Il diabete a scuola Linee Guida per l’inserimento in collettività del bambino diabetico Paul Cezanne “Le vase paillè” VERSIONE 0.3 2014 1 LINEE-GUIDA PER L’INSERIMENTO IN COLLETTIVITA’ DEL BAMBINO DIABETICO Prima edizione Novembre 2006 Prima Revisione Aprile 2013 Seconda Revisione novembre 2014 Testi tecnico-scientifici a cura di Dott.ssa Paola Caroli Dott.ssa Paola Sogno Valin Cura e stampa della pubblicazione: AUSL di Imola -Pediatria di Comunità - Barbara Baldisserri Centro Integrato servizi Scuola/Territorio- Daniela Borzatta Cura e stampa della pubblicazione: Pediatria di Comunità AUSL di Imola - Barbara Baldisserri Centro Integrato Servizi Scuola/Territorio-Daniela Borzatta Con la collaborazione di: Nuovo Circondario Imolese - Settore Istruzione Assessore Gisella Rivola CISS/T Centro Integrato Servizi Scuola/Territorio Direttore Enrico Michelini 2 Premessa Le presenti “Linee-guida per l’inserimento in collettività del bambino diabetico” sono nate dall’esigenza di garantire ai giovani affetti da diabete il pieno godimento del diritto alla salute psico-fisica, all’accesso protetto ai percorsi formativi scolastici e alla rimozione di ogni ostacolo alla loro piena integrazione sociale. L’inserimento scolastico e la gestione in ambito comunitario di un bambino affetto da diabete pone spesso specifiche e numerose criticità. Le problematiche sono particolarmente sentite dai genitori e dai bambini stessi per le necessità che il controllo della malattia comporta in ambito scolastico. Numerose preoccupazioni sono generalmente espresse anche dal personale scolastico, sia per la scarsa chiarezza dei compiti e delle responsabilità della scuola in questo ambito, sia per la mancata conoscenza della patologia e delle problematiche connesse. D’altra parte l’inserimento, già a partire dall’età prescolare, è molto importante per il corretto sviluppo psicologico del bambino. Si è ritenuto quindi opportuno operare affinché l’inserimento del bimbo diabetico nelle scuole del nostro territorio possa avvenire in modo sicuro per il bambino, senza creare allarmismi o preoccupazioni tra gli operatori e nella famiglia, favorendo la migliore integrazione del bambino e il suo adattamento in ambito scolastico. Per garantire un approccio omogeneo ed efficace alla gestione in ambito scolastico dei bambini affetti da diabete giovanile, con la collaborazione del Nuovo Circondario Imolese e della Associazione Diabetici Imolesi, si è costituito nel 2006 un gruppo di lavoro multidisciplinare.costituito da operatori sanitari, operatori scolastici, genitori di bambini con diabete, associazione imolese diabetici.. Il primo stimolo a incamminarsi e a procedere lungo questo strada è venuto dal Servizio di Pediatria di Comunità e U.O. di Pediatria/Neonatologia della USL di Imola; la collaborazione del Nuovo Circondario Imolese e del Centro Integrato Servizi Scuola/Territorio ha favorito la messa in rete di una serie di risorse e di competenze progettuali specifiche presenti nel territorio imolese. Dopo aver analizzato le situazioni di maggiore criticità e raccolto testimonianze di esperienze positive e negative vissute nella scuola da genitori e insegnanti, il gruppo ha inquadrato il problema dal punto di vista normativo, epidemiologico e scientifico e, partendo dalle caratteristiche della realtà locale, ha individuato i vari attori coinvolti definendone compiti e responsabilità e ha tracciato il percorso appropriato di collaborazione e integrazione tra i soggetti a diverso titolo coinvolti. Il gruppo multidisciplinare ha prodotto le prime linee guida per l’inserimento in collettività del bambino diabetico dal titolo “Il Diabete a scuola”, presentate il 14 novembre 2006 in occasione della Giornata mondiale del diabete. Le Linee Guida prevedono anche un opuscolo informativo dallo stesso titolo “Il diabete a scuola” che è a disposizione del personale scolastico per favorire e diffondere la conoscenza del diabete e del suo controllo in ambito scolastico La prima revisione delle Linee Guida è stata effettuata nel 2013 . A distanza di poco più di un anno, si rende necessaria la seconda revisione, in seguito alle recenti indicazioni e raccomandazioni in merito da parte di Istituzioni Ministeriali (Salute e Scuola) e della Regione Emilia-Romagna. Queste direttive ribadiscono la necessità di predisporre e condividere con la Famiglia, gli 3 Operatori Sanitari e Operatori Scolastici specifici protocolli di intervento, nell’ottica di: a) garantire al bambino, adolescente e giovane una vita scolastica, relazionale e sociale identica ai propri coetanei senza diabete; b) sostenere i familiari nella gestione del bambino, adolescente e giovane con diabete nel percorso di inserimento a scuola a seguito di diagnosi di diabete mellito; istruire gli operatori scolastici in merito alla gestione a scuola delle necessità quotidiane del soggetto diabetico, sensibilizzare il personale scolastico su come prevenire, riconoscere e trattare le eventuali situazioni di urgenza. La scelta di presentare anche quest’ultimo aggiornamento delle Linee Guida (il secondo) in concomitanza con la Giornata Mondiale del diabete - che si celebra annualmente il 14 novembre - è stata motivata dal desiderio di sottolineare il legame esistente tra questa iniziativa locale e quanto viene proposto a livello mondiale per promuovere le cure ed il sostegno alle persone di ogni età affette dalla malattia. A tal proposito è opportuno ricordare l’importante Dichiarazione di Saint–Vincent, documento approvato nell’ottobre 1989 al termine di un incontro svoltosi nella omonima cittadina della Valle d’Aosta, sotto l’egida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e della Federazione Internazionale del Diabete (IDF), e firmato dai rappresentanti dei Ministeri della Sanità di tutti i paesi europei. Si tratta di un documento che rappresenta il principale riferimento internazionale per la lotta al diabete; vi si afferma, infatti, che l’appoggio della comunità rientra tra i principali fattori di controllo del diabete. A partire dall’anno scolastico in corso, verranno inoltre organizzati incontri di formazione sul diabete tipo1 nelle scuole e collettività infantili, secondo un calendario che verrà concordato con i Dirigenti scolastici. Confido che questa nuova iniziativa possa essere un aiuto concreto affinchè la Scuola svolga al meglio il suo ruolo di accoglienza , assistenza e vigilanza, Queste Linee-guida già presenti nel sito della Usl di Imola (www.ausl.imola.bo.it) dovranno essere inserite anche nei siti di tutte le Scuole del Circondario Imolese, a disposizione di tutti gli operatori scolastici e sanitari che quotidianamente si confrontano con tale malattia, oltre che delle famiglie. Il Coordinatore del gruppo di lavoro Dott.ssa Paola Caroli Imola, 14 novembre 2014 4 INDICE Pag. Premessa Cap.I - Linee-guida per l’inserimento in collettività del bambino diabetico. Componenti del gruppo di lavoro 3 6 6 Rilevanza del problema 6 Obiettivi 8 I soggetti coinvolti e le relative competenze 9 Monitoraggio 14 Normativa di riferimento 15 