DEL PARLARE OSCURAMENTE
La
soluzione
dell’enigma è dunque
un nuovo enigma, ancora più difficile. Risolvere un enigma
vuol dire spostarlo a
un livello più alto,
mentre il primo sprofonda.
R. Calasso, Le nozze di
Cadmo e Armonia
Biblioteca di Buscate
N. 3
Settembre 2010
Enigma
Gabriele Cardini
Eleonora Giacomin
Stefania Povia
Erica Puricelli
Federica Ottolini
SOMMARIO
Arcipelaghi
librari
2-3-4
Notizie dai f.lli
Lumière
5
Biblioteca di
Aby Warburg
6
Serendipity
7- 8
Doni dalle Muse
8
Chiaroscuro
9
Il Brucaliffo
10
La Bussola
internautica
11
Bazar
12
Speciale:
Spagna
13-14
45°33’0”N 8°49’0”E
15
Girovagando
16
Non giochi per la
mente né rompicapi
ingegnosi su cui trascorrere ore di sofisticate elaborazioni
fino
a
giungere
all’agognata soluzione. Per noi, l’enigma è
altro da questo: non
ha risposte conclusive ma solo nuove metamorfosi o incarnazioni; né ha mete da
raggiungere ma nuovi, tortuosi percorsi
da cartografare: il
nuovo livello, insomma, da esplorare
mentre il precedente
sparisce silenziosamente.
Per Aristotele, “la natura dell’enigma è
questa: nel dire cose
reali, congiungere cose impossibili.” Definizione perfetta, che
colloca sul piano della
metafora, della finzione, l’enigma: nel campo dell’arte cioè e,
massimamente, nella
narrazione. Cosa è
mai un libro se non
leggere dell’unione di
cose impossibili che
finiscono col dirci cose reali? Questo, da
sempre, è l’enigma
della letteratura: presentarsi come gioco
di parole per chiudere in sé valori e significati; la sua è come la
parola del signore di
Delfi che, come Eraclito
sapeva, “non
svela né nasconde ma
significa.”
Esistono enigmi insolubili, che hanno come temporanea soluzione solo la loro
nuova ripetizione: il
sogno, l’amore, la vita, l’odio, il corpo e la
verità: i libri che affrontano questi temi
non cercano di dare
soluzioni (o, se lo fanno, come Sisifo vedono rotolare in basso
le proprie risposte
quando credono di
aver raggiunto la cima della spiegazione
totale) ma di incarnarli, di rappresentarli: di alcune delle
loro manifestazioni,
potremmo leggerne
in arcipelaghi librari
come anche di quei
libri che presentano
nel loro testo degli
enigmi da risolvere.
Così per il cinema si
presenteranno quei
film che concretizzano
visivamente
l’enigma della realtà e
della finzione; per
l’arte, si sono cercati
quali misteri si celino
dietro molti artisti o
opere; divagando tra
memoria e internet
verrà
affrontato
l’enigma del consigliare libri, pratica
quanto mai difficile e
delicata. Quattro libri
capitali vengono posti
a confronto come enigmi del destino, del
nulla, della natura e
dell’uomo. Non mancano consigli di libri
per ragazzi e uno speciale realizzato sulla
cultura della nazione
recente vincitrice dei
mondiali di calcio come le consuete curiosità letterarie, consigli di siti e dei prossimi eventi a Buscate e
nei paesi circostanti
e, ghiotta novità cui
speriamo di dar seguito anche in futuro,
due poesie.
Per
Karl
Kraus,
“artista è colui che da
una soluzione sa trarre un enigma”: conclusione migliore non
sapremmo trovare.
Ultima annotazione:
gli articoli sono firmati o con anagrammi o con giochi enigmisti: a voi individuare l’autore.
Beato coi libri
1
LETTERATURA: CROCEVIA DI ENIGMI
1
V
I
T
4
A
I
DEFINIZIONI ORIZZONTALI
“[…] la vita è così: molta
disperazione,
ma anche
M
S
M
D
A
qualche istante di bellezza
2
C O R P O
N
B E N E dove il tempo non è più lo
stesso”.
R
G
N
I
N Protagonista de “L’eleganza
del riccio” di Muriel Barbery
N
Z
M O R T E
T è la vita, non come fuga dalla
morte, ma come piena con3
dell’antitesi tra
O D I O
A
E
I sapevolezza
le due: il rifiuto di Paloma,
a suicidarsi il giorno
G
M I T O
O
T decisa
del suo compleanno per
alla meN
P
L
A sfuggire
diocrità, la solitudine di Renée
A
G E L O S I A
O
Michel, portinaia solo in appaR
renza sciatta e
trascurata, sono
M A L E
solo diverse manifestazioni
di quell’amore per la Vita, che spaventa e non lascia alternative, se non quella di abbandonarsi ad esso
senza alcun timore, assaporandone ogni piccolo istante. L’ingresso di Monsieur Ozu nell’elegante palazzo di Rue Grenelle completa il quadro ed è decisivo nell’esaltare la bellezza della vita e nel rivelare
la vera identità di Paloma e di Renée, ancora inconsapevoli di dover affrontare l’enigma della vita.
5
1
6
Sirena, mezzo pesante in movimento: "Non hai mai ascoltato tanto il tuo corpo come adesso che ti
pare diventato muto. Se ti toccano, non senti, ma dentro, dentro è tutto un gridare, saltare, sussultare. Le
gambe bruciano, la schiena brucia, le braccia bruciano. È una specie di fuoco freddo, una
sensazione strabiliante.”
Sentire non ha nulla a che vedere con la sensibilità: quest’ultima è semplicemente una
questione di recettori tattili e sensoriali localizzati nella nostre cute e nei nostri muscoli,
collegati a una fitta rete di neuroni; sentire è proprio dell’anima. Così, pur perdendo la
sensibilità del proprio corpo, è possibile maturare una cognizione del corpo, superiore a
quella delle persone comuni, è possibile sentire la poggia che bagna il proprio corpo e
non semplicemente il proprio corpo bagnato dalla pioggia: è questo l’enigma del corpo, raccontato da
una giovane donna (l’autrice Barbara Garlaschelli) con coraggio, tenacia e anche con qualche dose di
autoironia.
3 Niente di nuovo sul fronte occidentale di Erich Maria Remarque: Divisi da una trincea, dall’odio propagandistico, da ideologie contrapposte, eppure così uguali, entrambi
persuasi a credere nella guerra, come evento ineluttabile e occasione per diventare uomini e per combattere in difesa della propria patria; i giovani soldati sul fronte occidentale durante la prima guerra mondiale sperimentano l’enigma dell’odio, senza comprenderne il vero significato, perché l’odio che li contrappone non è frutto dell’avversione tra
schieramenti divisi, ma è un odio che si abbatte sull’intera umanità,
2
2
sminuendo il significato della vita umana. La vita di giovani studenti, cresciuti in fretta e diventati soldati, è
ininfluente per l’esito di un conflitto mondiale ed è, dunque, strumentalizzata senza alcun rispetto.
