COMUNI DI ARGELATO, BARICELLA, BENTIVOGLIO, BUDRIO, CASTEL MAGGIORE, CASTELLO D’ARGILE, CASTENASO, GALLIERA, GRANAROLO DELL’EMILIA, MALALBERGO, MINERBIO, MOLINELLA, PIEVE DI CENTO, SAN GIORGIO DI PIANO, SAN PIETRO IN CASALE AZIENDA USL DI BOLOGNA PROVINCIA DI BOLOGNA INDICE PROGRAMMAZIONE BIENNALE 2013/2014 PROGRAMMA ATTUATIVO 2013 PREMESSA pag. 11 GLI ATTORI E IL PERCORSO DI DEFINIZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2013 pag. 13 IL PROFILO DI COMUNITÀ pag. 17 IMMAGINARE E SOSTENERE IL FUTURO (NUOVE GENERAZIONI E RESPONSABILITÀ FAMILIARI) Obiettivi prioritari biennio 2013/2014 pag. 33 LA GOVERNANCE DISTRETTUALE pag. 37 AREA RESPONSABILITÀ FAMILIARI Diagramma interventi e servizi pag. 49 Stato di attuazione dei progetti al 31.03.2013 pag. 51 Progetti e interventi di sviluppo/innovazione/qualificazione di livello provinciale, sovrazonale e distrettuale anno 2013 pag. 69 PROGETTI DISTRETTUALI Scheda n. 1 - SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ 0/6 ANNI pag. 71 Scheda n. 2 - SPORTELLI D’ASCOLTO - SCUOLE pag. 74 Scheda n. 3 - MEDIAZIONE FAMILIARE pag. 77 Scheda n. 4 - SPORTELLO DONNA E FAMIGLIA pag. 80 Scheda n. 5 - SOSTEGNO ALL’AFFIDO FAMILIARE pag. 83 Scheda n. 6 - ADOZIONE PRIMA DURANTE E DOPO: INTERVENTI PLURIMI E COMPLESSI SU UN TEMPO LUNGO pag. 86 Scheda n. 7 - GRUPPI DI SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE ADOTTIVE NEL SECONDO ANNO DI POST ADOZIONE pag. 89 Scheda n. 8 - CURA DELLA RELAZIONE MADRE-BAMBINO pag. 92 Scheda n. 9 - CASA DELLE DONNE pag. 95 AREA INFANZIA E ADOLESCENZA Diagramma interventi e servizi Stato di attuazione dei progetti al 31.03.2013 Progetti e interventi di sviluppo/innovazione/qualificazione di livello provinciale, sovrazonale e distrettuale anno 2013 PROGRAMMI PROVINCIALI PROMOZIONE E SVILUPPO DELL’AFFIDAMENTO FAMILIARE E QUALIFICAZIONE DELL’ACCOGLIENZA FAMILIARE PROMOZIONE E QUALIFICAZIONE DEI SERVIZI, DELLE INIZIATIVE E DEGLI INTERVENTI NELL’AMBITO DELL’ADOZIONE NAZIONALE E INTERNAZIONALE ABUSO E MALTRATTAMENTO: CONSULENZA E IN/FORMAZIONE SERVIZI EDUCATIVI PER BAMBINI IN ETÀ 0/3 ANNI 3 pag. 101 pag. 103 pag. 115 pag. 117 pag. 119 pag. 122 pag. 124 SOSTEGNO AL SUCCESSO FORMATIVO E SCOLASTICO PROGETTI SOVRAZONALI CENTRO SPECIALISTICO PER LA PREVENZIONE DELL’ABUSO E DEL MALTRATTAMENTO: “IL FARO” PROGETTI DISTRETTUALI Scheda n. 10 - ATTIVITÀ POMERIDIANE Scheda n. 11 - SOGGIORNI ESTIVI Scheda n. 12 – E… STATE IN MOTO Scheda n. 13 - “S-BULLO-NIAMOCI” – progetto di prevenzione dei fenomeni di violenza tra coetanei e di intervento su casi di bullismo Scheda n. 14 - TUTTI IN PISTA - CHE PIACERE - PROMOZIONE DI PERCORSI DI SCELTA CONSAPEVOLE Scheda n. 15 - RIPROVIAMOCI ASSIEME: Interventi personalizzati o di piccolo gruppo di rimotivazione alla frequenza scolastica Scheda n. 16 - “SONO A DISAGIO… DISTURBO?” Buone pratiche per impedire al disagio di diventare disturbo Scheda n. 17 - SCUOLA E SERVIZIO SOCIALE: ATTIVAZIONE DI BUONE PRASSI Scheda n. 18 - RISORSE PER L’INTERCULTURA NELLE SCUOLE Scheda n. 19 - PERCORSO DI INSERIMENTO LAVORATIVO A BREVE TERMINE ED IN CONTESTO PROTETTO Scheda n. 20 - PERCORSI DI ACCOMPAGNAMENTO E SOSTEGNO EDUCATIVO DOMICILIARE INDIVIDUALIZZATO A FAVORE DI MINORI E DI SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ Scheda n. 21 - ATTIVAZIONE DI COLLOCAMENTI IN COMUNITÀ EDUCATIVE Scheda n. 22 - CENTRI SPECIALISTICI NPIA AUSL DI BOLOGNA “ACCENDI MOLTI FUOCHI” – “CENTRO CLINICO PER LA PRIMA INFANZIA AREA GIOVANI Diagramma interventi e servizi Stato di attuazione dei progetti al 31.03.2013 Progetti e interventi di sviluppo/innovazione/qualificazione di livello provinciale, sovrazonale e distrettuale anno 2013 PROGRAMMI PROVINCIALI SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE AL SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO COORDINAMENTO PROVINCIALE DELLE POLITICHE GIOVANILI PROGETTI DISTRETTUALI Scheda n. 23 - IL NOSTRO IMPEGNO PER GLI ALTRI – BORSE LAVORO ESTIVE Scheda n. 24 - IL VIAGGIO COME ESPERIENZA DI CITTADINANZA Scheda n. 25 - RADIO NEBBIA Scheda n. 26 - GIOVANI NELLA RETE azioni di rete per le politiche giovanili del Distretto Pianura Est Scheda n. 27 - GECO 2 - EAST LAND PROJECT Scheda n. 28 - RAGAZZI 18/21 ANNI SPESSO ANCORA “MINORI” Scheda n. 29 - ONDE ANOMALE Scheda n. 30 - UP & DOWN 4 pag. 126 pag. 131 pag. 133 pag. 139 pag. 142 pag. 145 pag. 149 pag. 153 pag. 156 pag. 159 pag. 162 pag. 167 pag. 170 pag. 173 pag. 176 pag. 183 pag. 185 pag. 197 pag. 199 pag. 201 pag. 203 pag. 206 pag. 209 pag. 212 pag. 215 pag. 218 pag. 221 pag. 226 RICONOSCERE E VALORIZZARE IL CRESCENTE CONTESTO PLURICULTURALE INTEGRAZIONE SOCIALE DEGLI IMMIGRATI Diagramma interventi e servizi pag. 233 Obiettivi prioritari biennio 2013/2014 Stato di attuazione dei progetti al 31.03.2013 Progetti e interventi di sviluppo/innovazione/qualificazione di livello provinciale, sovrazonale e distrettuale anno 2013 PROGRAMMI PROVINCIALI OSSERVATORIO DELLE IMMIGRAZIONI ASSISTENZA AL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DEI CITTADINI STRANIERI E APOLIDI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA SOSTEGNO E QUALIFICAZIONE DELLA RETE DI SOGGETTI ATTIVI NELL’INSEGNAMENTO DELLA LINGUA ITALIANA AI CITTADINI STRANIERI COORDINAMENTO DELLA RETE LOCALE ANTIDISCRIMINAZIONI E PROMOZIONE DELLA SETTIMANA DEL DIALOGO INTERCULTURALE FORMAZIONE SUI TEMI DELL'IMMIGRAZIONE PROGETTO PROVINCIALE A SUPPORTO DI LAVORATORI OCCUPATI A BASSA SCOLARITÀ INTERVENTI DI POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO A SOSTEGNO DEI LAVORATORI IMMIGRATI PROGETTI SOVRAZONALI PREVENZIONE E CONTRATO DELLE MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI PROGETTI DISTRETTUALI Scheda n. 31 - PUNTO MIGRANTI Scheda n. 32 - PIANO DISTRETTUALE DELLA LINGUA ITALIANA Scheda n. 33 “LA COMUNITÀ CHE CAMBIA”: PROMOZIONE DELLA CONOSCENZA DEL FENOMENO MIGRATORIO Scheda n. 34 - RETE REGIONALE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI Scheda n. 35 - CENTRO DI CONSULTAZIONE CULTURALE (C.C.C.) pag. 234 pag. 235 pag. 243 pag. 245 pag. 247 pag. 249 pag. 252 pag. 254 pag. 256 pag. 257 pag. 260 pag. 263 pag. 267 pag. 270 pag. 273 pag. 275 IMPOVERIMENTO: AFFRONTARE LA CRISI E CONTRASTARE POVERTÀ ED ESCLUSIONE SOCIALE Diagramma interventi e servizi pag. 281 Obiettivi prioritari biennio 2013/2014 pag. 282 Stato di attuazione dei progetti al 31.03.2013 pag. 285 Progetti e interventi di sviluppo/innovazione/qualificazione di livello provinciale, sovrazonale e distrettuale anno 2013 pag. 301 PROGRAMMI PROVINCIALI CANTIERE PER IL CONTRASTO ALLA VULNERABILITÀ SOCIALE pag. 303 SOSTEGNO AL REINSERIMENTO SOCIALE E LAVORATIVO DI MINORI E ADULTI IN ESECUZIONE PENALE pag. 305 ARTE ED EMOZIONI DAL SOCIALE. IL TEATRO PER L'EDUCAZIONE E L'INCLUSIONE pag. 307 PROGETTI DISTRETTUALI LINEE STRATEGICHE ED AZIONI DEL DISTRETTO PIANURA EST Scheda n. 36 - SOSTEGNO AL REDDITO PER I NUCLEI IN SITUAZIONE DI TEMPORANEA DIFFICOLTÀ A CAUSA DELL’ESPULSIONE DAL MONDO DEL LAVORO DI UNO O PIÙ MEMBRI 5 pag. 310 pag. 314 Scheda n. 37 - INTERVENTI DI PRONTA EMERGENZA, DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITÀ E DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ Scheda n. 38 - CREDITO D’EMERGENZA E MONEY TUTORING Scheda n. 39 - MONEY TUTORING ED EMERGENZA ABITATIVA Scheda n. 40 - TAVOLO DISTRETTUALE DELLA SUSSIDIARIETÀ PER IL CONTRASTO ALLA POVERTÀ Scheda n. 41 - BRUTTI MA BUONI: SPESA E FAMIGLIE. UN’ESPERIENZA DEL VOLONTARIATO DELLA PIANURA EST Scheda n. 42 - EMERGENZA ABITATIVA – PERCORSI DI TRANSIZIONE ALL’AUTONOMIA Scheda n. 43 - FONDAZIONE DI COMUNITÀ Scheda n. 44 – SOSTEGNO FISCALE Scheda n. 45 - TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO Scheda n. 46 - SOSTEGNO ALLA FORMAZIONE E ALL’INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE IN CONDIZIONE DI SVANTAGGIO Scheda n. 47 - LABORATORIO DI SARTORIA Scheda n. 48 - APPLICAZIONE DELLE LINEE DI INDIRIZZO PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO DI SOGGETTI SVANTAGGIATI NEGLI APPALTI PUBBLICI Scheda n. 49 - CAMPUS FORMAREA PER L’OCCUPABILITÀ Scheda n. 50 – LAVORO E SAPERE Scheda n. 51 - TERRITORIO, GIOVANI E LAVORO Scheda n. 52 - VALUTAZIONE DELLE ABILITÀ SOCIALI ATTRAVERSO PERCORSI LAVORATIVI ASSISTITI PER CITTADINI AFFERENTI AL SER.T E PORTATORI DI PROBLEMATICHE FISICHE E PSICHICHE INVALIDANTI Scheda n. 53 - PERCORSI DIFFERENZIATI PER LA RICERCA ATTIVA E L’INSERIMENTO LAVORATIVO DI PERSONE IN CARICO AL DSM-DP pag. 317 pag. 320 pag. 323 pag. 326 pag. 329 pag. 333 pag. 337 pag. 340 pag. 343 pag. 347 pag. 350 pag. 353 pag. 356 pag. 359 pag. 363 pag. 366 pag. 369 AREA ANZIANI Diagramma interventi e servizi pag. 375 Obiettivi prioritari biennio 2013/2014 pag. 376 Stato di attuazione dei progetti al 31.03.2013 pag. 379 Progetti e interventi di sviluppo/innovazione/qualificazione di livello provinciale, sovrazonale e distrettuale anno 2013 pag. 393 PROGETTI SOVRAZONALI SERVIZI DI ASSISTENZA, MONITORAGGIO E PREVENZIONE PER GLI ANZIANI: SISTEMA DI ALLERTA E SORVEGLIANZA ONDATE DI CALORE pag. 395 FRAGILITÀ pag. 395 E-CARE pag. 397 ASSISTENTI FAMILIARI E RETE PER LA DOMICILIARITÀ pag. 400 PROGETTO DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI PER ANZIANI E DISABILI pag. 402 PROGETTI DISTRETTUALI Scheda n. 54 - SERVIZI RESIDENZIALI pag. 403 Scheda n. 55 - ASSEGNO DI CURA pag. 406 Scheda n. 56 - CENTRI DIURNI pag. 409 Scheda n. 57 - POSTI TEMPORANEI pag. 411 Scheda n. 58 - SAD - DIMISSIONI PROTETTE pag. 414 Scheda n. 59 - ASSDI pag. 416 Scheda n. 60 - QUALIFICAZIONE E MESSA IN RETE DELLE ASSISTENTI FAMILIARI pag. 419 6 Scheda n. 61 - CONTRIBUTO ASSISTENTI FAMILIARI Scheda n. 62 - CONTINUITÀ ASSITENZIALE RETI SOCIALI, SOCIOSANITARIE E SANITARIE Scheda n. 63 - ALZHEIMER CAFÈ Scheda n. 64 - CENTRO STUDI RIATTIVAMENTE Scheda n. 65 - SOSTEGNO E TUTELA ANZIANI FRAGILI Scheda n. 66 – MAI PIÙ SOLI Scheda n. 67 - PERCORSO RIABILITATIVO RIVOLTO AI PARKINSONIANI Scheda n. 68 - HOME CARE PREMIUM Scheda n. 69 - “STARE BENE? È QUESTIONE DI STILE!!!” – Promuovere e prevenire mediante un coinvolgimento responsabile Scheda n. 70 – SEM.BET - Sharing European Memories BETween generations AREA DISABILI Diagramma interventi e servizi Obiettivi prioritari biennio 2013/2014 Stato di attuazione dei progetti al 31.03.2013 Progetti e interventi di sviluppo/innovazione/qualificazione di livello provinciale, sovrazonale e distrettuale anno 2013 PROGRAMMI PROVINCIALI INTEGRAZIONE SOCIALE E LAVORATIVA DELLE PERSONE CON DISABILITÀ BENESSERE E SALUTE MENTALE PROGETTI SOVRAZONALI ADATTAMENTO DOMESTICO - INTEGRAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI INTERVENTI TERRITORIALI: GESTIONE DEL SERVIZIO CAAD PROGETTO DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI PER ANZIANI E DISABILI PROGETTI DISTRETTUALI Scheda n. 71 – ASSEGNI DI CURA DISABILI Scheda n. 72 – SOSTEGNO DOMICILIARITÀ Scheda n. 73 – PROGETTO DI SOLLIEVO Scheda n. 58 - SAD - DIMISSIONI PROTETTE Scheda n. 74 – ASSDI Scheda n. 75 – ASSISTENZA DOMICILIARE GRAVI/GRAVISSIMI Scheda n. 76 – RESIDENZIALE DGR 2868/04 Scheda n. 77 – EDUCATIVA A DOMICILIO Scheda n. 78 – CONTRIBUTI A SOSTEGNO DELLA DOMICILIARITÀ Scheda n. 79 – ASSEGNI DI CURA DGR 2068/04 Scheda n. 80 – NUOVI CASI/CONTINUITÀ - RETE SOCIO SANITARIA DISABILI - RESIDENZIALI, CENTRI DIURNI, LABORATORI PROTETTI Scheda n. 37 - INTERVENTI DI PRONTA EMERGENZA, DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITÀ E DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ Scheda n. 81 – CONTRIBUTO ASSISTENTI FAMILIARI Scheda n. 82 – ATTIVITÀ PER IL “DOPO DI NOI” Progetti di Vita indipendente presso appartamenti di Castel Maggiore e Granarolo dell’Emilia Scheda n. 83 – WEEK END DI SOLLIEVO Scheda n. 84 – CONTRIBUTI CAAD Scheda n. 85 – CONTRIBUTI PER LA MOBILITÀ E L’AUTONOMIA NELL’AMBIENTE DOMESTICO A FAVORE DI PERSONE 7 pag. 424 pag. 426 pag. 428 pag. 431 pag. 434 pag. 436 pag. 439 pag. 441 pag. 444 pag. 446 pag. 451 pag. 452 pag. 455 pag. 477 pag. 479 pag. 481 pag. 483 pag. 487 pag. 488 pag. 491 pag. 493 pag. 495 pag. 497 pag. 500 pag. 503 pag. 505 pag. 507 pag. 509 pag. 511 pag. 513 pag. 516 pag. 518 pag. 521 pag. 524 CON DISABILITÀ - LR 29/97 Scheda n. 86 – GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO Scheda n. 87 – CLUB DEL SABATO - Progetto tempo libero disabili Scheda n. 88 – SAP – Servizio aiuto personale Scheda n. 89 – SOGGIORNI ESTIVI PER DISABILI Scheda n. 90 – DIVERSE… ESPRESSIONI – esperienze di teatro con ragazzi disabili Scheda n. 91 – LABORATORIO MUSICALE PER RAGAZZI/E CON DIFFERENTI DISABILITÀ Scheda n. 92 – “IDEE IN MOVIMENTO” - LABORATORIO SPORTIVO PER RAGAZZI/E CON VARIE DISABILITÀ E RAGAZZI/E NORMODOTATI Scheda n. 93 – ATTIVITÀ PER IL DOPO DI NOI – SPORTELLO D’INFORMAZIONE GIURIDICA Scheda n. 94 - “ARTE E SALUTE MENTALE”: TEATRO DI PROSA, TEATRO RAGAZZI, BURATTINI Scheda n. 95 - PROGETTO I.E.S.A. (INSERIMENTO ETEROFAMILIARE SUPPORTATO DI ADULTI CON DISTURBI PSICHICI Scheda n. 96 - PROGETTO DI UTILIZZO DELLE TERAPIE ESPRESSIVE: ARTE TERAPIA E DANZA MOVIMENTO TERAPIA Scheda n. 97 - PROGETTO “CASA DELLE ASSOCIAZIONI” SOSTENERE IL SISTEMA DEI SERVIZI Stato di attuazione dei progetti al 31.03.2013 Progetti e interventi di sviluppo/innovazione/qualificazione di livello provinciale, sovrazonale e distrettuale anno 2013 PROGRAMMI PROVINCIALI AZIONI DI COORDINAMENTO DEL SISTEMA DEI SERVIZI SOCIALI E SOCIOSANITARI SISTEMA INFORMATIVO PER LA VALUTAZIONE DEL BISOGNO E DEGLI INTERVENTI AZIONI INNOVATIVE DI FORMAZIONE E SUPPORTO ALLA PROGRAMMAZIONE DEI SISTEMA DEI SERVIZI LOCALI ARCHIVI DEGLI OSPEDALI PSICHIATRICI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DEL TERZO SETTORE PROGETTI SOVRAZONALI PRONTO INTERVENTO SOCIALE LABORATORIO CITTADINI PER LA SALUTE “OBIETTIVO SALUTE”- CATALOGO DELL’OFFERTA EDUCATIVO FORMATIVA PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE AUTO MUTUO AIUTO PIANO PROVINCIALE D’INTERVENTO PER LA LOTTA AL TABAGISMO GUADAGNARE IN SALUTE IN CONTESTI DI COMUNITÀ PROGETTI DISTRETTUALI Scheda n. 98 - PROMOZIONE E SVILUPPO DEGLI SPORTELLI SOCIALI E DEI PUNTI UNICI D’ACCESSO ALLE PRESTAZIONI ED AI SERVIZI Scheda n. 99 - CENTRO RISORSE DISTRETTUALE PER IL REPERIMENTO DI DISPONIBILITÀ AZIENDALI Scheda n. 100 - INTERVENTI PER LA PROMOZIONE DEL BENESSERE A SCUOLA Scheda n. 101 – LEGGE 104/92 - AZIONI PER LA PROMOZIONE DELL'ASSISTENZA, DELL'INTEGRAZIONE SOCIALE E DEI 8 pag. 526 pag. 529 pag. 531 pag. 534 pag. 537 pag. 539 pag. 541 pag. 544 pag. 546 pag. 548 pag. 550 pag. 553 pag. 555 pag. 561 pag. 567 pag. 569 pag. 572 pag. 575 pag. 578 pag. 580 pag. 584 pag. 586 pag. 588 pag. 590 pag. 593 pag. 595 pag. 596 pag. 599 pag. 603 DIRITTI DELLE PERSONE DISABILI Scheda n. 102 - PROMOZIONE E SOSTEGNO DI ENTI, ASSOCIAZIONI E ORGANIZZAZIONI CHE OPERANO A FAVORE DELLA CITTADINANZA CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA TUTELA DELLA SALUTE Scheda n. 103- DIFFUSIONE E APPLICAZIONE DELLA CULTURA DELL’AUTO-MUTUO-AIUTO pag. 606 pag. 610 pag. 613 FONDO COMUNALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA 2013 “1 € PER ABITANTE” pag. 617 FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA PIANO DELLE ATTIVITÀ 2013 pag. 623 ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI SOCIO – SANITARI pag. 649 IL BILANCIO DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2013 pag. 657 9 10 Premessa L’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna, di fronte agli “elementi di incertezza generale” relativi al quadro politico nazionale e con esso delle risorse da destinare alle aree del sociale e della sanità, ha deliberato nello scorso mese di giugno le linee di riferimento per orientare la programmazione territoriale per il 2013 e 2014. La Delibera n.117 del 18 giugno proroga la validità del Piano sociale e sanitario 2008-2010 di un ulteriore biennio 2013-2014, la durata dei Piani di zona per la salute ed il benessere sociale 2009/2011 e conseguentemente prevede l’approvazione, da parte dei Distretti, di un programma attuativo biennale 2013/2014. Il quadro delle risorse, con particolare riferimento al sistema sanitario, risente pesantemente dei tagli del Fondo nazionale e, per la prima volta nella storia del Servizio Sanitario Nazionale “il livello di risorse a disposizione per l’anno in corso è inferiore a quello dell’anno precedente e anche per gli anni 2014 e 2015 si manterrà al di sotto del 2012”. Già a partire dal 2013, per raggiungere il pareggio di bilancio del sistema regionale, è necessario ridurre i costi per circa 260 milioni. Analogo discorso può essere fatto per i servizi sociali. Questa area ha subito un taglio di risorse statali, negli ultimi cinque anni, superiore al 90%. Basti ricordare, ad esempio, che sono spariti il finanziamento del Fondo affitto e del Fondo infanzia e adolescenza. La Regione, dal canto suo, continua a sostenere con proprie risorse il finanziamento integrativo del Fondo sanitario, del FRNA (Fondo regionale non autosufficienza) e del Fondo sociale. L’impatto dei tagli sul nostro Distretto è stato pesante. Le risorse sono state ridotte di circa 800.000 € fra Fondo sociale locale, FNA (Fondo nazionale non autosufficienza) ed FRNA, nonostante i Comuni abbiano confermato, per la programmazione associata distrettuale, le stesse risorse del 2012. Con questa premessa, ci siamo presentati al confronto nei diversi tavoli: il tavolo del welfare, i tavoli tematici, gli incontri con i Comuni, le ASP, l’Azienda USL, le Direzioni scolastiche, le organizzazioni sindacali, le Associazioni giovanili e il vasto mondo del terzo settore. Il “tema” dei tagli è stato affrontato in un quadro generale che ha visto crescere l’impoverimento in ampi strati delle nostre comunità, l’aumento della disoccupazione e la difficoltà ad individuare soluzioni per l’occupazione in particolare quella giovanile. È aumentata la fragilità e l’esclusione sociale. Il confronto ha permesso di condividere le linee prioritarie del Biennio 2013/14, i progetti da inserire e i tagli da effettuare. Il Programma è stato costruito sulla base delle nuove aree individuate nelle linee regionali: “Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale”, “Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)”, “Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)” e “Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, ufficio di piano..)”, “Anziani” e “Disabili”. È stato confermato, anche se ridotto, il 90% dei progetti che, nel monitoraggio, hanno avuto un positivo riscontro sulla loro efficacia. Oltre al finanziamento dei Servizi residenziali, semiresidenziali e domiciliari della rete sociale e sociosanitaria rivolti agli Anziani e ai Disabili, il Distretto Pianura Est intende infatti mantenere un ruolo di iniziativa per sostenere le famiglie interessate da disagio socio-economico, dare sostegno alla genitorialità, sostenere gli sportelli d’ascolto nelle Scuole, garantire l’inserimento e la tutela degli alunni disabili, il loro benessere e il tempo libero, promuovere l’accoglienza interculturale, garantire la formazione del personale delle scuole e dei servizi, promuovere la cittadinanza attiva, la creatività giovanile, promuovere azioni di contrasto al razzismo ed alle discriminazioni. Ed ancora: promuovere l’inserimento lavorativo e l’integrazione sociale, promuovere politiche per contrastare l’emergenza abitativa e contrastare la povertà in ogni sua forma. Per quest’ultimo obiettivo è stato formato nel Distretto “Il Tavolo della sussidiarietà per il contrasto alla povertà” con la presenza e la partecipazione delle Associazioni (Auser, Caritas etc..) delle Parrocchie, e del vasto mondo del volontariato senza il quale non è possibile dar vita ad interventi di aiuto ed inclusione sociale per le persone più fragili delle nostre comunità. A tutti quanti hanno contribuito alla costruzione ed alla redazione del Programma attuativo 2013, un sentito ringraziamento. Il Presidente del Comitato di Distretto Sindaco del Comune di Bentivoglio Vladimiro LONGHI 11 12 13 14 LA GOVERNANCE DISTRETTUALE Il percorso che ha portato alla definizione della Programmazione biennale 2013/2014, Programma Attuativo 2013 è stato governato dal Comitato di Distretto, coordinato dal Tavolo di Coordinamento, integrazione e raccordo, e concertato con il Tavolo del Welfare e le Organizzazioni sindacali. Il percorso di partecipazione e di condivisione si è articolato in due fasi principali: 1) Valutazione dello stato di attuazione degli obiettivi prioritari del Piano di zona per la salute e il benessere 2009 – 2011 e dei progetti del Programma Attuativo 2012 e individuazione dei bisogni emergenti 2) Condivisione della Programmazione biennale 2013/2014, Programma Attuativo 2013: mantenimento dei progetti in continuità e definizione della progettazione innovativa Ogni fase è stata definita e condivisa con: • Comitato di Distretto • Tavolo di Coordinamento, integrazione e raccordo • Tavolo del Welfare • Tavoli Tematici suddivisi nelle aree: o Responsabilità familiari e capacità genitoriali, Diritti dei bambini e degli adolescenti, Politiche a favore dei giovani; o Immigrazione, asilo, lotta alla tratta, Contrasto alla povertà, Prevenzione e contrasto delle dipendenze e di altre forme di disagio sociale; o Politiche a favore di Anziani e disabili. 15 • • • Tavolo Assessori alle Politiche sociali, alle Politiche giovanili, alla Scuola e all’Immigrazione, Direttori dell’Area Servizi alla Persona, Azienda USL Tavolo delle Assistenti Sociali comunali Tavolo dei Sindacati Su alcune aree tematiche la programmazione è stata condivisa con i seguenti interlocutori privilegiati: • Tavolo Interistituzionale per il lavoro • Tavolo Distrettuale della sussidiarietà per il contrasto alla povertà • Tavolo Politiche giovanili • Tavolo Dirigenti scolastici • Tavolo permanente di monitoraggio Accordo Territoriale L. 104/92 • Tavolo Interistituzionale sul disagio in evolutiva (e gruppi di lavoro collegati) • Tavolo delle Associazioni e dei Centri Giovanili GLI ATTORI Presidente del Comitato di Distretto Vladimiro Longhi, Sindaco Comune di Bentivoglio Direttore del Distretto Mario Antonio Lavecchia Ente capofila e sede del Distretto Pianura Est Comune di San Pietro in Casale Ufficio di Piano Raul Duranti, Responsabile Elena Fabbri Caterina Orlando Maria Chiara Patuelli Tavolo di coordinamento, integrazione e raccordo Raul Duranti, Responsabile Ufficio di Piano Vladimiro Longhi, Sindaco Comune di Bentivoglio – Vicepresidente del Comitato di Distretto Giovanni Giacò, Assessore Comune di Castel Maggiore Laura Pozzoli, Assessore Comune di Pieve di Cento Morena Grossi, Assessore Comune di Granarolo dell’Emilia Claudia Guidi, Direttore Area Servizi alla Persona Comune di Castello d’Argile Gigliola Galuzzi, Direttore Area Servizi alla Persona Comune di Galliera Giuliana Minarelli, Direttore Area Servizi alla Persona Comune di San Giorgio di Piano Angela Petrucciani, Direttore Area Servizi alla Persona Comune di Budrio Marina Gotti, Direttore Area Servizi alla Persona Comune di Castenaso Aniello Iaccarino, Direttore Area Servizi alla Persona Comune di Minerbio Cristina Torreggiani, Direttore Area Servizi alla Persona Comune di Molinella Anna Rita Bevilacqua, Responsabile amministrativo dell' area dell' integrazione socio sanitaria Distretto Pianura Est Rita Tinti, Direttore distrettuale area attività sociosanitarie Distretto Pianura Est Tavolo del Welfare e Tavoli Tematici La composizione rimane invariata rispetto a quella riportata nel Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale 2009-2011. 16 17 18 _______________________________________Il profilo di comunità _______________________________________ 1. DINAMICA E STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE La popolazione del Distretto Pianura Est al 1 gennaio 2013 ammontava a 157.355 residenti, mentre quella provinciale era di 1.003.915 abitanti. Dal 2003 gli abitanti del nostro Distretto hanno registrato un incremento percentuale ben del 15,2%, a fronte di un incremento provinciale del 8,2%. Come si evince dalla tabella, i Comuni che hanno visto aumentare la propria popolazione negli ultimi 10 anni in misura maggiore sono San Giorgio di Piano (34,3%), Granarolo dell’Emilia (26,8%) e Castello d’Argile (25,4%). A livello distrettuale nell’ultimo anno si è registrato un incremento del 0,7%, decisamente inferiore all’incremento registrato nell’anno predente, che era stato del 1,1%. I Comuni di Pieve di Cento e Castello d’Argile hanno visto una crescita pari o vicina allo zero, mentre il Comune di Galliera ha avuto una lieve diminuzione della popolazione. Popolazione residente nei Comuni del Distretto Pianura Est al 01.01.13 – serie storica 2003-2013 e variazione percentuale COMUNI Popolazione residente al 01/01/2003 Popolazione residente al 01/01/2011 Popolazione residente al 01/01/2012 Popolazione residente al 01/01/2013 9.120 9.744 9.827 6.939 5.508 18.343 17.830 6.524 14.597 5.500 11.137 8.917 8.798 15.936 7.014 8.458 12.027 -1,1 Variaz. % 2013-2012 Variaz. % 2013-2003 0,8 0,8 7,8 21,2 19,0 16,7 9,9 25,4 7,6 4,5 26,8 20,2 12,7 13,5 6,1 34,3 17,9 Budrio 15.715 17.994 Castel Maggiore 16.228 17.466 Castello d'Argile 5.204 6.419 Castenaso 13.564 14.315 Galliera 5.264 5.555 Granarolo dell'Emilia 8.780 10.653 Malalbergo 7.420 8.810 Minerbio 7.807 8.700 Molinella 14.045 15.821 Pieve di Cento 6.611 6.969 San Giorgio di Piano 6.296 8.289 San Pietro in Casale 10.205 11.817 9.745 6.867 5.399 18.208 17.770 6.527 14.461 5.562 10.884 8.899 8.736 15.895 7.014 8.385 11.936 Distretto Pianura Est 136.613 154.574 156.288 157.355 0,7 15,2 Prov. BO 927.820 991.995 998.931 1.003.915 0,5 8,2 Argelato Baricella 5.724 6.739 Bentivoglio 4.630 5.283 1,0 2,0 0,7 0,3 0,0 0,9 2,3 0,2 0,7 0,3 0,0 0,9 La popolazione attiva tra i 18 e i 64 anni nei 15 Comuni del Distretto Pianura Est rappresenta il 61,6% del totale dei residenti. I minori ammontano a 26.740 residenti e costituisco il 17,0% del totale della popolazione. Gli ultrasessantacinquenni sono invece 33.732 e rappresentano il 21,4%dei residenti. Tali percentuali sono rimaste sostanzialmente invariate dal 2012, con un lieve aumento della popolazione anziana. La comparazione con la distribuzione per fasce d’età a livello provinciale evidenzia la presenza nel nostro territorio di una percentuale maggiore di minorenni (1,7% in più) e una percentuale minore di anziani (2,4% in meno). Tali percentuali variano decisamente da Comune a Comune; Castello d’Argile risulta un Comune particolarmente giovane: ha il 20,1% di popolazione minore a fronte del 17,0% di ultrasessantacinquenni. Castello d’Argile e San Giorgio di Piano presentano una percentuale di minori piuttosto elevata (rispettivamente il 20% e il 18,2%), mentre vedono le percentuali più basse i Comuni di Minerbio (15,9%), Baricella, Castel Maggiore e Castenaso (16,4%). 19 _______________________________________Il profilo di comunità _______________________________________ Risulta invece particolarmente elevata la percentuale di popolazione anziana a Castenaso (23,6%), Pieve di Cento (23,4%), e Budrio (22,8%). Popolazione residente nei Comuni del Distretto Pianura Est al 01.01.13, per fasce d’età COMUNI Argelato Baricella Bentivoglio Budrio Castello d'Argile Castel Maggiore 0-17 18-64 ultra 65 N. 1662 6146 2019 totale 9827 % 16,9 62,5 20,5 100,0 N. 1139 4348 1452 6939 % 16,4 62,7 20,9 100,0 N. 949 3436 1123 5508 % 17,2 62,4 20,4 100,0 N. 3079 11087 4177 18343 % 16,8 60,4 22,8 100,0 N. 1304 4100 1120 6524 % 20,0 62,8 17,2 100,0 N. 2922 11013 3895 17830 % 16,4 61,8 21,8 100,0 Castenaso N. 2387 8767 3443 14597 % 16,4 60,1 23,6 100,0 Galliera N. 963 3412 1125 5500 Granarolo dell'Emilia Malalbergo Minerbio Molinella Pieve di Cento San Giorgio di Piano San Pietro in Casale Tot Distretto Pianura Est Provincia Bologna % 17,5 62,0 20,5 100,0 N. 1954 6979 2204 11137 % 17,5 62,7 19,8 100,0 N. 1467 5553 1897 8917 % 16,5 62,3 21,3 100,0 N. 1401 5519 1878 8798 % 15,9 62,7 21,3 100,0 N. 2773 9650 3513 15936 % 17,4 60,6 22,0 100,0 N. 1178 4193 1643 7014 100,0 % 16,8 59,8 23,4 N. 1539 5192 1727 8458 % 18,2 61,4 20,4 100,0 N. 2023 7488 2516 12027 % 16,8 62,3 20,9 100,0 N. 26.740 96.883 33.732 157.355 % 17,0 61,6 21,4 100,0 N. 153.861 610.789 239.265 1.003.915 % 15,3 60,8 23,8 100,0 20 _______________________________________Il profilo di comunità _______________________________________ 2. POPOLAZIONE IMMIGRATA STRANIERA I cittadini stranieri presenti nei Comuni del Distretto Pianura Est al 31 dicembre 2011 sono 13.383, e rappresentano l’8,6% del totale della popolazione, dato in lieve crescita rispetto al 8,2% registrato lo scorso anno, e inferiore a quello medio provinciale, a sua volta in crescita e attestato al 11%. I Comuni con il numero assoluto di stranieri più elevato sono Budrio, Castel Maggiore e Molinella, mentre l’incidenza maggiore si registra a Galliera (14,3%), Baricella (11,8%) e San Pietro in Casale (10,9%). Le donne rappresentano oltre la metà (54,1%, valore leggermente superiore al 53% medio provinciale) del totale dei residenti stranieri (con punte prossime al 58% nei casi di Castenaso e Granarolo). POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE AL 31/12/11 Comuni Popolazione totale residente al 31/12/2011 Popolazione straniera al 31/12/2011 % popolazione straniera sul totale dei residenti di cui donne % di donne Argelato 9745 720 7,4 384 53,3 Baricella 6867 811 11,8 443 54,6 Bentivoglio 5399 442 8,2 224 50,7 Budrio 18208 1591 8,7 880 55,3 Castello d'Argile 6527 552 8,5 300 54,3 Castel Maggiore 17770 1343 7,6 770 57,3 Castenaso 14461 788 5,4 458 58,1 5562 798 14,3 404 50,6 Granarolo 10884 732 6,7 423 57,8 Malalbergo 8899 727 8,2 403 55,4 Minerbio 8736 678 7,8 381 56,2 Molinella Galliera 15895 1523 9,6 789 51,8 Pieve di Cento 7014 613 8,7 322 52,5 San Giorgio di Piano 8385 769 9,2 393 51,1 San Pietro in Casale 11936 1296 10,9 661 51 Distretto Pianura Est 156.288 13.383 8,6 7235 54,1 Provincia di Bologna 998.931 109.698 11 58118 53 Fonte: Osservatorio delle Immigrazioni della Provincia di Bologna 21 _______________________________________Il profilo di comunità _______________________________________ Tra il 2002 e il 2011 (dati al 31 dicembre) la popolazione straniera del Distretto è aumentata del 185,4%, incremento leggermente superiore a quello dell’intero territorio provinciale (183,3%). I Comuni che hanno visto un aumento più sostanzioso sono Baricella e San Giorgio di Piano. L’incremento distrettuale fra il 31 dicembre 2010 e il 31 dicembre 2011 è del 6,2%, inferiore come già nel precedente biennio alla media provinciale (6,7%). Tutti i comuni hanno visto un incremento della popolazione straniera, e gli incrementi maggiori si sono verificati nei Comuni di Bentivoglio (15,1%) e San Giorgio di Piano (9,7%). VARIAZIONE POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE Popolaz. residente al 31/12/2010 Popolaz. residente al 31/12/2011 Argelato 683 720 408 130,8 Baricella 753 811 570 236,5 COMUNI Variazione assoluta popolaz. 2002/2011 Variazione % Variazione % popolazione popolazione 2002/2011 2010/2011 384 442 291 192,7 Budrio 1507 1591 1045 191,4 Castello d'Argile 1232 552 372 206,7 Castel Maggiore 515 1343 880 190,1 Castenaso 739 788 541 219 Galliera 770 798 492 160,8 Granarolo 703 732 486 197,6 Malalbergo 695 727 483 198 Minerbio 623 678 468 222,9 Molinella 1466 1523 974 177,4 Pieve di Cento 591 613 297 94 San Giorgio di Piano 701 769 531 223,1 San Pietro in Casale 1244 1296 856 194,5 5,4 7,7 15,1 5,6 7,2 9 6,6 3,6 4,1 4,6 8,8 3,9 3,7 9,7 4,2 Distretto Pianura Est 12606 13383 8694 185,4 6,2 Provincia di Bologna 102809 109698 70978 183,3 6,7 Bentivoglio Fonte: Osservatorio delle Immigrazioni della Provincia di Bologna Quasi una persona straniera su quattro è minorenne: i minori sono il 23,9% della popolazione straniera del Distretto, dato superiore alla media provinciale (21,5%). La percentuale di minori stranieri è particolarmente elevata nei Comuni di Molinella e Galliera (rispettivamente 28,4% e 28,2%). Questi dati dimostrano che la presenza di cittadini stranieri sul territorio è estremamente radicata e di lungo periodo, composta per la maggior parte da famiglie. 22 _______________________________________Il profilo di comunità _______________________________________ POPOLAZIONE STRANIERA - MINORENNI Popolazione Straniera residente al 31/12/2011 Comune Argelato di cui minorenni % di minorenni 720 185 25,7 Baricella 811 177 21,8 Bentivoglio 442 103 23,3 1591 397 25 Castello d'Argile 552 129 23,4 Castel Maggiore Budrio 1343 301 22,4 Castenaso Galliera 788 798 156 225 19,8 28,2 Granarolo dell'Emilia 732 130 17,8 Malalbergo 727 145 19,9 Minerbio 678 153 22,6 Molinella 1523 433 28,4 Pieve di Cento 613 157 25,6 San Giorgio di Piano 769 172 22,4 San Pietro in Casale 1296 334 25,8 Distretto Pianura Est 13383 3197 23,9 Provincia di Bologna 109698 23543 21,5 Fonte: Osservatorio delle Immigrazioni della Provincia di Bologna Le cittadinanze più presenti nei Comuni del Distretto sono quella rumena e marocchina (rispettivamente il 19,3% e il 18,8%); seguono quella pakistana e albanese (rispettivamente 8,8% e 8,2% degli stranieri). Queste presenze, come mostra la tabella che segue, sono estremamente diversificate nei diversi Comuni del territorio. Tot Stranieri Romania Marocco Pakistan Albania Tunisia Ucraina Cina Moldavia Polonia Bangladesh POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE AL 31/12/2011 - PRINCIPALI PAESI DI CITTADINANZA Argelato 720 144 108 35 74 26 38 103 52 9 22 Baricella 811 200 236 50 38 16 37 12 34 22 9 Comune Bentivoglio 442 78 95 23 27 54 25 1 25 6 4 1591 308 290 111 96 121 90 76 108 40 23 Castello d'Argile 552 90 124 64 63 33 12 17 17 19 61 Castel Maggiore 1343 270 126 60 62 37 85 162 88 24 0 Castenaso 788 159 119 42 75 32 75 20 70 19 7 Galliera 798 122 216 136 55 111 19 14 12 5 6 Granarolo dell'Emilia 732 193 72 23 93 3 46 28 36 28 4 Malalbergo 727 162 167 87 48 17 60 20 31 25 3 Budrio 23 _______________________________________Il profilo di comunità _______________________________________ Minerbio 678 160 96 34 79 16 47 31 47 17 4 Molinella 1523 237 326 279 111 79 96 27 54 38 14 Pieve di Cento 613 58 157 25 98 97 28 68 8 22 0 S.Giorgio di Piano 769 185 108 57 42 43 42 62 63 15 51 S.Pietro in Casale 1296 223 271 155 135 104 59 66 39 17 26 13383 2589 2511 1181 1096 789 684 708 684 306 234 Tot Distretto Fonte: Osservatorio delle Immigrazioni della Provincia di Bologna 3. IL MERCATO DEL LAVORO Nel corso del 2012 la situazione del mercato del lavoro non ha visto miglioramenti sostanziali. Al 31.12 le persone in stato di disoccupazione, iscritte ai Centri per l’impiego della Provincia di Bologna e domiciliate nei Comuni del Distretto Pianura Est sono 11.586. Permane, in linea con gli anni passati, una decisa maggioranza di donne (il 58% del totale) e una forte presenza di cittadini stranieri (il 24,9%); in entrambe i casi si tratta di dati piuttosto diversificati comune per comune. In stato di disoccupazione al 31.12.2012, per comune di domicilio, sesso e cittadinanza DID APERTE AL 31/12/2012 COMUNI TOT Femmine % Femmine Stranieri % Stranieri ARGELATO 646 391 60,5 146 22,6 BARICELLA 629 354 56,3 175 27,8 BENTIVOGLIO 383 227 59,3 103 26,9 BUDRIO 1224 739 60,4 319 26,1 CASTEL MAGGIORE 1122 662 59,0 253 22,5 CASTELLO ARGILE 447 253 56,6 79 17,7 CASTENASO 817 457 55,9 162 19,8 GALLIERA 540 288 53,3 139 25,7 GRANAROLO 673 393 58,4 160 23,8 MALALBERGO 746 428 57,4 180 24,1 MINERBIO 772 459 59,5 217 28,1 MOLINELLA 1478 896 60,6 391 26,5 PIEVE DI CENTO 502 262 52,2 106 21,1 SAN GIORGIO DI PIANO 538 300 55,8 147 27,3 SAN PIETRO IN CASALE 1069 611 57,2 309 28,9 TOT 11586 6720 58,0 2886 24,9 TOT Provincia 84713 47223 55,7 26591 31,4 Fonte: Elaborazione Ufficio di Piano su dati SILER Le persone disoccupate iscritte ai Centri per l’impiego sono aumentate del 14,7% dal 2011 al 2012. Il dato varia da un incremento del 7,7% di Pieve di Cento al 24,2% di Castenaso. Dal 2008, nei Comuni del Distretto Pianura Est, la disoccupazione è aumentata dell’88,3%. I Comuni di Bentivoglio e Castenaso hanno visto l’incremento più cospicuo. 24 _______________________________________Il profilo di comunità _______________________________________ In stato di disoccupazione, variazione 2008-2012 e 2010-2012 DID APERTE AL 31/12/2012 DID APERTE AL 31/12/2008 TOT TOT VARIAZ % 20082012 ARGELATO 646 324 BARICELLA 629 BENTIVOGLIO BUDRIO CASTEL MAGGIORE DID APERTE AL 31/12/2011 TOT VARIAZ % 20112012 99,4 558 15,8 331 90,0 582 8,1 383 159 140,9 310 23,5 1224 614 99,3 1063 15,1 1122 575 95,1 992 13,1 CASTELLO ARGILE 447 278 60,8 400 11,8 CASTENASO 817 321 154,5 658 24,2 GALLIERA 540 307 75,9 486 11,1 GRANAROLO 673 345 95,1 563 19,5 MALALBERGO 746 439 69,9 658 13,4 MINERBIO 772 429 80,0 663 16,4 MOLINELLA 1478 828 78,5 1269 16,5 COMUNI PIEVE DI CENTO 502 318 57,9 466 7,7 SAN GIORGIO DI PIANO 538 275 95,6 458 17,5 SAN PIETRO IN CASALE 1069 610 75,2 974 9,8 TOT 11586 6153 88,3 10100 14,7 Fonte: Elaborazione Ufficio di Piano su dati SILER LaOltre la metà degli iscritti ai CIP domiciliati nei Comuni del Distretto Pianura Est ha tra i 25 e i meno di 44 anni. Tutte le fasce d’età hanno visto un aumento tra il 2011 e 2012; a registrare un aumento maggiore sono soprattutto gli over 55. In stato di disoccupazione al 31.12.12, per fasce d’età DID APERTE AL 31.12.12 % sul tot iscritti DID APERTE AL 31.12.11 Variaz. % 20112012 16-24 1006 8,7 902 11,5 25-34 2610 22,5 2408 8,4 35-44 3400 29,3 3061 11,1 45-54 2696 23,3 2261 19,2 55-64 1635 14,1 1294 26,4 65 anni e oltre 239 2,1 174 37,4 11586 100,0 10100 14,7 FASCE D'ETA' TOT Fonte: Elaborazione Ufficio di Piano su dati SILER Nel corso del 2012 sono stati avviati 11.368 contratti relativi a cittadini domiciliati nei Comuni del Distretto Pianura Est, dato che vede una diminuzione percentuale media distrettuale del 5,4%. Anche in questo caso si tratta di dati estremamente diversificati tra Comuni, che vanno dal 18,5% di decremento relativo a San Giorgio di Piano all’incremento del 12,6% per i domiciliati a Granarolo. 25 _______________________________________Il profilo di comunità _______________________________________ Avviamenti per comune di domicilio 1.01.12 – 31.12.12, variazione dal 2011 Avviamen ti nel corso del 2012 Avviame nti nel corso del 2011 Variaz. % 2011 2012 ARGELATO 1119 1254 -10,8 BARICELLA 611 651 -6,1 COMUNI BENTIVOGLIO 344 346 -0,6 BUDRIO 1154 1197 -3,6 CASTEL MAGGIORE 1146 1117 2,6 CASTELLO ARGILE 394 442 -10,9 CASTENASO 845 825 2,4 GALLIERA 445 453 -1,8 GRANAROLO 753 669 12,6 MALALBERGO 762 899 -15,2 MINERBIO 702 717 -2,1 MOLINELLA 1207 1272 -5,1 PIEVE DI CENTO 495 586 -15,5 SAN GIORGIO DI PIANO 444 545 -18,5 947 1042 -9,1 11368 12015 -5,4 SAN PIETRO IN CASALE TOT Fonte: Elaborazione Ufficio di Piano su dati SILER 4. AMBITO SCOLASTICO La popolazione scolastica residente sul Distretto Pianura Est si aggira attorno alle 16.311 unità (il 2,07% in più rispetto all’A.S. 2011/2012) di cui l’11,6% è di nazionalità non italiana (in linea con le percentuali di copertura degli ultimi anni). Quest’ultima percentuale risulta leggermente inferiore rispetto al trend provinciale che si attesta attorno al 13,8%. Equilibrato il rapporto maschi/femmine. Tab. 1 - A.S. 2012/2013 (ottobre): giovani residenti nell'ambito AMBITO 4 (Pianura Est) Istituzioni scolastiche primarie, secondarie di I e II grado, esclusi i corsi serali, nella Bologna. Fonte Osservatorio sulla scolarità Provincia di Bologna % sul Totale Totale totale % di frequentanti Canale scolastico frequentanti ragazze (totale nazionalità colonna) non italiana Istituzioni Scolastiche Primarie 7549 46,3% 48,7% 957 Istituzioni Scolastiche Secondarie di I grado 4524 27,7% 48,8% 569 Istituzioni Scolastiche Secondarie di II grado 4238 26,0% 49,9% 367 TOTALE 16.311 100,0% 49,0% 1893 26 frequentanti provincia di % di nazionalità non italiana 12,7% 12,6% 8,7% 11,6% _______________________________________Il profilo di comunità _______________________________________ Tab. 2 A.S. 2012/2013 (ottobre): giovani residenti nell'ambito AMBITO 4 (Pianura Est) frequentanti Istituzioni scolastiche primarie, secondarie di I e II grado, esclusi i corsi serali, dell' AMBITO 4 (Pianura Est) Fonte Osservatorio sulla scolarità Provincia di Bologna Totale % di Totale % sul totale frequentanti di nazional % di frequentant (totale Canale scolastico ragazze nazionalità non ità non i colonna) italiana italiana Istituzioni Scolastiche Primarie 7335 56,5% 48,6% 937 12,8% Istituzioni Scolastiche Secondarie di I grado 4302 33,1% 48,6% 562 13,1% Istituzioni Scolastiche Secondarie di II grado 1345 10,4% 46,5% 158 11,7% TOTALE 12982 100,0% 48,4% 1657 12,8% Confrontando le tabelle 1 e 2 è possibile notare come venga confermata la tendenza anche nei primi gradi della scuola dell’obbligo, al pendolarismo (sono 259 e 222 gli alunni della primaria e della secondaria di primo grado che frequentano scuole fuori Distretto o Provincia) che si esplicita particolarmente per gli studenti della scuola secondaria di II grado: 2.893 studenti, pari al 68,3% del totale nell’A.S. 201/2013 ha frequentato una scuola fuori Distretto o Provincia. PENDOLARISMO Per quanto attiene al pendolarismo, nel corso dell'A.S. 2012/13 gli studenti residenti in provincia di Bologna che hanno frequentato istituti scolastici secondari di II grado collocati al di fuori del territorio provinciale sono 3.626 (rappresentando l'11% della popolazione studentesca bolognese) (vedi tab. 3). Tab. 3 A.S. 2012/2013 (ottobre): studenti residenti in Provincia di Bologna, frequentanti Istituzioni scolastiche secondarie di grado, collocate al di fuori dal territorio provinciale – serie storica Fonte Osservatorio sulla scolarità Provincia di Bologna - Anno Scolastico 2008/2009 2009/2010 2010/2011 2011/2012 2012/2013 Studenti residenti in provincia di Bologna e frequentanti scuole superiori fuori provincia 3028 3262 3345 3485 3626 % sulla popolazione scolastica della provincia di Bologna 9,3 % 9,8 % 9,8 % 10,7 % 11,0 % Complessivamente, nel periodo compreso tra gli A.S. 2008/09 – 2011/12 si evidenzia l'aumento del numero di studenti in uscita verso scuole collocate in province limitrofe (+14%). Il Distretto Pianura Est è tra i territori distrettuali quello maggiormente caratterizzato dal fenomeno (calcolando l’incidenza percentuale sugli studenti totali dell’Ambito). Come si può vedere in tabella 4, il numero di frequentanti le scuole di Bologna, è maggiore – in termini percentuali – a quello degli alunni frequentanti le scuole secondarie di II grado dello stesso Ambito. 27 _______________________________________Il profilo di comunità _______________________________________ TAB 4 A.S. 2012/2013 (ottobre): Studenti iscritti nelle istituzioni scolastiche secondarie di II grado per ambito territoriale di residenza e ambito territoriale in cui è collocata l'istituzione scolastica frequentata Fonte Osservatorio sulla scolarità Provincia di Bologna Ambito in cui è collocata l'istituzione scolastica frequentata Ambito di residenza degli studenti 0,1% 2 Casalecchio di Reno 0,4% 16,2% 8,5% 17,3% 1,6% 38,4% 0,6% 16,0% 1,4% 100,0% 3,7% 7,9% 49,3% 4,1% 15,7% 5,4% 4,0% 9,9% 100,0% 1 Pianura Ovest AMBITO 4 FUORI PROVINCIA Totale 3 Bologna 4 Pianura Est 41,0% 22,4% 6 San Lazzaro 7 Porretta Terme Fuori Provinci a 3,3% 3,5% 0,0% 29,3% 100,0% 5 Imola Totale Per quanto riguarda le scuole fuori provincia, si segnala come sia altissima la percentuale degli studenti dei Comuni di Castello D’Argile (74%), Galliera (88%), Pieve di Cento (94%) e San Pietro in Casale (77%), e segnatamente nella provincia di Ferrara. ESITI SCOLASTICI I dati riportati nelle tabelle di seguito, mostrano gli esiti scolastici degli studenti residenti sul Distretto divisi per ordine di scuola. Si nota un’evidente discrepanza tra gli esiti scolastici degli studenti di cittadinanza italiana e quelli di cittadinanza straniera. Nella scuola secondaria di primo grado, la percentuale degli studenti di origine straniera non promossi in terza media tra è 3 volte superiore a quella dei coetanei italiani, mentre la percentuale si alza nei primi due anni (4 volte superiore). Grosse sono le differenze nella percentuale di non promossi tra studenti italiani (8,4% del totale con cittadinanza italiana) e stranieri (24,8% del totale studenti con cittadinanza non italiana) nei primi 4 anni della scuola secondaria di II grado, che si riducono nell’ultimo anno (7% degli italiani non promossi contro il 15,4 degli stranieri rispetto ai relativi totali). TAB. 5 A.S. 2011/2012 (luglio): Studenti Femmine e Maschi residenti nell'ambito territoriale 4 frequentanti Scuola Secondaria di I grado per classe frequentata ed esito scolastico Fonte Osservatorio sulla scolarità Classe frequentata Promossi Cittadinanza italiana v.a. Classe I Classe II Totale classi I-II Classe III Totale Non promossi Cittadinanza italiana % rispetto al tot it v.a. Totale IT % rispetto al tot it v.a. Promossi Cittadinanza straniera % rispetto v.a. al tot non it 169 82,80% 168 91,80% Non promossi Cittadinanza straniera % rispetto v.a. al tot non it 35 17,2% 15 8,2% Totale non IT v.a. 1344 1240 96,90% 96,90% 43 40 3,1% 3,1% 1387 1280 2584 96,90% 83 3,1% 2667 337 87,10% 50 12,9% 387 1134 3718 98,00% 97,20% 23 106 2,0% 2,8% 1157 3824 164 501 93,20% 89,00% 12 62 6,8% 11,0% 176 563 28 204 183 _______________________________________Il profilo di comunità _______________________________________ TAB. 6 A.S. 2011/2012 (luglio): Studenti Femmine e Maschi residenti nell'ambito territoriale 4 frequentanti Scuola Secondaria di II grado per classe frequentata ed esito scolastico Fonte Osservatorio sulla scolarità Studenti di cittadinanza italiana Non Sospesi in Promossi promossi giudizio v.a. % v.a. % v.a. % Classe frequentata Classe I Classe II Classe III Classe IV Totale classi I-IV Classe V Totale 591 475 507 484 2057 574 2631 61,5% 65,7% 69,6% 67,7% 65,8% 93,0% 70,3% 120 56 56 31 263 43 306 12,5% 7,7% 7,7% 4,3% 8,4% 7,0% 8,2% 250 192 165 200 807 0 807 v.a. Studenti di cittadinanza non italiana Non Sospesi in Promossi Totale promossi giudizio v.a. % v.a. % v.a. % v.a. 961 723 728 715 3127 617 3744 29 34 43 28 134 22 156 Totale 26,0% 26,6% 22,7% 28,0% 25,8% 0,0% 21,6% 29,6% 40,5% 61,4% 56,0% 44,4% 84,6% 47,6% 40 18 12 5 75 4 79 40,8% 21,4% 17,1% 10,0% 24,8% 15,4% 24,1% 29 32 15 17 93 0 93 29,6% 38,1% 21,4% 34,0% 30,8% 0,0% 28,4% 5. AMBITO SOCIALE E SOCIOSANITARIO: AREA MINORI I minori in carico all’Azienda USL erano nel 2011,1010, il 2012 conferma il trend di crescita delle situazioni di disagio: il numero infatti di minori in carico cresce di ulteriori 135 unità, arrivando a 1.145 casi seguiti (cfr. tab.1). Dei 1.145 , 255 sono i minori di origine straniera e 264 risultano essere i nuovi accessi al servizio dall’1/1 al 31/12/2012 (cfr. tab. 2). Tav. 1- Minori in carico USSI Minori-Azienda USL- Distretto Pianura Est 1200 1145 1100 1000 868 863 900 1010 800 700 780 600 500 400 300 200 2008 2009 2010 2011 2012 Tav. 2- Minori presi in carico 2012 -USSI Minori-Azienda USL- Distretto Pianura Est a cartella aperta all'1/1 nuovi minori nel periodo totale minori di cui stranieri minori di cui stranieri minori di cui stranieri 886 198 264 56 1145 255 22,3% 21,2% 29 22,2% 98 84 70 50 302 26 328 _______________________________________Il profilo di comunità _______________________________________ La tavola 3 permette di confrontare le azioni messe in campo nei confronti dei minori in carico dal 2008 al 2012. nel 2012 sono 34 i minori in Comunità residenziali (tra comunità educative e gruppi appartamento) e 31 quelli inseriti in Comunità madre – bambino (in crescita rispetto agli anni passati). In lieve flessione gli affidi etero – familiari (34). 298 sono invece i minori con Decreto seguiti (cfr. tavola 4), di cui 179 con affidamento al Servizio. Tav. 3- Minori in carico per tipologia di attività -USSI Minori-Azienda USL- Distretto Pianura Est 119 120 100 80 60 40 34 31 22 20 12 14 6 0 comunità educativa gruppo appartamento anno 2008 comunità familiare anno 2009 comunità madre con bambino affidi etero anno 2010 strut diurne anno 2011 anno 2012 Tav. 4- Minori con decreto -USSI Minori-Azienda USL- Distretto Pianura Est 298 179 94 25 TUTELA VIGILANZA AFFIDAMENTO SERVIZIO 30 TOTALE totale attività 31 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ 32 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ OBIETTIVI PRIORITARI BIENNIO 2013-2014 OBIETTIVI PRIORITARI 2013/2014 DISTRETTO PIANURA EST PROGETTI PROGRAMMA ATTUATIVO 2013 • Rafforzare il sistema integrato dei servizi • Sviluppo del lavoro del Tavolo Interistituzionale pubblici, e del terzo settore, in modo da per la Prevenzione del Disagio in Età Evolutiva, rinforzare “alleanze” operative tra servizi • Sviluppo dei gruppi di lavoro costituenti il sociali, educativi, sanitari, culturali, Tavolo interistituzionale: ricreativi - gruppo di lavoro disagio 0-6 anni, • Promuovere luoghi di confronto - gruppo di lavoro per il contrasto al disagio e permanente tra i soggetti che si occupano alla dispersione scolastica, di bambini e adolescenti - gruppo di lavoro figure strumentali per l’accoglienza degli alunni stranieri, • Consolidare la governance delle politiche - gruppo di lavoro ex L. 104/92, giovanili - coordinamento pedagogico distrettuale • Sviluppare il coordinamento dei servizi e • Prosecuzione attività del Tavolo Distrettuale di delle iniziative dedicati ai giovani Coordinamento delle Politiche Giovanili • Sviluppo del Tavolo delle Associazioni e dei Centri giovanili • Prosecuzione del percorso di messa in rete delle risorse distrettuali dedicate ai giovani • Sostenere le famiglie nei percorsi di • Sportello Donna e famiglia - Servizio di crescita ed educativi dei propri figli, e consulenza legale gratuita alla famiglia nella gestione del rapporto di coppia e • Servizio di Mediazione Familiare - Sostegno genitoriale anche attraverso il rivolto alle coppie separate o in fase di potenziamento dei servizi dedicati. separazione • Sportelli d’ascolto scuole - sostegno educativo • Interventi di sostegno alle competenze ad alunni, insegnanti e genitori delle scuole del genitoriali ed alle competenze educative Distretto degli adulti di riferimento • Sostegno alla genitorialità 0/6 anni - Sportelli di consulenza educativa, incontri a tema e/o attività laboratori ali • Sostegno economico per la Conciliazione tempi di lavoro e tempi di cura (Voucher nidi) • Migliorare il benessere dei bambini e • Sviluppo del Gruppo di lavoro per il contrasto degli adolescenti e prevenire eventuali al disagio e alla dispersione scolastica situazioni di disagio • Azioni di attuazione del Documento territoriale di orientamento per il contrasto al disagio e alla • Prevenire il disagio e la dispersione scolastica dispersione scolastica • Interventi per la promozione del benessere a scuola - Organizzazione di percorsi formativi rivolti a insegnanti ed operatori dei servizi educativi e scolastici (cfr. Area Sostenere il sitema dei servizi - Scheda n. 100 – pag. 603) • Attività pomeridiane - Sviluppo di percorsi educativi nell’extra – scuola integrati all’azione scolastica, finalizzati anche a supportare le famiglie nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro • Soggiorni estivi - Realizzazione di vacanze 33 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ • • • • • • Garantire l’inserimento e la tutela degli • studenti disabili in modo omogeneo, continuo e integrato • • • Promuovere la creatività giovanile e la fruizione culturale dei giovani • Promuovere il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli adolescenti e dei giovani sia in ambito scolastico che territoriale • Promuovere l’orientamento lavorativo e la formazione per minori e giovani • • • • • • • • Promuovere tra adolescenti ei giovani la salute e gli stili di vita sani • Promuovere l’accoglienza interculturale • Condividere buone pratiche relative all’accoglienza scolastica degli alunni stranieri • • • rivolte ai bambini e agli adolescenti S-bullo-niamoci - Sviluppo di azioni volte a superare problematiche di relazione all’interno del contesto scolastico e a promuovere il benessere e le pratiche positive e favorire la costruzione di climi di classe collaborativi e sereni Riproviamoci assieme – Interventi personalizzati o di piccolo gruppo di rimotivazione alla frequenza scolastica Scuola e Servizio Sociale attivazione di buone prassi – sviluppo e diffusione del protocollo tra scuola e servizio sociale per la segnalazione di situazioni di presunto pregiudizio di minori Sono a disagio … Disturbo? – Progetto per la attuazione del protocollo tra Servizi educativi e scolastici e NPIA per la segnalazione di presunte situazioni di disagio Estate in … moto - attività estive di formazione rivolte ad adolescenti in situazioni di disagio Sviluppo del Tavolo permanente per il monitoraggio dell’accordo territoriale Legge 104/92 (cfr. Area Sostenere il sitema dei servizi Scheda n. 101 – pag. 606) Sviluppo di azioni per la promozione e diffusione dell’Accordo di Programma territoriale della legge 104/92, per l’integrazione scolastica degli studenti disabili. Organizzazione di un percorso formativo rivolto ad insegnanti e operatori sui DSA Sviluppo del Tavolo delle Associazioni e dei Centri giovanili Progetto Radio Nebbia - la web radio dei giovani del distretto East Land project - Organizzazione in rete di eventi musicali, culturali, artistici realizzati dai giovani per la comunità Giovani nella rete – Immagino Creo – Azioni di rete per le politiche giovanili del Distretto Il nostro impegno per gli altri- Borse lavoro estive rivolte ad adolescenti del Distretto Territorio Giovani e Lavoro – formazione in situazione rivolta ai giovani Sostegno e coordinamento dei progetti di Servizio Civile Nazionale e Regionale Progetti di educazione alla salute Obiettivo salute - Azienda USL Continuazione e sviluppo del lavoro del Tavolo distrettuale delle funzioni strumentali per l’accoglienza degli alunni stranieri Risorse per l’Intercultura nelle scuole 34 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ • Sostenere le famiglie interessate da situazioni di disagio socio-economico • Azioni di prevenzione sui rischi connessi all’uso e all’abuso di droghe, alcolici rivolti • Azioni di prevenzione e informazione sull’uso corretto dei nuovi media • Sviluppare interventi di prossimità e di educativa di strada • Promozione e realizzazione di interventi individuali e/o di gruppo per sostenere le diverse forme di genitorialità: sostegno alle famiglie affidatarie e adottive ed ai minori in affido/adozione • Interventi socio-educativi domiciliari a sostegno delle funzioni genitoriali e/o dei compiti di cura • Promuovere la tutela dei minori • Promuovere la tutela dei minori • Sostenere i ragazzi nei percorsi verso l’autonomia, in particolare i neo maggiorenni in uscita da percorsi socioeducativi di comunità residenziali • Garantire continuità progettuale per i ragazzi attraverso varie forme di intervento • Promuovere percorsi di autonomia abitativa per giovani adulti senza sostegni familiari • Promuovere l’orientamento lavorativo e la formazione per minori e giovani in difficoltà • Money tutoring ed emergenza abitativa • Credito di emergenza • Sostegno al reddito per nuclei in situazione di temporanea difficoltà • Progetti “Tutti in pista” e “Che piacere…” di educazione alla salute rivolti alle scuole medie inferiori e superiori • Onde Anomale Educativa di strada con attività di prevenzione all’uso e all’abuso di sostanze stupefacenti • Up & Down • Sostegno all’affido familiare • Adozioni prima, durante e dopo: interventi plurimi e complessi in un tempo lungo • Gruppi di sostegno alla famiglie adottive nel secondo anno di post adozione • Percorsi di accompagnamento e sostegno educativo domiciliare individualizzato a favore di minori e di sostegno alla genitorialità • Cura della relazione madre bambino - supporto allo sviluppo percorsi di autonomia abitativa per giovani adulti e nuclei madre-bambino in condizione di disagio • Interventi di pronta emergenza, sostegno alla domiciliarità e contrasto alla povertà • Attivazione di collocamenti in comunità educative • Scuola e servizio sociale attivazione di buone prassi • Cura della relazione madre bambino • Percorsi di inserimento lavorativo a breve termine e in contesto protetto - percorsi di sostegno a minori in difficoltà rispetto al percorso scolastico/formativo/lavorativo attraverso inserimenti lavorativi protetti e tirocini formativi • Ragazzi 18-21 anni spesso ancora “minori” progetti educativi e di sostegno per ragazzi 1821 anni • Lavoro e sapere – percorsi di formazione e formazione in situazione rivolti ad adolescenti e giovani che non abbiano assolto il diritto dovere all’istruzione e alla formazione segnalati dai servizi o agganciati con azioni di educativa di strada 35 36 37 38 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ LA GOVERNANCE DISTRETTUALE La governance distrettuale per la promozione del benessere e la prevenzione del disagio nella scuola Le attività del 2012 Conformemente all’impegno degli ultimi anni, comune denominatore delle attività promosse anche nel 2012 e delle iniziative interistituzionali (tavoli su cui è costruita la governance distrettuale) per far fronte al tema del disagio scolastico continua ad essere la consapevolezza che tale fenomeno è connesso ad una molteplicità di fattori che si influenzano reciprocamente e il cui raggiungimento richiede necessariamente la corresponsabilità di diversi soggetti. L’impegno dei Gruppi di Lavoro (cfr. tav. 1 e 2) – cui partecipano rappresentanti delle istituzioni scolastiche, degli EELL, dell’Azienda USL, dell’Associazionismo e del Terzo Settore –è stato quello di fortificare la rete e le interconnessioni tra professionisti, risorse e azioni. Si è lavorato, quindi: • allo sviluppo degli strumenti volti al miglioramento delle condizioni di accesso e permanenza di bambini e giovani all’interno delle strutture educative e scolastiche (Accordo Territoriale L. 104/92, Protocollo per l’accoglienza degli alunni stranieri nelle scuole, indicazioni sulla valutazione degli alunni stranieri, creazione di un Piano Educativo Individualizzato per gli alunni stranieri che lo necessitino comune al Distretto, Documento di Orientamento per il contrasto e la dispersione scolastica), • alla creazione di strumenti condivisi e omogenei di comunicazione e di occasioni di confronto e scambio di prassi operative tra soggetti (Protocollo operativo tra servizi educativi, istituzioni scolastiche e servizi socio – sanitari in casi di disagio, modello sulle competenze ed il ruolo dei consulenti degli Sportelli d’Ascolto, Incontri di confronto tra rappresentanti delle differenti istituzioni), • alla promozione e alla messa in rete di interventi, anche innovativi, con un’attenzione particolare ai casi di disagio scolastico e/o di minori fuoriusciti dal sistema dell’istruzione e della formazione o a rischio di dispersione, e diretti ad un ri - orientamento e re – inserimento in uno dei canali dell’assolvimento. Per il 2013/2014 Nel 2013/2014, il lavoro il lavoro dei tavoli o gruppi di lavoro proseguirà nel solco della programmazione, allo scopo di: la governance • potenziare il sistema di governance distrettuale • migliorare il sistema di rete, confronto e collaborazione dei differenti attori che nel territorio si occupano dei target di riferimento. il target • sviluppare le azioni finalizzate alla promozione del benessere ed alla prevenzione del disagio di bambini ed adolescenti, • sviluppare le azioni finalizzate alla promozione dell’intercultura. Nello specifico, si cercherà di rendere i gruppi sempre più operativi e luoghi di confronto tra i differenti componenti: - il gruppo di lavoro per il Contrasto al disagio e alla dispersione scolastica: lavorerà sul confronto tra gli operatori per affrontare i temi che i referenti porteranno come prioritari e per pensare e individuare soluzioni e percorsi possibili e realizzabili che siano facilmente trasferibili e attuabili anche in differenti contesti; - il Tavolo permanente di monitoraggio Accordo Territoriale L. 104/92: continuerà il lavoro di monitoraggio dell’Accordo Territoriale in essere e avvierà il percorso per la revisione 39 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ - - - dell’Accordo Territoriale in scadenza nel 2013 e proseguirà il lavoro di confronto e concertazione in materia di educatore di plesso/classe; il gruppo di lavoro Sportelli d’Ascolto: lavorerà sul confronto tra i professionisti degli Sportelli, referenti delle Istituzioni scolastiche e operatori dell’Azienda USL, su casi specifici, portati dai componenti del Tavolo, che possano essere emblematici e permettere un confronto tra differenti modalità attuative e differenti punti di vista; il gruppo di lavoro delle figure strumentali per l’accoglienza degli alunni stranieri: proseguirà il lavoro relativo alla valutazione, con il lavoro centrato sui nuclei fondanti delle diverse discipline, punto di base per la valutazione agli esami di fine ciclo; il gruppo di lavoro 0-6 anni: sulla scorta del lavoro fatto per la elaborazione del Protocollo di segnalazione alla NPIA di casi di disagio da parte di servizi educativi e scolastici, lavorerà sugli strumenti degli Accordi di Programma Provinciale e Territoriale, in modo da renderli coerenti e utili per la fascia di età pre-scolare, ciò in parallelo ai lavori del gruppo di lavoro territoriale che si occuperà del rinnovo dell’Accordo e del gruppo di lavoro provinciale che si occuperà di tematiche affini. Proseguirà il costante lavoro con il Tavolo Dirigenti Scolastici, luogo dell’integrazione per le politiche educativo – scolastiche, e strumento di confronto per le scelte fatte in tale ambito. La governance distrettuale per le Politiche giovanili Due sono i Tavoli operativi a livello distrettuale in materia di Politiche giovanili: - Il Tavolo politiche giovanili, che rappresenta lo strumento di governance a livello distrettuale delle politiche giovanili, ed è formato dai referenti per le stesse appartenenti ai 15 Comuni del Distretto Pianura Est. E il luogo istituzionale di definizione delle politiche giovanili (progettazione, finanziamenti, organizzazione e comunicazione delle azioni e delle iniziative rivolte ai giovani) da realizzarsi a livello distrettuale, in rete e integrazione con quelle organizzate a livello comunale. - il Tavolo delle Associazioni e dei Centri Giovanili, composto da referenti delle Associazioni, dei Centri e degli Spazi di aggregazione presenti nel Distretto Pianura Est. Nato nel 2011, è il Tavolo deputato alla messa in rete delle Associazioni e dei Centri Giovanili ad oggi svi,uppato attorno alla realizzazione concertata delle attività culturali, divulgative, sportive, ricreative e musicali sul Distretto. Dal 2013, il Tavolo è diventato uno degli interlocutori della Programmazione zonale, entrando a tutti gli effetti nel sistema di governance in materia di giovani. Le tabelle di seguito, mostrano, schematicamente, l’impianto della governance distrettuale alla base del lavoro di questi anni, in ambito scolastico. 40 tav. 1. - IL SISTEMA DI GOVERNANCE INTEGRATA L’INTEGRAZIONE DELLE AZIONI OBIETTIVI • Prevenzione del disagio • Promozione del benessere • Promozione dell’intercultura POTENZIAMENTO SISTEMA DI GOVERNANCE UFFICIO DI PIANO + AZIENDA USL COORDINAMENTO TAVOLI DI LAVORO DISTRETTUALI TAVOLO INTERISTITUZIONALE SUL DISAGIO IN ETÀ EVOLUTIVA Tavolo permanente di monitoraggio Accordo Territoriale L. 104/92 Gruppo di lavoro sul disagio 0-6 Gruppo di lavoro sul disagio scolastico Gruppo di lavoro Figure Strumentali per l’accoglienza alunni stranieri Gruppo di lavoro Sportelli D’ascoltoSostegno Genitorialità TAVOLO DIRIGENTI SCOLASTICI TAVOLO POLITICHE GIOVANILI • Referenti Disabilità (IC, DD, IST SUP) • FISM • Comuni • Coop. Sociali • Associazioni • AUSL • Cooperazione • Referenti disagio (IC, DD) • Comuni • Coordinator i Pedagogici Comuni e privato conv. • AUSL • Referenti disagio IC, DD, IST. SUP, FISM • Comuni • AUSL • Coop. Soc. • CFP • Associazioni • Figure Strumentali (IC, DD, IST. SUP) MESSA IN RETE DI RISORSE/STRUMENTI 41 • Comuni • AUSL • Insegnanti referenti • Referenti altri Enti coinvolti • Coordinatori pedagogici TAVOLO DELLE ASSOCIZIONI E DEI CENTRI GIOVANILI tav. 2. – I TAVOLI – OBIETTIVI ED AZIONI TAVOLO DI LAVORO TAVOLO PERMANENTE DI MONITORAGGIO ACCORDO TERRITORIALE L. 104/92 GRUPPO DI LAVORO SUL DISAGIO 0-6 GRUPPO DI LAVORO SUL DISAGIO SCOLASTICO GRUPPO DI LAVORO FIGURE STRUMENTALI PER L’ACCOGLIENZA DATA ISTITUZIONE 19.01.2009 14.10.2010 22.06.2009 20.02.2009 N. INCONTRI ANNUI OBIETTIVI Elaborazione Accordo di Programma distrettuale. Monitoraggio Accordo di Programma Organizzazione formazione specifica 3-4 incontri da 2 ore Creazione di un luogo di confronto e scambio tra gli operatori che si occupano di questa fascia di età, finalizzato: - al coinvolgimento delle istituzioni che si occupano della prima infanzia nel sistema di governance distrettuale anche attraverso l’individuazione di nodi critici e possibili azioni da mettere in campo, - al miglioramento delle relazioni tra le istituzioni volto ad agevolare il passaggio delle informazioni tra tutti gli attori che si occupano dei servizi per la prima infanzia e all’omogeneizzazione delle modalità di comunicazione e azione tra le istituzioni coinvolte, Stesura e applicazione di linee di intervento integrate per il contrasto al disagio scolastico attraverso la definizione di un protocollo d’intesa che: 4 incontri da 2 ore 6 incontri da 2 ore 1. individui ed integri le risorse disponibili sul territorio; 2. definisca modalità di comunicazione/informazione tra gli Enti coinvolti; 3. individui ed incrementi buone pratiche presenti nel territorio; 4. individui modalità di raccordo con i tavoli di lavoro provinciali istituiti su questo tema - Promozione di progettualità comuni e concertate a sostegno delle scuole e, in particolare dei progetti finalizzati all’integrazione degli alunni stranieri. - Condivisione di buone pratiche relative all’accoglienza degli alunni stranieri (condivisione e realizzazione a livello distrettuale di protocolli e strumenti operativi comuni e condivisi in modo da rendere l’accoglienza degli alunni stranieri omogenea e garantire pari opportunità di accesso) - Formazione e consulenza al corpo docente. 6 incontri da 2 ore ALUNNI STRANIERI GRUPPO DI LAVORO SPORTELLI D’ASCOLTO-SOSTEGNO GENITORIALITÀ 16.11.2009 Creazione di un luogo di confronto e scambio tra gli operatori Sviluppo di una rete con i progetti distrettuali che si occupano di disagio scolastico/minorile Sviluppo di buone prassi condivise di intervento. 3-4 incontri da 2 ore 42 tav. 3. – LA CONTINUITA’ NELLE AZIONI PREVENZIONE DEL DISAGIO/PROMOZIONE DEL BENESSERE OBIETTIVI AREE DI INTERVENTO 0-6 SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO SCUOLA SECONDARIA II GRADO Promozione dell’agio nel tempo scuola Sostegno alla genitorialità 0-6 Sportelli d’ascolto Qualificazione scolastica Attività pomeridiane Sportelli d’ascolto Qualificazione scolastica Attività pomeridiane Sportelli d’ascolto Laboratori Radio Nebbia Sportelli d’ascolto Borse lavoro estive Laboratori Radio Nebbia E…state in moto Promozione della salute e degli stili di vita sani (incluso il contrasto all’uso/abuso di sostanze) Obiettivo salute Consultorio Familiare in rete Obiettivo salute Obiettivo salute Tutti in Pista - Che Piacere Obiettivo salute Tutti in Pista - Che Piacere Onde Anomale Tutela del minore in situazione di disagio Suola e Servizio Sociale: attivazione di buone prassi Scuola e Servizio Sociale: attivazione di buone prassi Scuola e Servizio Sociale: attivazione di buone prassi Scuola e Servizio Sociale: attivazione di buone prassi Tutela minori disabili Tavolo interistituzionale Accordo 104 - Formazione DSA Centri Specialistici NPIA AUSL Bologna Tavolo interistituzionale per la prevenzione del disagio in età evolutiva Gruppo di lavoro 0-6 Gruppo di lavoro Sportelli d’ascolto Tavolo interistituzionale Accordo 104 - Formazione DSA Centri Specialistici NPIA AUSL Bologna Tavolo interistituzionale per la prevenzione del disagio in età evolutiva Gruppo di lavoro 0-6 Gruppo di lavoro Disagio scolastico Gruppo di lavoro Sportelli d’ascolto Gruppo di lavoro Figure strumentali Tavolo interistituzionale Accordo 104 - Formazione DSA Centri Specialistici NPIA AUSL Bologna Tavolo interistituzionale per la prevenzione del disagio in età evolutiva: Gruppo di lavoro Disagio scolastico Gruppo di lavoro Sportelli d’ascolto Gruppo di lavoro Figure strumentali Tavolo interistituzionale Accordo 104 - Formazione DSA Centri Specialistici NPIA AUSL Bologna Tavolo interistituzionale per la prevenzione del disagio in età evolutiva: Gruppo di lavoro Disagio scolastico Gruppo di lavoro Sportelli d’ascolto Gruppo di lavoro Figure strumentali Centri Specialistici NPIA AUSL BO Sono a disagio … Disturbo? Iniziative per la promozione del benessere a scuola S-bullo-niamoci Centri Specialistici NPIA AUSL BO Sono a disagio … Disturbo? S-bullo-niamoci Sportelli d’ascolto scuole Iniziative per la promozione del benessere a scuola Centri Specialistici NPIA AUSL BO Sono a disagio … Disturbo? S-bullo-niamoci Iniziative per la promozione del benessere a scuola Percorso formativo “Prevenzione del disagio e promozione del benessere di bambini, ragazzi e adulti a scuola” Sportelli d’ascolto scuole Iniziative per la promozione del benessere a scuola Contrasto al disagio 43 PREVENZIONE DEL DISAGIO/PROMOZIONE DEL BENESSERE OBIETTIVI TRIENNALI AREE DI INTERVENTO 0-6 SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO Gruppo di lavoro Disagio scolastico Prevenzione all’evasione scolastica e/o precoce inserimento lavorativo - Riproviamoci assieme - Percorso di inserimento lavorativo a breve termine e in contesto protetto - Percorso di accompagnamento e sostegno educativo domiciliare individualizzato a favore di minori e di sostegno alla genitorialità - Lavoro e sapere - Borse Lavoro Estive - Il viaggio come esperienza di cittadinanza Promozione della partecipazione attiva Accoglienza/ intercultura SCUOLA SECONDARIA II GRADO Gruppo di lavoro Figure strumentali Risorse per l’intercultura nelle scuole Gruppo di lavoro Figure strumentali Risorse per l’intercultura nelle scuole 44 Gruppo di lavoro Figure strumentali Risorse per l’intercultura nelle scuole Gruppo di lavoro Figure strumentali Risorse per l’intercultura nelle scuole tav. 4 – LA SCUOLA 45 46 47 48 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ 49 50 51 52 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ 0/6 ANNI CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE – UFFICIO DI PIANO Il progetto ha riproposto in continuità con l’anno precedente, la realizzazione di azioni di sostegno alla genitorialità attraverso: • la realizzazione di iniziative dedicate al tema della genitorialità (INCONTRI TEMATICI); • il supporto agli sportelli di consulenza educativa rivolta ai genitori (SPORTELLI DI CONSULENZA EDUCATIVA); L’organizzazione delle attività nel Distretto è stata effettuata grazie alla suddivisione del territorio in 4 sotto-aree (Gruppo n. 1: Castello d'Argile, Galliera, Pieve di Cento, San Pietro in Casale Gruppo n. 2: Argelato, Bentivoglio, Castel Maggiore, San Giorgio di Piano - Gruppo n. 3: Baricella, Granarolo, Malalbergo, Minerbio - Gruppo n. 4: Budrio, Castenaso, Molinella). Le tabelle di seguito illustrano le azioni realizzate nei periodi gennaio – giugno 2012 e settembre 2012 – marzo 2013. Sportelli di consulenza educativa- monitoraggio periodo gennaio – giugno 2012 N° UTENTI COMUNE N° ORE SPORTELL O IN CALENDA RIO N° ORE SPORTELLO EFFETTIVAME NTE SVOLTE N° INCON TRI SVOLTI S.GIORGIO DI PIANO 24 22 22 N° COPP IE N° SINGOL I GENIT ORI 5 17 ETÀ PREVALE NTE DEI BAMBINI % DEI BAMBINI FREQUENTA NTI I SERVIZI PROBLEMATI CHE PREVALENTI PORTATE DAI GENITORI 4 anni 95% Separazione, rispetto regole BENTIVOG LIO 24 24 11 3 8 3 100% ARGELATO 24 24 10 2 8 3 100% CASTEL MAGGIOR E 24 4 4 2 0 3 50% CASTENAS O 36 40 40 16 24 3-6 100% 53 arrivo del fratello/sorella, incompatibilità rispetto le pratiche educative nella coppia, gestione della famiglia allargata, paure, problemi di sonno non controllo degli sfinteri dopo i 5 anni, arrivo del fratello/sorella, aggressività verso il genitore, chiusura relazionale, paure, gestione nella pratica quotidiana Stress posttraumatico da terremoto; problematiche relative al sonno ed al pasto Gestione dei limiti, regole, aggressività, autonomia, disturbi del sonno e alimentazione, separazione,diffi coltà di attenzione __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ BUDRIO 28 28 28 11 17 3-6 100% MOLINELL A 18 18 18 3 15 3-6 100% CASTELLO D'ARGILE 30 15 17 6 9 03-giu 95% GALLIERA 30 14 7 SAN PIETRO IN CASALE 19 9 12 PIEVE DI CENTO 24 7 7 0-6 4 8 3-6 100% 7 3-6 98% Gestione dei limiti, regole, aggressività, autonomia, disturbi del sonno e alimentazione, separazione,diffi coltà di attenzione Gestione dei limiti, regole, aggressività, autonomia, disturbi del sonno e alimentazione, separazione,diffi coltà di attenzione Gestione dei limiti, regole, aggressività, autonomia, disturbi del sonno e alimentazione, separazione,diffi coltà di attenzione Laboratorio gioco - danza Rispetto regole, aggressività, disturbi del sonno e alimentazione Rispetto regole, aggressività, disturbi del sonno e alimentazione Sportelli di consulenza educativa- monitoraggio periodo settembre 2012 – marzo 2013 COMUNE N° ORE SPORTELL O IN CALENDA RIO N° ORE SPORTELLO EFFETTIVAM ENTE SVOLTE N° UTENTI (4) N° INCON TRI SVOLTI N° COPP IE N° SINGO LI GENIT ORI ETÀ PREVALE NTE DEI BAMBINI % DEI BAMBINI FREQUENT ANTI I SERVIZI S.GIORGIO DI PIANO 24 17 17 5 12 3/6 anni 100% BENTIVOG LIO 24 24 12 3 9 1-4 anni 100% 54 PROBLEMAT ICHE PREVALENTI PORTATE DAI GENITORI nascita fratelli, gestione regole, strategie educative, impostazione pedagogica generale controllo sfinterico, la gestione dell'ansia materna, l'arrivo dei fratelli piu piccoli e gestione del nuovo equilibrio, aggressività del bambino __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ ARGELAT O 24 24 14 4 10 2/6 anni 100 CASTEL MAGGIOR E 24 12 12 3 9 3-5 anni 100% MOLINEL LA 25 21 21 10 9 0-3 3-5 50% nido 50% infanzia statale 5 8( madri) BUDRIO 15 13 13 3-5 anni 0% CASTENA SO 35 40 40 18 20 3-5 98% San Pietro in Casale 15 8 11 4 7 3 100% Castello D'Argile 25 25 25 Pieve di Cento 20 7 problemi del sonno, gestione del rapporto tra gemelli, problemi legati al rapporto con il cibo, incoerenza di strategie educative nella coppia Problematiche legate alla gestione dei bambini in particolare sulle regole. Problematiche legate alle cure, sonno e pasto. Disturbi del comportament o e linguaggio, disturbi del sonno, alimentazione e difficoltà , da parte dei genitori , a gestire le fasi di opposizione. " gelosia " tra fratelli. Disturbi del linguaggio, comportament o e attenzione. Separazioni e gestione delle funzioni genitoriali, ansia e dubbi da parte dei genitori in relazione ai disturbi del comportament o , linguaggio e attenzione, opposizione , regole e disturbi del sonno. alimentazione, sonno, fase del no, capricci, gestione delle emozioni, comportamenti oppositivi 100% 7 7 55 4,5 100% separazione genitori, comportamenti aggressivi a scuola, capricci, sonno __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Galliera 12,5 9,5 5 1 4 3 60% capricci, gestione neonato, aspetti legatti alla sessualità infantile Incontri tematici - monitoraggio periodo gennaio - giugno 2012 COMUNE N° DI INCONTRI IN CALENDARIO N° INCONTRI EFFETTIVAMENTE SVOLTI N° PARTECIPANTI TITOLI DEGLI INCONTRI TEMA DEGLI INCONTRI travasi con la pasta e materiale da riciclo Castello d'Argile 2 2 16 Giochiamo con la pasta Natale ogni sorpresa vale Pieve di Cento 2 1 23 Una calda cornice Costruzione di una cornice con materiali naturali 17 i sapori/profuni dei ricordi laboratorio centrato sull'utilizzo di materiali naturali 14 1.I no che fanno crescere; 2.Comunicare con l'aggressività; 3.Paura del lupo paura di tutto. Cconvenrsazioni guidate rispetto alle regole all'aggressività ed alle paure. San Pietro in Casale Argelato Bentivoglio 2 3 3 2 3 3 34 Castel Maggiore 3 3 21 San Giorgio di Piano 3 3 75 56 "Cibo che emozione" "Linguaggio dell'adulto e linguaggio del bambino: 2 mondi che comunicano ?" - " Essere genitori nell'area del non tempo" Conversazioni con i genitori: le tipologie di allevamento nel mondo - giochi, salti, morsi e capriole: i conflitti tra i bambini - i bambini crescono tra giochi , giocattoli e regole 1. Competenze e abilità dei bambini di 5 anni 2. L'ingresso alla scuola primaria 3. L'ingresso alla scuola dell'infanzia Il rapporto con il cibo, la comunicazione tra adulti e bambini , il ruolo del genitore nel tempo libero intercultura nell'educazione, i conflitti tra bambini e i bambini e le regole 1. Vedi titolo 2 e 3. Continuità __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ n.5 n.5 n.20 + 30 familiari n.6 n.6 n.15 + 15 genitori n.1 n.1 n.60 n.5 n.5 n.20 corso massaggio infantile La cura e la relazione empatica n.6 n.6 n.42 laboratorio di musikc together educazione alla musicalità Baricella n.3. n.3 n.70 n.6 n.6 n.40 progetto calamaio genitorialità ed educazione accogliere e gestire le emozioni del proprio bambino gioco, musica e racconti per parlare di diversità tre spettacoli con Peppe giallo e Peppe rosso in viaggio tra sorrisi e emozioni n.3. n.3 n.300 Peppe e Peppe; Paura e Coraggio, Lettura come Avventura n.1 n.8 14+13 genitori Per essere creativii ci vuole… n.1 n.1 28 bambini+60 familiari Animazione in fattoria n.1 n.1 15 bambini + 50 familiari Peter lo spaventapasseri conoscere il giardino n.60 L'evoluzione biopsico-sociale del bambino e della bambina genitorialità ed educazione proposta ludovico in fattoria gennaio: Il mondo dei conigli (approccio e giochi inerenti); febbario: Il carnevale (preparazione mashere e costumi con fetsa di carnevale); marzo: La musica (costruiamo strumenti musicali, inventiamo danze e canzoni); aprile: La Pasqua (lavoretti intema n.1 Minerbio laboratorio di narrazione L'evoluzione biopsico-sociale del bambino e della bambina bambini arrabbiati e genitori in difficoltà Granarolo Malalbergo Alla scoperta dei 4 elementi della natura conoscere gli elementi della natura predisponendo giochi di manipolazione narrazioni animate n.20 n.1 n.20 n.30 famiglie 57 giochi, racconti, creatvità __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Minerbio n.5 n.10 n.33 famiglie Alla scoperta dei 4 elementi della natura il fuoco: percepire il fuoco attraverso i sensi, il fuoco si ascolta, si annusa, si vede.. Ostruiamo le candele di cera con le api; l'Aria: percepire la'ria attraverso i snesi: l'aria si ascolta, si annusa, si vedefare le bolle di sapone; La terra:percep Incontri tematici - monitoraggio periodo gennaio - giugno 2012 COMUNE Baricella N° DI INCONTRI IN CALENDARI O 6 N° INCONTRI EFFETTIVAMENT E SVOLTI* 3 N° PARTECIPAN TI TITOLI DEGLI INCONTRI TEMA DEGLI INCONTRI 12 bambini + 12 genitori 1) c'era una volta, c'era due volte, c'era tre volte……2) L'elefantino verde 3) Chi me l'ha fatta ion testa 4) la fattoria della fantasia 5) La gallina nera 6) Sono forse un tuo pezzettino narrazione giochiamo insieme in fattoria 10 (2 cicli) 0 15 bambini + 15 genitori 1) se fossimo un animale saremmo…2) teatrino con marionette 3) gli animali che si nascondo in fattoria 4) Caccia al tesoro 5) cuciniamo con i prodotti dell'azienda Granarolo 3 3 24 "Vorrei dirlo con parole mie" il corpo, la relazione, la comunicazione Granarolo 1 0 60 “Educare al rispetto al rispetto degli spazi” la partecipazione e il diritto di cittadinanza Granarolo 11 0 120 "Progetto WWF " l'ambiente e la differenziata Granarolo 1 0 60 "Laboratorio di percussioni e danze dell'Africa dell'Ovest" la multiculturalità Granarolo 5 0 120 "Architetture in divenire" il gioco con il recupero Baricella 58 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Malalberg o 2 Malalberg o 1 Malalberg o Minerbio Castel Maggiore San Giorgio di Piano 10 4 2 2 0 1) 30 bambini 2) 30 bambini, 30 genitori, 6 educatrici 1) Seminando….raccontia mo storie 2) Laboratorio sul colore 1) Hanno seminato semi e raccontato alcune storie per conoscersi; 2) Laboratorio con le verdure come stampi e tempere + frullati di verdure usati come colore 0 8 bambini, 30 familiari, 5 personale asilo Lettura animata "La Regina Carciofona" Educazione alimentare 18 bambini, 18 familiari 1) Laboratorio "Feste che passione" 2) Laboratorio "Libri mai visti" 3) Laboratorio "L'arte in gioco" 4) La festa dei piccoli grandi artisti Per essere creativi ci vuole……..laborato ri di giochi, arte e creatività 15 GIOCHIAMO INSIEME IN FATTORIA GIOCHI E ATTIVITA' IN FATTORIA CON I GENITORI 27 I libri amici--- I pregiudizi sulla scelta di genere l'importanza della lettura al nido e a casa----I pregiudizi sul genere femminile e maschile 45 1) Educare alle emozioni e all'affettività 2) L'ingresso alla scuola primaria: aspettative e dubbi 1) vedi titolo 2) La continuità educativa 7 4 1 0 *La maggior parte degli incontri sono in programmazione per il periodo aprile – giugno 2013 SPORTELLI D’ASCOLTO SCUOLE CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE – UFFICIO DI PIANO L’attività dello sportello d’ascolto, in continuità con gli anni precedenti, ha previsto l’intervento (prevalentemente settimanale – 10 casi su 15) presso ogni Direzione Didattica, Istituto Scolastico e Istituto Superiore del Distretto di un esperto per un’attività di counseling intesa come azione di prevenzione al disagio e sostegno alle difficoltà relazionali. Gli interventi di consulenza proposta sono stati i seguenti: • attività di formazione rivolta agli insegnanti • attività di formazione rivolta ai genitori • colloqui fra esperto e ragazzi • colloqui tra esperto e insegnanti • colloqui tra esperto e genitori 59 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ • • • osservazioni in classe incontri di gruppo e discussioni a tema progettazione d’interventi di gruppo(es: assemblee di sezione, incontri con i rappresentanti dei genitori). La tabella che segue riporta i dati di attività relativamente alle differenti tipologie di attività, suddivisi per ore erogate e destinatari coinvolti. Tabella 1. – Interventi realizzati settembre 2012 – marzo 2013 ATTIVITÀ DI FORMAZIONE SPECIFICA ATTIVITA' ore n. destinatari /fruitori settembre 2012 – marzo 2013 Formazione per i genitori 14 198 Formazione per gli insegnanti 18 91 32 289 Totale ore/destinatari FORMAZIONE ATTIVITÀ DI COUNELING SPECIFICA ATTIVITA' ore complessive settembre 2012 – marzo 2013 destinatari /fruitori settembre 2012 – marzo 2013 Colloqui fra esperto e ragazzi 262,5 252 Colloqui tra esperto e insegnanti 128,5 178 Colloqui tra esperto e genitori 418,75 398 Totale ore/destinatari Osservazioni in classe 809,75 828 125 690 Incontri di gruppo e discussioni a tema 67 292 Progettazione di interventi di gruppo 48 222 240 1204 1049,75 2032 Totale ore interventi di gruppo totale ore/destinatari COUNSELING Per quanto attiene ai destinatari coinvolti, la tabella seguente riporta il numero di destinatari raggiunti per tipologia. Tabella 2. – numero destinatari per tipologia settembre 2012 – marzo 2013 NUMERO DESTINATARI 164 377 407 265 573 245 TIPOLOGIA DESTINATARI Minori 3-5 anni Minori 6-10 anni Minori 11-13 anni Minori 14-17 anni Genitori Insegnanti Totale 2031 Di cui: Minori disabili Minori con provvedimenti del Tribunale per i minori 0 14 Minori con disagio conclamato Minori stranieri Altro (specificare) 21 26 2 1 Totale soggetti in situazioni particolari 64 60 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Per quanto attiene alle problematiche affrontate, la tabella che segue ne riporta le tipologie, con l’indicazione del numero di Istituti nei quali a sportello sono stati affrontati. Tabella 3. –Tipologia problematiche prevalenti per numero Istituti in cui sono state incontrate settembre 2012 – marzo 2013 TIPOLOGIE DI PROBLEMATICHE PREVALENTI Difficoltà nella relazione tra genitori e figli 14 Problemi di comunicazione con i genitori (coerenza-ascolto) 9 Separazione conflittuale della famiglia 10 Supporto ai genitori nel sostegno ai figli per lo studio 8 Supporto ai genitori per problematiche legate al rispetto delle regole Supporto ai genitori nel sostegno ai figli per problematiche legate alla gestione delle relazioni nel gruppo classe Difficoltà nella relazione tra docenti e alunni 12 5 9 Difficoltà nella relazione tra scuola e famiglia 6 Difficoltà nelle dinamiche di classe e nella relazione con il gruppo dei pari 12 Rapporti con l’altro sesso 3 Comportamenti aggressivi / bullismo 6 Gestione del gruppo classe 9 Difficoltà di inserimento alunni stranieri 2 Problematiche relative all’orientamento scolastico 2 Problematiche relative al passaggio dalla primaria alla secondaria di I grado 1 Problematiche relative al passaggio dalla secondaria di I grado alla secondaria di II grado 1 Difficoltà degli studenti circa la motivazione allo studio e all’impegno 9 Difficoltà di concentrazione e tenuta degli studenti 8 Difficoltà di apprendimento 8 Difficoltà di comportamento 14 Problematiche socio - affettive 11 Problematiche relative all’autostima 9 Crisi di ansia e/o panico prima di un’interrogazione 9 Preoccupazioni per il proprio aspetto fisico 5 Disturbi del comportamento alimentare 1 MEDIAZIONE FAMILIARE CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST Il progetto prevede azioni di sostegno alle famiglie nei percorsi separazione familiare al fine di facilitare i genitori ad esercitare le proprie responsabilità parentali in un clima di cooperazione, e nell’interesse dei figli Tabella 1: Utenti che si sono rivolti al Servizio di Mediazione Familiare - Anno 2012 Mediazione Utenti Nuovi Familiare Anno 2011 Accessi Tot. 20 Tot. 30 Utenti 6 7 Singoli Coppie 14 23 Totale Afferenti 50 13 37 Come si può vedere dalla tabella 1, gli utenti che si sono rivolti al Servizio di Mediazione Familiare nell’anno 2012 sono stati in totale 50, di cui 13 singoli e 37 coppie. Di queste 50 situazioni: 61 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ • 20 sono persone e/o coppie già in carico al Servizio dal 2011 (impegnate in un percorso di mediazione o consulenza), • 30 sono invece casi nuovi. Un trend che si mantiene invariato anche nel primo trimestre 2013, segnalando una buona affluenza al servizio, così come evidenziato nella tabella 2. Tabella 2: Utenti che si sono rivolti al Servizio di Mediazione Familiare – primo trimestre 2013 Mediazione Utenti Nuovi Totale Familiare Anno 2012 Accessi Afferenti Tot. 14 Tot. 11 25 Utenti Singoli 5 1 6 Coppie 9 10 19 Nei primi tre mesi del 2013 sono stati in totale 25 infatti gli utenti che sono stati seguiti dal servizio, di cui 6 singoli e 19 coppie. Di queste 25 situazioni: • 14 sono persone e/o coppie già in carico al Servizio dal 2011 (impegnate in un percorso di mediazione o consulenza), • 11 sono invece casi nuovi. Continua ad esserci una buona risposta al Servizio di Mediazione Familiare, che mantiene una sua stabilità nel tempo ed è congrua alle possibilità offerte dal servizio stesso. E questo da parte soprattutto di coppie di genitori in fase di separazione, target privilegiato del Servizio. Si può infatti notare che degli utenti afferenti al Servizio nel 2012/2013 - ben 37 situazioni per l’anno 2012 e 19 per il primo trimestre 2013 - vedono come protagoniste coppie, confermando la tendenza già osservata negli ultimi anni di una sempre maggiore specializzazione del Servizio. Tabella 3: Utenti che si sono rivolti al Servizio di Mediazione Familiare Suddivisi per Sportello d’accesso (anno 2012) Utenti Nuovi Totale Mediazione Accessi Afferenti Anno 2011 Familiare Tot. 20 Tot. 30 Tot. 50 Sportello 8 10 18 Castenaso Sportello 12 20 32 San Pietro in Casale Tabella 4: Utenti che si sono rivolti al Servizio di Mediazione Familiare Suddivisi per Sportello d’accesso (primo trimestre 2013) Utenti Nuovi Totale Mediazione Anno 2012 Accessi Afferenti Familiare Tot. 14 Tot. 11 Tot. 25 Sportello 5 3 8 Castenaso Sportello 9 8 17 San Pietro in Casale Per quel che concerne le persone che si sono rivolte al Servizio di Mediazione Familiare sia nel 2012 che nel primo trimestre 2013, si è nuovamente riscontrata una differenza significativa di affluenza tra i due Sportelli, con una netta prevalenza a San Pietro in Casale. Questo dato conferma la tendenza che si era osservata negli anni precedenti, a cui si era dato riposta ampliando di alcune ore la possibilità di consulenza presso lo sportello di San Pietro. Va comunque rilevato che tale differenza si è in parte ridimensionata. Modalità di accesso e risposte del servizio 62 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Prendendo in esame le nuove situazioni afferenti al Servizio, si segnala che dei 30 nuovi accessi complessivi dell’anno 2012: • In 10 casi sono avvenuti in modo autonomo. Le persone si sono rivolte cioè al Servizio di Mediazione Familiare di propria iniziativa, senza l’intervento di professionisti od operatori dell’ambito sociale, psicologico, giuridico e/o pedagogico. In molti casi il consiglio era stato dato da persone che avevano usufruito del Servizio di Mediazione. • In 7 casi l’indicazione è stata data dall’Assistente Sociale (dei Comuni o dell’Area Minori). • In 6 casi l’invio è stato fatto dagli psicologi del Consultorio Familiare. • In 3 casi l’indicazione è stata data rispettivamente : -) dall’Autorità Giudiziaria (Giudice del T.O.) o avvocato; -) dal Servizio di Salute Mentale adulti. • In 1 casi l’invio è stato fatto dal Servizio di Neuropsichiatria Infantile. Questi dati, da un lato, confermano quanto già osservato gli anni precedenti, in particolare rispetto all’importante percentuale di genitori che si rivolgono al Servizio su iniziativa personale, mossi da preoccupazioni rispetto le potenziali conseguenze negative che la separazione può avere sui figli e sul loro rapporto con gli stessi. L’informazione sull’esistenza del Servizio viene reperita soprattutto attraverso il “passaparola”, in particolare da parte di persone che hanno usufruito del Servizio in passato. Per il resto, gli invii arrivano in eguale misura da vari professionisti di altri Servizi, tra cui l’anno scorso ha prevalso la figura dell’assistente sociale, che in diverse occasioni ha svolto una funzione di tramite tra una richiesta del Tribunale dei Minori ed il primo contatto con Il Servizio di Mediazione. Nell’ultimo anno vi è stato anche un tendenziale incremento delle persone che sono arrivate al Servizio perché hanno seguito l’indicazione scritta dal Giudice nel primo verbale di separazione, come da accordi presi nel corso degli incontri con i magistrati del Tribunale Ordinario di Bologna e dei rappresentati delle principali associazioni di avvocati. Per quel che riguarda le risposte del Servizio di Mediazione Familiare, se ne indicano di seguito le principali articolazioni: 1. Mediazione Familiare (la cui durata media è di circa 10/12 incontri), nei casi in cui è approntato un lavoro di coppia; 2. Consulenza Individuale (la cui durata media è 10/15 incontri); nei casi in cui non è stato possibile coinvolgere entrambe le persone e si è proceduto con un intervento individuale focalizzato su tematiche separative; 3. Fase preliminare di analisi delle richieste e delle motivazioni; categoria utilizzata nei casi in cui il mio intervento (della durata che varia da 1 a 3 incontri) è consistito nel fornire alle persone informazioni sulla mediazione familiare e nel valutare, insieme a loro, la congruenza tra gli interventi offerti dal Servizio ed i loro obiettivi, senza arrivare di fatto ad una presa in carico. Invio ad altri professionisti; per quelle situazioni in cui, dopo una fase preliminare, è seguito l’invio ad altri professionisti. Tabella n. 5: Risposte del Servizio (nuovi accessi 2012 e primo trimestre 2013) Risposte del Mediazione Consulenza Fase Servizio Familiare Individuale Preliminare Utenti 26 5 8 Tot.41 Invio 2 Nell’ottica di ampliare l’affluenza al Servizio, appare importante sostenere ed incentivare l’azione di consolidamento del Servizio di Mediazione all’interno del territorio.. Da consolidare ulteriormente è la collaborazione con il Centro di Salute mentale ed, in particolare, con il Servizio di Neuropsichiatria Infantile. Per quel che concerne invece il Consolidamento del servizio nella rete dei servizi di mediazione familiare provinciale/regionale, nel 2012 non è stato possibile partecipare a nessun incontro di 63 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ formazione e supervisione sui casi, sia a causa del numero ridotto degli stessi che del carico di lavoro. Il Servizio continua ad essere comunque in rete e noviziato di eventuali iniziative. Sta proseguendo Il lavoro con il Tribunale Ordinario di Bologna, che ha coinvolto anche il Presidente del Tribunale dei Minori dell’Emilia Romagna e gli avvocati rappresentanti delle principali associazioni che si occupano di Diritto di Famiglia e Diritto Minorile si è al momento concluso ed in parte, come indicato in precedenza si iniziano ad avere i primi riscontri. Infine nel 2012, le peculiarità dell’attività del servizio di mediazione familiare e dell’utenza che vi afferisce è stata illustrata insieme a quella del Centro di Salute Mentale e del Consultorio Familiare in una serata di formazione rivolta ai medici di base del polo di Baricella. SPORTELLO DONNA E FAMIGLIA CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE – UFFICIO DI PIANO Lo Sportello Donna e Famiglia è un servizio di informazione e consulenza legale alle famiglie del territorio con particolare attenzione alle Leggi sul diritto di famiglia. Il servizio si propone di rendere consapevoli i cittadini dei loro diritti riguardo a situazioni di particolare difficoltà o disagi vissute all’interno della propria famiglia, aiutandoli a difendersi. La consulenza legale è svolta da due Avvocati dell’UDI (Unione Donne Italiane), indicativamente ogni giovedì del mese (mese di agosto escluso), alternativamente presso i Comuni di Argelato, Bentivoglio, Castel Maggiore, Castello d’Argile, Galliera, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano e San Pietro in Casale e di Baricella, Granarolo dell’Emilia, Malalbergo, Minerbio e Molinella. Per il Comune di Castenaso l’attività di consulenza è stata realizzata nelle giornate di martedì e per il Comune di Budrio nelle di Mercoledì. Nel periodo Gennaio 2012 – Marzo 2013 erano in programma complessivamente 54 giornate di apertura dello sportello nelle quali sono stati realizzati 188 colloqui: COMUNI N. COLLOQUI Argelato Baricella Bentivoglio Budrio Castel Maggiore Castello d'Argile Castenaso Galliera Granarolo dell’Emilia Malalbergo Minerbio Molinella Pieve di Cento San Giorgio di Piano San Pietro in Casale 9 8 7 13 8 18 3 19 10 6 4 9 9 32 33 TOTALE 188 Le tematiche prevalentemente affrontate sono state: - diritto di famiglia (separazioni, divorzi, affidamenti condivisi dei figli, adozioni, problematiche relative alle successioni, insolvenza dei padri nel versamento del contributo per il mantenimento dei figli, amministratore di sostegno, violenza endofamiliare, incapacità di gestire la situazione economico - familiare, permessi di soggiorno per motivi familiari); 64 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ - diritto commerciale, societario e di locazione; SOSTEGNO ALL’AFFIDO FAMILIARE CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST La risorsa fornita dal presente progetto ha consentito nel corso del 2012 l’integrazione con altri progetti territoriali. Apprezziamo che la programmazione territoriale composta da una ricca rete di progetti sia trama di interventi fra loro correlati affinché sia ancora possibile per il soggetto trovare coincidenza ed appropriatezza nelle possibili risposte Il presente progetto consente di tenere a sistema i diversi interventi che si realizzano per il settore dell’affido familiare che riguardano sia l’attività quotidiana che la formazione e la cura della qualità degli interventi In questo sistema sono attivi due gruppi di sostegno di famiglie affidatarie. Uno è gestito da operatori dell’USSI e da un professionista esterno, mentre l’altro è gestito in autonomia da famiglie affidatarie. Gli incontri sono di norma mensili con la sospensione per i mesi estivi. La composizione è data da alcune famiglie stabili e da un certo numero che nel corso degli anni ha lasciato spazio ad altre. La condizione è che i nuclei abbiano esperienze in corso. ADOZIONE PRIMA DURANTE E DOPO: INTERVENTI PLURIMI E COMPLESSI SU UN TEMPO LUNGO CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST Il Settore Adozione fa parte dell’USSI Minori che gestisce l’attività attraverso un’équipe dedicata composta da Assistente Sociale, Psicologo ed Educatore professionale. Si garantisce la partecipazione al coordinamento provinciale per l’adozione e alla formazione specifica. Inoltre l’USSI predispone la formazione per tutta l’equipe dedicata al settore minori. Nel 2012 l’equipe ha effettuato n° 2 corsi formativi-informativi ai quali hanno partecipato n° 15 coppie. Ha effettuato e concluso nel 2012 n° 20 istruttorie ( di cui n° 4 rinnovi di istruttorie) mentre n° 3 risultano ancora in corso a fine anno. Si sottolinea che nel 2011 n° 17 sono state le domande di primo colloquio informativo mentre nel 2012 le domande sono state n° 18. In questi ultimi due anni l’attività relativa a questo settore vede alcuni cambiamenti: se da un lato si assiste ad una flessione relativa al numero delle domande di istruttoria, dall’altro il postadozione richiede un importante investimento da parte dell’équipe poiché gli arrivi in famiglia sono di bambini sempre più grandicelli d’età. Nel corso dell’anno n° 13 sono stati i minori arrivati in famiglia di cui n° 10 in adozione internazionale e n° 3 con adozione nazionale. L’USSI porta avanti la collaborazione con l’associazione AMA che ha avviato gruppi di incontro sul territorio distrettuale. L’Associazione ha individuato 3 sedi per alcuni sottogruppi che si incontrano a Budrio, a Granarolo e a San Giorgio di Piano. Nel corso dell’anno (circa 3 volte), e a seconda dei temi trattati che possono avere una rilevanza trasversale, i gruppi si ritrovano in plenaria a Granarolo alla presenza anche dell’Assistente Sociale dell’équipe. 65 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ GRUPPI DI SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE ADOTTIVE NEL SECONDO ANNO DI POST ADOZIONE CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST Nel 2012 come da applicazione delle linee di indirizzo, si è attivato un gruppo di sostegno alle famiglie adottive che hanno bambini nel secondo anno di arrivo. Da settembre 2012 a marzo 2013 il gruppo ha effettuato 7 incontri con la partecipazione di 11 coppie. Assieme al gruppo dei genitori si incontravano anche i loro figli che sono stati opportunamente divisi in due gruppi: uno di 6 bambini di età prescolare ed uno di 6 bambini in età scolare. Il gruppo dei genitori è stato condotto dagli operatori dell’équipe adozione e dal rappresentante dell’ente autorizzato, mentre i gruppi dei bambini dagli educatori. Nel corso degli incontri si sono trattati temi ricorrenti ma indispensabili e di grande interesse per le famiglie. La partecipazione è stata costante e molto attiva. CURA DELLA RELAZIONE MADRE-BAMBINO CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST Il presente progetto ha consentito di realizzare interventi rivolti a madri e ai loro figli che si sono trovati in condizioni di necessità di ricovero abitativo protetto. Questo settore di intervento è molto attuale ed è quello che nel 2012 ha visto un significativo incremento di attività Nel corso del 2012 n° 31 minori e n° 20 madri hanno usufruito del servizio di cui n° 16 sono straniere. Sono progetti che si rivolgono a donne che incontrano grosse difficoltà nella conquista di una propria autonomia lavorativa ed abitativa; se alcune di loro gradualmente conquistano la possibilità di ritentare una vita in autonomia, spesso non trovano un lavoro che sia anche adeguato al mantenimento della famiglia e spesso non hanno una casa nella quale andare ad abitare causando inevitabili prolungamenti di vita in comunità. CASA DELLE DONNE CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Le attività procedono in continuità con gli anni precedenti. Nel 2012 sono accolte 627 donne nella provincia di Bologna, di cui 44 residenti nei Comuni del Distretto Pianura Est. 264 sono state le segnalazioni – nell’anno – da parte di terzi su casi di donne vittime di violenza. 35 sono le donne ospitate nell’anno, tra le nuove accolte (23) e quelle ospitate prima di gennaio 2012; 38 i bambini. Il 93% delle donne che si sono rivolte alla Casa (si analizzano i dati complessivi di Bologna e provincia), dichiarano di aver subito violenza, nel 70% delle situazioni si registra la presenza di figli. Tra le tipologie di violenza (i dati si riferiscono a 514 donne) che le donne che si sono rivolte al Centro dichiarano di aver subito, le più frequenti sono la violenza fisica associata alla violenza psicologica (31,7% delle donne) e la violenza fisica associata alla violenza psicologica ed alla violenza economica (25,1%). L’5,4% delle donne risulta aver subito violenza sessuale anche associata alle altre tipologie di violenza, economica, psicologica, fisica. Il 18,1% delle donne ha subito violenza psicologica. Volendo analizzare le caratteristiche delle donne accolte, si rileva come siano prevalentemente italiane (69%), abbiano prevalentemente un’età compresa tra i 26 e i 45 anni (65%) e siano prevalentemente coniugate o conviventi (56%). Le nubili rappresentano il 25% e le separate legalmente e di fatto il 14%. 66 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ La quota di contribuzione dei Comuni è calcolata in base ai dati della popolazione residente al 31.12.08. Il Distretto Pianura Est ha confermato inoltre la quota aggiuntiva pari ad € 5.000,00 nell’ambito del Piano di Zona ad integrazione dei fondi dei singoli Comuni. 67 68 69 70 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 1 INTERVENTO/PROGETTO SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ 0/6 ANNI INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostegno alle famiglie nei percorsi di crescita ed educativi dei propri figli, e nella gestione del rapporto di coppia e genitoriale anche attraverso il potenziamento dei servizi dedicati. Interventi di sostegno alle competenze genitoriali ed alle competenze educative degli adulti di riferimento SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 – 531 [email protected] DESTINATARI Genitori dei bambini in fascia d’età prescolare 71 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto intende offrire a tutte le famiglie con bambini da zero a sei anni un’opportunità d’ascolto ed un sostegno pedagogico finalizzato all’acquisizione di una maggior consapevolezza del ruolo genitoriale, dello stile educativo familiare, della comunicazione e del dialogo quotidiano con i figli. Si tratta di un aiuto per i genitori a riconoscere nei bambini i cambiamenti tipici delle diverse età ed ad imparare ad esprimere risorse e competenze educative. Nello specifico gli obiettivi che si intende raggiungere sono: • accogliere le problematiche educative e le difficoltà della coppia genitoriale; • costruire, in modo strutturato, dei punti di ascolto che siano di riferimento per le famiglie del Distretto e attraverso i quali i genitori saranno ascoltati, sostenuti e aiutati ad affrontare incertezze che vivono quotidianamente nelle relazioni familiari; • costruire un raccordo ed un’azione integrata con il servizio minori dell’Azienda USL e le scuole del territorio per un confronto costante sul ruolo genitoriale. AZIONI PREVISTE Le azioni per la realizzazione del progetto prevedono: • individuazione delle sedi e delle giornate di apertura dello sportello di consulenza educativa; • individuazione di un punto per la raccolta delle prenotazioni dei genitori; • predisposizione e distribuzione volantini informativi; • avvio dello sportello di consulenza educativa; • definizione del calendario degli incontri del gruppo tecnico di coordinamento per il raccordo fra le istituzioni impegnate nell’azione complessiva di realizzazione degli sportelli di ascolto e di consulenza alle famiglie (Comuni, Scuole, Azienda USL); Per le iniziative dedicate al tema della genitorialità: • individuazione del tema e dell’esperto; • individuazione dei tempi e dei luoghi; • predisposizione e distribuzione volantini informativi EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO • • Progetto “Mediazione familiare” Progetto “Sportello d’ascolto - scuole” ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni, Azienda USL RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • Personale dell’Ufficio di Piano N. 4 referenti comunali (1 per ogni area di coordinamento pedagogico distrettuale) Esperti 72 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ RISULTATI ATTESI Consolidamento dell’attività di Sportello di consulenza educativa e delle altre attività a sostegno della genitorialità nel Distretto. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • Scheda di sintesi dei dati di monitoraggio Materiale informativo prodotto dalle singole Amministrazioni per la divulgazione delle iniziative PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 25.428,88 (€ 3.000,00 anno 2013 + € 22.428,88 residuo anno 2012) di cui: • risorse comunali - € 3.000,00 • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 73 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 2 INTERVENTO/PROGETTO SPORTELLI D’ASCOLTO – SCUOLE INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostegno alle famiglie nei percorsi di crescita ed educativi dei propri figli, e nella gestione del rapporto di coppia e genitoriale anche attraverso il potenziamento dei servizi dedicati. Interventi di sostegno alle competenze genitoriali ed alle competenze educative degli adulti di riferimento SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517– 531 [email protected] DESTINATARI • • Genitori Minori 74 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ • Insegnanti SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto intende consolidare le attività in atto nelle scuole volte a favorire, attraverso l’ascolto e la comunicazione, l‘autostima, l’espressività, le relazioni interpersonali e la promozione di una cultura dell’infanzia volta al benessere psicologico. In altre parole, gli obiettivi del progetto sono volti a: • Migliorare delle capacità relazionali, interpersonali e di interazione nei gruppi • Promuovere un’educazione all’ascolto • Favorire occasioni di consulenza e supervisione agli insegnanti • Favorire momenti di sostegno/consulenza alle famiglie • Identificare e prevenire eventuali segnali di disagio e attivare azioni per la promozione del benessere e il superamento delle situazioni problematiche AZIONI PREVISTE Il progetto si rivolge ad insegnanti, genitori e alunni frequentanti le scuole statali del territorio (Direzioni Didattiche, Istituti Comprensivi e Istituti di Istruzione Superiore), ed è volto quindi a coprire la fascia 3 – 18 anni. Esso prevede la realizzazione delle seguenti azioni/servizi in relazione alle singole specificità di ogni contesto: • percorso formativo di educazione socio-affettiva continuo a sostegno della genitorialità in crisi rivolto alle famiglie; • percorsi formativi di sostegno al ruolo educativo degli insegnanti; • incontri individuali (counseling) rivolti agli alunni; • colloqui tra esperto ed insegnanti; • colloqui tra esperto e singolo genitore e/o coppia genitoriale; • incontri di gruppo e discussione a tema; • eventuale progettazione d’interventi di gruppo e/o personalizzati i cui contenuti riguardino in particolar modo la comunicazione e la sfera relazionale; • creazione di una scheda di valutazione e sua somministrazione. E’ prevista altresì la partecipazione dei professionisti degli Sportelli al Tavolo Distrettuale Sportelli D’Ascolto. Il Tavolo si riunisce 4/5 volte in media all’anno, per un totale di 10 ore di partecipazione. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO • • • • • • Progetto “Sostegno alla genitorialità 0/6 anni” Progetto “Mediazione familiare” Progetto “Attività pomeridiane” Progetto “S-bullo-niamoci” Progetto “Il nostro impegno per gli altri” Progetto “Giovani nella rete” 75 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Istituti Scolastici Comuni del Distretto Azienda Ausl USSI Minori RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • Personale dell’Ufficio di Piano Referenti del progetto per ogni Istituto Scolastico coinvolto (uno per ogni Istituto Scolastico) Esperti (uno per ogni Istituto Scolastico) RISULTATI ATTESI Consolidamento delle attività di sportello nelle scuole del territorio. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Scheda di valutazione quali - quantitativa somministrata agli esperti che gestiscono gli sportelli di ascolto da compilare in collaborazione con il referente scolastico del progetto. La valutazione prevederà le seguenti voci: numero destinatari raggiunti distinti in alunni – genitori – insegnanti; tipologie di problematiche prevalenti; numero di persone che partecipano ai lavori di gruppo; livello di gradimento dei destinatari; elementi di forza e di criticità del progetto. Dal 2013/2014 si chiederà ad alcuni Istituti di partecipare alla sperimentazione degli strumenti e delle metodologie individuate dalla Provincia di Bologna in materia di monitoraggio e valutazione dell’attività degli Sportelli d’Ascolto. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 70.000,00 di cui: • risorse comunali - € 16.373,75 • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 53.626,25 • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 76 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 3 INTERVENTO/PROGETTO MEDIAZIONE FAMILIARE INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I POLITICHE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE Sostegno alle famiglie nei percorsi di crescita ed educativi dei propri figli, e nella gestione del rapporto di coppia e genitoriale anche attraverso il potenziamento dei servizi dedicati. Interventi di sostegno alle competenze genitoriali ed alle competenze educative degli adulti di riferimento SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI Minori AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34 [email protected] Ufficio di Piano 051/6669517 [email protected] 77 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ DESTINATARI Genitori (singolarmente o in coppia) in conflitto, in procinto di separarsi o che si sono già separati, residenti nei Comuni del Distretto. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2006 OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • • • Accogliere con un servizio strutturato le situazioni di forte compromissione delle relazioni familiari. Facilitare i genitori ad esercitare le proprie responsabilità parentali in un clima di cooperazione, nell’interesse dei figli. Raffreddare i conflitti e trovare soluzioni realistiche per l’esercizio dei diritti/doveri parentali. Incentivare la rete fra servizi socio educativi e scolastici. Mantenere il raccordo con i Centri per le famiglie di Bologna, Ferrara e Casalecchio e con il Centro di Documentazione Regionale per la Mediazione. AZIONI PREVISTE In un’ottica di consolidamento del servizio, il progetto prevede 2 livelli di azioni: 1. Consolidamento del servizio nel territorio: • Incontri con: coordinatori pedagogici, consultori familiari, Servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, con il Centro di Salute Mentale, con le Istituzioni Scolastiche del territorio (Direzioni Didattiche, Istituti Comprensivi, Istituti di Istruzione Superiore) anche attraverso i propri Sportelli d’Ascolto, per consolidare la messa in rete del servizio. • 2. Predisposizione e diffusione di materiale informativo per informare le famiglie dell’assetto del servizio nel 2013 (sedi giorni, orari e numeri telefonici per usufruire della mediazione). Consolidamento del servizio nella rete dei servizi di mediazione familiare provinciale/regionale: • Partecipazione agli incontri di formazione e di supervisione organizzati dalla Regione in collaborazione con il Centro di Documentazione Regionale per la Mediazione. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetto “Sportello d’ascolto scuole” Progetto “Sostegno alla genitorialità 0-6 anni” Progetto “Sportello Donna e Famiglia” ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Consultori familiari, Comuni, Coordinatori pedagogici, Istituzioni Scolastiche del territorio (Direzioni Didattiche, Istituti Comprensivi, Istituti di Istruzione Superiore) anche attraverso i propri Sportelli d’Ascolto, Enti di Formazione professionale, NPIA e CSM, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta. 78 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale dell’Ufficio di Piano N. 1 coordinatore del progetto N. 1 mediatore familiare RISULTATI ATTESI Lo sportello di mediazione familiare è ormai un servizio consolidato nel territorio, che negli anni è riuscito ad avere un numero di richieste adeguato alla propria possibilità di risposta (in quanto a giornate e orari di attività). Attraverso le azioni messe in campo si prevede di: • Mantenere il numero delle consulenze erogate e consolidare la presenza nel territorio, • potenziare il raccordo con gli altri servizi ed operatori socio-sanitari scolastici continuando in un’azione di rete che sta restituendo segnali significativi a livello distrettuale aprendo anche un canale di informazione/integrazione con il servizio di Neuropsichiatria Infantile e di Psichiatria. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • Numero di utenti che hanno avuto accesso al servizio, tipologia di utenti, canali di arrivo al servizio, servizio prestato, N. incontri di informazione/sensibilizzazione sul servizio effettuati sul Distretto e n. partecipanti N. incontri di formazione e di supervisione organizzati dalla Regione in collaborazione con il Centro di Documentazione Regionale per la Mediazione, N. incontri con Giudici Tribunale Ordinario di Bologna, mediatori dei Servizi pubblici di Bologna e provincia ed avvocati rappresentanti delle principali Associazioni di diritto di famiglia e facenti parte dell’Osservatorio per la famiglia. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 15.165,79 finanziato con un residuo anno 2012 79 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 4 INTERVENTO/PROGETTO SPORTELLO DONNA E FAMIGLIA INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I POLITICHE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE Sostenere le famiglie nei percorsi di crescita ed educativi dei propri figli, e nella gestione del rapporto di coppia e genitoriale anche attraverso il potenziamento dei servizi dedicati. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] DESTINATARI Tutte le famiglie del territorio 80 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Lo Sportello Donna e Famiglia è un servizio di informazione e consulenza legale alle famiglie del territorio con particolare attenzione alle Leggi sul diritto di famiglia. Il servizio si propone di rendere consapevoli i cittadini dei loro diritti riguardo a situazioni di particolare difficoltà o disagi vissute all’interno della propria famiglia, aiutandoli a difendersi. Svolge consulenza legale e tutela su temi specifici quali: • Leggi sul diritto di famiglia • Adozioni, successioni e legislazione sul lavoro • Separazioni coniugali • Divorzio • Maltrattamenti all’interno della famiglia AZIONI PREVISTE Le azioni per la realizzazione del progetto prevedono: • l’individuazione delle sedi e la definizione delle giornate di apertura dello Sportello Donna e Famiglia in accordo con le Avvocatesse dell’UDI e i 15 Comuni del Distretto; • la predisposizione e distribuzione del volantino informativo; • la raccolta delle prenotazioni da parte dell’Ufficio di Piano; • la realizzazione delle consulenze gratuite; EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO • • Progetto “Sportello d’ascolto - scuole” Progetto “Mediazione familiare” ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni, Azienda AUSL, UDI (Unione Donne in Italia) RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • Personale dell’Ufficio di Piano N. 2 Avvocati dell’Unione Donne in Italia RISULTATI ATTESI Consolidamento dell’attività di Sportello INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • n. colloqui disponibili; n. colloqui prenotati; n. colloqui realizzati – specificando n. donne, n. uomini e Comune di residenza; 81 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 9.000,00 di cui: • risorse comunali - € 9.000,00 • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 82 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 5 INTERVENTO/PROGETTO SOSTEGNO ALL’AFFIDO FAMILIARE INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Promozione e realizzazione di interventi individuali e/o di gruppo per sostenere le diverse forme di genitorialità: sostegno alle famiglie affidatarie e adottive ed ai minori in affido/adozione SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI Minori AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Responsabile USSI Minori: Roberta Garimberti Email: [email protected] Tel : 051 6662635/34 DESTINATARI Ragazzi/bambini in affido familiare o che necessitino di tale risorsa. Famiglie interessate ad approfondire la conoscenza dello strumento. Famiglie, anche di parenti, che offrono la loro collaborazione nell’accoglienza di minori. 83 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Famiglie d’origine che si trovano a dovere vivere l’esperienza dell’affidamento dei propri figli SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Il progetto è in continuità con gli anni precedenti OBIETTIVI DEL PROGETTO Promozione, qualificazione, formazione, sostegno, accompagnamento dell’affidamento familiare di bambini e ragazzi, delle loro famiglie e delle famiglie affidatarie AZIONI PREVISTE • • • • Incontri di piccolo gruppo e/ assembleari Individuazione di percorsi che sostengano gli affidamenti parentali Individuazione/applicazione di percorsi che sostengano le famiglie affidatarie Attività di conoscenza/informazione dell’istituto dell’affido familiare EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Il presente progetto si integra con i progetti di promozione della area delle Responsabilità familiari e dell’area dell’infanzia e adolescenza. ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • USSI minori Operatori sociali dei Comuni del Distretto Associazioni che si occupano di accoglienza RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • USSI Minori Esperti nel settore RISULTATI ATTESI Contribuire alla conoscenza/diffusione dell’istituto dell’affido familiare anche in clima di forte disagio socio economico. Attivazione di prassi e procedure che garantiscano la buona prosecuzione dei progetti INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • Affidi eterofamiliari e parentali Strumenti attivati per il sostegno alle famiglie affidatarie Relazione di attività dell’equipe affidi 84 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 72.031,97 (€ 63.000,00 anno 2013 + € 9.031,97 residuo anno 2012) di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 63.000,00 • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 85 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 6 INTERVENTO/PROGETTO ADOZIONE PRIMA DURANTE E DOPO: INTERVENTI PLURIMI E COMPLESSI SU UN TEMPO LUNGO INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • Promozione e realizzazione di interventi individuali e/o di gruppo per sostenere le diverse forme di genitorialità: sostegno alle famiglie affidatarie e adottive ed ai minori in affido/adozione Sostenere, accompagnare le famiglie adottive nella relazione con il figlio, con i figli biologici e con la famiglia allargata nel contesto di vita SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda Usl , Distretto Pianura Est USSI Minori AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Responsabile USSI Minori: Roberta Garimberti Email: [email protected] Tel : 051 6662635/34 86 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ DESTINATARI Minori di età compresa 0/18 anni e adulti quali genitori, insegnati, operatori dei servizi e scolastici Gruppi di genitori adottivi del territorio SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Il progetto è in continuità con gli anni precedenti OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto mira a garantire la riflessione e l’approfondimento sulla metodologia di lavoro, a qualificare l’attività dell’equipe, a garantire aggiornamento continuo agli operatori impegnati sul tema. Ogni elemento introduttivo messo a sistema deve sempre considerare il quadro normativo di riferimento AZIONI PREVISTE • • • • Colloqui Riunioni Aggiornamenti /studio dei dati di attività Aggiornamento/Cura delle procedure affinché siano in linea con l’attività aziendale e legislativa e le linee di indirizzo EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Il progetto è strettamente collegato con ogni interevento previsto con l’area delle responsabilità familiari e nello specifico con: • “Auto aiuto alle famiglie adottive nel secondo anno di post adozione” • “Scuola e Servizio Sociale: attivazione di buone prassi ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • • • Équipe adozioni Comuni del Distretto Pianura Est Provincia di Bologna Famiglie adottive Associazioni che collaborano con l’equipe Gruppi di auto aiuto che si incontrano nel territorio distrettuale RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori dell’equipe adozioni appartenete all’USSI Minori: Responsabile di USSI, Psicologo, Assistente Sociale ed Educatore professionale RISULTATI ATTESI Un miglioramento/specializzazione della qualità degli interventi e riflessioni quali/quantitative sull’attività 87 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • • • • • n. coppie che hanno partecipato ai corsi di formazione/informazione; n. coppie che hanno ripresentato domanda per effettuare l’istruttoria di adozione nazionale ed internazionale; n. istruttorie concluse; n. supplementi di istruttoria; n. partecipanti ai gruppi di auto aiuto; funzionalità della metodologia dell’equipe di lavoro; n. riunioni operative; n. operatori d’equipe coinvolti. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 54.550,15 (€ 44.000,00 anno 2013 + € 10.550,15 residuo anno 2012) di cui: • risorse comunali - € 11.000,00 • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 33.000,00 • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 88 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 7 INTERVENTO/PROGETTO GRUPPI DI SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE ADOTTIVE NEL SECONDO ANNO DI POST ADOZIONE INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • Promozione e realizzazione di interventi individuali e/o di gruppo per sostenere le diverse forme di genitorialità: sostegno alle famiglie affidatarie e adottive ed ai minori in affido/adozione SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI Minori AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Responsabile USSI Minori: Roberta Garimberti Email: [email protected] Tel : 051 6662635/34 DESTINATARI • Gruppi di genitori: con bambini che si trovano nel secondo anno di arrivo in famiglia 89 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ • Gruppi di bambini figli degli stessi genitori che partecipano al gruppo degli adulti SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE: Il progetto è in continuità dal 2005 OBIETTIVI DEL PROGETTO: • • • • • Accompagnamento/sostegno delle famiglie adottive durante il secondo anno del post adozione Accompagnamento delle famiglie adottive che appartengono alle associazioni del territorio e che richiedono collaborazione con gli operatori dell’equipe Analisi, confronto e riflessione sulle tematiche relative all’adozione Creazione di eventi (incontri e seminari) mirati al sostegno/informazione su temi riguardanti l’adozione nazionale ed internazionale Raccordo con il tavolo tecnico provinciale per la messa in rete delle esperienze parallele che si attiveranno sul territorio provinciale. AZIONI PREVISTE • • • • • Contatto con le famiglie per definire la loro partecipazione Definizione dei temi scelti dalle famiglie Approfondimento degli argomenti Osservazione /accompagnamento dei bambini attraverso l’uso di attività ludiche Somministrazione ai genitori di un questionario di gradimento sull’esperienza realizzata EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Il presente progetto è in integrazione con le aree che si rivolgono alle responsabilità familiari e infanzia e adolescenza ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda USL Comuni del Distretto Pianura Est Famiglie adottive RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Tutti gli operatori dell’équipe adozioni Un rappresentante dell’Ente Autorizzato che collabora con questo territorio Educatori coinvolti nella gestione dei gruppi dei bambini RISULTATI ATTESI Partecipazione attiva delle famiglie adottive residenti nel territorio distrettuale che si trovano nel secondo anno di post adozione. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • N. finale delle famiglie partecipanti ai gruppi 90 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ • • N. famiglie adottive che si trovano durante il secondo anno di post adozione Livello di efficacia e/o gradimento dell’esperienza da parte delle famiglie adottive PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 5.582,03 finanziato con un residuo anno 2012 91 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 8 INTERVENTO/PROGETTO CURA DELLA RELAZIONE MADRE - BAMBINO INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani OBIETTIVO/I POLITICHE Prevenzione Cura/Assistenza DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE Interventi socio-educativi domiciliari a sostegno delle funzioni genitoriali e/o dei compiti di cura Promozione della tutela dei minori SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est , Unità Attività Socio Sanitaria, USSI Minori AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti Responsabile Unità Attività Socio Sanitaria del Distretto Pianura Est Tel: 051 6662634/35 DESTINATARI Madri e loro figli, anche non in carico ai servizi, che vivono condizioni di rischio per la loro incolumità, che necessitano di protezione, di aiuto, di sostegno psicologico ed educativo, di accompagnamento nel fare chiarezza sul proprio percorso di vita. 92 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Il progetto intende anche lavorare sulla relazione genitoriale. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • • • Protezione del minore e della madre Conoscenza, sostegno e cura della relazione madre/bambino Supporto alla donna per orientarla a condizioni di sufficiente autonomia. Potenziare e favorire sani approcci educativi Sostegno al minore e ai suoi bisogni di crescita psicologica e formativa AZIONI PREVISTE • • • • Inserimenti in comunità residenziali di accoglienza Colloqui individuali e incontri di rete Costruzione del piano di intervento individuale Creazione della rete di intervento specifica per quella situazione EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetto “Consultorio familiare in rete” Progetto “Sostegno alla genitorialità 0-6 anni” e i progetti riguardanti l’Area Responsabilità familiari ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • • • Comuni del Distretto Pianura Est Servizio Sociale del Distretto Pianura Est Servizi Sanitari del Distretto Pianura Est Comunità di accoglienza madri e bambini con le quali si collabora Associazioni del territorio e non che si occupano di immigrazione Centri di formazione RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori USSI Minori e Assistenti Sociali comunali Comunità di accoglienza madri/figli che collaborano con l’USSI Minori RISULTATI ATTESI Fornire risposta alle situazioni, madri e figli, che si trovino in emergenza o con necessità di progetti dedicati che richiedano l’intervento istituzionale INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N. segnalazioni di interventi urgenti per questa tipologia di interevento N. Interventi effettuati 93 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 160.000,00 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 160.000,00 • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 94 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 9 INTERVENTO/PROGETTO CASA DELLE DONNE Servizio di supporto e accoglienza a donne, con o senza figli, che hanno subito violenza INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Valorizzare e sostenere le attività della Casa delle Donne SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Provincia di Bologna (49 Comuni coinvolti) REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] DESTINATARI Donne, con o senza figli, che hanno subito violenza 95 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2001 OBIETTIVI DEL PROGETTO • • Dare informazioni e sostegno a donne che subiscono violenza e maltrattamenti tramite colloqui individuali o incontri di gruppo con operatrici esperte; Ospitalità temporanea presso le case rifugio. AZIONI PREVISTE Attività di accoglienza, supporto e ospitalità a donne che subiscono violenza. La metodologia dell’intervento è basata sull’attivazione solo su richiesta, la garanzia dell’anonimato e della riservatezza, il rispetto della donna e delle sue scelte, l’utilizzo esclusivo di personale femminile, la relazione tra donne come rimando di valore reciproco, il lavoro di rete. Il Distretto per contribuire al sostegno all’attività dell’Associazione, ha stanziato un ulteriore quota oltre a quelle che i Comuni singolarmente erogano annualmente. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI I 15 Comuni del Distretto Pianura Est, insieme a tutti gli altri Comuni aderenti della Provincia. Operatrici e volontarie formate dall’Associazione. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale specializzato di Casa delle Donne per non subire violenza RISULTATI ATTESI Prosecuzione delle attività di accoglienza, supporto e ospitalità a donne che subiscono violenza. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • n° donne seguite nell’anno; n° donne ospitate; n° bambini/e ospitati; n° riunioni periodiche di équipe delle responsabili dei progetti PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 20.095,00 di cui: • risorse comunali - € 15.095,00 • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 5.000,00 96 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ • • • • • risorse regionali (altri fondi) FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) Fondo Sanitario Regionale risorse da altri soggetti (specificare) 97 98 99 100 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ 101 102 103 104 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ ATTIVITÀ POMERIDIANE CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il progetto si connota come azione di prevenzione del disagio adolescenziale attraverso il sostegno, in forte integrazione con l’azione scolastica, dell’offerta socio educativa. Si tratta, in altre parole, di attività, organizzate secondo un calendario settimanale, volte da un lato al sostegno allo svolgimento dei compiti, dall’altro allo sviluppo della creatività, della socializzazione e del gioco. Per l’anno 2011/2012, il progetto ha interessato 5 Comuni su un totale di 15 afferenti al Distretto. COMUNE/I CASTEL MAGGIORE CASTENASO GALLIERA SAN GIORGIO DI PIANO SAN PIETRO IN CASALE TOTALE N. MINORI PREVISTI 39 30 45 21 15 11 N. MINORI COINVOLTI 43 30 40 26 16 27 14 61 14 48 4 201 77 188 69 di cui in sit. Part di cui in sit. Part 27 12 12 SOGGIORNI ESTIVI CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il progetto realizzato nell’estate 2012 ha previsto l‘offerta di 5 tipologie di vacanza: • una vacanza “verde” nell’Appennino tosco emiliano presso l’Agriturismo Casa Ottignana antico casolare di montagna ristrutturato a Tredozio (FC) (proposta dalla Cooperativa Calycanthus); • una vacanza “blu” in campeggio nella Maremma Toscana (proposta dalla Cooperativa Calycanthus); • una vacanza in campeggio a Badia di Moscheta (proposta da “La Carovana” Società Cooperativa); • un English Summer Camp presso il villaggio natura di Palazzuolo sul Senio (Fi) a Badia di Susinana (proposta dalla Coop. Zerocento - La Giraffa); • una vacanza al mare a Cesenatico presso il centro marino “P. Zarri” del Comune di Molinella, organizzata dall’Associazione Uisp del Comitato Prov.le di Bologna. La vacanza “blu” e il campeggio a Badia di Moscheta non si sono attivate a causa del mancato raggiungimento del numero minimo di iscritti. Le vacanze, rivolte a bambini e adolescenti dai 6 ai 17 anni, hanno coperto pertanto un periodo di dieci settimane (dall’11.06 all’11.08.2012) coinvolgendo complessivamente 267 minori residenti nel Distretto, 29 dei quali segnalati dai Servizi dell’AUSL (15) o dai Comuni (14). Il significativo numero dei partecipanti conferma che il progetto ha incontrato il favore delle famiglie e dei ragazzi, tuttavia il dato degli iscritti per ciascun Comune è molto diversificato: questo richiederà un investimento maggiore nelle forme di informazione e promozione della proposta. 105 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ MINORI PARTECIPANTI ALLE VACANZE Argelato Baricella Bentivoglio Budrio Castel Maggiore Castello d'Argile 1 1 2 7 6 4 COOP ZEROCENTO English Summer Camp 7 4 0 9 4 0 Castenaso 9 Galliera COMUNI COOP. CALIYCANTHUS Settimane Verdi UISP Cesenatico TOTALE MINORI ISCRITTI PER COMUNE 1 0 1 5 2 3 9 5 3 21 12 7 0 0 9 4 5 1 10 Granarolo 8 5 0 13 Malalbergo 6 2 5 13 Minerbio 2 0 1 3 Molinella 4 0 126 130 Pieve di Cento 3 0 2 5 San Giorgio di Piano 2 5 1 8 San Pietro in Casale 10 8 1 19 TOTALE 69 49 149 267 DI CUI MINORI SEGNALATI DAI COMUNI TOTALE MINORI SEGNALATI 1 1 1 0 1 1 1 2 2 1 2 2 1 1 2 0 1 1 2 Granarolo 0 0 1 1 Malalbergo 1 1 1 3 Minerbio 0 1 1 2 Molinella 0 1 1 2 DALL'AUSL CON RAPPORTO 1/1 0 1 0 0 0 1 DALL'AUSL SENZA RAPPORTO 1/1 0 0 1 1 1 0 Castenaso 0 Galliera COMUNI Argelato Baricella Bentivoglio Budrio Castel Maggiore Castello d'Argile Pieve di Cento 0 2 1 3 San Giorgio di Piano 0 1 1 2 San Pietro in Casale 0 1 1 2 3 12 14 29 TOTALE Anche il riscontro dell’esperienza da parte delle Cooperative e Associazioni gestrici è positivo sia nel suo impianto organizzativo, sia in termini di “gradimento” delle proposte da parte dei bambini/ragazzi e dei genitori. 106 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ S-BULLO-NIAMOCI CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE – UFFICIO DI PIANO Il progetto “S-Bullo-niamoci” è stato pensato per contrastare il fenomeno del bullismo a scuola, sentito come critico ed emergente. L’obiettivo generale è quello di ridurre i comportamenti aggressivi o che perpetrano esclusione nei confronti di alcuni soggetti e di potenziare comportamenti positivi che facilitano la comunicazione, l’adattamento, la ricerca di soluzioni alternative alla violenza agita. L’attività prevista nasce da un’attenta analisi di modelli di intervento sul tema che si sono dimostrati efficaci (pubblicazioni scientifiche, manuali specifici). Gli interventi vengono condotti da 1 o 2 psicologhe/psicoterapeute con esperienza con bambini, adolescenti e giovani. In particolare l’impianto progettuale si articola in tali obiettivi: - Promuovere il benessere e le pratiche positive - Favorire la costruzione di climi di classe collaborativi e sereni - Aumentare l’informazione e la consapevolezza sul fenomeno del bullismo A livello di attività, il progetto prevede: - A) Interventi preventivi rivolti specificatamente alle classi prime delle scuole secondarie di primo grado per sollecitare l’attenzione al problema, - B) Interventi ad hoc su richiesta volti ad individuare strategie di gestione del fenomeno in casi di situazioni identificate come già compromesse (co - progettazioni specifiche). Di seguito l’elenco delle classi coinvolte nel progetto. ISTITUTO IC Argelato NUMERO CLASSI Prog. Venenta 6 classi elementari (co-progettazione specifica) IC Castel Maggiore 4A primaria (co-progettazione specifica), 3C (co-progettazione specifica) IC Castenaso 2C IC Malalbergo 1B, 1C Plesso Altedo 1A, 2B (co-progettazione specifica) Plesso Baricella 1A, B, C Plesso Bentivoglio 2A, 2B (co-progettazione specifica) IC Minerbio 1 A, B, C IC Pieve di Cento (A. Gessi) 1 A, B, C Plesso Castello D’Argile 1 E, F, G IC S. Pietro in Casale 2F (co-progettazione specifica) Plesso San Venanzio 2E, 3E, Le classi che hanno aderito al progetto sono 31 in totale, di cui 20 hanno fatto un intervento in modalità preventiva, relativamente alla promozione del benessere a scuola, 11 invece hanno richiesto interventi più specifici e mirati, in un’ottica anche di coprogettazione con le insegnanti e altri soggetti sociali e sanitari. In particolare sempre più si fa richiesta del progetto per intervenire su situazioni d’aula compromesse da climi di classe poco collaborativi, poco attenti, con dinamiche relazionali confusive e disturbanti. 107 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Al 31 marzo sono state realizzate le seguenti azioni: • raccolta delle schede adesioni ; • riunioni del gruppo di lavoro associazione, Ufficio di Piano, Azienda USL – USSI Minori; • incontri specifici tra il gruppo di lavoro e gli insegnanti referenti per le richieste di interventi ad hoc; • predisposizione degli interventi; • restituzione della progettazione agli insegnanti, per la condivisione e l’eventuale individuazione di correttivi; • attivazione degli interventi d’aula. Particolare attenzione meritano le attività realizzate presso l’IC di Argelato, in co-progettazione con la Comunità Santa Maria La Venenta. Dal mese di dicembre sono state realizzate da Quore le seguenti attività: - analisi del bisogno con le insegnanti, - osservazioni d’aula, - produzione di relazioni sugli esiti delle osservazioni e incontri di condivisione degli esiti e delle strategie d’azione all’interno dei differenti contesti di classe, - condivisione con la NPIA dei casi segnalati o da sottoporre a segnalazione, - primo monitoraggio delle insegnanti, primo incontro con video dei laboratori dei bambini). Parallelamente I professionisti della Comunità La Venenta hanno avviato i percorsi laboratoriali previsti, attività rivolta agli alunni che ha affiancato il lavoro fatto con il team docente. Attività in corso di realizzazione: Conclusione dei percorsi d’aula entro maggio, produzione di relazioni specifiche sulle classi coinvolte, raccolta delle impressioni delle insegnanti, condivisione delle relazioni con le stesse al termine delle attività. TUTTI IN PISTA E EDUCAZIONE ALLA SALUTE - CHE PIACERE… CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO I progetti nascono dalla rilevazione di un sempre più precoce contatto dei giovani con le sostanze stupefacenti e con l’alcol e da una generale carenza di informazioni corrette sul loro uso associate ad una scarsa percezione del rischio. Il percorso ha previsto la realizzazione di interventi di prevenzione primaria dedicati ai giovani frequentanti gli le Scuole secondarie di primo grado (progetto Che Piacere) e gli Istituti Secondari Superiori del Distretto (Progetto Tutti in Pista) con l’obiettivo di ridurre il numero dei nuovi soggetti che si avvicinano alle sostanze e al loro consumo. Al progetto hanno aderito i Seguenti Istituti Scolastici PROGETTO CHE PIACERE ISTITUTO IC Argelato NUMERO CLASSI ALCOL: 2 A, B, C SOSTANZE: 3 A, B tot: 5 classi 108 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ ISTITUTO NUMERO CLASSI IC Budrio Scuola Media Filopanti ALCOL: 2B, NUOVE DIPENDENZE 3C, B Tot: 3 classi IC Castel Maggiore SOSTANZE FUMO: 3 A, B, C, D, E, G NUOVE DIPENDENZE: 3 C, G ALCOL: 3F tot: 7 classi IC Castenaso ALCOL: 2 C FUMO E SOSTANZE: 3 A, NUOVE DIPENDENZE 3 B, C, 2C tot: 4 classi IC Granarolo Alcol: 2E NUOVE DIPENDENZE: 1E Tot 2 classi IC Malalbergo SOSTANZE E FUMO: 3°A, ALCOL: 2C, 2D tot: 3 classi Plesso Altedo ALCOL: 2° A, 2B SOSTANZE E FUMO: 3° A, 3B Tot: 4 classi Plesso Baricella ALCOL: 2° A, 2B, 2C SOSTANZE E FUMO: 3° A, 3B, Tot: 5 classi IC Minerbio “Camillo Cavour” ALCOL: 2A, B, C, D FUMO SOSTANZE: 3A, B, C NUOVE DIPENDENZE: 3B tot: 7 classi IC Molinella Via De Amicis 1 FUMO: 2 F, 2E, 3A ALCOL: 3E, 3F SOSTANZE: 3C, 3D, 3F NUOVE DIPENDENZE: 3C, D, E, F tot: 7 classi IC Pieve di Cento (A. Gessi) ALCOL: 2 A, B, C, 3 A, B, NUOVE DIPENDENZE: 2 A, B, C, 3 A, B, C SOSTANZE E FUMO: 3 A, B tot: 6 classi Plesso Castello D’Argile ALCOL: 2 E, F, G, H NUOVE DIPENDENZE: 2F, 3F SOSTANZE E FUMO: 3 E, F, G tot: 7 classi Plesso San Venanzio ALCOL: 3E, D Tot: 2 classi IC San Giorgio di Piano “Cristoforo Colombo” ALCOL: 2A, 2B, 2C NUOVE DIPENDENZE: 2A, 2B, 2C, 3 A, B, C, D Tot: 7 classi Plesso Bentivoglio ALCOL: 3A, 3B NUOVE DIPENDENZE: 2°A, B tot: 4 classi TOTALE GENERALE: 72 CLASSI 109 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ PROGETTO TUTTI IN PISTA ISTITUTO NUMERO CLASSI Budrio G. Bruno 3° A, B, C e 1 liceo classico 2° A, B (ITIS) tot: 6 classi Molinella Nobili 2APM, 2BPM, 2ATM tot: 3 classi Castel Maggiore Keynes 1A,B,C,E,F,G,T 7 classi TOTALE SECONDARIA DI SECONDOO GRADO: 16 classi Anche per questa annualità per quanto attiene alle scuole secondarie di primo grado si è mantenuto lo stesso numero di classi coinvolte dal progetto. L’offerta di attività previste dal progetto, è stata allargata quest’anno, con l’introduzione di un percorso laboratoriale sull’uso corretto dei new media, in particolare riferendosi ai possibili rischi di ludopatie nei giovanissimi. Mentre per quanto attiene alle scuole secondarie di secondo grado, aumentano le classi coinvolte rispetto allo scorso anno, in particolare da parte del Keynes e dal Nobili. Il progetto ha visto le seguenti novità: 1. poiché già alle medie il consumo di alcol risulta consistente (c.a. Il 12% dei ragazzi di 2° media e oltre il 20% di quelli di 3° riferisce che consuma alcol in un sabato tipico), si è consolidato l’intervento in merito all’alcol sulle classi seconde e sulle sostanze illegali e fumo per le classi 3°; con l’introduzione di una nuova proposta in merito all’uso corretto di new media, si nota che tale innovazione è stata ben recepita dalle insegnanti, che ne hanno fatto larga richiesta. Tale tema risulta pertanto di particolare interesse attualmente. 2. si conferma la stretta connessione con progetto “S-bullo-niamoci”, soprattutto in merito alla parte sull’uso dei new media non corretto (cyber bullismo). 3. per quanto riguarda i laboratori pomeridiani, quest’anno si sono realizzati due laboratori video anziché teatrali a Castel Maggiore e Budrio. 4. Concorso: si è tenuta la commissione di valutazione dei lavori pervenuti dai progetti: - Che Piacere - Tutti in Pista Talk show: è in programma la realizzazione dei 2 talk- show di sensibilizzazione, proiezione dei lavori realizzati durante i laboratori e premiazione dei ragazzi che hanno realizzato i migliori lavori in occasione del concorso, per il 16 di aprile a Castel Maggiore e per il 30 a Budrio. RIPROVIAMOCI ASSIEME: INTERVENTI PERSONALIZZATI O DI PICCOLO GRUPPO DI RIMOTIVAZIONE ALLA FREQUENZA SCOLASTICA CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST Il progetto, integrato con tutti gli interventi a favore degli adolescenti in percorso scolastico, è stato attivato già nell’estate 2012, e si è sviluppato prevalentemente durante l’anno scolastico. L’USSI ha lavorato in stretta collaborazione con la Coop. Campi D’Arte che opera nel territorio distrettuale. A fronte di un elevato numero di giovani di età compresa fra i 10 e i 17 anni in carico al servizio che in vario modo faticano a restare nel percorso scolastico e che possono avere avuto segnalazioni all’Autorità Giudiziaria, si sono costruiti progetti d’intervento individualizzati e calibrati sul loro bisogno. Detti progetti sono costruiti fra scuola, famiglia, e servizio in stretta collaborazione con la Coop. Campi d’Arte. 110 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Gli operatori del servizio cercano molto attentamente di verificare con le scuole l’adeguatezza delle richieste d’intervento relative a questo progetto per potere dare risposte appropriate e per potere monitorare il finanziamento riconosciuto. Attività di MONITORAGGIO Gli interventi, attivati sono iniziati già nel corso dell’estate 2012 seguendo un gruppo per il monitoraggio e l’orientamento formativo: nell’estate 2012 sono stati seguiti 6 ragazzi. Questa tipologia di intervento prevede un impegno orario complessivo sull’anno che varia dalle 40 alle 80 ore. Con questi ragazzi interviene uno stesso un educatore durante tutto il periodo attraverso una relazione di tutoraggio. Interventi integrati scuola- ente- studente- famiglia 95 a 200 Altra forma di intervento consiste nella messa a punto di progetti integrati scuola-territorio che consentano l’assolvimento dell’impegno scolastico considerando le caratteristiche e le potenzialità dello studente. Si definisce un progetto con l’istituto scolastico che prevede la partecipazione alla vita scolastica secondo un programma personalizzato e l’integrazione nel percorso di altre opportunità attivate sul territorio: dalla frequentazione di laboratori, botteghe di lavoro, centri formativi, ecc. Nell’anno scolastico 2012/2013 sono stati attivati n° 8 progetti. I destinatari, spesso con difficili esperienze scolastiche, acquisiscono una scarsa motivazione agli apprendimenti attivando una serie di comportamenti non consoni al contesto; ciò amplifica la distanza fra l’ambiente formativo e lo studente che si identifica sempre più con uno stile di comportamento deviante. Questa tipologia di interventi prevede un importante impegno orario: dalle 95 alle 200 ore. Inoltre sono stati attivati 2 importanti e complessi interventi educativi rivolti a due ragazzini certificati che richiedono il coinvolgimento di più educatori sullo stesso caso. In queste situazioni le famiglie faticano nell’extrascuola a farsi carico dei ragazzini e si prevede così un loro sostegno pomeridiano. Il territorio nel sostenere tali interventi deve individuare operatori con peculiarità specifiche e deve sostenere costi di sostegno familiare importanti . Si precisa che essendo presente in queste situazioni anche l’USSI minori implica ovviamente che la situazione familiare presenti importanti criticità e decreti dell’Autorità Giudiziaria. “SONO A DISAGIO… DISTURBO?” – BUONE PRATICHE PER IMPEDIRE AL DISAGIO DI DIVENTARE DISTURBO CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO PIANURA EST Il progetto “Sono a disagio…. Disturbo?” nasce con l’obiettivo di cercare di prevenire che il disagio diventi disturbo. Per tale motivo si è scelto di prendere parte ai gruppi di lavoro sul disagio 0 – 6 e degli sportelli d’ascolto, gruppi afferenti al tavolo interistituzionale sul disagio in età evolutiva. Dai tavoli è emersa la necessità di raccordare il lavoro svolto dagli Istituti scolastici ed educativi del territorio con la NPIA di riferimento alla quale si è affiancata la necessità di ridurre i tempi di attesa per la presa in carico, da parte del servizio di neuropsichiatria infantile, a seguito della segnalazione educativa e scolastica. La realizzazione del progetto ha visto la partecipazione di referenti della NPIA (dott. Andrea Santi, dott.ssa Anna Bergonzini) alle riunioni del Piano di Zona dei gruppi di lavoro sul disagio 0 – 6 e degli sportelli d’ascolto, durante tutto il 2012. Il focus del progetto si è centrato principalmente sul raccordo tra i Servizi educativi e scolastici del territorio e la U.O.S. di Neuropsichiatria Infantile, con l’obiettivo di una individuazione precoce 111 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ delle situazioni più a rischio. Per permettere alla NPIA di discriminare correttamente le segnalazioni, dando loro priorità, si è reso evidente che: - occorre estendere il protocollo di segnalazione scolastica, ai servizi educativi 0-5 anni. - occorre allegare alle segnalazioni il maggior numero di informazioni,ivi comprese le valutazioni dei professionisti che operano presso gli sportelli d’ascolto dei singoli istituti. A tale scopo è in via di attivazione una sperimentazione che prevede che la psicologa incaricata del progetto che fungerà da raccordo tra le segnalazioni che provengono dai servizi educativo – scolastici e la NPIA. La psicologa utilizzerà strumenti di valutazione che permetteranno di dare una prima risposta ai servizi invianti in tempi ragionevoli e una programmazione più efficace del servizio. A tale scopo la figura attivata si porrà come: - interfaccia tra Istituzioni scolastiche, educative, Comuni e Servizio territoriale, - filtro per i protocolli inviati in quanto a situazioni ascrivibili a certificazioni ex L. 104, DSA, disagi emotivi. SCUOLA E SERVIZIO SOCIALE – ATTIVAZIONE DI BUONE PRASSI CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST Nel corso dell’anno scolastico 2012/2013 è attiva la diffusione e l’aggiornamento del documento dopo oramai alcuni anni di suo utilizzo. Si realizzano con costante regolarità incontri di diffusione presso le scuole che ne fanno richiesta. Nel corso dell’anno si sono ricevute diverse chiamate da parte delle scuole per consulenze che attraverso un’attenta analisi delle situazioni hanno consentito l’attivazione di percorsi pertinenti. Crediamo che questa esperienza stia realizzando un impatto positivo per la collaborazione scuola/servizio Il Documento va mantenuto attivo e di pratico utilizzo per adattarlo ai mutamenti che si presentano. RISORSE PER L’INTERCULTURA NELLE SCUOLE CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il progetto, rivolto agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado presenti nel Distretto Pianura Est, è finalizzato ad uniformare le metodologie e le buone pratiche di intervento nelle classi multiculturali e relativamente ai casi di inserimenti di alunni migranti ad anno scolastico in corso. In continuità con l’anno precedente, il progetto ha proseguito le attività del Tavolo delle figure di funzione strumentale per l’accoglienza degli alunni stranieri delle scuole del Distretto, coordinato dalla Coop Lai - Momo. Alla luce del lavoro svolto nel 2011, concentrato sulla valutazione degli alunni stranieri, e sulla revisione dello stato dell’arte dell’applicazione del Protocollo d’accoglienza degli alunni stranieri delle scuole del Distretto Pianura Est, e dell’esito della valutazione del progetto alla fine dell’anno scolastico, il lavoro di quest’anno scolastico è stato centrato: - sulla condivisione e costruzione di un modello di Piano Educativo Personalizzato valido per tutte le istituzioni scolastiche del Distretto; - sull’approfondimento della valutazione degli alunni stranieri in sede di esame di fine ciclo, avviando un percorso di confronto sui nuclei fondanti delle varie discipline come punto di riferimento per la costruzione di un sistema di valutazione adeguato. Parimenti ad avvio di anno scolastico, anche l’attività di formazione ha tenuto conto delle linee programmatiche e degli obiettivi di cui sopra. Nello specifico, si è impostato un terzo dell’intervento formativo con l’obiettivo di spiegare al maggior numero di docenti possibile le linee guida in materia di valutazione introdotte nel 112 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ protocollo d’accoglienza. Tali linee attribuiscono un grande valore al PSP (Piano di Studi Personalizzato) e alla strutturazione di un metodo nell’elaborazione dei Nuclei Fondanti nelle varie discipline. Si è parimenti provveduto ad assicurare la massima diffusione al protocollo, coinvolgendo tutti i dirigenti ed un numero significativo di docenti. Sinteticamente si indicano di seguito i percorsi formativi organizzati: • Presentazione protocollo di valutazione: 4 incontri di 3 ore presso IC di Argelato, Castenaso, Molinella, , San Pietro in Casale. • Insegnare la propria disciplina in una classe multiculturale: le abilità di scrittura 1 edizione di 12 ore presso l’IC di Argelato • Insegnare la propria disciplina in una classe multiculturale: le abilità di lettura 1 edizione di 12 ore presso l’IC di Granarolo • Né di qua né di là: quando i ragazzi non vivono come proprio il progetto migratorio della famiglia: 1 edizione di 16 ore presso l’IC di Budrio con un primo follow up di 3 ore realizzato presso l’IC di San Pietro in Casale Le attività formative erano aperte come di consuetudine agli insegnanti di tutti gli Istituti del territorio distrettuale. Gli iscritti complessivi sono stati 170 (100 nel 2011) e i partecipanti effettivi, complessivamente 161 (96 lo scorso anno) confermando che si tratta ormai di un appuntamento atteso dal sistema scolastico del distretto. Relativamente ai differenti percorsi, si indicano i partecipanti: Valutazione Fine Ciclo: 112 Abilità di Scrittura: 20 Abilità di Lettura: 12 Né di qua né di là: 16 Come dimostrato dai dati, i temi della valutazione delle competenze in ingresso e della lettura dei segnali di disagio nei ragazzi permangono elemento di sicuro interesse presso i docenti, che nonostante si sia giunti alla 5^ edizione continuano a richiedere formazione in merito. Ciò anche in relazione alla necessità di riallineamento delle competenze generata dal ricambio degli insegnanti di ruolo nei vari Istituti Comprensivi e Direzioni Didattiche. Per quanto riguarda il gradimento delle attività formative, i questionari raccolti confermano l’alto livello di gradimento del percorso, con le consuete note organizzative su orario e distanza che rappresentano un problema di soluzione molto difficile Per quanto riguarda le attività di consulenza, al 31 dicembre sono state realizzate 3 ore di follow up previste nel corso Né di qua né di là, cui hanno partecipato 11 docenti Nella seconda parte dell’anno scolastico si è deciso di utilizzare il monte ore di consulenze per far fronte alle richieste derivanti dai ricongiungimenti familiari, avendo il Distretto aderito ad un progetto specifico – denominato Ulisse – che ha previsto azioni specifiche da attivarsi nel caso di minori ricongiunti in corso d’anno. Di seguito si indicano le ore di consulenza realizzate per Istituto scolastico: Argelato: 6 e 19 marzo per 6 docenti (4 ore) Castenaso: 6 marzo per 4 docenti (2 ore) Molinella: 11 marzo per 7 docenti (3 ore) 113 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ PERCORSO DI INSERIMENTO LAVORATIVO A BREVE TERMINE ED IN CONTESTO PROTETTO CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST Nel corso del 2012 gli educatori dell’USSI Minori hanno seguito 30 ragazzi di cui 5 maggiorenni in percorsi di tirocinio formativo o borsa lavoro. Nel 2013 n° 6 sono le esperienze in corso di cui n°4 minorenni e n°2 maggiori di età. In corso di attività il numero appare esiguo poiché si deve considerare che questa tipologia di intervento trova la sua massima necessità di attivazione nei mesi estivi. Come sempre anche in questi mesi di esperienza è sempre molto attiva la collaborazione con i Comuni di residenza dei ragazzi che in molte situazioni sostengono o compartecipa no alla gestione economica dell’esperienza consentendo così di dare risposta ad un maggior numero di soggetti. Si vuole sottolineare l’efficacia del lavoro che si è avviato con il Centro Risorse Distrettuale per il reperimento delle disponibilità aziendali che sta consentendo un abbinamento fra le caratteristiche dei ragazzi e le risorse nel mondo del lavoro disponibili ad accogliere ragazzi. PERCORSI DI ACCOMPAGNAMENTO E SOSTEGNO EDUCATIVO DOMICILIARE INDIVIDUALIZZATO A FAVORE DI MINORI E DI SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST Il 2012 è stato il quarto anno di realizzazione di questo importante progetto. Gli interventi sono stati 28 ed hanno coinvolto 10 educatori. Nel medesimo progetto si sono inseriti anche alcuni incontri protetti coadiuvati dagli educatori dell’USSI comunque titolari degli stessi interventi: 6 i minori interessati e 2 gli educatori intervenuti. Gli interventi svolti hanno avuto diversa natura: Osservazione dell’ambito familiare e della cura Attivazione di un sostegno pomeridiano Sostegno alla relazione madre/figlio Prevenzione di allontanamenti e/o accompagnamenti in rientri in famiglia Inoltre si sono svolti interventi particolarmente complessi in collaborazione stretta con il Dipartimento di Salute Mentale (NPIA ) per alcuni minori in carico ad entrambi i servizi. Il progetto consente di arrivare ad approfondire conoscenze e raggiungere obiettivi preziosi mettendo in stretta collaborazione servizi e soggetti istituzionali e della cooperazione sociale. ATTIVAZIONE DI COLLOCAMENTI IN COMUNITÀ EDUCATIVE CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST Il progetto è in stretta correlazione con gli altri progetti che hanno favorito la realizzazione dell’attività di tutela dei minori. Interventi di valutazione e sostegno della famiglia e del minore, interventi educativi, valutazione delle competenze genitoriali e delle risorse protettive; sono questi strumenti di lavoro con i quali è stato possibile prevenire o comunque affiancare inevitabili separazioni familiari. Certo non dobbiamo mai trascurare gli elementi di rischio che ci impongono la segnalazione all’autorità giudiziaria competente. È molto importante lavorare in stretta relazione con le Comunità di accoglienza per conoscerne caratteristiche e tipologie ma anche per seguire e monitorare gli inserimenti di cui si stanno occupando in stretta convergenza con il lavoro dell’equipe che segue il minore e la sua famiglia. 114 115 116 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ PROGRAMMA PROVINCIALE DENOMINAZIONE INTERVENTO Promozione e sviluppo dell'affidamento familiare e qualificazione dell'accoglienza familiare X In continuità con l’anno precedente Di nuova attivazione Soggetto capofila dell’intervento Provincia di Bologna Maria Cristina Volta 051-6598287 Responsabile dell’intervento: Claudia Ceccarelli (nominativo e recapiti) tel 051/6598100 [email protected] Provincia di Bologna, Enti locali, associazioni famiglie Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto affidatari, referenti comunità accoglienza, Centro capofila e/o responsabile dell’intervento) bolognese terapia familiare Provincia di Bologna, Comuni, Asp del Circondario Istituzioni/attori sociali coinvolti (per Imolese, Asp Seneca, Asp Irides, Asc Insieme, Aziende ciascuno precisare tipologia e USL, Associazioni famiglie affidatarie, Enti gestori denominazione) comunità di accoglienza per minori, Ufficio scolastico regionale - Ambito IX • Famiglie affidatarie e accoglienti; • Minori; N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità • Famiglie d'origine dei minori allontanati; e possibilità di indicare specifici target di • Cittadinanza interessata; popolazione destinatari dell’intervento) • Operatori dell'equipe affido e territoriali; • Operatori delle comunità di accoglienza; • Docenti delle scuole di ogni ordine e grado. Gli obiettivi fondamentali: • Promuovere la qualificazione dell'accoglienza, il confronto, lo scambio tra gli operatori dei servizi affido, delle comunità di accoglienza e i referenti delle associazioni di famiglie affidatarie, individuare e programmare azioni e interventi prioritari condivisi; Obiettivi dell’intervento (precisando • Promuovere nella cittadinanza una cultura eventuali integrazioni con altre aree dell'accoglienza e della solidarietà; d’intervento) • Promuovere azioni di sostegno nei confronti delle famiglie di origine dei minori allontanati (Progetto Essere genitori) e dei nuclei accoglienti (gruppi per famiglie affidatarie); • Promuovere e realizzare azioni di preparazione, formazione e qualificazione dell'accoglienza. Le azioni principali: Obiettivo 1 • Gestione del Coordinamento accoglienza, Azione/i previste (descrizione delle programmazione e realizzazione delle azioni volte a principali attività che compongono qualificare il sistema dell'accoglienza; l’intervento) • Implementazione, sostegno e monitoraggio dei punti di novità previsti dalla direttiva accoglienza; • Collaborazione con Asp Seneca nel progetto di 117 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ valorizzazione dell'affido familiare. Obiettivo 2 • Condividere, sostenere e monitorare le azioni promosse dalle equipe e dalle associazioni. Aggiornare la pagina web provinciale relativa alle iniziative; • Acquisto materiali video e bibliografici per le equipe e ristampa materiale informativo (vademecum affido e opuscolo comunità). Obiettivo 3 • Realizzazione incontri di gruppo con i genitori; • Realizzare incontri di formazione/ricerca/azione con gli operatori del territorio; • Sostenere la realizzazione dei gruppi rivolti ai nuclei affidatari. Obiettivo 4 • Programmare e realizzare le iniziative formative rivolte agli operatori dei servizi, delle comunità e delle associazioni di famiglie affidatarie; • Programmare e realizzare le iniziative formative per gli insegnanti neo assunti delle scuole di ogni ordine e grado; • Programmare e monitorare i corsi di preparazione per adulti interessati all'accoglienza; • Programmare e realizzare il corso delle 24 ore. Ambito territoriale di realizzazione: • Provinciale X specificare: • Distrettuale specificare: specificare: • Altro Risorse umane che si prevede di impiegare: numero e qualifica degli operatori Ente di Appartenenza Effetti attesi e indicatori di monitoraggio/valutazione Piano finanziario: Personale Provincia di Bologna, Operatori delle equipe affido e del territorio, referenti di associazioni di famiglie affidatarie e delle comunità di accoglienza per minori • Incontri di coordinamento realizzati; • Iniziative di sensibilizzazione realizzate; • Presenza di almeno 4 nuclei genitoriali al gruppo essere genitori; • Realizzazione di almeno 2 progetti di sostegno ai nuclei affidatari; • 1 attività formativa realizzata per insegnanti o operatori dei servizi, associazioni, comunità di accoglienza; • 3 corsi di preparazione per adulti accoglienti realizzati Eventuale quota di altri Quota Spesa totale soggetti da regionale prevista specificare - personale 25.877,6 € 25.877,6 € previsto nel rquadro “Risorse Umane” 118 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ PROGRAMMA PROVINCIALE DENOMINAZIONE INTERVENTO Promozione e qualificazione dei servizi, delle iniziative e degli interventi nell'ambito dell'adozione nazionale e internazionale X In continuità con l’anno precedente Di nuova attivazione Soggetto capofila dell’intervento Responsabile dell’intervento: (nominativo e recapiti) Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto capofila e/o responsabile dell’intervento) Istituzioni/attori sociali coinvolti (per ciascuno precisare tipologia e denominazione) N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità e possibilità di indicare specifici target di popolazione destinatari dell’intervento) Obiettivi dell’intervento (precisando eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Provincia di Bologna Ilaria Folli tel 051/6598997 [email protected] Provincia di Bologna, Comuni, Asp Irides, Asc Insieme (Progetto A.A.A), Asp Seneca, Asp del Circondario Imolese, aziende USL Bologna e Imola, Enti Autorizzati convenzionati con la Provincia di Bologna. Provincia di Bologna, Comuni, Asp Irides, Asc Insieme (Progetto A.A.A), Asp Seneca, Asp del Circondario Imolese, aziende USL Bologna e Imola, Enti Autorizzati convenzionati con la Provincia di Bologna. Per azioni Rete Elsad: Enti Locali Rete Elsad, ForumSaD, Associazioni e ONG che hanno sottoscritto la Carta dei Principi del Sostegno a Distanza • • • • • • • • • Nuclei e famiglie interessate all'adozione; Operatori delle équipe adozione e del territorio; Enti autorizzati per le adozioni internazionali; Associazioni di famiglie adottive ; Famiglie adottive; Insegnanti (in particolare neo assunti); Medici (in particolare pediatri); Giudici del TM; Cittadinanza, scuole, bambini e famiglie. Gli obiettivi fondamentali: • Promuovere la qualificazione del percorso adottivo, il confronto, lo scambio tra gli operatori dell'equipe adozione e degli enti autorizzati; • Promuovere azioni di informazione e formazione nei confronti delle famiglie disponibili all'adozione, di qualificazione e aggiornamento degli operatori delle équipe adozione e degli enti autorizzati e degli operatori dell'area minori, degli insegnanti di ogni ordine e grado e promozione di percorsi di integrazione e scambio tra operatori dell'Equipe ed area minori, insegnanti, medici, neuropsichiatri, giudici del TM; • Sostegno e accompagnamento delle famiglie e dei bambini nel post adozione; • Stimolare la solidarietà internazionale dei cittadini attraverso la strumento del sostegno a distanza e 119 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Azione/i previste (descrizione delle principali attività che compongono l’intervento) Ambito territoriale di realizzazione: - Provinciale X specificare: - Distrettuale specificare: specificare: - Altro utilizzare il sostegno a distanza in funzione educativa, per rafforzare comportamenti socialmente positivi ed indurre cambiamenti nello stile di vita. Le azioni principali: Obiettivo 1 • Gestione del Coordinamento adozione, programmazione e realizzazione delle azioni volte a qualificare il percorso adottivo. Obiettivo 2 • Programmazione, coordinamento e monitoraggio dei corsi informativi/formativi per le coppie interessate all'adozione e gestione rimborso enti autorizzati; • Programmazione coordinamento e monitoraggio dei corsi sperimentali a valenza provinciale per le coppie con figli naturali interessate all'adozione; • Programmazione, realizzazione e monitoraggio delle iniziative formative e supervisione per gli operatori delle équipe adozione e degli enti autorizzati convenzionati con la Provincia di Bologna; aggiornamento tramite acquisto di materiale anche multimediale della “Piccola biblioteca Adozione” individuata presso ogni équipe; • Realizzare percorsi formativi per gli insegnanti e dirigenti scolastici; • Realizzare momenti formativi e di scambio con i diversi attori della rete, rispetto a temi specifici individuati dal Coordinamento Adozione: in particolare sul tema adozione e scuola. Obiettivo 3 • Rilevazione di gruppi di post adozione attivati nella provincia di Bologna; • Sostegno a gruppi di post adozione integrati tra équipe adozione ed enti autorizzati; • Messa in rete dell'offerta di gruppi di post adozione o di altre attività di sostegno e supporto promossa dagli enti autorizzati. Obiettivo 4 • realizzazione di un'iniziativa pubblica di sensibilizzazione sul SAD ed eventuale prosecuzioni di laboratori sperimentali nelle scuole. Obiettivo 5 • Verifica possibilità realizzazione ricerca sull’andamento delle adozioni, e analisi del percorsi del minori adottati accolti nelle comunità d’accoglienza. • Provinciale: formazione operatori, aggiornamento e supervisione, individuazione occasioni di scambio; • Distrettuale: formazione coppie interessate all'adozione. 120 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Risorse umane che si prevede di impiegare: numero e qualifica degli operatori Ente di Appartenenza Effetti attesi e indicatori di monitoraggio/valutazione Piano finanziario: Referente provinciale, operatori delle équipe adozione (assistenti sociali, psicologi e educatori assegnati alle équipe), operatori degli enti autorizzati convenzionati con la Provincia di Bologna (AIAU, AIBI, ANPAS, AVSI, ISTITUTO LA CASA, NADIA, NOVA, A.MO, ASA, CIFA, FONDAZIONE NIDOLI), Operatori delle Associazioni e ONG che promuovono azioni di Sostegno a Distanza • Realizzazione dei corsi di informazione e formazione per famiglie interessate all'adozione: 10; • Realizzazione di almeno un evento formativo sul tema adozione; • Realizzazione sul territorio provinciale di almeno 3 gruppi di post adozione; • Realizzazione di almeno un evento di sensibilizzazione rivolto alla cittadinanza. Eventuale quota di altri soggetti Spesa totale da prevista Quota regionale specificare personale 25.877,6 25.877,6 previsto nel rquadro “Risorse Umane” 121 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ PROGRAMMA PROVINCIALE DENOMINAZIONE INTERVENTO Abuso e maltrattamento: consulenza e in/formazione X In continuità con l’anno precedente Di nuova attivazione Soggetto capofila dell’intervento Centro specialistico provinciale Il Faro Responsabile dell’intervento: (nominativo e recapiti) Maria Agnese Cheli Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto capofila e/o responsabile dell’intervento) Centro specialistico provinciale Il Faro assistenti sociali, educatori e psicologi (Servizi sociali e sanitari minori), docenti delle scuole Primarie e Istituzioni/attori sociali coinvolti (per Secondarie di primo e secondo grado (Ufficio scolastico ciascuno precisare tipologia e regionale, IX Ambito territoriale), Procura Minori, denominazione) Tribunale per i Minorenni, Procura Ordinaria, Associazione Isola che c'è Onlus 70 docenti coinvolti (Il faro nella scuola) 100 tra assistenti sociali, educatori, psicologi dei servizi N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità territoriali minori (La valutazione nelle cure parentali) e possibilità di indicare specifici target di 200 minori e famiglie coinvolte nel percorso giudiziario popolazione destinatari dell’intervento) per abuso sessuale (opuscolo minori coinvolti nel procedimento giudiziario) operatori dei Servizi Sociali e Sanitari Il faro nella scuola: • Conoscere le diverse forme di disagio infantile correlabili ad eventuali condizioni di maltrattamento non ascrivibili a fasi del normale percorso evolutivo del bambino; • Acquisire elementi conoscitivi per rilevare tempestivamente, riconoscere e segnalare i sintomi indicativi di una possibile condizione di maltrattamento/abuso; • Migliorare le competenze e individuare le strategie necessarie alla gestione delle emozioni suscitate dall’impatto con il fenomeno; Obiettivi dell’intervento (precisando • Facilitare la collaborazione, la condivisione e il eventuali integrazioni con altre aree confronto all’interno del contesto scolastico; d’intervento) • Favorire la condivisione di approcci e metodologie d’intervento (linguaggio comune, comuni percorsi operativi: come fare, quando fare, con chi fare); • Acquisire modalità relazionali idonee nei confronti del bambino e della sua famiglia nei casi di sospetto o conclamato abuso. La valutazione delle cure parentali: L’obiettivo è diffondere tra gli operatori sociali gli strumenti e le tecniche utili nel processo di rilevamento, valutazione e diagnosi sociale delle capacità genitoriali, 122 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Azione/i previste (descrizione delle principali attività che compongono l’intervento) Ambito territoriale di realizzazione: - Provinciale X specificare: - Distrettuale specificare: specificare: - Altro Risorse umane che si prevede di impiegare: numero e qualifica degli operatori Ente di Appartenenza Effetti attesi e indicatori di monitoraggio/valutazione Piano finanziario: sviluppare competenze nell’ambito della valutazione del rischio evolutivo nell’ambito del maltrattamento. Formazione Diffondere “buone pratiche” operative presso i servizi e qualificare l’intervento nell’ambito della tutela dell’infanzia • Il faro nella scuola IV edizione: Realizzazione dell’evento formativo e formazione neoassunti Il Faro come risorsa per la Scuola; • La valutazione delle cure parentali: proseguimento del progetto formativo; • Seminario “Sintonizzarsi con il minore tra Convenzione di Lanzarote e ascolto competente; • Attività clinica, consulenziale e di supervisione ai servizi sanitari, sociali e alla scuola; • Centro di documentazione e spazio protetto per A.G. e i casi più complessi; • Progetti in collaborazione con l’associazione L’Isola che c’è: avvio del progetto terapeutico rivolto a un gruppo di bambini abusati e ai loro genitori, proseguimento dei due laboratori a carattere terapeutico rivolti a bambini e ragazzi vittime di maltrattamento. Provincia di Bologna Professionisti del Centro specialistico Il Faro Partecipanti alle iniziative formative Realizzazione materiale informativo Spesa totale Quota prevista regionale 25.877,6 euro 123 Eventuale quota di altri soggetti da 25.877,6 euro specificare __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ PROGRAMMA PROVINCIALE DENOMINAZIONE INTERVENTO Servizi educativi per bambini in età 0/3 anni X In continuità con l’anno precedente Di nuova attivazione Soggetto capofila dell’intervento Provincia di Bologna Responsabile dell’intervento: (nominativo e recapiti) Cristina Volta tel 051/6598782 [email protected] Patrizia Tartarini tel 051/6598506 [email protected] Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto capofila e/o responsabile dell’intervento) Istituzioni/attori sociali coinvolti (per ciascuno precisare tipologia e denominazione) N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità e possibilità di indicare specifici target di popolazione destinatari dell’intervento) Obiettivi dell’intervento (precisando eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azione/i previste (descrizione delle principali attività che compongono l’intervento) Comuni ed enti gestori privati convenzionati di servizi educativi per la prima infanzia(Cooperative sociali, Associazioni, Federazione Italiana Scuole Materne.) 60 Dirigenti/Responsabili di area prima infanzia dei Comuni, 97 coordinatori pedagogici di servizi pubblici e privati convenzionati 2000 operatori circa dei servizi educativi coinvolti nei Piani formativi 9694 bambini accolti nei servizi educativi Gli obiettivi fondamentali sono: • Promuovere la qualificazione dei servizi attraverso il confronto, lo scambio, la formazione dei dirigenti, dei coordinatori pedagogici e degli operatori dei servizi, anche attraverso la realizzazione di un percorso di valutazione della qualità nei servizi pubblici e privati del territorio; • Sostenere i Comuni nella realizzazione di progetti/azioni sovra territoriali per la gestione dei servizi o parte di essi, per la formazione degli operatori, per il coordinamento pedagogico e il raccordo con i Piani di zona e le Conferenze territoriali dell'offerta formativa. Le azioni principali previste: OBIETTIVO 1: • Gestione del Coordinamento Pedagogico Provinciale e realizzazione di attività di formazione rivolte a coordinatori pedagogici, dirigenti/responsabili area prima infanzia, educatori, con particolare riferimento a nuove problematiche educative e gestionali; • Attivazione di ricerche e approfondimenti su argomenti e tematiche inerenti i servizi alla prima infanzia; • Prosecuzione, in collaborazione con la Regione E-R-, 124 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ della sperimentazione delle linee guida per il progetto pedagogico, attraverso la realizzazione su tutto il territorio provinciale del percorso per la valutazione della qualita' nei servizi pubblici e privati convenzionati; • Attivazione dell'incarico di tutor nell'ambito del Coordinamento Pedagogico Provinciale, con particolare riferimento alle azioni di coordinamento, formazione, elaborazione e documentazione del lavoro prodotto dal gruppo; • Rinnovo della convenzione con il Laboratorio di Documentazione e Formazione del Comune di Bologna per supporto per l'elaborazione e l'aggiornamento di documentazione cartacea e multimediale; OBIETTIVO 2: • promozione e gestione di attività congiunte Dirigenti e CPP; • gestione delle attività di supporto al Tavolo dei referenti politici e tecnici delle 7 zone sociali/Ambiti; • Promozione della programmazione distrettuale in materia di servizi educativi, in raccordo con i Piani di zona e le Conferenze territoriali dell'offerta formativa; • Realizzazione di azioni sovra territoriali per la gestione dei servizi 0/3 anni, con particolare riferimento alla formazione del personale, all'attività dei Coordinatori Pedagogici, alla maggiore omogeneità tra territori sull'accesso e l'utilizzo dei servizi; • Condivisione delle priorità della programmazione provinciale e dei criteri di assegnazione dei fondi; • Raccordo con la Regione E-R. Ambito territoriale di realizzazione: - Provinciale X specificare: - Distrettuale specificare: - Altro specificare: Risorse umane che si prevede di impiegare: Personale Provincia di Bologna, dei Comuni, degli Enti numero e qualifica degli operatori Gestori Ente di Appartenenza Incontri realizzati Partecipanti al coordinamento pedagogico Effetti attesi e indicatori di Documenti prodotti monitoraggio/valutazione Azioni sovracomunali realizzate Operatori coinvolti in attività di formazione Quota Spesa regionale Eventuale totale Euro quota di altri prevista 1.630.056,72 Piano finanziario: soggetti da già assegnati + specificare 347.289.07 in attesa di assegnazione 125 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ PROGRAMMA PROVINCIALE DENOMINAZIONE INTERVENTO Sostegno al successo formativo e scolastico X In continuità con l’anno precedente Di nuova attivazione Soggetto capofila dell’intervento Responsabile dell’intervento: (nominativo e recapiti) Provincia di Bologna Anna Del Mugnaio 051-6598374 anna.del [email protected] Claudio Magagnoli 051-6598508 [email protected] Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto capofila e/o responsabile dell’intervento) Comuni, Zone sociali, Istituzioni scolastiche e formative, Servizi sociali e Sanitari, Conferenze territoriali per il Istituzioni/attori sociali coinvolti (per miglioramento dell’Offerta formativa, ciascuno precisare tipologia e Agenzie educative, Centri di documentazione di supporto all’autonomia scolastica – Istituzione Gian denominazione) Franco Minguzzi- Centro risorse per l'orientamento, Centri per l'impiego • Studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado e del sistema di Istruzione e Formazione Professionale Regionale; N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità • Insegnanti, coordinatori pedagogici e dirigenti e possibilità di indicare specifici target di scolastici, figure di sistema, Operatori dei servizi popolazione destinatari dell’intervento) Sociali e Sanitari, in rete tra loro e con Centri Servizio Specializzati; • Reti interistituzionali territoriali. 1) Sostenere direttamente il successo formativo e scolastico di adolescenti e giovani in diritto-dovere promuovendo : Interventi diretti sulle situazioni; Iniziative di supporto alla autonomia scolastica e alla integrazione tra Autonomie e Territorio (formazione, aggiornamento, consulenza tra operatori scolastici e dei servizi); Obiettivi dell’intervento (precisando Elaborazione e diffusione di materiale informativo , di eventuali integrazioni con altre aree riflessione e documentazione. d’intervento) 2) Sostenere il successo formativo attraverso l’integrazione delle diverse linee di programmazione territoriale (piani attuativi di Zona, Accordi territoriali attuativi della L.104. Accordi per la prevenzione e il contrasto al disagio scolastico) tra di loro e con le programmazioni provinciali (Piani per il diritto allo studio, progetti Provinciali sostenuti dal FSE e altri fondi, azione dei Centri per l’Impiego tramite il Servizio 126 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ di tutorato) promuovendo in particolare : • L’integrazione degli organismi di programmazione provinciali e territoriali , istituzionali e tecnici che operano su questa tematica e il miglioramento della l’integrazione interprofessionale e organizzativa; • L’individuazione di modalità condivise di raccordo e di segnalazione tra Servizi sociali e Istituzioni scolastiche , Centri di Formazione Centri per l'impiego e la realizzazione di Accordi , protocolli , convenzioni per il governo condiviso a livello territoriale delle situazioni di disagio e difficoltà, con particolare riferimento al successo formativo; • La condivisione e coprogettazione, di interventi e progetti sul tema del successo formativo promossi dall’Assessorato Istruzione,formazione lavoro e dall'Assessorato Politiche sociali con Scuole , Enti di Formazione, Servizi sociali e sanitari. 1) Sostenere direttamente il successo formativo e scolastico attraverso: Azione/i previste (descrizione delle principali attività che compongono l’intervento) 1.1. interventi diretti sulle situazioni: • Programmazione dell'Offerta formativa per il sistema di Istruzione e Formazione professionale Regionale ( Istituti professionali di Stato/Enti di formazione accreditati) , finanziamento dei percorsi di IeFP realizzati dagli enti di formazione accreditati; Coordinamento delle iscrizioni al sistema regionale di Istruzione e Formazione; • Attivazione di progetti speciali rivolti a minori in difficoltà nell’assolvimento dell'obbligo scolastico e formativo ( in particolare minori privi del titolo di terza media da conseguire all'interno del Centri per l'Istruzione degli adulti e minori non hanno assolto l'obbligo di istruzione e/o formativo in carico ai servizi educativi del territorio); • Programmazione di interventi di orientamento in alternanza tra scuola formazione territorio per giovani con disabilità; • Predisposizione annuale del Piano Provinciale per il Diritto allo studio, attraverso fondi regionali ,in particolare per quanto riguarda le borse di studio e i progetti di qualificazione scolastica con i Servizi sociali; • Individuazione degli studenti a rischio dispersione attraverso incroci periodici dei dati dell’Anagrafe Scolastica Regionale, della Formazione Professionale, del Sistema informativo lavoro con i dati dell’Anagrafe sanitaria; segnalazione al servizio di tutorato per l’obbligo formativo attivo presso i Centri per l'impiego; analisi congiunta tra i tutor, i referenti antidispersione di scuole ed enti di formazione che lo richiedano, delle situazioni di singoli allievi a rischio 127 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ di dispersione; • Presa in carico da parte dei tutor a sostegno del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione di quanti risultano in evasione dal diritto-dovere all’istruzione e formazione, per supportarne il rientro in uno dei canali di assolvimento attraverso l'utilizzo di strumenti (colloqui di approfondimento; interventi di gruppo; attività di raccordo fra l’utente e i diversi attori territoriali; accompagnamento e tutorato personalizzato nelle situazioni di transizione); • Servizio informativo realizzato dall'Osservatorio provinciale scolarità attraverso ricerche di tipo anagrafico, su richiesta motivata di Istituzioni/enti locali per individuare la posizione scolastica e formativa di singoli studenti; • Interventi specifici di promozione al successo scolastico e formativo dei Minori Stranieri e dei Minori stranieri non accompagnati anche attraverso specifici progetti e approfondimenti. 1.2. iniziative di supporto alla autonomia scolastica e alla integrazione tra Autonomie e Territorio : • Realizzazione da parte dell'Istituzione Minguzzi del Centro Servizi Aneka e del Centro risorse provinciale per l'orientamento di seminari e giornate di studio su specifiche tematiche; • Coordinamento del gruppo provinciale dei centri di documentazione del territorio bolognese ( ex gruppo GOLD), in raccordo con la Regione (Assemblea Legislativa Regione Emilia Romagna) e realizzazione di incontri seminariali sulla documentazione educativa a carattere multimediale; • Gestione del laboratorio macchine matematiche (attraverso lo sportello dei prestiti delle macchine matematiche e delle prenotazioni del laboratorio stesso agli insegnanti che ne facciano richiesta previo appuntamento). Attualmente il laboratorio ha sede presso l'I.S.S. “Crescenzi- Pacinotti”; realizzazione di incontri seminariali di formazione/informazione sull'utilizzo delle macchine matematiche per insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado; • Azioni di prevenzione e contrasto al bullismo e al cyberbullismo tra i giovani comprendendo la formazione, informazione e sensibilizzazione per insegnanti, operatori/educatori e le famiglie interessate in raccordo con Università, USP, Regione,e realtà attive sul tema; realizzazione di incontri seminariali sull'utilizzo consapevole della rete rivolte anche ai genitori; • Promozione e supporto per la partecipazione a specifici progetti Europei sul tema dell'orientamento e 128 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ del contrasto alla dispersione e del successo formativo. 1.3. elaborazione e diffusione di materiali informativi , di riflessione e documentazione • Prosecuzione delle attività sugli sportelli d’ascolto nelle scuole per rafforzarne il raccordo con i servizi del territorio e individuazione di strumenti e metodologie per il monitoraggio delle attività degli SDA anche anche in funzione dell'erogazione e del monitoraggio di finanziamenti provinciali e locali su questi servizi; • Approfondimento delle problematiche e delle azioni migliorative per il successo scolastico e formativo dei Minori stranieri, e dei Minori Stranieri Non Accompagnati in particolare, anche in raccordo con il CD/Lei e con i Servizi territoriali; • Produzione e diffusione di strumenti per l’informazione e l’Orientamento scolastico, anche in riferimento a particolari categorie di giovani in situazione di svantaggio; • Produzione annuale di uno specifico Report a cura dell'Osservatorio Provinciale dei dati sulla scolarità, anche declinato per ciascun Ambito/distretto sociosanitarie di uno specifico Report sulla scolarità dei bambini e alunni con disabilità. 2) Sostenere il successo formativo attraverso l’integrazione delle diverse programmazioni e azioni • Consolidamento ed ampliamento del Gruppo Provinciale interistituzionale per il contrasto alla dispersione scolastica e formativa ( coordinato in forma congiunta dal Servizio Politiche Sociali e dal Servizio scuola e Formazione) e del confronto tra istituzioni che operano in ambito educativo, sociale, scolastico, sanitario; • Prosecuzione del Gruppo provinciale Interservizi "Programmazione scolastica e diritto-dovere all'istruzione e alla formazione". sottogruppo operativo “Diritto dovere all'istruzione e alla formazione per migliorare la affidabilità dei dati relativi ai giovani a rischio di dispersione; • Prosecuzione del gruppo previsto all'art.5.2 dell'Accordo provinciale di programma per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili 2008-2013 (Gruppo tecnico Interistituzionale provinciale per l'aggiornamento e il monitoraggio della Applicazione dell'AdP); • Aggiornamento delle Linee Provinciali di indirizzo per il contrasto alla dispersione scolastica ( innovazioni normative relative al sistema regionale di Istruzione e Formazione professionale, nonché sui 129 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ • • • • temi dell'accoglienza e formazione dei MSNA, supporto a quindicenni privi del titolo di terza media e dei giovani stranieri ricongiunti), proposta agli organismi di concertazione, verifica della loro implementazione nel territorio; Aggiornamento del Quadro Provinciale dei Referenti per il contrasto alla dispersione; Raccolta degli interventi inseriti nei Piani di zona sulle tematiche relative all’infanzia e all’adolescenza e in particolare sulle azioni di contrasto alla dispersione scolastica per orientare la programmazione provinciale e delle zone sociali; Promozione e supporto per la realizzazione di Accordi, protocolli , convenzioni per il governo condiviso a livello territoriale delle situazioni di disagio e difficoltà in relazione al successo formativo; Organizzazione e coordinamento di momenti pubblici di discussione/informazione per gli operatori della Scuola, dei Centri di Formazione Professionale, del Servizi territoriali (sanitari sociali, del lavoro) sulle azioni in corso contrasto alla dispersione, le innovazioni normative, le possibilità di formazione/aggiornamento. Ambito territoriale di realizzazione: Provinciale X specificare: specificare: Distrettuale Altro specificare: Risorse umane che si prevede di impiegare: Personale Provincia di Bologna, Comuni, Ausl, Asp, numero e qualifica degli operatori Scuole, Enti formazione Ente di Appartenenza N° giovani coinvolti nei percorsi di formazione e orientamento a finanziamento provinciale (con fondi Effetti attesi e indicatori di regionali) monitoraggio/valutazione Incontri Tavolo Seminari Eventuale quota di altri soggetti da Spesa totale Quota specificare prevista regionale Piano finanziario: 90.000 fondi regionali+ fondi FSE 130 FSE su Iefp/FP FSE per minori in svantaggio Fondo Diritto FSE-asse Studio inclusione per 30.000 servizio Tutor 60.000 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ PROGETTO SOVRAZONALE Denominazione: Servizi a valenza sovradistrettuale o provinciale Il Piano regionale sociale e sanitario e l'Atto di indirizzo e coordinamento provinciale 2009-2011 hanno posto nel Distretto il punto centrale della programmazione e della gestione degli interventi e hanno contestualmente introdotto l'esigenza di realizzare accordi sovraterritoriali per interventi o servizi di particolare specializzazione o che potevano ottimizzare costi e risorse. Negli anni si sono consolidati e rafforzati progetti di bacino sovra-zonale che erano già attivi ma che hanno trovato nella pianificazione zonale il preciso riferimento (Centro di contrasto all'abuso e al maltrattamento) e sono stati realizzati nuovi interventi (CAAD, PRIS). Pur nella diversità degli obiettivi e dell'utenza cui sono rivolti, hanno un elemento comune che li diversifica da altri progetti: si tratta infatti di veri e propri Servizi nei quali un ente capofila gestisce, a nome e in accordo con gli altri, una funzione o interventi che sarebbero con maggiori costi e minore efficacia realizzabili nei singoli territori. Si tratta quindi di azioni di particolare rilievo, accomunate da un medesimo obiettivo di specializzazione/ottimizzazione dell'intervento, che danno conto della capacità dei territori di lavorare in rete e di assumere (o delegare) funzioni con reciproca responsabilità. Centro specialistico per la prevenzione dell’abuso e del maltrattamento: “Il faro” Comune o forma associativa ex-art.16 L.R.2/03 capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Az. Usl Bologna Mariagnese Cheli Tel 051/4141611 [email protected] Operatori dei servizi socio sanitari territoriali ed ospedalieri, insegnanti della scuola di ogni ordine e grado, operatori delle associazioni, del volontariato, autorità giudiziaria Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Si provincia di Bologna Provincia di Bologna, Comuni, ASP del Circondario Imolese, Asp Seneca, Ausl Bologna, Ausl Imola, Az. Ospedaliere, Dotare il territorio provinciale di un servizio di 2° livello contro l’abuso e il maltrattamento all’infanzia che: • Sviluppi una rete di servizi e di azioni caratterizzata da specifica competenza multiprofessionale, per la tutela della salute infantile e la prevenzione dell’abuso e del maltrattamento; • Valuti in modo qualificato i casi e la presa in carico delle situazioni più problematiche; • Promuova eventi formativi; • Promuova interventi di sensibilizzazione, 131 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ informazione e documentazione sul fenomeno; Azioni previste Piano finanziario: • Attività di consulenza specialistica; • Presa in carico diagnostica e terapeutica; • Elaborazione progetto di intervento riparativo e terapeutico con l’equipe del territorio • Realizzazione dell’attività formativa e di supervisione; • Realizzazione di iniziative di sensibilizzazione e informazione; • Attività di documentazione e ricerca sul fenomeno; • Gestione Centro di documentazione; • Gestione spazio attrezzato per l’ascolto del minore nel procedimento giudiziario; • Elaborazione relazione annuale sull’attività svolta. Quota Eventuale Costo Quota comunale quota di altri totale regionale soggetti da previsto specificare 30.000 Indicatori per il monitoraggio/valutazione N°: casi di consulenza/presa in carico; realizzazione attività formative e di supervisione; incontri tra i soggetti coinvolti; realizzazione dei progetti previsti nel piano 132 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 10 INTERVENTO/PROGETTO ATTIVITÀ POMERIDIANE INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • Progettare attività ed azioni dedicate all’armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro delle famiglie. Migliorare il benessere dei bambini e degli adolescenti e prevenire eventuali situazioni di disagio SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669583 – 531 [email protected] DESTINATARI Minori frequentanti le scuole secondarie di primo grado 133 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto intende implementare l’accoglienza prolungata presso i servizi educativi e le scuole e l’organizzazione di attività nei tempi pomeridiani extra scuola. Il progetto si connota come azione di prevenzione del disagio adolescenziale; esso intende sostenere l’offerta socio educativa rivolta agli adolescenti integrandosi all’azione scolastica, attraverso: • l’implementazione e l’arricchimento delle opportunità educative extrascolastiche; • la costruzione di occasioni di integrazione sociale e di supporto al percorso formativo scolastico dei minori; • il sostegno al lavoro di rete e alla cooperazione tra Istituzioni scolastiche, Enti Locali e Terzo Settore. AZIONI PREVISTE Il progetto prevede: • coordinamento con i Comuni per l’identificazione di criteri condivisi di realizzazione delle attività; • realizzazione delle attività nei Comuni del Distretto; • creazione di una scheda di monitoraggio, somministrazione e sua valutazione. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO • • • • Progetto Mediazione Familiare Progetto Sportelli d’ascolto scuole Progetto S-bullo-niamoci Progetto Riproviamoci assieme ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto, Cooperative Sociali e Associazioni locali, Istituzioni Scolastiche RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • • • Personale dell’Ufficio di Piano N. 1 coordinatore del progetto Referenti comunali del progetto (uno per ogni Comune aderente) Educatori (in base al n. di minori coinvolti nelle attività) Volontari (in base al numero dei minori coinvolti nelle attività) RISULTATI ATTESI • Differenziare, implementare e qualificare la rete degli interventi dedicati alle famiglie con figli, con particolare riguardo al sostegno della continuità occupazionale, così da consentire alle famiglie di conciliare impegni di cura genitoriale e impegni professionali, e allo stesso tempo garantire un sostegno socio – educativo ai minori, evitando la solitudine e garantendo la possibilità di socializzazione e sostegno. 134 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ • • Messa in campo di interventi extrascolastici di qualità. Fortificazione della rete delle risorse locali. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Scheda di valutazione del progetto: - n. Comuni aderenti al progetto, - n minori raggiunti, e specifica n. minori in condizioni di difficoltà, - forme di coordinamento attuate a livello territoriale, - durata e attività svolte. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 60.223,88 (€ 36.723,88 anno 2013 + € 23.500,00 residuo anno 2012) di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) - € 36.723,88 Progetti innovativi territoriali per l'armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 135 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ INTESA IN MATERIA DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO – ANNO 2012 LINEE PRIORITARIE DI AZIONE : a) Azioni in grado di migliorare ed accrescere l'offerta dei servizi/interventi di cura e di altri servizi alla persona, rendendoli maggiormente accessibili, flessibili e modulabili, in risposta alle crescenti e sempre più articolate esigenze di conciliazione; e) interventi in grado di accrescere l’utilizzo dei congedi parentali da parte dei padri, nonché la loro condivisione delle responsabilità di cura familiari. Titolo dell’intervento AZIONI E INTERVENTI PER QUALIFICARE E PROMUOVERE L’ACCESSO AI SERVIZI DI CONCILIAZIONE E PER L’OCCUPAZIONE FEMMINILE - ATTIVITÀ POMERIDIANE Tipologia di intervento: Importo programmato a titolarità regionale - X a regia regionale Euro Contenuti: Il progetto intende implementare l’accoglienza prolungata presso i servizi educativi e le scuole e l’organizzazione di attività nei tempi pomeridiani extra scuola, anche per sostenere le esigenze di conciliazione degli adulti di riferimento attraverso interventi qualificati. Il progetto si connota come azione di prevenzione del disagio adolescenziale, esso intende infatti sostenere l’offerta socio educativa rivolta agli adolescenti integrandosi all’azione scolastica, attraverso: • l’implementazione e l’arricchimento delle opportunità educative extrascolastiche; • la costruzione di occasioni di integrazione sociale e di supporto al percorso formativo scolastico dei minori; • il sostegno al lavoro di rete e alla cooperazione tra Istituzioni scolastiche, Enti Locali e Terzo Settore. Articolazione operativa: Il progetto prevede: • il coordinamento con i Comuni per l’identificazione di criteri condivisi di realizzazione delle attività; • la progettazione delle attività da parte dei Comuni aderenti al progetto, in collaborazione con le Istituzioni scolastiche di riferimento ed i referenti del Terzo settore individuati per la realizzazione delle stesse; • la realizzazione delle attività nei Comuni del Distretto; • la rendicontazione delle attività da parte dei singoli Comuni e la valutazione delle stesse per la suddivisione delle risorse. Modalità di governance e metodologie di lavoro che si intendono adottare: Creazione di un gruppo di coordinamento che operi in ordine alla: - concertazione tra i Comuni del Distretto per la pianificazione delle azioni e l’identificazione dei criteri di priorità nella realizzazione delle stesse; - realizzazione di azioni di monitoraggio in itinere e valutazione finale – condivisa tra i Comuni del Distretto – delle azioni realizzate e delle risorse impiegate. Aree territoriali interessate: 15 Comuni del Distretto Pianura Est 136 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Risultati attesi: • • • Differenziare, implementare e qualificare la rete degli interventi dedicati alle famiglie con figli, con particolare riguardo al sostegno della continuità occupazionale, così da consentire alle famiglie di conciliare impegni di cura genitoriale e impegni professionali, e allo stesso tempo garantire un sostegno socio – educativo ai minori, evitando la solitudine e garantendo la possibilità di socializzazione e sostegno. Messa in campo di interventi extrascolastici di qualità, soprattutto per la scuola secondaria di I grado e la fascia di età 11-13 di norma maggiormente scoperta da offerte socio – educative strutturate relativamente al tempo libero. Fortificazione della rete delle risorse locali. Elementi che assicurano i presupposti di immediata cantierabilità dell’intervento: Il progetto darà sostegno alla realizzazione delle attività extrascolastiche che sia Comuni che le Istituzioni scolastiche riterranno di poter attivare nei luoghi e nei tempi concordati e sostenibili. Il finanziamento potrà andare ad aggiungersi alle risorse comunali eventualmente già previste per la realizzazione delle attività, permetterà quindi di allargare e implementare la rete degli interventi extrascolastici, soprattutto per la scuola secondaria di I grado e la fascia di età 11-13 di norma maggiormente scoperta da offerte socio – educative strutturate relativamente al tempo libero. Elementi che sostengono la trasferibilità e sostenibilità dell’iniziativa Viene data autonomia di scelta ai Comuni sulla programmazione e attivazione delle azioni, in base alle reali esigenze e richieste del territorio. Metodologie e strumenti di monitoraggio programmati con riferimento agli stati di avanzamento della spesa, delle azioni attivate e dei risultati da conseguire Elaborazione di una scheda di monitoraggio e valutazione relativa sia agli aspetti tecnici che economici. Sistema degli attori territoriali che si intende coinvolgere n. Q.tà Tipologia Ruolo/modalità di coinvolgimento 1 15 Comuni 2 13 Istituzioni Scolastiche (IC) 3 50 Referenti III Settore (Associazioni, Cooperative …) Co-progettazione, organizzazione e coordinamento delle attività a livello comunale Co-progettazione, organizzazione e realizzazione fruizione delle attività. Vengono coinvolte dai Comuni di riferimento e compartecipano all’analisi del fabbisogno e alla progettazione delle attivitàCo-progettazione e realizzazione delle attività. Vengono coinvolti dai Comuni. Destinatari che ci si aspetta di raggiungere (indicare, numero e tipologia di destinatari che ci si attende di raggiungere alla fine delle azioni programmate) n. Q.tà Tipologia Benefici e modalità di coinvolgimento 1 200 Minori 2 200 Famiglie 3 13 Istituti Comprensivi Fruizione delle attività extrascolastiche organizzate Accesso diretto alle opportunità (iscrizione della famiglia) o segnalati dalla scuola/servizi (per i casi di disagio) Fruizione delle attività extrascolastiche organizzate, miglioramento delle opportunità di gestione del tempo e di conciliazione a sostegno della continuità occupazionale. Accesso diretto alle opportunità. Possibilità di estendere la propria offerta educativa e possibilità di dare risposte ai minori anche in situazioni di svantaggio 137 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Indicatori di realizzazione attesi Output: utilizzati per misurare lo stato di avanzamento o di realizzazione fisica di un intervento n. Descrizione Rilevazione 1 Comuni e scuole co-progettanti che aderiranno alle attività 2 Numero iscritti alle attività pomeridiane 3 Numero giorni di copertura delle attività rispetto alle giornate libere degli alunni per territorio. Baseline Valore atteso Baseline Valore atteso Baseline Valore atteso Q.tà 2 7 100 200 30% 60% Indicatori di risultato attesi Outcome: misurano gli effetti diretti o immediati che l’intervento genera sul contesto di riferimento del Programma. Questi indicatori possono essere di natura fisica (riduzione del tempo di attesa per accedere ad un servizio, ecc.) o finanziaria (riduzione dei costi di alcune prestazioni specifiche, ecc.). n. Descrizione Rilevazione Q.tà 1 Numero minori in situazioni di disagio segnalati dai servizi sociali dei Comuni anche in accordo con l’Azienda USL – USSI minori e le scuole - seguiti durante le attività pomeridiane 2 Numero famiglie che usufruiscono del servizio 3 Numero dei referenti - Terzo Settore coinvolti nelle attività Baseline 20% Valore atteso 40% Baseline Valore atteso Baseline Valore atteso 50 100 5 12 Indicatori di impatto attesi Misurano gli effetti di medio-lungo periodo dell’intervento rispetto alle principali variabili sociali, economiche, culturali, etc. n. Descrizione 1 2 3 Sostegno alle famiglie nella conciliazione dei tempi di cura genitoriale e lavoro Sostegno alle Istituzioni scolastiche e agli EELL per la organizzazione di interventi strutturati di sostegno socio – educativo – didattico extra – scolastico Maggiori opportunità agli alunni delle Istituzioni Scolastiche del territorio di fruizione di un’offerta socio – educativa strutturata e di poter usufruire un supporto anche scolastico durante il tempo libero 138 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 11 INTERVENTO/PROGETTO SOGGIORNI ESTIVI INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Migliorare il benessere dei bambini e degli adolescenti e prevenire eventuali situazioni di disagio SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est Luoghi di realizzazione della vacanza REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] DESTINATARI Minori dai 6 ai 17 anni 139 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 1999 OBIETTIVI DEL PROGETTO Incrementare le opportunità estive per i minori del Distretto proponendo diverse opzioni di soggiorni estivi. AZIONI PREVISTE Il progetto propone 4 tipologie di vacanza estiva: n. 2 soggiorni in collina e n. 2 soggiorni al mare. Le azioni previste sono: contatti con associazioni e cooperative per adesione al progetto; realizzazione depliant illustrativo delle 4 proposte di soggiorno estivo; distribuzione presso le scuole, gli enti locali, sportelli per il pubblico ed operatori dei servizi del depliant informativo; raccordo con gli operatori dell’AUSL e dei servizi sociali comunali per la partecipazione dei minori in carico ai servizi; raccordo tecnico operativo fra enti locali ed associazioni partecipanti al progetto. EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetto “Attività pomeridiane” ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Ufficio di Piano, Azienda USL, Enti locali, Istituti Comprensivi e Istituti Superiori del Distretto, Associazioni e Cooperative sociali. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • • Personale dell’Ufficio di Piano Referenti delle cooperative/associazioni che partecipano al progetto Operatori coinvolti nelle vacanze estive Referenti AUSL e Servizi Sociali comunali RISULTATI ATTESI Offrire sul territorio un calendario di proposte estive per bambini e adolescenti INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • • N. minori partecipanti in relazione alla disponibilità totale dei posti Depliant informativo N. copie depliant distribuiti in relazione al n. totale del target residente N. incontri di coordinamento Questionario di gradimento a genitori e bambini 140 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 28.987,73 (€ 18.000,00 anno 2013 + € 10.987,73 residuo anno 2012) di cui: • risorse comunali - € 18.000,00 • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 141 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 12 INTERVENTO/PROGETTO E…STATE IN MOTO INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • Migliorare il benessere dei bambini e degli adolescenti e prevenire eventuali situazioni di disagio Prevenire il disagio e la dispersione scolastica SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669583 - 531 [email protected] DESTINATARI Il progetto si rivolge ad un massimo di 12/15 allievi per gruppo classe. 142 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Si parla di giovani che provengono spesso da esperienze scolastiche fallimentari, giovani che manifestano un disagio diffuso dovuto da un lato ad una fase di vita delicata come quella adolescenziale e dall’altro da complesse dinamiche familiari e sociali. Sicuramente, tutti questi ragazzi sono caratterizzati da una bassa motivazione nella ricerca del “nuovo” e da una scarsa capacità nel trovare stimoli sani. Proprio per questi motivi, attraverso questo progetto, si cercherà di rivolgere l’attenzione ai singoli allievi per fare emergere aspettative, bisogni e interessi rafforzandone l’autostima e potenziando le abilità/capacità di ciascuno. Nello specifico, il progetto nasce con l'obiettivo di dare una risposta educativa/formativa ai giovani in seguito alla chiusura estiva delle scuole. La conclusione del percorso scolastico può diventare, infatti, motivo di disagio sia per le famiglie, che continuano a lavorare, sia per quei giovani che presentano difficoltà nell’organizzazione del proprio tempo libero. Con tale progetto si vogliono impegnare i giovani più deboli in attività aggregative e formative “sane” che siano in grado di potenziare le loro competenze trasversali e contrastare così l’aumento di fenomeni di apatia, sfiducia e rassegnazione. Si è scelto di utilizzare i motorini e la meccanica moto come strumento accattivante e trainante per i partecipanti. Inoltre lavorare con docenti competenti in questo ambito può essere una modalità interessante sia per avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro, sia per prevenire comportamenti a rischio collegati all’uso inappropriato dei ciclomotori. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Il progetto nato e sperimentato nel 2011 da un bisogno rilevato dagli operatori di Forma Giovani, condiviso con le istituzioni di riferimento e i Comuni del territorio, viene continuato quest’anno, a seguito dell’ottimo riscontro ottenuto. OBIETTIVI DEL PROGETTO Obiettivo generale del progetto: • creare uno spazio educativo all’interno di una realtà riconosciuta come l’ente di formazione professionale, per guidare i giovani del territorio nell’impegno costruttivo di parte del proprio tempo libero • creare le condizioni per fare scelte consapevoli rispetto al proprio percorso scolastico/formativo futuro o per consolidare il percorso già in essere • garantire alle famiglie degli allievi un appoggio educativo Obiettivi specifici: • acquisizione di competenze trasversali all’interno di un gruppo di lavoro • acquisizione di competenze professionalizzanti relative al percorso di motoristica di base • responsabilizzazione, rispetto delle regole , organizzazione del lavoro, lavoro di gruppo • valorizzazione delle competenze creative • rimotivazione e potenziamento dell’autostima • informazione e prevenzione dei comportamenti a rischio nell’ambito dell’educazione stradale AZIONI PREVISTE Il progetto, della durata di 36 ore, si svolgerà nel mese di luglio attraverso un percorso di 11 mattine da 3 ore ciascuna più una giornata di 6 ore di gita finale. Per coprire un territorio più vasto, il progetto verrà realizzato a San Pietro in Casale – sede Forma Giovani, e a Budrio, grazie alla collaborazione dell’Istituto Comprensivo di Budrio che grazie a fondi ministeriali ha messo a disposizione spazi e risorse umane e strumentali. 143 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Ogni singolo percorso è così strutturato: • 19 ore di motoristica meccanica applicata ai motori sicurezza ed antinfortunistica visita guidata presso l’azienda Ducati (o altre aziende del settore) • • • 9 ore di tuning/aerografia nelle quali gli allievi potranno conoscere le basi del disegno artistico applicato ai motorini. 3 ore di educazione stradale per informare i ragazzi sulla normativa stradale e nello specifico per prevenire eventuali comportamenti a rischio. 6 ore di gita finale comune a tutti e due i gruppi EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO • • • Tavolo interistituzionale sul disagio in età evolutiva Progetto Percorso formativo per la promozione del benessere a scuola Sportelli d’ascolto ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • Azienda Ausl- USSI Minori e NPIA Istituti Scolastici di primo e secondo grado del Distretto Comuni del Distretto RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Il Centro di Formazione metterà a disposizione del progetto docenti qualificati del settore che da anni operano con gli adolescenti sia nel settore scolastico che in quello della formazione professionale. Si ritiene, inoltre, necessaria la presenza di un tutor come figura di sostegno che opera sulla crescita e la valorizzazione del giovane, e che funge da raccordo tra la classe, i docenti e le famiglie degli allievi stessi. RISULTATI ATTESI A conclusione dell'attività prevista dal presente progetto ci si attende di: • proporre strumenti efficaci per contrastare la dispersione di giovani a rischio al termine del percorso scolastico tradizionale; • facilitare, negli allievi, un processo di autonomia e presa di coscienza delle proprie capacità attraverso la creazione di un prodotto finito quale l’elaborazione artistica di un motorino o di un casco; • favorire il lavoro di gruppo e la collaborazione tra pari. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE L’intero percorso sarà monitorato, sia in itinere che al termine. Al termine del percorso verrà realizzato un report, elaborato in collaborazione tra l’intero staff coinvolto (docenti, tutor e coordinatore). PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 4.500,00 finanziato con un residuo anno 2012 144 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 13 INTERVENTO/PROGETTO “S-BULLO-NIAMOCI” - progetto di prevenzione e di intervento su fenomeni di bullismo, e di promozione alla salute nei contesti scolastici INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Migliorare il benessere dei bambini e degli adolescenti e prevenire eventuali situazioni di disagio; Prevenire il disagio e la dispersione scolastica SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 – 531 [email protected] DESTINATARI Studenti e personale docente degli Istituti Comprensivi e delle Direzioni Didattiche (scuole primarie e secondarie di I grado) del Distretto Pianura Est 145 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Il fenomeno del bullismo consiste in una forma di aggressività tra pari, che si distingue per essere ripetuta e continua nel tempo ed essere agita dalle stesse persone sulle stesse vittime, tra le quali deve esistere una disparità di forza fisica o psicologica. Di solito le vittime sono quelle persone che hanno maggiori difficoltà a difendersi, o per struttura e costituzione fisica, o per caratteristiche comportamentali e sociali. Le manifestazione degli atti di bullismo possono avvenire sia in modo diretto (con violenza verbale o fisica) sia in modo indiretto (esclusione dal gruppo, diramazione di storie false, ecc.). L’obiettivo del progetto è di intervenire sia su situazioni compromesse con attività specifiche condotte in collaborazione tra i differenti attori istituzionali e non del territorio, onde individuare strategie di fronteggiamento del fenomeno a 360gradi, sia in fase preventiva onde sollecitare l’attenzione al problema. Sempre più il progetto è andato caratterizzandosi come azione di sostegno al contesto scolastico su situazioni di casi problematici, relazioni compromesse e supporto alle funzioni educative. Le attività, programmate in collaborazione con le istituzioni quali Enti Locali, Azienda USL e Istituzioni Scolastiche, perseguono i seguenti obiettivi: - Promuovere l’accesso ai servizi deputati ad adolescenti presenti sul territorio, favorendo la circolarità dell’informazione sul target e lo scambio interprofessionale e interistituzionale; - Favorire lo sviluppo di conoscenza sugli stili di vita degli adolescenti del territorio; - Promuovere consapevolezza all’interno delle diverse fasce sociali dei fattori di rischio per la salute legate al processo di crescita dell’adolescente; - Favorire la trasversalità dei percorsi di prevenzione e promozione alla salute; - Favorire lo sviluppo di fattori protettivi che possano esercitare una funzione di tutela e di sostegno alla persona (autostima, autocontrollo, aspettative ottimistiche, capacità di interazione sociale), contrastando i cosiddetti fattori di rischio; - Favorire la capacità di leggere ed affrontare con consapevolezza le eventuali situazioni di aggressività agita e/o subita, in modo che non diventi abituale e che si evitino i comportamenti maggiormente a rischio; - Accompagnare gli studenti nel loro compito evolutivo, favorendone le capacità di adattamento e di decisione autonoma; - Coinvolgere attivamente la scuola e i principali attori del territorio nella realizzazione di processi preventivi; - Coinvolgere attivamente i genitori degli alunni in quanto principali adulti di riferimento. - Favorire l’integrazione di politiche attive sul territorio (sociali, sanitarie, educative, ricreative) - Coadiuvare lo sviluppo e l’integrazione dei servizi territoriali; Questi gli obiettivi specifici del progetto: Aumentare la consapevolezza sul fenomeno in modo da riconoscere eventuali situazioni a rischio; Intervenire fornendo strategie di soluzione laddove si ravvisino situazioni già compromesse; Promuovere training sulle abilità sociali; Favorire l’integrazione sociale e scolastica all’interno della classe di tutti gli alunni; Valorizzare le risorse di ogni alunno nell’ottica di un arricchimento del gruppo classe e di scoperta del diverso in quanto appunto risorsa ‘altra’ rispetto a me stesso; Favorire la coesione interna e il clima di classe; 146 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ AZIONI PREVISTE Sulla scorta dell’esperienza maturata nell’ambito del Piano Attuativo 2012, il progetto è stato riattualizzato in base alle esigenze emerse. Si procederà pertanto ad un'azione di sostegno al corpo docente ancora più forte, onde trasmettere strumenti e strategie per supportare la gestione dei gruppi classe e dei casi problematici ivi presenti. In particolare si procederà alla: realizzazione di azioni di monitoraggio insieme al copro decente sulla base della richiesta pervenuta; realizzazione di progetti personalizzati, co – progettati con le Istituzioni scolastiche ed altri soggetti eventualmente coinvolti (Azienda USL, Comuni….), che necessitino di una azione più strutturata e complessa. Nello specifico il progetto prevede le seguenti azioni: Raccolta delle necessità delle Istituzioni Scolastiche legate alle situazioni critiche presenti all'inizio dell’Anno Scolastico, preferibilmente entro ottobre 2013; Analisi delle schede di iscrizione da parte del gruppo di lavoro composto da: soggetto attuatore, Ufficio di Piano e Azienda USL, Confronto e valutazione delle schede di segnalazione in collaborazione tra gruppo di lavoro progettuale e scuola inviante, attraverso la realizzazione di incontri specifici finalizzati all’analisi delle situazioni segnalate e all’individuazione – di concerto con i referenti scolastici – del percorso idoneo. Realizzazione da parte dei professionisti dell’Ente gestore (prevalentemente psicologi) di osservazioni d'aula finalizzate ad approfondire le informazioni emerse durante il confronto con i docenti (in media una mattinata di scuola – 5 ore); Produzione di relazioni relative agli elementi emersi durante le osservazioni, Condivisione con i docenti segnalanti degli esiti delle osservazioni, delle relative indicazioni e attivazione di un percorso concordato e co-progettato, Realizzazione di incontri intermedi di monitoraggio del percorso, Restituzione finale alle insegnanti referenti per il gruppo classe. Dall’anno 2013/2014 si chiederà anche la partecipazione e il confronto con i professionisti degli Sportelli d’Ascolto, sia ad inizio percorso che in itinere per consentire il monitoraggio dell’evoluzione delle situazioni e garantire in caso di necessità una continuità nell’azione. Per la Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo di Argelato: continua anche quest’anno la collaborazione con la Comunità Santa Maria della Venenta onlus, per sviluppare l’attività avviata lo scorso anno scolastico volta a favorire l’integrazione e la coesione dei bambini e dei gruppi classe sia valorizzando le risorse di ogni alunno sia supportando le insegnanti nel proprio ruolo educativo. Quest’anno il progetto sarà interamente finanziato dalla Fondazione del Monte, e prevede il lavoro in sinergia tra Comunità Santa Maria della Venenta onlus e Associazione Quore nelle attività di supporto alle insegnanti e laboratoriali con i gruppi classe. L’Ufficio di Piano assicurerà il supporto nel monitoraggio della iniziativa e nell’attivazione della rete interistituzionale (EELL, AUSL USSI Minori e NPIA) nei casi in cui si manifesti la necessità di un confronto e di un’azione congiunta su più livelli relativamente a particolari situazioni in cui si dovessero trovare gli alunni seguiti. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Tavolo Interistituzionale sul Disagio Scolastico, Gruppo di lavoro 0-6 anni, 147 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Progetto Scuola e Servizio Sociale: attivazione di buone prassi Progetto Percorso formativo per la promozione del benessere a scuola Progetto Riproviamoci assieme Progetto Che Piacere – Tutti in pista Progetto Sono a disagio. Disturbo? Buone pratiche per evitare al disagio di diventare disturbo ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • • • • • Azienda USL, Distretto Pianura Est - USSI Minori Azienda USL, Distretto Pianura Est - NPIA Consultorio Familiare - Spazio Giovani Terzo settore del territorio Comuni del Distretto Pianura Est Istituzioni Scolastiche – IC presenti sul Distretto Pianura Est Ass. Quore Comunità Santa Maria della Venenta onlus RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • • • Personale dell’Ufficio di Piano Assistenti Sociali dei Comuni del Distretto, Assistenti sociali del Servizio Minori AUSL, Operatori della NPIA AUSL di Bologna Distretto Pianura Est, Psicologi, sociologo e statistico (Ass. Quore) RISULTATI ATTESI • • • • Miglioramento delle opportunità di accesso alle risorse ed ai servizi del territorio deputati ad accogliere e sostenere gli adolescenti; Creazione e consolidamento di un gruppo di lavoro multiprofessionale in grado di affrontare con misure ad hoc singoli casi e di supportare scuole e Comuni nell’affrontare il fenomeno; Acquisizione di strumenti da parte di insegnanti, operatori e giovani per leggere ed affrontare con consapevolezza le eventuali situazioni di aggressività agita e/o subita; Standardizzazione di buone prassi per la prevenzione e gestione del fenomeno. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • Numero di classi che hanno fruito del percorso personalizzato, Relazioni prodotte Monitoraggio in itinere ed ex post da parte dei beneficiari (alunni e Istituzioni Scolastiche), Report di progetto (analisi del caso, andamento del percorso…) restituito in fasi intermedie definite in base alla durata del percorso progettato. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 10.000,00 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 10.000,00 • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) 148 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 14 INTERVENTO/PROGETTO TUTTI IN PISTA-CHE PIACERE – Promozione di percorsi di scelta consapevole INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • Promuovere azioni di prevenzione sui rischi connessi all’uso e all’abuso di droghe, alcolici rivolti Promuovere azioni di prevenzione e informazione sull’uso corretto dei nuovi media SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale - Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669583 – 531 [email protected] DESTINATARI Studenti degli istituti di Istruzione secondaria di primo e secondo grado, personale docente, genitori del Distretto Pianura Est 149 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO La promozione del benessere rivolta al mondo adolescenziale e giovanile si propone di conseguire, attraverso attività programmate in collaborazione con le istituzioni quali enti locali, aziende sanitarie e istituzioni scolastiche, nonché con la collaborazione del terzo settore, i seguenti obiettivi: • Promuovere l’accesso ai servizi deputati ad adolescenti presenti sul territorio, favorendo la circolarità dell’informazione sul target e lo scambio interprofessionale e interistituzionale; • Favorire lo sviluppo di conoscenza sugli stili di vita degli adolescenti del territorio; • Favorire l’integrazione di politiche attive sul territorio (sociali, sanitarie, educative, ricreative) • Coadiuvare lo sviluppo e l’integrazione dei servizi territoriali; • Promuovere consapevolezza all’interno delle diverse fasce sociali dei fattori di rischio per la salute legate al processo di crescita dell’adolescente; • Favorire la trasversalità dei percorsi di prevenzione e promozione alla salute • Favorire lo sviluppo di fattori protettivi che possano esercitare una funzione di tutela e di sostegno alla persona (autostima, autocontrollo, aspettative ottimistiche, capacità di interazione sociale), contrastando i cosiddetti fattori di rischio; • Favorire la capacità di leggere ed affrontare con consapevolezza le eventuali prime fasi di contatto (individuale e/o del gruppo di appartenenza) con le sostanze (alcol, fumo, droghe illegali) al fine di evitare che in seguito al contatto non segua il consumo o che l’eventuale consumo non diventi abituale e che si evitino i comportamenti maggiormente a rischio; • Accompagnare gli studenti nel loro compito evolutivo, favorendone le capacità di adattamento e di decisione autonoma; • Coinvolgere attivamente la scuola e i principali attori del territorio nella realizzazione di processi preventivi • Coinvolgere attivamente i genitori degli alunni in quanto principali adulti di riferimento. Gli obiettivi specifici del progetto sono due. Il primo riguarda adolescenti e preadolescenti e mira a: • Aumentare la percezione del rischio del consumo di bevande alcoliche, e stupefacenti • Avviare processi di scelta consapevole • Ridurre gli indici di prossimità all’alcol e alle sostanze • Ridurre il consumo di alcolici e, soprattutto ritardando l’inizio del consumo Il secondo riguarda la collettività e mira promuovere una modificazione culturale nei confronti delle giovanile ed adolescenziale AZIONI PREVISTE Azioni rivolte al target delle scuole secondarie di primo grado Il progetto vede anche quest'anno, oltre agli interventi di prevenzione selettiva del consumo di alcol, alcuni moduli specifici sul tema uso di sostanze stupefacenti, tabacco e dipendenze da new media (ludopatie e uso improprio di social network, smartphone, ecc.). Si articola in alcuni step: • coinvolgimento degli Istituti del territorio, pianificazione delle attività e dei programmi di intervento • somministrazione di questionario anonimo agli studenti, che indaga le loro abitudini rispetto anche al consumo di alcolici; altri questionari specifici vengono somministrati nell'ambito dei moduli sostanze, fumo e dipendenze da new media; 150 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ • formazione in classe con psicologi, che utilizzano tecniche di didattica attiva e stimolano nei ragazzi una riflessione critica sui comportamenti a rischio; • approfondimenti sui temi di interesse a cura degli insegnanti con nostra supervisione; • produzione da parte dei ragazzi di un’idea per una campagna pubblicitaria. Le migliori idee saranno premiate durante i talk show finali rivolti sia agli alunni delle scuole secondarie di primo grado che agli alunni delle scuole secondarie di secondo grado. • Somministrazione del questionario di uscita. Sono inoltre previsti momenti di diffusione pubblica degli esiti del progetto (conferenze, convegni, seminari). Azioni rivolte al target delle scuole secondarie di secondo grado Il progetto si articola in alcune azioni: coinvolgimento degli attori territoriali ai fini dell’individuazione di tematiche trasversali coinvolgimento delle istituzioni scolastiche affinché attivare percorsi di sensibilizzazione sui temi somministrazione questionario ai fini della rilevazione statistica sugli stili e sulle abitudini dei ragazzi in merito ai consumi di sostanze psicoattive legali realizzazione in classe di interventi mirati sui processi di scelta, con l'ausilio di strumenti didattici e laboratoriali coinvolgimento degli insegnanti nella definizione di step di progetto (con gli studenti, con i genitori, adulti di riferimento) realizzazione di laboratori in collaborazione con altri soggetti con tecniche afferenti alla peereducation realizzazione di eventi – talk show sui temi della sicurezza stradale, dell’abuso alcolico, del consumo di sostanze e dei rischi connessi alla salute. Tali eventi avranno la caratteristica di rendere visibilità al lavoro svolto durante l’anno e di sensibilizzare ancora di più i ragazzi attraverso le testimonianze. rielaborazione dell’evento, raccolta di elementi per la valutazione e realizzazione del questionario conclusivo Quest'anno, in collaborazione con la Polizia Stradale, saranno promossi interventi specifici sul tema della sicurezza stradale. Tale percorso, denominato “In Pista con Icaro” verrà rivolto a studenti di 4° superiore. Talk show Durante i talk-show avviene la premiazione delle opere realizzate dai ragazzi delle scuole medie e superiori, vi sono poi una serie di interventi volti a sensibilizzare i ragazzi sui temi della guida in stato di ebbrezza e per uso di stupefacenti, le conseguenze all’abuso di alcol e la dipendenza, nonché esperienze di stili di vita sani anche da parte di chi fa scelte di lavoro “a rischio”. Interverranno pertanto esperti del mondo della notte, che maggiormente catturano l’attenzione dei destinatari, quali DJ, esperti sulle droghe, oltreché testimonial delle loro esperienze di vita e lavoro perché possano fornire punti di vista interessanti sui temi ed attivare riflessioni emotivamente connotate. A seguire vi sarà la messa in scena dello spettacolo/video elaborato dai ragazzi in occasione dei laboratori pomeridiani. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetti Politiche giovanili GECO; Progetti rivolti ai giovani del territorio (Radio Nebbia) Sert e Spazio Giovani (ASL) per la diffusione dei servizi deputati 151 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI - AUSL (Sert e Spazio Giovani), Istituti Comprensivi e Istituti superiori dell’Ambito 4 Comuni del Distretto Pianura Est, Associazioni del territorio Rotary Club Bologna Sud RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE - Personale dell’Ufficio di Piano Psicologi, sociologo e statistico Ospiti e testimonial RISULTATI ATTESI Coinvolgimento dei destinatari dell’intervento in tutte le azioni previste INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • • N. soggetti complessivamente coinvolti (istituzionali e non) N. studenti coinvolti nei percorsi d’aula N. studenti coinvolti negli eventi Risultati dei questionari somministrati Report di progetto (che contiene una serie di sottoindicatori specifici) PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 20.000,00 (€ 10.905,36 anno 2013 + € 9.094,64 residuo altri progetti) di cui: • risorse comunali - € 2.500,00 • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 8.405,36 • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 152 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 15 INTERVENTO/PROGETTO RIPROVIAMOCI ASSIEME: Interventi personalizzati o di piccolo gruppo di rimotivazione alla frequenza scolastica INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Povertà e Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Salute Disabili Immigrati stranieri Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • Prevenire il disagio e la dispersione scolastica Sostenere interventi a favore di minori in carico al’USSI Minori, anche provenienti da circuito penale, che versano in condizioni di grave disagio o rischio SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI Minori AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34 DESTINATARI Minori di età compresa fra i 10 e i 17 anni in carico al servizio che hanno abbandonato la scuola o sono a rischio di dispersione. 153 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Il progetto è innovativo ma assolutamente integrato con tutti gli interventi a favore degli adolescenti in percorso scolastico. OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • • Rimotivare e, conseguentemente, reinserire il minore a rischio di abbandono, nell’ambiente scolastico /formativo attraverso progetti individualizzati ; Favorire la conoscenza dell’ambiente e del territorio che circonda il giovane per promuovere l’orientamento e la scelta scolastico - formativa futura; Affiancare il giovane in esperienze di stage per fargli prendere coscienza di capacità ed attitudini idonee ad un ambiente di lavoro (questa esperienza si rivolge agli studenti in uscita dalla scuola di età 14-15 anni); Rielaborare con il giovane il percorso intrapreso, facendogli acquisire la consapevolezza delle sue scelte inerenti il percorso scolastico e/o lavorativo AZIONI PREVISTE • • • • Rimotivazione e sostegno del minore alla vita scolastica, Cura della fase di rischio di abbandono scolastico con la stesura di un patto di collaborazione con il giovane al fine di responsabilizzarlo, aiutarlo ad aprirsi e ad auto - valutare l’esperienza svolta, facilitando la consapevolezza di eventuali cambiamenti rispetto al punto di partenza, Promozione dell’autostima attraverso la valorizzazione delle abilità e delle conoscenze, Supporto alla ripresa del naturale iter scolastico. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Il progetto si integra con tutti le azioni finalizzate al contrasto del disagio scolastico, agli interventi volti a favorire il benessere a scuola nonché al progetto relativo agli interventi educativi domiciliari. ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • • • USSI Minori Servizi Sociali Comunali Istituzioni Scolastiche/formative Centri di formazione CIP Coop sociali del territorio RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • Operatori scolastici, Operatori dell’USSI Minori, Operatori delle Coop sociali e dei Centri di Formazione. RISULTATI ATTESI • Cura della fase di rischio/abbandono scolastico con la stesura di un patto di collaborazione con il giovane al fine di responsabilizzarlo 154 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ • • • Cura della relazione con la famiglia e con l’ambito scolastico. Orientamento del minore verso il percorso a lui più congeniale. Rientro del minore nel percorso scolastico – formativo. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N° minori in fase di abbandono scolastico N° progetti svolti in tutte le fasi previste da progetto PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 35.534,00 (€ 15.000,00 anno 2013 + € 20.534,00 residui anni recedenti) di cui: • risorse comunali - € 15.000,00 • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 155 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 16 INTERVENTO/PROGETTO “SONO A DISAGIO… DISTURBO?” - Buone pratiche per impedire al disagio di diventare disturbo INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Immigrati stranieri Disabili Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • Migliorare il benessere dei bambini e degli adolescenti prevenendo situazioni di disagio per evitare che diventino veri e propri disturbi Promuovere la tutela dei diritti dei minori SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna – Dipartimento Salute Mentale – U.O.S. Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza (NPIA) Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Andrea Santi Responsabile U.O.S. NPIA Pianura Est 051 6644863 Email: [email protected] Ufficio di Piano 051/6669583-531 [email protected]–casale.bo.it 156 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ DESTINATARI Operatori dei Servizi sociali, educativi e scolastici del territorio e, più precisamente: • dirigenti scolastici • coordinatori pedagogici • educatori ed insegnanti • psicologi sportelli di ascolto nelle scuole • operatori comunali • operatori dei Servizi Sociali • operatori delle Associazioni che si occupano di prevenzione del disagio in età evolutiva SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto di continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • • • • Attivare percorsi diagnostici, informativi e comunicativi che possano costituire buone pratiche per affrontare il disagio prima che si trasformi in “disturbo” Garantire efficaci modalità comunicative tra Servizi/Istituzioni del territorio Ridurre i tempi di attesa della presa in carico del Servizio NPIA di minori e loro famiglie Definire modalità condivise di comunicazione tra i Servizi Ridurre il rischio di sovrapposizione di ruoli e competenze in particolare per quanto riguarda il disagio in età evolutiva Monitorare con le istituzioni e le Associazioni, i percorsi di accesso ai Servizi ivi comprese le risorse da impiegare, con particolare attenzione per l’età adolescenziale AZIONI PREVISTE Individuazione da parte della NPIA di una figura professionale con compiti di raccordo tra le segnalazioni che provengono da Servizi educativi e scolastici ai Servizi NPIA del territorio distrettuale. Tale professionista deve saper utilizzare strumenti di valutazione atti a dare informazioni precise riguardo alle situazioni di volta in volta segnalate al fine di: a. dare alle scuole risposte competenti in tempi ragionevoli rispetto all’orientamento diagnostico; b. potersi “interfacciare” in modo continuativo con Istituzioni educative e scolastiche, con i Comuni e con i Servizi socio-sanitari territoriali. La figura professionale suddetta, in stretta collaborazione con il responsabile NPIA e con l’ufficio di Piano, dovrà: ♣ partecipare alla realizzazione di un protocollo d’intesa tra NPIA e servizi educativi e scolastici del territorio per le segnalazioni di bambini/ragazzi in difficoltà al fine di favorire la collaborazione reciproca (vedi scheda gruppo contro disagio e dispersione scolastica), ♣ Predisporre strumenti per la rilevazione dei bisogni, ♣ Partecipare al gruppo tematico sul disagio scolastico e, qualora necessario, ai gruppi 0-6 e sportelli d’ascolto, ♣ Realizzare materiale di presentazione dell’Unità Operativa NPIA (ivi comprese le modalità di accesso e la distribuzione dello stesso in tutti i Servizi educativi e scolastici). 157 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Tavolo integrazione scolastica alunni disabili L. 104/92 Tavolo interistituzionale sul disagio in età evolutiva e contro la dispersione scolastica Progetto Interventi per la promozione del benessere a scuola Progetto Scuola e Servizio Sociale: attivazione di buone prassi Progetto Sostegno alla genitorialità 0/6 Progetto Sportelli d’ascolto - Scuole Progetto S-bulloniamoci ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Ausl di Bologna Distretto Pianura Est (NPIA, USSI Minori, Pediatria di comunità, Consultorio familiare, Sert) Ufficio di Piano Servizi educativi 0-3 Scuole Infanzia Direzioni Didattiche,Istituti Comprensivi,Istituti Superiori Ambito 4 Associazione “Quore” Cooperativa “La Carovana” Centri specialistici NPIA “Accendi Molti Fuochi”e Centro Clinico per la Prima Infanzia RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Responsabile U.O.S. NPIA Personale dell’Ufficio di Piano N. 1 psicologo Coordinatore Centro “Accendi Molti Fuochi” (per la parte relativa ai gruppi tematici sul disagio) RISULTATI ATTESI Abbattimento dei tempi di risposta diagnostica alle segnalazioni provenienti alla NPIA dai Servizi educativi e scolastici del territorio. Sperimentare sul territorio distrettuale la presenza di una figura professionale che possa garantire un valido “filtro” rispetto a situazioni ascrivibili alla l. 104/92, a DSA o a Disturbi emotivi. Migliorare l’informazione e della comunicazione tra il Servizio NPIA e gli altri Servizi interni ed esterni all’AUSL anche attraverso la distribuzione del materiale informativo appositamente predisposto. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE n. incontri effettuati nel corso dell’anno con gli operatori dei diversi Servizi n. richieste di presa in carico da parte dei Servizi n. e tempi di risposta alle richieste dei Servizi educativi e scolastici n. copie materiale informativo distribuite relazione finale PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 24.902,99 finanziato con residui anni precedenti 158 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 17 INTERVENTO/PROGETTO SCUOLA E SERVIZIO SOCIALE: ATTIVAZIONE DI BUONE PRASSI INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • Migliorare il benessere dei bambini e degli adolescenti e prevenire eventuali situazioni di disagio Prevenire il disagio e la dispersione scolastica SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI Minori AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34 DESTINATARI Gli alunni e i loro insegnanti delle scuole del Distretto Pianura Est 159 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Il progetto è in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • • • • Facilitare il contatto tra la scuola e l’USSI Minori affinché sia momento istituzionalmente condiviso e di reciproco aiuto nell’attività quotidiana a contatto con soggetti minori di età e con le loro famiglie ; condividere la difficile e complessa fase della presa in carico; favorire la collaborazione scuola/servizi; ridurre il senso di solitudine di chi si trova a raccogliere il disagio del minore; ridurre il rischio di sovrapposizione di ruoli e competenze sia all’interno che all’esterno della scuola; effettuare azioni di prevenzione riguardo le situazioni che destano necessità di particolare attenzione sia da parte della scuola che da parte del Servizio; AZIONI PREVISTE • • • • • Applicazione e continuo aggiornamento del documento di buone prassi Incontri informativi e/o formativi con le scuole che ne fanno richiesta Incontri con gli altri servizi aziendali con i quali l’USSI Minori collabora per la diffusione del documento Continuo aggiornamento operativo e procedurale alla luce delle diverse indicazioni della Autorità Giudiziaria Cura delle relazioni con i diversi professionisti che nella scuola collaborano con i servizi EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Il progetto si integra con le aree relative alle responsabilità familiari e dell’infanzia e adolescenza ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • • • USSI Minori Nidi Scuole dell’infanzia Direzioni Didattiche Istituti comprensivi Istituti superiori RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE 2 Assistenti Sociali dell’USSI Minori ed indirettamente tutta l’USSI Minori nonché le Assistenti Sociali dei Comuni del Distretto Pianura Est RISULTATI ATTESI Ottimizzazione della relazione scuola / servizio sociale /altri servizi istituzionali 160 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • Incontri effettuati nell’arco dell’anno scolastico e conseguente disponibilità delle scuole Richieste di consulenze avute dalle scuole /segnalazioni ricevute Relazione riassuntiva dell’esperienza PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € / 161 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 18 INTERVENTO/PROGETTO RISORSE PER L’INTERCULTURA NELLE SCUOLE INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I POLITICHE • • • DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE Promuovere l’accoglienza interculturale Rafforzare il sistema integrato dei servizi pubblici, e del terzo settore, in modo da rinforzare “alleanze” operative tra servizi sociali, educativi, sanitari, culturali, ricreativi Promuovere luoghi di confronto permanente tra i soggetti che si occupano di bambini e adolescenti SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 – 531 [email protected] DESTINATARI • Docenti degli istituti comprensivi e delle scuole medie superiori del distretto 162 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ • • Funzioni strumentali per l’accoglienza degli alunni stranieri delle Istituzioni scolastiche del Distretto Pianura Est Insegnanti di Italiano L2 SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2009 OBIETTIVI DEL PROGETTO Obiettivo generale del progetto è rinnovare il percorso di sostengo delle scuole del Distretto, in particolare degli Istituti Comprensivi, già avviato nell’anno scolastico 2009-2010, conferendo agli interventi un carattere di sistematicità, a beneficio di una sempre migliore accoglienza degli alunni di origine straniera anche nell’ottica di prevenzione del disagio e promozione del benessere a scuola. In altre parole si vuole: • Rendere strutturale la modalità di incontro, confronto e rafforzamento delle competenze per le “funzioni strumentali”per l’accoglienza degli alunni stranieri delle scuole del distretto, sulla base dell’esperienza pregressa, con particolare riferimento alla continuazione del lavoro relativo alla valutazione degli alunni stranieri, alla costruzione di un Piano Scolastico Personalizzato e alla individuazione dei Nuclei fondanti delle differenti discipline, per condividere e omogeneizzare le modalità di valutazione anche all’esame di fine ciclo. • Strutturare un servizio di consulenze multidisciplinari su casi concreti attraverso un sistema di consulenza on-line condiviso da tutte le funzioni strumentali, in modo che i singoli casi possano fare scuola e diventare patrimonio competenziale e di conoscenza per tutte le scuole del Distretto. • Mettere in comune le risorse, i materiali e i progetti già in essere negli Istituti del Distretto affinché diventino patrimonio di tutte le scuole del Distretto. • Porre le basi per la specializzazione di un gruppo di docenti a disposizione del Distretto che riduca in futuro le necessità di assorbire risorse al di fuori del sistema scuola. AZIONI PREVISTE Il progetto prevede 3 azioni: 1) Animazione del Tavolo Distrettuale delle funzioni strumentali per l’accoglienza degli alunni stranieri e costruzione banca dati buone prassi e materiali Tale azione prevede una serie di incontri delle Funzioni Strumentali delle scuole del Distretto (aperto a Istituti Comprensivi, Direzioni Didattiche e Istituti Superiori). Il tavolo delle funzioni strumentali resta un valore importante per il progetto ed è il fulcro attorno al quale si è riuscito a costruire e valorizzare il sistema di rete nonché a creare nel territorio un sistema in grado di accogliere positivamente gli alunni stranieri. Si ritiene quindi di dedicare il lavoro del tavolo ad obiettivi sempre più crescenti, in particolare proseguendo il lavoro sulla valutazione personalizzata ed arrivando a costruire modelli condivisi di programma di nuclei fondanti delle varia discipline. In questo, le funzioni strumentali dovranno aggregare diversi docenti per dipartimento ed avranno una funzione più di raccordo che di produzione. Si prevede perciò un calendario di incontri plenari limitato a tre ed un lavoro più spostato sui lavori di gruppo che invece avranno una cadenza più frequente (almeno 3 incontri a gruppo) durante l’anno scolastico. Ipotizzando di presentare entro la fine dell’anno scolastico i nuclei fondanti del maggior numero di discipline, la definizione quantitativa del risultato sarà decisa di concerto con il tavolo ed in base alla disponibilità dei docenti. 163 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ 2) Formazione diffusa Si intende proseguire l’esperienza della formazione concentrata all’inizio dell’anno, per il 2013/2014 l’azione formativa si concentrerà su due proposte: • una formazione finalizzata alla costruzione dei nuclei fondanti delle discipline articolata in un seminario di presentazione del PEP e in 3 successivi incontri, • una formazione sulla valutazione delle competenze di lettura e scrittura, In corso d’anno si valuterà se aggiungere seminari tematici di approfondimento 1- Il Piano Educativo Personalizzato (15 ore): Contenuti: • Normativa vigente sulla valutazione • Il modello di Piano Educativo Personalizzato • Selezione dei docenti e costruzione dei gruppi di lavoro per dipartimenti • Lavoro di gruppo assistito per la costruzione dei nuclei fondanti 2 Metodologie di valutazione delle abilità di lettura/scrittura (15 ore) Contenuti • Metodologia e strumenti di valutazione livelli di apprendimento dell’italiano L2 • Approfondimenti su lettura e/o scrittura • Elaborazione in gruppo di casi concreti • Analisi di risultati, delle criticità emerse ed indicazioni su dove e come approfondire gli elementi emersi durante i lavori 3) Consulenze Le consulenze rimangono un paracadute importante nel caso in cui si presentino casi particolarmente complessi, ma col tempo abbiamo rilevato una crescente autonomia degli istituti comprensivi ed un frequente uso, dopo un primo incontro, del sistema di chiedere approfondimenti, chiarimenti, riferimenti a documenti o strumenti operativi attraverso l’uso delle e-mail. Questa circostanza suggerisce una ulteriore evoluzione del sistema delle consulenze allo scopo di far diventare patrimonio di tutti gli interventi che i singoli docenti svolgono nelle proprie classi, salvaguardando sempre la privacy degli alunni. Si mantiene una banca ore di consulenze in presenza per casi realmente di emergenza e si crea in alternativa al restante monte ore un servizio di consulenza on line. Per garantire che gli interventi siano tracciabili, visibili e divengano “casi scuola” per tutti i docenti che partecipano alle attività, si propone di creare un gruppo on –line (mailing list o uso della rete), riservato ai docenti partecipanti alla formazione e alle funzioni strumentali, amministrato dal coordinatore del progetto e dal responsabile dell’Ufficio di Piano, in cui vengano condivisi tutti i casi segnalati e sia possibile mantenere traccia di richieste e consulenze. Sarà possibile in questo modo tener monitorati in tempo reale il numero di interventi, l’interesse degli stessi attraverso, scegliere se e come allargare il gruppo ad altri attori (operatori di punto migranti, responsabili degli uffici scuola dei comuni ecc.) Strumenti e materiali didattici Il sito www.salainsegnanti.it rimarrà come “biblioteca” di documenti, nella quale verranno collazionati i contenuti delle lezioni, i materiali consegnati, i project work ed i lavori svolti dai singoli corsi, dal tavolo delle funzioni strumentali e nelle consulenze. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Il progetto si integra con Punto Migranti nei seguenti punti: • riferimento operativo locale per le scuole in tutti i comuni 164 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ • • condivisione dello staff di coordinamento condivisione di consulenti su tematiche sociali, sanitarie, sulla relazione con le famiglie e sulla mediazione linguistica ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • • Tavolo interistituzionale sul disagio in età evolutiva e contro la dispersione scolastica Istituti Scolastici del Distretto Pianura Est Funzioni strumentali per l’accoglienza degli Istituti Scolastici del Distretto Enti ed associazioni operanti sul territorio nel campo della scuola Cooperativa Lai Momo RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • • Personale dell’Ufficio di Piano Staff di coordinamento Esperti di didattica dell’intercultura, glottodidattica, didattica di laboratorio Altre figure professionali quali: etnopsicologo, logopedista, mediatore linguistico culturale RISULTATI ATTESI I risultati attesi sono: • consolidamento del Tavolo distrettuale delle funzioni strumentali per l’accoglienza degli alunni stranieri in vista di una sua formalizzazione permanente • aggiornamento dell’applicazione dei protocolli di accoglienza • monitoraggio dell’applicazione del protocollo di accoglienza e del Piano Educativo Personalizzato • sperimentazione di un protocollo di rete per la valutazione degli alunni stranieri: realizzazione di documenti di indirizzo sui nuclei fondanti per la valutazione dell’esame di fine ciclo • implementazione qualitativa del servizio di consulenza a livello distrettuale • partecipazione alle attività formative di almeno 60 docenti • riduzione del ricorso a risorse esterne per l’insegnamento dell’Italiano L2 nelle situazioni di emergenza • selezione degli interventi di mediatori linguistici • uniformità di metodologie di intervento dei Comuni e dell’Ufficio di Piano sul tema dell’intercultura a scuola a livello distrettuale • miglioramento del livello di integrazione degli alunni stranieri e delle loro famiglie INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE ♣ ♣ ♣ ♣ ♣ ♣ N. incontri tavolo di lavoro delle figure strumentali per l’accoglienza e n. partecipanti N. attività di formazione e n. partecipanti N. docenti coinvolti nelle attività di consulenza, Livello di gradimento delle attività svolte, degli esperti intervenuti e degli argomenti trattati Scheda di verifica sulla ricaduta del progetto nelle scuole coinvolte Realizzazione di documentazione sui nuclei fondanti per almeno 4 discipline 165 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 12.462,54 (€ 9.000,00 anno 2013 + € 3.462,54 residuo anno 2012) di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 9.000,00 • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 166 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 19 INTERVENTO/PROGETTO “PERCORSO DI INSERIMENTO LAVORATIVO A BREVE TERMINE ED IN CONTESTO PROTETTO” Attivazione di percorsi lavorativi, tirocini formativi a favore di minori in carico al servizio sociale INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • Sostenere i ragazzi nei percorsi verso l’autonomia, in particolare i neo maggiorenni in uscita da percorsi socio-educativi di comunità residenziali Garantire continuità progettuale per i ragazzi attraverso varie forme di intervento Promuovere l’orientamento lavorativo e la formazione per minori e giovani in difficoltà SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI Minori AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34 167 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ DESTINATARI • • • Minori in carico all’USSI Minori con progetto complesso che faticano nel portare a termine il percorso scolastico/formativo, minori che durante il percorso manifestano difficoltà ad inserirsi in un contesto relazionale , formativo e lavorativo. Ragazzi di età compresa fra i 18 e i 21 anni che si trovino ancora nella necessità di proseguire la presa in carico da parte dei servizi territoriali. Famiglie dei ragazzi per i quali viene attivato l’intervento previsto dal progetto. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Il progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO • • Sostegno a minori in carico all’USSI che sono in difficoltà rispetto al percorso scolastico/ formativo/lavorativo Coinvolgimento/condivisione della famiglia del ragazzo AZIONI PREVISTE Alimentare/curare la collaborazione con le istituzioni /attori sociali coinvolti volto a favorire una rete integrata di intereventi EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO • • • Progetto Ragazzi 18/21 anni spesso ancora “minori” Progetto Scuola e Servizio Sociale: attivazione di buone prassi Il progetto si inserisce con la progettazione che riguarda l’area dell’infanzie e adolescenza ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • • • • • Azienda USL Comuni del Distretto Pianura Est Aziende del territorio Enti Associazioni e Coop. Sociali Centro per l’impiego Enti di formazione professionale Scuole Strutture che accolgono i minori RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE 1 educatore professionale che in continua collaborazione con i colleghi dell’USSI Minori gestisce il progetto RISULTATI ATTESI Dal presente progetto ci si attende che i ragazzi che utilizzeranno la risorsa possano avere occasioni esperienziali che possano favorire l’orientamento scolastico/formativo e disincentivare esperienze di evasione all’obbligo formativo e di rischio sociale 168 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • N. Minori avviati nel progetto N. minori che hanno portato a termine il progetto Somministrazione di una scheda di monitoraggio per rilevare elementi di criticità e punti di forza dell’esperienza PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 8.409,37 finanziato con residui anni precedenti 169 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 20 INTERVENTO/PROGETTO PERCORSI DI ACCOMPAGNAMENTO E SOSTEGNO EDUCATIVO DOMICILIARE INDIVIDUALIZZATO A FAVORE DI MINORI E DI SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • Interventi socio-educativi domiciliari a sostegno delle funzioni genitoriali e/o dei compiti di cura Promozione della tutela dei minori SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI Minori AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34 DESTINATARI • Minori che sono in carico all’USSI Minori del Distretto Pianura Est con progetto complesso 170 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ • Nuclei familiari in carico all’USSI Minori del Distretto Pianura Est con limitate e/o disturbate capacità genitoriali SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO 1. Interventi educativi individualizzati • Osservare, sostenere, accompagnare i minori con decreto di affido o tutela del Tribunale per i Minorenni, in un percorso di prevenzione all’allontanamento dalla famiglia; • Affiancare ai minori figure educative di riferimento con le quali instaurare una relazione significativa e di fiducia che permetta al minore di esprimere ed attivare le proprie potenzialità; • Conoscere, mettere in rete ed utilizzare delle risorse del territorio per il tempo libero; • Coinvolgere le Istituzioni scolastiche e formative del territorio nell’ottica di formulare un progetto integrato; • In alcuni casi dare sollievo al nucleo familiare in difficoltà nella gestione educativa quotidiana dei minori 2. Interventi educativi domiciliari • Osservare il minore nel contesto familiare; • Affiancare ai minori figure educative che possano sostenere il minore nelle complesse dinamiche familiari e nel tempo rappresentare un ruolo di mediatore nelle conflittualità che si presentano tra genitori e figli; • Sollevare la famiglia, almeno parzialmente, dalla gestione di alcuni momenti quotidiani di tensione e difficoltà AZIONI PREVISTE Il progetto prevede due azioni 1. Verso i minori: • Accompagnamento all’integrazione nell’attività di tempo libero • Sostegno nelle attività dei compiti scolastici • Percorsi di orientamento scolastico e lavorativo per rafforzare le motivazioni e le autonomie personali. 2. Verso le famiglie: • Sostegno alla genitorialità svolto dagli operatori dell’équipe territoriale attraverso le rilevazioni degli elementi di forza o di criticità emersi nell’osservazione dell’educatore nell’ambito dell’intervento educativo attivato. • Attività di continua ricerca EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetto “Scuola e servizio Sociale: attivazione di buone prassi” Progetto “Percorso di inserimento lavorativo a breve termine e in contesto protetto” ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • Azienda USL 171 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ • • • • • Comuni del Distretto Pianura Est Istituti scolastici e formativi Cip Spazi giovanili Famiglie dei minori in carico RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Gli operatori ad hoc individuati per la realizzazione del progetto. RISULTATI ATTESI Dal presente progetto ci si attende di potere avere maggiori elementi di osservazione/valutazione delle relazioni familiari ed individuali dei minori coinvolti nonché interventi mirati che facilitino la relazione dei ragazzi con se stessi, con i genitori e con il mondo degli adulti. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • N. e tipologia di interventi attivati N. interventi attivati / collocamenti fuori della famiglia di minori Relazione conclusiva dell’attività PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 90.624,65 (€ 66.000,00 anno 2013 e € 24.624,65 residuo anno 2012) di cui: • risorse comunali - € 66.000,00 • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 172 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 21 INTERVENTO/PROGETTO ATTIVAZIONE DI COLLOCAMENTI IN COMUNITÀ EDUCATIVE INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: ATTIVARE INTERVENTI CON CARATTERE DI URGENZA CHE CONSENTANO Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Promuovere la tutela dei minori SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est , Unità Attività Socio Sanitaria, USSI Minori AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti Responsabile Unità Socio Sanitaria del Distretto Pianura Est Tel: 051 6662634/35 DESTINATARI Minori che necessitano di collocamento in Comunità Educative, che possono godere di progetti individualizzati finalizzati: - al reinserimento in famiglia, - alla realizzazione dei percorsi scolastici e formativi, - alla realizzazione di percorsi miranti all’autonomia personale. 173 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • • • Garantire l’applicazione dei procedimenti disposti dall’Autorità Giudiziaria Garantire la protezione del minore anche attraverso la collaborazione del soggetto e della sua famiglia Garantire percorsi educativi attraverso la cura dei percorsi scolastico/formativi Garantire la relazione con l’ambito famigliare significativo Assicurare il percorso di cura personale e di relazione famigliare AZIONI PREVISTE • • • • • Inserimenti in comunità educative Colloqui individuali e familiari e incontri di rete Costruzione del piano di intervento individuale Creazione della rete di intervento specifica per quella situazione Verifica dell’intervento con la Comunità che accoglie e con la comunità sociale di riferimento EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Il progetto è integrato nell’area infanzia e adolescenza ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • USSI Minori, Associazioni del territorio che accolgono minori, Comunità Educative in particolare quella aziendale collocata a Vedrana di Budrio RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • Operatori USSI Minori e Assistenti Sociali comunali Comunità Educative che collaborano con l’USSI Minori Comunità Educativa di Vedrana di Budrio RISULTATI ATTESI Garantire risposta alle situazioni di minori che necessitano di collocamenti in comunità educative INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • N° decreti di collocamento in Comunità educativa N° collocamenti effettuati N° collocamenti effettuati in assenza di provvedimenti del Tribunale 174 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 94.351,93 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 94.351,93 • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 175 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 22 INTERVENTO/PROGETTO CENTRI SPECIALISTICI NPIA AUSL BOLOGNA“ACCENDI MOLTI FUOCHI” – “CENTRO CLINICO PER LA PRIMA INFANZIA”( *) (*) Per conoscere i due Centri, si rimanda all’allegato alla presente scheda che è da considerarsi parte integrante della stessa. INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I POLITICHE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE Migliorare il benessere dei bambini e degli adolescenti e prevenire eventuali situazioni di disagio SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna – Dipartimento Salute Mentale – Area Adolescenza (N.P.I.A.) – Unità Operativa Semplice “Centri” Neuropsichiatria Infanzia e AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO Referenti Azienda USL di Bologna – Dipartimento Salute Mentale – Area Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza (N.P.I.A.) – Unità Operativa Semplice “Centri” - Tel. 051 809850 DESTINATARI - Popolazione in età 0-18 anni 176 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ - Genitori Educatori, insegnanti, operatori servizi educativi, scolastici, sociali e sanitari SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2007 OBIETTIVI DEL PROGETTO - - Prevenire forme di disagio in età evolutiva e realizzare percorsi di integrazione ed inclusione; Realizzare una rete di interventi sanitari, sociali, educativi e formativi che possano rispondere in modo integrato alle esigenze che si presentano nelle diverse fasi della vita di ogni persona; Promuovere il rapporto tra le Istituzioni, pubbliche e private attraverso un lavoro di “rete”, con particolare attenzione alle istituzioni scolastiche; Attuare interventi di sostegno e di cura del bambino piccolo e dei suoi genitori; Rispondere ai bisogni delle famiglie attualmente in carico al Servizio NPIA individuando ambiti di intervento per i quali si ritiene utile un supporto ai genitori tramite una metodologia di gruppo; Rispondere più in generale ai bisogni psicologici ed educativi delle famiglie di bambini e adolescenti relativi alla crescita dei figli e agli stili genitoriali in collaborazione con Enti e Associazioni presenti sul territorio AZIONI PREVISTE - Interventi nelle scuole e al Centro “Accendi Molti Fuochi” in orario scolastico ed extra scolastico per l’inclusione scolastica di alunni disabili e per la prevenzione del disagio in età evolutiva e per la risoluzione dei conflitti. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Gli obiettivi e le azioni sopra descritte, rendono evidenti le integrazioni con/tra più aree di intervento del Piano di Zona: diritti dei bambini e degli adolescenti; responsabilità familiari e capacità genitoriali; contrasto alle varie forme in cui si presenta il disagio sociale e scolastico; interventi a favore dei disabili; infanzia-adolescenza e salute mentale. ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI - Azienda USL di Bologna – Dipartimento Salute Mentale – U.O. NPIA –Fondazione “Demetrio Benni”; Comuni del Distretto Pianura Est; Istituzioni Scolastiche del territorio; Associazioni e professionisti esterni RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE - psicologi pedagogista coordinatore educatori arte terapeuta operatori/professionisti/esperti esterni incaricati in base ai contenuti dei progetti (teatro, musica, arte, fumetto, ceramica…) operatori interni all’U.O. NPIA per le collaborazioni richieste in base ai progetti 177 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ RISULTATI ATTESI - sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sui temi della prevenzione, del disagio e dell’integrazione; far conoscere a famiglie e cittadini le attività dei due Centri Specialistici ed ampliare gli interventi formativi e di sostegno alla genitorialità sul territorio Pianura Est; contribuire allo sviluppo di una cultura più sensibile al tema delle diversità che ancor troppo spesso vengono stigmatizzate piuttosto che valorizzate; progettare e realizzare, in collaborazione con le Istituzioni, interventi di prevenzione rivolti in particolare alle scuole e alle famiglie; consolidare la collaborazione con l’ufficio di Piano all’interno dei gruppi specificamente attivati sul tema del disagio e della disabilità; INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE - Schede di soddisfazione Rilevazione numero partecipanti Materiali di documentazione prodotti Tavoli di lavoro/incontri periodici/riunioni Materiali di informazione/comunicazione all’esterno PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE a carico dell’Azienda USL ALLEGATO CENTRI SPECIALISTICI DELL’UNITA’ OPERATIVA NPIA AZIENDA USL DI BOLOGNA Il CENTRO POLIFUNZIONALE “ACCENDI MOLTI FUOCHI” si pone la finalità di prevenire forme di disagio in età evolutiva e di realizzare integrazione ed inclusione delle persone con disabilità nel contesto familiare, scolastico e sociale. Peculiarità di “Accendi Molti Fuochi” è realizzare una rete di interventi sanitari, sociali, educativi e formativi che possano rispondere in modo integrato alle esigenze che si presentano nelle diverse fasi della vita di ogni persona. Per fare questo “Accendi” ricerca e promuove il rapporto tra le Istituzioni, pubbliche e private, che a diverso titolo operano in questa direzione, con particolare attenzione alle istituzioni scolastiche. A tal fine, per la realizzazione delle attività è stato sottoscritto un Accordo di Programma tra AUSL, Comuni e Dirigenze scolastiche di Budrio, Castenaso e Molinella e Fondazione “Demetrio Benni” che rappresenta il “modello” interistituzionale che caratterizza “Accendi Molti Fuochi. Le attività educative di Accendi Molti Fuochi sono indirizzate in particolare a bambini e adolescenti, ai loro genitori, ai docenti di ogni ordine e grado scolastico dei Comuni firmatari dell’Accordo di Programma ma anche, a seconda dei casi e compatibilmente con le risorse di personale, ad Istituzioni di altri territori sulla base di precise richieste di collaborazione. Attività di Accendi Molti Fuochi: attività terapeutiche (arte terapia; psicomotricità; musico terapia) per singoli o per piccoli gruppi; laboratori al Centro, in orario scolastico, con classi della scuola elementare di Vedrana e bambini certificati per i quali il Servizio AUSL ritiene opportuno la partecipazione ad attività fuori dalla scuola; 178 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ laboratori a tema e progetti nelle classi di scuola elementare, media e superiore, previo accordo con i docenti, per l’inclusione delle disabilità e per la prevenzione del disagio scolastico; attività e laboratori in ambito extra scolastico per bambini in età 6/11 anni a cui partecipano anche bambini segnalati dal Servizio AUSL; attività extra scolastiche con adolescenti in carico al Servizio AUSL per i quali si propongono percorsi che favoriscono l’autonomia e le relazioni; progetti di arte terapia nella scuola e al Centro; seminari di studio rivolti a insegnanti, educatori, neuropsichiatri, psicologi, pedagogisti e operatori che a vario titolo si occupano di infanzia e adolescenza; percorsi di formazione e incontri a tema rivolti a insegnanti e genitori; iniziative pubbliche atte a favorire la cultura della prevenzione del disagio e dell’integrazione in età evolutiva.; gruppi di sostegno alla genitorialità; partecipazione ai tavoli di lavoro provinciali e territoriali sul disagio scolastico e sull’Accordo per l’integrazione degli alunni disabili di cui le linee di indirizzo provinciali rendono conto ampiamente. Il servizio è gratuito. Per gli interventi terapeutici, l’accesso non è diretto, bensì occorre l’invio di un clinico del Servizio NPIA. Per le attività in collaborazione con le scuole, ogni percorso/progetto è preventivamente concordato con le scuole stesse. Il Centro Polifunzionale “Accendi Molti Fuochi” si trova a Vedrana di Budrio in Via Croce, n. 9 . Per informazioni si può telefonare ai numeri 051 809850/53 dotati entrambi di segreteria telefonica. IL CENTRO CLINICO PER LA PRIMA INFANZIA è un servizio specialistico per la diagnosi ed il trattamento dei disturbi della prima infanzia ed è dedicato al sostegno e alla cura del bambino piccolo e dei suoi genitori. L’ambito di intervento riguarda gli aspetti evolutivi e i problemi di sviluppo nei primi anni di vita. Si rivolge alle famiglie residenti in Bologna e provincia ma accoglie richieste di consultazioni anche di famiglie provenienti da altre Province e Regioni. Al Centro Clinico è presente una équipe di operatori con profili formativi diversi, ma con competenze specialistiche sulla prima infanzia. Il Centro è organizzato con una sede unica che garantisce l’accesso e la fruizione del servizio con: • percorsi di cura personalizzati; • partecipazione dei genitori a tutte le fasi della consultazione; • locali a misura di bambino piccolo Il servizio è gratuito e si può accedere direttamente o con la richiesta del curante. E’ sempre attivo un servizio di segreteria telefonica al nr. 051 4192444 a cui rivolgersi per richiedere un appuntamento. Il Centro Clinico si trova a Castel Maggiore in Piazza 2 Agosto, 2 ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 18.00. 179 180 181 182 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ 183 184 185 186 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ IL NOSTRO IMPEGNO PER GLI ALTRI – BORSE LAVORO ESTIVE CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il progetto “Il nostro impegno per gli altri” è stato rivolto ai giovani residenti nei Comuni del Distretto, tra i 16 e i 19 anni, frequentanti gli Istituti Secondari di secondo grado. Il progetto ha previsto l’attivazione di n. 43 borse lavoro estive (a fronte delle 45 preventivate dal progetto) impiegate in: • attività ricreative all'interno dei centri sociali e centri diurni anziani; • servizi estivi rivolti all'infanzia e adolescenza; • attività culturali, attività presso le biblioteche; • attività di supporto handicap per le famiglie (socializzazione, accompagnamento); • attività di educazione ambientale; • attività di promozione sociale. Le borse lavoro della durata di quattro settimane sono state attivate tra fine giugno e luglio 2012 per un massimo di 36 ore settimanali a fronte di un compenso di € 400,00 complessivi. Come si evince dai dati in tabella sono stati coinvolti Istituti superiori del Distretto nonché Istituti Superiori fuori dal territorio distrettuale che accolgono studenti residenti nei 15 Comuni di pertinenza. ISTITUTI SECONDARI DI SECONDO GRADO DEL DISTRETTO PIANURA EST I.S.I. Keynes di Castel Maggiore Polo scolastico Giordano Bruno di Budrio 9 13 TOTALE ISTITUTI SECONDARI DI SECONDO GRADO AL DI FUORI DEL TERRITORIO DISTRETTUALE Liceo Scientifico Sabin - Bologna ITC Crescenzi ITG Pacinotti - Bologna Liceo Ginnasio Statale "Giuseppe Cevolani" - Cento Isit "Bassi Burgatti" - Cento IPSIA F.lli Taddia - Cento TOTALE TOTALE BORSE LAVORO ATTIVATE CON I FONDI DEL PDZ 187 N. BORSE LAVORO ATTIVATE CON I FONDI DEL PDZ 22 N. BORSE LAVORO ATTIVATE CON I FONDI DEL PDZ 6 1 9 4 1 21 43 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Di seguito il dato relativo alla residenza dei ragazzi che hanno partecipato al progetto: COMUNE DI RESIDENZA N. RAGAZZI CHE HANNO PERTECIPATO AL PROGETTO Argelato Baricella Bentivoglio 4 5 3 Budrio 3 Castel Maggiore Castello d'Argile Castenaso Galliera Granarolo dell'Emilia Malalbergo Minerbio Molinella Pieve di Cento San Giorgio di Piano San Pietro in Casale 3 3 3 1 1 2 1 3 4 3 4 TOTALE 43 Si segnala come dato particolarmente significativo che la disponibilità delle scuole “dentro” e “fuori “ Distretto a proseguire nuovamente l’esperienza rimane alta. IL FUTURO VOLTA LE SPALLE ALLE MAFIE 2 CAPOFILA: COMUNE DI CASALECCHIO DI RENO Il progetto, in continuità con l’anno precendete e cofinanziato con un contributo regionale ai sensi della L.R. 14/2008, aveva l’obiettivo di rafforzare e valorizzare le esperienze di protagonismo e di partecipazione dei giovani (cittadini e amministratori) alla vita della propria comunità locale. Nello specifico il progetto ha realizzato le seguenti attività:: • • • • • • partecipazione di n. 15 giovani dai 16 ai 28 anni ai campi di Libera Terra (presso la Cooperativa Don Peppe Diana di Castel Volturno e la la Cooperativa Libera Puglia di Mesagne) Produzione di un video di documentazione dell’esperienza di volontariato realizzato dai volontari Realizzazione di un programma radiofonico in 5 puntate di resoconto dell’esperienza del Campo di Castel Volturno scaricabile dal sito www.radionebbia.it Organizzazione di n. 1 percorso in 2 tappe di sensibilizzazione/restituzione dell’esperienza dei campi di lavoro all’interno dell’Istituto superiore Keynes di Castel Maggiore. L’attività, in rete con alcuni insegnati dell’Istituto, ha coinvolto n. 30 giovani studenti in due incontri nei quali si è discusso e approfondito il tema della lotta alle mafie attraverso la presenza di un esperto, la visione di un film e la testimonianza dei volontari partiti per i campi nell’estate 2012.. L’attività ha dato vita alla costituzione di un presidio di Libera all’interno della scuola. Organizzazione di n. 1 incontro di sensibilizzazione/restituzione dell’esperienza dei campi di lavoro all’interno l’Assemblea di Istituto dell’Istituto Giordano Bruno di Budrio tenutasi nel mese di Aprile. ( n.. 300 studenti partecipanti) Organizzazione di n. 1 percorso di formazione in 2 tappe rivolto a giovani e giovani amministratori del territorio (10-11 novembre 2012) che ha coinvolto n. 20 iscritti 188 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ • Realizzazione di n. 12 laboratori rivolti a giovani adolescenti e gruppi informali di giovani sui temi della democrazia partecipata e della cittadinanza attiva. I laboratori hanno coinvolto,nel complesso 205 giovani. RADIO NEBBIA CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il progetto, in continuità con l’anno precedente, prevede la realizzazione in autogestione di trasmissioni radiofoniche dedicate e realizzate dai giovani del Distretto, laboratori radiofonici nelle scuole medie e superiori e nei CCRR, la realizzazione di una newsletter rivolta ai giovani per la promozione degli eventi che si svolgono sul territorio. L’analisi dello stato dell’arte del progetto al 31.03.2013, fa emergere i seguenti risultati: 1) Partecipazione attiva: giovani coinvolti nella realizzazione di trasmissioni radiofoniche e nella formazione L'avvio della stagione 2012-2013 è stata contraddistinta dalle serie difficoltà generate dal terremoto che ha colpito l'Emilia Romagna nel maggio 2012, in particolare a causa del danneggiamento e dell'inagibilità della struttura a Pieve di Cento in cui si trovava il server e grossa parte della strumentazione del progetto. Grazie al lavoro di raccordo dell'Ufficio di Piano, è stata individuata una nuova sede centrale del progetto, collocata all'interno della Casa della Musica di San Pietro in Casale. I necessari interventi tecnici sulle strutture, ma ancor di più le problematiche connesse alle specificità informatiche della web radio, soprattutto per ciò che concerne la connettività internet, hanno rallentato in modo significativo la ripresa dell'attività dei partecipanti al progetto, facendo sì che il palinsesto di format radiofonici autoprodotti non sia stato realizzato. A partire da marzo 2013 la radio web ha riattivato il proprio streaming e i partecipanti sono stati impegnati nell'attività programmazione delle playlist musicali. 1a) Laboratori A differenza delle stagioni precedenti, l'azione dei laboratori radiofonici quest'anno non è avvenuto in collaborazione con Eurodesk, ma in autonomia. Dopo una prima fase di contatto delle istituzioni (Comuni, istituti scolastici, Ccr) del Distretto e la conseguente pianificazione dei laboratori, si è passati alla realizzazione effettiva. Nel corso dell'anno sono stati realizzati 7 laboratori radiofonici di 8 ore ciascuno, divise in 4 incontri. I partecipanti, guidati da esperti e referenti del progetto, hanno appreso alcune nozioni fondamentali attorno alla comunicazione radiofonica ed hanno realizzato passo dopo passo (lavoro redazionale ed autoriale, speakeraggio, selezione musicale...) una puntata di un format radiofonico. I laboratori hanno coinvolto complessivamente 139 ragazzi e ragazze di un'età compresa fra gli 11 e i 17 anni. Le realtà in cui sono stati svolti i laboratori sono: Consigli Comunali dei Ragazzi, scuole medie e superiori, come indica il prospetto che segue. Comune Soggetto Oggetto della trasmissione radiofonica Castel Maggiore CCR Attività del Ccrr e promozione delle proprie iniziative Minerbio CCR Attività del Ccr e intervista all'assessore all'Ambiente Molinella Classe III Istituto Nobili La radio Molinella Classe III Istituto Nobili I mezzi di comunicazione Molinella Classe III Istituto Nobili Il progetto “Simulimpresa” San Giorgio di Piano Classe III scuola media Emigrazione ed immigrazione San Giorgio di Piano Classe III scuola media Tutela dell'ambiente e degli animali 189 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ 2) Comunicazione Istituzioni-Giovani: numero di giovani iscritti alla newsletter Radio Nebbia redige una newsletter quindicinale per segnalare al target di riferimento gli eventi e le iniziative (in settori quali arte, cinema, laboratori, letteratura, musica, opportunità come bandi e concorsi, sport, teatro ed altri eventi) organizzate nei 15 Comuni del Distretto. La newsletter viene inoltrata via e-mail e pubblicata sul sito del progetto. Attualmente la newsletter raggiunge 432 giovani del territorio. Le fonti da cui vengono attinti gli eventi sono il portale “Orizzonti di Pianura”, i siti internet dei 15 Comuni, la segnalazione di biblioteche o associazioni giovanili all'indirizzo mail [email protected] 3) Promozione del progetto Dall'estate 2011 il sito di Radio Nebbia dispone di una nuova struttura e di una nuova veste grafica. Attraverso il progetto Mars Attack si è trasformato il sito di Radio Nebbia nel portale delle associazioni giovanili del Distretto. Il sito consente maggiori strumenti per interfacciarsi con i principali social network – canale ormai privilegiato di comunicazione con e tra le nuove generazioni – oltre a nuove funzioni per l'inserimento di contenuti e costituisce uno strumento in più per la comunicazione tra le associazioni, i giovani e le istituzioni. Il sito ospita inoltre informazioni importanti, in coordinamento con l'Ufficio di Piano, su eventi, bandi ed iniziative rivolte alle giovani generazioni. Continua la diffusione da parte dei partecipanti di adesivi promozionali di Radio Nebbia realizzati nella precedente stagione. 4) Partecipazione passiva: numero di contatti del sito internet, numero di partecipanti ad iniziative organizzate e promosse da Radio Nebbia. 4a) Streaming Gli accessi al sito e allo streaming di Radio Nebbia scontano le difficoltà legate al terremoto. Fino a fine febbraio lo streaming è stato offline, perciò non è stato registrato alcun accesso. Alla ripresa del segnale, seppur senza un palinsesto, gli accessi allo streaming sono pressoché tornati ai livelli pre-terremoto, con una media di 13 accessi giornalieri (contro i 16 dell'anno 2011-2012). 4b) Sito internet Le visite al sito internet sono state 32.508. Anche in questo caso la flessione (53.012 nell'anno 20112012) è legata alle minori attività connesse al lavoro redazionale svolto dai conduttori delle trasmissioni radiofoniche, sospese per causa di forza maggiore. Il numero di accessi registrato nonostante le difficoltà, però, ci indica che Radio Nebbia sta rispondendo sempre più alla sua funzione di portale dei giovani del territorio e meno alla funzione di pagina web di un'emittente. Un altro dato interessante riguarda la composizione di chi visita il sito. L'87,64% delle visite, infatti, è costituito da utenti nuovi, cioè di persone che non avevano mai visitato prima il portale. 5b) Social network Molto attivo è stato il lavoro sui social network, in particolare sulla pagina Facebook di Radio Nebbia. I partecipanti al progetto hanno continuato, nonostante lo stop alla programmazione radiofonica, a comunicare e a fare aggiornamenti e discussioni. Attualmente sono 723 i “likes”, ovvero le persone fidelizzate a Radio Nebbia attraverso Facebook. 190 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ E… STATE IN OPERA CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il progetto nasce con l'obiettivo di offrire ai giovani una possibilità di occupazione positiva del tempo libero durante il periodo di chiusura delle scuole in particolare per quei minori affiancati e tutelati durante il periodo scolastico che rischiano di vivere un momento di vuoto ”troppo lungo” durante il periodo estivo vanificando i recuperi scolastici e sociali ottenuti con precedenti interventi. Con tale progetto si sono coinvolti due gruppi di giovani (14-17 anni), per un totale di 18 persone in attività laboratoriali di riciclo creativo che si sono tenuti a cadenza bisettimanale (per la durata di 3 ore a incontro) nel periodo giugno-luglio 2012.. laboratorio n.1: organizzato a San Pietro in Casale (presso il Centro Giovanile “La casa della musica”) con la partecipazione di n. 7 giovani adolescenti Valutate le inclinazioni dei ragazzi si è ritenuto fosse funzionale coinvolgere i minori nella costruzione di vari strumenti musicali. La proposta è stata accolta positivamente dai partecipanti che si sono sperimentati nella fase di progettazione ed in quella di costruzione pratica, utilizzando vari strumenti di lavoro quali cacciaviti, martelli, seghetti e altro, lavorando vari materiali quali plastica, metallo, legno. Nel corso del laboratorio sono state effettuate tre visite guidate: la prima al Centro di Riuso Creativo “Re Mida” di Calderara, la seconda presso il centro “Second Life” di Borgo Panigale – Bologna, e la terza presso l’isola ecologica di San Pietro in Casale (Bo). laboratorio n.2:organizzato a Budrio (presso la “Sala Esse” del Comune) con la partecipazione di n. 11 iscritti.. I minori partecipanti sono stati coinvolti nella realizzazione di vari tipi di oggetti, principalmente ad utilizzo ludico. Nel corso del laboratorio sono state svolte due uscite: la prima al Centro di Riuso Creativo “Re Mida” di Calderara, la seconda presso l’Isola Ecologica di Budrio. Entrambi questi momenti sono stati positivi, pur considerando le difficoltà che un impostazione così libera comportava . Complessivamente le attività hanno registrato una buona partecipazione e un positivo gradimento. AZIONI DI MOBILITÀ PER I GIOVANI CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il progetto è stato progettato e organizzato per: 1. Garantire l’accesso all’informazione sulle opportunità di formazione, lavoro e mobilità europea ai giovani del Distretto attraverso i servizi orientativi presenti sul Distretto e sensibilizzare il territorio sul tema della mobilità europea. 2. Contribuire ad implementare, sul Distretto, la rete a sostegno delle azioni rivolte ai giovani, attraverso la collaborazione con i Comuni e con i soggetti che a vario titolo seguono i ragazzi nelle azioni educative, formative e di accesso al lavoro. 3. Promuovere la progettazione europea in favore delle giovani generazioni e in particolare il programma Gioventù in Azione, istituito dalla Commissione Europea. Nello specifico sono state realizzate le seguenti azioni: Azione 1 – Supporto agli sportelli di orientamento dei Comuni del Distretto Pianura Est Sportelli Lavoro e Ciop - per la diffusione di informazioni sulle opportunità di studio, formazione, tirocinio, scambio, lavoro in Europa. a) Gestione delle informazioni presso i Punti informativi individuati come significativi sul Distretto Est e collegati ai servizi per l’orientamento e il lavoro - Ciop e/o Sportelli Lavoro. 191 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ I Punti Informativi forniscono informazioni sulle opportunità, sui programmi e sulle iniziative promosse dalle istituzioni comunitarie e non- nel settore della gioventù e della mobilità europea e si trovano presso i CIOP e/o gli Sportelli Lavoro distrettuali. In accordo con gli operatori degli sportelli è stata istituita una bacheca dove affiggere la newsletter pubblicata due volte al mese, oltre che la locandina con le date in cui è possibile prendere appuntamento per avere un colloquio personalizzato sulle opportunità di mobilità all’estero. Quest’anno si è deciso di limitare la stampa di materiale cartaceo da affiggere, per rimandare ad informazioni direttamente reperibili su internet, mezzo ampiamente conosciuto ed utilizzato dal target del progetto. A tal fine è stata riaperta la pagina facebook del progetto (già Eurodesk) utilizzando la sua bacheca virtuale per pubblicizzare le iniziative. Tale strumento permette di raggiungere in breve tempo un più ampio bacino di utenti, oltre che potersi connettere e poter seguire le iniziative di altri Enti presenti sul territorio, nell’ottica di allargare la rete di collegamento tra “addetti ai lavori” (Eures, Europe Direct, Sportelli Lavoro e Informagiovani dei comuni dei Distretti etc). Gli operatori dei Punti Informativi si sono impegnati a svolgere un’azione di collegamento tra l’operatrice del progetto ed i loro utenti, dando informazioni dettagliate sulle attività previste dal progetto ai soggetti che potevano risultare interessati. b) Colloqui di consulenza su prenotazione Le consulenze su prenotazione si tengono presso i CIOP di San Pietro in Casale, Budrio, Castel Maggiore e presso l’Informagiovani di Molinella ed hanno cadenza mensile. Sono state preparate due locandine, una con l’agenda degli appuntamenti da gennaio a marzo e l’altra con gli appuntamenti da aprile a luglio 2013, stabilendo giorni ed orari, in accordo con gli operatori dei CIOP e dell’Informagiovani. Le locandine sono state inviate via e-mail alla mailing list distrettuale, pubblicate sui siti dei Comuni e stampate per le bacheche dei Punti informativi per darne la massima diffusione. I colloqui avvengono solo su prenotazione telefonica e gli appuntamenti sono gestiti dall’Ufficio di Piano. Gli utenti incontrati al 31 marzo sono stati 11, ai quali vanni aggiunti ulteriori 9 utenti supportati via mail. Dopo il colloquio agli utenti viene inviata una mail personalizzata con una serie di link utili alla loro ricerca oltre che una serie di opportunità ritagliate sulle loro esigenze. Inoltre durante il colloquio, gli utenti hanno la possibilità, se lo desiderano, di essere inseriti nella mailing list che riceve la newsletter. Tutti gli utenti incontrati finora si sono mostrati molto interessati all’iniziativa ed hanno accordato il loro consenso al trattamento dei dati personali per poter ricevere le nostre proposte. Azione 2 – Sensibilizzazione del territorio sulle opportunità offerte ai Giovani nell’Unione Europea e organizzazione di seminari informativi L’azione si articola attraverso due attività: a) Elaborazione di una newsletter dedicata al tema della mobilità in Europa Per la realizzazione di questa attività si prevedono almeno 5 h settimanali. Le settimane di attività sono 40 pertanto si individuano almeno 200 h totali. Per quanto riguarda la newsletter si è deciso di produrne due differenti e diversificate: una newsletter più generale, con una gamma di iniziative ed opportunità piuttosto ampia, in modo da poter soddisfare un’utenza diversificata: studenti, neolaureati, laureati, disoccupati; una newsletter riservata ai ragazzi degli Istituti superiori. La prima è suddivisa in: - stage/tirocini, borse di studio/progetto Leonardo, - servizio civile, - volontariato, 192 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ - corsi di lingua, concorsi, opportunità lavorative. Infine si è pensato di dare rilievo anche alle iniziative “last minute” particolarmente interessanti, proponendone di nuove e ricordando quelle a breve scadenza proposte nelle newsletter precedenti. L’altra newsletter, con impostazione analoga alla precedente, è invece incentrata su iniziative riservate ai ragazzi degli Istituti superiori ed è stata inviata ai referenti delle scuole superiori del territorio. L’invio della newsletter ai referenti dei 15 Comuni avviene ogni 15-20 giorni via e-mail, la stessa viene anche inviata alle persone che ne abbiano fatto richiesta o durante i colloqui di orientamento o contattandoci via mail/telefono. Da dicembre 2012 in avanti è prevista la pubblicazione nella newsletter anche sui siti dei Comuni del Distretto. b) Seminari informativi Si prevedeva la realizzazione di almeno 3 seminari da svolgere presso le scuole del territorio o presso altre sedi in cui sia possibile coinvolgere un numero considerevole di giovani. A marzo 2013 è ancora in corso la ricerca di disponibilità. Azione 3 - Promuovere la progettazione europea in favore delle giovani generazioni e in particolare il programma Gioventù in Azione, istituito dalla Commissione Europea. Nel mese di Marzo 2013 è stato costituito un gruppo di lavoro composto dall’Ufficio di Piano, alcuni rappresentanti del Tavolo delle Politiche giovanili e da un referente di Futura, che elaborerà un progetto da presentare all’interno del Programma Europeo “Gioventù in azione” – Azione 4.3: Formazione e messa in rete degli operatori attivi nel campo dei giovani e delle organizzazioni giovanili. GIOVANI NELLA RETE - IMMAGINO, CREO… CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il progetto prevede il consolidamento della rete delle Associazioni ,dei Centri e degli Spazi di Aggregazione Giovanile presenti sul territorio attraverso una loro messa in rete a livello distrettuale. Nel 2012 “Giovani nella rete”, grazie all’attività di coordinamento del Tavolo distrettuale che raccoglie i rappresentanti delle realtà giovanili formali ed informali presenti sul territorio, ha realizzato le seguenti attività: • Organizzazione della rassegna “East Land music festival”, contest musicale in 7 tappe. realizzate nei Comuni di Budrio, Castenaso, Galliera, Granarolo, Molinella, Pieve di Cento, San Pietro in Casale.. • Creazione del Logo “East Land Music Festival” e del materiale promozionale • Stesura del bando di selezione per la competizione musicale • Selezione delle bandpartecipanti L’iniziativa ha coinvolto, nel suo complesso: • N.7 Associazioni giovanili del territorio coinvolte nell’organizzazione • N 26 gruppi musicali del territorio (di cui 4 fuori Distretto). • N.1500 persone circa come pubblico pesente agli eventi 193 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Il progetto ha inoltre previsto, ad integrazione di risorse economiche relative alla L.R.3/2011, la realizzazione sul territorio di n 16 laboratori radiofonici sul tema della cittadinanza, della partecipazione attiva e della legalità. RAGAZZI 18/21 ANNI SPESSO ANCORA “MINORI” CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO PIANURA EST Questo progetto che trova indicazioni circa la sua realizzazione nelle Direttive regionali del 2007 e del 2011, ha consentito di seguire ragazzi che a compimento della maggiore età avessero ancora necessità di interventi quali inserimenti in comunità educative o in affido familiare o che altresì necessitassero di percorsi verso un possibile progetto di autonomia. Tale fondo ha consentito la cura e la realizzazione del progetto che si indica. Si sono seguiti n° 11 progetti di cui: • n° 3 di prosecuzione di affido familiare, • n° 1 di sostegno all’autonomia abitativa, • n° 8 di comunità educativa di cui 2 con progetto condiviso con altri servizi (DSM e USSM). Dei ragazzi seguiti n°1 ha tentato un percorso di autonomia facendo poi rientro nella famiglia affidataria, n° 1 grazie al lavoro già avviatosi si è reso autonomo mantenendo il riferimento della famiglia affidataria. In famiglia è rientrato un solo ragazzo. Questo progetto oggi è più che mai attuale poiché i ragazzi con esperienza di vita fuori della famiglia (quindi con gravi problemi intrafamiliari) hanno purtroppo scarsi o inesistenti legami familiari faticando ad investire sull’autonomia e su loro stessi. ONDE ANOMALE CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il progetto ha previsto interventi di animazione di strada per gruppi informali di giovani, finalizzate alla prevenzione del disagio e delle dipendenze. ”Onde Anomale” è in continuità con l’intervento di animazione di strada (Onde Anomale Network) sui gruppi informali effettuato nell’anno precendete. L’intervento ha realizzato le seguenti attività: • Microeventi: momenti di aggregazione e socializzazione con aperitivo, dj set, mostre, giochi, concerti acustici ecc. presso le risorse informali (bar, pub, baracchine dei gelati, circoli) con la presenza degli operatori dei Servizi del territorio. • Meeting point:: momenti di incontro nelle Scuole di Secondo grado (Keynes di Castel Maggiore, Giordano Bruno di Budrio e Molinella, Futura di San Pietro in Casale) per attivare azioni di promozione e coinvolgimento nella partecipazione ai microeventi ed alle attività animative da parte degli studenti. • Attività animative: laboratori, tornei, corsi, rassegne ecc realizzate partendo dagli interessi dei gruppi informali che favoriscano l’acquisizione da parte dei ragazzi/e di competenze organizzative, relazionali, artistico-espressive • Somministrazione di un questionario sull’uso delle nuove tecnologie e sull’impatto dei media sui giovani. (tv, cellulare, internet ecc). Ricerca “Onde Anomale net-work: potenziare il protagonismo giovanile” in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna realizzata negli Astuti superiori e nei Centri di formazione professionale del Distretto Pianura Est. • Distribuzione di materiale informativo sulle sostanze stupefacenti. Di seguito si riporta la calendarizzazione delle attività elencate con gli indicatori quantitativi relativi. I report di dettaglio sulle singole attività, cosi come sulla ricerca relativa alle dipendenze 194 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ da nuove tecnologie realizzata sul Distretto sono disponibili anche in formato elettronico presso l’Ufficio di Piano ZONA ZONA 1 ZONA 2 ZONA 3 ATTIVITÀ PERIODO Baricella, Granarolo, metà Malalbergo, gennaio Minerbio fine marzo 1 microevento + 3 2012 attività animative INDICATORI QUANTITATIVI N gruppi naturali monitorati N gruppi naturali agganciati N gruppi naturali mappati N ragazzi/e monitorati N ragazzi/e agganciati N microeventi realizzati N attività animative realizzate N ragazzi/e partecipanti ai microeventi e alle attività animative N adulti e bambini partecipanti ai microeventi e alle attività animative N totali partecipanti ai microeventi e alle attività animative N gruppi naturali monitorati N gruppi naturali agganciati N gruppi naturali mappati N ragazzi/e monitorati N ragazzi/e agganciati N meeting point realizzati nelle scuole Argelato, N microeventi realizzati Bentivoglio, Castel N attività animative realizzate Maggiore, San Giorgio di Piano inizio aprile N ragazzi/e contattati durante i 1 micro evento + 3 metà giugno meeting point N ragazzi/e partecipanti ai 2012 attività animative microeventi e alle attività animative Castel Maggiore 1 meeting point N adulti e bambini partecipanti ai (Keynes) microeventi e alle attività animative N totali partecipanti ai microeventi e alle attività animative N gruppi naturali monitorati Castello d’Argile, N gruppi naturali agganciati Galliera, Pieve di N gruppi naturali mappati Cento, San Pietro in Casale metà giugno N ragazzi/e monitorati 1 micro evento + 3 metà ottobre N ragazzi/e agganciati 2012 attività animative N meeting point realizzati nelle San Pietro in Casale scuole 1 meeting point N microeventi realizzati (Futura) N attività animative realizzate 195 INDICATORI QUALITATIVI 18 16 12 195 123 1 3 215 85 300 15 13 7 176 131 1 1 3 80 150 70 220 28 23 15 299 160 1 1 3 Livello di partecipazione mostrato dai ragazzi/e durante i meeting point Livello di partecipazione Molto mostrato dai ragazzi/e Buono durante i microeventi e le attività animative Livello di soddisfazione Molto mostrato dai ragazzi/e Buono rispetto ai microeventi e alle attività animative Livello di soddisfazione Buono mostrato dai referenti dei servizi rispetto ai microeventi e alle attività animative Qualità della relazione tra Buona animatori e ragazzi/e afferenti ai gruppi informali Qualità della relazione tra Buona animatori e ragazzi/e delle scuole di secondo grado Livello di partecipazione mostrato dai ragazzi/e durante i meeting point Livello di partecipazione mostrato dai ragazzi/e durante i microeventi e le attività animative Livello di soddisfazione mostrato dai ragazzi/e rispetto ai microeventi e alle attività animative Livello di soddisfazione mostrato dai referenti dei servizi rispetto ai microeventi e alle attività animative Qualità della relazione tra animatori e ragazzi/e afferenti ai gruppi informali Qualità della relazione tra animatori e ragazzi/e delle scuole di secondo grado Livello di partecipazione mostrato dai ragazzi/e durante i meeting point Livello di partecipazione mostrato dai ragazzi/e durante i microeventi e le attività animative Livello di soddisfazione mostrato dai ragazzi/e Buono Molto Buono Molto Buono Buono Buona Buona Buono Molto Buono Molto Buono __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ ZONA ATTIVITÀ PERIODO INDICATORI QUANTITATIVI N ragazzi/e contattati durante i meeting point N ragazzi/e partecipanti ai microeventi e alle attività animative N adulti e bambini partecipanti ai microeventi e alle attività animative N totali partecipanti ai microeventi e alle attività animative ZONA 4 N gruppi naturali monitorati N gruppi naturali agganciati N gruppi naturali mappati N ragazzi/e monitorati N ragazzi/e agganciati N meeting point realizzati nelle scuole N microeventi realizzati Budrio,Castenaso , N attività animative realizzate Molinella metà ottobre N ragazzi/e contattati durante i 1 microevento + 2 metà meeting point attività animative dicembre N ragazzi/e partecipanti ai Budrio, Molinella 2012 microeventi e alle attività 2 meeting point (G. Bruno) animative N adulti e bambini partecipanti ai microeventi e alle attività animative N totali partecipanti ai microeventi e alle attività animative ISTITUTI Somministrazione SUPERIORI DISTRETTO questionario sulle CENTRI dipendenze da FORMAZIONE nuove tecnologie PROFESS. INDICATORI QUALITATIVI 30 230 15 245 15 12 12 136 88 1 1 2 70 220 28 248 rispetto ai microeventi e alle attività animative Livello di soddisfazione mostrato dai referenti dei servizi rispetto ai microeventi e alle attività animative Qualità della relazione tra animatori e ragazzi/e afferenti ai gruppi informali Qualità della relazione tra animatori e ragazzi/e delle scuole di secondo grado Livello di partecipazione mostrato dai ragazzi/e durante i pmeeting point Livello di partecipazione mostrato dai ragazzi/e durante i microeventi e le attività animative Livello di soddisfazione mostrato dai ragazzi/e rispetto ai microeventi e alle attività animative Livello di soddisfazione mostrato dai referenti dei servizi rispetto ai microeventi e alle attività animative Qualità della relazione tra animatori e ragazzi/e afferenti ai gruppi informali Qualità della relazione tra animatori e ragazzi/e delle scuole di secondo grado Buono Buona Discreta Buono Molto Buono Molto Buono Buono Buona Buona Questionario somministrato a 777 studenti di Si rimanda al report di dettaglio della età compresa tra 14 e 19 anni frequentanti: ricerca reperibile presso l’Ufficio di Piano • Istututo Satatale di Istruzione superiore Giordano Bruno ( Sedi di Budrio e Molinella) • Istituto Tecnico Commerciale Efrem AprileNobili (Molinella) giugno 2012 • Istutito Tecnico Commerciale J. Keynes (Castel Maggiore) • Scuola di Formazione Professionale Form Art (Castel Maggiore) • Istituto Formazione Professionale Futura (San Pietro in Casale) 196 197 198 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ PROGRAMMA PROVINCIALE DENOMINAZIONE INTERVENTO Progetto sovrazonale di sensibilizzazione e formazione al servizio civile volontario - anno 2012 In continuità con l’anno precedente Di nuova attivazione Soggetto capofila dell’intervento Provincia di Bologna/Coordinamento Provinciale degli Enti di Servizio Civile di Bologna Responsabile dell’intervento: (nominativo e recapiti) Coordinamento provinciale enti di servizio civile CO.PR.E.S.C. di Bologna Referenti: Cinzia Giannoni – Sebastiano Miele tel. 051/6599261 Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto capofila e/o responsabile dell’intervento) Enti di servizio civile aderenti al Coordinamento Provinciale di Bologna (enti pubblici, fondazioni, organizzazioni non profit, cooperative ecc.) Associazioni di promozione sociale Istituzioni/attori sociali coinvolti (per Organizzazioni di volontariato ciascuno precisare tipologia e Centri di aggregazione giovanile denominazione) Università Centri sociali e ricreativi Scuole medie superiori Centri di formazione professionale Consulta provinciale della protezione civile Operatori di enti locali e non profit Adolescenti e giovani del territorio provinciale N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità Studenti e docenti degli istituti di istruzione superiore e possibilità di indicare specifici target di Studenti e tutor dei centri di formazione professionale popolazione destinatari dell’intervento) Famiglie Studenti universitari • Diffondere i valori del servizio civile quale strumento di cittadinanza attiva e di impegno sociale per i giovani italiani e stranieri; • Creare momenti di incontro e scambio tra i volontari di enti diversi per attività e per territorio; • Contribuire alla formazione di cittadini responsabili attraverso percorsi di sensibilizzazione e apprendimento; • Creare occasioni di confronto tra gli operatori degli Obiettivi dell’intervento (precisando enti di servizio civile per lo scambio di buone eventuali integrazioni con altre aree pratiche; d’intervento) • Avviare esperienze di coprogettazione tra enti per condividere competenze, innalzare la qualità del sevizio civile, rispondere in forma congiunta ai bisogni del territorio; • Stimolare il confronto interistituzionale e sensibilizzare l'opinione pubblica sul valore del servizio civile, quale opportunità per gli enti e per i giovani; • Contribuire agli interventi realizzati in seguito al 199 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ • • • • Azione/i previste (descrizione delle principali attività che compongono l’intervento) • • • • • sisma emiliano attraverso il coordinamento dei vari enti che hanno partecipato alla progettazione del bando straordinario di servizio civile “Per Daniele: straordinario come voi”. Attivazione di gruppi di lavoro tematici e/o distrettuali tra gli enti per la realizzazione delle attività previste dal sistema di servizio civile; Formazione generale dei volontari in SCN e SCR in forma coordinata e congiunta tra gli enti di SC; Realizzazione corsi base di protezione civile per i volontari in SCN e SCR nell'ambito del bando straordinario sisma 2013 in forma coordinata e congiunta tra gli enti di SC; Percorsi formativi coordinati e congiunti tra gli enti del territorio per l’aggiornamento delle figure previste dal sistema di servizio civile: olp; Interventi di presentazione del servizio civile nelle scuole superiori, nei centri di formazione professionale, nelle feste del volontariato e all'interno di iniziative rivolte ai giovani; Realizzazione di un convegno pubblico sul futuro del servizio civile volontario con interlocutori nazionali e regionali; Presentazione della pubblicazione sul servizio civile contenente esiti ricerche svolte e dati provinciali; Rilevazione, monitoraggio e valutazione delle azioni previste; Elaborazione di un piano provinciale del servizio civile tramite l’analisi del sistema e la definizione di obiettivi ed azioni prioritarie. Ambito territoriale di realizzazione: Provinciale specificare: Distrettuale specificare: Altro specificare: Risorse umane che si prevede di impiegare: numero e qualifica degli operatori Ente di Appartenenza Effetti attesi e indicatori di monitoraggio/valutazione Piano finanziario: - n.2 operatori del Co.pr.e.s.c. - Operatori degli enti di servizio civile (olp, progettisti, esperti di monitoraggio ecc.) - Formatori ed esperti degli enti di servizio civile - Volontari in servizio civile n. di corsi di formazione generale per volontari realizzati n. di corsi di formazione per olp realizzati n. di ore di sensibilizzazione e promozione svolte n. di volontari in servizio civile regionale per minori n. di incontri con gli enti di servizio civile n. di coprogettazioni avviate n. di corsi di formazione sulla protezione civile Spesa Quote associative Quota regionale totale dei soci Copresc prevista € 17.500,00 € 4.000,00 € 21.500,00 200 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ PROGRAMMA PROVINCIALE DENOMINAZIONE INTERVENTO Coordinamento provinciale delle politiche giovanili X In continuità con l’anno precedente Di nuova attivazione Soggetto capofila dell’intervento Provincia di Bologna Responsabile dell’intervento: (nominativo e recapiti) Dott. Stefano Ramazza Capo di Gabinetto Presidenza - Provincia di Bologna [email protected] 051-6598345 Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto capofila e/o responsabile dell’intervento) Soggetti finanziatori ed attuatori di progetti e servizi per i giovani: Istituzioni Pubbliche, Associazioni, Scuole Fondazioni, Istituzione Minguzzi N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità • Giovani a partire dai 11 anni; e possibilità di indicare specifici target di • Soggetti diversi (Istituzioni Pubbliche, Associazioni, popolazione destinatari dell’intervento) Scuole) che lavorano con e per i giovani. • Coordinare e rendere coerenti le azioni messe in atto nei diversi ambiti attraverso il coordinamento delle attività/progetti realizzati nei vari servizi della Provincia e nei territori delle Zone; • Rafforzare i gruppi di lavoro sovracomunali e provinciali per rispondere alle esigenze formative degli operatori del territorio (in particolare per il supporto nella scrittura di progetti candidabili ad Obiettivi dell’intervento (precisando ottenere finanziamenti, e nella fase della valutazione eventuali integrazioni con altre aree degli stessi); d’intervento) • Collaborazione con gli operatori pubblici comunali e delle Zone e con gli operatori delle diverse agenzie educative, per il monitoraggio e valutazione dei progetti finanziati da Enti pubblici per il migliore coordinamento degli Enti Locali e delle Associazioni e la produzione di dati e relazioni di sintesi sulle esperienze attuate, al fine di sostenere la riprogettazione. Generali: • Seminari e incontri formativi con gli operatori dei distretti e dei Comuni. Istituzioni/attori sociali coinvolti (per ciascuno precisare tipologia e denominazione) Azione/i previste (descrizione delle principali attività che compongono l’intervento) Specifiche: • Promozione di partecipazione diretta dei giovani nella progettazione e gestione delle azioni degli Enti Locali; • Gestione dei prodotti informatici già a disposizione del Gabinetto di Presidenza come data base su progetti, servizi e azioni di rilevanza provinciale e comunale per la loro fruizione pubblica tramite sito 201 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ della Provincia di Bologna, sezione Giovani; • Incontri con i referenti delle Zone sociosanitarie e i responsabili di progetti per la redazione delle schede di Monitoraggio in itinere e Valutazione finale per i progetti presentati e finanziati con bandi della Regione; • Presenze agli incontri dei 7 tavoli tematici sulle politiche giovanili delle Zone e con i Comuni che hanno il Consiglio Comunale dei ragazzi, per rafforzare la relazione tra il Coordinamento Provinciale e gli operatori delle Zone con scambio di informazioni e coordinamento delle azioni tra le zone. Ambito territoriale di realizzazione: Provinciale X specificare: specificare: Distrettuale Altro specificare: Risorse umane che si prevede di impiegare: numero e qualifica degli operatori Ente di Appartenenza Effetti attesi e indicatori di monitoraggio/valutazione Personale Provincia di Bologna, Comuni, Associazioni ecc. Indicatori per il monitoraggio e valutazione dei progetti sono previsti nelle singole schede di ogni progetto redatte in condivisione tra i responsabili dei progetti e il Coordinamento provinciale. Attuazione delle altre azioni previste. Piano finanziario: La Regione Emilia Romagna, in applicazione della L.R. 14/2008, eroga direttamente ai Comuni del territorio provinciale Euro 150.124,00 Costo totale previsto 202 Quota regionale Eventuale quota di altri soggetti da specificare __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 23 INTERVENTO/PROGETTO IL NOSTRO IMPEGNO PER GLI ALTRI - BORSE LAVORO ESTIVE INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Povertà e Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Salute Disabili Immigrati stranieri Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I POLITICHE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE Promuovere l’informazione, la partecipazione, la cittadinanza attiva e il dialogo interculturale SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] DESTINATARI Ragazzi fra i 16 ed i 19 anni residenti nei Comuni del Distretto Pianura Est frequentanti Istituti secondari di secondo grado. 203 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Le borse lavoro vogliono offrire ai ragazzi la possibilità di avvicinarsi al contesto territoriale attraverso un’esperienza di quattro settimane nei servizi comunali rivolti ai minori, agli anziani, alla promozione culturale ed all’integrazione sociale. Il progetto si prefigge di: • promuovere una cultura solidaristica ed esperienze d’incontro intergenerazionale; • promuovere il raccordo interistituzionale fra le scuole superiori e gli enti locali del territorio; • valorizzare le scuole superiori del territorio; • favorire la conoscenza del contesto sociale e culturale del distretto nonché i servizi e le attività degli enti locali in essere nelle aree dell’istruzione, del sociale e della cultura. AZIONI PREVISTE Il progetto prevede l’attivazione di 45 borse lavoro estive nei Comuni del Distretto da impiegare: • in attività ricreative all’interno dei centri sociali e centri diurni anziani; • nei servizi rivolti all’infanzia e all’adolescenza; • in attività culturali; • in attività presso le biblioteche; • in attività di educazione ambientale; • in attività di promozione sociale. Le azioni previste sono: • Azione di pianificazione e definizione operativa del progetto da parte del tavolo di coordinamento distrettuale delle politiche giovanili. • Incontro con i Dirigenti degli Istituti Superiori del Distretto per un confronto sia sui contenuti e gli obiettivi del progetto sia sulle modalità di realizzazione. • Contatto con i tutor dei borsisti al fine di preparare un’adeguata accoglienza nei servizi • Assegnazione delle borse lavoro a ragazzi residenti nei Comuni del Distretto frequentanti gli Istituti Superiori. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetti Area “Politiche giovanili” ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • Comuni del Distretto Pianura Est; Istituti di Scuola Superiore del Distretto (Polo Scolastico Giordano Bruno e I.S.I. Keynes); Istituti al di fuori del Distretto, frequentati dai ragazzi residenti nei Comuni del Distretto Pianura Est. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • Personale dell’Ufficio di Piano; Dirigenti Scolastici degli Istituti Superiori del Distretto; 204 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ • • • Docenti quali “funzione strumentale” ai progetti delle borse lavoro all’interno delle istituzioni scolastiche; Direttori d’Area Servizi alla Persona dei Comuni del Distretto; Responsabili di servizio, bibliotecari ed operatori dei servizi degli enti locali (come ipotetica stima n. 30 persone); RISULTATI ATTESI • attivazione di tutte le borse lavoro estive disponibili INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • N. destinatari raggiunti rispetto al n. di borse disponibili N. scuole superiori coinvolte; PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 19.530,00 (€ 18.217,15 anno 2013 + € 1.312,85 residuo anno 2012) di cui: • risorse comunali - € 18.217,15 • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 205 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 24 INTERVENTO/PROGETTO IL VIAGGIO COME ESPERIENZA DI CITTADINANZA INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Salute Trasversale CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I POLITICHE DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE Promuovere l’informazione,la partecipazione, la cittadinanza attiva e il dialogo interculturale SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di Porretta Terme (soggetto capofila del Progetto sovra distrettuale “Il viaggio come esperienza di cittadinanza” cofinanziato con un contributo regionale ai sensi della LR 14/2008) Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est (per le azioni del Distretto) AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano-051.6669517 [email protected] DESTINATARI Giovani residenti nel Distretto 206 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • • Promuovere la partecipazione dei giovani ai campi di lavoro all’interno del circuito delle cooperative di Libera Terra. Rafforzare e valorizzare le esperienze di protagonismo e partecipazione dei giovani alla vita della propria comunità locale Favorire e potenziare la realizzazione di iniziative volte a sensibilizzare i cittadini sui temi della lotta alle mafie Dare continuità all’esperienza dei campi di lavoro creando un processo virtuoso di coinvolgimento dei giovani “sul lungo periodo” al fine di moltiplicare gli effetti dell’investimento i sull’esperienza nei campi di lavoro. AZIONI PREVISTE Azione 1- Iniziative di promozione, informazione e aggregazione Si prevede la realizzazione di Incontri di restituzione dell’esperienza dei campi di lavoro nei terreni confiscati alle mafie realizzate dai giovani volontari partiti e realizzati sia nei confronti dei giovani frequentanti gli Istituti superiori del Distretto sia di giovani del territorio attraverso la realizzazione di iniziative ad hoc e/o la partecipazione ad iniziative rivolte ai giovani già realizzate nel territorio. Azione 2- Promozione, organizzazione di campi di lavoro nei circuiti di Libera Terra Si prevedono: • azioni di promozione dei soggiorni nei campi di lavoro del circuito di Libera Terra rivolti a giovani tra i 16 e i 28 anni • organizzazione di soggiorni di lavoro che si terranno durante nel periodo luglio-settembre 2013 ed eventualmente 2014 EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO • • • Tavolo Distrettuale delle Associazioni e dei Centri Giovanili Onde anomale Radio Nebbia ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • Comuni Scuole Superiori del Distretto Associazioni giovanili e gruppi informali del Territorio RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale dell’Ufficio di Piano N. 1 coordinatore del progetto N. 2 operatori per la realizzazione dei laboratori di sensibilizzazione N.1 coordinatore/tutor per i soggiorni di volontariato 207 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ RISULTATI ATTESI • • Coinvolgimento di 30 giovani nell’esperienza dei campi di lavoro 300 persone coinvolte n elle iniziative condivise e partecipate sui temi della legalità INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N. iniziative partecipate sui temi della legalità N. dei giovani coinvolti nei campi di lavoro N. di partecipanti agli incontri di restituzione dell’esperienza dei campi di volontariato PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 17.976,86 (quota Distretto Pianura Est) di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) - € 12.583,80 Legge Regionale 14/08 • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • Altre risorse - € 5.939,06 valorizzazione Progetto Radio Nebbia – Programma attuativo 2012 208 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 25 INTERVENTO/PROGETTO RADIO NEBBIA INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Immigrati stranieri Disabili Povertà e Esclusione sociale Salute mentale Dipendenze Trasversale CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I POLITICHE • • DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE Promuovere la creatività giovanile e la fruizione culturale dei giovani Promuovere il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli adolescenti e dei giovani sia in ambito scolastico che territoriale SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 – 531 [email protected] DESTINATARI Giovani in età compresa tra gli 11 e i 30 anni 209 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • • Favorire l’aggregazione delle giovani generazioni Promuovere la creatività e delle forme artistico-espressive Responsabilizzare le giovani generazioni attraverso percorsi di autogestione individuali e di gruppo della web-radio “Radio Nebbia”. Migliorare la comunicazione tra le Istituzioni e le giovani generazioni AZIONI PREVISTE Il progetto prevede le seguenti azioni: • Contatto con gruppi e singoli interessati ad aderire al progetto • Promozione della radio attraverso la “rete” degli altri progetti distrettuali dedicati ai giovani • Realizzazione di percorsi di formazione rivolta ai destinatari sull'utilizzo degli strumenti necessari alla realizzazione di trasmissioni radiofoniche • Gestione della web radio, attraverso la creazione di un palinsesto composto dalle trasmissioni realizzate dai destinatari, cura della programmazione e dell'apparecchiatura tecnica. • Gestione e promozione del portale internet www.radionebbia.it come punto d'incontro virtuale dei giovani. • Creazione di eventi ed iniziative tese a favorire la conoscenza della web radio, l'aggregazione e la conoscenza giovanile • Redazione di una newsletter per informare i giovani delle attività culturali, ludiche, artistiche e delle opportunità a loro rivolte. • Supporto ad eventi ed iniziative dedicate ai giovani e realizzate sul territorio del Distretto EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO • • • Tavolo Distrettuale delle Associazioni e dei Centri Giovanili Progetto Onde Anomale Progetto Giovani nella rete ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • • “L'Informazione Nuova” soc. coop. I 15 Comuni del Distretto socio-sanitario Pianura Est Tavolo distrettuale delle Politiche Giovanili Tavolo delle Associazioni e dei Centri giovanili del Distretto Pianura Est Istituzioni scolastiche del Distretto Pianura Est RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • Personale dell’Ufficio di Piano N. 1 referente del progetto e operatore radiofonico 210 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ RISULTATI ATTESI • • • • • • Aumento della partecipazione attiva e passiva Aumento delle visite sul sito internet del progetto Coinvolgimento delle associazioni giovanili del territorio Miglioramento della comunicazione Istituzioni-giovani generazioni Implementazione del portale a supporto della radio web Miglioramento della diffusione delle informazioni sullo offerte dedicate ai giovani presenti sul territorio del Distretto INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • • • Partecipazione attiva: numero di giovani coinvolti nella formazione, nella realizzazione di trasmissioni radiofoniche Partecipazione passiva: numero di contatti del sito internet, numero di partecipanti ad iniziative organizzate e promosse da Radio Nebbia Comunicazione Istituzioni-Giovani: numero di giovani iscritti alla newsletter N. elaborati prodotti dai partecipanti Produzione materiale informativo sul progetto Implementazione del portale internet PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 10.333,47 (€ 7.086,39 anno 2013 + € 3.247,08 residuo anno 2012) di cui: • risorse comunali - € 7.086,39 • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 211 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 26 INTERVENTO/PROGETTO GIOVANI NELLA RETE - azioni di rete per le politiche giovanili del Distretto Pianura Est INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I POLITICHE • • • DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE Sviluppare il coordinamento dei servizi e delle iniziative dedicati ai giovani Promuovere la creatività giovanile e la fruizione culturale dei giovani Promuovere il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli adolescenti e dei giovani sia in ambito scolastico che territoriale SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517– 531 [email protected] DESTINATARI • Tavolo distrettuale delle Associazioni e dei Centri Giovanili 212 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ • • Operatori dei Centri Giovanili Giovani e Associazioni giovanili presenti sul Distretto SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto prevede la qualificazione e la valorizzazione della rete delle Associazioni Giovanili, dei Centri giovanili e egli Spazi di aggregazione giovanile presenti sul territorio attraverso una loro messa in rete a livello distrettuale. AZIONI PREVISTE Il progetto prevede il consolidamento del Gruppo di lavoro composto da referenti dei Centri Giovanili, Associazioni e spazi di aggregazione giovanile che, insieme al Tavolo distrettuale delle Politiche giovanili e con il coordinamento dell’Ufficio di Piano, si occupi di: • Aggiornare la mappa distrettuale che espliciti le potenzialità, le eccellenze, l’eventuale specializzazione in determinati campi della creatività giovanile di ogni gruppo, • Mettere in rete i Centri giovanili, le Associazioni e gli spazi di aggregazione giovanile con gli altri progetti distrettuali dedicati ai giovani • Mettere in rete, anche attraverso il portale di Radio Nebbia, gli eventi e le attività giovanili offerte sul territorio del Distretto • Condividere e realizzare con i giovani delle Associazioni e dei Centri Giovanili iniziative culturali, artistiche e musicali a livello distrettuale • Avviare un coinvolgimento sempre più strutturato dei giovani delle Associazioni e dei Centri giovanili nella programmazione delle iniziative distrettuali in ambito di politiche giovanili EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO • • • Tavolo Distrettuale delle Associazioni e dei Centri Giovanili Progetto Radio Nebbia Progetto “Onde Anomale” ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • Comuni del Distretto (rappresentati dai referenti del Tavolo delle politiche giovanili). Operatori dei Centri Giovanili , Ausl (AUSSI minori), Associazioni e gruppi giovanili presenti sul territorio distrettuale RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • • Personale dell’Ufficio di Piano N. 1 coordinatore del progetto Referenti dei Centri Giovanili e spazi di aggregazione giovanile presenti sul Distretto (già attivi e in via di apertura) Referenti del Tavolo distrettuale delle politiche giovanili 213 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ RISULTATI ATTESI Organizzazione di eventi sul territorio in rete con le Associazioni e i Centri giovanili del Territorio INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • N. incontri del tavolo di lavoro e relativa presenza agli incontri di tutti i referenti interessati Scheda di monitoraggio delle caratteristiche/risorse dei Centri Giovanili, Associazioni e spazi di aggregazione giovanile attivi sul Distretto Presenza di un calendario degli eventi/opportunità del distretto dedicate ai giovani sul sito di Radio Nebbia N. eventi realizzati PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 33.498,95 finanziato con un residuo anno 2012 214 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 27 INTERVENTO/PROGETTO GECO 2 - EAST LAND PROJECT INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I POLITICHE • • • DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE Sviluppare il coordinamento dei servizi e delle iniziative dedicati ai giovani Promuovere la creatività giovanile e la fruizione culturale dei giovani Promuovere il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli adolescenti e dei giovani sia in ambito scolastico che territoriale SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517– 531 [email protected] DESTINATARI • • Tavolo distrettuale delle Associazioni e dei Centri Giovanili Operatori dei Centri Giovanili 215 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ • Giovani e Associazioni giovanili presenti sul Distretto SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto nuovo OBIETTIVI DEL PROGETTO • • Promuovere la creatività giovanile attraverso la realizzazione di momenti di aggregazione/socializzazione Accompagnare i ragazzi nella progettazione e realizzazione di iniziative rivolte ai giovani e valorizzando e stimolando la partecipazione ed il protagonismo giovanile AZIONI PREVISTE Il progetto prevede la creazione di una rassegna di eventi di promozione culturale/musicale da realizzarsi attraverso un percorso di progettazione partecipata che coinvolga il Tavolo Distrettuale delle Associazioni dei Centri e degli Spazi di aggregazione giovanile, già attivo sul territorio dal 2008. Tali iniziative coinvolgeranno, con una serie di iniziative dedicate, anche i territori interessati dal sisma (Comune di San Pietro in Casale, Galliera, Pieve di Cento e Castello d’Argile). Si specificano di seguito le azioni previste: 1. Realizzazione di laboratori/attività di aggregazione giovanile ed eventi musicali/culturali: • laboratorio di musica d’insieme rivolto a giovani musicisti, • 1 torneo sportivo, • laboratori creativi ( arte di strada, tecnologie vintage, riciclo/riuso), • eventi di animazione sul territorio. 2. Implementazione del sistema di promozione degli eventi: • implementazione della mailing list distrettuale dei contatti diretti dei giovani, • diffusione delle iniziative attraverso i canali informatici (compresi i social network) e la diffusione di materiali cartacei, • registrazione audio degli eventi che saranno poi disponibili in podcast sul sito della radio distrettuale (Radio Nebbia). 3. Consolidamento della rete e della collaborazione tra le associazioni Giovanili del territorio • Creazione di un tavolo operativo di coordinamento del progetto, • Creazione di un gruppo di lavoro su facebook per favorire lo scambio di informazioni/opinioni durante la fase di organizzazione degli eventi. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO • • • Tavolo Distrettuale delle Associazioni e dei Centri Giovanili Progetto Radio Nebbia Progetto “Onde Anomale” ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • Comuni del Distretto (rappresentati dai referenti del Tavolo delle politiche giovanili). Operatori dei Centri Giovanili , Associazioni e gruppi giovanili presenti sul territorio distrettuale 216 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • • Personale dell’Ufficio di Piano N. 1 coordinatore del progetto Referenti dei Centri Giovanili e spazi di aggregazione giovanile presenti sul Distretto (già attivi e in via di apertura) Referenti del Tavolo distrettuale delle politiche giovanili RISULTATI ATTESI • • • • • • • • Consolidamento della rete e della collaborazione tra le associazioni Giovanili del territorio Realizzazione di almeno n. 6 laboratori creativi Realizzazione di un torneo sportivo Realizzazione di un Festival di n. 10 eventi musicali/culturali Creazione di una mailing list distrettuale di giovani di almeno 700 contatti Creazione di una lista di siti e social network su cui pubblicizzare gli eventi distrettuali dedicati alle politiche giovanili Realizzazione di un programma radiofonico sul Festival Creazione di un gruppo facebook per la comunicazione del Tavolo distrettuale delle Associazioni INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • N. incontri del tavolo di lavoro e relativa presenza agli incontri di tutti i referenti interessati Numero di eventi realizzati e di partecipanti agli stessi, Presenza di un calendario degli eventi/opportunità del distretto dedicate ai giovani PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 25.964,00 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) - € 25.964,00 • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale 217 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 28 INTERVENTO/PROGETTO RAGAZZI 18/21 ANNI SPESSO ANCORA “MINORI” INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • Sostenere i ragazzi nei percorsi verso l’autonomia, in particolare i neo maggiorenni in uscita da percorsi socio-educativi di comunità residenziali Garantire continuità progettuale per i ragazzi attraverso varie forme di intervento Promuovere percorsi di autonomia abitativa per giovani adulti senza sostegni familiari SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI Minori AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34 DESTINATARI Ragazzi di età compresa fra i 18 e i 21 anni in carico al servizio sociale comunale e distrettuale che si trovano al compimento della maggiore età in strutture, in affidamento familiare o che stanno 218 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ avviandosi in percorsi di autonomia abitativa e che necessitano di ulteriore periodo di affiancamento SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Garantire ai giovani adulti che si trovano soli o fuori dalla famiglia: • di potere proseguire il percorso avviato scolastico /lavorativo e di potere lavorare sulle proprie risorse • di potere ulteriormente conoscere/affidarsi ad eventuali risorse parentali o di vicinanza AZIONI PREVISTE Prosecuzione e/o rivisitazione del progetto attraverso: • colloqui, • attivazione delle risorse sempre attraverso la stretta collaborazione con il giovane adulto. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Il presente progetto è integrato con i progetti che si rivolgono all’affido familiare e all’adozione, al disagio giovanile in senso lato. ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • • Azienda USL Distretto pianura Est, USSI Minori Comuni del Distretto Associazioni che si occupano di accoglienza Scuole, Enti di formazione professionale CIP RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • USSI Minori Assistenti Sociali dei Comuni del Distretto RISULTATI ATTESI Gestione dei progetti di transizione per la fascia dì età 18/21 INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • N. ragazzi maggiorenni in carico/ragazzi seguiti secondo il progetto Relazione sull’esperienza 219 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 115.190,59 (€ 107.812,00 anno 2013 e € 7.378,59 residuo anno 2012) di cui: • risorse comunali - € 52.312,00 • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 55.500,00 • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 220 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 29 INTERVENTO/PROGETTO ONDE ANOMALE INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabili tà familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasvers ale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • Promuovere azioni di prevenzione sui rischi connessi all’uso e all’abuso di droghe, alcolici rivolti Promuovere azioni di prevenzione e informazione sull’uso corretto dei nuovi media Sviluppare interventi di prossimità e di educativa di strada SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale - Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669583 – 531 [email protected] DESTINATARI Destinatari finali: Gruppi informali costituiti da adolescenti di età compresa tra i 14 e i 25 anni. 221 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Destinatari intermedi: Referenti dei Progetti distrettuali rivolti ai giovani (Radio Nebbia, Giovani nella rete, Tutti in pista, Lavoro e Sapere, il viaggio come esperienza di cittadinanza, etc…), referenti dei servizi socio – sanitari (SerT., LOOP, Spazio Giovani, Unità Operativa Minori), referenti delle risorse formali rivolte ai giovani (Centri giovanili, Centri Culturali, Associazioni, Polisportive, Parrocchie) referenti delle risorse informali (bar, pub, baracchine dei gelati ecc). SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Finalità generale Promuovere l’educazione alla salute, la partecipazione sociale e il protagonismo giovanile. Obiettivi generali o Promuovere comportamenti protettivi rispetto al consumo, uso problematico, abuso di sostanze stupefacenti ed alle Dipendenze Comportamentali o New Addiction. o Aumentare le capacità di socializzazione, protagonismo, creatività, autorganizzazione, cultura. o Aumentare la visibilità e l’accesso alle risorse e proposte strutturate che offre il territorio. Obiettivi intermedi 1a) Aumentare la conoscenza degli effetti e dei rischi legati al consumo di sostanze stupefacenti e all’utilizzo dei nuovi media attraverso la trasmissione di informazioni scientifiche al proposito ed il confronto sul materiale informativo distribuito. 1b) Aumentare le capacità di riflessione sulla motivazione alla base dell’utilizzo delle sostanze stupefacenti/oggetti legati alle dipendenze. 1c) Aumentare le capacità di riflessione sul fenomeno del gioco d’azzardo. 2a) 2b) Aumentare le competenze e l’autonomia a livello individuale e di gruppo. Creare occasioni in cui sperimentare stili di aggregazione e gestione del tempo libero alternativi a quelli abitualmente adottati all’interno dei gruppi individuati. 3a) Coinvolgere le risorse formali rivolte ai giovani (Centri di aggregazione giovanile, Centri Culturali, associazioni, polisportive, parrocchie) nella partecipazione alle microprogettualità. Aumentare la visibilità tra i gruppi informali delle iniziative organizzate dalle risorse formali rivolte ai giovani presenti sul territorio. Aumentare la visibilità e l’accesso ai servizi socio - sanitari e ai progetti in essere da parte degli adolescenti afferenti ai gruppi informali. Facilitare, supportare e accompagnare i leader positivi dei gruppi naturali, nell’incontro e nel raccordo con le amministrazioni comunali e le risorse formali rivolte ai giovani del territorio. 3b) 3c) 3d) AZIONI PREVISTE I dati statistici rivelano: o un progressivo aumento del consumo e dell’abuso di sostanze stupefacenti ed alcoliche nonché un abbassamento dell’età del primo utilizzo; o un largo ricorso al binge drinking (bere ripetutamente in modo compulsivo fino ad ubriacarsi) durante i momenti dell’aperitivo od i fine settimana; o uno scarso livello di informazione e consapevolezza rispetto agli effetti e ai rischi delle sostanze stupefacenti e delle conseguenze legali e sanitarie connesse al loro utilizzo; o uso pervasivo dei nuovi media (smartphone, internet) con scarso livello di informazione e consapevolezza rispetto alle conseguenze sanitarie, psicologiche e sociali connesse ad un loro utilizzo improprio; 222 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ diffusione tra minorenni del gioco d’azzardo, (slot machine, gratta e vinci, scommesse sportive, videopoker, gioco d’azzardo online); Tutto ciò comporta la necessità di un più incisivo impegno in azioni di prevenzione e contrasto all’uso di droghe in particolare per salvaguardare la capacità di pensare e di agire positivamente delle giovani generazioni. Attraverso azioni di educativa di strada, si prevede la realizzazione delle seguenti attività: • Mappatura dei gruppi giovanili informali presenti sul Distretto Pianura Est • Attività di sensibilizzazione sui rischi legati al consumo e all’abuso di sostanze • Individuazione di strategie per aumentare la visibilità dei servizi distrettuali dedicati alle dipendenze e al disagio minorile con l’obiettivo di attivare azioni di informazione e consulenza e di presa in carico • Accompagnamento e supporto dei ledear positivi dei gruppi informali per la realizzazione di iniziative/attività rivolte ai giovani del territorio; o Il progetto prevede la realizzazione delle attività di educativa di strada in ognuno dei 15 Comuni del Distretto Pianura Est secondo una calendarizzazione concordata con l’Ufficio di Piano e le Amministrazioni comunali. In particolare la metodologia dell’animazione di strada, che si colloca all’interno della ricerca – azione e segue una logica partecipativa in tutte le sue fasi progettuali, consente di “agganciare” numerosi ragazzi/e invisibili che si ritrovano ai margini delle proposte strutturate offerte dal territorio; di favorire la contaminazione e l’incontro tra le diverse “subculture” giovanili; di promuovere la messa in gioco delle capacità e competenze sia individuali che di gruppo e l’espressione della creatività. Quest’ultima è da intendersi come trama costitutiva di tutti i processi che portano l'individuo a superare situazioni critiche, sia di tipo strutturale come problematiche a livello familiare, sia quelle legate allo sviluppo, ed a farne occasione di crescita ed esperienza di sé. Le attività espressive, intese come strumento per la narrazione di sé, come la musica (djset, suonare con la propria band), il ballo (hip-hop, brak dance), la pittura (body painting, graffiti e writing), possono favorire legami sociali, autostima, benessere psicologico e senso del bello, facilitando la comunicazione e l'integrazione sociale. L’intervento inizialmente avrà come focus quello di stabilire una relazione fiduciaria tra l’animatore, interfaccia del e per la realtà istituzionale, ed i leader positivi dei gruppi spontanei, portatori di conoscenze e saperi, con l’obiettivo di incentivare le loro capacità di apprendere ad apprendere nell’ottica di innescare processi generativi di propositività e partecipazione all’interno del gruppo dei pari. In un secondo tempo, l’intento sarà il raggiungimento di una loro completa autonomia nell’organizzazione di attività e iniziative di loro interesse in stretta collaborazione e raccordo con l’Amministrazione Comunale e con gli altri attori sociali (referenti di associazioni giovanili, centri culturali, progetti distrettuali) presenti sul territorio. Ciò permetterà di rendere progetti e attività già esistenti come contenitori visibili e di facile accesso per ragazzi/e di creare iniziative congiunte con le diverse realtà del territorio rivolte ai giovani. Gli animatori, attraverso l’ascolto attivo dei bisogni dei giovani li affiancheranno nella realizzazione di microprogettualità, dove sia possibile effettuare il passaggio dal “saper fare” al “saper far fare”, fornendo strumenti adeguati affinché possano, in autonomia, relazionarsi, costruire rete e collaborazioni con i referenti istituzionali e con i referenti delle risorse formali ed informali presenti all’interno della comunità. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetto Tutti in pista – Che Piacere Progetto Radio Nebbia Progetto Lavoro e sapere Servizi Sert e LOOP 223 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • • 15 Comuni del Distretto. Az. U.S.L. Bologna, LOOP (Laboratorio Osservazione, Organizzazione e Prevenzione) del Servizio prevenzione dei Sert di San Giorgio di Piano e Budrio. Spazio Giovani, Unità Operativa Minori. Referenti delle risorse formali rivolte ai giovani: Centri di aggregazione giovanile (Castel Maggiore, Castenaso, San Pietro in Casale, Trebbo di Reno), Centri Culturali (Bentivoglio e Castenaso) associazioni. La Carovana Società Cooperativa. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • • Personale dell’Ufficio di Piano N.1 Referente di Area N.1 Coordinatore N.4 Animatori di strada RISULTATI ATTESI 1) Integrare le risorse formali rivolte ai giovani 2) Integrare i servizi socio – sanitari e territoriali rivolti ai giovani 3) Creare microprogettualità come momenti di aggregazione per il mondo giovanile. 4) Valorizzare le competenze dei singoli e dei gruppi. 5) Fornire occasioni di scambio volte a trasmettere informazioni relative alle sostanze stupefacenti e alle Dipendenze Comportamentali per favorire una maggior consapevolezza relativa al loro utilizzo. 6) Fornire occasioni di scambio volte a stimolare la riflessione sulle Dipendenze comportamentali INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • • • • • • • • • • • • • • • • N di incontri di Distretto realizzati. N incontri intercomunali (a zona) realizzati. N incontri realizzati con i singoli comuni sede di realizzazione delle microprogettualità N di incontri realizzati con gli altri Progetti distrettuali rivolti ai giovani. N di incontri realizzati con il Progetto Lavoro e Sapere N di incontri realizzati con le risorse formali rivolte ai giovani (CAG, Centri Culturali associazioni, polisportive, parrocchie) N delle risorse formali rivolte ai giovani contattate. . N di incontri con i servizi del territorio (LOOP, Sert, Unità Operativa Minori, Spazio Giovani,) N dei servizi – socio sanitari del territorio che hanno partecipato alle microprogettualità N gruppi naturali monitorati N gruppi naturali agganciati N ragazzi/e rilevati N ragazzi/e contattati N leader positivi individuati. N microprogettualità realizzate. N ragazzi coinvolti nella realizzazione delle microprogetttualità. N ragazzi/e partecipanti alle microprogettualità. Livello di partecipazione mostrato dai ragazzi/e durante le microprogettualità. Livello di soddisfazione mostrato dai ragazzi/e rispetto alle microprogettualità. 224 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ • Qualità della relazione instaurata fra animatori di strada e i ragazzi/e dei gruppi informali PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 74.039,00 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale - € 74.039,00 225 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Scheda n. 30 INTERVENTO/PROGETTO UP & DOWN INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • Promuovere azioni di prevenzione sui rischi connessi all’uso e all’abuso di droghe, alcolici rivolti Promuovere azioni di prevenzione e informazione sull’uso corretto dei nuovi media Sviluppare interventi di prossimità e di educativa di strada SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Ser.T Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Claudia Roma – Ser.T. san Giorgio di Piano 051.66.44.761 Alessandra Di Toma – Ser.T. di Budrio 051.80.99.74 DESTINATARI Diretti: Gruppi classe delle Scuole secondarie di secondo grado e centri di formazione professionale del Distretto Pianura Est 226 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Indiretti: docenti e/o tutor delle Scuole secondarie di secondo grado e centri di formazione professionale del Distretto Pianura Est SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Come Servizio di prevenzione e riduzione dei rischi rispetto alle sostanze stupefacenti, siamo consapevoli che per essere raggiunti dai consumatori o da chi ha domande o considerazioni da porci dobbiamo facilitare il superamento dello stereotipo/equivalenza relativa al binomio uso di sostanze/tossicodipendenza. Conoscere gli operatori LOOP in contesti di piacevolezza e di divertimento in ambienti spesso non usuali per gli /le adolescenti si configura come possibilità per facilitare la costruzione di un ponte tra utenza e Servizio per rendere quest’ultimo maggiormente visibile ed accessibile. La scelta educativa di iniziative a contatto con la natura accompagnate dalla dimensione dell’avventura nasce per rispondere alle esigenze tipiche dell’età adolescenziale (desiderio della scoperta, della ricerca, di indipendenza, di emozioni e di adrenalina,) attraverso un fare insieme in cui la cooperazione ed il sostegno reciproco (comportamenti prosociali) risultano imprescindibili per la buona riuscita delle attività. La possibilità di esperire “emozioni forti”, in un contesto protetto, grazie alla presenza degli educatori e dei coetanei, intesi come contenitore che accoglie e sostiene in un’ottica di condivisione delle difficoltà e delle gioie, può creare le condizioni per facilitare l’aumento della consapevolezza intra ed interpersonale, ovvero a livello individuale e sociale. 