DEL PARLARE OSCURAMENTE La soluzione dell’enigma è dunque un nuovo enigma, ancora più difficile. Risolvere un enigma vuol dire spostarlo a un livello più alto, mentre il primo sprofonda. R. Calasso, Le nozze di Cadmo e Armonia Biblioteca di Buscate N. 3 Settembre 2010 Enigma Gabriele Cardini Eleonora Giacomin Stefania Povia Erica Puricelli Federica Ottolini SOMMARIO Arcipelaghi librari 2-3-4 Notizie dai f.lli Lumière 5 Biblioteca di Aby Warburg 6 Serendipity 7- 8 Doni dalle Muse 8 Chiaroscuro 9 Il Brucaliffo 10 La Bussola internautica 11 Bazar 12 Speciale: Spagna 13-14 45°33’0”N 8°49’0”E 15 Girovagando 16 Non giochi per la mente né rompicapi ingegnosi su cui trascorrere ore di sofisticate elaborazioni fino a giungere all’agognata soluzione. Per noi, l’enigma è altro da questo: non ha risposte conclusive ma solo nuove metamorfosi o incarnazioni; né ha mete da raggiungere ma nuovi, tortuosi percorsi da cartografare: il nuovo livello, insomma, da esplorare mentre il precedente sparisce silenziosamente. Per Aristotele, “la natura dell’enigma è questa: nel dire cose reali, congiungere cose impossibili.” Definizione perfetta, che colloca sul piano della metafora, della finzione, l’enigma: nel campo dell’arte cioè e, massimamente, nella narrazione. Cosa è mai un libro se non leggere dell’unione di cose impossibili che finiscono col dirci cose reali? Questo, da sempre, è l’enigma della letteratura: presentarsi come gioco di parole per chiudere in sé valori e significati; la sua è come la parola del signore di Delfi che, come Eraclito sapeva, “non svela né nasconde ma significa.” Esistono enigmi insolubili, che hanno come temporanea soluzione solo la loro nuova ripetizione: il sogno, l’amore, la vita, l’odio, il corpo e la verità: i libri che affrontano questi temi non cercano di dare soluzioni (o, se lo fanno, come Sisifo vedono rotolare in basso le proprie risposte quando credono di aver raggiunto la cima della spiegazione totale) ma di incarnarli, di rappresentarli: di alcune delle loro manifestazioni, potremmo leggerne in arcipelaghi librari come anche di quei libri che presentano nel loro testo degli enigmi da risolvere. Così per il cinema si presenteranno quei film che concretizzano visivamente l’enigma della realtà e della finzione; per l’arte, si sono cercati quali misteri si celino dietro molti artisti o opere; divagando tra memoria e internet verrà affrontato l’enigma del consigliare libri, pratica quanto mai difficile e delicata. Quattro libri capitali vengono posti a confronto come enigmi del destino, del nulla, della natura e dell’uomo. Non mancano consigli di libri per ragazzi e uno speciale realizzato sulla cultura della nazione recente vincitrice dei mondiali di calcio come le consuete curiosità letterarie, consigli di siti e dei prossimi eventi a Buscate e nei paesi circostanti e, ghiotta novità cui speriamo di dar seguito anche in futuro, due poesie. Per Karl Kraus, “artista è colui che da una soluzione sa trarre un enigma”: conclusione migliore non sapremmo trovare. Ultima annotazione: gli articoli sono firmati o con anagrammi o con giochi enigmisti: a voi individuare l’autore. Beato coi libri 1 LETTERATURA: CROCEVIA DI ENIGMI 1 V I T 4 A I DEFINIZIONI ORIZZONTALI “[…] la vita è così: molta disperazione, ma anche M S M D A qualche istante di bellezza 2 C O R P O N B E N E dove il tempo non è più lo stesso”. R G N I N Protagonista de “L’eleganza del riccio” di Muriel Barbery N Z M O R T E T è la vita, non come fuga dalla morte, ma come piena con3 dell’antitesi tra O D I O A E I sapevolezza le due: il rifiuto di Paloma, a suicidarsi il giorno G M I T O O T decisa del suo compleanno per alla meN P L A sfuggire diocrità, la solitudine di Renée A G E L O S I A O Michel, portinaia solo in appaR renza sciatta e trascurata, sono M A L E solo diverse manifestazioni di quell’amore per la Vita, che spaventa e non lascia alternative, se non quella di abbandonarsi ad esso senza alcun timore, assaporandone ogni piccolo istante. L’ingresso di Monsieur Ozu nell’elegante palazzo di Rue Grenelle completa il quadro ed è decisivo nell’esaltare la bellezza della vita e nel rivelare la vera identità di Paloma e di Renée, ancora inconsapevoli di dover affrontare l’enigma della vita. 5 1 6 Sirena, mezzo pesante in movimento: "Non hai mai ascoltato tanto il tuo corpo come adesso che ti pare diventato muto. Se ti toccano, non senti, ma dentro, dentro è tutto un gridare, saltare, sussultare. Le gambe bruciano, la schiena brucia, le braccia bruciano. È una specie di fuoco freddo, una sensazione strabiliante.” Sentire non ha nulla a che vedere con la sensibilità: quest’ultima è semplicemente una questione di recettori tattili e sensoriali localizzati nella nostre cute e nei nostri muscoli, collegati a una fitta rete di neuroni; sentire è proprio dell’anima. Così, pur perdendo la sensibilità del proprio corpo, è possibile maturare una cognizione del corpo, superiore a quella delle persone comuni, è possibile sentire la poggia che bagna il proprio corpo e non semplicemente il proprio corpo bagnato dalla pioggia: è questo l’enigma del corpo, raccontato da una giovane donna (l’autrice Barbara Garlaschelli) con coraggio, tenacia e anche con qualche dose di autoironia. 