«Egli cadde nell'ottobre 1918, in una giornata così calma e silenziosa su tutto il fronte, che il bollettino
del Comando Supremo si limitava a queste parole:"Niente di nuovo sul fronte occidentale"»
RISOLVENDO QUESTO CRUCIVERBA INDIVIDUERETE L’AUTORE DI QUESTO ARTICOLO
Definizioni del cruciverba a lato realizzato
1
con la collaborazione di Giorgia Introini:
2
3
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1. un tour fotografico per vedere i big five
2. quella più famosa è decorata a Capodimonte
3. il primo uomo
4. la sua manifestazione più famosa è al festival
di Venezia
5. lucertola verde
6. un’alternativa alla vasca
7. strumento di spionaggio e insetto verde
8. dove si ripongono i vestiti
9. mezzo a due ruote desiderato da ogni quattordicenne
10. quello di Aladino è volante
11. l’incubo del topo
12. è un tipo di prosciutto
13. la razza di scooby-doo
14. capoluogo lombardo
15. altro nome per entrata
16. ritorna spesso in una canzone
DEFINIZIONI VERTICALI
4 La casa del sonno di Jonathan Coe è un romanzo che non ti aspetti,
di altri tempi. Come del resto sono altri i tempi in cui è ambientata la
storia, alternata dagli anni Ottanta ad oggi, suddivisa proprio come
un ciclo del sonno: veglia, fase uno, due, tre, REM. “Altre” sono anche
le forme d’amore che questo libro racchiude e svela, con
l’avanzare delle fasi e delle pagine, nel profondo dei sentimenti, delle intenzioni e dei segreti dei protagonisti.
L’amore, in questo testo, è enigmatico perché troppo
spesso cerebrale, contorto e difficile, ma non per questo
meno tenero o reale.
“
Quando perdi qualcuno e questo qualcuno ti manca, tu soffri
perché la persona assente si è trasformata in un essere immaginario: irreale. Ma il tuo desiderio di
lei non è immaginario. Cosi è
quello che devi aggrapparti: al
desiderio. Perché è reale.
(La casa del sonno, J. Coe)
”
O Beatles o Rolling Stones. O Inter o Milan. O Freud o Jung. Dell’approccio originale
di Carl Gustav Jung al mondo dei sogni, una delle cause dell’allontanamento dal “padre
della psicoanalisi”, se ne parla in questa autobiografia (curata in parte da Aniela Jaffé)
dal titolo Ricordi, sogni, riflessioni. La scelta ricade su questo libro perché il sogno
rimane ancora oggi un grande enigma: da dove arrivano i sogni? Di cosa sono “fatti”?
A cosa servono? Questa autobiografia ha indubbiamente il pregio di aiutare il lettore
ad entrare in contatto col pensiero di un autore complesso ed affascinante, partendo da
un’autoanalisi dei suoi stessi sogni.
6 Il racconto di Schnitzler Doppio sogno è probabilmente più famoso per la sua trasposizione cinematografica: si tratta infatti della novella che ha ispirato Kubrick per il suo ultimo capolavoro Eyes Wide Shut. Il libro descrive due giorni (reali o sognati?) nella vita di due sposi - il medico Fridolin e la moglie Albertine - e ci presenta il viaggio dei due protagonisti
alla scoperta del proprio Sé e della fragilità del loro matrimonio, turbato da dubbi, omissioni e bugie. È possibile che una piccola bugia “bianca” trascini un rispettabile dottore
nei quartieri più ambigui di Vienna e rovini l’esistenza di due persone per bene?
5
3
ENIGMI IN FABULA
Sono molti i libri nei quali compaiono enigmi da risolvere quali sfide ai lettori oppure ai protagonisti delle storie raccontate. Talvolta hanno funzione di gioco, altre, come nella selezione proposta,
consentono una migliore lettura del testo. Gli enigmi dentro al libro, in qualche modo, fungono da
mise en abyme di quanto ogni lettore, se davvero buon lettore, dovrebbe compiere con un libro:
più che la ricerca di una soluzione, però, si intenda una lettura che scavi nei suoi sensi e inganni e
sottigliezze, senza illudersi che una lettura (una risposta) possa essere sempre uguale nel tempo.
ENIGMI IN...
Lewis Carrol
Alice nel paese delle meraviglie
“Perché un corvo è simile a una scrivania?”: l’indovinello che il Cappellaio Matto pone
ad Alice durante il tè è solo una perdita di tempo, sia il porlo sia il tentare di risolverlo, come razionalmente risponde Alice al Cappellaio e alla Lepre Marzolina. Infatti
loro stessi non possiedono la risposta. Numerosi esegeti hanno tentato di dare una
risposta intelligente all’indovinello quando la migliore è stata data dall’autore stesso,
ovvero che l’enigma è nato senza risposta. Ma come tutti i non senso, il tentativo di
soluzione cui lo costringiamo lo diventa dell’enigma di ciò che siamo, ovvero dà una
risposta su noi stessi. Alice, così, si svela bambina intelligente e seria, non incline a
stupidi (per lei) sprechi di tempo, figlia perfetta dell’educazione vittoriana. Ma il tempo, come le risponde piccato il Cappellaio, non è una cosa ma una persona, da trattare
con rispetto: siamo già a un nuovo livello di enigma, quindi, segno che al primo, si è
dato risposta.
Edgar Allan Poe
Lo scarabeo d’oro
L’enigma che Legrand, il protagonista del racconto, si trova ad affrontare è una frase
cifrata che gli consentirà di individuare il tesoro nascosto dal pirata Kidd: ma più che
la perizia crittografica di Legrand (e, naturalmente, dell’autore, che si diverte ancora
una volta a far scintillare la sua intelligenza) è l’enigma come avventura, come sfida
intellettuale ciò che emerge dal racconto di Poe. L’avventura nell’isola, i tentativi per
trovare il punto esatto in cui scavare seguendo le indicazioni della frase sono gli equivalenti pratici dello sforzo mentale che Legrand pone nell’intuire prima da chi
possa provenire la pergamena, poi nel decifrare la scritta, quindi nel punteggiarla,
nell’individuare sul terreno i luoghi esatti… Legrand sa che tutto si può congetturare
e risolvere ma riconosce anche l’indecifrabilità che può avere la realtà: non credo sia
un caso che il racconto di una perfetta soluzione si chiuda così: “Chi potrà mai dirlo?”
