Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese 28 agosto 2008 - Anno LXXX - N. 13 - franchi 1 - G.A.A. 6900 Lugano Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 9211551 - Fax 091 9242471 - [email protected] - www.ocst.com Prossimo numero: 11 settembre 2008 Si ritorna a scuola Assegni per i figli Buon inizio a tutti! Ritardi nel versamento pagina 2 pagina 3 Autunno sindacale Formazione professionale Tra certezze e incertezze Un numero maggiore di posti di tirocinio pagina 3 pagine 8-9 2 SCUOLA LAVORO UN ASILO NIDO ALL’AMMINISTRAZIONE CANTONALE Anche lo Stato dà il buon esempio Andrea Fontana ando seguito a quanto annunciato nel mese di luglio dello scorso anno, il Consiglio di Stato ha comunicato negli scorsi giorni che l’Asilo nido per i figli dei dipendenti dell’Amministrazione cantonale o di deputati in Gran Consiglio è entrato nella sua fase operativa. La struttura accoglierà fino a quindici bambini in età da 0 a 3 anni. È stato, infatti, pubblicato il concorso per attribuire ad un ente esterno, che potrà beneficiare dei contributi previsti dalla Legge per le famiglie, la gestione della nuova struttura. La sede sarà a Bellinzona presso uno stabile di proprietà della Cassa pensione dei dipendenti dello Stato. Nella nota informativa del Consiglio di Stato viene precisato che questo servizio nasce dalla volontà di promuovere una politica del personale attenta alle esigenze dei propri collaboratori e consentirà ai genitori, ed in particolare alle mamme, di poter meglio conciliare le esigenze lavorative con la cura dei figli. Dunque, finalmente anche da parte dell’autorità cantonale un esempio positivo di come un datore di lavoro possa rendere concreti i discorsi sulla sensibilità sociale e l’attenzione verso le famiglie dei suoi collaboratori. Realizzare un asilo nido per i dipendenti rappresenta, per qualsiasi azienda, un’espressione di apertura alle necessità del contesto sociale in cui opera e, più direttamente, un valido sostegno alle esigenze dei propri collaboratori che desiderano allargare la propria famiglia. L’OCST, impegnata da sempre nel promuovere e sostenere anche sui posti di lavoro politiche attente ai bisogni delle famiglie, non può D Neo diplomati nel ramo della carrozzeria l Gruppo Carrozzieri Ticinesi USIC (Unione Svizzera dei Carrozzieri) sezione Ticino si complimenta con gli apprendisti che hanno conseguito l’attestato federale di capacità nelle professioni del ramo della carrozzeria. Gli esami di fine tirocinio 2008 si sono svolti presso il Centro di formazione professionale USIC a Giubiasco, sede dei corsi interaziendali. Quest’anno vi è in particolare da sottolineare l’ottenimento del diploma di carrozziera verniciatrice da parte di due ragazze. I Carrozzieri verniciatori Akai Manuel (Paradiso, Avegno); Alday Mustafa (Torpedo 2000 SA, Bodio); Butti Moreno (Inter Vezia SA, Vezia); Cakolli Alì (Alphia SA, Balerna); Capra Michael (Gambucci Sagl, Bedano); Ceppi Stefano (Auto Tino Motorsport, Riva S.Vitale); Da Silva Lenia (Copes Sagl, Canobbio); Elia Moreno (Lepori Marco, Agno); Fabbri che rallegrarsi per questa iniziativa che tiene in primo luogo conto delle necessità delle mamme e che ha l’indiscutibile vantaggio di contribuire al miglioramento della qualità di vita delle lavoratrici e dei lavoratori, anche semplicemente grazie alla riduzione del tempo da dedicare alla ricerca e all’accompagnamento dei figli ad altri asili nido. Pur non risolvendo tutte le problematiche legate all’annosa questione della responsabilità familiare e dell’attività lavorativa, queste strutture facilitano un rientro delle lavoratrici dalla maternità in tempi più rapidi e con un atteggiamento più sereno e, non da ultimo, attraverso il sostegno alla gestione familiare, favorisce le possibilità di sviluppo e carriera delle donne lavoratrici e la valorizzazione dell’apporto professionale di ciascuna di esse alla vita dell’impresa. Ci auguriamo che la decisione del Consiglio di Stato possa essere ripresa da altre aziende poiché la realizzazione di queste realtà, indispensabili per conciliare la necessità o anche solo l’aspirazione a continuare a lavorare pur avendo dei figli, risulta essere una risposta adeguata alle necessità del proprio personale. Questo discorso è di particolare importanza in alcuni settori lavorativi, come in quello sociosanitario, nei quali la componente femminile è decisamente importante. Manuel (Nicora Sagl, Losone); Ferrazzo Pio (World Car, Gordola); Filipovic Predrag (Longo, Sementina); Galbusera Christian (ART 2411, Lumino); Galbusera Mirko (Car Center SA, Giubiasco); Grandi Daniele (Automek SA, Mezzovico); Jankov Kire (Touring SA, Minusio); Javor Ermin (Fola SA, Pregassona); Mares Simona (Torpedo 2000 SA, Bodio); Radic Aleksandar (Nima Sagl, Giubiasco); Reber Andrea (Paradiso, Avegno); Satta Salvatore (San Gottardo SA, Lavorgo); Spadaccini Ruben (Soladino, Someo); Vescovi Samuele (Nepple SA, Bellinzona). Carrozzieri lattonieri Buqai Artan (Isolabella SA, Bellinzona); Butti Johathan (Bognuda, S. Antonino); Cappelletti Michael (D’Avino SA, Lodrino); Di Guglielmo Andrea (Inter Vezia SA, Vezia); Golub Ivan (Winteler & Co. SA, Giubiasco); Iseni Liridon (AMAG, Bellinzona); Kofmehl Enrico (Rollini SA, Contone); Manghi David (Alphia SA, Balerna); Milanovic Milojko (Lume Sagl, Lumino); Rinaldi Moreno (Mercedes Benz SA, Pazzallo); Russo Danilo (Automek SA, Mezzovico). 28 agosto 2008 Il futuro del Concordato Harmos l Consiglio di Stato ha presentato al Parlamento il messaggio per l’adesione del Ticino al Concordato Harmos, l’accordo intercantonale per l’armonizzazione della scuola dell’obbligo. Per il Ticino si tratta di una sorta di accordo su misura, dato che sarà possibile mantenere l’attuale struttura con una scuola elementare di 5 anni e una scuola media di 4. Ciò che invece bisognerà accettare, ed ha già fatto discutere in molti altri cantoni della Svizzera, sarà l’anticipo dell’inizio della scuola dell’obbligo a 4 anni. Sarà inoltre introdotto un monitoraggio dell’educazione. Ora la Commissione parlamentare scolastica prima e il Gran Consiglio poi si pronunceranno sull’accordo. Si prevede una decisione tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo. Nel frattempo, mentre Vaud, Giura, Sciaffusa e Glarona hanno già aderito al concordato, in altri cantoni è stato lanciato un referendum: Lucerna voterà il 28 settembre, Turgovia, Grigioni e San Gallo il 30 novembre. Incerta invece la situazione per Neuchâtel, Vallese e Nidwaldo dove non è ancora scaduto il termine per il referendum. I IN COPERTINA Si ritorna a scuola! a bellissima foto di copertina rappresenta i bimbi che a giugno hanno terminato la prima elementare presso la scuola Piccolo Principe di Porza accompagnati dalla maestra Francesca Beretta Piccoli. L’occasione è stata la gita di tutta la scuola al Tierpark di Altdorf il 27 maggio scorso. La redazione coglie l’occasione per augurare a tutti gli studenti che inizieranno prossimamente la scuola di passare un anno sereno con la famiglia, gli insegnanti e i compagni, che sia una bella occasione di crescita. L 28 agosto 2008 3 SINDACATO ATTUALITÀ Autunno sindacale Tra certezze e incertezze Meinrado Robbiani a pausa estiva ne ha attenuato per un attimo la percezione, ma con le ferie ormai alle spalle, l’inquietudine per un orizzonte, che vediamo progressivamente offuscarsi ma del quale non riusciamo ancora a prevedere con precisione gli umori, torna ora inevitabilmente a galla. Un’inquietudine tanto più acuta poiché originata da un tormentato intreccio di scompensi immediati e di squilibri di più lungo termine. Sull’immediato grava in particolare la preoccupazione per la brusca accelerazione del costo della vita. Più avanti si delineano le paventate ricadute dello sconquasso creato dalle follie del mondo bancario e finanziario, con uno sfondo di possibile recessione e di conseguenti difficoltà occupazionali. L A difesa dei salari e dei redditi. I segni di rallentamento della congiuntura, apparsi negli Stati Uniti ed ora anche nell’Unione europea, vengono ad iniettare incertezza sull’autunno, sede tradizionale delle scelte salariali nelle categorie professionali e nelle imprese. Il percorso di progressivo ricupero salariale, al quale l’andamento favorevole dell’economia degli ultimi anni stava aprendo la strada, rischia di scontrarsi anzitempo contro l’odierna fase di instabilità. Per il sindacato si impone perciò una linea di ferma difesa del reddito contro gli effetti dell’inflazione ma non solo. Rimane comunque attuale la rivendicazione di un aumento delle retribuzioni al di là della compensazione del rincaro. Ai frutti della crescita, che ha raggiunto negli scorsi anni livelli inabituali per il nostro Paese, devono potere accedere anche i lavoratori. I manager, che si sono abbondantemente abbuffati lasciando solo qualche briciola ai lavoratori, non si azzardino ora a predicare moderazione. Attenzione all’occupazione. Le nubi, che si intravedono all’orizzonte, inducono pure a stare all’erta sul fronte dell’occupazione. L’elevata dipendenza dell’economia svizzera dagli scambi con l’estero riverbera immancabilmente le difficoltà internazionali sul nostro Paese. Qualora l’andamento dell’economia dovesse perdere eccessivamente ritmo per il calo della congiuntura internazionale, andrà sostenuta l’occupazione per il tramite segnatamente di una tutelata domanda interna (salvaguardia del potere d’acquisto delle famiglie) e di incentivati investimenti pubblici. Per il sindacato si tratta perciò di rimanere vigile per cogliere eventuali segnali di contrazione dell’occupazione, intervenendo sollecitamente a sua protezione. Agire in profondità. L’opera più indispensabile, che oltrepassa però i confini di un singolo Stato poiché di dimensione forzatamente mondiale, rimane la riforma del sistema finanziario. Il terremoto in atto nel mondo bancario e finanziario, che sta trascinando nel suo vortice l’economia intera, deve indurre ad un vigoroso giro di boa. La finanza è diventata un mostro, al quale vanno mozzati i tentacoli ciecamente speculativi. Ha inizialmente puntato sul mondo delle imprese, imponendo il primato del breve termine tramite il perseguimento di rendimenti immediati. Ha così stimolato una insana alleanza tra azionisti e manager, entrambi protesi a raccogliere frutti copiosi nel più breve termine, facendo perdere di vista la solidità e la prosperità delle imprese sul lungo termine. Attraverso la costruzione di strumenti sofisticati, si è poi gettata nella speculazione più esasperata e aberrante, i cui effetti disastrosi stanno mettendo in pericolo il mondo bancario stesso con ricadute possenti sull’intera economia e sulla collettività. Urge perciò una riforma in profondità del sistema finanziario internazionale. Il primato del lavoro. Oltre ad incoraggiare una sua rapida riforma, quanto accaduto sul versante finanziario deve pure aiutare a comprendere che una ricchezza solida e duratura può essere costruita solo attorno al perno del lavoro. Caduta l’illusione finanziaria e speculativa (lo stesso Presidente degli Stati Uniti ha parlato di sbornia), si tratta cioè di riscoprire la centralità del lavoro. Si torna perciò all’area privilegiata di presenza e impegno del sindacato, che è chiamato a contribuire a valorizzare pienamente il lavoro quale fonte di autentica crescita e prosperità sia per il singolo, sia per la collettività. Questo obiettivo è indissociabile da una traiettoria di umanizzazione del lavoro, che il sindacato è chiamato a seguire con puntiglio e vigore. Ritardi nel versamento degli assegni per i figli La risposta dell’Istituto delle Assicurazioni sociali all’OCST OCST si è rivolta nel corso dell’estate all’Istituto delle Assicurazioni sociali di Bellinzona, lamentando ritardi nel versamento degli assegni per i figli. Alcuni nostri iscritti ci avevano infatti segnalato il mancato incasso di questa prestazione, tanto più significativa se si considerano le difficoltà di reddito che gravano su un’ampia cerchia di famiglie. Nella sua presa di posizione, l’OCST, segnalando che molti capifamiglia non stavano percependo gli assegni, ha evidenziato i disagi acuti generati da questo mancato introito. Pur comprendendo il carico di lavoro supplementare conseguente all’entrata in vigore delle nuove disposizioni di legge - per la cui applicazione anticipata si era battuta l’OCST stessa – vi si deplorava che non fossero state attuate soluzioni organizzative straordinarie per fare fronte a questo aggravio di lavoro. L’Istituto delle Assicurazioni sociali, per il tramite del suo direttore e del capoufficio prestazioni, indica che le nuove norme di legge hanno in particolare esteso la cerchia degli aventi diritto agli assegni. Anche i figli con più di 20 anni, se in formazione, beneficiano ora delle prestazioni e ciò fino al massimo al venticinquesimo anno di età. Sia per questo ampliamento, sia per la molteplicità dei curricoli formativi, si rendono necessari approfondimenti e verifiche dettagliate. Da parte di non pochi salariati e datori di lavoro si ritarda inoltre nel presentare la documentazione necessaria. Per fare fronte all’accresciuta mole di lavoro, l’Istituto ha peraltro aperto un concorso per l’assunzione di tre collaboratori ulteriori. La situazione dovrebbe perciò potersi progressivamente normalizzare. L’OCST prende atto delle dichiarazioni dei responsabili dell’Istituto, auspicando che i ritardi rilevati possano essere rapidamente superati. Invita parallelamente i lavoratori a fare in modo che la documentazione richiesta venga inoltrata con sollecitudine, collaborando con il personale dell’Istituto al superamento del cumulo di pratiche indotto dalle nuove disposizioni di legge e contribuendo alla normalizzazione della situazione. L’ 4 LAVORO SALUTE 28 agosto 2008 MALATTIE PROFESSIONALI L’amianto e le conseguenze per la salute nche se l’amianto di per sé non è pericoloso, il rischio principale è legato alla presenza di fibre aerodisperse che possono essere inalate e penetrare negli alveoli polmonari. Le fibre di amianto presentano