REGIONE LAZIO
Programma per la Prevenzione
degli effetti delle ondate di calore
sulla salute delle persone anziane
Progetto Aziendale
A.S.L. Roma "C"
Estate 2012
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Indice
1.
Il “problema”
pag. 3
2.
Il Piano Operativo Regionale e Aziendale
pag. 3
3.
Il sistema di previsione e di allarme meteorologico
pag. 4
4.
L’identificazione della popolazione a maggior rischio
pag. 6
5.
La definizione degli interventi aziendali
pag. 7
5.1. Direzione Aziendale – Responsabile del Piano di Prevenzione pag. 7
5.2. Distretti
pag. 7
5.3. Medici di Medicina Generale: la sorveglianza attiva
pag. 7
5.4. Ospedali
pag. 9
5.4.1
Ospedale S. Eugenio
pag. 9
5.4.2
UOC Geriatria per Acuti Ospedale S. Eugenio
pag. 10
5.4.3
Ospedale C.T.O. Alesini
pag. 10
5.5 UOC Accreditamento
pag. 11
5.6 Dipartimento di Prevenzione
pag. 11
5.7 Dipartimento di Salute Mentale
pag. 11
5.8 Dipartimento di Assistenza alla Persona – D.A.P.
pag. 12
5.9 Centro Unico di Prenotazione – C.U.P.
pag. 12
5.10 Ufficio Relazioni con il Pubblico – U.R.P.
pag. 12
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1. Il “problema”
Le ondate di calore sono condizioni meteorologiche che si verificano durante la stagione
estiva, caratterizzate da alte temperature, al di sopra dei valori usuali, che possono durare giorni o
settimane.
Studi condotti in Italia per valutare gli effetti sulla salute delle ondate di calore dell’estate
2003 hanno evidenziato, in concomitanza di tale fenomeno, un incremento significativo della
mortalità nella popolazione anziana (75-84 anni) e molto anziana (> 85 anni), residente nelle grandi
aree urbane.
I sottogruppi della popolazione anziana a maggior rischio (detti “anziani fragili”) sono le persone
con alcune malattie croniche, che vivono in condizioni di isolamento sociale o sono residenti in aree
di basso livello socio-economico. L’effetto delle alte temperature sulla mortalità è relativamente
immediato e si manifesta entro 1-3 giorni dal verificarsi dell’evento.
Le prime ondate di calore della stagione estiva producono il maggiore impatto sulla mortalità.
Le ondate di calore e le loro conseguenze sulla salute, possono essere previste con un largo anticipo
attraverso la definizione di sistemi di allarme per il caldo; l’adozione, in occasione di tali condizioni
climatiche, di specifiche misure di prevenzione, mirate ai gruppi più vulnerabili, può ridurre gli
effetti sulla salute, coniugando equità ed efficacia.
2. Il Piano Operativo Regionale e Aziendale
La Regione Lazio, tenuto conto dell'esperienza maturata negli scorsi anni, ha confermato ed
implementato un Piano Operativo Regionale contenente iniziative a favore delle persone anziane
che rimangono sole nel periodo estivo consultabile sul Portale Sanitario della Regione Lazio
(www.poslazio.it) a cui la A.S.L. Roma C ha aderito ed a cui fa riferimento per gli aspetti generali.
Il Piano Operativo Regionale sarà attivo dal 1 giugno al 15 settembre 2012.
Il programma aziendale si basa su tre elementi fondamentali (Linee Guida Nazionali per la
definizione di piani operativi di sorveglianza in ambito regionale e locale):
1. L'utilizzo di sistemi di allarme Heat Health Watch Warning System (HHWWS), in
grado di prevedere fino a 72 ore di anticipo le condizioni ambientali a rischio per la salute e
l'impatto sulla mortalità ad esse associato;
2. La definizione della popolazione anziana suscettibile agli effetti del caldo (anagrafe degli
anziani suscettibili) a cui devono essere rivolti gli interventi di prevenzione.
Per popolazione suscettibile si intende l'insieme dei soggetti che, a parità di livelli di
esposizione alle alte temperature, sperimentano effetti negativi maggiori rispetto alla
popolazione generale.