Italo Calvino
Il visconte dimezzato
Sia il Gramo e sia il Buono, le due entità in cui il visconte Medardo di Torralba è stato
dimezzato da una palla di cannone, talvolta comunicano utilizzando dei curiosi rebus, degli enigmi visivi con cui vogliono significare il loro pensiero. Il Gramo invia a
Pamela, la pastorella di cui è innamorato (lo è anche il Buono), un pipistrello e una
medusa (dimezzati, ça va sans dire), intendendo un appuntamento di notte in riva al
mare; il Buono lascerà una fila di lumache laddove vorrà suggerire un’entrata silenziosa all’interno di una casa. Sinnbild, immagini che significano, sono ciò che essi lasciano, come se il dimidiamento avesse suggerito la necessità di superare il semplice
uso delle parole e accrescere le comunicazioni con rebus talvolta crudeli, talvolta poetici. Ma il rebus inesplicabile sotteso pare essere quell’eguale innamoramento delle
due parti per un’unica persona, un misterioso centro di gravità in grado di riunirli in
potenza.
4
A degni libri reca
VERO COME LA FINZIONE
Chi vi parla, o meglio vi scrive, ha studiato psicologia e sa
bene come, a volte, la mente
possa avere la meglio sulla
realtà. Se aggiungiamo il fascino che il sottile confine tra
realtà ed illusione esercita su
Hollywood, ne otteniamo una
lunga serie di produzioni cinematografiche di culto o di
nicchia, più o meno valide.
Guidata esclusivamente da un
gusto personale, vi presento
quelli che hanno a mio avviso
affrontato meglio questi temi,
tanto complessi quanto intriganti.
Spesso, il protagonista cerca
di ricostruire la realtà a partire da un evento critico: caso
esemplare, Memento di Christopher Nolan, in
cui Lenny si risveglia in una
stanza d’albergo
e si ritrova a dover ripercorrere
all’inverso il suo
passato, aiutandosi solo con
Polaroid e tatuaggi, avendo
www.mulhollandwww.mulholland-drive.net è un
sito in inglese, il cui titolo si riferisce al film del regista visionario
David Lynch. Oltre a diversi approfondimenti sulla pellicola in questione,
segnaliamo
la
sezione
“Recommended movies”: è qui
contenuto un elenco in continuo
aggiornamento di film ad alto
contenuto “psicologico”, suddivisi
per temi.
perso le capacità di memoria
a breve termine.
Oppure Vanilla Sky di Cameron Crowe, in cui
Tom Cruise incontra la donna
perfetta Penelope Cruz e da
quel giorno la
sua vita cambia
per sempre; parallelamente,
parte la caccia - tra realtà ed
allucinazione - alla donna, che
sembra sparita nel nulla. O
ancora, lo scoppio dell’appartamento
dell’impiegato
“per bene”, interpretato da
Edward Norton e diretto
da David Fincher, che lo spingerà a fondare con Brad Pitt un Fight
Club (ed è solo l’inizio).
Come dimenticare poi il “caso
cinematografico”
Donnie
Darko di Richard Kelly, in
cui un adolescente ha una
visione
della
data della fine
del mondo; non
sappiamo però se fidarci di
Donnie, ragazzo palesemente
disturbato e diviso tra visioni
schizofreniche e
ipotesi di viaggi
nel tempo. In
Mulholland
Drive, il genio
dei recessi della
mente
David
EVENTO
“Le macchine
della meraviglia”
Fino al 7 Novembre
Reggia della Venaria
Reale, Torino
Lynch ci presenta Rita, che
dopo aver perso la memoria
in un incidente, ospita a casa
sua l’aspirante attrice Betty; il
film, col passare dei minuti,
aumenta il carattere onirico
fino alla scoperta che, nello
show business come fuori,
niente è quello che sembra.
La ricostruzione
dell’episodio
traumatico stesso è invece il
perno di Spider,
film di David
Cronenberg basato sul romanzo di McGrath,
in cui lo schizofrenicoparanoico Dennis impersonato da Ralph Fiennes cerca di
ricostruire la sua tragica infanzia.
Il dilemma è sempre quello: è
tutto vero e reale solo nella
mente del protagonista?
Ps. Indizio: un altro film, ma
di tutt’altro genere, è citato in
questa pagina…
Buona visione!
5
Il libro, per Aby Warburg, è la memoria in tutte le sue forme, materiale e allegorica. Nella sua sterminata
biblioteca i libri sono disposti secondo la regola del “buon vicinato”: non sequenze cronologiche o alfabetiche ma, “come tessere di un mosaico di cui aveva ben chiaro in mente il disegno”, in base agli ambiti culturali e ai significati intrinseci, modificandone l’ordine con la crescita della collezione e lo sviluppo delle
ricerche. Il libro di cui lo studioso ha bisogno non è quello conosciuto ma quello che si incontra sullo scaffale nei suoi pressi, in linea di continuità disciplinare, culturale e sentimentale.
COORDINATE DELL’ESISTENZA
Quel che Edipo risponde alla Sfinge, Amleto lo mette in scena; alla
forza spaventosa della natura di
Moby Dick, Stavrogin, ne I demoni, ne fa il freddo e cerebrale controcanto, mostrandoci la potenza
del nulla.
Messi accanto in uno scaffale,
questi quattro libri creano un
campo di forze magnetico entro il
quale ci muoviamo costantemente, ora dominati da una linea di
forza, ora da un’altra.
Per i greci, il destino è la parte
assegnata; anche gli dèi vi sono
sottomessi: pur conoscendolo, non è
lecito loro modificarlo. Edipo Re è
l’enigma del destino:
quanta libertà sta in
noi, se tutto è già
scritto? Se i passi per adempiere
un destino o quelli per fuggirlo
sono sempre tracce del medesimo disegno che ci contiene; se le
nostre azioni non fanno che ripetere uno stampo a noi preesistente; se le nostre gioie più grandi
sono le trappole in cui ingabbiamo il futuro dolore, cos’è mai
quell’uomo, allora, che trionfalmente Edipo dà come risposta
alla Sfinge?
“Sappiamo ciò che siamo, ma non
ciò che potremmo essere” sussurra la bella Ofelia, la ragione, ormai, separata da se stessa. Ma
davvero sappiamo ciò che siamo?
Impulsivo e calcolatore, astuto e
ingenuo, freddo e passionale,
Amleto è una continua interrogazione sull’enigma dell’uomo.
“Cos’è mai l’uomo se impiega il
suo tempo per mangiare e dormire? Poco più che una bestia” monologa spinto dall’esempio di
Fortebraccio
in
guerra per un nulla,
per uno spazio di terra che non
sarà nemmeno in grado di coprire i cadaveri. E con scrupolo infinito, Amleto oscilla tra le esigenze
di un’azione immediata (quella
consigliata da Re Claudio a Laerte, immagine di Amleto nella sua
ricerca violenta di vendetta) e la
meditazione sull’inanità della
stessa. Se Edipo è la presa d’atto
che il destino è sempre un passo
oltre noi, sempre già accaduto,
Amleto è l’indugio che precede
quella presa di coscienza: “il tempo dell’intervallo”, dice a Orazio,
“è mio”: solo quello — che è anche il tempo del racconto,
dell’arte, il resto è silenzio — appartiene alla libertà dell’uomo.
