NOTIZIARIO FIMIV - FEDERAZIONE ITALIANA DELLA MUTUALITÀ INTEGRATIVA VOLONTARIA
La Federazione italiana
della mutualità integrativa
volontaria (Fimiv) - già Federazione italiana delle società di mutuo soccorso, è
stata fondata nel 1900.
Fimiv opera per la promozione, lo sviluppo e la difesa
del
movimento
mutualistico italiano nel
campo assistenziale, sanitario, previdenziale e culturale, per contribuire a
migliorare le condizioni economiche e sociali della
collettività, nell’ambito di
un completo e moderno sistema di sicurezza sociale.
Fimiv aderisce alla Lega
delle cooperative, all’Aim
(Associazione internazionale della mutualità) ed è collegata al Forum del Terzo
Settore.
Sommario
Giornate di Bertinoro pag. 1
Libro Verde Welfare
" 2
Festival della Salute
" 3
Rapporto Cnel/Istat
" 4
Lussemburgo: convegno
sul mutuo soccorso
" 4
Vita del Movimento
Pinerolo/Avigliano
Borgaretto/S.Ninfa
Carpentieri e Calafati
Ispica
Fossano
Acqui Terme
" 5
Norme e Tributi
Tessera Salute
Servizi Associativi
" 9
" 5
" 6
" 7
" 7
" 8
" 8
" 10
" 10
Anno II, n. 6 - 31 ottobre 2008
IL VALORE AGGIUNTO SOCIALE
DELLA MUTUALITÀ VOLONTARIA
Nei giorni 10 e 11 ottobre 2008 Fimiv, nella persona del vicepresidente Loredana Vergassola, ha
partecipato alle Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile, un appuntamento di studio e di
confronto sul Terzo Settore, ormai all’VIII edizione.
Le Giornate di Bertinoro vengono promosse e
curate ogni anno da Aiccon (Associazione
italiana per la promozione della cultura della
cooperazione e del non profit (presidente
Franco Marzocchi, vicepresidente Alfredo
Morabito, direttore Paolo Venturi) e vede la
partecipazione significativa di personalità del
mondo accademico, politico, istituzionale e di
rappresentanza
dei
diversi
settori
dell’economia sociale. Fimiv ha voluto essere
presente quest’anno alla manifestazione, sia
per maturare un’esperienza formativa di
spessore, sia per allacciare relazioni finalizzate
al posizionamento del mutualismo all’interno
del Terzo Settore. Se il valore storico e culturale del mutualismo è stato ed è
ampiamente colto ed analizzato da più parti in maniera esaustiva e ne sono prova le
numerose pubblicazioni realizzate negli anni a seguito di anniversari e cerimonie
commemorative, se poi il profilo giuridico delle società di mutuo soccorso, per quanto
esiguo e spesso disatteso, è sufficientemente noto negli ambiti tecnici di competenza,
in verità più per ragioni fiscali che di natura istitutiva e organizzativa, manca invece
una indagine organica e sistematica sull’assetto economico del settore, più
precisamente manca una valutazione economica sociale del mutuo soccorso, quello
che il prof. Stefano Zamagni, nella sua relazione alle Giornate di Bertinoro, ha definito
il valore aggiunto sociale (VAS).
Nella competizione quotidiana delle società di mutuo soccorso con il mondo del
profitto, una realtà che riguarda poi l’intero Terzo Settore, occorre dare valore
numericamente tangibile ai parametri che danno distintività sociale: democrazia e
partecipazione, momenti relazionali, capitale sociale. Esiste una cosiddetta “clausola
sociale” riconosciuta dalla Comunità europea che afferma la possibilità per i soggetti,
che partecipano per esempio a un bando, di esprimere giudizi di valore a condizione di
poterne misurare i contenuti. Fino ad oggi il Terzo Settore non ha messo in atto
questa opportunità che gli compete di diritto. Occorre elaborare una misura della
distintività che espliciti non solo l’efficienza (rapporto risorse/obiettivi) ma anche
l’efficacia (rapporto obiettivi/aspettative) del proprio operato.
PROSSIMI APPUNTAMENTI FIMIV
► Roma, 31 ottobre 2008: Convegno su “L’assistenza sanitaria integrativa in
Italia: quali evoluzioni normative dopo il Decreto Turco”.
Sede: Palazzo Firenze, Piazza Firenze 27 (ore 09,00-13.00):
Saluto di Alessandro Masi segretario generale “Dante Alighieri.”
Introduzione di Attilio Celant, presidente Alumni.
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Anno II, n. 6 - 31 ottobre 2008
Presentazione dei risultati di una ricerca sul settore degli enti non profit di assistenza
sanitaria integrativa, a cura di Valore Srl.
Interventi degli enti: Claudio Trucato, presidente Fasdac - Massimo Nozzi, direttore
Fondo Est - Marcello Felicetti, amministratore Caspie - Placido Putzolu, presidente
Fimiv - Luca Del Vecchio, vicepresidente Fasi - Claudio Giammatteo, direttore Faschim Coordina: Anna Messia - Milano Finanza.