3. La sorveglianza attiva dei soggetti a rischio da parte dei M.M.G., integrata con le attività
dei servizi di cure primarie delle Aziende USL.
A tal fine, in apposite riunioni tecniche, sono stati sviluppati specifici protocolli operativi,
articolati per i diversi livelli organizzativi dell’Azienda; in particolare i protocolli predisposti
riguardano, le seguenti strutture aziendali:
 DIREZIONE STRATEGICA AZIENDALE
 U.O.C. SISTEMI INFORMATIVI SANITARI
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 DIREZIONE DEI DISTRETTI (CENTRI DI ASSISTENZA DOMICILIARE C.A.D. POSTAZIONI DI CONTINUITA’ ASSISTENZIALE - PRESIDI AMBULATORIALI A
GESTIONE DIRETTA)
 U.O.C. ASSISTENZA PRIMARIA E PER LA CONTINUITA' ASSISTENZIALE
 OSPEDALE S. EUGENIO (DIP. EMERGENZA, U.O.C. GERIATRIA, DIREZIONE
SANITARIA)
 OSPEDALE C.T.O. – ALESINI ( DIREZIONE SANITARIA)
 DIPARTIMENTO DI ASSISTENZA ALLA PERSONA – D.A.P.
 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
 UOC ACCREDITAMENTO
 UOC C.U.P
 UOC U.R.P.
Nella realizzazione del programma aziendale assumono inoltre un ruolo primario i Medici di
Medicina Generale, infatti ad essi il Piano Regionale affida il compito di individuare i soggetti che
debbono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e per i quali dovranno essere intraprese azioni di
tutela specifiche.
3. Il sistema di previsione e di allarme meteorologico
Durante l'estate 2012 i sistemi Heat Health Watch Warning System (HHWWS) del
Dipartimento di Protezione Civile saranno operativi durante il periodo 15 Maggio – 15 Settembre.
Il Centro di Competenza Nazionale del Dipartimento della Protezione Civile, riceve i dati
relativi alle previsioni meteorologiche per le successive 72 ore e, in base a tali dati, elabora un
bollettino sul livello di rischio per la salute per i 3 giorni successivi.
Vengono identificati, 4 livelli di rischio:
 livello 0: condizione meteorologiche non a rischio per la salute della popolazione;
 livello 1: (Attenzione): condizioni meteorologiche che non rappresentano un rischio per la
salute della popolazione ma possono precedere il verificarsi di condizioni di livello 2;
 livello 2: (Allarme): temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere
effetti negativi sulla salute della popolazione a rischio;
 livello 3: (Emergenza): condizioni meteorologiche a rischio che persistono per 3 o più giorni
consecutivi; è necessario adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio;
Il bollettino, cosi come elaborato dal Dipartimento della Protezione Civile è trasmesso, dal
Dipartimento di Epidemiologia, alle AA.SS.LL. e all’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune
di Roma che attivano il flusso informativo locale.
L’Azienda ASL Roma C, attraverso la UOC U.R.P., provvederà a trasmettere il bollettino a mezzo
e-mail, a tutte le strutture sanitarie aziendali che insistono sul territorio dell’Azienda Roma C.
Le strutture sprovviste di un indirizzo di posta elettronica riceveranno a cura dei singoli referenti
aziendali le informazioni tramite i mezzi alternativi ritenuti più idonei. Inoltre ogni giorno i
bollettini saranno disponibili sul sito web del Dipartimento della Protezione Civile
(www.protezionecivile.it), raggiungibile anche attraverso il link predisposto sulla Homepage del
sito aziendale.
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Immagine n. 1: fac-simile del bollettino giornaliero:
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4. L’identificazione della popolazione a maggior rischio
Per popolazione suscettibile alle ondate di calore si intendono quei soggetti che a parità di
livelli di esposizione, sperimentano effetti negativi sulla salute maggiori rispetto alla popolazione
generale.
