09/07/2010
Strategie e buone pratiche per la
promozione del compostaggio domestico
Ciriè 25/06/2010
Obiettivi dell’incontro
• Presentare sinteticamente il progetto R2D2
• far acquisire un linguaggio ed una “cultura” condivisa sul
tema del compostaggio domestico
• consentire di collocare questa pratica nel contesto più
generale della gestione dei rifiuti urbani
• identificare interessi e leve su cui agire in un’operazione di
promozione del compostaggio domestico
• individuare le fasi in cui si articola la promozione del
compostaggio domestico su scala territoriale
• far conoscere le condizioni di riuscita (fattori di successo)
• identificare gli elementi di monitoraggio e valutazione di
efficacia
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IL PROGRAMMA ALCOTRA
Il programma ALCOTRA (Alpi Latine Cooperazione TRAsfrontaliera –
Italia/ Francia) individua il seguente obiettivo globale :
Migliorare la qualità della vita delle popolazioni e lo sviluppo
sostenibile dei sistemi economici e territoriali transfrontalieri
attraverso la cooperazione in ambito sociale, economico, ambientale
e culturale
L’obiettivo globale si declina in obiettivi specifici che si traducono in maniera
concreta in assi e misure. Quelle relative al progetto R2D2 sono:
Asse 2 – Protezione e gestione del territorio - Misura 2.1 – Risorse del
territorio
I PARTNER DEL PROGETTO
•
•
•
•
•
•
•
Association du Pays Sisteronais-Buech
Association Gesper – Digne
CCA - Consorzio Canavesano Ambiente – Ivrea
COSRAB - Consorzio Smaltimento Rifiuti Area Biellese – Biella
Comunità Montana del Giovo - Savona
Regione Piemonte – Direzione AMBIENTE - Settore
programmazione gestione rifiuti
CISA - Consorzio Intercomunale di Servizi per l'Ambiente – Ciriè
(Ente capofila)
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TEMPISTICA
costruzione e avvio del progetto
Elaborazione idea progettuale:
Prima riunione potenziali partner:
Elaborazione bozza progetto:
Presentazione progetto a STC:
Approvazione progetto:
Avvio del progetto:
Febbraio 2008
13 marzo 2008
Maggio 2008
Ottobre 2008
30 giugno 2009
13 ottobre 2009
OBIETTIVO DEL PROGETTO
Offrire agli enti partecipanti, attraverso lo scambio di
esperienze e l'attuazione di iniziative pilota, modelli e
strumenti per migliorare la politica locale di
minimizzazione dei rifiuti urbani.
Un criterio guida è quello della la sostenibilità, ossia la possibilità di
dare continuità alle ricadute del progetto anche dopo il suo termine
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OBIETTIVO DEL PROGETTO
Le aree di intervento sono la risultante del confronto tra i partner sui
“bisogni” specifici di metodi ed esperienze sulla “minimizzazione” dei
rifiuti urbani, ossia prevenzione + raccolta differenziata/riciclaggio
Sono pertanto emerse due macroaree:
1. Riduzione della produzione di rifiuti
2. Raccolta differenziata nelle aree “disperse”
AZIONI DEL PROGETTO
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La frazione organica nei rifiuti urbani
La frazione organica rappresenta in peso circa 1/3 del totale
• Scarti di manutenzione delle aree verdi, pubbliche e private
• scarti di cucina di origine domestica
• scarti di cucina di esercizi di ristorazione, bar, mense ecc.
• residui della commercializzazione di frutta e verdura
• residui della commercializzazione di fiori.