una struttura cristallina e tendono a sfaldarsi in senso longitudinale in fibre ancora più sottili. Solo una parte di queste fibre viene eliminata o scomposta dall’organismo. L’azione aggressiva dei fagociti (cosiddetti “spazzini” del sistema immunitario) sulle fibre di amianto e l’azione meccanica diretta di quest’ultime danneggiano i tessuti e il patrimonio genetico cellulare. Già a una bassa concentrazione di polveri di amianto nell’aria è possibile che si sviluppi il mesotelioma (tumore della pleura o del peritoneo) o il carcinoma polmonare. L’esposizione diventa pericolosa se la lunghezza delle fibre è superiore a 5 micron (0.005 mm), il loro diametro è inferiore a 3 micron e se il rapporto lunghezza-diametro è superiore a 3:1. Particolarmente pericolose sono le fibre lunghe più di 20 micron. Le malattie da amianto possono manifestarsi dopo molti anni, a volte persino dopo 40 anni dalla prima esposizione. Il rischio individuale dipende dal numero di fibre “biopersistenti“ inalate, ossia da quelle fibre che si accumulano e permangono nei polmoni in forma inalterata. Il rischio è in funzione anche della concentrazione di fibre nell’aria respirabile e della durata di esposizione. In base alle conoscenze attuali non esiste un pericolo per la salute in caso di ingestione di fibre di amianto presenti, ad esempio, nell’acqua potabile o negli alimenti. A Competenze In Svizzera sono diversi gli enti che si occupano del problema amianto, ciascuno con un proprio mandato specifico a seconda che si tratti della tutela della popolazione, dei lavoratori o dell’ambiente. A livello federale operano l’UFSP, l’UFAFP e la Suva; come organi esecutivi della sicurezza sul lavoro è importante ricordare anche gli ispettorati cantonali del lavoro e, per quanto concerne il risanamento di immobili, i cantoni e i comuni. Nell’autunno del 2002 è stato istituito il “Forum Amianto Svizzera” (FACH), la cui missione è facilitare lo scambio di informazioni tra i vari enti e ridurre costi e tempi di intervento. L’obiettivo di questo gruppo è lo scambio di esperienze, fare il punto sulle questioni legate all’amianto e coordinare le misure di prevenzione. All’interno del gruppo sono rap- presentati la Suva, l’UFSP, l’UFAFP e il Seco. A seconda delle necessità partecipano ai lavori anche i rappresentanti cantonali (ispettorati del lavoro, protezione dell’ambiente). Prevenzione Per prevenire le malattie correlate a particolari categorie o attività professionali la Suva può emettere una decisione formale e imporre a un’azienda l’applicazione di misure di prevenzione. La Suva decide il tipo di esami da effettuare e vigila sulla loro esecuzione; può disporre inoltre ulteriori controlli (a esposizione cessata) qualora questi si rendano necessari per ragioni mediche. I primi esami preventivi per i lavoratori esposti ad amianto furono eseguiti negli anni ’40 e diventarono sistematici a partire dal 1984, anno in cui fu introdotta la Legge federale sull’assicurazione contro gli infortuni. Tali controlli riguardano coloro che in passato sono entrati in contatto con l’amianto durante lo svolgimento di un’attività professionale e vengono effettuati a scadenze priodiche. La Suva si assume le spese di tutte le visite mediche. Gli esami preventivi della Suva rispettano le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità. Attualmente sono circa 5000 le persone in Svizzera tenute sotto stretta sorveglianza medica a causa di una precedente esposizione all’amianto. Malattie professionali connesse all’amianto Placche pleuriche Con il termine placche pleuriche si intende un ispessimento fibroso localizzato nella pleura conseguente a un’infiammazione cronica. Le placche si manifestano dopo un’esposizione professionale all’amianto e molto spesso vengono scoperte per caso. Dal 2002 le placche di una determinata estensione nel tessuto sono riconosciute come malattia professionale. Asbestosi L’asbestosi è una malattia polmonare irreversibile provocata dall’inalazione di fibre d’amianto. Si tratta di una fibrosi interstiziale conseguente all’accumulo di fibre di amianto nei polmoni e ha la tendenza ad evolvere anche dopo la cessazione dell’esposizione. Si manifesta con insufficienza respiratoria, alterazione della funzionalità polmonare e, nei casi più gravi, invalidità respiratoria. Le persone che soffrono di asbestosi si ammalano più facilmente di carcinoma polmonare. Il tempo che intercorre tra l’inizio dell’esposizione e il manifestarsi della malattia (cosiddetto tempo di latenza) è di 15 anni e oltre. L’asbestosi è una malattia provocata da un’esposizione prolungata e intensa alle fibre di amianto, come avveniva spesso nel periodo compreso tra gli anni ‘50 e ‘70. I casi di asbestosi attualmente segnalati alla Suva sono pochi e questo è dovuto al miglioramen- to delle condizioni lavorative dall’inizio degli anni ‘80 e al divieto di utilizzare l’amianto floccato a partire dal 1975. L’asbestosi è stata riconosciuta per la prima volta come malattia professionale nel 1939 grazie ad una decisione del Consiglio di amministrazione e nel 1953 è stata inserita nell’elenco delle malattie professionali. Dal 1984 il riconoscimento delle malattie professionali avviene in base alla Legge federale sull’assicurazione contro gli infortuni (art. 9, cpv. 1 LAINF). Carcinoma polmonare (carcinoma bronchiale) Una prolungata e intensa esposizione alle polveri di amianto può causare il carcinoma polmonare. Dal punto di vista medico non si fa alcuna distinzione tra questo tipo di carcinoma correlato all’amianto e gli altri carcinomi bronchiali causati da altri fattori. Il consumo di tabacco amplifica notevolmente l’effetto cancerogeno dell’amianto aumentando la probabilità di contrarre tale malattia. Il carcinoma bronchiale è riconosciuto dalla Suva come malattia professionale causata dall’amianto se si è alla presenza di almeno una leggera forma di asbestosi o di una fibrosi pleurica oppure di un’esposizione cumulata all’amianto di almeno 25 anni. (continua...) Per tutti quanti ne vogliono sapere di più su questo argomento è consultabile il sito www.forum-amianto.ch e www.ti.ch/reteinfoamianto (da dove sono state tratte le principali notizie riportate in questa pagina) 5 SERVIZIO GIURIDICO 28 agosto 2008 RADIO TELEVISIONE SVIZZERA DI LINGUA ITALIANA Più trasparenza sulle assunzioni a prestito OCST ha nuovamente ricevuto segnalazioni, che sollevano interrogativi sia sulla politica delle assunzioni, sia sull’impiego di personale a prestito alla RTSI. L’ Assunzioni. Risulta che anche recentemente sarebbe stato assunto del personale proveniente dall’estero, con modalità che si scostano dal normale concorso. Si tratterebbe di assunzioni dirette, peraltro con l’indicazione di mansioni diverse da quelle che in realtà l’impiegato sarebbe andato entro breve ad assolvere. Se queste informazioni risultassero confermate, si sarebbe confrontati a scelte penalizzanti per il personale altrettanto qualificato disponibile nel mercato del lavoro ticinese. Sorge parimenti il dubbio che i motivi di queste assunzioni possano essere ricondotti all’obiettivo di applicare condizioni salariali e lavorative (piani di lavoro, lavoro festivo) inferiori a quelle usuali nell’impresa. L’OCST ritiene perciò opportuno intervenire sulla RTSI per ottenere in primo luogo una politica di assunzioni orientata alla manodopera locale. Appare pure necessario verificare se queste assunzioni di personale estero non celino situazioni di indebita pressione sulle condizioni di lavoro. Prestito personale. Un ulteriore aspetto, che non può lasciare indifferenti, è il ricorso all’impiego di manodopera tramite intermediatori. In tal senso continuano a giungere segnalazioni di condizioni lavorative gravose dal profilo dei tempi lavorativi ed anche delle retribuzioni. Appare perciò opportuno appurare lo statuto di questi collaboratori, il loro rapporto con le ditte intermediarie e le condizioni lavorative imposte dalla RTSI. Per tali ragioni l’OCST ha chiesto un sollecito e autorevole intervento dell’Ispettorato cantonale del lavoro, affinché siano attuate le dovute verifiche che chiariscano la situazione sulle modalità di assunzioni e sulla gestione delle risorse lavorative RTSI. L’OCST auspica che la direzione e il Consiglio di amministrazione RTSI prenda in seria considerazione i problemi già segnalati e che, a fasi alterne, si ripropongono. Avete bisogno di cure e assistenza (SPITEX) a domicilio? Allora rivolgetevi al SACD Servizio di utilità pubblica! www.sacd-ti.ch 0840 22 44 22 Grazie alla collaborazione con Ticino Soccorso, digitando il numero telefonico summenzionato, verrete indirizzati all’ente attivo nel vostro comprensorio SCuDo - Servizio Cure a Domicilio del Luganese Associazione per l'assistenza e la cura a domicilio del Mendrisiotto e Basso Ceresio MAGGIO - Associazione per l'assistenza e la cura a domicilio Malcantone Vedeggio Servizio d'assistenza e cura a domicilio della Regione Tre Valli ABAD - Associazione Bellinzonese per l'Assistenza e cura a Domicilio ALVAD – Associazione Locarnese e Valmaggese di assistenza e cura a domicilio ✄ Concorso fotografico «I lavoratori e i loro strumenti» OCST lancia anche quest’anno un concorso fotografico sul tema «I lavoratori e i loro strumenti» riservato ai lettori del nostro giornale. L’obiettivo è quello di raccogliere le immagini più belle che verranno periodicamente pubblicate sul giornale Il Lavoro. Inviateci le foto più rappresentative le migliori 12 foto verranno pubblicate sul calendario OCST del 2009 e riceveranno un premio con le seguenti modalità: 1° premio fr. 300.- , 2° premio fr. 200.-, dal 3° al 12° premio fr. 100.- L’ Regolamento del concorso. I dipendenti dell’OCST e i loro familiari non sono ammessi al concorso. Per partecipare è sufficiente inviare un’immagine mai pubblicata inerente al tema insieme al tagliando sottostante compilato. Le immagini ricevute non saranno restituite. Ciascun concorrente può partecipare con un massimo di 3 immagini di cui è autore e titolare dei diritti. L’autore stesso si preoccuperà di chiedere l’autorizzazione alla pubblicazione alla direzione dell’azienda in cui la foto è stata scattata. Ogni partecipante autorizza la pubblicazione, sia su internet sia sui mezzi stampa. Le foto devono essere inviate unitamente al tagliando sottostante compilato entro venerdì 26 settembre 2008 alla redazione de Il Lavoro, via Balestra 19, 6900 Lugano o via e-mail a: [email protected], indicando i dati personali e il titolo della fotografia. Concorso fotografico «I lavoratori e i loro strumenti» Nome ____________________ Cognome_________________________ Partecipo al concorso con la foto intitolata Via ________________________________________________________ _____________________________________ Nap _____________ Località _________________________________ La foto è stata scattata presso l’azienda Tel ______________ e-mail __________________ _____________________________________ La mia partecipazione al concorso è conforme al regolamento Luogo e data _________________ Firma_________________ Compilare e inviare insieme alla fotografia a: Il Lavoro, redazione, Via Balestra 19, 6901 Lugano 6 SINDACATO FORMAZIONE 28 agosto 2008 WALCO LIN SA DI GIUBIASCO Una storia lunga 100 anni el 2008 il centenario dalla fondazione della Walco Lin di Giubiasco, azienda impegnata nella produzione e nella distribuzione di utensili e prodotti per la pulizia professionale. La loro è una storia di successi che pone le sue radici nel Saponificio Locarno Sa, fondata il 27 giugno 1908, società specializzata nella produzione di: diversi tipi di candele e ceri che servivano per l’illuminazione, indispensabili in un periodo in cui l’elettricità era rara e disponibile solo nei centri; la cera per il legno, che veniva utilizzata per tirare a lucido, disinfettare e garantire la durata dei pavimenti in assi di legno in tutti i locali della casa, dei mobili, delle scale e degli infissi; il sapone di marsiglia, detergente universale utilizzato per la pulizia della casa, in cucina, per il bucato e per l’igiene personale. Si trattava certo di prodotti di importanza fondamentale e di largo consumo. L’interesse suscitato da questa idea imprenditoriale è testimoniato anche dall’entità del capitale sociale, 400’000 fr., dall’imponenza dello stabili- mento e dagli azionisti, appartenenti alle famiglie più influenti del locarnese: Pedrazzini, Cattori, Respini. Le sorti della società sono radicalmente cambiate con la tremenda alluvione del 1978. In quell’occasione il fiume Maggia ha completamente invaso il terreno su cui era posto lo stabilimento causando ingenti danni. Per questo l’allora titolare e chimico dell’azienda Walter Conca, fu costretto, e riuscì in tempi record, a trasferire la sede presso l’ex stabilimento della Linoleum Sa di Giubiasco. In quest’occasione venne cambiata anche la ragione sociale in Saponificio Walco (le iniziali di Walter Conca) Sa Giubiasco. Nel 1985 la ditta viene rilevata dagli attuali proprietari ed è stata realizzata una decina di punti vendita in tutta la Svizzera Nel 1995 è stato inaugurato il nuovo stabile in via Mondari 13, l’attuale sede, dove vengono prodotti un centinaio di articoli tra detergenti, decapanti, disinfettanti, paste lavamani, cere, impregnanti. I CORSI ALL’OCST tecipanti, ma-gio, 18-20.30, 30 ore. Costo: fr. 400 soci, fr. 600 non soci. INFORMATICA ECDL Start a Lugano (Skills Card: fr. 125) dal 15 settembre al 19 dicembre, minimo 10 partecipanti, due lezioni settimanali, 78 ore. Costo: fr. 792 soci, fr. 1.377 non soci. Introduzione all’informatica, Lugano o Chiasso, dal 15 settembre al 22 ottobre, minimo 10 partecipanti, lu-me,15-17.30/19-21.30, 36 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci. Excel 2003 Base a Lugano o Chiasso, dall’8 settembre al 15 ottobre, minimo 10 partecipanti, lu-me, 15-17.30 o 19-21.30, 30 ore. Costo: fr. 350 soci, 550 non soci. Word 2003 Base a Lugano o Chiasso dal 9 settembre al 16 ottobre, minimo 10 partecipanti, ma-gio, 15-17.30 o 19-21.30, 30 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci. Excel 2003 Avanzato a Lugano o Chiasso dal 15 settembre al 22 ottobre, minimo 10 partecipanti, lu-me, 15-17.30 o 19-21.30, 30 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci. Word 2003 Avanzato a Lugano o Chiasso dal 16 settembre al 23 ottobre, minimo 10 partecipanti, ma-gio, 15-17.30 o 19-21.30, 30 ore. 