Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese
28 agosto 2008 - Anno LXXX - N. 13 - franchi 1 - G.A.A. 6900 Lugano
Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano
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Prossimo numero: 11 settembre 2008
Si ritorna a scuola
Assegni per i figli
Buon inizio a tutti!
Ritardi nel versamento
pagina 2
pagina 3
Autunno sindacale
Formazione professionale
Tra certezze e incertezze
Un numero maggiore di posti di tirocinio
pagina 3
pagine 8-9
2
SCUOLA LAVORO
UN ASILO NIDO ALL’AMMINISTRAZIONE CANTONALE
Anche lo Stato dà il buon esempio
Andrea Fontana
ando seguito a quanto annunciato nel
mese di luglio dello scorso anno, il
Consiglio di Stato ha comunicato negli
scorsi giorni che l’Asilo nido per i figli dei
dipendenti dell’Amministrazione cantonale o di
deputati in Gran Consiglio è entrato nella sua
fase operativa. La struttura accoglierà fino a
quindici bambini in età da 0 a 3 anni.
È stato, infatti, pubblicato il concorso per
attribuire ad un ente esterno, che potrà beneficiare dei contributi previsti dalla Legge per le
famiglie, la gestione della nuova struttura. La
sede sarà a Bellinzona presso uno stabile di
proprietà della Cassa pensione dei dipendenti
dello Stato.
Nella nota informativa del Consiglio di
Stato viene precisato che questo servizio
nasce dalla volontà di promuovere una politica del personale attenta alle esigenze dei
propri collaboratori e consentirà ai genitori,
ed in particolare alle mamme, di poter meglio
conciliare le esigenze lavorative con la cura
dei figli.
Dunque, finalmente anche da parte dell’autorità cantonale un esempio positivo di come
un datore di lavoro possa rendere concreti i
discorsi sulla sensibilità sociale e l’attenzione
verso le famiglie dei suoi collaboratori.
Realizzare un asilo nido per i dipendenti rappresenta, per qualsiasi azienda, un’espressione di apertura alle necessità del contesto
sociale in cui opera e, più direttamente, un
valido sostegno alle esigenze dei propri collaboratori che desiderano allargare la propria
famiglia.
L’OCST, impegnata da sempre nel promuovere e sostenere anche sui posti di lavoro politiche attente ai bisogni delle famiglie, non può
D
Neo diplomati nel ramo
della carrozzeria
l Gruppo Carrozzieri Ticinesi USIC
(Unione Svizzera dei Carrozzieri) sezione
Ticino si complimenta con gli apprendisti
che hanno conseguito l’attestato federale di
capacità nelle professioni del ramo della carrozzeria.
Gli esami di fine tirocinio 2008 si sono
svolti presso il Centro di formazione professionale USIC a Giubiasco, sede dei corsi
interaziendali.
Quest’anno vi è in particolare da sottolineare l’ottenimento del diploma di carrozziera verniciatrice da parte di due ragazze.
I
Carrozzieri verniciatori
Akai Manuel (Paradiso, Avegno); Alday
Mustafa (Torpedo 2000 SA, Bodio); Butti
Moreno (Inter Vezia SA, Vezia); Cakolli Alì
(Alphia SA, Balerna); Capra Michael
(Gambucci Sagl, Bedano); Ceppi Stefano
(Auto Tino Motorsport, Riva S.Vitale); Da
Silva Lenia (Copes Sagl, Canobbio); Elia
Moreno (Lepori Marco, Agno); Fabbri
che rallegrarsi per questa iniziativa che tiene
in primo luogo conto delle necessità delle
mamme e che ha l’indiscutibile vantaggio di
contribuire al miglioramento della qualità di
vita delle lavoratrici e dei lavoratori, anche
semplicemente grazie alla riduzione del tempo
da dedicare alla ricerca e all’accompagnamento dei figli ad altri asili nido.
Pur non risolvendo tutte le problematiche
legate all’annosa questione della responsabilità familiare e dell’attività lavorativa, queste
strutture facilitano un rientro delle lavoratrici
dalla maternità in tempi più rapidi e con un
atteggiamento più sereno e, non da ultimo,
attraverso il sostegno alla gestione familiare,
favorisce le possibilità di sviluppo e carriera
delle donne lavoratrici e la valorizzazione dell’apporto professionale di ciascuna di esse alla
vita dell’impresa.
Ci auguriamo che la decisione del
Consiglio di Stato possa essere ripresa da
altre aziende poiché la realizzazione di queste realtà, indispensabili per conciliare la
necessità o anche solo l’aspirazione a continuare a lavorare pur avendo dei figli, risulta
essere una risposta adeguata alle
necessità
del
proprio personale.
Questo discorso è di particolare
importanza
in
alcuni settori lavorativi, come in
quello sociosanitario, nei quali la
componente femminile è decisamente importante.
Manuel (Nicora Sagl, Losone); Ferrazzo Pio
(World Car, Gordola); Filipovic Predrag
(Longo, Sementina); Galbusera Christian
(ART 2411, Lumino); Galbusera Mirko (Car
Center SA, Giubiasco); Grandi Daniele
(Automek SA, Mezzovico); Jankov Kire
(Touring SA, Minusio); Javor Ermin (Fola SA,
Pregassona); Mares Simona (Torpedo 2000
SA, Bodio); Radic Aleksandar (Nima Sagl,
Giubiasco); Reber Andrea (Paradiso,
Avegno); Satta Salvatore (San Gottardo SA,
Lavorgo); Spadaccini Ruben (Soladino,
Someo); Vescovi Samuele (Nepple SA,
Bellinzona).
Carrozzieri lattonieri
Buqai Artan (Isolabella SA, Bellinzona);
Butti Johathan (Bognuda, S. Antonino);
Cappelletti Michael (D’Avino SA, Lodrino); Di
Guglielmo Andrea (Inter Vezia SA, Vezia);
Golub Ivan (Winteler & Co. SA, Giubiasco);
Iseni Liridon (AMAG, Bellinzona); Kofmehl
Enrico (Rollini SA, Contone); Manghi David
(Alphia SA, Balerna); Milanovic Milojko
(Lume Sagl, Lumino); Rinaldi Moreno
(Mercedes Benz SA, Pazzallo); Russo
Danilo (Automek SA, Mezzovico).
28 agosto 2008
Il futuro del
Concordato Harmos
l Consiglio di Stato ha presentato al
Parlamento il messaggio per l’adesione
del Ticino al Concordato Harmos, l’accordo intercantonale per l’armonizzazione
della scuola dell’obbligo.
Per il Ticino si tratta di una sorta di accordo su misura, dato che sarà possibile mantenere l’attuale struttura con una scuola
elementare di 5 anni e una scuola media di
4. Ciò che invece bisognerà accettare, ed
ha già fatto discutere in molti altri cantoni
della Svizzera, sarà l’anticipo dell’inizio
della scuola dell’obbligo a 4 anni. Sarà inoltre introdotto un monitoraggio dell’educazione.
Ora la Commissione parlamentare scolastica prima e il Gran Consiglio poi si pronunceranno sull’accordo. Si prevede una
decisione tra la fine di quest’anno e l’inizio
del prossimo.
Nel frattempo, mentre Vaud, Giura,
Sciaffusa e Glarona hanno già aderito al
concordato, in altri cantoni è stato lanciato
un referendum: Lucerna voterà il 28 settembre, Turgovia, Grigioni e San Gallo il 30
novembre. Incerta invece la situazione per
Neuchâtel, Vallese e Nidwaldo dove non è
ancora scaduto il termine per il referendum.
I
IN COPERTINA
Si ritorna a scuola!
a bellissima foto di copertina rappresenta i bimbi che a giugno hanno terminato la prima elementare presso la
scuola Piccolo Principe di Porza accompagnati dalla maestra Francesca Beretta
Piccoli. L’occasione è stata la gita di tutta la
scuola al Tierpark di Altdorf il 27 maggio
scorso.
La redazione coglie l’occasione per
augurare a tutti gli studenti che inizieranno
prossimamente la scuola di passare un
anno sereno con la famiglia, gli insegnanti
e i compagni, che sia una bella occasione
di crescita.
L
28 agosto 2008
3
SINDACATO ATTUALITÀ
Autunno sindacale
Tra certezze e incertezze
Meinrado Robbiani
a pausa estiva ne ha attenuato per un
attimo la percezione, ma con le ferie
ormai alle spalle, l’inquietudine per un
orizzonte, che vediamo progressivamente
offuscarsi ma del quale non riusciamo ancora
a prevedere con precisione gli umori, torna ora
inevitabilmente a galla.
Un’inquietudine tanto più acuta poiché originata da un tormentato intreccio di scompensi
immediati e di squilibri di più lungo termine.
Sull’immediato grava in particolare la preoccupazione per la brusca accelerazione del costo
della vita. Più avanti si delineano le paventate
ricadute dello sconquasso creato dalle follie
del mondo bancario e finanziario, con uno
sfondo di possibile recessione e di conseguenti difficoltà occupazionali.
L
A difesa dei salari e dei redditi. I segni di rallentamento della congiuntura, apparsi negli
Stati Uniti ed ora anche nell’Unione europea,
vengono ad iniettare incertezza sull’autunno,
sede tradizionale delle scelte salariali nelle
categorie professionali e nelle imprese.
Il percorso di progressivo ricupero salariale,
al quale l’andamento favorevole dell’economia
degli ultimi anni stava aprendo la strada,
rischia di scontrarsi anzitempo contro l’odierna
fase di instabilità.
Per il sindacato si impone perciò una linea di
ferma difesa del reddito contro gli effetti dell’inflazione ma non solo. Rimane comunque
attuale la rivendicazione di un aumento delle
retribuzioni al di là della compensazione del
rincaro. Ai frutti della crescita, che ha raggiunto negli scorsi anni livelli inabituali per il nostro
Paese, devono potere accedere anche i lavoratori. I manager, che si sono abbondantemente abbuffati lasciando solo qualche briciola ai lavoratori, non si azzardino ora a predicare moderazione.
Attenzione all’occupazione. Le nubi, che si
intravedono all’orizzonte, inducono pure a
stare all’erta sul fronte dell’occupazione.
L’elevata dipendenza dell’economia svizzera
dagli scambi con l’estero riverbera immancabilmente le difficoltà internazionali sul nostro
Paese. Qualora l’andamento dell’economia
dovesse perdere eccessivamente ritmo per il
calo della congiuntura internazionale, andrà
sostenuta l’occupazione per il tramite segnatamente di una tutelata domanda interna (salvaguardia del potere d’acquisto delle famiglie) e
di incentivati investimenti pubblici. Per il sindacato si tratta perciò di rimanere vigile per
cogliere eventuali segnali di contrazione dell’occupazione, intervenendo sollecitamente a
sua protezione.
Agire in profondità. L’opera più indispensabile, che oltrepassa però i confini di un singolo
Stato poiché di dimensione forzatamente mondiale, rimane la riforma del sistema finanziario.
Il terremoto in atto nel mondo bancario e
finanziario, che sta trascinando nel suo vortice
l’economia intera, deve indurre ad un vigoroso
giro di boa. La finanza è diventata un mostro,
al quale vanno mozzati i tentacoli ciecamente
speculativi.
Ha inizialmente puntato sul mondo delle
imprese, imponendo il primato del breve termine tramite il perseguimento di rendimenti
immediati. Ha così stimolato una insana alleanza tra azionisti e manager, entrambi protesi
a raccogliere frutti copiosi nel più breve termine, facendo perdere di vista la solidità e la prosperità delle imprese sul lungo termine.
Attraverso la costruzione di strumenti sofisticati, si è poi gettata nella speculazione più
esasperata e aberrante, i cui effetti disastrosi
stanno mettendo in pericolo il mondo bancario
stesso con ricadute possenti sull’intera economia e sulla collettività. Urge perciò una riforma
in profondità del sistema finanziario internazionale.
Il primato del lavoro. Oltre ad incoraggiare
una sua rapida riforma, quanto accaduto sul
versante finanziario deve pure aiutare a comprendere che una ricchezza solida e duratura
può essere costruita solo attorno al perno del
lavoro. Caduta l’illusione finanziaria e speculativa (lo stesso Presidente degli Stati Uniti ha
parlato di sbornia), si tratta cioè di riscoprire la
centralità del lavoro.
Si torna perciò all’area privilegiata di presenza e impegno del sindacato, che è chiamato a
contribuire a valorizzare pienamente il lavoro
quale fonte di autentica crescita e prosperità
sia per il singolo, sia per la collettività. Questo
obiettivo è indissociabile da una traiettoria di
umanizzazione del lavoro, che il sindacato è
chiamato a seguire con puntiglio e vigore.
Ritardi nel versamento
degli assegni per i figli
La risposta dell’Istituto
delle Assicurazioni sociali
all’OCST
OCST si è rivolta nel corso dell’estate
all’Istituto
delle
Assicurazioni sociali di Bellinzona,
lamentando ritardi nel versamento degli
assegni per i figli. Alcuni nostri iscritti ci
avevano infatti segnalato il mancato incasso di questa prestazione, tanto più significativa se si considerano le difficoltà di reddito che gravano su un’ampia cerchia di
famiglie.
Nella sua presa di posizione, l’OCST,
segnalando che molti capifamiglia non stavano percependo gli assegni, ha evidenziato i disagi acuti generati da questo mancato introito. Pur comprendendo il carico di
lavoro supplementare conseguente all’entrata in vigore delle nuove disposizioni di
legge - per la cui applicazione anticipata si
era battuta l’OCST stessa – vi si deplorava
che non fossero state attuate soluzioni
organizzative straordinarie per fare fronte a
questo aggravio di lavoro.
L’Istituto delle Assicurazioni sociali, per il
tramite del suo direttore e del capoufficio
prestazioni, indica che le nuove norme di
legge hanno in particolare esteso la cerchia
degli aventi diritto agli assegni. Anche i figli
con più di 20 anni, se in formazione, beneficiano ora delle prestazioni e ciò fino al
massimo al venticinquesimo anno di età.
Sia per questo ampliamento, sia per la
molteplicità dei curricoli formativi, si rendono necessari approfondimenti e verifiche
dettagliate. Da parte di non pochi salariati e
datori di lavoro si ritarda inoltre nel presentare la documentazione necessaria. Per
fare fronte all’accresciuta mole di lavoro,
l’Istituto ha peraltro aperto un concorso per
l’assunzione di tre collaboratori ulteriori. La
situazione dovrebbe perciò potersi progressivamente normalizzare.
L’OCST prende atto delle dichiarazioni
dei responsabili dell’Istituto, auspicando
che i ritardi rilevati possano essere rapidamente superati. Invita parallelamente i lavoratori a fare in modo che la documentazione richiesta venga inoltrata con sollecitudine, collaborando con il personale dell’Istituto al superamento del cumulo di pratiche
indotto dalle nuove disposizioni di legge e
contribuendo alla normalizzazione della
situazione.
L’
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LAVORO SALUTE
28 agosto 2008
MALATTIE PROFESSIONALI
L’amianto e le conseguenze per la salute
nche se l’amianto di per sé non è pericoloso, il rischio principale è legato
alla presenza di fibre aerodisperse che
possono essere inalate e penetrare negli
alveoli polmonari. Le fibre di amianto presentano una struttura cristallina e tendono a sfaldarsi in senso longitudinale in fibre ancora
più sottili. Solo una parte di queste fibre viene
eliminata o scomposta dall’organismo.
L’azione aggressiva dei fagociti (cosiddetti
“spazzini” del sistema immunitario) sulle fibre
di amianto e l’azione meccanica diretta di
quest’ultime danneggiano i tessuti e il patrimonio genetico cellulare. Già a una bassa
concentrazione di polveri di amianto nell’aria
è possibile che si sviluppi il mesotelioma
(tumore della pleura o del peritoneo) o il carcinoma polmonare.
L’esposizione diventa pericolosa se la lunghezza delle fibre è superiore a 5 micron
(0.005 mm), il loro diametro è inferiore a 3
micron e se il rapporto lunghezza-diametro è
superiore a 3:1.