è la parte più rilevante dei Rifiuti Urbani Biodegradabili (RUB), che comprendono sei tipologie
merceologiche:
• rifiuti di alimenti (“umido”);
• rifiuti dei giardini (“rifiuti verdi”);
• carta e cartone; legno;
• tessili non sintetici;
• pannolini ed assorbenti.
gestione dei rifiuti organici
può essere effettuata:
• a livello collettivo mediante:
 raccolta differenziata ed avvio ad impianti di recupero specifici
(digestione anaerobica e/o compostaggio)
 compostaggio di prossimità (es. di quartiere)
• a livello autonomo mediante:
 Autocompostaggio per utenze domestiche e non domestiche
 alimentazione animale
 pacciamatura (alcune tipologie di scarti verdi), bruciatura (per lo più
vietata all’aperto).
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Definizione compostaggio domestico
• Il compostaggio domestico (autocompostaggio effettuato da
utenze domestiche) è una pratica con la quale gli utenti
possono autonomamente recuperare la frazione organica di
scarto prodotta durante la propria attività domestica,
attraverso la trasformazione in un ammendante organico
(compost), mediante un processo biologico di ossidazione e il
successivo utilizzo in proprio
E’ un’operazione di prevenzione della produzione di rifiuti
Quantità in gioco del compostaggio
domestico
• Scarti verdi: 2- 3 kg/m2 anno
• Scarti di cucina: 150-200 g/abitante giorno
• Flusso “sottratto” alla gestione dei rifiuti: 250 g/abitante
giorno (dato ARPA Veneto)
• Nell’ambito del progetto R2D2 verranno fatte specifiche
misurazioni, a cura della Regione Piemonte
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Chi può fare il compostaggio domestico
Target di primo livello
•
Le famiglie che dispongono di aree verdi, orti ecc.
Target di secondo livello
•
•
•
Condomini o gruppi di famiglie che dispongono di aree verdi
(autocompostaggio collettivo)
Famiglie che effettuano il compostaggio “senza terra”, con l’utilizzo di
alcuni contenitori in plastica, di terra di svasatura e di un posto riparato
(es. box auto), oppure di apposite apparecchiature
Famiglie che effettuano il compostaggio in un punto appositamente messo
a disposizione dal Comune o dal gestore dei servizi di igiene urbana (in
fase di verifica)
Motivazioni del compostaggio domestico
Tecniche
•
•
•
•
•
•
•
riduzione dei rifiuti da raccogliere e trattare, con diminuzione certa dei costi di
trattamento e delle emissioni legate ai trasporti
Riduzione delle esigenze di compostaggio “industriale”, di difficile localizzazione e
accettazione
riduzione dello smaltimento dei RUB in discarica
potenziale riduzione del costo dei servizi di raccolta dell’umido e del verde o addirittura
non necessità di erogazione di tali servizi
possibilità di attivazione progressiva
contrasto all’abbandono di pratiche tradizionali di gestione degli scarti organici
alternativa alla bruciatura all’aperto degli scarti verdi.
Sociali
•
•
responsabilizzazione delle famiglie alla gestione dei propri scarti organici
sviluppo di legami sociali (esperienze comuni)
Politiche
•
•
occasione di comunicare positivamente con gli utenti e in modo ricorrente
filiera a forte visibilità in materia di sviluppo sostenibile.
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Fasi di un programma di promozione del c. d.
quattro tappe:
(ADEME, 2007. “Compostage domestique, une idée fertile pour des déchets utiles”).
1.
2.
3.
4.
Analisi del contesto e fissazione degli obiettivi
Lancio dell’operazione
Accompagnamento degli utenti
Valutazione dei risultati e dei costi ed estensione
dell’operazione.
Elementi chiave di un programma di promozione del c. d.
•
•
•
•
•
l’operazione deve essere integrata con il complesso delle azioni attuate sul
territorio in tema di gestione dei rifiuti urbani, comprese le pratiche già
esistenti di compostaggio domestico
l’operazione del compostaggio domestico non si può limitare alla
distribuzione delle compostiere
si devono definire un obiettivo strategico sul ruolo assegnato a tale pratica
e obiettivi precisi sul tasso di popolazione coinvolta e quantità di rifiuti
organici sottratte alla gestione “collettiva”, anche attraverso l’aumento di
coloro che praticano il compostaggio tradizionale (es. cumulo)
il programma deve essere concepito come un vero progetto, con la
creazione di un’equipe dedicata
l’accompagnamento degli utenti è una fase essenziale, per fare aderire e
mantenere la motivazione, per attuare un “ascolto attivo” delle
problematiche riscontrate dagli utenti e dare loro delle risposte.
