La tua Casa lontano da Casa Anno 2012 • Numero 3 - 4 Nuova Evangelizzazione a servizio del Welfare Marittimo Aut. n° NO/696/2012 val. dal 22/03/2012 INDICE pag. 3 EDITORIALE NAZIONALE Natale è prossimo pag. 4 Natale: messaggio di amore e speranza per i marittimi pag. 5 pag. 6 Migliorato il servizio delle News on Board grazie al progetto “Un mare …di abilità” Il progetto “Stella Maris...connecting people”, supportato dall’ITF Seafarers’ Trust, porta Internet a bordo! pag. 7 Incontro area nord ovest pag. 8 CENTRI E CAPPELLANI A Livorno evento finale del corso “SOS – See Over the Sea” pag. 9 Riconoscimenti a Massimo Franzi e Federico Sgherri pag. 10 L’impegno della Stella Maris per la sensibilizzazione del territorio pag. 15 Taranto: anche la Stella Maris presente all’VIII rassegna del volontariato e della Solidarietà pag. 16 Il progetto “Il mare a scuola” della Stella Maris di Genova pag. 17 A Natale 2012 regala anche tu solidarietà! pag. 17 Inaugurata la palazzina che ospiterà la nuova sede della Stella Maris Trieste pag. 18 Sacramento della Cresima a bordo della nave Costa Serena pag. 19 XXIII Congresso Mondiale dell’Apostolato del mare Nuovi mezzi e strumenti per proclamare la Buona Novella pag. 20 La tua Casa lontano da Casa Anno 2012, numero 3-4 Iscritto al n. 4/2011 del Registro della stampa presso il Tribunale di Genova Editore: Federazione Nazionale Stella Maris Presidente Massimo Franzi Direttore Responsabile: don Fernando Primerano Hanno collaborato a questo numero: don Alessandro Amodeo, Virginia Calvani, Sara De Benedetti, Massimo Franzi, Padre Emanuele Iovanella, Valentina Maffeis, Maria Assunta Metrangolo, Penelope Nicholson, Marta Orselli, Elisa Riscazzi, Franco Sambado, Federico Sgherri, Olivia Zaina Foto: pag. 6 e quarta di copertina Mirko Cecchi; pag. 15 Arturo D’Este; pag. 18 Francesco La Bella. 2 3 - 4/2012 Federazione Nazionale Stella Maris Piazza Dinegro, 6/A, 16126, Genova Tel. 010 8938374 • Fax 010 8932456 [email protected] • www.stellamaris.tv C.C.P. intestato a: Federazione Nazionale Stella Maris CC: Stampa Bonifico c/o N. 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La “missione” affidata da Gesù ai suoi Apostoli - come ha detto il Cardinale Vegliò - è stata, è e sarà la sola e unica missione, ovunque e in ogni tempo. Ma le circostanze in cui viviamo la nostra vocazione di cristiani e che cambiano continuamente nuovi problemi, nuove sfide, evoluzione delle culture, e nuove possibilità - costituiscono quella “novità” nella nostra vocazione di evangelizzatori del mondo marittimo. Il secondo evento, di questo anno davvero speciale, è stato il XXIII Congresso Mondiale dell’Apostolato del Mare, promosso e organizzato dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, tenutosi a Roma dal 19 al 23 novembre. Il tema “Nuova Evangelizzazione nel mondo marittimo” non solo ci ha riportati in piena sintonia col cammino di tutta la Chiesa, ma ci ha indicato l’obiettivo fondamentale cui deve tendere la nostra missione e soprattutto la nostra vita. Un andare alle radici profonde della vita, che non è un tornare indietro nel tempo, bensì un andare in profondità non solo nelle cose, ma soprattutto nella nostra stessa vita. Un tempo, il nostro, frammentato, con le sue insicurezze, i suoi scandali, sta ridisegnando la mappa dei valori umani ed in particolare, con l’affanno che ne deriva, sta cambiando radicalmente il senso della generosità, della stessa solidarietà e soprattutto della carità. Essa si distingue da tutte le altre forme di altruismo perché nasce ed è alimentata dalla Fede la quale, a sua volta, si “rende operosa per mezzo della carità”. «La fede senza la carità non porta frutto e la carità senza la fede sarebbe un sentimento in balia costante del dubbio. Fede e carità si esigono a vicenda, così che l’una permette all’altra di attuare il suo cammino. Non pochi cristiani, infatti, dedicano la loro vita con amore a chi è solo, emarginato o escluso come a colui che è il primo verso cui andare e il più importante da sostenere, perché proprio in lui si riflette il volto stesso di Cristo. Grazie alla fede possiamo riconoscere in quanti chiedono il nostro amore il volto del Signore risorto. “Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,40): queste sue parole sono un monito da non dimenticare ed un invito perenne a ridonare quell’amore con cui Egli si prende cura di noi. È la fede che permette di riconoscere Cristo ed è il suo stesso amore che spinge a soccorrerlo ogni volta che si fa nostro prossimo nel cammino della vita» (Porta Fidei). Andare in profondità allora per noi vuol dire non dare per scontata la Fede e non impedirle di sprigionare tutta la sua energia che permette alla Parola di Dio di essere vera nella nostra vita, e non limitata dai tanti se e dai tanti ma. Il Congresso è stato un crescendo di provocazioni nel senso che tutte le relazioni e le testimonianze ci hanno chiamati a puntare in alto, ad alzare lo sguardo a Dio che fa tutte le cose e nel quale ognuna di esse trova compimento. Le parole sapientemente comunicate hanno senz’altro dominato, ma non meno importante è stato il trovarsi così tanti e così diversi, ma intimamente uniti nell’unica Chiesa e dall’unica missione. Anche questo ri-trovarsi in quattrocento delegati provenienti da ogni parte del mondo ridesta il desiderio di incontrarci anche tra noi, abbiamo bisogno di vederci e di sentirci, di comunicare e di condividere, di sapere cioè che non siamo né soli né isolati e che non c’è nulla che potrà modificare le ragioni della nostra missione o scalfire la nostra fede e la nostra appartenenza alla Chiesa. Ciò lungi dal rinchiuderci in sterili integralismi, come è stato detto nel Congresso, la chiusura non porta da nessuna parte. “Adeguata formazione e sensibilità” sono state le condizioni indispensabili, indicate per una sana e corretta “collaborazione ecumenica con altre denominazioni cristiane, senza trascurare, là dove ciò è possibile, anche una certa cooperazione interreligiosa”. La rotta è segnata: a tutti buona navigazione. La Redazione 3 3 - 4/2012 NAZIONALE Natale è prossimo Prepariamo il presepe, l’albero, le collette solidali, facciamo preparare i disegni del Natale … tutto questo sarà indubbiamente più bello se sarà il riflesso di qualcosa di grande che riaccade nella nostra vita: Natale. Certamente vivere implica anche un fare delle cose, così, per Natale, un pensiero potrà essere quello di realizzare qualcosa per i marittimi. Tuttavia, sarebbe bello se le poche o tante cose fossero precedute da un’altra preoccupazione ancora più importante che interessa la vita stessa di chi compie, prima ancora che quella di chi riceve. A guidare un possibile percorso interiore sarà la parola del nostro Papa, Benedetto XVI. può mai pensare che credere sia un fatto privato. La fede è decidere di stare con il Signore per vivere con Lui. E questo “stare con Lui” introduce alla comprensione delle ragioni per cui si crede. La fede, proprio perché è atto della libertà, esige anche la responsabilità sociale di ciò che si crede» e ancora «La fede, infatti, cresce quando è vissuta come esperienza di un amore ricevuto e quando viene comunicata come esperienza di grazia e di gioia. Essa rende fecondi, perché allarga il cuore nella speranza e consente di offrire una testimonianza capace di generare… Auspichiamo che la testimonianza di vita dei credenti cresca nella sua credibilità» (Porta Fidei). «Capita ormai non di rado che i cristiani si diano maggior preoccupazione per le conseguenze sociali, culturali e politiche del loro impegno, continuando a pensare alla fede come un presupposto ovvio del vivere comune. In effetti, questo presupposto non solo non è più tale, ma spesso viene perfino negato. Mentre nel passato era possibile riconoscere un tessuto culturale unitario, largamente accolto nel suo richiamo ai contenuti della fede e ai valori da essa ispirati, oggi non sembra più essere così in grandi settori della società, a motivo di una profonda crisi di fede che ha toccato molte persone» (Porta Fidei). Per noi, che ogni giorno veniamo incontro alle esigenze di tante persone, non solo cristiani e/o cattolici, riappropriarci del Natale e del nesso che questo evento ha per la nostra vita comporterà una rinnovata forza già nel modo di rapportarci con loro e, senza nulla necessariamente dire, saremo capaci di comunicare un Mistero che ci supera e ci comprende, svelando tutto il percorso della vita. Il Natale è la nascita di Gesù e quindi l’ingresso, cronologicamente documentabile, di Dio che si è fatto uomo per meglio essere conosciuto e compreso, e aiutare così l’uomo di tutti i tempi a meglio comprendersi nel disegno di salvezza. Per quanto ciò sembri un’ovvietà, sarebbe comunque importante domandarsi: il mio agire testimonia questa consapevolezza? «L’esempio di Lidia è quanto mai eloquente in proposito. Racconta san Luca che Paolo, mentre si trovava a Filippi, andò di sabato per annunciare il Vangelo ad alcune