dimensione geometra 10 2011 Organo ufficiale del Comitato Regionale dei collegi dei Geometri e Geometri laureati del Friuli Venezia Giulia Mensile - Poste Italiane Spa - Sped. in a.p. 70% - d.c.b. - ud - Direttore responsabile BRUNO RAZZA Editoriale 6 EDILIZIA 10 SICUREZZA 16 PREVENZIONE ANTINCENDI 22 ATTIVITA' INTERNAZIONALE I regolamenti delle professioni devono essere riformati di Bruno Razza I vantaggi del "conto energia" di Livio Lacosegliaz Il pericolo dell'esposizione al sole di Antonio Tieghi Novità di legge per le attività tecniche antincendio di Silvio Martinelli geometra 4 dimensione Indice 3 07/2011 10/2011 "OASIS", un'idea e un progetto per l'acqua di Mara Morbin Editoriale I regolamenti delle professioni devono essere aggiornati La legge ci impone di rivedere il regolamento; è una grande occasione da cogliere anche per risolvere tanti nostri problemi di Bruno Razza In occasione del decreto sullo sviluppo del mese di luglio, ci siamo salvati per il rotto della cuffia, ma la norma che ha consentito quel salvataggio, ha imposto che entro dodici mesi, le categorie professionali devono rifare i loro regolamenti, assumendo a fondamen- 08/2011 10/2011 dimensione GEOMETRA Il direttore di DG Bruno Razza to della loro esistenza, i principi della liberalizzazione. Questi principi, riguardano la libertà di accesso alle professioni, la libera concorrenza sul mercato, il praticantato consapevole e retribuito, la giurisidizione indipendente dagli organismi di vertice, la delocalizzazione della rappresentatività, la semplificazione, la formazione obbligatoria, l’apertura ai dipendenti ed alle società, la pubblicità e così via. Da sempre abbiamo sentito la necessità di dover cambiare ed aggiornare le nostre regole, ma tra dibattiti, discussioni, veti incrociati ed ostacoli di ogni tipo tra centinaia di prese di posizione diverse, tante commissioni, tante promesse, tante perplessità ed indecisioni nostre e dei nostri governanti, siamo sempre rimasti fermi al 1929. Non si può pensare di lavorare nel 2011 con le regole del 1929 e ciò nonostante, abbiamo sempre cercato di conservare il nostro orticello, fingendo di non vedere la effettiva realtà dei nostri problemi e confidando di poterli risolvere 4 (magari contemporaneamente) aspettando il momento e le condizioni più favorevoli. Ora però, questo momento è arrivato, ed è obbligatorio, non possiamo lasciarcelo sfuggire. Ormai sono più di tre anni che parliamo e ci confrontiamo sul tema di istituire un nuovo ordine professionale di primo livello, cosiddetto dei “tecnici per l’ingegneria”, dove possano confluire i “vecchi” Geometri, Periti Industriali, Periti Agrari ed i nostri laureati triennali. Una iniziativa questa, sicuramente in direzione della semplificazione che tutti ci richiedono, segue la riforma già attivata del sistema scolastico e tende a fornire un lavoro intellettuale di miglior qualità, ma che ancora trova molte incertezze e perplessità al nostro interno. Così ci siamo chiesti se questo obbligo di legge (che ci costringe a metter mano ai regolamenti) non fosse l’occasione per predisporre un regolamento unico per la nuova categoria in via di definizione, oppure se fosse più conveniente che ogni categoria si preoccupasse esclusivamente del proprio status attuale. Io credo che si debbano percorrere entrambe le strade, con un deciso coordinamento tra le due ipotesi, in modo da essere comunque sempre pronti ad ogni evenienza, per supportare preparati, qualunque decisione di livello governativo e parlamentare. Abbiamo discusso e ragionato intensamente tra i tre Consigli Nazionali di Geometri, Periti Industriali e Periti Agrari, affrontando tutte le tematiche in campo. Si è deciso per il momento di rivedere e coordinare i regolamenti di tutti, nel rispetto di quello di ognuno (senza affrontare qui i temi delle competenze e della previdenza, che evidentemente vanno risolti in una fase successiva e su piani diversi), per individuare i requisiti principali delle nostre professioni e di questa nuova, divisa in specializzazioni. Si tratta di identificare e spiegare la necessità dell’esistenza di una categoria di tecnici professionisti, dei quali la società abbia continuamente bisogno; di una professione moderna, italiana ed europea che sappia raggiungere la passione dei giovani e le loro famiglie, nell’identificazione di un interessante sbocco lavorativo sostenibile e certo, che sia una novità ed una necessità nel mercato del lavoro. Si deve definire una categoria profes- 5 geometra dimensione Co rb is 10/2011 fo to sionale che abbia la capacità di formare continuamente i propri i s c r i tt i , in modo da renderli obbligatoriamente, sempre al passo con le esigenze della committenza e della società in continuo cambiamento. Con questo, si deve far capire ai nostri governanti che le libere professioni non sono un peso per la società, ma una risorsa di grande respiro, che può e deve dare un contributo concreto allo sviluppo del paese. Di riforme il nostro paese ne ha bisogno e lo vediamo ogni giorno ovunque. La nostra categoria, il nostro lavoro, la nostra vita, hanno bisogno di una riforma significativa, per non adagiarsi sulle situazioni a noi tutti note, che ci porterebbero soltanto alla fine per consunzione e stanchezza. Riformare non significa proporre una lotta per conservare vecchi privilegi, vecchie maniere comportamentali e vecchi principi, nella disperata ricerca di una tutela ormai insostenibile. Riformare vuol dire stabilire nuove regole credibili per il futuro, non per l’oggi o peggio ancora, per il passato. Vanno messe in campo delle soluzioni coraggiose, che aprano nuovi scenari e nuove certezze per i nostri successori, nel comprendere che questo nostro lavoro deve farlo non “chi è” Geometra, ma chi “sa fare” il Geometra e prima degli altri, dobbiamo esserne convinti noi stessi. Edilizia I vantaggi del "conto energia" Benefici economici per gli impianti fotovoltaici (D. Interministeriale 19/02/07) di Livio Lacosegliaz 10/2011 dimensione GEOMETRA Livio Lacosegliaz Tutti coloro i quali intendono co- a) le persone fisiche struire un impianto fotovoltaico, b) le persone giuridiche possono beneficiare degli incentivi c) i soggetti pubblici previsti dalla legge. Il meccanismo d) i condomini di unità del conto energia prevede infatti la abitative remunerazione dell’energia elettrica Ai fini dell’accesso alle tariffe incen- prodotta dall’impianto fotovoltaico tivanti, gli impianti devono essere per i primi vent’anni. entrati in esercizio dopo l’emanazio- Va da se, che il beneficio verrà con- ne da parte dell’Autorità per l’ener- cesso al titolare dell’impianto (chia- gia, del provvedimento finalizzato a mato anche “responsabile”) se ver- stabilire i tempi e le condizioni per ranno soddisfatte alcune condizioni. l’erogazione delle tariffe incentivan- La prima condizione essenziale per ti, e devono essere di nuova co- ottenere detto beneficio è quella struzione, di