Allegati 1) Richiesta di autorizzazione al dirigente scolastico per la somministrazione di farmaci e attività a supporto vitale in soggetto diabetico 2) Piano individuale di trattamento per la gestione del diabete in collettività 3) Schema sintetico per la somministrazione di insulina a scuola Cap.II - Il diabete a scuola Opuscolo informativo per il personale scolastico Per saperne di più. I Servizi Sanitari dell’AUSL di Imola coinvolti nell’inserimento scolastico del bambino diabetico 17 18 20 21 28 5 Cap.I Linee-Guida per l’inserimento in collettività del bambino diabetico Componenti del gruppo di lavoro Rilevanza del problema Obiettivi I soggetti coinvolti e le relative competenze Monitoraggio Normativa di riferimento Allegati 6 .COMPONENTI DEL GRUPPO DI LAVORO MULTIDISCIPLINARE Le presenti Linee Guida sono state elaborate a cura di un gruppo di lavoro che ha visto il concorso di rappresentati di : -Azienda Sanitaria Locale -Scuola -Genitori -Associazione Diabetici Comprensorio Imolese -Enti locali /Nuovo Circondario Imolese / Centro Integrato Servizi Scuola/Territorio RILEVANZA DEL PROBLEMA Negli ultimi decenni in Italia l’incidenza del diabete mellito è andata aumentando, con valori medi di crescita annuale del 3,6%. Tale andamento è comune a tutti i paesi europei e presenta una certa variabilità sul territorio. Un recente studio eseguito congiuntamente nelle aziende USL di Imola, Ferrara, Bologna ha messo in rilievo che in quest’area dal 2005 al 2010 sono insorti 154 casi di diabete mellito di tipo 1 in ragazzi minori , di cui 23 sono di nazionalità straniera. Nel periodo di osservazione è stato registrato un incremento del tasso di incidenza complessivo pari al 19% (circa 18 casi su 100.000 nel 2010 vs 15 nel 2005), con una crescita annuale del 4%.. Nel nostro territorio, in cui i minori sono circa 20.000 l’incidenza attesa è di circa 3 nuovi casi di diabete giovanile ogni anno, nella popolazione 0-17 anni. Nella tabella seguente sono riportati i 40 minori affetti da diabete tipo1 presenti a ottobre 2014 nel nostro territorio aziendale. I ragazzi sono suddivisi per Comune di residenza e in base all’età di insorgenza del diabete, per evidenziare a che età si presentano le problematiche relative all’inserimento in collettività. Età di insorgenza del diabete MEDICINA BT TOTALE 2014 TOTALE 2013 1 5 11 19 4 5 8 19 7 1 39 40 IMOLA CASTEL S. PIETRO 0-2 anni 3-5 anni 6-10 anni 11-14 anni 15-17 anni 3 6 12 2 1 3 4 0 2 1 2 2 Totale bambini 0-17anni 23 8 5 3 7 La tabella successiva mostra l’incidenza dei casi di diabete tipo 1 in minori nel nostro territorio, cioè il numero di esordii di malattia per anno, dal 2001 al 2014. anno esordio n. casi 2001 2002 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2 1 1 3 2 4 3 1 4 7 4 8 totale complessivo 40 OBIETTIVO GENERALE Fornire sostegno e assistenza integrata al bambino diabetico, alla sua famiglia e al personale scolastico al fine di favorire : o una frequenza scolastica sicura rispetto al controllo della malattia o un’esperienza scolastica serena o l’adattamento psico-sociale alla malattia in ambito scolastico OBIETTIVI SPECIFICI Definire i soggetti coinvolti e le relative responsabilità e competenze Definire le modalità di integrazione e di “rete” tra i vari soggetti coinvolti Garantire un inserimento scolastico personalizzato Definire il materiale necessario per la scuola Garantire una adeguata conoscenza della malattia nel personale scolastico 8 I SOGGETTI COINVOLTI FAMIGLIA Si impegna a seguire le indicazioni dello specialista di riferimento e della Pediatria di Comunità per favorire l’inserimento in collettività del bambino con diabete ; si impegna a collaborare con la Scuola per favorire l’assistenza e la sorveglianza del bambino diabetico in collettività Nello specifico: o Comunica tempestivamente al Dirigente scolastico l’insorgenza del diabete consegnando la certificazione rilasciata dal Centro di riferimento o Si rende disponibile all’incontro con il Pediatra di Comunita da cui è convocata telefonicamente, preferibilmente prima della dimissione dall’ospedale o Porta in visione alla Pediatria di Comunità il piano scolastico relativamente alla misurazione della glicemia ed eventuale somministrazione di insulina, rilasciato dal Centro specialistico,che il Pediatra di comunità adatta alle esigenze scolastiche e autorizza per la scuola. o Con il piano scolastico autorizzato , richiede al Dirigente scolastico la collaborazione per la gestione quotidiana del diabete (misurazione della glicemia) e per la somministrazione di Glucagone in situazioni di emergenza ipoglicemica. (Protocollo provinciale 2013 per la somministrazione di farmaci e specifiche attività a supporto di alcune funzioni vitali in orario ed ambito scolastico- Percorso diagnosticoassistenziale per bambini/adolescenti con diabete mellito tipo1) o Partecipa agli incontri a cui è convocata assieme al personale sanitario e scolastico, finalizzati a definire le modalità specifiche di sorveglianza e di controllo del figlio in ambito scolastico o Fornisce alla scuola tutte le informazioni necessarie, un recapito telefonico al quale risulti essere disponibile un genitore o un suo delegato per le emergenze. o Fornisce alla scuola ; il materiale d’uso per la determinazione della glicemia il “diario” per la registrazione dei valori glicemici, i prodotti alimentari di cui il bambino può necessitare nell’evenienza di una crisi ipoglicemica; il Glucagone e l’Insulina, di cui deve sorvegliare la scadenza, o Comunica ai soggetti coinvolti nell’inserimento scolastico del figlio l’eventuale presenza di problemi o criticità o Comunica alla Pediatria di Comunità all’inizio dell’anno scolastico l’eventuale cambio/passaggio ad altra scuola, affinchè la Pediatria di Comunità informi il Dirigente scolastico della malattia di cui il bambino/ragazzo è portatore e, se necessario, formi il personale scolastico. o Qualora il bimbo consumi il pranzo alla mensa scolastica La famiglia inoltra al Dirigente scolastico la richiesta del pediatra di “ Dieta per diabete” allegando lo schema dietetico personalizzato rilasciato dal Centro diabetologico Si rende personalmente disponibile alla somministrazione dell’insulina .anche tramite persona di fiducia, inoltrando alDirigente scolastico la richiesta di accedere alla scuola per la somministrazione del farmaco, con la relativa autorizzazione rilasciata dal Pediatra di Comunità. Se il figlio/a è autonomo nella somministrazione di insulina , i genitori richiedono al Dirigente scolastico la sorveglianza del personale della scuola durante la esecuzione della terapia da parte del bambino. Se il il figlio/a non è autonomo 9 nalle somministrazione di insulina e i genitori sono impossibilitati a raggiungere la scuola per la somministrazione della terapia (per motivi di lavoro, difficoltà organizzative, familiari o personali…), firmando entrambi e specificando sotto la loro responsabilità i motivi del loro impedimento, inoltrano al Dirigente scolastico la richiesta di collaborazione del personale scolastico per la somministrazione