Anche Achab è ossessionato da
una vendetta; i suoi fantasmi hanno le fattezze tremende di Moby
Dick, la natura nella sua forza maestosa, nella sua indifferenza
all’uomo al quale
può strappare la
gamba “come fa il
mietitore con lo
stelo verde di un
campo”.
Ubiqua
nello spazio e nel
tempo (ovvero immortale) così
Moby Dick appare nei racconti
dei marinai; nei capitoli dedicati
alla nascita della monomania di
Achab, Moby Dick si materializza
come l’enigma di una natura il cui
senso è inseguito da un uomo altrettanto enigmatico, dai desideri
che piegano fato e volontà altrui
ma che non trova soluzione nemmeno nell’esito dello scontro finale, nella caccia spietata che conclude la loro esistenza.
Alla fine, non rimane nulla, solo il
mare che rolla incessantemente:
quel nulla di cui Stavrogin rappresenta l’enigma più inquietante. In un appunto Dostoevskij
scrisse: “Stavrogin è
tutto”; ma la sua forza è quella di un buco
nero che assorbe e
annulla chiunque gli
si avvicini. Se Moby
Dick è la potenza che
spinge a emularne follemente
l’azione, lui è la vanificazione che
sottende ogni gesto, ogni pensiero, le fondamenta assenti del nostro mondo. Stavrogin ha già pensato tutto, tutto ha già immaginato: e non è rimasto nulla. Nei pensieri della mente ogni cosa va sfibrandosi: l’universo implode in
lui, lasciandoci sgomenti e, come
ipnotizzati dalla seduzione della
sua triste bellezza, cadiamo nella
vertigine di quel nulla con sguardo lucido, ostinandoci a ricoprirlo
di segni quale unica e fragile salvezza.
6
A degni libri reca
Fu Horace Walpole, nel 1754, a coniare il termine serendipity, assegnandogli il significato di
“scoperte impreviste, fatte grazie al caso e all’intelligenza”. Il termine deriva dalla fiaba orientale
“Peregrinaggio di tre giovani figliuoli del Re di Serendippo”dove i tre fratelli ricostruiscono le fattezze di un cammello da piccoli indizi collegati e scoperti casualmente; il metodo abduttivo è tipico
dell’uomo-cacciatore come anche del detective; qui, per noi, saranno collegamenti quasi casuali tra
argomenti apparentemente slegati, uniti dall’intelligenza di chi ne sorprende affascinanti e insospettate affinità. Tra i libri, infatti, Tout se tient.
L’AGO NEL PAGLIAIO E LA MEMORIA PERDUTA
Più erano vecchi e logori, ingialliti e rovinati, più mi piacevano. Li cercavo sulle bancarelle
dei
mercatini
dell’antiquariato, quando seguivo i miei genitori per la solita passeggiata domenicale,
oppure fra gli scatoloni ammucchiati in un angolo alle
fiere di paese, dove tutti cercano di sbarazzarsi di ogni
tipo di cianfrusaglia. Se poi,
oltre ad essere usati, parlavano di musei, antico Egitto,
tombe, castelli e pergamene li
preferivo agli altri. Ho sempre
avuto un debole per tutto ciò
che racconta una storia, vera o
finta che sia. Poter trovarsi nei
panni di qualcun altro in tempi e luoghi completamente
diversi e nuovi ogni volta, ritrovare sensazioni ed emozioni già provate o assaporarne
di inconsuete e sconosciute
alla nostra esperienza, era ciò
che mi entusiasmava maggiormente. Ci sono persone che
prediligono i libri di piccolo
formato perché sono comodi
da tenere in mano la sera
quando si legge a letto, prima
di dormire, altri votano per
quelli grandi, con le lettere
grosse, che si leggono meglio.
Io non ho mai avuto problemi
con i libri. Non ne ho avuti fino a quando non ho iniziato a
lavorarci insieme. Alla domanda “Mi darebbe un bel libro da
leggere? Una storia simile a
quella famosa…Si, di quello
scrittore
conosciutissimo…
Però qualcosa di nuovo, non
proprio come quella”. Mai enigma più grande
ho avuto da risolvere nella mia
vita. Accontentare chi non si conosce con gusti
ed esigenze diverse dalle nostre non è affatto facile; ancor di più con la
lettura, cosa intima e personale. Da quel momento ho iniziato a setacciare i cataloghi delle
biblioteche, le pagine dei giornali e di internet, le riviste
specializzate e gli elenchi dei
vincitori dei premi letterari
sconosciuti (Giulia non esce
la sera regia di Giuseppe Piccioni); ho domandato ad amici
e parenti, conoscenti e colleghi i loro libri preferiti, simpatici, carini, interessanti. La difficoltà più grande era non cadere nel banale, nei soliti titoli
e autori da scaffale centrale delle
librerie o ricercare libri che la loro
fortuna l’avevano
già avuta e che
erano stati di-
menticati. Questa spasmodica
ricerca al servizio degli altri,
alla fine è servita forse più a
me che a loro. Le scoperte sono state interessanti. Lo strano caso del cane ucciso a
mezzanotte di Mark Haddon
somiglia a un titolo di un racconto giallo, ma non lo è. Il
protagonista è un quindicenne, Christopher, colpito dal
morbo di Asperger, amante
della matematica e degli schemi. Trovandosi di fronte
all’assassinio del cane della
vicina, avvenuto con un forcone, decide di indagare proprio
come farebbe il suo eroe Sherlock Holmes. C’è una sorta di
leggerezza che pervade il libro
e un atmosfera simile a quella
di film come Forrest Gump e
Rain man.
In Verderame di
Michele Mari , incontriamo un altro bambino più
piccolo e con un
altro tipo di problemi. Annoiandosi a morte
nella grande casa dei nonni
sul Lago Maggiore, il piccolo si
avventura in giardino dove
farà la conoscenza dello strano giardiniere Felice: l’uomo
del verderame, brutto e tuttofare. L’incontro fra i due farà
sprofondare il ragazzino in
7
vertiginose e misteriose avventure nei più remoti angoli
della villa alla ricerca della
memoria perduta di Felice.
Ironico, appassionato e un po’
malinconico.
Considerato il vangelo della beat
generation Sulla
strada di Jack Kerouak è la storia di
un lungo vagabondaggio, morale ancor prima
che fisico. Due grandi amici
compiono un viaggio lungo il
continente americano alla ricerca di qualcosa che soddisfi
e riempia quella sete di libertà
e insofferenza che alberga in
fondo alla loro anima. Ne sono
rimasta incuriosita perché fu
un libro che sconvolse profondamente Jim Morrison. Rimaniamo in America per seguire
le vicende fantastiche della
piccola Dorothy ne Il mago di
Oz di Lyman Frank Baum E’
una di quelle “letture per ragazzi” che vale la pena di riprendere in mano da adulti.