rifacimento totale o di di connettere l’impianto eseguito, potenziamento dell’impianto; infine alla rete dell’energia elettrica; la non devono aver beneficiato di altri seconda condizione stabilisce che incentivi statali. l’impianto dovrà produrre energia e Il soggetto che intende realizzare dovrà avere una dimensione nomi- un impianto fotovoltaico e accedere nale superiore a 1Kwp (chilowatt di alle tariffe incentivanti, dovrà inoltra- picco). re al gestore di rete il progetto pre- La normativa dettagliata sul con- liminare dell’impianto, richiedendo to energia, desumibile dal Decreto contemporaneamente la connessio- ministeriale 19.02.2007, ne alla rete. ha come finalità quella di incentivare la pro- L’Autorità per l’energia, definisce le duzione di energia elettrica da im- modalità secondo le quali il gesto- pianti solari fotovoltaici, in attivazio- re di rete comunica il punto di con- ne dell’art. 7 del D.lgs. 29 dicembre segna ed esegue la connessione 2003 n. 387. dell’impianto alla rete elettrica; ad I soggetti che possono beneficiare impianto ultimato, il soggetto che degli incentivi sono: lo ha realizzato trasmette al gestore 6 mazione lavori. Entro sessanta giorni dall’entrata in esercizio dell’impianto, il realizzatore dell’impianto è tenuto a far pervenire al soggetto attuatore (GSE – gestore servizi energetici) la richiesta di concessione della pertinente tariffa incentivante, assieme alla documentazione finale di entrata in esercizio dell’impianto. Il soggetto attuatore (GSE), verificato il rispetto delle dispoImpianto non integrato sizioni in materia e della documentazione (entro dimensione geometra di rete la comunicazione di ulti- sessanta giorni), comunica al soggetto Il soggetto responsabile dell’impian- responsabile la tariffa riconosciuta. to può contare su un ulteriore van- Per preparare la richiesta della tariffa taggio economico utilizzando l’ener- incentivante e dell’eventuale premio gia prodotta per: abbinato all’uso efficiente dell’energia (art. 7 del D.M. in esame), - tale) il soggetto responsabile può utilizzare l’apposito portale informativo - presentate direttamente le doman- l’utilizzo per i propri consumi (auto consumo) del GSE (https://applicazioni.gse.it), attraverso il quale possono essere la cessione in rete (parziale o to- - lo scambio sul posto con la rete elettrica de d’incentivo assieme ad alcuni allegati. L’autoconsumo dell’energia prodot- La tariffa incentivante, una volta sta- ta costituisce una fonte di ricavo bilita, rimane invariata per i successi- implicita, nel senso che comporta vi venti anni. L’unità della tariffa è in un risparmio (riduzione della bolletta genere variabile a seconda del tipo elettrica) in quanto consente di non d’impianto: non integrato nell’edifi- acquistare dalla rete l’energia elettri- cio (sistemato a terra), parzialmente ca autoconsumata. integrato ad esso o totalmente inte- L’immissione in rete dell’energia grato, nel senso che va a sostituire elettrica prodotta e non autoconsu- i materiali di rivestimento esterno mata, determina invece una fonte dell’edificio. di ricavo esplicita. Dallo schema che In genere le tariffe maggiori sono ri- segue si evidenziano i flussi di ener- conosciute ai piccoli impianti dome- gia elettrica scambiata con la rete di stici fino a 3 Kw che risultano archi- un impianto fotovoltaico. [vedi specchietto pag. 8] 7 10/2011 tettonicamente integrati. Flussi di energia con la rete per un impianto fotovoltaico Flussi di energia con la rete per un impianto fotovoltaico P = energia prodotta dall'impianto fotovoltaico (energia incentivata) E = energia prelevata dalla rete U = energia prodotta dall'impianto fotovoltaico e immessa nella rete C = energia consumata dalle utenze M1 = contatore dell'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico M2 = contatore di misura "bidirezionale" dell'energia scambiata con la rete Bilancio energetico del sistema (riferito ad un determinato periodo temporale) U-E=P-C Nel caso del sistema elettrico costituito dall'impianto fotovoltaico connesso alla rete e con delle utenze che consumano energia è necessario disporre di 2 o 3 contatori. Il primo per la rilevazione e registrazione della misura relativa alla energia totale prodotta dall'impianto fotovoltaico (M1) e un secondo contatore bidirezionale o doppio contatore (M2) per la rilevazione e registrazione delle misure relative alla energia scambiata (immessa e/o prelevata) con la rete alla quale l'impianto è collegato. Durante la notte oppure quando l'impianto fotovoltaico non è in produzione 10/2011 dimensione GEOMETRA per altre motivazioni E = C ovvero tutta l'energia consumata dalle utenze viene prelevata dalla rete. Quando l'impianto fotovoltaico è in produzione si possono verificare due casi: 1. P > C in questo caso il saldo è positivo, ovvero trattasi di una cessione di energia alla rete 2. P < C in questo caso il saldo è negativo, ovvero trattasi di un prelievo dalla rete segue a pag. 9 8 B C Impianti entrati in esercizio in data successiva al 31 dicembre 2010 ed entro il 30 aprile 2011 Impianti entrati in esercizio in data successiva al 31 aprile 2010 ed entro il 31 agosto 2011 Impianti entrati in esercizio in data successiva al 31 agosto 2010 ed entro il 31 dicembre 2011 Impianti fotovoltaici realizzati sugli edifici Altri impianti fotovoltaici Impianti fotovoltaici realizzati sugli edifici Altri impianti fotovoltaici Impianti fotovoltaici realizzati sugli edifici Altri impianti fotovoltaici kW €/kWh €/kWh €/kWh €/kWh €/kWh €/kWh 1≤P≥3 0,402 0,362 0,391 0,347 0,380 0,333 3≤P≥20 0,377 0,339 0,360 0,322 0,342 0,304 Intervallo di potenza In definitiva si può dire che i vantaggi eco- energia ceduta, il ricavato costituisce nomici dell’impianto fotovoltaico sono componente positiva di reddito d’impre- costituiti dalla sommatoria dei benefici sa, per cui soggetta all’IRPEFF o IRES/ economici ottenuti con il Conto Energia IRAP, nonché alla ritenuta a titolo di ac- e del risparmio derivante dall’autoprodu- conto del 4%. zione dell’elettricità autoconsumata. Si precisa infine, che per gli impianti di Per l’anno 2011 le tariffe incentivanti potenza ≤ 20 kW, posti al servizio dell’a- entrate in funzione nel periodi A-B-C si bitazione o della sede ossia destinati desumono dalla tabella sopra riportata. a far fronte agli usi domestici dell’abi- geometra A dimensione Nuovo Conto Energia: TARIFFE INCENTIVANTI (€/kWh) tazione o sede dell’utente, la vendita Per quanto riguarda il trattamento fisca- dell’energia in esubero, non realizza le della tariffa incentivante è necessario attività commerciale, pertanto la tariffa riferirsi alla Circolare dell’Agenzia delle corrisposta non assume rilevanza ne ai Entrate d.d. 19/07/07 n. 46/E. fini delle imposte dirette, ne ai fini delle Tuttavia si ritiene utile puntualizzare che, ritenute del 4% (si consiglia comunque la tariffa incentivante è sempre esente gli interessati di consultare la