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1 - Analisi del contesto e fissazione degli
obiettivi
• assetto urbanistico del territorio
• flussi quali-quantitativi dei rifiuti e modalità di raccolta e
recupero
• attuale diffusione della pratica del compostaggio domestico
• risorse umane disponibili per il progetto (tecnici, associazioni,
volontari)
Interazione tra servizi di raccolta
e compostaggio domestico
•
•
•
•
•
•
Raccolta porta a porta indifferenziato:
Raccolta stradale indifferenziato:
Raccolta porta a porta (gratuita) frazione verde:
Raccolta differenziata umido:
Raccolta frazione verde presso Centri di raccolta:
Raccolta dell’indifferenziato settimanale:






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Valutazione dell’attuale diffusione
del compostaggio domestico
•
Dati “ufficiali” :
Non comprendono le forme “fai da te”
(se non riconosciute) e coloro che
non compostano più
•
Indagini preliminari:
Sondaggi a campione
Interviste / questionari
Organizzazione di un programma di
promozione del c. d.
Sotto il profilo organizzativo il programma dovrebbe prevedere
un assetto comprendente:
• un servizio interno all’organizzazione incaricata (Consorzio,
Azienda pubblica ecc.), con una figura con compiti di
responsabile e coordinatore del progetto
• eventuali strutture intermedie di supporto (associazioni,
consulenti ecc.)
• una o più figure tecniche professionali
• un’eventuale rete di volontari (“eco volontari”).
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Obiettivi di diffusione del comp. dom.
Popolazione comunale
30.000-50.000
% di famiglie che praticano il
compostaggio domestico
5-10
15.000-30.000
10-15
10.000-15.000
15-20
5.000-10.000
25-30
1.000-5.000
40-60
< 1.000
70-100
2 - Lancio del Programma
Obiettivi :
• rafforzare le pratiche esistenti di gestione autonoma dei rifiuti
organici
• stimolare gli utenti, affinché adottino la pratica del compostaggio
domestico.
Operazioni chiave:
• individuare strumenti per rafforzare le pratiche esistenti e stimolare
l’adesione al programma di nuovi utenti, comprese azioni
regolamentari ed amministrative
• mettere a disposizione delle famiglie le compostiere
• scegliere le modalità di distribuzione di compostiere e materiali
• lanciare le azioni di comunicazione.
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Motivazioni su cui agire per il coinvolgimento
delle famiglie
• Ambientali (concetto di “ecocittadinanza”)
• Sociali (rispetto regole, coinvolgimento su obiettivi
comuni della collettività, “contagio” reciproco)
• Economiche (sconto TARSU/TIA, compostiera gratuita o a
prezzo agevolato, ottenimento fertilizzante gratuito)
• Personali (soddisfazione della preparazione del compost)
• ecc. ecc.
Strumenti per il coinvolgimento delle famiglie
Amministrativi :
•
•
Norme nel Regolamento Comunale di gestione dei rifiuti che vietino l’immissione degli scarti di
cucina (umido) e della frazione verde nei contenitori destinati alla raccolta del rifiuto
indifferenziato.
sconto sulla TARSU/Tariffa alle famiglie che si impegnano a praticare il compostaggio
domestico, secondo uno schema basato su un disciplinare d’adesione e la conseguente
assunzione di responsabilità (sconto del 5-10% sulla TARSU o del 10-20% sulla parte variabile
della TIA).