Il punto di vista di un istituto finanziario: Fabrizio Salvaggio, Société Générale - Il punto
di vista di un intermediario assicurativo: Cesare Rossi, Europa Benefits.
Coordina: Anna Messia – Milano Finanza.
► Roma, 5 novembre 2008: Consiglio Generale Fimiv
Temi principali all’ordine del giorno
– Presentazione della versione dell'aggiornamento delle Linee Guida per la riforma della
legge 3818: evoluzione dei rapporti interni ed istituzionali;
– Nota Fimiv in risposta alla consultazione sul “Libro Verde” del ministro del Lavoro,
della Salute e delle Politiche Sociali: partecipazione della Federazione al dibattito in corso
sul welfare;
–Convenzione con la Banca Etica.
► Dresda (Germania), 19-21 novembre 2008: Assemblea generale dell’AIM –
Associazione internazionale della mutualità.
► Arezzo, 25-29 novembre 2008: 3° Forum Risk Management in Sanità Convegno europeo sull'adozione delle buone pratiche di gestione del rischio
clinico.
Mercoledì 26 novembre: Tavola rotonda sulla sanità integrativa, con la partecipazione
della Fimiv, coordinata da Grazia Labate, esperta di economia sanitaria.
LE NOSTRE OSSERVAZIONI
AL LIBRO VERDE SUL WELFARE
Si è conclusa la consultazione pubblica sul nuovo modello di stato sociale aperta dal
Libro Verde del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociale.
Il documento del ministro Maurizio Sacconi contiene alcune importanti affermazioni di
principio: il sistema di welfare non deve essere smantellato; la spesa sociale non va quindi
tagliata, semmai va governata e riorientata in modo da rendere il sistema pubblico non
solo finanziariamente sostenibile, ma anche più equo ed efficiente;l’intervento pubblico
deve mantenere caratteristiche universalistiche, ma deve essere maggiormente adattato in
direzione delle situazioni di maggiore debolezza; per recuperare efficienza occorre
puntare su una “virtuosa alleanza” tra pubblico e privato “superando il tempo della
contrapposizione tutta ideologica tra stato e mercato”.
Un quadro di riferimento che apre interessanti opportunità alla mutualità volontaria, in
quanto le consente di dispiegare appieno la propria consolidata esperienza sussidiaria,
soprattutto in campo sociosanitario.
La Fimiv ha partecipato alla consultazione, fornendo il proprio originale contributo,
dopo averlo sottoposto al vaglio degli organi della Federazione. La nostra posizione
evidenzia, innanzitutto, come le società di mutuo soccorso siano entità sociali capaci di
sviluppare ed esercitare nella comunità quel protagonismo competente necessario ad
organizzare e condividere progetti utili e migliorativi dei livelli di welfare. Nel mettere in
rete domanda ed offerta, la mutualità volontaria può fornire un contributo importante
nella integrazione sociosanitaria: in particolare sotto il profilo del potenziamento della
domiciliarità, assieme alla cooperazione sociale ed in raccordo con la rete delle
autonomie locali e dei presidi territoriali del servizio sanitario nazionale. Per lo sviluppo
della sanità integrativa, mentre è stata sostanzialmente configurata la parte dei “fondi
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Anno II, n. 6 - 31 ottobre 2008
chiusi”, di derivazione negoziale, occorre completare la normativa soprattutto per la
parte relativa ai fondi sanitari integrativi costituiti su base territoriale e intergenerazionale
(fondi “aperti”), rimuovendo le disparità relativa agli ambiti di intervento delle due forme
integrative.
Tra l’altro, il ruolo svolto dai fondi negoziali si propone inevitabilmente ridotto sia sotto
il profilo dei destinatari (lavoratori dipendenti e, non sempre, loro familiari) che delle
prestazioni, concentrate prevalentemente in senso sostitutivo all’intervento pubblico.
La Fimiv sottolinea infine come l’esperienza e le capacità maturate dalla mutualità
volontaria nella costituzione di reti di domanda aggregata siano in grado non solo di
garantire l’equilibrio delle gestioni, ma anche di negoziare con i fornitori di prestazioni
sociosanitarie la qualità e l’economicità dei servizi generando, in definitiva, quel recupero
di efficienza auspicato dal Libro Verde.
AL PRIMO FESTIVAL DELLA SALUTE
Viareggio, 26-28 settembre 2008
Fimiv è stata presente al primo Festival della Salute, che si è tenuto a Viareggio dal 26 al
28 settembre 2008. Promosso dalla Fondazione Italianieuropei e dal Forum del Terzo
Settore, il progetto, anche a seguito del successo di questa prima sperimentazione (oltre
100mila visitatori), punta a diventare un appuntamento fisso annuale, che sia una sintesi
delle tematiche legate alla salute in tutti i suoi aspetti. La manifestazione ha interessato
un’area di oltre 20 mila metri quadri, 3 mila dei quali occupati dagli stand di ben 70
espositori mentre altri spazi sono stati dedicati a decine di dibattiti e incontri a cui hanno
partecipato 200 relatori.
