COMUNI DI
ARGELATO, BARICELLA, BENTIVOGLIO, BUDRIO, CASTEL MAGGIORE, CASTELLO D’ARGILE,
CASTENASO, GALLIERA, GRANAROLO DELL’EMILIA, MALALBERGO, MINERBIO, MOLINELLA,
PIEVE DI CENTO, SAN GIORGIO DI PIANO, SAN PIETRO IN CASALE
AZIENDA USL DI BOLOGNA
PROVINCIA DI BOLOGNA
INDICE
PROGRAMMAZIONE BIENNALE 2013/2014
PROGRAMMA ATTUATIVO 2013
PREMESSA
pag. 11
GLI ATTORI E IL PERCORSO DI DEFINIZIONE DEL PROGRAMMA
ATTUATIVO 2013
pag. 13
IL PROFILO DI COMUNITÀ
pag. 17
IMMAGINARE E SOSTENERE IL FUTURO (NUOVE GENERAZIONI E RESPONSABILITÀ
FAMILIARI)
Obiettivi prioritari biennio 2013/2014
pag. 33
LA GOVERNANCE DISTRETTUALE
pag. 37
AREA RESPONSABILITÀ FAMILIARI
Diagramma interventi e servizi
pag. 49
Stato di attuazione dei progetti al 31.03.2013
pag. 51
Progetti e interventi di sviluppo/innovazione/qualificazione
di livello provinciale, sovrazonale e distrettuale anno 2013
pag. 69
PROGETTI DISTRETTUALI
Scheda n. 1 - SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ 0/6 ANNI
pag. 71
Scheda n. 2 - SPORTELLI D’ASCOLTO - SCUOLE
pag. 74
Scheda n. 3 - MEDIAZIONE FAMILIARE
pag. 77
Scheda n. 4 - SPORTELLO DONNA E FAMIGLIA
pag. 80
Scheda n. 5 - SOSTEGNO ALL’AFFIDO FAMILIARE
pag. 83
Scheda n. 6 - ADOZIONE PRIMA DURANTE E DOPO:
INTERVENTI PLURIMI E COMPLESSI SU UN TEMPO LUNGO
pag. 86
Scheda n. 7 - GRUPPI DI SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE ADOTTIVE
NEL SECONDO ANNO DI POST ADOZIONE
pag. 89
Scheda n. 8 - CURA DELLA RELAZIONE MADRE-BAMBINO
pag. 92
Scheda n. 9 - CASA DELLE DONNE
pag. 95
AREA INFANZIA E ADOLESCENZA
Diagramma interventi e servizi
Stato di attuazione dei progetti al 31.03.2013
Progetti e interventi di sviluppo/innovazione/qualificazione
di livello provinciale, sovrazonale e distrettuale anno 2013
PROGRAMMI PROVINCIALI
PROMOZIONE E SVILUPPO DELL’AFFIDAMENTO FAMILIARE E
QUALIFICAZIONE DELL’ACCOGLIENZA FAMILIARE
PROMOZIONE E QUALIFICAZIONE DEI SERVIZI, DELLE INIZIATIVE
E DEGLI INTERVENTI NELL’AMBITO DELL’ADOZIONE NAZIONALE E
INTERNAZIONALE
ABUSO E MALTRATTAMENTO: CONSULENZA E IN/FORMAZIONE
SERVIZI EDUCATIVI PER BAMBINI IN ETÀ 0/3 ANNI
3
pag. 101
pag. 103
pag. 115
pag. 117
pag. 119
pag. 122
pag. 124
SOSTEGNO AL SUCCESSO FORMATIVO E SCOLASTICO
PROGETTI SOVRAZONALI
CENTRO SPECIALISTICO PER LA PREVENZIONE DELL’ABUSO E DEL
MALTRATTAMENTO: “IL FARO”
PROGETTI DISTRETTUALI
Scheda n. 10 - ATTIVITÀ POMERIDIANE
Scheda n. 11 - SOGGIORNI ESTIVI
Scheda n. 12 – E… STATE IN MOTO
Scheda n. 13 - “S-BULLO-NIAMOCI” – progetto di prevenzione
dei fenomeni di violenza tra coetanei e di intervento su casi di bullismo
Scheda n. 14 - TUTTI IN PISTA - CHE PIACERE - PROMOZIONE DI PERCORSI
DI SCELTA CONSAPEVOLE
Scheda n. 15 - RIPROVIAMOCI ASSIEME: Interventi personalizzati
o di piccolo gruppo di rimotivazione alla frequenza scolastica
Scheda n. 16 - “SONO A DISAGIO… DISTURBO?”
Buone pratiche per impedire al disagio di diventare disturbo
Scheda n. 17 - SCUOLA E SERVIZIO SOCIALE:
ATTIVAZIONE DI BUONE PRASSI
Scheda n. 18 - RISORSE PER L’INTERCULTURA NELLE SCUOLE
Scheda n. 19 - PERCORSO DI INSERIMENTO LAVORATIVO A BREVE
TERMINE ED IN CONTESTO PROTETTO
Scheda n. 20 - PERCORSI DI ACCOMPAGNAMENTO E SOSTEGNO
EDUCATIVO DOMICILIARE INDIVIDUALIZZATO A FAVORE
DI MINORI E DI SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ
Scheda n. 21 - ATTIVAZIONE DI COLLOCAMENTI IN COMUNITÀ
EDUCATIVE
Scheda n. 22 - CENTRI SPECIALISTICI NPIA AUSL DI BOLOGNA
“ACCENDI MOLTI FUOCHI” – “CENTRO CLINICO PER LA PRIMA INFANZIA
AREA GIOVANI
Diagramma interventi e servizi
Stato di attuazione dei progetti al 31.03.2013
Progetti e interventi di sviluppo/innovazione/qualificazione
di livello provinciale, sovrazonale e distrettuale anno 2013
PROGRAMMI PROVINCIALI
SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE AL SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO
COORDINAMENTO PROVINCIALE DELLE POLITICHE GIOVANILI
PROGETTI DISTRETTUALI
Scheda n. 23 - IL NOSTRO IMPEGNO PER GLI ALTRI – BORSE LAVORO ESTIVE
Scheda n. 24 - IL VIAGGIO COME ESPERIENZA DI CITTADINANZA
Scheda n. 25 - RADIO NEBBIA
Scheda n. 26 - GIOVANI NELLA RETE
azioni di rete per le politiche giovanili del Distretto Pianura Est
Scheda n. 27 - GECO 2 - EAST LAND PROJECT
Scheda n. 28 - RAGAZZI 18/21 ANNI SPESSO ANCORA “MINORI”
Scheda n. 29 - ONDE ANOMALE
Scheda n. 30 - UP & DOWN
4
pag. 126
pag. 131
pag. 133
pag. 139
pag. 142
pag. 145
pag. 149
pag. 153
pag. 156
pag. 159
pag. 162
pag. 167
pag. 170
pag. 173
pag. 176
pag. 183
pag. 185
pag. 197
pag. 199
pag. 201
pag. 203
pag. 206
pag. 209
pag. 212
pag. 215
pag. 218
pag. 221
pag. 226
RICONOSCERE E VALORIZZARE IL CRESCENTE CONTESTO PLURICULTURALE INTEGRAZIONE SOCIALE DEGLI IMMIGRATI
Diagramma interventi e servizi
pag. 233
Obiettivi prioritari biennio 2013/2014
Stato di attuazione dei progetti al 31.03.2013
Progetti e interventi di sviluppo/innovazione/qualificazione
di livello provinciale, sovrazonale e distrettuale anno 2013
PROGRAMMI PROVINCIALI
OSSERVATORIO DELLE IMMIGRAZIONI
ASSISTENZA AL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DEI CITTADINI
STRANIERI E APOLIDI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA
SOSTEGNO E QUALIFICAZIONE DELLA RETE DI SOGGETTI ATTIVI
NELL’INSEGNAMENTO DELLA LINGUA ITALIANA
AI CITTADINI STRANIERI
COORDINAMENTO DELLA RETE LOCALE ANTIDISCRIMINAZIONI E
PROMOZIONE DELLA SETTIMANA DEL DIALOGO INTERCULTURALE
FORMAZIONE SUI TEMI DELL'IMMIGRAZIONE
PROGETTO PROVINCIALE A SUPPORTO DI LAVORATORI OCCUPATI
A BASSA SCOLARITÀ
INTERVENTI DI POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO A SOSTEGNO
DEI LAVORATORI IMMIGRATI
PROGETTI SOVRAZONALI
PREVENZIONE E CONTRATO DELLE MUTILAZIONI GENITALI
FEMMINILI
PROGETTI DISTRETTUALI
Scheda n. 31 - PUNTO MIGRANTI
Scheda n. 32 - PIANO DISTRETTUALE DELLA LINGUA ITALIANA
Scheda n. 33 “LA COMUNITÀ CHE CAMBIA”: PROMOZIONE DELLA
CONOSCENZA DEL FENOMENO MIGRATORIO
Scheda n. 34 - RETE REGIONALE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI
Scheda n. 35 - CENTRO DI CONSULTAZIONE CULTURALE (C.C.C.)
pag. 234
pag. 235
pag. 243
pag. 245
pag. 247
pag. 249
pag. 252
pag. 254
pag. 256
pag. 257
pag. 260
pag. 263
pag. 267
pag. 270
pag. 273
pag. 275
IMPOVERIMENTO: AFFRONTARE LA CRISI E CONTRASTARE POVERTÀ ED
ESCLUSIONE SOCIALE
Diagramma interventi e servizi
pag. 281
Obiettivi prioritari biennio 2013/2014
pag. 282
Stato di attuazione dei progetti al 31.03.2013
pag. 285
Progetti e interventi di sviluppo/innovazione/qualificazione
di livello provinciale, sovrazonale e distrettuale anno 2013
pag. 301
PROGRAMMI PROVINCIALI
CANTIERE PER IL CONTRASTO ALLA VULNERABILITÀ SOCIALE
pag. 303
SOSTEGNO AL REINSERIMENTO SOCIALE E LAVORATIVO DI MINORI
E ADULTI IN ESECUZIONE PENALE
pag. 305
ARTE ED EMOZIONI DAL SOCIALE. IL TEATRO PER L'EDUCAZIONE
E L'INCLUSIONE
pag. 307
PROGETTI DISTRETTUALI
LINEE STRATEGICHE ED AZIONI DEL DISTRETTO PIANURA EST
Scheda n. 36 - SOSTEGNO AL REDDITO PER I NUCLEI IN SITUAZIONE DI
TEMPORANEA DIFFICOLTÀ A CAUSA DELL’ESPULSIONE DAL MONDO
DEL LAVORO DI UNO O PIÙ MEMBRI
5
pag. 310
pag. 314
Scheda n. 37 - INTERVENTI DI PRONTA EMERGENZA,
DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITÀ E DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ
Scheda n. 38 - CREDITO D’EMERGENZA E MONEY TUTORING
Scheda n. 39 - MONEY TUTORING ED EMERGENZA ABITATIVA
Scheda n. 40 - TAVOLO DISTRETTUALE DELLA SUSSIDIARIETÀ
PER IL CONTRASTO ALLA POVERTÀ
Scheda n. 41 - BRUTTI MA BUONI: SPESA E FAMIGLIE.
UN’ESPERIENZA DEL VOLONTARIATO DELLA PIANURA EST
Scheda n. 42 - EMERGENZA ABITATIVA – PERCORSI
DI TRANSIZIONE ALL’AUTONOMIA
Scheda n. 43 - FONDAZIONE DI COMUNITÀ
Scheda n. 44 – SOSTEGNO FISCALE
Scheda n. 45 - TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO
Scheda n. 46 - SOSTEGNO ALLA FORMAZIONE E ALL’INSERIMENTO
LAVORATIVO DELLE PERSONE IN CONDIZIONE DI SVANTAGGIO
Scheda n. 47 - LABORATORIO DI SARTORIA
Scheda n. 48 - APPLICAZIONE DELLE LINEE DI INDIRIZZO
PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO DI SOGGETTI SVANTAGGIATI
NEGLI APPALTI PUBBLICI
Scheda n. 49 - CAMPUS FORMAREA PER L’OCCUPABILITÀ
Scheda n. 50 – LAVORO E SAPERE
Scheda n. 51 - TERRITORIO, GIOVANI E LAVORO
Scheda n. 52 - VALUTAZIONE DELLE ABILITÀ SOCIALI ATTRAVERSO
PERCORSI LAVORATIVI ASSISTITI PER CITTADINI AFFERENTI AL SER.T E
PORTATORI DI PROBLEMATICHE FISICHE E PSICHICHE INVALIDANTI
Scheda n. 53 - PERCORSI DIFFERENZIATI PER LA RICERCA ATTIVA
E L’INSERIMENTO LAVORATIVO DI PERSONE IN CARICO AL DSM-DP
pag. 317
pag. 320
pag. 323
pag. 326
pag. 329
pag. 333
pag. 337
pag. 340
pag. 343
pag. 347
pag. 350
pag. 353
pag. 356
pag. 359
pag. 363
pag. 366
pag. 369
AREA ANZIANI
Diagramma interventi e servizi
pag. 375
Obiettivi prioritari biennio 2013/2014
pag. 376
Stato di attuazione dei progetti al 31.03.2013
pag. 379
Progetti e interventi di sviluppo/innovazione/qualificazione
di livello provinciale, sovrazonale e distrettuale anno 2013
pag. 393
PROGETTI SOVRAZONALI
SERVIZI DI ASSISTENZA, MONITORAGGIO E PREVENZIONE PER GLI ANZIANI:
SISTEMA DI ALLERTA E SORVEGLIANZA ONDATE DI CALORE
pag. 395
FRAGILITÀ
pag. 395
E-CARE
pag. 397
ASSISTENTI FAMILIARI E RETE PER LA DOMICILIARITÀ
pag. 400
PROGETTO DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEI
SERVIZI SOCIO-SANITARI PER ANZIANI E DISABILI
pag. 402
PROGETTI DISTRETTUALI
Scheda n. 54 - SERVIZI RESIDENZIALI
pag. 403
Scheda n. 55 - ASSEGNO DI CURA
pag. 406
Scheda n. 56 - CENTRI DIURNI
pag. 409
Scheda n. 57 - POSTI TEMPORANEI
pag. 411
Scheda n. 58 - SAD - DIMISSIONI PROTETTE
pag. 414
Scheda n. 59 - ASSDI
pag. 416
Scheda n. 60 - QUALIFICAZIONE E MESSA IN RETE
DELLE ASSISTENTI FAMILIARI
pag. 419
6
Scheda n. 61 - CONTRIBUTO ASSISTENTI FAMILIARI
Scheda n. 62 - CONTINUITÀ ASSITENZIALE RETI SOCIALI,
SOCIOSANITARIE E SANITARIE
Scheda n. 63 - ALZHEIMER CAFÈ
Scheda n. 64 - CENTRO STUDI RIATTIVAMENTE
Scheda n. 65 - SOSTEGNO E TUTELA ANZIANI FRAGILI
Scheda n. 66 – MAI PIÙ SOLI
Scheda n. 67 - PERCORSO RIABILITATIVO RIVOLTO AI PARKINSONIANI
Scheda n. 68 - HOME CARE PREMIUM
Scheda n. 69 - “STARE BENE? È QUESTIONE DI STILE!!!” –
Promuovere e prevenire mediante un coinvolgimento responsabile
Scheda n. 70 – SEM.BET - Sharing European Memories BETween generations
AREA DISABILI
Diagramma interventi e servizi
Obiettivi prioritari biennio 2013/2014
Stato di attuazione dei progetti al 31.03.2013
Progetti e interventi di sviluppo/innovazione/qualificazione
di livello provinciale, sovrazonale e distrettuale anno 2013
PROGRAMMI PROVINCIALI
INTEGRAZIONE SOCIALE E LAVORATIVA DELLE PERSONE
CON DISABILITÀ
BENESSERE E SALUTE MENTALE
PROGETTI SOVRAZONALI
ADATTAMENTO DOMESTICO - INTEGRAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI
INTERVENTI TERRITORIALI: GESTIONE DEL SERVIZIO CAAD
PROGETTO DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEI
SERVIZI SOCIO-SANITARI PER ANZIANI E DISABILI
PROGETTI DISTRETTUALI
Scheda n. 71 – ASSEGNI DI CURA DISABILI
Scheda n. 72 – SOSTEGNO DOMICILIARITÀ
Scheda n. 73 – PROGETTO DI SOLLIEVO
Scheda n. 58 - SAD - DIMISSIONI PROTETTE
Scheda n. 74 – ASSDI
Scheda n. 75 – ASSISTENZA DOMICILIARE GRAVI/GRAVISSIMI
Scheda n. 76 – RESIDENZIALE DGR 2868/04
Scheda n. 77 – EDUCATIVA A DOMICILIO
Scheda n. 78 – CONTRIBUTI A SOSTEGNO DELLA DOMICILIARITÀ
Scheda n. 79 – ASSEGNI DI CURA DGR 2068/04
Scheda n. 80 – NUOVI CASI/CONTINUITÀ - RETE SOCIO SANITARIA
DISABILI - RESIDENZIALI, CENTRI DIURNI, LABORATORI PROTETTI
Scheda n. 37 - INTERVENTI DI PRONTA EMERGENZA,
DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITÀ E DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ
Scheda n. 81 – CONTRIBUTO ASSISTENTI FAMILIARI
Scheda n. 82 – ATTIVITÀ PER IL “DOPO DI NOI”
Progetti di Vita indipendente presso appartamenti di Castel Maggiore e
Granarolo dell’Emilia
Scheda n. 83 – WEEK END DI SOLLIEVO
Scheda n. 84 – CONTRIBUTI CAAD
Scheda n. 85 – CONTRIBUTI PER LA MOBILITÀ E L’AUTONOMIA
NELL’AMBIENTE DOMESTICO A FAVORE DI PERSONE
7
pag. 424
pag. 426
pag. 428
pag. 431
pag. 434
pag. 436
pag. 439
pag. 441
pag. 444
pag. 446
pag. 451
pag. 452
pag. 455
pag. 477
pag. 479
pag. 481
pag. 483
pag. 487
pag. 488
pag. 491
pag. 493
pag. 495
pag. 497
pag. 500
pag. 503
pag. 505
pag. 507
pag. 509
pag. 511
pag. 513
pag. 516
pag. 518
pag. 521
pag. 524
CON DISABILITÀ - LR 29/97
Scheda n. 86 – GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO
Scheda n. 87 – CLUB DEL SABATO - Progetto tempo libero disabili
Scheda n. 88 – SAP – Servizio aiuto personale
Scheda n. 89 – SOGGIORNI ESTIVI PER DISABILI
Scheda n. 90 – DIVERSE… ESPRESSIONI – esperienze di teatro
con ragazzi disabili
Scheda n. 91 – LABORATORIO MUSICALE PER RAGAZZI/E
CON DIFFERENTI DISABILITÀ
Scheda n. 92 – “IDEE IN MOVIMENTO” - LABORATORIO SPORTIVO
PER RAGAZZI/E CON VARIE DISABILITÀ E RAGAZZI/E NORMODOTATI
Scheda n. 93 – ATTIVITÀ PER IL DOPO DI NOI – SPORTELLO
D’INFORMAZIONE GIURIDICA
Scheda n. 94 - “ARTE E SALUTE MENTALE”: TEATRO DI PROSA,
TEATRO RAGAZZI, BURATTINI
Scheda n. 95 - PROGETTO I.E.S.A. (INSERIMENTO ETEROFAMILIARE
SUPPORTATO DI ADULTI CON DISTURBI PSICHICI
Scheda n. 96 - PROGETTO DI UTILIZZO DELLE TERAPIE ESPRESSIVE:
ARTE TERAPIA E DANZA MOVIMENTO TERAPIA
Scheda n. 97 - PROGETTO “CASA DELLE ASSOCIAZIONI”
SOSTENERE IL SISTEMA DEI SERVIZI
Stato di attuazione dei progetti al 31.03.2013
Progetti e interventi di sviluppo/innovazione/qualificazione
di livello provinciale, sovrazonale e distrettuale anno 2013
PROGRAMMI PROVINCIALI
AZIONI DI COORDINAMENTO DEL SISTEMA DEI SERVIZI
SOCIALI E SOCIOSANITARI
SISTEMA INFORMATIVO PER LA VALUTAZIONE DEL BISOGNO
E DEGLI INTERVENTI
AZIONI INNOVATIVE DI FORMAZIONE E SUPPORTO
ALLA PROGRAMMAZIONE DEI SISTEMA DEI SERVIZI LOCALI
ARCHIVI DEGLI OSPEDALI PSICHIATRICI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA
SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DEL TERZO SETTORE
PROGETTI SOVRAZONALI
PRONTO INTERVENTO SOCIALE
LABORATORIO CITTADINI PER LA SALUTE
“OBIETTIVO SALUTE”- CATALOGO DELL’OFFERTA EDUCATIVO
FORMATIVA PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE
AUTO MUTUO AIUTO
PIANO PROVINCIALE D’INTERVENTO PER LA LOTTA AL TABAGISMO
GUADAGNARE IN SALUTE IN CONTESTI DI COMUNITÀ
PROGETTI DISTRETTUALI
Scheda n. 98 - PROMOZIONE E SVILUPPO DEGLI SPORTELLI SOCIALI E
DEI PUNTI UNICI D’ACCESSO ALLE PRESTAZIONI ED AI SERVIZI
Scheda n. 99 - CENTRO RISORSE DISTRETTUALE PER
IL REPERIMENTO DI DISPONIBILITÀ AZIENDALI
Scheda n. 100 - INTERVENTI PER LA PROMOZIONE DEL BENESSERE
A SCUOLA
Scheda n. 101 – LEGGE 104/92 - AZIONI PER LA PROMOZIONE
DELL'ASSISTENZA, DELL'INTEGRAZIONE SOCIALE E DEI
8
pag. 526
pag. 529
pag. 531
pag. 534
pag. 537
pag. 539
pag. 541
pag. 544
pag. 546
pag. 548
pag. 550
pag. 553
pag. 555
pag. 561
pag. 567
pag. 569
pag. 572
pag. 575
pag. 578
pag. 580
pag. 584
pag. 586
pag. 588
pag. 590
pag. 593
pag. 595
pag. 596
pag. 599
pag. 603
DIRITTI DELLE PERSONE DISABILI
Scheda n. 102 - PROMOZIONE E SOSTEGNO DI ENTI,
ASSOCIAZIONI E ORGANIZZAZIONI CHE OPERANO
A FAVORE DELLA CITTADINANZA CON PARTICOLARE
RIGUARDO ALLA TUTELA DELLA SALUTE
Scheda n. 103- DIFFUSIONE E APPLICAZIONE DELLA CULTURA
DELL’AUTO-MUTUO-AIUTO
pag. 606
pag. 610
pag. 613
FONDO COMUNALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA 2013
“1 € PER ABITANTE”
pag. 617
FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA
PIANO DELLE ATTIVITÀ 2013
pag. 623
ACCREDITAMENTO DEI SERVIZI SOCIO – SANITARI
pag. 649
IL BILANCIO DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2013
pag. 657
9
10
Premessa
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna, di fronte agli “elementi di incertezza generale”
relativi al quadro politico nazionale e con esso delle risorse da destinare alle aree del sociale e della sanità, ha
deliberato nello scorso mese di giugno le linee di riferimento per orientare la programmazione territoriale per
il 2013 e 2014. La Delibera n.117 del 18 giugno proroga la validità del Piano sociale e sanitario 2008-2010 di
un ulteriore biennio 2013-2014, la durata dei Piani di zona per la salute ed il benessere sociale 2009/2011 e
conseguentemente prevede l’approvazione, da parte dei Distretti, di un programma attuativo biennale
2013/2014.
Il quadro delle risorse, con particolare riferimento al sistema sanitario, risente pesantemente dei tagli del
Fondo nazionale e, per la prima volta nella storia del Servizio Sanitario Nazionale “il livello di risorse a
disposizione per l’anno in corso è inferiore a quello dell’anno precedente e anche per gli anni 2014 e 2015 si
manterrà al di sotto del 2012”. Già a partire dal 2013, per raggiungere il pareggio di bilancio del sistema
regionale, è necessario ridurre i costi per circa 260 milioni.
Analogo discorso può essere fatto per i servizi sociali. Questa area ha subito un taglio di risorse statali,
negli ultimi cinque anni, superiore al 90%. Basti ricordare, ad esempio, che sono spariti il finanziamento del
Fondo affitto e del Fondo infanzia e adolescenza.
La Regione, dal canto suo, continua a sostenere con proprie risorse il finanziamento integrativo del
Fondo sanitario, del FRNA (Fondo regionale non autosufficienza) e del Fondo sociale.
L’impatto dei tagli sul nostro Distretto è stato pesante. Le risorse sono state ridotte di circa 800.000 € fra
Fondo sociale locale, FNA (Fondo nazionale non autosufficienza) ed FRNA, nonostante i Comuni abbiano
confermato, per la programmazione associata distrettuale, le stesse risorse del 2012.
Con questa premessa, ci siamo presentati al confronto nei diversi tavoli: il tavolo del welfare, i tavoli
tematici, gli incontri con i Comuni, le ASP, l’Azienda USL, le Direzioni scolastiche, le organizzazioni
sindacali, le Associazioni giovanili e il vasto mondo del terzo settore. Il “tema” dei tagli è stato affrontato in
un quadro generale che ha visto crescere l’impoverimento in ampi strati delle nostre comunità, l’aumento
della disoccupazione e la difficoltà ad individuare soluzioni per l’occupazione in particolare quella giovanile.
È aumentata la fragilità e l’esclusione sociale.
Il confronto ha permesso di condividere le linee prioritarie del Biennio 2013/14, i progetti da inserire e i
tagli da effettuare. Il Programma è stato costruito sulla base delle nuove aree individuate nelle linee
regionali: “Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale”, “Immaginare e
sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)”, “Riconoscere e valorizzare il crescente
contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)” e “Sostenere il sistema dei servizi (accesso,
servizio sociale territoriale, ufficio di piano..)”, “Anziani” e “Disabili”. È stato confermato, anche se ridotto,
il 90% dei progetti che, nel monitoraggio, hanno avuto un positivo riscontro sulla loro efficacia.
Oltre al finanziamento dei Servizi residenziali, semiresidenziali e domiciliari della rete sociale e sociosanitaria rivolti agli Anziani e ai Disabili, il Distretto Pianura Est intende infatti mantenere un ruolo di
iniziativa per sostenere le famiglie interessate da disagio socio-economico, dare sostegno alla genitorialità,
sostenere gli sportelli d’ascolto nelle Scuole, garantire l’inserimento e la tutela degli alunni disabili, il loro
benessere e il tempo libero, promuovere l’accoglienza interculturale, garantire la formazione del personale
delle scuole e dei servizi, promuovere la cittadinanza attiva, la creatività giovanile, promuovere azioni di
contrasto al razzismo ed alle discriminazioni. Ed ancora: promuovere l’inserimento lavorativo e
l’integrazione sociale, promuovere politiche per contrastare l’emergenza abitativa e contrastare la povertà in
ogni sua forma. Per quest’ultimo obiettivo è stato formato nel Distretto “Il Tavolo della sussidiarietà per il
contrasto alla povertà” con la presenza e la partecipazione delle Associazioni (Auser, Caritas etc..) delle
Parrocchie, e del vasto mondo del volontariato senza il quale non è possibile dar vita ad interventi di aiuto ed
inclusione sociale per le persone più fragili delle nostre comunità.
A tutti quanti hanno contribuito alla costruzione ed alla redazione del Programma attuativo 2013, un
sentito ringraziamento.
Il Presidente del Comitato di Distretto
Sindaco del Comune di Bentivoglio
Vladimiro LONGHI
11
12
13
14
LA GOVERNANCE DISTRETTUALE
Il percorso che ha portato alla definizione della Programmazione biennale 2013/2014, Programma
Attuativo 2013 è stato governato dal Comitato di Distretto, coordinato dal Tavolo di
Coordinamento, integrazione e raccordo, e concertato con il Tavolo del Welfare e le
Organizzazioni sindacali.
Il percorso di partecipazione e di condivisione si è articolato in due fasi principali:
1) Valutazione dello stato di attuazione degli obiettivi prioritari del Piano di zona per la salute e il
benessere 2009 – 2011 e dei progetti del Programma Attuativo 2012 e individuazione dei
bisogni emergenti
2) Condivisione della Programmazione biennale 2013/2014, Programma Attuativo 2013:
mantenimento dei progetti in continuità e definizione della progettazione innovativa
Ogni fase è stata definita e condivisa con:
• Comitato di Distretto
• Tavolo di Coordinamento, integrazione e raccordo
• Tavolo del Welfare
• Tavoli Tematici suddivisi nelle aree:
o
Responsabilità familiari e capacità genitoriali, Diritti dei bambini e degli adolescenti,
Politiche a favore dei giovani;
o
Immigrazione, asilo, lotta alla tratta, Contrasto alla povertà, Prevenzione e contrasto delle
dipendenze e di altre forme di disagio sociale;
o
Politiche a favore di Anziani e disabili.
15
•
•
•
Tavolo Assessori alle Politiche sociali, alle Politiche giovanili, alla Scuola e all’Immigrazione,
Direttori dell’Area Servizi alla Persona, Azienda USL
Tavolo delle Assistenti Sociali comunali
Tavolo dei Sindacati
Su alcune aree tematiche la programmazione è stata condivisa con i seguenti interlocutori
privilegiati:
• Tavolo Interistituzionale per il lavoro
• Tavolo Distrettuale della sussidiarietà per il contrasto alla povertà
• Tavolo Politiche giovanili
• Tavolo Dirigenti scolastici
• Tavolo permanente di monitoraggio Accordo Territoriale L. 104/92
• Tavolo Interistituzionale sul disagio in evolutiva (e gruppi di lavoro collegati)
• Tavolo delle Associazioni e dei Centri Giovanili
GLI ATTORI
Presidente del Comitato di Distretto
Vladimiro Longhi, Sindaco Comune di Bentivoglio
Direttore del Distretto
Mario Antonio Lavecchia
Ente capofila e sede del Distretto Pianura Est
Comune di San Pietro in Casale
Ufficio di Piano
Raul Duranti, Responsabile
Elena Fabbri
Caterina Orlando
Maria Chiara Patuelli
Tavolo di coordinamento, integrazione e raccordo
Raul Duranti, Responsabile Ufficio di Piano
Vladimiro Longhi, Sindaco Comune di Bentivoglio – Vicepresidente del Comitato di Distretto
Giovanni Giacò, Assessore Comune di Castel Maggiore
Laura Pozzoli, Assessore Comune di Pieve di Cento
Morena Grossi, Assessore Comune di Granarolo dell’Emilia
Claudia Guidi, Direttore Area Servizi alla Persona Comune di Castello d’Argile
Gigliola Galuzzi, Direttore Area Servizi alla Persona Comune di Galliera
Giuliana Minarelli, Direttore Area Servizi alla Persona Comune di San Giorgio di Piano
Angela Petrucciani, Direttore Area Servizi alla Persona Comune di Budrio
Marina Gotti, Direttore Area Servizi alla Persona Comune di Castenaso
Aniello Iaccarino, Direttore Area Servizi alla Persona Comune di Minerbio
Cristina Torreggiani, Direttore Area Servizi alla Persona Comune di Molinella
Anna Rita Bevilacqua, Responsabile amministrativo dell' area dell' integrazione socio sanitaria
Distretto Pianura Est
Rita Tinti, Direttore distrettuale area attività sociosanitarie Distretto Pianura Est
Tavolo del Welfare e Tavoli Tematici
La composizione rimane invariata rispetto a quella riportata nel Piano di Zona per la salute ed il
benessere sociale 2009-2011.
16
17
18
_______________________________________Il profilo di comunità _______________________________________
1. DINAMICA E STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE
La popolazione del Distretto Pianura Est al 1 gennaio 2013 ammontava a 157.355 residenti, mentre
quella provinciale era di 1.003.915 abitanti.
Dal 2003 gli abitanti del nostro Distretto hanno registrato un incremento percentuale ben del
15,2%, a fronte di un incremento provinciale del 8,2%. Come si evince dalla tabella, i Comuni che
hanno visto aumentare la propria popolazione negli ultimi 10 anni in misura maggiore sono San
Giorgio di Piano (34,3%), Granarolo dell’Emilia (26,8%) e Castello d’Argile (25,4%).
A livello distrettuale nell’ultimo anno si è registrato un incremento del 0,7%, decisamente inferiore
all’incremento registrato nell’anno predente, che era stato del 1,1%. I Comuni di Pieve di Cento e
Castello d’Argile hanno visto una crescita pari o vicina allo zero, mentre il Comune di Galliera ha
avuto una lieve diminuzione della popolazione.
Popolazione residente nei Comuni del Distretto Pianura Est al 01.01.13 – serie storica 2003-2013 e
variazione percentuale
COMUNI
Popolazione
residente al
01/01/2003
Popolazione
residente al
01/01/2011
Popolazione
residente al
01/01/2012
Popolazione
residente al
01/01/2013
9.120
9.744
9.827
6.939
5.508
18.343
17.830
6.524
14.597
5.500
11.137
8.917
8.798
15.936
7.014
8.458
12.027
-1,1
Variaz. %
2013-2012
Variaz. %
2013-2003
0,8
0,8
7,8
21,2
19,0
16,7
9,9
25,4
7,6
4,5
26,8
20,2
12,7
13,5
6,1
34,3
17,9
Budrio
15.715
17.994
Castel Maggiore
16.228
17.466
Castello d'Argile
5.204
6.419
Castenaso
13.564
14.315
Galliera
5.264
5.555
Granarolo dell'Emilia
8.780
10.653
Malalbergo
7.420
8.810
Minerbio
7.807
8.700
Molinella
14.045
15.821
Pieve di Cento
6.611
6.969
San Giorgio di Piano
6.296
8.289
San Pietro in Casale
10.205
11.817
9.745
6.867
5.399
18.208
17.770
6.527
14.461
5.562
10.884
8.899
8.736
15.895
7.014
8.385
11.936
Distretto Pianura Est
136.613
154.574
156.288
157.355
0,7
15,2
Prov. BO
927.820
991.995
998.931
1.003.915
0,5
8,2
Argelato
Baricella
5.724
6.739
Bentivoglio
4.630
5.283
1,0
2,0
0,7
0,3
0,0
0,9
2,3
0,2
0,7
0,3
0,0
0,9
La popolazione attiva tra i 18 e i 64 anni nei 15 Comuni del Distretto Pianura Est rappresenta il
61,6% del totale dei residenti.
I minori ammontano a 26.740 residenti e costituisco il 17,0% del totale della popolazione. Gli
ultrasessantacinquenni sono invece 33.732 e rappresentano il 21,4%dei residenti. Tali percentuali
sono rimaste sostanzialmente invariate dal 2012, con un lieve aumento della popolazione anziana.
La comparazione con la distribuzione per fasce d’età a livello provinciale evidenzia la presenza nel
nostro territorio di una percentuale maggiore di minorenni (1,7% in più) e una percentuale minore
di anziani (2,4% in meno).
Tali percentuali variano decisamente da Comune a Comune; Castello d’Argile risulta un Comune
particolarmente giovane: ha il 20,1% di popolazione minore a fronte del 17,0% di
ultrasessantacinquenni.
Castello d’Argile e San Giorgio di Piano presentano una percentuale di minori piuttosto elevata
(rispettivamente il 20% e il 18,2%), mentre vedono le percentuali più basse i Comuni di Minerbio
(15,9%), Baricella, Castel Maggiore e Castenaso (16,4%).
19
_______________________________________Il profilo di comunità _______________________________________
Risulta invece particolarmente elevata la percentuale di popolazione anziana a Castenaso (23,6%),
Pieve di Cento (23,4%), e Budrio (22,8%).
Popolazione residente nei Comuni del Distretto Pianura Est al 01.01.13, per fasce d’età
COMUNI
Argelato
Baricella
Bentivoglio
Budrio
Castello d'Argile
Castel Maggiore
0-17
18-64
ultra 65
N.
1662
6146
2019
totale
9827
%
16,9
62,5
20,5
100,0
N.
1139
4348
1452
6939
%
16,4
62,7
20,9
100,0
N.
949
3436
1123
5508
%
17,2
62,4
20,4
100,0
N.
3079
11087
4177
18343
%
16,8
60,4
22,8
100,0
N.
1304
4100
1120
6524
%
20,0
62,8
17,2
100,0
N.
2922
11013
3895
17830
%
16,4
61,8
21,8
100,0
Castenaso
N.
2387
8767
3443
14597
%
16,4
60,1
23,6
100,0
Galliera
N.
963
3412
1125
5500
Granarolo dell'Emilia
Malalbergo
Minerbio
Molinella
Pieve di Cento
San Giorgio di Piano
San Pietro in Casale
Tot Distretto Pianura Est
Provincia Bologna
%
17,5
62,0
20,5
100,0
N.
1954
6979
2204
11137
%
17,5
62,7
19,8
100,0
N.
1467
5553
1897
8917
%
16,5
62,3
21,3
100,0
N.
1401
5519
1878
8798
%
15,9
62,7
21,3
100,0
N.
2773
9650
3513
15936
%
17,4
60,6
22,0
100,0
N.
1178
4193
1643
7014
100,0
%
16,8
59,8
23,4
N.
1539
5192
1727
8458
%
18,2
61,4
20,4
100,0
N.
2023
7488
2516
12027
%
16,8
62,3
20,9
100,0
N.
26.740
96.883
33.732
157.355
%
17,0
61,6
21,4
100,0
N.
153.861
610.789
239.265
1.003.915
%
15,3
60,8
23,8
100,0
20
_______________________________________Il profilo di comunità _______________________________________
2. POPOLAZIONE IMMIGRATA STRANIERA
I cittadini stranieri presenti nei Comuni del Distretto Pianura Est al 31 dicembre 2011 sono 13.383,
e rappresentano l’8,6% del totale della popolazione, dato in lieve crescita rispetto al 8,2%
registrato lo scorso anno, e inferiore a quello medio provinciale, a sua volta in crescita e attestato al
11%. I Comuni con il numero assoluto di stranieri più elevato sono Budrio, Castel Maggiore e
Molinella, mentre l’incidenza maggiore si registra a Galliera (14,3%), Baricella (11,8%) e San Pietro
in Casale (10,9%).
Le donne rappresentano oltre la metà (54,1%, valore leggermente superiore al 53% medio
provinciale) del totale dei residenti stranieri (con punte prossime al 58% nei casi di Castenaso e
Granarolo).
POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE AL
31/12/11
Comuni
Popolazione
totale
residente al
31/12/2011
Popolazione
straniera al
31/12/2011
%
popolazione
straniera sul
totale dei
residenti
di cui
donne
% di
donne
Argelato
9745
720
7,4
384
53,3
Baricella
6867
811
11,8
443
54,6
Bentivoglio
5399
442
8,2
224
50,7
Budrio
18208
1591
8,7
880
55,3
Castello d'Argile
6527
552
8,5
300
54,3
Castel Maggiore
17770
1343
7,6
770
57,3
Castenaso
14461
788
5,4
458
58,1
5562
798
14,3
404
50,6
Granarolo
10884
732
6,7
423
57,8
Malalbergo
8899
727
8,2
403
55,4
Minerbio
8736
678
7,8
381
56,2
Molinella
Galliera
15895
1523
9,6
789
51,8
Pieve di Cento
7014
613
8,7
322
52,5
San Giorgio di Piano
8385
769
9,2
393
51,1
San Pietro in Casale
11936
1296
10,9
661
51
Distretto Pianura Est
156.288
13.383
8,6
7235
54,1
Provincia di Bologna
998.931
109.698
11
58118
53
Fonte: Osservatorio delle Immigrazioni della Provincia di Bologna
21
_______________________________________Il profilo di comunità _______________________________________
Tra il 2002 e il 2011 (dati al 31 dicembre) la popolazione straniera del Distretto è aumentata del
185,4%, incremento leggermente superiore a quello dell’intero territorio provinciale (183,3%). I
Comuni che hanno visto un aumento più sostanzioso sono Baricella e San Giorgio di Piano.
L’incremento distrettuale fra il 31 dicembre 2010 e il 31 dicembre 2011 è del 6,2%, inferiore come
già nel precedente biennio alla media provinciale (6,7%).
Tutti i comuni hanno visto un incremento della popolazione straniera, e gli incrementi maggiori si
sono verificati nei Comuni di Bentivoglio (15,1%) e San Giorgio di Piano (9,7%).
VARIAZIONE POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE
Popolaz.
residente
al
31/12/2010
Popolaz.
residente
al
31/12/2011
Argelato
683
720
408
130,8
Baricella
753
811
570
236,5
COMUNI
Variazione
assoluta
popolaz.
2002/2011
Variazione % Variazione %
popolazione popolazione
2002/2011
2010/2011
384
442
291
192,7
Budrio
1507
1591
1045
191,4
Castello d'Argile
1232
552
372
206,7
Castel Maggiore
515
1343
880
190,1
Castenaso
739
788
541
219
Galliera
770
798
492
160,8
Granarolo
703
732
486
197,6
Malalbergo
695
727
483
198
Minerbio
623
678
468
222,9
Molinella
1466
1523
974
177,4
Pieve di Cento
591
613
297
94
San Giorgio di Piano
701
769
531
223,1
San Pietro in Casale
1244
1296
856
194,5
5,4
7,7
15,1
5,6
7,2
9
6,6
3,6
4,1
4,6
8,8
3,9
3,7
9,7
4,2
Distretto Pianura Est
12606
13383
8694
185,4
6,2
Provincia di Bologna
102809
109698
70978
183,3
6,7
Bentivoglio
Fonte: Osservatorio delle Immigrazioni della Provincia di Bologna
Quasi una persona straniera su quattro è minorenne: i minori sono il 23,9% della popolazione
straniera del Distretto, dato superiore alla media provinciale (21,5%).
La percentuale di minori stranieri è particolarmente elevata nei Comuni di Molinella e Galliera
(rispettivamente 28,4% e 28,2%).
Questi dati dimostrano che la presenza di cittadini stranieri sul territorio è estremamente radicata
e di lungo periodo, composta per la maggior parte da famiglie.
22
_______________________________________Il profilo di comunità _______________________________________
POPOLAZIONE STRANIERA - MINORENNI
Popolazione
Straniera
residente al
31/12/2011
Comune
Argelato
di cui
minorenni
% di
minorenni
720
185
25,7
Baricella
811
177
21,8
Bentivoglio
442
103
23,3
1591
397
25
Castello d'Argile
552
129
23,4
Castel Maggiore
Budrio
1343
301
22,4
Castenaso
Galliera
788
798
156
225
19,8
28,2
Granarolo dell'Emilia
732
130
17,8
Malalbergo
727
145
19,9
Minerbio
678
153
22,6
Molinella
1523
433
28,4
Pieve di Cento
613
157
25,6
San Giorgio di Piano
769
172
22,4
San Pietro in Casale
1296
334
25,8
Distretto Pianura Est
13383
3197
23,9
Provincia di Bologna
109698
23543
21,5
Fonte: Osservatorio delle Immigrazioni della Provincia di Bologna
Le cittadinanze più presenti nei Comuni del Distretto sono quella rumena e marocchina
(rispettivamente il 19,3% e il 18,8%); seguono quella pakistana e albanese (rispettivamente 8,8% e
8,2% degli stranieri).
Queste presenze, come mostra la tabella che segue, sono estremamente diversificate nei diversi
Comuni del territorio.
Tot Stranieri
Romania
Marocco
Pakistan
Albania
Tunisia
Ucraina
Cina
Moldavia
Polonia
Bangladesh
POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE AL 31/12/2011 - PRINCIPALI PAESI DI
CITTADINANZA
Argelato
720
144
108
35
74
26
38
103
52
9
22
Baricella
811
200
236
50
38
16
37
12
34
22
9
Comune
Bentivoglio
442
78
95
23
27
54
25
1
25
6
4
1591
308
290
111
96
121
90
76
108
40
23
Castello d'Argile
552
90
124
64
63
33
12
17
17
19
61
Castel Maggiore
1343
270
126
60
62
37
85
162
88
24
0
Castenaso
788
159
119
42
75
32
75
20
70
19
7
Galliera
798
122
216
136
55
111
19
14
12
5
6
Granarolo dell'Emilia
732
193
72
23
93
3
46
28
36
28
4
Malalbergo
727
162
167
87
48
17
60
20
31
25
3
Budrio
23
_______________________________________Il profilo di comunità _______________________________________
Minerbio
678
160
96
34
79
16
47
31
47
17
4
Molinella
1523
237
326
279
111
79
96
27
54
38
14
Pieve di Cento
613
58
157
25
98
97
28
68
8
22
0
S.Giorgio di Piano
769
185
108
57
42
43
42
62
63
15
51
S.Pietro in Casale
1296
223
271
155
135
104
59
66
39
17
26
13383
2589
2511
1181
1096
789
684
708
684
306
234
Tot Distretto
Fonte: Osservatorio delle Immigrazioni della Provincia di Bologna
3. IL MERCATO DEL LAVORO
Nel corso del 2012 la situazione del mercato del lavoro non ha visto miglioramenti sostanziali. Al
31.12 le persone in stato di disoccupazione, iscritte ai Centri per l’impiego della Provincia di
Bologna e domiciliate nei Comuni del Distretto Pianura Est sono 11.586.
Permane, in linea con gli anni passati, una decisa maggioranza di donne (il 58% del totale) e una
forte presenza di cittadini stranieri (il 24,9%); in entrambe i casi si tratta di dati piuttosto
diversificati comune per comune.
In stato di disoccupazione al 31.12.2012, per comune di domicilio, sesso e cittadinanza
DID APERTE AL 31/12/2012
COMUNI
TOT
Femmine
% Femmine
Stranieri
% Stranieri
ARGELATO
646
391
60,5
146
22,6
BARICELLA
629
354
56,3
175
27,8
BENTIVOGLIO
383
227
59,3
103
26,9
BUDRIO
1224
739
60,4
319
26,1
CASTEL MAGGIORE
1122
662
59,0
253
22,5
CASTELLO ARGILE
447
253
56,6
79
17,7
CASTENASO
817
457
55,9
162
19,8
GALLIERA
540
288
53,3
139
25,7
GRANAROLO
673
393
58,4
160
23,8
MALALBERGO
746
428
57,4
180
24,1
MINERBIO
772
459
59,5
217
28,1
MOLINELLA
1478
896
60,6
391
26,5
PIEVE DI CENTO
502
262
52,2
106
21,1
SAN GIORGIO DI PIANO
538
300
55,8
147
27,3
SAN PIETRO IN CASALE
1069
611
57,2
309
28,9
TOT
11586
6720
58,0
2886
24,9
TOT Provincia
84713
47223
55,7
26591
31,4
Fonte: Elaborazione Ufficio di Piano su dati SILER
Le persone disoccupate iscritte ai Centri per l’impiego sono aumentate del 14,7% dal 2011 al 2012.
Il dato varia da un incremento del 7,7% di Pieve di Cento al 24,2% di Castenaso.
Dal 2008, nei Comuni del Distretto Pianura Est, la disoccupazione è aumentata dell’88,3%. I
Comuni di Bentivoglio e Castenaso hanno visto l’incremento più cospicuo.
24
_______________________________________Il profilo di comunità _______________________________________
In stato di disoccupazione, variazione 2008-2012 e 2010-2012
DID
APERTE
AL
31/12/2012
DID
APERTE
AL
31/12/2008
TOT
TOT
VARIAZ
% 20082012
ARGELATO
646
324
BARICELLA
629
BENTIVOGLIO
BUDRIO
CASTEL MAGGIORE
DID
APERTE
AL
31/12/2011
TOT
VARIAZ
% 20112012
99,4
558
15,8
331
90,0
582
8,1
383
159
140,9
310
23,5
1224
614
99,3
1063
15,1
1122
575
95,1
992
13,1
CASTELLO ARGILE
447
278
60,8
400
11,8
CASTENASO
817
321
154,5
658
24,2
GALLIERA
540
307
75,9
486
11,1
GRANAROLO
673
345
95,1
563
19,5
MALALBERGO
746
439
69,9
658
13,4
MINERBIO
772
429
80,0
663
16,4
MOLINELLA
1478
828
78,5
1269
16,5
COMUNI
PIEVE DI CENTO
502
318
57,9
466
7,7
SAN GIORGIO DI PIANO
538
275
95,6
458
17,5
SAN PIETRO IN CASALE
1069
610
75,2
974
9,8
TOT
11586
6153
88,3
10100
14,7
Fonte: Elaborazione Ufficio di Piano su dati SILER
LaOltre la metà degli iscritti ai CIP domiciliati nei Comuni del Distretto Pianura Est ha tra i 25 e i
meno di 44 anni. Tutte le fasce d’età hanno visto un aumento tra il 2011 e 2012; a registrare un
aumento maggiore sono soprattutto gli over 55.
In stato di disoccupazione al 31.12.12, per fasce d’età
DID
APERTE
AL
31.12.12
% sul tot
iscritti
DID
APERTE
AL
31.12.11
Variaz.
% 20112012
16-24
1006
8,7
902
11,5
25-34
2610
22,5
2408
8,4
35-44
3400
29,3
3061
11,1
45-54
2696
23,3
2261
19,2
55-64
1635
14,1
1294
26,4
65 anni e oltre
239
2,1
174
37,4
11586
100,0
10100
14,7
FASCE D'ETA'
TOT
Fonte: Elaborazione Ufficio di Piano su dati SILER
Nel corso del 2012 sono stati avviati 11.368 contratti relativi a cittadini domiciliati nei Comuni del
Distretto Pianura Est, dato che vede una diminuzione percentuale media distrettuale del 5,4%.
Anche in questo caso si tratta di dati estremamente diversificati tra Comuni, che vanno dal 18,5%
di decremento relativo a San Giorgio di Piano all’incremento del 12,6% per i domiciliati a
Granarolo.
25
_______________________________________Il profilo di comunità _______________________________________
Avviamenti per comune di domicilio 1.01.12 – 31.12.12, variazione dal 2011
Avviamen
ti nel
corso del
2012
Avviame
nti nel
corso del
2011
Variaz.
% 2011 2012
ARGELATO
1119
1254
-10,8
BARICELLA
611
651
-6,1
COMUNI
BENTIVOGLIO
344
346
-0,6
BUDRIO
1154
1197
-3,6
CASTEL MAGGIORE
1146
1117
2,6
CASTELLO ARGILE
394
442
-10,9
CASTENASO
845
825
2,4
GALLIERA
445
453
-1,8
GRANAROLO
753
669
12,6
MALALBERGO
762
899
-15,2
MINERBIO
702
717
-2,1
MOLINELLA
1207
1272
-5,1
PIEVE DI CENTO
495
586
-15,5
SAN GIORGIO DI PIANO
444
545
-18,5
947
1042
-9,1
11368
12015
-5,4
SAN PIETRO IN CASALE
TOT
Fonte: Elaborazione Ufficio di Piano su dati SILER
4. AMBITO SCOLASTICO
La popolazione scolastica residente sul Distretto Pianura Est si aggira attorno alle 16.311 unità (il
2,07% in più rispetto all’A.S. 2011/2012) di cui l’11,6% è di nazionalità non italiana (in linea con le
percentuali di copertura degli ultimi anni). Quest’ultima percentuale risulta leggermente inferiore
rispetto al trend provinciale che si attesta attorno al 13,8%. Equilibrato il rapporto
maschi/femmine.
Tab. 1 - A.S. 2012/2013 (ottobre): giovani residenti nell'ambito AMBITO 4 (Pianura Est)
Istituzioni scolastiche primarie, secondarie di I e II grado, esclusi i corsi serali, nella
Bologna. Fonte Osservatorio sulla scolarità Provincia di Bologna
% sul
Totale
Totale
totale
% di
frequentanti
Canale scolastico
frequentanti
ragazze
(totale
nazionalità
colonna)
non italiana
Istituzioni Scolastiche Primarie
7549
46,3%
48,7%
957
Istituzioni Scolastiche Secondarie
di I grado
4524
27,7%
48,8%
569
Istituzioni Scolastiche Secondarie
di II grado
4238
26,0%
49,9%
367
TOTALE
16.311
100,0%
49,0%
1893
26
frequentanti
provincia di
% di
nazionalità
non italiana
12,7%
12,6%
8,7%
11,6%
_______________________________________Il profilo di comunità _______________________________________
Tab. 2 A.S. 2012/2013 (ottobre): giovani residenti nell'ambito AMBITO 4 (Pianura Est) frequentanti
Istituzioni scolastiche primarie, secondarie di I e II grado, esclusi i corsi serali, dell' AMBITO 4 (Pianura
Est) Fonte Osservatorio sulla scolarità Provincia di Bologna
Totale
% di
Totale
% sul totale
frequentanti di
nazional
% di
frequentant
(totale
Canale scolastico
ragazze
nazionalità non
ità non
i
colonna)
italiana
italiana
Istituzioni Scolastiche Primarie
7335
56,5%
48,6%
937
12,8%
Istituzioni Scolastiche Secondarie
di I grado
4302
33,1%
48,6%
562
13,1%
Istituzioni Scolastiche Secondarie
di II grado
1345
10,4%
46,5%
158
11,7%
TOTALE
12982
100,0%
48,4%
1657
12,8%
Confrontando le tabelle 1 e 2 è possibile notare come venga confermata la tendenza anche nei
primi gradi della scuola dell’obbligo, al pendolarismo (sono 259 e 222 gli alunni della primaria e
della secondaria di primo grado che frequentano scuole fuori Distretto o Provincia) che si esplicita
particolarmente per gli studenti della scuola secondaria di II grado: 2.893 studenti, pari al 68,3%
del totale nell’A.S. 201/2013 ha frequentato una scuola fuori Distretto o Provincia.
PENDOLARISMO
Per quanto attiene al pendolarismo, nel corso dell'A.S. 2012/13 gli studenti residenti in provincia
di Bologna che hanno frequentato istituti scolastici secondari di II grado collocati al di fuori del
territorio provinciale sono 3.626 (rappresentando l'11% della popolazione studentesca bolognese)
(vedi tab. 3).
Tab. 3 A.S. 2012/2013 (ottobre): studenti residenti in Provincia di Bologna, frequentanti Istituzioni
scolastiche secondarie di grado, collocate al di fuori dal territorio provinciale – serie storica Fonte
Osservatorio sulla scolarità Provincia di Bologna -
Anno Scolastico
2008/2009
2009/2010
2010/2011
2011/2012
2012/2013
Studenti residenti in provincia di Bologna e
frequentanti scuole superiori fuori provincia
3028
3262
3345
3485
3626
% sulla popolazione scolastica
della provincia di Bologna
9,3 %
9,8 %
9,8 %
10,7 %
11,0 %
Complessivamente, nel periodo compreso tra gli A.S. 2008/09 – 2011/12 si evidenzia l'aumento del
numero di studenti in uscita verso scuole collocate in province limitrofe (+14%).
Il Distretto Pianura Est è tra i territori distrettuali quello maggiormente caratterizzato dal
fenomeno (calcolando l’incidenza percentuale sugli studenti totali dell’Ambito). Come si può
vedere in tabella 4, il numero di frequentanti le scuole di Bologna, è maggiore – in termini
percentuali – a quello degli alunni frequentanti le scuole secondarie di II grado dello stesso
Ambito.
27
_______________________________________Il profilo di comunità _______________________________________
TAB 4 A.S. 2012/2013 (ottobre): Studenti iscritti nelle istituzioni scolastiche secondarie di II grado per
ambito territoriale di residenza e ambito territoriale in cui è collocata l'istituzione scolastica frequentata
Fonte Osservatorio sulla scolarità Provincia di Bologna
Ambito in cui è collocata l'istituzione scolastica frequentata
Ambito di
residenza degli
studenti
0,1%
2
Casalecchio di
Reno
0,4%
16,2%
8,5%
17,3%
1,6%
38,4%
0,6%
16,0%
1,4%
100,0%
3,7%
7,9%
49,3%
4,1%
15,7%
5,4%
4,0%
9,9%
100,0%
1
Pianura
Ovest
AMBITO 4
FUORI
PROVINCIA
Totale
3
Bologna
4
Pianura
Est
41,0%
22,4%
6
San
Lazzaro
7
Porretta
Terme
Fuori
Provinci
a
3,3%
3,5%
0,0%
29,3%
100,0%
5
Imola
Totale
Per quanto riguarda le scuole fuori provincia, si segnala come sia altissima la percentuale degli
studenti dei Comuni di Castello D’Argile (74%), Galliera (88%), Pieve di Cento (94%) e San Pietro
in Casale (77%), e segnatamente nella provincia di Ferrara.
ESITI SCOLASTICI
I dati riportati nelle tabelle di seguito, mostrano gli esiti scolastici degli studenti residenti sul
Distretto divisi per ordine di scuola. Si nota un’evidente discrepanza tra gli esiti scolastici degli
studenti di cittadinanza italiana e quelli di cittadinanza straniera.
Nella scuola secondaria di primo grado, la percentuale degli studenti di origine straniera non
promossi in terza media tra è 3 volte superiore a quella dei coetanei italiani, mentre la percentuale
si alza nei primi due anni (4 volte superiore).
Grosse sono le differenze nella percentuale di non promossi tra studenti italiani (8,4% del totale
con cittadinanza italiana) e stranieri (24,8% del totale studenti con cittadinanza non italiana) nei
primi 4 anni della scuola secondaria di II grado, che si riducono nell’ultimo anno (7% degli italiani
non promossi contro il 15,4 degli stranieri rispetto ai relativi totali).
TAB. 5 A.S. 2011/2012 (luglio): Studenti Femmine e Maschi residenti nell'ambito territoriale 4
frequentanti Scuola Secondaria di I grado per classe frequentata ed esito scolastico Fonte Osservatorio
sulla scolarità
Classe
frequentata
Promossi
Cittadinanza
italiana
v.a.
Classe I
Classe II
Totale classi
I-II
Classe III
Totale
Non promossi
Cittadinanza
italiana
%
rispetto
al tot it
v.a.
Totale
IT
%
rispetto
al tot it
v.a.
Promossi
Cittadinanza
straniera
%
rispetto
v.a.
al tot
non it
169
82,80%
168
91,80%
Non promossi
Cittadinanza
straniera
%
rispetto
v.a.
al tot
non it
35
17,2%
15
8,2%
Totale
non IT
v.a.
1344
1240
96,90%
96,90%
43
40
3,1%
3,1%
1387
1280
2584
96,90%
83
3,1%
2667
337
87,10%
50
12,9%
387
1134
3718
98,00%
97,20%
23
106
2,0%
2,8%
1157
3824
164
501
93,20%
89,00%
12
62
6,8%
11,0%
176
563
28
204
183
_______________________________________Il profilo di comunità _______________________________________
TAB. 6 A.S. 2011/2012 (luglio): Studenti Femmine e Maschi residenti nell'ambito territoriale 4
frequentanti Scuola Secondaria di II grado per classe frequentata ed esito scolastico Fonte Osservatorio
sulla scolarità
Studenti di cittadinanza italiana
Non
Sospesi in
Promossi
promossi
giudizio
v.a.
%
v.a.
%
v.a.
%
Classe
frequentata
Classe I
Classe II
Classe III
Classe IV
Totale classi I-IV
Classe V
Totale
591
475
507
484
2057
574
2631
61,5%
65,7%
69,6%
67,7%
65,8%
93,0%
70,3%
120
56
56
31
263
43
306
12,5%
7,7%
7,7%
4,3%
8,4%
7,0%
8,2%
250
192
165
200
807
0
807
v.a.
Studenti di cittadinanza non italiana
Non
Sospesi in
Promossi
Totale
promossi
giudizio
v.a.
%
v.a.
%
v.a.
%
v.a.
961
723
728
715
3127
617
3744
29
34
43
28
134
22
156
Totale
26,0%
26,6%
22,7%
28,0%
25,8%
0,0%
21,6%
29,6%
40,5%
61,4%
56,0%
44,4%
84,6%
47,6%
40
18
12
5
75
4
79
40,8%
21,4%
17,1%
10,0%
24,8%
15,4%
24,1%
29
32
15
17
93
0
93
29,6%
38,1%
21,4%
34,0%
30,8%
0,0%
28,4%
5. AMBITO SOCIALE E SOCIOSANITARIO: AREA MINORI
I minori in carico all’Azienda USL erano nel 2011,1010, il 2012 conferma il trend di crescita delle
situazioni di disagio: il numero infatti di minori in carico cresce di ulteriori 135 unità, arrivando a
1.145 casi seguiti (cfr. tab.1).
Dei 1.145 , 255 sono i minori di origine straniera e 264 risultano essere i nuovi accessi al servizio
dall’1/1 al 31/12/2012 (cfr. tab. 2).
Tav. 1- Minori in carico USSI Minori-Azienda USL- Distretto Pianura Est
1200
1145
1100
1000
868
863
900
1010
800
700
780
600
500
400
300
200
2008
2009
2010
2011
2012
Tav. 2- Minori presi in carico 2012 -USSI Minori-Azienda USL- Distretto Pianura Est
a cartella aperta all'1/1
nuovi minori nel periodo
totale
minori
di cui
stranieri
minori
di cui
stranieri
minori
di cui stranieri
886
198
264
56
1145
255
22,3%
21,2%
29
22,2%
98
84
70
50
302
26
328
_______________________________________Il profilo di comunità _______________________________________
La tavola 3 permette di confrontare le azioni messe in campo nei confronti dei minori in carico dal
2008 al 2012. nel 2012 sono 34 i minori in Comunità residenziali (tra comunità educative e gruppi
appartamento) e 31 quelli inseriti in Comunità madre – bambino (in crescita rispetto agli anni
passati). In lieve flessione gli affidi etero – familiari (34).
298 sono invece i minori con Decreto seguiti (cfr. tavola 4), di cui 179 con affidamento al Servizio.
Tav. 3- Minori in carico per tipologia di attività -USSI Minori-Azienda USL- Distretto Pianura Est
119
120
100
80
60
40
34
31
22
20
12
14
6
0
comunità
educativa
gruppo
appartamento
anno 2008
comunità
familiare
anno 2009
comunità
madre con
bambino
affidi etero
anno 2010
strut diurne
anno 2011
anno 2012
Tav. 4- Minori con decreto -USSI Minori-Azienda USL- Distretto Pianura Est
298
179
94
25
TUTELA
VIGILANZA
AFFIDAMENTO
SERVIZIO
30
TOTALE
totale attività
31
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
32
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
OBIETTIVI PRIORITARI BIENNIO 2013-2014
OBIETTIVI PRIORITARI 2013/2014
DISTRETTO PIANURA EST
PROGETTI PROGRAMMA ATTUATIVO 2013
• Rafforzare il sistema integrato dei servizi • Sviluppo del lavoro del Tavolo Interistituzionale
pubblici, e del terzo settore, in modo da
per la Prevenzione del Disagio in Età Evolutiva,
rinforzare “alleanze” operative tra servizi • Sviluppo dei gruppi di lavoro costituenti il
sociali, educativi, sanitari, culturali,
Tavolo interistituzionale:
ricreativi
- gruppo di lavoro disagio 0-6 anni,
• Promuovere
luoghi
di
confronto
- gruppo di lavoro per il contrasto al disagio e
permanente tra i soggetti che si occupano
alla dispersione scolastica,
di bambini e adolescenti
- gruppo di lavoro figure strumentali per
l’accoglienza degli alunni stranieri,
• Consolidare la governance delle politiche
- gruppo di lavoro ex L. 104/92,
giovanili
- coordinamento pedagogico distrettuale
• Sviluppare il coordinamento dei servizi e
• Prosecuzione attività del Tavolo Distrettuale di
delle iniziative dedicati ai giovani
Coordinamento delle Politiche Giovanili
• Sviluppo del Tavolo delle Associazioni e dei
Centri giovanili
• Prosecuzione del percorso di messa in rete delle
risorse distrettuali dedicate ai giovani
• Sostenere le famiglie nei percorsi di
• Sportello Donna e famiglia - Servizio di
crescita ed educativi dei propri figli, e
consulenza legale gratuita alla famiglia
nella gestione del rapporto di coppia e
• Servizio di Mediazione Familiare - Sostegno
genitoriale anche attraverso il
rivolto alle coppie separate o in fase di
potenziamento dei servizi dedicati.
separazione
• Sportelli d’ascolto scuole - sostegno educativo
• Interventi di sostegno alle competenze
ad alunni, insegnanti e genitori delle scuole del
genitoriali ed alle competenze educative
Distretto
degli adulti di riferimento
• Sostegno alla genitorialità 0/6 anni - Sportelli di
consulenza educativa, incontri a tema e/o
attività laboratori ali
• Sostegno economico per la Conciliazione tempi
di lavoro e tempi di cura (Voucher nidi)
• Migliorare il benessere dei bambini e
• Sviluppo del Gruppo di lavoro per il contrasto
degli adolescenti e prevenire eventuali
al disagio e alla dispersione scolastica
situazioni di disagio
• Azioni di attuazione del Documento territoriale
di orientamento per il contrasto al disagio e alla
• Prevenire il disagio e la dispersione
scolastica
dispersione scolastica
• Interventi per la promozione del benessere a
scuola - Organizzazione di percorsi formativi
rivolti a insegnanti ed operatori dei servizi
educativi e scolastici (cfr. Area Sostenere il sitema
dei servizi - Scheda n. 100 – pag. 603)
• Attività pomeridiane - Sviluppo di percorsi
educativi nell’extra – scuola integrati all’azione
scolastica, finalizzati anche a supportare le
famiglie nella conciliazione dei tempi di vita e di
lavoro
• Soggiorni estivi - Realizzazione di vacanze
33
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
•
•
•
•
•
• Garantire l’inserimento e la tutela degli •
studenti disabili in modo omogeneo,
continuo e integrato
•
•
• Promuovere la creatività giovanile e la
fruizione culturale dei giovani
• Promuovere il coinvolgimento e la
partecipazione attiva degli adolescenti e
dei giovani sia in ambito scolastico che
territoriale
• Promuovere l’orientamento lavorativo e
la formazione per minori e giovani
•
•
•
•
•
•
•
• Promuovere tra adolescenti ei giovani la
salute e gli stili di vita sani
• Promuovere l’accoglienza interculturale
• Condividere buone pratiche relative
all’accoglienza scolastica degli alunni
stranieri
•
•
•
rivolte ai bambini e agli adolescenti
S-bullo-niamoci - Sviluppo di azioni volte a
superare problematiche di relazione all’interno
del contesto scolastico e a promuovere il
benessere e le pratiche positive e favorire la
costruzione di climi di classe collaborativi e
sereni
Riproviamoci
assieme
–
Interventi
personalizzati o di piccolo gruppo di
rimotivazione alla frequenza scolastica
Scuola e Servizio Sociale attivazione di buone
prassi – sviluppo e diffusione del protocollo tra
scuola e servizio sociale per la segnalazione di
situazioni di presunto pregiudizio di minori
Sono a disagio … Disturbo? – Progetto per la
attuazione del protocollo tra Servizi educativi e
scolastici e NPIA per la segnalazione di presunte
situazioni di disagio
Estate in … moto - attività estive di formazione
rivolte ad adolescenti in situazioni di disagio
Sviluppo del Tavolo permanente per il
monitoraggio dell’accordo territoriale Legge
104/92 (cfr. Area Sostenere il sitema dei servizi Scheda n. 101 – pag. 606)
Sviluppo di azioni per la promozione e
diffusione
dell’Accordo
di
Programma
territoriale della legge 104/92, per l’integrazione
scolastica degli studenti disabili.
Organizzazione di un percorso formativo rivolto
ad insegnanti e operatori sui DSA
Sviluppo del Tavolo delle Associazioni e dei
Centri giovanili
Progetto Radio Nebbia - la web radio dei
giovani del distretto
East Land project - Organizzazione in rete di
eventi musicali, culturali, artistici realizzati dai
giovani per la comunità
Giovani nella rete – Immagino Creo – Azioni di
rete per le politiche giovanili del Distretto
Il nostro impegno per gli altri- Borse lavoro
estive rivolte ad adolescenti del Distretto
Territorio Giovani e Lavoro – formazione in
situazione rivolta ai giovani
Sostegno e coordinamento dei progetti di
Servizio Civile Nazionale e Regionale
Progetti di educazione alla salute Obiettivo
salute - Azienda USL
Continuazione e sviluppo del lavoro del Tavolo
distrettuale delle funzioni strumentali per
l’accoglienza degli alunni stranieri
Risorse per l’Intercultura nelle scuole
34
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
• Sostenere le famiglie interessate da
situazioni di disagio socio-economico
• Azioni di prevenzione sui rischi connessi
all’uso e all’abuso di droghe, alcolici
rivolti
• Azioni di prevenzione e informazione
sull’uso corretto dei nuovi media
• Sviluppare interventi di prossimità e di
educativa di strada
• Promozione e realizzazione di interventi
individuali e/o di gruppo per sostenere le
diverse forme di genitorialità: sostegno
alle famiglie affidatarie e adottive ed ai
minori in affido/adozione
• Interventi socio-educativi domiciliari a
sostegno delle funzioni genitoriali e/o dei
compiti di cura
• Promuovere la tutela dei minori
• Promuovere la tutela dei minori
• Sostenere i ragazzi nei percorsi verso
l’autonomia, in particolare i neo
maggiorenni in uscita da percorsi socioeducativi di comunità residenziali
• Garantire continuità progettuale per i
ragazzi attraverso varie forme di
intervento
• Promuovere percorsi di autonomia
abitativa per giovani adulti senza sostegni
familiari
• Promuovere l’orientamento lavorativo e
la formazione per minori e giovani in
difficoltà
• Money tutoring ed emergenza abitativa
• Credito di emergenza
• Sostegno al reddito per nuclei in situazione di
temporanea difficoltà
• Progetti “Tutti in pista” e “Che piacere…” di
educazione alla salute rivolti alle scuole medie
inferiori e superiori
• Onde Anomale Educativa di strada con attività
di prevenzione all’uso e all’abuso di sostanze
stupefacenti
• Up & Down • Sostegno all’affido familiare
• Adozioni prima, durante e dopo: interventi
plurimi e complessi in un tempo lungo
• Gruppi di sostegno alla famiglie adottive nel
secondo anno di post adozione
• Percorsi di accompagnamento e sostegno
educativo domiciliare individualizzato a favore
di minori e di sostegno alla genitorialità
• Cura della relazione madre bambino - supporto
allo sviluppo percorsi di autonomia abitativa
per giovani adulti e nuclei madre-bambino in
condizione di disagio
• Interventi di pronta emergenza, sostegno alla
domiciliarità e contrasto alla povertà
• Attivazione di collocamenti in comunità
educative
• Scuola e servizio sociale attivazione di buone
prassi
• Cura della relazione madre bambino
• Percorsi di inserimento lavorativo a breve
termine e in contesto protetto - percorsi di
sostegno a minori in difficoltà rispetto al
percorso
scolastico/formativo/lavorativo
attraverso inserimenti lavorativi protetti e
tirocini formativi
• Ragazzi 18-21 anni spesso ancora “minori” progetti educativi e di sostegno per ragazzi 1821 anni
• Lavoro e sapere – percorsi di formazione e
formazione in situazione rivolti ad adolescenti e
giovani che non abbiano assolto il diritto dovere
all’istruzione e alla formazione segnalati dai
servizi o agganciati con azioni di educativa di
strada
35
36
37
38
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
LA GOVERNANCE DISTRETTUALE
La governance distrettuale per la promozione del benessere e la prevenzione del disagio nella
scuola
Le attività del 2012
Conformemente all’impegno degli ultimi anni, comune denominatore delle attività promosse
anche nel 2012 e delle iniziative interistituzionali (tavoli su cui è costruita la governance
distrettuale) per far fronte al tema del disagio scolastico continua ad essere la consapevolezza che
tale fenomeno è connesso ad una molteplicità di fattori che si influenzano reciprocamente e il cui
raggiungimento richiede necessariamente la corresponsabilità di diversi soggetti.
L’impegno dei Gruppi di Lavoro (cfr. tav. 1 e 2) – cui partecipano rappresentanti delle istituzioni
scolastiche, degli EELL, dell’Azienda USL, dell’Associazionismo e del Terzo Settore –è stato quello
di fortificare la rete e le interconnessioni tra professionisti, risorse e azioni.
Si è lavorato, quindi:
• allo sviluppo degli strumenti volti al miglioramento delle condizioni di accesso e permanenza
di bambini e giovani all’interno delle strutture educative e scolastiche (Accordo Territoriale L.
104/92, Protocollo per l’accoglienza degli alunni stranieri nelle scuole, indicazioni sulla
valutazione degli alunni stranieri, creazione di un Piano Educativo Individualizzato per gli
alunni stranieri che lo necessitino comune al Distretto, Documento di Orientamento per il
contrasto e la dispersione scolastica),
• alla creazione di strumenti condivisi e omogenei di comunicazione e di occasioni di confronto e
scambio di prassi operative tra soggetti (Protocollo operativo tra servizi educativi, istituzioni
scolastiche e servizi socio – sanitari in casi di disagio, modello sulle competenze ed il ruolo dei
consulenti degli Sportelli d’Ascolto, Incontri di confronto tra rappresentanti delle differenti
istituzioni),
• alla promozione e alla messa in rete di interventi, anche innovativi, con un’attenzione
particolare ai casi di disagio scolastico e/o di minori fuoriusciti dal sistema dell’istruzione e
della formazione o a rischio di dispersione, e diretti ad un ri - orientamento e re – inserimento
in uno dei canali dell’assolvimento.
Per il 2013/2014
Nel 2013/2014, il lavoro il lavoro dei tavoli o gruppi di lavoro proseguirà nel solco della
programmazione, allo scopo di:
la governance
• potenziare il sistema di governance distrettuale
• migliorare il sistema di rete, confronto e collaborazione dei differenti attori che nel territorio si
occupano dei target di riferimento.
il target
• sviluppare le azioni finalizzate alla promozione del benessere ed alla prevenzione del disagio di
bambini ed adolescenti,
• sviluppare le azioni finalizzate alla promozione dell’intercultura.
Nello specifico, si cercherà di rendere i gruppi sempre più operativi e luoghi di confronto tra i
differenti componenti:
- il gruppo di lavoro per il Contrasto al disagio e alla dispersione scolastica: lavorerà sul
confronto tra gli operatori per affrontare i temi che i referenti porteranno come prioritari e per
pensare e individuare soluzioni e percorsi possibili e realizzabili che siano facilmente
trasferibili e attuabili anche in differenti contesti;
- il Tavolo permanente di monitoraggio Accordo Territoriale L. 104/92: continuerà il lavoro di
monitoraggio dell’Accordo Territoriale in essere e avvierà il percorso per la revisione
39
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
-
-
-
dell’Accordo Territoriale in scadenza nel 2013 e proseguirà il lavoro di confronto e
concertazione in materia di educatore di plesso/classe;
il gruppo di lavoro Sportelli d’Ascolto: lavorerà sul confronto tra i professionisti degli Sportelli,
referenti delle Istituzioni scolastiche e operatori dell’Azienda USL, su casi specifici, portati dai
componenti del Tavolo, che possano essere emblematici e permettere un confronto tra
differenti modalità attuative e differenti punti di vista;
il gruppo di lavoro delle figure strumentali per l’accoglienza degli alunni stranieri: proseguirà
il lavoro relativo alla valutazione, con il lavoro centrato sui nuclei fondanti delle diverse
discipline, punto di base per la valutazione agli esami di fine ciclo;
il gruppo di lavoro 0-6 anni: sulla scorta del lavoro fatto per la elaborazione del Protocollo di
segnalazione alla NPIA di casi di disagio da parte di servizi educativi e scolastici, lavorerà
sugli strumenti degli Accordi di Programma Provinciale e Territoriale, in modo da renderli
coerenti e utili per la fascia di età pre-scolare, ciò in parallelo ai lavori del gruppo di lavoro
territoriale che si occuperà del rinnovo dell’Accordo e del gruppo di lavoro provinciale che si
occuperà di tematiche affini.
Proseguirà il costante lavoro con il Tavolo Dirigenti Scolastici, luogo dell’integrazione per le
politiche educativo – scolastiche, e strumento di confronto per le scelte fatte in tale ambito.
La governance distrettuale per le Politiche giovanili
Due sono i Tavoli operativi a livello distrettuale in materia di Politiche giovanili:
-
Il Tavolo politiche giovanili, che rappresenta lo strumento di governance a livello distrettuale
delle politiche giovanili, ed è formato dai referenti per le stesse appartenenti ai 15 Comuni del
Distretto Pianura Est.
E il luogo istituzionale di definizione delle politiche giovanili (progettazione, finanziamenti,
organizzazione e comunicazione delle azioni e delle iniziative rivolte ai giovani) da realizzarsi
a livello distrettuale, in rete e integrazione con quelle organizzate a livello comunale.
-
il Tavolo delle Associazioni e dei Centri Giovanili, composto da referenti delle Associazioni,
dei Centri e degli Spazi di aggregazione presenti nel Distretto Pianura Est. Nato nel 2011, è il
Tavolo deputato alla messa in rete delle Associazioni e dei Centri Giovanili ad oggi svi,uppato
attorno alla realizzazione concertata delle attività culturali, divulgative, sportive, ricreative e
musicali sul Distretto.
Dal 2013, il Tavolo è diventato uno degli interlocutori della Programmazione zonale,
entrando a tutti gli effetti nel sistema di governance in materia di giovani.
Le tabelle di seguito, mostrano, schematicamente, l’impianto della governance distrettuale alla
base del lavoro di questi anni, in ambito scolastico.
40
tav. 1. - IL SISTEMA DI GOVERNANCE INTEGRATA
L’INTEGRAZIONE DELLE AZIONI
OBIETTIVI
• Prevenzione del disagio
• Promozione del benessere
• Promozione dell’intercultura
POTENZIAMENTO
SISTEMA DI GOVERNANCE
UFFICIO DI PIANO + AZIENDA USL
COORDINAMENTO TAVOLI DI LAVORO DISTRETTUALI
TAVOLO INTERISTITUZIONALE SUL DISAGIO IN ETÀ EVOLUTIVA
Tavolo
permanente
di monitoraggio
Accordo
Territoriale
L. 104/92
Gruppo
di lavoro
sul disagio
0-6
Gruppo
di lavoro
sul disagio
scolastico
Gruppo
di lavoro
Figure
Strumentali per
l’accoglienza
alunni stranieri
Gruppo di
lavoro
Sportelli
D’ascoltoSostegno
Genitorialità
TAVOLO
DIRIGENTI
SCOLASTICI
TAVOLO
POLITICHE
GIOVANILI
• Referenti
Disabilità (IC,
DD, IST SUP)
• FISM
• Comuni
• Coop. Sociali
• Associazioni
• AUSL
• Cooperazione
• Referenti
disagio (IC,
DD)
• Comuni
• Coordinator
i
Pedagogici
Comuni e
privato conv.
• AUSL
• Referenti
disagio IC,
DD, IST. SUP,
FISM
• Comuni
• AUSL
• Coop. Soc.
• CFP
• Associazioni
• Figure
Strumentali
(IC, DD, IST. SUP)
MESSA IN RETE DI RISORSE/STRUMENTI
41
• Comuni
• AUSL
• Insegnanti
referenti
• Referenti
altri Enti
coinvolti
• Coordinatori
pedagogici
TAVOLO DELLE
ASSOCIZIONI E
DEI CENTRI
GIOVANILI
tav. 2. – I TAVOLI – OBIETTIVI ED AZIONI
TAVOLO
DI
LAVORO
TAVOLO PERMANENTE DI
MONITORAGGIO ACCORDO
TERRITORIALE L. 104/92
GRUPPO DI LAVORO SUL DISAGIO
0-6
GRUPPO DI LAVORO SUL DISAGIO
SCOLASTICO
GRUPPO DI LAVORO FIGURE
STRUMENTALI PER L’ACCOGLIENZA
DATA
ISTITUZIONE
19.01.2009
14.10.2010
22.06.2009
20.02.2009
N.
INCONTRI
ANNUI
OBIETTIVI
Elaborazione Accordo di Programma distrettuale.
Monitoraggio Accordo di Programma
Organizzazione formazione specifica
3-4 incontri da 2 ore
Creazione di un luogo di confronto e scambio tra gli operatori che si occupano di questa
fascia di età, finalizzato:
- al coinvolgimento delle istituzioni che si occupano della prima infanzia nel sistema di
governance distrettuale anche attraverso l’individuazione di nodi critici e possibili azioni
da mettere in campo,
- al miglioramento delle relazioni tra le istituzioni volto ad agevolare il passaggio delle
informazioni tra tutti gli attori che si occupano dei servizi per la prima infanzia e
all’omogeneizzazione delle modalità di comunicazione e azione tra le istituzioni coinvolte,
Stesura e applicazione di linee di intervento integrate per il contrasto al disagio scolastico
attraverso la definizione di un protocollo d’intesa che:
4 incontri da 2 ore
6 incontri da 2 ore
1. individui ed integri le risorse disponibili sul territorio;
2. definisca modalità di comunicazione/informazione tra gli Enti coinvolti;
3. individui ed incrementi buone pratiche presenti nel territorio;
4. individui modalità di raccordo con i tavoli di lavoro provinciali istituiti su questo tema
- Promozione di progettualità comuni e concertate a sostegno delle scuole e, in
particolare dei progetti finalizzati all’integrazione degli alunni stranieri.
- Condivisione di buone pratiche relative all’accoglienza degli alunni stranieri
(condivisione e realizzazione a livello distrettuale di protocolli e strumenti operativi
comuni e condivisi in modo da rendere l’accoglienza degli alunni stranieri omogenea e
garantire pari opportunità di accesso)
- Formazione e consulenza al corpo docente.
6 incontri da 2 ore
ALUNNI STRANIERI
GRUPPO DI LAVORO SPORTELLI
D’ASCOLTO-SOSTEGNO GENITORIALITÀ
16.11.2009
Creazione di un luogo di confronto e scambio tra gli operatori
Sviluppo di una rete con i progetti distrettuali che si occupano di disagio
scolastico/minorile
Sviluppo di buone prassi condivise di intervento.
3-4 incontri da 2 ore
42
tav. 3. – LA CONTINUITA’ NELLE AZIONI
PREVENZIONE DEL DISAGIO/PROMOZIONE DEL BENESSERE
OBIETTIVI
AREE DI INTERVENTO
0-6
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA
I GRADO
SCUOLA SECONDARIA
II GRADO
Promozione dell’agio
nel tempo scuola
Sostegno alla genitorialità 0-6
Sportelli d’ascolto
Qualificazione scolastica
Attività pomeridiane
Sportelli d’ascolto
Qualificazione scolastica
Attività pomeridiane
Sportelli d’ascolto
Laboratori Radio Nebbia
Sportelli d’ascolto
Borse lavoro estive
Laboratori Radio Nebbia
E…state in moto
Promozione della salute e
degli stili di vita sani
(incluso il contrasto
all’uso/abuso di sostanze)
Obiettivo salute
Consultorio Familiare in rete
Obiettivo salute
Obiettivo salute
Tutti in Pista - Che Piacere
Obiettivo salute
Tutti in Pista - Che Piacere
Onde Anomale
Tutela del minore in
situazione di disagio
Suola e Servizio Sociale: attivazione
di buone prassi
Scuola e Servizio Sociale:
attivazione di buone prassi
Scuola e Servizio Sociale:
attivazione di buone prassi
Scuola e Servizio Sociale:
attivazione di buone prassi
Tutela minori disabili
Tavolo interistituzionale Accordo
104 - Formazione DSA
Centri Specialistici NPIA AUSL
Bologna
Tavolo interistituzionale per la
prevenzione del disagio in età
evolutiva
Gruppo di lavoro 0-6
Gruppo di lavoro Sportelli d’ascolto
Tavolo interistituzionale Accordo
104 - Formazione DSA
Centri Specialistici NPIA AUSL
Bologna
Tavolo interistituzionale per la
prevenzione del disagio in età
evolutiva
Gruppo di lavoro 0-6
Gruppo di lavoro Disagio scolastico
Gruppo di lavoro Sportelli d’ascolto
Gruppo di lavoro Figure strumentali
Tavolo interistituzionale Accordo
104 - Formazione DSA
Centri Specialistici NPIA AUSL
Bologna
Tavolo interistituzionale per la
prevenzione del disagio in età
evolutiva:
Gruppo di lavoro Disagio scolastico
Gruppo di lavoro Sportelli d’ascolto
Gruppo di lavoro Figure strumentali
Tavolo interistituzionale Accordo
104 - Formazione DSA
Centri Specialistici NPIA AUSL
Bologna
Tavolo interistituzionale per la
prevenzione del disagio in età
evolutiva:
Gruppo di lavoro Disagio scolastico
Gruppo di lavoro Sportelli d’ascolto
Gruppo di lavoro Figure strumentali
Centri Specialistici NPIA AUSL BO
Sono a disagio … Disturbo?