Informativi:
•
•
Campagna di comunicazione
Formazione/Qualificazione (Corsi, patentino/attestato, Albo compostatori)
Fornitura attrezzature:
•
Compostiere
Servizi di raccolta dei rifiuti:
•
“Mix” dei servizi“coerente” con gli obiettivi di promozione del compostaggio domestico
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Campagna di comunicazione
Contenuti:
•
i cittadini devono essere sensibilizzati e informati sulle motivazioni del
compostaggio domestico, sulle opportunità ambientali ed economiche, sulle
strategie attuate su scala territoriale, sui servizi e sulle agevolazioni fornite
Strumenti prioritari:
•
•
•
•
•
Campagna media (conferenza stampa, articoli su giornali e news letter ecc.)
Visibilità (manifesti, locandine ecc.)
Mailing (se il budget lo consente)
Corsi per i cittadini e relativi strumenti di informazione e qualificazione
(pieghevole, opuscoli, patentini/attestati)
WEB
Strumenti di rinforzo:
•
•
•
Allestimento “Info Point”
Interventi nelle scuole
Sportello informativo (tel., email)
3 - Accompagnamento degli utenti
Obiettivo:
• consolidare le pratiche degli utenti in tema di
compostaggio domestico e in generale di gestione
autonoma dei rifiuti organici
Elementi chiave:
• Durata (sono necessari 1-2 anni di accompagnamento)
• Intensità (quantità e qualità delle iniziative messe in
atto e delle professionalità coinvolte)
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Profilo organizzativo
•
•
•
•
un servizio interno all’organizzazione incaricata (Consorzio, Azienda
pubblica ecc.);
eventuali strutture intermedie di supporto (associazioni, consulenti ecc.)
una figura tecnica di riferimento (in Francia denominata Maitre
Composteur), pagata dall’organizzazione o dalla struttura di supporto
una figura di referente volontario (in Francia denominata Guide
Composteur), che accompagna su scala locale le famiglie praticanti il
compostaggio domestico, sotto la regia del responsabile tecnico; si tratta
di un “eco volontario specializzato”
Possibile schema organizzativo
Organizzazione
responsabile del
Programma
Servizio tecnico
interno
Tecnico/animatore
locale incaricato
Ecovolontario/i
Strutture esterne di
supporto
(associazioni,
consulenti ecc.)
Ecovolontario/i
Tecnico/animatore
locale incaricato
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Incontri pubblici (corsi)
Obiettivi:
•
•
•
•
•
far condividere il più possibile le motivazioni del compostaggio domestico
fornire un livello base di conoscenza e di terminologia del processo
far conoscere le modalità di compostaggio, gli accorgimenti da adottare, i problemi riscontrabili e le
relative soluzioni, contrastando le false idee
fornire consigli e precauzioni d’uso
dare informazioni sulle attività connesse al programma di promozione del compostaggio domestico
Contenuti:
•
•
•
•
•
Che cosa è il compostaggio: materiali, processo, agenti ecc.
Perché compostare: benefici ambientali ed economici, inquadramento del compostaggio domestico
nell’assetto locale della gestione dei rifiuti
Come compostare: tecniche e attrezzature per il compostaggio domestico, indicatori di processo, problemi
e soluzioni
Come utilizzare il compost
Cenni ai servizi di supporto (monitoraggio, controlli, assistenza tecnica)
Uno schema particolarmente efficace è quello che prevede una parte teorica (es. serata
infrasettimanale) e una parte pratica (es. mezza giornata del sabato), comprendenti
eventuali test di verifica, ai fini dell’accreditamento ed il rilascio del patentino.