Particolarmente pericolose sono le fibre
lunghe più di 20 micron. Le malattie da
amianto possono manifestarsi dopo molti
anni, a volte persino dopo 40 anni dalla prima
esposizione.
Il rischio individuale dipende dal numero di
fibre “biopersistenti“ inalate, ossia da quelle
fibre che si accumulano e permangono nei
polmoni in forma inalterata. Il rischio è in funzione anche della concentrazione di fibre nell’aria respirabile e della durata di esposizione.
In base alle conoscenze attuali non esiste
un pericolo per la salute in caso di ingestione
di fibre di amianto presenti, ad esempio, nell’acqua potabile o negli alimenti.
A
Competenze
In Svizzera sono diversi gli enti che si occupano del problema amianto, ciascuno con un
proprio mandato specifico a seconda che si
tratti della tutela della popolazione, dei lavoratori o dell’ambiente. A livello federale operano l’UFSP, l’UFAFP e la Suva; come organi esecutivi della sicurezza sul lavoro è
importante ricordare anche gli ispettorati cantonali del lavoro e, per quanto concerne il
risanamento di immobili, i cantoni e i comuni.
Nell’autunno del 2002 è stato istituito il
“Forum Amianto Svizzera” (FACH), la cui
missione è facilitare lo scambio di informazioni tra i vari enti e ridurre costi e tempi di intervento. L’obiettivo di questo gruppo è lo scambio di esperienze, fare il punto sulle questioni
legate all’amianto e coordinare le misure di
prevenzione. All’interno del gruppo sono rap-
presentati la Suva, l’UFSP, l’UFAFP e il Seco.
A seconda delle necessità partecipano ai
lavori anche i rappresentanti cantonali (ispettorati del lavoro, protezione dell’ambiente).
Prevenzione
Per prevenire le malattie correlate a particolari categorie o attività professionali la
Suva può emettere una decisione formale e
imporre a un’azienda l’applicazione di misure
di prevenzione. La Suva decide il tipo di
esami da effettuare e vigila sulla loro esecuzione; può disporre inoltre ulteriori controlli (a
esposizione cessata) qualora questi si rendano necessari per ragioni mediche.
I primi esami preventivi per i lavoratori
esposti ad amianto furono eseguiti negli anni
’40 e diventarono sistematici a partire dal
1984, anno in cui fu introdotta la Legge federale sull’assicurazione contro gli infortuni. Tali
controlli riguardano coloro che in passato
sono entrati in contatto con l’amianto durante
lo svolgimento di un’attività professionale e
vengono effettuati a scadenze priodiche. La
Suva si assume le spese di tutte le visite
mediche.
Gli esami preventivi della Suva rispettano
le linee guida dell’Organizzazione mondiale
della sanità. Attualmente sono circa 5000 le
persone in Svizzera tenute sotto stretta sorveglianza medica a causa di una precedente
esposizione all’amianto.
Malattie professionali connesse
all’amianto
Placche pleuriche
Con il termine placche pleuriche si intende
un ispessimento fibroso localizzato nella
pleura conseguente a un’infiammazione cronica. Le placche si manifestano dopo
un’esposizione professionale all’amianto e
molto spesso vengono scoperte per caso.
Dal 2002 le placche di una determinata
estensione nel tessuto sono riconosciute
come malattia professionale.
Asbestosi
L’asbestosi è una malattia polmonare irreversibile provocata dall’inalazione di fibre
d’amianto. Si tratta di una fibrosi interstiziale
conseguente all’accumulo di fibre di amianto
nei polmoni e ha la tendenza ad evolvere
anche dopo la cessazione dell’esposizione.
Si manifesta con insufficienza respiratoria,
alterazione della funzionalità polmonare e,
nei casi più gravi, invalidità respiratoria.
Le persone che soffrono di asbestosi si
ammalano più facilmente di carcinoma polmonare. Il tempo che intercorre tra l’inizio
dell’esposizione e il manifestarsi della malattia (cosiddetto tempo di latenza) è di 15 anni
e oltre.
L’asbestosi è una malattia provocata da
un’esposizione prolungata e intensa alle fibre
di amianto, come avveniva spesso nel periodo compreso tra gli anni ‘50 e ‘70. I casi di
asbestosi attualmente segnalati alla Suva
sono pochi e questo è dovuto al miglioramen-
to delle condizioni lavorative dall’inizio degli
anni ‘80 e al divieto di utilizzare l’amianto
floccato a partire dal 1975.
L’asbestosi è stata riconosciuta per la
prima volta come malattia professionale nel
1939 grazie ad una decisione del Consiglio di
amministrazione e nel 1953 è stata inserita
nell’elenco delle malattie professionali.
Dal 1984 il riconoscimento delle malattie
professionali avviene in base alla Legge
federale sull’assicurazione contro gli infortuni
(art. 9, cpv. 1 LAINF).
Carcinoma polmonare (carcinoma bronchiale)
Una prolungata e intensa esposizione alle
polveri di amianto può causare il carcinoma
polmonare. Dal punto di vista medico non si
fa alcuna distinzione tra questo tipo di carcinoma correlato all’amianto e gli altri carcinomi bronchiali causati da altri fattori. Il consumo di tabacco amplifica notevolmente l’effetto cancerogeno dell’amianto aumentando la
probabilità di contrarre tale malattia. Il carcinoma bronchiale è riconosciuto dalla Suva
come malattia professionale causata dall’amianto se si è alla presenza di almeno una
leggera forma di asbestosi o di una fibrosi
pleurica oppure di un’esposizione cumulata
all’amianto di almeno 25 anni.
(continua...)
Per tutti quanti ne vogliono sapere di più
su questo argomento è consultabile il sito
www.forum-amianto.ch e
www.ti.ch/reteinfoamianto
(da dove sono state tratte le principali
notizie riportate in questa pagina)
5
SERVIZIO GIURIDICO
28 agosto 2008
RADIO TELEVISIONE SVIZZERA DI LINGUA ITALIANA
Più trasparenza sulle assunzioni a prestito
OCST ha nuovamente ricevuto segnalazioni, che sollevano interrogativi sia
sulla politica delle assunzioni, sia sull’impiego di personale a prestito alla RTSI.
L’
Assunzioni. Risulta che anche recentemente
sarebbe stato assunto del personale proveniente dall’estero, con modalità che si scostano dal normale concorso. Si tratterebbe di
assunzioni dirette, peraltro con l’indicazione di
mansioni diverse da quelle che in realtà l’impiegato sarebbe andato entro breve ad assolvere.
Se queste informazioni risultassero confermate, si sarebbe confrontati a scelte penalizzanti per il personale altrettanto qualificato
disponibile nel mercato del lavoro ticinese.
Sorge parimenti il dubbio che i motivi di queste assunzioni possano essere ricondotti
all’obiettivo di applicare condizioni salariali e
lavorative (piani di lavoro, lavoro festivo) inferiori a quelle usuali nell’impresa.
L’OCST ritiene perciò opportuno intervenire
sulla RTSI per ottenere in primo luogo una
politica di assunzioni orientata alla manodopera locale.
Appare pure necessario verificare se queste
assunzioni di personale estero non celino
situazioni di indebita pressione sulle condizioni di lavoro.
Prestito personale. Un ulteriore aspetto, che
non può lasciare indifferenti, è il ricorso all’impiego di manodopera tramite intermediatori. In
tal senso continuano a giungere segnalazioni
di condizioni lavorative gravose dal profilo dei
tempi lavorativi ed anche delle retribuzioni.
Appare perciò opportuno appurare lo statuto di
questi collaboratori, il loro rapporto con le ditte
intermediarie e le condizioni lavorative imposte dalla RTSI.
Per tali ragioni l’OCST ha chiesto un sollecito e autorevole intervento dell’Ispettorato cantonale del lavoro, affinché siano attuate le
dovute verifiche che chiariscano la situazione
sulle modalità di assunzioni e sulla gestione
delle risorse lavorative RTSI.
L’OCST auspica che la direzione e il
Consiglio di amministrazione RTSI prenda in
seria considerazione i problemi già segnalati e
che, a fasi alterne, si ripropongono.
Avete bisogno di cure e assistenza (SPITEX) a domicilio?
Allora rivolgetevi al SACD Servizio di utilità pubblica! www.sacd-ti.ch
0840 22 44 22
Grazie alla collaborazione con Ticino Soccorso, digitando il numero telefonico
summenzionato, verrete indirizzati all’ente attivo nel vostro comprensorio
SCuDo - Servizio Cure a Domicilio del Luganese
Associazione per l'assistenza e la cura a domicilio del Mendrisiotto e Basso Ceresio
MAGGIO - Associazione per l'assistenza e la cura a domicilio Malcantone Vedeggio
Servizio d'assistenza e cura a domicilio della Regione Tre Valli
ABAD - Associazione Bellinzonese per l'Assistenza e cura a Domicilio
ALVAD – Associazione Locarnese e Valmaggese di assistenza e cura a domicilio
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Concorso fotografico «I lavoratori e i loro strumenti»
OCST lancia anche quest’anno un concorso fotografico sul
tema «I lavoratori e i loro strumenti» riservato ai lettori del
nostro giornale. L’obiettivo è quello di raccogliere le immagini
più belle che verranno periodicamente pubblicate sul giornale Il Lavoro.
Inviateci le foto più rappresentative le migliori 12 foto verranno
pubblicate sul calendario OCST del 2009 e riceveranno un premio
con le seguenti modalità: 1° premio fr. 300.- , 2° premio fr. 200.-,
dal 3° al 12° premio fr. 100.-
L’
Regolamento del concorso. I dipendenti dell’OCST e i loro familiari non sono
ammessi al concorso. Per partecipare è sufficiente inviare un’immagine mai pubblicata inerente al tema insieme al tagliando sottostante compilato. Le immagini
ricevute non saranno restituite. Ciascun concorrente può partecipare con un massimo di 3 immagini di cui è autore e titolare dei diritti. L’autore stesso si preoccuperà di chiedere l’autorizzazione alla pubblicazione alla direzione dell’azienda in cui la foto è stata scattata. Ogni partecipante autorizza la pubblicazione, sia su internet sia sui mezzi stampa. Le foto devono essere inviate unitamente al tagliando sottostante compilato entro venerdì 26 settembre 2008 alla
redazione de Il Lavoro, via Balestra 19, 6900 Lugano o via e-mail a: [email protected], indicando i dati personali e il titolo della fotografia.
Concorso fotografico «I lavoratori e i loro strumenti»
Nome ____________________ Cognome_________________________
Partecipo al concorso con la foto intitolata
Via ________________________________________________________
_____________________________________
Nap _____________ Località _________________________________
La foto è stata scattata presso l’azienda
Tel ______________ e-mail __________________
_____________________________________
La mia partecipazione al concorso è conforme al regolamento
Luogo e data _________________ Firma_________________
Compilare e inviare insieme alla fotografia a: Il Lavoro, redazione, Via Balestra 19, 6901 Lugano
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SINDACATO FORMAZIONE
28 agosto 2008
WALCO LIN SA DI GIUBIASCO
Una storia lunga 100 anni
el 2008 il centenario dalla fondazione
della Walco Lin di Giubiasco, azienda
impegnata nella produzione e nella
distribuzione di utensili e prodotti per la pulizia
professionale.
La loro è una storia di successi che pone le
sue radici nel Saponificio Locarno Sa, fondata
il 27 giugno 1908, società specializzata nella
produzione di: diversi tipi di candele e ceri che
servivano per l’illuminazione, indispensabili in
un periodo in cui l’elettricità era rara e disponibile solo nei centri; la cera per il legno, che
veniva utilizzata per tirare a lucido, disinfettare
e garantire la durata dei pavimenti in assi di
legno in tutti i locali della casa, dei mobili, delle
scale e degli infissi; il sapone di marsiglia,
detergente universale utilizzato per la pulizia
della casa, in cucina, per il bucato e per l’igiene personale. Si trattava certo di prodotti di
importanza fondamentale e di largo consumo.
L’interesse suscitato da questa idea imprenditoriale è testimoniato anche dall’entità del capitale
sociale, 400’000 fr., dall’imponenza dello stabili-
mento e dagli azionisti, appartenenti alle famiglie
più influenti del locarnese: Pedrazzini, Cattori,
Respini.
Le sorti della società sono radicalmente
cambiate con la tremenda alluvione del 1978.
In quell’occasione il fiume Maggia ha completamente invaso il terreno su cui era posto lo
stabilimento causando ingenti danni.
Per questo l’allora titolare e chimico dell’azienda Walter Conca, fu costretto, e riuscì in
tempi record, a trasferire la sede presso l’ex
stabilimento della Linoleum Sa di Giubiasco.
In quest’occasione venne cambiata anche la
ragione sociale in Saponificio Walco (le iniziali di Walter Conca) Sa Giubiasco.
Nel 1985 la ditta viene rilevata dagli attuali
proprietari ed è stata realizzata una decina di
punti vendita in tutta la Svizzera
Nel 1995 è stato inaugurato il nuovo stabile
in via Mondari 13, l’attuale sede, dove vengono prodotti un centinaio di articoli tra detergenti, decapanti, disinfettanti, paste lavamani,
cere, impregnanti.
I CORSI ALL’OCST
tecipanti, ma-gio, 18-20.30, 30 ore. Costo: fr.
400 soci, fr. 600 non soci.
INFORMATICA
ECDL Start a Lugano (Skills Card: fr. 125)
dal 15 settembre al 19 dicembre, minimo 10
partecipanti, due lezioni settimanali, 78 ore.
Costo: fr. 792 soci, fr. 1.377 non soci.
Introduzione all’informatica, Lugano o
Chiasso, dal 15 settembre al 22 ottobre, minimo 10 partecipanti, lu-me,15-17.30/19-21.30,
36 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci.
Excel 2003 Base a Lugano o Chiasso,
dall’8 settembre al 15 ottobre, minimo 10 partecipanti, lu-me, 15-17.30 o 19-21.30, 30 ore.
Costo: fr. 350 soci, 550 non soci.
Word 2003 Base a Lugano o Chiasso
dal 9 settembre al 16 ottobre, minimo 10 partecipanti, ma-gio, 15-17.30 o 19-21.30, 30
ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci.
Excel 2003 Avanzato a Lugano o Chiasso
dal 15 settembre al 22 ottobre, minimo 10 partecipanti, lu-me, 15-17.30 o 19-21.30, 30
ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci.
Word 2003 Avanzato a Lugano o Chiasso
dal 16 settembre al 23 ottobre, minimo 10 partecipanti, ma-gio, 15-17.30 o 19-21.30, 30
ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci.
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CNC macchine a controllo numerico dal
29 settembre al 24 ottobre, minimo 10 partecipanti, 18-20.30, 39 ore Costo: fr. 400 soci,
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N
EDILIZIA
Lettura del disegno edile
dal 16 settembre al 4 novembre, minimo 10
partecipanti, ma-gio, 19-21.30, 45 ore. Costo:
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dal 15 settembre al 15 ottobre, minimo 10 partecipanti, lu-me, 18-20.30, 30 ore. Costo: fr.
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AutoCAD Avanzato
dal 16 settembre al 16 ottobre, minimo 10 par-
LINGUE
Inglese – diversi livelli
dal 22 settembre al 1° dicembre, minimo 10
partecipanti, lu, 19-21.30, 30 ore. Costo: fr.
300 soci, fr. 400 non soci.
Inglese – diversi livelli
dal 23 settembre al 4 dicembre, minimo 10
partecipanti, ma-gio, 19-21.30, 60 ore. Costo:
fr. 550 soci, fr. 750 non soci.
Tedesco – diversi livelli
dal 23 settembre al 4 dicembre, minimo 10
partecipanti, ma, 19-21.30, 30 ore. Costo: fr.
300 soci, fr. 400 non soci.
