dimensione
geometra
10
2011
Organo ufficiale del
Comitato Regionale
dei collegi
dei Geometri e
Geometri laureati del
Friuli Venezia Giulia
Mensile - Poste Italiane Spa - Sped. in a.p. 70% - d.c.b. - ud - Direttore responsabile BRUNO RAZZA
Editoriale
6
EDILIZIA
10
SICUREZZA
16
PREVENZIONE ANTINCENDI
22
ATTIVITA' INTERNAZIONALE
I regolamenti delle professioni devono essere riformati
di Bruno Razza
I vantaggi del "conto energia"
di Livio Lacosegliaz
Il pericolo dell'esposizione al sole
di Antonio Tieghi
Novità di legge per le attività tecniche antincendio
di Silvio Martinelli
geometra
4
dimensione
Indice
3
07/2011
10/2011
"OASIS", un'idea e un progetto per l'acqua
di Mara Morbin
Editoriale
I regolamenti delle professioni
devono essere aggiornati
La legge ci impone di rivedere il regolamento; è una grande occasione
da cogliere anche per risolvere tanti nostri problemi
di Bruno Razza
In occasione del decreto sullo sviluppo del mese di luglio, ci siamo salvati per il rotto della cuffia, ma la norma
che ha consentito quel salvataggio, ha
imposto che entro dodici mesi, le categorie professionali devono rifare i loro
regolamenti, assumendo a fondamen-
08/2011
10/2011
dimensione GEOMETRA
Il direttore di DG
Bruno Razza
to della loro esistenza, i principi della
liberalizzazione.
Questi principi, riguardano la libertà di
accesso alle professioni, la libera concorrenza sul mercato, il praticantato
consapevole e retribuito, la giurisidizione indipendente dagli organismi di
vertice, la delocalizzazione della rappresentatività, la semplificazione, la
formazione obbligatoria, l’apertura ai
dipendenti ed alle società, la pubblicità
e così via.
Da sempre abbiamo sentito la necessità di dover cambiare ed aggiornare le
nostre regole, ma tra dibattiti, discussioni, veti incrociati ed ostacoli di ogni
tipo tra centinaia di prese di posizione
diverse, tante commissioni, tante promesse, tante perplessità ed indecisioni nostre e dei nostri governanti, siamo
sempre rimasti fermi al 1929.
Non si può pensare di lavorare nel 2011
con le regole del 1929 e ciò nonostante, abbiamo sempre cercato di conservare il nostro orticello, fingendo di non
vedere la effettiva realtà dei nostri problemi e confidando di poterli risolvere
4
(magari contemporaneamente) aspettando il momento e le condizioni più
favorevoli.
Ora però, questo momento è arrivato,
ed è obbligatorio, non possiamo lasciarcelo sfuggire.
Ormai sono più di tre anni che parliamo
e ci confrontiamo sul tema di istituire
un nuovo ordine professionale di primo livello, cosiddetto dei “tecnici per
l’ingegneria”, dove possano confluire
i “vecchi” Geometri, Periti Industriali,
Periti Agrari ed i nostri laureati triennali.
Una iniziativa questa, sicuramente in
direzione della semplificazione che tutti ci richiedono, segue la riforma già attivata del sistema scolastico e tende a
fornire un lavoro intellettuale di miglior
qualità, ma che ancora trova molte incertezze e perplessità al nostro interno.
Così ci siamo chiesti se questo obbligo di legge (che ci costringe a metter
mano ai regolamenti) non fosse l’occasione per predisporre un regolamento
unico per la nuova categoria in via di
definizione, oppure se fosse più conveniente che ogni categoria si preoccupasse esclusivamente del proprio
status attuale.
Io credo che si debbano percorrere entrambe le strade, con un deciso coordinamento tra le due ipotesi, in modo
da essere comunque sempre pronti
ad ogni evenienza, per supportare preparati, qualunque decisione di livello
governativo e parlamentare. Abbiamo
discusso e ragionato intensamente tra
i tre Consigli Nazionali di Geometri, Periti Industriali e Periti Agrari, affrontando tutte le tematiche in campo.
Si è deciso per il momento di rivedere e coordinare i regolamenti di tutti,
nel rispetto di quello di ognuno (senza
affrontare qui i temi delle competenze
e della previdenza, che evidentemente vanno risolti in una fase successiva e su piani diversi), per individuare
i requisiti principali delle nostre professioni e di questa nuova, divisa in
specializzazioni.
Si tratta di identificare e spiegare la
necessità dell’esistenza di una categoria di tecnici professionisti, dei quali la
società abbia continuamente bisogno;
di una professione moderna, italiana
ed europea che sappia raggiungere la
passione dei giovani e le loro famiglie,
nell’identificazione di un interessante
sbocco lavorativo sostenibile e certo,
che sia una novità ed una necessità nel
mercato del lavoro.
Si deve definire una categoria profes-
5
geometra
dimensione
Co
rb
is
10/2011
fo
to
sionale
che abbia
la capacità
di
formare
continuamente
i
propri
i s c r i tt i ,
in modo
da renderli
obbligatoriamente, sempre
al passo con le esigenze della committenza e della società in
continuo cambiamento.
Con questo, si deve far capire ai nostri governanti che le libere professioni non sono un peso per
la società, ma una risorsa di grande
respiro, che può e deve dare un contributo concreto allo sviluppo del paese.
Di riforme il nostro paese ne ha bisogno e lo vediamo ogni giorno ovunque.
La nostra categoria, il nostro lavoro, la
nostra vita, hanno bisogno di una riforma significativa, per non adagiarsi
sulle situazioni a noi tutti note, che ci
porterebbero soltanto alla fine per consunzione e stanchezza.
Riformare non significa proporre una
lotta per conservare vecchi privilegi,
vecchie maniere comportamentali e
vecchi principi, nella disperata ricerca
di una tutela ormai insostenibile.
Riformare vuol dire stabilire nuove regole credibili per il futuro, non per l’oggi o peggio ancora, per il passato.
Vanno messe in campo delle soluzioni
coraggiose, che aprano nuovi scenari e
nuove certezze per i nostri successori,
nel comprendere che questo nostro lavoro deve farlo non “chi è” Geometra,
ma chi “sa fare” il Geometra e prima
degli altri, dobbiamo esserne convinti
noi stessi.
Edilizia
I vantaggi del
"conto energia"
Benefici economici per gli impianti fotovoltaici
(D. Interministeriale 19/02/07)
di Livio Lacosegliaz
10/2011
dimensione GEOMETRA
Livio Lacosegliaz
Tutti coloro i quali intendono co-
a)
le persone fisiche
struire un impianto fotovoltaico,
b)
le persone giuridiche
possono beneficiare degli incentivi
c)
i soggetti pubblici
previsti dalla legge. Il meccanismo
d)
i condomini di unità
del conto energia prevede infatti la
abitative
remunerazione dell’energia elettrica
Ai fini dell’accesso alle tariffe incen-
prodotta dall’impianto fotovoltaico
tivanti, gli impianti devono essere
per i primi vent’anni.
entrati in esercizio dopo l’emanazio-
Va da se, che il beneficio verrà con-
ne da parte dell’Autorità per l’ener-
cesso al titolare dell’impianto (chia-
gia, del provvedimento finalizzato a
mato anche “responsabile”) se ver-
stabilire i tempi e le condizioni per
ranno soddisfatte alcune condizioni.
l’erogazione delle tariffe incentivan-
La prima condizione essenziale per
ti, e devono essere di nuova co-
ottenere detto beneficio è quella
struzione, di rifacimento totale o di
di connettere l’impianto eseguito,
potenziamento dell’impianto; infine
alla rete dell’energia elettrica; la
non devono aver beneficiato di altri
seconda condizione stabilisce che
incentivi statali.
l’impianto dovrà produrre energia e
Il soggetto che intende realizzare
dovrà avere una dimensione nomi-
un impianto fotovoltaico e accedere
nale superiore a 1Kwp (chilowatt di
alle tariffe incentivanti, dovrà inoltra-
picco).
re al gestore di rete il progetto pre-
La normativa dettagliata sul con-
liminare dell’impianto, richiedendo
to energia, desumibile dal Decreto
contemporaneamente la connessio-
ministeriale 19.02.2007,
ne alla rete.
ha come
finalità quella di incentivare la pro-
L’Autorità per l’energia, definisce le
duzione di energia elettrica da im-
modalità secondo le quali il gesto-
pianti solari fotovoltaici, in attivazio-
re di rete comunica il punto di con-
ne dell’art. 7 del D.lgs. 29 dicembre
segna ed esegue la connessione
2003 n. 387.
dell’impianto alla rete elettrica; ad
I soggetti che possono beneficiare
impianto ultimato, il soggetto che
degli incentivi sono:
lo ha realizzato trasmette al gestore
6
mazione lavori.