dell’insulina a scuola, allegando la relativa autorizzazione rilasciata dalla Pediatria di Comunità (in linea con il Protocollo provinciale per la somministrazione di farmaci in contesti scolastici specifiche attività a supporto di alcune funzioni vitali in orario ed ambito scolastico- maggio 2013 e il Percorso diagnostico-assistenziale per bambini/ adolescenti con diabete mellito – Regione Emilia-Romagna- febbraio 2014), Se la famiglia ottiene una risposta positiva dal Dirigente rispetto alla richiesta di collaborazione del personale scolastico nella somministrazione della insulina al figlio, si accorda con la scuola e il Servizio Infermieristico domiciliare per l’avvio della prestazione..da parte del personale della scuola. Se la famiglia ottiene una risposta negativa dal Dirigente rispetto alla richiesta di collaborazione del personale scolastico nella somministrazione della insulina, si rivolge al Servizio Infermieristico della Casa della Salute/ Nuclei di Cure Primarie (peraltro già presente nella scuola e già in contatto con la famiglia), perché individui una soluzione che garantisca la somministrazione di insulina al figlio La famiglia garantisce la consegna del piano terapeutico aggiornato agli operatori che somministrano l’insulina all’interno della scuola (personale scolastico, servizio infermieristico, operatori volontari..) AZIENDA SANITARIA LOCALE Favorisce le comunicazioni fra i soggetti coinvolti, accompagnando la famiglia e la scuola nel pianificare e coordinare gli interventi necessari per la gestione scolastica del bambino con diabete; assicura la corretta informazione/formazione degli operatori scolastici sia sulla malattia del diabete che sui casi specifici e garantisce nel contempo la formazione specifica del proprio personale. Centro specialistico di riferimento o Comunica tempestivamente via mail alla Pediatria di Comunità l’insorgenza di un nuovo esordio di diabete mediante la comunicazione dei dati concordati (allegato 3) o Consegna al genitore la lettera per il Dirigente scolastico in cui certifica l’esordio di diabete o Compila e consegna alla famiglia il Piano Individuale per la Gestione del Diabete a Scuola , in cui si specifica il piano di misurazione della glicemia , di eventuale somministrazione di insulina in ambito scolastico, il grado di autonomia del bambino rispetto alla terapia (allegato 2) o Consegna il glucometro per la determinazione della glicemia a scuola o Si rende disponibile per eventuali consulenze richieste dagli operatori coinvolti nell’inserimento scolastico o Rilascia la certificazione per l’esenzione ticket collegata alla patologia del diabete o Informa sui diritti dei familiari (legge 104) o Informa la famiglia della presenza sul territorio della Associazione Diabetici Comprensorio Imolese (Glucasia), dei recapiti della Associazione e delle opportunità 10 e sostegno che l’Associazione può offrire alla famiglia o Si rende disponibile per la formazione degli operatori sanitari e scolastici . Pediatra / Medico di famiglia o Collabora all’inserimento scolastico del proprio paziente diabetico, fornendo agli operatori coinvolti le informazioni sanitarie sul piccolo e la famiglia che possono risultare necessarie o utili all’inserimento scolastico o Prescrive i presidi e farmaci e dà informazioni alla famiglia sulla modalità di approvvigionamento o Invia richiesta per la legge 104 se la famiglia ne fa richiesta o Certifica la richiesta di “Dieta per diabete”, allegando lo schema dietetico personalizzato elaborato dalla dietista del centro di riferimento diabetologico o Si rende disponibile a partecipare agli incontri a cui è convocato Pediatria di Comunità o Riceve le segnalazioni provenienti dai Centri specialistici e dalle famiglie e i, relative ai casi di diabete nelle collettività scolastiche o Informata dal pediatra ospedaliero del nuovo esordio di diabete, contatta la famiglia e si accorda per incontrare il genitore prima della dimissione del bambino dall’ospedale per presentare le modalità di inserimento in collettività. o Rilascia alla famiglia l’autorizzazione del piano assistenziale per il quale la famiglia chiede la collaborazione al personale scolastico ( orari fissi di misurazione della glicemia, somministrazione di insulina, sorveglianza in caso di bambino autonomo, autorizzazione alla somministrazione del Glucagone) o Contatta il Dirigente scolastico al fine di organizzare un incontro nella scuola, preferibilmente prima dell’inserimento scolastico del bambino, in presenza del Dirigente scolastico stesso o chi ne fa le veci, del personale scolastico, della famiglia o Facilita la comunicazione tra i soggetti coinvolti nell’inserimento scolastico del bambino diabetico o Provvede a formare e informare sul diabete e sulle necessità del bambino diabetico il personale scolastico coinvolto, illustrando al personale scolastico coinvolto l’ opuscolo informativo “Il diabete a scuola”, contenente informazioni sulle malattia, raccomandazioni e istruzioni per le varie situazioni che possono verificarsi a scuola o Informa la famiglia della presenza sul territorio della Associazione Diabetici Comprensorio Imolese (Glucasia), dei recapiti della Associazione e delle opportunità e sostegno che può offrire alla famiglia o Collabora con i soggetti e gli Enti coinvolti per la individuazione e risoluzione di eventuali criticità o Si rende disponibile per consulenze e formazione degli operatori scolastici 11 Qualora il bimbo consumi il pranzo alla mensa scolastica Servizio infermieristico dei Nuclei di Cure primarie/ Casa della salute o Qualora la famiglia abbia richiesto la collaborazione al personale scolastico per la somministrazione di insulina al bambino non autonomo o la sorveglianza in caso di bambino autonomo, informata dalla Pediatria di Comunità effettua un periodo di addestramento del personale scolastico, concordato con il Dirigente, allo scopo di istruire riguardo la somministrazione dell’insulina, L’addestramento viene effettuato presso la scuola al momento del pasto, contestualmente alla somministrazione della terapia insulinica. o Verifica l’acquisizione delle abilità del personale scolastico alla gestione della insulina e l’adeguatezza del locale d’uso o Qualora Il Dirigente scolastico abbia dato risposta negativa alla richiesta della famiglia per la collaborazione del personale scolastico nella somministrazione di insulina, si fa carico del caso e, in accordo con la famiglia Individua le risorse necessarie per assicurare la continuità della somministrazione dell’insulina (infermiera professionale, volontariato, associazione di categoria) o Garantisce la formazione del proprio personale infermieristico sul tema del diabete giovanile La Dietista referente della scuola o Vigila sulla richiesta pervenuta alla Dirigenza scolastica di “dieta per diabete” o Si relaziona regolarmente con la Ditta che gestisce la mensa scolastica e con gli operatori scolastici per verificare che non ci siano problemi rispetto al pasto consumato nella mensa scolastica o E’ disponibile a incontrare la famiglia