Cesena, 2010 Evoluzione normativa nel settore agroalimentare: tutela del consumatore, sicurezza e qualità dei prodotti alimentari Maria Severina Liberati Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 1 Fiducia e informazione del consumatore Dopo la politica comunitaria degli anni ‘90 votata alla qualitá (Regg. CE n. 2092/91, 2081/92, 2082/92, 1760/00), a seguito di: • globalizzazione dei mercati internazionali; • abbattimento delle barriere doganali e libera circolazione delle merci in ambito comunitario; • evoluzione tecnologica dei processi produttivi e conseguente affinamento delle tecniche di sofisticazione; Si è dovuto far fronte a gravi situazioni di emergenza per la salute pubblica quali la BSE e la diossina. 2 Fiducia e informazione del consumatore Tali situazioni di emergenza hanno comportato l’ineludibile esigenza di approntare efficaci sistemi di allerta e rafforzare gli organismi istituzionalmente deputati ai controlli; È in questo contesto europeo che nasce una nuova sensibilitá dei consumatori verso le garanzie di salubritá che devono essere offerte non solo dagli alimenti diretti all’uomo, ma anche da quelli destinati agli animali al fine di vigilare sull’intera catena alimentare e commisurare l’evoluzione tecnologica e le esigenze del mercato con la più alta garanzia di tutela dei consumatori. 3 Fiducia e informazione del consumatore In tale processo, per equilibri connessi agli scambi internazionali, l’Europa si trova nella condizione di dover negoziare con gli altri organismi (WTO) anche a costo di decisioni riduttive della tutela riservata ai prodotti protetti in sede comunitaria. Si diffonde quindi sempre più l’esigenza di far fronte a situazioni di allerta, al fine di tutelare la salute umana : basti pensare alla normativa adottata dalla Food and Drug Administration per contrastare possibili minacce di bioterrorismo veicolato attraverso l’importazione negli usa di derrate alimentari, prodotti per l’agricoltura e per l’alimentazione degli animali. 4 Fiducia e informazione del consumatore Sicurezza alimentare Si diffonde pertanto l’utilizzo di sistemi di autocontrollo (metodo HACCP) e del concetto di analisi e gestione del rischio che la Comunitá Europea fa propri introducendoli in una serie di direttive fino ad arrivare alla predisposizione, nel 2000, del Libro Bianco della Commissione che individua i pilastri fondamentali del quadro normativo che verrà successivamente disciplinato con il Reg. 178/2002/CE. 5 Fiducia e informazione del consumatore Quadro normativo di riferimento • Libro Verde del 1997 sui principi generali della legislazione alimentare; • Libro Bianco del 2000 sulla sicurezza alimentare; • Regolamento n. 178/2002/CE (c.d. General Food Law) “che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare”. • D.lgs. 190/2006 “Disciplina sanzionatoria per le violazioni del Reg. 178/2002/CE”. 6 Fiducia e informazione del consumatore Libro Bianco del 2000 - Recupero fiducia del consumatore: informazione, etichettatura, biotecnologie e principi di precauzione; Introduce l’approccio integrato “dal campo alla tavola” (from farm to fork); - valorizza l’analisi del rischio (valutazione, gestione, comunicazione)) per la sicurezza alimentare; - programma un Sistema di allarme rapido comunitario; - progetta l’istituzione di una Autorità europea di settore; - tre livelli di responsabilitá (primaria per gli operatori, di controllo per gli Stati membri, di valutazione per la Commissione). 7 Fiducia e informazione del consumatore Tracciabilità È nel Libro Bianco che viene individuata la tracciabilitá quale strumento idoneo a monitorare tutto il percorso degli alimenti, dal campo alla tavola, attraverso la realizzazione di sistemi di rintracciabilitá dell’intero processo produttivo. Il consumatore acquisisce quindi un nuovo strumento di salvaguardia che fino ad allora era stato requisito peculiare dei prodotti certificati intendendo per tali quelli che si fregiano di denominazioni di qualitá e provenienti da agricoltura biologica. 8 Fiducia e informazione del consumatore Produzioni a qualità regolamentata Reg. CEE 2092/91 relativo al metodo di produzione biologico Reg. 834/2007/CE relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici (in vigore dal 1° gennaio 2009); Reg. CEE 2081/92 che ha istituito il riconoscimento delle denominazioni di origine controllata (DOP) e delle indicazioni geografiche protette (IGP) – attualmente sostituito dal Reg. 510/2006/CE; Reg. CEE 2082/92 che ha istituito il riconoscimento delle specialità tradizionali garantite (STG) – sostituito dal Reg. 509/2006/CE. 9 Fiducia e informazione del consumatore Primato della sicurezza Ma se non tutti gli alimenti possono presentare caratteristiche di qualità, certamente tutti devono possedere i requisiti elementari per essere considerati sicuri. Ratio che sancisce il primato della sicurezza: infatti se non tutti i prodotti alimentari possono presentare caratteristiche di qualitá, certamente tutti debbono possedere i requisiti necessari per essere considerati innocui per la salute umana ed animale. La sicurezza alimentare deve essere quindi considerata quale pre requisito della qualitá. 