Il saluto del Sindaco La città. I moderni hanno quasi dimenticato il vero senso di questa parola: la maggior parte scambia le costruzioni materiali di una città per la città stessa e l’abitante della città per un cittadino. Essi non sanno che le case costituiscono la parte materiale, ma che la vera città è formata dai cittadini. (Jean-Iaques Rousseau, Il contratto sociale) Credo non siano molte le occasioni e i momenti in cui vale la pena di soffermarci sul significato del luogo nel quale viviamo. Il momento contingente ritengo possa rappresentare un’occasione importante per riflettere su ciò. I lavori di arredo urbano, tanto attesi, stanno concretizzandosi, e via via riusciamo a percepire il nuovo volto del nostro paese. Un volto al quale probabilmente le nuove generazioni non sono abituate. Il centro innanzitutto: come luogo d’incontro dei cittadini, come luogo di relazione, di gioco, di rappresentazione. Funzioni che negli ultimi decenni il nostro paese ha disperso o spostato altrove, fatta eccezione per poche manifestazioni e per lo scontato momento del mercato settimanale. Pensiamo, viceversa, quale significato aveva e quale importanza rappresentava la nostra piazza della chiesa, prima che se ne fossero impossessate le macchine. Era luogo di gioco, di scambio, di rappresentazione, di “respiro” del nostro paese. Nei tempi più recenti sono cambiate molte cose nella nostra società e, di conseguenza, anche nella nostra comunità. Molte abitudini, molte occasioni ludiche si sono trasformate, hanno assunto struttura più organizzata e formale. Pensiamo ai giochi di piazza, che hanno preso altre vie, hanno occupato altri spazi. Non è cambiato tuttavia il bisogno del cittadino di ritrovare un luogo d’incontro con la gente e tra la gente. Vi ha dovuto rinunciare, ma l’istanza interiore non è stata sopraffatta. Negli ultimi anni, il nostro paese ha realizzato alcuni di quei progetti urbanistici che erano nei programmi degli amministratori, i quali, attraverso quei progetti hanno rappresentato l’idea del paese che si voleva realizzare: una continuità di luoghi e di relazioni, raffigurata tra l’altro anche nel collegamento attraverso un percorso pedonale (ed ora pure ciclabile) della piazza della chiesa con l’altro luogo di relax e di divertimento rappresentato dagli impianti sportivi e dal parco delle Albere. A proposito del parco, c’è un episodio sul quale mi preme richiamare la vostra attenzione prima di tutto perché è accadimento del tutto inconsueto nel nostro territorio e poi perchè l’accaduto è sotto gli occhi di tutti coloro che frequentano la nuova passeggiata alle Albere. Alludo all’atto vandalico con il quale ignoti hanno messo fuori uso gran parte dell’impianto d’illuminazione di quella zona. Non lo ritengo un fatto particolarmente allarmante in se stesso: non ci sono chissà quali bande di teppisti in giro per il paese. Tutt’altro: credo che i nostri giovani rappresentino una bella realtà, radicata e responsabile, nella nostra comunità. Stigmatizzare e condannare questo episodio per il quale la parte inquirente ha già svolto le opportune indagini, risponde piuttosto alla necessità di evidenziare e sottolineare l’importanza di mantenere sempre alta l’attenzione dei genitori nei confronti delle proprie famiglie, affinché si possano mettere a punto gli strumenti migliori per capire i comportamenti dei figli, i loro disagi e per poter intervenire, in definitiva, nei modi più tempestivi ed opportuni. Personalmente, non credo esistano nella nostra società delle isole felici, luoghi esenti da eccessi o vandalismi, da espressioni di disagio. Credo però che vi siano molte comunità responsabili, impegnate e capaci di leggere episodi come quello che si è verificato ad Aldeno, che li condannano, ma che sono anche capaci di affrontarli come momenti e opportunità di crescita individuali e collettive. Anche se c’è ancora molto da lavorare in questa direzione, il progresso architettonico ed urbanistico può dare tuttavia un significativo contributo, riportando la persona al centro della costruzione collettiva, anche perché il concetto di urbanistica e di sviluppo dell’abitato di qualche decennio fa, sta oggi mostrando i suoi limiti. In quella concezione di dimensione urbana, la sicurezza del cittadino non rappresentava ancora un aspetto tanto importante del vivere, del muoversi, così come lo è oggi. Ma non sempre dagli errori del passato è possibile tornare indietro. Ad esempio, laddove le case sono lambite dai percorsi stradali, non è possibile ottemperare ad un concetto moderno di sicurezza. Bisogna allora guardare avanti. In termini urbanistici, ma anche in termini culturali, si sta gradualmente passando (con qualche riserva) dall’ urbanistica dell’abitare all’ urbanistica del vivere. Dall’urbanistica delle costruzioni, in altre parole, all’urbanistica della società nel suo complesso, considerata nell’insieme delle regole e dei bisogni, come quelli di relazione e di incontro, così come della partecipazione (ancora non completa) dei cittadini alle decisioni pubbliche. Ne consegue che oggi l’urbanistica non è solo un problema tecnico, ma è in gran parte un problema sociale e politico. L’impegno amministrativo in questa parte di legislatura è rivolto anche a questa dimensione del nostro paese. Assieme al nuovo servizio di polizia municipale, si stanno ricercando le soluzioni più razionali, che possano garantire la maggiore sicurezza delle persone all’interno dell’abitato. Pensando ai nostri figli, occorre definire in particolare i percorsi di avvicinamento alle strutture scolastiche, affinché si sviluppino in piena tranquillità e sicurezza. Allo stesso tempo, bisogna pensare ad una più razionale individuazione degli spazi destinati a parcheggio, oggi ancora poco organizzati e rispettati. Ritrovare oggi una nuova dimensione del vivere nel nostro paese - ed in particolar modo nella sua parte centrale è la nostra scommessa per una nuova qualità delle relazioni con lo spazio e la dimensione urbana che più ci appartiene e che più ci rappresenta. Molte realtà comunali e della periferia della città hanno intrapreso questa via con coraggio e superando non poche difficoltà, riconsegnando ai cittadini gli spazi che un tempo furono luoghi aperti e d’incontro, riscontrando l’apprezzamento della propria gente. Su questi aspetti, ma anche su altri progetti legati al nostro territorio, al nostro ambiente e alle politiche sociali, l’amministrazione sta promovendo importanti sinergie con i comuni a noi vicini. Iniziative come il progetto di Agenda 21 (percorso messo in moto dalle istituzioni con la partecipazione dei cittadini verso la sostenibilità nell’organizzazione del territorio e della vita quotidiana dei cittadini) hanno trovato l’unanime condivisione del Consiglio comunale, così come il Piano di zona delle politiche giovanili, che ha coinvolto i Comuni di Garniga Terme, di Cimone, le circoscrizioni di Ravina, Romagnano e Mattarello. Prima di chiudere questi cenni, desidero sottolineare il significativo e apprezzato senso di responsabilità e di disponibilità dimostrata da tutti i cittadini di fronte agli inevitabili disagi che in questi mesi i lavori nelle piazze e nelle vie del paese stanno creando. L’impegno nostro è quello di ricercare i percorsi più veloci e meno penalizzanti e per questo siamo comunque sempre aperti e disponibili ad ascoltare suggerimenti e proposte migliorative. A tutti voi, l’augurio più cordiale di una buona estate. Daniele Baldo Asilo, nozze d’oro di Giovanni Mosna Una grande festa per il cinquantesimo anniversario dell’apertura della scuola materna Emanuele Mosna, proprio alla vigilia della costruzione della nuova. È visibilmente emozionato il Attualità presidente Luigi Serafini mentre aspetta che il cortile dell’asilo si riempia di gente. È un po’preoccupato per le nuvole nere che incombono dalla valle di Cei e che hanno già coperto le Pale del Monte Bondone. Certo, c’è un tendone sotto il quale sono disposte le sedie e quindi in ogni caso la manifestazione si potrà svolgere, ma la pioggia rovinerebbe davvero la festa. C’è un gran movimento, tutti si affrettano, il segretario Ennio Baldo, i membri del consiglio direttivo, le maestre, il perso- I 50 anni sotto il tendone della festa. 4 L’ ARIONE nale non docente, un clima di collaborazione e di entusiasmo che si trasmette pian piano anche alle famiglie e agli ospiti. Arriva il parroco, don Daniele, che si prepara a celebrare sotto il tendone la Messa con il coro dei bambini e l’accompagnamento della chitarra, arriva la Banda di Aldeno con il maestro Cimadom, sempre presente a sottolineare con la musica le manifestazioni del paese, e poi un po’ alla volta arrivano tutti: bambini, genitori, nonni. E mentre si aspetta l’inizio e i bambini giocano nel cortile rincorrendosi tra sci- voli e altalene, gli adulti ripercorrono i cinquant’anni passati. C’è chi ricorda il ponticello di legno traballante che collegava via Manzoni a via Florida, sul quale si passava solo a piedi “e i cari i passava ‘n te l’acqua lì a fianc”, attraversando il guado, chi si ricorda quando c’era solo la casa del medico “e po’, da chi ‘n zo l’era tut campagna, vanzava su sol la casòta del Mòmi…” e poi ancora quando si andava all’asilo in Comune e prima ancora… Arnaldo Zeni, il figlio dell’impresario Eugenio che costruì l’edificio della Scuola Materna, era presente il 16 Ottobre 1955 alla cerimonia per la posa della prima pietra dell’erigendo asilo con il Sindaco Vito Lucianer, il parroco don Giuseppe Rigotti, il dottor Cesare Gottardi e tutta la folla dei paesani e ricorda che in uno dei plinti della fondazione, sull’angolo nord ovest dell’edificio, fu sepolta nel calcestruzzo una bottiglia sigillata che conteneva una pergamena con le firme delle autorità, dei benefattori e dei fondatori. L’episodio sottolinea la solennità dell’evento e l’importanza che veniva attribuita all’opera, ma anche il grande spi- rito di comunità che animava il paese e lo rendeva unito intorno a valori importanti come quelli che sostenevano un’impresa coraggiosa e lungimirante. Poi comincia la festa, con la Messa e i cori dei bambini. Il cortile è pieno di gente, c’è il Sindaco Daniele Baldo, il presidente Federazione Provinciale delle Scuole Materne dott. Baldessari, c’è Lorenzo Lucianer cui è stato affidato il compito di legare assieme i vari momenti della manifestazione. E infine sono arrivate anche le Suore, le Suore Dimesse Figlie di Maria, le superstiti di quel folto gruppo che fino al 1996 si occupò di ogni aspetto della vita della Scuola Materna. Non solo, la loro presenza fu così radicata nella vita sociale che, oltre a partecipare alla vita religiosa della comunità, tenevano una specie di “oratorio femminile”: i ragazzi andavano a giocare in canonica, le ragazze andavano dalle suo- re. E infatti le mamme e le nonne sono tutte intorno a loro. Il Presidente Serafini, nel suo discorso, ha passato in rassegna i cinquant’anni dell’Istituzione, ponendo l’accento soprattutto sui valori civili e morali che la scuola ha trasmesso a centinaia di bambini. Ha ricordato i sacrifici dei primi anni, la figura di Emanuele Mosna, il benefattore al quale è intitolata la scuola, ha ringraziato tutte le persone che, a titolo di amministratori, consi- Il personale della scuola materna attuale. L’ ARIONE Attualità La Banda di Aldeno alla festa. glieri, genitori, presidenti, hanno contribuito alla crescita della Scuola Materna. Ha poi rivolto un ringraziamento particolare alle «generazioni di insegnanti e di operatori di appoggio che hanno dedicato e che dedicano la loro vita alla scuola e che hanno offerto ed offrono ad essa il loro tempo, molte volte oltre il cosiddetto “ orario di servizio”» Ha poi ringraziato le istituzioni pubbliche, il Comune di Aldeno, la Provincia Autonoma, la Federazione Provinciale delle scuole Materne e infine ha presentato la pubblicazione con la quale la Scuola Materna ha voluto commemorare il cinquantesimo anniversario. «Abbiamo vo- 5 Attualità luto realizzare una pubblicazione che possa documentare, in modo attento ed anche storico, l’azione educativa e sociale svolta dalla scuola dell’infanzia di Aldeno. In queste pagine è descritto il significativo percorso che questa istituzione ha iniziato a compiere nei lontani anni ‘50. Abbiamo voluto fissare la vita della scuola e il suo percorso dentro la nostra comunità. Nel fare ciò siamo convinti di poter dare modo al lettore di conoscere l’impegno delle persone che hanno prestato il loro servizio sia come volontari nella conduzione della scuola , sia come personale dipendente, sia come genitori. Raccontare la vita della scuola con lo sguardo rivolto al rapporto della scuola con la nostra comunità è sicuramente il maggior pregio di questa pubblicazione. Dalle pagine traspaiono gli ideali che hanno mosso i fondatori e coloro che hanno accompagnato negli anni il percorso della scuola. Si conosce così quale profondo valore abbia avuto la presenza e l’azione della scuola materna nella comunità.» La pubblicazione, per chi lo desidera, è disponibile presso la sede della scuola Materna. Ha poi preso la parola il Sindaco di Aldeno che ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale e ha illustrato brevemente l’impegno dei prossimi anni: la realizzazione della nuova Scuola Materna e del nuovo Asilo Nido. 6 L’ ARIONE Dopo il saluto del Presidente della Federazione provinciale delle Scuole Materne, è stata premiata Consuelo Coser,la quale, grazie ad una felice sintesi grafica, ha vinto il concorso “Inventa un logo per la scuola”. Un ringraziamento speciale per la collaborazione è stato indirizzato ai ragazzi delle Elementari e delle Medie, ai loro insegnanti e al dirigente scolastico dott. Silvio Baldessari. Il Presidente ha poi voluto ringraziare e salutare con un mazzo di fiori le sei suore presenti: suor Rosalia, suor Amedea, suor Mercedes, suor Aurelia, suor Renata e suor Giuseppina. Lorenzo Lucianer ha poi intervistato suor Mercedes, che ha ricordato momenti ed episodi degli anni trascorsi ad Aldeno con grande simpatia e capacità comunicativa. Sono stati ricordati il dott. Cesare Gottardi, medico Ospiti d’onore, le prime suore dell’asilo. condotto del paese e primo presidente della Scuola Materna, Vito Lucianer, vice presidente e Sindaco ai tempi della fondazione, Bonfiglio Nave, segretario dell’asilo per quarant’anni. Era presente Sergio Bisesti che, con Lino Beozzo, assente per indisposizione, fu membro del primo Consiglio direttivo della Scuola. Un mazzo di fiori è stato poi donato ai Presidenti Romano Baldo (dal 1978 al 1981), Andrea Gottardi (dal 1981 al 1999), Simonetta Gris (dal 1981 al 1999) alle maestre e collaboratrici in pensione Danila Giuliani, Raffaella Girardelli, Mariassunta Maistri ed inoltre alle insegnanti dipendenti da oltre 25 anni: Carmen Tomasi e Renata Giovannini. Il buffet e la visita alla scuola, preparata ed abbellita per l’occasione con uno straordinario addobbo di disegni e decori, hanno chiuso la giornata. 110 anni di Rurale di Lucio Bernardi Un anniversario speciale, ricordato in una partecipata assemblea e nella festa che ha coinvolto, in momenti diversi, l’intero paese. L’assemblea generale annua- La mostra sul Mozambico. tografica “Mozambico: l’orgoglio di un popolo” con la quale si intendeva dare la possibilità ai Soci interessati, di approfondire, attraverso gli scatti di una macchina fotografica, la cultura della Paese africano nel quale la nostra Cassa Rurale ha in corso un importante Paolo Longo, olimpionico nella disciplina del biathlon alle Olimpiadi di Torino 2006. intervento di microcredito. La notevole affluenza e l’interesse dimostrato hanno riconfermato la grande sensibilità della nostra gente nei confronti dei paesi meno sviluppati. Un secondo momento è stata la tavola rotonda sul tema “Etica, profitto e solidarietà”: oggetto del confronto, un questito: è possibile unire questi concetti pur restando competitivi nel difficile terreno del mercato libero? Sono intervenuti il prof. Mario Mazzoleni, docente di economia delle aziende cooperative presso l’Università di Brescia, che ha sottolineato come onestà, trasparenza e correttezza imprenditoriali siano elementi che contribuiscono a raggiungere gli obbiettivi preposti; il dott. Paolo Tonelli, assistente alla Presidenza della Federazione Attualità le è appuntamento che raduna i Soci di ogni azienda; nel caso della Cassa Rurale questo importante momento, tenutosi lo scorso 19 Maggio, ha visto anche quest’anno la presenza e la partecipazione di più di 1.300 Soci. Oltre al momento istituzionale, dove i Soci entrano in merito alle disamine ed alle approvazioni proprie dell’assemblea, sono stati proposti una serie di appuntamenti atti a ricordare i 110 anni di fondazione della Cassa e per offrire alcuni spunti di riflessione su tematiche di grande attualità. Il primo evento proposto è stato l’allestimento della mostra fo- L’ ARIONE 7 Melania Corradini, portabandiera azzura alle Paralimpiadi. Attualità Trentina della Cooperazione, che si è soffermato sul ruolo delle cooperative, quali motore di sviluppo socio-economico per il territorio; mons. Stanislaw Hocevar, Arcivescovo Metropolita di Belgrado, che ha concluso il proprio intervento augurandosi una sempre maggiore integrazione tra la saggezza orientale ed il pragmatismo europeo. I numerosi soci intervenuti hanno seguito con attenzione e curiosità la conferenza moderata dal giornalista Paolo Ghezzi, direttore de L’Adige. Il talk show, proposto a 350 entusiasti ragazzi delle scuole medie, ha visto la partecipazione di alcuni atleti trentini che hanno portato la loro testimonianza sulle diversi modalità di affrontare una disciplina sportiva. Moderati da Lorenzo Lucianer, sono intervenuti Melania Corradini, portabandiera della squadra italiana alle Paralimpiadi, che ha riassunto la sua giovane carriera spiegando l’approccio adottato per affrontare le 8 L’ ARIONE competizioni sciistiche in condizioni di disabilità e sottolineando come emozioni e carico di responsabilità, in occasione dei Giochi di Torino, siano stati particolarmente forti da comprometterne la prestazione; Antonella Belluti, vincitrice di due medaglie d’oro alle Olimpiadi nel ciclismo su pista, ha descritto gli aspetti di una carriera particolarmente densa di soddisfazioni ed ha puntualizzato le problematiche di chi affronta la vita al termine di un percorso agonistico. Il concerto in onore di Lucio Battisti. A conclusione del dibattito è intervenuto Paolo Longo, atleta olimpico del biathlon, che ha commentato il rapporto con una disciplina cosiddetta “minore”, nella quale l’onore delle cronache e l’attenzione dei mass media si riscontrano solo in occasione dei grossi appuntamenti quali, appunto, le Olimpiadi. Longo ha inoltre evidenziato la difficoltà nel raggiungere i risultati e l’amarezza nei momenti di delusione. Dopo tre giorni di incontri, si è voluto proporre lo spettacolo musicale “Una voce per Lucio Battisti” dove un folto pubblico ha saputo apprezzare l’esecuzione di grandi successi attraverso la sorprendente somiglianza fisica e vocale che il cantante Mauro Spatocco ha con il compianto cantautore di Rieti, colonna sonora degli anni ’60 e ‘70. La partecipazione e l’entusiasmo con cui i soci della Rurale di Aldeno hanno accolto queste proposte, ha ampiamente ripagato il notevole impegno profuso per organizzare questo importante anniversario. E ora...torio! di Daniele Morandini* Un luogo per crescere insieme, giocando, confrontandosi, lavorando per gli altri, nella prospettiva delle fede. Prende corpo il progetto del nuovo oratorio parrocchiale. ri sistemazione della casa ex pompieri, vicino alla canonica e di un interrato su quello che era chiamato l’orto del parroco, che in superficie presenterà un piccolo campo polifunzionale (calcetto, pallavolo e pallacanestro). La parrocchia si è impegnata in una spesa economica piuttosto seria (partendo da un conto che presenta già 60.000 euro di mutuo da coprire) convinta che il bene dei nostri ragazzi stimolerà anche il portafoglio dei parrocchiani a collaborare attivamente. Le generazioni giovani sono il nostro presente e il futuro: un futuro che possiamo costruire il più bello e vero possibile con l’aiuto di tutti. Ma che scopo hanno questi lavori e che progetto ha in testa la parrocchia? L’oratorio per definizione è il modo in cui la comunità cristiana si rende accogliente verso i bambini, i ragazzi, i giovani e le loro famiglie. Prima ancora di essere un luogo, è comunità di persone. Un luogo vuoto sa- L’Orto del Parroco, sarà un campo sportivo. rebbe l’anti-oratorio. Costruire sulle persone è la vera sfida che questa costruzione di mattoni ci lancia: è necessario che i giovani siano i primi responsabili e protagonisti dell’oratorio, aiutati e sostenuti dagli adulti. La valutazione preventiva, fatta prima di intraprendere i lavori, è che la nostra comunità ha bisogno di luoghi di aggregazione il più possibile sani. Sale nelle quali potersi ritrovare a parlare, a giocare, a imparare valori quali la socializzazione, l’altruismo e - perché no? - dove potersi riavvicinare un po’ alla volta alla fede. Fa una certa impressione vedere ragazzini degli ultimi anni delle medie o delle superiori che il sabato sera girano per il paese fino a tardi, si ritrovano al parco o al bar: a fare cosa? Forse si possono proporre alternative più valide? Bisogna credere di più nella risorsa rappresentata da questi ragazzi e ragazze. In una realtà come la nostra, dove sempre più giovani sono alla ricerca di un senso per vivere, si sentono soli e tristi: è importante per- Attualità Si stanno ultimando i lavo- L’ ARIONE 9 Attualità ciò fare qualcosa che li aiuti a ritrovare se stessi con le qualità che possiedono. Da qui parte l’idea dell’oratorio, di un luogo d’incontro aperto, con delle regole da rispettare, con un progetto da portare avanti insieme. Qui parte la sfida, rivolta a tutti, di lasciarsi coinvolgere in quest’impresa. Le sale saranno gestite da adulti, possibilmente genitori, aperte il più possibile e per tutti. La spesa si aggira sui 420.000 euro di cui il 75 per cento finanziato dalla Provincia. Un cartellone esposto in chiesa aiuta a capire a che punto siamo nella copertura del de- Nascita di un oratorio: prima, durante e dopo i lavori. 10 L’ ARIONE bito che abbiamo aperto. E ora…torio! significa che questa sfida non è del parroco: è della comunità, è di tutte quelle persone che credono in questi valori. Allora, buon oratorio a tutti! *Parroco di Aldeno, Cimone e Garniga Terme Germogli di futuro di Angela Baldo Bambine bielorusse ad Aldeno, aprono gli occhi sulla speranza. Le montagne, i fiori, le nuvole, i giochi sono i segni di un domani possibile, anche tra le macerie di Cernobyl. re questo articolo, mi sono chiesta che cosa sarebbe stato interessante raccontare alla comunità di Aldeno di questo intenso mese di ospitalità del “Comitato Aiutiamoli a Vivere Aldeno”, durante il quale 15 bambine hanno soggiornato presso alcune famiglie del nostro paese. La risposta è affiorata quasi spontaneamente: avrei dovuto dar voce ai veri protagonisti, i bambini, appunto. Allora sono andata a trovarli nell’aula che gli insegnanti della scuola elementare di Aldeno hanno prestato loro per proseguire quel percorso di formazione a cui tutti i bambini avrebbero diritto di accedere. Nella piccola stanza, tutte e quindici le bambine ospiti delle famiglie aldenesi (e non solo: due bambine sono state accolte da una famiglia di Garniga Terme) dal 15 aprile al 14 maggio 2006, erano diligentemente sedute ai loro banchi attendendo istruzioni dalla maestra, la signora Alena, e dall’interprete, la signora Halina. Dopo la sorpresa iniziale data dal mio arrivo e le reciproche presentazioni, queste deliziose bambine di età compresa fra i 7 e i 10 anni, hanno accettato di buon grado di rispondere alle mie domande. In vista della loro partenza (domenica 14 maggio), ho chiesto loro se fossero contente di tornare a casa. Le risposte non sono state certo unanimi; Darya e Maryanna, veterane del gruppo, forse avvertendo imminente il momento del rientro, non vogliono tornare a casa: qui stanno bene, fa caldo, si trovano bene con le loro famiglie, hanno fatto amicizia con i loro fratellini italiani. Ma quando l’interprete chiede se qualcuno ha nostalgia di casa si alzano istintive in aria le mani delle piccole del gruppo, bambine di 7 anni che non vedono la loro mamma da un mese: Krystsina, Anhelina, le due Marya, la piccola Alena. Rotto il ghiaccio, chiedo loro se qualcosa le ha colpite in modo particolare durante la loro permanenza da noi, qualcosa di diverso ri- spetto alla Bielorussia, che racconteranno alle loro famiglie. Alena è colpita dalle nuvole, cosi vicine, dice, che quasi si possono toccare; Anastasiya dalla neve sulle montagne; Marya e Darya dal fatto che già faceva caldo quando sono arrivate; e poi tutte dalle montagne, dai colori dei fiori, dalla vegetazione rigogliosa e nuova ai loro occhi, dalle anatre del parco e da tutti gli altri animali che hanno visto. Anche la signora Halina dice di essere stata piacevolmente stupita dai tanti fiori di Aldeno. Chiedo poi a che cosa piace loro giocare. A questa domanda i cuori s’infervorano; le bambine spiegano che i loro giochi preferiti sono quelli con cui giocano durante la ricreazione con i bambini delle elementari: saltano con la corda, si rincorrono, giocano a mosca cieca. In seguito mi mostrano una cartina dell’Italia fatta da loro con la carta crespa che presenteranno al sindaco prima della loro partenza. La mia ultima domanda si rivolge al futuro: “Che cosa volete fare da grandi?”. Tutte le bambine mostrano di avere le idee molto chiare: Marya vuole fare il designer, Maryanna l’interprete, Iryna Attualità Quando ho deciso di redige- L’ ARIONE 11 la commessa, Anastasiya, Marya e Kristsyna le insegnanti, Liudmila la parrucchiera, Anhelina vuole lavorare in fabbrica come la mamma e la piccola Anhelina vuole insegnare equitazione. Ecco, dunque, come si presenta una piccola parte di quelle che saranno le giovani donne della Bielorussia dei prossimi anni. A distanza di vent’anni dal disastro di Chernobyl (il cui anniversario è ricorso il 26 aprile scorso), è questo che vogliamo per la Bielorussia: che la linfa vitale, l’entusiasmo di vivere e crescere che queste bambine mostrano in tutto quello che fanno, si conservi a lungo nei loro cuori, in modo che anche quando saranno cresciute serbino la voglia di vivere che solo i bambini posseggono nel modo più autentico e che sarà indispensabile al rinnovamento del loro Paese. Prima e dopo Chernobyl La lunga ombra di Chernobyl nell’esperienza umanitaria aldenese. Testimonianze di un dolore ancora vivissimo. Come noto, ricorre quest’an- Attualità no il ventesimo anniversario del disastro nucleare di Chernobyl. Una tristissima ricorrenza, quella del 26 aprile 1986, che è stata ri- Segni di tragedia: finestre sbarrate. 