E’ stata una tre giorni di fitti appuntamenti dedicati alla politica sanitaria, alla sanità
pubblica e privata, alla medicina, alla ricerca, all'ambiente, ma anche all'alimentazione, al
rapporto tra energia e salute, con eventi sportivi, teatrali e musicali. L’obiettivo è stato
quello di fare comunità, non solo tra gli addetti ai lavori ma con tutti i cittadini, che sono
poi i veri titolari del servizio sanitario nazionale. Al Festival hanno partecipato istituzioni
sanitarie, della ricerca, operatori sanitari e sociali, aziende ospedaliere, enti e associazioni.
Lo stand della Federazione ha consentito alle mutue sanitarie del Consorzio Mu.Sa. di
presentare la propria proposta nel campo della sanità integrativa. Il presidente della
Fimiv ha partecipato alla tavola rotonda sul tema “Sanità e sussidiarietà”, moderata dal
giornalista Paolo Del Bufalo de Il Sole 24 Ore, che ha registrato gli interventi di Federico
Spandonaro, coordinatore Ceis Sanità presso l’Università di Roma Tor Vergata,
Giuseppe Cotturri, docente universitario a Bari, Paola Menetti, presidente di Legacoop
Sociali, Alessandro Ramazza, presidente di Obiettivo Lavoro, Alessandro Venturi,
Università di Ferrara e Fondazione per la Sussidiarietà.
Il prof. Ignazio Marino, medico specializzato in chirurgia dei trapianti, parlamentare e
coordinatore scientifico della Fondazione Italianieuropei, ha curato l'aspetto scientifico
dell’evento.Dal 2006 Italianieuropei ha costituito un gruppo sanità, coordinato dal prof.
Marino, che ha coinvolto politici, amministratori, sindacati, medici, professori
universitari, rappresentanti di enti sovranazionali come l'Organizzazione mondiale della
sanità, sulle problematiche che riguardano il buon
funzionamento del servizio sanitario pubblico, con
particolare attenzione alla programmazione sanitaria, alla
rete ospedaliera, alla medicina del territorio e alla
partecipazione dei cittadini nelle politiche di promozione
della salute.
Il
Festival
della
Salute
di
Viareggio
(www.festivaldellasalute.com) nasce proprio dall'esigenza
di condividere questi spunti e di ampliare queste
riflessioni con il grande pubblico.
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Anno II, n. 6 - 31 ottobre 2008
IL RAPPORTO CNEL/ISTAT
SULL'ECONOMIA SOCIALE
E' stato presentato lo scorso 30 settembre, a Roma il primo Rapporto Cnel/Istat
sull'economia sociale – Dimensioni e caratteristiche strutturali delle istituzioni nonprofit in Italia. Il Rapporto ha inteso valorizzare un settore peculiare dell'attuale realtà
socio-economica nella quale confluiscono una miriade di soggetti che, con forme e
modalità diverse, sono impegnati nell'economia sociale. Si tratta di quei soggetti che,
nelle analisi scientifiche e talvolta nel linguaggio comune, vengono indicati con
espressioni quali "unità del Terzo settore" o "istituzioni non-profit". Con questi termini
ci si riferisce ad enti, tra loro diversi, come le organizzazioni di volontariato, le
cooperative sociali, le organizzazioni non governative, le fondazioni – bancarie e non e
associazioni di vario tipo: sportive, culturali, ambientaliste. Elemento di novità e
significativo valore aggiunto del Rapporto è stato quello di censire e raccogliere in un
unico volume i principali risultati della produzione statistica ufficiale sul settore nonprofit.
Nel corso della presentazione, da parte Fimiv/Legacoop (Costanza Fanelli) è stata
sostenuta - di fronte al presidente Istat Luigi Biggeri e del Cnel Antonio Marzano l'opportunità che il prossimo Rapporto sul Terzo Settore comprenda anche la
mutualità volontaria.
LUSSEMBURGO: GIORNATA DI STUDIO
SUL MUTUO SOCCORSO
Dopo la precedente iniziativa del 2007, si è tenuta il 21 ottobre scorso, a Dudelange
(Lussemburgo), una seconda giornata di studio sul mutualismo, organizzata dalla
Fondazione “Centro per lo studio e la documentazione delle società di mutuo
soccorso” assieme al Centro di documentazione sulle Migrazioni e l’Associazione
culturale italo-lussemburghese Convivium.
1°sessione: Mutuo Soccorso et idéal garibaldien
Alfredo Luzi, Università di Macerata: Ideale garibaldino e Società di Mutuo Soccorso;
Maria Luisa Caldognetto, Universität Trier: La Société musicale «garibaldina»: l’idéal et
les loisirs autour du mutuo soccorso au Luxembourg; Marie-Louise Antenucci,
historienne – Villerupt (f): Mutuo soccorso en Lorraine, un pas vers l’égalité? - PieroD. Galloro, Université de Metz (f): Les sociétés de secours mutuel en Moselle dans
l’entre-deux-guerres
2°sessione: Garibaldi entre mythe et réalités
Emilio Franzina, Università di Verona: Garibaldi tra esilio ed emigrazione; Henri
Wehenkel, historien: Luxembourg les volontaires italiens du Luxembourg dans la
«Grigata Garibaldi» en Espagne; Frank Wilhelm, Université du Luxembourg: A’ propos
d’une visite qui n’a pas eu lieu: Garibaldi chez Victor Hugo à vianden. échos divers.
