volta diventato re? Gebusei Amalekiti Filistei 9) Come si chiamava la moglie di Davide che vedendolo saltare e danzare davanti a Dio lo disprezzò in cuor suo? Merab Mical Abigail Soluzioni: 1) B ; 2) C ; 3) A ; 4) C ; 5) A ; 6) B ; 7) C; 8) A; 9) B. IL CAMMINO CRISTIANO PAGINA 11 BACHECA APPUNTAMENTI... A cura di Samuele D. Luglio 2013 Effettuando l’accesso al Sito: “www.adi-bollate.org” sotto la sezione “Il Giornalino” potrete Leggere, Stampare o inviare la copia mensile in formato pdf a chi desiderate. Dio ci Benedica. - Orari Culti: Mercoledì ore 20:00; Venerdì ore 20:00 (serata di preghiera); Domenica ore 10:30. - Missione Limbiate: Ogni giovedì, si terrà il culto a Limbiate in via Donato Bramante, ore 20:00. - Riunione Giovani: Ogni Lunedì ore 20:00. (Sospesa per periodo Estivo) - Corale: Ogni Martedì ore 20:30. (Sospesa per periodo Estivo) - Scuola Domenicale: Ogni Domenica ore 09:00. (Sospesa per periodo Estivo) - Scuola Domenicale Adulti: Ogni Domenica ore 09:00. (Sospesa per periodo Estivo) Redazione: Bertaggia Samuele; Bertaggia Mattia; Di Marco Luciano; Di Nunno Samuele; Gallo Giuseppe; Gravina Sara; Motolese Ester; Occhipinti Lidia; Princiotta Olga. Hanno collaborato: IL CAMMINO CRISTIANO PAGINA 12