12 L’ ARIONE cordata un po’ ovunque in tutta Europa e, per molti aspetti, rivissuta da milioni di persone attraverso manifestazioni, racconti, testimonianze e inchieste. Per Aldeno il ricordo della tragedia vissuta in quella piccola cittadina al confine con la Bielorussia si mantiene vivo più che altrove. La nostra Comunità infatti, come peraltro moltissime altre, da anni offre aiuto e solidarietà a queste popolazioni soprattutto attraverso l’ospitalità garantita ai bambini di Mozyr che, come potrete leggere di seguito, è il centro più popolato nelle vicinanze di Chernobyl. Aiuto e solidarietà che vengono garantiti grazie all’attività del Comitato “Aiutiamoli a Vivere” che, è bene ricordarlo, viene alimentato dal contributo gratuito e dalla generosità di moltissimi nostri concittadini. Per questo riteniamo oltremodo importante dare conto sul nostro periodico dell’intervento tenuto dal Sindaco di Mozyr in occasione della commemorazione ufficiale svoltasi in quella città lo scorso 26 aprile. Alla commemorazione erano presenti, per conto del nostro Comitato, Rosanna e Mauro Cont. “Egregi cittadini di Mozyr ed ospiti della nostra città, in tutto il mondo il nome di Chernobyl, piccola cittadina ucraina, situata a 7 Km dal confine meridionale della Bielorussia, già da due decenni viene associato alla più grande catastrofe conosciuta in tutta la storia dell’umanità. Il 26 aprile 1986 un’esplosione della centrale atomica, equivalente a 50 bombe di tipo Hiroshima ha colpito le vite di milioni di persone. La catastrofe nucleare ha raggiunto enormi territori, ha portato dolore e sofferenza alle persone la cui vita è stata divi- sa in due parti: prima e dopo Chernobyl. Le conseguenze della catastrofe non sono solo sociali, economiche ed ecologiche, ma anche morali e si fanno sentire ancora adesso. In Bielorussia il 26 aprile è giorno di lutto nazionale. Le radiazioni hanno colpito circa un quarto del territorio in cui abitava il 20% della popolazione. Questa percentuale di popolazione bielorussa ha subito le conseguenze di Chernobyl (si tratta di due milioni di persone delle qua- Attualità Un tempo c’erano gli uomini... li 650 mila bambini). Mentre si facevano lunghe discussioni sulle cause della catastrofe e sui colpevoli, il popolo bielorusso faceva fronte alle conseguenze ed è riuscito a superarle perché l’amore per la terra natia ha fatto ciò che sembrava impossibile. Il disastro ecologico che ha sofferto il nostro Paese non è risultato sentenza di morte. Lo stato bielorusso ha creato un sistema di assistenza sociale alle persone colpite dalla catastrofe di Chernobyl. Circa 1,5 milioni di persone si trovano sotto una speciale osservazione medica e tra loro più di 260 mila bambini. Sono stati aperti nuovi centri medici, istituti di ricerca e cliniche specializzate. Mozyr è il più popolato dei centri abitati nelle prossimità di Chernobyl e all’amministrazione preoccupa molto la salute dei cittadini. Attualmente alla popolazione è garantito l’accesso gratuito all’assistenza medica primaria corrispondente agli L’abbandono dopo l’incidente nucleare. L’ ARIONE 13 Attualità standard sociali minimi internazionali. E’ stato aperto il Centro Maternità e realizzato un ospedale per bambini. Viene effettuato un programma unico di risanamento e di riabilitazione per bambini ed adulti a spese del budget nazionale e dell’assicurazione sociale. Sono giunti a conclusione tre programmi statali per far fronte alle conseguenze della catastrofe di Chernobyl, per la ciu realizzazione sono stati spesi 16 miliardi di dollari. Il prossimo programma per il periodo 2006-2010 costerà più di 1,6 miliardi di dollari. Molte associazioni internazionali ci offrono assistenza umanitaria. Nell’anno 2005 1175 bambini di Mozyr hanno potuto usufruire dei programmi di risanamento a lungo termine in Polonia, Irlanda, Slovenia, Italia, Belgio, Germania e Stati Uniti. Ringraziamo di cuore i nostri amici all’estero per l’aiuto e la comprensione. La tragedia di Chernobyl è un’esperienza per il mondo intero. Lo studio e l’analisi delle conseguenze del disastro nucleare deve essere effettuato non L’ingresso alla zona proibita di Chernobyl. 14 L’ ARIONE solo nell’interesse della popolazione colpita ma anche per il bene di tutta l’umanità. Il 20° anniversario di Chernobyl ci offre la possibilità di riflettere sulla tragedia e definire il ruolo di ciascuno nell’assistenza concreta alle vittime. A nome dei cittadini vorrei esprimere il più sincero apprezzamento a nei confronti di tutti coloro che hanno contribuito al superamento delle conseguenze della catastrofe di Chernobyl e auguro a loro ed alle loro famiglie ogni bene. V. Borisienko Sindaco di Mozyr Nel corso della cerimonia il Capo del Dipartimento della Pubblica Istruzione di Mozyr ha rivolto a Mauro e Rosanna parole di ringraziamento per l’attività svolta dal comitato Aiutiamoli a Vivere di Aldeno. “Gentili rappresentanti del Comitato Aiutiamoli a vivere di Aldeno, il Dipartimento di Istruzione del Comitato Esecutivo di Mozyr esprime un sentito ringraziamento a voi personalmente ed ai membri della fondazione Aiutiamoli a Vivere, Comitato di Aldeno, per la molteplice e costante assistenza agli enti di pubblica istruzione, alle famiglie ed ai bambini di Mozyr. Il vostro atteggiamento disinteressato e la vostra sensibilità verso i problemi e le difficoltà altrui, la comprensione delle nostre disgrazie e delle nostre allegrie, testimoniano la sincerità dei vostri impegni e dei vostri grandi cuori. Grazie alla vostra collaborazione abbiamo potuto effettuare il risanamento di molti scolari e dei bambini in età prescolare, consegnare alle scuole del materiale didattico e di altro genere, stabilire dei rapporti di amicizia fra le famiglie bielorusse ed italiane, far ampliare gli orizzonti culturali dei nostri bambini sulla realtà italiana. Di enorme valore è il vostro aiuto e sostegno nei confronti delle famiglie con bambini disabili e con problemi di sviluppo. Saremo felici di proseguire il nostro comune sforzo per il bene dei bambini. Auguriamo ogni bene e buona salute a voi e ai vostri cari e ci auguriamo di poter realizzare insieme alla Fondazione molti progetti interessanti e di lunga durata”. Liubov Kleipicova Capo Dipartimento Pubblica Istruzione Comun Comunale: ancora Aldeno! di Cristina Cont Per la terza volta sono le casacche giallorosse a trionfare: Aldeno vince la sedicesima edizione dei giochi del Comun Comunale svoltasi a Villa Lagarina. te nella casa del Comune la prestigiosa cassa delle regole. La avevamo meritatamente vinta nell’ultima edizione dei giochi, quelli che si erano svolti nel 2004 proprio qui ad Aldeno. Ricordiamo con emozione quel sabato sera di due anni fa quando i nostri atleti, nella straripante piazza della Chiesa trasformata per l’occasione in un anfiteatro medioevale, ci avevano regalato quella vittoria tanto sognata. Ricordiamo le smorfie di fatica dei tiratori alla fune, la leggerezza precaria dei corridori sui trampoli, la tensione ed il boato di gioia all’annuncio del trionfo, la sfilata per le vie del paese con Giorgio Buratti, il capopopolo, portato in trionfo, proprio sopra la cassa, dai suoi atleti. Il primo giugno scorso, nella piazza di Villa Lagarina, si è svolta la sedicesima edizione dei giochi del comun comunale tra le ville di Isera, Nogaredo, Nomi, Pomarolo, Villa Lagarina ed Aldeno. Questa volta mancavano i nostri vicini di Cimone, purtroppo privi di alcuni concorrenti. Calano le tenebre ed hanno inizio i giochi. Aldeno passa al comando già dalla prima gara, la corsa con la botte. Il barile aldenese sembra quasi volare a qualche centimetro dal terreno, avanza sempre più veloce e dritto condotto abilmente da Daniele Vettori e Stefano Enderle. È la volta del tiro alla bora, un tronco agganciato ad una scure. Fabrizio Moratelli e Mirco Baldo (l’assessore comunale ai lavori pubblici) non sono da meno e si piazzano anch’essi al primo posto. Stesso piazzamento nella corsa coi trampoli: Martina Baffetti e Mauro Coser rinsaldano la tradizione che vuole Aldeno eccellere in questa competizione. A conclusione la sfida forse più affascinante: il tiro alla fune. Scendono in campo Paolo e Roberto Baldo, Paolo Beozzo, Nicola Baffetti,Vanni e Moreno Cont, Damiano Muraglia, Marco Maistri, Cristian e Marco Piffer, Ruggero Scanzoni. Cala il silenzio, i muscoli si tendono, le vene del collo sembrano quasi schizzar fuori, i rivoli di sudore incorniciano i visi deformati dallo sforzo. Arrivano quinti i nostri atleti, ma fortunatamente questa volta non è l’esito di questa gara a decidere il successo finale. I 42 punti totalizzati sono sufficienti a spuntarla sui padroni di casa, giunti secondi. Giorgio Buratti, a distanza di qualche giorno dal trionfo, ancora euforico, ci racconta di questi suoi ragazzi, dei mesi precedenti densi di allenamenti notturni, di diete ferree per non superare quei fatidici 675 chilogrammi, il peso massimo consentito per ogni squadra partecipante al tiro alla fune. Ci racconta, con gli occhi luccicanti di orgoglio ed emozione, dell’importanza dello spirito di gruppo, del mantenere serenità e tranquillità nella compagine. Gli chiediamo scherzosamente se c’è qualche segreto per arrivare a questi successi; in questi tempi di doping, anabolizzanti ed auto - emotrasfusioni la domanda sorge spontanea. Giorgio ci guarda inorridito: i suoi atleti vanno ancora a crauti e luganeghe. L’unico segreto sembrano essere i dolcetti preparati dalla moglie Oriana e gustati a fine allenemento, ma, naturalmente la ricetta deve rimanere rigorosamente top-secret. Attualità Era stata custodita gelosamen- L’ ARIONE 15 Lcent’anni a Vinicola ai con fiducia di Enzo Dolzan Un settore ben strutturato, dinamico e flessibile, capace di affrontare le sinusoidi del mercato, professionisti preparati e tecnicamente evoluti: si guarda al futuro con ragionevole ottimismo. Occorre però lasciarsi alle spalle inutili controversie Nello scorso mese di gennaio Economia veniva insediato il nuovo Consiglio di amministrazione della Vinicola di Aldeno, società cooperativa a r.l., con la conferma del presidente uscente Alessandro Bertagnoli e con il rinnovo di circa la metà degli altri componenti. Messe da parte le polemiche che avevano interessato la cooperativa nei mesi precedenti, si è subito dato avvio ad una nuova fase operativa del consorzio, nel merito della quale ho sentito direttamente il dr. Bertagnoli. Il numero dei soci è sostanzialmente immutato rispetto ai dati riportati nel numero precedente dell’ Arione, la produzione conferita nel- lo scorso anno, che ha scontato un andamento meteorologico non del tutto favorevole, ha raggiunto complessivamente i 33.000 q.li, suddivisi quasi pariteticamente tra uve bianche e rosse, la superficie coltivata a vite si è lievemente incrementata rispetto ai 310 ettari precedenti per effetto della conversione, tuttora in atto, dal settore frutticolo a quello vinicolo. Premesso quanto sopra, il presidente osserva che intendimento prioritario del nuovo Consiglio è stato fin dall’inizio quello di operare collegialmente, ragionando in termini di unità di intenti, al fine di pervenire, con la maggiore condivisio- Anni ‘50: il cantiere per l’ampliamento della Cantina Sociale. 16 L’ ARIONE ne possibile, all’ottimizzazione delle decisioni e quindi dei risultati. Fatta l’analisi della situazione esistente, che vede, al momento, il conferimento al consorzio di 2° grado CAVIT del l’80/85 % del prodotto, si ritiene necessario puntare su una maggiore resa derivante dalla commercializzazione della parte restante della produzione, che attualmente avviene tramite il punto vendita presso la sede e attraverso la rete commerciale. Prioritario comunque appare il discorso di puntare su una sempre maggiore qualità dei vini prodotti, col concorso dei produttori in primo luogo e con l’ausilio dei tecnici di settore, sia per far fronte ad una concorrenza sempre più agguerrita, sia per incrementare, per quanto possibile, la quota di mercato nell’ambito provinciale. In questa prospettiva ben si inserisce la messa in campagna di nuovi vitigni per la produzione del Merlot giovane (Fresco Fresco), del Merlot passito e il lancio, nell’autunno scorso, di un nuovo prodotto, il Madoi. E ben si inserisce in questa dinamica, tesa alla ricerca di nuovi sbocchi, l’ipotesi di modificare l’assetto dell’attuale punto menti antichi del Comune è citato anche il Castello delle Flecche, ahimè da tempo in un uno stato non esattamente commendevole. È quindi opportuno che venga compiuto uno sforzo comune, in primo luogo da parte dei produttori, per conferire alla cooperativa un prodotto qualitativamente sempre migliore, posto che comunque la qualità paga in termini economici. È ragionevole infatti pensare che, in futuro, vista la riduzione dei consumi attualmente in atto, il consumatore si indirizzerà su prodotti di qualità, anche se ridotti in quantità, per cui verrà sempre più rivalutato il rapporto qualità/prezzo. È poi importante anche che vengano attentamente valutati e tenuti sotto controllo i costi di produzione da parte della cooperativa: la dinamica dei medesimi si ripercuote direttamente sulla resa ai viticoltori. È anche per questa ragione che, specie nei momenti di “magra”, si assiste ad un fenomeno di osmosi di soci da una cooperativa all’al- Maestranze ed armature per la nuova “fabbrica”. tra. Al proposito va rilevato che le dimensioni del consorzio incidono in modo rilevante sui costi di produzione e di commercializzazione, dal momento che quelli fissi gravano sullo stesso indipendentemente dalla quantità su cui possono essere ripartiti. Ed è anche per questa ragione che si assiste da tempo a fenomeni di aggregazione di consorzi, che hanno anche lo scopo di ridurre i costi di produzione e di commercializzazione e quindi, in buona sostanza, di incrementare la resa dei viticoltori. Ma questo è un discorso di difficile recepibilità, che potrebbe portare lontano. Fatte queste considerazioni di ordine generale e tornando allo specifico, il presidente si dichiara moderatamente ottimista per il futuro. La Vinicola infatti può garantire un prodotto di buona qualità, con punte di eccellenza e può contare su soci qualitativamente preparati dal punto di vista tecnico, supportati da uno staff di periti in grado di garantire la necessaria assistenza. Serve, da parte di tutti, messi da parte i mugugni di circostanza, comprendere che se lo sforzo è comune, i buoni risultati si possono raggiungere e che la valorizzazione della produzione, specie nei momenti difficili, è sì facilitata dall’opera degli amministratori e dalla professionalità dei dipendenti, ma fa seguito al preventivo impegno di ciascun socio. È con queste prospettive che la Vinicola di Aldeno si avvia verso il secolo di vita, che cadrà nell’ormai non più lontano 2010. Economia vendita per trasformarlo in un punto di incontro e di aggregazione, sulla falsariga di quanto avviene, ad esempio, in Alto Adige, dove sia possibile abbinare all’assaggio dei vini la degustazione di piatti freddi e di specialità del posto. È chiaro infatti che una maggiore conoscenza dei prodotti vinicoli locali, in un momento nel quale il culto dell’enogastronomia raggiunge livelli talvolta parossistici, può essere favorita sia dalla vicinanza al capoluogo provinciale, sia dall’inserimento di Aldeno nella strada del vino, sia da manifestazioni quali la Mostra del Merlot: ha bisogno però di spazi accoglienti e di iniziative coinvolgenti. Anche la citazione di Aldeno che ho trovato nel numero di maggio 2006 del periodico “Terre del vino”, che presenta le città del vino della provincia di Trento, può essere significativa in tal senso, anche se, accanto alla segnalazione della Mostra annuale del Merlot di fine ottobre, è però riportata una stecca, nel senso che tra i monu- L’ ARIONE 17 La fa lui, ma è tua... Essere responsabili di un cane significa esserlo anche nei confronti dell’ambiente che frequenta. Nei giorni scorsi tutte le fami- Ambiente glie di Aldeno hanno ricevuto il simpatico opuscolo informativo sulla campagna di pulizia delle strade del nostro Paese. La modifica al regolamento comunale, riguardante i conduttori di cani sul suolo pubblico, è stata deliberata in data 15 marzo 2006 dal Consiglio Comunale. Tale modifica è stata apportata, oltre che per rispondere alle molteplici “richieste” pervenute agli amministratori da parte di numerosi abitanti, per proseguire un percorso intrapreso da tempo dall’Amministrazione che ha come fine il rendere sempre migliore la qualità della vita e la possibilità di passeggiare e ricrearsi all’aria aperta senza il rischio d’incappare in “sgradevoli sorprese”. Il provvedimento prevede, inoltre, l’eliminazione dei distributori di “sacchetti/paletta” dislocati sul territorio a causa del continuo ed incontrollabile utilizzo improprio di tali contenitori, costantemente usati come cestini, da parte degli utenti meno accorti…. A tale proposito sono distribuiti gratuitamente, a tutti i cittadini e agli ospiti, gli appositi contenitori 18 L’ ARIONE per la raccolta presso gli uffici tecnici del Municipio. Questo nuovo regolamento non intende penalizzare i cittadini possessori di cani ma, semplicemente, sensibilizzarli in modo tale che la soddisfazione che ricevono dal loro “amico a 4 zampe” non comporti disagi alla collettività e non contribuisca a sporcare marciapiedi, parchi e strade del nostro paese. Di seguito riportiamo il regolamento integrale In particolare è fatto obbligo ai conduttori di cani nel centro abitato e su tutte le aree pubbliche: 1) di impedire che detti animali sporchino con escrementi il suolo pubblico munendosi, portandosi appresso, sempre ogni qualvolta si conduce il cane, apposita paletta e contenitore o altra idonea attrezzatura per l’eventuale rimozione delle deiezioni degli animali. L’attrezzatura è mostrata a richiesta degli organi di vigilanza; 2) di provvedere - qualora gli animali avessero a lordare con le loro deiezioni spazi pubblici, in particolare marciapiedi, aiuole e pas- di Alessandro Bridi seggiate - all’immediata asportazione delle medesime ed alla pulizia della superficie interessata; 3) di conferire esclusivamente nei cestini per i rifiuti solidi urbani, già presenti lungo le vie del centro abitato, le deiezioni rimosse. Ai trasgressori del presente regolamento sarà applicata una sanzione amministrativa di Euro 50,00. Basta seguire queste piccole norme di comportamento per continuare tranquillamente a divertirsi con il proprio cane e rispettare così le libertà di tutti evitando, nel contempo, spiacevoli conseguenze di carattere finanziario. Colonne sonore di Andrea Franceschini Aldeno si scopre un paese profondamente legato all’arte della musica. Ma come e da quando questa passione attraversa le generazioni? La suggestiva migrazione dalla musica popolare delle radici, alla musica classica dei più giovani interpreti. che scaturisce dalle note è riuscita nel corso degli anni a tingere di ricordi sonori vie, pareti, volti e odori del nostro paese? Da quando possiamo vantare di avere nelle nostre radici una colonna sonora diversa da tutte le altre, fatta di suoni, certo, ma anche di sensazioni più forti del tempo, sensazioni che non si possono spiegare a parole? E, soprattutto, come, fin dove e fin quando questo prezioso retroterra musicale saprà vivere? Trovare risposte è più difficile che formulare domande, ma abbia- Matteo Franceschini. mo deciso di provarci. E per farlo, per capire chi siamo e prevedere chi saremo può essere utile partire dalle origini. Raccogliere notizie su come Aldeno ha saputo creare e sviluppare il suo amore per la musica è una lotta contro il tempo, che inesorabilmente rischia di toglierci ciò che abbiamo di più caro: la memoria, le nostre radici. E quindi la nostra identità. Ma è una lotta che vale la pena di combattere, perché ci riguarda da vicino. È la nostra lotta, un puzzle fatto di note che sono nate per non essere dimenticate, soluzioni che non risolveranno i problemi del mondo, ma soluzioni che del mondo potranno forse restituirci le immagini che ci appartengono. Sono istantanee frutto della ricerca, e che per essere rimesse in movimento hanno bisogno di un po’ di fantasia, di occhi che sappiano guardare indietro, occhi che magari non saranno più i nostri, ma quelli di chi ha visto per noi. La prima istantanea risale all’inizio del secolo scorso e ritrae un paese nei cui ritmi si inseriscono un coro parrocchiale, un circolo mandolinistico dedito all’esecuzione di musica d’occasione per le vie del paese, e una banda che – oltre ad accompagnare le processioni e i concerti in paese – suona per i soldati in partenza per la guerra d’Africa. Col passare degli anni, l’istantanea si evolve. In primo piano appare la figura carismatica di Silvio Bettali, che rimarrà fondamentale per lo sviluppo musicale di Aldeno. Bettali è cieco, ma sa suonare il pianoforte e soprattutto l’organo; grazie alle sue competenze, contribuisce attivamente ad un circolo di rappresentazioni musicali. Silvio Bettali si avvale della collaborazione di personaggi che tratteggiano l’anteguerra musicale di Aldeno: Bruno e Renato Giovannini (violino e pianoforte), Olivo Dallago (violino), Lisandro Maistri (chitarra e tromba), Remo Malfatti (voce e violino) ed Enrico Baldo “Gasperim” (violino). L’organico è elastico, ed il repertorio può così spaziare dai valzer di Giacomo Sartori (storico musicista di Ala, autore di molti brani per mandolino, mandole e chitarre), fino alle serenate regalate alla sensibilità delle ragazze del paese, che affascinate dalla musica non esitano ad affacciarsi alla finestra per ascoltare. Il circolo si esibi- Società In che modo l’onda di emozioni L’ ARIONE 19 Alessandro Cramerotti, agli esordi. Società sce soprattutto ad Aldeno, ma restano nella memoria anche trasferte a Romagnano, Ravina, Mattarello, Valsorda; negli anni della guerra si avvale poi del contributo di Don Tobia, che aiuta i musicisti ad allestire alcune operette, tra cui la celebre “Occhio di falco”. Gli anni che vanno dal 1943 al 1945 sbiadiscono un po’ queste prime istantanee, ma la fine della guerra porta un’altra immagine, che resterà indelebile: quella dell’incontro di tutte le attività musicali – fatta eccezione per la banda, che mantiene e manterrà sempre la propria indipendenza – in una nuova società chiamata COFA (Coro, Orchestra e Filodrammatica diAldeno). Lo statuto della COFA è stilato da Emilio Maule e Modesto Baldo e sancisce la fusione di realtà ed esperienze diverse per dare vita ad un gruppo di persone in grado di creare piccoli spettacoli. Tra i musicisti dell’orchestra spiccano le figure di Bruno Giovannini e del fratello Renato, di Dario Battisti, Lisandro Maistri, Remo Malfatti, Fernando Rossi, Guido Baffetti e Mario Moser. Assieme al coro e grazie alla creatività di Enrico e Natale Baldo, la COFA riuni- 20 L’ ARIONE sce circa cinquanta persone, che per quasi otto anni si impegnano con successo nell’allestimento di operette (tra cui “Il casino di campagna”) e spettacoli teatrali, rappresentati ad Aldeno, ma anche a Ravina, Mattarello, Besenello, Volano. A bordo di un camion coperto da un telone per evitare che i passeggeri prendano freddo, il coro della COFA si spinge poi fino a Merano e a Fucine, in Val di Sole, per partecipare a concorsi e manifestazioni corali, anche se teatro degli spettacoli rimangono soprattutto l’oratorio e le strade del paese. A partire dalla prima metà degli anni Cinquanta, ancheAldeno inizia ad essere investita positivamente dalle prime avvisaglie di quello che verrà definito il “boom economico”. Riprende vigore l’occupazione, aumentano gli spostamenti, la televisione inizia a scandire ritmi, passatempi e linguaggi nuovi. Molti membri della COFA abbandonano l’attività per ragioni innanzitutto lavorative e così, in breve tempo, la società cessa le proprie funzioni. A tingere di suoni le pareti di Aldeno rimangono solo la banda ed il coro parrocchiale, come la più fedele testimonianza di un’epoca che ha consacrato musicalmente le basi del nostro paese. In realtà, però, non è tutto qui. Non ancora. A difendere questa profonda identità dal flusso del tempo, oggi ci sono altre istantanee, quelle dei figli e nipoti delle generazioni di Aldeno che hanno contribuito maggiormente alla sua affermazione musicale: i Giovannini, i Maule, i Bal- do, ricordando anche altre famiglie (Cramerotti, Rossi, Zeni, solo per citarne alcuni), che negli anni passano il testimone ai figli e poi ai nipoti che continuano a esercitare la musica come mestiere. Marina Giovannini, figlia di Bruno, accompagna i corsi universitari dell’ISEF con lo studio della musica, che la porta ai diplomi in Pianoforte, in Composizione ed in seguito in Musica Corale e Direzione di Coro. Terminato il Conservatorio, Marina inizia ad insegnare a Trento, poi a Lecce, a Fermo ed infine a Bolzano, dove tuttora detiene la cattedra di Lettura della Partitura. Le conoscenze acquisite all’ISEF e al Conservatorio si traducono in un interesse per la musica associata al movimento (“la musica va vista”, ricorda Marina citando Stravinsky), interesse che culminerà il prossimo novembre con la discussione di una tesi di dottorato sulla musica da film. Anche Manuela, la sorella di Marina, si introduce nella musica. Dopo l’ottavo in Violino ed il diploma in Viola a Parma, Manuela vince un concorso presso il Teatro Massimo di Palermo. Presto, però, si tra- Evelin Baldo. Maddalena Franceschini. partecipando a concerti tenuti in Italia, Spagna, Francia. Dopo aver seguito un corso di violino barocco, entra a far parte dell’Orchestra barocca di Verona ed oggi collabora frequentemente con l’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano e con I Filarmonici di Verona. Diplomato in Clarinetto a Trento ed in Composizione a Milano, Matteo viene premiato in diversi concorsi sia nazionali che internazionali e riceve commissioni dalla RAI, da Agon, dal Divertimento Ensemble, dall’Ensemble EuropeoAntidogma Musica e dalla Biennale di Venezia. Molti suoi lavori vengono eseguiti in Italia, Francia, Belgio, Olanda, Svezia, Russia, Cina, Stati Uniti. Completati il Biennio Specialistico in Composizione a Milano e l’Accademia Santa Cecilia a Roma, a partire dal prossimo autunno Matteo frequenterà un master in Composizione e Musica Elettronica presso l’IRCAM di Parigi. Legata alla famiglia Maule è la famiglia Baldo; oltre a Maddalena e Matteo, tra i nipoti di Enrico e Natale Baldo c’è Evelin, laureata in Sociologia, diplomata in Flauto al Conservatorio di Trento e specializzata di musica in ambito sociale presso la Scuola di Animazione Musicale di Lecco. Evelin contribuisce a realizzare numerosi spettacoli di piazza e progetti didattici per le scuole. Attualmente, sempre a questo proposito, lavora presso una casa di riposo e svolge attività didattica nella Scuola Musicale di Borgo e in altri istituti di diverso grado. Michele Cont. Altre figure che hanno saputo coltivare l’eredità musicale del paese sono Michele Cont, Alessandro Cramerotti, Igor Delaiti, Sara Lenzi, Monica ed Elisabetta Zeni. Michele Cont ottiene il diploma in Clarinetto quando ha già iniziato ad insegnare presso la scuola elementare di Salorno. In seguito, segue corsi di specializzazione in direzione d’Orchestra e di Banda, collabora con l’Orchestra da Camera J. Strauss ed altre formazioni cameristiche.Alla fine degli anni Novanta partecipa all’incisione di due CD con la Trentino Wind Band e a numerosi progetti di didattica musicale indirizzati a scuole medie ed elementari. Al momento, Michele è direttore della Banda Sociale di Civezzano ed insegna presso I Minipolifonici di Trento. Diplomato in Pianoforte e perfezionatosi con Bruno Mezzena, Alessandro Cramerotti ottiene diversi diplomi di merito e premi in concorsi nazionali, svolgendo anche una notevole attività esecutiva in Italia, Società sferisce in Sudafrica per due anni, durante i quali conosce realtà musicali provenienti da tutto il mondo e collabora alla produzione di molti spettacoli, concerti, balletti, opere rock. La fine dell’Apartheid coincide con un taglio dei fondi destinati alle attività musicali, e Manuela torna in Italia, prima a Lecce, poi a Sassari e a Cagliari, dove intanto si laurea e dove oggi vive col marito. Come le cugine Marina e Manuela, Cristina Giovannini (figlia di Renato) intraprende gli studi