Tedesco – diversi livelli
dal 22 settembre al 1° dicembre, minimo 10
partecipanti, lu-me, 19-21.30, 60 ore. Costo:
fr. 550 soci, fr. 750 non soci.
La Walco Lin Sa di Giubiasco ha dato
un valido supporto al Centro di formazione professionale dell’OCST nell’ambito dell’organizzazione del Corso di
Custode l’immobili, ospitando i corsisti
per una giornata.
Ringraziamo della disponibilità e partecipiamo ai festeggiamenti per i 100
anni di attività.
Negli ultimi anni sono state acquistate due
società attive nello stesso settore: la
Cottoferm Ag di Horgen, che ha recentemente
trasferito la produzione a Biasca, e la Elefant
Gmbh di Waiblingen (in Germania, vicino a
Stoccarda), entrambe con prodotti specifici ed
una rete di distribuzione diffusa in tutto il
mondo.
Italiano intensivo per stranieri
dal 1° settembre al 6 ottobre, minimo 10 partecipanti, tutte le mattine, 9-13, 1 mese.
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CONTABILITÀ
Contabilità teoria base
dal 15 settembre, minimo 10 partecipanti, lume, 19-21.30, 30 ore. Costo: fr. 300 soci, fr.
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Banana 5.0
dal 16 settembre, minimo10 partecipanti,
ma-gio, 19-21.30, 30 ore. Costo: fr. 350 soci,
fr. 550 non soci.
Corso di preparazione al diploma cantonale di contabilità
dal 17 novembre, minimo 10 partecipanti, lu,
19-21.30, 60 ore. Costo: fr. 750 soci, fr. 950
non soci.
VENDITA
Inglese e tedesco per venditori
a Mendrisio
dal 22/23 settembre al 17/18 dicembre, minimo 10 partecipanti, ma-gio (ted); lu e me
(Ing), 9-10.15, 30 ore. Costo: fr. 300 soci, fr.
500 non soci.
COMMERCIO
Corso di segretariato
5a edizione dal 26 settembre, minimo 10 partecipanti, Tutti i lunedì o venerdì, 9-12 e 1316, 130 ore. Costo: fr. 1'300 soci, fr. 1'700
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ALTRE FORMAZIONI
Corso biennale di custode di immobili
dal 22 settembre, minimo 10 partecipanti, lume + sabato mattina, 398 ore. Costo: fr. 5'612
soci, fr. 5'612 non soci.
7
SERVIZIO GIURIDICO
28 agosto 2008
IL CASO
L’intervento sindacale evita un’ingiustizia
Giuliano Butti*
Altro esempio emblematico riguardo la
qualità e il valore delle prestazioni offerte
dal sindacato.
llorché un lavoratore viene avvicinato
da un collaboratore sindacale del
Servizio esterno, che gli propone l’adesione all’OCST, giustamente chiede quali sono
le prestazioni offerte dal nostro Sindacato.
Rispondiamo, evidenziando che questa
rubrica intende offrire, oltre ad utili informazioni in favore degli associati, anche una chiara
risposta a tutti coloro che si accingono a far
parte della nostra grande famiglia, illustrando
nel dettaglio casi concreti risolti dal servizio
giuridico del sindacato, in forma assolutamente gratuita, in favore di chi si è trovato di volta
in volta in difficoltà.
Sono numerosi i contenziosi con gli istituti e
gli enti deputati alla gestione delle assicurazioni sociali (AVS, Assicurazione Infortuni,
Indennità perdita di guadagno, II pilastro) e
spesso i nostri associati devono far fronte a
interpretazioni di norme legali e statutarie, che
vanno analizzate, verificate e a volte contestate, se illegittimamente penalizzanti per l’assicurato.
Il caso di questo numero riguarda una sentenza del Tribunale Cantonale delle
Assicurazioni, che si è resa necessaria, poiché una Fondazione di previdenza II Pilastro,
che offre prestazioni superiori al minimo previsto
dalla
Legge
sulla
Previdenza
Professionale (LPP), intendeva applicare il
proprio Regolamento con un’interpretazione a
nostro giudizio errata.
Un carissimo socio OCST di lunga data, particolarmente legato al nostro movimento sindacale, malauguratamente, mentre era nel
pieno del suo vigore fisico, all’improvviso si è
ammalato e ha dovuto affrontare anni di sofferenza.
Ai fini della realizzazione della Previdenza
professionale, il suo datore di lavoro aveva
affiliato i dipendenti presso una Fondazione
A
collettiva LPP, che nel 2001 era stata rilevata
da un’altra Fondazione di previdenza, in
seguito ad un accorpamento.
Come Regolamento applicabile era stato
mantenuto quello in vigore presso la precedente Fondazione di previdenza.
In relazione alla grave malattia contratta, la
Fondazione di previdenza, a partire dal febbraio 2003, aveva correttamente riconosciuto e
versato la rendita di invalidità.
Nell’estate del 2005 la malattia si è aggravata e il nostro assistito è purtroppo deceduto.
La Fondazione di previdenza ha proceduto
tempestivamente a comunicare alla vedova
che, a seguito dell’infausto evento, avrebbe
avuto diritto ad una rendita vedovile o ad un’indennità unica.
La vedova si è rivolta al sindacato per essere consigliata e assistita.
L’indennità unica, quando è prevista, consiste nel riconoscimento
di un capitale, spesso
cospicuo, erogato una
sola volta, in sostituzione delle rendite periodiche (mensili o spesso trimestrali).
In questi casi, per
stabilire il diritto alle
I nostri recapiti
prestazioni e la loro
forma, sono determinanti, non solo la LPP
Via S. Balestra 19
e le relative ordinanze,
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ma
anche
il
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Regolamento
della
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Fondazione di [email protected]
denza.
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La vedova ha optato
per la capitalizzazione
della rendita.
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Consulenza nella scelta della
soluzione assicurativa più adeguata
Mediazione e assistenza nei
confronti delle compagnie di
assicurazione
Informata della decisione, la Fondazione di
previdenza ha proposto il versamento di un
capitale, determinato sulla base dell’età della
vedova e quindi su principi statistici, che risultava essere inferiore nella misura di circa fr.
10.000, rispetto all’avere di risparmio previdenziale (avere di vecchiaia) accumulato dal
marito al momento del decesso.
Tuttavia, un articolo del Regolamento applicabile indica espressamente che, nel caso di
decesso prima dell’età del pensionamento,
deve essere riconosciuto agli eredi un capitale
corrispondente all’avere di vecchiaia maturato
fino a quel momento, nella misura in cui non
sia utilizzato per il finanziamento di prestazioni per vedova.
Il giurista OCST, considerato che il “finanziamento delle prestazioni per vedova” coincide
indubbiamente con la “capitalizzazione della
rendita per vedova”, ha chiesto formalmente il
versamento dell’avere di vecchiaia maturato
dal marito al momento del decesso, in quanto
superiore, rispetto alla somma corrispondente
alla capitalizzazione della rendita per vedova.
Si trattava della semplice applicazione del
chiaro passo regolamentare sopra richiamato.
È noto a tutti quanto siano complessi e poco
comprensibili i calcoli effettuati dalle assicurazioni, tuttavia sarebbe stato nella fattispecie
sufficiente un semplice confronto tra la rendita
per vedova capitalizzata e l’avere di vecchiaia
maturato per risolvere il problema, riconoscendo il diritto alla differenza di circa 10.000 franchi.
La Cassa pensione inspiegabilmente ha
negato la tesi OCST, sollevando contestazioni
risibili e pretestuose, dimostrandosi intransigente e decisa.
Non rimaneva al sindacato altra via che
rivolgersi al Tribunale Cantonale delle
Assicurazioni.
Il TCA ha accolto le tesi dell’OCST e la
vedova ha ottenuto un capitale pari all’avere di
vecchiaia maturato dal marito al momento del
decesso, quindi un’integrazione di fr. 10.000
circa, rispetto alla somma corrispondente alla
mera capitalizzazione della rendita per vedova, che la Fondazione di Previdenza si ostinava a voler riconoscere.
Come abbiamo visto, quindi, senza l’intervento sindacale, sarebbe stata commessa
un’ingiustizia, dovuta alla testardaggine di
qualche funzionario assicurativo.
L’OCST è cosciente che la materia delle
assicurazioni sociali è complessa e un lavoratore, quando si trova nel bisogno, spesso non
è in grado di districarsi adeguatamente, senza
l’aiuto di uno specialista.
Per questo è previsto in tutti i segretariati il
servizio di assistenza giuridica, che si avvale
di collaboratori preparati e competenti.
Al di là di tutte le prestazioni prettamente
sindacali, essere tutelati in questo ambito
costituisce quindi una fondamentale e irrinunciabile garanzia per tutti i lavoratori.
*Coordinatore cantonale
Assistenza giuridica OCST
8
SCUOLA LAVORO
28 agosto 2008
Domanda e offerta di posti di tirocinio
Bisogna cambiare la mentalità
Occorre un numero
maggiore di posti
di tirocinio
Meinrado Robbiani
giovani, che al termine dell’obbligo scolastico imboccano la via del tirocinio, varcheranno tra pochi giorni, in coincidenza
con l’avvio dell’anno scolastico, la soglia della
formazione professionale di base.
Daranno avvio ad una tappa sovente decisiva, che influirà non solo sul loro indirizzo
professionale ma porrà pure una base solida
per i successivi tasselli di formazione continua od anche di perfezionamento professionale.
Attraverso l’esperienza del lavoro, i giovani consolideranno la loro maturità personale
ed apprenderanno le competenze basilari
della professione prescelta.
Potranno, al termine dell’apprendistato,
entrare a pieno titolo nell’attività professionale o continuare il percorso formativo grazie
alle interessanti opzioni oggi disponibili.
I
A pochi giorni dall’inizio
delle scuole molti giovani
non hanno ancora trovato
un posto di tirocinio per il
prossimo anno. La direttrice dell’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale, Rita Beltrami, ha
provato a spiegarci le
ragioni di questa situazione e cosa si sta facendo e
si dovrà fare per arginare il
problema.
Benedetta Rigotti
dati diffusi dal Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport il 25 agosto
scorso, parlano di 54’505 giovani che il
prossimo 1. settembre inizieranno la scuola. Il
numero complessivo di allievi è diminuito
rispetto allo scorso anno anche se è in cresci-
I
Una carenza di posti preoccupante.
Il varo del nuovo anno scolastico diventa
perciò occasione per ribadire l’importanza del
tirocinio quale modello formativo originale e
prezioso. L’inizio del nuovo anno scolastico è
tuttavia offuscato dalla persistenza di un
nutrito gruppo di giovani che non hanno
ancora reperito una ditta dove svolgere il tirocinio. Questo scompenso è in parte riconducibile alla concentrazione delle preferenze e
delle scelte professionali su una cerchia
ristretta di professioni.
È però anche dovuto, in taluni rami, ad una
insufficiente sensibilità delle ditte. La terziarizzazione dell’economia ha sviluppato la presenza di aziende ed anche di rami, che rivolgono una limitata attenzione al campo della
formazione professionale.
Questa carenza è in parte il frutto di una
scarsa organizzazione interna in associazioni
professionali, che contribuiscono a fare maturare -tanto maggiormente se in dialogo con la
parte sindacale- l’attenzione sui temi di spessore collettivo. Il Ticino è inoltre esposto al
pericolo che una parte delle imprese rivolga
una cura inferiore alla formazione delle future
leve poiché può reperirle al di là della frontie-
ra in modo relativamente agevole e senza un
investimento di medio termine.
ta la frequenza delle scuole
professionali. Tuttavia i dati
a disposizione non sono
definitivi, ci sono infatti ancora 183 giovani in cerca di
tirocinio.
I posti ancora a disposizione invece sono 304, concentrati nei settori artigianaleindustriale, della logistica e
dell’alimentazione, in particolare panetteria e macelleria. Il problema è che la
domanda e l’offerta non si
incontrano perchè mancano
posti di tirocinio nel settore
dei servizi, tra i più richiesti dai ragazzi e
soprattutto dalle ragazze.
Tutti gli operatori del settore si impegneranno per assicurare il pieno collocamento a tirocinio entro l’inizio di ottobre.
Abbiamo intervistato la Direttrice dell’Ufficio
dell’orientamento scolastico e professionale
Rita Beltrami (nella foto a sinistra), che ci ha
fatto un quadro della situazione.
Nell’immediato e a medio termine.
È perciò indispensabile che, nell’immediato,
intervenga un ultimo colpo di reni dell’economia, mettendo a disposizione ulteriori posti di
tirocinio. In prospettiva è poi soprattutto opportuno delineare interventi capaci, nelle categorie
professionali dove si rileva un ammanco di
posti di tirocinio, di indurre le ditte che sonnecchiano ad essere più attive e a contribuire alla
formazione di giovani apprendisti.
La proposta di un fondo cantonale per la
formazione professionale è da questo profilo
fondata. Chiamerebbe perlomeno alla cassa
le imprese che non partecipano alla formazione di apprendisti. Nel farlo, le solleciterebbe a
porsi il problema della formazione professionale. Non deve tuttavia sostituirsi o allentare
un prioritario impegno di promozione dell’offerta di posti di tirocinio. Occorre in particolare evitare che il contributo finanziario in favore della formazione professionale induca le
ditte a sentire la coscienza appagata. Nessun
obolo può sostituire l’offerta di un posto di
tirocinio.
Che giudizio dà di questa incongruenza
fra la domanda e l’offerta di posti di tirocinio?
La ricerca dei posti di apprendistato è spesso più un problema qualitativo che non quantitativo, nel senso che ci sono dei posti di
apprendistato, per esempio nei settori della
grafica, dell’edilizia o per praticare professioni
come il macellaio che stentano a trovare pretendenti. Si tratta di professioni che i giovani
faticano a scegliere nonostante diano buone
possibilità sia per l’apprendistato che per
l’esercizio futuro della professione.
Vi è un grosso lavoro da fare rispetto
all’esplorazione del mondo dei mestieri e delle
rappresentazione e stereotipi sulle diverse
professioni. Uno degli stereotipi più diffusi è il
«tipicamente maschile o femminile» di un
28 agosto 2008
Ecco cosa si fa per aiutare
i giovani nella ricerca del
tirocinio
olti sono i progetti e le iniziative che
hanno l’obiettivo di sostenere i giovani nel momento cruciale della scelta fra studio e apprendistato e che consentono loro di orientarsi fra le centinaia di professioni possibili.
Il ruolo centrale è ricoperto dall’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale,
una struttura il cui compito è quello, tramite la
figura dell’orientatore, di essere un punto di
riferimento per i ragazzi che frequentano gli
ultimi anni delle medie, ma anche per coloro
che negli anni seguenti desiderano modificare il percorso intrapreso. Gli orientatori sono
presenti nelle scuole con iniziative che coinvolgono i singoli o intere classi, distribuiscono opuscoli informativi e aiutano concretamente i giovani a trovare un posto di tirocinio.
Questo ufficio gestisce anche la versione italiana del portale www.orientamento.ch, recentemente insignito del Premio Möbius Suisse
M
SCUOLA LAVORO
2008 nella categoria educazione e formazione
«per l’efficacia di un progetto editoriale che
risponde con concretezza e tempestività al proprio mandato per gli utenti». Si tratta di un ottimo strumento che consente di ottenere informazioni su oltre 150 professioni e di accedere
alla borse cantonali dei posti di tirocinio.
Ogni due anni viene poi organizzata
Espoprofessioni, una fiera durante la quale le
istituzioni, le scuole e le associazioni di categoria hanno la possibilità di presentare le
diverse opportunità di formazione professionale che offrono.
A tutto questo si aggiungono poi innumerevoli pubblicazioni e incontri informativi.
L’Offerta di posti di tirocinio.
