Scuola media statale Anno scolastico 2002/2003 Francesco d’Assisi Modugno Giugno 2003 Notiziario della Scuola Sezioni INTERCULTURA Scambi culturali STUDIO DEL TERRITORIO Scoprire Balsignano I nostri corrispondenti di Arles La scuola media Francesco d'Assisi rivive il Neolitico Sin dal 1998, anno in cui sono stati istituiti gli scambi scolastici tra il collège “S. Charles” di Arles e la scuola “Francesco d’Assisi”; sono stati stretti dei legami di amicizia tra i due Istituti. Il primo “rendez-vous” si è realizzato a San Marino: è stata un’esplosione di gioia. All'inizio dello scorso anno scolastico i professori sottoposero alla nostra attenzione una interessante proposta del Comune e della rivista Nuovi Orientamenti: si trattava di un progetto intitolato "Conoscere il territorio. La frequentazione umana nel territorio di Modugno prima dell'anno Mille" e a noi sarebbe toccato il compito di svolgere attività di studio e di ricerca su momenti importanti della storia del nostro territorio. Accogliemmo l'iniziativa con entusiasmo. Si trattava di lavorare su una nostra realtà e andare alla scoperta delle nostre lontane origini e questo ci piaceva. Poi nel maggio 2002, gli alunni della nostra scuola hanno incontrato i loro compagni in Francia: tutti erano ansiosi di scoprire un nuovo paese dal clima radioso. Continua a pag. 6 Intercultura - Arles - Avignone - Polonia Studio del territorio - Il Neolitico a Balsignano Sito dello scavo archeologico di Balsignano Attività - Giochiamo con la matematica - Piscina - Lingue 2000 - Giochi nel Medioevo - Recuperi Pugliesi - Astronomia - Abbigliamento nel Medioevo Ricorrenze storiche - Il Giorno della Memoria Viaggi e Visite d’istruzione - Strasburgo - Urbino - Francavilla Spettacoli - Fantarca - Sogno di una notte di mezza estate - La Mandragola Incontro con l’archeologo Eda - Notizie - Bilanci - Taglio e cucito a scuola Ultim’ora - Il battesimo dell’aria - Archivio di Stato News/Eventi Continua a pag. 7 Notizie di rilievo: ATTIVITÀ Giochiamo con la matematica RICORRENZE STORICHE Per dare un futuro alla memoria Gli alunni della Scuola Media Francesco d'Assisi celebrano il "Giorno della memoria" • Vincitori della selezione regionale del Concorso “Lingueuropa” per il progetto Balsignano e il Neolitico. • Inserimento nell’archivio di documentazione scolastica GOLD dell’IRRE Puglia del progetto Voyage dans lumières et couleurs de l’Impressionnisme. Il 22 Marzo ho partecipato ai giochi matematici che si sono svolti a Canosa di Puglia nella scuola "E. Fermi". Appena arrivata ho provato un senso di confusione e imbarazzo perché non ero abituata a stare a contatto con tanti Continua a pag. 4 Come tutti sanno, il giorno 27 gennaio si celebra in Italia il “Giorno della memoria”, istituito dalla legge n. 211 del 20 luglio 2000 "in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti". Noi alunni della scuola media Francesco d’Assisi abbiamo voluto commemorare questo tragico evento della storia del '900. Continua a pag. 3 • La scuola è stata selezionata, nell’ambito del progetto SET, per l’allestimento di un laboratorio scientifico. Pagina 2 Notiziario della Scuola ATTIVITÀ Piscina Anche nuotando …s’impara Quest’anno, noi ragazzi di prima e seconda media frequentiamo un corso di avviamento al nuoto che viene svolto durante le ore di educazione fisica, presso le piscine comunali. Si tratta di strutture all’avanguardia, attrezzate con le migliori tecnologie per consentirne l’utilizzo a tutti. Qui, divisi in gruppi, in base al livello di capacità, svolgiamo esercizi sotto la guida di un istruttore che ci indica le posizioni corrette da assumere e, nello stesso tempo, ci aiuta se siamo in difficoltà. Sia io che i miei compagni abbiamo accolto con entusiasmo questa iniziativa, perché ci diverte, in quanto è un modo diverso di vivere la scuola, e, nello stesso tempo, ci fa capire quanto sia importante, per la nostra crescita, praticare uno sport completo, come il nuoto. E poi accontentiamo i nostri professori, perché un tuffo in piscina serve anche a rinfrescarci le idee…!! Luigi Bruno II D ATTIVITÀ Piscina Un’esperienza scolastica: in piscina con i compagni di classe “ Il Coni promuove corsi di nuoto in piscina, tutta la scuola Francesco d’Assisi parteciperà”. Queste magiche parole, pronunciate dalla nostra insegnante di educazione fisica, mandarono noi alunni in visibilio. Avevamo sempre desiderato fare qualcosa di diverso nell’ora di educazione fisica, possibilmente lontani dalle quattro pareti scolastiche e l’occasione si è presentata il 14 gennaio 2003, giorno in cui per le seconde e le prime classi della scuola media Francesco d’Assisi è iniziato il progetto “Conosciamo l’acqua”. Per fare per tre mesi attività motorie in piscina sono state unite le due ore settimanali di educazione fisica ed è stato modificato l’orario scolastico: il mercoledì e giovedì sono state anticipate di mezzora l’entrata e l’uscita. Gli alunni delle seconde classi sono andati in piscina da gennaio a marzo, quelli delle prime classi da aprile a giugno. Ogni mercoledì, per tre mesi, siamo arrivati a scuola, stranamente tutti puntuali, con un piccolo zaino per i libri ed un borsone “carico” di cuffie, occhialini, accappatoio, ciabatte di gomma, costume olimpionico, copriscarpe. Dopo due ore di lezioni in classe, ascoltate con la testa altrove, salivamo di corsa, per occupare i posti migliori, sull’autobus che ci avrebbe condotti in piscina. Il primo giorno siamo stati divisi in gruppi in base ai risultati di un test attitudinale. I giorni successivi, invece, guidati da un istruttore abbiamo regolarmente preso lezioni di nuoto. Tutti i giorni sono stati belli perché nei momenti in cui stavamo in acqua la nostra mente si rilassava e i suoni ovattati ci davano un senso di libertà: dimenticavamo tutto, niente più esisteva attorno a noi: amici, nemici, compiti, successi, insuccessi,… era come se tutte queste cose fossero andate in vacanza. Sì, è stata davvero straordinaria questa esperienze vissuta quest’anno con i miei compagni di scuola: abbiamo socializzato con le altre classi, abbiamo migliorato o perfezionato le nostre abilità, e questa estate, andando al mare, potremo, con orgoglio, insegnare ai nostri amici ciò che abbiamo imparato. Bisogna riconoscere che l’idea del Coni è stata veramente geniale, perché noi compagni di classe, dopo questa esperienza, ci iscriveremo ai corsi pomeridiani di nuoto nella speranza di essere seguiti ancora dalle nostre istruttrici,con le quali si era instaurato un bellissimo rapporto di amicizia e confidenza. Lavinia Lepore, Agostina Pascazio, Nicole Saliani, Arianna Barbaro II E ATTIVITÀ Piscina Nell’azzurro delle piscine comunali A Modugno si è finalmente aperta una piscina, evento splendido per due appassionate di nuoto come noi. Il comune di Modugno ha avuto come sempre un’idea brillante: far partecipare gli alunni delle scuole medie ed elementari a corsi gratuiti durante le ore scolastiche. Vogliamo raccontarvi come si è svolta per rendervi partecipi. Sebbene si sia incominciato ad andare in piscina in pieno inverno l’ambiente così accogliente di quel luogo e l’acqua calda delle vasche ci dava l’impressione di esser in piena estate; finalmente abbiamo imparato a fare il bagno senza aver paura di annegare. L’acqua alta per noi non è più un pericolo!Abbiamo appreso degli stili diversi da quelli da noi prima praticati: un vero spasso! Visto il divertimento abbiamo deciso di frequentare la piscina anche nel pomeriggio in compagnia dei nostri amici. Ora vi invitiamo a frequentare questo luogo meraviglioso dal momento che nessuno di voi lettori può permettersi di perdere un’occasione del genere! P.S. BUON DIVERTIMENTO! Milena e Angela II C Pagina 3 RICORRENZE STORICHE Per dare un futuro alla memoria Gli alunni della Scuola Media Francesco d'Assisi celebrano il "Giorno della memoria" Insieme ai nostri docenti eravamo convinti, però, che la celebrazione di un solo giorno fosse utile in parte a maturare in noi la piena consapevolezza di quanto accaduto, che esaurire in un unico momento il ricordo e la riflessione non sarebbe bastato a capire un fenomeno tanto tragico e tanto complesso. Così, guidati dai nostri insegnanti, per due settimane abbiamo lavorato sull'argomento: letture di testimonianze e racconti dei sopravvissuti, navigazione in Internet in alcuni siti particolarmente significativi sull'Olocausto (molto interessanti, per esempio, si sono rivelati quelli dei musei di Gerusalemme e di Washington), visione di filmati e così via ci hanno aiutato a conoscere il dramma della Shoa. Da questo lavoro, svolto in tutte le classi, è scaturito tanto materiale da poter allestire una mostra: disegni, immagini, poesie, testi, fotografie sono stati sistemati su pannelli che chiunque può ancora visionare nei locali della nostra scuola. Più in particolare, noi ragazzi di I e II A ci siamo cimentati nella elaborazione di racconti: abbiamo pensato, infatti, che mettersi nei panni di chi ha vissuto la tragedia dei campi di concentramento e viverne sia pure con l'immaginazione - gli stati d'animo, le sofferenze, le paure fosse un modo per coglierne appieno il dramma. Nei racconti eravamo di volta in volta un bambino sottratto ai propri giochi da un fe- roce soldato tedesco, un ragazzo che vede scomparire in un treno merci i propri genitori e non ne sa più nulla, un adolescente che nell'orrore di un lager scopre l'amicizia e la solidarietà.