ed eventualmente personalizzare la dieta in base alle preferenze del bambino, in accordo con la dietista del Centro di riferimento o E’ disponibile a chiarimenti e consigli al personale scolastico in merito al pasto che il bambino consuma alla mensa scolastica. La Dietista del Servizio Dietetico Ospedaliero • Elabora lo schema dietetico personalizzato rispetto ai parametri antropometrici ed alla prescrizione del Pediatra Diabetologo che ha in cura il bambino, valutando il comportamento e le abitudini alimentari del bambino. • Collabora con la Dietista referente della Scuola e la Famiglia per risolvere criticità e andare incontro alle preferenze del bambino ed esigenze della mensa scolastica 12 SCUOLA La scuola svolge un ruolo fondamentale per assicurare agli studenti con diabete un’esperienza scolastica serena, il più possibile analoga a quella dei coetanei. Il personale scolastico , in primis il Dirigente, dimostra sensibilità alla tematica, disponibilità ad essere informato / formato sulla malattia , disponibile alla collaborazione con la famiglia rispetto alle prestazioni richieste per il controllo del diabete nel periodo di permanenza in collettività. Nello specifico le azioni e gli interventi si realizzano a diversi livelli: Il Dirigente Scolastico o Riceve dalla famiglia dalla Pediatria di Comunità la segnalazione/ certificazione del caso di diabete o Promuove l’informazione/formazione e addestramento del personale scolastico coinvolto, favorendone la partecipazione agli incontri organizzati per l’inserimento o Promuove e verifica la disponibilità degli operatori scolastici alla gestione delle necessità del bambino diabetico, in particolare il controllo della glicemia o Garantisce la possibilità di una corretta conservazione dei farmaci (Insulina e Glucagone) presso la scuola Qualora il bimbo consumi il pranzo alla mensa scolastica o Individua un luogo idoneo per la somministrazione di insulina o Regolamenta le modalità organizzative riguardanti il momento della somministrazione di insulina o Se il bambino/ragazzo autogestisce la somministrazione di insulina, regolamenta la supervisione del personale scolastico o Se la famiglia, certifica la propria impossibilitata ad accedere alla scuola e richiede la collaborazione del personale scolastico nella somministrazione della insulina, il dirigente scolastico si incarica di trovare il personale disponibile all’addestramento specifico, facendosi carico di favorirlo e promuoverlo, mettendo in atto situazioni organizzative che consentano al personale di effettuare l’addestramento stesso al momento del pranzo. Una volta effettuato l’addestramento verifica il consenso degli operatori scolastici alla somministrazione della insulina (o sorveglianza del bambino autonomo) e, tenuto conto di tale disponibilità, verifica la possibilità di garantire la continuità nella somministrazione del farmaco. Nel contempo si fa carico di favorire la disponibilità data dal personale scolastico con soluzioni organizzative adeguate, che rendano possibile l’attuazione della prestazione 8es. compresenze di personale..ecc) o Dopo che si sono svolti formazione e addestramento del personale scolastico, si fa carico di dare risposta alla famiglia rispetto alla disponibilità o indisponibilità del personale scolastico rispetto alle prestazioni richieste dalla famiglia, (Protocollo provinciale per la somministrazione di farmaci in contesti scolastici specifiche attività a supporto di alcune funzioni vitali in orario ed ambito scolastico- maggio 2013; Percorso diagnostico-assistenziale per bambini/ adolescenti con diabete mellito – Regione Emilia-Romagna -febbraio 2014) e di informare la Pediatria di Comunità. e il Servizio Infermieristico domiciliare già presente nella scuola per l’addestramento. Il Personale Scolastico Docente e Non Docente o Favorisce l’inserimento scolastico del bambino diabetico, partecipando alle riunioni organizzate per conoscere la malattia e le necessità legate al suo controllo 13 o Si impegna a comprendere le informazioni e a seguire le raccomandazioni e istruzioni rilasciate per iscritto alla scuola o Collabora offrendo la propria disponibilità alla gestione delle necessità del bambino diabetico o Provvede alla corretta conservazione dei materiali ed alimenti necessari per il controllo della glicemia o Partecipa ai momenti formativi organizzati per approfondire la conoscenza del diabete o Supervisiona la misurazione della glicemia e la somministrazione di insulina, dopo adeguata formazione, nel caso in cui il bambino/ ragazzo sia autonomo. o Nell’ambito di un rapporto fiduciario con la famiglia, in accordo con la stessa e dopo training adeguato , si rende disponibile alla misurazione della glicemia o Nell’ambito di un rapporto fiduciario con la famiglia, in accordo con la stessa e dopo il previsto periodo di addestramento comunica al Dirigente la propria disponibilità /indisponibilità alla somministrazione di insulina al bambino che non è autonomo o alla sorveglianza del bambino che è autonomo. ENTI LOCALI o Collaborano con il Dirigente scolastico per la risoluzione di eventuali criticità, anche con l'offerta di risorse , al fine di contribuire a dare una risposta positiva alla richiesta della famiglia o Supportano l’informazione e la formazione del personale scolastico e la pubblicizzazione del materiale informativo/formativo ASSOCIAZIONE DIABETICI COMPRENSORIO IMOLESE ( GLUCASIA) o Offre alla scuola consulenza e supporto o Collabora con la famiglia, l’ AUSL e gli altri Enti coinvolti per la segnalazione di criticità, di casi problematici e la individuazione delle soluzioni o Collabora a risolvere situazioni critiche mettendo a disposizione proprie risorse ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PRESENTI NEL CIRCONDARIO o Possono collaborare con la Famiglia, la Scuola e l’ AUSL per favorire le soluzione in caso di criticità. MONITORAGGIO o Creazione e aggiornamento, da parte della Pediatria di Comunità di un registro aziendale dei minori diabetici, che consenta di avere disponibili e aggiornati i dati relativamente ai minori affetti da diabete presenti nelle scuole del territorio aziendale, la tipologia di intervento messa in atto, le prestazioni offerte, nonché le criticità emerse e le soluzioni identificate. 14 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Legislazione nazionale o D.L. 8/2/82 – Presidi sanitari o Legge n. 115 del 16/3/1987 “Disposizione per la prevenzione e la cura del diabete mellito”: impegna le Regioni a predisporre idonee iniziative dirette a fronteggiare il diabete mellito o Circolare 1988- presidi sanitari o Legge 11/8/1991 n.266 Legge Quadro sul volontariato e disposizioni collegate o Legge n.104 del 5/2/1992: sancisce il diritto per i parenti a particolari agevolazioni che permettono di assistere il paziente o DPR n.698 21/9/1994: prevede la corresponsione di una idennità di frequenza ai minori di 18 anni riconosciuti invalidi o DPCM 29/11/2001 “Definizione dei Livelli Essenziali di assistenza”: individua le tre aree cui ricondurre le prestazioni assistenziali garantite dal SSN e definisce le prestazioni da ritenersi escluse Legislazione Regione Emilia-Romagna Legge Regionale sul Diritto allo studio n.26 del 30.6.2001. 