Entro sessanta giorni dall’entrata in esercizio dell’impianto,
il realizzatore dell’impianto è tenuto a far pervenire al soggetto
attuatore (GSE – gestore servizi
energetici) la richiesta di concessione della pertinente tariffa
incentivante, assieme alla documentazione finale di entrata
in esercizio dell’impianto.
Il soggetto attuatore (GSE), verificato il rispetto delle dispoImpianto non integrato
sizioni in materia e della documentazione
(entro
dimensione
geometra
di rete la comunicazione di ulti-
sessanta
giorni), comunica al soggetto
Il soggetto responsabile dell’impian-
responsabile la tariffa riconosciuta.
to può contare su un ulteriore van-
Per preparare la richiesta della tariffa
taggio economico utilizzando l’ener-
incentivante e dell’eventuale premio
gia prodotta per:
abbinato all’uso efficiente dell’energia (art. 7 del D.M. in esame),
-
tale)
il soggetto responsabile può utilizzare l’apposito portale informativo
-
presentate direttamente le doman-
l’utilizzo per i propri consumi
(auto consumo)
del GSE (https://applicazioni.gse.it),
attraverso il quale possono essere
la cessione in rete (parziale o to-
-
lo scambio sul posto con la rete
elettrica
de d’incentivo assieme ad alcuni allegati.
L’autoconsumo dell’energia prodot-
La tariffa incentivante, una volta sta-
ta costituisce una fonte di ricavo
bilita, rimane invariata per i successi-
implicita, nel senso che comporta
vi venti anni. L’unità della tariffa è in
un risparmio (riduzione della bolletta
genere variabile a seconda del tipo
elettrica) in quanto consente di non
d’impianto: non integrato nell’edifi-
acquistare dalla rete l’energia elettri-
cio (sistemato a terra), parzialmente
ca autoconsumata.
integrato ad esso o totalmente inte-
L’immissione in rete dell’energia
grato, nel senso che va a sostituire
elettrica prodotta e non autoconsu-
i materiali di rivestimento esterno
mata, determina invece una fonte
dell’edificio.
di ricavo esplicita. Dallo schema che
In genere le tariffe maggiori sono ri-
segue si evidenziano i flussi di ener-
conosciute ai piccoli impianti dome-
gia elettrica scambiata con la rete di
stici fino a 3 Kw che risultano archi-
un impianto fotovoltaico.
[vedi specchietto pag. 8]
7
10/2011
tettonicamente integrati.
Flussi di energia con la rete per un impianto fotovoltaico
Flussi di energia con la rete per un impianto fotovoltaico
P = energia prodotta dall'impianto fotovoltaico (energia incentivata)
E = energia prelevata dalla rete
U = energia prodotta dall'impianto fotovoltaico e immessa nella rete
C = energia consumata dalle utenze
M1 = contatore dell'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico
M2 = contatore di misura "bidirezionale" dell'energia scambiata con la rete
Bilancio energetico del sistema
(riferito ad un determinato periodo temporale)
U-E=P-C
Nel caso del sistema elettrico costituito dall'impianto fotovoltaico connesso
alla rete e con delle utenze che consumano energia è necessario disporre di 2
o 3 contatori. Il primo per la rilevazione e registrazione della misura relativa alla
energia totale prodotta dall'impianto fotovoltaico (M1) e un secondo contatore
bidirezionale o doppio contatore (M2) per la rilevazione e registrazione delle
misure relative alla energia scambiata (immessa e/o prelevata) con la rete alla
quale l'impianto è collegato.
Durante la notte oppure quando l'impianto fotovoltaico non è in produzione
10/2011
dimensione GEOMETRA
per altre motivazioni E = C ovvero tutta l'energia consumata dalle utenze viene
prelevata dalla rete.
Quando l'impianto fotovoltaico è in produzione si possono verificare due casi:
1. P > C
in questo caso il saldo è positivo, ovvero trattasi di una cessione di energia alla
rete
2. P < C
in questo caso il saldo è negativo, ovvero trattasi di un prelievo dalla rete
segue a pag. 9
8
B
C
Impianti entrati in esercizio in
data successiva al 31 dicembre 2010 ed entro il 30 aprile
2011
Impianti entrati in esercizio
in data successiva al 31 aprile 2010 ed entro il 31 agosto
2011
Impianti entrati in esercizio in data successiva al 31
agosto 2010 ed entro il 31
dicembre 2011
Impianti fotovoltaici realizzati sugli
edifici
Altri impianti
fotovoltaici
Impianti fotovoltaici realizzati sugli
edifici
Altri impianti
fotovoltaici
Impianti fotovoltaici realizzati sugli
edifici
Altri
impianti fotovoltaici
kW
€/kWh
€/kWh
€/kWh
€/kWh
€/kWh
€/kWh
1≤P≥3
0,402
0,362
0,391
0,347
0,380
0,333
3≤P≥20
0,377
0,339
0,360
0,322
0,342
0,304
Intervallo
di
potenza
In definitiva si può dire che i vantaggi eco-
energia ceduta, il ricavato costituisce
nomici dell’impianto fotovoltaico sono
componente positiva di reddito d’impre-
costituiti dalla sommatoria dei benefici
sa, per cui soggetta all’IRPEFF o IRES/
economici ottenuti con il Conto Energia
IRAP, nonché alla ritenuta a titolo di ac-
e del risparmio derivante dall’autoprodu-
conto del 4%.
zione dell’elettricità autoconsumata.
Si precisa infine, che per gli impianti di
Per l’anno 2011 le tariffe incentivanti
potenza ≤ 20 kW, posti al servizio dell’a-
entrate in funzione nel periodi A-B-C si
bitazione o della sede ossia destinati
desumono dalla tabella sopra riportata.
a far fronte agli usi domestici dell’abi-
geometra
A
dimensione
Nuovo Conto Energia: TARIFFE INCENTIVANTI (€/kWh)
tazione o sede dell’utente, la vendita
Per quanto riguarda il trattamento fisca-
dell’energia in esubero, non realizza
le della tariffa incentivante è necessario
attività commerciale, pertanto la tariffa
riferirsi alla Circolare dell’Agenzia delle
corrisposta non assume rilevanza ne ai
Entrate d.d. 19/07/07 n. 46/E.
fini delle imposte dirette, ne ai fini delle
Tuttavia si ritiene utile puntualizzare che,
ritenute del 4% (si consiglia comunque
la tariffa incentivante è sempre esente
gli interessati di consultare la circolare
da IVA e per quanto riguarda la parte di
citata).