…E' nata così una raccolta di nostri testi, corredata da fotografie e introdotta da testimonianze di G. Perlasca, P. Levi, E. Wiesel e altri, che abbiamo intitolato "Per dare un futuro alla memoria. Antologia del giorno della memoria" Le nostre conoscenze sull'argomento si sono notevolmente arricchite il 21 gennaio quando abbiamo incontrato il dott. Gianfranco Branchi, un sopravvissuto al campo di concentramento di Dachau. Con grande meraviglia abbiamo ascoltato il suo racconto. Egli non era ebreo ma una persona che aveva "soltanto" espresso in libertà le proprie idee. Con enorme stupore abbiamo appreso che gli davano da mangiare 50 grammi di pane al giorno, mescolato a segatura di legno per suscitare la sensazione di sazietà, che anche la carne di un topo catturato in un buco del pavimento poteva integrare la sua "dieta da fame", che quando uscì da lì pesava solo 47 kg . Ci hanno colpito moltissimo l'emozione con cui il dott. Branchi raccontava alcuni momenti della sua terribile esperienza e l'amara ironia di certe descrizioni: l'indumento a righe dei prigionieri chiamata la divisa della Juventus, il riferimento alle attuali diete dimagranti… Ma non c'era ironia nella frase pronunciatagli dal soldato tedesco: << Tu, ora, sei solo un numero e non una persona! >> C'era dolore nel non conoscere, non capire la ragione per cui lui fosse ancora vivo e i suoi compagni di baracca fossero morti. La sala della nostra biblioteca, dove si è svolto l'incontro, era colma di emozione: non siamo stati mai così silenziosi e coinvolti! Il 27 gennaio, per concludere la nostra esperienze sul "Giorno della memoria" ci siamo ritrovati a scuola con docenti e genitori e abbiamo Foto di gruppo con il dott. Branchi trascorso un pomeriggio di commemorazione. Dopo aver inquadrato storicamente il dramma della Shoa, ci siamo alternati nella lettura di alcuni brani e biografie di sopravvissuti, nella esposizione delle nostre riflessioni, nell'approfondimento sulla situazione in Puglia (anche la nostra regione ha avuto i suoi campi di concentramento!). Tra una lettura e l’altra abbiamo proposto filmati e immagini dei campi di concentramento. Un brivido di emozione ha percorso tutti noi quando abbiamo cantato “Auschwitz: la canzone del bambino nel vento” di F. Guccini e abbiamo recitato le poesie di speranza di N. Hikmet. La serata si è conclusa con il racconto di un soldato sopravvissuto alla campagna di Russia. Siamo tornati a casa con l'essenziale consapevolezza che il conoscere e il ricordare sono importanti per noi, cittadini di oggi e di domani, per non ripetere mai più gli errori commessi nel passato, sempre più convinti che "quando si pensa che uno straniero, o un diverso da noi, è un Nemico si pongono le premesse di una catena al cui termine […] c'è il Lager, il campo di sterminio" G. Angelini,V. Barile, R. L. Ceo, L. Losito II A Pagina 4 Notiziario della Scuola ATTIVITÀ Lingue 2000 Belle esperienze Da alcuni anni il sistema scolastico italiano sta vivendo un periodo di interminabili riforme ordinamentali e strutturali che dovrebbero progressivamente e sostanzialmente migliorare il sistema scolastico con elevati livelli di professionalità. Tra queste riforme rientra il progetto “Lingua 2000” che ha come obiettivo l’approfondimento delle lingue comunitarie anche nelle ore pomeridiane. In quest’anno scolastico (2002-2003) ho avuto anch’io l’opportunità di frequentare e approfondire il francese. Grazie a questo progetto abbiamo avuto la possibilità di collegarci via Internet con il collège “Raul Blanchard” di Annecy il quale ci ha inviato materiale di studio sulla città e sulle sue bellezze naturali ed artistiche. Inoltre abbiamo avuto l’opportunità di stringere rapporti di amicizia con alcuni ragazzi francesi attra- verso la corrispondenza. Quest’ultima ci sarà utile per arricchire la nostra conoscenza sulla Francia, sul suo modo di vivere, sulle sue tradizioni, sulla sua cultura. È un’esperienza irrinunciabile perché è un mezzo per eliminare le barriere che si vengono a creare tra i vari Stati e un modo per avvicinarci a culture “diverse” dalla nostra. Anche se il corso di francese terminerà, questa bellissima esperienza continuerà … nel tempo. Ben vengano queste attività che aprono le porte al dialogo tra i vari Stati europei facendoci sentire un’unica nazione forte e ci rendono partecipi di un progetto di pace. Elisabetta Iacobellis III D ATTIVITÀ Navigando nella storia Internet, oggi il più potente mezzo per divertirsi, fare shopping, conoscere nuova gente, è stato per noi ragazzi di terza media motivo di studio e di interesse per la storia. Tutto si è svolto nel laboratorio “Storia e Multimedialità”. L’attività ci ha aiutato a ripercorrere la storia dell’emigrazione italiana del Novecento. L’utilizzo di Internet, attraverso l’esplorazione di alcuni siti di storia, ha fatto sì che potessimo conoscere la storia della maggior parte dei nostri nonni. Abbiamo conosciuto le mete più favorevoli all’insediamento degli emigranti, i mezzi di trasporto che gli emigranti utilizzavano, gli stati d’animo di intere famiglie prima e dopo il viaggio e, soprattutto, abbiamo capito quale fosse l’“accoglienza” che aspettava gli e- migranti: controlli e speculazioni. Il laboratorio “Storia e Multimedialità” è stato molto importante perché ci ha portato a fare un salto nel mondo di ieri: il mondo della povertà, il mondo di chi cerca una vita migliore e il mondo di chi vive solo di semplici speranze. Ciò che ci ha maggiormente coinvolto è stato il fatto che le nostre ricerche non hanno utilizzato i soliti testi scritti ma si sono basate su immagini, disegni e veri filmati inseriti in ricchi siti Internet. I ragazzi, così, sono stati stimolati a cercare nuove notizie, nuovi elementi importanti per il nostro laboratorio. Una curiosità: anche Rodolfo Valentino, Rudolph Giuliani, Frank Sinatra, Robert De Niro e tanti altri oriundi di successo, attraverso Internet, sono entrati nel nostro laboratorio, nel nostro sapere e probabilmente nel nostro cuore. Mirko Sparapano III D ATTIVITÀ Giochiamo con la matematica ragazzi; ma, poi, mi sono rincuorata: anch'io ero una "sapientona" come loro! Avevamo a disposizione molte aule per svolgere la prova, però io ho impiegato molto meno tempo e quando sono uscita dall'aula mi sono data delle arie di superiorità. Valeria Marini? Uguale! Ero stata una delle prime a consegnare, non solo ma assieme alle altre compagne della mia scuola avevo avuto il tempo di esprimere dei dubbi, di confrontarsi e di discutere delle difficoltà incontrate. Sono stata molto contenta di aver vissuto questa esperienza, che mi è servita a controllare la mia emotività, spingendomi ad essere più "lucida e riflessiva"; inoltre il mio rapporto con la matematica è forse cambiato perché ho capito che divertendosi si può lo stesso imparare. A proposito, mi sono classificata al 23^ posto; come si dice, l'importante è partecipare e poi la sfida continua......… Marica Ricci II D Pagina 5 ATTIVITÀ Laboratori Divertirsi nel Medioevo Il giorno 2 aprile 2003 si è tenuto un laboratorio nella biblioteca della nostra scuola sui giochi e i giocattoli del Medioevo. Ha coordinato i lavori un'esperta della tematica, la dott.ssa ? Sivo. Dapprima abbiamo ascoltato una lezione sull'argomento. I giocattoli del medioevo erano di legno e di altri materiali. Non si usava la carta, perché era costosa e per scrivere si adoperava la pergamena. I giocattoli erano la riproduzione in miniatura degli strumenti di lavoro che i bambini avrebbero dovuto utilizzare da grandi nelle loro attività. I bimbi poveri usavano aratri e carretti di legno mentre i ricchi giocavano con cavalli a dondolo, spade di legno e armature di ferro. Le bimbe povere usavano il telaio e le bambole di pezza, mentre le bimbe ricche usavano le bambole con articolazioni. Le bambole venivano usate da maschi e femmine. Gli adulti utilizzavano le bambole per mostrare i vestiti della moda . I bambini poveri giocavano con una palla fatta di vesciche di maiale, materiale molto resistente. Il dado si ricavava da un osso dell’ agnello. Gli adulti giocavano a giochi da tavola (dama, scacchi, ecc. ). Nelle taverne si giocava d’azzardo. A chi veniva scoperto giocatore d’azzardo, per la legge del contrappasso, venivano tagliate le mani e la lingua . Se il cavaliere non si vestiva adeguatamente, al suo cavallo veniva tagliata la coda. C’era chi praticava il gioco per mestiere: costui era il giullare. Aveva il cappello con le punte, che rappresentavano le corna del diavolo. Infatti i giullari, che avevano diritto di parola, erano considerati uomini del diavolo e tutti avevano rispetto e paura di loro. Nella seconda parte dell'incontro abbiamo realizzato alcuni giocattoli, così come avrebbero potuto fare i ragazzi del medioevo. Con pochi stracci, pezzi di cartoni, fili di lana abbiamo realizzato dei veri e propri oggetti di gioco. Si sono creati dei gruppi di lavoro, in ognuno dei quali si è subito diffusa un'atmosfera di divertimento e di creatività. Si faceva a gara per inventare e costruire il giocattolo più originale, per dare alle bambole un'espressione particolare, per costruire con precisione una scacchiera. L'esperienza vissuta è stata davvero unica. Abbiamo dimostrato a noi stessi che riciclare, inventare, creare è molto divertente e soprattutto ci fa sentire i giocattoli realizzati più nostri. Oltre tutto è un bel modo per dare importanza a ciò che solitamente, con grande indifferenza, buttiamo: grazie a quel laboratorio abbiamo capito che tutto può diventare utile per il nostro divertimento e che non è necessario "torturare" i nostri genitori con richieste continue di giocattoli nuovi. Siamo capaci di costruirceli da noi! Una bella lezione, arrivata a noi direttamente dal Medioevo, per dare un calcio al consumismo e per valorizzare la nostra creatività. Viviana Assanti, Ester Federico Verona, I A Francesco Ceo, II A Rubini, Luis L’alunno Louis Verona mostra un giocattolo da lui realizzato su indicazioni fornite nel laboratorio ATTIVITÀ Laboratori Giochi di ieri e giochi di oggi Salve a tutti, sono una ragazza della scuola “F. D’Assisi” e vorrei parlarvi di una giornata diversa dalle solite lezioni, passata a scuola nel pomeriggio. Le varie classi della I e della II media stavano realizzando un progetto sullo studio del territorio, così si parlava dei giochi e dei divertimenti moderni in quel tempo, e le nostre professoresse hanno invitato una rappresentante dei passatempi del medioevo. Un tempo, il gioco più diffuso era quello di realizzare attrezzi in miniatura del mestiere del genitore che usava nel lavoro, ad esempio gli aratri per i contadini, la macchina da cucire per la sarta… Il genitore abituava il figlio, fin da bambino, a mettere in pratica questi attrezzi, che un giorno sarebbero stati il proprio futuro. In seguito ha spiegato le varie attività che col passare del tempo i bambini realizzavano con delle pezze, collant, gomitoli di lana, cartoncini, scatole… Le bambine, erano appassionate nel realizzare bamboline di vario colore e di vario genere, i maschietti, invece, concretizzavano macchinine, pupazzetti o camioncini. I bambini più poveri, realizzavano i giocattoli con materiale da scarto della lavorazione dei genitori, mentre i bambini più fortunati compravano carta crespa, cartoncino colorato, che serviva a rendere il giocattolo più vivace, ma a contrario, non lo realizzavano loro, ma le loro bambinaie o i loro genitori. Secondo il mio parere, questi bambini meno fortunati erano veramente dei piccoli creatori! La ragazza, entusiasta del nostro interesse, alla fine della giornata, ci aiutati a realizzare una bambolina, proprio come nel medioevo. Ci siamo serviti di collant per creare la testa, il gomitolo di lana per i capelli e le varie pezze per sbizzarrirci nei vestiti e nei cappelli. Il tempo a disposizione era terminato e abbiamo dovuto abbandonare la nostra creatività. Abbiamo ringraziato la signorina e abbiamo fatto ritorno a casa, tutti entusiasmati. Per me è stata un’esperienza del tutto positiva, perché abbiamo imparato varie cose che non conoscevamo sul medioevo e su i vari giochi dell’epoca. Silvia Di Pierro I D Pagina 6 Notiziario della Scuola INTERCULTURA Scambi culturali I nostri corrispondenti di Arles Gli alunni hanno incontrato i loro partner, al collège di “S. Charles” prima di essere ricevuti