musicali a Trento e si diploma in Violino e Viola. In seguito, alterna l’insegnamento ad una proficua attività esecutiva assieme al “Karadar Bertoldi Ensemble”, con il quale esegue concerti in Italia, Europa, Canada, Stati Uniti, oltre a registrazioni e collaborazioni radiofoniche e televisive. Attraverso la famiglia Dallago, l’amore per la musica si trasmette dai Maule adArmando Franceschini e ai figli Maddalena e Matteo. Maddalena, diplomata in Violino al Conservatorio di Trento, collabora alla produzione di molte opere teatrali con I Pomeriggi Musicali di Milano, L’ ARIONE 21 Società Austria, Germania, Slovacchia, Grecia, Singapore, Thailandia. Oggi Alessandro insegna presso la Federazioni Cori del Trentino, la Civica Scuola Musicale di Caldonazzo e I Minipolifonici di Trento. Igor Delaiti si diploma invece in Fagotto presso il Conservatorio di Venezia, completando poi la sua preparazione con i corsi all’Accademia Santa Cecilia di Roma e all’Accademia Chigiana di Siena. Accanto all’impegno prevalentemente solistico, Igor si esibisce in Italia e all’estero con diversi gruppi di Musica da Camera, tra cui l’Ensemble Quadrivium di Padova e l’Ensemble Malibran, e con varie orchestre tra le quali l’Orchestra Gran Teatro La Fenice, la Filarmonica Veneta di Treviso, l’Orchestra Sinfonica di Savona e l’Orchestra da Camera di Mantova. Frequenti sono anche le sue partecipazioni a trasmissioni musicali prodotte dalle reti televisive nazionali. Contestualmente alla Laurea in Filosofia presso l’Università di Bologna, Sara Lenzi si diploma in Sassofono, Musica Elettronica e Progettazione Sonora per Sistemi Multimediali al Conservatorio del capoluogo romagnolo. Oggi sta seguendo un corso sulle Nuove Tecnologie e sulla sonorizzazione degli spazi architettonici presso Tempo Reale a Firenze. A breve, Sara parteciperà ad un progetto discografico con il gruppo Jataka Orchestra, in collaborazione con la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Rispetto alla predilezione per la composizione o per uno strumento musicale, Monica Zeni sceglie inve- 22 L’ ARIONE ce di esprimersi attraverso la voce, cenni di figure capaci e disposte ad prendendo parte a molte opere in Ita- insegnare la musica, ma anche della lia (Toscana ed Emilia) ed in Corea continuità, della determinatezza e del Nord, tra cui Trovatore, Caval- della fedeltà che le generazioni sucleria Rusticana, Lucia di Lammermo- cessive hanno dato all’amore per la or, ed esibendosi anche in concerti di musica stessa. È un peccato dover musica operistica e leaderistica. Di- limitare un discorso così ampio ad plomanda in Canto, Monica sta ora un solo articolo, ma poche pagine frequentando i corsi con il baritono possono forse testimoniare come a Stefano Anselmi e la regista Cristina volte non serva girare il mondo per Pietrantonio presso la scuola di per- trovare i fondamenti culturali che ci fezionamento Fate Faville di Cadine. dicono chi siamo. Coloro che al momento stanno In seguito al diploma in Pianoforte al Conservatorio, la sorella Elisabetta intraprendendo a propria volta un’atinsegna invece presso il Liceo Peda- tività musicale ci perdoneranno se li gogico di Trento. abbiamo tralasciati. La nostra non Ascoltare le esperienze di chi ha vuole essere un’incertezza, ma piutsaputo trasformare l’arte musicale in tosto la certezza che presto l’elenco un mestiere ci riporta alle domande di ragazzi e ragazze che avranno l’opiniziali, al come una realtà piccola portunità di fare della musica una proquale Aldeno sia riuscita a “partori- fessione si allargherà, arricchendo di re” un amore, quello per la musica, esperienza la propria vita e quella di in modo proficuo. Se per trovare chi, grazie alla loro musica, potrà anuna risposta siamo dovuti partire cora soffermarsi a sentire le sensadalle origini, un indubbio contributo zioni sonore che hanno contribuito e va dato agli insegnamenti che molti contribuiranno sempre a definire le cappellani e parroci inclini alla musi- nostre radici. ca (don Orsi, don Rigotti e soprattutto don Giongo, autore della fiaba musicale “Fiocco di rosa”) hanno saputo tramandare ai giovani diAldeno, i quali hanno poi aggiunto curiosità e voglia di esprimersi. Il mix che si è così creato è frutto non solo della casualità di poter ap- Igor Delaiti, visibile parzialmente (il terzo da destra) al termine di un concerto per il Papa Benedetto XVI, nella festa di S. profittare nei de- Pietro in Vaticano. Riflessioni per un laboratorio di idee di Mattia Maistri Una fucina per realizzare buone idee: Progetto Giovani fornisce luoghi e strumenti a chi vuole impegnarsi per i ragazzi di Aldeno. Richiede creatività, ma anche impegno concreto. come operatore di Progetto Giovani (PG) è bene guardarsi indietro e provare a tracciare un bilancio del percorso fin qui svolto. Fin dall’inizio il rischio che ho riscontrato in questo genere di lavoro è la sovrapposizione tra il progetto nel suo insieme e la figura dell’operatore. È fin troppo facile agli occhi della gente identificare una persona che sta svolgendo un determinato compito con la struttura all’interno del quale quel compito viene svolto. Infatti, nel momento in cui il volto dell’operatore si tramuta in tutto e per tutto nel volto del Pro- La squadra di calcio del Progetto Giovani. getto, le basi stesse di quel progetto sono minate e tradite. Eppure è estremamente facile incorrere in questo pericolo, tanto che sono numerose le esperienze di attività simili a Progetto Giovani che, nel momento in cui è venuta a mancare la persona “storica” di riferimento, si sono piegate sulle ginocchia fino a sparire. Consapevole di tutto ciò mi sono avvicinato a questo incarico con quello che potremmo definire uno slancio a termine. Slancio perché in quello che si fa è necessario mettere un briciolo di passione, a termine perché arriva sem- pre il momento in cui bisogna farsi da parte, lasciando spazio a chi ha energie ed idee nuove. Per realizzare questo è indispensabile, allora, rispondere ancora una volta alla seguente domanda: cos’è Progetto Giovani? Progetto Giovani non è un’associazione come tante altre, non è un circolo giovanile, non è neanche uno sfizio personalistico dell’assessore alle politiche giovanili e dell’operatore di turno, ma è un laboratorio di idee e di attività a disposizione di tutti quei giovani (e non solo) che vogliano spendersi per la propria comunità. Parliamoci chiaro: a qualcuno frulla per la testa qualche ideuzza legata al mondo giovanile ma non ha né i mezzi economici né la struttura organizzativa per darle forma? Bene, Progetto Giovani è a sua disposizione. L’operatore raccoglie la proposta, la valuta assieme al proponente, ne discute con il Tavolo di lavoro del progetto (che raccoglie rappresentanti del mondo associazionistico e giovanile di Aldeno) e poi, sempre in collaborazione con chi ha promosso l’iniziativa, cerca di attuarla. Ciò, ovviamente, non significa che Progetto Giovani sia la bacchetta magica che tramuta in realtà qual- Società Dopo quasi un anno di attività L’ ARIONE 23 Società siasi pensierucolo svolazzi per la testa di chicchessia. È necessario che la proposta sia motivata e che possa offrire qualcosa di nuovo e stimolante al nostro territorio. Ma vi assicuro che le dolci brezze della creatività sono sempre state prese in considerazione. L’importante è che qualcuno sia disposto prima di tutto a pensare e poi a donare entusiasmo e un po’ di tempo alle proprie idee ed al proprio paese. È questa la filosofia che ha permesso di realizzare molteplici attività nel corso di quest’anno. È grazie a Daniele Degasperi se, a Dicembre, una cinquantina di ragazzi ha partecipato a Cimone al torneo di calcio a 4 “Christmas Cup”. È grazie a Fabrizio Baffetti, Christian Lorandi e Manuel Cortelletti se è stato possibile ripetere la positiva esperienza di “Nonni al computer” ovvero un corso di alfabetizzazione informatica per i nostri carissimi over 50. È grazie ad Eleonora Maistri e Matteo Daldoss se la sede è stata abbellita con i pannelli recanti il logo di PG. È grazie a Sara Cimadon e Anna Forti se si è svolto un ciclo di cineforum (I ragazzi da ieri ad oggi…) dedicato al mondo giovanile dagli anni ’80 ai giorni nostri. È grazie a Massimo Giaimo se la sede è attrezzata e pronta per diventare un punto internet gratuito aperto al pubblico. È grazie a Samuele Cont, Alessandro Eccheli e Paolo Bisesti se alcuni ragazzi hanno potuto respirare il “brivido del posticipo” con la diretta delle partite di serie A di calcio. ˜ È grazie a Massimo Perticucci se sono state 24 L’ ARIONE organizzate cinque serate tematiche dedicate alla costruzione di siti web e al programma Photoshop. È grazie ad Alessio Rossi se si è dato vita ad un affascinante corso di percussioni etniche. È grazie al Circolo Giovanile Culturale Ricreativo se è stato possibile organizzare un pullman per andare a vedere a Verona i Modena City Ramblers. È grazie all’Associazione Teatro e Spettacolo se ha preso avvio il corso di teatro per giovani dai 15 ai 19 anni. È grazie ai tanti genitori che hanno animato il percorso “La sfida più bella” se nel nostro territorio è stato possibile parlare di bullismo, affettività, disturbi alimentari. È grazie anche a pochi coraggiosi (i quali, sfidando le partite di Champion’s League e l’apatia da overdose televisiva, hanno partecipato al cineforum “Lampi di resistenza”) se è stato possibile proiettare pellicole che lo squallido duopolio (pseudo) culturale Rai-Mediaset ormai non passa più. Persone che, attraverso il lavoro (a volte un po’ complesso) del sottoscritto, hanno voluto impegnarsi per offrire qualcosa in più ad Aldeno e in particolare ai suoi gio- vani. È questo lo spirito ideale di Progetto Giovani. È lo spirito di chi prima di tutto vuole portare avanti un’idea di comunità. Perché gli operatori passano, gli assessori cambiano, i giovani diventano un po’ meno giovani. Ma, se l’idea rimane, ci sarà sempre qualcuno a raccogliere le nuove sfide. Per ricevere costantemente le informazioni sulle attività di PG o dare suggerimenti, basta scrivere e lasciare il proprio indirizzo mail a [email protected] o recapitare un messaggio indirizzato all’operatore di Progetto Giovani, presso gli uffici comunali. Per l’autunno ricerchiamo ragazzi e ragazze disponibili ad aiutare alcuni alunni delle scuole medie a fare i compiti. Chi fosse interessato può contattarci all’indirizzo mail o tramite gli uffici comunali. Ricordiamo inoltre che a fine Settembre partirà all’interno dei Piani di Zona un corso di giornalismo (ovviamente gratuito come tutte le nostre attività) per giovani dai 18 ai 30 anni (in caso di disponibilità di posti aperto anche agli over 30). Si raccolgono fin da subito le adesioni. Passate parola! Ricordando un amico Caro Franco, nella lettera che ci hai inviato scrivevi: “… beh, come negare la sorpresa mescolata alla soddisfazione nel sentirmi proporre una parte nella nuova commedia? Impossibile! È anche per ringraziavi che scrivo, per aver avuto l’ennesima riprova che non è tutto nero fuori e dentro di me. Forse a volte fa più comodo pensare così ….quindi grazie ancora… quando un po’ di cose si rimetteranno a posto e ne avrò la possibilità credo tornerò volentieri…” Avevi risposto con entusiasmo immediato, alla proposta di costituire un gruppo teatrale all’interno dell’associazione Teatro Spettacolo di Aldeno, e quella passione ti ha accompagnato per tutto il periodo delle prove, fino alla rappresentazione sul palco il 17/18 maggio del 2003 nel teatro di Aldeno davanti ad una moltitudine mai vista di tuoi paesani. Per te non è stato facile metterti in gioco con i problemi che avevi alle spalle, e che quotidianamente ti assillavano, Franco Bottura, morto prematuramente, accomunato nel destino ai tanti giovani che hanno imboccato, con la droga, una strada sbagliata. Di lui resta il ricordo, buono, amichevole, testimoniato da chi lo ha conosciuto e che ha visto, dietro il velo del dramma, il ragazzo e la sua anima. le prove serali a cui non sei mai mancato, lo studio della parte, non facile; ti sei immedesimato alla perfezione nel ruolo di “ Alberto il figlio” nella commedia “ En body de piz nero”. Per noi sei stato un valido interprete e compagno, abbiamo condiviso momenti d’euforia e di preoccupazione man mano che si avvicinava il debutto. La sera della prima eravamo tutti elettrizzati, ci facevamo coraggio a vicenda, consapevoli però che in quei sei mesi di prove avevamo dato tutto quello che potevamo. Arrivati alla fine abbiamo condiviso la gioia di un successo inaspettato. Ricordiamo ancora nel tuo sguardo un cenno di nostalgia perché eravamo giunti al termine di quella bella avventura vissuta insieme.. Poi…i tuoi problemi hanno ripreso il sopravvento… e le nostre strade si sono divise, con l’impegno però di ritrovarci. Avremmo voluto averti ancora a calcare le scene con la stessa trepidazione che solo chi l’ha provata conosce! Ma non è stato cosi. Ora che il sipario della tua vita terrena si è chiuso, vogliamo continuare a credere che tu ora sei parte di una gioia senza fine, in uno scenario di perfezione e pace. Ciao Franco, e grazie di tutto da parte dell’Associazione Teatro e Spettacolo Aldeno, non ti dimenticheremo. Franco Bottura, in fondo, vicino al sipario, nel “suo” teatro. L’ ARIONE 25 Società di Mauro Bandera Agenti venuti da nord di Mattia Maistri Quattro Vigili Urbani ad Aldeno. Una novità, frutto dell’accordo con il comune di Trento, che ha suscitato interesse, con tanti appelli alla tolleranza... Sta sorgendo un pallidissimo Società sole ad Aldeno. E’ freddo, molto freddo. Un inverno come non se ne ricordavano da anni. Il vecchio Werther alza il bavero del cappotto, si infila un berrettone di lana piuttosto spinoso e si lancia in strada per andare a comprare il pane. I passi sono pesanti, i pantaloni aderiscono gelati alle gambe infreddolite, il fumo che esce dalla bocca appanna leggermente la sua vista. Improvvisamente due fari lo illuminano da dietro. Un’automobile gli si avvicina per poi superarlo ed accostare nei pressi del mu- nicipio. Il cuore di Werther rallenta il suo navigare. I battiti scandiscono più lenti dei secondi il tempo dell’attesa. Da dove viene quella macchina sconosciuta? La salivazione si fa sempre più difficile. Un sospetto piano piano prende forma dentro di lui. No...non può essere. Il cuore si inquieta, le tempie iniziano a scaldare battendo a tamburo la lana del berretto. Werther procede spedito verso l’angolo della farmacia e se ne fa riparo, scrutando non visto la macchina sospetta. Un terribile presentimento assume progressivamente la forma della realtà, di un incubo. No...no...allora è vero... Dalla macchina scendono due misteriose figure e Werther, trattenendo il fiato, si fa sottile sottile aderendo al muro. Li può vedere chiaramente, ora. Attende che i due si infilino in un portone e poi esce allo scoperto. Inizia a correre, sempre più velocemente. Il gelo gli taglia un labbro e il sapore del sangue si mescola a quello della paura. Arriva alla porta di casa quasi schiantandosi e inizia a battere e picchiare il legno. Una luce si accende dentro e una voce impastata chiede: “Cosa c’è, cosa c’è?” Werther continua a battere e chiede di aprire. Finalmente la serratura gira e il portone si muove. Werther non aspetta neanche che sia aperto e si getta all’interno graffiandosi una mano. La moglie lo fissa terrorizzata. Ha appena la forza per chiedere: “Mio dio cosa è successo?” Il marito singhiozza per la fatica. Si passa la mano ferita sulla fronte sudata. Poi spalanca gli occhi e con voce tremolante sussurra: “I è arivai, i è arivai...i vigili da Trent!” Forse non tutti i nostri concit- 26 L’ ARIONE ritenuto fondamentale una certa esperienza per lavorare sul territorio. Ora siamo due pattuglie che offrono una presenza nei comuni per sei giorni alla settimana, dalle 7 del mattino alle 19. Inoltre in caso di necessità, o previa richiesta, possiamo intervenire anche nei festivi o durante la notte. Pensiamo ad esempio a manifestazioni particolari o feste campestri, soprattutto in estate”. Una notevole copertura, aggiungiamo noi, che nei nostri comuni in passato sarebbe stata del tutto irrealizzabile. Ma quali questioni si trova ad affrontare il vigile nel nostro territorio? I nuovi agenti ci raccontano che rispetto a Trento il lavoro è diverso: “Mentre a Trento la viabilità e il controllo del traffico sono preponderanti, qui cerchiamo di offrire un servizio più ampio ai cittadini. Ovviamente è nostro dovere fare in modo che venga rispettato il Codice della strada, ma siamo sempre disponibili ad intervenire per altre questioni o problematiche. Ripetiamo, siamo al servizio delle comunità e dei cittadini, con i quali è indispensabile un dialogo. Insomma, il vigile deve tener conto della realtà in cui opera e cercare un rapporto di comunicazione reciproca, sia con gli amministratori sia con la gente. E dobbiamo dire che fino ad ora l’impatto è stato molto positivo, in tutti e tre i comuni. Anzi, ci auguriamo che leggendo l’Arione mol- te famiglie possano venire a conoscenza del nostro servizio e sappiano che possono fare riferimento a noi senza problemi. Per quanto riguarda la viabilità, cercheremo di sistemare la segnaletica in modo che sia chiara e immediata per tutti. Certamente ad Aldeno dovremo aspettare che i lavori principali in centro siano terminati, perché non ha senso mettere una segnaletica per poi doverla cambiare mese per mese”. È innegabile che la viabilità sia notevolmente diversa rispetto a Trento e che qui sia più facile gestirla. Resta il fatto però che per alcuni il vigile rappresenta ancora “quel che fa le multe”. “E’proprio questo, suggerisce ad esempio Maurizio, che mi piacerebbe che la figura del vigile pian piano cambiasse nell’immaginario della gente, soprattutto dei più piccoli. Noi non siamo quelli che lavorano per fare contravvenzioni. Garantiamo un servizio alla comunità e cerchiamo di svolgerlo in collaborazione con la comunità stessa, e non certo contro. Mi auguro che gli abitanti di Aldeno, Cimone e Garniga Terme non ci vedano come ostacoli, ma come punti di riferimento”. Società tadini avranno reagito come Werther alla vista della nuova pattuglia dei vigili urbani che, in ottemperanza alla convenzione firmata dai sindaci di Trento, Aldeno, Cimone e Garniga Terme, ha iniziato da gennaio il servizio nel nostro territorio. Certamente ha rappresentato una novità il fatto che non ci fosse più in paese “el vigile”, ma che si alternassero al suo posto una coppia di agenti provenienti dal comando di Trento. La convenzione riflette una delle tante collaborazioni tra il nostro comune e il capoluogo al fine di ottimizzare e migliorare i servizi. Del resto da più parti si era fatta avanti la richiesta di un maggiore controllo (specialmente sui parcheggi) che, nonostante tutta la buona volontà, un agente solo non sarebbe mai riuscito a garantire. Ma chi sono i misteriosi agenti che Werther ha osservato di nascosto, facendosi scudo con l’angolo dell’edificio della farmacia? Siamo andati ad incontrarli nel loro ufficio presso il municipio. Gli agenti in servizio sul territorio di Aldeno, Cimone e Garniga Terme sono in totale quattro (Elena Baggio, Maurizio Vanini, Cristian Bornino e Michele Zanetti) e operano in coppia. “La scelta degli agenti, ci raccontano, ha seguito un percorso particolare: si è stilata una graduatoria di volontari secondo il grado di anzianità. Per poter operare ad Aldeno, Cimone e Garniga Terme era inoltre necessario aver maturato almeno tre anni di servizio, perché si è D’accordo, queste sono le buone intenzioni. Ma ad Aldeno, come la prendono? Al Bar 2000, Fernanda ci dice che l’impatto con i vigili è stato positivo: “Li vedo passare spes- L’ ARIONE 27 Società so, soprattutto al mattino vicino alle scuole. Finora non ho sentito nessuno lamentarsi e questo sicuramente è un buon segno. Diciamo che in paese ci vuole un po’ d’ordine perché a volte le persone pensano di fare quello che vogliono e allora bisogna intervenire. Con elasticità però. Posso dire, insomma, che questi vigili sono buoni”. Simili le osservazioni da parte di Luca del Bar Centrale: “Non ho rilevato alcun problema finora”. E un cliente annuisce, aggiungendo che, forse, il fatto che i vigili non siano del paese li aiuta. “Li vedo spesso, sempre educati. No, proprio nulla da ridire. Anzi, è importante la loro visibilità in paese. Oddio, chi si lamenta per qualche multa per divieto di sosta ci sarà pure, ma non si può pensare di parcheggiare dove si vuole. Certo, in questo periodo i molti lavori in piazza e nelle strade vicine riducono i parcheggi. Il lunedì con il mercato, poi, è impossibile trovare uno spazio. E allora c’è bisogno di un po’ di buon senso da parte dei vigili”. L’augurio che da parte dei nuovi vigili ci sia una certa tolleranza in questo periodo di lavori in piazza viene anche da Isabella della pasticceria Mosna: “Penso che i vigili siano stati bene accolti, anche perché in questi primi mesi credo che abbiano cercato di conoscere l’ambiente e che in fondo abbiano chiuso un occhio, vista anche la difficile viabilità 28 L’ ARIONE dovuta ai lavori in piazza. Mi auguro comunque che siano elastici in queste occasioni e che invece siano decisi nel far rispettare a tutti le normali regole della convivenza civile. Perché a zerti sbrufoni la multa la ghe stà propi bem!” Di sicuro gli sbruffoni non piacciono a nessuno ed avvelenano il buon clima di convivenza. Nel momento in cui, però, si perde il buon senso, è facile assumere atteggiamenti deprecabili, come ci ribadisce Claudio nella sua macelleria: “La cosa davvero importante per vivere bene è il buon senso. Chi usa il buon senso nel suo lavoro non avrà mai problemi con gli altri. Certo, nel caso dei vigili ci sarà sempre qualcuno a lamentarsi per qualche “mazzata” presa, ma non è detto che non se la meriti. In fondo se c’è una regola va rispettata, altrimenti finiamo tutti per spararci addosso. I nuovi vigili di Aldeno mi hanno fatto finora una buona impressione. Anche in inverno, quando ci sono stati i problemi con la neve caduta dai tetti, si sono dimostrati cortesi ed efficienti. Ripeto, l’importante è usare il buon senso nelle cose e non comportarsi come signorotti feudali e girare per il paese per “fare prelievi fiscali” ai cittadini...” Che Aldeno non debba trasformarsi in un comune medievale soggetto alle voglie del più forte è un sentimento condivisibile. Ma per evitare questo è forse opportuno che ci sia un maggior controllo da parte dell’autorità? Una signora ribadisce: “Li vedo girare spesso per le vie del paese, così come i carabinieri. E questo è sicuramente un buon segno, ci vuole!” Ed un altro signore non perde l’occasione di ribadire che li ha sempre trovati gentili e cordiali. E i giovani cosa ne pensano? Lo abbiamo chiesto ad alcuni di loro, in gruppo. “Non ci sono problemi”, risponde uno, mentre gli altri concordano. E aggiunge: “In fondo i problemi non c’erano neanche prima.” Si guardano sorridendo e uno spirito arguto suggerisce: “Il fatto che non si noti la presenza dei vigili forse significa che non ce n’è bisogno”. Faccio osservare che qualcuno si sente rassicurato dalla loro presenza. Ribattono tra il sorpreso e il divertito: “Ad Aldeno? Non si può certo dire che non sia tranquillo come paese!” Sì tranquillo, dormi proprio tranquillo caro Werther... C onte, honoris causa di Lorenzo Lucianer Luciano Larentis lascia dopo 25 anni la vicepresidenza della Cassa Rurale di Aldeno. Agente di commercio, ambasciatore della Cooperazione, ma anche uomo di mondo, con uno straordinario senso della teatralità. Un personaggio che non ha mai dimenticato di essere persona. da un sipario che si apre, vestito di bianco, con un cappello da cowboy in testa. Procede lentamente su una carrozza trainata da quattro cavalli. Ma, a volte, emerge dalla sagoma imponente di una Citroen Pallas scoperta, cosparsa di garofani, che avanza per la via principale del paese tra due ali di folla, in testa alla sfilata della Festa dell’Uva. È il coup de theatre, la sua passione. Non esibisce se stesso, inventa una situazione destinata a stu- pire. È l’idea, non lui, a raccogliere l’omaggio, è l’intuizione che si fissa nella memoria dei testimoni. Luciano Larentis ama la teatralità, assomiglia agli uomini magici di Màrquez nel modo in cui Aldeno assomigliava, tanto tempo fa, a Macondo. Figlio di Elisa Dallago e di Riccardo Larentis, i Mòri dei Gàzi da Zimòm, Luciano era nato il 29 Luglio del 1926 in via Andrea Gottardi, nella secentesca casa che sta poco dopo il ponte, verso la Piazzòla. Famiglia contadina, de- Luciano Larentis, un’icona sulla Citroen Pallas. Luciano Larentis agli esordi. stino da contadino. Scuole elementari, avviamento professionale agrario, con Ottorino Gottardi come insegnante e sua moglie, Rina Maistri, a fargli da zia, a portargli un uovo sbattuto per sostentarlo mentre faceva i compiti nella stalla di via Florida. Il carattere di Luciano Larentis ebbe un’impronta, prima e precoce, da questo professore-contadino aldenese dalle aperture ampie verso la modernità, innovatore capace di scuotere i suoi allievi dai torpori timorosi della tradizione pietrificata in una campagna sempre uguale a se stessa. Da lui imparò ad esplorare ol- Protagonisti Appare all’improvviso, come L’ ARIONE 29 Protagonisti tre i confini consueti, a seguire una strada originale, a non curarsi più di tanto delle altrui opinioni, quando erano inutili, a lasciarsi alle spalle gli orpelli della consuetudine. Si vestirono di nobiltà, i modi di Luciano, alla corte di Otello Bonazzi, finanziere e titolare di un import-export a Trento, presso il quale incominciò a lavorare del 1940, all’avvio della guerra. Fu una svolta radicale, che tolse per sempre il ragazzo dalla prospettiva di seguire i genitori nei campi. Bonazzi ospitò il quattordicenne Luciano come il figlio che non aveva, nella sua casa di via Dosso Dossi a Trento. Lo fece diplomare alle medie serali, lo iscrisse all’Istituto Volontè di Torino, per un diploma di ragioniere per corrispondenza. L’attività era diretta da Ermenegilda Gelmi, nome altisonante in città, zia di Annamaria, la pittrice. La donna lo plasmò con severità, pretendendo da lui puntualità, precisione e soprattutto disponibilità totale verso il lavoro. Luciano cominciava la giornata al mattino presto, con le pulizie degli uffici, prima di passare alla fatturazione ed alla partita doppia, ai calcoli del dazio, imparando pian piano a Con la moglie, Livia Margheri. 