La realizzazione di una anagrafe degli anziani suscettibili per il Comune di Roma è stata
effettuata, dal Dipartimento di Epidemiologia della A.S.L. RME, attraverso una propedeutica analisi
in merito alla mortalità durante le giornate di ondata di calore sulla popolazione ultra65enne
residente nel Lazio come negli anni precedenti. Tale analisi ha avuto l'obiettivo di identificare i
fattori associati ad una maggiore mortalità durante le giornate di ondate di calore e di definire
quindi, attraverso l'utilizzo di tali fattori, un punteggio di suscettibilità; a ciascun anziano viene
attribuito, in base alle condizioni di salute e alle caratteristiche personali e socio-demografiche, un
livello di rischio ovvero di suscettibilità, agli effetti delle ondate di calore.
Vengono distinte 4 categorie, corrispondenti ad altrettanti 4 livelli crescenti di suscettibilità
all'ondata di calore:
 Livello 1 e 2: Soggetti a rischio basso o medio basso; sono soggetti con bassa prevalenza di
condizioni che caratterizzano la suscettibilità all'ondata di calore.
Il M.M.G., sulla base di una sua valutazione, l'inserimento di tali soggetti nel programma di
sorveglianza.
 Livello 3: Soggetti considerati a rischio medio-alto di subire gli effetti delle ondate di
calore.
Il M.M.G. dovrà valutare le condizioni di salute del paziente e decidere se inserire questi
soggetti nel programma di sorveglianza.
 Livello 4: Sono inclusi in questo livello due diversi gruppi di soggetti:
1. Soggetti a rischio elevato di subire gli effetti delle ondate di calore a cui è stato attribuito
il punteggio più elevato dell'indicatore;
2. Soggetti a cui non è stato possibile associare un livello di rischio a causa di informazioni
mancanti;
Devono essere valutate attentamente le condizioni dei pazienti da parte dei M.M.G., ma si
raccomanda l'inclusione nel programma di sorveglianza.
Attraverso tale procedura viene identificata una lista di anziani “fragili” (con un relativo
rischio medio-alto e alto), ovvero una lista di quei soggetti anziani ultra65enni le cui condizioni
possono aggravarsi con il sopraggiungere delle ondate di calore; tale lista viene di seguito chiamata
anche “anagrafe anziani suscettibili.”
Complessivamente il M.M.G. includerà nel programma di sorveglianza i pazienti ad alto o medioalto rischio (livello 3 e livello 4); ma potranno comunque essere inclusi nel programma anche
persone di livello 1 e 2 che, secondo la valutazione del medico e in accordo con la metodologia
utilizzata, presentano delle condizioni che le espongono ad un maggiore rischio per gli effetti delle
ondate di calore.
Le liste degli assistiti così costituite saranno disponibili per ogni M.M.G. sul Portale
Sanitario Regionale (www.poslazio.it).
La gestione on-line del programma è a disposizione anche delle Aziende A.S.L. tramite l'area
riservata all'indirizzo web http://10.2.1.100, utilizzando la propria utenza e la relativa password.
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5. La definizione degli interventi aziendali
5.1 Direzione Aziendale - Responsabile del Piano di Prevenzione:
La Direzione Generale ha individuato quale referente del Piano Operativo di Prevenzione
Aziendale, il Responsabile della U.O.C.Assistenza Primaria Domiciliare Continuità Assistenziale,
Dott.ssa Maria Rosaria Viggiano ([email protected]– tel. 06/51006606) e ne ha dato comunicazione
alla Direzione Regionale Programmazione Sanitaria.
Il referente aziendale coordina il Piano di Prevenzione Aziendale ed ha predisposto il flusso
informativo che garantisce la diffusione del livello di rischio (Bollettini giornalieri di allarme
HHWW) al personale medico e sanitario, come sopra riportato.
5.2 Distretti:
Ciascun Direttore di Distretto ha individuato un responsabile delle attività che ha il compito
di coordinare gli interventi resi dai M.M.G. e dai C.A.D. e più in generale tutte quelle azioni
necessarie per il territorio del proprio distretto, interagendo con i servizi Sociali del Municipio di
riferimento, concertando con essi le modalità operative ed informative relative al progetto.