donne; tra esse vi era Lidia e il “Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo” (At 16,14). Il senso racchiuso nell’espressione è importante. San Luca insegna che la conoscenza dei contenuti da credere non è sufficiente se poi il cuore, autentico sacrario della persona, non è aperto dalla grazia che consente di avere occhi per guardare in profondità e comprendere che quanto è stato annunciato è la Parola di Dio… Professare con la bocca, a sua volta, indica che la fede implica una testimonianza ed un impegno pubblici. Il cristiano non 4 3 - 4/2012 «La gioia dell’amore, la risposta al dramma della sofferenza e del dolore, la forza del perdono davanti all’offesa ricevuta e la vittoria della vita dinanzi al vuoto della morte, tutto trova compimento nel mistero della sua Incarnazione, del suo farsi uomo, del condividere con noi la debolezza umana per trasformarla con la potenza della sua Risurrezione. In lui, morto e risorto per la nostra salvezza, trovano piena luce gli esempi di fede che hanno segnato questi duemila anni della nostra storia di salvezza. La fede senza la carità non porta frutto e la carità senza la fede sarebbe un sentimento in balia costante del dubbio. Fede e carità si esigono a vicenda, così che l’una permette all’altra di attuare il suo cammino» (Porta Fidei). Nel film “Il postino”, Mario, interpretato da Troisi, rimane affascinato dal poeta, cui ogni giorno porta la posta, e dalle sue poesie. Vorrebbe essere come lui, cerca di imitarlo, ma si scontra con i propri limiti. Un giorno si fa coraggio e trova la forza per chiedere al poeta come riesca a scrivere quei bei componimenti. Neruda lo portò in spiaggia e lo invitò a passeggiare e ad osservare il mare. Approfondiamo la nostra fede: “la spiaggia e il mare” per leggere la poesia della vita li abbiamo… la Bibbia, la preghiera, il Magistero, il confronto con il cappellano su ciò che non si comprende immediatamente. Come accade nel film, solo abitare quell’ambiente porta ad andare oltre il superficiale, fino a saper leggere la poesia della vita di cui il Natale del Signore ha segnato un punto di non ritorno. Elisa Riscazzi NAZIONALE Natale: messaggio di amore e speranza per i marittimi Carissimi fratelli e sorelle dell’Apostolato del Mare, Natale è la Festa familiare per eccellenza. È anche la festa della condivisione e dell’accoglienza per tutti i cristiani e pure per gli uomini e le donne di buona volontà. È una pace donata, offerta da Dio a tutti gli uomini che sono oggetto del suo amore («pace in terra agli uomini che Egli ama», e non, come spesso si traduce, «agli uomini di buona volontà»). Si accentua così l’iniziativa gratuita di Dio, non le disposizioni morali degli uomini. A Natale, i marittimi vivono un dolore indicibile davanti alle rassicuranti immagini televisive in cui famiglie felici si radunano intorno ad un buon pranzo. Per noi dell’Apostolato del Mare, è uno dei momenti più forti in cui la nostra pastorale, caratterizzata dall’ospitalità, dalla solidarietà e dalla fraternità, acquista tutto il suo significato. Dopo il primo Natale, i Cristiani celebrano ogni anno la nascita, nella mangiatoia di una povera stalla, di quel bambino circondato da Maria e Giuseppe. Nonostante la povertà della scena, il canto degli angeli e la gioia apportata dalla presenza calorosa dei pastori attorno al neonato trasformano la tristezza del luogo. I Ricchi ed i Benpensanti considerano i pastori persone di poca importanza, che risultavano però essenziali per l’economia dell’epoca, un po’ come accade oggi per i marittimi, i lavoratori invisibili dei porti! Ma Dio la pensa diversamente. Non tiene conto delle nostre gerarchie. Non rispetta le precedenze fissate da noi. Dovendo comunicare la notizia dell’arrivo del proprio Figlio sulla terra, concede la primizia ai pastori. Dovendo diramare gli inviti ufficiali per quella visita decisiva, riserva i primissimi posti ai pastori, ossia agli ultimi. L’indicazione per ritrovare e riconoscere il Bambino viene offerta dall’alto a questi “non aventi diritto”. La loro presenza segnerà il tono della vita futura di Gesù. In effetti, lungo tutti i Vangeli, ci colpiscono la vicinanza e la sollecitudine di Cristo per i poveri, gli umili, i malati, gli ultimi, gli emarginati. Dio è un neonato con i pugni chiusi e la pelle arrossata, gli occhi che mal sopportano la luce e la piccola bocca che cerca il seno di Maria Santissima. Dio è un bambino impotente, fragile, che va lavato e scaldato, cambiato e baciato, ed è tenuto a contatto della pelle ruvida del padre, Giuseppe, che lascia che l’emozione gli inumidisca gli occhi per poi tornare alla concretezza di una situazione problematica. A Natale l’apostolato del mare è chiamato ad intensificare la propria presenza, testimoniando con maggiore fervore l’amore di Dio per i poveri, le persone di passaggio e gli stranieri. In questo tempo di Natale l’apostolato del mare, grazie alla sua rete di fraternità, accoglienza e solidarietà, vuole offrire un po’ di gioia e di luce a tutte quelle persone che, in questa lunga notte, sono in attesa. Tocca a ciascuno di noi trovare il messaggio di speranza e di incoraggiamento più adeguato per tutti gli uomini e le donne di mare. Come per i pastori, possa la nostra presenza fraterna e cordiale illuminare la loro solitudine. Vi invito a volgere lo sguardo verso la Santa Famiglia per affidarle tutta la gente di mare. Diacono Massimo Franzi, presidente Federazione Nazionale Stella Maris 5 3 - 4/2012 NAZIONALE Migliorato il servizio delle News on Board grazie al progetto “Un mare … di abilità” Si è chiuso lo scorso 20 settembre il progetto “Un mare…di abilità”, realizzato dalla Federazione Nazionale Stella Maris grazie ad un contributo della Fondazione Carige. Il progetto ha avuto l’obiettivo di ampliare e migliorare il servizio delle “News on Board”, offerto gratuitamente ai marittimi in transito nei porti italiani, attraverso l’inserimento lavorativo di persone in condizione di disabilità/svantaggio, con la modalità del telelavoro. L’evento finale si è svolto a Genova, alla presenza del Presidente della Federazione, Massimo Franzi, e della dott.ssa Sonia Pelloni, del Gruppo Inserimento Lavorativo/Centro studi per l’integrazione lavorativa dei disabili della Asl 3 genovese. Gli interventi hanno sottolineato gli esiti molto positivi del progetto, che hanno portato all’aumento delle edizioni delle News on Board (rassegne stampa, suddivise in tre sezioni: World News, National News, Sport News), da 12 a 15, pubblicate 6 giorni alla settimana, stampate dai volontari nei vari Centri Stella Maris e consegnate ai marittimi durante le visite a bordo. È stata inoltre introdotta stabilmente un’edizione mensile di Maritime News, in lingua inglese, con notizie provenienti dal mondo dello shipping. La dott.ssa Pelloni ha evidenziato come il progetto abbia rappresentato una sfida vinta: iniziato come sperimentazione - le aziende tuttora 6 3 - 4/2012 fanno ricorso assolutamente marginale a questa modalità lavorativa -, il telelavoro si è rivelato invece molto efficace in presenza di difficoltà motorie. Ciò ha consentito un inserimento lavorativo soddisfacente per le persone coinvolte nel progetto, che si sono peraltro sentite pienamente parte dell’accoglienza dei marittimi offerta dalla Stella Maris nei porti italiani ed internazionali. Infatti, nell’adempiere alle proprie finalità, come da Statuto, la Federazione Nazionale Stella Maris, per spezzare l’isolamento e la solitudine di cui è vittima il lavoratore marittimo, ha intrapreso un servizio volto a fornire ai marittimi notizie e informazioni provenienti dalla propria terra d’origine e raccontati nella loro madrelingua. Si tratta inoltre di un servizio che, messo a disposizione degli equipaggi da parte degli armatori, consente loro di anticipare l’entrata in vigore della Maritime Labour Convention 2006, che prevede proprio l’implementazione di numerose facilities volte alla promozione del welfare dei marittimi a bordo e nei porti, tra cui “film, libri, giornali e attrezzature sportive ad uso dei marittimi a bordo delle loro navi nonché nelle strutture sociali di assistenza a terra”. Il pubblico presente si è dimostrato interessato ai contenuti proposti, alimentando un proficuo e vivace dibattito al termine delle relazioni. Olivia Zaina NAZIONALE Il progetto “Stella Maris...connecting people”, supportato dall’ITF Seafarers’ Trust, porta Internet a bordo! Nei nostri centri ogni gesto, ogni pensiero cerca di concretizzarsi in segni reali, che possano essere azioni migliorative per i marittimi che ogni giorno accogliamo: fino a pochi anni fa, internet a bordo…era un sogno. Poi i telefoni smartphone hanno fatto apparire realizzabile quello che prima sembrava un’utopia! Oggi, poter dare a tutti questa possibilità, grazie all’impegno di tanti, ha reso il sogno realtà! Proprio perché “comunicare” è il grande desiderio di tutti coloro che attraccano nei nostri porti, la Federazione Nazionale Stella