3 Niente di nuovo sul fronte occidentale di Erich Maria Remarque: Divisi da una trincea, dall’odio propagandistico, da ideologie contrapposte, eppure così uguali, entrambi persuasi a credere nella guerra, come evento ineluttabile e occasione per diventare uomini e per combattere in difesa della propria patria; i giovani soldati sul fronte occidentale durante la prima guerra mondiale sperimentano l’enigma dell’odio, senza comprenderne il vero significato, perché l’odio che li contrappone non è frutto dell’avversione tra schieramenti divisi, ma è un odio che si abbatte sull’intera umanità, 2 2 sminuendo il significato della vita umana. La vita di giovani studenti, cresciuti in fretta e diventati soldati, è ininfluente per l’esito di un conflitto mondiale ed è, dunque, strumentalizzata senza alcun rispetto. «Egli cadde nell'ottobre 1918, in una giornata così calma e silenziosa su tutto il fronte, che il bollettino del Comando Supremo si limitava a queste parole:"Niente di nuovo sul fronte occidentale"» RISOLVENDO QUESTO CRUCIVERBA INDIVIDUERETE L’AUTORE DI QUESTO ARTICOLO Definizioni del cruciverba a lato realizzato 1 con la collaborazione di Giorgia Introini: 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 1. un tour fotografico per vedere i big five 2. quella più famosa è decorata a Capodimonte 3. il primo uomo 4. la sua manifestazione più famosa è al festival di Venezia 5. lucertola verde 6. un’alternativa alla vasca 7. strumento di spionaggio e insetto verde 8. dove si ripongono i vestiti 9. mezzo a due ruote desiderato da ogni quattordicenne 10. quello di Aladino è volante 11. l’incubo del topo 12. è un tipo di prosciutto 13. la razza di scooby-doo 14. capoluogo lombardo 15. altro nome per entrata 16. ritorna spesso in una canzone DEFINIZIONI VERTICALI 4 La casa del sonno di Jonathan Coe è un romanzo che non ti aspetti, di altri tempi. Come del resto sono altri i tempi in cui è ambientata la storia, alternata dagli anni Ottanta ad oggi, suddivisa proprio come un ciclo del sonno: veglia, fase uno, due, tre, REM. “Altre” sono anche le forme d’amore che questo libro racchiude e svela, con l’avanzare delle fasi e delle pagine, nel profondo dei sentimenti, delle intenzioni e dei segreti dei protagonisti. L’amore, in questo testo, è enigmatico perché troppo spesso cerebrale, contorto e difficile, ma non per questo meno tenero o reale. “ Quando perdi qualcuno e questo qualcuno ti manca, tu soffri perché la persona assente si è trasformata in un essere immaginario: irreale. Ma il tuo desiderio di lei non è immaginario. Cosi è quello che devi aggrapparti: al desiderio. Perché è reale. (La casa del sonno, J. Coe) ” O Beatles o Rolling Stones. O Inter o Milan. O Freud o Jung. Dell’approccio originale di Carl Gustav Jung al mondo dei sogni, una delle cause dell’allontanamento dal “padre della psicoanalisi”, se ne parla in questa autobiografia (curata in parte da Aniela Jaffé) dal titolo Ricordi, sogni, riflessioni. La scelta ricade su questo libro perché il sogno rimane ancora oggi un grande enigma: da dove arrivano i sogni? Di cosa sono “fatti”? A cosa servono? Questa autobiografia ha indubbiamente il pregio di aiutare il lettore ad entrare in contatto col pensiero di un autore complesso ed affascinante, partendo da un’autoanalisi dei suoi stessi sogni. 6 Il racconto di Schnitzler Doppio sogno è probabilmente più famoso per la sua trasposizione cinematografica: si tratta infatti della novella che ha ispirato Kubrick per il suo ultimo capolavoro Eyes Wide Shut. Il libro descrive due giorni (reali o sognati?) nella vita di due sposi - il medico Fridolin e la moglie Albertine - e ci presenta il viaggio dei due protagonisti alla scoperta del proprio Sé e della fragilità del loro matrimonio, turbato da dubbi, omissioni e bugie. È possibile che una piccola bugia “bianca” trascini un rispettabile dottore nei quartieri più ambigui di Vienna e rovini l’esistenza di due persone per bene? 5 3 ENIGMI IN FABULA Sono molti i libri nei quali compaiono enigmi da risolvere quali sfide ai lettori oppure ai protagonisti delle storie raccontate. Talvolta hanno funzione di gioco, altre, come nella selezione proposta, consentono una migliore lettura del testo. Gli enigmi dentro al libro, in qualche modo, fungono da mise en abyme di quanto ogni lettore, se davvero buon lettore, dovrebbe compiere con un libro: più che la ricerca di una soluzione, però, si intenda una lettura che scavi nei suoi sensi e inganni e sottigliezze, senza illudersi che una lettura (una risposta) possa essere sempre uguale nel tempo. ENIGMI IN... Lewis Carrol Alice nel paese delle meraviglie “Perché un corvo è simile a una scrivania?”: l’indovinello che il Cappellaio Matto pone ad Alice durante il tè è solo una perdita di tempo, sia il porlo sia il tentare di risolverlo, come razionalmente risponde Alice al Cappellaio e alla Lepre Marzolina. Infatti loro stessi non possiedono la risposta. Numerosi esegeti hanno tentato di dare una risposta intelligente all’indovinello quando la migliore è stata data dall’autore stesso, ovvero che l’enigma è nato senza risposta. Ma come tutti i non senso, il tentativo di soluzione cui lo costringiamo lo diventa dell’enigma di ciò che siamo, ovvero dà una risposta su noi stessi. Alice, così, si svela bambina intelligente e seria, non incline a stupidi (per lei) sprechi di tempo, figlia perfetta dell’educazione vittoriana. Ma il tempo, come le risponde piccato il Cappellaio, non è una cosa ma una persona, da trattare con rispetto: siamo già a un nuovo livello di enigma, quindi, segno che al primo, si è dato risposta. Edgar Allan Poe Lo scarabeo d’oro L’enigma che Legrand, il protagonista del racconto, si trova ad affrontare è una frase cifrata che gli consentirà di individuare il tesoro nascosto dal pirata Kidd: ma più che la perizia crittografica di Legrand (e, naturalmente, dell’autore, che si diverte ancora una volta a far scintillare la sua intelligenza) è l’enigma come avventura, come sfida intellettuale ciò che emerge dal racconto di Poe. L’avventura nell’isola, i tentativi per trovare il punto esatto in cui scavare seguendo le indicazioni della frase sono gli equivalenti pratici dello sforzo mentale che Legrand pone nell’intuire prima da chi possa provenire la pergamena, poi nel decifrare la scritta, quindi nel punteggiarla, nell’individuare sul terreno i luoghi esatti… Legrand sa che tutto si può congetturare e risolvere ma riconosce anche l’indecifrabilità che può avere la realtà: non credo sia un caso che il racconto di una perfetta soluzione si chiuda così: “Chi potrà mai dirlo?” Italo Calvino Il visconte dimezzato Sia il Gramo e sia il Buono, le