Scuola media statale
Anno scolastico 2002/2003
Francesco d’Assisi
Modugno
Giugno 2003
Notiziario della Scuola
Sezioni
INTERCULTURA
Scambi culturali
STUDIO DEL TERRITORIO
Scoprire Balsignano
I nostri
corrispondenti di
Arles
La scuola media Francesco
d'Assisi rivive il
Neolitico
Sin dal 1998, anno in cui
sono stati istituiti gli
scambi scolastici tra il
collège “S. Charles” di
Arles
e
la
scuola
“Francesco d’Assisi”; sono stati stretti dei legami di amicizia tra i
due Istituti.
Il primo “rendez-vous” si
è realizzato a San Marino: è stata un’esplosione
di gioia.
All'inizio dello scorso
anno scolastico i professori sottoposero alla nostra attenzione una interessante proposta del Comune e della rivista Nuovi Orientamenti: si trattava di un progetto intitolato "Conoscere il territorio. La frequentazione umana nel territorio
di Modugno prima dell'anno Mille" e a noi sarebbe
toccato
il
compito
di
svolgere attività di studio e di ricerca su momenti
importanti
della
storia del nostro territorio. Accogliemmo l'iniziativa con entusiasmo.
Si trattava di lavorare
su una nostra realtà
e
andare alla scoperta delle nostre lontane origini
e questo ci piaceva.
Poi nel maggio 2002, gli
alunni della nostra scuola
hanno incontrato i
loro compagni in Francia:
tutti erano ansiosi di
scoprire un nuovo paese
dal clima radioso.
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Intercultura
- Arles
- Avignone
- Polonia
Studio del territorio
- Il Neolitico a Balsignano
Sito dello scavo archeologico di
Balsignano
Attività
- Giochiamo con la matematica
- Piscina
- Lingue 2000
- Giochi nel Medioevo
- Recuperi Pugliesi
- Astronomia
- Abbigliamento nel Medioevo
Ricorrenze storiche
- Il Giorno della Memoria
Viaggi e Visite d’istruzione
- Strasburgo
- Urbino
- Francavilla
Spettacoli
- Fantarca
- Sogno di una notte di mezza estate
- La Mandragola
Incontro con l’archeologo
Eda
- Notizie
- Bilanci
- Taglio e cucito a scuola
Ultim’ora
- Il battesimo dell’aria
- Archivio di Stato
News/Eventi
Continua a pag. 7
Notizie di rilievo:
ATTIVITÀ
Giochiamo con la
matematica
RICORRENZE STORICHE
Per dare un futuro alla memoria
Gli alunni della Scuola Media Francesco d'Assisi
celebrano il "Giorno della memoria"
• Vincitori della selezione regionale del
Concorso “Lingueuropa” per il progetto
Balsignano e il Neolitico.
• Inserimento nell’archivio di documentazione scolastica GOLD dell’IRRE Puglia
del progetto Voyage dans lumières et
couleurs de l’Impressionnisme.
Il 22 Marzo ho partecipato
ai giochi matematici che
si sono svolti a
Canosa
di Puglia nella scuola "E.
Fermi".
Appena arrivata ho provato
un senso di confusione e
imbarazzo perché non ero
abituata a stare a contatto con tanti
Continua a pag. 4
Come
tutti
sanno,
il
giorno 27 gennaio si celebra
in
Italia
il
“Giorno della memoria”,
istituito dalla legge n.
211 del 20 luglio 2000
"in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico
e dei deportati militari
e politici italiani nei
campi nazisti". Noi alunni
della
scuola
media
Francesco d’Assisi
abbiamo voluto commemorare
questo
tragico
evento
della storia del '900.
Continua a pag. 3
• La scuola è stata selezionata, nell’ambito
del progetto SET, per l’allestimento di un
laboratorio scientifico.
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Notiziario della Scuola
ATTIVITÀ
Piscina
Anche nuotando …s’impara
Quest’anno, noi ragazzi di prima e
seconda media frequentiamo un corso
di avviamento al nuoto che viene
svolto durante le ore di educazione
fisica, presso le piscine comunali.
Si
tratta
di
strutture
all’avanguardia, attrezzate con le
migliori tecnologie per consentirne
l’utilizzo a tutti. Qui, divisi in
gruppi, in base al livello di capacità, svolgiamo esercizi sotto la
guida di un istruttore che ci indica
le posizioni corrette da assumere e,
nello stesso tempo, ci aiuta se siamo in difficoltà.
Sia io che i miei compagni abbiamo
accolto con entusiasmo questa iniziativa, perché ci diverte, in quanto è un modo diverso di vivere la
scuola, e, nello stesso tempo, ci fa
capire quanto sia importante, per la
nostra crescita, praticare uno sport
completo, come il nuoto.
E poi accontentiamo i nostri professori, perché un tuffo in piscina
serve anche a rinfrescarci le idee…!!
Luigi Bruno II D
ATTIVITÀ
Piscina
Un’esperienza scolastica: in piscina con i compagni di classe
“ Il
Coni promuove corsi di nuoto
in piscina, tutta la scuola Francesco d’Assisi parteciperà”.
Queste magiche parole, pronunciate
dalla nostra insegnante di educazione fisica, mandarono noi alunni in
visibilio.
Avevamo sempre desiderato fare qualcosa di diverso nell’ora di educazione fisica, possibilmente lontani
dalle quattro pareti scolastiche e
l’occasione si è presentata il 14
gennaio 2003, giorno in cui per le
seconde e le prime classi della
scuola media
Francesco d’Assisi è
iniziato il progetto “Conosciamo
l’acqua”.
Per fare per tre mesi attività motorie in piscina sono state unite le
due ore settimanali di educazione
fisica
ed
è
stato
modificato
l’orario scolastico: il mercoledì e
giovedì sono state anticipate di
mezzora l’entrata e l’uscita.
Gli alunni delle seconde classi sono
andati in piscina da gennaio a marzo, quelli delle prime classi da aprile a giugno.
Ogni mercoledì, per tre mesi, siamo
arrivati a scuola, stranamente tutti
puntuali, con un piccolo zaino per i
libri ed un borsone “carico” di cuffie, occhialini, accappatoio, ciabatte di gomma, costume olimpionico,
copriscarpe.
Dopo due ore di lezioni in classe,
ascoltate con la testa altrove, salivamo di corsa, per occupare i posti migliori, sull’autobus che ci avrebbe condotti in piscina.
Il primo giorno siamo stati divisi
in gruppi in base ai risultati di un
test attitudinale.
I giorni successivi, invece, guidati
da un istruttore abbiamo regolarmente preso lezioni di nuoto.
Tutti i giorni sono stati belli perché nei momenti in cui stavamo in
acqua la nostra mente si rilassava e
i suoni ovattati ci davano un senso
di libertà: dimenticavamo tutto,
niente più esisteva attorno a noi:
amici, nemici, compiti, successi,
insuccessi,… era come se tutte queste cose fossero andate in vacanza.
Sì, è stata davvero straordinaria
questa esperienze vissuta quest’anno
con i miei compagni di scuola: abbiamo socializzato con le altre
classi, abbiamo migliorato o perfezionato le nostre abilità, e questa
estate, andando al mare, potremo,
con orgoglio, insegnare ai nostri amici ciò che abbiamo imparato.
Bisogna riconoscere che l’idea del
Coni è stata veramente geniale, perché noi compagni di classe, dopo
questa esperienza, ci iscriveremo ai
corsi pomeridiani di nuoto nella
speranza di essere seguiti ancora
dalle nostre istruttrici,con le quali si era instaurato un bellissimo
rapporto di amicizia e confidenza.
Lavinia Lepore, Agostina Pascazio,
Nicole Saliani, Arianna Barbaro II E
ATTIVITÀ
Piscina
Nell’azzurro delle piscine comunali
A Modugno si è finalmente aperta una piscina, evento splendido per due
appassionate di nuoto come noi.
Il comune di Modugno ha avuto come
sempre un’idea brillante:
far partecipare gli
alunni
delle
scuole medie ed elementari a corsi
gratuiti durante le ore
scolastiche.
Vogliamo raccontarvi come si è svolta per rendervi partecipi.
Sebbene si sia incominciato ad andare in piscina in pieno inverno
l’ambiente così accogliente di quel
luogo e l’acqua calda delle vasche
ci dava l’impressione di esser in
piena estate; finalmente abbiamo
imparato a fare il bagno senza aver
paura di annegare. L’acqua alta per
noi non è più un pericolo!Abbiamo
appreso
degli stili diversi da
quelli da noi prima praticati: un
vero spasso!
Visto il divertimento abbiamo deciso
di frequentare la piscina anche nel
pomeriggio in compagnia dei nostri
amici.
Ora vi
invitiamo
a frequentare
questo luogo meraviglioso dal momento che
nessuno di voi lettori può
permettersi di perdere un’occasione
del genere!
P.S. BUON DIVERTIMENTO!
Milena e Angela II C
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RICORRENZE STORICHE
Per dare un futuro alla memoria
Gli alunni della Scuola Media Francesco d'Assisi celebrano il "Giorno della memoria"
Insieme ai nostri docenti eravamo
convinti, però, che la celebrazione
di un solo giorno fosse utile in
parte a maturare in noi la piena
consapevolezza di quanto accaduto,
che esaurire in un unico momento il
ricordo e la riflessione non sarebbe
bastato a capire un fenomeno tanto
tragico e tanto complesso.
Così, guidati dai nostri insegnanti, per due settimane abbiamo lavorato sull'argomento: letture di testimonianze e racconti dei sopravvissuti, navigazione in Internet in
alcuni siti particolarmente significativi sull'Olocausto (molto interessanti, per esempio, si sono rivelati quelli dei musei di Gerusalemme
e di Washington), visione di filmati
e così via ci hanno aiutato a conoscere il dramma della Shoa. Da questo lavoro, svolto in tutte le classi, è scaturito tanto materiale da
poter allestire una mostra: disegni,
immagini, poesie, testi, fotografie
sono stati sistemati su pannelli che
chiunque può ancora visionare nei
locali della nostra scuola.
Più in particolare, noi ragazzi di I
e II A ci siamo cimentati nella elaborazione di racconti: abbiamo pensato, infatti, che mettersi nei panni di chi ha vissuto la tragedia dei
campi di concentramento e viverne sia pure con l'immaginazione - gli
stati d'animo, le sofferenze, le
paure fosse un modo per coglierne
appieno il dramma. Nei racconti eravamo di volta in volta un bambino
sottratto ai propri giochi da un fe-
roce soldato tedesco, un ragazzo che
vede scomparire in un treno merci i
propri genitori e non ne sa più nulla, un adolescente che nell'orrore
di un lager scopre l'amicizia e la
solidarietà.…E' nata così una raccolta di nostri testi, corredata da
fotografie e introdotta da testimonianze di G. Perlasca, P. Levi, E.
Wiesel e altri, che abbiamo intitolato "Per dare un futuro alla memoria. Antologia del giorno della memoria"
Le nostre conoscenze sull'argomento
si sono notevolmente arricchite il
21 gennaio quando abbiamo incontrato il dott. Gianfranco Branchi, un
sopravvissuto al campo di concentramento di Dachau. Con grande meraviglia abbiamo ascoltato il suo racconto.
Egli
non era ebreo ma una
persona che aveva "soltanto" espresso in libertà le proprie idee. Con
enorme stupore abbiamo appreso che
gli davano da mangiare 50 grammi di
pane al giorno, mescolato a segatura
di legno per suscitare la sensazione di sazietà, che anche la carne di
un topo catturato in un buco del pavimento poteva integrare la sua
"dieta da fame", che quando uscì da
lì pesava solo 47 kg .