Da una parte bisogna aiutare i giovani nella
scelta, ma dall’altra è necessario incoraggiare le aziende a diventare formatrici. Per questo si è intervenuti, in tutta la Svizzera, con il
progetto PromoTir melius, tramite il quale si
cerca, con varie iniziative, di aumentare il
numero di aziende formatrici e di ottenere il
pieno collocamento a tirocinio, cosa che in
Ticino è fortunatamente riuscita negli ultimi
anni.
maschile, si tratta per la
maggior parte dei casi
di un riferimento culturale e sociale. Non c’è
nessuna ragione per la
quale, per esempio, un
ragazzo non potrebbe
fare, con profitto e soddisfazione, l’assistente
dentale. In ogni caso
un cambiamento di
mentalità
richiede
tempo.
mestiere che porta le ragazze a fare scelte
«tradizionali» per cui il 70 per cento delle giovani attualmente alla ricerca di un posto di
apprendistato cerca lavoro in 4 professioni:
l’impiegata di commercio, l’impiegata del commercio al dettaglio, l’assistente di farmacia e la parrucchiera, mentre i ragazzi
alla ricerca di un posto di tirocinio si suddividono su più professioni.
In questo caso ciò che interviene a
condizionare le scelte a volte non è tanto
l’influenza della famiglia, quanto più
spesso quella dei gruppi di coetanei nei
quali i giovani sono inseriti, ne va della
loro immagine sociale. «Cosa penseranno i miei amici se scelgo questo piuttosto
che quello?» . Le scelte controcorrente
richiedono di essere portate avanti con
una profonda consapevolezza e forza.
Questo non è un fenomeno giovanile,
ma un elemento che contraddistingue
tutta la società. Tante aziende, per esempio, sono ancora vincolate allo stereotipo
cui ci siamo riferiti prima, quello del
maschile
e
del
femminile.
Indipendentemente dalle esigenze concrete di alcune professioni che richiedono una certa prestanza fisica tipicamente
9
Nel caso della formazione professionale, questo disagio
nella decisione non
rifletterà anche la fatica dei giovani di
affrontare una scelta così definitiva?
Non parlerei di disagio rispetto alla scelta,
forse più di inquietudine e paura legata al fatto
di dover scegliere dopo un percorso molto guidato come quello della scuola dell’obbligo.
Bisogna rassicurare i giovani che la scelta
della professione non è più per la vita e i giovani non si devono sentire davanti ad un baratro senza ritorno. Le vaste possibilità di specializzazione e di perfezionamento offerte
nelle varie professioni e la maturità professionale consentono ai giovani di diversificare la
formazione iniziale.
Vi sono giovani che al termine della scuola
media entrano nel mondo del lavoro con un
apprendistato e poi, alla fine del loro tirocinio,
bussano alle nostre porte perchè interessati a
continuare la loro formazione, con maggiore
consapevolezza e passione rispetto a quando
avevano terminato la scuola dell’obbligo.
Non ritiene che sia troppo presto per
affrontare una scelta di questo tipo?
Questa è la paura che hanno molti genitori
che, com’è giusto e naturale, cercano in tutti i
modi di proteggere i figli. In realtà, secondo la
mia esperienza, la maggior parte dei ragazzi è
pronta a scegliere. Inoltre si tratta del primo
momento in cui i giovani sono chiamati ad
essere attivi nel prendere una decisione per il
proprio futuro. È certamente un momento delicato in cui i ragazzi vanno guidati e
sostenuti, ma prima o poi deve accadere
perchè affrontare questa difficoltà fa
parte del processo di maturazione e
rimandare il momento non necessariamente aiuta.
In che cosa consiste il lavoro degli
orientatori?
Gli orientatori vedono giovani e meno
giovani per sostenerli nel loro percorso
di scelta, responsabilizzandoli verso
quest’ultima e favorendo la loro autonomia.
Per quanto concerne i giovani che
escono dalla scuola dell’obbligo, bisogna
aiutarli a renderli attivi rispetto alla loro
scelta. Il punto di partenza è la persona
con i suoi interessi e le sue capacità, ma
l’esplorazione del mondo del lavoro è un
fatto molto importante per costruire il
proprio progetto professionale.
10
INFO BALCANI
Pagina a cura di Slavko Bojanic
SVIZZERA MULTIETNICA
Quando «Jugo»
suscitava rispetto
Fonte: www.swissinfo.ch
Luigi Jorio
li immigrati giunti dai Balcani costituiscono un gruppo numeroso ed eterogeneo; per molti di loro l’integrazione
procede a fatica.
Sebbene apprezzati in passato per la loro
diligenza nel lavoro, l’immagine degli ex jugoslavi è stata poi offuscata da poche “mele
marce” infiltratesi tra gli immigrati.
Si parla sovente di loro, ma spesso in toni
accusatori. Li si accumuna nel medesimo
gruppo, ma ognuno ha radici e trascorsi diversi. Molti sono in Svizzera da lungo tempo, ma
sono ancora considerati ospiti indesiderati.
Eppure parecchi di loro non sono giunti in
Svizzera per caso: siamo andati a cercarli noi.
Si tratta degli immigrati dell’ex Jugoslavia, che
con 370.000 persone rappresentano oggi la
comunità straniera più importante del Paese.
Inoltre, da circa tre anni, sono i più attivi sul
fronte delle naturalizzazioni: a loro è stato rilasciato un terzo dei nuovi passaporti rossocrociati.
G
«Arrivano gli Jugo»
Serbo-montenegrini,
kosovari,
croati,
bosniaci, macedoni e sloveni. Sono numerose
le nazionalità che nonostante lo sfaldamento
della Repubblica Jugoslava sono ancora raggruppate sotto il termine unico «Jugo».
Un’etichetta spesso però associata, a sproposito, all’immagine di una persona che si rifugia in Svizzera soltanto per approfittare della
sua prosperità. Eppure il termine non ha sempre avuto un carattere spregiativo.
Lo zurighese di origine serba Dejan Mikic,
giunto in Svizzera nel 1967, si ricorda infatti
che all’inizio degli anni ‘80 i giornali titolavano
con «Arrivano gli Jugo» per annunciare, con
timore reverenziale, l’arrivo di una reputata
squadra di pallamano.
Lavoratori assidui e solidali
Favorita da un accordo stipulato tra Berna e
Belgrado nel 1965, l’immigrazione dai Balcani
ha portato inizialmente in Svizzera ingegneri,
medici e dentisti di alto livello.
Quasi dall’inizio, questo flusso di specialisti
è stato accompagnato dall’immigrazione di
lavoratori stagionali. La scelta di alcune ditte
elvetiche di reclutare la manodopera dalla
medesima regione si rivelò pagante: il lavoro
era svolto in modo efficiente e disciplinato grazie alla solidarietà e all’aiuto reciproco tra
compaesani.
Se qualcuno lavorava male, erano gli stessi
membri del gruppo a rispedirlo al villaggio
d’origine: non volevano danneggiare la reputazione di fronte al padrone.
Via dalla guerra
Il quadro della situazione cambia drastica-
mente dopo la
morte
del
Maresciallo
Tito (1980). Il
peggioramento
delle condizioni socio-economiche che
ne consegue
spinge infatti
numerose persone delle classi meno abbienti a cercare
un’alternativa all’estero.
La manodopera, poco qualificata e con una
scarsa formazione, si concentra principalmente nel ramo della costruzione - il solo settore
edilizio recluta ad esempio oltre 40.000 persone dal Kosovo - dell’industria, della ristorazione e in minor misura dell’agricoltura.
Lo scoppio della guerra dei Balcani nel 1991
peggiora ulteriormente le cose, come spiega a
swissinfo Philippe Wanner, direttore del Forum
svizzero per lo studio delle migrazioni (Fsm):
«La struttura socio-demografica dei migranti
cambia: se prima gli espatriati erano rappresentati da lavoratori soli, dopo la guerra giungono in Svizzera famiglie intere e rifugiati».
In pochi per rovinare un’immagine
La decisione del Consiglio federale di non
classificare l’ex Jugoslavia tra i paesi «tradizionalmente di reclutamento di manodopera estera» (politica dei tre cerchi) - chiudendo di fatto
gli occhi di fronte a 25 anni di immigrazione
organizzata - si rivela poco efficace.
I ricongiungimenti famigliari proseguono
comunque e la popolazione balcanica in
Svizzera cresce (quasi 200.000 nuovi arrivi in
dieci anni). Ma non è più la benvenuta.
«Tra i rifugiati che giungono in Svizzera si
intrufolano in effetti anche trafficanti di droga e
persone legate alle mafie locali», osserva
Wanner.
Pochi intrusi che hanno danneggiato però
sensibilmente l’immagine degli immigrati dell’ex Jugoslavia: essi non sono più visti come
intellettuali o bravi lavoratori, ma come criminali.
« Anche la società di accoglienza svolge un
ruolo fondamentale». Non fare di ogni erba
un fascio
Facendo scorrere le statistiche sulla criminalità, gli immigrati dai Balcani sono effettivamente sovra rappresentati. Uno studio nazionale pubblicato a questo proposito, rileva che
– considerando il totale degli stranieri condannati dalle autorità - la percentuale di ex jugoslavi è passata dal 20 per cento del 1991 al 28
per cento del 1998. Le cifre non dicono però
tutto.
Innanzitutto, i professionisti del crimine
appartenenti alle reti mafiose di origine alba-
28 agosto 2008
OBAVJESTENJE
GRADJANIMA BiH!
AMBASADA BiH
ORGANIZUJE
KONZULARNI DAN
u subotu 13. septembra
od 10:00 sati
U SINDIKATU OCST
U LUGANU.
nese rappresentano soltanto una ristretta
minoranza dei 200.000 albanofoni residenti in
Svizzera.
In secondo luogo, bisogna tener presente
che alla base di comportamenti deplorevoli c’è
sovente una situazione sociale difficile. «Oltre
al personale vissuto degli ex jugoslavi, spesso
difficile da interiorizzare, è importante considerare che anche la società di accoglienza svolge un ruolo fondamentale», ci dice Janine
Dahinden.
La collaboratrice del Fsm rammenta in tal
senso che sentimenti di discriminazione e razzismo sono tutt'ora presenti. Secondo lei, è
soprattutto la società d’accoglienza a non
essere riuscita ad integrare queste persone. E
questo nonostante il fatto che una persona su
cinque di origine balcanica sia nata proprio in
Svizzera.
Gli ex jugoslavi di oggi, gli italiani di ieri
Una marcata discriminazione nei confronti
degli ex jugoslavi si nota soprattutto nel
mondo del lavoro ed in ambito scolastico.
Stando ai risultati di alcune ricerche, avere un
nome albanese sarebbe sufficiente per vedersi limitare fortemente le possibilità di trovare
un impiego, a parità di qualifiche di un cittadino svizzero.
Gli immigrati della ex Jugoslavia stanno
quindi conoscendo le medesime difficoltà vissute in passato dagli italiani.
Il futuro si prospetta ad ogni modo roseo,
almeno stando a quanto scrive il professor
Ludwig Hasler nel suo libro «L’amore proibito
per i Balcani» (Zurigo 2003): «Tra 30 anni diremo: è fantastico che la gente dei Balcani sia
qui. Essi portano una nota di colore malinconica nel grigiore della musica elvetica».
Contesto
Secondo alcuni esperti, le popolazioni dell’ex Jugoslavia in Svizzera non sono tutte confrontate agli stessi problemi.
Gli albanofoni avrebbero infatti più difficoltà
d’integrazione rispetto ai serbi, croati o bosniaci. In particolare, kosovari e macedoni presentano lacune per quel che concerne la formazione; il tasso di disoccupazione è inoltre sensibilmente più elevato per gli immigrati dal
Kosovo.
Fatti & cifre
I 370.000 immigrati dell’ex Jugoslavia costituiscono la comunità straniera più grande della
Svizzera. Nel 1990 erano 172.777. 60.916 nel
1980 e 24.971 nel 1970.
La maggior parte degli ex jugoslavi proviene
dal Kosovo (36%), dal resto della Serbia e
Montenegro (22%), dalla Macedonia (16%),
dalla Bosnia (14%) e dalla Croazia (12%).
28 agosto 2008
SINDACATO ATTIVITÀ
11
Le colonie Un aiuto
importante per le famiglie
Ferdinando Garzoni*
due turni di colonia a Sonogno sono terminati. Per gli organizzatori è tempo di
bilanci. La crisi congiunturale sta obbligando le famiglie a continui sacrifici. Ormai
è prassi che per sbarcare il lunario entrambi i genitori debbano lavorare. Incominciano
a mancare i mezzi finanziari per andare in
vacanza con tutta la famiglia. Per i figli la
colonia è una valida alternativa alla vacanza con i genitori.
La nostra Associazione ha instaurato un
rapporto di continuità nel tempo e cerca di
fare il possibile per offrire il massimo con un
prezzo molto contenuto delle rette.
La casa di Sonogno fu costruita nel 1940
dalle suore della Croce di Inghenbohl; nel
1972 venne affittata dalla nostra
Associazione che poi la acquistò nell’81.
La struttura conobbe numerosi rinnovamenti; l’ultimo nel 1998 che ha portato ad
avere un centro modernissimo adatto a
qualsiasi tipo di ospiti.
Nella programmazione delle attività
didattiche l’aspetto ludico è sempre legato
a quello educativo. Quest’anno il filo conduttore di tutte le attività era finalizzato alla
realizzazione di un Musical.
Sono soddisfatti i responsabili e le direzioni didattiche che hanno potuto realizzare
il loro programma preparato minuziosamente nell’arco dell’anno.
Accanto al personale didattico hanno
lavorato con spirito di dedizione tante altre
persone: il cuoco, il personale ausiliario,
l’infermiere … Il loro apporto è stato determinante per il buon funzionamento dei
turni.
A tutto il personale che ha collaborato nei
due centri un doveroso ringraziamento, in
particolare alla responsabile Paola Mauri,
alla custode Pia Macciantelli, alla direttrice
didattica dei due turni Maria Grazia Uccelli,
alle vicedirettrici Roberta Bigotta e Mariella
Massironi.
I
A tutti un arrivederci all’estate 2009 !
*Coordinatore didattico
Alla pagina
www.ocst.com/pagine/centri_vacanze.htm
trovate altre foto del primo turno di
vacanze del 2008
Il lavoro realizzato dai bambini con
l’aiuto degli organizzatori
ha permesso la creazione di un
Musical che è stato registrato e
messo su un CD.
Info: Paola Mauri, via Balestra 19,
6900 Lugano, Tel 091 921 15 51
Tutti in vacanza alla casa
sant’Angelo di Sonogno
a Casa Sant’Angelo di Sonogno è una
struttura moderna e attrezzata, inserita
in un paesaggio splendido. Riservata
alle colonie dell’OCST in luglio, negli altri mesi
è potenzialmente disponibile per iniziative e
associazioni.
Può ospitare su tutto l’arco dell’anno gruppi
fino a cento persone per un soggiorno, disponendo di camere da letto da 2 e da 6 posti, di
una cucina professionale, di un refettorio, di
una sala multiuso, di un locale ufficio e del
locale infermeria.
Nell’ampio giardino attrezzato con altalene e
scivolo, c’è anche un campo da calcio. Nel
porticato coperto sono a disposizione i tavoli
da ping-pong e il calcetto.
Il costo dell’affitto dipende dal numero di
ospiti, ma parte da un forfait minimo di 370.- fr.
al giorno che corrisponde alla tariffa per ospitare 24 persone.
Ci sono una decina di posteggi a fianco della
struttura e c’è la possibilità di riservare altri 10
posti nel parcheggio comunale.
È possibile affittare anche solo il salone multiuso per conferenze (200 posti) e spettacoli
teatrali. È anche possibile affittare separatamente solo la cucina e il refettorio.
Si affitta la casa anche solo per un fine settimana.
In estate si possono organizzare molte gite
nei dintorni ed escursioni su percorsi più impegnativi per esempio verso la Val Maggia e la
Val Leventina o praticare tennis sui 2 campi.
L
Sonogno, in alta Valle Verzasca, è un tipico
villaggio vallerano che presenta intatte numerose caratteristiche del passato; molto interessante la visita alla Casa della Lana, al Museo,
al Mulino e alla Chiesa.