Présentation de l’Exposition: I mille ricordi: Giuseppe Garibaldi nelle società operaie, a
cura di Bianca Gera (Fondazione “Centro per lo studio delle società di mutuo
soccorso”, Regione Piemonte) e Francesco Garetto (Soms Moncucco Torinese).
3°sessione: sources, pistes, méthodes de recherche
Francesco Lucania, Biblioteca Civica Torino: «Il mutuo soccorso ha i titoli», un
repertorio per lo studio delle società operaie italiane; Giarmando Dimarti, storico:
Porto San Giorgio: Società e storia nelle fonti documentali della Società operaia di
mutuo soccorso «G. Garibaldi» di Porto San Giorgio.
4° sessione: emancipation ouvrière et presse syndicale italienne
Luigi Rossi, storico: Bochum: «L'operaio italiano» (1898-1914): un giornale tra migranti
italiani e sindacati tedeschi; Marcel Lorenzini, Cdmh–Dudelange e Ruediger
Zimmermann, Friedrich-Ebert – Stiftung, Bonn: Le mouvement ouvrier italien au
Luxembourg et dans la Grande Région: thèmes, problèmes, documentation
Modérateur: Antoinette Reuter, Cdmh – Dudelange.
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Anno II, n. 6 - 31 ottobre 2008
VITA DEL MOVIMENTO MUTUALISTICO
160° DI PINEROLO E GEMELLAGGIO
CON LA SOCIETÀ DI AVIGLIANO
Sabato 11 e domenica 12 ottobre 2008 si sono svolte le celebrazioni per i 160 anni della più antica
società italiana di mutuo soccorso, la Società Generale fra gli Operai di Pinerolo (To). In occasione
dell’avvenimento, si è concluso l’iter di gemellaggio con la Società di Mutuo Soccorso di Avigliano (Pz).
Introdotta dal presidente della Soms di Pinerolo Ermanno Sacchetto, la due giorni di
festeggiamenti e di commemorazioni ha registrato la partecipazione di numerose
Consorelle piemontesi, di altre regioni italiane, della Fimiv, di una nutrita delegazione
della Soms di Avigliano, con in testa il sindaco della cittadina lucana, Domenico Tripaldi
ed il presidente della Società Luciano Sabia. Sono intervenute autorità locali, il sindaco di
Pinerolo Paolo Covato, il presidente della Fimiv Placido Putzolu.
Costituita nel 1848, quando lo Statuto Albertino concesse il diritto all’associazionismo, la
Società di Pinerolo fu aperta ai lavoratori di ogni arte e mestiere, che in assenza di una
legislazione sociale, a fronte del versamento di una quota, potevano ricevere sussidi in
caso di malattie o difficoltà. Dopo Pinerolo, società di mutuo soccorso sorsero ovunque,
in quasi tutti i comuni, anche i più piccoli. Piemonte e Liguria furono le regioni dove
inizialmente, nel periodo preunitario, più intensamente si diffuse e si radicò il fenomeno
mutualistico.
Molte società avviarono attività di microcredito per l’acquisto di attrezzi da lavoro e di
beni di prima necessità, attività ricreativo-culturali e scolastiche per i soci ed i loro
familiari e soprattutto iniziative nel campo dell’abitazione, dando vita a imprese
edificatrici cooperative e del consumo, grazie alla realizzazione di spacci alimentari. Lo
scopo era quello di fornire derrate alimentari e alloggi a prezzi vantaggiosi per
proteggere il potere d’acquisto dei salari. Nel 1854 si costituiva a Torino, per iniziativa
dell'Associazione Generale degli Operai (società di mutuo soccorso), la prima
cooperativa di consumo, sotto forma di Magazzino di Previdenza, esperienza che sarà in
grado di avviare una concezione diversa di sviluppo dando vita al movimento
cooperativo. Infatti due anni dopo, nel 1856, a Savona, si ripeteva la medesima
esperienza e nasceva la prima cooperativa di produzione tra i lavoratori locali dell'arte
vetraria.
La Soms di Avigliano nasce il 6 aprile 1874 . Il Sodalizio ebbe la gran ventura di avvalersi
dei consigli e delle consulenze dell'illustre concittadino, on. Emanuele Gianturco,
maestro del Diritto civile nell'università di Napoli e una delle figure politiche più
eminenti della Camera dei deputati, di cui fu tre volte vice presidente, e uomo di
governo. Nella sede del Sodalizio è ubicata la biblioteca giuridica dedicata a Tommaso
Claps, giurista, storico e scrittore aviglianese. La Società svolge ogni anno diverse
manifestazioni, tra cui la premiazione scolastica ai figli dei soci, meritevoli negli studi.
Con la disponibilità di nuove strutture, l'Associazione si propone di realizzare un più
intenso e puntuale conseguimento dei suoi fini sociali, nonché una più incisiva presenza
nella vita comunitaria.
