Il saluto del
Sindaco
La città. I moderni hanno quasi dimenticato il vero
senso di questa parola: la maggior parte scambia le
costruzioni materiali di una città per la città stessa e
l’abitante della città per un cittadino. Essi non sanno
che le case costituiscono la parte materiale, ma che la
vera città è formata dai cittadini.
(Jean-Iaques Rousseau, Il contratto sociale)
Credo non siano molte le occasioni e i momenti
in cui vale la pena di soffermarci sul significato
del luogo nel quale viviamo. Il momento contingente ritengo possa rappresentare un’occasione
importante per riflettere su ciò. I lavori di arredo
urbano, tanto attesi, stanno concretizzandosi, e via
via riusciamo a percepire il nuovo volto del nostro
paese. Un volto al quale probabilmente le nuove
generazioni non sono abituate. Il centro innanzitutto: come luogo d’incontro dei cittadini, come
luogo di relazione, di gioco, di rappresentazione.
Funzioni che negli ultimi decenni il nostro paese
ha disperso o spostato altrove, fatta eccezione per
poche manifestazioni e per lo scontato momento
del mercato settimanale.
Pensiamo, viceversa, quale significato aveva e
quale importanza rappresentava la nostra piazza
della chiesa, prima che se ne fossero impossessate
le macchine. Era luogo di gioco, di scambio, di
rappresentazione, di “respiro” del nostro paese. Nei
tempi più recenti sono cambiate molte cose nella
nostra società e, di conseguenza, anche nella nostra comunità. Molte abitudini, molte occasioni
ludiche si sono trasformate, hanno assunto struttura più organizzata e formale. Pensiamo ai giochi di piazza, che hanno preso altre vie, hanno occupato altri spazi. Non è cambiato tuttavia il bisogno del cittadino di ritrovare un luogo d’incontro
con la gente e tra la gente. Vi ha dovuto rinunciare, ma l’istanza interiore non è stata sopraffatta.
Negli ultimi anni, il nostro paese ha realizzato alcuni di quei progetti urbanistici che erano nei programmi degli amministratori, i quali, attraverso
quei progetti hanno rappresentato l’idea del paese
che si voleva realizzare: una continuità di luoghi e
di relazioni, raffigurata tra l’altro anche nel collegamento attraverso un percorso pedonale (ed ora
pure ciclabile) della piazza della chiesa con l’altro
luogo di relax e di divertimento rappresentato dagli impianti sportivi e dal parco delle Albere.
A proposito del parco, c’è un episodio sul quale
mi preme richiamare la vostra attenzione prima di
tutto perché è accadimento del tutto inconsueto
nel nostro territorio e poi perchè l’accaduto è sotto gli occhi di tutti coloro che frequentano la nuova passeggiata alle Albere. Alludo all’atto vandalico con il quale ignoti hanno messo fuori uso gran
parte dell’impianto d’illuminazione di quella zona.
Non lo ritengo un fatto particolarmente allarmante
in se stesso: non ci sono chissà quali bande di teppisti in giro per il paese. Tutt’altro: credo che i nostri giovani rappresentino una bella realtà, radicata e responsabile, nella nostra comunità. Stigmatizzare e condannare questo episodio per il quale
la parte inquirente ha già svolto le opportune indagini, risponde piuttosto alla necessità di evidenziare e sottolineare l’importanza di mantenere sempre alta l’attenzione dei genitori nei confronti delle
proprie famiglie, affinché si possano mettere a punto gli strumenti migliori per capire i comportamenti
dei figli, i loro disagi e per poter intervenire, in definitiva, nei modi più tempestivi ed opportuni.
Personalmente, non credo esistano nella nostra
società delle isole felici, luoghi esenti da eccessi o
vandalismi, da espressioni di disagio.
Credo però che vi siano molte comunità responsabili, impegnate e capaci di leggere episodi come
quello che si è verificato ad Aldeno, che li condannano, ma che sono anche capaci di affrontarli come
momenti e opportunità di crescita individuali e collettive.
Anche se c’è ancora molto da lavorare in questa direzione, il progresso architettonico ed urbanistico può dare tuttavia un significativo contributo, riportando la persona al centro della costruzione collettiva, anche perché il concetto di urbanistica e di sviluppo dell’abitato di qualche decennio fa, sta oggi mostrando i suoi limiti. In quella
concezione di dimensione urbana, la sicurezza del
cittadino non rappresentava ancora un aspetto
tanto importante del vivere, del muoversi, così
come lo è oggi.
Ma non sempre dagli errori del passato è possibile tornare indietro. Ad esempio, laddove le case
sono lambite dai percorsi stradali, non è possibile
ottemperare ad un concetto moderno di sicurezza.
Bisogna allora guardare avanti. In termini urbanistici, ma anche in termini culturali, si sta gradualmente passando (con qualche riserva) dall’ urbanistica dell’abitare all’ urbanistica del vivere. Dall’urbanistica delle costruzioni, in altre parole, all’urbanistica della società nel suo complesso, considerata nell’insieme delle regole e dei bisogni,
come quelli di relazione e di incontro, così come
della partecipazione (ancora non completa) dei
cittadini alle decisioni pubbliche.
Ne consegue che oggi l’urbanistica non è solo
un problema tecnico, ma è in gran parte un problema sociale e politico.
L’impegno amministrativo in questa parte di legislatura è rivolto anche a questa dimensione del
nostro paese. Assieme al nuovo servizio di polizia
municipale, si stanno ricercando le soluzioni più razionali, che possano garantire la maggiore sicurezza delle persone all’interno dell’abitato. Pensando
ai nostri figli, occorre definire in particolare i percorsi di avvicinamento alle strutture scolastiche,
affinché si sviluppino in piena tranquillità e sicurezza. Allo stesso tempo, bisogna pensare ad una più
razionale individuazione degli spazi destinati a parcheggio, oggi ancora poco organizzati e rispettati.
Ritrovare oggi una nuova dimensione del vivere nel nostro paese - ed in particolar modo nella
sua parte centrale è la nostra scommessa per una
nuova qualità delle relazioni con lo spazio e la dimensione urbana che più ci appartiene e che più ci
rappresenta.
Molte realtà comunali e della periferia della città
hanno intrapreso questa via con coraggio e superando non poche difficoltà, riconsegnando ai cittadini gli spazi che un tempo furono luoghi aperti
e d’incontro, riscontrando l’apprezzamento della
propria gente.
Su questi aspetti, ma anche su altri progetti legati al nostro territorio, al nostro ambiente e alle
politiche sociali, l’amministrazione sta promovendo importanti sinergie con i comuni a noi vicini.
Iniziative come il progetto di Agenda 21 (percorso
messo in moto dalle istituzioni con la partecipazione dei cittadini verso la sostenibilità nell’organizzazione del territorio e della vita quotidiana dei
cittadini) hanno trovato l’unanime condivisione del
Consiglio comunale, così come il Piano di zona
delle politiche giovanili, che ha coinvolto i Comuni di Garniga Terme, di Cimone, le circoscrizioni
di Ravina, Romagnano e Mattarello.
Prima di chiudere questi cenni, desidero sottolineare il significativo e apprezzato senso di responsabilità e di disponibilità dimostrata da tutti i cittadini di fronte agli inevitabili disagi che in questi
mesi i lavori nelle piazze e nelle vie del paese stanno creando. L’impegno nostro è quello di ricercare
i percorsi più veloci e meno penalizzanti e per questo siamo comunque sempre aperti e disponibili ad
ascoltare suggerimenti e proposte migliorative.
A tutti voi, l’augurio più cordiale di una buona
estate.
Daniele Baldo
Asilo, nozze d’oro
di Giovanni Mosna
Una grande festa per il cinquantesimo anniversario dell’apertura
della scuola materna Emanuele Mosna, proprio alla vigilia della
costruzione della nuova.
È visibilmente emozionato il
Attualità
presidente Luigi Serafini mentre
aspetta che il cortile dell’asilo si
riempia di gente. È un po’preoccupato per le nuvole nere che incombono dalla valle di Cei e che
hanno già coperto le Pale del
Monte Bondone. Certo, c’è un
tendone sotto il quale sono disposte le sedie e quindi in ogni caso la
manifestazione si potrà svolgere,
ma la pioggia rovinerebbe davvero la festa. C’è un gran movimento, tutti si affrettano, il segretario
Ennio Baldo, i membri del consiglio direttivo, le maestre, il perso-
I 50 anni sotto il tendone della festa.
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L’
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nale non docente, un clima di collaborazione e di entusiasmo che si
trasmette pian piano anche alle famiglie e agli ospiti. Arriva il parroco, don Daniele, che si prepara a
celebrare sotto il tendone la Messa con il coro dei bambini e l’accompagnamento della chitarra,
arriva la Banda di Aldeno con il
maestro Cimadom, sempre presente a sottolineare con la musica
le manifestazioni del paese, e poi
un po’ alla volta arrivano tutti: bambini, genitori, nonni. E mentre si
aspetta l’inizio e i bambini giocano nel cortile rincorrendosi tra sci-
voli e altalene, gli adulti ripercorrono i cinquant’anni passati. C’è
chi ricorda il ponticello di legno
traballante che collegava via Manzoni a via Florida, sul quale si passava solo a piedi “e i cari i passava ‘n te l’acqua lì a fianc”,
attraversando il guado, chi si ricorda quando c’era solo la casa del
medico “e po’, da chi ‘n zo l’era
tut campagna, vanzava su sol la
casòta del Mòmi…” e poi ancora quando si andava all’asilo in
Comune e prima ancora…
Arnaldo Zeni, il figlio dell’impresario Eugenio che costruì l’edificio della Scuola Materna, era
presente il 16 Ottobre 1955 alla
cerimonia per la posa della prima
pietra dell’erigendo asilo con il Sindaco Vito Lucianer, il parroco don
Giuseppe Rigotti, il dottor Cesare
Gottardi e tutta la folla dei paesani
e ricorda che in uno dei plinti della
fondazione, sull’angolo nord ovest
dell’edificio, fu sepolta nel calcestruzzo una bottiglia sigillata che
conteneva una pergamena con le
firme delle autorità, dei benefattori e dei fondatori. L’episodio sottolinea la solennità dell’evento e
l’importanza che veniva attribuita
all’opera, ma anche il grande spi-
rito di comunità che animava il
paese e lo rendeva unito intorno a
valori importanti come quelli che
sostenevano un’impresa coraggiosa e lungimirante.
Poi comincia la festa, con la
Messa e i cori dei bambini. Il cortile è pieno di gente, c’è il Sindaco
Daniele Baldo, il presidente Federazione Provinciale delle Scuole
Materne dott. Baldessari, c’è Lorenzo Lucianer cui è stato affidato
il compito di legare assieme i vari
momenti della manifestazione. E
infine sono arrivate anche le Suore,
le Suore Dimesse Figlie di Maria,
le superstiti di quel folto gruppo che
fino al 1996 si occupò di ogni
aspetto della vita della Scuola Materna. Non solo, la loro presenza
fu così radicata nella vita sociale
che, oltre a partecipare alla vita religiosa della comunità, tenevano una
specie di “oratorio femminile”: i ragazzi andavano a giocare in canonica, le ragazze andavano dalle suo-
re. E infatti le mamme e le nonne
sono tutte intorno a loro.
Il Presidente
Serafini, nel suo
discorso, ha passato in rassegna
i cinquant’anni
dell’Istituzione,
ponendo l’accento soprattutto
sui valori civili e
morali che la
scuola ha trasmesso a centinaia di bambini.
Ha ricordato i
sacrifici dei primi
anni, la figura di
Emanuele Mosna, il benefattore al quale è intitolata la scuola,
ha ringraziato tutte le persone che,
a titolo di amministratori, consi- Il personale della scuola materna attuale.
L’
ARIONE
Attualità
La Banda di Aldeno alla festa.
glieri, genitori, presidenti, hanno
contribuito alla crescita della
Scuola Materna. Ha poi rivolto
un ringraziamento particolare alle
«generazioni di insegnanti e di
operatori di appoggio che hanno dedicato e che dedicano la
loro vita alla scuola e che hanno offerto ed offrono ad essa il
loro tempo, molte volte oltre il
cosiddetto “ orario di servizio”» Ha poi ringraziato le istituzioni pubbliche, il Comune di Aldeno, la Provincia Autonoma, la
Federazione Provinciale delle
scuole Materne e infine ha presentato la pubblicazione con la
quale la Scuola Materna ha voluto commemorare il cinquantesimo anniversario. «Abbiamo vo-
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Attualità
luto realizzare una pubblicazione che possa documentare, in
modo attento ed anche storico,
l’azione educativa e sociale
svolta dalla scuola dell’infanzia di Aldeno. In queste pagine
è descritto il significativo percorso che questa istituzione ha
iniziato a compiere nei lontani
anni ‘50. Abbiamo voluto fissare la vita della scuola e il suo
percorso dentro la nostra comunità. Nel fare ciò siamo convinti
di poter dare modo al lettore di
conoscere l’impegno delle persone che hanno prestato il loro
servizio sia come volontari nella conduzione della scuola , sia
come personale dipendente, sia
come genitori. Raccontare la
vita della scuola con lo sguardo rivolto al rapporto della
scuola con la nostra comunità
è sicuramente il maggior pregio di questa pubblicazione.
Dalle pagine traspaiono gli ideali che hanno mosso i fondatori e coloro che hanno accompagnato negli anni il percorso
della scuola. Si conosce così
quale profondo valore abbia
avuto la presenza e l’azione
della scuola materna nella comunità.» La pubblicazione, per
chi lo desidera, è disponibile presso la sede della scuola Materna.
Ha poi preso la parola il Sindaco di Aldeno che ha portato il
saluto dell’Amministrazione Comunale e ha illustrato brevemente l’impegno dei prossimi anni: la
realizzazione della nuova Scuola
Materna e del nuovo Asilo Nido.
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L’
ARIONE
Dopo il saluto del Presidente
della Federazione provinciale delle Scuole Materne, è stata premiata Consuelo Coser,la quale,
grazie ad una felice sintesi grafica, ha vinto il concorso “Inventa
un logo per la scuola”. Un ringraziamento speciale per la collaborazione è stato indirizzato ai
ragazzi delle Elementari e delle
Medie, ai loro insegnanti e al dirigente scolastico dott. Silvio Baldessari.
Il Presidente ha poi voluto ringraziare e salutare con un mazzo
di fiori le sei suore presenti: suor
Rosalia, suor Amedea, suor Mercedes, suor Aurelia, suor Renata
e suor Giuseppina.
Lorenzo Lucianer ha poi intervistato suor Mercedes, che ha ricordato momenti ed episodi degli anni trascorsi ad Aldeno con
grande simpatia e capacità comunicativa. Sono stati ricordati il
dott. Cesare Gottardi, medico
Ospiti d’onore, le prime suore dell’asilo.
condotto del paese e primo presidente della Scuola Materna,
Vito Lucianer, vice presidente e
Sindaco ai tempi della fondazione, Bonfiglio Nave, segretario
dell’asilo per quarant’anni. Era
presente Sergio Bisesti che, con
Lino Beozzo, assente per indisposizione, fu membro del primo
Consiglio direttivo della Scuola.
Un mazzo di fiori è stato poi
donato ai Presidenti Romano Baldo (dal 1978 al 1981), Andrea
Gottardi (dal 1981 al 1999), Simonetta Gris (dal 1981 al 1999)
alle maestre e collaboratrici in
pensione Danila Giuliani, Raffaella Girardelli, Mariassunta Maistri ed inoltre alle insegnanti dipendenti da oltre 25 anni: Carmen
Tomasi e Renata Giovannini. Il
buffet e la visita alla scuola, preparata ed abbellita per l’occasione con uno straordinario addobbo di disegni e decori, hanno
chiuso la giornata.
110 anni di Rurale
di Lucio Bernardi
Un anniversario speciale, ricordato in una partecipata assemblea e
nella festa che ha coinvolto, in momenti diversi, l’intero paese.
L’assemblea generale annua-
La mostra sul Mozambico.
tografica “Mozambico: l’orgoglio
di un popolo” con la quale si intendeva dare la possibilità ai Soci
interessati, di approfondire, attraverso gli scatti di una macchina
fotografica, la cultura della Paese
africano nel quale la nostra Cassa
Rurale ha in corso un importante
Paolo Longo, olimpionico nella disciplina del biathlon alle Olimpiadi di Torino 2006.
intervento di microcredito. La notevole affluenza e l’interesse dimostrato hanno riconfermato la grande sensibilità della nostra gente nei
confronti dei paesi meno sviluppati.
Un secondo momento è stata
la tavola rotonda sul tema “Etica,
profitto e solidarietà”: oggetto
del confronto, un questito: è possibile unire questi concetti pur restando competitivi nel difficile terreno del mercato libero? Sono intervenuti il prof. Mario Mazzoleni, docente di economia delle
aziende cooperative presso l’Università di Brescia, che ha sottolineato come onestà, trasparenza e
correttezza imprenditoriali siano
elementi che contribuiscono a raggiungere gli obbiettivi preposti; il
dott. Paolo Tonelli, assistente alla
Presidenza della Federazione
Attualità
le è appuntamento che raduna i
Soci di ogni azienda; nel caso della Cassa Rurale questo importante momento, tenutosi lo scorso 19
Maggio, ha visto anche quest’anno la presenza e la partecipazione
di più di 1.300 Soci. Oltre al momento istituzionale, dove i Soci
entrano in merito alle disamine ed
alle approvazioni proprie dell’assemblea, sono stati proposti una
serie di appuntamenti atti a ricordare i 110 anni di fondazione della
Cassa e per offrire alcuni spunti di
riflessione su tematiche di grande
attualità.
Il primo evento proposto è stato l’allestimento della mostra fo-
L’
ARIONE
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Melania Corradini, portabandiera azzura alle Paralimpiadi.
Attualità
Trentina della Cooperazione, che
si è soffermato sul ruolo delle cooperative, quali motore di sviluppo socio-economico per il territorio; mons. Stanislaw Hocevar,
Arcivescovo Metropolita di Belgrado, che ha concluso il proprio
intervento augurandosi una sempre maggiore integrazione tra la
saggezza orientale ed il pragmatismo europeo. I numerosi soci intervenuti hanno seguito con attenzione e curiosità la conferenza
moderata dal giornalista Paolo
Ghezzi, direttore de L’Adige.
Il talk show, proposto a 350
entusiasti ragazzi delle scuole medie, ha visto la partecipazione di
alcuni atleti trentini che hanno portato la loro testimonianza sulle diversi modalità di affrontare una
disciplina sportiva. Moderati da
Lorenzo Lucianer, sono intervenuti Melania Corradini, portabandiera della squadra italiana alle Paralimpiadi, che ha riassunto la sua
giovane carriera spiegando l’approccio adottato per affrontare le
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L’
ARIONE
competizioni sciistiche in condizioni di disabilità e sottolineando
come emozioni e carico di responsabilità, in occasione dei Giochi di
Torino, siano stati particolarmente forti da comprometterne la prestazione; Antonella Belluti, vincitrice di due medaglie d’oro alle
Olimpiadi nel ciclismo su pista, ha
descritto gli aspetti di una carriera
particolarmente densa di soddisfazioni ed ha puntualizzato le problematiche di chi affronta la vita al
termine di un percorso agonistico.
Il concerto in onore di Lucio Battisti.
A conclusione del dibattito è intervenuto Paolo Longo, atleta
olimpico del biathlon, che ha commentato il rapporto con una disciplina cosiddetta “minore”, nella
quale l’onore delle cronache e l’attenzione dei mass media si riscontrano solo in occasione dei grossi
appuntamenti quali, appunto, le
Olimpiadi. Longo ha inoltre evidenziato la difficoltà nel raggiungere i risultati e l’amarezza nei
momenti di delusione. Dopo tre
giorni di incontri, si è voluto proporre lo spettacolo musicale “Una
voce per Lucio Battisti” dove un
folto pubblico ha saputo apprezzare l’esecuzione di grandi successi attraverso la sorprendente somiglianza fisica e vocale che il cantante Mauro Spatocco ha con il
compianto cantautore di Rieti, colonna sonora degli anni ’60 e ‘70.
La partecipazione e l’entusiasmo
con cui i soci della Rurale di Aldeno
hanno accolto queste proposte, ha
ampiamente ripagato il notevole impegno profuso per organizzare questo importante anniversario.
E ora...torio!
di Daniele Morandini*
Un luogo per crescere insieme, giocando, confrontandosi, lavorando per gli altri, nella prospettiva delle fede. Prende corpo il progetto
del nuovo oratorio parrocchiale.
ri sistemazione della casa ex
pompieri, vicino alla canonica
e di un interrato su quello che
era chiamato l’orto del parroco, che in superficie presenterà un piccolo campo polifunzionale (calcetto, pallavolo e pallacanestro). La parrocchia si è
impegnata in una spesa economica piuttosto seria (partendo
da un conto che presenta già
60.000 euro di mutuo da coprire) convinta che il bene dei
nostri ragazzi stimolerà anche
il portafoglio dei parrocchiani
a collaborare attivamente. Le
generazioni giovani sono il nostro presente e il futuro: un futuro che possiamo costruire il
più bello e vero possibile con
l’aiuto di tutti.
Ma che scopo hanno questi
lavori e che progetto ha in testa la parrocchia?
L’oratorio per definizione è
il modo in cui la comunità cristiana si rende accogliente verso i bambini, i ragazzi, i giovani
e le loro famiglie. Prima ancora
di essere un luogo, è comunità
di persone. Un luogo vuoto sa-
L’Orto del Parroco, sarà un campo sportivo.
rebbe l’anti-oratorio. Costruire
sulle persone è la vera sfida che
questa costruzione di mattoni ci
lancia: è necessario che i giovani siano i primi responsabili e
protagonisti dell’oratorio, aiutati e sostenuti dagli adulti.
La valutazione preventiva,
fatta prima di intraprendere i lavori, è che la nostra comunità
ha bisogno di luoghi di aggregazione il più possibile sani.
Sale nelle quali potersi ritrovare a parlare, a giocare, a imparare valori quali la socializzazione, l’altruismo e - perché
no? - dove potersi riavvicinare
un po’ alla volta alla fede.
Fa una certa impressione
vedere ragazzini degli ultimi
anni delle medie o delle superiori che il sabato sera girano
per il paese fino a tardi, si ritrovano al parco o al bar: a fare
cosa? Forse si possono proporre alternative più valide?
Bisogna credere di più nella risorsa rappresentata da questi
ragazzi e ragazze. In una realtà
come la nostra, dove sempre
più giovani sono alla ricerca di
un senso per vivere, si sentono
soli e tristi: è importante per-
Attualità
Si stanno ultimando i lavo-
L’
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Attualità
ciò fare qualcosa che li aiuti a
ritrovare se stessi con le qualità che possiedono.
Da qui parte l’idea dell’oratorio, di un luogo d’incontro
aperto, con delle regole da rispettare, con un progetto da
portare avanti insieme.
Qui parte la sfida, rivolta a
tutti, di lasciarsi coinvolgere in
quest’impresa. Le sale saranno gestite da adulti, possibilmente genitori, aperte il più
possibile e per tutti.
La spesa si aggira sui
420.000 euro di cui il 75 per
cento finanziato dalla Provincia. Un cartellone esposto in
chiesa aiuta a capire a che punto siamo nella copertura del de-
Nascita di un oratorio: prima, durante e dopo i lavori.
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L’
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bito che abbiamo aperto.
E ora…torio! significa che
questa sfida non è del parroco:
è della comunità, è di tutte
quelle persone che credono in
questi valori. Allora, buon oratorio a tutti!
*Parroco di Aldeno, Cimone e Garniga Terme
Germogli di futuro
di Angela Baldo
Bambine bielorusse ad Aldeno, aprono gli occhi sulla speranza. Le
montagne, i fiori, le nuvole, i giochi sono i segni di un domani possibile, anche tra le macerie di Cernobyl.
re questo articolo, mi sono chiesta che cosa sarebbe stato interessante raccontare alla comunità
di Aldeno di questo intenso mese
di ospitalità del “Comitato Aiutiamoli a Vivere Aldeno”, durante il
quale 15 bambine hanno soggiornato presso alcune famiglie del nostro paese. La risposta è affiorata
quasi spontaneamente: avrei dovuto dar voce ai veri protagonisti,
i bambini, appunto.
Allora sono andata a trovarli
nell’aula che gli insegnanti della
scuola elementare di Aldeno hanno prestato loro per proseguire
quel percorso di formazione a cui
tutti i bambini avrebbero diritto di
accedere. Nella piccola stanza, tutte e quindici le bambine ospiti delle famiglie aldenesi (e non solo: due
bambine sono state accolte da una
famiglia di Garniga Terme) dal 15
aprile al 14 maggio 2006, erano
diligentemente sedute ai loro banchi attendendo istruzioni dalla maestra, la signora Alena, e dall’interprete, la signora Halina.
Dopo la sorpresa iniziale data
dal mio arrivo e le reciproche presentazioni, queste deliziose bambine di età compresa fra i 7 e i 10
anni, hanno accettato di buon grado di rispondere alle mie domande. In vista della loro partenza (domenica 14 maggio), ho chiesto loro
se fossero contente di tornare a
casa. Le risposte non sono state
certo unanimi; Darya e Maryanna, veterane del gruppo, forse avvertendo imminente il momento del
rientro, non vogliono tornare a
casa: qui stanno bene, fa caldo, si
trovano bene con le loro famiglie,
hanno fatto amicizia con i loro fratellini italiani. Ma quando l’interprete chiede se qualcuno ha nostalgia di casa si alzano istintive in
aria le mani delle piccole del gruppo, bambine di 7 anni che non vedono la loro mamma da un mese:
Krystsina, Anhelina, le due Marya, la piccola Alena.
Rotto il ghiaccio, chiedo loro se
qualcosa le ha colpite in modo particolare durante la loro permanenza da noi, qualcosa di diverso ri-
spetto alla Bielorussia, che racconteranno alle loro famiglie. Alena è
colpita dalle nuvole, cosi vicine,
dice, che quasi si possono toccare; Anastasiya dalla neve sulle montagne; Marya e Darya dal fatto che
già faceva caldo quando sono arrivate; e poi tutte dalle montagne, dai
colori dei fiori, dalla vegetazione rigogliosa e nuova ai loro occhi, dalle anatre del parco e da tutti gli altri
animali che hanno visto. Anche la
signora Halina dice di essere stata
piacevolmente stupita dai tanti fiori
di Aldeno. Chiedo poi a che cosa
piace loro giocare. A questa domanda i cuori s’infervorano; le bambine spiegano che i loro giochi preferiti sono quelli con cui giocano
durante la ricreazione con i bambini delle elementari: saltano con la
corda, si rincorrono, giocano a
mosca cieca. In seguito mi mostrano una cartina dell’Italia fatta da
loro con la carta crespa che presenteranno al sindaco prima della
loro partenza.
La mia ultima domanda si rivolge al futuro: “Che cosa volete
fare da grandi?”. Tutte le bambine
mostrano di avere le idee molto
chiare: Marya vuole fare il designer, Maryanna l’interprete, Iryna
Attualità
Quando ho deciso di redige-
L’
ARIONE 11
la commessa, Anastasiya, Marya
e Kristsyna le insegnanti, Liudmila
la parrucchiera, Anhelina vuole lavorare in fabbrica come la mamma e la piccola Anhelina vuole insegnare equitazione.
Ecco, dunque, come si presenta una piccola parte di quelle
che saranno le giovani donne della
Bielorussia dei prossimi anni. A
distanza di vent’anni dal disastro
di Chernobyl (il cui anniversario
è ricorso il 26 aprile scorso), è
questo che vogliamo per la Bielorussia: che la linfa vitale, l’entusiasmo di vivere e crescere che
queste bambine mostrano in tutto quello che fanno, si conservi a
lungo nei loro cuori, in modo che
anche quando saranno cresciute
serbino la voglia di vivere che
solo i bambini posseggono nel
modo più autentico e che sarà indispensabile al rinnovamento del
loro Paese.
Prima e dopo
Chernobyl
La lunga ombra di Chernobyl nell’esperienza umanitaria aldenese.
Testimonianze di un dolore ancora vivissimo.
Come noto, ricorre quest’an-
Attualità
no il ventesimo anniversario del
disastro nucleare di Chernobyl.
Una tristissima ricorrenza, quella
del 26 aprile 1986, che è stata ri-
Segni di tragedia: finestre sbarrate.
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L’
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cordata un po’ ovunque in tutta
Europa e, per molti aspetti, rivissuta da milioni di persone attraverso manifestazioni, racconti, testimonianze e inchieste.
Per Aldeno il ricordo della tragedia vissuta in quella piccola cittadina al confine con la Bielorussia si mantiene vivo più che altrove. La nostra Comunità infatti,
come peraltro moltissime altre, da
anni offre aiuto e solidarietà a queste popolazioni soprattutto attraverso l’ospitalità garantita ai bambini di Mozyr che, come potrete
leggere di seguito, è il centro più
popolato nelle vicinanze di Chernobyl.
Aiuto e solidarietà che vengono garantiti grazie all’attività del
Comitato “Aiutiamoli a Vivere”
che, è bene ricordarlo, viene alimentato dal contributo gratuito e
dalla generosità di moltissimi nostri concittadini.
Per questo riteniamo oltremodo importante dare conto sul nostro periodico dell’intervento tenuto dal Sindaco di Mozyr in occasione della commemorazione
ufficiale svoltasi in quella città lo
scorso 26 aprile. Alla commemorazione erano presenti, per conto
del nostro Comitato, Rosanna e
Mauro Cont.
“Egregi cittadini di Mozyr ed
ospiti della nostra città,
in tutto il mondo il nome di
Chernobyl, piccola cittadina
ucraina, situata a 7 Km dal confine meridionale della Bielorussia, già da due decenni viene
associato alla più grande catastrofe conosciuta in tutta la storia dell’umanità. Il 26 aprile
1986 un’esplosione della centrale atomica, equivalente a 50
bombe di tipo Hiroshima ha colpito le vite di milioni di persone. La catastrofe nucleare ha
raggiunto enormi territori, ha
portato dolore e sofferenza alle
persone la cui vita è stata divi-
sa in due parti: prima e dopo
Chernobyl. Le conseguenze della catastrofe non sono solo sociali, economiche ed ecologiche,
ma anche morali e si fanno sentire ancora adesso.