30 L’ ARIONE Giacca bianca, papillon e pouchet, apre la Festa dell’Uva. controllare operai e merci in arrivo ed in partenza. Trattavano di tutto: dal latte condensato in barili di legno alla carne in scatola, dal sale alle spezie, al tonno. Alla fine della guerra, Bonazzi aveva svuotato i magazzini generali della Svizzera: era l’unico ad avere i capitali per acquistare - a basso costo – le riserve strategiche che gli elvetici neutrali avevano accumulato. Un affare colossale, che rese molto, arricchendo ancor più un uomo già ricco e senza eredi. A17 anni Luciano si arruolò nella Polizia Trentina, tra gli insulti di chi lo incrociava per strada: “Ti impiccheremo in piazza del Duomo!” lo apostrofavano. Lui, che non aveva mai avuto la divisa da balilla perché non riusciva a mettere insieme le cinque lire della tessera, lui, figlio di uno che, con i suoi quattro fratelli, aveva fatto la guerra ad Odessa e che fu picchiato dal federale di Aldeno – un fascista di Povo – per essersi avvici- nato con un carro di letame alla sfilata della festa nazionale. Ti impiccheremo in piazza del Duomo. E oggi, come allora, ne ride. Incontro Luciano Larentis a casa sua, a Trento, nell’appartamento in alto, con ingresso indipendente, di una palazzina borghese di via Milano. Mi viene incontro sua moglie, bionda, vitale, occhi espressivi e vivaci, a dispetto della stampella alla quale si sorregge. Stanze bianche, luminose, di buon gusto negli arredi e nei decori, lasciati essenzialmente ai quadri: Fozzer, Camozzi, Segna, Pirillo. È sempre lui, alto, elegante, capelli vaporosi e papillon abbinato rigorosamente al pouchet nel taschino sul petto della giacca: un vezzo acquisito osservando una fotografia di Churchill, un segno distintivo mai più abbandonato, che gli ha fruttato il soprannome più caratteristico, quello di Conte Tre Becchi, i tre angoli sporgenti del fazzoletto. Un’attribuzione invidiosa che non lo infastidisce, A Cortina, con Nilla Pizzi. pato gli studi universitari di questa signorina-bene, ricacciandola in una fabbrica di 10 mila operai, a scontare i suoi privilegi. Avrebbe potuto avere vita più facile, Livia Margheri, se solo si fosse fatta delatrice per conto del regime. Non volle e continuò a lavorare fino al 1950, quando finalmente tornò in Italia. Livia e Luciano si sposarono nel ’57. Lui continuò il suo lavoro nei magazzini di Otello Bonazzi anco- Carnevale ‘83: vestito da gaucho, con mario Muraglia. ra per un paio d’anni. Poi, con l’aiuto della moglie, mise in piedi la sua attività di agente di commercio. Cominciò con i dadi da brodo che si producevano a Stresa. Altro marchio di fabbrica, altro battesimo: Luciano Bovis. Acquisì anche il marchio della Dreher, birra prodotta dalla Pedavena e poi assorbita dalla Heinecken, aprì 47 punti-vendita in regione ed un deposito in via Brennero a Trento. Andava lui personalmente, negozio dopo negozio, a raccogliere le ordinazioni, organizzava la promozione. Alla cooperativa di Aldeno si presentava con il cappello da cowboy, gonfiava centinaia di palloncini che regalava ai bambini, mentre vendeva i dadi alle mamme. Luciano Bovis, sempre più personaggio, popolarità crescente, nei paesi e nelle vallate del Trentino. Era quello che voleva, era quello che gli serviva. Frequentava le case dei clienti più importanti, portando i regali delle aziende. Erano tutti eguali, i doni, ma lui li rendeva Protagonisti anzi, lo continua a divertire, perché, a ben guardare, rimarca signorilità e stile. Ne possiede 127, di farfallini, oltre a 90 foulard. Quando gli regalano una bella cravatta, sua moglie taglia e cuce, la trasforma in un papillon. “Ho sempre vissuto all’ombra di questa figura imponente”, mi dice Livia Margheri. L’aggettivo non è solo per la stazza, che pure è rimarchevole. È più per la personalità prorompente di quest’uomo coinvolgente e fascinoso, che gli occhi chiari di Livia guardano ancora con l’ammirazione del primo giorno. Si conobbero, scontrandosi, a Trento, nel ‘55. Lui la investì con la bicicletta sotto i portici di piazza del Duomo: dalle scuse al gelato al fidanzamento. Lei era benestante, apparteneva ad una famiglia di costruttori, di cavatori di porfido emigrati in Romania, a Brasov, città industriale. Aveva studiato lì, al liceo. Poi la rivoluzione sovietica aveva tar- L’ ARIONE 31 Protagonisti speciali per ognuno. Lo ricorda Giovanni Mosna, che fu per un paio d’anni a bottega, l’estate, in via Brennero. Lo portava con sé, talvolta, in queste visite. “Vai giù in macchina – gli diceva con una certa pompa – e prendi un servizio di tazze per la signora. Ma prendi quello bello, non il solito! - aggiungeva. E Gianni stava al gioco. Il giro si allargava, alla birra si aggiunsero il Panforte di Siena, il malto per il pane. I vini lo portarono a contatto con ambienti blasonati: nei salotti di Milano e Cortina: nel tepore della villa di Rolly Marchi, alle Tofane, inventò lo Sgrèben, il vino aldenese che conobbe una certa notorietà quando la cantina ne regalò 365 bottiglie, una per ogni giorno di un anno da campione, allo sciatore Gustavo Thoeni ed al commissario tecnico della nazionale, il valtellinese Mario Cotelli. Con Augusto Giovannini, irrequieto capocronista de L’Adige, Nel 1973, con Mike Bongiorno. 32 L’ ARIONE progettò di portare a Milano il Vino della Marmolada, che a Milano non giunse mai: 750 cartoni, se li comprarono tutti gli albergatori di Fiemme e Fassa. Luigi Veronelli lo introdusse nei salotti della nobiltà, il tabernacolo dei suoi ideali al quale guardava con ammirazione e senso pratico allo stesso modo. Conobbe Dino Buzzati, gli Agnelli, la principessa Ercolani del Drago, la contessa Lonardi, la famiglia Marzotto, Marina Ripa di Meana. Incontri: aveva bisogno di incontri per crescere, per perfezionare quell’arte del comportamento e del contegno che coltivava dentro di sé, ammirandola in chi, per censo o blasone, la recava in dote. Ogni conoscenza era una conquista, un passo avanti nell’apprendimento, ma anche un’occasione, una finestra aperta su altri panorami commerciali. Il personaggio che andava costruendo conviveva proficuamente con l’uomo economico, le due figure si nutrivano a vicenda, così come aveva imparato da Bonazzi. E tutto si sposava magnificamente con quella sua natura teatrale, portata alla scena. Da ragazzo era emozionato dalle processioni: erano, in paese, la prima passerella, l’occasione per mostrarsi, il debutto dei coscritti diciottenni che, al Primo Maggio, portavano la Vergine in processione tra file di copriletto appesi alle finestre e chili di petali di rosa sparsi per le strade ghiaiose del paese. Una rappresentazione dalla quale fu escluso: non fece in tempo a procurarsi gli abiti da portantino. Una mortificazione che gli rimase nel gozzo per la vita, fino a quando, decenni dopo, ereditò da Silvio Franceschini la Festa dell’Uva di Aldeno e la processione la organizzò lui, con i fiori e tutto il resto e lui stesso, sul calesse, quasi al posto della Madonna. Si fece ricorso a lui, nel ’74, per risuscitare la festa in disarmo. Si ricordava, in paese, lo straordinario dinamismo che aveva espresso fin da ragazzo nell’organizzazione di corse in bicicletta, come quella messa in piedi nel ’60 col Tettamanti di Rovereto, da Torbole ad Aldeno, passando per Riva, Arco e Trento. O gli incontri di boxe, sull’onda del mito di Primo Carnera. Aveva coinvolto in estemporanei incontri nel teatro di Aldeno, usato anche per gli allenamenti, Nello Cramerotti ed Italo Franceschini Bianchìm, peso leggero, dotato, si mormorava in paese, del Pugno Proibito. Trasformò la Festa dell’Uva in una parata, della quale i carri allegorici erano solo una parte. Coinvolse artisti, pittori, disegnatori, architetti, bande, gruppi folkloristici, persino le suore ed i bambini dell’asilo. Ne fece una kermesse esagerata, che richiamava in paese migliaia di persone, seminando tra i contadini la paura che la moltitudine senza controllo finisse col riversarsi nelle campagne per servirsi a man bassa di mele. Paure infondate, ricorda Luciano Larentis: per due anni arruolò alcune guardie giurate e le mandò nottetempo a sorvegliare i frutteti. Ma le mele non furono rubate e la campagna notturna rimase silenziosa e deserta. Con la Festa dell’Uva la sua popolarità crebbe. Era presidente dei Cacciatori aldenesi e consigliere della Federcaccia trentina con Bruno Kessler presidente. Fu nominato presidente della Banda sociale, ne organizzò le prime due grandi rassegne, 11 bande del comprensorio, ottenne persino la par- tecipazione della banda dei Bersaglieri. Fu presidente dell’Unione Sportiva Aldeno, di cui conserva tuttora la carica onoraria, così come della Sportiva Ravinense. Divenne consigliere e poi vicepresidente della Cassa Rurale, della quale suo padre era stato fondatore e della quale lui stesso si era fatto socio, il 26 Giugno del ’57, neanche un mese dopo il matrimonio. Era così, Luciano, esploratore di varia umanità: guardava con ammirazione, ma anche con tanta Protagonisti Anni ‘50, organizzatore di corse ciclistiche, con il sindaco, Vito Lucianer. ironia, alla ribalta luccicante degli abiti da sera e dello champagne, ma non mollava mai l’ormeggio sicuro della sua gente, delle sue istituzioni, per le quali aveva amore e rispetto. Da lì veniva e lì rimaneva: i paesi e le valli, il lavoro duro, dentro le botteghe e nelle campagne erano il suo mondo, quello vero. Il resto era il sogno ammiccante, l’affascinante chimera da sfiorare con prudenza, per non rimanervi prigioniero. L’infinita rete di conoscenze e rapporti che negli anni aveva messo insieme non sfuggivano nemmeno alla politica. Aveva tenuto a battesimo qualcosa come 158 figliocci, avrebbe raccolto un mare di voti, se solo avesse voluto. Alberto Crespi, liberale, gli offrì la candidatura al suo posto, quando decise di lasciare i banchi del Consiglio provinciale. Ma Luciano Larentis, pure di orientamento democristiano, non era compromesso con alcun partito. Era blandito da una certa area: Bruno Kessler, Fla- Cacciatore, nel 1977, con (da sinistra) Ezio Mosna, Guido Delaiti, Marcello Cramerotti, Augusto Moratelli. L’ ARIONE 33 Protagonisti vio Mengoni, Paolo Berlanda, Gianni Bazzanella, Aldo Ongari, tutti DC, ma anche Guido Sembenotti ed Enrico Pruner, pipititini. Certo, una mano, in campagna elettorale, la dava, ma non più di tanto. La politica non era abbastanza signorile per il suo stile di vita. Molto, invece, si spendeva per la Rurale e per la Cooperazione. Era in quest’ambito che metteva a disposizione tutta la sua la sua capacità di comunicare e l’esperienza “…raccolta, ama ripetere, frequentando chi era più in alto di me, ascoltando chi ne sapeva di più, mangiando alla sua tavola, catturando ogni informazione utile per poterla trasmettere agli altri. Le casse rurali, dice, sono banche legate all’attività umana, all’artigiano, al contadino, alla famiglia”. Le conosceva bene, le cooperative: in tanti anni da agente di commercio, le aveva visitate più volte, una ad una, conoscenza personale ed approfondita della gente che le animava, delle realtà di paese, dei bisogni. Milioni di chilometri, un solo incidente serio: tornando a casa di notte, era finito, con la sua 125 Fiat, contro un carro ferroviario parcheggiato senza luci sulla salita di Ravina, a Maso Milano. Fu nominato presidente del Comitato per la Pubblicità della Cassa Centrale delle Casse Rurali: uno strumento per distribuire sostegno a questa o quella iniziativa sportiva, culturale, sociale in Trentino ma anche per realizzare progetti di cooperazione interna- 34 L’ ARIONE zionale con i Paesi terzi, soprattutto africani, evitando sovrapposizioni e concorrenza fra istituti. “La cooperazione, sostiene con forza, deve essere un fattore di unità, di coesione sociale e politica”. In questo spirito, Luciano Larentis ha collaborato con i presidenti della Federazione Trentina delle Cooperative: Molteni, Sartori, Angeli. Capo delegazione a Roma per l’enciclica Laborem exercens, portavoce nei momenti istituzionali, nelle conferenze stampa, in ogni occasione dove occorresse testimoniare, comunicandoli alla platea, i valori della solidarietà cooperativa. Della vicepresidenza alla Rurale di Aldeno, Luciano Larentis ricorda le tante riunioni con Camillo Stedile, il direttore. Discussioni, analisi di conti e bilanci, ma soprattutto di situazioni aziendali e familiari, fino a notte fonda, con il compenso di una gita a Venezia, una volta all’anno. Ha vissuto la trasformazione delle cooperative trentine: “Dalle 231 delle origini alle 60 attuali”, ricorda. “E fra pochi anni, pronostica, non saranno più di 30 in tutto. Bisogna ristrutturare, adeguarsi al mercato, attrezzarsi per la concorrenza”. Guarda ancora avanti, Luciano. Anche adesso che è in pensione da undici anni. Ha chiuso il deposito di via Brennero, ma non ha chiuso i battenti alla vita. Collabora ancora con la Cassa Rurale per le pubbliche relazioni, che sono rimaste la sua grande passione. Non hanno rimpianti, né lui né sua moglie. “Sei diventato ricco?” gli chiedo. “Ho una casa, trecentomila Euro in banca. Sono ricco?” mi fa, di rimando. “Siamo stati sempre capaci di chiudere i capitoli al momento giusto”, dice Livia. E al punto giusto di aprirne un altro, adeguato al momento: adesso è l’ora dei viaggi, delle letture, degli amici, della ginnastica, tremila passi salutari, ogni giorno lungo il Fersina che scorre accanto a casa, quattro ore di sonno bastano. Poi la casa, una rivoluzione negli arredi, ogni tanto, per rinnovare, per ottenere nuovi stimoli anche tra le pareti domestiche. “La nostra non sarà mai una casa di pensionati” sorride Livia. Mi lascia l’impressione di essere sempre stata lei il vero timoniere di questa nave avventurosa. E Luciano sorride, soddisfatto e sornione. Ci fosse una laurea per diventare nobil’uomo, l’avrebbe honoris causa. La differenza premia! Educare gli adulti passando at- Si è conclusa con ottimi riscontri la singolare esperienza di un concorso a premi legato alla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. La partecipazione piena della scuola ha contribuito a diffondere nelle famiglie aldenesi un atteggiamento responsabile nei confronti della questione-rifiuti. tivo dei più piccoli che insieme gatraverso i bambini e i ragazzi . È reggiano per un meritato premio fiquesto l’obiettivo che ha spinto nale. Un lavoro che nasceva quindi l’Amministrazione Comunale a coin- in famiglia, luogo primario dove la volgere tutti gli alunni della Scuola coscienza ambientale di ognuno deve Elementare e della Scuola Media essere coltivata e migliorata, ma che, di Aldeno nella campagna promo- al momento del conferimento al zionale, partita lo scorso autunno, Centro di San Zeno, veniva riconovolta a incentivare lo sviluppo della sciuto, oltre che dai punti per la racraccolta differenziata e il conferimen- colta famigliare, anche da quelli per to dei vari rifiuti riciclabili presso la raccolta scolastica. l’EcoCentro di San Zeno. L’iniziativa è stata accolta con Una sfida fra le varie classi a suon entusiasmo e partecipazione dagli di “bollini”, una raccolta di punti che alunni, così da subito molte famiglie passava attraverso la sensibilità e la hanno contribuito a questa piccola cultura di raccolta e differenziazione gara e tante altre si sono via via afall’interno della famiglia, affiancate fiancate, spinte dalla sensibilizzazioperò dallo spirito combattivo e voli- ne e dalle sollecitazioni dei propri figli. Un impegno affrontato con serietà che, da settembre, si è protratto fino al 15 maggio, termine ultimo per ricevere i bollini scolastici. Alla fine, nelle due scuole del nostro comune, sono stati raccolti la a La classe 4 A, vincitrice del concorso per la raccolta differenziata. bellezza di 9.943 punti (7.934 nella scuola elementare e 2.009 nella scuola media) che, se vogliamo tradurli in materiale riciclabile , potrebbero equivalere a 5 camion e mezzo così suddivisi: 3 camion di carta, 1 camion di plastica e 1,5 camion di vetro. O, meglio ancora, il conferimento all’EcoCentro ha alleggerito la presenza sul territorio di ben 102 cassonetti di carta, 34 di plastica e 51 di vetro. Un lavoro veramente imponente, che dà l’idea di quanto sia importante che tali rifiuti riciclabili vengano conferiti correttamente e di quanto sia necessario puntare sulla crescita e sul miglioramento della sensibilità ambientale in ognuno di noi. All’interno della gara, nella scuola elementare, la classe IV A si è imposta sulle altre, meritando così il premio principale messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale: un’ uscita didattica con mèta, scelta dalle insegnanti, al Parco Naturale di Paneveggio. L’impegno di tutte le altre classi è stato comunque riconosciuto con materiale didattico e audiovisivo da utilizzare nell’ambito dell’attività scolastica. La scuola di Maria Chiara Giovannini L’ ARIONE 35 Le testimonianze di tre piccoli protagonisti del concorso. ABBIAMO VINTO!! - di Eleonora Rossi, classe IV A Il concorso della raccolta differenziata di Aldeno (“La differenza…premia!”) è stato divertente già da quando l’ho saputo: se si portava l’immondizia alla discarica, la signorina addetta, in base al peso, ti dava dei punti. Ne esistevano due tipi: quelli per la casa erano brillantinati, mentre quelli per la scuola erano arancioni con un “1” stampato sopra. La raccolta per la scuola iniziava a settembre 2005 e terminava al 15 maggio 2006, quella invece della casa iniziava sempre a settembre ma terminava il 31 maggio. Per ottenere un punto bisognava raggiungere un certo peso di rifiuti. Ogni libretto poteva essere riempito fino a 150 punti (casa o scuola). All’inizio pensavo fosse quasi impossibile riuscire a raggiungere il 150° bollino, poi però sono riuscita, con l’aiuto di tutti i miei parenti (nonni, zii, zie…) a ottenere molti premi. Nel concorso per la scuola doveva esserci una classe vincitrice; ora è oramai finita questa fantastica esperienza e sappiamo che la classe che ha vinto è la IVA con esattamente 1778 punti!!! Ne sono particolarmente fiera, sia perché ho collaborato ad un miglioramento ambientale, sia perché abbiamo vinto una gita, regalata dal Comune, al parco di Paneveggio. La scuola LOTTA IN FAMIGLIA - di Emiliano Simula, classe IV A All’inizio mi sembrava impossibile vincere la gara dei punti, ma però poi vedendoli arrivare, cominciai a credere nella vittoria. Poi ho coinvolto anche i miei genitori, ma c’era un problema: la raccolta punti la faceva anche mia sorella e quindi dovevamo dividerli fra noi due. Ogni sabato mattina con il mio papà portavo i rifiuti riciclabili che pazientemente avevamo separato durante la settimana diventando così sempre più sensibili alla differenziazione fra riciclabile e no. In discarica, oltre all’operatore, trovavo spesso anche altri miei compagni di classe coinvolti nella stessa missione. Alla fine la maestra ha rivelato qual’era la classe vincente! La classe IV A era in testa con 1.778 punti. Questo ci ha permesso di vincere una gita a Paneveggio con la felicità di tutti. LA GITA A PANEVEGGIO - di Sharon Oliana, classe IV A Il cinque giugno 2006 io e la mia classe IV A di Aldeno siamo andati in gita a Paneveggio. Questa gita era davvero speciale perché ce la ha regalata il Comune siccome abbiamo vinto il concorso della raccolta differenziata. Arrivati al parco di Paneveggio abbiamo prima camminato in un sentierino in mezzo al bosco, poi, dopo esserne usciti, abbiamo passeggiato in mezzo ad un prato che conduceva ad una baita con accanto una fontanella. La vista era da togliere il fiato: si vedevano le maestose “Pale di San Martino”. Il tempo però passava così velocemente che era già ora di pranzo e così siamo ritornati al punto di partenza, un bel prato verde con dei tavolini e i nostri zainetti, e lì abbiamo mangiato tutti assieme in allegra compagnia. Dopo pranzo abbiamo attraversato un ponte traballante e siamo andati ad osservare i cervi. La guida ci aveva raccontato che venerdì due giugno era nato un cucciolo di cerbiatto e noi abbiamo avuto la fortuna di vederlo. In questa magnifica avventura ci hanno accompagnato le nostre maestre Cristina e Maria Chiara. Dell’esperienza posso solo dire che mi è piaciuto moltissimo. 36 L’ ARIONE La passione a cura della classe I A e delle insegnanti Armenante e de Oliva del passato Uno studio fra antropologia ed archeologia culturale: i ragazzi delle medie hanno scavato nel passato di Aldeno per fissare ciò che andrebbe inesorabilmente perduto. siamo i ragazzi ed alcune insegnanti della classe I A della Scuola Media di Aldeno. Abbiamo deciso di intraprendere un cammino che ci impegnerà per la durata del triennio. La prima tappa è la pubblicazione di un testo sui nostri paesi, probabilmente non riusciremo a concluderlo per la fine La conversazione con Lorenzo Lucianer. dell’anno scolastico, ma sicuramente sarà pronto per l’inizio del prossimo. Vogliamo parlare dei nostri paesi: Aldeno, Cimone e Garniga, di come erano ieri, di come sono oggi e per questo ci hanno aiutato e ci aiuteranno “esperti” come il professor Enzo Moratelli, il dottor Camillo Stedile, il giornalista Lorenzo Lucianer, don Valerio Bottura, l’architet- to Franco Cramerotti. Abbiamo iniziato il lavoro in Gennaio, una volta alla settimana ci siamo divisi in quattro gruppi esaminando gli aspetti storici, economici, politici, sociali e naturali (ogni gruppo è più chiacchierone dell’altro). L’incontro con Enzo Moratelli. La prima fase, quella della ricerca, giornalisti e la nostra curiosità creè stata la più divertente. sceva sempre più tutte le volte che Tutti abbiamo fatto i de- conoscevamo cose nuove. tective per procurarci liLa parte più difficile forse è stata bri, foto, cartoline, noti- quella di rileggere e valutare il matezie. riale raccolto cercando di scegliere Quando leggerete il le cose più belle, più interessanti e nostro lavoro rivivrete curiose. momenti di un tempo, ed Speriamo che chi leggerà il noè interessante notare stro lavoro lo trovi piacevole come come quasi tutto è cam- lo è stato per noi. biato, tante tradizioni non esistono più e forse è un peccato. Ci siamo fatti aiutare come già detto da alcuni esperti, ma anche dalla gente dei nostri paesi, dalle testimonianze di alcuni nonni. Abbiamo lavorato come ricercatori, come Il racconto di Camillo Stedile. La scuola Cari amici, L’ ARIONE 37 Cantascuola 2006 Musica ed emozioni per la rassegna canora che ha coinvolto i ragazzi in un vero e proprio festival. Giovedì 27 aprile si è tenuta La scuola al teatro di Aldeno la finale del Cantascuola, edizione 2006. Prima dell’esibizione dei venti cantanti finalisti, Giulia Enderle ha cantato “Piccola stella senza cielo”. Dietro le quinte l’agitazione era davvero alle stelle. Prima finalista a presentarsi sul palcoscenico, Denise Giordano, seguita da Sebastiano Beozzo, Federica Foladori, Federica Pegoretti, Chiara Degan e Paola Bandera, Angela Coser, Giacomo Coser, Carolina Roat, Maria Chiara Erlicher e Veronica Coser, Daphne Cramerotti, Michele Eccheli, Maria Noel Barral, Valentina Cimadon e Maria Giovanna Stoppa, Chiara Dallago, Riccardo Mariotti, Jessica Dallago, Davide Gazza, I premiati al Cantascuola. 38 L’ ARIONE di Giacomo Coser, con la redazione del giornalino scolastico Ottavia Dalmartello, Tania Bisesti e Chiara Piffer, Gabriele Ridolfi. La parte più bella per un cantante è quando sale sul palco e gli altri lo applaudono. In quel momento si provano delle emozioni indescrivibili. A metà spettacolo ecco l’esibizione, molto apprezzata dal pubblico, di Matteo Comper che ha cantato “I bambini fanno oh”. Al termine della gara canora, la giuria si è ritirata ed è stato questo il momento per una gradita sorpresa: il duetto dell’ormai nota cantante Alessia Cavalieri, collaboratrice dell’intera manifestazione, con Giacomo Coser. Assieme hanno interpretato il pezzo di Chiara Degan e Paola Bandera. Andrea Boccelli “Vivo per lei”. Sempre nell’intermezzo ha fatto il suo debutto l’orchestra della scuola con pezzi quali “La marcia di Topolino” e la colonna sonora del film “La vita è Bella” diretti dal prof. Stefano Rattini. Ed eccoci finalmente ai risultati: terza classificata Carolina Roat con “Una poesia anche per te”, seconda Maria Noel Barral con “Ragazza di periferia”, primo classificato Giacomo Coser con “Nessun rimpianto”. Un grazie agli organizzatori e al Comune di Aldeno che, sempre molto disponibile, ha contribuito alla premiazione. Un grazie particolare a Matteo, Sebastiano e alle loro assistenti che, con il ricavato del loro laboratorio di cucina, hanno offerto un lettore cd ai primi tre classificati. L’angelo della musica di Hugo Daniel Stoffella Moriva quarant’anni fa padre Giuseppe Stofella, aldenese, uno dei massimi autori di musica sacra del Novecento. Si adoperò per la santificazione di Gaspare Bretoni, amico e maestro di Antonio Rosmini. Ecco la testimonianza del biografo, Luigi Mantovani. Padre Giuseppe Stofella. una straordinaria memoria musicale: bastava che in chiesa udisse una melodia una sola volta, e uscito non la scordava più. Così lo ricorda padre Mantovani: “L’ho visto rileggere con gusto una messa in re minore di Cherubini. Non aveva bisogno dello strumento: leggeva sentendo, ed esprimeva subito un giudizio di valutazione. Aveva l’orecchio musicale interiore, cioè percepiva le note con il numero esatto della vibrazioni rapportate al la del diapason. Un giorno entrando in S. Pietro, mentre la Cappella Sistina esegue, Padre Stofella dice: - In Si bemolle. - Come fa a saperlo? chiese il chierico P. Gino Benaglia. - Eh, sì è in Si bemolle!” Padre Giuseppe prediligeva gli autori sacri, ma studiò anche quelli profani, come i grandi operisti dell’Ottocento, tra questi portava in palmo di mano Giuseppe Verdi, che ammirava per la fluidità della melodia. Allo studio da autodidatta aggiunse gli studi veri e propri: Nel 1917, essendo a Roma con i suoi chierici, si iscrisse al Pontificio Istituto di Musica Sacra e vi sostenne tutti gli esami di teoria e composizione riscuotendo il plauso e l’ammirazione del suo maestro, il famoso Raffaele Casimiri. Ma Padre Giuseppe tardò a dare l’esame complementare di strumento, anche per le sue mani martoriate a causa della cattiva circolazione del sangue, e i suoi superiori, nel 1921, gli ordinarono di seguire i suoi chierici, che ritornarono a Verona, cosicché egli non arrivò al diploma musicale. “Nel caso di Padre Giuseppe, il diploma avrebbe aggiunto ben poco a quello che già sapeva, ma avrebbe certamente creato in lui un’altra psicologia, sospingendolo a uscire dal guscio e a dare alle stampe le sue composizioni. E fu fecondissimo!” Questa la testimonianza di padre Mantovani. Infatti nel catalogo di Padre Giuseppe, più che il numero delle composizioni (ben 928), colpisce la straordinaria versatilità: 116 “Tantum ergo”, vari “Panis angelicus” e “O salutaris Hostia”, decine e decine di Litanie, numerosi Canti mariani e del- La storia Il musicista “Padre Giuseppe, quando el sona l’è’n angelo” era uno dei commenti dei pellegrini trentini nel santuario di Lourdes, quando rimasero toccati dalle sue brevi improvvisazioni all’harmonium che commentavano il momento mistico della benedizione eucaristica. Padre Giuseppe ebbe, infatti, il dono della musica, lo coltivò segretamente e appassionatamente, lo portò a maturazione rivelandosi fecondo compositore. Ammesso nel corso della prima ginnasio allo studio di pianoforte, cominciò a comporre già a 15 anni. Fin da bambino si accorse di possedere L’ ARIONE 39 La storia la Passione, per non dire delle 25 Messe complete. Le sue opere furono eseguite a Roma al Mascherone, in S. Andrea della Valle, a S. Maria Maggiore, invitato da Mons. Licinio Refice, musicista di fama internazionale e allora Maestro Direttore della Cappella Liberiana di S. Maria Maggiore. La sua cantata “La Buona Novella”, scritta per il S. Natale, eseguita per la prima volta il 1 gennaio 1905, ebbe un grande effetto nel teatro del Patronato Operaio a Verona, a giudicare dal numero dei giorni che rimase in cartellone. Una delle sue messe fu eseguita anche ad Aldeno, come scrive il giornale “Nuovo Trentino” in data 12 gennaio 1926: “In occasione del solenne ufficio funebre per la defunta Regina Margherita, celebrato con l’intervento di numeroso popolo, delle autorità e delle rappresentanze di tutte le associazioni (…) eseguì per la prima volta con bel colorito e con sicurezza superiore all’aspettazione, dato il breve tempo utilizzato a prepararla, una nuova Messa di Requiem a tre e in certi punti a quattro voci virili, composta di fresco dal nostro concittadino M.R. prof. Don Giuseppe Stofella, stimmatino, che, fra parentesi, trovasi ancora convalescente, dopo lunga malattia, nel nostro paese.” Lusinghiero è il giudizio del musicista Padre Gino Benaglia, noto per la sua perfezione