SCHEDA PROGETTO
Titolo
L’ACCOGLIENZA DELLA DONNA CHE HA SUBITO VIOLENZA
SESSUALE E DOMESTICA
Area
SOCIO-SANITARIA
Proponente
Strutture
coinvolte
Settore
d’intervento
Soggetto
A.O. DELLA PROVINCIA DI LODI / DIREZIONE FORMAZIONE
Indirizzo
PIAZZA OSPITALE,10 26900 LODI
Recapito
0371/372983-980
AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI
PROVINCIA DI LODI
AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI LODI
SOCIO-SANITARIO
Descrizione delle conoscenze disponibili e altre ricerche in corso nell’area d’intervento
interessata
Nella Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne, l'espressione "violenza contro le
donne" viene così definita: "qualunque atto di violenza sessista che produca, o possa produrre, danni o
sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche, ivi compresa la minaccia di tali atti, la coercizione o
privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che nella vita privata. [...]
Le ricerche compiute negli ultimi dieci anni dimostrano che la violenza contro le donne è endemica
["Gender Based violence", Developing Gender Statistics Training Video; fonte: United Nations
Economic Commission for Europe (UNECE)], nei paesi industrializzati come in quelli in via di sviluppo.
Le vittime e i loro aggressori appartengono a tutte le classi sociali o culturali, e a tutti i ceti economici.
Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, almeno una donna su cinque ha subito abusi fisici o
sessuali da parte di un uomo nel corso della sua vita. E il rischio maggiore sono i familiari, mariti e
padri, seguiti dagli amici: vicini di casa, conoscenti stretti e colleghi di lavoro o di studio.
Sono milioni le vittime di aggressioni e soprusi. Tantissime anche in Italia dove, secondo i dati
1
dell’Istat, sono quasi 7 milioni le donne tra i 16 e i 70 anni che hanno subito almeno una violenza fisica
o sessuale nel corso della vita. Cinque milioni di donne hanno subito violenze sessuali (23,7%), tre
milioni 961mila violenze fisiche (18,8%). Capelli strappati, spinte, schiaffi, calci, pugni e persino morsi,
violenze psicologiche: i partner sono responsabili della quota più elevata di tutte le forme di violenza
fisica rilevate, che nella quasi totalità dei casi non vengono denunciate.
Nuove conoscenze prevedibili attraverso il progetto ed impatto previsto sul SSR
1
http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20070221_00/
1
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Promuovere una cultura dell’accoglienza all’interno dell’ospedale in base alle indicazioni HPH.
Promuovere il benessere fisico, psichico e sociale della donna al fine di mettere la stessa nelle condizioni
di accogliere la proposta di aiuto nell’immediato o in un momento successivo.
Prevedere un’organizzazione più attenta alle donne e la sinergica collaborazione tra ospedale e altri
servizi ( ASL- FORZE DELL’ORDINE- CASE DI ACCOGLIENZA) sanitari e non attraverso la costituzione
di una rete antiviolenza.
Adesione agli standard Joint Commission in relazione della accoglienza e degenza della persona assistita.
Adesione ai principi etico-deontologici del personale di cura e orientamento alla centralità persona
assistita e dei caregiver
L’attivazione di procedure di mediazione culturale per la donna straniera che ha subito violenza
Metodologia applicata
LEZIONE/DISCUSSIONE
DIMOSTRAZIONE
ANALISI DEI CASI
LAVORO IN PICCOLI GRUPPI
Work package
WP 1
ANALISI DEL CONTESTO
WP 2
MAPPATURA DEI SERVIZI ESISTENTI SUL TERRIRORIO
WP 5
1° LIVELLO DI FORMAZIONE rivolto agli operatori sanitari dell’A.O. appartenenti ai servizi e alle U.O.
maggiormente coinvolti (Pronto Soccorso – 118 – Ginecologia – Ostetricia), all’ASL, alle forze dell’ordine
(Carabinieri – Polizia Locale) e alla Provincia.
2° LIVELLO DI FORMAZIONE (ulteriore sensibilizzazione) rivolto agli operatori sanitari dell’A.O.
appartenenti ai servizi e alle U.O. maggiormente coinvolti (Pronto Soccorso – 118 – Ginecologia –
Ostetricia)
FORMAZIONE DI SENSIBILIZZAZIONE RIVOLTO A TUTTI GLI OPERATORI SANITARI SUL
PROBLEMA E SULLO STATO DELL’ARTE DELL’A.O. E DELLA RETE DEL TERRITORIO LODIGIANO.
WP 6
INDIVIDUAZIONE E RECLUTAMENTO
MAGGIORMENTE COINVOLTE
WP 3
WP 4
DI
REFERENTI
ALL’INTERNO
DI
SERVIZI
E
U.O.