Impianto integrato
9
10/2011
Impianto parzialmente integrato
Sicurezza
Il pericolo dell'esposizione al sole
Il datore di lavoro è obbligato a proteggere
adeguatamente gli operatori che non possono
evitare prolungati periodi di esposizione al sole
di Antonio Tieghi
10/2011
dimensione GEOMETRA
Antonio Tieghi
La protezione dei lavoratori nei con-
lutare.
fronti degli agenti fisici è oggi discipli-
Intanto si tratta di radiazioni di media
nata al titolo VIII del D.lgs 81/2008. Il
frequenza e lunghezza d’onda (para-
capo V del titolo VIII del D.lgs 81/2008
metri che si usano per misurare tutte
recepisce la direttiva 2006/25/CE e si
le onde, comprese quelle del mare),
applica solo ai lavoratori esposti a ra-
vicine a quella componente di rag-
diazioni ottiche artificiali durante il la-
gi, che noi percepiamo come colori.
voro.
Nell’infinita gamma di colori, che noi
Visto che il campo di applicazione del
possiamo apprezzare guardando un
D.lgs 81/2008 è esteso a tutti i rischi
arcobaleno, si nota che la sequenza di
per i lavoratori, la valutazione dei rischi
apparizione è sempre la stessa: il pri-
e le relative misure di tutela vanno po-
mo colore è il rosso, l’ultimo il violetto.
ste in atto anche per i lavoratori espo-
Prima del rosso e dopo il violetto, le
sti a radiazioni ottiche di origine natura-
radiazioni sono ancora presenti, ma
le, in pratica alla radiazione solare.
il nostro occhio non le percepisce: le
INAIL (ex Ispesl) ha pubblicato in pas-
prime vengono chiamate infrarosse, le
sato un opuscolo intitolato “La radia-
seconde appunto ultraviolette.
zione solare ultravioletta: un rischio
Molti animali hanno occhi e organi
per i lavoratori all’aperto”.
specializzati per queste radiazioni; ad
La guida, anche se fa riferimento al
esempio alcuni serpenti sono capaci
vecchio Decreto Legislativo 626/94, ri-
di “vedere” l’infrarosso, utile alla loro
sulta ancora utile ed attuale e fornisce
causa, dal momento che tale radiazio-
consigli, su come prevenire e valutare
ne è emessa da qualsiasi corpo caldo,
i rischi da esposizione solare.
come altri animali compresi noi stessi.
Canicola, raggi UV ed ozono, sono
Alcuni insetti, come le api ed alcune
fattori di rischio da non sottovalutare,
farfalle, sono capaci di vedere parte
soprattutto per i lavoratori in cantiere.
delle radiazioni ultraviolette, ciò per-
Negli ultimi anni si è alzato molto il
mette loro di evidenziare meglio alcu-
livello di attenzione sui raggi ultravio-
ne caratteristiche dei fiori, che al no-
letti, o più semplicemente UV, dal mo-
stro occhio appaiono uniformi, ossia
mento che si tratta di radiazioni a tutti
dello stesso colore.
gli effetti e che le loro conseguenze
In base alla lunghezza d’onda si distin-
sull’organismo, non sono da sottova-
guono tre tipi di raggi UV, gli UVA, UVB
10
e UVC; gli ultimi sono quelli che hanno
ti” del nostro organismo, perché non
una minore lunghezza d’onda e quindi
solo fa da schermo a questo tipo di ra-
risultano più “penetranti”. Il maggiore
diazione, ma il suo dosaggio, va di pari
produttore di raggi UV è il nostro sole,
passo con l’esposizione.
che in fatto di radiazioni produce quasi
Le popolazioni delle aree più sogget-
tutto quello che si conosce.
te ad insolazione, sono infatti notoriamente scure, quasi nere, come ad
Da qualche decennio anche l’uomo si
esempio in Sudan o nel Corno d’Africa;
è messo in proprio a produrre, tramite
per contro, dove il cielo si mantiene
appositi strumenti e materiali, raggi UV
spesso nuvoloso, isole Britanniche o
di tutti i tipi e per vari scopi. La scoper-
Norvegia, la pelle è molto chiara. Da
ta che questi raggi UV uccidono una
notare che il freddo non c’entra, dal
gran varietà di microrganismi e batteri
momento che gli eschimesi o i tibetani
hanno la pelle scura!
Delle radiazioni UV provenienti dal sole
la maggior parte sono schermate per
nostra fortuna dai vari strati dell’atmosfera, in particolare la stratosfera, dove
la fascia di ozono assorbe quasi tutti i
raggi UVC. Di raggi UVB ne passa una
quantità minima, ma si tratta anche di
quelli più energetici e pericolosi; mentre gli UVA arrivano in notevole dose.
10/2011
dimensione GEOMETRA
La quantità di radiazione aumenta con
in particolare, ha fatto si che venissero
l’insolazione, ma anche con l’angola-
realizzati strumenti per la disinfezione
zione di arrivo dei raggi, ecco perché ci
continua (ad esempio nei saloni da
si distende al sole, o sotto le lampade,
parrucchiere) e più di recente, anche
oppure se le lampade sono verticali, si
per potabilizzare l’acqua senza immet-
parla di “doccia solare”. La radiazione
terci prodotti chimici.
aumenta anche con la quota, perché
Altri usi sono a carattere più industriale
diminuisce lo spessore dell’atmosfera
o scientifico, come ad esempio nelle
che i raggi devono attraversare, ogni
indagini della polizia scientifica, la qua-
1000 m c’è un aumento medio del 10-
le li adopera per riconoscere le pietre
15%. Ecco perché in montagna ci si
preziose, alcuni minerali e addirittura
abbronza di più.
nella fabbricazione dei microchip, per
Ma i raggi UV possono provenire an-
non parlare dell’abbronzatura artificiale
che dal basso, allorché attraversiamo
o degli usi ludici e spettacolari.
aree che li riflettono, ossia molto chia-
Ma la radiazione UV del nostro sole
re o bianche: la neve ne riflette addirit-
è quella che più ci interessa, perché
tura l’80%, la sabbia asciutta dal 10 al
esiste da sempre ed il nostro corpo,
30%, la spuma del mare anche il 25%,
si è adattato a difendersi dall’alba dei
i muri bianchi e i lastricati cittadini dal
tempi. Una proteina, la melanina, è
20 al 50%. Insomma in città ci si ab-
una delle “invenzioni” più “intelligen-
bronza di più!
12
geometra
dimensione
Ma la conseguenza più seria, causa-
gativi che si accompagnano all’esposi-
ta dalla penetrazione in profondità,
zione frequente e/o prolungata: si va
soprattutto a carico degli UVB, fino a
da arrossamenti e scottature, a pro-
sconvolgere il DNA delle cellule del-
blemi anche seri, come la cataratta del
la pelle, è data da tumori anche gra-
cristallino oculare, lo pterigio o ispes-
vi come il melanoma o il carcinoma
simento della cornea, la riattivazione di
squamoso, subdoli e terribili per la loro
herpes ed eritemi, dal momento che
non facile individuazione.
questi raggi sono anche immunosop-
I raggi UV hanno però anche effetti
pressori, ovvero contrastano il nostro
positivi, come quello di contribuire alla
sistema immunitario.
formazione della vitamina D, o calci-
Inoltre, questi raggi impediscono il na-
ferolo, altrimenti inattiva nell’organi-
turale ricambio di collagene nella pelle,
smo. Il nome stesso ci fa capire che
costituendo una delle principali cause
aiuta il nostro scheletro, sia nella sua
dell’invecchiamento della stessa. Non
formazione, da bambini, che nella sua
a caso la maggior parte delle rughe si
vecchiaia, contrastando ad esempio
formano sul volto e nelle mani, che
l’osteoporosi.