al club del gemellaggio di Arles. E dopo il Palais des Papes di Avignone, lo splendore di Saint Remy, l’eleganza di Cannes, il fascino di Nizza, la magia di Montecarlo…. Quasi un sogno vissuto sotto il meraviglioso cielo della Provenza e che rimarrà per sempre nei nostri ricordi. Mirko Sparapano III D Incontro con i nostri corrispondenti del Collège “Saint Charles” di Arles INTERCULTURA Scambi culturali I nostri corrispondenti di Rognonas I corrispondenti francesi presentano i nostri lavori Quest’anno i nuovi corrispondenti sono del collège “Alpilles-Durence” di Rognonas (Avignone). Con loro abbiamo scambiato lettere e lavori: i nostri sono stati esposti nella loro scuola il 5 marzo 2003 in occasione della “Journèe Portes Ouvertes” Insieme abbiamo lavorato ad un progetto sui nostri due sistemi educativi le nostre reciproche conoscenze: un modo come un altro per dare un piccolo contributo alla costruzione dell’ Europa. Questa è una delle lettere inviateci dalla nostra corrispondente di Rognonas, Blandine. “Per attirare l'attenzione del lettore, inserire qui una citazione o una frase tratta dal testo.” Chiara Caporusso III C INTERCULTURA Modugno - Polonia: possibili relazioni Anche in quest'anno scolastico stiamo studiando la storia del nostro territorio. Più in particolare la nostra attenzione si è rivolta alla prima metà del '500 quando Modugno, insieme a Bari e Palo del Colle, era ducato sforzesco, governato da Bona Sforza. Questa donna intelligente, colta e raffinata fu nello stesso tempo duchessa nelle nostre terre e regina di Polonia e riuscì a creare rapporti di vario tipo tra queste due realtà così lontane. Allora abbiamo riflettuto sul fatto che questa fosse un'ottima occasione per instaurare anche noi una relazione di conoscenza e di collaborazione con i nostri coetanei polacchi. Per iniziare, viaggiando in Internet, abbiamo visitato i siti del- l'ambasciata di Polonia in Italia, l'Istituto Polacco a Roma, l'Accademia polacca delle scienze, l'Ufficio turistico Polacco. Ne abbiamo ricavato preziose informazioni. Poi abbiamo preso contatto con il prof. Jaroslow Reszczynnski, docente di diritto romano, che ci ha messi in comunicazione con il Liceum Ogolnokszatalcace di Bielsko-Biala. La risposta è stata immediata: ci ha scritto la preside del Liceum, prof. ssa Renata Rosowska, che ha apprezzato la nostra iniziativa e ci ha descritto la sua scuola: collocata tra Cracovia e Auschwitz, ha una grossa scelta di corsi, ha già partecipato a concorsi nazionali ed internazionali ed è già in collegamento con molte scuole europee. Noi abbiamo subito risposto, indicando alcuni temi su cui, se i nostri amici polacchi saranno d'accordo, potremo lavorare insieme. Abbiamo anche scritto al Consolato Onorario della Repubblica di Polonia in Bari, che, gentilmente ci ha inviato del materiale su Bona Sforza e sulla Polonia. Siamo ancora all'inizio di questo progetto e già si rivela molto interessante, perché non solo ci permette di scoprire la nostra storia ma ci stimola a creare e mantenere contatti internazionali. Se questo è stato possibile nel '500 figuriamoci oggi! Rosa Dattoma, Vincenzo Alberga, Giuseppe Angelini II A Pagina 7 STUDIO DEL TERRITORIO Scoprire Balsignano La scuola media Francesco d'Assisi rivive il Neolitico Per quasi due anni scolastici, così, abbiamo operato all'interno di laboratori per l'elaborazione di un ipertesto contenuto in un CD, di un opuscolo e di una mostra che il pomeriggio del 14 gennaio abbiamo presentato alla nostra preside, ai genitori e ai professori. C'erano anche esperti del settore archeologia le tappe importanti dell'attività, i momenti in cui si è potuto avere un rapporto diretto con la realtà di Balsignano e con il mondo affascinante dell'archeologia. Abbiamo comunicato a tutti quanto ci siamo appassionati - durante il percorso di studio - nel toccare i reperti, esaminarne i materiali, forme e funzioni non più solo sulle fotografie ma con il nostro tatto, nel camminare lì dove vivevano uomini, donne e ragazzi di migliaia di anni fa, nel riprodurre con le nostre mani oggetti, magari decorandoli, simili a quelli del Neolitico. Mentre scorrevano le proiezioni delle immagini di alcune pagine del Intervento dei rappresentanti del Comune di Modugno e nostro ipertesto, abbiamo voluto codel prof. Macina municare a tutti l'importante consae beni culturali, l'assessore alla pevolezza maturata in noi durante le cultura del comune di Modugno e il visite al museo archeologico di Alprof. Raffaele Macina, direttore tamura e alla Soprintendenza di Bari: i cosiddetti "luoghi della culdella rivista Nuovi Orientamenti. Vogliamo ricordare, in particolare, tura" non soltanto non sono lontani la dott.ssa Francesca Radina, reda noi e frequentati esclusivamente sponsabile degli scavi a Balsignano, dagli "addetti ai lavori", ma sono a gli archeologi M. Sicolo e V. Ursi, nostra disposizione per arricchire anche loro impegnati negli scavi e le conoscenze ed esserne protagoniche ci hanno guidato durante le visti attivi. Certo, è necessario essite e i laboratori, la dott.ssa E. sere guidati da professionisti eSaponaro del Museo archeologico di sperti e appassionati. Noi siamo Altamura. Provavamo tanta emozione stati fortunati perché abbiamo innel constatare una così grande atcontrato nelle nostre visite persone tenzione da parte di proprio così. Le abbiamo rinqueste persone così graziate per averci coinvolto importanti e, nello attivamente e per averci fatstesso tempo, anche to acquisire una convinzione: grande contentezza e entrare in un museo, in un un pizzico di orgoluogo in cui si conservano glio per aver svolto testimonianze del passato è un'attività che ci una esperienza che ci forma e ha coinvolti e apci … trasforma. passionato tutti, In ultimo abbiamo sottoIntervento della dott.ssa Radina docenti e alunni. lineato un importante arricNella presentazione chimento della nostra mentadel nostro lavoro abbiamo tenuto a lità di ragazzi che vivono consapedire che operare all'interno dei lavolmente nel territorio come cittaboratori ci ha resi protagonisti dini: l'esperienza dello studio del attivi del nostro lavoro. Per noi Neolitico - modugnese e non solo si è sottolineato - è stato imporci ha fatto prendere coscienza deltante in tutto il percorso il l'importanza dei nostri beni cultu"FARE", il costruire i nostri prorali. Durante il lavoro sul Neolitico abbiamo constatato la ricchezza del nostro patrimonio e, spesso confrontandolo con quello di altri territori, siamo rimasti stupiti dalla loro unicità e specificità. Che farne allora? è doveroso chiedersi. Il problema è indubbiamente la loro conservazione ma in primo luogo il loro rispetto. Conoscerli per noi è nello stesso tempo rispettarli. Ma questo è solo un primo passo. E se li considerassimo - si è detto - una vera e propria risorsa del nostro territorio? Navigando in Internet abbiamo trovato esempi di ecomusei, parchi archeologici, laboratori di Allestimento della mostra archeologia sperimentale. Balsignano e - più in generale il territorio modugnese - non hanno nulla da invidotti: i disegni, i grafici, i tediare ad altre realtà che hanno vasti, le schede al computer, le pagilorizzato le proprie ricchezze. Con ne dell'ipertesto e così via. Al nogrande forza agli intervenuti abbiastro "pubblico" abbiamo illustrato mo voluto ribadire che noi ragazzi, Incontro con gli esperti archeologi V. Ursi e M.Sicolo in quanto cittadini di oggi e di domani, vogliamo progettare il nostro futuro, anche a partire dai nostri beni culturali. Desideriamo notare, inoltre, che in tutto il percorso dello studio su "Balsignano e il Neolitico" noi ragazzi abbiamo lavorato fianco a fianco con i corsisti dell'EDA che hanno partecipato con interesse e impegno a ogni iniziativa programmata. Abbiamo imparato insieme, adulti e ragazzi, comunicandoci curiosità ed entusiasmi. Insomma, come ha detto una signora che ha presentato la propria esperienza, siamo "cresciuti" insieme. L'interesse con cui tutti hanno seguito il nostro lavoro, gli interventi degli esperti, i complimenti ricevuti ci hanno riempito di contentezza e hanno gratificato un'attività che sì è stata lunga e impegnativa ma ci ha regalato grandi soddisfazioni. La serata, insomma, Visita alla Soprintendenza davanti al plastico della sepoltura dell’uomo di Balsignano ci è parsa proprio un successo! Ed ora, in quest'anno scolastico, stimolati e incoraggiati dai buoni risultati ottenuti con il Neolitico, intraprendiamo un altro viaggio affascinante alla scoperta di un altro momento della storia del nostro territorio: Modugno, ducato sforzesco. Buon lavoro! Gli alunni di II e III A Pagina 8 Notiziario della Scuola ATTIVITÀ Fantarca Il cinema al servizio dei più deboli Tra i film visionati per la rassegna “Fantarca”, quello che mi è rimasto più impresso è stato “Mi chiamo Sam”. È la storia di un disabile, Sam appunto, che lotta per non essere considerato un diverso dalla società e per poter affermare i propri diritti di padre. Scopo del regista è certo quello di interessare l’opinione pubblica sempre più condizionata dal culto dell’immagine, ai problemi dei portatori di handicap, attraverso un mezzo potente come il cinema. Anch’io, infatti, mi sono trovata a riflettere sugli atteggiamenti di insensibilità che spesso caratterizzano i nostri rapporti nei con fronti di chi è meno fortunato di noi. Quindi, un grazie al cinema, se ci aiuta ad abbattere “le barriere architettoniche” dell’indifferenza! Graziana Criscuolo II D SPETTACOLO Esperienza al Fantarca Harry Potter e la camera dei segreti La nostra esperienza al FANTARCA è stata bella e interessante. Tra i film visionati, i più coinvolgenti e istruttivi sono stati "Mi chiamo Sam", "Azzurro", "Momo alla conquista del tempo", "Il pianista", "El bola". Quello più fantastico è stato sicuramente "HARRY POTTER E LA CAMERA DEI SEGRETI". Il film a noi ragazzi ha insegnato l’importanza di rimanere uniti per superare tutte le difficoltà insieme, ad essere forti e coraggiosi perché sempre tutto si risolve nel migliore dei modi. Lo dimostra Harry, il protagonista del film, che cresce nonostante un’infanzia non molto facile, sfruttando al meglio quello che i suoi genitori gli hanno insegnato anche se sono stati solo qualche mese con lui. Harry non si lascia mai influenzare dalle decisioni degli altri ma ascolta i consigli delle persone di sua fiducia. A conclusione della rassegna cinematografica del Fantarca possiamo affermare che l’esperienza è stata bellissima. Tutti i film hanno dimostrato che per vincere il male bisogna agire con fiducia e lealtà. Inoltre abbiamo scoperto che andare a vedere i film al cinema vuol dire provare non solo le nostre ma anche le emozioni degli altri. Margherita Castro,Viviana Assanti I A SPETTACOLO Sogno di una notte di mezza estate Tutti all’opera Quest’anno nella nostra scuola “F. d’Assisi” si e’ deciso di rappresentare, per fine