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Costo: fr. 300 soci, fr. 400 non soci. Tedesco – diversi livelli dal 22 settembre al 1° dicembre, minimo 10 partecipanti, lu-me, 19-21.30, 60 ore. Costo: fr. 550 soci, fr. 750 non soci. La Walco Lin Sa di Giubiasco ha dato un valido supporto al Centro di formazione professionale dell’OCST nell’ambito dell’organizzazione del Corso di Custode l’immobili, ospitando i corsisti per una giornata. Ringraziamo della disponibilità e partecipiamo ai festeggiamenti per i 100 anni di attività. Negli ultimi anni sono state acquistate due società attive nello stesso settore: la Cottoferm Ag di Horgen, che ha recentemente trasferito la produzione a Biasca, e la Elefant Gmbh di Waiblingen (in Germania, vicino a Stoccarda), entrambe con prodotti specifici ed una rete di distribuzione diffusa in tutto il mondo. Italiano intensivo per stranieri dal 1° settembre al 6 ottobre, minimo 10 partecipanti, tutte le mattine, 9-13, 1 mese. Costo: fr. 750 soci. fr. 1000 non soci. CONTABILITÀ Contabilità teoria base dal 15 settembre, minimo 10 partecipanti, lume, 19-21.30, 30 ore. Costo: fr. 300 soci, fr. 500 non soci. Banana 5.0 dal 16 settembre, minimo10 partecipanti, ma-gio, 19-21.30, 30 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci. Corso di preparazione al diploma cantonale di contabilità dal 17 novembre, minimo 10 partecipanti, lu, 19-21.30, 60 ore. Costo: fr. 750 soci, fr. 950 non soci. VENDITA Inglese e tedesco per venditori a Mendrisio dal 22/23 settembre al 17/18 dicembre, minimo 10 partecipanti, ma-gio (ted); lu e me (Ing), 9-10.15, 30 ore. Costo: fr. 300 soci, fr. 500 non soci. COMMERCIO Corso di segretariato 5a edizione dal 26 settembre, minimo 10 partecipanti, Tutti i lunedì o venerdì, 9-12 e 1316, 130 ore. Costo: fr. 1'300 soci, fr. 1'700 non soci. Via S. Balestra 19 6901 Lugano Tel. 091 / 921 15 51 Fax 091 / 923 53 65 [email protected] www.cfp-ocst.ch ALTRE FORMAZIONI Corso biennale di custode di immobili dal 22 settembre, minimo 10 partecipanti, lume + sabato mattina, 398 ore. Costo: fr. 5'612 soci, fr. 5'612 non soci. 7 SERVIZIO GIURIDICO 28 agosto 2008 IL CASO L’intervento sindacale evita un’ingiustizia Giuliano Butti* Altro esempio emblematico riguardo la qualità e il valore delle prestazioni offerte dal sindacato. llorché un lavoratore viene avvicinato da un collaboratore sindacale del Servizio esterno, che gli propone l’adesione all’OCST, giustamente chiede quali sono le prestazioni offerte dal nostro Sindacato. Rispondiamo, evidenziando che questa rubrica intende offrire, oltre ad utili informazioni in favore degli associati, anche una chiara risposta a tutti coloro che si accingono a far parte della nostra grande famiglia, illustrando nel dettaglio casi concreti risolti dal servizio giuridico del sindacato, in forma assolutamente gratuita, in favore di chi si è trovato di volta in volta in difficoltà. Sono numerosi i contenziosi con gli istituti e gli enti deputati alla gestione delle assicurazioni sociali (AVS, Assicurazione Infortuni, Indennità perdita di guadagno, II pilastro) e spesso i nostri associati devono far fronte a interpretazioni di norme legali e statutarie, che vanno analizzate, verificate e a volte contestate, se illegittimamente penalizzanti per l’assicurato. Il caso di questo numero riguarda una sentenza del Tribunale Cantonale delle Assicurazioni, che si è resa necessaria, poiché una Fondazione di previdenza II Pilastro, che offre prestazioni superiori al minimo previsto dalla Legge sulla Previdenza Professionale (LPP), intendeva applicare il proprio Regolamento con un’interpretazione a nostro giudizio errata. Un carissimo socio OCST di lunga data, particolarmente legato al nostro movimento sindacale, malauguratamente, mentre era nel pieno del suo vigore fisico, all’improvviso si è ammalato e ha dovuto affrontare anni di sofferenza. Ai fini della realizzazione della Previdenza professionale, il suo datore di lavoro aveva affiliato i dipendenti presso una Fondazione A collettiva LPP, che nel 2001 era stata rilevata da un’altra Fondazione di previdenza, in seguito ad un accorpamento. Come Regolamento applicabile era stato mantenuto quello in vigore presso la precedente Fondazione di previdenza. In relazione alla grave malattia contratta, la Fondazione di previdenza, a partire dal febbraio 2003, aveva correttamente riconosciuto e versato la rendita di invalidità. Nell’estate del 2005 la malattia si è aggravata e il nostro assistito è purtroppo deceduto. La Fondazione di previdenza ha proceduto tempestivamente a comunicare alla vedova che, a seguito dell’infausto evento, avrebbe avuto diritto ad una rendita vedovile o ad un’indennità unica. La vedova si è rivolta al sindacato per essere consigliata e assistita. L’indennità unica, quando è prevista, consiste nel riconoscimento di un capitale, spesso cospicuo, erogato una sola volta, in sostituzione delle rendite periodiche (mensili o spesso trimestrali). In questi casi, per stabilire il diritto alle I nostri recapiti prestazioni e la loro forma, sono determinanti, non solo la LPP Via S. Balestra 19 e le relative ordinanze, 6900 Lugano Tel 091 921 21 04 ma anche il 091 921 21 05 Regolamento della Fax 091 921 21 06 Fondazione di [email protected] denza. www.ocst.com La vedova ha optato per la capitalizzazione della rendita. Consulenza assicurativa ticino sa Servizi Il CAST offre Consulenza nella scelta della soluzione assicurativa più adeguata Mediazione e assistenza nei confronti delle compagnie di assicurazione Informata della decisione, la Fondazione di previdenza ha proposto il versamento di un capitale, determinato sulla base dell’età della vedova e quindi su principi statistici, che risultava essere inferiore nella misura di circa fr. 10.000, rispetto all’avere di risparmio previdenziale (avere di vecchiaia) accumulato dal marito al momento del decesso. Tuttavia, un articolo del Regolamento applicabile indica espressamente che, nel caso di decesso prima dell’età del pensionamento, deve essere riconosciuto agli eredi un capitale corrispondente all’avere di vecchiaia maturato fino a quel momento, nella misura in cui non sia utilizzato per il finanziamento di prestazioni per vedova. Il giurista OCST, considerato che il “finanziamento delle prestazioni per vedova” coincide indubbiamente con la “capitalizzazione della rendita per vedova”, ha chiesto formalmente il versamento dell’avere di vecchiaia maturato dal marito al momento del decesso, in quanto superiore, rispetto alla somma corrispondente alla capitalizzazione della rendita per vedova. Si trattava della semplice applicazione del chiaro passo regolamentare sopra richiamato. È noto a tutti quanto siano complessi e poco comprensibili i calcoli effettuati dalle assicurazioni, tuttavia sarebbe stato nella fattispecie sufficiente un semplice confronto tra la rendita per vedova capitalizzata e l’avere di vecchiaia maturato per risolvere il problema, riconoscendo il diritto alla differenza di circa 10.000 franchi. La Cassa pensione inspiegabilmente ha negato la tesi OCST, sollevando contestazioni risibili e pretestuose, dimostrandosi intransigente e decisa. Non rimaneva al sindacato altra via che rivolgersi al Tribunale Cantonale delle Assicurazioni. Il TCA ha accolto le tesi dell’OCST e la vedova ha ottenuto un capitale pari all’avere di vecchiaia maturato dal marito al momento del decesso, quindi un’integrazione di fr. 10.000 circa, rispetto alla somma corrispondente alla mera capitalizzazione della rendita per vedova, che la Fondazione di Previdenza si ostinava a voler riconoscere. Come abbiamo visto, quindi, senza l’intervento sindacale, sarebbe stata commessa un’ingiustizia, dovuta alla testardaggine di qualche funzionario assicurativo. L’OCST è cosciente che la materia delle assicurazioni sociali è complessa e un lavoratore, quando si trova nel bisogno, spesso non è in grado di districarsi adeguatamente, senza l’aiuto di uno specialista. Per questo è previsto in tutti i segretariati il servizio di assistenza giuridica, che si avvale di collaboratori preparati e competenti. Al di là di tutte le prestazioni prettamente sindacali, essere tutelati in questo ambito costituisce quindi una fondamentale e irrinunciabile garanzia per tutti i lavoratori. *Coordinatore cantonale Assistenza giuridica OCST 8 SCUOLA LAVORO 28 agosto 2008 Domanda e offerta di posti di tirocinio Bisogna cambiare la mentalità Occorre un numero maggiore di posti di tirocinio Meinrado Robbiani giovani, che al termine dell’obbligo scolastico imboccano la via del tirocinio, varcheranno tra pochi giorni, in coincidenza con l’avvio dell’anno scolastico, la soglia della formazione professionale di base. Daranno avvio ad una tappa sovente decisiva, che influirà non solo sul loro indirizzo professionale ma porrà pure una base solida per i successivi tasselli di formazione continua od anche di perfezionamento professionale. Attraverso l’esperienza del lavoro, i giovani consolideranno la loro maturità personale ed apprenderanno le competenze basilari della professione prescelta. Potranno, al termine dell’apprendistato, entrare a pieno titolo nell’attività professionale o continuare il percorso formativo grazie alle interessanti opzioni oggi disponibili. I A pochi giorni dall’inizio delle scuole molti giovani non hanno ancora trovato un posto di tirocinio per il prossimo anno. La direttrice dell’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale, Rita Beltrami, ha provato a spiegarci le ragioni di questa situazione e cosa si sta facendo e si dovrà fare per arginare il problema. Benedetta Rigotti dati diffusi dal Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport il 25 agosto scorso, parlano di 54’505 giovani che il prossimo 1. settembre inizieranno la scuola. Il numero complessivo di allievi è diminuito rispetto allo scorso anno anche se è in cresci- I Una carenza di posti preoccupante. Il varo del nuovo anno scolastico diventa perciò occasione per ribadire l’importanza del tirocinio quale modello formativo originale e prezioso. L’inizio del nuovo anno scolastico è tuttavia offuscato dalla persistenza di un nutrito gruppo di giovani che non hanno ancora reperito una ditta dove svolgere il tirocinio. Questo scompenso è in parte riconducibile alla concentrazione delle preferenze e delle scelte professionali su una cerchia ristretta di professioni. È però anche dovuto, in taluni rami, ad una insufficiente sensibilità delle ditte. La terziarizzazione dell’economia ha sviluppato la presenza di aziende ed anche di rami, che rivolgono una limitata attenzione al campo della formazione professionale. Questa carenza è in parte il frutto di una scarsa organizzazione interna in associazioni professionali, che contribuiscono a fare maturare -tanto maggiormente se in dialogo con la parte sindacale- l’attenzione sui temi di spessore collettivo. Il Ticino è inoltre esposto al pericolo che una parte delle imprese rivolga una cura inferiore alla formazione delle future leve poiché può reperirle al di là della frontie- ra in modo relativamente agevole e senza un investimento di medio termine. ta la frequenza delle scuole professionali. Tuttavia i dati a disposizione non sono definitivi, ci sono infatti ancora 183 giovani in cerca di tirocinio. I posti ancora a disposizione invece sono 304, concentrati nei settori artigianaleindustriale, della logistica e dell’alimentazione, in particolare panetteria e macelleria. Il problema è che la domanda e l’offerta non si incontrano perchè mancano posti di tirocinio nel settore dei servizi, tra i più richiesti dai ragazzi e soprattutto dalle ragazze. Tutti gli operatori del settore si impegneranno per assicurare il pieno collocamento a tirocinio entro l’inizio di ottobre. Abbiamo intervistato la Direttrice dell’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale Rita Beltrami (nella foto a sinistra), che ci ha fatto un quadro della situazione. Nell’immediato e a medio termine. È perciò indispensabile che, nell’immediato, intervenga un ultimo colpo di reni dell’economia, mettendo a disposizione ulteriori posti di tirocinio. In prospettiva è poi soprattutto opportuno delineare interventi capaci, nelle categorie professionali dove si rileva un ammanco di posti di tirocinio, di indurre le ditte che sonnecchiano ad essere più attive e a contribuire alla formazione di giovani apprendisti. La proposta di un fondo cantonale per la formazione professionale è da questo profilo fondata. Chiamerebbe perlomeno alla cassa le imprese che non partecipano alla formazione di apprendisti. Nel farlo, le solleciterebbe a porsi il problema della formazione professionale. Non deve tuttavia sostituirsi o allentare un prioritario impegno di promozione dell’offerta di posti di tirocinio. Occorre in particolare evitare che il contributo finanziario in favore della formazione professionale induca le ditte a sentire la coscienza appagata. Nessun obolo può sostituire l’offerta di un posto di tirocinio. Che giudizio dà di questa incongruenza fra la domanda e l’offerta di posti di tirocinio? La ricerca dei posti di apprendistato è spesso più un problema qualitativo che non quantitativo, nel senso che ci sono dei posti di apprendistato, per esempio nei settori della grafica, dell’edilizia o per praticare professioni come il macellaio che stentano a trovare pretendenti. Si tratta di professioni che i giovani faticano a scegliere nonostante diano buone possibilità sia per l’apprendistato che per l’esercizio futuro della professione. Vi è un grosso lavoro da fare rispetto all’esplorazione del mondo dei mestieri e delle rappresentazione e stereotipi sulle diverse professioni. Uno degli stereotipi più diffusi è il «tipicamente