sono le parti perennemente esposte
Di recente, vengono emessi bolletti-
al sole.
ni relativi al livello di radiazione UV o
13
10/2011
Ma veniamo agli effetti purtroppo ne-
La canicola rappresenta il periodo di
caldo afoso e opprimente delle ore
centrali della giornata, caratterizzato
da alti valori di temperatura e umidità
e assenza di vento. In tali circostanze
l’organismo è fortemente sollecitato,
soprattutto se l’umidità atmosferica
è molto elevata. A soffrirne maggiormente è l’apparato circolatorio. Le
temperature molto elevate possono
causare crampi, esaurimento fisico o,
nella peggiore delle ipotesi, un colpo
di calore, che come è successo in alIndice UV , che dipende molto dalla
cuni cantieri quest’estate, può essere
nuvolosità, ma anche da altri fattori at-
mortale.
mosferici e astronomici, con la schematizzazione dei valori in una scala da
L’ozono si forma quando l’irraggia-
1 a 11, divisa in 5 campi colorati, dal
mento solare risulta molto intenso. I
verde al viola.
valori massimi giornalieri si registrano
Nella nostra estate raramente si supe-
nel tardo pomeriggio (all’incirca tra le
ra il valore 9, colore rosso, attestando-
16:00 e le 18:00). L’ozono che si forma
si mediamente intorno a 7-8; ma già
in prossimità del suolo (ozono tropo-
con un valore superiore a 4 è neces-
sferico) ha l’effetto di un gas irritante.
sario utilizzare opportune protezioni
Una prolungata esposizione ad elevate
(soprattutto per coloro che hanno la
concentrazioni di ozono, può provoca-
pelle chiara) offerte ad esempio, dalle
re bruciore agli occhi, irritazioni della
creme solari.
gola e della faringe, insufficienza re-
In realtà, è stato dimostrato che le cre-
spiratoria e mal di testa.
10/2011
dimensione GEOMETRA
me solari hanno scarso effetto contro
i raggi UVB, i più pericolosi perché più
I “lavoratori outdoor” sono coloro che
penetranti. Le creme dovrebbero es-
svolgono una frazione significativa del
sere utilizzate se proprio non si può
proprio orario lavorativo all’aperto e
fare a meno di esporsi al sole per la-
quindi sono esposti a patologie corre-
voro, per spostamenti necessari o co-
late con la radiazione solare. Tra le ca-
munque per una permanenza al sole,
tegorie dei lavoratori che possono es-
dovuta a motivi di forza maggiore.
sere soggette a questi rischi ci sono:
Meglio sarebbe adottare adeguati
agricoltori, giardinieri, portuali, operai
comportamenti, molto più efficaci,
di cantiere, istruttori di sport all’aperto,
come ad esempio: non esporsi tra le
benzinai, postini, bagnini, vigili urbani
11 e le 15, stare all’ombra nelle ore più
e tanti altri.
calde (ma non alberi o ombrelloni, che
La radiazione solare ultravioletta deve
in realtà fanno molto poco, soprattutto
essere considerata a tutti gli effetti un
contro i raggi UVB), usare creme pro-
rischio di natura professionale che va
tettive almeno +15.
trattato alla stregua di tutti gli altri ri-
14
e occhiali.
za al sole per un periodo più o meno
E’ opportuno dotare i lavoratori di cre-
prolungato (la variabilità è soggettiva)
me solari idonee e cappelli in tessuto
può provocare danni seri all’organismo
anti-Uv per proteggere capo e viso. I
umano.
lavoratori non devono scoprirsi, ma
I datori di lavoro devono mettere in
devono usare abiti leggeri e larghi, ma-
atto strategie di protezione dai raggi
niche e pantaloni lunghi e tessuti che
solari. Vediamone qualcuna:
proteggano dai raggi Uv. Importante è
anche la protezione degli occhi: l’espo-
Foto-protezione ambientale.
sizione prolungata (alcune ore) senza
Consiste nell’attuare una sorta di
protezione, può determinare arrossa-
schermatura con teli e con coperture,
mento e bruciore e la formazione pre-
ove possibile, al fine di creare zone
coce di cataratta.
d’ombra. Esistono anche strutture
Gli occhiali da sole proteggono anche
portatili (simili a ombrelloni) che il la-
da quella parte dello spettro visibile an-
voratore sposta secondo le proprie
cora molto energetica (luce blu) che,
esigenze. Buona prassi è quella di or-
raggiungendo la retina e contrariamen-
ganizzare il lavoro in modo da sfruttare
te agli Uva assorbiti tra la cornea e il
le ombre degli alberi o di costruzioni
cristallino, può provocare reazioni foto-
vicine e fornire al lavoratore un luogo
tossiche alla base di potenziali effetti di
ombreggiato per le pause.
degenerazione maculare senile.
1.
15
geometra
nell’ambiente di lavoro. La permanen-
Creme solari, abiti adeguati
dimensione
2.
10/2011
schi (chimici, fisici, biologici) presenti
Prevenzione incendi
Novità di legge per
le attività tecniche antincendio
Nuove norme cambiano le procedure per l'abilitazione dei professionisti
ed introducono novità procedurali
di Silvio Martinelli
Recentemente, due decreti hanno
Il Decreto prevede che possano
modificato significativamente alcune
iscriversi negli appositi elenchi del
norme relative ad obblighi e proce-
Ministero dell’interno, i tecnici pro-
dure molto importanti, che chi opera
fessionisti che siano in possesso dei
nel settore della prevenzione incendi,
seguenti requisiti:
deve assolutamente seguire.
Si tratta del cambiamento delle modalità con le quali i tecnici professionisti
Silvio Martinelli
ottengono l’abilitazione necessaria a
questa attività e possono poi, mantenerla nel tempo.
Inoltre, si osservano anche alcune modifiche alle procedure relative alle attività soggette a controllo da parte dei
Vigili del Fuoco, per le quali tra l’altro, è
cambiato l’elenco previgente, sia numericamente che qualitativamente.
Nella Gazzetta Ufficiale del 26 agosto
scorso, è stato pubblicato il Decreto
Ministeriale 5.8.2011 riguardante “Procedure e requisiti per l’autorizzazione
10/2011
dimensione GEOMETRA
e l’iscrizione dei professionisti negli
elenchi del Ministero dell’Interno”.
Questo decreto ha introdotto importanti novità per i tecnici iscritti negli
Albi Professionali di Ordini e Collegi,
intenzionati a svolgere questa attività
professionale ed a rilasciare le certi-
a) iscrizione all’albo professionale
degli ingegneri, degli architetti-pianificatori-paesaggisti e conservatori, dei
chimici, dei dottori agronomi e dottori
forestali, dei geometri e dei geometri
laureati, dei periti industriali e periti industriali laureati, degli agrotecnici ed
agrotecnici laureati, dei periti agrari e
periti agrari laureati;
b) attestazione di frequenza con esito positivo, del corso base di specializzazione di prevenzione incendi, che
dovrà avere una durata non inferiore a
120 ore e per il quale, la direzione e
la organizzazione è affidata agli Ordini
ed ai Collegi Professionali provinciali
o, d’intesa con gli stessi, alle Autorità
scolastiche o universitarie, (si ricorda
che in precedenza le ore del corso erano almeno 90).
ficazioni necessarie, nel settore della
prevenzione incendi.
segue a pag. 20
16
L’attestazione di cui sopra non e’
teso ad accertare l’idoneità dei can-
richiesta:
didati.
Va segnalato che qualcosa cambia,
a) ai professionisti appartenuti, per
anche per coloro che risultano già
almeno un anno, ai ruoli direttivi del
iscritti negli appositi elenchi.