Ci hanno colpito moltissimo l'emozione con cui il dott. Branchi raccontava alcuni momenti della sua
terribile esperienza e l'amara ironia di certe descrizioni: l'indumento a righe dei prigionieri chiamata
la divisa della Juventus, il riferimento alle attuali diete dimagranti… Ma non c'era ironia nella frase
pronunciatagli dal soldato tedesco:
<< Tu, ora, sei solo un numero e non
una persona! >>
C'era dolore nel non conoscere, non
capire la ragione per cui lui fosse
ancora vivo e
i suoi compagni di
baracca fossero morti.
La sala della nostra biblioteca, dove si è svolto l'incontro, era colma
di emozione: non siamo stati mai così silenziosi e coinvolti!
Il 27 gennaio, per concludere la nostra esperienze sul "Giorno della
memoria" ci siamo ritrovati a scuola
con docenti e genitori e abbiamo
Foto di gruppo con il dott.
Branchi
trascorso un pomeriggio di commemorazione. Dopo aver inquadrato storicamente il dramma della Shoa, ci
siamo alternati nella lettura di alcuni brani e biografie di sopravvissuti, nella esposizione delle nostre
riflessioni, nell'approfondimento
sulla situazione in Puglia (anche la
nostra regione ha avuto i suoi campi
di concentramento!). Tra una lettura
e l’altra abbiamo proposto filmati e
immagini dei campi di concentramento.
Un brivido di emozione ha percorso
tutti noi quando abbiamo cantato
“Auschwitz: la canzone del bambino
nel vento” di F. Guccini e abbiamo
recitato le poesie di speranza di N.
Hikmet.
La serata si è conclusa con il racconto di un soldato sopravvissuto
alla campagna di Russia.
Siamo tornati a casa con l'essenziale consapevolezza che il conoscere
e il ricordare sono importanti per
noi, cittadini di oggi e di domani,
per non ripetere mai più gli errori
commessi nel passato, sempre più
convinti che "quando si pensa che uno straniero, o un diverso da noi, è
un Nemico si pongono le premesse di
una catena al cui termine […] c'è il
Lager, il campo di sterminio"
G. Angelini,V. Barile, R. L. Ceo,
L. Losito II A
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Notiziario della Scuola
ATTIVITÀ
Lingue 2000
Belle esperienze
Da alcuni anni il sistema scolastico
italiano sta vivendo un periodo di
interminabili riforme ordinamentali
e strutturali che dovrebbero progressivamente e sostanzialmente migliorare il sistema scolastico con
elevati livelli di professionalità.
Tra queste riforme rientra il progetto “Lingua 2000” che ha come obiettivo l’approfondimento delle
lingue comunitarie anche nelle ore
pomeridiane. In quest’anno scolastico (2002-2003) ho avuto anch’io
l’opportunità di frequentare e approfondire il francese.
Grazie a questo progetto abbiamo avuto la possibilità di collegarci
via Internet con il collège “Raul
Blanchard” di Annecy il quale ci ha
inviato materiale di studio sulla
città e sulle sue bellezze naturali
ed artistiche.
Inoltre abbiamo avuto l’opportunità
di stringere rapporti di amicizia
con alcuni ragazzi francesi attra-
verso
la
corrispondenza.
Quest’ultima ci sarà utile per arricchire la nostra conoscenza sulla
Francia, sul suo modo di vivere,
sulle sue tradizioni, sulla sua cultura. È un’esperienza irrinunciabile
perché è un mezzo per eliminare le
barriere che si vengono a creare tra
i vari Stati e un modo per avvicinarci a culture “diverse” dalla nostra. Anche se il corso di francese
terminerà, questa bellissima esperienza continuerà … nel tempo.
Ben vengano queste attività che aprono le porte al dialogo tra i vari
Stati europei facendoci sentire
un’unica nazione forte e ci rendono
partecipi di un progetto di pace.
Elisabetta Iacobellis III D
ATTIVITÀ
Navigando nella storia
Internet, oggi il più potente mezzo
per divertirsi, fare shopping, conoscere nuova gente, è stato per noi
ragazzi di terza media motivo di
studio e di interesse per la storia.
Tutto si è svolto nel laboratorio
“Storia e Multimedialità”.
L’attività ci ha aiutato a ripercorrere la storia dell’emigrazione italiana del Novecento. L’utilizzo di
Internet, attraverso l’esplorazione
di alcuni siti di storia, ha fatto
sì che potessimo conoscere la storia
della maggior parte dei nostri nonni. Abbiamo conosciuto le mete più
favorevoli all’insediamento degli emigranti, i mezzi di trasporto che
gli emigranti utilizzavano, gli stati d’animo di intere famiglie prima
e dopo il viaggio e, soprattutto,
abbiamo
capito
quale
fosse
l’“accoglienza” che aspettava gli e-
migranti: controlli e speculazioni.
Il laboratorio “Storia e Multimedialità” è stato molto importante perché ci ha portato a fare un salto
nel mondo di ieri: il mondo della
povertà, il mondo di chi cerca una
vita migliore e il mondo di chi vive
solo di semplici speranze.
Ciò che ci ha maggiormente coinvolto
è stato il fatto che le nostre ricerche non hanno utilizzato i soliti testi scritti ma si sono basate
su immagini, disegni e veri filmati
inseriti in ricchi siti Internet. I
ragazzi, così, sono stati stimolati
a cercare nuove notizie, nuovi elementi importanti per il nostro laboratorio.
Una curiosità: anche Rodolfo Valentino, Rudolph Giuliani, Frank Sinatra, Robert De Niro e tanti altri
oriundi di successo, attraverso Internet, sono entrati nel nostro laboratorio, nel nostro sapere e probabilmente nel nostro cuore.
Mirko Sparapano III D
ATTIVITÀ
Giochiamo con la matematica
ragazzi; ma, poi, mi sono rincuorata: anch'io ero una "sapientona" come loro! Avevamo a disposizione molte aule per svolgere la prova, però
io ho impiegato molto meno tempo e
quando sono uscita dall'aula mi sono data delle arie di superiorità.
Valeria Marini? Uguale! Ero stata una delle prime a consegnare, non solo ma assieme alle altre compagne
della mia scuola avevo avuto il tempo di esprimere dei dubbi, di confrontarsi e di discutere delle difficoltà incontrate.
Sono stata molto contenta di aver
vissuto questa esperienza, che mi è
servita a controllare la mia emotività, spingendomi ad essere più
"lucida e riflessiva"; inoltre il
mio rapporto con la matematica è
forse cambiato perché ho capito che
divertendosi si può lo stesso imparare.
A proposito, mi sono classificata al
23^ posto; come si dice, l'importante è partecipare e poi la sfida continua......…
Marica Ricci II D
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ATTIVITÀ
Laboratori
Divertirsi nel Medioevo
Il giorno 2 aprile 2003 si è tenuto
un laboratorio nella biblioteca della nostra scuola
sui giochi e i
giocattoli del Medioevo. Ha coordinato i lavori un'esperta della tematica, la dott.ssa ? Sivo.
Dapprima abbiamo ascoltato una lezione sull'argomento. I
giocattoli
del medioevo erano di legno e di altri materiali. Non si usava la carta, perché era costosa e per scrivere si adoperava la pergamena. I giocattoli erano la riproduzione
in
miniatura degli strumenti di lavoro
che i bambini avrebbero dovuto utilizzare da grandi nelle loro attività. I bimbi poveri usavano aratri e
carretti di legno mentre i ricchi
giocavano con cavalli a dondolo,
spade di legno e armature di ferro.
Le bimbe povere usavano il telaio e
le bambole di pezza, mentre le bimbe
ricche usavano le bambole con articolazioni. Le bambole venivano usate
da maschi e femmine. Gli adulti utilizzavano le bambole per mostrare i
vestiti della moda . I bambini poveri giocavano con una palla fatta di
vesciche di maiale, materiale molto
resistente. Il dado si ricavava da
un osso dell’ agnello. Gli adulti
giocavano a giochi da tavola (dama,
scacchi, ecc. ).
Nelle taverne si giocava d’azzardo.
A chi veniva scoperto giocatore
d’azzardo, per la legge del contrappasso, venivano tagliate le mani e
la lingua . Se il cavaliere non si
vestiva adeguatamente, al suo cavallo veniva tagliata la coda. C’era
chi praticava il gioco per mestiere: costui era il giullare. Aveva il cappello con le punte,
che rappresentavano le corna del
diavolo. Infatti i giullari, che avevano
diritto
di
parola, erano
considerati uomini del diavolo e
tutti
avevano
rispetto
e paura
di loro.
Nella seconda parte dell'incontro
abbiamo realizzato alcuni giocattoli, così come avrebbero potuto fare i ragazzi del medioevo.
Con
pochi
stracci,
pezzi
di
cartoni, fili di lana abbiamo realizzato
dei veri e propri oggetti di gioco. Si sono creati
dei gruppi di lavoro, in ognuno dei
quali si è subito diffusa un'atmosfera di divertimento e di creatività. Si faceva a gara per inventare e
costruire il giocattolo più originale, per dare alle bambole un'espressione particolare, per costruire con
precisione una scacchiera. L'esperienza vissuta è stata davvero unica. Abbiamo dimostrato a noi stessi
che riciclare, inventare, creare è
molto divertente e soprattutto ci fa
sentire i giocattoli realizzati più
nostri. Oltre tutto è un bel modo
per dare importanza a ciò che solitamente, con grande indifferenza,
buttiamo: grazie a
quel laboratorio
abbiamo capito che tutto può diventare
utile per il nostro divertimento e che
non è necessario "torturare" i nostri
genitori con richieste continue di giocattoli nuovi. Siamo capaci di costruirceli da noi! Una bella lezione,
arrivata a noi direttamente dal Medioevo, per dare un calcio al consumismo e
per valorizzare la nostra creatività.
Viviana Assanti, Ester
Federico Verona, I A
Francesco Ceo, II A
Rubini, Luis
L’alunno Louis Verona mostra un giocattolo da lui
realizzato su indicazioni fornite nel laboratorio
ATTIVITÀ
Laboratori
Giochi di ieri e giochi di oggi
Salve a tutti, sono una ragazza
della scuola “F. D’Assisi” e vorrei
parlarvi di una giornata diversa
dalle solite lezioni, passata a
scuola nel pomeriggio.
Le varie classi della I e della II
media stavano realizzando un progetto sullo studio del territorio,
così si parlava dei giochi e dei
divertimenti moderni in quel tempo,
e le nostre professoresse hanno invitato una rappresentante dei passatempi del medioevo.
Un tempo, il gioco più diffuso era
quello di realizzare attrezzi in
miniatura del mestiere del genitore
che usava nel lavoro, ad esempio
gli aratri per i contadini, la macchina da cucire per la sarta…
Il genitore abituava il figlio, fin
da bambino, a
mettere in pratica
questi attrezzi, che un giorno sarebbero stati il proprio futuro.
In seguito ha spiegato le varie attività che col passare del tempo i
bambini realizzavano con delle pezze, collant, gomitoli di lana,
cartoncini, scatole…
Le bambine, erano appassionate nel
realizzare bamboline di vario colore e di vario genere, i maschietti,
invece, concretizzavano macchinine,
pupazzetti o camioncini.
I bambini più poveri, realizzavano
i giocattoli con materiale da scarto della lavorazione dei genitori,
mentre i bambini più fortunati compravano carta crespa, cartoncino
colorato, che serviva a rendere il
giocattolo più vivace, ma a contrario, non lo realizzavano loro, ma
le loro bambinaie o i loro genitori.
Secondo il mio parere, questi bambini meno fortunati erano veramente
dei piccoli creatori!
La ragazza, entusiasta del nostro
interesse, alla fine della giornata, ci aiutati a realizzare una
bambolina, proprio come nel medioevo.
Ci siamo serviti di collant per
creare la testa, il gomitolo di lana per i capelli e le varie pezze
per sbizzarrirci nei vestiti e nei
cappelli.
Il tempo a disposizione era terminato e abbiamo dovuto abbandonare
la nostra creatività.
Abbiamo ringraziato la signorina e
abbiamo fatto ritorno a casa, tutti
entusiasmati.