due entità in cui il visconte Medardo di Torralba è stato dimezzato da una palla di cannone, talvolta comunicano utilizzando dei curiosi rebus, degli enigmi visivi con cui vogliono significare il loro pensiero. Il Gramo invia a Pamela, la pastorella di cui è innamorato (lo è anche il Buono), un pipistrello e una medusa (dimezzati, ça va sans dire), intendendo un appuntamento di notte in riva al mare; il Buono lascerà una fila di lumache laddove vorrà suggerire un’entrata silenziosa all’interno di una casa. Sinnbild, immagini che significano, sono ciò che essi lasciano, come se il dimidiamento avesse suggerito la necessità di superare il semplice uso delle parole e accrescere le comunicazioni con rebus talvolta crudeli, talvolta poetici. Ma il rebus inesplicabile sotteso pare essere quell’eguale innamoramento delle due parti per un’unica persona, un misterioso centro di gravità in grado di riunirli in potenza. 4 A degni libri reca VERO COME LA FINZIONE Chi vi parla, o meglio vi scrive, ha studiato psicologia e sa bene come, a volte, la mente possa avere la meglio sulla realtà. Se aggiungiamo il fascino che il sottile confine tra realtà ed illusione esercita su Hollywood, ne otteniamo una lunga serie di produzioni cinematografiche di culto o di nicchia, più o meno valide. Guidata esclusivamente da un gusto personale, vi presento quelli che hanno a mio avviso affrontato meglio questi temi, tanto complessi quanto intriganti. Spesso, il protagonista cerca di ricostruire la realtà a partire da un evento critico: caso esemplare, Memento di Christopher Nolan, in cui Lenny si risveglia in una stanza d’albergo e si ritrova a dover ripercorrere all’inverso il suo passato, aiutandosi solo con Polaroid e tatuaggi, avendo www.mulhollandwww.mulholland-drive.net è un sito in inglese, il cui titolo si riferisce al film del regista visionario David Lynch. Oltre a diversi approfondimenti sulla pellicola in questione, segnaliamo la sezione “Recommended movies”: è qui contenuto un elenco in continuo aggiornamento di film ad alto contenuto “psicologico”, suddivisi per temi. perso le capacità di memoria a breve termine. Oppure Vanilla Sky di Cameron Crowe, in cui Tom Cruise incontra la donna perfetta Penelope Cruz e da quel giorno la sua vita cambia per sempre; parallelamente, parte la caccia - tra realtà ed allucinazione - alla donna, che sembra sparita nel nulla. O ancora, lo scoppio dell’appartamento dell’impiegato “per bene”, interpretato da Edward Norton e diretto da David Fincher, che lo spingerà a fondare con Brad Pitt un Fight Club (ed è solo l’inizio). Come dimenticare poi il “caso cinematografico” Donnie Darko di Richard Kelly, in cui un adolescente ha una visione della data della fine del mondo; non sappiamo però se fidarci di Donnie, ragazzo palesemente disturbato e diviso tra visioni schizofreniche e ipotesi di viaggi nel tempo. In Mulholland Drive, il genio dei recessi della mente David EVENTO “Le macchine della meraviglia” Fino al 7 Novembre Reggia della Venaria Reale, Torino Lynch ci presenta Rita, che dopo aver perso la memoria in un incidente, ospita a casa sua l’aspirante attrice Betty; il film, col passare dei minuti, aumenta il carattere onirico fino alla scoperta che, nello show business come fuori, niente è quello che sembra. La ricostruzione dell’episodio traumatico stesso è invece il perno di Spider, film di David Cronenberg basato sul romanzo di McGrath, in cui lo schizofrenicoparanoico Dennis impersonato da Ralph Fiennes cerca di ricostruire la sua tragica infanzia. Il dilemma è sempre quello: è tutto vero e reale solo nella mente del protagonista? Ps. Indizio: un altro film, ma di tutt’altro genere, è citato in questa pagina… Buona visione! 5 Il libro, per Aby Warburg, è la memoria in tutte le sue forme, materiale e allegorica. Nella sua sterminata biblioteca i libri sono disposti secondo la regola del “buon vicinato”: non sequenze cronologiche o alfabetiche ma, “come tessere di un mosaico di cui aveva ben chiaro in mente il disegno”, in base agli ambiti culturali e ai significati intrinseci, modificandone l’ordine con la crescita della collezione e lo sviluppo delle ricerche. Il libro di cui lo studioso ha bisogno non è quello conosciuto ma quello che si incontra sullo scaffale nei suoi pressi, in linea di continuità disciplinare, culturale e sentimentale. COORDINATE DELL’ESISTENZA Quel che Edipo risponde alla Sfinge, Amleto lo mette in scena; alla forza spaventosa della natura di Moby Dick, Stavrogin, ne I demoni, ne fa il freddo e cerebrale controcanto, mostrandoci la potenza del nulla. Messi accanto in uno scaffale, questi quattro libri creano un campo di forze magnetico entro il quale ci muoviamo costantemente, ora dominati da una linea di forza, ora da un’altra. Per i greci, il destino è la parte assegnata; anche gli dèi vi sono sottomessi: pur conoscendolo, non è lecito loro modificarlo. Edipo Re è l’enigma del destino: quanta libertà sta in noi, se tutto è già scritto? Se i passi per adempiere un destino o quelli per fuggirlo sono sempre tracce del medesimo disegno che ci contiene; se le nostre azioni non fanno che ripetere uno stampo a noi preesistente; se le nostre gioie più grandi sono le trappole in cui ingabbiamo il futuro dolore, cos’è mai quell’uomo, allora, che trionfalmente Edipo dà come risposta alla Sfinge? “Sappiamo ciò che siamo, ma non ciò che potremmo essere” sussurra la bella Ofelia, la ragione, ormai, separata da se stessa. Ma davvero sappiamo ciò che siamo? Impulsivo e calcolatore, astuto e ingenuo, freddo e passionale, Amleto è una continua interrogazione sull’enigma dell’uomo. “Cos’è mai l’uomo se impiega il suo tempo per mangiare e dormire? Poco più che una bestia” monologa spinto dall’esempio di Fortebraccio in guerra per un nulla, per uno spazio di terra che non sarà nemmeno in grado di coprire i cadaveri. E con scrupolo infinito, Amleto oscilla tra le esigenze di un’azione immediata (quella consigliata