Maris ha pensato, progettato e attuato un sistema reale, per venire incontro a quest’esigenza. Un box (all’interno del quale sono stati installati dei router parametrizzati) consente di fornire, a bordo delle navi, l’accesso alla rete Internet a diversi pc contemporaneamente. Ma non ci fermiamo qui! Stiamo lavorando anche per uniformare il sistema di accesso alla rete a terra, rendendolo unico, sempre grazie all’utilizzo dei box e attraverso il sito dedicato, in modo che il marittimo sappia che “nelle nostre case lontane da casa” vogliamo fortemente che i sogni diventino realtà! Elisa Riscazzi Come richiedere i box per il wifi a bordo: Un unico accesso, attraverso un sito dedicato, che, grazie all’emissione di voucher temporali (da 1 ora, fino a 6 ore) e al riconoscimento dei dati anagrafici del marittimo che lo utilizza, archivia e memorizza, a fini normativi, le generalità di chi accede a internet. Da un lato quindi, la volontà di dare un accesso sicuro e stabile al marittimo, dall’altro la tutela del servizio offerto nel rispetto delle responsabilità imposte dalla normativa. Inoltre, poiché il sistema proposto è uno e unico in tutta Italia, i marittimi hanno la possibilità di continuare a collegarsi attraverso il box che viene portato a bordo, anche in altri porti, e continuare a “navigare” ...anche in rete!! Vero è che, come tutte le nostre azioni di welfare, anche questa presuppone un grande impegno da parte dei volontari ship – visitor che portano a bordo l’attrezzatura necessaria, e dopo alcune ore la vanno a riprendere. Durante la fase di test del sistema, i tanti sorrisi dei marittimi che si sono prestati per tale verifica, hanno ampiamente ripagato questo nostro piccolo sforzo conferendo una luce diversa all’impegno necessario per organizzare la logistica delle visite a bordo. Potete contattare la Federazione Nazionale Stella Maris telefonicamente al numero 010 8938374 o tramite l’indirizzo di posta elettronica [email protected]: verrà inviata la documentazione relativa e fornito il supporto necessario. In particolare, ricordiamo che per ogni box ordinato deve essere inviata alla sede delle Federazione una Sim già abilitata per la connessione Internet, scelta tra gli operatori che coprono l’area portuale in cui si svolgono le visite a bordo. Una volta che questa Sim viene inserita nel box, questo poi viene inviato al Centro, insieme al manuale di utilizzo, in modo che il servizio possa essere immediatamente disponibile per i marittimi. 7 3 - 4/2012 NAZIONALE Incontro di Area Nord-Ovest Il 14 settembre 2012 si è tenuto, a Livorno, l’incontro della Federazione Nazionale Stella Maris con le associazioni dell’area Nord-Ovest, che raggruppa i centri Stella Maris di Savona, Genova, La Spezia, Piombino e Livorno. I volontari e i presidenti, ospitati nella sede della Stella Maris di Livorno, hanno svolto l’assemblea insieme al direttore dell’Ufficio Nazionale per l’Apostolato del Mare, don Natale Ioculano, per una presentazione diretta con i volontari e referenti Stella Maris. Gli incontri di area, oltre ad essere sempre un’ottima occasione di incontro, aiutano a condividere le esperienze e affrontare le diverse esigenze in modo costruttivo. Don Luciano Cantini, cappellano della Stella Maris di Livorno, prima di iniziare i lavori, ha offerto una visita del porto di Livorno, descrivendone le caratteristiche, le esigenze e le problematiche. L’argomento principale, presentato dalla Federazione Nazionale Stella Maris, è stato l’analisi del fenomeno della pirateria nel mondo. È stato quindi illustrato uno studio, realizzato dalla Federazione, sulla pirateria marittima, con alcuni spunti sulla dimensione quantitativa degli attacchi di pirateria marittima negli ultimi anni, evidenziando le maggiori aree colpite e la drammaticità dell’esperienza per i marittimi vittime di sequestro. Tutto ciò al fine di offrire un’idea della reale proporzione del fenomeno e di quanto sia necessaria una maggiore sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei mass media, che trattano l’argomento solo per sensazionalismi o quando vengono coinvolti marittimi italiani. L’analisi della Federazione ha portato alla conseguente presentazione del progetto “Supporting the victims of piracy”, supportato dall’ITF Seafarers Trust, il cui obiettivo è quello di rispondere alla necessità di preparazione dei volontari per l’assistenza di marittimi o familiari vittime della pirateria. L’attenzione ai marittimi non può trovarci impreparati nei confronti di 8 3 - 4/2012 quelle persone che hanno vissuto sulla propria pelle il dramma della pirateria, appunto. L’incontro ha offerto la possibilità a don Natale Ioculano di presentare il nuovo Ufficio per l’Apostolato del Mare e ai presenti di conoscere il nuovo, nella continuità di un cammino ecclesiale. Don Natale ha ricordato quanto siano importanti non solo l’accoglienza e l’assistenza, ma anche il ruolo dei volontari Stella Maris per rendere il porto “umano”. Si tratta di un ambiente di lavoro frenetico, che si sviluppa in modo meccanico, ma costituito da persone, storie, cuori. Per questo l’attività dei volontari Stella Maris è fondamentale per arrivare alla persona, al suo bisogno di “incontro” con l’altro. L’assemblea è proseguita con la proposta di soluzioni alle criticità riscontrate nelle varie associazioni. Il presidente di Livorno, Federico Sgherri, illustra ai presenti e a don Natale l’esperienza del progetto realizzato con il contributo del CESVOT, dedicato interamente alla formazione di aspiranti volontari Stella Maris. Esso ha permesso l’avvicinamento di nuove persone alle attività dell’associazione, rivelandosi un ottimo strumento per inserire, tramite una formazione adeguata, dei volontari che garantiscano continuità all’accoglienza della gente di mare. È stato poi il momento per la Federazione di ricordare da un lato i servizi di supporto a disposizione dei centri Stella Maris, tra cui la stesura di progetti, che possano essere finanziati da enti pubblici o privati; dall’altro gli strumenti quali sito internet, posta elettronica e giornalino “Stella Maris News”, completamente rinnovato secondo le segnalazioni dei centri, con un opuscolo in inglese per i marittimi; il servizio della “Info Stella Maris”, inserita ogni giovedì all’interno delle News on Board. L’incontro si conclude con i saluti e la presentazione, da parte di don Natale, del congresso mondiale dell’Apostolato del Mare, nel quale l’Italia sarà rappresentata da 35 persone, volontari Stella Maris, Cappellani dei centri e Cappellani di Bordo. Marta Orselli CENTRI E CAPPELLANI A Livorno evento finale del corso “SOS – See Over the Sea” Si è svolta, nella Sala Consiliare della Provincia di Livorno, a partire dalle ore 17 di venerdì 14 settembre, la cerimonia finale del corso “SOS – See Over the Sea”, realizzato dalle Associazioni Stella Maris di Livorno e Piombino, insieme alla Federazione Nazionale Stella Maris ed al Comitato Territoriale per il Welfare della Gente di Mare di Livorno, grazie ad un contributo del Centro Servizi Volontariato della Toscana. All’evento hanno partecipato autorità della Provincia, come il Presidente dott. Giorgio Kutufà, e rappresentanti della Capitaneria di Porto e del Comitato Territoriale Welfare Gente di Mare di Livorno. La cerimonia si è aperta con un’introduzione del presidente dell’Associazione Stella Maris di Livorno, Federico Sgherri, che ha parlato dell’importanza che ha avuto il corso, non solo per i partecipanti, ma anche per la crescita dell’associazione stessa (per la quale si è trattato della prima esperienza di questo genere), dell’intensa attività del porto di Livorno, delle difficoltà della vita a bordo e della conseguente imprescindibilità del lavoro della Gente di Mare e dell’accoglienza nel porto. In seguito, ha preso la parola il rappresentante della Guardia Costiera, Comandante Seno, che ha toccato importanti argomenti come il trasporto marittimo, i rischi della navigazione e la realtà portuale. Don Natale Ioculano, direttore dell’Ufficio Nazionale per l’Apostolato del Mare, ha sollecitato uno sguardo umano sul porto e su coloro che non trasportano solo merci, ma opportunità di scambio e di lavoro per chi quelle merci trasforma e commercializza. Infine è intervenuto il dott. Kutufà, che ha posto l’attenzione sulla rilevanza del servizio reso dalla Stella Maris all’interno della realtà portuale, e di riflesso anche sulla città di Livorno. La presenza del Presidente della Provincia di Livorno ha testimoniato l’attenzione e l’interesse crescenti – da parte non solo degli “addetti ai lavori”, ma anche delle istituzioni – nei confronti della promozione del welfare marittimo. La presentazione del corso è stata curata sia da don Luciano Cantini, Cappellano della Stella Maris di Livorno, con la proiezione di un video in cui sono stati illustrati i momenti più significativi del percorso formativo, sia dai corsisti, che hanno portato testimonianza diretta sul valore del