Questo bellissimo paesino è affascinante in
tutte le stagioni.
Durante il periodo invernale chi vuole compiere attività sportive all’aperto può usufruire
della Pista di fondo e pattinaggio e c’è la possibilità di organizzare trekking nella neve.
Per informazioni supplementari contattare
Paola Mauri 0919211551. [email protected]
Chi viene?
In
molti
usufruiscono
della
casa
Sant’Angelo: scuole elementari e medie, scuole estive per le bande musicali, gruppi e
assciazioni, privati, parrocchie, seminari, conferenze e corsi di formazione, ma anche feste
di matrimonio, teatri. La sala funge anche da
ritrovo per la popolazione in occasione di rappresentazioni teatrali e festività.
Chiunque fosse interessato a trascorre
anche solo un fine settimana in mezzo al
verde e alla natura, magari in compagnia di
amici, gruppi, associazioni, e quant’altro, opti
per una piccola vacanza in mezzo al verde, in
questo piccolo villaggio agevolmente raggiungibile con mezzi privati e pubblici, ma che conserva intatto un fascino d’antan, è un’esperienza da provare.
News
L’Accademia
Sant’Angelo
Vivaldi
nella
Casa
nche quest’anno l’Accademia Vivaldi
ha organizzato un campo per l’approfondimento di temi musicali e
didattici proprio nella Casa Sant’Angelo di
Sonogno.
Il tema attorno al quale sono ruotati i
lavori, ai quali hanno partecipato anche
alcuni allievi appartenenti ad altre scuole di
musica e a conservatori svizzeri e italiani, è
stato «Sull’onda della musica».
Al termine del soggiorno si sono svolti
due concerti conclusivi nella chiesa di
Sonogno.
A
A Sonogno la colonia del preasilo Arca
di Noè
nche il preasilo Arca di Noè ha organizzato le vacanze estive nella casa
Sant’Angelo. Il paese di Sonogno
ospita da ben diciotto anni questa colonia.
Quest’anno i partecipanti, tra adulti e bambini, sono stati circa 115. Un’esperienza
gradita, visto che la vacanza si ripete ormai
da due decenni e che gli aderenti sono
sempre in aumento.
A
LAVORO OPPORTUNITÀ
12
ANNUNCI DI LAVORO
Internet: www.ocst.com
RICERCHE DI COLLABORATORI
◆marmista fresatore, lucidatore, sabbiatore
per laboratori a Peccia. Info: arch. Germano
Mattei, tel. 091 7551221; fax 091 7551289.
◆ cucitrici anche prima esperienza, max 25
anni. Camiro SA, Balerna. Tel. 091 6466118.
◆ posatore esperto di marmi, ditta del
Luganese. Tel. 076 2319575.
◆ scalpellino per lavori a mano (regolatura a
mano, punta ecc.) ◆ operaio di cava con
esperienza su macchine da perforazione
idrauliche. Posto di lavoro Arvigo. Solo con
requisiti indicati. Tel. 091 8272442.
◆ gessatore, OCST Bellinzona, tel. 091
8214151, sig. Mellace.
◆ impiegata al 50%, lavori generali d’ufficio.
CH o domicilio. Curriculum e pretese salariali
a: [email protected]
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Mode, tel. 091 6054888.
◆ brave cucitrici su macchine industriali con
esperienza su lineari e su tagliacuci/overlock.
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goccia e bottoni a pressione, con esperienza;
cucitrice industriale capo finito, esperta.
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Laveggio 16, Mendrisio. Fax 091 6414143,
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con referenze, per famiglia nel Luganese, giornata intera; ◆operaia, massimo 38 anni, a giornata, per industria nel Mendrisiotto, indispensabile esperienza ◆operaio stampatore manutentore con conoscenze di base di elettromeccanica per industria nel Mendrisiotto; ◆ impiegate di vendita per negozio accessori moda e
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senza esperienza, lingue Sp/I/E. Tel. 079
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aziende con esperienza. Massima disponibilità, zona Luganese. Tel. 079 6967615.
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Sottoceneri. Tel. +39 333 2449901.
◆meccanico auto, esperto.Contattare
[email protected]
◆operaia settore orologi o elettronica, possibilmente a turni, esperta posa quadranti,
controllo e rhabillage. Tel. + 339 7543976.
◆collaboratrice domestica, baby sitter,
dama compagnia. Tel. +39338 2061442.
◆ giovane camionista, patente C. Tel. +39
3488168633.
◆ operaio metalmeccanico,burattatrice
zona Stabio/Mendrisio. Tel. +393205595207.
◆impiegata amministrativa e aiuto contabile
30enne, permesso G,(50-60%) zona Mendrisiotto. Tel. +393383170731; [email protected]
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mense scolastiche. Tel. 079 2937549.
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informatiche Software specifici campo idraulico, buon inglese. Tel. +39 3381811956.
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Sottoceneri. Tel. 091 9930106 Francesco.
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con esperienza, zona Luganese. Tel. 076
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+393460056526.
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buono, zona Sottoceneri. Tel. 079 6174157.
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permesso. Tel. +39-3464918451.
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+39 3395626893.
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notti, o altri lavori, zona Luganese. Tel.
+39034461317
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3345081673 o +39 3460168150.
◆ laureata in lavoro sociale, esperienze ramo
sociale e sanitario. Tel. 076 4885189; [email protected]
28 agosto 2008
◆ giovane impiegato, spagnolo lingua
madre, ottimo I. Tel. 076 3401503; [email protected]
◆ perito tessile, 35enne, esperto gestione
ordini, personale, clienti, magazzino, ev. altri
settori. Tel. +39 3315439396 (ore pasti).
◆ operaio, autista, magazziniere, esperto,
patente B e mulettista, zona Mendrisiotto. Tel.
+39 3492119536, +39332471812.
◆ studentessa universitaria per lavoro parttime, cameriera, barista, commessa, impiegata. Tel.078 7283676.
◆ cuoco esperto, preferibilmente in mense.
Tel. 091 9662785, 078 7222842.
◆impiegata o commessa, part-time, G,
Lingue: I, F, Ing., esperta. Tel. +390332486078.
◆ geometra, esperto, 36enne, massima flessibilità. Tel. +39031988028; +393407902051.
◆infermiera dipl.CRS, esperta, aiuto domiciliare anziani, o in istituti privati, zona Luganese.
Tel. 0786946808; [email protected]
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4287441.
◆ assistente cura, OSS e aiuto anziani,
esperienza, referenze. Tel. 076 5013012.
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ragazza 20enne italiana. Tel. 079 8324508.
◆traduzioni in lingua tedesca (madrelingua)
da italiano, inglese, francese e spagnolo. Tel.
0919947847.
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condomini e palazzine. Tel. +39034474949.
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part-time. Tel. 076 5013012.
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esperta, zona Mendrisiotto. Tel. +39031542022.
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Tel. +393205595207, +390332263374.
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Sottoceneri. Tel. +39 3474195819.
◆ giovane venditore, pref. settore moda e
abbigliamento, buone conoscenze informatiche. Tel. +39 0314491780; 3486088391.
◆ traduzione in tedesco dall’italiano, inglese,
francese e spagnolo. Tel. 091 9947847
◆ pizzaiolo esperto, tel. +39 3495313521.
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lavori. Tel. +39031 947186, +393404620456.
◆ segretaria d’albergo, esperienza, tel. +39
3406373526.
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e Grigioni. [email protected]
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3494166914.
◆ operaio polivalente, buona esperienza.
Tel. 091 9419232.
28 agosto 2008
LAVORO CULTURA
13
Uno sviluppo economico armonico e per
tutti Globalizzare anche la solidarietà
Papa Benedetto XVI è intervenuto su temi a
noi cari nel corso dell’udienza ai membri
della Fondazione «Centesimus annus - Pro
Pontefice» che si è tenuta lo scorso 31
maggio. Riportiamo il testo integrale del
discorso
uest’anno, per il vostro consueto raduno, avete scelto come tema «Il capitale sociale e lo sviluppo umano». Vi
siete così soffermati a riflettere sul bisogno,
avvertito da molti, di promuovere uno sviluppo
globale attento alla promozione integrale dell’uomo, ponendo in luce anche il contributo
che possono dare associazioni di volontariato,
fondazioni senza scopo di lucro ed altri soggetti comunitari sorti con l’obiettivo di rendere
il tessuto sociale sempre più solidale.
È possibile uno sviluppo armonico, se le
scelte economiche e politiche poste in atto
tengono conto di quei principi fondamentali
che lo rendono accessibile a tutti: mi riferisco,
in particolare, ai principi della sussidiarietà e
della solidarietà.
Al centro di ogni programmazione economica, specialmente considerando la vasta e
complessa rete di relazioni che caratterizza
l’epoca post-moderna, occorre che ci sia sempre la persona, creata a immagine di Dio e da
Lui voluta per custodire ed amministrare le
immense risorse del creato. Solo una condivisa cultura della partecipazione responsabile e
attiva può permettere ad ogni essere umano di
sentirsi non fruitore o passivo testimone, ma
attivo collaboratore nel processo di sviluppo
mondiale.
Q
Cristiani nella
società
di Enzo Bianchi
BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
Andrea Fontana
ella storia da credenti
nel crocifisso»: è forse
questa la formulazione più
chiara e più aderente al tema
dei cristiani nella società. Né
laicità, né presenza, né mediazione, infatti
sono categorie capaci di esprimere questo
delicatissimo rapporto tra credenti in Cristo e
mondo, tra cristiani e storia nella quale sono
collocati. L’atto supremo della redenzione è
stato infatti un’infamante crocifissione! Ciò
che Dio ha operato in Gesù Cristo è una diretta contraddizione delle concezioni umane di
sapienza e di potenza, perché Dio ha offerto
agli uomini una via di debolezza e di follia.
Se la croce è un sacrificio per il Nuovo
Testamento, lo è tuttavia agli antipodi del
«N
L’uomo, al quale Iddio nella Genesi ha affidato la terra, ha il compito di far fruttificare tutti
i beni terreni, impegnandosi ad impiegarli per
soddisfare le molteplici necessità di ogni membro della famiglia umana. Una delle metafore
ricorrenti nel Vangelo è, in effetti, proprio quella dell’amministratore.
Con l’animo di un fedele amministratore
l’uomo deve dunque gestire le risorse da Dio
affidategli mettendole a disposizione di tutti. In
altre parole, occorre evitare che il profitto sia
solamente individuale o che forme di collettivismo opprimano la libertà personale.
L’interesse economico e commerciale non
deve mai divenire esclusivo, perché verrebbe
a mortificare di fatto la dignità umana.
Poiché il processo di globalizzazione, in atto
nel mondo, investe sempre più il campo della
cultura, dell’economia, delle finanze e della
politica, la grande sfida oggi è «globalizzare»
non solo gli interessi economici e commerciali, ma anche le attese di solidarietà, nel rispetto e nella valorizzazione dell’apporto di ogni
componente della società. Come da voi opportunamente ribadito, la crescita economica non
deve essere mai disgiunta dalla ricerca di un
integrale sviluppo umano e sociale.
A questo riguardo, la Chiesa nella sua dottrina sociale sottolinea l’importanza dell’apporto
dei corpi intermedi secondo il principio della
sussidiarietà, per contribuire liberamente ad
orientare i cambiamenti culturali e sociali e
finalizzarli ad un autentico progresso dell’uomo e della collettività.
Nell’Enciclica Spe salvi ho, in proposito, riaffermato che «le strutture migliori funzionano
soltanto se in una comunità sono vive delle
sacrificio rituale dell’Antico
Testamento: essa è l’ultimo
gradino della santificazione,
attraverso un drammatico itinerario di solidarietà, di comunione con gli uomini, con il
mondo, e non di separazione.
Per i cristiani la parola della
croce affida allora due compiti
netti: è nella solidarietà con gli
uomini, con il mondo che i cristiani si santificano, ed è nella
loro vita, nella loro prassi quotidiana che compiono il sacrificio autentico.
Una chiesa che non tenga ben viva la
memoria della parola della croce, sarà forzatamente tentata da antichi e nuovi trionfalismi
e sarà indotta a presentarsi al mondo quale
regno di Dio, come grande esempio per il
mondo, e come signora e padrona nella storia umana. La logica della croce, invece, non
lascia spazio a nessuna arroganza o orgogliosa pretesa di distinzione e di superiorità.
La vita dell’uomo, di ogni uomo, sta sotto il
segno della benedizione contraddetta dal
convinzioni che siano in grado di motivare gli
uomini ad una libera adesione all’ordinamento
comunitario» (n. 24).
Cari amici, mentre vi rinnovo la mia gratitudine per il sostegno generoso che instancabilmente prestate alle attività di carità e di promozione umana della Chiesa, vi invito ad offrire il
contributo della vostra riflessione anche per la
realizzazione di un giusto ordine economico
mondiale.
A tale proposito, mi piace riprendere una
eloquente affermazione del Concilio Vaticano
II: «I cristiani – si legge nella Costituzione
Gaudium et spes - niente possono desiderare
più ardentemente che servire con maggiore
generosità ed efficacia gli uomini del mondo
contemporaneo. Perciò, aderendo al Vangelo
e beneficiando della sua forza, uniti con tutti
coloro che amano e praticano la giustizia,
hanno assunto un compito immenso da adempiere su questa terra…» (n. 93).
Proseguite con questo spirito la vostra azione a favore di tanti nostri fratelli. Nell’ultimo
giorno, nel giorno del Giudizio universale, ci
sarà chiesto se avremo utilizzato quanto Iddio
ha posto a nostra disposizione per venire
incontro alle attese legittime ed ai bisogni dei
nostri fratelli, specialmente di quelli più piccoli
e bisognosi.
La Vergine Maria, che oggi contempliamo
nella sua visita all’anziana cugina Elisabetta,
ottenga per ciascuno di voi di essere sempre
premuroso verso il prossimo. Io vi assicuro un
ricordo nella preghiera e con affetto imparto la
mia Benedizione a voi qui presenti, alle vostre
famiglie e a quanti collaborano con voi nelle
vostre diverse attività professionali.
peccato e dal male, ma sempre riproposta dal
perdono, dalla misericordia di Dio che nasce
dalla croce e dalla resurrezione. I cristiani,
insieme con gli altri uomini, pur riconoscendo
di non avere nessun titolo che li abiliti più
degli altri a tentare di realizzare un qualsiasi
progetto sociale, faranno comunque la fatica
della riproposizione storica dei valori evangelici di tempo in tempo, di luogo in luogo, reinventando i segni della comunicazione e i
segni del linguaggio culturale, aprendo nuovi
cammini di giustizia e di libertà.
Sì, la compagnia degli uomini, non la separazione, è il luogo della profezia dei cristiani,
il luogo dove l’evangelo si fa carne, si fa storia, nella trama dei rapporti umani, la via
regale dell’incontro con Dio e dell’esperienza
spirituale.
Se i cristiani sono veramente quelli che
amano Cristo senza averlo visto, sanno
anche non gridare ad alta voce Cristo, nell’arroganza della crociata verso il mondo non cristiano, ma pronunciare il suo Nome con autorevolezza e coraggio, abbracciando la croce:
questo infatti è il segno con cui saranno riconosciuti dal Signore.
ATTUALITÀ SVIZZERA
14
28 agosto 2008
Geomag
Buone notizie in vista?
azienda Geomag Sa di
Novazzano, che aveva avuto
un enorme successo grazie
al gioco creativo con le barrette e le
biglie metalliche che consentono di
creare infinite forme, versa da alcuni
mesi in condizioni disperate, sull’orlo
del fallimento.
Dopo che la Pretura aveva concesso un concordato per scongiurare
il fallimento, lo scorso 5 agosto Carlo
Croci, il commissario aveva presentato un’istanza per la revoca della
moratoria che è stata ritirata il 25
agosto. La situazione dell’azienda
non è più disperata in quanto sono in
corso trattative concrete con l’azienda italiana Gusella, attiva nel ramo
dell’abbigliamento per bambini.