In Bielorussia il 26 aprile è
giorno di lutto nazionale. Le radiazioni hanno colpito circa un
quarto del territorio in cui abitava il 20% della popolazione.
Questa percentuale di popolazione bielorussa ha subito le conseguenze di Chernobyl (si tratta di
due milioni di persone delle qua-
Attualità
Un tempo c’erano gli uomini...
li 650 mila bambini). Mentre si
facevano lunghe discussioni sulle cause della catastrofe e sui
colpevoli, il popolo bielorusso
faceva fronte alle conseguenze ed
è riuscito a superarle perché
l’amore per la terra natia ha fatto ciò che sembrava impossibile.
Il disastro ecologico che ha
sofferto il nostro Paese non è risultato sentenza di morte. Lo
stato bielorusso ha creato un sistema di assistenza sociale alle
persone colpite dalla catastrofe
di Chernobyl. Circa 1,5 milioni
di persone si trovano sotto una
speciale osservazione medica e
tra loro più di 260 mila bambini. Sono stati aperti nuovi centri medici, istituti di ricerca e
cliniche specializzate.
Mozyr è il più popolato dei
centri abitati nelle prossimità di
Chernobyl e all’amministrazione preoccupa molto la salute dei
cittadini. Attualmente alla popolazione è garantito l’accesso
gratuito all’assistenza medica
primaria corrispondente agli
L’abbandono dopo l’incidente nucleare.
L’
ARIONE 13
Attualità
standard sociali minimi internazionali. E’ stato aperto il Centro Maternità e realizzato un
ospedale per bambini. Viene effettuato un programma unico di
risanamento e di riabilitazione
per bambini ed adulti a spese del
budget nazionale e dell’assicurazione sociale.
Sono giunti a conclusione tre
programmi statali per far fronte
alle conseguenze della catastrofe
di Chernobyl, per la ciu realizzazione sono stati spesi 16 miliardi
di dollari. Il prossimo programma
per il periodo 2006-2010 costerà
più di 1,6 miliardi di dollari.
Molte associazioni internazionali ci offrono assistenza
umanitaria. Nell’anno 2005
1175 bambini di Mozyr hanno
potuto usufruire dei programmi
di risanamento a lungo termine
in Polonia, Irlanda, Slovenia,
Italia, Belgio, Germania e Stati
Uniti. Ringraziamo di cuore i
nostri amici all’estero per l’aiuto e la comprensione.
La tragedia di Chernobyl è
un’esperienza per il mondo intero. Lo studio e l’analisi delle
conseguenze del disastro nucleare deve essere effettuato non
L’ingresso alla zona proibita di Chernobyl.
14
L’
ARIONE
solo nell’interesse della popolazione colpita ma anche per il
bene di tutta l’umanità.
Il 20° anniversario di Chernobyl ci offre la possibilità di riflettere sulla tragedia e definire
il ruolo di ciascuno nell’assistenza concreta alle vittime.
A nome dei cittadini vorrei
esprimere il più sincero apprezzamento a nei confronti di tutti
coloro che hanno contribuito al
superamento delle conseguenze
della catastrofe di Chernobyl e
auguro a loro ed alle loro famiglie ogni bene.
V. Borisienko
Sindaco di Mozyr
Nel corso della cerimonia il
Capo del Dipartimento della Pubblica Istruzione di Mozyr ha rivolto a Mauro e Rosanna parole di
ringraziamento per l’attività svolta
dal comitato Aiutiamoli a Vivere di
Aldeno.
“Gentili rappresentanti del
Comitato Aiutiamoli a vivere di
Aldeno,
il Dipartimento di Istruzione
del Comitato Esecutivo di
Mozyr esprime un sentito ringraziamento a voi personalmente ed
ai membri della fondazione Aiutiamoli a Vivere, Comitato di
Aldeno, per la molteplice e costante assistenza agli enti di
pubblica istruzione, alle famiglie
ed ai bambini di Mozyr.
Il vostro atteggiamento disinteressato e la vostra sensibilità
verso i problemi e le difficoltà
altrui, la comprensione delle
nostre disgrazie e delle nostre
allegrie, testimoniano la sincerità dei vostri impegni e dei vostri grandi cuori.
Grazie alla vostra collaborazione abbiamo potuto effettuare il risanamento di molti scolari e dei bambini in età prescolare, consegnare alle scuole del
materiale didattico e di altro
genere, stabilire dei rapporti di
amicizia fra le famiglie bielorusse ed italiane, far ampliare gli
orizzonti culturali dei nostri
bambini sulla realtà italiana.
Di enorme valore è il vostro
aiuto e sostegno nei confronti
delle famiglie con bambini disabili e con problemi di sviluppo.
Saremo felici di proseguire il
nostro comune sforzo per il bene
dei bambini.
Auguriamo ogni bene e buona
salute a voi e ai vostri cari e ci auguriamo di poter realizzare insieme alla Fondazione molti progetti
interessanti e di lunga durata”.
Liubov Kleipicova
Capo Dipartimento Pubblica
Istruzione
Comun Comunale:
ancora Aldeno!
di Cristina Cont
Per la terza volta sono le casacche giallorosse a trionfare: Aldeno
vince la sedicesima edizione dei giochi del Comun Comunale svoltasi a Villa Lagarina.
te nella casa del Comune la prestigiosa cassa delle regole. La avevamo meritatamente vinta nell’ultima
edizione dei giochi, quelli che si erano svolti nel 2004 proprio qui ad Aldeno. Ricordiamo con emozione quel
sabato sera di due anni fa quando i
nostri atleti, nella straripante piazza
della Chiesa trasformata per l’occasione in un anfiteatro medioevale, ci
avevano regalato quella vittoria tanto sognata. Ricordiamo le smorfie di
fatica dei tiratori alla fune, la leggerezza precaria dei corridori sui trampoli, la tensione ed il boato di gioia
all’annuncio del trionfo, la sfilata per
le vie del paese con Giorgio Buratti,
il capopopolo, portato in trionfo, proprio sopra la cassa, dai suoi atleti.
Il primo giugno scorso, nella piazza di Villa Lagarina, si è svolta la sedicesima edizione dei giochi del comun comunale tra le ville di Isera,
Nogaredo, Nomi, Pomarolo, Villa
Lagarina ed Aldeno. Questa volta
mancavano i nostri vicini di Cimone,
purtroppo privi di alcuni concorrenti.
Calano le tenebre ed hanno inizio
i giochi. Aldeno passa al comando già
dalla prima gara, la corsa con la botte. Il barile aldenese sembra quasi
volare a qualche centimetro dal terreno, avanza sempre più veloce e
dritto condotto abilmente da Daniele
Vettori e Stefano Enderle. È la volta
del tiro alla bora, un tronco agganciato ad una scure. Fabrizio Moratelli e Mirco Baldo (l’assessore comunale ai lavori pubblici) non sono
da meno e si piazzano anch’essi al
primo posto. Stesso piazzamento nella corsa coi trampoli: Martina Baffetti e Mauro Coser rinsaldano la tradizione che vuole Aldeno eccellere
in questa competizione. A conclusione la sfida forse più affascinante: il
tiro alla fune. Scendono in campo
Paolo e Roberto Baldo, Paolo Beozzo, Nicola Baffetti,Vanni e Moreno
Cont, Damiano Muraglia, Marco Maistri, Cristian e Marco Piffer, Ruggero Scanzoni. Cala il silenzio, i muscoli
si tendono, le vene del collo sembrano quasi schizzar fuori, i rivoli di sudore incorniciano i visi deformati dallo
sforzo. Arrivano quinti i nostri atleti,
ma fortunatamente questa volta non
è l’esito di questa gara a decidere il
successo finale. I 42 punti totalizzati
sono sufficienti a spuntarla sui padroni di casa, giunti secondi.
Giorgio Buratti, a distanza di qualche giorno dal trionfo, ancora euforico, ci racconta di questi suoi ragazzi,
dei mesi precedenti densi di allenamenti notturni, di diete ferree per non
superare quei fatidici 675 chilogrammi, il peso massimo consentito per
ogni squadra partecipante al tiro alla
fune. Ci racconta, con gli occhi luccicanti di orgoglio ed emozione, dell’importanza dello spirito di gruppo,
del mantenere serenità e tranquillità
nella compagine. Gli chiediamo
scherzosamente se c’è qualche segreto per arrivare a questi successi;
in questi tempi di doping, anabolizzanti ed auto - emotrasfusioni la domanda sorge spontanea. Giorgio ci
guarda inorridito: i suoi atleti vanno
ancora a crauti e luganeghe. L’unico segreto sembrano essere i dolcetti
preparati dalla moglie Oriana e gustati a fine allenemento, ma, naturalmente la ricetta deve rimanere rigorosamente top-secret.
Attualità
Era stata custodita gelosamen-
L’
ARIONE 15
Lcent’anni
a Vinicola ai
con fiducia
di Enzo Dolzan
Un settore ben strutturato, dinamico e flessibile, capace di affrontare le sinusoidi del mercato, professionisti preparati e tecnicamente
evoluti: si guarda al futuro con ragionevole ottimismo. Occorre però
lasciarsi alle spalle inutili controversie
Nello scorso mese di gennaio
Economia
veniva insediato il nuovo Consiglio
di amministrazione della Vinicola di
Aldeno, società cooperativa a r.l.,
con la conferma del presidente
uscente Alessandro Bertagnoli e
con il rinnovo di circa la metà degli
altri componenti. Messe da parte
le polemiche che avevano interessato la cooperativa nei mesi precedenti, si è subito dato avvio ad una
nuova fase operativa del consorzio, nel merito della quale ho sentito direttamente il dr. Bertagnoli.
Il numero dei soci è sostanzialmente immutato rispetto ai dati riportati nel numero precedente dell’
Arione, la produzione conferita nel-
lo scorso anno, che ha scontato un
andamento meteorologico non del
tutto favorevole, ha raggiunto complessivamente i 33.000 q.li, suddivisi quasi pariteticamente tra uve
bianche e rosse, la superficie coltivata a vite si è lievemente incrementata rispetto ai 310 ettari precedenti
per effetto della conversione, tuttora in atto, dal settore frutticolo a
quello vinicolo.
Premesso quanto sopra, il presidente osserva che intendimento
prioritario del nuovo Consiglio è
stato fin dall’inizio quello di operare collegialmente, ragionando in termini di unità di intenti, al fine di pervenire, con la maggiore condivisio-
Anni ‘50: il cantiere per l’ampliamento della Cantina Sociale.
16
L’
ARIONE
ne possibile, all’ottimizzazione delle decisioni e quindi dei risultati.
Fatta l’analisi della situazione
esistente, che vede, al momento, il
conferimento al consorzio di 2° grado CAVIT del l’80/85 % del prodotto, si ritiene necessario puntare
su una maggiore resa derivante dalla commercializzazione della parte
restante della produzione, che attualmente avviene tramite il punto
vendita presso la sede e attraverso
la rete commerciale. Prioritario comunque appare il discorso di puntare su una sempre maggiore qualità dei vini prodotti, col concorso
dei produttori in primo luogo e con
l’ausilio dei tecnici di settore, sia per
far fronte ad una concorrenza sempre più agguerrita, sia per incrementare, per quanto possibile, la quota
di mercato nell’ambito provinciale.
In questa prospettiva ben si inserisce la messa in campagna di nuovi
vitigni per la produzione del Merlot giovane (Fresco Fresco), del
Merlot passito e il lancio, nell’autunno scorso, di un nuovo prodotto, il Madoi. E ben si inserisce in
questa dinamica, tesa alla ricerca
di nuovi sbocchi, l’ipotesi di modificare l’assetto dell’attuale punto
menti antichi del Comune è citato anche il Castello delle Flecche, ahimè
da tempo in un uno stato non esattamente commendevole.
È quindi opportuno che venga
compiuto uno sforzo comune, in
primo luogo da parte dei produttori, per conferire alla cooperativa
un prodotto qualitativamente sempre migliore, posto che comunque
la qualità paga in termini economici. È ragionevole infatti pensare che,
in futuro, vista la riduzione dei consumi attualmente in atto, il consumatore si indirizzerà su prodotti di
qualità, anche se ridotti in quantità,
per cui verrà sempre più rivalutato
il rapporto qualità/prezzo.
È poi importante anche che vengano attentamente valutati e tenuti
sotto controllo i costi di produzione da parte della cooperativa: la
dinamica dei medesimi si ripercuote direttamente sulla resa ai viticoltori. È anche per questa ragione
che, specie nei momenti di “magra”,
si assiste ad un fenomeno di osmosi di soci da una cooperativa all’al-
Maestranze ed armature per la nuova “fabbrica”.
tra. Al proposito va rilevato che le
dimensioni del consorzio incidono
in modo rilevante sui costi di produzione e di commercializzazione,
dal momento che quelli fissi gravano sullo stesso indipendentemente
dalla quantità su cui possono essere ripartiti. Ed è anche per questa
ragione che si assiste da tempo a
fenomeni di aggregazione di consorzi, che hanno anche lo scopo di
ridurre i costi di produzione e di
commercializzazione e quindi, in
buona sostanza, di incrementare la
resa dei viticoltori. Ma questo è un
discorso di difficile recepibilità, che
potrebbe portare lontano.
Fatte queste considerazioni di
ordine generale e tornando allo
specifico, il presidente si dichiara
moderatamente ottimista per il futuro. La Vinicola infatti può garantire un prodotto di buona qualità,
con punte di eccellenza e può contare su soci qualitativamente preparati dal punto di vista tecnico,
supportati da uno staff di periti in
grado di garantire la necessaria assistenza. Serve, da parte di tutti,
messi da parte i mugugni di circostanza, comprendere che se lo sforzo è comune, i buoni risultati si possono raggiungere e che la valorizzazione della produzione, specie
nei momenti difficili, è sì facilitata
dall’opera degli amministratori e
dalla professionalità dei dipendenti, ma fa seguito al preventivo impegno di ciascun socio. È con
queste prospettive che la Vinicola
di Aldeno si avvia verso il secolo di
vita, che cadrà nell’ormai non più
lontano 2010.
Economia
vendita per trasformarlo in un punto di incontro e di aggregazione,
sulla falsariga di quanto avviene,
ad esempio, in Alto Adige, dove sia
possibile abbinare all’assaggio dei
vini la degustazione di piatti freddi
e di specialità del posto.
È chiaro infatti che una maggiore conoscenza dei prodotti vinicoli
locali, in un momento nel quale il
culto dell’enogastronomia raggiunge livelli talvolta parossistici, può
essere favorita sia dalla vicinanza al
capoluogo provinciale, sia dall’inserimento di Aldeno nella strada del
vino, sia da manifestazioni quali la
Mostra del Merlot: ha bisogno però
di spazi accoglienti e di iniziative
coinvolgenti. Anche la citazione di
Aldeno che ho trovato nel numero
di maggio 2006 del periodico “Terre del vino”, che presenta le città del
vino della provincia di Trento, può
essere significativa in tal senso, anche se, accanto alla segnalazione
della Mostra annuale del Merlot di
fine ottobre, è però riportata una
stecca, nel senso che tra i monu-
L’
ARIONE 17
La fa lui, ma è tua...
Essere responsabili di un cane significa esserlo anche nei confronti
dell’ambiente che frequenta.
Nei giorni scorsi tutte le fami-
Ambiente
glie di Aldeno hanno ricevuto il
simpatico opuscolo informativo
sulla campagna di pulizia delle
strade del nostro Paese. La modifica al regolamento comunale,
riguardante i conduttori di cani sul
suolo pubblico, è stata deliberata
in data 15 marzo 2006 dal Consiglio Comunale.
Tale modifica è stata apportata, oltre che per rispondere alle
molteplici “richieste” pervenute
agli amministratori da parte di numerosi abitanti, per proseguire un
percorso intrapreso da tempo dall’Amministrazione che ha come
fine il rendere sempre migliore la
qualità della vita e la possibilità di
passeggiare e ricrearsi all’aria
aperta senza il rischio d’incappare in “sgradevoli sorprese”.
Il provvedimento prevede,
inoltre, l’eliminazione dei distributori di “sacchetti/paletta” dislocati
sul territorio a causa del continuo
ed incontrollabile utilizzo improprio
di tali contenitori, costantemente
usati come cestini, da parte degli
utenti meno accorti….
A tale proposito sono distribuiti gratuitamente, a tutti i cittadini e
agli ospiti, gli appositi contenitori
18
L’
ARIONE
per la raccolta presso gli uffici tecnici del Municipio.
Questo nuovo regolamento
non intende penalizzare i cittadini
possessori di cani ma, semplicemente, sensibilizzarli in modo tale
che la soddisfazione che ricevono
dal loro “amico a 4 zampe” non
comporti disagi alla collettività e
non contribuisca a sporcare marciapiedi, parchi e strade del nostro paese.
Di seguito riportiamo il regolamento integrale
In particolare è fatto obbligo ai
conduttori di cani nel centro abitato e su tutte le aree pubbliche:
1) di impedire che detti animali
sporchino con escrementi il suolo
pubblico munendosi, portandosi
appresso, sempre ogni qualvolta
si conduce il cane, apposita paletta e contenitore o altra idonea attrezzatura per l’eventuale rimozione delle deiezioni degli animali.
L’attrezzatura è mostrata a richiesta degli organi di vigilanza;
2) di provvedere - qualora gli
animali avessero a lordare con le
loro deiezioni spazi pubblici, in particolare marciapiedi, aiuole e pas-
di Alessandro Bridi
seggiate - all’immediata asportazione delle medesime ed alla pulizia della superficie interessata;
3) di conferire esclusivamente
nei cestini per i rifiuti solidi urbani,
già presenti lungo le vie del centro
abitato, le deiezioni rimosse.
Ai trasgressori del presente regolamento sarà applicata una sanzione amministrativa di Euro 50,00.
Basta seguire queste piccole
norme di comportamento per continuare tranquillamente a divertirsi
con il proprio cane e rispettare così
le libertà di tutti evitando, nel contempo, spiacevoli conseguenze di
carattere finanziario.
Colonne sonore
di Andrea Franceschini
Aldeno si scopre un paese profondamente legato all’arte della musica. Ma come e da quando questa passione attraversa le generazioni? La suggestiva migrazione dalla musica popolare delle radici,
alla musica classica dei più giovani interpreti.
che scaturisce dalle note è riuscita
nel corso degli anni a tingere di ricordi sonori vie, pareti, volti e odori
del nostro paese? Da quando possiamo vantare di avere nelle nostre
radici una colonna sonora diversa da
tutte le altre, fatta di suoni, certo, ma
anche di sensazioni più forti del tempo, sensazioni che non si possono
spiegare a parole?
E, soprattutto, come, fin dove e
fin quando questo prezioso retroterra musicale saprà vivere?
Trovare risposte è più difficile
che formulare domande, ma abbia-
Matteo Franceschini.
mo deciso di provarci. E per farlo,
per capire chi siamo e prevedere chi
saremo può essere utile partire dalle
origini.
Raccogliere notizie su come Aldeno ha saputo creare e sviluppare
il suo amore per la musica è una lotta contro il tempo, che inesorabilmente rischia di toglierci ciò che abbiamo di più caro: la memoria, le
nostre radici. E quindi la nostra identità. Ma è una lotta che vale la pena
di combattere, perché ci riguarda da
vicino. È la nostra lotta, un puzzle
fatto di note che sono nate per non
essere dimenticate, soluzioni che non
risolveranno i problemi del mondo,
ma soluzioni che del mondo potranno forse restituirci le immagini che ci
appartengono. Sono istantanee frutto
della ricerca, e che per essere rimesse in movimento hanno bisogno di
un po’ di fantasia, di occhi che sappiano guardare indietro, occhi che
magari non saranno più i nostri, ma
quelli di chi ha visto per noi.
La prima istantanea risale all’inizio del secolo scorso e ritrae un paese nei cui ritmi si inseriscono un
coro parrocchiale, un circolo mandolinistico dedito all’esecuzione di
musica d’occasione per le vie del
paese, e una banda che – oltre ad
accompagnare le processioni e i
concerti in paese – suona per i soldati in partenza per la guerra d’Africa.
Col passare degli anni, l’istantanea si evolve. In primo piano appare la figura carismatica di Silvio Bettali, che rimarrà fondamentale per lo
sviluppo musicale di Aldeno. Bettali
è cieco, ma sa suonare il pianoforte
e soprattutto l’organo; grazie alle sue
competenze, contribuisce attivamente ad un circolo di rappresentazioni
musicali. Silvio Bettali si avvale della collaborazione di personaggi che
tratteggiano l’anteguerra musicale di
Aldeno: Bruno e Renato Giovannini
(violino e pianoforte), Olivo Dallago (violino), Lisandro Maistri (chitarra e tromba), Remo Malfatti
(voce e violino) ed Enrico Baldo
“Gasperim” (violino). L’organico è
elastico, ed il repertorio può così
spaziare dai valzer di Giacomo Sartori (storico musicista di Ala, autore
di molti brani per mandolino, mandole e chitarre), fino alle serenate regalate alla sensibilità delle ragazze del
paese, che affascinate dalla musica
non esitano ad affacciarsi alla finestra per ascoltare. Il circolo si esibi-
Società
In che modo l’onda di emozioni
L’
ARIONE 19
Alessandro Cramerotti, agli esordi.
Società
sce soprattutto ad Aldeno, ma restano nella memoria anche trasferte
a Romagnano, Ravina, Mattarello,
Valsorda; negli anni della guerra si
avvale poi del contributo di Don
Tobia, che aiuta i musicisti ad allestire alcune operette, tra cui la celebre “Occhio di falco”.
Gli anni che vanno dal 1943 al
1945 sbiadiscono un po’ queste prime istantanee, ma la fine della guerra porta un’altra immagine, che resterà indelebile: quella dell’incontro
di tutte le attività musicali – fatta eccezione per la banda, che mantiene
e manterrà sempre la propria indipendenza – in una nuova società
chiamata COFA (Coro, Orchestra
e Filodrammatica diAldeno). Lo statuto della COFA è stilato da Emilio
Maule e Modesto Baldo e sancisce
la fusione di realtà ed esperienze diverse per dare vita ad un gruppo di
persone in grado di creare piccoli
spettacoli. Tra i musicisti dell’orchestra spiccano le figure di Bruno Giovannini e del fratello Renato, di Dario Battisti, Lisandro Maistri, Remo
Malfatti, Fernando Rossi, Guido
Baffetti e Mario Moser. Assieme al
coro e grazie alla creatività di Enrico e Natale Baldo, la COFA riuni-
20
L’
ARIONE
sce circa cinquanta persone, che per
quasi otto anni si impegnano con
successo nell’allestimento di operette
(tra cui “Il casino di campagna”) e
spettacoli teatrali, rappresentati ad
Aldeno, ma anche a Ravina, Mattarello, Besenello, Volano. A bordo
di un camion coperto da un telone
per evitare che i passeggeri prendano freddo, il coro della COFA si
spinge poi fino a Merano e a Fucine, in Val di Sole, per partecipare a
concorsi e manifestazioni corali, anche se teatro degli spettacoli rimangono soprattutto l’oratorio e le strade del paese.
A partire dalla prima metà degli
anni Cinquanta, ancheAldeno inizia
ad essere investita positivamente dalle prime avvisaglie di quello che verrà
definito il “boom economico”. Riprende vigore l’occupazione, aumentano gli spostamenti, la televisione inizia a scandire ritmi, passatempi e linguaggi nuovi. Molti membri
della COFA abbandonano l’attività
per ragioni innanzitutto lavorative e
così, in breve tempo, la società cessa le proprie funzioni.
A tingere di suoni le pareti di Aldeno rimangono solo la banda ed il
coro parrocchiale, come la più fedele testimonianza di un’epoca che
ha consacrato musicalmente le basi
del nostro paese.
In realtà, però, non è tutto qui.
Non ancora. A difendere questa profonda identità dal flusso del tempo,
oggi ci sono altre istantanee, quelle
dei figli e nipoti delle generazioni di
Aldeno che hanno contribuito maggiormente alla sua affermazione musicale: i Giovannini, i Maule, i Bal-
do, ricordando anche altre famiglie
(Cramerotti, Rossi, Zeni, solo per
citarne alcuni), che negli anni passano il testimone ai figli e poi ai nipoti
che continuano a esercitare la musica come mestiere.
Marina Giovannini, figlia di Bruno, accompagna i corsi universitari
dell’ISEF con lo studio della musica, che la porta ai diplomi in Pianoforte, in Composizione ed in seguito
in Musica Corale e Direzione di
Coro. Terminato il Conservatorio,
Marina inizia ad insegnare a Trento,
poi a Lecce, a Fermo ed infine a
Bolzano, dove tuttora detiene la cattedra di Lettura della Partitura. Le
conoscenze acquisite all’ISEF e al
Conservatorio si traducono in un interesse per la musica associata al
movimento (“la musica va vista”, ricorda Marina citando Stravinsky),
interesse che culminerà il prossimo
novembre con la discussione di una
tesi di dottorato sulla musica da film.
Anche Manuela, la sorella di
Marina, si introduce nella musica.
Dopo l’ottavo in Violino ed il diploma in Viola a Parma, Manuela vince
un concorso presso il Teatro Massimo di Palermo. Presto, però, si tra-
Evelin Baldo.
Maddalena Franceschini.
partecipando a concerti tenuti in Italia, Spagna, Francia. Dopo aver seguito un corso di violino barocco,
entra a far parte dell’Orchestra barocca di Verona ed oggi collabora
frequentemente con l’Orchestra
Haydn di Trento e Bolzano e con I
Filarmonici di Verona.
Diplomato in Clarinetto a Trento
ed in Composizione a Milano, Matteo viene premiato in diversi concorsi sia nazionali che internazionali
e riceve commissioni dalla RAI, da
Agon, dal Divertimento Ensemble,
dall’Ensemble EuropeoAntidogma
Musica e dalla Biennale di Venezia.
Molti suoi lavori vengono eseguiti in
Italia, Francia, Belgio, Olanda, Svezia, Russia, Cina, Stati Uniti. Completati il Biennio Specialistico in
Composizione a Milano e l’Accademia Santa Cecilia a Roma, a partire dal prossimo autunno Matteo
frequenterà un master in Composizione e Musica Elettronica presso
l’IRCAM di Parigi.
Legata alla famiglia Maule è la
famiglia Baldo; oltre a Maddalena e
Matteo, tra i nipoti di Enrico e Natale Baldo c’è Evelin, laureata in
Sociologia, diplomata in Flauto al
Conservatorio di Trento e specializzata di musica in ambito sociale
presso la Scuola di Animazione
Musicale di Lecco. Evelin contribuisce a realizzare numerosi spettacoli
di piazza e progetti didattici per le
scuole. Attualmente, sempre a questo proposito, lavora presso una
casa di riposo e svolge attività didattica nella Scuola Musicale di
Borgo e in altri istituti di diverso grado.
Michele Cont.
Altre figure che hanno saputo
coltivare l’eredità musicale del paese sono Michele Cont, Alessandro
Cramerotti, Igor Delaiti, Sara Lenzi, Monica ed Elisabetta Zeni.
Michele Cont ottiene il diploma
in Clarinetto quando ha già iniziato ad
insegnare presso la scuola elementare di Salorno. In seguito, segue corsi
di specializzazione in direzione d’Orchestra e di Banda, collabora con
l’Orchestra da Camera J. Strauss ed
altre formazioni cameristiche.Alla fine
degli anni Novanta partecipa all’incisione di due CD con la Trentino Wind
Band e a numerosi progetti di didattica musicale indirizzati a scuole medie ed elementari. Al momento, Michele è direttore della Banda Sociale
di Civezzano ed insegna presso I
Minipolifonici di Trento.
Diplomato in Pianoforte e perfezionatosi con Bruno Mezzena,
Alessandro Cramerotti ottiene diversi diplomi di merito e premi in concorsi nazionali, svolgendo anche una
notevole attività esecutiva in Italia,
Società
sferisce in Sudafrica per due anni,
durante i quali conosce realtà musicali provenienti da tutto il mondo e
collabora alla produzione di molti
spettacoli, concerti, balletti, opere
rock. La fine dell’Apartheid coincide con un taglio dei fondi destinati
alle attività musicali, e Manuela torna in Italia, prima a Lecce, poi a
Sassari e a Cagliari, dove intanto si
laurea e dove oggi vive col marito.
Come le cugine Marina e Manuela, Cristina Giovannini (figlia di
Renato) intraprende gli studi musicali a Trento e si diploma in Violino
e Viola. In seguito, alterna l’insegnamento ad una proficua attività esecutiva assieme al “Karadar Bertoldi
Ensemble”, con il quale esegue concerti in Italia, Europa, Canada, Stati
Uniti, oltre a registrazioni e collaborazioni radiofoniche e televisive.
Attraverso la famiglia Dallago,
l’amore per la musica si trasmette
dai Maule adArmando Franceschini
e ai figli Maddalena e Matteo. Maddalena, diplomata in Violino al Conservatorio di Trento, collabora alla
produzione di molte opere teatrali
con I Pomeriggi Musicali di Milano,
L’
ARIONE 21
Società
Austria, Germania, Slovacchia, Grecia, Singapore, Thailandia. Oggi
Alessandro insegna presso la Federazioni Cori del Trentino, la Civica
Scuola Musicale di Caldonazzo e I
Minipolifonici di Trento.
Igor Delaiti si diploma invece in
Fagotto presso il Conservatorio di
Venezia, completando poi la sua preparazione con i corsi all’Accademia
Santa Cecilia di Roma e all’Accademia Chigiana di Siena. Accanto
all’impegno prevalentemente solistico, Igor si esibisce in Italia e all’estero
con diversi gruppi di Musica da Camera, tra cui l’Ensemble Quadrivium
di Padova e l’Ensemble Malibran, e
con varie orchestre tra le quali l’Orchestra Gran Teatro La Fenice, la
Filarmonica Veneta di Treviso, l’Orchestra Sinfonica di Savona e l’Orchestra da Camera di Mantova.
Frequenti sono anche le sue partecipazioni a trasmissioni musicali prodotte dalle reti televisive nazionali.