circolare da IVA e per quanto riguarda la parte di citata). Impianto integrato 9 10/2011 Impianto parzialmente integrato Sicurezza Il pericolo dell'esposizione al sole Il datore di lavoro è obbligato a proteggere adeguatamente gli operatori che non possono evitare prolungati periodi di esposizione al sole di Antonio Tieghi 10/2011 dimensione GEOMETRA Antonio Tieghi La protezione dei lavoratori nei con- lutare. fronti degli agenti fisici è oggi discipli- Intanto si tratta di radiazioni di media nata al titolo VIII del D.lgs 81/2008. Il frequenza e lunghezza d’onda (para- capo V del titolo VIII del D.lgs 81/2008 metri che si usano per misurare tutte recepisce la direttiva 2006/25/CE e si le onde, comprese quelle del mare), applica solo ai lavoratori esposti a ra- vicine a quella componente di rag- diazioni ottiche artificiali durante il la- gi, che noi percepiamo come colori. voro. Nell’infinita gamma di colori, che noi Visto che il campo di applicazione del possiamo apprezzare guardando un D.lgs 81/2008 è esteso a tutti i rischi arcobaleno, si nota che la sequenza di per i lavoratori, la valutazione dei rischi apparizione è sempre la stessa: il pri- e le relative misure di tutela vanno po- mo colore è il rosso, l’ultimo il violetto. ste in atto anche per i lavoratori espo- Prima del rosso e dopo il violetto, le sti a radiazioni ottiche di origine natura- radiazioni sono ancora presenti, ma le, in pratica alla radiazione solare. il nostro occhio non le percepisce: le INAIL (ex Ispesl) ha pubblicato in pas- prime vengono chiamate infrarosse, le sato un opuscolo intitolato “La radia- seconde appunto ultraviolette. zione solare ultravioletta: un rischio Molti animali hanno occhi e organi per i lavoratori all’aperto”. specializzati per queste radiazioni; ad La guida, anche se fa riferimento al esempio alcuni serpenti sono capaci vecchio Decreto Legislativo 626/94, ri- di “vedere” l’infrarosso, utile alla loro sulta ancora utile ed attuale e fornisce causa, dal momento che tale radiazio- consigli, su come prevenire e valutare ne è emessa da qualsiasi corpo caldo, i rischi da esposizione solare. come altri animali compresi noi stessi. Canicola, raggi UV ed ozono, sono Alcuni insetti, come le api ed alcune fattori di rischio da non sottovalutare, farfalle, sono capaci di vedere parte soprattutto per i lavoratori in cantiere. delle radiazioni ultraviolette, ciò per- Negli ultimi anni si è alzato molto il mette loro di evidenziare meglio alcu- livello di attenzione sui raggi ultravio- ne caratteristiche dei fiori, che al no- letti, o più semplicemente UV, dal mo- stro occhio appaiono uniformi, ossia mento che si tratta di radiazioni a tutti dello stesso colore. gli effetti e che le loro conseguenze In base alla lunghezza d’onda si distin- sull’organismo, non sono da sottova- guono tre tipi di raggi UV, gli UVA, UVB 10 e UVC; gli ultimi sono quelli che hanno ti” del nostro organismo, perché non una minore lunghezza d’onda e quindi solo fa da schermo a questo tipo di ra- risultano più “penetranti”. Il maggiore diazione, ma il suo dosaggio, va di pari produttore di raggi UV è il nostro sole, passo con l’esposizione. che in fatto di radiazioni produce quasi Le popolazioni delle aree più sogget- tutto quello che si conosce. te ad insolazione, sono infatti notoriamente scure, quasi nere, come ad Da qualche decennio anche l’uomo si esempio in Sudan o nel Corno d’Africa; è messo in proprio a produrre, tramite per contro, dove il cielo si mantiene appositi strumenti e materiali, raggi UV spesso nuvoloso, isole Britanniche o di tutti i tipi e per vari scopi. La scoper- Norvegia, la pelle è molto chiara. Da ta che questi raggi UV uccidono una notare che il freddo non c’entra, dal gran varietà di microrganismi e batteri momento che gli eschimesi o i tibetani hanno la pelle scura! Delle radiazioni UV provenienti dal sole la maggior parte sono schermate per nostra fortuna dai vari strati dell’atmosfera, in particolare la stratosfera, dove la fascia di ozono assorbe quasi tutti i raggi UVC. Di raggi UVB ne passa una quantità minima, ma si tratta anche di quelli più energetici e pericolosi; mentre gli UVA arrivano in notevole dose. 10/2011 dimensione GEOMETRA La quantità di radiazione aumenta con in particolare, ha fatto si che venissero l’insolazione, ma anche con l’angola- realizzati strumenti per la disinfezione zione di arrivo dei raggi, ecco perché ci continua (ad esempio nei saloni da si distende al sole, o sotto le lampade, parrucchiere) e più di recente, anche oppure se le lampade sono verticali, si per potabilizzare l’acqua senza immet- parla di “doccia solare”. La radiazione terci prodotti chimici. aumenta anche con la quota, perché Altri usi sono a carattere più industriale diminuisce lo spessore dell’atmosfera o scientifico, come ad esempio nelle che i raggi devono attraversare, ogni indagini della polizia scientifica, la qua- 1000 m c’è un aumento medio del 10- le li adopera per riconoscere le pietre 15%. Ecco perché in montagna ci si preziose, alcuni minerali e addirittura abbronza di più. nella fabbricazione dei microchip, per Ma i raggi UV possono provenire an- non parlare dell’abbronzatura artificiale che dal basso, allorché attraversiamo o degli usi ludici e spettacolari. aree che li riflettono, ossia molto chia- Ma la radiazione UV del nostro sole re o bianche: la neve ne riflette addirit- è quella che più ci interessa, perché tura l’80%, la sabbia asciutta dal 10 al esiste da sempre ed il nostro corpo, 30%, la spuma del mare anche il 25%, si è adattato a difendersi dall’alba dei i muri bianchi e i lastricati cittadini dal tempi. Una proteina, la melanina, è 20 al 50%. Insomma in città ci si ab- una delle “invenzioni” più “intelligen- bronza di più! 12 geometra dimensione Ma la conseguenza più seria, causa- gativi che si accompagnano all’esposi- ta dalla penetrazione in profondità, zione frequente e/o prolungata: si va soprattutto a carico degli UVB, fino a da arrossamenti e scottature, a pro- sconvolgere il DNA delle cellule del- blemi anche seri, come la cataratta del la pelle, è data da tumori anche gra- cristallino oculare, lo pterigio o ispes- vi come il melanoma o il carcinoma simento della cornea, la riattivazione di squamoso, subdoli e terribili per la loro herpes ed eritemi, dal momento che non facile individuazione. questi raggi sono anche immunosop- I raggi UV hanno però anche effetti pressori, ovvero contrastano il nostro positivi, come quello di contribuire alla sistema immunitario. formazione della vitamina D, o calci- Inoltre, questi raggi impediscono il na- ferolo, altrimenti inattiva nell’organi- turale ricambio di collagene nella pelle, smo. Il nome stesso ci fa capire che costituendo una delle principali cause aiuta il nostro scheletro, sia nella sua dell’invecchiamento della stessa. Non formazione, da bambini, che nella sua a caso la maggior parte delle rughe si vecchiaia, contrastando ad esempio