Quest’ultima si è impegnata ad investire quasi sei milioni di franchi per il
rilancio dell’azienda.
La Gusella ha inoltre chiesto un
mese e mezzo di tempo per effettuare delle indagini di mercato che le
consentano di valutare la risanabilità
della Geomag e nel frattempo hanno
avanzato un ordine a quest’ultima di
L’
200mila franchi.
Buone notizie quindi per gli 82
dipendenti licenziati con effetto per
la fine di settembre. A quel punto
potrebbero arrivare buone notizie
perchè si può ipotizzare che almeno
una parte del personale venga riassunto.
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12.1997
98.249 km
Fr. 3.900.–
HONDA CB 1000 F Big One
03.1996
30.000 km
Fr. 7.900.–
MINI Cooper
02.2002
34.072 km
Fr. 17.800.–
NISSAN Cabstar 32.10 - ponte fisso
07.2004
95.800 km
Fr. 17.900.–
NISSAN Micra 1.4 tekna
07.2005
36.215 km
Fr. 16.900.–
NISSAN Primera 2.0 acenta 5 porte
09.2006
14.781 km
Fr. 24.900.–
NISSAN X-Trail 2.2 DCI Sport
05.2002
106.465 km
Fr. 14.500.–
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10.2003
67.418 km
Fr. 13.500.–
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02.2003
84.066 km
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28 agosto 2008
SCUOLA LAVORO
15
FORMAZIONE CONTINUA E PERFEZIONAMENTO NEL SETTORE INFERMIERISTICO
Coordinamento tra la Supsi e la Scuola specializzata
Il Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS) informa che è
disponibile la pubblicazione delle offerte di
formazione continua nel settore infermieristico, che avviene in forma coordinata tra il
Dipartimento di sanità della SUPSI e la
Scuola specializzata superiore in cure sanitarie.
l Dipartimento di sanità della SUPSI e la
Scuola specializzata superiore in cure
infermieristiche della DFP presentano un
documento comune in cui sono descritte le
varie proposte di formazione continua, coordinate fra le due istituzioni formative, nel settore
infermieristico
dell’anno
accademico
2008/2009. Il documento può essere scaricato
dal sito dell’amministrazione cantonale all’indirizzo www.ti.ch/stampa e della SUPSI
www.dsan.supsi.ch. Esso descrive i corsi di
durata superiore ai tre giorni offerti dai due enti
di formazione.
In particolare, il Dipartimento di sanità della
SUPSI propone – oltre ai corsi brevi - alcuni
Diploma of advanced Studies (DAS) nei
seguenti settori:
in clinica generale, gerontologia e geriatria,
oncologia, salute materna e pediatria, salute
mentale e psichiatria;
in management sanitario.
La Scuola specializzata superiore in cure
infermieristiche propone, oltre ai corsi brevi,
I
percorsi di studio post-diploma SSS nei
seguenti settori:
infermiere in cure intensive;
infermiere in anestesia.
Recenti evoluzioni nella formazione di base
di livello terziario nel campo della sanità
Con la modifica del 2004 della Legge federale delle scuole universitarie professionali,
anche la formazione nel settore sanitario sta
venendo gradualmente affidata alle scuole
universitarie professionali
Per questo nel giugno del 2006, con l’approvazione del messaggio governativo n. 5743, è
stato costituito il Dipartimento di sanità della
Supsi, cui da allora è stata interamente affidata la formazione di fisioterapista, ergoterapista
e la formazione universitaria di infermiere.
La formazione di infermiere a livello terziario
non universitario continua invece a essere proposta presso la Scuola specializzata superiore
in cure infermieristiche di Bellinzona e di
Lugano.
Proposte formative dell’Istituto universitario federale per la formazione professionale
per responsabili della formazione professionale
Formazioni IUFFP nel campo delle scienze
dell’educazione, rivolte a operatrici e operatori del settore sanitario e sociale
La formazione pedagogica di coloro che
svolgono attività d’insegnamento nel settore
delle formazioni sanitarie, in passato proposta dalla Scuola Superiore delle Formazioni
Sanitarie di Stabio, attualmente è di competenza dell’Istituto Universitario Federale per
la Formazione Professionale (IUFFP) di
Lugano.
Di seguito sono elencate le formazioni possibili:
DIPARTIMENTO FORMAZIONE
Certificati e diplomi per docenti delle scuole
professionali e dei centri interaziendali (accessibili, tramite concorso, solo a coloro che sono
già attivi all’interno di una scuola professionale)
Certificato di formatrice/formatore professionale a titolo accessorio (10 Ects): formazione iniziale, rivolta a tutti coloro che
insegnano nelle scuole o nei centri interaziendali.
Certificato di formatrice/formatore professionale (20 Ects): formazione rivolta a
coloro che insegnano a titolo principale nei
centri interaziendali e/o nei laboratori.
Diploma di formatrice/formatore professionale (60 ECTS): formazione completa,
rivolta a coloro che insegnano a titolo principale nelle scuole professionali.
DIPARTIMENTO FORMAZIONE CONTINUA
Formazioni di breve durata: le proposte per
l’AS 2008-2009 sono consultabili alla pagina
Click&Book del sito www.iuffp-svizzera.ch.
Per il settore sanitario e sociale segnaliamo i
corsi sulla «Didattica situazioni problema»
e il seminario «Analisi delle pratiche professionali».
Formazioni di lunga durata per referenti e
responsabili della formazione pratica nei luoghi di stage o di apprendistato (accessibili se
si può dimostrare una regolare attività formativa)
Formazione continua per referenti della
formazione pratica, per le Scuole
Specializzate Superiori del settore sanitario
(3 Ects) (su autorizzazione del datore di lavoro).
Formazione per formatori e formatrici
per adulti, livello 1 (13.5 Ects) e livello 2 (30
Ects).
Certificato in studi avanzati (Cas) per
Responsabile della formazione pratica (15
Ects) .
Ricordiamo infine che il corso di base per
formatori di apprendisti, indispensabile per
coloro che seguono persone in formazione
OSS e OSA, sono proposti dal Centro di formazione formatori della Divisione della formazione professionale (+41 91 960 77 60).
Info
IUFFP - Dipartimento formazione
tel. +41 91 960 77 77
[email protected]
IUFFP - Dipartimento formazione continua
tel. +41 91 960 77 88
[email protected]
IUFFP Istituto Universitario Federale per la
Formazione Professionale
Via Besso 84
CH-6900 Lugano Massagno
tel +41 91 960 77 77
fax +41 91 960 77 66
www.iuffp-svizzera.ch
[email protected]
16
28 agosto 2008
AAPI
E T À D ’ A R G E N TO
a cura dell’Associazione A n z i a n i P e n s i o n a t i I n v a l i d i
Gli anziani, meno anziani di quel che si crede
a maggior parte della popolazione matura che ha superato i
60 anni non vuole sentirsi chiamare «anziano», perché rifugge dallo
stereotipo che si nasconde dietro questa parola. Un vocabolo che, nella lingua italiana, non ha nessuna accezione negativa, dal momento che proviene dal latino antiànu (m), derivazione
di ante, che significa «prima», riferendosi semplicemente all’essere «nato
prima».
Nell’immaginario collettivo diventare
anziano significa, il più delle volte,
andare incontro a una fase della vita
connotata da eventi negativi. In realtà
secondo una recente indagine, la cura
di se stessi, le attività intellettive e
relazionali e i momenti di spiritualità
sono alcuni elementi della loro vita
quotidiana che spiegano un raggiunto
benessere fisico e psicologico.
Cinema, teatro e altri spettacoli
sono frequentati dal 43 per cento
degli intervistati, mentre il 31,9 per
cento svolge attività fisica per restare in forma. Tra le attività preferite
nel tempo libero ci sono la televisione, la radio, la lettura di quotidiani e
L
libri e la navigazione Internet, che
Da tutto ciò emerge l’importanza,
impegna per quasi un’ora e venti per tutti gli anziani, e per chi lo sta per
minuti al giorno il 20,9 per cento diventare, di vivere con maggiore
degli overanta.
serenità la propria età, consapevoli
Gli anziani hanno una vita sociale delle tante possibilità ancora offerte
che li porta ad avere amici, un compa- dalla vita e di promuovere nelle genegno o una compagna di vita, a sentir- razioni più giovani un nuovo concetto
si utili agli altri: i nonni contribuiscono di anzianità, caratterizzato da maggior
notevolemente ad iniziative di volon- rispetto e positività.
tariato. La buona salute tutto
sommato non sembra loro
mancare. Il 94 per cento degli
LA VIGNETTA
over 60, infatti, sostiene di
essere in grado di fare tutto da
solo, o di avere bisogno di aiuto
solo in alcuni casi.
Il rapporto con l’invecchiamento risulta quindi soggettivo
e dipende sempre dalla capacità del singolo di adattarsi ai
mutamenti della società, dal
rapporto con gli altri e dal riconoscimento del proprio ruolo.
Gli aspetti della vita che oggi
preoccupano maggiormente gli
overanta sono la solitudine, la
depressione, le ristrettezze
economiche e l’indifferenza
degli altri.
IL PENSIERO
L’AAPI SU RADIO FIUME TICINO
Al via la seconda serie di trasmissioni
A partire da
mercoledì 10 settembre
riprende su Radio Fiume
Ticino
«Evergreen» va in onda ogni mercoledì tra le 18.50 e le 19, dopo il
Regionale delle 18.30, con replica la
domenica dalle 8.00.
Frequenze
«EVERGREEN»
la trasmissione radiofonica
a cura dell’AAPI-OCST.
Bellinzona, Blenio,
Leventina e Riviera
90.6
Locarno e Vallemaggia
100.5 e 107.1
Grigioni italiano
93.0
Luganese
100.0
Gli anziani
sono come i mobili antichi:
meno li sposti
e più durano
Enzo Ferrari
17
28 agosto 2008
AAPI
E T À D ’ A R G E N TO
a cura dell’Associazione A n z i a n i P e n s i o n a t i I n v a l i d i
LETTI PER VOI
Il mestiere di... nonna e nonno
Il mestiere di… nonna e nonno
Di Vittoria Cesari Lusso
Edizioni Erickson
n libro rivolto ai nonni, ai genitori, ma anche ai nipotini sul significato dell’essere nonni. Un’indagine
profonda su questo incontro incredibile tra tre generazioni, questo rapporto eccezionale e a volte esclusivo, questo rapporto forte e tenero
U
SOGGIORNO
AD ABANO TERME
Ancora aperte le iscrizioni!
Sono ancora disponibili 10 posti
Iscriversi entro il 15 ottobre presso
il segretariato cantonale, via S.
Balestra 19, 6901 Lugano, tel. 091
9102021, fax 091 9102022.
AGENDA
Bellinzona
Visita chiesa di Negrentino nota per la
magnifica posizione e le pregiate decorazioni, venerdì 29 agosto. Partenza ore 14
Mercato Coperto Giubiasco e 14.15 Stadio
di Bellinzona. Al ritorno spuntino al grotto.
Iscrizioni: tel. 091 8292005.
Visita alla Glasi, fabbrica del vetro ad
Hergiswil, martedì 16 settembre. Info: tel.
091 8292005.
Locarno
Giovedì 4 settembre inizia nuovamente la giornata del pranzo in comune, sempre al Ristorante Stella d’Italia, in via
Mantegazza 5, Locarno, alle ore 12.
Iscrizioni: tel. 091 7513052.
Gita di una giornata a Lecco (luoghi
manzoniani) martedì 16 settembre.
Disponibili ancora alcuni posti. Iscrizioni:
tel. 091 7513052.
Lugano
Gita in battello sul Lago di Lugano, giovedì 11 settembre. Partenza ore 14 dal-
che spesso è troppo poco considerato.
Il libro affronta non solo il rapporto
tra nonni e nipoti, ma anche quello
tra nonni e genitori, e aiuta i nonni
ad affrontare le piccole grandi difficoltà che possono nascere in questo
complesso rapporto. E soprattutto è
un aiuto per interrogarsi sulla funzione del loro ruolo, sull’importanza
dell’essere nonni nella realtà di oggi.
Buona lettura!
ABANO TERME - ITALIA
HOTEL TERME SALUS
16 - 23 novembre 2008
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Trasporto - 7 notti in hotel pensione completa - uso piscina + idromassaggio sauna - 1 uscita - 1 serata danzante - 1 serata di gala con aperitivo. Cure: 6 fanghi
- 6 suppl. ozono - 6 massaggi reazione - visita medica - noleggio accappatoi.
l’imbarcadero dei Motoscafi Riuniti (di
fronte all’hotel Walter). Merenda a bordo.
Costo fr. 30. Posti disponibili 70, verrà data
precedenza all’ordine delle iscrizioni. La
gità avrà luogo con un minimo di 30 iscritti. Iscrizioni: tel. 091 9102021 entro il 5.9.
Mendrisio
Gita in val di Blenio, giovedì 18 settembre, con visite guidate alle chiese S.
Martino di Malvaglia, XIII sec., chiesa di
Negrentino XI sec. Pranzo all’albergo
Arcobaleno di Olivone. Nel pomeriggio
visita al Museo Etnografico nella Casa
Landfogti di Lottigna e alla mostra “L’Orso
Bruno” sul cioccolato e cioccolattieri bleniesi. Iscrizioni: tel. 091 6405111, dal 2
all’11 settembre, segnalando da dove si
parte. Posti 48.
Tre Valli
Gita culturale ricreativa a Stabio, martedì 16 settembre. Visita al vigneto
Montalbano e al museo Civiltà Contadina.
Pranzo presso l’azienda. Costo fr. 50, non
soci 65. Iscrizioni: tel. 091 8730120, dal 1
al 12 settembre. Posti 50.
In ricordo del socio Michele Bianchi
mancato al nostro affetto l’amico
maestro
Michele
Bianchi
di
Ligornetto. Fu per l’AAPI del Mendrisiotto
uno dei fondatori, segretario e co-presidente. Aveva compiuto 90 anni lo scorso
marzo ed era ospite della Casa Anziani
“Girotondo”, visitato
dagli amici e dal coro
sezionale AAPI che
apprezzava molto. Di
lui ci rimane il ricordo
della sua preziosa
collaborazione, del
suo sorriso buono e
cordiale, della sua
gentilezza e della sua
fede che esprimeva
nei rapporti con gli amici. Grazie Michele!
Sentite condoglianze alla moglie Carla,
ai figli Giovanni e Gabriella e a tutti i familiari. A Lui la preghiera del cristiano suffragio.
Comitato sezionale AAPI
È
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28 agosto 2008
Buoni
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no viag
alare
g
Richie
dete i n io!
ostri p
dettagl
rogram
iati!
mi
sabato 27 - domenica 28 settembre
sabato 6 settembre
Vicenza - Le ville venete
Milano - Chiesa di S. Maurizio
Un viaggio attraverso le ville venete, in occasione dei cinquecento
anni di Andrea Palladio nella storia. Un’occasione unica per avvicinarsi ai capolavori architettonici del grande maestro!
Annessa in passato a un convento di suore benedettine; la chiesa
del Monastero Maggiore , attesta l’alto livello raggiunto dall’architettura lombarda nel Rinascimento. All’interno numerosi sono gli
affreschi di Bernardino Luini e altri importanti artisti del ‘500.
domenica 7 settembre
Chiavenna - Sagra dei crotti
La 5° edizione della manifestazione che permetterà a turisti e curiosi, di scoprire alcuni crotti di proprietà privata a Chiavenna e dintorni, nascosti nei percorsi più segreti del mondo del «sorèl».
sabato 18 - domenica 19 ottobre
Cesenatico e Longiano
Un breve soggiorno in riviera con la
visita di uno dei borghi più apprezzati dai turisti: Longiano. La sua
vocazione culturale, i numerosi musei, la sua amenità, il senso di
ospitalità dei suoi cittadini, danno vita ad uno dei centri collinari
più pregevoli, che vanta il premio di «villaggio ideale d’Italia»!