maschile o femminile» di un 28 agosto 2008 Ecco cosa si fa per aiutare i giovani nella ricerca del tirocinio olti sono i progetti e le iniziative che hanno l’obiettivo di sostenere i giovani nel momento cruciale della scelta fra studio e apprendistato e che consentono loro di orientarsi fra le centinaia di professioni possibili. Il ruolo centrale è ricoperto dall’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale, una struttura il cui compito è quello, tramite la figura dell’orientatore, di essere un punto di riferimento per i ragazzi che frequentano gli ultimi anni delle medie, ma anche per coloro che negli anni seguenti desiderano modificare il percorso intrapreso. Gli orientatori sono presenti nelle scuole con iniziative che coinvolgono i singoli o intere classi, distribuiscono opuscoli informativi e aiutano concretamente i giovani a trovare un posto di tirocinio. Questo ufficio gestisce anche la versione italiana del portale www.orientamento.ch, recentemente insignito del Premio Möbius Suisse M SCUOLA LAVORO 2008 nella categoria educazione e formazione «per l’efficacia di un progetto editoriale che risponde con concretezza e tempestività al proprio mandato per gli utenti». Si tratta di un ottimo strumento che consente di ottenere informazioni su oltre 150 professioni e di accedere alla borse cantonali dei posti di tirocinio. Ogni due anni viene poi organizzata Espoprofessioni, una fiera durante la quale le istituzioni, le scuole e le associazioni di categoria hanno la possibilità di presentare le diverse opportunità di formazione professionale che offrono. A tutto questo si aggiungono poi innumerevoli pubblicazioni e incontri informativi. L’Offerta di posti di tirocinio. Da una parte bisogna aiutare i giovani nella scelta, ma dall’altra è necessario incoraggiare le aziende a diventare formatrici. Per questo si è intervenuti, in tutta la Svizzera, con il progetto PromoTir melius, tramite il quale si cerca, con varie iniziative, di aumentare il numero di aziende formatrici e di ottenere il pieno collocamento a tirocinio, cosa che in Ticino è fortunatamente riuscita negli ultimi anni. maschile, si tratta per la maggior parte dei casi di un riferimento culturale e sociale. Non c’è nessuna ragione per la quale, per esempio, un ragazzo non potrebbe fare, con profitto e soddisfazione, l’assistente dentale. In ogni caso un cambiamento di mentalità richiede tempo. mestiere che porta le ragazze a fare scelte «tradizionali» per cui il 70 per cento delle giovani attualmente alla ricerca di un posto di apprendistato cerca lavoro in 4 professioni: l’impiegata di commercio, l’impiegata del commercio al dettaglio, l’assistente di farmacia e la parrucchiera, mentre i ragazzi alla ricerca di un posto di tirocinio si suddividono su più professioni. In questo caso ciò che interviene a condizionare le scelte a volte non è tanto l’influenza della famiglia, quanto più spesso quella dei gruppi di coetanei nei quali i giovani sono inseriti, ne va della loro immagine sociale. «Cosa penseranno i miei amici se scelgo questo piuttosto che quello?» . Le scelte controcorrente richiedono di essere portate avanti con una profonda consapevolezza e forza. Questo non è un fenomeno giovanile, ma un elemento che contraddistingue tutta la società. Tante aziende, per esempio, sono ancora vincolate allo stereotipo cui ci siamo riferiti prima, quello del maschile e del femminile. Indipendentemente dalle esigenze concrete di alcune professioni che richiedono una certa prestanza fisica tipicamente 9 Nel caso della formazione professionale, questo disagio nella decisione non rifletterà anche la fatica dei giovani di affrontare una scelta così definitiva? Non parlerei di disagio rispetto alla scelta, forse più di inquietudine e paura legata al fatto di dover scegliere dopo un percorso molto guidato come quello della scuola dell’obbligo. Bisogna rassicurare i giovani che la scelta della professione non è più per la vita e i giovani non si devono sentire davanti ad un baratro senza ritorno. Le vaste possibilità di specializzazione e di perfezionamento offerte nelle varie professioni e la maturità professionale consentono ai giovani di diversificare la formazione iniziale. Vi sono giovani che al termine della scuola media entrano nel mondo del lavoro con un apprendistato e poi, alla fine del loro tirocinio, bussano alle nostre porte perchè interessati a continuare la loro formazione, con maggiore consapevolezza e passione rispetto a quando avevano terminato la scuola dell’obbligo. Non ritiene che sia troppo presto per affrontare una scelta di questo tipo? Questa è la paura che hanno molti genitori che, com’è giusto e naturale, cercano in tutti i modi di proteggere i figli. In realtà, secondo la mia esperienza, la maggior parte dei ragazzi è pronta a scegliere. Inoltre si tratta del primo momento in cui i giovani sono chiamati ad essere attivi nel prendere una decisione per il proprio futuro. È certamente un momento delicato in cui i ragazzi vanno guidati e sostenuti, ma prima o poi deve accadere perchè affrontare questa difficoltà fa parte del processo di maturazione e rimandare il momento non necessariamente aiuta. In che cosa consiste il lavoro degli orientatori? Gli orientatori vedono giovani e meno giovani per sostenerli nel loro percorso di scelta, responsabilizzandoli verso quest’ultima e favorendo la loro autonomia. Per quanto concerne i giovani che escono dalla scuola dell’obbligo, bisogna aiutarli a renderli attivi rispetto alla loro scelta. Il punto di partenza è la persona con i suoi interessi e le sue capacità, ma l’esplorazione del mondo del lavoro è un fatto molto importante per costruire il proprio progetto professionale. 10 INFO BALCANI Pagina a cura di Slavko Bojanic SVIZZERA MULTIETNICA Quando «Jugo» suscitava rispetto Fonte: www.swissinfo.ch Luigi Jorio li immigrati giunti dai Balcani costituiscono un gruppo numeroso ed eterogeneo; per molti di loro l’integrazione procede a fatica. Sebbene apprezzati in passato per la loro diligenza nel lavoro, l’immagine degli ex jugoslavi è stata poi offuscata da poche “mele marce” infiltratesi tra gli immigrati. Si parla sovente di loro, ma spesso in toni accusatori. Li si accumuna nel medesimo gruppo, ma ognuno ha radici e trascorsi diversi. Molti sono in Svizzera da lungo tempo, ma sono ancora considerati ospiti indesiderati. Eppure parecchi di loro non sono giunti in Svizzera per caso: siamo andati a cercarli noi. Si tratta degli immigrati dell’ex Jugoslavia, che con 370.000 persone rappresentano oggi la comunità straniera più importante del Paese. Inoltre, da circa tre anni, sono i più attivi sul fronte delle naturalizzazioni: a loro è stato rilasciato un terzo dei nuovi passaporti rossocrociati. G «Arrivano gli Jugo» Serbo-montenegrini, kosovari, croati, bosniaci, macedoni e sloveni. Sono numerose le nazionalità che nonostante lo sfaldamento della Repubblica Jugoslava sono ancora raggruppate sotto il termine unico «Jugo». Un’etichetta spesso però associata, a sproposito, all’immagine di una persona che si rifugia in Svizzera soltanto per approfittare della sua prosperità. Eppure il termine non ha sempre avuto un carattere spregiativo. Lo zurighese di origine serba Dejan Mikic, giunto in Svizzera nel 1967, si ricorda infatti che all’inizio degli anni ‘80 i giornali titolavano con «Arrivano gli Jugo» per annunciare, con timore reverenziale, l’arrivo di una reputata squadra di pallamano. Lavoratori assidui e solidali Favorita da un accordo stipulato tra Berna e Belgrado nel 1965, l’immigrazione dai Balcani ha portato inizialmente in Svizzera ingegneri, medici e dentisti di alto livello. Quasi dall’inizio, questo flusso di specialisti è stato accompagnato dall’immigrazione di lavoratori stagionali. La scelta di alcune ditte elvetiche di reclutare la manodopera dalla medesima regione si rivelò pagante: il lavoro era svolto in modo efficiente e disciplinato grazie alla solidarietà e all’aiuto reciproco tra compaesani. Se qualcuno lavorava male, erano gli stessi membri del gruppo a rispedirlo al villaggio d’origine: non volevano danneggiare la reputazione di fronte al padrone. Via dalla guerra Il quadro della situazione cambia drastica- mente dopo la morte del Maresciallo Tito (1980). Il peggioramento delle condizioni socio-economiche che ne consegue spinge infatti numerose persone delle classi meno abbienti a cercare un’alternativa all’estero. La manodopera, poco qualificata e con una scarsa formazione, si concentra principalmente nel ramo della costruzione - il solo settore edilizio recluta ad esempio oltre 40.000 persone dal Kosovo - dell’industria, della ristorazione e in minor misura dell’agricoltura. Lo scoppio della guerra dei Balcani nel 1991 peggiora ulteriormente le cose, come spiega a swissinfo Philippe Wanner, direttore del Forum svizzero per lo studio delle migrazioni (Fsm): «La struttura socio-demografica dei migranti cambia: se prima gli espatriati erano rappresentati da lavoratori soli, dopo la guerra giungono in Svizzera famiglie intere e rifugiati». In pochi per rovinare un’immagine La decisione del Consiglio federale di non classificare l’ex Jugoslavia tra i paesi «tradizionalmente di reclutamento di manodopera estera» (politica dei tre cerchi) - chiudendo di fatto gli occhi di fronte a 25 anni di immigrazione organizzata - si rivela poco efficace. I ricongiungimenti famigliari proseguono comunque e la popolazione balcanica in Svizzera cresce (quasi 200.000 nuovi arrivi in dieci anni). Ma non è più la benvenuta. «Tra i rifugiati che giungono in Svizzera si intrufolano in effetti anche trafficanti di droga e persone legate alle mafie locali», osserva Wanner. Pochi intrusi che hanno danneggiato però sensibilmente l’immagine degli immigrati dell’ex Jugoslavia: essi non sono più visti come intellettuali o bravi lavoratori, ma come criminali. « Anche la società di accoglienza svolge un ruolo fondamentale». Non fare di ogni erba un fascio Facendo scorrere le statistiche sulla criminalità, gli immigrati dai Balcani sono effettivamente sovra rappresentati. Uno studio nazionale pubblicato a questo proposito, rileva che – considerando il totale degli stranieri condannati dalle autorità - la percentuale di ex jugoslavi è passata dal 20 per cento del 1991 al 28 per cento del 1998. Le cifre non dicono però tutto. Innanzitutto, i professionisti del crimine appartenenti alle reti mafiose di origine alba- 28 agosto 2008 OBAVJESTENJE GRADJANIMA BiH! AMBASADA BiH ORGANIZUJE KONZULARNI DAN u subotu 13. septembra od 10:00 sati U SINDIKATU OCST U LUGANU. nese rappresentano soltanto una ristretta minoranza dei 200.000 albanofoni residenti in Svizzera. In secondo luogo, bisogna tener presente che alla base di comportamenti deplorevoli c’è sovente una situazione sociale difficile. «Oltre al personale vissuto degli ex jugoslavi, spesso difficile da interiorizzare, è importante considerare che anche la società di accoglienza svolge un ruolo fondamentale», ci dice Janine Dahinden. La collaboratrice del Fsm rammenta in tal senso che sentimenti di discriminazione e razzismo sono tutt'ora presenti. Secondo lei, è soprattutto la società d’accoglienza a non essere riuscita ad integrare queste persone. E questo nonostante il fatto che una persona su cinque di origine balcanica sia nata proprio in Svizzera. Gli ex jugoslavi di oggi, gli italiani di ieri Una marcata discriminazione nei confronti degli ex jugoslavi si nota soprattutto nel mondo del lavoro ed in ambito scolastico. Stando ai risultati di alcune ricerche, avere un nome albanese sarebbe sufficiente per vedersi limitare fortemente le possibilità di trovare un impiego, a parità di qualifiche di un cittadino svizzero. Gli immigrati della ex Jugoslavia stanno quindi conoscendo le medesime difficoltà vissute in passato dagli italiani. Il futuro si prospetta ad ogni modo roseo, almeno stando a quanto scrive il professor Ludwig Hasler nel suo libro «L’amore proibito per i Balcani» (Zurigo 2003): «Tra 30 anni diremo: è fantastico che la gente dei Balcani sia qui. Essi portano una nota di colore malinconica nel grigiore della musica elvetica». Contesto Secondo alcuni esperti, le popolazioni dell’ex Jugoslavia in Svizzera non sono tutte confrontate agli stessi problemi. Gli albanofoni avrebbero infatti più difficoltà d’integrazione rispetto ai serbi, croati o bosniaci. In particolare, kosovari e macedoni presentano lacune per quel che concerne la formazione; il tasso di disoccupazione è inoltre sensibilmente più elevato per gli immigrati dal Kosovo. Fatti & cifre I 370.000 immigrati dell’ex Jugoslavia costituiscono la comunità straniera più grande della Svizzera. Nel 1990 erano 172.777. 60.916 nel 1980 e 24.971 nel 1970. La maggior parte degli ex jugoslavi proviene dal Kosovo (36%), dal resto della Serbia e Montenegro (22%), dalla Macedonia (16%), dalla Bosnia (14%) e dalla Croazia (12%). 