1.Presupposti teorico - metodologici La dimensione dell’Avventura, risorsa pedagogica importante del lavoro educativo in adolescenza, viene intesa come strumento per facilitare l’instaurarsi di relazioni positive e come esperienza “.., che tramuta lo sguardo, che trasforma la rassegnazione in curiosità, che riaccende il desiderio. Allena a pensare al nostro mondo come ad una delle tante possibilità, e come tale modificabile, relativo e non solo come pesante eredità.” (E. Varrà, 2010). L’avventura consente la riappropriazione della temporalità; rende possibile l’esplorazione del presente, richiedendo presenza e partecipazione; la proiezione nel futuro, stimolando il desiderio, la voglia di fare e la progettualità; permette di vivere il tempo dell’attesa, del viaggio e del ricordo (passato) che costruisce memoria e quindi storia individuale e collettiva. Tale itinerario, può tradursi, per l’adolescente, come valore aggiunto nel processo, di costruzione della propria identità, compito di sviluppo relativo a questa fascia d’età, non sempre lineare e privo di difficoltà, specialmente all’interno del contesto sociale attuale, quello della postmodernità, in cui le giovani generazioni, presentano, come fattori di rischio, la difficoltà a proiettarsi nel futuro ad a trovare le proprie radici. Le esperienze di gruppo proposte permettono di esperire un agire concreto e non virtuale che supporta il radicamento ed il senso di appartenenza all’interno di mondi e scenari mutevoli (contesti naturali differenti) ma legati da esperienze emotive che facilitano il riconoscimento reciproco e quindi che supportano la definizione di se stessi in relazione agli altri. Altro fattore di rischio, infatti, relativo all’adolescenza, tipico dei nostri tempi, risulta la ridotta capacità di riconoscimento delle proprie emozioni accompagnata dalla presenza di sensazioni di noia e di tentativi di obliarla con protagonismi estemporanei e non esenti da componenti di rischio. L’avventura, intrinsecamente accompagnata da emozioni forti, contrasta questa tendenza, aumentando la capacità di sentire e nominare il proprio vissuto all’interno di contesti relazionali improntati sulla fiducia e sulla reciprocità 227 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ Dal punto di vista pedagogico il lavoro educativo che verrà svolto durante le uscite, farà riferimento ad alcuni nodi centrali che lo definiscono. L’identità ovvero la possibilità di esprimere diversi percorsi identitari con coetanei che fungono da specchio e con adulti di riferimento che servono da modello alternativo alle figure genitoriali ed alle icone mediatiche. Si costruiscono attività che permettono di sperimentare ruoli diversi così da provare situazioni identitarie differenti da quelle date. La fiducia ovvero offrire l’opportunità a ragazzi/e di costruire legami fiduciari con coetanei e con adulti significativi in modo da permettere a chi è in una situazione di sospensione, di transizione tipico dell’adolescenza, di trovare un contesto nel quale sperimentare la propria dimensione esistentiva. L’attenzione alla stima di sé, alla gestione dell’emotività, alla socializzazione, alla conoscenza di un contesto diverso da quello quotidiano come fattori cardine da tenere in considerazione nel percorso con il soggetto. Le regole ovvero la possibilità di vivere un contesto in cui sperimentare il rapporto con norme semplici e condivise come assunzione di responsabilità relazionali e regole date; di svolgere delle tappe importanti nel percorso di assunzione dei limiti imposti dalla società attraverso la loro cocostruzione all’interno di un contesto condiviso. La possibilità di sviluppare nel percorso di crescita un set adeguato di life skill, ossia attitudini, capacità di scelta ed di apprendere ad apprendere che permettano di sviluppare comportamenti positivi ed efficaci rispetto alle domande e alle sfide della vita quotidiana Le autonomie ovvero l’opportunità di accompagnare in maniera tutelata lo sviluppo delle competenze personali verso l’individuazione dei percorsi di autonomizzazione; favorire per ragazzi e ragazze la sperimentazione dei propri desideri in maniera tutelata ed in relazione con la realtà circostante, le norme sociali condivise e le regole che le situazioni impongono. L'iniziativa ovvero la possibilità di provare attività ludiche con figure educative in grado di aiutare ragazzi/e ad evidenziare obiettivi e modalità per raggiungerli, così da potersi confrontare con gli aspetti positivi e negativi del progettarsi e del progettare insieme. Questi temi pedagogici si tradurranno in attività sostenute da strategie adeguate e mirate a promuovere il cambiamento inteso come percorso di crescita ed opportunità di valorizzazione del soggetto. Obiettivi generali 1) Stimolare e accompagnare percorsi di crescita e di autonomia individuali e di gruppo. 2) Favorire la conoscenza dei Servizi prevenzione del territorio in particolare del Servizio LOOP Obiettivi intermedi 1a) Favorire la consapevolezza delle proprie emozioni. 1b) Stimolare maggiore flessibilità cognitiva e capacità di adattamento all’ambiente circostante. 1c) Aumentare la conoscenza di sé attraverso il rapporto corpo-spazio, individuo-gruppo, gruppo-ambiente. 1d) Promuovere le risorse e le competenze individuali e di gruppo (creatività, protagonismo, socializzazione, cooperazione, autorganizzazione, ecc). 1e) Stimolare stili di aggregazione e di gestione del tempo libero alternativi a quelli abitualmente adottati sia come singoli che come gruppo. 2a) Facilitare la vicinanza con il Servizio Loop e stimolare l’utilizzo degli sportelli Loop attivi nelle scuole e nel territorio. AZIONI PREVISTE Il progetto prevede la possibilità di offrire 9 uscite corrispondenti al numero di indirizzi scolastici presenti nelle scuole secondarie di secondo grado e nei centri di formazione presenti del distretto. Nello specifico: 3 per ISIS Keynes, 4 per ISIS G. Bruno, 1 per Futura, 1 per Form. Art. 228 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ La fase preparatoria sarà dedicata alla socializzazione della proposta con le referenti delle diverse scuole per individuare le classi cui proporre l’attività. La fase organizzativa sarà costruita con i docenti di riferimento delle classi per individuare date e tipologia di uscita più adeguata alla classe. La proposta sarà condivisa con il gruppo classe in un incontro dedicato in cui presentare l’iniziativa. Dopo aver vissuto l’esperienza ci sarà un incontro con il gruppo classe realizzato con risorse del Servizio Loop in cui riflettere su ciò che si è vissuto e sulle connessioni tra l’esperienza e il mondo dei comportamenti associati al consumo di sostanze. Le attività svolgono una molteplicità di funzioni: forniscono esperienze concrete in cui i ragazzi/e misurano le loro capacità di far fronte a difficoltà reali consentendo di definirsi in rapporto alle loro capacità e ai loro limiti; forniscono occasione di riconoscimento da parte di altri e di assunzione di responsabilità personali. Aiutano inoltre a comprendere i propri comportamenti in situazioni reali, a porsi degli obiettivi a breve termine che possono essere verificati nel tempo, a ridefinire le proprie modalità di relazione con l’ambiente fisico e sociale con cui vengono a contatto Sono previste 9 uscite giornaliere La proposta prevede luoghi differenti che saranno praticabili in relazione al periodo in cui verranno svolte le uscite. Escursione speleologica alla Grotta della Spipola, all’interno del Parco regionale dei Gessi e dei Calanchi dell’Abbadessa. La Grotta della Spipola, ambiente non attrezzato, privo di illuminazione e passerelle, permette di vivere un’esperienza con valenze educative diverse. La sperimentazione di essere in un luogo differente da quelli ordinari, richiede il riconoscimento delle proprie capacità motorie e sensoriali e di confrontarsi con le emozioni che scaturiscono dall’entrare in contatto con elementi come il buio, il silenzio, il freddo e la dilatazione del tempo percepito, permettendo di acquisire maggiore consapevolezza di sé. Contemporaneamente si ha la possibilità di scoprire il gruppo come risorsa con cui condividere sensazioni, emozioni, ricerca di soluzioni di fronte a situazioni non banali, e, successivamente, terminata l’esperienza, di narrare e condividere i propri vissuti insieme agli altri. Parco Acrobatico Forestale, Triton’s Park Adventure a Monghidoro. L’esperienza al parco acrobatico si caratterizza come un attività che, svolgendosi staccati da terra, coinvolge tutte le dimensioni della sensorialità e richiede la messa in gioco delle proprie capacità motorie, costringendo a prenderne consapevolezza. I primi elementi con cui ci si confronta sono: l’equilibrio, l’altezza, le vertigini, la ricerca di soluzioni per affrontare i percorsi, il vuoto e l’adrenalina. Il gruppo diventa la risorsa con cui condividere soluzioni ed emozioni e con cui costruire memoria collettiva e appartenenza. Attività di arrampicata sportiva anche l’arrampicata agisce fortemente nella relazione corpo/mente/gruppo. Adrenalina, paura, sfida sono elementi che si attivano quando la peerosna si mette in gioco nel rapporto con la verticalità e il vuoto. L’esperienza dell’arrampicata coniuga la dimensione individuale con quella del gruppo: si è soli nell’atto dell’arrampicare ma con il gruppo che guarda e partecipa al nostro agire. Questo elemento stimola anche la ridefinizione dei ruoli all’interno del gruppo permettendo l’emersione di capacità che possono distribuire diversamente le leadership o le identità consolidate riattivando così spazi di cambiamento e relazione tra gli appartenenti al gruppo stesso. EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO • • Onde Anomale Tutti Pista – Che Piacere Promozione di percorsi di scelta consapevole 229 __________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________ ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • Istituti di Istruzione Secondaria di II grado, Enti di formazione professionale del Distretto Pianura Est RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori del Servizio LOOP dei Distretti AUSL di San Giorgio di Piano e di Budrio RISULTATI ATTESI • • • • Aumento dell’utilizzo degli sportelli di ascolto LOOP nelle scuole e sul territorio; Aumento della conoscenza e visibilità del Servizio LOOP Aumento della capacità di scelta individuale e di gruppo rispetto agli stili di vita Aumento della consapevolezza rispetto ai comportamenti agiti e agli stili di vita praticati INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • • n. incontri tra referente Ser.T. e educatori Servizio Loop n. incontri con Ufficio di Piano di aggiornamento e verifica n. incontri con docenti per presentare e programmare le uscite n. uscite realizzate n. studenti e studentesse raggiunti PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € / 230 231 232 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ 233 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ OBIETTIVI PRIORITARI BIENNIO 2013-2014 OBIETTIVI PRIORITARI 2013/2014 DISTRETTO PIANURA EST • • Promuovere la conoscenza della lingua italiana • Riconoscere e valorizzare il contesto pluriculturale e rafforzare la coesione sociale • • PROGETTI PROGRAMMA ATTUATIVO 2013 • • La comunità che cambia: ciclo di incontri per ripensare il rapporto tra immigrazione e territorio • Punto Migranti: • Informazione, orientamento e consulenza sulle procedure relative al soggiorno • Mediazione Culturale • Orientamento ai servizi del territorio • Supporto alla compilazione dei kit per il rilascio dei permessi di soggiorno • Consulenza rivolta ai servizi • Formazione degli operatori comunali su normativa Centro di consultazione culturale Garantire piena opportunità di accesso ed equità di trattamento nei servizi del territorio ai cittadini di origine straniera Promuovere attività di informazione, orientamento e consulenza in materia di immigrazione straniera • • Promuovere azioni di contrasto al razzismo e alle discriminazioni Piano distrettuale per l’insegnamento della lingua italiana Tavolo di coordinamento distrettuale per l’insegnamento della lingua italiana • • Nodo di raccordo distrettuale e antenne della rete regionale contro le discriminazioni in tutti i Comuni del Distretto Promozione di iniziative nell’ambito della Settimana d’azione contro il razzismo 234 235 236 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ PUNTO MIGRANTI CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il Progetto Punto Migranti, realizzato dalla coop Lai-momo, è proseguito in sostanziale continuità con gli anni precedenti. È stata mantenuta l’apertura settimanale in tutti i Comuni del Distretto; hanno una doppia apertura i Comuni di Castel Maggiore, Molinella e San Pietro in Casale. Le attività sono riassumibili in due macro categorie: - attività di front office: informazione e orientamento sul soggiorno e la permanenza in Italia, funzionamento dei servizi territoriali, supporto alla comprensione e compilazione di modulistica per il rilascio/rinnovo permessi di soggiorno, mediazione linguistico-culturale; - attività di back office: consulenze ai servizi, mediazione linguistico-culturale, traduzioni, accompagnamento utenti, collaborazioni con l’associazionismo locale e collaborazioni nella realizzazione di Eventi locali. Il trend degli accessi al front office è in costante aumento: i colloqui effettuati hanno visto un incremento tra il 2011 e il 2012 del 19,7%. Il numero degli utenti degli sportelli è invece più o meno stabile (è aumentato solo dello 0,9%), e in diversi Comuni è diminuito. Risulta pertanto evidente un aumento dei casi seguiti con un numero più alto di colloqui. Da gennaio a dicembre 2012 si registrano 5.332 utenti, per 13.274 colloqui. Sportelli Punto Migranti dati gennaio – dicembre 2011 e 2012 COMUNE ARGELATO BARICELLA BENTIVOGLIO BUDRIO CASTELLO D’ARGILE CASTEL MAGGIORE CASTENASO GALLIERA GRANAROLO DELL’EMILIA MALALBERGO MINERBIO MOLINELLA PIEVE DI CENTO SAN GIORGIO DI PIANO SAN PIETRO IN CASALE TOTALE UTENTI 2011 188 246 321 276 277 355 305 339 191 374 275 644 479 291 724 5.285 UTENTI 2012 200 214 403 291 242 515 259 304 159 343 216 782 390 374 640 5.332 COLLOQUI 2011 334 519 976 518 507 905 445 638 418 720 622 1303 913 733 1537 11.088 COLLOQUI 2012 448 506 1129 569 501 1588 424 792 420 786 584 1728 940 1045 1814 13.274 È continuata anche l’attività dedicata al supporto alla compilazione dei kit per il rilascio e il rinnovo di alcune tipologie di permessi di soggiorno, che ha visto un elevato aumento (del 73,8% tra il 2011 e il 2012). 237 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ Supporto alla compilazione di kit, dati gennaio – dicembre 2012 COMUNE Argelato Baricella Bentivoglio Budrio Castel Maggiore Castello d'Argile Castenaso Galliera Granarolo dell'Emilia Malalbergo Minerbio Molinella Pieve di Cento San Giorgio di Piano San Pietro in Casale NUMERO MODULI COMPILATI IN MODALITA' CARTACEA Carte di Permessi di soggiorno Soggiorno (compilate (compilati in in modalità modalità cartacea) cartacea) 31 36 71 82 73 35 37 23 69 32 43 17 52 32 33 43 Tot. Comune 2012 Tot. Comune 2011 67 153 108 60 101 60 84 76 33 79 65 51 71 54 48 52 43 51 94 42 54 72 112 65 35 112 112 40 89 184 224 105 38 68 101 94 35 28 63 31 94 68 TOT. 162 1.630 111 938 Tra le attività extra-sportello dedicate ai servizi e al territorio, nel periodo gennaio-dicembre 2012 sono stati realizzati i seguenti interventi: • Consulenza al sistema dei servizi: 634 interventi • Mediazione linguistica c/o i servizi: 195 interventi • Traduzioni scritte: 33 traduzioni • Accompagnamenti utenti ad altri servizi: 17 • Incontri con associazionismo locale: 26 • Interventi di sostegno e collaborazione nella realizzazione di eventi: 10 Ore di mediazione linguistica-culturale utilizzate, dati gennaio – dicembre 2012 Comune Argelato Baricella Bentivoglio Budrio Castel Maggiore Castello d'Argile Castenaso Galliera Granarolo dell'Emilia Malalbergo Minerbio Ore totali mediazione 21 34,25 7 28 87,25 10,5 8 50 25,5 61,75 30 238 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ Molinella Pieve di Cento San Giorgio di Piano San Pietro in Casale AZIENDA USL SUPERVISIONE TOTALE 63,25 21,5 39,25 70,5 45,5 56 659,25 PIANO DISTETTUALE DELLA LINGUA ITALIANA CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Nel corso del 2012 è proseguita la programmazione di corsi di lingua italiana rivolti a cittadini stranieri. I corsi, realizzati dalla Coop Lai-Momo, sono stati programmati a partire dalle richieste pervenute presso gli Sportelli Punto Migranti e da una mappatura dell’offerta di corsi di italiano già presenti, per garantire una disponibilità di corsi uniforme su tutto il Distretto. I corsi, organizzati con l’obiettivo di soddisfare i diversi bisogni formativi dei cittadini stranieri residenti sul territorio, sono stati di livello alfabetizzazione, elementare, elementare/medio, ovvero rivolti a: - adulti con bassa scolarità, non alfabetizzati in lingua madre e con conoscenze quasi nulle della lingua italiana; - adulti alfabetizzati, ma con scarse conoscenze grammaticali e un sufficiente livello di comprensione orale; - adulti che hanno già frequentato almeno un corso di italiano L2 o hanno acquisito una padronanza di base (in fase di comprensione e produzione orali) della lingua italiana. Da gennaio e dicembre 2012 sono stati attivati 12 corsi con un totale di 126 partecipanti: COMUNE CASTEL MAGGIORE DATA INIZIO DATA FINE ISCRITTI SELEZIONATI IN BASE AL LIVELLO PARTECIPA NTI AL 70% 26/01/2012 22/03/2012 22 22 11 CASTELLO D’ARGILE 24/01/2012 22/03/2012 20 18 14 MALALBERGO 23/01/2012 19/03/2012 27 17 11 MOLINELLA 26/01/2012 14/03/2012 24 19 10 ARGELATO 12/04/2012 07/06/2012 17 15 9 BUDRIO 12/04/2012 11/06/2012 16 16 11 SAN GIORGIO DI PIANO 13/04/2012 12/06/2012 19 19 15 CASTENASO 23/10/2012 18/12/2012 19 18 15 GRANAROLO 23/10/2012 18/12/2012 28 22 14 MALALBERGO 22/10/2012 19/12/2012 25 20 17 PIEVE DI CENTO 23/10/2012 12/12/2012 22 19 15 SAN PIETRO IN CASALE TOTALE 23/10/2012 19/12/2012 32 20 19 145 126 81 Nel corso del 2012 è proseguita l’attività del Tavolo distrettuale per il coordinamento dell’offerta di corsi di italiano, composto dai Centri Territoriali Permanenti di Budrio e San Giovanni in Persiceto, dall’Ancescao e dalla Coop Lai-momo, coordinato dall’Ufficio di Piano. 239 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ Il coordinamento distrettuale ha portato ad una programmazione congiunta, che è stata realizzata tenendo in considerazione diversi aspetti, che vanno dal livello di conoscenza della lingua, alla disponibilità di fasce orarie diversificate, alla mobilità sul territorio. A seguito di questa complessa organizzazione è stato realizzato un volantino unico che contiene l’offerta formativa del territorio per l’anno scolastico 2012-2013, per un totale di 30 corsi: 5 da Ancescao; 8 dai Centri Territoriali Permanenti di Budrio e San Giovanni in Persiceto; 3 dal Piano territoriale provinciale nell’ambito del Piano territoriale provinciale di interventi finalizzati alla diffusione della lingua italiana per cittadini extracomunitari e realizzati dalla Cooperativa Lai-momo; 14 dai Comuni del Distretto Pianura Est nell'ambito del Programma Attuativo 2012 e realizzati dalla Coop Lai-momo. Gli Sportelli Punto Migranti hanno orientato ai diversi corsi presenti sul territorio i cittadini stranieri in base al loro bisogno specifico e hanno raccolto le iscrizioni ed effettuato i test di ingresso (ad esclusione degli allievi dei corsi dei CTP). Hanno frequentato i corsi un totale di 577 persone. SERVIZIO CIVILE REGIONALE PER GIOVANI STRANIERI CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il Distretto Pianura Est, in collaborazione con Arci, promuove dal 2008 progetti di Servizio Civile Regionale rivolto a giovani stranieri. Nell’aprile 2012 ha preso servizio la nuova volontaria, impiegata nell’ambito delle politiche giovanili distrettuali; nello specifico, ha collaborato alle diverse attività previste dal progetto Eurodesk. La volontaria ha collaborato all’organizzazione e alla promozione del ciclo di iniziative “La comunità che cambia. Ciclo di iniziative per ripensare il rapporto tra immigrazione e territorio”. Da settembre 2012 la volontaria è stata coinvolta nelle attività del progetto “Azioni di mobilità per i giovani” e nel supporto alla realizzazione al Piano distrettuale della lingua italiana. L’8 aprile 2013 hanno preso servizio due volontari di origine straniera presso i Comuni di Pieve di Cento e Castello d’Argile all’interno del Bando straordinario di servizio civile a favore delle zone terremotate “Per Daniele: straordinario come voi”. “LA COMUNITA’ CHE CAMBIA”: PROMOZIONE DELLA CONOSCENZA DEL FENOMENO MIGRATORIO CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO La seconda edizione del progetto – prevista dal Programma Attuativo 2011 – è stata realizzata tra il marzo e il maggio 2012 e ha visto la promozione delle seguenti iniziative: Titolo Iniziativa “Dicono di me, ma sarà vero”? Seconde generazioni e dialogo interculturale Comune Data Baricella 17.03.12 San Pietro in Casale 26.03.12 Mercato del lavoro e cittadini stranieri. Persistenze e mutamenti negli anni della crisi Bentivoglio 28.04.12 Una comunità che dà asilo. Riflessioni e buone pratiche sul percorso di San Giorgio 19.05.12 Presentazione Dossier Caritas Migrantes 2011 “Oltre la crisi insieme” 240 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ richiesta di asilo di Piano Intercultura a scuola. Strategie, risorse e prospettive Proiezione del documentario ”Benvenuti in Italia" Iniziativa prevista ma annullata a causa del terremoto Argelato Pieve di Cento Malalbergo 26.05.12 24.05.12 25.05.12 Le iniziative “Dicono di me, ma sarà vero”? Seconde generazioni e dialogo interculturale e la Presentazione Dossier Caritas Migrantes 2011 “Oltre la crisi insieme” sono state promosse nell’ambito del progetto provinciale “Settimana contro il razzismo 2012” Le 5 iniziative hanno avuto un buon successo di pubblico (in alcune casi c’è stata una grande partecipazione, in altri inferiore alle aspettative), per un totale complessivo di circa 180 persone partecipanti. La terza edizione della rassegna, programmata nell’ambito del Programma Attuativo 2012, viene realizzata tra il marzo e il giugno 2013. RETE REGIONALE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il Distretto di Pianura Est ha aderito alla Rete regionale contro le discriminazioni, che è costituita da soggetti, distribuiti su tutto il territorio regionale, appositamente formati e dotati di strumenti di raccolta, lettura, analisi ed intervento sul fenomeno discriminatorio. Le attività, portate avanti dagli Sportelli Punto Migranti presenti in tutti i Comuni del Distretto, prevedono funzioni di osservazione e monitoraggio, di ascolto, consulenza e orientamento alle vittime di discriminazione, di rimozione delle condizioni discriminatorie e di promozione delle pari opportunità; il Centro focalizza l’attenzione sulle questioni etnico-razziali e religiose, ma si occupa di tutte le forme di discriminazione, legate a sesso, origine etnica o sociale, caratteristiche genetiche, lingua, religione, età, handicap, orientamento sessuale. Nell’arco del 2012 sono stati seguiti dagli Sportelli Punto Migranti 3 casi (uno del Comune di Castel Maggiore, uno di Granarolo e uno di San Pietro in Casale). Nell’ambito della “Settimana contro il razzismo 2012” sono state proposte le iniziative “Dicono di me, ma sarà vero”? Seconde generazioni e dialogo interculturale e la Presentazione Dossier Caritas Migrantes 2011 “Oltre la crisi insieme”. CENTRO DI CONSULTAZIONE CULTURALE (C.C.C.) CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO PIANURA EST Nel corso del 2012 sono state realizzate le seguenti attività: a) Sono stati effettuati due incontri di follow up relativi ai casi inviati nel 2011 dai Servizi del Distretto Pianura Est. Il primo ha riguardato un caso congiunto tra Ussi Disabili Adulti e CSM di S. Giorgio di Piano, per cui si è valutato insieme agli operatori invianti l’andamento del caso, che pare procedere bene, con un buon inserimento del paziente in programmi riabilitativi e maggiore adesione alle cure farmacologiche prescritte, avendo particolare attenzione al gradimento e alle osservazioni che gli invianti avevano da prospettare circa i suggerimenti emersi nella consultazione del nostro CCC. A questo riguardo va segnalato che il gradimento e l’apprezzamento sono stati di buon livello professionale. Il secondo intervento di follow up è stato invece presso la struttura per donne e bambini stranieri di Imola, dove è tuttora inserita una donna marocchina con due figli minorenni. Il caso che ci aveva molto impegnato nel 2011 è stato quindi rianalizzato con le operatrici di 241 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ “Trama di terre” di Imola e i Servizi Sociali per Minori del Distretto che avevano proposto l’avvio della nostra consultazione. b) Il nostro CCC si è quindi interessato, su richiesta della Direzione del DSM-DP, di operare a supporto dei servizi sociali e sanitari impegnati nel difficile periodo del post terremoto nella zona del Distretto Pianura Ovest con consulenze e riunioni su alcune situazioni emerse soprattutto nei campi data la evidente incidenza di famiglie straniere lì accolte. Si sono svolti infatti incontri di supervisione su alcune situazioni cliniche che vedevano coinvolti più servizi della zona: sia il Spdc di S. Giovanni in Persiceto, sia la NPIA che il CSM locali, sia i Servizi Sociali dei Comuni nelle persone specifiche di Assistenti sociali e Operatori sociali della zona. Per tutti gli interventi effettuati in quell’area non sono stati richiesti contributi o rimborsi dal fondo stabilito dal Distretto Pianura Est. c) Siamo stai quindi contattati dai Servizi Sociali del Distretto di Casalecchio per alcune consultazioni riguardanti in particolare tre donne somale ospiti di un appartamento messo a disposizione nell’ambito dei piani di supporto nella cosiddetta “Emergenza Nord-Africa” che ha impegnato più servizi della nostra Regione nel 2011-2012. In questi casi si è trattato di diversi incontri con operatori sociali della zona e di favorire una lettura multidisciplinare del disagio segnalato da alcune ospiti favorendo alla fine un invio più appropriato al CSM locale di Casalecchio che partecipava a tutti gli incontri del gruppo del Centro di Consultazione Culturale. Anche in questo caso non sono stati richiesti rimborsi specifici gravanti sul finanziamento dei Piani di Zona di Pianura Est. d) Su richiesta dei sanitari del CSM Pianura Ovest e in accordo con i Servizi Sociali dei Comuni del Distretto abbiamo organizzato e svolto una giornata di formazione il 20 dicembre 2012 dal titolo “Salute e migrazione a Pianura Ovest”. Riprendendo i temi emersi dal lavoro sul campo con le diverse figure professionali sanitarie e sociali del territorio, sono stati rianalizzati e approfonditi i nodi evidenziati nelle consultazioni secondo le linee teoriche che motivano gli interventi multidisciplinari del CCC: si è trattato in sostanza, partendo dalla pratica e dalle azioni svolte, di dare una lettura psicopatologica, antropologica e sociologica a quei temi che sono stai sollevati. La giornata di formazione di 8 ore ha anche avuto al suo interno una parte laboratoriale che ha permesso una più efficace partecipazione attiva degli iscritti. La giornata è stata inserita nel Piano della Formazione del DSM-DP e finanziata con le risorse del Dipartimento stesso. Le attività di consultazione, anche nel 2012, ci appaiono avvalorare l'idea che l'approccio multidisciplinare perseguito dal Centro di Consultazione Culturale consenta sia di comprendere in maniera maggiormente efficace quale siano i fattori socio-culturali che agiscono sulla salute dei pazienti/utenti, sia di indicare le possibili strategie di risoluzione. I follow up svolti per i casi sottoposti a consultazione hanno infatti riportato dati ancora una volta incoraggianti per le ricadute sia sui soggetti stessi che per le equipe invianti. Nonostante ciò permane a Pianura Est da parte di diversi Servizi la tendenza ad avviare di rado i soggetti al Centro di Consultazione Culturale. Appare quindi doveroso da parte nostra riflettere su questa criticità della scarsità degli invii insieme ai vari attori e operatori del Distretto e rilanciare le attività per la prossima programmazione. 242 243 244 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ PROGRAMMA PROVINCIALE DENOMINAZIONE INTERVENTO Osservatorio delle immigrazioni X In continuità con l’anno precedente Di nuova attivazione Soggetto capofila dell’intervento Provincia di Bologna Raffaele Lelleri Servizio Politiche e Sociali per la salute, Responsabile dell’intervento: Ufficio Politiche dell'immigrazione (nominativo e recapiti) [email protected] tel. 051 6598992 fax 051 6598620 L'attività di raccolta ed elaborazione dati e la redazione Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto dell'Annuario statistico, nonché la ricerca di capofila e/o responsabile dell’intervento) approfondimento tematico, saranno realizzati in collaborazione con soggetti esterni. La realizzazione delle attività dell’Osservatorio richiede Istituzioni/attori sociali coinvolti (per l’attivazione di rapporti di collaborazione con una ciascuno precisare tipologia e pluralità di soggetti pubblici e privati, sia quali fonti di denominazione) informazione che quali destinatari delle informazioni stesse. Data la natura del progetto, si considerano destinatari diretti e indiretti delle sue attività: i servizi della Provincia e dei Comuni del territorio provinciale, gli N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità Enti pubblici e gli organismi del privato sociale, gli e possibilità di indicare specifici target di studenti, i ricercatori, gli oltre 5.500 iscritti alla popolazione destinatari dell’intervento) Newsletter e, in generale, i cittadini italiani e stranieri che fruiscono delle informazioni raccolte, elaborate e diffuse dall’Osservatorio. Fornire agli Enti locali ed a tutti i soggetti interessati uno strumento di orientamento e sostegno alla programmazione ed al monitoraggio e valutazione degli interventi in tema di immigrazione. Disporre di informazioni quantitative e qualitative Obiettivi dell’intervento (precisando aggiornate sulla presenza e le modalità di insediamento eventuali integrazioni con altre aree ed integrazione della popolazione immigrata nel d’intervento) territorio provinciale. Mantenere un punto di consultazione e di documentazione in grado di fornire e diffondere informazioni sul fenomeno migratorio a livello locale, con opportuni riferimenti alle dimensioni regionale e nazionale. • Raccolta, elaborazione e analisi del materiale statistico e documentale proveniente da diverse fonti, con particolare attenzione agli enti che Azione/i previste (descrizione delle producono informazioni sulla popolazione straniera principali attività che compongono immigrata nel territorio della provincia di Bologna; l’intervento) • Produzione di un Dossier-Annuario contenente la raccolta e analisi di dati statistici sul fenomeno migratorio a Bologna e provincia, con opportuni 245 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ • • • • • Ambito territoriale di realizzazione: Provinciale X specificare: Distrettuale specificare: Altro specificare: richiami al quadro regionale e nazionale, riferiti a diverse aree di interesse, tra le quali: demografia, lavoro, scuola e formazione, giustizia, casa, ecc.; Produzione di Newsletter elettroniche, per la diffusione di informazioni sui temi dell'immigrazione; Consultazione, presso la Biblioteca dell'Istituzione G.F. Minguzzi, del materiale documentale archiviato; Realizzazione di una ricerca di approfondimento i cui contenuti saranno definiti sulle base delle sollecitazioni emerse dal Tavolo tematico immigrazione dei Piani di zona; Mantenimento e sviluppo del sito web dedicato all'immigrazione della Provincia di Bologna; Realizzazione di uno studio di approfondimento sulla gestione dell'Emergenza nord-Africa in provincia di Bologna. Territorio provinciale di Bologna Personale afferente all'Amministrazione provinciale: 1 Responsabile Ufficio Immigrazione 1 Responsabile Osservatorio delle Immigrazioni 1 Responsabile Settore Documentazione Istituzione Risorse umane che si prevede di impiegare: Minguzzi numero e qualifica degli operatori 1 Responsabile Ufficio Amministrativo Ente di Appartenenza 2 Funzionari Ufficio Amministrativo Personale afferente ai soggetti esterni che collaborano con l'Osservatorio e che sarà quantificato in fase di realizzazione delle attività Effetti attesi e indicatori di monitoraggio/valutazione (biennio 201314) Piano finanziario: Numero newsletter prodotte (almeno 20) Annuario statistico (1) Report di ricerca (2) Spesa totale prevista Quota regionale 17.000 Euro 17.000 Euro 246 Eventuale quota di altri soggetti da specificare __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ PROGRAMMA PROVINCIALE DENOMINAZIONE INTERVENTO Assistenza al funzionamento del consiglio dei cittadini stranieri e apolidi della provincia di Bologna X In continuità con l’anno precedente Di nuova attivazione Soggetto capofila dell’intervento Responsabile dell’intervento: (nominativo e recapiti) Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto capofila e/o responsabile dell’intervento) Istituzioni/attori sociali coinvolti (per ciascuno precisare tipologia e denominazione) Provincia di Bologna Rita Paradisi Servizio Politiche e Sociali per la salute, Ufficio Politiche dell'immigrazione [email protected] tel. 051 6598626 fax 051 6598620 Ufficio Politiche dell'Immigrazione Ufficio Amministrativo del Servizio Politiche sociali e per la salute Osservatorio delle Immigrazioni Servizio di Comunicazione Servizi Ausiliari • Il Consiglio e la Giunta provinciali; • L’Assemblea del Nuovo Circondario imolese; • La Conferenza Metropolitana dei Sindaci; • I Comuni del territorio provinciale. Diretti: i 30 Consiglieri. N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità e possibilità di indicare specifici target di Indiretti: tutti i cittadini, con particolare riferimento ai popolazione destinatari dell’intervento) cittadini stranieri; gli organismi istituzionali sopracitati. Obiettivi dell’intervento (precisando Supportare l’attività del Consiglio dei cittadini stranieri eventuali integrazioni con altre aree e apolidi della Provincia di Bologna. d’intervento) • Assistenza alle sedute del Consiglio, organizzazione della logistica degli incontri, invio convocazioni, redazione dei verbali e delle delibere; Azione/i previste (descrizione delle • Collaborazione con l’Ufficio di Presidenza del principali attività che compongono Consiglio per: revisione ortografica dei documenti l’intervento) elaborati, organizzazione di attività eventualmente promosse; • Stanziamento dei rimborsi previsti. Ambito territoriale di realizzazione: Provinciale X specificare: Distrettuale specificare: Territorio provinciale di Bologna Altro specificare: Risorse umane che si prevede di impiegare: numero e qualifica degli operatori Ente di Appartenenza Personale afferente all'Amministrazione provinciale: 1 Responsabile Ufficio Immigrazione 1 Responsabile Ufficio Amministrativo 1 Responsabile Osservatorio delle Immigrazioni 1 Addetto stampa 247 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ Effetti attesi e indicatori di monitoraggio/valutazione Piano finanziario: 1 Segreteria Amministrativa 3 Ausiliari Gli effetti attesi riguardano principalmente la possibilità di un'effettiva partecipazione dei rappresentanti dei cittadini stranieri nelle scelte di governo della cosa pubblica. Indicatori di monitoraggio: n° sedute (almeno 3 annuali) Quota Eventuale quota di Spesa totale prevista regionale altri soggetti da 5.255 euro 5.255 euro specificare 248 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ PROGRAMMA PROVINCIALE DENOMINAZIONE INTERVENTO Sostegno e qualificazione della rete di soggetti attivi nell'insegnamento della lingua italiana ai cittadini stranieri X In continuità con l’anno precedente Di nuova attivazione Soggetto capofila dell’intervento Provincia di Bologna Rita Paradisi Servizio Politiche e Sociali per la salute, U.O. Politiche dell'immigrazione [email protected] tel. 051 6598626 fax 051 6598620 Responsabile dell’intervento: (nominativo e recapiti) Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto capofila e/o responsabile dell’intervento) Istituzioni/attori sociali coinvolti (per ciascuno precisare tipologia e denominazione) N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità e possibilità di indicare specifici target di popolazione destinatari dell’intervento) Obiettivi dell’intervento (precisando eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) STAFF DI PROGETTO: Tiziana di Celmo, Stefania Sabella, Maria Cecilia Vicentini Servizio Scuola e Formazione, U.O. Programmazione Offerta Formativa Integrata e Servizi di supporto al sistema scolastico e formativo Raffaele Lelleri, Osservatorio delle Immigrazioni Alessandro Zanini, Settore Documentazione, Istituzione Minguzzi Parte dell'attività è realizzata dalla rete dei Centri territoriali permanenti per l'istruzione degli adulti, da Enti di formazione professionale e soggetti del terzo settore selezionati dai Distretti del territorio provinciale Provincia di Bologna Distretti e Comuni del territorio provinciale Prefettura di Bologna Questura di Bologna Ufficio Scolastico Provinciale Centri Territoriali per l'Educazione degli Adulti CD/Lei – Settore Istruzione - Comune di Bologna Centri di formazione professionale Soggetti del terzo settore Diretti: cittadini stranieri allievi dei corsi di italiano L2; docenti di italiano L2; organizzazioni che erogano corsi di italiano L2 in provincia di Bologna. Indiretti: la cittadinanza straniera e, in generale, il sistema pubblico e privato attivo sul territorio provinciale nell'insegnamento dell'italiano ai cittadini stranieri. Il progetto si propone di meglio coordinare e qualificare la rete dei soggetti pubblici e del privato sociale che programmano, sostengono ed erogano corsi di lingua 249 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ Azione/i previste (descrizione delle principali attività che compongono l’intervento) italiana ed educazione civica ai cittadini stranieri, sia sostenendo l'offerta formativa sia rafforzando la sinergia fra sistema formale e sistema non formale attivo nell'insegnamento dell'italiano L2 sul territorio della provincia di Bologna. Il progetto risponde altresì alle esigenze poste dalla normativa in merito alla certificazione della conoscenza della lingua italiana ai fini del rilascio del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo e della sottoscrizione dell'Accordo di Integrazione. • Sostenere la realizzazione di corsi di lingua italiana rivolti ai cittadini stranieri, coerenti con i Livelli di insegnamento definiti dal Quadro comune europeo di riferimento per le lingue e che conducano all'attestazione necessaria ai sensi di legge; • Ideare e realizzare percorsi di formazione e aggiornamento volti alla qualificazione delle realtà del sistema non formale attive in questo campo; • Sviluppare ulteriormente il sito web dedicato e proseguire l'attività di mappatura e pubblicizzazione on-line dell’offerta formativa; • Redigere e promuovere la sottoscrizione di un protocollo provinciale che favorisca la collaborazione fra i soggetti del sistema non formale e le istituzioni scolastiche, allo scopo di favorire l'accesso della cittadinanza straniera alle attestazioni e certificazioni previste dalla normativa; • Coordinare il monitoraggio delle azioni intraprese e la gestione della progettazione in essere sul territorio provinciale, anche attraverso il coordinamento del Tavolo Interistituzionale appositamente costituito; • Coordinamento dei sottogruppi di lavoro del Tavolo costituiti per la gestione dei singoli progetti in essere: “Piano di lingua italiana-2012-13; progetto FEI regionale “Parole in gioco 2” e, in caso di sua approvazione, progetto FEI provinciale “Come d'Accordo”; • Partecipazione alla progettazione e gestione delle azioni poste in capo alla Provincia del nuovo FEI regionale “Parole in Gioco 3”. Ambito territoriale di realizzazione: Provinciale X specificare: Distrettuale specificare: Altro specificare: Territorio provinciale di Bologna Risorse umane che si prevede di impiegare: numero e qualifica degli operatori Ente di Appartenenza Personale dell'Amministrazione provinciale di Bologna: 1 Responsabile Ufficio Immigrazione 1 Responsabile Ufficio Programmazione attività formative 1 Collaboratore esterno Ufficio Programmazione attività formative 1 Responsabile Osservatorio delle Immigrazioni 250 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ 1 Responsabile Ufficio Amministrativo 1 Funzionario Ufficio Amministrativo 1 Responsabile Settore Documentazione Istituzione Minguzzi Effetti attesi e indicatori di monitoraggio/valutazione Piano finanziario Altro personale afferente alla rete dei CTP, ai Distretti ed agli altri soggetti coinvolti, che sarà quantificato in fase di realizzazione delle attività N° allievi formati in italiano L2 (almeno 300) N° docenti di italiano L2 formati (almeno 50) N° scuole di italiano del sistema non formale che partecipano all'Avviso Pubblico per l'acquisizione degli standard di qualità nell'insegnamento dell'italiano come L2 (almeno 14) Quota regionale Spesa totale prevista Non quantificabile: in attesa di eventuale approvazione del progetto FEI provinciale “Come d'Accordo” e del progetto FEI regionale “Parole in Gioco 3” 251 Euro 19.651,20 Fondi FEI regionale “Parole in Gioco 2” Euro 53.328,00 Fondi Ministero del Lavoro (già indicate nell'attuativo 2012: progetto a scavalco 2012-13) Eventuale quota di altri soggetti da specificare __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ PROGRAMMA PROVINCIALE DENOMINAZIONE INTERVENTO Coordinamento della rete locale antidiscriminazioni e promozione della settimana del dialogo interculturale X In continuità con l’anno precedente Di nuova attivazione Soggetto capofila dell’intervento Provincia di Bologna Raffaele Lelleri Servizio Politiche e Sociali per la salute, Responsabile dell’intervento: U.O. Politiche dell'immigrazione (nominativo e recapiti) [email protected] tel. 051 6598992 fax 051 6598620 Soggetti accreditati dal Centro regionale contro le Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto discriminazioni capofila e/o responsabile dell’intervento) Soggetti individuati dai distretti per la realizzazione delle attività inserite nella Settimana del dialogo interculturale Soggetti pubblici e del privato sociale interessati al Istituzioni/attori sociali coinvolti (per Centro regionale contro le discriminazioni e ai temi ciascuno precisare tipologia e dell'intercultura denominazione) I distretti della provincia di Bologna Destinatari diretti: • I soggetti che compongono la Rete provinciale N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità contro le discriminazioni (circa 40); e possibilità di indicare specifici target di • I soggetti che proporranno e realizzeranno eventi popolazione destinatari dell’intervento) nella Settimana del dialogo interculturale (circa 50). Indiretti: la cittadinanza italiana e straniera • Obiettivi dell’intervento (precisando eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) • • • Azione/i previste (descrizione delle principali attività che compongono l’intervento) • • Consolidare la rete provinciale contro le discriminazioni, con particolare riguardo per i nodi di raccordo; Incrementare la visibilità in senso positivo della presenza degli stranieri sul territorio attraverso una diffusione valorizzante delle loro attività; Favorire la reciproca accettazione ed il superamento di pregiudizi spesso fondati sulla falsa conoscenza dell’altro. Promuovere il Centro regionale contro le discriminazioni, fornire consulenza ed accompagnare i soggetti che intendono entrarvi; Coordinare la Rete provinciale, assieme ai nodi di raccordo, per ulteriormente qualificarla ed incrementarla e per rafforzarne la sinergia con i Distretti; Promuovere la Settimana del dialogo interculturale contro tutte le discriminazioni, sostenendo la realizzazione su tutto il territorio provinciale di 252 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ • Ambito territoriale di realizzazione: Provinciale X specificare: Distrettuale specificare: Altro specificare: Risorse umane che si prevede di impiegare: numero e qualifica degli operatori Ente di Appartenenza Effetti attesi e indicatori di monitoraggio/valutazione iniziative pubbliche di (in-)formazione e sensibilizzazione in prossimità del 21 marzo Giornata mondiale ONU contro il razzismo. Gli eventi confluiranno nel calendario on-line che la Provincia si impegna a realizzare e diffondere unitamente alle azioni di UNAR e del Centro regionale contro le discriminazioni. Il progetto prevede che tale Settimana venga realizzata in stretta collaborazione con i Distretti, ciascuno dei quali si impegna ad ideare ed implementare almeno due iniziative sul proprio territorio, anche coinvolgendo altri soggetti pubblici e del privato sociale; Partecipare in qualità di partner al progetto FEI regionale "STAR", coordinarne le attività al livello territoriale provinciale Territorio provinciale di Bologna Personale afferente all'Amministrazione provinciale: 1 Responsabile Ufficio Immigrazione 1 Responsabile Osservatorio delle Immigrazioni 1 Responsabile Ufficio Amministrativo 1 Funzionario Ufficio Amministrativo Personale afferente agli altri soggetti coinvolti che sarà quantificato in fase di realizzazione delle attività Attivazione del Nodo di raccordo provinciale Iniziative realizzate: almeno 7 Spesa totale prevista Piano finanziario Non quantificabile: in attesa di approvazione progetto STAR e di eventuale conferma dei finanziamenti regionali e UNAR 253 Quota regionale 7.000 Euro Eventuale quota di altri soggetti da specificare __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ PROGRAMMA PROVINCIALE DENOMINAZIONE INTERVENTO Formazione sui temi dell'immigrazione X In continuità con l’anno precedente Di nuova attivazione Soggetto capofila dell’intervento Responsabile dell’intervento: (nominativo e recapiti) Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto capofila e/o responsabile dell’intervento) Provincia di Bologna Rita Paradisi Servizio Politiche e Sociali per la salute, U.O. Politiche dell'immigrazione [email protected] tel. 051 6598626 fax 051 6598620 Alessandro Zanini Istituzione Gian Franco Minguzzi Settore Documentazione [email protected] tel. 051 5288527 fax 051 521268 Si ipotizza la collaborazione con un soggetto esterno per l'organizzazione e gestione del percorso formativo. Istituzioni/attori sociali coinvolti (per ciascuno precisare tipologia e denominazione) Provincia di Bologna Istituzione Gian Franco Minguzzi Osservatorio delle Immigrazioni Diretti: almeno 100 operatori che operano a vario titolo N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità nei diversi servizi del territorio provinciale e possibilità di indicare specifici target di Indiretti: la cittadinanza straniera che afferisce ai popolazione destinatari dell’intervento) servizi Il progetto ha l'obiettivo di contribuire a migliorare la capacità di risposta dei servizi a bisogni diversificati anche culturalmente. In risposta alle sollecitazioni espresse dal Tavolo Obiettivi dell’intervento (precisando tematico immigrazione, il progetto si propone di fornire eventuali integrazioni con altre aree agli operatori dei servizi territoriali elementi di d’intervento) conoscenza e occasioni di riflessione e confronto sulle dinamiche locali e transnazionali connesse al fenomeno migratorio. Azione/i previste (descrizione delle principali attività che compongono l’intervento) Si ipotizza la realizzazione di un percorso formativo a supporto dell'evoluzione in senso interculturale del sistema dei servizi territoriali. L'individuazione dei contenuti specifici e l’organizzazione di dettaglio delle attività sarà definitiva sulla base delle sollecitazioni emerse dal tavolo tematico immigrazione dei piani di zona. Ambito territoriale di realizzazione: Provinciale X specificare: Distrettuale specificare: Altro specificare: Territorio provinciale di Bologna 254 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ Risorse umane che si prevede di impiegare: numero e qualifica degli operatori Ente di Appartenenza Personale afferente all'Amministrazione provinciale: 1 Responsabile Ufficio Immigrazione 1 Responsabile Settore Documentazione - Istituzione Minguzzi 1 Responsabile Osservatorio delle Immigrazioni 2 Funzionari Ufficio Amministrativo Docenti universitari ed esperti (che saranno quantificati in fase di progettazione di dettaglio delle attività) Segreteria/Tutor d'aula I partecipanti al percorso formativo acquisiranno conoscenze e metodologie di intervento che consentiranno di meglio gestire gli interventi rivolti ai cittadini immigrati. Effetti attesi e indicatori di monitoraggio/valutazione Piano finanziario: I cittadini stranieri che si rivolgono ai servizi territoriali potranno fruire di interventi maggiormente rispondenti ai loro bisogni. Indicatori: n° partecipanti alle iniziative (almeno 100) % soddisfazione dei partecipanti (almeno 70%) Spesa totale prevista Quota regionale Eventuale quota di altri soggetti da 8.000 8.000 specificare 255 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ PROGRAMMA PROVINCIALE DENOMINAZIONE INTERVENTO Progetto provinciale a supporto di lavoratori occupati a bassa scolarità X In continuità con l’anno precedente Di nuova attivazione Soggetto capofila dell’intervento Servizio Scuola e formazione Provincia di Bologna Responsabile dell’intervento: (nominativo e recapiti) Claudio Magagnoli [email protected] Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto capofila e/o responsabile dell’intervento) Istituzioni/attori sociali coinvolti (per ciascuno precisare tipologia e denominazione) N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità e possibilità di indicare specifici target di popolazione destinatari dell’intervento) Obiettivi dell’intervento (precisando eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azione/i previste (descrizione delle principali attività che compongono l’intervento) Ambito territoriale di realizzazione: Provinciale X specificare: Distrettuale specificare: Altro specificare: Risorse umane che si prevede di impiegare: numero e qualifica degli operatori Ente di Appartenenza Effetti attesi e indicatori di monitoraggio/valutazione Piano finanziario: Centri per l'istruzione degli adulti e Istituti con corsi serali della provincia di Bologna 150 lavoratori a bassa scolarità e/o con titolo di studio non riconosciuto Favorire il rientro in percorsi di istruzione e formazione e l'acquisizione di un titolo di studio Supportare i lavoratori nella costruzione di un dossier delle competenze formali, informali e non formali utile al fine di riconoscimento di crediti che consentano di abbreviare e personalizzare il percorso di istruzione Provinciale Funzionari della Provincia, Docenti dei CTP e degli istituti concorsi serali Realizzazione di 150 dossier delle competenze, di cui il 20% stranieri Eventuale Spesa quota di Quota totale altri soggetti regionale prevista: da 40.000 specificare: EURO FSE 40.000 EURO 256 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ PROGRAMMA PROVINCIALE DENOMINAZIONE INTERVENTO Interventi di politiche attive del lavoro a sostegno dei lavoratori immigrati X In continuità con l’anno precedente Di nuova attivazione Soggetto capofila dell’intervento Provincia di Bologna Patrizia Paganini Responsabile dell’intervento: Dirigente del Servizio Politiche attive del Lavoro e (nominativo e recapiti) Formazione [email protected] Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto Centri per l'impiego, enti di formazione professionale, capofila e/o responsabile dell’intervento) soggetto esterno per la gestione, in appalto, del servizio specialistico di mediazione socio-culturale Servizi socio-sanitari (per gli utenti immigrati in Istituzioni/attori sociali coinvolti (per condizione di svantaggio se in carico ai servizi al fine ciascuno precisare tipologia e di predisporre strategie comuni di intervento, ad es: denominazione) segnalazioni, presa in carico congiunta, invio ad altri servizi, ecc.); soggetti del terzo settore. • Utenti immigrati, in cerca di lavoro, che si recano presso i Centri per l'Impiego; N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità • Utenti immigrati, in cerca di lavoro in condizione e possibilità di indicare specifici target di di svantaggio che si recano presso i CIP o segnalati popolazione destinatari dell’intervento) dai servizi del territorio o dal privato sociale; • Utenti immigrati segnalati dai servizi e/o che si iscrivono ad attività formative. • Potenziare l'occupabilità delle persone immigrate in cerca di lavoro con azioni di politica attiva del lavoro anche attraverso la frequenza di attività formative; • Far acquisire e/o migliorare le competenze professionali delle persone immigrate disoccupate e occupate per una maggiore integrazione sociolavorativa; • Rafforzare l'integrazione socio-lavorativa delle persone immigrate in cerca di lavoro e in Obiettivi dell’intervento (precisando condizione di particolare svantaggio, anche in eventuali integrazioni con altre aree collaborazione con i servizi sociali del territorio e il d’intervento) privato sociale; • Supportare gli immigrati nel percorso di miglioramento dei propri strumenti di approccio al mercato del lavoro, di ricerca attiva del lavoro e di relazione con le imprese, anche attraverso le informazioni riguardo il sistema dei Servizi pubblici e privati disponibili per chi è alla ricerca di occupazione; • Sostenere le persone immigrate nel percorso di inclusione anche attraverso modalità di accoglienza e presa in carico. 257 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ E' possibile raggruppare le azioni previste in due macroaree : 1. Servizi erogati presso i CIP: 1.1 Accoglienza, anche con il supporto del servizio specialistico di mediazione socio-culturale, allo scopo di: • Fornire informazioni complete ed esaurienti riguardo la condizione di lavoratore straniero in Italia, in relazione alle normative nazionali e regionali in materia e sul sistema di welfare del territorio; • Predisporre materiali informativi presenti nei CIP tradotti in più lingue, in particolare le offerte di lavoro presenti nell’area di autoconsultazione, al fine di facilitare la possibilità di autocandidatura presso aziende; 1.2 Presa in carico individuale o collettiva anche con il supporto del servizio specialistico di mediazione socioculturale; Azione/i previste (descrizione delle principali attività che compongono l’intervento) 1.3 Attività di tipo specialistico individuali e/o di gruppo (colloqui di orientamento, laboratori di ricerca attiva del lavoro). 2. Attività formative: Il Programma provinciale per il triennio 2011-2013 "Linee di programmazione per il sistema di istruzione, di formazione e per il lavoro" richiama fra le priorità trasversali a tutte le attività che si andranno a finanziare, l'interculturalità come leva per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo economico e di coesione sociale. Tale priorità si traduce con: 2.1. accesso a tutti i corsi di formazione professionali rivolti ad occupati e disoccupati finanziati dal Fondo sociale europeo - FSE ad iscrizione aziendale o individuale Ambito territoriale di realizzazione: Provinciale specificare: Distrettuale specificare: Altro specificare: 2.2. finanziamento di attività formative per persone immigrate non occupate, con disagio sociale (FSE- asse inclusione), ad accesso diretto o segnalati dai servizi pubblici e privati del territorio. I percorsi sono caratterizzati da innovatività e sperimentabilità; le condizioni eterogenee dell’utenza e la multidimensionalità delle problematiche impongono una progettazione fortemente flessibile e personalizzata. Il servizio si svolge nei 7 Centri per l'Impiego della Provincia di Bologna integrandosi con le altre attività erogate. I corsi di formazione professionale si svolgono su tutto 258 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ il territorio provinciale Risorse umane che si prevede di impiegare: numero e qualifica degli operatori Ente di Appartenenza Effetti attesi e indicatori di monitoraggio/valutazione • • Operatori dei CIP; Formatori degli enti di formazione rofessionale accreditati; • Mediatori socio-culturali; • Funzionari tecnici e amministrativi del Servizio politiche attive del lavoro e formazione Accesso degli utenti stranieri alla piena fruizione dei servizi per l'impiego e all'offerta di formazione professionale. Indicatori : • Numero degli immigrati che usufruiscono del servizio specialistico di mediazione socio-culturale presso i CIP; • Numero di immigrati che frequentano corsi di formazione professionale. Piano finanziario Gara d'appalto per servizio di mediazione socio-culturale di durata biennale – Aggiudicata nel corso del 2012 – Attività prevista dal 22.10.2012 al 21.10.2014 Finanziamento FSE - Asse Inclusione sociale: 577.896,00 Euro FSE- asse inclusione sociale per attività formative, budget complessivo per utenze svantaggiate : 1.100.000,00 Euro. Sulla base dell'esperienza precedente si può stimare la quota destinata a cittadini stranieri svantaggiati nel 20% del budget complessivo. Spesa totale prevista Non quantificabile (per quota parte di attività Quota regionale formative specificatament e rivolta ai cittadini stranieri svantaggiati) 259 Eventuale quota di altri soggetti da specificare __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ PROGETTO SOVRAZONALE Denominazione: Servizi a valenza sovradistrettuale o provinciale Il Piano regionale sociale e sanitario e l'Atto di indirizzo e coordinamento provinciale 2009-2011 hanno posto nel Distretto il punto centrale della programmazione e della gestione degli interventi e hanno contestualmente introdotto l'esigenza di realizzare accordi sovraterritoriali per interventi o servizi di particolare specializzazione o che potevano ottimizzare costi e risorse. Negli anni si sono consolidati e rafforzati progetti di bacino sovra-zonale che erano già attivi ma che hanno trovato nella pianificazione zonale il preciso riferimento (Centro di contrasto all'abuso e al maltrattamento) e sono stati realizzati nuovi interventi (CAAD, PRIS). Pur nella diversità degli obiettivi e dell'utenza cui sono rivolti, hanno un elemento comune che li diversifica da altri progetti: si tratta infatti di veri e propri Servizi nei quali un ente capofila gestisce, a nome e in accordo con gli altri, una funzione o interventi che sarebbero con maggiori costi e minore efficacia realizzabili nei singoli territori. Si tratta quindi di azioni di particolare rilievo, accomunate da un medesimo obiettivo di specializzazione/ottimizzazione dell'intervento, che danno conto della capacità dei territori di lavorare in rete e di assumere (o delegare) funzioni con reciproca responsabilità. Prevenzione e contrasto delle mutilazioni genitali femminili Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Comune di Bologna Manuela Corazza Responsabile Ufficio Pari Opportunità e Tutela delle Differenze Piazza Maggiore 6 tel. 051 2194909 e-mail [email protected] Destinatari diretti n. 110: gruppi di operatori (educatori, insegnanti, bibliotecari) Destinatari indiretti n. 320: donne appartenenti alle etnie in cui è diffusa la pratica MGF Specificare se è in continuazione di un Progetto di nuova attivazione progetto dell'anno precedente Ambito territoriale di realizzazione Provincia. Istituzioni: Comune di Bologna (varie articolazioni organizzative che operano a contatto con stranieri); Provincia di Bologna; ASP; Comuni dell'area Istituzioni/attori sociali coinvolti metropolitana a maggiore concentrazione etnie target. Associazioni: Casa delle donne per non subire violenza; Mondo Donna; Trama di terre; Intrecci; Rete TogethER; MIER Obiettivo generale Creare, con la regia della Regione Emilia Romagna, un Obiettivi del progetto (anche eventuali sistema di rete regionale di interventi a cui dare stabilità e integrazioni con altre aree continuità in modo da poter rilevare situazioni di rischio d’intervento) legate alle MGF, di agire con tempestività chiamando in campo tutte le forze attivate dalle azioni programmate, 260 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ programmare interventi di sensibilizzazione e informazione della popolazione in generale e di formazione degli operatori coinvolti. Azioni previste Obiettivi specifici • Predisposizione di modelli di intervento innovativi e sperimentali finalizzati all’attuazione di una strategia di sistema nazionale volta a favorire l’integrazione sociale di donne e minori vittime o potenziali vittime di pratiche di mutilazioni genitali femminili; • Realizzazione di corsi di formazione e aggiornamento specifici mirati a coloro che operano su questo tema o in ambiti connessi, per la facilitazione delle relazioni tra le istituzioni e la popolazione migrante di origine africana; • Promozione di attività informative e di sensibilizzazione. • Contribuire alla costruzione di una rete regionale attraverso la partecipazione al tavolo tecnico di coprogettazione e valutazione del progetto e attraverso la costruzione e/o valorizzazione di una rete locale; • Supportare, attraverso la partecipazione al tavolo tecnico di co-progettazione e la promozione sul territorio, azioni informative e di sensibilizzazione (laboratori, eventi, mostra fotografica) rivolte alle giovani generazioni sul tema delle MGF (dal punto di vista delle modificazioni corporee e del rapporto con la corporeità/sessualità) realizzate dalla rete regionale TogethER, associazione di secondo livello che riunisce organizzazioni territoriali di giovani di seconda generazione e nativi e che garantisce, proprio per le prerogative dei giovani che ne fanno parte, l’indispensabile “approccio pari”; • Attivazione di 3 laboratori formativi per lo sviluppo delle competenze degli operatori di prossimità di target diversificati (educatori operanti nelle strutture di accoglienza che ospitano donne straniere; educatori di strada operanti per il contrasto della tratta; insegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo grado i cui istituti presentano maggior concentrazione di studenti stranieri; operatori delle biblioteche inserite in territori ad elevata concentrazione di stranieri). Le azioni di formazione promuoveranno il lavoro congiunto di soggetti delle istituzioni e delle associazioni operanti con stranieri sul territorio locale metropolitano ed aventi competenze, saperi e relazioni diversificate nell'ambito della tematica MGF; • Supportare, attraverso la partecipazione al tavolo tecnico di co-progettazione e la promozione sul territorio, le azioni di sensibilizzazione messe in campo dall’associazione Intrecci (che raggruppa associazioni di donne migranti e native dell’Emilia261 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ Piano finanziario: • Indicatori per il monitoraggio/valutazione Romagna), che realizzerà nell’intero territorio regionale incontri intergenerazionali e interculturali sulle MGF e su argomenti correlati alla posizione della donna nella famiglia e nella società; • Contribuire, attraverso la partecipazione al tavolo tecnico di co-progettazione, all’ideazione e costruzione di azioni di comunicazione e sensibilizzazione (realizzazione a carico della rete regionale dei media interculturali MIER); • Sensibilizzare soggetti potenzialmente coinvolti (donne migranti appartenenti alle etnie in cui la pratica è diffusa, bambine e adolescenti frequentanti la scuola pubblica) Quota altri soggetti costo del Quota personale regionale Quota Costo totale delle nazionale amministr 25.000 azioni coinvolte nel progetto Risultati attesi: Costituzione di una rete locale e tavoli di lavoro stabili per lo sviluppo di azioni locali e regionali finalizzate ai temi del diritti, dell’empowerment femminile, dell’analisi delle relazioni tra i generi, dell’intercultura e del confronto interculturale, a partire dal tema delle MGF. Aumento delle conoscenze sulle MGF sui territori tra i molteplici soggetti coinvolti nella rete attraverso il confronto e lo scambio. Sviluppo nelle nuove generazioni di un approccio consapevole al tema delle MGF, depurato dai pregiudizi e dalle visioni giudicanti. Aumento della conoscenza dei diritti, delle leggi e delle iniziative finalizzate a contrastare le MGF tra i giovani coinvolti nelle azioni programmate; Aumento della consapevolezza sulle conseguenze sanitarie e psicologiche delle MGF, sugli stereotipi religiosi e/o culturali tra i giovani coinvolti nelle azioni programmate. Indicatori : Formazione ad operatori di prossimità: 3 corsi per 110 operatori coinvolti Azioni locali di sensibilizzazione: 320 persone coinvolte 262 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ Scheda n.31 INTERVENTO/PROGETTO PUNTO MIGRANTI INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • Garantire piena opportunità di accesso ed equità di trattamento nei servizi del territorio ai cittadini di origine straniera Promuovere attività di informazione, orientamento e consulenza in materia di immigrazione straniera Riconoscere e valorizzare il contesto pluriculturale e rafforzare la coesione sociale SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 – 517 [email protected] DESTINATARI 263 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ Cittadini migranti e richiedenti/titolari protezione internazionale residenti nei Comuni del Distretto Sistema dei servizi e delle risorse pubblico/private presenti nei territori Popolazione autoctona interessata a problematiche inerenti l’immigrazione SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Il progetto in continuità dal 2008 OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto ha l’obiettivo generale di favorire, attraverso specifiche attività, competenze, professionalità e lavoro di rete strutturato, la relazione tra servizi e risorse territoriali, (pubbliche e private), ed utenza migrante e di garantire pari opportunità di accesso ai servizi, promuovendo la rimozione di ostacoli di ordine sociale, economico, linguistico e culturale che impediscono o riducono l’effettivo utilizzo del sistema dei servizi pubblici. A sua volta il progetto contiene diversi obiettivi specifici: • elaborare una sintesi dei bisogni espressi dagli utenti, al fine di promuovere ed attivare risorse e professionalità adeguate; • ampliare il supporto agli Sportelli Sociali nel lavoro con i migranti perseguendo una progressiva caratterizzazione di supporto e consulenza di secondo livello ai servizi del comune; • rafforzare le azioni di coordinamento tra i diversi servizi, enti ed istituzioni pubbliche e private che si occupano di immigrazione; • potenziare l’attività informativa e orientativa, svolta dagli enti locali, dai sindacati, dalle associazioni datoriali e di volontariato a favore dei cittadini stranieri; • fornire agli operatori dei servizi strumenti, conoscenze, competenze interculturali; • favorire la comunicazione interculturale; • favorire la conoscenza della lingua italiana ed incentivare l’acquisizione o il recupero di competenze professionali sostenendo ed integrando le iniziative formative già esistenti sul territorio; • fornire consulenza in merito alla normativa che regola l’ingresso ed il soggiorno degli stranieri; • informare e supportare nell’accesso ai servizi e alle procedure per una corretta fruizione degli stessi; • attivare percorsi personalizzati di ricerca attiva del lavoro, di inserimento in azienda e facilitare la continuità del rapporto, promuovere e accompagnare alla fruizione delle opportunità di creazione d’impresa e formazione professionale erogate nei territori coinvolti, in rete con i servizi preposti; • fornire assistenza alla compilazione dei kit per rilascio/rinnovo di diverse tipologie di permesso di soggiorno; AZIONI PREVISTE Sono previste le seguenti azioni: • Rafforzamento delle attività degli Sportelli Sociali dei comuni nei confronti dell’utenza immigrata e richiedente/titolare protezione internazionale, attraverso l’apertura, uno o più giorni alla settimana, di sportelli dedicati con la presenza di operatori interculturali specializzati; • Attivazione di consulenze specializzate in ambiti più specifici rivolte ai Servizi comunali e dell’AUSL sul tema dell’immigrazione, quali ad es.: normativa sul soggiorno dei cittadini 264 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ • • • • • • stranieri, disagio sociale, conflitti familiari, azioni rivolte alle donne, scuola, seconde generazioni, assistenti familiari, ecc; Interventi a richiesta di mediatori linguistico culturali in lingue araba, urdu, rumena, albanese, russo, cinese e nelle eventuali altre lingue richieste dalla rete dei servizi; Attività di orientamento ai servizi del territorio ed attivazione di percorsi personalizzati specifici co-progettati con i servizi alla persona dei Comuni; Assistenza, su appuntamento, alla compilazione dei kit per il permesso di soggiorno nell’ambito del protocollo d’intesa fra Ministero degli Interni e ANCI; Supporto ai Comuni nella promozione di incontri interculturali o specifici rivolti alla popolazione straniera; Attivazione di sportelli informativi nell’ambito della Rete Regionale Rete Antidiscriminazione; Supporto operativo alla realizzazione dei progetti distrettuali rivolti alla popolazione migrante, tra cui: - Piano distrettuale della lingua italiana, - Risorse per l’intercultura nelle scuole, - “La comunità che cambia”: promozione della conoscenza del fenomeno migratorio. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Il progetto si colloca trasversalmente rispetto a tutti i settori che nei Comuni hanno relazioni con la popolazione migrante: sociale, scuola, anagrafe, ufficio tecnico. Lavora in rete, inoltre, con i seguenti progetti: Risorse per l’intercultura nelle scuole Piano distrettuale della lingua italiana Rete regionale contro le discriminazioni Tavolo Interistituzionale per il Lavoro Centro di Consultazione Culturale ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • Servizi alla Persona dei 15 Comuni del Distretto di Pianura Est Azienda USL Centri per l’impiego Enti ed associazioni operanti sul territorio RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • • • • Staff di coordinamento Operatori interculturali con significativa esperienza in materia di immigrazione Esperto di normativa sul soggiorno Mediatori linguistico culturali Psicologo e glottologo Personale dell’Ufficio di Piano RISULTATI ATTESI L’attività degli sportelli intende conseguire il miglioramento dei percorsi di inserimento della popolazione migrante nei tessuti sociali ed economici del territorio del distretto e migliorare la qualità delle relazioni interculturali all’interno della popolazione. Inoltre il progetto intende migliorare l’erogazione dei servizi pubblici e privati esistenti secondo un approccio realmente multiculturale. 265 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Le attività di monitoraggio e valutazione previste intendono consentire una verifica puntuale dello stato d’avanzamento delle attività realizzate, la loro effettiva rispondenza alla progettazione dettagliata e la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati. Monitoraggio e valutazione qualitativi: incontri di monitoraggio e verifica con i referenti dell’Ufficio di Piano per la valutazione di impatto distrettuale e del lavoro di rete promosso dal progetto, la segnalazione di problematiche, la richiesta di interventi correttivi per i quali sarà stabilita data e modalità di verifica. Monitoraggio quantitativo: 1. Dati relativi all’affluenza e frequenza nell’accesso allo sportello: - numero utenti, - numero accessi, - caratteristiche degli utenti: nazionalità, età, genere … 2. Numero degli utenti che hanno usufruito delle attività di front office; 3. Tipologia dei bisogni espressi/rilevati; 4. Numero di Kit compilati; 5. Numero degli utenti per i quali è stato realizzata attività di co-progettazione con i Servizi Sociali e/o altri servizi; 6. Tipologia di servizi co-progettati; 7. Ore di consulenza erogate al sistema dei servizi; 8. Interventi di mediazione linguistico-culturale: lingua, tipologia di richiesta, servizio richiedente, numero di ore erogate; 9. Numero degli accompagnamenti di utenti ed indicazione del servizio destinatario; 10. Numero di incontri con referenti dell’Associazionismo locale. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 181.477,33 (€ 167.450,00 anno 2013 + € 14.027,33 residuo anno 2012) di cui: • risorse comunali - € 69.450,00 • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 98.000,00 • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 266 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ Scheda n. 32 INTERVENTO/PROGETTO PIANO DISTRETTUALE DELLA LINGUA ITALIANA INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Povertà e Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Salute Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Promuovere la conoscenza della lingua italiana SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 - 531 [email protected] DESTINATARI Cittadini stranieri 267 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2009 OBIETTIVI DEL PROGETTO 1. 2. 3. 4. 5. Promuovere corsi di lingua italiana nei livelli adeguati alle esigenze dei cittadini stranieri Garantire un’offerta formativa omogenea sul territorio Consolidare il coordinamento tra i diversi soggetti, pubblici e privati, che realizzano corsi di italiano sul territorio Facilitare l’accesso ai corsi alle donne Promuovere momenti informativi ed orientativi sui servizi del territorio AZIONI PREVISTE Azione 1) Tavolo di coordinamento distrettuale insegnamento lingua italiana Prosecuzione della attività del Tavolo, composto dai soggetti che nei 15 Comuni del Distretto promuovono corsi di italiano: Centri Territoriali Permanenti di Budrio, San Giovanni in Persiceto e Besta di Bologna, Centri Sociali ricreativi, Coop Lai-momo e Associazioni del territorio. Il Tavolo è coordinato dall’Ufficio di Piano. Ha l’obiettivo di consolidare la rete distrettuale per garantire un’attività coordinata sul territorio, con un’offerta di corsi di italiano più omogenea e una promozione congiunta. Verrà promosso un unico volantino che riporta tutta la programmazione di corsi di italiano a livello distrettuale. Azione 2) Corsi di italiano Verranno attivati 14 corsi della durata di 40 ore. Sedi, giorni e orari dei corsi verranno programmati tenendo in considerazione i seguenti aspetti: 1. elementi legati alla mobilità territoriale, ovvero la possibilità dei potenziali fruitori di spostarsi da un comune all’altro (a seconda dell’offerta formativa) in maniera agevole attraverso i mezzi di trasporto pubblici; 2. elementi temporali, ovvero le disponibilità orarie dei cittadini stranieri, strettamente legate ai ritmi lavorativi e familiari; 3. aspetti educativi/normativi, ovvero il livello di scolarizzazione dei cittadini stranieri e la motivazione in base alla quale decidono di frequentare il corso (rilascio del titolo di soggiorno,lavoro..) Gli Sportelli Punto Migranti, presenti in tutti i 15 Comuni del territorio, orienteranno ai diversi corsi presenti sul territorio i cittadini stranieri in base al loro bisogno specifico (fasce orarie di disponibilità, conseguimento della certificazione, servizio di babysitting, orientamento ai servizi del territorio), raccoglieranno le iscrizioni ed effettuano i test di ingresso. Le classi verranno composte in seguito ai risultati dei testi d’ingresso, con un massimo di 15/20 persone per corso. Verrà fornito a tutti gli iscritti un libro di testo. I corsi si terranno in aule messe a disposizione dei Comuni, che valuteranno l’opportunità di attivare, grazie al volontariato locale, un servizio di babysitting. Piano delle attività: Condivisione della programmazione con il Tavolo di coordinamento distrettuale; Individuazione dei Comuni presso i quali attivare i corsi di italiano; Promozione congiunta dell’offerta distrettuale dei corsi presso gli Sportelli Punto Migranti; Raccolta delle iscrizioni presso gli Sportelli Punto Migranti; 268 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ - Test di valutazione del livello della lingua italiana; Creazione dei gruppi classe; Attivazione dei corsi; Verifica e monitoraggio in itinere a conclusione. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Punto Migranti ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Centri Sociali ricreativi Centri Territoriali Permanenti Associazioni del territorio che promuovono corsi di italiano RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Docenti qualificati per l’insegnamento della lingua italiana Operatori degli Sportelli Punto Migranti Personale dell’Ufficio di Piano RISULTATI ATTESI Apprendimento della lingua italiana e conoscenza dei servizi del territorio da parte dei cittadini stranieri. Consolidamento della rete tra i diversi soggetti, pubblici e privati, che realizzano corsi di italiano sul territorio. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Numero di corsi attivati dalla rete distrettuale. Numero di iscritti ai corsi, uomini e donne, nazionalità, minori o adulti. Numero di persone che frequentano il corso con il 70% delle presenze. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 30.346,83 (€ 11.500,00 anno 2013 + € 18.846,83 residuo anno 2012) di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) – € 7.000,00 • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) Provincia - € 4.500,00 269 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ Scheda n. 33 INTERVENTO/PROGETTO “LA COMUNITÀ CHE CAMBIA”: PROMOZIONE DELLA CONOSCENZA DEL FENOMENO MIGRATORIO INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Povertà e Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Salute Disabili Immigrati stranieri Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Riconoscere e valorizzare il contesto pluriculturale e rafforzare la coesione sociale SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 - 531 [email protected] DESTINATARI Comunità locale 270 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2010 OBIETTIVI DEL PROGETTO • Accrescere la conoscenza del fenomeno dell’immigrazione • Aprire una discussione nella comunità locale su temi sensibili e di grande attualità • Prevenire eventuali conflitti AZIONI PREVISTE Promozione di momenti pubblici di discussione e approfondimento dell’immigrazione. Presentazione pubblica del Dossier Statistico Immigrazione Caritas Migrantes. sul fenomeno Piano delle attività: 1) individuazione dei temi specifici delle iniziative 2) coinvolgimento di esperti e di associazioni/soggetti significativi che si occupano di immigrazione e definizione del programma degli incontri pubblici/conferenze/convegni 3) definizione dei Comuni presso i quali promuovere le iniziative e degli aspetti organizzativi 4) promozione di un calendario unitario delle iniziative 5) realizzazione degli incontri pubblici/conferenze/convegni EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Punto migranti Rete regionale contro le discriminazioni ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Tavolo Assessori all’Immigrazione Osservatorio provinciale delle immigrazioni Dossier Statistico Immigrazione Caritas Migrantes RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Esperti del fenomeno migratorio Personale dell’Ufficio di Piano RISULTATI ATTESI Maggiore conoscenza del fenomeno dell’immigrazione da parte della cittadinanza INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Numero delle iniziative realizzate Numero dei partecipanti alle iniziative PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE 2012) € 2.076,17 (€ 1.000,00 anno 2013 + € 1.076,17 residuo anno 271 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 1.000,00 • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 272 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ Scheda n. 34 INTERVENTO/PROGETTO RETE REGIONALE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Povertà e Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Salute Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Promuovere azioni di contrasto al razzismo e alle discriminazioni SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 - 531 [email protected] DESTINATARI Cittadini stranieri e persone appartenenti ad altre categorie oggetto di discriminazione 273 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2009 OBIETTIVI DEL PROGETTO - Garantire ascolto, consulenza e orientamento alle vittime di discriminazione; - Promuovere le pari opportunità e prevenire le potenziali situazioni di svantaggio. AZIONI PREVISTE - Partecipazione alla Rete regionale contro le discriminazioni e al coordinamento provinciale. Attività del Nodo distrettuale e degli Sportelli Informativi attivi all’interno degli Sportelli Punto Migranti. Creazione di un coordinamento strutturato tra il Nodo distrettuale e tutti gli sportelli informativi attivi sul territorio. Promozione di iniziative di sensibilizzazione (anche all’interno di altri eventi organizzati a livello distrettuale) sulle discriminazioni EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Punto Migranti ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto Pianura Est Associazioni del territorio RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale per la gestione del Nodo di raccordo e degli sportelli informativi RISULTATI ATTESI Conoscenza da parte dei cittadini stranieri delle opportunità offerte dalla Rete regionale contro le discriminazioni. Creazione di un coordinamento strutturato tra il Nodo distrettuale e tutti gli sportelli informativi attivi sul territorio. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Numero di persone che si sono rivolte agli sportelli PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € / 274 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ Scheda n. 35 INTERVENTO/PROGETTO CENTRO DI CONSULTAZIONE CULTURALE (C.C.C.) INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Garantire piena opportunità di accesso ed equità di trattamento nei servizi del territorio ai cittadini di origine straniera SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO AUSL di Bologna - DSM AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott. Angelo Fioritti ( Responsabile Uoc Csm Pianura Est, Tel 051 6644775) Dott.ssa Ivonne Donegani (Responsabile Area Psichiatria Adulti Dsm-Dp, 051 6584111) Dott. Roberto Maisto (Csm Budrio, 051 809821) DESTINATARI Pazienti ed utenti immigrati del Distretto Pianura Est in carico ai CSM, ai Consultori e ai Servizi Sociali dei Comuni del Distretto. 275 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2010 OBIETTIVI DEL PROGETTO 1. Sviluppare la sensibilità culturale nelle strategie di cura e presa in carico; 2. Potenziare l’efficacia e l’efficienza dei servizi di fronte alla complessità del fenomeno migratorio; 3. Consolidare la messa in rete di risorse territoriali già esistenti; 4. Favorire la processuale formazione degli operatori invianti nei diversi momenti della consultazione culturale e soprattutto nella restituzione che viene effettuata al termine degli interventi del CCC agire come momento di formazione permanente sul campo. AZIONI PREVISTE • • • • Mantenere e sviluppare gli incontri con i servizi destinatari del CCC per la valutazione delle criticità nei percorsi di cura ed assistenza a pazienti ed utenti immigrati Colloqui con le persone inviate dai servizi, in accordo con i servizi stessi, per una diretta valutazione dei fattori socio-culturali e della loro eventuale rilevanza clinica Restituzione ai referenti dei risultati della consultazione e discussione di possibili linee di intervento Organizzazione di una giornata di formazione in autunno 2013 aperta ad operatori del DSMDP, della Ausl in generale, dei Servizi Sociali dei Comuni del Distretto Pianura Est per una esposizione delle problematiche fino ad ora incontrate nelle consultazioni svolte alla luce dell’inquadramento teorico di fondo che ha ispirato le stesse azioni svolte: è prevista una parte di relazioni preordinate a cura dei promotori del Centro di Consultazione Culturale e una parte di lavoro interattivo, a piccoli gruppi e in plenaria poi, per favorire il coinvolgimento e il passaggio di conoscenze teoriche e tecniche. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetto Punto Migranti ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI 1. Azienda USL di Bologna – DSM, Servizi sociali, Consultorio familiari, 2. Università di Bologna – Dipartimento di Discipline Storiche, Antropologiche e Geografiche; 3. Università di Bologna - Istituto di Igiene, Centro Studi e Ricerche in Salute Internazionale e Interculturale, Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica; 4. Professionisti dell’area sanitaria, sociale ed antropologica con competenze transculturali, 5. Comuni del Distretto Pianura Est – Servizi sociali. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Il gruppo di Consultazione Culturale è costituito da: 4 medici psichiatri 1 medico esperto di salute internazionale 1 operatrice sociale 4 antropologi mediatori linguistico - culturali a chiamata 276 __________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________ RISULTATI ATTESI Attraverso il lavoro congiunto del CCC con i servizi invianti il risultato atteso è di identificare e incrementare buone pratiche per migliorare le strategie di cura e presa in carico di pazienti e utenti stranieri, agendo attraverso anche una formazione permanente sul campo. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE a) Soddisfazione del Servizio inviante. b) Miglioramento degli aspetti clinici o assistenziali dei pazienti/utenti inviati dai Servizi. c) Concordanza tra le linee di intervento emerse nella consultazione e quelle effettivamente praticate dai Servizi coinvolti. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 2.854,73 finanziato con residui anni precedenti 277 278 279 280 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ 281 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ OBIETTIVI PRIORITARI BIENNIO 2013-2014 OBIETTIVI PRIORITARI 2013/2014 DISTRETTO PIANURA EST • • • • • • • • • • Riattivare e valorizzare le risorse della comunità, coniugando le risorse pubbliche con quelle messe a disposizione da terzo settore, parrocchie e cittadini Sostenere i nuclei familiari che vivono momenti di difficoltà finanziarie emergenti e temporanee Promuovere forme di sostegno economico a carattere non assistenziale, legati a progetti di sviluppo dell’autonomia Porre in essere misure integrate di sostegno a chi ha perso l'occupazione, favorendo una presa in carico congiunta tra servizi, basata sullo scambio e la valorizzazione delle reciproche competenze Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio economico e sociale Promuovere la responsabilità sociale d'impresa e il coinvolgimento delle aziende Sostenere la cooperazione sociale di tipo b PROGETTI PROGRAMMA ATTUATIVO 2013 • • • • • • • • • • • • • • Sviluppare, in sinergia con le politiche urbanistiche, soluzioni abitative di housing sociale Migliorare efficienza e efficacia nella • gestione degli alloggi ERP Promuovere progetti sperimentali di • transizione all’autonomia per rispondere alle emergenze abitative connesse a provvedimenti di sfratto esecutivi • • • Promuovere l’integrazione sociale e • l’inserimento lavorativo delle persone con un alto grado di vulnerabilità • • Tavolo distrettuale della sussidiarietà per il contrasto alla povertà Brutti ma buoni Sostegno al reddito per i nuclei in situazione di difficoltà Credito d’Emergenza Fondazione di Comunità Tavolo Interistituzionale per il Lavoro Tirocini formativi e di orientamento Centro risorse distrettuale per il reperimento di disponibilità aziendali (cfr. Area Sostenere il sitema dei servizi - Scheda n. 99 – pag. 599) Sostegno alla formazione e alla transizione verso il lavoro Applicazione Linee di indirizzo provinciale sull’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati negli appalti pubblici Campus formarea Laboratorio di sartoria Lavoro e Sapere Territorio, giovani e lavoro: formazione in situazione rivolta a giovani Emergenza abitativa. Percorsi di transizione all’autonomia Money tutoring ed emergenza abitativa Tavolo distrettuale della sussidiarietà per il contrasto alla povertà Tavolo Interistituzionale per il Lavoro Centro risorse distrettuale per il reperimento di disponibilità aziendali Sostegno alla formazione e alla transizione verso il lavoro Applicazione Linee di indirizzo provinciale sull’inserimento lavorativo di soggetti 282 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ • • svantaggiati negli appalti pubblici Valutazione delle abilità’ sociali attraverso percorsi lavorativi assistiti per cittadini afferenti al SerT Percorsi differenziati per la ricerca attiva e l’inserimento lavorativo per persone in carico al DSM-DP 283 284 285 286 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ SOSTEGNO AL REDDITO PER I NUCLEI IN SITUAZIONE DI TEMPORANEA DIFFICOLTÀ A CAUSA DELL’ESPULSIONE DAL MONDO DEL LAVORO DI UNO O PIÙ MEMBRI CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il progetto realizzato in continuità dall’anno 2009, prevede l’erogazione di contributi diretti straordinari a nuclei familiari in temporanea difficoltà a causa dell’espulsione di uno o più membri dal Mondo del Lavoro. Destinatari privilegiati sono stati individuati nei nuclei privi di ammortizzatori sociali, nuclei con più figli in particolare se con minori o adulti in difficoltà, nuclei monoreddito, nuclei unipersonali. L’erogazione dei contributi è prevalentemente finalizzata al sostentamento e/o al sostegno nel pagamento di utenze, affitto ecc... Le risorse previste nel Programma attuativo 2011, pari ad € 170.000,00 sono state assegnate ai Comuni in ragione di: € 3.500,00 di quota fissa per tutti i Comuni; quota parte delle risorse complessive, calcolate in base alla popolazione attiva residente in ogni singolo Comune al 31.12.2010. Al 31.03.2013 sono stati erogati complessivamente € 122.832,52 a n. 210 beneficiari (contributi per l’affitto, per utenze, per l’acquisto di generi alimentari, altro: abbonamento mezzi di trasporto, acquisto materiale scolastico, prestazioni sanitarie, ecc.).. Le risorse previste nel Programma attuativo 2012, pari ad € 170.000,00 sono state assegnate ai Comuni, e verranno erogate a fronte di un rendiconto trimestrale delle risorse concesse ai nuclei familiari. L’assegnazione delle quote è stata effettuata in ragione di: € 3.500,00 di quota fissa per tutti i Comuni; quota parte delle risorse complessive, calcolate in base alla popolazione attiva residente in ogni singolo Comune al 31.12.2011. Al 31.03.2013 non risultano ancora erogati contributi. INTERVENTI DI PRONTA EMERGENZA, DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITÀ E DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST Il fondo è gestito sia dall’area Minori che dall’Area Disabili in relazione al manifestarsi di bisogni con carattere di urgenza. Da alcuni anni l’area minori è caratterizzata da situazioni che presentano caratteristiche di difficile previsione di bilancio. Per questo si rende indispensabile il fondo del presente progetto per il ripiano di maggiori costi sostenuti per interventi urgenti e non prevedibili quali ad esempio collocamenti a fronte di precarie condizioni abitative, contributi economici per situazioni di precarietà che riguardano le famiglie con bambini. CREDITO D’EMERGENZA E MONEY TUTORING CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Nel 2011 l’Associazione Micro.bo – soggetto gestore del progetto Credito d’emergenza – ha interrotto le proprie attività. Non è stato quindi possibile prendere in carico nuovi casi ma solo mantenere in essere i prestiti già concessi, grazie anche alla disponibilità di Aemil Banca che ha mantenuto il monitoraggio costante dei casi. Sono in corso di definizione le procedure operative necessarie per la riattivazione del progetto a cura di un nuovo soggetto gestore, in accordo con Aemil Banca depositaria del fondo di garanzia. 287 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ BRUTTI MA BUONI: SPESA E FAMIGLIE. UNA ESPERIENZA DEL VOLONTARIATO NEL DISTRETTO PIANURA EST CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il progetto, in continuità dal 2009, nasceva da una positiva esperienza già esistente nel territorio Pianura Est: i prodotti alimentari invenduti per qualche difetto che non ne alterava, venivano raccolti in un piccolo magazzino e poi distribuiti alle famiglie che necessitavano di un sostegno economico. Il progetto è proseguito nel 2012 nel Comune di San Giorgio di Piano i volontari di Associazioni operative sul Comune sono stati incaricati della consegna, e ai Servizi Sociali è stata affidata l’individuazione dei beneficiari. EMERGENZA ABITATIVA CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il progetto prevede la realizzazione di alloggi temporanei per l’emergenza abitativa e la promozione di interventi socio-educativo per il sostegno all’inserimento lavorativo e la consulenza sulla gestione del bilancio familiare rivolte a persone che hanno perso la casa. Per la realizzazione del progetto è stata creata una équipe composta da Assistenti sociali comunali, cooperative sociali ed Ufficio di Piano, che si è incontrata diverse volte per definire la progettazione di dettaglio e le procedure. L’approfondimento degli aspetti giuridici della gestione degli alloggi, anche grazie alla presenza di un avvocato, ha richiesto molto tempo. Ad oggi il progetto è in via di ridefinizione per permettere di superare alcune criticità di tipo organizzativo nella gestione degli alloggi: si prevede una sperimentazione in collaborazione con il progetto “Tutti a casa” promosso dall’Associazione Amici di Piazza Grande. FONDAZIONE DI COMUNITÀ CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO La proposta di istituire una Fondazione di Comunità è nata all’interno del processo di programmazione del Programma Attuativo 2012. La proposta, portata avanti in particolare dall’Associazione Ailes ( Associazione per l'Inclusione Lavorativa e Sociale delle persone svantaggiate – composta da cooperative e associazioni attive sul territorio bolognese), scaturisce dalle attività del Tavolo Interistituzionale per il Lavoro che ha individuato come obiettivo strategico lo sviluppo della responsabilità sociale di territorio, con la volontà di coinvolgere i cittadini, il terzo settore e le aziende nel reperire insieme gli strumenti per rispondere con nuove progettualità e nuove risorse ai nuovi bisogni. La Fondazione di comunità è un soggetto di diritto privato senza finalità di lucro (ONLUS), che raccoglie risorse dalla comunità e le distribuisce a soggetti del terzo settore, garantendo una ricaduta territoriale; eroga risorse tramite appositi bandi o progetti strategici e non gestisce direttamente servizi. È un intermediario filantropico che promuove la cultura del dono e finanzia progetti di utilità sociale nella propria comunità. Azioni svolte per la realizzazione del progetto: • Costituzione di un Tavolo di coordinamento composto dal Presidente del Distretto Pianura Est, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pieve di Cento, l’Assessore alla cultura, turismo e mobilità del Comune di Baricella, il Direttore Area Servizi alla Persona del Comune di Granarolo, l’Ufficio di Piano e l’Associazione Ailes. 288 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ • • • • • • Definizione della progettazione di dettaglio del percorso necessario per la nascita della Fondazione di Comunità Realizzazione di un’accurata analisi delle esperienze affini promosse in altri territori. Realizzazione di una visita informativa presso la Fondazione “Romagna Solidale” di Cesena. Coinvolgimento di diversi soggetti privati e del terzo settore per la condivisione del progetto, con la raccolta delle prime adesioni alla proposta. Consultazione di tre Avvocati per l’approfondimento degli aspetti giuridici necessari. Incontri con l’ufficio Terzo Settore della Provincia di Bologna e dell’Ufficio competente della Regione Emilia Romagna A differenza di quanto previsto dal progetto, a causa del divieto posto successivamente all’approvazione del Programma Attuativo 2013 dall'art 9 comma 6 del DL 95/2012 convertito nella legge n.° 135/2012, i Comuni non possono essere soci della Fondazione di Comunità. Questo cambiamento ha portato ad una necessaria rivisitazione del progetto iniziale, prevedendo un ruolo di maggiore protagonismo da parte del Terzo Settore. Al 31 marzo 2013 tale riprogettazione è in corso. Il progetto per la nascita della Fondazione di Comunità del Distretto Pianura Est è uno degli studi di caso individuati dall’Agenzia Sociale e Sanitaria della Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Community Lab (un laboratorio regionale per la definizione di strumenti per la programmazione locale in senso partecipativo). Il progetto si avvale pertanto del supporto e della consulenza della Regione Emilia-Romagna sulle modalità di coinvolgimento e la facilitazione della partecipazione attiva del terzo settore, delle aziende e dei cittadini. TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO I Tirocini formativi hanno il duplice obiettivo di fornire un sostegno al reddito delle famiglie colpite dalla crisi e di promuovere la riqualificazione professionale e la formazione. Prevedono un rimborso spese mensile di 500 euro netti, hanno durata di 5 mesi, con un orario di 25 ore settimanali. Sono rivolti a persone che hanno perso il lavoro a causa della crisi economica a partire dalla fine del 2008, prive di sostegno derivante da ammortizzatori sociali, o che a causa della crisi economica non riescono ad inserirsi/re-inserirsi nel mercato del lavoro. Il Servizio Sociale individua, in base alla propria valutazione professionale, le persone con i requisiti previsti da progetto (ad es.: consapevolezza dei limiti e delle risorse personali/professionali, alto livello di motivazione nella riqualificazione professionale, capacità di adeguamento alle regole e ai contesti lavorativi/formativi, buon livello di autonomia nell’esecuzione dei compiti). Il Progetto è stato inserito nell’ambito delle Misure straordinarie a favore delle famiglie per contrastare la crisi economica previste dal Programma Attuativo 2009, Programma Attuativo 2010, Programma Attuativo 2011 e Programma Attuativo 2012. I Tirocini formativi sono stati finanziati ulteriormente grazie al contributo della Fondazione del Monte, all’interno di progetti presentati nel 2009 e nel 2010. A causa di alcune modifiche normative relative alla disciplina dei Tirocini formativi e di orientamento (con l’art. 11 della legge 148/2011 e la Circolare del Ministero del lavoro n. 24 del 12/09/2011), il progetto ha dovuto subire una battuta d'arresto tra l'agosto e il dicembre 2011. Per questo motivo le segnalazioni dei Tirocini previsti grazie al contributo della Fondazione del Monte e di quelli programmati nel Programma Attuativo 2011 sono riprese solo dal gennaio 2012. 289 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ E’ di conseguenza slittata anche la partenza del progetto inserito nel Programma Attuativo 2012, che ha preso avvio nel marzo 2013. Riepilogo Tirocini formativi e di orientamento 2009-2012 Tirocini Programmati Attivati Conclusi Programma Attuativo 2009 35 * 35 35 Fondazione del Monte 2009 15 15 15 Programma Attuativo 2010 45 43 43 Fondazione del Monte 2010 12 ** 12 12 Programma Attuativo 2011 60 46 28 Programma Attuativo 2012 45 0 0 Totale 212 151 133 Progetto * di cui 5 per il recupero di Tirocini interrotti, ricalcolati a conclusione dei 30 inizialmente previsti ** 3 Comuni hanno scelto di attivare Voucher INPS Distribuzione dei Tirocini attivati sui due percorsi • • Percorso A) - 74 tirocini Soggetto promotore: Futura S.p.a. Soggetti ospitanti: Aziende private Percorso B) - 78 tirocini Soggetto promotore: Consorzio SIC (Consorzio di iniziative sociali) Soggetti ospitanti: Cooperative sociali, Amministrazioni Comunali, ASP Donini-Damiani e ASP Galuppi-Ramponi Caratteristiche utenza • • • • Il 39,5% dei tirocinanti è composto da donne, in linea con l’anno precedente; la percentuale di donne è analoga tra il percorso A e il percorso B. Gli italiani rappresentano il 55,3% dei tirocinanti. Il numero di italiani, confronto alle prime edizioni del progetto è in costante aumento. Le altre cittadinanze più presenti sono la marocchina con il 23,7% dei casi e la tunisina con il 5,9%. L’età media dei tirocinanti è di 41,5 anni, in leggera diminuzione confronto al precedente monitoraggio (38,5 anni per il percorso A e 43,6 anni per il percorso B). Come si evince dalla tabella che segue, la motivazione più frequente per la perdita del lavoro è la fine di contratti a termine (ben il 68,1% dei casi, in diminuzione rispetto al 2012). In diminuzione anche la quota di persone che ha chiuso un’attività autonoma, mentre è in largo aumento la percentuale di chi è disoccupato a causa della chiusura dell’azienda in cui lavorava (21 persone). Causa della cessazione del rapporto di lavoro Contratto a termine Chiusura attività autonoma Chiusura azienda 290 % 68,1 7,4 15,6 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Riorganizzazione aziendale Socio coop senza lavoro 5,9 3,0 100 Totale • Le tipologie di ultimo impiego dei tirocinanti sono molto variegate: il 31,7% era operaio, mentre gli addetti alla logistica costituiscono il 12,4% del totale (dato in calo confronto all’ultimo monitoraggio). L’11,7% dei tirocinanti ha lavorato nella ristorazione (nel 2012 erano il 6%), mentre il 7,6% erano autotrasportatori (in forte aumento); la stessa percentuale riguarda gli addetti alla ristorazione. Le altre professioni più rappresentate sono nel settore dell’edilizia e della cura della persona. Dettaglio andamento Tirocini formativi per progetto e percorso Dalla prima edizione del progetto si è verificata un’inversione di tendenza nella scelta tra il percorso A e il percorso B: se inizialmente sono state più frequenti le segnalazioni per Tirocini presso cooperative sociali, amministrazioni comunali e ASP, nelle edizioni in corso l’orientamento è decisamente più rivolto verso le aziende. PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 Percorso Percorso Tot A B FONDAZIONE DEL MONTE 2009 Percorso Percorso Tot A B Tirocini attivati 35 12 23 15 6 9 Tirocini interrotti prima dei 4 mesi 13 5 8 2 1 1 PROGRAMMA ATTUATIVO 2010 Percorso Percorso Tot A B FONDAZIONE DEL MONTE 2010 Percorso Percorso Tot A B Tirocini attivati 43 25 18 12 5 7 Tirocini interrotti prima dei 4 mesi 13 9 4 3 2 1 PROGRAMMA ATTUATIVO 2011 Percorso Percorso Tot A B Tirocini attivati 46 25 21 Tirocini interrotti prima dei 4 mesi 11 8 3 42 persone su 151 hanno interrotto il Tirocinio prima di aver raggiunto i 4 mesi di attività. La maggioranza ha interrotto perché ha trovato lavoro, alcuni per motivi di salute ed altri per mancanza di tenuta al progetto formativo. Il tasso di interruzioni è quindi del 27,8%: 33,8% per il percorso A e 21,8% per il percorso B. 291 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Monitoraggio situazione occupazionale a conclusione del Tirocinio Il progetto prevede un monitoraggio della situazione occupazionale dei tirocinanti a 3 e 9 mesi dalla conclusione del Tirocinio, con l’obiettivo di valutare l’impatto del progetto sull’occupabilità delle persone, sulla loro attivazione nella ricerca di lavoro e sulla crescita professionale. Il monitoraggio viene aggiornato ogni tre mesi. Il monitoraggio qui presentato è aggiornato al 20.03.13. Situazione occupazionale a 3 mesi dalla conclusione del Tirocinio Percorso Percorso A B Totale disoccupato 31 31 62 occupato in profilo affine 2 1 3 occupato 18 17 35 occupato nella stessa azienda ospitante 7 4 11 2 2 studente totale 58 55 * persone che hanno concluso il Tirocinio da 3 mesi e sono reperibili Situazione occupazionale a 9 mesi dalla conclusione del Tirocinio Percorso Percorso A B 21 disoccupato occupato in profilo affine 19 occupato pensionato 5 occupato nella stessa azienda ospitante studente totale 45 * persone che hanno concluso il Tirocinio da 9 mesi e sono reperibili. 113 Totale 26 47 2 2 13 24 1 1 6 11 1 1 49 86 A 3 mesi dalla fine del Tirocinio circa il 45% delle persone risulta occupato (in aumento confronto al monitoraggio precedente): 47% per il percorso A e 43% per il percorso B. A distanza di 9 mesi la quota di occupati aumenta ulteriormente, raggiungendo il 50%, con una sostanziale uniformità tra quanti hanno svolto il Tirocinio in azienda e quanti lo hanno svolto in cooperative sociali, amministrazioni comunali, ASP. Un dato interessante è quello relativo alle assunzioni presso gli stessi soggetti ospitanti dopo il Tirocinio: è aumentato il numero di persone che sono state assunte dalle aziende a fine tirocinio (percorso A), passando da 4 a 7 persone assunte. Non si sono invece verificate nuove assunzioni per il percorso B, il dato è riferito alle stesse 6 persone che erano già state monitorate lo scorso anno. Circa una persona su due ha trovato lavoro a 9 mesi dalla conclusione del tirocinio: se questo dato evidenzia, da un lato, il persistere di una situazione di difficoltà nell’inserimento lavorativo, dall’altro è necessario valorizzare il reingresso nel mercato del lavoro di persone che, in molti casi, erano disoccupate da più di un anno al momento dell’avvio del progetto e presentavano notevoli difficoltà nell’inserimento autonomo. 292 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ SOSTEGNO ALLA FORMAZIONE E ALL’INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE IN CONDIZIONE DI SVANTAGGIO SOCIALE CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO “Verso il lavoro: percorsi di formazione multiprofilo”Anno 2011/2012 – Futura Soc. Cons. r.l. L’operazione n. 2011-1847/BO “Verso il lavoro: percorsi di formazione multiprofilo” è stata approvata e finanziata dalla Provincia di Bologna, gestita da Futura e promossa dall’Ufficio di Piano del Distretto Pianura Est (oltre che della Pianura Ovest), attraverso il Tavolo per il Lavoro. La realizzazione del progetto ha previsto un partenariato con FOMAL, nello specifico per la formazione nell’ambito della ristorazione. E’ stata rivolta a fasce di popolazione in condizione di svantaggio sociale e a rischio d’esclusione, in carico ai servizi sociali e territoriali (persone in condizione di disagio, persone inquadrabili nei fenomeni di nuove povertà, cittadini migranti, ecc.) ed ha previsto la realizzazione di percorsi formativi volti allo sviluppo di competenze professionali spendibili in diversi settori e contesti operativi. Con risorse previste nell’ambito del Programma Attuativo 2011, è stata prevista una forma di sostegno alla frequenza per cui ad ogni partecipante è stata corrisposta una cifra di € 4,50 per ogni ora frequentata, fino ad un massimo di € 1000,00. L’operazione, avviata a marzo 2012, è terminata a fine luglio 2012 ed è stata articolata in un unico progetto con 4 edizioni, ognuna di 225 ore suddivise in 25 ore d’aula e 200 ore di stage. Ogni edizioni ha sviluppato la formazione teorico-pratica rispetto ai seguenti profili: Assistenza alla persona Grande distribuzione Ristorazione (gestito da Fomal) Ambientale (gestione rifiuti). Ogni allievo ha frequentato una singola edizione, corrispondente al profilo risultato più confacente alle caratteristiche, attitudini ed esigenze personali, così come risultato in esito al processo di selezione/orientamento iniziale. Per la Pianura Est, complessivamente sono state segnalate 29 persone dai Servizi invianti. Rispetto alle 25 persone che si sono presentate ai colloqui, al termine della selezione sono state ritenute idonee 20 persone e tutte sono state ricontattate per proporre la frequenza al corso, ma solo 14 hanno partecipato realmente al progetto, mentre 6 si sono ritirate prima di iniziare. Complessivamente fra i 2 Distretti hanno frequentato: - per il Distretto Pianura Est – 14 persone (solo due non hanno raggiunto il 70% delle ore di presenza) - per il Distretto Pianura Ovest – 9 persone. Le 14 persone frequentanti per la Pianura Est si sono così orientate sui profili in esito alla selezione/orientamento: 7 hanno scelto la grande distribuzione 3 hanno scelto la ristorazione 4 hanno scelto l’assistenza alla persona. La tabella sotto-riportata è riepilogativa rispetto ai partecipanti: Servizio Inviante N. Inseriti al corso Ore svolte su 225 1 224 2 217.20 215 1 224.30 Servizio sociale del comune di BENTIVOGLIO Servizio sociale del comune di MALALBERGO Servizio sociale del comune di SAN GIORGIO DI PIANO 293 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Servizio sociale del comune di SAN PIETRO IN CASALE 2 Servizio sociale del comune di GALLIERA 3 Servizio sociale del comune di MINERBIO Servizio sociale del comune di CASTEL MAGGIORE Servizio sociale del comune di GRANAROLO DELL'EMILIA Servizio sociale del comune di BUDRIO 2 1 225 225 64 221.30 64.30 222 198 224.50 1 225 1 222.50 Tot. 14 La percentuale di presenza da parte degli allievi è stata molto alta, sia grazie al sostegno economico legato alla frequenza, sia grazie alla personalizzazione dei percorsi, resasi ancor più necessaria dopo che l’evento sismico, che ha interessato il nostro territorio, ha colpito anche alcune aziende sede di stage. Ciò ha portato a riverificare gli abbinamenti o a posticipare la conclusione di alcuni percorsi, per consentire il pieno raggiungimento degli obiettivi del progetto. Esiti occupazionali ad Aprile 2013: L’attività è terminata da meno di un anno e non è stata ancora eseguita la rilevazione a 12 mesi, prevista dalle procedure di accreditamento della Regione. Tuttavia, da contatti telefonici informali con i partecipanti al progetto di entrambi i Distretti, abbiamo avuto riscontri in merito a 4 inserimenti lavorativi nel settore attinente a quello della formazione svolta, di cui uno con contratto a tempo indeterminato e 3 inserimenti in altro settore. Inoltre, per un’allieva che ha frequentato il profilo dell’assistenza, Futura ha attivato delle collaborazioni occasionali per l’attività di simulatrice, durante le prove pratiche d’esame per il conseguimento della qualifica di OSS. È attualmente in corso il progetto “Verso il lavoro: percorsi di formazione multiprofilo”Anno 2012/2013 finanziato dalla Provincia di Bologna. Percorsi di Transizione al lavoro per Persone in Situazione di Disagio Psichico e Sociale Anno 2011/2012 – coop CSAPSA L’operazione in oggetto è finanziata dalla Provincia di Bologna – Servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione a CSAPSA, con possibilità di delega alle realtà facenti parte della associazione AILeS di promozione della Inclusione Lavorativa e Sociale delle persone svantaggiate (alla quale aderiscono il Consorzio SIC con le 23 cooperative sociali di tipo B e A+B del territorio provinciale, le cooperative sociali SEACoop, C.S.A.P.S.A., L’Orto, Accaparlante; le cooperative La Carovana, Anastasis e le associazioni Kifasa, Gavroche, Amici di Piazza Grande) e a Futura. Persone svantaggiate, adulte, in situazione in condizioni di grave disagio sociale, in particolare con problematiche soggettive di ordine psichico e relazionale, da lungo tempo inoccupate o disoccupate, senza riconoscimento di invalidità ai sensi della L. 68/99, segnalate dai Servizi di territorio secondo criteri di investimento motivazionale, capacita di tenuta, efficacia beneficiale, equità e altre valutazioni di pubblico interesse. Dei percorsi di tirocinio da 300 ore cad. complessivamente finanziati dalla Provincia, 16 percorsi sono stati riservati a segnalazioni provenienti dal territorio del Distretto Pianura EST, che ha provveduto a finanziare le indennità di frequenza di 1.000 euro a percorso. 