Secondari
Primari
Risultati principali e secondari attesi
1. Sensibilizzazione degli operatori sanitari appartenenti a quei Servizi o U.O. che
maggiormente vengono coinvolti da questo tipo di problematica.
2. Produzione di un protocollo di intervento condiviso con la proposta di adottare schede
cliniche per rendere omogenea la raccolta dei dati.
Gli operatori dovranno essere in grado di:
Informare le donne sugli effetti della violenza sulla sua salute
Mettere in atto quelle strategie che consentano alla donna di far affiorare il trauma
vissuto o nell’immediato o in un secondo momento
Saper rispettare e contenere i sentimenti e le emozioni che la donna esprime in quel
momento
Novità della ricerca/progetto proposti e trasferibilità dei risultati
2
Elaborazione di un protocollo condiviso
Costruzione di una rete territoriale antiviolenza che possa essere di supporto alla donna nelle fasi più
critiche del suo vissuto
Implementazione della capacità di presidiare il fenomeno in maniera sinergica da parte delle strutture
coinvolte
Prodotti intermedi e finali attesi e modalità di utilizzo
Elaborazione di un protocollo condiviso
Costruzione di una rete territoriale antiviolenza che possa essere di supporto alla donna nelle fasi più
critiche del suo vissuto
Implementazione della capacità di presidiare il fenomeno in maniera sinergica da parte delle strutture
coinvolte
Indicatori di risultato intermedi e finali
Progettazione ed erogazione di attività formative
Costruzione di una rete territoriale antiviolenza
Elaborazione di un protocollo condiviso
Collegamento con il PSSR
Il progetto è collegato al PSSR 2009-2010 al paragrafo ABUSO E MALTRATTAMENTO dove viene messo in rilievo
quanto sia pregnante la problematica che deve essere assolutamente affrontata a diversi livelli assicurando
continuità e connessione fra strategie di prevenzione, informazione ed educazione sanitaria e sessuale con il
coinvolgimento di competenze e professionalità diverse.
Durata complessiva del progetto (Cronoprogramma)
FASE 1
NOVEMBRE 2009
FASE 2
GENNAIO 2010
FASE 3
MARZO 2010
FASE 4
FASE 5
Comitato scientifico del progetto
Cognome Nome
Indirizzo
Recapiti telefonici
e-mail
Cognome Nome
Indirizzo
Recapiti telefonici
e-mail
Cognome Nome
Indirizzo
Recapiti telefonici
e-mail
Cognome Nome
Indirizzo
Recapiti telefonici
e-mail
Dr. Franco Pavesi
Direzione Sanitaria – Direzione Formazione, Piazza Ospitale, 10 - 26900 Lodi
0371.372980
Dr. Lucio Raimondi
Direzione Formazione – via Serravalle, 5 - 26900 Lodi
0371.372980
Dr. Giuseppe Rivolta
Direzione Formazione – Piazza Ospitale, 10 - 26900 Lodi
0371.372980
Dr.ssa Barbara Grecchi
Direzione Formazione – Piazza Ospitale, 10 - 26900 Lodi
0371.372980
3
Cognome Nome
Indirizzo
Recapiti telefonici
e-mail
Cognome Nome
Indirizzo
Recapiti telefonici
e-mail
Cognome Nome
Indirizzo
Recapiti telefonici
e-mail
Valore complessivo del progetto
Spese:
Partecipanti
Infrastrutture
Formazione
Analisi statistiche
Missione
Generali (max.5%)
Gestione amministrativa
Cofinanziatori
10.000,00 EURO
/
/
7.000,00 EUR0
/
1.500,00 EURO
500,00 EURO
1.000,00 EURO
Modalità di gestione amministrativa – contabile del progetto
DIREZIONE FORMAZIONE DELL’AZIENDA OSPEDALIERA DI LODI – SEGRETERIA
Presentazione fatture per docenza
Identificazione di spesa generale oraria per attività amministrative
Accreditamento delle iniziative formative
Presentazione costi attività formativa di missione esterni alla azienda
Allegati
1.
2.
Numero
bibliografiche
rilevanti)
referenze
(10 più
3.
4.
5.
6.
7.
ADAMI, Cristina et al.
Progetto Urban : Dentro la violenza : cultura, pregiudizi, stereotipi : rapporto
nazionale Rete antiviolenza Urban / a cura di Cristina Adami, Alberta
Basaglia, Vittoria Tola. - Milano : F. Angeli, 2002. - 287 p. ; 23 cm.