28 agosto 2008 SINDACATO ATTIVITÀ 11 Le colonie Un aiuto importante per le famiglie Ferdinando Garzoni* due turni di colonia a Sonogno sono terminati. Per gli organizzatori è tempo di bilanci. La crisi congiunturale sta obbligando le famiglie a continui sacrifici. Ormai è prassi che per sbarcare il lunario entrambi i genitori debbano lavorare. Incominciano a mancare i mezzi finanziari per andare in vacanza con tutta la famiglia. Per i figli la colonia è una valida alternativa alla vacanza con i genitori. La nostra Associazione ha instaurato un rapporto di continuità nel tempo e cerca di fare il possibile per offrire il massimo con un prezzo molto contenuto delle rette. La casa di Sonogno fu costruita nel 1940 dalle suore della Croce di Inghenbohl; nel 1972 venne affittata dalla nostra Associazione che poi la acquistò nell’81. La struttura conobbe numerosi rinnovamenti; l’ultimo nel 1998 che ha portato ad avere un centro modernissimo adatto a qualsiasi tipo di ospiti. Nella programmazione delle attività didattiche l’aspetto ludico è sempre legato a quello educativo. Quest’anno il filo conduttore di tutte le attività era finalizzato alla realizzazione di un Musical. Sono soddisfatti i responsabili e le direzioni didattiche che hanno potuto realizzare il loro programma preparato minuziosamente nell’arco dell’anno. Accanto al personale didattico hanno lavorato con spirito di dedizione tante altre persone: il cuoco, il personale ausiliario, l’infermiere … Il loro apporto è stato determinante per il buon funzionamento dei turni. A tutto il personale che ha collaborato nei due centri un doveroso ringraziamento, in particolare alla responsabile Paola Mauri, alla custode Pia Macciantelli, alla direttrice didattica dei due turni Maria Grazia Uccelli, alle vicedirettrici Roberta Bigotta e Mariella Massironi. I A tutti un arrivederci all’estate 2009 ! *Coordinatore didattico Alla pagina www.ocst.com/pagine/centri_vacanze.htm trovate altre foto del primo turno di vacanze del 2008 Il lavoro realizzato dai bambini con l’aiuto degli organizzatori ha permesso la creazione di un Musical che è stato registrato e messo su un CD. Info: Paola Mauri, via Balestra 19, 6900 Lugano, Tel 091 921 15 51 Tutti in vacanza alla casa sant’Angelo di Sonogno a Casa Sant’Angelo di Sonogno è una struttura moderna e attrezzata, inserita in un paesaggio splendido. Riservata alle colonie dell’OCST in luglio, negli altri mesi è potenzialmente disponibile per iniziative e associazioni. Può ospitare su tutto l’arco dell’anno gruppi fino a cento persone per un soggiorno, disponendo di camere da letto da 2 e da 6 posti, di una cucina professionale, di un refettorio, di una sala multiuso, di un locale ufficio e del locale infermeria. Nell’ampio giardino attrezzato con altalene e scivolo, c’è anche un campo da calcio. Nel porticato coperto sono a disposizione i tavoli da ping-pong e il calcetto. Il costo dell’affitto dipende dal numero di ospiti, ma parte da un forfait minimo di 370.- fr. al giorno che corrisponde alla tariffa per ospitare 24 persone. Ci sono una decina di posteggi a fianco della struttura e c’è la possibilità di riservare altri 10 posti nel parcheggio comunale. È possibile affittare anche solo il salone multiuso per conferenze (200 posti) e spettacoli teatrali. È anche possibile affittare separatamente solo la cucina e il refettorio. Si affitta la casa anche solo per un fine settimana. In estate si possono organizzare molte gite nei dintorni ed escursioni su percorsi più impegnativi per esempio verso la Val Maggia e la Val Leventina o praticare tennis sui 2 campi. L Sonogno, in alta Valle Verzasca, è un tipico villaggio vallerano che presenta intatte numerose caratteristiche del passato; molto interessante la visita alla Casa della Lana, al Museo, al Mulino e alla Chiesa. Questo bellissimo paesino è affascinante in tutte le stagioni. Durante il periodo invernale chi vuole compiere attività sportive all’aperto può usufruire della Pista di fondo e pattinaggio e c’è la possibilità di organizzare trekking nella neve. Per informazioni supplementari contattare Paola Mauri 0919211551. [email protected] Chi viene? In molti usufruiscono della casa Sant’Angelo: scuole elementari e medie, scuole estive per le bande musicali, gruppi e assciazioni, privati, parrocchie, seminari, conferenze e corsi di formazione, ma anche feste di matrimonio, teatri. La sala funge anche da ritrovo per la popolazione in occasione di rappresentazioni teatrali e festività. Chiunque fosse interessato a trascorre anche solo un fine settimana in mezzo al verde e alla natura, magari in compagnia di amici, gruppi, associazioni, e quant’altro, opti per una piccola vacanza in mezzo al verde, in questo piccolo villaggio agevolmente raggiungibile con mezzi privati e pubblici, ma che conserva intatto un fascino d’antan, è un’esperienza da provare. News L’Accademia Sant’Angelo Vivaldi nella Casa nche quest’anno l’Accademia Vivaldi ha organizzato un campo per l’approfondimento di temi musicali e didattici proprio nella Casa Sant’Angelo di Sonogno. Il tema attorno al quale sono ruotati i lavori, ai quali hanno partecipato anche alcuni allievi appartenenti ad altre scuole di musica e a conservatori svizzeri e italiani, è stato «Sull’onda della musica». Al termine del soggiorno si sono svolti due concerti conclusivi nella chiesa di Sonogno. A A Sonogno la colonia del preasilo Arca di Noè nche il preasilo Arca di Noè ha organizzato le vacanze estive nella casa Sant’Angelo. Il paese di Sonogno ospita da ben diciotto anni questa colonia. Quest’anno i partecipanti, tra adulti e bambini, sono stati circa 115. Un’esperienza gradita, visto che la vacanza si ripete ormai da due decenni e che gli aderenti sono sempre in aumento. 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Tel. +39034461317 ◆ venditrice o cameriera, part-time, permesso G, Word-Excel. Tel. +39 3470345531. ◆ fabbro, con esperienza. Tel. +39 3345081673 o +39 3460168150. ◆ laureata in lavoro sociale, esperienze ramo sociale e sanitario. Tel. 076 4885189; [email protected] 28 agosto 2008 ◆ giovane impiegato, spagnolo lingua madre, ottimo I. Tel. 076 3401503; [email protected] ◆ perito tessile, 35enne, esperto gestione ordini, personale, clienti, magazzino, ev. altri settori. Tel. +39 3315439396 (ore pasti). ◆ operaio, autista, magazziniere, esperto, patente B e mulettista, zona Mendrisiotto. Tel. +39 3492119536, +39332471812. ◆ studentessa universitaria per lavoro parttime, cameriera, barista, commessa, impiegata. Tel.078 7283676. ◆ cuoco esperto, preferibilmente in mense. Tel. 091 9662785, 078 7222842. ◆impiegata o commessa, part-time, G, Lingue: I, F, Ing., esperta. Tel. +390332486078. ◆ geometra, esperto, 36enne, massima flessibilità. 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Vi siete così soffermati a riflettere sul bisogno, avvertito da molti, di promuovere uno sviluppo globale attento alla promozione integrale dell’uomo, ponendo in luce anche il contributo che possono dare associazioni di volontariato, fondazioni senza scopo di lucro ed altri soggetti comunitari sorti con l’obiettivo di rendere il tessuto sociale sempre più solidale. È possibile uno sviluppo armonico, se le scelte economiche e politiche poste in atto tengono conto di quei principi fondamentali che lo rendono accessibile a tutti: mi riferisco, in particolare, ai principi della sussidiarietà e della solidarietà. Al centro di ogni programmazione economica, specialmente considerando la vasta e complessa rete di relazioni che caratterizza l’epoca post-moderna, occorre che ci sia sempre la persona, creata a immagine di Dio e da Lui voluta per custodire ed amministrare le immense risorse del creato. Solo una condivisa cultura della partecipazione responsabile e attiva può permettere ad ogni essere umano di sentirsi non fruitore o passivo testimone, ma attivo collaboratore nel processo di sviluppo mondiale. Q Cristiani nella società di Enzo Bianchi BUR Biblioteca Univ. Rizzoli Andrea Fontana ella storia da credenti nel crocifisso»: è forse questa la formulazione più chiara e più aderente al tema dei cristiani nella società. Né laicità, né presenza, né mediazione, infatti sono categorie capaci di esprimere questo delicatissimo rapporto tra credenti in Cristo e mondo, tra cristiani e storia nella quale sono collocati. L’atto supremo della redenzione è stato infatti un’infamante crocifissione! Ciò che Dio ha operato in Gesù Cristo è una diretta contraddizione delle concezioni umane di sapienza e di potenza, perché Dio ha offerto agli uomini una via di debolezza e di follia. Se la croce è un sacrificio per il Nuovo Testamento, lo è tuttavia agli antipodi del «N L’uomo, al quale Iddio nella Genesi ha affidato la terra, ha il compito di far fruttificare tutti i beni terreni, impegnandosi ad impiegarli per soddisfare le molteplici necessità di ogni membro della famiglia umana. Una delle metafore ricorrenti nel Vangelo è, in effetti, proprio quella dell’amministratore. Con l’animo di un fedele amministratore l’uomo deve dunque gestire le risorse da Dio affidategli mettendole a disposizione di tutti. In altre parole, occorre evitare che il profitto sia solamente individuale o che forme di collettivismo opprimano la libertà personale. L’interesse economico e commerciale non deve mai divenire esclusivo, perché verrebbe a mortificare di fatto la dignità umana. Poiché il processo di globalizzazione, in atto nel mondo, investe sempre più il campo della cultura, dell’economia, delle finanze e della politica, la grande sfida oggi è «globalizzare» non solo gli interessi economici e commerciali, ma anche le attese di solidarietà, nel rispetto e nella valorizzazione dell’apporto di ogni componente della società. Come da voi opportunamente ribadito, la crescita economica non deve essere mai disgiunta dalla ricerca di un integrale sviluppo umano e sociale. A questo riguardo, la Chiesa nella sua dottrina sociale sottolinea l’importanza dell’apporto dei corpi intermedi secondo il principio della sussidiarietà, per contribuire liberamente ad orientare i cambiamenti culturali e sociali e finalizzarli ad un autentico progresso dell’uomo e della collettività. Nell’Enciclica Spe salvi ho, in proposito, riaffermato che «le strutture migliori funzionano soltanto se in una comunità sono vive delle sacrificio rituale dell’Antico Testamento: essa è l’ultimo gradino della santificazione, attraverso un drammatico itinerario di solidarietà, di comunione con gli uomini, con il mondo, e non di separazione. Per i cristiani la parola della croce affida allora due compiti netti: è nella solidarietà con gli uomini, con il mondo che i cristiani si santificano, ed è nella loro vita, nella loro prassi quotidiana che compiono il sacrificio autentico. Una chiesa che non tenga ben viva la memoria della parola della croce, sarà forzatamente tentata da antichi e nuovi trionfalismi e sarà indotta a presentarsi al mondo quale regno di Dio, come grande esempio per il mondo, e come signora e padrona nella storia umana. La logica della croce, invece, non lascia spazio a nessuna arroganza o orgogliosa pretesa di distinzione e di superiorità. La vita dell’uomo, di ogni uomo, sta sotto il segno della benedizione contraddetta dal convinzioni che siano in grado di motivare gli uomini ad una libera adesione all’ordinamento comunitario» (n. 24). Cari amici, mentre vi rinnovo la mia gratitudine per il sostegno generoso che instancabilmente prestate alle attività di carità e di promozione umana della Chiesa, vi invito ad offrire il contributo della vostra riflessione anche per la realizzazione di un giusto ordine economico mondiale. A tale proposito, mi piace riprendere una eloquente affermazione del Concilio Vaticano II: «I cristiani – si legge nella Costituzione Gaudium et spes - niente possono desiderare più ardentemente che servire con maggiore generosità ed efficacia gli uomini del mondo contemporaneo. Perciò, aderendo al Vangelo e beneficiando della sua forza, uniti con tutti coloro che amano e praticano la giustizia, hanno assunto un compito immenso da adempiere su questa terra…» (n. 93). Proseguite con questo spirito la vostra azione a favore di tanti nostri fratelli. Nell’ultimo giorno, nel giorno del Giudizio universale, ci sarà chiesto se avremo utilizzato quanto Iddio ha posto a nostra disposizione per venire incontro alle attese legittime ed ai bisogni dei nostri fratelli, specialmente di quelli più piccoli e bisognosi. La Vergine Maria, che oggi contempliamo nella sua visita all’anziana cugina Elisabetta, ottenga per ciascuno di voi di essere sempre premuroso verso il prossimo. Io vi assicuro un ricordo nella preghiera e con affetto imparto la mia Benedizione a voi qui presenti, alle vostre famiglie e a quanti collaborano con voi nelle vostre diverse attività professionali. peccato e dal male, ma sempre riproposta dal perdono, dalla misericordia di Dio che nasce dalla croce e dalla resurrezione. I cristiani, insieme con gli altri uomini, pur riconoscendo di non avere nessun titolo che li abiliti più degli altri a tentare di realizzare un qualsiasi progetto sociale, faranno comunque la fatica della riproposizione storica dei valori evangelici di tempo in tempo, di luogo in luogo, reinventando i segni della comunicazione e i segni del linguaggio culturale, aprendo nuovi cammini di giustizia e di libertà. Sì, la compagnia degli uomini, non la separazione, è il luogo della profezia dei cristiani, il luogo dove l’evangelo si fa carne, si fa storia, nella trama dei rapporti umani, la via regale dell’incontro con Dio e dell’esperienza spirituale. Se i cristiani sono veramente quelli che amano Cristo senza averlo visto, sanno anche non gridare ad alta voce Cristo, nell’arroganza della crociata verso il mondo non cristiano, ma pronunciare il suo Nome con autorevolezza e coraggio, abbracciando la croce: questo infatti è il segno con cui saranno riconosciuti dal Signore. ATTUALITÀ SVIZZERA 14 28 agosto 2008 Geomag Buone notizie in vista? azienda Geomag Sa di Novazzano, che aveva avuto un enorme successo grazie al gioco creativo con le barrette e le biglie metalliche che consentono di creare infinite forme, versa da alcuni mesi in condizioni disperate, sull’orlo del fallimento. Dopo che la Pretura aveva concesso un concordato per scongiurare il fallimento, lo scorso 5 agosto Carlo Croci, il commissario aveva presentato un’istanza per la revoca della moratoria che è stata ritirata il 25 agosto. La situazione dell’azienda non è più disperata in quanto sono in corso trattative concrete con l’azienda italiana Gusella, attiva nel ramo dell’abbigliamento per bambini. Quest’ultima si è impegnata ad investire quasi sei milioni di franchi per il rilancio dell’azienda. La Gusella ha inoltre chiesto un mese e mezzo di tempo per effettuare delle indagini di mercato che le consentano di valutare la risanabilità della Geomag e nel frattempo hanno avanzato un ordine a quest’ultima di L’ 200mila franchi. Buone notizie quindi per gli 82 dipendenti licenziati con effetto per la fine di settembre. A quel punto potrebbero arrivare buone notizie perchè si può ipotizzare che almeno una parte del personale venga riassunto. FONDAZIONE TICINESE PER IL 2° PILASTRO VERA OCCASIONE Vendo Mercedes–Benz 600 SEL Via Moree 3 - 6850 MENDRISIO Colore nero, km 170.000, completamente accessoriata per uso TAXI a Fr. 13.500 L’altra cassa pensioni al servizio delle piccole e medie imprese Ticinesi Per informazioni: telefono 079 3374442 Sig. 