corso. La cerimonia si è conclusa con la consegna ad ogni partecipante degli attestati di partecipazione. Virginia Calvani 9 3 - 4/2012 NAZIONALE Riconoscimenti a Massimo Franzi e Federico Sgherri Il servizio reso dai volontari della Stella Maris ai lavoratori marittimi è silenzioso, poco visibile… quasi a volersi conformare alla condizione di invisibilità che accompagna sempre i naviganti, i quali difficilmente scendono dalle navi ed escono dai porti. Federico Sgherri Presidente della Stella Maris Livorno - ritira il premio Eppure, la costanza di questo volontariato - fatto di persone che scelgono di mettersi a disposizione del “più piccolo dei fratelli” percorrendo scalandroni, attraversando varchi doganali, offrendo accoglienza senza distinzione di nazionalità o religione - ha contribuito ad una maggiore conoscenza della Stella Maris, che via via è sempre più nota e stimata, non solo all’interno del mondo dello shipping e della portualità, ma anche presso la società civile, che ne identifica il significato e l’impegno nel creare concretamente un ponte tra porto e città, tra mare e terra. Con questo spirito, due Presidenti di due Associazioni Stella Maris sono stati premiati, con targhe che riconoscono il valore dell’attività 10 3 - 4/2012 svolta in favore dei marittimi. La Stella Maris di Genova, nella persona del Presidente Massimo Franzi, è stata premiata con una targa nell’ambito della 5^ edizione del Premio biennale Internazionale “Cristoforo Colombo e il Mare”, svoltasi il 10 ottobre a Genova, presso Villa Centurione Musso Piantelli. Il riconoscimento – che è stato conferito anche alla Capitaneria di porto, all’Assessorato alla Cultura del Comune di Genova e alla Comunità Latino-americana di Genova – è stato assegnato «alla Stella Maris per la benemerita attività svolta nel campo marittimo». A Livorno, invece, domenica 14 ottobre 2012 è stato premiato nel corso degli Oscar Livornesi Federico Sgherri, Presidente della Stella Maris locale. L’iniziativa, alla sua ventunesima edizione, è promossa dall’Associazione Il Palcoscenico ed è dedicata ai livornesi che, in vari settori (cultura, volontariato, medicina, sport, ecc.), hanno contribuito ad elevare la propria città. L’edizione 2012 ha avuto come focus la gente di mare, ed è per questo stata arricchita dalla presenza dell’Accademia Navale con il C.V. Giovanni Gravina. Il premio è stato assegnato al Com.te Federico Sgherri «per l’impegno dimostrato con grande umanità nel lavoro e nel sociale quale uomo di mare». Nel congratularci con entrambi, crediamo che questo premio possa essere sentito proprio dall’intera famiglia Stella Maris in Italia, perché testimonia i risultati conseguibili, quando si opera con impegno e dedizione in favore del prossimo. Olivia Zaina Stella Maris News Dear readers, the choice to publish this review in English is a way to be closer to seafarers, creating a bridge between land and sea. We wish that seafarers hold a leading role in this review, step by step. So, if you are a seafarer and you want to share with us ideas, opinions, pictures, suggestions, please send an email to [email protected]! The best contributions will also be posted on our website www.stellamaris.tv. Who we are: The Italian Federation Stella Maris collects together the Stella Maris Associations federated, and supports its members by: • Providing training for the new volunteers; • Supporting the new Centers with their “start up”, providing training and know how; • Arranging insurance available, to fulfil the insurance obligation towards the volunteers; • Offering supply contracts already stipulated, for services like phone cards, Internet, money change, money transfer, etc. • Publishing 6 days a week the “News on Board” for seafarers (available on our website www.stellamaris.tv). Interview Interview with Mr. Franco Sambado, volunteer in Savona. Why did you decide to become a Stella Maris’ volunteer? It happened by chance many years ago, in 1956. At that time I was in my twenties, and I was working in a factory in Savona, far away from my family. Fr. Mario Genta (port chaplain) gave hospitality to me in a church, St. Raphael, where there was also a little office used to welcome seafarers. So, there I discovered the harsh living and working conditions of the seafarers, and I began to volunteer till the Seventies: business and family engagements didn’t allow me to continue my voluntary service, but I started again at the beginning of the Nineties. Which were your expectations when you began? At the beginning I just wanted to help seafarers visiting our port, offering them my friendship, a bit of relaxation, and some services, essential at that time, such as post and transportation. Then, when I met with the living and working conditions on board, I tried to deal with the psychological aspects and the human frailty, due to the seafarers’ loneliness, their hard work, their being far away from the families. Can you tell us a particular episode happened during your voluntary service? I choose one of the many events happened in the past years: in November 1968, after a football match with a crew coming from the Soviet Union, the onboard political Commissar cautiously approached me and told me: “We are very thankful: all the crew now is tired, but happy. On the contrary, I’m sad and very worried about my wife, who has been looking after our daughter for 18 years, because of a serious illness. My wife bears the responsibility with serenity, but I feel powerless, since I’m away from home”. I was very surprised by his confidence: he strongly needed to express his deep suffering, as he couldn’t show it onboard. We said goodbye and I haven’t met him anymore. In that moment I thought: Dear friend, I’ll never know if I helped you or not: certainly you helped me to get convinced that all the men are equal, in their needs and feelings. How are you welcomed onboard as ship visitor? Always warmly. Only in a few cases, some crews didn’t know Stella Maris, so they welcomed me with curiosity. The seafarers I usually meet are very grateful: I remember a ship with a Chinese crew…the Master greeted me saying: “God bless you for the service”. 11 3 - 4/2012 Stella Maris News Let’s give voice to seafarers! Greetings From Officers and Crew of M/N Nicolaos M. Was here in this port many time as regular trade of cargo steel plates and coil. Dated 13 of July 2012. Second Officer Tito R. Mukara Davae City Chief Cook Efren Arguelles - Manila Oiler Yanco Mlheo both from Philippines Thanks to Stella Maris Seamen’s Club for their kindness and support to all seamen visiting at this port. Advent: a time of expectation and preparation “Here am I, the servant of the Lord; let it be with me according to your word.” [Luke 1:26-38] In the Catholic Church, Advent is a period of preparation, extending over four Sundays, before Christmas. The word Advent comes from the Latin advenio, “to come to”, and concerns the coming of Christ. This refers, first of all, to our celebration of Christ’s birth at Christmas; secondly, to His Second Coming at the end of time. Advent is a preparatory season, a season of looking forward and waiting for something greater; during this period, the faithful are asked to prepare themselves worthily to celebrate with joy the anniversary of the Lord’s coming into the world: Christmas brings to us all a message of hope. For the world’s seafarers, however, that Christmas joy takes place in a “non-place” - as defined by Marc Augé - such their ship, separated from their countries and those they love. So the 25th of December is just another working day. That’s why, during Advent and Christmas time, our chaplains and volunteers try to welcome seafarers visiting 12 3 - 4/2012 our ports as well as they can. Many Stella Maris Centers celebrate a Holy Mass on Christmas Eve or on the morning of Christmas Day, notifying the seafarers of the expected timetable through the Info Stella Maris (available every Thursday on all the editions of our News on Board). The aim is to offer a message of love and hope to the seafarers, working in a harsh and inhospitable environment. We wish to be your home away from home, even your family away from family, throughout the year, but especially in this season. Dear seafarers, we keep on standing by you, providing spiritual support, material help and counselling to all of you, regardless of your nationality, culture, religion, and with a special care for those abandoned on board their ships and victims of piracy. Soon the bells of the New Year will ring out, so we are challenged to reflect on time gone by, and to think about the year that lies ahead. We undertake to improve the levels of support and care you deserve, and to champion seafarers’ rights. ‘Truly I say to you, to the extent that you did it to one of these brothers of Mine, even the least of them, you did it to Me.’ [Matthew 25:34-40] From all of us, we wish you a very Happy Christmas and blessed New Year. Stella Maris News “New Evangelization in the maritime world”. The New Evangelization is at the heart of reflections at the XXIII World Congress of the Apostleship Of the Sea (AOS), held from the 19th to the 23rd of November in the Vatican’s Synod Hall. The congress was the first to be held in Rome in 30 years; the last one to be held here was in 1982. This year’s Congress took also place 90 years after Pius XI signed the first Constitutions of the Apostleship of the Sea on August 17, 1922. In his opening address to the 400 participants from 70 countries at the congress, Cardinal Antonio Maria Vegliò, President of the Pontifical Council for the Pastoral Care of Migrants, described Apostleship of the Sea centers with their chaplains and volunteers in ports around the globe as “a beacon of light for those who have sailed for weeks only in the company of themselves”. The Congress included an eucharistic celebration in Saint Peter’s Basilica. Speakers from the Holy See included H.E. Msgr. Joseph Kalathiparambil, Secretary of the Pontifical Council for the Pastoral Care of Migrants, who introduced the Congress theme, and H.E. Msgr. Rino Fisichella, President of the Pontifical Council for the Proclamation of the New Evangelization, who delivered the keynote address. Fr. Bruno Ciceri, AOS International, addressed the Congress on the AOS past, present and future in the light of the New Evangelization. Other speakers of note included Mr. David Cockroft, General Secretary of the International Transport Workers Federation (ITF), and Dr. Cleopatra Doumbia-Henry, Director of the International Labour Standards of ILO, Geneva, who spoke to the subject MLC 2006: an instrument to promote seafarers welfare. Ms. Apinya Tajit, Deputy Director of AOS Sriracha, Thailand, spoke on Problems and difficulties in providing welfare to seafarers. Wednesday, November 21st was World Fisheries Day. The Congress dedicated the day to its ministries to fishers. Thursday was dedicated to the effect of piracy on seafarers and their families, and Friday to matters theological: The Great Commission. ICMA’s general secretary, Reverend Hennie la Grange, addressed the subject: Ecumenism, new evangelization and maritime world. Pope Benedict XVI met on Friday 23rd November with participants in the Apostleship of the Sea world congress, bringing the five-day event to a close. The Congress explored various themes pertaining to the New Evangelization as it relates to seafarers and their families. “Since the dawn of Christianity,” the Holy Father said, “the maritime world has been an effective vehicle for evangelization,” for it was by means of sea travel that the Apostles were able to spread the Gospel throughout the world. “Even today the Church sails the seas to bring the Gospel to all nations,” the Pope continued, saying the visits made to docked ships and their crews demonstrate a “visible sign of care towards those who are not able to receive regular pastoral care.” Pope Benedict made special mention of those in the fishing industry and their families, and the challenges they face with regard to the adverse effects of climate change and the overexploitation of resources. “To you fishermen,” he said, “who seek working conditions that are dignified and secure… I wish to assure you of the Church’s closeness.” The Pope called on those present to be faithful apostles in the mission of proclaiming the Gospel, showing people that they are welcomed by the Church. “Help them to find fulfilment,” he said, “and discover their place in the community”. 13 3 - 4/2012 Stella Maris News Keep in touch! Here you can find the contacts of some of our Stella Maris Centers. For the complete list, please visit our website www.stellamaris.tv, clicking on “I centri”. PORT PHONE NUMBER EMAIL Savona +39 393 6520549 [email protected] Genova 800 984 826 (toll free number) [email protected] Piombino +39 329 1527539 [email protected] Livorno +39 348 3396382 [email protected] Civitavecchia +39 0766 366946 [email protected] Cagliari +39 340 5392915 [email protected] Salerno +39 089 230311 [email protected] Augusta +39 0931 976443 [email protected] Palermo +39 091 5081338 [email protected] Milazzo +39 090 9214378 [email protected] Gioia Tauro +39 327 2398152 [email protected] Taranto +39 0997 314900 [email protected] Ravenna +39 338 1165317 [email protected] Porto Nogaro +39 348 8244720 [email protected] Monfalcone +39 0481 410459 [email protected] Trieste +39 329 9452479 [email protected] Christmas initiatives Let’s celebrate Christmas together with the Italian Federation Stella Maris and the thousands of seafarers visiting our ports every year! The working and living conditions of the People of the sea are a hidden emergency. They are still not enough visible and known by the civil society. And yet more than 90% of all world trade is being carried by sea, with nearly 5.200.000 transits of seafarers in the Italian ports. We could improve our welcoming services thanks to the Stella Maris Centers and generous and socially responsible people and companies. We supported sick seafarers, abandoned, victims of piracy, or seafarers who “simply” wanted to contact their families. But there’s still a long way to go in order to ensure the full recognition and enjoyment of the rights and dignity of these workers! For many people the festive season is a time of presents and feasting, for others it is the time of loneliness and precariousness. This year you could do more. You can make your Christmas even more magical by making it a Christmas of solidarity. Please make a donation today and help us continue our work supporting seafarers! You can make a donation using the following details: Postal Account: Bank Account: Federazione Nazionale Stella Maris No. 99723553 Federazione Nazionale Stella Maris At the Bank: BANCA PROSSIMA IBAN CODE: IT 28 B 03359 01600 1 000 000 60359 BIC: BCITITMX For more information, please don’t hesitate to contact us! Tel + 39 010 8938374 Mail: [email protected] 14 3 - 4/2012 CENTRI E CAPPELLANI L’impegno della Stella Maris per la sensibilizzazione del territorio Lo scorso 31 ottobre si è concluso il progetto “Mare d’aMare”, realizzato dall’Associazione Stella Maris diocesi di Savona-Noli, in partenariato con la Federazione Nazionale Stella Maris e grazie al contributo del Cesavo, Centro Savonese di Servizi per il Volontariato. Si tratta del secondo progetto che ha coinvolto l’Associazione durante l’anno 2011/2012. Il fine del progetto era quello di incrementare il numero dei volontari che svolgono servizio di accoglienza al centro e attività di ship visiting nei porti di Savona e Vado. In una prima fase, sono stati presi contatti con gruppi parrocchiali, scout, scuole, altre associazioni di volontariato, tra le quali l’ANMI - Associazione Nazionale Marinai di Italia, l’ALP - Associazione Leon Pancaldo, l’Azione Cattolica, distribuendo loro materiale informativo specifico sul progetto e sull’attività della Stella Maris; in seguito, sono stati fissati incontri di approfondimento, dove, oltre ad illustrare l’attività di accoglienza e supporto nel porto di Savona in favore della gente di mare, alcuni volontari hanno riportato la propria esperienza. Altro aspetto, molto importante, ha riguardato la sensibilizzazione del territorio savonese alle problematiche dei lavoratori marittimi che ancora oggi sono considerati veri e propri “invisibili”, eppure motore dei nostri scambi internazionali. Il progetto è stato quindi un’opportunità sia per avvicinare a questo volontariato nuove persone, consentendo un aumento del numero di equipaggi incontrati durante l’attività di ship visiting, sia per favorire la creazione di una rete strutturata di accoglienza sul territorio, anche attraverso la partecipazione ad eventi locali dedicati alle Associazioni di volontariato. A tal proposito, una bella occasione è stata l’adesione della Stella Maris alla IV Festa del Volontariato Savonese, tenutasi il 22 e 23 settembre scorsi: organizzata a Legino (SV) dalla Società di Mutuo Soccorso Milleluci, la manifestazione ha visto la presenza di più di cinquanta Associazioni attive sul territorio locale. Queste due giornate hanno permesso ai volontari della Stella Maris di entrare in contatto e confrontarsi con le altre Associazioni di volontariato e con la cittadinanza savonese. È volontà dell’associazione portare avanti anche per i prossimi anni questo orientamento alla sensibilizzazione, sia con la partecipazione ad eventi pubblici, sia coinvolgendo altri gruppi ed associazioni o ancora organizzando incontri formativi ed informativi, presso la nuova sede che verrà inaugurata prossimamente. Valentina Maffeis 15 3 - 4/2012 CENTRI E CAPPELLANI Taranto: anche la Stella Maris presente all’VIII Rassegna del Volontariato e della Solidarietà Sabato 27 e domenica 28 ottobre 2012 a Taranto, nella splendida cornice dei Giardini di Villa Peripato, si è svolta l’VIII Rassegna provinciale del Volontariato