anno,una opera di Shakespeare: ”Sogno di una notte di mezza estate”. Nel primo atto e nel terzo atto, svolgendosi le scene di Tesco, duca di Atene,le professoresse hanno preso spunto dal palazzo di Knosso,per realizzare la scenografia che raffigura il trono. In esso viene rappresentato un animale leggendario: il grifone,uno a destra l’altro a sinistradel palcoscenico. Buona parte della scuola ha partecipato a questo progetto musicale,tra cui la nostra classe;la 1 B, in particolar modo il nostro intervento e’ servito ad allestire la scenografia. I professori, per fortuna ci hanno permesso di impiegare parte delle loro ore di lezione per la realizza- naturale su un foglio reticolato e poi ingrandito sulla base scenografica. Il nostro lavoro è terminato, ma quello degli altri è iniziato:i ragazzi della 2 E e della 3 D hanno aiutato le professoresse Chessa, De Giorgio e Fiore a dipingere con colori caldi ,fra cui il rosso,il verde ed il giallo in varie tonalità. Il resto degli alunni ha preparato le danze,la recitazione,la parte vocale e strumentale. La conclusione del lavoro consisterà nella rappresentazione. Lasciamo a voi i giudizi! zione del progetto. Abbiamo iniziato il lavoro prendendo le misure del palcoscenico,per poi innalzare la base della scenografia . Il disegno principale è stato copiato da un libro, riprodotto in scala Francesca Priore, Paola Pastore, Milena Scopelliti I B Pagina 9 VIAGGI Excursion à Strasbourg Le matin du 7 avril notre aventure commence : nous sommes partis à 6 heures pour Rimini où nous avons visité la ville . Le matin suivant nous sommes partis pour Strasbourg , la métropole de l’ Alsace où nous avons visité le siège du Parlement Européen. Le Parlement communautaire s’est installé récemment dans un tout nouveau Palais de l’ Europe. Cette construction remplace l’ancien bâtiment après seulement vingt ans d’existence, mais une passerelle relie les deux édifices. Au total,c’est entre 3000 et 4000 personnes qui doivent travailler et circuler dans ce cadre futuriste. Les 627 parlementaires , qui représentent 370 millions d’Européens, siègent dans l’hémicycle placé au sommet du nouvel édifice. Après avoir visité le Parlement nous avons visité la ville et la Cathédrale de Notre- Dame. Dans cette Cathédrale il y a un horloge astronomique. Il fut construit vers 1547 par une équipe d’ horlogers Suisses. Ensuite nous avons visité la ville. Une excursion super! Federica e Luciana III A Intervento dei rappresentanti del Comune di Modugno e del prof. Macina Foto di gruppo a Strasburgo VIAGGI Un’emozionante visita al Parlamento di Strasburgo Strasburgo: il Parlamento europeo Le visite d’istruzione sono sempre considerate come uno degli eventi più importanti dell’anno scolastico e questa è stata considerata forse tale ancor di più per la mia classe. Da alcuni mesi si progettava la gita all’estero e con grande fatica dei professori e degli organizzatori a causa della guerra fra Iraq e U.S. A., dopo tante peripezie, si è giunti finalmente alla decisione che la gita si sarebbe svolta nonostante il “pericolo” della guerra. Così il 7 aprile siamo partiti per Strasburgo con l’obbiettivo di approfondire lo studio sul Parlamento Europeo, uno dei temi principali del nostro programma di terza media. Eravamo pimpanti e felici, non vedevamo l’ora di giungere a destinazione. Appena arrivati sul posto ciò che per primo ci ha lasciato stupiti è stata la grandezza e la particolarità della sua struttura di vetro. All’interno, sotto gli sguardi sorveglianti dei funzionari, ci siamo accomodati in una sala in cui ci hanno spiegato le varie funzioni del Parlamento: qui abbiamo incontrato l’Onorevole Adriana Poli Bortone. In un’altra sala abbiamo assistito al dibattito tra i vari rappresentanti dei Paesi della Comunità Europea che decidevano l’entrata dei nuovi Stati Europei a far parte della comunità. Ricordo che vi era un silenzio rigoroso e noi ragazzi eravamo concentrati ad ascoltare attentamente i discorsi dei deputati mediante apposite cuffie nella nostra lingua. È stato un momento davvero emozionante, perché per la prima volta avevamo la possibilità di assistere ai dibattiti politici personalmente perché siamo abituati a seguirli in televisione. Per me è stata un’esperienza indimenticabile, ho avuto l’opportunità di conoscere il simbolo che lega i quindici Paesi Europei e la presenza di altre scolaresche di nazionalità diverse mi hanno dato la sensazione di far parte di un’unica nazione forte, “l’Europa”, capaci di competere con le altre potenze sulla scena mondiale. Il viaggio d’istruzione si è concluso l’11 aprile con un po’ di malinconia perché i giorni trascorsi tutti belli, per aver visitato oltre Strasburgo anche altre località svizzere, tedesche ed italiane. Il ritorno si sa mette malinconia, ma allo stesso tempo ci è rimasta la soddisfazione di aver trascorso giorni indimenticabili. Elisabetta Iacobellis III D Pagina 10 Notiziario della Scuola EDA Notizie dal Corso EDA Il corso di Educazione degli Adulti (EDA) è parte integrante del Centro Territoriale per (l’Educazione) Permanente che consente l’attuazione di numerosi corsi per il conseguimento della licenza media ma anche per l’alfabetizzazione interculturale degli adulti che va dal perfezionamento della lingua italiana ai corsi di cultura generali ed ancora ai laboratori di taglio e cucito, cartapesta e ceramica. Parecchi adulti seguono i corsi della nostra scuola da anni sia per avere stimoli e nuovi interessi sia per conoscere altre persone con cui condividere momenti di cultura e di vita. EDA Come si combatte per la pace Tra le innumerevoli definizioni della guerra abbiamo trovato questa: la guerra è un atto di violenza armata che ha per scopo la ridefinizione dei rapporti economici e politici tra le potenze. Essa non è un atto isolato che si spiega da solo, ma è un elemento di un sistema complesso: il sistema internazionale degli stati. Cerchiamo di analizzare almeno qualcuno degli agenti di questo sistema-guerra complesso: fondamentale è la gestione delle risorse primarie (energia, acqua e cibo) che è il fulcro sul quale gira il sistema internazionale. Chiunque tende a controllare quante più risorse possibile per migliorare la sua posizione e mantenere proprio potere: si parla di prestigio internazionale, ma è cosa molto più concreta di quel che la parola suggerisce. Dall'inizio dei secolo scorso, con la seconda grande industrializzazione dell'emisfero Nord e con la nascita della motorizzazione di massa e della chimica di sintesi, l’Occidente ha concentrato la sua politica internazionale nel controllo della risorsa energetica più nobile, il petrolio. Ogni volta ne ha fatto le spese chi ha tentato di opporsi a questo monopolio. La rivoluzione del petrolio del secolo scorso non ha rappresentato solo la disponibilità di combustibili molto energetici e duttili, ma anche la nascita di una nuova chimica industriale, la petrolchimica appunto. Senza petrolio non si rimane solo al buio e al freddo. Senza petrolio manca la plastica e senza plastica ormai non si vive più da nessuna parte. E’ logico aspettarsi che l’Occidente, pur avendo diversificato col carbone ed il nucleare l'approvvigionamento di energia elettrica, abbia posto il suo strumento militare, e in generale le sue migliori forze, a salvaguardia della libertà di accesso al petrolio, soprattutto quando si è trattato di accedere al petrolio altrui. Non è altrettanto logico che, in vista dell'esaurimento naturale del greggio, non abbia avviato grandi progetti di innovazione in modo da cercare energie e "basi" alternative. Il petrolio finirà, prima o poi, e forse già nell'arco di una o due generazioni potrebbe diventare introvabile o comunque molto difficile e troppo costoso da estrarre. Al tempo stesso ci sono realtà di paesi emergenti che non accettano penalizzazioni e che vogliono arrivare al benessere e svilupparsi subito attraverso l'uso dei combustibili fossili (proprio come abbiamo fatto noi). Cina, India, Brasile,Argentina e l'intera Africa sub-sahariana hanno bisogno di petrolio. La guerra non risolve i problemi di alcuni ma è la è scorciatoia più efficace per la rovina di tutti La nuova guerra è globale e sotterranea, procura milioni di diseredati: è possibile che la classe politica mondiale non sappia guardare oltre un oggi che minaccia di restare senza domani? E’ pensabile che un sistema del genere duri indefinitamente? Dal medioevo, almeno, l'umanità non ha mai cessato di crescere, di cercare e trovare nuovi orizzonti dai quali trarre nuove possibilità, nuovo benessere. Che ognuno cerchi di fare la propria parte: per non cedere troppo facilmente, per testimoniare i valori della pace, per non dimenticare. Gli alunni del corso EDA EDA Premio speciale del Concorso “Peter Pan” del Comune di Modugno Racconto “Gli occhiali d’osso” “C’era una volta il bambino di nome Martin che era stato adottato dal Dottor Krup il più bravo ottico della città di Berna; l’inverno era molto freddo e il Dottor Krup passava ore ed ore ad inventare nuovi occhiali tra alambicchi, materiali e pentolini per i signori delle città di tutta europa; era gelosissimo del suo laboratorio che si trovava nella soffitta di una ridente casetta del centro-città. Un bel giorno di sole il padre adottivo partì per presentare i suoi ultimi occhiali a Parigi e Martin entrò di soppiatto nel suo laboratorio perché era curioso di capire cosa facesse lì il dott. Krup. Vide un grande tavolone con strumenti d’acciaio di precisione, cannelli per la fusione dei metalli, alcune bombole di gas combustibile, e diverse bacheche piene di occhia- li, un paio più bello dell’altro; la sua attenzione fu colpita da una custodia a forma di scatola in madreperla con le cerniere in oro. Martin decise allora di aprirla per vederne il contenuto e così fece. C’erano degli occhiali in osso con delle lenti strane, fluorescenti; un’altra particolarità di questi occhiali era che le cerniere potevano essere girate a trecentosessanta gradi; in pratica gli occhiali d’osso potevano essere indossati sia per un verso che per l’altro. Martin , che non capiva il senso di queste particolarità, decise di indossarli per un verso; e così fece; si affacciò alla finestra per vedere se funzionavano e vide gente triste, che andava di fretta, che si lamentava della propria esistenza, dei propri difetti e di quelli degli altri, vide gente che parlava male degli altri alle spalle, che si lamentava che ogni cosa era un problema, che tutte le sciagure potevano capitare solo e solamente a loro, che gli altri non capivano, erano insignificanti, ignoranti, troppo stupidi per poter capire. Martin rimase impressionato e decise di cambiare il verso degli occhiali; dopo averli indossati si riaffacciò nuovamente e vide gente che sorrideva, che si fermava a salutare gli altri o che si abbracciava, che si scambiava consigli e incoraggiamenti; gente vestita in modo vivace e sobrio, che cercava di accettare la vita per il suo verso migliore. A questo punto Martin capì la grande scoperta del dottor Krup: gli occhiali d’osso erano uno strumento ottico per cogliere i due modi differenti di vedere la realtà ; e già, Pagina 11 Segue:“Gli occhiali d’osso” perché la vita è un bicchiere riempito a metà che si può vedere o mezzo vuoto, secondo il suo lato negativo, o mezzo pieno, secondo il suo lato positivo. Da quel momento Martin decise che avrebbe preso la vita con positività ed entusiasmo perché l’entusiasmo è lo zucchero che addolcisce ogni calice, è come il calore che ristora d’inverno, e, come la luce, fuga le ombre. A. Cirillo Una delle classi del corso EDA l nostro motto è : “Il modo migliore per capire se si è in grado di fare una cosa……..