2003- Linee guida clinico organizzative per il management del diabete mellito Circolare n.35 sulla concessione dei presidi ai diabetici Piano regionale della prevenzione 2005-2007 -prot./05/23217 del 27/6/05 Delibera Regione ER 166/2012 contenente “Linee di indirizzo per la definizione di intese provinciali inerenti la somministrazione di farmaci a minori in contest o extrafamiliari, educativi o scolastici in Emilia-Romagna o Percorso diagnostico-assistenziale per bambini/i adolescenti con diabete mellito di tipo 1- Pg/2014/29261 del 3 febbraio 2014 o o o o o Ministero Salute ed Istituzioni collegate o Studio QUADRI: Qualità dell’Assistenza alle persone Diabetiche nelle Regioni Italiane o Decreto MINSAN n.43 del 5/2/92:nell’ambito delle patologie invalidanti, relativamente al diabete mellito, definisce le diverse classi ed individua le specifiche percentuali o Campagna ministeriale diabete 2004 o Campagna ministeriale diabete 2005 o Piano nazionale della prevenzione 2010-2012 o Documento strategico di intervento integrato per l’inserimento del bambino, adolescente e giovani con Diabete in contesti scolastici, educativi, formativi al fine di tutelarne il diritto alla cura, alla salute, all’istruzione e alla migliore qualità di vitaSenato della Repubblica- Roma- 7 novembre 2013 15 Disposizioni per la scuola o 25/11/2006- Ministero dell’Istruzione e Ministero della Salute - Raccomandazioni congiunte e linee guida per la definizione degli interventi finalizzati all’assistenza di studenti che necessitano di somministrazione di farmaci in ambito scolastico. o DGR n.166 del 20/2/2912 “per la definizione di protocolli di intesa interistituzionali inerenti la somministrazione di farmaci in contesti extrafamiliari, educativi o scolastici”. o 17/4/2013 -Protocollo provinciale per la somministrazione di farmaci a minori in contesti extrafamiliari, educativi, scolastici o formativi. Documenti internazionali o Dichiarazione di Saint-Vincent: documento storico approvato e firmato da Organizzazione Mondiale Sanità, International Diabetes Federation, rappresentanti dei Ministeri Sanità di tutti i paesi europei. Tra i punti qualificanti del documento l’individuazione dei due fattori principali di controllo del diabete: l’autocura e l’appoggio della comunità. 16 Allegato 1) RICHIESTA DEI GENITORI ALLA SCUOLA PER SPECIFICHE ATTIVITA' A SUPPORTO DI FUNZIONI VITALI E SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI IN MINORE DIABETICO Al Dirigente Scolastico/Responsabile di Strutture educative /al Settore scuole del Comune di …............................................................................. I SOTTOSCRITTI …............................................................................................................................................................ GENITORI DEL MINORE................................................................................................................................................. NATO/A A.......................................................................IL.............................................................................................. RESIDENTE A ….........................................IN VIA.......................................................................................................... CHE FREQUENTA LA CLASSE............................................................................SEZ.......................................... DELLA SCUOLA …................................................................................................................................................ SITA IN VIA.............................................................LOCALITA............................................................................... □ □ □ □ CHIEDIAMO che a nostro/a figlio/a sia misurata la glicemia dal personale scolastico, come da schema medico autorizzato allegato alla presente, che nostro/a figlio/a sia sorvegliato dal personale scolastico durante la misurazione della glicemia che effettua in maniera autonoma, secondo lo schema medico autorizzato allegato alla presente che sia consentito ai sottoscritti l'accesso alla scuola per la somministrazione di insulina nei seguenti orari ………. .. che sia consentito a ….................................................................................................................................................. .l'accesso alla scuola per la somministrazione di insulina nei seguenti orari ............................................................. □ che a nostro/a figlio/a sia somministrata l'insulina dal personale scolastico secondo lo schema medico autorizzato allegato alla presente, in quanto siamo impossibilitati a recarci personalmente presso la scuola A tal fine dichiariamo sotto la nostra responsabilità di essere impossibilitati a recarci presso la scuola per la somministrazione di insulina per i seguenti motivi: □ occupazione lavorativa di entrambi i genitori fuori Comune di residenza………………………………………. □ occupazione nel Comune di residenza ma senza la possibilità di usufruire di pausa pranzo □ assenza di famigliari o amici di famiglia disponibili alla somministrazione di insulina presso la scuola □ altro...................................................................................................................................................................... □ che nostro/a figlio/a sia sorvegliato dal personale scolastico durante la auto- somministrazione di insulina secondo lo schema medico allegato alla presente □ che sia conservato presso la scuola in frigorifero il farmaco GLUCAGONE, da utilizzarsi in caso di ipoglicemia severa con perdita di coscienza , secondo lo schema medico autorizzato e allegato alla presente Siamo consapevoli che il personale scolastico non ha competenze né funzioni sanitarie e che non è obbligato alla somministrazione di farmaci agli alunni. Ci assumiamo la responsabilità di richiedere eventuali modifiche alla presente per eventuali aggiornamenti del piano terapeutico/assistenziale e o per intercorse variazioni della situazione famigliare che rendano possibile il nostro personale intervento nella somministrazione di insulina . Firma del padre Firma della madre …................................................................... ………..…............................................................................................. Data............................................................. 17 Allegato 2) PIANO INDIVIDUALE per la gestione del diabete a scuola (bozza) da compilare e mantenere aggiornato da parte del diabetologo Questo documento costituisce uno strumento di supporto, utile alla gestione del diabete a scuola. Il Sig.