Corpo nazionale dei vigili del fuoco
Infatti entro i prossimi 5 anni, i tecnici professionisti già iscritti, dovranno
frequentare corsi o seminari di ag-
stali, agrotecnici laureati, architetti-
giornamento in materia di prevenzio-
pianificatori-paesaggisti
conser-
ne incendi, della durata complessiva
vatori, chimici, geometri laureati, in-
di almeno 40 ore, producendo ai Col-
gegneri, periti agrari laureati e periti
legi ed agli Ordini di appartenenza, le
industriali laureati, che comprovino
attestazioni puntuali di conferma del-
di aver seguito favorevolmente, du-
le ore di aggiornamento effettuate.
rante il corso degli studi universitari,
Coloro che non si atterranno a que-
uno dei corsi d’insegnamento di cui
ste disposizioni, rischiano la sospen-
all’art. 5, comma 6 del Decreto.
sione dall’elenco fino all’avvenuto
Per i tecnici suddetti, è richiesto sol-
adempimento degli obblighi formati-
tanto il superamento dell’esame in-
vi previsti.
10/2011
dimensione GEOMETRA
b) ai dottori agronomi e dottori fore-
18
e
geometra
Altre novità emergono dal D.P.R.
1 agosto 2011, n° 151, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale n° 221 del
22 settembre 2011, contenente il
“Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli
incendi”, in vigore dal 7 ottobre 2011.
Il nuovo regolamento (recependo
dimensione
quanto previsto dalla legge 30 luglio
2010, n. 122 in materia di snellimento
dell’attività amministrativa), individua
le attività soggette alla disciplina della prevenzione incendi ed opera una
sostanziale semplificazione relativa-
attività di categoria A ed in parte,
mente agli adempimenti dovuti da
per quelle di categoria B;
parte dei soggetti interessati.
4. revisione delle modalità di presentazione delle istanze relative
i procedimenti di
valutazione
Le principali novità introdotte dal
della conformità dei progetti, ai
nuovo Regolamento sono:
controlli e sopralluoghi per il rilascio del CPI, al rinnovo dei Certi-
1. l’aggiornamento e ridefinizione
ficati di Prevenzione Incendi (per
dell’elenco delle attività sotto-
il quale cambia il periodo di vali-
poste ai controlli di prevenzione
dità), alla richiesta di deroga, alle
incendi;
verifiche in corso d’opera ed alle
2. l’introduzione di tre categorie
volture, prevedendo sia il caso in
“A, B e C”, per ciascuna delle
cui l’attivazione avvenga attraver-
attività soggette a controlli, in-
so lo Sportello Unico per le atti-
dividuate in ragione: vità produttive, sia l’eventualità
-
che si proceda tramite il Coman-
della
percentuale
di rischio di incendio; do Provinciale dei Vigili del Fuoco
-
competente.
della
dimensione
dell’impresa;
Sinteticamente ed in attesa di ulte-
-
dell’esistenza
di
specifi-
riori approfondimenti, si sottolineano
che regole tecniche;
per ora, le differenti procedure in fun-
- delle esigenze di tutela della
zione delle categorie di appartenenza
pubblica incolumità;
delle attività indicate.
3. l’individuazione di procedimen-
Per le attività di categoria A (a basso
ti differenziati, a seconda della
rischio) viene sostituito il parere di
categoria di appartenenza, con
conformità del progetto con la pre-
semplificazioni particolari per le
sentazione della Segnalazione Cer-
19
10/2011
- del settore di attività;
tificata di inizio attività (SCIA), per
rischio) è necessario ottenere la va-
consentire l’avvio immediato dell’at-
lutazione di conformità dei progetti
tività.
ai criteri di sicurezza antincendio (en-
I controlli successivi all’avvio delle
tro 60 giorni).
attività saranno effettuati a campione
In questo caso i controlli successivi
10/2011
dimensione GEOMETRA
entro 60 giorni.
Per le attività di categoria B (a rischio
medio) è necessario ottenere il parere di conformità dei progetti (entro
60 giorni).
L’attività potrà poi cominciare previa
all’avvio delle attività, saranno effettuati per tutti e non a campione, entro 60 giorni.
Nelle more dell’emanazione del decreto del Ministro dell’interno, che
presentazione della SCIA.
dovrà definire le modalità di presen-
I controlli successivi all’avvio delle at-
tazione delle istanze e la relativa do-
tività saranno effettuati a campione,
cumentazione da allegare, si appli-
entro 60 giorni.
cano le disposizioni del decreto del
Per le attività di categoria C (ad alto
Ministro dell’interno 4 maggio 1998.
20
chiedente è inferiore a 30.000 €.
Il bando resterà aperto per 365 giorni con
procedura a sportello e comunque fino ad
esaurimento dei fondi disponibili, anche se
non si esclude la possibilità di un rifinanziamento.
Il bando è scaricabile dal sito web della Provincia (www.provincia.udine.it); eventuali
informazioni e chiarimenti possono essere
richieste al Servizio Energia della Provincia
di Udine in orario di sportello (lunedì e mercoledì, dalle 11.00 alle 13.00) o telefonicamente allo 0432 279 812.
Inoltre è attivo il forum del Servizio Energia
HYPERLINK http://forum.provincia.udine.it/
forum
La Provincia di Udine premia quindi la qualità del costruito – requisito essenziale per
garantire l’efficienza energetica - e la sostenibilità degli interventi edilizi, rinnovando
anche quest’anno il suo sostegno ai cittadini ed alla prima casa, come già fatto nella
precedente edizione dello stesso bando.
Tra il 2009 e il 2010 sono state accolte infatti richieste di finanziamento per 71 nuovi
edifici e 23 ristrutturazioni, che hanno generato un volano economico per il settore edilizio quantificato in oltre 17 milioni di euro a
fronte di un contributo di 2.200.000 euro.
Non solo: il bando ha prodotto un significativo risparmio energetico (ed economico)
ed una riduzione delle emissioni di CO2 stimata in 260 tonnellate per anno.
Bando per la
promozione e
l'incentivazione
dell'efficienza
energetica in
edilizia
TAB. 1 - IMPORTI E COEFFICIENTI PER IL CALCOLO DEL CONTRIBUTO
NUOVE COSTRUZIONI (art. 4 punto 2 lett. a)b)
sono ammessi al contributo: edifici unifamiliari con superficie utile riscaldata di massimo 240 mq e unità abitative con superficie utile riscaldata di massimo 160 mq
contributo base
per nuove costruzioni
art. 4 punto 2 lett. a)
Indice temico dell'involucro "B"
per edifici fino a 140 mq sup. utile risc.
100,00 €/mq
per edifici con più di 140 mq sup. utile risc.
