Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Metodi numerici per lo studio di sistemi multicorpo V. Lorenzi Dipartimento di Progettazione e Tecnologie Esempi di sistemi multibody Cos’è un sistema multicorpo: È un insieme di due o più corpi collegati tra loro in modo che sia conservata la possibilità di moto relativo F M Schema della presentazione •Struttura, vincoli e gradi di libertà nei sistemi multibody •Tipi di coordinate •Classi di problemi •Cenni sull’ integrazione tra FEM e multibody Struttura di un sistema multicorpo Un sistema multicorpo può essere a catena aperta … o a catena chiusa Giunti e gradi di libertà I corpi sono collegati tra loro tramite giunti… I gradi di libertà corrispondono al numero di coordinate indipendenti che definiscono la posizione del sistema. Formula di Gruebler: dof=6*n_corpi-nv Giunti e gradi di libertà …si scambiano azioni tramite elementi elastici, viscosi… Alcuni vincoli legano tra loro solo le velocità (o le variazioni delle coordinate) Vincoli anolonomi La ruota ha 4 gdl: 2 gdl per il centro e due rotazioni. Le 2 eq. di vincolo legano le velocità, ma non riducono i gradi di libertà. Tipi di coordinate Per definire la posizione si puo’ usare un set di coordinate indipendenti o un set esteso di coordinate dipendenti legate da equazioni di vincolo Un programma “general purpose” utilizza il medesimo set: •coordinate relative •coordinate cartesiane •coordinate naturali Un programma dedicato può utilizzare formulazioni miste Coordinate relative Vediamo un esempio di uso di coordinate relative per un quadrilatero articolato 3 coordinate, 1 gdl, perciò 2 equazioni di vincolo Coordinate cartesiane Ed ora cartesiane.. 9 coordinate, 1 gdl, perciò 8 equazioni di vincolo… Coordinate relative in 3D Molto usata la notazione di Denavit e Hartenberg, con matrici omogenee 4x4 Matrici omogenee A( 1 ,.., n ) R ( 1 ,.., n ) I 0 T( 1 ,.., n ) 0 1 0 1 A [3x3] definisce l’orientamento del corpo R[3x1] la posizione dell’origine della terna Si hanno a disposizione 9+3 equazioni tra loro dipendenti Coordinate cartesiane in 3D Nel caso 3D si usano le coordinate di un punto e l’orientamento. Per definire l’orientamento vengono usati gli angoli di Eulero, di Cardano (3 parametri indipendenti) o set di 4 coordinate dipendenti (parametri di RodriguezHamilton, quaternioni, asse di rotazione finita) Le equazioni di vincolo sono in generale del tipo: Φ(q, t ) 0 o Φ(q,q,t)=0 Coordinate relative Vantaggi : •ridotto numero di coordinate •adatte a catena aperte •facilità nell’imporre moti relativi nei giunti Svantaggi: •la posizione di un elemento dipende da tutti quelli precedenti •equazioni di vincolo e matrice di massa “piene” •devono essere individuati anelli indipendenti Coordinate cartesiane Vantaggi: •la posizione di ciascun corpo è determinata direttamente •equazioni di vincolo e matrice di massa “sparse” •uniformità nel trattare catene aperte o chiuse Svantaggi: •numero elevato (dipende dal problema) •“difficoltà” nell’imporre moti relativi ai giunti Classi di problemi Analisi cinematica Studio del movimento di un sistema multicorpo a prescindere dalle forze agenti Analisi dinamica Studio del movimento di un sistema multicorpo in relazione alle forze agenti Sintesi cinematica e dinamica Progetto di un sistema multicorpo che soddisfa “criteri” cinematici o dinamici Approccio numerico-simbolico I programmi per l’analisi di sistemi multicorpo possono formulare le equazioni in forma: •Simbolica Vantaggi: rapidità, possibilità di costruire applicazioni stand- alone. Difficoltà nel