Visite a domicilio
Obiettivi:
•
•
•
•
Controllare
Offrire una consulenza
Raccogliere elementi di monitoraggio del programma
Attuare un ascolto attivo delle problematiche e delle esigenze
degli utenti
Effettuate sulla base della dichiarazione sottoscritta dall’utente in fase di
adesione al programma
Attenzione alle norme comportamentali
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Sportello informativo
E mail
• Format per domande disponibile su sito WEB oppure
domanda libera ad indirizzo e mail
• Risposta via e mail in tempi ragionevoli (7-10 giorni)
Telefono
• Registrazione domanda da parte di un operatore
• Risposta via e mail o telefonica in tempi ragionevoli (7-10
giorni)
4 - Valutazione del Programma
Questa fase comprende:
• la misura dell’impatto del programma, anche in termini di
costi/benefici
• l’attuazione di eventuali azioni correttive
• l’estensione del programma
• la valutazione della qualità dell’interazione utenti,
amministrazione, attori del processo.
La valutazione del programma si pone gli obiettivi di confrontare
i risultati con quanto previsto in fase di pianificazione, definire
azioni correttive, rafforzare la credibilità del progetto.
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Come misurare l’efficacia del programma di
promozione compostaggio domestico
Elementi:
•
•
•
•
•
•
•
•
la partecipazione alla gestione domestica dei rifiuti organici
l’adeguatezza dei processi di compostaggio condotti
l’utilizzazione del compost prodotto
l’adesione al programma attraverso la partecipazione a corsi, riunioni,
eventi
le chiamate/richieste allo sportello informativo
le quantità di rifiuti urbani sottratte alla raccolta
la soddisfazione degli utenti
i costi sostenuti per l’attuazione del progetto di promozione ed i benefici
economici ottenuti
metodi di valutazione:
• Sondaggi
• visite a domicilio
• misurazioni sui flussi di rifiuti
I sondaggi, telefonici, con questionari spediti o allegati a pubblicazioni,
consentono di avere una prima indicazione sull’andamento del programma,
ma non di avere un quadro preciso
Le visite a domicilio possono svolgere un’azione di accompagnamento
(“consulenza”), controllo, rimotivazione verso l’utente. Effettuate da tecnici
incaricati, in certi contesti anche da ecovolontari
Campagne di pesatura effettuate mediante:
• un bilancio globale dei flussi di rifiuti urbani sul territorio, prima e dopo
l’attuazione del programma
• la pesatura dei rifiuti domestici su doppio campione
• una campagna di pesature sui rifiuti immessi al compostaggio.
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Sostenibilità dei programmi
• ottenimento, da parte degli utenti, dei vantaggi attesi
(economici, di gratificazione individuale e sociale ecc.)
• consapevolezza di essere all’interno di un sistema serio e
rigoroso.
Strumenti:
•
•
•
Canale informativo biunivoco (divulgazione risultati, news letter, sito WEB,
sportello, ecovolontari ecc.)
Monitoraggio e controllo
Agevolazioni economiche
Indicatori del Programma
•
•
•
•
•
•
•
n. di famiglie aderenti al programma
ripartizione modalità di compostaggio
quantità di rifiuti evitati all’anno
quantità di compost prodotto all’anno
benefici ambientali ed economici ottenuti
n. di controlli effettuati all’anno e % sul totale
risultati dei controlli
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Budget - Valutazione investimento
Costi indicativi per Bacino di 80.000 abitanti (IVA esclusa)
Progetto Biennale
comunicazione (base)
€ 45.000,00
corsi amministratori
€
500,00
corsi utenti
€ 10.000,00
monitoraggi
€
Target coinvolgimento: 10%
6.250,00
Costo pro capite abitanti coinvolti:
€ 10,50
gestione acquisti compostiere
€ 2.500,00
progettazione e coordinamento
€ 20.000,00
totale
€ 84.250,00
Budget - Valutazione investimento
Mancati Costi indicativi
Valori a regime
quantità sottratta pro capite:
300 g/ab. giorno
quantità sottratta pro capite:
109,5 kg/ab. anno
eventuale sconto TARSU/TIA (€
25,00/anno a famiglia): € 90.910,00
mancato trattamento: € 73.000,00
riduzione costo RD umido (30% del
valore pro capite ) € 40.000,00
totale
€ 113.000,00
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Grazie per l’attenzione ….
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Strategie e buone pratiche per la promozione del compostaggio