formano sul volto e nelle mani, che l’osteoporosi. sono le parti perennemente esposte Di recente, vengono emessi bolletti- al sole. ni relativi al livello di radiazione UV o 13 10/2011 Ma veniamo agli effetti purtroppo ne- La canicola rappresenta il periodo di caldo afoso e opprimente delle ore centrali della giornata, caratterizzato da alti valori di temperatura e umidità e assenza di vento. In tali circostanze l’organismo è fortemente sollecitato, soprattutto se l’umidità atmosferica è molto elevata. A soffrirne maggiormente è l’apparato circolatorio. Le temperature molto elevate possono causare crampi, esaurimento fisico o, nella peggiore delle ipotesi, un colpo di calore, che come è successo in alIndice UV , che dipende molto dalla cuni cantieri quest’estate, può essere nuvolosità, ma anche da altri fattori at- mortale. mosferici e astronomici, con la schematizzazione dei valori in una scala da L’ozono si forma quando l’irraggia- 1 a 11, divisa in 5 campi colorati, dal mento solare risulta molto intenso. I verde al viola. valori massimi giornalieri si registrano Nella nostra estate raramente si supe- nel tardo pomeriggio (all’incirca tra le ra il valore 9, colore rosso, attestando- 16:00 e le 18:00). L’ozono che si forma si mediamente intorno a 7-8; ma già in prossimità del suolo (ozono tropo- con un valore superiore a 4 è neces- sferico) ha l’effetto di un gas irritante. sario utilizzare opportune protezioni Una prolungata esposizione ad elevate (soprattutto per coloro che hanno la concentrazioni di ozono, può provoca- pelle chiara) offerte ad esempio, dalle re bruciore agli occhi, irritazioni della creme solari. gola e della faringe, insufficienza re- In realtà, è stato dimostrato che le cre- spiratoria e mal di testa. 10/2011 dimensione GEOMETRA me solari hanno scarso effetto contro i raggi UVB, i più pericolosi perché più I “lavoratori outdoor” sono coloro che penetranti. Le creme dovrebbero es- svolgono una frazione significativa del sere utilizzate se proprio non si può proprio orario lavorativo all’aperto e fare a meno di esporsi al sole per la- quindi sono esposti a patologie corre- voro, per spostamenti necessari o co- late con la radiazione solare. Tra le ca- munque per una permanenza al sole, tegorie dei lavoratori che possono es- dovuta a motivi di forza maggiore. sere soggette a questi rischi ci sono: Meglio sarebbe adottare adeguati agricoltori, giardinieri, portuali, operai comportamenti, molto più efficaci, di cantiere, istruttori di sport all’aperto, come ad esempio: non esporsi tra le benzinai, postini, bagnini, vigili urbani 11 e le 15, stare all’ombra nelle ore più e tanti altri. calde (ma non alberi o ombrelloni, che La radiazione solare ultravioletta deve in realtà fanno molto poco, soprattutto essere considerata a tutti gli effetti un contro i raggi UVB), usare creme pro- rischio di natura professionale che va tettive almeno +15. trattato alla stregua di tutti gli altri ri- 14 e occhiali. za al sole per un periodo più o meno E’ opportuno dotare i lavoratori di cre- prolungato (la variabilità è soggettiva) me solari idonee e cappelli in tessuto può provocare danni seri all’organismo anti-Uv per proteggere capo e viso. I umano. lavoratori non devono scoprirsi, ma I datori di lavoro devono mettere in devono usare abiti leggeri e larghi, ma- atto strategie di protezione dai raggi niche e pantaloni lunghi e tessuti che solari. Vediamone qualcuna: proteggano dai raggi Uv. Importante è anche la protezione degli occhi: l’espo- Foto-protezione ambientale. sizione prolungata (alcune ore) senza Consiste nell’attuare una sorta di protezione, può determinare arrossa- schermatura con teli e con coperture, mento e bruciore e la formazione pre- ove possibile, al fine di creare zone coce di cataratta. d’ombra. Esistono anche strutture Gli occhiali da sole proteggono anche portatili (simili a ombrelloni) che il la- da quella parte dello spettro visibile an- voratore sposta secondo le proprie cora molto energetica (luce blu) che, esigenze. Buona prassi è quella di or- raggiungendo la retina e contrariamen- ganizzare il lavoro in modo da sfruttare te agli Uva assorbiti tra la cornea e il le ombre degli alberi o di costruzioni cristallino, può provocare reazioni foto- vicine e fornire al lavoratore un luogo tossiche alla base di potenziali effetti di ombreggiato per le pause. degenerazione maculare senile. 1. 15 geometra nell’ambiente di lavoro. La permanen- Creme solari, abiti adeguati dimensione 2. 10/2011 schi (chimici, fisici, biologici) presenti Prevenzione incendi Novità di legge per le attività tecniche antincendio Nuove norme cambiano le procedure per l'abilitazione dei professionisti ed introducono novità procedurali di Silvio Martinelli Recentemente, due decreti hanno Il Decreto prevede che possano modificato significativamente alcune iscriversi negli appositi elenchi del norme relative ad obblighi e proce- Ministero dell’interno, i tecnici pro- dure molto importanti, che chi opera fessionisti che siano in possesso dei nel settore della prevenzione incendi, seguenti requisiti: deve assolutamente seguire. Si tratta del cambiamento delle modalità con le quali i tecnici professionisti Silvio Martinelli ottengono l’abilitazione necessaria a questa attività e possono poi, mantenerla nel tempo. Inoltre, si osservano anche alcune modifiche alle procedure relative alle attività soggette a controllo da parte dei Vigili del Fuoco, per le quali tra l’altro, è cambiato l’elenco previgente, sia numericamente che qualitativamente. Nella Gazzetta Ufficiale del 26 agosto scorso, è stato pubblicato il Decreto Ministeriale 5.8.2011 riguardante “Procedure e requisiti per l’autorizzazione 10/2011 dimensione GEOMETRA e l’iscrizione dei professionisti negli elenchi del Ministero dell’Interno”. Questo decreto ha introdotto importanti novità per i tecnici iscritti negli Albi Professionali di Ordini e Collegi, intenzionati a svolgere questa attività professionale ed a rilasciare le certi- a) iscrizione all’albo professionale degli ingegneri, degli architetti-pianificatori-paesaggisti e conservatori, dei chimici, dei dottori agronomi e dottori forestali, dei geometri e dei geometri laureati, dei periti industriali e periti industriali laureati, degli agrotecnici ed agrotecnici laureati, dei periti agrari e periti agrari laureati; b) attestazione di frequenza con esito positivo, del corso base di specializzazione di prevenzione incendi, che dovrà avere una durata non inferiore a 120 ore e per il quale, la direzione e la organizzazione è affidata agli Ordini ed ai Collegi Professionali provinciali o, d’intesa con gli stessi, alle Autorità scolastiche o universitarie, (si ricorda che in precedenza le ore del corso erano almeno 90). ficazioni necessarie, nel settore della prevenzione incendi. segue a pag. 20 16 L’attestazione di cui sopra non e’ teso ad accertare l’idoneità dei can- richiesta: didati. Va segnalato che