è farla !!! EDA Bilancio di un anno scolastico. Non ho partecipato a molti corsi, almeno rispetto a certi miei colleghi che affrontano prove scritte ed orali, quasi ogni mese senza considerare la natura del corso. Per conto mio, prima di presentare la domanda di iscrizione al corso EDA, ho preferito valutare un complesso di elementi, tra cui la tipologia del lavoro che svolgo, le gratifiche a cui potrei andare incontro e le mie risorse umane. Se oggi mi trovo in questa scuola é proprio perché analizzando complessivamente le prospettive professionali ed umane che essa mi offre, ho sentito dentro di me che era importante tentare, perché mi poteva spalancare un ottica di vita nuova ed appagante. Tornare tra i banchi di scuola e riprendere gli studi dopo tanti anni di stasi, non è stata certo cosa facile, ma accorgersi che essere rimasti indietro rispetto a tanti avvenimenti evolutivi nell’ambito scolastico, mi hanno fatto quasi avvertire un senso di disagio. Certo un conto è studiare da ragazzi ed accettare tutto ciò che ti viene inculcato, diversamente, è studiare ad una età più matura, dove, si riesce a comprendere con maggiore chiarezza qualunque argomento. Andando avanti nel tempo mi sono accorto che la formazione scolastica è di vitale importanza per poter affrontare la vita con maggior serenità. Grazie ai bravissimi e disponibilissimi docenti che ho incontrato nella EDA Taglio e cucito a scuola Anche quest’anno si è tenuto, presso questa sede, il corso di taglio e cucito diretto dalla stilista signora Angela Giovannelli. Il corso della durata di 40 ore, con frequenza bisettimanale, è stato seguito con assiduità da 15 corsiste di diversa età ed estrazione sociale. Tutte hanno dimostrato vivo interesse per le lezioni e si sono applicate con impegno nella realizzazione di vari capi di abbigliamento. A conclusione del corso, giovedì 5 giugno, nell’ambito della manifestazione scolastica di fine anno, sarà allestita una mostra con i capi realizzati. Le corsiste si augurano che questa bella esperienza, che ha permesso loro tra l’altro di socializzare, possa essere ripetuta anche nel prossimo anno, con un numero maggiore di ore onde avere l’opportunità di consolidare ed ampliare le conoscenze acquisite. Pertanto ringraziamo vivamente la preside prof. Francesca Montanaro per la sua gentile disponibilità, il sindaco dott. Giuseppe Rana, l’assessore prof. Michele Trentadue per aver finanziato il progetto e naturalmente l’insegnante signora Angela per i preziosi consigli prodigati. Le corsiste frequenza di questo corso, ho potuto colmare sempre più il mio bagaglio culturale. Quindi, tracciando il bilancio di quest’anno scolastico, devo dire che è stato per me un anno formidabile. Ho avuto modo di conoscere tanta gente simpaticissima, ho scambiato con loro opinioni ed affrontato temi generici di vita. Le esperienze sono state tutte positive, e credo, anzi sono sicuro di poter condividere questo mio pensiero anche da parte di tutti gli altri corsisti. Lo so che forse non basta ciò che ho scritto, perché possono essere in molti a scrivere meglio di me, ad avere una cultura superiore alla mia, a rispondere con più pertinenza e migliore dialettica. L’unica certezza è quella di essermi preparato con il maggior impegno possibile. Non voglio essere ripetitivo, ma sento la spontaneità di riaffermare che quest’anno scolastico è stato per me una anno ricco di esperienze, quindi, tracciando il bilancio generale è stato un anno positivo al massimo. Spero, comunque, di poter concludere l’anno scolastico senza tante pretese, e di poter approfondire sempre più le materie di studio, al fine di colmare il mio bagaglio culturale e migliorare la mia condizione esistenziale. Modugno 09 maggio 2003 Corsista EDA Pagina 12 Notiziario della Scuola LETTERE POESIE ED ALTRO L’angolo degli scrittori Ad un amico… L’attesa della primavera Tutti aspettano con ansia sincera Il lieve venir della primavera Ma, laddove non c’è la Pace, quella dolce brezza, che sempre tutti accarezza, non riesce a riscaldare i cuori con il suo tepore. L’arrivo della Pasqua Promette,da sempre,serenità, ma, nel mondo,oggi, c’è solo ostilità. Perciò mi chiedo: la primavera che avanza non può della Pace portare la speranza? Giuseppe Gallo I D Modugno, 11 aprile 2003 Caro amico, so che stai attraversando un periodo molto doloroso, sia per te che per il tuo popolo, ma non riesco ad immaginare fino a che punto la tua vita sia cambiata, poichè la guerra è, per mia fortuna, una realtà che io non conosco, se non sui libri di scuola. Però, guardando le immagini alla televisione, riesco a percepire i sentimenti della paura, d'ansia, e di incertezza che oggi provi e vorrei tanto che tu potessi ritrovare al più presto, la spensieratezza e la voglia di essere felice che la nostra età richiede; perciò ti chiedo di non farti travolgere dall'odio e dalla sete di vendetta che provano i grandi: noi dobbiamo essere diversi da loro... Voglia di pace L’umanità spera nella pace ma nel mondo si fa la guerra, l’uomo guarda e tace mentre si distrugge la terra; mentre cade una bomba intelligente, per paura si nasconde la gente, la TV ci rassicura: “Questa guerra non è duratura!” Quando l’uomo capirà che non c’è vita futura senza una pace sicura? Spero che questa mia lettera, se mai la riceverai, possa riuscire a comunicarti quello spirito di solidarietà e di amicizia che io e, penso tanti altri, provano per te. Saluti, Daiana Leonarda Colonna II D Le braccia del mare accarezzano dolcemente la riva e le sue scie giungono a destinazione. Oh, onda viaggiatrice infinita, finalmente approdi alla tua meta ritrovando l'affetto noto della roccia, tua madre. La sfera lucente sorge all'orizzonte e apre gli occhi sulla retta divenuta da sempre irraggiungibile Nicola Lanave II A Giada Giungato II D Le braccia del mare Dov’è la Pace La pace è una parola che in questo periodo, ascoltiamo molte volte,la troviamo scritta sui muri,sulle bandiere,sulle copertine dei giornali:tutti la invocano e la sognano: Ma perché non c’è veramente Pace? Perché la Pace è così difficile da avere in tutto il mondo? Io mi sento impotente quando vedo scorrere alla televisione le immagini della guerra che porta sofferenze e dolore, e io non posso far altro che unirmi al coro di altri ragazzi e gridare a gran voce PACE!!!! Longo Rossella I D L'inizio del giorno Le scie del mare tornano a far brillare i granelli dorati. Il sole, leone del cielo, inizia ad innalzarsi e poggia le sue braccia sulla riva. Il lupo di mare torna dal suo classico viaggio notturno. Un altro giorno pieno di vita sta per iniziare. Luigi Losito II A Pagina 13 ATTUALITÀ USA, lo Stato uccide meno, si svuotano i bracci della morte Per la prima volta da ventisei anni la macchina del sacrificio di Stato fa marcia indietro. Sono infatti più coloro che escono che quelli che entrano nei “Bracci Della Morte” dello Stato Americano. Dalle “sale di attesa” del boia ormai non si esce solo passando per il cammino del crematorio o per il furgone della morgue. Inaspettatamente quattro detenuti condannati a morte sono stati scarcerati per opera del governatore dell’Illinois George Ryan che votò per la pena capitale nel ’77 e che ora fa venire a galla la verità: Tutti e quattro sono inaspettatamente innocenti. Ma la sorpresa è tutta nella tramutazione della pena di morte, di centocinquanta carcerati ch’erano coi “quattro” detenuti liberati (Patterson, Orange, Hobley, Howard) nel Deathrow, in ergastolo ad opera dello stesso George Ryan che ha voluto compiere l’ultimo provocatorio gesto di un governatore che ormai prossimo alla pensione ha trovato il coraggio che il suo collega del Texas “George W. Bush”, non ha mai avuto. Non siamo ancora a risveglio completo di quel crudele incantesimo che per trent’anni ha ricattato politici, troppo vili per dire ciò che o- gni avvocato o giudice sapeva benissimo:” che la pena capitale è un meccanismo ingiusto e diabolico che distrugge imputati che sono colpevoli di non potersi pagare grandi avvocati difensori”. Nei bracci della morte non ci sono assassini con reddito alto,questi ultimi vengono assolti per infermità mentale e genialità dei loro legali. Nei bracci ci sono 1.700 negri su 3.600 nella “Whiting list” e il 43% dei condannati a morte anche se hanno commesso il 25% dei reati gravi. Il numero dei condannati al patibolo era cresciuto dal ‘76 al ’99 fino a toccare i 98 giustiziati negli USA per opera del governatore del Texas che non ha mai concesso grazie in vista della campagna elettorale del 2000. Quando egli è divenuto presidente il numero dei condannati è crollato a 66 e nel 2002 risalito a 71, ma ne sono stati scarcerati 90 per la tecniche d’indagine che grazie all’esame del DNA ha escluso centinaia d’indagati. Si è scoperto inoltre che molti condannati erano vittima di avocati corrotti che venivano pagati venti $ all’ora dalle contee che si addormentavano durante i processi. E, anche se sondaggi indicano un aumento di “fornai per principio”, il 65% circa, altri son- daggi dicono che il 50% dei cittadini USA credono iniquo il sistema, come Ryan, che fece arrestare il capo della polizia di Chicago; e i governatori dicono che la “pena” ormai è applicata e dovrà restare nel sistema di punizione dei reati. Indi dal 1970 gli USA si sono mostrati più clementi nei confronti dei condannati a morte, ma soprattutto si sono manifestati indulgenti solo nei confronti di incriminati in possesso di verdoni e avvocati geniali la cui vera colpa era quella di essere troppo avidi di fama e di denaro. Nicola Pacione Giorgio M. Boggia II E CRONACA Furto in una villa lussuosa modugnese: proprietaria ferita Un furto è avvenuto in una lussuosa villa di Modugno in provincia di Bari il 28/04/03 in casa Rossi. Grazie all’intervista fatta al figlio della proprietaria, sono riuscita a sapere come si sono svolti i fatti. I manigoldi si sono introdotti nella casa attraverso la porta principale, per appropriarsi di tutti gli oggetti di valore contenuti in essa. L’allarme è scattato quando, dopo aver scassinato l’inferriata, hanno aperto la porta, ma con i loro strumenti, lo