ASSOCIAZIONE AIUTO DONNA USCIRE DALLA VIOLENZA
Dalla famiglia bloccata alla famiglia in costruzione / Associazione Aiuto
donna uscire dalla violenza Onlus. - Bergamo: Associazione Aiuto donna
uscire dalla violenza onlus e Consiglio delle donne Comune di Bergamo,
Ottobre 2002. – 40 p; 18 cm.
Libretto informativo rivolto alle donne che subiscono maltrattamenti in ambito
familiare.
AMNESTY INTERNATIONAL
Mai più : fermiamo la violenza sulle donne / Amnesty International ;
prefazione di Rita Levi Montalcini . - Torino : EGA, c2004 . - 190 p. : ill. ; 21
cm
BALDRY, Anna C.
Dai maltrattamenti all’omicidio : la valutazione del rischio di recidiva e
dell’uxoricidio / Anna C. Baldry. – Milano : F. Angeli, 2006. – 189 p. ; 23 cm.
BERNARDINI DE PACE, Annamaria
*Calci nel cuore / Annamaria Bernardini De Pace. - Milano : Sperling &
Kupfer, 2004. - XVII, 203 p. ; 22 cm.
CARITAS AMBROSIANA
4
Donna in difficoltà : violenza e maltrattamento / a cura di Caritas ambrosiana.
- Milano : In Dialogo ; Oltre, 1997 . - 55 p. ; 21 cm. - (Quaderni Caritas)
8. CASA DELLE DONNE PER NON SUBIRE VIOLENZA
Per una scuola dell'ascolto : prevenzione e intervento sul maltrattamento e
sull'abuso sessuale all'infanzia / Gruppo sulla violenza ai minori
dell'associazione Casa delle donne per non subire violenza. - Bologna : [s.
n.], 2003. - 26 p. ; 16X15 cm.
Opuscolo rivolto a coloro che lavorano nel contesto scolastico ed educativo e
che operano con bambini e bambine che mostrano segnali di disagio a volte
conseguenti a maltrattamento ed abuso sessuale. Fornisce indicazioni di
base rispetto al fenomeno della violenza all'infanzia e da indicazioni sulle
modalità di intervento all'interno del contesto scolastico ed educativo.
9. DONNE PRODUCONO SAPERE, SALUTE CAMBIAMENTO
Le *donne producono sapere, salute, cambiamento : Centri in movimento, il
movimento dei Centri antiviolenza : atti del convegno, 28-29 novembre 2003,
Marina di Ravenna / [a cura di] Sabrina Lupinelli, Anna Pramstrahler. Bologna : Patron, 2005. - 139 p. : ill. ; 21 cm. ((In test. al front.: La Rete delle
Case delle donne e dei Centri Antiviolenza.
10. ISTAT
La sicurezza dei cittadini : un approccio di genere / Sistema Statistico
Nazionale, Istituto Nazionale di Statistica . - Roma : Istat, 2002 105 p. : tav. ;
21 cm. (Argomenti / Sistema statistico nazionale. Istituto nazionale di
statistica)
11. UNICEF
La violenza domestica contro le donne e le bambine . - Firenze : Unicef,
2000 28 p. ; 30 cm. Fa parte di: Innocenti digest.
12. Deliberazione n. VIII/6640 del 20.2.2008
Curriculum del referente
scientifico del progetto
(Formato Europeo)
Altro
LUCIO RAIMONDI
NOTE:
FORMATO EUROPEO
PER IL CURRICULUM
VITAE
INFORMAZIONI PERSONALI
Nome
RAIMONDI LUCIO
Indirizzo
n.6, vai San Zeno, 24047, Treviglio, (BG), Italy
Telefono
339.7942376
Fax
E-mail
[email protected]
C.F.