Contestualmente alla Laurea in
Filosofia presso l’Università di Bologna, Sara Lenzi si diploma in Sassofono, Musica Elettronica e Progettazione Sonora per Sistemi Multimediali al Conservatorio del capoluogo romagnolo. Oggi sta seguendo un corso sulle Nuove Tecnologie e sulla sonorizzazione degli spazi
architettonici presso Tempo Reale
a Firenze. A breve, Sara parteciperà ad un progetto discografico con il
gruppo Jataka Orchestra, in collaborazione con la Nuova Accademia
di Belle Arti di Milano.
Rispetto alla predilezione per la
composizione o per uno strumento
musicale, Monica Zeni sceglie inve-
22
L’
ARIONE
ce di esprimersi attraverso la voce, cenni di figure capaci e disposte ad
prendendo parte a molte opere in Ita- insegnare la musica, ma anche della
lia (Toscana ed Emilia) ed in Corea continuità, della determinatezza e
del Nord, tra cui Trovatore, Caval- della fedeltà che le generazioni sucleria Rusticana, Lucia di Lammermo- cessive hanno dato all’amore per la
or, ed esibendosi anche in concerti di musica stessa. È un peccato dover
musica operistica e leaderistica. Di- limitare un discorso così ampio ad
plomanda in Canto, Monica sta ora un solo articolo, ma poche pagine
frequentando i corsi con il baritono possono forse testimoniare come a
Stefano Anselmi e la regista Cristina volte non serva girare il mondo per
Pietrantonio presso la scuola di per- trovare i fondamenti culturali che ci
fezionamento Fate Faville di Cadine. dicono chi siamo.
Coloro che al momento stanno
In seguito al diploma in Pianoforte al
Conservatorio, la sorella Elisabetta intraprendendo a propria volta un’atinsegna invece presso il Liceo Peda- tività musicale ci perdoneranno se li
gogico di Trento.
abbiamo tralasciati. La nostra non
Ascoltare le esperienze di chi ha vuole essere un’incertezza, ma piutsaputo trasformare l’arte musicale in tosto la certezza che presto l’elenco
un mestiere ci riporta alle domande di ragazzi e ragazze che avranno l’opiniziali, al come una realtà piccola portunità di fare della musica una proquale Aldeno sia riuscita a “partori- fessione si allargherà, arricchendo di
re” un amore, quello per la musica, esperienza la propria vita e quella di
in modo proficuo. Se per trovare chi, grazie alla loro musica, potrà anuna risposta siamo dovuti partire cora soffermarsi a sentire le sensadalle origini, un indubbio contributo zioni sonore che hanno contribuito e
va dato agli insegnamenti che molti contribuiranno sempre a definire le
cappellani e parroci inclini alla musi- nostre radici.
ca (don Orsi, don
Rigotti e soprattutto don Giongo, autore della fiaba musicale “Fiocco di
rosa”) hanno saputo tramandare ai
giovani diAldeno, i
quali hanno poi aggiunto curiosità e
voglia di esprimersi. Il mix che si è
così creato è frutto
non solo della casualità di poter ap- Igor Delaiti, visibile parzialmente (il terzo da destra) al termine di un concerto per il Papa Benedetto XVI, nella festa di S.
profittare nei de- Pietro in Vaticano.
Riflessioni per un
laboratorio di idee
di Mattia Maistri
Una fucina per realizzare buone idee: Progetto Giovani fornisce luoghi e strumenti a chi vuole impegnarsi per i ragazzi di Aldeno. Richiede creatività, ma anche impegno concreto.
come operatore di Progetto Giovani (PG) è bene guardarsi indietro e provare a tracciare un bilancio del percorso fin qui svolto. Fin
dall’inizio il rischio che ho riscontrato in questo genere di lavoro è la
sovrapposizione tra il progetto nel
suo insieme e la figura dell’operatore. È fin troppo facile agli occhi
della gente identificare una persona che sta svolgendo un determinato compito con la struttura all’interno del quale quel compito viene
svolto. Infatti, nel momento in cui il
volto dell’operatore si tramuta in
tutto e per tutto nel volto del Pro-
La squadra di calcio del Progetto Giovani.
getto, le basi stesse di quel progetto sono minate e tradite. Eppure è
estremamente facile incorrere in
questo pericolo, tanto che sono numerose le esperienze di attività simili a Progetto Giovani che, nel momento in cui è venuta a mancare la
persona “storica” di riferimento, si
sono piegate sulle ginocchia fino a
sparire.
Consapevole di tutto ciò mi
sono avvicinato a questo incarico
con quello che potremmo definire
uno slancio a termine. Slancio
perché in quello che si fa è necessario mettere un briciolo di passione, a termine perché arriva sem-
pre il momento in cui bisogna farsi
da parte, lasciando spazio a chi ha
energie ed idee nuove. Per realizzare questo è indispensabile, allora, rispondere ancora una volta alla
seguente domanda: cos’è Progetto Giovani? Progetto Giovani non
è un’associazione come tante altre,
non è un circolo giovanile, non è
neanche uno sfizio personalistico
dell’assessore alle politiche giovanili e dell’operatore di turno, ma è
un laboratorio di idee e di attività a
disposizione di tutti quei giovani (e
non solo) che vogliano spendersi
per la propria comunità. Parliamoci chiaro: a qualcuno frulla per la
testa qualche ideuzza legata al mondo giovanile ma non ha né i mezzi
economici né la struttura organizzativa per darle forma? Bene, Progetto Giovani è a sua disposizione.
L’operatore raccoglie la proposta,
la valuta assieme al proponente, ne
discute con il Tavolo di lavoro del
progetto (che raccoglie rappresentanti del mondo associazionistico e
giovanile di Aldeno) e poi, sempre
in collaborazione con chi ha promosso l’iniziativa, cerca di attuarla.
Ciò, ovviamente, non significa che
Progetto Giovani sia la bacchetta
magica che tramuta in realtà qual-
Società
Dopo quasi un anno di attività
L’
ARIONE 23
Società
siasi pensierucolo svolazzi per la
testa di chicchessia. È necessario
che la proposta sia motivata e che
possa offrire qualcosa di nuovo e
stimolante al nostro territorio. Ma
vi assicuro che le dolci brezze della
creatività sono sempre state prese
in considerazione. L’importante è
che qualcuno sia disposto prima di
tutto a pensare e poi a donare entusiasmo e un po’ di tempo alle proprie idee ed al proprio paese.
È questa la filosofia che ha permesso di realizzare molteplici attività nel corso di quest’anno. È grazie a Daniele Degasperi se, a Dicembre, una cinquantina di ragazzi
ha partecipato a Cimone al torneo
di calcio a 4 “Christmas Cup”. È
grazie a Fabrizio Baffetti, Christian
Lorandi e Manuel Cortelletti se è
stato possibile ripetere la positiva
esperienza di “Nonni al computer”
ovvero un corso di alfabetizzazione informatica per i nostri carissimi
over 50. È grazie ad Eleonora
Maistri e Matteo Daldoss se la
sede è stata abbellita con i pannelli
recanti il logo di PG. È grazie a Sara
Cimadon e Anna Forti se si è svolto un ciclo di cineforum (I ragazzi
da ieri ad oggi…) dedicato al mondo giovanile dagli anni ’80 ai giorni
nostri. È grazie a Massimo Giaimo
se la sede è attrezzata e pronta per
diventare un punto internet gratuito
aperto al pubblico. È grazie a Samuele Cont, Alessandro Eccheli e
Paolo Bisesti se alcuni ragazzi hanno potuto respirare il “brivido del
posticipo” con la diretta delle partite di serie A di calcio. ˜ È grazie a
Massimo Perticucci se sono state
24
L’
ARIONE
organizzate cinque serate tematiche
dedicate alla costruzione di siti web
e al programma Photoshop. È grazie ad Alessio Rossi se si è dato
vita ad un affascinante corso di percussioni etniche. È grazie al Circolo Giovanile Culturale Ricreativo se
è stato possibile organizzare un
pullman per andare a vedere a Verona i Modena City Ramblers. È
grazie all’Associazione Teatro e
Spettacolo se ha preso avvio il corso di teatro per giovani dai 15 ai
19 anni. È grazie ai tanti genitori che
hanno animato il percorso “La sfida più bella” se nel nostro territorio
è stato possibile parlare di bullismo,
affettività, disturbi alimentari. È grazie anche a pochi coraggiosi (i quali,
sfidando le partite di Champion’s
League e l’apatia da overdose televisiva, hanno partecipato al cineforum “Lampi di resistenza”) se è
stato possibile proiettare pellicole
che lo squallido duopolio (pseudo)
culturale Rai-Mediaset ormai non
passa più.
Persone che, attraverso il lavoro (a volte un po’ complesso) del
sottoscritto, hanno voluto impegnarsi per offrire qualcosa in più ad
Aldeno e in particolare ai suoi gio-
vani. È questo lo spirito ideale di
Progetto Giovani. È lo spirito di chi
prima di tutto vuole portare avanti
un’idea di comunità. Perché gli
operatori passano, gli assessori
cambiano, i giovani diventano un
po’ meno giovani. Ma, se l’idea rimane, ci sarà sempre qualcuno a
raccogliere le nuove sfide.
Per ricevere costantemente le
informazioni sulle attività di PG o
dare suggerimenti, basta scrivere e
lasciare il proprio indirizzo mail a
[email protected] o recapitare
un messaggio indirizzato all’operatore di Progetto Giovani, presso gli
uffici comunali.
Per l’autunno ricerchiamo ragazzi
e ragazze disponibili ad aiutare alcuni alunni delle scuole medie a fare
i compiti. Chi fosse interessato può
contattarci all’indirizzo mail o tramite gli uffici comunali. Ricordiamo
inoltre che a fine Settembre partirà
all’interno dei Piani di Zona un corso di giornalismo (ovviamente gratuito come tutte le nostre attività) per
giovani dai 18 ai 30 anni (in caso di
disponibilità di posti aperto anche
agli over 30). Si raccolgono fin da
subito le adesioni. Passate parola!
Ricordando
un amico
Caro Franco,
nella lettera che ci hai inviato
scrivevi:
“… beh, come negare la sorpresa mescolata alla soddisfazione nel sentirmi proporre una
parte nella nuova commedia?
Impossibile! È anche per ringraziavi che scrivo, per aver avuto
l’ennesima riprova che non è
tutto nero fuori e dentro di me.
Forse a volte fa più comodo
pensare così ….quindi grazie
ancora… quando un po’ di cose
si rimetteranno a posto e ne
avrò la possibilità credo tornerò volentieri…”
Avevi risposto con entusiasmo
immediato, alla proposta di costituire un gruppo teatrale all’interno
dell’associazione Teatro Spettacolo di Aldeno, e quella passione ti
ha accompagnato per tutto il periodo delle prove, fino alla rappresentazione sul palco il 17/18 maggio del 2003 nel teatro di Aldeno
davanti ad una moltitudine mai vista di tuoi paesani. Per te non è
stato facile metterti in gioco con i
problemi che avevi alle spalle, e
che quotidianamente ti assillavano,
Franco Bottura, morto prematuramente, accomunato nel destino ai
tanti giovani che hanno imboccato, con la droga, una strada sbagliata. Di lui resta il ricordo, buono, amichevole, testimoniato da chi
lo ha conosciuto e che ha visto, dietro il velo del dramma, il ragazzo
e la sua anima.
le prove serali a cui non sei mai
mancato, lo studio della parte, non
facile; ti sei immedesimato alla
perfezione nel ruolo di “ Alberto il
figlio” nella commedia “ En body
de piz nero”. Per noi sei stato un
valido interprete e compagno, abbiamo condiviso momenti d’euforia e di preoccupazione man mano
che si avvicinava il debutto. La sera
della prima eravamo tutti elettrizzati, ci facevamo coraggio a vicenda, consapevoli però che in quei sei
mesi di prove avevamo dato tutto
quello che potevamo. Arrivati alla
fine abbiamo condiviso la gioia di
un successo inaspettato. Ricordiamo ancora nel tuo sguardo un cenno di nostalgia perché eravamo
giunti al termine di quella bella avventura vissuta insieme..
Poi…i tuoi problemi hanno ripreso il sopravvento… e le nostre
strade si sono divise, con l’impegno però di ritrovarci. Avremmo
voluto averti ancora a calcare le
scene con la stessa trepidazione
che solo chi l’ha provata conosce!
Ma non è stato cosi.
Ora che il sipario della tua vita
terrena si è chiuso, vogliamo continuare a credere che tu ora sei
parte di una gioia senza fine, in uno
scenario di perfezione e pace.
Ciao Franco, e grazie di tutto
da parte dell’Associazione Teatro
e Spettacolo Aldeno, non ti dimenticheremo.
Franco Bottura, in fondo, vicino al sipario, nel “suo” teatro.
L’
ARIONE 25
Società
di Mauro Bandera
Agenti venuti
da nord
di Mattia Maistri
Quattro Vigili Urbani ad Aldeno. Una novità, frutto dell’accordo con
il comune di Trento, che ha suscitato interesse, con tanti appelli alla
tolleranza...
Sta sorgendo un pallidissimo
Società
sole ad Aldeno. E’ freddo, molto
freddo. Un inverno come non se
ne ricordavano da anni. Il vecchio
Werther alza il bavero del cappotto, si infila un berrettone di lana
piuttosto spinoso e si lancia in strada per andare a comprare il pane.
I passi sono pesanti, i pantaloni
aderiscono gelati alle gambe infreddolite, il fumo che esce dalla
bocca appanna leggermente la sua
vista. Improvvisamente due fari lo
illuminano da dietro. Un’automobile gli si avvicina per poi superarlo ed accostare nei pressi del mu-
nicipio. Il cuore di Werther rallenta il suo navigare. I battiti scandiscono più lenti dei secondi il tempo dell’attesa. Da dove viene quella macchina sconosciuta? La salivazione si fa sempre più difficile.
Un sospetto piano piano prende
forma dentro di lui. No...non può
essere. Il cuore si inquieta, le tempie iniziano a scaldare battendo a
tamburo la lana del berretto. Werther procede spedito verso l’angolo della farmacia e se ne fa riparo, scrutando non visto la macchina sospetta. Un terribile presentimento assume progressivamente
la forma della realtà, di un incubo.
No...no...allora è vero... Dalla
macchina scendono due misteriose figure e Werther, trattenendo il
fiato, si fa sottile sottile aderendo
al muro. Li può vedere chiaramente, ora. Attende che i due si infilino in un portone e poi esce allo
scoperto. Inizia a correre, sempre
più velocemente. Il gelo gli taglia
un labbro e il sapore del sangue si
mescola a quello della paura. Arriva alla porta di casa quasi schiantandosi e inizia a battere e picchiare
il legno. Una luce si accende dentro e una voce impastata chiede:
“Cosa c’è, cosa c’è?” Werther
continua a battere e chiede di aprire. Finalmente la serratura gira e il
portone si muove. Werther non
aspetta neanche che sia aperto e
si getta all’interno graffiandosi una
mano. La moglie lo fissa terrorizzata. Ha appena la forza per chiedere: “Mio dio cosa è successo?” Il marito singhiozza per la
fatica. Si passa la mano ferita sulla
fronte sudata. Poi spalanca gli occhi e con voce tremolante sussurra: “I è arivai, i è arivai...i vigili
da Trent!”
Forse non tutti i nostri concit-
26
L’
ARIONE
ritenuto fondamentale una certa esperienza per lavorare sul
territorio. Ora siamo due pattuglie che offrono una presenza nei
comuni per sei giorni alla settimana, dalle 7 del mattino alle
19. Inoltre in caso di necessità,
o previa richiesta, possiamo intervenire anche nei festivi o durante la notte. Pensiamo ad
esempio a manifestazioni particolari o feste campestri, soprattutto in estate”.
Una notevole copertura, aggiungiamo noi, che nei nostri comuni in passato sarebbe stata del
tutto irrealizzabile. Ma quali questioni si trova ad affrontare il vigile
nel nostro territorio? I nuovi agenti
ci raccontano che rispetto a Trento il lavoro è diverso: “Mentre a
Trento la viabilità e il controllo
del traffico sono preponderanti, qui cerchiamo di offrire un
servizio più ampio ai cittadini.
Ovviamente è nostro dovere
fare in modo che venga rispettato il Codice della strada, ma
siamo sempre disponibili ad intervenire per altre questioni o
problematiche. Ripetiamo, siamo al servizio delle comunità e
dei cittadini, con i quali è indispensabile un dialogo. Insomma,
il vigile deve tener conto della
realtà in cui opera e cercare un
rapporto di comunicazione reciproca, sia con gli amministratori
sia con la gente. E dobbiamo
dire che fino ad ora l’impatto è
stato molto positivo, in tutti e
tre i comuni. Anzi, ci auguriamo che leggendo l’Arione mol-
te famiglie possano venire a conoscenza del nostro servizio e
sappiano che possono fare riferimento a noi senza problemi.
Per quanto riguarda la viabilità, cercheremo di sistemare la
segnaletica in modo che sia
chiara e immediata per tutti.
Certamente ad Aldeno dovremo
aspettare che i lavori principali
in centro siano terminati, perché
non ha senso mettere una segnaletica per poi doverla cambiare
mese per mese”.
È innegabile che la viabilità sia
notevolmente diversa rispetto a
Trento e che qui sia più facile gestirla. Resta il fatto però che per
alcuni il vigile rappresenta ancora
“quel che fa le multe”. “E’proprio
questo, suggerisce ad esempio
Maurizio, che mi piacerebbe che
la figura del vigile pian piano
cambiasse nell’immaginario della gente, soprattutto dei più piccoli. Noi non siamo quelli che
lavorano per fare contravvenzioni. Garantiamo un servizio
alla comunità e cerchiamo di
svolgerlo in collaborazione con
la comunità stessa, e non certo
contro. Mi auguro che gli abitanti di Aldeno, Cimone e Garniga Terme non ci vedano come
ostacoli, ma come punti di riferimento”.
Società
tadini avranno reagito come Werther alla vista della nuova pattuglia
dei vigili urbani che, in ottemperanza alla convenzione firmata dai
sindaci di Trento, Aldeno, Cimone e Garniga Terme, ha iniziato da
gennaio il servizio nel nostro territorio. Certamente ha rappresentato una novità il fatto che non ci
fosse più in paese “el vigile”, ma
che si alternassero al suo posto
una coppia di agenti provenienti dal
comando di Trento. La convenzione riflette una delle tante collaborazioni tra il nostro comune e il
capoluogo al fine di ottimizzare e
migliorare i servizi. Del resto da più
parti si era fatta avanti la richiesta
di un maggiore controllo (specialmente sui parcheggi) che, nonostante tutta la buona volontà, un
agente solo non sarebbe mai riuscito a garantire. Ma chi sono i
misteriosi agenti che Werther ha
osservato di nascosto, facendosi
scudo con l’angolo dell’edificio
della farmacia? Siamo andati ad
incontrarli nel loro ufficio presso il
municipio. Gli agenti in servizio sul
territorio di Aldeno, Cimone e
Garniga Terme sono in totale quattro (Elena Baggio, Maurizio Vanini, Cristian Bornino e Michele Zanetti) e operano in coppia.
“La scelta degli agenti, ci raccontano, ha seguito un percorso
particolare: si è stilata una graduatoria di volontari secondo il
grado di anzianità. Per poter
operare ad Aldeno, Cimone e
Garniga Terme era inoltre necessario aver maturato almeno
tre anni di servizio, perché si è
D’accordo, queste sono le
buone intenzioni. Ma ad Aldeno,
come la prendono?
Al Bar 2000, Fernanda ci dice
che l’impatto con i vigili è stato
positivo: “Li vedo passare spes-
L’
ARIONE 27
Società
so, soprattutto al mattino vicino alle scuole. Finora non ho
sentito nessuno lamentarsi e
questo sicuramente è un buon
segno. Diciamo che in paese ci
vuole un po’ d’ordine perché a
volte le persone pensano di fare
quello che vogliono e allora bisogna intervenire. Con elasticità però. Posso dire, insomma,
che questi vigili sono buoni”.
Simili le osservazioni da parte
di Luca del Bar Centrale: “Non
ho rilevato alcun problema finora”. E un cliente annuisce, aggiungendo che, forse, il fatto che i vigili non siano del paese li aiuta.
“Li vedo spesso, sempre educati. No, proprio nulla da ridire.
Anzi, è importante la loro visibilità in paese. Oddio, chi si lamenta per qualche multa per
divieto di sosta ci sarà pure, ma
non si può pensare di parcheggiare dove si vuole. Certo, in
questo periodo i molti lavori in
piazza e nelle strade vicine riducono i parcheggi. Il lunedì con
il mercato, poi, è impossibile trovare uno spazio. E allora c’è bisogno di un po’ di buon senso
da parte dei vigili”.
L’augurio che da parte dei nuovi vigili ci sia una certa tolleranza
in questo periodo di lavori in piazza viene anche da Isabella della
pasticceria Mosna: “Penso che i
vigili siano stati bene accolti,
anche perché in questi primi
mesi credo che abbiano cercato
di conoscere l’ambiente e che in
fondo abbiano chiuso un occhio,
vista anche la difficile viabilità
28
L’
ARIONE
dovuta ai lavori in piazza. Mi
auguro comunque che siano elastici in queste occasioni e che
invece siano decisi nel far rispettare a tutti le normali regole della convivenza civile. Perché a
zerti sbrufoni la multa la ghe stà
propi bem!”
Di sicuro gli sbruffoni non piacciono a nessuno ed avvelenano il
buon clima di convivenza. Nel
momento in cui, però, si perde il
buon senso, è facile assumere atteggiamenti deprecabili, come ci
ribadisce Claudio nella sua macelleria: “La cosa davvero importante per vivere bene è il buon
senso. Chi usa il buon senso nel
suo lavoro non avrà mai problemi con gli altri. Certo, nel caso
dei vigili ci sarà sempre qualcuno a lamentarsi per qualche
“mazzata” presa, ma non è detto che non se la meriti. In fondo
se c’è una regola va rispettata,
altrimenti finiamo tutti per spararci addosso. I nuovi vigili di
Aldeno mi hanno fatto finora
una buona impressione. Anche
in inverno, quando ci sono stati
i problemi con la neve caduta
dai tetti, si sono dimostrati cortesi ed efficienti. Ripeto, l’importante è usare il buon senso
nelle cose e non comportarsi
come signorotti feudali e girare
per il paese per “fare prelievi
fiscali” ai cittadini...”
Che Aldeno non debba trasformarsi in un comune medievale soggetto alle voglie del più forte è un
sentimento condivisibile. Ma per
evitare questo è forse opportuno
che ci sia un maggior controllo da
parte dell’autorità? Una signora
ribadisce: “Li vedo girare spesso per le vie del paese, così come
i carabinieri. E questo è sicuramente un buon segno, ci vuole!”
Ed un altro signore non perde l’occasione di ribadire che li ha sempre trovati gentili e cordiali.
E i giovani cosa ne pensano?
Lo abbiamo chiesto ad alcuni di
loro, in gruppo. “Non ci sono problemi”, risponde uno, mentre gli
altri concordano. E aggiunge: “In
fondo i problemi non c’erano
neanche prima.” Si guardano
sorridendo e uno spirito arguto
suggerisce: “Il fatto che non si
noti la presenza dei vigili forse
significa che non ce n’è bisogno”. Faccio osservare che qualcuno si sente rassicurato dalla loro
presenza. Ribattono tra il sorpreso e il divertito: “Ad Aldeno? Non
si può certo dire che non sia
tranquillo come paese!”
Sì tranquillo, dormi proprio
tranquillo caro Werther...
C
onte,
honoris causa
di Lorenzo Lucianer
Luciano Larentis lascia dopo 25 anni la vicepresidenza della Cassa
Rurale di Aldeno. Agente di commercio, ambasciatore della Cooperazione, ma anche uomo di mondo, con uno straordinario senso della teatralità. Un personaggio che non ha mai dimenticato di essere
persona.
da un sipario che si apre, vestito
di bianco, con un cappello da
cowboy in testa. Procede lentamente su una carrozza trainata da
quattro cavalli. Ma, a volte, emerge dalla sagoma imponente di una
Citroen Pallas scoperta, cosparsa
di garofani, che avanza per la via
principale del paese tra due ali di
folla, in testa alla sfilata della Festa dell’Uva.
È il coup de theatre, la sua passione. Non esibisce se stesso, inventa una situazione destinata a stu-
pire. È l’idea, non lui, a raccogliere
l’omaggio, è l’intuizione che si fissa
nella memoria dei testimoni.
Luciano Larentis ama la teatralità, assomiglia agli uomini magici
di Màrquez nel modo in cui Aldeno assomigliava, tanto tempo fa, a
Macondo.
Figlio di Elisa Dallago e di Riccardo Larentis, i Mòri dei Gàzi
da Zimòm, Luciano era nato il 29
Luglio del 1926 in via Andrea Gottardi, nella secentesca casa che
sta poco dopo il ponte, verso la
Piazzòla. Famiglia contadina, de-
Luciano Larentis, un’icona sulla Citroen Pallas.
Luciano Larentis agli esordi.
stino da contadino. Scuole elementari, avviamento professionale agrario, con Ottorino Gottardi
come insegnante e sua moglie,
Rina Maistri, a fargli da zia, a portargli un uovo sbattuto per sostentarlo mentre faceva i compiti nella
stalla di via Florida.
Il carattere di Luciano Larentis
ebbe un’impronta, prima e precoce, da questo professore-contadino aldenese dalle aperture ampie verso la modernità, innovatore capace di scuotere i suoi allievi
dai torpori timorosi della tradizione pietrificata in una campagna
sempre uguale a se stessa.
Da lui imparò ad esplorare ol-
Protagonisti
Appare all’improvviso, come
L’
ARIONE 29
Protagonisti
tre i confini consueti, a seguire una
strada originale, a non curarsi più
di tanto delle altrui opinioni, quando erano inutili, a lasciarsi alle spalle gli orpelli della consuetudine.
Si vestirono di nobiltà, i modi
di Luciano, alla corte di Otello
Bonazzi, finanziere e titolare di un
import-export a Trento, presso il
quale incominciò a lavorare del
1940, all’avvio della guerra. Fu
una svolta radicale, che tolse per
sempre il ragazzo dalla prospettiva di seguire i genitori nei campi.
Bonazzi ospitò il quattordicenne
Luciano come il figlio che non aveva, nella sua casa di via Dosso
Dossi a Trento. Lo fece diplomare alle medie serali, lo iscrisse all’Istituto Volontè di Torino, per un
diploma di ragioniere per corrispondenza.
L’attività era diretta da Ermenegilda Gelmi, nome altisonante in
città, zia di Annamaria, la pittrice.
La donna lo plasmò con severità,
pretendendo da lui puntualità, precisione e soprattutto disponibilità
totale verso il lavoro. Luciano cominciava la giornata al mattino presto, con le pulizie degli uffici, prima di passare alla fatturazione ed
alla partita doppia, ai calcoli del
dazio, imparando pian piano a
Con la moglie, Livia Margheri.
30
L’
ARIONE
Giacca bianca, papillon e pouchet, apre la Festa dell’Uva.
controllare operai e merci in arrivo ed in partenza.
Trattavano di tutto: dal latte
condensato in barili di legno alla
carne in scatola, dal sale alle spezie, al tonno. Alla fine della guerra, Bonazzi aveva svuotato i magazzini generali della Svizzera: era
l’unico ad avere i capitali per acquistare - a basso costo – le riserve strategiche che gli elvetici neutrali avevano accumulato. Un affare colossale, che rese molto, arricchendo ancor più un uomo già
ricco e senza eredi.
A17 anni Luciano si arruolò nella Polizia Trentina, tra gli insulti di
chi lo incrociava per strada: “Ti impiccheremo in piazza del Duomo!”
lo apostrofavano. Lui, che non
aveva mai avuto la divisa da balilla perché non riusciva a mettere
insieme le cinque lire della tessera, lui, figlio di uno che, con i suoi
quattro fratelli, aveva fatto la guerra ad Odessa e che fu picchiato
dal federale di Aldeno – un fascista di Povo – per essersi avvici-
nato con un carro di letame alla
sfilata della festa nazionale. Ti impiccheremo in piazza del Duomo.
E oggi, come allora, ne ride.
Incontro Luciano Larentis a
casa sua, a Trento, nell’appartamento in alto, con ingresso indipendente, di una palazzina borghese di
via Milano. Mi viene incontro sua
moglie, bionda, vitale, occhi espressivi e vivaci, a dispetto della stampella alla quale si sorregge. Stanze
bianche, luminose, di buon gusto
negli arredi e nei decori, lasciati essenzialmente ai quadri: Fozzer, Camozzi, Segna, Pirillo.
È sempre lui, alto, elegante, capelli vaporosi e papillon abbinato
rigorosamente al pouchet nel taschino sul petto della giacca: un
vezzo acquisito osservando una
fotografia di Churchill, un segno
distintivo mai più abbandonato,
che gli ha fruttato il soprannome
più caratteristico, quello di Conte
Tre Becchi, i tre angoli sporgenti
del fazzoletto. Un’attribuzione invidiosa che non lo infastidisce,
A Cortina, con Nilla Pizzi.
pato gli studi universitari di questa
signorina-bene, ricacciandola in
una fabbrica di 10 mila operai, a
scontare i suoi privilegi. Avrebbe
potuto avere vita più facile, Livia
Margheri, se solo si fosse fatta
delatrice per conto del regime.
Non volle e continuò a lavorare
fino al 1950, quando finalmente
tornò in Italia.
Livia e Luciano si sposarono nel
’57. Lui continuò il suo lavoro nei
magazzini di Otello Bonazzi anco-
Carnevale ‘83: vestito da gaucho, con mario Muraglia.
ra per un paio d’anni. Poi, con
l’aiuto della moglie, mise in piedi la
sua attività di agente di commercio. Cominciò con i dadi da brodo
che si producevano a Stresa. Altro
marchio di fabbrica, altro battesimo: Luciano Bovis. Acquisì anche
il marchio della Dreher, birra prodotta dalla Pedavena e poi assorbita dalla Heinecken, aprì 47 punti-vendita in regione ed un deposito in via Brennero a Trento.