I Referenti distrettuali per l'anno 2012 sono:




- Per il Distretto 6
- Per il Distretto 9
- Per il Distretto 11
- Per il Distretto 12
il Dott. Giuseppe Zanetti
([email protected])
la Dott.ssa Maria Franca Pisanu ([email protected])
il Dott. Gino Cappannini
([email protected])
la Dott.ssa Megli Elena
([email protected])
In ciascun Distretto sono state individuate le strutture insistenti nel proprio territorio coinvolte nel
programma degli interventi per utenti a rischio.
5.3 Medici di Medicina Generale: la sorveglianza attiva
Il protocollo aziendale in attuazione del Piano operativo regionale prevede l’attivazione
delle procedure di sorveglianza attiva dei Medici di Medicina Generale (M.M.G.).
È prevista la gestione on-line del programma di sorveglianza mediante l'accesso all'area
riservata sul sito della Regione Lazio, www.poslazio.it, da parte dei M.M.G. che useranno i propri
“nome utente” e “password”.
Ciascun Medico di Medicina Generale, nell'ambito del programma di sorveglianza, deve:
 effettuare l'adesione al programma ed includere i pazienti nella sorveglianza durante il
periodo di attuazione del programma Estate 2012;
 compilare on-line sul sito web della Regione Lazio, per ogni paziente incluso nel
programma, una Scheda Individuale;
 compilare on-line una Scheda di Accesso per ogni accesso domiciliare effettuato;
Per ogni M.M.G. verrà resa disponibile, nell'area riservata, sul sito www.poslazio.it, la lista
di tutti gli assistiti ultrasessantacinquenni a cui il Dipartimento di Epidemiologia A.S.L. RM E avrà
associato il livello di suscettibilità agli effetti delle ondate di calore (livello di rischio crescente da 1
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a 4); l'elenco degli assistiti includerà, oltre al livello di rischio, anche le informazioni relative ad
eventuali ricoveri avvenuti nei precedenti due anni per patologie associate agli effetti del caldo.
La sorveglianza attiva dei pazienti suscettibili da parte dei Medici di Medicina Generale viene
attivata per il periodo 1 giugno – 15 settembre 2012.
La sorveglianza sarà diversificata sia in relazione alle condizioni di salute dei singoli
pazienti, sia in relazione alle condizioni meteorologiche a rischio per la salute specificate nel
bollettino giornaliero. Durante il periodo in cui è attiva la sorveglianza, il M.M.G. effettuerà
telefonate periodiche per un aggiornamento sulle condizioni del paziente e gli accessi domiciliari
saranno effettuati in corrispondenza dei giorni in cui sono previste condizioni climatiche ad alto
rischio per la salute secondo le seguenti modalità:
 se il sistema HHWW prevede un livello 3 a 72 ore allora il medico programma l'accesso
domiciliare;
 se il sistema prevede un livello 3 a 48 ore allora il medico effettua un accesso domiciliare
possibilmente entro le 48 ore successive;
 se il sistema di livello 3 persiste per più di 1 settimana o se, a distanza di 1 settimana, si
verifica un nuovo allarme allora il medico ripete l'accesso, a meno che la valutazione clinica
del paziente non richieda una diversa gestione degli accessi domiciliari.
Ai fini della valutazione dell'intervento, si ricorda che i soli dati validi saranno quelli
registrati dal sito web della Regione Lazio.
Nel periodo di sorveglianza attiva, il Medico di Medicina Generale gestirà direttamente la
richiesta di interventi domiciliari al C.A.D..