________________________che esercita la potestà genitoriale sul minore sotto indicato, ha espresso il consenso ai dati personali del medesimo. INFORMAZIONI GENERALI Studente________________________________________________________________ Nome e cognome anno scolastico Istituto Comprensivo_________________scuola____________________________________classe______ Data di nascita_____________________________data esordio diabete_____________________________ Numeri di contatto per le informazioni Padre________________________tel.casa_____________lavoro______________cell________________ _ Madre ____________________tel.casa_____________lavoro______________cell_________________ Altri contatti di emergenza Nome e cognome________________________tipo studente______________________ Tel_________________ Nome e cognome________________________tipo studente_______________________ Tel_________________ di relazione con lo di relazione con lo Capacità del bambino/ragazzo rispetto alla terapia E’ in grado di eseguire lo stick della glicemia da solo? Si E’ in grado di valutare il valore glicemico da solo? Si E’ in grado di stabilire la dose corretta di insulina da solo? Si E’ in grado di preparare da solo l’insulina che si deve somministrare? Si E’ capace di somministrarsi l’insulina da solo? Si Ha bisogno di una supervisione di un adulto per preparare o eseguire la dose di insulina?Si E’ in grado di gestire il microinfusore autonomamente? Si □ □ □ □ □ □ □ No □ No □ No □ No □ No □ No □ No □ Controllo della glicemia Orari abituali di controllo della glicemia (barrare) □ 2 ore dopo la colazione □ prima dello spuntino della mattina □ prima del pasto principale □ 2 ore dopo il pasto principale 18 Situazioni in cui eseguire controlli extra della glicemia (barrare) □ prima dell’attività fisica □ dopo l’attività fisica □ se il bambino/ragazzo mostra segni di ipoglicemia Tipo di terapia insulinica □ Multi-iniettiva □ Microinfusore Dose di insulina per i pasti Dose abituale di insulina rapida a pranzo: n___________________UI di insulina n__________UI se la glicemia è da ____________a___________mg/dl n__________UI se la glicemia è da ____________a___________mg/dl N.B: In caso di ipoglicemia grave con perdita di coscienza somministrare per via intramuscolare o sottocutanea nella parte antero-laterale della coscia oppure nella parte supero-laterale del braccio il farmaco Glucagen Hipokit (vedi opuscolo informativo allegato alle linee guida per l’inserimento del bambino diabetico a scuola- anno 2014) □ □ 1 fiala mezza fiala Data _________________________ Il Diabetologo _____________________________________ 19 Allegato 3) SCHEMA SINTETICO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI INSULINA A SCUOLA A) FAMIGLIA (RETE PARENTALE : provvede alla somministrazione di insulina a scuola -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------B) FAMIGLIA (RETE PARENTALE): non provvede alla somministrazione di insulina a scuola ↓ Richiesta della famiglia al DIRIGENTE della scuola con contestuale certificazione scritta delle motivazioni che causano l’ impossibilità della famiglia a farsi carico della somministrazione di insulina al figlio e autorizzazione del Piano Individuale di trattamento da parte del Pediatra di Comunità. DIRIGENTE A seguito della richiesta scritta di somministrazione del farmaco, invita tutto il proprio personale a collaborare alla richiesta della famiglia Valuta la situazione complessiva e predispone il piano per permettere l’addestramento a turno di tutto il personale Apporta eventuali modifiche organizzative interne per favorire la possibilità del personale a partecipare all’addestramento e a provvedere alle prestazioni richieste dalla famiglia Richiede eventuali risorse integrative (Comune/Enti Locali/Servizi di utilità sociale) Predispone l’organizzazione e il piano organizzativo Verifica la disponibilità del personale 1) Risponde positivamente alla famiglia, PERSONALE SCOLASTICO Si rende disponibile alla formazione sul diabete e sule modalità di gestione della malattia in ambito scolastico (da parte della Pediatria di Comunità) Si rende disponibile all’addestramento specifico sulla somministrazione di insulina da parte del Servizio Infermieristico Domiciliare Si rende disponibile all’adesione al piano di intervento predisposto dal Dirigente per collaborare con la famiglia Il personale scolastico dà risposta al Dirigente circa la propria disponibilità La scuola è disponibile alla somministrazione di insulina 2) Risponde negativamente alla famiglia, con comunicazione formale e motivata del fatto che il personale scolastico non si presta a somministrare l’insulina come da richiesta della famiglia Informa il Servizio Infermieristico Domiciliare e la Pediatria di Comunità della risposta negativa data alla Famiglia La scuola NON è disponibile alla somministrazione di insulina (v.punto C) C) SCUOLA: NON è disponibile alla somministrazione di insulina ↓ CASA DELLA SALUTE/ NUCLEO DI CURE PRIMARIE Pianifica e organizza la risposta in integrazione con i Servizi/Associazione presenti nel territorio e in accordo con la Famiglia Soggetti e servizi coinvolti Infermieri SID, infermieri . e volontari formati, inviati dalle Associazioni e debitamente addestrati dal SID 20 Cap.II “Il diabete a scuola” Opuscolo informativo per il personale scolastico Cos’è il diabete. Cos’è l’insulina Controllo della glicemia Misurazione della glicemia Ipoglicemia. Istruzioni in caso di ipoglicemia Ipoglicemia grave con perdita di coscienza Iperglicemia Ginnastica e movimento Pasti e alimentazione Relazioni con gli altri 21 Cos’è il diabete Il Diabete mellito di Tipo I è una malattia caratterizzata dalla progressiva distruzione delle Beta cellule che producono insulina, presenti nelle Isole di Langherans del pancreas. Si tratta di una malattia autoimmune: il sistema immunitario, che ha la funzione di difenderci dagli agenti estranei all’organismo (batteri e virus), risulta alterato e produce autoanticorpi che distruggono le cellule del pancreas. Per produrre qualsiasi tipo di attività il nostro corpo ha bisogno di energia. Questa energia viene fornita dalle cellule attraverso l’ utilizzo di ‘carburante’ rappresentato dal glucosio. A ogni pasto introduciamo nell’organismo numerosi alimenti che contengono zuccheri, questi durante la digestione sono trasformati in glucosio che attraversa la parete dell’intestino ed entra nel sangue. Per essere utilizzato dalle cellule, il glucosio ha bisogno dell’insulina che, come una chiave, apre la porta delle cellule consentendo al glucosio di entrarvi. Lo zucchero in eccesso, sempre grazie all’insulina, viene depositato nel fegato sotto forma di glicogeno e nelle cellule adipose sotto forma di trigliceridi: queste costituiscono le riserve di carburante a cui attingere durante il digiuno grazie all’azione del glucagone (ormone ad azione opposta all’insulina). L’insulina prodotta dal pancreas regola quindi i livelli di glucosio (glicemia) nel sangue; il pancreas delle persone che non hanno il diabete infatti produce insulina giorno e notte per mantenere il glucosio nel sangue a livelli costanti. Nei bambini e adolescenti con diabete l’insulina non viene prodotta in quantità sufficiente per soddisfare le esigenze dell’organismo