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Il documento può essere scaricato dal sito dell’amministrazione cantonale all’indirizzo www.ti.ch/stampa e della SUPSI www.dsan.supsi.ch. Esso descrive i corsi di durata superiore ai tre giorni offerti dai due enti di formazione. In particolare, il Dipartimento di sanità della SUPSI propone – oltre ai corsi brevi - alcuni Diploma of advanced Studies (DAS) nei seguenti settori: in clinica generale, gerontologia e geriatria, oncologia, salute materna e pediatria, salute mentale e psichiatria; in management sanitario. La Scuola specializzata superiore in cure infermieristiche propone, oltre ai corsi brevi, I percorsi di studio post-diploma SSS nei seguenti settori: infermiere in cure intensive; infermiere in anestesia. Recenti evoluzioni nella formazione di base di livello terziario nel campo della sanità Con la modifica del 2004 della Legge federale delle scuole universitarie professionali, anche la formazione nel settore sanitario sta venendo gradualmente affidata alle scuole universitarie professionali Per questo nel giugno del 2006, con l’approvazione del messaggio governativo n. 5743, è stato costituito il Dipartimento di sanità della Supsi, cui da allora è stata interamente affidata la formazione di fisioterapista, ergoterapista e la formazione universitaria di infermiere. La formazione di infermiere a livello terziario non universitario continua invece a essere proposta presso la Scuola specializzata superiore in cure infermieristiche di Bellinzona e di Lugano. Proposte formative dell’Istituto universitario federale per la formazione professionale per responsabili della formazione professionale Formazioni IUFFP nel campo delle scienze dell’educazione, rivolte a operatrici e operatori del settore sanitario e sociale La formazione pedagogica di coloro che svolgono attività d’insegnamento nel settore delle formazioni sanitarie, in passato proposta dalla Scuola Superiore delle Formazioni Sanitarie di Stabio, attualmente è di competenza dell’Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale (IUFFP) di Lugano. Di seguito sono elencate le formazioni possibili: DIPARTIMENTO FORMAZIONE Certificati e diplomi per docenti delle scuole professionali e dei centri interaziendali (accessibili, tramite concorso, solo a coloro che sono già attivi all’interno di una scuola professionale) Certificato di formatrice/formatore professionale a titolo accessorio (10 Ects): formazione iniziale, rivolta a tutti coloro che insegnano nelle scuole o nei centri interaziendali. Certificato di formatrice/formatore professionale (20 Ects): formazione rivolta a coloro che insegnano a titolo principale nei centri interaziendali e/o nei laboratori. Diploma di formatrice/formatore professionale (60 ECTS): formazione completa, rivolta a coloro che insegnano a titolo principale nelle scuole professionali. DIPARTIMENTO FORMAZIONE CONTINUA Formazioni di breve durata: le proposte per l’AS 2008-2009 sono consultabili alla pagina Click&Book del sito www.iuffp-svizzera.ch. Per il settore sanitario e sociale segnaliamo i corsi sulla «Didattica situazioni problema» e il seminario «Analisi delle pratiche professionali». Formazioni di lunga durata per referenti e responsabili della formazione pratica nei luoghi di stage o di apprendistato (accessibili se si può dimostrare una regolare attività formativa) Formazione continua per referenti della formazione pratica, per le Scuole Specializzate Superiori del settore sanitario (3 Ects) (su autorizzazione del datore di lavoro). Formazione per formatori e formatrici per adulti, livello 1 (13.5 Ects) e livello 2 (30 Ects). Certificato in studi avanzati (Cas) per Responsabile della formazione pratica (15 Ects) . Ricordiamo infine che il corso di base per formatori di apprendisti, indispensabile per coloro che seguono persone in formazione OSS e OSA, sono proposti dal Centro di formazione formatori della Divisione della formazione professionale (+41 91 960 77 60). Info IUFFP - Dipartimento formazione tel. +41 91 960 77 77 [email protected] IUFFP - Dipartimento formazione continua tel. +41 91 960 77 88 [email protected] IUFFP Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale Via Besso 84 CH-6900 Lugano Massagno tel +41 91 960 77 77 fax +41 91 960 77 66 www.iuffp-svizzera.ch [email protected] 16 28 agosto 2008 AAPI E T À D ’ A R G E N TO a cura dell’Associazione A n z i a n i P e n s i o n a t i I n v a l i d i Gli anziani, meno anziani di quel che si crede a maggior parte della popolazione matura che ha superato i 60 anni non vuole sentirsi chiamare «anziano», perché rifugge dallo stereotipo che si nasconde dietro questa parola. Un vocabolo che, nella lingua italiana, non ha nessuna accezione negativa, dal momento che proviene dal latino antiànu (m), derivazione di ante, che significa «prima», riferendosi semplicemente all’essere «nato prima». Nell’immaginario collettivo diventare anziano significa, il più delle volte, andare incontro a una fase della vita connotata da eventi negativi. In realtà secondo una recente indagine, la cura di se stessi, le attività intellettive e relazionali e i momenti di spiritualità sono alcuni elementi della loro vita quotidiana che spiegano un raggiunto benessere fisico e psicologico. Cinema, teatro e altri spettacoli sono frequentati dal 43 per cento degli intervistati, mentre il 31,9 per cento svolge attività fisica per restare in forma. Tra le attività preferite nel tempo libero ci sono la televisione, la radio, la lettura di quotidiani e L libri e la navigazione Internet, che Da tutto ciò emerge l’importanza, impegna per quasi un’ora e venti per tutti gli anziani, e per chi lo sta per minuti al giorno il 20,9 per cento diventare, di vivere con maggiore degli overanta. serenità la propria età, consapevoli Gli anziani hanno una vita sociale delle tante possibilità ancora offerte che li porta ad avere amici, un compa- dalla vita e di promuovere nelle genegno o una compagna di vita, a sentir- razioni più giovani un nuovo concetto si utili agli altri: i nonni contribuiscono di anzianità, caratterizzato da maggior notevolemente ad iniziative di volon- rispetto e positività. tariato. La buona salute tutto sommato non sembra loro mancare. Il 94 per cento degli LA VIGNETTA over 60, infatti, sostiene di essere in grado di fare tutto da solo, o di avere bisogno di aiuto solo in alcuni casi. Il rapporto con l’invecchiamento risulta quindi soggettivo e dipende sempre dalla capacità del singolo di adattarsi ai mutamenti della società, dal rapporto con gli altri e dal riconoscimento del proprio ruolo. Gli aspetti della vita che oggi preoccupano maggiormente gli overanta sono la solitudine, la depressione, le ristrettezze economiche e l’indifferenza degli altri. IL PENSIERO L’AAPI SU RADIO FIUME TICINO Al via la seconda serie di trasmissioni A partire da mercoledì 10 settembre riprende su Radio Fiume Ticino «Evergreen» va in onda ogni mercoledì tra le 18.50 e le 19, dopo il Regionale delle 18.30, con replica la domenica dalle 8.00. Frequenze «EVERGREEN» la trasmissione radiofonica a cura dell’AAPI-OCST. Bellinzona, Blenio, Leventina e Riviera 90.6 Locarno e Vallemaggia 100.5 e 107.1 Grigioni italiano 93.0 Luganese 100.0 Gli anziani sono come i mobili antichi: meno li sposti e più durano Enzo Ferrari 17 28 agosto 2008 AAPI E T À D ’ A R G E N TO a cura dell’Associazione A n z i a n i P e n s i o n a t i I n v a l i d i LETTI PER VOI Il mestiere di... nonna e nonno Il mestiere di… nonna e nonno Di Vittoria Cesari Lusso Edizioni Erickson n libro rivolto ai nonni, ai genitori, ma anche ai nipotini sul significato dell’essere nonni. Un’indagine profonda su questo incontro incredibile tra tre generazioni, questo rapporto eccezionale e a volte esclusivo, questo rapporto forte e tenero U SOGGIORNO AD ABANO TERME Ancora aperte le iscrizioni! Sono ancora disponibili 10 posti Iscriversi entro il 15 ottobre presso il segretariato cantonale, via S. Balestra 19, 6901 Lugano, tel. 091 9102021, fax 091 9102022. AGENDA Bellinzona Visita chiesa di Negrentino nota per la magnifica posizione e le pregiate decorazioni, venerdì 29 agosto. Partenza ore 14 Mercato Coperto Giubiasco e 14.15 Stadio di Bellinzona. Al ritorno spuntino al grotto. Iscrizioni: tel. 091 8292005. Visita alla Glasi, fabbrica del vetro ad Hergiswil, martedì 16 settembre. Info: tel. 091 8292005. Locarno Giovedì 4 settembre inizia nuovamente la giornata del pranzo in comune, sempre al Ristorante Stella d’Italia, in via Mantegazza 5, Locarno, alle ore 12. Iscrizioni: tel. 091 7513052. Gita di una giornata a Lecco (luoghi manzoniani) martedì 16 settembre. Disponibili ancora alcuni posti. Iscrizioni: tel. 091 7513052. Lugano Gita in battello sul Lago di Lugano, giovedì 11 settembre. Partenza ore 14 dal- che spesso è troppo poco considerato. Il libro affronta non solo il rapporto tra nonni e nipoti, ma anche quello tra nonni e genitori, e aiuta i nonni ad affrontare le piccole grandi difficoltà che possono nascere in questo complesso rapporto. E soprattutto è un aiuto per interrogarsi sulla funzione del loro ruolo, sull’importanza dell’essere nonni nella realtà di oggi. Buona lettura! ABANO TERME - ITALIA HOTEL TERME SALUS 16 - 23 novembre 2008 Prezzo per persona: Camera doppia: Suppl. camera singola: Cure: Suppl. assicurazione annullamento CHF CHF CHF 995.88.580.- Comprende: Trasporto - 7 notti in hotel pensione completa - uso piscina + idromassaggio sauna - 1 uscita - 1 serata danzante - 1 serata di gala con aperitivo. Cure: 6 fanghi - 6 suppl. ozono - 6 massaggi reazione - visita medica - noleggio accappatoi. l’imbarcadero dei Motoscafi Riuniti (di fronte all’hotel Walter). Merenda a bordo. Costo fr. 30. Posti disponibili 70, verrà data precedenza all’ordine delle iscrizioni. La gità avrà luogo con un minimo di 30 iscritti. Iscrizioni: tel. 091 9102021 entro il 5.9. Mendrisio Gita in val di Blenio, giovedì 18 settembre, con visite guidate alle chiese S. Martino di Malvaglia, XIII sec., chiesa di Negrentino XI sec. Pranzo all’albergo Arcobaleno di Olivone. Nel pomeriggio visita al Museo Etnografico nella Casa Landfogti di Lottigna e alla mostra “L’Orso Bruno” sul cioccolato e cioccolattieri bleniesi. Iscrizioni: tel. 091 6405111, dal 2 all’11 settembre, segnalando da dove si parte. Posti 48. Tre Valli Gita culturale ricreativa a Stabio, martedì 16 settembre. Visita al vigneto Montalbano e al museo Civiltà Contadina. Pranzo presso l’azienda. Costo fr. 50, non soci 65. Iscrizioni: tel. 091 8730120, dal 1 al 12 settembre. Posti 50. In ricordo del socio Michele Bianchi mancato al nostro affetto l’amico maestro Michele Bianchi di Ligornetto. Fu per l’AAPI del Mendrisiotto uno dei fondatori, segretario e co-presidente. Aveva compiuto 90 anni lo scorso marzo ed era ospite della Casa Anziani “Girotondo”, visitato dagli amici e dal coro sezionale AAPI che apprezzava molto. Di lui ci rimane il ricordo della sua preziosa collaborazione, del suo sorriso buono e cordiale, della sua gentilezza e della sua fede che esprimeva nei rapporti con gli amici. Grazie Michele! Sentite condoglianze alla moglie Carla, ai figli Giovanni e Gabriella e a tutti i familiari. A Lui la preghiera del cristiano suffragio. Comitato sezionale AAPI È 18 28 agosto 2008 Buoni Via Pontegana 28a, CH-6828 Balerna - Tel. 091 683 38 55 - Fax 091 683 38 54 www.welsen.ch - [email protected] viaggio Per og ni un buo occasione po tete reg no viag alare g Richie dete i n io! ostri p dettagl rogram iati! mi sabato 27 - domenica 28 settembre sabato 6 settembre Vicenza - Le ville venete Milano - Chiesa di S. Maurizio Un viaggio attraverso le ville venete, in occasione dei cinquecento anni di Andrea Palladio nella storia. Un’occasione unica per avvicinarsi ai capolavori architettonici del grande maestro! Annessa in passato a un convento di suore benedettine; la chiesa del Monastero Maggiore , attesta l’alto livello raggiunto dall’architettura lombarda nel Rinascimento. All’interno numerosi sono gli affreschi di Bernardino Luini e altri importanti artisti del ‘500. domenica 7 settembre Chiavenna - Sagra dei crotti La 5° edizione della manifestazione che permetterà a turisti e curiosi, di scoprire alcuni crotti di proprietà privata a Chiavenna e dintorni, nascosti nei percorsi più segreti del mondo del «sorèl». sabato 18 - domenica 19 ottobre Cesenatico e Longiano Un breve soggiorno in riviera con la visita di uno dei borghi più apprezzati dai turisti: Longiano. La sua vocazione culturale, i numerosi musei, la sua amenità, il senso di ospitalità dei suoi cittadini, danno vita ad uno dei centri collinari più pregevoli, che vanta il premio di «villaggio ideale d’Italia»! Orari d’apertura: Domenica - giovedì 12.00 - 04.00 Venerdì e sabato 12.00 - 05.00 Ulteriori informazioni: Tel: +41 (0)91 973 71 11 [email protected] sabato 11 ottobre Alba - Fiera del tartufo Giunta alla sua 78° edizione, per l’occasione viene organizzato il mercato internazionale del tartufo, nel cuore del centro storico, che esalta le qualità di questo pregiato prodotto! 