14.000,00 €
agli importi sopra indicati si applicano le maggiorazioni riportate di seguito
Indice termico dell'involucro "A"
coefficienti di maggiorazione
art. 4 punto 2 lett. b)
punteggio:
5
Presenza di impianti a fonti rinnovabili che coprono più del 60%
del fabbisogno di energia primaria complessiva *
-
2
Valutazione "Più"
1
Valoree ISEE inferiore a 30.000,00 €
1
maggiorazioni
(a sommario)
Punteggio:
1
+ 10
% del contributo lordo
2
+ 20
%
3
+ 30
%
4
+ 40
%
5
+ 50
%
6
+ 60
%
7 o più
+ 70
&
* fabbisogno di energia termica ed elettrica per riscaldamento, raffrescamento, acqua calda sanitaria, illuminazione, elettrodomestici ed altri usi
TAB. 2 - IMPORTI E COEFFICIENTI PER IL CALCOLO DEL CONTRIBUTO
RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DI EDIFICI ESISTENTI (art. 4 punto 3 lett. a)b)
sono ammessi al contributo: edifici unifamiliari con superficie utile riscaldata di massimo 240 mq e unità abitative con superficie utile riscaldata di massimo 160 mq
contributo base
art. 4 punto 3 lett. a)
coefficienti di
maggiorazione
art. 4 punto 3 lett. b)
maggiorazioni
(a sommario)
Indice temico dell'involucro "B"
spese fino a 80.000,00 €
30 % delle spese sostenute
agli importi sopra indicati si applicano le maggiorazioni riportate di seguito
Indice termico dell'involucro "A"
punteggio:
2
Valutazione "Più"
1
Valoree ISEE inferiore a 30.000,00 €
1
Punteggio:
1
+ 10
% del contributo lordo
2
+ 20
%
3 o più
+ 30
%
BANDO PROVINCIALE
La Provincia di Udine promuove l’efficienza
energetica e la qualità in edilizia: a partire
dal 5 dicembre 2011 sarà possibile infatti
presentare domanda di contributo per il finanziamento in conto capitale di interventi
di nuova costruzione o riqualificazione energetica di edifici esistenti nel territorio della
Provincia.
Per il bando è stato per ora stanziato un
milione di euro: sono ammessi a finanziamento edifici unifamiliari (con superficie
utile inferiore a 240 mq) e plurifamiliari (con
unità abitative con superficie inferiore a 160
mq), adibiti a residenza come prima casa.
La domanda deve essere presentata almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori, e l’erogazione del finanziamento è subordinata
al rispetto di specifici requisiti di efficienza
energetica e di qualità costruttiva, indicati
dal regolamento del bando. Sia le nuove
costruzioni che gli edifici in riqualificazione devono raggiungere un indice termico
dell’involucro “B”, definito attraverso uno
strumento di calcolo e una procedura appositamente predisposti dalla Provincia di
Udine.
Per le nuove costruzioni il contributo base
è di 100 €/mq, mentre per le riqualificazioni
è pari al 30% delle spese sostenute (spesa
ammissibile: 80.000 €). Il contributo base
può subire incrementi se l’edificio presenta un indice termico migliorativo (“A”), in
presenza di materiali sostenibili o impianti
a fonti rinnovabili, o se il valore ISEE del ri-
L'assessore provinciale
Stefano Teghil
Provincia di Udine Provincie di Udin
Attività internazionale
"OASIS"
un'idea ed un progetto
per l'acqua
Successo di una presentazione italiana in ambito FIG
di Mara Morbin
Mara Morbin è una giovane Geometra iscritta al Collegio di Vicenza e fa
parte del gruppo dei nostri Young Surveyors, cioè dei nostri giovani colleghi, che incominciano con noi a frequentare gli ambienti internazionali dei
Geometri, anche in prospettiva della prossima Working Week della FIG,
che come noto il prossimo mese di maggio, nel 2012, si terrà in Italia a
Roma.
Mara Morbin, ha presentato nell’ultima Working Week tenutasi a
Marrakech,un’interessante progetto per dotare della preziosa risorsa “acMara Morbin
qua”, le aree svantaggiate del mondo che ne sono sprovviste.
Oltre all’apprezzamento dei presenti ottenuto a Marrakech, come per altro, riscontrato anche dalle altre relazioni presentate dal nostro Consiglio
Nazionale in quel contesto, alcune settimane fa, a Mara ha scritto Mohammed Yusuf Adebayo, che è un Ingegnere che lavora per il Governo
Nigeriano. Questo funzionario governativo, ha chiesto a Mara informazioni
sul progetto presentato per le oasi d’acqua e gli impianti di depurazione
ad osmosi inversa. In particolare ha scritto: “….Taraba è uno degli Stati
del Nord della Nigeria, con una popolazione stimata, sulla base dell’ultimo
censimento, di 3 milioni di persone. Considerato l’aumento della popolazione prevedibile, siamo di fronte alla necessità di avere una fornitura
10/2011
dimensione GEOMETRA
d’acqua potabile per circa quattro milioni di persone. Taraba è circondato
da tre fiumi: Benue, Donga ed il fiume Taraba e l’acqua potrebbe provenire da questi stessi fiumi. Fatemi sapere se il progetto potrebbe essere
applicabile qui e l’azienda potrebbe essere in grado di gestire progetti di
questa dimensione. Il finanziatore del progetto, sarà il Governo Nigeriano.”
E’ senza dubbio una bella cosa ed un buon risultato, prova evidente anche
del buon lavoro che la categoria sta svolgendo in ambito internazionale.
Qui oggi, pubblichiamo con piacere la presentazione di Mara Morbin, augurandole che il suo progetto possa avere il seguito che si prospetta e che
di sicuro merita.
22
Il progetto e gli obiettivi
Oasis Water Project nasce e si sviluppa attorno ad una qualsiasi fonte
d’acqua (pozzo nuovo, esistente, diga,
fiume, lago, mare , oceano), non limitandosi a renderla potabile ed accessibile alle popolazioni, ma persegue
anche l’obiettivo di creare attorno a
questa fonte indispensabile per la vita
umana, una vera e propria comunità,
fornendo in una conveniente gestione
del territorio, tutte le infrastrutture aggiuntive che portano ad uno sviluppo
economico e sociale del territorio interessato.
In tal modo si svilupperà una nuova
società civile stabile, autosufficiente e
con il tempo sostenibile.
Esempio di una possibile applicazione del progetto
Per meglio comprendere questa importante fase desidero fare riferimento ad un progetto rivolto a portare acqua potabile nelle paludi irachene e la
quale acqua da trattare proviene dai
fiumi Tigri ed Eufrate.
Aspetti storici e culturali della zona
di intervento
I progetti per rendere vivibili le paludi
sono stati avviati dagli Usa nel 2003 in
Iraq, con l’obiettivo di ripristinare una
cultura viva che è basata sulla pesca,
la raccolta della canna da zucchero e
dei giunchi nonché dell’allevamento
del bufalo d’acqua. Attualmente in tali
paludi l’acqua é presente anche se
non in eccezionale quantità e la sua
non é una propagazione omogenea.
L’acqua non é assolutamente potabile
e non é utilizzabile dalle persone per
la propria igiene o per cucinare e non
tralasciamo il fatto che questa spesso
non raggiunge i luoghi che potrebbero essere coltivati. Per far fronte al
geometra
che vivono in territori climaticamente difficili e che migrano da un posto
all’altro alla ricerca di quanto necessario al loro sostentamento.
dimensione
Acqua fonte di vita
Fin dall’antichità l’acqua è stata fonte
di vita e culla di civiltà.
L ‘acqua é vitale per l’essere umano.
Sin dall’antichità ha favorito la nascita di diverse civiltà, culture, l’integrazione ed il commercio tra esse, lo
sviluppo dell’agricoltura ed è stato
elemento di difesa nella preistoria con
le palafitte e nel medioevo con fortificazioni circondate da corsi d’acqua di
notevole profondità.
Ubicazione
Il progetto é destinato a tutte quelle
ampie regioni geografiche del mondo
caratterizzate da persistente scarsità
d’acqua o mal governo della stessa,
caratteristiche che si ripercuotono
sulla salute delle popolazioni ed il loro
sviluppo sociale.
23
10/2011
Destinatari
E’ destinato a popolazioni sfollate a
causa di carestie, pestilenze ed inquinamento, catastrofi naturali, guerre,
le quali sono desiderose di ritrovare
altrove il loro equilibrio, ed a nomadi
bisogno di acqua potabile e portare
questa laddove non é presente con il
prezioso intervento dell’ONU, é stato
possibile riportare acqua potabile (e
con essa ripopolare) alle zone paludose irachene.