294 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Dei 16 percorsi avviati, 13 percorsi sono arrivati al compimento del progetto, 3 percorsi sono stati interrotti prima per volontà dell’utente. Le ore tirocinio complessivamente utilizzate dal Distretto pianura Est sono 4.379. Dei 13 percorsi completati 4 sono state le assunzioni. COMUNE CASTELLO D'ARGILE MOLINELLA BARICELLA MALALBERGO BENTIVOGLIO SAN GIORGIO DI P. GRANAROLO S.PIETRO IN C. PIEVE DI CENTO BUDRIO ARGELATO CASTELMAGGIORE GALLIERA MINERBIO CASTENASO SAN GIORGIO DI P. SERVIZIO INVIANTE ORE SVOLTE ESITO FINALE DEL PERCORSO 51 INTERROTTO PER DIFFICOLTA' PSICOLOGICHE SERVIZIO SOCIALE COMUNALE SST - SERT BUDRIO SERVIZIO SOCIALE COMUNALE SERVIZIO SOCIALE COMUNALE SERVIZIO SOCIALE COMUNALE SERVIZIO SOCIALE COMUNALE SERVIZIO SOCIALE COMUNALE SERVIZIO SOCIALE COMUNALE SERVIZIO SOCIALE COMUNALE SERVIZIO SOCIALE COMUNALE SERVIZIO SOCIALE COMUNALE SERVIZIO SOCIALE COMUNALE SERVIZIO SOCIALE COMUNALE SERVIZIO SOCIALE COMUNALE SERVIZIO SOCIALE COMUNALE SERVIZIO SOCIALE COMUNALE 300 300 300 ASSUNZIONE 204 INTERROTTO PERCHE' HA TROVATO LAVORO 300 300 300 ASSUNZIONE 300 300 279 95 INTERROTTO PER MOTIVI DI SALUTE 300 ASSUNZIONE 300 300 450 ASSUNZIONE È attualmente in corso il progetto Percorsi di Transizione al lavoro per Persone in Situazione di Disagio Psichico e Sociale anno 2012/2013 finanziato dalla Provincia di Bologna. LABORATORIO DI SARTORIA CAPOFILA: COOPERATIVA SOCIALE IT2 Il progetto “Laboratorio di sartoria” è proseguito in continuità con l’anno 2008. Nel 2012 sono stati sviluppati i comparti della sartoria: a) produzioni sartoriali; b) riparazioni sartoriali; c) produzione in serie conto terzi. Nell’anno 2012 hanno lavorato presso il laboratorio di sartoria 4 persone con contratto part time: n. 1 responsabile della produzione sartoriale oltre che del laboratorio nel suo complesso, n. 2 addette 295 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ alle riparazioni sartoriali , n. 1 addetta alla produzione in serie. Al bisogno sono state attivate altre sarte libere professioniste. Da metà luglio è stato utilizzato lo strumento della CIG ordinaria che ha permesso di alleviare la mancanza di lavoro che si era evidenziata fin dai primi mesi del 2012. Da settembre, anche grazie alla sagra locale sono state richiamate le ragazze al lavoro ma solo due hanno dato la loro disponibilità immediata, una terza è rientrata solo nel mese di novembre 2012. Tale situazione ha comportato, da un lato un momento di iperlavoro per la responsabile della sartoria che ha dovuto supplire alla mancanza di due lavoratrici e dall’altro una perdita di attività e commesse future dovuta all’impossibilità di progettare e mettere in produzione nuovi capi. Nella seconda metà dell’anno abbiamo realizzato il progetto finanziato da BCC – Semenzaio di idee il progetto è stato rivolto ad un gruppo di giovani del territorio ed è stato finalizzato sensibilizzazione dei giovani non solo al riciclo e al riuso di abiti, borse, accessori d’abbigliamento, ma anche alla partecipazione attiva attraverso lo scambio di idee e l’apprendimento dell’arte del cucire, del dipingere capi d’abbigliamento ed accessori. Nel mese di febbraio 2013 è stata proposta la proroga dei contratti a tempo determinato alle 3 lavoratrici rimaste, ma solo due hanno accettato. Dal mese di Marzo le dipendenti impegnate direttamente nell’attività sono 2. Al fine di supplire alla carenza di personale professionalmente preparato, non tanto nell’immediato ma in prospettiva, è stata inviduata una signota disabile e iscritta alle liste del collocamento mirato gestite dal Servizio Disabili della Provincia di Bologna. La sig.ra aveva già avuto precedenti esperienze in sartoria e seppur residente a Bologna avendo la macchina si è immediatamente data disponibile ad un inserimento attraverso un tirocinio formativo. A fine marzo 2013 l’USSI Disabili Adulti dell’AUSL di Bologna Distretto Pianura Est ha segnalato un persona con disabilità fisica che necessita di un percorso non finalizzato all’inserimento lavorativo, ma bensì una borsa lavoro di tipo terapeutico-riabilitativo. Finalità ed obiettivi raggiunti nel 2012: sono state assunte 3 donne immigrate part-time a tempo determinato per 1 anno; si è sviluppato e sostenuto l’auto-imprenditorialità di 2 donne che hanno aperto, anche grazie al nostro piccolo contributo, una attività individuale con partita iva presso il proprio domicilio. Indicatori per il monitoraggio/valutazione • n. 1 segnalazione del Comune di Castenaso; • n. 1 inserimento in percorsi di tirocinio nell’ambito del progetto finanziato dalla Provincia di Bologna per la transizione al lavoro di persone iscritte alle liste del collocamento mirato gestite dal Servizio Disabili della Provincia di Bologna; • n. 1 borsa lavoro a scopo terapeutico-riabilitativo; • n. 4 inserimenti lavorativi all’interno dell’unità produttiva avviata con contratto a tempo determinato; • n. 1 persona con contratto di lavoro accessorio (voucher) residente a Castenaso ed in CIG; • n. 0 inserimenti lavorativi facilitati presso altre aziende del territorio; • n. 2 sostegni all’auto-imprenditorialità di 2 donne che hanno aperto, anche grazie al nostro piccolo contributo, una attività individuale presso il proprio domicilio; • supporto auto-imprenditorialità giovanile finanziato BCC – Semenzaio d’idee. 296 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ REGOLAMENTO DISTRETTUALE PER L’INSERIMENTO DI CLAUSOLE SOCIALI NEGLI APPALTI PUBBLICI CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO La Cabina di regia del Cantiere per il contrasto alla vulnerabilità della Provincia di Bologna ha promosso la creazione di un gruppo di lavoro per la stesura di linee di indirizzo per l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati negli appalti pubblici, composto dalla Provincia di Bologna, Comune di Bologna, Cooperazione Sociale, Comune di Ozzano, AUSL e coordinato dall’Ufficio di Piano del Distretto Pianura Est. Il gruppo di lavoro, che ha iniziato le sue attività nel febbraio 2012, ha realizzato le seguenti attività: Una ricognizione tra i Comuni della Provincia di Bologna degli appalti nei settori ad alta intensità di manodopera per i quali potrebbe essere applicato il regolamento. La ricognizione ha raccolto i seguenti dati: importo, durata e scadenza degli appalti, soggetto affidatario. Una comparazione tra regolamenti o linee guida analoghi promossi da altri territori, con analisi di dettaglio delle Linee guida del Comune di Roma, Linee di indirizzo della Regione Lombardia, Regolamento del Comune di Torino, Atto di indirizzo della Regione Veneto, Atto di indirizzo della Provincia di Udine. Una scheda sintetica con le migliori soluzioni individuate nei diversi documenti analizzati. Stesura delle Linee di indirizzo Linee d'indirizzo per la realizzazione di appalti pubblici che facilitino inserimenti lavorativi delle persone in condizione di svantaggio, che sono state approvate dal Cantiere di Contrasto alla vulnerabilità in data 31.10.2012 Il 17 dicembre 2012 le Linee di indirizzo vengono approvate dalla Conferenza Metropolitana dei Sindaci. Le Linee di indirizzo sono state approvate al 31.03.13 dai Comuni del Distretto Pianura Est: Budrio, Castenaso, Granarolo, Minerbio, San Pietro in Casale. È stato successivamente elaborato dal gruppo di lavoro un Regolamento-tipo delle procedure contrattuali per l’inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio che è in attesa di essere approvato dalla Conferenza Metropolitana dei Sindaci. CAMPUS FORMAREA PER L’OCCUPABILITÀ CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il progetto è consistito nella realizzazione di due edizioni del “Campus FormArea”, laboratorio di animazione socio-economica per interpretare il presente e per generare modelli di sviluppo personale, rivolte a cittadini in transizione professionale (disoccupati) residenti nei Comuni del Distretto Pianura Est. La supervisione scientifica e la direzione delle attività sono state curate da Franco Fortunati, Presidente di FormArea & partner e Professore a contratto del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna; il coordinamento didattico e organizzativo da Filippo Zanni, Partner FormArea. I laboratori hanno avuto sede presso i Comuni di Castel Maggiore e Budrio. Le attività sono iniziate il 12 novembre (Budrio) e il 13 novembre 2012 (Castel Maggiore) e si sono concluse il 14 dicembre 2012 per entrambe le edizioni. Alla data di chiusura del bando pubblicato per l’ammissione degli allievi (29 ottobre 2012), i partecipanti ammessi erano pari a 44. All’avvio delle attività hanno confermato la propria adesione in 37; al termine del percorso hanno ottenuto l’attestato di frequenza (70% del monte ore) in 27. Le persone che hanno trovato un’occupazione nel periodo di svolgimento delle attività sono 3. 297 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ SPORTELLO LAVORO CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il progetto prevedeva la riattivazione delle attività degli Sportelli lavoro comunali rivolti ai cittadini residenti nei Comuni del Distretto Pianura Est. A causa di novità normative introdotte all’interno della Legge 92/2012 di riforma del mercato del lavoro si è ritenuto opportuno, in accordo con il Servizio Lavoro della Provincia di Bologna, di sospendere l’attivazione degli Sportelli. LAVORO E SAPERE CAPOFILA: LA CAROVANA SOC. COOP. Il progetto Lavoro e Sapere, nato da un lavoro di co-progettazione tra la cooperativa La Carovana e l’Ufficio di Piano Distretto Pianura Est, prevedeva l’inserimento lavorativo temporaneo di 15 ragazzi/e, l’avvio di altri 15 percorsi formativi e una parte finale di orientamento (2 percorsi a Comune). La metodologia prevalente è quella del tutoraggio e di una collaborazione con la rete dei servizi, in particolare con i progetti “Onde anomale” per l'aggancio su strada dei giovani e il “Centro risorse distrettuale per il reperimento delle disponibilità aziendali” per la ricerca delle aziende ospitanti. Il progetto ha avuto un contributo della Fondazione del Monte, relativo ai rimborsi spese per i Tirocini e alle spese necessarie per le esperienze formative. Azioni svolte dal progetto e indicatori: • Contatto e conoscenza dei gruppi informali di strada tramite affiancamento dell’equipe educativa di Onde Anomale Link durante le loro uscite previste nei differenti territori (n.20 uscite: Castenaso, Budrio, Molinella, Granarolo dell’Emilia, Malalbergo, Cà De Fabbri – Minerbio, Bentivoglio – San Marino di Bentivoglio, Pieve di Cento, San Pietro in Casale); • Contatto e conoscenza dei gruppi informali di strada attraverso la partecipazione ai microeventi realizzati all’interno del Progetto Onde Anomale Link (n.1 evento: novembre 2011 al Suelo di Castenaso, n.2 microeventi: inaugurazione Skate Park di Granarolo e Torneo di calcetto a Minerbio; eventi Pieve e San Pietro in Casale, novembre 2012); • Realizzazione di n. 15 videointerviste sul tema giovani e lavoro durante i microeventi realizzati all’interno del Progetto Onde Anomale Link; • Contatto e conoscenza dei casi segnalati dall’intervento di strada • Contatto e conoscenza dei casi segnalati dai Servizi Sociali Distretto Pianura Est e da USSI Minori; • Colloqui conoscitivi e relativa rilevazione dei bisogni occupazionali/formativi/di sostegno dei singoli (n. 40 colloqui conoscitivi). • Segnalazione dei casi prioritari e relativa stesura di griglie che attestano l’accesso al progetto Lavoro e Sapere (n. 38 schede di segnalazione) • Invio schede di segnalazione casi alle operatrici del Centro Risorse Distrettuale per attivare la ricerca delle disponibilità aziendali e del contesto il più possibile adeguato alle caratteristiche ed alle competenze specifiche della ragazza o del ragazzo (n. 21 schede inviate al CRD) • Contatto delle imprese individuate e definizione con la/il referente aziendale di un colloquio iniziale e, successivamente, del percorso formativo adeguato al profilo della persona; • Redazione dei documenti indispensabili all’attivazione formale del tirocinio (in particolare Progetto Formativo e Convenzione) (N. 19 documenti ultimati) • Supporto del/della tirocinante durante la prima fase dell’inserimento lavorativo attraverso incontri e contatti telefonici frequenti; • Verifica della tenuta della condizione lavorativa attraverso il monitoraggio del percorso tramite colloqui telefonici o incontri (mediamente n.2 incontri con ogni i/le tirocinanti, n.1 298 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ • • • incontro con i/le referenti aziendali, mediamente 2 telefonate al mese per ogni caso sia con il/la ragazza sia col referente aziendale); (n. telefonate ragazzi, numero telefonate referenti aziendali), (n. Incontri intermedi e di valutazione ragazzi e incontri intermedi con referenti) Consegna mensile del pagamento al/lla ragazzo/a (assegno, vaglia postale o bonifico); Incontri periodici tra l’équipe e le operatrici preposte alla ricerca aziendale (n.3 incontri strutturati) e partecipazione periodica agli incontri di verifica del CRD; Consolidamento della rete tra risorse formali ed informali del territorio, ed in particolare tra Servizi Educativi (di strada e non) e Servizi Socio-sanitari, attraverso la calendarizzazione di momenti di confronto (4 incontri congiunti, 1 per ogni zona di comuni, oltre ad incontri ad hoc di approfondimento). Schema riepilogativo delle attività Ancora da avviare al 3 maggio 2013 Totale tirocini (esclusi i casi solo segnalati) Totale percorsi formativi (esclusi i casi solo segnalati) Totale casi avviati al 3 maggio (compresi quelli interrotti) Totale Casi (compresi i casi solo segnalati) di cui Totale casi interrotti di cui Totale maschi di cui Totale femmine di cui Totale invii servizi di cui Totale invii strada 1 25 8 33 53 14 32 21 36 17 TIROCINI FORMATIVI RIVOLTI A GIOVANI LAUREATI E DIPLOMATI CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il progetto prevede la realizzazione di percorsi di formazione in situazione rivolti a giovani inoccupati e disoccupati tra i 18 e i 34 anni. Vengono selezionate le aziende disponibili e interessate a ospitare i percorsi tramite avviso pubblico; viene successivamente emesso un bando rivolto ai giovani per selezionare persone con profili corrispondenti a quelli richiesti dalle aziende. A seguito dell’incertezza sul quadro normativo relativo alla disciplina sui Tirocini formativi e di orientamento causata dalle novità normative introdotte con l’art. 11 della legge 148/2011 e la successiva Circolare del Ministero del lavoro n. 24 del 12/09/2011 e l’introduzione delle “Linee guide in materia di Tirocini” approvate con accordo tra Governo, Regioni e Province autonome del 24 gennaio 2013 il progetto ha visto allungare i propri tempi di implementazione. A seguito di diversi approfondimenti su esperienze affini a livello nazionale e sulla normativa, anche grazie al supporto della Regione Emilia-Romagna, è stato redatto il bando rivolto alle aziende che a breve verrà emanato. BORSE LAVORO - VALUTAZIONE DELLE ABILITÀ SOCIALI ATTRAVERSO PERCORSI LAVORATIVI ASSISTITI PER CITTADINI AFFERENTI AL SERT E PORTATORI DI PROBLEMATICHE FISICHE E PSICHICHE INVALIDANTI CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO PIANURA EST Il progetto è rivolto ad utenti dei SerT di San Giorgio di Piano e di Budrio, cittadini dei Comuni del Distretto Pianura Est che, per problemi legati alle loro difficoltà, fisiche e/o psichiche, croniche o temporanee, non sono nelle condizioni di accedere ai consueti percorsi di inserimento lavorativo, con particolare attenzione a coloro che sono seguiti contemporaneamente sia dal SerT che dal CSM. 299 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ L’inserimento ha previsto l’utilizzo di una figura di riferimento all’interno della struttura ospitante, definita Lavoratore di Sostegno oppure Tutor del Progetto individuale per facilitare l’inserimento. Il progetto ha permesso a 24 persone, nell’arco del 2012, di essere coinvolte in inserimenti lavorativi assistiti e protetti in Cooperative sociali, Comuni o in aziende del territorio. Riepilogo delle persone inerite nei percorsi: N. Percorsi attivati Comune di residenza Bentivoglio Budrio Castenaso Granarolo Malalbergo Minerbio Molinella Pieve di Cento San Giorgio di Piano San Pietro in Casale Totale 1 2 6 2 1 3 4 2 1 2 24 PERCORSI DIFFERENZIATI PER LA RICERCA ATTIVA E L’INSERIMENTO LAVORATIVO DI PERSONE IN CARICO AL DSM-DP CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO PIANURA EST Il progetto prevedeva due azioni: • Sperimentazione di percorsi IPS (Individual Placement and Support): Il progetto prenderà avvio nel 2013 con la presenza di un operatore IPS per la UOC CSM Budrio e San Giorgio di Piano e UOC Sert di Budrio e San Giorgio di Piano. • Attivazione di percorsi di tirocinio formativo e transizione al lavoro finalizzati ad una riqualificazione lavorativa e propedeutici all’inserimento lavorativo: È stata attivato dal CSM di Budrio un percorso di transizione al lavoro per un cittadino residente nel Comune di Castenaso presso la coop sociale Anima. Altri percorsi verranno attivati nel 2013. 300 301 302 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ PROGRAMMA PROVINCIALE DENOMINAZIONE INTERVENTO Cantiere per il contrasto alla vulnerabilità sociale X In continuità con l’anno precedente Di nuova attivazione Soggetto capofila dell’intervento Responsabile dell’intervento: (nominativo e recapiti) Provincia di Bologna Anna Del Mugnaio 051-6598374 anna.del [email protected] Laura Venturi 051-6598702 [email protected] Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto capofila e/o responsabile dell’intervento) Istituzioni/attori sociali coinvolti (per Comuni, Centri per l’impiego, Asp, Ausl, Fondazioni, ciascuno precisare tipologia e sindacati, associazioni di categoria, terzo settore. denominazione) N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità e possibilità di indicare specifici target di Cittadinanza in difficoltà popolazione destinatari dell’intervento) • Potenziamento di iniziative di supporto per Obiettivi dell’intervento (precisando persone a rischio di impoverimento; eventuali integrazioni con altre aree • Messa in rete di azioni/interventi realizzati dalle d’intervento) istituzioni e dalle realtà private presenti nel territorio. • Potenziamento e raccordo delle azioni realizzate dalle istituzioni e dalle realtà del territorio per contrastare l’impoverimento e la vulnerabilità della popolazione; • Supporto attività alla cabina di regia cantiere vulnerabilità; • Accompagnamento al processo di recepimento da parte dei Comuni della Provincia di Bologna delle Linee di indirizzo per la realizzazione di appalti Azione/i previste (descrizione delle pubblici che facilitino inserimenti lavorativi delle principali attività che compongono persone in condizione di svantaggio (approvate in l’intervento) Conferenza Metropolitana il 17 dicembre 2012); • Realizzazione di un regolamento tipo delle procedure contrattuali per l’inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio; • Prosecuzione del progetto Money tutoring emergenza abitativa nelle zone sociali aderenti al progetto (Bologna, Pianura Est, Pianura Ovest, Porretta, San Lazzaro) attraverso trasferimento agli ufficio di piano per prosecuzione azione di money tutoring alle famiglie in difficoltà. 303 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Ambito territoriale di realizzazione: Provinciale X specificare: Distrettuale specificare: Altro specificare: Risorse umane che si prevede di impiegare: numero e qualifica degli operatori Ente di Appartenenza Effetti attesi e indicatori di monitoraggio/valutazione Piano finanziario: Personale della Provincia di Bologna e dei Comuni. Money tutoring Emergenza abitativa – n°consulenze erogate alle famiglie in difficoltà. Clausole sociali: stesura regolamento tipo delle procedure contrattuali per l’inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio, approvazione in Conferenza Metropolitana, realizzazione di un’ iniziativa informativa/formativa in merito all’applicazione del regolamento. Spesa Eventuale totale Quota quota di altri prevista: regionale soggetti da specificare € 18.000,00 304 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ PROGRAMMA PROVINCIALE DENOMINAZIONE INTERVENTO Sostegno al reinserimento sociale e lavorativo di minori e adulti in esecuzione penale X In continuità con l’anno precedente Di nuova attivazione Soggetto capofila dell’intervento Responsabile dell’intervento: (nominativo e recapiti) Provincia di Bologna Anna Del Mugnaio Servizio Politiche Sociali e per la Salute [email protected] tel. 051 6598626 Patrizia Paganini Servizio Politiche attive del lavoro e formazione [email protected] tel 051 6598419 Parte delle attività saranno realizzate da Centri di Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto Formazione professionale accreditati e da Associazioni capofila e/o responsabile dell’intervento) di promozione sociale • Casa Circondariale e Istituto Penale Minorile di Bologna (IPM); • Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Bologna (UEPE); • Centro Giustizia Minorile di Bologna (CGM); Istituzioni/attori sociali coinvolti (per • Centro per l'Impiego di Bologna (CIP); ciascuno precisare tipologia e • Istituzione Gian Franco Minguzzi; denominazione) • Enti di Formazione professionale accreditati che svolgono attività di formazione e orientamento; • UISP provinciale; • Associazioni che svolgono attività artisticoespressive coinvolgendo i detenuti dell'IPM e della Casa Circondariale di Bologna. Il progetto è rivolto a minori e adulti in esecuzione N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità e penale, con particolare riguardo ai detenuti possibilità di indicare specifici target di dell’Istituto Penale Minorile P. Siciliani e della Casa popolazione destinatari dell’intervento) Circondariale di Bologna ed ai soggetti in Esecuzione penale esterna. Sostenere i percorsi trattamentali previsti dall’Ordinamento Penitenziario e finalizzati al reinserimento sociale e lavorativo di adulti e minori in Obiettivi dell’intervento (precisando esecuzione penale intra ed extramoenia. eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Parte delle attività realizzate sono incluse nel Progetto sovrazonale “Arte ed emozioni dal sociale. Il teatro per l'educazione e l'inclusione”. Il progetto prevede la realizzazione delle seguenti azioni: Azione/i previste (descrizione delle principali attività che compongono • Partecipazione ai lavori del Comitato locale per l’intervento) l'area dell'esecuzione penale e dei relativi sottogruppi tecnici; 305 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ • Attività di orientamento e formazione professionale rivolte a minori e adulti detenuti intra ed extramoenia: gli interventi sono selezionati in accordo con l'Amministrazione penitenziaria; • Servizio per il miglioramento dell'occupabilità di persone in condizione di detenzione, attraverso la gestione di uno Sportello Info-Lavoro attivo presso la Casa Circondariale in collegamento con il Centro per l’Impiego di Bologna; • Sostegno alla realizzazione di laboratori teatrali, musicali ed artistico-espressivi che coinvolgono i detenuti adulti e minori intra ed extra-moenia e che abbiano quale esito dell'attività anche la produzione di eventi spettacolari da realizzare sia all'interno degli istituti sia in spazi esterni. Si prevede di realizzare un'azione di documentazione delle attività di laboratorio, ormai consolidata per quanto riguarda le iniziative in IPM. E' prevista inoltre la partecipazione ai lavori del Tavolo tecnico costituito per il coordinamento del Centro Teatrale Adolescenti; • Sostegno alla realizzazione del Progetto di attività motoria e sportiva presso la Casa Circondariale di Bologna, in collaborazione con la società UISP Bologna che da anni opera presso l'Istituto. Ambito territoriale di realizzazione: Provinciale X specificare: Distrettuale specificare: Altro specificare: Risorse umane che si prevede di impiegare: numero e qualifica degli operatori Ente di Appartenenza Effetti attesi e indicatori di monitoraggio/valutazione Piano finanziario: a) 196.607 euro -FSE asse inclusione sociale per attività di formazione professionale b) 219.809,93 euro – FSE per Sportello infolavoro - Attività prevista dal 06.2.2012 al 5.2.2014 c) attività motoria: 15.000 euro d) attività culturali: 22.000 euro (risorse già indicate nella scheda progetto “Teatri solidali”) Territorio provinciale di Bologna Personale della Provincia di Bologna: 2 dirigenti 7 funzionari con profilo tecnico 2 funzionari con profilo amministrativo Altro personale afferente alle diverse realtà/istituzioni coinvolte, che saranno quantificati in fase di progettazione di dettaglio delle attività. Migliorare l'occupabilità e il reinserimento sociale di minori e adulti in esecuzione penale. numero moduli formativi realizzati (almeno 7) numero utenti sportello info-lavoro (almeno 500) numero laboratori artistico-espressivi realizzati (almeno 2) Spesa totale prevista Quota regionale 321.507 euro 306 Eventuale quota di altri soggetti da specificare 15.000 euro FSE 307.507 euro __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ PROGRAMMA PROVINCIALE DENOMINAZIONE INTERVENTO Arte ed emozioni dal sociale. Il teatro per l'educazione e l'inclusione X In continuità con l’anno precedente Di nuova attivazione Soggetto capofila dell’intervento Provincia di Bologna Anna Del Mugnaio Servizio Politiche Sociali e per la Salute tel. 051 6598374 [email protected] Responsabile dell’intervento: (nominativo e recapiti) Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto capofila e/o responsabile dell’intervento) Staff di progetto: Adelaide Auregli, Servizio Cultura Fabio Matteuzzi, U.O. Attività Culturali Angela Bianchi, U.O. Coordinamento Handicap Rita Paradisi, U.O. Politiche di contrasto all'esclusione sociale Alessandro Zanini, Settore Documentazione, Istituzione Minguzzi Stefania Sabella, U.O. Programmazione Offerta Formativa Integrata e Servizi di supporto al sistema scolastico e formativo Antonella Lazzari, U.O. Terzo Settore Provincia di Bologna, soggetti del Terzo Settore Provincia di Bologna: • Settore Servizi alla Persona ed alla Comunità (U.O. Coordinamento Handicap); • Servizio Politiche Sociali e per la Salute (U.O. Terzo Settore e U.O. Politiche di Contrasto all'esclusione sociale); • Servizio Scuola e Formazione (U.O. Programmazione Istituzioni/attori sociali coinvolti (per attività formative); ciascuno precisare tipologia e • Istituzione G.F. Minguzzi (Settore Documentazione); denominazione) • Servizio Cultura e Pari Opportunità (U.O. Attività Culturali) Comuni del territorio provinciale e distretti culturali Teatri della provincia di Bologna Associazioni e Compagnie teatrali ed artistiche Enti e istituzioni pubbliche a vario titolo coinvolte nella realizzazione/promozione delle attività laboratoriali AUSL – Coordinamento DSM Diretti: • Giovani e adulti in situazione di fragilità personale N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità e/o sociale; e possibilità di indicare specifici target di • Compagnie e associazioni attive nell'area del teatro popolazione destinatari dell’intervento) solidale. 307 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Indiretti: • Cittadini interessati ai temi del sociale, insegnanti, famiglie; • Operatori del sistema socio-educativo; • La cittadinanza in genere. Gli obiettivi del progetto riguardano la possibilità di: Obiettivi dell’intervento (precisando eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) • Sostenere e rafforzare la sinergia fra le esperienze di teatro in ambito socio-educativo attive sul territorio della provincia di Bologna e la loro messa in rete con il circuito artistico-teatrale più tradizionale; • Valorizzare e coordinare le esperienze di teatro solidale affinché venga pienamente riconosciuta la loro valenza terapeutica nella costruzione sociale della persona, nonché la loro valenza etica ed estetica, nella capacità di creare valore sensibilizzando la collettività sui temi dell'emarginazione e di creare bellezza nel loro essere un vero e proprio prodotto artistico-culturale; • Sensibilizzare la cittadinanza ed in particolare le giovani generazioni a temi di valenza sociale quali le differenze di genere, l'integrazione e l'inclusione sociale, la diversità come risorsa, le pari opportunità, la lotta all'emarginazione ed allo stigma; • Prevenire il disagio e l'emarginazione attraverso il sostegno a laboratori artistici a valenza terapeutico/riabilitativa affinché possano anche trovare un pubblico ed un palcoscenico come momento finale del loro percorso. Il progetto include azioni ed attività previste nel progetto: “Sostegno al reinserimento sociale di minori e adulti in esecuzione penale”. Riconoscendo a queste esperienze una forte valenza terapeutico riabilitativa e di prevenzione del disagio, si ipotizza di realizzare le seguenti azioni: Azione/i previste (descrizione delle principali attività che compongono l’intervento) 1) Percorso “laboratori”: • Sostegno e produzione di laboratori artistico-teatrali rivolti a studenti delle scuole secondarie o ad adulti e minori in situazione di fragilità personale o sociale; • Realizzazione, in esito ai laboratori, di eventi spettacolari che vedano come protagonisti i partecipanti ai laboratori stessi. 2) Percorso “costruzione delle reti”- la rete dei teatri solidali: • Sensibilizzazione rivolta ai direttori artistici ed ai comuni proprietari di teatri del territorio provinciale; • Redazione condivisa di un Manifesto della rete e di un Documento di analisi storica e valoriale del teatro 308 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ solidale che saranno oggetto di una pubblicazione ad hoc e relativa diffusione nei circuiti teatrali, culturali e sociali; • Studio di fattibilità per l'individuazione e gestione condivisa di uno spazio dedicato alle compagnie che aderiscono alla rete, per la realizzazione di laboratori e/o spettacoli. 3) Coordinamento della rete di soggetti che fanno teatro solidale nel territorio provinciale attraverso: • Gestione della mailing list e delle pagine web dedicate al progetto e ai temi del teatro solidale; • Organizzazione di seminari di riflessione e scambio su metodologie e strumenti di intervento propri della rete, anche finalizzati alla redazione della pubblicazione e del Manifesto sopra citati; • Mappatura degli spazi per la realizzazione dei laboratori e delle rappresentazioni, anche considerandone l'accessibilità. 4) Fund rising per consentire la sostenibilità del progetto ed assicurare l'autonomia economica del sistema: si lavorerà in particolare alla progettazione di proposte da presentare sui bandi dell'Unione Europea. Ambito territoriale di realizzazione: Provinciale X specificare: Distrettuale specificare: Altro specificare: Territorio provinciale di Bologna Personale della Provincia di Bologna: 2 dirigenti Risorse umane che si prevede di impiegare: 5 funzionari con profilo tecnico numero e qualifica degli operatori 2 funzionari con profilo amministrativo Ente di Appartenenza Artisti ed altro personale afferenti ai vari soggetti coinvolti. Laboratori teatrali artistico-espressivi realizzati (almeno 5 ); Rassegne organizzate da compagnie aderenti alla rete Effetti attesi e indicatori di che vengono aperte a tutte le altre realtà della rete monitoraggio/valutazione (almeno 3) Seminari di approfondimento realizzati (almeno 2) Preparazione di un testo sul teatro solidale e di un manifesto della rete in vista di una futura pubblicazione Piano finanziario: Spesa totale prevista Quota regionale 86.000 euro 86.000 euro 309 Eventuale quota di altri soggetti da specificare __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ IMPOVERIMENTO: AFFRONTARE LA CRISI E CONTRASTARE POVERTÀ ED ESCLUSIONE SOCIALE LINEE STRATEGICHE ED AZIONI DEL DISTRETTO PIANURA EST Nella programmazione del 2013, le Amministrazioni hanno voluto mantenere un forte impegno nelle misure a sostegno delle famiglie per contrastare la crisi economica che, a partire dal 2009, hanno reso possibili importanti interventi di sostegno al reddito e di promozione della riqualificazione professionale e dell’occupabilità. Tra gli aspetti innovativi è da sottolineare la costituzione del Tavolo Distrettuale della sussidiarietà per il contrasto alla povertà. Il Tavolo ha l’obiettivo di valorizzare e mettere in rete le risorse pubbliche con quelle messe a disposizione dalle associazioni, le parrocchie, le Caritas locali, nella consapevolezza della necessità di migliorare la qualità della collaborazione per ampliare le possibilità di risposta ai cittadini. Per sostenere le famiglie i cui membri hanno perso il lavoro vengono erogati contributi economici diretti, per un ammontare complessivo di € 170.000 finalizzati al pagamento di affitto, utenze, e buoni spesa. Forte attenzione viene data anche alle politiche abitative per contrastare l’emergenza sfratti che sta colpendo i Comuni del Distretto. A tale fine sono stati inseriti due progetti sperimentali: il reperimento di alloggi di accoglienza temporanea per persone che hanno perso la casa, con interventi di tipo educativo e di accompagnamento al lavoro, e l’erogazione di contributi economici accompagnati da un’azione di money tutoring rivolti a famiglie a rischio sfratto. Il Tavolo interistituzionale per il lavoro prosegue le sue attività in continuità dalla fine del 2006 con l’obiettivo di favorire l’inserimento lavorativo e l’inclusione sociale delle persone in situazione di svantaggio sociale. Il Tavolo è composto dal Presidente del Distretto Pianura Est, Centro per l’Impiego, Organizzazioni Sindacali, Assistenti Sociali Comunali, Azienda Usl di Bologna (Servizio Minori, U.S.S.I. Handicap Adulto, Centro Salute Mentale, Ser.T), Cooperativa Pictor, CSAPSA, Futura Spa, Cefal, Cooperativa Lai-Momo, Cooperativa La Carovana, CNA ed è coordinato dall’Ufficio di Piano. Il Tavolo mantiene costante l’obiettivo di promuovere l’affidamento di servizi da parte delle Amministrazioni comunali alla cooperazione sociale di tipo b e la promozione della responsabilità sociale d’impresa. In tale direzione sono stati approvati dalla Conferenza Metropolitana dei Sindaci le Linee d'indirizzo per la realizzazione di appalti pubblici che facilitino inserimenti lavorativi delle persone in condizione di svantaggio e il relativo Regolamento-tipo. Nel Programma Attuativo 2013 gli interventi dedicati al lavoro sono molteplici e diversificati, e mantengono costante l’impegno rivolto ai lavoratori espulsi dal mercato del lavoro a causa della crisi economica e dei giovani che non riescono ad inserirsi nel mercato del lavoro. Viene mantenuta, inoltre, l’attenzione alle fasce di svantaggio in carico ai servizi sociali comunali e ai servizi dell’Azienda USL che, in un mercato del lavoro colpito dalla crisi, vengono ulteriormente penalizzati. Viene confermato il progetto del Centro risorse distrettuale per il reperimento delle disponibilità aziendali quale intervento strategico per una messa a sistema del rapporto con le aziende del territorio, con l’obiettivo di giungere ad un riconoscimento della responsabilità sociale d’impresa. Il totale delle risorse destinate al lavoro ammonta a € 580.570,80. Alle risorse investite nell’ambito del Programma Attuativo 2013 vanno aggiunte quelle previste dai singoli Comuni: per il 2013 le Amministrazioni comunali hanno previsto una spesa complessiva di € 749.722,69 (a fronte della spesa sostenuta nell’anno 2012 pari a € 679.314,03) destinata a misure a sostegno delle famiglie, che vanno dalla riduzione di rette a famiglie colpite dalla crisi, a contributi economici, ad ulteriori tirocini formativi. In sintesi, il totale degli investimenti dei Comuni del Distretto Pianura Est dedicati alle misure contro la crisi ammonta a € 915.162,23. 310 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Riportiamo di seguito alcune tabelle riepilogative che presentano le diverse progettualità messe in campo, in risposta ai bisogni delle diverse tipologie di utenza con una serie di azioni tra loro strettamente connesse e coordinate. SINTESI SCHEMATICA PROGETTI SOSTEGNO AL REDDITO PROGETTO AZIONI RISORSE Tavolo distrettuale della sussidiarietà per il contrasto alla povertà Valorizzazione e messa in rete delle risorse pubbliche con quelle messe a disposizione dalle associazioni, le parrocchie, le Caritas locali - Credito d’emergenza Credito d’emergenza rivolto alle famiglie in condizione di momentanea e temporanea difficoltà economica € 27.020,00 (finanziamento anno 2010) Sostegno al reddito per i nuclei in situazione di difficoltà Sostegno economico diretto ai nuclei familiari che si trovano in un momento di difficoltà economica per l’espulsione dal mondo del lavoro di uno o più membri Brutti ma buoni Sperimentazione di un progetto per la distribuzione di beni invenduti alle famiglie in difficoltà Sostegno fiscale Check up operato da professionisti del settore fiscale per supportare persone in situazione di scompenso in termini di adempimenti fiscali Totale Sostegno al reddito di cui stanziate nel Programma Attuativo 2013 € 170.000,00 (di cui € 50.000,00 finanziamento anni precedenti) € 10.000,00 (di cui € 5.000,00 finanziamento anno 2011) - € 207.020,00 € 125.000,00 SINTESI SCHEMATICA PROGETTI SOSTEGNO ALL’ABITARE PROGETTO AZIONI Emergenza abitativa Sperimentazione di un progetto per l’accoglienza temporanea di famiglie che hanno subito uno sfratto e l’accompagnamento all’autonomia abitativa Money tutoring ed emergenza abitativa Contributi economici accompagnati da un’azione di money tutoring rivolti a famiglie a rischio sfratto Totale Sostegno all’abitare di cui stanziate nel Programma Attuativo 2013 311 RISORSE € 70.000,00 (€ 30.000,00 finanziamento anno 2012 e € 40.000,00 erogati dalla Fondazione del Monte) € 57.571,43 (di cui € 5.000,00 residui anni precedenti) € 127.571,43 € 52.571,43 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ SINTESI SCHEMATICA PROGETTI AREA LAVORO PROGETTO Persone espulse dal Mercato del lavoro Persone in condizione di svantaggio AZIONI RISORSE Lavoro e sapere Promozione di 27 percorsi di transizione al lavoro (formazione professionale e tirocini formativi e di orientamento) rivolti a giovani tra i 16 e i 29 anni inoccupati fuoriusciti dal sistema di formazione, in situazione di disagio, contattati con educativa di strada o segnalati dai servizi. € 60.000 (finanziamento anno 2012, € 30.000 erogati dalla Fondazione del Monte) Territorio, giovani e lavoro Promozione di 20 percorsi di formazione in situazione in azienda rivolti a giovani disoccupati, selezionati tramite avviso pubblico e finalizzati a promuovere la formazione e il contatto con il mondo del lavoro e l’incontro tra professionalità richieste dal tessuto produttivo locale e competenze giovani che faticano ad emergere. € 78.000,00 (finanziamento anno 2011, € 48.000 erogati dalla Fondazione del Monte) Tirocini formativi e di orientamento Promozione di 60 Tirocini formativi rivolti a persone che hanno perso il lavoro a causa della crisi economica e che non godono di ammortizzatori sociali presso aziende, cooperative sociali, Amministrazioni comunali e ASP con finalità di sostegno al reddito, riqualificazione professionale e inserimento lavorativo con indennità mensile. € 281.745,19 (di cui: € 216.645,19 residui anni precedenti e € 30.000 da richiedere alla Fondazione del Monte) Campus FormArea 2 laboratori formativi per la riattivazione e il riorientamento di persone disoccupate in raccordo con il contesto economico e sociale del territorio. € 10.000 Sostegno alla formazione e alla transizione verso il lavoro Promozione di 30 percorsi di transizione al lavoro e percorsi formativi rivolti persone in condizione di svantaggio in carico ai Servizi territoriali (servizi sociali comunali, USSI disabili, DSM, SERT) finalizzati a sostenere una loro qualificazione e un avvicinamento al mercato del lavoro. La partecipazione prevede il sostegno di indennità economiche. € 30.000 (di cui € 9.665,32 residui anni precedenti) Centro risorse distrettuale per il reperimento delle disponibilità aziendali Prosecuzione del servizio distrettuale di reperimento delle disponibilità aziendali per formazione in situazione, borse lavoro, stage, tirocini formativi rivolti a persone in situazione di svantaggio in carico ai Servizi territoriali del Distretto (servizi sociali comunali, USSI disabili, USSI minori, DSM, SERT, progetti distrettuali) (cfr. Area Sostenere il sitema dei servizi - Scheda n. 99– pag. 599) € 37.400 (di cui € 5.476 residuo anno 2012) Valutazione delle abilità sociali Valutazione delle abilità sociali attraverso percorsi lavorativi assistiti per cittadini afferenti al SERT e portatori di problematiche fisiche e psichiche invalidanti € 51.425,61 (di cui: € 26.425,61 residuo anno 2011) Percorsi differenziati per la ricerca attiva e l'inserimento lavorativo Attivazione di tirocini formativi e supporto alla ricerca del lavoro rivolti a cittadini in carico al DSM-DP Laboratorio di sartoria Sostegno ad un progetto d’impresa costituito da donne in condizione di disagio sociale. Giovani TARGET Linee di indirizzo per l'inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati negli appalti pubblici € 30.000 (finanziamento anno 2012) € 2.000 Adozione ed applicazione delle Linee di indirizzo e del relativo Regolamento da parte delle Amministrazioni comunali. - Totale risorse disponibili Progetti Area Lavoro di cui stanziate nel Programma Attuativo 2013 € 580.570,80 € 154.358,68 312 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Totale Risorse Interventi a contrasto della crisi economica di cui stanziate nel Programma Attuativo 2013 € 915.162,23 € 331.930,11 MISURE DI CONTRASTO ALLA CRISI LE RISORSE DEI SINGOLI COMUNI CONSUNTIVO ANNO 2012 AZIONI/MISURE RISORSE EROGATE O MINORI ENTRATE QUANTITÀ Riduzione rette 682 € 270.157 12 € 16.814 3 € 1.500 Contributi (affitto, utenze, spese sanitarie, ecc…) 628 € 335.043 Buoni spesa/last minute market/spesa 612 € 15.650 Voucher Inps 13 € 5.000 Riduzione canoni alloggi di proprietà IDSC in base ad accordo ex Art. 18 L. R.20/2000. 12 € 12.106 Fondi speciali per i nuclei più deboli (IMU e IRPEF) 116 € 21.644 Fornitura latte/pannolini 302 € 1.400 2.380 € 679.314,03 Tirocini formativi Borse Lavoro TOTALE PREVISONE ANNO 2013 RISORSE STANZIATE O MINORI ENTRATE PREVISTE AZIONI/MISURE Riduzione rette € 270.407,79 Tirocini formativi € 39.504,00 Borse Lavoro € 0,00 Contributi (affitto, utenze, spese sanitarie, ecc…) Buoni spesa/last minute market/spesa € 369.529,01 € 16.500,00 Voucher Inps € 4.000,00 Riduzione canoni alloggi di proprietà IDSC in base ad accordo ex Art. 18 L. R.20/2000. Fondi speciali per i nuclei più deboli (IMU e IRPEF) Fornitura latte/pannolini € 9.106,00 € 39.275,89 € 1.400,00 TOTALE Totale Risorse Interventi a contrasto della crisi economica nei Comuni del Distretto Pianura Est di cui: Programmazione Distrettuale Risorse dei Comuni 313 € 749.722,69 € 1.664.884,92 € 915.162,23 € 749.722,69 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Scheda n. 36 INTERVENTO/PROGETTO SOSTEGNO AL REDDITO PER I NUCLEI IN SITUAZIONE DI DIFFICOLTÀ A CAUSA DELL’ESPULSIONE DAL MONDO DEL LAVORO DI UNO O PIÙ MEMBRI INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale Salute mentale Dipendenze Trasversale CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostenere i nuclei familiari che vivono momenti di difficoltà finanziarie emergenti e temporanee SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 - 531 [email protected] DESTINATARI Nuclei in situazione di temporanea difficoltà a causa dell’espulsione dal mondo del lavoro di uno o più membri. In particolare: nuclei privi di ammortizzatori sociali, nuclei con più figli in particolare se con minori o adulti in difficoltà, nuclei monoreddito, nuclei unipersonali. 314 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Offrire sostegno economico diretto ai nuclei familiari che si trovano in un momento di difficoltà economica per l’espulsione dal mondo del lavoro di uno o più membri. AZIONI PREVISTE Il progetto si sostanzia nell’erogazione di contributi diretti straordinari ai nuclei familiari individuati, finalizzati al sostentamento e/o al sostegno nel pagamento di utenze, affitto ecc... Si prevede la assegnazione delle risorse ai Comuni, e la successiva erogazione in base a un rendiconto trimestrale delle risorse concesse ai nuclei familiari. L’assegnazione delle quote avverrà in ragione di: Una quota fissa per tutti i Comuni; Quota parte delle risorse complessive residue, calcolate in base alla popolazione attiva residente in ogni singolo Comune. L’Ufficio di Piano manterrà un monitoraggio costante dell’andamento del progetto. Fornirà ai Comuni una scheda di rilevazione per il monitoraggio e la rendicontazione dei contributi erogati, contenente tra le altre, le seguenti informazioni: composizione del nucleo familiare, stato occupazionale dei membri attivi del nucleo familiare, tipo di sostegno richiesto, indicazione di eventuali altre agevolazioni destinate dal Comune al nucleo (riduzione rette ecc…). L’utilizzo della scheda, che verrà compilata dalle Assistenti Sociali al momento della presa in carico, è volto da un lato ad ottenere una fotografia aggiornata dello stato di bisogno del Distretto, dall’altro a verificare l’effettiva concessione dei contributi ai destinatari individuati. Semestralmente, i Comuni invieranno le schede relative ai contributi erogati all’Ufficio di Piano, che provvederà a saldare la quota anticipata. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Tirocini formativi e di orientamento Credito d’emergenza Sostegno alla formazione e all’inserimento lavorativo delle persone in condizione di svantaggio Brutti ma buoni Money tutoring ed emergenza abitativa Tavolo distrettuale della sussidiarietà per il contrasto alla povertà ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI i 15 Comuni del Distretto di Pianura Est Centri per l’Impiego 315 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale dell’Ufficio di Piano Personale dei Servizi Sociali dei 15 Comuni RISULTATI ATTESI Attenuazione delle situazioni di disagio economico. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Numero di contributi erogati per ammontare del contributo, Stato occupazionale dei componenti dei nuclei familiari beneficiari dei contributi, Tipo di sostegno richiesto; Numero di nuclei familiari che beneficiano anche di altri sostegni. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 170.000,00 (€ 120.000,00 anno 2013 + € 50.000,00 residuo anni precedenti) di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 120.000,00 • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 316 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Scheda n. 37 INTERVENTO/PROGETTO INTERVENTI DI PRONTA EMERGENZA, DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITÀ E DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: ATTIVARE INTERVENTI CON CARATTERE DI URGENZA CHE CONSENTANO Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per minori, disabili, per soggetti in condizione di rischio sociale, per le loro famiglie. Promuovere la tutela dei minori SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti Responsabile Unità Attività Socio Sanitarie del Distretto Pianura Est Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] 317 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ DESTINATARI Disabili, minori e persone in situazione di disagio sociale SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2002 OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • Attivazione di prestazioni assistenziali atte a rispondere a situazioni di difficoltà, di emergenza e di urgenza anche attraverso inserimenti residenziali; Valorizzazione e sostegno alle famiglie in difficoltà in quanto ambiti primari di sviluppo e cura delle persone; Sostegno alla genitorialità; AZIONI PREVISTE Interventi di supporto e appoggio educativo, sostegno economico e inserimento provvisorio in struttura o in altra realtà di accoglienza. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetti Area Disabili ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda USL – Servizio Sociale – USSI Minori e USSI Disabili Adulti RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Sono coinvolti tutti gli operatori delle USSI Minori e USSI Disabili Adulti dell’Azienda USL di Bologna del Distretto Pianura Est RISULTATI ATTESI Garantire risposta alle situazioni che presentano particolare compatibilmente con le numerose richieste aventi questa specificità. carattere di emergenza INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE n° interventi di tutela attivati in situazione di emergenza n° situazioni segnalate con caratteristica di emergenza PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 244.370,48 (€ 171.774,85 anno 2013 + € 72.595,63 residuo anno 2012) di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 41.126,78 318 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ • • • • • risorse regionali (altri fondi) FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 130.648,07 Fondo Sanitario Regionale risorse da altri soggetti (specificare) 319 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Scheda n. 38 INTERVENTO/PROGETTO CREDITO D’EMERGENZA INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsab ilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • Sostenere i nuclei familiari che vivono momenti di difficoltà finanziarie emergenti e temporanee; Promuovere forme di sostegno economico a carattere non assistenziale, legati a progetti di sviluppo dell’autonomia; SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 – 531 [email protected] DESTINATARI Famiglie o persone singole residenti nel Distretto Pianura Est, in momentanea (non cronica) difficoltà economica. 320 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ In particolare tali difficoltà possono essere causate da vari fattori come la perdita del posto di lavoro di uno dei componenti del nucleo familiare, la temporanea messa in mobilità/cassa integrazione, la necessità di dover anticipare grosse somme di denaro per depositi cauzionali o per i conguagli delle varie utenze, la maternità, un lutto, una malattia/infortunio, ecc. Il credito di emergenza interviene quindi per far fronte a situazioni di emergenza improvvisa oppure per avviare percorsi di inserimento lavorativo/formazione professionale. Il money tutoring interviene in particolare su famiglie sovra-indebitate, persone con bilanci familiari squilibrati e più in generale su persone che potrebbero risolvere la problematica anche senza ricorrere al credito. In molti di questi casi un servizio di supporto tecnico e sociale può portare ad una risoluzione responsabile della problematica della persona/famiglia. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2009 OBIETTIVI DEL PROGETTO 1. Fornire una risposta adeguata a famiglie/persone singole che versano in una situazione di momentanea difficoltà finanziaria, mediante piccoli prestiti sostenibili e a tassi agevolati allo scopo di prevenire situazioni di forte disagio sociale ed economico. 2. Favorire l'inserimento lavorativo e la formazione professionale di soggetti deboli economicamente e socialmente. 3. Promuovere forme innovative di welfare mix in cui i soggetti pubblici e il privato sociale agiscano sinergicamente per fornire una risposta integrata a varie forme di disagio sociale. 4. Diffondere la cultura della responsabilità, utilizzando microfinanziamenti al posto di contributi a fondo perduto, creando un sistema virtuoso che, grazie alla restituzione dei prestiti, permette un utilizzo efficiente delle risorse. 5. Favorire l’incontro del cittadino con i servizi sociali al fine di concordare un percorso per uscire dalla situazione di disagio nel breve periodo, ma con un chiaro progetto sul medio e lungo periodo. 6. Sensibilizzare le persone/famiglie ad una maggiore consapevolezza sulla gestione delle proprie risorse economiche attraverso un servizio di check-up finanziario e mediante percorsi di consulenza e formazione sulla gestione consapevole del proprio bilancio famigliare, 7. Sensibilizzare fortemente ad un uso consapevole ed equilibrato del denaro cercando di mettere in atto percorsi virtuosi che consentano di prevenire eventuali situazioni di emergenza finanziaria o di indebitamento futuri, 8. Favorire la messa in rete delle opportunità offerte da pubblico e privato per la risoluzione delle problematiche economiche e finanziarie delle persone, 9. Offrire un supporto all'attività del servizio sociale nella identificazione delle problematiche economico/finanziarie delle famiglie e di possibili percorsi di superamento delle problematiche stesse. AZIONI PREVISTE • • • • • • • gestione e verifica dei prestiti già erogati; accoglimento e valutazione di nuove richieste di prestiti; erogazione nuovi prestiti; azioni di consulenza e formazione sulla gestione del bilancio familiare; alfabetizzazione finanziaria; coordinamento con banca partner e operatori sociali; incontri periodici di monitoraggio dell'andamento; 321 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Tirocini formativi e di orientamento Sostegno al reddito per i nuclei in situazione di temporanea difficoltà Emergenza abitativa. Percorsi di transizione all’autonomia Brutti ma buoni Money tutoring ed emergenza abitativa Tavolo distrettuale della sussidiarietà per il contrasto alla povertà ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Banca/istituto finanziario convenzionato Servizi Sociali dei Comuni del Distretto RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Esperti di gestione del credito di emergenza, Assistenti sociali comunali Personale Ufficio di Piano RISULTATI ATTESI • • • • Tempestiva soluzione ad una esigenza finanziaria improvvisa della famiglia Miglioramento della solidità del budget familiare Prevenzione del sovraindebitamento tramite consulenza, sensibilizzazione e accompagnamento Diffusione di una cultura del risparmio INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE numero e tipologia degli interventi realizzati: n° prestiti richiesti/accettati/non accettati n° prestiti concessi come misure di credito di emergenza, n° inadempienti n° incontri di alfabetizzazione finanziaria realizzati (singoli e collettivi) n° cittadini coinvolti agli incontri di money tutoring PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 27.020,00 finanziato con un residuo anno 2010 322 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Scheda n. 39 INTERVENTO/PROGETTO MONEY TUTORING ED EMERGENZA ABITATIVA INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsab ilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostenere i nuclei familiari che vivono momenti di difficoltà finanziarie emergenti e temporanee Promuovere forme di sostegno economico a carattere non assistenziale, legati a progetti di sviluppo dell’autonomia SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 – 531 [email protected] DESTINATARI I soggetti beneficiari - individuati e segnalati dai Servizi Sociali - dovranno: • essere residenti in uno dei comuni del Distretto di Pianura Est; 323 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ • essere in una reale situazione di difficoltà economica, dovuta ad una o più delle seguenti motivazioni: o essere in una situazione di morosità nel pagamento del canone di affitto o della rata del mutuo; o essere colpiti da un provvedimento di sfratto per morosità (fino al “termine di grazia”) o di pignoramento; o essere in arretrato nel pagamento delle bollette delle varie utenze. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • • • Fornire una risposta adeguata a famiglie/persone singole che versano in una situazione di momentanea difficoltà finanziaria, Prevenire la perdita dell’abitazione Sensibilizzare le persone/famiglie ad una maggiore consapevolezza sulla gestione delle proprie risorse economiche attraverso un servizio di check-up finanziario e mediante percorsi di consulenza e formazione sulla gestione consapevole del proprio bilancio famigliare, Sensibilizzare fortemente ad un uso consapevole ed equilibrato del denaro cercando di mettere in atto percorsi virtuosi che consentano di prevenire eventuali situazioni di emergenza finanziaria o di indebitamento futuri, Offrire un supporto all'attività del servizio sociale nella identificazione delle problematiche economico/finanziarie delle famiglie e di possibili percorsi di superamento delle problematiche stesse. AZIONI PREVISTE Il progetto prevede: Erogazione di contributi a fondo perduto: i contributi sono destinati alla copertura di spese chiaramente individuate con il Servizio Sociale (affitto, mutuo, utenze) con l’obiettivo di prevenire lo sfratto o il pignoramento. Il contributo viene erogato in più tranche, ed è vincolato al pagamento delle spese per le quali è stato concesso e alla partecipazione al percorso di consulenza; Servizio di money tutoring: i beneficiari usufruiranno di un percorso personalizzato di consulenza per la gestione del budget famigliare o personale, mirato a riportare in equilibrio il bilancio e a risolvere situazioni di indebitamento. Il servizio di tutoring e consulenza prevede: • una fotografia del bilancio, consistente nell'analisi dell'entrate e delle uscite familiari/personali; • un intervento personalizzato di consulenza al bilancio familiare/personale e accompagnamento per una risoluzione responsabile della problematica specifica della famiglia/persona. • Un incontro formativo volto ad approfondire la tematica del corretto uso del denaro. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Credito d’emergenza Tirocini formativi e di orientamento 324 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Sostegno al reddito per i nuclei in situazione di temporanea difficoltà Emergenza abitativa. Percorsi di transizione all’autonomia Tavolo distrettuale della sussidiarietà per il contrasto alla povertà ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Soggetto gestore Servizi Sociali dei Comuni del Distretto RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Esperti in money tutoring Assistenti sociali comunali Personale Ufficio di Piano RISULTATI ATTESI • • • • Prevenzione degli sfratti Miglioramento della solidità del budget familiare Prevenzione del sovraindebitamento tramite consulenza, sensibilizzazione e accompagnamento Diffusione di una cultura del risparmio INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE numero e tipologia degli interventi realizzati: n° contributi erogati n° incontri di alfabetizzazione finanziaria realizzati (singoli e collettivi) PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 57.571,43 (€ 52.571,43 anno 2013 + € 5.000,00 residuo anni precedenti) di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) – € 50.000,00 • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) – Provincia € 2.571,43 325 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Scheda n. 40 INTERVENTO/PROGETTO TAVOLO DISTRETTUALE DELLA SUSSIDIARIETÀ PER IL CONTRASTO ALLA POVERTÀ INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsab ilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • Riattivare e valorizzare le risorse della comunità, coniugando le risorse pubbliche con quelle messe a disposizione da terzo settore, parrocchie e cittadini Sostenere i nuclei familiari che vivono momenti di difficoltà finanziarie emergenti e temporanee SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 – 531 [email protected] DESTINATARI Persone in condizione di povertà e vulnerabilità sociale 326 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • • • • valorizzare le risorse della comunità coniugare e mettere in rete le risorse pubbliche con quelle messe a disposizione dalle associazioni, le parrocchie, le Caritas locali ampliare le possibilità di risposta ai bisogni dei cittadini migliorare le forme di collaborazione promuovere lo scambio tra Comuni sulle diverse modalità operative promuovere le buoni prassi AZIONI PREVISTE Il Tavolo distrettuale delle sussidiarietà per il contrasto alla povertà è costituito da: • Associazioni di volontariato • Caritas • Parrocchie • Servizi Sociali dei Comuni del Distretto Pianura Est È stata realizzata una prima ricognizione dei soggetti potenzialmente interessati a partecipare alle attività del Tavolo, che ha portato alla costituzione di un primo elenco composto da 37 diverse realtà attive sul territorio della Pianura Est in azioni di contrasto alla povertà. Il Tavolo, che si è riunito una prima volta nel luglio 2013, ha condiviso di portare avanti le seguenti azioni: a. Ampliamento e strutturazione della rete dei soggetti coinvolti. b. Costituzione di un database dei soggetti attivi sul territorio, che riporti in modo dettagliato le diverse tipologie di attività svolte. In tal modo sarà possibile avere un quadro chiaro di tutte le risorse disponibili sul territorio, dando la possibilità a tutti i soggetti della rete di costruire relazioni e supportarsi reciprocamente. Si potrà ipotizzare, in un secondo momento, anche la realizzazione di un sito internet o di materiale cartaceo che diffonda le informazioni raccolte. c. Approfondimento sulle azioni di recupero e distribuzione di beni invenduti alimentari o di prima necessità e messi a disposizione delle persone in situazione di povertà. Si prevede di attivare un confronto tra le diverse esperienze che sul territorio operano con modalità molto differenziate e di ipotizzare, anche grazie all’incontro con altre buone prassi a livello regionale, una possibile standardizzazione delle procedure (vedi Progetto Brutti ma buoni). EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Brutti ma buoni Sostegno al reddito per i nuclei in situazione di temporanea difficoltà Emergenza abitativa. Percorsi di transizione all’autonomia Money tutoring ed emergenza abitativa Fondazione di Comunità 327 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Associazione di volontariato del territorio Caritas Parrocchie Volabo Servizi Sociali dei Comuni del Distretto Pianura Est RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale Ufficio di Piano Servizi Sociali dei Comuni del Distretto Pianura Est Volontari RISULTATI ATTESI Strutturazione di una rete tra i soggetti attivi nel contrasto alla povertà del territorio Costituzione di un database con le risorse del territorio Miglioramento delle relazioni tra Amministrazioni comunali e altri soggetti Supporto alle famiglie in difficoltà INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Numero di soggetti che compongono il Tavolo Numero di incontri del Tavolo Numero partecipanti al Tavolo Numero di soggetti inseriti nel database PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € / 328 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Scheda n. 41 INTERVENTO/PROGETTO BRUTTI MA BUONI: SPESA E FAMIGLIE. UN’ESPERIENZA DEL VOLONTARIATO DELLA PIANURA EST INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • Riattivare e valorizzare le risorse della comunità, coniugando le risorse pubbliche con quelle messe a disposizione da terzo settore, parrocchie e cittadini Sostenere i nuclei familiari che vivono momenti di difficoltà finanziarie emergenti e temporanee SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano - 051.6669583 - 531 [email protected] DESTINATARI Nuclei familiari residenti sul Distretto che vivono momenti di difficoltà economica 329 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto nasce dall'esperienza di un progetto già esistente nel territorio Pianura Est dal titolo “Brutti ma buoni” che prevedeva la distribuzione a famiglie, che necessitavano di un sostegno economico segnalate dai Servizi sociali comunali, di prodotti alimentari invenduti, attivo nei Comuni di San Pietro in Casale e San Giorgio di Piano. Con la presente programmazione, in sinergia con il Tavolo distrettuale della sussidiarietà per il contrasto alla povertà, si intende continuare con le attività sperimentate allargando il raggio d’azione ai Comuni del territorio che non abbiano ancora attivato questa tipologia di azioni, anche integrando le modalità attivate a San Pietro in Casale e San Giorgio di Piano con quelle di altri Comuni del Distretto che abbiano realizzato esperienze analoghe. In sintesi, il progetto si pone i seguenti obiettivi: • Obiettivi generali: - Ampliare l’esperienza a tutti i Comuni del Distretto; - Sostenere alcune famiglie del Distretto in situazione di difficoltà economica; - Creare una rete tra gli attori coinvolti che permetta di strutturare e dare solidità al progetto; • Obiettivi specifici: - Conoscere e portare a sintesi le esperienze già attive sul territorio, - Attivare una stretta collaborazione tra i servizi territoriali per l’individuazione delle famiglie, - Sensibilizzare i giovani del territorio e le organizzazioni di volontariato in un sostegno pratico nella gestione delle attività del magazzino, - Organizzare e gestire un processo che porti alla stabile consegna di spesa alle famiglie segnalate. AZIONI PREVISTE Il progetto prevede le seguenti azioni: 1. MAPPATURA Si intende effettuare una mappatura delle esperienze già avviate nel territorio del Distretto in quanto a: a. raccolta e distribuzione dei prodotti secchi invenduti per qualche difetto che non altera la qualità del prodotto; b. utilizzo e distribuzione di pasti preparati e non fruiti nelle mense delle scuole del Distretto (azioni già in atto e verifica della possibilità/opportunità). 2. SENSIBILIZZAZIONE Si intende attivare una serie di azioni volte alla sensibilizzazione: a. dei Comuni che ancora non abbiano sviluppato il servizio, perché si attivino, eventualmente associandosi nella realizzazione delle esperienze già in essere; b. di supermercati, negozi della grande distribuzione perché conferiscano ai Comuni i prodotti invenduti che altrimenti andrebbero distrutti, c. delle Associazioni di volontariato del territorio per il supporto alla realizzazione del servizio. 330 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ 3. FASE OPERATIVA a. Individuazione del magazzino per lo stoccaggio degli alimenti, a tal scopo nella presente programmazione sono state individuate risorse per l’affitto di uno o più magazzini b. Attivazione delle modalità operative di distribuzione dei prodotti: - Ritiro della merce invenduta dai supermercati convenzionati, - Selezione e pulizia del materiale, - Verifica dei bisogni alimentari di ogni famiglia attraverso una lista fornita ad ogni nucleo, - Confezionamento buste spesa, - Distribuzione e consegna alle famiglie. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Tavolo distrettuale della sussidiarietà per il contrasto alla povertà Sostegno al reddito per i nuclei in situazione di temporanea difficoltà Money tutoring ed emergenza abitativa Emergenza abitativa. Percorsi di transizione all’autonomia ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto Pianura Est Associazioni di volontariato del Distretto Servizi Sociali dei Comuni del Distretto RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale dei Servizi Sociali dei Comuni del Distretto Personale Ufficio di Piano Volontari Associazioni RISULTATI ATTESI • • • • Portare a sintesi le differenti esperienze del territorio Ampliare l’esperienza a nuovi Comuni del Distretto Creare un sistema consolidato di consegna della spesa alle famiglie Gestire in maniera autonoma il magazzino e il lavoro di raccolta e consegna degli alimenti invendibili dai supermercati INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • • • Creazione di una mappatura delle esperienze del territorio, Esito della valutazione sulla possibilità di redistribuzione dei pasti non consumati, Nuovi Comuni coinvolti, Numero supermercati convenzionati, Numero famiglie beneficiarie del servizio, Numero associazioni di volontariato/terzo settore coinvolte nelle attività. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE 2012) di cui: • risorse comunali € 10.000,00 (€ 5.000,00 anno 2013 + € 5.000,00 residuo anno 331 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ • • • • • • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 5.000,00 risorse regionali (altri fondi) FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) Fondo Sanitario Regionale risorse da altri soggetti (specificare) 332 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Scheda n. 42 INTERVENTO/PROGETTO EMERGENZA ABITATIVA. PERCORSI DI TRANSIZIONE ALL’AUTONOMIA INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Povertà e Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Salute Disabili Immigrati stranieri Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sviluppare, in sinergia con le politiche urbanistiche, soluzioni abitative di housing sociale Migliorare efficienza e efficacia nella gestione degli alloggi ERP Promuovere progetti sperimentali di transizione all’autonomia per rispondere alle emergenze abitative connesse a provvedimenti di sfratto esecutivi SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 - 531 [email protected] 333 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ DESTINATARI Nuclei famigliari in carico al servizio sociale che hanno subito uno sfratto per morosità oppure che hanno in atto una procedura di sfratto. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2012 OBIETTIVI DEL PROGETTO Sperimentare un’azione di sistema distrettuale per individuare risposte non puramente emergenziali alle famiglie prive di abitazione Fornire ai servizi sociali comunali un servizio di supporto specialistico nella gestione dell’emergenza abitativa Accompagnare i nuclei familiari all’autonomia abitativa Sperimentare azioni integrate su casa, lavoro, gestione del bilancio familiare AZIONI PREVISTE Il progetto prevede la promozione di soluzioni sperimentali per rispondere alle situazioni di emergenza di persone che hanno subito uno sfratto. Per la realizzazione del progetto verrà creata una équipe composta da Assistenti sociali comunali, soggetti attuatori ed Ufficio di Piano, che avrà il compito di definire la progettazione di dettaglio, le procedure e i materiali operativi, mantenere il monitoraggio e la valutazione del progetto. L’inserimento di casi segnalati dai servizi sociali all’interno del progetto (che in una prima fase sperimentale potrà riguardare un numero limitato di casi) varrà valutato dall’équipe di progetto. In fase di avvio del progetto individualizzato verrà stipulato un contratto sociale tra l’Assistente sociale, un componente del nucleo familiare e il soggetto attuatore del progetto che prevede tutti gli impegni delle parti. L’Assistente sociale che ha in carico il nucleo familiare manterrà un contatto costante con i soggetti attuatori per verificare l’andamento del progetto individualizzato di promozione dell’autonomia. Azioni previste: Servizio per la transizione abitativa multiconvivenza Reperimento di alloggi per nuclei famigliari in carico ai servizi sociali del territorio che hanno subito un sfratto. Le strutture saranno gestite dai soggetti attuatori del progetto, che stipuleranno i contratti di affitto e si occuperanno di tutti gli aspetti logistici e gestionali. Per la sostenibilità del progetto è necessario che le strutture individuate abbiano costi di affitto contenuti. Verrà pertanto realizzato un censimento di case sfitte, in primo luogo di proprietà di enti pubblici ed enti caritatevoli. Gli inserimenti in struttura verranno effettuati a seguito di una valutazione dell’équipe di progetto e saranno definiti in base al progetto individualizzato di promozione dell’autonomia (vedi sotto); la permanenza in struttura sarà condizionata all’adesione al progetto individualizzato. Progetto individualizzato di promozione dell’autonomia L’inserimento in struttura sarà strettamente connesso ad un intervento socio-educativo per il sostegno all’inserimento lavorativo e la consulenza sulla gestione del bilancio familiare. 334 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Il progetto individualizzato verrà strutturato dal Servizio sociale inviante in collaborazione con i soggetti coinvolti nel progetto, che ne definiranno obiettivi, tempi ed azioni in base alle specifiche aree di fragilità del nucleo familiare. Particolare attenzione verrà dedicata ai percorsi di tirocinio formativo e di orientamento finalizzato all’inserimento lavorativo (compatibilmente con l’andamento del mercato del lavoro), che verrà promosso in collaborazione con il Centro risorse distrettuale per il reperimento delle disponibilità aziendali. I tirocini avranno una durata e un rimborso spese variabili, definiti in base alle esigenze del singolo nucleo familiare. Se necessario, verrà attivato un servizio di consulenza alle famiglie per una maggiore consapevolezza sulla gestione delle proprie risorse economiche attraverso un servizio di check-up finanziario e mediante percorsi di formazione sulla gestione consapevole del proprio bilancio famigliare. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Centro risorse distrettuale per il reperimento delle disponibilità aziendali Sostegno al reddito per nuclei familiari in situazione di difficoltà Credito d’emergenza Money Tutoring ed emergenza abitativa Tirocini formativi e di orientamento Sostegno alla formazione e all’inserimento lavorativo delle persone in condizione di svantaggio Tavolo distrettuale della sussidiarietà per il contrasto alla povertà ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Servizi sociali comunali USSI Minori dell’AUSL Centri per l’Impiego Centro risorse distrettuale per il reperimento delle disponibilità aziendali Associazioni del territorio RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Assistenti sociali comunali Educatori professionali Mediatori per l’inserimento lavorativo Esperti in gestione del money tutoring Personale dell’Ufficio di Piano RISULTATI ATTESI Autonomia abitativa dei nuclei presi in carico Maggiori opportunità per gli inserimenti lavorativi Maggiore consapevolezza nella gestione del bilancio familiare Condivisione tra servizi di buone pratiche sulla gestione dell’emergenza abitativa INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N. di nuclei familiari segnalati dai servizi N. di nuclei familiari inseriti nel progetto N. di nuclei familiari che giungono a conclusione del progetto individualizzato 335 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ N. di inserimenti lavorativi effettuati N. di nuclei familiari inseriti in abitazione autonome PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 70.000,00 finanziato con un residuo anno 2012 336 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Scheda n. 43 INTERVENTO/PROGETTO FONDAZIONE DI COMUNITÀ INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • Riattivare e valorizzare le risorse della comunità, coniugando le risorse pubbliche con quelle messe a disposizione da terzo settore, parrocchie e cittadini Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio economico e sociale Promuovere la responsabilità sociale d'impresa e il coinvolgimento delle aziende SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 [email protected] DESTINATARI La comunità dei 15 Comuni del Distretto Pianura Est 337 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Persone in situazione di vulnerabilità e di marginalità sociale SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2012 OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • • • • Sviluppare interventi solidaristici e migliorare la qualità della vita della comunità; Promuovere capitale sociale nel territorio; Costruire azioni che inneschino un circolo virtuoso attraverso il coinvolgimento dello stesso target nell’erogazione dei servizi e il contatto con la comunità; Canalizzare i lasciti e le donazione dei privati; Strutturare il rapporto con le aziende del territorio, incentivando la responsabilità sociale d’impresa. Sostenere le fasce di popolazione più vulnerabili AZIONI PREVISTE Le Fondazioni di comunità sono un soggetto di diritto privato senza finalità di lucro (ONLUS). Sono enti d’erogazione che raccolgono risorse dalla comunità e le distribuiscono a soggetti del terzo settore, garantendo una ricaduta territoriale. Erogano risorse tramite appositi bandi o progetti strategici e non gestiscono direttamente servizi. La Filantropia Comunitaria è un’infrastruttura sociale il cui fine è quello di promuovere la cultura del dono aiutando i singoli a contribuire al benessere di una particolare comunità locale. Essa, facendo leva sul senso di appartenenza, permette alle persone di sentirsi veramente cittadini e offre una alternativa reale per tutti coloro che desiderano partecipare alle definizione e realizzazione del bene comune. La Fondazione di Comunità: • Struttura processi decisionali e partecipativi chiari e trasparenti • Gestisce i progetti in modo veloce e leggero dal punti di vista amministrativo • Offre l’opportunità di destinare la propria donazione all’interno di fondi o progetti specifici • Dà la possibilità di monitorare costantemente quanto viene realizzato attraverso la propria donazione Le Fondazioni di Comunità offre servizi ai donatori (privati, pubblici o aziende): • Mette a disposizione dei donatori un’infrastruttura in grado di assisterli, con personale specializzato; • Solleva i donatori dalla maggior parte degli oneri burocratici amministrativi, garantendo le detrazioni fiscali per le donazioni; • Permette al donatore di sperimentare i benefici della filantropia istituzionale anche con risorse ridotte e sulla base di un impegno limitato revocabile. La creazione della Fondazione di Comunità del Distretto Pianura Est consentirà al territorio di dotarsi di progetti innovativi e di consolidare le buone prassi, senza sostituirsi al sistema dei servizi esistenti, ma integrando le risorse disponibili per venire incontro ai nuovi bisogni. La programmazione delle attività verrà realizzata in rete con il Piano di Zona per la Salute ed il benessere sociale, con le Amministrazioni Comunali e l’AUSL. Le aree di intervento riguarderanno in particolare: 338 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ • • • Il sostegno alle fasce di popolazione più vulnerabili: dalle “nuove povertà” alle forme di forte marginalità sociale La promozione di progettualità innovative che in un’ottica di sviluppo di comunità mettano in rete le esperienze di sostegno al reddito, prevenzione dell’esclusione sociale, superamento dell’emergenza abitativa L’accompagnamento al reinserimento socio lavorativo EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetti dell’area Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare poverta’ ed esclusione sociale ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto Pianura est AUSL Associazione Ailes Fondazioni bancarie Soggetti del Terzo settore Istituti bancari del territorio Aziende private Organizzazioni di categoria Singoli cittadini RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Risorse umane necessarie per lo svolgimento delle azioni di definizione della struttura organizzativa, del contatto con gli attori del territorio, del fundraising, della gestione amministrativa e, successivamente, della progettazione, della gestione dei bandi e della comunicazione. RISULTATI ATTESI Attivazione della comunità in un’ottica di responsabilità sociale di territorio Integrazione delle risorse economiche a disposizione per il welfare locale Realizzazione di progetti sperimentali a favore delle categorie più vulnerabili INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N. di soggetti pubblici, privati e del terzo settore coinvolti nella costituzione della Fondazione di comunità. N. e tipologia di donatori. Ammontare delle risorse economiche raccolte. N. e tipologia dei partecipanti ai bandi per l’assegnazione delle risorse. Ammontare delle risorse erogate. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 30.000,00 finanziato con un residuo anno 2012 339 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Scheda n. 44 INTERVENTO/PROGETTO SOSTEGNO FISCALE INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale Salute mentale Dipendenze Trasversale CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostenere i nuclei familiari che vivono momenti di difficoltà finanziarie emergenti e temporanee SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 - 531 [email protected] DESTINATARI Piccoli artigiani e lavoratori autonomi, categorie sino a poco tempo fa sconosciute al sistema di welfare locale che, a causa della crisi economica e di un progressivo decremento dell’attività lavorativa con conseguente diminuzione di entrate economiche, hanno sommato nel tempo una serie di omissioni legate alla regolarità della loro posizione contributiva e fiscale. 340 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Il nuovo profilo che accede al servizio sociale è rappresentato da un soggetto che diviene nell'arco di pochi anni nullatenente-moroso-evasore-disoccupato/sotto-occupato e psicologicamente fragile, inserito in un circolo vizioso di difficile interruzione e con forti ricadute sull’intero nucleo familiare. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • Sostenere i nuclei familiari di lavoratori autonomi che vivono momenti di difficoltà a causa della crisi economica attraverso il potenziamento degli strumenti a disposizione del Servizio Sociale integrandoli con il check up operato da professionisti del settore fiscale per consentire la rilevazione dell’entità del complessivo scompenso in termini di adempimenti e patrimoniale del soggetto in carico al Servizio al fine di: o portare alla luce già in fase di definizione del percorso di sostegno alla persona anche le aree critiche legate alla regolarità della posizione contributiva e fiscale, non ancora evidenziatesi ma che necessitano di un’attenta azione di analisi e lettura anticipata, collegate alla diminuzione/interruzione dell'attività lavorativa determinata dagli effetti della crisi economica o porre in essere le azioni correttive volte sia al rientro nell’alveo della correttezza fiscale che al sostegno della persona nel processo di regolarizzazione della posizione lavorativa o chiusura dell'attività autonoma. Promuovere forme innovative di welfare mix in cui i soggetti pubblici e le categorie professionale agiscano sinergicamente per fornire risposte integrate a nuove forme di disagio sociale. Diffondere la cultura della responsabilità, creando un sistema virtuoso di fiducia nelle Istituzioni che sia di contrasto all’evasione fiscale. AZIONI PREVISTE • • Ammissione della persona al progetto sulla base di criteri di attinenza predefiniti e condivisi per escludere l’accesso di soggetti il cui fine ultimo sia di eludere le politiche e le azioni di contrasto all’evasione fiscale. Indicazione alla persona, da parte del Servizio Sociale, del professionista individuato quale referente, mantenendola in carico al proprio servizio per tutta la durata dell’azione di sostegno. Nell’analisi che il Professionista effettuerà,valuterà la situazione dal punto di vista contributivo: mancati versamenti di imposte (o contributi); mancato adempimenti degli obblighi dichiarativi; mancato pagamento di avvisi di irregolarità e/o cartelle di iscrizione a ruolo; mancata tenuta delle scritture contabili; mancati adempimenti extracontabili obbligatori; mancati pagamenti nei confronti di terzi creditori collegabili all’attività d’impresa e/o lavoro autonomo. AZIONI CONSEGUENTI: 1) Report del professionista al Referente del Servizio Sociale con indicazione del set di azioni da porre in essere ai fini della gestione della problematica rilevata ad integrazione delle misure afferenti all'area c.d. di sostegno sociale, che potranno prevedere: 341 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ a. indicazione di procedure che consentano la soluzione della problematica attraverso sospensioni, rateizzazioni, ecc. sostenibili economicamente dalla persona; b. individuazione di set di procedure che consentano la soluzione della problematica rilevata NON sostenibili economicamente dalla persona ma percorribili a fronte di attivazione di forme di microcredito; c. nell’ipotesi in cui, a fronte dell’analisi fiscale, emergano elementi ostativi alla percorribilità di azioni di cui agli scenari a) e b), il Servizio Sociale proseguirà nel percorso di mantenimento in carico della persona e del suo nucleo familiare per l’attivazione di misure di sostegno a contrasto della fragilità psicologica innescata e di tutela degli altri componenti del nucleo familiare. 2) Coinvolgimento attivo della persona nelle azioni necessarie alla gestione e risoluzione della problematica rilevata, sulla base della programmazione condivisa, con costante feedback al Servizio Sociale. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Sostegno al reddito per nuclei familiari in difficoltà a causa dell’espulsione dal mondo del lavoro Credito d’emergenza e money tutoring ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • Servizi Sociali dei Comuni del Distretto Istituto Nazionale Tributaristi RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • Personale dell’Ufficio di Piano; Assistenti Sociali dei 15 Comuni; Professionisti della gestione di tematiche contributive e fiscali. RISULTATI ATTESI Attenuazione delle situazioni di disagio psico-socio-economico di nuclei familiari di piccoli artigiani e lavoratori autonomi attraverso il sostegno del Servizio Sociale nell’attivazione del processo di regolarizzazione della posizione lavorativa o chiusura dell'attività autonoma e rientro nell’alveo della correttezza fiscale. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • Numero di persone ammesse all’intervento; Numero di check up effettuati; Numero di percorsi di sostegno fiscale avviati. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € / Il saldo dell’onorario del professionista, stabilito sulla base di una tariffazione sociale condivisa, è a carico della persona. Dell’avvenuto saldo deve essere data prova al Servizio Sociale, al fine della prosecuzione dell’intervento ed a riprova della volontà di reinserimento nel percorso della correttezza fiscale e contributiva. 342 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Scheda n. 45 INTERVENTO/PROGETTO TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Povertà e Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Salute Disabili Immigrati stranieri Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • • • Porre in essere misure integrate di sostegno a chi ha perso l'occupazione, favorendo una presa in carico congiunta tra servizi, basata sullo scambio e la valorizzazione delle reciproche competenze Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio economico e sociale Promuovere la responsabilità sociale d'impresa e il coinvolgimento delle aziende Sostenere la cooperazione sociale di tipo b Promuovere forme di sostegno economico a carattere non assistenziale, legati a progetti di sviluppo dell’autonomia SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 - 531 343 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ [email protected] DESTINATARI Persone in carico ai servizi sociali che a causa delle crisi economica non riescono ad inserirsi nel mercato del lavoro oppure lavoratori, che abbiano avuto una cessazione dell’attività lavorativa (lavoratori dipendenti, precari, pubblici o privati, lavoratori autonomi) e che non percepiscono ammortizzatori sociali. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2009 OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • Promuovere forme di sostegno al reddito della famiglia a carattere non assistenziale, legati a progetti di sviluppo dell’autonomia; Promuovere la riqualificazione professionale e il reinserimento nel mondo del lavoro; Incentivare la Responsabilità sociale d’impresa. AZIONI PREVISTE Il progetto prevede l’attivazione di 60 Tirocini formativi e di orientamento (4 per ogni Comune del Distretto). I Tirocini formativi prevedono un rimborso spese totale di 2.500 euro, e hanno una durata fissata in un minimo di 3 mesi ed un massimo di 6 mesi. L’orario settimanale ed i tempi di accesso ai locali verranno definiti di concerto con il soggetto ospitante anche in base al progetto formativo, al mansionario, alle caratteristiche del ciclo produttivo aziendale ed al CCNL applicato e non potrà comunque essere inferiore alle 20 ore e superiore alle 40 ore settimanali. L’entità del monte ore settimanale verrà stabilita in modo da garantire una proporzionalità inversa rispetto alla durata del tirocinio. Il rimborso spese sarà ripartito a seconda della durata del tirocinio ed erogato mensilmente dal soggetto promotore. I soggetti ospitanti possono scegliere se richiedere un orario più lungo a fronte di un’integrazione al rimborso spese. Verranno attivati Tirocini formativi e di orientamento presso Aziende, Cooperative di tipo b, Amministrazioni Comunali, ASP del territorio. Programma delle azioni: 1. L’Assistente sociale seleziona la persona da inserire nel progetto in base ai requisiti indicati; 2. L’Assistente sociale invia la segnalazione tramite apposito modulo compilato attentamente in tutte le sue parti al soggetto promotore e Ufficio di Piano; 3. Si riunisce il gruppo di lavoro – composto dagli Assistenti sociali segnalanti, soggetto promotore e Ufficio di Piano – che valuta i requisiti per l’accesso al progetto e, in base al profilo della persona, definisce la tipologia di soggetto ospitante. 4. I tutor del soggetto promotore incontrano le persone selezionate alla presenza dell’Assistente sociale. A seguito dell’incontro l’Assistente sociale e il soggetto promotore possono valutare ulteriormente l’accesso al progetto in base all’effettiva presenza dei requisiti d’accesso e il percorso inizialmente individuato; 5. Il soggetto promotore ricerca e individua, in collaborazione con il Centro risorse distrettuale per il reperimento delle disponibilità aziendali, l’azienda/cooperativa/ASP/Comune presso la quale verrà svolto il Tirocinio. 344 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ 6. Il soggetto promotore stende la convenzione con il soggetto ospitante e il progetto formativo per l’attivazione del Tirocinio; 7. Attivazione dei Tirocini formativi; 8. Durante tutta la durata del Tirocinio viene effettuato un tutoraggio ad opera del soggetto promotore, che tiene aggiornato il servizio inviante e può richiedere l’intervento dell’Assistente sociale nel caso in cui ne venga rilevata la necessità; 9. Valutazione del progetto a cura del gruppo di lavoro e monitoraggio della situazione occupazionale a cura del soggetto promotore a 3 e 9 mesi dalla conclusione del Tirocinio. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Centro risorse distrettuale per il reperimento delle disponibilità aziendali Sostegno alla formazione e all’inserimento lavorativo delle persone in condizione di svantaggio Applicazione delle linee di indirizzo per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati negli appalti pubblici Emergenza abitativa ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI - Tavolo Interistituzionale per il Lavoro i 15 Comuni del Distretto di Pianura Est Centro risorse distrettuale per il reperimento delle disponibilità aziendali Cooperazione sociale Enti di formazione professionale Aziende del territorio Organizzazioni sindacali Associazioni datoriali Centri per l’Impiego ASP del territorio RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Assistenti sociali comunali Coordinatori e tutor degli enti coinvolti Personale dell’Ufficio di Piano RISULTATI ATTESI Sostegno al reddito a nuclei familiari colpiti dalla crisi economica. Certificazione di esperienze formative di specializzazione o riqualificazione professionale di persone espulse dal mercato del lavoro. Maggiori possibilità di reinserimento nel mondo del lavoro. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Numero di Tirocini formativi attivati Numero di Tirocini formativi conclusi Situazione occupazionale a 3 e 9 mesi dalla conclusione del Tirocinio. 345 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 281.745,19 (€ 65.100,00 anno 2013 + € 216.645,19 residuo anni precedenti) di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 35.100,00 • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) – finanziamento da richiedere alla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna € 30.000,00 346 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Scheda n. 46 INTERVENTO/PROGETTO SOSTEGNO ALLA FORMAZIONE E ALL’INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE IN CONDIZIONE DI SVANTAGGIO INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Povertà e Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Salute Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Porre in essere misure integrate di sostegno a chi ha perso l'occupazione, favorendo una presa in carico congiunta tra servizi, basata sullo scambio e la valorizzazione delle reciproche competenze Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio economico e sociale SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 - 531 [email protected] 347 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ DESTINATARI Persone in carico ai servizi territoriali in condizione di disagio sociale o di povertà, con problemi di disabilità, di disagio psichico-psichiatrico, con trascorsi di dipendenza o di detenzione. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2010 OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • Promuovere percorsi di transizione prolungata al lavoro per persone a rischio di esclusione sociale; Promuovere percorsi di formazione professionale; Sostenere con indennità di frequenza la partecipazione a corsi di formazione o stage/tirocini; AZIONI PREVISTE 1) Sostegno al progetto “PONTE - Percorsi di transizione al lavoro per persone in situazione di disagio psichico e sociale – anno 2013/14” di CSAPSA Il progetto è stato presentato da CSAPSA nell’ambito dell’avviso pubblico 2013 della Provincia di Bologna – Servizio Politiche attive del Lavoro e Formazione relativo all’inclusione sociale. Il progetto prevede la realizzazione di tirocini formativi della durata di 300 ore che consentano alle persone di fare una esperienza di apprendimento e di svolgimento di compiti lavorativi all’interno di contesti reali di lavoro utili per migliorare in prospettiva l’occupabilità rivolti a persone in situazione di grave disagio sociale, con scarsa capacità di tenuta e che necessitano di un forte tutoraggio. Le persone da inserire nei percorsi verranno segnalate dai servizi sociali comunali e dai servizi minori, CSM e SERT dell’Azienda USL. Si prevede la possibilità di inviare 15 persone dai servizi del Distretto Pianura Est. All’interno del presente progetto vengono stanziati € 15.000 per la copertura dei costi, non spesati dal finanziamento provinciale, di indennità di frequenza ed assicurativi per le persone segnalate stimati in € 1.000 per ciascun percorso di 300 ore utente. Il coordinamento e il monitoraggio del progetto è a cura del Tavolo interistituzionale per il lavoro. 2) Sostegno al progetto “Verso il lavoro: percorsi di formazione multiprofilo” di Futura Il progetto è stato presentato da Futura nell’ambito dell’avviso pubblico 2013 della Provincia di Bologna – Servizio Politiche attive del Lavoro e Formazione per Operazioni di Formazione Professionale con il contributo del FSE Ob.2 Competitività Regionale e Occupazione – Asse Inclusione sociale. E' rivolto a persone in situazione di disagio sociale caratterizzati da una maggiore tenuta, autonomia e livello di occupabilità. Le persone da inserire nei percorsi verranno segnalate dai servizi sociali comunali e dai servizi minori, CSM e SERT dell’Azienda USL. Il progetto è finalizzato allo sviluppo di competenze lavorative spendibili in diversi settori e contesti operativi attraverso un percorso d'aula differenziato in diversi profili e propedeutico all'inserimento in aziende del territorio per un periodo di formazione in situazione (stage). Si prevede la possibilità di inviare circa 15 persone dai servizi del Distretto Pianura Est. All’interno del presente progetto vengono stanziati € 15.000,00 per sostenere la frequenza al percorso formativo di ogni persona inserita. Il coordinamento e il monitoraggio del progetto è a cura del Tavolo interistituzionale per il lavoro. 348 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Tirocini formativi e di orientamento Centro risorse distrettuale per il reperimento delle disponibilità aziendali Applicazione delle linee di indirizzo per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati negli appalti pubblici ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • • • Tavolo interistituzionale per il lavoro Servizi sociali comunali Servizi minori, CSM e SERT dell’Azienda USL CSAPSA Futura Centro per l’impiego RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale dei servizi e degli enti coinvolti Personale dell’Ufficio di Piano RISULTATI ATTESI Inserimento di 15 utenti dei servizi del Distretto nei percorsi di transizione al lavoro promossi da CSAPSA. Inserimento di 15 utenti dei servizi del Distretto nei percorsi di formazione multi profilo promossi da Futura. Acquisizione di competenze e miglioramento nell’occupabilità delle persone inserite nei percorsi. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Numero di persone inserite nei percorsi. Numero di percorsi conclusi. Esiti occupazionali a conclusione dei percorsi. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 30.000,00 (€ 20.334,68 anno 2013 + € 9.665,32 residui anni precedenti) di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) – € 20.334,68 • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 349 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Scheda n. 47 INTERVENTO/PROGETTO LABORATORIO DI SARTORIA INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • Promuovere forme di sostegno economico a carattere non assistenziale, legati a progetti di sviluppo dell’autonomia, Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio economico e sociale, Promuovere il diritto all’iniziativa economica. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Società Cooperativa Sociale It2 AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 - 531 [email protected] Società Cooperativa Sociale It2 Daniele Steccanella/Roberta Benetti 051 6257959 350 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ DESTINATARI 1/2 donne disoccupate svantaggiate italiane e/o straniere residenti nel Distretto, inviate dai servizi sociali del territorio e o disoccupate di lunga durata. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto è nato dalla volontà di una pluralità di soggetti di integrare risorse e competenze per facilitare la professionalizzazione e l’inserimento lavorativo di donne migranti ed italiane in condizioni di disagio socio-economico. Il 2012 ha continuato ad evidenziare una grave carenza nel raggiungimento dell’equilibrio economico. Si è provveduto a rivedere la struttura del laboratorio e a potenziare il settore riparazioni a scapito della produzione di capi sartoriali. Obiettivi per il 2013 sono: • raggiungere un equilibrio economico sostenibile; • individuare nuove persone svantaggiate che possano intraprendere un percorso formativo e di transizione al lavoro • continuare a sviluppare la propria identità di luogo di formazione e transizione al lavoro per le persone svantaggiate; • continuare ad essere un punto di ritrovo della “comunità”. Il laboratorio, infatti, sta sempre più diventando un luogo di aggregazione di persone che per interessi comuni decidono di percorrere un “pezzo” di strada insieme. AZIONI PREVISTE L’attuale unità produttiva dispone, di una sarta professionista che si avvale di collaborazioni esterne e al bisogno di personale con contratto occasionale accessorio (voucher). A giugno l’ultima dipendente ha cercato e trovato una offerta di lavoro migliorativa nello stesso ambito professionale. Per noi “impresa di transizione” significa avere raggiunto, senza volerci negare le difficoltà, l’obiettivo sociale per cui siamo nati. Ad oggi la cooperativa sta cercando attraverso l’adesione a diversi progetti che prevedono tirocini formativi e di orientamento di individuare 1/2 donne da inserire all’interno del laboratorio. Naturalmente restiamo disponibili ad ospitare nell’anno altre donne in borsa lavoro anche di tipo assistenziale, con competenze di base in ambito sartoriale, segnalate dai Servizio. Nello specifico, queste le azioni previste: • individuare un’organizzazione che consenta il mantenimento dell’esperienza; • ampliamento e ricerca nuove commesse, in particolare nella riparazione e lavorazione conto terzi; • ripensare alla produzione sartoriale individuando modalità produttive sostenibili economicamente; • supportare la transizione al lavoro delle donne formate: supporto all’inserimento lavorativo delle donne all’interno del laboratorio o supporto all’inserimento all’interno di altre aziende del territorio. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Tavolo Interistituzionale per il Lavoro 351 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Progetto “Territorio, giovani e lavoro” Progetto “Percorsi personalizzati per l’inserimento al lavoro di persone iscritte agli elenchi provinciali della 68/99 – anno 2013” - presentato al finanziamento Provincia di Bologna ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto Pianura Est Parrocchia di Marano, Commercianti del territorio RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale dell’Ufficio di Piano Assistenti sociali dei Comuni del Distretto Pianura Est, Personale IT2: 1 coordinatore settore B, 1 responsabile tecnico di sartoria RISULTATI ATTESI • • • • mantenimento dell’attività produttiva che consentirà la ridistribuzione di reddito sul territorio; aumento delle commesse al laboratorio di sartoria; supporto economico e formativo alle donne individuate dai servizi, sostegno alle donne formate nella transizione al lavoro. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • • n. segnalazioni dei Comuni del Distretto, n. inserimenti percorsi di tirocinio/stage, borsa lavoro n. inserimenti lavorativi all’interno dell’unità produttiva avviata n. inserimenti lavorativi facilitati presso altre aziende del territorio rilevazione della soddisfazione degli utenti/beneficiari (rilevata tramite strumenti vari: incontri, colloqui individuali, questionari) e operatori/responsabili dei servizi coinvolti PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 44.885.00 di cui: - € 5.855,00 spese generali - € 13. 463,00 costi diretti - € 25.567,00 costi del personale di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 2.000,00 • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) - € 42.885,00 proventi di vendita Laboratorio Sartoria (presunti) € 38.529,00 Società Cooperativa Sociale it2 investimenti a copertura della perdita ottenuta tra spesa totale ed entrate previste € 4.356,00 352 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Scheda n. 48 INTERVENTO/PROGETTO APPLICAZIONE DELLE LINEE DI INDIRIZZO PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO DI SOGGETTI SVANTAGGIATI NEGLI APPALTI PUBBLICI INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale Salute mentale Dipendenze Trasversale CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • • Porre in essere misure integrate di sostegno a chi ha perso l'occupazione, favorendo una presa in carico congiunta tra servizi, basata sullo scambio e la valorizzazione delle reciproche competenze Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio economico e sociale Promuovere la responsabilità sociale d'impresa e il coinvolgimento delle aziende Sostenere la cooperazione sociale di tipo b SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 - 531 [email protected] 353 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ DESTINATARI Persone svantaggiate e disabili SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2011 OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • Regolare, implementare e monitorare un sistema finalizzato all’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate nell’ambito degli appalti pubblici dei Comuni del Distretto Pianura Est Valorizzare la responsabilità sociale nei contratti fra Pubblica Amministrazione e imprese che lavorano con la stessa Dare un chiaro indirizzo sociale alla spesa pubblica, favorendo le politiche attive per il lavoro che superino gli interventi meramente assistenziali, senza dover affrontare un aumento di spesa pubblica AZIONI PREVISTE La Provincia di Bologna ha promosso la creazione di un gruppo di lavoro per la stesura di linee di indirizzo per l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati negli appalti pubblici, composto dalla Provincia di Bologna, Comune di Bologna, Cooperazione Sociale, Comune di Ozzano, AUSL e coordinato dall’Ufficio di Piano del Distretto Pianura Est. Il gruppo di lavoro ha elaborato le Linee d'indirizzo per la realizzazione di appalti pubblici che facilitino inserimenti lavorativi delle persone in condizione di svantaggio e il relativo Regolamento-tipo, che sono stati approvati dalla Conferenza Metropolitana dei Sindaci. Il progetto prevede: - monitoraggio dell’adozione delle Linee e del Regolamento da parte dei Comuni del Distretto Pianura Est - collaborazione nell’organizzazione di una formazione sull’applicazione del Regolamento che verrà promossa in autunno dalla Provincia di Bologna - coinvolgimento dei Servizi del territorio in merito alla selezione e all’inserimento lavorativo delle persone in condizioni di svantaggio negli appalti pubblici - monitoraggio dell’applicazione del Regolamento - raccolta e invio alla Provincia dei capitolati d’appalto predisposti ai sensi del Regolamento e dei relativi progetti d’inserimento lavorativo EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Tirocini formativi e di orientamento Centro risorse distrettuale per le disponibilità aziendali Sostegno alla formazione e all’inserimento lavorativo Lavoro e Sapere ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Provincia di Bologna Comuni del Distretto Pianura Est Tavolo Interistituzionale per il Lavoro Servizi AUSL: CSM, SERT, USSI Disabili, USSI Minori 354 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Cooperazione sociale di tipo B Aziende del territorio RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale dell’Ufficio di Piano RISULTATI ATTESI Adozione da parte dei singoli Consigli Comunali delle Linee di indirizzo e del relativo Regolamento Incremento degli inserimenti lavorativi di persone svantaggiate e disabili INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Verifica dell’effettiva adozione e applicazione del Regolamento dalle Amministrazioni Comunali Verifica della tipologia di affidamenti effettuati tramite Regolamento Verifica dell’effettività degli inserimenti lavorativi Numero di inserimenti di lavoratori svantaggiati, per tipologia di svantaggio e tipologia contrattuale PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € / 355 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Scheda n. 49 INTERVENTO/PROGETTO CAMPUS FORMAREA PER L’OCCUPABILITÀ INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Povertà e Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Salute Disabili Immigrati stranieri Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Porre in essere misure integrate di sostegno a chi ha perso l'occupazione, favorendo una presa in carico congiunta tra servizi, basata sullo scambio e la valorizzazione delle reciproche competenze Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio economico e sociale Promuovere la responsabilità sociale d'impresa e il coinvolgimento delle aziende SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 - 531 [email protected] 356 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ DESTINATARI Persone disoccupate e inoccupate SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2012 OBIETTIVI DEL PROGETTO Coadiuvare le persone nella ricerca di soluzioni per orientarsi ed agire rispetto alla gestione dei cambiamenti e metterle in condizione di progettare in modo autonomo percorsi formativi e professionali in raccordo con le opportunità del territorio. AZIONI PREVISTE Orientato non solo alla gestione del cambiamento e delle difficoltà legate alle transizioni psicosociali potenzialmente critiche che caratterizzano lo scenario attuale del mercato del lavoro, il Campus mira allo sviluppo dell’autonomia e delle competenze, delle capacità di valutare il proprio potenziale individuale e di farsi carico delle decisioni che riguardano la propria vita professionale, come predisporre la realizzazione di un progetto per l’inserimento lavorativo e sociale. Il percorso del Campus è costruito attorno all’elaborazione da parte delle persone di un progetto che tiene conto delle caratteristiche e delle aspirazioni di ciascuno in relazione alla realtà del contesto in termini di occasioni offerte dal territorio. Tramite un percorso di orientamento si intende riconvertire la professionalità dei partecipanti verso opportunità di lavoro per essi realistiche e soddisfacenti, orientarli nella gestione del cambiamento e fornire loro strumenti informativi e operativi a sostegno della ridefinizione della propria carriera lavorativa. Il Campus ha una durata di 48 ore ed è rivolto a 25 persone (se gli iscritti saranno di numero maggiore verrà effettuata una selezione). Verrà realizzato in due edizioni in Comuni da individuare. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Centro risorse distrettuale per il reperimento di disponibilità aziendali Tirocini formativi e di orientamento ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Tavolo interistituzionale per il lavoro del Distretto Pianura Est Comuni del Distretto Pianura Est Università di Bologna – Facoltà di Scienze della Formazione Centri per l’impiego della Provincia di Bologna FormArea CGIL RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Formatori di FormArea 357 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ RISULTATI ATTESI Aumento delle opportunità lavorative per le persone disoccupate ed inoccupate INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Numero di iscrizioni ricevute Numero di persone iscritte che partecipano al 60% delle ore di lezione Monitoraggio della posizione occupazionale a conclusione del percorso PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 10.000,00 di cui: • risorse comunali - € 10.000,00 • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 358 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Scheda n. 50 INTERVENTO/PROGETTO LAVORO E SAPERE INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • • Promuovere l’orientamento lavorativo e la formazione per minori e giovani in difficoltà Sostenere i ragazzi nei percorsi verso l’autonomia Porre in essere misure integrate di sostegno a chi ha perso l'occupazione, favorendo una presa in carico congiunta tra servizi, basata sullo scambio e la valorizzazione delle reciproche competenze Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio economico e sociale SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO La Carovana Soc. Coop. AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Cinzia Tafuro per La Carovana Tel: 051 743172 Cell. 333 54 95 079 e-mail: [email protected] 359 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Ufficio di Piano 051/6669517 – 531 [email protected] DESTINATARI Adolescenti e giovani di età compresa tra i 17 ed i 29 anni sia afferenti ai gruppi informali sia segnalati dai servizi. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE In continuità dal 2011 OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • • • • Promuovere percorsi capacitanti per adolescenti e giovani svantaggiati nell’accedere al mercato del lavoro; aumentare le competenze professionali attraverso dei percorsi di formazione individuati ad hoc; aumentare le capacità di gestione dei contesti lavorativi attraverso la sperimentazione di esperienze lavorative in transizione (tirocini formativi); utilizzare esperienze “ponte” per favorire un passaggio verso un inserimento lavorativo autonomo e attivo; aumentare l’autonomia dei singoli, utilizzando l’accompagnamento e il tutoraggio, per favorire l’inserimento lavorativo diretto; aumentare la responsabilità sociale del territorio attraverso il coinvolgimento delle aziende profit. AZIONI PREVISTE Il progetto prevede l’individuazione e l’aggancio dei soggetti da prendere in carico sia avvalendosi del lavoro degli operatori del progetto di animazione di strada distrettuale“Onde Anomale”, sia delle segnalazioni che arrivano dai servizi socio sanitari del territorio, con i quali è stata già strutturata una rete e un sistema di confronto. In seguito alle segnalazioni delle persone si avvia il percorso di inserimento in percorsi di tirocinio, si invia il profilo al Centro risorse distrettuale che si attiva per la ricerca dell’azienda ospitante (contesti profit) cercando di rispondere il più possibile alle esigenze e ai bisogni del profilo ricevuto ma evidenziando anche gli eventuali vincoli da migliorare per la riuscita dell’inserimento. A seguire si cureranno gli inserimenti e l’andamento dei percorsi attivati, attraverso il monitoraggio e il confronto con gli attori coinvolti. Al termine, per coloro che non hanno avuto opportunità dagli stessi percorsi, si avvierà l’accompagnamento alla ricerca attiva del lavoro. Verranno presi in carico un totale di 27 casi, di cui 4 percorsi formativi e 23 tirocini (4 dei tirocini saranno percorsi specifici di apprendimento mestieri artigiani). 4 casi vengono segnalati dall’educativa di strada, 23 vengono segnalati dai servizi. I tirocini avranno un rimborso spese pari a 350 euro lordi al mese per la durata di 3 mesi; mentre i percorsi formativi avranno a disposizione un voucher di 800 euro. Per ogni Comune è possibile segnalare, tramite apposita scheda di segnalazione inviata preventivamente, 1 caso di Tirocinio formativo. Le segnalazioni andranno condivise tra i Servizi sociali comunali e l’Ussi Minori. Verranno organizzati 4 incontri tra l’équipe di progetto e i referenti dei servizi socio sanitari per la segnalazione e la selezione dei casi. 360 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Piano delle attività: • Individuazione casi • Incontro iniziale servizi ed équipe progetto per segnalazione casi • colloqui conoscitivi e motivazionali • segnalazione centro risorse distrettuale (o ricerca percorsi formativi) • presentazione in azienda • avvio percorsi • monitoraggio • confronto con servizi in itinere • orientamento EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Onde Anomale Territorio, giovani e lavoro Centro risorse distrettuale per il reperimento di disponibilità aziendali ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • • • • Comuni del Distretto Pianura Est Associazione Ailes Csapsa Centro risorse distrettuale Servizi Socio Sanitari CIP Aziende del territorio RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • • N. 1 Coordinatore operativo (La Carovana Soc. Coop.) N. 2 Operatori con funzioni di tutoraggio, mediazione e orientamento. N. 2 Operatori per la ricerca delle disponibilità aziendali Personale dell’Ufficio di Piano RISULTATI ATTESI • • • Far acquisire strumenti per potenziare le proprie autonomie Creare le condizioni per un aggancio con adolescenti e giovani a rischio di esclusione lavorativa e migliorarne le condizioni lavorative e formative. Far sperimentare percorsi di lavoro in transizione e favorire un maggior orientamento al lavoro con l’obiettivo di accompagnare i soggetti target verso la ricerca di un lavoro attivo e verso una stabilità occupazionale. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • • • Realizzazione di due report: uno intermedio ed uno finale Numero di soggetti coinvolti Numero percorsi formativi conclusi Numero percorsi in transizione lavoro Numero di enti coinvolti e attivati Tenuta e realizzazione dei percorsi in transizione 361 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ • Numero dei colloqui dedicati PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 60.000,00 finanziato con un residuo anno 2012 di cui € 30.000,00 finanziamento concesso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna a “La Carovana Soc. Coop.” 362 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Scheda n. 51 INTERVENTO/PROGETTO TERRITORIO, GIOVANI E LAVORO. PERCORSI DI FORMAZIONE SITUAZIONE RIVOLTI A GIOVANI INOCCUPATI E DISOCCUPATI IN INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • Promuovere il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei giovani in ambito territoriale Promuovere l’orientamento lavorativo e la formazione per minori e giovani Porre in essere misure integrate di sostegno a chi ha perso l'occupazione, favorendo una presa in carico congiunta tra servizi, basata sullo scambio e la valorizzazione delle reciproche competenze SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669517 [email protected] 363 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ DESTINATARI Giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni disoccupati o inoccupati residenti nei Comuni del Distretto Pianura Est. Aziende del territorio. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2012 OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • Promuovere la formazione e il contatto con il mondo del lavoro di giovani disoccupati e inoccupati alla ricerca di prima occupazione, promuovere l’incontro tra professionalità richieste dal tessuto produttivo locale e competenze giovani che faticano ad emergere, promuovere sinergie con il mondo produttivo che permettano – attraverso la collaborazione con il territorio di aumentare le opportunità dei giovani. AZIONI PREVISTE Il progetto prevede la realizzazione di n. 20 percorsi di formazione in situazione rivolti a giovani disoccupati o inoccupati. Il progetto prevede la realizzazione delle seguenti azioni: 1. Emanazione di un Avviso per la manifestazione di interesse per la individuazione di aziende disponibili ad ospitare i percorsi 2. Le Manifestazioni di interesse ricevute da parte delle Aziende saranno oggetto di una istruttoria finalizzata a individuare profili e mansioni richieste dalle Aziende aderenti. A seguito dell’istruttoria e sulla base della stessa, verrà pubblicato un Avviso pubblico finalizzato ad individuare giovani con caratteristiche adeguate (competenze, profilo di studi e motivazione) al percorso proposto. 3. Un’apposita commissione esaminatrice valuterà le domande di partecipazione dei giovani candidati. I candidati risultati ammissibili dal punto di vista formale verranno selezionati per i singoli profili per i quali abbiano fatto richiesta in base all’analisi del curriculum vitae e ad un colloquio individuale finalizzato ad accertare le specifiche attitudini, il profilo motivazionale del candidato, nonché il possesso di capacità e conoscenze tali da facilitare il processo di apprendimento delle competenze previste dalla qualifica in riferimento al profilo professionale oggetto del percorso formativo. 4. Il processo selettivo sarà finalizzato alla composizione di una graduatoria determinata dai punteggi conseguiti da ogni candidato in base ai seguenti elementi di valutazione: • motivazione ad intraprendere un percorso formativo individuale di apprendimento pratico • attitudine e propensione verso le attività previste dalla qualifica professionale scelta • rispondenza alle caratteristiche richieste per il profilo professionale oggetto del percorso formativo In caso di parità verrà data priorità alle candidate donne e, in subordine, ai candidati inoccupati. 364 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ 5. 6. 7. Qualora non fossero avanzate candidature per percorsi di formazione in situazione presenti nei primi 20 posti della graduatoria stilata secondo l’art. 3, si procederà a scorrere la graduatoria. Verranno attivati percorsi di formazione in situazione della durata di 450 ore. L’orario settimanale ed i tempi di accesso ai locali saranno indicativamente di 25 ore settimanali e verranno definiti di concerto con il soggetto ospitante anche in base al progetto formativo, al mansionario, alle caratteristiche del ciclo produttivo aziendale ed al CCNL applicato. È prevista un’indennità per ogni beneficiario di € 1.800,00 (pari a € 4,00/ora) che verrà erogato mensilmente dal soggetto attuatore. A tale importo si potrà sommare un ulteriore rimborso di € 1,00/ora messo a disposizione all’Azienda ospitante. L’indennità erogata non potrà avere in alcun modo natura retributiva. I percorsi formativi saranno attivati sulla base di un progetto formativo e di una Convenzione stipulata tra l’Azienda ospitante e il soggetto attuatore individuato dai Comuni del Distretto Pianura Est e sulla base di un progetto formativo sottoscritto anche dal beneficiario. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Tirocini formativi e di orientamento Lavoro e sapere Centro risorse distrettuale per il reperimento delle disponibilità aziendali ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • • Tavolo Interistituzionale per il Lavoro i 15 Comuni del Distretto di Pianura Est Aziende del territorio Organizzazioni sindacali Associazioni datoriali RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale dell’Ufficio di Piano Coordinatori e Tutor degli Enti coinvolti RISULTATI ATTESI • • Nuove opportunità di qualificazione e sviluppo di competenze richieste dal MdL Aumento delle opportunità di avvicinamento al mondo del lavoro dei giovani coinvolti INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Numero aziende coinvolte Numero tirocini attivati Numero tirocini conclusi Numero giovani occupati nelle imprese sede di tirocinio Numero giovani occupati a 3 e 6 mesi dalla conclusione del tirocinio PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 78.000,00 finanziato con un residuo anno 2011 365 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Scheda n. 52 INTERVENTO/PROGETTO VALUTAZIONE DELLE ABILITÀ SOCIALI ATTRAVERSO PERCORSI LAVORATIVI ASSISTITI PER CITTADINI AFFERENTI AL SERT E PORTATORI DI PROBLEMATICHE FISICHE E PSICHICHE INVALIDANTI INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Povertà e Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Salute Disabili Immigrati stranieri Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Promuovere l’integrazione sociale e l’inserimento lavorativo delle persone con un alto grado di vulnerabilità SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna – Area Dipartimentale Dipendenze – U.O.C. SERT – UU.OO.SS. SerT di San Giorgio di Piano e di Budrio AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti • • Dott.ssa Lauretta Gianessi - Resp. U.O.S SERT di San Giorgio – Via Carducci 24 - San Giorgio di Piano – 051/6644750 Dott. Marco Viaggi – Resp. U.O.S. SERT di Budrio - Via Benni 44 – Budrio - 051/809975 366 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Referenti operativi: E.P. Claudia Roma – SERT San Giorgio di Piano, A.S. Dr.ssa Roberta Carli – SERT Budrio, Personale Amministrativo AUSL: Unità Amm.va Area Nord DESTINATARI Utenti del SerT, cittadini dei Comuni della Pianura Est che, per problemi legati alle loro difficoltà, fisiche, psichiche, temporanee o croniche, non sono nelle condizioni di accedere ai consueti percorsi di inserimento lavorativo, con particolare attenzione a coloro che presentano un quadro multiproblematico. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2003 OBIETTIVI DEL PROGETTO Valutazione delle capacità lavorative presenti ed in particolare: • sostenere la ritualità e la fatica di un lavoro; • acquisire elementi di flessibilità che vengono richiesti dal nuovo mercato del lavoro; • offrire una occasione di conoscenza delle realtà lavorative del territorio di residenza. AZIONI PREVISTE Dopo aver osservato e verificato le reali difficoltà dell’utente all’accesso diretto nel mondo del lavoro attraverso il Centro per l’Impiego o altre agenzie, è prevista la possibilità di attivazione di inserimenti lavorativi protetti e temporanei, preferibilmente all’interno delle Cooperative sociali di tipo B del territorio o presso altra struttura d’impiego. Nella fase della progettazione vengono individuati e condivisi con l’utente e con l’Azienda ospitante gli obiettivi del percorso d’inserimento. Per la particolare tipologia degli utenti coinvolti nel progetto verrà richiesta anche una visita medica preventiva per valutare se esista la compatibilità tra le condizioni di salute e le mansioni proposte. Quando necessario, è possibile far accompagnare l’utente da una figura di riferimento specifica, definita Lavoratore di Sostegno o Tutor del Progetto Individuale, dotata, oltre che di specifica competenza nell’attività lavorativa da svolgere, anche di buone capacità relazionali, tali da consentire un buon inserimento e un efficace monitoraggio della situazione. Le ore di tutoraggio (del Lavoratore di Sostegno o Tutor del Progetto Individuale) verranno previste, per ogni singolo inserimento, in funzione delle reali necessità dell’utente. Gli operatori del SerT programmano periodiche verifiche del percorso di inserimento lavorativo, sia con l’utente che con il referente dell’Azienda individuata e, a conclusione del percorso, valutano il raggiungimento parziale o totale degli obiettivi individuati. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Centro risorse distrettuale per il reperimento di disponibilità aziendali Sostegno alla formazione ed all’inserimento lavorativo delle persone in condizione di svantaggio Applicazione delle linee di indirizzo per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati negli appalti pubblici ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto Pianura Est Tavolo Interistituzionale per il Lavoro 367 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Azienda USL Bologna – Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche – U.O.C. SerT – UU.OO.SS. SerT di San Giorgio e di Budrio Cooperative sociali di tipo B. Aziende del territorio da individuare da parte dei conduttori del progetto. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale dell’AUSL di Bologna – Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche – U.O.C. SerT – UU.OO.SS. SerT di San Giorgio e Budrio RISULTATI ATTESI Valutazione e rafforzamento delle potenzialità di inserimento lavorativo degli utenti. Maggiore conoscenza e capacità di interazione con il mondo del lavoro da parte degli utenti stessi. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Valutazione del numero di interventi terapeutico-riabilitativi in situazione lavorativa portati a termine: • in ottemperanza a tutti gli obiettivi previsti al momento della progettazione • con il raggiungimento di obiettivi solo parziali Valutazione del numero di interventi terapeutico-riabilitativi in situazione lavorativa non portati a termine: • con il raggiungimento di obiettivi di minima • senza il raggiungimento di alcun obiettivo PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 51.425,61 (€ 25.000,00 anno 2013 + € 26.425,61 residuo anno 2012) di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 25.000,00 • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 368 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Scheda n. 53 INTERVENTO/PROGETTO PERCORSI DIFFERENZIATI PER LA RICERCA ATTIVA E L’INSERIMENTO LAVORATIVO DI PERSONE IN CARICO AL DSM-DP INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Povertà e Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Salute Disabili Immigrati stranieri Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • • Favorire l’autonomia di vita degli utenti in carico ai CSM Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale degli utenti in carico ai CSM Promuovere l’integrazione sociale e l’inserimento lavorativo delle persone con un alto grado di vulnerabilità Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio economico e sociale SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO AUSL BO DSM-DP, UOC CSM di San Giorgio e di Budrio AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott. Roberto Maisto Direttore UOS Budrio 051-809821 Dott.ssa Flavia Russillo Direttore UOS San Giorgio di Piano 051-6644775 369 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ DESTINATARI Utenti del SERT e del CSM residenti nel Distretto Pianura Est SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2012 OBIETTIVI DEL PROGETTO Favorire percorsi di inserimento lavorativo attraverso interventi di supporto differenziati e mirati, nella massima condivisione con la persona interessata e rispondenti ai bisogni/capacità degli utenti. AZIONI PREVISTE 1)Sperimentazione di percorsi IPS (Individual Placement and Support) E’ un intervento riabilitativo centrato sulla persona che offre un supporto nella ricerca e nella tenuta di un impiego all’interno del mercato del lavoro competitivo. Questo tipo di percorso è rivolto a quella fascia di utenza che ha meno disabilità marcate, porta l’esigenza di lavorare ma necessità comunque della presenza di un operatore, appositamente formato, che supporti in itinere ed aiuti a sviluppare percorsi e strategie efficaci finalizzate alla acquisizione delle abilità necessarie per muoversi autonomamente nella ricerca del lavoro utilizzando tutte le risorse del territorio. Ampliamento della presenza oraria di un operatore ENAIP, già operativo ed appositamente formato, per l’attivazione di percorsi IPS di utenti in carico segnalati attraverso modalità definite dagli operatori dei CSM e SERT. 2) Attivazione di percorsi di tirocinio formativo e transizione al lavoro finalizzati ad una ri/qualificazione lavorativa o propedeutici all’ inserimento lavorativo Questi progetti individualizzati sono rivolti ad una utenza che presenta maggiore compromissione delle abilità lavorative e relazionali e per la quale è necessario un graduale reinserimento nel contesto lavorativo anche in situazione protetta. Tali percorsi sono da prevedersi in collaborazione operativa con il collocamento mirato legge n.68, l’area della cooperazione sociale, il Centro risorse distrettuale , i centri di formazione professionale. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Centro risorse distrettuale per il reperimento di disponibilità aziendali Sostegno alla formazione ed all’inserimento lavorativo delle persone in condizione di svantaggio Applicazione delle linee di indirizzo per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati negli appalti pubblici ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto Pianura Est UOC SERT Budrio e San Giorgio di Piano Tavolo Interistituzionale per il Lavoro Cooperative sociali Aziende RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE 370 __________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________ Operatori del DSM-DP UOC CSM Budrio e San Giorgio di Piano e UOC Sert San Giorgio di Piano e Budrio RISULTATI ATTESI Acquisizione di autonomie ed abilità nella ricerca attiva del lavoro da parte di utenti in carico e conseguente sviluppo della propria autostima e senso di integrazione e ruolo all’interno della comunità di appartenenza. Favorire il reinserimento lavorativo di utenti attraverso progetti individualizzati in collaborazione con le reti istituzionali e sociali del territorio. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N. segnalazioni per percorsi IPS/N. percorsi attivati /N. persone che hanno ottenuto un contratto di lavoro N. segnalazioni per attivazione di tirocini formativi-transizione al lavoro /N. progetti avviati ed esito Monitoraggio semestrale PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 30.000,00 finanziato con un residuo anno 2012 371 372 373 374 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ 375 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ OBIETTIVI PRIORITARI BIENNIO 2013-2014 OBIETTIVI PRIORITARI 2013/2014 DISTRETTO PIANURA EST • • PROGETTI PROGRAMMA ATTUATIVO 2013 Integrare nella rete dei servizi le Assistenti familiari e promuovere l’emersione dal lavoro nero; Qualificare il lavoro delle Assistenti familiari • • • • • • • • Garantire l’equità di accesso attraverso il completamento del processo di organizzazione ed omogeneizzazione dei Servizi di assistenza Domiciliare negli aspetti gestionali, nei regolamenti organizzativi-gestionali/tariffari e contributivi, anche con l’ausilio di sistemi informatici Garantire la Continuità Assistenziale nell’ambito della definizione dei percorsi integrati di Dimissione Protette. Strutturare metodologie operative volte a definire standard di qualità e di monitoraggio e verifica delle stesse Consolidare anche con l’ausilio di sistemi informatici una metodologia operativa volta all’articolazione di Progetti di Intervento Integrati in linea con le indicazione della DGR 1206/07 Garantire, alle persone con disabilità acquisite, la conoscenza e l’accessibilità delle opportunità e dei servizi disponibili Accreditamento definitivo dei servizi socio-sanitari DGR 514/2009, DGR 2110/2009 e s.m.i. • • • • • • Articolare una programmazione finalizzata a sostenere i progetti di sollievo per i care-giver a tutela della domiciliarità in linea con i contenuti della DGR 1206/07 (E-care, ecc.) Strutturare i servizi rivolti alla tutela della domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07. Sviluppare l’offerta di servizi basata su modelli di assistenza individuati sui bisogni degli anziani e delle loro famiglie con particolare riguardo alla articolazione di risposte flessibili • • • • • 376 Realizzazione percorsi formativi rivolti alle assistenti familiari (con eventuali forme di sostegno alle famiglie presso le quali sono impiegate) Mantenimento della banca dati distrettuale delle assistenti familiari Attuazione programma per la promozione e lo sviluppo degli Sportelli Sociali; Completamento percorso di informatizzazione Sportelli Sociali e ASP (SOSIA, Garsia Minori, Garsia Disabili); Progetto Dimissioni protette ampliamento del sistema di offerta della rete dei servizi di “Assistenza Domiciliare” da attivarsi immediatamente alla dimissione dal presidio ospedaliero o da percorso residenziale socio-sanitario temporaneo; Garanzia di continuità dell’assistenza tra ospedale e territorio attraverso la riorganizzazione delle cure intermedie. Miglioramento della qualità dei servizi residenziali e semiresidenziali per anziani attraverso l’ampliamento dell’attuale sistema di monitoraggio e valutazione Contratti di servizio per le CRA, CD e il Servizio di Assistenza Domiciliale accreditati. Mantenimento progetto Posti temporanei di sollievo in Case Residenze Anziani accreditate, dedicati ad anziani non autosufficienti affetti da demenza e/o anziani gravemente non autosufficienti assistiti a domicilio; Erogazione di Assegni di cura; Prosecuzione progetto ASSDI – Assistenza socio-sanitaria domiciliare integrata; Informatizzazione della cartella socio sanitaria integrata/ASSDI; Applicazione del nuovo regolamento Aziendale per l’attivazione e gestione ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ • • Consolidare la rete delle attività e delle associazioni • per anziani affetti da demenza ed i loro familiari • • • Implementare e integrare i differenti progetti rivolti • all’area delle fragilità presenti nel ns,. territorio rivolti a contrastare l’isolamento degli anziani, al fine di strutturarli in un assetto di “Rete” • • 377 dei posti di sollievo temporanei: con particolare attenzione all’attivazione di nuovi posti temporanei di sollievo flessibili; Applicazione regolamento Aziendale ASSDI 1206. Sostegno e finanziamento delle attività specialistiche nei nuovi Cafè Alzheimer costituiti sul territorio distrettuale; Sostegno al Centro studi Riattivamente Ciclo di incontri di informazione rivolti ai cittadini Realizzazione progetto “Tutela e sostegno anziani fragili” e consolidamento progetto E-Care a contrasto dei rischi derivanti dalle ondate di calore; Prosecuzione realizzazione di percorsi riabilitativi rivolti ai Parkinsoniani nei Comuni del distretto Prosecuzione realizzazione progetto “Mai più soli” 378 379 380 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ SERVIZI RESIDENZIALI E POSTI TEMPORANEI CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST In riferimento al percorso di accreditamento dei servizi sociosanitari rete anziani e disabili sono stati sottoscritti i contratti di servizio per le differenti tipologie dei servizi in accreditamento, a valere al 31.12.2013. In attuazione della programmazione anno 2012 rete residenziale CRA i posti complessivi sono stati implementati di n. 10 unità per un totale al 31.12.2013 di n. 430 posti CRA. Posti convenzionati CRA al 31.12.2012 Totale posti n. posti CRA di cui temporanei con contratto di Dimiss. | servizio. al Ricoveri 31/12/2012 Protette | Sollievo 430 12 5 Il sistema informativo Garsia Strutture è operativo ed utilizzato a sistema in tutte le strutture residenziali e semiresidenziali in collegamento informatico tra i Distretti e gli enti gestori per: la gestione dell’accesso in struttura dell’anziano in rete con il Distretto; la gestione amministrativa dell’inserimento; la gestione del Flusso Informativo Nazionale FAR; la gestione del case-mix; la rilevazione dei principali dati gestionali previsti dalla DGR 514/2009 e dalla DGR 2110/2009. Nell’anno 2012 nell’ambito della rete residenziale CP/RSA sono stati effettuati: • n. 154 ingressi definitivi; • n. 70 ingressi CRA temporanei di sollievo dal territorio; • n. 165 ingressi CRA temporanei da Dimissioni Protette Ospedaliere. ASSEGNO DI CURA CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST Nell’anno 2012 i nuovi progetti di assegno di cura sono stati attivati in linea con i contenuti del Regolamento Assegni di cura. I Nuovi progetti sono pertanto attivati sulla base della valutazione del contesto in cui vive l’anziano e di quegli aspetti della vita della persona e della sua famiglia, dalle relazioni affettive alle condizioni economiche, che consentono di elaborare un progetto individualizzato finalizzato al mantenimento al domicilio garantendo adeguate condizioni assistenziali e di qualità di vita. Esso è volto, in via prioritaria, a sostenere l’acquisizione di prestazioni assistenziali da parte dei famigliari. Nell’anno 2012 sono stati erogati: Assegni di cura liv. A liv. B liv. C totale per livello 176 602 11 381 totale assegni di cura erogati 789 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ CENTRI DIURNI CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST I posti di Centro diurno con contratto di servizio al 31.12.2011 n. 56. Nel corso dell’anno 2012 sono stati inseriti n. 22 nuovi ospiti con una occupazione a fine anno di n. 48 posti contro i 56 posti con contratto di servizio I progetti attivati prevedono l’articolazione di risposte flessibili finalizzate al sostegno dei caregiver a tutela della domiciliarità, così come indicato dalla DGR 1206/07. Situazione 31/12/202012 Centro Diurno posti presenti presenti ingressi dimissioni convenzionati all'1/1 al 31/12 56 Totale 48 22 23 49 SAD – DIMISSIONI PROTETTE CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST Nell’anno 2012 sono stati attivati direttamente dagli Assistenti Sociali/Responsabili del Caso a tutela dei percorsi di continuità assistenziale ospedale territorio n. 229 progetti di Dimissioni Protette Domiciliari gratuiti per i primi 30 giorni. Progetti Dimissioni Protette Domiciliari 2012 n. progetti Totale 229 A.S.S.D.I. – ASSISTENZA SOCIO SANITARIA DOMICILIARE INTEGRATA CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST L’assistenza socio-sanitaria domiciliare integrata (ASSDI) si configura come una risposta ai bisogni socio-assistenziali, socio-sanitari e sanitari espressi sul territorio da persone non autosufficienti. La definizione nell’ambito del percorso di accesso e valutazione di un Progetto Individualizzato di Vita e di Cure da parte dell’UVM/UVG per l’attivazione di questa tipologia di intervento garantisce il presidio della domiciliarità e della integrazione tra i differenti servizi. Nell’anno 2012 e stata garantita la continuità del progetto e delle risorse dedicate. Il contratto di servizio è stato rinnovato fino al 31.12.2013. In riferimento al documento “Indicazioni per linee di indirizzo in applicazione delle delibere regionali 514/2009, n.2110/2009, n.219/2010, n.1336/2010 e n .390/2011 in materia di accreditamento dei servizi socio-sanitari” si è proceduto a definire a livello provinciale un assetto di incontri con gli EEGG a livello aziendale finalizzati alla definizione omogenea dei contenuti dei contratti di servizio con particolare riferimento: • all’articolazione dei vari interventi attraverso la formulazione di un Progetto Assistenziale Individualizzato; • all’informatizzazione della cartella socio sanitaria integrata/ADI; 382 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ • • all’ampliamento del Servizio di Assistenza Domiciliare in orario pomeridiano in ottemperanza al DGR 1206/07; all’applicazione del Regolamento Aziendale “Assistenza Socio-Sanitari Domiciliare Integrata“ approvato con delibera n. 255 del 23/12/2008. ASSDI 2012 totale ADI 1206 – UTENTI ANZIANI 574 QUALIFICAZIONE E MESSA IN RETE DELLE ASSISTENTI FAMILIARI CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Nell’anno 2012 si sono svolti n. 2 percorsi formativi destinati agli Assistenti Sociali di cui: n. 1 edizione del corso di base della durata di 60 ore, di cui 30 di stage e uno di secondo livello della durata di 60 ore, di cui 30 di stage. CORSI DI BASE Sono state raccolte presso gli Sportelli Sociali dei Comuni del Distretto Pianura Est n. 77 domande d’iscrizione ai corsi. Sono state svolte le selezioni nel Comune di Malalbergo (sede del corso). La selezione consisteva in un colloquio di carattere attitudinale, motivazionale e di conoscenza della lingua italiana. Delle 77 persone che hanno presentato domanda, 29 sono state valutate idonee alla prova di selezione e ammesse al corso con sede ad Altedo; 18 persone non si sono presentate alla selezione. I corsi sono stati indirizzati prioritariamente a persone (donne e uomini) che svolgono, o hanno svolto, il lavoro di assistenza privata a domicilio, oppure che desiderano intraprendere tale attività (con una priorità per le persone residenti e/o domiciliate nel territorio dei Comuni del Distretto Pianura Est). Tali corsi fanno riferimento alla Delibera di Giunta Regionale N. 2003/94 “Percorso formativo a sostegno della qualificazione dell’assistenza familiare privata a domicilio” che, a sua volta, si ricollega al percorso formativo per l’acquisizione della qualifica di OSS. Nei corsi sono stati trattati i seguenti argomenti : I servizi socio-sanitari territoriali e principi di etica professionale Assistere l’utente nella mobilità Assistere nell’igiene personale Assistere nella preparazione e nell’assunzione dei cibi Curare l’igiene degli ambienti Comunicare. Ogni corso ha previsto 30 ore di teoria trattata in aula frontale e 30 ore di esperienze pratiche (stage programmato presso i servizi e le strutture presenti sul territorio o percorsi individuali di formazione a domicilio da parte di tutor). Il corso è stato svolto presso l’aula il Comune di Malabergo – Altedo Data Avvio: 23.03.2012 Data Termine: 25.07.2012 N° persone idonee da selezione: 29 N° allievi all’avvio: 28 N° allievi al termine (che hanno raggiunto il 70% di frequenza): 19 383 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Comune di provenienza Argelato Baricella Bentivoglio Budrio Malalbergo Molinella San Pietro in Casale Persone provenienti da fuori Distretto (Cento e Cavezzo) Totale Italiani Stranieri Totale Donne 5 14 19 Uomini 0 0 0 N. persone 2 6 1 1 3 1 3 2 19 Totali 5 14 19 CORSO DI SECONDO LIVELLO Il corso era rivolto alle persone che avevano già partecipato alle edizioni precedenti dei corsi di base raggiungendo almeno il 70% di frequenza del monte ore previsto dal corso base. Il corso è stato svolto presso la biblioteca comunale del Comune di Minerbio Data Avvio: 17.10.2012 Data Termine: 19.12.2013 N° allievi all’avvio: 6 N° allievi al termine (che hanno raggiunto il 70% di frequenza): 6 Nel corso sono stati trattati i seguenti argomenti : • • • • • • I servizi socio-sanitari territoriali e principi di etica professionale Assistere l’utente nella mobilità Assistere nell’igiene personale Assistere nella preparazione e nell’assunzione dei cibi Curare l’igiene degli ambienti Comunicare. Il corso ha previsto 30 ore di teoria trattata in aula frontale e 30 ore di esperienze pratiche (stage programmato presso i servizi e le strutture presenti sul territorio o percorsi individuali di formazione a domicilio da parte di tutor). Anche nel caso di questo percorso di approfondimento, la finalità formativa era l’acquisizione di competenze relative al lavoro di cura alla persona, individuate nella delibera GR n. 2003/924 e facenti diretto riferimento alle competenze previste per l’Operatore Socio Sanitario. Si sono trattate competenze aggiuntive rispetto a quelle già acquisite nelle prime 60 ore di percorso di base o di un approfondimento delle stesse. Comune di provenienza Baricella Budrio Malalbergo Minerbio San Pietro in Casale Totale 384 N. persone 1 1 1 2 1 6 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Italiani Stranieri Totale Donne 1 5 6 Uomini 0 0 0 Totali 1 5 6 CONTRIBUTO ASSISTENTI FAMILIARI CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST Nell’anno 2012 sono stati attivati in favore di anziani titolari di assegno di cura che hanno stipulato un regolare contratto di lavoro con una assistente familiare n. 190 progetti di contributo aggiuntivo assistenti familiari, come da indicazioni del relativo regolamento aziendale. Anno N. progetti 2012 190 CONTINUITÀ ASSISTENZIALE RETI SOCIALI, SOCIOSANITARIE E SANITARIE CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST In ambito distrettuale si è consolidata la modalità di segnalazione ai servizi territoriali attraverso l’utilizzo del software Garsia Dimissioni Protette. Il modulo permette la gestione della dimissione protetta di pazienti attraverso il collegamento con I servizi sanitari e sociosanitari ed il Comune di Residenza per la presa in carico precoce. ALZHEIMER CAFÈ CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il progetto è finalizzato al sostegno dell’esperienza dei "Cafè Alzheimer" già attivi o in via di attivazione nelle varie realtà del Distretto, attraverso il sostegno economico per le spese dello psicologo, che svolge azioni sia rivolte ai familiari che ai malati, e di un esperto di animazione che svolge attività con i malati. Obiettivi principali del progetto erano il sostegno del lavoro di cura dei familiari degli anziani affetti da demenza e la socializzazione ed il mantenimento delle risorse residue dei malati. Attualmente, nel Distretto Pianura Est sono attivi 4 Café Alzheimer, nei Comuni di Castel Maggiore (dal 2007), Castello d’Argile (dal 2008), San Pietro in Casale (dal 2005) e Bentivoglio (dal 2010). Nell’anno 2012 i Café Alzheimer hanno garantito 141 giornate di apertura (36 San Pietro in Casale, 35 Castel Maggiore, 34 a Castello d’Argile e 36 a Bentivoglio) coinvolgendo nelle proprie attività complessivamente 221 persone: Café Alzheimer Anziani San Pietro in Casale Castel Maggiore Castello d’Argile Bentivoglio totale 14 25 32 20 91 Utenti altri servizi 11 10 6 8 35 385 Caregivers Coinvolti 16 10 10 2 38 Visitatori Totale 12 15 15 15 57 53 60 63 45 221 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Nell’anno 2012, come per i precedenti, i Cafè hanno riscontrato una grande affluenza. In molti dei Cafè i numeri medi, calcolati mediante la rilevazione delle presenze in ciascun incontro, sono aumentati. Tale dato, associato all’assiduità con la quale i partecipanti frequentano il Cafè sottolineano la validità di tali iniziative nel rispondere ai bisogni. Al fine di non inficiare il setting informale del Cafè non viene messo in campo un sistema di verifica che si avvalga di test di valutazione psicometrici per quanto riguarda gli anziani e test di gradimento per i caregivers e i partecipanti in genere, la valutazione viene invece effettuata mediante la stesura di report al termine di ogni incontro e la rilevazione delle presenze. CENTRO STUDI RIATTIVAMENTE CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il Centro Studi RiattivaMente pone al centro della sua attenzione e attività la tematica dell’invecchiamento e del deterioramento cognitivo al fine di conoscere, elaborare, sviluppare, promuovere e trasferire nella realtà territoriale le metodiche di approccio psico-sociale alla tematica in oggetto. L’attività del centro studi RiattivaMente nel 2012 si è concentrata principalmente nelle seguenti attività: 1. prosecuzione per tutto il 2012 (e anche nel 2013) della collaborazione con i referenti dei Cafè presenti sul territorio provinciale. Il Centro Studi si occupa infatti del coordinamento e della programmazione di tali incontri a cadenza trimestrale volti a favorire lo scambio, la riflessione e la collaborazione reciproca; 2. particolare attenzione al tema della prevenzione, al fine di fornire ai familiari delle persone con difficoltà cognitive, ma anche al resto della popolazione, informazioni sugli stili di vita che permettono di favorire il benessere psicofisico dell’individuo. L’idea nasce dalla necessità di non concentrarsi esclusivamente sui bisogni delle persone con difficoltà cognitive (tema che è stato comunque portato avanti in uno degli incontri realizzati all’interno del progetto (si veda l’incontro del 23 febbraio – “Stare bene? È questione di stile!!!”), ma di fornire anche ai familiari modalità per rispondere anche ai proprio bisogni di benessere. Infatti, i familiari sono essenziali nella cura delle persone con demenza e un familiare che non sta bene avrà maggiori difficoltà nel prendersi cura del proprio congiunto. Nel 2012 pertanto il Centro Studi si è occupato della realizzazione, insieme all’Associazione AMA Amarcord Onlus e al Lions Club di San Pietro in Casale, della seconda parte del progetto “Stare bene? È questione di stile!!!”. (Per maggiori dettagli si rimanda alla relazione specifica). 3. realizzazione di un incontro della serie “Memoria e Dintorni” nel Comune di Sen Pietro in Casale. Quello a San Pietro è l’ultimo di una serie di 5 incontri che sono stati organizzati partendo dalla ricerca condotta dal Centro Studi RiattivaMente volta ad analizzare i bisogni dei familiari di anziani con difficoltà cognitive. Le serate sono infatti finalizzate a fornire informazioni sui disturbi cognitivi e sulla loro gestione, attraverso l’utilizzo di filmati e letture commentate dal Dott. M. Vanelli Coralli (U.O. Geriatria di Bentivoglio) e dal Prof. R. Chattat (Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna). All’inizio del 2013 inoltre il Centro Studi ha iniziato la collaborazione con Futura per la realizzazione di un progetto europeo sulle memorie storiche degli anziani nel periodo del dopoguerra. Tale progetto, infatti, appare pienamente in linea con le finalità e gli obiettivi del Centro Studi. 386 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ SOSTEGNO E TUTELA ANZIANI FRAGILI CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il progetto ha l’obiettivo di supportare, controllare e monitorare gli anziani del territorio in condizione di fragilità nel periodo estivo, al fine di prevenire i disagi legati alle ondate di calore. Le Assistenti Sociali dei Comuni del Distretto hanno individuato, con il contributo dei Medici di base, Azienda USL (Dipartimento di Sanità Pubblica), gli anziani fragili per i quali sono state programmate visite a domicilio, effettuate da personale qualificato dell’assistenza di base, atte a monitorare le condizioni dell'anziano nel periodo estivo (16 Luglio - 15 Settembre 2012). Il progetto è stato realizzato dal soggetto gestore del Servizio di Assistenza Domiciliare Consorzio Aldebaran (composto dalle Cooperative Cadiai, Dolce, Ancora e Ada), con la sub committenza delle ASP Galuppi – Ramponi e Donini – Damiani e in raccordo con gli assistenti sociali comunali. Nell’estate 2012 sono stati monitorati 22 anziani per un totale di 491 interventi e 285 ore effettive d’intervento. COMUNE N. ANZIANI MONITORATI NEL PERIODO DI RIFERIMENTO NUMERO INTERVENTI DI MONITORAGGIO NUMERO ORE D'INTERVENTO Argelato Baricella Bentivoglio Budrio Castel Maggiore Castello d'Argile Castenaso Galliera Granarolo Malalbergo Minerbio Molinella Pieve di Cento San Giorgio di Piano San Pietro in Casale TOTALE 4 0 2 6 0 0 3 0 0 0 0 0 0 2 5 22 40 0 31 92 0 0 87 0 0 0 0 0 0 65 176 491 26,5 0 19,27 20,82 0 0 29 0 0 0 0 0 58 43 88 284,59 MAI PIÙ SOLI CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il progetto si pone l’obiettivo di rilevare le condizioni di vita ed i bisogni degli anziani fragili, attraverso il supporto del volontariato locale, al fine di pianificare gli interventi in risposta alle esigenze individuate. Nel Novembre 2011 si è conclusa la sperimentazione nel Comune di Castenaso che ha coinvolto: • n° 6 associazioni e gruppi di volontariato del territorio, Progetto e-Care (Auser, Centro sociale Villanova, Gruppo AMA Ass. Mano Amica, Circolo La Stalla, Consulta del volontariato/Circolo fotografico La Rocca, Spi Cgil); • n° 11 volontari appartenenti alle associazioni/gruppi di volontariato; • n° anziani contattati dai rilevatori: 177 persone, di cui intervistati 124. Le restanti 53 non sono state intervistate per i seguenti motivi: 387 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ decessi successivi alla ricezione della lettera di progetto non disponibili a farsi intervistare intervista ritenuta dai familiari non necessaria non in grado di rispondere al questionario ricovero ospedaliero 9 20 14 8 2 In seguito all’indagine, 23 anziani sono stati segnalati al servizio e-Care: di questi, 8 sono stati presi in carico. In occasione delle iniziative per le Ondate di calore 2012, è stata prestata particolare attenzione agli anziani coinvolti nell'indagine “Mai più soli”, che avevano evidenziato elementi di solitudine, desiderio di compagnia, oltre a presentare condizioni di rischio di fragilità. I risultati finali dell’indagine sono stati presentati ufficialmente nel Convegno dal titolo “Dal progetto Mai più soli alla gestione della fragilità: modelli integrati di servizi socio assistenziali” che si è svolto il 18 Ottobre 2012 a Castenaso. Il convegno, che ha visto una larga partecipazione sia da parte dei volontari coinvolti nel progetto, che da parte del personale dei servizi, (circa 90 persone), ha rappresentato un’importante occasione di riflessione e confronto fra tutti i soggetti che si occupano di anziani, tenuto conto che, con l’aumento dell'aspettativa di vita, diventano sempre più urgenti interventi e azioni mirate alla prevenzione, oltre all'individuazione di modelli efficaci di prevenzione e monitoraggio della fragilità, intesa come condizione di aumentato rischio di perdita dell'autonomia degli anziani autosufficienti. Nel 2012 si è conclusa la rilevazione anche nel Comune di Pieve di Cento. Il progetto ha coinvolto: n° 4 associazioni e gruppi di volontariato del territorio, Progetto e-Care; n° 11 volontari appartenenti alle associazioni/gruppi di volontariato. n° anziani coinvolti: 427 persone, di cui intervistati 120. Nel periodo successivo al sisma il progetto è stato sospeso, ma gli anziani già precedentemente coinvolti, sono stati ricontattati e gli è stata proposta la partecipazione ai due progetti: “Il Pozzo della memoria” e “Pieve insieme” che prosegue tutt’ora. In questi territori, lo strumento di rilevazione (un questionario con domande aperte e chiuse) è stato messo a punto dal referente distrettuale in collaborazione con l’Azienda USL di Bologna. Nella fase sperimentale, ogni territorio ha gestito il progetto in maniera completamente autonoma, adattandone metodologia, campione da intervistare e strumento di rilevazione,alle esigenze locali. Coerentemente con questa modalità di procedere, i due Comuni sopra citati hanno personalizzato il questionario. Successivamente, il progetto ha assunto un respiro trasversale a tutto il territorio metropolitano dell’Azienda USL di Bologna; in altri termini, il questionario rivisto da un gruppo di lavoro coordinato da Cristina Malvi (Referente e-Care per l’Azienda USL di Bologna) e licenziato dal gruppo di pilotaggio che comprende i Sindacati dei Pensionati, Ancescao, la Provincia e l’AUSL di Bologna, verrà somministrato nel Distretto di Bologna e in quelli della provincia interessati a partecipare alla rilevazione. Il questionario, in questa sua versione definitiva, costituisce lo strumento unico da somministrare, senza alcun margine di personalizzazione. L’analisi dei dati raccolti sarà a cura dell’Azienda USL di Bologna. Nel 2012 è stato avviato il progetto nel Comune di Castello d’Argile che ha deciso di somministrare il questionario agli over 75 anni in condizione di solitudine o di coppia. 388 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Il progetto è stato presentato alle Associazioni di volontariato, ai Medici di Medicina Generale e alle Parrocchie. È stato individuato il gruppo di volontari che si recherà a casa degli anziani a somministrare il questionario e il volontario coordinatore del progetto. È stata inoltre realizzata la formazione ai volontari intervistatori da parte dell’AUSL di Bologna. Il Comune ha inviato una lettera informativa alle persone individuate nella quale ha illustrato le finalità del progetto e i servizi presenti sul territorio. Il volontario coordinatore del progetto ha successivamente contattato gli anziani e fissato gli appuntamenti per l’intervista. Dal mese di Marzo 2013 è stata attivata la rilevazione partendo dagli anziani residenti nella frazione di Mascarino. Verranno coinvolti nella rilevazione circa 300 anziani. I Comuni di San Pietro in Casale e di Galliera, in continuità con quanto realizzato nei Comuni di Castenaso, Pieve di Cento e di Castello d’Argile, il 22 gennaio 2013 hanno convocato le associazioni di volontario, operanti nei due territori, per la presentazione congiunta del progetto. In tale occasione oltre a fornire la scheda sintetica del progetto, per definire destinatari, obiettivi e azioni, si è provveduto a consegnare il modulo di adesione. All’incontro erano presenti 25 volontari dell’Auser, dell’Amarcord, del Centro Sociale ricreativo e culturale “E. Faccioli”, di SPI CGIL e Caritas. Per l’avvio del progetto si è provveduto, attraverso gli uffici anagrafe, ad estrapolare il campione degli anziani da intervistare ed a fornire ai volontari e agli amministratori la suddivisione della popolazione anziana per classi d’età, concentrando la rilevazione dei bisogni sugli ultra 85enni Raccolte le adesioni al progetto si rimandava al coinvolgimento dei medici di medicina generale, alla formazione e all’invio della comunicazione ai volontari con conseguente attivazione degli intervistatori. PERCORSO RIABILITATIVO RIVOLTO AI PARKINSONIANI CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO La malattia di Parkinson è una patologia cronica altamente disabilitante in costante incremento nella popolazione anziana ed ha un notevole impatto sulla vita dei pazienti, delle famiglie e della società. L’obiettivo del progetto è quello di limitare tale impatto sia dal punto di vista fisico che psicologico ed in particolare di assicurare il mantenimento delle attività del vivere quotidiano attraverso la realizzazione di corsi di attività motoria rivolta ai cittadini affetti dalla malattia. I corsi sono svolti con modalità di trattamento di gruppo al fine di favorire l’incremento dello “star bene” da un punto di vista psicologico e sociale. Per l’anno 2012 il corso si è svolto in tre cicli di tre mesi ciascuno: • dal 10 gennaio al 27 marzo 2012 - 16 partecipanti • dal 30 marzo al 22 giugno 2012 - 20 partecipanti • dal 25 settembre al 14 dicembre 2012 – 20 partecipanti con una frequenza bisettimanale, il martedì e il venerdì dalle 9 alle 10, tenutosi dall'Associazione “Sport e Movimento” di Budrio (con due istruttori ISEF) presso il Palazzetto dello Sport di Budrio. Hanno partecipato all’attività complessivamente 25 persone di cui 9 nuovi inserimenti e n. 5 uscite. Il Comune di Castenaso ha inoltre messo a disposizione un servizio di trasporto gratuito per i propri cittadini che non fossero in grado di raggiungere in modo autonomo la sede del corso; di tale servizio ne hanno usufruito quattro persone. Dal gruppo di partecipanti al corso, nel mese di giugno 2012 si è costituita l’Associazione Parkinsoniana Pianura Est Bologna (A.P.P.E.) che ha lo scopo di: offrire a livello di volontariato un sostegno psicologico, umano e sociale a chi è affetto dalla malattia di Parkinson e ai suoi familiari; 389 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ promuovere l’informazione e la conoscenza della malattia; contribuire a migliorare le condizioni di vita dei malati attraverso iniziative mirate e risolvere o diminuire le difficoltà personali; promuovere la ricerca scientifica avvalendosi di progetti finalizzati. L’Associazione ha garantito la presenza settimanale di volontari sia a Castenaso che a Budrio. Grazie all’impegno dell'Associazione è stata individuata una logopedista disponibile ad effettuare una mirata attività di logopedia con frequenza quindicinale, che si è svolta dal 28.9.2012 fino al 14.12.2012, dopo l’attività motoria. Dal mese di Gennaio 2012 è stato attivato il progetto anche nel Comune di San Pietro in Casale al quale hanno partecipato 8 cittadini, di cui : 5 del Comune di San Giorgio di Piano e 3 di San Pietro in Casale, segnalati dai Medici di Medicina Generale. Il corso si è svolto con una frequenza bisettimanale, il martedì e il giovedì dalle 16.15 alle 17.30, con un istruttore ISEF della USIP di Bologna, presso la palestra comunale del centro sportivo “E. Faccioli” di San Pietro in Casale. CASA DOLCE CASA CAPOFILA: ASP GALUPPI RAMPONI Il progetto, rivolto ai pensionati INPDAP e loro familiari di primo grado, è stato avviato nel mese di Marzo 2012 ma ha subito un rallentamento a causa degli eventi sismici del mese di Maggio 2012 a seguito dei quali i Servizi Sociali di diversi Comuni si sono trovati a dover affrontare situazioni di emergenza di varia natura. Finito il periodo di emergenza il progetto è stato avviato e gli A.S. hanno rilevato la necessità di concentrare le risorse nelle attività a favore di anziani non autosufficienti. A fine Marzo 2013 i Comuni del Distretto avevano inserito nel progetto i seguenti utenti per i servizi elencati: Comune Argelato Baricella Bentivoglio Budrio Castello d’Argile Castel Maggiore Castenaso Galliera Granarolo dell’Emilia Malalbergo Minerbio Molinella Pieve di Cento San Giorgio di Piano San Pietro in Casale Tipologia prestazioni Assistenza domiciliare Voucher badante Assistenza domiciliare Assistenza domiciliare Assistenza domiciliare Accompagnamento Assistenza domiciliare Assistenza domiciliare Assistenza domiciliare Voucher badante Assistenza domiciliare Voucher badante Assistenza domiciliare Assistenza domiciliare Assistenza domiciliare Voucher badante Assistenza domiciliare Voucher badanti Voucher ricovero sollievo Soggetti coinvolti n. 1 anziano n. 1 anziano n. 1 Assistente familiare n. 1 anziano 0 n. 13 anziani 0 n. 4 anziani n. 1 anziano n. 1 anziano n. 2 anziani n. 1 anziano n. 1 anziano n. 1 Assistente familiare n. 2 anziani n. 3 anziani n. 3 Assistenti familiari n. 3 anziani 0 n. 4 anziani n. 3 anziani n. 3 anziani n. 3 Assistenti familiari n. 3 anziani n. 1 anziano n. 1 Assistente familiare n. 1 anziani 390 Quantità prestazioni 219,52 ore 4 mesi 133,24 ore 0 478,26 ore 0 199,01 ore 19,14 ore 15,20 ore 97,94 ore 129,20 ore 4 mesi 143,64 ore 11 mesi 161,16 ore 0 177,92 ore 274,38 ore 10 mesi 359,95 ore 7 mesi 49 gg ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Totale soggetti coinvolti n. 49 anziani e n. 9 Assistenti familiari. Erogati complessivamente: n. 2.389,42 ore di assistenza domiciliare qualificata; n. 19,14 ore di accompagnamento; n. 24 contributi mensili per Assistenti familiari; n. 49 giornate di ricovero di sollievo. “STAR BENE? È QUESTIONE DI STILE!!!” CAPOFILA: ASSOCIAZIONE AMA AMARCORD Il progetto “Stare bene? È questione di stile!!!”, è un progetto di prevenzione e promozione della salute promosso dall’Associazione Ama Amarcord Onlus, dal Centro Studi RiattivaMente e dal Lions Club di San Pietro in Casale. Il progetto nasce dall'analisi della letteratura, la quale evidenzia la necessità di sviluppare azioni allo scopo di promuovere non solo salute ma anche “benessere”. Secondo il modello di Rowe e Khan,infatti, “invecchiare bene” significa ridurre e contenere la malattia fisica e la disabilità; partecipare ed essere coinvolti a livello sociale; svolgere attività sia fisica che mentale. “Stare bene? È questione di stile!!!” è un progetto di prevenzione e promozione della salute che si prefigge, pertanto, di sensibilizzare la popolazione sulla tematica del benessere e di fornire informazioni su corretti stili di vita attraverso un coinvolgimento responsabile. Nel 2011 è stato realizzato il primo passo per raggiungere gli obiettivi sopra descritti che consisteva nel promuovere il coinvolgimento della rete delle associazioni attive sul territorio e legate, sotto diversi aspetti, alla tematica del benessere della persona nella sua totalità. Sono pertanto diventati partner di tale progetto l’ Ass. “Bentivoglio Cuore”, l’Ass. “Artistigando”, l’Ass. “Liberamente”, il UISP, la Parrocchia dei SS. Pietro e Paolo, l’ Az. USL di Bologna, Piani di Zona – Distretto Pianura Est, COOP Reno, l’ADVS, Futura, il Comitato Commercianti, ConfCommercio, la ProLoco San Pietro in Casale,il Dipartimento di Psicologia – Università di Bologna, e il Circolo Culturale Giovanni XXIII, Centro Sociale “Faccioli”. Nel 2012 (così come negli ultimi mesi del 2011 sono stati realizzati incontri a cadenza mensile nei quali il benessere veniva affrontato nelle sue molteplici sfaccettature. Nello specifico, nel 2012 sono stati realizzati i seguenti eventi: • Porte aperte in palestra (dal 23 gennaio al 4 Febbraio). Per favorire l'assunzione di corretti stili di vita e permettere a tutti di conoscere le attività in palestra, UISP ha organizzato una settimana di prove gratuite dedicati a tutti i partecipanti del progetto. • Memoria e dintorni (23 febbraio 2012). Incontro finalizzato a dare una maggiore informazione sui disturbi cognitivi e la loro gestione attraverso la visione di filmati commentati dal Dott. M. Vanelli Coralli (U.O. Geriatria di Bentivoglio) e dal Prof. R.Chattat (Dipartimento di Psicologia dell’università di Bologna). Nella serata sono stati coinvolti l’Assistente Sociale e un Medico di Medicina Generale del Comune, due figure fondamentali nell’ambito della gestione delle risorse sul territorio. • Balla che ti passa 2 (11 marzo 2012). il tema centrale della serata è stato il ballo in quanto ottimo rappresentante della triade “mente-corpo- socializzazione”. All’incontro hanno partecipato il Prof. Chattat e la prof.ssa di Educazione Fisica Angela Sgarzi per fare il punto sui benefici dell’attività fisica in generale e del ballo in particolare. La serata è proseguita con piccoli spettacoli di ballo, ballo libero per tutti i partecipanti e cena conclusiva. • Assaggi di Benessere (21 aprile 2012). Una mattinata caratterizzata dall’alternarsi di attività proposte dall’Associazione Liberamente (Reiki, shiatsu, riflessologia plantare e cromoterapia sono alcune delle tecniche che vengono praticate dall’associazione) con attività di tipo cognitivo (sia funzione-specifiche che finalizzate a stimolare l’ autonarrazione) con lo scopo di promuovere il benessere psico-fisico dei partecipanti. 391 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ • • • • • Naturalmente Bene (20 maggio 2012) Evento organizzato presso l'Oasi La Rizza di Bentivoglio, in collaborazione con la Coop. Sociale Arcobaleno. L'incontro ha previstoera stato organizzato pensando a momenti di attività cognitiva e momenti di attività fisica, più precisamente camminate all'interno dell'oasi, differenziate in durata e lunghezza per capacità fisiche, guidate dalle guardie ecologiche volontarie. A causa degli eventi sismici che hanno colpito la nostra zona e delle condizioni metereologiche soltanto poche persone hanno scelto di effettuare la “camminata sotto l'ombrello” per cui è stato dato maggiore risalto alle attività cognitive svolte all'interno e al laboratorio creativo per i bambini. La giornata si è conclusa con il concerto del Coro delle “Mondine di Bentivoglio” e con la cena presso il Ristorante dell’Oasi curata, come sempre, dal Dott. Ghisoli. Per un consumo consapevole...Occhio all'etichetta (16 giugno 2012). La giornata è stata organizzata in collaborazione con la Dott.ssa Simonetta Braggio, docente presso il Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell'Università di Bologna. La giornata è stata finalizzata a fornire ai partecipanti informazioni importanti sulla scelta dei prodotti al fine di essere in grado di attuare un consumo consapevole. Per il raggiungimento di tali scopi è stata organizzata una “caccia al tesoro” in cui i partecipanti hanno potuto mettere alla prova le loro conoscenze sull'argomento e ricevere successivamente le informazioni corrette dalla docente. Come in Maratoniamo, la divisione in piccoli gruppi ha permesso di promuovere comunicazione e socializzazione tra i partecipanti. Naturalmente bene 2 (21 ottobre 2012). Come il precedente evento anche questo è stato organizzato presso l'Oasi La Rizza di Bentivoglio. Centrale è stata la collaborazione con la Coop. Sociale Campi D'Arte di Crevalcore che si è occupata di coinvolgere i partecipanti attraverso l'attivazione di “Mani in opera!”, laboratorio artigianale condotto da operatori con e senza disabilità. La mattinata è terminata con il pranzo definito, come sempre, dal Dott. Ghisoli. Parte degli incassi sono stati devoluti alla Coop. Sociale colpita profondamente dai recenti eventi sismici. Maratoniamo 3 (18 novembre 2012). Terzo incontro di una serie che ha visto le prime due tappe nel 2011, I partecipanti, divisi in gruppi, hanno seguito un percorso che prevedeva lo svolgimento di attività motorie e cognitive. La strutturazione di tale lavoro in piccoli gruppi ha permesso di favorire anche la socializzazione. Balla che ti passa 3 (16 dicembre 2012). L'incontro ha seguito le caratteristiche e la strutturazione dei precedenti. All’inizio del 2013 è stato convocato un incontro con i partner del progetto nel quale sono state discusse i punti di forza e le criticità del progetto. Molteplici sono stati gli effetti di tale progetto sugli stili di vita della popolazione. I questionari, compilati prevalentemente dai partecipanti assidui, mostrano una reale ricaduta positiva sulle abitudini di vita quali: una maggiore attenzione all’attività fisica (con particolare preferenza per attività autogestite piuttosto che corsi), una maggiore cura dell’alimentazione (con una maggiore cura e attenzione all’aspetto salutare, nel fare la spesa, nella conservazione dei cibi e nella preparazione dei pasti), una maggiore partecipazione alle attività sociali e un maggiore investimento nelle attività cognitive (cosa che si è resa particolarmente evidente all’inizio del 2013 quando moltissime persone che avevano partecipato al progetto si sono iscritte ai corsi di allenamento della memoria realizzati dall’associazione Ama Amarcord Onlus). Per quanto riguarda invece le criticità si rileva il mancato raggiungimento della fascia di popolazione che non era iscritta alle associazioni partner del progetto. A fronte di tute queste valutazioni le associazioni i promotori e i partner hanno deciso di continuare tale progetto anche nel 2013 pertanto il progetto riprenderà con un nuovo incontro il 15 giugno 2013. 392 393 394 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ PROGETTO SOVRAZONALE Servizi di assistenza, monitoraggio e prevenzione per gli anziani A partire dal 2005 il Centro nazionale per la prevenzione e il Controllo delle Malattie (CCM) e il Ministero della Salute hanno avviato un Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute, nel quale si richiede l’identificazione della popolazione suscettibile, quale indispensabile fase preliminare del piano di prevenzione “perché consente di programmare interventi mirati in modo specifico ai sottogruppi di popolazione più a rischio contribuendo ad aumentarne l’efficacia e l’efficienza” (Ministero della Salute e CCM, linee di indirizzo per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute, Aggiornamento, Marzo 2013) Con le “Linee per la definizione di programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione per i soggetti fragili” (DGR 1206 del 2007, all. 4), la Regione Emilia Romagna rileva che l’attenzione prevalente ai bisogni assistenziali dell’anziano, con l’equiparare anzianità e invalidità, favorisce il senso di impotenza e l’autoemarginazione dell’anziano, e in questo modo funge da catalizzatore delle condizioni di non autosufficienza. Di conseguenza, chiede di realizzare programmi e progetti per: • contrastare l’isolamento e sviluppare l’empowerment degli anziani attraverso il coinvolgimento e messa in rete dei soggetti che svolgono attività nel territorio (Linee, punto 5.1) • Identificazione a livello locale delle condizioni e dei fattori di rischio di fragilità (Linee, punto 5.2) • Realizzare una mappatura della fragilità, generale e specifica per varie tipologie di emergenze (Linee, punto 5.3.2) La CTSS di Bologna e l’AUSL di Bologna attuano in maniera integrata le linee di indirizzo nazionali e regionali attraverso tre progetti strettamente correlati fra loro: a) Sistema di allerta e sorveglianza ondate di calore Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Azienda USL di Bologna Area Metropolitana Dott. Fausto Francia Dott. Paolo Pandolfi Sede: Via Seminario,1 San Lazzaro di Savena Tel. 051 6224164 e 051 6224423 e mail: [email protected] [email protected] Tutta la cittadinanza ed in particolare i cittadini di età over 65 anni risultanti anagraficamente soli; strutture sanitarie pubbliche e private; amministrazioni comunali; MMG. Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Progetto avviato nel 2004 e già proposto formalmente come sovrazonale nel 2011 Ambito territoriale di realizzazione Area metropolitana di Bologna Istituzioni/attori sociali coinvolti AUSL Bologna, Azienda Ospedaliera S. OrsolaMalpigli, Distretti, Dipartimento di Cure Primarie, Strutture Sanitarie Private, cittadini interessati, Comuni, Associazioni del privato sociale, MMG, farmacie, CUP2000, ARPA Emilia Romagna, Dipartimento di Protezione Civile, Dipartimento di Epidemiologia ASL Roma E. 395 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ • Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azioni previste Piano finanziario: Prosecuzione ed ampliamento della rete oggetto del sistema di previsione ed allerta per ondate di calore; • Attivazione di modelli comunicativi efficaci attraverso i media e produzione di materiale informativo (locandine, volantini, ecc.); • Realizzazione di un sistema di sorveglianza sanitaria sulla mortalità, interventi 118, accessi al PS su popolazione generale e su cittadini over 65 anni; • Definizione di un nuovo modello di individuazione della fragilità; • Costruzione di coorti di soggetti “fragili” disaggregate per singolo comune di residenza al fine di verificare l’efficacia di mirati interventi socio-sanitari; • Collaborazione con le associazioni di volontariato e con i servizi sociali dei vari comuni alla progettazione e realizzazione di interventi di prevenzione e supporto nei confronti della popolazione fragile. • Diffusione di materiale informativo su comportamenti adeguati da adottare in occasione di ondata di calore; • Redazione di rapporti a sintesi del sistema di sorveglianza sanitaria; • Produzione in occasione di prevista ondata di calore di mail di allerta indirizzate ai soggetti istituzionali della rete; • Costituzione di un gruppo tecnico di coordinamento per la gestione di situazioni di emergenza; • Partecipazione ai coordinamenti nazionali del Dipartimento di Protezione Civile; • Collaborazione con Amministrazioni Comunali ed altre Istituzioni per l’invio di materiale informativo a cittadini “fragili”; • Realizzazione ed aggiornamento di pagine dedicate al sistema di sorveglianza nel sito intranet/internet dell’Azienda USL di Bologna. Costo totale Quota Quota nazionale previsto regionale Da definire in fase operativa • • Indicatori per il monitoraggio/valutazione • • 396 numero di cittadini “fragili” distinti per livelli di intensità di fragilità; numero di rapporti di sorveglianza sanitaria realizzati; numero di interventi socio-sanitari effettuati; numero di interventi comunicativi distinti per i diversi strumenti utilizzati; ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ • tassi grezzi di mortalità, di accesso ai PS e di chiamata al 118 per sottogruppi di popolazione in corso di ondata di calore. b) Fragilità Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Azienda USL di Bologna - Distretto di Bologna Dr.ssa Cristina Malvi (Coordinatore Comitato Tecnico e-Care) Distretto di Bologna Via S.Isaia, 94 40123 Bologna Tel. 051-6597137 fax 051-6597153 E-Mail: [email protected] Popolazione assistita dai 18 anni e oltre. Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Progetto avviato nel 2012 Ambito territoriale di realizzazione Territorio dell’Azienda USL di Bologna • • Istituzioni/attori sociali coinvolti • • • • • • • Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) • • • • Azioni previste • CTSS AUSL di Bologna (Distretti, Dipartimento Attività Sociali e Sanitarie, Dipartimento Cure Primarie, Dipartimento di Sanità Pubblica, Area programmazione e controlli/flussi informativi) Cup 2000 SpA Uffici di Piano Enti locali Servizi Sociali Territoriali Terzo settore Definire un algoritmo statistico per conoscere nella popolazione residente anziana la numerosità ed i livelli di gravità delle persone anziane fragili sulla base dell’incrocio delle informazioni provenienti dalle banche dati sanitarie, sociali ed anagrafiche; Verificare il livello di gravità attribuito statisticamente con interviste mirate al domicilio dell’anziano; Individuare iniziative di coinvolgimento degli anziani per ciascun livello di fragilità; Sensibilizzare il terzo settore sui bisogni sociorelazionali e di qualità della vita degli anziani a contrasto della non autosufficienza; Intercettare il bisogno inespresso e grave di assistenza. Supporto ai piccoli comuni per il rafforzamento dei sistemi informativi in vista dell’incrocio delle informazioni provenienti dalle banche dati sanitarie, sociali ed anagrafiche nel rispetto della normativa sulla privacy; Identificazione delle banche dati e dei campi in esse contenute da selezionare per definire 397 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Piano finanziario l’algoritmo della fragilità; • Definizione e adozione di un questionario di rilevazione del bisogno sociale da somministrare al domicilio degli anziani a campione; • Disseminazione del concetto di fragilità fra la cittadinanza e gli stakeholders come elemento a cui rivolgere attenzione per prevenire la condizione di non autosufficienza (Seminari, incontri informativi, articoli…). Costo totale Quota Eventuale quota di previsto regionale altri soggetti • Indicatori per il monitoraggio/valutazione • e-care, INPDAP distretto di Bologna Operatività di 3 Gruppi di lavoro: su Banca dati, Questionario, Pilotaggio progetto; Presenza di un nucleo di rilevatori disponibili a formarsi per somministrare le interviste, appartenenti al terzo settore. c) e-Care Comune o altro ente capofila di progetto Azienda USL di Bologna Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Dr.ssa Cristina Malvi (Coordinatore Comitato Tecnico e-Care) Distretto di Bologna Via S.Isaia, 94 40123 Bologna Tel. 051-6597137 fax 051-6597153 E-Mail: [email protected] Destinatari Anziani fragili over 75. Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Sì, con modifiche di finanziamento e obiettivi Ambito territoriale di realizzazione Territorio dell’Azienda USL di Bologna Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) CTSS AUSL di Bologna (Distretti, Dipartimento Attività Sociali e Sanitarie, Dipartimento Cure Primarie, Dipartimento di Sanità Pubblica, Centrali di continuità assistenziale, Servizio ospedaliero) Medici di Medicina Generale Cup 2000 SpA Uffici di Piano Enti locali Servizi Sociali Territoriali Terzo settore Il progetto e-Care si colloca nel Progetto di sostegno alla fragilità e prevenzione della non autosufficienza avviato nel 2012 dall’Azienda AUSL di Bologna e dalla CTSS di Bologna, con gli obiettivi di: Supportare l’anziano a domicilio con attività telefonica di informazione, sostegno relazionale e monitoraggio; 398 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Rispondere a bisogni socio-relazionali e di qualità della vita che incidono sull’accesso ai servizi socio-sanitari; Facilitare la comunicazione tra anziano, operatori dei servizi socio-sanitari e risorse sociali del territorio; Definire un Osservatorio delle fragilità, anche integrando le informazioni del dossier degli anziani con il sistema informativo Garsia; Supportare gli EE.LL. e l’Azienda USL nel quadro della Gestione delle emergenze climatiche, ambientali o sanitarie. • Tele compagnia/tele monitoraggio a un numero di utenti pari a circa 1.400, privilegiando i soggetti particolarmente fragili; • Servizio di call center inbound tramite numero verde; • Ulteriore sviluppo dell’Osservatorio delle fragilità avviato nel 2012 in collaborazione con il Comune di Bologna, e sua estensione a tutto il territorio aziendale; • Sostegno alle associazioni di volontariato che propongono progetti per gli anziani: Concorso di idee; risorse umane dedicate con l’obiettivo di stimolare e rafforzare i rapporti con il volontariato, l'associazionismo ed i Servizi del territorio; presenza di un Referente sociale della rete; • Nel quadro delle nel quadro della Gestione delle emergenze climatiche, ambientali o sanitarie: Informazioni meteorologiche e consigli; supporto ai piani di emergenza attivati dagli EE.LL. e dai Servizi sanitari; eventuale attivazione servizi di emergenza; attivazione di altri servizi e dell’associazionismo. Costo totale Quota Eventuale quota di previsto regionale altri soggetti 750.000 750.000 Azioni previste Piano finanziario • • Indicatori per il monitoraggio/valutazione • 399 Analisi dati di attività; Stato di avanzamento della banca dati fragili; Domande presentate al “Concorso di idee”. ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ PROGETTO SOVRAZONALE Assistenti familiari e rete per la domiciliarità Comune o altro ente capofila di Provincia di Bologna col supporto dell’Ufficio di Piano del progetto Distretto di Casalecchio di Reno Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Massimiliano Di Toro Mammarella – tel. 051-598185 e-mail: [email protected] Francesco Bertoni – tel. 051-6598105 e-mail: [email protected] Distretti socio-sanitari della Provincia, Organizzazioni Sindacali, Servizi territoriali Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Sì Ambito territoriale di realizzazione provincia di Bologna Provincia di Bologna Ufficio di Supporto alla CTSS Uffici di Piano referenti per i singoli distretti Distretti AUSL ASP/ASC Istituzioni/attori sociali coinvolti Organizzazioni sindacali Centri Servizi Cooperative Agenzie interinali Partendo dalle linee di indirizzo provinciali per l’inserimento del lavoro di cura delle assistenti familiari straniere nella rete dei Servizi territoriali e l’emersione del lavoro nero, approvate in Obiettivi del progetto (anche Marzo 2013, si ha l'obiettivo di proseguire nel lavoro di eventuali integrazioni con altre costruzione di una rete di servizi a sostegno della domiciliarità, aree d’intervento) mettendo a sistema tutte le opportunità offerte dal territorio. Le attività si raccorderanno con quelle previste da altri progetti aventi obiettivi analoghi. Nel corso del 2013 si prevede di: • Realizzare una conferenza stampa e un seminario per la diffusione delle linee di indirizzo; • Mantenere aggiornata la mappatura dei progetti dei singoli Distretti; • Proseguire nell’approfondimento di buone prassi e criticità attraverso azioni di benchmarking; • Strutturare e formalizzare un’offerta pubblica di Servizi per Azioni previste l’incrocio domanda offerta di lavoro; • Avviare il percorso per la formalizzazione di un protocollo provinciale di concertazione sindacale che prenda le mossa da quello definito nel 2009 nel distretto di Casalecchio di Reno e successivamente aggiornato; • Individuare strategie e percorsi per dare continuità alle sperimentazioni avviate anche attraverso la costituzione di un fondo dedicato. 400 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Piano finanziario Indicatori per il monitoraggio/valutazione Costo totale previsto Quota Eventuale quota di altri regionale soggetti • N. di incontri dei gruppi di lavoro • Aggiornamento della mappatura di interventi, progetti e sperimentazioni presenti nei singoli Distretti • Avvio del tavolo di concertazione sindacale • Realizzazione di una conferenza stampa e di un seminario sul tema 401 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ PROGETTO SOVRAZONALE Progetto di miglioramento della qualità dei servizi socio-sanitari per anziani e disabili Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Azienda USL di Bologna Dipartimento Attività Socio-Sanitarie Azienda Usl di Bologna: • Monica Minelli telef. 051 6584871 • Rosangela Ciarrocchi Servizi residenziali e semiresidenziali per anziani e per disabili accreditati con l’Azienda Usl di Bologna Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Percorso pluriennale iniziato nel 2003 e tuttora in corso. Ambito territoriale di realizzazione Comuni dei Distretti dell’Azienda USL di Bologna. Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azioni previste Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Dipartimenti e Unità Operative diverse dell’Azienda USL di Bologna, Enti Locali, CTSS, Enti Gestori pubblici e privati dei servizi per anziani e disabili accreditati Valutazione della qualità; Monitoraggio dei servizi offerti alla persona nei servizi accreditati per disabili ed anziani; Incentivazione al superamento delle criticità e miglioramento continuo della qualità dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari offerti; Accompagnamento degli Enti Gestori verso l’acquisizione dei requisiti dell’accreditamento definitivo. In sintesi: • Tavoli di lavoro con il coinvolgimento di professionisti delle diverse realtà pubbliche e private coinvolte; • Emanazioni di documenti (linee guida, atti di indirizzo procedure etc); • Elaborazione di set d’indicatori con rilevazione annuale; • Elaborazione percorso soddisfazione percepita e rilevazione annuale; • Percorsi di formazione, workshop specifici, incontro collettivi di aggiornamento; • Percorsi di Audit su tematiche specifiche. Costo totale Quota Quota nazionale previsto regionale / / / Per ogni fase del percorso sono stati individuati momenti e strumenti specifici di monitoraggio degli obiettivi previsti e valutazione dei risultati. Report specifici vengono prodotti annualmente 402 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Scheda n. 54 INTERVENTO/PROGETTO SERVIZI RESIDENZIALI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale Salute mentale Dipendenze Trasversale CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Garantire, alle persone con disabilità acquisite, la conoscenza e l’accessibilità delle opportunità e dei servizi disponibili SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Distretto Pianura Est – Unità Attività Socio Sanitarie - USSI Anziani AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Rita Tinti Responsabile Unità Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani DESTINATARI Anziani valutati non autosufficienti SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 403 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ OBIETTIVI DEL PROGETTO Sviluppo dell’offerta di servizi atti all’inserimento di anziani non più assistibili a domicilio. AZIONI PREVISTE Il Percorso di accreditamento dei servizi sociosanitari rete anziani e disabili si è strutturato in linea con i contenuti definiti nell’ambito dell’assetto di coordinamento dello Staff Tecnico della CTSS finalizzando tutte le azioni alla declinazione di processi omogenei in tutto il territorio della provincia. Pertanto in riferimento al documento “Indicazioni per linee di indirizzo in applicazione delle delibere regionali 514/2009, n.2110/2009, n.219/2010, n.1336/2010 e n .390/2011 in materia di accreditamento dei servizi socio-sanitari” approvato dalla CTSS in data 24/05/2011 sono state approvate in Comitato di Distretto linee omogenee sia per quanto riguarda l’utilizzo delle risorse del FRNA sia per la determinazione della contribuzione a carico dei cittadini. Sono inoltre stati definiti gli schemi omogenei dei contratti di servizio per le differenti tipologie dei servizi in accreditamento, declinati poi in base alle specificità territoriali e di servizio in ciascuno degli ambiti distrettuali. Il sistema informativo Garsia Strutture è operativo ed utilizzato a sistema in tutte le strutture residenziali e semiresidenziali in collegamento informatico tra i Distretti e gli enti gestori per: - la gestione dell’accesso in struttura dell’anziano in rete con il Distretto; - la gestione amministrativa dell’inserimento; - la gestione del Flusso Informativo Nazionale FAR; - la gestione del case-mix. - la rilevazione dei principali dati gestionali previsti dalla DGR 514 e dalla DGR 2110 Relativamente al Distretto di Committenza e Garanzia Pianura Est sono stati sottoscritti i contratti di servizio relativamente al secondo semestre 2011, poi prorogati nel secondo semestre 2012 Nel secondo semestre 2012 sono stati definiti i nuovi contratti a valere al 31/12/2013 . In attuazione della programmazione anno 2012 rete residenziale CRA i posti complessivi sono stati implementati di n. 10 unità per un totale al 31/12/2012 di n.430 posti CRA Posti convenzionati CP/ RSA programmazione 2013 Totale posti n. posti conv. CP/RSA al 31/12/2012 430 di cui temporanei Dimiss. | Ricoveri Protette | Sollievo 12 5 EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est, Enti gestori Case Protette convenzionate, organizzazioni sindacali RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori Unità Attività Socio Sanitari Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est 404 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ RISULTATI ATTESI Attuazione della programmazione relativa all’anno 2013. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N° anziani inseriti in struttura PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 6.137.186,72 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 6.137.186,72 • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 405 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Scheda n. 55 INTERVENTO/PROGETTO ASSEGNO DI CURA INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale Salute mentale Dipendenze Trasversale CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Articolare una programmazione finalizzata a sostenere i progetti a tutela della domiciliarità in linea con i contenuti della DGR 1206/07. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Distretto Pianura Est – Unità Attività Socio Sanitarie - USSI Anziani AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Rita Tinti Responsabile Unità Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani DESTINATARI Anziani valutati non autosufficienti assistiti al domicilio. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 406 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ OBIETTIVI DEL PROGETTO La finalità dell'intervento di contribuzione è quello di sostenere le famiglie che mantengono nel proprio contesto l'anziano non autosufficiente, evitando o posticipando in tal modo l’inserimento nella rete dei servizi socio - sanitari residenziali. L'intervento di contribuzione è erogato, riconoscendo il lavoro di cura della famiglia nei confronti dell'anziano non autosufficiente, per attività socio - assistenziali a rilievo sanitario garantite dalla stessa famiglia. AZIONI PREVISTE L’utilizzo dell’assegno di cura quale integrazione alla rete dei servizi territoriali “volti alla domiciliarità”. Applicazione nuovo regolamento assegno di cura in riferimento alla: • la valorizzazione dell’ assegno di cura quale strumento, nell’ ambito del Progetto di Vita e Cure definito dall’UVM, indispensabile ed imprescindibile per garantire l’assistenza necessaria al mantenimento della qualità della vita quotidiana dell’anziano assistito e, conseguentemente, la sua permanenza al domicilio, • la valorizzazione della UVM quale momento di integrazione tra i professionisti di area sociale e sanitaria e di valutazione multidimensionale dei bisogni dell’ anziano, di definizione del progetto più appropriato e monitoraggio complessivo della sua adeguatezza e appropriatezza rispetto ai mutare dei bisogni e della situazione di riferimento, • individuazione di criteri di priorità in base ai quali l’UVM potrà garantire equità ed appropriatezza nell’utilizzo dell’intervento dell’assegno di cura in relazione alle risorse disponibili previste dalla programmazione distrettuale del FRNA. È inoltre strutturata la partecipazione al un Gruppo di coordinamento aziendale per la gestione un percorso di approfondimento tecnico che possa favorire, sul piano specificamente professionale, l’omogenea applicazione del Regolamento stesso attraverso la adozione nell’ambito dei diversi territori di linee metodologiche di valutazione e gestione degli interventi omogenee e condivise. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori Unità Attività Socio Sanitari Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti Sociali dei Comuni Responsabili del Caso RISULTATI ATTESI Garantire agli anziani con livelli di elevata non autosufficienza progetti di domiciliarità. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N° progetti attivati 407 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 1.600.000,00 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 1.303.327,07 • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 296.672,93 • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 408 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Scheda n. 56 INTERVENTO/PROGETTO CENTRI DIURNI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Garantire, alle persone con disabilità acquisite, la conoscenza e l’accessibilità delle opportunità e dei servizi disponibili. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Distretto Pianura Est – Unità Attività Socio Sanitarie - USSI Anziani AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Rita Tinti Responsabile Unità Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani DESTINATARI Anziani valutati non autosufficieti SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 409 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ OBIETTIVI DEL PROGETTO Articolare una programmazione, di risposte flessibili, finalizzata a sostenere i progetti di sollievo per i care-giver a tutela della domiciliarità strutturando in tal senso la rete dei servizi in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07. AZIONI PREVISTE I posti di Centro diurno con contratto di servizio al 31/12/2012: n. 56. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est, Enti gestori Case Protette convenzionate, organizzazioni sindacali RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori Unità Attività Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est RISULTATI ATTESI Attuazione della programmazione relativa all’anno 2013. NDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Occupazione dei posti convenzionati disponibili - n. ingressi nell’anno n. anziani presenti al 31/12 PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 280.675,90 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 280.675,90 • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 410 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Scheda n. 57 INTERVENTO/PROGETTO POSTI TEMPORANEI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Articolare una programmazione finalizzata a sostenere i progetti di sollievo per i care-giver a tutela della domiciliarità in linea con i contenuti della DGR 1206/07. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Distretto Pianura Est – Unità Attività Socio Sanitarie - USSI Anziani AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Rita Tinti Responsabile Unità Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani DESTINATARI Anziani valutati non autosufficienti affetti da demenza e/o anziani gravemente non autosufficienti assistiti al domicilio. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 411 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ OBIETTIVI DEL PROGETTO Il contigente dei posti per il 2013 è stato 17 articolato nelle seguenti modalità: • 12 nella CRA Virginia Grandi di San Pietro in Casale dedicati alle dimissioni protette ospedaliere gratuite per i primi 30 giorni • 5 in Casa Protetta (2 ASP Donini Damiani c/o la CP di Budrio e 3 ASP Galuppi Ramponi 2 c/o CP di Pieve di Cento e 1 c/o CP di San Giorgio di Piano) dedicati ai progetti di sollievo dal territorio. L’obiettivo è: • assicurare una adeguata assistenza personale in situazioni di emergenza dovute a mancanza improvvisa (temporanea o prolungata) del caregiver principale (familiare o assistente familiare); • garantire un periodo di sollievo per coloro che assistono persone non autosufficienti programmabile sulla base delle esigenze dell’anziano e del caregiver stesso; • assicurare l’accompagnamento nella ridefinizione delle capacità di cura del caregiver principale a seguito di una modifica dell’equilibrio assistenziale conseguente alle mutate condizioni dell’anziano; • attivare percorsi di accoglienza temporanea a favore di persone non autosufficienti in dimissione dai reparti per acuti o dalle lungodegenze per il periodo necessario alla attivazione operativa del progetto assistenziale territoriale. AZIONI PREVISTE Definizione di progetti di inserimento temporaneo nelle CRA accreditate con il Distretto Pianura Est, nell’ambito dei posti convenzionati dedicati ad anziani non autosufficienti affetti da demenza e/o anziani gravemente non autosufficienti assistiti al domicilio. Applicazione del regolamento Aziendale per l’attivazione e la gestione dei posti di sollievo temporanei. Definizione di progetti PAI nell’ambito delle strutture residenziali accreditate al fine di rispondere a bisogni urgenti e per garantire la continuità assistenziale. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est, Enti gestori Case Protette convenzionate, organizzazioni sindacali RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori Unità Attività Socio Sanitari Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est RISULTATI ATTESI Attivazione di una rete residenziale temporanea a tutela della domiciliarità e di protezione nei percorsi di dimissione ospedaliera. 412 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N° ricoveri di sollievo nell’anno con i PAI N° giorni di copertura dei posti messi a disposizione con i PAI PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 701.541,56 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 701.541,56 • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 413 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Scheda n. 58 INTERVENTO/PROGETTO SAD - DIMISSIONI PROTETTE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Strutturare i servizi rivolti alla tutela della domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Distretto Pianura Est – Unità Attività Socio Sanitarie - USSI Anziani AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Rita Tinti Responsabile Unità Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani DESTINATARI Cittadini in dimissione da reparti ospedalieri che rientrano al domicilio SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 414 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ OBIETTIVI DEL PROGETTO Garantire la continuità assistenziale nell’ambito della definizione dei progetti di intervento integrati al domicilio. Il progetto che si è ormai consolidato nell’ambito dei processi operativi si è strutturato quale valido strumento nell’ambito della rete dedicata alla domiciliarità in quanto permette di supportare le famiglie nella tutela dei cittadini non autosufficienti inseriti nei percorsi di dimissioni protette per i primi trenta giorni gratuiti. AZIONI PREVISTE Garanzia del sistema di offerta della Rete dei Servizi di “Assistenza Domiciliare” da attivarsi immediatamente alla dimissione dal presidio ospedaliero o da percorso residenziale sociosanitario temporaneo. Garantire la continuità dell’assistenza tra ospedale e territorio attraverso la riorganizzazione delle cure intermedie e il consolidamento delle Centrali di Continuità Ospedale-Territorio EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est, reparti ospedalieri RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori Unità Attività Socio Sanitari Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti Sociali dei Comuni Responsabili del Caso RISULTATI ATTESI Attivazione di percorsi di tutela della domiciliarità INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N° segnalazioni pervenute dall’ospedale N° progetti attivati PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 209.921,18 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 209.921,18 • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 415 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Scheda n. 59 INTERVENTO/PROGETTO ASSDI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Strutturare i servizi rivolti alla tutela della domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Distretto Pianura Est – Unità attività Socio Sanitarie - USSI Anziani AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Rita Tinti - Responsabile Unità Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani DESTINATARI Cittadini valutati non autosufficienti assistiti al domicilio. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 416 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ OBIETTIVI DEL PROGETTO L’Assistenza socio/sanitaria domiciliare integrata (ASSDI) si configura come una risposta ai bisogni socio/assistenziali, socio/sanitari e sanitari espressi sul territorio da persone non autosufficienti. L’assistenza domiciliare risponde a bisogni che possono essere di carattere temporaneo o protratto nel tempo e può prevedere una risposta integrata di tipo socio/assistenziale e sanitario. Al fine di garantire la risposta più appropriata, l’èquipe multiprofessionale (UVG) predispone nell’ambito del progetto di vita e di cure, un piano assistenziale individualizzato integrato, volto a promuovere e mantenere la persona non autosufficiente nel proprio contesto di vita, favorendo la permanenza al domicilio, ritardando l’inserimento in struttura residenziale ed evitando il ricovero inappropriato in ospedale. In particolare per le persone non autosufficienti e per il loro nucleo familiare il servizio di assistenza domiciliare: • favorisce il mantenimento a domicilio; • garantisce assistenza in modo continuativo, limitata od estesa nel tempo; • favorisce il recupero e/o il mantenimento delle capacità residue di autonomia e relazionali; • supporta i familiari e sostiene l’acquisizione di competenze per un’autonomia di intervento; • persegue la migliore qualità della vita possibile per le persone non autosufficienti ed i loro familiari; • evita il ricovero inappropriato in ospedale, evita o ritarda il ricovero in struttura residenziale. Tali obiettivi sono perseguiti attraverso l’erogazione di diverse tipologie di prestazioni, fornite in modo integrato tra professionisti e discipline differenti ed assicurando comunque il coordinamento e l’integrazione organizzativa tra Comuni ed Ausl. È operativo in ambito distrettuale il sistema informativo di back office SosiA. Il Progetto prevede il collegamento telematico tra i Comuni del Distretto, le due ASP, ed il Distretto Pianura Est per l’articolazione informatizzata della Cartella Domiciliare Integrata e la definizione di un sistema di monitoraggio e rendicontazione automatizzato relativo all’attività ed ai costi sostenuti nell’ambito del FRNA. AZIONI PREVISTE • • • • Articolazione dei vari interventi attraverso la formulazione di un Progetto Assistenziale Individualizzato Informatizzazione della cartella socio sanitaria integrata/ADI: Progetto Sosia Ampliamento del Servizio di Assistenza Domiciliare in orario pomeridiano in ottemperanza al DGR 1206/07 Applicazione del Regolamento Aziendale “Assistenza Socio-Sanitari Domiciliare Integrata “ approvato con delibera n 255 del 23/12/2008 EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori Unità Attività Socio Sanitari Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti Sociali dei Comuni Responsabili del Caso 417 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ RISULTATI ATTESI Attivazione di percorsi di tutela delle persone non autosufficienti nell’ambito del loro contesto di vita INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N° progetti attivati N° utenti coinvolti PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 900.000,00 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 900.000,00 • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 418 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Scheda n. 60 INTERVENTO/PROGETTO QUALIFICAZIONE E MESSA IN RETE DELLE ASSISTENTI FAMILIARI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • Integrare nella rete dei servizi le Assistenti familiari straniere e promuovere l’emersione dal lavoro nero; Qualificare il lavoro delle Assistenti familiari Supportare i familiari di anziani SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 – 517 [email protected] DESTINATARI Assistenti familiari operanti sul territorio Familiari di anziani SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Attività progettuale in continuità con il progetto “Qualificazione e messa in rete delle assistenti familiari” inserito nei Programmi Attuativi 2009, 2010, 2011 e 2012, con il progetto “Assistenti familiari in rete” inserito nel Programma Attuativo 2008 e 2007 e con il corso di formazione “Le risorse chiave” rivolto alle assistenti familiari, realizzato nel Distretto e contemplato nel Programma Attuativo 2006. 419 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • Qualificazione del lavoro di cura tramite la realizzazione di percorsi formativi di tre livelli destinati ad Assistenti Familiari: il primo di base, il secondo di approfondimento destinato a chi ha già frequentato il primo, il terzo, di approfondimento di terzo livello, a conclusione del programma formativo, per chi ha partecipato al base e all’approfondimento di secondo livello. Tutti e tre i corsi sono finalizzati all’acquisizione e all’approfondimento di conoscenze/competenze utili a garantire alla famiglia un’assistenza adeguata ed integrata nella rete dei servizi, e a facilitare il mantenimento a domicilio degli anziani non autosufficienti. Informare e sostenere le famiglie che necessitano di un’assistente familiare e nella gestione della contrattualistica. Supportare i familiari di anziani nella cura dei loro cari fornendo elementi teorico pratici di supporto per meglio gestire le problematiche pratiche e le situazioni emotive che si possono presentare nel prendersi cura di persone anziane, in particolare affette da demenza. AZIONI PREVISTE Per rispondere agli obiettivi enunciati, in un’ottica di miglioramento e rafforzamento della domiciliarità, si prevedono le seguenti azioni: 1) Formazione per assistenti familiari Formazione di base per assistenti familiari - 1° livello Durata: 60 ore (di cui 30 di stage e/o percorso individuale di formazione) Allievi previsti per ogni edizione: 12-15 Sede: da individuare nel territorio del Distretto I destinatari principali di tali attività saranno persone già occupate nell’assistenza privata a domicilio, in particolare operanti sul territorio del Distretto Pianura Est. In seconda battuta persone, residenti/domiciliate in tale territorio, che intendono intraprendere l’attività dell’assistenza domiciliare. Competenze in esito al percorso: La finalità formativa non è il conseguimento di un profilo professionale, bensì l’acquisizione delle competenze per il lavoro di cura alla persona, individuate nella delibera GR n. 2003/924 e facenti diretto riferimento alle competenze previste per l’Operatore Socio Sanitario. Formazione per assistenti familiari approfondimento - 2° livello Durata: 60 ore (di cui 30 di stage e/o percorso individuale di formazione con eventuale supporto di un tutor) Allievi previsti: 12-15 Sede: da individuare nel territorio del Distretto, in base alla provenienza delle persone iscritte. Destinatari: Persone che abbiano frequentato (per almeno il 70% delle ore) una delle precedenti edizioni dei corsi di 1° livello. Competenze in esito al percorso: Anche nel caso di questo percorso di approfondimento, la finalità formativa è l’acquisizione di competenze relative al lavoro di cura alla persona, individuate nella delibera GR n. 2003/924 e facenti diretto riferimento alle competenze previste per l’Operatore Socio Sanitario. Si tratterà, evidentemente, di competenze aggiuntive rispetto a quelle già acquisite nelle prime 40-60 ore di percorso o di un approfondimento delle stesse, così come richiesto da numerosi corsisti delle edizioni già terminate. 420 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Formazione per assistenti familiari approfondimento – 3° livello Durata: 60 ore (di cui 30 di stage e/o percorso individuale di formazione con eventuale supporto di un tutor) Allievi previsti: 12-15 Sede: da individuare nel territorio del Distretto, in base alla provenienza delle persone iscritte. Destinatari: Persone che abbiano frequentato (per almeno il 70% delle ore) le precedenti edizioni dei corsi di 2° livello. Competenze in esito al percorso: Si tratta del terzo ed ultimo step rispetto alle 120 ore definite dalla delibera GR n. 2003/924. Anche nel caso di questo percorso di approfondimento, la finalità formativa è l’acquisizione di competenze relative al lavoro di cura alla persona, individuate nella delibera sopra citata e facenti diretto riferimento alle competenze previste per l’Operatore Socio Sanitario. Si tratterà, evidentemente, di competenze aggiuntive rispetto a quelle già acquisite nelle prime 80-120 ore di percorso e di un approfondimento delle stesse, così come richiesto dai numerosi corsisti delle edizioni già terminate. 2) Formazione per familiari Formazione per familiari: Prendersi cura a domicilio di anziani non auto-sufficienti Durata: 30 ore Allievi previsti: 12-15 Sede: da individuare nel territorio del Distretto, in base alla provenienza delle persone iscritte. Destinatari: Il percorso è rivolto a familiari di anziani o volontari, che desiderano ricevere elementi di base relativi all’assistenza e alla relazione d’aiuto. Generalmente i partecipanti ai corsi sono persone dai 45 ai 65 anni che, direttamente o indirettamente, accudiscono familiari, genitori, o parenti (spesso con impegnative patologie). Potrebbero partecipare all’iniziativa formativa anche membri di Associazioni di volontariato che svolgono la loro attività con persone anziane, anche se la priorità verrà data ai familiari. Competenze in esito al percorso: Fornire ai familiari o volontari di associazioni gli elementi teorico pratici di supporto per meglio gestire le problematiche pratiche e le situazioni emotive che si possono presentare nel prendersi cura di persone anziane, in particolare affette da demenza. In particolare si forniranno elementi di base relativi all’assistenza (mobilità, igiene personale, preparazione e assunzione dei cibi, comunicazione e relazione), cenni sugli aspetti clinici delle diverse patologie che colpiscono l’anziano, informazioni relative alla rete dei servizi; saranno particolarmente curati gli aspetti relazionali, con riferimento anche al rapporto con l’assistente familiare. 3) Sostegno alla famiglia nel reperimento dell’assistente familiare e nella gestione della contrattualistica Attuazione dell’Accordo di collaborazione per un sistema pubblico di servizi volto a favorire la regolarizzazione, la qualificazione e l’intermediazione del lavoro di cura domiciliare privato tra la Provincia di Bologna e il Distretto Pianura Est. La Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Bologna ha avviato a livello provinciale il Laboratorio "Assistenti familiari e rete per la domiciliarità" volto a definire Linee di indirizzo provinciali omogenee per l’inserimento del lavoro di cura delle assistenti familiari straniere nella rete dei Servizi territoriali e l’emersione del lavoro nero. Il percorso del laboratorio si è intrecciato a quello del progetto provinciale “Servizio finalizzato al miglioramento della capacità di governance e di realizzazione di servizi integrati nell’area dell’assistenza domiciliare”, che aveva già avviato un lavoro di mappatura delle esperienze attive sui territori, attraverso l’integrazione delle attività di aggiornamento degli interventi realizzati nei singoli Distretti. 421 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Il Distretto di Pianura Est ha condiviso un percorso di collaborazione interistituzionale in cui si sono definiti i ruoli e le funzioni dei principali attori pubblici e privati che operano nell’ambito dell’assistenza domiciliare. Ciò ha permesso di costruire una ipotesi di modello di rete territoriale che attribuisce un ruolo attivo ai servizi per il lavoro provinciali. L’obiettivo è quello di superare, attraverso il contributo attivo di tutti i servizi pubblici interessati, il lavoro irregolare e garantire alla cittadinanza un servizio qualificato di assistenza domiciliare privata. L’Ufficio di Piano del Distretto di Pianura Est, al fine di favorire il processo di intermediazione pubblica di domanda/offerta di lavoro nell’ambito dell’assistenza domiciliare privata, promuoverà l’applicazione del modello di rete territoriale attraverso l’invio degli utenti (assistenti familiari e famiglie/anziani) presso il Centro per l’Impiego di Minerbio. I Servizi pubblici per l’impiego restituiranno ai servizi del Distretto di Pianura Est (Sportelli Sociali/Servizi Sociali) le informazioni utili a monitorare l’esito delle intermediazioni anche al fine di consentire una più efficace integrazione di eventuali interventi di assistenza domiciliare pubblica/privata. Verrà inoltre attivata una rete tra gli enti di formazione e i Servizi pubblici per l’impiego SPI per promuovere le opportunità formative realizzate sul territorio per le assistenti familiari al fine di consentire la massima qualificazione e l’aggiornamento della banca dati relativa alle stesse assistenti familiari (Madreperla). Sarà data ampia comunicazione ai cittadini del servizio di intermediazione di domanda offerta di lavoro nell’ambito dell’assistenza domiciliare privata, attivata dalla Provincia di Bologna. Verrà inoltre attivata una convenzione con un soggetto accreditato che, a tariffe convenzionate per le famiglie inviate dai servizi, si occupi della consulenza contrattuale, gestione contabile completa, pratiche avvio/modifica/chiusura assunzione. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetto “Contributo assistenti familiari” Progetto “Centro Studi RiattivaMente” Progetto “Alzheimer Caffè” Progetto “Punto Migranti” ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Futura Soc. Cons.r.l. Servizi Pubblici per l’impiego – Provincia di Bologna Sportelli sociali dei Comuni del Distretto Pianura Est Soggetto accreditato nella gestione della contrattualistica RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale dell’Ufficio di Piano Personale di Futura Soc. Cons.r.l. Formatori ed esperti individuati da Futura Soc. Cons.r.l. Personale dei Servizi Pubblici per l’impiego – Provincia di Bologna Personale di un soggetto accreditato nella gestione della contrattualistica RISULTATI ATTESI • Maggior qualificazione del lavoro di cura attraverso l’acquisizione e l’approfondimento, da parte delle assistenti familiari, di conoscenze/competenze utili a garantire alla famiglia 422 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ • • un’assistenza adeguata ed integrata nella rete dei servizi, ed a facilitare il mantenimento a domicilio degli anziani non autosufficienti. Strutturazione di un sistema di rete che garantisca alla famiglia il supporto nel reperimento dell’assistente familiare e la gestione della contrattualistica Fornire ai familiari di anziani maggiori elementi teorico pratici di supporto per meglio gestire le problematiche pratiche e le situazioni emotive che si possono presentare nel prendersi cura di persone anziane, in particolare affette da demenza. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • • • • • • Numero e caratteristiche delle persone che si candidano a partecipare al corso di formazione Numero e caratteristiche delle persone sottoposte a selezione Numero di persone ammesse al corso di formazione Numero di ore di formazione erogate Numero di ore di stage Numero di partecipanti che completano il percorso formativo Risultati questionari di gradimento somministrati ai partecipanti Numero di persone che si rivolgono ai Servizi Pubblici per l’impiego per il servizio di incrocio domanda/offerta inviate dai servizi Numero di contratti avviati PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 69.265,78 (€ 9.711,80 anno 2013 + € 59.553,98 residuo anno 2012) di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali - Programma per azioni e interventi per anziani e famiglie - € 9.711,80 • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 423 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Scheda n. 61 INTERVENTO/PROGETTO CONTRIBUTO ASSISTENTI FAMILIARI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Integrare nella rete dei servizi le Assistenti familiari straniere e promuovere l’emersione dal lavoro nero. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Distretto Pianura Est - Unità attività Socio Sanitarie - USSI Anziani AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Rita Tinti - Responsabile Unità Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani DESTINATARI Anziani titolari di assegno di cura che hanno stipulato un regolare contratto di lavoro con una assistente familiare SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 424 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ OBIETTIVI DEL PROGETTO Promuovere l’accesso delle donne migranti al mondo del lavoro. Promuovere l’emersione del lavoro nero in particolare delle assistenti familiari. Concorrere a consolidare per quanto possibile il processo di regolarizzazione delle assistenti familiari in possesso dei necessari requisiti. Il contributo viene concesso nell’ambito del progetto che prevede l’assegno di cura, sulla base di una specifica richiesta e della presentazione della documentazione attestante il regolare contratto e l’effettiva contribuzione previdenziale nei confronti dell’assistente familiare. AZIONI PREVISTE Attivazione progetti di contribuzione economica in linea con il nuovo regolamento aziendale EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Integrazione con il progetto “Qualificazione e messa in rete delle Assistenti Familiari” ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti Sociali dei Comuni Responsabili del Caso RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori Unità Attività Socio Sanitari Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti Sociali dei Comuni Responsabili del Caso RISULTATI ATTESI Garantire agli anziani con livelli di elevata non autosufficienza progetti di domiciliarità INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N° contributi erogati PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 310.000,00 (€ 300.000,00 contributo € 160,00 e € 10.000,00 contributo aggiuntivo) di cui: • risorse comunali - € 10.000,00 • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 300.000,00 • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 425 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Scheda n. 62 INTERVENTO/PROGETTO CONTINUITÀ ASSITENZIALE RETI SOCIALI, SOCIOSANITARIE E SANITARIE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Garantire la Continuità Assistenziale nell’ambito della definizione dei percorsi integrati di Dimissione Protette. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Distretto Pianura Est - Unità attività Socio Sanitarie - USSI Anziani AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Rita Tinti - Responsabile Unità Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est - USSI Anziani DESTINATARI Cittadini in dimissione da reparti ospedalieri SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Costituire un unico punto di snodo nell’ambito dell’area sociosanitaria del distretto per garantire la segnalazione ai servizi competenti finalizzata all’attivazione e presa in carico di tutti i percorsi di dimissione protetta 426 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ AZIONI PREVISTE Garantire la continuità assistenziale tra ospedale e territorio attraverso la riorganizzazione delle cure intermedie nell’ambito delle reti sociali e socio sanitarie in integrazione con le reti sanitarie. Facilitare l’accesso ai servizi territoriali e come consulenza alle unità assistenziali ospedaliere per la rete delle offerte assistenziali. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est, Presidi Ospedalieri RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori Unità Attività Socio Sanitari Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti Sociali dei Comuni Responsabili del Caso – Case manager dei reparti ospedalieri RISULTATI ATTESI Attivare percorsi di protezione nella dimissione dai presidi ospedalieri INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N° segnalazioni pervenute attraverso il sistema Garsia Dimissioni Protette. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 40.000,00 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 40.000,00 • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 427 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Scheda n. 63 INTERVENTO/PROGETTO ALZHEIMER CAFÈ INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Cura/Assistenza Prevenzione OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Consolidare la rete delle attività e delle associazioni per anziani affetti da demenza ed i loro familiari. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] Maria Leggieri Ama Amarcord (Associazione ONLUS) e Centro Studi Riattivamente - cell. 3332225965 DESTINATARI Persone affette da disturbi cognitivi e della memoria, persone anziane con fragilità , loro familiari e volontari delle Associazioni SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO sostenere il lavoro di cura dei familiari, favorire la socializzazione ed il mantenimento delle risorse residue dei malati, 428 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della conoscenza del problema per meglio affrontarlo, collaborare con i servizi istituzionali integrando le azioni di carattere psicosociale, incentivare l’azione del volontariato coinvolgendo le varie fasce d’età. AZIONI PREVISTE • • • Sostegno dell’esperienza degli “Amarcord al Cafè”, già attivi o in via di attivazione nelle varie realtà e di iniziative per i familiari di persone affette da disturbi cognitivi, attraverso il contributo economico per le spese dello psicologo e dell’animatore; supporto e collaborazione con ulteriori realtà coinvolte o coinvolgibili (ad es. Centri Sociali, Associazioni che promuovono incontri, etc…); eventuale sviluppo di altri progetti ad integrazione degli “Amarcord al Cafè”: • “Oggi sei Ospite a casa mia” è un’iniziativa che consente ad un gruppo di famiglie di ospitare, a turno, una volta alla settimana (il sabato pomeriggio), i loro anziani. L’azione è sostenuta dall’intervento qualificato di psicologi e animatori per favorire momenti di grande benessere e socializzazione agli ammalati oltre che un valido supporto ai familiari, in quanto offre loro spazi di “libertà”. • “Percorso di stimolazione cognitiva” per persone con deterioramento cognitivo di grado lieve-moderato, per favorire il mantenimento e possibile miglioramento delle potenzialità residue e che mirano al benessere globale dell’anziano. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetto Centro Studi “RiattivaMente” ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda USL, Comuni del Distretto Pianura Est, Associazioni “Ama Amarcord”che gestiscono e che avvieranno nuovi “Amarcord al Cafè”, Facoltà di Psicologia di Bologna, Parrocchie, Centro di formazione “Futura”, Centro Studi “RiattivaMente” che coordina e sostiene scientificamente il progetto. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale dell’Ufficio di Piano Personale delle Coop. Sociali (animatori) e dell’Azienda Usl, psicologi, volontari e assistenti familiari RISULTATI ATTESI Mantenimento del benessere globale sia dei malati che degli attori coinvolti e sostegno del lavoro di cura dei famigliari INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Per valutare il livello di accesso agli incontri si intende valutare: • n° Cafè Alzheimer avviati • n° anziani coinvolti • n° familiari coinvolti • n° assistenti familiari coinvolte 429 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ • • n° persone che accedono alle varie iniziative valutazione dei risultati ottenuti dalle varie attività: (test di valutazione e report di descrizione delle esperienze); PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 22.098,58 (€ 7.000,00 anno 2013 + € 15.098,58 residuo anno 2012) di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 7.000,00 • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 430 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Scheda n. 64 INTERVENTO/PROGETTO CENTRO STUDI RIATTIVAMENTE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Consolidare la rete delle attività e delle associazioni per anziani affetti da demenza ed i loro familiari. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] Elena Vignocchi (Futura Soc. Cons.r.l.) per il Centro Studi Centro Studi RiattivaMente tel. 051/6669757, [email protected] DESTINATARI Familiari di anziani affetti da disturbi cognitivi e della memoria SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2009 OBIETTIVI DEL PROGETTO Il Centro Studi RiattivaMente pone al centro della sua attenzione e attività la tematica dell’invecchiamento e del deterioramento cognitivo. Il centro si pone l’obiettivo di conoscere, elaborare, sviluppare, promuovere e trasferire nella realtà territoriale le metodiche di approccio 431 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ psicosociale alla tematica in oggetto. Si propone inoltre di monitorare e supportare azioni rivolte a tutti gli attori interessati, soprattutto le famiglie coinvolte e le realtà del volontariato e professionali. In coerenza con gli obiettivi prima elencati le finalità del centro sono: raccolta e aggiornamento delle conoscenze inerenti le tematiche obiettivo del centro, da svolgersi attraverso la consultazione delle fonti documentali disponibili e riferibili alle esperienze locali, regionali, nazionali ed internazionali; sistematizzazione delle conoscenze acquisite e produzione di materiale di aggiornamento e di informazione da rendere disponibile per le persone, le strutture e gli enti interessati; promozione, in collaborazione con altri enti locali e non, di attività di ricerca, monitoraggio e valutazione delle azioni psicosociali, realizzate in favore delle persone anziane ed in particolare con le persone con vari livelli di deterioramento cognitivo; supporto tecnico-scientifico, alle realtà territoriali e agli enti interessati, al fine di progettare, implementare e realizzare azioni efficaci ed efficienti a favore delle persone anziane con deterioramento cognitivo, delle loro famiglie e dei professionisti coinvolti; messa a punto e verifica di innovazione e nuovi modelli di intervento in collaborazione con altri soggetti; valorizzazione, sostegno e promozione delle iniziative territoriali sviluppate a favore delle persone anziane con deterioramento cognitivo. In continuità con l’attività di ricerca svolta nel precedente Progetto volta a rilevare l’effettivo fabbisogno dei familiari di anziani affetti da disturbi cognitivi e della memoria e degli incontri con la cittadinanza per la divulgazione degli esiti della ricerca stessa, e in continuità con Progetto in essere che ha come obiettivo principale quello di fornire informazioni, sviluppare confronti, costruire apprendimenti tramite incontri con la cittadinanza, il presente progetto vuole offrire un ulteriore supporto individuale e di gruppo ad i familiari di anziani affetti da disturbi cognitivi e della memoria. AZIONI PREVISTE Il progetto prevede l’organizzazione di nuovi momenti di sostegno ai familiari su tematiche riguardanti i diversi bisogni espressi dagli stessi familiari tramite incontri condivisi. I percorsi si svolgeranno in alcuni dei Comuni del Distretto. In questo Progetto saranno coinvolti diverse professionalità quali medici, geriatri, psicologi, assistenti sociali, avvocati, poiché si vuole offrire una panoramica ad ampio raggio sulla rete dei servizi e sulle possibilità di risposta, nel nostro territorio, ai bisogni espressi. Fino a Dicembre 2014 il Centro Studi sarà coinvolto nella realizzazione del progetto europeo Sharing European Memories BETween generations - SEM.BET, presentato da Futura e finanziato dall’UE attraverso il programma Life-Long Learning - sottoprogramma Grundtvig. L’obiettivo del progetto è quello di recuperare e condividere una memoria storica europea attraverso le testimonianze di anziani che hanno vissuto questi eventi in prima persona, creando una metodologia innovativa basata sull’apprendimento intergenerazionale. L’iniziativa coinvolge, oltre all’Italia (capofila): la Spagna (Sociedad de Ciencias Aranzadi - Donostia - San Sebastian – Paesi Baschi), la Polonia (Uniwersytet im. Adama Mickiewicza – Poznan), la Slovenia (Mestna knjižnica Kranj – Kranj) e la Romania (Institutul Român de Educatie a Adultilor – Timisoara). EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetto “Alzheimer cafè” Progetto “Qualificazione e messa in rete delle Assistenti Familiari”. 