Iniziative per la promozione del
benessere a scuola
S-bullo-niamoci
Centri Specialistici NPIA AUSL BO
Sono a disagio … Disturbo?
S-bullo-niamoci
Sportelli d’ascolto scuole
Iniziative per la promozione del
benessere a scuola
Centri Specialistici NPIA AUSL BO
Sono a disagio … Disturbo?
S-bullo-niamoci
Iniziative per la promozione del
benessere a scuola
Percorso formativo “Prevenzione del
disagio e promozione del benessere
di bambini, ragazzi e adulti a scuola”
Sportelli d’ascolto scuole
Iniziative per la promozione del
benessere a scuola
Contrasto al disagio
43
PREVENZIONE DEL DISAGIO/PROMOZIONE DEL
BENESSERE
OBIETTIVI
TRIENNALI
AREE DI INTERVENTO
0-6
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA
I GRADO
Gruppo di lavoro Disagio scolastico
Prevenzione all’evasione
scolastica e/o precoce
inserimento lavorativo
- Riproviamoci assieme
- Percorso di inserimento lavorativo a
breve termine e in contesto protetto
- Percorso di accompagnamento e
sostegno educativo domiciliare
individualizzato a favore di minori e
di sostegno alla genitorialità
- Lavoro e sapere
- Borse Lavoro Estive
- Il viaggio come esperienza di
cittadinanza
Promozione della
partecipazione attiva
Accoglienza/
intercultura
SCUOLA SECONDARIA
II GRADO
Gruppo di lavoro Figure strumentali
Risorse per l’intercultura nelle scuole
Gruppo di lavoro Figure strumentali
Risorse per l’intercultura nelle scuole
44
Gruppo di lavoro Figure strumentali
Risorse per l’intercultura nelle scuole
Gruppo di lavoro Figure strumentali
Risorse per l’intercultura nelle scuole
tav. 4 – LA SCUOLA
45
46
47
48
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
49
50
51
52
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ 0/6 ANNI
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE – UFFICIO DI PIANO
Il progetto ha riproposto in continuità con l’anno precedente, la realizzazione di azioni di sostegno
alla genitorialità attraverso:
• la realizzazione di iniziative dedicate al tema della genitorialità (INCONTRI TEMATICI);
• il supporto agli sportelli di consulenza educativa rivolta ai genitori (SPORTELLI DI
CONSULENZA EDUCATIVA);
L’organizzazione delle attività nel Distretto è stata effettuata grazie alla suddivisione del territorio
in 4 sotto-aree (Gruppo n. 1: Castello d'Argile, Galliera, Pieve di Cento, San Pietro in Casale Gruppo n. 2: Argelato, Bentivoglio, Castel Maggiore, San Giorgio di Piano - Gruppo n. 3: Baricella,
Granarolo, Malalbergo, Minerbio - Gruppo n. 4: Budrio, Castenaso, Molinella).
Le tabelle di seguito illustrano le azioni realizzate nei periodi gennaio – giugno 2012 e settembre
2012 – marzo 2013.
Sportelli di consulenza educativa- monitoraggio periodo gennaio – giugno 2012
N° UTENTI
COMUNE
N° ORE
SPORTELL
O IN
CALENDA
RIO
N° ORE
SPORTELLO
EFFETTIVAME
NTE SVOLTE
N°
INCON
TRI
SVOLTI
S.GIORGIO
DI PIANO
24
22
22
N°
COPP
IE
N°
SINGOL
I
GENIT
ORI
5
17
ETÀ
PREVALE
NTE DEI
BAMBINI
% DEI
BAMBINI
FREQUENTA
NTI I
SERVIZI
PROBLEMATI
CHE
PREVALENTI
PORTATE DAI
GENITORI
4 anni
95%
Separazione,
rispetto regole
BENTIVOG
LIO
24
24
11
3
8
3
100%
ARGELATO
24
24
10
2
8
3
100%
CASTEL
MAGGIOR
E
24
4
4
2
0
3
50%
CASTENAS
O
36
40
40
16
24
3-6
100%
53
arrivo del
fratello/sorella,
incompatibilità
rispetto le
pratiche
educative nella
coppia, gestione
della famiglia
allargata, paure,
problemi di
sonno
non controllo
degli sfinteri
dopo i 5 anni,
arrivo del
fratello/sorella,
aggressività
verso il genitore,
chiusura
relazionale,
paure, gestione
nella pratica
quotidiana
Stress posttraumatico da
terremoto;
problematiche
relative al sonno
ed al pasto
Gestione dei
limiti, regole,
aggressività,
autonomia,
disturbi del
sonno e
alimentazione,
separazione,diffi
coltà di
attenzione
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
BUDRIO
28
28
28
11
17
3-6
100%
MOLINELL
A
18
18
18
3
15
3-6
100%
CASTELLO
D'ARGILE
30
15
17
6
9
03-giu
95%
GALLIERA
30
14
7
SAN
PIETRO IN
CASALE
19
9
12
PIEVE DI
CENTO
24
7
7
0-6
4
8
3-6
100%
7
3-6
98%
Gestione dei
limiti, regole,
aggressività,
autonomia,
disturbi del
sonno e
alimentazione,
separazione,diffi
coltà di
attenzione
Gestione dei
limiti, regole,
aggressività,
autonomia,
disturbi del
sonno e
alimentazione,
separazione,diffi
coltà di
attenzione
Gestione dei
limiti, regole,
aggressività,
autonomia,
disturbi del
sonno e
alimentazione,
separazione,diffi
coltà di
attenzione
Laboratorio
gioco - danza
Rispetto regole,
aggressività,
disturbi del
sonno e
alimentazione
Rispetto regole,
aggressività,
disturbi del
sonno e
alimentazione
Sportelli di consulenza educativa- monitoraggio periodo settembre 2012 – marzo 2013
COMUNE
N° ORE
SPORTELL
O IN
CALENDA
RIO
N° ORE
SPORTELLO
EFFETTIVAM
ENTE
SVOLTE
N° UTENTI (4)
N°
INCON
TRI
SVOLTI
N°
COPP
IE
N°
SINGO
LI
GENIT
ORI
ETÀ
PREVALE
NTE DEI
BAMBINI
% DEI
BAMBINI
FREQUENT
ANTI I
SERVIZI
S.GIORGIO
DI PIANO
24
17
17
5
12
3/6 anni
100%
BENTIVOG
LIO
24
24
12
3
9
1-4 anni
100%
54
PROBLEMAT
ICHE
PREVALENTI
PORTATE
DAI
GENITORI
nascita fratelli,
gestione
regole,
strategie
educative,
impostazione
pedagogica
generale
controllo
sfinterico, la
gestione
dell'ansia
materna,
l'arrivo dei
fratelli piu
piccoli e
gestione del
nuovo
equilibrio,
aggressività
del bambino
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
ARGELAT
O
24
24
14
4
10
2/6 anni
100
CASTEL
MAGGIOR
E
24
12
12
3
9
3-5 anni
100%
MOLINEL
LA
25
21
21
10
9
0-3
3-5
50% nido
50% infanzia
statale
5
8(
madri)
BUDRIO
15
13
13
3-5 anni
0%
CASTENA
SO
35
40
40
18
20
3-5
98%
San Pietro
in Casale
15
8
11
4
7
3
100%
Castello
D'Argile
25
25
25
Pieve di
Cento
20
7
problemi del
sonno,
gestione del
rapporto tra
gemelli,
problemi legati
al rapporto con
il cibo,
incoerenza di
strategie
educative nella
coppia
Problematiche
legate alla
gestione dei
bambini in
particolare
sulle regole.
Problematiche
legate alle
cure, sonno e
pasto.
Disturbi del
comportament
o e linguaggio,
disturbi del
sonno,
alimentazione
e difficoltà , da
parte dei
genitori , a
gestire le fasi
di opposizione.
" gelosia " tra
fratelli.
Disturbi del
linguaggio,
comportament
o e attenzione.
Separazioni e
gestione delle
funzioni
genitoriali,
ansia e dubbi
da parte dei
genitori in
relazione ai
disturbi del
comportament
o , linguaggio e
attenzione,
opposizione ,
regole e
disturbi del
sonno.
alimentazione,
sonno, fase del
no, capricci,
gestione delle
emozioni,
comportamenti
oppositivi
100%
7
7
55
4,5
100%
separazione
genitori,
comportamenti
aggressivi a
scuola,
capricci, sonno
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Galliera
12,5
9,5
5
1
4
3
60%
capricci,
gestione
neonato,
aspetti legatti
alla sessualità
infantile
Incontri tematici - monitoraggio periodo gennaio - giugno 2012
COMUNE
N° DI
INCONTRI IN
CALENDARIO
N° INCONTRI
EFFETTIVAMENTE
SVOLTI
N°
PARTECIPANTI
TITOLI DEGLI
INCONTRI
TEMA DEGLI
INCONTRI
travasi con la
pasta e materiale
da riciclo
Castello
d'Argile
2
2
16
Giochiamo con la
pasta
Natale ogni
sorpresa vale
Pieve di
Cento
2
1
23
Una calda cornice
Costruzione di
una cornice con
materiali naturali
17
i sapori/profuni
dei ricordi
laboratorio
centrato
sull'utilizzo di
materiali naturali
14
1.I no che fanno
crescere;
2.Comunicare con
l'aggressività;
3.Paura del lupo
paura di tutto.
Cconvenrsazioni
guidate rispetto
alle regole
all'aggressività ed
alle paure.
San Pietro
in Casale
Argelato
Bentivoglio
2
3
3
2
3
3
34
Castel
Maggiore
3
3
21
San Giorgio
di Piano
3
3
75
56
"Cibo che
emozione" "Linguaggio
dell'adulto e
linguaggio del
bambino: 2 mondi
che comunicano ?"
- " Essere genitori
nell'area del non
tempo"
Conversazioni con
i genitori: le
tipologie di
allevamento nel
mondo - giochi,
salti, morsi e
capriole: i conflitti
tra i bambini - i
bambini crescono
tra giochi ,
giocattoli e regole
1. Competenze e
abilità dei
bambini di 5 anni
2. L'ingresso alla
scuola primaria
3. L'ingresso alla
scuola
dell'infanzia
Il rapporto con il
cibo, la
comunicazione
tra adulti e
bambini , il ruolo
del genitore nel
tempo libero
intercultura
nell'educazione, i
conflitti tra
bambini e i
bambini e le
regole
1. Vedi titolo
2 e 3. Continuità
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
n.5
n.5
n.20 + 30 familiari
n.6
n.6
n.15 + 15 genitori
n.1
n.1
n.60
n.5
n.5
n.20
corso massaggio
infantile
La cura e la
relazione
empatica
n.6
n.6
n.42
laboratorio di
musikc together
educazione alla
musicalità
Baricella
n.3.
n.3
n.70
n.6
n.6
n.40
progetto calamaio
genitorialità ed
educazione
accogliere e
gestire le
emozioni del
proprio bambino
gioco, musica e
racconti per
parlare di
diversità
tre spettacoli con
Peppe giallo e
Peppe rosso in
viaggio tra sorrisi
e emozioni
n.3.
n.3
n.300
Peppe e Peppe;
Paura e Coraggio,
Lettura come
Avventura
n.1
n.8
14+13 genitori
Per essere creativii
ci vuole…
n.1
n.1
28 bambini+60
familiari
Animazione in
fattoria
n.1
n.1
15 bambini + 50
familiari
Peter lo
spaventapasseri
conoscere il
giardino
n.60
L'evoluzione biopsico-sociale del
bambino e della
bambina
genitorialità ed
educazione
proposta ludovico
in fattoria
gennaio: Il
mondo dei
conigli (approccio
e giochi inerenti);
febbario: Il
carnevale
(preparazione
mashere e
costumi con fetsa
di carnevale);
marzo: La musica
(costruiamo
strumenti
musicali,
inventiamo
danze e canzoni);
aprile: La Pasqua
(lavoretti intema
n.1
Minerbio
laboratorio di
narrazione
L'evoluzione biopsico-sociale del
bambino e della
bambina
bambini arrabbiati
e genitori in
difficoltà
Granarolo
Malalbergo
Alla scoperta dei 4
elementi della
natura
conoscere gli
elementi della
natura
predisponendo
giochi di
manipolazione
narrazioni
animate
n.20
n.1
n.20
n.30 famiglie
57
giochi, racconti,
creatvità
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Minerbio
n.5
n.10
n.33 famiglie
Alla scoperta dei 4
elementi della
natura
il fuoco:
percepire il fuoco
attraverso i sensi,
il fuoco si ascolta,
si annusa, si
vede.. Ostruiamo
le candele di cera
con le api; l'Aria:
percepire la'ria
attraverso i snesi:
l'aria si ascolta, si
annusa, si vedefare le bolle di
sapone; La
terra:percep
Incontri tematici - monitoraggio periodo gennaio - giugno 2012
COMUNE
Baricella
N° DI
INCONTRI
IN
CALENDARI
O
6
N° INCONTRI
EFFETTIVAMENT
E SVOLTI*
3
N°
PARTECIPAN
TI
TITOLI DEGLI
INCONTRI
TEMA DEGLI
INCONTRI
12 bambini + 12
genitori
1) c'era una volta, c'era
due volte, c'era tre
volte……2) L'elefantino
verde 3) Chi me l'ha
fatta ion testa 4) la
fattoria della fantasia 5)
La gallina nera 6) Sono
forse un tuo pezzettino
narrazione
giochiamo insieme
in fattoria
10 (2 cicli)
0
15 bambini + 15
genitori
1) se fossimo un animale
saremmo…2) teatrino
con marionette 3) gli
animali che si nascondo
in fattoria 4) Caccia al
tesoro 5) cuciniamo con i
prodotti dell'azienda
Granarolo
3
3
24
"Vorrei dirlo con parole
mie"
il corpo, la
relazione, la
comunicazione
Granarolo
1
0
60
“Educare al rispetto al
rispetto degli spazi”
la partecipazione e
il diritto di
cittadinanza
Granarolo
11
0
120
"Progetto WWF "
l'ambiente e la
differenziata
Granarolo
1
0
60
"Laboratorio di
percussioni e danze
dell'Africa dell'Ovest"
la multiculturalità
Granarolo
5
0
120
"Architetture in
divenire"
il gioco con il
recupero
Baricella
58
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Malalberg
o
2
Malalberg
o
1
Malalberg
o
Minerbio
Castel
Maggiore
San
Giorgio di
Piano
10
4
2
2
0
1) 30 bambini
2) 30 bambini,
30 genitori, 6
educatrici
1)
Seminando….raccontia
mo storie
2)
Laboratorio sul colore
1) Hanno seminato
semi e raccontato
alcune storie per
conoscersi; 2)
Laboratorio con le
verdure come
stampi e tempere +
frullati di verdure
usati come colore
0
8 bambini, 30
familiari, 5
personale asilo
Lettura animata
"La Regina Carciofona"
Educazione
alimentare
18 bambini, 18
familiari
1) Laboratorio "Feste che
passione" 2)
Laboratorio "Libri mai
visti"
3)
Laboratorio "L'arte in
gioco"
4) La
festa dei piccoli grandi
artisti
Per essere creativi
ci
vuole……..laborato
ri di giochi, arte e
creatività
15
GIOCHIAMO INSIEME
IN FATTORIA
GIOCHI E
ATTIVITA' IN
FATTORIA CON I
GENITORI
27
I libri amici--- I
pregiudizi sulla scelta di
genere
l'importanza della
lettura al nido e a
casa----I pregiudizi
sul genere
femminile e
maschile
45
1) Educare alle emozioni
e all'affettività
2) L'ingresso alla scuola
primaria: aspettative e
dubbi
1) vedi titolo
2) La continuità
educativa
7
4
1
0
*La maggior parte degli incontri sono in programmazione per il periodo aprile – giugno
2013
SPORTELLI D’ASCOLTO SCUOLE
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE – UFFICIO DI PIANO
L’attività dello sportello d’ascolto, in continuità con gli anni precedenti, ha previsto l’intervento
(prevalentemente settimanale – 10 casi su 15) presso ogni Direzione Didattica, Istituto Scolastico e
Istituto Superiore del Distretto di un esperto per un’attività di counseling intesa come azione di
prevenzione al disagio e sostegno alle difficoltà relazionali.
Gli interventi di consulenza proposta sono stati i seguenti:
• attività di formazione rivolta agli insegnanti
• attività di formazione rivolta ai genitori
• colloqui fra esperto e ragazzi
• colloqui tra esperto e insegnanti
• colloqui tra esperto e genitori
59
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
•
•
•
osservazioni in classe
incontri di gruppo e discussioni a tema
progettazione d’interventi di gruppo(es: assemblee di sezione, incontri con i rappresentanti
dei genitori).
La tabella che segue riporta i dati di attività relativamente alle differenti tipologie di attività,
suddivisi per ore erogate e destinatari coinvolti.
Tabella 1. – Interventi realizzati settembre 2012 – marzo 2013
ATTIVITÀ DI FORMAZIONE
SPECIFICA ATTIVITA'
ore
n. destinatari /fruitori settembre 2012 –
marzo 2013
Formazione per i genitori
14
198
Formazione per gli insegnanti
18
91
32
289
Totale ore/destinatari FORMAZIONE
ATTIVITÀ DI COUNELING
SPECIFICA ATTIVITA'
ore complessive settembre 2012 –
marzo 2013
destinatari /fruitori settembre 2012 –
marzo 2013
Colloqui fra esperto e ragazzi
262,5
252
Colloqui tra esperto e insegnanti
128,5
178
Colloqui tra esperto e genitori
418,75
398
Totale ore/destinatari
Osservazioni in classe
809,75
828
125
690
Incontri di gruppo e discussioni a tema
67
292
Progettazione di interventi di gruppo
48
222
240
1204
1049,75
2032
Totale ore interventi di gruppo
totale ore/destinatari COUNSELING
Per quanto attiene ai destinatari coinvolti, la tabella seguente riporta il numero di destinatari
raggiunti per tipologia.
Tabella 2. – numero destinatari per tipologia settembre 2012 – marzo 2013
NUMERO
DESTINATARI
164
377
407
265
573
245
TIPOLOGIA DESTINATARI
Minori 3-5 anni
Minori 6-10 anni
Minori 11-13 anni
Minori 14-17 anni
Genitori
Insegnanti
Totale
2031
Di cui:
Minori disabili
Minori con provvedimenti del Tribunale per
i minori
0
14
Minori con disagio conclamato
Minori stranieri
Altro (specificare)
21
26
2
1
Totale soggetti in situazioni particolari
64
60
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Per quanto attiene alle problematiche affrontate, la tabella che segue ne riporta le tipologie, con
l’indicazione del numero di Istituti nei quali a sportello sono stati affrontati.
Tabella 3. –Tipologia problematiche prevalenti per numero Istituti in cui sono state incontrate settembre
2012 – marzo 2013
TIPOLOGIE DI PROBLEMATICHE PREVALENTI
Difficoltà nella relazione tra genitori e figli
14
Problemi di comunicazione con i genitori (coerenza-ascolto)
9
Separazione conflittuale della famiglia
10
Supporto ai genitori nel sostegno ai figli per lo studio
8
Supporto ai genitori per problematiche legate al rispetto delle regole
Supporto ai genitori nel sostegno ai figli per problematiche legate alla gestione delle relazioni nel gruppo
classe
Difficoltà nella relazione tra docenti e alunni
12
5
9
Difficoltà nella relazione tra scuola e famiglia
6
Difficoltà nelle dinamiche di classe e nella relazione con il gruppo dei pari
12
Rapporti con l’altro sesso
3
Comportamenti aggressivi / bullismo
6
Gestione del gruppo classe
9
Difficoltà di inserimento alunni stranieri
2
Problematiche relative all’orientamento scolastico
2
Problematiche relative al passaggio dalla primaria alla secondaria di I grado
1
Problematiche relative al passaggio dalla secondaria di I grado alla secondaria di II grado
1
Difficoltà degli studenti circa la motivazione allo studio e all’impegno
9
Difficoltà di concentrazione e tenuta degli studenti
8
Difficoltà di apprendimento
8
Difficoltà di comportamento
14
Problematiche socio - affettive
11
Problematiche relative all’autostima
9
Crisi di ansia e/o panico prima di un’interrogazione
9
Preoccupazioni per il proprio aspetto fisico
5
Disturbi del comportamento alimentare
1
MEDIAZIONE FAMILIARE
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
Il progetto prevede azioni di sostegno alle famiglie nei percorsi separazione familiare al fine di
facilitare i genitori ad esercitare le proprie responsabilità parentali in un clima di cooperazione, e
nell’interesse dei figli
Tabella 1: Utenti che si sono rivolti al Servizio di Mediazione Familiare - Anno 2012
Mediazione
Utenti
Nuovi
Familiare
Anno 2011
Accessi
Tot. 20
Tot. 30
Utenti
6
7
Singoli
Coppie
14
23
Totale
Afferenti
50
13
37
Come si può vedere dalla tabella 1, gli utenti che si sono rivolti al Servizio di Mediazione Familiare
nell’anno 2012 sono stati in totale 50, di cui 13 singoli e 37 coppie.
Di queste 50 situazioni:
61
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
•
20 sono persone e/o coppie già in carico al Servizio dal 2011 (impegnate in un percorso di
mediazione o consulenza),
• 30 sono invece casi nuovi.
Un trend che si mantiene invariato anche nel primo trimestre 2013, segnalando una buona
affluenza al servizio, così come evidenziato nella tabella 2.
Tabella 2: Utenti che si sono rivolti al Servizio di Mediazione Familiare – primo trimestre 2013
Mediazione
Utenti
Nuovi
Totale
Familiare
Anno 2012
Accessi
Afferenti
Tot. 14
Tot. 11
25
Utenti
Singoli
5
1
6
Coppie
9
10
19
Nei primi tre mesi del 2013 sono stati in totale 25 infatti gli utenti che sono stati seguiti dal servizio,
di cui 6 singoli e 19 coppie.
Di queste 25 situazioni:
• 14 sono persone e/o coppie già in carico al Servizio dal 2011 (impegnate in un percorso di
mediazione o consulenza),
• 11 sono invece casi nuovi.
Continua ad esserci una buona risposta al Servizio di Mediazione Familiare, che mantiene una sua
stabilità nel tempo ed è congrua alle possibilità offerte dal servizio stesso.
E questo da parte soprattutto di coppie di genitori in fase di separazione, target privilegiato del
Servizio. Si può infatti notare che degli utenti afferenti al Servizio nel 2012/2013 - ben 37 situazioni
per l’anno 2012 e 19 per il primo trimestre 2013 - vedono come protagoniste coppie, confermando
la tendenza già osservata negli ultimi anni di una sempre maggiore specializzazione del Servizio.
Tabella 3: Utenti che si sono rivolti al Servizio di Mediazione Familiare Suddivisi per Sportello d’accesso
(anno 2012)
Utenti
Nuovi
Totale
Mediazione
Accessi
Afferenti
Anno 2011
Familiare
Tot. 20
Tot. 30
Tot. 50
Sportello
8
10
18
Castenaso
Sportello
12
20
32
San Pietro in Casale
Tabella 4: Utenti che si sono rivolti al Servizio di Mediazione Familiare Suddivisi per Sportello d’accesso
(primo trimestre 2013)
Utenti
Nuovi
Totale
Mediazione
Anno 2012
Accessi
Afferenti
Familiare
Tot. 14
Tot. 11
Tot. 25
Sportello
5
3
8
Castenaso
Sportello
9
8
17
San Pietro in Casale
Per quel che concerne le persone che si sono rivolte al Servizio di Mediazione Familiare sia nel
2012 che nel primo trimestre 2013, si è nuovamente riscontrata una differenza significativa di
affluenza tra i due Sportelli, con una netta prevalenza a San Pietro in Casale. Questo dato conferma
la tendenza che si era osservata negli anni precedenti, a cui si era dato riposta ampliando di alcune
ore la possibilità di consulenza presso lo sportello di San Pietro. Va comunque rilevato che tale
differenza si è in parte ridimensionata.
Modalità di accesso e risposte del servizio
62
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Prendendo in esame le nuove situazioni afferenti al Servizio, si segnala che dei 30 nuovi accessi
complessivi dell’anno 2012:
• In 10 casi sono avvenuti in modo autonomo. Le persone si sono rivolte cioè al Servizio di
Mediazione Familiare di propria iniziativa, senza l’intervento di professionisti od operatori
dell’ambito sociale, psicologico, giuridico e/o pedagogico. In molti casi il consiglio era stato
dato da persone che avevano usufruito del Servizio di Mediazione.
• In 7 casi l’indicazione è stata data dall’Assistente Sociale (dei Comuni o dell’Area Minori).
• In 6 casi l’invio è stato fatto dagli psicologi del Consultorio Familiare.
• In 3 casi l’indicazione è stata data rispettivamente :
-) dall’Autorità Giudiziaria (Giudice del T.O.) o avvocato;
-) dal Servizio di Salute Mentale adulti.
• In 1 casi l’invio è stato fatto dal Servizio di Neuropsichiatria Infantile.
Questi dati, da un lato, confermano quanto già osservato gli anni precedenti, in particolare rispetto
all’importante percentuale di genitori che si rivolgono al Servizio su iniziativa personale, mossi da
preoccupazioni rispetto le potenziali conseguenze negative che la separazione può avere sui figli e
sul loro rapporto con gli stessi. L’informazione sull’esistenza del Servizio viene reperita soprattutto
attraverso il “passaparola”, in particolare da parte di persone che hanno usufruito del Servizio in
passato.
Per il resto, gli invii arrivano in eguale misura da vari professionisti di altri Servizi, tra cui l’anno
scorso ha prevalso la figura dell’assistente sociale, che in diverse occasioni ha svolto una funzione
di tramite tra una richiesta del Tribunale dei Minori ed il primo contatto con Il Servizio di
Mediazione.
Nell’ultimo anno vi è stato anche un tendenziale incremento delle persone che sono arrivate al
Servizio perché hanno seguito l’indicazione scritta dal Giudice nel primo verbale di separazione,
come da accordi presi nel corso degli incontri con i magistrati del Tribunale Ordinario di Bologna e
dei rappresentati delle principali associazioni di avvocati.
Per quel che riguarda le risposte del Servizio di Mediazione Familiare, se ne indicano di seguito le
principali articolazioni:
1. Mediazione Familiare (la cui durata media è di circa 10/12 incontri), nei casi in cui è
approntato un lavoro di coppia;
2. Consulenza Individuale (la cui durata media è 10/15 incontri); nei casi in cui non è stato
possibile coinvolgere entrambe le persone e si è proceduto con un intervento individuale
focalizzato su tematiche separative;
3. Fase preliminare di analisi delle richieste e delle motivazioni; categoria utilizzata nei casi in cui
il mio intervento (della durata che varia da 1 a 3 incontri) è consistito nel fornire alle persone
informazioni sulla mediazione familiare e nel valutare, insieme a loro, la congruenza tra gli
interventi offerti dal Servizio ed i loro obiettivi, senza arrivare di fatto ad una presa in carico.
Invio ad altri professionisti; per quelle situazioni in cui, dopo una fase preliminare, è seguito
l’invio ad altri professionisti.
Tabella n. 5: Risposte del Servizio (nuovi accessi 2012 e primo trimestre 2013)
Risposte del
Mediazione
Consulenza
Fase
Servizio
Familiare
Individuale
Preliminare
Utenti
26
5
8
Tot.41
Invio
2
Nell’ottica di ampliare l’affluenza al Servizio, appare importante sostenere ed incentivare l’azione
di consolidamento del Servizio di Mediazione all’interno del territorio..
Da consolidare ulteriormente è la collaborazione con il Centro di Salute mentale ed, in particolare,
con il Servizio di Neuropsichiatria Infantile.
Per quel che concerne invece il Consolidamento del servizio nella rete dei servizi di mediazione
familiare provinciale/regionale, nel 2012 non è stato possibile partecipare a nessun incontro di
63
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
formazione e supervisione sui casi, sia a causa del numero ridotto degli stessi che del carico di
lavoro.
Il Servizio continua ad essere comunque in rete e noviziato di eventuali iniziative.
Sta proseguendo Il lavoro con il Tribunale Ordinario di Bologna, che ha coinvolto anche il
Presidente del Tribunale dei Minori dell’Emilia Romagna e gli avvocati rappresentanti delle
principali associazioni che si occupano di Diritto di Famiglia e Diritto Minorile si è al momento
concluso ed in parte, come indicato in precedenza si iniziano ad avere i primi riscontri.
Infine nel 2012, le peculiarità dell’attività del servizio di mediazione familiare e dell’utenza che vi
afferisce è stata illustrata insieme a quella del Centro di Salute Mentale e del Consultorio Familiare
in una serata di formazione rivolta ai medici di base del polo di Baricella.
SPORTELLO DONNA E FAMIGLIA
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE – UFFICIO DI PIANO
Lo Sportello Donna e Famiglia è un servizio di informazione e consulenza legale alle famiglie del
territorio con particolare attenzione alle Leggi sul diritto di famiglia.
Il servizio si propone di rendere consapevoli i cittadini dei loro diritti riguardo a situazioni di
particolare difficoltà o disagi vissute all’interno della propria famiglia, aiutandoli a difendersi.
La consulenza legale è svolta da due Avvocati dell’UDI (Unione Donne Italiane), indicativamente
ogni giovedì del mese (mese di agosto escluso), alternativamente presso i Comuni di Argelato,
Bentivoglio, Castel Maggiore, Castello d’Argile, Galliera, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano e
San Pietro in Casale e di Baricella, Granarolo dell’Emilia, Malalbergo, Minerbio e Molinella. Per il
Comune di Castenaso l’attività di consulenza è stata realizzata nelle giornate di martedì e per il
Comune di Budrio nelle di Mercoledì.
Nel periodo Gennaio 2012 – Marzo 2013 erano in programma complessivamente 54 giornate di
apertura dello sportello nelle quali sono stati realizzati 188 colloqui:
COMUNI
N. COLLOQUI
Argelato
Baricella
Bentivoglio
Budrio
Castel Maggiore
Castello d'Argile
Castenaso
Galliera
Granarolo dell’Emilia
Malalbergo
Minerbio
Molinella
Pieve di Cento
San Giorgio di Piano
San Pietro in Casale
9
8
7
13
8
18
3
19
10
6
4
9
9
32
33
TOTALE
188
Le tematiche prevalentemente affrontate sono state:
- diritto di famiglia (separazioni, divorzi, affidamenti condivisi dei figli, adozioni, problematiche
relative alle successioni, insolvenza dei padri nel versamento del contributo per il
mantenimento dei figli, amministratore di sostegno, violenza endofamiliare, incapacità di
gestire la situazione economico - familiare, permessi di soggiorno per motivi familiari);
64
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
-
diritto commerciale, societario e di locazione;
SOSTEGNO ALL’AFFIDO FAMILIARE
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
La risorsa fornita dal presente progetto ha consentito nel corso del 2012 l’integrazione con altri
progetti territoriali.
Apprezziamo che la programmazione territoriale composta da una ricca rete di progetti sia trama
di interventi fra loro correlati affinché sia ancora possibile per il soggetto trovare coincidenza ed
appropriatezza nelle possibili risposte
Il presente progetto consente di tenere a sistema i diversi interventi che si realizzano per il settore
dell’affido familiare che riguardano sia l’attività quotidiana che la formazione e la cura della
qualità degli interventi
In questo sistema sono attivi due gruppi di sostegno di famiglie affidatarie.
Uno è gestito da operatori dell’USSI e da un professionista esterno, mentre l’altro è gestito in
autonomia da famiglie affidatarie. Gli incontri sono di norma mensili con la sospensione per i mesi
estivi. La composizione è data da alcune famiglie stabili e da un certo numero che nel corso degli
anni ha lasciato spazio ad altre. La condizione è che i nuclei abbiano esperienze in corso.
ADOZIONE PRIMA DURANTE E DOPO: INTERVENTI PLURIMI E COMPLESSI SU UN
TEMPO LUNGO
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
Il Settore Adozione fa parte dell’USSI Minori che gestisce l’attività attraverso un’équipe dedicata
composta da Assistente Sociale, Psicologo ed Educatore professionale.
Si garantisce la partecipazione al coordinamento provinciale per l’adozione e alla formazione
specifica. Inoltre l’USSI predispone la formazione per tutta l’equipe dedicata al settore minori.
Nel 2012 l’equipe ha effettuato n° 2 corsi formativi-informativi ai quali hanno partecipato n° 15
coppie.
Ha effettuato e concluso nel 2012 n° 20 istruttorie ( di cui n° 4 rinnovi di istruttorie) mentre n° 3
risultano ancora in corso a fine anno.
Si sottolinea che nel 2011 n° 17 sono state le domande di primo colloquio informativo mentre nel
2012 le domande sono state n° 18.
In questi ultimi due anni l’attività relativa a questo settore vede alcuni cambiamenti: se da un lato
si assiste ad una flessione relativa al numero delle domande di istruttoria, dall’altro il postadozione richiede un importante investimento da parte dell’équipe poiché gli arrivi in famiglia
sono di bambini sempre più grandicelli d’età.
Nel corso dell’anno n° 13 sono stati i minori arrivati in famiglia di cui n° 10 in adozione
internazionale e n° 3 con adozione nazionale.
L’USSI porta avanti la collaborazione con l’associazione AMA che ha avviato gruppi di incontro
sul territorio distrettuale. L’Associazione ha individuato 3 sedi per alcuni sottogruppi che si
incontrano a Budrio, a Granarolo e a San Giorgio di Piano. Nel corso dell’anno (circa 3 volte), e a
seconda dei temi trattati che possono avere una rilevanza trasversale, i gruppi si ritrovano in
plenaria a Granarolo alla presenza anche dell’Assistente Sociale dell’équipe.
65
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
GRUPPI DI SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE ADOTTIVE NEL SECONDO ANNO DI POST
ADOZIONE
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
Nel 2012 come da applicazione delle linee di indirizzo, si è attivato un gruppo di sostegno alle
famiglie adottive che hanno bambini nel secondo anno di arrivo.
Da settembre 2012 a marzo 2013 il gruppo ha effettuato 7 incontri con la partecipazione di 11
coppie.
Assieme al gruppo dei genitori si incontravano anche i loro figli che sono stati opportunamente
divisi in due gruppi: uno di 6 bambini di età prescolare ed uno di 6 bambini in età scolare.
Il gruppo dei genitori è stato condotto dagli operatori dell’équipe adozione e dal rappresentante
dell’ente autorizzato, mentre i gruppi dei bambini dagli educatori.
Nel corso degli incontri si sono trattati temi ricorrenti ma indispensabili e di grande interesse per le
famiglie.
La partecipazione è stata costante e molto attiva.
CURA DELLA RELAZIONE MADRE-BAMBINO
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
Il presente progetto ha consentito di realizzare interventi rivolti a madri e ai loro figli che si sono
trovati in condizioni di necessità di ricovero abitativo protetto.
Questo settore di intervento è molto attuale ed è quello che nel 2012 ha visto un significativo
incremento di attività
Nel corso del 2012 n° 31 minori e n° 20 madri hanno usufruito del servizio di cui n° 16 sono
straniere.
Sono progetti che si rivolgono a donne che incontrano grosse difficoltà nella conquista di una
propria autonomia lavorativa ed abitativa; se alcune di loro gradualmente conquistano la
possibilità di ritentare una vita in autonomia, spesso non trovano un lavoro che sia anche adeguato
al mantenimento della famiglia e spesso non hanno una casa nella quale andare ad abitare
causando inevitabili prolungamenti di vita in comunità.
CASA DELLE DONNE
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Le attività procedono in continuità con gli anni precedenti. Nel 2012 sono accolte 627 donne nella
provincia di Bologna, di cui 44 residenti nei Comuni del Distretto Pianura Est. 264 sono state le
segnalazioni – nell’anno – da parte di terzi su casi di donne vittime di violenza. 35 sono le donne
ospitate nell’anno, tra le nuove accolte (23) e quelle ospitate prima di gennaio 2012; 38 i bambini.
Il 93% delle donne che si sono rivolte alla Casa (si analizzano i dati complessivi di Bologna e
provincia), dichiarano di aver subito violenza, nel 70% delle situazioni si registra la presenza di
figli.
Tra le tipologie di violenza (i dati si riferiscono a 514 donne) che le donne che si sono rivolte al
Centro dichiarano di aver subito, le più frequenti sono la violenza fisica associata alla violenza
psicologica (31,7% delle donne) e la violenza fisica associata alla violenza psicologica ed alla
violenza economica (25,1%). L’5,4% delle donne risulta aver subito violenza sessuale anche
associata alle altre tipologie di violenza, economica, psicologica, fisica. Il 18,1% delle donne ha
subito violenza psicologica. Volendo analizzare le caratteristiche delle donne accolte, si rileva come
siano prevalentemente italiane (69%), abbiano prevalentemente un’età compresa tra i 26 e i 45 anni
(65%) e siano prevalentemente coniugate o conviventi (56%). Le nubili rappresentano il 25% e le
separate legalmente e di fatto il 14%.
66
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
La quota di contribuzione dei Comuni è calcolata in base ai dati della popolazione residente al
31.12.08. Il Distretto Pianura Est ha confermato inoltre la quota aggiuntiva pari ad € 5.000,00
nell’ambito del Piano di Zona ad integrazione dei fondi dei singoli Comuni.
67
68
69
70
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 1
INTERVENTO/PROGETTO
SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ 0/6 ANNI
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Sostegno alle famiglie nei percorsi di crescita ed educativi dei propri figli, e nella gestione del
rapporto di coppia e genitoriale anche attraverso il potenziamento dei servizi dedicati.
Interventi di sostegno alle competenze genitoriali ed alle competenze educative degli adulti di
riferimento
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 – 531
[email protected]
DESTINATARI
Genitori dei bambini in fascia d’età prescolare
71
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il progetto intende offrire a tutte le famiglie con bambini da zero a sei anni un’opportunità
d’ascolto ed un sostegno pedagogico finalizzato all’acquisizione di una maggior consapevolezza
del ruolo genitoriale, dello stile educativo familiare, della comunicazione e del dialogo quotidiano
con i figli. Si tratta di un aiuto per i genitori a riconoscere nei bambini i cambiamenti tipici delle
diverse età ed ad imparare ad esprimere risorse e competenze educative.
Nello specifico gli obiettivi che si intende raggiungere sono:
• accogliere le problematiche educative e le difficoltà della coppia genitoriale;
• costruire, in modo strutturato, dei punti di ascolto che siano di riferimento per le famiglie del
Distretto e attraverso i quali i genitori saranno ascoltati, sostenuti e aiutati ad affrontare
incertezze che vivono quotidianamente nelle relazioni familiari;
• costruire un raccordo ed un’azione integrata con il servizio minori dell’Azienda USL e le
scuole del territorio per un confronto costante sul ruolo genitoriale.
AZIONI PREVISTE
Le azioni per la realizzazione del progetto prevedono:
• individuazione delle sedi e delle giornate di apertura dello sportello di consulenza educativa;
• individuazione di un punto per la raccolta delle prenotazioni dei genitori;
• predisposizione e distribuzione volantini informativi;
• avvio dello sportello di consulenza educativa;
• definizione del calendario degli incontri del gruppo tecnico di coordinamento per il raccordo
fra le istituzioni impegnate nell’azione complessiva di realizzazione degli sportelli di ascolto e
di consulenza alle famiglie (Comuni, Scuole, Azienda USL);
Per le iniziative dedicate al tema della genitorialità:
• individuazione del tema e dell’esperto;
• individuazione dei tempi e dei luoghi;
• predisposizione e distribuzione volantini informativi
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
•
•
Progetto “Mediazione familiare”
Progetto “Sportello d’ascolto - scuole”
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni, Azienda USL
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
Personale dell’Ufficio di Piano
N. 4 referenti comunali (1 per ogni area di coordinamento pedagogico distrettuale)
Esperti
72
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
RISULTATI ATTESI
Consolidamento dell’attività di Sportello di consulenza educativa e delle altre attività a sostegno
della genitorialità nel Distretto.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
Scheda di sintesi dei dati di monitoraggio
Materiale informativo prodotto dalle singole Amministrazioni per la divulgazione delle
iniziative
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 25.428,88 (€ 3.000,00 anno 2013 + € 22.428,88 residuo anno 2012)
di cui:
• risorse comunali - € 3.000,00
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
73
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 2
INTERVENTO/PROGETTO
SPORTELLI D’ASCOLTO – SCUOLE
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Sostegno alle famiglie nei percorsi di crescita ed educativi dei propri figli, e nella gestione del
rapporto di coppia e genitoriale anche attraverso il potenziamento dei servizi dedicati.
Interventi di sostegno alle competenze genitoriali ed alle competenze educative degli adulti di
riferimento
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517– 531
[email protected]
DESTINATARI
•
•
Genitori
Minori
74
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
•
Insegnanti
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il progetto intende consolidare le attività in atto nelle scuole volte a favorire, attraverso l’ascolto e
la comunicazione, l‘autostima, l’espressività, le relazioni interpersonali e la promozione di una
cultura dell’infanzia volta al benessere psicologico. In altre parole, gli obiettivi del progetto sono
volti a:
• Migliorare delle capacità relazionali, interpersonali e di interazione nei gruppi
• Promuovere un’educazione all’ascolto
• Favorire occasioni di consulenza e supervisione agli insegnanti
• Favorire momenti di sostegno/consulenza alle famiglie
• Identificare e prevenire eventuali segnali di disagio e attivare azioni per la promozione del
benessere e il superamento delle situazioni problematiche
AZIONI PREVISTE
Il progetto si rivolge ad insegnanti, genitori e alunni frequentanti le scuole statali del territorio
(Direzioni Didattiche, Istituti Comprensivi e Istituti di Istruzione Superiore), ed è volto quindi a
coprire la fascia 3 – 18 anni.
Esso prevede la realizzazione delle seguenti azioni/servizi in relazione alle singole specificità di
ogni contesto:
• percorso formativo di educazione socio-affettiva continuo a sostegno della genitorialità in crisi
rivolto alle famiglie;
• percorsi formativi di sostegno al ruolo educativo degli insegnanti;
• incontri individuali (counseling) rivolti agli alunni;
• colloqui tra esperto ed insegnanti;
• colloqui tra esperto e singolo genitore e/o coppia genitoriale;
• incontri di gruppo e discussione a tema;
• eventuale progettazione d’interventi di gruppo e/o personalizzati i cui contenuti riguardino
in particolar modo la comunicazione e la sfera relazionale;
• creazione di una scheda di valutazione e sua somministrazione.
E’ prevista altresì la partecipazione dei professionisti degli Sportelli al Tavolo Distrettuale Sportelli
D’Ascolto. Il Tavolo si riunisce 4/5 volte in media all’anno, per un totale di 10 ore di
partecipazione.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
•
•
•
•
•
•
Progetto “Sostegno alla genitorialità 0/6 anni”
Progetto “Mediazione familiare”
Progetto “Attività pomeridiane”
Progetto “S-bullo-niamoci”
Progetto “Il nostro impegno per gli altri”
Progetto “Giovani nella rete”
75
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Istituti Scolastici
Comuni del Distretto
Azienda Ausl USSI Minori
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
Personale dell’Ufficio di Piano
Referenti del progetto per ogni Istituto Scolastico coinvolto (uno per ogni Istituto Scolastico)
Esperti (uno per ogni Istituto Scolastico)
RISULTATI ATTESI
Consolidamento delle attività di sportello nelle scuole del territorio.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Scheda di valutazione quali - quantitativa somministrata agli esperti che gestiscono gli sportelli di
ascolto da compilare in collaborazione con il referente scolastico del progetto.
La valutazione prevederà le seguenti voci:
numero destinatari raggiunti distinti in alunni – genitori – insegnanti;
tipologie di problematiche prevalenti;
numero di persone che partecipano ai lavori di gruppo;
livello di gradimento dei destinatari;
elementi di forza e di criticità del progetto.
Dal 2013/2014 si chiederà ad alcuni Istituti di partecipare alla sperimentazione degli strumenti e
delle metodologie individuate dalla Provincia di Bologna in materia di monitoraggio e valutazione
dell’attività degli Sportelli d’Ascolto.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 70.000,00
di cui:
• risorse comunali - € 16.373,75
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 53.626,25
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
76
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 3
INTERVENTO/PROGETTO
MEDIAZIONE FAMILIARE
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I
POLITICHE
DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
Sostegno alle famiglie nei percorsi di crescita ed educativi dei propri figli, e nella gestione del
rapporto di coppia e genitoriale anche attraverso il potenziamento dei servizi dedicati.
Interventi di sostegno alle competenze genitoriali ed alle competenze educative degli adulti di
riferimento
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI Minori
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34
[email protected]
Ufficio di Piano 051/6669517
[email protected]
77
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
DESTINATARI
Genitori (singolarmente o in coppia) in conflitto, in procinto di separarsi o che si sono già separati,
residenti nei Comuni del Distretto.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2006
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
•
•
Accogliere con un servizio strutturato le situazioni di forte compromissione delle relazioni
familiari.
Facilitare i genitori ad esercitare le proprie responsabilità parentali in un clima di
cooperazione, nell’interesse dei figli.
Raffreddare i conflitti e trovare soluzioni realistiche per l’esercizio dei diritti/doveri parentali.
Incentivare la rete fra servizi socio educativi e scolastici.
Mantenere il raccordo con i Centri per le famiglie di Bologna, Ferrara e Casalecchio e con il
Centro di Documentazione Regionale per la Mediazione.
AZIONI PREVISTE
In un’ottica di consolidamento del servizio, il progetto prevede 2 livelli di azioni:
1.
Consolidamento del servizio nel territorio:
• Incontri con: coordinatori pedagogici, consultori familiari, Servizio di Neuropsichiatria
dell’Infanzia e dell’Adolescenza, con il Centro di Salute Mentale, con le Istituzioni
Scolastiche del territorio (Direzioni Didattiche, Istituti Comprensivi, Istituti di Istruzione
Superiore) anche attraverso i propri Sportelli d’Ascolto, per consolidare la messa in rete
del servizio.
•
2.
Predisposizione e diffusione di materiale informativo per informare le famiglie
dell’assetto del servizio nel 2013 (sedi giorni, orari e numeri telefonici per usufruire della
mediazione).
Consolidamento del servizio nella rete dei servizi di mediazione familiare
provinciale/regionale:
• Partecipazione agli incontri di formazione e di supervisione organizzati dalla Regione in
collaborazione con il Centro di Documentazione Regionale per la Mediazione.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetto “Sportello d’ascolto scuole”
Progetto “Sostegno alla genitorialità 0-6 anni”
Progetto “Sportello Donna e Famiglia”
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Consultori familiari, Comuni, Coordinatori pedagogici, Istituzioni Scolastiche del territorio
(Direzioni Didattiche, Istituti Comprensivi, Istituti di Istruzione Superiore) anche attraverso i
propri Sportelli d’Ascolto, Enti di Formazione professionale, NPIA e CSM, medici di medicina
generale, pediatri di libera scelta.
78
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale dell’Ufficio di Piano
N. 1 coordinatore del progetto
N. 1 mediatore familiare
RISULTATI ATTESI
Lo sportello di mediazione familiare è ormai un servizio consolidato nel territorio, che negli anni è
riuscito ad avere un numero di richieste adeguato alla propria possibilità di risposta (in quanto a
giornate e orari di attività). Attraverso le azioni messe in campo si prevede di:
• Mantenere il numero delle consulenze erogate e consolidare la presenza nel territorio,
• potenziare il raccordo con gli altri servizi ed operatori socio-sanitari scolastici continuando in
un’azione di rete che sta restituendo segnali significativi a livello distrettuale aprendo anche
un canale di informazione/integrazione con il servizio di Neuropsichiatria Infantile e di
Psichiatria.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
Numero di utenti che hanno avuto accesso al servizio, tipologia di utenti, canali di arrivo al
servizio, servizio prestato,
N. incontri di informazione/sensibilizzazione sul servizio effettuati sul Distretto e n.
partecipanti
N. incontri di formazione e di supervisione organizzati dalla Regione in collaborazione con il
Centro di Documentazione Regionale per la Mediazione,
N. incontri con Giudici Tribunale Ordinario di Bologna, mediatori dei Servizi pubblici di
Bologna e provincia ed avvocati rappresentanti delle principali Associazioni di diritto di
famiglia e facenti parte dell’Osservatorio per la famiglia.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 15.165,79 finanziato con un residuo anno 2012
79
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 4
INTERVENTO/PROGETTO
SPORTELLO DONNA E FAMIGLIA
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I
POLITICHE
DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
Sostenere le famiglie nei percorsi di crescita ed educativi dei propri figli, e nella gestione del
rapporto di coppia e genitoriale anche attraverso il potenziamento dei servizi dedicati.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
DESTINATARI
Tutte le famiglie del territorio
80
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Lo Sportello Donna e Famiglia è un servizio di informazione e consulenza legale alle famiglie del
territorio con particolare attenzione alle Leggi sul diritto di famiglia.
Il servizio si propone di rendere consapevoli i cittadini dei loro diritti riguardo a situazioni di
particolare difficoltà o disagi vissute all’interno della propria famiglia, aiutandoli a difendersi.
Svolge consulenza legale e tutela su temi specifici quali:
• Leggi sul diritto di famiglia
• Adozioni, successioni e legislazione sul lavoro
• Separazioni coniugali
• Divorzio
• Maltrattamenti all’interno della famiglia
AZIONI PREVISTE
Le azioni per la realizzazione del progetto prevedono:
• l’individuazione delle sedi e la definizione delle giornate di apertura dello Sportello Donna e
Famiglia in accordo con le Avvocatesse dell’UDI e i 15 Comuni del Distretto;
• la predisposizione e distribuzione del volantino informativo;
• la raccolta delle prenotazioni da parte dell’Ufficio di Piano;
• la realizzazione delle consulenze gratuite;
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
•
•
Progetto “Sportello d’ascolto - scuole”
Progetto “Mediazione familiare”
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni, Azienda AUSL, UDI (Unione Donne in Italia)
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
Personale dell’Ufficio di Piano
N. 2 Avvocati dell’Unione Donne in Italia
RISULTATI ATTESI
Consolidamento dell’attività di Sportello
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
n. colloqui disponibili;
n. colloqui prenotati;
n. colloqui realizzati – specificando n. donne, n. uomini e Comune di residenza;
81
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 9.000,00
di cui:
• risorse comunali - € 9.000,00
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
82
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 5
INTERVENTO/PROGETTO
SOSTEGNO ALL’AFFIDO FAMILIARE
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Promozione e realizzazione di interventi individuali e/o di gruppo per sostenere le diverse forme
di genitorialità: sostegno alle famiglie affidatarie e adottive ed ai minori in affido/adozione
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI Minori
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Responsabile USSI Minori: Roberta Garimberti
Email: [email protected]
Tel : 051 6662635/34
DESTINATARI
Ragazzi/bambini in affido familiare o che necessitino di tale risorsa.
Famiglie interessate ad approfondire la conoscenza dello strumento.
Famiglie, anche di parenti, che offrono la loro collaborazione nell’accoglienza di minori.
83
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Famiglie d’origine che si trovano a dovere vivere l’esperienza dell’affidamento dei propri figli
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Il progetto è in continuità con gli anni precedenti
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Promozione, qualificazione, formazione, sostegno, accompagnamento dell’affidamento familiare
di bambini e ragazzi, delle loro famiglie e delle famiglie affidatarie
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
Incontri di piccolo gruppo e/ assembleari
Individuazione di percorsi che sostengano gli affidamenti parentali
Individuazione/applicazione di percorsi che sostengano le famiglie affidatarie
Attività di conoscenza/informazione dell’istituto dell’affido familiare
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Il presente progetto si integra con i progetti di promozione della area delle Responsabilità familiari
e dell’area dell’infanzia e adolescenza.
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
USSI minori
Operatori sociali dei Comuni del Distretto
Associazioni che si occupano di accoglienza
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
USSI Minori
Esperti nel settore
RISULTATI ATTESI
Contribuire alla conoscenza/diffusione dell’istituto dell’affido familiare anche in clima di forte
disagio socio economico. Attivazione di prassi e procedure che garantiscano la buona
prosecuzione dei progetti
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
Affidi eterofamiliari e parentali
Strumenti attivati per il sostegno alle famiglie affidatarie
Relazione di attività dell’equipe affidi
84
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 72.031,97 (€ 63.000,00 anno 2013 + € 9.031,97 residuo anno
2012)
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 63.000,00
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
85
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 6
INTERVENTO/PROGETTO
ADOZIONE PRIMA DURANTE E DOPO: INTERVENTI PLURIMI E COMPLESSI SU
UN TEMPO LUNGO
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
Promozione e realizzazione di interventi individuali e/o di gruppo per sostenere le diverse
forme di genitorialità: sostegno alle famiglie affidatarie e adottive ed ai minori in
affido/adozione
Sostenere, accompagnare le famiglie adottive nella relazione con il figlio, con i figli biologici e
con la famiglia allargata nel contesto di vita
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda Usl , Distretto Pianura Est USSI Minori
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Responsabile USSI Minori: Roberta Garimberti
Email: [email protected]
Tel : 051 6662635/34
86
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
DESTINATARI
Minori di età compresa 0/18 anni e adulti quali genitori, insegnati, operatori dei servizi e scolastici
Gruppi di genitori adottivi del territorio
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Il progetto è in continuità con gli anni precedenti
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il progetto mira a garantire la riflessione e l’approfondimento sulla metodologia di lavoro, a
qualificare l’attività dell’equipe, a garantire aggiornamento continuo agli operatori impegnati sul
tema.
Ogni elemento introduttivo messo a sistema deve sempre considerare il quadro normativo di
riferimento
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
Colloqui
Riunioni
Aggiornamenti /studio dei dati di attività
Aggiornamento/Cura delle procedure affinché siano in linea con l’attività aziendale e
legislativa e le linee di indirizzo
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Il progetto è strettamente collegato con ogni interevento previsto con l’area delle responsabilità
familiari e nello specifico con:
• “Auto aiuto alle famiglie adottive nel secondo anno di post adozione”
• “Scuola e Servizio Sociale: attivazione di buone prassi
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
•
•
Équipe adozioni
Comuni del Distretto Pianura Est
Provincia di Bologna
Famiglie adottive
Associazioni che collaborano con l’equipe
Gruppi di auto aiuto che si incontrano nel territorio distrettuale
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori dell’equipe adozioni appartenete all’USSI Minori: Responsabile di USSI, Psicologo,
Assistente Sociale ed Educatore professionale
RISULTATI ATTESI
Un miglioramento/specializzazione della qualità degli interventi e riflessioni quali/quantitative
sull’attività
87
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
•
•
•
n. coppie che hanno partecipato ai corsi di formazione/informazione;
n. coppie che hanno ripresentato domanda per effettuare l’istruttoria di adozione nazionale ed
internazionale;
n. istruttorie concluse;
n. supplementi di istruttoria;
n. partecipanti ai gruppi di auto aiuto;
funzionalità della metodologia dell’equipe di lavoro;
n. riunioni operative;
n. operatori d’equipe coinvolti.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 54.550,15 (€ 44.000,00 anno 2013 + € 10.550,15 residuo anno
2012)
di cui:
• risorse comunali - € 11.000,00
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 33.000,00
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
88
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 7
INTERVENTO/PROGETTO
GRUPPI DI SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE ADOTTIVE NEL SECONDO ANNO DI
POST ADOZIONE
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
Promozione e realizzazione di interventi individuali e/o di gruppo per sostenere le diverse
forme di genitorialità: sostegno alle famiglie affidatarie e adottive ed ai minori in
affido/adozione
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI Minori
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Responsabile USSI Minori: Roberta Garimberti
Email: [email protected]
Tel : 051 6662635/34
DESTINATARI
•
Gruppi di genitori: con bambini che si trovano nel secondo anno di arrivo in famiglia
89
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
•
Gruppi di bambini figli degli stessi genitori che partecipano al gruppo degli adulti
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE:
Il progetto è in continuità dal 2005
OBIETTIVI DEL PROGETTO:
•
•
•
•
•
Accompagnamento/sostegno delle famiglie adottive durante il secondo anno del post
adozione
Accompagnamento delle famiglie adottive che appartengono alle associazioni del territorio e
che richiedono collaborazione con gli operatori dell’equipe
Analisi, confronto e riflessione sulle tematiche relative all’adozione
Creazione di eventi (incontri e seminari) mirati al sostegno/informazione su temi riguardanti
l’adozione nazionale ed internazionale
Raccordo con il tavolo tecnico provinciale per la messa in rete delle esperienze parallele che si
attiveranno sul territorio provinciale.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
•
Contatto con le famiglie per definire la loro partecipazione
Definizione dei temi scelti dalle famiglie
Approfondimento degli argomenti
Osservazione /accompagnamento dei bambini attraverso l’uso di attività ludiche
Somministrazione ai genitori di un questionario di gradimento sull’esperienza realizzata
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Il presente progetto è in integrazione con le aree che si rivolgono alle responsabilità familiari e
infanzia e adolescenza
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda USL
Comuni del Distretto Pianura Est
Famiglie adottive
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Tutti gli operatori dell’équipe adozioni
Un rappresentante dell’Ente Autorizzato che collabora con questo territorio
Educatori coinvolti nella gestione dei gruppi dei bambini
RISULTATI ATTESI
Partecipazione attiva delle famiglie adottive residenti nel territorio distrettuale che si trovano nel
secondo anno di post adozione.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
N. finale delle famiglie partecipanti ai gruppi
90
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
•
•
N. famiglie adottive che si trovano durante il secondo anno di post adozione
Livello di efficacia e/o gradimento dell’esperienza da parte delle famiglie adottive
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 5.582,03 finanziato con un residuo anno 2012
91
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 8
INTERVENTO/PROGETTO
CURA DELLA RELAZIONE MADRE - BAMBINO
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
OBIETTIVO/I
POLITICHE
Prevenzione
Cura/Assistenza
DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
Interventi socio-educativi domiciliari a sostegno delle funzioni genitoriali e/o dei compiti di
cura
Promozione della tutela dei minori
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est , Unità Attività Socio Sanitaria, USSI Minori
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti Responsabile Unità Attività Socio Sanitaria del Distretto Pianura Est
Tel: 051 6662634/35
DESTINATARI
Madri e loro figli, anche non in carico ai servizi, che vivono condizioni di rischio per la loro
incolumità, che necessitano di protezione, di aiuto, di sostegno psicologico ed educativo, di
accompagnamento nel fare chiarezza sul proprio percorso di vita.
92
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Il progetto intende anche lavorare sulla relazione genitoriale.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
•
•
Protezione del minore e della madre
Conoscenza, sostegno e cura della relazione madre/bambino
Supporto alla donna per orientarla a condizioni di sufficiente autonomia.
Potenziare e favorire sani approcci educativi
Sostegno al minore e ai suoi bisogni di crescita psicologica e formativa
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
Inserimenti in comunità residenziali di accoglienza
Colloqui individuali e incontri di rete
Costruzione del piano di intervento individuale
Creazione della rete di intervento specifica per quella situazione
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetto “Consultorio familiare in rete”
Progetto “Sostegno alla genitorialità 0-6 anni”
e i progetti riguardanti l’Area Responsabilità familiari
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
•
•
Comuni del Distretto Pianura Est
Servizio Sociale del Distretto Pianura Est
Servizi Sanitari del Distretto Pianura Est
Comunità di accoglienza madri e bambini con le quali si collabora
Associazioni del territorio e non che si occupano di immigrazione
Centri di formazione
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori USSI Minori e Assistenti Sociali comunali
Comunità di accoglienza madri/figli che collaborano con l’USSI Minori
RISULTATI ATTESI
Fornire risposta alle situazioni, madri e figli, che si trovino in emergenza o con necessità di progetti
dedicati che richiedano l’intervento istituzionale
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N. segnalazioni di interventi urgenti per questa tipologia di interevento
N. Interventi effettuati
93
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 160.000,00
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 160.000,00
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
94
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 9
INTERVENTO/PROGETTO
CASA DELLE DONNE
Servizio di supporto e accoglienza a donne, con o senza figli, che hanno subito violenza
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
Valorizzare e sostenere le attività della Casa delle Donne
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Provincia di Bologna (49 Comuni coinvolti)
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
DESTINATARI
Donne, con o senza figli, che hanno subito violenza
95
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2001
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
Dare informazioni e sostegno a donne che subiscono violenza e maltrattamenti tramite colloqui
individuali o incontri di gruppo con operatrici esperte;
Ospitalità temporanea presso le case rifugio.
AZIONI PREVISTE
Attività di accoglienza, supporto e ospitalità a donne che subiscono violenza.
La metodologia dell’intervento è basata sull’attivazione solo su richiesta, la garanzia
dell’anonimato e della riservatezza, il rispetto della donna e delle sue scelte, l’utilizzo esclusivo di
personale femminile, la relazione tra donne come rimando di valore reciproco, il lavoro di rete.
Il Distretto per contribuire al sostegno all’attività dell’Associazione, ha stanziato un ulteriore quota
oltre a quelle che i Comuni singolarmente erogano annualmente.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
I 15 Comuni del Distretto Pianura Est, insieme a tutti gli altri Comuni aderenti della Provincia.
Operatrici e volontarie formate dall’Associazione.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale specializzato di Casa delle Donne per non subire violenza
RISULTATI ATTESI
Prosecuzione delle attività di accoglienza, supporto e ospitalità a donne che subiscono violenza.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
n° donne seguite nell’anno;
n° donne ospitate;
n° bambini/e ospitati;
n° riunioni periodiche di équipe delle responsabili dei progetti
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 20.095,00
di cui:
• risorse comunali - € 15.095,00
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 5.000,00
96
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
•
•
•
•
•
risorse regionali (altri fondi)
FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
Fondo Sanitario Regionale
risorse da altri soggetti (specificare)
97
98
99
100
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
101
102
103
104
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
ATTIVITÀ POMERIDIANE
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il progetto si connota come azione di prevenzione del disagio adolescenziale attraverso il sostegno,
in forte integrazione con l’azione scolastica, dell’offerta socio educativa. Si tratta, in altre parole, di
attività, organizzate secondo un calendario settimanale, volte da un lato al sostegno allo
svolgimento dei compiti, dall’altro allo sviluppo della creatività, della socializzazione e del gioco.
Per l’anno 2011/2012, il progetto ha interessato 5 Comuni su un totale di 15 afferenti al Distretto.
COMUNE/I
CASTEL MAGGIORE
CASTENASO
GALLIERA
SAN GIORGIO DI
PIANO
SAN PIETRO IN
CASALE
TOTALE
N. MINORI
PREVISTI
39
30
45
21
15
11
N. MINORI
COINVOLTI
43
30
40
26
16
27
14
61
14
48
4
201
77
188
69
di cui in sit. Part
di cui in sit. Part
27
12
12
SOGGIORNI ESTIVI
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il progetto realizzato nell’estate 2012 ha previsto l‘offerta di 5 tipologie di vacanza:
• una vacanza “verde” nell’Appennino tosco emiliano presso l’Agriturismo Casa Ottignana
antico casolare di montagna ristrutturato a Tredozio (FC) (proposta dalla Cooperativa
Calycanthus);
• una vacanza “blu” in campeggio nella Maremma Toscana (proposta dalla Cooperativa
Calycanthus);
• una vacanza in campeggio a Badia di Moscheta (proposta da “La Carovana” Società
Cooperativa);
• un English Summer Camp presso il villaggio natura di Palazzuolo sul Senio (Fi) a Badia di
Susinana (proposta dalla Coop. Zerocento - La Giraffa);
• una vacanza al mare a Cesenatico presso il centro marino “P. Zarri” del Comune di Molinella,
organizzata dall’Associazione Uisp del Comitato Prov.le di Bologna.
La vacanza “blu” e il campeggio a Badia di Moscheta non si sono attivate a causa del mancato
raggiungimento del numero minimo di iscritti.
Le vacanze, rivolte a bambini e adolescenti dai 6 ai 17 anni, hanno coperto pertanto un periodo di
dieci settimane (dall’11.06 all’11.08.2012) coinvolgendo complessivamente 267 minori residenti nel
Distretto, 29 dei quali segnalati dai Servizi dell’AUSL (15) o dai Comuni (14).
Il significativo numero dei partecipanti conferma che il progetto ha incontrato il favore delle
famiglie e dei ragazzi, tuttavia il dato degli iscritti per ciascun Comune è molto diversificato:
questo richiederà un investimento maggiore nelle forme di informazione e promozione della
proposta.
105
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
MINORI PARTECIPANTI ALLE VACANZE
Argelato
Baricella
Bentivoglio
Budrio
Castel Maggiore
Castello d'Argile
1
1
2
7
6
4
COOP
ZEROCENTO
English Summer
Camp
7
4
0
9
4
0
Castenaso
9
Galliera
COMUNI
COOP.
CALIYCANTHUS
Settimane Verdi
UISP
Cesenatico
TOTALE
MINORI
ISCRITTI
PER
COMUNE
1
0
1
5
2
3
9
5
3
21
12
7
0
0
9
4
5
1
10
Granarolo
8
5
0
13
Malalbergo
6
2
5
13
Minerbio
2
0
1
3
Molinella
4
0
126
130
Pieve di Cento
3
0
2
5
San Giorgio di Piano
2
5
1
8
San Pietro in Casale
10
8
1
19
TOTALE
69
49
149
267
DI CUI MINORI SEGNALATI
DAI
COMUNI
TOTALE
MINORI
SEGNALATI
1
1
1
0
1
1
1
2
2
1
2
2
1
1
2
0
1
1
2
Granarolo
0
0
1
1
Malalbergo
1
1
1
3
Minerbio
0
1
1
2
Molinella
0
1
1
2
DALL'AUSL
CON
RAPPORTO
1/1
0
1
0
0
0
1
DALL'AUSL
SENZA
RAPPORTO
1/1
0
0
1
1
1
0
Castenaso
0
Galliera
COMUNI
Argelato
Baricella
Bentivoglio
Budrio
Castel Maggiore
Castello d'Argile
Pieve di Cento
0
2
1
3
San Giorgio di Piano
0
1
1
2
San Pietro in Casale
0
1
1
2
3
12
14
29
TOTALE
Anche il riscontro dell’esperienza da parte delle Cooperative e Associazioni gestrici è positivo sia
nel suo impianto organizzativo, sia in termini di “gradimento” delle proposte da parte dei
bambini/ragazzi e dei genitori.
106
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
S-BULLO-NIAMOCI
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE – UFFICIO DI PIANO
Il progetto “S-Bullo-niamoci” è stato pensato per contrastare il fenomeno del bullismo a scuola,
sentito come critico ed emergente. L’obiettivo generale è quello di ridurre i comportamenti
aggressivi o che perpetrano esclusione nei confronti di alcuni soggetti e di potenziare
comportamenti positivi che facilitano la comunicazione, l’adattamento, la ricerca di soluzioni
alternative alla violenza agita.
L’attività prevista nasce da un’attenta analisi di modelli di intervento sul tema che si sono
dimostrati efficaci (pubblicazioni scientifiche, manuali specifici). Gli interventi vengono condotti
da 1 o 2 psicologhe/psicoterapeute con esperienza con bambini, adolescenti e giovani.
In particolare l’impianto progettuale si articola in tali obiettivi:
- Promuovere il benessere e le pratiche positive
- Favorire la costruzione di climi di classe collaborativi e sereni
- Aumentare l’informazione e la consapevolezza sul fenomeno del bullismo
A livello di attività, il progetto prevede:
- A) Interventi preventivi rivolti specificatamente alle classi prime delle scuole secondarie di
primo grado per sollecitare l’attenzione al problema,
- B) Interventi ad hoc su richiesta volti ad individuare strategie di gestione del fenomeno in casi
di situazioni identificate come già compromesse (co - progettazioni specifiche).
Di seguito l’elenco delle classi coinvolte nel progetto.
ISTITUTO
IC Argelato
NUMERO CLASSI
Prog. Venenta
6 classi elementari
(co-progettazione specifica)
IC Castel Maggiore
4A primaria (co-progettazione specifica),
3C (co-progettazione specifica)
IC Castenaso
2C
IC Malalbergo
1B, 1C
Plesso Altedo
1A, 2B (co-progettazione specifica)
Plesso Baricella
1A, B, C
Plesso Bentivoglio
2A, 2B (co-progettazione specifica)
IC Minerbio
1 A, B, C
IC Pieve di Cento
(A. Gessi)
1 A, B, C
Plesso Castello D’Argile
1 E, F, G
IC S. Pietro in Casale
2F (co-progettazione specifica)
Plesso San Venanzio
2E, 3E,
Le classi che hanno aderito al progetto sono 31 in totale, di cui 20 hanno fatto un intervento in
modalità preventiva, relativamente alla promozione del benessere a scuola, 11 invece hanno
richiesto interventi più specifici e mirati, in un’ottica anche di coprogettazione con le insegnanti e
altri soggetti sociali e sanitari.
In particolare sempre più si fa richiesta del progetto per intervenire su situazioni d’aula
compromesse da climi di classe poco collaborativi, poco attenti, con dinamiche relazionali
confusive e disturbanti.
107
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Al 31 marzo sono state realizzate le seguenti azioni:
• raccolta delle schede adesioni ;
• riunioni del gruppo di lavoro associazione, Ufficio di Piano, Azienda USL – USSI Minori;
• incontri specifici tra il gruppo di lavoro e gli insegnanti referenti per le richieste di interventi
ad hoc;
• predisposizione degli interventi;
• restituzione della progettazione agli insegnanti, per la condivisione e l’eventuale
individuazione di correttivi;
• attivazione degli interventi d’aula.
Particolare attenzione meritano le attività realizzate presso l’IC di Argelato, in co-progettazione
con la Comunità Santa Maria La Venenta.
Dal mese di dicembre sono state realizzate da Quore le seguenti attività:
- analisi del bisogno con le insegnanti,
- osservazioni d’aula,
- produzione di relazioni sugli esiti delle osservazioni e incontri di condivisione degli esiti e
delle strategie d’azione all’interno dei differenti contesti di classe,
- condivisione con la NPIA dei casi segnalati o da sottoporre a segnalazione,
- primo monitoraggio delle insegnanti, primo incontro con video dei laboratori dei bambini).
Parallelamente I professionisti della Comunità La Venenta hanno avviato i percorsi laboratoriali
previsti, attività rivolta agli alunni che ha affiancato il lavoro fatto con il team docente.
Attività in corso di realizzazione:
Conclusione dei percorsi d’aula entro maggio, produzione di relazioni specifiche sulle classi
coinvolte, raccolta delle impressioni delle insegnanti, condivisione delle relazioni con le stesse al
termine delle attività.
TUTTI IN PISTA E EDUCAZIONE ALLA SALUTE - CHE PIACERE…
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
I progetti nascono dalla rilevazione di un sempre più precoce contatto dei giovani con le sostanze
stupefacenti e con l’alcol e da una generale carenza di informazioni corrette sul loro uso associate
ad una scarsa percezione del rischio.
Il percorso ha previsto la realizzazione di interventi di prevenzione primaria dedicati ai giovani
frequentanti gli le Scuole secondarie di primo grado (progetto Che Piacere) e gli Istituti
Secondari Superiori del Distretto (Progetto Tutti in Pista) con l’obiettivo di ridurre il numero dei
nuovi soggetti che si avvicinano alle sostanze e al loro consumo.
Al progetto hanno aderito i Seguenti Istituti Scolastici
PROGETTO CHE PIACERE
ISTITUTO
IC Argelato
NUMERO CLASSI
ALCOL: 2 A, B, C
SOSTANZE: 3 A, B
tot: 5 classi
108
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
ISTITUTO
NUMERO CLASSI
IC Budrio
Scuola Media Filopanti
ALCOL: 2B,
NUOVE DIPENDENZE 3C, B
Tot: 3 classi
IC Castel Maggiore
SOSTANZE FUMO: 3 A, B, C, D, E, G
NUOVE DIPENDENZE: 3 C, G
ALCOL: 3F
tot: 7 classi
IC Castenaso
ALCOL: 2 C
FUMO E SOSTANZE: 3 A,
NUOVE DIPENDENZE 3 B, C, 2C
tot: 4 classi
IC Granarolo
Alcol: 2E
NUOVE DIPENDENZE: 1E
Tot 2 classi
IC Malalbergo
SOSTANZE E FUMO: 3°A,
ALCOL: 2C, 2D
tot: 3 classi
Plesso Altedo
ALCOL: 2° A, 2B
SOSTANZE E FUMO: 3° A, 3B
Tot: 4 classi
Plesso Baricella
ALCOL: 2° A, 2B, 2C
SOSTANZE E FUMO: 3° A, 3B,
Tot: 5 classi
IC Minerbio
“Camillo Cavour”
ALCOL: 2A, B, C, D
FUMO SOSTANZE: 3A, B, C
NUOVE DIPENDENZE: 3B
tot: 7 classi
IC Molinella
Via De Amicis 1
FUMO: 2 F, 2E, 3A
ALCOL: 3E, 3F
SOSTANZE: 3C, 3D, 3F
NUOVE DIPENDENZE: 3C, D, E, F
tot: 7 classi
IC Pieve di Cento
(A. Gessi)
ALCOL: 2 A, B, C, 3 A, B,
NUOVE DIPENDENZE: 2 A, B, C, 3 A, B, C
SOSTANZE E FUMO: 3 A, B
tot: 6 classi
Plesso Castello D’Argile
ALCOL: 2 E, F, G, H
NUOVE DIPENDENZE: 2F, 3F
SOSTANZE E FUMO: 3 E, F, G
tot: 7 classi
Plesso San Venanzio
ALCOL: 3E, D
Tot: 2 classi
IC San Giorgio di Piano
“Cristoforo Colombo”
ALCOL: 2A, 2B, 2C
NUOVE DIPENDENZE: 2A, 2B, 2C, 3 A, B, C, D
Tot: 7 classi
Plesso Bentivoglio
ALCOL: 3A, 3B
NUOVE DIPENDENZE: 2°A, B
tot: 4 classi
TOTALE GENERALE: 72 CLASSI
109
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
PROGETTO TUTTI IN PISTA
ISTITUTO
NUMERO CLASSI
Budrio
G. Bruno
3° A, B, C e 1 liceo classico
2° A, B (ITIS)
tot: 6 classi
Molinella
Nobili
2APM, 2BPM, 2ATM
tot: 3 classi
Castel Maggiore
Keynes
1A,B,C,E,F,G,T
7 classi
TOTALE SECONDARIA DI SECONDOO GRADO: 16 classi
Anche per questa annualità per quanto attiene alle scuole secondarie di primo grado si è
mantenuto lo stesso numero di classi coinvolte dal progetto. L’offerta di attività previste dal
progetto, è stata allargata quest’anno, con l’introduzione di un percorso laboratoriale sull’uso
corretto dei new media, in particolare riferendosi ai possibili rischi di ludopatie nei giovanissimi.
Mentre per quanto attiene alle scuole secondarie di secondo grado, aumentano le classi coinvolte
rispetto allo scorso anno, in particolare da parte del Keynes e dal Nobili.
Il progetto ha visto le seguenti novità:
1. poiché già alle medie il consumo di alcol risulta consistente (c.a. Il 12% dei ragazzi di 2° media
e oltre il 20% di quelli di 3° riferisce che consuma alcol in un sabato tipico), si è consolidato
l’intervento in merito all’alcol sulle classi seconde e sulle sostanze illegali e fumo per le classi
3°; con l’introduzione di una nuova proposta in merito all’uso corretto di new media, si nota
che tale innovazione è stata ben recepita dalle insegnanti, che ne hanno fatto larga richiesta.
Tale tema risulta pertanto di particolare interesse attualmente.
2. si conferma la stretta connessione con progetto “S-bullo-niamoci”, soprattutto in merito alla
parte sull’uso dei new media non corretto (cyber bullismo).
3. per quanto riguarda i laboratori pomeridiani, quest’anno si sono realizzati due laboratori video
anziché teatrali a Castel Maggiore e Budrio.
4. Concorso: si è tenuta la commissione di valutazione dei lavori pervenuti dai progetti:
- Che Piacere
- Tutti in Pista
Talk show: è in programma la realizzazione dei 2 talk- show di sensibilizzazione, proiezione dei
lavori realizzati durante i laboratori e premiazione dei ragazzi che hanno realizzato i migliori
lavori in occasione del concorso, per il 16 di aprile a Castel Maggiore e per il 30 a Budrio.
RIPROVIAMOCI ASSIEME: INTERVENTI PERSONALIZZATI O DI PICCOLO GRUPPO DI
RIMOTIVAZIONE ALLA FREQUENZA SCOLASTICA
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
Il progetto, integrato con tutti gli interventi a favore degli adolescenti in percorso scolastico, è stato
attivato già nell’estate 2012, e si è sviluppato prevalentemente durante l’anno scolastico.
L’USSI ha lavorato in stretta collaborazione con la Coop. Campi D’Arte che opera nel territorio
distrettuale.
A fronte di un elevato numero di giovani di età compresa fra i 10 e i 17 anni in carico al servizio
che in vario modo faticano a restare nel percorso scolastico e che possono avere avuto segnalazioni
all’Autorità Giudiziaria, si sono costruiti progetti d’intervento individualizzati e calibrati sul loro
bisogno. Detti progetti sono costruiti fra scuola, famiglia, e servizio in stretta collaborazione con la
Coop. Campi d’Arte.
110
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Gli operatori del servizio cercano molto attentamente di verificare con le scuole l’adeguatezza delle
richieste d’intervento relative a questo progetto per potere dare risposte appropriate e per potere
monitorare il finanziamento riconosciuto.
Attività di MONITORAGGIO
Gli interventi, attivati sono iniziati già nel corso dell’estate 2012 seguendo un gruppo per il
monitoraggio e l’orientamento formativo: nell’estate 2012 sono stati seguiti 6 ragazzi.
Questa tipologia di intervento prevede un impegno orario complessivo sull’anno che varia dalle 40
alle 80 ore. Con questi ragazzi interviene uno stesso un educatore durante tutto il periodo
attraverso una relazione di tutoraggio.
Interventi integrati scuola- ente- studente- famiglia 95 a 200
Altra forma di intervento consiste nella messa a punto di progetti integrati scuola-territorio che
consentano l’assolvimento dell’impegno scolastico considerando le caratteristiche e le potenzialità
dello studente. Si definisce un progetto con l’istituto scolastico che prevede la partecipazione alla
vita scolastica secondo un programma personalizzato e l’integrazione nel percorso di altre
opportunità attivate sul territorio: dalla frequentazione di laboratori, botteghe di lavoro, centri
formativi, ecc.
Nell’anno scolastico 2012/2013 sono stati attivati n° 8 progetti.
I destinatari, spesso con difficili esperienze scolastiche, acquisiscono una scarsa motivazione agli
apprendimenti attivando una serie di comportamenti non consoni al contesto; ciò amplifica la
distanza fra l’ambiente formativo e lo studente che si identifica sempre più con uno stile di
comportamento deviante.
Questa tipologia di interventi prevede un importante impegno orario: dalle 95 alle 200 ore.
Inoltre sono stati attivati 2 importanti e complessi interventi educativi rivolti a due ragazzini
certificati che richiedono il coinvolgimento di più educatori sullo stesso caso.
In queste situazioni le famiglie faticano nell’extrascuola a farsi carico dei ragazzini e si prevede
così un loro sostegno pomeridiano.
Il territorio nel sostenere tali interventi deve individuare operatori con peculiarità specifiche e
deve sostenere costi di sostegno familiare importanti .
Si precisa che essendo presente in queste situazioni anche l’USSI minori implica ovviamente che la
situazione familiare presenti importanti criticità e decreti dell’Autorità Giudiziaria.
“SONO A DISAGIO… DISTURBO?” – BUONE PRATICHE PER IMPEDIRE AL DISAGIO DI
DIVENTARE DISTURBO
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO PIANURA EST
Il progetto “Sono a disagio…. Disturbo?” nasce con l’obiettivo di cercare di prevenire che il disagio
diventi disturbo.
Per tale motivo si è scelto di prendere parte ai gruppi di lavoro sul disagio 0 – 6 e degli sportelli
d’ascolto, gruppi afferenti al tavolo interistituzionale sul disagio in età evolutiva. Dai tavoli è
emersa la necessità di raccordare il lavoro svolto dagli Istituti scolastici ed educativi del territorio
con la NPIA di riferimento alla quale si è affiancata la necessità di ridurre i tempi di attesa per la
presa in carico, da parte del servizio di neuropsichiatria infantile, a seguito della segnalazione
educativa e scolastica.
La realizzazione del progetto ha visto la partecipazione di referenti della NPIA (dott. Andrea Santi,
dott.ssa Anna Bergonzini) alle riunioni del Piano di Zona dei gruppi di lavoro sul disagio 0 – 6 e
degli sportelli d’ascolto, durante tutto il 2012.
Il focus del progetto si è centrato principalmente sul raccordo tra i Servizi educativi e scolastici del
territorio e la U.O.S. di Neuropsichiatria Infantile, con l’obiettivo di una individuazione precoce
111
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
delle situazioni più a rischio. Per permettere alla NPIA di discriminare correttamente le
segnalazioni, dando loro priorità, si è reso evidente che:
- occorre estendere il protocollo di segnalazione scolastica, ai servizi educativi 0-5 anni.
- occorre allegare alle segnalazioni il maggior numero di informazioni,ivi comprese le
valutazioni dei professionisti che operano presso gli sportelli d’ascolto dei singoli istituti.
A tale scopo è in via di attivazione una sperimentazione che prevede che la psicologa incaricata del
progetto che fungerà da raccordo tra le segnalazioni che provengono dai servizi educativo –
scolastici e la NPIA. La psicologa utilizzerà strumenti di valutazione che permetteranno di dare
una prima risposta ai servizi invianti in tempi ragionevoli e una programmazione più efficace del
servizio. A tale scopo la figura attivata si porrà come:
- interfaccia tra Istituzioni scolastiche, educative, Comuni e Servizio territoriale,
- filtro per i protocolli inviati in quanto a situazioni ascrivibili a certificazioni ex L. 104, DSA,
disagi emotivi.
SCUOLA E SERVIZIO SOCIALE – ATTIVAZIONE DI BUONE PRASSI
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
Nel corso dell’anno scolastico 2012/2013 è attiva la diffusione e l’aggiornamento del documento
dopo oramai alcuni anni di suo utilizzo.
Si realizzano con costante regolarità incontri di diffusione presso le scuole che ne fanno richiesta.
Nel corso dell’anno si sono ricevute diverse chiamate da parte delle scuole per consulenze che
attraverso un’attenta analisi delle situazioni hanno consentito l’attivazione di percorsi pertinenti.
Crediamo che questa esperienza stia realizzando un impatto positivo per la collaborazione
scuola/servizio
Il Documento va mantenuto attivo e di pratico utilizzo per adattarlo ai mutamenti che si
presentano.
RISORSE PER L’INTERCULTURA NELLE SCUOLE
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il progetto, rivolto agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado presenti nel Distretto
Pianura Est, è finalizzato ad uniformare le metodologie e le buone pratiche di intervento nelle
classi multiculturali e relativamente ai casi di inserimenti di alunni migranti ad anno scolastico in
corso.
In continuità con l’anno precedente, il progetto ha proseguito le attività del Tavolo delle figure di
funzione strumentale per l’accoglienza degli alunni stranieri delle scuole del Distretto,
coordinato dalla Coop Lai - Momo.
Alla luce del lavoro svolto nel 2011, concentrato sulla valutazione degli alunni stranieri, e sulla
revisione dello stato dell’arte dell’applicazione del Protocollo d’accoglienza degli alunni stranieri
delle scuole del Distretto Pianura Est, e dell’esito della valutazione del progetto alla fine dell’anno
scolastico, il lavoro di quest’anno scolastico è stato centrato:
- sulla condivisione e costruzione di un modello di Piano Educativo Personalizzato valido per
tutte le istituzioni scolastiche del Distretto;
- sull’approfondimento della valutazione degli alunni stranieri in sede di esame di fine ciclo,
avviando un percorso di confronto sui nuclei fondanti delle varie discipline come punto di
riferimento per la costruzione di un sistema di valutazione adeguato.