mu- 40 L’ ARIONE sicale: “Padre Stofella nei miei confronti è come un gigante rispetto a un nano. La sua musica è essenzialmente religiosa: non è religioso solo il testo, è religiosa la sorgente, lo spirito, l’impostazione: tutto è culto di Dio”. Padre Giuseppe, inoltre, ha attraversato una crisi di identità musicale, probabilmente negli anni, in cui faceva il maestro di pianoforte: era attratto dalla vita dedicata all’arte esaltata nel testo della Bohème di Puccini. Era di una sensibilità tale, per cui quell’ideale lo doveva attrarre in maniera forte, come una tentazione. Ma la crisi fu pienamente risolta in senso religioso. Con la riforma liturgica, introdotta dal Concilio Vaticano II (1962-65), molta musica di Padre Giuseppe, come del resto quella di altri autori sacri, venne archiviata avendo testo latino. A partire dal 2001, invece, le sue opere rivivono e sono entrate nel repertorio della Scuola di Canto Corale “Felpi Vallesi” e dell’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza. Il letterato ed insegnante Già da studente, Padre Giuseppe leggeva i classici latini “non tanto per dovere scolastico, quanto per suo personale diletto”, ricorda Padre Mantovani e continua: “Via, via che cresceva, si sprofondava sempre più in quel mondo classico, innamorandosene a tal punto, da giungere a cimentarsi in produzioni letterarie”. Naturale sbocco di tale preparazione fu l’insegnamento e l’educazione dei candidati al sacerdozio. E questo fu come il filo conduttore di tutta la sua vita: da giovane sacerdote insegnò letteratura italiana e latina nel seminario di Belluno dal 1910 al 1914, successivamente, dal 1914 al 1924 fu insegnante e prefetto della SS. Trinità a Verona e successivamente a Roma; dal 1924 in poi insegnò patrologia e storia ecclesiastica ai teologi e latino ai liceisti fino al 1956. Alcuni suoi alunni, attratti unicamente dalla sua figura di saggio paziente e buono, lo scelsero addirittura come loro guida spirituale. Significativo è il giudizio di Padre Mantovani: “Fornito di spiccate dote di intelligenza, educato nella precisione ferrea del mondo classico e della filosofia scolastica, aperto al bello, Padre Giuseppe aveva i requisiti per divenire sia storico che insegnante. E l’uno e l’altro fu.” L’orfano prodigio Padre Giuseppe nacque il 13 novembre 1885 ad Aldeno e morì il 22 marzo 1966 alla veneranda età di 81 anni. Ma diamo uno sguardo alla sua famiglia ed alla sua infanzia difficile: Suo nonno, Girolamo Stofella, fu Capo Comune di Aldeno, suo padre Eugenio morì alla giovane età di 34 anni, quando il piccolo Giuseppe aveva soltanto due anni. Tre anni dopo morì anche la madre, Angela Fiorilli, ed il piccolo Giuseppe nonché la sorellina Eu- Il giovane padre Giuseppe Stoffella con la sorella Eugenia che lo ospitava ad Aldeno. le lo ospitava sempre ad Aldeno durante i suoi periodi di convalescenza. Lo storico Padre Giuseppe, dopo essere dunque entrato nell’Ordine dei Padri stimmatini nel 1897, alla giovane età di 12 anni, fu ammesso al Noviziato nel 1901 nella casa di Trento dei Padri stimmatini e divenne sacerdote nel 1909. Assai cagionevole di salute, studiò filosofia e teologia, superando gli esami sempre brillantemente. Ma passiamo alla sua figura di storico. Ecco cosa dicono di lui: “Don Stofella è uno storico serio, dotato di fine intuito e di grande equilibrio di giudizio.” (Cardinale Ferdinando Antonelli) “P. Giuseppe Stoffella è ricordato tra i più dotati e diligenti storici”. (Reverendo Joseph Charles Henchey) La sua attività di storico e ricercatore si concentra sulla vita e le opere del Fondatore degli Stimmatini, Gaspare Bertoni. “Su questa strada Padre Giuseppe si rivela l’uomo della Provvidenza per far giungere il Fondatore alla gloria dei beati”, scrive padre Mantovani. Chiamato, infatti, a Roma nel 1941 dal Relatore Generale della Sezione Storica della S. Congregazione di Riti, in soltanto sette anni Padre Giuseppe riesce ad approntare quel Summarium Additionale per la “positio storica” che incontrerà l’unanime consenso dei consultori nella seduta del 1958. Così lo ricorda Padre Cornelio Fabro in uno scritto, redatto nel 1989, in occasione della Canonizzazione del Beato Bertoni. “L’imminente canonizzazione del nostro amato Fondatore mi richiama la figura di p. Giuseppe Stofella al quale si deve il passo decisivo, rappresentato dal Summarium additionale della Positio super virtutibus. Un profondo senso della realtà storica, una convinzione profonda della santità del Bertoni con la coscienza critica della mentalità dell’Ottocento, tempo di rivoluzioni per tutta l’Europa, con un eccezionale fiuto dei documenti, lo misero sulla via giusta, la quale, continuata con altrettanto ardore dal p. Dalle Vedove, lo fa il protagonista indiscutibile della conclusione che ha portato alla Canonizzazione. Negli anni più fervidi del suo lavoro, presso la Curia Generale, egli passava ogni mattina a darmi un fraterno saluto e ad informarmi dei progressi del suo lavoro: appena faceva qualche colpo grosso [ritrovamento di documenti] passava subito nella mia camera a darmi la comunicazione. Altissimo ingegno musicale e poetico, egli sprofondava nell’interpretazione del documento e tesseva con facilità la costellazione storica della realtà ivi indicata. L’indifferenza dell’ambiente con le sue idee storte non lo scoraggiò mai ed era felice quando qualche stim- La storia genia, che aveva soltamente due anni, rimasero orfani. Quando Giuseppe aveva appena 12 anni, suo zio, Egidio Stofella, lo portò con se presso i Padri Stimmatini a Verona, di cui lo zio faceva parte come membro del Capitolo dell’ordine. Significativa è la testimonianza dei suoi confratelli su padre Egidio: “Consumò l’intera sua vita nel predicare alla gente umile di campagna, prima in diocesi di Pavia, poi a Trento, e infine a Parma. Ovunque faceva gran bene con la sua parola semplice ed animata. Sfinito di forze e costretto al letto si dispose con edificante serenità alla morte del giusto.” Padre Egidio morì all’età di 59 anni nel 1923. Nello stesso anno, padre Giuseppe, oltre allo zio, perse anche la sua amata sorella Eugenia, la qua- L’ ARIONE 41 La storia matino giovane si metteva dalla sua parte; egli soffrì molto per le incomprensioni (...) gli bastò l’incoraggiamento del Card. Ferdinando Antonelli [allora Relatore Generale della Sezione Storica della Congr. delle Cause dei Santi], che lo scoprì e lo protesse. Posso dire, come testimone diretto, l’impressione di gioia e di sicurezza che l’accompagnarono fino alla fine.” . Significativa è anche la testimonianza dei confratelli di padre Giuseppe: “Anima pia e di intensa vita interiore era illuminato da acuta intelligenza, che seppe impiegare nel campo storico specialmente a favore della Causa del Padre Fondatore. Fin da giovane rivelò un talento musicale straordinario con esecuzioni e composizioni che lasciavano ammirati i confratelli. Si iscrisse al Pontificio Istituto di Musica Sacra, ed era computato tra i migliori allievi. Dal 1910 al 1914 fu insegnante al seminario di Belluno; poi ritornò presso i nostri studenti. Con essi andò a Roma, in Via del Mascherone. Nel 1926 alle Stimate cominciò quelle ricerche di archivio e quegli studi storici che sostanziano tutta la nostra vita stimmatina. Le sue pubblicazioni sono state numerose e dense di contenuto. Dopo il 1952 lasciò Roma dove era vissuto parecchi anni e si ritirò a Verona e Sezano dove iniziò la pubblicazione delle opere “Collectanea Stig- 42 L’ ARIONE matica”, “Vita del Fondatore”, “Epistolario”. Aveva già pubblicato “Pagine di Vita Cristiana”. Morì nove anni prima di poter vedere il più bel frutto delle sue fatiche: la beatificazione del Bertoni.” Il processo di beatificazione venne aperto nel 1906. L’eroicità delle sue virtù fu riconosciuta da Paolo VI il 15 dicembre del 1966. Successivamente, il 1 novembre dell’anno Santo 1975 lo stesso Pontefice Paolo VI iscriveva nell’Albo dei Beati l’umile prete veronese; e il 1 novembre 1989 Giovanni Paolo II lo annoverò tra i Santi della Chiesa. La festa di Santo Gaspare Bertoni è il 12 giugno. Ma chi fu Gaspare Bertoni? Il consigliere di Rosmini: San Gaspare Bertoni: Gaspare Bertoni (1777 – 1853), nativo di Verona, fu un sacerdote particolare. Nella città scaligera Antonio Rosmini fece visita al Bertoni per chiedere consiglio circa la fondazione della sua congregazione dei “Sacerdoti della carità”. Il suggerimento era venuto da Maddalena di Canossa che aveva indirizzato l’insigne filosofo all’umile prete delle Stimate perché coltivava in cuor suo il sogno di veder nascere, accanto alle “Figlie della Carità”, il ramo maschile. Il Bertoni lo incoraggiò, prima a voce e poi per iscritto e continuò anche in seguito a sostenere e pregare per l’opera che lentamente si anda- va configurando. Quanta stima il Rosmini nutrisse per il Bertoni lo testimonia una lettera al fratello dove dice: “Tengo don Bertoni per un uomo santo “. Il Bertoni si dedicò in modo particolare e generosamente alla cura della gioventù, iniziando la sua opera dando vita agli Oratori Mariani che divennero scuola di educazione civile e religiosa e luoghi di sana ricreazione. Non trascurò l’insegnamento nel Seminario Diocesano, nella predicazione popolare, né più tardi la scuola per i bambini meno abbienti. Nel 1816 con alcuni compagni diede vita alla Congregazione dei Padri stimmatini. A cagione di strazianti operazioni, che sopportò con eroica fortezza, assurse alla fama di “apostolo della sofferenza”. Morì a Verona il 12 giugno 1853. La sua Congregazione si è gradualmente diffusa fuori Verona in altre città d’Italia, poi negli Stati Uniti, in Brasile (dove oggi conta sei Vescovi), in Cile, nelle Filippine e nei territori di missione in Sud Africa, Costa d’Avorio, Tanzania e Thailandia. Nella diocesi di Trento gli Stimmatini, meglio noti come “Bertoniani”, dal nome del loro Fondatore, giunsero nel 1866, invitati dal Vescovo Benedetto Riccabona che li aveva conosciuti a Verona quando egli era Vescovo di quella città. Oggi, invece, troviamo un altro personaggio trentino di spicco fra i padri stimmatini: si tratta di Giancarlo Brigantini, eletto vescovo di Locri il 12 febbraio 1994. F oto storiche: un concorso a premi di Cristina Cont Il comune di Aldeno istituisce una sezione speciale nella Biblioteca per conservare i documenti fotografici sulla vita del paese. La storia siamo noi cantava De Gregori una ventina d’anni fa. La storia del nostro territorio è sì fatta di colonie romane, di Lon- gobardi, di principato vescovile, di rivoluzione contadina, di Napoleone, di guerre e di accordi Degasperi – Gruber; ma la “storia” è fatta anche di vecchi scorci di paese, di porteghi, archi, fontane e piazze demolite e ormai scordate, di donne ed uomini che abitavano e lavoravano in questi spazi, di anziani che vi riposavano e di bambini con le braghe corte che vi giocavano. La storia è fatta anche di attimi, di sguardi perduti, di gioie, di delusioni, di sentimenti impressi indelebil- mente su di una pellicola. Con l’intento di non cancellare la memoria storica che è un prezioso patrimonio di tutti noi il comune di Aldeno ha promosso un concorso di foto storiche. Una raccolta di immagini che ci aiutano a ripercorrere la storia di Aldeno e dei suoi abitanti, le trasformazioni nel corso dei decenni, i momenti di vita quotidiana che testimoniano lo scorrere del tempo. Il conferimento in luogo comu- La storia …la storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso… …siamo noi che scriviamo le lettere, siamo noi che abbiamo tutto da vincere e tutto da perdere. La storia siamo noi, siamo noi padri e figli, siamo noi, bella ciao, che partiamo… L’ ARIONE 43 ne ed idoneo alla conservazione di queste pregiate tessere di storia locale è sicuramente un atto di intelligente generosità verso i propri concittadini e verso le generazioni a venire. Dopo un lavoro di scansione e di catalogazione, il materiale raccolto sarà conservato in un archivio fotografico accessibile e consultabile dai cittadini. La prima fase dell’iniziativa prevede la raccolta di fotografie storiche, meglio se in formato originale, fino il 1940. Saranno indetti concorsi successivi per la raccolta di altri documenti fotografici, secondo il seguente piano: - foto di guerra: 1940-1945 - foto del dopoguerra e della ricostruzione: 1946-1965 - foto degli anni ’60 e 70 Regolamento concorso fotografico - Prima fase: La partecipazione è gratuita ed aperta a tutti. Non vi è limite al numero di opere per ogni singolo partecipante. Sono ammesse opere su qualsiasi supporto, meglio se in originale. La partecipazione al concorso sottintende la donazione delle immagini presentate alla Biblioteca comunale. Per le immagini in originale, la Biblioteca provvederà a rilasciare copia cartacea o digitale delle stesse. Le opere confluiranno nella costituenda sezione iconografica della Biblioteca. Ogni partecipante ne autorizza l’utilizzo per pub- blica utilità, sollevando il comune di Aldeno da ogni responsabilità. Non sono ammesse immagini derivanti da elaborazioni fotografiche o digitali. Le foto devono essere relative esclusivamente al paese o a persone di Aldeno. Le foto devono essere antecedenti il 1940. Le fotografie saranno valutate da una giuria di esperti, secondo criteri che attengano alla rarità, alla particolarità dei momenti, delle persone o dei luoghi rappresentati, al contenuto documentativo, al valore artistico. Premi: ai primi tre classificati sarà donata una macchina fotografica digitale, di valore diverso. La premiazione avverrà con una speciale cerimonia in occasione della Mostra dei Merlot d’Italia. Al termine dell’esposizione tutte le opere verranno acquisite e archiviate nella sezione iconografica della Biblioteca comunale di Aldeno. La storia Per partecipare bisogna inviare o consegnare le fotografie in busta chiusa presso la Biblioteca di Aldeno, via Giacometti n. 8, 38060 ALDENO (TN). Unitamente alle foto va consegnato il modulo di partecipazione debitamente compilato, il quale si può scaricare dal sito www.comunedialdeno.it . Le foto dovranno essere consegnate entro e non oltre il 15 settembre 2006. 44 L’ ARIONE G innastica oltre i confini di Giuliana Cramerotti “La Ginnastica è sport, la ginnastica è gioco, la ginnastica è arte, la ginnastica è…” nale di Aldeno sabato 27 e domenica 28 maggio. in occasione del saggio di ginnastica artistica e danza creativa, edizione 2006, proposto dall’associazione sportiva dilettantistica Ginnastica Aldeno, dove i protagonisti sono stati gli oltre 80 allievi di età compresa tra i 3 e i 19 anni, che hanno partecipato durante l’anno ai corsi di ginnastica. In questo Saggio dal titolo “Magicamente mare”, le ragazze protagoniste hanno vissuto un’avventura fantastica, dove, tra le simpatiche e straordinarie creature che abitano le profondità degli abissi, hanno scoperto la vera magia della vita. Questo spettacolo conclude l’attività ordinaria dei corsi di un altro anno sportivo, trascorso all’insegna di risultati e di successi sempre più straordinari, legati sia all’attività agonistica che promozionale. Per quanto riguarda l’attività agonistica, infatti, gli allori sono cominciati con il Trofeo Giovani Regionale, dove le piccolissime (5-7 anni) Deborah Bernardi, Jessica Coser, Maddalena Oliana, Evelyn Turri, Francesca e Zaira Piffer, hanno sbaragliato le altre squadre, laureandosi Campionesse regionali. Lo stesso vale per le ginnaste della 1° fascia (8-10 anni) Alessia Baldo, Ilaria Beozzo, Ylenia Festi, Roberta Larentis, Elisa Manzo ed Angela Muraglia, che hanno fatto un’ottima prestazione al Trofeo ACI regionale, conquistando a loro volta il titolo di Campionesse regionali. I risultati positivi sono poi proseguiti con una nuova e molto impegnativa competizione, inserita da quest’anno nel calendario federale, l’Oceano di ginnastica, dove le allieve della Ginnastica Aldeno, allenate dall’Istruttore Federale Internazionale Sheila Mosna, hanno superato tutte le altre squadre, conquistando il titolo di Campionesse regionali, in tutte le categorie. - Nella categoria 1° fascia (810 anni), la squadra era composta da Ilaria Beozzo, Ylenia Festi, Roberta Larentis ed Elisa Manzo - Nella categoria 2° fascia (11-13 anni) da Andrea Coser, Sara Lugli e Irene Maistri. - Nella categoria 3° fascia (14-19 anni): Aurora Beozzo, Annalisa Cramerotti, Jessica Mosna. La classificazione a livello regionale consentirà la partecipazione di queste ginnaste, come rappresentanti del Trentino AltoAdige, ai Campionati Nazionali dell’Oceano di Ginnastica, che si svolgeranno a Fiuggi alla fine di Giugno, nell’ambito della manifestazione più importante della F.G.I: Gymfestival 2006. Inoltre, anche quest’anno, la Ginnastica Aldeno avrà l’onore di superare i confini nazionali, in quanto una rappresentativa di ginnaste, dopo aver passato le durissime selezioni, si è conquistata la possibilità di partecipare ad una manifestazione di grande prestigio internazionale: il Trofeo Internazionale di mini-trampolino, che si svolgerà a Riccione la prima settimana di Luglio. Lo sport Tutto esaurito al teatro comu- L’ ARIONE 45 L’attività in regione proseguirà con gli spettacoli dell’Esprit de Folies, il gruppo di danza acrobatica e creativa dell’A.S.D. Ginnastica Aldeno e con il corso intensivo di ginnastica acrobatica e danza creativa che, visto l’enorme successo dell’anno scorso, sarà riproposto anche quest’anno e si concluderà in Agosto, con uno spettacolo nel parco di Garniga Terme. Per informazioni sull’attività dell’A.S.D. Ginnastica Aldeno e dell’Esprit de Folies, è possibile rivolgersi al Responsabile Tecnico dott.ssa Sheila Mosna (3474480339) Impegnarsi per lo sport di Remo Cramerotti Un accorato appello del Presidente alle famiglie aldenesi, in occasione dell’assemblea annuale della Società sportiva di Aldeno del 3 Febbraio scorso. Se viene meno la partecipazione, l’organizzazione volontaristica si logora e muore, a discapito dei ragazzi. Riunire delle persone attorno Lo sport ad un tavolo non è mai stato facile. Più facile che le stesse si trovino spontaneamente altrove: al bar, al cinema e in qualunque altro luogo. II motivo è semplice e logi- 46 L’ ARIONE co. L’assemblea vive solo della presenza degli altri senza i quali sarebbe nulla e con i quali impone di instaurare un rapporto di collaborazione. È dunque impegno e non divertimento. Vi sono al con- trario ritrovi che non esigono alcun impegno, non chiedono niente in cambio se non quello di consumare un prodotto. L’ultima volta che ci siamo trovati in assemblea, nel gennaio 2005, avevamo fra l’altro l’obiettivo di coinvolgere persone della comunità per farle partecipi dell’attività della Società, Obiettivo mancato o perlomeno parzialmente mancato. Sicuramente ci vuole una migliore informazione delle attività della Sportiva, un coinvolgimento diretto di chi già segue l’attività dei figli nel settore del calcio del tamburello o della pallavolo. Non si tratta di imporre niente a nessuno ma di far capire agli altri e di capire noi che senza la collaborazione attiva di altre forze senza il ricam- lonterosi che si sentano di far parte di un’attività dalla quale trae giovamento non solo il figlio, la figlia, il nipote, la nipote ecc. ma chiunque vi sia coinvolto. Alla fine noi siamo ancora padroni del destino della Società Sportiva.- Resistiamo! Lo facciamo volentieri, continuando ad essere disponibili e a farlo senza recriminare per gli assenti. Crediamo che il lavoro sportivo, culturale e umano con i giovani del paese di Aldeno sia uno sforzo che va fatto, necessario allo stesso paese, che lo renda migliore, faciliti la crescita nostra e di tutti i residenti. Nell’analizzare I’attuale stato di salute del nostro gruppo sportivo si corre il rischio di fare le solite diagnosi, sottolineando vecchie problematiche di tipo organizzativo o finanziario che, per quanto reali, finiscono, se continuamente ripetute, con I’annoiare i nostri abituali sostenitori Per evitare tutto questo e per non utilizzare funambolismi linguistici nel riproporre le tematiche di sempre, credo sia opportuno partire da un dato nuovo e significativo che apre interessanti ed incoraggianti prospettive per il prosieguo della nostra attività. Mi riferisco, in particolare, al numero sempre più crescente di ragazzi che hanno scelto di frequentare la nostra scuola calcio, il tamburello il minivolley lo judo. Tale fenomeno, ad onor del vero, si è già manifestato la scorsa stagione sportiva, ma il fatto che si sia ripetuto nel corrente anno evidenzia un trend che fa ben sperare per i prossimi anni. Ad un’attenta analisi, il fatto non si spiega semplicemente con i recenti processi di urbanizzazione del nostro paese che, con il relativo carico antropico fatto in gran parte di famiglie giovani, che hanno innalza- Lo sport bio, l’attività della Sportiva stenta a continuare. Ogni organismo vive se si alimenta, altrimenti muore. Se nel paese questo nostro impegno è sentito, è degno di considerazione, è visto come necessario per lo sviluppo fisico, morale e umano dei giovani che lo abitano, la risposta che cerchiamo non può che arrivare. Diversamente sarebbe una caricatura del nostro impegno, del nostro darci da fare, un “professionismo francescano”, una contraddizione! E dunque, il futuro della Sportiva esiste solo se anche qualcun altro se ne vorrà occupare. A noi l’impegno di sollecitarne il cambiamento. Abbiamo più volte detto che chi si impegna lo fa gratuitamente per passione sportiva, umana e civile. La comunità non può che esserne grata e riconoscente. Ma la forza che abbiamo non è quasi più sufficiente a sostenere i sempre più gravosi impegni nei due settori più considerevoli quelli del calcio e del tamburello. L’attività di oltre 200 giovani suddivisi nelle varie categorie (dai primi calci, al mini-volley al judo fino alla categoria adulta del calcio e del tamburello) non si può più improvvisare e il carico di lavoro non si può suddividere con “quattro disperati” perché alla fine da divertimento diventa sacrificio, che alla lunga logora. Si pone dunque il problema urgente, del coinvolgimento di altri genitori o vo- L’ ARIONE 47 Lo sport to il tasso di natalità. Senza inoltrarsi in faticose ricerche, credo che la soluzione vada ricercata nella validità della nostra proposta formativa ed educativa che considera I’attività sportiva non una fabbrica di campioni ma una ulteriore opportunità per favorire un sano e corretto sviluppo psico-motorio e per creare momenti di socializzazione Ed è questa, per noi, una forma mentis ormai consolidata frutto di un ventennale processo di maturazione che ha registrato passaggi difficili ed a volte contraddittori al proprio interno Ne deriva peraltro una maggiore responsabilità nei confronti degli atleti e delle famiglie, che non deve dare nulla per scontato ma che richiede continui approfondimenti ed aggiornamenti tecnici ed educativi, una forte condivisione e motivazione fra i soggetti coinvolti ed un maggiore sostegno da parte delle diverse componenti della nostra comunità. 48 L’ ARIONE Con questo non voglio nascondere le difficoltà che rendono, in alcuni momenti, faticosa la realizzazione delle nostre attività ma, di tanto in tanto, innestare nel gruppo un po’ di ottimismo non guasta. L’inizio di ogni nuova annata sportiva è vissuto da tutti (dirigenti, allenatori, atleti, genitori) con trepidazione e curiosità, sia per verificare sul campo le aspettative di ognuno, sia per rientrare in quel sano clima sportivo (riunioni, allenamenti, partite, ecc.) del quale uno sportivo non può fare a meno. L’anno che la Società Sportiva sta affrontando si sta dimostrando intenso ed impegnativo. Per altro verso il dover gestire un elevato numero di squadre è fonte di ulteriori impegni e responsabilità da parte della Società che deve cercare di dare quelle risposte che ognuno si attende in termi- ni non solo di risultati, ma anche di servizi offerti ai propri figli. In quest’ottica non va sottovalutato lo sforzo che la Società Sportiva ha fatto per dare un’adeguata e dignitosa logistica alle varie squadre, ma anche per garantire una corretta gestione finanziaria ed agonistica dell’intero Società. Ognuno per le proprie capacità ricordo che siamo tutti dei volontari ha sicuramente dato in questo senso molto più di quanto richiesto, spesso sobbarcandosi oneri non strettamente di propria competenza, senza peraltro mai tirarsi indietro. In un gruppo che negli anni è senz’altro cresciuto sia nel numero di atleti che in qualità, e che si prefigge obiettivi ancora più alti, è a questo punto in dispensabile che entrino forze nuove che oltre a portare un contributo sul campo (allenatori, responsabili, ecc.) possano portare nuove idee e nuovo entusiasmo, oltre che garantire una corretta gestione. non semplice, della nostra Società. È appunto attraverso questa assemblea che rivolgo un appello in questo senso soprattutto, ma non esclusivamente, ai genitori dei nostri atleti più piccoli; alcuni hanno peraltro già aderito alla nostra richiesta, ma altri ne servirebbero. I nostri figli hanno bisogno anche di voi per poter crescere in un ambiente sportivo capace di farli maturare tecnicamente umanamente e caratterialmente. Walter Rossi, conferma al vertice di Gloria Bernardi Momento di intenso lavoro per dirigenti e musicisti della Banda Sociale. Banda è stata finora davvero intensa. Dopo l’uscita di domenica 30 aprile nel festoso raduno di Trento in occasione del 55° anniversario della Federazione dei Corpi Bandistici del Trentino, lunedì 1° maggio ha tenuto un apprezzato concerto a Bresso (MI). Domenica 7 maggio si è tenuto il “Concerto di Primavera” nel suggestivo scenario di Piazza della Torre il cui tema sono stati i musical. Durante l’esecuzione dei brani sono state proiettate, su uno schermo posto alle spalle dei musicisti, le immagini tratte dai musi- cal stessi. In quest’occasione sono state premiate, per i 10 anni di permanenza in Banda, Cecilia Piffer, Eliana Zandonai e Valentina Schir, ed alla Madrina Chiara Schir è stato consegnato un quadro ricordo della sua nomina, avvenuta durante il concerto di Natale 2005. Queste le cose fatte fino ad oggi, ma cosa farà la Banda prossimamente? Presto detto! Il prossimo 26 maggio ci esibiremo a Pomarolo in occasione dei festeggiamenti per il 120° anniversario di fondazione della Banda F. e G. Fontana; il 2-3-4 giugno si rinnova il gemellaggio con il Corpo Da sinistra, Walter Rossi, Cecilia Piffer, Valentina Schir, Eliana Zandonai. Il concerto in piazza Garibaldi. Musicale di Svihov, gemellaggio che riscuote sempre un grande successo fra i bandisti sia di Aldeno che di Svihov; a luglio, e precisamente il 22-23, la Banda carica strumenti e costumi da bagno per la trasferta a Fano (AN) che intende così ricambiare l’amicizia dimostratagli in occasione della Serata Concerto 2005 alla quale la Banda di Fano partecipò come ospite. Per venerdì 9 giugno è previsto il concerto per la Sagra di S. Modesto e il 17 giugno si svolgerà la tradizionale Serata Concerto con ospiti la Banda Cittadina e Majorettes di Caltrano (VI) e il Associazioni La stagione concertistica della L’ ARIONE 49 Corpo Musicale S. Cecilia di Bresso (MI). Passiamo ora alle notizie relative all’organizzazione della Banda. A marzo sono state rinnovate le cariche sociali ed eletto il nuovo consiglio direttivo. Alla presidenza della Banda è stato confermato Walter Rossi, vicepresidente Carlo Nicolodi, segretario Federico Clappa e tesoriere Lucio Bernardi. Gli altri componenti del consiglio direttivo sono: Luca Beozzo, Gloria Bernardi, Iari Dallago, Katia Dallago, Luca Moratelli e Fabrizio Peterlini. A loro sono stati distribuiti i diversi compiti necessari al buon funzionamento della banda, ad esempio la gestione divise e la riparazione degli strumenti. È ormai la fine di maggio e si stanno per concludere i corsi di solfeggio e strumento che la banda ha organizzato e iniziato nel mese di ottobre, e le prove di Bandina che è sempre diretta dal maestro Nicola Bighetti. La bandina si esibirà a Pergine in occasione della manifestazione giovanile “A tutta Banda” il prossimo 1° giugno..In questa sede si vogliono ringraziare tutti i maestri che svolgono la loro attività con i nostri allievi per la loro professionalità Si informa inoltre che sono aperte fino al 10 giugno le pre-iscrizioni ai corsi di teoria e solfeggio dell’anno 2006/2007 da effettuarsi presso Nicolodi Carlo responsabile dei corsi. In questo momento la Banda aspetta di traslocare strumenti, leg- gii e partiture presso le vecchie scuole elementari in via Damiano Chiesa, trasloco necessario per consentire la ristrutturazione dell’attuale sede della Banda che rientra nel progetto di recupero del blocco ex-cantina sociale. L’attesa della nuova sede sarà un po’ lunga ma ci consola sapere che quella sarà la sede definitiva e sarà strutturata in modo da rispondere al meglio alle esigenze della banda. Permetterà ad esempio di ospitare in aule apposite i corsi che la Banda organizza per gli allievi. Per chi desidera mettersi in contatto con la banda può farlo digitando [email protected], o visitando il sito www.bandasocialealdeno.it. CHE RIBAL TONE! RIBALTONE! Alla ribalta del “Ribaltone” i giovani di Aldeno Associazioni Anna Forti e Alessio Beozzo sono stati fra i protagonisti della finalissima del “Ribaltone” la manifestazione promossa annualmente dall’emittente televisiva TCA. Lo scorso 27 maggio si sono esibiti sul palco del Teatro Sociale di Trento interpretando la canzone I belong to you di Eros Ramazzotti e Anastacia. L’accesso alla finale dei due giovani aldenesi è arrivato grazie alla vittoria conquistata nella puntata dell’ 8 aprile u.s. Nelle foto Anna e Alessio durante l’esecuzione al Teatro Sociale. 