Andava lui personalmente, negozio dopo negozio, a raccogliere le
ordinazioni, organizzava la promozione. Alla cooperativa di Aldeno si
presentava con il cappello da
cowboy, gonfiava centinaia di palloncini che regalava ai bambini, mentre vendeva i dadi alle mamme. Luciano Bovis, sempre più personaggio, popolarità crescente, nei paesi
e nelle vallate del Trentino.
Era quello che voleva, era quello che gli serviva. Frequentava le
case dei clienti più importanti, portando i regali delle aziende. Erano
tutti eguali, i doni, ma lui li rendeva
Protagonisti
anzi, lo continua a divertire, perché, a ben guardare, rimarca signorilità e stile. Ne possiede 127,
di farfallini, oltre a 90 foulard.
Quando gli regalano una bella cravatta, sua moglie taglia e cuce, la
trasforma in un papillon.
“Ho sempre vissuto all’ombra di questa figura imponente”,
mi dice Livia Margheri. L’aggettivo non è solo per la stazza, che
pure è rimarchevole. È più per la
personalità prorompente di quest’uomo coinvolgente e fascinoso,
che gli occhi chiari di Livia guardano ancora con l’ammirazione del
primo giorno.
Si conobbero, scontrandosi, a
Trento, nel ‘55. Lui la investì con
la bicicletta sotto i portici di piazza del Duomo: dalle scuse al gelato al fidanzamento.
Lei era benestante, apparteneva ad una famiglia di costruttori,
di cavatori di porfido emigrati in
Romania, a Brasov, città industriale. Aveva studiato lì, al liceo. Poi
la rivoluzione sovietica aveva tar-
L’
ARIONE 31
Protagonisti
speciali per ognuno. Lo ricorda
Giovanni Mosna, che fu per un
paio d’anni a bottega, l’estate, in
via Brennero. Lo portava con sé,
talvolta, in queste visite. “Vai giù
in macchina – gli diceva con una
certa pompa – e prendi un servizio di tazze per la signora. Ma
prendi quello bello, non il solito! - aggiungeva. E Gianni stava al
gioco.
Il giro si allargava, alla birra si
aggiunsero il Panforte di Siena, il
malto per il pane. I vini lo portarono a contatto con ambienti blasonati: nei salotti di Milano e Cortina:
nel tepore della villa di Rolly Marchi, alle Tofane, inventò lo Sgrèben,
il vino aldenese che conobbe una
certa notorietà quando la cantina ne
regalò 365 bottiglie, una per ogni
giorno di un anno da campione, allo
sciatore Gustavo Thoeni ed al commissario tecnico della nazionale, il
valtellinese Mario Cotelli.
Con Augusto Giovannini, irrequieto capocronista de L’Adige,
Nel 1973, con Mike Bongiorno.
32
L’
ARIONE
progettò di portare a Milano il Vino
della Marmolada, che a Milano non
giunse mai: 750 cartoni, se li comprarono tutti gli albergatori di
Fiemme e Fassa. Luigi Veronelli lo
introdusse nei salotti della nobiltà,
il tabernacolo dei suoi ideali al quale
guardava con ammirazione e senso pratico allo stesso modo. Conobbe Dino Buzzati, gli Agnelli, la
principessa Ercolani del Drago, la
contessa Lonardi, la famiglia Marzotto, Marina Ripa di Meana.
Incontri: aveva bisogno di incontri per crescere, per perfezionare quell’arte del comportamento e del contegno che coltivava
dentro di sé, ammirandola in chi,
per censo o blasone, la recava in
dote. Ogni conoscenza era una
conquista, un passo avanti nell’apprendimento, ma anche un’occasione, una finestra aperta su altri
panorami commerciali. Il personaggio che andava costruendo
conviveva proficuamente con l’uomo economico, le due figure si
nutrivano a vicenda, così come
aveva imparato da Bonazzi.
E tutto si sposava magnificamente con quella sua natura teatrale, portata alla scena. Da ragazzo era emozionato dalle processioni: erano, in paese, la prima passerella, l’occasione per mostrarsi,
il debutto dei coscritti diciottenni
che, al Primo Maggio, portavano
la Vergine in processione tra file di
copriletto appesi alle finestre e chili
di petali di rosa sparsi per le strade ghiaiose del paese. Una rappresentazione dalla quale fu escluso: non fece in tempo a procurarsi
gli abiti da portantino. Una mortificazione che gli rimase nel gozzo
per la vita, fino a quando, decenni
dopo, ereditò da Silvio Franceschini la Festa dell’Uva di Aldeno
e la processione la organizzò lui,
con i fiori e tutto il resto e lui stesso, sul calesse, quasi al posto della Madonna.
Si fece ricorso a lui, nel ’74,
per risuscitare la festa in disarmo.
Si ricordava, in paese, lo straordinario dinamismo che aveva
espresso fin da ragazzo nell’organizzazione di corse in bicicletta,
come quella messa in piedi nel ’60
col Tettamanti di Rovereto, da
Torbole ad Aldeno, passando per
Riva, Arco e Trento. O gli incontri
di boxe, sull’onda del mito di Primo Carnera. Aveva coinvolto in
estemporanei incontri nel teatro di
Aldeno, usato anche per gli allenamenti, Nello Cramerotti ed Italo Franceschini Bianchìm, peso
leggero, dotato, si mormorava in
paese, del Pugno Proibito.
Trasformò la Festa dell’Uva in
una parata, della quale i carri allegorici erano solo una parte. Coinvolse artisti, pittori, disegnatori, architetti, bande, gruppi folkloristici, persino le suore ed i bambini
dell’asilo. Ne fece una kermesse
esagerata, che richiamava in paese migliaia di persone, seminando
tra i contadini la paura che la moltitudine senza controllo finisse col
riversarsi nelle campagne per servirsi a man bassa di mele.
Paure infondate, ricorda Luciano Larentis: per due anni arruolò
alcune guardie giurate e le mandò
nottetempo a sorvegliare i frutteti.
Ma le mele non furono rubate e la
campagna notturna rimase silenziosa e deserta.
Con la Festa dell’Uva la sua
popolarità crebbe. Era presidente
dei Cacciatori aldenesi e consigliere della Federcaccia trentina con
Bruno Kessler presidente. Fu nominato presidente della Banda sociale, ne organizzò le prime due
grandi rassegne, 11 bande del comprensorio, ottenne persino la par-
tecipazione della banda dei Bersaglieri. Fu presidente dell’Unione
Sportiva Aldeno, di cui conserva
tuttora la carica onoraria, così
come della Sportiva Ravinense.
Divenne consigliere e poi vicepresidente della Cassa Rurale, della quale suo padre era stato fondatore e della quale lui stesso si
era fatto socio, il 26 Giugno del
’57, neanche un mese dopo il matrimonio.
Era così, Luciano, esploratore
di varia umanità: guardava con
ammirazione, ma anche con tanta
Protagonisti
Anni ‘50, organizzatore di corse ciclistiche, con il sindaco, Vito Lucianer.
ironia, alla ribalta luccicante degli
abiti da sera e dello champagne,
ma non mollava mai l’ormeggio
sicuro della sua gente, delle sue
istituzioni, per le quali aveva amore e rispetto.
Da lì veniva e lì rimaneva: i paesi e le valli, il lavoro duro, dentro
le botteghe e nelle campagne erano il suo mondo, quello vero. Il
resto era il sogno ammiccante, l’affascinante chimera da sfiorare con
prudenza, per non rimanervi prigioniero.
L’infinita rete di conoscenze e
rapporti che negli anni aveva messo
insieme non sfuggivano nemmeno
alla politica. Aveva tenuto a battesimo qualcosa come 158 figliocci,
avrebbe raccolto un mare di voti,
se solo avesse voluto. Alberto
Crespi, liberale, gli offrì la candidatura al suo posto, quando decise di lasciare i banchi del Consiglio provinciale. Ma Luciano Larentis, pure di orientamento democristiano, non era compromesso
con alcun partito. Era blandito da
una certa area: Bruno Kessler, Fla-
Cacciatore, nel 1977, con (da sinistra) Ezio Mosna, Guido Delaiti, Marcello Cramerotti, Augusto Moratelli.
L’
ARIONE 33
Protagonisti
vio Mengoni, Paolo Berlanda, Gianni Bazzanella, Aldo Ongari, tutti
DC, ma anche Guido Sembenotti
ed Enrico Pruner, pipititini. Certo,
una mano, in campagna elettorale,
la dava, ma non più di tanto. La
politica non era abbastanza signorile per il suo stile di vita.
Molto, invece, si spendeva per
la Rurale e per la Cooperazione.
Era in quest’ambito che metteva a
disposizione tutta la sua la sua capacità di comunicare e l’esperienza “…raccolta, ama ripetere, frequentando chi era più in alto di
me, ascoltando chi ne sapeva di
più, mangiando alla sua tavola,
catturando ogni informazione
utile per poterla trasmettere agli
altri. Le casse rurali, dice, sono
banche legate all’attività umana, all’artigiano, al contadino,
alla famiglia”. Le conosceva
bene, le cooperative: in tanti anni
da agente di commercio, le aveva
visitate più volte, una ad una, conoscenza personale ed approfondita della gente che le animava,
delle realtà di paese, dei bisogni.
Milioni di chilometri, un solo incidente serio: tornando a casa di
notte, era finito, con la sua 125
Fiat, contro un carro ferroviario
parcheggiato senza luci sulla salita
di Ravina, a Maso Milano.
Fu nominato presidente del
Comitato per la Pubblicità della
Cassa Centrale delle Casse Rurali: uno strumento per distribuire
sostegno a questa o quella iniziativa sportiva, culturale, sociale in
Trentino ma anche per realizzare
progetti di cooperazione interna-
34
L’
ARIONE
zionale con i Paesi terzi, soprattutto africani, evitando sovrapposizioni e concorrenza fra istituti.
“La cooperazione, sostiene con
forza, deve essere un fattore di
unità, di coesione sociale e politica”. In questo spirito, Luciano
Larentis ha collaborato con i presidenti della Federazione Trentina
delle Cooperative: Molteni, Sartori, Angeli.
Capo delegazione a Roma per
l’enciclica Laborem exercens,
portavoce nei momenti istituzionali,
nelle conferenze stampa, in ogni
occasione dove occorresse testimoniare, comunicandoli alla platea, i valori della solidarietà cooperativa.
Della vicepresidenza alla Rurale di Aldeno, Luciano Larentis ricorda le tante riunioni con Camillo Stedile, il direttore. Discussioni, analisi di conti e bilanci, ma soprattutto di situazioni aziendali e familiari, fino a notte fonda, con il
compenso di una gita a Venezia,
una volta all’anno. Ha vissuto la
trasformazione delle cooperative
trentine: “Dalle 231 delle origini
alle 60 attuali”, ricorda. “E fra
pochi anni, pronostica, non saranno più di 30 in tutto. Bisogna ristrutturare, adeguarsi al
mercato, attrezzarsi per la concorrenza”.
Guarda ancora avanti, Luciano. Anche adesso che è in pensione da undici anni. Ha chiuso il
deposito di via Brennero, ma non
ha chiuso i battenti alla vita. Collabora ancora con la Cassa Rurale per le pubbliche relazioni, che
sono rimaste la sua grande passione. Non hanno rimpianti, né lui
né sua moglie.
“Sei diventato ricco?” gli
chiedo.
“Ho una casa, trecentomila
Euro in banca. Sono ricco?” mi
fa, di rimando.
“Siamo stati sempre capaci
di chiudere i capitoli al momento giusto”, dice Livia. E al punto
giusto di aprirne un altro, adeguato al momento: adesso è l’ora dei
viaggi, delle letture, degli amici,
della ginnastica, tremila passi salutari, ogni giorno lungo il Fersina
che scorre accanto a casa, quattro ore di sonno bastano. Poi la
casa, una rivoluzione negli arredi,
ogni tanto, per rinnovare, per ottenere nuovi stimoli anche tra le
pareti domestiche.
“La nostra non sarà mai una
casa di pensionati” sorride Livia. Mi lascia l’impressione di essere sempre stata lei il vero timoniere di questa nave avventurosa.
E Luciano sorride, soddisfatto e
sornione. Ci fosse una laurea per
diventare nobil’uomo, l’avrebbe
honoris causa.
La differenza
premia!
Educare gli adulti passando at-
Si è conclusa con ottimi riscontri la singolare esperienza di un concorso a premi legato alla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. La partecipazione piena della scuola ha contribuito a diffondere nelle famiglie aldenesi un atteggiamento responsabile nei confronti della questione-rifiuti.
tivo dei più piccoli che insieme gatraverso i bambini e i ragazzi . È reggiano per un meritato premio fiquesto l’obiettivo che ha spinto nale. Un lavoro che nasceva quindi
l’Amministrazione Comunale a coin- in famiglia, luogo primario dove la
volgere tutti gli alunni della Scuola coscienza ambientale di ognuno deve
Elementare e della Scuola Media essere coltivata e migliorata, ma che,
di Aldeno nella campagna promo- al momento del conferimento al
zionale, partita lo scorso autunno, Centro di San Zeno, veniva riconovolta a incentivare lo sviluppo della sciuto, oltre che dai punti per la racraccolta differenziata e il conferimen- colta famigliare, anche da quelli per
to dei vari rifiuti riciclabili presso la raccolta scolastica.
l’EcoCentro di San Zeno.
L’iniziativa è stata accolta con
Una sfida fra le varie classi a suon entusiasmo e partecipazione dagli
di “bollini”, una raccolta di punti che alunni, così da subito molte famiglie
passava attraverso la sensibilità e la hanno contribuito a questa piccola
cultura di raccolta e differenziazione gara e tante altre si sono via via afall’interno della famiglia, affiancate fiancate, spinte dalla sensibilizzazioperò dallo spirito combattivo e voli- ne e dalle sollecitazioni dei propri figli. Un impegno
affrontato con
serietà che, da
settembre, si è
protratto fino al
15 maggio, termine ultimo per
ricevere i bollini
scolastici. Alla
fine, nelle due
scuole del nostro
comune, sono
stati raccolti la
a
La classe 4 A, vincitrice del concorso per la raccolta differenziata. bellezza
di
9.943 punti (7.934 nella scuola elementare e 2.009 nella scuola media) che, se vogliamo tradurli in materiale riciclabile , potrebbero equivalere a 5 camion e mezzo così suddivisi: 3 camion di carta, 1 camion
di plastica e 1,5 camion di vetro. O,
meglio ancora, il conferimento all’EcoCentro ha alleggerito la presenza sul territorio di ben 102 cassonetti di carta, 34 di plastica e 51 di
vetro.
Un lavoro veramente imponente, che dà l’idea di quanto sia importante che tali rifiuti riciclabili vengano conferiti correttamente e di
quanto sia necessario puntare sulla
crescita e sul miglioramento della
sensibilità ambientale in ognuno di
noi.
All’interno della gara, nella scuola
elementare, la classe IV A si è imposta sulle altre, meritando così il
premio principale messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale: un’ uscita didattica con mèta,
scelta dalle insegnanti, al Parco Naturale di Paneveggio. L’impegno di
tutte le altre classi è stato comunque
riconosciuto con materiale didattico
e audiovisivo da utilizzare nell’ambito dell’attività scolastica.
La scuola
di Maria Chiara Giovannini
L’
ARIONE 35
Le testimonianze di tre piccoli protagonisti del concorso.
ABBIAMO VINTO!! - di Eleonora Rossi, classe IV A
Il concorso della raccolta differenziata di Aldeno (“La differenza…premia!”) è stato divertente già da quando l’ho
saputo: se si portava l’immondizia alla discarica, la signorina addetta, in base al peso, ti dava dei punti. Ne esistevano
due tipi: quelli per la casa erano brillantinati, mentre quelli per la scuola erano arancioni con un “1” stampato sopra. La
raccolta per la scuola iniziava a settembre 2005 e terminava al 15 maggio 2006, quella invece della casa iniziava
sempre a settembre ma terminava il 31 maggio. Per ottenere un punto bisognava raggiungere un certo peso di rifiuti.
Ogni libretto poteva essere riempito fino a 150 punti (casa o scuola).
All’inizio pensavo fosse quasi impossibile riuscire a raggiungere il 150° bollino, poi però sono riuscita, con l’aiuto
di tutti i miei parenti (nonni, zii, zie…) a ottenere molti premi. Nel concorso per la scuola doveva esserci una classe
vincitrice; ora è oramai finita questa fantastica esperienza e sappiamo che la classe che ha vinto è la IVA con esattamente 1778 punti!!! Ne sono particolarmente fiera, sia perché ho collaborato ad un miglioramento ambientale, sia
perché abbiamo vinto una gita, regalata dal Comune, al parco di Paneveggio.
La scuola
LOTTA IN FAMIGLIA - di Emiliano Simula, classe IV A
All’inizio mi sembrava impossibile vincere la gara dei punti, ma però poi vedendoli arrivare, cominciai a credere
nella vittoria.
Poi ho coinvolto anche i miei genitori, ma c’era un problema: la raccolta punti la faceva anche mia sorella e
quindi dovevamo dividerli fra noi due.
Ogni sabato mattina con il mio papà portavo i rifiuti riciclabili che pazientemente avevamo separato durante la
settimana diventando così sempre più sensibili alla differenziazione fra riciclabile e no. In discarica, oltre all’operatore, trovavo spesso anche altri miei compagni di classe coinvolti nella stessa missione.
Alla fine la maestra ha rivelato qual’era la classe vincente! La classe IV A era in testa con 1.778 punti.
Questo ci ha permesso di vincere una gita a Paneveggio con la felicità di tutti.
LA GITA A PANEVEGGIO - di Sharon Oliana, classe IV A
Il cinque giugno 2006 io e la mia classe IV A di Aldeno siamo andati in gita a Paneveggio. Questa gita era
davvero speciale perché ce la ha regalata il Comune siccome abbiamo vinto il concorso della raccolta differenziata.
Arrivati al parco di Paneveggio abbiamo prima camminato in un sentierino in mezzo al bosco, poi, dopo esserne
usciti, abbiamo passeggiato in mezzo ad un prato che conduceva ad una baita con accanto una fontanella. La vista
era da togliere il fiato: si vedevano le maestose “Pale di San Martino”. Il tempo però passava così velocemente che
era già ora di pranzo e così siamo ritornati al punto di partenza,
un bel prato verde con dei tavolini e i nostri zainetti, e lì abbiamo
mangiato tutti assieme in allegra compagnia.
Dopo pranzo abbiamo attraversato un ponte traballante e
siamo andati ad osservare i cervi. La guida ci aveva raccontato
che venerdì due giugno era nato un cucciolo di cerbiatto e noi
abbiamo avuto la fortuna di vederlo.
In questa magnifica avventura ci hanno accompagnato le nostre maestre Cristina e Maria Chiara.
Dell’esperienza posso solo dire che mi è piaciuto moltissimo.
36
L’
ARIONE
La passione
a cura della classe I A
e delle insegnanti
Armenante e de Oliva
del passato
Uno studio fra antropologia ed archeologia culturale: i ragazzi delle medie hanno scavato nel passato di Aldeno per fissare ciò che
andrebbe inesorabilmente perduto.
siamo i ragazzi ed alcune insegnanti della classe I A della Scuola
Media di Aldeno.
Abbiamo deciso di intraprendere un cammino che ci impegnerà per
la durata del triennio. La prima tappa è la pubblicazione di un testo sui
nostri paesi, probabilmente non riusciremo a concluderlo per la fine
La conversazione con Lorenzo Lucianer.
dell’anno scolastico, ma sicuramente
sarà pronto per l’inizio del prossimo.
Vogliamo parlare dei nostri paesi: Aldeno, Cimone e Garniga, di
come erano ieri, di come sono oggi
e per questo ci hanno aiutato e ci
aiuteranno “esperti” come il professor Enzo Moratelli, il dottor Camillo
Stedile, il giornalista Lorenzo Lucianer, don Valerio Bottura, l’architet-
to Franco Cramerotti.
Abbiamo iniziato il lavoro in Gennaio, una volta alla settimana ci siamo
divisi in quattro gruppi
esaminando gli aspetti
storici, economici, politici, sociali e naturali (ogni
gruppo è più chiacchierone dell’altro).
L’incontro con Enzo Moratelli.
La prima
fase, quella della ricerca, giornalisti e la nostra curiosità creè stata la più divertente. sceva sempre più tutte le volte che
Tutti abbiamo fatto i de- conoscevamo cose nuove.
tective per procurarci liLa parte più difficile forse è stata
bri, foto, cartoline, noti- quella di rileggere e valutare il matezie.
riale raccolto cercando di scegliere
Quando leggerete il le cose più belle, più interessanti e
nostro lavoro rivivrete curiose.
momenti di un tempo, ed
Speriamo che chi leggerà il noè interessante notare stro lavoro lo trovi piacevole come
come quasi tutto è cam- lo è stato per noi.
biato, tante tradizioni non
esistono più e forse è un
peccato.
Ci siamo fatti aiutare
come già detto da alcuni
esperti, ma anche dalla
gente dei nostri paesi,
dalle testimonianze di alcuni nonni.
Abbiamo lavorato
come ricercatori, come Il racconto di Camillo Stedile.
La scuola
Cari amici,
L’
ARIONE 37
Cantascuola 2006
Musica ed emozioni per la rassegna canora che ha coinvolto i ragazzi in un vero e proprio festival.
Giovedì 27 aprile si è tenuta
La scuola
al teatro di Aldeno la finale del
Cantascuola, edizione 2006. Prima dell’esibizione dei venti cantanti
finalisti, Giulia Enderle ha cantato
“Piccola stella senza cielo”.
Dietro le quinte l’agitazione era
davvero alle stelle. Prima finalista a presentarsi sul palcoscenico, Denise Giordano, seguita da
Sebastiano Beozzo, Federica Foladori, Federica Pegoretti, Chiara Degan e Paola Bandera, Angela Coser, Giacomo Coser, Carolina Roat, Maria Chiara Erlicher
e Veronica Coser, Daphne Cramerotti, Michele Eccheli, Maria
Noel Barral, Valentina Cimadon
e Maria Giovanna Stoppa, Chiara Dallago, Riccardo Mariotti,
Jessica Dallago, Davide Gazza,
I premiati al Cantascuola.
38
L’
ARIONE
di Giacomo Coser, con la
redazione del
giornalino scolastico
Ottavia Dalmartello, Tania Bisesti e Chiara Piffer, Gabriele Ridolfi.
La parte più bella per un cantante è quando sale sul palco e gli
altri lo applaudono. In quel momento si provano delle emozioni
indescrivibili.
A metà spettacolo ecco l’esibizione, molto apprezzata dal pubblico, di Matteo Comper che ha
cantato “I bambini fanno oh”.
Al termine della gara canora,
la giuria si è ritirata ed è stato questo il momento per una gradita
sorpresa: il duetto dell’ormai nota
cantante Alessia Cavalieri, collaboratrice dell’intera manifestazione, con Giacomo Coser. Assieme hanno interpretato il pezzo di
Chiara Degan e Paola Bandera.
Andrea Boccelli “Vivo per lei”.
Sempre nell’intermezzo ha fatto il suo debutto l’orchestra della
scuola con pezzi quali “La marcia di Topolino” e la colonna sonora del film “La vita è Bella”
diretti dal prof. Stefano Rattini.
Ed eccoci finalmente ai risultati: terza classificata Carolina Roat
con “Una poesia anche per te”,
seconda Maria Noel Barral con
“Ragazza di periferia”, primo
classificato Giacomo Coser con
“Nessun rimpianto”.
Un grazie agli organizzatori e al
Comune di Aldeno che, sempre
molto disponibile, ha contribuito
alla premiazione. Un grazie particolare a Matteo, Sebastiano e alle
loro assistenti che, con il ricavato
del loro laboratorio di cucina, hanno offerto un lettore cd ai primi tre
classificati.
L’angelo della
musica
di Hugo Daniel Stoffella
Moriva quarant’anni fa padre Giuseppe Stofella, aldenese, uno dei
massimi autori di musica sacra del Novecento. Si adoperò per la
santificazione di Gaspare Bretoni, amico e maestro di Antonio Rosmini. Ecco la testimonianza del biografo, Luigi Mantovani.
Padre Giuseppe Stofella.
una straordinaria memoria musicale: bastava che in chiesa udisse una
melodia una sola volta, e uscito
non la scordava più.
Così lo ricorda padre Mantovani:
“L’ho visto rileggere con gusto una messa in re minore di
Cherubini. Non aveva bisogno
dello strumento: leggeva sentendo, ed esprimeva subito un
giudizio di valutazione. Aveva
l’orecchio musicale interiore,
cioè percepiva le note con il numero esatto della vibrazioni rapportate al la del diapason. Un
giorno entrando in S. Pietro,
mentre la Cappella Sistina esegue, Padre Stofella dice:
- In Si bemolle.
- Come fa a saperlo? chiese
il chierico P. Gino Benaglia.
- Eh, sì è in Si bemolle!”
Padre Giuseppe prediligeva gli
autori sacri, ma studiò anche quelli
profani, come i grandi operisti dell’Ottocento, tra questi portava in
palmo di mano Giuseppe Verdi,
che ammirava per la fluidità della
melodia. Allo studio da autodidatta
aggiunse gli studi veri e propri: Nel
1917, essendo a Roma con i suoi
chierici, si iscrisse al Pontificio Istituto di Musica Sacra e vi sostenne tutti gli esami di teoria e composizione riscuotendo il plauso e
l’ammirazione del suo maestro, il
famoso Raffaele Casimiri. Ma Padre Giuseppe tardò a dare l’esame complementare di strumento,
anche per le sue mani martoriate a
causa della cattiva circolazione del
sangue, e i suoi superiori, nel
1921, gli ordinarono di seguire i
suoi chierici, che ritornarono a
Verona, cosicché egli non arrivò
al diploma musicale.
“Nel caso di Padre Giuseppe, il diploma avrebbe aggiunto
ben poco a quello che già sapeva, ma avrebbe certamente creato in lui un’altra psicologia,
sospingendolo a uscire dal guscio e a dare alle stampe le sue
composizioni. E fu fecondissimo!” Questa la testimonianza di
padre Mantovani. Infatti nel catalogo di Padre Giuseppe, più che il
numero delle composizioni (ben
928), colpisce la straordinaria versatilità: 116 “Tantum ergo”, vari
“Panis angelicus” e “O salutaris
Hostia”, decine e decine di Litanie, numerosi Canti mariani e del-
La storia
Il musicista
“Padre Giuseppe, quando el
sona l’è’n angelo” era uno dei
commenti dei pellegrini trentini nel
santuario di Lourdes, quando rimasero toccati dalle sue brevi improvvisazioni all’harmonium che
commentavano il momento mistico della benedizione eucaristica.
Padre Giuseppe ebbe, infatti, il
dono della musica, lo coltivò segretamente e appassionatamente,
lo portò a maturazione rivelandosi
fecondo compositore. Ammesso
nel corso della prima ginnasio allo
studio di pianoforte, cominciò a
comporre già a 15 anni. Fin da
bambino si accorse di possedere
L’
ARIONE 39
La storia
la Passione, per non dire delle 25
Messe complete.
Le sue opere furono eseguite a
Roma al Mascherone, in S. Andrea della Valle, a S. Maria Maggiore, invitato da Mons. Licinio
Refice, musicista di fama internazionale e allora Maestro Direttore
della Cappella Liberiana di S.
Maria Maggiore. La sua cantata
“La Buona Novella”, scritta per
il S. Natale, eseguita per la prima
volta il 1 gennaio 1905, ebbe un
grande effetto nel teatro del Patronato Operaio a Verona, a giudicare dal numero dei giorni che
rimase in cartellone.
Una delle sue messe fu eseguita anche ad Aldeno, come scrive
il giornale “Nuovo Trentino” in
data 12 gennaio 1926:
“In occasione del solenne ufficio funebre per la defunta Regina Margherita, celebrato con
l’intervento di numeroso popolo, delle autorità e delle rappresentanze di tutte le associazioni
(…) eseguì per la prima volta
con bel colorito e con sicurezza
superiore all’aspettazione, dato
il breve tempo utilizzato a prepararla, una nuova Messa di
Requiem a tre e in certi punti a
quattro voci virili, composta di
fresco dal nostro concittadino
M.R. prof. Don Giuseppe Stofella, stimmatino, che, fra parentesi, trovasi ancora convalescente, dopo lunga malattia, nel
nostro paese.”
Lusinghiero è il giudizio del
musicista Padre Gino Benaglia,
noto per la sua perfezione mu-
40
L’
ARIONE
sicale: “Padre Stofella nei miei
confronti è come un gigante rispetto a un nano. La sua musica è essenzialmente religiosa: non è religioso solo il testo, è religiosa la
sorgente, lo spirito, l’impostazione: tutto è culto di Dio”.
Padre Giuseppe, inoltre, ha attraversato una crisi di identità musicale, probabilmente negli anni, in
cui faceva il maestro di pianoforte: era attratto dalla vita dedicata
all’arte esaltata nel testo della
Bohème di Puccini. Era di una sensibilità tale, per cui quell’ideale lo
doveva attrarre in maniera forte,
come una tentazione. Ma la crisi
fu pienamente risolta in senso religioso.
Con la riforma liturgica, introdotta dal Concilio Vaticano II
(1962-65), molta musica di Padre
Giuseppe, come del resto quella
di altri autori sacri, venne archiviata
avendo testo latino. A partire dal
2001, invece, le sue opere rivivono e sono entrate nel repertorio
della Scuola di Canto Corale “Felpi Vallesi” e dell’Orchestra del
Teatro Olimpico di Vicenza.
Il letterato ed insegnante
Già da studente, Padre Giuseppe leggeva i classici latini “non tanto per dovere scolastico, quanto per suo personale diletto”, ricorda Padre Mantovani e continua: “Via, via che cresceva, si
sprofondava sempre più in quel
mondo classico, innamorandosene a tal punto, da giungere a
cimentarsi in produzioni letterarie”.
Naturale sbocco di tale preparazione fu l’insegnamento e l’educazione dei candidati al sacerdozio. E questo fu come il filo conduttore di tutta la sua vita: da giovane sacerdote insegnò letteratura
italiana e latina nel seminario di Belluno dal 1910 al 1914, successivamente, dal 1914 al 1924 fu insegnante e prefetto della SS. Trinità a
Verona e successivamente a Roma;
dal 1924 in poi insegnò patrologia
e storia ecclesiastica ai teologi e latino ai liceisti fino al 1956. Alcuni
suoi alunni, attratti unicamente dalla sua figura di saggio paziente e
buono, lo scelsero addirittura come
loro guida spirituale.