Per me è stata un’esperienza del
tutto positiva, perché abbiamo imparato varie cose che non conoscevamo sul medioevo e su i vari giochi dell’epoca.
Silvia Di Pierro I D
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Notiziario della Scuola
INTERCULTURA
Scambi culturali
I nostri corrispondenti di Arles
Gli alunni hanno incontrato i loro partner, al collège di “S.
Charles” prima di essere ricevuti
al club del gemellaggio di Arles.
E dopo il Palais des Papes di Avignone, lo splendore di Saint
Remy, l’eleganza di Cannes, il
fascino di Nizza, la magia di
Montecarlo….
Quasi un sogno vissuto sotto il
meraviglioso cielo della Provenza
e che rimarrà per sempre nei nostri ricordi.
Mirko Sparapano III D
Incontro con
i nostri corrispondenti del Collège “Saint Charles” di Arles
INTERCULTURA
Scambi culturali
I nostri corrispondenti di Rognonas
I corrispondenti francesi presentano i
nostri lavori
Quest’anno i nuovi corrispondenti
sono del collège “Alpilles-Durence”
di Rognonas (Avignone).
Con loro abbiamo scambiato lettere e
lavori: i nostri sono stati esposti
nella loro scuola il 5 marzo 2003 in
occasione della “Journèe
Portes Ouvertes”
Insieme abbiamo lavorato
ad un progetto sui nostri due sistemi educativi le nostre reciproche conoscenze: un modo
come un altro per dare
un
piccolo
contributo
alla costruzione dell’ Europa.
Questa è una delle lettere inviateci dalla nostra corrispondente
di Rognonas, Blandine.
“Per attirare l'attenzione del lettore, inserire qui una citazione o una frase tratta dal
testo.”
Chiara Caporusso III C
INTERCULTURA
Modugno - Polonia: possibili relazioni
Anche in quest'anno scolastico stiamo studiando la storia del nostro
territorio. Più in particolare la
nostra attenzione si è rivolta alla
prima metà del '500 quando Modugno,
insieme a Bari e Palo del Colle, era ducato sforzesco, governato da
Bona Sforza. Questa donna intelligente, colta e raffinata fu nello
stesso tempo duchessa nelle nostre
terre e regina di Polonia e riuscì a
creare
rapporti di vario tipo tra
queste due realtà così lontane. Allora
abbiamo riflettuto sul fatto
che questa fosse un'ottima occasione
per instaurare anche noi una relazione di conoscenza e di collaborazione con i nostri coetanei polacchi. Per iniziare, viaggiando in Internet, abbiamo visitato i siti del-
l'ambasciata di Polonia in Italia,
l'Istituto Polacco a Roma, l'Accademia polacca delle scienze, l'Ufficio
turistico Polacco. Ne abbiamo ricavato preziose informazioni. Poi abbiamo preso contatto con il prof.
Jaroslow Reszczynnski, docente di
diritto romano, che ci ha messi in
comunicazione con il Liceum Ogolnokszatalcace di Bielsko-Biala. La risposta è stata immediata: ci ha
scritto la preside del Liceum, prof.
ssa Renata Rosowska, che ha apprezzato la nostra iniziativa e ci ha
descritto la sua scuola: collocata
tra Cracovia e Auschwitz, ha una
grossa scelta di corsi, ha già partecipato a concorsi nazionali ed internazionali ed è già in collegamento con molte scuole europee.
Noi abbiamo subito risposto, indicando alcuni temi su cui, se i nostri amici polacchi saranno d'accordo, potremo lavorare insieme. Abbiamo anche scritto al Consolato Onorario della Repubblica di Polonia in
Bari, che, gentilmente ci ha inviato
del materiale su Bona Sforza e sulla
Polonia.
Siamo ancora all'inizio di questo
progetto e già si rivela molto interessante, perché non solo ci permette di scoprire la nostra storia
ma ci stimola a creare e mantenere
contatti internazionali. Se questo è
stato possibile nel '500 figuriamoci
oggi!
Rosa Dattoma, Vincenzo Alberga, Giuseppe Angelini II A
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STUDIO DEL TERRITORIO
Scoprire Balsignano
La scuola media Francesco d'Assisi rivive il Neolitico
Per quasi due anni scolastici, così,
abbiamo operato all'interno di laboratori per l'elaborazione di un ipertesto contenuto in un CD, di un
opuscolo e di una mostra che il pomeriggio del 14 gennaio abbiamo presentato alla nostra preside, ai genitori e ai professori. C'erano anche esperti del settore archeologia
le tappe importanti dell'attività, i
momenti in cui si è potuto avere un
rapporto diretto con la realtà di
Balsignano e con il mondo affascinante dell'archeologia. Abbiamo comunicato a tutti quanto ci siamo appassionati - durante il percorso di
studio - nel toccare i reperti, esaminarne i materiali, forme e funzioni non più solo sulle fotografie ma
con il nostro tatto, nel camminare
lì dove vivevano uomini, donne e ragazzi di migliaia di anni fa, nel
riprodurre
con le nostre mani oggetti, magari decorandoli, simili a
quelli del Neolitico.
Mentre scorrevano le proiezioni
delle
immagini di alcune pagine del
Intervento dei rappresentanti del Comune di Modugno e
nostro ipertesto, abbiamo voluto codel prof. Macina
municare a tutti l'importante consae beni culturali, l'assessore alla
pevolezza maturata in noi durante le
cultura del comune di Modugno e il
visite al museo archeologico di Alprof. Raffaele Macina, direttore
tamura e alla Soprintendenza di Bari: i cosiddetti "luoghi della culdella rivista Nuovi Orientamenti.
Vogliamo ricordare, in particolare,
tura" non soltanto non sono lontani
la dott.ssa Francesca Radina, reda noi e frequentati esclusivamente
sponsabile degli scavi a Balsignano,
dagli "addetti ai lavori", ma sono a
gli archeologi M. Sicolo e V. Ursi,
nostra disposizione per arricchire
anche loro impegnati negli scavi e
le conoscenze ed esserne protagoniche ci hanno guidato durante le visti attivi. Certo, è necessario essite e i laboratori, la dott.ssa E.
sere guidati da professionisti eSaponaro del Museo archeologico di
sperti e appassionati. Noi siamo
Altamura. Provavamo tanta emozione
stati fortunati perché abbiamo innel constatare una così grande atcontrato nelle nostre visite persone
tenzione da parte di
proprio così. Le abbiamo rinqueste persone così
graziate per averci coinvolto
importanti e, nello
attivamente e per averci fatstesso tempo, anche
to acquisire una convinzione:
grande contentezza e
entrare in
un museo, in un
un pizzico di orgoluogo in cui si conservano
glio per aver svolto
testimonianze del passato è
un'attività che ci
una esperienza che ci forma e
ha coinvolti e apci … trasforma.
passionato
tutti,
In ultimo abbiamo sottoIntervento della dott.ssa Radina
docenti e alunni.
lineato un importante arricNella presentazione
chimento della nostra mentadel nostro lavoro abbiamo tenuto a
lità di ragazzi che vivono consapedire che operare all'interno dei lavolmente nel territorio come cittaboratori ci ha resi
protagonisti
dini: l'esperienza dello studio del
attivi del nostro lavoro. Per noi Neolitico - modugnese e non solo si è sottolineato - è stato imporci ha fatto prendere coscienza deltante in tutto il
percorso il
l'importanza dei nostri beni cultu"FARE", il costruire i nostri prorali. Durante il lavoro sul Neolitico abbiamo constatato la ricchezza
del nostro patrimonio e, spesso confrontandolo con quello di altri territori, siamo rimasti stupiti dalla
loro unicità e specificità. Che farne allora? è doveroso chiedersi. Il
problema è indubbiamente la loro
conservazione ma in primo luogo il
loro rispetto. Conoscerli per noi è
nello stesso tempo rispettarli. Ma
questo è solo un primo passo. E se
li considerassimo - si è detto - una
vera e propria risorsa del nostro
territorio? Navigando in Internet
abbiamo trovato esempi di ecomusei,
parchi archeologici, laboratori di
Allestimento della mostra
archeologia sperimentale. Balsignano
e - più in generale il territorio
modugnese - non hanno nulla da invidotti: i disegni, i grafici, i tediare ad altre realtà che hanno vasti, le schede al computer, le pagilorizzato le proprie ricchezze. Con
ne dell'ipertesto e così via. Al nogrande forza agli intervenuti abbiastro "pubblico" abbiamo illustrato
mo voluto ribadire che noi ragazzi,
Incontro con gli esperti archeologi V. Ursi e M.Sicolo
in quanto cittadini di oggi e
di
domani, vogliamo progettare il nostro futuro, anche a partire dai nostri beni culturali.
Desideriamo notare, inoltre, che in
tutto il
percorso dello studio su
"Balsignano e il Neolitico" noi ragazzi abbiamo lavorato fianco a
fianco con i corsisti dell'EDA che
hanno partecipato con interesse e
impegno a ogni iniziativa programmata. Abbiamo imparato insieme, adulti
e ragazzi, comunicandoci curiosità
ed
entusiasmi. Insomma, come ha
detto una signora che ha presentato
la
propria
esperienza,
siamo
"cresciuti" insieme.
L'interesse con cui tutti hanno seguito il nostro lavoro, gli interventi degli esperti, i complimenti
ricevuti ci hanno riempito di contentezza e hanno gratificato un'attività che sì è stata lunga e impegnativa ma ci ha regalato grandi
soddisfazioni. La serata, insomma,
Visita alla Soprintendenza davanti al plastico della
sepoltura dell’uomo di Balsignano
ci è parsa proprio un successo!
Ed ora, in quest'anno scolastico,
stimolati e incoraggiati dai buoni
risultati ottenuti con il Neolitico,
intraprendiamo un altro viaggio affascinante alla scoperta di un altro
momento della storia del nostro territorio: Modugno, ducato sforzesco.
Buon lavoro!
Gli alunni di II e III A
Pagina 8
Notiziario della Scuola
ATTIVITÀ
Fantarca
Il cinema al servizio dei più deboli
Tra i film visionati per la rassegna “Fantarca”, quello che mi è rimasto più impresso è stato “Mi
chiamo Sam”.
È la storia di un disabile, Sam appunto, che lotta per non essere
considerato un diverso dalla società e per poter affermare i propri
diritti di padre.
Scopo del regista è certo quello di
interessare l’opinione pubblica
sempre più condizionata dal culto
dell’immagine, ai problemi dei portatori di handicap, attraverso un
mezzo potente come il cinema.
Anch’io, infatti, mi sono trovata a
riflettere sugli atteggiamenti di
insensibilità che spesso caratterizzano i nostri rapporti nei con
fronti di chi è meno
fortunato di noi.
Quindi, un grazie al cinema, se ci
aiuta ad abbattere “le
barriere
architettoniche” dell’indifferenza!
Graziana Criscuolo II D
SPETTACOLO
Esperienza al Fantarca
Harry Potter e la camera dei segreti
La nostra esperienza al FANTARCA è
stata bella e interessante.
Tra i film visionati, i più coinvolgenti e istruttivi
sono stati "Mi
chiamo Sam", "Azzurro", "Momo alla
conquista del tempo", "Il pianista",
"El bola".
Quello più fantastico è stato sicuramente "HARRY POTTER E LA CAMERA
DEI SEGRETI".
Il film a noi ragazzi ha insegnato
l’importanza di rimanere uniti per
superare tutte le difficoltà insieme, ad
essere forti e coraggiosi
perché sempre tutto si risolve nel
migliore dei modi. Lo dimostra
Harry, il protagonista del film, che
cresce nonostante un’infanzia non
molto facile, sfruttando al meglio
quello che i suoi genitori gli hanno
insegnato anche se sono stati solo
qualche mese con lui. Harry non si
lascia mai influenzare dalle decisioni degli altri ma ascolta i consigli delle persone di sua fiducia.