50 L’ ARIONE Benemerenze ai reduci di Cornelio Muraglia Consegnati i riconoscimenti agli Alpini che combatterono 60 anni fa. Trento diretto da maestro Fronza hanno introdotto la cerimonia di consegna dei riconoscimenti agli alpini della destra Adige reduci del secondo conflitto mondiale. La consegna ai 31 soci è avvenuta a Sopramonte, in un affollato teatro, gremito di alpini e famigliari, ospiti del locale gruppo, alla presenza del vessillo sezionale e dei 9 gagliardetti di zona. La cerimonia di consegna delle pergamene di benemerenza, disposte dall’ANA nazionale a sessant’anni dalla fine del se- condo conflitto mondiale, coordinata da Remo Gislimberti, ha registrato gli interventi del consigliere di zona Mario Bettega e del presidente sezionale Giuseppe Demattè, che hanno espresso la gratitudine nei confronti di questi uomini che hanno combattuto ubbidendo a ordini spesso ottusi. Per le istituzioni erano presenti il rappresentante del comune di Trento, il presidente della circoscrizione Ravina Romagnano, i sindaci di Aldeno, Cimone e Garniga. Il presidente della circoscrizione ospitante, SergioCappel- I reduci premiati nella sala civica di Sopramonte. letti, ha sottolineato la vicinanza delle istituzioni a questi uomini . La lettura da parte di Sergio Bisesti di alcuni brani di una toccante lettera dal fronte di un alpino che non è più tornato, ha preceduto la cerimonia di consegna delle pergamene. Un folto gruppo di alpini di Aldeno ha accompagnato i propri iscritti insigniti del riconoscimento: Cornelio Baldo, Vittorio Baldo, Federico Beozzo, Sergio Bisesti, Ferruccio Eccheli, Remo Linardi, William Mazzurana e Camillo Stedile. Purtroppo non tutti hanno potuto presenziare: per Cornelio Baldo, scomparso da pochi giorni, era presente la figlia Paola che, nel ritirare l’attestato, ha ringraziato l’ANA e le istituzioni. A Remo Linardi il riconoscimento è stato consegnato dal rappresentante la presidenza sezionale, accompagnato da alcuni componenti del nostro direttivo. I presenti, nonostante il pesante fardello degli anni, visibilmente commossi hanno sfilato orgogliosi sul palco, sorretti dal loro tenace spirito alpino. Associazioni I canti del coro ANA di L’ ARIONE 51 Cinquant’anni di scacchi di Loris Baldo Tornei, gite e manifestazioni per celebrare il mezzo secolo del Circolo aldenese. Come preannunciato, nel- Associazioni l’anno del cinquantennale, occasione che sintetizza più di ogni altra la passione e l’impegno profuso dai soci nella disciplina scacchistica, proseguono gli appuntamenti organizzati all’interno dell’Associazione. Tra i più rilevanti, ricordiamo il torneo di fine gennaio (complicato da capricci meteorologici) che ha visto ad Aldeno oltre trenta fra i più forti scacchisti trentini e, recentissimo, il torneo “Primavera” con altrettanti partecipanti, tra cui i più forti maestri altoatesini, in- sieme ad un folto gruppo di ragazzi under 14, nel quale i nostri giovanissimi hanno potuto confrontarsi con i coetanei di tutto il trentino. Il torneo si è svolto in parte alle scuole medie ed in parte, per i più giovani, presso il parco Arione, dove l’utilizzo dei pezzi giganti ha spettacolarizzato la manifestazione. In programma a fine maggio, impossibile non citare la gita alle Olimpiadi di Torino, che dal 20 maggio a inizio giugno ha radunato l’elite dello scacchismo mondiale. Subito Concentratissimo, Oscar Maistri durante il primo torneo organizzato per il 50° anno di fondazione del Circolo Scacchi Ruzz. 52 L’ ARIONE dopo si è avviato il corso per adulti, articolato su 6-8 lezioni (a cura del sottoscritto) e del candidato maestro Luciano Maistri, che darà l’opportunità a coloro che sono interessati di avvicinarsi (o riprendere) il gioco degli scacchi. Il bando sarà reperibile presso la biblioteca ed informazioni potranno essere richieste il venerdì sera anche presso il Circolo, alle ex scuole elementari. All’ inizio di luglio avremo poi il graditissimo ritorno del GM Michele Godena, campione italiano in carica e, dopo la pausa estiva, in autunno, il circolo festeggerà in forma ufficiale il mezzo secolo di storia, con una piccola sorpresa per tutto il paese di Aldeno. Un particolare ringraziamento, oltre che al Comune di Aldeno e alla Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, sempre sensibili alle esigenze dell’associazione, va alla famiglia Ruzz, Ezio e Roberto in particolare, per l’affetto, la costante presenza e la passione dimostrata. Giovani: l’anno zero di Amedeo Moratelli Il Circolo Culturale Giovanile cambia sede e direttivo, ma prosegue nel solco dei fondatori. sione, si è dimostrato un anno di svolta per il Circolo Giovanile Culturale Ricreativo di Aldeno. L’inaugurazione della nuova sede (in via Damiano Chiesa n°12/2) e il completo rinnovo del direttivo fa si che questo anno si possa considerare una sorta di nuovo anno zero. Un nuovo inizio per un nuovo Circolo, basato però sulle stesse motivazioni che, da sempre, ne caratterizzano l’esistenza. Cioè il bisogno di creare un luogo di aggregazione aperto a tut- La nuova sede del Circolo Giovanile. ti, soprattutto ai giovani, nel quale ritrovarsi, divertirsi, autogestirsi. Un luogo, un’associazione tramite la quale organizzare attività per i giovani e non solo; come, per esempio, i tornei di calcio balilla, magic, pallavolo, playstation e calcetto a 7, tutte attività già svolte, alle quali si aggiungono la trasferta al concerto di Torino del 23 aprile e le numerose altre attività in via di organizzazione. Ora però colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno e stanno rendendo ciò possibile: i 116 soci, i membri del direttivo (Alessandro Cimadom, Andrea Cench, Daniele Festi, Daniele Spagnoli, Samuele Cont, Noemi Perticucci, Paolo Bisesti, Stefano Cench, Mirco Bisesti, Stefano Dorigotti e Cristina Cimadom); l’associazione Modesto Perini, la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, la Società Sportiva Aldeno, il Comune di Aldeno, i vecchi membri del direttivo e in particolare Sheila Mosna per la fiducia concessa e per l’appoggio, non solo economico. In qualità di responsabile, spero in una vostra numerosa partecipazione alle future attività. Associazioni I l 2006, come da previ- L’ ARIONE 53 Aiutare è sperare di Alma Osler e Marina Dell’Anna Solo attraverso l’aiuto e la solidarietà concreti si nutre la speranza di un mondo migliore. Anche quest’anno il Grup- Associazioni per padre Alessandro Valenti, un po Missionario propone di sof- giovanissimo missionario trentifermarsi su situazioni non rosee no che si trova in Perù. Il conche si trovano in tutto il nostro certo si è tenuto nel sabato più mondo, e sottolineiamo nostro, innevato che noi ricordiamo, graperché solo se lo sentiamo tale zie al Comune di Aldeno che ci troveremo la forza di sperare. ha sostenuti ed a coloro che hanAttivati per portare ad Aldeno la no partecipato con offerta libeconoscenza di alcune situazioni ra. In quest’occasione il coro particolari che ci sono nel mon- Vallagarina ha cantato testi pardo, ben coscienti che ce ne sono ticolarmente coinvolgenti che un’infinità e che fra queste si ha parlavano di pace e fraternità e l’obbligo di sceglierne alcune, la madre di Alessandro, venuta abbiamo proposto un concerto da Bondo, ha presentato il progetto che sosteniamo; è stato un peccato che molte persone di Aldeno non abbiano accettato l’invito. Abbiamo continuato con il classico mercatino di Quaresima, per il quale dobbiamo ringraziare tutte, e sono tante, le persone che ci hanSuor Maria Martinelli, missionaria in Ciad. no sostenuto 54 L’ ARIONE con manufatti del sempre apprezzato artigianato aldenese. E’ stata l’occasione per far conoscere anche l’artigianato del Cameroun, dalla cui vendita abbiamo ricavato un sostegno per il CASS (Centro Assistenza Socio Sanitaria) di Yaunde; quello del Madagascar, il cui ricavo sosterrà la scuola presso la quale opera Suor Germana. Inoltre, con l’angolo di gioielli di perline, abbiamo sostenuto la Scuola di Movalane in Mozambico. Infine, con tutte le importantissime donazioni libere e il contributo della Cassa Rurale di Aldeno, abbiamo aiutato i seguenti progetti: adozione di due seminaristi di Don Mariano in Brasile, adozioni tramite Suor Myriam, ancora in Brasile, Padre Celestino dei Cappuccini, l’Associazione Aiutiamoli a Vivere di Aldeno, Suor Maria Martinelli per un ospedale in Ciad, Padre C. Plotegher in Sudan, Padre Zambotti per le Tende di Cristo, i Bambini di Strada in Romania, la costruzione dell’oratorio. Ringraziandovi nuovamente per il sostegno, auguriamo buona estate a tutti. Vigili del Fuoco Volontari Aldeno di Rudy Cimadom Una nuova caserma per i pompieri: soddisfazione per la scelta di una struttura che risponde pienamente ai moderni criteri organizzativi dell’emergenza. La nuova caserma dei Vigili del Fuoco. al nostro tipo di attività. Si è deciso di utilizzare la palazzina degli uffici per destinarvi, al piano superiore, la sala riunioni e l’ufficio amministrativo, mentre al piano inferiore sono stati disposti cucina e spogliatoi, che comunicano direttamente con l’autorimessa di circa 300 metri quadrati. All’intero di essa è stata ricavata la sala radio, fulcro essenziale per la gestione delle emergenze.Abbiamo quindi lavorato tutti con impegno per sistemare al meglio la struttura, dotandola di quegli accessori necessari per svolgere con professionalità il nostro tipo di attività e, ai pri- mi di marzo, ci siamo definitivamente trasferiti nella nuova sede. Ubicato in un luogo periferico, il fabbricato ci permette di disporre all’esterno di un adeguata area di parcheggio e di un’eccellente posizione per intervenire con estrema rapidità e sicurezza nelle emergenze che siamo chiamati ad affrontare. Siamo quindi molto soddisfatti della soluzione adottata dall’Amministrazione Comunale che ci ha permesso di poter usufruire di una struttura pienamente adatta alle nostre esigenze. Chi va e chi viene Come in tutte le associazioni di volontariato, è normale che, durante il corso degli anni, ci siano delle persone che lasciano l’attività e altre cha la intraprendono. Nel nostro caso quindi mi sento di ringraziare a nome del Corpo il Capo Plotone Giorgio Baldo e il vigile Loris Innocenti che, alla fine dell’anno 2005 hanno rassegnato le loro dimissioni, lasciando definitivamente l’attività di Vigile del Fuoco Volontario, con 27 e, rispettivamente, 13 anni di attività. Siamo quindi estremamente rico- Associazioni La nuova caserma Da qualche anno si era a conoscenza che la caserma dei Pompieri di Aldeno si sarebbe dovuta trasferire a causa della ristrutturazione dell’edificio ex Cantina Sociale programmato per l’anno 2006. L’amministrazione Comunale, dopo aver valutato alcune soluzioni, ha individuato nell’ex stabilimento “Marmi Dallago e Fabbianelli” la struttura idonea ad essere la nuova caserma dei Vigili del Fuoco.La squadra dei Pompieri ne è stata subito entusiasta, in quanto il fabbricato si presta perfettamente L’ ARIONE 55 noscenti nei loro confronti, per la loro dedizione, il loro impegno e il loro senso di abnegazione, il medesimo che caratterizza tutti i Pompieri Volontari. In sostituzione quindi di Giorgio Baldo e Loris Innocenti, sono stati accolti tre nuovi aspiranti vigili che hanno scelto di lavorare con noi per i prossimi anni: Stefano Ridolfi, Roberto Ferrari e Stefano Auspergher. A loro va il nostro migliore augurio per un sereno cammino in questo gratificante, ma allo stesso tempo molto impegnativo mondo del volontariato. IL CORPO VOLONTARIO DEI VIGILI DEL FUOCO DI ALDENO Comandante Vice comandante Capo plotone Capo squadra Capo squadra Segretario Cassiere Magazziniere Vigile Vigile Vigile Vigile Vigile Vigile Vigile Vigile Vigile Vigile Vigile Vigile Rudy Cimadom Sergio Bridi Diego Bridi Mirco Baldo Damiano Muraglia Roberto Ferrari Roberto Maistri Daniele Vettori Giuliano Baldo Lorenzo Baldo Andrea Cont Guerrino Cimadom Renzo Cont Stefano Enderle Nicola Fioretti Luca Innocenti Leonardo Maistri Mauro Perini Stefano Ridolfi Stefano Auspergher Il corpo volontari di Aldeno. Numeri telefonici della centrale provinciale di emergenza Associazioni Nel segnalare un’emergenza è essenziale allarmare le forze di soccorso nel modo corretto, comunicando: • CHI chiama: nome di chi dà l’allarme • COSA è successo: incidente, incendio, ecc. • DOVE è successo: luogo, indirizzo, vie d’accesso • Vigili del fuoco • Soccorso sanitario • Medico d’urgenza • Soccorso alpino La centrale provinciale d’emergenza é presidiata 24 ore su 24 e la chiamata é gratuita. 56 L’ ARIONE Mi chiamo Grazia e sono servitrice... di Grazia Tomassini La condivisione di una condizione difficile, alla base della rinascita. Così, con semplicità, senza trucchi o inganni, operano i Club degli Alcolisti in trattamento. E così è nato, 12 anni fa, anche quello di Aldeno. chi e di che cosa avrei trovato, ma con la fiducia forte dentro di me che forse, dopo tanti anni, stavo facendo una cosa giusta. Il silenzio nel quale mi ero chiusa per tanti anni, pensando che potesse essere risolutivo dei miei problemi, si era rivelato un fallimento e non aveva che aggravato la situazione; ma finalmente ero riuscita ad abbattere quel muro di omertà, avevo chiesto aiuto. Il primo passo dunque, forse il più importante, l’avevo fatto! Che cosa ci siamo trovati davanti quell’ormai lontano mercoledì di luglio? Semplicemente un gruppo di persone che non conoscevamo, che non hanno fatto prediche, che non hanno sentenziato giudizi, ma che ci hanno raccontato, semplicemente e con tanta umiltà, le loro storie. Storie di sofferenze, ma anche di rinascite. Storie con un comune denominatore: una sostanza che come un gas veleno- so e inodore si insinua e piano piano distrugge affetti, relazioni, vite. Mi sono trovata subito bene e anch’io sono finalmente riuscita a raccontare la mia storia. Le cose in famiglia cominciarono presto a migliorare: l’alcol se n’era andato, ma il cambiamento e il lavoro di ricostruzione erano ancora lunghi!! Questo approccio mi ha entusiasmato e incuriosito moltissimo. Non avevo incontrato nessun camice bianco, non avevo visto girare farmaci strani, non avevo pagato parcelle…. però vedevo la mia famiglia, così come tante altre, ricominciare a vivere, a stare bene. Dov’era il trucco? Allora, per capirne un po’ di più, nei primi mesi del 1994 ho frequentato una settimana di sensibilizzazione sui problemi alcolcorrelati con il metodo Hudolin (Wladimir Hudolin è lo psichiatra croato che ebbe l’intuizione e portò per la prima volta la metodologia dei Club in Italia). Ma il trucco non l’ho mai Associazioni …nel Club Altinum per famiglie con problemi di alcol, dal settembre 1994. Colgo l’occasione dello spazio che ci è riservato sul Vostro giornale per presentarmi, per raccontarmi a questa comunità che mi ha , da subito, benevolmente “adottata”. Vengo infatti da Trento ed ho iniziato a conoscere il mondo dei Club nel luglio del 1993, perché nella mia famiglia c’era un problema di alcol. Assieme a mio marito sono arrivata al Club Stil Novo nel centro città, senza sapere assolutamente nulla di L’ ARIONE 57 Associazioni trovato. La soluzione me l’hanno data le tante persone che man mano ho conosciuto. Il trucco sta nell’ascolto dell’altro, nel rispetto, nella condivisione, nell’amicizia. Ho capito quanto ciascuno di noi, pur nella difficoltà, può immediatamente diventare risorsa per l’altro; ho capito che ognuno di noi può e deve essere veramente responsabile e protagonista della propria vita, del proprio benessere e di quello degli altri. Non serve delegare: partire da noi, dal nostro cambiamento, è il vero “uovo di Colombo”! Ho capito anche che una sofferenza condivisa, unisce e dove c’è unione c’è pace e nella pace non si può che stare bene! Verso la fine dell’estate del 1994, a Ravina un Club era diventato troppo numeroso e così, come sempre succede quando il numero di famiglie è notevole, si stava moltiplicando. C’era bisogno quindi di un 58 L’ ARIONE nuovo “Servitore”... così assieme a Silvia, Bruno, Silvana, Giuseppe, Lidiana e Gino a fine settembre 1994 abbiamo aperto il Club Altinum, qui ad Aldeno. Non ero particolarmente preoccupata. Sapevo che il mio ruolo era semplicemente quello di essere me stessa, con la mia storia, persona tra le persone. Sapevo che non sarei certo andata ad “istruire” nessuno e che non mi sarebbero state chieste soluzioni miracolose. Il miracolo l’avevo già sperimentato e sapevo che non poteva che continuare a ripetersi. Sapevo che le persone mi avrebbero aiutata, sapevo e so quanta ricchezza c’è in ognuna di loro. Mi hanno accolta con tutta la loro spontaneità, mi hanno insegnato tanto,( anche tradizioni che non conoscevo, anche un po’ di dialetto che per me, di origine veneta, era ancora lingua un po’ oscura ), ma soprattutto mi hanno insegnato a stare sempre meglio tra la gente. Così ogni giovedì sera, ormai da 12 anni, lascio la città, magari un po’ stanca per la giornata trascorsa, ma appena mi avvicino alla campagna, mi sento già meglio, so che sto andando tra persone che mi vogliono bene, che ogni volta mi regalano un pezzetto delle loro vite e poi c’è sempre la speranza che arrivi una famiglia nuova, una nuova risorsa per tutti. Ringrazio tutte le famiglie del Club e tutta la comunità che non ha mai esitato ad appoggiare le nostre iniziative. In tanti anni di Club sono cambiata, cambiamento legato a quello di altre persone, legato al loro stare assieme. Piccoli cambiamenti, si sa, possono generare cambiamenti più ampi, possono cambiare anche la storia, la storia della nostra cultura!! Sono piccole gocce di speranza e di rinascita. Da Garniga Terme di Vittorio Baldo Chiesa parrocchiale del Sacro Cuore In memoria di don Luigi Oberthaller In occasione della ristrutturazione della Chiesa Parrocchiale di Garniga Terme mi sembra di fare cosa Cimone e Garniga Terme gradita e utile alla memoria, riportare la testimonianza diretta del parroco pro tempore don Luigi Oberthaller che durante il 2° conflitto mondiale portò a termine la costruzione rendendola praticabile. “…nell’autunno del 1940 fui incaricato della sperduta parrocchia di Garniga, a metà del monte Bondone, collegata al piano solo da una sassosa ripida mulattiera. L’eroico D. Pietro Simion antecessore era morto stroncato dalle fatiche della costruzione di una nuova chiesa, campanile e canonica. Tutto restava incompleto: mancava luce, riscaldamento, banchi e tutto l’intonaco esterno. Nonostante i vari problemi della guerra si arrivò a completare quasi tutto compresa una stupenda decorazione interna opera del pittore Marco Bertoldi. Essendo in montagna pensavo di essere immune dalla guerra. Purtroppo essa arrivò anche lassù. Il giorno di Pasqua 1944 il paese fu circondato dalle milizie tedesche. Tutti gli uomini e giovani vennero condotti via ad eccezione del sottoscritto e di due ricercati che avevo nascosti nel sottotetto della chiesa! Alla fine della guerra (stanco di fare il manovale) chiesi di andare a Grumes, dove però era in progetto la casa della gioventù. Così mi rimisi anche qui all’opera fidando nella cooperazione di tutti…”. Circolo anziani La ristrutturazione dello stabile acquistato all’inizio del paese (detta casa del Candido) prevede tempi lunghi. Visto lo stato delle scuole elementari e l’uso improprio, adibite a magazzino, si è pensato (provvisoriamente) di allestire da subito alcune aule a centro pensionati e anziani. È in fase di ultimazione, a piano terra, una sala per riunioni usufruibile da tutti i gruppi. Naturalmente il gruppo pensionati e anziani si costituirà in associazione che autonomamente organizzeranno le varie attività. Si pensa che le iscrizioni saranno aperte dai cinquant’anni in poi ai residenti di Garniga Terme, agli ospiti e altri anche dei paesi limitrofi. Sarà compito di un comitato eletto stabilire eventuali regole, tariffe, norme e programmi. Speriamo che con questa iniziativa si riesca a creare spazi di aggregazione, momenti conviviali di ritrovo, occasioni di svago, scambio di esperienze e momenti dove si può dimenticare la solitudine. L’ ARIONE 59 Percorsi culturali Molti sono i gruppi che, soprattutto in estate, dalla Valle dell’Adige, da Aldeno e da Ravina, salgono a piedi fino a Garniga Terme percorrendo le vecchie strade mulattiere, che un tempo, ante 1950, erano l’unico collegamento con il fondovalle ed il resto del mondo. Tappa obbligatoria è la visita alla chiesetta di San Osvaldo recentemente ristrutturata e riportata ai vecchi splendori. La chiesa di San Osvaldo è l’unico edificio di Garniga, che riveste un certo interesse storico ed artistico. Si trova sulla sommità di un dosso, il Doss dei Nozi in posizione dominante la valle dell’Adige e può essere vista da quasi tutti i nuclei abitati di Garniga Terme; di notte anche dal fondovalle perché illuminata. La chiesa viene menzionata per la prima volta nell’anno 1377 in un documento che riguarda la concessione di indulgenze. L’erezione è quindi sicuramente anteriore a tale anno. Nel corso dei secoli è stata più volte soggetta ad ampliamento; l’ultimo avvenne nel 1839, portandola allo stato attuale. Attorno a questa chiesa per molti secoli la gente di Garniga è vissuta e alacremente ha lavorato come sa fare la gente di montagna, non risparmiando fatiche e sacrifici, sostenuta da un carattere forte ed ostinato (particolarmente nelle donne). Lo dimostra questo diario scritto dal francescano Padre Tovazzi da Volano conservato nella biblioteca di San Bernardino dei frati francescani di Trento. Dal diario di Padre Tovazzi: Cimone e Garniga Terme 16 ottobre 1802 Li sedici, sabato, li nostri Padri Filippo, e Giannantonio sono andati in Garniga, mandati dall’officio spirituale per predicarvi e per sopire le differenze tra quel popolo per il nuovo curato. Vi predicarono mattina e sera ne’giorni festivi de’ 17 e 18. Il popolo non vuole il mandato dal dinasta, protestando, che piuttosto starà sena Messa, e senza Sacramenti, anche in morte, e ciò specialmente le donne. 