RMNLCU66T03A794X
5
Nazionalità
Data di nascita
Italiana
03 DICEMBRE 1966
ESPERIENZA LAVORATIVA
• Date (da – a)
• Nome e indirizzo del datore
di lavoro
• Tipo di azienda o settore
• Tipo di impiego
• Principali mansioni e
responsabilità
• Date (da – a)
• Nome e indirizzo del datore
di lavoro
• Tipo di azienda o settore
• Tipo di impiego
• Principali mansioni e
responsabilità
DAL 8 FEBBRAIO 2008: RESPONSABILE UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO
URP
Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi
26900 Lodi, piazza Ospitale n. 10
Azienda Ospedaliera
Dipendente a tempo Indeterminato
Responsabile attività di relazione con il pubblico e comunicazione interna
DAL 10 FEBBRAIO 2007: RESPONSABILE DIREZIONE FORMAZIONE
A.O. LODI
Dal 2001 Collaboratore al Centro di Formazione della Direzione TecnicoScientifica [attualmente Direzione Formazione] dell’Azienda Ospedaliera della
Provincia di Lodi
Dal 1986 al 2001 come Infermiere in diverse Unità Operative dell’Azienda
Ospedaliera di Treviglio
DIREZIONE FORMAZIONE
Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi
26900 Lodi, piazza Ospitale n. 10
Azienda Ospedaliera
Dipendente a tempo Indeterminato
Responsabile progettazione ed attuazione dei corsi di formazione affidati
Coordinamento del processo formativo relativamente ai Referenti
dipartimentali assegnati
ISTRUZIONE E FORMAZIONE
• Date (da – a)
• Nome e tipo di istituto di
istruzione o formazione
• Principali materie / abilità
professionali oggetto dello
studio
• Qualifica conseguita
• Livello nella classificazione
nazionale (se pertinente)
Assolti gli obblighi scolastici – Liceo (1995)– Scuola per Infermieri (1986) –
SUDI (2000) – Laurea Magistrale Scienze Infermieristiche/Ostetriche
Scuola diretta a fini speciali: Scuola Universitaria di Discipline Infermieristiche
– Università degli Studi di Milano –
Abilitazione alla Docenza in ambito universitario e della Dirigenza nelle
strutture del SSN
Dottore Magistrale Scienze Infermieristiche/Osteriche
Operatore sanitario Collaboratore
6
CAPACITÀ E COMPETENZE
PERSONALI
Acquisite nel corso della vita e
della carriera ma non
necessariamente riconosciute
da certificati e diplomi ufficiali.
PRIMA LINGUA
ITALIANA
ALTRE LINGUE
INGLESE
• Capacità di lettura
• Capacità di scrittura
• Capacità di espressione
orale
CAPACITÀ E COMPETENZE
RELAZIONALI
BUONO
BUONO
BUONO
RELATIVAMENTE ALLE CONOSCENZE E CAPACITÀ ACQUISITE CON LA FORMAZIONE
SPECIFICA, E DELL’ATTIVITÀ LAVORATIVA
Vivere e lavorare con altre
persone, in ambiente
multiculturale, occupando
posti in cui la comunicazione
è importante e in situazioni in
cui è essenziale lavorare in
squadra (ad es. cultura e
sport), ecc.
CAPACITÀ E COMPETENZE
ORGANIZZATIVE
RELATIVAMENTE ALLE CONOSCENZE E CAPACITÀ ACQUISITE CON LA FORMAZIONE
SPECIFICA, E DELL’ATTIVITÀ LAVORATIVA
Ad es. coordinamento e
amministrazione di persone,
progetti, bilanci; sul posto di
lavoro, in attività di
volontariato (ad es. cultura e
sport), a casa, ecc.
CAPACITÀ E COMPETENZE
TECNICHE
Con computer, attrezzature
specifiche, macchinari, ecc.
CAPACITÀ E COMPETENZE
ECCELLENTE UTILIZZO DI SISTEMI DI VIDEOSCRITTURA, E DATATBASE IN DOTAZIONE
ALLA DIREZIONE FORMAZIONE, CAPACITA’ DI INTERROGAZIONE E
RECUPERO DELLA DOCUMENTAZIONE SCIENTIFICA DA BASEDATI
BIOMEDICHE
DIPLOMATO LICEO ARTISTICO DI TREVIGLIO
ARTISTICHE
Musica, scrittura, disegno ecc.
ALTRE CAPACITÀ E COMPETENZE
Competenze non
precedentemente indicate.
PATENTE O PATENTI
ULTERIORI INFORMAZIONI
ATTUAZIONE DEL MODELLO DELLA FORMAZIONE CONTINUA [ANALISI
DEI BISOGNI FORMATIVI, PROGETTAZIONE DELLE INIZIATIVE
FORMATIVE, ATTUAZIONE DELLE INIZIATIVE FORMATIVE,
VALUTAZIONE DELLE INIZIATIVE FORMATIVE]
Sì
Compente del comitato di redazione della rivista del Collegio Provinciale
IPASVI di Bergamo
7
ALLEGATI
ATTIVITA’ FORMATIVA E DI DOCENZA nei corsi di Laurea in Infermieristica,
Scuola Universitaria di Discipline Infermieristiche, Docenze in istituti per
preparazione degli OSS
Relatore a numerose Iniziative formative provinciali, regionali, nazionali.
Dichiaro che le informazioni riportate nel presente Curriculum Vitae sono esatte e veritiere e dichiaro di essere a
conoscenza delle responsabilità in caso di dichiarazioni mendaci ai sensi del DPR 445/00.
Autorizzo il trattamento dei dati personali, ivi compresi quelli sensibili, ai sensi e per gli effetti del decreto legge
196/2003.
Firma
LUCIO RAIMONDI
Febbraio, 12/02/2009
8
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Scheda Progetto violenza donna - Azienda Ospedaliera della