hanno disinserito. Entrati in casa, hanno cominciato, indisturbati a rubare oggetti di valore, e di grande valore affettivo come: quadri dipinti da grandi artisti comprati durante i viaggi fatti dalla signora Rossi, che per lei rappresentavano dei bei ricordi, inoltre si sono impossessati gioielli regalati dal marito ormai defunto: collane di perle, orecchini d’oro, anelli con incastonati diamanti, rubini tutti preziosi di elevata caratura; sono state portate via ceramiche, cristalli, porcellane, candelieri… Suppellettili d’antiquariato di grande valore, sono ora in mano ai ladri! La signora era appena tornata dal supermercato, quando i delinquenti vista la padrona tornare a casa, l’hanno immobilizzata e ferita con un coltello sulla spalla e lasciata giacere a terra quasi in fin di vita. Per fortuna i medici l’hanno soccorsa in tempo guarendola, grazie al figlio che, arrivato qualche minuto dopo, l’ha portata in ospedale. La signora non ha saputo riconoscere i ladri, perché troppo breve il tempo per identificarli. Ed è per questo, che sono tuttora liberi! La signora Rossi, ancora piange, non solo per essere stata derubata e ferita, ma anche per tutti quei ricordi ormai persi, che non potrà più rivivere tramite quegli oggetti! Milena Scopelliti I B ATTUALITÀ Lettera alla mia amica irachena Cara Jody, Ti scrivo questa lettera per incoraggiarti a sperare per la pace; io penso sempre a te, alla tua famiglia e prego per voi. So che questo è un bruttissimo momento e che tu hai tanta paura quanta ne ho io, ma so anche che tu sei forte e che non mollerai mai perché, come dici sempre tu, “A tutto c’è rimedio tranne che alla morte”. Beh capisco che per voi non è giusto quello che l’America vi sta facendo, ma non è giusto che ci siano dittature, perché gli uomini devono essere liberi! Spero che questa lettera ti arrivi e lo dico perché non sarà molto facile a causa delle comunicazioni interrotte: non immagino neanche come possa essere una giornata senza la TV e senza il telefono che sono elementi fondamentali per evitare la solitudine; ma non ti preoccupare, occuperai il tuo tempo leggendo le mie lettere! Mi farebbe tanto piacere se mi rispondessi, perché voglio sapere com’è il tuo stato d’animo i questo momento. Paola Pastore I B Pagina 14 Notiziario della Scuola VIAGGI Vagabondando per Urbino Quest’anno la nostra scuola (S.M.S. Francesco d’Assisi) ha deciso di portare i ragazzi delle seconde medie in gita ad Urbino,all’Italia in miniatura e di soggiornare ad un hotel situato a Viserba (una frazione di Rimini). L’emozione ha incominciato a farsi sentire ancor prima di salire sul pullman… la nostra prima gita di due giorni! La visita alle meraviglie è incominciata ancor prima di arrivare a destinazione,scorgendo dal finestrino i paesaggi delle varie città da noi attraversate. Arrivati ad Urbino ad aspettarci c’era un immenso prato verde sulla quale abbiamo pranzato. Da questo si poteva ammirare il noto palazzo di Urbino vi assicuriamo che non è mai così bello come quando lo si vede dal vero. Subito dopo di esso siamo andati a visitare un museo: L’abbiamo visitato per intero ma le prime cose che abbiamo ammirato di esso sono stati i resti dell’antica Roma, subito dopo abbiamo ammirato quadri, camini, letti a baldacchino insomma tutta roba insostituibile dell’epoca. Fi- nita questa visita ci siamo incamminati verso l’hotel dove,finalmente, ci aspettava una vera e propria cena! Subito dopo di essa abbiamo passeggiato per le vie di Rimini sostando in gelaterie e sale giochi, ritornati all’ hotel ci siamo diretti verso le nostre camere, dopo aver esaurito tutte le nostre forze ci siamo addormentati coscienti che il giorno dopo ci avrebbe aspettato una giornata altrettanto faticosa . Il giorno seguente scesi per fare colazione abbiamo parlato di quello che avremmo visitato in giornata: arrivati all’Italia in Miniatura abbiamo potuto ammirare le opere più belle d’Italia la cosa che ci ha attirato di più è stata Venezia dove c’era un omino che suonava il violino su di un ponte ed un fantasma che narrava la storia di Venezia. Erano presenti anche delle giostre una in particolare ha attirato la nostra attenzione: la canoa. Alle ore 15.00 con molto dispiacere siamo saliti sul pullman per tornare a casa portando con noi il ricordo di una gita meravigliosa. Milena Cecinati, Roberta Romito II C ATTIVITÀ Un’ emozione con i numeri Sono Ezio Vacca un alunno della terza C e, dopo aver vinto le semifinali dei giochi matematici a Canosa nella categoria C2 sono partito sabato 17 maggio con mia madre, il professor Ciacio e Agostina Pascazio, vincitrice nella categoria C1, per Milano per disputare la finale nazionale dei giochi matematici. Il viaggio in aereo è stato per me molto emozionante perché era il mio primo volo e mi sono divertito a vedere il panorama. Partiti dall’aeroporto di Bari alle 7:10 circa siamo arrivati a Milano alle 8:30 e con i mezzi pubblici abbiamo raggiunto l’Università Bocconi. I giochi sono iniziati alle 14:30 anche se noi, Agostina ed io, eravamo nelle rispettive aule già dalle 14:00. L’emozione era molta e gli esercizi erano numerosi e più difficili rispetto a quelli eseguiti a Canosa e siamo riusciti a risolverne solo una parte in maniera esatta. Al termine delle gare abbiamo assistito tutti insieme solo alla premiazione della categoria C1 perché dovevamo tornare a prendere l’aereo. All’aeroporto di Linate abbiamo preso un gelato e siamo ripartiti alle 20:20 per Modugno. E’ stato bellissimo, arrivando su Bari verso le 21:40, vedere dall’alto le luci della città. Questa è stata un’esperienza che non dimenticherò mai, grazie anche al fatto che ho ricevuto una maglietta e un attestato di partecipazione. Se in futuro mi ricapitasse l’occasione non esiterei a riviverla. Ezio Vacca III C Numeri utili Numeri telefonici: della Scuola Segreteria 080/5324395 Presidenza 080/5323311 Indirizzo e-mail : [email protected] Pagina 15 ATTIVITÀ Il nostro Laboratorio di Scienze Finalmente gli alunni appassionati di scienze saranno contenti: infatti, come la scuola media "Lombardi" di Bari, anche noi abbiamo ottenuto quest'anno i finanziamenti del “Progetto Nazionale SeT”, un progetto per l’educazione scientifica e tecnologica. Grazie a questi soldi il nostro professore ha iniziato ad attrezzare un’aula speciale, il nostro laboratorio di scienze. Il laboratorio serve a mettere in pratica ciò che precedentemente potevamo solo leggere sui libri. Noi ragazzi della II E siamo stati i primi ad usarlo. Per ora l’aula è ancora un po’ spoglia, e non assomiglia molto ad un laboratorio, a causa della mancanza di accessori e strumenti scientifici. Però abbiamo fatto già diversi esperimenti, annotando le nostre piccole “scoperte”, e il nostro professore ci ha fatto scoprire che anche con oggetti comuni si possono fare degli esperimenti. Nicola si è anche divertito a preparare con Word una targa, che abbiamo subito affisso sulla porta del nostro laboratorio. Inoltre abbiamo documentato alcuni esperimenti con fotografie digitali che illustrano il nostro lavoro. Secondo noi questo laboratorio è molto utile; infatti prima non sapevamo molto riguardo per esempio… lo specchio, a parte che “rifletteva i corpi”. Invece abbiamo scoperto con le nostre mani che esso è una sorgente secondaria riflettente. E non ci eravamo mai domandati in che modo si propaga la luce o se tutti i corpi la emettono. Forse l’esperimento più impegnativo è stato quello in cui ci siamo posti la domanda: “Come si propaga la luce?”. Per rispondere a questa domanda ci sono volute infatti più di due ore di lezione! Grazie al laboratorio abbiamo scoperto diverse proprietà della luce: che si propaga in linea retta, che non tutti i corpi la emanano, che i corpi che non la emettono possono rifletterla o diffonderla, e così via. Il bello è che non le abbiamo scoperte solo attraverso i libri, ma attraverso esperimenti preparati e talvolta modificati da noi stessi. Questa esperienza ci è piaciuta molto e ci auguriamo di svolgere il prossimo anno altre attività di questo genere. Speriamo quindi che presto il laboratorio della nostra scuola venga arricchito di nuova strumentazione, per allargare le nostre conoscenze non solo dal punto di vista teorico ma anche da quello pratico. N. Pacione, S. Mastromarco, A.Pascazio, G. Trentadue II E VIAGGI Urbino: La città del principe Tra le tante belle esperienze, che quest’anno ci ha riservato la nostra scuola, c’è stata anche una magnifica gita di due giorni, con mèta ad Urbino, Rimini, Gradara. Questo è stato un viaggio bellissimo, soprattutto perché i professori non ci hanno tallonato come se fossimo bambini: ci hanno lasciato il nostro spazio e, pur sorvegliandoci costantemente, ci hanno redarguiti solo nei casi effettivamente necessari. Non è stato facile fare sette ore di viaggio, ma questa sorta di prigionia nel pullman è stata alleviata dalle canzoni di Bruce Springsteen, che avevamo cortesemente chiesto all’autista di inserire nello stereo. A metà viaggio ci siamo fermati ad una stazione di servizio dove abbiamo sgranocchiato qualcosa e siamo poi ripartiti. Dai finestrini osservavamo il paesaggio ricco di verde, fiori, piante e qualche cavallo che brucava l’erba. Arrivati ad Urbino “ventoso”, per usare un’espressione cara a Giovanni Pascoli, che in questa città studiò da ragazzo, siamo scesi proprio davanti, si fa per dire, al Palazzo Ducale. In effetti, per raggiungerlo, abbiamo dovuto percorrere un lungo tragitto tutto in salita. certo che questa fatica è stata poi compensata pienamente: la facciata del palazzo era stupenda. Ma dovevamo ancora faticare tanto per vedere il meglio. Infatti ci toccava salire ancora 60 metri di strada tortuosa per arrivare nel cuore del palazzo del quale abbiamo potuto visi- tare solo il 1° piano, ossia le stanze della duchessa. Pensate che in ogni stanza c’era un enorme camino, statue, arazzi, quadri famosi ed è stato davvero emozionante vedere dal vivo opere d’arte studiate sul libro di testo, come la Madonna di Senigallia e La Flagellazione di Piero della Francesca, La Muta di Raffaello Sanzio. Abbiamo anche potuto ammirare lo studiolo di Federico da Montefeltro, realizzato da intarsiatori davvero eccezionali. Dopo il Palazzo Ducale, abbiamo visitato anche il Duomo, con sculture e affreschi degni di nota. Subito dopo, ancora un’altra strada in salita per raggiungere la Rocca, e quasi quasi iniziavamo a rimpiangere le belle strade pianeggianti di Modugno. In cima all’altura potevamo osservare le altre persone che si affannavano a “scalare” quella strada, già affrontata da noi. La città di Urbino era stata visitata, ora toccava visitare Rimini. Ci aspettavano altre due ore di viaggio in pullman, tra un vociare continuo e le proteste dell’autista che “invocava” un po’ di silenzio. Giunti a Rimini, dopo aver cenato nell’hotel in cui avremmo pernottato, sapemmo che alle 23.00 saremmo andati