Orari d’apertura:
Domenica - giovedì 12.00 - 04.00
Venerdì e sabato 12.00 - 05.00
Ulteriori informazioni:
Tel: +41 (0)91 973 71 11
[email protected]
sabato 11 ottobre
Alba - Fiera del tartufo
Giunta alla sua 78° edizione, per l’occasione viene organizzato il
mercato internazionale del tartufo, nel cuore del centro storico, che
esalta le qualità di questo pregiato prodotto!
19
28 agosto 2008
Pagina a cura di Angela M. Carlucci*
NEGOZIAZIONI SALARIALI 2009
Innalzamento dei salari reali
Stop al catastrofismo
Arno Kerst*
fatti sono evidenti: in Svizzera le lavoratrici
e i lavoratori sono sempre più produttivi,
anno dopo anno. Aspettando, spesso invano, che questo impegno fondamentale sia
indennizzato da degli aumenti reali dei salari.
E, cosa molto più grave: il rincaro crea un buco
nelle casse di molte famiglie. In realtà un gran
numero di lavoratrici e lavoratori guadagneranno ancora meno alla fine del 2008 rispetto
all’inizio dell’anno. Ecco perchè il Syna esige
per il 2009 la compensazione integrale del rincaro, un aumento sensibile dei salari reali e la
fine del catastrofismo portato avanti dagli
ambienti economici.
Dal 2004, l’economia svizzera è florida. Non
possiamo dire lo stesso dell’evoluzione dei
salari delle lavoratrici e dei lavoratori. La crescita annuale della produttività è stata raramente compensata da un aumento dei salari
reali. Per tre anni, non è stato concesso nessun aumento dei salari reali. Si è parlato di
crisi congiunturale e il tasso di disoccupazione, che diminuiva molto lentamente, ha reso le
negoziazioni difficili. Solo lo scorso anno è
stato accordato, dopo lunga attesa, un adattamento dei salari reali dello 0,9 per cento. Il rincaro elevato dell’anno in corso ha rovinato i
risultati soddisfacenti degli accordi salariali
2008.
Molte lavoratrici e molti lavoratori avranno
meno denaro in tasca alla fine del 2008 rispetto all’inizio dell’anno.
I
La compensazione del rincaro è inevitabile.
Il Segretariato di Stato dell’economia prevede
fin d’ora una stabilizzazione sensibile dei prezzi al consumo per l’anno prossimo. Le imprese
dispongono di un margine di manovra sufficiente per evitare un abbassamento del reddi-
to dei loro impiegati. Per il Syna, la compensazione generale del rincaro è inevitabile. Tutto il
resto sarebbe il segno disastroso per le consumatrici e i consumatori. Non bisogna dimenticare che il consumo privato costituisce, insieme agli investimenti in beni strumentali, la pietra angolare della crescita positiva del Pil.
L’aumento della produttività deve ripercuotersi sulle lavoratrici e sui lavoratori!
La congiuntura in Svizzera e in Europa resta
stabile, il mercato svizzero del lavoro vigoroso.
Peraltro la crescita della produttività del lavoro
nel corso degli ultimi 10 anni (dal 1997 al
2006) è aumentata non meno del 13,8 per
cento. Durante questo stesso periodo, i salari
reali sono aumentati di un misero 3,4 per
cento, i salari dei contratti collettivi di lavoro
del 5,6 per cento. Questo prova che i salari
sono aumentati più fortemente nei settori che
ricorrono alle negoziazioni salariali sindacali.
Ma anche lì resta da colmare un grande ritardo rispetto alla crescita della produttività. Il
Syna esige quindi, oltre alla compensazione
integrale del rincaro, un aumento generalizzato dei salari reali adattato alla situazione dei
settori.
Rivendicazioni salariali 2009
Le rinvendicazioni salariali per le negoziazioni 2009 del sindacato interprofessionale
Syna sono ben fondate e sostenibili dall’economia:
Compensazione integrale generale del
rincaro.
Il rincaro annuale previsto del 2,5 per cento
o l’indice della crescita previsto per il prossimo
ottobre, spesso determinante per le negoziazioni salariali, deve essere compensato per
tutti i collaboratori e le collaboratrici.
La compensazione del rincaro deve essere
accordata in maniera generalizzata. Troppi
lavoratori e lavoratrici guadagnano meno di
anno in anno, nonostante gli adattamenti individuali. Se questa compensazione non viene
concessa, il Syna esige una negoziazione
salariale eccezionale a metà del 2009 per i
settori coinvolti.
Aumento generale dei salari reali, per
indennizzare la crescita della produttività
del lavoro.
Non sono solo gli azionisti e i datori di lavoro che devono sempre raccogliere i frutti della
crescita della produttività, constatata in quasi
tutti i settori dell’economia, ma anche le lavoratrici e i lavoratori. Un aumento generale
dall’1,5 al 2,5 per cento a seconda del settore
è possibile e necessario. Se un aumento
generale di questa ampiezza non può essere
concesso, il Syna esige anche in questo caso,
a seconda del settore, una negoziazione salariale eccezionale.
Reticenza per gli aumenti individuali dei
salari e dei bonus.
Tutti sono coinvolti dal rincaro elevato. Tutti
contribuiscono alla crescita della produttività.
È la ragione per la quale il Syna potrà cedere
sugli adattamenti individuali solo dove saranno
concessi il rincaro e un aumento reale dei
salari.
Peraltro, un sistema salariale equo è necessario per un adattamento individuale.
In materia di bonus, il Syna ha delle riserve.
Dato che la loro ripartizione è spesso ingiusta
e arbitraria e non hanno degli effetti durevoli
sull’evoluzione dei salari. Inoltre la crisi dei
subprime mostra che, spesso, i bonus sono
dei falsi stimolanti.
* vice-presidente del Syna
«PRATICHIAMO IL NATALE TUTTO L’ANNO»
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Venerdì
08.00 -12.00 / 13.00 - 17.00
20
28 agosto 2008
Pagina a cura di Moises Palmeiro
ES IMPORTANTE RESPETAR EL PLAZO DE SOLICITUD
Las nuevas normas sobre
la jubilación anticipada
las cotizaciones a pagar al AHV hasta cumplir
los 65 años y las cotizaciones al capital de
vejez de la caja de pensiones.
Modificación a partir del 01.01.2008:
Durante los 12 meses que van entre los
60 y los 61 años de edad, la FAR no corre
con las cotizaciones al AHV ni a la caja de
pensiones.
El importe de la jubilación anticipada se
paga en una cuenta postal o bancaria en
Suiza. Los gastos de pago en el extranjero
corren a cargo del jubilado.
Para evitar el riesgo de falta de cobertura la
Fundación FAR, organismo encargado de
la tramitación de la jubilación anticipada en
el ramo de la construcción ha dictado unas
normas de aplicación temporal, que están
en vigor desde el inicio de este año. A continuación ofrecemos una recapitulación
sobre la regulación actual de la jubilación
anticipada.
Requisitos
En el ramo de la construcción es posible la
jubilación anticipada a partir de los 60 años
para todos los que hayan trabajado un mínimo
de 15 años en la construcción durante los últimos 20 años. Además, de esos 15 años, hay
que haber trabajado en el ramo los 7 años
inmediatamente anteriores a la fecha de la
jubilación anticipada.
A partir del 01.01.2008 se ha introducido la
siguiente modificación para los que soliciten la
jubilación anticipada después de esa fecha:
Entre los 60 y los 61 años de edad la
renta de prejubilación se reduce al 50%
(prejubilación parcial). El interesado puede
seguir trabajando en la construcción (o en
otro ramo laboral), hasta un sueldo del 50%
del salario sobre el que se calcula la renta
y 10’000 francos anuales más.
La cotización a la caja de pensiones se
reduce del 18 al 12% del último salario
coordinado.
La cotización para la fundación FAR pasa
del 1 al 1.3% para los trabajadores. La cotización de los empresarios no cambia.
Se puede escoger entre dos variantes:
A. Percibir media renta durante los 12
meses que van de los 60 a los 61 años de
edad.
B. Seguir trabajando hasta los 60 años y
medio y percibir la renta completa en los 6
meses restantes.
Tramitación
La prejubilación hay que solicitarla con 6
meses de antelación a la fecha en que uno
quiere retirarse. Para ello lo más práctico es
acudir a alguna de las oficinas administrativas
que la FAR (Flexibler Altersrücktritt =
Jubilación flexible) tiene en toda Suiza y que
coinciden con oficinas de los dos sindicatos
más importantes de la construcción, Unia y
Syna.
En estas oficinas asesoran sobre los trámites a realizar y facilitan el formulario de solicitud.
¿Seguir trabajando?
Es importante aclarar que cuando uno se
prejubila antes de los 61 años, la fecha en que
comienza la prejubilación es aquella en que se
cumplen los 60 años de edad, también para
los que elijan la variante B. Vamos a explicarlo con un ejemplo:
Pepe ha nacido el 31 de Marzo de 1949.
Hace ya algún tiempo que ha decidido pedir la
jubilación anticipada a los 60 años, es decir, a
partir del 31 de Enero de 2009. Así, pues, tendría que presentar la solicitud 6 meses antes
de esa fecha, es decir, antes del 30 de
Setiembre de 2008. Pero ahora, con las nuevas normas, ha pensado que le conviene más
seguir trabajando hasta los 60 años y medio,
es decir, hasta el 30 de Setiembre de 2009 y
entonces recibir ya la prejubilación completa
(variante B). Pepe cree que en este caso es
suficiente presentar la solicitud en Maro de
2009.
Pepe está equivocado. Técnicamente la
prejubilación de Pepe empieza el 31 de Marzo
de 2009. La variante B no es más que otra
forma de cobrar la pensión.
Por tanto, Pepe tiene que presentar la
solicitud de prejubilación seis meses antes
de cumplir los 60 años, es decir,
el 30 de Setiembre 2008, como
muy tarde.
Es obvio que una de las condiciones para
cobrar la prejubilación es dejar de trabajar. Sin
embargo, el prejubilado puede seguir trabajando en la misma empresa (o, si esto no es
posible, en otra empresa sujeta al convenio
FAR) siempre que no supere el 20% del último
sueldo. Como alternativa, puede ejercer cualquier otra actividad lucrativa por cuenta ajena
o como trabajador autónomo, siempre que los
ingresos devengados no superen los 6’000
francos anuales.
Existe la posibilidad de cobrar esta prejubilación también en caso de marcha definitiva
de Suiza.
Obviamente, la renta de prejubilación se
pierde al cumplir los 65 años, percibiendo
entonces la renta ordinaria de vejez a que uno
tenga derecho.
Medidas de carácter temporal
Las medidas introducidas el 01. 01.2008
son de caráctar temporal y sólo se aplicarán
en tanto el grado de cobertura de los fondos
de la fundación FAR sea inferior al 110%. Sin
embargo, podrán derogarse cuando se alcance un grado de cobertura del 105% y la tendencia sea positiva
Cuantía
La prestación a cobrar consta de
una cantidad base de 6’000 francos
anuales y el 70 por 100 del último
sueldo bruto. El total no puede
superar el 80% del último sueldo
bruto.
Pero además la FAR corre con
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21
28 agosto 2008
Pagina a cura di Rogerio Sampaio
Reforma antecipada no
sector de mármore e granito
epois de se ter conseguido a reforma
antecipada na construção civil à partir
dos 60 anos, foi a vez dos sindicatos
conseguirem também, mais uma vitória importante negocial, para o sector de mármore e
granito. Os tarbalhadores desse sector passam a poder reformar antecipadamente à dos
62 anos.
As condições acordadas são os seguintes.
A possibilidade de se reformar aos 62 anos
com uma renda equivalente à 75 por cento do
salário sujeito a AHV, para os que tenham trabalhado no mínimo 20 anos no sector. A renda
não pode ser inferior a 3500 francos nem
superior a 4500 francos mensais. Para os que
tenham trabalhado 10 anos, como mínimo no
ramo, poderem reformar-se antecipadamente
com uma renda reduzida.
O sistema será financiado de forma paritária
ou seja 2% do salário a pagar em partes
iguais, 1% o trabalhador e 1% a empresa. Foi
criado uma “Fundação Mármore” para gerir e
coordenar todo o processo da reforma antecipada do sector. Provavelmente, no próximo
Outono, já esteja à disposição dos interessados os respectivos impressos. Os parceiros
sociais patrões e sindicatos acordaram prolon-
D
gar o contrato colectivo até 2011.
Nos tempos que correm, em que se fala em
aumentar a idade da reforma, não deixa de
ser uma grande vitória dos trabalhadores e
dos sindicatos, pois é a única via encontrada,
para compensar os trabalhadores, pela forte
pressão que têm sofrido com a flexibilização,
que não é mais do que, sobrecarregar os trabalhadores com mais trabalho e menos pessoal, com prazos de entrega cada vez mais
apertados, o que causa um desgaste físico e
psíquico. Em contrapartida as empresas recusam a dar aumentos reais de salários. Nesse
é sentido que o sindicato Syna, lançou a ofensiva de 6 semanas de férias para todos ( estamos na recolha de assinaturas) e procurar no
sei das negociações do contrato colectivo
introduzir a reforma antecipada ou flexível.
Os sindicatos lançam
aumento de salário
ofensiva
para
Depois do Travail.suisse, órgão político do
Syna ,ter lançado o pedido de aumento real de
salários, na ordem de 4%, agora foi a vez da
Confederação Suiça de sindicatos fazer a
mesma exigência. Os sindicatos exigem as
entidades patronais uma aumento do nível de
custo de vida na ordem de 2,5% e um aumento real de salários que variam de 1,5% a 2,5%.
A justificação dos sindicatos para este pedido
de aumento, foi baseada nos lucros que as
empresas têem auferido nos últimos anos, sem
compensar os seus trabalhadores com aumentos reais de salário. Os sindicatos entendem,
que é chegado a hora de dividir o bolo, também
para aqueles, que contribuem na sua fabricação. Será um Outono quente de negociações,
mas temos que manter firmes nas nossas exigências, porque nos últimos anos em que a
economia estava em dificuldade, os trabalhadores foram compreensivos, flexíveis e fizerem
cedências, que agora, não estão a serem
reconhecidas pela parte patronal.
A Associação patronal refuta a exigência
dos sindicatos e dizem que os aumentos
devem ser discutidos diferenciadamente, consoante a situação de cada empresa. A ver
vamos.
Aumento de salário no sector da Hotelaria e Restaurantes
aros colegas caras colegas, no seguimento das negociações para aumento
salarial do salário mínimo, os parceiros sociais chegaram a acordo. O salário
mínimo para para o ano 2009 comparado com
o ano 2008 e o aumento oficial do custo de
vida para o ano 2008, serão aumentados em
2,5 por cento.
C
O salário mínimo para 2009 (por mês, para
trabalhadores a tempo inteiro)
foram aumentadas do seguinte modo:
Classe I: Trabalhadores sem formação profissional: Fr. 3383
(actualmente: Fr. 3300)
Classe II: Trabalhadores com formação
profissional
(formação fundamental de base) ou com uma
formação equivalente.
Classe IIa: Fr. 3567 (Fr. 3480)
Classe IIb: Fr. 3823 (Fr. 3730)
Classe III: Trabalhadores com formação elevada, e com responsabilidade específica ou
com longa experiência profissional.
Classe III a: Fr. 4172 (Fr. 4070)
Classe III.b e c: Fr. 4597 (Fr. 4485)
Classe III d: Fr. 4787 (Fr. 4670)
Classe IV. Quadros com função de direcção
regular ou com exame especializado de grau
mais elevado
Classe IVa: Fr. 5740 (Fr. 5600)
Classe IVb: Fr. 6919 (Fr. 6750)
Estagiário: Fr. 2168 (Fr. 2115)
Os novos salários mínimos entram em vigor
1.Janeiro 2009, respectivamente para contratos de trabalho sazonal, à partir do início da
estação de verão.