A conclusione della rassegna cinematografica del Fantarca possiamo affermare che l’esperienza è stata
bellissima. Tutti i film hanno dimostrato che per vincere il male bisogna agire con fiducia e lealtà. Inoltre abbiamo scoperto che andare a
vedere i film
al cinema vuol
dire
provare
non
solo
le
nostre ma anche le emozioni degli altri.
Margherita Castro,Viviana
Assanti I A
SPETTACOLO
Sogno di una notte di mezza estate
Tutti all’opera
Quest’anno nella nostra scuola “F.
d’Assisi” si e’ deciso di rappresentare, per fine anno,una opera di
Shakespeare: ”Sogno di una notte di
mezza estate”.
Nel primo atto e nel terzo atto,
svolgendosi le scene di Tesco, duca
di Atene,le professoresse hanno preso spunto dal palazzo di Knosso,per
realizzare la scenografia che raffigura il trono. In esso viene rappresentato un animale leggendario: il
grifone,uno a destra l’altro a sinistradel palcoscenico.
Buona parte della scuola ha partecipato a questo progetto musicale,tra
cui la nostra classe;la 1 B, in particolar modo il nostro intervento e’
servito ad allestire la scenografia.
I professori, per fortuna ci hanno
permesso di impiegare parte delle
loro ore di lezione per la realizza-
naturale su un foglio reticolato e
poi ingrandito sulla base scenografica. Il nostro lavoro è terminato,
ma quello degli altri è iniziato:i
ragazzi della 2 E e della 3 D hanno
aiutato le professoresse Chessa, De
Giorgio e Fiore a dipingere con colori caldi ,fra cui il rosso,il verde ed il giallo in varie tonalità.
Il resto degli alunni ha preparato
le danze,la recitazione,la parte vocale e strumentale.
La conclusione del lavoro consisterà
nella rappresentazione.
Lasciamo a voi i giudizi!
zione del progetto.
Abbiamo iniziato il lavoro prendendo
le misure del palcoscenico,per poi
innalzare la base della scenografia .
Il disegno principale è stato copiato da un libro, riprodotto in scala
Francesca Priore, Paola Pastore,
Milena Scopelliti I B
Pagina 9
VIAGGI
Excursion à Strasbourg
Le matin du 7 avril notre aventure
commence : nous sommes partis à 6
heures pour Rimini où nous avons visité la ville .
Le matin suivant nous sommes partis
pour Strasbourg , la métropole de l’
Alsace où nous avons visité le siège
du Parlement Européen. Le Parlement
communautaire s’est installé récemment dans un tout nouveau Palais de
l’ Europe. Cette construction remplace l’ancien bâtiment après seulement vingt ans d’existence, mais
une passerelle relie les deux édifices. Au total,c’est entre 3000
et
4000 personnes qui doivent travailler et circuler dans ce cadre futuriste. Les 627 parlementaires , qui
représentent 370 millions d’Européens, siègent dans l’hémicycle placé au sommet du nouvel édifice.
Après avoir visité le Parlement nous
avons visité la ville et la Cathédrale de Notre- Dame.
Dans cette Cathédrale il y a un horloge astronomique. Il fut construit
vers
1547 par une équipe
d’ horlogers Suisses. Ensuite nous avons
visité la ville.
Une excursion super!
Federica e Luciana III A
Intervento dei rappresentanti del Comune di Modugno e del prof. Macina
Foto di gruppo a Strasburgo
VIAGGI
Un’emozionante visita al Parlamento di Strasburgo
Strasburgo: il Parlamento europeo
Le visite d’istruzione sono sempre
considerate come uno degli eventi
più importanti dell’anno scolastico
e questa è stata considerata forse
tale ancor di più per la mia classe.
Da alcuni mesi si progettava la gita
all’estero e con grande fatica dei
professori e degli organizzatori a
causa della guerra fra Iraq e U.S.
A., dopo tante peripezie, si è giunti finalmente alla decisione che la
gita si sarebbe svolta nonostante il
“pericolo” della guerra.
Così il 7 aprile siamo partiti per
Strasburgo
con
l’obbiettivo
di
approfondire
lo
studio sul Parlamento Europeo, uno dei temi principali del nostro
programma di terza media.
Eravamo pimpanti
e felici, non vedevamo l’ora di
giungere a destinazione.
Appena
arrivati sul posto ciò che per
primo ci ha lasciato stupiti è
stata la grandezza e la particolarità della sua
struttura di vetro. All’interno, sotto gli sguardi
sorveglianti dei funzionari, ci siamo accomodati in una sala in cui ci
hanno spiegato le varie funzioni del
Parlamento: qui abbiamo incontrato
l’Onorevole Adriana Poli Bortone.
In un’altra sala abbiamo assistito
al dibattito tra i vari rappresentanti dei Paesi della Comunità Europea che decidevano l’entrata dei
nuovi Stati Europei a far parte della comunità. Ricordo che vi era un
silenzio rigoroso e noi ragazzi eravamo concentrati ad ascoltare attentamente i discorsi dei deputati mediante apposite cuffie nella nostra
lingua. È stato un momento davvero
emozionante, perché per la prima
volta avevamo la possibilità di assistere ai dibattiti politici personalmente perché siamo abituati a
seguirli in televisione.
Per me è stata un’esperienza indimenticabile, ho avuto l’opportunità
di conoscere il simbolo che lega i
quindici Paesi Europei e la presenza di altre scolaresche di nazionalità diverse mi hanno dato la sensazione di far parte di un’unica
nazione forte, “l’Europa”, capaci
di competere con le altre potenze
sulla scena mondiale.
Il viaggio d’istruzione si è concluso l’11 aprile con un po’ di malinconia perché i giorni trascorsi
tutti belli, per aver visitato oltre Strasburgo anche altre località
svizzere, tedesche ed italiane.
Il ritorno si sa mette malinconia,
ma allo stesso tempo ci è rimasta
la soddisfazione di aver trascorso
giorni indimenticabili.
Elisabetta
Iacobellis III D
Pagina 10
Notiziario della Scuola
EDA
Notizie dal Corso EDA
Il corso di Educazione degli Adulti (EDA) è parte integrante del Centro Territoriale per (l’Educazione) Permanente che consente l’attuazione di numerosi corsi per il conseguimento della licenza media ma anche per
l’alfabetizzazione interculturale degli adulti che va dal perfezionamento della lingua italiana ai corsi di
cultura generali ed ancora ai laboratori di taglio e cucito, cartapesta e ceramica. Parecchi adulti seguono i
corsi della nostra scuola da anni sia per avere stimoli e nuovi interessi sia per conoscere altre persone con
cui condividere momenti di cultura e di vita.
EDA
Come si combatte per la pace
Tra le innumerevoli definizioni della guerra abbiamo trovato questa: la
guerra è un atto di violenza armata
che ha per scopo la ridefinizione
dei rapporti economici e politici
tra le potenze. Essa non è un atto
isolato che si spiega da solo, ma è
un elemento di un sistema complesso:
il sistema internazionale degli stati. Cerchiamo di analizzare almeno
qualcuno degli agenti di questo sistema-guerra complesso: fondamentale
è la gestione delle risorse primarie
(energia, acqua e cibo) che è il
fulcro sul quale gira il sistema internazionale. Chiunque tende a controllare quante più risorse possibile per migliorare la sua posizione e
mantenere proprio potere: si parla
di prestigio internazionale, ma è
cosa molto più concreta di quel che
la parola suggerisce. Dall'inizio
dei secolo scorso, con la seconda
grande industrializzazione dell'emisfero Nord e con la nascita della
motorizzazione di massa e della chimica di sintesi, l’Occidente ha concentrato la sua politica internazionale nel controllo della risorsa energetica più nobile, il petrolio.
Ogni volta ne ha fatto le spese chi
ha tentato di opporsi a questo monopolio.
La rivoluzione del petrolio del secolo scorso non ha rappresentato solo la disponibilità di combustibili
molto energetici e duttili, ma anche
la nascita di una nuova chimica industriale, la petrolchimica appunto.
Senza petrolio non si rimane solo al
buio e al freddo. Senza petrolio
manca la plastica e senza plastica
ormai non si vive più da nessuna
parte. E’ logico aspettarsi che
l’Occidente, pur avendo diversificato col carbone ed il nucleare l'approvvigionamento di energia elettrica, abbia posto il suo strumento militare, e in generale le sue migliori forze, a salvaguardia della libertà di accesso al petrolio, soprattutto quando si è trattato di
accedere al petrolio altrui. Non è
altrettanto logico che, in vista
dell'esaurimento naturale del greggio, non abbia avviato grandi progetti di innovazione in modo da cercare energie e "basi" alternative.
Il petrolio finirà, prima o poi, e
forse già nell'arco di una o due generazioni potrebbe diventare introvabile o comunque molto difficile e
troppo costoso da estrarre. Al tempo
stesso ci sono realtà di paesi emergenti che non accettano penalizzazioni e che vogliono arrivare al benessere e svilupparsi subito attraverso l'uso dei combustibili fossili
(proprio come abbiamo fatto noi).
Cina, India, Brasile,Argentina e
l'intera Africa sub-sahariana hanno
bisogno di petrolio.
La guerra non risolve i problemi di
alcuni ma è la è scorciatoia più efficace per la rovina di tutti
La nuova guerra è globale e sotterranea, procura milioni di diseredati: è possibile che la classe politica mondiale non sappia guardare
oltre un oggi che minaccia di restare senza domani? E’ pensabile che un
sistema del genere duri indefinitamente? Dal medioevo, almeno, l'umanità non ha mai cessato di crescere,
di cercare e trovare nuovi orizzonti
dai quali trarre nuove possibilità,
nuovo benessere. Che ognuno cerchi
di fare la propria parte: per non
cedere troppo facilmente, per testimoniare i valori della pace, per non
dimenticare.
Gli alunni del corso EDA
EDA
Premio speciale del Concorso “Peter Pan” del Comune di Modugno
Racconto “Gli occhiali d’osso”
“C’era una volta il bambino di nome
Martin che era stato adottato dal
Dottor Krup il più bravo ottico della città di Berna; l’inverno era
molto freddo e il Dottor Krup passava ore ed ore ad inventare nuovi occhiali tra alambicchi, materiali e
pentolini per i signori delle città
di tutta europa; era gelosissimo del
suo laboratorio che si trovava nella
soffitta di una ridente casetta del
centro-città. Un bel giorno di sole
il padre adottivo partì per presentare i suoi ultimi occhiali a Parigi
e Martin entrò di soppiatto nel suo
laboratorio perché era curioso di
capire cosa facesse lì il dott.
Krup. Vide un grande tavolone con
strumenti d’acciaio di precisione,
cannelli per la fusione dei metalli,
alcune bombole di gas combustibile,
e diverse bacheche piene di occhia-
li, un paio più bello dell’altro;
la sua attenzione fu colpita da una
custodia a forma di scatola in madreperla con le cerniere in oro.
Martin decise allora di aprirla per
vederne il contenuto e così fece.
C’erano degli occhiali in osso con
delle lenti strane, fluorescenti;
un’altra particolarità di questi
occhiali era che le cerniere potevano essere girate a trecentosessanta gradi; in pratica gli occhiali d’osso potevano essere indossati
sia per un verso che per l’altro.