e della Solidarietà, organizzata dal Centro Servizi Volontariato. L’edizione 2012 ruotava intorno al tema “Volontariato e territorio: una relazione per il cambiamento”, con un ulteriore focus, nella giornata di sabato 27, su “Giovani e volontari insieme per cambiare”: la manifestazione si è caratterizzata per l’alternanza di momenti di incontro tra il volontariato e la comunità all’interno degli spazi espositivi, e numerosi spazi di animazione, riflessione ed approfondimento, promossi dalle associazioni presenti. Alla Festa del volontariato hanno preso parte la Asl di Taranto, 16 3 - 4/2012 la Camera di Commercio e l’ITIS Pacinotti, ed oltre 100 associazioni di volontariato e del terzo settore operative sul territorio della Provincia di Taranto, impegnate in varie aree. Tra queste, anche l’Associazione Stella Maris che, come tutti gli anni, ha partecipato con alcuni volontari, che si sono resi disponibili a “presidiare” lo stand espositivo messo a disposizione dal Centro Servizi Volontariato. Nel frattempo, l’accoglienza dei marittimi al Centro Stella Maris veniva garantita dal cappellano don Massimo Caramia e da un volontario. Nei due giorni di manifestazione, è stato distribuito materiale informativo delle attività svolte dalla Stella Maris, al fine di favorire una maggiore consapevolezza sul ruolo dei lavoratori marittimi nel traffico mondiale di merci, sulle loro condizioni di vita e lavorative a bordo delle navi, nonché sulle iniziative di welfare promosse dalla rete dei Centri Stella Maris in Italia e nel mondo. La Festa si è rivelata molto proficua anche perché i volontari Stella Maris hanno potuto visitare gli altri stand, per conoscere e, soprattutto, farsi conoscere dalle associazioni del territorio, distribuendo materiale della Stella Maris. È stata una bella occasione per re-incontrarsi con il piacere di scambiarsi le ultime novità inerenti attività ed interventi svolti, non tralasciando l’impegno per progetti futuri, per meglio operare nel territorio, in favore delle diverse fasce di popolazione cui le singole associazioni si rivolgono. Marisa Metrangolo CENTRI E CAPPELLANI Il progetto “Il mare a scuola” della Stella Maris di Genova Durante l’Anno Scolastico 2012/2013, l’Associazione Stella Maris di Genova – nell’ambito del progetto “Il mare a scuola – marittimi e… globalizzazione, diritti, intercultura” – realizzerà degli incontri nelle Scuole Secondarie di II grado della città, grazie ad un contributo della Provincia di Genova. Gli obiettivi del progetto sono molteplici: - Sperimentare un percorso formativo innovativo sia per i contenuti oggetto di disamina, sia per i riscontri concreti di impegno personale offerti agli studenti; - Riflettere su aspetti solitamente poco approfonditi nella programmazione scolastica, quali l’interdipendenza tra globalizzazione e trasporti, e la realtà dei lavoratori marittimi, un mondo che solo in apparenza è confinato dentro le aree portuali, e che riguarda invece da vicino i giovani e le loro scelte di consumo; - Quale esemplificazione di cittadinanza attiva, coinvolgere gli studenti nel mondo del volontariato, ed in particolare nell’accoglienza ai marittimi; - Stimolare la partecipazione dei cittadini alla vita del porto, creando una sorta di “ponte” tra terra e mare, contribuendo quindi a diffondere la cultura portuale partendo dai giovani; - Far conoscere la realtà dei porti, tenendo come protagonista l’uomo, i suoi bisogni, le sue aspettative. Il progetto è rivolto ai ragazzi delle classi terze, quarte e quinte; ogni percorso, per ciascuna classe, prevede due incontri: nel primo viene presentata la realtà dei lavoratori marittimi attraverso attività interattive e di role playing, mentre nel secondo incontro si porta in classe l’esperienza diretta dei volontari che svolgono attività di ship visiting nei porti di Genova e di Voltri, e di accoglienza nei due Centri Stella Maris. Olivia Zaina A Natale 2012 regala anche tu solidarietà! Aiutaci a rendere sempre più accogliente per i marittimi “La casa lontano da casa”! Il mezzo più semplice per ‘regalare’ solidarietà potrà essere, se lo vorrai, il Tuo Augurio per le prossime festività natalizie attraverso i Biglietti natalizi solidali della Federazione Nazionale Stella Maris. Il Tuo contributo ci aiuterà a sostenere il nostro impegno in favore della Gente di Mare! In occasione del Natale 2012, la Federazione Nazionale Stella Maris – Associazione di promozione sociale impegnata da anni nell’accoglienza dei lavoratori marittimi in transito nei porti italiani – ha realizzato dei biglietti di Natale a tema marittimo, ma non solo. Il ricavato dei Biglietti augurali contribuirà ai progetti per il welfare marittimo della Federazione Nazionale Stella Maris. Inoltre, è disponibile anche l’edizione 2013 del nostro Calendario Stella Maris, impreziosito quest’anno dalle fotografie di Mirko Cecchi (http://mirkocecchi.photoshelter.com). Per informazioni inerenti i biglietti ed i calendari, la stampa e gli ordini, potete contattarci al tel. 010 8938374 oppure via e-mail scrivendo a [email protected] 17 3 - 4/2012 CENTRI E CAPPELLANI Inaugurata la palazzina che ospiterà la nuova sede della Stella Maris Trieste In un momento di pausa del grosso acquazzone che ha caratterizzato la fine del mese di ottobre, mercoledì scorso il porto ha vissuto un momento molto importante. Dopo quasi due anni di lavori di ristrutturazione, è stata inaugurata la palazzina “ex Culpt”. L’evento dell’inaugurazione, svolto in modo sobrio ed elegante, ha visto la presenza della presidente dell’Autorità Portuale, dott.ssa Marina Monassi, del direttore generale del porto dott. Sinigaglia, dell’ing. Crescenzi che ha curato le opere di ristrutturazione e di gran parte dei dirigenti degli uffici operativi. Sottolineiamo con grande piacere che a testimonianza del riconoscimento dei valori cristiani, umani e sociali che l’Autorità Portuale persegue nella sua opera è stato invitato l’Arcivescovo S. E. Mons. Crepaldi il quale, accompagnato dal Cappellano del Porto, don Sandro Amodeo, ha impartito la benedizione alle persone che utilizzeranno questo stabile e successivamente si è intrattenuto sia con la dirigenza che con le maestranze presenti, dove si sono incontrati anche il presidente di AdriaFer, dott. Agostinelli, ed il consiglio direttivo di Stella Maris Trieste guidato dalla sua vicepresidente sig.na Giuliana Bogneri. finiture, le porte e tutte quelle pertinenze relative ad un edificio di questo spessore. A chi sarà destinato tutto ciò? Innanzitutto c’è da specificare che gli ambienti vengono dati in concessione a chi anticipatamente ne aveva fatto richiesta all’Autorità. Lunga è stata la lista di domande, che ha visto la presenza dei vari operatori portuali e terminalisti che attualmente erano sparsi in giro per il porto. L’idea dell’Autorità Portuale è stata proprio quella di far convergere tutti questi utenti in un unico luogo, dando così vita ad una sorta di centro logistico dello scalo portuale. Un’attenzione particolare è stata espressa verso l’associazione Stella Maris Trieste che si occupa dell’accoglienza della gente di mare. Al primo piano della palazzina in questione, in tre ambienti attigui, l’associazione ha ottenuto, con regolare licenza di concessione, di poter sistemare la sua sede operativa. Nella fattispecie, una stanza è dedicata all’opera organizzativa dei volontari, un’altra è dedicata all’accoglienza dei marittimi attraverso tavoli, sedie, divani, librerie e biblioteca ed un ultimo ambiente è riservato all’ufficio del cappellano del porto. L’inaugurazione della palazzina “ex Culpt” anticipa di poco quella della sede della Stella Maris, prevista per il prossimo dicembre. In un porto come quello di Trieste che è in continua crescita e dove sempre più spesso vengono stipulati accordi con nuovi terminalisti per essere punto di riferimento di nuove linee marittime, traffici via rotaia e strada e stoccaggio delle merci, una struttura così trova pienamente luogo. Il ristrutturare edifici esistenti, esprime la volontà di rinnovamento e nello stesso tempo il valorizzare strutture che si possono adattare in modo molto opportuno alle esigenze di questi tempi. La palazzina “ex Culpt”, sorta negli anni sessanta, è stata la sede storica della Compagnia Unica dei Lavoratori Portuali. Lo stato attuale della palazzina, dimostra l’impegno profuso dall’Autorità Portuale e la notevole perizia con la quale sono stati eseguiti i lavori di ristrutturazione. I locali adibiti ad uffici sono molto ampi, con ampie vetrate, i bagni sono totalmente rinnovati e trovano spazio in ogni piano, dove sono anche alloggiati gli spogliatoi per gli operatori. Gli impianti sono totalmente rinnovati ed ogni stanza ha a disposizione la linea elettrica, adsl e telefonica, il riscaldamento ed il condizionamento. Di pregio le 18 3 - 4/2012 sac. Alessandro Amodeo Cappellano del Porto di Trieste Presidente Ass. Stella Maris Trieste CENTRI E CAPPELLANI Sacramento della Cresima