Significativo è il giudizio di Padre Mantovani: “Fornito di spiccate dote di intelligenza, educato nella precisione ferrea del
mondo classico e della filosofia
scolastica, aperto al bello, Padre Giuseppe aveva i requisiti
per divenire sia storico che insegnante. E l’uno e l’altro fu.”
L’orfano prodigio
Padre Giuseppe nacque il 13
novembre 1885 ad Aldeno e morì
il 22 marzo 1966 alla veneranda
età di 81 anni. Ma diamo uno
sguardo alla sua famiglia ed alla sua
infanzia difficile:
Suo nonno, Girolamo Stofella,
fu Capo Comune di Aldeno, suo
padre Eugenio morì alla giovane
età di 34 anni, quando il piccolo
Giuseppe aveva soltanto due anni.
Tre anni dopo morì anche la madre, Angela Fiorilli, ed il piccolo
Giuseppe nonché la sorellina Eu-
Il giovane padre Giuseppe Stoffella con la
sorella Eugenia che lo ospitava ad Aldeno.
le lo ospitava sempre ad Aldeno
durante i suoi periodi di convalescenza.
Lo storico
Padre Giuseppe, dopo essere
dunque entrato nell’Ordine dei
Padri stimmatini nel 1897, alla giovane età di 12 anni, fu ammesso al
Noviziato nel 1901 nella casa di
Trento dei Padri stimmatini e divenne sacerdote nel 1909. Assai
cagionevole di salute, studiò filosofia e teologia, superando gli esami sempre brillantemente. Ma passiamo alla sua figura di storico.
Ecco cosa dicono di lui:
“Don Stofella è uno storico
serio, dotato di fine intuito e di
grande equilibrio di giudizio.”
(Cardinale Ferdinando Antonelli)
“P. Giuseppe Stoffella è ricordato tra i più dotati e diligenti storici”.
(Reverendo Joseph Charles
Henchey)
La sua attività di storico e ricercatore si concentra sulla vita e
le opere del Fondatore degli Stimmatini, Gaspare Bertoni. “Su questa strada Padre Giuseppe si rivela l’uomo della Provvidenza
per far giungere il Fondatore
alla gloria dei beati”, scrive padre Mantovani. Chiamato, infatti,
a Roma nel 1941 dal Relatore
Generale della Sezione Storica
della S. Congregazione di Riti, in
soltanto sette anni Padre Giuseppe riesce ad approntare quel Summarium Additionale per la “positio storica” che incontrerà l’unanime consenso dei consultori nella
seduta del 1958.
Così lo ricorda Padre Cornelio Fabro in uno scritto, redatto nel
1989, in occasione della Canonizzazione del Beato Bertoni.
“L’imminente canonizzazione del nostro amato Fondatore
mi richiama la figura di p. Giuseppe Stofella al quale si deve il
passo decisivo, rappresentato
dal Summarium additionale della Positio super virtutibus. Un
profondo senso della realtà storica, una convinzione profonda
della santità del Bertoni con la
coscienza critica della mentalità dell’Ottocento, tempo di rivoluzioni per tutta l’Europa, con
un eccezionale fiuto dei documenti, lo misero sulla via giusta,
la quale, continuata con altrettanto ardore dal p. Dalle Vedove, lo fa il protagonista indiscutibile della conclusione che ha
portato alla Canonizzazione.
Negli anni più fervidi del suo
lavoro, presso la Curia Generale, egli passava ogni mattina a
darmi un fraterno saluto e ad
informarmi dei progressi del suo
lavoro: appena faceva qualche
colpo grosso [ritrovamento di
documenti] passava subito nella mia camera a darmi la comunicazione. Altissimo ingegno
musicale e poetico, egli sprofondava nell’interpretazione del
documento e tesseva con facilità la costellazione storica della
realtà ivi indicata. L’indifferenza dell’ambiente con le sue idee
storte non lo scoraggiò mai ed
era felice quando qualche stim-
La storia
genia, che aveva soltamente due
anni, rimasero orfani. Quando Giuseppe aveva appena 12 anni, suo
zio, Egidio Stofella, lo portò con
se presso i Padri Stimmatini a Verona, di cui lo zio faceva parte
come membro del Capitolo dell’ordine. Significativa è la testimonianza dei suoi confratelli su padre Egidio: “Consumò l’intera
sua vita nel predicare alla gente
umile di campagna, prima in
diocesi di Pavia, poi a Trento, e
infine a Parma. Ovunque faceva gran bene con la sua parola
semplice ed animata. Sfinito di
forze e costretto al letto si dispose con edificante serenità alla
morte del giusto.” Padre Egidio
morì all’età di 59 anni nel 1923.
Nello stesso anno, padre Giuseppe, oltre allo zio, perse anche la
sua amata sorella Eugenia, la qua-
L’
ARIONE 41
La storia
matino giovane si metteva dalla sua parte; egli soffrì molto per
le incomprensioni (...) gli bastò
l’incoraggiamento del Card.
Ferdinando Antonelli [allora
Relatore Generale della Sezione
Storica della Congr. delle Cause dei Santi], che lo scoprì e lo
protesse. Posso dire, come testimone diretto, l’impressione di
gioia e di sicurezza che l’accompagnarono fino alla fine.” .
Significativa è anche la testimonianza dei confratelli di padre Giuseppe:
“Anima pia e di intensa vita
interiore era illuminato da acuta intelligenza, che seppe impiegare nel campo storico specialmente a favore della Causa del
Padre Fondatore. Fin da giovane rivelò un talento musicale
straordinario con esecuzioni e
composizioni che lasciavano
ammirati i confratelli. Si iscrisse al Pontificio Istituto di Musica Sacra, ed era computato tra
i migliori allievi. Dal 1910 al
1914 fu insegnante al seminario di Belluno; poi ritornò presso i nostri studenti. Con essi
andò a Roma, in Via del Mascherone. Nel 1926 alle Stimate cominciò quelle ricerche di archivio e quegli studi storici che sostanziano tutta la nostra vita
stimmatina. Le sue pubblicazioni
sono state numerose e dense di
contenuto. Dopo il 1952 lasciò
Roma dove era vissuto parecchi
anni e si ritirò a Verona e Sezano dove iniziò la pubblicazione
delle opere “Collectanea Stig-
42
L’
ARIONE
matica”, “Vita del Fondatore”,
“Epistolario”. Aveva già pubblicato “Pagine di Vita Cristiana”. Morì nove anni prima di
poter vedere il più bel frutto delle sue fatiche: la beatificazione
del Bertoni.”
Il processo di beatificazione
venne aperto nel 1906. L’eroicità delle sue virtù fu riconosciuta
da Paolo VI il 15 dicembre del
1966. Successivamente, il 1 novembre dell’anno Santo 1975 lo
stesso Pontefice Paolo VI iscriveva nell’Albo dei Beati l’umile
prete veronese; e il 1 novembre
1989 Giovanni Paolo II lo annoverò tra i Santi della Chiesa. La
festa di Santo Gaspare Bertoni è
il 12 giugno.
Ma chi fu Gaspare Bertoni?
Il consigliere di Rosmini:
San Gaspare Bertoni:
Gaspare Bertoni (1777 –
1853), nativo di Verona, fu un sacerdote particolare. Nella città
scaligera Antonio Rosmini fece
visita al Bertoni per chiedere consiglio circa la fondazione della
sua congregazione dei “Sacerdoti della carità”. Il suggerimento
era venuto da Maddalena di Canossa che aveva indirizzato l’insigne filosofo all’umile prete delle
Stimate perché coltivava in cuor
suo il sogno di veder nascere, accanto alle “Figlie della Carità”,
il ramo maschile. Il Bertoni lo incoraggiò, prima a voce e poi per
iscritto e continuò anche in seguito a sostenere e pregare per
l’opera che lentamente si anda-
va configurando. Quanta stima
il Rosmini nutrisse per il Bertoni
lo testimonia una lettera al fratello dove dice: “Tengo don Bertoni per un uomo santo “.
Il Bertoni si dedicò in modo particolare e generosamente alla cura
della gioventù, iniziando la sua opera dando vita agli Oratori Mariani
che divennero scuola di educazione civile e religiosa e luoghi di sana
ricreazione. Non trascurò l’insegnamento nel Seminario Diocesano, nella predicazione popolare, né
più tardi la scuola per i bambini
meno abbienti. Nel 1816 con alcuni compagni diede vita alla Congregazione dei Padri stimmatini. A
cagione di strazianti operazioni, che
sopportò con eroica fortezza, assurse alla fama di “apostolo della
sofferenza”. Morì a Verona il 12
giugno 1853.
La sua Congregazione si è gradualmente diffusa fuori Verona in altre città d’Italia, poi negli Stati Uniti, in Brasile (dove oggi conta sei
Vescovi), in Cile, nelle Filippine e
nei territori di missione in Sud Africa, Costa d’Avorio, Tanzania e
Thailandia.
Nella diocesi di Trento gli Stimmatini, meglio noti come “Bertoniani”, dal nome del loro Fondatore,
giunsero nel 1866, invitati dal Vescovo Benedetto Riccabona che li
aveva conosciuti a Verona quando
egli era Vescovo di quella città.
Oggi, invece, troviamo un altro personaggio trentino di spicco fra i
padri stimmatini: si tratta di Giancarlo Brigantini, eletto vescovo di
Locri il 12 febbraio 1994.
F
oto storiche:
un concorso a premi
di Cristina Cont
Il comune di Aldeno istituisce una sezione speciale nella Biblioteca
per conservare i documenti fotografici sulla vita del paese.
La storia siamo noi cantava
De Gregori una ventina d’anni fa.
La storia del nostro territorio è sì
fatta di colonie romane, di Lon-
gobardi, di principato vescovile,
di rivoluzione contadina, di Napoleone, di guerre e di accordi
Degasperi – Gruber; ma la “storia” è fatta anche di vecchi scorci
di paese, di porteghi, archi, fontane e piazze demolite e ormai
scordate, di donne ed uomini che
abitavano e lavoravano in questi
spazi, di anziani che vi riposavano e di bambini con le braghe
corte che vi giocavano. La storia è fatta anche di attimi, di sguardi perduti, di gioie, di delusioni,
di sentimenti impressi indelebil-
mente su di una pellicola.
Con l’intento di non cancellare la memoria storica che è un
prezioso patrimonio di tutti noi il
comune di Aldeno ha promosso
un concorso di foto storiche.
Una raccolta di immagini che ci
aiutano a ripercorrere la storia di
Aldeno e dei suoi abitanti, le trasformazioni nel corso dei decenni, i momenti di vita quotidiana
che testimoniano lo scorrere del
tempo.
Il conferimento in luogo comu-
La storia
…la storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso…
…siamo noi che scriviamo le
lettere,
siamo noi che abbiamo tutto
da vincere e tutto da perdere.
La storia siamo noi, siamo
noi padri e figli,
siamo noi, bella ciao, che
partiamo…
L’
ARIONE 43
ne ed idoneo alla conservazione di
queste pregiate tessere di storia
locale è sicuramente un atto di intelligente generosità verso i propri
concittadini e verso le generazioni
a venire. Dopo un lavoro di scansione e di catalogazione, il materiale raccolto sarà conservato in un
archivio fotografico accessibile e
consultabile dai cittadini.
La prima fase dell’iniziativa prevede la raccolta di fotografie storiche, meglio se in formato originale, fino il 1940.
Saranno indetti concorsi successivi per la raccolta di altri documenti fotografici, secondo il seguente piano:
- foto di guerra: 1940-1945
- foto del dopoguerra e della
ricostruzione: 1946-1965
- foto degli anni ’60 e 70
Regolamento concorso fotografico - Prima fase:
La partecipazione è gratuita ed
aperta a tutti.
Non vi è limite al numero di
opere per ogni singolo partecipante.
Sono ammesse opere su qualsiasi supporto, meglio se in originale.
La partecipazione al concorso
sottintende la donazione delle immagini presentate alla Biblioteca
comunale. Per le immagini in originale, la Biblioteca provvederà a
rilasciare copia cartacea o digitale
delle stesse.
Le opere confluiranno nella
costituenda sezione iconografica
della Biblioteca. Ogni partecipante ne autorizza l’utilizzo per pub-
blica utilità, sollevando il comune
di Aldeno da ogni responsabilità.
Non sono ammesse immagini
derivanti da elaborazioni fotografiche o digitali.
Le foto devono essere relative
esclusivamente al paese o a persone di Aldeno.
Le foto devono essere antecedenti il 1940.
Le fotografie saranno valutate
da una giuria di esperti, secondo
criteri che attengano alla rarità, alla
particolarità dei momenti, delle
persone o dei luoghi rappresentati, al contenuto documentativo, al
valore artistico.
Premi: ai primi tre classificati
sarà donata una macchina fotografica digitale, di valore diverso.
La premiazione avverrà con
una speciale cerimonia in occasione della Mostra dei Merlot d’Italia. Al termine dell’esposizione tutte le opere verranno acquisite e
archiviate nella sezione iconografica della Biblioteca comunale di
Aldeno.
La storia
Per partecipare bisogna inviare o consegnare le fotografie in
busta chiusa presso la Biblioteca di Aldeno, via Giacometti n.
8, 38060 ALDENO (TN). Unitamente alle foto va consegnato
il modulo di partecipazione debitamente compilato, il quale si
può scaricare dal sito
www.comunedialdeno.it .
Le foto dovranno essere consegnate entro e non oltre il 15 settembre 2006.
44
L’
ARIONE
G
innastica
oltre i confini
di Giuliana Cramerotti
“La Ginnastica è sport, la ginnastica è gioco,
la ginnastica è arte, la ginnastica è…”
nale di Aldeno sabato 27 e domenica 28 maggio. in occasione
del saggio di ginnastica artistica e
danza creativa, edizione 2006,
proposto dall’associazione sportiva dilettantistica Ginnastica Aldeno, dove i protagonisti sono
stati gli oltre 80 allievi di età compresa tra i 3 e i 19 anni, che hanno partecipato durante l’anno ai
corsi di ginnastica.
In questo Saggio dal titolo
“Magicamente mare”, le ragazze protagoniste hanno vissuto
un’avventura fantastica, dove, tra
le simpatiche e straordinarie creature che abitano le profondità
degli abissi, hanno scoperto la
vera magia della vita.
Questo spettacolo conclude
l’attività ordinaria dei corsi di un
altro anno sportivo, trascorso all’insegna di risultati e di successi
sempre più straordinari, legati sia
all’attività agonistica che promozionale.
Per quanto riguarda l’attività
agonistica, infatti, gli allori sono
cominciati con il Trofeo Giovani
Regionale, dove le piccolissime
(5-7 anni) Deborah Bernardi, Jessica Coser, Maddalena Oliana,
Evelyn Turri, Francesca e Zaira
Piffer, hanno sbaragliato le altre
squadre, laureandosi Campionesse regionali.
Lo stesso vale per le ginnaste
della 1° fascia (8-10 anni) Alessia Baldo, Ilaria Beozzo, Ylenia
Festi, Roberta Larentis, Elisa
Manzo ed Angela Muraglia, che
hanno fatto un’ottima prestazione al Trofeo ACI regionale, conquistando a loro volta il titolo di
Campionesse regionali.
I risultati positivi sono poi proseguiti con una nuova e molto impegnativa competizione, inserita
da quest’anno nel calendario federale, l’Oceano di ginnastica,
dove le allieve della Ginnastica
Aldeno, allenate dall’Istruttore
Federale Internazionale Sheila
Mosna, hanno superato tutte le
altre squadre, conquistando il titolo di Campionesse regionali, in
tutte le categorie.
- Nella categoria 1° fascia (810 anni), la squadra era composta da Ilaria Beozzo, Ylenia Festi, Roberta Larentis ed Elisa
Manzo
- Nella categoria 2° fascia
(11-13 anni) da Andrea Coser,
Sara Lugli e Irene Maistri.
- Nella categoria 3° fascia
(14-19 anni): Aurora Beozzo, Annalisa Cramerotti, Jessica Mosna.
La classificazione a livello regionale consentirà la partecipazione di queste ginnaste, come
rappresentanti del Trentino AltoAdige, ai Campionati Nazionali
dell’Oceano di Ginnastica, che si
svolgeranno a Fiuggi alla fine di
Giugno, nell’ambito della manifestazione più importante della
F.G.I: Gymfestival 2006.
Inoltre, anche quest’anno, la
Ginnastica Aldeno avrà l’onore di
superare i confini nazionali, in
quanto una rappresentativa di ginnaste, dopo aver passato le durissime selezioni, si è conquistata
la possibilità di partecipare ad
una manifestazione di grande prestigio internazionale: il Trofeo Internazionale di mini-trampolino,
che si svolgerà a Riccione la prima settimana di Luglio.
Lo sport
Tutto esaurito al teatro comu-
L’
ARIONE 45
L’attività in regione proseguirà con gli spettacoli dell’Esprit
de Folies, il gruppo di danza
acrobatica e creativa dell’A.S.D.
Ginnastica Aldeno e con il corso
intensivo di ginnastica acrobatica
e danza creativa che, visto l’enorme successo dell’anno scorso,
sarà riproposto anche quest’anno e si concluderà in Agosto, con
uno spettacolo nel parco di Garniga Terme.
Per informazioni sull’attività
dell’A.S.D. Ginnastica Aldeno e
dell’Esprit de Folies, è possibile
rivolgersi al Responsabile Tecnico dott.ssa Sheila Mosna (3474480339)
Impegnarsi
per lo sport
di Remo Cramerotti
Un accorato appello del Presidente alle famiglie aldenesi, in occasione dell’assemblea annuale della Società sportiva di Aldeno del 3
Febbraio scorso. Se viene meno la partecipazione, l’organizzazione
volontaristica si logora e muore, a discapito dei ragazzi.
Riunire delle persone attorno
Lo sport
ad un tavolo non è mai stato facile. Più facile che le stesse si trovino spontaneamente altrove: al bar,
al cinema e in qualunque altro luogo. II motivo è semplice e logi-
46
L’
ARIONE
co. L’assemblea vive solo della
presenza degli altri senza i quali
sarebbe nulla e con i quali impone
di instaurare un rapporto di collaborazione. È dunque impegno e
non divertimento. Vi sono al con-
trario ritrovi che non esigono alcun impegno, non chiedono niente in cambio se non quello di consumare un prodotto.
L’ultima volta che ci siamo trovati in assemblea, nel gennaio
2005, avevamo fra l’altro l’obiettivo di coinvolgere persone della
comunità per farle partecipi dell’attività della Società, Obiettivo
mancato o perlomeno parzialmente mancato.
Sicuramente ci vuole una migliore informazione delle attività
della Sportiva, un coinvolgimento
diretto di chi già segue l’attività dei
figli nel settore del calcio del tamburello o della pallavolo. Non si
tratta di imporre niente a nessuno
ma di far capire agli altri e di capire noi che senza la collaborazione
attiva di altre forze senza il ricam-
lonterosi che si sentano di far parte di un’attività dalla quale trae giovamento non solo il figlio, la figlia,
il nipote, la nipote ecc. ma chiunque vi sia coinvolto.
Alla fine noi siamo ancora padroni del destino della Società
Sportiva.- Resistiamo! Lo facciamo volentieri, continuando ad essere disponibili e a farlo senza recriminare per gli assenti. Crediamo che il lavoro sportivo, culturale e umano con i giovani del paese di Aldeno sia uno sforzo che
va fatto, necessario allo stesso
paese, che lo renda migliore, faciliti la crescita nostra e di tutti i residenti.
Nell’analizzare I’attuale stato di
salute del nostro gruppo sportivo
si corre il rischio di fare le solite
diagnosi, sottolineando vecchie
problematiche di tipo organizzativo o finanziario che, per quanto
reali, finiscono, se continuamente
ripetute, con I’annoiare i nostri
abituali sostenitori
Per evitare tutto questo e per
non utilizzare funambolismi linguistici nel riproporre le tematiche di
sempre, credo sia opportuno partire da un dato nuovo e significativo che apre interessanti ed incoraggianti prospettive per il prosieguo della nostra attività. Mi riferisco, in particolare, al numero sempre più crescente di ragazzi che
hanno scelto di frequentare la nostra scuola calcio, il tamburello il
minivolley lo judo.
Tale fenomeno, ad onor del
vero, si è già manifestato la scorsa
stagione sportiva, ma il fatto che
si sia ripetuto nel corrente anno
evidenzia un trend che fa ben sperare per i prossimi anni. Ad un’attenta analisi, il fatto non si spiega
semplicemente con i recenti processi di urbanizzazione del nostro
paese che, con il relativo carico
antropico fatto in gran parte di famiglie giovani, che hanno innalza-
Lo sport
bio, l’attività della Sportiva stenta
a continuare.
Ogni organismo vive se si alimenta, altrimenti muore.
Se nel paese questo nostro impegno è sentito, è degno di considerazione, è visto come necessario per lo sviluppo fisico, morale e
umano dei giovani che lo abitano,
la risposta che cerchiamo non può
che arrivare.
Diversamente sarebbe una caricatura del nostro impegno, del
nostro darci da fare, un “professionismo francescano”, una contraddizione! E dunque, il futuro
della Sportiva esiste solo se anche qualcun altro se ne vorrà occupare.
A noi l’impegno di sollecitarne
il cambiamento.
Abbiamo più volte detto che
chi si impegna lo fa gratuitamente
per passione sportiva, umana e
civile. La comunità non può che
esserne grata e riconoscente.
Ma la forza che abbiamo non
è quasi più sufficiente a sostenere
i sempre più gravosi impegni nei
due settori più considerevoli quelli
del calcio e del tamburello.
L’attività di oltre 200 giovani
suddivisi nelle varie categorie (dai
primi calci, al mini-volley al judo
fino alla categoria adulta del calcio e del tamburello) non si può
più improvvisare e il carico di lavoro non si può suddividere con
“quattro disperati” perché alla fine
da divertimento diventa sacrificio,
che alla lunga logora. Si pone dunque il problema urgente, del coinvolgimento di altri genitori o vo-
L’
ARIONE 47
Lo sport
to il tasso di natalità. Senza inoltrarsi in faticose ricerche, credo che
la soluzione vada ricercata nella
validità della nostra proposta formativa ed educativa che considera I’attività sportiva non una fabbrica di campioni ma una ulteriore
opportunità per favorire un sano e
corretto sviluppo psico-motorio e
per creare momenti di socializzazione Ed è questa, per noi, una
forma mentis ormai consolidata
frutto di un ventennale processo di
maturazione che ha registrato passaggi difficili ed a volte contraddittori al proprio interno
Ne deriva peraltro una maggiore responsabilità nei confronti degli atleti e delle famiglie, che non
deve dare nulla per scontato ma
che richiede continui approfondimenti ed aggiornamenti tecnici ed
educativi, una forte condivisione e
motivazione fra i soggetti coinvolti
ed un maggiore sostegno da parte
delle diverse componenti della
nostra comunità.
48
L’
ARIONE
Con questo non voglio nascondere le difficoltà che rendono, in
alcuni momenti, faticosa la realizzazione delle nostre attività ma, di
tanto in tanto, innestare nel gruppo un po’ di ottimismo non guasta.
L’inizio di ogni nuova annata
sportiva è vissuto da tutti (dirigenti, allenatori, atleti, genitori) con
trepidazione e curiosità, sia per
verificare sul campo le aspettative di ognuno, sia per rientrare in
quel sano clima sportivo (riunioni, allenamenti, partite, ecc.) del
quale uno sportivo non può fare
a meno.
L’anno che la Società Sportiva sta affrontando si sta dimostrando intenso ed impegnativo.
Per altro verso il dover gestire
un elevato numero di squadre è
fonte di ulteriori impegni e responsabilità da parte della Società che
deve cercare di dare quelle risposte che ognuno si attende in termi-
ni non solo di risultati, ma anche di
servizi offerti ai propri figli.
In quest’ottica non va sottovalutato lo sforzo che la Società
Sportiva ha fatto per dare un’adeguata e dignitosa logistica alle varie squadre, ma anche per garantire una corretta gestione finanziaria ed agonistica dell’intero Società.
Ognuno per le proprie capacità ricordo che siamo tutti dei volontari ha sicuramente dato in questo senso molto più di quanto richiesto, spesso sobbarcandosi
oneri non strettamente di propria
competenza, senza peraltro mai
tirarsi indietro.
In un gruppo che negli anni è
senz’altro cresciuto sia nel numero di atleti che in qualità, e che si
prefigge obiettivi ancora più alti,
è a questo punto in dispensabile
che entrino forze nuove che oltre
a portare un contributo sul campo (allenatori, responsabili, ecc.)
possano portare nuove idee e
nuovo entusiasmo, oltre che garantire una corretta gestione. non
semplice, della nostra Società. È
appunto attraverso questa assemblea che rivolgo un appello in questo senso soprattutto, ma non
esclusivamente, ai genitori dei
nostri atleti più piccoli; alcuni hanno peraltro già aderito alla nostra
richiesta, ma altri ne servirebbero.
I nostri figli hanno bisogno anche di voi per poter crescere in un
ambiente sportivo capace di farli
maturare tecnicamente umanamente e caratterialmente.
Walter Rossi,
conferma al vertice
di Gloria Bernardi
Momento di intenso lavoro per dirigenti e musicisti della Banda Sociale.
Banda è stata finora davvero intensa. Dopo l’uscita di domenica
30 aprile nel festoso raduno di
Trento in occasione del 55° anniversario della Federazione dei
Corpi Bandistici del Trentino, lunedì 1° maggio ha tenuto un apprezzato concerto a Bresso (MI).
Domenica 7 maggio si è tenuto il
“Concerto di Primavera” nel suggestivo scenario di Piazza della
Torre il cui tema sono stati i musical. Durante l’esecuzione dei brani
sono state proiettate, su uno
schermo posto alle spalle dei musicisti, le immagini tratte dai musi-
cal stessi. In quest’occasione sono
state premiate, per i 10 anni di permanenza in Banda, Cecilia Piffer,
Eliana Zandonai e Valentina Schir,
ed alla Madrina Chiara Schir è stato consegnato un quadro ricordo
della sua nomina, avvenuta durante il concerto di Natale 2005.
Queste le cose fatte fino ad
oggi, ma cosa farà la Banda prossimamente? Presto detto! Il prossimo 26 maggio ci esibiremo a
Pomarolo in occasione dei festeggiamenti per il 120° anniversario
di fondazione della Banda F. e G.
Fontana; il 2-3-4 giugno si rinnova il gemellaggio con il Corpo
Da sinistra, Walter Rossi, Cecilia Piffer, Valentina Schir, Eliana Zandonai.
Il concerto in piazza Garibaldi.
Musicale di Svihov, gemellaggio
che riscuote sempre un grande
successo fra i bandisti sia di Aldeno che di Svihov; a luglio, e precisamente il 22-23, la Banda carica
strumenti e costumi da bagno per
la trasferta a Fano (AN) che intende così ricambiare l’amicizia dimostratagli in occasione della Serata Concerto 2005 alla quale la
Banda di Fano partecipò come
ospite.
Per venerdì 9 giugno è previsto il concerto per la Sagra di S.
Modesto e il 17 giugno si svolgerà la tradizionale Serata Concerto
con ospiti la Banda Cittadina e
Majorettes di Caltrano (VI) e il
Associazioni
La stagione concertistica della
L’
ARIONE 49
Corpo Musicale S. Cecilia di
Bresso (MI).
Passiamo ora alle notizie relative all’organizzazione della Banda.
A marzo sono state rinnovate le
cariche sociali ed eletto il nuovo
consiglio direttivo. Alla presidenza
della Banda è stato confermato
Walter Rossi, vicepresidente Carlo Nicolodi, segretario Federico
Clappa e tesoriere Lucio Bernardi. Gli altri componenti del consiglio direttivo sono: Luca Beozzo,
Gloria Bernardi, Iari Dallago, Katia Dallago, Luca Moratelli e Fabrizio Peterlini. A loro sono stati
distribuiti i diversi compiti necessari al buon funzionamento della banda, ad esempio la gestione divise e
la riparazione degli strumenti.
È ormai la fine di maggio e si
stanno per concludere i corsi di
solfeggio e strumento che la banda ha organizzato e iniziato nel
mese di ottobre, e le prove di Bandina che è sempre diretta dal maestro Nicola Bighetti. La bandina
si esibirà a Pergine in occasione
della manifestazione giovanile “A
tutta Banda” il prossimo 1°
giugno..In questa sede si vogliono
ringraziare tutti i maestri che svolgono la loro attività con i nostri allievi per la loro professionalità Si
informa inoltre che sono aperte
fino al 10 giugno le pre-iscrizioni
ai corsi di teoria e solfeggio dell’anno 2006/2007 da effettuarsi
presso Nicolodi Carlo responsabile dei corsi.
In questo momento la Banda
aspetta di traslocare strumenti, leg-
gii e partiture presso le vecchie
scuole elementari in via Damiano
Chiesa, trasloco necessario per
consentire la ristrutturazione dell’attuale sede della Banda che rientra nel progetto di recupero del
blocco ex-cantina sociale.
L’attesa della nuova sede sarà
un po’ lunga ma ci consola sapere
che quella sarà la sede definitiva e
sarà strutturata in modo da rispondere al meglio alle esigenze della
banda. Permetterà ad esempio di
ospitare in aule apposite i corsi che
la Banda organizza per gli allievi.
Per chi desidera mettersi in contatto con la banda
può farlo digitando
[email protected],
o visitando il sito
www.bandasocialealdeno.it.
CHE RIBAL
TONE!
RIBALTONE!
Alla ribalta del “Ribaltone”
i giovani di Aldeno
Associazioni
Anna Forti e Alessio Beozzo sono stati fra i
protagonisti della finalissima del “Ribaltone” la
manifestazione promossa annualmente dall’emittente televisiva TCA.
Lo scorso 27 maggio si sono esibiti sul palco del Teatro Sociale di Trento interpretando la
canzone I belong to you di Eros Ramazzotti e
Anastacia.