31 dicembre 1802 Li 31 venerdì dopo il pranzo anticipato il nostro P. Giannantonio di Moena è andato in Garniga per farvi da curato sino ai tre del prossimo gennaio, accompagnato da un ambasciatore straordinario della Repubblica di Garniga, e ad istanza di questi Padri Somaschi, nominatamente dal Padre Luigi Zambaiti di Trento, perché ieridì cacciato dispettosamente dal popolo è partito da Garniga don Antonio Cont di Pedersano curato intruso cola forza sbiresca da sua eccellenza Conte Francesco di Lodrone dinasta. Dicesi, e fu detto più e più volte, che specialmente le donne aborrirono il detto curato, e che da loro fu battuto e bastonato (ma questo da altri si nega). Che li garnigani protestarono di non voler ascoltare la di lui Messa, e di morire anche senza sacramenti piuttosto, che riceverli da lui. 60 L’ ARIONE Garniga Terme: terrazza sulla città di Trento e sulla Valle dell’Adige Un signore, di cui non faccio il nome, chiamato dal Comune per abbellire l’entrata del pae- Cimone e Garniga Terme se con un’opera d’arte che richiamasse la ormai centenaria attività dei bagni di fieno, ebbe a dire: - Ma questo posto è un angolo di Svizzera”- . Altro personaggio, esperto di montagna, in una pubblica riunione disse: - Caro Sindaco è meglio di un angolo di Svizzera - . II verde, le passeggiate, l’aria salubre, il laghetto rendono un panorama attraente, accattivante e riposante. Le facili escursioni sul Monte Bondone in inverno e in estate, alla malga Albi, riescono a conciliarci con la natura infondendo nel profondo dell’animo pace e tranquillità. La vicinanza alla città di Trento, fatto di per sé positivo, incentiva però il pendolarismo, penalizzando la ricerca di nuove attività o il ripristino di antichi lavoro, debitamente rinnovati. Chi non conosce le proprie radici e la propria storia ben difficilmente riesce ad interpretare il presente e programmare il proprio futuro. Noi abbiamo più che mai bisogno di conoscere e far conoscere, di riflettere e far riflettere, di ricavare, insomma, dal nostro passato stimoli per il nostro futuro. Ecco perché dobbiamo rivalutare con nuove tecniche la nobile arte della cura con l’erba unica in Italia, portata a Garniga Terme più di cento anni fa da oltre oceano, da un emigrato garnigotto. Se Garniga Terme oggi è conosciuta a Roma, Milano, Palermo e perfino nella lontana Inghilterra, lo dobbiamo sicuramente a questa particolare cura sanitaria. Il paese però deve avere cura del proprio territori e tutti devono con parsimonia e oculatezza essere attenti e rispettare le proprie cose e quelle comuni. Il nuovo corpo di polizia sovracomunale, che ha già iniziato il suo prezioso lavoro di vigilanza sul patrimonio pubblico, sui parchi e sui giardini, ha questo grande compito di segnalare agli uffici comunali disfunzioni e luoghi dove necessita intervenire al fine di avviare e prevenire eventuali disagi ai cittadini e mettere in condizione l’amministrazione comunale di intervenire rapidamente. La polizia municipale ha anche il compito di assistere, consigliare i censiti oltre che far rispettare eventuali ordinanze e regolamenti. Dobbiamo vedere il vigile come “angelo custode” anziché un agente che reprime. L’ ARIONE 61 Lavori al centro di Mirco Baldo* Il punto sullo stato dei lavori per la riqualificazione del centro storico. Cantieri aperti, qualche disagio temporaneo, ma già si intravedono le nuove prospettive del paesaggio urbano aldenese. È giunto il momento di defi- Amministrazione nire a che stadio si trovano i principali lavori intrapresi dall’Amministrazione Comunale in questo primo anno di legislatura. Questo articolo si propone quindi di completare l’informativa e di rispondere ai più frequenti interrogativi a proposito dei cantieri che stanno interessando la nostra comunità. Intendo iniziare prendendo in considerazione lo stato dei lavori del cantiere relativo alla “Riqualificazione del nucleo centrale di Aldeno”, essendo il più importante sia per importo complessivo sia per il grado di interazione con la vita sociale del paese. La pavimentazione delle principali vie che si snodano verso il centro storico è stata completata: Via Roma. 62 il criterio con cui è stato svolto questo tipo di intervento era stato determinato gia nel 1996 in occasione del concorso di idee per l’affidamento della progettazione e prevedeva che la lastricatura si arrestasse prima dell’intersezione di queste vie con piazza G. Garibaldi. Sempre con riguardo al nucleo centrale di Aldeno è bene porre in rilievo altri dati interessanti. È stato creato all’inizio di via Roma, un rallentatore di traffico. Quanto all’illuminazione di via Roma, i lampioni, che possono sembrare particolarmente vicini al ciglio stradale, sono stati posti in linea con quelli già esistenti sul lato est della via. Alcuni cippi dinnanzi alla chie- Via Giacometti. L’ ARIONE sa e al municipio contribuiranno inoltre a segnare la viabilità e a proteggere queste aree pedonali dal traffico veicolare. È opportuno segnalare che sono previsti due diversi tipi di fondazione stradale differenziati a seconda dei carichi stradali: infatti nelle zone a percorrenza pedonale, la pavimentazione è posata su uno strato di magrone a base sabbiosa, realizzato direttamente sopra l’attuale ossatura stradale; mentre nelle zone a traffico veicolare dovrà essere eseguita un ulteriore strato di magrone a base ghiaiosa armato con una rete elettrosaldata, idonea a garantire una buona durata della pavimentazione. Il fulcro dell’intervento sarà comunque piazza Cesare Battisti che verrà caratterizzata da un cromatico disegno a quadri: piastre di trachite (color grigio) delimiteranno l’orditura principale, mentre all’interno dei vari scomparti verrà ricreata un’ alternanza regolare di porfidi color grigio e rosso. Il sagrato sarà pavimentato con lastre di pietra nostrana, il “Rosso Trento”. La posa di tutta la piazza costituirà uno degli ultimi lavori al fine di consentire il deposito dei materiali durante lo svolgimento dei vari interventi nonché di permettere il Via Dante. Via della Chiesa. transito delle corriere alla solita fermata. Il programma dei lavori prevede che la conclusione avverrà verso la metà del mese di dicembre (confidando ovviamente nell’affidabilità e nella solerzia che finora ha caratterizzato l’impresa appaltante). Con riferimento ai lavori che stanno interessando le piazze della zona Chiesure, va segnalato che la maggior parte degli interventi previsti per piazza F. Depero sono stati ultimati, fatta eccezione per la posa delle pavimentazioni centrali composte per lo più da cubetti di porfido e tavolato di larice. Sono stati già posati inoltre i parcheggi in grigliato, allo scopo di consentire ai residenti di usufruire di posti auto e alla ditta di iniziare i lavori in piazza G. Segantini. A proposito di quest’ultima, sono stati avviati i lavori per la formazione dei cordoli divisori. È in fase di ultimazione l’allargamento di via della Croce: i lavori di asfaltatura proseguiranno anche su via M. Ottolini. Con riguardo a via F. Filzi e via D. Chiesa, in evidente stato di degrado, saranno asfaltate non appena completate le intersezioni con via Roma, per evitare di creare rattoppi tra una pavimentazione nuova e l’altra. Sono state ultimate da poco le opere di bitumazione di via Grezz. È stato deciso, in ragione del suo cattivo stato, di procedere anche alla bitumatura di parte di piazza G. Garibaldi con uno strato unico di asfalto, economico e limitato alla sola sede stradale, essendo d’altra parte già in previsione un programma di riqualificazione di quest’area e dell’intero centro storico. Per concludere è opportuno segnalare che altri progetti previsti dall’Amministrazione Comunale per questa legislatura sono oggi in fase di appalto: segnatamente il progetto del CRM (centro Raccolta Materiali) e quello della Scuola Materna e Asilo Nido. Con l’auspicio di aver chiarito il punto della situazione e di aver risposto a possibili vostre incertezze, confermo la mia continua disponibilità a discutere di questi temi. Amministrazione Piazza Depero. L’ ARIONE 63 Dentro il bilancio di Graziano Plotegher* Scuola materna, asilo nido, centro raccolta materiali: sono le realizzazioni previste nel bilancio 2006 del comune di Aldeno. Il documento programmatico pareggia sulla cifra di 5 milioni 874 mila Euro. Sobrietà e razionalità della spesa sono tra gli obiettivi strategici. Siamo quasi a metà dell’eserci- Amministrazione zio finanziario 2006. Ritengo tuttavia utile presentare, a grandi linee, quanto è stato previsto nel Bilancio comunale di quest’anno. Si tratta del primo esercizio finanziario completo dopo il rinnovo dell’amministrazione avvenuto nel maggio 2005. La nuova giunta ha impostato la propria linea operativa in continuità con i programmi della legislatura precedente, in particolare per la parte relativa agli investimenti, non tralasciando comunque una previsione programmatoria per i prossimi anni. La parte ordinaria del Bilancio ha 64 L’ ARIONE una struttura abbastanza vincolata, poiché entrate e spese sono in gran parte obbligate, indipendentemente dalle politiche dell’Amministrazione. Per la parte straordinaria sono state ripresentate le opere programmate ed impostate negli anni precedenti che per vari motivi non sono giunte a conclusione nel precedente esercizio, ma che dovevano essere iniziate a breve, considerati i termini operativi imposti dalla Provincia. Parliamo della costruzione della nuova Scuola Materna ed Asilo nido e del Centro Raccolta Materiali, attualmente in fase di appalto, la progettazione dei lavori di straordinaria manutenzione della Scuola Media, di assetto del territorio in seguito all’entrata in vigore della variante al Piano Regolatore, di rifacimento delle facciate del Municipio ed altre opere minori. Sia per la parte ordinaria che per quella straordinaria si sono dovute tenere in considerazione le nuove politiche finanziarie della Provincia, dalle quali dipende in massima parte la copertura finanziaria dei Comuni, politiche impostate al contenimento ed al risanamento della finanza pubblica, alla quale anche i Comuni devono concorrere “attraverso misure di carattere strutturale, che riguardano in particolare la spesa per il personale, ......, le spese per l’acquisto di beni e servizi, l’indebitamento, la valorizzazione del patrimonio comunale”. Con queste premesse nel dicembre 2005 è stato stilato il bilancio per l’esercizio 2006, approvato con delibera del Consiglio comunale del 27.12.2005. Gli importi complessivi dell’Entrata e dell’Uscita si attestano su un totale di € 5.874.000,00. stro Comune godeva l’esenzione, il che comporta purtroppo un aggravio alle bollette acquedotto e fognatura. La tassa, prevista per legge, non entra comunque nelle casse del Comune, ma della Provincia Autonoma di Trento, che ha in gestione l’impianto. A fronte dei minori trasferimenti da parte pubblica, anche il nostro Comune ha dovuto adeguare l’imposizione locale, in primo luogo l’I.C.I., che per quest’anno è stata aumentata dello 0,50 per mille sulle abitazioni non locate, sugli altri fabbricati ed aree fabbricabili, mentre è rimasta invariata l’aliquota e la relativa detrazione sull’abitazione principale e sulle unità immobiliari che godono dell’aliquota agevolata. Per la parte straordinaria del Bilancio, come già accennato precedentemente, merita particolare menzione l’iscrizione fra gli investimenti della previsione di aumento della spesa (ammontante a circa € 1.300.000) per l’aggiornamento dei costi di costruzione della nuova Scuola Materna e Asilo Nido. A finanziamento della stessa è prevista l’accensione di un’apertura di credito di pari importo. La Provincia ha ammesso a contributo questa se- conda parte (la prima è già finanziata dal 2003) per un importo di € 1.226.781, assegnando un contributo di € 131.757 in conto annualità per 10 anni. Sono stati stanziati infine 150.000 € per i lavori di manutenzione straordinaria dell’illuminazione esterna al centro storico e 232.000 €, di cui 147.000 coperti da contributo provinciale, per la straordinaria manutenzione del Municipio. Globalmente poi sono stati previsti € 523.000 per lo studio e la progettazione di altre opere da eseguire negli esercizi seguenti, per la manutenzione straordinaria degli impianti sportivi, della viabilità e degli immobili comunali, nonché per altri interventi di carattere straordinario. Ricordo che le cifre analitiche sono a disposizione del pubblico negli atti del Consiglio. Preme purtroppo notare lo scarso interesse riservato da parte della popolazione alle sedute consiliari in cui si parla di Bilancio, atto fondamentale per la gestione del Comune, dal quale si possono pure individuare le impostazioni programmatiche e gli indirizzi politici dell’Amministrazione Comunale. *Assessore al Bilancio L’ ARIONE 65 Amministrazione La parte corrente presenta un totale di entrata e di spesa a pareggio per € 2.736.250,00. Rispetto al 2005, per le Entrate è previsto un incremento di € 11.580 per maggiori incassi di I.C.I., a seguito della revisione delle aliquote, e di circa € 79.000, per l’utilizzo in parte corrente di una maggior quota del Fondo investimenti minori. Globalmente, sulla parte ordinaria del bilancio si deve registrare un minor trasferimento di contributi erogati dalla Provincia per € 41.142. Le spese correnti presentano un aumento del 3,40 % rispetto alle previsioni del 2005, determinato quasi completamente dall’incremento del costo dell’affitto del capannone per il cantiere comunale, e dagli interessi di ammortamento dei nuovi mutui che entrano in ammortamento nell’anno 2006. Per il resto, si è cercato di ridurre o contenere la spesa, secondo le direttive del protocollo di intesa in materia di finanza locale sottoscritto fra la Provincia ed il Consiglio delle Autonomie locali, che per i Comuni prevede una diminuzione dell’1% delle spese del personale od una corrispondente diminuzione delle spese correnti. Da parte della Giunta comunale è stata posta particolare attenzione a coprire i maggiori oneri dei servizi con un adeguamento delle tariffe degli stessi, come del resto indicato dalle politiche provinciali. Con l’entrata in funzione del depuratore provinciale dal gennaio 2006, per la prima volta è stata introdotta la tariffa di “depurazione” sul canone della fognatura, di cui finora il no- Il piano giovani di zona A.R.Ci.Ma.Ga. di Alida Cramerotti* Servizi, luoghi di incontro, ma anche strumenti concreti per crescere: un corso di giornalismo, istruzioni di educazione civica, lezioni di lingua inglese. Nelle scorse settimane la Amministrazione Giunta provinciale ha approvato ed ammesso a finanziamento il Piano Giovani di Zona presentato dai comuni di Aldeno, Cimone, Garniga Terme, dalle Circoscrizioni di Ravina-Romagnano e Mattarello (da cui l’acronimo A.R.Ci.Ma.Ga). Il piano è il risultato del lavoro progettuale svolto fin dall’autunno scorso da un tavolo di lavoro composto dagli amministratori, dai rappresentanti del mondo scolastico, dell’associazionistico e dei giovani delle comunità coinvolte. 66 L’ ARIONE Il lavoro è stato coordinato da due referenti tecnici e da un referente scientifico. Le attività previste dal piano saranno finanziate anche grazie al sostegno della Cassa Rurale di Aldeno e Cadine che, con un proprio rappresentante, è soggetto attivo del tavolo di lavoro.Il Piano di Zona si rivolge principalmente al mondo giovanile, ovvero ai preadolescenti, agli adolescenti ed ai giovani, in un arco di età che va dagli 11 ai 29 anni. Si tratta di una stagione di vita considerata cruciale nel processo di costruzione dell’identità personale e sociale, ma anche un periodo in cui i giovani si trovano ad affrontare scelte importanti, come quella dell’indirizzo scolastico, universitario e del lavoro. Esso si rivolge inoltre alla comunità – ed alle famiglie in particolar modo - ma anche ai rappresentanti delle associazioni giovanili e del volontariato, agli operatori professionali con un ruolo sociale, ai rappresentanti delle istituzioni che si occupano dei giovani e del lavoro. Il Piano Giovani di Zona A.R.Ci.Ma.Ga. si pone questi obiettivi fondamentali: - fare dei giovani i veri protagonisti delle realtà in cui vivono, in grado di costruire una società alla “loro portata”; - creare occasioni di incontro per costruire, assieme agli stessi giovani, il loro futuro sociale; - attivare e rendere partecipi istituzioni e associazioni presenti sul territorio, affinché accompagnino i giovani nella costruzione del loro avvenire; - cogliere e raccogliere le richieste che il mondo giovanile esprime, in modo diretto e non; “Sportello A.R.Ci.Ma.Ga.” Lo sportello è concepito come strumento di orientamento ed informazione la cui funzione principale consisterà nella capacità di essere catalizzatore di richieste e canalizzatore di risposte al fine di fornire strade preferenziali in grado di soddisfare le richieste e le esigenze più varie dei giovani (scuola, lavoro, tempo libero.) e della comunità. Non solo, esso costituirà inoltre fonte di informazione circa le opportunità legate al mondo dei giovani anche in rapporto alle esigenze più varie della famiglia e della comunità. Sarà operativo attraverso: - un sito internet in cui compariranno eventi/proposte per i giovani; - un indirizzo di posta elettronica di riferimento, sia per rispondere alle richieste ricevute via mail, sia per creare una mailing list funzionale che abbia come destinatari soprattutto i giovani; - un numero telefonico per la reperibilità immediata dell’operatore negli orari stabiliti; - contatti con i responsabili dei Servizi rivolti ai giovani e alla famiglia; - un luogo fisico di riferimento per chi volesse avere un contatto diretto con il responsabile che svolgerà la propria attività in maniera itinerante sui tre comuni e le due circoscrizioni; - una bacheca informativa posta in ogni comune/circoscrizione in cui opera lo Sportello, che do- vrà essere continuamente aggiornata. “Dentro la notizia: corso di giornalismo e di educazione all’informazione”. Il corso si propone di insegnare a ricevere con spirito critico l’informazione giornalistica. Il mondo dell’informazione permea gran parte delle nostra vita e condiziona di conseguenza anche le nostre prospettive. Riuscire a “leggere” tale mondo, attraverso specifiche riflessioni proposte dal corso rappresenta un’opportunità in più per i giovani per orientarsi in maniera consapevole nella società. Il corso inoltre intende offrire la possibilità di imparare a fare giornalismo civico. I corsisti verranno quindi esercitati alla scrittura giornalistica e verranno messi al corrente degli accorgimenti redazionali più utili a produrre informazione consapevole e democratica. Amministrazione - individuare le proposte in grado di migliorare la qualità di vita dei giovani nell’ambiente in cui vivono; - attuare e far conoscere lo Sportello della Gioventù (Progetto Sportello “A.R.Ci.Ma.Ga.”) come risorsa per i giovani e per le famiglie che ne hanno bisogno. Il Piano Giovani di Zona A.R.Ci.Ma.Ga. sarà presentato in occasione di una serata – concerto prevista per il giorno 28 giugno presso il Parco di Mattarello. Per favorire la partecipazione anche dei più giovani sarà attivo un servizio di trasporto gratuito sia per l’andata che per il ritorno. Tale appuntamento, finalizzato innanzitutto ad offrire ai ragazzi un momento di svago consentirà di fornire loro alcune informazioni sulle attività programmate per il primo anno. Per il 2006 il Piano prevede infatti la realizzazione di quattro progetti. L’ ARIONE 67 Amministrazione Il corso si articolerà in un ciclo di 10 lezioni con il seguente programma di massima: - Cosa c’entra il giornalismo con la filosofia? - Quale giornalismo per quale democrazia. Dinamiche di un rapporto incompreso; - I tratti della cattiva informazione: analisi di alcune coperture giornalistiche; - Dietro la cattiva informazione: Grande Fratello, paletti organizzativi o immaginario malato? - Appunti per un giornalismo diverso; - Pratiche di buon giornalismo; - Fare buon giornalismo con Internet. Sono previsti inoltre alcuni incontri seminariali con un direttore di testata d’informazione locale e un giovane giornalista trentino, che offriranno ai corsisti la possibilità di conoscere da vicino il mondo dell’informazione locale. Al termine del corso si auspica di riuscire a organizzare un incontro con un giornalista di fama nazionale che possa tenere una lezione ai corsisti sul mondo dell’informazione a livello nazionale ed internazionale. “Consapevolezza e responsabilità nella società dell’informazione e della conoscenza: un progetto per la diffusione dell’educazione civica digitale”. Il progetto nasce dalla considerazione che il mondo dell’informazione e della conoscenza me- 68 L’ ARIONE diata dalle tecnologie digitali va assumendo una dimensione, un’intensità ed una pervasività tali da costituire una vera e propria estensione del mondo fisico abituale – il luogo ove sempre più si incontrano (e si scontrano) le attese e le aspirazioni delle persone, delle organizzazioni, dei gruppi sociali. E’ in questo mondo esteso che andiamo ad attingere informazioni sui fatti e sugli argomenti che ci interessano, che possiamo confrontarci con persone che fisicamente non abbiamo mai incontrato, né incontreremo ed è da questo mondo che ci provengono – spesso tutt’altro che desiderate – sollecitazioni ed istanze che influiscono in modo importante sulle nostre scelte, i nostri orientamenti e, in breve, sulla nostra vita. Il progetto è innanzitutto finalizzato a favorire lo sviluppo di competenza e responsabilità nell’impiego di strumenti informatici, con particolare attenzione all’esercizio consapevole dei diritti e dei doveri che tale impiego comporta. Dovranno essere affrontate le questioni attinenti la realizzazione e la manutenzione di spazi privati (e/o condivisi) di informazione e di comunicazione, quali ad esempio le collezioni di materiale audio/video (e.g., album teche), le raccolte testuali (e.g., documenti, note, memorie), la posta elettronica. In questo ambito, centrali saranno i temi attinenti la sicurezza e la privatezza dei dati, le norme e gli stru- menti a disposizione per una loro efficace tutela. Dovrà essere infine considerato l’accesso e l’utilizzo di informazioni e servizi in rete, anche come forma di partecipazione alla vita di comunità o della società nel suo insieme. “L’inglese per comunicare con il mondo”. Il Progetto si propone di far apprendere la lingua inglese, in una condizione di full immersion che, oltre alla comprensione dei concetti linguistici, favorisce una conoscenza approfondita della cultura e del modo di vivere inglesi. Il progetto è nato grazie ad una collaborazione tra la Provincia Autonoma di Trento e l’Università di Kent, nella sua sede staccata di Canterbury, dove opera un’associazione che organizza corsi estivi di perfezionamento della lingua inglese a favore degli stranieri. Il luogo in cui avvengono i corsi è una vera e propria cittadella universitaria con decine di facoltà, laboratori e varie strutture di supporto. Il progetto prevede l’organizzazione di tre turni di frequenza di corsi linguistici e conoscenza della cultura inglese, ognuno della durata di quindici giorni e destinato ad adolescenti che frequentano gli istituti superiori o professionali trentini, studenti universitari e giovani lavoratori. *Assessore alla Cultura e Politiche Giovanili Aldeno Insieme di Barbara Piffer L’IMPORTANZA DI COMUNICARE Una promessa in campagna elettorale si traduce ora nella pratica quotidiana dell’amministrare. Chiarezza e trasparenza si ottengono con il dialogo ed il confronto, il più possibile diretto. l’Aula Magna delle Scuole elementari di Aldeno si è tenuto un incontro organizzato dall’Amministrazione comunale con la popolazione aldenese dal titolo “Un paese che cresce: illustrazione dei principali progetti in corso di realizzazione da parte dell’Amministrazione comunale”. A distanza di qualche mese dall’insediamento del nuovo Consiglio Comunale, l’Amministrazione ha voluto tener fede all’impegno assunto in campagna elettorale di promuovere degli spazi di incontro con i cittadini, dei momenti di informazione e di confronto volti ad instaurare quella compliance degli amministratori nei confronti dei propri amministrati, nell’ottica di una politica intesa come partecipazione, condivisione, trasparenza nella gestione e nelle scelte. Un’opportunità che in quest’occasione molti cittadini hanno colto, manifestando grande partecipazione ed interesse, incalzando il Sindaco e gli assessori con domande, spunti critici, proposte. Per qualcuno, soprattutto per i neo-residenti, per i giovani, si è trattato anche di un’occasione per conoscere più da vicino i volti dei propri amministratori, le problematiche della politica locale e per avere qualche informazione di natura “storica”. Ogni assessore ha relazionato sul settore di propria competenza; particolare coinvolgimento, com’era prevedibile, ha suscitato il settore dei lavori pubblici, sicuramente il più tangibile, così come il più delicato e controverso. Il Sindaco e l’assessore Mirco Baldo hanno messo al corrente sullo stato di avanzamento dei lavori, lo stato di attuazione dei progetti, anticipando tra l’altro quelli che sarebbero stati i futuri disagi per i cittadini a fronte dell’apertura dei nuovi cantieri (sistemazione del comparto ex Chiesure, pavimentazione delle strade del centro storico, realizzazione della coresidenza). La condivisione di tali percorsi può aiutare a sopportare meglio questi temporanei “fastidi” laddove risulti fin da subito chiaro qual è il punto di arrivo e l’iter che la realizzazione di tali opere richiede. Molto avvincente l’esposizione dell’assessore Alida Cramerotti su un comparto, quello della cultura e delle politiche sociali e giovanili, tanto ricco e variegato, grazie al continuo rincorrersi di nuove idee, di nuovi progetti di cui Aldeno risulta spesso capofila, oltre che per il successo e la riconferma di iniziative già concretizzate. Un argomento spinoso si è rivelato inevitabilmente quello del bilancio e della fiscalità, sia per la complessità della materia in sé, sia perché si riflette sulle tasche dei cittadini. L’assessore Graziano Plotegher ha dovuto dar conto delle novità riguardanti i tagli ai finanziamenti che i Comuni subiranno da parte della Provincia, già quantificati per i prossimi anni. A fronte di ciò, per il momento, la scelta dell’Amministrazione è stata quella di mantenere presso- Amministrazione e politica Lo scorso 8 febbraio presso L’ ARIONE 69 Amministrazione e politica ché intatte le tariffe dei tributi di diretta competenza comunale, anche per dar modo ai cittadini di metabolizzare la nuova Tassa provinciale di depurazione, oltre che l’assunzione per intero dei costi della tariffa dello smaltimento dei rifiuti. Per il vice-sindaco Emiliano Beozzo è stata l’occasione per ribadire l’orgoglio per i risultati raggiunti dall’introduzione della raccolta differenziata, ricordando la menzione speciale ottenuta dalla Provincia per il concorso “La Differenza Premia”, con uno scambio di nuovi spunti ed iniziative da parte dei censiti per l’evoluzione di questo progetto. Simpaticamente coinvolgente è stata poi la proposta di una soluzione al problema delle deiezioni dei cani lungo le strade e le piazze del paese; corale è stata la condivisione del disagio e pressoché unanime il plauso per un’iniziativa che, dopo l’approvata modifica del regolamento, è al via proprio in questi giorni. 70 L’ ARIONE OMBRE DI INCIVILTA’ Vogliamo utilizzare questo spazio che ci rimane per segnalare un episodio piuttosto grave, un atto di vandalismo compiuto recentemente a danno di beni comunali, leggasi beni di proprietà dell’intera comunità. Nei mesi scorsi, infatti, ad opera di ignoti, sono stati abbattuti una serie di colonnine/lampioncini posizionati lungo tutto il corso della passeggiata delle Albere. Qui non ci importa tanto chiederci quale sia la ragione che spinge chicchessia, sia esso un ragazzo o un adulto, a farsi così sfacciatamente spregio del patrimonio pubblico; se sia frutto di mera inciviltà o la manifestazione di un disagio sociale di altra natura, quanto sottolineare e demonizzare un gesto che per la sua gravità va ben oltre la semplice ragazzata. Qui si vuole rimarcare l’entità del danno in termini monetari, in quanto costringerà l’Amministrazione a dirottare risorse impegnate altrove, oltre naturalmente al disagio procurato, che inevitabilmente grava sull’intera comunità. E appellarci ad una comunità responsabile, consapevole del valore, non solo economico, del patrimonio locale, affinché scoraggi tale tipo di comportamenti, con delle azioni concrete, isolando gli autori di simili gesti, aiutando ad individuarli. Perché è impensabile che tali fenomeni si sconfiggano solo potenziando i controlli sul territorio ed è inverosimile dover pensare di vivere in uno stato di polizia; ognuno all’interno della comunità ha un proprio ruolo, proprio perché ognuno è responsabile per la sua parte dei beni pubblici e come tale è tenuto a fare quanto nelle sue possibilità per mantenerne l’integrità, a beneficio di tutti. Uniti per cambiare UN ASILO PICCOLO PICCOLO L’espansione demografica del paese di Aldeno suggerisce di ripensare al progetto della nuova scuola materna e dell’asilo nido. consultazione amministrativa del maggio 2005, ci ritroviamo su queste due pagine a fare una riflessione sulle scelte prese dalla maggioranza in questo lasso di tempo. In primo luogo ci preme rilevare che nell’ultimo Consiglio comunale dello scorso anno, la nostra proposta di aumentare le detrazioni sulla prima casa, in sintonia con quanto deciso da altre amministrazioni del Trentino e non, non ha avuto seguito. Al contrario sono stati adottati provvedimenti in senso opposto. Nella delibera di Giunta di fine gennaio 2006 veniva confermato l’importo definitivo (dopo le varianti fatte) per la realizzazione di una nuova sede della Scuola Materna e dell’Asilo Nido comunale. Un’opera che supera Euro LOTTO ASILO 4.600.000 da noi più volte contestata, per la vivibilità all’interno dell’edificio e per l’esigua superficie su cui detta struttura va a realizzarsi. Con l’aumento demografico che fra qualche anno avrà il nostro paese, causa la realizzazione della lottizzazione ad est di Aldeno, la scuola materna e l’asilo nido citato sopra saranno sicuramente sottodimensionati. Quanto avvenuto in passato (monumenti ai caduti, campi polivalenti) ci insegna però che questo non è un problema, basta abbattere e rifare tutto, per la felicità degli addetti ai lavori. Chi ci ha seguiti in questo anno di amministrazione e ricorda l’eredità che ci portiamo dietro dalle passate legislature avrà certamente notato che il nostro modo di pensare la gestione della cosa pubblica non è cambiato. Evitare gli sprechi, e non taglieggiare il contribuente con imposte inique quale è l’I.C.I. sulla prima casa è sempre il nostro motto. Amministrazione e politica Ad un anno di distanza dalla Mozioni presentate: - Riduzione luminosità sulla passeggiata del torrente Arione - Sicurezza Sp. 21 strada della Gotarda - Quale sarà il futuro del castello delle Flecche? - Richieste di locazioni appartamenti I.T.E.A. - Situazione traffico Via Florida - Interventi sulla viabilità presso il Polo scolastico Interrogazioni: - Quale futuro per il Castello delle Flecche? - Richiesta locazioni appartamenti I.T.E.A. L’ ARIONE 71 Le scelte dell’Amministrazione Vi proponiamo una selezione delle delibere e delle determinazioni più rilevanti. AREA ISTITUZIONALE Deliberazioni del consiglio comunale: Amministrazione e politica Del. nr. 61 del 27.12.2005 Modifica al Regolamento comunale in materia di Imposta Comunale sugli Immobili (I.C.I.). Del. nr. 62 del 27.12.2005 Determinazione tariffarie in materia di Imposta Comunale sugli Immobili (I.C.I.) per l’anno 2006. Del. nr. 63 del 27.12.2005 Determinazione tariffaria in materia di Imposta sulla Pubblicità per l’anno 2006. Del. nr. 64 del 27.12.2005 Determinazione in materia di tariffa di Canone per l’Occupazione degli Spazi ed Aree Pubbliche (C.O.S.A.P.) per l’anno 2006. Del. nr. 65 del 27.12.2005 D.L. 18 gennaio 1993 n. 8 art. 10. Diritti di segreteria sugli atti in materia Urbanistico – Edilizia. Approvazione nuove tariffe. Del. nr. 66 del 27.12.2005 Approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 72 L’ ARIONE 2006 e pluriennale 2006-2008., nonché del relativo programma generale delle opere pubbliche (art. 13 lett. B della L.R. 04.01.1993 n. 1 e s.m. e art. 69 dello Statuto). Del. nr. 67 del 27.12.2005 Approvazione introduzione artt. 27 bis, 27 ter, 27 quater del Regolamento comunale di Contabilità, del Servizio di Economato e delle Spese di rappresentanza. Del. nr. 68 del 27.12.2005 Approvazione Regolamento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari. Del. nr. 01 del 17.01.2006 Surroga del Consigliere comunale Gelmi Fabrizio dimissionario, con il signor Muraglia Cornelio. Del. nr. 03 del 17.01.2006 Rettifica errore materiale Piano Regolatore Generale (P.R.G.) – P.A.G. 1. Del. nr. 04 del 17.01.2006 I.C.I. - Determinazione del valore delle aree fabbricabili ai sensi e per gli effetti dell’art. 59 comma 1 lett. g) D.Lgs. 15.12.1997 n. 446. Del. nr. 08 del 07.02.2006 Nomina Commissione Elettorale Comunale. Del. nr. 10 del 15.03.2006 Approvazione convenzione fra i Comuni di Aldeno, Besenello, Calliano, Volano, Nomi, Trento (circoscrizione di Mattarello, Ravina e Romagnano) per l’implementazione di un percorso di “Agenda XXI locale d’area”. Del. nr. 11 del 15.03.2006 Approvazione modifica del Regolamento di Polizia Urbana. Del. nr. 12 del 15.03.2006 Approvazione del bilancio preventivo del Corpo Vigili del Fuoco Volontari di Aldeno. Esercizio 2006. Del. nr. 13 del 15.03.2006 Approvazione mozione sulla riduzione punti luce accesi in orario notturno lungo passeggiata laghetti. Deliberazioni della Giunta comunale: Del. nr. 142 del 05.12.2005 Approvazione proposta definitiva del bilancio di previsione 2006 e Del. nr. 144 del 06.12.2005 Copertura posto di “Assistente Bibliotecario” – Cat. C livello base, 1^ posizione retributiva – Orario ridotto 28 ore settimanali. Atto di indirizzo politico – amministrativo. Del. nr. 149 del 13.12.2005 Parere ai sensi della L.R. 05.11.1958 n. 40 in ordine all’interesse pubblico dei lavori di demolizione di porzione della p.ed. 422 (vecchio oratorio) C.C. di Aldeno nonché del rifacimento ad uso oratorio e sala polifunzionale. 