Semplice e scorrevole, quasi
dolce, ci introduce
in un mondo tutto
a colori e sapori
con una morale
valida per tutti gli
uomini in tutte le
epoche.
Figlie di Mnemosine, la Memoria, le Muse sanno elargire i loro doni a chi sa riconoscerle e venerarle, come seppe fare Esiodo quando le vide sul Monte Elicona. Sarà, questa, una rubrica discontinua e capricciosa, in quanto non sempre le Muse ci regalano l’ispirazione per scrivere qualcosa
come invece è accaduto in questa occasione: poesie dal linguaggio essenziale ma evocativo, parole precise che ritagliano schegge di realtà mutandole in scaglie luminescenti per sottrarle al buio
dell’oblio.
Ginestre e rose
Inverno
“Vermiglio – dissi – e giallo
è il colore di quei fiori,
in cima alla collina”.
Sferzante,
il vento d’inverno
recide il filo sottile
di una tela di ragno.
“Color del sangue, alcuni” – rispondesti.
Cadde una goccia dal tuo dito,
dispettoso fu il pruno.
Ma nel sorriso tuo
e negli occhi tuoi ridenti
intravidi un lume.
Nascosto in quel mazzetto
Di ginestre gialle e rose
Rimase il nostro tristo
Amore.
FINALISTA AL XII CONCORSO NAZIONALE
ACCADEMIA GIUSEPPE GIOACCHINO BELLI
Cade la goccia
brillante di ghiaccio
sulla foglia sporgente.
Ricordo svanito
la giornata di sole,
il tepore tenero del mare.
Oggi
ruggisce l’onda
violenta sugli scogli spogli,
all’ombra nera delle nuvole.
8
Neo enigma a colori
LUCI ED OMBRE DI UN ENIGMA
Che cos’è l’arte se non una trama di sottili corrispondenze che
si celano dietro l’evidenza del
mondo reale, se non un tentativo dell’uomo di esternare la sua
intima essenza per cogliere il
senso profondo e impercettibile
dell’enigma che scorre nelle sue
vene, linfa vitale e alma mater di
ogni suo gesto e di ogni suo pensiero?
Sembra che in una esposizione pubblica,
nel 1935, a New York, con opere di Van
Gogh, un giovane artista ebbe l'impressione che i visitatori fossero attratti più dalle
vicende personali del pittore che dalle sue
tele. Per averne conferma, ideò uno scherzo paradossale: modellò e fece esporre,
chiuso in una teca, un finto orecchio lasciando intendere fosse quello tagliato e
offerto da Van Gogh a una prostituta
francese. L'esposizione della Reliquia ebbe
così tanto successo che il direttore dovette
rimuoverla per evitare troppo scompiglio.
Vero o falso che sia, poca importa ma
certo dice molto dell’interesse dei turisti di
fronte agli eventi più popolari dell'arte.
Fonte: lignorarte.blogspot.com
L’arte è lo strumento di indagine
privilegiato per accostarsi al
“chiaroscuro” della tela, per ricercare in uno scintillio fulmineo di luce
o in un
c o n o
d’ombra
una risposta, vicina
ma inafferrabile, all’enigma della vita, della sofferenza e del dolore dell’autore, portavoce universale della condizione umana.
Le pennellate di Heinrich Füssli,
di Edvard Munch e di Vincent
Van Gogh sono espressione di
uomini tormentati e disorienta-
ti, prima ancora che di pittori
enigmatici.
La ricerca del sublime è la chiave di lettura di una delle opere
più visionarie e oscure di Heinrich Füssli (L’opera completa di
Füssli apparati filologici di Paola Viotto) : “L’incubo”.
Il quadro, replicato numerose
volte e da prospettive diverse a
simboleggiare l’assenza di univocità nell’espressione artistica,
è la rappresentazione dei risvolti più torbidi e più inquietanti
del sogno. Il forte contrasto cromatico e chiaroscurale accentua
la contrapposizione tra la donna
dormiente
(o
forse
morta) e la
testa di cavallo e un
essere della
mitologia
popolare. A stupire il pubblico
sono l’immediatezza del soggetto e la materializzazione di elementi
fantastici
in
un’ambientazione borghese.
Principale esponente della Secessione di Berlino(1892), Edvard Munch esprime nelle sue
opere una tragica e angosciosa
visione esistenziale, finalizzata
alla rappresentazione dei sentimenti più autentici e nascosti,
che colgono l’uomo di fronte ai
fondamentali
misteri
dell’esistenza: la vita, l’amore, la
morte. (Edvard Munch : 18631944 immagini di vita e di
morte di Ulrich Bischoff).
Il colore perde ogni funzione
descrittiva e diventa lo strumento di evocazione della sofferta
inquietudine interiore del pittore, cui si accompagna una pro-
gressiva semplificazione delle
forme, sempre più rarefatte, evanescenti ed enigmatiche. “La
bambina malata”, “L’urlo”, “Il
vampiro” e “Madonna” sono solo
alcune delle sue opere più significative, passaggi obbligati nella
sua maturazione artistica.
Le opere di Van Gogh sono il
frutto di un’individualità tormentata e fragile, unico porto
sicuro da contrapporre alle sue
insicurezze e al suo profondo
senso di solitudine.
Van Gogh (Follia? Vita di Vincent Van Gogh di Giordano
Bruno Guerri) dipinge dal letto
dell’ospedale di Arles o rinchiuso in una stanza dell’Istituto per
malati mentali di Saint-Rémy de
Provence; l’immagine sulla tela
non è semplicemente il riflesso
di ciò che i suoi occhi vedono: i
paesaggi, le linee, i volti si deformano e assumono le sembianze
dei suoi pensieri, confusi e assorti in una dimensione enigmatica e astratta, sintesi tra sguardo interiore e percezione del
mondo esterno. Così i corvi neri
sullo sfondo, ne “Campo di Grano con corvi”, perdono ogni connotazione realistica per divenire
funereo presagio di morte.
È controproducente cercare una
risposta univoca e universale
agli enigmi dell’arte e a quelli
della vita, non solo perché tale
risposta non esiste, ma anche
perché solo nell’ombra si impara ad apprezzare la luce.
9
risolvete il cruciverba a pag.3
RITORNO DA BRIVIDO
Storie che iniziano “da paura” ma che si risolvono al meglio. Enigmi e misteri misteriosi da risolvere; luoghi e antri bui da esplorare. Dopo esserci rilassati pienamente in estate, lontani dalla
scuola e dal solito tran-tran quotidiano, tratteniamo il fiato e i brividi con questi libri gialli.
Dagli 8 anni
Ann Phillips
Un anno col fantasma
Florence è una ragazzina inglese senza amici. Volendo un compagno di giochi tutto
per sé evoca con una pratica magica il cugino, morto qualche anno prima. I due ne
combinano di tutti i colori e George sarebbe un gran bel compagno di giochi se ad
un certo punto non diventasse troppo esigente e un vero incubo per Florence.