Il 5 settembre 1900 nacque la Federazione italiana delle società di mutuo soccorso, che,
nel 1912 assunse il nome di “Federazione italiana delle società di mutuo soccorso, delle
casse e degli istituti di previdenza”, dopo il secondo dopoguerra quella di Fim
(Federazione italiana della mutualità) e, più recentemente, l’attuale denominazione di
Fimiv.
Museo Storico del Mutuo Soccorso
Il presidente della Soms di
Avigliano, Luciano Sabia (sin.)
ed Ermanno Sacchetto, presidente
della Soms di Pinerolo.
Presso l’edificio storico dove svolge la sua attività l’Associazione Generale degli Operai
di Pinerolo, ha sede il Museo Storico del Mutuo Soccorso.Attraverso i documenti, gli
oggetti, i simboli, le voci, i suoni, vengono rappresentati e quindi comunicati concetti,
impalpabili anche se concreti, quali lo spirito di solidarietà e fratellanza, che restituiscono
la percezione del sistema di relazioni umane caratteristiche delle associazioni
mutualistiche.
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Anno II, n. 6 - 31 ottobre 2008
PATTO DI GEMELLAGGIO BORGARETTO - S.NINFA
Il 21 settembre 2008, a Santa Ninfa (provincia di Trapani) è stato siglato un
Patto di Gemellaggio tra la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Borgaretto
TO (presidente Pietro Alioto) e la Società Operaia di Mutuo Soccorso di
Santa Ninfa (presidente Giuseppe Bivona).
L’iniziativa nasce anche in memoria di un santaninfese, Giuseppe Giacalone,
scomparso nella tragedia del disastro aereo a Punta Raisi il 23 dicembre 1978
assieme a tutta la sua famiglia, la moglie Adele, i figli Claudio e Federico, la
sorella Maria. In occasione del gemellaggio, si sono ricordati anche gli altri
santaninfese scomparsi in quella tragedia: Marianna Pellicane, Pino Gaetano
Lombardo e Francesco Bellafiore.
La Soms di Borgaretto, fondata nel 1891, fin dalle origini è stata in prima fila
nelle lotte civili per la conquista del diritto alla sanità, all’assistenza e all’istruzione per
tutti. Con l’impegno e lo spirito di sacrificio dei soci, è diventata un punto di riferimento
per gli abitanti di Borgaretto e dintorni, anche per l’istruzione, la cultura e le iniziative
ricreative e sociali.
Recentemente ha avviato un programma di rilancio, che ha consentito di superare un
periodo di stasi ed in questo lavoro è stato decisivo il contributo della Regione
Piemonte, con la legge 24/1990.
La Soms di Santa Ninfa, fondata nel 1887, rappresenta la principale associazione di
tutto il territorio. Non c’è famiglia di Santa Ninfa che non abbia al suo interno uno o
più soci, e la richiesta di nuovi associati è costantemente in aumento.
Le due Società di mutuo soccorso gemellate intendono prendere un impegno solenne
affinché si attivino relazioni amichevoli e di collaborazione, al fine di consolidare legami
di amicizia, pace e di solidarietà nella comprensione e nel rispetto reciproco. Un
impegno importante per rendere più forte gli scopi istituzionali dei Sodalizi per un
futuro migliore e più sicuro, consapevoli che solo in un mondo libero può crescere il
benessere dei cittadini.
140° COMPLEANNO SOMS DI CITTADELLA
Il suo simbolo è quello di una stretta di mano, segno di solidarietà, aiuto reciproco ed
impegno morale e materiale. Impegno che per la Società Operaia di Mutuo Soccorso di
Cittadella (PD)
presieduta da Angelo Cecchetto, è cominciato nel 1868. I
festeggiamenti per il 140° anniversario della sua fondazione si sono tenuti il 12 ottobre
2008, con la cittadinanza e numerosi Sodalizi del Veneto.
Il direttivo della Società Operaia di Cittadella, oltre al presidente Angelo Cecchetto, vede
il vice Giuseppe Calocchio ed i consiglieri Gianpaolo Brotto, Massimo Manzotti,
Antonio Meneghetti, Giancarlo Marcellan, Orlando Serraggiotto e Dimitri Lando.
La Soms è stata fondata il 7 giugno del 1868 e già lo statuto prevedeva una forma
pensionistica per gli iscritti al compimento del 65° anno di età.
Il 28 agosto del 1910 la Società cominciò la costruzione di 15
edifici popolari in Borgo Vicenza, con un forno annesso ad un
negozio di generi alimentari, realizzato nel 1921. La Società
Operaias ha promosso corsi, scuola di musica, borse di studio,
cooperativa di consumatori e molto altro. «Il nostro percorso è
rivolto principalmente alla mutualità integrativa per i soci spiega il presidente Cecchetto - secondo un percorso non solo
di solidarietà, ma di creazione dello spirito di partecipazione
necessario per affrontare più serenamente la vita». Numerosi i
benefattori succeduti, in particolare da sottolineare l'opera di
Luciana Scalco Brotto, Roberto Conte e Odino Calderaro.