Parimenti ad avvio di anno scolastico, anche l’attività di formazione ha tenuto conto delle linee
programmatiche e degli obiettivi di cui sopra.
Nello specifico, si è impostato un terzo dell’intervento formativo con l’obiettivo di spiegare al
maggior numero di docenti possibile le linee guida in materia di valutazione introdotte nel
112
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
protocollo d’accoglienza. Tali linee attribuiscono un grande valore al PSP (Piano di Studi
Personalizzato) e alla strutturazione di un metodo nell’elaborazione dei Nuclei Fondanti nelle
varie discipline. Si è parimenti provveduto ad assicurare la massima diffusione al protocollo,
coinvolgendo tutti i dirigenti ed un numero significativo di docenti.
Sinteticamente si indicano di seguito i percorsi formativi organizzati:
• Presentazione protocollo di valutazione: 4 incontri di 3 ore presso IC di Argelato, Castenaso,
Molinella, , San Pietro in Casale.
• Insegnare la propria disciplina in una classe multiculturale: le abilità di scrittura 1 edizione
di 12 ore presso l’IC di Argelato
• Insegnare la propria disciplina in una classe multiculturale: le abilità di lettura 1 edizione di
12 ore presso l’IC di Granarolo
• Né di qua né di là: quando i ragazzi non vivono come proprio il progetto migratorio della
famiglia: 1 edizione di 16 ore presso l’IC di Budrio con un primo follow up di 3 ore realizzato
presso l’IC di San Pietro in Casale
Le attività formative erano aperte come di consuetudine agli insegnanti di tutti gli Istituti del
territorio distrettuale.
Gli iscritti complessivi sono stati 170 (100 nel 2011) e i partecipanti effettivi, complessivamente 161
(96 lo scorso anno) confermando che si tratta ormai di un appuntamento atteso dal sistema
scolastico del distretto.
Relativamente ai differenti percorsi, si indicano i partecipanti:
Valutazione Fine Ciclo: 112
Abilità di Scrittura: 20
Abilità di Lettura: 12
Né di qua né di là: 16
Come dimostrato dai dati, i temi della valutazione delle competenze in ingresso e della lettura dei
segnali di disagio nei ragazzi permangono elemento di sicuro interesse presso i docenti, che
nonostante si sia giunti alla 5^ edizione continuano a richiedere formazione in merito. Ciò anche in
relazione alla necessità di riallineamento delle competenze generata dal ricambio degli insegnanti
di ruolo nei vari Istituti Comprensivi e Direzioni Didattiche.
Per quanto riguarda il gradimento delle attività formative, i questionari raccolti confermano l’alto
livello di gradimento del percorso, con le consuete note organizzative su orario e distanza che
rappresentano un problema di soluzione molto difficile
Per quanto riguarda le attività di consulenza, al 31 dicembre sono state realizzate 3 ore di follow
up previste nel corso Né di qua né di là, cui hanno partecipato 11 docenti
Nella seconda parte dell’anno scolastico si è deciso di utilizzare il monte ore di consulenze per far
fronte alle richieste derivanti dai ricongiungimenti familiari, avendo il Distretto aderito ad un
progetto specifico – denominato Ulisse – che ha previsto azioni specifiche da attivarsi nel caso di
minori ricongiunti in corso d’anno. Di seguito si indicano le ore di consulenza realizzate per
Istituto scolastico:
Argelato: 6 e 19 marzo per 6 docenti (4 ore)
Castenaso: 6 marzo per 4 docenti (2 ore)
Molinella: 11 marzo per 7 docenti (3 ore)
113
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
PERCORSO DI INSERIMENTO LAVORATIVO A BREVE TERMINE ED IN CONTESTO
PROTETTO
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
Nel corso del 2012 gli educatori dell’USSI Minori hanno seguito 30 ragazzi di cui 5 maggiorenni in
percorsi di tirocinio formativo o borsa lavoro.
Nel 2013 n° 6 sono le esperienze in corso di cui n°4 minorenni e n°2 maggiori di età.
In corso di attività il numero appare esiguo poiché si deve considerare che questa tipologia di
intervento trova la sua massima necessità di attivazione nei mesi estivi.
Come sempre anche in questi mesi di esperienza è sempre molto attiva la collaborazione con i
Comuni di residenza dei ragazzi che in molte situazioni sostengono o compartecipa no alla
gestione economica dell’esperienza consentendo così di dare risposta ad un maggior numero di
soggetti.
Si vuole sottolineare l’efficacia del lavoro che si è avviato con il Centro Risorse Distrettuale per il
reperimento delle disponibilità aziendali che sta consentendo un abbinamento fra le caratteristiche
dei ragazzi e le risorse nel mondo del lavoro disponibili ad accogliere ragazzi.
PERCORSI DI ACCOMPAGNAMENTO E SOSTEGNO EDUCATIVO DOMICILIARE
INDIVIDUALIZZATO A FAVORE DI MINORI E DI SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
Il 2012 è stato il quarto anno di realizzazione di questo importante progetto.
Gli interventi sono stati 28 ed hanno coinvolto 10 educatori.
Nel medesimo progetto si sono inseriti anche alcuni incontri protetti coadiuvati dagli educatori
dell’USSI comunque titolari degli stessi interventi: 6 i minori interessati e 2 gli educatori
intervenuti.
Gli interventi svolti hanno avuto diversa natura:
Osservazione dell’ambito familiare e della cura
Attivazione di un sostegno pomeridiano
Sostegno alla relazione madre/figlio
Prevenzione di allontanamenti e/o accompagnamenti in rientri in famiglia
Inoltre si sono svolti interventi particolarmente complessi in collaborazione stretta con il
Dipartimento di Salute Mentale (NPIA ) per alcuni minori in carico ad entrambi i servizi.
Il progetto consente di arrivare ad approfondire conoscenze e raggiungere obiettivi preziosi
mettendo in stretta collaborazione servizi e soggetti istituzionali e della cooperazione sociale.
ATTIVAZIONE DI COLLOCAMENTI IN COMUNITÀ EDUCATIVE
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
Il progetto è in stretta correlazione con gli altri progetti che hanno favorito la realizzazione
dell’attività di tutela dei minori.
Interventi di valutazione e sostegno della famiglia e del minore, interventi educativi, valutazione
delle competenze genitoriali e delle risorse protettive; sono questi strumenti di lavoro con i quali è
stato possibile prevenire o comunque affiancare inevitabili separazioni familiari. Certo non
dobbiamo mai trascurare gli elementi di rischio che ci impongono la segnalazione all’autorità
giudiziaria competente.
È molto importante lavorare in stretta relazione con le Comunità di accoglienza per conoscerne
caratteristiche e tipologie ma anche per seguire e monitorare gli inserimenti di cui si stanno
occupando in stretta convergenza con il lavoro dell’equipe che segue il minore e la sua famiglia.
114
115
116
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
PROGRAMMA PROVINCIALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
Promozione e sviluppo dell'affidamento familiare e qualificazione dell'accoglienza familiare
X
In continuità con l’anno precedente
Di nuova attivazione
Soggetto capofila dell’intervento
Provincia di Bologna
Maria Cristina Volta
051-6598287
Responsabile dell’intervento:
Claudia Ceccarelli
(nominativo e recapiti)
tel 051/6598100
[email protected]
Provincia di Bologna, Enti locali, associazioni famiglie
Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto
affidatari, referenti comunità accoglienza, Centro
capofila e/o responsabile dell’intervento)
bolognese terapia familiare
Provincia di Bologna, Comuni, Asp del Circondario
Istituzioni/attori sociali coinvolti (per
Imolese, Asp Seneca, Asp Irides, Asc Insieme, Aziende
ciascuno precisare tipologia e
USL, Associazioni famiglie affidatarie, Enti gestori
denominazione)
comunità di accoglienza per minori, Ufficio scolastico
regionale - Ambito IX
• Famiglie affidatarie e accoglienti;
• Minori;
N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità • Famiglie d'origine dei minori allontanati;
e possibilità di indicare specifici target di
• Cittadinanza interessata;
popolazione destinatari dell’intervento)
• Operatori dell'equipe affido e territoriali;
• Operatori delle comunità di accoglienza;
• Docenti delle scuole di ogni ordine e grado.
Gli obiettivi fondamentali:
• Promuovere la qualificazione dell'accoglienza, il
confronto, lo scambio tra gli operatori dei servizi
affido, delle comunità di accoglienza e i referenti delle
associazioni di famiglie affidatarie, individuare e
programmare azioni e interventi prioritari condivisi;
Obiettivi dell’intervento (precisando
• Promuovere nella cittadinanza una cultura
eventuali integrazioni con altre aree
dell'accoglienza e della solidarietà;
d’intervento)
• Promuovere azioni di sostegno nei confronti delle
famiglie di origine dei minori allontanati (Progetto
Essere genitori) e dei nuclei accoglienti (gruppi per
famiglie affidatarie);
• Promuovere e realizzare azioni di preparazione,
formazione e qualificazione dell'accoglienza.
Le azioni principali:
Obiettivo 1
• Gestione del Coordinamento accoglienza,
Azione/i previste (descrizione delle
programmazione e realizzazione delle azioni volte a
principali attività che compongono
qualificare il sistema dell'accoglienza;
l’intervento)
• Implementazione, sostegno e monitoraggio dei punti
di novità previsti dalla direttiva accoglienza;
• Collaborazione con Asp Seneca nel progetto di
117
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
valorizzazione dell'affido familiare.
Obiettivo 2
• Condividere, sostenere e monitorare le azioni
promosse dalle equipe e dalle associazioni.
Aggiornare la pagina web provinciale relativa alle
iniziative;
• Acquisto materiali video e bibliografici per le equipe e
ristampa materiale informativo (vademecum affido e
opuscolo comunità).
Obiettivo 3
• Realizzazione incontri di gruppo con i genitori;
• Realizzare incontri di formazione/ricerca/azione con
gli operatori del territorio;
• Sostenere la realizzazione dei gruppi rivolti ai nuclei
affidatari.
Obiettivo 4
• Programmare e realizzare le iniziative formative
rivolte agli operatori dei servizi, delle comunità e delle
associazioni di famiglie affidatarie;
• Programmare e realizzare le iniziative formative per
gli insegnanti neo assunti delle scuole di ogni ordine e
grado;
• Programmare e monitorare i corsi di preparazione per
adulti interessati all'accoglienza;
• Programmare e realizzare il corso delle 24 ore.
Ambito territoriale di realizzazione:
• Provinciale X specificare:
• Distrettuale
specificare:
specificare:
• Altro
Risorse umane che si prevede di impiegare:
numero e qualifica degli operatori
Ente di Appartenenza
Effetti attesi e indicatori di
monitoraggio/valutazione
Piano finanziario:
Personale Provincia di Bologna, Operatori delle equipe
affido e del territorio, referenti di associazioni di famiglie
affidatarie e delle comunità di accoglienza per minori
• Incontri di coordinamento realizzati;
• Iniziative di sensibilizzazione realizzate;
• Presenza di almeno 4 nuclei genitoriali al gruppo
essere genitori;
• Realizzazione di almeno 2 progetti di sostegno ai
nuclei affidatari;
• 1 attività formativa realizzata per insegnanti o
operatori dei servizi, associazioni, comunità di
accoglienza;
• 3 corsi di preparazione per adulti accoglienti realizzati
Eventuale
quota di altri
Quota
Spesa totale
soggetti da
regionale
prevista
specificare
- personale
25.877,6 €
25.877,6 €
previsto nel
rquadro
“Risorse
Umane”
118
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
PROGRAMMA PROVINCIALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
Promozione e qualificazione dei servizi, delle iniziative e degli interventi nell'ambito dell'adozione
nazionale e internazionale
X
In continuità con l’anno precedente
Di nuova attivazione
Soggetto capofila dell’intervento
Responsabile dell’intervento:
(nominativo e recapiti)
Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto
capofila e/o responsabile dell’intervento)
Istituzioni/attori sociali coinvolti (per
ciascuno precisare tipologia e
denominazione)
N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità
e possibilità di indicare specifici target di
popolazione destinatari dell’intervento)
Obiettivi dell’intervento (precisando
eventuali integrazioni con altre aree
d’intervento)
Provincia di Bologna
Ilaria Folli
tel 051/6598997
[email protected]
Provincia di Bologna, Comuni, Asp Irides, Asc Insieme
(Progetto A.A.A), Asp Seneca, Asp del Circondario
Imolese, aziende USL Bologna e Imola, Enti Autorizzati
convenzionati con la Provincia di Bologna.
Provincia di Bologna, Comuni, Asp Irides, Asc Insieme
(Progetto A.A.A), Asp Seneca, Asp del Circondario
Imolese, aziende USL Bologna e Imola, Enti Autorizzati
convenzionati con la Provincia di Bologna. Per azioni
Rete Elsad: Enti Locali Rete Elsad, ForumSaD,
Associazioni e ONG che hanno sottoscritto la Carta dei
Principi del Sostegno a Distanza
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Nuclei e famiglie interessate all'adozione;
Operatori delle équipe adozione e del territorio;
Enti autorizzati per le adozioni internazionali;
Associazioni di famiglie adottive ;
Famiglie adottive;
Insegnanti (in particolare neo assunti);
Medici (in particolare pediatri);
Giudici del TM;
Cittadinanza, scuole, bambini e famiglie.
Gli obiettivi fondamentali:
• Promuovere la qualificazione del percorso adottivo,
il confronto, lo scambio tra gli operatori dell'equipe
adozione e degli enti autorizzati;
• Promuovere azioni di informazione e formazione
nei confronti delle famiglie disponibili all'adozione,
di qualificazione e aggiornamento degli operatori
delle équipe adozione e degli enti autorizzati e degli
operatori dell'area minori, degli insegnanti di ogni
ordine e grado e promozione di percorsi di
integrazione e scambio tra operatori dell'Equipe ed
area minori, insegnanti, medici, neuropsichiatri,
giudici del TM;
• Sostegno e accompagnamento delle famiglie e dei
bambini nel post adozione;
• Stimolare la solidarietà internazionale dei cittadini
attraverso la strumento del sostegno a distanza e
119
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Azione/i previste (descrizione delle
principali attività che compongono
l’intervento)
Ambito territoriale di realizzazione:
- Provinciale X specificare:
- Distrettuale specificare:
specificare:
- Altro
utilizzare il sostegno a distanza in funzione
educativa, per rafforzare comportamenti
socialmente positivi ed indurre cambiamenti nello
stile di vita.
Le azioni principali:
Obiettivo 1
• Gestione del Coordinamento adozione,
programmazione e realizzazione delle azioni volte a
qualificare il percorso adottivo.
Obiettivo 2
• Programmazione, coordinamento e monitoraggio
dei corsi informativi/formativi per le coppie
interessate all'adozione e gestione rimborso enti
autorizzati;
• Programmazione coordinamento e monitoraggio dei
corsi sperimentali a valenza provinciale per le
coppie con figli naturali interessate all'adozione;
• Programmazione, realizzazione e monitoraggio
delle iniziative formative e supervisione per gli
operatori delle équipe adozione e degli enti
autorizzati convenzionati con la Provincia di
Bologna; aggiornamento tramite acquisto di
materiale anche multimediale della “Piccola
biblioteca Adozione” individuata presso ogni
équipe;
• Realizzare percorsi formativi per gli insegnanti e
dirigenti scolastici;
• Realizzare momenti formativi e di scambio con i
diversi attori della rete, rispetto a temi specifici
individuati dal Coordinamento Adozione: in
particolare sul tema adozione e scuola.
Obiettivo 3
• Rilevazione di gruppi di post adozione attivati nella
provincia di Bologna;
• Sostegno a gruppi di post adozione integrati tra
équipe adozione ed enti autorizzati;
• Messa in rete dell'offerta di gruppi di post adozione
o di altre attività di sostegno e supporto promossa
dagli enti autorizzati.
Obiettivo 4
• realizzazione di un'iniziativa pubblica di
sensibilizzazione sul SAD ed eventuale prosecuzioni
di laboratori sperimentali nelle scuole.
Obiettivo 5
• Verifica possibilità realizzazione ricerca
sull’andamento delle adozioni, e analisi del percorsi
del minori adottati accolti nelle comunità
d’accoglienza.
• Provinciale: formazione operatori, aggiornamento e
supervisione, individuazione occasioni di scambio;
• Distrettuale: formazione coppie interessate
all'adozione.
120
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Risorse umane che si prevede di impiegare:
numero e qualifica degli operatori
Ente di Appartenenza
Effetti attesi e indicatori di
monitoraggio/valutazione
Piano finanziario:
Referente provinciale, operatori delle équipe adozione
(assistenti sociali, psicologi e educatori assegnati alle
équipe), operatori degli enti autorizzati convenzionati
con la Provincia di Bologna (AIAU, AIBI, ANPAS, AVSI,
ISTITUTO LA CASA, NADIA, NOVA, A.MO, ASA,
CIFA, FONDAZIONE NIDOLI), Operatori delle
Associazioni e ONG che promuovono azioni di Sostegno
a Distanza
• Realizzazione dei corsi di informazione e
formazione per famiglie interessate all'adozione: 10;
• Realizzazione di almeno un evento formativo sul
tema adozione;
• Realizzazione sul territorio provinciale di almeno 3
gruppi di post adozione;
• Realizzazione di almeno un evento di
sensibilizzazione rivolto alla cittadinanza.
Eventuale
quota di
altri
soggetti
Spesa totale
da
prevista
Quota regionale
specificare
personale
25.877,6
25.877,6
previsto
nel
rquadro
“Risorse
Umane”
121
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
PROGRAMMA PROVINCIALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
Abuso e maltrattamento: consulenza e in/formazione
X
In continuità con l’anno precedente
Di nuova attivazione
Soggetto capofila dell’intervento
Centro specialistico provinciale Il Faro
Responsabile dell’intervento:
(nominativo e recapiti)
Maria Agnese Cheli
Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto
capofila e/o responsabile dell’intervento)
Centro specialistico provinciale Il Faro
assistenti sociali, educatori e psicologi (Servizi sociali e
sanitari minori), docenti delle scuole Primarie e
Istituzioni/attori sociali coinvolti (per
Secondarie di primo e secondo grado (Ufficio scolastico
ciascuno precisare tipologia e
regionale, IX Ambito territoriale), Procura Minori,
denominazione)
Tribunale per i Minorenni, Procura Ordinaria,
Associazione Isola che c'è Onlus
70 docenti coinvolti (Il faro nella scuola)
100 tra assistenti sociali, educatori, psicologi dei servizi
N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità territoriali minori (La valutazione nelle cure parentali)
e possibilità di indicare specifici target di
200 minori e famiglie coinvolte nel percorso giudiziario
popolazione destinatari dell’intervento)
per abuso sessuale (opuscolo minori coinvolti nel
procedimento giudiziario)
operatori dei Servizi Sociali e Sanitari
Il faro nella scuola:
• Conoscere le diverse forme di disagio infantile
correlabili ad eventuali condizioni di
maltrattamento non ascrivibili a fasi del normale
percorso evolutivo del bambino;
• Acquisire elementi conoscitivi per rilevare
tempestivamente, riconoscere e segnalare i sintomi
indicativi di una possibile condizione di
maltrattamento/abuso;
• Migliorare le competenze e individuare le strategie
necessarie alla gestione delle emozioni suscitate
dall’impatto con il fenomeno;
Obiettivi dell’intervento (precisando
• Facilitare la collaborazione, la condivisione e il
eventuali integrazioni con altre aree
confronto all’interno del contesto scolastico;
d’intervento)
• Favorire la condivisione di approcci e metodologie
d’intervento (linguaggio comune, comuni percorsi
operativi: come fare, quando fare, con chi fare);
• Acquisire modalità relazionali idonee nei confronti
del bambino e della sua famiglia nei casi di sospetto
o conclamato abuso.
La valutazione delle cure parentali:
L’obiettivo è diffondere tra gli operatori sociali gli
strumenti e le tecniche utili nel processo di rilevamento,
valutazione e diagnosi sociale delle capacità genitoriali,
122
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Azione/i previste (descrizione delle
principali attività che compongono
l’intervento)
Ambito territoriale di realizzazione:
- Provinciale X specificare:
- Distrettuale specificare:
specificare:
- Altro
Risorse umane che si prevede di impiegare:
numero e qualifica degli operatori
Ente di Appartenenza
Effetti attesi e indicatori di
monitoraggio/valutazione
Piano finanziario:
sviluppare competenze nell’ambito della valutazione del
rischio evolutivo nell’ambito del maltrattamento.
Formazione
Diffondere “buone pratiche” operative presso i servizi e
qualificare l’intervento nell’ambito della tutela
dell’infanzia
• Il faro nella scuola IV edizione: Realizzazione
dell’evento formativo e formazione neoassunti Il
Faro come risorsa per la Scuola;
• La valutazione delle cure parentali: proseguimento
del progetto formativo;
• Seminario “Sintonizzarsi con il minore tra
Convenzione di Lanzarote e ascolto competente;
• Attività clinica, consulenziale e di supervisione ai
servizi sanitari, sociali e alla scuola;
• Centro di documentazione e spazio protetto per
A.G. e i casi più complessi;
• Progetti in collaborazione con l’associazione L’Isola
che c’è: avvio del progetto terapeutico rivolto a un
gruppo di bambini abusati e ai loro genitori,
proseguimento dei due laboratori a carattere
terapeutico rivolti a bambini e ragazzi vittime di
maltrattamento.
Provincia di Bologna
Professionisti del Centro specialistico Il Faro
Partecipanti alle iniziative formative
Realizzazione materiale informativo
Spesa totale
Quota
prevista
regionale
25.877,6
euro
123
Eventuale
quota di altri
soggetti da
25.877,6 euro specificare
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
PROGRAMMA PROVINCIALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
Servizi educativi per bambini in età 0/3 anni
X
In continuità con l’anno precedente
Di nuova attivazione
Soggetto capofila dell’intervento
Provincia di Bologna
Responsabile dell’intervento:
(nominativo e recapiti)
Cristina Volta
tel 051/6598782
[email protected]
Patrizia Tartarini
tel 051/6598506
[email protected]
Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto
capofila e/o responsabile dell’intervento)
Istituzioni/attori sociali coinvolti (per
ciascuno precisare tipologia e
denominazione)
N. Destinatari diretti e indiretti
(numerosità e possibilità di indicare
specifici target di popolazione destinatari
dell’intervento)
Obiettivi dell’intervento (precisando
eventuali integrazioni con altre aree
d’intervento)
Azione/i previste (descrizione delle
principali attività che compongono
l’intervento)
Comuni ed enti gestori privati convenzionati di servizi
educativi per la prima infanzia(Cooperative sociali,
Associazioni, Federazione Italiana Scuole Materne.)
60 Dirigenti/Responsabili di area prima infanzia dei
Comuni,
97 coordinatori pedagogici di servizi pubblici e privati
convenzionati
2000 operatori circa dei servizi educativi coinvolti nei
Piani formativi
9694 bambini accolti nei servizi educativi
Gli obiettivi fondamentali sono:
• Promuovere la qualificazione dei servizi attraverso il
confronto, lo scambio, la formazione dei dirigenti, dei
coordinatori pedagogici e degli operatori dei servizi,
anche attraverso la realizzazione di un percorso di
valutazione della qualità nei servizi pubblici e privati
del territorio;
• Sostenere i Comuni nella realizzazione di
progetti/azioni sovra territoriali per la gestione dei
servizi o parte di essi, per la formazione degli
operatori, per il coordinamento pedagogico e il
raccordo con i Piani di zona e le Conferenze territoriali
dell'offerta formativa.
Le azioni principali previste:
OBIETTIVO 1:
• Gestione del Coordinamento Pedagogico Provinciale
e realizzazione di attività di formazione rivolte a
coordinatori pedagogici, dirigenti/responsabili area
prima infanzia, educatori, con particolare riferimento a
nuove problematiche educative e gestionali;
• Attivazione di ricerche e approfondimenti su
argomenti e tematiche inerenti i servizi alla prima
infanzia;
• Prosecuzione, in collaborazione con la Regione E-R-,
124
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
della sperimentazione delle linee guida per il progetto
pedagogico, attraverso la realizzazione su tutto il
territorio provinciale del percorso per la valutazione
della qualita' nei servizi pubblici e privati
convenzionati;
• Attivazione dell'incarico di tutor nell'ambito del
Coordinamento Pedagogico Provinciale, con
particolare riferimento alle azioni di coordinamento,
formazione, elaborazione e documentazione del lavoro
prodotto dal gruppo;
• Rinnovo della convenzione con il Laboratorio di
Documentazione e Formazione del Comune di
Bologna per supporto per l'elaborazione e
l'aggiornamento di documentazione cartacea e
multimediale;
OBIETTIVO 2:
• promozione e gestione di attività congiunte Dirigenti
e CPP;
• gestione delle attività di supporto al Tavolo dei
referenti politici e tecnici delle 7 zone sociali/Ambiti;
• Promozione della programmazione distrettuale in
materia di servizi educativi, in raccordo con i Piani di
zona e le Conferenze territoriali dell'offerta formativa;
• Realizzazione di azioni sovra territoriali per la
gestione dei servizi 0/3 anni, con particolare
riferimento alla formazione del personale, all'attività
dei Coordinatori Pedagogici, alla maggiore
omogeneità tra territori sull'accesso e l'utilizzo dei
servizi;
• Condivisione delle priorità della programmazione
provinciale e dei criteri di assegnazione dei fondi;
• Raccordo con la Regione E-R.
Ambito territoriale di realizzazione:
- Provinciale X specificare:
- Distrettuale
specificare:
- Altro
specificare:
Risorse umane che si prevede di impiegare:
Personale Provincia di Bologna, dei Comuni, degli Enti
numero e qualifica degli operatori
Gestori
Ente di Appartenenza
Incontri realizzati
Partecipanti al coordinamento pedagogico
Effetti attesi e indicatori di
Documenti prodotti
monitoraggio/valutazione
Azioni sovracomunali realizzate
Operatori coinvolti in attività di formazione
Quota
Spesa
regionale
Eventuale
totale
Euro
quota di altri
prevista
1.630.056,72
Piano finanziario:
soggetti da
già assegnati +
specificare
347.289.07 in
attesa di
assegnazione
125
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
PROGRAMMA PROVINCIALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
Sostegno al successo formativo e scolastico
X
In continuità con l’anno precedente
Di nuova attivazione
Soggetto capofila dell’intervento
Responsabile dell’intervento:
(nominativo e recapiti)
Provincia di Bologna
Anna Del Mugnaio
051-6598374
anna.del [email protected]
Claudio Magagnoli
051-6598508
[email protected]
Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto
capofila e/o responsabile dell’intervento)
Comuni, Zone sociali, Istituzioni scolastiche e formative,
Servizi sociali e Sanitari, Conferenze territoriali per il
Istituzioni/attori sociali coinvolti (per
miglioramento dell’Offerta formativa,
ciascuno precisare tipologia e
Agenzie educative, Centri di documentazione di
supporto all’autonomia scolastica – Istituzione Gian
denominazione)
Franco Minguzzi- Centro risorse per l'orientamento,
Centri per l'impiego
• Studenti delle scuole secondarie di primo e secondo
grado e del sistema di Istruzione e Formazione
Professionale Regionale;
N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità
• Insegnanti, coordinatori pedagogici e dirigenti
e possibilità di indicare specifici target di
scolastici, figure di sistema, Operatori dei servizi
popolazione destinatari dell’intervento)
Sociali e Sanitari, in rete tra loro e con Centri Servizio
Specializzati;
• Reti interistituzionali territoriali.
1) Sostenere direttamente il successo formativo e
scolastico di adolescenti e giovani in diritto-dovere
promuovendo :
Interventi diretti sulle situazioni;
Iniziative di supporto alla autonomia scolastica e alla
integrazione tra Autonomie e Territorio (formazione,
aggiornamento, consulenza tra operatori scolastici e
dei servizi);
Obiettivi dell’intervento (precisando
Elaborazione e diffusione di materiale informativo , di
eventuali integrazioni con altre aree
riflessione e documentazione.
d’intervento)
2) Sostenere il successo formativo attraverso
l’integrazione delle diverse linee di programmazione
territoriale (piani attuativi di Zona, Accordi territoriali
attuativi della L.104. Accordi per la prevenzione e il
contrasto al disagio scolastico) tra di loro e con le
programmazioni provinciali (Piani per il diritto allo
studio, progetti Provinciali sostenuti dal FSE e altri
fondi, azione dei Centri per l’Impiego tramite il Servizio
126
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
di tutorato) promuovendo in particolare :
• L’integrazione degli organismi di programmazione
provinciali e territoriali , istituzionali e tecnici che
operano su questa tematica e il miglioramento della
l’integrazione interprofessionale e organizzativa;
• L’individuazione di modalità condivise di raccordo e
di segnalazione tra Servizi sociali e Istituzioni
scolastiche , Centri di Formazione Centri per l'impiego
e la realizzazione di Accordi , protocolli , convenzioni
per il governo condiviso a livello territoriale delle
situazioni di disagio e difficoltà, con particolare
riferimento al successo formativo;
• La condivisione e coprogettazione, di interventi e
progetti sul tema del successo formativo promossi
dall’Assessorato Istruzione,formazione lavoro e
dall'Assessorato Politiche sociali con Scuole , Enti di
Formazione, Servizi sociali e sanitari.
1) Sostenere direttamente il successo formativo e
scolastico attraverso:
Azione/i previste (descrizione delle
principali attività che compongono
l’intervento)
1.1. interventi diretti sulle situazioni:
• Programmazione dell'Offerta formativa per il sistema
di Istruzione e Formazione professionale Regionale (
Istituti professionali di Stato/Enti di formazione
accreditati) , finanziamento dei percorsi di IeFP
realizzati dagli enti di formazione accreditati;
Coordinamento delle iscrizioni al sistema regionale di
Istruzione e Formazione;
• Attivazione di progetti speciali rivolti a minori in
difficoltà nell’assolvimento dell'obbligo scolastico e
formativo ( in particolare minori privi del titolo di
terza media da conseguire all'interno del Centri per
l'Istruzione degli adulti e minori non hanno assolto
l'obbligo di istruzione e/o formativo in carico ai
servizi educativi del territorio);
• Programmazione di interventi di orientamento in
alternanza tra scuola formazione territorio per
giovani con disabilità;
• Predisposizione annuale del Piano Provinciale per il
Diritto allo studio, attraverso fondi regionali ,in
particolare per quanto riguarda le borse di studio e i
progetti di qualificazione scolastica con i Servizi
sociali;
• Individuazione degli studenti a rischio dispersione
attraverso incroci periodici dei dati dell’Anagrafe
Scolastica Regionale, della Formazione Professionale,
del Sistema informativo lavoro con i dati
dell’Anagrafe sanitaria; segnalazione al servizio di
tutorato per l’obbligo formativo attivo presso i Centri
per l'impiego; analisi congiunta tra i tutor, i referenti
antidispersione di scuole ed enti di formazione che lo
richiedano, delle situazioni di singoli allievi a rischio
127
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
di dispersione;
• Presa in carico da parte dei tutor a sostegno del
diritto-dovere all’istruzione e alla formazione di
quanti risultano in evasione dal diritto-dovere
all’istruzione e formazione, per supportarne il rientro
in uno dei canali di assolvimento attraverso l'utilizzo
di strumenti (colloqui di approfondimento; interventi
di gruppo; attività di raccordo fra l’utente e i diversi
attori territoriali; accompagnamento e tutorato
personalizzato nelle situazioni di transizione);
• Servizio informativo realizzato dall'Osservatorio
provinciale scolarità attraverso ricerche di tipo
anagrafico, su richiesta motivata di Istituzioni/enti
locali per individuare la posizione scolastica e
formativa di singoli studenti;
• Interventi specifici di promozione al successo
scolastico e formativo dei Minori Stranieri e dei
Minori stranieri non accompagnati anche attraverso
specifici progetti e approfondimenti.
1.2. iniziative di supporto alla autonomia scolastica e
alla integrazione tra Autonomie e Territorio :
• Realizzazione da parte dell'Istituzione Minguzzi del
Centro Servizi Aneka e del Centro risorse provinciale
per l'orientamento di seminari e giornate di studio su
specifiche tematiche;
• Coordinamento del gruppo provinciale dei centri di
documentazione del territorio bolognese ( ex gruppo
GOLD), in raccordo con la Regione (Assemblea
Legislativa Regione Emilia Romagna) e realizzazione
di incontri seminariali sulla documentazione
educativa a carattere multimediale;
• Gestione del laboratorio macchine matematiche
(attraverso lo sportello dei prestiti delle macchine
matematiche e delle prenotazioni del laboratorio
stesso agli insegnanti che ne facciano richiesta previo
appuntamento). Attualmente il laboratorio ha sede
presso l'I.S.S. “Crescenzi- Pacinotti”; realizzazione di
incontri seminariali di formazione/informazione
sull'utilizzo delle macchine matematiche per
insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo
e secondo grado;
• Azioni di prevenzione e contrasto al bullismo e al
cyberbullismo tra i giovani comprendendo la
formazione, informazione e sensibilizzazione per
insegnanti, operatori/educatori e le famiglie
interessate in raccordo con Università, USP, Regione,e
realtà attive sul tema; realizzazione di incontri
seminariali sull'utilizzo consapevole della rete rivolte
anche ai genitori;
• Promozione e supporto per la partecipazione a
specifici progetti Europei sul tema dell'orientamento e
128
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
del contrasto alla dispersione e del successo
formativo.
1.3. elaborazione e diffusione di materiali informativi , di
riflessione e documentazione
• Prosecuzione delle attività sugli sportelli d’ascolto
nelle scuole per rafforzarne il raccordo con i servizi
del territorio e individuazione di strumenti e
metodologie per il monitoraggio delle attività degli
SDA anche anche in funzione dell'erogazione e del
monitoraggio di finanziamenti provinciali e locali su
questi servizi;
• Approfondimento delle problematiche e delle azioni
migliorative per il successo scolastico e formativo dei
Minori stranieri, e dei Minori Stranieri Non
Accompagnati in particolare, anche in raccordo con il
CD/Lei e con i Servizi territoriali;
• Produzione e diffusione di strumenti per
l’informazione e l’Orientamento scolastico, anche in
riferimento a particolari categorie di giovani in
situazione di svantaggio;
• Produzione annuale di uno specifico Report a cura
dell'Osservatorio Provinciale dei dati sulla scolarità,
anche declinato per ciascun Ambito/distretto sociosanitarie di uno specifico Report sulla scolarità dei
bambini e alunni con disabilità.
2) Sostenere il successo formativo attraverso
l’integrazione delle diverse programmazioni e azioni
• Consolidamento ed ampliamento del Gruppo
Provinciale interistituzionale per il contrasto alla
dispersione scolastica e formativa ( coordinato in
forma congiunta dal Servizio Politiche Sociali e dal
Servizio scuola e Formazione) e del confronto tra
istituzioni che operano in ambito educativo, sociale,
scolastico, sanitario;
• Prosecuzione del Gruppo provinciale Interservizi
"Programmazione scolastica e diritto-dovere
all'istruzione e alla formazione". sottogruppo
operativo “Diritto dovere all'istruzione e alla
formazione per migliorare la affidabilità dei dati
relativi ai giovani a rischio di dispersione;
• Prosecuzione del gruppo previsto all'art.5.2
dell'Accordo provinciale di programma per
l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e
alunni disabili 2008-2013 (Gruppo tecnico
Interistituzionale provinciale per l'aggiornamento e il
monitoraggio della Applicazione dell'AdP);
• Aggiornamento delle Linee Provinciali di indirizzo
per il contrasto alla dispersione scolastica (
innovazioni normative relative al sistema regionale di
Istruzione e Formazione professionale, nonché sui
129
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
•
•
•
•
temi dell'accoglienza e formazione dei MSNA,
supporto a quindicenni privi del titolo di terza media
e dei giovani stranieri ricongiunti), proposta agli
organismi di concertazione, verifica della loro
implementazione nel territorio;
Aggiornamento del Quadro Provinciale dei Referenti
per il contrasto alla dispersione;
Raccolta degli interventi inseriti nei Piani di zona sulle
tematiche relative all’infanzia e all’adolescenza e in
particolare sulle azioni di contrasto alla dispersione
scolastica per orientare la programmazione
provinciale e delle zone sociali;
Promozione e supporto per la realizzazione di
Accordi, protocolli , convenzioni per il governo
condiviso a livello territoriale delle situazioni di
disagio e difficoltà in relazione al successo formativo;
Organizzazione e coordinamento di momenti pubblici
di discussione/informazione per gli operatori della
Scuola, dei Centri di Formazione Professionale, del
Servizi territoriali (sanitari sociali, del lavoro) sulle
azioni in corso contrasto alla dispersione, le
innovazioni normative, le possibilità di
formazione/aggiornamento.
Ambito territoriale di realizzazione:
Provinciale X specificare:
specificare:
Distrettuale
Altro
specificare:
Risorse umane che si prevede di impiegare:
Personale Provincia di Bologna, Comuni, Ausl, Asp,
numero e qualifica degli operatori
Scuole, Enti formazione
Ente di Appartenenza
N° giovani coinvolti nei percorsi di formazione e
orientamento a finanziamento provinciale (con fondi
Effetti attesi e indicatori di
regionali)
monitoraggio/valutazione
Incontri Tavolo
Seminari
Eventuale quota
di altri soggetti da
Spesa totale Quota
specificare
prevista
regionale
Piano finanziario:
90.000
fondi
regionali+
fondi FSE
130
FSE su Iefp/FP
FSE per minori in
svantaggio
Fondo Diritto
FSE-asse
Studio
inclusione per
30.000
servizio Tutor
60.000
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
PROGETTO SOVRAZONALE
Denominazione:
Servizi a valenza sovradistrettuale o provinciale
Il Piano regionale sociale e sanitario e l'Atto di indirizzo e coordinamento provinciale 2009-2011
hanno posto nel Distretto il punto centrale della programmazione e della gestione degli interventi e
hanno contestualmente introdotto l'esigenza di realizzare accordi sovraterritoriali per interventi o
servizi di particolare specializzazione o che potevano ottimizzare costi e risorse.
Negli anni si sono consolidati e rafforzati progetti di bacino sovra-zonale che erano già attivi ma che
hanno trovato nella pianificazione zonale il preciso riferimento (Centro di contrasto all'abuso e al
maltrattamento) e sono stati realizzati nuovi interventi (CAAD, PRIS).
Pur nella diversità degli obiettivi e dell'utenza cui sono rivolti, hanno un elemento comune che li
diversifica da altri progetti: si tratta infatti di veri e propri Servizi nei quali un ente capofila gestisce,
a nome e in accordo con gli altri, una funzione o interventi che sarebbero con maggiori costi e
minore efficacia realizzabili nei singoli territori.
Si tratta quindi di azioni di particolare rilievo, accomunate da un medesimo obiettivo di
specializzazione/ottimizzazione dell'intervento, che danno conto della capacità dei territori di
lavorare in rete e di assumere (o delegare) funzioni con reciproca responsabilità.
Centro specialistico per la prevenzione dell’abuso e del maltrattamento: “Il faro”
Comune o forma associativa ex-art.16
L.R.2/03 capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Az. Usl Bologna
Mariagnese Cheli
Tel 051/4141611
[email protected]
Operatori dei servizi socio sanitari territoriali ed
ospedalieri, insegnanti della scuola di ogni ordine e
grado, operatori delle associazioni, del volontariato,
autorità giudiziaria
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Ambito territoriale di realizzazione
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Si
provincia di Bologna
Provincia di Bologna, Comuni, ASP del Circondario
Imolese, Asp Seneca, Ausl Bologna, Ausl Imola, Az.
Ospedaliere,
Dotare il territorio provinciale di un servizio di 2°
livello contro l’abuso e il maltrattamento all’infanzia
che:
• Sviluppi una rete di servizi e di azioni caratterizzata
da specifica competenza multiprofessionale, per la
tutela della salute infantile e la prevenzione
dell’abuso e del maltrattamento;
• Valuti in modo qualificato i casi e la presa in carico
delle situazioni più problematiche;
• Promuova eventi formativi;
• Promuova interventi di sensibilizzazione,
131
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
informazione e documentazione sul fenomeno;
Azioni previste
Piano finanziario:
• Attività di consulenza specialistica;
• Presa in carico diagnostica e terapeutica;
• Elaborazione progetto di intervento riparativo e
terapeutico con l’equipe del territorio
• Realizzazione dell’attività formativa e di
supervisione;
• Realizzazione di iniziative di sensibilizzazione e
informazione;
• Attività di documentazione e ricerca sul fenomeno;
• Gestione Centro di documentazione;
• Gestione spazio attrezzato per l’ascolto del minore
nel procedimento giudiziario;
• Elaborazione relazione annuale sull’attività svolta.
Quota
Eventuale
Costo
Quota
comunale
quota di altri
totale
regionale
soggetti da
previsto
specificare
30.000
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
N°:
casi di consulenza/presa in carico;
realizzazione attività formative e di supervisione;
incontri tra i soggetti coinvolti;
realizzazione dei progetti previsti nel piano
132
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 10
INTERVENTO/PROGETTO
ATTIVITÀ POMERIDIANE
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
Progettare attività ed azioni dedicate all’armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro delle
famiglie.
Migliorare il benessere dei bambini e degli adolescenti e prevenire eventuali situazioni di
disagio
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669583 – 531
[email protected]
DESTINATARI
Minori frequentanti le scuole secondarie di primo grado
133
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il progetto intende implementare l’accoglienza prolungata presso i servizi educativi e le scuole e
l’organizzazione di attività nei tempi pomeridiani extra scuola.
Il progetto si connota come azione di prevenzione del disagio adolescenziale; esso intende
sostenere l’offerta socio educativa rivolta agli adolescenti integrandosi all’azione scolastica,
attraverso:
• l’implementazione e l’arricchimento delle opportunità educative extrascolastiche;
• la costruzione di occasioni di integrazione sociale e di supporto al percorso formativo
scolastico dei minori;
• il sostegno al lavoro di rete e alla cooperazione tra Istituzioni scolastiche, Enti Locali e Terzo
Settore.
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede:
• coordinamento con i Comuni per l’identificazione di criteri condivisi di realizzazione delle
attività;
• realizzazione delle attività nei Comuni del Distretto;
• creazione di una scheda di monitoraggio, somministrazione e sua valutazione.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
•
•
•
•
Progetto Mediazione Familiare
Progetto Sportelli d’ascolto scuole
Progetto S-bullo-niamoci
Progetto Riproviamoci assieme
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto, Cooperative Sociali e Associazioni locali, Istituzioni Scolastiche
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
•
•
Personale dell’Ufficio di Piano
N. 1 coordinatore del progetto
Referenti comunali del progetto (uno per ogni Comune aderente)
Educatori (in base al n. di minori coinvolti nelle attività)
Volontari (in base al numero dei minori coinvolti nelle attività)
RISULTATI ATTESI
•
Differenziare, implementare e qualificare la rete degli interventi dedicati alle famiglie con figli,
con particolare riguardo al sostegno della continuità occupazionale, così da consentire alle
famiglie di conciliare impegni di cura genitoriale e impegni professionali, e allo stesso tempo
garantire un sostegno socio – educativo ai minori, evitando la solitudine e garantendo la
possibilità di socializzazione e sostegno.
134
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
•
•
Messa in campo di interventi extrascolastici di qualità.
Fortificazione della rete delle risorse locali.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Scheda di valutazione del progetto:
- n. Comuni aderenti al progetto,
- n minori raggiunti, e specifica n. minori in condizioni di difficoltà,
- forme di coordinamento attuate a livello territoriale,
- durata e attività svolte.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 60.223,88 (€ 36.723,88 anno 2013 + € 23.500,00 residuo anno
2012)
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi) - € 36.723,88 Progetti innovativi territoriali per l'armonizzazione
dei tempi di vita e di lavoro
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
135
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
INTESA IN MATERIA DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO – ANNO 2012
LINEE PRIORITARIE DI AZIONE :
a) Azioni in grado di migliorare ed accrescere l'offerta dei servizi/interventi di cura e di altri servizi alla
persona, rendendoli maggiormente accessibili, flessibili e modulabili, in risposta alle crescenti e sempre più
articolate esigenze di conciliazione;
e) interventi in grado di accrescere l’utilizzo dei congedi parentali da parte dei padri, nonché la loro
condivisione delle responsabilità di cura familiari.
Titolo dell’intervento
AZIONI E INTERVENTI PER QUALIFICARE E PROMUOVERE L’ACCESSO AI SERVIZI DI
CONCILIAZIONE E PER L’OCCUPAZIONE FEMMINILE - ATTIVITÀ POMERIDIANE
Tipologia di intervento:
Importo programmato
a titolarità regionale - X a regia regionale
Euro
Contenuti:
Il progetto intende implementare l’accoglienza prolungata presso i servizi educativi e le scuole e
l’organizzazione di attività nei tempi pomeridiani extra scuola, anche per sostenere le esigenze di
conciliazione degli adulti di riferimento attraverso interventi qualificati.
Il progetto si connota come azione di prevenzione del disagio adolescenziale, esso intende infatti
sostenere l’offerta socio educativa rivolta agli adolescenti integrandosi all’azione scolastica, attraverso:
•
l’implementazione e l’arricchimento delle opportunità educative extrascolastiche;
•
la costruzione di occasioni di integrazione sociale e di supporto al percorso formativo scolastico
dei minori;
•
il sostegno al lavoro di rete e alla cooperazione tra Istituzioni scolastiche, Enti Locali e Terzo
Settore.
Articolazione operativa:
Il progetto prevede:
•
il coordinamento con i Comuni per l’identificazione di criteri condivisi di realizzazione delle
attività;
•
la progettazione delle attività da parte dei Comuni aderenti al progetto, in collaborazione con le
Istituzioni scolastiche di riferimento ed i referenti del Terzo settore individuati per la
realizzazione delle stesse;
•
la realizzazione delle attività nei Comuni del Distretto;
•
la rendicontazione delle attività da parte dei singoli Comuni e la valutazione delle stesse per la
suddivisione delle risorse.
Modalità di governance e metodologie di lavoro che si intendono adottare:
Creazione di un gruppo di coordinamento che operi in ordine alla:
- concertazione tra i Comuni del Distretto per la pianificazione delle azioni e l’identificazione dei
criteri di priorità nella realizzazione delle stesse;
- realizzazione di azioni di monitoraggio in itinere e valutazione finale – condivisa tra i Comuni del
Distretto – delle azioni realizzate e delle risorse impiegate.
Aree territoriali interessate:
15 Comuni del Distretto Pianura Est
136
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Risultati attesi:
•
•
•
Differenziare, implementare e qualificare la rete degli interventi dedicati alle famiglie con figli,
con particolare riguardo al sostegno della continuità occupazionale, così da consentire alle
famiglie di conciliare impegni di cura genitoriale e impegni professionali, e allo stesso tempo
garantire un sostegno socio – educativo ai minori, evitando la solitudine e garantendo la
possibilità di socializzazione e sostegno.
Messa in campo di interventi extrascolastici di qualità, soprattutto per la scuola secondaria di I
grado e la fascia di età 11-13 di norma maggiormente scoperta da offerte socio – educative
strutturate relativamente al tempo libero.
Fortificazione della rete delle risorse locali.
Elementi che assicurano i presupposti di immediata cantierabilità dell’intervento:
Il progetto darà sostegno alla realizzazione delle attività extrascolastiche che sia Comuni che le
Istituzioni scolastiche riterranno di poter attivare nei luoghi e nei tempi concordati e sostenibili.
Il finanziamento potrà andare ad aggiungersi alle risorse comunali eventualmente già previste per la
realizzazione delle attività, permetterà quindi di allargare e implementare la rete degli interventi
extrascolastici, soprattutto per la scuola secondaria di I grado e la fascia di età 11-13 di norma
maggiormente scoperta da offerte socio – educative strutturate relativamente al tempo libero.
Elementi che sostengono la trasferibilità e sostenibilità dell’iniziativa
Viene data autonomia di scelta ai Comuni sulla programmazione e attivazione delle azioni, in base alle
reali esigenze e richieste del territorio.
Metodologie e strumenti di monitoraggio programmati con riferimento agli stati di avanzamento della
spesa, delle azioni attivate e dei risultati da conseguire
Elaborazione di una scheda di monitoraggio e valutazione relativa sia agli aspetti tecnici che
economici.
Sistema degli attori territoriali che si intende coinvolgere
n. Q.tà
Tipologia
Ruolo/modalità di coinvolgimento
1
15
Comuni
2
13
Istituzioni Scolastiche (IC)
3
50
Referenti
III
Settore
(Associazioni, Cooperative …)
Co-progettazione, organizzazione e coordinamento delle
attività a livello comunale
Co-progettazione, organizzazione e realizzazione fruizione delle attività. Vengono coinvolte dai Comuni
di riferimento e compartecipano all’analisi del
fabbisogno e alla progettazione delle attivitàCo-progettazione e realizzazione delle attività. Vengono
coinvolti dai Comuni.
Destinatari che ci si aspetta di raggiungere
(indicare, numero e tipologia di destinatari che ci si attende di raggiungere alla fine delle azioni programmate)
n. Q.tà
Tipologia
Benefici e modalità di coinvolgimento
1
200
Minori
2
200
Famiglie
3
13
Istituti Comprensivi
Fruizione
delle
attività
extrascolastiche
organizzate
Accesso diretto alle opportunità (iscrizione della
famiglia) o segnalati dalla scuola/servizi (per i casi
di disagio)
Fruizione
delle
attività
extrascolastiche
organizzate, miglioramento delle opportunità di
gestione del tempo e di conciliazione a sostegno
della continuità occupazionale. Accesso diretto
alle opportunità.
Possibilità di estendere la propria offerta educativa
e possibilità di dare risposte ai minori anche in
situazioni di svantaggio
137
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Indicatori di realizzazione attesi
Output: utilizzati per misurare lo stato di avanzamento o di realizzazione fisica di un intervento
n.
Descrizione
Rilevazione
1
Comuni e scuole co-progettanti che aderiranno alle attività
2
Numero iscritti alle attività pomeridiane
3
Numero giorni di copertura delle attività rispetto alle
giornate libere degli alunni per territorio.
Baseline
Valore atteso
Baseline
Valore atteso
Baseline
Valore atteso
Q.tà
2
7
100
200
30%
60%
Indicatori di risultato attesi
Outcome: misurano gli effetti diretti o immediati che l’intervento genera sul contesto di riferimento del Programma.
Questi indicatori possono essere di natura fisica (riduzione del tempo di attesa per accedere ad un servizio, ecc.) o
finanziaria (riduzione dei costi di alcune prestazioni specifiche, ecc.).
n.
Descrizione
Rilevazione
Q.tà
1
Numero minori in situazioni di disagio segnalati dai servizi
sociali dei Comuni anche in accordo con l’Azienda USL –
USSI minori e le scuole - seguiti durante le attività
pomeridiane
2
Numero famiglie che usufruiscono del servizio
3
Numero dei referenti - Terzo Settore coinvolti nelle attività
Baseline
20%
Valore atteso
40%
Baseline
Valore atteso
Baseline
Valore atteso
50
100
5
12
Indicatori di impatto attesi
Misurano gli effetti di medio-lungo periodo dell’intervento rispetto alle principali variabili sociali, economiche,
culturali, etc.
n.
Descrizione
1
2
3
Sostegno alle famiglie nella conciliazione dei tempi di cura genitoriale e lavoro
Sostegno alle Istituzioni scolastiche e agli EELL per la organizzazione di interventi strutturati di
sostegno socio – educativo – didattico extra – scolastico
Maggiori opportunità agli alunni delle Istituzioni Scolastiche del territorio di fruizione di
un’offerta socio – educativa strutturata e di poter usufruire un supporto anche scolastico durante
il tempo libero
138
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 11
INTERVENTO/PROGETTO
SOGGIORNI ESTIVI
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Migliorare il benessere dei bambini e degli adolescenti e prevenire eventuali situazioni di disagio
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
Luoghi di realizzazione della vacanza
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
DESTINATARI
Minori dai 6 ai 17 anni
139
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 1999
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Incrementare le opportunità estive per i minori del Distretto proponendo diverse opzioni di
soggiorni estivi.
AZIONI PREVISTE
Il progetto propone 4 tipologie di vacanza estiva: n. 2 soggiorni in collina e n. 2 soggiorni al mare.
Le azioni previste sono:
contatti con associazioni e cooperative per adesione al progetto;
realizzazione depliant illustrativo delle 4 proposte di soggiorno estivo;
distribuzione presso le scuole, gli enti locali, sportelli per il pubblico ed operatori dei servizi
del depliant informativo;
raccordo con gli operatori dell’AUSL e dei servizi sociali comunali per la partecipazione dei
minori in carico ai servizi;
raccordo tecnico operativo fra enti locali ed associazioni partecipanti al progetto.
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetto “Attività pomeridiane”
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Ufficio di Piano, Azienda USL, Enti locali, Istituti Comprensivi e Istituti Superiori del Distretto,
Associazioni e Cooperative sociali.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
•
Personale dell’Ufficio di Piano
Referenti delle cooperative/associazioni che partecipano al progetto
Operatori coinvolti nelle vacanze estive
Referenti AUSL e Servizi Sociali comunali
RISULTATI ATTESI
Offrire sul territorio un calendario di proposte estive per bambini e adolescenti
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
N. minori partecipanti in relazione alla disponibilità totale dei posti
Depliant informativo
N. copie depliant distribuiti in relazione al n. totale del target residente
N. incontri di coordinamento
Questionario di gradimento a genitori e bambini
140
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 28.987,73 (€ 18.000,00 anno 2013 + € 10.987,73 residuo anno 2012)
di cui:
• risorse comunali - € 18.000,00
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
141
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 12
INTERVENTO/PROGETTO
E…STATE IN MOTO
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
Migliorare il benessere dei bambini e degli adolescenti e prevenire eventuali situazioni di
disagio
Prevenire il disagio e la dispersione scolastica
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669583 - 531
[email protected]
DESTINATARI
Il progetto si rivolge ad un massimo di 12/15 allievi per gruppo classe.
142
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Si parla di giovani che provengono spesso da esperienze scolastiche fallimentari, giovani che
manifestano un disagio diffuso dovuto da un lato ad una fase di vita delicata come quella
adolescenziale e dall’altro da complesse dinamiche familiari e sociali.
Sicuramente, tutti questi ragazzi sono caratterizzati da una bassa motivazione nella ricerca del
“nuovo” e da una scarsa capacità nel trovare stimoli sani.
Proprio per questi motivi, attraverso questo progetto, si cercherà di rivolgere l’attenzione ai singoli
allievi per fare emergere aspettative, bisogni e interessi rafforzandone l’autostima e potenziando le
abilità/capacità di ciascuno.
Nello specifico, il progetto nasce con l'obiettivo di dare una risposta educativa/formativa ai
giovani in seguito alla chiusura estiva delle scuole.
La conclusione del percorso scolastico può diventare, infatti, motivo di disagio sia per le famiglie,
che continuano a lavorare, sia per quei giovani che presentano difficoltà nell’organizzazione del
proprio tempo libero.
Con tale progetto si vogliono impegnare i giovani più deboli in attività aggregative e formative
“sane” che siano in grado di potenziare le loro competenze trasversali e contrastare così l’aumento
di fenomeni di apatia, sfiducia e rassegnazione.
Si è scelto di utilizzare i motorini e la meccanica moto come strumento accattivante e trainante per
i partecipanti. Inoltre lavorare con docenti competenti in questo ambito può essere una modalità
interessante sia per avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro, sia per prevenire comportamenti a
rischio collegati all’uso inappropriato dei ciclomotori.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Il progetto nato e sperimentato nel 2011 da un bisogno rilevato dagli operatori di Forma Giovani,
condiviso con le istituzioni di riferimento e i Comuni del territorio, viene continuato quest’anno, a
seguito dell’ottimo riscontro ottenuto.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Obiettivo generale del progetto:
• creare uno spazio educativo all’interno di una realtà riconosciuta come l’ente di formazione
professionale, per guidare i giovani del territorio nell’impegno costruttivo di parte del proprio
tempo libero
• creare le condizioni per fare scelte consapevoli rispetto al proprio percorso
scolastico/formativo futuro o per consolidare il percorso già in essere
• garantire alle famiglie degli allievi un appoggio educativo
Obiettivi specifici:
• acquisizione di competenze trasversali all’interno di un gruppo di lavoro
• acquisizione di competenze professionalizzanti relative al percorso di motoristica di base
• responsabilizzazione, rispetto delle regole , organizzazione del lavoro, lavoro di gruppo
• valorizzazione delle competenze creative
• rimotivazione e potenziamento dell’autostima
• informazione e prevenzione dei comportamenti a rischio nell’ambito dell’educazione stradale
AZIONI PREVISTE
Il progetto, della durata di 36 ore, si svolgerà nel mese di luglio attraverso un percorso di 11
mattine da 3 ore ciascuna più una giornata di 6 ore di gita finale.
Per coprire un territorio più vasto, il progetto verrà realizzato a San Pietro in Casale – sede Forma
Giovani, e a Budrio, grazie alla collaborazione dell’Istituto Comprensivo di Budrio che grazie a
fondi ministeriali ha messo a disposizione spazi e risorse umane e strumentali.
143
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Ogni singolo percorso è così strutturato:
• 19 ore di motoristica
meccanica applicata ai motori
sicurezza ed antinfortunistica
visita guidata presso l’azienda Ducati (o altre aziende del settore)
•
•
•
9 ore di tuning/aerografia nelle quali gli allievi potranno conoscere le basi del disegno artistico
applicato ai motorini.
3 ore di educazione stradale per informare i ragazzi sulla normativa stradale e nello specifico
per prevenire eventuali comportamenti a rischio.
6 ore di gita finale comune a tutti e due i gruppi
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
•
•
•
Tavolo interistituzionale sul disagio in età evolutiva
Progetto Percorso formativo per la promozione del benessere a scuola
Sportelli d’ascolto
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
Azienda Ausl- USSI Minori e NPIA
Istituti Scolastici di primo e secondo grado del Distretto
Comuni del Distretto
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Il Centro di Formazione metterà a disposizione del progetto docenti qualificati del settore che da
anni operano con gli adolescenti sia nel settore scolastico che in quello della formazione
professionale. Si ritiene, inoltre, necessaria la presenza di un tutor come figura di sostegno che
opera sulla crescita e la valorizzazione del giovane, e che funge da raccordo tra la classe, i docenti e
le famiglie degli allievi stessi.
RISULTATI ATTESI
A conclusione dell'attività prevista dal presente progetto ci si attende di:
• proporre strumenti efficaci per contrastare la dispersione di giovani a rischio al termine del
percorso scolastico tradizionale;
• facilitare, negli allievi, un processo di autonomia e presa di coscienza delle proprie capacità
attraverso la creazione di un prodotto finito quale l’elaborazione artistica di un motorino o di
un casco;
• favorire il lavoro di gruppo e la collaborazione tra pari.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
L’intero percorso sarà monitorato, sia in itinere che al termine.
Al termine del percorso verrà realizzato un report, elaborato in collaborazione tra l’intero staff
coinvolto (docenti, tutor e coordinatore).
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 4.500,00 finanziato con un residuo anno 2012
144
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 13
INTERVENTO/PROGETTO
“S-BULLO-NIAMOCI” - progetto di prevenzione e di intervento su fenomeni di
bullismo, e di promozione alla salute nei contesti scolastici
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Migliorare il benessere dei bambini e degli adolescenti e prevenire eventuali situazioni di
disagio;
Prevenire il disagio e la dispersione scolastica
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 – 531
[email protected]
DESTINATARI
Studenti e personale docente degli Istituti Comprensivi e delle Direzioni Didattiche (scuole
primarie e secondarie di I grado) del Distretto Pianura Est
145
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il fenomeno del bullismo consiste in una forma di aggressività tra pari, che si distingue per essere
ripetuta e continua nel tempo ed essere agita dalle stesse persone sulle stesse vittime, tra le quali
deve esistere una disparità di forza fisica o psicologica. Di solito le vittime sono quelle persone che
hanno maggiori difficoltà a difendersi, o per struttura e costituzione fisica, o per caratteristiche
comportamentali e sociali. Le manifestazione degli atti di bullismo possono avvenire sia in modo
diretto (con violenza verbale o fisica) sia in modo indiretto (esclusione dal gruppo, diramazione di
storie false, ecc.).
L’obiettivo del progetto è di intervenire sia su situazioni compromesse con attività specifiche
condotte in collaborazione tra i differenti attori istituzionali e non del territorio, onde individuare
strategie di fronteggiamento del fenomeno a 360gradi, sia in fase preventiva onde sollecitare
l’attenzione al problema.
Sempre più il progetto è andato caratterizzandosi come azione di sostegno al contesto scolastico su
situazioni di casi problematici, relazioni compromesse e supporto alle funzioni educative.
Le attività, programmate in collaborazione con le istituzioni quali Enti Locali, Azienda USL e
Istituzioni Scolastiche, perseguono i seguenti obiettivi:
- Promuovere l’accesso ai servizi deputati ad adolescenti presenti sul territorio, favorendo la
circolarità dell’informazione sul target e lo scambio interprofessionale e interistituzionale;
- Favorire lo sviluppo di conoscenza sugli stili di vita degli adolescenti del territorio;
- Promuovere consapevolezza all’interno delle diverse fasce sociali dei fattori di rischio per la
salute legate al processo di crescita dell’adolescente;
- Favorire la trasversalità dei percorsi di prevenzione e promozione alla salute;
- Favorire lo sviluppo di fattori protettivi che possano esercitare una funzione di tutela e di
sostegno alla persona (autostima, autocontrollo, aspettative ottimistiche, capacità di interazione
sociale), contrastando i cosiddetti fattori di rischio;
- Favorire la capacità di leggere ed affrontare con consapevolezza le eventuali situazioni di
aggressività agita e/o subita, in modo che non diventi abituale e che si evitino i comportamenti
maggiormente a rischio;
- Accompagnare gli studenti nel loro compito evolutivo, favorendone le capacità di adattamento
e di decisione autonoma;
- Coinvolgere attivamente la scuola e i principali attori del territorio nella realizzazione di
processi preventivi;
- Coinvolgere attivamente i genitori degli alunni in quanto principali adulti di riferimento.
- Favorire l’integrazione di politiche attive sul territorio (sociali, sanitarie, educative, ricreative)
- Coadiuvare lo sviluppo e l’integrazione dei servizi territoriali;
Questi gli obiettivi specifici del progetto:
Aumentare la consapevolezza sul fenomeno in modo da riconoscere eventuali situazioni a
rischio;
Intervenire fornendo strategie di soluzione laddove si ravvisino situazioni già compromesse;
Promuovere training sulle abilità sociali;
Favorire l’integrazione sociale e scolastica all’interno della classe di tutti gli alunni;
Valorizzare le risorse di ogni alunno nell’ottica di un arricchimento del gruppo classe e di
scoperta del diverso in quanto appunto risorsa ‘altra’ rispetto a me stesso;
Favorire la coesione interna e il clima di classe;
146
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
AZIONI PREVISTE
Sulla scorta dell’esperienza maturata nell’ambito del Piano Attuativo 2012, il progetto è stato
riattualizzato in base alle esigenze emerse.
Si procederà pertanto ad un'azione di sostegno al corpo docente ancora più forte, onde trasmettere
strumenti e strategie per supportare la gestione dei gruppi classe e dei casi problematici ivi
presenti.
In particolare si procederà alla:
realizzazione di azioni di monitoraggio insieme al copro decente sulla base della richiesta
pervenuta;
realizzazione di progetti personalizzati, co – progettati con le Istituzioni scolastiche ed altri
soggetti eventualmente coinvolti (Azienda USL, Comuni….), che necessitino di una azione più
strutturata e complessa.
Nello specifico il progetto prevede le seguenti azioni:
Raccolta delle necessità delle Istituzioni Scolastiche legate alle situazioni critiche presenti
all'inizio dell’Anno Scolastico, preferibilmente entro ottobre 2013;
Analisi delle schede di iscrizione da parte del gruppo di lavoro composto da: soggetto
attuatore, Ufficio di Piano e Azienda USL,
Confronto e valutazione delle schede di segnalazione in collaborazione tra gruppo di lavoro
progettuale e scuola inviante, attraverso la realizzazione di incontri specifici finalizzati
all’analisi delle situazioni segnalate e all’individuazione – di concerto con i referenti scolastici –
del percorso idoneo.
Realizzazione da parte dei professionisti dell’Ente gestore (prevalentemente psicologi) di
osservazioni d'aula finalizzate ad approfondire le informazioni emerse durante il confronto
con i docenti (in media una mattinata di scuola – 5 ore);
Produzione di relazioni relative agli elementi emersi durante le osservazioni,
Condivisione con i docenti segnalanti degli esiti delle osservazioni, delle relative indicazioni e
attivazione di un percorso concordato e co-progettato,
Realizzazione di incontri intermedi di monitoraggio del percorso,
Restituzione finale alle insegnanti referenti per il gruppo classe.
Dall’anno 2013/2014 si chiederà anche la partecipazione e il confronto con i professionisti degli
Sportelli d’Ascolto, sia ad inizio percorso che in itinere per consentire il monitoraggio
dell’evoluzione delle situazioni e garantire in caso di necessità una continuità nell’azione.
Per la Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo di Argelato:
continua anche quest’anno la collaborazione con la Comunità Santa Maria della Venenta onlus, per
sviluppare l’attività avviata lo scorso anno scolastico volta a favorire l’integrazione e la coesione
dei bambini e dei gruppi classe sia valorizzando le risorse di ogni alunno sia supportando le
insegnanti nel proprio ruolo educativo.
Quest’anno il progetto sarà interamente finanziato dalla Fondazione del Monte, e prevede il lavoro
in sinergia tra Comunità Santa Maria della Venenta onlus e Associazione Quore nelle attività di
supporto alle insegnanti e laboratoriali con i gruppi classe.
L’Ufficio di Piano assicurerà il supporto nel monitoraggio della iniziativa e nell’attivazione della
rete interistituzionale (EELL, AUSL USSI Minori e NPIA) nei casi in cui si manifesti la necessità di
un confronto e di un’azione congiunta su più livelli relativamente a particolari situazioni in cui si
dovessero trovare gli alunni seguiti.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Tavolo Interistituzionale sul Disagio Scolastico,
Gruppo di lavoro 0-6 anni,
147
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Progetto Scuola e Servizio Sociale: attivazione di buone prassi
Progetto Percorso formativo per la promozione del benessere a scuola
Progetto Riproviamoci assieme
Progetto Che Piacere – Tutti in pista
Progetto Sono a disagio. Disturbo? Buone pratiche per evitare al disagio di diventare disturbo
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
•
•
•
•
Azienda USL, Distretto Pianura Est - USSI Minori
Azienda USL, Distretto Pianura Est - NPIA
Consultorio Familiare - Spazio Giovani
Terzo settore del territorio
Comuni del Distretto Pianura Est
Istituzioni Scolastiche – IC presenti sul Distretto Pianura Est
Ass. Quore
Comunità Santa Maria della Venenta onlus
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
•
•
Personale dell’Ufficio di Piano
Assistenti Sociali dei Comuni del Distretto,
Assistenti sociali del Servizio Minori AUSL,
Operatori della NPIA AUSL di Bologna Distretto Pianura Est,
Psicologi, sociologo e statistico (Ass. Quore)
RISULTATI ATTESI
•
•
•
•
Miglioramento delle opportunità di accesso alle risorse ed ai servizi del territorio deputati ad
accogliere e sostenere gli adolescenti;
Creazione e consolidamento di un gruppo di lavoro multiprofessionale in grado di affrontare
con misure ad hoc singoli casi e di supportare scuole e Comuni nell’affrontare il fenomeno;
Acquisizione di strumenti da parte di insegnanti, operatori e giovani per leggere ed affrontare
con consapevolezza le eventuali situazioni di aggressività agita e/o subita;
Standardizzazione di buone prassi per la prevenzione e gestione del fenomeno.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
Numero di classi che hanno fruito del percorso personalizzato,
Relazioni prodotte
Monitoraggio in itinere ed ex post da parte dei beneficiari (alunni e Istituzioni Scolastiche),
Report di progetto (analisi del caso, andamento del percorso…) restituito in fasi intermedie
definite in base alla durata del percorso progettato.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 10.000,00
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 10.000,00
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
148
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 14
INTERVENTO/PROGETTO
TUTTI IN PISTA-CHE PIACERE – Promozione di percorsi di scelta consapevole
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
•
•
Promuovere azioni di prevenzione sui rischi connessi all’uso e all’abuso di droghe, alcolici
rivolti
Promuovere azioni di prevenzione e informazione sull’uso corretto dei nuovi media
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale - Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669583 – 531
[email protected]
DESTINATARI
Studenti degli istituti di Istruzione secondaria di primo e secondo grado, personale docente,
genitori del Distretto Pianura Est
149
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
La promozione del benessere rivolta al mondo adolescenziale e giovanile si propone di conseguire,
attraverso attività programmate in collaborazione con le istituzioni quali enti locali, aziende
sanitarie e istituzioni scolastiche, nonché con la collaborazione del terzo settore, i seguenti
obiettivi:
• Promuovere l’accesso ai servizi deputati ad adolescenti presenti sul territorio, favorendo la
circolarità dell’informazione sul target e lo scambio interprofessionale e interistituzionale;
• Favorire lo sviluppo di conoscenza sugli stili di vita degli adolescenti del territorio;
• Favorire l’integrazione di politiche attive sul territorio (sociali, sanitarie, educative, ricreative)
• Coadiuvare lo sviluppo e l’integrazione dei servizi territoriali;
• Promuovere consapevolezza all’interno delle diverse fasce sociali dei fattori di rischio per la
salute legate al processo di crescita dell’adolescente;
• Favorire la trasversalità dei percorsi di prevenzione e promozione alla salute
• Favorire lo sviluppo di fattori protettivi che possano esercitare una funzione di tutela e di
sostegno alla persona (autostima, autocontrollo, aspettative ottimistiche, capacità di interazione
sociale), contrastando i cosiddetti fattori di rischio;
• Favorire la capacità di leggere ed affrontare con consapevolezza le eventuali prime fasi di
contatto (individuale e/o del gruppo di appartenenza) con le sostanze (alcol, fumo, droghe
illegali) al fine di evitare che in seguito al contatto non segua il consumo o che l’eventuale
consumo non diventi abituale e che si evitino i comportamenti maggiormente a rischio;
• Accompagnare gli studenti nel loro compito evolutivo, favorendone le capacità di adattamento
e di decisione autonoma;
• Coinvolgere attivamente la scuola e i principali attori del territorio nella realizzazione di
processi preventivi
• Coinvolgere attivamente i genitori degli alunni in quanto principali adulti di riferimento.
Gli obiettivi specifici del progetto sono due.
Il primo riguarda adolescenti e preadolescenti e mira a:
• Aumentare la percezione del rischio del consumo di bevande alcoliche, e stupefacenti
• Avviare processi di scelta consapevole
• Ridurre gli indici di prossimità all’alcol e alle sostanze
• Ridurre il consumo di alcolici e, soprattutto ritardando l’inizio del consumo
Il secondo riguarda la collettività e mira promuovere una modificazione culturale nei confronti
delle giovanile ed adolescenziale
AZIONI PREVISTE
Azioni rivolte al target delle scuole secondarie di primo grado
Il progetto vede anche quest'anno, oltre agli interventi di prevenzione selettiva del consumo di
alcol, alcuni moduli specifici sul tema uso di sostanze stupefacenti, tabacco e dipendenze da new
media (ludopatie e uso improprio di social network, smartphone, ecc.).
Si articola in alcuni step:
• coinvolgimento degli Istituti del territorio, pianificazione delle attività e dei programmi di
intervento
• somministrazione di questionario anonimo agli studenti, che indaga le loro abitudini rispetto
anche al consumo di alcolici; altri questionari specifici vengono somministrati nell'ambito dei
moduli sostanze, fumo e dipendenze da new media;
150
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
•
formazione in classe con psicologi, che utilizzano tecniche di didattica attiva e stimolano nei
ragazzi una riflessione critica sui comportamenti a rischio;
• approfondimenti sui temi di interesse a cura degli insegnanti con nostra supervisione;
• produzione da parte dei ragazzi di un’idea per una campagna pubblicitaria. Le migliori idee
saranno premiate durante i talk show finali rivolti sia agli alunni delle scuole secondarie di
primo grado che agli alunni delle scuole secondarie di secondo grado.
• Somministrazione del questionario di uscita.
Sono inoltre previsti momenti di diffusione pubblica degli esiti del progetto (conferenze, convegni,
seminari).
Azioni rivolte al target delle scuole secondarie di secondo grado
Il progetto si articola in alcune azioni:
coinvolgimento degli attori territoriali ai fini dell’individuazione di tematiche trasversali
coinvolgimento delle istituzioni scolastiche affinché attivare percorsi di sensibilizzazione sui
temi
somministrazione questionario ai fini della rilevazione statistica sugli stili e sulle abitudini dei
ragazzi in merito ai consumi di sostanze psicoattive legali
realizzazione in classe di interventi mirati sui processi di scelta, con l'ausilio di strumenti
didattici e laboratoriali
coinvolgimento degli insegnanti nella definizione di step di progetto (con gli studenti, con i
genitori, adulti di riferimento)
realizzazione di laboratori in collaborazione con altri soggetti con tecniche afferenti alla peereducation
realizzazione di eventi – talk show sui temi della sicurezza stradale, dell’abuso alcolico, del
consumo di sostanze e dei rischi connessi alla salute. Tali eventi avranno la caratteristica di
rendere visibilità al lavoro svolto durante l’anno e di sensibilizzare ancora di più i ragazzi
attraverso le testimonianze.
rielaborazione dell’evento, raccolta di elementi per la valutazione e realizzazione del
questionario conclusivo
Quest'anno, in collaborazione con la Polizia Stradale, saranno promossi interventi specifici sul
tema della sicurezza stradale. Tale percorso, denominato “In Pista con Icaro” verrà rivolto a
studenti di 4° superiore.
Talk show
Durante i talk-show avviene la premiazione delle opere realizzate dai ragazzi delle scuole medie e
superiori, vi sono poi una serie di interventi volti a sensibilizzare i ragazzi sui temi della guida in
stato di ebbrezza e per uso di stupefacenti, le conseguenze all’abuso di alcol e la dipendenza,
nonché esperienze di stili di vita sani anche da parte di chi fa scelte di lavoro “a rischio”.
Interverranno pertanto esperti del mondo della notte, che maggiormente catturano l’attenzione dei
destinatari, quali DJ, esperti sulle droghe, oltreché testimonial delle loro esperienze di vita e lavoro
perché possano fornire punti di vista interessanti sui temi ed attivare riflessioni emotivamente
connotate. A seguire vi sarà la messa in scena dello spettacolo/video elaborato dai ragazzi in
occasione dei laboratori pomeridiani.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetti Politiche giovanili GECO;
Progetti rivolti ai giovani del territorio (Radio Nebbia)
Sert e Spazio Giovani (ASL) per la diffusione dei servizi deputati
151
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
-
AUSL (Sert e Spazio Giovani),
Istituti Comprensivi e Istituti superiori dell’Ambito 4
Comuni del Distretto Pianura Est,
Associazioni del territorio
Rotary Club Bologna Sud
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
-
Personale dell’Ufficio di Piano
Psicologi, sociologo e statistico
Ospiti e testimonial
RISULTATI ATTESI
Coinvolgimento dei destinatari dell’intervento in tutte le azioni previste
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
N. soggetti complessivamente coinvolti (istituzionali e non)
N. studenti coinvolti nei percorsi d’aula
N. studenti coinvolti negli eventi
Risultati dei questionari somministrati
Report di progetto (che contiene una serie di sottoindicatori specifici)
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 20.000,00 (€ 10.905,36 anno 2013 + € 9.094,64 residuo altri
progetti)
di cui:
• risorse comunali - € 2.500,00
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 8.405,36
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
152
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 15
INTERVENTO/PROGETTO
RIPROVIAMOCI ASSIEME: Interventi personalizzati o di piccolo gruppo di
rimotivazione alla frequenza scolastica
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Povertà e
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani

Salute
Disabili
Immigrati
stranieri
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
Prevenire il disagio e la dispersione scolastica
Sostenere interventi a favore di minori in carico al’USSI Minori, anche provenienti da circuito
penale, che versano in condizioni di grave disagio o rischio
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI Minori
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34
DESTINATARI
Minori di età compresa fra i 10 e i 17 anni in carico al servizio che hanno abbandonato la scuola o
sono a rischio di dispersione.
153
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Il progetto è innovativo ma assolutamente integrato con tutti gli interventi a favore degli
adolescenti in percorso scolastico.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
•
Rimotivare e, conseguentemente, reinserire il minore a rischio di abbandono, nell’ambiente
scolastico /formativo attraverso progetti individualizzati ;
Favorire la conoscenza dell’ambiente e del territorio che circonda il giovane per promuovere
l’orientamento e la scelta scolastico - formativa futura;
Affiancare il giovane in esperienze di stage per fargli prendere coscienza di capacità ed
attitudini idonee ad un ambiente di lavoro (questa esperienza si rivolge agli studenti in uscita
dalla scuola di età 14-15 anni);
Rielaborare con il giovane il percorso intrapreso, facendogli acquisire la consapevolezza delle
sue scelte inerenti il percorso scolastico e/o lavorativo
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
Rimotivazione e sostegno del minore alla vita scolastica,
Cura della fase di rischio di abbandono scolastico con la stesura di un patto di collaborazione
con il giovane al fine di responsabilizzarlo, aiutarlo ad aprirsi e ad auto - valutare l’esperienza
svolta, facilitando la consapevolezza di eventuali cambiamenti rispetto al punto di partenza,
Promozione dell’autostima attraverso la valorizzazione delle abilità e delle conoscenze,
Supporto alla ripresa del naturale iter scolastico.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Il progetto si integra con tutti le azioni finalizzate al contrasto del disagio scolastico, agli interventi
volti a favorire il benessere a scuola nonché al progetto relativo agli interventi educativi
domiciliari.
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
•
•
USSI Minori
Servizi Sociali Comunali
Istituzioni Scolastiche/formative
Centri di formazione
CIP
Coop sociali del territorio
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
Operatori scolastici,
Operatori dell’USSI Minori,
Operatori delle Coop sociali e dei Centri di Formazione.
RISULTATI ATTESI
•
Cura della fase di rischio/abbandono scolastico con la stesura di un patto di collaborazione con
il giovane al fine di responsabilizzarlo
154
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
•
•
•
Cura della relazione con la famiglia e con l’ambito scolastico.
Orientamento del minore verso il percorso a lui più congeniale.
Rientro del minore nel percorso scolastico – formativo.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N° minori in fase di abbandono scolastico
N° progetti svolti in tutte le fasi previste da progetto
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 35.534,00 (€ 15.000,00 anno 2013 + € 20.534,00 residui anni
recedenti)
di cui:
• risorse comunali - € 15.000,00
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
155
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 16
INTERVENTO/PROGETTO
“SONO A DISAGIO… DISTURBO?” - Buone pratiche per impedire al disagio di
diventare disturbo
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Immigrati
stranieri
Disabili
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
Migliorare il benessere dei bambini e degli adolescenti prevenendo situazioni di disagio per
evitare che diventino veri e propri disturbi
Promuovere la tutela dei diritti dei minori
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna – Dipartimento Salute Mentale – U.O.S. Neuropsichiatria Infanzia e
Adolescenza (NPIA) Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Andrea Santi Responsabile U.O.S. NPIA Pianura Est 051 6644863
Email: [email protected]
Ufficio di Piano 051/6669583-531
[email protected]–casale.bo.it
156
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
DESTINATARI
Operatori dei Servizi sociali, educativi e scolastici del territorio e, più precisamente:
• dirigenti scolastici
• coordinatori pedagogici
• educatori ed insegnanti
• psicologi sportelli di ascolto nelle scuole
• operatori comunali
• operatori dei Servizi Sociali
• operatori delle Associazioni che si occupano di prevenzione del disagio in età evolutiva
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto di continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
•
•
•
Attivare percorsi diagnostici, informativi e comunicativi che possano costituire buone pratiche
per affrontare il disagio prima che si trasformi in “disturbo”
Garantire efficaci modalità comunicative tra Servizi/Istituzioni del territorio
Ridurre i tempi di attesa della presa in carico del Servizio NPIA di minori e loro famiglie
Definire modalità condivise di comunicazione tra i Servizi
Ridurre il rischio di sovrapposizione di ruoli e competenze in particolare per quanto riguarda
il disagio in età evolutiva
Monitorare con le istituzioni e le Associazioni, i percorsi di accesso ai Servizi ivi comprese le
risorse da impiegare, con particolare attenzione per l’età adolescenziale
AZIONI PREVISTE
Individuazione da parte della NPIA di una figura professionale con compiti di raccordo tra le
segnalazioni che provengono da Servizi educativi e scolastici ai Servizi NPIA del territorio
distrettuale. Tale professionista deve saper utilizzare strumenti di valutazione atti a dare
informazioni precise riguardo alle situazioni di volta in volta segnalate al fine di:
a. dare alle scuole risposte competenti in tempi ragionevoli rispetto all’orientamento
diagnostico;
b. potersi “interfacciare” in modo continuativo con Istituzioni educative e scolastiche, con i
Comuni e con i Servizi socio-sanitari territoriali.
La figura professionale suddetta, in stretta collaborazione con il responsabile NPIA e con
l’ufficio di Piano, dovrà:
♣ partecipare alla realizzazione di un protocollo d’intesa tra NPIA e servizi educativi e
scolastici del territorio per le segnalazioni di bambini/ragazzi in difficoltà al fine di favorire
la collaborazione reciproca (vedi scheda gruppo contro disagio e dispersione scolastica),
♣ Predisporre strumenti per la rilevazione dei bisogni,
♣ Partecipare al gruppo tematico sul disagio scolastico e, qualora necessario, ai gruppi 0-6 e
sportelli d’ascolto,
♣ Realizzare materiale di presentazione dell’Unità Operativa NPIA (ivi comprese le modalità
di accesso e la distribuzione dello stesso in tutti i Servizi educativi e scolastici).
157
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Tavolo integrazione scolastica alunni disabili L. 104/92
Tavolo interistituzionale sul disagio in età evolutiva e contro la dispersione scolastica
Progetto Interventi per la promozione del benessere a scuola
Progetto Scuola e Servizio Sociale: attivazione di buone prassi
Progetto Sostegno alla genitorialità 0/6
Progetto Sportelli d’ascolto - Scuole
Progetto S-bulloniamoci
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Ausl di Bologna Distretto Pianura Est (NPIA, USSI Minori, Pediatria di comunità, Consultorio
familiare, Sert)
Ufficio di Piano
Servizi educativi 0-3
Scuole Infanzia
Direzioni Didattiche,Istituti Comprensivi,Istituti Superiori Ambito 4
Associazione “Quore”
Cooperativa “La Carovana”
Centri specialistici NPIA “Accendi Molti Fuochi”e Centro Clinico per la Prima Infanzia
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Responsabile U.O.S. NPIA
Personale dell’Ufficio di Piano
N. 1 psicologo
Coordinatore Centro “Accendi Molti Fuochi” (per la parte relativa ai gruppi tematici sul
disagio)
RISULTATI ATTESI
Abbattimento dei tempi di risposta diagnostica alle segnalazioni provenienti alla NPIA dai
Servizi educativi e scolastici del territorio.
Sperimentare sul territorio distrettuale la presenza di una figura professionale che possa
garantire un valido “filtro” rispetto a situazioni ascrivibili alla l. 104/92, a DSA o a Disturbi
emotivi.