Martin , che non capiva il senso di
queste particolarità, decise di indossarli per un verso; e così fece;
si affacciò alla finestra per vedere se funzionavano e vide gente
triste, che andava di fretta, che
si lamentava della propria esistenza, dei propri difetti e di quelli
degli altri, vide gente che parlava
male degli altri alle spalle, che si
lamentava che ogni cosa era un problema, che tutte le sciagure potevano capitare solo e solamente a loro,
che gli altri non capivano, erano
insignificanti, ignoranti, troppo
stupidi per poter capire. Martin rimase impressionato e decise di cambiare il verso degli occhiali; dopo
averli indossati si riaffacciò nuovamente e vide gente che sorrideva,
che si fermava a salutare gli altri
o che si abbracciava, che si scambiava consigli e incoraggiamenti;
gente vestita in modo vivace e sobrio, che cercava di accettare la
vita per il suo verso migliore. A
questo punto Martin capì la grande
scoperta del dottor Krup: gli occhiali d’osso erano uno strumento
ottico per cogliere i due modi differenti di vedere la realtà ; e già,
Pagina 11
Segue:“Gli occhiali d’osso”
perché la vita è un bicchiere riempito a metà che si può vedere o mezzo vuoto, secondo il suo lato negativo, o mezzo pieno, secondo il suo
lato positivo. Da quel momento Martin decise che avrebbe preso la vita
con positività ed entusiasmo perché
l’entusiasmo è lo zucchero che addolcisce ogni calice, è come il calore che ristora d’inverno, e, come
la luce, fuga le ombre.
A. Cirillo
Una delle classi del corso EDA
l nostro motto è :
“Il modo migliore per capire
se si è in grado
di fare una cosa……..è farla !!!
EDA
Bilancio di un anno scolastico.
Non ho partecipato a molti corsi,
almeno rispetto a certi miei colleghi che affrontano prove scritte ed
orali, quasi ogni mese senza considerare la natura del corso.
Per conto mio, prima di presentare
la domanda di iscrizione al corso EDA, ho preferito valutare un complesso di elementi, tra cui la tipologia del lavoro che svolgo, le gratifiche a cui potrei andare incontro
e le mie risorse umane.
Se oggi mi trovo in questa scuola é
proprio perché analizzando complessivamente le prospettive professionali ed umane che essa mi offre, ho
sentito dentro di me che era importante tentare, perché mi poteva spalancare un ottica di vita nuova ed
appagante.
Tornare tra i banchi di scuola e riprendere gli studi dopo tanti anni
di stasi, non è stata certo cosa facile, ma accorgersi che essere rimasti indietro rispetto a tanti avvenimenti evolutivi nell’ambito scolastico, mi hanno fatto quasi avvertire un senso di disagio. Certo un
conto è studiare da ragazzi ed accettare tutto ciò che ti viene inculcato, diversamente, è studiare ad
una età più matura, dove, si riesce
a comprendere con maggiore chiarezza
qualunque argomento.
Andando avanti nel tempo mi sono accorto che la formazione scolastica è
di vitale importanza per poter affrontare la vita con maggior serenità.
Grazie ai bravissimi e disponibilissimi docenti che ho incontrato nella
EDA
Taglio e cucito a scuola
Anche quest’anno si è tenuto, presso
questa sede, il corso di taglio e
cucito diretto dalla stilista signora Angela Giovannelli.
Il corso della durata di 40 ore, con
frequenza bisettimanale, è stato seguito con assiduità da 15 corsiste
di diversa età ed estrazione sociale. Tutte hanno dimostrato vivo interesse per le lezioni e si sono applicate con impegno nella realizzazione di vari capi di abbigliamento.
A conclusione del corso, giovedì 5
giugno, nell’ambito della manifestazione scolastica di fine anno, sarà
allestita una mostra con i capi realizzati. Le corsiste si augurano che
questa bella esperienza, che ha permesso loro tra l’altro di socializzare, possa essere ripetuta anche
nel prossimo anno, con un numero
maggiore
di
ore
onde
avere
l’opportunità di consolidare ed ampliare le conoscenze acquisite. Pertanto ringraziamo vivamente la preside prof. Francesca Montanaro per
la sua gentile disponibilità, il
sindaco
dott.
Giuseppe
Rana,
l’assessore prof. Michele Trentadue
per aver finanziato il progetto e
naturalmente l’insegnante signora
Angela per i preziosi consigli prodigati.
Le corsiste
frequenza di questo corso, ho potuto
colmare sempre più il mio bagaglio
culturale. Quindi, tracciando il bilancio di quest’anno scolastico, devo dire che è stato per me un anno
formidabile.
Ho avuto modo di conoscere tanta
gente simpaticissima, ho scambiato
con loro opinioni ed affrontato temi
generici di vita. Le esperienze sono
state tutte positive, e credo, anzi
sono sicuro di poter condividere
questo mio pensiero anche da parte
di tutti gli altri corsisti.
Lo so che forse non basta ciò che ho
scritto, perché possono essere in
molti a scrivere meglio di me, ad avere una cultura superiore alla mia,
a rispondere con più pertinenza e
migliore dialettica. L’unica certezza è quella di essermi preparato con
il maggior impegno possibile.
Non voglio essere ripetitivo, ma
sento la spontaneità di riaffermare
che quest’anno scolastico è stato
per me una anno ricco di esperienze,
quindi, tracciando il bilancio generale è stato un anno positivo al
massimo.
Spero, comunque, di poter concludere
l’anno scolastico senza tante pretese, e di poter approfondire sempre
più le materie di studio, al fine di
colmare il mio bagaglio culturale e
migliorare la mia condizione esistenziale.
Modugno 09 maggio 2003
Corsista EDA
Pagina 12
Notiziario della Scuola
LETTERE POESIE ED ALTRO
L’angolo degli scrittori
Ad un amico…
L’attesa della primavera
Tutti aspettano con ansia sincera
Il lieve venir della primavera
Ma, laddove non c’è la Pace,
quella dolce brezza,
che sempre tutti accarezza,
non riesce a riscaldare i cuori
con il suo tepore.
L’arrivo della Pasqua
Promette,da sempre,serenità,
ma, nel mondo,oggi,
c’è solo ostilità.
Perciò mi chiedo:
la primavera che avanza
non può della Pace
portare la speranza?
Giuseppe Gallo I D
Modugno, 11 aprile 2003
Caro amico,
so che stai attraversando un periodo
molto doloroso, sia per te che per
il tuo popolo, ma non riesco ad immaginare fino a che punto la
tua
vita sia cambiata, poichè la guerra
è, per mia fortuna, una realtà che
io non conosco, se non sui libri di
scuola.
Però, guardando le immagini alla televisione, riesco a percepire i sentimenti della paura, d'ansia, e di
incertezza che oggi provi e vorrei
tanto che tu potessi ritrovare al
più presto, la spensieratezza e la
voglia di essere felice che la nostra età richiede; perciò
ti chiedo di non farti travolgere
dall'odio e dalla sete di vendetta
che provano i grandi: noi dobbiamo
essere diversi da loro...
Voglia di pace
L’umanità spera nella pace
ma nel mondo si fa la guerra,
l’uomo guarda e tace
mentre si distrugge la terra;
mentre cade una bomba intelligente,
per paura si nasconde la gente,
la TV ci rassicura:
“Questa guerra non è duratura!”
Quando l’uomo capirà che
non c’è vita futura
senza una pace sicura?
Spero che questa mia lettera, se
mai la riceverai, possa riuscire a
comunicarti quello spirito di solidarietà e di amicizia che io e,
penso tanti altri, provano per te.
Saluti,
Daiana
Leonarda Colonna II D
Le braccia del mare
accarezzano dolcemente la riva
e le sue scie
giungono a destinazione.
Oh, onda viaggiatrice infinita,
finalmente approdi alla tua meta
ritrovando l'affetto noto
della roccia, tua madre.
La sfera lucente sorge all'orizzonte
e apre gli occhi
sulla retta divenuta da sempre
irraggiungibile
Nicola Lanave
II A
Giada Giungato II D
Le braccia del mare
Dov’è la Pace
La pace è una parola che in questo
periodo, ascoltiamo molte volte,la
troviamo scritta sui muri,sulle
bandiere,sulle copertine dei giornali:tutti la invocano e la sognano:
Ma perché non c’è veramente Pace?
Perché la Pace è così difficile da
avere in tutto il mondo?
Io mi sento impotente quando vedo
scorrere alla televisione le immagini della guerra che porta sofferenze e dolore, e io non posso far
altro che unirmi al coro di altri
ragazzi e gridare a gran voce PACE!!!!
Longo Rossella I D
L'inizio del giorno
Le scie del mare
tornano a far brillare
i granelli dorati.
Il sole, leone del cielo,
inizia ad innalzarsi
e poggia le sue braccia sulla riva.
Il lupo di mare
torna dal suo classico
viaggio notturno.
Un altro giorno
pieno di vita
sta per iniziare.
Luigi Losito II A
Pagina 13
ATTUALITÀ
USA, lo Stato uccide meno, si svuotano i bracci della morte
Per la prima volta da ventisei anni
la macchina del sacrificio di Stato
fa marcia indietro. Sono infatti più
coloro che escono che quelli che entrano nei “Bracci Della Morte” dello
Stato Americano.
Dalle “sale di attesa” del boia ormai non si esce solo passando per il
cammino del crematorio o per il furgone della morgue. Inaspettatamente
quattro detenuti condannati a morte
sono stati scarcerati per opera del
governatore dell’Illinois George
Ryan che votò per la pena capitale
nel ’77 e che ora fa venire a galla
la verità: Tutti e quattro sono inaspettatamente innocenti. Ma la sorpresa è tutta nella tramutazione
della pena di morte, di centocinquanta
carcerati
ch’erano
coi
“quattro”
detenuti
liberati
(Patterson, Orange, Hobley, Howard)
nel Deathrow, in ergastolo ad opera
dello stesso George Ryan che ha voluto compiere l’ultimo provocatorio
gesto di un governatore che ormai
prossimo alla pensione ha trovato il
coraggio che il suo collega del Texas “George W. Bush”, non ha mai avuto.
Non siamo ancora a risveglio completo di quel crudele incantesimo che
per trent’anni ha ricattato politici, troppo vili per dire ciò che o-
gni avvocato o giudice sapeva benissimo:” che la pena capitale è un
meccanismo ingiusto e diabolico che
distrugge imputati che sono colpevoli di non potersi pagare grandi avvocati difensori”.
Nei bracci della morte non ci sono
assassini con reddito alto,questi
ultimi vengono assolti per infermità
mentale e genialità dei loro legali.
Nei bracci ci sono 1.700 negri su
3.600 nella “Whiting list” e il 43%
dei condannati a morte anche se hanno commesso il 25% dei reati gravi.
Il numero dei condannati al patibolo
era cresciuto dal ‘76 al ’99 fino a
toccare i 98 giustiziati negli USA
per opera del governatore del Texas
che non ha mai concesso grazie in
vista della campagna elettorale del
2000. Quando egli è divenuto presidente il numero dei condannati è
crollato a 66 e nel 2002 risalito a
71, ma ne sono stati scarcerati 90
per la tecniche d’indagine che grazie all’esame del DNA ha escluso
centinaia d’indagati. Si è scoperto
inoltre che molti condannati erano
vittima di avocati corrotti che venivano pagati venti $ all’ora dalle
contee che si addormentavano durante
i processi. E, anche se sondaggi indicano un aumento di “fornai per
principio”, il 65% circa, altri son-
daggi dicono che il 50% dei cittadini USA credono iniquo il sistema, come Ryan, che fece arrestare il capo della polizia di
Chicago; e i governatori dicono
che la “pena” ormai è applicata e
dovrà restare nel sistema di punizione dei reati.
Indi dal 1970 gli USA si sono mostrati più clementi nei confronti
dei condannati a morte, ma soprattutto si sono manifestati indulgenti solo nei confronti di
incriminati in possesso di verdoni e avvocati geniali la cui vera
colpa era quella di essere troppo
avidi di fama e di denaro.
Nicola Pacione
Giorgio M. Boggia II E
CRONACA
Furto in una villa lussuosa modugnese: proprietaria ferita
Un furto è avvenuto in una lussuosa
villa di Modugno in provincia di Bari il 28/04/03 in casa Rossi. Grazie
all’intervista fatta al figlio della
proprietaria, sono riuscita a sapere
come si sono svolti i fatti.
I manigoldi si sono introdotti nella
casa attraverso la porta principale,
per appropriarsi di tutti gli oggetti di valore contenuti in essa.