19 28 agosto 2008 Pagina a cura di Angela M. Carlucci* NEGOZIAZIONI SALARIALI 2009 Innalzamento dei salari reali Stop al catastrofismo Arno Kerst* fatti sono evidenti: in Svizzera le lavoratrici e i lavoratori sono sempre più produttivi, anno dopo anno. Aspettando, spesso invano, che questo impegno fondamentale sia indennizzato da degli aumenti reali dei salari. E, cosa molto più grave: il rincaro crea un buco nelle casse di molte famiglie. In realtà un gran numero di lavoratrici e lavoratori guadagneranno ancora meno alla fine del 2008 rispetto all’inizio dell’anno. Ecco perchè il Syna esige per il 2009 la compensazione integrale del rincaro, un aumento sensibile dei salari reali e la fine del catastrofismo portato avanti dagli ambienti economici. Dal 2004, l’economia svizzera è florida. Non possiamo dire lo stesso dell’evoluzione dei salari delle lavoratrici e dei lavoratori. La crescita annuale della produttività è stata raramente compensata da un aumento dei salari reali. Per tre anni, non è stato concesso nessun aumento dei salari reali. Si è parlato di crisi congiunturale e il tasso di disoccupazione, che diminuiva molto lentamente, ha reso le negoziazioni difficili. Solo lo scorso anno è stato accordato, dopo lunga attesa, un adattamento dei salari reali dello 0,9 per cento. Il rincaro elevato dell’anno in corso ha rovinato i risultati soddisfacenti degli accordi salariali 2008. Molte lavoratrici e molti lavoratori avranno meno denaro in tasca alla fine del 2008 rispetto all’inizio dell’anno. I La compensazione del rincaro è inevitabile. Il Segretariato di Stato dell’economia prevede fin d’ora una stabilizzazione sensibile dei prezzi al consumo per l’anno prossimo. Le imprese dispongono di un margine di manovra sufficiente per evitare un abbassamento del reddi- to dei loro impiegati. Per il Syna, la compensazione generale del rincaro è inevitabile. Tutto il resto sarebbe il segno disastroso per le consumatrici e i consumatori. Non bisogna dimenticare che il consumo privato costituisce, insieme agli investimenti in beni strumentali, la pietra angolare della crescita positiva del Pil. L’aumento della produttività deve ripercuotersi sulle lavoratrici e sui lavoratori! La congiuntura in Svizzera e in Europa resta stabile, il mercato svizzero del lavoro vigoroso. Peraltro la crescita della produttività del lavoro nel corso degli ultimi 10 anni (dal 1997 al 2006) è aumentata non meno del 13,8 per cento. Durante questo stesso periodo, i salari reali sono aumentati di un misero 3,4 per cento, i salari dei contratti collettivi di lavoro del 5,6 per cento. Questo prova che i salari sono aumentati più fortemente nei settori che ricorrono alle negoziazioni salariali sindacali. Ma anche lì resta da colmare un grande ritardo rispetto alla crescita della produttività. Il Syna esige quindi, oltre alla compensazione integrale del rincaro, un aumento generalizzato dei salari reali adattato alla situazione dei settori. Rivendicazioni salariali 2009 Le rinvendicazioni salariali per le negoziazioni 2009 del sindacato interprofessionale Syna sono ben fondate e sostenibili dall’economia: Compensazione integrale generale del rincaro. Il rincaro annuale previsto del 2,5 per cento o l’indice della crescita previsto per il prossimo ottobre, spesso determinante per le negoziazioni salariali, deve essere compensato per tutti i collaboratori e le collaboratrici. La compensazione del rincaro deve essere accordata in maniera generalizzata. Troppi lavoratori e lavoratrici guadagnano meno di anno in anno, nonostante gli adattamenti individuali. Se questa compensazione non viene concessa, il Syna esige una negoziazione salariale eccezionale a metà del 2009 per i settori coinvolti. Aumento generale dei salari reali, per indennizzare la crescita della produttività del lavoro. Non sono solo gli azionisti e i datori di lavoro che devono sempre raccogliere i frutti della crescita della produttività, constatata in quasi tutti i settori dell’economia, ma anche le lavoratrici e i lavoratori. Un aumento generale dall’1,5 al 2,5 per cento a seconda del settore è possibile e necessario. Se un aumento generale di questa ampiezza non può essere concesso, il Syna esige anche in questo caso, a seconda del settore, una negoziazione salariale eccezionale. Reticenza per gli aumenti individuali dei salari e dei bonus. Tutti sono coinvolti dal rincaro elevato. Tutti contribuiscono alla crescita della produttività. È la ragione per la quale il Syna potrà cedere sugli adattamenti individuali solo dove saranno concessi il rincaro e un aumento reale dei salari. Peraltro, un sistema salariale equo è necessario per un adattamento individuale. In materia di bonus, il Syna ha delle riserve. Dato che la loro ripartizione è spesso ingiusta e arbitraria e non hanno degli effetti durevoli sull’evoluzione dei salari. Inoltre la crisi dei subprime mostra che, spesso, i bonus sono dei falsi stimolanti. * vice-presidente del Syna «PRATICHIAMO IL NATALE TUTTO L’ANNO» Via Vignola 5, CH - 6900 Lugano Tel. / Fax + 41 91 - 972 16 16 e-mail [email protected] Orari d’apertura: Lunedì-giovedì 08.00 -12.00 / 13.00 - 17.30 Venerdì 08.00 -12.00 / 13.00 - 17.00 20 28 agosto 2008 Pagina a cura di Moises Palmeiro ES IMPORTANTE RESPETAR EL PLAZO DE SOLICITUD Las nuevas normas sobre la jubilación anticipada las cotizaciones a pagar al AHV hasta cumplir los 65 años y las cotizaciones al capital de vejez de la caja de pensiones. Modificación a partir del 01.01.2008: Durante los 12 meses que van entre los 60 y los 61 años de edad, la FAR no corre con las cotizaciones al AHV ni a la caja de pensiones. El importe de la jubilación anticipada se paga en una cuenta postal o bancaria en Suiza. Los gastos de pago en el extranjero corren a cargo del jubilado. Para evitar el riesgo de falta de cobertura la Fundación FAR, organismo encargado de la tramitación de la jubilación anticipada en el ramo de la construcción ha dictado unas normas de aplicación temporal, que están en vigor desde el inicio de este año. A continuación ofrecemos una recapitulación sobre la regulación actual de la jubilación anticipada. Requisitos En el ramo de la construcción es posible la jubilación anticipada a partir de los 60 años para todos los que hayan trabajado un mínimo de 15 años en la construcción durante los últimos 20 años. Además, de esos 15 años, hay que haber trabajado en el ramo los 7 años inmediatamente anteriores a la fecha de la jubilación anticipada. A partir del 01.01.2008 se ha introducido la siguiente modificación para los que soliciten la jubilación anticipada después de esa fecha: Entre los 60 y los 61 años de edad la renta de prejubilación se reduce al 50% (prejubilación parcial). El interesado puede seguir trabajando en la construcción (o en otro ramo laboral), hasta un sueldo del 50% del salario sobre el que se calcula la renta y 10’000 francos anuales más. La cotización a la caja de pensiones se reduce del 18 al 12% del último salario coordinado. La cotización para la fundación FAR pasa del 1 al 1.3% para los trabajadores. La cotización de los empresarios no cambia. Se puede escoger entre dos variantes: A. Percibir media renta durante los 12 meses que van de los 60 a los 61 años de edad. B. Seguir trabajando hasta los 60 años y medio y percibir la renta completa en los 6 meses restantes. Tramitación La prejubilación hay que solicitarla con 6 meses de antelación a la fecha en que uno quiere retirarse. Para ello lo más práctico es acudir a alguna de las oficinas administrativas que la FAR (Flexibler Altersrücktritt = Jubilación flexible) tiene en toda Suiza y que coinciden con oficinas de los dos sindicatos más importantes de la construcción, Unia y Syna. En estas oficinas asesoran sobre los trámites a realizar y facilitan el formulario de solicitud. ¿Seguir trabajando? Es importante aclarar que cuando uno se prejubila antes de los 61 años, la fecha en que comienza la prejubilación es aquella en que se cumplen los 60 años de edad, también para los que elijan la variante B. Vamos a explicarlo con un ejemplo: Pepe ha nacido el 31 de Marzo de 1949. Hace ya algún tiempo que ha decidido pedir la jubilación anticipada a los 60 años, es decir, a partir del 31 de Enero de 2009. Así, pues, tendría que presentar la solicitud 6 meses antes de esa fecha, es decir, antes del 30 de Setiembre de 2008. Pero ahora, con las nuevas normas, ha pensado que le conviene más seguir trabajando hasta los 60 años y medio, es decir, hasta el 30 de Setiembre de 2009 y entonces recibir ya la prejubilación completa (variante B). Pepe cree que en este caso es suficiente presentar la solicitud en Maro de 2009. Pepe está equivocado. Técnicamente la prejubilación de Pepe empieza el 31 de Marzo de 2009. La variante B no es más que otra forma de cobrar la pensión. Por tanto, Pepe tiene que presentar la solicitud de prejubilación seis meses antes de cumplir los 60 años, es decir, el 30 de Setiembre 2008, como muy tarde. Es obvio que una de las condiciones para cobrar la prejubilación es dejar de trabajar. Sin embargo, el prejubilado puede seguir trabajando en la misma empresa (o, si esto no es posible, en otra empresa sujeta al convenio FAR) siempre que no supere el 20% del último sueldo. Como alternativa, puede ejercer cualquier otra actividad lucrativa por cuenta ajena o como trabajador autónomo, siempre que los ingresos devengados no superen los 6’000 francos anuales. Existe la posibilidad de cobrar esta prejubilación también en caso de marcha definitiva de Suiza. Obviamente, la renta de prejubilación se pierde al cumplir los 65 años, percibiendo entonces la renta ordinaria de vejez a que uno tenga derecho. Medidas de carácter temporal Las medidas introducidas el 01. 01.2008 son de caráctar temporal y sólo se aplicarán en tanto el grado de cobertura de los fondos de la fundación FAR sea inferior al 110%. Sin embargo, podrán derogarse cuando se alcance un grado de cobertura del 105% y la tendencia sea positiva Cuantía La prestación a cobrar consta de una cantidad base de 6’000 francos anuales y el 70 por 100 del último sueldo bruto. El total no puede superar el 80% del último sueldo bruto. Pero además la FAR corre con Vendita Acquisto e Restauro di mobili antichi e rustici Lugano Paradiso, via Guisan 10 (a fianco Sixt) Aperto da lunedì a venerdì pomeriggio e sabato mattina Per appuntamento 079 3717672 21 28 agosto 2008 Pagina a cura di Rogerio Sampaio Reforma antecipada no sector de mármore e granito epois de se ter conseguido a reforma antecipada na construção civil à partir dos 60 anos, foi a vez dos sindicatos conseguirem também, mais uma vitória importante negocial, para o sector de mármore e granito. Os tarbalhadores desse sector passam a poder reformar antecipadamente à dos 62 anos. As condições acordadas são os seguintes. A possibilidade de se reformar aos 62 anos com uma renda equivalente à 75 por cento do salário sujeito a AHV, para os que tenham trabalhado no mínimo 20 anos no sector. A renda não pode ser inferior a 3500 francos nem superior a 4500 francos mensais. Para os que tenham trabalhado 10 anos, como mínimo no ramo, poderem reformar-se antecipadamente com uma renda reduzida. O sistema será financiado de forma paritária ou seja 2% do salário a pagar em partes iguais, 1% o trabalhador e 1% a empresa. Foi criado uma “Fundação Mármore” para gerir e coordenar todo o processo da reforma antecipada do sector. Provavelmente, no próximo Outono, já esteja à disposição dos interessados os respectivos impressos. Os parceiros sociais patrões e sindicatos acordaram prolon- D gar o contrato colectivo até 2011. Nos tempos que correm, em que se fala em aumentar a idade da reforma, não deixa de ser uma grande vitória dos trabalhadores e dos sindicatos, pois é a única via encontrada, para compensar os trabalhadores, pela forte pressão que têm sofrido com a flexibilização, que não é mais do que, sobrecarregar os trabalhadores com mais trabalho e menos pessoal, com prazos de entrega cada vez mais apertados, o que causa um desgaste físico e psíquico. Em contrapartida as empresas recusam a dar aumentos reais de salários. Nesse é sentido que o sindicato Syna, lançou a ofensiva de 6 semanas de férias para todos ( estamos na recolha de assinaturas) e procurar no sei das negociações do contrato colectivo introduzir a reforma antecipada ou flexível. Os sindicatos lançam aumento de salário ofensiva para Depois do Travail.suisse, órgão político do Syna ,ter lançado o pedido de aumento real de salários, na ordem de 4%, agora foi a vez da Confederação Suiça de sindicatos fazer a mesma exigência. Os sindicatos exigem as entidades patronais uma aumento do nível de custo de vida na ordem de 2,5% e um aumento real de salários que variam de 1,5% a 2,5%. A justificação dos sindicatos para este pedido de aumento, foi baseada nos lucros que as empresas têem auferido nos últimos anos, sem compensar os seus trabalhadores com aumentos reais de salário. Os sindicatos entendem, que é chegado a hora de dividir o bolo, também para aqueles, que contribuem na sua fabricação. Será um Outono quente de negociações, mas temos que manter firmes nas nossas exigências, porque nos últimos anos em que a economia estava em dificuldade, os trabalhadores foram compreensivos, flexíveis e fizerem cedências, que agora, não estão a serem reconhecidas pela parte patronal. A Associação patronal refuta a exigência dos sindicatos e dizem que os aumentos devem ser discutidos diferenciadamente, consoante a situação de cada empresa. A ver vamos. Aumento de salário no sector da Hotelaria e Restaurantes aros colegas caras colegas, no seguimento das negociações para aumento salarial do salário mínimo, os parceiros sociais chegaram a acordo. O salário mínimo para para o ano 2009 comparado com o ano 2008 e o aumento oficial do custo de vida para o ano 2008, serão aumentados em 2,5 por cento. C O salário mínimo para 2009 (por mês, para trabalhadores a tempo inteiro) foram aumentadas do seguinte modo: Classe I: Trabalhadores sem formação profissional: Fr. 3383 (actualmente: Fr. 3300) Classe II: Trabalhadores com formação profissional (formação fundamental de base) ou com uma formação equivalente. Classe IIa: Fr. 3567 (Fr. 3480) Classe IIb: Fr. 3823 (Fr. 3730) Classe III: Trabalhadores com formação elevada, e com responsabilidade específica ou com longa experiência profissional. Classe III a: Fr. 4172 (Fr. 4070) Classe III.b e c: Fr. 4597 (Fr. 4485) Classe III d: Fr. 4787 (Fr. 4670) Classe IV. Quadros com função de direcção regular ou com exame especializado de grau mais elevado Classe IVa: Fr. 5740 (Fr. 5600) Classe IVb: Fr. 6919 (Fr. 6750) Estagiário: Fr. 2168 (Fr. 2115) Os novos salários mínimos entram em vigor 1.Janeiro 2009, respectivamente para contratos de trabalho sazonal, à partir do