Migliorare l’informazione e della comunicazione tra il Servizio NPIA e gli altri Servizi interni
ed esterni all’AUSL anche attraverso la distribuzione del materiale informativo appositamente
predisposto.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
n. incontri effettuati nel corso dell’anno con gli operatori dei diversi Servizi
n. richieste di presa in carico da parte dei Servizi
n. e tempi di risposta alle richieste dei Servizi educativi e scolastici
n. copie materiale informativo distribuite
relazione finale
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 24.902,99 finanziato con residui anni precedenti
158
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 17
INTERVENTO/PROGETTO
SCUOLA E SERVIZIO SOCIALE: ATTIVAZIONE DI BUONE PRASSI
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
Migliorare il benessere dei bambini e degli adolescenti e prevenire eventuali situazioni di
disagio
Prevenire il disagio e la dispersione scolastica
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI Minori
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34
DESTINATARI
Gli alunni e i loro insegnanti delle scuole del Distretto Pianura Est
159
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Il progetto è in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
•
•
•
Facilitare il contatto tra la scuola e l’USSI Minori affinché sia momento istituzionalmente
condiviso e di reciproco aiuto nell’attività quotidiana a contatto con soggetti minori di età e con
le loro famiglie ;
condividere la difficile e complessa fase della presa in carico;
favorire la collaborazione scuola/servizi;
ridurre il senso di solitudine di chi si trova a raccogliere il disagio del minore;
ridurre il rischio di sovrapposizione di ruoli e competenze sia all’interno che all’esterno della
scuola;
effettuare azioni di prevenzione riguardo le situazioni che destano necessità di particolare
attenzione sia da parte della scuola che da parte del Servizio;
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
•
Applicazione e continuo aggiornamento del documento di buone prassi
Incontri informativi e/o formativi con le scuole che ne fanno richiesta
Incontri con gli altri servizi aziendali con i quali l’USSI Minori collabora per la diffusione del
documento
Continuo aggiornamento operativo e procedurale alla luce delle diverse indicazioni della
Autorità Giudiziaria
Cura delle relazioni con i diversi professionisti che nella scuola collaborano con i servizi
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Il progetto si integra con le aree relative alle responsabilità familiari e dell’infanzia e adolescenza
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
•
•
USSI Minori
Nidi
Scuole dell’infanzia
Direzioni Didattiche
Istituti comprensivi
Istituti superiori
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
2 Assistenti Sociali dell’USSI Minori ed indirettamente tutta l’USSI Minori nonché le Assistenti
Sociali dei Comuni del Distretto Pianura Est
RISULTATI ATTESI
Ottimizzazione della relazione scuola / servizio sociale /altri servizi istituzionali
160
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
Incontri effettuati nell’arco dell’anno scolastico e conseguente disponibilità delle scuole
Richieste di consulenze avute dalle scuole /segnalazioni ricevute
Relazione riassuntiva dell’esperienza
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€
/
161
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 18
INTERVENTO/PROGETTO
RISORSE PER L’INTERCULTURA NELLE SCUOLE
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I
POLITICHE
•
•
•
DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
Promuovere l’accoglienza interculturale
Rafforzare il sistema integrato dei servizi pubblici, e del terzo settore, in modo da rinforzare
“alleanze” operative tra servizi sociali, educativi, sanitari, culturali, ricreativi
Promuovere luoghi di confronto permanente tra i soggetti che si occupano di bambini e
adolescenti
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 – 531
[email protected]
DESTINATARI
•
Docenti degli istituti comprensivi e delle scuole medie superiori del distretto
162
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
•
•
Funzioni strumentali per l’accoglienza degli alunni stranieri delle Istituzioni scolastiche del
Distretto Pianura Est
Insegnanti di Italiano L2
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2009
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Obiettivo generale del progetto è rinnovare il percorso di sostengo delle scuole del Distretto, in
particolare degli Istituti Comprensivi, già avviato nell’anno scolastico 2009-2010, conferendo agli
interventi un carattere di sistematicità, a beneficio di una sempre migliore accoglienza degli alunni
di origine straniera anche nell’ottica di prevenzione del disagio e promozione del benessere a
scuola.
In altre parole si vuole:
• Rendere strutturale la modalità di incontro, confronto e rafforzamento delle competenze per le
“funzioni strumentali”per l’accoglienza degli alunni stranieri delle scuole del distretto, sulla
base dell’esperienza pregressa, con particolare riferimento alla continuazione del lavoro
relativo alla valutazione degli alunni stranieri, alla costruzione di un Piano Scolastico
Personalizzato e alla individuazione dei Nuclei fondanti delle differenti discipline, per
condividere e omogeneizzare le modalità di valutazione anche all’esame di fine ciclo.
• Strutturare un servizio di consulenze multidisciplinari su casi concreti attraverso un sistema di
consulenza on-line condiviso da tutte le funzioni strumentali, in modo che i singoli casi
possano fare scuola e diventare patrimonio competenziale e di conoscenza per tutte le scuole
del Distretto.
• Mettere in comune le risorse, i materiali e i progetti già in essere negli Istituti del Distretto
affinché diventino patrimonio di tutte le scuole del Distretto.
• Porre le basi per la specializzazione di un gruppo di docenti a disposizione del Distretto che
riduca in futuro le necessità di assorbire risorse al di fuori del sistema scuola.
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede 3 azioni:
1) Animazione del Tavolo Distrettuale delle funzioni strumentali per l’accoglienza degli alunni
stranieri e costruzione banca dati buone prassi e materiali
Tale azione prevede una serie di incontri delle Funzioni Strumentali delle scuole del Distretto
(aperto a Istituti Comprensivi, Direzioni Didattiche e Istituti Superiori).
Il tavolo delle funzioni strumentali resta un valore importante per il progetto ed è il fulcro attorno
al quale si è riuscito a costruire e valorizzare il sistema di rete nonché a creare nel territorio un
sistema in grado di accogliere positivamente gli alunni stranieri.
Si ritiene quindi di dedicare il lavoro del tavolo ad obiettivi sempre più crescenti, in particolare
proseguendo il lavoro sulla valutazione personalizzata ed arrivando a costruire modelli condivisi
di programma di nuclei fondanti delle varia discipline.
In questo, le funzioni strumentali dovranno aggregare diversi docenti per dipartimento ed
avranno una funzione più di raccordo che di produzione.
Si prevede perciò un calendario di incontri plenari limitato a tre ed un lavoro più spostato sui
lavori di gruppo che invece avranno una cadenza più frequente (almeno 3 incontri a gruppo)
durante l’anno scolastico. Ipotizzando di presentare entro la fine dell’anno scolastico i nuclei
fondanti del maggior numero di discipline, la definizione quantitativa del risultato sarà decisa di
concerto con il tavolo ed in base alla disponibilità dei docenti.
163
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
2) Formazione diffusa
Si intende proseguire l’esperienza della formazione concentrata all’inizio dell’anno, per il
2013/2014 l’azione formativa si concentrerà su due proposte:
• una formazione finalizzata alla costruzione dei nuclei fondanti delle discipline articolata in un
seminario di presentazione del PEP e in 3 successivi incontri,
• una formazione sulla valutazione delle competenze di lettura e scrittura,
In corso d’anno si valuterà se aggiungere seminari tematici di approfondimento
1- Il Piano Educativo Personalizzato (15 ore):
Contenuti:
• Normativa vigente sulla valutazione
• Il modello di Piano Educativo Personalizzato
• Selezione dei docenti e costruzione dei gruppi di lavoro per dipartimenti
• Lavoro di gruppo assistito per la costruzione dei nuclei fondanti
2
Metodologie di valutazione delle abilità di lettura/scrittura (15 ore)
Contenuti
• Metodologia e strumenti di valutazione livelli di apprendimento dell’italiano L2
• Approfondimenti su lettura e/o scrittura
• Elaborazione in gruppo di casi concreti
• Analisi di risultati, delle criticità emerse ed indicazioni su dove e come approfondire gli
elementi emersi durante i lavori
3) Consulenze
Le consulenze rimangono un paracadute importante nel caso in cui si presentino casi
particolarmente complessi, ma col tempo abbiamo rilevato una crescente autonomia degli istituti
comprensivi ed un frequente uso, dopo un primo incontro, del sistema di chiedere
approfondimenti, chiarimenti, riferimenti a documenti o strumenti operativi attraverso l’uso delle
e-mail.
Questa circostanza suggerisce una ulteriore evoluzione del sistema delle consulenze allo scopo di
far diventare patrimonio di tutti gli interventi che i singoli docenti svolgono nelle proprie classi,
salvaguardando sempre la privacy degli alunni.
Si mantiene una banca ore di consulenze in presenza per casi realmente di emergenza e si crea in
alternativa al restante monte ore un servizio di consulenza on line. Per garantire che gli interventi
siano tracciabili, visibili e divengano “casi scuola” per tutti i docenti che partecipano alle attività, si
propone di creare un gruppo on –line (mailing list o uso della rete), riservato ai docenti
partecipanti alla formazione e alle funzioni strumentali, amministrato dal coordinatore del
progetto e dal responsabile dell’Ufficio di Piano, in cui vengano condivisi tutti i casi segnalati e sia
possibile mantenere traccia di richieste e consulenze. Sarà possibile in questo modo tener
monitorati in tempo reale il numero di interventi, l’interesse degli stessi attraverso, scegliere se e
come allargare il gruppo ad altri attori (operatori di punto migranti, responsabili degli uffici scuola
dei comuni ecc.)
Strumenti e materiali didattici
Il sito www.salainsegnanti.it rimarrà come “biblioteca” di documenti, nella quale verranno
collazionati i contenuti delle lezioni, i materiali consegnati, i project work ed i lavori svolti dai
singoli corsi, dal tavolo delle funzioni strumentali e nelle consulenze.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Il progetto si integra con Punto Migranti nei seguenti punti:
• riferimento operativo locale per le scuole in tutti i comuni
164
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
•
•
condivisione dello staff di coordinamento
condivisione di consulenti su tematiche sociali, sanitarie, sulla relazione con le famiglie e sulla
mediazione linguistica
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
•
Tavolo interistituzionale sul disagio in età evolutiva e contro la dispersione scolastica
Istituti Scolastici del Distretto Pianura Est
Funzioni strumentali per l’accoglienza degli Istituti Scolastici del Distretto
Enti ed associazioni operanti sul territorio nel campo della scuola
Cooperativa Lai Momo
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
•
Personale dell’Ufficio di Piano
Staff di coordinamento
Esperti di didattica dell’intercultura, glottodidattica, didattica di laboratorio
Altre figure professionali quali: etnopsicologo, logopedista, mediatore linguistico culturale
RISULTATI ATTESI
I risultati attesi sono:
• consolidamento del Tavolo distrettuale delle funzioni strumentali per l’accoglienza degli
alunni stranieri in vista di una sua formalizzazione permanente
• aggiornamento dell’applicazione dei protocolli di accoglienza
• monitoraggio dell’applicazione del protocollo di accoglienza e del Piano Educativo
Personalizzato
• sperimentazione di un protocollo di rete per la valutazione degli alunni stranieri: realizzazione
di documenti di indirizzo sui nuclei fondanti per la valutazione dell’esame di fine ciclo
• implementazione qualitativa del servizio di consulenza a livello distrettuale
• partecipazione alle attività formative di almeno 60 docenti
• riduzione del ricorso a risorse esterne per l’insegnamento dell’Italiano L2 nelle situazioni di
emergenza
• selezione degli interventi di mediatori linguistici
• uniformità di metodologie di intervento dei Comuni e dell’Ufficio di Piano sul tema
dell’intercultura a scuola a livello distrettuale
• miglioramento del livello di integrazione degli alunni stranieri e delle loro famiglie
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
♣
♣
♣
♣
♣
♣
N. incontri tavolo di lavoro delle figure strumentali per l’accoglienza e n. partecipanti
N. attività di formazione e n. partecipanti
N. docenti coinvolti nelle attività di consulenza,
Livello di gradimento delle attività svolte, degli esperti intervenuti e degli argomenti trattati
Scheda di verifica sulla ricaduta del progetto nelle scuole coinvolte
Realizzazione di documentazione sui nuclei fondanti per almeno 4 discipline
165
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 12.462,54 (€ 9.000,00 anno 2013 + € 3.462,54 residuo anno 2012)
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 9.000,00
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
166
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 19
INTERVENTO/PROGETTO
“PERCORSO DI INSERIMENTO LAVORATIVO A BREVE TERMINE ED IN
CONTESTO PROTETTO” Attivazione di percorsi lavorativi, tirocini formativi a favore
di minori in carico al servizio sociale
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
•
Sostenere i ragazzi nei percorsi verso l’autonomia, in particolare i neo maggiorenni in uscita da
percorsi socio-educativi di comunità residenziali
Garantire continuità progettuale per i ragazzi attraverso varie forme di intervento
Promuovere l’orientamento lavorativo e la formazione per minori e giovani in difficoltà
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI Minori
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34
167
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
DESTINATARI
•
•
•
Minori in carico all’USSI Minori con progetto complesso che faticano nel portare a termine il
percorso scolastico/formativo, minori che durante il percorso manifestano difficoltà ad
inserirsi in un contesto relazionale , formativo e lavorativo.
Ragazzi di età compresa fra i 18 e i 21 anni che si trovino ancora nella necessità di proseguire la
presa in carico da parte dei servizi territoriali.
Famiglie dei ragazzi per i quali viene attivato l’intervento previsto dal progetto.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Il progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
Sostegno a minori in carico all’USSI che sono in difficoltà rispetto al percorso scolastico/
formativo/lavorativo
Coinvolgimento/condivisione della famiglia del ragazzo
AZIONI PREVISTE
Alimentare/curare la collaborazione con le istituzioni /attori sociali coinvolti volto a favorire una
rete integrata di intereventi
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
•
•
•
Progetto Ragazzi 18/21 anni spesso ancora “minori”
Progetto Scuola e Servizio Sociale: attivazione di buone prassi
Il progetto si inserisce con la progettazione che riguarda l’area dell’infanzie e adolescenza
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
•
•
•
•
Azienda USL
Comuni del Distretto Pianura Est
Aziende del territorio
Enti Associazioni e Coop. Sociali
Centro per l’impiego
Enti di formazione professionale
Scuole
Strutture che accolgono i minori
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
1 educatore professionale che in continua collaborazione con i colleghi dell’USSI Minori gestisce il
progetto
RISULTATI ATTESI
Dal presente progetto ci si attende che i ragazzi che utilizzeranno la risorsa possano avere
occasioni esperienziali che possano favorire l’orientamento scolastico/formativo e disincentivare
esperienze di evasione all’obbligo formativo e di rischio sociale
168
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
N. Minori avviati nel progetto
N. minori che hanno portato a termine il progetto
Somministrazione di una scheda di monitoraggio per rilevare elementi di criticità e punti di
forza dell’esperienza
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 8.409,37 finanziato con residui anni precedenti
169
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 20
INTERVENTO/PROGETTO
PERCORSI DI ACCOMPAGNAMENTO E SOSTEGNO EDUCATIVO DOMICILIARE
INDIVIDUALIZZATO A FAVORE DI MINORI E DI SOSTEGNO ALLA
GENITORIALITÀ
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
Interventi socio-educativi domiciliari a sostegno delle funzioni genitoriali e/o dei compiti di
cura
Promozione della tutela dei minori
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI Minori
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34
DESTINATARI
•
Minori che sono in carico all’USSI Minori del Distretto Pianura Est con progetto complesso
170
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
•
Nuclei familiari in carico all’USSI Minori del Distretto Pianura Est con limitate e/o disturbate
capacità genitoriali
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
1. Interventi educativi individualizzati
• Osservare, sostenere, accompagnare i minori con decreto di affido o tutela del Tribunale per i
Minorenni, in un percorso di prevenzione all’allontanamento dalla famiglia;
• Affiancare ai minori figure educative di riferimento con le quali instaurare una relazione
significativa e di fiducia che permetta al minore di esprimere ed attivare le proprie potenzialità;
• Conoscere, mettere in rete ed utilizzare delle risorse del territorio per il tempo libero;
• Coinvolgere le Istituzioni scolastiche e formative del territorio nell’ottica di formulare un
progetto integrato;
• In alcuni casi dare sollievo al nucleo familiare in difficoltà nella gestione educativa quotidiana
dei minori
2. Interventi educativi domiciliari
• Osservare il minore nel contesto familiare;
• Affiancare ai minori figure educative che possano sostenere il minore nelle complesse
dinamiche familiari e nel tempo rappresentare un ruolo di mediatore nelle conflittualità che si
presentano tra genitori e figli;
• Sollevare la famiglia, almeno parzialmente, dalla gestione di alcuni momenti quotidiani di
tensione e difficoltà
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede due azioni
1. Verso i minori:
• Accompagnamento all’integrazione nell’attività di tempo libero
• Sostegno nelle attività dei compiti scolastici
• Percorsi di orientamento scolastico e lavorativo per rafforzare le motivazioni e le autonomie
personali.
2. Verso le famiglie:
• Sostegno alla genitorialità svolto dagli operatori dell’équipe territoriale attraverso le rilevazioni
degli elementi di forza o di criticità emersi nell’osservazione dell’educatore nell’ambito
dell’intervento educativo attivato.
• Attività di continua ricerca
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetto “Scuola e servizio Sociale: attivazione di buone prassi”
Progetto “Percorso di inserimento lavorativo a breve termine e in contesto protetto”
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
Azienda USL
171
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
•
•
•
•
•
Comuni del Distretto Pianura Est
Istituti scolastici e formativi
Cip
Spazi giovanili
Famiglie dei minori in carico
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Gli operatori ad hoc individuati per la realizzazione del progetto.
RISULTATI ATTESI
Dal presente progetto ci si attende di potere avere maggiori elementi di osservazione/valutazione
delle relazioni familiari ed individuali dei minori coinvolti nonché interventi mirati che facilitino la
relazione dei ragazzi con se stessi, con i genitori e con il mondo degli adulti.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
N. e tipologia di interventi attivati
N. interventi attivati / collocamenti fuori della famiglia di minori
Relazione conclusiva dell’attività
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 90.624,65 (€ 66.000,00 anno 2013 e € 24.624,65 residuo anno 2012)
di cui:
• risorse comunali - € 66.000,00
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
172
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 21
INTERVENTO/PROGETTO
ATTIVAZIONE DI COLLOCAMENTI IN COMUNITÀ EDUCATIVE
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI: ATTIVARE INTERVENTI CON CARATTERE DI URGENZA CHE CONSENTANO
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Promuovere la tutela dei minori
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est , Unità Attività Socio Sanitaria, USSI Minori
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti Responsabile Unità Socio Sanitaria del Distretto Pianura Est
Tel: 051 6662634/35
DESTINATARI
Minori che necessitano di collocamento in Comunità Educative, che possono godere di progetti
individualizzati finalizzati:
- al reinserimento in famiglia,
- alla realizzazione dei percorsi scolastici e formativi,
- alla realizzazione di percorsi miranti all’autonomia personale.
173
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
•
•
Garantire l’applicazione dei procedimenti disposti dall’Autorità Giudiziaria
Garantire la protezione del minore anche attraverso la collaborazione del soggetto e della sua
famiglia
Garantire percorsi educativi attraverso la cura dei percorsi scolastico/formativi
Garantire la relazione con l’ambito famigliare significativo
Assicurare il percorso di cura personale e di relazione famigliare
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
•
Inserimenti in comunità educative
Colloqui individuali e familiari e incontri di rete
Costruzione del piano di intervento individuale
Creazione della rete di intervento specifica per quella situazione
Verifica dell’intervento con la Comunità che accoglie e con la comunità sociale di riferimento
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Il progetto è integrato nell’area infanzia e adolescenza
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
USSI Minori,
Associazioni del territorio che accolgono minori,
Comunità Educative in particolare quella aziendale collocata a Vedrana di Budrio
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
Operatori USSI Minori e Assistenti Sociali comunali
Comunità Educative che collaborano con l’USSI Minori
Comunità Educativa di Vedrana di Budrio
RISULTATI ATTESI
Garantire risposta alle situazioni di minori che necessitano di collocamenti in comunità educative
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
N° decreti di collocamento in Comunità educativa
N° collocamenti effettuati
N° collocamenti effettuati in assenza di provvedimenti del Tribunale
174
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 94.351,93
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 94.351,93
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
175
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 22
INTERVENTO/PROGETTO
CENTRI SPECIALISTICI NPIA AUSL BOLOGNA“ACCENDI MOLTI FUOCHI” –
“CENTRO CLINICO PER LA PRIMA INFANZIA”( *)
(*) Per conoscere i due Centri, si rimanda all’allegato alla presente scheda che è da considerarsi
parte integrante della stessa.
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I
POLITICHE
DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
Migliorare il benessere dei bambini e degli adolescenti e prevenire eventuali situazioni di disagio
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna – Dipartimento Salute Mentale – Area
Adolescenza (N.P.I.A.) – Unità Operativa Semplice “Centri”
Neuropsichiatria Infanzia e
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO
Referenti Azienda USL di Bologna – Dipartimento Salute Mentale – Area Neuropsichiatria
Infanzia e Adolescenza (N.P.I.A.) – Unità Operativa Semplice “Centri” - Tel. 051 809850
DESTINATARI
-
Popolazione in età 0-18 anni
176
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
-
Genitori
Educatori, insegnanti, operatori servizi educativi, scolastici, sociali e sanitari
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2007
OBIETTIVI DEL PROGETTO
-
-
Prevenire forme di disagio in età evolutiva e realizzare percorsi di integrazione ed inclusione;
Realizzare una rete di interventi sanitari, sociali, educativi e formativi che possano rispondere
in modo integrato alle esigenze che si presentano nelle diverse fasi della vita di ogni persona;
Promuovere il rapporto tra le Istituzioni, pubbliche e private attraverso un lavoro di “rete”,
con particolare attenzione alle istituzioni scolastiche;
Attuare interventi di sostegno e di cura del bambino piccolo e dei suoi genitori;
Rispondere ai bisogni delle famiglie attualmente in carico al Servizio NPIA individuando
ambiti di intervento per i quali si ritiene utile un supporto ai genitori tramite una metodologia
di gruppo;
Rispondere più in generale ai bisogni psicologici ed educativi delle famiglie di bambini e
adolescenti relativi alla crescita dei figli e agli stili genitoriali in collaborazione con Enti e
Associazioni presenti sul territorio
AZIONI PREVISTE
-
Interventi nelle scuole e al Centro “Accendi Molti Fuochi” in orario scolastico ed extra
scolastico per l’inclusione scolastica di alunni disabili e per la prevenzione del disagio in età
evolutiva e per la risoluzione dei conflitti.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Gli obiettivi e le azioni sopra descritte, rendono evidenti le integrazioni con/tra più aree di
intervento del Piano di Zona: diritti dei bambini e degli adolescenti; responsabilità familiari e
capacità genitoriali; contrasto alle varie forme in cui si presenta il disagio sociale e scolastico;
interventi a favore dei disabili; infanzia-adolescenza e salute mentale.
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
-
Azienda USL di Bologna – Dipartimento Salute Mentale – U.O. NPIA –Fondazione “Demetrio
Benni”;
Comuni del Distretto Pianura Est;
Istituzioni Scolastiche del territorio;
Associazioni e professionisti esterni
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
-
psicologi
pedagogista coordinatore
educatori
arte terapeuta
operatori/professionisti/esperti esterni incaricati in base ai contenuti dei progetti (teatro,
musica, arte, fumetto, ceramica…)
operatori interni all’U.O. NPIA per le collaborazioni richieste in base ai progetti
177
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
RISULTATI ATTESI
-
sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sui temi della prevenzione, del disagio e
dell’integrazione;
far conoscere a famiglie e cittadini le attività dei due Centri Specialistici ed ampliare gli
interventi formativi e di sostegno alla genitorialità sul territorio Pianura Est;
contribuire allo sviluppo di una cultura più sensibile al tema delle diversità che ancor troppo
spesso vengono stigmatizzate piuttosto che valorizzate;
progettare e realizzare, in collaborazione con le Istituzioni, interventi di prevenzione rivolti in
particolare alle scuole e alle famiglie;
consolidare la collaborazione con l’ufficio di Piano all’interno dei gruppi specificamente
attivati sul tema del disagio e della disabilità;
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
-
Schede di soddisfazione
Rilevazione numero partecipanti
Materiali di documentazione prodotti
Tavoli di lavoro/incontri periodici/riunioni
Materiali di informazione/comunicazione all’esterno
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
a carico dell’Azienda USL
ALLEGATO
CENTRI SPECIALISTICI DELL’UNITA’ OPERATIVA NPIA AZIENDA USL DI BOLOGNA
Il CENTRO POLIFUNZIONALE “ACCENDI MOLTI FUOCHI” si pone la finalità di prevenire forme di
disagio in età evolutiva e di realizzare integrazione ed inclusione delle persone con disabilità nel
contesto familiare, scolastico e sociale.
Peculiarità di “Accendi Molti Fuochi” è realizzare una rete di interventi sanitari, sociali, educativi e
formativi che possano rispondere in modo integrato alle esigenze che si presentano nelle diverse
fasi della vita di ogni persona.
Per fare questo “Accendi” ricerca e promuove il rapporto tra le Istituzioni, pubbliche e private,
che a diverso titolo operano in questa direzione, con particolare attenzione alle istituzioni
scolastiche.
A tal fine, per la realizzazione delle attività è stato sottoscritto un Accordo di Programma tra
AUSL, Comuni e Dirigenze scolastiche di Budrio, Castenaso e Molinella e Fondazione “Demetrio
Benni” che rappresenta il “modello” interistituzionale che caratterizza “Accendi Molti Fuochi.
Le attività educative di Accendi Molti Fuochi sono indirizzate in particolare a bambini e
adolescenti, ai loro genitori, ai docenti di ogni ordine e grado scolastico dei Comuni firmatari
dell’Accordo di Programma ma anche, a seconda dei casi e compatibilmente con le risorse di
personale, ad Istituzioni di altri territori sulla base di precise richieste di collaborazione.
Attività di Accendi Molti Fuochi:
attività terapeutiche (arte terapia; psicomotricità; musico terapia) per singoli o per piccoli
gruppi;
laboratori al Centro, in orario scolastico, con classi della scuola elementare di Vedrana e
bambini certificati per i quali il Servizio AUSL ritiene opportuno la partecipazione ad attività
fuori dalla scuola;
178
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
laboratori a tema e progetti nelle classi di scuola elementare, media e superiore, previo
accordo con i docenti, per l’inclusione delle disabilità e per la prevenzione del disagio
scolastico;
attività e laboratori in ambito extra scolastico per bambini in età 6/11 anni a cui partecipano
anche bambini segnalati dal Servizio AUSL;
attività extra scolastiche con adolescenti in carico al Servizio AUSL per i quali si propongono
percorsi che favoriscono l’autonomia e le relazioni;
progetti di arte terapia nella scuola e al Centro;
seminari di studio rivolti a insegnanti, educatori, neuropsichiatri, psicologi, pedagogisti e
operatori che a vario titolo si occupano di infanzia e adolescenza;
percorsi di formazione e incontri a tema rivolti a insegnanti e genitori;
iniziative pubbliche atte a favorire la cultura della prevenzione del disagio e dell’integrazione
in età evolutiva.;
gruppi di sostegno alla genitorialità;
partecipazione ai tavoli di lavoro provinciali e territoriali sul disagio scolastico e sull’Accordo
per l’integrazione degli alunni disabili di cui le linee di indirizzo provinciali rendono conto
ampiamente.
Il servizio è gratuito. Per gli interventi terapeutici, l’accesso non è diretto, bensì occorre l’invio di
un clinico del Servizio NPIA.
Per le attività in collaborazione con le scuole, ogni percorso/progetto è preventivamente
concordato con le scuole stesse.
Il Centro Polifunzionale “Accendi Molti Fuochi” si trova a Vedrana di Budrio in Via Croce, n. 9 .
Per informazioni si può telefonare ai numeri 051 809850/53 dotati entrambi di segreteria telefonica.
IL CENTRO CLINICO PER LA PRIMA INFANZIA è un servizio specialistico per la diagnosi ed il
trattamento dei disturbi della prima infanzia ed è dedicato al sostegno e alla cura del bambino
piccolo e dei suoi genitori.
L’ambito di intervento riguarda gli aspetti evolutivi e i problemi di sviluppo nei primi anni di vita.
Si rivolge alle famiglie residenti in Bologna e provincia ma accoglie richieste di consultazioni anche
di famiglie provenienti da altre Province e Regioni.
Al Centro Clinico è presente una équipe di operatori con profili formativi diversi, ma con
competenze specialistiche sulla prima infanzia.
Il Centro è organizzato con una sede unica che garantisce l’accesso e la fruizione del servizio con:
• percorsi di cura personalizzati;
• partecipazione dei genitori a tutte le fasi della consultazione;
• locali a misura di bambino piccolo
Il servizio è gratuito e si può accedere direttamente o con la richiesta del curante.
E’ sempre attivo un servizio di segreteria telefonica al nr. 051 4192444 a cui rivolgersi per
richiedere un appuntamento.
Il Centro Clinico si trova a Castel Maggiore in Piazza 2 Agosto, 2 ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore
9.00 alle ore 18.00.
179
180
181
182
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
183
184
185
186
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
IL NOSTRO IMPEGNO PER GLI ALTRI – BORSE LAVORO ESTIVE
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il progetto “Il nostro impegno per gli altri” è stato rivolto ai giovani residenti nei Comuni del
Distretto, tra i 16 e i 19 anni, frequentanti gli Istituti Secondari di secondo grado.
Il progetto ha previsto l’attivazione di n. 43 borse lavoro estive (a fronte delle 45 preventivate dal
progetto) impiegate in:
• attività ricreative all'interno dei centri sociali e centri diurni anziani;
• servizi estivi rivolti all'infanzia e adolescenza;
• attività culturali, attività presso le biblioteche;
• attività di supporto handicap per le famiglie (socializzazione, accompagnamento);
• attività di educazione ambientale;
• attività di promozione sociale.
Le borse lavoro della durata di quattro settimane sono state attivate tra fine giugno e luglio 2012
per un massimo di 36 ore settimanali a fronte di un compenso di € 400,00 complessivi. Come si
evince dai dati in tabella sono stati coinvolti Istituti superiori del Distretto nonché Istituti Superiori
fuori dal territorio distrettuale che accolgono studenti residenti nei 15 Comuni di pertinenza.
ISTITUTI SECONDARI DI SECONDO GRADO
DEL DISTRETTO PIANURA EST
I.S.I. Keynes di Castel Maggiore
Polo scolastico Giordano Bruno di Budrio
9
13
TOTALE
ISTITUTI SECONDARI DI SECONDO GRADO
AL DI FUORI DEL TERRITORIO DISTRETTUALE
Liceo Scientifico Sabin - Bologna
ITC Crescenzi ITG Pacinotti - Bologna
Liceo Ginnasio Statale "Giuseppe Cevolani" - Cento
Isit "Bassi Burgatti" - Cento
IPSIA F.lli Taddia - Cento
TOTALE
TOTALE BORSE LAVORO ATTIVATE CON I
FONDI DEL PDZ
187
N. BORSE LAVORO
ATTIVATE CON I
FONDI DEL PDZ
22
N. BORSE LAVORO
ATTIVATE CON I
FONDI DEL PDZ
6
1
9
4
1
21
43
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Di seguito il dato relativo alla residenza dei ragazzi che hanno partecipato al progetto:
COMUNE DI RESIDENZA
N. RAGAZZI CHE HANNO
PERTECIPATO AL PROGETTO
Argelato
Baricella
Bentivoglio
4
5
3
Budrio
3
Castel Maggiore
Castello d'Argile
Castenaso
Galliera
Granarolo dell'Emilia
Malalbergo
Minerbio
Molinella
Pieve di Cento
San Giorgio di Piano
San Pietro in Casale
3
3
3
1
1
2
1
3
4
3
4
TOTALE
43
Si segnala come dato particolarmente significativo che la disponibilità delle scuole “dentro” e
“fuori “ Distretto a proseguire nuovamente l’esperienza rimane alta.
IL FUTURO VOLTA LE SPALLE ALLE MAFIE 2
CAPOFILA: COMUNE DI CASALECCHIO DI RENO
Il progetto, in continuità con l’anno precendete e cofinanziato con un contributo regionale ai sensi
della L.R. 14/2008, aveva l’obiettivo di rafforzare e valorizzare le esperienze di protagonismo e di
partecipazione dei giovani (cittadini e amministratori) alla vita della propria comunità locale.
Nello specifico il progetto ha realizzato le seguenti attività::
•
•
•
•
•
•
partecipazione di n. 15 giovani dai 16 ai 28 anni ai campi di Libera Terra (presso la
Cooperativa Don Peppe Diana di Castel Volturno e la la Cooperativa Libera Puglia di
Mesagne)
Produzione di un video di documentazione dell’esperienza di volontariato realizzato dai
volontari
Realizzazione di un programma radiofonico in 5 puntate di resoconto dell’esperienza del
Campo di Castel Volturno scaricabile dal sito www.radionebbia.it
Organizzazione di n. 1 percorso in 2 tappe di sensibilizzazione/restituzione dell’esperienza
dei campi di lavoro all’interno dell’Istituto superiore Keynes di Castel Maggiore. L’attività, in
rete con alcuni insegnati dell’Istituto, ha coinvolto n. 30 giovani studenti in due incontri nei
quali si è discusso e approfondito il tema della lotta alle mafie attraverso la presenza di un
esperto, la visione di un film e la testimonianza dei volontari partiti per i campi nell’estate
2012.. L’attività ha dato vita alla costituzione di un presidio di Libera all’interno della scuola.
Organizzazione di n. 1 incontro di sensibilizzazione/restituzione dell’esperienza dei campi di
lavoro all’interno l’Assemblea di Istituto dell’Istituto Giordano Bruno di Budrio tenutasi nel
mese di Aprile. ( n.. 300 studenti partecipanti)
Organizzazione di n. 1 percorso di formazione in 2 tappe rivolto a giovani e giovani
amministratori del territorio (10-11 novembre 2012) che ha coinvolto n. 20 iscritti
188
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
•
Realizzazione di n. 12 laboratori rivolti a giovani adolescenti e gruppi informali di giovani sui
temi della democrazia partecipata e della cittadinanza attiva. I laboratori hanno coinvolto,nel
complesso 205 giovani.
RADIO NEBBIA
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il progetto, in continuità con l’anno precedente, prevede la realizzazione in autogestione di
trasmissioni radiofoniche dedicate e realizzate dai giovani del Distretto, laboratori radiofonici nelle
scuole medie e superiori e nei CCRR, la realizzazione di una newsletter rivolta ai giovani per la
promozione degli eventi che si svolgono sul territorio.
L’analisi dello stato dell’arte del progetto al 31.03.2013, fa emergere i seguenti risultati:
1) Partecipazione attiva: giovani coinvolti nella realizzazione di trasmissioni radiofoniche e
nella formazione
L'avvio della stagione 2012-2013 è stata contraddistinta dalle serie difficoltà generate dal terremoto
che ha colpito l'Emilia Romagna nel maggio 2012, in particolare a causa del danneggiamento e
dell'inagibilità della struttura a Pieve di Cento in cui si trovava il server e grossa parte della
strumentazione del progetto.
Grazie al lavoro di raccordo dell'Ufficio di Piano, è stata individuata una nuova sede centrale del
progetto, collocata all'interno della Casa della Musica di San Pietro in Casale. I necessari interventi
tecnici sulle strutture, ma ancor di più le problematiche connesse alle specificità informatiche della
web radio, soprattutto per ciò che concerne la connettività internet, hanno rallentato in modo
significativo la ripresa dell'attività dei partecipanti al progetto, facendo sì che il palinsesto di
format radiofonici autoprodotti non sia stato realizzato.
A partire da marzo 2013 la radio web ha riattivato il proprio streaming e i partecipanti sono stati
impegnati nell'attività programmazione delle playlist musicali.
1a) Laboratori
A differenza delle stagioni precedenti, l'azione dei laboratori radiofonici quest'anno non è
avvenuto in collaborazione con Eurodesk, ma in autonomia.
Dopo una prima fase di contatto delle istituzioni (Comuni, istituti scolastici, Ccr) del Distretto e la
conseguente pianificazione dei laboratori, si è passati alla realizzazione effettiva.
Nel corso dell'anno sono stati realizzati 7 laboratori radiofonici di 8 ore ciascuno, divise in 4
incontri. I partecipanti, guidati da esperti e referenti del progetto, hanno appreso alcune nozioni
fondamentali attorno alla comunicazione radiofonica ed hanno realizzato passo dopo passo
(lavoro redazionale ed autoriale, speakeraggio, selezione musicale...) una puntata di un format
radiofonico. I laboratori hanno coinvolto complessivamente 139 ragazzi e ragazze di un'età
compresa fra gli 11 e i 17 anni. Le realtà in cui sono stati svolti i laboratori sono: Consigli
Comunali dei Ragazzi, scuole medie e superiori, come indica il prospetto che segue.
Comune
Soggetto
Oggetto della trasmissione radiofonica
Castel Maggiore
CCR
Attività del Ccrr e promozione delle proprie
iniziative
Minerbio
CCR
Attività del Ccr e intervista all'assessore
all'Ambiente
Molinella
Classe III Istituto Nobili
La radio
Molinella
Classe III Istituto Nobili
I mezzi di comunicazione
Molinella
Classe III Istituto Nobili
Il progetto “Simulimpresa”
San Giorgio di Piano
Classe III scuola media
Emigrazione ed immigrazione
San Giorgio di Piano
Classe III scuola media
Tutela dell'ambiente e degli animali
189
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
2) Comunicazione Istituzioni-Giovani: numero di giovani iscritti alla newsletter
Radio Nebbia redige una newsletter quindicinale per segnalare al target di riferimento gli eventi e
le iniziative (in settori quali arte, cinema, laboratori, letteratura, musica, opportunità come bandi e
concorsi, sport, teatro ed altri eventi) organizzate nei 15 Comuni del Distretto. La newsletter viene
inoltrata via e-mail e pubblicata sul sito del progetto.
Attualmente la newsletter raggiunge 432 giovani del territorio.
Le fonti da cui vengono attinti gli eventi sono il portale “Orizzonti di Pianura”, i siti internet dei 15
Comuni, la segnalazione di biblioteche o associazioni giovanili all'indirizzo mail
[email protected]
3) Promozione del progetto
Dall'estate 2011 il sito di Radio Nebbia dispone di una nuova struttura e di una nuova veste
grafica. Attraverso il progetto Mars Attack si è trasformato il sito di Radio Nebbia nel portale delle
associazioni giovanili del Distretto. Il sito consente maggiori strumenti per interfacciarsi con i
principali social network – canale ormai privilegiato di comunicazione con e tra le nuove
generazioni – oltre a nuove funzioni per l'inserimento di contenuti e costituisce uno strumento in
più per la comunicazione tra le associazioni, i giovani e le istituzioni.
Il sito ospita inoltre informazioni importanti, in coordinamento con l'Ufficio di Piano, su eventi,
bandi ed iniziative rivolte alle giovani generazioni.
Continua la diffusione da parte dei partecipanti di adesivi promozionali di Radio Nebbia realizzati
nella precedente stagione.
4) Partecipazione passiva: numero di contatti del sito internet, numero di partecipanti ad
iniziative organizzate e promosse da Radio Nebbia.
4a) Streaming
Gli accessi al sito e allo streaming di Radio Nebbia scontano le difficoltà legate al terremoto. Fino a
fine febbraio lo streaming è stato offline, perciò non è stato registrato alcun accesso. Alla ripresa
del segnale, seppur senza un palinsesto, gli accessi allo streaming sono pressoché tornati ai
livelli pre-terremoto, con una media di 13 accessi giornalieri (contro i 16 dell'anno 2011-2012).
4b) Sito internet
Le visite al sito internet sono state 32.508. Anche in questo caso la flessione (53.012 nell'anno 20112012) è legata alle minori attività connesse al lavoro redazionale svolto dai conduttori delle
trasmissioni radiofoniche, sospese per causa di forza maggiore.
Il numero di accessi registrato nonostante le difficoltà, però, ci indica che Radio Nebbia sta
rispondendo sempre più alla sua funzione di portale dei giovani del territorio e meno alla funzione
di pagina web di un'emittente.
Un altro dato interessante riguarda la composizione di chi visita il sito. L'87,64% delle visite,
infatti, è costituito da utenti nuovi, cioè di persone che non avevano mai visitato prima il
portale.
5b) Social network
Molto attivo è stato il lavoro sui social network, in particolare sulla pagina Facebook di Radio
Nebbia. I partecipanti al progetto hanno continuato, nonostante lo stop alla programmazione
radiofonica, a comunicare e a fare aggiornamenti e discussioni. Attualmente sono 723 i “likes”,
ovvero le persone fidelizzate a Radio Nebbia attraverso Facebook.
190
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
E… STATE IN OPERA
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il progetto nasce con l'obiettivo di offrire ai giovani una possibilità di occupazione positiva del
tempo libero durante il periodo di chiusura delle scuole in particolare per quei minori affiancati e
tutelati durante il periodo scolastico che rischiano di vivere un momento di vuoto ”troppo lungo”
durante il periodo estivo vanificando i recuperi scolastici e sociali ottenuti con precedenti
interventi.
Con tale progetto si sono coinvolti due gruppi di giovani (14-17 anni), per un totale di 18 persone
in attività laboratoriali di riciclo creativo che si sono tenuti a cadenza bisettimanale (per la durata
di 3 ore a incontro) nel periodo giugno-luglio 2012..
laboratorio n.1: organizzato a San Pietro in Casale (presso il Centro Giovanile “La casa della
musica”) con la partecipazione di n. 7 giovani adolescenti
Valutate le inclinazioni dei ragazzi si è ritenuto fosse funzionale coinvolgere i minori nella
costruzione di vari strumenti musicali. La proposta è stata accolta positivamente dai partecipanti
che si sono sperimentati nella fase di progettazione ed in quella di costruzione pratica, utilizzando
vari strumenti di lavoro quali cacciaviti, martelli, seghetti e altro, lavorando vari materiali quali
plastica, metallo, legno. Nel corso del laboratorio sono state effettuate tre visite guidate: la prima al
Centro di Riuso Creativo “Re Mida” di Calderara, la seconda presso il centro “Second Life” di
Borgo Panigale – Bologna, e la terza presso l’isola ecologica di San Pietro in Casale (Bo).
laboratorio n.2:organizzato a Budrio (presso la “Sala Esse” del Comune) con la partecipazione di
n. 11 iscritti.. I minori partecipanti sono stati coinvolti nella realizzazione di vari tipi di oggetti,
principalmente ad utilizzo ludico. Nel corso del laboratorio sono state svolte due uscite: la prima al
Centro di Riuso Creativo “Re Mida” di Calderara, la seconda presso l’Isola Ecologica di Budrio.
Entrambi questi momenti sono stati positivi, pur considerando le difficoltà che un impostazione
così libera comportava .
Complessivamente le attività hanno registrato una buona partecipazione e un positivo
gradimento.
AZIONI DI MOBILITÀ PER I GIOVANI
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il progetto è stato progettato e organizzato per:
1. Garantire l’accesso all’informazione sulle opportunità di formazione, lavoro e mobilità europea
ai giovani del Distretto attraverso i servizi orientativi presenti sul Distretto e sensibilizzare il
territorio sul tema della mobilità europea.
2. Contribuire ad implementare, sul Distretto, la rete a sostegno delle azioni rivolte ai giovani,
attraverso la collaborazione con i Comuni e con i soggetti che a vario titolo seguono i ragazzi
nelle azioni educative, formative e di accesso al lavoro.
3. Promuovere la progettazione europea in favore delle giovani generazioni e in particolare il
programma Gioventù in Azione, istituito dalla Commissione Europea.
Nello specifico sono state realizzate le seguenti azioni:
Azione 1 – Supporto agli sportelli di orientamento dei Comuni del Distretto Pianura Est Sportelli Lavoro e Ciop - per la diffusione di informazioni sulle opportunità di studio,
formazione, tirocinio, scambio, lavoro in Europa.
a) Gestione delle informazioni presso i Punti informativi individuati come significativi sul
Distretto Est e collegati ai servizi per l’orientamento e il lavoro - Ciop e/o Sportelli Lavoro.
191
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
I Punti Informativi forniscono informazioni sulle opportunità, sui programmi e sulle iniziative
promosse dalle istituzioni comunitarie e non- nel settore della gioventù e della mobilità europea e
si trovano presso i CIOP e/o gli Sportelli Lavoro distrettuali. In accordo con gli operatori degli
sportelli è stata istituita una bacheca dove affiggere la newsletter pubblicata due volte al mese,
oltre che la locandina con le date in cui è possibile prendere appuntamento per avere un colloquio
personalizzato sulle opportunità di mobilità all’estero. Quest’anno si è deciso di limitare la stampa
di materiale cartaceo da affiggere, per rimandare ad informazioni direttamente reperibili su
internet, mezzo ampiamente conosciuto ed utilizzato dal target del progetto. A tal fine è stata
riaperta la pagina facebook del progetto (già Eurodesk) utilizzando la sua bacheca virtuale per
pubblicizzare le iniziative. Tale strumento permette di raggiungere in breve tempo un più ampio
bacino di utenti, oltre che potersi connettere e poter seguire le iniziative di altri Enti presenti sul
territorio, nell’ottica di allargare la rete di collegamento tra “addetti ai lavori” (Eures, Europe
Direct, Sportelli Lavoro e Informagiovani dei comuni dei Distretti etc).
Gli operatori dei Punti Informativi si sono impegnati a svolgere un’azione di collegamento tra
l’operatrice del progetto ed i loro utenti, dando informazioni dettagliate sulle attività previste dal
progetto ai soggetti che potevano risultare interessati.
b) Colloqui di consulenza su prenotazione
Le consulenze su prenotazione si tengono presso i CIOP di San Pietro in Casale, Budrio, Castel
Maggiore e presso l’Informagiovani di Molinella ed hanno cadenza mensile. Sono state preparate
due locandine, una con l’agenda degli appuntamenti da gennaio a marzo e l’altra con gli
appuntamenti da aprile a luglio 2013, stabilendo giorni ed orari, in accordo con gli operatori dei
CIOP e dell’Informagiovani. Le locandine sono state inviate via e-mail alla mailing list distrettuale,
pubblicate sui siti dei Comuni e stampate per le bacheche dei Punti informativi per darne la
massima diffusione.
I colloqui avvengono solo su prenotazione telefonica e gli appuntamenti sono gestiti dall’Ufficio di
Piano.
Gli utenti incontrati al 31 marzo sono stati 11, ai quali vanni aggiunti ulteriori 9 utenti supportati
via mail.
Dopo il colloquio agli utenti viene inviata una mail personalizzata con una serie di link utili alla
loro ricerca oltre che una serie di opportunità ritagliate sulle loro esigenze.
Inoltre durante il colloquio, gli utenti hanno la possibilità, se lo desiderano, di essere inseriti nella
mailing list che riceve la newsletter. Tutti gli utenti incontrati finora si sono mostrati molto
interessati all’iniziativa ed hanno accordato il loro consenso al trattamento dei dati personali per
poter ricevere le nostre proposte.
Azione 2 – Sensibilizzazione del territorio sulle opportunità offerte ai Giovani nell’Unione
Europea e organizzazione di seminari informativi
L’azione si articola attraverso due attività:
a) Elaborazione di una newsletter dedicata al tema della mobilità in Europa
Per la realizzazione di questa attività si prevedono almeno 5 h settimanali.
Le settimane di attività sono 40 pertanto si individuano almeno 200 h totali.
Per quanto riguarda la newsletter si è deciso di produrne due differenti e diversificate:
una newsletter più generale, con una gamma di iniziative ed opportunità piuttosto ampia, in
modo da poter soddisfare un’utenza diversificata: studenti, neolaureati, laureati, disoccupati;
una newsletter riservata ai ragazzi degli Istituti superiori.
La prima è suddivisa in:
- stage/tirocini,
borse di studio/progetto Leonardo,
- servizio civile,
- volontariato,
192
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
-
corsi di lingua,
concorsi,
opportunità lavorative.
Infine si è pensato di dare rilievo anche alle iniziative “last minute” particolarmente interessanti,
proponendone di nuove e ricordando quelle a breve scadenza proposte nelle newsletter
precedenti.
L’altra newsletter, con impostazione analoga alla precedente, è invece incentrata su iniziative
riservate ai ragazzi degli Istituti superiori ed è stata inviata ai referenti delle scuole superiori del
territorio.
L’invio della newsletter ai referenti dei 15 Comuni avviene ogni 15-20 giorni via e-mail, la stessa
viene anche inviata alle persone che ne abbiano fatto richiesta o durante i colloqui di orientamento
o contattandoci via mail/telefono. Da dicembre 2012 in avanti è prevista la pubblicazione nella
newsletter anche sui siti dei Comuni del Distretto.
b) Seminari informativi
Si prevedeva la realizzazione di almeno 3 seminari da svolgere presso le scuole del territorio o
presso altre sedi in cui sia possibile coinvolgere un numero considerevole di giovani. A marzo 2013
è ancora in corso la ricerca di disponibilità.
Azione 3 - Promuovere la progettazione europea in favore delle giovani generazioni e in
particolare il programma Gioventù in Azione, istituito dalla Commissione Europea.
Nel mese di Marzo 2013 è stato costituito un gruppo di lavoro composto dall’Ufficio di Piano,
alcuni rappresentanti del Tavolo delle Politiche giovanili e da un referente di Futura, che elaborerà
un progetto da presentare all’interno del Programma Europeo “Gioventù in azione” – Azione 4.3:
Formazione e messa in rete degli operatori attivi nel campo dei giovani e delle organizzazioni
giovanili.
GIOVANI NELLA RETE - IMMAGINO, CREO…
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il progetto prevede il consolidamento della rete delle Associazioni ,dei Centri e degli Spazi di
Aggregazione Giovanile presenti sul territorio attraverso una loro messa in rete a livello
distrettuale.
Nel 2012 “Giovani nella rete”, grazie all’attività di coordinamento del Tavolo distrettuale che
raccoglie i rappresentanti delle realtà giovanili formali ed informali presenti sul territorio, ha
realizzato le seguenti attività:
• Organizzazione della rassegna “East Land music festival”, contest musicale in 7 tappe.
realizzate nei Comuni di Budrio, Castenaso, Galliera, Granarolo, Molinella, Pieve di Cento,
San Pietro in Casale..
• Creazione del Logo “East Land Music Festival” e del materiale promozionale
• Stesura del bando di selezione per la competizione musicale
• Selezione delle bandpartecipanti
L’iniziativa ha coinvolto, nel suo complesso:
• N.7 Associazioni giovanili del territorio coinvolte nell’organizzazione
• N 26 gruppi musicali del territorio (di cui 4 fuori Distretto).
• N.1500 persone circa come pubblico pesente agli eventi
193
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Il progetto ha inoltre previsto, ad integrazione di risorse economiche relative alla L.R.3/2011, la
realizzazione sul territorio di n 16 laboratori radiofonici sul tema della cittadinanza, della
partecipazione attiva e della legalità.
RAGAZZI 18/21 ANNI SPESSO ANCORA “MINORI”
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO PIANURA EST
Questo progetto che trova indicazioni circa la sua realizzazione nelle Direttive regionali del 2007 e
del 2011, ha consentito di seguire ragazzi che a compimento della maggiore età avessero ancora
necessità di interventi quali inserimenti in comunità educative o in affido familiare o che altresì
necessitassero di percorsi verso un possibile progetto di autonomia.
Tale fondo ha consentito la cura e la realizzazione del progetto che si indica.
Si sono seguiti n° 11 progetti di cui:
• n° 3 di prosecuzione di affido familiare,
• n° 1 di sostegno all’autonomia abitativa,
• n° 8 di comunità educativa di cui 2 con progetto condiviso con altri servizi (DSM e USSM).
Dei ragazzi seguiti n°1 ha tentato un percorso di autonomia facendo poi rientro nella famiglia
affidataria, n° 1 grazie al lavoro già avviatosi si è reso autonomo mantenendo il riferimento della
famiglia affidataria. In famiglia è rientrato un solo ragazzo.
Questo progetto oggi è più che mai attuale poiché i ragazzi con esperienza di vita fuori della
famiglia (quindi con gravi problemi intrafamiliari) hanno purtroppo scarsi o inesistenti legami
familiari faticando ad investire sull’autonomia e su loro stessi.
ONDE ANOMALE
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il progetto ha previsto interventi di animazione di strada per gruppi informali di giovani,
finalizzate alla prevenzione del disagio e delle dipendenze.
”Onde Anomale” è in continuità con l’intervento di animazione di strada (Onde Anomale Network)
sui gruppi informali effettuato nell’anno precendete.
L’intervento ha realizzato le seguenti attività:
• Microeventi: momenti di aggregazione e socializzazione con aperitivo, dj set, mostre, giochi,
concerti acustici ecc. presso le risorse informali (bar, pub, baracchine dei gelati, circoli) con la
presenza degli operatori dei Servizi del territorio.
• Meeting point:: momenti di incontro nelle Scuole di Secondo grado (Keynes di Castel
Maggiore, Giordano Bruno di Budrio e Molinella, Futura di San Pietro in Casale) per attivare
azioni di promozione e coinvolgimento nella partecipazione ai microeventi ed alle attività
animative da parte degli studenti.
• Attività animative: laboratori, tornei, corsi, rassegne ecc realizzate partendo dagli interessi dei
gruppi informali che favoriscano l’acquisizione da parte dei ragazzi/e di competenze
organizzative, relazionali, artistico-espressive
• Somministrazione di un questionario sull’uso delle nuove tecnologie e sull’impatto dei media sui
giovani. (tv, cellulare, internet ecc). Ricerca “Onde Anomale net-work: potenziare il
protagonismo giovanile” in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione
dell’Università di Bologna realizzata negli Astuti superiori e nei Centri di formazione
professionale del Distretto Pianura Est.
• Distribuzione di materiale informativo sulle sostanze stupefacenti.
Di seguito si riporta la calendarizzazione delle attività elencate con gli indicatori quantitativi
relativi. I report di dettaglio sulle singole attività, cosi come sulla ricerca relativa alle dipendenze
194
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
da nuove tecnologie realizzata sul Distretto sono disponibili anche in formato elettronico presso
l’Ufficio di Piano
ZONA
ZONA 1
ZONA 2
ZONA 3
ATTIVITÀ
PERIODO
Baricella, Granarolo,
metà
Malalbergo,
gennaio
Minerbio
fine marzo
1 microevento + 3
2012
attività animative
INDICATORI QUANTITATIVI
N gruppi naturali monitorati
N gruppi naturali agganciati
N gruppi naturali mappati
N ragazzi/e monitorati
N ragazzi/e agganciati
N microeventi realizzati
N attività animative realizzate
N
ragazzi/e
partecipanti
ai
microeventi e alle attività animative
N adulti e bambini partecipanti ai
microeventi e alle attività animative
N totali partecipanti ai microeventi
e alle attività animative
N gruppi naturali monitorati
N gruppi naturali agganciati
N gruppi naturali mappati
N ragazzi/e monitorati
N ragazzi/e agganciati
N meeting point realizzati nelle
scuole
Argelato,
N microeventi realizzati
Bentivoglio, Castel
N attività animative realizzate
Maggiore,
San Giorgio di Piano inizio aprile N ragazzi/e contattati durante i
1 micro evento + 3 metà giugno meeting point
N
ragazzi/e
partecipanti
ai
2012
attività animative
microeventi e alle attività animative
Castel Maggiore
1 meeting point
N adulti e bambini partecipanti ai
(Keynes)
microeventi e alle attività animative
N totali partecipanti ai microeventi e
alle attività animative
N gruppi naturali monitorati
Castello d’Argile,
N
gruppi naturali agganciati
Galliera, Pieve di
N
gruppi naturali mappati
Cento,
San Pietro in Casale metà giugno N ragazzi/e monitorati
1 micro evento + 3 metà ottobre N ragazzi/e agganciati
2012
attività animative
N meeting point realizzati nelle
San Pietro in Casale
scuole
1 meeting point
N microeventi realizzati
(Futura)
N attività animative realizzate
195
INDICATORI QUALITATIVI
18
16
12
195
123
1
3
215
85
300
15
13
7
176
131
1
1
3
80
150
70
220
28
23
15
299
160
1
1
3
Livello di partecipazione
mostrato dai ragazzi/e durante i meeting point
Livello di partecipazione
Molto
mostrato dai ragazzi/e
Buono
durante i microeventi e le
attività animative
Livello di soddisfazione
Molto
mostrato dai ragazzi/e
Buono
rispetto ai microeventi e alle
attività animative
Livello di soddisfazione
Buono
mostrato dai referenti dei
servizi
rispetto
ai
microeventi e alle attività
animative
Qualità della relazione tra
Buona
animatori
e
ragazzi/e
afferenti ai gruppi informali
Qualità della relazione tra
Buona
animatori e ragazzi/e delle
scuole di secondo grado
Livello di partecipazione
mostrato dai ragazzi/e
durante i meeting point
Livello di partecipazione
mostrato dai ragazzi/e
durante i microeventi e le
attività animative
Livello di soddisfazione
mostrato dai ragazzi/e
rispetto ai microeventi e alle
attività animative
Livello di soddisfazione
mostrato dai referenti dei
servizi
rispetto
ai
microeventi e alle attività
animative
Qualità della relazione tra
animatori
e
ragazzi/e
afferenti ai gruppi informali
Qualità della relazione tra
animatori e ragazzi/e delle
scuole di secondo grado
Livello di partecipazione
mostrato
dai
ragazzi/e
durante i meeting point
Livello di partecipazione
mostrato
dai
ragazzi/e
durante i microeventi e le
attività animative
Livello di soddisfazione
mostrato
dai
ragazzi/e
Buono
Molto
Buono
Molto
Buono
Buono
Buona
Buona
Buono
Molto
Buono
Molto
Buono
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
ZONA
ATTIVITÀ
PERIODO
INDICATORI QUANTITATIVI
N ragazzi/e contattati durante i
meeting point
N
ragazzi/e
partecipanti
ai
microeventi e alle attività animative
N adulti e bambini partecipanti ai
microeventi e alle attività animative
N totali partecipanti ai microeventi
e alle attività animative
ZONA 4
N gruppi naturali monitorati
N gruppi naturali agganciati
N gruppi naturali mappati
N ragazzi/e monitorati
N ragazzi/e agganciati
N meeting point realizzati nelle
scuole
N microeventi realizzati
Budrio,Castenaso ,
N attività animative realizzate
Molinella
metà ottobre N ragazzi/e contattati durante i
1 microevento + 2
metà
meeting point
attività animative
dicembre N ragazzi/e partecipanti ai
Budrio, Molinella
2012
microeventi e alle attività
2 meeting point (G.
Bruno)
animative
N adulti e bambini partecipanti
ai microeventi e alle attività
animative
N
totali
partecipanti
ai
microeventi e alle attività
animative
ISTITUTI
Somministrazione
SUPERIORI
DISTRETTO questionario sulle
CENTRI
dipendenze da
FORMAZIONE nuove tecnologie
PROFESS.
INDICATORI QUALITATIVI
30
230
15
245
15
12
12
136
88
1
1
2
70
220
28
248
rispetto ai microeventi e alle
attività animative
Livello di soddisfazione
mostrato dai referenti dei
servizi
rispetto
ai
microeventi e alle attività
animative
Qualità della relazione tra
animatori
e
ragazzi/e
afferenti ai gruppi informali
Qualità della relazione tra
animatori e ragazzi/e delle
scuole di secondo grado
Livello di partecipazione
mostrato dai ragazzi/e
durante i pmeeting point
Livello di partecipazione
mostrato dai ragazzi/e
durante i microeventi e le
attività animative
Livello di soddisfazione
mostrato dai ragazzi/e
rispetto ai microeventi e alle
attività animative
Livello di soddisfazione
mostrato dai referenti dei
servizi
rispetto
ai
microeventi e alle attività
animative
Qualità della relazione tra
animatori
e
ragazzi/e
afferenti ai gruppi informali
Qualità della relazione tra
animatori e ragazzi/e delle
scuole di secondo grado
Buono
Buona
Discreta
Buono
Molto
Buono
Molto
Buono
Buono
Buona
Buona
Questionario somministrato a 777 studenti di Si rimanda al report di dettaglio della
età compresa tra 14 e 19 anni frequentanti: ricerca reperibile presso l’Ufficio di Piano
•
Istututo Satatale di Istruzione
superiore Giordano Bruno ( Sedi di
Budrio e Molinella)
•
Istituto Tecnico Commerciale Efrem
AprileNobili (Molinella)
giugno 2012
•
Istutito Tecnico Commerciale J.
Keynes (Castel Maggiore)
•
Scuola di Formazione Professionale
Form Art (Castel Maggiore)
•
Istituto Formazione Professionale
Futura (San Pietro in Casale)
196
197
198
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
PROGRAMMA PROVINCIALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
Progetto sovrazonale di sensibilizzazione e formazione al servizio civile volontario - anno 2012
In continuità con l’anno precedente
Di nuova attivazione
Soggetto capofila dell’intervento
Provincia di Bologna/Coordinamento Provinciale
degli Enti di Servizio Civile di Bologna
Responsabile dell’intervento:
(nominativo e recapiti)
Coordinamento provinciale enti di servizio civile
CO.PR.E.S.C. di Bologna
Referenti: Cinzia Giannoni – Sebastiano Miele tel.
051/6599261
Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto
capofila e/o responsabile dell’intervento)
Enti di servizio civile aderenti al Coordinamento
Provinciale di Bologna (enti pubblici, fondazioni,
organizzazioni non profit, cooperative ecc.)
Associazioni di promozione sociale
Istituzioni/attori sociali coinvolti (per
Organizzazioni di volontariato
ciascuno precisare tipologia e
Centri di aggregazione giovanile
denominazione)
Università
Centri sociali e ricreativi
Scuole medie superiori
Centri di formazione professionale
Consulta provinciale della protezione civile
Operatori di enti locali e non profit
Adolescenti e giovani del territorio provinciale
N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità
Studenti e docenti degli istituti di istruzione superiore
e possibilità di indicare specifici target di
Studenti e tutor dei centri di formazione professionale
popolazione destinatari dell’intervento)
Famiglie
Studenti universitari
• Diffondere i valori del servizio civile quale
strumento di cittadinanza attiva e di impegno
sociale per i giovani italiani e stranieri;
• Creare momenti di incontro e scambio tra i
volontari di enti diversi per attività e per territorio;
• Contribuire alla formazione di cittadini
responsabili attraverso percorsi di
sensibilizzazione e apprendimento;
• Creare occasioni di confronto tra gli operatori degli
Obiettivi dell’intervento (precisando
enti di servizio civile per lo scambio di buone
eventuali integrazioni con altre aree
pratiche;
d’intervento)
• Avviare esperienze di coprogettazione tra enti per
condividere competenze, innalzare la qualità del
sevizio civile, rispondere in forma congiunta ai
bisogni del territorio;
• Stimolare il confronto interistituzionale e
sensibilizzare l'opinione pubblica sul valore del
servizio civile, quale opportunità per gli enti e per i
giovani;
• Contribuire agli interventi realizzati in seguito al
199
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
•
•
•
•
Azione/i previste (descrizione delle
principali attività che compongono
l’intervento)
•
•
•
•
•
sisma emiliano attraverso il coordinamento dei
vari enti che hanno partecipato alla progettazione
del bando straordinario di servizio civile “Per
Daniele: straordinario come voi”.
Attivazione di gruppi di lavoro tematici e/o
distrettuali tra gli enti per la realizzazione delle
attività previste dal sistema di servizio civile;
Formazione generale dei volontari in SCN e SCR in
forma coordinata e congiunta tra gli enti di SC;
Realizzazione corsi base di protezione civile per i
volontari in SCN e SCR nell'ambito del bando
straordinario sisma 2013 in forma coordinata e
congiunta tra gli enti di SC;
Percorsi formativi coordinati e congiunti tra gli enti
del territorio per l’aggiornamento delle figure
previste dal sistema di servizio civile: olp;
Interventi di presentazione del servizio civile nelle
scuole superiori, nei centri di formazione
professionale, nelle feste del volontariato e
all'interno di iniziative rivolte ai giovani;
Realizzazione di un convegno pubblico sul futuro
del servizio civile volontario con interlocutori
nazionali e regionali;
Presentazione della pubblicazione sul servizio
civile contenente esiti ricerche svolte e dati
provinciali;
Rilevazione, monitoraggio e valutazione delle
azioni previste;
Elaborazione di un piano provinciale del servizio
civile tramite l’analisi del sistema e la definizione
di obiettivi ed azioni prioritarie.
Ambito territoriale di realizzazione:
Provinciale
specificare:
Distrettuale
specificare:
Altro
specificare:
Risorse umane che si prevede di impiegare:
numero e qualifica degli operatori
Ente di Appartenenza
Effetti attesi e indicatori di
monitoraggio/valutazione
Piano finanziario:
- n.2 operatori del Co.pr.e.s.c.
- Operatori degli enti di servizio civile (olp,
progettisti, esperti di monitoraggio ecc.)
- Formatori ed esperti degli enti di servizio civile
- Volontari in servizio civile
n. di corsi di formazione generale per volontari
realizzati
n. di corsi di formazione per olp realizzati
n. di ore di sensibilizzazione e promozione svolte
n. di volontari in servizio civile regionale per minori
n. di incontri con gli enti di servizio civile
n. di coprogettazioni avviate
n. di corsi di formazione sulla protezione civile
Spesa
Quote associative
Quota regionale
totale
dei soci Copresc
prevista
€ 17.500,00
€ 4.000,00
€ 21.500,00
200
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
PROGRAMMA PROVINCIALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
Coordinamento provinciale delle politiche giovanili
X
In continuità con l’anno precedente
Di nuova attivazione
Soggetto capofila dell’intervento
Provincia di Bologna
Responsabile dell’intervento:
(nominativo e recapiti)
Dott. Stefano Ramazza
Capo di Gabinetto Presidenza - Provincia di Bologna
[email protected]
051-6598345
Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto
capofila e/o responsabile dell’intervento)
Soggetti finanziatori ed attuatori di progetti e servizi per
i giovani:
Istituzioni Pubbliche, Associazioni, Scuole
Fondazioni, Istituzione Minguzzi
N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità • Giovani a partire dai 11 anni;
e possibilità di indicare specifici target di
• Soggetti diversi (Istituzioni Pubbliche, Associazioni,
popolazione destinatari dell’intervento)
Scuole) che lavorano con e per i giovani.
• Coordinare e rendere coerenti le azioni messe in atto
nei diversi ambiti attraverso il coordinamento delle
attività/progetti realizzati nei vari servizi della
Provincia e nei territori delle Zone;
• Rafforzare i gruppi di lavoro sovracomunali e
provinciali per rispondere alle esigenze formative
degli operatori del territorio (in particolare per il
supporto nella scrittura di progetti candidabili ad
Obiettivi dell’intervento (precisando
ottenere finanziamenti, e nella fase della valutazione
eventuali integrazioni con altre aree
degli stessi);
d’intervento)
• Collaborazione con gli operatori pubblici comunali e
delle Zone e con gli operatori delle diverse agenzie
educative, per il monitoraggio e valutazione dei
progetti finanziati da Enti pubblici per il migliore
coordinamento degli Enti Locali e delle Associazioni e
la produzione di dati e relazioni di sintesi sulle
esperienze attuate, al fine di sostenere la riprogettazione.
Generali:
• Seminari e incontri formativi con gli operatori dei
distretti e dei Comuni.
Istituzioni/attori sociali coinvolti (per
ciascuno precisare tipologia e
denominazione)
Azione/i previste (descrizione delle
principali attività che compongono
l’intervento)
Specifiche:
• Promozione di partecipazione diretta dei giovani nella
progettazione e gestione delle azioni degli Enti Locali;
• Gestione dei prodotti informatici già a disposizione
del Gabinetto di Presidenza come data base su
progetti, servizi e azioni di rilevanza provinciale e
comunale per la loro fruizione pubblica tramite sito
201
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
della Provincia di Bologna, sezione Giovani;
• Incontri con i referenti delle Zone sociosanitarie e i
responsabili di progetti per la redazione delle schede
di Monitoraggio in itinere e Valutazione finale per i
progetti presentati e finanziati con bandi della
Regione;
• Presenze agli incontri dei 7 tavoli tematici sulle
politiche giovanili delle Zone e con i Comuni che
hanno il Consiglio Comunale dei ragazzi, per
rafforzare la relazione tra il Coordinamento
Provinciale e gli operatori delle Zone con scambio di
informazioni e coordinamento delle azioni tra le zone.
Ambito territoriale di realizzazione:
Provinciale X specificare:
specificare:
Distrettuale
Altro
specificare:
Risorse umane che si prevede di impiegare:
numero e qualifica degli operatori
Ente di Appartenenza
Effetti attesi e indicatori di
monitoraggio/valutazione
Personale Provincia di Bologna, Comuni, Associazioni
ecc.
Indicatori per il monitoraggio e valutazione dei progetti
sono previsti nelle singole schede di ogni progetto
redatte in condivisione tra i responsabili dei progetti e il
Coordinamento provinciale.
Attuazione delle altre azioni previste.
Piano finanziario:
La Regione Emilia Romagna, in
applicazione della L.R. 14/2008, eroga
direttamente ai Comuni del territorio
provinciale Euro 150.124,00
Costo totale
previsto
202
Quota
regionale
Eventuale
quota di altri
soggetti da
specificare
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 23
INTERVENTO/PROGETTO
IL NOSTRO IMPEGNO PER GLI ALTRI - BORSE LAVORO ESTIVE
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Povertà e
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Salute
Disabili
Immigrati
stranieri
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I
POLITICHE
DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
Promuovere l’informazione, la partecipazione, la cittadinanza attiva e il dialogo interculturale
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
DESTINATARI
Ragazzi fra i 16 ed i 19 anni residenti nei Comuni del Distretto Pianura Est frequentanti Istituti
secondari di secondo grado.
203
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Le borse lavoro vogliono offrire ai ragazzi la possibilità di avvicinarsi al contesto territoriale
attraverso un’esperienza di quattro settimane nei servizi comunali rivolti ai minori, agli anziani,
alla promozione culturale ed all’integrazione sociale.
Il progetto si prefigge di:
• promuovere una cultura solidaristica ed esperienze d’incontro intergenerazionale;
• promuovere il raccordo interistituzionale fra le scuole superiori e gli enti locali del territorio;
• valorizzare le scuole superiori del territorio;
• favorire la conoscenza del contesto sociale e culturale del distretto nonché i servizi e le attività
degli enti locali in essere nelle aree dell’istruzione, del sociale e della cultura.
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede l’attivazione di 45 borse lavoro estive nei Comuni del Distretto da impiegare:
• in attività ricreative all’interno dei centri sociali e centri diurni anziani;
• nei servizi rivolti all’infanzia e all’adolescenza;
• in attività culturali;
• in attività presso le biblioteche;
• in attività di educazione ambientale;
• in attività di promozione sociale.
Le azioni previste sono:
• Azione di pianificazione e definizione operativa del progetto da parte del tavolo di
coordinamento distrettuale delle politiche giovanili.
• Incontro con i Dirigenti degli Istituti Superiori del Distretto per un confronto sia sui contenuti e
gli obiettivi del progetto sia sulle modalità di realizzazione.
• Contatto con i tutor dei borsisti al fine di preparare un’adeguata accoglienza nei servizi
• Assegnazione delle borse lavoro a ragazzi residenti nei Comuni del Distretto frequentanti gli
Istituti Superiori.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetti Area “Politiche giovanili”
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
Comuni del Distretto Pianura Est;
Istituti di Scuola Superiore del Distretto (Polo Scolastico Giordano Bruno e I.S.I. Keynes);
Istituti al di fuori del Distretto, frequentati dai ragazzi residenti nei Comuni del Distretto
Pianura Est.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
Personale dell’Ufficio di Piano;
Dirigenti Scolastici degli Istituti Superiori del Distretto;
204
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
•
•
•
Docenti quali “funzione strumentale” ai progetti delle borse lavoro all’interno delle istituzioni
scolastiche;
Direttori d’Area Servizi alla Persona dei Comuni del Distretto;
Responsabili di servizio, bibliotecari ed operatori dei servizi degli enti locali (come ipotetica
stima n. 30 persone);
RISULTATI ATTESI
•
attivazione di tutte le borse lavoro estive disponibili
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
N. destinatari raggiunti rispetto al n. di borse disponibili
N. scuole superiori coinvolte;
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 19.530,00 (€ 18.217,15 anno 2013 + € 1.312,85 residuo anno
2012)
di cui:
• risorse comunali - € 18.217,15
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
205
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 24
INTERVENTO/PROGETTO
IL VIAGGIO COME ESPERIENZA DI CITTADINANZA
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Salute
Trasversale
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I
POLITICHE
DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
Promuovere l’informazione,la partecipazione, la cittadinanza attiva e il dialogo interculturale
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di Porretta Terme (soggetto capofila del Progetto sovra distrettuale “Il viaggio come
esperienza di cittadinanza” cofinanziato con un contributo regionale ai sensi della LR 14/2008)
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est (per le azioni del Distretto)
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano-051.6669517
[email protected]
DESTINATARI
Giovani residenti nel Distretto
206
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
•
Promuovere la partecipazione dei giovani ai campi di lavoro all’interno del circuito delle
cooperative di Libera Terra.
Rafforzare e valorizzare le esperienze di protagonismo e partecipazione dei giovani alla vita
della propria comunità locale
Favorire e potenziare la realizzazione di iniziative volte a sensibilizzare i cittadini sui temi
della lotta alle mafie
Dare continuità all’esperienza dei campi di lavoro creando un processo virtuoso di
coinvolgimento dei giovani “sul lungo periodo” al fine di moltiplicare gli effetti
dell’investimento i sull’esperienza nei campi di lavoro.
AZIONI PREVISTE
Azione 1- Iniziative di promozione, informazione e aggregazione
Si prevede la realizzazione di Incontri di restituzione dell’esperienza dei campi di lavoro nei
terreni confiscati alle mafie realizzate dai giovani volontari partiti e realizzati sia nei confronti dei
giovani frequentanti gli Istituti superiori del Distretto sia di giovani del territorio attraverso la
realizzazione di iniziative ad hoc e/o la partecipazione ad iniziative rivolte ai giovani già
realizzate nel territorio.
Azione 2- Promozione, organizzazione di campi di lavoro nei circuiti di Libera Terra
Si prevedono:
• azioni di promozione dei soggiorni nei campi di lavoro del circuito di Libera Terra rivolti a
giovani tra i 16 e i 28 anni
• organizzazione di soggiorni di lavoro che si terranno durante nel periodo luglio-settembre
2013 ed eventualmente 2014
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
•
•
•
Tavolo Distrettuale delle Associazioni e dei Centri Giovanili
Onde anomale
Radio Nebbia
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
Comuni
Scuole Superiori del Distretto
Associazioni giovanili e gruppi informali del Territorio
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale dell’Ufficio di Piano
N. 1 coordinatore del progetto
N. 2 operatori per la realizzazione dei laboratori di sensibilizzazione
N.1 coordinatore/tutor per i soggiorni di volontariato
207
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
RISULTATI ATTESI
•
•
Coinvolgimento di 30 giovani nell’esperienza dei campi di lavoro
300 persone coinvolte n elle iniziative condivise e partecipate sui temi della legalità
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N. iniziative partecipate sui temi della legalità
N. dei giovani coinvolti nei campi di lavoro
N. di partecipanti agli incontri di restituzione dell’esperienza dei campi di volontariato
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 17.976,86 (quota Distretto Pianura Est)
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi) - € 12.583,80 Legge Regionale 14/08
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• Altre risorse - € 5.939,06 valorizzazione Progetto Radio Nebbia – Programma attuativo 2012
208
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 25
INTERVENTO/PROGETTO
RADIO NEBBIA
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Immigrati
stranieri
Disabili
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
Dipendenze
Trasversale
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I
POLITICHE
•
•
DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
Promuovere la creatività giovanile e la fruizione culturale dei giovani
Promuovere il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli adolescenti e dei giovani sia in
ambito scolastico che territoriale
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 – 531
[email protected]
DESTINATARI
Giovani in età compresa tra gli 11 e i 30 anni
209
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
•
Favorire l’aggregazione delle giovani generazioni
Promuovere la creatività e delle forme artistico-espressive
Responsabilizzare le giovani generazioni attraverso percorsi di autogestione individuali e di
gruppo della web-radio “Radio Nebbia”.
Migliorare la comunicazione tra le Istituzioni e le giovani generazioni
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede le seguenti azioni:
• Contatto con gruppi e singoli interessati ad aderire al progetto
• Promozione della radio attraverso la “rete” degli altri progetti distrettuali dedicati ai giovani
• Realizzazione di percorsi di formazione rivolta ai destinatari sull'utilizzo degli strumenti
necessari alla realizzazione di trasmissioni radiofoniche
• Gestione della web radio, attraverso la creazione di un palinsesto composto dalle trasmissioni
realizzate dai destinatari, cura della programmazione e dell'apparecchiatura tecnica.
• Gestione e promozione del portale internet www.radionebbia.it come punto d'incontro virtuale
dei giovani.
• Creazione di eventi ed iniziative tese a favorire la conoscenza della web radio, l'aggregazione e
la conoscenza giovanile
• Redazione di una newsletter per informare i giovani delle attività culturali, ludiche, artistiche e
delle opportunità a loro rivolte.
• Supporto ad eventi ed iniziative dedicate ai giovani e realizzate sul territorio del Distretto
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
•
•
•
Tavolo Distrettuale delle Associazioni e dei Centri Giovanili
Progetto Onde Anomale
Progetto Giovani nella rete
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
•
“L'Informazione Nuova” soc. coop.
I 15 Comuni del Distretto socio-sanitario Pianura Est
Tavolo distrettuale delle Politiche Giovanili
Tavolo delle Associazioni e dei Centri giovanili del Distretto Pianura Est
Istituzioni scolastiche del Distretto Pianura Est
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
Personale dell’Ufficio di Piano
N. 1 referente del progetto e operatore radiofonico
210
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
RISULTATI ATTESI
•
•
•
•
•
•
Aumento della partecipazione attiva e passiva
Aumento delle visite sul sito internet del progetto
Coinvolgimento delle associazioni giovanili del territorio
Miglioramento della comunicazione Istituzioni-giovani generazioni
Implementazione del portale a supporto della radio web
Miglioramento della diffusione delle informazioni sullo offerte dedicate ai giovani presenti sul
territorio del Distretto
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
•
Partecipazione attiva: numero di giovani coinvolti nella formazione, nella realizzazione di
trasmissioni radiofoniche
Partecipazione passiva: numero di contatti del sito internet, numero di partecipanti ad
iniziative organizzate e promosse da Radio Nebbia
Comunicazione Istituzioni-Giovani: numero di giovani iscritti alla newsletter
N. elaborati prodotti dai partecipanti
Produzione materiale informativo sul progetto
Implementazione del portale internet
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 10.333,47 (€ 7.086,39 anno 2013 + € 3.247,08 residuo anno
2012)
di cui:
• risorse comunali - € 7.086,39
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
211
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 26
INTERVENTO/PROGETTO
GIOVANI NELLA RETE - azioni di rete per le politiche giovanili del Distretto Pianura
Est
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I
POLITICHE
•
•
•
DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
Sviluppare il coordinamento dei servizi e delle iniziative dedicati ai giovani
Promuovere la creatività giovanile e la fruizione culturale dei giovani
Promuovere il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli adolescenti e dei giovani sia in
ambito scolastico che territoriale
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517– 531
[email protected]
DESTINATARI
•
Tavolo distrettuale delle Associazioni e dei Centri Giovanili
212
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
•
•
Operatori dei Centri Giovanili
Giovani e Associazioni giovanili presenti sul Distretto
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il progetto prevede la qualificazione e la valorizzazione della rete delle Associazioni Giovanili, dei
Centri giovanili e egli Spazi di aggregazione giovanile presenti sul territorio attraverso una loro
messa in rete a livello distrettuale.
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede il consolidamento del Gruppo di lavoro composto da referenti dei Centri
Giovanili, Associazioni e spazi di aggregazione giovanile che, insieme al Tavolo distrettuale delle
Politiche giovanili e con il coordinamento dell’Ufficio di Piano, si occupi di:
• Aggiornare la mappa distrettuale che espliciti le potenzialità, le eccellenze, l’eventuale
specializzazione in determinati campi della creatività giovanile di ogni gruppo,
• Mettere in rete i Centri giovanili, le Associazioni e gli spazi di aggregazione giovanile con gli
altri progetti distrettuali dedicati ai giovani
• Mettere in rete, anche attraverso il portale di Radio Nebbia, gli eventi e le attività giovanili
offerte sul territorio del Distretto
• Condividere e realizzare con i giovani delle Associazioni e dei Centri Giovanili iniziative
culturali, artistiche e musicali a livello distrettuale
• Avviare un coinvolgimento sempre più strutturato dei giovani delle Associazioni e dei Centri
giovanili nella programmazione delle iniziative distrettuali in ambito di politiche giovanili
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
•
•
•
Tavolo Distrettuale delle Associazioni e dei Centri Giovanili
Progetto Radio Nebbia
Progetto “Onde Anomale”
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
Comuni del Distretto (rappresentati dai referenti del Tavolo delle politiche giovanili).
Operatori dei Centri Giovanili ,
Ausl (AUSSI minori),
Associazioni e gruppi giovanili presenti sul territorio distrettuale
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
•
Personale dell’Ufficio di Piano
N. 1 coordinatore del progetto
Referenti dei Centri Giovanili e spazi di aggregazione giovanile presenti sul Distretto (già
attivi e in via di apertura)
Referenti del Tavolo distrettuale delle politiche giovanili
213
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
RISULTATI ATTESI
Organizzazione di eventi sul territorio in rete con le Associazioni e i Centri giovanili del Territorio
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
N. incontri del tavolo di lavoro e relativa presenza agli incontri di tutti i referenti interessati
Scheda di monitoraggio delle caratteristiche/risorse dei Centri Giovanili, Associazioni e spazi
di aggregazione giovanile attivi sul Distretto
Presenza di un calendario degli eventi/opportunità del distretto dedicate ai giovani sul sito di
Radio Nebbia
N. eventi realizzati
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 33.498,95 finanziato con un residuo anno 2012
214
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 27
INTERVENTO/PROGETTO
GECO 2 - EAST LAND PROJECT
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I
POLITICHE
•
•
•
DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
Sviluppare il coordinamento dei servizi e delle iniziative dedicati ai giovani
Promuovere la creatività giovanile e la fruizione culturale dei giovani
Promuovere il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli adolescenti e dei giovani sia in
ambito scolastico che territoriale
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517– 531
[email protected]
DESTINATARI
•
•
Tavolo distrettuale delle Associazioni e dei Centri Giovanili
Operatori dei Centri Giovanili
215
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
•
Giovani e Associazioni giovanili presenti sul Distretto
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto nuovo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
Promuovere la creatività giovanile attraverso la realizzazione di momenti di
aggregazione/socializzazione
Accompagnare i ragazzi nella progettazione e realizzazione di iniziative rivolte ai giovani e
valorizzando e stimolando la partecipazione ed il protagonismo giovanile
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede la creazione di una rassegna di eventi di promozione culturale/musicale da
realizzarsi attraverso un percorso di progettazione partecipata che coinvolga il Tavolo Distrettuale
delle Associazioni dei Centri e degli Spazi di aggregazione giovanile, già attivo sul territorio dal
2008. Tali iniziative coinvolgeranno, con una serie di iniziative dedicate, anche i territori
interessati dal sisma (Comune di San Pietro in Casale, Galliera, Pieve di Cento e Castello d’Argile).
Si specificano di seguito le azioni previste:
1. Realizzazione di laboratori/attività di aggregazione giovanile ed eventi musicali/culturali:
• laboratorio di musica d’insieme rivolto a giovani musicisti,
• 1 torneo sportivo,
• laboratori creativi ( arte di strada, tecnologie vintage, riciclo/riuso),
• eventi di animazione sul territorio.
2. Implementazione del sistema di promozione degli eventi:
• implementazione della mailing list distrettuale dei contatti diretti dei giovani,
• diffusione delle iniziative attraverso i canali informatici (compresi i social network) e la
diffusione di materiali cartacei,
• registrazione audio degli eventi che saranno poi disponibili in podcast sul sito della radio
distrettuale (Radio Nebbia).
3. Consolidamento della rete e della collaborazione tra le associazioni Giovanili del territorio
• Creazione di un tavolo operativo di coordinamento del progetto,
• Creazione di un gruppo di lavoro su facebook per favorire lo scambio di
informazioni/opinioni durante la fase di organizzazione degli eventi.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
•
•
•
Tavolo Distrettuale delle Associazioni e dei Centri Giovanili
Progetto Radio Nebbia
Progetto “Onde Anomale”
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
Comuni del Distretto (rappresentati dai referenti del Tavolo delle politiche giovanili).