Ulysses Moore
Dai 9 anni
La porta del tempo
Due gemelli di undici anni si trasferiscono in Cornovaglia dove fanno amicizia con il
vicino Rick. Insieme si divertono ad esplorare la nuova casa: un enorme e vecchia
villa dalle numerose porte. Scoprono che una di queste non ne vuole proprio sapere
di aprirsi e i ragazzi sono decisi a scoprirne il motivo a tutti i costi.
Dagli 11 anni (consigliato anche ai grandi!)
Anne-Laure Bondoux
Le lacrime dell’assassino
In un mondo lontano, nella terra del Fuoco, si rifugia un assassino. Lì conosce un
bambino che riesce a riscaldare l’anima di ghiaccio dell’uomo; i due vanno insieme
in città dove, di nuovo a contatto con il mondo vero, l’assassino si sente braccato e in
trappola. Eppure, grazie alla voglia di vivere del ragazzo l’assassino inizierà a vedere tutto in un modo completamente diverso.
Dai 10 anni
Silvana D’Angelo e Antonio Marinoni
Velluto. Storia di un ladro
Quando cala la notte, un'ombra nera scivola in case e appartamenti. È Velluto, ladro per
destino e vocazione. Guidato da un olfatto sopraffino, Velluto va inseguendo per le vie
della città qualcosa di cui è in cerca fin dalla sua lontana infanzia. Niente resiste alle scrupolose indagini del suo naso, capace di scoprire i segreti e l'essenza di ogni cosa dalle più
tenui e vaghe tracce di odore. Ma cosa va cercando questo singolare personaggio?
Dai 12 anni
Beatrice Solinas Donghi
L’enigma della cupola
Maria Francesca conserva il dolce ricordo della balia che l'ha allevata e le è ben noto
il sapore austero dell'educazione ricevuta in convento. Ha quattordici anni quando
la mamma lontana muore e lei lascia le suore per andare a vivere con la zia Argenta.
Sulla soglia di grandissimi cambiamenti Francesca risolverà l'enigma racchiuso in
un misterioso mosaico e aiuterà lo zio ad ascoltare le ragioni del cuore.
Dai 10 anni
Thierry Lefèvre
Omicidi a crepapelle
L'assassino è un buongustaio ricco e crudele. La vittima è un ghiottone e povero in
canna. L'arma del delitto è un po' insolita: quattordici filetti di manzo.
10
Neo enigma a colori
COME INDIZI NELLA RETE
www.enigmistica.it
Nella sezione storia e miti del sito si possono
trovare alcune storie per conoscere l’origine e i miti dell’enigmistica
(dalla Sfinge di Edipo alla Turandot) e un’altra per constatare la diffusione di enigmi nella storia, dagli arabi ai romani fino a tutto il Rinascimento.
www.cinenigmi.it
Cinenigmi è un gioco online di enigmi basati
sul cinema. Gli enigmi presentati nelle pagine hanno sempre come soluzione un titolo di un film che dovrà essere messo nella barra degli indirizzi per poter accedere alla pagina successiva e continuare, se la risposta è giusta, ad affrontare gli enigmi successivi. Una sfida curiosa e intelligente per tutti gli amanti del cinema che vogliano sperimentare le loro
conoscenze.
www.enignet.it
Sito per tutti gli appassionati di enigmistica,
da chi voglia provare a risolvere un rebus a chi voglia scoprire più a fondo la storia e le caratteristiche dei vari giochi enigmistici. Molto ricca (e
facilmente scaricabile) la sezione di opuscoli e saggi dove si possono
trovare documenti utili per approfondire tematiche specifiche.
www.oplepo.it
Nato nel 1990 a ispirazione del più celebre Oulipo francese (fondato da Queneau e Perec cui partecipò anche Calvino),
l’Oplepo (OPificio di LEtteratura POtenziale) riunisce appassionati che
“producono strutture letterarie”: più facile, insomma, che comprendiate
cosa sia visitando il sito, che presenta numerose loro produzioni, ovvero palindromi, mito grafemi, doppi sensi e altro.
www.caprienigma.it
Dal 1986 l’associazione “Premio Capri
dell’enigma” realizza l’evento biennale Caprienigma, un convegno interdisciplinare a tema letterario o artistico collegato sempre agli enigmi.
Sul sito è possibile accedere ai programmi dei precedenti convegni e a
qualche intervento.
TLIO
“L’alletterato, non addivenuto all’esposizione dell’enigma
propostogli dal camerlengo, in un atto di follore, si aregnò con il medesimo nei pressi di un riazolo”: scritto così, pare anche questo un
bell’enigma e invece è semplicemente una frase di senso compiuto scritta utilizzando vocaboli antiquati: per comprenderla, accedete al sito
consigliato, un autentico Tesoro della Lingua Italiana delle Origini, quale
significa, infatti, il suo acronimo.
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CURIOSITA’ DAL MONDO
L’Enigmista sarà il villain di Batman 3?
Firstshowing.net ha annunciato che, secondo una “fonte certa”, dopo Ra’s al Ghul e
Joker, il nuovo cattivo di Christopher Nolan per il prossimo Batman sarà niente
meno che l’Enigmista. Al top della lista dei candidati ci sarebbe Joseph GordonLevitt. L’Enigmista, alias Edward Nigma, è un personaggio dei fumetti DC Comics,
che da eccentrico inventore assume l’identità dell’Enigmista, un criminale egocentrico con lo scopo di rivelare al mondo l’identità segreta di Batman. A caratterizzare le scene dei suoi crimini sono i rebus e gli indovinelli. Ora non resta che attendere una conferma direttamente dalla Warner Bros.
Fonte: www.bestmovie.it
Dopo 60 anni stop all’omaggio di un misterioso fan alla tomba di E. A. Poe
Il misterioso visitatore della tomba di Edgar Allan Poe quest’anno non ha compiuto il suo rituale. I visitatori che il 19 gennaio 2010 si sono incontrati al cimitero di
Baltimora, in occasione dell’anniversario della nascita di Poe, non hanno trovato
le rose rosse e la bottiglia di cognac che tutti gli anni, da 60 anni, erano lì. Il mistero del “custode di Poe” è diventato quasi più grande di quello legato alla circostanze della morte dello scrittore americano.
Fonte: www.gialli.it
Il mistero di Agatha Christie
La creatrice di Miss Marple ed Hercules Poirot scomparve misteriosamente alle
20.45 del 3 dicembre dalla sua casa di Styles, nel Berkshire, senza avvisare alcun
familiare. La sua macchina abbandonata fu poi rinvenuta vicino a Guilford, a sud di
Londra. L'inspiegabile sparizione provocò inquietudine e mobilitò la polizia nella
ricerca della scrittrice. Perfino sir Arthur Conan Doyle si interessò del caso. Dopo
11 giorni senza dare sue notizie, Agatha Christie fu ritrovata in un hotel di lusso di
Harrogate, dove si era registrata sotto il nome di Teresa Neele.