a bordo della nave Costa Serena La fede per essere credibile deve orientare tutte le scelte di vita del cristiano, una fede cioè capace di incidere sul vissuto quotidiano, i luoghi in cui si vive attraverso la lettura esistenziale del vangelo, in definitiva una vita coerente con il credo che professiamo. Tutto ciò avviene se la nostra fede racconta nei fatti il quotidiano incontro con Cristo. La fede è un dono che cresce tanto più forte e vigorosa quanto più viene data e testimoniata. Il marittimo cattolico, come ogni fedele, è chiamato a vivere, nella sua condizione di vita particolare, la propria fede nella continua tensione a testimoniarla. È l’intensità della forza con cui esso vive il suo rapporto con Cristo che dà luce al sentiero del suo percorso umano. La vita sacramentale del cristiano è il sicuro sostegno alla maturazione quotidiana della propria fede, la presenza del Signore, presente sacramentalmente nel cuore della nave in cappella, è il fulcro di irradiazione della vita spirituale del marittimo. La santa messa domenicale e quella feriale sono momenti imprescindibili per vivere e maturare la fede, la preghiera personale e comunitaria, l’importante servizio ministeriale del cappellano di bordo, la formazione ordinaria e permanente, i corsi di catechesi ai marittimi che chiedono di confermare la fede attraverso il sacramento della Cresima sono momenti speciali non solo per chi li riceve, ma per l’intera comunità cristiana di bordo. Significativa è stata l’esperienza di fede vissuta il 20 ottobre nella Cappella di bordo della Costa Serena: due ragazzi dell’equipaggio, dopo un periodo di formazione cristiana, hanno ricevuto il Sacramento della Confermazione per l’imposizione delle mani del cappellano di bordo, il quale ha la facoltà di amministrare questo sacramento per speciale concessione della Chiesa. Eccezionale è stata la cornice di fede e di entusiasmo a bordo per la numerosa partecipazione dell’equipaggio alla solenne celebrazione, presenti il vertice dello Stato Maggiore, alcuni familiari venuti per l’occasione e la eccezionale partecipazione di fedeli passeggeri croceristi. “La testimonianza di uno solo porta la sua firma, la testimonianza della Comunità porta la firma di Cristo” (Madeleine Delbrel) Quando si vive nelle piccole Comunità Cristiane (quale è la comunità di una nave) è importante non perdere di vista la grande Comunità che è la Chiesa. La Chiesa non si definisce come ‘istituzione’, come se fosse un’opera fatta da uomini di potere, una specie di ‘multinazionale’. La Chiesa è Mistero di Comunione di Dio con gli uomini e dunque degli uomini tra di loro. Vivere la Chiesa è avere la consapevolezza di far parte di un mistero, di essere in comunione con persone sconosciute, di ogni parte del mondo, di ogni tempo, di ogni estrazione sociale: è la comunione dei Santi. È importante sapere che non si è mai soli, perché accanto a noi c’è Gesù, ma anche perché in ogni istante della giornata c’è la Chiesa che ci accompagna e prega per noi attraverso i suoi membri, nelle comunità contemplative sparse nel mondo, ma anche con la vecchietta e il malato che dicono un semplice rosario silenzioso. La Chiesa è una realtà che supera, misteriosamente e insieme infinitamente, la somma dei suoi membri. Dunque l’esperienza di Comunità o di gruppo è importante, come quella di una nave, ma va vissuta dentro la Chiesa anche se è spesso occasione di fatiche! Eppure è condizione fondamentale per la buona salute della propria fede e della chiesa tutta sparsa nel mondo. Costa Serena, 25 ottobre 2012 Padre Emanuele Iovannella - Cappellano di Bordo 19 3 - 4/2012 XXIII Congresso Mondiale dell’Apostolato del Mare Nuovi mezzi e strumenti per proclamare la Buona Novella Numerosi sono stati gli argomenti trattati nel corso del XXIII Congresso Mondiale dell’Apostolato del Mare, svoltosi in Vaticano, nell’Aula del Sinodo, dal 19 al 23 novembre 2012, organizzato dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, sul tema “La nuova evangelizzazione nel mondo marittimo”. Lunedì 19 novembre la giornata ha inteso approfondire la tematica connessa alla Nuova evangelizzazione. Ha aperto i lavori il Cardinale Vegliò, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale per i migranti e gli itineranti, che ha sottolineato come quanti appartengono al mondo del mare siano oltre la portata di una cura pastorale ordinaria della Chiesa, perché costretti a stare lontani dalla propria comunità cristiana per interi mesi. «La Nuova Evangelizzazione e l’Anno della Fede invitano ogni cappellano e volontario dell’Apostolato del Mare ad approfondire la propria fede, a credere nel messaggio evangelico e ad andare avanti per proclamare il Vangelo a coloro che non lo conoscono e riaccendere così quel ‘lucignolo fumante’ con la testimonianza cristiana», ha detto il 20 3 - 4/2012 Cardinale. L’intervento di S. E. Mons. Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, ha affermato come «La strada nella nuova evangelizzazione è segnata; noi siamo chiamati a rinnovare l’annuncio di Gesù Cristo, del mistero della sua morte e risurrezione, per provocare di nuovo la fede in lui mediante la conversione della vita. Il vero impegno è quello di rendere i cristiani di nuovo consapevoli della missione che possiedono in quanto battezzati.» E ancora: «Anche noi siamo spesso in mezzo al mare della vita. In un primo momento, tutto crea entusiasmo ed è visto con gli occhi dell’emozione e della meraviglia, tanto da fermarsi solo a ciò che si vede e alle proprie forze, dimenticando così di rapportare tutto a Dio. Per tutti, però, sopraggiungono le prove della vita e le grandi sfide si affacciano. Andiamo da una parte all’altra, confusi e barcollanti perché abbiamo dimenticato l’essenziale. Fino a quando il ricordo di Dio ci riporta alla nostra vera condizione e ci fa sperimentare la possibilità di giungere a una soluzione che dà serenità e felicità.». Deirdre Fitzpatrick, Direttore Esecutivo del Seafarers’ Rights InternationaI (SRI) di Londra, e Peter XXIII Congresso Mondiale dell’Apostolato del Mare Swift, Presidente del Comitato Direttivo del Maritime Piracy Humanitarian Response Program (MPHRP), hanno presentato le attività svolte dai rispettivi uffici: l’SRI si occupa di promuovere i diritti dei marittimi in contesti nazionali ed internazionali attraverso attività di ricerca e di formazione riguardante la normativa sui marittimi, mentre l’MPHRP mira a sperimentare un modello di assistenza dei marittimi e delle loro famiglie nelle tre fasi “prima, durante e dopo l’evento di pirateria”. Martedì 20 novembre i vari interventi hanno approfondito il tema “Relazioni efficaci con l’industria marittima”, presentando quell’obiettivo comune dell’Apostolato del mare e dell’International Transport Workers’ Federation (ITF) che è l’impegno per migliorare la vita della gente di mare, per garantire servizi di assistenza primaria e rispondere alle necessità spirituali e materiali dei marittimi. David Cockroft, Segretario Generale dell’ITF, oltre a ricordare il ruolo a livello internazionale dell’ITF, ha richiamato due dei progetti più importanti che l’ITF Seafarers’ Trust ha contribuito a finanziare: il “Seafarers Rights International”, e il “Maritime Piracy Humanitarian Response Programme”. Cockcroft ha altresì ricordato una problematica oggetto di particolare attenzione, ossia la crescente tendenza a criminalizzare i marittimi. Si registrano vari casi in cui i marittimi, in particolare gli ufficiali superiori, vengono imprigionati in un Paese straniero a fronte di problemi verificatisi a bordo. Pertanto, risolvere questo problema è diventato una delle priorità del SRI. Si è cercato di dare risalto alle esperienze positive implementate in diverse parti del mondo per favorire il benessere dei marittimi. Il Cap. Carlo Cordone, Presidente del Comitato territoriale per il welfare della gente di mare di Ravenna, ha illustrato l’esperienza di Ravenna, dove numerose iniziative sono state approntate per migliorare l’accoglienza del porto di Ravenna, rendendolo più “a misura di marittimo”; al contempo vari eventi di sensibilizzazione della cittadinanza hanno contribuito a far conoscere meglio la realtà della Stella Maris. Apinya Tajit, che opera nel porto di Sriracha (Thailandia), ha sottolineato l’importanza di cooperare e coordinare gli sforzi non solo tra Apostolato del Mare e altre denominazioni cristiane, ma con tutte le forze che operano nel porto: sindacati, scaricatori, piloti, funzionari dell’immigrazione, autorità portuali, ecc. Mercoledì 21 novembre, giornata mondiale della pesca, Brandt Wagner, Senior Maritime Specialist Sectoral Activities Department dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, nel suo intervento – intitolato “Convenzione sulla pesca n. 188: un nuovo welfare per i pescatori?” – ha rilevato come, storicamente, il numero di ratifiche di convenzioni OIL a favore dei pescatori è stato generalmente inferiore a quello relativo alle convenzioni per i marittimi. Ciò è dovuto a varie cause, tra cui la complessità del settore della pesca, con navi di ogni tipo e dimensione, e con significative differenze tra le varie regioni geografiche. Il settore della pesca oggi soffre di alcune delle peggiori forme di sfruttamento, con gravi violazioni dei diritti umani a bordo delle navi da pesca che hanno richiesto una maggiore attenzione internazionale per il lavoro forzato, la tratta di esseri umani, e le condizioni di lavoro sicure e dignitose dei pescatori. La Convenzione OIL n. 188 prevede una serie di disposizioni per la tutela dei pescatori, ma soprattutto introduce un sistema per far rispettare tali leggi e regolamenti, tra cui l’ispezione delle navi da pesca straniere, cioè il “controllo portuale di Stato” del rispetto di standard minimi concordati a livello internazionale. Giovedì 22 novembre sono stati affrontati vari temi, dalla Convenzione Maritime Labour Convention 2006, a due aspetti più specifici, la pirateria marittima e il welfare per gli equipaggi sulle navi da crociera. 