e quindi i livelli di glucosio nel sangue si alzano. Controllo della glicemia La glicemia misura la quantità di glucosio presente nel sangue. Per un diabetico è un importante parametro da tenere sotto controllo ed è importante che i sintomi dovuti alle variazioni di questo valore siano ben comprese da chi è vicino a un bambino diabetico. Il valore di glicemia normale a digiuno per un ragazzo con il diabete è compreso tra 70 e 120 milligrammi per decilitro (mg/dl). In tutte le attività della giornata e anche nei casi in cui è maggiore la necessità di glucosio (sport, attività fisica intensa, ecc.) oppure se saltiamo un pasto, grazie alle riserve contenute nel fegato il nostro corpo riesce a mantenere costante il livello di zucchero presente nel sangue. Nelle persone diabetiche l’insulina viene iniettata dall’esterno in quantità predeterminata e non sempre corrisponde alle esigenze del momento. Per questo motivo è importante che le persone diabetiche eseguano spesso il controllo glicemico, per verificare che il valore della glicemia non si abbassi troppo (ipoglicemia) o si alzi troppo (iperglicemia). Misurazione della glicemia Lo strumento utilizzato per misurare la glicemia si chiama glucometro e permette di leggere il valore della glicemia, in pochi secondi. La glicemia si misura mettendo una goccia di sangue su una striscia reattiva, secondo le seguenti indicazioni: Disinfettare la zona del prelievo o lavarsi bene le mani e asciugare accuratamente Pungere con l’apposito pungi-dito il polpastrello del dito, preferibilmente di lato perchè è meno doloroso e la zona è più ricca di vasi sanguigni Avvicinare la goccia di sangue alla striscia reattiva fino a quando viene assorbita la quantità necessaria alla misurazione Attendere il tempo necessario (da 5 secondi a un minuto, a seconda dello strumento utilizzato) 22 Leggere il valore che appare sul display e registrarlo nell’apposito “diario” del bambino (tenere presente che il valore della glicemia appare sul display solo se la misurazione è stata effettuata in modo corretto, mentre in caso contrario sul display appare la scritta “errore”). Ipoglicemia L’ipoglicemia si verifica quando i valori di zucchero nel sangue sono troppo bassi, inferiori a 70mg/dl .e questo è il problema più frequente che un soggetto diabetico si trova da ad affrontare nella vita quotidiana. Se il bambino ha effettuato una dose eccessiva di insulina, ha consumato un pasto troppo leggero, ha saltato la merenda, oppure ha fatto intensa attività fisica, la glicemia si potrebbe abbassare troppo. I sintomi dell’ipoglicemia sono: • difficoltà di concentrazione, • fame, • tremori, • sonnolenza, • irritabilità, • pallore, • sudorazione, • crisi di pianto, • annebbiamento della vista. • disorientamento spazio-temporale L’ipoglicemia non va sottovalutata e va corretta immediatamente dando al bambino zucchero o cibo e bevande contenenti zucchero per innalzare rapidamente il livello di glicemia; se infatti la glicemia si abbassa troppo, la sintomatologia potrebbe peggiorare portando a convulsioni, perdita di coscienza, fino al coma. Istruzioni in caso di ipoglicemia Se il bambino presenta i sintomi dell’ipoglicemia è opportuno eseguire immediatamente una misurazione della glicemia e, se bassa, correggerla con alimenti o bevande dolci. I genitori imparano a riconoscere quali sono i sintomi più frequenti nel loro figlio e li riferiscono al personale scolastico. Qualora si sospetti ipoglicemia o il bambino dica di sentirsi in ipoglicemia, si raccomanda di: Far sedere il bambino Misurare la glicemia Annotare il valore glicemico e l’ora in cui è stato rilevato, nell’apposito diario Se il valore della GLICEMIA E’ INFERIORE a 70 mg/dl è necessario che il bambino/ragazzo assuma subito 15 gr di carboidrati a rapido assorbimento, a scelta tra i seguenti alimenti: • o 1 succo di frutta • o ½ lattina di Coca Cola o aranciata, • o 3 bustine di zucchero Se dopo 15 minuti la glicemia è inferiore a 100 mg/dl, somministrare ulteriori 15 gr di carboidrati (3 crackers, 3 fette biscottate, 4 grissini) o il pasto previsto (es. pranzo, spuntino). 23 In queste situazioni si raccomanda inoltre di: Non lasciare solo il ragazzo Non interrogare il ragazzo neanche nell’ora successiva Avvertire i genitori dell’accaduto Ipoglicemia grave con perdita di coscienza Una crisi ipoglicemica grave è un evento raro in un diabetico con un buon controllo glicemico, ma chi sta accanto a un bimbo diabetico deve sapere che è un evento possibile. Quando la glicemia è molto bassa il bambino potrebbe essere in uno stato soporoso e parzialmente cosciente, non essere in grado di parlare, non reagire agli stimoli esterni e avere uno sguardo fisso e vuoto. 1) Se il ragazzo è parzialmente cosciente mettergli in bocca, possibilmente sotto la lingua, dello zucchero, che viene assorbito già nella cavità orale, in modo tale da permettere la ripresa della conoscenza e successivamente, l’alimentazione per bocca. 2) Se la situazione non migliora e il bambino presenta stato soporoso o convulsioni, si deve: o Contattare il 118 o Somministrare il Glucagone per via intramuscolare o sottocutanea (mezza fiala se il bambino ha meno di 6 anni, una fiala intera dai 6 anni in su), che va iniettato nel muscolo ed è efficace in 10-15 minuti o Avvisare i genitori N.B. Quando il bambino è in questo stato e non è in grado di mangiare autonomamente, è pericoloso somministrargli alimenti o bevande che potrebbero finire nei polmoni. Glucagone Si tratta del farmaco di emergenza indicato nei soggetti con diabete in caso di ipoglicemia severa accompagnata da perdita di coscienza ed impossibilità a deglutire. Il glucagone (nome commerciale GLUCAGEN HYPOKIT fiale da 1 mg ) è sotto forma di un kit molto semplice da preparare: è costituito da un flacone con polvere ed un flacone con un solvente per soluzione iniettabile. Il flacone di liofilizzato, per garantire l'integrità della confezione, ha un cappuccio di plastica colorata che va rimosso prima di ricostituire la soluzione con acqua sterile. La soluzione deve essere preparata al momento dell’uso (sciogliere la parte liofilizzata con il solvente presente nella siringa e aspirare la soluzione con la siringa stessa) e una volta ricostituita (eliminando l’aria eventualmente presente nella siringa) deve essere iniettata immediatamente. Posologia: si somministra mezza fiala se il bambino ha meno di 6 anni, una fiala intera dai 6 anni in su. Via di somministrazione: via intramuscolare o sottocutanea Va conservato al riparo della luce e conservato in frigorifero. Può anche essere conservato a temperatura ambiente (non superiore a 25°) per 18 mesi. Per tutti i soggetti diabetici occorre che la scuola abbia a disposizione una confezione di Glucagone. Il farmaco va consegnato alla scuola dalla famiglia all’inizio dell’anno scolastico, con la relativa autorizzazione della Pediatria di comunità. 