Fonte: www.sherlockmagazine.it
Libri: Google, nel mondo 130 milioni
Quante opere librarie esistono oggi in tutto il mondo? E' presto detto: 129.864.880.
O almeno tanti erano l'1/8. Lo ha calcolato Google. La risposta e' venuta al termine di
un lungo processo di esclusione descritto in un intervento sul suo blog dagli esperti,
e si basa sul numero dei volumi esistenti. La domanda si era posta per il servizio
'Books' di Google, che cataloga e digitalizza i libri. Il conteggio si riferisce solo ai titoli
attualmente esistenti, ed esclude opere in microfilm.
Fonte: www.ansa.it
Il tesoro nascosto di Kafka riemerge dai caveau di Zurigo
Un tesoro nascosto, conservato nei caveau di una banca a Zurigo, e ora portato alla
luce. Manoscritti e disegni di Franz Kafka sono stati recuperati dalle casseforti
dell’Ubs di Zurigo, dove erano depositate da oltre mezzo secolo. L'apertura dei caveau è stata richiesta da un tribunale israeliano in una vertenza che oppone lo Stato
ebraico a due sorelle che hanno ereditato l'archivio da Max Brod, amico di Franz Kafka. Secondo Haaretz, dalle casseforti è emerso «un vero tesoro letterario» fra cui
diverse lettere e il manoscritto originale di un breve e ben noto racconto di Kafka.
Fonte: www.corriere.it
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ASSAGGI SCONOSCIUTI
Abbiamo voluto dedicare lo
speciale di questo numero alla
nazione che, per la prima volta
nella sua storia, ha vinto il
mondiale di calcio: la Spagna.
La Spagna conosciuta è quella
di Don Chisciotte, di Picasso e
del flamenco; di Carlos Ruiz
Zafòn, di Velazquez e di Banderas; ma lo scopo di questo articolo è quello di far assaporare
ai lettori una Spagna del tutto
inedita, vissuta da punti di vista differenti. La rivivremo attraverso le storie di autori spagnoli poco conosciuti, conosceremo il suo paesaggio attraverso le ambientazioni di romanzi,
ripercorreremo la storia della
sua letteratura; sveleremo il
lato più nascosto dei suoi famosi artisti.
Iniziamo il nostro cammino dal
“più bel romanzo pubblicato in
Spagna dopo la guerra civile”;
è definito così il romanzo La
piazza del diamante della
scrittrice Mercè Rodoreda,
(un'autrice catalana famosa in
tutta la Spagna ma
non da noi; comparata a Virginia
Woolf). Attraverso gli occhi di Natalia
vedremo
scorrere le immagini del barrio
de Gràcia e delle strade della
vecchia Barcellona tra la fine
degli anni ’20 e l’inizio degli
anni ’50. Con una toccante intensità, la protagonista più che
raccontare sembra suggerire
attraverso i dettagli i suoi sentimenti, la sua sensibilità femminile, tutta la fragilità e la
complessità dell'essere umano.
Rimaniamo a Barcellona con
un romanzo che si snoda fra
le varie opere del maestro
dell’architettura spagnola; chiunque sia rimasto
affascinato dalle
opere di Gaudi’
trovera’ in La
chiave Gaudì di
Martín Esteban
molti dettagli mai narrati sulla
sua esistenza e sul simbolismo
applicato alle sue opere. Il romanzo rientra nel filone del
Codice da Vinci; un’avvincente
avventura in cui la storia del
cristianesimo si riallaccia alla
cronaca moderna, con contorno di amori, omicidi, sette segrete e molti altri misteri; un
modo particolare per conoscere e rivivere le opere di Gaudì.
Il tuo volto domani (1_Febbre
e Lancia; 2_Ballo e sogno;
3_Veleno e ombra e addio) di
Javier Marias; un romanzo “a
puntate” formato da millecinquecento pagine che in qualche modo celebrano quello che
può forse dirsi il più geniale e
anomalo scrittore della Spagna
del postfranchismo.
Un “grande” romanzo sulla pace e sulla guerra, sull'importanza della morte e dei morti,
sulla violenza e la paura,
sull'apprendimento della solitudine, sull'impossibilità di conoscere gli altri e anche se
stessi, sul peso che il passato
esercita sul presente. Il protagonista Jacobo, Jack, Jacques;
per mezzo del suo lavoro, apprende come dietro l'apparenza della realtà vi siano oscuri e
inestricabili intrecci e finisce
per conoscere il vero volto di
chi lo circonda, e anche il suo.
Infine andiamo a scoprire il
Seicento spagnolo grazie ai Romanzi picareschi a cura di Carlo Bo. Quello del "picaro" è un
personaggio straordinario; disincantato,
astuto,
ironico e divertente, che funziona da
strumento di demistificazione che, gettando il
suo sguardo corrosivo su tutto
ciò che lo circonda, riesce a
svelare la materia reale che si
cela sotto lo smalto delle apparenze individuandone le componenti sociali più assurde e
spesso tragicomiche.
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UN BAZAR DAI SAPORI SPAGNOLI
Un pittore burlone
Fra le tante critiche che investirono Pablo Picasso vi fu quella
di un uomo che criticò l’operato dell’artista poiché creava dei
dipinti e delle sculture poco realistiche. Picasso gli chiese dunque di mostrargli qualcosa di realistico. L'uomo gli estrasse la foto della moglie
dal portafogli e Picasso dopo una breve osservazione rispose: «Quindi sua moglie
è alta cinque centimetri, bidimensionale, senza braccia né gambe, e senza colori
tranne sfumature di grigio?»
Fonte: www.linchiesta.it
EVENTO
“Salvador Dalì
Il sogno si avvicina”
Palazzo Reale, Milano
Dal 22/09 al 30/01
Un artista poliedrico
Il famoso pittore e scultore surrealista Salvador Dalì,
nella sua vita oltre ad aver realizzato più di 1500 opere si occupò anche di fotografia, teatro, cinema,
moda, arredamento, gioielleria e scienza... inoltre
scrisse anche un romanzo dal titolo “Volti nascosti”.
Flamenco: storia di tristezza e nostalgia
Il Flamenco, nonostante l’aspetto esteriore di grande vitalità, nasce in una
notte andalusiana quando le parole di
un uomo triste non riescono più a rendere il peso di un’atmosfera carica di
emozioni e si trasformano in un canto
lamentoso (i soleares). Stimolato dal
canto, un gruppo di uomini imbraccia la
chitarra ed esegue alcuni accordi, che
con la loro progressione armonica e la
cadenza ritmica costituiscono la base di
una siguiriya. Da questa alternanza di
canto e musica nasce il flamenco.