432 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto Pianura Est e tutti i partner del Centro Studi (Comune di San Pietro in Casale, Azienda Usl - Distretto Pianura Est, Università degli Studi di Bologna – Dipartimento di Psicologia, Futura Soc. Cons. r. l., Associazione Ama Amarcord, Parrocchia Ss. Pietro e Paolo di San Pietro in Casale). RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale di Futura Soc. Cons. r. l. per il coordinamento e la gestione dell’attività, coordinatore del Centro Studi, psicologi del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna, assistenti sociali, medici geriatri, medici di base, volontari ed altri professionisti. RISULTATI ATTESI Maggiore consapevolezza da parte dei familiari, sulle possibilità di risposta del territorio ai bisogni, sia in termini formativi che di servizi, emersi dall’indagine svolta. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE n° partecipanti agli incontri previsti indice di gradimento rilevato attraverso i questionari PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 6.000,00 finanziato con un residuo anno 2012 433 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Scheda n. 65 INTERVENTO/PROGETTO SOSTEGNO E TUTELA ANZIANI FRAGILI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Implementare e integrare i differenti progetti rivolti all’area delle fragilità presenti nel territorio rivolti a contrastare l’isolamento degli anziani, al fine di strutturarli in un assetto di “Rete” SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] DESTINATARI Anziani non autosufficienti e in condizione di fragilità sociale SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2007 OBIETTIVI DEL PROGETTO Supporto, controllo e monitoraggio degli anziani del territorio in condizione di fragilità nel periodo estivo, finalizzati alla prevenzione dei disagi legati alle ondate di calore. 434 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ AZIONI PREVISTE • • • • Individuazione degli anziani fragili attraverso il contributo dei Medici di base, Azienda USL (Dipartimento di Sanità Pubblica) e Assistenti Sociali dei Comuni del Distretto; Aggiornamento degli strumenti da utilizzare al domicilio degli anziani assistiti (schede di valutazione sulla condizione dell’anziano fragile monitorato); Programmazione delle visite a domicilio, a cura dei Comuni o delle ASP in raccordo con le assistenti sociali comunali, effettuate da personale qualificato dell’assistenza di base, atte a monitorare le condizioni dell'anziano nel periodo estivo a prevenzione delle ondate di calore (periodo luglio – settembre); Formulazione report finale; EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Servizio di Assistenza Domiciliare E-care ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI ASP “Galuppi Ramponi” e “Donini Damiani” Comuni del Distretto Pianura Est – Assistenti sociali Medici di medicina generale Servizio Sociale dell’Azienda Usl di Bologna Distretto Pianura Est Coop. Sociali del Consorzio Aldebaran (Cadiai, Dolce, Ada e Ancora) RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale dell’Ufficio di Piano Medici di medicina generale operanti nei Comuni del Distretto e assistenti sociali comunali per l’individuazione degli anziani in condizione di fragilità; Personale del Servizio Sociale Azienda USL Distretto Pianura Est; Personale di coordinamento delle ASP; Assistenti di base; RISULTATI ATTESI Contrasto all’isolamento e rafforzamento delle reti sociali INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • n° anziani coinvolti n° interventi di monitoraggio realizzati per ogni anziano n° interventi di monitoraggio complessivi n° ore complessive d’intervento PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 33.405,85 finanziato con un residuo anno 2012 435 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Scheda n. 66 INTERVENTO/PROGETTO MAI PIÙ SOLI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Implementare e integrare i differenti progetti rivolti all’area delle fragilità presenti nel territorio rivolti a contrastare l’isolamento degli anziani, al fine di strutturarli in un assetto di “Rete” SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] DESTINATARI Anziani fragili ultra settantacinquenni in condizione di solitudine individuale o di coppia non in carico ai servizi. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Rilevare le condizioni di vita ed i bisogni degli anziani fragili, attraverso il supporto del volontariato locale, al fine di pianificare gli interventi in risposta alle esigenze rilevate. 436 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ AZIONI PREVISTE 1. reclutamento e formazione dei volontari coinvolti nel progetto Il progetto e-Care mette a disposizione percorsi formativi per i volontari sul tema dell’anzianità fragile; fornisce inoltre lo strumento di rilevazione per il monitoraggio. 2. Identificazione dei destinatari del monitoraggio È importante in primo luogo individuare i possibili beneficiari, che dovranno essere identificati sulla base dei criteri che definiscono il target di riferimento del progetto, ovvero anziani fragili in situazioni di solitudine (individuale, o di coppia, o di impoverimento delle reti familiari e sociali) associate a fattori di fragilità: • funzionali (difficoltà nell’alimentazione, difficoltà nel movimento, cadute, deficit sensoriali); • clinici (disturbi respiratori e/o cardiaci, patologie con terapie complesse, patologie con frequenti accertamenti clinici e/o visite specialistiche di controllo, dolore cronico, ricoveri ospedalieri, depressione); • sociali (caregiver di persona con necessità di assistenza continuativa, persona che vive in zone isolate o degradate, basso reddito, situazione abitativa inadeguata, assenza di aiuto di familiari o conoscenti). Le modalità di selezione dei destinatari del monitoraggio sono a discrezione del Comune attuatore del progetto. Tra le possibili modalità: • l’estrazione dall’anagrafe degli ultraottantacinquenni in condizione di solitudine individuale o di coppia non in carico ai servizi sociali e sanitari; • identificazione di situazioni a rischio attraverso la collaborazione delle associazioni e del volontariato locale; • segnalazione dei MMG. 3. Comunicazione e primo contatto dei destinatari identificati L’informazione del percorso può essere data attareverso vari strumenti di comunicazione a discrezione del Comune attuatore: lettera inviata a casa dei destinatari, strumenti di comunicazione del Comune, ecc. 4. Realizzazione delle visite di monitoraggio da parte dei volontari I volontari formati si recheranno presso gli anziani identificati per la somministrazione del questionario di rilevazione delle condizioni di vita e dei bisogni. Gli anziani identificati saranno avvisati della rilevazione attraverso lettera informativa e attraverso una telefonata finalizzata a fornire ulteriori chiarimenti circa il progetto e ad ottenere il consenso all’intervista. Sono previsti incontri intermedi di monitoraggio e valutazione in itinere del progetto con i volontari coinvolti a cura del progetto e-Care e degli operatori comunali coinvolti. 5. analisi da parte dell’Assistente Sociale delle schede di monitoraggio raccolte e elaborazione statistica dei dati a cura del progetto e-Care 6. Definizione di eventuali servizi e/o delle attività da attivare anche attraverso il volontariato in risposta ai bisogni rilevati EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Servizio di Assistenza Domiciliare Progetto “Sostegno e tutela anziani fragili” Progetto sovra zonale “E-Care fragili” 437 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto Pianura Est – Assistenti sociali Volontari ASP Medici di medicina generale Servizio Sociale dell’Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale dell’Ufficio di Piano per la pianificazione del progetto Assistenti Sociali comunali per l’individuazione degli anziani in condizione di fragilità; operatori comunali per il coinvolgimento del volontariato locale Personale del progetto e-Care per la formazione, il coordinamento del progetto e l’elaborazione dei dati. RISULTATI ATTESI Contrasto all’isolamento e rafforzamento delle reti sociali INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • • • n° volontari/associazioni coinvolti n° anziani individuati n° anziani ai quali è stato somministrato il questionario n° interventi di monitoraggio realizzati per ogni anziano n° interventi di monitoraggio complessivi n° ore complessive d’intervento PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 5.000,00 finanziato con un residuo anno 2012 438 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Scheda n. 67 INTERVENTO/PROGETTO PERCORSO RIABILITATIVO RIVOLTO AI PARKINSONIANI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Implementare e integrare i differenti progetti rivolti all’area delle fragilità presenti nel ns,. territorio rivolti a contrastare l’isolamento degli anziani, al fine di strutturarli in un assetto di “Rete” SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] DESTINATARI Pazienti affetti da morbo di Parkinson al I e II livello di malattia SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2009 OBIETTIVI DEL PROGETTO Mantenere la funzionalità motoria al fine di rallentare il più possibile la progressione della malattia. Limitare l’impatto della malattia sia dal punto di vista fisico che psicologico ed in particolare di assicurare il mantenimento delle attività del vivere quotidiano. 439 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ AZIONI PREVISTE a) Individuazione dei cittadini affetti dal morbo di Parkinson b) Attività motoria in gruppo c) Rivalutazione periodica da parte di un fisioterapista ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto Pianura Est – Assistenti sociali Associazione APPE RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Fisioterapista e laureati in scienze motorie RISULTATI ATTESI Rallentamento della progressione della malattia INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N° corsi di attività motoria attivati N° Comuni coinvolti N° pazienti affetti dal morbo di Parkinson coinvolti PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 8.500,00 finanziato con un residuo anno 2012 440 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Scheda n. 68 INTERVENTO/PROGETTO HOME CARE PREMIUM – ASSISTENZA DOMICILIARE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostegno alla domiciliarità SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] DESTINATARI Pensionati INPDAP, loro coniugi, conviventi e famigliari di primo grado. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO Sostenere e definire interventi diretti assistenziali (prestazioni integrative) e/o in denaro (prestazioni prevalenti) e di supportare la comunità degli utenti nell’affrontare, risolvere e gestire le difficoltà connesse allo status di non auto sufficienza proprio o dei propri familiari. 441 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ AZIONI PREVISTE • • • • • Promozione del progetto attraverso la stampa di volantini e la predisposizione di apposito comunicato da pubblicare sul proprio sito e sui siti dei Comuni; attività di informazione telefonica e con mail dedicata agli utenti ed agli sportelli sociali dei Comuni del Distretto Pianura Est; valutazione degli utenti che fanno domanda di accesso al progetto attraverso una figura specializzata (Assistente Sociale) in collaborazione con gli Assistenti Sociali dei Comuni del Distretto e stesura di un programma socio assistenziale; individuazione soggetti esterni per la realizzazione delle azioni previste dal progetto (gestione registro assistenti famigliari, formazione assistenti familiari e caregivers, rapporti con associazioni di volontariato ecc..); attivazione delle prestazioni integrative socio-sanitarie attraverso i contratti di servizio in essere per i servizi accreditati (SAD e CD); EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Il progetto si integrerà con gli Sportelli Sociali che effettueranno l’accesso alle prestazioni. ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto Pianura Est – Assistenti sociali e Sportelli Sociali ASP “Galuppi Ramponi” e “Donini Damiani” Servizio Sociale dell’Azienda Usl di Bologna Distretto Pianura Est Coop. Sociali del Consorzio Aldebaran (Cadiai, Dolce, Ada e Ancora) RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale dell’Ufficio di Piano; Personale di coordinamento e amministrativo dell’ASP “Galuppi Ramponi”; Personale del Servizio Sociale Azienda USL Distretto Pianura Est; RISULTATI ATTESI Minor ricorso al ricovero definitivo presso strutture residenziali. Qualificazione e formalizzazione dei rapporti di lavoro con assistenti famigliari. Miglioramento della qualità della vita degli anziani con problemi di non autosufficienza lieve/parziale. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • N. anziani coinvolti nel progetto N. assistenti famigliari coinvolte nel progetto Ore di assistenza prestata al domicilio PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 405.000,00 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) 442 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ • • • • • risorse regionali (altri fondi) FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) Fondo Sanitario Regionale risorse da altri soggetti (INPDAP) - € 405.000,00 443 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Scheda n. 69 INTERVENTO/PROGETTO “STARE BENE? È QUESTIONE DI STILE!!!” - Promuovere e prevenire mediante un coinvolgimento responsabile INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Promozione della salute ovvero “il processo che mette le persone in condizione di aumentare il controllo sulla propria salute e di migliorarla” (OMS) e la Prevenzione, ovvero l’insieme degli interventi finalizzati ad evitare l’insorgere di una patologia o a ridurne l’impatto. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Associazione Ama Amarcord AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comune di San Pietro in Casale REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Maria Leggieri – Associazione AMA Amarcord (tel 333-2225965) con la collaborazione del Centro Studi Centro Studi RiattivaMente e del Lions Club DESTINATARI Cittadini in età adulta SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO L’Associazione AMA Amarcor in collaborazione con il Centro Studi “RiattivaMente” e il Lions Club unitamente ai partners (Bentivoglio Cuore, Uisp, Ascom, Comitato dei commercianti, ProLoco, Associazione Liberamente, Associazione Artistigando, Circolo culturale “Giovanni 444 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ XXIII”, Circolo culturale e ricreativo “E.Faccioli”, ADVS), danno vita ad un progetto di lunga durata (di circa 3 anni) i cui obiettivi specifici sono: a. sensibilizzare e trasferire conoscenze sulla tematica della salute e del benessere; b. promuovere un coinvolgimento responsabile della popolazione stimolandone la curiosità; c. educare a stili di vita e comportamenti salutari; d. garantire nel tempo la continuità del percorso; e. mantenere l’attenzione e la partecipazione per promuovere non solo l’acquisizione ma anche il mantenimento degli stili di vita salutari. AZIONI PREVISTE La terza fase del progetto ha avuto inizio nel mese di giugno 2013, realizzata all’interno della nuova palestra comunale con l’iniziativa dal titolo: “Scegliamo lo stile di vita… Muoviamoci…Giovani nel tempo”; sono previsti tre eventi entro il mese di dicembre 2013 ed ulteriori quattro eventi verranno realizzati da gennaio a giugno 2014. Le tematiche ed i contenuti sono in via di definizione e verranno comunicati prima possibile. In tutte le fasi attuative del progetto, verranno coinvolte le stesse Associazioni partner, di seguito elencate. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Non sono previste integrazioni con altre aree d’intervento. ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Tutti i partner del Centro Studi (Comune di San Pietro in Casale, Azienda Usl - Distretto Pianura Est, Università degli Studi di Bologna – Dipartimento di Psicologia, Futura Soc. Cons.r.l., Associazione Ama Amarcord, Parrocchia Ss. Pietro e Paolo di San Pietro in Casale) RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Associazioni presenti sul territorio che a vario titolo si occupano di salute, Medici di Medicina Generale e specialisti, psicologi, istruttori di attività motorie, nutrizionisti, ecc.. RISULTATI ATTESI Maggiore consapevolezza da parte dei cittadini, sull’importanza del mantenimento dello stato di salute e di benessere attraverso l’adozione di corretti stili di vita. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE n° partecipanti presenti agli incontri A seconda delle azioni, verranno utilizzati: interviste, questionari, batterie di test ed indicatori indiretti. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 6.000,00 (Risorse dell’Associazione AMA Amarcord onlus e contributo di € 1.500,00 derivante dalla partecipazione al Bando “Concorso di idee” Cup 2000). 445 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ Scheda n. 70 INTERVENTO/PROGETTO SEM.BET - Sharing European Memories BETween generations (527479-LLP-1-2012-1-IT-GRUNDTVIG-GMP) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Futura Soc. Cons. r.l. Partner europei: Sociedad de Ciencias Aranzadi - Donostia - San Sebastian – Spagna, Uniwersytet im. Adama Mickiewicza – Poznan - Polonia, Mestna knjižnica Kranj – Kranj – Slovenia, Institutul Român de Educatie a Adultilor – Timisoara - Romania. Futura collabora per il progetto con il Centro Studi RiattivaMente (del quale fa parte). AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Futura Soc. Cons. r.l., Federica Ragazzi 051/6811434 DESTINATARI Anziani, familiari, volontari, operatori. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo OBIETTIVI DEL PROGETTO Obiettivo del progetto SEM.BET è quello di recuperare e condividere una memoria storica europea attraverso la testimonianza degli anziani che hanno vissuto in prima persona questi eventi. Gli 446 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ anziani dei cinque paesi europei partner diventeranno formatori delle successive generazioni, trasmettendo una memoria di vita quotidiana che altrimenti andrebbe definitivamente perduta. Il progetto, della durata di due anni, sarà focalizzato non soltanto sugli eventi bellici, ma piuttosto su memorie di vita, non necessariamente dolorose. Partendo dalle memorie individuali, SEM.BET salirà al livello della memoria di un’intera comunità, di un mondo che emergerà dalla raccolta di memorie su diversi aspetti: la casa, la transizione dai "pochi strumenti" al boom della tecnologia, il mondo della scuola, il lavoro, la pratica religiosa, la vita di coppia, ecc. L'idea alla base del progetto è quella di tracciare la continuità della memoria come sviluppo della comunità, fino ad arrivare ai giorni nostri. AZIONI PREVISTE Il progetto mira a sviluppare una metodologia innovativa finalizzata alla trasmissione della memoria dagli anziani agli adulti e ai giovani adulti: sarà una forma di apprendimento intergenerazionale e familiare caratterizzato dalla reciprocità. I risultati di questa metodologia saranno la creazione di "micro-monumenti di vita", una sorta di "Parchi della Memoria", con i simboli del passato e la possibilità per tutta la popolazione di fruire delle memorie raccolte. Gli anziani saranno coinvolti sia in contesti familiari sia in contesti istituzionali, attraverso familiari, volontari, operatori sociali e socio-assistenziali. Saranno valorizzati i luoghi della memoria già esistenti nei diversi territori, riempiendoli di memorie ancora vive ed estendendone la prospettiva, in modo da includere periodi sempre più recenti di storia che possono essere costantemente aggiornati. La Metodologia e i prodotti di SEM.BET saranno disponibili sul sito di progetto, per consentire ad anziani ed adulti di confrontare a livello europeo le diverse memorie delle comunità locali. Questo confronto aumenterà la conoscenza e la consapevolezza sia delle differenze esistenti tra i vari Paesi europei, sia delle similitudini e delle radici comuni, permettendo una reale integrazione delle prospettive. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetto Centro Studi RiattivaMente ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto Pianura Est e tutti i partner del Centro Studi (Comune di San Pietro in Casale, Azienda Usl - Distretto Pianura Est, Università degli Studi di Bologna – Dipartimento di Psicologia, Futura Soc. Cons. r.l., Associazione Ama Amarcord, Parrocchia Ss. Pietro e Paolo di San Pietro in Casale) RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale di Futura Soc. Cons. r.l. per il coordinamento e la gestione dell’attività, coordinatore del Centro Studi, psicologi del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna, esperti in materia di memoria storica. RISULTATI ATTESI La condivisione delle memorie sarà strumento di partecipazione attiva degli anziani alla vita della comunità, così come la loro conoscenza ed esperienza sarà valorizzata da parte di giovani e adulti. Una migliore conoscenza della vita quotidiana passata e delle sue conseguenze nella nostra società ridurrà il divario intergenerazionale e promuoverà l'identità locale e il senso di appartenenza alla comunità. 447 ________________________________________ Area Anziani ____________________________________________ INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Indicati nello specifico Piano di valutazione e monitoraggio del progetto. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 328.754,00 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare): - finanziamento UE (Programma Life-Long Learning - sottoprogramma Grundtvig): € 246.564,00 - cofinanziamento partner: € 82.190,00 448 449 450 ________________________________________ Area Disabili ____________________________________________ 451 ________________________________________ Area Disabili ____________________________________________ OBIETTIVI PRIORITARI BIENNIO 2013-2014 OBIETTIVI PRIORITARI 2013/2014 DISTRETTO PIANURA EST • PROGETTI PROGRAMMA ATTUATIVO 2013 Migliorare la qualità di accesso alle prestazioni specialistiche anche attraverso percorsi dedicati e protetti e riduzione dei tempi di attesa per i cittadini disabili • • • • • • • • • Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08; Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare attenzione alle condizioni di gravità, Completare la messa in rete di diverse tipologie di interventi (interventi residenziali di sollievo, sostegni ai care-givers, assistenza domiciliare); Definire i criteri omogenei per la valutazione dei bisogni e per la definizione di percorsi personalizzati; Definire il percorso per l’accesso e la valutazione multidimensionale e la definizione del piano individuale di assistenza e di cura come da indicazioni del “Piano disabili adulti”; Accreditamento definitivo dei servizi socio-sanitari DGR 514/2009, DGR 219/2010 e 1336/2010. • • • • • • • • • Consolidare i percorsi del Dopo di Noi e della Autonomia di Vita attraverso progetti realizzati anche in collaborazione con il mondo dell’associazionismo e del volontariato • • • • • Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre • i rischi involutivi del disabile e l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le • persone disabili più giovani 452 Mantenimento del protocollo di attivazione del percorso agevolato per la richiesta di visite specialistiche; Erogazione assistenza negli appuntamenti e nelle visite ambulatoriali qualora la famiglia o il disabile si trovino in difficoltà; Ulteriore divulgazione del progetto ai Medici , alle Associazioni ed ai Comuni. Interventi di sollievo per disabili accoglienza temporanea in servizi residenziali e semiresidenziali di persone in condizione di disabilità normalmente assistite in famiglia; Interventi di pronta emergenza, di sostegno alla domiciliarità - interventi di colfaggio, supporto e appoggio educativo, sostegno economico e inserimento provvisorio in struttura; Erogazione assegni di cura; Legge 29/97 - Contributi per la mobilità e l’autonomia nell’ambiente domestico a favore di persone con disabilità; Prosecuzione progetto ASSDI – Assistenza socio-sanitaria domiciliare integrata; Applicazione regolamento Aziendale ASSDI 1206; Informatizzazione della cartella socio sanitaria integrata/ASSDI; Contratti di servizio per i CSRD e i CSRR accreditati il Servizio di Assistenza Domiciliale. Attività per il “dopo di noi”: Consolidamento soluzioni di vita indipendente in vista del Dopo di Noi al fine di verificare la tenuta delle famiglie e dei disabili rispetto al distacco; Attività sportello di informazione giuridica in collaborazione con la Fondazione “Dopo di Noi” di Bologna. Club del sabato - Progetto tempo libero rivolto a cittadini disabili adulti medio, medio-gravi e gravi; SAP (Servizio Aiuto alla Persona) Progetto tempo libero rivolto a cittadini ________________________________________ Area Disabili ____________________________________________ • Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili • • • • • • Creare opportunità di lavoro per i disabili attraverso • la valorizzazione del lavoro sociale; Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini • disabili; • • • • • • Implementare e integrare i differenti progetti rivolti • all’area delle fragilità presenti nel ns,. territorio rivolti a tutelare contrastare l’isolamento disabili, al fine di strutturarli in un assetto di “Rete” Favorire l’autonomia di vita degli utenti in carico ai • CSM Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale degli utenti in carico ai CSM Promuovere occasioni di incontro e di socializzazione per gli utenti in carico ai CSM • Sviluppare le risorse comunicative e creative degli utenti in carico ai CSM • • Attuare l’integrazione socio-sanitaria nel campo della salute mentale 453 • disabili adulti medio e medio-lievi; Diverse…Espressioni - esperienze di musica e teatro con ragazzi disabili; Soggiorni estivi per disabili: esperienze al di fuori del contesto familiare o residenziale abituale, da parte di persone con handicap di diversa gravità; Laboratorio sportivo e laboratorio musicale rivolto a ragazzi disabili; Prosecuzione Week end di sollievo per supportare famiglie; Attività del Tavolo Interistituzionale per il Lavoro; Centro Risorse distrettuale per il reperimento delle disponibilità aziendali; Applicazione Linee di indirizzo provinciale sull’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati negli appalti pubblici; Progetto E-Care – rete di monitoraggio e di protezione per le persone in condizione di fragilità sociale o sanitaria. Progetto arte e salute mentale produzione di spettacoli teatrali realizzati da artisti professionisti, pazienti ed operatori della salute mentale a scopo terapeutico e riabilitativo; Progetto di utilizzo delle terapie espressive: arte terapia e danza movimento terapia, attività e pratiche a scopo terapeutico rivolte a pazienti in carico ai CSM; Progetto “IESA” – Inserimento Eterofamiliare Supportato di Adulti con disturbi psichici. Attivazione in forma congiunta da Azienda USL ed enti locali dell’Unità di Valutazione Multiprofessionale 454 455 456 ________________________________________ Area Disabili ____________________________________________ ASSEGNI DI CURA DISABILI ADULTI CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST L’assegno di cura è un contributo economico a sostegno dell’accoglienza e del lavoro di cura svolto dalle famiglie o da altri care givers che si occupano di persone con grave disabilità al fine di evitare, o posticipare il più a lungo possibile, il ricorso ai servizi residenziali. L’attivazione del contributo avviene a seguito della definizione di un progetto personalizzato finalizzato a favorire il mantenimento della persona disabile presso il domicilio. Tale progetto viene predisposto dal Servizio in condivisione con il disabile e/o la sua famiglia sulla base di una valutazione globale del bisogno. Il progetto è in continuità dal 2003 (DGR 1122/02). Attualmente non vi è lista di attesa. Nel 2012 i disabili con assegno di cura sono stati 57 di cui 8 nuovi Si riportano alcune tabelle esplicative relative all'erogazione dell'assegno di cura e di sostegno Contratti attivati per tipologia di disabilità al 31.12.2012: Contratti per persone con disabilità n° acquisita Contratti per persone con disabilità n° congenite n° totale 32 25 57 Contratti attivati al 31.12.2012 per classi di età e quota giornaliera < 18 anni da 18 a 45 anni > 45 € 10,33 € 15,49 € 10,33 € 15,49 € 10,33 € 15,49 Totale anno 2012 0 0 4 16 12 25 Totale <18 Totale 18-45 0 Totale >45 20 57 37 Contratti attivati al 31.12.2012 per comune di residenza utenti con assegno di cura DRG 2068/04 anno 2012 4 3 2 3 2 2 2 2 1 1 2 1 1 - S.PIETRO IN CASALE S.GIORGIO DI PIANO PIEVE DI CENTO MOLINELLA MINERBIO MALALBERGO GRANAROLO EMILIA GALLIERA CASTENASO CASTELLO D'ARGILE CASTEL MAGGIORE BUDRIO BENTIVOGLIO BARICELLA ARGELATO SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITÀ CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST Sono interventi in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08. finalizzati a sostenere potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con 457 ________________________________________ Area Disabili ____________________________________________ particolare attenzione alle condizioni di gravità. In questo ambito si è attuata la messa in rete di diverse tipologie di interventi (interventi residenziali di sollievo, sostegni ai care-givers, assistenza domiciliare, progetti educativi territoriali). Il progetto in continuità dall’anno 2008. NEL 2012: n° progetti di sostegno alla domiciliarità attivati: 16 • n° utenti coinvolti: 16 PROGETTO DI SOLLIEVO CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST Il progetto di sollievo per disabili consiste nella possibilità di accedere temporaneamente a Residenziali o Centri Diurni. Il progetto ha la duplice finalità: 1) consentire ai familiari un periodo di riposo dall’intenso “lavoro” di cura e di assistenza e posticipare così nel tempo la richiesta di allontanamenti definitivi; 2) interventi di "avvicinamento alla residenzialità" in una prospettiva futura di distacco dal nucleo familiare. Si sperimentano percorsi di residenzialità che consentono alla persona disabile e alla sua famiglia un graduale processo di separazione verso l’autonomia. Nel 2012 i progetti di sollievo attivati sono stati complessivamente 30 di cui 21 in struttura residenziale e 9 in strutture diurne. • n° progetti attivati: 30 • n° utenti coinvolti: 28 A.S.S.D.I. – ASSISTENZA SOCIO SANITARIA DOMICILIARE INTEGRATA CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST L’assistenza socio-sanitaria domiciliare integrata (ASSDI) si configura come una risposta ai bisogni socio-assistenziali, socio-sanitari e sanitari espressi sul territorio da persone non autosufficienti. La definizione nell’ambito del percorso di accesso e valutazione di un Progetto Individualizzato di Vita e di Cure da parte dell’UVM/UVG per l’attivazione di questa tipologia di intervento garantisce il presidio della domiciliarità e della integrazione tra i differenti servizi. Nell’anno 2012 e stata garantita la continuità del progetto e delle risorse dedicate. Il contratto di servizio è stato rinnovato fino al 31.12.2013. In riferimento al documento “Indicazioni per linee di indirizzo in applicazione delle delibere regionali 514/2009, n.2110/2009, n.219/2010, n.1336/2010 e n .390/2011 in materia di accreditamento dei servizi socio-sanitari” si è proceduto a definire a livello provinciale un assetto di incontri con gli EEGG a livello aziendale finalizzati alla definizione omogenea dei contenuti dei contratti di servizio con particolare riferimento: • all’articolazione dei vari interventi attraverso la formulazione di un Progetto Assistenziale Individualizzato; • all’informatizzazione della cartella socio sanitaria integrata/ADI; • all’ampliamento del Servizio di Assistenza Domiciliare in orario pomeridiano in ottemperanza al DGR 1206/07; • all’applicazione del Regolamento Aziendale “Assistenza Socio-Sanitari Domiciliare Integrata“ approvato con delibera n. 255 del 23/12/2008. 458 ________________________________________ Area Disabili ____________________________________________ ASSDI 2012 ADI 1206 – UTENTI DISABILI 34 totale ASSISTENZA DOMICILIARE GRAVI/GRAVISSIMI CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST Nel 2012 si è data continuità al progetto di Servizio di aiuto domiciliare a pazienti cronici con disabilità gravi e gravissime. Il progetto, svolto in collaborazione con le due Aziende Pubbliche Servizi alla Persona Distrettuali e la Unità Assistenziale Riabilitativa, prevede la realizzazione di interventi di assistenza domiciliare di base attraverso operatori qualificati con specifiche competenze e preparazione, in particolare nell’ambito dell’igiene personale, dei trasferimenti lettocarrozzina e delle mobilizzazioni articolari. Nel 2012 sono stati n. 6 gli utenti disabili coinvolti: • n° progetti attivati: 6 • n° utenti coinvolti: 6 RESIDENZIALE DGR 2068/04 CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST Nel corso del 2012 si è data continuità ai progetti di residenzialità già in essere. Nel 2012 i disabili residenti nell’ambito territoriale del Distretto presenti nella Rete residenziale per persone con gravissima disabilità acquisita in età adulta sono stati 12: inseriti al 1.1.2012 8 nuovi inseriti al 31.12.2011 4 cessati nel periodo 3 Totale inseriti nel 2012 12 Strutture residenziali utilizzate n persone disabili Struttura residenziale 2 CRA Nevio Fabbri Molinella 1 Villa Rosalinda ASP Donini Damiani. 1 CRA Ramponi ASP Galuppi Ramponi 4 Nucleo RSA “Virginia Grandi” di San Pietro in Casale 4 Nucleo Ospedale S. Viola di Bologna 12 TOTALE Dal dicembre 2010 è attivo il nucleo residenziale presso la Residenza Sanitaria Assistenziale “Virginia Grandi” di San Pietro in Casale con n. 8 posti letto. I nuclei previsti dalla DGR. 840/2008 rappresentano una ulteriore risposta al bisogno residenziale per persone con gravissima disabilità acquisita in età adulta e sono rivolti a pazienti che presentano bisogni sanitari complessi. La scelta della RSA “Virginia Grandi” è stata compiuta dalla Commissione Aziendale 2068 tenendo conto dei requisiti strutturali e gestionali posseduti dalla struttura e dalla esperienza maturata in questi anni nell’accoglienza e nel trattamento di pazienti affetti da gravissime disabilita acquisite. 459 ________________________________________ Area Disabili ____________________________________________ L’accesso è gestito direttamente dalla Centrale Metropolitana Post Acuzie (CeMPA) relativamente alle segnalazioni di inserimento provenienti dalle singole equipe 2068 distrettuali. Nel corso dell’anno 2012 sono transitati complessivamente n. 10 utenti. EDUCATIVA A DOMICILIO CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST La finalità è di assicurare alle persone con disabilità medio/grave e grave interventi di sostegno educativo individuale o di gruppo, svolti dall'Educatore Professionale nei diversi contesti sia domiciliari che territoriali, con l’obiettivo di sostenere nelle diverse attività domestiche e sociali la persona disabile ed i caregivers. Anche questi sono interventi previsti all’interno della DGR 1230/08. Nel 2012 sono stati n. 3 gli utenti disabili coinvolti: • n° progetti attivati: 3 • n° utenti coinvolti: 3 CONTRIBUTI A SOSTEGNO DELLA DOMICILIARITÀ CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST La finalità è sostenere la domiciliarità delle persone con disabilità fisica e/o psichica mediante contributi alla famiglia per interventi di assistenza domiciliare individuale, svolta da personale assistenziale nei diversi ambiti di vita domestica con l’obiettivo di sostenere la persona disabile ed i caregivers. Dato attività anno 2012 • n° contributi di sostegno alla domiciliarità attivati: 2 • n° utenti coinvolti: 2 ASSEGNI DI CURA DGR 2068/04 CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST Il Programma per l’applicazione della Delibera Giunta Regionale n. 2068/2004 “Il sistema integrato di interventi sanitari e socio-assistenziali per persone con gravissime disabilità acquisite in età adulta” prevede fra gli interventi della rete dei servizi l’Assegno di cura (contributo economico con importo di € 23,00 giornaliero). Nel corso del 2012 si è data continuità ai contributi già in essere e si è risposto alle nuove richieste di bisogno. Non vi è lista di attesa. Il progetto è in continuità dall’anno 2005. Nel 2012 i disabili con assegno di cura Dgr 2068/04 sono stati 27 di cui 5 nuovi Assegni di cura per persone con gravissima disabilità acquisita in età adulta. (€ 23,00 giornaliero) Contratti attivi al 1.1.2011 Contratti attivati nel periodo Contratti cessati nel periodo Contratti attivati nel 2012 22 5 7 27 460 ________________________________________ Area Disabili ____________________________________________ Contratti attivati per classi di età al 31.12.2012 <18 18/45 anni 46/64 2 8 11 >=65 6 totale 27 Contratti attivati nel 2012 per Comune utenti con assegno di cura DRG 2068/04 anno 2012 4 4 3 2 2 2 1 2 1 2 2 1 1 - S.PIETRO IN CASALE S.GIORGIO DI PIANO PIEVE DI CENTO MOLINELLA MINERBIO MALALBERGO GRANAROLO EMILIA GALLIERA CASTENASO CASTELLO D'ARGILE CASTEL MAGGIORE BUDRIO BENTIVOGLIO BARICELLA ARGELATO Novità: con la DGR 1848/2012 “Integrazione della DGR 2068/04 e della DGR 1762/2011: introduzione livello più elevato dell’assegno di cura per le gravissime disabilità”, è stato introdotto, a partire dal novembre 2012, un livello più elevato di assegno di cura, rivolto alle persone con gravissima disabilità assistite al domicilio che manifestano bisogni di assistenza di particolare intensità nell’arco delle 24 ore. Il nuovo livello di contribuzione, pari a 34 euro al giorno, è stato attribuito mediante l’applicazione da parte della Unità di Valutazione Multidimensionale distrettuale dei nuovi criteri di eleggibilità definiti dalla RER - Determinazione n° 15894 del 14/12/2012. Nel 2012 le persone con gravissima disabilità acquisita a cui è stato erogato l’assegno di cura di livello elevato sono state complessivamente 6 rispetto alle 27 valutate e già con l’assegno di cura da 23 euro al giorno. NUOVI CASI/CONTINUITÀ - RETE SOCIO SANITARIA DISABILI RESIDENZIALI, CENTRI DIURNI, LABORATORI PROTETTI CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST Nel corso del 2012 rispetto alle tipologie della rete dei servizi presa in esame, il servizio ha dato continuità agli interventi già in essere e ha risposto alle nuove richieste di bisogno; al momento non vi è lista di attesa. Strutture residenziali Nel 2012 i disabili inseriti nelle strutture residenziali sono stati n. 53 di cui 4 nuovi. presenti all’1/1 50 nuovi inseriti nel periodo 6 dimessi nel periodo 5 Totale inseriti nel 2012 56 Di cui: • 26 inseriti in Centri Socio Riabilitativi Residenziali (CSRR) accreditati • 30 inseriti in Gruppi appartamento, Casa protette, RSA, altro non accreditato Residenziale: + 6 utenti: 461 ________________________________________ Area Disabili ____________________________________________ Si tratta di persone disabili non autosufficienti e prive di un contesto familiare adeguato a garantire, anche con l’aiuto del Servizio, la permanenza presso la propria abitazione. Strutture residenziali utilizzate per i nuovi inserimenti n persone disabili Struttura residenziale 2 CSRR Villa Donini – Coop Società Dolce 1 Comunità alloggio - La Coccinella Gialla Anffas Ausl di Ferrara. 1 CRA Damiani – ASP Donini Damiani 1 Comunità alloggio Giovanni 23° 1 Comunità alloggio Padre Marella Numero disabili in strutture residenziali per comune utenti inseriti in struttura residenziale anno 2012 13 10 7 5 1 2 1 S.PIETRO IN CASALE 2 MOLINELLA GRANAROLO EMILIA GALLIERA CASTENASO CASTELLO D'ARGILE CASTEL MAGGIORE BUDRIO BENTIVOGLIO BARICELLA ARGELATO 1 S.GIORGIO DI PIANO 1 4 PIEVE DI CENTO 1 3 MINERBIO 2 3 MALALBERGO 14 12 10 8 6 4 2 - Centri Socio Riabilitativi Diurni (CSRD) Nel 2012 i disabili inseriti nel centri diurni sono stati n. 73 di cui 6 nuovi. presenti al 1/1 2012 67 nuovi inseriti nel periodo 6 dimessi nel periodo 4 Totale inseriti nel 2012 73 Centri socio riabilitativi diurni (CSRD): + 6 utenti Dei nuovi inserimenti: 3 riguardano giovani disabili adulti provenienti dal servizio di Neuropsichiatria infantile; 1 riguarda una persona già accolte in struttura residenziale per la quale, data la complessità della situazione, si è reso necessario anche un progetto personalizzato di tipo diurno. I CSRD utilizzati per i nuovi inserimenti: n persone disabili Struttura Diurna 2 Associazione Arca “Comunità Arcobaleno”Granarolo dell’Emilia 1 Casa Carlo Chiti Coop l'ORTO di Vedrana di Budrio 1 Centro Emanuel Coop. Sociali Nazareno Carpi (fuori Distretto) 1 Il Bucaneve Coop. Sociale Bologna Integrazione Castel Maggiore 1 Sottosopra Coop. Sociale Quadrifoglio Budrio 462 ________________________________________ Area Disabili ____________________________________________ Utenti disabili inseriti in Centri socio riabilitativi diurni per Comune nel 2012 utenti inseriti in CSRD anno 2012 14 13 16 14 12 10 8 6 4 2 - 9 6 4 S.PIETRO IN CASALE S.GIORGIO DI PIANO PIEVE DI CENTO 1 MOLINELLA CASTENASO CASTELLO D'ARGILE CASTEL MAGGIORE BUDRIO BENTIVOGLIO BARICELLA ARGELATO 2 MINERBIO 1 2 MALALBERG O 1 2 GRANAROLO EMILIA 1 7 5 GALLIERA 5 Centri occupazionali/Laboratori protetti Nel 2012 i disabili inseriti nel centri occupazionali/laboratori protetti sono stati n. 50 di cui nuovi 9. Utenti con progetti in centri occupazionali anno 2012 utenti inseriti in centri occupazionali (laboratori protetti, coop. sociali, atelier) presenti nuovi inseriti dimessi nel periodo all'1/1 nel periodo 41 9 38 Totale inseriti nel 2012 50 Laboratori protetti/occupazionali utilizzati nel 2012 n persone disabili Centro occupazionale (laboratori protetti, coop. sociali, atelier) 11 Manodopera Campi d’Arte di S. Pietro in Casale 8 Arca di Noè di Cadriano 15 Opera dell’Immacolata di Bologna 1 Fomal di S. Giovanni in Persiceto 1 Copaps Sasso Marconi 14 Altro Utenti disabili inseriti in centri occupazionali/lab. protetti per Comune nel 2012 utenti inseriti nei lab. protetti/occupazionali nel 2012 11 6 5 3 1 2 4 S.PIETRO IN CASALE 2 S.GIORGIO DI PIANO MINERBIO MALALBERGO GRANAROLO EMILIA GALLIERA CASTENASO CASTELLO D'ARGILE 463 2 PIEVE DI CENTO 3 6 MOLINELLA 1 CASTEL MAGGIORE 1 BUDRIO ARGELATO 1 BENTIVOGLIO 2 BARICELLA 12 10 8 6 4 2 - ________________________________________ Area Disabili ____________________________________________ INTERVENTI DI PRONTA EMERGENZA, DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITÀ E DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST Il fondo è gestito in modo flessibile e trasversale sia dall’area Minori che dall’Area Disabili in relazione al manifestarsi di bisogni con carattere di urgenza. Da alcuni anni l’area minori è caratterizzata da situazioni che presentano caratteristiche di difficile previsioni di bilancio. Per questo si rende indispensabile il fondo del presente progetto per il ripiano di maggiori costi sostenuti per interventi urgenti e non prevedibili quali ad esempio collocamenti a fronte di precarie condizioni abitative, contributi economici per situazioni di precarietà che riguardano le famiglie con bambini e/o adulti disabili con difficoltà. Nel 2012 i progetti attivati sono stati n. 2 • n° progetti attivati: 2 • n° utenti disabili coinvolti: 2 CONTRIBUTO ASSISTENTI FAMILIARI CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST Il contributo viene concesso nell’ambito del progetto che prevede l’assegno di cura e di sostegno DGR 1122/02 e DGR 2068/04, sulla base di una specifica richiesta e della presentazione della documentazione attestante il regolare contratto e l’effettiva contribuzione previdenziale nei confronti dell’assistente familiare. Nel 2012 sono stati erogati n. 9 contributi • n° progetti attivati: 9 • n° utenti coinvolti: 9 ATTIVITÀ PER IL “DOPO DI NOI” - Progetti di Vita indipendente presso l’appartamento di Castel Maggiore e di Granarolo dell’Emilia - Progetto il Servizio di Ospitalità Periodica - Fondazione Onlus “Dopo di noi” di Bologna CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST Progetti di Vita indipendente presso l’appartamento di Castel Maggiore e di Granarolo dell’Emilia Si ritiene opportuno sottolineare che si tratta di progetti definiti a “Bassa Protezione” (DGR 1230/08), rivolti a persone con lievi disabilità mentali che possono acquisire la capacità di organizzare e gestire in modo autonomo e indipendente la propria vita con minimi sostegni. Con la convinzione che attraverso la collaborazione di un gruppo di pari e attraverso la convivenza sia possibile un progressivo incremento della propria autonomia. Il metodo di lavoro si basa sul concetto di responsabilizzazione delle persone disabili coinvolte, in modo che diventino loro stesse parte attiva del loro progetto di vita. Gli obiettivi sono decisi e valutati di comune accordo, in modo che i diretti interessati possano partecipare personalmente alla costruzione del loro progetto di vita. Con l’avvio del nuovo appartamento di Granarolo dell’Emilia il progetto complessivo degli appartamenti è gestito direttamente dalla Fondazione “Le Chiavi di Casa” onlus che opera con l’Ufficio di Piano e l’Azienda USL mediante la stipula di un contratto di servizio che ne regola i rapporti e garantisce l’erogazione del servizio rispetto a parametri quantitativi e qualitativi definiti. 464 ________________________________________ Area Disabili ____________________________________________ Appartamento di Castel Maggiore L’appartamento continua ad essere abitato da tre ragazze. Sono proseguite le normali attività previste all’interno della programmazione. L’appartamento è rimasto aperto per tutto il tempo dell’anno ed è continuata la sperimentazione dell’apertura durante i fine settimana. Appartamento di Granarolo dell’Emilia Il nuovo appartamento ha preso l’avvio il 19.11.2012 e ha visto inizialmente la frequenza a tempo pieno di 3 persone disabili, 2 femmine e 1 maschio dal lunedì al sabato. Successivamente nel mese di dicembre si è aggiunto una quarta persona, un maschio, che frequenta l’appartamento solamente nelle ore diurne. L’apertura settimanale va dal lunedì al sabato mattina. Nei fine settimana è previsto il rientro in famiglia. Progetto il Servizio di Ospitalità Periodica - Fondazione Onlus “Dopo di noi” di Bologna (progetto sovra Distrettuale) La Fondazione Dopo di Noi gestisce un Servizio di Ospitalità Periodica finalizzato a realizzare occasioni di vita autonoma per giovani disabili. Il progetto "Vita da Vivere" intende consentire a giovani con disabilità di sperimentarsi in un luogo diverso dalla propria casa, insieme ad un piccolo gruppo, per periodi definiti e programmati, attraverso un progetto educativo personalizzato. Il servizio è organizzato secondo moduli operativi improntati alla gradualità, con un'articolazione flessibile nel rispetto dei tempi del singolo, di quelli del gruppo e di quelli dei familiari I progetti si realizzano presso due appartamenti a Bologna , “Casa in Città” e “Casa Fuoricasa”. Nel corso del 2012 una sola persona con disabilità del nostro Distretto ha partecipato al progetto. È in previsione per il 2013 il coinvolgimento di altre due persone con disabilità. WEEK END DI SOLLIEVO CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il progetto week end di sollievo, attivo dall’anno 2009 ha l’obiettivo di fornire una risposta alle famiglie degli utenti disabili intellettivi/relazionali gravi – gravissimi, residenti nei Comuni del Distretto. Le famiglie con carico congiunti disabili hanno più volte evidenziato la necessità di realizzare un progetto che consenta ai disabili di entrare gradualmente in contatto con un’esperienza residenziale, sia in vista di un possibile inserimento in strutture di questo tipo sia per poter garantire alle famiglie un aiuto e un distacco nei quotidiani compiti di cura che la persona disabile richiede. Nell’anno 2012 si sono svolti n. 4 week end di sollievo, precisamente: • 13-14 ottobre 2012 a Borgo Pianello; • 20-21 ottobre 2012 a Borgo Pianello • 10-11 novembre 2012 a Ferrara; • 10-11 novembre 2012 a Pistoia. Sono già state stabilite le date di altri quattro week end che si svolgeranno nei mesi di Maggio e Giugno 2013. I week end hanno visto la partecipazione di 12 utenti: 1 del Comune di Argelato; 2 del Comune di Baricella; 1 del Comune do Budrio; 2 del Comune di Castel Maggiore; 3 del Comune di Castenaso; 1 del Comune di Malalbergo; 1 del Comune di Molinella; 465 ________________________________________ Area Disabili ____________________________________________ 1 del Comune di San Giorgio di Piano. I luoghi utilizzati per lo svolgimento dell’esperienza week end di sollievo sono stati alberghi e case, la scelta è stata indirizzata in base alla gravità della disabilità degli utenti e dai conseguenti bisogni. I luoghi di villeggiatura utilizzati si sono dimostrati idonei ad accogliere anche gli utenti con difficoltà motorie e in carrozzina. Le attività svolte sono state quelle atte a facilitare l’interazione fra gli utenti e fra questi ultimi e gli operatori, ma spazio è stato dato, anche, all’integrazione del gruppo con il territorio ospitante. Ciò attraverso il contatto ed il coinvolgimento del gruppo con le realtà esterne, quali feste paesane, sagre, manifestazioni… Punto centrale dell’esperienza è stato quello di incoraggiare le autonomie individuali sia a riguardo della cura personale sia nella gestione domestica. ATTIVAZIONE DI UNA FIGURA PROFESSIONALE PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO DI PERSONE DISABILI E IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO SOCIALE CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Questa azione rientra nelle attività del Tavolo Interistituzionale per il lavoro ed è strettamente legata al progetto “Tirocini formativi e di orientamento”. Ha previsto l’impiego di due figure professionali che si sono occupate della gestione dei progetti individualizzati di Tirocinio formativo. I Tirocini prevedono un rimborso spese mensile di 500 euro netti, hanno durata di 5 mesi, con un orario di 25 ore settimanali. Le due figure professionali hanno svolto il ruolo di coordinamento del progetto per conto dei due soggetti gestori: il Consorzio SIC e Futura Soc. cons.r.l. Nello specifico i coordinatori hanno svolto le seguenti funzioni: • valutazione delle segnalazioni inviate dai servizi per l’avviamento di Tirocini formativi all’interno di un apposito gruppo di lavoro; • colloquio informativo sulle caratteristiche e modalità del tirocinio e di verifica delle competenze e della motivazione del potenziale tirocinante; • ricerca del soggetto ospitante (aziende, cooperative o pubbliche amministrazioni) in linea con le caratteristiche del tirocinante stesso; • colloquio per informare le aziende sulle caratteristiche e modalità del tirocinio; • consulenza sugli obblighi previsti dalla legge; • azioni di monitoraggio e stesura report andamento attività. CONTRIBUTI CAAD CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST Il CAAD è un servizio di informazione e consulenza sugli adeguamenti dell’abitazione e degli ambienti di vita. Da gennaio 2011 l’equipe del CAAD è presente sul nostro Distretto, una volta al mese, con sede presso il Polo Sanitario di San Pietro in Casale. Anche per l’anno 2012 il servizio ha dato continuità alle attività di consulenza e di informazione ai cittadini e si è consolidata l’attività di integrazione con i nostri servizi territoriali che si occupano della domiciliarità delle persone disabili e anziane. Il “Regolamento Aziendale per gli interventi di adattamento domestico finanziati dal FRNA“ (in linea con i contenuti della DGR 1206/2007) offre la possibilità di finanziare parte della spesa di interventi volti a favorire l’accessibilità e vivibilità delle abitazioni private a favore di persone anziane e disabili. 466 ________________________________________ Area Disabili ____________________________________________ Nel corso del 2012 si sono registrate nell’ambito dell’area disabili diverse segnalazioni per il percorso CAAD. Di quelle avviate una è terminate con l’assegnazione del contributo FRNA. Nel 2012 Nr. 4 segnalazioni ai servizio Ussi disabili Nr. 1 Interventi realizzati con l’erogazione del contributo economico (come da regolamento) CONTRIBUTI PER LA MOBILITÀ E L’AUTONOMIA NELL’AMBIENTE DOMESTICOA FAVORE DI PERSONE CON DIASABILITÀ - LEGGE REGIONALE 29/97 CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Nel Distretto Pianura Est sono pervenute 25 domande di contributo: • 17 domande per l’art. 9 “Contributi sulla spesa sostenuta per l’acquisto e l’adattamento per veicoli ad uso privato utilizzati per la mobilità di cittadini gravemente disabili”, di cui n. 3 domande non ammissibili. Contributi assegnati € 22.851,67. • 8 domande per l’art. 10 “contributi per l’acquisto di strumentazioni ed attrezzature domestiche per favorire la permanenza di disabili nella propria abitazione”, di cui n. 1 domanda non ammissibile. Contributi assegnati € 2.554,35. Per una quota complessiva di € 25.406,02. Non risultano richieste ammissibili inevase. DOMANDE ART. 9 DOMANDE ART. 10 TOTALE DOMANDE DOMANDE ART. 9 NON FINANZIABILI DOMANDE ART. 10 NON FINANZIABILI TOTALE DOMANDE NON FINANZIABILI Argelato 3 0 3 1 0 1 Baricella 1 1 2 0 0 0 Bentivoglio 0 0 0 0 0 0 Budrio 1 0 1 0 0 0 Castel Maggiore 0 1 1 0 0 0 Castello d'Argile 0 0 0 0 0 0 Castenaso 2 2 4 0 0 0 Galliera 0 0 0 0 0 0 Granarolo 2 0 2 0 0 0 Malalbergo 2 0 2 0 0 0 Minerbio 0 0 0 0 0 0 Molinella 1 3 4 0 1 1 Pieve di Cento San Giorgio di Piano San Pietro in Casale 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4 1 5 2 0 2 17 8 25 3 1 4 COMUNE TOTALE GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Lo scopo dei gruppi di auto mutuo aiuto è quello di fornire a persone che vivono in situazioni simili, l’opportunità di condividere le loro esperienze, di aiutarsi e di mostrare l’uno all’altro come affrontare i problemi comuni. I gruppi di auto-mutuo-aiuto si propongono di: 467 ________________________________________ Area Disabili ____________________________________________ • • • sostenere le famiglie offrendo uno spazio di gruppo in cui confrontarsi; favorire le relazioni con il territorio per un arricchimento reciproco; far crescere i propri figli in una società in cui si possano integrare con maggiore facilità. La Fondazione “Le Chiavi di Casa” – ONLUS in collaborazione con la Cooperativa Accaparlante ha realizzato un Gruppo di Auto Mutuo Aiuto per genitori che vivono l’esperienza della disabilità. Il gruppo si è incontrato a cadenza bisettimanale per un totale di 10 appuntamenti della durata di 2 ore ciascuno che si sono conclusi nel mese di Febbraio 2012. Il gruppo era composto da circa 15 persone, di cui una decina hanno partecipato con regolarità. I temi del percorso hanno ruotato intorno all’importante fase di passaggio che le famiglie stanno vivendo, legata all’avvio di nuovi nuclei abitativi, ai contenuti inerenti al “Dopo di noi”, il distacco dai propri figli e i percorsi necessari verso l’autonomia. Filo conduttore è stato sempre l’ascolto e l’accoglienza dei vissuti emotivi ed esperienziali che i genitori portavano al gruppo per condividere e vivere la vicinanza nell’esperienza comune, ma sempre diversa e personale per ognuno. Il lavoro ha proceduto sui due piani paralleli: condivisione dei vissuti personali e bisogno di soluzioni concrete ai problemi dei e con i rispettivi figli e ha quindi portato i singoli partecipanti a porsi interrogativi importanti sul proprio percorso personale e famigliare rispetto ai passaggi importanti della separazione, dell’autonomia, del cambiamento del ruolo proprio ruolo di genitore quando il figlio cresce e abita nuovi spazi esterni alla famiglia. Al fine di dare continuità al Gruppo di Auto Mutuo Aiuto creato nel 2011/2012 e di coinvolgere nuove famiglie, sono stati calendarizzati 8/9 incontri che hanno preso avvio il 9 Marzo 2013 e si concluderanno nel mese di Ottobre 2013, frequentati da 7 persone, delle quali circa la metà provenienti dal primo gruppo AMA. CLUB DEL SABATO - Progetto tempo libero disabili CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST Si è data continuità alle attività dei clubs che coinvolgono utenti di tutti 15 comuni del Distretto. Il club del sabato rimane un servizio molto gradito da parte delle persone disabili e delle loro famiglie. La programmazione ha mantenuto lo svolgimento di iniziative sia sull’intera giornata del sabato che sul weekend. I clubs sono 11, hanno coinvolto 61 persone disabili e sono stati gestiti dalla Coop. Sociale L’Orto di Minerbio, dalla Coop. Sociale Campi d’Arte di San Pietro in Casale e dall’Asp Donini Damiani di Budrio. Attività Club del Sabato anno 2012 Club Gestione Coop. Orto 1 Minerbio 1 2 Budrio 3 4 5 6 7 n. utenti 4 6 Molinella Castel Maggiore Castenaso Malabergo Minerbio 2 5 5 6 4 6 totale 36 Club Gestione Campi d'Arte n. utenti 8 San Pietro in Casale 9 468 ________________________________________ Area Disabili ____________________________________________ 9 Bentivoglio 10 Pieve di Cento Club 5 7 totale 21 Gestione ASP Donini Damiani n. utenti 11 Budrio TOTALE COMPLESSIVO 4 61 SAP - SERVIZIO AIUTO PERSONALE CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il Sap è un progetto di gestione del tempo libero rivolto a cittadini con disabilità più lievi rispetto all’utenza dei Club del Sabato. ATTIVITÀ DI GRUPPO Le persone che hanno usufruito del SAP nell’anno 2012 per le attività di gruppo appartengono alla categoria media – gravi e lievi, ossia hanno un discreto o buon livello d’autosufficienza relativamente alle capacità di base e alle capacità auto contenitive. La maggiore parte di questi utenti frequenta corsi di addestramento professionale, laboratori protetti, istituti scolastici, o sono inseriti nel mondo del lavoro e sono compresi nella fascia d’età tra i 18 e i 50 anni. I gruppi afferenti al Sap della Pianura Est, attualmente sono cinque e le attività svolte riguardano in prevalenza, il tempo libero, sono costituiti da un minimo di quattro ad un massimo di dieci ragazzi, accompagnati da 4 o 5 volontari, la cui presenza garantisce la cura della persona disabile. Attività svolte: Le attività programmate sono volte allo sviluppo delle capacità espressive e cognitive dell’utente e a favorire la relazione utente/ambiente, con lo scopo di mantenere e/o potenziare l’integrazione sociale della persona. Con questo tipo di attività si dà alla famiglia la possibilità di concedersi spazi entro i quali svagarsi, distaccandosi dalla cura del congiunto disabile. Organizzazione delle attività: Sono previste, di massima, due uscite il mese, compiute o il venerdì o il sabato sera/pomeriggio. Ogni gruppo ha un proprio punto di ritrovo e per gli spostamenti sono utilizzati i mezzi messi a disposizione dai comuni, i mezzi pubblici e occasionalmente le auto private dei volontari. Attività gruppo moduli laboratoriali: • 2 incontri al mese, svolti di mattina rivolti a persone disabili in cassa integrazione, • 1 incontro al mese rivolto ad un piccolo gruppo di utenti affetti da disabilità grave. ATTIVITÀ INDIVIDUALI: Gli utenti che usufruiscono del servizio per attività individuali appartengono alla fascia dei gravi, o comunque sono incompatibili con l’utenza presente nel gruppo. Tale incompatibilità può derivare da problematiche psichiche o comportamentali, in altri casi invece, ci sono utenti che rispetto alle funzioni elementari e alla comunicazione, presentano scarso o assente livello di autosufficienza. Le condizioni di dipendenza sono di grado elevato. Nel secondo semestre 2012 e nel primo trimestre 2013 si sono attuati due interventi individuali condotti da operatori Anffas. FORMAZIONE: Si sono svolti due moduli formativi rivolti ai volontari. I corsi di formazione sono stati avviati secondo le norme previste dalla Legge 29/97. Obiettivi generali del percorso formativo sono stati, oltre a fornire conoscenze adeguate sulle diverse tipologie di disabilità, nozioni igieniche e sanitarie, fornire competenze sulla metodologia e 469 ________________________________________ Area Disabili ____________________________________________ le modalità di relazione sia con gli utenti che con i loro familiari, nonché sul ruolo del volontario all’interno del Servizio di Aiuto Personale. INIZIATIVE: Promozione di feste rivolte alle famiglie e ai volontari, partecipazione ad eventi del territorio e incontri con gli Istituti Scolastici Superiori. Hanno partecipato alle attività circa 30 volontari prevalentemente studenti, con fascia d’età compresa fra i 19 e 30 anni. In totale gli utenti a cui si è data risposta sono 38 di cui: • 6 Comune di Budrio; • 15 Comune di Castel Maggiore; • 5 Comune di Castenaso; • 1 Comune di Galliera; • 4 Comune di Granarolo dell’Emilia; • 1 Malalbergo; • 1 Minerbio; • 4 Comune di Molinella; • 1 Comune di San Giorgio di Piano; N. e tipologia iniziative realizzate: • 24 uscite di tempo libero; • 25 uscite per aree tematiche; • 2 interventi individuali; • 3 incontri con le famiglie; • 4 incontri tematici, su argomenti specifici; • 3 feste a tema rivolte ai volontari, alle persone con disabilità e alle famiglie; • 1 (prevista per il 21 giugno) festa di chiusura estiva; • 6 iniziative di sensibilizzazione; • 2 Corsi di formazione per i volontari realizzati SOGGIORNI ESTIVI PER DISABILI CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO La Commissione Vacanze Disabili (costituita nel 2006) composta da tre referenti dell’Azienda USL, due Assistenti Sociali comunali e un Direttore d’Area servizi alla Persona ha realizzato un monitoraggio degli interventi già previsti dai Comuni del Distretto per favorire i soggiorni per disabili ed ha collaborato alla progettazione dei Soggiorni estivi per l’anno 2012. Nell’estate 2012 sono stati realizzati complessivamente 4 soggiorni gestiti da Associazioni, Cooperative che operano nel territorio, nello specifico: 1 da Coop Quadrifoglio, 1 dall’ASP “Donini – Damiani”, 1 dal Gruppo Unione contro l'emarginazione sociale e 1 dalla Cooperativa Campi d’Arte ai quali hanno partecipato 24 persone disabili. Le risorse messe a disposizione nel programma attuativo 2012 dei Piani di Zona hanno consentito un abbattimento del 40-50% dei costi a carico delle famiglie che hanno potuto mandare i propri ragazzi disabili in vacanza. Nell’anno 2013 è uscito un “Avviso pubblico per l’assegnazione di contributi straordinari per soggiorni rivolti a persone disabili” che nell’anno 2012 hanno frequentato un soggiorno svolto in gruppo, tramite Enti, Associazioni e Cooperative Sociali. Sono pervenute agli Sportelli Sociali dei Comuni 16 domande: 470 ________________________________________ Area Disabili ____________________________________________ COMUNE DOMANDE CONTRIBUTO Argelato Baricella Bentivoglio Budrio Castel Maggiore Castello d'Argile Castenaso Galliera Granarolo Malalbergo Minerbio Molinella Pieve di Cento San Giorgio di Piano San Pietro in Casale 0 1 0 2 4 1 5 1 0 0 0 1 0 1 0 TOTALE 16 È in capo all’Ufficio di Piano l’istruttoria distrettuale delle domande pervenute, l’individuazione dei beneficiari e il relativo importo del contributo. DIVERSE… ESPRESSIONI: ESPERIENZE DI MUSICA E TEATRO CON RAGAZZI DISABILI CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il progetto prevede la realizzazione di attività volte a favorire la partecipazione di ragazzi disabili a laboratori teatrali intensivi e alla produzione di spettacoli finali rivolti al pubblico con l’obiettivo di valorizzare le potenzialità espressive in una logica di integrazione culturale e sociale. Dal mese di novembre 2012 sono stati realizzati 3 percorsi di laboratorio espressivo/teatrale presso i Comuni di Comuni di Castenaso, di San Pietro in Casale e Bentivoglio. Al 31 Marzo 2013 le azioni attuate sono: Comune di San Pietro in Casale (in corso) Presso la Casa della Musica a San Pietro in Casale, attuale sede provvisoria della Cooperativa sociale Campi d’Arte, si è attivato un percorso laboratoriale di n. 18 incontri che ha visto la partecipazione di n. 14 persone con disabilità, di cui alcune frequentanti il laboratorio della Coop. Campi d’Arte ed altre provenienti dal territorio. L’iniziativa ha lo scopo di consolidare l’opportunità di beneficiare dell’attività espressivo/teatrale a favore delle persone con disabilità residenti nel Comune di San Pietro in Casale e nei Comuni limitrofi. I partecipanti sono residenti nei Comuni di San Pietro in Casale, San Giorgio di Piano, Bentivoglio, Pieve di Cento, Granarolo dell’Emilia, Castel Maggiore. Il Laboratorio è iniziato il 12 novembre 2012 e terminerà il 15 aprile 2013; il Lunedì pomeriggio dalle ore 15,30 alle ore 17,30; A conclusione del laboratorio è previsto uno spettacolo finale dal titolo “Far Finta di essere sani” per il giorno 19 Aprile 2013 presso il Teatro Italia di San Pietro in Casale. Comune di Castenaso (in corso) L’iniziativa ha inteso proseguire l’opportunità di sperimentazione dell’attività teatrale ed espressiva rivolta alle persone con disabilità residenti nel Comune individuato e nei Comuni 471 ________________________________________ Area Disabili ____________________________________________ limitrofi. L’attività è in corso e si sta svolgendo presso il Centro Culturale “La Scuola” di Marano di Castenaso. Prevede un percorso di n. 18 incontri a cui stanno partecipando n. 13 persone con disabilità, delle quali alcune, per motivi legate agli spostamenti (persone residenti presso alcuni Gruppi Appartamento), sono presenti in modo discontinuo. I partecipanti sono residenti nei Comuni di Granarolo, Castenaso, Budrio, Molinella, Castelmaggiore. Il Laboratorio è iniziato il 1° Marzo e si concluderà il 5 Luglio; il Venerdì pomeriggio dalle ore 17,00 alle ore 19,00. A conclusione del laboratorio è prevista una dimostrazione di lavoro teatrale integrato aperta al pubblico dal titolo “Quadri a matita” per l’11 Luglio 2013 presso Casa Bondi a Castenaso. L’iniziativa è stata inserita all’interno delle proposte culturali della rassegna estiva del Comune di Castenaso. Comune di Bentivoglio (in corso) A seguito di segnalazioni di interesse ricevute lo scorso anno da parte di attori amatoriali e famiglie del territorio, si era prevista la realizzazione di un Laboratorio Integrato presso il Comune di Bentivoglio, che prevedesse il coinvolgimento di giovani adolescenti con e senza disabilità ed attori non professionisti interessati alla sperimentazione ed alla condivisione di un percorso integrato. Nella fase preparatoria del Laboratorio, per motivi dovuti a diversi impedimenti personali da parte dei soggetti che avevano evidenziato tale interesse, non si è verificata la partecipazione di tali soggetti al percorso laboratoriale, che ha registrato invece un notevole interesse da parte dei giovani adolescenti con disabilità del territorio. Si è dato quindi l’avvio ad un percorso di n. 12 incontri, che grazie ad un proficuo coinvolgimento dei referenti dei Servizi di Neuropsichiatria Infantile dell’Azienda USL Bologna Distretto Pianura Est, ha permesso la creazione di un gruppo di n. 11 partecipanti provenienti dal territorio. Il Percorso viene svolto presso il Teatro TeZe di Bentivoglio. Il gruppo che si è venuto a creare ha portato ad un positivo coinvolgimento dei partecipanti che, grazie a questa opportunità, sta dando vita anche ad occasioni di incontro spontanee al di fuori del percorso laboratoriale. I partecipanti sono residenti nei Comuni di Bentivoglio, Baricella, Castello d’Argile, Pieve di Cento, Minerbio, San Pietro in Casale. Il Laboratorio è iniziato il 5 Marzo e si concluderà il 28 Maggio; il Martedì pomeriggio dalle ore 17,00 alle ore 19,00. A conclusione del laboratorio è prevista una dimostrazione di lavoro teatrale integrato aperta al pubblico dal titolo “ Girasoli” per il 28 Maggio 2013 presso il Tetro TeZe di Bentivoglio. Nei tre percorsi laboratoriali sono state coinvolte persone con disabilità residenti in 13 dei 15 Comuni del Distretto Pianura Est. LABORATORIO MUSICALE PER RAGAZZI/E CON DIFFERENTI DISABILITÀ CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il progetto si pone l’obiettivo di favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani e di prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili. Il laboratorio si è riavviato ad ottobre 2012 con la riconfermata presenza dell'ormai consolidato gruppo dell'anno precedente. Si è scelto impostare l’attività laboratoriale lavorando trasversalmente sugli obiettivi indicati, dedicando però più tempo a consolidare l'integrazione nel gruppo delle ultime due persone inserite nel gruppo. Ogni partecipante ha avuto modo di rapportarsi con le percussioni utilizzate nelle attività come strumento per affinare le capacità tecnico manuali, la coordinazione e l'attenzione. Il lavoro di gruppo ha stimolato l'interazione con gli altri partecipanti. 472 ________________________________________ Area Disabili ____________________________________________ Lo scardinare la relazione biunivoca docente/allievo, operatore/assistito a cui i ragazzi sono normalmente abituati, relazione che si cerca di minimizzare durante il laboratorio, è sempre stato uno dei focus principali nella conduzione artistica. L'alternare lo sviluppo di lavoro preordinato a momenti in cui si da spazio agli stimoli provenienti dai singoli sviluppando momenti di “improvvisazione” ha contribuito infatti alla crescita di una coscienza del valore di se nel gruppo stimolando altresì la voglia di integrarsi e proporsi attivamente da parte di tutti. Musica, quindi, come mezzo di affermazione di se in un contesto complesso, fatto di attenzione a se ed al proprio gesto da coordinare con l'attenzione agli altri, al gruppo. Numero dei partecipanti all’attività: 6 Numero di incontri di verifica e coordinamento fra le varie realtà coinvolte e valutazione delle famiglie e/o dei ragazzi coinvolti: 3 Numero di Redazioni/Organizzazioni a cui è stata data comunicazione dell’attività intrapresa e/o delle sue produzioni espressive: Redazioni notiziari comunali, siti web, mondo del volontariato, Sito web e newsletter dell’Associazione, Formica Alata (VolaBo), Giornalino delle Buone Idee. Il Laboratorio viene inoltre segnalato ad inizio attività alle altre realtà Associative di Bologna e Provincia con cui Idee ed Esperienze collabora anche indirettamente. “IDEE IN MOVIMENTO” - LABORATORIO SPORTIVO PER RAGAZZI/E CON VARIE DISABILITÀ E RAGAZZI/E NORMODOTATII COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il Laboratorio Sportivo attivato per il quarto anno, grazie alla collaborazione tra l’Associazione Idee&Esperienze e la Società Sportiva Happy Basket quest’anno si è tenuto presso la palestra delle Scuola Bartolini di Castel Maggiore e si è avvalso del lavoro di n. 3 educatori con la responsabilità dello svolgimento del Laboratorio, aiutati dalla preziosa presenza delle volontarie e dei volontari che non sono quasi mai stati meno di tre. Gli obiettivi generali del laboratorio sono stati raggiunti, in particolare per quanto riguarda la creazione di un clima piacevole e sereno tra i ragazzi partecipanti, gli istruttori e i famigliari. Proprio grazie a questo clima sereno e accogliente, i momenti di tensione durante l’anno sono stati assolutamente limitati, e anche quando sono accaduti, il gruppo operativo è sempre stato in grado di gestire la situazione che si presentava. Tutti i partecipanti hanno sempre espresso nel corso dell'anno piena soddisfazione dall'attività svolta, esprimendo un benessere che riportavano poi anche in ambiente famigliare e lavorativo. Alcuni obiettivi specifici del progetto possono essere così descritti: creare sempre più una relazione positiva dei partecipanti con il pallone e con gli altri attrezzi sportivi; favorire il corretto movimento posturale, favorire il gioco di squadra, mantenere e migliorare la tecnica della pallacanestro. Numero e frequenza dei partecipanti: 11, 1 volta a settimana per l’allenamento Numero degli “incontri aperti” : 0 (si svolgono a fine Laboratorio) Numero di incontri di verifica e coordinamento fra le varie realtà coinvolte e valutazione delle famiglie e/o dei ragazzi coinvolti: 3 Numero di Redazioni/Organizzazioni a cui è stata data comunicazione dell’attività intrapresa e/o delle sue iniziative (Redazioni notiziari comunali, siti web, mondo del volontariato e non): Sito web e newsletter dell’ Associazione, del Comune di Castel Maggiore, Formica Alata (VolaBo), Giornalino delle Buone Idee e Notiziario Società Sportiva Progresso Happy Basket. Il Laboratorio viene inoltre segnalato ad inizio attività alle altre realtà Associative di Bologna e Provincia con cui Idee ed Esperienze collabora anche indirettamente. 473 ________________________________________ Area Disabili ____________________________________________ ATTIVITÀ PER IL “DOPO DI NOI” CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO PIANURA EST SPORTELLO D’INFORMAZIONE GIURIDICA - FONDAZIONE DOPO DI NOI BOLOGNA ONLUS Lo “Sportello di informazione giuridica” è un servizio rivolto alle persone disabili e alle loro famiglie (eventualmente anche agli operatori dei servizi). Il progetto, attivo dall’autunno 2008, prevede la realizzazione di incontri nella giornata di venerdì su appuntamento, presso: lo Sportello Sociale del Comune di San Giorgio di Piano; la sede della Fondazione “Le Chiavi di Casa” di Granarolo dell’Emilia; Su richiesta anche presso la sede della Fondazione Dopo di Noi Bologna o il domicilio del richiedente (solo se impossibilitato a muoversi). Gli incontri sono tenuti da un ‘tecnico’ di area sociale e da un consulente legale della Fondazione. L’unione di una professionalità giuridica e di una sociale consente un approccio ‘trasversale’, in grado di aiutare il richiedente a definire meglio i propri interrogativi, che solitamente spaziano su aree diverse. Nell’anno 2012 non ci sono state richieste di accesso allo sportello. Nell’anno 2012 è stato realizzato un corso di formazione dal titolo “Diventare amministratore di sostegno” rivolto ai cittadini e volontari per promuovere e valorizzare l’istituto dell’Amministrazione di Sostegno e incentivare le disponibilità dei cittadini a svolgere tale incarico volontario. Il corso è stato preceduto da due incontri pubblici sul territorio, sul tema dell’amministrazione di sostegno presso il Comune di San Giorgio di Piano (27 marzo 2012) e a Budrio (3 aprile 2012) ai quali hanno partecipato circa 40 persone. Il Corso “Diventare Amministratore di Sostegno” si è tenuto a San Pietro in Casale dal 2 maggio al 13 giugno 2013 e ha visto un ottimo riscontro: 57 gli iscritti che hanno partecipato con assiduità alle 7 unità previste. Di questi ben 14 persone hanno offerto la propria disponibilità al Giudice Tutelare di Bologna per ad assumere incarichi. Per loro è stato organizzato un ottavo incontro dopo quelli previsti dal corso, per definire meglio la propria disponibilità ed uno specifico incontro con il Giudice Tutelare presso il Tribunale di Bologna. ARTE E SALUTE MENTALE - TEATRO DI PROSA, TEATRO RAGAZZI, BURATTINI CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA – DSM DISTRETTO PIANURA EST L’Associazione Arte e Salute Onlus nel corso del 2012 ha consolidato i rapporti stabiliti nei suoi 12 anni di attività e ne ha sviluppati altri di nuovi che con il tempo potranno essere strumento per la realizzazione di ulteriori progetti artistici, culturali e di comunicazione. È in fase di programmazione la calendarizzazione di Spettacoli di burattini in baracca, delle Letture Animate e dei Laboratori per le Scuole che verranno realizzati dall’Associazione Arte e Salute ONLUS in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl Bologna. I.E.S.A. (INSERIMENTO ETEROFAMILIARE SUPPORTATO DI ADULTI SOFFERENTI DI DISTURBI PSICHICI) CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA – DSM DISTRETTO PIANURA EST È un progetto innovativo attivato dal maggio 2009 rivolto a pazienti psichiatrici in carico ai C.S.M. del DSM- DP dell’AUSL di Bologna con l’obiettivo di favorire l’autonomia di vita degli utenti ed è tutt’oggi parte integrante dell’offerta riabilitativa del DSM-DP. 474 ________________________________________ Area Disabili ____________________________________________ In questa fase è previsto l’impegno di 10 operatori del DSM-DP, con diversa professionalità (educatori professionali, infermieri, medico psichiatra) distaccati per una giornata settimanale un volontario Auser e una psicologa clinica da settembre 2012 con una borsa di studio dell’AUSl Bologna. Il Progetto IESA è rivolto a tutto il territorio dell’Ausl e si articola in più aspetti: reperimento e selezione famiglie ospitanti, selezione candidati ospiti in collaborazione con i CSM invianti, abbinamento ospitanti-ospiti, supporto costante alle convivenze, raccordo in itinere con i CSM invianti, etc.. Inoltre il progetto IESA è sede di tirocinio per alcuni corsi di laurea per le figure degli educatori professionali, infermieri e psicologi clinici. A tutt’oggi sono state attivate n.18 convivenze delle quali n. 11 ancora in corso (n.5 part time e n.6 full time). Nel Distretto Pianura Est sono presenti n. 4 ospitanti abilitati e n. 4 convivenze IESA, di cui: 3 concluse e 1 attiva. I contatti attivati per il reperimento di famiglie ospitanti sono 1273 e le famiglie abilitate, cioè ritenute adeguate per avviare una convivenza con un utente psichiatrico sono n. 61. Il lavoro di promozione della cultura dell’Inserimento Eterofamiliare e ricerca di famiglie disponibili all’ospitalità è costante; diverse sono state le iniziative di promozione realizzate dagli operatori del gruppo IESA. PROGETTO DI UTILIZZO DELLE TERAPIE ESPRESSIVE: ARTE TERAPIA E DANZA MOVIMENTO TERAPTIA CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DSM DISTRETTO PIANURA EST L’utilizzo in modo strutturato delle terapie espressive nel Dipartimento Salute Mentale Area Nord è presente sin dal 2003. Ad oggi sono impegnati nella gestione dei gruppi e nelle attività individuali un medico psichiatra del CSM di San Giorgio di Piano, un’Educatrice professionale e un’arte terapeuta a contratto libero professionale. Gli obiettivi principali sono: il supporto, mediante l’utilizzo delle terapie espressive, ai progetti terapeutico riabilitativi individuali predisposti dai moduli del CSM invianti; lo sviluppo, attraverso il lavoro nel gruppo, della solidarietà e della condivisione. I risultati raggiunti: le attività di danza e movimento terapia sono tenute con frequenza settimanale presso la palestra Comunale del Comune di San Giorgio di Piano; il gruppo dei partecipanti si è nel tempo consolidato e ampliato sino ad un totale di 15 pazienti; sono stati attivati alcuni percorsi individuali. 475 476 477 478 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ PROGRAMMA PROVINCIALE DENOMINAZIONE INTERVENTO Integrazione sociale e lavorativa delle persone con disabilità In continuità con l’anno precedente X Di nuova attivazione Soggetto capofila dell’intervento PROVINCIA di BOLOGNA Servizio politiche sociali e per la salute Responsabile dell’intervento: (nominativo e recapiti) Simona Ferlini Servizio politiche sociali e per la salute – Ufficio di Supporto CTSS di Bologna 0516599237 [email protected] Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto capofila e/o responsabile dell’intervento) Istituzioni/attori sociali coinvolti (per ciascuno precisare tipologia e denominazione) Provincia di Bologna Comuni della provincia di Bologna Azienda USL di BOLOGNA Azienda USL di Imola ASP Seneca ASC Insieme ASP Circondario Imolese N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità e possibilità di indicare specifici target di popolazione destinatari dell’intervento) Persone giovani e adulte con disabilita’ fisica, intellettiva o psichica in carico ai servizi territoriali Ambito territoriale di realizzazione Provincia di Bologna Obiettivi dell’intervento (precisando eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azioni previste • Attivare e sostenere, con risorse del Fondo Regionale Disabili, progetti di transizione e supporto lavorativo per persone con disabilità iscritte negli elenchi della L. 68/99 nella provincia di Bologna e in carico ai servizi territoriali (DSMDP, e Servizi socio-sanitari di sostengo all’Handicap Adulto); • Attivare e sostenere, con risorse del Fondo Regionale Disabili ed in continuità con le esperienze degli anni precedenti il Progetto quadro provinciale: esperienze orientative e formative rivolte ad adolescenti e giovani con disabilità di eta’ compresa tra i 16 e i 22 anni” , certificati ai sensi della L.104//92, frequentanti le scuole secondarie di 2°grado o già nella fase di transizione dalla scuola al lavoro (: Percorsi Integrati in Alternanza tra Formazione, Scuola e Territorio (PIAFST), e Percorsi di Formazione in situazione). • Sottoscrizione del protocollo d’intesa; • Utilizzo condiviso secondo quanto previsto dal Protocollo di quota parte delle risorse del Fondo Regionale Disabili assegnate alla Provincia di Bologna per il biennio 2012-2013; 479 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ • Monitoraggio delle attività realizzate nei territori e confronto con le associazioni dei disabili; • Raccordo con il gruppo di lavoro sui Tirocini Formativi, coordinato dall'Azienda Usl di Bologna. Ambito territoriale di realizzazione: Provinciale X specificare: Distrettuale specificare: Altro specificare: Effetti attesi e indicatori di monitoraggio/valutazione Piano finanziario: Numero di soggetti che sottoscrivono il protocollo Numero di percorsi attivati Numero di persone inserite nei percorsi Quota … Quota … Eventuale (Comune, (Comune, quota di altri Costo totale Regione, Regione, previsto soggetti da ASL, ASL, specificare Provincia Provincia … …) …) 480 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ PROGRAMMA PROVINCIALE DENOMINAZIONE INTERVENTO Benessere e salute mentale In continuità con l’anno precedente Di nuova attivazione Soggetto capofila dell’intervento Provincia di Bologna Responsabile dell’intervento: (nominativo e recapiti) Anna Del Mugnaio - Direttrice Istituzione 051/5288511 Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto capofila e/o responsabile dell’intervento) Fondazione Dopo di Noi, Centro Servizi Volontariato Volabo, Unasam Tribunale di Bologna Istituzioni/attori sociali coinvolti (per Università di Bologna ciascuno precisare tipologia e Dipartimento di salute mentale denominazione) Associazioni ed organizzazioni del terzo settore Distretti Operatori N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità Familiari utenti e categorie svantaggiate e possibilità di indicare specifici target di Associazioni e organizzazioni di volontariato popolazione destinatari dell’intervento) Cittadinanza • Attuare azioni ed interventi di sensibilizzazioni sui temi della salute mentale; • Sviluppare interventi volti a contrastare lo stigma Obiettivi dell’intervento (precisando ed il pregiudizio e a promuovere l'inclusione eventuali integrazioni con altre aree sociale di persone in situazioni di grave svantaggio d’intervento) • Promuovere l'incontro ed il confronto fra operatori, utenti e volontariato • Conservare il patrimonio storico archivistico della psichiatria provinciale bolognese Progetto "Teatro e salute mentale" • Consolidamento progetto “Teatro e salute mentale” a valenza regionale • Realizzazione di un seminario sul valore culturale oltre che terapeutico del teatro nel campo della salute mentale • Mantenimento del sito, come cartellone delle iniziative a livello regionale • Monitoraggio delle attività in raccordo con i dipartimenti di salute mentale della Regione Azione/i previste (descrizione delle Emilia Romagna principali attività che compongono • Formazione: estensione percorso sulla valutazione l’intervento) • Partecipazione ad eventi pubblici (Festival del diritto, festival della filosofia, festival Internazionale, ecc.) • Potenziamento della rete delle associazioni e delle organizzazioni di volontariato • Presentazione del progetto europeo “Il festival del Mediterraneo” 481 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Valorizzazione archivi: • Progetto “RISME”: implementazione di nuove schede monografiche • Progetto “La memoria “fuori” dagli Archivi! -Gli archivi degli ospedali psichiatrici della Provincia di Bologna” (v. scheda di progetto specifica) Progetto "Sostengo!" • Consolidamento sportello di supporto e consulenza ai familiari ed agli utenti, • Ampliamento dell'attività di informazione e sensibilizzazione alla cittadinanza di altri distretti, attività di formazione agli ADS; • Mappatura dei soggetti istituzionali e non potenzialmente interessati alla diffusione dell'amministrazione di sostegno; • Istituzione dell'elenco degli amministratori di sostegno • Approvazione del regolamento per la gestione dell'elenco degli amministratori di sostegno Rapporto con le associazioni attive nel settore • Sviluppo della biblioteca come luogo di incontro e di documentazione sui temi della salute mentale per le associazioni • Mantenimento e potenziamento del sito sulle attività culturali, ricreative e sociali rivolti a promuovere l'inclusione sociale degli utenti • Realizzazione di iniziative pubbliche di sensibilizzazione sui temi della salute mentale e dell'inclusione sociale • Attività di supporto e formazione alle Associazioni attive nel campo della salute mentale in collaborazione con il Centro Servizi di Volontariato Volabo. Ambito territoriale di realizzazione: Provinciale specificare: Distrettuale specificare: Altro specificare: 3 dipendenti di qualifica amministrativa Istituzione Risorse umane che si prevede di impiegare: Gian Franco Minguzzi numero e qualifica degli operatori 1 psicologo collaboratore di Unasam Ente di Appartenenza 2 figure tecniche Centro Servizi del volontariato 2 medici psichiatri dipendenti azienda USL Bo progetto Sostengo!: Numero di consulenze ai familiari Corsi di formazione Effetti attesi e indicatori di Progetto RISME: monitoraggio/valutazione Implementazione di due monografie Progetto Teatro e Salute mentale Realizzazione del seminario 35.000 Piano finanziario: fondo indistinto 482 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ PROGETTO SOVRAZONALE Denominazione: Servizi a valenza sovradistrettuale o provinciale Il Piano regionale sociale e sanitario e l'Atto di indirizzo e coordinamento provinciale 2009-2011 hanno posto nel Distretto il punto centrale della programmazione e della gestione degli interventi e hanno contestualmente introdotto l'esigenza di realizzare accordi sovraterritoriali per interventi o servizi di particolare specializzazione o che potevano ottimizzare costi e risorse. Negli anni si sono consolidati e rafforzati progetti di bacino sovra-zonale che erano già attivi ma che hanno trovato nella pianificazione zonale il preciso riferimento (Centro di contrasto all'abuso e al maltrattamento) e sono stati realizzati nuovi interventi (CAAD, PRIS). Pur nella diversità degli obiettivi e dell'utenza cui sono rivolti, hanno un elemento comune che li diversifica da altri progetti: si tratta infatti di veri e propri Servizi nei quali un ente capofila gestisce, a nome e in accordo con gli altri, una funzione o interventi che sarebbero con maggiori costi e minore efficacia realizzabili nei singoli territori. Si tratta quindi di azioni di particolare rilievo, accomunate da un medesimo obiettivo di specializzazione/ottimizzazione dell'intervento, che danno conto della capacità dei territori di lavorare in rete e di assumere (o delegare) funzioni con reciproca responsabilità. Adattamento domestico. Integrazione dei servizi e degli interventi territoriali: gestione del servizio CAAD (CAAD - Centro provinciale per l'adattamento dell'ambiente domestico disabili – anziani) anno 2013 Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Provincia di Bologna Simona Ferlini Ufficio di supporto della Conferenza territoriale sociale e sanitaria di Bologna 0516599237 [email protected] • Cittadini disabili e loro famiglie; • Cittadini anziani e loro famiglie; • Operatori dei servizi territoriali impegnati nell’ambito anziani e disabili; • Funzionari e tecnici dei Comuni impegnati nell’ambito dell’edilizia; • Soggetti del terzo settore attivi nell’ambito anziani e disabili; • Soggetti pubblici e privati impegnati nell’ambito della qualità dell’abitare; • Figure professionali e loro organizzazioni di rappresentanza impegnate negli ambiti di cui al Servizio. Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Progetto in continuità Ambito territoriale di realizzazione Provincia di Bologna Istituzioni/attori sociali coinvolti Distretto Città di Bologna Ufficio di supporto CTSS Bologna Comune di Bologna Settore sociale Comuni della Provincia di Bologna UDP dei Distretti Ausilioteca AIAS onlus (gestione settore consulenze 483 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ tecniche) Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azioni previste In continuità con il 2012: consolidare, qualificare e sviluppare le attività relative all'adattamento domestico nei Distretti della provincia, con particolare riferimento al CAAD. In particolare: • Prosecuzione delle attività organizzative di decentramento distrettuale del servizio; • Attivazione di modalità organizzative che favoriscano l'integrazione tra l'equipe di consulenza del Servizio e le risorse operanti dei Distretti nell'ambito dell' AD; • Sviluppo della collaborazione ai sensi del “regolamento aziendale” già approvato dalla CTSS relativo ai progetti di adattamento domestico da realizzarsi nell’ambito del FRNA. Nel 2013-14: sviluppare e rafforzare il lavoro di coordinamento, indirizzo e verifica a livello provinciale. In particolare: • Garantire coerenza ed equità nella programmazione e nella gestione dei diversi fondi per l’AD rilanciando le attività dell’apposito gruppo di lavoro della CTSS; • Promuovere il ruolo di committenza degli attori pubblici locali in materia di AD anche attraverso la partecipazione a tavoli regionali; • Verificare il grado raggiungimento al 2013 degli obiettivi di decentramento e integrazione sopra descritti in vista della definizione della nuova convenzione per il CAAD; • Ricomporre il quadro dei servizi e dei finanziamenti per l’adattamento domestico nella Provincia. AZIONI PREVISTE, STRUMENTI, METODOLOGIA DI GESTIONE Gestione del servizio per le funzioni di sportello informativo e consulenza modulando gli interventi sia in maniera standard per tutto il territorio provinciale sia in maniera mirata rispetto alle singole esigenze Distrettuali; Attività di pianificazione e coordinamento/monitoraggio periodico delle attività svolte dal Distretto città di Bologna con il soggetto gestore e nell'ambito del Gruppo di lavoro specifico sull'AD della CTSS; Implementazione del sistema informativo CAAD predisposto dalla Regione e assolvere ai relativi obblighi informativi; In prospettiva, per il 2013-2014, prevedere l’elaborazione, a partire da tale sistema informativo, di un sistema informativo specifico per monitorare e coordinare il complesso degli interventi di Adattamento Domestico e degli 484 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ interventi connessi (protesica, ausili …,) anche attraverso il collegamento con il sistema GARSIA. INFORMAZIONE COMUNICAZIONE Ristrutturazione delle modalità informative sull’AD tenuto conto della distrettualizzazione del servizio e della necessaria integrazione con la rete degli sportelli sociali; Produzione di una mailing list di collegamento per scambio informazioni e documenti tra i soggetti coinvolti come referenti nella rete CAAD del territorio bolognese; Gestione delle pagine del CAAD Bologna nel sito della rete regionale dei CAAD; Produzione di comunicati stampa sulle attività del CAAD e di articoli per riviste specializzate. RAPPORTI CON IL TERRITORIO E CONSULENZA (ai servizi, agli operatori, ai cittadini) Mappatura e ricomposizione degli interventi che concorrono all’adattamento domestico nei suoi diversi aspetti, e sono erogati e gestiti da enti diversi e sulla base di fonti di finanziamento diverse: DGR 1204/11 (ex. LN 13/89) L.R. 29/97 art. 10; protesica Az.USL; DGR 1206/07 all. 5, altro (es. microcredito, …) Consolidamento della gestione del servizio affidato al distretto città di Bologna con valenza sovradistrettuale (aziendale). Consolidamento della organizzazione distrettuale del servizio che prevede la presenza per ½ volte al mese della equipe multidisciplinare del CAAD, per le attività di consulenza, di informazione, di formazione, presso la sede dei vari distretti integrata con i locali servizi di carattere sociosanitario dedicati all’area degli anziani e dei disabili secondo quanto indicato dai diversi “profili di attività” previsti territorialmente Piano finanziario FORMAZIONE (in collaborazione con CRA e CRIBA) Progettare e realizzare iniziative di formazione e aggiornamento, dirette: • Ai tecnici delle amministrazioni comunali impegnati nell’ambito della edilizia e gli artigiani installatori; • Ad operatori dell’area sociosanitaria; • Ad operatori degli Sportelli sociali. Costo totale previsto Quota Eventual Distretti del territorio Ausl regiona e quota Bologna le nazionale Città di Bologna 485 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Indicatori per il monitoraggio/valutazione € 80.456,70 Casalecchio di Reno € 24.031,50 San Lazzaro di Savena € 16.743,30 Pianura est € 33.518,20 Pianura ovest € 15.997,70 Porretta Terme € 14.252,60 Totale € 185.000,00 a valere sul riparto FRNA 2012 a questo totale va aggiunta la quota di Imola (Ausl Imola) corrispondente a euro 26.112,00 per un totale generale sull'intero territorio provinciale di euro 211.112,00 • Valori quali-quantitativi di utenza e prestazioni di sportello informativo; • Valori quali-quantitativi di utenza e prestazioni di consulenze tecniche; • Diffusione strumenti informativi specifici e riscontri delle attività di comunicazione; • Distribuzione dell’utenza complessiva nel territorio provinciale; • Feedback da enti e realtà coinvolte in collaborazioni, sia di ambito sanitario che sociale ed edilizio. 486 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ PROGETTO SOVRAZONALE Progetto di miglioramento della qualità dei servizi socio-sanitari per anziani e disabili Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Azienda USL di Bologna Dipartimento Attività Socio-Sanitarie Azienda Usl di Bologna: • Monica Minelli telef. 051 6584871 • Rosangela Ciarrocchi Servizi residenziali e semiresidenziali per anziani e per disabili accreditati con l’Azienda Usl di Bologna Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Percorso pluriennale iniziato nel 2003 e tuttora in corso. Ambito territoriale di realizzazione Comuni dei Distretti dell’Azienda USL di Bologna. Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azioni previste Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Dipartimenti e Unità Operative diverse dell’Azienda USL di Bologna, Enti Locali, CTSS, Enti Gestori pubblici e privati dei servizi per anziani e disabili accreditati Valutazione della qualità; Monitoraggio dei servizi offerti alla persona nei servizi accreditati per disabili ed anziani; Incentivazione al superamento delle criticità e miglioramento continuo della qualità dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari offerti; Accompagnamento degli Enti Gestori verso l’acquisizione dei requisiti dell’accreditamento definitivo. In sintesi: • Tavoli di lavoro con il coinvolgimento di professionisti delle diverse realtà pubbliche e private coinvolte; • Emanazioni di documenti (linee guida, atti di indirizzo procedure etc); • Elaborazione di set d’indicatori con rilevazione annuale; • Elaborazione percorso soddisfazione percepita e rilevazione annuale; • Percorsi di formazione, workshop specifici, incontro collettivi di aggiornamento; • Percorsi di Audit su tematiche specifiche. Costo totale Quota Quota nazionale previsto regionale / / / Per ogni fase del percorso sono stati individuati momenti e strumenti specifici di monitoraggio degli obiettivi previsti e valutazione dei risultati. Report specifici vengono prodotti annualmente 487 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 71 INTERVENTO/PROGETTO ASSEGNI DI CURA DISABILI ADULTI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08. Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare attenzione alle condizioni di gravità. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Unità Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Unità dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti DESTINATARI Cittadini in situazione di handicap grave che presentano una grave compromissione delle funzioni cognitive o totale dipendenza fisica – il nucleo si fa carico direttamente o attraverso collaborazioni con altri, di garantire le prestazioni previste dal programma assistenziale personalizzato a domicilio 488 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2003 OBIETTIVI DEL PROGETTO Si da continuità al progetto avviato con delibera di Giunta regionale n. 1122/02 “Direttiva per la promozione di progetti personalizzati finalizzati a favorire le condizioni di domiciliarità e le opportunità di vita indipendente dei cittadini in situazione di handicap grave”. Mira a favorire la permanenza nel proprio contesto di vita dei cittadini disabili in situazione di gravità. Si tratta di un contributo economico a sostegno dell’accoglienza e del lavoro di cura svolto dalle famiglie o da altri caregivers che assistono il disabile, al fine di evitare, o posticipare il più a lungo possibile, il ricorso ai servizi residenziali. Il contributo è alternativo solo al ricovero in strutture residenziali ed integra e non sostituisce l’accesso alle altre opportunità della rete dei servizi disponibili sul territorio ed indicati nei Piani di Zona. AZIONI PREVISTE Dare continuità e consolidare le modalità di accesso alla rete dei servizi del cittadino disabile attraverso il sistema informatizzato (GARSIA) che prevede la Segnalazione di “situazione di bisogno” presso lo sportello sociale per l’accesso alla rete complessiva dei servizi. È già in applicazione il regolamento unico aziendale e i relativi criteri operativi. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Integrazione con il sistema dell’offerta dei Servizi di Assistenza Domiciliare dei Comuni ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto Pianura Est RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Per l’Area Disabili: 3Assistenti sociali e 5 educatori professionali dell’USSI Disabili dell’AUSL RISULTATI ATTESI Prevenire una precoce istituzionalizzazione del disabile Ampliare l’attuazione di progetti di vita indipendente INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • n° progetti attivati n° utenti coinvolti 489 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 283.966,50 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 273.966,50 • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 10.000,00 • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 490 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 72 INTERVENTO/PROGETTO SOSTEGNO DOMICILIARITÀ INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08. Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare attenzione alle condizioni di gravità. Completare la messa in rete di diverse tipologie di interventi (interventi residenziali di sollievo, sostegni ai care-givers, assistenza domiciliare). SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Unità Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Unità dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti DESTINATARI Cittadini disabili adulti 491 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dall’anno 2008 OBIETTIVI DEL PROGETTO Assicurare alle persone in situazione di particolare gravità interventi di assistenza domiciliare individuale, svolta da personale assistenziale nei diversi ambiti di vita domestica con l’obiettivo di sostenere la persona disabile ed i caregivers. AZIONI PREVISTE Continuità dei progetti avviati EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE 3 Assistenti sociali, 5 Educatori Professionali RISULTATI ATTESI Rispondere ai bisogni rilevati INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • n° progetti di assistenza domiciliare attivati n° utenti coinvolti PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 28.000,00 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 28.000,00 • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 492 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 73 INTERVENTO/PROGETTO PROGETTO DI SOLLIEVO INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Completare la messa in rete di diverse tipologie di interventi (interventi residenziali di sollievo, sostegni ai care-givers, assistenza domiciliare). Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Unità dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti DESTINATARI Disabili Adulti con disabilità medio, medio grave e grave SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2008 493 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ OBIETTIVI DEL PROGETTO Potenziare il sostegno alla domiciliarità rivolto alle famiglie attraverso la realizzazione di progetti di sollievo che prevedono l’accoglienza temporanea delle persone disabili in servizi residenziali e semiresidenziali. L’obiettivo è consentire ai familiari un momento di riposo dall’intenso “lavoro” di cura e di assistenza del proprio congiunto disabile e posticipare così nel tempo la richiesta di allontanamenti definitivi. Il progetto di sollievo comprende anche la messa in campo di interventi di "avvicinamento alla residenzialità" in una prospettiva futura di distacco dal nucleo familiare. E’ possibile sperimentare brevi progetti di residenzialità che consentono al disabile e alla sua famiglia un graduale percorso di separazione verso l’autonomia. Ci si muove nell’ottica del “dopo di noi durante noi” all’interno della quale l’autonomia residenziale è pensata come il risultato di un processo di crescita preparato e realizzato per tempo e con risorse e sostegni adeguati. AZIONI PREVISTE Individuare strutture residenziali e semiresidenziali, possibilmente del territorio, per l’attuazione dei percorsi di sollievo. Programmazione sulla base delle esigenze degli interventi da realizzare nell’anno. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI U.S.S.I Disabili Adulti Azienda Usl - Distretto Pianura Est, Strutture residenziali e semiresidenziali del territorio RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE 3 Assistenti sociali, 5 educatori professionale dell’USSI Disabili Adulti dell’AUSL RISULTATI ATTESI Realizzazione progetti programmati INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • n° progetti di sollievo attivati; n° progetti programmati PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 100.000,00 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 61.477,47 • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 38.522,53 494 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 58 INTERVENTO/PROGETTO SAD - DIMISSIONI PROTETTE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Strutturare i servizi rivolti alla tutela della domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Distretto Pianura Est – Unità Attività Socio Sanitarie - USSI Anziani AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Rita Tinti Responsabile Unità Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti DESTINATARI Cittadini in dimissione da reparti ospedalieri che rientrano al domicilio SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 495 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ OBIETTIVI DEL PROGETTO Garantire la continuità assistenziale nell’ambito della definizione dei progetti di intervento integrati al domicilio. Il progetto che si è ormai consolidato nell’ambito dei processi operativi si è strutturato quale valido strumento nell’ambito della rete dedicata alla domiciliarità in quanto permette di supportare le famiglie nella tutela dei cittadini non autosufficienti inseriti nei percorsi di dimissioni protette per i primi trenta giorni gratuiti. AZIONI PREVISTE Garanzia del sistema di offerta della Rete dei Servizi di “Assistenza Domiciliare” da attivarsi immediatamente alla dimissione dal presidio ospedaliero o da percorso residenziale sociosanitario temporaneo. Garantire la continuità dell’assistenza tra ospedale e territorio attraverso la riorganizzazione delle cure intermedie e il consolidamento delle Centrali di Continuità Ospedale-Territorio EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est, reparti ospedalieri RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori Unità Attività Socio Sanitari Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti Sociali dei Comuni Responsabili del Caso RISULTATI ATTESI Attivazione di percorsi di tutela della domiciliarità INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N° segnalazioni pervenute dall’ospedale N° progetti attivati PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE (V. AREA ANZIANI) 496 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 74 INTERVENTO/PROGETTO ASSDI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08. Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per anziani e disabili e per le loro famiglie con particolare attenzione alle condizioni di gravità. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Unità Attività Socio Sanitarie - Ussi Anziani Ussi Disabili Adulti AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Rita Tinti - Responsabile Unità Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani DESTINATARI Cittadini valutati non autosufficienti assistiti al domicilio. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 497 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ OBIETTIVI DEL PROGETTO L’Assistenza socio/sanitaria domiciliare integrata (ASSDI) si configura come una risposta ai bisogni socio/assistenziali, socio/sanitari e sanitari espressi sul territorio da persone non autosufficienti. L’assistenza domiciliare risponde a bisogni che possono essere di carattere temporaneo o protratto nel tempo e può prevedere una risposta integrata di tipo socio/assistenziale e sanitario. Al fine di garantire la risposta più appropriata, l’èquipe multiprofessionale (UVG) predispone nell’ambito del progetto di vita e di cure, un piano assistenziale individualizzato integrato, volto a promuovere e mantenere la persona non autosufficiente nel proprio contesto di vita, favorendo la permanenza al domicilio, ritardando l’inserimento in struttura residenziale ed evitando il ricovero inappropriato in ospedale. In particolare per le persone non autosufficienti e per il loro nucleo familiare il servizio di assistenza domiciliare: • favorisce il mantenimento a domicilio; • garantisce assistenza in modo continuativo, limitata od estesa nel tempo; • favorisce il recupero e/o il mantenimento delle capacità residue di autonomia e relazionali; • supporta i familiari e sostiene l’acquisizione di competenze per un’autonomia di intervento; • persegue la migliore qualità della vita possibile per le persone non autosufficienti ed i loro familiari; • evita il ricovero inappropriato in ospedale, evita o ritarda il ricovero in struttura residenziale. Tali obiettivi sono perseguiti attraverso l’erogazione di diverse tipologie di prestazioni, fornite in modo integrato tra professionisti e discipline differenti ed assicurando comunque il coordinamento e l’integrazione organizzativa tra Comuni ed Ausl. È operativo in ambito distrettuale il sistema informativo di back office SosiA. Il Progetto prevede il collegamento telematico tra i Comuni del Distretto, le due ASP, ed il Distretto Pianura Est per l’articolazione informatizzata della Cartella Domiciliare Integrata e la definizione di un sistema di monitoraggio e rendicontazione automatizzato relativo all’attività ed ai costi sostenuti nell’ambito del FRNA . AZIONI PREVISTE • • • • Articolazione dei vari interventi attraverso la formulazione di un Progetto Assistenziale Individualizzato Informatizzazione della cartella socio sanitaria integrata/ADI Ampliamento del Servizio di Assistenza Domiciliare in orario pomeridiano in ottemperanza al DGR 1206/07 Applicazione del Regolamento Aziendale “Assistenza Socio-Sanitari Domiciliare Integrata “ approvato con delibera n 255 del 23/12/2008 EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti Sociali dei Comuni Responsabili del Caso 498 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ RISULTATI ATTESI Attivazione di percorsi di tutela delle persone non autosufficienti nell’ambito del loro contesto di vita INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N° progetti attivati N° utenti coinvolti PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 81.366,00 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 60.366,00 • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 21.000,00 • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 499 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 75 INTERVENTO/PROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE GRAVI/GRAVISSIMI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08. Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare attenzione alle condizioni di gravità. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Distretto Pianura Est - Unità attività Socio Sanitarie - USSI Disabili Adulti AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Unità dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti DESTINATARI • • Cittadini costretti al domicilio con gravissima disabilità (BARTHEL come da 2068) Cittadini di età <65 aa. costretti al domicilio con grave disabilità (BARTHEL superiore a 60) e presenza di nucleo familiare fragile (valutato con apposita scheda sociale). 500 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 2009 OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto prevede la realizzazione di interventi di assistenza domiciliare di base attraverso operatori qualificati con specifiche competenze e preparazione, in particolare nell’ambito dell’igiene personale, dei trasferimenti letto-carrozzina, delle mobilizzazioni articolari. Obiettivi specifici: • contribuire al mantenimento del cittadino disabile al proprio domicilio • rinforzare le indicazioni riabilitative supportando/sollevando il care giver familiare • sostenere l’accettazione di una avvenuta stabilizzazione • tenere monitorata la disabilità strutturata e la situazione abitativa-familiare dell’utente. AZIONI PREVISTE • • • individuazione delle persone disabili che rispondono ai criteri indicati definizione degli obiettivi specifici dell’intervento predisposizione del Piano Assistenziale da rivalutare periodicamente EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Unità Socio Sanitaria Integrata Disabili Adulti – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – UOC Medicina Riabilitativa Azienda Usl - ASP Donini Damiani e ASP Ramponi Galuppi RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Disabili Adulti – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Fisioterapisti UOC Medicina Riabilitativa – Operatori OSS/ADB ASP Donini Damiani e ASP Ramponi Galuppi RISULTATI ATTESI Garantire alle persone con livelli di elevata non autosufficienza progetti di domiciliarità Sostegno alla famiglia nell’affrontare un impegno assistenziale elevato INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N° progetti attivati PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 12..079,00 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) 501 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ • • • • • • risorse regionali (altri fondi) FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 8.579,00 FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 3.500,00 Fondo Sanitario Regionale risorse da altri soggetti (specificare) 502 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 76 INTERVENTO/PROGETTO RESIDENZIALE DGR 2068/04 INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Garantire, alle persone con disabilità, la conoscenza e l’accessibilità delle opportunità e dei servizi disponibili. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Unità Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Unità dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est Bruno Alberghini - Responsabile USSI Disabili Adulti DESTINATARI Cittadini con disabilità gravissima acquisita, conseguenti a patologie/deficit che si manifestano in età adulta derivanti da varie cause (traumi, malattie cronico degenerative…) dalle quali deriva una grave dipendenza nel compiere le normali attività della vita quotidiana, fino a raggiungere situazioni di totale non autosufficienza e/o di minima coscienza. 