da Re Claudio a Laerte, immagine di Amleto nella sua ricerca violenta di vendetta) e la meditazione sull’inanità della stessa. Se Edipo è la presa d’atto che il destino è sempre un passo oltre noi, sempre già accaduto, Amleto è l’indugio che precede quella presa di coscienza: “il tempo dell’intervallo”, dice a Orazio, “è mio”: solo quello — che è anche il tempo del racconto, dell’arte, il resto è silenzio — appartiene alla libertà dell’uomo. Anche Achab è ossessionato da una vendetta; i suoi fantasmi hanno le fattezze tremende di Moby Dick, la natura nella sua forza maestosa, nella sua indifferenza all’uomo al quale può strappare la gamba “come fa il mietitore con lo stelo verde di un campo”. Ubiqua nello spazio e nel tempo (ovvero immortale) così Moby Dick appare nei racconti dei marinai; nei capitoli dedicati alla nascita della monomania di Achab, Moby Dick si materializza come l’enigma di una natura il cui senso è inseguito da un uomo altrettanto enigmatico, dai desideri che piegano fato e volontà altrui ma che non trova soluzione nemmeno nell’esito dello scontro finale, nella caccia spietata che conclude la loro esistenza. Alla fine, non rimane nulla, solo il mare che rolla incessantemente: quel nulla di cui Stavrogin rappresenta l’enigma più inquietante. In un appunto Dostoevskij scrisse: “Stavrogin è tutto”; ma la sua forza è quella di un buco nero che assorbe e annulla chiunque gli si avvicini. Se Moby Dick è la potenza che spinge a emularne follemente l’azione, lui è la vanificazione che sottende ogni gesto, ogni pensiero, le fondamenta assenti del nostro mondo. Stavrogin ha già pensato tutto, tutto ha già immaginato: e non è rimasto nulla. Nei pensieri della mente ogni cosa va sfibrandosi: l’universo implode in lui, lasciandoci sgomenti e, come ipnotizzati dalla seduzione della sua triste bellezza, cadiamo nella vertigine di quel nulla con sguardo lucido, ostinandoci a ricoprirlo di segni quale unica e fragile salvezza. 6 A degni libri reca Fu Horace Walpole, nel 1754, a coniare il termine serendipity, assegnandogli il significato di “scoperte impreviste, fatte grazie al caso e all’intelligenza”. Il termine deriva dalla fiaba orientale “Peregrinaggio di tre giovani figliuoli del Re di Serendippo”dove i tre fratelli ricostruiscono le fattezze di un cammello da piccoli indizi collegati e scoperti casualmente; il metodo abduttivo è tipico dell’uomo-cacciatore come anche del detective; qui, per noi, saranno collegamenti quasi casuali tra argomenti apparentemente slegati, uniti dall’intelligenza di chi ne sorprende affascinanti e insospettate affinità. Tra i libri, infatti, Tout se tient. L’AGO NEL PAGLIAIO E LA MEMORIA PERDUTA Più erano vecchi e logori, ingialliti e rovinati, più mi piacevano. Li cercavo sulle bancarelle dei mercatini dell’antiquariato, quando seguivo i miei genitori per la solita passeggiata domenicale, oppure fra gli scatoloni ammucchiati in un angolo alle fiere di paese, dove tutti cercano di sbarazzarsi di ogni tipo di cianfrusaglia. Se poi, oltre ad essere usati, parlavano di musei, antico Egitto, tombe, castelli e pergamene li preferivo agli altri. Ho sempre avuto un debole per tutto ciò che racconta una storia, vera o finta che sia. Poter trovarsi nei panni di qualcun altro in tempi e luoghi completamente diversi e nuovi ogni volta, ritrovare sensazioni ed emozioni già provate o assaporarne di inconsuete e sconosciute alla nostra esperienza, era ciò che mi entusiasmava maggiormente. Ci sono persone che prediligono i libri di piccolo formato perché sono comodi da tenere in mano la sera quando si legge a letto, prima di dormire, altri votano per quelli grandi, con le lettere grosse, che si leggono meglio. Io non ho mai avuto problemi con i libri. Non ne ho avuti fino a quando non ho iniziato a lavorarci insieme. Alla domanda “Mi darebbe un bel libro da leggere? Una storia simile a quella famosa…Si, di quello scrittore conosciutissimo… Però qualcosa di nuovo, non proprio come quella”. Mai enigma più grande ho avuto da risolvere nella mia vita. Accontentare chi non si conosce con gusti ed esigenze diverse dalle nostre non è affatto facile; ancor di più con la lettura, cosa intima e personale. Da quel momento ho iniziato a setacciare i cataloghi delle biblioteche, le pagine dei giornali e di internet, le riviste specializzate e gli elenchi dei vincitori dei premi letterari sconosciuti (Giulia non esce la sera regia di Giuseppe Piccioni); ho domandato ad amici e parenti, conoscenti e colleghi i loro libri preferiti, simpatici, carini, interessanti. La difficoltà più grande era non cadere nel banale, nei soliti titoli e autori da scaffale centrale delle librerie o ricercare libri che la loro fortuna l’avevano già avuta e che erano stati di- menticati. Questa spasmodica ricerca al servizio degli altri, alla fine è servita forse più a me che a loro. Le scoperte sono state interessanti. Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon somiglia a un titolo di un racconto giallo, ma non lo è. Il protagonista è un quindicenne, Christopher, colpito dal morbo di Asperger, amante della matematica e degli schemi. Trovandosi di fronte all’assassinio del cane della vicina, avvenuto con un forcone, decide di indagare proprio come farebbe il suo eroe Sherlock Holmes. C’è una sorta di leggerezza che pervade il libro e un atmosfera simile a quella di film come Forrest Gump e Rain man. In Verderame di Michele Mari , incontriamo un altro bambino più piccolo e con un altro tipo di problemi. Annoiandosi a morte nella grande casa dei nonni sul Lago Maggiore, il piccolo si avventura in giardino dove farà la conoscenza dello strano giardiniere Felice: l’uomo del verderame, brutto e tuttofare. L’incontro fra i due farà sprofondare il ragazzino in 7 vertiginose e misteriose avventure nei più remoti angoli della villa alla ricerca della memoria perduta di Felice. Ironico, appassionato e un po’ malinconico. Considerato il vangelo della