qualcosa cambia, a) ai professionisti appartenuti, per anche per coloro che risultano già almeno un anno, ai ruoli direttivi del iscritti negli appositi elenchi. Corpo nazionale dei vigili del fuoco Infatti entro i prossimi 5 anni, i tecnici professionisti già iscritti, dovranno frequentare corsi o seminari di ag- stali, agrotecnici laureati, architetti- giornamento in materia di prevenzio- pianificatori-paesaggisti conser- ne incendi, della durata complessiva vatori, chimici, geometri laureati, in- di almeno 40 ore, producendo ai Col- gegneri, periti agrari laureati e periti legi ed agli Ordini di appartenenza, le industriali laureati, che comprovino attestazioni puntuali di conferma del- di aver seguito favorevolmente, du- le ore di aggiornamento effettuate. rante il corso degli studi universitari, Coloro che non si atterranno a que- uno dei corsi d’insegnamento di cui ste disposizioni, rischiano la sospen- all’art. 5, comma 6 del Decreto. sione dall’elenco fino all’avvenuto Per i tecnici suddetti, è richiesto sol- adempimento degli obblighi formati- tanto il superamento dell’esame in- vi previsti. 10/2011 dimensione GEOMETRA b) ai dottori agronomi e dottori fore- 18 e geometra Altre novità emergono dal D.P.R. 1 agosto 2011, n° 151, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n° 221 del 22 settembre 2011, contenente il “Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi”, in vigore dal 7 ottobre 2011. Il nuovo regolamento (recependo dimensione quanto previsto dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 in materia di snellimento dell’attività amministrativa), individua le attività soggette alla disciplina della prevenzione incendi ed opera una sostanziale semplificazione relativa- attività di categoria A ed in parte, mente agli adempimenti dovuti da per quelle di categoria B; parte dei soggetti interessati. 4. revisione delle modalità di presentazione delle istanze relative i procedimenti di valutazione Le principali novità introdotte dal della conformità dei progetti, ai nuovo Regolamento sono: controlli e sopralluoghi per il rilascio del CPI, al rinnovo dei Certi- 1. l’aggiornamento e ridefinizione ficati di Prevenzione Incendi (per dell’elenco delle attività sotto- il quale cambia il periodo di vali- poste ai controlli di prevenzione dità), alla richiesta di deroga, alle incendi; verifiche in corso d’opera ed alle 2. l’introduzione di tre categorie volture, prevedendo sia il caso in “A, B e C”, per ciascuna delle cui l’attivazione avvenga attraver- attività soggette a controlli, in- so lo Sportello Unico per le atti- dividuate in ragione: vità produttive, sia l’eventualità - che si proceda tramite il Coman- della percentuale di rischio di incendio; do Provinciale dei Vigili del Fuoco - competente. della dimensione dell’impresa; Sinteticamente ed in attesa di ulte- - dell’esistenza di specifi- riori approfondimenti, si sottolineano che regole tecniche; per ora, le differenti procedure in fun- - delle esigenze di tutela della zione delle categorie di appartenenza pubblica incolumità; delle attività indicate. 3. l’individuazione di procedimen- Per le attività di categoria A (a basso ti differenziati, a seconda della rischio) viene sostituito il parere di categoria di appartenenza, con conformità del progetto con la pre- semplificazioni particolari per le sentazione della Segnalazione Cer- 19 10/2011 - del settore di attività; tificata di inizio attività (SCIA), per rischio) è necessario ottenere la va- consentire l’avvio immediato dell’at- lutazione di conformità dei progetti tività. ai criteri di sicurezza antincendio (en- I controlli successivi all’avvio delle tro 60 giorni). attività saranno effettuati a campione In questo caso i controlli successivi 10/2011 dimensione GEOMETRA entro 60 giorni. Per le attività di categoria B (a rischio medio) è necessario ottenere il parere di conformità dei progetti (entro 60 giorni). L’attività potrà poi cominciare previa all’avvio delle attività, saranno effettuati per tutti e non a campione, entro 60 giorni. Nelle more dell’emanazione del decreto del Ministro dell’interno, che presentazione della SCIA. dovrà definire le modalità di presen- I controlli successivi all’avvio delle at- tazione delle istanze e la relativa do- tività saranno effettuati a campione, cumentazione da allegare, si appli- entro 60 giorni. cano le disposizioni del decreto del Per le attività di categoria C (ad alto Ministro dell’interno 4 maggio 1998. 20 chiedente è inferiore a 30.000 €. Il bando resterà aperto per 365 giorni con procedura a sportello e comunque fino ad esaurimento dei fondi disponibili, anche se non si esclude la possibilità di un rifinanziamento. Il bando è scaricabile dal sito web della Provincia (www.provincia.udine.it); eventuali informazioni e chiarimenti possono essere richieste al Servizio Energia della Provincia di Udine in orario di sportello (lunedì e mercoledì, dalle 11.00 alle 13.00) o telefonicamente allo 0432 279 812. Inoltre è attivo il forum del Servizio Energia HYPERLINK http://forum.provincia.udine.it/ forum La Provincia di Udine premia quindi la qualità del costruito – requisito essenziale per garantire l’efficienza energetica - e la sostenibilità degli interventi edilizi, rinnovando anche quest’anno il suo sostegno ai cittadini ed alla prima casa, come già fatto nella precedente edizione dello stesso bando. Tra il 2009 e il 2010 sono state accolte infatti richieste di finanziamento per 71 nuovi edifici e 23 ristrutturazioni, che hanno generato un volano economico per il settore edilizio quantificato in oltre 17 milioni di euro a fronte di un contributo di 2.200.000 euro. Non solo: il bando ha prodotto un significativo risparmio energetico (ed economico) ed una riduzione delle emissioni di CO2 stimata in 260 tonnellate per anno. Bando per la promozione e l'incentivazione dell'efficienza energetica in edilizia TAB. 1 - IMPORTI E COEFFICIENTI PER IL CALCOLO DEL CONTRIBUTO NUOVE COSTRUZIONI (art. 4 punto 2 lett. a)b) sono ammessi al contributo: edifici unifamiliari con superficie utile riscaldata di massimo 240 mq e unità abitative con superficie utile riscaldata di massimo 160 mq contributo base per nuove costruzioni art. 4 punto 2 lett. a) Indice temico dell'involucro "B" per edifici fino a 140 mq sup. utile risc. 100,00 €/mq per edifici con più di 140 mq sup. utile risc. 14.000,00 € agli importi sopra indicati si applicano le maggiorazioni riportate di seguito Indice termico dell'involucro "A" coefficienti di maggiorazione art. 4 punto 2 lett. b) punteggio: 5 Presenza di impianti a fonti rinnovabili che coprono più del 60% del fabbisogno di energia primaria complessiva * - 2 Valutazione "Più" 1 Valoree ISEE inferiore a 30.000,00 € 1 maggiorazioni (a sommario) Punteggio: 1 + 10 % del contributo lordo 2 + 20 % 3 + 30 % 4 + 40 % 5 + 50 % 6 + 60 % 7 o più + 70 & * fabbisogno di energia termica ed elettrica per riscaldamento, raffrescamento, acqua