L’accesso alla finale dei due giovani aldenesi è arrivato grazie alla vittoria conquistata nella
puntata dell’ 8 aprile u.s.
Nelle foto Anna e Alessio durante l’esecuzione al Teatro Sociale.
50
L’
ARIONE
Benemerenze
ai reduci
di Cornelio Muraglia
Consegnati i riconoscimenti agli Alpini che combatterono 60 anni
fa.
Trento diretto da maestro Fronza hanno introdotto la cerimonia
di consegna dei riconoscimenti
agli alpini della destra Adige reduci del secondo conflitto mondiale.
La consegna ai 31 soci è avvenuta a Sopramonte, in un affollato teatro, gremito di alpini e
famigliari, ospiti del locale gruppo, alla presenza del vessillo sezionale e dei 9 gagliardetti di
zona.
La cerimonia di consegna
delle pergamene di benemerenza, disposte dall’ANA nazionale a sessant’anni dalla fine del se-
condo conflitto mondiale, coordinata da Remo Gislimberti, ha
registrato gli interventi del consigliere di zona Mario Bettega e
del presidente sezionale Giuseppe Demattè, che hanno espresso la gratitudine nei confronti di
questi uomini che hanno combattuto ubbidendo a ordini spesso
ottusi.
Per le istituzioni erano presenti
il rappresentante del comune di
Trento, il presidente della circoscrizione Ravina Romagnano, i
sindaci di Aldeno, Cimone e
Garniga.
Il presidente della circoscrizione ospitante, SergioCappel-
I reduci premiati nella sala civica di Sopramonte.
letti, ha sottolineato la vicinanza
delle istituzioni a questi uomini .
La lettura da parte di Sergio
Bisesti di alcuni brani di una toccante lettera dal fronte di un alpino che non è più tornato, ha
preceduto la cerimonia di consegna delle pergamene.
Un folto gruppo di alpini di Aldeno ha accompagnato i propri
iscritti insigniti del riconoscimento:
Cornelio Baldo, Vittorio Baldo, Federico Beozzo, Sergio Bisesti, Ferruccio Eccheli, Remo
Linardi, William Mazzurana e
Camillo Stedile.
Purtroppo non tutti hanno potuto presenziare: per Cornelio
Baldo, scomparso da pochi giorni, era presente la figlia Paola
che, nel ritirare l’attestato, ha ringraziato l’ANA e le istituzioni. A
Remo Linardi il riconoscimento
è stato consegnato dal rappresentante la presidenza sezionale, accompagnato da alcuni componenti del nostro direttivo.
I presenti, nonostante il pesante fardello degli anni, visibilmente commossi hanno sfilato
orgogliosi sul palco, sorretti dal
loro tenace spirito alpino.
Associazioni
I canti del coro ANA di
L’
ARIONE 51
Cinquant’anni
di scacchi
di Loris Baldo
Tornei, gite e manifestazioni per celebrare il mezzo secolo del Circolo aldenese.
Come preannunciato, nel-
Associazioni
l’anno del cinquantennale, occasione che sintetizza più di
ogni altra la passione e l’impegno profuso dai soci nella disciplina scacchistica, proseguono gli appuntamenti organizzati
all’interno dell’Associazione.
Tra i più rilevanti, ricordiamo il torneo di fine gennaio
(complicato da capricci meteorologici) che ha visto ad Aldeno oltre trenta fra i più forti
scacchisti trentini e, recentissimo, il torneo “Primavera” con
altrettanti partecipanti, tra cui i
più forti maestri altoatesini, in-
sieme ad un folto gruppo di ragazzi under 14, nel quale i nostri giovanissimi hanno potuto
confrontarsi con i coetanei di
tutto il trentino. Il torneo si è
svolto in parte alle scuole medie ed in parte, per i più giovani, presso il parco Arione, dove
l’utilizzo dei pezzi giganti ha
spettacolarizzato la manifestazione.
In programma a fine
maggio, impossibile non citare
la gita alle Olimpiadi di Torino,
che dal 20 maggio a inizio giugno ha radunato l’elite dello
scacchismo mondiale. Subito
Concentratissimo, Oscar Maistri durante il primo torneo organizzato per il 50° anno di
fondazione del Circolo Scacchi Ruzz.
52
L’
ARIONE
dopo si è avviato il corso per
adulti, articolato su 6-8 lezioni
(a cura del sottoscritto) e del
candidato maestro Luciano
Maistri, che darà l’opportunità
a coloro che sono interessati di
avvicinarsi (o riprendere) il gioco degli scacchi. Il bando sarà
reperibile presso la biblioteca
ed informazioni potranno essere richieste il venerdì sera anche presso il Circolo, alle ex
scuole elementari.
All’ inizio di luglio avremo poi il graditissimo ritorno
del GM Michele Godena, campione italiano in carica e,
dopo la pausa estiva, in autunno, il circolo festeggerà in forma ufficiale il mezzo secolo di
storia, con una piccola sorpresa per tutto il paese di Aldeno.
Un particolare ringraziamento, oltre che al Comune di
Aldeno e alla Cassa Rurale di
Aldeno e Cadine, sempre sensibili alle esigenze dell’associazione, va alla famiglia Ruzz,
Ezio e Roberto in particolare,
per l’affetto, la costante presenza e la passione dimostrata.
Giovani: l’anno zero
di Amedeo Moratelli
Il Circolo Culturale Giovanile cambia sede e direttivo, ma prosegue
nel solco dei fondatori.
sione, si è dimostrato un anno
di svolta per il Circolo Giovanile Culturale Ricreativo di
Aldeno. L’inaugurazione della nuova sede (in via Damiano Chiesa n°12/2) e il completo rinnovo del direttivo fa
si che questo anno si possa
considerare una sorta di nuovo anno zero. Un nuovo inizio per un nuovo Circolo, basato però sulle stesse motivazioni che, da sempre, ne caratterizzano l’esistenza. Cioè
il bisogno di creare un luogo
di aggregazione aperto a tut-
La nuova sede del Circolo Giovanile.
ti, soprattutto ai giovani, nel
quale ritrovarsi, divertirsi, autogestirsi. Un luogo, un’associazione tramite la quale organizzare attività per i giovani e non solo; come, per
esempio, i tornei di calcio balilla, magic, pallavolo, playstation e calcetto a 7, tutte attività già svolte, alle quali si
aggiungono la trasferta al concerto di Torino del 23 aprile
e le numerose altre attività in
via di organizzazione.
Ora però colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro
che hanno e stanno rendendo
ciò possibile: i 116 soci, i membri del direttivo (Alessandro
Cimadom, Andrea Cench, Daniele Festi, Daniele Spagnoli,
Samuele Cont, Noemi Perticucci, Paolo Bisesti, Stefano
Cench, Mirco Bisesti, Stefano Dorigotti e Cristina Cimadom); l’associazione Modesto
Perini, la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, la Società
Sportiva Aldeno, il Comune di
Aldeno, i vecchi membri del
direttivo e in particolare Sheila Mosna per la fiducia concessa e per l’appoggio, non
solo economico.
In qualità di responsabile,
spero in una vostra numerosa
partecipazione alle future attività.
Associazioni
I l 2006, come da previ-
L’
ARIONE 53
Aiutare è sperare
di Alma Osler e
Marina Dell’Anna
Solo attraverso l’aiuto e la solidarietà concreti si nutre la speranza
di un mondo migliore.
Anche quest’anno il Grup-
Associazioni
per padre Alessandro Valenti, un
po Missionario propone di sof- giovanissimo missionario trentifermarsi su situazioni non rosee no che si trova in Perù. Il conche si trovano in tutto il nostro certo si è tenuto nel sabato più
mondo, e sottolineiamo nostro, innevato che noi ricordiamo, graperché solo se lo sentiamo tale zie al Comune di Aldeno che ci
troveremo la forza di sperare. ha sostenuti ed a coloro che hanAttivati per portare ad Aldeno la no partecipato con offerta libeconoscenza di alcune situazioni ra. In quest’occasione il coro
particolari che ci sono nel mon- Vallagarina ha cantato testi pardo, ben coscienti che ce ne sono ticolarmente coinvolgenti che
un’infinità e che fra queste si ha parlavano di pace e fraternità e
l’obbligo di sceglierne alcune, la madre di Alessandro, venuta
abbiamo proposto un concerto da Bondo, ha presentato il progetto che sosteniamo; è
stato un peccato che molte
persone di Aldeno non abbiano accettato l’invito. Abbiamo continuato con il
classico mercatino di Quaresima, per il
quale dobbiamo ringraziare
tutte, e sono
tante, le persone che ci hanSuor Maria Martinelli, missionaria in Ciad.
no sostenuto
54
L’
ARIONE
con manufatti del sempre apprezzato artigianato aldenese. E’
stata l’occasione per far conoscere anche l’artigianato del Cameroun, dalla cui vendita abbiamo ricavato un sostegno per il
CASS (Centro Assistenza Socio
Sanitaria) di Yaunde; quello del
Madagascar, il cui ricavo sosterrà la scuola presso la quale opera Suor Germana. Inoltre, con
l’angolo di gioielli di perline, abbiamo sostenuto la Scuola di
Movalane in Mozambico.
Infine, con tutte le importantissime donazioni libere e il contributo della Cassa Rurale di Aldeno, abbiamo aiutato i seguenti
progetti: adozione di due seminaristi di Don Mariano in Brasile,
adozioni tramite Suor Myriam,
ancora in Brasile, Padre Celestino dei Cappuccini, l’Associazione Aiutiamoli a Vivere di Aldeno,
Suor Maria Martinelli per un
ospedale in Ciad, Padre C. Plotegher in Sudan, Padre Zambotti
per le Tende di Cristo, i Bambini
di Strada in Romania, la costruzione dell’oratorio.
Ringraziandovi nuovamente
per il sostegno, auguriamo buona estate a tutti.
Vigili del Fuoco
Volontari Aldeno
di Rudy Cimadom
Una nuova caserma per i pompieri: soddisfazione per la scelta di
una struttura che risponde pienamente ai moderni criteri organizzativi dell’emergenza.
La nuova caserma dei Vigili del Fuoco.
al nostro tipo di attività.
Si è deciso di utilizzare la palazzina degli uffici per destinarvi, al piano superiore, la sala riunioni e l’ufficio amministrativo, mentre al piano inferiore sono stati disposti cucina e spogliatoi, che comunicano
direttamente con l’autorimessa di
circa 300 metri quadrati. All’intero
di essa è stata ricavata la sala radio, fulcro essenziale per la gestione delle emergenze.Abbiamo quindi lavorato tutti con impegno per
sistemare al meglio la struttura, dotandola di quegli accessori necessari per svolgere con professionalità il nostro tipo di attività e, ai pri-
mi di marzo, ci siamo definitivamente trasferiti nella nuova sede.
Ubicato in un luogo periferico,
il fabbricato ci permette di disporre
all’esterno di un adeguata area di
parcheggio e di un’eccellente posizione per intervenire con estrema rapidità e sicurezza nelle emergenze che siamo chiamati ad affrontare.
Siamo quindi molto soddisfatti
della soluzione adottata dall’Amministrazione Comunale che ci ha
permesso di poter usufruire di una
struttura pienamente adatta alle
nostre esigenze.
Chi va e chi viene
Come in tutte le associazioni di
volontariato, è normale che, durante il corso degli anni, ci siano
delle persone che lasciano l’attività e altre cha la intraprendono.
Nel nostro caso quindi mi sento
di ringraziare a nome del Corpo il
Capo Plotone Giorgio Baldo e il
vigile Loris Innocenti che, alla fine
dell’anno 2005 hanno rassegnato
le loro dimissioni, lasciando definitivamente l’attività di Vigile del
Fuoco Volontario, con 27 e, rispettivamente, 13 anni di attività.
Siamo quindi estremamente rico-
Associazioni
La nuova caserma
Da qualche anno si era a conoscenza che la caserma dei Pompieri di Aldeno si sarebbe dovuta
trasferire a causa della ristrutturazione dell’edificio ex Cantina
Sociale programmato per l’anno
2006.
L’amministrazione Comunale,
dopo aver valutato alcune soluzioni, ha individuato nell’ex stabilimento “Marmi Dallago e Fabbianelli” la struttura idonea ad essere
la nuova caserma dei Vigili del
Fuoco.La squadra dei Pompieri ne
è stata subito entusiasta, in quanto
il fabbricato si presta perfettamente
L’
ARIONE 55
noscenti nei loro confronti, per la
loro dedizione, il loro impegno e il
loro senso di abnegazione, il medesimo che caratterizza tutti i Pompieri Volontari.
In sostituzione quindi di Giorgio Baldo e Loris Innocenti, sono
stati accolti tre nuovi aspiranti vigili che hanno scelto di lavorare
con noi per i prossimi anni: Stefano Ridolfi, Roberto Ferrari e
Stefano Auspergher. A loro va il
nostro migliore
augurio per un
sereno cammino
in questo gratificante, ma allo
stesso tempo
molto impegnativo mondo del volontariato.
IL CORPO VOLONTARIO
DEI VIGILI DEL FUOCO DI ALDENO
Comandante
Vice comandante
Capo plotone
Capo squadra
Capo squadra
Segretario
Cassiere
Magazziniere
Vigile
Vigile
Vigile
Vigile
Vigile
Vigile
Vigile
Vigile
Vigile
Vigile
Vigile
Vigile
Rudy Cimadom
Sergio Bridi
Diego Bridi
Mirco Baldo
Damiano Muraglia
Roberto Ferrari
Roberto Maistri
Daniele Vettori
Giuliano Baldo
Lorenzo Baldo
Andrea Cont
Guerrino Cimadom
Renzo Cont
Stefano Enderle
Nicola Fioretti
Luca Innocenti
Leonardo Maistri
Mauro Perini
Stefano Ridolfi
Stefano Auspergher
Il corpo volontari di Aldeno.
Numeri telefonici della
centrale provinciale di emergenza
Associazioni
Nel segnalare un’emergenza è essenziale allarmare le forze di soccorso
nel modo corretto, comunicando:
• CHI chiama: nome di chi dà l’allarme
• COSA è successo: incidente, incendio, ecc.
• DOVE è successo: luogo, indirizzo, vie d’accesso
• Vigili del fuoco
• Soccorso sanitario
• Medico d’urgenza
• Soccorso alpino
La centrale provinciale d’emergenza é presidiata 24 ore su 24 e la chiamata é gratuita.
56
L’
ARIONE
Mi chiamo Grazia
e sono servitrice...
di Grazia Tomassini
La condivisione di una condizione difficile, alla base della rinascita.
Così, con semplicità, senza trucchi o inganni, operano i Club degli
Alcolisti in trattamento. E così è nato, 12 anni fa, anche quello di
Aldeno.
chi e di che cosa avrei trovato,
ma con la fiducia forte dentro
di me che forse, dopo tanti anni,
stavo facendo una cosa giusta.
Il silenzio nel quale mi ero
chiusa per tanti anni, pensando
che potesse essere risolutivo dei
miei problemi, si era rivelato un
fallimento e non aveva che aggravato la situazione; ma finalmente ero riuscita ad abbattere
quel muro di omertà, avevo
chiesto aiuto. Il primo passo
dunque, forse il più importante,
l’avevo fatto!
Che cosa ci siamo trovati davanti quell’ormai lontano mercoledì di luglio? Semplicemente un gruppo di
persone che non conoscevamo, che non hanno
fatto prediche, che non
hanno sentenziato giudizi, ma che ci hanno raccontato, semplicemente e
con tanta umiltà, le loro
storie. Storie di sofferenze, ma anche di rinascite.
Storie con un comune denominatore: una sostanza
che come un gas veleno-
so e inodore si insinua e piano
piano distrugge affetti, relazioni, vite.
Mi sono trovata subito bene
e anch’io sono finalmente riuscita a raccontare la mia storia.
Le cose in famiglia cominciarono presto a migliorare: l’alcol
se n’era andato, ma il cambiamento e il lavoro di ricostruzione erano ancora lunghi!!
Questo approccio mi ha entusiasmato e incuriosito moltissimo. Non avevo incontrato
nessun camice bianco, non avevo visto girare farmaci strani,
non avevo pagato parcelle….
però vedevo la mia famiglia, così
come tante altre, ricominciare a
vivere, a stare bene. Dov’era il
trucco?
Allora, per capirne un po’ di
più, nei primi mesi del 1994 ho
frequentato una settimana di
sensibilizzazione sui problemi
alcolcorrelati con il metodo Hudolin (Wladimir Hudolin è lo psichiatra croato che ebbe l’intuizione e portò per la prima volta
la metodologia dei Club in Italia). Ma il trucco non l’ho mai
Associazioni
…nel Club Altinum per famiglie con problemi di alcol, dal
settembre 1994.
Colgo l’occasione dello spazio che ci è riservato sul Vostro
giornale per presentarmi, per
raccontarmi a questa comunità
che mi ha , da subito, benevolmente “adottata”.
Vengo infatti da Trento ed ho
iniziato a conoscere il mondo dei
Club nel luglio del 1993, perché nella mia famiglia c’era un
problema di alcol. Assieme a
mio marito sono arrivata al Club
Stil Novo nel centro città, senza sapere assolutamente nulla di
L’
ARIONE 57
Associazioni
trovato. La soluzione me l’hanno data le tante persone che
man mano ho conosciuto. Il
trucco sta nell’ascolto dell’altro,
nel rispetto, nella condivisione,
nell’amicizia. Ho capito quanto ciascuno di noi, pur nella difficoltà, può immediatamente diventare risorsa per l’altro; ho
capito che ognuno di noi può e
deve essere veramente responsabile e protagonista della propria vita, del proprio benessere
e di quello degli altri. Non serve delegare: partire da noi, dal
nostro cambiamento, è il vero
“uovo di Colombo”! Ho capito anche che una sofferenza
condivisa, unisce e dove c’è
unione c’è pace e nella pace non
si può che stare bene!
Verso la fine dell’estate del
1994, a Ravina un Club era diventato troppo numeroso e così,
come sempre succede quando
il numero di famiglie è notevole,
si stava moltiplicando.
C’era bisogno quindi di un
58
L’
ARIONE
nuovo “Servitore”... così assieme a Silvia, Bruno, Silvana, Giuseppe, Lidiana e Gino a fine settembre 1994 abbiamo aperto il
Club Altinum, qui ad Aldeno.
Non ero particolarmente preoccupata. Sapevo che il mio
ruolo era semplicemente quello
di essere me stessa, con la mia
storia, persona tra le persone.
Sapevo che non sarei certo andata ad “istruire” nessuno e che
non mi sarebbero state chieste
soluzioni miracolose. Il miracolo l’avevo già sperimentato e
sapevo che non poteva che continuare a ripetersi. Sapevo che
le persone mi avrebbero aiutata, sapevo e so quanta ricchezza c’è in ognuna di loro. Mi hanno accolta con tutta la loro
spontaneità, mi hanno insegnato tanto,( anche tradizioni che
non conoscevo, anche un po’ di
dialetto che per me, di origine
veneta, era ancora lingua un po’
oscura ), ma soprattutto mi hanno insegnato a stare sempre
meglio tra la gente.
Così ogni giovedì sera, ormai da 12 anni, lascio la città,
magari un po’ stanca per la
giornata trascorsa, ma appena
mi avvicino alla campagna, mi
sento già meglio, so che sto
andando tra persone che mi
vogliono bene, che ogni volta
mi regalano un pezzetto delle
loro vite e poi c’è sempre la
speranza che arrivi una famiglia
nuova, una nuova risorsa per
tutti.
Ringrazio tutte le famiglie del
Club e tutta la comunità che non
ha mai esitato ad appoggiare le
nostre iniziative.
In tanti anni di Club sono
cambiata, cambiamento legato a
quello di altre persone, legato al
loro stare assieme. Piccoli cambiamenti, si sa, possono generare cambiamenti più ampi, possono cambiare anche la storia,
la storia della nostra cultura!!
Sono piccole gocce di speranza e di rinascita.
Da Garniga Terme
di Vittorio Baldo
Chiesa parrocchiale del Sacro Cuore
In memoria di don Luigi Oberthaller
In occasione della ristrutturazione della Chiesa Parrocchiale di Garniga Terme mi sembra di fare cosa
Cimone e Garniga Terme
gradita e utile alla memoria, riportare la testimonianza diretta del parroco pro tempore don Luigi Oberthaller
che durante il 2° conflitto mondiale portò a termine la costruzione rendendola praticabile.
“…nell’autunno del 1940 fui incaricato della sperduta parrocchia di Garniga, a metà del monte
Bondone, collegata al piano solo da una sassosa ripida mulattiera. L’eroico D. Pietro Simion antecessore era morto stroncato dalle fatiche della costruzione di una nuova chiesa, campanile e canonica. Tutto
restava incompleto: mancava luce, riscaldamento, banchi e tutto l’intonaco esterno. Nonostante i vari
problemi della guerra si arrivò a completare quasi tutto compresa una stupenda decorazione interna
opera del pittore Marco Bertoldi. Essendo in montagna pensavo di essere immune dalla guerra. Purtroppo essa arrivò
anche lassù. Il giorno di Pasqua 1944 il paese fu circondato dalle milizie tedesche. Tutti gli uomini e giovani vennero
condotti via ad eccezione del sottoscritto e di due ricercati
che avevo nascosti nel sottotetto della chiesa!
Alla fine della guerra (stanco di fare il manovale) chiesi
di andare a Grumes, dove però era in progetto la casa
della gioventù. Così mi rimisi anche qui all’opera fidando
nella cooperazione di tutti…”.
Circolo anziani
La ristrutturazione dello stabile acquistato all’inizio del paese (detta casa del Candido) prevede tempi
lunghi. Visto lo stato delle scuole elementari e l’uso improprio, adibite a magazzino, si è pensato (provvisoriamente) di allestire da subito alcune aule a centro pensionati e anziani. È in fase di ultimazione, a piano terra,
una sala per riunioni usufruibile da tutti i gruppi.
Naturalmente il gruppo pensionati e anziani si costituirà in associazione che autonomamente organizzeranno le varie attività. Si pensa che le iscrizioni saranno aperte dai cinquant’anni in poi ai residenti di Garniga
Terme, agli ospiti e altri anche dei paesi limitrofi.
Sarà compito di un comitato eletto stabilire eventuali regole, tariffe, norme e programmi.
Speriamo che con questa iniziativa si riesca a creare spazi di aggregazione, momenti conviviali di ritrovo,
occasioni di svago, scambio di esperienze e momenti dove si può dimenticare la solitudine.
L’
ARIONE 59
Percorsi culturali
Molti sono i gruppi che, soprattutto in estate, dalla Valle dell’Adige, da Aldeno e da Ravina, salgono a
piedi fino a Garniga Terme percorrendo le vecchie strade mulattiere, che un tempo, ante 1950, erano l’unico
collegamento con il fondovalle ed il resto del mondo.
Tappa obbligatoria è la visita alla chiesetta di San Osvaldo recentemente ristrutturata e riportata ai vecchi
splendori. La chiesa di San Osvaldo è l’unico edificio di Garniga, che riveste un certo interesse storico ed
artistico. Si trova sulla sommità di un dosso, il Doss dei Nozi in posizione dominante la valle dell’Adige e
può essere vista da quasi tutti i nuclei abitati di Garniga Terme; di notte anche dal fondovalle perché illuminata.
La chiesa viene menzionata per la prima volta nell’anno 1377 in un documento che riguarda la concessione di indulgenze. L’erezione è quindi sicuramente anteriore a tale anno. Nel corso dei secoli è stata più volte
soggetta ad ampliamento; l’ultimo avvenne nel 1839, portandola allo stato attuale.
Attorno a questa chiesa per molti secoli la gente di Garniga è vissuta e alacremente ha lavorato come sa
fare la gente di montagna, non risparmiando fatiche e sacrifici, sostenuta da un carattere forte ed ostinato
(particolarmente nelle donne). Lo dimostra questo diario scritto dal francescano Padre Tovazzi da Volano
conservato nella biblioteca di San Bernardino dei frati francescani di Trento.
Dal diario di Padre Tovazzi:
Cimone e Garniga Terme
16 ottobre 1802
Li sedici, sabato, li nostri Padri Filippo, e Giannantonio sono andati in Garniga, mandati dall’officio spirituale per predicarvi e per sopire le differenze tra quel popolo per il nuovo curato. Vi predicarono mattina e sera ne’giorni festivi de’ 17 e 18. Il popolo non vuole il mandato dal dinasta,
protestando, che piuttosto starà sena Messa, e senza Sacramenti, anche in morte, e ciò specialmente
le donne.
31 dicembre 1802
Li 31 venerdì dopo il pranzo anticipato il nostro P. Giannantonio di Moena è andato in Garniga
per farvi da curato sino ai tre del prossimo gennaio, accompagnato da un ambasciatore straordinario
della Repubblica di Garniga, e ad istanza di questi
Padri Somaschi, nominatamente dal Padre Luigi
Zambaiti di Trento, perché ieridì cacciato dispettosamente dal popolo è partito da Garniga don Antonio Cont di Pedersano curato intruso cola forza
sbiresca da sua eccellenza Conte Francesco di Lodrone dinasta. Dicesi, e fu detto più e più volte, che
specialmente le donne aborrirono il detto curato, e
che da loro fu battuto e bastonato (ma questo da
altri si nega). Che li garnigani protestarono di non
voler ascoltare la di lui Messa, e di morire anche
senza sacramenti piuttosto, che riceverli da lui.
60
L’
ARIONE
Garniga Terme:
terrazza sulla città di Trento e sulla Valle dell’Adige
Un signore, di cui non faccio il nome, chiamato dal Comune per abbellire l’entrata del pae-
Cimone e Garniga Terme
se con un’opera d’arte che richiamasse la ormai centenaria attività dei bagni di fieno, ebbe a
dire: - Ma questo posto è un angolo di Svizzera”- .
Altro personaggio, esperto di montagna, in una pubblica riunione disse: - Caro Sindaco è
meglio di un angolo di Svizzera - .
II verde, le passeggiate, l’aria salubre, il laghetto rendono un panorama attraente, accattivante e riposante.
Le facili escursioni sul Monte Bondone in inverno e in estate, alla malga Albi, riescono a
conciliarci con la natura infondendo nel profondo dell’animo pace e tranquillità.
La vicinanza alla città di Trento, fatto di per sé positivo, incentiva però il pendolarismo,
penalizzando la ricerca di nuove attività o il ripristino di antichi lavoro, debitamente rinnovati.
Chi non conosce le proprie radici e la propria storia ben difficilmente riesce ad interpretare il
presente e programmare il proprio futuro.
Noi abbiamo più che mai bisogno di conoscere e far conoscere, di riflettere e far riflettere, di
ricavare, insomma, dal nostro passato stimoli per il nostro futuro.
Ecco perché dobbiamo rivalutare con nuove tecniche la nobile arte della cura con l’erba
unica in Italia, portata a Garniga Terme più di cento anni fa da oltre oceano, da un emigrato
garnigotto.
Se Garniga Terme oggi è conosciuta a Roma, Milano, Palermo e perfino nella lontana Inghilterra, lo dobbiamo sicuramente a questa particolare cura sanitaria.
Il paese però deve avere cura del proprio territori e tutti devono con parsimonia e oculatezza
essere attenti e rispettare le proprie cose e quelle comuni.
Il nuovo corpo di polizia sovracomunale, che ha già iniziato il suo prezioso lavoro di vigilanza
sul patrimonio pubblico, sui parchi e sui giardini, ha questo grande compito di segnalare agli
uffici comunali disfunzioni e
luoghi dove necessita intervenire al fine di avviare e prevenire eventuali disagi ai cittadini
e mettere in condizione l’amministrazione comunale di intervenire rapidamente.
La polizia municipale ha anche il compito di assistere, consigliare i censiti oltre che far rispettare eventuali ordinanze e
regolamenti. Dobbiamo vedere il vigile come “angelo custode” anziché un agente che reprime.
L’
ARIONE 61
Lavori al centro
di Mirco Baldo*
Il punto sullo stato dei lavori per la riqualificazione del centro storico. Cantieri aperti, qualche disagio temporaneo, ma già si intravedono le nuove prospettive del paesaggio urbano aldenese.
È giunto il momento di defi-
Amministrazione
nire a che stadio si trovano i principali lavori intrapresi dall’Amministrazione Comunale in questo
primo anno di legislatura. Questo
articolo si propone quindi di completare l’informativa e di rispondere ai più frequenti interrogativi a
proposito dei cantieri che stanno
interessando la nostra comunità.
Intendo iniziare prendendo in
considerazione lo stato dei lavori
del cantiere relativo alla “Riqualificazione del nucleo centrale di
Aldeno”, essendo il più importante sia per importo complessivo sia
per il grado di interazione con la
vita sociale del paese.
La pavimentazione delle principali vie che si snodano verso il
centro storico è stata completata:
Via Roma.
62
il criterio con cui è stato svolto
questo tipo di intervento era stato
determinato gia nel 1996 in occasione del concorso di idee per l’affidamento della progettazione e
prevedeva che la lastricatura si
arrestasse prima dell’intersezione
di queste vie con piazza G. Garibaldi.
Sempre con riguardo al nucleo
centrale di Aldeno è bene porre in
rilievo altri dati interessanti.
È stato creato all’inizio di via
Roma, un rallentatore di traffico.
Quanto all’illuminazione di via
Roma, i lampioni, che possono
sembrare particolarmente vicini al
ciglio stradale, sono stati posti in
linea con quelli già esistenti sul lato
est della via.
Alcuni cippi dinnanzi alla chie-
Via Giacometti.
L’
ARIONE
sa e al municipio contribuiranno
inoltre a segnare la viabilità e a
proteggere queste aree pedonali
dal traffico veicolare.
È opportuno segnalare che
sono previsti due diversi tipi di fondazione stradale differenziati a seconda dei carichi stradali: infatti
nelle zone a percorrenza pedonale, la pavimentazione è posata su
uno strato di magrone a base sabbiosa, realizzato direttamente sopra l’attuale ossatura stradale;
mentre nelle zone a traffico veicolare dovrà essere eseguita un ulteriore strato di magrone a base
ghiaiosa armato con una rete elettrosaldata, idonea a garantire una
buona durata della pavimentazione.