início da estação de verão. Syna - o sindicato Sector de serviços Magdalena Bertone responsável sector de serviços Hotelaria nem todos cumprem a lei No ano passado dos 2000 controles efectuados em establecimentos hoteleiros, um terço, foram considerados claramente insuficientes.Os controles detectar também, que em 15.5% dos estabelecimentos, não se respeita o salário minimo e que em um em cada dez não se paga devidamente o 13° mês. Naturalmente que os establecimentos infractores, têm quedevolver aos seus trabalhadores o que lhes tinham desviado e pagar ainda uma multa convencional que pode chegar ao dobro dos salários desviados. Isto demonstra que nem todos os patrões respeitam o contratcto colectivo, por isso cabe aos sindicatos estarem atentos. Mas a nossa função só pode ser realizada com exito, se houver denuncias por parte dos trabalhadores. MEMORIE NOSTRE 22 RICORDANDO MONSIGNOR DEL-PIETRO Un artefice della modernità in Ticino Mons. Luigi Del-Pietro moriva improvvisamente 31 anni fa, il 28 agosto 1977. Ma ha senso ricordare, ogni anno, questa ricorrenza? Noi pensiamo proprio di si. Alberto Gandolla n questi tempi, con un’accellerazione sempre più evidente della storia, e considerando come i mass-media mettano in valore essenzialmente dei personaggi legati alle mode, ai consumi e allo spettacolo, è importante ricordare le persone che hanno davvero qualcosa da dire; Del-Pietro era, anzi è uno di questi. Nato in Leventina nel 1906, appena ordinato sacerdote su proposta del vescovo mons. Bacciarini diventa - giovanissimo! - segretario cantonale dell’OCST nel 1929; lo rimarrà fino alla morte, per quasi 50 anni. Il primo periodo è il più duro, è il momento eroico delle battaglie per la diffusione del sindacato cristiano-sociale, che deve lottare contro la disoccupazione, contro il padronato più conservatore (…anche cattolico) e pure contro i sindacati socialisti, che si vedono minacciare il quasi monopolio sul mondo del lavoro. Vi sono i primi e importanti scioperi. Prete «rosso» per gli ambienti di destra, «giallo» per la sinistra, Del-Pietro costruisce anno dopo anno con originalità il sindacato cristiano-sociale (che, eccezione a livello svizzero, diventa il più importante del cantone). La seconda guerra mondiale e l’immediato dopoguerra costituiscono ancora un periodo contrastato e difficile, ma Del-Pietro e i suoi collaboratori cominciano a vedere alcuni risultati dello sviluppo sindacale. A partire dagli anni Cinquanta si entra in un nuovo momento, quello del boom economico; il Ticino entra nella modernità. Ma questa entrata non è automatica, e nel campo sociale è dovuta in grande parte al grosso lavoro e alle precise rivendica- I Buon Compleanno Fernando F ernando Vanoni, il 22 agosto, attorniato da tutti i suoi cari, ha festeggiato in splendida forma l’ottantesimo compleanno. Fernando è uno dei pionieri del nostro sindacato. È socio dal lontano 1954, ed ha partecipato a importanti lotte sindacali, ora è affiliato all’AAPI, sezione del Luganese. Lo ricordiamo in prima linea nello storico sciopero dei battellieri del 1957 (lavo- zioni dei sindacati. In particolare Del-Pietro e l’OCST hanno il merito di saper accogliere l’arrivo dei lavoratori stranieri (nel nostro cantone molti sono frontalieri), di cercare di proteggerli e di dare loro pari diritti dei lavoratori svizzeri, promuovendo la legislazione sociale e lottando nel contempo contro la reazione xenofoba. Del-Pietro si impegna per la costruzione dello Stato sociale e collabora attivamente anche con persone di altre estrazioni politico-culturali. Il segretario cantonale dell’OCST, oltre all’aspetto sindacale in senso stretto, diventa infatti un personaggio importante anche nel campo religioso (come prezioso consigliere dei vescovi Jelmini e Martinoli), sociale, economico e politico; molto ascoltato in vari ambiti, ricopre molte cariche. Carismatico e autorevole, Del-Pietro è di fatto all’origine di alcune importanti iniziative tipiche del Ticino contemporaneo: la costituzione dell’Azienda Elettrica Ticinese (AET), dell’Ente ospedaliero cantonale (EOC), ecc. Infaticabile, affronta ogni nuova iniziativa con nella fedeltà alla dottrina sociale della Chiesa e ai suoi principi, la solidarietà, il bene comune e la sussidiarietà. La sua vita e le sue opere dimostrano che un’identità precisa e netta non è di ostacolo all’incontro con gli altri, come oggi molti ritengono, ma anzi può favorire una forte creatività e apertura sul terreno concreto. I principi insomma rimangono fondamentali, e vanno giocati con intelligenza nella realtà delle diverse situazioni, in vista appunto del raggiungimento del bene comune. La situazione economica e sociale oggi è molto cambiata, ma l’impegno e l’esempio di vita e di opere di mons. Del-Pietro rimangono (o meglio: non è automatico, possono rimanere se lo vogliamo) una preziosa e fondamentale eredità e un grande stimolo di metodo per tutto il lavoro del movimento cristianosociale. rara alle dipendenze della navigazione lago di Lugano). Il 1° agosto 1964 inizia l’attività in seno alla nostra organizzazione. Viene assunto in qualità di addetto alla Cassa malati, dove occuperà il posto di responsabile per le assicurazioni collettive, poi negli ultimi anni di attività, prima della meritata quiescenza,- il 31 dicembre 1993-, viene impegnato nella cassa di disoccupazione. Sempre brillante e attivo, non manca 28 agosto 2008 Tanti Auguri Don Emilio Conrad! l nostro carissimo assistente spirituale don Emilio Conrad, il prossimo 4 settembre festeggerà il traguardo degli ottant’anni. Il comitato direttivo dell’OCST nel giugno del 2003 nominava don Emilio nuovo assistente spirituale, (a seguito della scomparsa di Mons. Franco Biffi). Don Conrad, con enorme disponibilità si mette subito a disposizione, legato all’Organizzazione e al mondo operaio anche da una sua precedente esperienza come attivista nello sciopero degli elettricisti nel 1936. Lui, definito prete operaio, che ha vissuto da vicino le vicende della Monteforno di Bodio, negli anni sessanta era parroco del borgo, è facilitato nel seguire le attività dell’OCST. Numerosi i suoi contributi che fa pervenire alla redazione de Il Lavoro inerenti i temi sociali, il mondo dell’anziano, di cui orgogliosamente fa parte (è anche assistente spirituale dell’AAPI), e i ricordi del lungo periodo trascorso in America latina, nell’Arcidiocesi di Barranquilla, dove don Emilio ha lasciato una parte di cuore. Anche il ruolo di direttore della Caritas Ticino dal 1977 al 1987 è un’esperienza affine alla sua tenace voglia di lottare per difendere le categorie più deboli, siano essi i poveri di Barranquilla, o “i nuovi poveri” del nostro territorio, o i lavoratori che chiedono solidarietà e interventi per risolvere i problemi che sempre più incalzano sul mercato del lavoro. Dai suoi scritti traspare la sua grande sensibilità e attenzione al prossimo, al più bisognoso, e seguendo la Dottrina della Chiesa, in modo semplice dà parole di conforto, di aiuto, di speranza. A nome di tutti, grazie carissimo don Emilio, buon Compleanno, e tanti auguri di vivere al meglio questo straordinario ottantesimo. I mai ai numerosi appuntamenti proposti dall’Associazione Anziani ed è felice di incontrare in quelle occasioni tanti amici e gli ex colleghi. All’inossidabile Fernando gli auguri più cari di buon Compleanno. GIORNALE APERTO 28 agosto 2008 23 LE DOMANDE DEI LETTORI Quali i requisiti per ricevere la disoccupazione frontalieri? D Abito a Como, e volevo chiederle se mi può spiegare come funziona la disoccupazione per i frontalieri. Lavoro in Svizzera da tre anni come responsabile di un ufficio che non va troppo bene. Volevo sapere, se questo ufficio dovesse chiudere, io posso percepire la disoccupazione? Su che basi viene calcolata? Grazie mille e saluti, Paola R Gentile signora, le confermo che in caso di licenziamento potrà beneficiare del trattamento di disoccupazione previsto per i lavoratori frontalieri. Infatti nel suo caso risultano totalmente soddisfatti i requisiti richiesti dalla legge, che sono: l’ultima attività deve essere stata svolta in Svizzera con permesso di lavoro frontaliero, la causa della fine del rapporto di lavoro deve essere dovuta a motivi non a lei imputabili (ad esempio ristrutturazione, chiusura della ditta, eccetera) e devono essere stati versati contributi all’assicurazione disoccupazione in Svizzera per almeno un anno nel corso dei due anni precedenti la cessazione dell’attività. Il trattamento di disoccupazione viene erogato dall’INPS italiano in quanto gli accordi stipulati con la Svizzera prevedono che quest’ultima versi all’ente italiano una parte del contributo dell’assicurazione disoccupazione trattenuto sullo stipendio dei lavoratori in possesso di permesso di lavoro frontaliero. Questa disposizione sarà valevole solo fino al 31 maggio 2009, data in cui terminerà il periodo transito- rio di applicazione degli accordi stipulati tra la Svizzera e l’Unione Europea, che andranno a sostituire le attuali disposizioni. Il trattamento di disoccupazione prevede l’indennizzo per la durata massima di un anno ed un importo pari al 50 per cento della media dell’ultimo anno di stipendio percepito in Svizzera. Per ulteriori informazioni la invitiamo nei nostri uffici. festeggiato in splendida forma i 70 anni. ● a Carlo De Giorgi di Pregassona, socio pensionati PTT, che il 23 agosto, ha festeggiato brillantemente i 75 anni. parenti tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Luigi Del Fante. ● al figlio Eros Ponti di Balerna, socio segretariato Mendrisio, ai familiari tutti, per la scomparsa della loro cara congiunta Isabella Luciana Ponti. ● a Flavio Medici di Mendrisio, socio sezione Docenti, e al fratello don Nerio, per la scomparsa della cara mamma Agnese. ● ai familiari, per la scomparsa del loro congiunto Giuseppe Avelli, socio segretariato del Sopraceneri, sede di Locarno. ● ad Emanuele Scettrini, socio segretariato Sopraceneri, sede di Locarno, per la scomparsa del papà Augusto. ● a Ivo Bergonzoli, socio Prepensionati PEAN, segretariato Sopraceneri, per la scomparsa della suocera Edith Antognini. Roberto Crugnola Inas Cisl Frontalierato Svizzera Via Giuseppe Lanz 25-6850 Mendrisio Tel. diretto: +41916460701 Fax: +41916467452 E mail: [email protected] [email protected] [email protected] VITA NOSTRA Felicitazioni ● ad Andrea Mariani di Carlazzo, socio settore Lattonieri, e alla moglie Loredana Butti, per la nascita di Luca, con gli auguri di un futuro felice. ● ad Alfredo Corradi di San Fedele, socio settore Edile, e a Marika, per la nascita di Arianna, alla quale auguriamo ogni bene. ● a Paolo Cattaneo, collega alla Cassa disoccupazione di Massagno, e alla moglie Cristina per la nascita di Clarissa, alla quale auguriamo di crescere felice accanto alla sorellina Martina. ● a Ellis Raimondi, socio settore Autorimesse, e a Daniela Gaffuri, per la nascita di Alice, con l’augurio di un futuro ricco di ogni gioia. ● a Melih Karakiz, socio settore Autorimesse, e alla moglie Manuela Di Donato, per la nascita di Martin, al quale auguriamo tanta gioia accanto alla sorellina Noemi. ● a Gianni Menotto, socio settore Autorimesse, e a Luna Grigolo, per la nascita di Nicole e Gaia, alle quali auguriamo tanta gioia e fortuna. ● ai neo genitori Nicola Rudelli e Maddalena, per la nascita di Eloisa, che ha portato tanta felicità anche ai nonni Alberto e Orietta Gandolla. ● a Sergio Del Fante, socio segr. del Luganese, e a Simona Lanfranconi, per la nascita di Mattia, con l’augurio di crescere felice accanto a Jessica ed Andrea. Auguri ● a Giorgio Carrara, socio sindacato di Polizia, per la brillante nomina a Comandante della polizia intercomunale Minusio-Muralto. ● a Giampietro Robbiani di Bissone, fedele socio AAPI del Luganese, che il 25 agosto ha Editore Organizzazione cristiano-sociale ticinese Redazione e amministrazione Responsabile: Benedetta Rigotti Segretaria di redazione: Maurizia Conti tel. 0919211551 fax 0919242471 via Balestra 19, 6900 Lugano [email protected] Condoglianze ● alla moglie Gertrude, ai figli Riccardo e Manuela, ai fratelli Serafino (socio), Pio, Elda ed Ermelinda, per la scomparsa del loro caro congiunto Nazzareno Schiavoni di Stabio, fedelissimo socio del segretariato di Mendrisio. ● ai familiari di Giancarla Bernasconi di Arzo, socia sezione AAPI Mendrisio, deceduta nelle scorse settimane. ● a Nives e Carlo Sulmoni di Castel San Pietro soci segretariato Mendrisio, e familiari tutti, per la morte del loro caro congiunto Pierino Valsangiacomo. ● a Dario Soldini, socio segretariato del Luganese, per la perdita del caro fratello Dario. ● ai familiari tutti per la scomparsa del loro caro congiunto Mario Nocelli, già apprezzato gerente dell’hotel Ceresio a Lugano. ● a Mario Valnegri, fedele socio e membro di comitato della sezione AAPI del Luganese, e familiari tutti, per la scomparsa del caro fratello Ermanno di Pregassona. ● alla moglie Aurora, alle figlie Roberta e Cristina, al cognato Silvio Pretti, socio dip. Coop, e parenti tutti, per la prematura scomparsa del loro caro congiunto Flavio Corongiu. ● al figlio Fabrizio, socio segr. Luganese, alla nuora Erica, al nipotino Daniele, ai fratelli e ai Stampa Corriere del Ticino Sa Via Industria, 6933 Muzzano Pubblicità Publilavoro Sagl Via Balestra 19, 6900 Lugano, tel 0919211551 [email protected] Tiratura confermata REMP 41101 copie In memoria A tre anni dalla scomparsa, la figlia Jacqueline, con grande affetto e rimpianto, ricorda la carissima mamma Yrma Alvarez. via Balestra 19, 6900 Lugano Consiglio esecutivo Presidente: Romano Rossi Vicepresidente: Bruno Ongaro Membri Carla Albertoli, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani, Flavio Ugazzi L’Ufficio OCST di Stabio, rimarrà chiuso fino al 7 settembre compreso. Segretario cantonale e copresidente Meinrado Robbiani Segretario amministrativo Fausto Leidi Vicesegretari cantonali Nando Ceruso, Renato Ricciardi Segretari regionali Lugano Dario Tettamanti Mendrisio Alessandro Mecatti Sopraceneri Paolo Locatelli Tre Valli Giancarlo Nicoli