calda sanitaria, illuminazione, elettrodomestici ed altri usi TAB. 2 - IMPORTI E COEFFICIENTI PER IL CALCOLO DEL CONTRIBUTO RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DI EDIFICI ESISTENTI (art. 4 punto 3 lett. a)b) sono ammessi al contributo: edifici unifamiliari con superficie utile riscaldata di massimo 240 mq e unità abitative con superficie utile riscaldata di massimo 160 mq contributo base art. 4 punto 3 lett. a) coefficienti di maggiorazione art. 4 punto 3 lett. b) maggiorazioni (a sommario) Indice temico dell'involucro "B" spese fino a 80.000,00 € 30 % delle spese sostenute agli importi sopra indicati si applicano le maggiorazioni riportate di seguito Indice termico dell'involucro "A" punteggio: 2 Valutazione "Più" 1 Valoree ISEE inferiore a 30.000,00 € 1 Punteggio: 1 + 10 % del contributo lordo 2 + 20 % 3 o più + 30 % BANDO PROVINCIALE La Provincia di Udine promuove l’efficienza energetica e la qualità in edilizia: a partire dal 5 dicembre 2011 sarà possibile infatti presentare domanda di contributo per il finanziamento in conto capitale di interventi di nuova costruzione o riqualificazione energetica di edifici esistenti nel territorio della Provincia. Per il bando è stato per ora stanziato un milione di euro: sono ammessi a finanziamento edifici unifamiliari (con superficie utile inferiore a 240 mq) e plurifamiliari (con unità abitative con superficie inferiore a 160 mq), adibiti a residenza come prima casa. La domanda deve essere presentata almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori, e l’erogazione del finanziamento è subordinata al rispetto di specifici requisiti di efficienza energetica e di qualità costruttiva, indicati dal regolamento del bando. Sia le nuove costruzioni che gli edifici in riqualificazione devono raggiungere un indice termico dell’involucro “B”, definito attraverso uno strumento di calcolo e una procedura appositamente predisposti dalla Provincia di Udine. Per le nuove costruzioni il contributo base è di 100 €/mq, mentre per le riqualificazioni è pari al 30% delle spese sostenute (spesa ammissibile: 80.000 €). Il contributo base può subire incrementi se l’edificio presenta un indice termico migliorativo (“A”), in presenza di materiali sostenibili o impianti a fonti rinnovabili, o se il valore ISEE del ri- L'assessore provinciale Stefano Teghil Provincia di Udine Provincie di Udin Attività internazionale "OASIS" un'idea ed un progetto per l'acqua Successo di una presentazione italiana in ambito FIG di Mara Morbin Mara Morbin è una giovane Geometra iscritta al Collegio di Vicenza e fa parte del gruppo dei nostri Young Surveyors, cioè dei nostri giovani colleghi, che incominciano con noi a frequentare gli ambienti internazionali dei Geometri, anche in prospettiva della prossima Working Week della FIG, che come noto il prossimo mese di maggio, nel 2012, si terrà in Italia a Roma. Mara Morbin, ha presentato nell’ultima Working Week tenutasi a Marrakech,un’interessante progetto per dotare della preziosa risorsa “acMara Morbin qua”, le aree svantaggiate del mondo che ne sono sprovviste. Oltre all’apprezzamento dei presenti ottenuto a Marrakech, come per altro, riscontrato anche dalle altre relazioni presentate dal nostro Consiglio Nazionale in quel contesto, alcune settimane fa, a Mara ha scritto Mohammed Yusuf Adebayo, che è un Ingegnere che lavora per il Governo Nigeriano. Questo funzionario governativo, ha chiesto a Mara informazioni sul progetto presentato per le oasi d’acqua e gli impianti di depurazione ad osmosi inversa. In particolare ha scritto: “….Taraba è uno degli Stati del Nord della Nigeria, con una popolazione stimata, sulla base dell’ultimo censimento, di 3 milioni di persone. Considerato l’aumento della popolazione prevedibile, siamo di fronte alla necessità di avere una fornitura 10/2011 dimensione GEOMETRA d’acqua potabile per circa quattro milioni di persone. Taraba è circondato da tre fiumi: Benue, Donga ed il fiume Taraba e l’acqua potrebbe provenire da questi stessi fiumi. Fatemi sapere se il progetto potrebbe essere applicabile qui e l’azienda potrebbe essere in grado di gestire progetti di questa dimensione. Il finanziatore del progetto, sarà il Governo Nigeriano.” E’ senza dubbio una bella cosa ed un buon risultato, prova evidente anche del buon lavoro che la categoria sta svolgendo in ambito internazionale. Qui oggi, pubblichiamo con piacere la presentazione di Mara Morbin, augurandole che il suo progetto possa avere il seguito che si prospetta e che di sicuro merita. 22 Il progetto e gli obiettivi Oasis Water Project nasce e si sviluppa attorno ad una qualsiasi fonte d’acqua (pozzo nuovo, esistente, diga, fiume, lago, mare , oceano), non limitandosi a renderla potabile ed accessibile alle popolazioni, ma persegue anche l’obiettivo di creare attorno a questa fonte indispensabile per la vita umana, una vera e propria comunità, fornendo in una conveniente gestione del territorio, tutte le infrastrutture aggiuntive che portano ad uno sviluppo economico e sociale del territorio interessato. In tal modo si svilupperà una nuova società civile stabile, autosufficiente e con il tempo sostenibile. Esempio di una possibile applicazione del progetto Per meglio comprendere questa importante fase desidero fare riferimento ad un progetto rivolto a portare acqua potabile nelle paludi irachene e la quale acqua da trattare proviene dai fiumi Tigri ed Eufrate. Aspetti storici e culturali della zona di intervento I progetti per rendere vivibili le paludi sono stati avviati dagli Usa nel 2003 in Iraq, con l’obiettivo di ripristinare una cultura viva che è basata sulla pesca, la raccolta della canna da zucchero e dei giunchi nonché dell’allevamento del bufalo d’acqua. Attualmente in tali paludi l’acqua é presente anche se non in eccezionale quantità e la sua non é una propagazione omogenea. L’acqua non é assolutamente potabile e non é utilizzabile dalle persone per la propria igiene o per cucinare e non tralasciamo il fatto che questa spesso non raggiunge i luoghi che potrebbero essere coltivati. Per far fronte al geometra che vivono in territori climaticamente difficili e che migrano da un posto all’altro alla ricerca di quanto necessario al loro sostentamento. dimensione Acqua fonte di vita Fin dall’antichità l’acqua è stata fonte di vita e culla di civiltà. L ‘acqua é vitale per l’essere umano. Sin dall’antichità ha favorito la nascita di diverse civiltà, culture, l’integrazione ed il commercio tra esse, lo sviluppo dell’agricoltura ed è stato elemento di difesa nella preistoria con le palafitte e nel medioevo con fortificazioni circondate da corsi d’acqua di notevole profondità. Ubicazione Il progetto é destinato a tutte quelle ampie regioni geografiche del mondo caratterizzate da persistente scarsità d’acqua o mal governo della stessa, caratteristiche che si ripercuotono sulla salute delle popolazioni ed il loro sviluppo sociale. 