Il fulcro dell’intervento sarà
comunque piazza Cesare Battisti
che verrà caratterizzata da un cromatico disegno a quadri: piastre di
trachite (color grigio) delimiteranno l’orditura principale, mentre all’interno dei vari scomparti verrà
ricreata un’ alternanza regolare di
porfidi color grigio e rosso. Il sagrato sarà pavimentato con lastre
di pietra nostrana, il “Rosso Trento”. La posa di tutta la piazza costituirà uno degli ultimi lavori al fine
di consentire il deposito dei materiali durante lo svolgimento dei vari
interventi nonché di permettere il
Via Dante.
Via della Chiesa.
transito delle corriere alla solita fermata.
Il programma dei lavori prevede che la conclusione avverrà verso la metà del mese di dicembre
(confidando ovviamente nell’affidabilità e nella solerzia che finora
ha caratterizzato l’impresa appaltante).
Con riferimento ai lavori che
stanno interessando le piazze della
zona Chiesure, va segnalato che la
maggior parte degli interventi previsti per piazza F. Depero sono stati
ultimati, fatta eccezione per la posa
delle pavimentazioni centrali composte per lo più da cubetti di porfido e tavolato di larice. Sono stati
già posati inoltre i parcheggi in grigliato, allo scopo di consentire ai
residenti di usufruire di posti auto e
alla ditta di iniziare i lavori in piazza
G. Segantini. A proposito di quest’ultima, sono stati avviati i lavori
per la formazione dei cordoli divisori.
È in fase di ultimazione l’allargamento di via della Croce: i lavori di asfaltatura proseguiranno
anche su via M. Ottolini.
Con riguardo a via F. Filzi e via
D. Chiesa, in evidente stato di degrado, saranno asfaltate non appena completate le intersezioni con
via Roma, per evitare di creare rattoppi tra una pavimentazione nuova
e l’altra.
Sono state ultimate da poco le
opere di bitumazione di via Grezz.
È stato deciso, in ragione del suo
cattivo stato, di procedere anche
alla bitumatura di parte di piazza G.
Garibaldi con uno strato unico di
asfalto, economico e limitato alla
sola sede stradale, essendo d’altra
parte già in previsione un programma di riqualificazione di quest’area
e dell’intero centro storico.
Per concludere è opportuno
segnalare che altri progetti previsti dall’Amministrazione Comunale
per questa legislatura sono oggi in
fase di appalto: segnatamente il
progetto del CRM (centro Raccolta Materiali) e quello della
Scuola Materna e Asilo Nido.
Con l’auspicio di aver chiarito
il punto della situazione e di aver
risposto a possibili vostre incertezze, confermo la mia continua disponibilità a discutere di questi
temi.
Amministrazione
Piazza Depero.
L’
ARIONE 63
Dentro il bilancio
di Graziano Plotegher*
Scuola materna, asilo nido, centro raccolta materiali: sono le realizzazioni previste nel bilancio 2006 del comune di Aldeno. Il documento programmatico pareggia sulla cifra di 5 milioni 874 mila
Euro. Sobrietà e razionalità della spesa sono tra gli obiettivi strategici.
Siamo quasi a metà dell’eserci-
Amministrazione
zio finanziario 2006. Ritengo tuttavia utile presentare, a grandi linee,
quanto è stato previsto nel Bilancio
comunale di quest’anno.
Si tratta del primo esercizio finanziario completo dopo il rinnovo
dell’amministrazione avvenuto nel
maggio 2005. La nuova giunta ha
impostato la propria linea operativa
in continuità con i programmi della
legislatura precedente, in particolare per la parte relativa agli investimenti, non tralasciando comunque
una previsione programmatoria per
i prossimi anni.
La parte ordinaria del Bilancio ha
64
L’
ARIONE
una struttura abbastanza vincolata,
poiché entrate e spese sono in gran
parte obbligate, indipendentemente
dalle politiche dell’Amministrazione.
Per la parte straordinaria sono
state ripresentate le opere programmate ed impostate negli anni precedenti che per vari motivi non sono
giunte a conclusione nel precedente
esercizio, ma che dovevano essere
iniziate a breve, considerati i termini
operativi imposti dalla Provincia.
Parliamo della costruzione della nuova Scuola Materna ed Asilo nido e
del Centro Raccolta Materiali, attualmente in fase di appalto, la progettazione dei lavori di straordinaria
manutenzione della Scuola Media,
di assetto del territorio in seguito all’entrata in vigore della variante al
Piano Regolatore, di rifacimento
delle facciate del Municipio ed altre
opere minori.
Sia per la parte ordinaria che per
quella straordinaria si sono dovute
tenere in considerazione le nuove
politiche finanziarie della Provincia,
dalle quali dipende in massima parte la copertura finanziaria dei Comuni, politiche impostate al contenimento ed al risanamento della finanza pubblica, alla quale anche i Comuni devono concorrere “attraverso misure di carattere strutturale,
che riguardano in particolare la
spesa per il personale, ......, le spese per l’acquisto di beni e servizi,
l’indebitamento, la valorizzazione del patrimonio comunale”.
Con queste premesse nel dicembre 2005 è stato stilato il bilancio
per l’esercizio 2006, approvato con
delibera del Consiglio comunale del
27.12.2005.
Gli importi complessivi dell’Entrata e dell’Uscita si attestano su un
totale di € 5.874.000,00.
stro Comune godeva l’esenzione, il
che comporta purtroppo un aggravio alle bollette acquedotto e fognatura. La tassa, prevista per legge, non
entra comunque nelle casse del Comune, ma della Provincia Autonoma di Trento, che ha in gestione l’impianto.
A fronte dei minori trasferimenti
da parte pubblica, anche il nostro
Comune ha dovuto adeguare l’imposizione locale, in primo luogo
l’I.C.I., che per quest’anno è stata
aumentata dello 0,50 per mille sulle
abitazioni non locate, sugli altri fabbricati ed aree fabbricabili, mentre è
rimasta invariata l’aliquota e la relativa detrazione sull’abitazione principale e sulle unità immobiliari che
godono dell’aliquota agevolata.
Per la parte straordinaria del Bilancio, come già accennato precedentemente, merita particolare menzione l’iscrizione fra gli investimenti
della previsione di aumento della
spesa (ammontante a circa €
1.300.000) per l’aggiornamento dei
costi di costruzione della nuova
Scuola Materna e Asilo Nido. A finanziamento della stessa è prevista
l’accensione di un’apertura di credito di pari importo. La Provincia ha
ammesso a contributo questa se-
conda parte (la prima è già finanziata dal 2003) per un importo di €
1.226.781, assegnando un contributo di € 131.757 in conto annualità per 10 anni. Sono stati stanziati
infine 150.000 € per i lavori di manutenzione straordinaria dell’illuminazione esterna al centro storico e
232.000 €, di cui 147.000 coperti
da contributo provinciale, per la straordinaria manutenzione del Municipio. Globalmente poi sono stati previsti € 523.000 per lo studio e la progettazione di altre opere da eseguire
negli esercizi seguenti, per la manutenzione straordinaria degli impianti
sportivi, della viabilità e degli immobili comunali, nonché per altri interventi di carattere straordinario.
Ricordo che le cifre analitiche
sono a disposizione del pubblico
negli atti del Consiglio.
Preme purtroppo notare lo scarso interesse riservato da parte della
popolazione alle sedute consiliari in
cui si parla di Bilancio, atto fondamentale per la gestione del Comune, dal quale si possono pure individuare le impostazioni programmatiche e gli indirizzi politici dell’Amministrazione Comunale.
*Assessore al Bilancio
L’
ARIONE 65
Amministrazione
La parte corrente presenta un
totale di entrata e di spesa a pareggio per € 2.736.250,00.
Rispetto al 2005, per le Entrate
è previsto un incremento di € 11.580
per maggiori incassi di I.C.I., a seguito della revisione delle aliquote, e
di circa € 79.000, per l’utilizzo in
parte corrente di una maggior quota
del Fondo investimenti minori. Globalmente, sulla parte ordinaria del
bilancio si deve registrare un minor
trasferimento di contributi erogati
dalla Provincia per € 41.142.
Le spese correnti presentano un
aumento del 3,40 % rispetto alle previsioni del 2005, determinato quasi
completamente dall’incremento del
costo dell’affitto del capannone per il
cantiere comunale, e dagli interessi di
ammortamento dei nuovi mutui che
entrano in ammortamento nell’anno
2006. Per il resto, si è cercato di ridurre o contenere la spesa, secondo
le direttive del protocollo di intesa in
materia di finanza locale sottoscritto
fra la Provincia ed il Consiglio delle
Autonomie locali, che per i Comuni
prevede una diminuzione dell’1%
delle spese del personale od una corrispondente diminuzione delle spese
correnti.
Da parte della Giunta comunale
è stata posta particolare attenzione
a coprire i maggiori oneri dei servizi
con un adeguamento delle tariffe
degli stessi, come del resto indicato
dalle politiche provinciali. Con l’entrata in funzione del depuratore provinciale dal gennaio 2006, per la
prima volta è stata introdotta la tariffa di “depurazione” sul canone
della fognatura, di cui finora il no-
Il piano giovani di
zona A.R.Ci.Ma.Ga.
di Alida Cramerotti*
Servizi, luoghi di incontro, ma anche strumenti concreti per crescere: un corso di giornalismo, istruzioni di educazione civica, lezioni
di lingua inglese.
Nelle scorse settimane la
Amministrazione
Giunta provinciale ha approvato
ed ammesso a finanziamento il
Piano Giovani di Zona presentato dai comuni di Aldeno, Cimone, Garniga Terme, dalle Circoscrizioni di Ravina-Romagnano e
Mattarello (da cui l’acronimo
A.R.Ci.Ma.Ga).
Il piano è il risultato del lavoro
progettuale svolto fin dall’autunno scorso da un tavolo di lavoro
composto dagli amministratori,
dai rappresentanti del mondo scolastico, dell’associazionistico e dei
giovani delle comunità coinvolte.
66
L’
ARIONE
Il lavoro è stato coordinato da
due referenti tecnici e da un referente scientifico. Le attività previste dal piano saranno finanziate
anche grazie al sostegno della
Cassa Rurale di Aldeno e Cadine che, con un proprio rappresentante, è soggetto attivo del tavolo di lavoro.Il Piano di Zona si
rivolge principalmente al mondo
giovanile, ovvero ai preadolescenti, agli adolescenti ed ai giovani, in un arco di età che va dagli 11 ai 29 anni. Si tratta di una
stagione di vita considerata cruciale nel processo di costruzione
dell’identità personale e sociale,
ma anche un periodo in cui i giovani si trovano ad affrontare scelte importanti, come quella dell’indirizzo scolastico, universitario e
del lavoro.
Esso si rivolge inoltre alla comunità – ed alle famiglie in particolar modo - ma anche ai rappresentanti delle associazioni giovanili e del volontariato, agli operatori professionali con un ruolo
sociale, ai rappresentanti delle
istituzioni che si occupano dei giovani e del lavoro.
Il Piano Giovani di Zona
A.R.Ci.Ma.Ga. si pone questi
obiettivi fondamentali:
- fare dei giovani i veri protagonisti delle realtà in cui vivono,
in grado di costruire una società
alla “loro portata”;
- creare occasioni di incontro
per costruire, assieme agli stessi
giovani, il loro futuro sociale;
- attivare e rendere partecipi
istituzioni e associazioni presenti
sul territorio, affinché accompagnino i giovani nella costruzione
del loro avvenire;
- cogliere e raccogliere le richieste che il mondo giovanile
esprime, in modo diretto e non;
“Sportello A.R.Ci.Ma.Ga.”
Lo sportello è concepito
come strumento di orientamento
ed informazione la cui funzione
principale consisterà nella capacità di essere catalizzatore di richieste e canalizzatore di risposte al fine di fornire strade preferenziali in grado di soddisfare
le richieste e le esigenze più varie dei giovani (scuola, lavoro,
tempo libero.) e della comunità.
Non solo, esso costituirà inoltre
fonte di informazione circa le
opportunità legate al mondo dei
giovani anche in rapporto alle
esigenze più varie della famiglia
e della comunità. Sarà operativo attraverso:
- un sito internet in cui compariranno eventi/proposte per i
giovani;
- un indirizzo di posta elettronica di riferimento, sia per rispondere alle richieste ricevute via
mail, sia per creare una mailing list
funzionale che abbia come destinatari soprattutto i giovani;
- un numero telefonico per la
reperibilità immediata dell’operatore negli orari stabiliti;
- contatti con i responsabili dei
Servizi rivolti ai giovani e alla famiglia;
- un luogo fisico di riferimento
per chi volesse avere un contatto
diretto con il responsabile che
svolgerà la propria attività in maniera itinerante sui tre comuni e le
due circoscrizioni;
- una bacheca informativa posta in ogni comune/circoscrizione
in cui opera lo Sportello, che do-
vrà essere continuamente aggiornata.
“Dentro la notizia: corso di
giornalismo e di educazione
all’informazione”.
Il corso si propone di insegnare a ricevere con spirito critico
l’informazione giornalistica.
Il mondo dell’informazione
permea gran parte delle nostra
vita e condiziona di conseguenza anche le nostre prospettive.
Riuscire a “leggere” tale mondo,
attraverso specifiche riflessioni
proposte dal corso rappresenta
un’opportunità in più per i giovani per orientarsi in maniera
consapevole nella società. Il corso inoltre intende offrire la possibilità di imparare a fare giornalismo civico. I corsisti verranno quindi esercitati alla scrittura
giornalistica e verranno messi al
corrente degli accorgimenti redazionali più utili a produrre informazione consapevole e democratica.
Amministrazione
- individuare le proposte in grado di migliorare la qualità di vita
dei giovani nell’ambiente in cui vivono;
- attuare e far conoscere lo
Sportello della Gioventù (Progetto Sportello “A.R.Ci.Ma.Ga.”)
come risorsa per i giovani e per
le famiglie che ne hanno bisogno.
Il Piano Giovani di Zona
A.R.Ci.Ma.Ga. sarà presentato in
occasione di una serata – concerto prevista per il giorno 28 giugno presso il Parco di Mattarello. Per favorire la partecipazione
anche dei più giovani sarà attivo
un servizio di trasporto gratuito
sia per l’andata che per il ritorno.
Tale appuntamento, finalizzato innanzitutto ad offrire ai ragazzi un momento di svago consentirà di fornire loro alcune informazioni sulle attività programmate
per il primo anno.
Per il 2006 il Piano prevede
infatti la realizzazione di quattro
progetti.
L’
ARIONE 67
Amministrazione
Il corso si articolerà in un ciclo di 10 lezioni con il seguente
programma di massima:
- Cosa c’entra il giornalismo
con la filosofia?
- Quale giornalismo per quale
democrazia. Dinamiche di un rapporto incompreso;
- I tratti della cattiva informazione: analisi di alcune coperture
giornalistiche;
- Dietro la cattiva informazione: Grande Fratello, paletti organizzativi o immaginario malato?
- Appunti per un giornalismo
diverso;
- Pratiche di buon giornalismo;
- Fare buon giornalismo con
Internet.
Sono previsti inoltre alcuni incontri seminariali con un direttore di testata d’informazione locale e un giovane giornalista trentino, che offriranno ai corsisti la
possibilità di conoscere da vicino
il mondo dell’informazione locale. Al termine del corso si auspica di riuscire a organizzare un incontro con un giornalista di fama
nazionale che possa tenere una
lezione ai corsisti sul mondo dell’informazione a livello nazionale
ed internazionale.
“Consapevolezza e responsabilità nella società dell’informazione e della conoscenza: un progetto per la diffusione dell’educazione civica digitale”.
Il progetto nasce dalla considerazione che il mondo dell’informazione e della conoscenza me-
68
L’
ARIONE
diata dalle tecnologie digitali va
assumendo una dimensione,
un’intensità ed una pervasività tali
da costituire una vera e propria
estensione del mondo fisico abituale – il luogo ove sempre più si
incontrano (e si scontrano) le attese e le aspirazioni delle persone, delle organizzazioni, dei gruppi
sociali. E’ in questo mondo esteso che andiamo ad attingere informazioni sui fatti e sugli argomenti che ci interessano, che possiamo confrontarci con persone
che fisicamente non abbiamo mai
incontrato, né incontreremo ed è
da questo mondo che ci provengono – spesso tutt’altro che desiderate – sollecitazioni ed istanze che influiscono in modo importante sulle nostre scelte, i nostri
orientamenti e, in breve, sulla nostra vita.
Il progetto è innanzitutto finalizzato a favorire lo sviluppo di
competenza e responsabilità nell’impiego di strumenti informatici, con particolare attenzione all’esercizio consapevole dei diritti
e dei doveri che tale impiego
comporta. Dovranno essere affrontate le questioni attinenti la
realizzazione e la manutenzione
di spazi privati (e/o condivisi) di
informazione e di comunicazione, quali ad esempio le collezioni di materiale audio/video (e.g.,
album teche), le raccolte testuali
(e.g., documenti, note, memorie), la posta elettronica. In questo ambito, centrali saranno i temi
attinenti la sicurezza e la privatezza dei dati, le norme e gli stru-
menti a disposizione per una loro
efficace tutela. Dovrà essere infine considerato l’accesso e l’utilizzo di informazioni e servizi in
rete, anche come forma di partecipazione alla vita di comunità
o della società nel suo insieme.
“L’inglese per comunicare
con il mondo”.
Il Progetto si propone di far
apprendere la lingua inglese, in
una condizione di full immersion
che, oltre alla comprensione dei
concetti linguistici, favorisce una
conoscenza approfondita della
cultura e del modo di vivere inglesi.
Il progetto è nato grazie ad una
collaborazione tra la Provincia
Autonoma di Trento e l’Università di Kent, nella sua sede staccata di Canterbury, dove opera
un’associazione che organizza
corsi estivi di perfezionamento
della lingua inglese a favore degli
stranieri. Il luogo in cui avvengono i corsi è una vera e propria cittadella universitaria con decine di
facoltà, laboratori e varie strutture di supporto.
Il progetto prevede l’organizzazione di tre turni di frequenza
di corsi linguistici e conoscenza
della cultura inglese, ognuno della durata di quindici giorni e destinato ad adolescenti che frequentano gli istituti superiori o
professionali trentini, studenti universitari e giovani lavoratori.
*Assessore alla Cultura e
Politiche Giovanili
Aldeno Insieme
di Barbara Piffer
L’IMPORTANZA DI COMUNICARE
Una promessa in campagna elettorale si traduce ora nella pratica quotidiana dell’amministrare. Chiarezza e trasparenza si ottengono con il dialogo ed il confronto, il più possibile diretto.
l’Aula Magna delle Scuole elementari di Aldeno si è tenuto un
incontro organizzato dall’Amministrazione comunale con la popolazione aldenese dal titolo “Un
paese che cresce: illustrazione
dei principali progetti in corso
di realizzazione da parte dell’Amministrazione comunale”.
A distanza di qualche mese
dall’insediamento del nuovo Consiglio Comunale, l’Amministrazione ha voluto tener fede all’impegno assunto in campagna elettorale di promuovere degli spazi di
incontro con i cittadini, dei momenti di informazione e di confronto volti ad instaurare quella
compliance degli amministratori
nei confronti dei propri amministrati, nell’ottica di una politica
intesa come partecipazione, condivisione, trasparenza nella gestione e nelle scelte.
Un’opportunità che in quest’occasione molti cittadini hanno colto, manifestando grande
partecipazione ed interesse, incalzando il Sindaco e gli assessori
con domande, spunti critici, proposte.
Per qualcuno, soprattutto per
i neo-residenti, per i giovani, si è
trattato anche di un’occasione per
conoscere più da vicino i volti dei
propri amministratori, le problematiche della politica locale e per
avere qualche informazione di natura “storica”.
Ogni assessore ha relazionato sul settore di propria competenza; particolare coinvolgimento, com’era prevedibile, ha suscitato il settore dei lavori pubblici, sicuramente il più tangibile,
così come il più delicato e controverso.
Il Sindaco e l’assessore Mirco Baldo hanno messo al corrente sullo stato di avanzamento
dei lavori, lo stato di attuazione
dei progetti, anticipando tra l’altro quelli che sarebbero stati i
futuri disagi per i cittadini a fronte dell’apertura dei nuovi cantieri
(sistemazione del comparto ex
Chiesure, pavimentazione delle
strade del centro storico, realizzazione della coresidenza).
La condivisione di tali percorsi può aiutare a sopportare meglio questi temporanei “fastidi”
laddove risulti fin da subito chiaro qual è il punto di arrivo e l’iter
che la realizzazione di tali opere
richiede.
Molto avvincente l’esposizione dell’assessore Alida Cramerotti su un comparto, quello della cultura e delle politiche sociali
e giovanili, tanto ricco e variegato, grazie al continuo rincorrersi di nuove idee, di nuovi progetti di cui Aldeno risulta spesso
capofila, oltre che per il successo e la riconferma di iniziative già
concretizzate.
Un argomento spinoso si è rivelato inevitabilmente quello del
bilancio e della fiscalità, sia per la
complessità della materia in sé,
sia perché si riflette sulle tasche
dei cittadini. L’assessore Graziano Plotegher ha dovuto dar conto delle novità riguardanti i tagli
ai finanziamenti che i Comuni subiranno da parte della Provincia,
già quantificati per i prossimi anni.
A fronte di ciò, per il momento,
la scelta dell’Amministrazione è
stata quella di mantenere presso-
Amministrazione e politica
Lo scorso 8 febbraio presso
L’
ARIONE 69
Amministrazione e politica
ché intatte le tariffe dei tributi di
diretta competenza comunale,
anche per dar modo ai cittadini
di metabolizzare la nuova Tassa
provinciale di depurazione, oltre
che l’assunzione per intero dei
costi della tariffa dello smaltimento dei rifiuti.
Per il vice-sindaco Emiliano
Beozzo è stata l’occasione per ribadire l’orgoglio per i risultati raggiunti dall’introduzione della raccolta differenziata, ricordando la
menzione speciale ottenuta dalla
Provincia per il concorso “La Differenza Premia”, con uno scambio di nuovi spunti ed iniziative da
parte dei censiti per l’evoluzione
di questo progetto.
Simpaticamente coinvolgente
è stata poi la proposta di una soluzione al problema delle deiezioni
dei cani lungo le strade e le piazze del paese; corale è stata la condivisione del disagio e pressoché
unanime il plauso per un’iniziativa che, dopo l’approvata modifica del regolamento, è al via proprio in questi giorni.
70
L’
ARIONE
OMBRE DI INCIVILTA’
Vogliamo utilizzare questo spazio che ci rimane per segnalare un
episodio piuttosto grave, un atto
di vandalismo compiuto recentemente a danno di beni comunali,
leggasi beni di proprietà dell’intera comunità. Nei mesi scorsi, infatti, ad opera di ignoti, sono stati abbattuti una serie di colonnine/lampioncini posizionati lungo
tutto il corso della passeggiata
delle Albere.
Qui non ci importa tanto chiederci quale sia la ragione che spinge chicchessia, sia esso un ragazzo o un adulto, a farsi così sfacciatamente spregio del patrimonio pubblico; se sia frutto di mera
inciviltà o la manifestazione di un
disagio sociale di altra natura,
quanto sottolineare e demonizzare un gesto che per la sua gravità
va ben oltre la semplice ragazzata.
Qui si vuole rimarcare l’entità
del danno in termini monetari, in
quanto costringerà l’Amministrazione a dirottare risorse impegnate altrove, oltre naturalmente al
disagio procurato, che inevitabilmente grava sull’intera comunità.
E appellarci ad una comunità
responsabile, consapevole del valore, non solo economico, del patrimonio locale, affinché scoraggi
tale tipo di comportamenti, con
delle azioni concrete, isolando gli
autori di simili gesti, aiutando ad
individuarli.
Perché è impensabile che tali
fenomeni si sconfiggano solo potenziando i controlli sul territorio
ed è inverosimile dover pensare
di vivere in uno stato di polizia;
ognuno all’interno della comunità ha un proprio ruolo, proprio
perché ognuno è responsabile
per la sua parte dei beni pubblici e come tale è tenuto a fare
quanto nelle sue possibilità per
mantenerne l’integrità, a beneficio di tutti.
Uniti per cambiare
UN ASILO PICCOLO PICCOLO
L’espansione demografica del paese di Aldeno suggerisce di ripensare al progetto della nuova scuola
materna e dell’asilo nido.
consultazione amministrativa del
maggio 2005, ci ritroviamo su queste due pagine a fare una riflessione sulle scelte prese dalla maggioranza in questo lasso di tempo.
In primo luogo ci preme rilevare che nell’ultimo Consiglio comunale dello scorso anno, la nostra proposta di aumentare le detrazioni sulla prima casa, in sintonia con quanto deciso da altre amministrazioni del Trentino e non,
non ha avuto seguito.
Al contrario sono stati adottati
provvedimenti in senso opposto.
Nella delibera di Giunta di fine
gennaio 2006 veniva confermato
l’importo definitivo (dopo le varianti fatte) per la realizzazione di
una nuova sede della Scuola Materna e dell’Asilo Nido comunale.
Un’opera che supera Euro
LOTTO
ASILO
4.600.000 da noi più volte contestata, per la vivibilità all’interno dell’edificio e per l’esigua superficie su
cui detta struttura va a realizzarsi.
Con l’aumento demografico
che fra qualche anno avrà il nostro paese, causa la realizzazione
della lottizzazione ad est di Aldeno, la scuola materna e l’asilo nido
citato sopra saranno sicuramente
sottodimensionati.
Quanto avvenuto in passato
(monumenti ai caduti, campi polivalenti) ci insegna però che questo non è un problema, basta abbattere e rifare tutto, per la felicità
degli addetti ai lavori.
Chi ci ha seguiti in questo anno
di amministrazione e ricorda l’eredità che ci portiamo dietro dalle passate legislature avrà certamente notato che il nostro modo di pensare
la gestione della cosa pubblica non
è cambiato. Evitare gli sprechi, e non
taglieggiare il contribuente con imposte inique quale è l’I.C.I. sulla prima casa è sempre il nostro motto.
Amministrazione e politica
Ad un anno di distanza dalla
Mozioni presentate:
- Riduzione luminosità sulla
passeggiata del torrente Arione
- Sicurezza Sp. 21 strada della Gotarda
- Quale sarà il futuro del castello delle Flecche?
- Richieste di locazioni appartamenti I.T.E.A.
- Situazione traffico Via Florida
- Interventi sulla viabilità presso il Polo scolastico
Interrogazioni:
- Quale futuro per il Castello
delle Flecche?
- Richiesta locazioni appartamenti I.T.E.A.
L’
ARIONE 71
Le scelte
dell’Amministrazione
Vi proponiamo una selezione delle delibere e delle determinazioni
più rilevanti.
AREA ISTITUZIONALE
Deliberazioni del
consiglio comunale:
Amministrazione e politica
Del. nr. 61 del 27.12.2005
Modifica al Regolamento comunale in materia di Imposta Comunale sugli Immobili (I.C.I.).
Del. nr. 62 del 27.12.2005
Determinazione tariffarie in
materia di Imposta Comunale sugli Immobili (I.C.I.) per l’anno
2006.
Del. nr. 63 del 27.12.2005
Determinazione tariffaria in materia di Imposta sulla Pubblicità per
l’anno 2006.
Del. nr. 64 del 27.12.2005
Determinazione in materia di tariffa di Canone per l’Occupazione
degli Spazi ed Aree Pubbliche
(C.O.S.A.P.) per l’anno 2006.
Del. nr. 65 del 27.12.2005
D.L. 18 gennaio 1993 n. 8 art.
10. Diritti di segreteria sugli atti in
materia Urbanistico – Edilizia. Approvazione nuove tariffe.
Del. nr. 66 del 27.12.2005
Approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario
72
L’
ARIONE
2006 e pluriennale 2006-2008., nonché del relativo programma generale delle opere pubbliche (art. 13
lett. B della L.R. 04.01.1993 n. 1 e
s.m. e art. 69 dello Statuto).
Del. nr. 67 del 27.12.2005
Approvazione introduzione artt.
27 bis, 27 ter, 27 quater del Regolamento comunale di Contabilità, del
Servizio di Economato e delle Spese di rappresentanza.
Del. nr. 68 del 27.12.2005
Approvazione Regolamento per
il trattamento dei dati sensibili e giudiziari.
Del. nr. 01 del 17.01.2006
Surroga del Consigliere comunale Gelmi Fabrizio dimissionario, con
il signor Muraglia Cornelio.
Del. nr. 03 del 17.01.2006
Rettifica errore materiale Piano
Regolatore Generale (P.R.G.) –
P.A.G. 1.
Del. nr. 04 del 17.01.2006
I.C.I. - Determinazione del valore delle aree fabbricabili ai sensi e per gli effetti dell’art. 59 comma 1 lett. g) D.Lgs. 15.12.1997 n.
446.
Del. nr. 08 del 07.02.2006
Nomina Commissione Elettorale Comunale.
Del. nr. 10 del 15.03.2006
Approvazione convenzione fra i
Comuni di Aldeno, Besenello, Calliano, Volano, Nomi, Trento (circoscrizione di Mattarello, Ravina e
Romagnano) per l’implementazione
di un percorso di “Agenda XXI locale d’area”.
Del. nr. 11 del 15.03.2006
Approvazione modifica del Regolamento di Polizia Urbana.
Del. nr. 12 del 15.03.2006
Approvazione del bilancio preventivo del Corpo Vigili del Fuoco
Volontari di Aldeno. Esercizio 2006.
Del. nr. 13 del 15.03.2006
Approvazione mozione sulla riduzione punti luce accesi in orario notturno lungo passeggiata laghetti.
Deliberazioni della
Giunta comunale:
Del. nr. 142 del 05.12.2005
Approvazione proposta definitiva del bilancio di previsione 2006 e
Del. nr. 144 del 06.12.2005
Copertura posto di “Assistente
Bibliotecario” – Cat. C livello base,
1^ posizione retributiva – Orario ridotto 28 ore settimanali. Atto di indirizzo politico – amministrativo.
Del. nr. 149 del 13.12.2005
Parere ai sensi della L.R.
05.11.1958 n. 40 in ordine all’interesse pubblico dei lavori di demolizione di porzione della p.ed. 422
(vecchio oratorio) C.C. di Aldeno
nonché del rifacimento ad uso oratorio e sala polifunzionale.