Le attività di monitoraggio e gli interventi ad esse correlate da parte dei M.M.G., saranno
coordinate e supervisionate dalla U.O.C. Assistenza Primaria e per la Continuità Assistenziale che
svolgerà anche la funzione di raccordo con la Regione Lazio e l’ASP; la Dott.ssa Maria Rosaria
Viggiano, Direttore della U.O.C. Assistenza Primaria e per la Continuità Assistenziale, si avvarrà
dei referenti delle attività di Medicina Generale dei Distretti:
 U.Org. Medicina Generale - Distretto 6 - Dott. Stefano Battista
[email protected] - tel. 062428302)
 U.Org. Medicina Generale - Distretto 9 - Dott.ssa Letizia Zanetti
[email protected] - tel. 0651006729)
 U.Org. Medicina Generale - Distretto 11 - Dott. Cervelli Filippo
[email protected] - tel. 0657172716)
 U.Org. Medicina Generale - Distretto 12 - Dott.ssa Pompei Carla
[email protected] – tel. 065022193)
per gli aspetti relativi alla gestione on-line del programma di sorveglianza e l’ acquisizione dei dati
relativi alle Ondate di Calore presenti nell’area riservata (indirizzo web http://10.2.1.100) che di
seguito si riportano:
Immagine n. 2: Area riservata della ASL Roma C – indirizzo web http://10.2.1.100
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5.4 Ospedali (S. Eugenio – C.T.O.):
Gli Ospedali presenti sul territorio della ASL Roma C avranno il compito di:
 Monitorare le condizioni microclimatiche e definire la mappa ospedaliera degli ambienti già
climatizzati o da climatizzare, in tutte le aree di degenza e nelle zone destinate alla
permanenza prolungata del pubblico come le sale di attesa e il pronto soccorso.
 Razionalizzare gli spazi climatici e i criteri per il loro utilizzo in un’ottica sistemica.
Devono inoltre:
 Adottare, così come richiesto anche dal Protocollo d'Intesa sottoscritto da Roma Capitale,
ogni misura cautelativa al fine di sospendere le dimissioni dei pazienti a rischio durante i
giorni di livello 2 e 3 ed attivare percorsi di dimissioni protette in collaborazione con i CAD
e i Servizi Sociali dei Municipi.
 Attivare, ove necessario, un percorso assistenziale.
 Prevedere la possibilità di eventuali aumenti degli accessi e dei servizi di pronto soccorso in
relazione al verificarsi delle ondate di calore.
 Rendere disponibili, alla U.O. Terza Età e Case di Riposo del V Dipartimento Politiche
Sociali e promozione della Salute, le liste dei soggetti anziani (oltre i 65 anni) dimessi dalle
Strutture ospedaliere, debitamente informati e che abbiano espressamente autorizzato la
trasmissione dei propri dati ai sensi di legge, per un servizio di monitoraggio ed assistenza
telefonica post-ospedaliero, della durata di 2 mesi.
5.4.1 Ospedale S. Eugenio
La Direzione medica ([email protected] – tel. 0651002550) ha individuato
quale referente del Piano di Prevenzione l’Assistente Sociale Tiziana Chiattelli
[email protected] (tel. 06/51002626), della Direzione Medica dell’Ospedale S. Eugenio.
L’ospedale S. Eugenio ha predisposto un progetto operativo che prevede:
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 Una struttura operativa, localizzata presso l’Ufficio Infermieristico, che ha il compito di
coordinare e gestire il progetto in staff alla Direzione medica dell’Ospedale S. Eugenio.
 Linee Guida di comportamento per la prevenzione e la gestione organizzativa degli episodi
all’interno dell’ospedale, per tutti gli operatori sanitari in caso di anomala ondata di calore.
Si procederà in tale contesto:
 alla verifica del buon funzionamento, da parte dell’Ufficio Tecnico dell’O.S.E., degli
apparecchi di climatizzazione degli ambienti ospedalieri di degenza e/o assistenza;
 alla trasmissione a tutti i reparti e servizi della circolare informativa relativa ai rischi di
malore per colpo di calore;
 alla fornitura aggiuntiva di acqua minerale da distribuire ai degenti nel caso di ondate di
calore;
 alla diffusione di materiale informativo ai volontari e ai familiari dei ricoverati sui rischi
associati all’esposizione al caldo, sugli interventi di prevenzione da adottare e sui servizi
socio-assistenziali di cui si può usufruire.
5.4.2 U.O.C. Geriatria per Acuti Ospedale S. Eugenio:
Il Dott. Giovanni Capobianco ([email protected]), Direttore della U.O.C.
Geriatria per Acuti Ospedale S. Eugenio, dall’anno 2003 predispone il Progetto Pitagora, per la
sorveglianza e l’intervento a favore degli anziani fragili con conseguenze cliniche complesse
determinate da ondate di calore nel periodo estivo.