Operatori dei Centri Giovanili ,
Associazioni e gruppi giovanili presenti sul territorio distrettuale
216
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
•
Personale dell’Ufficio di Piano
N. 1 coordinatore del progetto
Referenti dei Centri Giovanili e spazi di aggregazione giovanile presenti sul Distretto (già
attivi e in via di apertura)
Referenti del Tavolo distrettuale delle politiche giovanili
RISULTATI ATTESI
•
•
•
•
•
•
•
•
Consolidamento della rete e della collaborazione tra le associazioni Giovanili del territorio
Realizzazione di almeno n. 6 laboratori creativi
Realizzazione di un torneo sportivo
Realizzazione di un Festival di n. 10 eventi musicali/culturali
Creazione di una mailing list distrettuale di giovani di almeno 700 contatti
Creazione di una lista di siti e social network su cui pubblicizzare gli eventi distrettuali
dedicati alle politiche giovanili
Realizzazione di un programma radiofonico sul Festival
Creazione di un gruppo facebook per la comunicazione del Tavolo distrettuale delle
Associazioni
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
N. incontri del tavolo di lavoro e relativa presenza agli incontri di tutti i referenti interessati
Numero di eventi realizzati e di partecipanti agli stessi,
Presenza di un calendario degli eventi/opportunità del distretto dedicate ai giovani
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 25.964,00
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi) - € 25.964,00
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
217
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 28
INTERVENTO/PROGETTO
RAGAZZI 18/21 ANNI SPESSO ANCORA “MINORI”
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
•
Sostenere i ragazzi nei percorsi verso l’autonomia, in particolare i neo maggiorenni in uscita da
percorsi socio-educativi di comunità residenziali
Garantire continuità progettuale per i ragazzi attraverso varie forme di intervento
Promuovere percorsi di autonomia abitativa per giovani adulti senza sostegni familiari
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna, Distretto Pianura Est USSI Minori
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Responsabile USSI Minori Roberta Garimberti tel 051 6662635/34
DESTINATARI
Ragazzi di età compresa fra i 18 e i 21 anni in carico al servizio sociale comunale e distrettuale che
si trovano al compimento della maggiore età in strutture, in affidamento familiare o che stanno
218
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
avviandosi in percorsi di autonomia abitativa e che necessitano di ulteriore periodo di
affiancamento
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Garantire ai giovani adulti che si trovano soli o fuori dalla famiglia:
• di potere proseguire il percorso avviato scolastico /lavorativo e di potere lavorare sulle proprie
risorse
• di potere ulteriormente conoscere/affidarsi ad eventuali risorse parentali o di vicinanza
AZIONI PREVISTE
Prosecuzione e/o rivisitazione del progetto attraverso:
• colloqui,
• attivazione delle risorse sempre attraverso la stretta collaborazione con il giovane adulto.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Il presente progetto è integrato con i progetti che si rivolgono all’affido familiare e all’adozione, al
disagio giovanile in senso lato.
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
•
Azienda USL Distretto pianura Est, USSI Minori
Comuni del Distretto
Associazioni che si occupano di accoglienza
Scuole, Enti di formazione professionale
CIP
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
USSI Minori
Assistenti Sociali dei Comuni del Distretto
RISULTATI ATTESI
Gestione dei progetti di transizione per la fascia dì età 18/21
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
N. ragazzi maggiorenni in carico/ragazzi seguiti secondo il progetto
Relazione sull’esperienza
219
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 115.190,59 (€ 107.812,00 anno 2013 e € 7.378,59 residuo anno
2012)
di cui:
• risorse comunali - € 52.312,00
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 55.500,00
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
220
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 29
INTERVENTO/PROGETTO
ONDE ANOMALE
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabili
tà
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasvers
ale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
•
•
•
Promuovere azioni di prevenzione sui rischi connessi all’uso e all’abuso di droghe, alcolici
rivolti
Promuovere azioni di prevenzione e informazione sull’uso corretto dei nuovi media
Sviluppare interventi di prossimità e di educativa di strada
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale - Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669583 – 531
[email protected]
DESTINATARI
Destinatari finali: Gruppi informali costituiti da adolescenti di età compresa tra i 14 e i 25 anni.
221
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Destinatari intermedi: Referenti dei Progetti distrettuali rivolti ai giovani (Radio Nebbia, Giovani
nella rete, Tutti in pista, Lavoro e Sapere, il viaggio come esperienza di cittadinanza, etc…),
referenti dei servizi socio – sanitari (SerT., LOOP, Spazio Giovani, Unità Operativa Minori),
referenti delle risorse formali rivolte ai giovani (Centri giovanili, Centri Culturali, Associazioni,
Polisportive, Parrocchie) referenti delle risorse informali (bar, pub, baracchine dei gelati ecc).
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Finalità generale
Promuovere l’educazione alla salute, la partecipazione sociale e il protagonismo giovanile.
Obiettivi generali
o Promuovere comportamenti protettivi rispetto al consumo, uso problematico, abuso di
sostanze stupefacenti ed alle Dipendenze Comportamentali o New Addiction.
o Aumentare le capacità di socializzazione, protagonismo, creatività, autorganizzazione, cultura.
o Aumentare la visibilità e l’accesso alle risorse e proposte strutturate che offre il territorio.
Obiettivi intermedi
1a) Aumentare la conoscenza degli effetti e dei rischi legati al consumo di sostanze stupefacenti
e all’utilizzo dei nuovi media attraverso la trasmissione di informazioni scientifiche al
proposito ed il confronto sul materiale informativo distribuito.
1b) Aumentare le capacità di riflessione sulla motivazione alla base dell’utilizzo delle sostanze
stupefacenti/oggetti legati alle dipendenze.
1c) Aumentare le capacità di riflessione sul fenomeno del gioco d’azzardo.
2a)
2b)
Aumentare le competenze e l’autonomia a livello individuale e di gruppo.
Creare occasioni in cui sperimentare stili di aggregazione e gestione del tempo libero
alternativi a quelli abitualmente adottati all’interno dei gruppi individuati.
3a)
Coinvolgere le risorse formali rivolte ai giovani (Centri di aggregazione giovanile, Centri
Culturali, associazioni, polisportive, parrocchie) nella partecipazione alle microprogettualità.
Aumentare la visibilità tra i gruppi informali delle iniziative organizzate dalle risorse formali
rivolte ai giovani presenti sul territorio.
Aumentare la visibilità e l’accesso ai servizi socio - sanitari e ai progetti in essere da parte
degli adolescenti afferenti ai gruppi informali.
Facilitare, supportare e accompagnare i leader positivi dei gruppi naturali, nell’incontro e nel
raccordo con le amministrazioni comunali e le risorse formali rivolte ai giovani del territorio.
3b)
3c)
3d)
AZIONI PREVISTE
I dati statistici rivelano:
o un progressivo aumento del consumo e dell’abuso di sostanze stupefacenti ed alcoliche nonché
un abbassamento dell’età del primo utilizzo;
o un largo ricorso al binge drinking (bere ripetutamente in modo compulsivo fino ad ubriacarsi)
durante i momenti dell’aperitivo od i fine settimana;
o uno scarso livello di informazione e consapevolezza rispetto agli effetti e ai rischi delle
sostanze stupefacenti e delle conseguenze legali e sanitarie connesse al loro utilizzo;
o uso pervasivo dei nuovi media (smartphone, internet) con scarso livello di informazione e
consapevolezza rispetto alle conseguenze sanitarie, psicologiche e sociali connesse ad un loro
utilizzo improprio;
222
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
diffusione tra minorenni del gioco d’azzardo, (slot machine, gratta e vinci, scommesse sportive,
videopoker, gioco d’azzardo online);
Tutto ciò comporta la necessità di un più incisivo impegno in azioni di prevenzione e
contrasto all’uso di droghe in particolare per salvaguardare la capacità di pensare e di agire
positivamente delle giovani generazioni.
Attraverso azioni di educativa di strada, si prevede la realizzazione delle seguenti attività:
• Mappatura dei gruppi giovanili informali presenti sul Distretto Pianura Est
• Attività di sensibilizzazione sui rischi legati al consumo e all’abuso di sostanze
• Individuazione di strategie per aumentare la visibilità dei servizi distrettuali dedicati alle
dipendenze e al disagio minorile con l’obiettivo di attivare azioni di informazione e consulenza
e di presa in carico
• Accompagnamento e supporto dei ledear positivi dei gruppi informali per la realizzazione di
iniziative/attività rivolte ai giovani del territorio;
o
Il progetto prevede la realizzazione delle attività di educativa di strada in ognuno dei 15 Comuni
del Distretto Pianura Est secondo una calendarizzazione concordata con l’Ufficio di Piano e le
Amministrazioni comunali.
In particolare la metodologia dell’animazione di strada, che si colloca all’interno della ricerca –
azione e segue una logica partecipativa in tutte le sue fasi progettuali, consente di “agganciare”
numerosi ragazzi/e invisibili che si ritrovano ai margini delle proposte strutturate offerte dal
territorio; di favorire la contaminazione e l’incontro tra le diverse “subculture” giovanili; di
promuovere la messa in gioco delle capacità e competenze sia individuali che di gruppo e
l’espressione della creatività. Quest’ultima è da intendersi come trama costitutiva di tutti i processi
che portano l'individuo a superare situazioni critiche, sia di tipo strutturale come problematiche a
livello familiare, sia quelle legate allo sviluppo, ed a farne occasione di crescita ed esperienza di sé.
Le attività espressive, intese come strumento per la narrazione di sé, come la musica (djset, suonare
con la propria band), il ballo (hip-hop, brak dance), la pittura (body painting, graffiti e writing),
possono favorire legami sociali, autostima, benessere psicologico e senso del bello, facilitando la
comunicazione e l'integrazione sociale.
L’intervento inizialmente avrà come focus quello di stabilire una relazione fiduciaria tra
l’animatore, interfaccia del e per la realtà istituzionale, ed i leader positivi dei gruppi spontanei,
portatori di conoscenze e saperi, con l’obiettivo di incentivare le loro capacità di apprendere ad
apprendere nell’ottica di innescare processi generativi di propositività e partecipazione all’interno
del gruppo dei pari. In un secondo tempo, l’intento sarà il raggiungimento di una loro completa
autonomia nell’organizzazione di attività e iniziative di loro interesse in stretta collaborazione e
raccordo con l’Amministrazione Comunale e con gli altri attori sociali (referenti di associazioni
giovanili, centri culturali, progetti distrettuali) presenti sul territorio. Ciò permetterà di rendere
progetti e attività già esistenti come contenitori visibili e di facile accesso per ragazzi/e di creare
iniziative congiunte con le diverse realtà del territorio rivolte ai giovani.
Gli animatori, attraverso l’ascolto attivo dei bisogni dei giovani li affiancheranno nella
realizzazione di microprogettualità, dove sia possibile effettuare il passaggio dal “saper fare” al
“saper far fare”, fornendo strumenti adeguati affinché possano, in autonomia, relazionarsi,
costruire rete e collaborazioni con i referenti istituzionali e con i referenti delle risorse formali ed
informali presenti all’interno della comunità.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetto Tutti in pista – Che Piacere
Progetto Radio Nebbia
Progetto Lavoro e sapere
Servizi Sert e LOOP
223
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
•
15 Comuni del Distretto.
Az. U.S.L. Bologna, LOOP (Laboratorio Osservazione, Organizzazione e Prevenzione) del
Servizio prevenzione dei Sert di San Giorgio di Piano e Budrio.
Spazio Giovani, Unità Operativa Minori.
Referenti delle risorse formali rivolte ai giovani: Centri di aggregazione giovanile (Castel
Maggiore, Castenaso, San Pietro in Casale, Trebbo di Reno), Centri Culturali (Bentivoglio e
Castenaso) associazioni.
La Carovana Società Cooperativa.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
•
Personale dell’Ufficio di Piano
N.1 Referente di Area
N.1 Coordinatore
N.4 Animatori di strada
RISULTATI ATTESI
1) Integrare le risorse formali rivolte ai giovani
2) Integrare i servizi socio – sanitari e territoriali rivolti ai giovani
3) Creare microprogettualità come momenti di aggregazione per il mondo giovanile.
4) Valorizzare le competenze dei singoli e dei gruppi.
5) Fornire occasioni di scambio volte a trasmettere informazioni relative alle sostanze stupefacenti
e alle Dipendenze Comportamentali per favorire una maggior consapevolezza relativa al loro
utilizzo.
6) Fornire occasioni di scambio volte a stimolare la riflessione sulle Dipendenze comportamentali
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
N di incontri di Distretto realizzati.
N incontri intercomunali (a zona) realizzati.
N incontri realizzati con i singoli comuni sede di realizzazione delle microprogettualità
N di incontri realizzati con gli altri Progetti distrettuali rivolti ai giovani.
N di incontri realizzati con il Progetto Lavoro e Sapere
N di incontri realizzati con le risorse formali rivolte ai giovani (CAG, Centri Culturali
associazioni, polisportive, parrocchie)
N delle risorse formali rivolte ai giovani contattate. .
N di incontri con i servizi del territorio (LOOP, Sert, Unità Operativa Minori, Spazio Giovani,)
N dei servizi – socio sanitari del territorio che hanno partecipato alle microprogettualità
N gruppi naturali monitorati
N gruppi naturali agganciati
N ragazzi/e rilevati
N ragazzi/e contattati
N leader positivi individuati.
N microprogettualità realizzate.
N ragazzi coinvolti nella realizzazione delle microprogetttualità.
N ragazzi/e partecipanti alle microprogettualità.
Livello di partecipazione mostrato dai ragazzi/e durante le microprogettualità.
Livello di soddisfazione mostrato dai ragazzi/e rispetto alle microprogettualità.
224
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
•
Qualità della relazione instaurata fra animatori di strada e i ragazzi/e dei gruppi informali
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 74.039,00
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale - € 74.039,00
225
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Scheda n. 30
INTERVENTO/PROGETTO
UP & DOWN
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
•
•
•
Promuovere azioni di prevenzione sui rischi connessi all’uso e all’abuso di droghe, alcolici
rivolti
Promuovere azioni di prevenzione e informazione sull’uso corretto dei nuovi media
Sviluppare interventi di prossimità e di educativa di strada
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Ser.T Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Claudia Roma – Ser.T. san Giorgio di Piano 051.66.44.761
Alessandra Di Toma – Ser.T. di Budrio 051.80.99.74
DESTINATARI
Diretti: Gruppi classe delle Scuole secondarie di secondo grado e centri di formazione
professionale del Distretto Pianura Est
226
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Indiretti: docenti e/o tutor delle Scuole secondarie di secondo grado e centri di formazione
professionale del Distretto Pianura Est
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Come Servizio di prevenzione e riduzione dei rischi rispetto alle sostanze stupefacenti, siamo
consapevoli che per essere raggiunti dai consumatori o da chi ha domande o considerazioni da
porci dobbiamo facilitare il superamento dello stereotipo/equivalenza relativa al binomio uso di
sostanze/tossicodipendenza. Conoscere gli operatori LOOP in contesti di piacevolezza e di
divertimento in ambienti spesso non usuali per gli /le adolescenti si configura come possibilità
per facilitare la costruzione di un ponte tra utenza e Servizio per rendere quest’ultimo
maggiormente visibile ed accessibile.
La scelta educativa di iniziative a contatto con la natura accompagnate dalla dimensione
dell’avventura nasce per rispondere alle esigenze tipiche dell’età adolescenziale (desiderio della
scoperta, della ricerca, di indipendenza, di emozioni e di adrenalina,) attraverso un fare insieme in
cui la cooperazione ed il sostegno reciproco (comportamenti prosociali) risultano imprescindibili
per la buona riuscita delle attività.
La possibilità di esperire “emozioni forti”, in un contesto protetto, grazie alla presenza degli
educatori e dei coetanei, intesi come contenitore che accoglie e sostiene in un’ottica di
condivisione delle difficoltà e delle gioie, può creare le condizioni per facilitare l’aumento della
consapevolezza intra ed interpersonale, ovvero a livello individuale e sociale.
1.Presupposti teorico - metodologici
La dimensione dell’Avventura, risorsa pedagogica importante del lavoro educativo in
adolescenza, viene intesa come strumento per facilitare l’instaurarsi di relazioni positive e come
esperienza “.., che tramuta lo sguardo, che trasforma la rassegnazione in curiosità, che riaccende il
desiderio. Allena a pensare al nostro mondo come ad una delle tante possibilità, e come tale
modificabile, relativo e non solo come pesante eredità.” (E. Varrà, 2010).
L’avventura consente la riappropriazione della temporalità; rende possibile l’esplorazione del
presente, richiedendo presenza e partecipazione; la proiezione nel futuro, stimolando il desiderio,
la voglia di fare e la progettualità; permette di vivere il tempo dell’attesa, del viaggio e del ricordo
(passato) che costruisce memoria e quindi storia individuale e collettiva.
Tale itinerario, può tradursi, per l’adolescente, come valore aggiunto nel processo, di costruzione
della propria identità, compito di sviluppo relativo a questa fascia d’età, non sempre lineare e
privo di difficoltà, specialmente all’interno del contesto sociale attuale, quello della
postmodernità, in cui le giovani generazioni, presentano, come fattori di rischio, la difficoltà a
proiettarsi nel futuro ad a trovare le proprie radici.
Le esperienze di gruppo proposte permettono di esperire un agire concreto e non virtuale che
supporta il radicamento ed il senso di appartenenza all’interno di mondi e scenari mutevoli
(contesti naturali differenti) ma legati da esperienze emotive che facilitano il riconoscimento
reciproco e quindi che supportano la definizione di se stessi in relazione agli altri. Altro fattore di
rischio, infatti, relativo all’adolescenza, tipico dei nostri tempi, risulta la ridotta capacità di
riconoscimento delle proprie emozioni accompagnata dalla presenza di sensazioni di noia e di
tentativi di obliarla con protagonismi estemporanei e non esenti da componenti di rischio.
L’avventura, intrinsecamente accompagnata da emozioni forti, contrasta questa tendenza,
aumentando la capacità di sentire e nominare il proprio vissuto all’interno di contesti relazionali
improntati sulla fiducia e sulla reciprocità
227
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
Dal punto di vista pedagogico il lavoro educativo che verrà svolto durante le uscite, farà
riferimento ad alcuni nodi centrali che lo definiscono.
L’identità ovvero la possibilità di esprimere diversi percorsi identitari con coetanei che fungono
da specchio e con adulti di riferimento che servono da modello alternativo alle figure genitoriali
ed alle icone mediatiche. Si costruiscono attività che permettono di sperimentare ruoli diversi così
da provare situazioni identitarie differenti da quelle date.
La fiducia ovvero offrire l’opportunità a ragazzi/e di costruire legami fiduciari con coetanei e con
adulti significativi in modo da permettere a chi è in una situazione di sospensione, di transizione
tipico dell’adolescenza, di trovare un contesto nel quale sperimentare la propria dimensione
esistentiva.
L’attenzione alla stima di sé, alla gestione dell’emotività, alla socializzazione, alla conoscenza di
un contesto diverso da quello quotidiano come fattori cardine da tenere in considerazione nel
percorso con il soggetto.
Le regole ovvero la possibilità di vivere un contesto in cui sperimentare il rapporto con norme
semplici e condivise come assunzione di responsabilità relazionali e regole date; di svolgere delle
tappe importanti nel percorso di assunzione dei limiti imposti dalla società attraverso la loro cocostruzione all’interno di un contesto condiviso.
La possibilità di sviluppare nel percorso di crescita un set adeguato di life skill, ossia attitudini,
capacità di scelta ed di apprendere ad apprendere che permettano di sviluppare comportamenti
positivi ed efficaci rispetto alle domande e alle sfide della vita quotidiana
Le autonomie ovvero l’opportunità di accompagnare in maniera tutelata lo sviluppo delle
competenze personali verso l’individuazione dei percorsi di autonomizzazione; favorire per
ragazzi e ragazze la sperimentazione dei propri desideri in maniera tutelata ed in relazione con la
realtà circostante, le norme sociali condivise e le regole che le situazioni impongono.
L'iniziativa ovvero la possibilità di provare attività ludiche con figure educative in grado di
aiutare ragazzi/e ad evidenziare obiettivi e modalità per raggiungerli, così da potersi confrontare
con gli aspetti positivi e negativi del progettarsi e del progettare insieme.
Questi temi pedagogici si tradurranno in attività sostenute da strategie adeguate e mirate a
promuovere il cambiamento inteso come percorso di crescita ed opportunità di valorizzazione del
soggetto.
Obiettivi generali
1) Stimolare e accompagnare percorsi di crescita e di autonomia individuali e di gruppo.
2) Favorire la conoscenza dei Servizi prevenzione del territorio in particolare del Servizio LOOP
Obiettivi intermedi
1a) Favorire la consapevolezza delle proprie emozioni.
1b) Stimolare maggiore flessibilità cognitiva e capacità di adattamento all’ambiente circostante.
1c) Aumentare la conoscenza di sé attraverso il rapporto corpo-spazio, individuo-gruppo,
gruppo-ambiente.
1d) Promuovere le risorse e le competenze individuali e di gruppo (creatività, protagonismo,
socializzazione, cooperazione, autorganizzazione, ecc).
1e) Stimolare stili di aggregazione e di gestione del tempo libero alternativi a quelli abitualmente
adottati sia come singoli che come gruppo.
2a) Facilitare la vicinanza con il Servizio Loop e stimolare l’utilizzo degli sportelli Loop attivi
nelle scuole e nel territorio.
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede la possibilità di offrire 9 uscite corrispondenti al numero di indirizzi scolastici
presenti nelle scuole secondarie di secondo grado e nei centri di formazione presenti del distretto.
Nello specifico: 3 per ISIS Keynes, 4 per ISIS G. Bruno, 1 per Futura, 1 per Form. Art.
228
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
La fase preparatoria sarà dedicata alla socializzazione della proposta con le referenti delle diverse
scuole per individuare le classi cui proporre l’attività.
La fase organizzativa sarà costruita con i docenti di riferimento delle classi per individuare date e
tipologia di uscita più adeguata alla classe.
La proposta sarà condivisa con il gruppo classe in un incontro dedicato in cui presentare
l’iniziativa.
Dopo aver vissuto l’esperienza ci sarà un incontro con il gruppo classe realizzato con risorse del
Servizio Loop in cui riflettere su ciò che si è vissuto e sulle connessioni tra l’esperienza e il mondo
dei comportamenti associati al consumo di sostanze.
Le attività svolgono una molteplicità di funzioni: forniscono esperienze concrete in cui i ragazzi/e
misurano le loro capacità di far fronte a difficoltà reali consentendo di definirsi in rapporto alle
loro capacità e ai loro limiti; forniscono occasione di riconoscimento da parte di altri e di
assunzione di responsabilità personali. Aiutano inoltre a comprendere i propri comportamenti in
situazioni reali, a porsi degli obiettivi a breve termine che possono essere verificati nel tempo, a
ridefinire le proprie modalità di relazione con l’ambiente fisico e sociale con cui vengono a
contatto
Sono previste 9 uscite giornaliere
La proposta prevede luoghi differenti che saranno praticabili in relazione al periodo in cui
verranno svolte le uscite.
Escursione speleologica alla Grotta della Spipola, all’interno del Parco regionale dei Gessi e dei
Calanchi dell’Abbadessa. La Grotta della Spipola, ambiente non attrezzato, privo di
illuminazione e passerelle, permette di vivere un’esperienza con valenze educative diverse. La
sperimentazione di essere in un luogo differente da quelli ordinari, richiede il riconoscimento
delle proprie capacità motorie e sensoriali e di confrontarsi con le emozioni che scaturiscono
dall’entrare in contatto con elementi come il buio, il silenzio, il freddo e la dilatazione del tempo
percepito, permettendo di acquisire maggiore consapevolezza di sé. Contemporaneamente si ha la
possibilità di scoprire il gruppo come risorsa con cui condividere sensazioni, emozioni, ricerca di
soluzioni di fronte a situazioni non banali, e, successivamente, terminata l’esperienza, di narrare e
condividere i propri vissuti insieme agli altri.
Parco Acrobatico Forestale, Triton’s Park Adventure a Monghidoro. L’esperienza al parco
acrobatico si caratterizza come un attività che, svolgendosi staccati da terra, coinvolge tutte le
dimensioni della sensorialità e richiede la messa in gioco delle proprie capacità motorie,
costringendo a prenderne consapevolezza. I primi elementi con cui ci si confronta sono:
l’equilibrio, l’altezza, le vertigini, la ricerca di soluzioni per affrontare i percorsi, il vuoto e
l’adrenalina. Il gruppo diventa la risorsa con cui condividere soluzioni ed emozioni e con cui
costruire memoria collettiva e appartenenza.
Attività di arrampicata sportiva anche l’arrampicata agisce fortemente nella relazione
corpo/mente/gruppo. Adrenalina, paura, sfida sono elementi che si attivano quando la peerosna
si mette in gioco nel rapporto con la verticalità e il vuoto. L’esperienza dell’arrampicata coniuga la
dimensione individuale con quella del gruppo: si è soli nell’atto dell’arrampicare ma con il gruppo
che guarda e partecipa al nostro agire. Questo elemento stimola anche la ridefinizione dei ruoli
all’interno del gruppo permettendo l’emersione di capacità che possono distribuire diversamente
le leadership o le identità consolidate riattivando così spazi di cambiamento e relazione tra gli
appartenenti al gruppo stesso.
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
•
•
Onde Anomale
Tutti Pista – Che Piacere Promozione di percorsi di scelta consapevole
229
__________________________________ Immaginare e sostenere il futuro ___________________________________
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
Istituti di Istruzione Secondaria di II grado,
Enti di formazione professionale del Distretto Pianura Est
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori del Servizio LOOP dei Distretti AUSL di San Giorgio di Piano e di Budrio
RISULTATI ATTESI
•
•
•
•
Aumento dell’utilizzo degli sportelli di ascolto LOOP nelle scuole e sul territorio;
Aumento della conoscenza e visibilità del Servizio LOOP
Aumento della capacità di scelta individuale e di gruppo rispetto agli stili di vita
Aumento della consapevolezza rispetto ai comportamenti agiti e agli stili di vita praticati
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
n. incontri tra referente Ser.T. e educatori Servizio Loop
n. incontri con Ufficio di Piano di aggiornamento e verifica
n. incontri con docenti per presentare e programmare le uscite
n. uscite realizzate
n. studenti e studentesse raggiunti
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€
/
230
231
232
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
233
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
OBIETTIVI PRIORITARI BIENNIO 2013-2014
OBIETTIVI PRIORITARI 2013/2014
DISTRETTO PIANURA EST
•
•
Promuovere la conoscenza della lingua
italiana
•
Riconoscere e valorizzare il contesto
pluriculturale e rafforzare la coesione
sociale
•
•
PROGETTI PROGRAMMA ATTUATIVO 2013
•
•
La comunità che cambia: ciclo di incontri per
ripensare il rapporto tra immigrazione e
territorio
•
Punto Migranti:
• Informazione, orientamento e consulenza
sulle procedure relative al soggiorno
• Mediazione Culturale
• Orientamento ai servizi del territorio
• Supporto alla compilazione dei kit per il
rilascio dei permessi di soggiorno
• Consulenza rivolta ai servizi
• Formazione degli operatori comunali su
normativa
Centro di consultazione culturale
Garantire piena opportunità di accesso
ed equità di trattamento nei servizi del
territorio ai cittadini di origine
straniera
Promuovere attività di informazione,
orientamento e consulenza in materia
di immigrazione straniera
•
•
Promuovere azioni di contrasto al
razzismo e alle discriminazioni
Piano distrettuale per l’insegnamento della
lingua italiana
Tavolo di coordinamento distrettuale per
l’insegnamento della lingua italiana
•
•
Nodo di raccordo distrettuale e antenne della
rete regionale contro le discriminazioni in tutti i
Comuni del Distretto
Promozione di iniziative nell’ambito della
Settimana d’azione contro il razzismo
234
235
236
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
PUNTO MIGRANTI
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il Progetto Punto Migranti, realizzato dalla coop Lai-momo, è proseguito in sostanziale continuità
con gli anni precedenti. È stata mantenuta l’apertura settimanale in tutti i Comuni del Distretto;
hanno una doppia apertura i Comuni di Castel Maggiore, Molinella e San Pietro in Casale.
Le attività sono riassumibili in due macro categorie:
- attività di front office: informazione e orientamento sul soggiorno e la permanenza in Italia,
funzionamento dei servizi territoriali, supporto alla comprensione e compilazione di
modulistica per il rilascio/rinnovo permessi di soggiorno, mediazione linguistico-culturale;
- attività di back office: consulenze ai servizi, mediazione linguistico-culturale, traduzioni,
accompagnamento utenti, collaborazioni con l’associazionismo locale e collaborazioni nella
realizzazione di Eventi locali.
Il trend degli accessi al front office è in costante aumento: i colloqui effettuati hanno visto un
incremento tra il 2011 e il 2012 del 19,7%.
Il numero degli utenti degli sportelli è invece più o meno stabile (è aumentato solo dello 0,9%), e in
diversi Comuni è diminuito. Risulta pertanto evidente un aumento dei casi seguiti con un numero
più alto di colloqui.
Da gennaio a dicembre 2012 si registrano 5.332 utenti, per 13.274 colloqui.
Sportelli Punto Migranti dati gennaio – dicembre 2011 e 2012
COMUNE
ARGELATO
BARICELLA
BENTIVOGLIO
BUDRIO
CASTELLO D’ARGILE
CASTEL MAGGIORE
CASTENASO
GALLIERA
GRANAROLO DELL’EMILIA
MALALBERGO
MINERBIO
MOLINELLA
PIEVE DI CENTO
SAN GIORGIO DI PIANO
SAN PIETRO IN CASALE
TOTALE
UTENTI 2011
188
246
321
276
277
355
305
339
191
374
275
644
479
291
724
5.285
UTENTI 2012
200
214
403
291
242
515
259
304
159
343
216
782
390
374
640
5.332
COLLOQUI 2011
334
519
976
518
507
905
445
638
418
720
622
1303
913
733
1537
11.088
COLLOQUI 2012
448
506
1129
569
501
1588
424
792
420
786
584
1728
940
1045
1814
13.274
È continuata anche l’attività dedicata al supporto alla compilazione dei kit per il rilascio e il
rinnovo di alcune tipologie di permessi di soggiorno, che ha visto un elevato aumento (del 73,8%
tra il 2011 e il 2012).
237
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
Supporto alla compilazione di kit, dati gennaio – dicembre 2012
COMUNE
Argelato
Baricella
Bentivoglio
Budrio
Castel Maggiore
Castello d'Argile
Castenaso
Galliera
Granarolo
dell'Emilia
Malalbergo
Minerbio
Molinella
Pieve di Cento
San Giorgio di
Piano
San Pietro in Casale
NUMERO MODULI
COMPILATI IN
MODALITA' CARTACEA
Carte di
Permessi di
soggiorno
Soggiorno
(compilate
(compilati in
in
modalità
modalità
cartacea)
cartacea)
31
36
71
82
73
35
37
23
69
32
43
17
52
32
33
43
Tot.
Comune
2012
Tot.
Comune
2011
67
153
108
60
101
60
84
76
33
79
65
51
71
54
48
52
43
51
94
42
54
72
112
65
35
112
112
40
89
184
224
105
38
68
101
94
35
28
63
31
94
68
TOT.
162
1.630
111
938
Tra le attività extra-sportello dedicate ai servizi e al territorio, nel periodo gennaio-dicembre 2012
sono stati realizzati i seguenti interventi:
• Consulenza al sistema dei servizi: 634 interventi
• Mediazione linguistica c/o i servizi: 195 interventi
• Traduzioni scritte: 33 traduzioni
• Accompagnamenti utenti ad altri servizi: 17
• Incontri con associazionismo locale: 26
• Interventi di sostegno e collaborazione nella realizzazione di eventi: 10
Ore di mediazione linguistica-culturale utilizzate, dati gennaio – dicembre 2012
Comune
Argelato
Baricella
Bentivoglio
Budrio
Castel Maggiore
Castello d'Argile
Castenaso
Galliera
Granarolo dell'Emilia
Malalbergo
Minerbio
Ore totali mediazione
21
34,25
7
28
87,25
10,5
8
50
25,5
61,75
30
238
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
Molinella
Pieve di Cento
San Giorgio di Piano
San Pietro in Casale
AZIENDA USL
SUPERVISIONE
TOTALE
63,25
21,5
39,25
70,5
45,5
56
659,25
PIANO DISTETTUALE DELLA LINGUA ITALIANA
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Nel corso del 2012 è proseguita la programmazione di corsi di lingua italiana rivolti a cittadini
stranieri. I corsi, realizzati dalla Coop Lai-Momo, sono stati programmati a partire dalle richieste
pervenute presso gli Sportelli Punto Migranti e da una mappatura dell’offerta di corsi di italiano
già presenti, per garantire una disponibilità di corsi uniforme su tutto il Distretto.
I corsi, organizzati con l’obiettivo di soddisfare i diversi bisogni formativi dei cittadini stranieri
residenti sul territorio, sono stati di livello alfabetizzazione, elementare, elementare/medio, ovvero
rivolti a:
- adulti con bassa scolarità, non alfabetizzati in lingua madre e con conoscenze quasi nulle
della lingua italiana;
- adulti alfabetizzati, ma con scarse conoscenze grammaticali e un sufficiente livello di
comprensione orale;
- adulti che hanno già frequentato almeno un corso di italiano L2 o hanno acquisito una
padronanza di base (in fase di comprensione e produzione orali) della lingua italiana.
Da gennaio e dicembre 2012 sono stati attivati 12 corsi con un totale di 126 partecipanti:
COMUNE
CASTEL MAGGIORE
DATA
INIZIO
DATA
FINE
ISCRITTI
SELEZIONATI
IN BASE AL
LIVELLO
PARTECIPA
NTI AL 70%
26/01/2012
22/03/2012
22
22
11
CASTELLO D’ARGILE
24/01/2012
22/03/2012
20
18
14
MALALBERGO
23/01/2012
19/03/2012
27
17
11
MOLINELLA
26/01/2012
14/03/2012
24
19
10
ARGELATO
12/04/2012
07/06/2012
17
15
9
BUDRIO
12/04/2012
11/06/2012
16
16
11
SAN GIORGIO DI PIANO
13/04/2012
12/06/2012
19
19
15
CASTENASO
23/10/2012
18/12/2012
19
18
15
GRANAROLO
23/10/2012
18/12/2012
28
22
14
MALALBERGO
22/10/2012
19/12/2012
25
20
17
PIEVE DI CENTO
23/10/2012
12/12/2012
22
19
15
SAN PIETRO IN CASALE
TOTALE
23/10/2012
19/12/2012
32
20
19
145
126
81
Nel corso del 2012 è proseguita l’attività del Tavolo distrettuale per il coordinamento dell’offerta di
corsi di italiano, composto dai Centri Territoriali Permanenti di Budrio e San Giovanni in Persiceto,
dall’Ancescao e dalla Coop Lai-momo, coordinato dall’Ufficio di Piano.
239
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
Il coordinamento distrettuale ha portato ad una programmazione congiunta, che è stata realizzata
tenendo in considerazione diversi aspetti, che vanno dal livello di conoscenza della lingua, alla
disponibilità di fasce orarie diversificate, alla mobilità sul territorio.
A seguito di questa complessa organizzazione è stato realizzato un volantino unico che contiene
l’offerta formativa del territorio per l’anno scolastico 2012-2013, per un totale di 30 corsi:
5 da Ancescao;
8 dai Centri Territoriali Permanenti di Budrio e San Giovanni in Persiceto;
3 dal Piano territoriale provinciale nell’ambito del Piano territoriale provinciale di interventi
finalizzati alla diffusione della lingua italiana per cittadini extracomunitari e realizzati dalla
Cooperativa Lai-momo;
14 dai Comuni del Distretto Pianura Est nell'ambito del Programma Attuativo 2012 e realizzati
dalla Coop Lai-momo.
Gli Sportelli Punto Migranti hanno orientato ai diversi corsi presenti sul territorio i cittadini
stranieri in base al loro bisogno specifico e hanno raccolto le iscrizioni ed effettuato i test di
ingresso (ad esclusione degli allievi dei corsi dei CTP).
Hanno frequentato i corsi un totale di 577 persone.
SERVIZIO CIVILE REGIONALE PER GIOVANI STRANIERI
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il Distretto Pianura Est, in collaborazione con Arci, promuove dal 2008 progetti di Servizio Civile
Regionale rivolto a giovani stranieri.
Nell’aprile 2012 ha preso servizio la nuova volontaria, impiegata nell’ambito delle politiche
giovanili distrettuali; nello specifico, ha collaborato alle diverse attività previste dal progetto
Eurodesk. La volontaria ha collaborato all’organizzazione e alla promozione del ciclo di iniziative
“La comunità che cambia. Ciclo di iniziative per ripensare il rapporto tra immigrazione e
territorio”.
Da settembre 2012 la volontaria è stata coinvolta nelle attività del progetto “Azioni di mobilità per
i giovani” e nel supporto alla realizzazione al Piano distrettuale della lingua italiana.
L’8 aprile 2013 hanno preso servizio due volontari di origine straniera presso i Comuni di Pieve di
Cento e Castello d’Argile all’interno del Bando straordinario di servizio civile a favore delle zone
terremotate “Per Daniele: straordinario come voi”.
“LA COMUNITA’ CHE CAMBIA”: PROMOZIONE DELLA CONOSCENZA DEL FENOMENO
MIGRATORIO
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
La seconda edizione del progetto – prevista dal Programma Attuativo 2011 – è stata realizzata tra il
marzo e il maggio 2012 e ha visto la promozione delle seguenti iniziative:
Titolo Iniziativa
“Dicono di me, ma sarà vero”? Seconde generazioni e dialogo interculturale
Comune
Data
Baricella
17.03.12
San Pietro in
Casale
26.03.12
Mercato del lavoro e cittadini stranieri. Persistenze e mutamenti negli anni
della crisi
Bentivoglio
28.04.12
Una comunità che dà asilo. Riflessioni e buone pratiche sul percorso di
San Giorgio
19.05.12
Presentazione Dossier Caritas Migrantes 2011 “Oltre la crisi insieme”
240
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
richiesta di asilo
di Piano
Intercultura a scuola. Strategie, risorse e prospettive
Proiezione del documentario ”Benvenuti in Italia"
Iniziativa prevista ma annullata a causa del terremoto
Argelato
Pieve di
Cento
Malalbergo
26.05.12
24.05.12
25.05.12
Le iniziative “Dicono di me, ma sarà vero”? Seconde generazioni e dialogo interculturale e la
Presentazione Dossier Caritas Migrantes 2011 “Oltre la crisi insieme” sono state promosse
nell’ambito del progetto provinciale “Settimana contro il razzismo 2012”
Le 5 iniziative hanno avuto un buon successo di pubblico (in alcune casi c’è stata una grande
partecipazione, in altri inferiore alle aspettative), per un totale complessivo di circa 180 persone
partecipanti.
La terza edizione della rassegna, programmata nell’ambito del Programma Attuativo 2012, viene
realizzata tra il marzo e il giugno 2013.
RETE REGIONALE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il Distretto di Pianura Est ha aderito alla Rete regionale contro le discriminazioni, che è costituita
da soggetti, distribuiti su tutto il territorio regionale, appositamente formati e dotati di strumenti
di raccolta, lettura, analisi ed intervento sul fenomeno discriminatorio.
Le attività, portate avanti dagli Sportelli Punto Migranti presenti in tutti i Comuni del Distretto,
prevedono funzioni di osservazione e monitoraggio, di ascolto, consulenza e orientamento alle
vittime di discriminazione, di rimozione delle condizioni discriminatorie e di promozione delle
pari opportunità; il Centro focalizza l’attenzione sulle questioni etnico-razziali e religiose, ma si
occupa di tutte le forme di discriminazione, legate a sesso, origine etnica o sociale, caratteristiche
genetiche, lingua, religione, età, handicap, orientamento sessuale.
Nell’arco del 2012 sono stati seguiti dagli Sportelli Punto Migranti 3 casi (uno del Comune di
Castel Maggiore, uno di Granarolo e uno di San Pietro in Casale).
Nell’ambito della “Settimana contro il razzismo 2012” sono state proposte le iniziative “Dicono di
me, ma sarà vero”? Seconde generazioni e dialogo interculturale e la Presentazione Dossier Caritas
Migrantes 2011 “Oltre la crisi insieme”.
CENTRO DI CONSULTAZIONE CULTURALE (C.C.C.)
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO PIANURA EST
Nel corso del 2012 sono state realizzate le seguenti attività:
a) Sono stati effettuati due incontri di follow up relativi ai casi inviati nel 2011 dai Servizi del
Distretto Pianura Est. Il primo ha riguardato un caso congiunto tra Ussi Disabili Adulti e CSM
di S. Giorgio di Piano, per cui si è valutato insieme agli operatori invianti l’andamento del caso,
che pare procedere bene, con un buon inserimento del paziente in programmi riabilitativi e
maggiore adesione alle cure farmacologiche prescritte, avendo particolare attenzione al
gradimento e alle osservazioni che gli invianti avevano da prospettare circa i suggerimenti
emersi nella consultazione del nostro CCC. A questo riguardo va segnalato che il gradimento e
l’apprezzamento sono stati di buon livello professionale.
Il secondo intervento di follow up è stato invece presso la struttura per donne e bambini
stranieri di Imola, dove è tuttora inserita una donna marocchina con due figli minorenni. Il
caso che ci aveva molto impegnato nel 2011 è stato quindi rianalizzato con le operatrici di
241
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
“Trama di terre” di Imola e i Servizi Sociali per Minori del Distretto che avevano proposto
l’avvio della nostra consultazione.
b) Il nostro CCC si è quindi interessato, su richiesta della Direzione del DSM-DP, di operare a
supporto dei servizi sociali e sanitari impegnati nel difficile periodo del post terremoto nella
zona del Distretto Pianura Ovest con consulenze e riunioni su alcune situazioni emerse
soprattutto nei campi data la evidente incidenza di famiglie straniere lì accolte. Si sono svolti
infatti incontri di supervisione su alcune situazioni cliniche che vedevano coinvolti più servizi
della zona: sia il Spdc di S. Giovanni in Persiceto, sia la NPIA che il CSM locali, sia i Servizi
Sociali dei Comuni nelle persone specifiche di Assistenti sociali e Operatori sociali della zona.
Per tutti gli interventi effettuati in quell’area non sono stati richiesti contributi o rimborsi dal
fondo stabilito dal Distretto Pianura Est.
c) Siamo stai quindi contattati dai Servizi Sociali del Distretto di Casalecchio per alcune
consultazioni riguardanti in particolare tre donne somale ospiti di un appartamento messo a
disposizione nell’ambito dei piani di supporto nella cosiddetta “Emergenza Nord-Africa” che
ha impegnato più servizi della nostra Regione nel 2011-2012. In questi casi si è trattato di
diversi incontri con operatori sociali della zona e di favorire una lettura multidisciplinare del
disagio segnalato da alcune ospiti favorendo alla fine un invio più appropriato al CSM locale di
Casalecchio che partecipava a tutti gli incontri del gruppo del Centro di Consultazione
Culturale. Anche in questo caso non sono stati richiesti rimborsi specifici gravanti sul
finanziamento dei Piani di Zona di Pianura Est.
d) Su richiesta dei sanitari del CSM Pianura Ovest e in accordo con i Servizi Sociali dei Comuni
del Distretto abbiamo organizzato e svolto una giornata di formazione il 20 dicembre 2012 dal
titolo “Salute e migrazione a Pianura Ovest”. Riprendendo i temi emersi dal lavoro sul campo
con le diverse figure professionali sanitarie e sociali del territorio, sono stati rianalizzati e
approfonditi i nodi evidenziati nelle consultazioni secondo le linee teoriche che motivano gli
interventi multidisciplinari del CCC: si è trattato in sostanza, partendo dalla pratica e dalle
azioni svolte, di dare una lettura psicopatologica, antropologica e sociologica a quei temi che
sono stai sollevati. La giornata di formazione di 8 ore ha anche avuto al suo interno una parte
laboratoriale che ha permesso una più efficace partecipazione attiva degli iscritti. La giornata è
stata inserita nel Piano della Formazione del DSM-DP e finanziata con le risorse del
Dipartimento stesso.
Le attività di consultazione, anche nel 2012, ci appaiono avvalorare l'idea che l'approccio
multidisciplinare perseguito dal Centro di Consultazione Culturale consenta sia di comprendere in
maniera maggiormente efficace quale siano i fattori socio-culturali che agiscono sulla salute dei
pazienti/utenti, sia di indicare le possibili strategie di risoluzione.
I follow up svolti per i casi sottoposti a consultazione hanno infatti riportato dati ancora una volta
incoraggianti per le ricadute sia sui soggetti stessi che per le equipe invianti.
Nonostante ciò permane a Pianura Est da parte di diversi Servizi la tendenza ad avviare di rado i
soggetti al Centro di Consultazione Culturale. Appare quindi doveroso da parte nostra riflettere su
questa criticità della scarsità degli invii insieme ai vari attori e operatori del Distretto e rilanciare le
attività per la prossima programmazione.
242
243
244
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
PROGRAMMA PROVINCIALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
Osservatorio delle immigrazioni
X
In continuità con l’anno precedente
Di nuova attivazione
Soggetto capofila dell’intervento
Provincia di Bologna
Raffaele Lelleri
Servizio Politiche e Sociali per la salute,
Responsabile dell’intervento:
Ufficio Politiche dell'immigrazione
(nominativo e recapiti)
[email protected]
tel. 051 6598992 fax 051 6598620
L'attività di raccolta ed elaborazione dati e la redazione
Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto
dell'Annuario statistico, nonché la ricerca di
capofila e/o responsabile dell’intervento)
approfondimento tematico, saranno realizzati in
collaborazione con soggetti esterni.
La realizzazione delle attività dell’Osservatorio richiede
Istituzioni/attori sociali coinvolti (per
l’attivazione di rapporti di collaborazione con una
ciascuno precisare tipologia e
pluralità di soggetti pubblici e privati, sia quali fonti di
denominazione)
informazione che quali destinatari delle informazioni
stesse.
Data la natura del progetto, si considerano destinatari
diretti e indiretti delle sue attività: i servizi della
Provincia e dei Comuni del territorio provinciale, gli
N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità
Enti pubblici e gli organismi del privato sociale, gli
e possibilità di indicare specifici target di
studenti, i ricercatori, gli oltre 5.500 iscritti alla
popolazione destinatari dell’intervento)
Newsletter e, in generale, i cittadini italiani e stranieri
che fruiscono delle informazioni raccolte, elaborate e
diffuse dall’Osservatorio.
Fornire agli Enti locali ed a tutti i soggetti interessati
uno strumento di orientamento e sostegno alla
programmazione ed al monitoraggio e valutazione
degli interventi in tema di immigrazione.
Disporre di informazioni quantitative e qualitative
Obiettivi dell’intervento (precisando
aggiornate sulla presenza e le modalità di insediamento
eventuali integrazioni con altre aree
ed integrazione della popolazione immigrata nel
d’intervento)
territorio provinciale.
Mantenere un punto di consultazione e di
documentazione in grado di fornire e diffondere
informazioni sul fenomeno migratorio a livello locale,
con opportuni riferimenti alle dimensioni regionale e
nazionale.
• Raccolta, elaborazione e analisi del materiale
statistico e documentale proveniente da diverse
fonti, con particolare attenzione agli enti che
Azione/i previste (descrizione delle
producono informazioni sulla popolazione straniera
principali attività che compongono
immigrata nel territorio della provincia di Bologna;
l’intervento)
• Produzione di un Dossier-Annuario contenente la
raccolta e analisi di dati statistici sul fenomeno
migratorio a Bologna e provincia, con opportuni
245
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
•
•
•
•
•
Ambito territoriale di realizzazione:
Provinciale X specificare:
Distrettuale
specificare:
Altro
specificare:
richiami al quadro regionale e nazionale, riferiti a
diverse aree di interesse, tra le quali: demografia,
lavoro, scuola e formazione, giustizia, casa, ecc.;
Produzione di Newsletter elettroniche, per la
diffusione di informazioni sui temi
dell'immigrazione;
Consultazione, presso la Biblioteca dell'Istituzione
G.F. Minguzzi, del materiale documentale
archiviato;
Realizzazione di una ricerca di approfondimento i
cui contenuti saranno definiti sulle base delle
sollecitazioni emerse dal Tavolo tematico
immigrazione dei Piani di zona;
Mantenimento e sviluppo del sito web dedicato
all'immigrazione della Provincia di Bologna;
Realizzazione di uno studio di approfondimento
sulla gestione dell'Emergenza nord-Africa in
provincia di Bologna.
Territorio provinciale di Bologna
Personale afferente all'Amministrazione provinciale:
1 Responsabile Ufficio Immigrazione
1 Responsabile Osservatorio delle Immigrazioni
1 Responsabile Settore Documentazione Istituzione
Risorse umane che si prevede di impiegare: Minguzzi
numero e qualifica degli operatori
1 Responsabile Ufficio Amministrativo
Ente di Appartenenza
2 Funzionari Ufficio Amministrativo
Personale afferente ai soggetti esterni che collaborano
con l'Osservatorio e che sarà quantificato in fase di
realizzazione delle attività
Effetti attesi e indicatori di
monitoraggio/valutazione (biennio 201314)
Piano finanziario:
Numero newsletter prodotte (almeno 20)
Annuario statistico (1)
Report di ricerca (2)
Spesa
totale
prevista
Quota regionale
17.000 Euro
17.000
Euro
246
Eventuale quota di
altri soggetti da
specificare
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
PROGRAMMA PROVINCIALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
Assistenza al funzionamento del consiglio dei cittadini stranieri e apolidi della provincia di
Bologna
X
In continuità con l’anno precedente
Di nuova attivazione
Soggetto capofila dell’intervento
Responsabile dell’intervento:
(nominativo e recapiti)
Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto
capofila e/o responsabile dell’intervento)
Istituzioni/attori sociali coinvolti (per
ciascuno precisare tipologia e
denominazione)
Provincia di Bologna
Rita Paradisi
Servizio Politiche e Sociali per la salute,
Ufficio Politiche dell'immigrazione
[email protected]
tel. 051 6598626 fax 051 6598620
Ufficio Politiche dell'Immigrazione
Ufficio Amministrativo del Servizio Politiche sociali e
per la salute
Osservatorio delle Immigrazioni
Servizio di Comunicazione
Servizi Ausiliari
• Il Consiglio e la Giunta provinciali;
• L’Assemblea del Nuovo Circondario imolese;
• La Conferenza Metropolitana dei Sindaci;
• I Comuni del territorio provinciale.
Diretti: i 30 Consiglieri.
N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità
e possibilità di indicare specifici target di
Indiretti: tutti i cittadini, con particolare riferimento ai
popolazione destinatari dell’intervento)
cittadini stranieri; gli organismi istituzionali sopracitati.
Obiettivi dell’intervento (precisando
Supportare l’attività del Consiglio dei cittadini stranieri
eventuali integrazioni con altre aree
e apolidi della Provincia di Bologna.
d’intervento)
• Assistenza alle sedute del Consiglio, organizzazione
della logistica degli incontri, invio convocazioni,
redazione dei verbali e delle delibere;
Azione/i previste (descrizione delle
• Collaborazione con l’Ufficio di Presidenza del
principali attività che compongono
Consiglio per: revisione ortografica dei documenti
l’intervento)
elaborati, organizzazione di attività eventualmente
promosse;
• Stanziamento dei rimborsi previsti.
Ambito territoriale di realizzazione:
Provinciale X specificare:
Distrettuale
specificare:
Territorio provinciale di Bologna
Altro
specificare:
Risorse umane che si prevede di impiegare:
numero e qualifica degli operatori
Ente di Appartenenza
Personale afferente all'Amministrazione provinciale:
1 Responsabile Ufficio Immigrazione
1 Responsabile Ufficio Amministrativo
1 Responsabile Osservatorio delle Immigrazioni
1 Addetto stampa
247
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
Effetti attesi e indicatori di
monitoraggio/valutazione
Piano finanziario:
1 Segreteria Amministrativa
3 Ausiliari
Gli effetti attesi riguardano principalmente la
possibilità di un'effettiva partecipazione dei
rappresentanti dei cittadini stranieri nelle scelte di
governo della cosa pubblica.
Indicatori di monitoraggio: n° sedute (almeno 3
annuali)
Quota
Eventuale quota di
Spesa totale prevista
regionale
altri soggetti da
5.255 euro
5.255 euro specificare
248
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
PROGRAMMA PROVINCIALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
Sostegno e qualificazione della rete di soggetti attivi nell'insegnamento della lingua italiana ai
cittadini stranieri
X
In continuità con l’anno precedente
Di nuova attivazione
Soggetto capofila dell’intervento
Provincia di Bologna
Rita Paradisi
Servizio Politiche e Sociali per la salute,
U.O. Politiche dell'immigrazione
[email protected]
tel. 051 6598626 fax 051 6598620
Responsabile dell’intervento:
(nominativo e recapiti)
Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto
capofila e/o responsabile dell’intervento)
Istituzioni/attori sociali coinvolti (per
ciascuno precisare tipologia e
denominazione)
N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità
e possibilità di indicare specifici target di
popolazione destinatari dell’intervento)
Obiettivi dell’intervento (precisando
eventuali integrazioni con altre aree
d’intervento)
STAFF DI PROGETTO:
Tiziana di Celmo, Stefania Sabella, Maria Cecilia
Vicentini
Servizio Scuola e Formazione, U.O. Programmazione
Offerta Formativa Integrata e Servizi di supporto al
sistema scolastico e formativo
Raffaele Lelleri, Osservatorio delle Immigrazioni
Alessandro Zanini, Settore Documentazione, Istituzione
Minguzzi
Parte dell'attività è realizzata dalla rete dei Centri
territoriali permanenti per l'istruzione degli adulti, da
Enti di formazione professionale e soggetti del terzo
settore selezionati dai Distretti del territorio provinciale
Provincia di Bologna
Distretti e Comuni del territorio provinciale
Prefettura di Bologna
Questura di Bologna
Ufficio Scolastico Provinciale
Centri Territoriali per l'Educazione degli Adulti
CD/Lei – Settore Istruzione - Comune di Bologna
Centri di formazione professionale
Soggetti del terzo settore
Diretti: cittadini stranieri allievi dei corsi di italiano L2;
docenti di italiano L2; organizzazioni che erogano corsi
di italiano L2 in provincia di Bologna.
Indiretti: la cittadinanza straniera e, in generale, il
sistema pubblico e privato attivo sul territorio
provinciale nell'insegnamento dell'italiano ai cittadini
stranieri.
Il progetto si propone di meglio coordinare e qualificare
la rete dei soggetti pubblici e del privato sociale che
programmano, sostengono ed erogano corsi di lingua
249
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
Azione/i previste (descrizione delle
principali attività che compongono
l’intervento)
italiana ed educazione civica ai cittadini stranieri, sia
sostenendo l'offerta formativa sia rafforzando la
sinergia fra sistema formale e sistema non formale
attivo nell'insegnamento dell'italiano L2 sul territorio
della provincia di Bologna.
Il progetto risponde altresì alle esigenze poste dalla
normativa in merito alla certificazione della conoscenza
della lingua italiana ai fini del rilascio del permesso di
soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo e della
sottoscrizione dell'Accordo di Integrazione.
• Sostenere la realizzazione di corsi di lingua italiana
rivolti ai cittadini stranieri, coerenti con i Livelli di
insegnamento definiti dal Quadro comune europeo
di riferimento per le lingue e che conducano
all'attestazione necessaria ai sensi di legge;
• Ideare e realizzare percorsi di formazione e
aggiornamento volti alla qualificazione delle realtà
del sistema non formale attive in questo campo;
• Sviluppare ulteriormente il sito web dedicato e
proseguire l'attività di mappatura e
pubblicizzazione on-line dell’offerta formativa;
• Redigere e promuovere la sottoscrizione di un
protocollo provinciale che favorisca la
collaborazione fra i soggetti del sistema non formale
e le istituzioni scolastiche, allo scopo di favorire
l'accesso della cittadinanza straniera alle attestazioni
e certificazioni previste dalla normativa;
• Coordinare il monitoraggio delle azioni intraprese e
la gestione della progettazione in essere sul
territorio provinciale, anche attraverso il
coordinamento del Tavolo Interistituzionale
appositamente costituito;
• Coordinamento dei sottogruppi di lavoro del
Tavolo costituiti per la gestione dei singoli progetti
in essere: “Piano di lingua italiana-2012-13; progetto
FEI regionale “Parole in gioco 2” e, in caso di sua
approvazione, progetto FEI provinciale “Come
d'Accordo”;
• Partecipazione alla progettazione e gestione delle
azioni poste in capo alla Provincia del nuovo FEI
regionale “Parole in Gioco 3”.
Ambito territoriale di realizzazione:
Provinciale X specificare:
Distrettuale
specificare:
Altro
specificare:
Territorio provinciale di Bologna
Risorse umane che si prevede di impiegare:
numero e qualifica degli operatori
Ente di Appartenenza
Personale dell'Amministrazione provinciale di Bologna:
1 Responsabile Ufficio Immigrazione
1 Responsabile Ufficio Programmazione attività
formative
1 Collaboratore esterno Ufficio Programmazione attività
formative
1 Responsabile Osservatorio delle Immigrazioni
250
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
1 Responsabile Ufficio Amministrativo
1 Funzionario Ufficio Amministrativo
1 Responsabile Settore Documentazione Istituzione
Minguzzi
Effetti attesi e indicatori di
monitoraggio/valutazione
Piano finanziario
Altro personale afferente alla rete dei CTP, ai Distretti
ed agli altri soggetti coinvolti, che sarà quantificato in
fase di realizzazione delle attività
N° allievi formati in italiano L2 (almeno 300)
N° docenti di italiano L2 formati (almeno 50)
N° scuole di italiano del sistema non formale che
partecipano all'Avviso Pubblico per l'acquisizione degli
standard di qualità nell'insegnamento dell'italiano come
L2 (almeno 14)
Quota regionale
Spesa totale
prevista
Non quantificabile: in attesa di
eventuale
approvazione del
progetto FEI
provinciale
“Come
d'Accordo” e del
progetto FEI
regionale
“Parole in Gioco
3”
251
Euro 19.651,20
Fondi FEI
regionale “Parole
in Gioco 2”
Euro 53.328,00
Fondi Ministero
del Lavoro (già
indicate
nell'attuativo 2012:
progetto a scavalco
2012-13)
Eventuale
quota di altri
soggetti da
specificare
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
PROGRAMMA PROVINCIALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
Coordinamento della rete locale antidiscriminazioni e promozione della settimana del dialogo
interculturale
X In continuità con l’anno precedente
Di nuova attivazione
Soggetto capofila dell’intervento
Provincia di Bologna
Raffaele Lelleri
Servizio Politiche e Sociali per la salute,
Responsabile dell’intervento:
U.O. Politiche dell'immigrazione
(nominativo e recapiti)
[email protected]
tel. 051 6598992 fax 051 6598620
Soggetti accreditati dal Centro regionale contro le
Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto
discriminazioni
capofila e/o responsabile dell’intervento)
Soggetti individuati dai distretti per la realizzazione
delle attività inserite nella Settimana del dialogo
interculturale
Soggetti pubblici e del privato sociale interessati al
Istituzioni/attori sociali coinvolti (per
Centro regionale contro le discriminazioni e ai temi
ciascuno precisare tipologia e
dell'intercultura
denominazione)
I distretti della provincia di Bologna
Destinatari diretti:
• I soggetti che compongono la Rete provinciale
N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità
contro le discriminazioni (circa 40);
e possibilità di indicare specifici target di
• I soggetti che proporranno e realizzeranno eventi
popolazione destinatari dell’intervento)
nella Settimana del dialogo interculturale (circa 50).
Indiretti: la cittadinanza italiana e straniera
•
Obiettivi dell’intervento (precisando
eventuali integrazioni con altre aree
d’intervento)
•
•
•
Azione/i previste (descrizione delle
principali attività che compongono
l’intervento)
•
•
Consolidare la rete provinciale contro le
discriminazioni, con particolare riguardo per i nodi
di raccordo;
Incrementare la visibilità in senso positivo della
presenza degli stranieri sul territorio attraverso una
diffusione valorizzante delle loro attività;
Favorire la reciproca accettazione ed il
superamento di pregiudizi spesso fondati sulla falsa
conoscenza dell’altro.
Promuovere il Centro regionale contro le
discriminazioni, fornire consulenza ed
accompagnare i soggetti che intendono entrarvi;
Coordinare la Rete provinciale, assieme ai nodi di
raccordo, per ulteriormente qualificarla ed
incrementarla e per rafforzarne la sinergia con i
Distretti;
Promuovere la Settimana del dialogo interculturale
contro tutte le discriminazioni, sostenendo la
realizzazione su tutto il territorio provinciale di
252
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
•
Ambito territoriale di realizzazione:
Provinciale X specificare:
Distrettuale
specificare:
Altro
specificare:
Risorse umane che si prevede di impiegare:
numero e qualifica degli operatori
Ente di Appartenenza
Effetti attesi e indicatori di
monitoraggio/valutazione
iniziative pubbliche di (in-)formazione e
sensibilizzazione in prossimità del 21 marzo Giornata mondiale ONU contro il razzismo. Gli
eventi confluiranno nel calendario on-line che la
Provincia si impegna a realizzare e diffondere
unitamente alle azioni di UNAR e del Centro
regionale contro le discriminazioni. Il progetto
prevede che tale Settimana venga realizzata in
stretta collaborazione con i Distretti, ciascuno dei
quali si impegna ad ideare ed implementare almeno
due iniziative sul proprio territorio, anche
coinvolgendo altri soggetti pubblici e del privato
sociale;
Partecipare in qualità di partner al progetto FEI
regionale "STAR", coordinarne le attività al livello
territoriale provinciale
Territorio provinciale di Bologna
Personale afferente all'Amministrazione provinciale:
1 Responsabile Ufficio Immigrazione
1 Responsabile Osservatorio delle Immigrazioni
1 Responsabile Ufficio Amministrativo
1 Funzionario Ufficio Amministrativo
Personale afferente agli altri soggetti coinvolti che sarà
quantificato in fase di realizzazione delle attività
Attivazione del Nodo di raccordo provinciale
Iniziative realizzate: almeno 7
Spesa totale
prevista
Piano finanziario
Non
quantificabile:
in attesa di
approvazione
progetto STAR
e di eventuale
conferma dei
finanziamenti
regionali e
UNAR
253
Quota regionale
7.000 Euro
Eventuale quota
di altri soggetti
da specificare
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
PROGRAMMA PROVINCIALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
Formazione sui temi dell'immigrazione
X
In continuità con l’anno precedente
Di nuova attivazione
Soggetto capofila dell’intervento
Responsabile dell’intervento:
(nominativo e recapiti)
Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto
capofila e/o responsabile dell’intervento)
Provincia di Bologna
Rita Paradisi
Servizio Politiche e Sociali per la salute,
U.O. Politiche dell'immigrazione
[email protected]
tel. 051 6598626 fax 051 6598620
Alessandro Zanini
Istituzione Gian Franco Minguzzi
Settore Documentazione
[email protected]
tel. 051 5288527 fax 051 521268
Si ipotizza la collaborazione con un soggetto esterno
per l'organizzazione e gestione del percorso formativo.
Istituzioni/attori sociali coinvolti (per
ciascuno precisare tipologia e
denominazione)
Provincia di Bologna
Istituzione Gian Franco Minguzzi
Osservatorio delle Immigrazioni
Diretti: almeno 100 operatori che operano a vario titolo
N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità
nei diversi servizi del territorio provinciale
e possibilità di indicare specifici target di
Indiretti: la cittadinanza straniera che afferisce ai
popolazione destinatari dell’intervento)
servizi
Il progetto ha l'obiettivo di contribuire a migliorare la
capacità di risposta dei servizi a bisogni diversificati
anche culturalmente.
In risposta alle sollecitazioni espresse dal Tavolo
Obiettivi dell’intervento (precisando
tematico immigrazione, il progetto si propone di fornire
eventuali integrazioni con altre aree
agli operatori dei servizi territoriali elementi di
d’intervento)
conoscenza e occasioni di riflessione e confronto sulle
dinamiche locali e transnazionali connesse al fenomeno
migratorio.
Azione/i previste (descrizione delle
principali attività che compongono
l’intervento)
Si ipotizza la realizzazione di un percorso formativo a
supporto dell'evoluzione in senso interculturale del
sistema dei servizi territoriali. L'individuazione dei
contenuti specifici e l’organizzazione di dettaglio delle
attività sarà definitiva sulla base delle sollecitazioni
emerse dal tavolo tematico immigrazione dei piani di
zona.
Ambito territoriale di realizzazione:
Provinciale X specificare:
Distrettuale
specificare:
Altro
specificare:
Territorio provinciale di Bologna
254
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
Risorse umane che si prevede di impiegare:
numero e qualifica degli operatori
Ente di Appartenenza
Personale afferente all'Amministrazione provinciale:
1 Responsabile Ufficio Immigrazione
1 Responsabile Settore Documentazione - Istituzione
Minguzzi
1 Responsabile Osservatorio delle Immigrazioni
2 Funzionari Ufficio Amministrativo
Docenti universitari ed esperti (che saranno quantificati
in fase di progettazione di dettaglio delle attività)
Segreteria/Tutor d'aula
I partecipanti al percorso formativo acquisiranno
conoscenze e metodologie di intervento che
consentiranno di meglio gestire gli interventi rivolti ai
cittadini immigrati.
Effetti attesi e indicatori di
monitoraggio/valutazione
Piano finanziario:
I cittadini stranieri che si rivolgono ai servizi territoriali
potranno fruire di interventi maggiormente rispondenti
ai loro bisogni.
Indicatori:
n° partecipanti alle iniziative (almeno 100)
% soddisfazione dei partecipanti (almeno 70%)
Spesa totale
prevista
Quota regionale Eventuale quota di
altri soggetti da
8.000
8.000
specificare
255
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
PROGRAMMA PROVINCIALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
Progetto provinciale a supporto di lavoratori occupati a bassa scolarità
X
In continuità con l’anno precedente
Di nuova attivazione
Soggetto capofila dell’intervento
Servizio Scuola e formazione Provincia di Bologna
Responsabile dell’intervento:
(nominativo e recapiti)
Claudio Magagnoli
[email protected]
Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto
capofila e/o responsabile dell’intervento)
Istituzioni/attori sociali coinvolti (per
ciascuno precisare tipologia e
denominazione)
N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità
e possibilità di indicare specifici target di
popolazione destinatari dell’intervento)
Obiettivi dell’intervento (precisando
eventuali integrazioni con altre aree
d’intervento)
Azione/i previste (descrizione delle
principali attività che compongono
l’intervento)
Ambito territoriale di realizzazione:
Provinciale X specificare:
Distrettuale
specificare:
Altro
specificare:
Risorse umane che si prevede di impiegare:
numero e qualifica degli operatori
Ente di Appartenenza
Effetti attesi e indicatori di
monitoraggio/valutazione
Piano finanziario:
Centri per l'istruzione degli adulti e Istituti con corsi
serali della provincia di Bologna
150 lavoratori a bassa scolarità e/o con titolo di studio
non riconosciuto
Favorire il rientro in percorsi di istruzione e
formazione e l'acquisizione di un titolo di studio
Supportare i lavoratori nella costruzione di un dossier
delle competenze formali, informali e non formali utile
al fine di riconoscimento di crediti che consentano di
abbreviare e personalizzare il percorso di istruzione
Provinciale
Funzionari della Provincia, Docenti dei CTP e degli
istituti concorsi serali
Realizzazione di 150 dossier delle competenze, di cui il
20% stranieri
Eventuale
Spesa
quota di
Quota
totale
altri soggetti
regionale
prevista:
da
40.000
specificare:
EURO
FSE 40.000
EURO
256
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
PROGRAMMA PROVINCIALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
Interventi di politiche attive del lavoro a sostegno dei lavoratori immigrati
X
In continuità con l’anno precedente
Di nuova attivazione
Soggetto capofila dell’intervento
Provincia di Bologna
Patrizia Paganini
Responsabile dell’intervento:
Dirigente del Servizio Politiche attive del Lavoro e
(nominativo e recapiti)
Formazione
[email protected]
Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto
Centri per l'impiego, enti di formazione professionale,
capofila e/o responsabile dell’intervento)
soggetto esterno per la gestione, in appalto, del servizio
specialistico di mediazione socio-culturale
Servizi socio-sanitari (per gli utenti immigrati in
Istituzioni/attori sociali coinvolti (per
condizione di svantaggio se in carico ai servizi al fine
ciascuno precisare tipologia e
di predisporre strategie comuni di intervento, ad es:
denominazione)
segnalazioni, presa in carico congiunta, invio ad altri
servizi, ecc.); soggetti del terzo settore.
• Utenti immigrati, in cerca di lavoro, che si recano
presso i Centri per l'Impiego;
N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità • Utenti immigrati, in cerca di lavoro in condizione
e possibilità di indicare specifici target di
di svantaggio che si recano presso i CIP o segnalati
popolazione destinatari dell’intervento)
dai servizi del territorio o dal privato sociale;
• Utenti immigrati segnalati dai servizi e/o che si
iscrivono ad attività formative.
• Potenziare l'occupabilità delle persone immigrate
in cerca di lavoro con azioni di politica attiva del
lavoro anche attraverso la frequenza di attività
formative;
• Far acquisire e/o migliorare le competenze
professionali delle persone immigrate disoccupate e
occupate per una maggiore integrazione sociolavorativa;
• Rafforzare l'integrazione socio-lavorativa delle
persone immigrate in cerca di lavoro e in
Obiettivi dell’intervento (precisando
condizione di particolare svantaggio, anche in
eventuali integrazioni con altre aree
collaborazione con i servizi sociali del territorio e il
d’intervento)
privato sociale;
• Supportare gli immigrati nel percorso di
miglioramento dei propri strumenti di approccio al
mercato del lavoro, di ricerca attiva del lavoro e di
relazione con le imprese, anche attraverso le
informazioni riguardo il sistema dei Servizi
pubblici e privati disponibili per chi è alla ricerca di
occupazione;
• Sostenere le persone immigrate nel percorso di
inclusione anche attraverso modalità di accoglienza
e presa in carico.
257
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
E' possibile raggruppare le azioni previste in due
macroaree :
1. Servizi erogati presso i CIP:
1.1 Accoglienza, anche con il supporto del servizio
specialistico di mediazione socio-culturale, allo scopo
di:
• Fornire informazioni complete ed esaurienti
riguardo la condizione di lavoratore straniero in
Italia, in relazione alle normative nazionali e
regionali in materia e sul sistema di welfare del
territorio;
• Predisporre materiali informativi presenti nei CIP
tradotti in più lingue, in particolare le offerte di
lavoro presenti nell’area di autoconsultazione, al
fine di facilitare la possibilità di autocandidatura
presso aziende;
1.2 Presa in carico individuale o collettiva anche con il
supporto del servizio specialistico di mediazione socioculturale;
Azione/i previste (descrizione delle
principali attività che compongono
l’intervento)
1.3 Attività di tipo specialistico individuali e/o di gruppo
(colloqui di orientamento, laboratori di ricerca attiva
del lavoro).
2. Attività formative:
Il Programma provinciale per il triennio 2011-2013
"Linee di programmazione per il sistema di istruzione,
di formazione e per il lavoro" richiama fra le priorità
trasversali a tutte le attività che si andranno a
finanziare, l'interculturalità come leva per contribuire al
raggiungimento degli obiettivi di sviluppo economico e di
coesione sociale. Tale priorità si traduce con:
2.1. accesso a tutti i corsi di formazione professionali
rivolti ad occupati e disoccupati finanziati dal Fondo
sociale europeo - FSE ad iscrizione aziendale o
individuale
Ambito territoriale di realizzazione:
Provinciale
specificare:
Distrettuale
specificare:
Altro
specificare:
2.2. finanziamento di attività formative per persone
immigrate non occupate, con disagio sociale (FSE- asse
inclusione), ad accesso diretto o segnalati dai servizi
pubblici e privati del territorio. I percorsi sono
caratterizzati da innovatività e sperimentabilità; le
condizioni eterogenee dell’utenza e la
multidimensionalità delle problematiche impongono
una progettazione fortemente flessibile e
personalizzata.
Il servizio si svolge nei 7 Centri per l'Impiego della
Provincia di Bologna integrandosi con le altre attività
erogate.
I corsi di formazione professionale si svolgono su tutto
258
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
il territorio provinciale
Risorse umane che si prevede di impiegare:
numero e qualifica degli operatori
Ente di Appartenenza
Effetti attesi e indicatori di
monitoraggio/valutazione
•
•
Operatori dei CIP;
Formatori degli enti di formazione rofessionale
accreditati;
• Mediatori socio-culturali;
• Funzionari tecnici e amministrativi del Servizio
politiche attive del lavoro e formazione
Accesso degli utenti stranieri alla piena fruizione dei
servizi per l'impiego e all'offerta di formazione
professionale.
Indicatori :
• Numero degli immigrati che usufruiscono del
servizio specialistico di mediazione socio-culturale
presso i CIP;
• Numero di immigrati che frequentano corsi di
formazione professionale.
Piano finanziario
Gara d'appalto per servizio di mediazione
socio-culturale di durata biennale –
Aggiudicata nel corso del 2012 – Attività
prevista dal 22.10.2012 al 21.10.2014 Finanziamento FSE - Asse Inclusione
sociale: 577.896,00 Euro
FSE- asse inclusione sociale per attività
formative, budget complessivo per utenze
svantaggiate : 1.100.000,00 Euro. Sulla base
dell'esperienza precedente si può stimare la
quota destinata a cittadini stranieri
svantaggiati nel 20% del budget
complessivo.
Spesa totale
prevista
Non
quantificabile
(per quota
parte di attività Quota regionale
formative
specificatament
e rivolta ai
cittadini
stranieri
svantaggiati)
259
Eventuale quota di
altri soggetti da
specificare
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
PROGETTO SOVRAZONALE
Denominazione:
Servizi a valenza sovradistrettuale o provinciale
Il Piano regionale sociale e sanitario e l'Atto di indirizzo e coordinamento provinciale 2009-2011
hanno posto nel Distretto il punto centrale della programmazione e della gestione degli interventi e
hanno contestualmente introdotto l'esigenza di realizzare accordi sovraterritoriali per interventi o
servizi di particolare specializzazione o che potevano ottimizzare costi e risorse.
Negli anni si sono consolidati e rafforzati progetti di bacino sovra-zonale che erano già attivi ma che
hanno trovato nella pianificazione zonale il preciso riferimento (Centro di contrasto all'abuso e al
maltrattamento) e sono stati realizzati nuovi interventi (CAAD, PRIS).
Pur nella diversità degli obiettivi e dell'utenza cui sono rivolti, hanno un elemento comune che li
diversifica da altri progetti: si tratta infatti di veri e propri Servizi nei quali un ente capofila gestisce,
a nome e in accordo con gli altri, una funzione o interventi che sarebbero con maggiori costi e
minore efficacia realizzabili nei singoli territori.
Si tratta quindi di azioni di particolare rilievo, accomunate da un medesimo obiettivo di
specializzazione/ottimizzazione dell'intervento, che danno conto della capacità dei territori di
lavorare in rete e di assumere (o delegare) funzioni con reciproca responsabilità.
Prevenzione e contrasto delle mutilazioni genitali femminili
Comune o altro ente capofila di
progetto
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Comune di Bologna
Manuela Corazza
Responsabile Ufficio Pari Opportunità e Tutela delle
Differenze
Piazza Maggiore 6
tel. 051 2194909
e-mail [email protected]
Destinatari diretti n. 110: gruppi di operatori (educatori,
insegnanti, bibliotecari)
Destinatari indiretti n. 320: donne appartenenti alle etnie
in cui è diffusa la pratica MGF
Specificare se è in continuazione di un
Progetto di nuova attivazione
progetto dell'anno precedente
Ambito territoriale di realizzazione
Provincia.
Istituzioni: Comune di Bologna (varie articolazioni
organizzative che operano a contatto con stranieri);
Provincia di Bologna; ASP; Comuni dell'area
Istituzioni/attori sociali coinvolti
metropolitana a maggiore concentrazione etnie target.
Associazioni: Casa delle donne per non subire violenza;
Mondo Donna; Trama di terre; Intrecci; Rete TogethER;
MIER
Obiettivo generale
Creare, con la regia della Regione Emilia Romagna, un
Obiettivi del progetto (anche eventuali
sistema di rete regionale di interventi a cui dare stabilità e
integrazioni con altre aree
continuità in modo da poter rilevare situazioni di rischio
d’intervento)
legate alle MGF, di agire con tempestività chiamando in
campo tutte le forze attivate dalle azioni programmate,
260
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
programmare interventi di sensibilizzazione e
informazione della popolazione in generale e di
formazione degli operatori coinvolti.
Azioni previste
Obiettivi specifici
• Predisposizione di modelli di intervento innovativi e
sperimentali finalizzati all’attuazione di una strategia
di sistema nazionale volta a favorire l’integrazione
sociale di donne e minori vittime o potenziali vittime
di pratiche di mutilazioni genitali femminili;
• Realizzazione di corsi di formazione e aggiornamento
specifici mirati a coloro che operano su questo tema o
in ambiti connessi, per la facilitazione delle relazioni
tra le istituzioni e la popolazione migrante di origine
africana;
• Promozione di attività informative e di
sensibilizzazione.
• Contribuire alla costruzione di una rete regionale
attraverso la partecipazione al tavolo tecnico di coprogettazione e valutazione del progetto e attraverso
la costruzione e/o valorizzazione di una rete locale;
• Supportare, attraverso la partecipazione al tavolo
tecnico di co-progettazione e la promozione sul
territorio, azioni informative e di sensibilizzazione
(laboratori, eventi, mostra fotografica) rivolte alle
giovani generazioni sul tema delle MGF (dal punto di
vista delle modificazioni corporee e del rapporto con
la corporeità/sessualità) realizzate dalla rete
regionale TogethER, associazione di secondo livello
che riunisce organizzazioni territoriali di giovani di
seconda generazione e nativi e che garantisce, proprio
per le prerogative dei giovani che ne fanno parte,
l’indispensabile “approccio pari”;
• Attivazione di 3 laboratori formativi per lo sviluppo
delle competenze degli operatori di prossimità di
target diversificati (educatori operanti nelle strutture
di accoglienza che ospitano donne straniere; educatori
di strada operanti per il contrasto della tratta;
insegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo
grado i cui istituti presentano maggior concentrazione
di studenti stranieri; operatori delle biblioteche
inserite in territori ad elevata concentrazione di
stranieri). Le azioni di formazione promuoveranno il
lavoro congiunto di soggetti delle istituzioni e delle
associazioni operanti con stranieri sul territorio locale
metropolitano ed aventi competenze, saperi e
relazioni diversificate nell'ambito della tematica MGF;
• Supportare, attraverso la partecipazione al tavolo
tecnico di co-progettazione e la promozione sul
territorio, le azioni di sensibilizzazione messe in
campo dall’associazione Intrecci (che raggruppa
associazioni di donne migranti e native dell’Emilia261
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
Piano finanziario:
•
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
Romagna), che realizzerà nell’intero territorio
regionale incontri intergenerazionali e interculturali
sulle MGF e su argomenti correlati alla posizione
della donna nella famiglia e nella società;
• Contribuire, attraverso la partecipazione al tavolo
tecnico di co-progettazione, all’ideazione e
costruzione di azioni di comunicazione e
sensibilizzazione (realizzazione a carico della rete
regionale dei media interculturali MIER);
• Sensibilizzare soggetti potenzialmente coinvolti
(donne migranti appartenenti alle etnie in cui la
pratica è diffusa, bambine e adolescenti frequentanti
la scuola pubblica)
Quota
altri
soggetti
costo del
Quota
personale
regionale
Quota
Costo totale
delle
nazionale
amministr
25.000
azioni
coinvolte
nel
progetto
Risultati attesi:
Costituzione di una rete locale e tavoli di lavoro stabili per
lo sviluppo di azioni locali e regionali finalizzate ai temi
del diritti, dell’empowerment femminile, dell’analisi delle
relazioni tra i generi, dell’intercultura e del confronto
interculturale, a partire dal tema delle MGF.
Aumento delle conoscenze sulle MGF sui territori tra i
molteplici soggetti coinvolti nella rete attraverso il
confronto e lo scambio.
Sviluppo nelle nuove generazioni di un approccio
consapevole al tema delle MGF, depurato dai pregiudizi e
dalle visioni giudicanti.
Aumento della conoscenza dei diritti, delle leggi e delle
iniziative finalizzate a contrastare le MGF tra i giovani
coinvolti nelle azioni programmate;
Aumento della consapevolezza sulle conseguenze
sanitarie e psicologiche delle MGF, sugli stereotipi
religiosi e/o culturali tra i giovani coinvolti nelle azioni
programmate.
Indicatori :
Formazione ad operatori di prossimità: 3 corsi per 110
operatori coinvolti
Azioni locali di sensibilizzazione: 320 persone coinvolte
262
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
Scheda n.31
INTERVENTO/PROGETTO
PUNTO MIGRANTI
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
•
Garantire piena opportunità di accesso ed equità di trattamento nei servizi del territorio ai
cittadini di origine straniera
Promuovere attività di informazione, orientamento e consulenza in materia di immigrazione
straniera
Riconoscere e valorizzare il contesto pluriculturale e rafforzare la coesione sociale
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531 – 517
[email protected]
DESTINATARI
263
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
Cittadini migranti e richiedenti/titolari protezione internazionale residenti nei Comuni del
Distretto
Sistema dei servizi e delle risorse pubblico/private presenti nei territori
Popolazione autoctona interessata a problematiche inerenti l’immigrazione
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Il progetto in continuità dal 2008
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il progetto ha l’obiettivo generale di favorire, attraverso specifiche attività, competenze,
professionalità e lavoro di rete strutturato, la relazione tra servizi e risorse territoriali, (pubbliche e
private), ed utenza migrante e di garantire pari opportunità di accesso ai servizi, promuovendo la
rimozione di ostacoli di ordine sociale, economico, linguistico e culturale che impediscono o
riducono l’effettivo utilizzo del sistema dei servizi pubblici.
A sua volta il progetto contiene diversi obiettivi specifici:
• elaborare una sintesi dei bisogni espressi dagli utenti, al fine di promuovere ed attivare risorse
e professionalità adeguate;
• ampliare il supporto agli Sportelli Sociali nel lavoro con i migranti perseguendo una
progressiva caratterizzazione di supporto e consulenza di secondo livello ai servizi del
comune;
• rafforzare le azioni di coordinamento tra i diversi servizi, enti ed istituzioni pubbliche e
private che si occupano di immigrazione;
• potenziare l’attività informativa e orientativa, svolta dagli enti locali, dai sindacati, dalle
associazioni datoriali e di volontariato a favore dei cittadini stranieri;
• fornire agli operatori dei servizi strumenti, conoscenze, competenze interculturali;
• favorire la comunicazione interculturale;
• favorire la conoscenza della lingua italiana ed incentivare l’acquisizione o il recupero di
competenze professionali sostenendo ed integrando le iniziative formative già esistenti sul
territorio;
• fornire consulenza in merito alla normativa che regola l’ingresso ed il soggiorno degli
stranieri;
• informare e supportare nell’accesso ai servizi e alle procedure per una corretta fruizione degli
stessi;
• attivare percorsi personalizzati di ricerca attiva del lavoro, di inserimento in azienda e
facilitare la continuità del rapporto, promuovere e accompagnare alla fruizione delle
opportunità di creazione d’impresa e formazione professionale erogate nei territori coinvolti,
in rete con i servizi preposti;
• fornire assistenza alla compilazione dei kit per rilascio/rinnovo di diverse tipologie di
permesso di soggiorno;
AZIONI PREVISTE
Sono previste le seguenti azioni:
• Rafforzamento delle attività degli Sportelli Sociali dei comuni nei confronti dell’utenza
immigrata e richiedente/titolare protezione internazionale, attraverso l’apertura, uno o più
giorni alla settimana, di sportelli dedicati con la presenza di operatori interculturali
specializzati;
• Attivazione di consulenze specializzate in ambiti più specifici rivolte ai Servizi comunali e
dell’AUSL sul tema dell’immigrazione, quali ad es.: normativa sul soggiorno dei cittadini
264
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
•
•
•
•
•
•
stranieri, disagio sociale, conflitti familiari, azioni rivolte alle donne, scuola, seconde
generazioni, assistenti familiari, ecc;
Interventi a richiesta di mediatori linguistico culturali in lingue araba, urdu, rumena, albanese,
russo, cinese e nelle eventuali altre lingue richieste dalla rete dei servizi;
Attività di orientamento ai servizi del territorio ed attivazione di percorsi personalizzati
specifici co-progettati con i servizi alla persona dei Comuni;
Assistenza, su appuntamento, alla compilazione dei kit per il permesso di soggiorno
nell’ambito del protocollo d’intesa fra Ministero degli Interni e ANCI;
Supporto ai Comuni nella promozione di incontri interculturali o specifici rivolti alla
popolazione straniera;
Attivazione di sportelli informativi nell’ambito della Rete Regionale Rete Antidiscriminazione;
Supporto operativo alla realizzazione dei progetti distrettuali rivolti alla popolazione migrante,
tra cui:
- Piano distrettuale della lingua italiana,
- Risorse per l’intercultura nelle scuole,
- “La comunità che cambia”: promozione della conoscenza del fenomeno migratorio.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Il progetto si colloca trasversalmente rispetto a tutti i settori che nei Comuni hanno relazioni con la
popolazione migrante: sociale, scuola, anagrafe, ufficio tecnico.