in discoteca. Qui c’era musica ad alto volume e tanti altri ragazzi di tante scuole. Al primo impatto nessuno di noi voleva ballare ma poi ci siamo buttati tutti in pista, anche i professori. Dopo una notte passata, come era da prevedere, completamente svegli o quasi, la mattina successiva alle 9.30 eravamo all’ingresso di “Italia in miniatura”. Entrati, siamo rimasti sbalorditi: davanti a noi c’era un vero paradiso! Erano riprodotti in miniatura i monumenti più belli d’Italia e d’Europa. Nel viaggio di ritorno ci siamo fermati a Gradara dove, dopo una ripida salita, abbiamo potuto visitare la Rocca Malatestiana: qui con emozione siamo entrati nella cosiddetta “camera di Francesca” dove una tradizione vuole si sia svolta la tragedia di Paolo e Francesca da Rimini, episodio immortalato da Dante nel V canto dell’Inferno, da noi letto quest’anno in classe. Visitato il castello, siamo risaliti sul pullman per tornare a casa: stanchi ed assonnati, ma ancora con tanta voglia di scherzare: chi il castello, siamo risaliti sul pullman per tornare e chi si addormentava veniva subito svegliato dagli schizzi d’acqua di qualche compagno. Arrivati a Modugno, ci aspettavano i nostri genitori ai quali non vedevamo l’ora di regalare i souvenir acquistati e raccontare la nostra esperienza. Ma ora, che tutto è finito, di questa gita rimangono solo delle foto, dei ricordi e, purtroppo, temi e relazioni da svolgere. Ma perché le cose belle finiscono sempre male? Pacione Nicola, Barbaro Arianna, Dacchille Loredana, II E Pagina 16 ATTIVITÀ Recuperi pugliesi Una visita da 1^ posto All’inizio dell’anno con le classi IID e IIE, ci siamo recati ai “Recuperi pugliesi”, stabilimento di separazione e stoccaggio di diversi rifiuti. Quel giorno lo stabilimento aveva ospitato l’azienda COMIECO, perché aveva aderito al suo progetto di sensibilizzazione alla raccolta differenziata, anche se si occupa solo del riciclaggio di materiale cartaceo. Sinceramente prima di arrivarci, avevo pensato che dovesse essere una visita paranoica e senza colpi di scena, invece sin dall’inizio avemmo la giusta accoglienza: ci distribuirono ordinatamente dei biglietti con su scritti dei numeri e una busta riciclata contenente una penna di cartone degli opuscoli e un block notes per prendere appunti, un cappello e una maglietta. Non vi nego che fu un’esperienza interessante, ma il bello venne dopo. Degli addetti ci dissero di stare attenti, perché con quei biglietti avremmo fatto un’estrazione dove dovevano essere distribuiti tre premi. Le mani “sante” della nostra professoressa estrassero i primi due numeri, dando un pallone da calcio ad una ragazza di seconda E, dei pattini in linea ad una ragazza della mia classe, e quando non ci speravo più, scelsero il numero 21 e mi fu aggiudicato la bicicletta “rosso fiammante”. Io non stavo più nella pelle, e ancora oggi quando faccio una pedalata penso alla fortuna che ho avuto, a quanto sia bello andare ad una visita con la professoressa De Mola…!!! Leonarda Colonna, Gaetano Balenzano II D VIAGGI Una gita …….indimenticabile Urbino e dintorni Modugno,20/05/’03 Caro diario, come tu sai; quest’anno la scuola ha organizzato per le classi seconde, una gita di due giorni ad Urbino e Rimini. In questa occasione abbiamo conosciuto meglio i compagni delle altre classi e scoperto i lati nascosti delle nostre professoresse, instaurando un rapporto di amicizia e confidenza. Loro nei limiti del possibile,ci hanno lasciato sempre liberi e questo ha dimostrato una mentalità aperta e giovane. La prima tappa del viaggio è stata appunto, Urbino,famosa per il palazzo appartenuto ai duchi di Montefeltro; al suo interno abbiamo potuto ammirare opere dalla grandiosità unica: dipinti di Raffaello,le sculture della Galleria Nazionale e, allo stesso tempo,la struttura possente e maestosa dell’edificio. Dopo una sosta sulla “rocca” della città,per consumare la colazione,ci siamo avviati verso Rimini:eravamo ansiosi di arrivare perché sapevamo che ci aspettava una serata elettrizzante, dove dovevamo scatenarci,vivendo una notte di baldorie!Perciò vestiti con abiti stravaganti e trucchi colorati,sempre scortati (!) dalle insegnanti,siamo giunti in discoteca, dove ci siamo scatenati per alcune ore, senza mai riposarci. Il divertimento, è proseguito al nostro ritorno nell’albergo: l’eccitazione non ci faceva sentire né il sonno,né la stanchezza! Il giorno dopo abbiamo visitato “L’Italia in Miniatura”:anche qui abbiamo provato di tutto,dalle giostre,alle sala-giochi,ai go-kart e al resto delle attrazioni. Ultima tappa, fuori programma, è stata Gradara,una splendida fortezza situata in cima ad una alta salita,e il mu- SPETTACOLI Il Musical di fine anno Come ogni anno siamo alle solite,in senso positivo ovviamente! Ci stiamo preparando per l’evento dell’anno,almeno per quello che mi riguarda. Ogni martedì di ogni settimana si è studiato, studiato e ristudiato per essere pronti ad interpretare nel miglior modo possibile il nostro “musical” scolastico; C’è chi recita, chi canta e chi, come me, suona… Cosa? Il flauto, strumento semplice per alcuni, ma difficile da suonare quando ci si accinge ad eseguire un pezzo “importante”. Si propone così un brano musicale. Sembra facile ma non lo è dal momento che i deve produrre un suono intonato, mi sono impegnata tanto. Ora è quasi tutto pronto, mancano solo le ultime prove e per quel giorno saremo tutti in ottima forma. Ve lo assicuro! Ora tocca a voi guardare e giudicare il musical secondo i vostri gusti. Sono sicura che vi piacerà! Non mi resta che augurarvi buon divertimento. A presto! Angela Longobucco II C seo degli strumenti di tortura; veramente interessante! Il ritorno, infine,è stato più silenzioso,forse per la stanchezza e il sonno perso!quando abbiamo rivisto i nostri genitori,eravamo ansiosi di raccontare loro l’esperienza indimenticabile vissuta!! Alla prossima…….. Leonarda Colonna II D Pagina 17 ATTIVITA’ Una giornata dedicata alla scienza e all’astronomia Il Il 9 9 Aprile Aprile è è stato stato un un giorno giorno spespeciale per noi alunni delle ciale per noi alunni delle classi classi II II B, B, D D ed ed E. E. Accompagnati Accompagnati dai dai nostri nostri professori professori siamo siamo andati andati in in pullman pullman a a visitare visitare la S.M.S.”Lombardi” di Bari la S.M.S.”Lombardi” di Bari dove, dove, grazie grazie ai ai soldi soldi donatigli donatigli e e ai ai fifinanziamenti nanziamenti del del progetto progetto SeT, SeT, sono sono stati stati allestiti allestiti negli negli anni anni passati passati un laboratorio scientifico un laboratorio scientifico e e un un picpiccolo colo laboratorio laboratorio astronomico. astronomico. In In questi questi locali locali i i ragazzi ragazzi fanno fanno piccoli esperimenti ed piccoli esperimenti ed osservazioni osservazioni durante durante le le ore ore di di scienze. scienze. Noi Noi abbiamo abbiamo avuto avuto la la possibilità possibilità di di visitarli entrambi e di partecipare visitarli entrambi e di partecipare alle alle attività attività che che vi vi si si svolgono. svolgono. arriAppena arrivati, siamo Appena stati accolti vati, siamo in modo ospitale, in un grande audistati accolti torio, dove due professori ci hanno in modo parlato del progetto SeT: è un ospiprotale, un getto nazionale di educazione in Scienauditifica e Tecnologica, agrande cui partecitorio, dove pa quest’anno anche la nostra scuodue professola. ri ci hanno Successivamente abbiamo percorso, parlato del guidati da un insegnante, un itineprogetto SeT: è un progetto nazionarario illustrato da cartelloni inele di ad educazione Tecrenti argomentiScientifica di scienzee disenologica, a cui partecipa quest’anno gnati dagli alunni. anche la nostrastati scuola.accompagnati Poi siamo Successivamente abbiamo dove percorso, nell’aula di informatica, ci è guidati da un insegnante, un itinestato mostrato un ipertesto, realizrario illustrato cartelloni inezato dai ragazzi,dache raccoglievano renti ad argomenti di scienze diseesperimenti fatti da loro per il gnati dagli alunni. progetto SeT. Poi siamo accompagnati A questo puntostati è iniziata la parte nell’aula di informatica, dovedivisi ci è più interessante:siamo stati stato mostrato un ipertesto, realizin due gruppi ed abbiamo visitato, zato dai ragazzi, raccoglievano in momenti diversi,che i due laboratoesperimenti fatti da loro per il ri. progetto SeT. Nel laboratorio di astronomia, non A questo punto è la parte essendo possibileiniziata utilizzare di più interessante:siamo stati giorno il telescopio, abbiamo divisi visioin gruppi ed abbiamo visitato, natodue alcuni CD che simulavano osserin momenti divazioni astronomiche. versi, i due laboratori. Nel Così,laboratorio restando comodamente seduti, di astronomia, ci siamo sentiti proiettati nello no n es se nd o spazio! possibile utiNel laboratorio di scienze, invece, l i z z professoressa are di una ci ha spiegato giorno il telel’uso di diversi strumenti e di conscopio, tenitori abbiamo di vetro di varie forme. visionato simulavano Poi seduti alcuni intornoCDadche un lungo balcone centrale, abbiamo partecipato osservazioni con interesseastronomiche. alla realizzazione di Così, coalcuni restando esperimenti. modamente seduti, In particolare ci ha colpiti ci siamo sentiti l’esperimento sulle miscele, i miproiettati nello scugli e le sospensioni in cui abspazio! biamo usato acqua, olio, zucchero e Nel laboratorio polvere di caffè. di scienze, invece, u- piaciuta molto e Questa visita ci è na professoressa speriamo di avere ci al più presto nelha spiegato scuola l’uso un laboratorio la nostra di diversi strumenti e di contenitoscientifico con tante attrezzature ri di vetro di varie forme. che faranno di noi tanti piccoli Poi seduti intorno ad un lungo bal“scienziati”. cone centrale, abbiamo partecipato classe II E con interesse alla realizzazione di alcuni esperimenti. In particolare ci ha colpiti l’esperimento sulle miscele, i miscugli e le sospensioni in cui abbiamo usato acqua, olio, zucchero e polvere di caffè. Questa visita ci è piaciuta molto e speriamo di avere al più presto nella nostra scuola un laboratorio scientifico con tante attrezzature che faranno di noi tanti piccoli “scienziati”. FANTARCA Film visionati dalle diverse classi - Mi chiamo Sam - Prenditi un sogno - La piccola venditrice di sole - Alfabeto afgano - Azzurro - El Bola - Momo alla conquista del tempo - Spider Man - Figli Hijos - Harry Potter e la camera dei segreti - Il Pianista classe II E ATTIVITÀ Laboratori L’abbigliamento nel Medioevo Tra le tante attività svolte a scuola quest'anno, ho frequentato il laboratorio "L'abbigliamento nel Medioevo". L'esperta ci ha parlato delle funzioni pratiche e, soprattutto simboliche dei vestiti medievali. Poi ci ha mostrato alcuni abiti (riprodotti su modello di quelli dell'epoca). Non avendo in quel momento una macchina fotografica ho