CRUCIENIGMA
Fonte: Spagna (guida turistica)
Boccaccio ispira una leggenda spagnola
Dall’ottava novella del Decamerone di
Boccaccio, Girolamo e Salvestra, deriva la
leggenda spagnola degli amanti di Teruel Diego de Marcilla e Isabel de Segura. Nella città spagnola di Teruel vi è il
mausoleo dedicato a questi due amanti,
morti secondo la leggenda, per il dolore
causatogli dalla loro separazione. Da
questa leggenda si sono ispirati numerosi scrittori, fra i quali A. Rey de Artieda, Jerónimo de Huerta, Juan Yague de
Salas, Tirso de Molina, J. Pérez de Montalbán e J. E. Hartzenbusch.
Fonte: www.sapere.it
CERCA LE PAROLE NELLO SCHEMA; LE LETTERE MANCANTI FORMERANNO IL NOME
DELL’AUTORE DI QUESTA RUBRICA
ALA
AMICO
ANELLO
ARIA
ATTO
AUTO
BALLO
BANCA
BENE
BLU
BUON
CASA
CEPPO
CHIEDA
CODA
CURA
DEL
DOVE
DUE
ERA
FRA
GAS
IDEA
LUI
MELA
MIO
MOLLA
NOI
NON
OCA
ORO
PETALO
SUD
SUO
TONO
TRE
ULTIMO
UNA
USO
VOI
14
_____________
EVENTI IN BUSCATE
SETTEMBRE
Dal 11 al 26
“Futuroltre” di Matteo Dicorato
Mostra d’arte | Sala Angelo Lodi | Vernissage ore 17:00 | Mostra visitabile
negli orari della biblioteca e domenica 9:30-12:30 e 16:00-19:00
16
Apertura serale della biblioteca
Dalle ore 20:30 alle 22:30
1° Festival Spazio Pratone
18
Performance e laboratori di Aerosol Art con DSA CREW promosso da Grimi
Parco Pratone | ore 15:00
Aperitivo ed Inaugurazione della mostra collettiva “Trasformazioni - Tra forma
e azione” opere di land art ed installazioni
Parco Pratone | ore 18:00
19
Apertura della mostra “Trasformazioni”
Parco Pratone | ore 15:00
Laboratori didattico-ricreativi promosso da Fantasy Party e Baby Store 0-16
Parco Pratone | dalle ore 15:30 alle 17:30
Aperitivo musicale con il cantautore italiano Mauro Colombo & il chitarrista
Paulo Zannol
Parco Pratone | ore 18:00
25
Laboratori in mostra
Presso la Biblioteca, Grimi e Baby store | dalle ore 16:00 alle 19:00
26
Open Day Biblioteca
Laboratori in mostra
Presso la Biblioteca e Fantasy Party | dalle ore 09:30 alle 12:30
OTTOBRE
Dal 2 al 23
“Legno venato come marmo” di Davide Galbiati
Mostra d’arte | Sala Angelo Lodi | Vernissage ore 17:00 | Mostra visitabile
negli orari della biblioteca e domenica 9:30-12:30 e 16:00-19:00
15
Serata dedicata al pittore Sisley
Conferenza del prof. Felice Monolo | Sala Angelo Lodi | Ore 21:00
NOVEMBRE
13
“La memoria emotiva” di Nelly Irene Zina Garcia
Presentazione del libro “La memoria emotiva” di Nelly Irene Zina Garcia
Sala Angelo Lodi | Ore 17:00
15
POSSIBILI SOLUZIONI A CURIOSITA’ CULTURALI
SOLUZIONI VICINE
CESATE
INVERUNO
Fra le nuvole parlanti “Pagine d’arte”
“Estate al Torchio”: APAI
Percorso di lettura dedicato all’opera di Bruno Munari per bambini dai 5 agli 8 anni.
Mostra Pittori Inverunesi
Dal 19 al 26 Settembre | Piazza Don Rino Villa
www. comune.inveruno.mi.it
9 Ottobre | ore 16:00 | Biblioteca Comunale
www.insiemegroane.it
MILANO
CORBETTA
Nuevo Tango, Musiche di Astor Piazzola
Trio Gaudi
24 Settembre | ore 21:00 | Palazzo Brentano
Salvador Dalì “Il sogno si avvicina”
Mostra sull’artista catalano
Dal 22 Settembre al 30 Gennaio | Palazzo Reale
www.mostradali.it
www.bibliocorbetta.it
Serendipity di Carlo Modesti
BOLLATE
In mostra le fotografie di Carlo Modesti
Un giorno a Villa Arconati
Dal 23 Settembre al 10 Ottobre | Galleria
Antonia Jannone
In occasione della giornata di Ville Aperte in Brianza
fondazione.ordinearchitetti.mi.it
26 Settembre | 10:00-18:00 | Villa Arconati
Pink Floyd Day
2 Ottobre | Fabbrica del Vapore
www.insiemegroane.it
www.pinkfloydday.com
CASTANO
MITO 10 Settembre Musica
Amleto avvisato mezzo salvato
Torino Milano Festival Internazionale della Musica
Commedia della Compagnia “Incamminati”
Dal 3 al 24 Settembre 2010
25 Settembre | ore 21:00 | Auditorium Paccagnini
Quarta edizione
www.mitosettembremusica.it
comune.castanoprimo.mi.it
Delitto Retrospettivo di Agatha Christie
Compagnia Teatrale “Il Punto”
6 Novembre | ore 21:00 | Auditorium Paccagnini
19° FESTIVAL di MILANO MUSICA
Dal 3 Ottobre al 7 Novembre
HUGUES DEFOURT
Convenzionato con la FONDAZIONE PER LEGGERE
Sconto sul biglietto per tutti gli iscritti alle biblioteche
www.milanomusica.org www.fondazioneperleggere.it
SOLUZIONI DISTANTI
GENOVA
ORIZZONTI Festival della scienza
Dal 29 Ottobre al 7 Novembre
www. festivalscienza.it
TORINO
Le macchine della meraviglia
Lanterne magiche e film dipinto, 400 anni di cinema
Fino al 7 Novembre | Reggia della Venaria Reale
www.lemacchinedellameraviglia.it
ULTIMA THULE
E’ il posto più lontano da ricercare, una sorta di miraggio o orizzonte irraggiungibile: ma lì bisogna giungere prima di
poter intraprendere il viaggio di ritorno. E’ dove speriamo vi abbiamo condotti con questi scritti: per accompagnarvi
indietro, vi lasciamo una storia.
"Un uomo si propone il compito di disegnare il mondo. Trascorrendo gli anni, popola uno spazio con immagini di province, regni, di montagne, di baie, di navi, d’isole, di pesci, di dimore, di strumenti, di astri, di
cavalli e di persone. Poco prima di morire, scopre che quel paziente labirinto di linee traccia l’immagine
del suo volto.”
Jorge Luis Borges
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Tusitala n.3 - Fondazione Per Leggere