beat generation Sulla strada di Jack Kerouak è la storia di un lungo vagabondaggio, morale ancor prima che fisico. Due grandi amici compiono un viaggio lungo il continente americano alla ricerca di qualcosa che soddisfi e riempia quella sete di libertà e insofferenza che alberga in fondo alla loro anima. Ne sono rimasta incuriosita perché fu un libro che sconvolse profondamente Jim Morrison. Rimaniamo in America per seguire le vicende fantastiche della piccola Dorothy ne Il mago di Oz di Lyman Frank Baum E’ una di quelle “letture per ragazzi” che vale la pena di riprendere in mano da adulti. Semplice e scorrevole, quasi dolce, ci introduce in un mondo tutto a colori e sapori con una morale valida per tutti gli uomini in tutte le epoche. Figlie di Mnemosine, la Memoria, le Muse sanno elargire i loro doni a chi sa riconoscerle e venerarle, come seppe fare Esiodo quando le vide sul Monte Elicona. Sarà, questa, una rubrica discontinua e capricciosa, in quanto non sempre le Muse ci regalano l’ispirazione per scrivere qualcosa come invece è accaduto in questa occasione: poesie dal linguaggio essenziale ma evocativo, parole precise che ritagliano schegge di realtà mutandole in scaglie luminescenti per sottrarle al buio dell’oblio. Ginestre e rose Inverno “Vermiglio – dissi – e giallo è il colore di quei fiori, in cima alla collina”. Sferzante, il vento d’inverno recide il filo sottile di una tela di ragno. “Color del sangue, alcuni” – rispondesti. Cadde una goccia dal tuo dito, dispettoso fu il pruno. Ma nel sorriso tuo e negli occhi tuoi ridenti intravidi un lume. Nascosto in quel mazzetto Di ginestre gialle e rose Rimase il nostro tristo Amore. FINALISTA AL XII CONCORSO NAZIONALE ACCADEMIA GIUSEPPE GIOACCHINO BELLI Cade la goccia brillante di ghiaccio sulla foglia sporgente. Ricordo svanito la giornata di sole, il tepore tenero del mare. Oggi ruggisce l’onda violenta sugli scogli spogli, all’ombra nera delle nuvole. 8 Neo enigma a colori LUCI ED OMBRE DI UN ENIGMA Che cos’è l’arte se non una trama di sottili corrispondenze che si celano dietro l’evidenza del mondo reale, se non un tentativo dell’uomo di esternare la sua intima essenza per cogliere il senso profondo e impercettibile dell’enigma che scorre nelle sue vene, linfa vitale e alma mater di ogni suo gesto e di ogni suo pensiero? Sembra che in una esposizione pubblica, nel 1935, a New York, con opere di Van Gogh, un giovane artista ebbe l'impressione che i visitatori fossero attratti più dalle vicende personali del pittore che dalle sue tele. Per averne conferma, ideò uno scherzo paradossale: modellò e fece esporre, chiuso in una teca, un finto orecchio lasciando intendere fosse quello tagliato e offerto da Van Gogh a una prostituta francese. L'esposizione della Reliquia ebbe così tanto successo che il direttore dovette rimuoverla per evitare troppo scompiglio. Vero o falso che sia, poca importa ma certo dice molto dell’interesse dei turisti di fronte agli eventi più popolari dell'arte. Fonte: lignorarte.blogspot.com L’arte è lo strumento di indagine privilegiato per accostarsi al “chiaroscuro” della tela, per ricercare in uno scintillio fulmineo di luce o in un c o n o d’ombra una risposta, vicina ma inafferrabile, all’enigma della vita, della sofferenza e del dolore dell’autore, portavoce universale della condizione umana. Le pennellate di Heinrich Füssli, di Edvard Munch e di Vincent Van Gogh sono espressione di uomini tormentati e disorienta- ti, prima ancora che di pittori enigmatici. La ricerca del sublime è la chiave di lettura di una delle opere più visionarie e oscure di Heinrich Füssli (L’opera completa di Füssli apparati filologici di Paola Viotto) : “L’incubo”. Il quadro, replicato numerose volte e da prospettive diverse a simboleggiare l’assenza di univocità nell’espressione artistica, è la rappresentazione dei risvolti più torbidi e più inquietanti del sogno. Il forte contrasto cromatico e chiaroscurale accentua la contrapposizione tra la donna dormiente (o forse morta) e la testa di cavallo e un essere della mitologia popolare. A stupire il pubblico sono l’immediatezza del soggetto e la materializzazione di elementi fantastici in un’ambientazione borghese. Principale esponente della Secessione di Berlino(1892), Edvard Munch esprime nelle sue opere una tragica e angosciosa visione esistenziale, finalizzata alla rappresentazione dei sentimenti più autentici e nascosti, che colgono l’uomo di fronte ai fondamentali misteri dell’esistenza: la vita, l’amore, la morte. (Edvard Munch : 18631944 immagini di vita e di morte di Ulrich Bischoff). Il colore perde ogni funzione descrittiva e diventa lo strumento di evocazione della sofferta inquietudine interiore del pittore, cui si accompagna una pro- gressiva semplificazione delle forme, sempre più rarefatte, evanescenti ed enigmatiche. “La bambina malata”, “L’urlo”, “Il vampiro” e “Madonna” sono solo alcune delle sue opere più significative, passaggi obbligati nella sua maturazione artistica. Le opere di Van Gogh sono il frutto di un’individualità tormentata e fragile, unico porto sicuro da contrapporre alle sue insicurezze e al suo profondo senso di solitudine. Van Gogh (Follia? Vita di Vincent Van Gogh di Giordano Bruno Guerri) dipinge dal letto dell’ospedale di Arles o rinchiuso in una stanza dell’Istituto per malati mentali di Saint-Rémy de Provence; l’immagine sulla tela non è semplicemente il riflesso di ciò che i suoi occhi vedono: i paesaggi, le linee, i volti si deformano e assumono le sembianze dei suoi pensieri, confusi e assorti in una dimensione enigmatica e astratta, sintesi tra sguardo interiore e percezione del mondo esterno. Così i corvi neri sullo sfondo, ne “Campo di Grano con corvi”, perdono ogni connotazione realistica per divenire funereo presagio di morte. È controproducente cercare una risposta univoca e universale agli enigmi dell’arte e a quelli della vita, non solo perché tale risposta non esiste, ma anche