23 10/2011 Destinatari E’ destinato a popolazioni sfollate a causa di carestie, pestilenze ed inquinamento, catastrofi naturali, guerre, le quali sono desiderose di ritrovare altrove il loro equilibrio, ed a nomadi bisogno di acqua potabile e portare questa laddove non é presente con il prezioso intervento dell’ONU, é stato possibile riportare acqua potabile (e con essa ripopolare) alle zone paludose irachene. TIMEline di intervento Una volta individuata la fonte d’acqua, la sua tipologia (fiume, pozzo...), accertate le sue caratteristiche organolettiche, il suo grado di potabilità e se la sua portata é più o meno sufficiente a soddisfare la richiesta si prosegue a redigere il progetto. Tale progetto riguarderà la scelta tipologica dell’impianto di potabilizzazione nonché il suo dimensionamento per il corretto trattamento e gestione delle acque e paripasso la pianificazione e gestione dei terreni circostanti la fonte. Questi due aspetti, (che verranno a seguito approfonditi), sono fondamentali in quanto permettono di stilare una prima previsione di spesa da sottoporre all’attenzione di organizzazioni umanitarie ed eventuali enti privati (istituti di credito, grandi industrie...) attivi nell’ambito del sociale. dimensione GEOMETRA Da sinistra: prelievo acqua, in questo caso dal fiume; vasca di accumulo e trattamento, serbatoio acqua pura e container generatore di energia; punto prelievo acque da portare ai villaggi lontani mediante camion 10/2011 Trattamento e corretta gestione delle acque Individuata la fonte d’acqua ed eseguite le opportune analisi si procede al recupero dell’acqua mediante pompa sommergibile verticale di aspirazione. Le analisi effettuate all’acqua sono necessarie per capire se é necessario o meno un pre-trattamento prima di procedere tramite il meccanismo della potabilizzazione ad osmosi inversa. Infatti fenomeni di accumulo di materiali estranei dall’acqua (quali particelle di ferro e limo) sulla superficie della membrana e sull’alimentatore ed il depono all’interno del sistema di sali poco solubili (tra cui il carbonato di calcio, solfato di bario, solfato di calcio, solfato di stronzio e fluoruro di calcio) potrebbero causare problemi di funzionamento del depuratore stesso nonché della membrana stessa. L’IMPIANTO DI POTABILIZZAZIONE AD OSMOSI INVERSA é suddiviso in 4 MODULI-CONTAINER ognuno dei quali ha una particolare funzione: MODULO 1 di trattamento dell’acqua: aspirazione acqua mediante pompa sommergibile e trattamento acque dapprima mediante filtraggio e successivamente con sistema ad osmosi inversa il tutto gestito da un sofisticato pannello di controllo. L’osmosi inversa è il processo in cui si forza il passaggio delle molecole di solvente dalla soluzione più concentrata alla soluzione meno concentrata ottenuto applicando alla soluzione più 24 geometra 25 dimensione quasi tutte le molecole inquinanti. Nel processo di osmosi inversa vengono usate membrane (costituite di sottili pellicole) fatte in poliammide, scelta principalmente per la sua permeabilità all’acqua e la relativa impermeabilità alle varie impurità disciolte, inclusi gli ioni salini e altre piccole molecole che non possono venire filtrate. MODULO 2 Vasca di stoccaggio dell’acqua depurata; MODULO 3 Vasca di accumulo acqua che mediante pompe di distribuzione verrà erogata; MODULO 4 Container per il generatore di corrente di alimentazione dell’impianto di depurazione con serbatoio del carburante diesel: quest’ultimo si attiverà qualora l’impianto fotovoltaico terminasse la sua autonomia. Infatti per l’utilizzo di energia pulita é stato progettato ed installato sulla sommità di ciascun modulo un piccolo sistema fotovoltaico atto a soddisfare il fabbisogno dell’impianto di depurazione. Oltre alla distribuzione dell’acqua in sito é stata realizzata anche una rete di distribuzione lunga trenta chilometri con dislocate ogni cinquecento metri delle fontanelle. In loco, verranno istruite alcune persone le quali saranno poi in grado di 10/2011 concentrata una pressione maggiore della pressione osmotica. L’osmosi tradizionale, come notiamo nella prima immagine, si ha quando abbiamo due soluzioni, una concentrata e l’altra diluita comunicanti mediante una membrana. La soluzione diluita sottoposta a pressione osmotica si sposterà verso la soluzione concentrata e le due soluzioni parificheranno il loro rapporto acqua-sostanze disciolte: la soluzione diluita diminuisce in quantità ed aumenterà quella concentrata. L’Osmosi inversa, invece, avviene applicando a quest’ultima soluzione concentrata una pressione superiore alla pressione osmotica. La membrana, in questo caso semipermeabile, tratterrà il concentrato e l’acqua filtrata, pura, potrà essere utilizzata. Tale processo rappresenta la più fine tecnica di filtrazione dell’acqua che si avvale della filtrazione tangenziale dove il soluto trattenuto dalle membrane viene ciclicamente asportato e convogliato nello scarico. In questo modo la membrana rimane sempre efficiente e pulita. L’osmosi inversa è utilizzata nel trattamento dell’acqua e la desalinizzazione sia per la rimozione di tracce di fosfati, calcio e metalli pesanti, nonché pesticidi, materiali radioattivi e di Avarage Water Use Per Person Per Day US Australia Italy Japan Messico Spain Norway France Austria Dememark Germany Brazil Peru Philippines UK India China Bangladesh Kenya Ghana Nigeria Burkina Faso Niger Angola Cambogia Ethiopia Haiti Rwanda Uganda Mozambique 0 75 150 225 300 Litres 375 450 525 600 United Nations Development Program - Human Development Report 2006 dimensione GEOMETRA Dimensionamento villaggio Il villaggio é nato dall’unione di due numerosi gruppi di persone situati nelle paludi irachene ed un terzo gruppo di profughi che potrebbe decidere di spostarsi ed unirsi a loro. Il primo gruppo é composto da circa 300 famiglie (si stimano circa otto persone a famiglia) dislocate in entrambi i lati del fiume Gurmet 10/2011 gestire l’intero sistema infatti responsabilizzare le persone dl villaggio sarà sinonimo per loro di appartenenza alla comunità ed in questo modo si verrà a limitare il fenomeno del nomadismo. 