Per l’anno 2012 sono stati individuati, come referenti, per la parte medica, il responsabile
della U.V.G. Ospedaliera Dott. G. Scala, mentre per la parte infermieristica la sig.ra Annunziata
Nardi CPSEI della U.O.C. Geriatria per Acuti Ospedale S. Eugenio.
La A.S.L. Roma C, tramite la UOC Geriatria per Acuti ed i suoi servizi ospedalieri (Reparto
per Acuti, Day Hospital, UVG, UVA) si occuperà di:
 Garantire una “protezione” attraverso una corsia preferenziale per le prestazioni assicurate
dalla UOC Geriatria per Acuti in Ospedale;
 Rispondere in maniera “propria” e “congrua” ai bisogni segnalati riducendo il rischio del
ricorso a ricoveri impropri o a servizi non di competenza, quali i presidi per l’emergenza.
METODOLOGIA UTILIZZATA
L’Unità Valutativa Geriatrica Ospedaliera costituisce, nel periodo di emergenza caldo, la
struttura di presa in carico di pazienti con necessità sanitarie di livello complesso, garantendo
prestazioni ambulatoriali, specialistiche e di ricovero in Day Hospital e reparto per acuti, per
l’esecuzione di ricoveri, esami di laboratorio, strumentali, e per le terapie del caso.
La metodologia di triage dell’U.V.G ospedaliera consentirà di discriminare i casi complessi di
interesse ospedaliero, da quelli pertinenti alla Medicina di base o dei Servizi Sociali dei Municipi.
La modalità di assistenza rispetterà i criteri di appropriatezza clinica e organizzativa delle
prestazioni, rispondendo con efficacia, efficienza e qualità alla domanda di salute, al fine di evitare
di gravare totalmente sui servizi di emergenza, con intuibili disfunzionalità legate
all’inappropriatezza tra la richiesta e il servizio interessato.
VALUTAZIONE E FOLLOW-UP
Tutti i pazienti anziani fragili, presi in carico per conseguenze cliniche legate alle eventuali
anomale ondate di calore, saranno valutati con gli strumenti specifici di monitoraggio che
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costituiscono parte integrante delle cartelle cliniche ambulatoriali, di DH e di ricovero presso la
UOC geriatria.
5.4.3 Ospedale C.T.O. Alesini:
E’ stato individuato per il Dipartimento Assistenza alla persona quale referente del Piano di
Prevenzione il Sig. Schina Guido ([email protected] – tel. 3281704737) e come sostituto il
Sig. Gavini Franco ([email protected] – tel. 3275789491) Coordinatori del Servizio
Infermieristico C.T.O.
L’Ospedale C.T.O. ha predisposto le seguenti specifiche azioni preventive:
 sensibilizzazione di tutto il personale in servizio, i volontari ed i familiari degli ospiti
attraverso la realizzazione di un opuscolo informativo completo sull’argomento.
 variazione dei menù per i pazienti ricoverati che prevede un aumento dell’apporto di liquidi,
frutta e verdura.
5.5 UOC Accreditamento
La UOC Accreditamento ha il compito di monitorare che le strutture di ricovero accreditate
adottino ogni possibile misura cautelativa nella valutazione delle dimissioni dei pazienti soprattutto
in relazione al verificarsi delle ondate di calore.
Per la UOC Accreditamento è stato individuato quale referente del Piano di Prevenzione il
Dott.Alessandro Luciano ( [email protected])
5.6 Dipartimento di Prevenzione
Il Dipartimento di Prevenzione ha il compito di monitorare che le strutture di ricovero private
e accreditate forniscano una adeguata climatizzazione delle aree di degenza e delle aree destinate
alla permanenza del pubblico.
5.7 Dipartimento di Salute Mentale
Il Dipartimento di Salute Mentale ha predisposto un Piano Operativo, che prevede quale
referente dipartimentale delle attività inerenti all'attuazione del progetto, il Dott. Gaetano Infantino
([email protected] – tel.06/51006526), Responsabile del NUVEP (Nucleo Valutazione
Epidemiologica) il quale provvederà ad interessare i referenti dei Servizi afferenti al DSM,
formalmente individuati dal Direttore del Dipartimento.