21 3 - 4/2012 XXIII Congresso Mondiale dell’Apostolato del Mare Cleopatra Doumbia-Henry, Direttore del Dipartimento delle Norme Internazionali del Lavoro dell’OIL, nella sua relazione “MLC 2006: strumento per promuovere il welfare dei marittimi”, ha ricordato come la Convenzione Maritime Labour Convention 2006 adotti alcuni mezzi e strumenti nuovi, quali l’accento su un sistema rafforzato di applicazione e rispetto delle disposizioni, che include la certificazione, volto a garantire un miglioramento nelle condizioni di lavoro e di vita dei marittimi del mondo. Come tutte le Convenzioni internazionali, anche la MLC, una volta entrata in vigore, ha valore di legge internazionale per tutti gli Stati che l’avranno ratificata. Per l’entrata in vigore, la MLC doveva essere ratificata da almeno 30 Paesi che rappresentassero il 33% del tonnellaggio globale. Questo traguardo è stato raggiunto il 20 agosto 2012: la MLC, pertanto, avrà efficacia dal 20 agosto 2013. Si prevede che molti altri Paesi la ratificheranno nei dodici mesi prossimi; come sottolineato da Doumbia-Henry, «anche se un Paese non l’avrà ratificata, quando la Convenzione entrerà in vigore, verrà applicata la clausola denominata “nessun trattamento favorevole”. Ciò significa che ogni nave sarà potenzialmente soggetta a ispezione da parte dello Stato di approdo, per verificare la conformità alle prescrizioni della MLC 2006 quando entra nel porto di un Paese che ha ratificato la Convenzione, anche se il suo Stato di bandiera non l’ha ancora ratificata». La Convenzione prevede l’adozione ed il rispetto di strumenti legislativi per dare giusta assistenza sociale, sanitaria, alimentare, sportiva, favorendo anche la comunicazione con le famiglie e l’esercizio della propria religione. È stato quindi affrontato il tema della pirateria marittima. Un fenomeno d’attualità tristemente crescente, che colpisce maggiormente nelle aree dell’Oceano Indiano e in quelle adiacenti il Corno d’Africa. 22 3 - 4/2012 L’Avv. James Gosling, esperto in diritto marittimo, ha descritto la sua lunga esperienza nel condurre negoziati con i pirati somali, risolti con il rilascio di decine di navi e dei loro equipaggi. Dopo una fase di aumento esponenziale degli attacchi, ultimamente si è invece registrata una diminuzione dei dirottamenti, dovuta a vari fattori, tra cui l’adozione della Best Management Practice, una pubblicazione redatta congiuntamente dalle forze armate e da vari enti della marina mercantile, che definisce le normali precauzioni di autoconservazione che una nave può prendere. Una volta che si è stati dirottati, l’opzione più frequente è quella di negoziare e pagare. L’interrelazione tra il proprietario, il negoziatore e i familiari è molto importante per i negoziati, ed è essenziale per gli armatori; in questa fase, è necessario che l’equipaggio, le famiglie ed il proprietario siano visti tutti come vittime di questi atti criminali dei pirati. Il Comandante Giuseppe Lubrano, dopo 11 mesi di sequestro da parte dei pirati somali a bordo della nave Savina Caylyn, ha portato a casa tutto il suo equipaggio, composto da 5 italiani e 17 indiani. Nonostante il tentativo dei pirati di rilasciare solo gli italiani, ha fortemente richiesto che non fosse fatta alcuna differenza di nazionalità. «Ogni momento della giornata ho pregato il Signore che mi desse la forza e le parole giuste per poter liberare tutti». Il suo intervento ha suscitato grande commozione nell’assemblea, che lo ha applaudito a lungo a significare il sostegno, la vicinanza e la solidarietà della famiglia Stella Maris. In seguito, è stata presentata – attraverso la relazione del Cav. Pier Luigi Foschi, Presidente e Amministratore Delegato di Costa Crociere, e la testimonianza di Padre Emanuele Iovannella – la figura del Cappellano di bordo sulle navi da crociera, un sacerdote “che naviga”, prendendosi cura del benessere spirituale e materiale degli equipaggi. Venerdì 24 novembre, giornata conclusiva dei lavori, il Rev. Hennie La Grange, Segretario Generale dell’International Christian Maritime Association, ha sviluppato il tema “Ecumenismo, nuova evangelizzazione e mondo marittimo”: la nuova XXIII Congresso Mondiale dell’Apostolato del Mare evangelizzazione risponde ad una realtà nuova e attuale, nella quale la fede cristiana è in declino ed è un’opzione in un ambiente multi-confessionale pluralista. In questo mondo caratterizzato da un umanesimo aggressivo, le persone reali hanno un bisogno disperato di condividere un’umanità comune. Questo mondo, tanto affascinato dal materialismo, tutto è meno che spirituale. «Personalmente credo che queste due cose, l’umanità comune da condividere e l’iniziativa di prendere nuovamente sul serio la nostra identità spirituale, siano la porta che ci permette di entrare nella vita delle persone del nostro tempo. (…) Cristo è più grande della Chiesa, Egli abbraccia tutte le culture. Di conseguenza, Cristo è più grande anche della cultura». In riferimento, poi, allo specifico contesto della pastorale marittima, La Grange ha sottolineato come essa sia sempre stata in una posizione unica per rendere realtà la nuova evangelizzazione, in quanto «A differenza della Chiesa istituzionalizzata, le nostre missioni sono: - radicate nell’alterità, - in un mondo vitale estraneo alla Chiesa, - nell’industria marittima, - nel luogo di lavoro dei marittimi, - nello spazio vitale delle persone.» Venerdì 24 novembre ha segnato anche un momento molto intenso per tutti i partecipanti al Congresso, grazie all’udienza con il Santo Padre, Sua Santità Benedetto XVI, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano. Il Pontefice ha ricordato come, sin dagli albori del Cristianesimo, il mondo marittimo sia stato veicolo efficace di evangelizzazione. Anche oggi la Chiesa solca i mari per portare il Vangelo a tutte le nazioni, e la capillare presenza della Stella Maris negli scali portuali del mondo, le visite che vengono fatte quotidianamente sulle navi attraccate nei porti e l’accoglienza fraterna nelle ore di sosta degli equipaggi, sono il segno visibile della sollecitudine verso quanti non possono ricevere una cura pastorale ordinaria. «Siate apostoli fedeli alla missione di annunciare il Vangelo, manifestate il volto premuroso della Chiesa che accoglie e si fa vicina anche a questa porzione del Popolo di Dio, rispondete senza esitare alla gente di mare, che vi attende a bordo per colmare le profonde nostalgie dell’anima e sentirsi parte attiva della comunità. Auguro a ciascuno di voi di riscoprire ogni giorno la bellezza della fede, per testimoniarla sempre con la coerenza della vita. La Beata Vergine Maria, Stella maris e Stella mattutina, illumini sempre la vostra opera affinché la gente di mare possa conoscere il Vangelo e incontrare il Signore Gesù che è Via, Verità e Vita. Di cuore impartisco a voi, ai vostri collaboratori e ai vostri cari la Benedizione Apostolica». Gli spunti di riflessione ed approfondimento emersi nel corso dei vari interventi del Convegno sono stati molteplici: i 400 delegati, provenienti da una settantina di Paesi, hanno avuto modo di confrontarsi, dibattere e scambiarsi esperienze, in un clima costruttivo e proficuo. Si ritorna a casa, arricchiti, con il cuore pieno, con molte idee ed opportunità, con tanti biglietti di visita di volontari, diaconi e cappellani sparsi in tutto il mondo, nella consapevolezza che, nonostante le distanze, siamo accomunati dall’essere tutti parte della famiglia dell’apostolato del mare. “Amate le persone. Appassionatevi ai marittimi, ai pescatori e alle loro famiglie, perché sono persone. Le persone non sono materiale o obiettivo di evangelizzazione. Sono persone che Dio ama e che noi dobbiamo amare. L’amore coprirà tutte le loro necessità. Amate la vita. Amate la vita in tutte le sue forme. Servite tutte le necessità della vita.” (H. La Grange) 23 3 - 4/2012 Seguici su www.stellamaris.tv