perché solo nell’ombra si impara ad apprezzare la luce. 9 risolvete il cruciverba a pag.3 RITORNO DA BRIVIDO Storie che iniziano “da paura” ma che si risolvono al meglio. Enigmi e misteri misteriosi da risolvere; luoghi e antri bui da esplorare. Dopo esserci rilassati pienamente in estate, lontani dalla scuola e dal solito tran-tran quotidiano, tratteniamo il fiato e i brividi con questi libri gialli. Dagli 8 anni Ann Phillips Un anno col fantasma Florence è una ragazzina inglese senza amici. Volendo un compagno di giochi tutto per sé evoca con una pratica magica il cugino, morto qualche anno prima. I due ne combinano di tutti i colori e George sarebbe un gran bel compagno di giochi se ad un certo punto non diventasse troppo esigente e un vero incubo per Florence. Ulysses Moore Dai 9 anni La porta del tempo Due gemelli di undici anni si trasferiscono in Cornovaglia dove fanno amicizia con il vicino Rick. Insieme si divertono ad esplorare la nuova casa: un enorme e vecchia villa dalle numerose porte. Scoprono che una di queste non ne vuole proprio sapere di aprirsi e i ragazzi sono decisi a scoprirne il motivo a tutti i costi. Dagli 11 anni (consigliato anche ai grandi!) Anne-Laure Bondoux Le lacrime dell’assassino In un mondo lontano, nella terra del Fuoco, si rifugia un assassino. Lì conosce un bambino che riesce a riscaldare l’anima di ghiaccio dell’uomo; i due vanno insieme in città dove, di nuovo a contatto con il mondo vero, l’assassino si sente braccato e in trappola. Eppure, grazie alla voglia di vivere del ragazzo l’assassino inizierà a vedere tutto in un modo completamente diverso. Dai 10 anni Silvana D’Angelo e Antonio Marinoni Velluto. Storia di un ladro Quando cala la notte, un'ombra nera scivola in case e appartamenti. È Velluto, ladro per destino e vocazione. Guidato da un olfatto sopraffino, Velluto va inseguendo per le vie della città qualcosa di cui è in cerca fin dalla sua lontana infanzia. Niente resiste alle scrupolose indagini del suo naso, capace di scoprire i segreti e l'essenza di ogni cosa dalle più tenui e vaghe tracce di odore. Ma cosa va cercando questo singolare personaggio? Dai 12 anni Beatrice Solinas Donghi L’enigma della cupola Maria Francesca conserva il dolce ricordo della balia che l'ha allevata e le è ben noto il sapore austero dell'educazione ricevuta in convento. Ha quattordici anni quando la mamma lontana muore e lei lascia le suore per andare a vivere con la zia Argenta. Sulla soglia di grandissimi cambiamenti Francesca risolverà l'enigma racchiuso in un misterioso mosaico e aiuterà lo zio ad ascoltare le ragioni del cuore. Dai 10 anni Thierry Lefèvre Omicidi a crepapelle L'assassino è un buongustaio ricco e crudele. La vittima è un ghiottone e povero in canna. L'arma del delitto è un po' insolita: quattordici filetti di manzo. 10 Neo enigma a colori COME INDIZI NELLA RETE www.enigmistica.it Nella sezione storia e miti del sito si possono trovare alcune storie per conoscere l’origine e i miti dell’enigmistica (dalla Sfinge di Edipo alla Turandot) e un’altra per constatare la diffusione di enigmi nella storia, dagli arabi ai romani fino a tutto il Rinascimento. www.cinenigmi.it Cinenigmi è un gioco online di enigmi basati sul cinema. Gli enigmi presentati nelle pagine hanno sempre come soluzione un titolo di un film che dovrà essere messo nella barra degli indirizzi per poter accedere alla pagina successiva e continuare, se la risposta è giusta, ad affrontare gli enigmi successivi. Una sfida curiosa e intelligente per tutti gli amanti del cinema che vogliano sperimentare le loro conoscenze. www.enignet.it Sito per tutti gli appassionati di enigmistica, da chi voglia provare a risolvere un rebus a chi voglia scoprire più a fondo la storia e le caratteristiche dei vari giochi enigmistici. Molto ricca (e facilmente scaricabile) la sezione di opuscoli e saggi dove si possono trovare documenti utili per approfondire tematiche specifiche. www.oplepo.it Nato nel 1990 a ispirazione del più celebre Oulipo francese (fondato da Queneau e Perec cui partecipò anche Calvino), l’Oplepo (OPificio di LEtteratura POtenziale) riunisce appassionati che “producono strutture letterarie”: più facile, insomma, che comprendiate cosa sia visitando il sito, che presenta numerose loro produzioni, ovvero palindromi, mito grafemi, doppi sensi e altro. www.caprienigma.it Dal 1986 l’associazione “Premio Capri dell’enigma” realizza l’evento biennale Caprienigma, un convegno interdisciplinare a tema letterario o artistico collegato sempre agli enigmi. Sul sito è possibile accedere ai programmi dei precedenti convegni e a qualche intervento. TLIO “L’alletterato, non addivenuto all’esposizione dell’enigma propostogli dal camerlengo, in un atto di follore, si aregnò con il medesimo nei pressi di un riazolo”: scritto così, pare anche questo un bell’enigma e invece è semplicemente una frase di senso compiuto scritta utilizzando vocaboli antiquati: per comprenderla, accedete al sito consigliato, un autentico Tesoro della Lingua Italiana delle Origini, quale significa, infatti, il suo acronimo. 