10 Fiducia e informazione del consumatore Direttiva 2000/13/CE “ravvicinamento delle legislazioni concernenti l’etichettatura e la presentazione dei prodotti alimentari nonché la relativa pubblicità” Qualsiasi regolamentazione relativa all’etichettatura dei prodotti alimentari deve essere fondata anzitutto sulla necessità di informare e tutelare il consumatore. Un’etichettatura adeguata concernente la natura esatta e le caratteristiche del prodotto consente al consumatore di operare scelte con cognizione di causa e contribuisce ad una più funzionale circolazione delle merci. 11 Fiducia e informazione del consumatore Reg. 178/2002/CE (General Food Law) - Rende applicative le linee programmatiche del Libro Bianco stabilendo i principi e i requisiti della legislazione alimentare (elevata tutela della salute umana e animale, interessi dei consumatori, pratiche commerciali leali, salvaguardia dell’ambiente); ; - rende obbligatoria la rintracciabilità in tutte le filiere agroalimentari (art. 18): identificazione e registrazione fornitori/destinatari; - istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). 12 Fiducia e informazione del consumatore Reg. 178/2002/CE: obblighi e responsabilità Operatori: responsabilità primaria per la garanzia del prodotto conforme (art.17), rintracciabilità (art. 18), corresponsabile per l’attivazione delle procedure di ritiro-richiamo (artt. 19-20) Stati membri: applicazione legislazione alimentare, allestimento sistema di controllo e definisce le relative sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive (art. 17) Commissione europea: verifica l’efficacia e l’operatività dei sistemi adottati dagli Stati membri 13 Fiducia e informazione del consumatore Rintracciabilità In attuazione dell’art. 18 del Reg. n. 178/2002/CE è stata disposta in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione la rintracciabilitá degli alimenti, dei mangimi e degli animali destinati alla produzione alimentare e di qualsiasi altra sostanza destinata o atta a entrare a far parte di un alimento o di un mangime. Ruolo centrale del ritiro delle partite di mozzarella con livelli di diossina oltre i limiti di legge analisi più accurate ed eventuale distruzione. 14 Fiducia e informazione del consumatore Informazione La sicurezza del prodotto si realizza anche attraverso una sempre piú accurata informazione al consumatore per mezzo dei sistemi di documentazione e di controllo che garantiscano la conformitá del prodotto ai requisiti della normativa di settore. L’impossibilitá di ricostruire il percorso compiuto da alimenti e mangimi puó compromettere il funzionamento del mercato interno e la salute dei consumatori sistema generale di rintracciabilitá per poter effettuare ritiri mirati e fornire informazioni ai responsabili dei controlli. 15 Fiducia e informazione del consumatore Ruolo delle informazioni Ruolo rilevante e strategico non solo per la tutela del consumatore, ma anche per la “salute” del mercato perchè la tracciabilitá costituisce senza dubbio un volano per la razionalizzazione dei sistemi produttivi ed un veicolo di competitivitá tanto piú importante in questo contesto globalizzato dei flussi commerciali. Importanza di tracciare le informazioni relative all’origine delle materie prime agricole impiegate (es. olio di oliva). 16 Fiducia e informazione del consumatore Fiducia e informazione • Il quadro normativo deve far sì che i consumatori, gli altri soggetti interessati e le controparti commerciali abbiano fiducia nei processi decisionali alla base della legislazione alimentare, nel suo fondamento scientifico e nell’indipendenza delle istituzioni; • “La legislazione alimentare si prefigge di tutelare gli interessi dei consumatori e di costituire una base per consentire ai consumatori di compiere scelte consapevoli in relazione agli alimenti che consumano” (Reg. n. 178/2002, art. 8). 17 Fiducia e informazione del consumatore Informazione lungo la filiera agroalimentare • Produttori e trasformatori hanno necessità di regole chiare rispetto a pratiche di concorrenza sleale; • La distribuzione mira alla fidelizzazione del cliente; • I consumatori hanno bisogno di comprendere le caratteristiche degli alimenti loro proposti; • Le Autorità di controllo devono garantire il cittadinoconsumatore e il buon funzionamento del mercato. 18 Fiducia e informazione del consumatore “IN REALTÁ NON PUÓ SUSSISTERE UNA SITUAZIONE DI SICUREZZA ALIMENTARE SE NON C’È UN EFFICACE SISTEMA DI CONTROLLO, MONITORAGGIO E VIGILANZA” 19 Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali dott.ssa Maria Severina Liberati Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura Dirigente Ufficio PEMACQ IV tel: 06.59084376 e-mail: [email protected] 20