pensato di disegnare . Ecco alcuni "modelli". Francesco Ceo II A Disegni realizzati da Francesco Ceo Pagina 18 Notiziario della Scuola ATTIVITA’ Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Progetto del Comune di Modugno Il 17 dicembre 2002 nella sala oratorio di Modugno, c’è stata una manifestazione, patrocinata dai servizi sociali del comune di Modugno, sui diritti dei bambini e degli adolescenti, a cui hanno partecipato diverse scuole elementari e medie di Modugno. Anche la Scuola Media:”Francesco D’ Assisi” ha dato il suo contributo con diversi lavori e cartelloni. Hanno partecipato le classi II B,II E, II A, III D. E’ stato apprezzato molto il cartellone che riportava, nella parte centrale, i bambini, soggetti nel mondo, alla privazione dei più elementari diritti. Noi alunni, delle classi parte- cipanti, ci siamo cimentati nella formulazione di diverse poesie e testi sull’ argomento: quelli più belli sono stati riportati sul cartellone sopra citato. Quel pomeriggio, diversi di noi, preparati dalle professoresse La pietra e Massarelli abbiamo presentato i nostri elaborati. Abbiamo colto l’occasione di parlare, anche delle ricerche sul neolitico modugnese, la cui conoscenza è un nostro diritto, perché fa parte delle origini del nostro territorio. Il rapporto tra questi due argomenti, è stato elogiato dal professor Macina, responsabile della rivista:” Nuovi orientamenti”. Sempre in quella occasione, è stato montato il plastico della chiesa di San Felice di Balsignano, realizzato, nella nostra scuola, diversi anni fa, nel laboratorio di arti grafiche ed espressive, con la direzio- LETTERE POESIA ED ALTRO L’ANGOLO DEGLI SCRITTORI I Bambini ridotti in schiavitù Tutti i giorni nel mondo Molti bambini farebbero il girotondo Tenendosi stretti per mano senza stare mai lontano. Però non tutti possono giocare Perché vanno a lavorare. Lacrime di dolore rigano le guance Dei bimbi mutilati e privi di organi Che alimentano traffici arcani. a malvagità oscura della gente In questo consiste: nel far soffrire dei poveri ed innocenti angeli nel turpe mercato della sessualità priva di ogni moralità. oppure vanno a ripulirei campi minati, Se non riescono a sopravivere Ne mandano altri a soffrire, e a spegnere la giovane fiamma che arde in loro. Mario Pingitore IIB In altri paesi, dei ragazzini vanno in guerra e fanno piangere la terra ne delle professoresse Chessa, De Giorgio, Fiore. La manifestazione si è chiusa con una targa, in onore di questo avvenimento, riconosciute a tutte le scuole partecipanti, dal comune di Modugno. M.Pingitore C.Mangialardi II B I colori della pace, i colori della guerra Vorrei dipingere la realtà dei nostri cuori. Il rosso per il sangue, il nero per la morte, il grigio per la tristezza, il viola per il sacrificio: ma questi colori non li ho! Li ha solo il militare, che in tempo di guerra, uccide senza pensare. Gli uomini, in tempo di pace, utilizzano, colori intensi e delicati pieni di promesse per un mondo migliore. Hanno il verde, perchè la speranza, mai si perde. Hanno il blu, del mare, che vuol solo giocare. Farò il ritratto, del mondo intero, quando i colori della guerra, si saranno dissolti e, i problemi verranno risolti. Milena Scopelliti I B ATTUALITA’ La guerra: una gara a chi informa di più La guerra è un business! Essa non è solo un insieme di fame, distruzione, morte malattie, orrore, stragi, ingiustizie, pianti e ora è anche gara, gara a chi informa di più! Dodici ore su ventiquattro sono dedicate a telegiornali, programmi e filmati a questo avvenimento e che non danno buone notinizie. In televisione vengono annullati diversi programmi come film comici, che ci avrebbero divertiti e distratti da quello che accade; sui qutidiani si susseguono testate dedicate solo alla guerra. “Gara a chi informa di più”, perche i telegiornali delle varie reti te- levisive fanno a gara a chi deve dare una particolare informazione, si mandano giornalisti in quei luoghi maledetti a rischio delle propria vita, solo per audience, e non per altro. A queste coniderazioni molti risponderebbero “E’ normale! Ora tutto si basa sul denaro!”, è vero che l’informazione è vero che l’informazione è un diritto, ma ora è troppo! Secondo me le guerre (sia quella combattuta sul campo di battaglia, sia quella dell’informazione) sono inutili da ogni punto di vista, sia dal mio, sia da quello (credo) di un marines americano, li sul campo a rischiare la propria vita li sul campo; con a casa una moglie e dei figli ad aspettarlo, sia dell’inviato speciale che rischia la propria vita per fornire notizie in esclusiva. La guerra è STUPIDA e INUTILE, e la gara dell’informazione lo è ancora di più!!!? Volpe Giuseppe II^B Pagina 19 ULTIM’ORA Il Battesimo dell’aria 1° giugno. Per alcuni una domenica come le altre ma per noi indimenticabile. Grazie alla collaborazione dell’Associazione Arma Aeronautica di Modugno e all’“Aero club” di Bari molti ragazzi delle scuole medie di Modugno hanno avuto la possibilità di effettuare voli su piccoli aerei. Il primo volo ha avuto inizio alle ore 8.30. ULTIM’ORA Visita all’archivio di Stato a Bari Venerdì 30 maggio 2003 alcuni alunni partecipanti al progetto “Modugno, ducato sforzesco” si sono recati all’Archivio di Stato di Bari. L’edificio era moderno, ampio ed elegante. Entrati l’archivista, la dott.ssa Sicoli ha guidato gli alunni in una stanza dove ha spiegato la funzione che l’archivio svolge. Ci ha particolarmente colpito un dato: esso possiede ben 38 chilometri di documenti, posti su tre piani al di sotto dell’edificio. Il documento più antico risale al 1294, scritto su pergamena in latino, invece quello più recente risale al 1970. Gli archivi di stato più antichi sono quelli di Venezia, Firenze e Torino. Un documento, inoltre, deve essere consegnato dopo quaranta anni dalle istituzioni periferiche all’Archivio di Stato che lo deve catalogare. Nella seconda parte della visita l’archivista ha condotto i ragazzi in una sala di esposizione dove c’erano molti documenti antichi, la maggior parte di questi erano scritti in latino. Tutti i documenti sono unici e non riproducibili. Grande è stata l’emozione di osservare testimonianze così antiche e così ben conservati. Milena Scopelliti I B Veronica Viso, Mariacarla Cavone, Luciana Tursellino I A Avevamo un po’ di timore ma nello stesso tempo eravamo molto felici. Arrivò il nostro turno: entrammo nell’aereo, piccolo ma ci avrebbe procurato mille emozioni. Il pilota ci fece delle domande su come ci sentivamo e sulle nostre esperienze aeree. L’aereo era pronto al decollo. Tutto a un tratto incominciò ad alzarsi sempre di più: vedere la città dall’alto era come vedere il plastico delle città. Durante il volo l’adrenalina ci assaliva fino all’atterraggio; sembrava che dominassimo tutto il mondo! Questa esperienza è stata la più emozionante e rimarrà impressa nella nostra mente. Hanno partecipato al Battesimo dell’aria: • • • • • • • • • Viviana Fulvia Assanti Domenico Manuzzi Vitamaria Accettura Giuseppe Angelini Palma Balenzano Francesco Ceo Loredana Dachille Concetta Mangialardi Francesco Schiavone IA ID II A II A II A II A II E III C IIIC Vitamaria Accettura, Palma Balenzano II A SPETTACOLO La mandragola Il giorno 2 Marzo tutte le seconde classi si sono recate al teatro Royal di Bari per assistere a una commedia teatrale rinascimentale di Niccolò Machiavelli, “La Mandragola”. Per tutti l’emozione è stata grande in quanto era la prima volta che andavamo a teatro. L’ambiente era colmo di ragazzi nostri coetanei e non. La trama era ricca di intrighi e tradimenti, in un’atmosfera di comicità. La scenografia era povera e cupa, con grandi scalinate e una panca. Il protagonista si chiama Callimaco, innamorato di Lucrezia, a sua volta sposata con Messer Nicia. Callimaco, con l’ausilio di un frate corrotto e di un suo caro amico, architetta una beffa facendo bere a Lucrezia una pozione di erbe, la mandragola, per far rimanere gravida Lucrezia che non poteva avere figli però con un inconveniente: il primo uomo che avrebbe avuto rapporto con lei, dopo averla bevuta, sarebbe morto; ma ciò non è vero. Questo imbroglio serve per convincere Messer Nicia a far “relazionare” Lucrezia con un altro uomo che poi - veniamo a scoprire è Callimaco travestito. La commedia si conclude con un lieto fine: Callimaco va ad abitare con Lucrezia e Messer Nicia, facendosi credere dottore di famiglia, continua a stare con Lucrezia. A questa intrigante commedia è se guito un dibattito al quale abbiamo partecipato attivamente facendo domande, considerazioni e complimenti agli attori i quali ci hanno messo subito a nostro agio. Il messaggio che abbiamo tratto, quindi, è stato: se siamo troppo ingenui è facile cadere nelle trappole altrui!!! Oltre alla commedia noi ragazze abbiamo gradito la simpatia e la bellezza di alcuni attori mentre i nostri compagni soprattutto la bellezza di Lucrezia. Ci siamo divertiti tanto e la disinvoltura degli attori ci ha fatto immedesimare nei vari personaggi (anche se non volevamo essere nei panni di Messer Nicia!). Vorremmo tanto ripetere l’esperienza… al prossimo anno! Lavinia Lepore II E, Leonarda Colonna II D Scuola media statale Francesco d’Assisi Modugno News/Eventi • Presentazione del lavoro “Balsignano e il Neolitico” 14/01/03 • Visite e viaggi d’istruzione Via I Maggio,11 Tel segreteria.: 080 5324395 Tel presidenza: 0805323311 Fax:: 080532 4395 E-mail: [email protected] • • Sito di Balsignano, gennaio 2003 • Strasburgo dal 7 all’11 aprile • Urbino 29 - 30 aprile e 13 - 14 maggio 2003 • Francavilla Fontana 20 e 22 maggio 2003 Fantarca • • L’indirizzo del nostro sito: http://members.xoom.it/ smsdassisi • Rassegna cinematografica: pagina 17 Incontri con gli esperti : • Dott. Michele Sicolo, Vincenzo Ursi Archeologi 15 dicembre 2002 • Dott. Gianfraco Branchi : Giorno della Memoria , 27 gennaio 2003 • Dott. ssa Sivo : Giochi e abiti Medievali , 6 maggio 2003 • Scuola Media “Lombardi” (Settimana della Scienza), 9 aprile 2003 • Musica a scuola: tutti i martedì da gennaio a maggio 2003 Concorsi • Comune di Modugno: Memoria, gennaio 2003 • L’emigrazione: Pugliesi nel mondo, febbraio 2003 • Scrittori in erba, marzo 2003 • Giochi matematici , 22 marzo 2003 Capi Redattori: • FAI : Arte e Natura in prima pagina, aprile 2003 • • Linguaeuropa, maggio 2003 • Proloco: Peter Pan, maggio 2003 La redazione Direttori prof.sse: Rosalia Genco, Tina Giandola, Armida Massarelli • • • • Vitamaria Accettura Rosa Dattoma sezione A Conny Mangialardi Mario Pingitore sezione B M. Cecinati / R. Romito Angela Longobucco sezione C Leonarda Colonna Graziana Criscuolo sezione D Lavinia Lepore Agostina Pascazio sezione E In collaborazione con il quotidiano e con il portale Kataweb, Il giornale della scuola è in rete. L’indirizzo è: http://www.lafragola.it • Attività sportive • Piscina da gennaio a giugno 2003 • Tornei: pallavolo e calcetto, maggio 2003