Lavora in rete, inoltre, con i seguenti progetti:
Risorse per l’intercultura nelle scuole
Piano distrettuale della lingua italiana
Rete regionale contro le discriminazioni
Tavolo Interistituzionale per il Lavoro
Centro di Consultazione Culturale
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
Servizi alla Persona dei 15 Comuni del Distretto di Pianura Est
Azienda USL
Centri per l’impiego
Enti ed associazioni operanti sul territorio
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
•
•
•
Staff di coordinamento
Operatori interculturali con significativa esperienza in materia di immigrazione
Esperto di normativa sul soggiorno
Mediatori linguistico culturali
Psicologo e glottologo
Personale dell’Ufficio di Piano
RISULTATI ATTESI
L’attività degli sportelli intende conseguire il miglioramento dei percorsi di inserimento della
popolazione migrante nei tessuti sociali ed economici del territorio del distretto e migliorare la
qualità delle relazioni interculturali all’interno della popolazione. Inoltre il progetto intende
migliorare l’erogazione dei servizi pubblici e privati esistenti secondo un approccio realmente
multiculturale.
265
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Le attività di monitoraggio e valutazione previste intendono consentire una verifica puntuale dello
stato d’avanzamento delle attività realizzate, la loro effettiva rispondenza alla progettazione
dettagliata e la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Monitoraggio e valutazione qualitativi:
incontri di monitoraggio e verifica con i referenti dell’Ufficio di Piano per la valutazione di impatto
distrettuale e del lavoro di rete promosso dal progetto, la segnalazione di problematiche, la
richiesta di interventi correttivi per i quali sarà stabilita data e modalità di verifica.
Monitoraggio quantitativo:
1. Dati relativi all’affluenza e frequenza nell’accesso allo sportello:
- numero utenti,
- numero accessi,
- caratteristiche degli utenti: nazionalità, età, genere …
2. Numero degli utenti che hanno usufruito delle attività di front office;
3. Tipologia dei bisogni espressi/rilevati;
4. Numero di Kit compilati;
5. Numero degli utenti per i quali è stato realizzata attività di co-progettazione con i Servizi
Sociali e/o altri servizi;
6. Tipologia di servizi co-progettati;
7. Ore di consulenza erogate al sistema dei servizi;
8. Interventi di mediazione linguistico-culturale: lingua, tipologia di richiesta, servizio
richiedente, numero di ore erogate;
9. Numero degli accompagnamenti di utenti ed indicazione del servizio destinatario;
10. Numero di incontri con referenti dell’Associazionismo locale.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 181.477,33 (€ 167.450,00 anno 2013 + € 14.027,33 residuo
anno 2012)
di cui:
• risorse comunali - € 69.450,00
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 98.000,00
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
266
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
Scheda n. 32
INTERVENTO/PROGETTO
PIANO DISTRETTUALE DELLA LINGUA ITALIANA
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Povertà e
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Salute
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Promuovere la conoscenza della lingua italiana
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 - 531
[email protected]
DESTINATARI
Cittadini stranieri
267
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2009
OBIETTIVI DEL PROGETTO
1.
2.
3.
4.
5.
Promuovere corsi di lingua italiana nei livelli adeguati alle esigenze dei cittadini stranieri
Garantire un’offerta formativa omogenea sul territorio
Consolidare il coordinamento tra i diversi soggetti, pubblici e privati, che realizzano corsi di
italiano sul territorio
Facilitare l’accesso ai corsi alle donne
Promuovere momenti informativi ed orientativi sui servizi del territorio
AZIONI PREVISTE
Azione 1)
Tavolo di coordinamento distrettuale insegnamento lingua italiana
Prosecuzione della attività del Tavolo, composto dai soggetti che nei 15 Comuni del Distretto
promuovono corsi di italiano: Centri Territoriali Permanenti di Budrio, San Giovanni in Persiceto e
Besta di Bologna, Centri Sociali ricreativi, Coop Lai-momo e Associazioni del territorio. Il Tavolo è
coordinato dall’Ufficio di Piano. Ha l’obiettivo di consolidare la rete distrettuale per garantire
un’attività coordinata sul territorio, con un’offerta di corsi di italiano più omogenea e una
promozione congiunta.
Verrà promosso un unico volantino che riporta tutta la programmazione di corsi di italiano a
livello distrettuale.
Azione 2)
Corsi di italiano
Verranno attivati 14 corsi della durata di 40 ore.
Sedi, giorni e orari dei corsi verranno programmati tenendo in considerazione i seguenti aspetti:
1. elementi legati alla mobilità territoriale, ovvero la possibilità dei potenziali fruitori di spostarsi
da un comune all’altro (a seconda dell’offerta formativa) in maniera agevole attraverso i mezzi
di trasporto pubblici;
2. elementi temporali, ovvero le disponibilità orarie dei cittadini stranieri, strettamente legate ai
ritmi lavorativi e familiari;
3. aspetti educativi/normativi, ovvero il livello di scolarizzazione dei cittadini stranieri e la
motivazione in base alla quale decidono di frequentare il corso (rilascio del titolo di
soggiorno,lavoro..)
Gli Sportelli Punto Migranti, presenti in tutti i 15 Comuni del territorio, orienteranno ai diversi
corsi presenti sul territorio i cittadini stranieri in base al loro bisogno specifico (fasce orarie di
disponibilità, conseguimento della certificazione, servizio di babysitting, orientamento ai servizi
del territorio), raccoglieranno le iscrizioni ed effettuano i test di ingresso.
Le classi verranno composte in seguito ai risultati dei testi d’ingresso, con un massimo di 15/20
persone per corso. Verrà fornito a tutti gli iscritti un libro di testo.
I corsi si terranno in aule messe a disposizione dei Comuni, che valuteranno l’opportunità di
attivare, grazie al volontariato locale, un servizio di babysitting.
Piano delle attività:
Condivisione della programmazione con il Tavolo di coordinamento distrettuale;
Individuazione dei Comuni presso i quali attivare i corsi di italiano;
Promozione congiunta dell’offerta distrettuale dei corsi presso gli Sportelli Punto Migranti;
Raccolta delle iscrizioni presso gli Sportelli Punto Migranti;
268
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
-
Test di valutazione del livello della lingua italiana;
Creazione dei gruppi classe;
Attivazione dei corsi;
Verifica e monitoraggio in itinere a conclusione.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Punto Migranti
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Centri Sociali ricreativi
Centri Territoriali Permanenti
Associazioni del territorio che promuovono corsi di italiano
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Docenti qualificati per l’insegnamento della lingua italiana
Operatori degli Sportelli Punto Migranti
Personale dell’Ufficio di Piano
RISULTATI ATTESI
Apprendimento della lingua italiana e conoscenza dei servizi del territorio da parte dei cittadini
stranieri.
Consolidamento della rete tra i diversi soggetti, pubblici e privati, che realizzano corsi di italiano
sul territorio.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Numero di corsi attivati dalla rete distrettuale.
Numero di iscritti ai corsi, uomini e donne, nazionalità, minori o adulti.
Numero di persone che frequentano il corso con il 70% delle presenze.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 30.346,83 (€ 11.500,00 anno 2013 + € 18.846,83 residuo anno
2012)
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale) – € 7.000,00
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare) Provincia - € 4.500,00
269
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
Scheda n. 33
INTERVENTO/PROGETTO
“LA COMUNITÀ CHE CAMBIA”: PROMOZIONE DELLA CONOSCENZA DEL
FENOMENO MIGRATORIO
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Povertà e
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Salute
Disabili
Immigrati
stranieri
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Riconoscere e valorizzare il contesto pluriculturale e rafforzare la coesione sociale
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 - 531
[email protected]
DESTINATARI
Comunità locale
270
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2010
OBIETTIVI DEL PROGETTO
• Accrescere la conoscenza del fenomeno dell’immigrazione
• Aprire una discussione nella comunità locale su temi sensibili e di grande attualità
• Prevenire eventuali conflitti
AZIONI PREVISTE
Promozione di momenti pubblici di discussione e approfondimento
dell’immigrazione.
Presentazione pubblica del Dossier Statistico Immigrazione Caritas Migrantes.
sul
fenomeno
Piano delle attività:
1) individuazione dei temi specifici delle iniziative
2) coinvolgimento di esperti e di associazioni/soggetti significativi che si occupano di
immigrazione e definizione del programma degli incontri pubblici/conferenze/convegni
3) definizione dei Comuni presso i quali promuovere le iniziative e degli aspetti organizzativi
4) promozione di un calendario unitario delle iniziative
5) realizzazione degli incontri pubblici/conferenze/convegni
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Punto migranti
Rete regionale contro le discriminazioni
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Tavolo Assessori all’Immigrazione
Osservatorio provinciale delle immigrazioni
Dossier Statistico Immigrazione Caritas Migrantes
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Esperti del fenomeno migratorio
Personale dell’Ufficio di Piano
RISULTATI ATTESI
Maggiore conoscenza del fenomeno dell’immigrazione da parte della cittadinanza
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Numero delle iniziative realizzate
Numero dei partecipanti alle iniziative
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
2012)
€ 2.076,17 (€ 1.000,00 anno 2013 + € 1.076,17 residuo anno
271
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 1.000,00
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
272
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
Scheda n. 34
INTERVENTO/PROGETTO
RETE REGIONALE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Povertà e
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Salute
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Promuovere azioni di contrasto al razzismo e alle discriminazioni
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 - 531
[email protected]
DESTINATARI
Cittadini stranieri e persone appartenenti ad altre categorie oggetto di discriminazione
273
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2009
OBIETTIVI DEL PROGETTO
- Garantire ascolto, consulenza e orientamento alle vittime di discriminazione;
- Promuovere le pari opportunità e prevenire le potenziali situazioni di svantaggio.
AZIONI PREVISTE
-
Partecipazione alla Rete regionale contro le discriminazioni e al coordinamento provinciale.
Attività del Nodo distrettuale e degli Sportelli Informativi attivi all’interno degli Sportelli
Punto Migranti.
Creazione di un coordinamento strutturato tra il Nodo distrettuale e tutti gli sportelli
informativi attivi sul territorio.
Promozione di iniziative di sensibilizzazione (anche all’interno di altri eventi organizzati a
livello distrettuale) sulle discriminazioni
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Punto Migranti
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto Pianura Est
Associazioni del territorio
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale per la gestione del Nodo di raccordo e degli sportelli informativi
RISULTATI ATTESI
Conoscenza da parte dei cittadini stranieri delle opportunità offerte dalla Rete regionale contro le
discriminazioni.
Creazione di un coordinamento strutturato tra il Nodo distrettuale e tutti gli sportelli informativi
attivi sul territorio.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Numero di persone che si sono rivolte agli sportelli
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ /
274
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
Scheda n. 35
INTERVENTO/PROGETTO
CENTRO DI CONSULTAZIONE CULTURALE (C.C.C.)
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Garantire piena opportunità di accesso ed equità di trattamento nei servizi del territorio ai cittadini
di origine straniera
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
AUSL di Bologna - DSM
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott. Angelo Fioritti ( Responsabile Uoc Csm Pianura Est, Tel 051 6644775)
Dott.ssa Ivonne Donegani (Responsabile Area Psichiatria Adulti Dsm-Dp, 051 6584111)
Dott. Roberto Maisto (Csm Budrio, 051 809821)
DESTINATARI
Pazienti ed utenti immigrati del Distretto Pianura Est in carico ai CSM, ai Consultori e ai Servizi
Sociali dei Comuni del Distretto.
275
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2010
OBIETTIVI DEL PROGETTO
1. Sviluppare la sensibilità culturale nelle strategie di cura e presa in carico;
2. Potenziare l’efficacia e l’efficienza dei servizi di fronte alla complessità del fenomeno
migratorio;
3. Consolidare la messa in rete di risorse territoriali già esistenti;
4. Favorire la processuale formazione degli operatori invianti nei diversi momenti della
consultazione culturale e soprattutto nella restituzione che viene effettuata al termine degli
interventi del CCC agire come momento di formazione permanente sul campo.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
Mantenere e sviluppare gli incontri con i servizi destinatari del CCC per la valutazione delle
criticità nei percorsi di cura ed assistenza a pazienti ed utenti immigrati
Colloqui con le persone inviate dai servizi, in accordo con i servizi stessi, per una diretta
valutazione dei fattori socio-culturali e della loro eventuale rilevanza clinica
Restituzione ai referenti dei risultati della consultazione e discussione di possibili linee di
intervento
Organizzazione di una giornata di formazione in autunno 2013 aperta ad operatori del DSMDP, della Ausl in generale, dei Servizi Sociali dei Comuni del Distretto Pianura Est per una
esposizione delle problematiche fino ad ora incontrate nelle consultazioni svolte alla luce
dell’inquadramento teorico di fondo che ha ispirato le stesse azioni svolte: è prevista una parte
di relazioni preordinate a cura dei promotori del Centro di Consultazione Culturale e una
parte di lavoro interattivo, a piccoli gruppi e in plenaria poi, per favorire il coinvolgimento e il
passaggio di conoscenze teoriche e tecniche.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetto Punto Migranti
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
1. Azienda USL di Bologna – DSM, Servizi sociali, Consultorio familiari,
2. Università di Bologna – Dipartimento di Discipline Storiche, Antropologiche e Geografiche;
3. Università di Bologna - Istituto di Igiene, Centro Studi e Ricerche in Salute Internazionale e
Interculturale, Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica;
4. Professionisti dell’area sanitaria, sociale ed antropologica con competenze transculturali,
5. Comuni del Distretto Pianura Est – Servizi sociali.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Il gruppo di Consultazione Culturale è costituito da:
4 medici psichiatri
1 medico esperto di salute internazionale
1 operatrice sociale
4 antropologi
mediatori linguistico - culturali a chiamata
276
__________________________________ Integrazione sociale degli immigrati ________________________________
RISULTATI ATTESI
Attraverso il lavoro congiunto del CCC con i servizi invianti il risultato atteso è di identificare e
incrementare buone pratiche per migliorare le strategie di cura e presa in carico di pazienti e utenti
stranieri, agendo attraverso anche una formazione permanente sul campo.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
a) Soddisfazione del Servizio inviante.
b) Miglioramento degli aspetti clinici o assistenziali dei pazienti/utenti inviati dai Servizi.
c) Concordanza tra le linee di intervento emerse nella consultazione e quelle effettivamente
praticate dai Servizi coinvolti.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 2.854,73 finanziato con residui anni precedenti
277
278
279
280
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
281
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
OBIETTIVI PRIORITARI BIENNIO 2013-2014
OBIETTIVI PRIORITARI 2013/2014
DISTRETTO PIANURA EST
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Riattivare e valorizzare le risorse della
comunità,
coniugando
le
risorse
pubbliche
con
quelle
messe
a
disposizione da terzo settore, parrocchie
e cittadini
Sostenere i nuclei familiari che vivono
momenti
di
difficoltà
finanziarie
emergenti e temporanee
Promuovere
forme
di
sostegno
economico a carattere non assistenziale,
legati
a
progetti
di
sviluppo
dell’autonomia
Porre in essere misure integrate di
sostegno a chi ha perso l'occupazione,
favorendo una presa in carico congiunta
tra servizi, basata sullo scambio e la
valorizzazione
delle
reciproche
competenze
Promuovere l’inserimento lavorativo di
cittadini disabili e in situazione di
svantaggio economico e sociale
Promuovere la responsabilità sociale
d'impresa e il coinvolgimento delle
aziende
Sostenere la cooperazione sociale di tipo
b
PROGETTI PROGRAMMA ATTUATIVO 2013
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Sviluppare, in sinergia con le politiche
urbanistiche, soluzioni abitative di
housing sociale
Migliorare efficienza e efficacia nella
•
gestione degli alloggi ERP
Promuovere progetti sperimentali di
•
transizione all’autonomia per rispondere
alle emergenze abitative connesse a
provvedimenti di sfratto esecutivi
•
•
•
Promuovere l’integrazione sociale e •
l’inserimento lavorativo delle persone
con un alto grado di vulnerabilità
•
•
Tavolo distrettuale della sussidiarietà per il
contrasto alla povertà
Brutti ma buoni
Sostegno al reddito per i nuclei in situazione di
difficoltà
Credito d’Emergenza
Fondazione di Comunità
Tavolo Interistituzionale per il Lavoro
Tirocini formativi e di orientamento
Centro risorse distrettuale per il reperimento di
disponibilità aziendali (cfr. Area Sostenere il
sitema dei servizi - Scheda n. 99 – pag. 599)
Sostegno alla formazione e alla transizione
verso il lavoro
Applicazione Linee di indirizzo provinciale
sull’inserimento
lavorativo
di
soggetti
svantaggiati negli appalti pubblici
Campus formarea
Laboratorio di sartoria
Lavoro e Sapere
Territorio, giovani e lavoro: formazione in
situazione rivolta a giovani
Emergenza abitativa. Percorsi di transizione
all’autonomia
Money tutoring ed emergenza abitativa
Tavolo distrettuale della sussidiarietà per il
contrasto alla povertà
Tavolo Interistituzionale per il Lavoro
Centro risorse distrettuale per il reperimento di
disponibilità aziendali
Sostegno alla formazione e alla transizione
verso il lavoro
Applicazione Linee di indirizzo provinciale
sull’inserimento
lavorativo
di
soggetti
282
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
•
•
svantaggiati negli appalti pubblici
Valutazione delle abilità’ sociali attraverso
percorsi lavorativi assistiti per cittadini afferenti
al SerT
Percorsi differenziati per la ricerca attiva e
l’inserimento lavorativo per persone in carico al
DSM-DP
283
284
285
286
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
SOSTEGNO AL REDDITO PER I NUCLEI IN SITUAZIONE DI TEMPORANEA DIFFICOLTÀ
A CAUSA DELL’ESPULSIONE DAL MONDO DEL LAVORO DI UNO O PIÙ MEMBRI
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il progetto realizzato in continuità dall’anno 2009, prevede l’erogazione di contributi diretti
straordinari a nuclei familiari in temporanea difficoltà a causa dell’espulsione di uno o più membri
dal Mondo del Lavoro. Destinatari privilegiati sono stati individuati nei nuclei privi di
ammortizzatori sociali, nuclei con più figli in particolare se con minori o adulti in difficoltà, nuclei
monoreddito, nuclei unipersonali.
L’erogazione dei contributi è prevalentemente finalizzata al sostentamento e/o al sostegno nel
pagamento di utenze, affitto ecc...
Le risorse previste nel Programma attuativo 2011, pari ad € 170.000,00 sono state assegnate ai
Comuni in ragione di: € 3.500,00 di quota fissa per tutti i Comuni; quota parte delle risorse
complessive, calcolate in base alla popolazione attiva residente in ogni singolo Comune al
31.12.2010. Al 31.03.2013 sono stati erogati complessivamente € 122.832,52 a n. 210 beneficiari
(contributi per l’affitto, per utenze, per l’acquisto di generi alimentari, altro: abbonamento mezzi di
trasporto, acquisto materiale scolastico, prestazioni sanitarie, ecc.)..
Le risorse previste nel Programma attuativo 2012, pari ad € 170.000,00 sono state assegnate ai
Comuni, e verranno erogate a fronte di un rendiconto trimestrale delle risorse concesse ai nuclei
familiari. L’assegnazione delle quote è stata effettuata in ragione di: € 3.500,00 di quota fissa per
tutti i Comuni; quota parte delle risorse complessive, calcolate in base alla popolazione attiva
residente in ogni singolo Comune al 31.12.2011.
Al 31.03.2013 non risultano ancora erogati contributi.
INTERVENTI DI PRONTA EMERGENZA, DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITÀ E DI
CONTRASTO ALLA POVERTÀ
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
Il fondo è gestito sia dall’area Minori che dall’Area Disabili in relazione al manifestarsi di bisogni
con carattere di urgenza.
Da alcuni anni l’area minori è caratterizzata da situazioni che presentano caratteristiche di difficile
previsione di bilancio.
Per questo si rende indispensabile il fondo del presente progetto per il ripiano di maggiori costi
sostenuti per interventi urgenti e non prevedibili quali ad esempio collocamenti a fronte di
precarie condizioni abitative, contributi economici per situazioni di precarietà che riguardano le
famiglie con bambini.
CREDITO D’EMERGENZA E MONEY TUTORING
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Nel 2011 l’Associazione Micro.bo – soggetto gestore del progetto Credito d’emergenza – ha
interrotto le proprie attività. Non è stato quindi possibile prendere in carico nuovi casi ma solo
mantenere in essere i prestiti già concessi, grazie anche alla disponibilità di Aemil Banca che ha
mantenuto il monitoraggio costante dei casi.
Sono in corso di definizione le procedure operative necessarie per la riattivazione del progetto a
cura di un nuovo soggetto gestore, in accordo con Aemil Banca depositaria del fondo di garanzia.
287
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
BRUTTI MA BUONI: SPESA E FAMIGLIE. UNA ESPERIENZA DEL VOLONTARIATO NEL
DISTRETTO PIANURA EST
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il progetto, in continuità dal 2009, nasceva da una positiva esperienza già esistente nel territorio
Pianura Est: i prodotti alimentari invenduti per qualche difetto che non ne alterava, venivano
raccolti in un piccolo magazzino e poi distribuiti alle famiglie che necessitavano di un sostegno
economico.
Il progetto è proseguito nel 2012 nel Comune di San Giorgio di Piano i volontari di Associazioni
operative sul Comune sono stati incaricati della consegna, e ai Servizi Sociali è stata affidata
l’individuazione dei beneficiari.
EMERGENZA ABITATIVA
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il progetto prevede la realizzazione di alloggi temporanei per l’emergenza abitativa e la
promozione di interventi socio-educativo per il sostegno all’inserimento lavorativo e la consulenza
sulla gestione del bilancio familiare rivolte a persone che hanno perso la casa.
Per la realizzazione del progetto è stata creata una équipe composta da Assistenti sociali comunali,
cooperative sociali ed Ufficio di Piano, che si è incontrata diverse volte per definire la
progettazione di dettaglio e le procedure.
L’approfondimento degli aspetti giuridici della gestione degli alloggi, anche grazie alla presenza di
un avvocato, ha richiesto molto tempo. Ad oggi il progetto è in via di ridefinizione per permettere
di superare alcune criticità di tipo organizzativo nella gestione degli alloggi: si prevede una
sperimentazione in collaborazione con il progetto “Tutti a casa” promosso dall’Associazione Amici
di Piazza Grande.
FONDAZIONE DI COMUNITÀ
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
La proposta di istituire una Fondazione di Comunità è nata all’interno del processo di
programmazione del Programma Attuativo 2012. La proposta, portata avanti in particolare
dall’Associazione Ailes ( Associazione per l'Inclusione Lavorativa e Sociale delle persone
svantaggiate – composta da cooperative e associazioni attive sul territorio bolognese), scaturisce
dalle attività del Tavolo Interistituzionale per il Lavoro che ha individuato come obiettivo
strategico lo sviluppo della responsabilità sociale di territorio, con la volontà di coinvolgere i
cittadini, il terzo settore e le aziende nel reperire insieme gli strumenti per rispondere con nuove
progettualità e nuove risorse ai nuovi bisogni.
La Fondazione di comunità è un soggetto di diritto privato senza finalità di lucro (ONLUS), che
raccoglie risorse dalla comunità e le distribuisce a soggetti del terzo settore, garantendo una
ricaduta territoriale; eroga risorse tramite appositi bandi o progetti strategici e non gestisce
direttamente servizi. È un intermediario filantropico che promuove la cultura del dono e finanzia
progetti di utilità sociale nella propria comunità.
Azioni svolte per la realizzazione del progetto:
• Costituzione di un Tavolo di coordinamento composto dal Presidente del Distretto Pianura Est,
l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pieve di Cento, l’Assessore alla cultura,
turismo e mobilità del Comune di Baricella, il Direttore Area Servizi alla Persona del Comune
di Granarolo, l’Ufficio di Piano e l’Associazione Ailes.
288
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
•
•
•
•
•
•
Definizione della progettazione di dettaglio del percorso necessario per la nascita della
Fondazione di Comunità
Realizzazione di un’accurata analisi delle esperienze affini promosse in altri territori.
Realizzazione di una visita informativa presso la Fondazione “Romagna Solidale” di Cesena.
Coinvolgimento di diversi soggetti privati e del terzo settore per la condivisione del progetto,
con la raccolta delle prime adesioni alla proposta.
Consultazione di tre Avvocati per l’approfondimento degli aspetti giuridici necessari.
Incontri con l’ufficio Terzo Settore della Provincia di Bologna e dell’Ufficio competente della
Regione Emilia Romagna
A differenza di quanto previsto dal progetto, a causa del divieto posto successivamente
all’approvazione del Programma Attuativo 2013 dall'art 9 comma 6 del DL 95/2012 convertito
nella legge n.° 135/2012, i Comuni non possono essere soci della Fondazione di Comunità.
Questo cambiamento ha portato ad una necessaria rivisitazione del progetto iniziale, prevedendo
un ruolo di maggiore protagonismo da parte del Terzo Settore. Al 31 marzo 2013 tale
riprogettazione è in corso.
Il progetto per la nascita della Fondazione di Comunità del Distretto Pianura Est è uno degli studi
di caso individuati dall’Agenzia Sociale e Sanitaria della Regione Emilia-Romagna nell’ambito del
Community Lab (un laboratorio regionale per la definizione di strumenti per la programmazione
locale in senso partecipativo).
Il progetto si avvale pertanto del supporto e della consulenza della Regione Emilia-Romagna sulle
modalità di coinvolgimento e la facilitazione della partecipazione attiva del terzo settore, delle
aziende e dei cittadini.
TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
I Tirocini formativi hanno il duplice obiettivo di fornire un sostegno al reddito delle famiglie
colpite dalla crisi e di promuovere la riqualificazione professionale e la formazione. Prevedono un
rimborso spese mensile di 500 euro netti, hanno durata di 5 mesi, con un orario di 25 ore
settimanali.
Sono rivolti a persone che hanno perso il lavoro a causa della crisi economica a partire dalla fine
del 2008, prive di sostegno derivante da ammortizzatori sociali, o che a causa della crisi economica
non riescono ad inserirsi/re-inserirsi nel mercato del lavoro.
Il Servizio Sociale individua, in base alla propria valutazione professionale, le persone con i
requisiti previsti da progetto (ad es.: consapevolezza dei limiti e delle risorse
personali/professionali, alto livello di motivazione nella riqualificazione professionale, capacità di
adeguamento alle regole e ai contesti lavorativi/formativi, buon livello di autonomia
nell’esecuzione dei compiti).
Il Progetto è stato inserito nell’ambito delle Misure straordinarie a favore delle famiglie per
contrastare la crisi economica previste dal Programma Attuativo 2009, Programma Attuativo 2010,
Programma Attuativo 2011 e Programma Attuativo 2012.
I Tirocini formativi sono stati finanziati ulteriormente grazie al contributo della Fondazione del
Monte, all’interno di progetti presentati nel 2009 e nel 2010.
A causa di alcune modifiche normative relative alla disciplina dei Tirocini formativi e di
orientamento (con l’art. 11 della legge 148/2011 e la Circolare del Ministero del lavoro n. 24 del
12/09/2011), il progetto ha dovuto subire una battuta d'arresto tra l'agosto e il dicembre 2011.
Per questo motivo le segnalazioni dei Tirocini previsti grazie al contributo della Fondazione del
Monte e di quelli programmati nel Programma Attuativo 2011 sono riprese solo dal gennaio 2012.
289
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
E’ di conseguenza slittata anche la partenza del progetto inserito nel Programma Attuativo 2012,
che ha preso avvio nel marzo 2013.
Riepilogo Tirocini formativi e di orientamento 2009-2012
Tirocini
Programmati
Attivati
Conclusi
Programma Attuativo 2009
35 *
35
35
Fondazione del Monte 2009
15
15
15
Programma Attuativo 2010
45
43
43
Fondazione del Monte 2010
12 **
12
12
Programma Attuativo 2011
60
46
28
Programma Attuativo 2012
45
0
0
Totale
212
151
133
Progetto
* di cui 5 per il recupero di Tirocini interrotti, ricalcolati a conclusione dei 30 inizialmente previsti
** 3 Comuni hanno scelto di attivare Voucher INPS
Distribuzione dei Tirocini attivati sui due percorsi
•
•
Percorso A) - 74 tirocini
Soggetto promotore: Futura S.p.a.
Soggetti ospitanti: Aziende private
Percorso B) - 78 tirocini
Soggetto promotore: Consorzio SIC (Consorzio di iniziative sociali)
Soggetti ospitanti: Cooperative sociali, Amministrazioni Comunali, ASP Donini-Damiani e
ASP Galuppi-Ramponi
Caratteristiche utenza
•
•
•
•
Il 39,5% dei tirocinanti è composto da donne, in linea con l’anno precedente; la percentuale di
donne è analoga tra il percorso A e il percorso B.
Gli italiani rappresentano il 55,3% dei tirocinanti. Il numero di italiani, confronto alle prime
edizioni del progetto è in costante aumento. Le altre cittadinanze più presenti sono la
marocchina con il 23,7% dei casi e la tunisina con il 5,9%.
L’età media dei tirocinanti è di 41,5 anni, in leggera diminuzione confronto al precedente
monitoraggio (38,5 anni per il percorso A e 43,6 anni per il percorso B).
Come si evince dalla tabella che segue, la motivazione più frequente per la perdita del lavoro è
la fine di contratti a termine (ben il 68,1% dei casi, in diminuzione rispetto al 2012). In
diminuzione anche la quota di persone che ha chiuso un’attività autonoma, mentre è in largo
aumento la percentuale di chi è disoccupato a causa della chiusura dell’azienda in cui lavorava
(21 persone).
Causa della cessazione del
rapporto di lavoro
Contratto a termine
Chiusura attività autonoma
Chiusura azienda
290
%
68,1
7,4
15,6
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Riorganizzazione aziendale
Socio coop senza lavoro
5,9
3,0
100
Totale
•
Le tipologie di ultimo impiego dei tirocinanti sono molto variegate: il 31,7% era operaio,
mentre gli addetti alla logistica costituiscono il 12,4% del totale (dato in calo confronto
all’ultimo monitoraggio). L’11,7% dei tirocinanti ha lavorato nella ristorazione (nel 2012 erano
il 6%), mentre il 7,6% erano autotrasportatori (in forte aumento); la stessa percentuale riguarda
gli addetti alla ristorazione. Le altre professioni più rappresentate sono nel settore dell’edilizia
e della cura della persona.
Dettaglio andamento Tirocini formativi per progetto e percorso
Dalla prima edizione del progetto si è verificata un’inversione di tendenza nella scelta tra il
percorso A e il percorso B: se inizialmente sono state più frequenti le segnalazioni per Tirocini
presso cooperative sociali, amministrazioni comunali e ASP, nelle edizioni in corso l’orientamento
è decisamente più rivolto verso le aziende.
PROGRAMMA ATTUATIVO
2009
Percorso
Percorso
Tot
A
B
FONDAZIONE DEL MONTE
2009
Percorso
Percorso
Tot
A
B
Tirocini attivati
35
12
23
15
6
9
Tirocini
interrotti prima
dei 4 mesi
13
5
8
2
1
1
PROGRAMMA ATTUATIVO
2010
Percorso
Percorso
Tot
A
B
FONDAZIONE DEL MONTE
2010
Percorso
Percorso
Tot
A
B
Tirocini attivati
43
25
18
12
5
7
Tirocini
interrotti prima
dei 4 mesi
13
9
4
3
2
1
PROGRAMMA ATTUATIVO
2011
Percorso
Percorso
Tot
A
B
Tirocini attivati
46
25
21
Tirocini
interrotti prima
dei 4 mesi
11
8
3
42 persone su 151 hanno interrotto il Tirocinio prima di aver raggiunto i 4 mesi di attività. La
maggioranza ha interrotto perché ha trovato lavoro, alcuni per motivi di salute ed altri per
mancanza di tenuta al progetto formativo.
Il tasso di interruzioni è quindi del 27,8%: 33,8% per il percorso A e 21,8% per il percorso B.
291
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Monitoraggio situazione occupazionale a conclusione del Tirocinio
Il progetto prevede un monitoraggio della situazione occupazionale dei tirocinanti a 3 e 9 mesi
dalla conclusione del Tirocinio, con l’obiettivo di valutare l’impatto del progetto sull’occupabilità
delle persone, sulla loro attivazione nella ricerca di lavoro e sulla crescita professionale.
Il monitoraggio viene aggiornato ogni tre mesi. Il monitoraggio qui presentato è aggiornato al
20.03.13.
Situazione occupazionale a 3 mesi dalla conclusione del Tirocinio
Percorso
Percorso
A
B
Totale
disoccupato
31
31
62
occupato in profilo affine
2
1
3
occupato
18
17
35
occupato nella stessa azienda ospitante
7
4
11
2
2
studente
totale
58
55
* persone che hanno concluso il Tirocinio da 3 mesi e sono reperibili
Situazione occupazionale a 9 mesi dalla conclusione del Tirocinio
Percorso
Percorso
A
B
21
disoccupato
occupato in profilo affine
19
occupato
pensionato
5
occupato nella stessa azienda ospitante
studente
totale
45
* persone che hanno concluso il Tirocinio da 9 mesi e sono reperibili.
113
Totale
26
47
2
2
13
24
1
1
6
11
1
1
49
86
A 3 mesi dalla fine del Tirocinio circa il 45% delle persone risulta occupato (in aumento confronto
al monitoraggio precedente): 47% per il percorso A e 43% per il percorso B.
A distanza di 9 mesi la quota di occupati aumenta ulteriormente, raggiungendo il 50%, con una
sostanziale uniformità tra quanti hanno svolto il Tirocinio in azienda e quanti lo hanno svolto in
cooperative sociali, amministrazioni comunali, ASP.
Un dato interessante è quello relativo alle assunzioni presso gli stessi soggetti ospitanti dopo il
Tirocinio: è aumentato il numero di persone che sono state assunte dalle aziende a fine tirocinio
(percorso A), passando da 4 a 7 persone assunte. Non si sono invece verificate nuove assunzioni
per il percorso B, il dato è riferito alle stesse 6 persone che erano già state monitorate lo scorso
anno.
Circa una persona su due ha trovato lavoro a 9 mesi dalla conclusione del tirocinio: se questo dato
evidenzia, da un lato, il persistere di una situazione di difficoltà nell’inserimento lavorativo,
dall’altro è necessario valorizzare il reingresso nel mercato del lavoro di persone che, in molti casi,
erano disoccupate da più di un anno al momento dell’avvio del progetto e presentavano notevoli
difficoltà nell’inserimento autonomo.
292
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
SOSTEGNO ALLA FORMAZIONE E ALL’INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE
IN CONDIZIONE DI SVANTAGGIO SOCIALE
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
“Verso il lavoro: percorsi di formazione multiprofilo”Anno 2011/2012 – Futura Soc. Cons. r.l.
L’operazione n. 2011-1847/BO “Verso il lavoro: percorsi di formazione multiprofilo” è stata
approvata e finanziata dalla Provincia di Bologna, gestita da Futura e promossa dall’Ufficio di
Piano del Distretto Pianura Est (oltre che della Pianura Ovest), attraverso il Tavolo per il Lavoro.
La realizzazione del progetto ha previsto un partenariato con FOMAL, nello specifico per la
formazione nell’ambito della ristorazione.
E’ stata rivolta a fasce di popolazione in condizione di svantaggio sociale e a rischio d’esclusione,
in carico ai servizi sociali e territoriali (persone in condizione di disagio, persone inquadrabili nei
fenomeni di nuove povertà, cittadini migranti, ecc.) ed ha previsto la realizzazione di percorsi
formativi volti allo sviluppo di competenze professionali spendibili in diversi settori e contesti
operativi.
Con risorse previste nell’ambito del Programma Attuativo 2011, è stata prevista una forma di
sostegno alla frequenza per cui ad ogni partecipante è stata corrisposta una cifra di € 4,50 per ogni
ora frequentata, fino ad un massimo di € 1000,00.
L’operazione, avviata a marzo 2012, è terminata a fine luglio 2012 ed è stata articolata in un unico
progetto con 4 edizioni, ognuna di 225 ore suddivise in 25 ore d’aula e 200 ore di stage.
Ogni edizioni ha sviluppato la formazione teorico-pratica rispetto ai seguenti profili:
Assistenza alla persona
Grande distribuzione
Ristorazione (gestito da Fomal)
Ambientale (gestione rifiuti).
Ogni allievo ha frequentato una singola edizione, corrispondente al profilo risultato più confacente
alle caratteristiche, attitudini ed esigenze personali, così come risultato in esito al processo di
selezione/orientamento iniziale.
Per la Pianura Est, complessivamente sono state segnalate 29 persone dai Servizi invianti. Rispetto
alle 25 persone che si sono presentate ai colloqui, al termine della selezione sono state ritenute
idonee 20 persone e tutte sono state ricontattate per proporre la frequenza al corso, ma solo 14
hanno partecipato realmente al progetto, mentre 6 si sono ritirate prima di iniziare.
Complessivamente fra i 2 Distretti hanno frequentato:
- per il Distretto Pianura Est – 14 persone (solo due non hanno raggiunto il 70% delle ore di
presenza)
- per il Distretto Pianura Ovest – 9 persone.
Le 14 persone frequentanti per la Pianura Est si sono così orientate sui profili in esito alla
selezione/orientamento:
7 hanno scelto la grande distribuzione
3 hanno scelto la ristorazione
4 hanno scelto l’assistenza alla persona.
La tabella sotto-riportata è riepilogativa rispetto ai partecipanti:
Servizio Inviante
N. Inseriti al corso
Ore svolte su
225
1
224
2
217.20
215
1
224.30
Servizio sociale del comune di
BENTIVOGLIO
Servizio sociale del comune di
MALALBERGO
Servizio sociale del comune di
SAN GIORGIO DI PIANO
293
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Servizio sociale del comune di
SAN PIETRO IN CASALE
2
Servizio sociale del comune di
GALLIERA
3
Servizio sociale del comune di
MINERBIO
Servizio sociale del comune di
CASTEL MAGGIORE
Servizio sociale del comune di
GRANAROLO DELL'EMILIA
Servizio sociale del comune di
BUDRIO
2
1
225
225
64
221.30
64.30
222
198
224.50
1
225
1
222.50
Tot. 14
La percentuale di presenza da parte degli allievi è stata molto alta, sia grazie al sostegno
economico legato alla frequenza, sia grazie alla personalizzazione dei percorsi, resasi ancor più
necessaria dopo che l’evento sismico, che ha interessato il nostro territorio, ha colpito anche alcune
aziende sede di stage. Ciò ha portato a riverificare gli abbinamenti o a posticipare la conclusione di
alcuni percorsi, per consentire il pieno raggiungimento degli obiettivi del progetto.
Esiti occupazionali ad Aprile 2013: L’attività è terminata da meno di un anno e non è stata ancora
eseguita la rilevazione a 12 mesi, prevista dalle procedure di accreditamento della Regione.
Tuttavia, da contatti telefonici informali con i partecipanti al progetto di entrambi i Distretti,
abbiamo avuto riscontri in merito a 4 inserimenti lavorativi nel settore attinente a quello della
formazione svolta, di cui uno con contratto a tempo indeterminato e 3 inserimenti in altro settore.
Inoltre, per un’allieva che ha frequentato il profilo dell’assistenza, Futura ha attivato delle
collaborazioni occasionali per l’attività di simulatrice, durante le prove pratiche d’esame per il
conseguimento della qualifica di OSS.
È attualmente in corso il progetto “Verso il lavoro: percorsi di formazione multiprofilo”Anno
2012/2013 finanziato dalla Provincia di Bologna.
Percorsi di Transizione al lavoro per Persone in Situazione di Disagio Psichico e Sociale
Anno 2011/2012 – coop CSAPSA
L’operazione in oggetto è finanziata dalla Provincia di Bologna – Servizio Politiche Attive del
Lavoro e Formazione a CSAPSA, con possibilità di delega alle realtà facenti parte della
associazione AILeS di promozione della Inclusione Lavorativa e Sociale delle persone svantaggiate
(alla quale aderiscono il Consorzio SIC con le 23 cooperative sociali di tipo B e A+B del territorio
provinciale, le cooperative sociali SEACoop, C.S.A.P.S.A., L’Orto, Accaparlante; le cooperative La
Carovana, Anastasis e le associazioni Kifasa, Gavroche, Amici di Piazza Grande) e a Futura.
Persone svantaggiate, adulte, in situazione in condizioni di grave disagio sociale, in particolare con
problematiche soggettive di ordine psichico e relazionale, da lungo tempo inoccupate o
disoccupate, senza riconoscimento di invalidità ai sensi della L. 68/99, segnalate dai Servizi di
territorio secondo criteri di investimento motivazionale, capacita di tenuta, efficacia beneficiale,
equità e altre valutazioni di pubblico interesse.
Dei percorsi di tirocinio da 300 ore cad. complessivamente finanziati dalla Provincia, 16 percorsi
sono stati riservati a segnalazioni provenienti dal territorio del Distretto Pianura EST, che ha
provveduto a finanziare le indennità di frequenza di 1.000 euro a percorso.
294
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Dei 16 percorsi avviati, 13 percorsi sono arrivati al compimento del progetto, 3 percorsi sono stati
interrotti prima per volontà dell’utente. Le ore tirocinio complessivamente utilizzate dal Distretto
pianura Est sono 4.379.
Dei 13 percorsi completati 4 sono state le assunzioni.
COMUNE
CASTELLO
D'ARGILE
MOLINELLA
BARICELLA
MALALBERGO
BENTIVOGLIO
SAN GIORGIO DI P.
GRANAROLO
S.PIETRO IN C.
PIEVE DI CENTO
BUDRIO
ARGELATO
CASTELMAGGIORE
GALLIERA
MINERBIO
CASTENASO
SAN GIORGIO DI P.
SERVIZIO INVIANTE
ORE
SVOLTE
ESITO FINALE DEL PERCORSO
51
INTERROTTO PER DIFFICOLTA'
PSICOLOGICHE
SERVIZIO SOCIALE
COMUNALE
SST - SERT BUDRIO
SERVIZIO SOCIALE
COMUNALE
SERVIZIO SOCIALE
COMUNALE
SERVIZIO SOCIALE
COMUNALE
SERVIZIO SOCIALE
COMUNALE
SERVIZIO SOCIALE
COMUNALE
SERVIZIO SOCIALE
COMUNALE
SERVIZIO SOCIALE
COMUNALE
SERVIZIO SOCIALE
COMUNALE
SERVIZIO SOCIALE
COMUNALE
SERVIZIO SOCIALE
COMUNALE
SERVIZIO SOCIALE
COMUNALE
SERVIZIO SOCIALE
COMUNALE
SERVIZIO SOCIALE
COMUNALE
SERVIZIO SOCIALE
COMUNALE
300
300
300
ASSUNZIONE
204
INTERROTTO PERCHE' HA
TROVATO LAVORO
300
300
300
ASSUNZIONE
300
300
279
95
INTERROTTO PER MOTIVI DI
SALUTE
300
ASSUNZIONE
300
300
450
ASSUNZIONE
È attualmente in corso il progetto Percorsi di Transizione al lavoro per Persone in Situazione di
Disagio Psichico e Sociale anno 2012/2013 finanziato dalla Provincia di Bologna.
LABORATORIO DI SARTORIA
CAPOFILA: COOPERATIVA SOCIALE IT2
Il progetto “Laboratorio di sartoria” è proseguito in continuità con l’anno 2008.
Nel 2012 sono stati sviluppati i comparti della sartoria:
a) produzioni sartoriali;
b) riparazioni sartoriali;
c) produzione in serie conto terzi.
Nell’anno 2012 hanno lavorato presso il laboratorio di sartoria 4 persone con contratto part time: n.
1 responsabile della produzione sartoriale oltre che del laboratorio nel suo complesso, n. 2 addette
295
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
alle riparazioni sartoriali , n. 1 addetta alla produzione in serie. Al bisogno sono state attivate altre
sarte libere professioniste.
Da metà luglio è stato utilizzato lo strumento della CIG ordinaria che ha permesso di alleviare la
mancanza di lavoro che si era evidenziata fin dai primi mesi del 2012. Da settembre, anche grazie
alla sagra locale sono state richiamate le ragazze al lavoro ma solo due hanno dato la loro
disponibilità immediata, una terza è rientrata solo nel mese di novembre 2012.
Tale situazione ha comportato, da un lato un momento di iperlavoro per la responsabile della
sartoria che ha dovuto supplire alla mancanza di due lavoratrici e dall’altro una perdita di attività
e commesse future dovuta all’impossibilità di progettare e mettere in produzione nuovi capi.
Nella seconda metà dell’anno abbiamo realizzato il progetto finanziato da BCC – Semenzaio di
idee il progetto è stato rivolto ad un gruppo di giovani del territorio ed è stato finalizzato
sensibilizzazione dei giovani non solo al riciclo e al riuso di abiti, borse, accessori d’abbigliamento,
ma anche alla partecipazione attiva attraverso lo scambio di idee e l’apprendimento dell’arte del
cucire, del dipingere capi d’abbigliamento ed accessori.
Nel mese di febbraio 2013 è stata proposta la proroga dei contratti a tempo determinato alle 3
lavoratrici rimaste, ma solo due hanno accettato. Dal mese di Marzo le dipendenti impegnate
direttamente nell’attività sono 2.
Al fine di supplire alla carenza di personale professionalmente preparato, non tanto
nell’immediato ma in prospettiva, è stata inviduata una signota disabile e iscritta alle liste del
collocamento mirato gestite dal Servizio Disabili della Provincia di Bologna. La sig.ra aveva già
avuto precedenti esperienze in sartoria e seppur residente a Bologna avendo la macchina si è
immediatamente data disponibile ad un inserimento attraverso un tirocinio formativo.
A fine marzo 2013 l’USSI Disabili Adulti dell’AUSL di Bologna Distretto Pianura Est ha segnalato
un persona con disabilità fisica che necessita di un percorso non finalizzato all’inserimento
lavorativo, ma bensì una borsa lavoro di tipo terapeutico-riabilitativo.
Finalità ed obiettivi raggiunti nel 2012:
sono state assunte 3 donne immigrate part-time a tempo determinato per 1 anno;
si è sviluppato e sostenuto l’auto-imprenditorialità di 2 donne che hanno aperto, anche grazie
al nostro piccolo contributo, una attività individuale con partita iva presso il proprio domicilio.
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
• n. 1 segnalazione del Comune di Castenaso;
• n. 1 inserimento in percorsi di tirocinio nell’ambito del progetto finanziato dalla Provincia di
Bologna per la transizione al lavoro di persone iscritte alle liste del collocamento mirato gestite
dal Servizio Disabili della Provincia di Bologna;
• n. 1 borsa lavoro a scopo terapeutico-riabilitativo;
• n. 4 inserimenti lavorativi all’interno dell’unità produttiva avviata con contratto a tempo
determinato;
• n. 1 persona con contratto di lavoro accessorio (voucher) residente a Castenaso ed in CIG;
• n. 0 inserimenti lavorativi facilitati presso altre aziende del territorio;
• n. 2 sostegni all’auto-imprenditorialità di 2 donne che hanno aperto, anche grazie al nostro
piccolo contributo, una attività individuale presso il proprio domicilio;
• supporto auto-imprenditorialità giovanile finanziato BCC – Semenzaio d’idee.
296
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
REGOLAMENTO DISTRETTUALE PER L’INSERIMENTO DI CLAUSOLE SOCIALI NEGLI
APPALTI PUBBLICI
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
La Cabina di regia del Cantiere per il contrasto alla vulnerabilità della Provincia di Bologna ha
promosso la creazione di un gruppo di lavoro per la stesura di linee di indirizzo per l’inserimento
lavorativo dei soggetti svantaggiati negli appalti pubblici, composto dalla Provincia di Bologna,
Comune di Bologna, Cooperazione Sociale, Comune di Ozzano, AUSL e coordinato dall’Ufficio di
Piano del Distretto Pianura Est.
Il gruppo di lavoro, che ha iniziato le sue attività nel febbraio 2012, ha realizzato le seguenti
attività:
Una ricognizione tra i Comuni della Provincia di Bologna degli appalti nei settori ad alta
intensità di manodopera per i quali potrebbe essere applicato il regolamento. La ricognizione
ha raccolto i seguenti dati: importo, durata e scadenza degli appalti, soggetto affidatario.
Una comparazione tra regolamenti o linee guida analoghi promossi da altri territori, con analisi
di dettaglio delle Linee guida del Comune di Roma, Linee di indirizzo della Regione
Lombardia, Regolamento del Comune di Torino, Atto di indirizzo della Regione Veneto, Atto
di indirizzo della Provincia di Udine.
Una scheda sintetica con le migliori soluzioni individuate nei diversi documenti analizzati.
Stesura delle Linee di indirizzo Linee d'indirizzo per la realizzazione di appalti pubblici che
facilitino inserimenti lavorativi delle persone in condizione di svantaggio, che sono state
approvate dal Cantiere di Contrasto alla vulnerabilità in data 31.10.2012
Il 17 dicembre 2012 le Linee di indirizzo vengono approvate dalla Conferenza Metropolitana dei
Sindaci.
Le Linee di indirizzo sono state approvate al 31.03.13 dai Comuni del Distretto Pianura Est:
Budrio, Castenaso, Granarolo, Minerbio, San Pietro in Casale.
È stato successivamente elaborato dal gruppo di lavoro un Regolamento-tipo delle procedure
contrattuali per l’inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio che è in attesa di
essere approvato dalla Conferenza Metropolitana dei Sindaci.
CAMPUS FORMAREA PER L’OCCUPABILITÀ
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il progetto è consistito nella realizzazione di due edizioni del “Campus FormArea”, laboratorio di
animazione socio-economica per interpretare il presente e per generare modelli di sviluppo
personale, rivolte a cittadini in transizione professionale (disoccupati) residenti nei Comuni del
Distretto Pianura Est.
La supervisione scientifica e la direzione delle attività sono state curate da Franco Fortunati,
Presidente di FormArea & partner e Professore a contratto del Dipartimento di Scienze
dell’Educazione dell’Università di Bologna; il coordinamento didattico e organizzativo da Filippo
Zanni, Partner FormArea.
I laboratori hanno avuto sede presso i Comuni di Castel Maggiore e Budrio. Le attività sono
iniziate il 12 novembre (Budrio) e il 13 novembre 2012 (Castel Maggiore) e si sono concluse il 14
dicembre 2012 per entrambe le edizioni.
Alla data di chiusura del bando pubblicato per l’ammissione degli allievi (29 ottobre 2012), i
partecipanti ammessi erano pari a 44. All’avvio delle attività hanno confermato la propria adesione
in 37; al termine del percorso hanno ottenuto l’attestato di frequenza (70% del monte ore) in 27. Le
persone che hanno trovato un’occupazione nel periodo di svolgimento delle attività sono 3.
297
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
SPORTELLO LAVORO
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il progetto prevedeva la riattivazione delle attività degli Sportelli lavoro comunali rivolti ai
cittadini residenti nei Comuni del Distretto Pianura Est. A causa di novità normative introdotte
all’interno della Legge 92/2012 di riforma del mercato del lavoro si è ritenuto opportuno, in
accordo con il Servizio Lavoro della Provincia di Bologna, di sospendere l’attivazione degli
Sportelli.
LAVORO E SAPERE
CAPOFILA: LA CAROVANA SOC. COOP.
Il progetto Lavoro e Sapere, nato da un lavoro di co-progettazione tra la cooperativa La Carovana
e l’Ufficio di Piano Distretto Pianura Est, prevedeva l’inserimento lavorativo temporaneo di 15
ragazzi/e, l’avvio di altri 15 percorsi formativi e una parte finale di orientamento (2 percorsi a
Comune). La metodologia prevalente è quella del tutoraggio e di una collaborazione con la rete dei
servizi, in particolare con i progetti “Onde anomale” per l'aggancio su strada dei giovani e il
“Centro risorse distrettuale per il reperimento delle disponibilità aziendali” per la ricerca delle
aziende ospitanti.
Il progetto ha avuto un contributo della Fondazione del Monte, relativo ai rimborsi spese per i
Tirocini e alle spese necessarie per le esperienze formative.
Azioni svolte dal progetto e indicatori:
• Contatto e conoscenza dei gruppi informali di strada tramite affiancamento dell’equipe
educativa di Onde Anomale Link durante le loro uscite previste nei differenti territori (n.20
uscite: Castenaso, Budrio, Molinella, Granarolo dell’Emilia, Malalbergo, Cà De Fabbri –
Minerbio, Bentivoglio – San Marino di Bentivoglio, Pieve di Cento, San Pietro in Casale);
• Contatto e conoscenza dei gruppi informali di strada attraverso la partecipazione ai
microeventi realizzati all’interno del Progetto Onde Anomale Link (n.1 evento: novembre 2011 al
Suelo di Castenaso, n.2 microeventi: inaugurazione Skate Park di Granarolo e Torneo di
calcetto a Minerbio; eventi Pieve e San Pietro in Casale, novembre 2012);
• Realizzazione di n. 15 videointerviste sul tema giovani e lavoro durante i microeventi realizzati
all’interno del Progetto Onde Anomale Link;
• Contatto e conoscenza dei casi segnalati dall’intervento di strada
• Contatto e conoscenza dei casi segnalati dai Servizi Sociali Distretto Pianura Est e da USSI
Minori;
• Colloqui conoscitivi e relativa rilevazione dei bisogni occupazionali/formativi/di sostegno dei
singoli (n. 40 colloqui conoscitivi).
• Segnalazione dei casi prioritari e relativa stesura di griglie che attestano l’accesso al progetto
Lavoro e Sapere (n. 38 schede di segnalazione)
• Invio schede di segnalazione casi alle operatrici del Centro Risorse Distrettuale per attivare la
ricerca delle disponibilità aziendali e del contesto il più possibile adeguato alle caratteristiche
ed alle competenze specifiche della ragazza o del ragazzo (n. 21 schede inviate al CRD)
• Contatto delle imprese individuate e definizione con la/il referente aziendale di un colloquio
iniziale e, successivamente, del percorso formativo adeguato al profilo della persona;
• Redazione dei documenti indispensabili all’attivazione formale del tirocinio (in particolare
Progetto Formativo e Convenzione) (N. 19 documenti ultimati)
• Supporto del/della tirocinante durante la prima fase dell’inserimento lavorativo attraverso
incontri e contatti telefonici frequenti;
• Verifica della tenuta della condizione lavorativa attraverso il monitoraggio del percorso
tramite colloqui telefonici o incontri (mediamente n.2 incontri con ogni i/le tirocinanti, n.1
298
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
•
•
•
incontro con i/le referenti aziendali, mediamente 2 telefonate al mese per ogni caso sia con
il/la ragazza sia col referente aziendale); (n. telefonate ragazzi, numero telefonate referenti
aziendali), (n. Incontri intermedi e di valutazione ragazzi e incontri intermedi con referenti)
Consegna mensile del pagamento al/lla ragazzo/a (assegno, vaglia postale o bonifico);
Incontri periodici tra l’équipe e le operatrici preposte alla ricerca aziendale (n.3 incontri
strutturati) e partecipazione periodica agli incontri di verifica del CRD;
Consolidamento della rete tra risorse formali ed informali del territorio, ed in particolare tra
Servizi Educativi (di strada e non) e Servizi Socio-sanitari, attraverso la calendarizzazione di
momenti di confronto (4 incontri congiunti, 1 per ogni zona di comuni, oltre ad incontri ad hoc
di approfondimento).
Schema riepilogativo delle attività
Ancora da avviare al 3 maggio 2013
Totale tirocini (esclusi i casi solo segnalati)
Totale percorsi formativi (esclusi i casi solo segnalati)
Totale casi avviati al 3 maggio (compresi quelli interrotti)
Totale Casi (compresi i casi solo segnalati)
di cui Totale casi interrotti
di cui Totale maschi
di cui Totale femmine
di cui Totale invii servizi
di cui Totale invii strada
1
25
8
33
53
14
32
21
36
17
TIROCINI FORMATIVI RIVOLTI A GIOVANI LAUREATI E DIPLOMATI
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il progetto prevede la realizzazione di percorsi di formazione in situazione rivolti a giovani
inoccupati e disoccupati tra i 18 e i 34 anni.
Vengono selezionate le aziende disponibili e interessate a ospitare i percorsi tramite avviso
pubblico; viene successivamente emesso un bando rivolto ai giovani per selezionare persone con
profili corrispondenti a quelli richiesti dalle aziende.
A seguito dell’incertezza sul quadro normativo relativo alla disciplina sui Tirocini formativi e di
orientamento causata dalle novità normative introdotte con l’art. 11 della legge 148/2011 e la
successiva Circolare del Ministero del lavoro n. 24 del 12/09/2011 e l’introduzione delle “Linee
guide in materia di Tirocini” approvate con accordo tra Governo, Regioni e Province autonome del
24 gennaio 2013 il progetto ha visto allungare i propri tempi di implementazione.
A seguito di diversi approfondimenti su esperienze affini a livello nazionale e sulla normativa,
anche grazie al supporto della Regione Emilia-Romagna, è stato redatto il bando rivolto alle
aziende che a breve verrà emanato.
BORSE LAVORO - VALUTAZIONE DELLE ABILITÀ SOCIALI ATTRAVERSO PERCORSI
LAVORATIVI ASSISTITI PER CITTADINI AFFERENTI AL SERT E PORTATORI DI
PROBLEMATICHE FISICHE E PSICHICHE INVALIDANTI
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO PIANURA EST
Il progetto è rivolto ad utenti dei SerT di San Giorgio di Piano e di Budrio, cittadini dei Comuni del
Distretto Pianura Est che, per problemi legati alle loro difficoltà, fisiche e/o psichiche, croniche o
temporanee, non sono nelle condizioni di accedere ai consueti percorsi di inserimento lavorativo,
con particolare attenzione a coloro che sono seguiti contemporaneamente sia dal SerT che dal
CSM.
299
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
L’inserimento ha previsto l’utilizzo di una figura di riferimento all’interno della struttura
ospitante, definita Lavoratore di Sostegno oppure Tutor del Progetto individuale per facilitare
l’inserimento.
Il progetto ha permesso a 24 persone, nell’arco del 2012, di essere coinvolte in inserimenti
lavorativi assistiti e protetti in Cooperative sociali, Comuni o in aziende del territorio.
Riepilogo delle persone inerite nei percorsi:
N. Percorsi
attivati
Comune di residenza
Bentivoglio
Budrio
Castenaso
Granarolo
Malalbergo
Minerbio
Molinella
Pieve di Cento
San Giorgio di Piano
San Pietro in Casale
Totale
1
2
6
2
1
3
4
2
1
2
24
PERCORSI DIFFERENZIATI PER LA RICERCA ATTIVA E L’INSERIMENTO LAVORATIVO
DI PERSONE IN CARICO AL DSM-DP
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO PIANURA EST
Il progetto prevedeva due azioni:
• Sperimentazione di percorsi IPS (Individual Placement and Support):
Il progetto prenderà avvio nel 2013 con la presenza di un operatore IPS per la UOC CSM
Budrio e San Giorgio di Piano e UOC Sert di Budrio e San Giorgio di Piano.
•
Attivazione di percorsi di tirocinio formativo e transizione al lavoro finalizzati ad una
riqualificazione lavorativa e propedeutici all’inserimento lavorativo:
È stata attivato dal CSM di Budrio un percorso di transizione al lavoro per un cittadino
residente nel Comune di Castenaso presso la coop sociale Anima. Altri percorsi verranno
attivati nel 2013.
300
301
302
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
PROGRAMMA PROVINCIALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
Cantiere per il contrasto alla vulnerabilità sociale
X
In continuità con l’anno precedente
Di nuova attivazione
Soggetto capofila dell’intervento
Responsabile dell’intervento:
(nominativo e recapiti)
Provincia di Bologna
Anna Del Mugnaio
051-6598374
anna.del [email protected]
Laura Venturi
051-6598702
[email protected]
Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto
capofila e/o responsabile dell’intervento)
Istituzioni/attori sociali coinvolti (per
Comuni, Centri per l’impiego, Asp, Ausl, Fondazioni,
ciascuno precisare tipologia e
sindacati, associazioni di categoria, terzo settore.
denominazione)
N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità
e possibilità di indicare specifici target di
Cittadinanza in difficoltà
popolazione destinatari dell’intervento)
• Potenziamento di iniziative di supporto per
Obiettivi dell’intervento (precisando
persone a rischio di impoverimento;
eventuali integrazioni con altre aree
• Messa in rete di azioni/interventi realizzati dalle
d’intervento)
istituzioni e dalle realtà private presenti nel
territorio.
• Potenziamento e raccordo delle azioni realizzate
dalle istituzioni e dalle realtà del territorio per
contrastare l’impoverimento e la vulnerabilità della
popolazione;
• Supporto attività alla cabina di regia cantiere
vulnerabilità;
• Accompagnamento al processo di recepimento da
parte dei Comuni della Provincia di Bologna delle
Linee di indirizzo per la realizzazione di appalti
Azione/i previste (descrizione delle
pubblici che facilitino inserimenti lavorativi delle
principali attività che compongono
persone in condizione di svantaggio (approvate in
l’intervento)
Conferenza Metropolitana il 17 dicembre 2012);
• Realizzazione di un regolamento tipo delle
procedure contrattuali per l’inserimento lavorativo
di persone in condizione di svantaggio;
• Prosecuzione del progetto Money tutoring
emergenza abitativa nelle zone sociali aderenti al
progetto (Bologna, Pianura Est, Pianura Ovest,
Porretta, San Lazzaro) attraverso trasferimento agli
ufficio di piano per prosecuzione azione di money
tutoring alle famiglie in difficoltà.
303
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Ambito territoriale di realizzazione:
Provinciale X specificare:
Distrettuale
specificare:
Altro
specificare:
Risorse umane che si prevede di impiegare:
numero e qualifica degli operatori
Ente di Appartenenza
Effetti attesi e indicatori di
monitoraggio/valutazione
Piano finanziario:
Personale della Provincia di Bologna e dei Comuni.
Money tutoring Emergenza abitativa – n°consulenze
erogate alle famiglie in difficoltà.
Clausole sociali: stesura regolamento tipo delle
procedure contrattuali per l’inserimento lavorativo di
persone in condizione di svantaggio, approvazione in
Conferenza Metropolitana, realizzazione di un’
iniziativa informativa/formativa in merito
all’applicazione del regolamento.
Spesa
Eventuale
totale
Quota
quota di altri
prevista:
regionale
soggetti da
specificare
€ 18.000,00
304
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
PROGRAMMA PROVINCIALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
Sostegno al reinserimento sociale e lavorativo di minori e adulti in esecuzione penale
X
In continuità con l’anno precedente
Di nuova attivazione
Soggetto capofila dell’intervento
Responsabile dell’intervento:
(nominativo e recapiti)
Provincia di Bologna
Anna Del Mugnaio
Servizio Politiche Sociali e per la Salute
[email protected]
tel. 051 6598626
Patrizia Paganini
Servizio Politiche attive del lavoro e formazione
[email protected]
tel 051 6598419
Parte delle attività saranno realizzate da Centri di
Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto
Formazione professionale accreditati e da Associazioni
capofila e/o responsabile dell’intervento)
di promozione sociale
• Casa Circondariale e Istituto Penale Minorile di
Bologna (IPM);
• Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Bologna
(UEPE);
• Centro Giustizia Minorile di Bologna (CGM);
Istituzioni/attori sociali coinvolti (per
• Centro per l'Impiego di Bologna (CIP);
ciascuno precisare tipologia e
• Istituzione Gian Franco Minguzzi;
denominazione)
• Enti di Formazione professionale accreditati che
svolgono attività di formazione e orientamento;
• UISP provinciale;
• Associazioni che svolgono attività artisticoespressive coinvolgendo i detenuti dell'IPM e della
Casa Circondariale di Bologna.
Il progetto è rivolto a minori e adulti in esecuzione
N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità e penale, con particolare riguardo ai detenuti
possibilità di indicare specifici target di
dell’Istituto Penale Minorile P. Siciliani e della Casa
popolazione destinatari dell’intervento)
Circondariale di Bologna ed ai soggetti in Esecuzione
penale esterna.
Sostenere i percorsi trattamentali previsti
dall’Ordinamento Penitenziario e finalizzati al
reinserimento sociale e lavorativo di adulti e minori in
Obiettivi dell’intervento (precisando
esecuzione penale intra ed extramoenia.
eventuali integrazioni con altre aree
d’intervento)
Parte delle attività realizzate sono incluse nel Progetto
sovrazonale “Arte ed emozioni dal sociale. Il teatro per
l'educazione e l'inclusione”.
Il progetto prevede la realizzazione delle seguenti
azioni:
Azione/i previste (descrizione delle
principali attività che compongono
• Partecipazione ai lavori del Comitato locale per
l’intervento)
l'area dell'esecuzione penale e dei relativi
sottogruppi tecnici;
305
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
• Attività di orientamento e formazione professionale
rivolte a minori e adulti detenuti intra ed extramoenia: gli interventi sono selezionati in accordo
con l'Amministrazione penitenziaria;
• Servizio per il miglioramento dell'occupabilità di
persone in condizione di detenzione, attraverso la
gestione di uno Sportello Info-Lavoro attivo presso
la Casa Circondariale in collegamento con il Centro
per l’Impiego di Bologna;
• Sostegno alla realizzazione di laboratori teatrali,
musicali ed artistico-espressivi che coinvolgono i
detenuti adulti e minori intra ed extra-moenia e che
abbiano quale esito dell'attività anche la produzione
di eventi spettacolari da realizzare sia all'interno
degli istituti sia in spazi esterni. Si prevede di
realizzare un'azione di documentazione delle
attività di laboratorio, ormai consolidata per quanto
riguarda le iniziative in IPM. E' prevista inoltre la
partecipazione ai lavori del Tavolo tecnico costituito
per il coordinamento del Centro Teatrale
Adolescenti;
• Sostegno alla realizzazione del Progetto di attività
motoria e sportiva presso la Casa Circondariale di
Bologna, in collaborazione con la società UISP
Bologna che da anni opera presso l'Istituto.
Ambito territoriale di realizzazione:
Provinciale X specificare:
Distrettuale
specificare:
Altro
specificare:
Risorse umane che si prevede di impiegare:
numero e qualifica degli operatori
Ente di Appartenenza
Effetti attesi e indicatori di
monitoraggio/valutazione
Piano finanziario:
a) 196.607 euro -FSE asse inclusione sociale
per attività di formazione professionale
b) 219.809,93 euro – FSE per Sportello infolavoro - Attività prevista dal 06.2.2012 al
5.2.2014
c) attività motoria: 15.000 euro
d) attività culturali: 22.000 euro (risorse già
indicate nella scheda progetto “Teatri
solidali”)
Territorio provinciale di Bologna
Personale della Provincia di Bologna:
2 dirigenti
7 funzionari con profilo tecnico
2 funzionari con profilo amministrativo
Altro personale afferente alle diverse realtà/istituzioni
coinvolte, che saranno quantificati in fase di
progettazione di dettaglio delle attività.
Migliorare l'occupabilità e il reinserimento sociale di
minori e adulti in esecuzione penale.
numero moduli formativi realizzati (almeno 7)
numero utenti sportello info-lavoro (almeno 500)
numero laboratori artistico-espressivi realizzati
(almeno 2)
Spesa totale
prevista
Quota regionale
321.507
euro
306
Eventuale quota di
altri soggetti da
specificare
15.000 euro
FSE 307.507 euro
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
PROGRAMMA PROVINCIALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
Arte ed emozioni dal sociale. Il teatro per l'educazione e l'inclusione
X
In continuità con l’anno precedente
Di nuova attivazione
Soggetto capofila dell’intervento
Provincia di Bologna
Anna Del Mugnaio
Servizio Politiche Sociali e per la Salute
tel. 051 6598374
[email protected]
Responsabile dell’intervento:
(nominativo e recapiti)
Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto
capofila e/o responsabile dell’intervento)
Staff di progetto:
Adelaide Auregli, Servizio Cultura
Fabio Matteuzzi, U.O. Attività Culturali
Angela Bianchi, U.O. Coordinamento Handicap
Rita Paradisi, U.O. Politiche di contrasto all'esclusione
sociale
Alessandro Zanini, Settore Documentazione, Istituzione
Minguzzi
Stefania Sabella, U.O. Programmazione Offerta
Formativa Integrata e Servizi di supporto al sistema
scolastico e formativo
Antonella Lazzari, U.O. Terzo Settore
Provincia di Bologna, soggetti del Terzo Settore
Provincia di Bologna:
• Settore Servizi alla Persona ed alla Comunità (U.O.
Coordinamento Handicap);
• Servizio Politiche Sociali e per la Salute (U.O. Terzo
Settore e U.O. Politiche di Contrasto all'esclusione
sociale);
• Servizio Scuola e Formazione (U.O. Programmazione
Istituzioni/attori sociali coinvolti (per
attività formative);
ciascuno precisare tipologia e
• Istituzione G.F. Minguzzi (Settore Documentazione);
denominazione)
• Servizio Cultura e Pari Opportunità (U.O. Attività
Culturali)
Comuni del territorio provinciale e distretti culturali
Teatri della provincia di Bologna
Associazioni e Compagnie teatrali ed artistiche
Enti e istituzioni pubbliche a vario titolo coinvolte nella
realizzazione/promozione delle attività laboratoriali
AUSL – Coordinamento DSM
Diretti:
• Giovani e adulti in situazione di fragilità personale
N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità
e/o sociale;
e possibilità di indicare specifici target di
• Compagnie e associazioni attive nell'area del teatro
popolazione destinatari dell’intervento)
solidale.
307
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Indiretti:
• Cittadini interessati ai temi del sociale, insegnanti,
famiglie;
• Operatori del sistema socio-educativo;
• La cittadinanza in genere.
Gli obiettivi del progetto riguardano la possibilità di:
Obiettivi dell’intervento (precisando
eventuali integrazioni con altre aree
d’intervento)
• Sostenere e rafforzare la sinergia fra le esperienze di
teatro in ambito socio-educativo attive sul territorio
della provincia di Bologna e la loro messa in rete con
il circuito artistico-teatrale più tradizionale;
• Valorizzare e coordinare le esperienze di teatro
solidale affinché venga pienamente riconosciuta la
loro valenza terapeutica nella costruzione sociale
della persona, nonché la loro valenza etica ed estetica,
nella capacità di creare valore sensibilizzando la
collettività sui temi dell'emarginazione e di creare
bellezza nel loro essere un vero e proprio prodotto
artistico-culturale;
• Sensibilizzare la cittadinanza ed in particolare le
giovani generazioni a temi di valenza sociale quali le
differenze di genere, l'integrazione e l'inclusione
sociale, la diversità come risorsa, le pari opportunità,
la lotta all'emarginazione ed allo stigma;
• Prevenire il disagio e l'emarginazione attraverso il
sostegno a laboratori artistici a valenza
terapeutico/riabilitativa affinché possano anche
trovare un pubblico ed un palcoscenico come
momento finale del loro percorso.
Il progetto include azioni ed attività previste nel
progetto: “Sostegno al reinserimento sociale di minori e
adulti in esecuzione penale”.
Riconoscendo a queste esperienze una forte valenza
terapeutico riabilitativa e di prevenzione del disagio, si
ipotizza di realizzare le seguenti azioni:
Azione/i previste (descrizione delle
principali attività che compongono
l’intervento)
1) Percorso “laboratori”:
• Sostegno e produzione di laboratori artistico-teatrali
rivolti a studenti delle scuole secondarie o ad adulti e
minori in situazione di fragilità personale o sociale;
• Realizzazione, in esito ai laboratori, di eventi
spettacolari che vedano come protagonisti i
partecipanti ai laboratori stessi.
2) Percorso “costruzione delle reti”- la rete dei teatri
solidali:
• Sensibilizzazione rivolta ai direttori artistici ed ai
comuni proprietari di teatri del territorio provinciale;
• Redazione condivisa di un Manifesto della rete e di
un Documento di analisi storica e valoriale del teatro
308
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
solidale che saranno oggetto di una pubblicazione ad
hoc e relativa diffusione nei circuiti teatrali, culturali
e sociali;
• Studio di fattibilità per l'individuazione e gestione
condivisa di uno spazio dedicato alle compagnie che
aderiscono alla rete, per la realizzazione di laboratori
e/o spettacoli.
3) Coordinamento della rete di soggetti che fanno
teatro solidale nel territorio provinciale attraverso:
• Gestione della mailing list e delle pagine web
dedicate al progetto e ai temi del teatro solidale;
• Organizzazione di seminari di riflessione e scambio
su metodologie e strumenti di intervento propri della
rete, anche finalizzati alla redazione della
pubblicazione e del Manifesto sopra citati;
• Mappatura degli spazi per la realizzazione dei
laboratori e delle rappresentazioni, anche
considerandone l'accessibilità.
4) Fund rising per consentire la sostenibilità del
progetto ed assicurare l'autonomia economica del
sistema: si lavorerà in particolare alla progettazione di
proposte da presentare sui bandi dell'Unione Europea.
Ambito territoriale di realizzazione:
Provinciale X specificare:
Distrettuale
specificare:
Altro
specificare:
Territorio provinciale di Bologna
Personale della Provincia di Bologna:
2 dirigenti
Risorse umane che si prevede di impiegare: 5 funzionari con profilo tecnico
numero e qualifica degli operatori
2 funzionari con profilo amministrativo
Ente di Appartenenza
Artisti ed altro personale afferenti ai vari soggetti
coinvolti.
Laboratori teatrali artistico-espressivi realizzati (almeno
5 );
Rassegne organizzate da compagnie aderenti alla rete
Effetti attesi e indicatori di
che vengono aperte a tutte le altre realtà della rete
monitoraggio/valutazione
(almeno 3)
Seminari di approfondimento realizzati (almeno 2)
Preparazione di un testo sul teatro solidale e di un
manifesto della rete in vista di una futura pubblicazione
Piano finanziario:
Spesa totale
prevista
Quota regionale
86.000 euro
86.000 euro
309
Eventuale quota di
altri soggetti da
specificare
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
IMPOVERIMENTO: AFFRONTARE LA CRISI E CONTRASTARE POVERTÀ ED
ESCLUSIONE SOCIALE
LINEE STRATEGICHE ED AZIONI DEL DISTRETTO PIANURA EST
Nella programmazione del 2013, le Amministrazioni hanno voluto mantenere un forte impegno
nelle misure a sostegno delle famiglie per contrastare la crisi economica che, a partire dal 2009,
hanno reso possibili importanti interventi di sostegno al reddito e di promozione della
riqualificazione professionale e dell’occupabilità.
Tra gli aspetti innovativi è da sottolineare la costituzione del Tavolo Distrettuale della
sussidiarietà per il contrasto alla povertà. Il Tavolo ha l’obiettivo di valorizzare e mettere in rete le
risorse pubbliche con quelle messe a disposizione dalle associazioni, le parrocchie, le Caritas locali,
nella consapevolezza della necessità di migliorare la qualità della collaborazione per ampliare le
possibilità di risposta ai cittadini.
Per sostenere le famiglie i cui membri hanno perso il lavoro vengono erogati contributi economici
diretti, per un ammontare complessivo di € 170.000 finalizzati al pagamento di affitto, utenze, e
buoni spesa. Forte attenzione viene data anche alle politiche abitative per contrastare l’emergenza
sfratti che sta colpendo i Comuni del Distretto. A tale fine sono stati inseriti due progetti
sperimentali: il reperimento di alloggi di accoglienza temporanea per persone che hanno perso la
casa, con interventi di tipo educativo e di accompagnamento al lavoro, e l’erogazione di contributi
economici accompagnati da un’azione di money tutoring rivolti a famiglie a rischio sfratto.
Il Tavolo interistituzionale per il lavoro prosegue le sue attività in continuità dalla fine del 2006
con l’obiettivo di favorire l’inserimento lavorativo e l’inclusione sociale delle persone in situazione
di svantaggio sociale. Il Tavolo è composto dal Presidente del Distretto Pianura Est, Centro per
l’Impiego, Organizzazioni Sindacali, Assistenti Sociali Comunali, Azienda Usl di Bologna (Servizio
Minori, U.S.S.I. Handicap Adulto, Centro Salute Mentale, Ser.T), Cooperativa Pictor, CSAPSA,
Futura Spa, Cefal, Cooperativa Lai-Momo, Cooperativa La Carovana, CNA ed è coordinato
dall’Ufficio di Piano.
Il Tavolo mantiene costante l’obiettivo di promuovere l’affidamento di servizi da parte delle
Amministrazioni comunali alla cooperazione sociale di tipo b e la promozione della responsabilità
sociale d’impresa. In tale direzione sono stati approvati dalla Conferenza Metropolitana dei
Sindaci le Linee d'indirizzo per la realizzazione di appalti pubblici che facilitino inserimenti
lavorativi delle persone in condizione di svantaggio e il relativo Regolamento-tipo.
Nel Programma Attuativo 2013 gli interventi dedicati al lavoro sono molteplici e diversificati, e
mantengono costante l’impegno rivolto ai lavoratori espulsi dal mercato del lavoro a causa della
crisi economica e dei giovani che non riescono ad inserirsi nel mercato del lavoro. Viene
mantenuta, inoltre, l’attenzione alle fasce di svantaggio in carico ai servizi sociali comunali e ai
servizi dell’Azienda USL che, in un mercato del lavoro colpito dalla crisi, vengono ulteriormente
penalizzati.
Viene confermato il progetto del Centro risorse distrettuale per il reperimento delle disponibilità
aziendali quale intervento strategico per una messa a sistema del rapporto con le aziende del
territorio, con l’obiettivo di giungere ad un riconoscimento della responsabilità sociale d’impresa.
Il totale delle risorse destinate al lavoro ammonta a € 580.570,80.
Alle risorse investite nell’ambito del Programma Attuativo 2013 vanno aggiunte quelle previste
dai singoli Comuni: per il 2013 le Amministrazioni comunali hanno previsto una spesa
complessiva di € 749.722,69 (a fronte della spesa sostenuta nell’anno 2012 pari a € 679.314,03)
destinata a misure a sostegno delle famiglie, che vanno dalla riduzione di rette a famiglie colpite
dalla crisi, a contributi economici, ad ulteriori tirocini formativi.
In sintesi, il totale degli investimenti dei Comuni del Distretto Pianura Est dedicati alle misure
contro la crisi ammonta a € 915.162,23.
310
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Riportiamo di seguito alcune tabelle riepilogative che presentano le diverse progettualità messe in
campo, in risposta ai bisogni delle diverse tipologie di utenza con una serie di azioni tra loro
strettamente connesse e coordinate.
SINTESI SCHEMATICA PROGETTI SOSTEGNO AL REDDITO
PROGETTO
AZIONI
RISORSE
Tavolo distrettuale della
sussidiarietà per il contrasto
alla povertà
Valorizzazione e messa in rete delle risorse pubbliche con quelle messe
a disposizione dalle associazioni, le parrocchie, le Caritas locali
-
Credito d’emergenza
Credito d’emergenza rivolto alle famiglie in condizione di momentanea
e temporanea difficoltà economica
€ 27.020,00
(finanziamento
anno 2010)
Sostegno al reddito per i
nuclei in situazione di
difficoltà
Sostegno economico diretto ai nuclei familiari che si trovano in un
momento di difficoltà economica per l’espulsione dal mondo del lavoro
di uno o più membri
Brutti ma buoni
Sperimentazione di un progetto per la distribuzione di beni invenduti
alle famiglie in difficoltà
Sostegno fiscale
Check up operato da professionisti del settore fiscale per supportare
persone in situazione di scompenso in termini di adempimenti fiscali
Totale Sostegno al reddito
di cui stanziate nel Programma Attuativo 2013
€ 170.000,00
(di cui €
50.000,00
finanziamento
anni
precedenti)
€ 10.000,00
(di cui €
5.000,00
finanziamento
anno 2011)
-
€ 207.020,00
€ 125.000,00
SINTESI SCHEMATICA PROGETTI SOSTEGNO ALL’ABITARE
PROGETTO
AZIONI
Emergenza abitativa
Sperimentazione di un progetto per l’accoglienza temporanea di
famiglie che hanno subito uno sfratto e l’accompagnamento
all’autonomia abitativa
Money tutoring ed
emergenza abitativa
Contributi economici accompagnati da un’azione di money tutoring
rivolti a famiglie a rischio sfratto
Totale Sostegno all’abitare
di cui stanziate nel Programma Attuativo 2013
311
RISORSE
€ 70.000,00
(€ 30.000,00
finanziamento
anno 2012 e €
40.000,00
erogati dalla
Fondazione
del Monte)
€ 57.571,43
(di cui €
5.000,00
residui anni
precedenti)
€ 127.571,43
€ 52.571,43
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
SINTESI SCHEMATICA PROGETTI AREA LAVORO
PROGETTO
Persone espulse dal
Mercato del lavoro
Persone in condizione di svantaggio
AZIONI
RISORSE
Lavoro e sapere
Promozione di 27 percorsi di transizione al lavoro (formazione
professionale e tirocini formativi e di orientamento) rivolti a
giovani tra i 16 e i 29 anni inoccupati fuoriusciti dal sistema di
formazione, in situazione di disagio, contattati con educativa di
strada o segnalati dai servizi.
€ 60.000
(finanziamento anno
2012, € 30.000 erogati
dalla Fondazione del
Monte)
Territorio, giovani e
lavoro
Promozione di 20 percorsi di formazione in situazione in
azienda rivolti a giovani disoccupati, selezionati tramite avviso
pubblico e finalizzati a promuovere la formazione e il contatto
con il mondo del lavoro e l’incontro tra professionalità richieste
dal tessuto produttivo locale e competenze giovani che faticano
ad emergere.
€ 78.000,00
(finanziamento anno
2011, € 48.000 erogati
dalla Fondazione del
Monte)
Tirocini formativi e di
orientamento
Promozione di 60 Tirocini formativi rivolti a persone che hanno
perso il lavoro a causa della crisi economica e che non godono
di ammortizzatori sociali presso aziende, cooperative sociali,
Amministrazioni comunali e ASP con finalità di sostegno al
reddito, riqualificazione professionale e inserimento lavorativo
con indennità mensile.
€ 281.745,19
(di cui: € 216.645,19
residui anni precedenti
e € 30.000 da richiedere
alla Fondazione del
Monte)
Campus FormArea
2 laboratori formativi per la riattivazione e il riorientamento di
persone disoccupate in raccordo con il contesto economico e
sociale del territorio.
€ 10.000
Sostegno alla
formazione e alla
transizione verso il
lavoro
Promozione di 30 percorsi di transizione al lavoro e percorsi
formativi rivolti persone in condizione di svantaggio in carico
ai Servizi territoriali (servizi sociali comunali, USSI disabili,
DSM, SERT) finalizzati a sostenere una loro qualificazione e un
avvicinamento al mercato del lavoro. La partecipazione
prevede il sostegno di indennità economiche.
€ 30.000
(di cui € 9.665,32
residui anni
precedenti)
Centro risorse
distrettuale per il
reperimento delle
disponibilità aziendali
Prosecuzione del servizio distrettuale di reperimento delle
disponibilità aziendali per formazione in situazione, borse
lavoro, stage, tirocini formativi rivolti a persone in situazione
di svantaggio in carico ai Servizi territoriali del Distretto
(servizi sociali comunali, USSI disabili, USSI minori, DSM,
SERT, progetti distrettuali) (cfr. Area Sostenere il sitema dei
servizi - Scheda n. 99– pag. 599)
€ 37.400
(di cui € 5.476 residuo
anno 2012)
Valutazione delle
abilità sociali
Valutazione delle abilità sociali attraverso percorsi lavorativi
assistiti per cittadini afferenti al SERT e portatori di
problematiche fisiche e psichiche invalidanti
€ 51.425,61
(di cui:
€ 26.425,61 residuo
anno 2011)
Percorsi differenziati
per la ricerca attiva e
l'inserimento
lavorativo
Attivazione di tirocini formativi e supporto alla ricerca del
lavoro rivolti a cittadini in carico al DSM-DP
Laboratorio di sartoria
Sostegno ad un progetto d’impresa costituito da donne in
condizione di disagio sociale.