L’allarme è scattato quando, dopo aver scassinato l’inferriata, hanno
aperto la porta, ma con i loro strumenti, lo hanno disinserito.
Entrati in casa, hanno cominciato,
indisturbati a rubare oggetti di valore, e di grande valore affettivo
come: quadri dipinti da grandi artisti comprati durante i viaggi fatti
dalla signora Rossi, che per lei
rappresentavano dei bei ricordi, inoltre si sono impossessati gioielli
regalati
dal
marito
ormai defunto: collane
di
perle,
orecchini
d’oro, anelli con incastonati
diamanti,
rubini tutti preziosi
di elevata caratura;
sono state portate via
ceramiche, cristalli,
porcellane, candelieri… Suppellettili d’antiquariato di grande valore,
sono ora in mano ai ladri!
La signora era appena tornata dal
supermercato, quando i delinquenti
vista la padrona tornare a casa,
l’hanno immobilizzata e ferita con
un coltello sulla spalla e lasciata
giacere a terra quasi in fin di vita. Per fortuna i medici l’hanno
soccorsa in tempo guarendola, grazie
al figlio che, arrivato qualche minuto dopo, l’ha portata in ospedale.
La signora non ha saputo riconoscere
i ladri, perché troppo breve il tempo per identificarli. Ed è per questo, che sono tuttora liberi!
La signora Rossi, ancora piange, non
solo per essere stata
derubata e
ferita, ma anche per tutti quei ricordi ormai persi, che non potrà più
rivivere tramite quegli oggetti!
Milena Scopelliti
I B
ATTUALITÀ
Lettera alla mia amica irachena
Cara Jody,
Ti scrivo questa lettera per incoraggiarti a sperare per la pace; io
penso sempre a te, alla tua famiglia
e prego per voi. So che questo è un
bruttissimo momento e che tu hai
tanta paura quanta ne ho io, ma so
anche che tu sei forte e che non
mollerai mai perché, come dici sempre tu, “A tutto c’è rimedio tranne
che alla morte”. Beh capisco che per
voi
non
è
giusto
quello
che
l’America vi sta facendo, ma non è
giusto che ci siano dittature, perché gli uomini devono essere liberi!
Spero che questa lettera ti arrivi e
lo dico perché non sarà molto facile
a causa delle comunicazioni interrotte: non immagino neanche come
possa essere una giornata senza la
TV e senza il telefono che sono elementi fondamentali per evitare la
solitudine; ma non ti preoccupare,
occuperai il tuo tempo leggendo le
mie lettere!
Mi farebbe tanto piacere se mi rispondessi, perché voglio sapere
com’è il tuo stato d’animo i questo
momento.
Paola Pastore I B
Pagina 14
Notiziario della Scuola
VIAGGI
Vagabondando per Urbino
Quest’anno la nostra scuola (S.M.S.
Francesco d’Assisi) ha deciso di
portare i ragazzi delle seconde medie in gita ad Urbino,all’Italia in
miniatura e di soggiornare ad un hotel situato a Viserba (una frazione
di Rimini).
L’emozione ha incominciato a farsi
sentire ancor prima di salire sul
pullman… la nostra prima gita di due
giorni!
La visita alle meraviglie è incominciata ancor prima di arrivare a
destinazione,scorgendo dal finestrino i paesaggi delle varie città da
noi attraversate.
Arrivati ad Urbino ad aspettarci
c’era un immenso prato verde sulla
quale abbiamo pranzato. Da questo si
poteva ammirare il noto palazzo di
Urbino vi assicuriamo che non è mai
così bello come quando lo si vede
dal vero.
Subito dopo di esso siamo andati a
visitare un museo: L’abbiamo visitato per intero ma le prime cose che
abbiamo ammirato di esso sono stati
i resti dell’antica Roma, subito dopo abbiamo ammirato quadri, camini,
letti a baldacchino insomma tutta
roba insostituibile dell’epoca. Fi-
nita questa visita ci siamo incamminati verso l’hotel dove,finalmente,
ci aspettava una vera e propria cena! Subito dopo di essa abbiamo passeggiato per le vie di Rimini sostando in gelaterie e sale giochi,
ritornati all’ hotel ci siamo diretti verso le nostre camere, dopo aver
esaurito tutte le nostre forze ci
siamo addormentati coscienti che il
giorno dopo ci avrebbe aspettato una
giornata altrettanto faticosa .
Il giorno seguente scesi per fare
colazione abbiamo parlato di quello
che avremmo visitato in giornata:
arrivati all’Italia in Miniatura abbiamo potuto ammirare le opere più
belle d’Italia la cosa che ci ha attirato di più è stata Venezia dove
c’era un omino che suonava il violino su di un ponte ed un fantasma che
narrava la storia di Venezia. Erano
presenti anche delle giostre una in
particolare ha attirato la nostra
attenzione: la canoa.
Alle ore 15.00 con molto dispiacere
siamo saliti sul pullman per tornare
a casa portando con noi il ricordo
di una gita meravigliosa.
Milena Cecinati, Roberta Romito II C
ATTIVITÀ
Un’ emozione con i numeri
Sono Ezio Vacca un alunno della terza C e, dopo aver vinto le semifinali dei giochi matematici a Canosa
nella categoria C2 sono partito sabato 17 maggio con mia madre, il
professor Ciacio e Agostina Pascazio, vincitrice nella categoria C1,
per Milano per disputare la finale
nazionale dei
giochi matematici.
Il viaggio in aereo è stato per me
molto emozionante perché era il mio
primo volo e mi sono divertito a vedere
il
panorama.
Partiti
dall’aeroporto di Bari alle 7:10
circa siamo arrivati a Milano alle
8:30 e con i mezzi pubblici abbiamo
raggiunto l’Università Bocconi.
I giochi sono iniziati alle 14:30
anche se noi, Agostina ed io, eravamo nelle rispettive aule già dalle
14:00. L’emozione era molta e gli esercizi erano numerosi e più difficili rispetto a quelli eseguiti a
Canosa e siamo riusciti a risolverne
solo una parte in maniera esatta.
Al termine delle gare abbiamo assistito tutti insieme solo alla premiazione della categoria C1 perché
dovevamo tornare a prendere l’aereo.
All’aeroporto di Linate abbiamo preso un gelato e siamo ripartiti alle
20:20 per Modugno. E’ stato bellissimo, arrivando su Bari verso le 21:40, vedere dall’alto le luci della
città.
Questa è stata un’esperienza che non
dimenticherò mai, grazie anche al
fatto che ho ricevuto una maglietta
e un attestato di partecipazione.
Se
in
futuro
mi
ricapitasse
l’occasione non esiterei a riviverla.
Ezio Vacca III C
Numeri utili
Numeri telefonici:
della
Scuola
Segreteria 080/5324395
Presidenza 080/5323311
Indirizzo e-mail :
[email protected]
Pagina 15
ATTIVITÀ
Il nostro Laboratorio di Scienze
Finalmente gli alunni appassionati
di scienze saranno contenti: infatti, come la scuola media "Lombardi"
di Bari, anche noi abbiamo ottenuto
quest'anno i finanziamenti del
“Progetto Nazionale SeT”, un progetto per l’educazione scientifica e
tecnologica. Grazie a questi soldi
il nostro professore ha iniziato ad
attrezzare un’aula speciale, il nostro laboratorio di scienze.
Il laboratorio serve a mettere in
pratica
ciò
che precedentemente potevamo
solo
leggere
sui
libri.
Noi
ragazzi della
II
E
siamo
stati i primi ad usarlo. Per ora
l’aula è ancora un po’ spoglia, e
non assomiglia molto ad un laboratorio, a causa della mancanza di accessori e strumenti scientifici.
Però abbiamo fatto già diversi esperimenti, annotando le nostre piccole
“scoperte”, e il nostro professore
ci ha fatto scoprire che anche con
oggetti comuni si possono fare degli
esperimenti.
Nicola si è anche divertito a preparare con Word una targa, che abbiamo
subito affisso sulla porta del nostro laboratorio.
Inoltre
abbiamo
documentato
alcuni esperimenti
con
fotografie
digitali che illustrano il nostro lavoro.
Secondo noi questo
laboratorio
è molto utile; infatti prima non sapevamo molto riguardo per esempio…
lo specchio, a parte che “rifletteva
i corpi”. Invece abbiamo scoperto
con le nostre mani che esso è una
sorgente secondaria riflettente.
E non ci eravamo mai domandati in
che modo si propaga la luce o se
tutti i corpi la emettono.
Forse l’esperimento più impegnativo
è stato quello in cui ci siamo posti
la domanda: “Come si propaga la luce?”. Per rispondere a questa domanda ci sono volute infatti più di due
ore di lezione!
Grazie al laboratorio
abbiamo
scoperto diverse
proprietà
della
luce: che si propaga
in
linea
retta,
che
non
tutti i corpi la emanano, che i corpi che non la emettono possono rifletterla o diffonderla, e così via.
Il bello è che non le abbiamo scoperte solo attraverso i libri, ma
attraverso esperimenti preparati e
talvolta modificati da noi stessi.
Questa esperienza ci è piaciuta molto e ci auguriamo di svolgere il
prossimo anno altre attività di questo genere. Speriamo quindi che presto il laboratorio della nostra
scuola venga arricchito di nuova
strumentazione, per allargare le nostre conoscenze non solo dal punto
di vista teorico ma anche da quello
pratico.
N. Pacione, S. Mastromarco,
A.Pascazio, G. Trentadue II E
VIAGGI
Urbino: La città del principe
Tra le tante belle esperienze, che
quest’anno ci ha riservato la nostra
scuola, c’è stata anche una magnifica
gita di due giorni, con mèta ad Urbino, Rimini, Gradara.
Questo è stato un viaggio bellissimo,
soprattutto perché i professori non
ci hanno tallonato come se fossimo
bambini: ci hanno lasciato il nostro
spazio e, pur sorvegliandoci costantemente, ci hanno redarguiti solo nei
casi effettivamente necessari.
Non è stato facile fare sette ore di
viaggio, ma questa sorta di prigionia
nel pullman è stata alleviata dalle
canzoni di Bruce Springsteen, che avevamo
cortesemente
chiesto
all’autista di inserire nello stereo.
A metà viaggio ci siamo fermati ad una stazione di servizio dove abbiamo
sgranocchiato qualcosa e siamo poi
ripartiti. Dai finestrini osservavamo
il paesaggio ricco di verde, fiori,
piante e qualche cavallo che brucava
l’erba.
Arrivati ad Urbino “ventoso”, per usare un’espressione cara a Giovanni
Pascoli, che in questa città studiò
da ragazzo, siamo scesi proprio davanti, si fa per dire, al Palazzo Ducale. In effetti, per raggiungerlo,
abbiamo dovuto percorrere un lungo
tragitto tutto in salita. certo che
questa fatica è stata poi compensata
pienamente: la facciata del palazzo
era stupenda.
Ma dovevamo ancora faticare tanto per
vedere il meglio. Infatti ci toccava
salire ancora 60 metri di strada tortuosa per arrivare nel cuore del palazzo del quale abbiamo potuto visi-
tare solo il 1° piano,
ossia le
stanze della
duchessa. Pensate che
in
ogni
stanza c’era un enorme
camino, statue, arazzi, quadri famosi ed è stato davvero emozionante
vedere dal vivo opere d’arte studiate sul libro di testo, come la Madonna di Senigallia e La Flagellazione di Piero della Francesca, La
Muta di Raffaello Sanzio.
Abbiamo anche potuto ammirare lo
studiolo di Federico da Montefeltro,
realizzato da intarsiatori davvero
eccezionali.
Dopo il Palazzo Ducale, abbiamo visitato anche il Duomo, con sculture
e affreschi degni di nota.
Subito dopo, ancora un’altra strada
in salita per raggiungere la Rocca,
e quasi quasi iniziavamo a rimpiangere le belle strade pianeggianti di
Modugno. In cima all’altura potevamo
osservare le altre persone che si
affannavano a “scalare” quella strada, già affrontata da noi.