3357/4 al signor Malfer Paolo.
Del. nr. 11 del 16-01-2006
Convenzione con il Concessionario per la riscossione della
T.A.R.SU. – Rinnovo per anno 2006.
Del. nr. 13 del 24-01-2006
Alienazione della neoformata p.f.
3401/2 al signor Beozzo Luciano.
Del. nr. 20 del 21-02-2006
Interventi finalizzati al miglioramento dei patrimoni forestali ed alla
difesa dei boschi dagli incendi da
realizzare con il supporto della Provincia Autonoma di Trento - Servizio Foreste e Fauna. Richiesta e
autorizzazione.
Del. nr. 152 del 20.12.2005
Determinazione tariffarie in materia di T.AR.S.U. (Tassa asporto
rifiuti solidi urbani) per l’anno 2006.
Del. nr. 21 del 21-02-2006
Spostamento temporaneo del
mercato ambulante comunale.
Del. nr. 153 del 20.12.2005
Determinazione tariffarie per il
servizio acquedotto per l’anno 2006.
Del. nr. 48 del 16-05-2006
Nomina Commissione per la Promozione della Cultura.
Del. nr. 154 del 20.12.2005
Determinazione tariffarie per il
servizio di fognatura per l’anno 2006.
Del. nr. 50 del 16-05-2006
Revisione del Piano di assestamento dei beni silvo – pastorali. Incarico alla dott.ssa Barbara Facchinelli.
Del. nr. 155 del 20.12.2005
Determinazioni tariffarie per il
servizio di Asilo Nido a decorrere
dal 01.01.2006.
Del. nr. 156 del 20.12.2005
Determinazione tariffaria per il
servizio di depurazione delle acque
di rifiuto provenienti da insediamenti
civili e produttivi – anno 2006.
Del. nr. 157 del 20.12.2005
Casa del Vino della Vallagarina.
Autorizzazione a proporre richiesta di adesione.
Del. nr. 7 del 16-01-2006
Alienazione della p.f. 1631/3 al
signor Beozzo Paolo.
Del. nr. 8 del 16-01-2006
Alienazione della neoformata p.f.
Del. nr. 56 del 25-05-2006
Affidamento incarico di progettazione urbanistica dei Piani Attuativi ai Fini Generali (PAG2 – PAG3)
della Variante 2005 al P.R.G. del
Comune di Aldeno, agli architetti
Enza Coser (capogruppo), Giovanni Giovanelli e Talamo Manfredi
(Euro 42.510,86=).
Determinazioni del
Segretario comunale:
Det. nr. 390/2005 del 11.11.2005
Proroga assunzione con contratto a tempo determinato della sig.ra
Prada Chiara nel posto di Assistente Amministrativo, Cat. C, livello
base, posizione retributiva CB1.-
Det. nr. 443/2005 del
23.12.2005
Copertura posto di “Assistente
Bibliotecario” – Cat. C livello base
– Orario ridotto 28 ore settimanali,
mediante trasferimento di personale interno.Det. nr. 51 del 24.02.2006
Attuazione previsioni regolamentari per l’incentivazione della raccolta differenziata. Contributo per l’acquisto del tosaerba. Liquidazione.Det. nr. 61 del 08.03.2006
Dipendente sig.ra Frapporti Laura. Dimissioni volontarie dal servizio – Presa d’atto.
Det. nr. 75 del 17.03.2006
Incarico a trattativa privata diretta, allo Studio Associato Giovanelli dott. Marcello & C. di Trento
per consulenza in materia di commercio, pubblici esercizi ed ambulantato. Anno 2006.-
Amministrazione e politica
pluriennale 2006 – 2008. Provvedimenti conseguenti.
Det. nr. 83 del 27.03.2006
Incarico al geom. Luca Prada
per l’accatastamento e la divisione
materiale dell’edificio “Castello delle Flecche” (p.ed. 156 C.C. Aldeno
(euro 1.472,64.=).-
Det. nr. 84 del 27.03.2006
Adesione all’associazione “Strada del Vino e dei Sapori della Vallagarina”. Quota fissa e quota variabile per l’anno 2006.Det. nr. 85 del 27.03.2006
Dipendente sig.ra Forti Roberta,
Coadiutore Amministrativo – Cat. B
livello evoluto. Incarico delle mansioni corrispondenti alla figura professionale di Assistente Contabile
Cat. C livello base.Det. nr. 86 del 27.03.2006
Assunzione con contratto a tempo determinato della Sig.ra FOGOLARI CHIARA nel posto di Coadiutore Amministrativo, Cat. B, livello
evoluto, 1^ posizione retributiva.-
L’
ARIONE 73
OPERE PUBBLICHE, LLAAVORI PUBBLICI,
CANTIERE COMUNALE
Deliberazioni della
Giunta comunale:
Del. nr. 150 del 20.12.2005
Approvazione in linea tecnica
del progetto esecutivo per la realizzazione del Centro Raccolta Materiali dai rifiuti (C.R.M.) in località
Dosso di Aldneo sulla p.f. 1361/1
in C.C. Aldeno.
Amministrazione e politica
Del. nr. 151 del 20.12.2005
Assunzione mutuo con UniCredit Banca d’Impresa Spa di Euro
372.520,00.= destinato al parziale
finanziamento dei lavori di realizzazione del Centro Raccolta Materiali
dai rifiuti (C.R.M.) in località Dosso
di Aldeno, sulla p.f. 1361/1 in C.C.
Aldeno.
Del. nr. 162 del 30.12.2005
“Piani Attuativi a fini Generali”
(P.A.G. 2-3) della variante 2005 del
Piano Regolatore Generale di Aldeno: incarico per il rilievo planoaltimetrico dei terreni e dei fabbricati
compresi all’interno della perimetrazione dei Piani Attuativi a fini Generali al geom. Luca Prada di Aldeno (Euro 8.112,00.=).
Del. nr. 163 del 30.12.2005
“Piani Attuativi a fini Generali”
(P.A.G. 2-3) della variante 2005 del
Piano Regolatore Generale di Aldeno: incarico pe rla perizia geologica, idrogeologica e geotecnica di
carattere preliminare all’interno dlela perimetrazione dei Piani Attuativi a fini Generali al dott. geologo
Giovanni Galatà di Trento (Euro
6.364,80.=).
Del. nr. 5 del 09-01-2006
Progetto esecutivo per la realizzazione del Centro Raccolta Mate-
74
L’
ARIONE
riali dai rifiuti (C.R.M.) in località
Dosso di Aldeno sulla p.f. 1361/1
in C.C. Aldeno: incarico al dott. ing.
Stefano Piovesan per il coordinamento per la sicurezza in fase di
progettazione ed il coordinamento
della sicurezza in fase di esecuzione ex D. Lgs 494/96 e ss.mm., la
pratica cementi armati e direzione
lavori delle strutture.
Del. nr. 15 del 31-01-2006
Affidamento all’arch. Graziano
Righi di Trento dell’incarico di progettazione esecutiva e di altre prestazioni relativamente alla costruzione della nuova sede della Scuola Materna e dell’Asilo Nido comunale.
Del. nr. 16 del 07-02-2006
Approvazione in linea tecnica
dell’elaborato progettuale relativo ai
lavori socialmente utili (Azione 10 2006). Interventi di manutenzione
ordinaria e straordinaria del parco
giochi, parco “Albere”, del Cimitero, dei marciapiedi e strade interne,
delle strade in loc. Canova - Maso
Case - Case Carli, degli impianti
sportivi, delle aiuole, delle fioriere,
delle aree verdi, nonché per l’allestimento di mostre e/o manifestazioni di carattere culturale o relative a prodotti, oggetti ed attrezzature del territorio.
Del. nr. 33 del 28-03-2006
Approvazione del progetto preliminare per la ristrutturazione dell’edificio di proprietà comunale, sede
della Scuola Media Statale di Aldeno. Rettifica delle deliberazioni giuntali n. 90/2004 – 91/2004 – 92/2004.
Del. nr. 36 del 03-04-2006
Realizzazione Centro Raccolta
Materiali (CRM). Acquisto dell’area,
pp.ff. 1361/1 e 361/3 C.C. Aldeno.
Del. nr. 52 del 25-05-2006
Lavori di costruzione della nuova Scuola Materna ed Asilo Nido
comunale di Aldeno. Richiesta alla
Provincia Autonoma di Trento unificazione contributo e termini.
Determinazioni del
Segretario comunale:
Det. nr. 383/2005 del
04.11.2005
Affido mediante trattativa diretta alla Ditta individuale D’Ambrosio
Barbara di Aldeno dell’incarico di
allestimento e sorveglianza del teatro comunale di Aldeno, per il periodo novembre 2005 – ottobre 2006.Det. nr. 387/2005 del 10.11.2005
Attivazione servizi di accesso
ad Internet di Alpikom S.p.a. di
Trento.Det. nr. 440/2005 del
22.12.2005
Lavori di sistemazione delle
piazze “Fortunato Depero” e “Giovanni Segantini” all’interno della lottizzazione “Chiesure”. Rideterminazione del quadro economico e del
muto a finanziamento dell’opera.Det. nr. 446/2005 del
29.12.2005
Contributo in conto capitale per
interventi di restauro e risanamento conservativo delle facciate esterne degli edifici in centro storico.Det. nr. 447/2005 del
29.12.2005
Verifica statica della soletta di
Borelli. Approvazione a tutti gli effetti della seconda perizia di variante e del verbale dei nuovi prezzi di
data 23.01.2006.-
Det. nr. 448/2005 del
30.12.2005
Progetto esecutivo per la realizzazione del Centro Raccolta Materiale dai rifiuti (C.R.M.) in località
Dosso sulla p.f. 1361/1 in C.C. Aldeno – Approvazione a tutti gli effetti del progetto esecutivo.-
Det. nr. 21 del 25.01.2006
Incarico alla Ditta Maffei Fabio
di Gardolo (TN) dell’appalto per la
fornitura e posa un ventilconvettore per la vecchia Scuole Elementari e per la sostituzione di un lavabo
e relativa rubinetteria del magazzino comunale presso la Scuola Media di Aldeno.-
Det. nr. 7 del 09.01.2006
Incartico alla Ditta EUROBRICO
S.p.a. di Borgo Valsugana (TN) dell’appalto per la fornitura dei prodotti per
il piano di concimazione annuale del
campo da calcio in località Albere.-
Det. nr. 25 del 31.01.2006
Approvazione della perizia riguardante i lavori di tinteggiatura dei
locali della ex Scuola Elementare
di Aldeno destinata a sede delle
associazioni (Euro 4.200,00.=).-
Det. nr. 14 del 18.01.2006
Approvazione contratto con la
Ditta CE.MA. Impianti di Celia Cesare e Malfer Mirco S.n.c. di Aldeno per la manutenzione dell’impianto elettrico, dell’impianto di illuminazione e dell’impianto luci di emergenza del teatro comunale di Aldeno per il periodo 18.01.2006 –
17.10.2006.-
Det. nr. 32 del 03.02.2006
Opere di allargamento di Via
della Croce (tratto Via G. Pascoli –
circonvallazione). Integrazione impegno di spesa per espropriazioni.-
Det. nr. 15 del 20.01.2006
Incarico alla Trentino Servizi
S.p.a. di Trento per l’esecuzione di
una ispezione con telecamera delle reti di fognatura delle acque bianche e nere nella zona interessata
dai lavori di riqualificazione del nucleo centrale di Aldeno.Det. nr. 17 del 23.01.2006
Incarico alla Ditta Perini Antonio di Aldeno dell’appalto per la fornitura e posa di n. 41 serrature per
armadi, per la sostituzione di n. 6
serrature per porte del Municipio e
per la riparazione di n. 2 tapparelle
della vecchia Scuola Elementare di
Aldeno.Det. nr. 20 del 25.01.2006
Realizzazione parcheggi in via
Det. nr. 47 del 20.02.2006
Incarico alla Ditta Gadifer S.a.s.
di Aldeno dell’appalto per la fornitura e posa di strutture in ferro per
affissione manifesti.Det. nr. 50 del 22.02.2006
Eccezionale nevicata del
27.01.2006. Somma urgenza – impegno di spesa e liquidazione.Det. nr. 55 del 02.03.2006
Incarico alla Ditta Maffei Fabio
di Gardolo dell’appalto per la fornitura e posa di uno scaldabagno per
il magazzino comunale e per l’esecuzione del collegamento della cucina dei Vigili del Fuoco Volontari
di Aldeno.Det. nr. 56 del 02.03.2006
Approvazione contratto con la
Ditta Grisenti S.r.l. – Divisione Telecomunicazioni di Trento per la
manutenzione dell’impianto telefonico del Municipio di Aldeno per il
periodo dal
28.02.2007.-
01.03.2006
al
Det. nr. 58 del 06.03.2006
Incarico alla Ditta COMEA di
Besenello dell’appalto per la fornitura di pezzi di ricambio per i lampioncini di Via delle Albere.Det. nr. 68 del 14.03.2006
Approvazione del I stralcio del
progetto AZIONE 10 – Anno 2006.
Interventi di sostegno agli Enti Locali per occupazione temporanea in
lavori socialmente utili. Affidamento del servizio di gestione alla Soc.
Coop. Sociale INSERCOOP.Det. nr. 69 del 14.03.2006
Approvazione a tutti gli effetti
del progetto per la realizzazione di
una nuova aula informatica nella
Scuola Elementare di Aldeno (Euro
7.752,24.=).Det. nr. 70 del 14.03.2006
Approvazione della perizia riguardante i lavori di isolamento acustico e nuova pavimentazione nelle aule destinate a sede della Banda Sociale nella ex Scuola Elementare di Aldeno (Euro 11.700,00.=).-
Amministrazione e politica
copertura delle tombe di famiglia del
cimitero di Aldeno – incarico alla
Ditta Tecnolab – prove strutturali
edili ing. Pierantoniio Zanoni & C.
(Euro 4.200,00.=).-
Det. nr. 79 del 21.03.2006
Lavori di sistemazione delle
piazze F. Depero e G. Segantini all’interno della lottizzazione “Chiesure” di Aldeno. Autorizzazione al subappalto ai sensi dell’art. 18 della
Legge 19.03.1990 n. 55 e s.m.: illuminazione stradale.Det. nr. 100 del 05.04.2006
Approvazione capitolato speciale d’appalto per il servizio di pulizia
e manutenzione parchi, aree verdi,
fiori, piante per il periodo dal
01.05.2006 al 31.10.2006. Determinazione modalità di appalto.Det. nr. 101 del 05.04.2006
Approvazione della lettera invito e dell’elenco delle ditte da invitare per l’affidamento del servizio di
L’
ARIONE 75
pulizia e manutenzione parchi, aree
verdi, fiori e piante (01.05.2006 –
31.10.2006).-Atto riservato sino ad
esaurimento delle procedure, ai sensi della L.R. 31.07.1993 n. 13.
Det. nr. 106 del 05.04.2006
Acquisto armadio rack per apparecchiature informatiche.Det. nr. 107 del 07.04.2006
Lavori sistemazione delle Piazze F. Depero e G. Segantini all’interno della lottizzazione “Chiesure”
ad Aldeno. Autorizzazione al subappalto ai sensi dell’art. 18 della
Legge 19.03.1990 n. 55 e s.m.: Realizzazione pavimentazione
stradale - ditta Edilbeto Porfidi
S.n.c..-
Amministrazione e politica
Det. nr. 117 del 14.04.2006
Lavori di riqualificazione del nucleo centrale di Aldeno – II lotto:
anticipazione alla ditta Consorzio
Lavoro Energia di Mori.-
Det. nr. 137 del 08.05.2006
Affidamento alla ditta T.P.S. di
Gasperi Giacomo con sede a Luserna (TN), mediante trattativa privata diretta, dei “lavori di rifacimento della segaletica orizzontale nel
centro abitato di Aldeno”.Det. nr. 139 del 09.05.2006
Lavori di riqualificazione del nucleo centrale di Aldeno II lotto. Autorizzaizone al subappalto ai sensi
dell’art. 18 della L. 19.03.1990 n.55
e s.m.: - Realizzazione pavimentazione in porfido.Det. nr. 140 del 09.05.2006
Lavori di riqualificazione del nucleo centrale di Aldeno II lotto. Autorizzazione al subappalto ai sensi
dell’art. 18 della L.19.03.1990 n.55
e s.m.; Opere da elettricista.Det. nr. 141 del 09.05.2006
Approvazione perizia riguardante i
lavori di prolungamento della rampa di
accesso del parcheggio di Via Filzi.Det. nr. 144 del 10.05.2006
Servzio sgombero neve stagione invernale 2005 – 2006, integrazione impegno di spesa.Det. nr. 147 del 11.05.2006
Incarico alla Ditta CE.MA di Celia Cesare e Malfer Mirco S.n.c. di
Aldeno dell’appalto per la sostituzione delle lampade di emergenza
guaste del Teatro comunale.Det. nr. 148 del 11.05.2006
Lavori di ristrutturazione della
Caserma dei Carabinieri di Aldeno.
Approvazione della spesa complessivamente sostenuta.Det. nr. 149 del 12.05.2006
Incarico alla Ditta Venturini Conglomerati S.r.l. di Rovereto (TN) per
lavori di ripristino e finitura strade
nel Comune di Aldeno:Via Grezz e
parte sud di Piazza Garibaldi.-
A SSOCIAZIONI, VVOL
OL
ARIA
TO
TURA
OLONT
ONTARIA
ARIATO
TO,, CUL
CULTURA
ONT
Deliberazioni della
Giunta comunale:
Del. nr. 143 del 06.12.2005
Determinazione contributi alle
unità scolastiche operanti nel territorio comunale.
Del. nr. 160 del 27.12.2005
Erogazione contributo per gestione amministrativa ed organizzativa
della Stagione teatrale 2005-2006.
Del. nr. 161 del 27.12.2005
Acquisto opere d’arte. Atto di
indirizzo.
Del. nr. 165 del 30.12.2005
Concessione contributo straor-
76
L’
ARIONE
dinario all’Associazione Progetto
Prijedor.
Del. nr. 12 del 16-01-2006
Approvazione del progetto
“La sfida più bella. Speranze,
timori e luoghi comuni nel mestiere di genitore” presentato
sui bandi per le politiche giovanili.
Del. nr. 14 del 24-01-2006
Determinazione contributo straordinario al Gruppo Missionario di
Aldeno.
Del. nr. 17 del 07-02-2006
Approvazione dello schema di
convenzione con l’AUSER (Asso-
ciazione per l’Autogestione dei Servizi e la Solidarietà) di Trento per il
ritiro e trasporto delle provette dall’Ambulatorio Comunale di Aldeno
al Laboratorio di Analisi “Crosina
Sartori” o all’Ospedale Santa Chiara.
Del. nr. 22 del 21-02-2006
Concessione contributo straordinario finanziario per organizzazione del Carnevale dei Ragazzi. Edizione 2006
Del. nr. 28 del 14-03-2006
Università della Terza Età e
del
Tempo
Disponibile
(U.T.E.T.D.): assunzione impegno di spesa per attività nell’am-
Del. nr. 37 del 11-04-2006
Piano di Zona della Destra Adige rivolto ai minori ed agli adolescenti anno 2006. Designazione
referenti per il Comune di Aldeno
e presa d’atto composizione Tavolo.
Del. nr. 38 del 11-04-2006
Approvazione in linea tecnica
del Piano di Zona della Destra Adige rivolto ai minori ed agli adolescenti anno 2006.
Del nr. 39 del 11-04-2006
Adesione alla Va Rassegna Internazionale Enologia “La Selezione del Sindaco”.
Del. nr. 43 del 26-04-2006
Contributo straordinario alla
Scuola Elementare di Aldeno per
l’organizzazione del progetto “De La
Manos al Corazon”. Utilizzo per progetti culturali organizzati dalla Biblioteca comunale.
Del. nr. 44 del 04-05-2006
Approvazione consuntiva del
Piano di Zona della Destra Adige
rivolto ai minori ed agli adolescenti
anno 2005.
Del. nr. 47 del 16-05-2006
Attuazione previsioni regolamentari per l’incentivazione della
raccolta differenziata. Acquisto premi per le Scuole.
Del. nr. 49 del 16-05-2006
Determinazione contributo finanziario per l’organizzazione della
manifestazione “Il Comun Comunale: i giochi e la regola”. Edizione
2006.
Del. nr. 51 del 16-05-2006
Festeggiamenti in occasione del
50° Anniversario della Scuola dell’Infanzia “E. Mosna” di Aldeno.
Determinazione contributo.
Determinazioni del
Segretario comunale:
Det. nr. 385/2005 del
09.11.2005
Acquisto n. 10 litografie di Felice Ludovisi.Det. nr. 441/2005 del
22.12.2005
Progettazione grafica e pubblicazione del notiziario comunale.
Impegno di spesa per il corrente
anno.Det. nr. 444/2005 del
23.12.2005
Progetto di prevenzione e promozione rivolto ai giovani ad adolescenti (progetti sociali ex legge 285/
1997 e L.P. 14/1991). Acquisto
materiale per la sede di Aldeno.Det. nr. 451/2005 del
30.12.2005
Acquisto opera d’arte di Metodio Ottolini.Det. nr. 12 del 17.01.2006
Abbonamento a riviste, quotidiani e pubblicazioni diverse per la Biblioteca comunale per l’anno 2006.Det. nr. 27 del 31.01.2006
Utilizzo di un’immagine di Lupo
Alberto e la Famiglia McKenzie nell’ambito di una campagna destinata a “educare” per i proprietari di
cani.Det. nr. 29 del 02.02.2006
Abbonamento a riviste e pubblicazioni diverse per gli Uffici comunali. Anno 2006.Det. nr. 34 del 06.02.2006
Iniziativa UNICEF “La Pigotta:
la bambola dell’UNICEF che salva
un bambino”. Liquidazione contributo.Det. nr. 46 del 17.02.2006
Liquidazione contributo per inter-
venti su facciata esterna degli edifici in centro storico.Det. nr. 76 del 20.03.2006
Progetto di prevenzione e promozione rivolto ai giovani ed adolescenti (progetti sociali ex legge 285/
1997 e L.P. n. 14/1991). Organizzazione incontro culturale.Det. nr. 80 del 22.03.2006
Progetto di prevenzione e promozione rivolto ai giovani ed adolescenti (progetti sociali ex legge 285/
1997 e L.P. n. 14/1991). Organizzazione ciclo di cineforum.Det. nr. 81 del 24.03.2006
Liquidazione contributo per interventi su facciata esterna degli edifici in Centro Storico.Det. nr. 91 del 28.03.2006
Pubblica selezione per l’individuazione di un Assistente Animatore del progetto di prevenzione e
promozione rivolto ai giovani ed agli
adolescenti – Conferimento incarico di collaborazione e consulenza
a favore del Comune di Aldeno.-
Amministrazione e politica
bito dei corsi dell’anno accademico 2005/2006.
Det. nr. 121 del 26.04.2006
Impegno di spesa progetto giovani premio “Cantascuola”Det. nr. 122 del 27.04.2006
Incarico ideazione e stampa pieghevoli “Alla riscoperta della manualità perduta”.-
Det. nr. 123 del 27.04.2006
Laboratorio di recupero antiche
tradizioni (lana/feltro) incarico a Lucia Damato.-
Det. nr. 124 del 27.04.2006
Impegno di spesa per soggiorno ospiti della Repubblica Ceca
presso l’albergo Laghetto di Garniga Terme.Det. nr. 153 del 19.05.2006
Incarico letture animate per Asilo
Nido
L’
ARIONE 77
PROMEMORIA
Informazioni utili, di pronto impiego, per accedere ai servizi del Comune di Aldeno
COMUNE DI ALDENO tel. 842523 - 842711 - www.comunedialdeno.it
Orario di apertura al pubblico: Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.30
Orario ricevimento Sindaco
Lunedì
dalle 8.00 alle 10.00
Venerdì
dalle 10.00 alle 12.00
Orario ricevimento Assessori
previo appuntamento
Numero utile segnalazione guasti - Ufficio Tecnico 0461.843222 Segreteria attiva 24 ore
BIBLIOTECA COMUNALE DI ALDENO
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
tel. 0461.842816 Orario di apertura al pubblico:
14.00 - 18.00
20.00 - 22.00
8.30 - 11.30
14.00 - 18.00
8.30 - 11.30
14.00 - 18.00
14.00 - 18.00
14.00 - 18.00
FARMACIA DOTT. G. BARBACOVI
Orario di apertura : 8.30 - 12.00 15.30 - 19.00 Chiusura: sabato pomeriggio
DOTT. M. GIOVANNINI tel. 0461.843221 - cell. 335.364950 Orario di ricevimento:
Lunedì
Aldeno
8.00 - 10.30
Martedì
16.00 - 18.30
Giovedì
8.00 - 10.30
Venerdì
8.00 - 10.30
Sabato
su appuntamento
Cimone
Mercoledì
11.00 - 12.00
Garniga
Mercoledì
9.30 - 10.30
DOTT. LUNELLI tel. 0461.230976 Orario di ricevimento:
Aldeno
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Venerdì
Sabato
Cimone
Mercoledì
Garniga
Martedì
9.00 - 12.00
9.00 - 12.00
9.00 - 12.00
15.00 - 18.30
9.00 - 12.00
15.00 - 16.30
15.00 - 16.00
DOTT. PIFFER tel. 0461.842865 Orario di ricevimento:
Aldeno
Lunedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Martedì
Martedì
Notizie utili
Cimone
Garniga
9.00 - 12.00
9.00 - 12.00
16.00 - 19.00
9.00 - 12.00
9.00 - 11.00
11.00 - 12.00
DOTT.SSA MARINA CESTELE - Pediatra
Aldeno: via Florida, 2 Tel. 0461.842997 - Trento: Via Gramsci, 40/A
Tel cell. 340.1504738 dalle 8.00 alle 10.00 per impegnative, appuntamenti o informazioni
Orario: Lunedì: Trento 14.00-15.30 - Martedì, Mercoledì, Venerdì: Trento 9.00 - 11.00
Lunedì, Giovedì: Aldeno 9.00-11.00 - Venerdì: Aldeno 14.00 - 15.30
CONSULTORIO INFERMIERISTICO tel. 0461.843221
dal Lunedì al Venerdì
9.30 - 10.00
ASSISTENZA SOCIALE tel.0461.843313
Assistente Sociale MARCO DEGASPERI - area minori - Lunedì 10.00 - 12.00
Assistente Sociale MARICA POLETTI - area anziani - Mercoledì 10.00 - 12.00
Assistente sociale MARGHERITA GUIDI - area adulti - Giovedì 10.00 - 12.00.
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L’
ARIONE
A
L’
NOTIZIARIO DEL COMUNE
DI ALDENO
Anno 10 - N. 17 - Giugno 2006
Autorizzazione n. 959 del 21/05/ 1997
del Tribunale di Trento
Attualità
Asilo, nozze d’oro di Giovanni Mosna
110 anni di Rurale di Lucio Bernardi
E ora...torio! di Daniele Morandini
Germogli di futuro di Angela Baldo
Prima e dopo Chernobyl
Comun Comunale: ancora Aldeno! di Cristina Cont
Economia
La Vinicola ai cent’anni con fiducia di Enzo Dolzan
Presidente:
Alida Cramerotti
(Asessore alla Cultura)
Direttore responsabile:
Lorenzo Lucianer
Comitato di Redazione:
Daniele Baldo
Lucio Bernardi
Cristina Cont
Enzo Dolzan
Andrea Franceschini
Maria Chiara Giovannini
Mattia Maistri
Giovanni Mosna
Andrea Schir
Chiara Ziglio
Direzione - Redazione Amministrazione:
presso Comune di Aldeno
Piazza Cesare Battisti, 5
www.comunedialdeno.it
Lettere e comunicazioni a:
L’ARIONE
presso Biblioteca comunale
Via Giacometti, 8
38060 Aldeno
Tel. 0461/842816
[email protected]
Grafica e impaginazione:
L’ORIZZONTE
Agenzia di pubblicità
38060 Aldeno
Via Verdi, 15/1
Tel. 0461/843200 Fax 0461/842943
www.lorizzonte.it
[email protected]
Stampa:
GRAFICHE DALPIAZ srl
38040 Ravina (TN)
z.i. Via Stella, 11/b
www.grafichedalpiaz.com
Tel. 0461/913545 Fax 0461/913186
Foto:
Remo Mosna
Ambiente
La fa lui, ma è tua... di Alessandro Bridi
Società
Colonne sonore di Andrea Franceschini
Riflessioni per un laboratorio di idee di Mattia Maistri
Ricordando un amico di Mauro Bandera
Agenti venuti da nord di Mattia Maistri
Protagonisti
Conte, honoris causa di Lorenzo Lucianer
La scuola
La differenza premia! di Maria Chiara Giovannini
La passione del passato a cura della I A, Armenante e de Oliva
Cantascuola 2006 di Giacomo Coser
La storia
L’angelo della musica di Hugo Daniel Stoffella
Foto storiche: un concorso a premi di Cristina Cont
Lo sport
Ginnastica oltre ai confini di Giuliana Cramerotti
Impegnarsi per lo sport di Remo Cramerotti
Associazioni
Walter Rossi, conferma al vertice di Gloria Bernardi
Benemerenze ai reduci di Cornelio Muraglia
Cinquant’anni di scacchi di Loris Baldo
Giovani: l’anno zero di Amedeo Moratelli
Aiutare è sperare di Alma Osler e Marina Dell’Anna
Vigili del Fuoco Volontari Aldeno di Rudy Cimadom
Mi chiamo Grazia e sono servitrice... di Grazia Tomassini
Cimone e Garniga Terme
Da Garniga Terme di Vittorio Baldo
Amministrazione e politica
Lavori al centro di Mirco Baldo
Dentro il bilancio di Graziano Plotegher
Il piano giovani di zona A.R.Ci.Ma.Ga. di Alida Cramerotti
Aldeno Insieme di Barbara Piffer
Uniti per cambiare
Le scelte della giunta e del consiglio
Aldeno da non scordare
2
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Indice
RIONE
Il Saluto del Sindaco di Daniele Baldo
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Anno 10 - N. 17 - Giugno 2006