Giovani
TARGET
Linee di indirizzo per l'inserimento
lavorativo di soggetti svantaggiati
negli appalti pubblici
€ 30.000
(finanziamento anno
2012)
€ 2.000
Adozione ed applicazione delle Linee di indirizzo e del relativo
Regolamento da parte delle Amministrazioni comunali.
-
Totale risorse disponibili Progetti Area Lavoro
di cui stanziate nel Programma Attuativo 2013
€ 580.570,80
€ 154.358,68
312
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Totale Risorse Interventi a contrasto della crisi economica
di cui stanziate nel Programma Attuativo 2013
€ 915.162,23
€ 331.930,11
MISURE DI CONTRASTO ALLA CRISI LE RISORSE DEI SINGOLI COMUNI
CONSUNTIVO ANNO 2012
AZIONI/MISURE
RISORSE
EROGATE O
MINORI
ENTRATE
QUANTITÀ
Riduzione rette
682
€ 270.157
12
€ 16.814
3
€ 1.500
Contributi (affitto, utenze, spese sanitarie, ecc…)
628
€ 335.043
Buoni spesa/last minute market/spesa
612
€ 15.650
Voucher Inps
13
€ 5.000
Riduzione canoni alloggi di proprietà IDSC in base
ad accordo ex Art. 18 L. R.20/2000.
12
€ 12.106
Fondi speciali per i nuclei più deboli (IMU e IRPEF)
116
€ 21.644
Fornitura latte/pannolini
302
€ 1.400
2.380
€ 679.314,03
Tirocini formativi
Borse Lavoro
TOTALE
PREVISONE ANNO 2013
RISORSE STANZIATE O
MINORI ENTRATE
PREVISTE
AZIONI/MISURE
Riduzione rette
€ 270.407,79
Tirocini formativi
€ 39.504,00
Borse Lavoro
€ 0,00
Contributi (affitto, utenze, spese sanitarie, ecc…)
Buoni spesa/last minute market/spesa
€ 369.529,01
€ 16.500,00
Voucher Inps
€ 4.000,00
Riduzione canoni alloggi di proprietà IDSC in base
ad accordo ex Art. 18 L. R.20/2000.
Fondi speciali per i nuclei più deboli (IMU e
IRPEF)
Fornitura latte/pannolini
€ 9.106,00
€ 39.275,89
€ 1.400,00
TOTALE
Totale Risorse Interventi a contrasto della crisi economica
nei Comuni del Distretto Pianura Est
di cui:
Programmazione Distrettuale
Risorse dei Comuni
313
€ 749.722,69
€ 1.664.884,92
€ 915.162,23
€ 749.722,69
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Scheda n. 36
INTERVENTO/PROGETTO
SOSTEGNO AL REDDITO PER I NUCLEI IN SITUAZIONE DI DIFFICOLTÀ A
CAUSA DELL’ESPULSIONE DAL MONDO DEL LAVORO DI UNO O PIÙ MEMBRI
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
Dipendenze
Trasversale
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Sostenere i nuclei familiari che vivono momenti di difficoltà finanziarie emergenti e temporanee
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 - 531
[email protected]
DESTINATARI
Nuclei in situazione di temporanea difficoltà a causa dell’espulsione dal mondo del lavoro di uno
o più membri. In particolare: nuclei privi di ammortizzatori sociali, nuclei con più figli in
particolare se con minori o adulti in difficoltà, nuclei monoreddito, nuclei unipersonali.
314
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Offrire sostegno economico diretto ai nuclei familiari che si trovano in un momento di difficoltà
economica per l’espulsione dal mondo del lavoro di uno o più membri.
AZIONI PREVISTE
Il progetto si sostanzia nell’erogazione di contributi diretti straordinari ai nuclei familiari
individuati, finalizzati al sostentamento e/o al sostegno nel pagamento di utenze, affitto ecc...
Si prevede la assegnazione delle risorse ai Comuni, e la successiva erogazione in base a un
rendiconto trimestrale delle risorse concesse ai nuclei familiari.
L’assegnazione delle quote avverrà in ragione di:
Una quota fissa per tutti i Comuni;
Quota parte delle risorse complessive residue, calcolate in base alla popolazione attiva
residente in ogni singolo Comune.
L’Ufficio di Piano manterrà un monitoraggio costante dell’andamento del progetto.
Fornirà ai Comuni una scheda di rilevazione per il monitoraggio e la rendicontazione dei
contributi erogati, contenente tra le altre, le seguenti informazioni:
composizione del nucleo familiare,
stato occupazionale dei membri attivi del nucleo familiare,
tipo di sostegno richiesto,
indicazione di eventuali altre agevolazioni destinate dal Comune al nucleo (riduzione rette
ecc…).
L’utilizzo della scheda, che verrà compilata dalle Assistenti Sociali al momento della presa in
carico, è volto da un lato ad ottenere una fotografia aggiornata dello stato di bisogno del Distretto,
dall’altro a verificare l’effettiva concessione dei contributi ai destinatari individuati.
Semestralmente, i Comuni invieranno le schede relative ai contributi erogati all’Ufficio di Piano,
che provvederà a saldare la quota anticipata.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Tirocini formativi e di orientamento
Credito d’emergenza
Sostegno alla formazione e all’inserimento lavorativo delle persone in condizione di svantaggio
Brutti ma buoni
Money tutoring ed emergenza abitativa
Tavolo distrettuale della sussidiarietà per il contrasto alla povertà
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
i 15 Comuni del Distretto di Pianura Est
Centri per l’Impiego
315
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale dell’Ufficio di Piano
Personale dei Servizi Sociali dei 15 Comuni
RISULTATI ATTESI
Attenuazione delle situazioni di disagio economico.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Numero di contributi erogati per ammontare del contributo,
Stato occupazionale dei componenti dei nuclei familiari beneficiari dei contributi,
Tipo di sostegno richiesto;
Numero di nuclei familiari che beneficiano anche di altri sostegni.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 170.000,00 (€ 120.000,00 anno 2013 + € 50.000,00 residuo anni
precedenti)
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 120.000,00
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
316
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Scheda n. 37
INTERVENTO/PROGETTO
INTERVENTI DI PRONTA EMERGENZA, DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITÀ E
DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI: ATTIVARE INTERVENTI CON CARATTERE DI URGENZA CHE CONSENTANO
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per minori, disabili, per soggetti in condizione
di rischio sociale, per le loro famiglie.
Promuovere la tutela dei minori
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti Responsabile Unità Attività Socio Sanitarie del Distretto Pianura Est
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
317
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
DESTINATARI
Disabili, minori e persone in situazione di disagio sociale
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2002
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
Attivazione di prestazioni assistenziali atte a rispondere a situazioni di difficoltà, di emergenza
e di urgenza anche attraverso inserimenti residenziali;
Valorizzazione e sostegno alle famiglie in difficoltà in quanto ambiti primari di sviluppo e cura
delle persone;
Sostegno alla genitorialità;
AZIONI PREVISTE
Interventi di supporto e appoggio educativo, sostegno economico e inserimento provvisorio in
struttura o in altra realtà di accoglienza.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetti Area Disabili
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda USL – Servizio Sociale – USSI Minori e USSI Disabili Adulti
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Sono coinvolti tutti gli operatori delle USSI Minori e USSI Disabili Adulti dell’Azienda USL di
Bologna del Distretto Pianura Est
RISULTATI ATTESI
Garantire risposta alle situazioni che presentano particolare
compatibilmente con le numerose richieste aventi questa specificità.
carattere
di
emergenza
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
n° interventi di tutela attivati in situazione di emergenza
n° situazioni segnalate con caratteristica di emergenza
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 244.370,48 (€ 171.774,85 anno 2013 + € 72.595,63 residuo
anno 2012)
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 41.126,78
318
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
•
•
•
•
•
risorse regionali (altri fondi)
FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 130.648,07
Fondo Sanitario Regionale
risorse da altri soggetti (specificare)
319
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Scheda n. 38
INTERVENTO/PROGETTO
CREDITO D’EMERGENZA
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsab
ilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
Sostenere i nuclei familiari che vivono momenti di difficoltà finanziarie emergenti e
temporanee;
Promuovere forme di sostegno economico a carattere non assistenziale, legati a progetti di
sviluppo dell’autonomia;
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 – 531
[email protected]
DESTINATARI
Famiglie o persone singole residenti nel Distretto Pianura Est, in momentanea (non cronica)
difficoltà economica.
320
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
In particolare tali difficoltà possono essere causate da vari fattori come la perdita del posto di
lavoro di uno dei componenti del nucleo familiare, la temporanea messa in mobilità/cassa
integrazione, la necessità di dover anticipare grosse somme di denaro per depositi cauzionali o per
i conguagli delle varie utenze, la maternità, un lutto, una malattia/infortunio, ecc.
Il credito di emergenza interviene quindi per far fronte a situazioni di emergenza improvvisa
oppure per avviare percorsi di inserimento lavorativo/formazione professionale.
Il money tutoring interviene in particolare su famiglie sovra-indebitate, persone con bilanci
familiari squilibrati e più in generale su persone che potrebbero risolvere la problematica anche
senza ricorrere al credito.
In molti di questi casi un servizio di supporto tecnico e sociale può portare ad una risoluzione
responsabile della problematica della persona/famiglia.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2009
OBIETTIVI DEL PROGETTO
1. Fornire una risposta adeguata a famiglie/persone singole che versano in una situazione di
momentanea difficoltà finanziaria, mediante piccoli prestiti sostenibili e a tassi agevolati allo
scopo di prevenire situazioni di forte disagio sociale ed economico.
2. Favorire l'inserimento lavorativo e la formazione professionale di soggetti deboli
economicamente e socialmente.
3. Promuovere forme innovative di welfare mix in cui i soggetti pubblici e il privato sociale
agiscano sinergicamente per fornire una risposta integrata a varie forme di disagio sociale.
4. Diffondere la cultura della responsabilità, utilizzando microfinanziamenti al posto di contributi
a fondo perduto, creando un sistema virtuoso che, grazie alla restituzione dei prestiti, permette
un utilizzo efficiente delle risorse.
5. Favorire l’incontro del cittadino con i servizi sociali al fine di concordare un percorso per uscire
dalla situazione di disagio nel breve periodo, ma con un chiaro progetto sul medio e lungo
periodo.
6. Sensibilizzare le persone/famiglie ad una maggiore consapevolezza sulla gestione delle
proprie risorse economiche attraverso un servizio di check-up finanziario e mediante percorsi
di consulenza e formazione sulla gestione consapevole del proprio bilancio famigliare,
7. Sensibilizzare fortemente ad un uso consapevole ed equilibrato del denaro cercando di mettere
in atto percorsi virtuosi che consentano di prevenire eventuali situazioni di emergenza
finanziaria o di indebitamento futuri,
8. Favorire la messa in rete delle opportunità offerte da pubblico e privato per la risoluzione delle
problematiche economiche e finanziarie delle persone,
9. Offrire un supporto all'attività del servizio sociale nella identificazione delle problematiche
economico/finanziarie delle famiglie e di possibili percorsi di superamento delle
problematiche stesse.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
•
•
•
gestione e verifica dei prestiti già erogati;
accoglimento e valutazione di nuove richieste di prestiti;
erogazione nuovi prestiti;
azioni di consulenza e formazione sulla gestione del bilancio familiare;
alfabetizzazione finanziaria;
coordinamento con banca partner e operatori sociali;
incontri periodici di monitoraggio dell'andamento;
321
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Tirocini formativi e di orientamento
Sostegno al reddito per i nuclei in situazione di temporanea difficoltà
Emergenza abitativa. Percorsi di transizione all’autonomia
Brutti ma buoni
Money tutoring ed emergenza abitativa
Tavolo distrettuale della sussidiarietà per il contrasto alla povertà
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Banca/istituto finanziario convenzionato
Servizi Sociali dei Comuni del Distretto
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Esperti di gestione del credito di emergenza,
Assistenti sociali comunali
Personale Ufficio di Piano
RISULTATI ATTESI
•
•
•
•
Tempestiva soluzione ad una esigenza finanziaria improvvisa della famiglia
Miglioramento della solidità del budget familiare
Prevenzione del sovraindebitamento tramite consulenza, sensibilizzazione e accompagnamento
Diffusione di una cultura del risparmio
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
numero e tipologia degli interventi realizzati:
n° prestiti richiesti/accettati/non accettati
n° prestiti concessi come misure di credito di emergenza,
n° inadempienti
n° incontri di alfabetizzazione finanziaria realizzati (singoli e collettivi)
n° cittadini coinvolti agli incontri di money tutoring
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 27.020,00 finanziato con un residuo anno 2010
322
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Scheda n. 39
INTERVENTO/PROGETTO
MONEY TUTORING ED EMERGENZA ABITATIVA
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsab
ilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Sostenere i nuclei familiari che vivono momenti di difficoltà finanziarie emergenti e
temporanee
Promuovere forme di sostegno economico a carattere non assistenziale, legati a progetti di
sviluppo dell’autonomia
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 – 531
[email protected]
DESTINATARI
I soggetti beneficiari - individuati e segnalati dai Servizi Sociali - dovranno:
• essere residenti in uno dei comuni del Distretto di Pianura Est;
323
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
•
essere in una reale situazione di difficoltà economica, dovuta ad una o più delle seguenti
motivazioni:
o essere in una situazione di morosità nel pagamento del canone di affitto o della rata
del mutuo;
o essere colpiti da un provvedimento di sfratto per morosità (fino al “termine di
grazia”) o di pignoramento;
o essere in arretrato nel pagamento delle bollette delle varie utenze.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
•
•
Fornire una risposta adeguata a famiglie/persone singole che versano in una situazione di
momentanea difficoltà finanziaria,
Prevenire la perdita dell’abitazione
Sensibilizzare le persone/famiglie ad una maggiore consapevolezza sulla gestione delle
proprie risorse economiche attraverso un servizio di check-up finanziario e mediante
percorsi di consulenza e formazione sulla gestione consapevole del proprio bilancio
famigliare,
Sensibilizzare fortemente ad un uso consapevole ed equilibrato del denaro cercando di
mettere in atto percorsi virtuosi che consentano di prevenire eventuali situazioni di
emergenza finanziaria o di indebitamento futuri,
Offrire un supporto all'attività del servizio sociale nella identificazione delle problematiche
economico/finanziarie delle famiglie e di possibili percorsi di superamento delle
problematiche stesse.
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede:
Erogazione di contributi a fondo perduto: i contributi sono destinati alla copertura di spese
chiaramente individuate con il Servizio Sociale (affitto, mutuo, utenze) con l’obiettivo di prevenire
lo sfratto o il pignoramento. Il contributo viene erogato in più tranche, ed è vincolato al pagamento
delle spese per le quali è stato concesso e alla partecipazione al percorso di consulenza;
Servizio di money tutoring: i beneficiari usufruiranno di un percorso personalizzato di consulenza
per la gestione del budget famigliare o personale, mirato a riportare in equilibrio il bilancio e a
risolvere situazioni di indebitamento.
Il servizio di tutoring e consulenza prevede:
• una fotografia del bilancio, consistente nell'analisi dell'entrate e delle uscite
familiari/personali;
• un intervento personalizzato di consulenza al bilancio familiare/personale e
accompagnamento per una risoluzione responsabile della problematica specifica della
famiglia/persona.
• Un incontro formativo volto ad approfondire la tematica del corretto uso del denaro.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Credito d’emergenza
Tirocini formativi e di orientamento
324
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Sostegno al reddito per i nuclei in situazione di temporanea difficoltà
Emergenza abitativa. Percorsi di transizione all’autonomia
Tavolo distrettuale della sussidiarietà per il contrasto alla povertà
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Soggetto gestore
Servizi Sociali dei Comuni del Distretto
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Esperti in money tutoring
Assistenti sociali comunali
Personale Ufficio di Piano
RISULTATI ATTESI
•
•
•
•
Prevenzione degli sfratti
Miglioramento della solidità del budget familiare
Prevenzione del sovraindebitamento tramite consulenza, sensibilizzazione e accompagnamento
Diffusione di una cultura del risparmio
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
numero e tipologia degli interventi realizzati:
n° contributi erogati
n° incontri di alfabetizzazione finanziaria realizzati (singoli e collettivi)
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 57.571,43 (€ 52.571,43 anno 2013 + € 5.000,00 residuo anni
precedenti)
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale) – € 50.000,00
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare) – Provincia € 2.571,43
325
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Scheda n. 40
INTERVENTO/PROGETTO
TAVOLO DISTRETTUALE DELLA SUSSIDIARIETÀ PER IL CONTRASTO ALLA
POVERTÀ
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsab
ilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
Riattivare e valorizzare le risorse della comunità, coniugando le risorse pubbliche con quelle
messe a disposizione da terzo settore, parrocchie e cittadini
Sostenere i nuclei familiari che vivono momenti di difficoltà finanziarie emergenti e
temporanee
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 – 531
[email protected]
DESTINATARI
Persone in condizione di povertà e vulnerabilità sociale
326
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
•
•
•
valorizzare le risorse della comunità
coniugare e mettere in rete le risorse pubbliche con quelle messe a disposizione dalle
associazioni, le parrocchie, le Caritas locali
ampliare le possibilità di risposta ai bisogni dei cittadini
migliorare le forme di collaborazione
promuovere lo scambio tra Comuni sulle diverse modalità operative
promuovere le buoni prassi
AZIONI PREVISTE
Il Tavolo distrettuale delle sussidiarietà per il contrasto alla povertà è costituito da:
• Associazioni di volontariato
• Caritas
• Parrocchie
• Servizi Sociali dei Comuni del Distretto Pianura Est
È stata realizzata una prima ricognizione dei soggetti potenzialmente interessati a partecipare alle
attività del Tavolo, che ha portato alla costituzione di un primo elenco composto da 37 diverse
realtà attive sul territorio della Pianura Est in azioni di contrasto alla povertà.
Il Tavolo, che si è riunito una prima volta nel luglio 2013, ha condiviso di portare avanti le seguenti
azioni:
a. Ampliamento e strutturazione della rete dei soggetti coinvolti.
b. Costituzione di un database dei soggetti attivi sul territorio, che riporti in modo dettagliato le
diverse tipologie di attività svolte. In tal modo sarà possibile avere un quadro chiaro di tutte le
risorse disponibili sul territorio, dando la possibilità a tutti i soggetti della rete di costruire
relazioni e supportarsi reciprocamente. Si potrà ipotizzare, in un secondo momento, anche la
realizzazione di un sito internet o di materiale cartaceo che diffonda le informazioni raccolte.
c. Approfondimento sulle azioni di recupero e distribuzione di beni invenduti alimentari o di
prima necessità e messi a disposizione delle persone in situazione di povertà. Si prevede di
attivare un confronto tra le diverse esperienze che sul territorio operano con modalità molto
differenziate e di ipotizzare, anche grazie all’incontro con altre buone prassi a livello regionale,
una possibile standardizzazione delle procedure (vedi Progetto Brutti ma buoni).
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Brutti ma buoni
Sostegno al reddito per i nuclei in situazione di temporanea difficoltà
Emergenza abitativa. Percorsi di transizione all’autonomia
Money tutoring ed emergenza abitativa
Fondazione di Comunità
327
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Associazione di volontariato del territorio
Caritas
Parrocchie
Volabo
Servizi Sociali dei Comuni del Distretto Pianura Est
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale Ufficio di Piano
Servizi Sociali dei Comuni del Distretto Pianura Est
Volontari
RISULTATI ATTESI
Strutturazione di una rete tra i soggetti attivi nel contrasto alla povertà del territorio
Costituzione di un database con le risorse del territorio
Miglioramento delle relazioni tra Amministrazioni comunali e altri soggetti
Supporto alle famiglie in difficoltà
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Numero di soggetti che compongono il Tavolo
Numero di incontri del Tavolo
Numero partecipanti al Tavolo
Numero di soggetti inseriti nel database
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€
/
328
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Scheda n. 41
INTERVENTO/PROGETTO
BRUTTI MA BUONI: SPESA E FAMIGLIE. UN’ESPERIENZA DEL VOLONTARIATO
DELLA PIANURA EST
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
Riattivare e valorizzare le risorse della comunità, coniugando le risorse pubbliche con quelle
messe a disposizione da terzo settore, parrocchie e cittadini
Sostenere i nuclei familiari che vivono momenti di difficoltà finanziarie emergenti e
temporanee
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano - 051.6669583 - 531
[email protected]
DESTINATARI
Nuclei familiari residenti sul Distretto che vivono momenti di difficoltà economica
329
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il progetto nasce dall'esperienza di un progetto già esistente nel territorio Pianura Est dal titolo
“Brutti ma buoni” che prevedeva la distribuzione a famiglie, che necessitavano di un sostegno
economico segnalate dai Servizi sociali comunali, di prodotti alimentari invenduti, attivo nei
Comuni di San Pietro in Casale e San Giorgio di Piano.
Con la presente programmazione, in sinergia con il Tavolo distrettuale della sussidiarietà per il
contrasto alla povertà, si intende continuare con le attività sperimentate allargando il raggio
d’azione ai Comuni del territorio che non abbiano ancora attivato questa tipologia di azioni, anche
integrando le modalità attivate a San Pietro in Casale e San Giorgio di Piano con quelle di altri
Comuni del Distretto che abbiano realizzato esperienze analoghe.
In sintesi, il progetto si pone i seguenti obiettivi:
•
Obiettivi generali:
- Ampliare l’esperienza a tutti i Comuni del Distretto;
- Sostenere alcune famiglie del Distretto in situazione di difficoltà economica;
- Creare una rete tra gli attori coinvolti che permetta di strutturare e dare solidità al
progetto;
•
Obiettivi specifici:
- Conoscere e portare a sintesi le esperienze già attive sul territorio,
- Attivare una stretta collaborazione tra i servizi territoriali per l’individuazione delle
famiglie,
- Sensibilizzare i giovani del territorio e le organizzazioni di volontariato in un sostegno
pratico nella gestione delle attività del magazzino,
- Organizzare e gestire un processo che porti alla stabile consegna di spesa alle famiglie
segnalate.
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede le seguenti azioni:
1. MAPPATURA
Si intende effettuare una mappatura delle esperienze già avviate nel territorio del Distretto in
quanto a:
a. raccolta e distribuzione dei prodotti secchi invenduti per qualche difetto che non altera la qualità
del prodotto;
b. utilizzo e distribuzione di pasti preparati e non fruiti nelle mense delle scuole del Distretto
(azioni già in atto e verifica della possibilità/opportunità).
2. SENSIBILIZZAZIONE
Si intende attivare una serie di azioni volte alla sensibilizzazione:
a. dei Comuni che ancora non abbiano sviluppato il servizio, perché si attivino, eventualmente
associandosi nella realizzazione delle esperienze già in essere;
b. di supermercati, negozi della grande distribuzione perché conferiscano ai Comuni i prodotti
invenduti che altrimenti andrebbero distrutti,
c. delle Associazioni di volontariato del territorio per il supporto alla realizzazione del servizio.
330
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
3. FASE OPERATIVA
a. Individuazione del magazzino per lo stoccaggio degli alimenti, a tal scopo nella presente
programmazione sono state individuate risorse per l’affitto di uno o più magazzini
b. Attivazione delle modalità operative di distribuzione dei prodotti:
- Ritiro della merce invenduta dai supermercati convenzionati,
- Selezione e pulizia del materiale,
- Verifica dei bisogni alimentari di ogni famiglia attraverso una lista fornita ad ogni nucleo,
- Confezionamento buste spesa,
- Distribuzione e consegna alle famiglie.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Tavolo distrettuale della sussidiarietà per il contrasto alla povertà
Sostegno al reddito per i nuclei in situazione di temporanea difficoltà
Money tutoring ed emergenza abitativa
Emergenza abitativa. Percorsi di transizione all’autonomia
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto Pianura Est
Associazioni di volontariato del Distretto
Servizi Sociali dei Comuni del Distretto
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale dei Servizi Sociali dei Comuni del Distretto
Personale Ufficio di Piano
Volontari Associazioni
RISULTATI ATTESI
•
•
•
•
Portare a sintesi le differenti esperienze del territorio
Ampliare l’esperienza a nuovi Comuni del Distretto
Creare un sistema consolidato di consegna della spesa alle famiglie
Gestire in maniera autonoma il magazzino e il lavoro di raccolta e consegna degli alimenti
invendibili dai supermercati
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
•
Creazione di una mappatura delle esperienze del territorio,
Esito della valutazione sulla possibilità di redistribuzione dei pasti non consumati,
Nuovi Comuni coinvolti,
Numero supermercati convenzionati,
Numero famiglie beneficiarie del servizio,
Numero associazioni di volontariato/terzo settore coinvolte nelle attività.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
2012)
di cui:
• risorse comunali
€ 10.000,00 (€ 5.000,00 anno 2013 + € 5.000,00 residuo anno
331
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
•
•
•
•
•
•
risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 5.000,00
risorse regionali (altri fondi)
FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
Fondo Sanitario Regionale
risorse da altri soggetti (specificare)
332
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Scheda n. 42
INTERVENTO/PROGETTO
EMERGENZA ABITATIVA. PERCORSI DI TRANSIZIONE ALL’AUTONOMIA
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Povertà e
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Salute
Disabili
Immigrati
stranieri
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Sviluppare, in sinergia con le politiche urbanistiche, soluzioni abitative di housing sociale
Migliorare efficienza e efficacia nella gestione degli alloggi ERP
Promuovere progetti sperimentali di transizione all’autonomia per rispondere alle emergenze
abitative connesse a provvedimenti di sfratto esecutivi
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 - 531
[email protected]
333
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
DESTINATARI
Nuclei famigliari in carico al servizio sociale che hanno subito uno sfratto per morosità oppure che
hanno in atto una procedura di sfratto.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2012
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Sperimentare un’azione di sistema distrettuale per individuare risposte non puramente
emergenziali alle famiglie prive di abitazione
Fornire ai servizi sociali comunali un servizio di supporto specialistico nella gestione
dell’emergenza abitativa
Accompagnare i nuclei familiari all’autonomia abitativa
Sperimentare azioni integrate su casa, lavoro, gestione del bilancio familiare
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede la promozione di soluzioni sperimentali per rispondere alle situazioni di
emergenza di persone che hanno subito uno sfratto.
Per la realizzazione del progetto verrà creata una équipe composta da Assistenti sociali comunali,
soggetti attuatori ed Ufficio di Piano, che avrà il compito di definire la progettazione di dettaglio,
le procedure e i materiali operativi, mantenere il monitoraggio e la valutazione del progetto.
L’inserimento di casi segnalati dai servizi sociali all’interno del progetto (che in una prima fase
sperimentale potrà riguardare un numero limitato di casi) varrà valutato dall’équipe di progetto.
In fase di avvio del progetto individualizzato verrà stipulato un contratto sociale tra l’Assistente
sociale, un componente del nucleo familiare e il soggetto attuatore del progetto che prevede tutti
gli impegni delle parti.
L’Assistente sociale che ha in carico il nucleo familiare manterrà un contatto costante con i soggetti
attuatori per verificare l’andamento del progetto individualizzato di promozione dell’autonomia.
Azioni previste:
Servizio per la transizione abitativa multiconvivenza
Reperimento di alloggi per nuclei famigliari in carico ai servizi sociali del territorio che hanno
subito un sfratto.
Le strutture saranno gestite dai soggetti attuatori del progetto, che stipuleranno i contratti di affitto
e si occuperanno di tutti gli aspetti logistici e gestionali.
Per la sostenibilità del progetto è necessario che le strutture individuate abbiano costi di affitto
contenuti. Verrà pertanto realizzato un censimento di case sfitte, in primo luogo di proprietà di
enti pubblici ed enti caritatevoli.
Gli inserimenti in struttura verranno effettuati a seguito di una valutazione dell’équipe di progetto
e saranno definiti in base al progetto individualizzato di promozione dell’autonomia (vedi sotto);
la permanenza in struttura sarà condizionata all’adesione al progetto individualizzato.
Progetto individualizzato di promozione dell’autonomia
L’inserimento in struttura sarà strettamente connesso ad un intervento socio-educativo per il
sostegno all’inserimento lavorativo e la consulenza sulla gestione del bilancio familiare.
334
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Il progetto individualizzato verrà strutturato dal Servizio sociale inviante in collaborazione con i
soggetti coinvolti nel progetto, che ne definiranno obiettivi, tempi ed azioni in base alle specifiche
aree di fragilità del nucleo familiare.
Particolare attenzione verrà dedicata ai percorsi di tirocinio formativo e di orientamento
finalizzato all’inserimento lavorativo (compatibilmente con l’andamento del mercato del lavoro),
che verrà promosso in collaborazione con il Centro risorse distrettuale per il reperimento delle
disponibilità aziendali. I tirocini avranno una durata e un rimborso spese variabili, definiti in base
alle esigenze del singolo nucleo familiare.
Se necessario, verrà attivato un servizio di consulenza alle famiglie per una maggiore
consapevolezza sulla gestione delle proprie risorse economiche attraverso un servizio di check-up
finanziario e mediante percorsi di formazione sulla gestione consapevole del proprio bilancio
famigliare.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Centro risorse distrettuale per il reperimento delle disponibilità aziendali
Sostegno al reddito per nuclei familiari in situazione di difficoltà
Credito d’emergenza
Money Tutoring ed emergenza abitativa
Tirocini formativi e di orientamento
Sostegno alla formazione e all’inserimento lavorativo delle persone in condizione di svantaggio
Tavolo distrettuale della sussidiarietà per il contrasto alla povertà
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Servizi sociali comunali
USSI Minori dell’AUSL
Centri per l’Impiego
Centro risorse distrettuale per il reperimento delle disponibilità aziendali
Associazioni del territorio
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Assistenti sociali comunali
Educatori professionali
Mediatori per l’inserimento lavorativo
Esperti in gestione del money tutoring
Personale dell’Ufficio di Piano
RISULTATI ATTESI
Autonomia abitativa dei nuclei presi in carico
Maggiori opportunità per gli inserimenti lavorativi
Maggiore consapevolezza nella gestione del bilancio familiare
Condivisione tra servizi di buone pratiche sulla gestione dell’emergenza abitativa
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N. di nuclei familiari segnalati dai servizi
N. di nuclei familiari inseriti nel progetto
N. di nuclei familiari che giungono a conclusione del progetto individualizzato
335
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
N. di inserimenti lavorativi effettuati
N. di nuclei familiari inseriti in abitazione autonome
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 70.000,00 finanziato con un residuo anno 2012
336
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Scheda n. 43
INTERVENTO/PROGETTO
FONDAZIONE DI COMUNITÀ
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
•
Riattivare e valorizzare le risorse della comunità, coniugando le risorse pubbliche con quelle
messe a disposizione da terzo settore, parrocchie e cittadini
Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio
economico e sociale
Promuovere la responsabilità sociale d'impresa e il coinvolgimento delle aziende
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517
[email protected]
DESTINATARI
La comunità dei 15 Comuni del Distretto Pianura Est
337
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Persone in situazione di vulnerabilità e di marginalità sociale
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2012
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
•
•
•
Sviluppare interventi solidaristici e migliorare la qualità della vita della comunità;
Promuovere capitale sociale nel territorio;
Costruire azioni che inneschino un circolo virtuoso attraverso il coinvolgimento dello stesso
target nell’erogazione dei servizi e il contatto con la comunità;
Canalizzare i lasciti e le donazione dei privati;
Strutturare il rapporto con le aziende del territorio, incentivando la responsabilità sociale
d’impresa.
Sostenere le fasce di popolazione più vulnerabili
AZIONI PREVISTE
Le Fondazioni di comunità sono un soggetto di diritto privato senza finalità di lucro (ONLUS).
Sono enti d’erogazione che raccolgono risorse dalla comunità e le distribuiscono a soggetti del
terzo settore, garantendo una ricaduta territoriale. Erogano risorse tramite appositi bandi o
progetti strategici e non gestiscono direttamente servizi.
La Filantropia Comunitaria è un’infrastruttura sociale il cui fine è quello di promuovere la cultura
del dono aiutando i singoli a contribuire al benessere di una particolare comunità locale. Essa,
facendo leva sul senso di appartenenza, permette alle persone di sentirsi veramente cittadini e
offre una alternativa reale per tutti coloro che desiderano partecipare alle definizione e
realizzazione del bene comune.
La Fondazione di Comunità:
• Struttura processi decisionali e partecipativi chiari e trasparenti
• Gestisce i progetti in modo veloce e leggero dal punti di vista amministrativo
• Offre l’opportunità di destinare la propria donazione all’interno di fondi o progetti specifici
• Dà la possibilità di monitorare costantemente quanto viene realizzato attraverso la propria
donazione
Le Fondazioni di Comunità offre servizi ai donatori (privati, pubblici o aziende):
• Mette a disposizione dei donatori un’infrastruttura in grado di assisterli, con personale
specializzato;
• Solleva i donatori dalla maggior parte degli oneri burocratici amministrativi, garantendo le
detrazioni fiscali per le donazioni;
• Permette al donatore di sperimentare i benefici della filantropia istituzionale anche con risorse
ridotte e sulla base di un impegno limitato revocabile.
La creazione della Fondazione di Comunità del Distretto Pianura Est consentirà al territorio di
dotarsi di progetti innovativi e di consolidare le buone prassi, senza sostituirsi al sistema dei
servizi esistenti, ma integrando le risorse disponibili per venire incontro ai nuovi bisogni.
La programmazione delle attività verrà realizzata in rete con il Piano di Zona per la Salute ed il
benessere sociale, con le Amministrazioni Comunali e l’AUSL.
Le aree di intervento riguarderanno in particolare:
338
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
•
•
•
Il sostegno alle fasce di popolazione più vulnerabili: dalle “nuove povertà” alle forme di forte
marginalità sociale
La promozione di progettualità innovative che in un’ottica di sviluppo di comunità mettano in
rete le esperienze di sostegno al reddito, prevenzione dell’esclusione sociale, superamento
dell’emergenza abitativa
L’accompagnamento al reinserimento socio lavorativo
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetti dell’area Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare poverta’ ed esclusione sociale
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto Pianura est
AUSL
Associazione Ailes
Fondazioni bancarie
Soggetti del Terzo settore
Istituti bancari del territorio
Aziende private
Organizzazioni di categoria
Singoli cittadini
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Risorse umane necessarie per lo svolgimento delle azioni di definizione della struttura
organizzativa, del contatto con gli attori del territorio, del fundraising, della gestione
amministrativa e, successivamente, della progettazione, della gestione dei bandi e della
comunicazione.
RISULTATI ATTESI
Attivazione della comunità in un’ottica di responsabilità sociale di territorio
Integrazione delle risorse economiche a disposizione per il welfare locale
Realizzazione di progetti sperimentali a favore delle categorie più vulnerabili
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N. di soggetti pubblici, privati e del terzo settore coinvolti nella costituzione della Fondazione di
comunità.
N. e tipologia di donatori.
Ammontare delle risorse economiche raccolte.
N. e tipologia dei partecipanti ai bandi per l’assegnazione delle risorse.
Ammontare delle risorse erogate.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 30.000,00 finanziato con un residuo anno 2012
339
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Scheda n. 44
INTERVENTO/PROGETTO
SOSTEGNO FISCALE
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
Dipendenze
Trasversale
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Sostenere i nuclei familiari che vivono momenti di difficoltà finanziarie emergenti e temporanee
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 - 531
[email protected]
DESTINATARI
Piccoli artigiani e lavoratori autonomi, categorie sino a poco tempo fa sconosciute al sistema di
welfare locale che, a causa della crisi economica e di un progressivo decremento dell’attività
lavorativa con conseguente diminuzione di entrate economiche, hanno sommato nel tempo una
serie di omissioni legate alla regolarità della loro posizione contributiva e fiscale.
340
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Il nuovo profilo che accede al servizio sociale è rappresentato da un soggetto che diviene nell'arco
di pochi anni nullatenente-moroso-evasore-disoccupato/sotto-occupato e psicologicamente fragile,
inserito in un circolo vizioso di difficile interruzione e con forti ricadute sull’intero nucleo
familiare.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
Sostenere i nuclei familiari di lavoratori autonomi che vivono momenti di difficoltà a causa
della crisi economica attraverso il potenziamento degli strumenti a disposizione del Servizio
Sociale integrandoli con il check up operato da professionisti del settore fiscale per consentire
la rilevazione dell’entità del complessivo scompenso in termini di adempimenti e patrimoniale
del soggetto in carico al Servizio al fine di:
o
portare alla luce già in fase di definizione del percorso di sostegno alla persona anche le
aree critiche legate alla regolarità della posizione contributiva e fiscale, non ancora
evidenziatesi ma che necessitano di un’attenta azione di analisi e lettura anticipata,
collegate alla diminuzione/interruzione dell'attività lavorativa determinata dagli effetti
della crisi economica
o
porre in essere le azioni correttive volte sia al rientro nell’alveo della correttezza fiscale
che al sostegno della persona nel processo di regolarizzazione della posizione lavorativa
o chiusura dell'attività autonoma.
Promuovere forme innovative di welfare mix in cui i soggetti pubblici e le categorie
professionale agiscano sinergicamente per fornire risposte integrate a nuove forme di disagio
sociale.
Diffondere la cultura della responsabilità, creando un sistema virtuoso di fiducia nelle
Istituzioni che sia di contrasto all’evasione fiscale.
AZIONI PREVISTE
•
•
Ammissione della persona al progetto sulla base di criteri di attinenza predefiniti e condivisi
per escludere l’accesso di soggetti il cui fine ultimo sia di eludere le politiche e le azioni di
contrasto all’evasione fiscale.
Indicazione alla persona, da parte del Servizio Sociale, del professionista individuato quale
referente, mantenendola in carico al proprio servizio per tutta la durata dell’azione di sostegno.
Nell’analisi che il Professionista effettuerà,valuterà la situazione dal punto di vista contributivo:
mancati versamenti di imposte (o contributi);
mancato adempimenti degli obblighi dichiarativi;
mancato pagamento di avvisi di irregolarità e/o cartelle di iscrizione a ruolo;
mancata tenuta delle scritture contabili;
mancati adempimenti extracontabili obbligatori;
mancati pagamenti nei confronti di terzi creditori collegabili all’attività d’impresa e/o lavoro
autonomo.
AZIONI CONSEGUENTI:
1) Report del professionista al Referente del Servizio Sociale con indicazione del set di azioni da
porre in essere ai fini della gestione della problematica rilevata ad integrazione delle misure
afferenti all'area c.d. di sostegno sociale, che potranno prevedere:
341
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
a. indicazione di procedure che consentano la soluzione della problematica attraverso
sospensioni, rateizzazioni, ecc. sostenibili economicamente dalla persona;
b. individuazione di set di procedure che consentano la soluzione della problematica rilevata
NON sostenibili economicamente dalla persona ma percorribili a fronte di attivazione di
forme di microcredito;
c. nell’ipotesi in cui, a fronte dell’analisi fiscale, emergano elementi ostativi alla percorribilità di
azioni di cui agli scenari a) e b), il Servizio Sociale proseguirà nel percorso di mantenimento in
carico della persona e del suo nucleo familiare per l’attivazione di misure di sostegno a
contrasto della fragilità psicologica innescata e di tutela degli altri componenti del nucleo
familiare.
2) Coinvolgimento attivo della persona nelle azioni necessarie alla gestione e risoluzione della
problematica rilevata, sulla base della programmazione condivisa, con costante feedback al
Servizio Sociale.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Sostegno al reddito per nuclei familiari in difficoltà a causa dell’espulsione dal mondo del lavoro
Credito d’emergenza e money tutoring
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
Servizi Sociali dei Comuni del Distretto
Istituto Nazionale Tributaristi
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
Personale dell’Ufficio di Piano;
Assistenti Sociali dei 15 Comuni;
Professionisti della gestione di tematiche contributive e fiscali.
RISULTATI ATTESI
Attenuazione delle situazioni di disagio psico-socio-economico di nuclei familiari di piccoli
artigiani e lavoratori autonomi attraverso il sostegno del Servizio Sociale nell’attivazione del
processo di regolarizzazione della posizione lavorativa o chiusura dell'attività autonoma e rientro
nell’alveo della correttezza fiscale.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
Numero di persone ammesse all’intervento;
Numero di check up effettuati;
Numero di percorsi di sostegno fiscale avviati.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ /
Il saldo dell’onorario del professionista, stabilito sulla base di una tariffazione sociale condivisa, è a
carico della persona. Dell’avvenuto saldo deve essere data prova al Servizio Sociale, al fine della
prosecuzione dell’intervento ed a riprova della volontà di reinserimento nel percorso della
correttezza fiscale e contributiva.
342
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Scheda n. 45
INTERVENTO/PROGETTO
TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Povertà e
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Salute
Disabili
Immigrati
stranieri
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
•
•
•
Porre in essere misure integrate di sostegno a chi ha perso l'occupazione, favorendo una presa
in carico congiunta tra servizi, basata sullo scambio e la valorizzazione delle reciproche
competenze
Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio
economico e sociale
Promuovere la responsabilità sociale d'impresa e il coinvolgimento delle aziende
Sostenere la cooperazione sociale di tipo b
Promuovere forme di sostegno economico a carattere non assistenziale, legati a progetti di
sviluppo dell’autonomia
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 - 531
343
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
[email protected]
DESTINATARI
Persone in carico ai servizi sociali che a causa delle crisi economica non riescono ad inserirsi nel
mercato del lavoro oppure lavoratori, che abbiano avuto una cessazione dell’attività lavorativa
(lavoratori dipendenti, precari, pubblici o privati, lavoratori autonomi) e che non percepiscono
ammortizzatori sociali.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2009
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
Promuovere forme di sostegno al reddito della famiglia a carattere non assistenziale, legati a
progetti di sviluppo dell’autonomia;
Promuovere la riqualificazione professionale e il reinserimento nel mondo del lavoro;
Incentivare la Responsabilità sociale d’impresa.
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede l’attivazione di 60 Tirocini formativi e di orientamento (4 per ogni Comune del
Distretto).
I Tirocini formativi prevedono un rimborso spese totale di 2.500 euro, e hanno una durata fissata in
un minimo di 3 mesi ed un massimo di 6 mesi. L’orario settimanale ed i tempi di accesso ai locali
verranno definiti di concerto con il soggetto ospitante anche in base al progetto formativo, al
mansionario, alle caratteristiche del ciclo produttivo aziendale ed al CCNL applicato e non potrà
comunque essere inferiore alle 20 ore e superiore alle 40 ore settimanali. L’entità del monte ore
settimanale verrà stabilita in modo da garantire una proporzionalità inversa rispetto alla durata
del tirocinio. Il rimborso spese sarà ripartito a seconda della durata del tirocinio ed erogato
mensilmente dal soggetto promotore.
I soggetti ospitanti possono scegliere se richiedere un orario più lungo a fronte di un’integrazione
al rimborso spese.
Verranno attivati Tirocini formativi e di orientamento presso Aziende, Cooperative di tipo b,
Amministrazioni Comunali, ASP del territorio.
Programma delle azioni:
1. L’Assistente sociale seleziona la persona da inserire nel progetto in base ai requisiti indicati;
2. L’Assistente sociale invia la segnalazione tramite apposito modulo compilato attentamente in
tutte le sue parti al soggetto promotore e Ufficio di Piano;
3. Si riunisce il gruppo di lavoro – composto dagli Assistenti sociali segnalanti, soggetto
promotore e Ufficio di Piano – che valuta i requisiti per l’accesso al progetto e, in base al profilo
della persona, definisce la tipologia di soggetto ospitante.
4. I tutor del soggetto promotore incontrano le persone selezionate alla presenza dell’Assistente
sociale. A seguito dell’incontro l’Assistente sociale e il soggetto promotore possono valutare
ulteriormente l’accesso al progetto in base all’effettiva presenza dei requisiti d’accesso e il
percorso inizialmente individuato;
5. Il soggetto promotore ricerca e individua, in collaborazione con il Centro risorse distrettuale
per il reperimento delle disponibilità aziendali, l’azienda/cooperativa/ASP/Comune presso la
quale verrà svolto il Tirocinio.
344
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
6. Il soggetto promotore stende la convenzione con il soggetto ospitante e il progetto formativo
per l’attivazione del Tirocinio;
7. Attivazione dei Tirocini formativi;
8. Durante tutta la durata del Tirocinio viene effettuato un tutoraggio ad opera del soggetto
promotore, che tiene aggiornato il servizio inviante e può richiedere l’intervento dell’Assistente
sociale nel caso in cui ne venga rilevata la necessità;
9. Valutazione del progetto a cura del gruppo di lavoro e monitoraggio della situazione
occupazionale a cura del soggetto promotore a 3 e 9 mesi dalla conclusione del Tirocinio.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Centro risorse distrettuale per il reperimento delle disponibilità aziendali
Sostegno alla formazione e all’inserimento lavorativo delle persone in condizione di svantaggio
Applicazione delle linee di indirizzo per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati negli
appalti pubblici
Emergenza abitativa
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
-
Tavolo Interistituzionale per il Lavoro
i 15 Comuni del Distretto di Pianura Est
Centro risorse distrettuale per il reperimento delle disponibilità aziendali
Cooperazione sociale
Enti di formazione professionale
Aziende del territorio
Organizzazioni sindacali
Associazioni datoriali
Centri per l’Impiego
ASP del territorio
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Assistenti sociali comunali
Coordinatori e tutor degli enti coinvolti
Personale dell’Ufficio di Piano
RISULTATI ATTESI
Sostegno al reddito a nuclei familiari colpiti dalla crisi economica.
Certificazione di esperienze formative di specializzazione o riqualificazione professionale di
persone espulse dal mercato del lavoro.
Maggiori possibilità di reinserimento nel mondo del lavoro.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Numero di Tirocini formativi attivati
Numero di Tirocini formativi conclusi
Situazione occupazionale a 3 e 9 mesi dalla conclusione del Tirocinio.
345
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 281.745,19 (€ 65.100,00 anno 2013 + € 216.645,19 residuo anni
precedenti)
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 35.100,00
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare) – finanziamento da richiedere alla Fondazione del Monte
di Bologna e Ravenna € 30.000,00
346
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Scheda n. 46
INTERVENTO/PROGETTO
SOSTEGNO ALLA FORMAZIONE E ALL’INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE
PERSONE IN CONDIZIONE DI SVANTAGGIO
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Povertà e
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Salute
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Porre in essere misure integrate di sostegno a chi ha perso l'occupazione, favorendo una presa
in carico congiunta tra servizi, basata sullo scambio e la valorizzazione delle reciproche
competenze
Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio
economico e sociale
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 - 531
[email protected]
347
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
DESTINATARI
Persone in carico ai servizi territoriali in condizione di disagio sociale o di povertà, con problemi di
disabilità, di disagio psichico-psichiatrico, con trascorsi di dipendenza o di detenzione.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2010
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
Promuovere percorsi di transizione prolungata al lavoro per persone a rischio di esclusione
sociale;
Promuovere percorsi di formazione professionale;
Sostenere con indennità di frequenza la partecipazione a corsi di formazione o stage/tirocini;
AZIONI PREVISTE
1) Sostegno al progetto “PONTE - Percorsi di transizione al lavoro per persone in situazione di
disagio psichico e sociale – anno 2013/14” di CSAPSA
Il progetto è stato presentato da CSAPSA nell’ambito dell’avviso pubblico 2013 della Provincia di
Bologna – Servizio Politiche attive del Lavoro e Formazione relativo all’inclusione sociale.
Il progetto prevede la realizzazione di tirocini formativi della durata di 300 ore che consentano alle
persone di fare una esperienza di apprendimento e di svolgimento di compiti lavorativi all’interno
di contesti reali di lavoro utili per migliorare in prospettiva l’occupabilità rivolti a persone in
situazione di grave disagio sociale, con scarsa capacità di tenuta e che necessitano di un forte
tutoraggio.
Le persone da inserire nei percorsi verranno segnalate dai servizi sociali comunali e dai servizi
minori, CSM e SERT dell’Azienda USL. Si prevede la possibilità di inviare 15 persone dai servizi
del Distretto Pianura Est.
All’interno del presente progetto vengono stanziati € 15.000 per la copertura dei costi, non spesati
dal finanziamento provinciale, di indennità di frequenza ed assicurativi per le persone segnalate
stimati in € 1.000 per ciascun percorso di 300 ore utente.
Il coordinamento e il monitoraggio del progetto è a cura del Tavolo interistituzionale per il lavoro.
2) Sostegno al progetto “Verso il lavoro: percorsi di formazione multiprofilo” di Futura
Il progetto è stato presentato da Futura nell’ambito dell’avviso pubblico 2013 della Provincia di
Bologna – Servizio Politiche attive del Lavoro e Formazione per Operazioni di Formazione
Professionale con il contributo del FSE Ob.2 Competitività Regionale e Occupazione – Asse
Inclusione
sociale.
E' rivolto a persone in situazione di disagio sociale caratterizzati da una maggiore tenuta,
autonomia e livello di occupabilità.
Le persone da inserire nei percorsi verranno segnalate dai servizi sociali comunali e dai servizi
minori, CSM e SERT dell’Azienda USL.
Il progetto è finalizzato allo sviluppo di competenze lavorative spendibili in diversi settori e
contesti operativi attraverso un percorso d'aula differenziato in diversi profili e propedeutico
all'inserimento in aziende del territorio per un periodo di formazione in situazione (stage).
Si prevede la possibilità di inviare circa 15 persone dai servizi del Distretto Pianura Est. All’interno
del presente progetto vengono stanziati € 15.000,00 per sostenere la frequenza al percorso
formativo di ogni persona inserita.
Il coordinamento e il monitoraggio del progetto è a cura del Tavolo interistituzionale per il lavoro.
348
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Tirocini formativi e di orientamento
Centro risorse distrettuale per il reperimento delle disponibilità aziendali
Applicazione delle linee di indirizzo per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati negli
appalti pubblici
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
•
•
Tavolo interistituzionale per il lavoro
Servizi sociali comunali
Servizi minori, CSM e SERT dell’Azienda USL
CSAPSA
Futura
Centro per l’impiego
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale dei servizi e degli enti coinvolti
Personale dell’Ufficio di Piano
RISULTATI ATTESI
Inserimento di 15 utenti dei servizi del Distretto nei percorsi di transizione al lavoro promossi da
CSAPSA.
Inserimento di 15 utenti dei servizi del Distretto nei percorsi di formazione multi profilo promossi
da Futura.
Acquisizione di competenze e miglioramento nell’occupabilità delle persone inserite nei percorsi.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Numero di persone inserite nei percorsi.
Numero di percorsi conclusi.
Esiti occupazionali a conclusione dei percorsi.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 30.000,00 (€ 20.334,68 anno 2013 + € 9.665,32 residui anni
precedenti)
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale) – € 20.334,68
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
349
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Scheda n. 47
INTERVENTO/PROGETTO
LABORATORIO DI SARTORIA
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
•
•
•
Promuovere forme di sostegno economico a carattere non assistenziale, legati a progetti di
sviluppo dell’autonomia,
Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio
economico e sociale,
Promuovere il diritto all’iniziativa economica.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Società Cooperativa Sociale It2
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 - 531
[email protected]
Società Cooperativa Sociale It2
Daniele Steccanella/Roberta Benetti 051 6257959
350
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
DESTINATARI
1/2 donne disoccupate svantaggiate italiane e/o straniere residenti nel Distretto, inviate dai servizi
sociali del territorio e o disoccupate di lunga durata.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il progetto è nato dalla volontà di una pluralità di soggetti di integrare risorse e competenze per
facilitare la professionalizzazione e l’inserimento lavorativo di donne migranti ed italiane in
condizioni di disagio socio-economico. Il 2012 ha continuato ad evidenziare una grave carenza nel
raggiungimento dell’equilibrio economico. Si è provveduto a rivedere la struttura del laboratorio e
a potenziare il settore riparazioni a scapito della produzione di capi sartoriali.
Obiettivi per il 2013 sono:
• raggiungere un equilibrio economico sostenibile;
• individuare nuove persone svantaggiate che possano intraprendere un percorso formativo e di
transizione al lavoro
• continuare a sviluppare la propria identità di luogo di formazione e transizione al lavoro per le
persone svantaggiate;
• continuare ad essere un punto di ritrovo della “comunità”. Il laboratorio, infatti, sta sempre più
diventando un luogo di aggregazione di persone che per interessi comuni decidono di
percorrere un “pezzo” di strada insieme.
AZIONI PREVISTE
L’attuale unità produttiva dispone, di una sarta professionista che si avvale di collaborazioni
esterne e al bisogno di personale con contratto occasionale accessorio (voucher). A giugno l’ultima
dipendente ha cercato e trovato una offerta di lavoro migliorativa nello stesso ambito
professionale. Per noi “impresa di transizione” significa avere raggiunto, senza volerci negare le
difficoltà, l’obiettivo sociale per cui siamo nati. Ad oggi la cooperativa sta cercando attraverso
l’adesione a diversi progetti che prevedono tirocini formativi e di orientamento di individuare 1/2
donne da inserire all’interno del laboratorio. Naturalmente restiamo disponibili ad ospitare
nell’anno altre donne in borsa lavoro anche di tipo assistenziale, con competenze di base in ambito
sartoriale, segnalate dai Servizio.
Nello specifico, queste le azioni previste:
• individuare un’organizzazione che consenta il mantenimento dell’esperienza;
• ampliamento e ricerca nuove commesse, in particolare nella riparazione e lavorazione conto
terzi;
• ripensare alla produzione sartoriale individuando modalità produttive sostenibili
economicamente;
• supportare la transizione al lavoro delle donne formate: supporto all’inserimento lavorativo
delle donne all’interno del laboratorio o supporto all’inserimento all’interno di altre aziende
del territorio.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Tavolo Interistituzionale per il Lavoro
351
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Progetto “Territorio, giovani e lavoro”
Progetto “Percorsi personalizzati per l’inserimento al lavoro di persone iscritte agli elenchi
provinciali della 68/99 – anno 2013” - presentato al finanziamento Provincia di Bologna
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto Pianura Est
Parrocchia di Marano,
Commercianti del territorio
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale dell’Ufficio di Piano
Assistenti sociali dei Comuni del Distretto Pianura Est,
Personale IT2: 1 coordinatore settore B, 1 responsabile tecnico di sartoria
RISULTATI ATTESI
•
•
•
•
mantenimento dell’attività produttiva che consentirà la ridistribuzione di reddito sul territorio;
aumento delle commesse al laboratorio di sartoria;
supporto economico e formativo alle donne individuate dai servizi,
sostegno alle donne formate nella transizione al lavoro.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
n. segnalazioni dei Comuni del Distretto,
n. inserimenti percorsi di tirocinio/stage, borsa lavoro
n. inserimenti lavorativi all’interno dell’unità produttiva avviata
n. inserimenti lavorativi facilitati presso altre aziende del territorio
rilevazione della soddisfazione degli utenti/beneficiari (rilevata tramite strumenti vari:
incontri, colloqui individuali, questionari) e operatori/responsabili dei servizi coinvolti
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 44.885.00
di cui:
- € 5.855,00 spese generali
- € 13. 463,00 costi diretti
- € 25.567,00 costi del personale
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 2.000,00
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare) - € 42.885,00
proventi di vendita Laboratorio Sartoria (presunti) € 38.529,00
Società Cooperativa Sociale it2 investimenti a copertura della perdita ottenuta tra spesa
totale ed entrate previste € 4.356,00
352
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Scheda n. 48
INTERVENTO/PROGETTO
APPLICAZIONE DELLE LINEE DI INDIRIZZO PER L’INSERIMENTO
LAVORATIVO DI SOGGETTI SVANTAGGIATI NEGLI APPALTI PUBBLICI
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
Dipendenze
Trasversale
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
•
•
Porre in essere misure integrate di sostegno a chi ha perso l'occupazione, favorendo una presa
in carico congiunta tra servizi, basata sullo scambio e la valorizzazione delle reciproche
competenze
Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio
economico e sociale
Promuovere la responsabilità sociale d'impresa e il coinvolgimento delle aziende
Sostenere la cooperazione sociale di tipo b
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 - 531
[email protected]
353
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
DESTINATARI
Persone svantaggiate e disabili
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2011
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
Regolare, implementare e monitorare un sistema finalizzato all’inserimento lavorativo delle
persone svantaggiate nell’ambito degli appalti pubblici dei Comuni del Distretto Pianura Est
Valorizzare la responsabilità sociale nei contratti fra Pubblica Amministrazione e imprese che
lavorano con la stessa
Dare un chiaro indirizzo sociale alla spesa pubblica, favorendo le politiche attive per il lavoro
che superino gli interventi meramente assistenziali, senza dover affrontare un aumento di
spesa pubblica
AZIONI PREVISTE
La Provincia di Bologna ha promosso la creazione di un gruppo di lavoro per la stesura di linee di
indirizzo per l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati negli appalti pubblici, composto
dalla Provincia di Bologna, Comune di Bologna, Cooperazione Sociale, Comune di Ozzano, AUSL
e coordinato dall’Ufficio di Piano del Distretto Pianura Est.
Il gruppo di lavoro ha elaborato le Linee d'indirizzo per la realizzazione di appalti pubblici che
facilitino inserimenti lavorativi delle persone in condizione di svantaggio e il relativo
Regolamento-tipo, che sono stati approvati dalla Conferenza Metropolitana dei Sindaci.
Il progetto prevede:
- monitoraggio dell’adozione delle Linee e del Regolamento da parte dei Comuni del Distretto
Pianura Est
- collaborazione nell’organizzazione di una formazione sull’applicazione del Regolamento che
verrà promossa in autunno dalla Provincia di Bologna
- coinvolgimento dei Servizi del territorio in merito alla selezione e all’inserimento lavorativo
delle persone in condizioni di svantaggio negli appalti pubblici
- monitoraggio dell’applicazione del Regolamento
- raccolta e invio alla Provincia dei capitolati d’appalto predisposti ai sensi del Regolamento e dei
relativi progetti d’inserimento lavorativo
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Tirocini formativi e di orientamento
Centro risorse distrettuale per le disponibilità aziendali
Sostegno alla formazione e all’inserimento lavorativo
Lavoro e Sapere
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Provincia di Bologna
Comuni del Distretto Pianura Est
Tavolo Interistituzionale per il Lavoro
Servizi AUSL: CSM, SERT, USSI Disabili, USSI Minori
354
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Cooperazione sociale di tipo B
Aziende del territorio
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale dell’Ufficio di Piano
RISULTATI ATTESI
Adozione da parte dei singoli Consigli Comunali delle Linee di indirizzo e del relativo
Regolamento
Incremento degli inserimenti lavorativi di persone svantaggiate e disabili
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Verifica dell’effettiva adozione e applicazione del Regolamento dalle Amministrazioni Comunali
Verifica della tipologia di affidamenti effettuati tramite Regolamento
Verifica dell’effettività degli inserimenti lavorativi
Numero di inserimenti di lavoratori svantaggiati, per tipologia di svantaggio e tipologia
contrattuale
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€
/
355
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Scheda n. 49
INTERVENTO/PROGETTO
CAMPUS FORMAREA PER L’OCCUPABILITÀ
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Povertà e
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Salute
Disabili
Immigrati
stranieri
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Porre in essere misure integrate di sostegno a chi ha perso l'occupazione, favorendo una presa
in carico congiunta tra servizi, basata sullo scambio e la valorizzazione delle reciproche
competenze
Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio
economico e sociale
Promuovere la responsabilità sociale d'impresa e il coinvolgimento delle aziende
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517 - 531
[email protected]
356
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
DESTINATARI
Persone disoccupate e inoccupate
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2012
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Coadiuvare le persone nella ricerca di soluzioni per orientarsi ed agire rispetto alla gestione dei
cambiamenti e metterle in condizione di progettare in modo autonomo percorsi formativi e
professionali in raccordo con le opportunità del territorio.
AZIONI PREVISTE
Orientato non solo alla gestione del cambiamento e delle difficoltà legate alle transizioni psicosociali potenzialmente critiche che caratterizzano lo scenario attuale del mercato del lavoro, il
Campus mira allo sviluppo dell’autonomia e delle competenze, delle capacità di valutare il proprio
potenziale individuale e di farsi carico delle decisioni che riguardano la propria vita professionale,
come predisporre la realizzazione di un progetto per l’inserimento lavorativo e sociale.
Il percorso del Campus è costruito attorno all’elaborazione da parte delle persone di un progetto
che tiene conto delle caratteristiche e delle aspirazioni di ciascuno in relazione alla realtà del
contesto in termini di occasioni offerte dal territorio.
Tramite un percorso di orientamento si intende riconvertire la professionalità dei partecipanti
verso opportunità di lavoro per essi realistiche e soddisfacenti, orientarli nella gestione del
cambiamento e fornire loro strumenti informativi e operativi a sostegno della ridefinizione della
propria carriera lavorativa.
Il Campus ha una durata di 48 ore ed è rivolto a 25 persone (se gli iscritti saranno di numero
maggiore verrà effettuata una selezione).
Verrà realizzato in due edizioni in Comuni da individuare.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Centro risorse distrettuale per il reperimento di disponibilità aziendali
Tirocini formativi e di orientamento
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Tavolo interistituzionale per il lavoro del Distretto Pianura Est
Comuni del Distretto Pianura Est
Università di Bologna – Facoltà di Scienze della Formazione
Centri per l’impiego della Provincia di Bologna
FormArea
CGIL
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Formatori di FormArea
357
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
RISULTATI ATTESI
Aumento delle opportunità lavorative per le persone disoccupate ed inoccupate
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Numero di iscrizioni ricevute
Numero di persone iscritte che partecipano al 60% delle ore di lezione
Monitoraggio della posizione occupazionale a conclusione del percorso
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 10.000,00
di cui:
• risorse comunali - € 10.000,00
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
358
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Scheda n. 50
INTERVENTO/PROGETTO
LAVORO E SAPERE
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
•
•
Promuovere l’orientamento lavorativo e la formazione per minori e giovani in difficoltà
Sostenere i ragazzi nei percorsi verso l’autonomia
Porre in essere misure integrate di sostegno a chi ha perso l'occupazione, favorendo una presa
in carico congiunta tra servizi, basata sullo scambio e la valorizzazione delle reciproche
competenze
Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio
economico e sociale
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
La Carovana Soc. Coop.
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Cinzia Tafuro per La Carovana
Tel: 051 743172
Cell. 333 54 95 079 e-mail: [email protected]
359
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Ufficio di Piano 051/6669517 – 531
[email protected]
DESTINATARI
Adolescenti e giovani di età compresa tra i 17 ed i 29 anni sia afferenti ai gruppi informali sia
segnalati dai servizi.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
In continuità dal 2011
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
•
•
•
Promuovere percorsi capacitanti per adolescenti e giovani svantaggiati nell’accedere al mercato
del lavoro;
aumentare le competenze professionali attraverso dei percorsi di formazione individuati ad
hoc;
aumentare le capacità di gestione dei contesti lavorativi attraverso la sperimentazione di
esperienze lavorative in transizione (tirocini formativi);
utilizzare esperienze “ponte” per favorire un passaggio verso un inserimento lavorativo
autonomo e attivo;
aumentare l’autonomia dei singoli, utilizzando l’accompagnamento e il tutoraggio, per favorire
l’inserimento lavorativo diretto;
aumentare la responsabilità sociale del territorio attraverso il coinvolgimento delle aziende
profit.
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede l’individuazione e l’aggancio dei soggetti da prendere in carico sia avvalendosi
del lavoro degli operatori del progetto di animazione di strada distrettuale“Onde Anomale”, sia
delle segnalazioni che arrivano dai servizi socio sanitari del territorio, con i quali è stata già
strutturata una rete e un sistema di confronto.
In seguito alle segnalazioni delle persone si avvia il percorso di inserimento in percorsi di tirocinio,
si invia il profilo al Centro risorse distrettuale che si attiva per la ricerca dell’azienda ospitante
(contesti profit) cercando di rispondere il più possibile alle esigenze e ai bisogni del profilo
ricevuto ma evidenziando anche gli eventuali vincoli da migliorare per la riuscita dell’inserimento.
A seguire si cureranno gli inserimenti e l’andamento dei percorsi attivati, attraverso il
monitoraggio e il confronto con gli attori coinvolti. Al termine, per coloro che non hanno avuto
opportunità dagli stessi percorsi, si avvierà l’accompagnamento alla ricerca attiva del lavoro.
Verranno presi in carico un totale di 27 casi, di cui 4 percorsi formativi e 23 tirocini (4 dei tirocini
saranno percorsi specifici di apprendimento mestieri artigiani).
4 casi vengono segnalati dall’educativa di strada, 23 vengono segnalati dai servizi.
I tirocini avranno un rimborso spese pari a 350 euro lordi al mese per la durata di 3 mesi; mentre i
percorsi formativi avranno a disposizione un voucher di 800 euro.
Per ogni Comune è possibile segnalare, tramite apposita scheda di segnalazione inviata
preventivamente, 1 caso di Tirocinio formativo. Le segnalazioni andranno condivise tra i Servizi
sociali comunali e l’Ussi Minori. Verranno organizzati 4 incontri tra l’équipe di progetto e i
referenti dei servizi socio sanitari per la segnalazione e la selezione dei casi.
360
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Piano delle attività:
• Individuazione casi
• Incontro iniziale servizi ed équipe progetto per segnalazione casi
• colloqui conoscitivi e motivazionali
• segnalazione centro risorse distrettuale (o ricerca percorsi formativi)
• presentazione in azienda
• avvio percorsi
• monitoraggio
• confronto con servizi in itinere
• orientamento
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Onde Anomale
Territorio, giovani e lavoro
Centro risorse distrettuale per il reperimento di disponibilità aziendali
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
•
•
•
Comuni del Distretto Pianura Est
Associazione Ailes
Csapsa
Centro risorse distrettuale
Servizi Socio Sanitari
CIP
Aziende del territorio
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
•
N. 1 Coordinatore operativo (La Carovana Soc. Coop.)
N. 2 Operatori con funzioni di tutoraggio, mediazione e orientamento.
N. 2 Operatori per la ricerca delle disponibilità aziendali
Personale dell’Ufficio di Piano
RISULTATI ATTESI
•
•
•
Far acquisire strumenti per potenziare le proprie autonomie
Creare le condizioni per un aggancio con adolescenti e giovani a rischio di esclusione
lavorativa e migliorarne le condizioni lavorative e formative.
Far sperimentare percorsi di lavoro in transizione e favorire un maggior orientamento al lavoro
con l’obiettivo di accompagnare i soggetti target verso la ricerca di un lavoro attivo e verso una
stabilità occupazionale.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
•
Realizzazione di due report: uno intermedio ed uno finale
Numero di soggetti coinvolti
Numero percorsi formativi conclusi
Numero percorsi in transizione lavoro
Numero di enti coinvolti e attivati
Tenuta e realizzazione dei percorsi in transizione
361
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
•
Numero dei colloqui dedicati
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 60.000,00 finanziato con un residuo anno 2012 di cui €
30.000,00 finanziamento concesso dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna a “La
Carovana Soc. Coop.”
362
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Scheda n. 51
INTERVENTO/PROGETTO
TERRITORIO, GIOVANI E LAVORO. PERCORSI DI FORMAZIONE
SITUAZIONE RIVOLTI A GIOVANI INOCCUPATI E DISOCCUPATI
IN
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
•
Promuovere il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei giovani in ambito territoriale
Promuovere l’orientamento lavorativo e la formazione per minori e giovani
Porre in essere misure integrate di sostegno a chi ha perso l'occupazione, favorendo una presa
in carico congiunta tra servizi, basata sullo scambio e la valorizzazione delle reciproche
competenze
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669517
[email protected]
363
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
DESTINATARI
Giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni disoccupati o inoccupati residenti nei Comuni del
Distretto Pianura Est.
Aziende del territorio.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2012
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
Promuovere la formazione e il contatto con il mondo del lavoro di giovani disoccupati e
inoccupati alla ricerca di prima occupazione,
promuovere l’incontro tra professionalità richieste dal tessuto produttivo locale e competenze
giovani che faticano ad emergere,
promuovere sinergie con il mondo produttivo che permettano – attraverso la collaborazione
con il territorio di aumentare le opportunità dei giovani.
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede la realizzazione di n. 20 percorsi di formazione in situazione rivolti a giovani
disoccupati o inoccupati.
Il progetto prevede la realizzazione delle seguenti azioni:
1. Emanazione di un Avviso per la manifestazione di interesse per la individuazione di aziende
disponibili ad ospitare i percorsi
2. Le Manifestazioni di interesse ricevute da parte delle Aziende saranno oggetto di una
istruttoria finalizzata a individuare profili e mansioni richieste dalle Aziende aderenti. A
seguito dell’istruttoria e sulla base della stessa, verrà pubblicato un Avviso pubblico
finalizzato ad individuare giovani con caratteristiche adeguate (competenze, profilo di studi e
motivazione) al percorso proposto.
3. Un’apposita commissione esaminatrice valuterà le domande di partecipazione dei giovani
candidati. I candidati risultati ammissibili dal punto di vista formale verranno selezionati per i
singoli profili per i quali abbiano fatto richiesta in base all’analisi del curriculum vitae e ad un
colloquio individuale finalizzato ad accertare le specifiche attitudini, il profilo motivazionale
del candidato, nonché il possesso di capacità e conoscenze tali da facilitare il processo di
apprendimento delle competenze previste dalla qualifica in riferimento al profilo
professionale oggetto del percorso formativo.
4. Il processo selettivo sarà finalizzato alla composizione di una graduatoria determinata dai
punteggi conseguiti da ogni candidato in base ai seguenti elementi di valutazione:
• motivazione ad intraprendere un percorso formativo individuale di apprendimento
pratico
• attitudine e propensione verso le attività previste dalla qualifica professionale scelta
• rispondenza alle caratteristiche richieste per il profilo professionale oggetto del percorso
formativo
In caso di parità verrà data priorità alle candidate donne e, in subordine, ai candidati
inoccupati.
364
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
5.
6.
7.
Qualora non fossero avanzate candidature per percorsi di formazione in situazione presenti
nei primi 20 posti della graduatoria stilata secondo l’art. 3, si procederà a scorrere la
graduatoria.
Verranno attivati percorsi di formazione in situazione della durata di 450 ore. L’orario
settimanale ed i tempi di accesso ai locali saranno indicativamente di 25 ore settimanali e
verranno definiti di concerto con il soggetto ospitante anche in base al progetto formativo, al
mansionario, alle caratteristiche del ciclo produttivo aziendale ed al CCNL applicato. È
prevista un’indennità per ogni beneficiario di € 1.800,00 (pari a € 4,00/ora) che verrà erogato
mensilmente dal soggetto attuatore. A tale importo si potrà sommare un ulteriore rimborso di
€ 1,00/ora messo a disposizione all’Azienda ospitante. L’indennità erogata non potrà avere in
alcun modo natura retributiva.
I percorsi formativi saranno attivati sulla base di un progetto formativo e di una Convenzione
stipulata tra l’Azienda ospitante e il soggetto attuatore individuato dai Comuni del Distretto
Pianura Est e sulla base di un progetto formativo sottoscritto anche dal beneficiario.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Tirocini formativi e di orientamento
Lavoro e sapere
Centro risorse distrettuale per il reperimento delle disponibilità aziendali
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
•
Tavolo Interistituzionale per il Lavoro
i 15 Comuni del Distretto di Pianura Est
Aziende del territorio
Organizzazioni sindacali
Associazioni datoriali
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale dell’Ufficio di Piano
Coordinatori e Tutor degli Enti coinvolti
RISULTATI ATTESI
•
•
Nuove opportunità di qualificazione e sviluppo di competenze richieste dal MdL
Aumento delle opportunità di avvicinamento al mondo del lavoro dei giovani coinvolti
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Numero aziende coinvolte
Numero tirocini attivati
Numero tirocini conclusi
Numero giovani occupati nelle imprese sede di tirocinio
Numero giovani occupati a 3 e 6 mesi dalla conclusione del tirocinio
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 78.000,00 finanziato con un residuo anno 2011
365
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Scheda n. 52
INTERVENTO/PROGETTO
VALUTAZIONE
DELLE
ABILITÀ
SOCIALI
ATTRAVERSO
PERCORSI
LAVORATIVI ASSISTITI PER CITTADINI AFFERENTI AL SERT E PORTATORI DI
PROBLEMATICHE FISICHE E PSICHICHE INVALIDANTI
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Povertà e
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Salute
Disabili
Immigrati
stranieri
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Promuovere l’integrazione sociale e l’inserimento lavorativo delle persone con un alto grado di
vulnerabilità
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna – Area Dipartimentale Dipendenze – U.O.C. SERT – UU.OO.SS. SerT di
San Giorgio di Piano e di Budrio
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
•
•
Dott.ssa Lauretta Gianessi - Resp. U.O.S SERT di San Giorgio – Via Carducci 24 - San Giorgio
di Piano – 051/6644750
Dott. Marco Viaggi – Resp. U.O.S. SERT di Budrio - Via Benni 44 – Budrio - 051/809975
366
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Referenti operativi: E.P. Claudia Roma – SERT San Giorgio di Piano, A.S. Dr.ssa Roberta Carli –
SERT Budrio, Personale Amministrativo AUSL: Unità Amm.va Area Nord
DESTINATARI
Utenti del SerT, cittadini dei Comuni della Pianura Est che, per problemi legati alle loro difficoltà,
fisiche, psichiche, temporanee o croniche, non sono nelle condizioni di accedere ai consueti
percorsi di inserimento lavorativo, con particolare attenzione a coloro che presentano un quadro
multiproblematico.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2003
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Valutazione delle capacità lavorative presenti ed in particolare:
• sostenere la ritualità e la fatica di un lavoro;
• acquisire elementi di flessibilità che vengono richiesti dal nuovo mercato del lavoro;
• offrire una occasione di conoscenza delle realtà lavorative del territorio di residenza.
AZIONI PREVISTE
Dopo aver osservato e verificato le reali difficoltà dell’utente all’accesso diretto nel mondo del
lavoro attraverso il Centro per l’Impiego o altre agenzie, è prevista la possibilità di attivazione di
inserimenti lavorativi protetti e temporanei, preferibilmente all’interno delle Cooperative sociali di
tipo B del territorio o presso altra struttura d’impiego.
Nella fase della progettazione vengono individuati e condivisi con l’utente e con l’Azienda
ospitante gli obiettivi del percorso d’inserimento. Per la particolare tipologia degli utenti coinvolti
nel progetto verrà richiesta anche una visita medica preventiva per valutare se esista la
compatibilità tra le condizioni di salute e le mansioni proposte.
Quando necessario, è possibile far accompagnare l’utente da una figura di riferimento specifica,
definita Lavoratore di Sostegno o Tutor del Progetto Individuale, dotata, oltre che di specifica
competenza nell’attività lavorativa da svolgere, anche di buone capacità relazionali, tali da
consentire un buon inserimento e un efficace monitoraggio della situazione. Le ore di tutoraggio
(del Lavoratore di Sostegno o Tutor del Progetto Individuale) verranno previste, per ogni singolo
inserimento, in funzione delle reali necessità dell’utente.
Gli operatori del SerT programmano periodiche verifiche del percorso di inserimento lavorativo,
sia con l’utente che con il referente dell’Azienda individuata e, a conclusione del percorso,
valutano il raggiungimento parziale o totale degli obiettivi individuati.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Centro risorse distrettuale per il reperimento di disponibilità aziendali
Sostegno alla formazione ed all’inserimento lavorativo delle persone in condizione di svantaggio
Applicazione delle linee di indirizzo per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati negli
appalti pubblici
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto Pianura Est
Tavolo Interistituzionale per il Lavoro
367
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Azienda USL Bologna – Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche – U.O.C. SerT –
UU.OO.SS. SerT di San Giorgio e di Budrio
Cooperative sociali di tipo B.
Aziende del territorio da individuare da parte dei conduttori del progetto.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale dell’AUSL di Bologna – Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche –
U.O.C. SerT – UU.OO.SS. SerT di San Giorgio e Budrio
RISULTATI ATTESI
Valutazione e rafforzamento delle potenzialità di inserimento lavorativo degli utenti.
Maggiore conoscenza e capacità di interazione con il mondo del lavoro da parte degli utenti stessi.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Valutazione del numero di interventi terapeutico-riabilitativi in situazione lavorativa portati a
termine:
• in ottemperanza a tutti gli obiettivi previsti al momento della progettazione
• con il raggiungimento di obiettivi solo parziali
Valutazione del numero di interventi terapeutico-riabilitativi in situazione lavorativa non portati a
termine:
• con il raggiungimento di obiettivi di minima
• senza il raggiungimento di alcun obiettivo
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 51.425,61 (€ 25.000,00 anno 2013 + € 26.425,61 residuo anno
2012)
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 25.000,00
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
368
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Scheda n. 53
INTERVENTO/PROGETTO
PERCORSI DIFFERENZIATI PER LA RICERCA ATTIVA E L’INSERIMENTO
LAVORATIVO DI PERSONE IN CARICO AL DSM-DP
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Povertà e
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Salute
Disabili
Immigrati
stranieri
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
•
•
Favorire l’autonomia di vita degli utenti in carico ai CSM
Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale degli utenti in carico ai CSM
Promuovere l’integrazione sociale e l’inserimento lavorativo delle persone con un alto grado
di vulnerabilità
Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini disabili e in situazione di svantaggio
economico e sociale
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
AUSL BO DSM-DP, UOC CSM di San Giorgio e di Budrio
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott. Roberto Maisto
Direttore UOS Budrio 051-809821
Dott.ssa Flavia Russillo Direttore UOS San Giorgio di Piano 051-6644775
369
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
DESTINATARI
Utenti del SERT e del CSM residenti nel Distretto Pianura Est
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2012
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Favorire percorsi di inserimento lavorativo attraverso interventi di supporto differenziati e mirati,
nella massima condivisione con la persona interessata e rispondenti ai bisogni/capacità degli
utenti.
AZIONI PREVISTE
1)Sperimentazione di percorsi IPS (Individual Placement and Support)
E’ un intervento riabilitativo centrato sulla persona che offre un supporto nella ricerca e nella
tenuta di un impiego all’interno del mercato del lavoro competitivo.
Questo tipo di percorso è rivolto a quella fascia di utenza che ha meno disabilità marcate, porta
l’esigenza di lavorare ma necessità comunque della presenza di un operatore, appositamente
formato, che supporti in itinere ed aiuti a sviluppare percorsi e strategie efficaci finalizzate alla
acquisizione delle abilità necessarie per muoversi autonomamente nella ricerca del lavoro
utilizzando tutte le risorse del territorio.
Ampliamento della presenza oraria di un operatore ENAIP, già operativo ed appositamente
formato, per l’attivazione di percorsi IPS di utenti in carico segnalati attraverso modalità definite
dagli operatori dei CSM e SERT.
2) Attivazione di percorsi di tirocinio formativo e transizione al lavoro finalizzati ad una
ri/qualificazione lavorativa o propedeutici all’ inserimento lavorativo
Questi progetti individualizzati sono rivolti ad una utenza che presenta maggiore compromissione
delle abilità lavorative e relazionali e per la quale è necessario un graduale reinserimento nel
contesto lavorativo anche in situazione protetta.
Tali percorsi sono da prevedersi in collaborazione operativa con il collocamento mirato legge n.68,
l’area della cooperazione sociale, il Centro risorse distrettuale , i centri di formazione professionale.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Centro risorse distrettuale per il reperimento di disponibilità aziendali
Sostegno alla formazione ed all’inserimento lavorativo delle persone in condizione di svantaggio
Applicazione delle linee di indirizzo per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati negli
appalti pubblici
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto Pianura Est
UOC SERT Budrio e San Giorgio di Piano
Tavolo Interistituzionale per il Lavoro
Cooperative sociali
Aziende
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
370
__________________ Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale ________________
Operatori del DSM-DP UOC CSM Budrio e San Giorgio di Piano e UOC Sert San Giorgio di Piano
e Budrio
RISULTATI ATTESI
Acquisizione di autonomie ed abilità nella ricerca attiva del lavoro da parte di utenti in carico e
conseguente sviluppo della propria autostima e senso di integrazione e ruolo all’interno della
comunità di appartenenza.
Favorire il reinserimento lavorativo di utenti attraverso progetti individualizzati in collaborazione
con le reti istituzionali e sociali del territorio.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N. segnalazioni per percorsi IPS/N. percorsi attivati /N. persone che hanno ottenuto un contratto
di lavoro
N. segnalazioni per attivazione di tirocini formativi-transizione al lavoro /N. progetti avviati ed
esito
Monitoraggio semestrale
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 30.000,00 finanziato con un residuo anno 2012
371
372
373
374
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
375
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
OBIETTIVI PRIORITARI BIENNIO 2013-2014
OBIETTIVI PRIORITARI 2013/2014
DISTRETTO PIANURA EST
•
•
PROGETTI PROGRAMMA ATTUATIVO 2013
Integrare nella rete dei servizi le Assistenti familiari
e promuovere l’emersione dal lavoro nero;
Qualificare il lavoro delle Assistenti familiari
•
•
•
•
•
•
•
•
Garantire l’equità di accesso attraverso il
completamento del processo di organizzazione ed
omogeneizzazione dei Servizi di assistenza
Domiciliare negli aspetti gestionali, nei regolamenti
organizzativi-gestionali/tariffari e contributivi,
anche con l’ausilio di sistemi informatici
Garantire la Continuità Assistenziale nell’ambito
della definizione dei percorsi integrati di
Dimissione Protette.
Strutturare metodologie operative volte a definire
standard di qualità e di monitoraggio e verifica delle
stesse
Consolidare anche con l’ausilio di sistemi informatici
una metodologia operativa volta all’articolazione di
Progetti di Intervento Integrati in linea con le
indicazione della DGR 1206/07
Garantire, alle persone con disabilità acquisite, la
conoscenza e l’accessibilità delle opportunità e dei
servizi disponibili
Accreditamento definitivo dei servizi socio-sanitari DGR 514/2009, DGR 2110/2009 e s.m.i.
•
•
•
•
•
•
Articolare una programmazione finalizzata a
sostenere i progetti di sollievo per i care-giver a
tutela della domiciliarità in linea con i contenuti
della DGR 1206/07 (E-care, ecc.)
Strutturare i servizi rivolti alla tutela della
domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla
DGR 1206/07.
Sviluppare l’offerta di servizi basata su modelli di
assistenza individuati sui bisogni degli anziani e
delle loro famiglie con particolare riguardo alla
articolazione di risposte flessibili
•
•
•
•
•
376
Realizzazione percorsi formativi rivolti
alle assistenti familiari (con eventuali
forme di sostegno alle famiglie presso le
quali sono impiegate)
Mantenimento della banca dati
distrettuale delle assistenti familiari
Attuazione programma per la
promozione e lo sviluppo degli
Sportelli Sociali;
Completamento percorso di
informatizzazione Sportelli Sociali e
ASP (SOSIA, Garsia Minori, Garsia
Disabili);
Progetto Dimissioni protette ampliamento del sistema di offerta
della rete dei servizi di “Assistenza
Domiciliare” da attivarsi
immediatamente alla dimissione dal
presidio ospedaliero o da percorso
residenziale socio-sanitario
temporaneo;
Garanzia di continuità dell’assistenza
tra ospedale e territorio attraverso la
riorganizzazione delle cure intermedie.
Miglioramento della qualità dei servizi
residenziali e semiresidenziali per
anziani attraverso l’ampliamento
dell’attuale sistema di monitoraggio e
valutazione
Contratti di servizio per le CRA, CD e il
Servizio di Assistenza Domiciliale
accreditati.