TIMEline di intervento
Una volta individuata la fonte d’acqua,
la sua tipologia (fiume, pozzo...), accertate le sue caratteristiche organolettiche, il suo grado di potabilità e se
la sua portata é più o meno sufficiente
a soddisfare la richiesta si prosegue a
redigere il progetto. Tale progetto riguarderà la scelta tipologica dell’impianto di potabilizzazione nonché il
suo dimensionamento per il corretto
trattamento e gestione delle acque e
paripasso la pianificazione e gestione
dei terreni circostanti la fonte. Questi
due aspetti, (che verranno a seguito
approfonditi), sono fondamentali in
quanto permettono di stilare una prima previsione di spesa da sottoporre
all’attenzione di organizzazioni umanitarie ed eventuali enti privati (istituti di credito, grandi industrie...) attivi
nell’ambito del sociale.
dimensione GEOMETRA
Da sinistra: prelievo acqua, in questo caso dal fiume; vasca di accumulo e trattamento, serbatoio acqua
pura e container generatore di energia; punto prelievo acque da portare ai villaggi lontani mediante camion
10/2011
Trattamento e corretta gestione
delle acque
Individuata la fonte d’acqua ed eseguite le opportune analisi si procede al
recupero dell’acqua mediante pompa
sommergibile verticale di aspirazione.
Le analisi effettuate all’acqua sono
necessarie per capire se é necessario o meno un pre-trattamento prima
di procedere tramite il meccanismo
della potabilizzazione ad osmosi inversa. Infatti fenomeni di accumulo di
materiali estranei dall’acqua (quali particelle di ferro e limo) sulla superficie
della membrana e sull’alimentatore
ed il depono all’interno del sistema di
sali poco solubili (tra cui il carbonato
di calcio, solfato di bario, solfato di
calcio, solfato di stronzio e fluoruro di
calcio) potrebbero causare problemi di
funzionamento del depuratore stesso
nonché della membrana stessa.
L’IMPIANTO DI POTABILIZZAZIONE
AD OSMOSI INVERSA é suddiviso in
4 MODULI-CONTAINER ognuno dei
quali ha una particolare funzione:
MODULO 1 di trattamento dell’acqua:
aspirazione acqua mediante pompa
sommergibile e trattamento acque
dapprima mediante filtraggio e successivamente con sistema ad osmosi
inversa il tutto gestito da un sofisticato pannello di controllo.
L’osmosi inversa è il processo in cui
si forza il passaggio delle molecole di
solvente dalla soluzione più concentrata alla soluzione meno concentrata
ottenuto applicando alla soluzione più
24
geometra
25
dimensione
quasi tutte le molecole inquinanti. Nel
processo di osmosi inversa vengono
usate membrane (costituite di sottili
pellicole) fatte in poliammide, scelta
principalmente per la sua permeabilità
all’acqua e la relativa impermeabilità
alle varie impurità disciolte, inclusi gli
ioni salini e altre piccole molecole che
non possono venire filtrate.
MODULO 2 Vasca di stoccaggio
dell’acqua depurata;
MODULO 3 Vasca di accumulo acqua
che mediante pompe di distribuzione
verrà erogata;
MODULO 4 Container per il generatore di corrente di alimentazione dell’impianto di depurazione con serbatoio
del carburante diesel: quest’ultimo si
attiverà qualora l’impianto fotovoltaico
terminasse la sua autonomia. Infatti
per l’utilizzo di energia pulita é stato
progettato ed installato sulla sommità
di ciascun modulo un piccolo sistema
fotovoltaico atto a soddisfare il fabbisogno dell’impianto di depurazione.
Oltre alla distribuzione dell’acqua in
sito é stata realizzata anche una rete
di distribuzione lunga trenta chilometri
con dislocate ogni cinquecento metri
delle fontanelle.
In loco, verranno istruite alcune persone le quali saranno poi in grado di
10/2011
concentrata una pressione maggiore
della pressione osmotica. L’osmosi
tradizionale, come notiamo nella prima immagine, si ha quando abbiamo
due soluzioni, una concentrata e l’altra diluita comunicanti mediante una
membrana. La soluzione diluita sottoposta a pressione osmotica si sposterà verso la soluzione concentrata e
le due soluzioni parificheranno il loro
rapporto acqua-sostanze disciolte: la
soluzione diluita diminuisce in quantità ed aumenterà quella concentrata.
L’Osmosi inversa, invece, avviene applicando a quest’ultima soluzione concentrata una pressione superiore alla
pressione osmotica. La membrana, in
questo caso semipermeabile, tratterrà
il concentrato e l’acqua filtrata, pura,
potrà essere utilizzata. Tale processo
rappresenta la più fine tecnica di filtrazione dell’acqua che si avvale della
filtrazione tangenziale dove il soluto
trattenuto dalle membrane viene ciclicamente asportato e convogliato nello
scarico. In questo modo la membrana rimane sempre efficiente e pulita.
L’osmosi inversa è utilizzata nel trattamento dell’acqua e la desalinizzazione sia per la rimozione di tracce di
fosfati, calcio e metalli pesanti, nonché pesticidi, materiali radioattivi e di
Avarage Water Use Per Person Per Day
US
Australia
Italy
Japan
Messico
Spain
Norway
France
Austria
Dememark
Germany
Brazil
Peru
Philippines
UK
India
China
Bangladesh
Kenya
Ghana
Nigeria
Burkina Faso
Niger
Angola
Cambogia
Ethiopia
Haiti
Rwanda
Uganda
Mozambique
0
75
150
225
300
Litres
375
450
525
600
United Nations Development Program - Human Development Report 2006
dimensione GEOMETRA
Dimensionamento villaggio
Il villaggio é nato dall’unione di due
numerosi gruppi di persone situati
nelle paludi irachene ed un terzo
gruppo di profughi che potrebbe
decidere di spostarsi ed unirsi a
loro.
Il primo gruppo é composto da circa 300 famiglie (si stimano circa
otto persone a famiglia) dislocate
in entrambi i lati del fiume Gurmet
10/2011
gestire l’intero sistema infatti responsabilizzare le persone dl villaggio sarà
sinonimo per loro di appartenenza alla
comunità ed in questo modo si verrà a
limitare il fenomeno del nomadismo.
26
Hassan (ramo dell’Eufrate).
Il secondo gruppo é composto da
circa 120 famiglie ubicato attualmente a 3km dal primo nelle vicinanze di un affluente del Gurmet
Hassan prima citato chiamato Jigair Um. Il terzo gruppo di sfollati é
composto da 350 persone che potrebbero ritornare in zona solamente se l’acqua fosse garantita tutto
l’anno.
GRUPPO 1
2400 persone (300 famiglie da 8
persone)
GRUPPO 2
960 persone (120 famiglie da 8 persone)
Pianificazione e gestione dei terreni
circostanti
Il territorio circostante alla zona di
estrazione, depurazione e distribuzione dell’acqua, verrà appositamente
studiato ed analizzato al fine di avere
un quadro conoscitivo dello stato dei
luoghi esauriente. Si procederà quindi
con:
- verifica caratteristiche geomorfologiche del terreno;
- verifica caratteristiche/variazioni climatiche durante l’anno;
- verifica delle escursioni termiche tra il giorno e la notte;
- studio dell’esposizione solare;
- studio delle piogge;
- verifica flora e fauna nonché
animali in cattività presenti
nelle zone limitrofe che possono cagionare pregiudizio a
persone, animali e raccolti.
Dopo aver redatto tale piano conoscitivo attuale si individuerà la zona di pertinenza della nostra Oasi. Mediante attenti rilievi esso verrà appositamente
urbanizzato e diviso secondo destina-
27
geometra
dimensione
zioni d’uso specifiche a seconda degli
utilizzi e delle crescenti necessità.