11 CURIOSITA’ DAL MONDO L’Enigmista sarà il villain di Batman 3? Firstshowing.net ha annunciato che, secondo una “fonte certa”, dopo Ra’s al Ghul e Joker, il nuovo cattivo di Christopher Nolan per il prossimo Batman sarà niente meno che l’Enigmista. Al top della lista dei candidati ci sarebbe Joseph GordonLevitt. L’Enigmista, alias Edward Nigma, è un personaggio dei fumetti DC Comics, che da eccentrico inventore assume l’identità dell’Enigmista, un criminale egocentrico con lo scopo di rivelare al mondo l’identità segreta di Batman. A caratterizzare le scene dei suoi crimini sono i rebus e gli indovinelli. Ora non resta che attendere una conferma direttamente dalla Warner Bros. Fonte: www.bestmovie.it Dopo 60 anni stop all’omaggio di un misterioso fan alla tomba di E. A. Poe Il misterioso visitatore della tomba di Edgar Allan Poe quest’anno non ha compiuto il suo rituale. I visitatori che il 19 gennaio 2010 si sono incontrati al cimitero di Baltimora, in occasione dell’anniversario della nascita di Poe, non hanno trovato le rose rosse e la bottiglia di cognac che tutti gli anni, da 60 anni, erano lì. Il mistero del “custode di Poe” è diventato quasi più grande di quello legato alla circostanze della morte dello scrittore americano. Fonte: www.gialli.it Il mistero di Agatha Christie La creatrice di Miss Marple ed Hercules Poirot scomparve misteriosamente alle 20.45 del 3 dicembre dalla sua casa di Styles, nel Berkshire, senza avvisare alcun familiare. La sua macchina abbandonata fu poi rinvenuta vicino a Guilford, a sud di Londra. L'inspiegabile sparizione provocò inquietudine e mobilitò la polizia nella ricerca della scrittrice. Perfino sir Arthur Conan Doyle si interessò del caso. Dopo 11 giorni senza dare sue notizie, Agatha Christie fu ritrovata in un hotel di lusso di Harrogate, dove si era registrata sotto il nome di Teresa Neele. Fonte: www.sherlockmagazine.it Libri: Google, nel mondo 130 milioni Quante opere librarie esistono oggi in tutto il mondo? E' presto detto: 129.864.880. O almeno tanti erano l'1/8. Lo ha calcolato Google. La risposta e' venuta al termine di un lungo processo di esclusione descritto in un intervento sul suo blog dagli esperti, e si basa sul numero dei volumi esistenti. La domanda si era posta per il servizio 'Books' di Google, che cataloga e digitalizza i libri. Il conteggio si riferisce solo ai titoli attualmente esistenti, ed esclude opere in microfilm. Fonte: www.ansa.it Il tesoro nascosto di Kafka riemerge dai caveau di Zurigo Un tesoro nascosto, conservato nei caveau di una banca a Zurigo, e ora portato alla luce. Manoscritti e disegni di Franz Kafka sono stati recuperati dalle casseforti dell’Ubs di Zurigo, dove erano depositate da oltre mezzo secolo. L'apertura dei caveau è stata richiesta da un tribunale israeliano in una vertenza che oppone lo Stato ebraico a due sorelle che hanno ereditato l'archivio da Max Brod, amico di Franz Kafka. Secondo Haaretz, dalle casseforti è emerso «un vero tesoro letterario» fra cui diverse lettere e il manoscritto originale di un breve e ben noto racconto di Kafka. Fonte: www.corriere.it 12 ASSAGGI SCONOSCIUTI Abbiamo voluto dedicare lo speciale di questo numero alla nazione che, per la prima volta nella sua storia, ha vinto il mondiale di calcio: la Spagna. La Spagna conosciuta è quella di Don Chisciotte, di Picasso e del flamenco; di Carlos Ruiz Zafòn, di Velazquez e di Banderas; ma lo scopo di questo articolo è quello di far assaporare ai lettori una Spagna del tutto inedita, vissuta da punti di vista differenti. La rivivremo attraverso le storie di autori spagnoli poco conosciuti, conosceremo il suo paesaggio attraverso le ambientazioni di romanzi, ripercorreremo la storia della sua letteratura; sveleremo il lato più nascosto dei suoi famosi artisti. Iniziamo il nostro cammino dal “più bel romanzo pubblicato in Spagna dopo la guerra civile”; è definito così il romanzo La piazza del diamante della scrittrice Mercè Rodoreda, (un'autrice catalana famosa in tutta la Spagna ma non da noi; comparata a Virginia Woolf). Attraverso gli occhi di Natalia vedremo scorrere le immagini del barrio de Gràcia e delle strade della vecchia Barcellona tra la fine degli anni ’20 e l’inizio degli anni ’50. Con una toccante intensità, la protagonista più che raccontare sembra suggerire attraverso i dettagli i suoi sentimenti, la sua sensibilità femminile, tutta la fragilità e la complessità dell'essere umano. Rimaniamo a Barcellona con un romanzo che si snoda fra le varie opere del maestro dell’architettura spagnola; chiunque sia rimasto affascinato dalle opere di Gaudi’ trovera’ in La chiave Gaudì di Martín Esteban molti dettagli mai narrati sulla sua esistenza e sul simbolismo applicato alle sue opere. Il romanzo rientra nel filone del Codice da Vinci; un’avvincente avventura in cui la storia del cristianesimo si riallaccia alla cronaca moderna, con contorno di amori, omicidi, sette segrete e molti altri misteri; un modo particolare per conoscere e rivivere le opere di Gaudì. Il tuo volto domani (1_Febbre e Lancia; 2_Ballo e sogno; 3_Veleno e ombra e addio) di Javier Marias; un romanzo “a puntate” formato da millecinquecento pagine che in qualche modo celebrano quello che può forse dirsi il più geniale e anomalo scrittore della Spagna del postfranchismo. Un “grande” romanzo sulla pace e sulla guerra, sull'importanza della morte e dei morti, sulla violenza e la paura, sull'apprendimento della solitudine, sull'impossibilità di conoscere gli altri e anche se stessi, sul peso che il passato esercita sul presente. Il protagonista Jacobo, Jack, Jacques; per mezzo del suo lavoro, apprende come dietro l'apparenza della realtà vi siano oscuri e inestricabili intrecci e finisce per conoscere il vero volto di chi lo circonda, e anche il suo. Infine andiamo a scoprire il Seicento spagnolo grazie ai Romanzi picareschi a cura di Carlo Bo. Quello del "picaro" è un personaggio straordinario; disincantato, astuto, ironico e divertente, che funziona da strumento di demistificazione che, gettando il suo sguardo corrosivo su tutto ciò che lo circonda, riesce a svelare la materia reale che si cela sotto lo smalto delle apparenze individuandone le componenti sociali più assurde e spesso tragicomiche. 