Il Piano Operativo prevede le seguenti attività messe in pratica dai responsabili dei C.S.M.
che hanno il compito di:
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 Rilevare la presenza di soggetti a rischio tra gli utenti afferenti il Servizio e predisporre un
registro anagrafico.
 Sottoporre a monitoraggio costante, nel periodo estivo, gli ultra65enni definiti “sensibili”.
 Registrare tutti gli interventi effettuati sugli utenti (anziani di età superiore ai 65 anni)
durante l’intero periodo di osservazione che va dal 01 giugno al 15 settembre c.a. in un
apposito registro predisposto ad hoc.
 Monitorare periodicamente gli interventi effettuati anche attraverso apposite riunioni.
 Distribuire eventualmente materiale informativo che sarà fornito dall’Azienda e/o darne
comunicazione diretta tramite l’affissione in un luogo aperto al pubblico (sale d’attesa e
d’accoglienza).
E dai responsabili dei Centri Diurni e delle Comunità Terapeutiche che avranno invece il
compito di:
 Rilevare la presenza di soggetti a rischio tra gli ospiti presenti nella struttura e garantire
adeguate protezioni, ad esempio facilitando l’assunzione di liquidi o garantire il soggiorno
in ambienti con microclima più favorevole.
5.7 Dipartimento Assistenza alla Persona – D.A.P.
Il personale infermieristico afferente al D.A.P. in servizio nell’U.O.C. Geriatria per Acuti
Ospedale S. Eugenio e nei Distretti aziendali parteciperà al progetto aziendale per quanto di
competenza curando in modo particolare l’assistenza rivolta ai pazienti considerati “a rischio”.
Inoltre gli operatori dei servizi PUA e CAD dei Distretti, saranno di supporto ai Medici di
Medicina Generale, che avranno attivato per i propri pazienti il programma di sorveglianza previsto
dalla Regione Lazio, prendendo in carico i pazienti che verranno da questi segnalati e
semplificando, qualora richiesto, l’accesso ai servizi territoriali di competenza degli utenti che
necessitano di interventi assistenziali.
5.8 Centro Unico Prenotazioni – C.U.P.
Il dott. Felice Giraldi, Responsabile UOC C.U.P –[email protected]) impartirà, come
le precedenti stagioni estive, disposizioni alle postazioni CUP dell’Azienda e agli operatori
telefonici Recup, così come anche predisposto all'interno del Protocollo d'intesa del Comune di
Roma, affinché, durante il periodo estivo, compatibilmente con le esigenze e le scelte dell’utenza, i
pazienti anziani ottengano prenotazioni di prestazioni sanitarie in fasce orarie che escludano le ore
più calde della giornata, al fine di evitare l’esposizione ad eventuali ondate di calore.
5.9 Ufficio Relazioni con il Pubblico – U.R.P.
La Dott.ssa Maria degli Esposti ([email protected] – 0651004554), responsabile
della U.O.C. URP, provvederà, come per gli scorsi anni, alla realizzazione della brochure
informativa e della locandina con i consigli utili e i recapiti telefonici ad uso dei cittadini.
All'interno del sito web aziendale saranno inoltre inseriti:
 Il Piano Operativo regionale 2012;
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 Il depliant e le locandine aggiornate per l'anno 2012;
 Il link del Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie;
 I depliant predisposti dal Comune di Roma
in aggiunta al link della Protezione Civile per la consultazione del bollettino giornaliero, già attivo.
L’URP ha inoltre il compito di inviare e monitorare la diffusione del “bollettino” del rischio
ondate di calore a tutte le strutture coinvolte nel progetto nonché ai Medici di Medicina Generale
dei quali si è in possesso dell'indirizzo e-mail utilizzando la casella di posta elettronica
appositamente attivata ([email protected]).
Il Referente Aziendale
Dott.ssa Maria Rosaria Viggiano
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Programma per la Prevenzione degli effetti delle ondate di calore