3357/4 al signor Malfer Paolo. Del. nr. 11 del 16-01-2006 Convenzione con il Concessionario per la riscossione della T.A.R.SU. – Rinnovo per anno 2006. Del. nr. 13 del 24-01-2006 Alienazione della neoformata p.f. 3401/2 al signor Beozzo Luciano. Del. nr. 20 del 21-02-2006 Interventi finalizzati al miglioramento dei patrimoni forestali ed alla difesa dei boschi dagli incendi da realizzare con il supporto della Provincia Autonoma di Trento - Servizio Foreste e Fauna. Richiesta e autorizzazione. Del. nr. 152 del 20.12.2005 Determinazione tariffarie in materia di T.AR.S.U. (Tassa asporto rifiuti solidi urbani) per l’anno 2006. Del. nr. 21 del 21-02-2006 Spostamento temporaneo del mercato ambulante comunale. Del. nr. 153 del 20.12.2005 Determinazione tariffarie per il servizio acquedotto per l’anno 2006. Del. nr. 48 del 16-05-2006 Nomina Commissione per la Promozione della Cultura. Del. nr. 154 del 20.12.2005 Determinazione tariffarie per il servizio di fognatura per l’anno 2006. Del. nr. 50 del 16-05-2006 Revisione del Piano di assestamento dei beni silvo – pastorali. Incarico alla dott.ssa Barbara Facchinelli. Del. nr. 155 del 20.12.2005 Determinazioni tariffarie per il servizio di Asilo Nido a decorrere dal 01.01.2006. Del. nr. 156 del 20.12.2005 Determinazione tariffaria per il servizio di depurazione delle acque di rifiuto provenienti da insediamenti civili e produttivi – anno 2006. Del. nr. 157 del 20.12.2005 Casa del Vino della Vallagarina. Autorizzazione a proporre richiesta di adesione. Del. nr. 7 del 16-01-2006 Alienazione della p.f. 1631/3 al signor Beozzo Paolo. Del. nr. 8 del 16-01-2006 Alienazione della neoformata p.f. Del. nr. 56 del 25-05-2006 Affidamento incarico di progettazione urbanistica dei Piani Attuativi ai Fini Generali (PAG2 – PAG3) della Variante 2005 al P.R.G. del Comune di Aldeno, agli architetti Enza Coser (capogruppo), Giovanni Giovanelli e Talamo Manfredi (Euro 42.510,86=). Determinazioni del Segretario comunale: Det. nr. 390/2005 del 11.11.2005 Proroga assunzione con contratto a tempo determinato della sig.ra Prada Chiara nel posto di Assistente Amministrativo, Cat. C, livello base, posizione retributiva CB1.- Det. nr. 443/2005 del 23.12.2005 Copertura posto di “Assistente Bibliotecario” – Cat. C livello base – Orario ridotto 28 ore settimanali, mediante trasferimento di personale interno.Det. nr. 51 del 24.02.2006 Attuazione previsioni regolamentari per l’incentivazione della raccolta differenziata. Contributo per l’acquisto del tosaerba. Liquidazione.Det. nr. 61 del 08.03.2006 Dipendente sig.ra Frapporti Laura. Dimissioni volontarie dal servizio – Presa d’atto. Det. nr. 75 del 17.03.2006 Incarico a trattativa privata diretta, allo Studio Associato Giovanelli dott. Marcello & C. di Trento per consulenza in materia di commercio, pubblici esercizi ed ambulantato. Anno 2006.- Amministrazione e politica pluriennale 2006 – 2008. Provvedimenti conseguenti. Det. nr. 83 del 27.03.2006 Incarico al geom. Luca Prada per l’accatastamento e la divisione materiale dell’edificio “Castello delle Flecche” (p.ed. 156 C.C. Aldeno (euro 1.472,64.=).- Det. nr. 84 del 27.03.2006 Adesione all’associazione “Strada del Vino e dei Sapori della Vallagarina”. Quota fissa e quota variabile per l’anno 2006.Det. nr. 85 del 27.03.2006 Dipendente sig.ra Forti Roberta, Coadiutore Amministrativo – Cat. B livello evoluto. Incarico delle mansioni corrispondenti alla figura professionale di Assistente Contabile Cat. C livello base.Det. nr. 86 del 27.03.2006 Assunzione con contratto a tempo determinato della Sig.ra FOGOLARI CHIARA nel posto di Coadiutore Amministrativo, Cat. B, livello evoluto, 1^ posizione retributiva.- L’ ARIONE 73 OPERE PUBBLICHE, LLAAVORI PUBBLICI, CANTIERE COMUNALE Deliberazioni della Giunta comunale: Del. nr. 150 del 20.12.2005 Approvazione in linea tecnica del progetto esecutivo per la realizzazione del Centro Raccolta Materiali dai rifiuti (C.R.M.) in località Dosso di Aldneo sulla p.f. 1361/1 in C.C. Aldeno. Amministrazione e politica Del. nr. 151 del 20.12.2005 Assunzione mutuo con UniCredit Banca d’Impresa Spa di Euro 372.520,00.= destinato al parziale finanziamento dei lavori di realizzazione del Centro Raccolta Materiali dai rifiuti (C.R.M.) in località Dosso di Aldeno, sulla p.f. 1361/1 in C.C. Aldeno. Del. nr. 162 del 30.12.2005 “Piani Attuativi a fini Generali” (P.A.G. 2-3) della variante 2005 del Piano Regolatore Generale di Aldeno: incarico per il rilievo planoaltimetrico dei terreni e dei fabbricati compresi all’interno della perimetrazione dei Piani Attuativi a fini Generali al geom. Luca Prada di Aldeno (Euro 8.112,00.=). Del. nr. 163 del 30.12.2005 “Piani Attuativi a fini Generali” (P.A.G. 2-3) della variante 2005 del Piano Regolatore Generale di Aldeno: incarico pe rla perizia geologica, idrogeologica e geotecnica di carattere preliminare all’interno dlela perimetrazione dei Piani Attuativi a fini Generali al dott. geologo Giovanni Galatà di Trento (Euro 6.364,80.=). Del. nr. 5 del 09-01-2006 Progetto esecutivo per la realizzazione del Centro Raccolta Mate- 74 L’ ARIONE riali dai rifiuti (C.R.M.) in località Dosso di Aldeno sulla p.f. 1361/1 in C.C. Aldeno: incarico al dott. ing. Stefano Piovesan per il coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione ed il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione ex D. Lgs 494/96 e ss.mm., la pratica cementi armati e direzione lavori delle strutture. Del. nr. 15 del 31-01-2006 Affidamento all’arch. Graziano Righi di Trento dell’incarico di progettazione esecutiva e di altre prestazioni relativamente alla costruzione della nuova sede della Scuola Materna e dell’Asilo Nido comunale. Del. nr. 16 del 07-02-2006 Approvazione in linea tecnica dell’elaborato progettuale relativo ai lavori socialmente utili (Azione 10 2006). Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del parco giochi, parco “Albere”, del Cimitero, dei marciapiedi e strade interne, delle strade in loc. Canova - Maso Case - Case Carli, degli impianti sportivi, delle aiuole, delle fioriere, delle aree verdi, nonché per l’allestimento di mostre e/o manifestazioni di carattere culturale o relative a prodotti, oggetti ed attrezzature del territorio. Del. nr. 33 del 28-03-2006 Approvazione del progetto preliminare per la ristrutturazione dell’edificio di proprietà comunale, sede della Scuola Media Statale di Aldeno. Rettifica delle deliberazioni giuntali n. 90/2004 – 91/2004 – 92/2004. Del. nr. 36 del 03-04-2006 Realizzazione Centro Raccolta Materiali (CRM). Acquisto dell’area, pp.ff. 1361/1 e 361/3 C.C. Aldeno. Del. nr. 52 del 25-05-2006 Lavori di costruzione della nuova Scuola Materna ed Asilo Nido comunale di Aldeno. Richiesta alla Provincia Autonoma di Trento unificazione contributo e termini. Determinazioni del Segretario comunale: Det. nr. 383/2005 del 04.11.2005 Affido mediante trattativa diretta alla Ditta individuale D’Ambrosio Barbara di Aldeno dell’incarico di allestimento e sorveglianza del teatro comunale di Aldeno, per il periodo novembre 2005 – ottobre 2006.Det. nr. 387/2005 del 10.11.2005 Attivazione servizi di accesso ad Internet di Alpikom S.p.a. di Trento.Det. nr. 440/2005 del 22.12.2005 Lavori di sistemazione delle piazze “Fortunato Depero” e “Giovanni Segantini” all’interno della lottizzazione “Chiesure”. Rideterminazione del quadro economico e del muto a finanziamento dell’opera.Det. nr. 446/2005 del 29.12.2005 Contributo in conto capitale per interventi di restauro e risanamento conservativo delle facciate esterne degli edifici in centro storico.Det. nr. 447/2005 del 29.12.2005 Verifica statica della soletta di Borelli. Approvazione a tutti gli effetti della seconda perizia di variante e del verbale dei nuovi prezzi di data 23.01.2006.- Det. nr. 448/2005 del 30.12.2005 Progetto esecutivo per la realizzazione del Centro Raccolta Materiale dai rifiuti (C.R.M.) in località Dosso sulla p.f. 1361/1 in C.C. Aldeno – Approvazione a tutti gli effetti del progetto esecutivo.- Det. nr. 21 del 25.01.2006 Incarico alla Ditta Maffei Fabio di Gardolo (TN) dell’appalto per la fornitura e posa un ventilconvettore per la vecchia Scuole Elementari e per la sostituzione di un lavabo e relativa rubinetteria del magazzino comunale presso la Scuola Media di Aldeno.- Det. nr. 7 del 09.01.2006 Incartico alla Ditta EUROBRICO S.p.a. di Borgo Valsugana (TN) dell’appalto per la fornitura dei prodotti per il piano di concimazione annuale del campo da calcio in località Albere.- Det. nr. 25 del 31.01.2006 Approvazione della perizia riguardante i lavori di tinteggiatura dei locali della ex Scuola Elementare di Aldeno destinata a sede delle associazioni (Euro 4.200,00.=).- Det. nr. 14 del 18.01.2006 Approvazione contratto con la Ditta CE.MA. Impianti di Celia Cesare e Malfer Mirco S.n.c. di Aldeno per la manutenzione dell’impianto elettrico, dell’impianto di illuminazione e dell’impianto luci di emergenza del teatro comunale di Aldeno per il periodo 18.01.2006 – 17.10.2006.- Det. nr. 32 del 03.02.2006 Opere di allargamento di Via della Croce (tratto Via G. Pascoli – circonvallazione). Integrazione impegno di spesa per espropriazioni.- Det. nr. 15 del 20.01.2006 Incarico alla Trentino Servizi S.p.a. di Trento per l’esecuzione di una ispezione con telecamera delle reti di fognatura delle acque bianche e nere nella zona interessata dai lavori di riqualificazione del nucleo centrale di Aldeno.Det. nr. 17 del 23.01.2006 Incarico alla Ditta Perini Antonio di Aldeno dell’appalto per la fornitura e posa di n. 41 serrature per armadi, per la sostituzione di n. 6 serrature per porte del Municipio e per la riparazione di n. 2 tapparelle della vecchia Scuola Elementare di Aldeno.Det. nr. 20 del 25.01.2006 Realizzazione parcheggi in via Det. nr. 47 del 20.02.2006 Incarico alla Ditta Gadifer S.a.s. di Aldeno dell’appalto per la fornitura e posa di strutture in ferro per affissione manifesti.Det. nr. 50 del 22.02.2006 Eccezionale nevicata del 27.01.2006. Somma urgenza – impegno di spesa e liquidazione.Det. nr. 55 del 02.03.2006 Incarico alla Ditta Maffei Fabio di Gardolo dell’appalto per la fornitura e posa di uno scaldabagno per il magazzino comunale e per l’esecuzione del collegamento della cucina dei Vigili del Fuoco Volontari di Aldeno.Det. nr. 56 del 02.03.2006 Approvazione contratto con la Ditta Grisenti S.r.l. – Divisione Telecomunicazioni di Trento per la manutenzione dell’impianto telefonico del Municipio di Aldeno per il periodo dal 28.02.2007.- 01.03.2006 al Det. nr. 58 del 06.03.2006 Incarico alla Ditta COMEA di Besenello dell’appalto per la fornitura di pezzi di ricambio per i lampioncini di Via delle Albere.Det. nr. 68 del 14.03.2006 Approvazione del I stralcio del progetto AZIONE 10 – Anno 2006. Interventi di sostegno agli Enti Locali per occupazione temporanea in lavori socialmente utili. Affidamento del servizio di gestione alla Soc. Coop. Sociale INSERCOOP.Det. nr. 69 del 14.03.2006 Approvazione a tutti gli effetti del progetto per la realizzazione di una nuova aula informatica nella Scuola Elementare di Aldeno (Euro 7.752,24.=).Det. nr. 70 del 14.03.2006 Approvazione della perizia riguardante i lavori di isolamento acustico e nuova pavimentazione nelle aule destinate a sede della Banda Sociale nella ex Scuola Elementare di Aldeno (Euro 11.700,00.=).- Amministrazione e politica copertura delle tombe di famiglia del cimitero di Aldeno – incarico alla Ditta Tecnolab – prove strutturali edili ing. Pierantoniio Zanoni & C. (Euro 4.200,00.=).- Det. nr. 79 del 21.03.2006 Lavori di sistemazione delle piazze F. Depero e G. Segantini all’interno della lottizzazione “Chiesure” di Aldeno. Autorizzazione al subappalto ai sensi dell’art. 18 della Legge 19.03.1990 n. 55 e s.m.: illuminazione stradale.Det. nr. 100 del 05.04.2006 Approvazione capitolato speciale d’appalto per il servizio di pulizia e manutenzione parchi, aree verdi, fiori, piante per il periodo dal 01.05.2006 al 31.10.2006. Determinazione modalità di appalto.Det. nr. 101 del 05.04.2006 Approvazione della lettera invito e dell’elenco delle ditte da invitare per l’affidamento del servizio di L’ ARIONE 75 pulizia e manutenzione parchi, aree verdi, fiori e piante (01.05.2006 – 31.10.2006).-Atto riservato sino ad esaurimento delle procedure, ai sensi della L.R. 31.07.1993 n. 13. Det. nr. 106 del 05.04.2006 Acquisto armadio rack per apparecchiature informatiche.Det. nr. 107 del 07.04.2006 Lavori sistemazione delle Piazze F. Depero e G. Segantini all’interno della lottizzazione “Chiesure” ad Aldeno. Autorizzazione al subappalto ai sensi dell’art. 18 della Legge 19.03.1990 n. 55 e s.m.: Realizzazione pavimentazione stradale - ditta Edilbeto Porfidi S.n.c..- Amministrazione e politica Det. nr. 117 del 14.04.2006 Lavori di riqualificazione del nucleo centrale di Aldeno – II lotto: anticipazione alla ditta Consorzio Lavoro Energia di Mori.- Det. nr. 137 del 08.05.2006 Affidamento alla ditta T.P.S. di Gasperi Giacomo con sede a Luserna (TN), mediante trattativa privata diretta, dei “lavori di rifacimento della segaletica orizzontale nel centro abitato di Aldeno”.Det. nr. 139 del 09.05.2006 Lavori di riqualificazione del nucleo centrale di Aldeno II lotto. Autorizzaizone al subappalto ai sensi dell’art. 18 della L. 19.03.1990 n.55 e s.m.: - Realizzazione pavimentazione in porfido.Det. nr. 140 del 09.05.2006 Lavori di riqualificazione del nucleo centrale di Aldeno II lotto. Autorizzazione al subappalto ai sensi dell’art. 18 della L.19.03.1990 n.55 e s.m.; Opere da elettricista.Det. nr. 141 del 09.05.2006 Approvazione perizia riguardante i lavori di prolungamento della rampa di accesso del parcheggio di Via Filzi.Det. nr. 144 del 10.05.2006 Servzio sgombero neve stagione invernale 2005 – 2006, integrazione impegno di spesa.Det. nr. 147 del 11.05.2006 Incarico alla Ditta CE.MA di Celia Cesare e Malfer Mirco S.n.c. di Aldeno dell’appalto per la sostituzione delle lampade di emergenza guaste del Teatro comunale.Det. nr. 148 del 11.05.2006 Lavori di ristrutturazione della Caserma dei Carabinieri di Aldeno. Approvazione della spesa complessivamente sostenuta.Det. nr. 149 del 12.05.2006 Incarico alla Ditta Venturini Conglomerati S.r.l. di Rovereto (TN) per lavori di ripristino e finitura strade nel Comune di Aldeno:Via Grezz e parte sud di Piazza Garibaldi.- A SSOCIAZIONI, VVOL OL ARIA TO TURA OLONT ONTARIA ARIATO TO,, CUL CULTURA ONT Deliberazioni della Giunta comunale: Del. nr. 143 del 06.12.2005 Determinazione contributi alle unità scolastiche operanti nel territorio comunale. Del. nr. 160 del 27.12.2005 Erogazione contributo per gestione amministrativa ed organizzativa della Stagione teatrale 2005-2006. Del. nr. 161 del 27.12.2005 Acquisto opere d’arte. Atto di indirizzo. Del. nr. 165 del 30.12.2005 Concessione contributo straor- 76 L’ ARIONE dinario all’Associazione Progetto Prijedor. Del. nr. 12 del 16-01-2006 Approvazione del progetto “La sfida più bella. Speranze, timori e luoghi comuni nel mestiere di genitore” presentato sui bandi per le politiche giovanili. Del. nr. 14 del 24-01-2006 Determinazione contributo straordinario al Gruppo Missionario di Aldeno. Del. nr. 17 del 07-02-2006 Approvazione dello schema di convenzione con l’AUSER (Asso- ciazione per l’Autogestione dei Servizi e la Solidarietà) di Trento per il ritiro e trasporto delle provette dall’Ambulatorio Comunale di Aldeno al Laboratorio di Analisi “Crosina Sartori” o all’Ospedale Santa Chiara. Del. nr. 22 del 21-02-2006 Concessione contributo straordinario finanziario per organizzazione del Carnevale dei Ragazzi. Edizione 2006 Del. nr. 28 del 14-03-2006 Università della Terza Età e del Tempo Disponibile (U.T.E.T.D.): assunzione impegno di spesa per attività nell’am- Del. nr. 37 del 11-04-2006 Piano di Zona della Destra Adige rivolto ai minori ed agli adolescenti anno 2006. Designazione referenti per il Comune di Aldeno e presa d’atto composizione Tavolo. Del. nr. 38 del 11-04-2006 Approvazione in linea tecnica del Piano di Zona della Destra Adige rivolto ai minori ed agli adolescenti anno 2006. Del nr. 39 del 11-04-2006 Adesione alla Va Rassegna Internazionale Enologia “La Selezione del Sindaco”. Del. nr. 43 del 26-04-2006 Contributo straordinario alla Scuola Elementare di Aldeno per l’organizzazione del progetto “De La Manos al Corazon”. Utilizzo per progetti culturali organizzati dalla Biblioteca comunale. Del. nr. 44 del 04-05-2006 Approvazione consuntiva del Piano di Zona della Destra Adige rivolto ai minori ed agli adolescenti anno 2005. Del. nr. 47 del 16-05-2006 Attuazione previsioni regolamentari per l’incentivazione della raccolta differenziata. Acquisto premi per le Scuole. Del. nr. 49 del 16-05-2006 Determinazione contributo finanziario per l’organizzazione della manifestazione “Il Comun Comunale: i giochi e la regola”. Edizione 2006. Del. nr. 51 del 16-05-2006 Festeggiamenti in occasione del 50° Anniversario della Scuola dell’Infanzia “E. Mosna” di Aldeno. Determinazione contributo. Determinazioni del Segretario comunale: Det. nr. 385/2005 del 09.11.2005 Acquisto n. 10 litografie di Felice Ludovisi.Det. nr. 441/2005 del 22.12.2005 Progettazione grafica e pubblicazione del notiziario comunale. Impegno di spesa per il corrente anno.Det. nr. 444/2005 del 23.12.2005 Progetto di prevenzione e promozione rivolto ai giovani ad adolescenti (progetti sociali ex legge 285/ 1997 e L.P. 14/1991). Acquisto materiale per la sede di Aldeno.Det. nr. 451/2005 del 30.12.2005 Acquisto opera d’arte di Metodio Ottolini.Det. nr. 12 del 17.01.2006 Abbonamento a riviste, quotidiani e pubblicazioni diverse per la Biblioteca comunale per l’anno 2006.Det. nr. 27 del 31.01.2006 Utilizzo di un’immagine di Lupo Alberto e la Famiglia McKenzie nell’ambito di una campagna destinata a “educare” per i proprietari di cani.Det. nr. 29 del 02.02.2006 Abbonamento a riviste e pubblicazioni diverse per gli Uffici comunali. Anno 2006.Det. nr. 34 del 06.02.2006 Iniziativa UNICEF “La Pigotta: la bambola dell’UNICEF che salva un bambino”. Liquidazione contributo.Det. nr. 46 del 17.02.2006 Liquidazione contributo per inter- venti su facciata esterna degli edifici in centro storico.Det. nr. 76 del 20.03.2006 Progetto di prevenzione e promozione rivolto ai giovani ed adolescenti (progetti sociali ex legge 285/ 1997 e L.P. n. 14/1991). Organizzazione incontro culturale.Det. nr. 80 del 22.03.2006 Progetto di prevenzione e promozione rivolto ai giovani ed adolescenti (progetti sociali ex legge 285/ 1997 e L.P. n. 14/1991). Organizzazione ciclo di cineforum.Det. nr. 81 del 24.03.2006 Liquidazione contributo per interventi su facciata esterna degli edifici in Centro Storico.Det. nr. 91 del 28.03.2006 Pubblica selezione per l’individuazione di un Assistente Animatore del progetto di prevenzione e promozione rivolto ai giovani ed agli adolescenti – Conferimento incarico di collaborazione e consulenza a favore del Comune di Aldeno.- Amministrazione e politica bito dei corsi dell’anno accademico 2005/2006. Det. nr. 121 del 26.04.2006 Impegno di spesa progetto giovani premio “Cantascuola”Det. nr. 122 del 27.04.2006 Incarico ideazione e stampa pieghevoli “Alla riscoperta della manualità perduta”.- Det. nr. 123 del 27.04.2006 Laboratorio di recupero antiche tradizioni (lana/feltro) incarico a Lucia Damato.- Det. nr. 124 del 27.04.2006 Impegno di spesa per soggiorno ospiti della Repubblica Ceca presso l’albergo Laghetto di Garniga Terme.Det. nr. 153 del 19.05.2006 Incarico letture animate per Asilo Nido L’ ARIONE 77 PROMEMORIA Informazioni utili, di pronto impiego, per accedere ai servizi del Comune di Aldeno COMUNE DI ALDENO tel. 842523 - 842711 - www.comunedialdeno.it Orario di apertura al pubblico: Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.30 Orario ricevimento Sindaco Lunedì dalle 8.00 alle 10.00 Venerdì dalle 10.00 alle 12.00 Orario ricevimento Assessori previo appuntamento Numero utile segnalazione guasti - Ufficio Tecnico 0461.843222 Segreteria attiva 24 ore BIBLIOTECA COMUNALE DI ALDENO Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì tel. 0461.842816 Orario di apertura al pubblico: 14.00 - 18.00 20.00 - 22.00 8.30 - 11.30 14.00 - 18.00 8.30 - 11.30 14.00 - 18.00 14.00 - 18.00 14.00 - 18.00 FARMACIA DOTT. G. BARBACOVI Orario di apertura : 8.30 - 12.00 15.30 - 19.00 Chiusura: sabato pomeriggio DOTT. M. GIOVANNINI tel. 0461.843221 - cell. 335.364950 Orario di ricevimento: Lunedì Aldeno 8.00 - 10.30 Martedì 16.00 - 18.30 Giovedì 8.00 - 10.30 Venerdì 8.00 - 10.30 Sabato su appuntamento Cimone Mercoledì 11.00 - 12.00 Garniga Mercoledì 9.30 - 10.30 DOTT. LUNELLI tel. 0461.230976 Orario di ricevimento: Aldeno Lunedì Martedì Mercoledì Venerdì Sabato Cimone Mercoledì Garniga Martedì 9.00 - 12.00 9.00 - 12.00 9.00 - 12.00 15.00 - 18.30 9.00 - 12.00 15.00 - 16.30 15.00 - 16.00 DOTT. PIFFER tel. 0461.842865 Orario di ricevimento: Aldeno Lunedì Mercoledì Giovedì Venerdì Martedì Martedì Notizie utili Cimone Garniga 9.00 - 12.00 9.00 - 12.00 16.00 - 19.00 9.00 - 12.00 9.00 - 11.00 11.00 - 12.00 DOTT.SSA MARINA CESTELE - Pediatra Aldeno: via Florida, 2 Tel. 0461.842997 - Trento: Via Gramsci, 40/A Tel cell. 340.1504738 dalle 8.00 alle 10.00 per impegnative, appuntamenti o informazioni Orario: Lunedì: Trento 14.00-15.30 - Martedì, Mercoledì, Venerdì: Trento 9.00 - 11.00 Lunedì, Giovedì: Aldeno 9.00-11.00 - Venerdì: Aldeno 14.00 - 15.30 CONSULTORIO INFERMIERISTICO tel. 0461.843221 dal Lunedì al Venerdì 9.30 - 10.00 ASSISTENZA SOCIALE tel.0461.843313 Assistente Sociale MARCO DEGASPERI - area minori - Lunedì 10.00 - 12.00 Assistente Sociale MARICA POLETTI - area anziani - Mercoledì 10.00 - 12.00 Assistente sociale MARGHERITA GUIDI - area adulti - Giovedì 10.00 - 12.00. 78 L’ ARIONE A L’ NOTIZIARIO DEL COMUNE DI ALDENO Anno 10 - N. 17 - Giugno 2006 Autorizzazione n. 959 del 21/05/ 1997 del Tribunale di Trento Attualità Asilo, nozze d’oro di Giovanni Mosna 110 anni di Rurale di Lucio Bernardi E ora...torio! di Daniele Morandini Germogli di futuro di Angela Baldo Prima e dopo Chernobyl Comun Comunale: ancora Aldeno! di Cristina Cont Economia La Vinicola ai cent’anni con fiducia di Enzo Dolzan Presidente: Alida Cramerotti (Asessore alla Cultura) Direttore responsabile: Lorenzo Lucianer Comitato di Redazione: Daniele Baldo Lucio Bernardi Cristina Cont Enzo Dolzan Andrea Franceschini Maria Chiara Giovannini Mattia Maistri Giovanni Mosna Andrea Schir Chiara Ziglio Direzione - Redazione Amministrazione: presso Comune di Aldeno Piazza Cesare Battisti, 5 www.comunedialdeno.it Lettere e comunicazioni a: L’ARIONE presso Biblioteca comunale Via Giacometti, 8 38060 Aldeno Tel. 0461/842816 [email protected] Grafica e impaginazione: L’ORIZZONTE Agenzia di pubblicità 38060 Aldeno Via Verdi, 15/1 Tel. 0461/843200 Fax 0461/842943 www.lorizzonte.it [email protected] Stampa: GRAFICHE DALPIAZ srl 38040 Ravina (TN) z.i. Via Stella, 11/b www.grafichedalpiaz.com Tel. 0461/913545 Fax 0461/913186 Foto: Remo Mosna Ambiente La fa lui, ma è tua... di Alessandro Bridi Società Colonne sonore di Andrea Franceschini Riflessioni per un laboratorio di idee di Mattia Maistri Ricordando un amico di Mauro Bandera Agenti venuti da nord di Mattia Maistri Protagonisti Conte, honoris causa di Lorenzo Lucianer La scuola La differenza premia! di Maria Chiara Giovannini La passione del passato a cura della I A, Armenante e de Oliva Cantascuola 2006 di Giacomo Coser La storia L’angelo della musica di Hugo Daniel Stoffella Foto storiche: un concorso a premi di Cristina Cont Lo sport Ginnastica oltre ai confini di Giuliana Cramerotti Impegnarsi per lo sport di Remo Cramerotti Associazioni Walter Rossi, conferma al vertice di Gloria Bernardi Benemerenze ai reduci di Cornelio Muraglia Cinquant’anni di scacchi di Loris Baldo Giovani: l’anno zero di Amedeo Moratelli Aiutare è sperare di Alma Osler e Marina Dell’Anna Vigili del Fuoco Volontari Aldeno di Rudy Cimadom Mi chiamo Grazia e sono servitrice... di Grazia Tomassini Cimone e Garniga Terme Da Garniga Terme di Vittorio Baldo Amministrazione e politica Lavori al centro di Mirco Baldo Dentro il bilancio di Graziano Plotegher Il piano giovani di zona A.R.Ci.Ma.Ga. di Alida Cramerotti Aldeno Insieme di Barbara Piffer Uniti per cambiare Le scelte della giunta e del consiglio Aldeno da non scordare 2 4 7 9 11 12 15 16 18 19 23 25 26 29 35 37 38 39 43 45 46 49 51 52 53 54 55 57 59 62 64 66 69 71 72 Indice RIONE Il Saluto del Sindaco di Daniele Baldo