26 Hassan (ramo dell’Eufrate). Il secondo gruppo é composto da circa 120 famiglie ubicato attualmente a 3km dal primo nelle vicinanze di un affluente del Gurmet Hassan prima citato chiamato Jigair Um. Il terzo gruppo di sfollati é composto da 350 persone che potrebbero ritornare in zona solamente se l’acqua fosse garantita tutto l’anno. GRUPPO 1 2400 persone (300 famiglie da 8 persone) GRUPPO 2 960 persone (120 famiglie da 8 persone) Pianificazione e gestione dei terreni circostanti Il territorio circostante alla zona di estrazione, depurazione e distribuzione dell’acqua, verrà appositamente studiato ed analizzato al fine di avere un quadro conoscitivo dello stato dei luoghi esauriente. Si procederà quindi con: - verifica caratteristiche geomorfologiche del terreno; - verifica caratteristiche/variazioni climatiche durante l’anno; - verifica delle escursioni termiche tra il giorno e la notte; - studio dell’esposizione solare; - studio delle piogge; - verifica flora e fauna nonché animali in cattività presenti nelle zone limitrofe che possono cagionare pregiudizio a persone, animali e raccolti. Dopo aver redatto tale piano conoscitivo attuale si individuerà la zona di pertinenza della nostra Oasi. Mediante attenti rilievi esso verrà appositamente urbanizzato e diviso secondo destina- 27 geometra dimensione zioni d’uso specifiche a seconda degli utilizzi e delle crescenti necessità. Ovviamente le dimensioni variano a seconda del numero di persone e comunque sono territori talmente vasti che il problema di reperibilità spazio non sussiste tuttavia é giusto considerare il seguente aspetto in quanto mi permette di comprendere quali aree siano necessarie. Come sappiamo tutto gravita attorno alla preziosa fonte d’acqua la quale é indispensabile per le persone a fine di dissetarsi, per la detersione e per cucinare (vedere grafico sui consumi acqua/giorno mondiale); essa é necessaria per dissetare gli animali nonché per l’irrigazione dei terreni. Qui ha inizio una piccola economia in quanto le colture generano i propri frutti ed ortaggi e gli animali i propri derivati, carne o pellami. Da qui nasce il piccolo commercio, scambio prodotti, nonché piccole attività commerciali ed artigianali. Nel frattempo tutto questo genera benessere e la popolazione aumenta quindi nasce la richiesta di vari servizi quali quello sanitario, dell’istruzione, luoghi di culto e spazi aggregativi oltre ad un crescente numero di abitazioni. Quindi troveremo: - la zona di distribuzione delle acque con relative zone ombreggiate; - piccole attività commerciali/ artigianali e di scambio; - piccoli centri culturali, di aggregazione, culto e sanitari; - residenze; alloggi per gli animali e deposito attrezzi; - aree a verde e aree coltivate; - zona di estrazione e depurazione dell’acqua con relativi container e ad un punto di prelievo acqua da parte di camion che la portano alle popolazioni che per la distanza non 10/2011 GRUPPO 3 350 persone TOTALE PERSONE 3710 E’ quindi da ritenere che circa 4000 persone dovrebbero far parte del villaggio e di conseguenza dovranno essere alimentate con acqua potabile durante tutto l’anno. Ipotizzando un consumo medio di acqua al giorno per persona di 50litri (acqua da bere, cucinare e lavarsi) la produzione ottimale di acqua potabile per questo sito dovrebbe essere di 200m3/giorno (200.000litri/giorno). Quindi sarà sufficiente un impianto potabilizzatore ad osmosi inversa della capacità di 200m3/giorno. riescono a raggiungere la fonte. Tuttavia molti impianti, prevedono di creare una piccola rete di acqua potabile che trasporta l’acqua ad un rubinetto posto ad un massimo di 30km di distanza. Costi del progetto La posizione di ogni oasi avrà un impatto sui costi di realizzazione in quanto fattori principali dell’aumento dei costi sono le esigente di trasporto dei materiali e delle strumentazioni con relative tasse governative e dazi doga- 10/2011 dimensione GEOMETRA nali. Il costo dell’intero progetto dipenUna volta che i container tecnici raggiungono il sito di destinazione il quale é già stato suddiviso come precedentemente illustrato si procederà nel seguente modo: - installazione degli impianti con istruzione-formazione di personale in sito atto alla sua gestione e corretta funzione; - consegna delle oasi d’acqua alla nuova comunità locale creatasi dopo un periodo di co-gestione ovvero il fornitore tecnico affianca personale in sito nella gestione dell’impianto. 28 derà anche dalla qualità delle acque disponibili che determineranno il tipo di tecnologie di trattamento necessarie per il suo miglioramento nonché dalla tipologia di moduli richiesti per ulteriori servizi suplettivi (centri medici particolari, orfanotrofi...). Un aiuto economico dai vari enti é fondamentale per riuscire a realizzare l’intera OASI. Conclusioni Oasis water project é un progetto semplice e modulare che crescerà e si modificherà a seconda delle necessità della comunità la quale vivendolo ed essendo responsabilizzata sin da - - - geometra - mento della comunità; sviluppo economico mediante la nascita di piccole attività commerciali ed artigianali, di coltura estensiva ed allevamento per raggiungere l’autosufficienza economica; reintegro della figura delle donne e dei bimbi con relativi diritti all’interno della società in quanto non saranno più costrette/i ai lavori di ricerca e raccolta acque e viveri; riduzione del divario culturale ed economico con aree rurali, urbane e paesi in via di sviluppo o sviluppati circostanti; raggiungimento di un grado di sostenibilità e quindi ad essere finanziariamente ed ecologicamente sostenibile attraverso l’utilizzo di fonti di energia alternative e grazie alla propria micro-economia. dimensione subito nella sua gestione lo renderà proprio. Oltre a quanto detto prima l’oasi contribuirà a: - miglioramento del livello della vita delle persone; - miglioramento dello stato di salute della comunità grazie alla fornitura di acqua migliorata ed alla nascita di piccoli centri medici; - miglioramento dello stato di salute in quanto povertà e carestie saranno arginati; - il benessere sociale aumenterà le maternità; - diminuiranno la mortalità infantile ed casi di HIV, malaria ed altre gravi patologie; - riduzione di popolazioni nomadi le quali trovando in un luogo quanto a loro necessario vi si stanzieranno definitivamente; - sviluppo sociale mediante l’aggregazione e l’amplia- 29 10/2011 Sopra, da sinistra: stato attuale abitazioni del primo gruppo di persone; lavori per piccola rete d'acqua potabile; punto prelievo acque, uno ogni 500 mt fuori villaggio Sotto, da sinistra: concept oasis water project - recinto animali; concept oasis water project - area prelievo acqua purificata; concept oasis water project - immagine panoramica in copertina “I portali del Friuli Venezia Giulia” Comune di Cividale del Friuli (UD) dimensione GEOMETRA Organo ufficiale del Comitato Regionale dei collegi dei geometri e geometri laureati del Friuli Venezia Giulia DIRETTORE RESPONSABILE bruno razza COMITATO DI REDAZIONE PIER GIUSEPPE SERA (Go) ANTONIO TIEGHI (Pn) LIVIO LACOSEGLIAZ (Ts) elio miani (Ud) COORDINATORE DI REDAZIONE Gloria Gobetti (Ud) Proprietà Organo ufficiale del Comitato Regionale dei collegi dei geometri e geometri laureati del Friuli Venezia Giulia Editore, DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE ASSOCIAZIONE DEI GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI UDINE per conto del Comitato Regionale dei Collegi dei Geometri e Geometri laureati del Friuli Venezia Giulia Via Grazzano 5/b 33100 Udine Tel 0432 501503 Fax 0432 504048 e-mail: [email protected] STAMPA dimensione GEOMETRA Il presente numero è stato chiuso per la stampa il 5 ottobre 2011. 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