gestire “eventi” •Numerica Vantaggi: generalità Cinematica-Assemblaggio Con n coordinate q e m equazioni di vincolo si possono imporre n-m valori iniziali Cinematica Analisi di posizione e simulazione cinematica Consente di esaminare il posizionamento del meccanismo, individuare collisioni, determinare gli angoli di pressione etc. Cinematica Velocità: nota la velocità dei moventi determinare la velocità del sistema: Accelerazione: nota l’accelerazione dei moventi determinare l’accelerazione del sistema Sono problemi lineari nelle velocità e accelerazioni. Se il sistema ha n coord q, m eq. di vincolo devono essere assegnate n-m=f posizioni, velocità ed accelerazioni Cinematica Vincoli sovrabbondanti: Nel piano il quadrilatero ha 3x3-4x2=1gdl In 3D il quadrilatero ha 3x6-4x5=-2gdl ! Si eliminano i vincoli sovrabbondanti o si risolve il problema nel senso dei minimi quadrati Dinamica Equazioni di moto: approccio Lagrangiano per un sistema vincolato con coordinate dipendenti n+m equazioni in n+m incognite L=T-V=Lagrangiana T=Energia cinetica del sistema, V=energia potenziale, Qex=carico generalizzato =moltiplicatori di Lagrange reazioni vincolari Equazioni di moto q x y m 0 0 x 1 1 1 1 T (mx 2 my 2 ) J G 2 x y 0 m 0 y qT Mq 2 2 2 2 0 0 J G x 0 V V mgy mg 0 1 0 y ; Q mg 1 q 0 Equazioni di moto l2 l1 M1 0 0 q1 T Φ q M 2 q 2 1 Q1 Q 2 2 y 1x1 0 y1 L1 / 2 cos 1 1x2 0 y2 L2 / 2 cos 2 0 Φ(q) 0 0 x1 1 y1 L1 / 2sin 1 0 x1 1 y2 L2 / 2sin 2 0 1 0 L1 / 2sin 1 Φq 0 1 L1 / 2 cos 1 x 1 0 L2 / 2sin 2 0 1 L2 / 2 cos 2 Ad es. la prima equazione risulta semplicemente: m1 x1 1 0 Equazioni di moto In generale le equazioni di moto sono nella forma: M (q)q Φq (q, q, t )T λ F (q, q, t ) Φ(q, q, t ) 0 o Φq q Φq q - Φt Dinamica diretta: noti i carichi le equazioni forniscono i valori di accelerazione e i moltiplicatori di Lagrange. q=u cioè y g(y, t ) u = G (q, u, t ) Note le condizioni iniziali si integra (ad es. con Eulero...) y n 1 y n g(y n , tn )t Equazioni di moto M (q)q Φq (q, q, t )T λ F(q, q, t ) Φ(q, q, t ) 0 o Φq q Φq - Φt Dinamica inversa noto il movimento le equazioni forniscono i valori delle reazioni vincolari e le “coppie”ai giunti. I carichi possono poi essere utilizzati per il dimensionamento o la verifica dei membri Equazioni di moto La … posizione di equilibrio statico si trova risolvendo il sistema nonlineare in q e , ottenuto ponendo q’ e q”=0 T Φq (q, t ) λ F (q, t ) Φ(q, t ) 0 Le equazioni di moto possono essere poi linearizzate attorno alla posizione di equilibrio. Il sistema linearizzato fornisce le frequenze proprie, i modi di vibrare del sistema. Ne risulta anche un “blocco” lineare che può essere utilizzato nella sintesi di un controllore o nell’analisi di stabilità. Sintesi Mecc. generatore di funzione Mecc. generatore di traiettorie Equazioni di vincolo Relazioni funzionali Elementi flessibili Elementi flessibili vengono modellati a EF Gli spostamenti u dei nodi, dovuti alla flessibilità, vengono definiti tramite un set ridotto di coordinate qf e di “modi”, ottenuti dai modi “statici” e da una analisi modale u=Nqf Elementi flessibili u0+uf r R r R A(u 0 uf ) r R Auf Auf 1 T 2 m p r pT r p … e con approccio Lagrangiano si ottengono le equazioni di moto… Elementi flessibili FEM MBS Stress Conclusioni I modelli, per quanto raffinati, rimangono sempre tali: deve essere sempre verificata la corrispondenza tra modello e realtà. Fattori trascurati nel modello possono essere invece importanti. Bisogna mantenere il senso fisico del fenomeno. La parte sperimentale di verifica dei risultati non va trascurata.