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Anno II, n. 6 - 31 ottobre 2008
MICROCREDITO SOLIDALE PER I SOCI
DELLA SMSCC CARPENTIERI E CALAFATI
Il Consiglio di Amministrazione della Società di Mutuo Soccorso fra Carpentieri e
Calafati di Venezia (presidente Cesare Peris) ha avviato di recente, una nuova
iniziativa, che nasce da una disamina delle attuale difficoltà economiche delle
famiglie, costrette ormai a ricorrere al prestito anche per far fronte a spese non
voluttuarie.
Tra queste, in particolare, l’acquisto dei libri di testo scolastici per i figli, di tasse
universitarie, di un ciclo di cure o l’acquisto di farmaci non mutuabili. Sono solo
alcuni banali esempi di spese che un tempo si consideravano impegnative ma
“superabili”, mentre invece oggi rischiano di compromettere seriamente
l’equilibrio del budget familiare.
Con questo scopo nasce il Microcredito Sociale, che mette a disposizione dei soci un
aiuto concreto sotto forma di microprestito, il cui modestissimo contributo
percentuale, che sarà trattenuto sulla somma richiesta al momento dell’erogazione,
sarà integralmente destinato ad incrementare il Fondo Mutualistico.
La società di Mutuo Soccorso fra Carpentieri e Calafati è stata fondata a Venezia nel 1867
e perciò è riconosciuta quale la più antica delle società oggi esistenti nel capoluogo
veneto. Erede morale delle antiche Schole Picole degli arsenalotti (operai dell’Arsenale) ai
tempi della Serenissima Repubblica (Schola dei Calafai e l’Arsenal e Schola dei Marangoni
da nave) la SMSCC conserva nel nome “Società” l’ottocentesca definizione anglosassone
(Society) con la quale si individuavano le associazioni di persone aventi scopi ricreativi o
benefici.
Può accedere al microcredito il socio che, al momento della presentazione della
domanda, risulti iscritto da non meno di tre anni alla Società. E’ consentito un solo
prestito per ciascun nucleo familiare. La somma ottenibile. diversificata in relazione
alla tipologia del bisogno: – per cure mediche, fino ad euro 1.200,00; – per altre necessità,
fino ad euro 600,00 . Le richieste per cure mediche hanno sempre precedenza
rispetto a quelle per altre necessità.
Qualunque sia la cifra richiesta, il microprestito va restituito al massimo in 12 rate. Il
rimborso delle rate, in contanti, potrà avvenire ogni secondo mercoledì del mese,
presso la sede sociale. Nessun costo diretto. Gli oneri organizzativi ed amministrativi
restano a carico della Società.
L’attività del Camerlengo (erogazione microprestiti e incasso delle rate di rimborso) è svolta
sulla base del volontariato. Al momento dell’erogazione del microprestito, verrà
automaticamente trattenuto un contributo di solidarietà, utilizzato per alimentare il
Fondo Mutualistico dei soci.
ISPICA: I MILLE RICORDI
15 - 28 settembre 2008
A Ispica, in provincia di Ragusa, dal 15 al 28 settembre 2008 si è tenuta la mostra "I mille
ricordi - Giuseppe Garibaldi nelle Società operaie".
La rassegna, organizzata dalla Fondazione "Centro per lo studio e la documentazione
delle società di mutuo soccorso" assieme alla Società Operaia di Mutuo Soccorso
"Giuseppe Garibaldi" di Ispica e alla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Santarcangelo
di Romagna, è stata allestita presso l'Auditorium Beata Maria Crocifissa Curcio (aula
consiliare) di Ispica.
Il 15 settembre 2008, in apertura della mostra, si è tenuto un convegno sulla mutualità
volontaria, con la relazione del presidente della Fimiv, Placido Putzolu. Sono intervenuti il
sindaco di Ispica e il presidente della Fondazione "Centro per lo studio e la
documentazione delle società di mutuo soccorso" del Piemonte, Sebastiano Solano,
Bianca Gera e lo studioso locale Francesco Forte.
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Anno II, n. 6 - 31 ottobre 2008
SOMS FOSSANO: INTENSO PROGRAMMA SOCIALE
Con la pubblicazione del Notiziario “Soms Informa”, la Società Operaia di Mutuo
Soccorso di Fossano (presidente Antonio Passalacqua) ha pubblicizzato il ricco
programma di iniziative sociali del Sodalizio, fondato nel 1851.
Tenendo fermi i principi basilari, tra cui la mutualità integrativa (gestita con l’aiuto della
SNMS Cesare Pozzo), l’aiuto ai soci in difficoltà e le attività umanitarie, conclusa la
ristrutturazione della sede, si sono ora intensificate le attività del Sodalizio a carattere
culturale e ricreativo, rendendo in tal modo la Soms una Società viva e presente
nell’ambito della comunità fossanese.