503 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dall’anno 2005 OBIETTIVI DEL PROGETTO Assicurare alle persone con disabilità gravissime la permanenza in strutture residenziali qualora le menomazioni presenti non siano compatibili con un’assistenza a domicilio, o per l’assenza di una situazione familiare, personale o ambientale tale da consentire il ritorno a casa Tali soluzioni sono attivate anche per ricoveri temporanei di sollievo per i familiari conviventi. AZIONI PREVISTE Continuità dei progetti residenziali avviati Individuazione e modulazione dell’offerta di strutture e nuclei residenziali specializzati EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Unità di Valutazione Multidimensionale delle Gravissime Disabilità Acquisite (UVM GRAD) 3 Assistenti sociali RISULTATI ATTESI Rispondere ai bisogni rilevati INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • n° progetti residenziali attivati n° utenti coinvolti PIANO FINANZIARIO € 469.777,68 PREVISIONE DI SPESA TOTALE di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 188.899,68 • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 22.500,00 • Fondo Sanitario Regionale - € 258.378,00 • risorse da altri soggetti (specificare) 504 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 77 INTERVENTO/PROGETTO EDUCATIVA A DOMICILIO INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare attenzione alle condizioni di gravità. Completare la messa in rete di diverse tipologie di interventi (interventi residenziali di sollievo, sostegni ai care-givers, assistenza domiciliare). SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Unità Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Unità dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti DESTINATARI Disabili adulti 18/64 anni in situazione di medio/medio grave e grave disabilità SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 505 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ OBIETTIVI DEL PROGETTO Assicurare alle persone con disabilità medio/grave e grave interventi di sostegno educativo individuale o di gruppo, svolti dall'Educatore Professionale nei diversi contesti sia domiciliari che territoriali, con l’obiettivo di sostenere nelle diverse attività domestiche e sociali la persona disabile ed i caregivers. AZIONI PREVISTE • • • • Rilevazione del bisogno Programmazione annuale degli interventi Monitoraggio e continuità dei progetti in essere Valutazione e predisposizione di nuovi progetti compatibilmente alle risorse date EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Cooperative sociali, associazioni, ASP RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE 3 Assistenti sociali e 5 educatori professionali dell’USSI Disabili dell’AUSL RISULTATI ATTESI Rispondere ai bisogni rilevati INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Nr. progetti attivati Nr. disabili coinvolti PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 117.751,59 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 117.751,59 • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 506 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 78 INTERVENTO/PROGETTO CONTRIBUTI A SOSTEGNO DELLA DOMICILIARITÀ INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per persone con disabilità fisicia e/o psichica. Completare la messa in rete di diverse tipologie di interventi (interventi residenziali di sollievo, sostegni ai care-givers, assistenza domiciliare). SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Unità Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Unità dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti DESTINATARI Cittadini adulti con disabilità fisica e/o psichica SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dall’anno 2008 507 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ OBIETTIVI DEL PROGETTO Sostenere la domiciliarità delle persone con disabilità fisica e/o psichica con contributi alla famiglia per interventi di assistenza domiciliare individuale, svolta da personale assistenziale nei diversi ambiti di vita domestica con l’obiettivo di sostenere la persona disabile ed i caregivers. AZIONI PREVISTE Continuità dei progetti avviati EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE 3 Assistenti sociali, 5 Educatori Professionali RISULTATI ATTESI Rispondere ai bisogni rilevati INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • n° contributi di sostegno alla domiciliarità attivati n° utenti coinvolti PIANO FINANZIARIO € 20.000,00 PREVISIONE DI SPESA TOTALE di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 20.000,00 • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 508 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 79 INTERVENTO/PROGETTO ASSEGNI DI CURA DGR 2068/04 INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08. Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare attenzione alle condizioni di gravità. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Unità Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Unità dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti DESTINATARI Cittadini che acquisiscono disabilità gravissime conseguenti a patologie/deficit che si manifestano in età adulta derivanti da varie cause (traumi, malattie cronico degenerative…) dalle quali deriva una grave dipendenza nel compiere le normali attività della vita quotidiana, fino a raggiungere situazioni di totale non autosufficienza e/o di minima coscienza. 509 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dall’anno 2005 OBIETTIVI DEL PROGETTO Mira a favorire la permanenza nel proprio contesto di vita dei cittadini disabili in situazione di gravissima disabilità acquisita. È un contributo economico a sostegno dell’accoglienza e del lavoro di cura svolto dalle famiglie o da altri caregiver che assistono il disabile, al fine anche di evitare, o posticipare il più a lungo possibile, il ricorso ai servizi residenziali. Il contributo è alternativo solo al ricovero in strutture residenziali ed integra e non sostituisce l’accesso alle altre opportunità della rete dei servizi disponibili sul territorio. AZIONI PREVISTE Continuità dei progetti avviati e nuovi interventi Applicazione del regolamento aziendale per l’erogazione e la gestione degli assegni di cura EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto Pianura Est RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Unità di Valutazione Multidimensionale delle Gravissime Disabilità Acquisite (UVM GRAD) 3 Assistenti sociali RISULTATI ATTESI Assicurare un sostegno adeguato ai familiari che manifesta la volontà di accogliere il congiunto a domicilio. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • n° progetti attivati n° utenti coinvolti PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 198.583,00 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 92.345,00 • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 39.097,00 • FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 67.141,00 • Fondo Sanitario Regionale 510 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 80 INTERVENTO/PROGETTO NUOVI CASI/CONTINUITÀ - RETE SOCIO SANITARIA RESIDENZIALI, CENTRI DIURNI, LABORATORI PROTETTI DISABILI - INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Garantire, alle persone con disabilità, la conoscenza e l’accessibilità delle opportunità e dei servizi disponibili SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Unità Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Unità dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti DESTINATARI Disabili adulti 18/64 anni in situazione di medio/medio grave e grave disabilità SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 511 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ OBIETTIVI DEL PROGETTO Assicurare alle persone in situazione di particolare gravità che, terminata la frequenza dell’obbligo scolastico, non possono accedere in modo definitivo o temporaneo al lavoro, prestazioni e/o interventi assistenziali, educativi, riabilitativi a ciclo diurno o residenziale con programmi personalizzati a lungo termine attraverso l’inserimento presso la rete dei servizi quali: i Centri socio riabilitative residenziali, i Centri socio-riabilitativi diurni, i Gruppi appartamento/comunità alloggio e i centri occupazionali/laboratori protetti. AZIONI PREVISTE • • • • Rilevazione del bisogno Programmazione annuale degli interventi Monitoraggio e continuità dei progetti in essere Valutazione e predisposizione di nuovi progetti compatibilmente alle risorse date EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Cooperative sociali, associazioni, ASP RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE 3 Assistenti sociali e 5 educatori professionali dell’USSI Disabili dell’AUSL RISULTATI ATTESI Rispondere ai bisogni rilevati INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Nr. inserimenti per tipologia di servizio Popolazione 18/64 PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 4.884.506,71 di cui: • risorse comunali (Bilancio Sociale) - € 721.560,00 • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 4.162.946,71 • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 512 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 37 INTERVENTO/PROGETTO INTERVENTI DI PRONTA EMERGENZA, DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITÀ E DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: ATTIVARE INTERVENTI CON CARATTERE DI URGENZA CHE CONSENTANO Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per minori, disabili, per soggetti in condizione di rischio sociale, per le loro famiglie. Promuovere la tutela dei minori SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti Responsabile Unità Attività Socio Sanitarie del Distretto Pianura Est Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] 513 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ DESTINATARI Disabili, minori e persone in situazione di disagio sociale SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2002 OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • Attivazione di prestazioni assistenziali atte a rispondere a situazioni di difficoltà, di emergenza e di urgenza anche attraverso inserimenti residenziali; Valorizzazione e sostegno alle famiglie in difficoltà in quanto ambiti primari di sviluppo e cura delle persone; Sostegno alla genitorialità; AZIONI PREVISTE Interventi di supporto e appoggio educativo, sostegno economico e inserimento provvisorio in struttura o in altra realtà di accoglienza. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetti Area Disabili ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Azienda USL – Servizio Sociale – USSI Minori e USSI Disabili Adulti RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Sono coinvolti tutti gli operatori delle USSI Minori e USSI Disabili Adulti dell’Azienda USL di Bologna del Distretto Pianura Est RISULTATI ATTESI Garantire risposta alle situazioni che presentano particolare compatibilmente con le numerose richieste aventi questa specificità. carattere di emergenza INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE n° interventi di tutela attivati in situazione di emergenza n° situazioni segnalate con caratteristica di emergenza PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 244.370,48 (€ 171.774,85 anno 2013 + € 72.595,63 residuo anno 2012) di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 41.126,78 514 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ • • • • • • risorse regionali (altri fondi) FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 130.648,07 FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) Fondo Sanitario Regionale risorse da altri soggetti (specificare) 515 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 81 INTERVENTO/PROGETTO CONTRIBUTO ASSISTENTI FAMILIARI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Integrare nella rete dei servizi le Assistenti familiari straniere e promuovere l’emersione dal lavoro nero SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Distretto Pianura Est - Unità attività Socio Sanitarie - USSI Disabili Adulti AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Unità dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti DESTINATARI Cittadini disabili adulti titolari di assegno di cura che hanno stipulato un regolare contratto di lavoro con una assistente familiare SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 516 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ OBIETTIVI DEL PROGETTO Promuovere l’accesso delle donne migranti al mondo del lavoro. Promuovere l’emersione del lavoro nero in particolare delle assistenti familiari. Concorrere a consolidare per quanto possibile il processo di regolarizzazione delle assistenti familiari in possesso dei necessari requisiti. Il contributo viene concesso nell’ambito del progetto che prevede l’assegno di cura, sulla base di una specifica richiesta e della presentazione della documentazione attestante il regolare contratto e l’effettiva contribuzione previdenziale nei confronti dell’assistente familiare. AZIONI PREVISTE Attivazione progetti di contribuzione economica in linea con il regolamento aziendale EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Integrazione con il progetto “Qualificazione e messa in rete delle Assistenti Familiari” ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Disabili Adulti – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti Sociali dei Comuni RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Disabili Adulti – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti Sociali dei Comuni RISULTATI ATTESI Garantire ai cittadini disabili con livelli di elevata non autosufficienza progetti di domiciliarità INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N° contributi erogati PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 28.800,00 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 26.880,00 • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 1.920,00 • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 517 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 82 INTERVENTO/PROGETTO ATTIVITÀ PER IL “DOPO DI NOI” – Progetti di Vita indipendente presso appartamenti di Castel Maggiore e Granarolo dell’Emilia INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Consolidare i percorsi del Dopo di Noi in particolare i progetti rivolti alla vita indipendente in collaborazione con il mondo dell’associazionismo e del volontariato SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL Distretto Pianura Est - Unità attività Socio Sanitarie - USSI Disabili Adulti AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Unità dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti DESTINATARI Disabili adulti e loro famiglie SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Azione in continuità dal 2004 Appartamento di Castel Maggiore e dal novembre 2012 nuovo appartamento di Granarolo dell’Emilia OBIETTIVI DEL PROGETTO • • Sperimentare soluzioni di vita indipendente in vista del Dopo di Noi; Verificare la tenuta delle famiglie e dei disabili rispetto al distacco e all’affido ad estranei alla famiglia; 518 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ • Garantire nel tempo il livello della qualità della vita progettato attraverso un modello gestionale che non può prescindere dalla necessità di individuare lo strumento giuridico atto a garantire la continuità dell’esperienza. AZIONI PREVISTE Appartamento di Granarolo dell’Emilia • Partecipazione al gruppo di lavoro tecnico operativo che programma e verifica la vita interna e l’attuazione dei Progetti Educativi Individuali. • Attività di monitoraggio con le famiglie dell’esperienza in atto • La compartecipazione alla spesa da parte delle famiglie coinvolte nel progetto; Appartamento di Castel Maggiore • Partecipazione al gruppo di lavoro tecnico operativo che programma e verifica la vita interna e l’attuazione dei Progetti Educativi Individuali. • Attività di monitoraggio con le famiglie dell’esperienza in atto • La compartecipazione alla spesa da parte delle famiglie coinvolte nel progetto; Monitoraggio e verifica del contratto di servizio attivato con la Fondazione “Le Chiavi di Casa” onlus; EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetti SAP, Club del Sabato, Diverse espressioni… ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto Pianura Est, Fondazione “Le Chiavi di Casa” onlus U.S.S.I Disabili Adulti Azienda Usl - Distretto Pianura Est RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Appartamenti di Castel Maggiore e Granarolo dell’Emilia • n° 2 colf della Fondazione “Le Chiavi di Casa” onlus; • n° 1 educatore professionale della Fondazione “Le Chiavi di Casa” onlus; • n° 4 educatori professionali dell’USSI Disabili dell’AUSL di cui n. 1 con compiti di verifica dell’andamento dei progetti educativi e il raggiungimento degli obiettivi generali del progetto. RISULTATI ATTESI Continuità delle azioni INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Appartamento Castel Maggiore • famiglie coinvolte; • permanenza delle ragazze disabili nell’appartamento – valutazione sullo sviluppo delle competenze e delle autonomie delle ragazze; Appartamento di Granarolo dell’Emilia • famiglie coinvolte; 519 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ • permanenza delle persone disabili nell’appartamento – valutazione sullo sviluppo delle competenze e delle autonomie delle ragazze; PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 60.000,00 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 60.000,00 • FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 520 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 83 INTERVENTO/PROGETTO WEEK END DI SOLLIEVO INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza, Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani, Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] DESTINATARI Persone con disabilità intellettiva e/o relazionale SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE In continuità con l’anno 2009 OBIETTIVI DEL PROGETTO RISPETTO ALL’UTENZA: • offrire alle persone con disabilità grave-gravissima un periodo in cui sperimentare la lontananza da casa e una convivenza di tipo residenziale; 521 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ • • • • • offrire una possibilità di mantenere una vita sociale attiva, dato che spesso sono scarse le possibilità d’aggregazione nel tempo libero; offrire la possibilità di conoscere nuovi luoghi, in una logica di arricchimento culturale e di socializzazione; offrire la possibilità di svolgere attività quotidiane al di fuori dell’ambiente familiare; potenziare le autonomie e mantenimento delle capacità esistenti; potenziare e favorire le capacità cognitive e relazionali in situazione protetta. RISPETTO ALLA FAMIGLIA: • dare la possibilità ai genitori di sperimentarsi in momentanei di distacchi dal loro congiunto disabile; • sostenere il nucleo familiare attraverso momentanei periodi di distacco dai compiti di cura; • dare alla diade genitoriale la possibilità di ritrovarsi in una dimensione di coppia e non solo di genitori. AZIONI PREVISTE • • • • • • • • • individuazione dell’utenza attraverso un confronto con i referenti Ausl territoriali; raccolta dati, attraverso visite domiciliari; individuazione dei bisogni del gruppo utenti; definizione degli obiettivi generali e specifici; individuazione delle attività; sperimentazione del percorso e delle attività programmate; verifiche periodiche del gruppo operativo con la presenza del supervisore; contatti telefonici in una logica di riscontro e verifica dell’esperienza con le famiglie e se necessari incontri; stesura della documentazione finale (la documentazione tecnica e amministrativa è a carico del coordinatore, mentre sarà cura del tecnico supervisore la stesura della relazione annuale); EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Sap, Club del Sabato, Diverse espressioni… ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Anffas, Ausl Distretto Pianura Est RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale Ufficio di Piano, tecnico Anffas, educatori, assistenti di base, volontari RISULTATI ATTESI Effettuazione di 8 week-end per l’anno 2013/2014, rivolti ad una fascia d’utenza grave – gravissima; Risposta alle situazioni più gravi; INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE N° week-end realizzati; N° utenti per ogni week end; 522 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ N° utenti complessivi; PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 19.065,00 finanziato con un residuo anno 2012 523 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 84 INTERVENTO/PROGETTO CONTRIBUTI CAAD INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza PIANO DI ATTIVITÀ FRNA L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08. Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare attenzione alle condizioni di gravità. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Unità Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Unità dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti DESTINATARI Cittadini disabili e anziani SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 524 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ OBIETTIVI DEL PROGETTO Progetto finalizzato al supporto alle famiglie nell’assistenza del non autosufficiente che vive a domicilio, attraverso la predisposizione di interventi di consulenza e sostegno economico per l’adattamento domestico, l’allestimento di ausili tecnologici e di soluzioni strutturali che rendano le abitazioni idonee a garantirne la migliore qualità di vita possibile e a ridurre il carico assistenziale ed i rischi per il disabile e i caregivers. AZIONI PREVISTE Applicazione del regolamento Aziendale EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Centro Adattamento Ambiente Domestico (CAAD), Unità Assistenziale Riabilitativa Ausili (UARA) RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE 3 Assistenti sociali RISULTATI ATTESI Rispondere ai bisogni segnalati INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Nr. Segnalazioni Nr. Intervento attivati PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 30.000,00 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 30.000,00 • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 525 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 85 INTERVENTO/PROGETTO CONTRIBUTI PER LA MOBILITÀ E L’AUTONOMIA NELL’AMBIENTE DOMESTICO A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITÀ - LR 29/97 INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari) Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati) Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano) INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano - 051/6669531 [email protected] DESTINATARI • • disabili gravi (Legge 104, art. 3, comma 3) con o senza patente di guida; intestatari di autoveicoli destinati abitualmente al trasporto di disabili gravi e aventi con gli stessi, legami di parentela o di convivenza, o un rapporto consolidato di assistenza, che hanno acquistato un veicolo o adattato uno di loro proprietà per il trasporto dei disabili; 526 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ • • disabili gravi di età inferiore ai 65 anni (per veicoli senza particolari adattamenti); disabili titolari di patenti di guida speciali che abbiano dovuto adattare i comandi di guida del veicolo. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO Favorire la mobilità e l’autonomia nell’ambiente domestico attraverso l’erogazione di contributi a favore di persone con disabilità per l’acquisto di attrezzature o l’adattamento e l’acquisto di veicoli. AZIONI PREVISTE Erogazione di contributi economici regionali finalizzati a: Acquisto e/o adattamento di un veicolo (art.9) I contributi sono rivolti a favorire l'acquisto di un veicolo o l’adattamento: per adattamento si intendono le modifiche ai comandi di guida prescritti dalla Commissione per le patenti speciali e le modifiche alla carrozzeria e alla sistemazione interna del veicolo necessarie per l'accesso e l'utilizzo del mezzo da parte del disabile. Acquisto di ausili e tecnologie, per favorire il permanere dei disabili nella propria abitazione (art.10) I contributi sono rivolti all'acquisto di strumentazioni, ausili e attrezzature per favorire la vita del disabile nella propria abitazione: • strumentazioni tecnologiche e informatiche per il controllo dell'ambiente domestico e lo svolgimento delle attività quotidiane; • ausili, attrezzature e arredi personalizzati per migliorare la fruibilità della propria abitazione; • attrezzature tecnologiche per svolgere attività di lavoro, studio e riabilitazione nella propria abitazione quando non sia possibile svolgerle all'esterno. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione con altre politiche ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Uffici Servizi Sociali dei Comuni RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale Ufficio di Piano, operatori Sportelli Sociali comunali RISULTATI ATTESI Dare risposta a tutte le domande ammissibili presentate dai cittadini 527 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • n° domande presentate; n° domande ammissibili al finanziamento; n° domande non ammissibili al finanziamento; n° contributi erogati. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 85.000,00 (€ 25.000,00 anno 2013 + € 60.000,00 residuo anno 2012) di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 25.000,00 • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 528 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 86 INTERVENTO/PROGETTO GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Povertà e Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Salute Disabili Immigrati stranieri Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] DESTINATARI Genitori e familiari con persone o figli disabili SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2010 OBIETTIVI DEL PROGETTO Lo scopo dei gruppi di auto mutuo aiuto è quello di dare a persone che vivono in situazioni simili, l’opportunità di condividere le loro esperienze, di aiutarsi e di mostrare l’uno all’altro come affrontare i problemi comuni. L’auto aiuto è un mezzo valido per assicurare ai partecipanti del gruppo un sostegno emotivo. All’interno del gruppo accade una cosa particolare: lo sforzo individuale, teso alla risoluzione di un proprio problema, diventa anche e nello stesso tempo uno sforzo per risolvere un problema comune. 529 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Il fatto poi che i partecipanti condividano lo stesso problema – siano cioè un gruppo di pari – viene sentito come maggiormente efficace. In queste esperienze quindi ciascun partecipante riceve e contemporaneamente dà aiuto. In questa logica diventano risorse per sé e per gli altri e mettono in gioco una modalità - moderna e antica allo stesso tempo - per non sentirsi più soli davanti a situazioni spesso difficili I gruppi di auto-mutuo-aiuto si propongono di: • sostenere le famiglie offrendo uno spazio di gruppo in cui confrontarsi; • favorire le relazioni con il territorio per un arricchimento reciproco; • far crescere i propri figli in una società in cui si possano integrare con maggiore facilità. AZIONI PREVISTE Elaborazione di percorsi di sensibilizzazione che promuovano la realizzazione dei gruppi Individuazione dei famigliari per la composizione di due gruppi di auto mutuo aiuto che comprendono 8/10 famiglie per ciascuno, suddivisi per età Incontri dei gruppi a cadenza bisettimanale per un totale di 10 incontri della durata di 2 ore ciascuno EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetti dell’Area Disabili ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • • AUSL U.S.S.I. Disabili Adulti Servizi sociali dei Comuni Fondazione “Le Chiavi di Casa” Associazione Idee ed esperienze RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale dell’Ufficio di Piano Operatori dell’USSI Disabili Adulti RISULTATI ATTESI Partecipazione di familiari normalmente poco o marginalmente attivi nella vita sociale, continuità dei gruppi che continueranno ad incontrarsi periodicamente anche oltre il tempo definito dal progetto. . INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE n. famiglie coilvolte PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 2.100,00 finanziato con un residuo anno 2012 530 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 87 INTERVENTO/PROGETTO CLUB DEL SABATO - Progetto tempo libero disabili INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est Unità Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Bruno Alberghini – U.S.S.I Disabili Adulti Azienda Usl / Distretto Pianura Est 051-6662634 DESTINATARI Utenti disabili adulti medio, medio-gravi e gravi. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2001 OBIETTIVI DEL PROGETTO Favorire la vita relazionale, la mobilità, la socializzazione e ridurre i rischi di isolamento ed emarginazione delle persone con disabilità e sostenere nel contempo le famiglie nella loro attività di cura nelle giornate in cui i servizi deputati sono chiusi. 531 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Il Club del sabato è un progetto di gestione del tempo libero rivolto a cittadini disabili adulti, da svolgersi nella giornata del sabato e/o domenica, quando i centri diurni e le diverse strutture che si occupano dei disabili sono chiuse. I club sono piccoli gruppi, formati da ragazzi disabili seguiti da personale educativo e volontari; impegnati nel programmare e svolgere attività socializzanti quali: uscite per partecipare ad eventi culturali, sportivi, cinema, pizzeria, organizzazione di gite, weekend, attività ludiche, organizzazione di pranzi, ecc. AZIONI PREVISTE Il progetto si articola attraverso la costituzione di 11 Clubs frequentati da disabili con diverse patologie e mira a rispondere alle esigenze di tutto il territorio del Distretto Pianura Est. Il progetto si prefigge inoltre di mettere in collegamento chi frequenta luoghi di ritrovo ed altri contenitori di manifestazioni culturali e sportive con le persone disabili, per creare un ponte tra diversità e normalità al fine di favorire frequentazioni diversificate. Realizzare momenti di coordinamento e collegamento con il Servizio di Aiuto alla Persona (SAP) gestiti dai Comuni Attività • Colloqui di gruppo tesi all’organizzazione della giornata e all’approfondimento delle problematiche relative all’autonomia • Attività ludiche singole e di gruppo • Organizzazione di gite e weekend • Utilizzo di strumenti audio • Cena comunitaria • Uscite organizzate per assistere ad avvenimenti culturali, sportivi, ecc… • Uscite nella rete sociale di vita quotidiana (bar, giornalaio, pizzeria, ecc…). EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Servizio di Aiuto alla Persona (SAP) ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI I Comuni del Distretto, Azienda USL Ussi Disabili Adulti, AUSER, Coop. Sociale “L’Orto”, Coop. Sociale Campi d’Arte, Coop. Sociale “Città Verde”, ASP Donini Damiani, Ass. “Idee ed Esperienze”, “Diverse Espressioni” e altre associazioni culturali e ricreative RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • Educatori professionali e volontari della Coop. e/o Dell’Ente gestore per ogni Club. 1 Assistente sociale, 4 educatori professionale dipendenti dall’USSI Disabili Adulti dell’AUSL di cui n. 1 con funzioni di coordinamento. RISULTATI ATTESI Prevenire situazioni di emarginazione e isolamento Sollievo alle famiglie INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • n° dei club del sabato attivati n° utenti coinvolti 532 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ • n° e tipologia iniziative realizzate PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 65.000,00 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 65.000,00 • FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 533 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 88 INTERVENTO/PROGETTO SAP - SERVIZIO AIUTO PERSONALE INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] DESTINATARI Persone con disabilità intellettiva e/o relazionale e le rispettive famiglie SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità 534 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ OBIETTIVI DEL PROGETTO RISPETTO ALLA FAMIGLIA • Rispondere ai bisogni dei familiari, e in particolare delle figure parentali, che esprimono la necessità di staccare dalla fatica della gestione quotidiana o di far fronte a situazioni di particolare emergenza all’interno della famiglia. • Permettere di fronteggiare la dimensione di emarginazione e, di conseguenza, i rischi per la salute psico - fisica dei familiari di disabili. • Permettere ai familiari di soddisfare esigenze sul piano del tempo libero, della socializzazione e delle relazioni con amici e parenti, come, ad esempio, compiere un breve viaggio, assistere ad uno spettacolo o ad un concerto, ecc. • Offrire un servizio flessibile rispetto agli orari e alla frequenza che garantisca un approccio adeguato, preparato e attento, al congiunto disabile. RISPETTO ALL’UTENZA • Offrire a persone con handicap mentale o plurimo un servizio adeguato dal punto di vista della relazione, della lettura delle performances e della progettualità educativa. • Offrire occasioni di socializzazione e fruizione del territorio per il tempo libero e il divertimento. • Offrire la possibilità di inserirsi in una rete di relazioni amicali con i coetanei e di uscire da situazioni di povertà relazionale. RISPETTO AL TERRITORIO • Favorire l’integrazione delle persone disabili, l’incontro con la diversità, la riflessione sulla solidarietà e l’accoglienza di chi ha problemi nello svolgere le normali funzioni del quotidiano. AZIONI PREVISTE • • • • • • Incontri di sensibilizzazione; Manifestazioni presso Istituti scolastici e centri giovanili territoriali; Uscite per aree tematiche (teatro, calcio, concerti…); Interventi individualizzati e attività specifiche per rispondere a bisogni e richieste particolari; Incontri tematici, rivolti alle famiglie su tematiche richieste e difficili da affrontare in solitudine; Attivazione di uno/due laboratori manuali rivolti a persone disabili con difficoltà motorie e comunicative medio gravi EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Club del Sabato, Diverse espressioni… ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Anffas (tecnico, coordinatore, educatore, volontari); Referenti Ausl Distretto Pianura Est; Referenti dei comuni; RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale dell’Ufficio di Piano, n. 1 tecnico, n. 2 coordinatori, n. 1 educatore, volontari 535 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ RISULTATI ATTESI Incremento delle uscite; Creazione di un laboratorio espressivo – manuale; Incremento delle risposte all’utenza; Aumento dei volontari. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • N. volontari coinvolti; N. utenti convolti; N. e tipologia iniziative realizzate: • uscite di tempo libero; • uscite per aree tematiche; • interventi individuali; • incontri con le famiglie; • incontri tematici, su argomenti specifici; • feste a tema rivolte ai volontari, alle persone con disabilità e alle famiglie; • festa di chiusura estiva; • iniziative di sensibilizzazione; • corsi di formazione per i volontari realizzati PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 32.000,00 di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 32.000,00 • FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 536 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 89 INTERVENTO/PROGETTO SOGGIORNI ESTIVI DISABILI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] DESTINATARI Cittadini disabili SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2005 OBIETTIVI DEL PROGETTO • Possibilità, anche se per un periodo ridotto, di vivere delle esperienze al di fuori del contesto familiare o residenziale abituale, da parte di persone con handicap di diversa gravità. 537 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ • Offerta alle famiglie, che sopportano il carico assistenziale per tutto l’anno, di un intervallo di vacanza e di un periodo di recupero psichico e fisico, soprattutto nelle situazioni più gravi. AZIONI PREVISTE • • • Individuazione soggiorni gestiti da Cooperative/Associazioni/Enti che operano nel Distretto, con una valenza ricreativa ed educativa, che diano la possibilità alle persone disabili di fruire di contesti non esclusivamente rivolti all’handicap, con un’assistenza qualificata 24 ore su 24; Definizione percentuale di copertura dei costi dei soggiorni a favore delle famiglie; Avviso per l’assegnazione di contributi rivolto alle persone disabili che hanno frequentato un soggiorno svolto in gruppo, tramite Enti, Associazioni e Cooperative Sociali che non operano nel Distretto. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Sap, Club del Sabato, Diverse espressioni… ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto, l’Azienda USL (Ussi Disabili Adulti), Associazioni/enti/Cooperative del Distretto Pianura Est, ecc. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale dell’Ufficio di Piano, educatori e volontari RISULTATI ATTESI Incremento del numero di partecipanti alle vacanze INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE n. soggiorni vacanze realizzati n. ragazzi coinvolti n. domande presentate n. domande ammissibili n. domande non ammissibili n. agevolazioni/contributi concessi PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 46.242,94 (€ 15.000,00 anno 2013 + € 31.242,94 residuo anno 2012) di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 15.000,00 • FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) • Fondo Sanitario Regionale • risorse da altri soggetti (specificare) 538 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 90 INTERVENTO/PROGETTO DIVERSE… ESPRESSIONI – esperienze di teatro con ragazzi disabili INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] DESTINATARI Persone con disabilità residenti nei Comuni del Distretto; attraverso le azioni di laboratorio e di spettacolo pubblico saranno coinvolti i cittadini di tutte le età del territorio. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dall’anno 2008 OBIETTIVI DEL PROGETTO Radicare e partecipare il più possibile alla cittadinanza ed alle istituzioni del territorio del Distretto le attività espressive agite da persone con disabilità. Far accedere un maggior numero di persone 539 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ disabili a percorsi formativi teatrali ed espressivi attraverso i loro contesti di lavoro (coop. sociali) e di vita (tempo libero e vacanze). Diffondere e sostenere la cultura dell’inclusione sociale, della pace e dei diritti attraverso azioni culturali, spettacoli, iniziative di sensibilizzazione. AZIONI PREVISTE Svolgimento di laboratori intensivi, produzione di spettacoli e laboratori nelle scuole. L’obiettivo “in costruzione” rimane l’inclusione degli spettacoli prodotti in rassegne e manifestazioni locali, azioni di comunicazione e pubblicazione di materiali e foto rivolte agli altri attori sociali (mondo associativo) ed ai cittadini del territorio. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Sap, Club del sabato. ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto, l’Azienda USL (Ussi Disabili Adulti), Cooperativa Campi d’Arte, Istituzioni Culturali, Associazioni del territorio, terzo settore, Istituzioni scolastiche, Cooperative sociali. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Personale dell’Ufficio di Piano, un consulente teatrale, due tecnici teatrali, tre attori, un educatore, un coordinatore delle attività. RISULTATI ATTESI Incremento dell’attività teatrale e della sua visibilità anche nei Comuni in cui è stata introdotta di recente o non è ancora in corso, crescita delle competenze degli attori con disabilità e del numero degli spettacoli rappresentati, crescita del pubblico che potrà assistervi, miglioramento dell’immagine delle persone con disabilità, o più in generale “deboli”, radicamento culturale, coinvolgimento/partecipazione delle scuole del territorio. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE n. attori con disabilità che partecipano all’esperienza teatrale n. occasioni / sedi formative n. spettatori degli spettacoli n. classi/studenti coinvolti n. rappresentazioni n. richieste di nuovi interventi PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 20.000,00 (€ 7.100,00 anno 2013 + € 12.900,00 residuo anno 2012) di cui: • risorse comunali • risorse regionali (Fondo Sociale Locale) • risorse regionali (altri fondi) • FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) • FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 7.100,00 540 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 91 INTERVENTO/PROGETTO LABORATORIO MUSICALE PER RAGAZZI/E CON DIFFERENTI DISABILITÀ INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comune di San Giorgio di Piano - Venerdì pomeriggio 17:30/19:00 REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] Associazione Idee ed Esperienze Vincenzo Cassotti 339/300.86.50 [email protected] Maurizio Ardizzoni 335/538.16.11 [email protected] DESTINATARI Potenzialmente per 8/10 Ragazzi/e con diverse disabilità (dai 15 anni) residenti nel Distretto Pianura Est SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità dal 2002 541 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ OBIETTIVI DEL PROGETTO Migliorare nei partecipanti le capacità di ascolto sonoro-musicale e di produzione di suoni/musiche o con degli strumenti o con la propria voce cercando anche di accompagnarle con il corpo (movimento, vocalità, percussioni, corporeità) sperimentando così canali comunicativi e relazionali alternativi al linguaggio verbale (maggiore consapevolezza e percezione corporea); Promuovere uno spazio di “ascolto” che favorisca l’espressione, il riconoscimento e l’accettazione dei partecipanti all’esperienza del mondo interno di ogni individuo (incoraggiare il contatto con le proprie emozioni e i propri sentimenti per stimolarne l’esternazione); Favorire e migliorare l’interazione fra i singoli e l’integrazione all’interno del gruppo; Potenziare l’abilità senso-motoria; AZIONI PREVISTE Per i ragazzi/e: percorso formativo settimanale da ottobre 2013 a maggio 2014 momento della rappresentazione dove comunicare al pubblico l'esperienza espressiva, creativa ed artistica (lezione aperta). consolidamento dell’attività di coordinamento fra le realtà coinvolte (Comuni coinvolti, Azienda USL, referenti del Laboratorio, famiglie) con l’obiettivo sia di potenziare la riuscita dell’attività sia di far ricadere maggiormente verso l’esterno (cittadinanza) l’intero progetto. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetto Diverse Espressioni ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Associazione “Idee ed Esperienze” onlus Comuni del Distretto Pianura Est Azienda USL (Ussi Disabili Adulti) RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • Personale dell’Ufficio di Piano 1 conduttore artistico del Laboratorio 1 referente dell’Associazione con il ruolo di coordinamento fra le diverse realtà e con il compito anche di divulgazione verso l’esterno. RISULTATI ATTESI • • Rafforzamento dei percorsi individuali dei singoli partecipanti e del gruppo nel suo insieme Maggior visibilità del Laboratorio e delle sue rappresentazioni sul territorio INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • Numero dei partecipanti all’attività Numero di incontri di verifica e coordinamento fra le varie realtà coinvolte e valutazione delle famiglie e/o dei ragazzi coinvolti. 542 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ • Numero di Redazioni/Organizzazioni a cui è stata data comunicazione dell’attività intrapresa e/o delle sue produzioni espressive (Redazioni notiziari comunali, siti web, mondo del volontariato e non) PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 4.300,74 finanziato con un residuo anno 2012 543 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 92 INTERVENTO/PROGETTO “IDEE IN MOVIMENTO” - LABORATORIO SPORTIVO PER RAGAZZI/E CON VARIE DISABILITÀ E RAGAZZI/E NORMODOTATI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comune di Castel Maggiore mercoledì pomeriggio per 1h 1/2 REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] Associazione Idee ed Esperienze Vincenzo Cassotti 339/300.86.50 [email protected] Maurizio Ardizzoni 335/538.16.11 [email protected] DESTINATARI 12/13 ragazzi/e con diverse disabilità (dai 15 anni) residenti nel Distretto Pianura Est + 3/4 senza disabilità (dai 14 ai 18 anni) SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE In continuità dall’anno 2009 544 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ OBIETTIVI DEL PROGETTO • • Aumentare la capacità di movimento dei partecipanti, Consolidare il processo di acquisizione dei tempi e delle regole, attraverso un'attività organizzata e strutturata rinforzare nei partecipanti il senso di appartenenza ad un gruppo nel quale rispecchiarsi di cui sentirsi parte integrante. AZIONI PREVISTE • • • Per i partecipanti N°1 incontro settimanale da settembre 2013 a maggio 2014 Incontri periodici di verifica e coordinamento con tutte le realtà coinvolte Lezioni “aperte” anche durante manifestazioni del Territorio EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI • • • Associazione “Idee ed Esperienze” onlus Comuni Distretto Pianura Est Società Sportiva “Progresso Happy Basket 07” RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • Personale dell’Ufficio di Piano 3 conduttori tecnici con competenze sull’handicap + volontari 1 referente dell’Associazione con il ruolo di coordinamento fra le diverse realtà e con il compito anche di divulgazione verso l’esterno. RISULTATI ATTESI • • Rafforzamento dei percorsi individuali dei singoli partecipanti e del gruppo nel suo insieme Maggior visibilità del Laboratorio sul Territorio INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • • Numero e frequenza dei partecipanti Numero degli “incontri aperti” Numero di incontri di verifica e coordinamento fra le varie realtà coinvolte e valutazione delle famiglie e/o dei ragazzi coinvolti Numero di Redazioni/Organizzazioni a cui è stata data comunicazione dell’attività intrapresa e/o delle sue iniziative (Redazioni notiziari comunali, siti web, mondo del volontariato e non) PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 936,97 finanziato con un residuo anno 2012 545 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 93 INTERVENTO/PROGETTO ATTIVITÀ PER IL “DOPO DI NOI” – SPORTELLO D’INFORMAZIONE GIURIDICA INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • Consentire alle persone con disabilità e ai loro familiari opportunità di informazione personalizzata in merito agli strumenti giuridici a disposizione per garantire un’adeguata tutela alla persona non autonoma (Sportello di Informazione Giuridica) Promuovere e valorizzare l’istituto dell’Amministrazione di Sostegno e incentivare le disponibilità dei cittadini a svolgere tale incarico volontario (Corso per amministratori di sostegno). SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Ufficio di Piano 051/6669531 [email protected] DESTINATARI • • Disabili adulti, loro familiari e operatori dei servizi territoriali Cittadini sensibili alle tematiche sociali, familiari di ‘adulti fragili’, aderenti ad associazioni di volontariato e/o di tutela, operatori dei servizi sociali. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE • • Sportello: azione in continuità dal 2008 Corso di formazione: nuova azione 546 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • • Offrire occasioni di informazione qualificata e personalizzata per valutare in modo più consapevole l’eventuale attivazione di iniziative di tipo giuridico-legale in grado di offrire una migliore tutela dell’adulto non autonomo. Promuovere la figura dell’amministratore di Sostegno (AdS). Offrire le conoscenze di base per svolgere con maggiore consapevolezza un incarico di Amministratore di Sostegno. Aumentare il numero di potenziali candidati al ruolo di AdS a disposizione del Giudice Tutelare. AZIONI PREVISTE • • Sportello di informazione giuridica (incontri gratuiti su appuntamento) gestito dalla Fondazione Dopo di Noi Bologna in raccordo con l’Ufficio di Piano Formazione rivolta agli Assistenti Sociali dei Comuni e dell’AUSL del Distretto Pianura Est denominata “L’Amministratore di Sostegno - il ruolo del Servizio Sociale Territoriale” (realizzata in collaborazione con Fondazione Dopo di Noi Bologna) EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Servizi di informazione attivi sul territorio (ad esempio: URP, Sportelli Sociali, e sportelli di informazione sociale in genere) ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Comuni del Distretto Pianura Est, U.S.S.I Disabili Adulti Azienda Usl - Distretto Pianura Est Fondazione Dopo di Noi Bologna – onlus RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE • • • Personale dell’Ufficio di Piano n° 1 avvocato; n° 1 tecnico di area sociale. RISULTATI ATTESI • • Nuove richieste di incontro per il servizio di Sportello Aumento della conoscenza degli strumenti di protezione giuridica INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • Numero degli accessi al Servizio di Sportello. Numero dei partecipanti al corso di formazione PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 20.536,00 finanziato con un residuo anno 2012 547 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 94 INTERVENTO/PROGETTO “ARTE E SALUTE MENTALE”: TEATRO DI PROSA, TEATRO RAGAZZI, BURATTINI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • • Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale degli utenti in carico al CSM Promuovere occasioni di incontro e di socializzazione per gli utenti in carico al CSM Sviluppare le risorse comunicative e creative degli utenti in carico al CSM Migliorare la qualità della vita degli utenti e realizzare buoni prodotti artistici SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO AUSL di Bologna DSM - Arte e Salute Onlus AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Ivonne Donegani 051/6584164 Dottor Giuseppe Mariani (referente organizzativo Arte e Salute Onlus) - Ufficio Cronopios 051/224420 DESTINATARI Pazienti in carico ai C.S.M. del D.S.M. Bologna SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO • Acquisire abilità specifiche attraverso corsi di formazione professionale. 548 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ • • • • Favorire reali possibilità lavorative attraverso la produzione di spettacoli. Raggiungere obiettivi terapeutici e riabilitativi. Concretizzare la possibilità, per le persone seguite dai servizi di salute mentale, di essere riconosciuti soggetti di produzione artistico - culturale da parte della comunità locale, garantendo in tal modo un aumento delle possibilità di integrazione con il proprio territorio di residenza e operando nella direzione della lotta allo stigma. Favorire, attraverso i laboratori scolastici, la costruzione di un’immagine diversa della persona affetta da disturbo mentale, non più legata al pregiudizio a allo stigma. AZIONI PREVISTE • • • • • Formazione e produzione di spettacoli di prosa, teatro ragazzi e arte burattinaia. Integrazione del lavoro tra artisti professionisti, pazienti ed operatori della salute mentale Realizzazione di laboratori di costruzione di burattini, movimento e scrittura di un testo nelle scuole elementari e programmazione di incontri e letture animate per bambini all’interno delle biblioteche dei Comuni del Distretto Pianura Est. Stanziamento di una quota economica per la costruzione di un calendario distrettuale di spettacoli/laboratori da realizzarsi nei Comuni del Distretto. Promozione degli spettacoli presso i Comuni. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Nessuna integrazione ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI DSM Ausl di Bologna - Arte e Salute onlus - Arena del sole BO – Teatro Testoni Ragazzi BO RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE n. 7 operatori a tempo parziale (Educatori Professionali e Infermieri) del D.S.M. Area Dipartimentale CSM RISULTATI ATTESI • • Pieno utilizzo degli spettacoli in tutta l’area distrettuale; Aumento delle opportunità lavorative degli utenti inseriti nei percorsi formativi e di transizione al lavoro. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE • • • N. pazienti che proseguono per tutta la durata dei percorsi, Novità inserite in cartellone rispetto al 2012, Numero di spettacoli acquistati dai Comuni del Distretto. PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE Costi a carico dell’AUSL Bologna - Dipartimento Salute Mentale 549 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 95 INTERVENTO/PROGETTO PROGETTO I.E.S.A. (INSERIMENTO ADULTI CON DISTURBI PSICHICI) ETEROFAMILIARE SUPPORTATO DI INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE Favorire l’autonomia di vita degli utenti in carico ai CSM. SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO AUSL di BOLOGNA DSM-DP. AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Responsabile Area Dipartimentale CSM Dott.ssa Donegani (051/6584164). Referente PROGETTO IESA area dirigenza Dott.ssa Sandra Conti (051/6224260). Referente PROGETTO IESA area SATeR Dr.a Velia Zulli (051/6584286). DESTINATARI Pazienti psichiatrici in carico ai C.S.M. del DSM- DP dell’AUSL di Bologna. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo attivato, in via sperimentale, nell’ottobre 2008 ed oggi parte integrante dell’offerta riabilitativa del DSM-DP. OBIETTIVI DEL PROGETTO Per IESA (Inserimento Eterofamiliare Supportato di Adulti) si intende l’inserimento temporaneo di una persona che soffre o che ha sofferto di disturbi psichici presso una famiglia di volontari disposta ad accoglierla. Può essere proposto per continuare il percorso riabilitativo della persona 550 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ verso l’autonomia o quando il nucleo familiare è assente o temporaneamente in difficoltà. La famiglia viene appositamente selezionata e formata, è costantemente supportata dagli operatori dell’equipe IESA e può contare su un rimborso spese mensile. L’ospitalità, che può essere a tempo pieno o a tempo parziale, è regolamentata di un contratto tra l’Ausl di Bologna, l’utente e la famiglia ospitante. Le ricerche dimostrano che l’Inserimento Eterofamiliare Supportato consente un miglioramento della qualità della vita, un recupero psicologico e un aumento dell’autonomia dell’ospite. AZIONI PREVISTE Promozione della cultura dell’Inserimento Eterofamiliare e ricerca di famiglie disponibili all’ospitalità, anche in collaborazione con gli Enti locali, ad esempio attraverso la: - divulgazione periodica di un articolo sul progetto IESA mediante le diverse pubblicazioni comunali o giornalini inviati ai cittadini. - programmazione di alcuni incontri promozionali del progetto in accordo con gli Enti locali anche nell’ambito di iniziative già previste nel territorio. EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetti dell’area Salute Mentale. ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI DSM-DP dell’AUSL di BOLOGNA. RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Il Progetto IESA è rivolto a tutto il territorio dell’Ausl e si articola in più aspetti: reperimento e selezione famiglie ospitanti, selezione candidati ospiti in collaborazione con i CSM invianti, abbinamento ospitanti-ospiti, supporto costante alle convivenze, raccordo in itinere con i CSM invianti, etc.. In questa fase prevede l’impegno di 10 operatori del DSM-DP, con diversa professionalità (educatori professionali, infermieri, psichiatra) distaccati per una giornata settimanale ciascuno, un volontario AUSER e di una psicologa clinica, da settembre 2012, con una borsa di studio dell’Ausl di Bologna. Le Assistenti Sociali dei CSM collaborano al progetto con attività di supporto metodologico ed operativo. Il PROGETTO IESA è anche sede di tirocinio, per alcuni corsi di laurea (infermiere, educatore professionale, psicologo clinico) di UNIBO. RISULTATI ATTESI Ampliamento della diffusione della cultura IESA nel territorio. Individuazione di famiglie da candidare al progetto e loro abilitazione. INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Numero di famiglie ospitanti abilitate. Numero di inserimenti effettuati. Implementazione dell’utilizzo della scala di valutazione S.A.F.E. (Social Adaptive Funtioning Evaluation) per gli ospiti inseriti in una convivenza. 551 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ PIANO FINANZIARIO Il rimborso spese per la famiglia ospitante è a carico dell’ospite, nel caso in cui non disponesse di sufficienti risorse l’AUSL si impegna ad integrare per tutta la quota mancante. 552 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 96 INTERVENTO/PROGETTO PROGETTO DI UTILIZZO DELLE TERAPIE ESPRESSIVE: ARTE TERAPIA E DANZA MOVIMENTO TERAPIA INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • • Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale degli utenti in carico al CSM Promuovere occasioni di confronto e consapevolezza incontro e di socializzazione per gli utenti in carico al CSM Sviluppare le risorse comunicative e creative degli utenti in carico al CSM Promuovere la conoscenza di sé e la spinta al superamento della propria sofferenza psichica SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Azienda Usl di Bologna C.S.M di S.Giorgio di Piano AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Dott.ssa Flavia Russillo, C.S.M. San Giorgio di Piano 0516644775 Educatrice Professionale Cristina Stanzani DESTINATARI Utenti adulti in carico ai CSM del Distretto Pianura Est SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto in continuità OBIETTIVI DEL PROGETTO 553 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ • • • Supporto, mediante l’utilizzo di Terapie Espressive, ai Progetti Terapeutico Riabilitativi individuali predisposti dalle UO dei CSM invianti; Individuazione di risposte personali alle problematiche del disagio, attraverso lo sviluppo delle risorse creative individuali; Sviluppo, attraverso il lavoro nel gruppo, della solidarietà e della condivisione. AZIONI PREVISTE Attività e pratiche attraverso l’utilizzo delle espressioni artistiche EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetti dell’area Salute Mentale ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Ausl di Bologna Dipartimento Salute Mentale Comuni del Distretto Pianura Est RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE È prevista la presenza nella gestione dei gruppi e delle attività di un Medico Psichiatra del C.S.M. di San Giorgio di Piano, di un’Educatrice professionale e di un’Arte terapeuta a contratto Libero Professionale. RISULTATI ATTESI Sono coinvolti nelle attività 15 utenti. Consolidamento/ampliamento del gruppo di utenti INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE n. utenti coinvolti Schede di valutazione di ampliamento della conoscenza di sé benessere delle persone prima, durante ed al termine dell’intervento Riduzione di eventi critici/ricoveri PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 1.500,00 a carico dell’AUSL Bologna - Dipartimento Salute Mentale per affitto impianti sportivi. Sono inoltre a carico del DSM-DP i costi sostenuti per il contratto dell’Arte terapeuta Sono inoltre a carico del DSM-DP i costi dell’arte terapeuta a contratto libero professionale. 554 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ Scheda n. 97 INTERVENTO/PROGETTO PROGETTO “CASA DELLE ASSOCIAZIONI” INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET Responsabilità familiari Infanzia e adolescenza Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà e Esclusione sociale mentale Dipendenze Trasversale Salute CON LE FINALITÀ DI Informazione/Promozione del benessere sociale, della salute e di stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE • • • • Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale degli utenti in carico al CSM Promuovere occasioni di confronto e consapevolezza incontro e di socializzazione per gli utenti in carico al CSM Sviluppare le risorse comunicative e creative degli utenti in carico al CSM Promuovere la conoscenza di sé e la spinta al superamento della propria sofferenza psichica SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO Associazione “In cammino verso”, Associazione “Galapagos” in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’AUSL di Bologna AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Comuni del Distretto Pianura Est REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti Sig. ra Giusi Amalfitano per l'Associazione "In Cammino Verso" Sig. Aldo Valentini per l'Associazione “Galapagos” DESTINATARI Associazioni e gruppi di mutuo auto-aiuto presenti nel Distretto Pianura Est, cittadini dei Comuni del Distretto, utenti DSM-DP. SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE Progetto innovativo 555 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ OBIETTIVI DEL PROGETTO • • • • promuovere occasioni di incontro, di socializzazione e di integrazione sociale favorire e sostenere l’associazionismo come ruolo attivo delle persone coinvolte creare e mantenere rapporti solidali all’interno della rete sociale favorire le capacità di collegamento e collaborazione tra le associazioni stimolando anche una maggiore integrazione con il territorio del distretto Il progetto prevede l’utilizzo della casa colonica del Provvidone e degli spazi esterni ad essa pertinenti (di proprietà della Provincia e che sono stati concessi in comodato d'uso gratuito al DSM-DP) e ne individua la funzione quale sede delle Associazioni che si fanno promotrici dell’intervento e di eventuali altre associazioni presenti nel territorio che sono in cerca di una collocazione. L’edificio viene reso disponibile anche ai gruppi di mutuo auto-aiuto promossi nell'area della Pianura Est che necessitano di avere uno spazio definito per le loro attività. L’individuazione di una sede comune per le Associazioni sopraccitate ha come obiettivo quello di favorire opportunità di incontro e di fornire uno spazio di integrazione sociale non solo per le persone con disturbi mentali e per i loro familiari ma per tutti quelli che, a vario titolo, si adoperano per facilitare l’attivazione di reti sociali e la promozione della salute nel territorio. La realizzazione della “Casa delle Associazioni”, così come viene proposta nel progetto, ha in sintesi lo scopo di favorire la nascita di collaborazioni nell'ambito del volontariato al fine di ottimizzare il reperimento e l'utilizzo delle risorse presenti nella comunità a partire dalla sede. AZIONI PREVISTE • • • • Incontri periodici finalizzati a favorire momenti di convivialità, socializzazione e integrazione sociale Organizzazione di attività di autofinanziamento, informazione e sensibilizzazione sulle tematiche legate alla promozione della salute e dei diritti. Collaborazione, programmazione condivisa di iniziative, eventi, progetti con i partner della rete sociale (… ecc.) Utilizzo della struttura e dei suoi spazi esterni per il tempo libero (attività di coltivazione degli orti, feste …) EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO Progetti dell’area Salute Mentale Diffusione e applicazione della cultura dell’Auto-Mutuo-Aiuto ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI Enti Locali, DSM-DP, Volontariato, Associazionismo, Pro Loco, Privato, Privato Sociale, Cooperative, Scuole, Associazione Auser di Castel Maggiore RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE Volontari afferenti alle Associazioni e cittadini del territorio RISULTATI ATTESI Mantenimento e consolidamento della rete e delle iniziative delle Associazioni già in essere e loro integrazione 556 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Partecipazione dei soci, assunzione della responsabilità, mantenimento degli impegni PIANO FINANZIARIO PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 7.000,00 Il DSM-DP per l’anno 2013 si farà carico delle utenze (luce, gas, acqua). È necessario però prevedere l’acquisto di alcuni beni ed arredi per potere utilizzare la struttura come sopra descritto, come ad esempio arredi per esterno ed interno, sedie ed almeno un computer portatile e una stampante. 557 ________________________________________ Area Disabili ___________________________________________ 558 559 560 561 562 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ PROMOZIONE E SVILUPPO DEGLI SPORTELLI SOCIALI E DEI PUNTI UNICI D’ACCESSO ALLE PRESTAZIONI ED AI SERVIZI CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO È stata prevista la definizione di corsi di formazione, da attivarsi nel corso dell’anno 2012, per gli operatori e per il servizio sociale territoriale di rete, con particolare riferimento agli Assistenti Sociali relativamente allo sviluppo del sistema di presa in carico alla definizione di metodologie operative omogenee nei diversi ambiti d’intervento, all’analisi dei cambiamenti dell’utenza ed i nuovi bisogni emergenti. È in fase di costruzione il portale web distrettuale dei servizi. CENTRO RISORSE DISTRETTUALE PER IL REPERIMENTO AZIENDALI CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO DI DISPONIBILITÀ Il progetto ha visto, in un’ottica di ottimizzazione delle risorse, la messa a sistema di un servizio distrettuale di contattamento delle aziende che si dichiarano disponibili ad accogliere percorsi di formazione in situazione, borse lavoro, stage, tirocini formativi promossi dai servizi del territorio. Il servizio consente la creazione di un elenco di aziende virtuose del territorio alle quali dare un riconoscimento per la Responsabilità Sociale d’Impresa: grazie all’esperienza del Centro risorse sono state individuate le aziende dei Comuni del Distretto Pianura Est alle quali è stato dato il riconoscimento Logo Azienda Solidale promosso da Ailes per le edizioni 2012 e 2013. Il servizio, che ha sede presso il Comune di San Pietro in Casale, viene gestito dalla coop CSAPSA e viene portato avanti da due operatori della mediazione aziendale senior e due operatori junior segnalati dall’USSI disabili adulti e da un CSM del territorio. Durante il primo anno di attività (settembre 2011-luglio 2012) sono state gestite dal Centro risorse 83 richieste: 23 dalla coop Lai-momo nell’ambito della gestione del progetto “Emergenza Nord Africa” per richiedenti asilo accolti nel Distretto 19 da Futura nell’ambito del progetto distrettuale “Tirocini formativi e di orientamento” 7 dalla coop Carovana nell’ambito del progetto distrettuale “Lavoro e Sapere” rivolto a giovani 4 dall’USSI Disabili Adulti Distretto Pianura Est 9 dal CSM di San Giorgio di Piano 1 dal Sert di San Giorgio di Piano 5 dal CSM di Budrio 3 dal Sert di Budrio 14 dall’USSI Minori del Distretto Pianura Est Per individuare la risorsa richiesta dai servizi sono state contattate una media di 11,3 aziende a richiesta, con una media di 35,3 telefonate realizzate. Il servizio ha ripreso le attività il 10 settembre 2012. Al 30 Aprile 2013 sono state gestite dal Centro risorse 72 richieste: 5 dalla coop Lai-momo nell’ambito della gestione del progetto “Emergenza Nord Africa” per richiedenti asilo accolti nel Distretto 17 da Futura nell’ambito del progetto distrettuale “Tirocini formativi e di orientamento” 11 dalla coop Carovana nell’ambito del progetto distrettuale “Lavoro e Sapere” rivolto a giovani 12 dall’USSI Disabili Adulti Distretto Pianura Est 563 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ 10 dal CSM di San Giorgio di Piano 1 dal Sert di San Giorgio di Piano 7 dal CSM di Budrio 1 dal Sert di Budrio 4 dall’USSI Minori del Distretto Pianura Est 4 dalla coop CSAPSA nell’ambito del progetto provinciale “Transizioni al lavoro per persone in condizione di svantaggio” sostenuto dal Distretto. INTERVENTI PER LA PROMOZIONE DEL BENESSERE A SCUOLA CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO PIANURA EST Scopo del percorso formativo è stato quello di offrire metodologie e strumenti utili per promuovere, nella scuola, il benessere di bambini, ragazzi e adulti attraverso interventi che mettessero “in rete” le diverse istituzioni del territorio, promuovendo uno scambio tra impostazioni, modalità operative, premesse metodologiche, al fine di evitare che il disagio possa trasformarsi in un vero e proprio disturbo. Il percorso è stato quindi rivolto a operatori dei Servizi educativi, scolastici, formativi, sociali e sanitari pubblici e privati del Distretto Pianura Est. Il percorso formativo è stato realizzato nel mese di settembre 2012 e, più precisamente, nei giorni 3, 4, 5 settembre ed è stato inserito nel programma della formazione del Servizio NPIA dell’AUSL di Bologna anno 2012. Si è mantenuto l’obiettivo di approfondire il rapporto tra insegnamento e apprendimento, indagando il ruolo dell’adulto nella relazione educativa e didattica. Alla formazione hanno partecipato n. 61 insegnanti (dalla scuola infanzia alle superiori) e operatori dei Servizi Sociali e della NPIA dell’AUSL. Le risposte ai questionari di verifica degli apprendimenti documentano le competenze acquisite dai presenti sul tema generale del disagio ed i questionari di valutazione del gradimento segnalano la positività della proposta formativa. LEGGE 104/92 AZIONI PER LA PROMOZIONE DELL'ASSISTENZA, DELL'INTEGRAZIONE SOCIALE E DEI DIRITTI DELLE PERSONE DISABILI CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO PIANURA EST Coordinamento gruppo tecnico permanente per il monitoraggio dell’Accordo territoriale Il gruppo tecnico ha effettuato n. 4 incontri nel corso del 2012 e nel primo trimestre del 2013. Il gruppo: - ha condiviso ed elaborato le integrazioni all’Accordo Territoriale a seguito delle innovazioni normative intercorse, - ha condiviso ed elaborato i questionari per la valutazione dell’applicazione dell’Accordo Territoriale in vista del futuro percorso di rinnovo. - Sono state organizzate iniziative di diffusione dell’Accordo, con le integrazioni del maggio 2012, agli operatori dei Servizi educativi, scolastici, sociali, sanitari e comunali del territorio. - Il gruppo ha definito e presentato le proposte relative al percorso di formazione sui DSA realizzato nel mese di settembre. Percorso formativo sui DSA Il percorso formativo ha proseguito il percorso già avviato lo scorso anno teso ad offrire occasioni di confronto tra operatori della Sanità, dei Servizi Sociali e della Scuola che si occupano di inclusione scolastica di bambini e ragazzi con Disturbo Specifico di Apprendimento. Gli Accordi provinciale e territoriale, che rappresentano i documenti base per le attività di integrazione/inclusione scolastica, impongono agli insegnanti l’adozione di strumentazioni e 564 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ tecnologie didattiche specifiche per questi disturbi, per cui quest’anno la gran parte della formazione è stata dedicata alla formazione in situazione. Anche per questo la sede scelta è stato il laboratorio di informatica della scuola media di Castenaso. I relatori hanno approfondito aspetti utili al lavoro quotidiano degli operatori dell’AUSL e della Scuola che hanno gradito il percorso, così come risulta dai questionari compilati al termine degli incontri. Moltissime iscrizioni sono pervenute da insegnanti delle scuole dei 15 Comuni della Pianura Est, per cui abbiamo è stato necessario operare una selezione, gli insegnanti .esclusi sono stati contattati in via prioritaria per la seconda edizione dello stesso percorso organizzata per settembre 2013. All’attività hanno partecipato 90 operatori della scuola (dalla scuola infanzia alle superiori), dei Servizi Sociali e della NPIA dell’AUSL. Si è parimenti ritenuto opportuno garantire la partecipazione al maggior numero di docenti, per cui le diverse giornate hanno visto la frequenza di insegnanti differenziati per grado scolastico (il 10 le scuole infanzia, l’11 le scuole primarie e il 12 le scuole secondarie. Punti di forza: - presenza di professionisti di differenti ambiti (educativo, sociale e sanitario), che ha permesso di confrontare non solo punti di vista, ma approcci, strategie e difficoltà. - L’organizzazione prima dell’inizio dell’anno scolastico, che ha permesso al personale della scuola di partecipare. Gruppi di sostegno alla genitorialità e gruppi psico-educativi per bambini e adolescenti in carico al servizio NPIA: Si sono realizzati: N 1 percorso musicale per adolescenti con gravi disabilità (gennaio-settembre 2012) Il percorso si è svolto attraverso n. 3 incontri di 5 ore ciascuno condotti da un esperto musicista e da una educatrice e una psicologa di Accendi Molti Fuochi. A settembre 2012, a conclusione dell’attività, è stata realizzata una gita al mare di 10 ore. L’attività è stata proposta a ragazzi con gravi disabilità seguiti dalla NPIA. Hanno partecipato n. 4 ragazzi in età 13 - 17anni residenti nei Comuni di Castenaso, Granarolo e Molinella. Piccolo gruppo di arte e musico terapia per bambini con grave disabilità (aprile-maggio 2012) Il percorso è stato realizzato attraverso n. 6 incontri di n. 1 ora ciascuno. Il gruppo è stato condotto dall’ Arteterapeuta e dalla Musicoterapeuta del Centro “Accendi Molti Fuochi”. Hanno partecipato n. 3 bambini con gravi disabilità. N 1 laboratorio di arte terapia e musicoterapia per adolescenti (gennaio-marzo e 2012) Il percorso si è svolto attraverso n. 10 incontri di 2 ore ciascuno condotti dall’Arteterapeuta e dalla Musicoterapeuta di “Accendi Molti Fuochi”. Anche in questo caso l’attività è stata proposta a ragazzi con difficoltà nella relazione associate a condizioni quali: disturbi comportamentali, dello sviluppo emozionale e ritardi del linguaggio. Hanno partecipato n. 7 ragazzi in età 11-13 anni. N 1 laboratorio di arte terapia e musicoterapia per adolescenti (ottobre-dicembre 2012) Il percorso si è svolto attraverso n. 8 incontri di 2 ore ciascuno condotti dall’Arteterapeuta e dalla Musicoterapeuta di “Accendi Molti Fuochi”. Anche in questo caso l’attività è stata proposta a 565 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ ragazzi con difficoltà nella relazione associate a condizioni quali: disturbi comportamentali, dello sviluppo emozionale e ritardi del linguaggio. Hanno partecipato n. 7 ragazzi in età 11-13 anni. STILI DI VITA SANI E CONSAPEVOLI CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO Il progetto nasce con l’obiettivo di promuovere sul territorio del Distretto una corretta informazione su stili di vita sani e consapevoli in particolare attraverso la sensibilizzare ad un’educazione della salute e ad una alimentazione sana. A ottobre 2012, il progetto si è occupato della pubblicizzazione sul Distretto delle proposte educativo - formative offerte dal programma Obiettivo Salute 2012-2013. Il catalogo, promosso dalla Azienda U.S.L. di Bologna prevede una ricca offerta di corsi, laboratori, incontri, seminari dedicati alla cittadinanza (ed in particolare alle scuole), relativa ai temi della promozione alla salute nelle sue diverse accezioni. La promozione di tali proposte si è svolta attraverso la diffusione del catalogo cartaceo a tutti i Dirigenti Scolastici dell’Ambito 4 della Provincia di Bologna e a tutte quelle realtà (enti pubblici, Associazioni di volontariato) che sul territorio sono interessate direttamente o indirettamente a promuovere nei propri servizi tali percorsi. 566 567 568 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ PROGRAMMA PROVINCIALE DENOMINAZIONE INTERVENTO Azioni di coordinamento del sistema dei servizi sociali e sociosanitari x In continuità con l’anno precedente Di nuova attivazione Soggetto capofila dell’intervento Provincia di Bologna – Servizio politiche sociali e per la salute Ufficio di supporto alla CTSS di Bologna Del Mugnaio Anna Dirigente Servizio Politiche Sociali e per la Salute Responsabile Ufficio di Supporto CTSS di Bologna Responsabile dell’intervento: (nominativo e recapiti) Francesco Bertoni Simona Ferlini Chiara Lambertini Servizio Politiche sociali e per la Salute – Ufficio di Supporto CTSS di Bologna Stefania Baldi Annalisa Carassiti Rita Cornetto Ufficio di Supporto CTSS di Bologna Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto capofila e/o responsabile dell’intervento) Provincia di Bologna -Servizio politiche sociali e per la salute Dipartimento integrazione attività socio-sanitarie Ausl Istituzioni/attori sociali coinvolti (per di Bologna ciascuno precisare tipologia e Uffici di Piano della provincia di Bologna denominazione) Distretti Ausl Bologna Ausl Imola OO.SS. Provincia Uffici di piano N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità Comuni e possibilità di indicare specifici target di Ausl Bologna popolazione destinatari dell’intervento) Ausl Imola OO.SS. Il progetto si inserisce nell’ambito delle funzioni attribuite alle Province e agli Uffici di supporto alle CTSS dal Piano sociale e sanitario regionale 2008-2011 e dai successivi documenti di programmazione in Obiettivi dell’intervento (precisando materia sociale e prevede: eventuali integrazioni con altre aree coordinamento e partecipazione alla definizione dei d’intervento) Piani di zona, assicurando il necessario supporto tecnico e informativo e attività di supporto alle Conferenze territoriali sociali e sanitarie; implementazione e gestione dei sistemi informativi provinciali dei servizi sociali in raccordo con il 569 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ Sistema Informativo Regionale; Tali funzioni sono da svolgere in stretta interconnessione con gli Uffici di piano e le Ausl del territorio provinciale. Attraverso lo staff tecnico permanente, la tecnostruttura che effettua la programmazione di area vasta in ambito socio-sanitario, viene condotta una continuativa iniziativa di coordinamento, che si concretizza con azioni che mirano a raggiungere una sempre maggiore omogeneizzazione dei servizi, al fine di garantire equità nell'accesso e nelle opportunità alla cittadinanza. Alle azioni di coordinamento si affianca la conduzione delle relazioni con le parti sociali. Le attività di coordinamento riguardano alcuni gruppi di lavoro che svolgono azioni di omogeneizzazione periodica di azioni in corso di svolgimento. In particolare, riguardano i seguenti ambiti: • Nomenclatore degli interventi e dei servizi sociali; • Sistema informativo Garsia Minori; • Tavoli di lavoro con le OO.SS.; • Gruppi di lavoro sull'accreditamento e gestione della segreteria dell'OTAP; • Attività e partecipazione al PSM. Nell'ambito socio-sanitario, l'attività di coordinamento riguarda l'organizzazione e la gestione delle riunioni a cadenza mensile organizzate. Azione/i previste (descrizione delle principali attività che compongono l’intervento) Inoltre, si svolgono attività di supporto tecnico sui seguenti ambiti: • Realizzazione dell'aggiornamento dati sui programmi attuativi dei Piani di Zona; • Realizzazione del monitoraggio assegno di cura; • Realizzazione attività di supporto tecnico alla definizione del riparto del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza; • Elaborazione ad analisi dei dati di sfondo in possesso del servizio politiche sociali e per la salute a seguito di richieste pervenute da altri enti. Si mantiene il raccordo con la Regione per la gestione dei flussi informativi, e viene condotta, in particolare, la Rilevazione sui presidi socio-assistenziali, che annualmente censisce tutte le strutture – rivolte a tutte le aree di bisogno – della Provincia. Ambito territoriale di realizzazione: Provinciale x specificare: Distrettuale specificare: Altro specificare: 570 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ Risorse umane che si prevede di impiegare: numero e qualifica degli operatori Ente di Appartenenza Effetti attesi e indicatori di monitoraggio/valutazione Piano finanziario: Ufficio di Piano provinciale Ufficio di Supporto alla CTSS di Bologna Dipartimento integrazione attività socio-sanitarie Ausl di Bologna Numero presidi rilevati nella provincia; Elaborazioni dati per programmazione distrettuale Spesa Eventuale Quota totale quota di regionale prevista altri soggetti da specificare 571 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ PROGRAMMA PROVINCIALE DENOMINAZIONE INTERVENTO Sistema informativo per la valutazione del bisogno e degli interventi x In continuità con l’anno precedente Di nuova attivazione Soggetto capofila dell’intervento PROVINCIA di BOLOGNA Servizio politiche sociali e per la salute Responsabile dell’intervento: (nominativo e recapiti) Francesco Bertoni Chiara Lambertini UO Ufficio di piano provinciale Servizio politiche sociali e per la salute 051/6598105- 051/6598141 [email protected] [email protected] Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto capofila e/o responsabile dell’intervento) Provincia di Bologna - Servizio politiche sociali e per la salute Provincia di Bologna – Settore sistemi di Istituzioni/attori sociali coinvolti (per Comunicazione e E-Government ciascuno precisare tipologia e Dipartimento integrazione attività socio-sanitarie Ausl denominazione) di Bologna Uffici di Piano Comuni Distretti Ausl Operatori di sportello sociale Comuni N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità Uffici di Piano e possibilità di indicare specifici target di Azienda Usl popolazione destinatari dell’intervento) ASP Circondario Imolese ASP Seneca ASC Insieme Il progetto intende sviluppare e potenziare l'utilizzo del sistema informativo attualmente in uso nel territorio bolognese, al fine di rendere omogenea la rilevazione del bisogno ed estendere il sistema informativo all'area minori. E' necessario investire ulteriori risorse per il Obiettivi dell’intervento (precisando miglioramento, la semplificazione e l'utilizzo omogeneo eventuali integrazioni con altre aree del sistema sistema informativo. d’intervento) Inoltre, va potenziato l'utilizzo dei dati inseriti nel sistema informativo, in modo che possano essere condotte analisi relative all'erogazione dei servizi e al soddisfacimento dei bisogni espressi dai cittadini, per realizzare analisi di benchmarking tra territori. 572 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ Osservatorio provinciale degli sportelli sociali e portale provinciale: La Provincia di Bologna ha realizzato nel corso degli anni precedenti un coordinamento del progetto che ha permesso di realizzare una rete di sportelli sociali a livello provinciale che, seppur con differenziazioni di carattere organizzativo-gestionale, permette agli sportelli di essere in rete ed in comunicazione tra loro. Per rendere ancor più omogeneo il sistema esistente è necessario, nel prossimo anno, sviluppare ulteriori azioni: Realizzazione di report quadrimestrali di analisi dati presenti nell’Osservatorio provinciale sportelli sociali secondo reportistica predefinita Coordinamento del Gruppo provinciale sul nomenclatore degli interventi e servizi sociali in uso agli sportelli sociali, che garantisca aggiornamenti condivisi a livello provinciale Aggiornamento della base informativa di supporto al Portale della rete Sportelli Sociali, relativa alla mappatura dell’offerta dei servizi/interventi in raccordo con nomenclatore provinciale. Azione/i previste (descrizione delle principali attività che compongono l’intervento) Realizzazione del sistema informativo dell'area Minori: attivazione del modulo software relativo alla cartella socio-sanitaria dell’area minori per i 5 distretti coinvolti (Pianura est, Pianura ovest, San Lazzaro, Casalecchio di Reno, Porretta Terme) estrazione dati presenti nel DB SISA minori regionale e relativa importazione e conversione all’interno del DB Garsia minori Attività di valutazione del bisogno dei cittadini e monitoraggio del sistema dei servizi: Elaborazione dati del sistema informativo Garsia al fine di realizzare una analisi di benchmarking delle politiche dei territori in ambito socio-sanitario, in modo da migliorare l'attività di programmazione, attraverso (1) un più efficiente utilizzo delle risorse disponibili; (2) la realizzazione di servizi più appropriati rispetto ai bisogni delle persone. Questa azione sarà svolta attraverso un approfondimento in collaborazione con il CAPP (Centro di analisi delle politiche pubbliche) dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Elaborazione dati sul sistema dei servizi socioeducativi per l'infanzia (0-3), in modo da ottenere elementi di riflessione rispetto al fenomeno del calo della domanda di servizi in questo segmento e formulare eventuali proposte per la gestione dell'offerta di servizi del territorio. 573 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ Accanto all'attività di monitoraggio dei servizi verrà effettuata una sperimentazione del modello di valutazione dei Piani di Zona, realizzato nel 2010, con l'obiettivo di fornire un supporto concreto per effettuare la valutazione della programmazione triennale. Ambito territoriale di realizzazione: Provinciale x specificare: Distrettuale specificare: Altro specificare: Risorse umane che si prevede di impiegare: numero e qualifica degli operatori Ente di Appartenenza Effetti attesi e indicatori di monitoraggio/valutazione Piano finanziario: Responsabili Uffici di piano distrettuali Referenti progetto sportelli sociali Referenti area minori Redattori decentrati portale sportelli sociali Realizzazione report quadrimestrali di analisi dei dati dell'osservatorio provinciale sugli sportelli sociali Definizione nomenclatore semplificato degli interventi e dei servizi sociali Implementazione del portale della rete degli sportelli sociali Realizzazione report analisi sui bisogni della popolazione e i fabbisogni di risorse in ambito sociosanitario Realizzazione report analisi sull'offerta di servizi socioeducativi Spesa totale prevista Quota Eventuale 101.000 regionale quota di altri soggetti da 101.000 specificare 574 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ PROGRAMMA PROVINCIALE DENOMINAZIONE INTERVENTO Azioni innovative di formazione e supporto alla programmazione dei sistema dei servizi locali x In continuità con l’anno precedente Di nuova attivazione Soggetto capofila dell’intervento PROVINCIA di BOLOGNA Servizio politiche sociali e per la salute Responsabile dell’intervento: (nominativo e recapiti) Francesco Bertoni Chiara Lambertini Maria Chiara Patuelli UO Ufficio di piano provinciale Servizio politiche sociali e per la salute 051/6598105- 051/6598141 - 051/6598991 [email protected] [email protected] [email protected] Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto capofila e/o responsabile dell’intervento) Provincia di Bologna - Servizio politiche sociali e per la salute Istituzioni/attori sociali coinvolti (per Uffici di Piano ciascuno precisare tipologia e Dipartimento integrazione attività socio-sanitarie Ausl denominazione) di Bologna Distretti Ausl Provincia Uffici di Piano N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità Comuni e possibilità di indicare specifici target di Ausl Bologna popolazione destinatari dell’intervento) Ausl Imola ASP Terzo settore Il progetto ha l'obiettivo di qualificare il sistema dei servizi, accrescendo e valorizzando le competenze degli operatori dei servizi e dei funzionari che si occupano di programmazione sociale e sociosanitaria, Obiettivi dell’intervento (precisando attraverso la realizzazione di iniziative di formazione a eventuali integrazioni con altre aree carattere innovativo, proseguendo e migliorando le d’intervento) attività realizzate nel corso degli anni precedenti. Le iniziative di formazione sono rivolte a migliorare il funzionamento del sistema dei servizi e a garantire l'equità nell'accesso ai servizi e nelle opportunità. Percorsi di formazione distrettuale per il potenziamento della rete degli sportelli sociali. Azione/i previste (descrizione delle Il percorso formativo rivolto agli operatori di sportello principali attività che compongono sociale ha posto in risalto alcune esigenze specifiche l’intervento) che risulta prioritario soddisfare al fine di garantire il buon funzionamento del sistema informativo in uso 575 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ agli sportelli sociali. E' pertanto necessario proseguire nella realizzazione di azioni formative rivolte agli operatori di sportello sociale, organizzate su base distrettuale, che siano in grado di cogliere e risolvere le criticità segnalate. Tali azioni dovranno essere realizzate in stretto raccordo con gli Uffici di Piano. E' inoltre prevista l'implementazione definitiva del portale provinciale della rete degli sportelli sociali. Percorso laboratoriale-formativo sulle azioni di contrasto alla povertà. A distanza di più di quattro anni dall'inizio della crisi economica, considerate le crescenti difficoltà delle famiglie, si ritiene importante la realizzazione di un percorso laboratoriale-formativo sulle azioni di contrasto alla povertà e all'impoverimento. Il percorso verrà articolato in laboratori formativi e di scambio di esperienze tra distretti sugli aspetti che più profondamente hanno un impatto sulla cittadinanza e di conseguenza sui servizi: l'emergenza abitativa, il lavoro, l'indebitamento, la distribuzione di beni alimentari. I laboratori sono rivolti a Uffici di Piano, Servizi sociali, Uffici casa, Servizi Lavoro e altri servizi interessati, terzo settore. Progetto di alta formazione rivolto agli attori della programmazione sociale e sociosanitaria. Il miglioramento della programmazione dei servizi sociali e sociosanitari può conseguirsi anche attraverso l'ampliamento dell'orizzonte di analisi delle prospettive e delle modifiche che a livello nazionale ed internazionale stanno riguardando il welfare. E' pertanto necessario organizzare iniziative di partecipazione a convegni ed eventi che possano fornire strumenti di analisi dei mutamenti sociali che si stanno verificando anche altrove e sulle soluzioni possibili. Tra le iniziative, si organizza la partecipazione a: Convegno Espanet “Italia, Europa. Integrazione sociale ed integrazione politica”, che si terrà all'Università della Calabria dal 19 al 21 settembre; Convegno IRS “Disegnare il welfare di domani2, che si terrà a Milano il 26 settembre; Convegno “La tutela degli anziani. Buone pratiche per umanizzare l'assistenza”, che si terrà a Rimini il 18 e il 19 Ottobre. Ambito territoriale di realizzazione: Provinciale x specificare: Distrettuale specificare: Altro specificare: 576 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ Risorse umane che si prevede di impiegare: numero e qualifica degli operatori Ente di Appartenenza Effetti attesi e indicatori di monitoraggio/valutazione Piano finanziario: Uffici di piano distrettuali Referenti progetto sportelli sociali Referenti area minori Redattori decentrati portale sportelli sociali Partecipanti alle iniziative di alta formazione Partecipanti ai percorsi di formazione distrettuale per gli sportelli sociali Partecipanti ai percorsi laboratoriali sulle azioni di contrasto alla povertà Spesa totale prevista 55.000 euro 577 Quota regionale Eventuale quota di altri soggetti da specificare 55.000 euro Risorse Ufficio di Supporto CTSS ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ PROGRAMMA PROVINCIALE DENOMINAZIONE INTERVENTO Archivi degli ospedali psichiatrici della provincia di Bologna In continuità con l’anno precedente Di nuova attivazione Soggetto capofila dell’intervento Provincia di Bologna Responsabile dell’intervento: (nominativo e recapiti) Anna Del Mugnaio – Dirigente servizio politiche sociali e per la salute Provincia di Bologna – Direttore Istituzione G.F. Minguzzi Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto capofila e/o responsabile dell’intervento) Sovrintendenza ai beni archivistici e documentali, NCI, Istituzioni/attori sociali coinvolti (per Istituzione Minguzzi, Università di Bologna – ciascuno precisare tipologia e Dipartimento di Filosofia, AUSL di Bologna e AUSL di denominazione) Imola, Ufficio di Piano di Imola, Cooperative sociali di tipo b) N. Destinatari diretti e indiretti Comunità locale i cittadini del territorio provinciale, gli (numerosità e possibilità di indicare operatori dei servizi coinvolti i protagonisti dei servizi specifici target di popolazione stessi, studenti destinatari dell’intervento) Rendere fruibile il patrimonio di vita e saperi attualmente Obiettivi dell’intervento (precisando conservato, ma non disponibile, relativo alla vita degli eventuali integrazioni con altre aree ospedali psichiatrici (cartelle, manufatti, ecc) della d’intervento) provincia di Bologna • Reperimento fondi (progetto europeo) • Mappatura degli archivi e dei luoghi dove ora sono conservati: ricognizione carta-schede –cartelle, materiale documentale , manufatti • Verifica sullo stato di conservazione degli archivi, in collaborazione con la Soprintendenza • Analisi e sistematizzazione Azione/i previste (descrizione delle • Studio di fattibilità di un progetto di messa in rete dei principali attività che compongono diversi archivi per la valorizzazione degli stessi l’intervento) nell'ambito del progetto RISME • Presentazione documentazione e sua messa a disposizione sia a fini didattici che espositivi • Attivazione collegamenti con altri centri di documentazione della storia della psichiatria presenti in Emilia Romagna e in Italia per verificare possibilità di un raccordo a livello nazionale Ambito territoriale di realizzazione: Provinciale specificare: Distrettuale specificare: Altro specificare: 578 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ Risorse umane che si prevede di impiegare: numero e qualifica degli operatori Ente di Appartenenza Operatori di cooperative di tipo B per l'inserimento lavorativo di persone svantaggiate Attivazione di borse lavoro per persone in condizione di svantaggio sociale Esperti di storia della psichiatria Esperti di archivistica Effetti attesi e indicatori di monitoraggio/valutazione Spesa totale prevista Piano finanziario: 60.000 579 Quota regionale Eventuale quota di altri soggetti da specificare 35.000 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ PROGRAMMA PROVINCIALE DENOMINAZIONE INTERVENTO Sviluppo e valorizzazione del Terzo Settore e modelli di partecipazione In continuità con l’anno precedente Di nuova attivazione Soggetto capofila dell’intervento Provincia di Bologna Provincia di Bologna Antonella Lazzari Tel 051/659.8377 Associazioni di promozione sociale Organizzazioni di volontariato Soggetti Attuatori (se diversi da Cooperazione sociale soggetto capofila e/o responsabile Cittadini dell’intervento) Comuni/distretti Centro servizi per i volontariato VOLABO Provincia di Bologna Comuni Associazioni di promozione sociale Organizzazioni di volontariato Forum provinciale del Terzo settore Istituzioni/attori sociali coinvolti (per Comitato paritetico provinciale del volontariato ciascuno precisare tipologia e Centro Servizi per il volontariato provinciale di Bologna denominazione) VOLABO Tavolo per il confronto del Terzo settore Scuole Istituzione Gian Franco Minguzzi N. Destinatari diretti e indiretti Associazioni (numerosità e possibilità di indicare Cittadinanza specifici target di popolazione Scuole, insegnanti e minori destinatari dell’intervento) • Consolidamento della governance locale del terzo settore (Comitato paritetico del volontariato, cooperazione, Tavolo del confronto con il Terzo settore - di cui fanno parte i rappresentanti: del Comitato paritetico provinciale del volontariato, del Forum del Terzo settore, delle associazioni di promozione sociale, Obiettivi dell’intervento (precisando della cooperazione sociale); eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) • Valorizzazione del ruolo del terzo settore; • Coinvolgimento specifico dell'associazionismo e del volontariato alla programmazione socio-sanitaria del welfare provinciale, con la collaborazione del Centro servizi per il Volontariato VOLABO e gli UDP distrettuali. Relativamente alla definizione del sistema di relazioni tra Enti pubblici e Terzo settore: Azione/i previste (descrizione delle principali attività che compongono • Supporto al Tavolo del confronto con il Terzo settore e l’intervento) condivisione delle modalità di funzionamento e raccordo con gli organismi del “Terzo settore”; Responsabile dell’intervento: (nominativo e recapiti) 580 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ • • Supporto all'attività del Comitato paritetico provinciale del volontariato, con particolare riferimento al maggiore raccordo con il Centro Servizi del volontariato di Bologna VOLABO e con il Comitato paritetico provinciale del volontariato di Ferrara (facenti parte dello stesso collegio); Collaborazione con la cooperazione sociale e partecipazione all’Osservatorio provinciale della cooperazione sociale, con particolare riferimento all'applicazione delle Linee guida per l'inserimento lavorativo delle persone svantaggiate e suo regolamento applicativo. Azioni specifiche per la promozione e valorizzazione del Terzo settore • Presentazione e diffusione della ricerca sull'impatto socio-economico del Terzo settore nella comunità, realizzata in collaborazione con il Forum del Terzo settore di Bologna; • Realizzazione delle azioni condivise previste nel Piano attuativo 2013 del Protocollo d'intesa firmato con il Centro servizi per il volontariato VOLABO sui seguenti temi: promozione del volontariato nelle giovani generazioni, azioni formative congiunte, auto mutuo aiuto, volontassociate, volontariato informale, riconoscimento competenze del volontariato, partecipazione della cittadinanza; • Prosieguo del progetto di comunità sulla valorizzazione dei centri sociali per anziani di cui alla convenzione sottoscritta con ANCESCAO Bologna; • Partecipazione al gruppo di lavoro "Anziani, imprenditori di qualità della vita", istituito presso l'Istituzione Gian Franco Minguzzi; • Prosieguo del progetto "cittadini sempre" volto a potenziare le reti delle organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale che operano a favore della popolazione detenuta; • Prosieguo dell'attività formativa mista rivolta al Terzo settore e agli operatori dei Comuni per facilitare il coinvolgimento specifico dell'associazionismo e del volontariato alla programmazione socio-sanitaria del welfare provinciale, con la collaborazione del Centro servizi per il Volontariato VOLABO e gli UDP distrettuali; • Organizzazione, nei tempi indicati dalla Regione Emilia Romagna, dell'incontro territoriale di Bologna facente parte del percorso regionale sulla partecipazione del Terzo settore; • Elaborazione del Piano dell'associazionismo e realizzazione dell'attività formativa e informativa a favore delle associazioni di promozione sociale (corso su individuazione del fabbisogno, valutazione, 581 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ • • • • • • modalità di accesso al credito); Aggiornamento della banca dati sul Terzo Settore, nell’ambito del sistema regionale TESEO; Realizzazione della IX° Edizione di “Volontassociate”; Prosieguo dello sportello di consulenza fiscale a favore delle associazioni di promozione sociale e dell'attività formativa ad esso connessa (tre edizioni dell'abc dell'associazionismo); Compartecipazione alla realizzazione di progetti promossi dal Terzo settore di interesse per la comunità; Compartecipazine al progetto di comunità “I cantieri della sostenibilità a San Donato”promosso dal Dipartimento di Sociologia e diritto dell'Università di Bologna e il Ces.Co.Com.; Diffusione degli esiti della ricerca realizzata in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano su “La condivisione nella prassi e nei valori delle associazioni di volontariato”; Strumenti: • Incontri del Comitato di monitoraggio, composto da associazioni di promozione sociale e del gruppo di lavoro per l’organizzazione di Volontassociate con i referenti individuati dai distretti e/o dai Comuni; • Incontri del Comitato paritetico provinciale del volontariato; • Incontro nell'ambito della CTSS del Tavolo per il confronto con il Terzo settore. Metodologie: Programmazione e progettazione partecipata delle attività con le associazioni e organizzazioni di volontariato, con il Comitato paritetico provinciale del volontariato, con il Tavolo del confronto con il Terzo settore, con il Centro servizi per il Volontariato VOLABO, con con gli operatori degli Enti locali. Ambito territoriale di realizzazione: Provinciale specificare: Distrettuale specificare: Altro specificare: Risorse umane che si prevede di impiegare: numero e qualifica degli operatori Ente di Appartenenza Effetti attesi e indicatori di monitoraggio/valutazione 1 - Dipendente con il profilo di “tecnico del welfare" della Provincia di Bologna; 1 - Responsabile U.O Amministrativa Servizio politiche Sociali e Ufficio terzo Settore della Provincia di Bologna. Produzione di: Pubblicazione della ricerca sull'impatto socio-economico del Terzo settore sulla comunità; N. 140 associazioni e/o organizzazioni coinvolte nei percorsi Info/formativi 582 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ Piano finanziario: N. 350 associazioni e/o organizzazioni coinvolte nelle feste locali di “Volontassociate” Quota regionale su Eventuale Spesa totale pdz quota di prevista 36.000,00 altri soggetti su piano da 65.000 associazioni specificare smo 5.000,00 24.000,00 583 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ PROGETTO SOVRAZONALE Denominazione: Servizi a valenza sovradistrettuale o provinciale Il Piano regionale sociale e sanitario e l'Atto di indirizzo e coordinamento provinciale 2009-2011 hanno posto nel Distretto il punto centrale della programmazione e della gestione degli interventi e hanno contestualmente introdotto l'esigenza di realizzare accordi sovraterritoriali per interventi o servizi di particolare specializzazione o che potevano ottimizzare costi e risorse. Negli anni si sono consolidati e rafforzati progetti di bacino sovra-zonale che erano già attivi ma che hanno trovato nella pianificazione zonale il preciso riferimento (Centro di contrasto all'abuso e al maltrattamento) e sono stati realizzati nuovi interventi (CAAD, PRIS). Pur nella diversità degli obiettivi e dell'utenza cui sono rivolti, hanno un elemento comune che li diversifica da altri progetti: si tratta infatti di veri e propri Servizi nei quali un ente capofila gestisce, a nome e in accordo con gli altri, una funzione o interventi che sarebbero con maggiori costi e minore efficacia realizzabili nei singoli territori. Si tratta quindi di azioni di particolare rilievo, accomunate da un medesimo obiettivo di specializzazione/ottimizzazione dell'intervento, che danno conto della capacità dei territori di lavorare in rete e di assumere (o delegare) funzioni con reciproca responsabilità. Pronto intervento sociale Comune o altro ente capofila di progetto Comune di Bologna Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Annalisa Faccini-Comune di Bologna-Responsabile Ufficio tutele, protezione, pronto intervento Destinatari Il Pronto intervento sociale è rivolto a tutti i cittadini minori, adulti, uomini e donne, disabili, anziani, presenti sul territorio provinciale in situazioni di emergenza , con limitata autonomia e in condizioni d’improvvisa ed imprevista necessità assistenziale Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente si Ambito territoriale di realizzazione Provincia Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azioni previste Comuni dell'area metropolitana; Nuovo Circondario Imolese, Provincia di Bologna • Dare risposta anche negli orari di chiusura dei servizi alle persone in situazione di urgenza ed emergenza sociale; • Dare una più tempestiva e qualificata risposta ai minori che necessitino di interventi di protezione immediata, in linea anche con le indicazioni della Autorità giudiziaria e con le indicazioni regionali; • Ottimizzare le risorse e realizzare collaborazioni efficaci tra territori. Attraverso la gestione associata di servizi sovra-zonali. • Attivazione di una Centrale operativa telefonica attiva sulle 24 ore quale primo accesso per gli operatori e le forze dell’ordine; 584 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ • Piano finanziario: Attivazione di un Nucleo professionale, costituito da operatori sociali con formazione specifica che garantiscono la reperibilità e che intervengono qualora la situazione richieda una valutazione professionale; • Individuazione di una rete di risorse/servizi/strutture nel territorio provinciale attivabili immediatamente dalla centrale operativa; • Raccordo costante con i territori che aderiscono al progetto attraverso la sottoscrizione di apposita convenzione per la condivisione delle scelte, il monitoraggio e la verifica del progetto. Quota regionale Eventuale Eventuale quota da Costo totale 82.449 Quota previsto come da altri nazionale 175.000 accordi soggetti sottoscritti con Distretti Indicatori per il monitoraggio/valutazione 585 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ PROGETTO SOVRAZONALE Laboratorio dei Cittadini per la Salute. Progetto partecipato di empowerment dei cittadini e delle comunità locale e di promozione della salute. Progetto “Il PDTA Colon: migliorare un percorso in modo partecipato”. Comune o altro ente capofila di progetto Azienda USL di Bologna Responsabile del progetto/programma: Giuseppe Cervino 0516597119 [email protected] • Utenti del Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale Colon • Popolazione target dello screening per la prevenzione dei tumori del colon-retto Il Laboratorio dei Cittadini per la Salute è attivo dal 2004 e le attività previste rappresentano la prosecuzione e lo sviluppo di quelle avviate negli anni precedenti. nominativo e recapiti Destinatari Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Area Metropolitana di Bologna RER, CTSS, Comune di Bologna, AFM, Federfarma Bologna, Forum Metropolitano Associazioni Cittadini non Comunitari, AUSER, SPI-CGIL, FNP-CISL, UILP, CNA Pensionati Bologna, CCM, Centro Diritti del Malato, AMISS. Generali: • Favorire la partecipazione della comunità alle scelte per la salute; • Accrescere le conoscenze dei cittadini nell’ambito delle varie tematiche affrontate, per utilizzare con maggior consapevolezza i servizi sanitari (empowerment); • Creare una rete di relazioni e di alleanze nel territorio per favorire la diffusione di una cultura di promozione della salute; • Costruire canali di comunicazione bidirezionali tra l’istituzione sanitaria e la comunità locale. Progetto “PDTA Colon” - Migliorare il Percorso Colon confrontandolo le aspettative e le necessità reali degli utenti con il punto di vista degli operatori: • Individuare e costruire azioni di miglioramento nei passaggi più critici del percorso; • Rielaborare e migliorale i moduli informativi; • Progettare la comunicazione sul percorso PDTA, costruendo contenuti informativi per l’utenza e strumenti idonei a comunicarli. Il progetto intende operare con strategie multisettoriali e trasversali di promozione della salute e stili di vita sani e di arricchimento del “capitale 586 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ Azioni previste Piano finanziario: sociale” del nostro territorio, alla base dell’azione politica e di governo (Atto di Indirizzo della CTSS di Bologna, approvato in data 03.11.2008). • Studio VAPEC: interviste a pazienti giunti a fine percorso per rilevare aspetti qualitativi come il vissuto psicologico e la qualità percepita dell’interazione con i servizi sanitari. • Formazione/Intervento di quattro giornate per progettare le azioni di miglioramento e la revisione della comunicazione sul percorso in funzione di necessità e aspettative del cittadino • Implementazione delle azioni progettate • Valutazione Costo totale Quota regionale previsto Quota nazionale Da valutare in fase operativa • Qualità percepita del percorso • Numero di azioni di miglioramento proposte e Indicatori per il monitoraggio/valutazione importate nel percorso • Indice di leggibilità e comprensibilità del materiale informativo 587 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ PROGETTO SOVRAZONALE “Obiettivo salute”– catalogo dell’offerta educativo formativa per la promozione della salute Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Destinatari Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) Azioni previste Azienda Usl di Bologna Dott. ssa Patrizia Beltrami Dipartimento di Sanità Pubblica – Responsabile U.O.S Promozione della salute 051 6224228/330 3486555280 [email protected] Popolazione generale,studenti, famiglie ed insegnanti, adolescenti, lavoratori, anziani, operatori del volontariato e del terzo settore Il progetto si attua in continuità a quanto già proposto negli anni precedenti, in coerenza e in applicazione al Piano Sociale e Sanitario della Regione Emilia-Romagna, agli Atti di indirizzo della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria della Provincia di Bologna, al Piano Nazionale e Regionale della Prevenzione ed al Programma Nazionale e Regionale “Guadagnare Salute” Area Metropolitana di Bologna Enti Locali, scuole ed altre agenzie educative , mondo del lavoro, privato sociale, volontariato, mondo dello sport e del tempo libero , associazioni • Rafforzare le capacità delle persone ad effettuare scelte consapevoli rispetto alla salute; • Costruire partnership tra cittadini e servizi per migliorare la salute e la qualità della vita ; • Valorizzare le risorse di cui gli individuai sono portatori per il miglioramento della salute; • Sviluppare strategia multisettoriale e trasversale di Promozione della salute e di stili di vita sani. Il progetto ha valenza Aziendale e ricadute operative a livello distrettuale: si prevedono per i singoli ambiti di intervento individuati nel catalogo: • Azioni di tipo educativo attraverso campagne d’informazione e sensibilizzazione che favoriscano l’adozione di sani stili di vita, in particolare tra le giovani generazioni; • Azioni di carattere educativo e formativo rivolte a diversi gruppi target condivise con i committenti , secondo metodologie orientate alla progettazione partecipata e all’implementazione di buone pratiche; • Azione di monitoraggio e di valutazione di processo e di risultato. 588 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Le azioni saranno: • Coordinate in una logica di integrazione e di sinergia grazie al contributo dei Dipartimenti aziendali per la Promozione della salute; • Mirate a contesti di comunità definite (creazione di ambienti favorevoli alla promozione della salute come scuole, comunità locali e luoghi di lavoro); • Realizzate con l’obiettivo primario di consentire la crescita della consapevolezza individuale e di comunità e del contesto sociale per affermare la cultura della salute e del ben-essere e l’assunzione da parte del cittadino di un ruolo attivo e protagonista (empowerment). Costo totale Quota previsto regionale Quota nazionale Da valutare in fase esecutiva Per il 2013 Evidenza della realizzazione de catalogo aziendale/distrettuale secondo le aree di priorità individuate e coerenti con gli strumenti di Pianificazione regionali e locali Report annuale di monitoraggio degli interventi per le singole aree di intervento (a valenza Aziendale/ distrettuale ) 589 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ PROGETTO SOVRAZONALE PROGETTO AUTO MUTUO AIUTO Comune o altro ente capofila di progetto Azienda USL di Bologna Area Metropolitana Dott. Paolo Pandolfi Dott.ssa Patrizia Beltrami Dott. Michele Filippi Responsabili del progetto/programma: nominativi e recapiti Destinatari Coordinatore del progetto: Dr.a Daniela Demaria Sede: Viale Pepoli 5 Bologna Tel. 051 6584267 Segreteria facilitante 349 2346598 E mail: [email protected] Gruppi A.M.A. esistenti, cittadini interessati, realtà civili ed istituzionali del territorio, comuni, MMG e pediatri, enti locali, associazioni Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Progetto avviato nel 2003 nell’ambito del percorso dei Piani per la salute è in continuità con quanto già proposto negli anni scorsi. Ambito territoriale di realizzazione Area metropolitana di Bologna Istituzioni/attori sociali coinvolti AUSL Bologna, Azienda Ospedaliera S. Orsola Malpighi, RER, CTSS Provincia, distretti, cittadini interessati, Opera Pia dei Poveri Vergognosi, Comuni, Associazioni del privato sociale, AMRER (Associazione Malati Reumatici Emilia Romagna), Associazione SLA Bologna; Associazione UILDM Nazionale; ARAD Bologna e Vergato. • • • Obiettivi del progetto (anche eventuali integrazioni con altre aree d’intervento) • • Prosecuzione dello sviluppo della rete fra i gruppi A.M.A.; Attivazione di contatti e collaborazioni continuative con Associazioni, Coordinamento Nazionale A.M.A. e Coordinamenti A.M.A. di altre Regioni e città; Attivazione di contatti e collaborazioni continuative con le realtà della RER per la messa in rete di gruppi A.M.A. tra persone e/o tra familiari di persone con disagio psichico; Collaborazione con il settore RER salute mentale, dipendenze patologiche e Salute nelle carceri per l’avvio di formazione/informazione per la promozione di gruppi A.M.A. all’interno della casa circondariale Dozza di Bologna; Contatti con MMG e pediatri all’interno delle loro giornate formative; contatti con Università corso di laurea in Medicina e Chirurgia, Scuola di Specialità in psichiatria; corso di alta formazione universitaria sui rifugiati, per operatori sociali; 590 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ • • • • • • • Azioni previste • • • • • • • Supporto ai gruppi nascenti relativi a qualsivoglia disagio o problematica (familiari di persone autistiche, HIV, disabilità adulti e minori, genitori in fase di adozione, genitori di adolescenti, patologie oncologiche, operatori ausl….); Avvio e sostegno di gruppi di auto mutuo aiuto legate alla disassuefazione dal fumo e al sovrappeso; Produzione di strumenti di comunicazione a supporto del percorso (sito, indirizzo di posta elettronica, locandine e depliant). Corso di formazione per operatori e cittadini interessati finanziato dalla CTSS Provincia, segreteria organizzativa Dr.a Annalisa Carassiti, Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria – Uffficio di supporto alla CTSS di Bologna, tel. 051 6599238; Incontri cadenzati dei tavoli di lavoro distrettuali (composti da operatori AUSL, operatori enti locali, cittadini facenti di parte di associazioni e cittadini interessati) per promuove la cultura e la nascita di gruppi AMA che rispondano ai bisogni del territorio; Due incontri annuali di formazione su campo (plenarie) per un confronto allargato con altre realtà regionali o italiane e per lo sviluppo di temi specifici; Incontri ogni 20 giorni di coordinamento tecnicometodologico; 4 incontri annuali con i gruppi; visita ai gruppi; Partecipazione ai coordinamenti nazionali A.M.A.; Coinvolgimento Comuni, AUSL ed altre Istituzioni per pubblicizzare informazioni sui gruppi e sugli incontri; Incontri di Promozione della Salute con Scuole Secondarie di secondo grado Area metropolitana di Bologna, ciclo di incontri pubblici a richiesta della committenza (associazioni, popolazione generale, Comuni) sulla base del progetto “Cittadini protagonisti della comunità” presente nel Catalogo Obiettivo Salute; Partecipazione a iniziative pubbliche, ricreative e di aggregazione per la diffusione di informazioni e materiale; Sviluppo del sito intranet/internet per divulgazione e presentazione gruppi e informazioni relative ai contenuti dell’Auto Mutuo Aiuto; Video informativo sulla realtà dei gruppi A.M.A. dell’Area Metropolitana di Bologna, girato su proposta e interessamento della RER, trasmesso nelle TV locali e sul web. 591 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ Costo totale previsto Quota regionale Quota nazionale Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Da definire in fase operativa • numero degli incontri ; • numero dei partecipanti agli incontri sopraccitati; • numero delle riunioni del coordinamento tecnico metodologico; • numero dei gruppi nati coadiuvati dal coordinamento stesso È inoltre prevista una valutazione di risultato già realizzata nel 2007. 592 ___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________ PROGETTO SOVRAZONALE Piano Provinciale d’intervento per la lotta al tabagismo Azienda Usl