La città di Urbino era stata visitata, ora toccava visitare Rimini.
Ci aspettavano altre due ore di
viaggio in pullman, tra un vociare
continuo e le proteste dell’autista
che “invocava” un po’ di silenzio.
Giunti a Rimini, dopo aver cenato
nell’hotel in cui avremmo pernottato, sapemmo che alle 23.00 saremmo
andati in discoteca. Qui c’era musica ad alto volume e tanti altri ragazzi di tante scuole. Al primo impatto nessuno di noi voleva ballare
ma poi ci siamo buttati tutti in pista, anche i professori.
Dopo una notte passata, come era da
prevedere, completamente svegli o
quasi, la mattina successiva alle
9.30
eravamo
all’ingresso
di
“Italia in miniatura”. Entrati,
siamo rimasti sbalorditi: davanti a
noi c’era un vero paradiso! Erano
riprodotti in miniatura i monumenti
più belli d’Italia e d’Europa.
Nel viaggio di ritorno ci siamo
fermati a Gradara dove, dopo una
ripida salita, abbiamo potuto visitare la Rocca Malatestiana: qui con
emozione siamo entrati nella cosiddetta “camera di Francesca” dove una tradizione vuole si sia svolta
la tragedia di Paolo e Francesca da
Rimini, episodio immortalato da
Dante nel V canto dell’Inferno, da
noi letto quest’anno in classe. Visitato il castello, siamo risaliti
sul pullman per tornare a casa:
stanchi ed assonnati, ma ancora con
tanta voglia di scherzare: chi il
castello, siamo risaliti sul pullman per tornare e chi si addormentava veniva subito svegliato dagli
schizzi d’acqua di qualche compagno.
Arrivati a Modugno, ci aspettavano
i nostri genitori ai quali non vedevamo l’ora di regalare i souvenir
acquistati e raccontare la nostra
esperienza.
Ma ora, che tutto è finito, di questa gita rimangono solo delle foto,
dei ricordi e, purtroppo, temi e
relazioni da svolgere.
Ma perché le cose belle finiscono
sempre male?
Pacione Nicola, Barbaro Arianna,
Dacchille Loredana, II E
Pagina 16
ATTIVITÀ
Recuperi pugliesi
Una visita da 1^ posto
All’inizio dell’anno con le classi
IID e IIE, ci siamo recati ai
“Recuperi pugliesi”, stabilimento
di separazione e stoccaggio di diversi rifiuti.
Quel giorno lo stabilimento aveva
ospitato l’azienda COMIECO, perché
aveva aderito al suo progetto di
sensibilizzazione
alla
raccolta
differenziata, anche se si occupa
solo del riciclaggio di materiale
cartaceo.
Sinceramente prima di arrivarci, avevo pensato che dovesse essere una
visita paranoica e senza colpi di
scena, invece sin dall’inizio avemmo la giusta accoglienza: ci distribuirono ordinatamente dei biglietti con su scritti dei numeri e
una busta riciclata contenente una
penna di cartone degli opuscoli e
un block notes per prendere appunti, un cappello e una maglietta.
Non vi nego che fu un’esperienza interessante, ma il bello venne dopo.
Degli addetti ci dissero di stare
attenti, perché con quei biglietti
avremmo fatto un’estrazione dove dovevano essere distribuiti tre premi.
Le mani “sante” della nostra professoressa estrassero i primi due numeri, dando un pallone da calcio ad una ragazza di seconda E, dei pattini
in linea ad una ragazza della mia
classe, e quando non ci speravo più,
scelsero il numero 21 e mi fu aggiudicato la bicicletta “rosso fiammante”.
Io non stavo più nella pelle, e
ancora oggi quando faccio una pedalata penso alla fortuna che
ho avuto, a quanto sia bello andare ad una visita con la professoressa De Mola…!!!
Leonarda Colonna,
Gaetano Balenzano II D
VIAGGI
Una gita …….indimenticabile
Urbino e dintorni
Modugno,20/05/’03
Caro diario,
come tu sai; quest’anno la scuola ha
organizzato per le classi seconde,
una gita di due giorni ad Urbino e
Rimini.
In questa occasione abbiamo conosciuto meglio i compagni delle altre
classi e scoperto i lati nascosti
delle
nostre
professoresse,
instaurando un rapporto di amicizia
e confidenza. Loro nei limiti del
possibile,ci hanno lasciato sempre
liberi e questo ha dimostrato una
mentalità aperta e giovane. La prima
tappa del viaggio è stata appunto,
Urbino,famosa per il palazzo appartenuto ai duchi di Montefeltro; al
suo interno abbiamo potuto ammirare
opere dalla grandiosità unica:
dipinti di Raffaello,le sculture
della Galleria Nazionale e, allo
stesso tempo,la struttura possente e
maestosa dell’edificio. Dopo una sosta sulla “rocca” della città,per
consumare la colazione,ci siamo avviati verso Rimini:eravamo ansiosi
di arrivare perché sapevamo che ci
aspettava una serata elettrizzante,
dove dovevamo scatenarci,vivendo una
notte di baldorie!Perciò vestiti con
abiti stravaganti e trucchi colorati,sempre scortati (!) dalle insegnanti,siamo giunti in discoteca,
dove ci siamo scatenati per alcune
ore, senza mai riposarci.
Il divertimento, è proseguito al nostro
ritorno
nell’albergo:
l’eccitazione non ci faceva sentire
né il sonno,né la stanchezza! Il
giorno
dopo
abbiamo
visitato
“L’Italia in Miniatura”:anche qui
abbiamo provato di tutto,dalle giostre,alle sala-giochi,ai go-kart e
al resto delle attrazioni. Ultima
tappa, fuori programma, è stata Gradara,una splendida fortezza situata
in cima ad una alta salita,e il mu-
SPETTACOLI
Il Musical di fine anno
Come ogni anno siamo alle solite,in
senso positivo ovviamente!
Ci stiamo preparando per l’evento
dell’anno,almeno per quello che mi
riguarda.
Ogni martedì di ogni settimana si è
studiato, studiato e ristudiato per
essere pronti ad interpretare nel
miglior modo possibile il nostro
“musical” scolastico; C’è chi recita, chi canta e chi, come me, suona…
Cosa? Il flauto, strumento semplice
per alcuni, ma difficile da suonare
quando ci si accinge ad eseguire un
pezzo “importante”. Si propone così
un brano musicale. Sembra facile ma
non lo è dal momento che i deve
produrre un suono intonato, mi sono
impegnata tanto. Ora è quasi tutto
pronto, mancano solo le ultime prove
e per quel giorno saremo tutti in
ottima forma. Ve lo assicuro! Ora
tocca a voi guardare e giudicare il
musical secondo i vostri gusti. Sono
sicura che vi piacerà! Non mi resta
che augurarvi buon divertimento.
A presto!
Angela Longobucco II C
seo degli strumenti di tortura;
veramente interessante!
Il ritorno, infine,è stato più silenzioso,forse per la stanchezza e
il sonno perso!quando abbiamo rivisto i nostri genitori,eravamo ansiosi di raccontare loro l’esperienza
indimenticabile vissuta!!
Alla prossima……..
Leonarda Colonna II D
Pagina 17
ATTIVITA’
Una giornata dedicata alla scienza e all’astronomia
Il
Il 9
9 Aprile
Aprile è
è stato
stato un
un giorno
giorno spespeciale
per
noi
alunni
delle
ciale per noi alunni delle classi
classi II
II
B,
B, D
D ed
ed E.
E.
Accompagnati
Accompagnati dai
dai nostri
nostri professori
professori
siamo
siamo andati
andati in
in pullman
pullman a
a visitare
visitare
la
S.M.S.”Lombardi”
di
Bari
la S.M.S.”Lombardi” di Bari dove,
dove,
grazie
grazie ai
ai soldi
soldi donatigli
donatigli e
e ai
ai fifinanziamenti
nanziamenti del
del progetto
progetto SeT,
SeT, sono
sono
stati
stati allestiti
allestiti negli
negli anni
anni passati
passati
un
laboratorio
scientifico
un laboratorio scientifico e
e un
un picpiccolo
colo laboratorio
laboratorio astronomico.
astronomico.
In
In questi
questi locali
locali i
i ragazzi
ragazzi fanno
fanno
piccoli
esperimenti
ed
piccoli esperimenti ed osservazioni
osservazioni
durante
durante le
le ore
ore di
di scienze.
scienze.
Noi
Noi abbiamo
abbiamo avuto
avuto la
la possibilità
possibilità di
di
visitarli
entrambi
e
di
partecipare
visitarli entrambi e di partecipare
alle
alle attività
attività che
che vi
vi si
si svolgono.
svolgono.
arriAppena arrivati, siamo Appena
stati accolti
vati,
siamo
in modo ospitale, in un grande audistati
accolti
torio, dove due professori ci hanno
in modo
parlato del progetto SeT:
è un ospiprotale,
un
getto nazionale di educazione in
Scienauditifica e Tecnologica, agrande
cui partecitorio,
dove
pa quest’anno anche la nostra scuodue
professola.
ri ci
hanno
Successivamente abbiamo
percorso,
parlato
del
guidati da un insegnante, un itineprogetto
SeT:
è
un
progetto
nazionarario illustrato da cartelloni inele
di ad
educazione
Tecrenti
argomentiScientifica
di scienzee disenologica,
a
cui
partecipa
quest’anno
gnati dagli alunni.
anche
la nostrastati
scuola.accompagnati
Poi
siamo
Successivamente
abbiamo dove
percorso,
nell’aula di informatica,
ci è
guidati
da
un
insegnante,
un
itinestato mostrato un ipertesto, realizrario
illustrato
cartelloni
inezato dai
ragazzi,dache
raccoglievano
renti
ad
argomenti
di
scienze
diseesperimenti fatti da loro per il
gnati
dagli
alunni.
progetto
SeT.
Poi
siamo
accompagnati
A questo puntostati
è iniziata
la parte
nell’aula
di
informatica,
dovedivisi
ci è
più interessante:siamo stati
stato
mostrato
un
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realizin due gruppi ed abbiamo visitato,
zato
dai ragazzi,
raccoglievano
in momenti
diversi,che
i due
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fatti da loro per il
ri.
progetto
SeT.
Nel laboratorio
di astronomia, non
A
questo
punto
è
la parte
essendo possibileiniziata
utilizzare
di
più
interessante:siamo
stati
giorno il telescopio, abbiamo divisi
visioin
gruppi
ed abbiamo
visitato,
natodue
alcuni
CD che
simulavano
osserin
momenti
divazioni astronomiche.
versi,
i
due
laboratori.
Nel
Così,laboratorio
restando comodamente seduti,
di
astronomia,
ci siamo
sentiti proiettati nello
no
n
es
se
nd o
spazio!
possibile
utiNel laboratorio di scienze, invece,
l
i z z professoressa
are
di
una
ci ha spiegato
giorno
il
telel’uso di diversi strumenti e di conscopio,
tenitori abbiamo
di vetro di varie forme.
visionato
simulavano
Poi seduti alcuni
intornoCDadche
un lungo
balcone centrale, abbiamo partecipato
osservazioni
con interesseastronomiche.
alla realizzazione di
Così,
coalcuni restando
esperimenti.
modamente
seduti,
In
particolare
ci
ha
colpiti
ci
siamo
sentiti
l’esperimento
sulle miscele, i miproiettati
nello
scugli e le sospensioni
in cui abspazio!
biamo usato acqua, olio, zucchero e
Nel
laboratorio
polvere
di caffè. di
scienze,
invece,
u- piaciuta molto e
Questa visita
ci è
na
professoressa
speriamo di avere ci
al più presto nelha
spiegato scuola
l’uso un laboratorio
la nostra
di
diversi strumenti
e di
contenitoscientifico
con tante
attrezzature
ri
di
vetro
di
varie
forme.
che faranno di noi tanti piccoli
Poi
seduti intorno ad un lungo bal“scienziati”.
cone centrale, abbiamo
partecipato
classe
II E
con interesse alla realizzazione di
alcuni esperimenti.