13 UN BAZAR DAI SAPORI SPAGNOLI Un pittore burlone Fra le tante critiche che investirono Pablo Picasso vi fu quella di un uomo che criticò l’operato dell’artista poiché creava dei dipinti e delle sculture poco realistiche. Picasso gli chiese dunque di mostrargli qualcosa di realistico. L'uomo gli estrasse la foto della moglie dal portafogli e Picasso dopo una breve osservazione rispose: «Quindi sua moglie è alta cinque centimetri, bidimensionale, senza braccia né gambe, e senza colori tranne sfumature di grigio?» Fonte: www.linchiesta.it EVENTO “Salvador Dalì Il sogno si avvicina” Palazzo Reale, Milano Dal 22/09 al 30/01 Un artista poliedrico Il famoso pittore e scultore surrealista Salvador Dalì, nella sua vita oltre ad aver realizzato più di 1500 opere si occupò anche di fotografia, teatro, cinema, moda, arredamento, gioielleria e scienza... inoltre scrisse anche un romanzo dal titolo “Volti nascosti”. Flamenco: storia di tristezza e nostalgia Il Flamenco, nonostante l’aspetto esteriore di grande vitalità, nasce in una notte andalusiana quando le parole di un uomo triste non riescono più a rendere il peso di un’atmosfera carica di emozioni e si trasformano in un canto lamentoso (i soleares). Stimolato dal canto, un gruppo di uomini imbraccia la chitarra ed esegue alcuni accordi, che con la loro progressione armonica e la cadenza ritmica costituiscono la base di una siguiriya. Da questa alternanza di canto e musica nasce il flamenco. CRUCIENIGMA Fonte: Spagna (guida turistica) Boccaccio ispira una leggenda spagnola Dall’ottava novella del Decamerone di Boccaccio, Girolamo e Salvestra, deriva la leggenda spagnola degli amanti di Teruel Diego de Marcilla e Isabel de Segura. Nella città spagnola di Teruel vi è il mausoleo dedicato a questi due amanti, morti secondo la leggenda, per il dolore causatogli dalla loro separazione. Da questa leggenda si sono ispirati numerosi scrittori, fra i quali A. Rey de Artieda, Jerónimo de Huerta, Juan Yague de Salas, Tirso de Molina, J. Pérez de Montalbán e J. E. Hartzenbusch. Fonte: www.sapere.it CERCA LE PAROLE NELLO SCHEMA; LE LETTERE MANCANTI FORMERANNO IL NOME DELL’AUTORE DI QUESTA RUBRICA ALA AMICO ANELLO ARIA ATTO AUTO BALLO BANCA BENE BLU BUON CASA CEPPO CHIEDA CODA CURA DEL DOVE DUE ERA FRA GAS IDEA LUI MELA MIO MOLLA NOI NON OCA ORO PETALO SUD SUO TONO TRE ULTIMO UNA USO VOI 14 _____________ EVENTI IN BUSCATE SETTEMBRE Dal 11 al 26 “Futuroltre” di Matteo Dicorato Mostra d’arte | Sala Angelo Lodi | Vernissage ore 17:00 | Mostra visitabile negli orari della biblioteca e domenica 9:30-12:30 e 16:00-19:00 16 Apertura serale della biblioteca Dalle ore 20:30 alle 22:30 1° Festival Spazio Pratone 18 Performance e laboratori di Aerosol Art con DSA CREW promosso da Grimi Parco Pratone | ore 15:00 Aperitivo ed Inaugurazione della mostra collettiva “Trasformazioni - Tra forma e azione” opere di land art ed installazioni Parco Pratone | ore 18:00 19 Apertura della mostra “Trasformazioni” Parco Pratone | ore 15:00 Laboratori didattico-ricreativi promosso da Fantasy Party e Baby Store 0-16 Parco Pratone | dalle ore 15:30 alle 17:30 Aperitivo musicale con il cantautore italiano Mauro Colombo & il chitarrista Paulo Zannol Parco Pratone | ore 18:00 25 Laboratori in mostra Presso la Biblioteca, Grimi e Baby store | dalle ore 16:00 alle 19:00 26 Open Day Biblioteca Laboratori in mostra Presso la Biblioteca e Fantasy Party | dalle ore 09:30 alle 12:30 OTTOBRE Dal 2 al 23 “Legno venato come marmo” di Davide Galbiati Mostra d’arte | Sala Angelo Lodi | Vernissage ore 17:00 | Mostra visitabile negli orari della biblioteca e domenica 9:30-12:30 e 16:00-19:00 15 Serata dedicata al pittore Sisley Conferenza del prof. Felice Monolo | Sala Angelo Lodi | Ore 21:00 NOVEMBRE 13 “La memoria emotiva” di Nelly Irene Zina Garcia Presentazione del libro “La memoria emotiva” di Nelly Irene Zina Garcia Sala Angelo Lodi | Ore 17:00 15 POSSIBILI SOLUZIONI A CURIOSITA’ CULTURALI SOLUZIONI VICINE CESATE INVERUNO Fra le nuvole parlanti “Pagine d’arte” “Estate al Torchio”: APAI Percorso di lettura dedicato all’opera di Bruno Munari per bambini dai 5 agli 8 anni. Mostra Pittori Inverunesi Dal 19 al 26 Settembre | Piazza Don Rino Villa www. comune.inveruno.mi.it 9 Ottobre | ore 16:00 | Biblioteca Comunale www.insiemegroane.it MILANO CORBETTA Nuevo Tango, Musiche di Astor Piazzola Trio Gaudi 24 Settembre | ore 21:00 | Palazzo Brentano Salvador Dalì “Il sogno si avvicina” Mostra sull’artista catalano Dal 22 Settembre al 30 Gennaio | Palazzo Reale www.mostradali.it www.bibliocorbetta.it Serendipity di Carlo Modesti BOLLATE In mostra le fotografie di Carlo Modesti Un giorno a Villa Arconati Dal 23 Settembre al 10 Ottobre | Galleria Antonia Jannone In occasione della giornata di Ville Aperte in Brianza fondazione.ordinearchitetti.mi.it 26 Settembre | 10:00-18:00 | Villa Arconati Pink Floyd Day 2 Ottobre | Fabbrica del Vapore www.insiemegroane.it www.pinkfloydday.com CASTANO MITO 10 Settembre Musica Amleto avvisato mezzo salvato Torino Milano Festival Internazionale della Musica Commedia della Compagnia “Incamminati” Dal 3 al 24 Settembre 2010 25 Settembre | ore 21:00 | Auditorium Paccagnini Quarta edizione www.mitosettembremusica.it comune.castanoprimo.mi.it Delitto Retrospettivo di Agatha Christie Compagnia Teatrale “Il Punto” 6 Novembre | ore 21:00 | Auditorium Paccagnini 19° FESTIVAL di MILANO MUSICA Dal 3 Ottobre al 7 Novembre HUGUES DEFOURT Convenzionato con la FONDAZIONE PER LEGGERE Sconto sul biglietto per tutti gli iscritti alle biblioteche www.milanomusica.org www.fondazioneperleggere.it SOLUZIONI DISTANTI GENOVA ORIZZONTI Festival della scienza Dal 29 Ottobre al 7 Novembre www. festivalscienza.it TORINO Le macchine della meraviglia Lanterne magiche e film dipinto, 400 anni di cinema Fino al 7 Novembre | Reggia della Venaria Reale www.lemacchinedellameraviglia.it ULTIMA THULE E’ il posto più lontano da ricercare, una sorta di miraggio o orizzonte irraggiungibile: ma lì bisogna giungere prima di poter intraprendere il viaggio di ritorno. E’ dove speriamo vi abbiamo condotti con questi scritti: per accompagnarvi indietro, vi lasciamo una storia. "Un uomo si propone il compito di disegnare il mondo. Trascorrendo gli anni, popola uno spazio con immagini di province, regni, di montagne, di baie, di navi, d’isole, di pesci, di dimore, di strumenti, di astri, di cavalli e di persone. Poco prima di morire, scopre che quel paziente labirinto di linee traccia l’immagine del suo volto.” Jorge Luis Borges 16