24 E’ compito della famiglia verificare la data di scadenza del farmaco e della scuola la corretta conservazione. Iperglicemia L’iperglicemia si verifica quando i valori di zucchero nel sangue sono troppo alti. Se il bambino ha consumato un pasto troppo sostanzioso o se ha assunto una quantità insufficiente di insulina, la quantità di zucchero nel sangue si alza troppo. In condizioni di iperglicemia prolungata il bambino può apparire debole o assonnato, irritabile ha sete intensa e deve urinare molto frequentemente. Nei bambini si possono confondere i sintomi dell’ ipoglicemia e dell’iperglicemia, quindi è importante accertarsi sempre del valore della glicemia in presenza di stati di malessere. Una condizione di iperglicemia saltuaria superiore a 300mg/dl non è pericolosa per il bambino. In caso di sintomi è necessario controllare la glicemia; se il valore è maggiore a 300 mg/dl, è importante: * Fare bere molta acqua * Consentire di andare in bagno ad urinare * Lasciare tranquillo il ragazzo * Non fargli fare attività fisica * Se possibile non interrogarlo Chiamare subito i genitori se il ragazzo è poco reattivo, presenta alito acetonemico, febbre o vomito. Ginnastica e movimento Il bambino con diabete può praticare attività fisica, ginnastica, giochi di corsa all’aperto. Tuttavia è da tenere presente che l’attività fisica intensa fa abbassare la glicemia. Per questo motivo l’insegnante deve essere consapevole dei bisogni del bambino in modo da poterlo aiutare in caso di necessità. Cosa deve fare l’ insegnante: * Incoraggiare il ragazzo diabetico a praticare l’attività fisica prevista * Accertarsi che il bambino abbia con se il glucometro per il controllo della glicemia e sia autonomo nel controllo della glicemia * Controllare il valore glicemico prima dell’attività fisica *Avere un occhio di attenzione al ragazzo diabetico prima, durante e al termine dello svolgimento dell’attività fisica * Consentirgli di assumere snacks extra se necessario * Avere a disposizione un contenitore con tutti i cibi necessari a correggere eventuali ipoglicemie * Non fargli praticare attività fisica se: • la glicemia è inferiore a 100 mg/dl (vedi correzione ipoglicemia) • la glicemia è maggiore o uguale a 300 mg/dl; in questo caso far bere molta acqua e far riposare il ragazzo Pasti e alimentazione a scuola La dieta per il bambino diabetico, preparata dalla dietista, prevede un regime alimentare equilibrato, indispensabile per l’ottenimento e il mantenimento del benessere psicofisico 25 dell’ individuo ed è personalizzata in relazione all’età, peso, altezza, sesso, all’attività fisica , alle preferenze alimentari e allo schema di terapia insulinica utilizzato. Una dieta bilanciata è normalmente impostata su tre pasti principali e due spuntini consumati regolarmente a metà mattina e nel pomeriggio. La regolarità degli orari in cui vengono consumati i pasti ha particolare importanza nel mantenimento di un buon equilibrio metabolico,. Pertanto si raccomanda di non saltare o rinviare l’assunzione di uno di questi pasti, Solo così è possibile mantenere dei valori di glicemia simil-fisiologici e controllare il senso di fame per evitare eccessi alimentari nei pasti successivi. Il pasto scolastico del bambino diabetico è quindi sostanzialmente uguale a quello dei compagni. Nel bambino con diabete però sono necessarie alcune attenzioni per le quali è richiesta la competente collaborazione dell’educatore presente al momento del pasto, in particolare: - E’ importante evitare di dare doppia razione, fatta eccezione per le verdure il cui consumo è libero; - In caso di scarso appetito è preferibile eliminare il secondo piatto.. Se ciò non fosse possibile, si possono sostituire i carboidrati del primo piatto con un supplemento di pane e patate; - Nel caso in cui il bambino non abbia consumato tutto il pasto, è bene informare i genitori ed effettuare un controllo della glicemia 2 ore dopo il pasto. - Nel caso in cui il menù scolastico preveda un dessert (torta, gelato, budino, jogurt), esso può essere dato seguendo le indicazioni dei genitori. Relazioni con gli altri Si deve permettere al bambino con il diabete di fare tutto quello che fanno gli altri: giocare, fare la lotta, correre, arrabbiarsi o offendersi, fare capricci o isolarsi come può capitare a tutti i bambini; non deve essere discriminato o escluso da qualche attività a causa della sua malattia che, se ben controllata, ha un impatto minimo sulla sua qualità di vita. Il diabete non influenza assolutamente le capacità intellettive o di apprendimento del bambino; La collaborazione del personale scolastico con i genitori è fondamentale per chiarire i vari aspetti della malattia e condividere come comportarsi in certe situazioni o per dissipare eventuali paure e dubbi degli altri bambini e dei genitori. Il bambino diabetico è un bimbo che ha soltanto necessità di qualche semplice attenzione in più. Opuscolo informativo inserito nelle “Linee Guida per l’inserimento in collettività del bambino diabetico”.- Aggiornamento novembre 2014 A cura dell’ AUSL Imola : Pediatria di Comunità Dott.ssa Paola Caroli Inf. Barbara Baldisserri U.O. Pediatria/Neonatologia Dott.ssa Paola Sogno Valin 26 Per saperne di più: i recapiti utili dei Servizi USL di Imola coinvolti nell’inserimento scolastico del bambino diabetico Azienda Sanitaria di Imola Direttore Sanitario. Dott. Andrea Rossi PEDIATRIA DI COMUNITÀ Tel. 0542 604183- fax 0542 604184 Imola e Borgo Tossignano: Dott.ssa Paola Caroli 0542 604187 [email protected] [email protected] Castel San Pietro: Dott.ssa Elisabetta Valenti Tel. 051 6955287 [email protected] [email protected] Medicina: Dott.ssa Elisabetta Berra Tel. 051/6978814 [email protected] [email protected] SERVIZIO INFERMIERISTICO DOMICILIARE (S.I.D.) N.C.P. Imola e Vallata Coord.Inf.Cristina Bortolotti Tel.0542 604272 [email protected] Casa della Salute Castel S.Pietro e Medicina Coord.Inf.Isaura Veronesi Tel. 0542 604137 [email protected] SERVIZIO DIETETICO COMUNI DI IMOLA E VALLATA Elisabetta Battilani Tel.0542 602419 fax 0542 602563 [email protected] PEDIATRI E MEDICI DI FAMIGLIA Referente Dott.ssa Paola Dal Pozzo Tel. 0542 604457 Fax 0542 604456 [email protected] SERVIZIO DIETETICO COMUNE DI C.S.PIETRO Simonetta Cosentino 051 944650 - fax 6949510 DIETISTA DI RIFERIMENTO COMUNE DI MEDICINA Erika Camorani Tel 0545 288201 PRESIDIO OSPEDALIERO Direttore: Dott.ssa Emanuela Dall’Olmi Imola, via Montericco 4 (Ospedale Santa Maria della Scaletta) U.O.di PEDIATRIA e NEONATOLOGIA DAY HOSPITAL PEDIATRICO Direttore Dott. Marcello Lanari Dott.ssa Paola Sogno Valin Dott.ssa Sandra Brusa Dott.ssa Laura Serra Inf. Sara Silecchia Tel. 0542 662803 - Fax 0542 662810 - [email protected] EMERGENZA – PRONTO SOCCORSO 118 27 Dipartimento Cure Primarie Presidio Ospedaliero Via Boccaccio, 27 Imola Tel. 0542/603200-250 e-mail: [email protected] www.nuovocircondarioimolese.it Centro integrato servizi Scuola/Territorio Via Boccaccio, 27 - Imola tel.0542 603244 fax 0542 34895 e-mail: [email protected] Coord. Daniela Borzatta GLUCASIA A.DI.C.I. Onlus P.zza Gramsci, 21 Imola presso Casa del Volontariato cell. 347 0743948 fax 0542 641824 Presidente Silvia Penazzi [email protected] Sito internet:www.glucasia.com Facebook: glucasia 28