ACQUI TERME: 150° ANNIVERSARIO
E CONVEGNO SULLA LEGGE 3818
Un convegno sulla riforma della legge 3818 ed una grande manifestazione spettacolo. Il
6 ed il 7 settembre scorso si sono tenute le celebrazioni per il 150º anniversario di
fondazione della Società Operaia di Mutuo Soccorso (Soms) di Acqui Terme, (presidente
Mauro Guala), in provincia di Alessandria. All'avvenimento ha partecipato un gran
numero di mutualisti, alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose della
città termale, regionali e nazionali.
Folta la rappresentanza delle Soms piemontesi, guidata dal presidente del
Coordinamento regionale, Ermanno Sacchetto. Per la Liguria, i coordinamenti delle
Soms Savonesi (presidente Luciano Saettone) e Franco Compagnino presidente della
Soms La Castagna, della provincia di Genova.
Placido Putzolu, presidente Fimiv, ha svolto la relazione introduttiva al convegno sulla
riforma della legge 3818, cui è seguito un ampio e partecipato dibattito che ha
evidenziato apprezzamento e condivisione sul lavoro svolto dalla Federazione.
La costituzione della Soms porta la data del 29 agosto 1858. Appunto 150 anni fa.
Fondatore e presidente onorario fu Giuseppe Saracco e benemeriti donatori furono Jona
Ottolenghi, il conte Belom Ottolenghi e il conte Arturo Ottolenghi. Primo presidente
venne nominato Giovanni Bosca con 140 voti: erano 200 gli iscritti.
La società si installò inizialmente in locali affittati dall'Accademia filarmonica. Da rilevare
che nel 1870 la società aveva 400 soci e vi erano rappresentate tutte le categorie, tra cui
30 muratori, 44 negozianti, 10 sarti, 30 ferrai, 14 conciatori, 29 caffettieri, 70 calzolai, 46
tra osti e camerieri. Era il periodo in cui il reddito pro-capite era di 2 lire
giornaliere.Furono predisposti un forno e una panetteria sociale, quindi contratti con
farmacie per i farmaci da vendere a prezzi scontati ai soci. C'era un medico sociale, un
fatto decisamente importante, poiché si tratta di un periodo in cui non esisteva assistenza
mutualistica. La cultura era rappresentata anche da scuole serali e nei fascicoli della
società si trova il risultato di una riunione in cui venne proposta la realizzazione di una
biblioteca operaia. Qualcosa di eccezionale, se si pensa che verso la metà dell'Ottocento
circa l'ottanta per cento della popolazione era analfabeta.
Dopo l'ospitalità del sodalizio nei locali dell'Accademia filarmonica, quindi nella casa
Bruzzone e con le assemblee tenute in un edificio di piazza della Rocca (ora piazza
S.Francesco) i soci della Soms, trenta anni dalla costituzione, si resero conto della
necessità di una sede propria, dove riunirsi e svolgere attività sociale.
La costruzione della Casa operaia della Soms, nel 1890, coinvolse muratori, falegnami,
ferrai e diede opportunità di occupazione in un momento in cui l'economia cittadina era
al minimo. In quell'occasione da notare l'intervento del benefattore Jona Ottolenghi –
cui è attualmente intestata la Società Operaia - che come prima trance offrì 10.000 lire e
poi si fece carico dell'intera spesa necessaria alla costruzione dell'edificio.
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Anno II, n. 6 - 31 ottobre 2008
NORME E TRIBUTI
LA SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO
CHE SVOLGE ANCHE ATTIVITÀ COMMERCIALE
Imponibilità delle somministrazioni di alimenti e bevande
Ai sensi dell’art. 148 del DPR n. 917/1986 non è commerciale l’attività svolta nei confronti degli
associati o partecipanti, in conformità alle finalità istituzionali dalle associazioni, dai consorzi e dagli
altri enti non commerciali di tipo associativo.
Per le Società di mutuo soccorso può dunque escludersi la riconducibilità alla categoria
del reddito d’impresa delle attività istituzionali di assistenza.
Il reddito complessivo va pertanto individuato, in forza dell’art. 143 del DPR. n.
917/1986, sulla base della somma dei redditi appartenenti alle varie categorie, e cioè i
redditi fondiari, i redditi di capitale e i redditi diversi.
Da “Il diritto terribile: la
disciplina fiscale delle società di
mutuo soccorso” di Adele Sarti
Fondazione “Centro per lo studio
delle società di mutuo soccorso”,
Torino, 2007.
QUESITO: sono imponibili ai fini delle imposte dirette le somministrazioni di
alimenti e bevande da parte di un bar gestito direttamente da una Società di
mutuo soccorso?
Ai sensi dell’art. 143, comma 1, del DPR n. 917/1986 “non costituiscono attività
commerciale le prestazioni di servizi (non rientranti nell’art. 2195 c.c.) rese in conformità
alle finalità istituzionali dell’ente senza specifica organizzazione e verso pagamento di
corrispettivi che non eccedono i costi di diretta imputazione”.
Premesso ciò, in questo contesto è opportuno sottolineare che quando si affronta il
problema dell’imponibilità Ires delle somministrazioni di alimenti e bevande le norme
coinvolte sono essenzialmente quelle previste dall’art. 148, comma 3 e ss., del DPR. n.