Ovviamente le dimensioni variano a
seconda del numero di persone e comunque sono territori talmente vasti
che il problema di reperibilità spazio
non sussiste tuttavia é giusto considerare il seguente aspetto in quanto mi
permette di comprendere quali aree
siano necessarie.
Come sappiamo tutto gravita attorno
alla preziosa fonte d’acqua la quale é
indispensabile per le persone a fine di
dissetarsi, per la detersione e per cucinare (vedere grafico sui consumi acqua/giorno mondiale); essa é necessaria per dissetare gli animali nonché per
l’irrigazione dei terreni. Qui ha inizio
una piccola economia in quanto le colture generano i propri frutti ed ortaggi
e gli animali i propri derivati, carne o
pellami. Da qui nasce il piccolo commercio, scambio prodotti, nonché piccole attività commerciali ed artigianali. Nel frattempo tutto questo genera
benessere e la popolazione aumenta
quindi nasce la richiesta di vari servizi
quali quello sanitario, dell’istruzione,
luoghi di culto e spazi aggregativi oltre
ad un crescente numero di abitazioni.
Quindi troveremo:
- la zona di distribuzione delle
acque con relative zone ombreggiate;
- piccole attività commerciali/
artigianali e di scambio;
- piccoli centri culturali, di aggregazione, culto e sanitari;
- residenze; alloggi per gli animali e deposito attrezzi;
- aree a verde e aree coltivate;
- zona di estrazione e depurazione dell’acqua con relativi
container e ad un punto di
prelievo acqua da parte di camion che la portano alle popolazioni che per la distanza non
10/2011
GRUPPO 3
350 persone
TOTALE PERSONE 3710
E’ quindi da ritenere che circa 4000
persone dovrebbero far parte del
villaggio e di conseguenza dovranno essere alimentate con acqua
potabile durante tutto l’anno.
Ipotizzando un consumo medio di
acqua al giorno per persona di 50litri (acqua da bere, cucinare e lavarsi) la produzione ottimale di acqua
potabile per questo sito dovrebbe
essere di 200m3/giorno (200.000litri/giorno).
Quindi sarà sufficiente un impianto
potabilizzatore ad osmosi inversa
della capacità di 200m3/giorno.
riescono a raggiungere la fonte. Tuttavia molti impianti, prevedono di creare una piccola
rete di acqua potabile che trasporta l’acqua ad un rubinetto
posto ad un massimo di 30km
di distanza.
Costi del progetto
La posizione di ogni oasi avrà un impatto sui costi di realizzazione in quanto fattori principali dell’aumento dei
costi sono le esigente di trasporto dei
materiali e delle strumentazioni con
relative tasse governative e dazi doga-
10/2011
dimensione GEOMETRA
nali. Il costo dell’intero progetto dipenUna volta che i container tecnici raggiungono il sito di destinazione il quale
é già stato suddiviso come precedentemente illustrato si procederà nel seguente modo:
- installazione degli impianti
con istruzione-formazione di
personale in sito atto alla sua
gestione e corretta funzione;
- consegna delle oasi d’acqua
alla nuova comunità locale
creatasi dopo un periodo di
co-gestione ovvero il fornitore tecnico affianca personale
in sito nella gestione dell’impianto.
28
derà anche dalla qualità delle acque disponibili che determineranno il tipo di
tecnologie di trattamento necessarie
per il suo miglioramento nonché dalla
tipologia di moduli richiesti per ulteriori servizi suplettivi (centri medici particolari, orfanotrofi...). Un aiuto economico dai vari enti é fondamentale per
riuscire a realizzare l’intera OASI.
Conclusioni
Oasis water project é un progetto
semplice e modulare che crescerà e
si modificherà a seconda delle necessità della comunità la quale vivendolo
ed essendo responsabilizzata sin da
-
-
-
geometra
-
mento della comunità;
sviluppo economico mediante la nascita di piccole attività
commerciali ed artigianali, di
coltura estensiva ed allevamento per raggiungere l’autosufficienza economica;
reintegro della figura delle
donne e dei bimbi con relativi
diritti all’interno della società in quanto non saranno più
costrette/i ai lavori di ricerca e
raccolta acque e viveri;
riduzione del divario culturale
ed economico con aree rurali,
urbane e paesi in via di sviluppo o sviluppati circostanti;
raggiungimento di un grado
di sostenibilità e quindi ad
essere finanziariamente ed
ecologicamente sostenibile
attraverso l’utilizzo di fonti di
energia alternative e grazie
alla propria micro-economia.
dimensione
subito nella sua gestione lo renderà
proprio. Oltre a quanto detto prima
l’oasi contribuirà a:
- miglioramento del livello della
vita delle persone;
- miglioramento dello stato di
salute della comunità grazie
alla fornitura di acqua migliorata ed alla nascita di piccoli
centri medici;
- miglioramento dello stato di
salute in quanto povertà e carestie saranno arginati;
- il benessere sociale aumenterà le maternità;
- diminuiranno la mortalità infantile ed casi di HIV, malaria
ed altre gravi patologie;
- riduzione di popolazioni nomadi le quali trovando in un luogo
quanto a loro necessario vi si
stanzieranno definitivamente;
- sviluppo sociale mediante
l’aggregazione
e l’amplia-
29
10/2011
Sopra, da sinistra: stato attuale abitazioni del primo gruppo di persone; lavori per piccola rete d'acqua
potabile; punto prelievo acque, uno ogni 500 mt fuori villaggio
Sotto, da sinistra: concept oasis water project - recinto animali; concept oasis water project - area prelievo
acqua purificata; concept oasis water project - immagine panoramica
in copertina
“I portali del Friuli Venezia Giulia”
Comune di Cividale del Friuli (UD)
dimensione
GEOMETRA
Organo ufficiale del Comitato
Regionale dei collegi dei geometri e
geometri laureati del Friuli Venezia Giulia
DIRETTORE RESPONSABILE
bruno razza
COMITATO DI REDAZIONE
PIER GIUSEPPE SERA (Go)
ANTONIO TIEGHI (Pn)
LIVIO LACOSEGLIAZ (Ts)
elio miani (Ud)
COORDINATORE DI REDAZIONE
Gloria Gobetti (Ud)
Proprietà
Organo ufficiale del Comitato
Regionale dei collegi dei geometri e
geometri laureati del Friuli Venezia Giulia
Editore, DIREZIONE,
REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE
ASSOCIAZIONE DEI GEOMETRI E GEOMETRI
LAUREATI DELLA PROVINCIA DI UDINE
per conto del Comitato Regionale dei Collegi
dei Geometri e Geometri laureati
del Friuli Venezia Giulia
Via Grazzano 5/b
33100 Udine
Tel 0432 501503
Fax 0432 504048
e-mail: [email protected]
STAMPA
dimensione GEOMETRA
Il presente numero è stato chiuso per la stampa
il 5 ottobre 2011. Tiratura 3000 copie
Via Julia, 27
33030 Basaldella di Campoformido (Ud)
Tel 0432 561302
Fax 0432 561750
Pubblicità
Scripta Manent Srl
Via Pier Paolo Pasolini 2/A
33040 Pradamano Udine
Tel 0432 - 505900
e-mail [email protected]
5/2010
AUTORIZZ. DEL TRIBUNALE DI UDINE
N. 42/92 DEL 21.11.92
PREZZO DI COPERTINA € 2,00
ARRETRATI € 3,00
ABBONAMENTO 12 NUMERI € 20,00
ABBONAMENTO ESTERO (EUROPA) € 27,00
Questo periodico è associato
all’Unione Stampa Periodica Italiana
30
Scarica

scarica PDF ottobre 2011 - Collegio dei Geometri di Udine