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Solbiate Olona
Centrale a biomasse per la riscossa ambientale
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Il Comune propenso a sposare il progetto Ely per il teleriscaldamento
In bacheca c'è sempre
posto
- Colpita nel vivo con una serie di critiche abbattutesi a seguito
della decisione di dirottare i fondi per la compensazione dell'autostrada
Pedemontana da un parco a una serie di interventi di recupero in paese,
l'Amministrazione di Solbiate Olona, non sembra del tutto casualmente, rilancia
con un'argomentazione a sorpresa in tema di ambiente. "La Ely, società attiva nel
campo delle energie rinnovabili, intende acquistare da un privato 15mila mq di
terreno – spiega Luigi Melis, Sindaco di Solbiate Olona -, per impiantarvi una
centrale termica e i relativi uffici, e avviare un impianto di teleriscaldamento al
servizio anche del paese".
16 Novembre 2012
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Proprio nel momento in cui gli impianti di recupero materiali e produzione di
energia sono al centro di vivaci discussioni, a partire da Castellanza con la vicenda
Elcon, la decisione rischia di apparire poco opportuna. Eppure, sulla bontà del progetto, non esistono dubbi. "A
seguito di colloqui con il rappresentante dell'azienda – prosegue Melis -, mi è parso di capire che il processo di
gassificazione avviene senza consumo di ossigeno e con insignificanti emissioni di CO2, comunque di gran lunga
inferiori a quelle complessive delle caldaie in uso presso abitazioni e uffici pubblici".
Il progetto prevede la cosiddetta gassificazione di materiali organici, provenienti quasi esclusivamente dai confini
provinciali. Sulla falsariga di quanto avviene già in diverse zone di montagna, si raccolgono scarti di lavorazione del
legno e altri materiali vegetali utili ad avviare il processo di produzione del gas attraverso il loro stoccaggio. Nel caso
specifico, si prevede di utilizzare il cippato, vale a dire quanto si ricava dalla pulizia del sottobosco. Solo nel caso
questo si rivelasse insufficiente, e solo in via occasionale, è previsto di impiegare dei pellet, provenienti dalla Foresta
Nera, nel Sud della Germania e, come viene assicurato, per non più di un carico al giorno.
L'area scelta per l'impianto è già edificata a uso industriale lungo la SP2, ai margini di Solbiate Olona, e non richiede
quindi il sacrificio di un'ulteriore zona verde. A far propendere la Giunta verso una conclusione positiva del progetto
non è però solo il desiderio di riguadagnare punti in tema ambientale. "Con il teleriscaldamento, il costo degli uffici
pubblici si abbatterebbe del 50% - sottolinea il Sindaco -, mentre anche i privati potranno godere di vantaggi stimati
intorno al 35%". Da sottolineare, come sarebbe la stessa Ely ad assumersi tutti i costi necessari al realizzare
l'infrastruttura, sostanzialmente le condotte, per collegare gli edifici alla propria centrale.
La decisione finale, o quantomeno un indirizzo importante, è al vaglio della Commissione Ecologia del Municipio, al
quale Melis ha scritto una lettera, mirata a volersi chiamare fuori da ogni decisione, anche se di fatto, il risultato è
stato quello di catalizzare l'attenzione generale. Non è da escludere, per provare a chiudere la discussione intorno alla
mancata realizzazione del parco. "Per quanto mi riguarda, la vedo solo come un'opportunità, da valutare in quanto
tale – riprende il Primo Cittadino -. Non siamo noi quelli in campagna elettorale, quanto invece chi pensa solo ad
attaccare il nostro buon operato".
Nei prossimi giorni, i solbiatesi riceveranno direttamente a casa un opuscolo per spiegare le modalità e le
ripercussioni della proposta Ely, accompagnate da un questionario nel quale esprimere la propria opinione. Il
progetto, viene assicurato, sarà comunque sottoposto al vaglio preventivo anche della Provincia di Varese, dei Vigili
del Fuoco, di ASL; di ARPA, del Ministero dello Sviluppo e dalle varie sovraintendenze deputate al controllo.
"Come privato cittadino e capo di famiglia attento al budget sono senz'altro favorevole – conclude Luigi Melis -.
Come Sindaco, ho invece il dovere di informare la cittadinanza e inviarla a esprimersi. Dopo aver estinto i mutui
accesi da altri, mi sento sereno per tutto quello chi insieme alla Giunta stiamo facendo per il paese".
Sul tema, il dibattito si è prontamente riacceso. Sotto esame, non tanto l'opportunità del progetto, quanto il
desiderio prima di tutto di vederci chiaro, per capire se, come e quanto le centrali a biomassa possano essere
realmente appetibili sotto ogni aspetto, soprattutto ambientale.
Giuseppe Goglio
[email protected]
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