917/1986. In particolare, questa norma richiede esplicitamente la presenza contestuale
dei seguenti elementi qualificanti ai fini della non imponibilità:
● l’ente associativo deve essere riconducibile nell’ambito di specifiche categorie
soggettive;
● l’attività realizzata deve essere svolta in diretta attuazione degli scopi istituzionali
(indicati nello statuto) ed essere rivolta a particolari categorie di soggetti,
● è necessario che l’ente associativo accolga nel proprio statuto, redatto nella forma di
atto pubblico, scrittura privata registrata o autenticata, tutti i contenuti obbligatori
espressamente stabiliti dall’art. 148, comma 8, del DPR. n. 917/1986.
Tuttavia il problema della imponibilità, ai fini delle imposte sul reddito delle
somministrazioni di alimenti e bevande effettuate da un bar nell’ambito di circoli gestiti
dagli enti indicati nell’art. 148, comma 3, del DPR. n. 917/1986 è stato oggetto di
numerose pronunce da parte della Corte di Cassazione. Tra il 2000 e il 2002
l’orientamento della Corte di Cassazione è stato fermo sull’imponibilità delle prestazioni
rese dal bar di un circolo associativo. Nel 2004 invece la sentenza n. 280/2004 ha
introdotto aperture significative nel senso della necessità di tener conto della pluralità di
scopi che un’associazione culturale, sportiva o comunque di assistenza sociale può avere.
Infine recentemente la Corte di Cassazione ha precisato che l’attività svolta da un bar
nell’ambito di circoli gestiti da associazioni di carattere sportivo, culturale ricreativo
assume carattere commerciale, a meno che sia svolta senza una specifica organizzazione
e i prezzi praticati non eccedano i costi di diretta imputazione. Pertanto a titolo di sintesi,
le uniche circostanze in cui si potrebbe ipotizzare un’irrilevanza fiscale (dopo aver
verificato caso per caso) le somministrazioni riconducibili ad attività effettuate in assenza
di organizzazione e per corrispettivi non eccedenti i costi di diretta imputazione.
Diversamente, non si riscontrano problemi di imponibilità tributaria ai fini Ires se queste
attività sono concesse dalle società di mutuo soccorso in gestione a terzi (attraverso la
stipula di un apposito contratto di affitto di azienda).
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TESSERA E CARTA SALUTE 2009
La Federazione sta per procedere alla stampa della "Tessera Fimiv" per l’anno 2009.
La Tessera può risultare utile, tra l’altro, per favorire l’accesso alle strutture sanitarie
convenzionate Fimiv/Mu.Sa. La Federazione, d’intesa con il Consorzio Mu.Sa., aggiorna
periodicamente l’elenco delle Convenzioni con le strutture sanitarie (per le Convenzioni
dirette e le modalità di accesso occorre rivolgersi alla Mutua di appartenenza). Attraverso
il sito web www.fimiv.it è possibile visionare l’elenco delle strutture sanitarie
convenzionate.
La Federazione sta inoltre provvedendo a redigere un elenco per Regione, con il dettaglio
delle prestazioni erogate dai centri convenzionati. Gli opuscoli sono a disposizione, su
richiesta, delle Società aderenti alla Federazione. Le richieste vanno inoltrate all’Ufficio
convenzioni: e-mail: [email protected] - tel.06/84.43.93.65
Le Società di Mutuo Soccorso che intendono distribuire la Tessera Fimiv ai propri soci sono pregate di
comunicare tempestivamente alla Federazione il quantitativo necessario.
SERVIZI ASSOCIATIVI
• Rete di strutture convenzionate
Fimiv (assieme al Consorzio Mu.Sa) mette a disposizione delle Società di mutuo soccorso
aderenti una rete di qualificate strutture sanitarie e sociali, convenzionate a tariffe
agevolate, alla quale possono accedere tutti i soci e loro familiari, attraverso la tessera
“Salute Fimiv”.
• Agevolazioni mutue associate
Fimiv è riconosciuta dal Ministero dell'Interno (D.M. 559/C15185.12000.A (139) del
1°agosto 2000) quale "Ente nazionale con finalità assistenziali". Da tale riconoscimento
giuridico
derivano alcune agevolazioni per le società di mutuo soccorso ad essa aderenti:
— Autorizzazione a gestire una mensa, uno spaccio di bevande analcooliche,
dolciumi e generi vari.
La gestione di una mensa di una società di mutuo soccorso, riservata ai soci, non è
subordinata al rilascio di alcuna licenza o tipo di permesso, ma è sufficiente ottemperare
alle norme igieniche e tributarie e documentare la qualifica di società di mutuo soccorso
aderente alla Fimiv.
— Siae
Per le società di mutuo soccorso aderenti alla Fimiv (in quanto associazione riconosciuta
dal Ministero dell'Interno) è prevista la riduzione del 15% sui compensi fissi della SIAE.
Direttore responsabile: Placido Putzolu - Segreteria di redazione e grafica : Patrizia Deganello, Riccardo Guidoni.
Si prega di inviare materiale e notizie da pubblicare, via @mail, alla segreteria di redazione: [email protected]
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Ottobre 2008