In
particolare
ci
ha
colpiti
l’esperimento sulle miscele, i miscugli e le sospensioni in cui
abbiamo usato acqua, olio, zucchero e polvere di
caffè.
Questa visita ci è piaciuta molto e
speriamo di avere al più presto nella nostra scuola un laboratorio
scientifico con tante attrezzature
che faranno di noi tanti piccoli
“scienziati”.
FANTARCA
Film visionati dalle diverse classi
- Mi chiamo Sam
- Prenditi un sogno
- La piccola venditrice di sole
- Alfabeto afgano
- Azzurro
- El Bola
- Momo alla conquista del tempo
- Spider Man
- Figli Hijos
- Harry Potter e la camera dei segreti
- Il Pianista
classe II E
ATTIVITÀ
Laboratori
L’abbigliamento nel Medioevo
Tra le tante attività svolte a
scuola quest'anno, ho frequentato
il
laboratorio
"L'abbigliamento nel Medioevo". L'esperta ci ha parlato
delle funzioni pratiche e, soprattutto simboliche dei vestiti medievali. Poi ci ha mostrato
alcuni
abiti
(riprodotti
su
modello
di
quelli dell'epoca). Non avendo
in quel momento una macchina
fotografica ho pensato di disegnare
.
Ecco
alcuni
"modelli".
Francesco Ceo II A
Disegni realizzati da Francesco Ceo
Pagina 18
Notiziario della Scuola
ATTIVITA’
Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
Progetto del Comune di Modugno
Il 17 dicembre 2002 nella sala oratorio di Modugno, c’è stata una manifestazione, patrocinata dai servizi sociali del comune di Modugno,
sui diritti dei bambini e degli adolescenti, a cui hanno partecipato
diverse scuole elementari e medie di
Modugno.
Anche
la
Scuola
Media:”Francesco D’ Assisi” ha dato il
suo contributo con diversi lavori e
cartelloni. Hanno partecipato le
classi II B,II E, II A, III D. E’
stato apprezzato molto il cartellone
che riportava, nella parte centrale,
i bambini, soggetti nel mondo, alla
privazione dei più elementari diritti. Noi alunni, delle classi parte-
cipanti, ci siamo cimentati nella
formulazione di diverse poesie e testi sull’ argomento: quelli più belli sono stati riportati sul cartellone sopra citato.
Quel pomeriggio, diversi di noi,
preparati dalle professoresse La
pietra e Massarelli abbiamo presentato i nostri elaborati. Abbiamo
colto l’occasione di parlare, anche
delle ricerche sul neolitico modugnese, la cui conoscenza è un nostro
diritto, perché fa parte delle origini del nostro territorio.
Il rapporto tra questi due argomenti, è stato elogiato dal professor
Macina, responsabile della rivista:”
Nuovi orientamenti”.
Sempre in quella occasione, è stato
montato il plastico della chiesa di
San Felice di Balsignano, realizzato, nella nostra scuola, diversi anni fa, nel laboratorio di arti grafiche ed espressive, con la direzio-
LETTERE POESIA ED ALTRO L’ANGOLO DEGLI SCRITTORI
I Bambini ridotti in schiavitù
Tutti i giorni nel mondo
Molti bambini farebbero il girotondo
Tenendosi stretti per mano
senza stare mai lontano.
Però non tutti possono giocare
Perché vanno a lavorare.
Lacrime di dolore rigano le guance
Dei bimbi mutilati e privi di organi
Che alimentano traffici arcani.
a malvagità oscura della gente
In questo consiste:
nel far soffrire
dei poveri ed innocenti angeli
nel turpe mercato della sessualità
priva di ogni moralità.
oppure vanno a ripulirei campi minati,
Se non riescono a sopravivere
Ne mandano altri a soffrire,
e a spegnere la giovane fiamma che
arde in loro.
Mario Pingitore IIB
In altri paesi, dei ragazzini vanno
in guerra
e fanno piangere la terra
ne delle professoresse Chessa, De
Giorgio, Fiore.
La manifestazione si è chiusa con
una targa, in onore di questo avvenimento, riconosciute a tutte le
scuole partecipanti, dal comune di
Modugno.
M.Pingitore C.Mangialardi II B
I colori della pace, i colori della
guerra
Vorrei dipingere
la realtà dei nostri cuori.
Il rosso
per il sangue,
il nero
per la morte,
il grigio
per la tristezza,
il viola
per il sacrificio:
ma questi colori
non li ho!
Li ha solo il militare,
che in tempo di guerra,
uccide senza pensare.
Gli uomini,
in tempo di pace,
utilizzano, colori
intensi e delicati
pieni di promesse
per un mondo migliore.
Hanno il verde,
perchè la speranza,
mai si perde.
Hanno il blu,
del mare,
che vuol solo giocare.
Farò il ritratto,
del mondo intero,
quando i colori
della guerra,
si saranno dissolti e,
i problemi verranno risolti.
Milena Scopelliti
I B
ATTUALITA’
La guerra: una gara a chi informa di più
La guerra è un business!
Essa non è solo un insieme di fame,
distruzione, morte malattie, orrore,
stragi, ingiustizie, pianti e ora è
anche gara, gara a chi informa di
più!
Dodici ore su ventiquattro sono dedicate a telegiornali, programmi e
filmati a questo avvenimento e che
non danno buone notinizie.
In televisione vengono annullati diversi programmi come film comici,
che ci avrebbero divertiti e distratti da quello che accade; sui
qutidiani si susseguono testate dedicate solo alla guerra.
“Gara a chi informa di più”, perche
i telegiornali delle varie reti te-
levisive fanno a gara a chi deve dare una particolare informazione, si
mandano giornalisti in quei luoghi
maledetti a rischio delle propria
vita, solo per audience, e non per
altro.
A queste coniderazioni molti risponderebbero “E’ normale! Ora tutto si
basa sul denaro!”, è vero che
l’informazione
è
vero
che
l’informazione è un diritto, ma ora
è troppo!
Secondo me le guerre (sia quella
combattuta sul campo di battaglia,
sia quella dell’informazione) sono
inutili da ogni punto di vista, sia
dal mio, sia da quello (credo) di un
marines americano, li sul campo a
rischiare la propria vita li sul
campo; con a casa una moglie e dei
figli
ad
aspettarlo,
sia
dell’inviato speciale che rischia la
propria vita per fornire notizie in
esclusiva.
La guerra è STUPIDA e INUTILE, e la
gara dell’informazione lo è ancora
di più!!!?
Volpe Giuseppe II^B
Pagina 19
ULTIM’ORA
Il Battesimo dell’aria
1° giugno. Per alcuni una domenica
come le altre ma per noi indimenticabile.
Grazie
alla
collaborazione
dell’Associazione Arma Aeronautica
di Modugno e all’“Aero club” di Bari
molti ragazzi delle scuole medie di
Modugno hanno avuto la possibilità
di effettuare voli su piccoli aerei.
Il primo volo ha avuto inizio alle
ore 8.30.
ULTIM’ORA
Visita all’archivio di Stato a Bari
Venerdì 30 maggio 2003 alcuni alunni
partecipanti al progetto “Modugno,
ducato sforzesco” si sono recati
all’Archivio di Stato di Bari.
L’edificio era moderno, ampio ed elegante. Entrati l’archivista, la
dott.ssa Sicoli ha guidato gli alunni in una stanza dove ha spiegato
la funzione che l’archivio svolge.
Ci ha particolarmente colpito un dato: esso possiede ben 38 chilometri di documenti,
posti su
tre
piani al di sotto dell’edificio. Il
documento più antico risale al 1294,
scritto su pergamena in latino, invece quello più recente risale al 1970. Gli archivi di stato più antichi sono quelli di Venezia, Firenze
e Torino. Un documento, inoltre, deve essere consegnato dopo quaranta
anni dalle istituzioni periferiche
all’Archivio di Stato che lo deve
catalogare. Nella seconda parte della visita l’archivista ha condotto
i ragazzi in una sala di esposizione
dove c’erano molti documenti antichi, la maggior parte di questi erano scritti in latino. Tutti i documenti sono unici e non riproducibili.
Grande è stata l’emozione di
osservare testimonianze così antiche
e così ben conservati.
Milena Scopelliti
I B
Veronica Viso, Mariacarla Cavone,
Luciana Tursellino I A
Avevamo un po’ di timore ma nello
stesso tempo eravamo molto felici.
Arrivò il nostro turno: entrammo
nell’aereo, piccolo ma ci avrebbe
procurato mille emozioni.
Il pilota ci fece delle domande su
come ci sentivamo e sulle nostre esperienze aeree.
L’aereo era pronto al decollo. Tutto
a un tratto incominciò ad alzarsi
sempre di più:
vedere la città
dall’alto era come vedere il plastico delle città.
Durante il volo l’adrenalina ci assaliva fino all’atterraggio; sembrava che dominassimo tutto il mondo!
Questa esperienza è stata la più emozionante e rimarrà impressa nella
nostra mente.
Hanno partecipato al
Battesimo dell’aria:
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Viviana Fulvia Assanti
Domenico Manuzzi
Vitamaria Accettura
Giuseppe Angelini
Palma Balenzano
Francesco Ceo
Loredana Dachille
Concetta Mangialardi
Francesco Schiavone
IA
ID
II A
II A
II A
II A
II E
III C
IIIC
Vitamaria Accettura,
Palma Balenzano II A
SPETTACOLO
La mandragola
Il giorno 2 Marzo tutte le seconde
classi
si sono recate al teatro
Royal di Bari per assistere a
una
commedia teatrale rinascimentale di
Niccolò Machiavelli, “La
Mandragola”.
Per tutti l’emozione è stata grande
in quanto era la prima volta che andavamo a teatro. L’ambiente era colmo di ragazzi nostri coetanei e non.
La trama era ricca di intrighi e
tradimenti, in un’atmosfera di comicità. La scenografia era povera e
cupa, con grandi scalinate e una
panca.
Il protagonista si chiama Callimaco,
innamorato di Lucrezia, a sua volta
sposata con Messer Nicia. Callimaco,
con l’ausilio di un frate corrotto e
di un suo caro amico, architetta una
beffa facendo bere a Lucrezia una
pozione di erbe, la mandragola, per
far
rimanere gravida Lucrezia che
non poteva avere figli però con un
inconveniente: il primo uomo che avrebbe avuto rapporto con lei, dopo
averla bevuta, sarebbe morto; ma ciò
non è vero. Questo imbroglio serve
per convincere Messer Nicia a
far
“relazionare” Lucrezia con un altro
uomo che poi - veniamo a scoprire è Callimaco travestito. La commedia
si conclude con un lieto fine: Callimaco va ad abitare con Lucrezia e
Messer Nicia, facendosi credere
dottore di famiglia,
continua a
stare con Lucrezia.
A questa intrigante commedia è se
guito un dibattito al quale abbiamo
partecipato attivamente facendo domande, considerazioni e complimenti
agli attori i quali ci hanno messo
subito a nostro agio.
Il messaggio che abbiamo tratto,
quindi,
è stato: se siamo troppo
ingenui è facile cadere nelle trappole altrui!!!
Oltre alla commedia noi ragazze abbiamo gradito la simpatia e la bellezza di alcuni attori mentre i nostri compagni soprattutto la bellezza di Lucrezia.
Ci siamo divertiti tanto e la disinvoltura degli attori ci ha fatto
immedesimare nei vari personaggi
(anche se non volevamo essere nei
panni di Messer Nicia!).
Vorremmo
tanto
ripetere
l’esperienza… al prossimo anno!
Lavinia Lepore II E,
Leonarda Colonna II D
Scuola media statale
Francesco d’Assisi
Modugno
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