Syna - o sindicato Sector de serviços
Magdalena Bertone
responsável sector de serviços
Hotelaria nem todos cumprem a lei
No ano passado dos 2000 controles efectuados em establecimentos hoteleiros, um terço,
foram considerados claramente insuficientes.Os controles detectar também, que em
15.5% dos estabelecimentos, não se respeita
o salário minimo e que em um em cada dez
não se paga devidamente o 13° mês.
Naturalmente que os establecimentos
infractores, têm quedevolver aos seus trabalhadores o que lhes tinham desviado e pagar
ainda uma multa convencional que pode chegar ao dobro dos salários desviados.
Isto demonstra que nem todos os patrões
respeitam o contratcto colectivo, por isso cabe
aos sindicatos estarem atentos. Mas a nossa
função só pode ser realizada com exito, se houver denuncias por parte dos trabalhadores.
MEMORIE NOSTRE
22
RICORDANDO MONSIGNOR DEL-PIETRO
Un artefice della modernità in Ticino
Mons. Luigi Del-Pietro moriva improvvisamente 31 anni
fa, il 28 agosto 1977. Ma ha
senso ricordare, ogni anno,
questa ricorrenza? Noi pensiamo proprio di si.
Alberto Gandolla
n questi tempi, con un’accellerazione sempre più evidente della storia, e considerando come i mass-media mettano in valore essenzialmente
dei personaggi legati alle mode,
ai consumi e allo spettacolo, è
importante ricordare le persone
che hanno davvero qualcosa da
dire; Del-Pietro era, anzi è uno
di questi.
Nato in Leventina nel 1906,
appena ordinato sacerdote su
proposta del vescovo mons.
Bacciarini diventa - giovanissimo! - segretario cantonale
dell’OCST nel 1929; lo rimarrà fino alla morte,
per quasi 50 anni.
Il primo periodo è il più duro, è il momento
eroico delle battaglie per la diffusione del sindacato cristiano-sociale, che deve lottare contro la
disoccupazione, contro il padronato più conservatore (…anche cattolico) e pure contro i sindacati socialisti, che si vedono minacciare il quasi
monopolio sul mondo del lavoro.
Vi sono i primi e importanti scioperi. Prete
«rosso» per gli ambienti di destra, «giallo» per
la sinistra, Del-Pietro costruisce anno dopo
anno con originalità il sindacato cristiano-sociale (che, eccezione a livello svizzero, diventa il
più importante del cantone).
La seconda guerra mondiale e l’immediato
dopoguerra costituiscono ancora un periodo
contrastato e difficile, ma Del-Pietro e i suoi collaboratori cominciano a vedere alcuni risultati
dello sviluppo sindacale. A partire dagli anni
Cinquanta si entra in un nuovo momento, quello del boom economico; il Ticino entra nella
modernità. Ma questa entrata non è automatica, e nel campo sociale è dovuta in grande
parte al grosso lavoro e alle precise rivendica-
I
Buon Compleanno Fernando
F
ernando Vanoni, il 22 agosto, attorniato
da tutti i suoi cari, ha festeggiato in
splendida forma l’ottantesimo compleanno.
Fernando è uno dei
pionieri del nostro sindacato. È socio dal lontano
1954, ed ha partecipato
a importanti lotte sindacali, ora è affiliato all’AAPI,
sezione del Luganese. Lo
ricordiamo in prima linea
nello storico sciopero dei
battellieri del 1957 (lavo-
zioni dei sindacati. In particolare Del-Pietro e l’OCST hanno il
merito di saper accogliere l’arrivo dei lavoratori stranieri (nel
nostro cantone molti sono frontalieri), di cercare di proteggerli
e di dare loro pari diritti dei
lavoratori svizzeri, promuovendo la legislazione sociale e lottando nel contempo contro la
reazione xenofoba. Del-Pietro
si impegna per la costruzione
dello Stato sociale e collabora
attivamente anche con persone
di altre estrazioni politico-culturali.
Il
segretario
cantonale
dell’OCST, oltre all’aspetto sindacale in senso stretto, diventa
infatti un personaggio importante anche nel campo religioso (come prezioso consigliere
dei vescovi Jelmini e Martinoli),
sociale, economico e politico;
molto ascoltato in vari ambiti,
ricopre molte cariche.
Carismatico e autorevole, Del-Pietro è di fatto
all’origine di alcune importanti iniziative tipiche
del Ticino contemporaneo: la costituzione
dell’Azienda Elettrica Ticinese (AET), dell’Ente
ospedaliero cantonale (EOC), ecc.
Infaticabile, affronta ogni nuova iniziativa con
nella fedeltà alla dottrina sociale della Chiesa e
ai suoi principi, la solidarietà, il bene comune e
la sussidiarietà.
La sua vita e le sue opere dimostrano che
un’identità precisa e netta non è di ostacolo
all’incontro con gli altri, come oggi molti ritengono, ma anzi può favorire una forte creatività e
apertura sul terreno concreto. I principi insomma rimangono fondamentali, e vanno giocati
con intelligenza nella realtà delle diverse situazioni, in vista appunto del raggiungimento del
bene comune. La situazione economica e
sociale oggi è molto cambiata, ma l’impegno e
l’esempio di vita e di opere di mons. Del-Pietro
rimangono (o meglio: non è automatico, possono rimanere se lo vogliamo) una preziosa e fondamentale eredità e un grande stimolo di metodo per tutto il lavoro del movimento cristianosociale.
rara alle dipendenze della navigazione lago di
Lugano).
Il 1° agosto 1964 inizia l’attività in seno alla
nostra organizzazione. Viene assunto in qualità
di addetto alla Cassa malati, dove occuperà il
posto di responsabile
per le assicurazioni
collettive, poi negli
ultimi anni di attività,
prima della meritata
quiescenza,- il 31
dicembre
1993-,
viene
impegnato
nella cassa di disoccupazione.
Sempre brillante e
attivo, non manca
28 agosto 2008
Tanti Auguri
Don Emilio Conrad!
l nostro carissimo assistente spirituale
don Emilio Conrad, il prossimo 4 settembre festeggerà il traguardo degli
ottant’anni.
Il comitato direttivo dell’OCST nel giugno
del 2003 nominava don Emilio nuovo assistente spirituale, (a seguito della scomparsa di Mons. Franco Biffi). Don Conrad, con
enorme disponibilità si mette subito a
disposizione, legato all’Organizzazione e al
mondo operaio anche da una sua precedente esperienza come attivista nello sciopero degli elettricisti nel 1936. Lui,
definito
prete
operaio, che ha
vissuto da vicino
le vicende della
Monteforno di
Bodio,
negli
anni sessanta
era parroco del
borgo, è facilitato nel seguire le attività dell’OCST.
Numerosi i suoi contributi che fa pervenire alla redazione de Il Lavoro inerenti i temi
sociali, il mondo dell’anziano, di cui orgogliosamente fa parte (è anche assistente
spirituale dell’AAPI), e i ricordi del lungo
periodo trascorso in America latina,
nell’Arcidiocesi di Barranquilla, dove don
Emilio ha lasciato una parte di cuore.
Anche il ruolo di direttore della Caritas
Ticino dal 1977 al 1987 è un’esperienza
affine alla sua tenace voglia di lottare per
difendere le categorie più deboli, siano essi
i poveri di Barranquilla, o “i nuovi poveri” del
nostro territorio, o i lavoratori che chiedono
solidarietà e interventi per risolvere i problemi che sempre più incalzano sul mercato del lavoro.
Dai suoi scritti traspare la sua grande
sensibilità e attenzione al prossimo, al più
bisognoso, e seguendo la Dottrina della
Chiesa, in modo semplice dà parole di conforto, di aiuto, di speranza.
A nome di tutti, grazie carissimo don
Emilio, buon Compleanno, e tanti auguri di
vivere al meglio questo straordinario ottantesimo.
I
mai ai numerosi appuntamenti proposti dall’Associazione Anziani ed è felice di incontrare in
quelle occasioni tanti amici e gli ex colleghi.
All’inossidabile Fernando gli auguri più cari
di buon Compleanno.
GIORNALE APERTO
28 agosto 2008
23
LE DOMANDE DEI LETTORI
Quali i requisiti per ricevere la disoccupazione frontalieri?
D
Abito a Como, e volevo chiederle se mi può
spiegare come funziona la disoccupazione per
i frontalieri.
Lavoro in Svizzera da tre anni come responsabile di un ufficio che non va troppo bene.
Volevo sapere, se questo ufficio dovesse
chiudere, io posso percepire la disoccupazione? Su che basi viene calcolata?
Grazie mille e saluti,
Paola
R
Gentile signora,
le confermo che in caso di licenziamento
potrà beneficiare del trattamento di disoccupazione previsto per i lavoratori frontalieri.
Infatti nel suo caso risultano totalmente soddisfatti i requisiti richiesti dalla legge, che
sono: l’ultima attività deve essere stata svolta
in Svizzera con permesso di lavoro frontaliero,
la causa della fine del rapporto di lavoro deve
essere dovuta a motivi non a lei imputabili (ad
esempio ristrutturazione, chiusura della ditta,
eccetera) e devono essere stati versati contributi all’assicurazione disoccupazione in
Svizzera per almeno un anno nel corso dei
due anni precedenti la cessazione dell’attività.
Il trattamento di disoccupazione viene erogato
dall’INPS italiano in quanto gli accordi stipulati con la Svizzera prevedono che quest’ultima
versi all’ente italiano una parte del contributo
dell’assicurazione disoccupazione trattenuto
sullo stipendio dei lavoratori in possesso di
permesso di lavoro frontaliero. Questa disposizione sarà valevole solo fino al 31 maggio
2009, data in cui terminerà il periodo transito-
rio di applicazione degli accordi stipulati tra la
Svizzera e l’Unione Europea, che andranno a
sostituire le attuali disposizioni. Il trattamento
di disoccupazione prevede l’indennizzo per la
durata massima di un anno ed un importo pari
al 50 per cento della media dell’ultimo anno di
stipendio percepito in Svizzera. Per ulteriori
informazioni la invitiamo nei nostri uffici.
festeggiato in splendida forma i 70 anni.
● a Carlo De Giorgi di Pregassona, socio pensionati PTT, che il 23 agosto, ha festeggiato
brillantemente i 75 anni.
parenti tutti, per la scomparsa del loro caro
congiunto Luigi Del Fante.
● al figlio Eros Ponti di Balerna, socio segretariato Mendrisio, ai familiari tutti, per la scomparsa della loro cara congiunta Isabella
Luciana Ponti.
● a Flavio Medici di Mendrisio, socio sezione
Docenti, e al fratello don Nerio, per la scomparsa della cara mamma Agnese.
● ai familiari, per la scomparsa del loro congiunto Giuseppe Avelli, socio segretariato del
Sopraceneri, sede di Locarno.
● ad Emanuele Scettrini, socio segretariato
Sopraceneri, sede di Locarno, per la scomparsa del papà Augusto.
● a Ivo Bergonzoli, socio Prepensionati PEAN,
segretariato Sopraceneri, per la scomparsa
della suocera Edith Antognini.
Roberto Crugnola
Inas Cisl Frontalierato Svizzera
Via Giuseppe Lanz 25-6850 Mendrisio
Tel. diretto: +41916460701
Fax: +41916467452
E mail: [email protected]
[email protected]
[email protected]
VITA NOSTRA
Felicitazioni
● ad Andrea Mariani di Carlazzo, socio settore
Lattonieri, e alla moglie Loredana Butti, per la
nascita di Luca, con gli auguri di un futuro felice.
● ad Alfredo Corradi di San Fedele, socio settore Edile, e a Marika, per la nascita di
Arianna, alla quale auguriamo ogni bene.
● a Paolo Cattaneo, collega alla Cassa disoccupazione di Massagno, e alla moglie Cristina per
la nascita di Clarissa, alla quale auguriamo di
crescere felice accanto alla sorellina Martina.
● a Ellis Raimondi, socio settore Autorimesse, e
a Daniela Gaffuri, per la nascita di Alice, con
l’augurio di un futuro ricco di ogni gioia.
● a Melih Karakiz, socio settore Autorimesse, e
alla moglie Manuela Di Donato, per la nascita di
Martin, al quale auguriamo tanta gioia accanto
alla sorellina Noemi.
● a Gianni Menotto, socio settore Autorimesse,
e a Luna Grigolo, per la nascita di Nicole e
Gaia, alle quali auguriamo tanta gioia e fortuna.
● ai neo genitori Nicola Rudelli e Maddalena,
per la nascita di Eloisa, che ha portato tanta felicità anche ai nonni Alberto e Orietta Gandolla.
● a Sergio Del Fante, socio segr. del Luganese,
e a Simona Lanfranconi, per la nascita di
Mattia, con l’augurio di crescere felice accanto
a Jessica ed Andrea.
Auguri
● a Giorgio Carrara, socio sindacato di Polizia,
per la brillante nomina a Comandante della
polizia intercomunale Minusio-Muralto.
● a Giampietro Robbiani di Bissone, fedele
socio AAPI del Luganese, che il 25 agosto ha
Editore
Organizzazione cristiano-sociale ticinese
Redazione e amministrazione
Responsabile: Benedetta Rigotti
Segretaria di redazione: Maurizia Conti
tel. 0919211551
fax 0919242471
via Balestra 19, 6900 Lugano
[email protected]
Condoglianze
● alla moglie Gertrude, ai figli Riccardo e
Manuela, ai fratelli Serafino (socio), Pio, Elda
ed Ermelinda, per la scomparsa del loro caro
congiunto Nazzareno Schiavoni di Stabio,
fedelissimo socio
del segretariato di
Mendrisio.
● ai familiari di Giancarla Bernasconi di Arzo,
socia sezione AAPI Mendrisio, deceduta nelle
scorse settimane.
● a Nives e Carlo Sulmoni di Castel San Pietro
soci segretariato Mendrisio, e familiari tutti, per
la morte del loro caro congiunto Pierino
Valsangiacomo.
● a Dario Soldini, socio segretariato del
Luganese, per la perdita del caro fratello
Dario.
● ai familiari tutti per la scomparsa del loro
caro congiunto Mario Nocelli, già apprezzato
gerente dell’hotel Ceresio a Lugano.
● a Mario Valnegri, fedele socio e membro di
comitato della sezione AAPI del Luganese, e
familiari tutti, per la scomparsa del caro fratello Ermanno di Pregassona.
● alla moglie Aurora, alle figlie Roberta e
Cristina, al cognato Silvio Pretti, socio dip.
Coop, e parenti tutti, per la prematura scomparsa del loro caro congiunto Flavio Corongiu.
● al figlio Fabrizio, socio segr. Luganese, alla
nuora Erica, al nipotino Daniele, ai fratelli e ai
Stampa
Corriere del Ticino Sa
Via Industria, 6933 Muzzano
Pubblicità
Publilavoro Sagl
Via Balestra 19, 6900 Lugano,
tel 0919211551
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Tiratura confermata REMP
41101 copie
In memoria
A tre anni dalla
scomparsa, la figlia
Jacqueline, con grande affetto e rimpianto,
ricorda la carissima
mamma
Yrma
Alvarez.
via Balestra 19, 6900 Lugano
Consiglio esecutivo
Presidente: Romano Rossi
Vicepresidente: Bruno Ongaro
Membri
Carla Albertoli, Fausto Leidi,
Gianfranco Poli, Roberto Poretti,
Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani,
Flavio Ugazzi
L’Ufficio OCST di Stabio,
rimarrà chiuso fino
al 7 settembre compreso.
Segretario cantonale e copresidente
Meinrado Robbiani
Segretario amministrativo
Fausto Leidi
Vicesegretari cantonali
Nando Ceruso, Renato Ricciardi
Segretari regionali
Lugano
Dario Tettamanti
Mendrisio
Alessandro Mecatti
Sopraceneri Paolo Locatelli
Tre Valli
Giancarlo Nicoli
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Si ritorna a scuola Autunno sindacale Assegni per i figli