Mantenimento
progetto
Posti
temporanei di sollievo in Case
Residenze Anziani accreditate, dedicati
ad anziani non autosufficienti affetti da
demenza e/o anziani gravemente non
autosufficienti assistiti a domicilio;
Erogazione di Assegni di cura;
Prosecuzione progetto ASSDI –
Assistenza socio-sanitaria domiciliare
integrata;
Informatizzazione della cartella socio
sanitaria integrata/ASSDI;
Applicazione del nuovo regolamento
Aziendale per l’attivazione e gestione
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
•
•
Consolidare la rete delle attività e delle associazioni •
per anziani affetti da demenza ed i loro familiari
•
•
•
Implementare e integrare i differenti progetti rivolti •
all’area delle fragilità presenti nel ns,. territorio
rivolti a contrastare l’isolamento degli anziani, al
fine di strutturarli in un assetto di “Rete”
•
•
377
dei posti di sollievo temporanei: con
particolare attenzione all’attivazione di
nuovi posti temporanei di sollievo
flessibili;
Applicazione regolamento Aziendale
ASSDI 1206.
Sostegno e finanziamento delle attività
specialistiche nei nuovi Cafè Alzheimer
costituiti sul territorio distrettuale;
Sostegno al Centro studi Riattivamente
Ciclo di incontri di informazione rivolti
ai cittadini
Realizzazione progetto “Tutela e
sostegno anziani fragili” e
consolidamento progetto E-Care a
contrasto dei rischi derivanti dalle
ondate di calore;
Prosecuzione realizzazione di percorsi
riabilitativi rivolti ai Parkinsoniani nei
Comuni del distretto
Prosecuzione realizzazione progetto
“Mai più soli”
378
379
380
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
SERVIZI RESIDENZIALI E POSTI TEMPORANEI
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
In riferimento al percorso di accreditamento dei servizi sociosanitari rete anziani e disabili sono
stati sottoscritti i contratti di servizio per le differenti tipologie dei servizi in accreditamento, a
valere al 31.12.2013.
In attuazione della programmazione anno 2012 rete residenziale CRA i posti complessivi sono stati
implementati di n. 10 unità per un totale al 31.12.2013 di n. 430 posti CRA.
Posti convenzionati CRA al 31.12.2012
Totale posti
n. posti CRA
di cui temporanei
con contratto di Dimiss. |
servizio. al
Ricoveri
31/12/2012
Protette | Sollievo
430
12
5
Il sistema informativo Garsia Strutture è operativo ed utilizzato a sistema in tutte le strutture
residenziali e semiresidenziali in collegamento informatico tra i Distretti e gli enti gestori per:
la gestione dell’accesso in struttura dell’anziano in rete con il Distretto;
la gestione amministrativa dell’inserimento;
la gestione del Flusso Informativo Nazionale FAR;
la gestione del case-mix;
la rilevazione dei principali dati gestionali previsti dalla DGR 514/2009 e dalla DGR
2110/2009.
Nell’anno 2012 nell’ambito della rete residenziale CP/RSA sono stati effettuati:
• n. 154 ingressi definitivi;
• n. 70 ingressi CRA temporanei di sollievo dal territorio;
• n. 165 ingressi CRA temporanei da Dimissioni Protette Ospedaliere.
ASSEGNO DI CURA
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
Nell’anno 2012 i nuovi progetti di assegno di cura sono stati attivati in linea con i contenuti del
Regolamento Assegni di cura.
I Nuovi progetti sono pertanto attivati sulla base della valutazione del contesto in cui vive
l’anziano e di quegli aspetti della vita della persona e della sua famiglia, dalle relazioni affettive
alle condizioni economiche, che consentono di elaborare un progetto individualizzato finalizzato
al mantenimento al domicilio garantendo adeguate condizioni assistenziali e di qualità di vita.
Esso è volto, in via prioritaria, a sostenere l’acquisizione di prestazioni assistenziali da parte dei
famigliari.
Nell’anno 2012 sono stati erogati:
Assegni di cura
liv. A
liv. B
liv. C
totale per livello
176
602
11
381
totale assegni di cura
erogati
789
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
CENTRI DIURNI
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
I posti di Centro diurno con contratto di servizio al 31.12.2011 n. 56.
Nel corso dell’anno 2012 sono stati inseriti n. 22 nuovi ospiti con una occupazione a fine anno di
n. 48 posti contro i 56 posti con contratto di servizio
I progetti attivati prevedono l’articolazione di risposte flessibili finalizzate al sostegno dei caregiver a tutela della domiciliarità, così come indicato dalla DGR 1206/07.
Situazione 31/12/202012
Centro
Diurno
posti
presenti
presenti
ingressi dimissioni
convenzionati all'1/1
al 31/12
56
Totale
48
22
23
49
SAD – DIMISSIONI PROTETTE
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
Nell’anno 2012 sono stati attivati direttamente dagli Assistenti Sociali/Responsabili del Caso a
tutela dei percorsi di continuità assistenziale ospedale territorio n. 229 progetti di Dimissioni
Protette Domiciliari gratuiti per i primi 30 giorni.
Progetti Dimissioni Protette Domiciliari 2012
n. progetti
Totale
229
A.S.S.D.I. – ASSISTENZA SOCIO SANITARIA DOMICILIARE INTEGRATA
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
L’assistenza socio-sanitaria domiciliare integrata (ASSDI) si configura come una risposta ai bisogni
socio-assistenziali, socio-sanitari e sanitari espressi sul territorio da persone non autosufficienti.
La definizione nell’ambito del percorso di accesso e valutazione di un Progetto Individualizzato di
Vita e di Cure da parte dell’UVM/UVG per l’attivazione di questa tipologia di intervento
garantisce il presidio della domiciliarità e della integrazione tra i differenti servizi.
Nell’anno 2012 e stata garantita la continuità del progetto e delle risorse dedicate.
Il contratto di servizio è stato rinnovato fino al 31.12.2013.
In riferimento al documento “Indicazioni per linee di indirizzo in applicazione delle delibere
regionali 514/2009, n.2110/2009, n.219/2010, n.1336/2010 e n .390/2011 in materia di
accreditamento dei servizi socio-sanitari” si è proceduto a definire a livello provinciale un assetto
di incontri con gli EEGG a livello aziendale finalizzati alla definizione omogenea dei contenuti dei
contratti di servizio con particolare riferimento:
• all’articolazione dei vari interventi attraverso la formulazione di un Progetto Assistenziale
Individualizzato;
• all’informatizzazione della cartella socio sanitaria integrata/ADI;
382
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
•
•
all’ampliamento del Servizio di Assistenza Domiciliare in orario pomeridiano in ottemperanza
al DGR 1206/07;
all’applicazione del Regolamento Aziendale “Assistenza Socio-Sanitari Domiciliare Integrata“
approvato con delibera n. 255 del 23/12/2008.
ASSDI 2012
totale
ADI 1206 – UTENTI
ANZIANI
574
QUALIFICAZIONE E MESSA IN RETE DELLE ASSISTENTI FAMILIARI
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Nell’anno 2012 si sono svolti n. 2 percorsi formativi destinati agli Assistenti Sociali di cui: n. 1
edizione del corso di base della durata di 60 ore, di cui 30 di stage e uno di secondo livello della
durata di 60 ore, di cui 30 di stage.
CORSI DI BASE
Sono state raccolte presso gli Sportelli Sociali dei Comuni del Distretto Pianura Est n. 77 domande
d’iscrizione ai corsi.
Sono state svolte le selezioni nel Comune di Malalbergo (sede del corso). La selezione consisteva in
un colloquio di carattere attitudinale, motivazionale e di conoscenza della lingua italiana.
Delle 77 persone che hanno presentato domanda, 29 sono state valutate idonee alla prova di
selezione e ammesse al corso con sede ad Altedo; 18 persone non si sono presentate alla selezione.
I corsi sono stati indirizzati prioritariamente a persone (donne e uomini) che svolgono, o hanno
svolto, il lavoro di assistenza privata a domicilio, oppure che desiderano intraprendere tale attività
(con una priorità per le persone residenti e/o domiciliate nel territorio dei Comuni del Distretto
Pianura Est).
Tali corsi fanno riferimento alla Delibera di Giunta Regionale N. 2003/94 “Percorso formativo a
sostegno della qualificazione dell’assistenza familiare privata a domicilio” che, a sua volta, si
ricollega al percorso formativo per l’acquisizione della qualifica di OSS.
Nei corsi sono stati trattati i seguenti argomenti :
I servizi socio-sanitari territoriali e principi di etica professionale
Assistere l’utente nella mobilità
Assistere nell’igiene personale
Assistere nella preparazione e nell’assunzione dei cibi
Curare l’igiene degli ambienti
Comunicare.
Ogni corso ha previsto 30 ore di teoria trattata in aula frontale e 30 ore di esperienze pratiche (stage
programmato presso i servizi e le strutture presenti sul territorio o percorsi individuali di
formazione a domicilio da parte di tutor).
Il corso è stato svolto presso l’aula il Comune di Malabergo – Altedo
Data Avvio: 23.03.2012
Data Termine: 25.07.2012
N° persone idonee da selezione: 29
N° allievi all’avvio: 28
N° allievi al termine (che hanno raggiunto il 70% di frequenza): 19
383
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Comune di provenienza
Argelato
Baricella
Bentivoglio
Budrio
Malalbergo
Molinella
San Pietro in Casale
Persone provenienti da fuori
Distretto (Cento e Cavezzo)
Totale
Italiani
Stranieri
Totale
Donne
5
14
19
Uomini
0
0
0
N. persone
2
6
1
1
3
1
3
2
19
Totali
5
14
19
CORSO DI SECONDO LIVELLO
Il corso era rivolto alle persone che avevano già partecipato alle edizioni precedenti dei corsi di
base raggiungendo almeno il 70% di frequenza del monte ore previsto dal corso base.
Il corso è stato svolto presso la biblioteca comunale del Comune di Minerbio
Data Avvio: 17.10.2012
Data Termine: 19.12.2013
N° allievi all’avvio: 6
N° allievi al termine (che hanno raggiunto il 70% di frequenza): 6
Nel corso sono stati trattati i seguenti argomenti :
•
•
•
•
•
•
I servizi socio-sanitari territoriali e principi di etica professionale
Assistere l’utente nella mobilità
Assistere nell’igiene personale
Assistere nella preparazione e nell’assunzione dei cibi
Curare l’igiene degli ambienti
Comunicare.
Il corso ha previsto 30 ore di teoria trattata in aula frontale e 30 ore di esperienze pratiche (stage
programmato presso i servizi e le strutture presenti sul territorio o percorsi individuali di
formazione a domicilio da parte di tutor).
Anche nel caso di questo percorso di approfondimento, la finalità formativa era l’acquisizione di
competenze relative al lavoro di cura alla persona, individuate nella delibera GR n. 2003/924 e
facenti diretto riferimento alle competenze previste per l’Operatore Socio Sanitario. Si sono trattate
competenze aggiuntive rispetto a quelle già acquisite nelle prime 60 ore di percorso di base o di un
approfondimento delle stesse.
Comune di provenienza
Baricella
Budrio
Malalbergo
Minerbio
San Pietro in Casale
Totale
384
N. persone
1
1
1
2
1
6
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Italiani
Stranieri
Totale
Donne
1
5
6
Uomini
0
0
0
Totali
1
5
6
CONTRIBUTO ASSISTENTI FAMILIARI
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
Nell’anno 2012 sono stati attivati in favore di anziani titolari di assegno di cura che hanno stipulato
un regolare contratto di lavoro con una assistente familiare n. 190 progetti di contributo aggiuntivo
assistenti familiari, come da indicazioni del relativo regolamento aziendale.
Anno
N. progetti
2012
190
CONTINUITÀ ASSISTENZIALE RETI SOCIALI, SOCIOSANITARIE E SANITARIE
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
In ambito distrettuale si è consolidata la modalità di segnalazione ai servizi territoriali attraverso
l’utilizzo del software Garsia Dimissioni Protette. Il modulo permette la gestione della dimissione
protetta di pazienti attraverso il collegamento con I servizi sanitari e sociosanitari ed il Comune di
Residenza per la presa in carico precoce.
ALZHEIMER CAFÈ
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il progetto è finalizzato al sostegno dell’esperienza dei "Cafè Alzheimer" già attivi o in via di
attivazione nelle varie realtà del Distretto, attraverso il sostegno economico per le spese dello
psicologo, che svolge azioni sia rivolte ai familiari che ai malati, e di un esperto di animazione che
svolge attività con i malati.
Obiettivi principali del progetto erano il sostegno del lavoro di cura dei familiari degli anziani
affetti da demenza e la socializzazione ed il mantenimento delle risorse residue dei malati.
Attualmente, nel Distretto Pianura Est sono attivi 4 Café Alzheimer, nei Comuni di Castel
Maggiore (dal 2007), Castello d’Argile (dal 2008), San Pietro in Casale (dal 2005) e Bentivoglio (dal
2010).
Nell’anno 2012 i Café Alzheimer hanno garantito 141 giornate di apertura (36 San Pietro in Casale,
35 Castel Maggiore, 34 a Castello d’Argile e 36 a Bentivoglio) coinvolgendo nelle proprie attività
complessivamente 221 persone:
Café Alzheimer
Anziani
San Pietro in Casale
Castel Maggiore
Castello d’Argile
Bentivoglio
totale
14
25
32
20
91
Utenti altri
servizi
11
10
6
8
35
385
Caregivers
Coinvolti
16
10
10
2
38
Visitatori
Totale
12
15
15
15
57
53
60
63
45
221
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Nell’anno 2012, come per i precedenti, i Cafè hanno riscontrato una grande affluenza. In molti dei
Cafè i numeri medi, calcolati mediante la rilevazione delle presenze in ciascun incontro, sono
aumentati. Tale dato, associato all’assiduità con la quale i partecipanti frequentano il Cafè
sottolineano la validità di tali iniziative nel rispondere ai bisogni.
Al fine di non inficiare il setting informale del Cafè non viene messo in campo un sistema di
verifica che si avvalga di test di valutazione psicometrici per quanto riguarda gli anziani e test di
gradimento per i caregivers e i partecipanti in genere, la valutazione viene invece effettuata
mediante la stesura di report al termine di ogni incontro e la rilevazione delle presenze.
CENTRO STUDI RIATTIVAMENTE
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il Centro Studi RiattivaMente pone al centro della sua attenzione e attività la tematica
dell’invecchiamento e del deterioramento cognitivo al fine di conoscere, elaborare, sviluppare,
promuovere e trasferire nella realtà territoriale le metodiche di approccio psico-sociale alla
tematica in oggetto.
L’attività del centro studi RiattivaMente nel 2012 si è concentrata principalmente nelle seguenti
attività:
1. prosecuzione per tutto il 2012 (e anche nel 2013) della collaborazione con i referenti dei Cafè
presenti sul territorio provinciale. Il Centro Studi si occupa infatti del coordinamento e della
programmazione di tali incontri a cadenza trimestrale volti a favorire lo scambio, la riflessione
e la collaborazione reciproca;
2. particolare attenzione al tema della prevenzione, al fine di fornire ai familiari delle persone
con difficoltà cognitive, ma anche al resto della popolazione, informazioni sugli stili di vita che
permettono di favorire il benessere psicofisico dell’individuo.
L’idea nasce dalla necessità di non concentrarsi esclusivamente sui bisogni delle persone con
difficoltà cognitive (tema che è stato comunque portato avanti in uno degli incontri realizzati
all’interno del progetto (si veda l’incontro del 23 febbraio – “Stare bene? È questione di
stile!!!”), ma di fornire anche ai familiari modalità per rispondere anche ai proprio bisogni di
benessere. Infatti, i familiari sono essenziali nella cura delle persone con demenza e un
familiare che non sta bene avrà maggiori difficoltà nel prendersi cura del proprio congiunto.
Nel 2012 pertanto il Centro Studi si è occupato della realizzazione, insieme all’Associazione
AMA Amarcord Onlus e al Lions Club di San Pietro in Casale, della seconda parte del progetto
“Stare bene? È questione di stile!!!”. (Per maggiori dettagli si rimanda alla relazione specifica).
3. realizzazione di un incontro della serie “Memoria e Dintorni” nel Comune di Sen Pietro in
Casale. Quello a San Pietro è l’ultimo di una serie di 5 incontri che sono stati organizzati
partendo dalla ricerca condotta dal Centro Studi RiattivaMente volta ad analizzare i bisogni
dei familiari di anziani con difficoltà cognitive. Le serate sono infatti finalizzate a fornire
informazioni sui disturbi cognitivi e sulla loro gestione, attraverso l’utilizzo di filmati e letture
commentate dal Dott. M. Vanelli Coralli (U.O. Geriatria di Bentivoglio) e dal Prof. R. Chattat
(Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna).
All’inizio del 2013 inoltre il Centro Studi ha iniziato la collaborazione con Futura per la
realizzazione di un progetto europeo sulle memorie storiche degli anziani nel periodo del
dopoguerra. Tale progetto, infatti, appare pienamente in linea con le finalità e gli obiettivi del
Centro Studi.
386
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
SOSTEGNO E TUTELA ANZIANI FRAGILI
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il progetto ha l’obiettivo di supportare, controllare e monitorare gli anziani del territorio in
condizione di fragilità nel periodo estivo, al fine di prevenire i disagi legati alle ondate di calore.
Le Assistenti Sociali dei Comuni del Distretto hanno individuato, con il contributo dei Medici di
base, Azienda USL (Dipartimento di Sanità Pubblica), gli anziani fragili per i quali sono state
programmate visite a domicilio, effettuate da personale qualificato dell’assistenza di base, atte a
monitorare le condizioni dell'anziano nel periodo estivo (16 Luglio - 15 Settembre 2012).
Il progetto è stato realizzato dal soggetto gestore del Servizio di Assistenza Domiciliare Consorzio
Aldebaran (composto dalle Cooperative Cadiai, Dolce, Ancora e Ada), con la sub committenza
delle ASP Galuppi – Ramponi e Donini – Damiani e in raccordo con gli assistenti sociali comunali.
Nell’estate 2012 sono stati monitorati 22 anziani per un totale di 491 interventi e 285 ore effettive
d’intervento.
COMUNE
N. ANZIANI
MONITORATI
NEL PERIODO
DI
RIFERIMENTO
NUMERO
INTERVENTI DI
MONITORAGGIO
NUMERO ORE
D'INTERVENTO
Argelato
Baricella
Bentivoglio
Budrio
Castel Maggiore
Castello d'Argile
Castenaso
Galliera
Granarolo
Malalbergo
Minerbio
Molinella
Pieve di Cento
San Giorgio di Piano
San Pietro in Casale
TOTALE
4
0
2
6
0
0
3
0
0
0
0
0
0
2
5
22
40
0
31
92
0
0
87
0
0
0
0
0
0
65
176
491
26,5
0
19,27
20,82
0
0
29
0
0
0
0
0
58
43
88
284,59
MAI PIÙ SOLI
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il progetto si pone l’obiettivo di rilevare le condizioni di vita ed i bisogni degli anziani fragili,
attraverso il supporto del volontariato locale, al fine di pianificare gli interventi in risposta alle
esigenze individuate.
Nel Novembre 2011 si è conclusa la sperimentazione nel Comune di Castenaso che ha coinvolto:
• n° 6 associazioni e gruppi di volontariato del territorio, Progetto e-Care (Auser, Centro sociale
Villanova, Gruppo AMA Ass. Mano Amica, Circolo La Stalla, Consulta del
volontariato/Circolo fotografico La Rocca, Spi Cgil);
• n° 11 volontari appartenenti alle associazioni/gruppi di volontariato;
• n° anziani contattati dai rilevatori: 177 persone, di cui intervistati 124. Le restanti 53 non sono
state intervistate per i seguenti motivi:
387
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
decessi successivi alla ricezione della lettera di progetto
non disponibili a farsi intervistare
intervista ritenuta dai familiari non necessaria
non in grado di rispondere al questionario
ricovero ospedaliero
9
20
14
8
2
In seguito all’indagine, 23 anziani sono stati segnalati al servizio e-Care: di questi, 8 sono stati presi
in carico.
In occasione delle iniziative per le Ondate di calore 2012, è stata prestata particolare attenzione agli
anziani coinvolti nell'indagine “Mai più soli”, che avevano evidenziato elementi di solitudine,
desiderio di compagnia, oltre a presentare condizioni di rischio di fragilità.
I risultati finali dell’indagine sono stati presentati ufficialmente nel Convegno dal titolo “Dal
progetto Mai più soli alla gestione della fragilità: modelli integrati di servizi socio assistenziali”
che si è svolto il 18 Ottobre 2012 a Castenaso.
Il convegno, che ha visto una larga partecipazione sia da parte dei volontari coinvolti nel progetto,
che da parte del personale dei servizi, (circa 90 persone), ha rappresentato un’importante occasione
di riflessione e confronto fra tutti i soggetti che si occupano di anziani, tenuto conto che, con
l’aumento dell'aspettativa di vita, diventano sempre più urgenti interventi e azioni mirate alla
prevenzione, oltre all'individuazione di modelli efficaci di prevenzione e monitoraggio della
fragilità, intesa come condizione di aumentato rischio di perdita dell'autonomia degli anziani
autosufficienti.
Nel 2012 si è conclusa la rilevazione anche nel Comune di Pieve di Cento.
Il progetto ha coinvolto:
n° 4 associazioni e gruppi di volontariato del territorio, Progetto e-Care;
n° 11 volontari appartenenti alle associazioni/gruppi di volontariato.
n° anziani coinvolti: 427 persone, di cui intervistati 120.
Nel periodo successivo al sisma il progetto è stato sospeso, ma gli anziani già precedentemente
coinvolti, sono stati ricontattati e gli è stata proposta la partecipazione ai due progetti: “Il Pozzo
della memoria” e “Pieve insieme” che prosegue tutt’ora.
In questi territori, lo strumento di rilevazione (un questionario con domande aperte e chiuse) è
stato messo a punto dal referente distrettuale in collaborazione con l’Azienda USL di Bologna.
Nella fase sperimentale, ogni territorio ha gestito il progetto in maniera completamente autonoma,
adattandone metodologia, campione da intervistare e strumento di rilevazione,alle esigenze locali.
Coerentemente con questa modalità di procedere, i due Comuni sopra citati hanno personalizzato
il questionario.
Successivamente, il progetto ha assunto un respiro trasversale a tutto il territorio metropolitano
dell’Azienda USL di Bologna; in altri termini, il questionario rivisto da un gruppo di lavoro
coordinato da Cristina Malvi (Referente e-Care per l’Azienda USL di Bologna) e licenziato dal
gruppo di pilotaggio che comprende i Sindacati dei Pensionati, Ancescao, la Provincia e l’AUSL di
Bologna, verrà somministrato nel Distretto di Bologna e in quelli della provincia interessati a
partecipare alla rilevazione. Il questionario, in questa sua versione definitiva, costituisce lo
strumento unico da somministrare, senza alcun margine di personalizzazione.
L’analisi dei dati raccolti sarà a cura dell’Azienda USL di Bologna.
Nel 2012 è stato avviato il progetto nel Comune di Castello d’Argile che ha deciso di
somministrare il questionario agli over 75 anni in condizione di solitudine o di coppia.
388
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Il progetto è stato presentato alle Associazioni di volontariato, ai Medici di Medicina Generale e
alle Parrocchie.
È stato individuato il gruppo di volontari che si recherà a casa degli anziani a somministrare il
questionario e il volontario coordinatore del progetto.
È stata inoltre realizzata la formazione ai volontari intervistatori da parte dell’AUSL di Bologna.
Il Comune ha inviato una lettera informativa alle persone individuate nella quale ha illustrato le
finalità del progetto e i servizi presenti sul territorio. Il volontario coordinatore del progetto ha
successivamente contattato gli anziani e fissato gli appuntamenti per l’intervista.
Dal mese di Marzo 2013 è stata attivata la rilevazione partendo dagli anziani residenti nella
frazione di Mascarino.
Verranno coinvolti nella rilevazione circa 300 anziani.
I Comuni di San Pietro in Casale e di Galliera, in continuità con quanto realizzato nei Comuni di
Castenaso, Pieve di Cento e di Castello d’Argile, il 22 gennaio 2013 hanno convocato le
associazioni di volontario, operanti nei due territori, per la presentazione congiunta del progetto.
In tale occasione oltre a fornire la scheda sintetica del progetto, per definire destinatari, obiettivi e
azioni, si è provveduto a consegnare il modulo di adesione.
All’incontro erano presenti 25 volontari dell’Auser, dell’Amarcord, del Centro Sociale ricreativo e
culturale “E. Faccioli”, di SPI CGIL e Caritas.
Per l’avvio del progetto si è provveduto, attraverso gli uffici anagrafe, ad estrapolare il campione
degli anziani da intervistare ed a fornire ai volontari e agli amministratori la suddivisione della
popolazione anziana per classi d’età, concentrando la rilevazione dei bisogni sugli ultra 85enni
Raccolte le adesioni al progetto si rimandava al coinvolgimento dei medici di medicina generale,
alla formazione e all’invio della comunicazione ai volontari con conseguente attivazione degli
intervistatori.
PERCORSO RIABILITATIVO RIVOLTO AI PARKINSONIANI
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
La malattia di Parkinson è una patologia cronica altamente disabilitante in costante incremento
nella popolazione anziana ed ha un notevole impatto sulla vita dei pazienti, delle famiglie e della
società. L’obiettivo del progetto è quello di limitare tale impatto sia dal punto di vista fisico che
psicologico ed in particolare di assicurare il mantenimento delle attività del vivere quotidiano
attraverso la realizzazione di corsi di attività motoria rivolta ai cittadini affetti dalla malattia.
I corsi sono svolti con modalità di trattamento di gruppo al fine di favorire l’incremento dello “star
bene” da un punto di vista psicologico e sociale.
Per l’anno 2012 il corso si è svolto in tre cicli di tre mesi ciascuno:
• dal 10 gennaio al 27 marzo 2012 - 16 partecipanti
• dal 30 marzo al 22 giugno 2012 - 20 partecipanti
• dal 25 settembre al 14 dicembre 2012 – 20 partecipanti
con una frequenza bisettimanale, il martedì e il venerdì dalle 9 alle 10, tenutosi dall'Associazione
“Sport e Movimento” di Budrio (con due istruttori ISEF) presso il Palazzetto dello Sport di Budrio.
Hanno partecipato all’attività complessivamente 25 persone di cui 9 nuovi inserimenti e n. 5 uscite.
Il Comune di Castenaso ha inoltre messo a disposizione un servizio di trasporto gratuito per i
propri cittadini che non fossero in grado di raggiungere in modo autonomo la sede del corso; di
tale servizio ne hanno usufruito quattro persone.
Dal gruppo di partecipanti al corso, nel mese di giugno 2012 si è costituita l’Associazione
Parkinsoniana Pianura Est Bologna (A.P.P.E.) che ha lo scopo di:
offrire a livello di volontariato un sostegno psicologico, umano e sociale a chi è affetto dalla
malattia di Parkinson e ai suoi familiari;
389
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
promuovere l’informazione e la conoscenza della malattia;
contribuire a migliorare le condizioni di vita dei malati attraverso iniziative mirate e risolvere o
diminuire le difficoltà personali;
promuovere la ricerca scientifica avvalendosi di progetti finalizzati.
L’Associazione ha garantito la presenza settimanale di volontari sia a Castenaso che a Budrio.
Grazie all’impegno dell'Associazione è stata individuata una logopedista disponibile ad effettuare
una mirata attività di logopedia con frequenza quindicinale, che si è svolta dal 28.9.2012 fino al
14.12.2012, dopo l’attività motoria.
Dal mese di Gennaio 2012 è stato attivato il progetto anche nel Comune di San Pietro in Casale al
quale hanno partecipato 8 cittadini, di cui : 5 del Comune di San Giorgio di Piano e 3 di San Pietro
in Casale, segnalati dai Medici di Medicina Generale.
Il corso si è svolto con una frequenza bisettimanale, il martedì e il giovedì dalle 16.15 alle 17.30, con
un istruttore ISEF della USIP di Bologna, presso la palestra comunale del centro sportivo “E.
Faccioli” di San Pietro in Casale.
CASA DOLCE CASA
CAPOFILA: ASP GALUPPI RAMPONI
Il progetto, rivolto ai pensionati INPDAP e loro familiari di primo grado, è stato avviato nel mese
di Marzo 2012 ma ha subito un rallentamento a causa degli eventi sismici del mese di Maggio 2012
a seguito dei quali i Servizi Sociali di diversi Comuni si sono trovati a dover affrontare situazioni
di emergenza di varia natura.
Finito il periodo di emergenza il progetto è stato avviato e gli A.S. hanno rilevato la necessità di
concentrare le risorse nelle attività a favore di anziani non autosufficienti.
A fine Marzo 2013 i Comuni del Distretto avevano inserito nel progetto i seguenti utenti per i
servizi elencati:
Comune
Argelato
Baricella
Bentivoglio
Budrio
Castello d’Argile
Castel Maggiore
Castenaso
Galliera
Granarolo
dell’Emilia
Malalbergo
Minerbio
Molinella
Pieve di Cento
San Giorgio di
Piano
San Pietro in Casale
Tipologia prestazioni
Assistenza domiciliare
Voucher badante
Assistenza domiciliare
Assistenza domiciliare
Assistenza domiciliare
Accompagnamento
Assistenza domiciliare
Assistenza domiciliare
Assistenza domiciliare
Voucher badante
Assistenza domiciliare
Voucher badante
Assistenza domiciliare
Assistenza domiciliare
Assistenza domiciliare
Voucher badante
Assistenza domiciliare
Voucher badanti
Voucher ricovero
sollievo
Soggetti coinvolti
n. 1 anziano
n. 1 anziano n. 1 Assistente familiare
n. 1 anziano
0
n. 13 anziani
0
n. 4 anziani
n. 1 anziano
n. 1 anziano
n. 2 anziani
n. 1 anziano
n. 1 anziano n. 1 Assistente familiare
n. 2 anziani
n. 3 anziani n. 3 Assistenti familiari
n. 3 anziani
0
n. 4 anziani
n. 3 anziani
n. 3 anziani n. 3 Assistenti familiari
n. 3 anziani
n. 1 anziano n. 1 Assistente familiare
n. 1 anziani
390
Quantità
prestazioni
219,52 ore
4 mesi
133,24 ore
0
478,26 ore
0
199,01 ore
19,14 ore
15,20 ore
97,94 ore
129,20 ore
4 mesi
143,64 ore
11 mesi
161,16 ore
0
177,92 ore
274,38 ore
10 mesi
359,95 ore
7 mesi
49 gg
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Totale soggetti coinvolti n. 49 anziani e n. 9 Assistenti familiari.
Erogati complessivamente:
n. 2.389,42 ore di assistenza domiciliare qualificata;
n. 19,14 ore di accompagnamento;
n. 24 contributi mensili per Assistenti familiari;
n. 49 giornate di ricovero di sollievo.
“STAR BENE? È QUESTIONE DI STILE!!!”
CAPOFILA: ASSOCIAZIONE AMA AMARCORD
Il progetto “Stare bene? È questione di stile!!!”, è un progetto di prevenzione e promozione della
salute promosso dall’Associazione Ama Amarcord Onlus, dal Centro Studi RiattivaMente e dal
Lions Club di San Pietro in Casale.
Il progetto nasce dall'analisi della letteratura, la quale evidenzia la necessità di sviluppare azioni
allo scopo di promuovere non solo salute ma anche “benessere”. Secondo il modello di Rowe e
Khan,infatti, “invecchiare bene” significa ridurre e contenere la malattia fisica e la disabilità;
partecipare ed essere coinvolti a livello sociale; svolgere attività sia fisica che mentale. “Stare bene?
È questione di stile!!!” è un progetto di prevenzione e promozione della salute che si prefigge,
pertanto, di sensibilizzare la popolazione sulla tematica del benessere e di fornire informazioni su
corretti stili di vita attraverso un coinvolgimento responsabile.
Nel 2011 è stato realizzato il primo passo per raggiungere gli obiettivi sopra descritti che
consisteva nel promuovere il coinvolgimento della rete delle associazioni attive sul territorio e
legate, sotto diversi aspetti, alla tematica del benessere della persona nella sua totalità. Sono
pertanto diventati partner di tale progetto l’ Ass. “Bentivoglio Cuore”, l’Ass. “Artistigando”, l’Ass.
“Liberamente”, il UISP, la Parrocchia dei SS. Pietro e Paolo, l’ Az. USL di Bologna, Piani di Zona –
Distretto Pianura Est, COOP Reno, l’ADVS, Futura, il Comitato Commercianti, ConfCommercio, la
ProLoco San Pietro in Casale,il Dipartimento di Psicologia – Università di Bologna, e il Circolo
Culturale Giovanni XXIII, Centro Sociale “Faccioli”.
Nel 2012 (così come negli ultimi mesi del 2011 sono stati realizzati incontri a cadenza mensile nei
quali il benessere veniva affrontato nelle sue molteplici sfaccettature.
Nello specifico, nel 2012 sono stati realizzati i seguenti eventi:
• Porte aperte in palestra (dal 23 gennaio al 4 Febbraio). Per favorire l'assunzione di corretti stili
di vita e permettere a tutti di conoscere le attività in palestra, UISP ha organizzato una
settimana di prove gratuite dedicati a tutti i partecipanti del progetto.
• Memoria e dintorni (23 febbraio 2012). Incontro finalizzato a dare una maggiore informazione
sui disturbi cognitivi e la loro gestione attraverso la visione di filmati commentati dal Dott. M.
Vanelli Coralli (U.O. Geriatria di Bentivoglio) e dal Prof. R.Chattat (Dipartimento di Psicologia
dell’università di Bologna). Nella serata sono stati coinvolti l’Assistente Sociale e un Medico di
Medicina Generale del Comune, due figure fondamentali nell’ambito della gestione delle
risorse sul territorio.
• Balla che ti passa 2 (11 marzo 2012). il tema centrale della serata è stato il ballo in quanto
ottimo rappresentante della triade “mente-corpo- socializzazione”. All’incontro hanno
partecipato il Prof. Chattat e la prof.ssa di Educazione Fisica Angela Sgarzi per fare il punto sui
benefici dell’attività fisica in generale e del ballo in particolare. La serata è proseguita con
piccoli spettacoli di ballo, ballo libero per tutti i partecipanti e cena conclusiva.
• Assaggi di Benessere (21 aprile 2012). Una mattinata caratterizzata dall’alternarsi di attività
proposte dall’Associazione Liberamente (Reiki, shiatsu, riflessologia plantare e cromoterapia
sono alcune delle tecniche che vengono praticate dall’associazione) con attività di tipo
cognitivo (sia funzione-specifiche che finalizzate a stimolare l’ autonarrazione) con lo scopo di
promuovere il benessere psico-fisico dei partecipanti.
391
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
•
•
•
•
•
Naturalmente Bene (20 maggio 2012) Evento organizzato presso l'Oasi La Rizza di Bentivoglio,
in collaborazione con la Coop. Sociale Arcobaleno. L'incontro ha previstoera stato organizzato
pensando a momenti di attività cognitiva e momenti di attività fisica, più precisamente
camminate all'interno dell'oasi, differenziate in durata e lunghezza per capacità fisiche, guidate
dalle guardie ecologiche volontarie. A causa degli eventi sismici che hanno colpito la nostra
zona e delle condizioni metereologiche soltanto poche persone hanno scelto di effettuare la
“camminata sotto l'ombrello” per cui è stato dato maggiore risalto alle attività cognitive svolte
all'interno e al laboratorio creativo per i bambini. La giornata si è conclusa con il concerto del
Coro delle “Mondine di Bentivoglio” e con la cena presso il Ristorante dell’Oasi curata, come
sempre, dal Dott. Ghisoli.
Per un consumo consapevole...Occhio all'etichetta (16 giugno 2012). La giornata è stata
organizzata in collaborazione con la Dott.ssa Simonetta Braggio, docente presso il
Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell'Università di Bologna. La giornata è stata
finalizzata a fornire ai partecipanti informazioni importanti sulla scelta dei prodotti al fine di
essere in grado di attuare un consumo consapevole. Per il raggiungimento di tali scopi è stata
organizzata una “caccia al tesoro” in cui i partecipanti hanno potuto mettere alla prova le loro
conoscenze sull'argomento e ricevere successivamente le informazioni corrette dalla docente.
Come in Maratoniamo, la divisione in piccoli gruppi ha permesso di promuovere
comunicazione e socializzazione tra i partecipanti.
Naturalmente bene 2 (21 ottobre 2012). Come il precedente evento anche questo è stato
organizzato presso l'Oasi La Rizza di Bentivoglio. Centrale è stata la collaborazione con la
Coop. Sociale Campi D'Arte di Crevalcore che si è occupata di coinvolgere i partecipanti
attraverso l'attivazione di “Mani in opera!”, laboratorio artigianale condotto da operatori con e
senza disabilità. La mattinata è terminata con il pranzo definito, come sempre, dal Dott.
Ghisoli. Parte degli incassi sono stati devoluti alla Coop. Sociale colpita profondamente dai
recenti eventi sismici.
Maratoniamo 3 (18 novembre 2012). Terzo incontro di una serie che ha visto le prime due
tappe nel 2011, I partecipanti, divisi in gruppi, hanno seguito un percorso che prevedeva lo
svolgimento di attività motorie e cognitive. La strutturazione di tale lavoro in piccoli gruppi ha
permesso di favorire anche la socializzazione.
Balla che ti passa 3 (16 dicembre 2012). L'incontro ha seguito le caratteristiche e la
strutturazione dei precedenti.
All’inizio del 2013 è stato convocato un incontro con i partner del progetto nel quale sono state
discusse i punti di forza e le criticità del progetto.
Molteplici sono stati gli effetti di tale progetto sugli stili di vita della popolazione. I questionari,
compilati prevalentemente dai partecipanti assidui, mostrano una reale ricaduta positiva sulle
abitudini di vita quali: una maggiore attenzione all’attività fisica (con particolare preferenza per
attività autogestite piuttosto che corsi), una maggiore cura dell’alimentazione (con una maggiore
cura e attenzione all’aspetto salutare, nel fare la spesa, nella conservazione dei cibi e nella
preparazione dei pasti), una maggiore partecipazione alle attività sociali e un maggiore
investimento nelle attività cognitive (cosa che si è resa particolarmente evidente all’inizio del 2013
quando moltissime persone che avevano partecipato al progetto si sono iscritte ai corsi di
allenamento della memoria realizzati dall’associazione Ama Amarcord Onlus).
Per quanto riguarda invece le criticità si rileva il mancato raggiungimento della fascia di
popolazione che non era iscritta alle associazioni partner del progetto.
A fronte di tute queste valutazioni le associazioni i promotori e i partner hanno deciso di
continuare tale progetto anche nel 2013 pertanto il progetto riprenderà con un nuovo incontro il 15
giugno 2013.
392
393
394
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
PROGETTO SOVRAZONALE
Servizi di assistenza, monitoraggio e prevenzione per gli anziani
A partire dal 2005 il Centro nazionale per la prevenzione e il Controllo delle Malattie (CCM) e il
Ministero della Salute hanno avviato un Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti
del caldo sulla salute, nel quale si richiede l’identificazione della popolazione suscettibile, quale
indispensabile fase preliminare del piano di prevenzione “perché consente di programmare
interventi mirati in modo specifico ai sottogruppi di popolazione più a rischio contribuendo ad
aumentarne l’efficacia e l’efficienza” (Ministero della Salute e CCM, linee di indirizzo per la
prevenzione degli effetti del caldo sulla salute, Aggiornamento, Marzo 2013)
Con le “Linee per la definizione di programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione per i
soggetti fragili” (DGR 1206 del 2007, all. 4), la Regione Emilia Romagna rileva che l’attenzione
prevalente ai bisogni assistenziali dell’anziano, con l’equiparare anzianità e invalidità, favorisce il
senso di impotenza e l’autoemarginazione dell’anziano, e in questo modo funge da catalizzatore
delle condizioni di non autosufficienza. Di conseguenza, chiede di realizzare programmi e progetti
per:
• contrastare l’isolamento e sviluppare l’empowerment degli anziani attraverso il coinvolgimento
e messa in rete dei soggetti che svolgono attività nel territorio (Linee, punto 5.1)
• Identificazione a livello locale delle condizioni e dei fattori di rischio di fragilità (Linee, punto
5.2)
• Realizzare una mappatura della fragilità, generale e specifica per varie tipologie di emergenze
(Linee, punto 5.3.2)
La CTSS di Bologna e l’AUSL di Bologna attuano in maniera integrata le linee di indirizzo nazionali
e regionali attraverso tre progetti strettamente correlati fra loro:
a) Sistema di allerta e sorveglianza ondate di calore
Comune o altro ente capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Azienda USL di Bologna
Area Metropolitana
Dott. Fausto Francia
Dott. Paolo Pandolfi
Sede: Via Seminario,1 San Lazzaro di Savena
Tel. 051 6224164 e 051 6224423
e mail: [email protected]
[email protected]
Tutta la cittadinanza ed in particolare i cittadini di età
over 65 anni risultanti anagraficamente soli; strutture
sanitarie pubbliche e private; amministrazioni
comunali; MMG.
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Progetto avviato nel 2004 e già proposto formalmente
come sovrazonale nel 2011
Ambito territoriale di realizzazione
Area metropolitana di Bologna
Istituzioni/attori sociali coinvolti
AUSL Bologna, Azienda Ospedaliera S. OrsolaMalpigli, Distretti, Dipartimento di Cure Primarie,
Strutture Sanitarie Private, cittadini interessati,
Comuni, Associazioni del privato sociale, MMG,
farmacie, CUP2000, ARPA Emilia Romagna,
Dipartimento di Protezione Civile, Dipartimento di
Epidemiologia ASL Roma E.
395
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
•
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Azioni previste
Piano finanziario:
Prosecuzione ed ampliamento della rete oggetto
del sistema di previsione ed allerta per ondate di
calore;
• Attivazione di modelli comunicativi efficaci
attraverso i media e produzione di materiale
informativo (locandine, volantini, ecc.);
• Realizzazione di un sistema di sorveglianza
sanitaria sulla mortalità, interventi 118, accessi al
PS su popolazione generale e su cittadini over 65
anni;
• Definizione di
un
nuovo
modello di
individuazione della fragilità;
• Costruzione di coorti di soggetti “fragili”
disaggregate per singolo comune di residenza al
fine di verificare l’efficacia di mirati interventi
socio-sanitari;
• Collaborazione con le associazioni di volontariato
e con i servizi sociali dei vari comuni alla
progettazione e realizzazione di interventi di
prevenzione e supporto nei confronti della
popolazione fragile.
• Diffusione
di
materiale
informativo
su
comportamenti adeguati da adottare in occasione
di ondata di calore;
• Redazione di rapporti a sintesi del sistema di
sorveglianza sanitaria;
• Produzione in occasione di prevista ondata di
calore di mail di allerta indirizzate ai soggetti
istituzionali della rete;
• Costituzione di un gruppo tecnico di
coordinamento per la gestione di situazioni di
emergenza;
• Partecipazione ai coordinamenti nazionali del
Dipartimento di Protezione Civile;
• Collaborazione con Amministrazioni Comunali
ed altre Istituzioni per l’invio di materiale
informativo a cittadini “fragili”;
• Realizzazione ed aggiornamento di pagine
dedicate al sistema di sorveglianza nel sito
intranet/internet dell’Azienda USL di Bologna.
Costo
totale Quota
Quota nazionale
previsto
regionale
Da definire in
fase operativa
•
•
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
•
•
396
numero di cittadini “fragili” distinti per livelli di
intensità di fragilità;
numero di rapporti di sorveglianza sanitaria
realizzati;
numero di interventi socio-sanitari effettuati;
numero di interventi comunicativi distinti per i
diversi strumenti utilizzati;
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
•
tassi grezzi di mortalità, di accesso ai PS e di
chiamata al 118 per sottogruppi di popolazione
in corso di ondata di calore.
b) Fragilità
Comune o altro ente capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Azienda USL di Bologna - Distretto di Bologna
Dr.ssa Cristina Malvi (Coordinatore Comitato
Tecnico e-Care)
Distretto di Bologna Via S.Isaia, 94 40123 Bologna
Tel.
051-6597137
fax
051-6597153
E-Mail:
[email protected]
Popolazione assistita dai 18 anni e oltre.
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Progetto avviato nel 2012
Ambito territoriale di realizzazione
Territorio dell’Azienda USL di Bologna
•
•
Istituzioni/attori sociali coinvolti
•
•
•
•
•
•
•
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
•
•
•
•
Azioni previste
•
CTSS
AUSL di Bologna (Distretti, Dipartimento
Attività Sociali e Sanitarie, Dipartimento Cure
Primarie, Dipartimento di Sanità Pubblica, Area
programmazione e controlli/flussi informativi)
Cup 2000 SpA
Uffici di Piano
Enti locali
Servizi Sociali Territoriali
Terzo settore
Definire un algoritmo statistico per conoscere
nella
popolazione
residente
anziana
la
numerosità ed i livelli di gravità delle persone
anziane fragili sulla base dell’incrocio delle
informazioni provenienti dalle banche dati
sanitarie, sociali ed anagrafiche;
Verificare il livello di gravità attribuito
statisticamente con interviste mirate al domicilio
dell’anziano;
Individuare iniziative di coinvolgimento degli
anziani per ciascun livello di fragilità;
Sensibilizzare il terzo settore sui bisogni sociorelazionali e di qualità della vita degli anziani a
contrasto della non autosufficienza;
Intercettare il bisogno inespresso e grave di
assistenza.
Supporto ai piccoli comuni per il rafforzamento
dei sistemi informativi in vista dell’incrocio delle
informazioni provenienti dalle banche dati
sanitarie, sociali ed anagrafiche nel rispetto della
normativa sulla privacy;
Identificazione delle banche dati e dei campi in
esse contenute da selezionare per definire
397
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Piano finanziario
l’algoritmo della fragilità;
• Definizione e adozione di un questionario di
rilevazione del bisogno sociale da somministrare
al domicilio degli anziani a campione;
• Disseminazione del concetto di fragilità fra la
cittadinanza e gli stakeholders come elemento a
cui rivolgere attenzione per prevenire la
condizione di non autosufficienza (Seminari,
incontri informativi, articoli…).
Costo totale Quota
Eventuale quota di
previsto
regionale
altri soggetti
•
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
•
e-care, INPDAP
distretto di Bologna
Operatività di 3 Gruppi di lavoro: su Banca dati,
Questionario, Pilotaggio progetto;
Presenza di un nucleo di rilevatori disponibili a
formarsi per somministrare le interviste,
appartenenti al terzo settore.
c) e-Care
Comune o altro ente capofila di progetto
Azienda USL di Bologna
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Dr.ssa Cristina Malvi (Coordinatore Comitato
Tecnico e-Care)
Distretto di Bologna Via S.Isaia, 94 40123 Bologna
Tel.
051-6597137
fax
051-6597153
E-Mail:
[email protected]
Destinatari
Anziani fragili over 75.
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Sì, con modifiche di finanziamento e obiettivi
Ambito territoriale di realizzazione
Territorio dell’Azienda USL di Bologna
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
CTSS
AUSL di Bologna (Distretti, Dipartimento Attività
Sociali e Sanitarie, Dipartimento Cure Primarie,
Dipartimento di Sanità Pubblica,
Centrali di
continuità assistenziale, Servizio ospedaliero)
Medici di Medicina Generale
Cup 2000 SpA
Uffici di Piano
Enti locali
Servizi Sociali Territoriali
Terzo settore
Il progetto e-Care si colloca nel Progetto di sostegno
alla fragilità e prevenzione della non autosufficienza
avviato nel 2012 dall’Azienda AUSL di Bologna e
dalla CTSS di Bologna, con gli obiettivi di:
Supportare l’anziano a domicilio con attività
telefonica di informazione, sostegno relazionale e
monitoraggio;
398
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Rispondere a bisogni socio-relazionali e di qualità
della vita che incidono sull’accesso ai servizi
socio-sanitari;
Facilitare la comunicazione tra anziano, operatori
dei servizi socio-sanitari e risorse sociali del
territorio;
Definire un Osservatorio delle fragilità, anche
integrando le informazioni del dossier degli
anziani con il sistema informativo Garsia;
Supportare gli EE.LL. e l’Azienda USL nel quadro
della Gestione delle emergenze climatiche,
ambientali o sanitarie.
• Tele compagnia/tele monitoraggio a un
numero di utenti pari a circa 1.400,
privilegiando i soggetti particolarmente fragili;
• Servizio di call center inbound tramite numero
verde;
• Ulteriore sviluppo dell’Osservatorio delle
fragilità avviato nel 2012 in collaborazione con il
Comune di Bologna, e sua estensione a tutto il
territorio aziendale;
• Sostegno alle associazioni di volontariato che
propongono progetti per gli anziani: Concorso di
idee; risorse umane dedicate con l’obiettivo di
stimolare e rafforzare i rapporti con il
volontariato, l'associazionismo ed i Servizi del
territorio; presenza di un Referente sociale della
rete;
• Nel quadro delle nel quadro della Gestione delle
emergenze climatiche, ambientali o sanitarie:
Informazioni meteorologiche e consigli; supporto
ai piani di emergenza attivati dagli EE.LL. e dai
Servizi sanitari; eventuale attivazione servizi di
emergenza; attivazione di altri servizi e
dell’associazionismo.
Costo totale Quota
Eventuale quota di
previsto
regionale
altri soggetti
750.000
750.000
Azioni previste
Piano finanziario
•
•
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
•
399
Analisi dati di attività;
Stato di avanzamento della banca dati
fragili;
Domande presentate al “Concorso di idee”.
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
PROGETTO SOVRAZONALE
Assistenti familiari e rete per la domiciliarità
Comune o altro ente capofila di Provincia di Bologna col supporto dell’Ufficio di Piano del
progetto
Distretto di Casalecchio di Reno
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Massimiliano Di Toro Mammarella – tel. 051-598185
e-mail: [email protected]
Francesco Bertoni – tel. 051-6598105
e-mail: [email protected]
Distretti socio-sanitari della Provincia, Organizzazioni Sindacali,
Servizi territoriali
Specificare se è in
continuazione di un progetto
dell'anno precedente
Sì
Ambito territoriale di
realizzazione
provincia di Bologna
Provincia di Bologna Ufficio di Supporto alla CTSS
Uffici di Piano referenti per i singoli distretti
Distretti AUSL
ASP/ASC
Istituzioni/attori sociali
coinvolti
Organizzazioni sindacali
Centri Servizi
Cooperative
Agenzie interinali
Partendo dalle linee di indirizzo provinciali per l’inserimento del
lavoro di cura delle assistenti familiari straniere nella rete dei
Servizi territoriali e l’emersione del lavoro nero, approvate in
Obiettivi del progetto (anche
Marzo 2013, si ha l'obiettivo di proseguire nel lavoro di
eventuali integrazioni con altre
costruzione di una rete di servizi a sostegno della domiciliarità,
aree d’intervento)
mettendo a sistema tutte le opportunità offerte dal territorio.
Le attività si raccorderanno con quelle previste da altri progetti
aventi obiettivi analoghi.
Nel corso del 2013 si prevede di:
• Realizzare una conferenza stampa e un seminario per la
diffusione delle linee di indirizzo;
• Mantenere aggiornata la mappatura dei progetti dei singoli
Distretti;
• Proseguire nell’approfondimento di buone prassi e criticità
attraverso azioni di benchmarking;
• Strutturare e formalizzare un’offerta pubblica di Servizi per
Azioni previste
l’incrocio domanda offerta di lavoro;
• Avviare il percorso per la formalizzazione di un protocollo
provinciale di concertazione sindacale che prenda le mossa da
quello definito nel 2009 nel distretto di Casalecchio di Reno e
successivamente aggiornato;
• Individuare strategie e percorsi per dare continuità alle
sperimentazioni avviate anche attraverso la costituzione di un
fondo dedicato.
400
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Piano finanziario
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
Costo totale previsto Quota
Eventuale quota di altri
regionale
soggetti
• N. di incontri dei gruppi di lavoro
• Aggiornamento della mappatura di interventi, progetti e
sperimentazioni presenti nei singoli Distretti
• Avvio del tavolo di concertazione sindacale
• Realizzazione di una conferenza stampa e di un seminario sul
tema
401
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
PROGETTO SOVRAZONALE
Progetto di miglioramento della qualità dei servizi socio-sanitari per anziani e disabili
Comune o altro ente capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Azienda USL di Bologna
Dipartimento Attività Socio-Sanitarie Azienda Usl di
Bologna:
• Monica Minelli
telef. 051 6584871
• Rosangela Ciarrocchi
Servizi residenziali e semiresidenziali per anziani e per
disabili accreditati con l’Azienda Usl di Bologna
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Percorso pluriennale iniziato nel 2003 e tuttora in corso.
Ambito territoriale di realizzazione
Comuni dei Distretti dell’Azienda USL di Bologna.
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Azioni previste
Piano finanziario:
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Dipartimenti e Unità Operative diverse dell’Azienda USL
di Bologna, Enti Locali, CTSS, Enti Gestori pubblici e
privati dei servizi per anziani e disabili accreditati
Valutazione della qualità;
Monitoraggio dei servizi offerti alla persona nei
servizi accreditati per disabili ed anziani;
Incentivazione al superamento delle criticità e
miglioramento continuo della qualità dei servizi
socio-assistenziali e socio-sanitari offerti;
Accompagnamento
degli Enti Gestori verso
l’acquisizione dei requisiti dell’accreditamento
definitivo.
In sintesi:
• Tavoli di lavoro con il coinvolgimento di
professionisti delle diverse realtà pubbliche e private
coinvolte;
• Emanazioni di documenti (linee guida, atti di
indirizzo procedure etc);
• Elaborazione di set d’indicatori con rilevazione
annuale;
• Elaborazione percorso soddisfazione percepita e
rilevazione annuale;
• Percorsi di formazione, workshop specifici, incontro
collettivi di aggiornamento;
• Percorsi di Audit su tematiche specifiche.
Costo
totale Quota
Quota nazionale
previsto
regionale
/
/
/
Per ogni fase del percorso sono stati individuati momenti
e strumenti specifici di monitoraggio degli obiettivi
previsti e valutazione dei risultati. Report specifici
vengono prodotti annualmente
402
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Scheda n. 54
INTERVENTO/PROGETTO
SERVIZI RESIDENZIALI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
Dipendenze
Trasversale
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Garantire, alle persone con disabilità acquisite, la conoscenza e l’accessibilità delle opportunità e
dei servizi disponibili
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Distretto Pianura Est – Unità Attività Socio Sanitarie - USSI Anziani
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Rita Tinti Responsabile Unità Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani
DESTINATARI
Anziani valutati non autosufficienti
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
403
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Sviluppo dell’offerta di servizi atti all’inserimento di anziani non più assistibili a domicilio.
AZIONI PREVISTE
Il Percorso di accreditamento dei servizi sociosanitari rete anziani e disabili si è strutturato in linea
con i contenuti definiti nell’ambito dell’assetto di coordinamento dello Staff Tecnico della CTSS
finalizzando tutte le azioni alla declinazione di processi omogenei in tutto il territorio della
provincia.
Pertanto in riferimento al documento “Indicazioni per linee di indirizzo in applicazione delle
delibere regionali 514/2009, n.2110/2009, n.219/2010, n.1336/2010 e n .390/2011 in materia di
accreditamento dei servizi socio-sanitari” approvato dalla CTSS in data 24/05/2011 sono state
approvate in Comitato di Distretto linee omogenee sia per quanto riguarda l’utilizzo delle risorse
del FRNA sia per la determinazione della contribuzione a carico dei cittadini.
Sono inoltre stati definiti gli schemi omogenei dei contratti di servizio per le differenti tipologie
dei servizi in accreditamento, declinati poi in base alle specificità territoriali e di servizio in
ciascuno degli ambiti distrettuali.
Il sistema informativo Garsia Strutture è operativo ed utilizzato a sistema in tutte le strutture
residenziali e semiresidenziali in collegamento informatico tra i Distretti e gli enti gestori per:
- la gestione dell’accesso in struttura dell’anziano in rete con il Distretto;
- la gestione amministrativa dell’inserimento;
- la gestione del Flusso Informativo Nazionale FAR;
- la gestione del case-mix.
- la rilevazione dei principali dati gestionali previsti dalla DGR 514 e dalla DGR 2110
Relativamente al Distretto di Committenza e Garanzia Pianura Est sono stati sottoscritti i contratti
di servizio relativamente al secondo semestre 2011, poi prorogati nel secondo semestre 2012
Nel secondo semestre 2012 sono stati definiti i nuovi contratti a valere al 31/12/2013 .
In attuazione della programmazione anno 2012 rete residenziale CRA i posti complessivi sono
stati implementati di n. 10 unità per un totale al 31/12/2012 di n.430 posti CRA
Posti convenzionati CP/ RSA programmazione 2013
Totale posti
n. posti conv.
CP/RSA al
31/12/2012
430
di cui temporanei
Dimiss. | Ricoveri
Protette | Sollievo
12
5
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est,
Enti gestori Case Protette convenzionate, organizzazioni sindacali
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori Unità Attività Socio Sanitari Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est
404
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
RISULTATI ATTESI
Attuazione della programmazione relativa all’anno 2013.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N° anziani inseriti in struttura
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 6.137.186,72
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 6.137.186,72
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
405
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Scheda n. 55
INTERVENTO/PROGETTO
ASSEGNO DI CURA
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
Salute
mentale
Dipendenze
Trasversale
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Articolare una programmazione finalizzata a sostenere i progetti a tutela della domiciliarità in
linea con i contenuti della DGR 1206/07.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Distretto Pianura Est – Unità Attività Socio Sanitarie - USSI Anziani
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Rita Tinti Responsabile Unità Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani
DESTINATARI
Anziani valutati non autosufficienti assistiti al domicilio.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
406
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
OBIETTIVI DEL PROGETTO
La finalità dell'intervento di contribuzione è quello di sostenere le famiglie che mantengono nel
proprio contesto l'anziano non autosufficiente, evitando o posticipando in tal modo l’inserimento
nella rete dei servizi socio - sanitari residenziali.
L'intervento di contribuzione è erogato, riconoscendo il lavoro di cura della famiglia nei confronti
dell'anziano non autosufficiente, per attività socio - assistenziali a rilievo sanitario garantite dalla
stessa famiglia.
AZIONI PREVISTE
L’utilizzo dell’assegno di cura quale integrazione alla rete dei servizi territoriali “volti alla
domiciliarità”.
Applicazione nuovo regolamento assegno di cura in riferimento alla:
• la valorizzazione dell’ assegno di cura quale strumento, nell’ ambito del Progetto di Vita e
Cure definito dall’UVM, indispensabile ed imprescindibile per garantire l’assistenza necessaria
al mantenimento della qualità della vita quotidiana dell’anziano assistito e, conseguentemente,
la sua permanenza al domicilio,
• la valorizzazione della UVM quale momento di integrazione tra i professionisti di area sociale
e sanitaria e di valutazione multidimensionale dei bisogni dell’ anziano, di definizione del
progetto più appropriato e monitoraggio complessivo della sua adeguatezza e appropriatezza
rispetto ai mutare dei bisogni e della situazione di riferimento,
• individuazione di criteri di priorità in base ai quali l’UVM potrà garantire equità ed
appropriatezza nell’utilizzo dell’intervento dell’assegno di cura in relazione alle risorse
disponibili previste dalla programmazione distrettuale del FRNA.
È inoltre strutturata la partecipazione al un Gruppo di coordinamento aziendale per la gestione un
percorso di approfondimento tecnico che possa favorire, sul piano specificamente professionale,
l’omogenea applicazione del Regolamento stesso attraverso la adozione nell’ambito dei diversi
territori di linee metodologiche di valutazione e gestione degli interventi omogenee e condivise.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori Unità Attività Socio Sanitari Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti
Sociali dei Comuni Responsabili del Caso
RISULTATI ATTESI
Garantire agli anziani con livelli di elevata non autosufficienza progetti di domiciliarità.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N° progetti attivati
407
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 1.600.000,00
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 1.303.327,07
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 296.672,93
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
408
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Scheda n. 56
INTERVENTO/PROGETTO
CENTRI DIURNI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Garantire, alle persone con disabilità acquisite, la conoscenza e l’accessibilità delle opportunità e
dei servizi disponibili.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Distretto Pianura Est – Unità Attività Socio Sanitarie - USSI Anziani
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Rita Tinti Responsabile Unità Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani
DESTINATARI
Anziani valutati non autosufficieti
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
409
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Articolare una programmazione, di risposte flessibili, finalizzata a sostenere i progetti di sollievo
per i care-giver a tutela della domiciliarità strutturando in tal senso la rete dei servizi in linea con le
indicazioni relative alla DGR 1206/07.
AZIONI PREVISTE
I posti di Centro diurno con contratto di servizio al 31/12/2012: n. 56.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est,
Enti gestori Case Protette convenzionate, organizzazioni sindacali
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori Unità Attività Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est
RISULTATI ATTESI
Attuazione della programmazione relativa all’anno 2013.
NDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Occupazione dei posti convenzionati disponibili - n. ingressi nell’anno
n. anziani presenti al 31/12
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 280.675,90
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 280.675,90
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
410
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Scheda n. 57
INTERVENTO/PROGETTO
POSTI TEMPORANEI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Articolare una programmazione finalizzata a sostenere i progetti di sollievo per i care-giver a
tutela della domiciliarità in linea con i contenuti della DGR 1206/07.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Distretto Pianura Est – Unità Attività Socio Sanitarie - USSI Anziani
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Rita Tinti Responsabile Unità Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani
DESTINATARI
Anziani valutati non autosufficienti affetti da demenza e/o anziani gravemente non autosufficienti
assistiti al domicilio.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
411
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il contigente dei posti per il 2013 è stato 17 articolato nelle seguenti modalità:
• 12 nella CRA Virginia Grandi di San Pietro in Casale dedicati alle dimissioni protette
ospedaliere gratuite per i primi 30 giorni
• 5 in Casa Protetta (2 ASP Donini Damiani c/o la CP di Budrio e 3 ASP Galuppi Ramponi 2
c/o CP di Pieve di Cento e 1 c/o CP di San Giorgio di Piano) dedicati ai progetti di sollievo dal
territorio.
L’obiettivo è:
• assicurare una adeguata assistenza personale in situazioni di emergenza dovute a mancanza
improvvisa (temporanea o prolungata) del caregiver principale (familiare o assistente
familiare);
• garantire un periodo di sollievo per coloro che assistono persone non autosufficienti
programmabile sulla base delle esigenze dell’anziano e del caregiver stesso;
• assicurare l’accompagnamento nella ridefinizione delle capacità di cura del caregiver
principale a seguito di una modifica dell’equilibrio assistenziale conseguente alle mutate
condizioni dell’anziano;
• attivare percorsi di accoglienza temporanea a favore di persone non autosufficienti in
dimissione dai reparti per acuti o dalle lungodegenze per il periodo necessario alla attivazione
operativa del progetto assistenziale territoriale.
AZIONI PREVISTE
Definizione di progetti di inserimento temporaneo nelle CRA accreditate con il Distretto Pianura
Est, nell’ambito dei posti convenzionati dedicati ad anziani non autosufficienti affetti da demenza
e/o anziani gravemente non autosufficienti assistiti al domicilio.
Applicazione del regolamento Aziendale per l’attivazione e la gestione dei posti di sollievo
temporanei.
Definizione di progetti PAI nell’ambito delle strutture residenziali accreditate al fine di rispondere
a bisogni urgenti e per garantire la continuità assistenziale.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est,
Enti gestori Case Protette convenzionate, organizzazioni sindacali
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori Unità Attività Socio Sanitari Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est
RISULTATI ATTESI
Attivazione di una rete residenziale temporanea a tutela della domiciliarità e di protezione nei
percorsi di dimissione ospedaliera.
412
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N° ricoveri di sollievo nell’anno con i PAI
N° giorni di copertura dei posti messi a disposizione con i PAI
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 701.541,56
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 701.541,56
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
413
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Scheda n. 58
INTERVENTO/PROGETTO
SAD - DIMISSIONI PROTETTE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Strutturare i servizi rivolti alla tutela della domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla
DGR 1206/07.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Distretto Pianura Est – Unità Attività Socio Sanitarie - USSI Anziani
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Rita Tinti Responsabile Unità Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani
DESTINATARI
Cittadini in dimissione da reparti ospedalieri che rientrano al domicilio
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
414
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Garantire la continuità assistenziale nell’ambito della definizione dei progetti di intervento
integrati al domicilio.
Il progetto che si è ormai consolidato nell’ambito dei processi operativi si è strutturato quale
valido strumento nell’ambito della rete dedicata alla domiciliarità in quanto permette di
supportare le famiglie nella tutela dei cittadini non autosufficienti inseriti nei percorsi di
dimissioni protette per i primi trenta giorni gratuiti.
AZIONI PREVISTE
Garanzia del sistema di offerta della Rete dei Servizi di “Assistenza Domiciliare” da attivarsi
immediatamente alla dimissione dal presidio ospedaliero o da percorso residenziale sociosanitario temporaneo.
Garantire la continuità dell’assistenza tra ospedale e territorio attraverso la riorganizzazione delle
cure intermedie e il consolidamento delle Centrali di Continuità Ospedale-Territorio
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est,
reparti ospedalieri
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori Unità Attività Socio Sanitari Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti
Sociali dei Comuni Responsabili del Caso
RISULTATI ATTESI
Attivazione di percorsi di tutela della domiciliarità
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N° segnalazioni pervenute dall’ospedale
N° progetti attivati
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 209.921,18
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 209.921,18
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
415
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Scheda n. 59
INTERVENTO/PROGETTO
ASSDI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Strutturare i servizi rivolti alla tutela della domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla
DGR 1206/07.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Distretto Pianura Est – Unità attività Socio Sanitarie - USSI Anziani
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Rita Tinti - Responsabile Unità Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani
DESTINATARI
Cittadini valutati non autosufficienti assistiti al domicilio.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
416
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
OBIETTIVI DEL PROGETTO
L’Assistenza socio/sanitaria domiciliare integrata (ASSDI) si configura come una risposta ai
bisogni socio/assistenziali, socio/sanitari e sanitari espressi sul territorio da persone non
autosufficienti.
L’assistenza domiciliare risponde a bisogni che possono essere di carattere temporaneo o protratto
nel tempo e può prevedere una risposta integrata di tipo socio/assistenziale e sanitario.
Al fine di garantire la risposta più appropriata, l’èquipe multiprofessionale (UVG) predispone
nell’ambito del progetto di vita e di cure, un piano assistenziale individualizzato integrato, volto a
promuovere e mantenere la persona non autosufficiente nel proprio contesto di vita, favorendo la
permanenza al domicilio, ritardando l’inserimento in struttura residenziale ed evitando il ricovero
inappropriato in ospedale.
In particolare per le persone non autosufficienti e per il loro nucleo familiare il servizio di
assistenza domiciliare:
• favorisce il mantenimento a domicilio;
• garantisce assistenza in modo continuativo, limitata od estesa nel tempo;
• favorisce il recupero e/o il mantenimento delle capacità residue di autonomia e relazionali;
• supporta i familiari e sostiene l’acquisizione di competenze per un’autonomia di intervento;
• persegue la migliore qualità della vita possibile per le persone non autosufficienti ed i loro
familiari;
• evita il ricovero inappropriato in ospedale, evita o ritarda il ricovero in struttura residenziale.
Tali obiettivi sono perseguiti attraverso l’erogazione di diverse tipologie di prestazioni, fornite in
modo integrato tra professionisti e discipline differenti ed assicurando comunque il
coordinamento e l’integrazione organizzativa tra Comuni ed Ausl.
È operativo in ambito distrettuale il sistema informativo di back office SosiA.
Il Progetto prevede il collegamento telematico tra i Comuni del Distretto, le due ASP, ed il
Distretto Pianura Est per l’articolazione informatizzata della Cartella Domiciliare Integrata e la
definizione di un sistema di monitoraggio e rendicontazione automatizzato relativo all’attività ed
ai costi sostenuti nell’ambito del FRNA.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
Articolazione dei vari interventi attraverso la formulazione di un Progetto Assistenziale
Individualizzato
Informatizzazione della cartella socio sanitaria integrata/ADI: Progetto Sosia
Ampliamento del Servizio di Assistenza Domiciliare in orario pomeridiano in ottemperanza al
DGR 1206/07
Applicazione del Regolamento Aziendale “Assistenza Socio-Sanitari Domiciliare Integrata “
approvato con delibera n 255 del 23/12/2008
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori Unità Attività Socio Sanitari Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti
Sociali dei Comuni Responsabili del Caso
417
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
RISULTATI ATTESI
Attivazione di percorsi di tutela delle persone non autosufficienti nell’ambito del loro contesto di
vita
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N° progetti attivati
N° utenti coinvolti
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 900.000,00
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 900.000,00
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
418
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Scheda n. 60
INTERVENTO/PROGETTO
QUALIFICAZIONE E MESSA IN RETE DELLE ASSISTENTI FAMILIARI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
•
Integrare nella rete dei servizi le Assistenti familiari straniere e promuovere l’emersione dal
lavoro nero;
Qualificare il lavoro delle Assistenti familiari
Supportare i familiari di anziani
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531 – 517
[email protected]
DESTINATARI
Assistenti familiari operanti sul territorio
Familiari di anziani
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Attività progettuale in continuità con il progetto “Qualificazione e messa in rete delle assistenti
familiari” inserito nei Programmi Attuativi 2009, 2010, 2011 e 2012, con il progetto “Assistenti
familiari in rete” inserito nel Programma Attuativo 2008 e 2007 e con il corso di formazione “Le
risorse chiave” rivolto alle assistenti familiari, realizzato nel Distretto e contemplato nel
Programma Attuativo 2006.
419
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
Qualificazione del lavoro di cura tramite la realizzazione di percorsi formativi di tre livelli
destinati ad Assistenti Familiari: il primo di base, il secondo di approfondimento destinato a
chi ha già frequentato il primo, il terzo, di approfondimento di terzo livello, a conclusione del
programma formativo, per chi ha partecipato al base e all’approfondimento di secondo livello.
Tutti e tre i corsi sono finalizzati all’acquisizione e all’approfondimento di
conoscenze/competenze utili a garantire alla famiglia un’assistenza adeguata ed integrata
nella rete dei servizi, e a facilitare il mantenimento a domicilio degli anziani non
autosufficienti.
Informare e sostenere le famiglie che necessitano di un’assistente familiare e nella gestione
della contrattualistica.
Supportare i familiari di anziani nella cura dei loro cari fornendo elementi teorico pratici di
supporto per meglio gestire le problematiche pratiche e le situazioni emotive che si possono
presentare nel prendersi cura di persone anziane, in particolare affette da demenza.
AZIONI PREVISTE
Per rispondere agli obiettivi enunciati, in un’ottica di miglioramento e rafforzamento della
domiciliarità, si prevedono le seguenti azioni:
1) Formazione per assistenti familiari
Formazione di base per assistenti familiari - 1° livello
Durata: 60 ore (di cui 30 di stage e/o percorso individuale di formazione)
Allievi previsti per ogni edizione: 12-15
Sede: da individuare nel territorio del Distretto
I destinatari principali di tali attività saranno persone già occupate nell’assistenza privata a
domicilio, in particolare operanti sul territorio del Distretto Pianura Est. In seconda battuta
persone, residenti/domiciliate in tale territorio, che intendono intraprendere l’attività
dell’assistenza domiciliare.
Competenze in esito al percorso:
La finalità formativa non è il conseguimento di un profilo professionale, bensì l’acquisizione delle
competenze per il lavoro di cura alla persona, individuate nella delibera GR n. 2003/924 e facenti
diretto riferimento alle competenze previste per l’Operatore Socio Sanitario.
Formazione per assistenti familiari approfondimento - 2° livello
Durata: 60 ore (di cui 30 di stage e/o percorso individuale di formazione con eventuale supporto di
un tutor)
Allievi previsti: 12-15
Sede: da individuare nel territorio del Distretto, in base alla provenienza delle persone iscritte.
Destinatari: Persone che abbiano frequentato (per almeno il 70% delle ore) una delle precedenti
edizioni dei corsi di 1° livello.
Competenze in esito al percorso:
Anche nel caso di questo percorso di approfondimento, la finalità formativa è l’acquisizione di
competenze relative al lavoro di cura alla persona, individuate nella delibera GR n. 2003/924 e
facenti diretto riferimento alle competenze previste per l’Operatore Socio Sanitario. Si tratterà,
evidentemente, di competenze aggiuntive rispetto a quelle già acquisite nelle prime 40-60 ore di
percorso o di un approfondimento delle stesse, così come richiesto da numerosi corsisti delle
edizioni già terminate.
420
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Formazione per assistenti familiari approfondimento – 3° livello
Durata: 60 ore (di cui 30 di stage e/o percorso individuale di formazione con eventuale supporto di
un tutor)
Allievi previsti: 12-15
Sede: da individuare nel territorio del Distretto, in base alla provenienza delle persone iscritte.
Destinatari: Persone che abbiano frequentato (per almeno il 70% delle ore) le precedenti edizioni
dei corsi di 2° livello.
Competenze in esito al percorso:
Si tratta del terzo ed ultimo step rispetto alle 120 ore definite dalla delibera GR n. 2003/924. Anche
nel caso di questo percorso di approfondimento, la finalità formativa è l’acquisizione di
competenze relative al lavoro di cura alla persona, individuate nella delibera sopra citata e facenti
diretto riferimento alle competenze previste per l’Operatore Socio Sanitario. Si tratterà,
evidentemente, di competenze aggiuntive rispetto a quelle già acquisite nelle prime 80-120 ore di
percorso e di un approfondimento delle stesse, così come richiesto dai numerosi corsisti delle
edizioni già terminate.
2) Formazione per familiari
Formazione per familiari: Prendersi cura a domicilio di anziani non auto-sufficienti
Durata: 30 ore
Allievi previsti: 12-15
Sede: da individuare nel territorio del Distretto, in base alla provenienza delle persone iscritte.
Destinatari: Il percorso è rivolto a familiari di anziani o volontari, che desiderano ricevere elementi
di base relativi all’assistenza e alla relazione d’aiuto. Generalmente i partecipanti ai corsi sono
persone dai 45 ai 65 anni che, direttamente o indirettamente, accudiscono familiari, genitori, o
parenti (spesso con impegnative patologie). Potrebbero partecipare all’iniziativa formativa anche
membri di Associazioni di volontariato che svolgono la loro attività con persone anziane, anche se
la priorità verrà data ai familiari.
Competenze in esito al percorso:
Fornire ai familiari o volontari di associazioni gli elementi teorico pratici di supporto per meglio
gestire le problematiche pratiche e le situazioni emotive che si possono presentare nel prendersi
cura di persone anziane, in particolare affette da demenza.
In particolare si forniranno elementi di base relativi all’assistenza (mobilità, igiene personale,
preparazione e assunzione dei cibi, comunicazione e relazione), cenni sugli aspetti clinici delle
diverse patologie che colpiscono l’anziano, informazioni relative alla rete dei servizi; saranno
particolarmente curati gli aspetti relazionali, con riferimento anche al rapporto con l’assistente
familiare.
3) Sostegno alla famiglia nel reperimento dell’assistente familiare e nella gestione della
contrattualistica
Attuazione dell’Accordo di collaborazione per un sistema pubblico di servizi volto a favorire la
regolarizzazione, la qualificazione e l’intermediazione del lavoro di cura domiciliare privato tra la
Provincia di Bologna e il Distretto Pianura Est.
La Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Bologna ha avviato a livello provinciale il
Laboratorio "Assistenti familiari e rete per la domiciliarità" volto a definire Linee di indirizzo
provinciali omogenee per l’inserimento del lavoro di cura delle assistenti familiari straniere nella
rete dei Servizi territoriali e l’emersione del lavoro nero. Il percorso del laboratorio si è intrecciato a
quello del progetto provinciale “Servizio finalizzato al miglioramento della capacità di governance
e di realizzazione di servizi integrati nell’area dell’assistenza domiciliare”, che aveva già avviato
un lavoro di mappatura delle esperienze attive sui territori, attraverso l’integrazione delle attività
di aggiornamento degli interventi realizzati nei singoli Distretti.
421
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Il Distretto di Pianura Est ha condiviso un percorso di collaborazione interistituzionale in cui si
sono definiti i ruoli e le funzioni dei principali attori pubblici e privati che operano nell’ambito
dell’assistenza domiciliare. Ciò ha permesso di costruire una ipotesi di modello di rete territoriale
che attribuisce un ruolo attivo ai servizi per il lavoro provinciali. L’obiettivo è quello di superare,
attraverso il contributo attivo di tutti i servizi pubblici interessati, il lavoro irregolare e garantire
alla cittadinanza un servizio qualificato di assistenza domiciliare privata.
L’Ufficio di Piano del Distretto di Pianura Est, al fine di favorire il processo di intermediazione
pubblica di domanda/offerta di lavoro nell’ambito dell’assistenza domiciliare privata,
promuoverà l’applicazione del modello di rete territoriale attraverso l’invio degli utenti (assistenti
familiari e famiglie/anziani) presso il Centro per l’Impiego di Minerbio.
I Servizi pubblici per l’impiego restituiranno ai servizi del Distretto di Pianura Est (Sportelli
Sociali/Servizi Sociali) le informazioni utili a monitorare l’esito delle intermediazioni anche al fine
di consentire una più efficace integrazione di eventuali interventi di assistenza domiciliare
pubblica/privata.
Verrà inoltre attivata una rete tra gli enti di formazione e i Servizi pubblici per l’impiego SPI per
promuovere le opportunità formative realizzate sul territorio per le assistenti familiari al fine di
consentire la massima qualificazione e l’aggiornamento della banca dati relativa alle stesse
assistenti familiari (Madreperla).
Sarà data ampia comunicazione ai cittadini del servizio di intermediazione di domanda offerta di
lavoro nell’ambito dell’assistenza domiciliare privata, attivata dalla Provincia di Bologna.
Verrà inoltre attivata una convenzione con un soggetto accreditato che, a tariffe convenzionate per
le famiglie inviate dai servizi, si occupi della consulenza contrattuale, gestione contabile completa,
pratiche avvio/modifica/chiusura assunzione.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetto “Contributo assistenti familiari”
Progetto “Centro Studi RiattivaMente”
Progetto “Alzheimer Caffè”
Progetto “Punto Migranti”
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Futura Soc. Cons.r.l.
Servizi Pubblici per l’impiego – Provincia di Bologna
Sportelli sociali dei Comuni del Distretto Pianura Est
Soggetto accreditato nella gestione della contrattualistica
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale dell’Ufficio di Piano
Personale di Futura Soc. Cons.r.l.
Formatori ed esperti individuati da Futura Soc. Cons.r.l.
Personale dei Servizi Pubblici per l’impiego – Provincia di Bologna
Personale di un soggetto accreditato nella gestione della contrattualistica
RISULTATI ATTESI
•
Maggior qualificazione del lavoro di cura attraverso l’acquisizione e l’approfondimento, da
parte delle assistenti familiari, di conoscenze/competenze utili a garantire alla famiglia
422
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
•
•
un’assistenza adeguata ed integrata nella rete dei servizi, ed a facilitare il mantenimento a
domicilio degli anziani non autosufficienti.
Strutturazione di un sistema di rete che garantisca alla famiglia il supporto nel reperimento
dell’assistente familiare e la gestione della contrattualistica
Fornire ai familiari di anziani maggiori elementi teorico pratici di supporto per meglio gestire
le problematiche pratiche e le situazioni emotive che si possono presentare nel prendersi cura
di persone anziane, in particolare affette da demenza.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Numero e caratteristiche delle persone che si candidano a partecipare al corso di formazione
Numero e caratteristiche delle persone sottoposte a selezione
Numero di persone ammesse al corso di formazione
Numero di ore di formazione erogate
Numero di ore di stage
Numero di partecipanti che completano il percorso formativo
Risultati questionari di gradimento somministrati ai partecipanti
Numero di persone che si rivolgono ai Servizi Pubblici per l’impiego per il servizio di incrocio
domanda/offerta inviate dai servizi
Numero di contratti avviati
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 69.265,78 (€ 9.711,80 anno 2013 + € 59.553,98 residuo anno 2012)
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali - Programma per azioni e interventi per anziani e famiglie - € 9.711,80
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
423
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Scheda n. 61
INTERVENTO/PROGETTO
CONTRIBUTO ASSISTENTI FAMILIARI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Integrare nella rete dei servizi le Assistenti familiari straniere e promuovere l’emersione dal lavoro
nero.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Distretto Pianura Est - Unità attività Socio Sanitarie - USSI Anziani
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Rita Tinti - Responsabile Unità Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani
DESTINATARI
Anziani titolari di assegno di cura che hanno stipulato un regolare contratto di lavoro con una
assistente familiare
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
424
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Promuovere l’accesso delle donne migranti al mondo del lavoro.
Promuovere l’emersione del lavoro nero in particolare delle assistenti familiari.
Concorrere a consolidare per quanto possibile il processo di regolarizzazione delle assistenti
familiari in possesso dei necessari requisiti.
Il contributo viene concesso nell’ambito del progetto che prevede l’assegno di cura, sulla base di
una specifica richiesta e della presentazione della documentazione attestante il regolare contratto e
l’effettiva contribuzione previdenziale nei confronti dell’assistente familiare.
AZIONI PREVISTE
Attivazione progetti di contribuzione economica in linea con il nuovo regolamento aziendale
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Integrazione con il progetto “Qualificazione e messa in rete delle Assistenti Familiari”
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti
Sociali dei Comuni Responsabili del Caso
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori Unità Attività Socio Sanitari Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti
Sociali dei Comuni Responsabili del Caso
RISULTATI ATTESI
Garantire agli anziani con livelli di elevata non autosufficienza progetti di domiciliarità
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N° contributi erogati
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 310.000,00 (€ 300.000,00 contributo € 160,00 e € 10.000,00
contributo aggiuntivo)
di cui:
• risorse comunali - € 10.000,00
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 300.000,00
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
425
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Scheda n. 62
INTERVENTO/PROGETTO
CONTINUITÀ ASSITENZIALE RETI SOCIALI, SOCIOSANITARIE E SANITARIE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Garantire la Continuità Assistenziale nell’ambito della definizione dei percorsi integrati di
Dimissione Protette.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Distretto Pianura Est - Unità attività Socio Sanitarie - USSI Anziani
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Rita Tinti - Responsabile Unità Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est - USSI Anziani
DESTINATARI
Cittadini in dimissione da reparti ospedalieri
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Costituire un unico punto di snodo nell’ambito dell’area sociosanitaria del distretto per garantire
la segnalazione ai servizi competenti finalizzata all’attivazione e presa in carico di tutti i percorsi
di dimissione protetta
426
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
AZIONI PREVISTE
Garantire la continuità assistenziale tra ospedale e territorio attraverso la riorganizzazione delle
cure intermedie nell’ambito delle reti sociali e socio sanitarie in integrazione con le reti sanitarie.
Facilitare l’accesso ai servizi territoriali e come consulenza alle unità assistenziali ospedaliere per la
rete delle offerte assistenziali.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est,
Presidi Ospedalieri
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori Unità Attività Socio Sanitari Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti
Sociali dei Comuni Responsabili del Caso – Case manager dei reparti ospedalieri
RISULTATI ATTESI
Attivare percorsi di protezione nella dimissione dai presidi ospedalieri
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N° segnalazioni pervenute attraverso il sistema Garsia Dimissioni Protette.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 40.000,00
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 40.000,00
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
427
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Scheda n. 63
INTERVENTO/PROGETTO
ALZHEIMER CAFÈ
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Cura/Assistenza
Prevenzione
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Consolidare la rete delle attività e delle associazioni per anziani affetti da demenza ed i loro
familiari.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
Maria Leggieri Ama Amarcord (Associazione ONLUS) e Centro Studi Riattivamente - cell.
3332225965
DESTINATARI
Persone affette da disturbi cognitivi e della memoria, persone anziane con fragilità , loro familiari e
volontari delle Associazioni
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
sostenere il lavoro di cura dei familiari,
favorire la socializzazione ed il mantenimento delle risorse residue dei malati,
428
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della conoscenza del problema per meglio
affrontarlo,
collaborare con i servizi istituzionali integrando le azioni di carattere psicosociale,
incentivare l’azione del volontariato coinvolgendo le varie fasce d’età.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
Sostegno dell’esperienza degli “Amarcord al Cafè”, già attivi o in via di attivazione nelle varie
realtà e di iniziative per i familiari di persone affette da disturbi cognitivi, attraverso il
contributo economico per le spese dello psicologo e dell’animatore;
supporto e collaborazione con ulteriori realtà coinvolte o coinvolgibili (ad es. Centri Sociali,
Associazioni che promuovono incontri, etc…);
eventuale sviluppo di altri progetti ad integrazione degli “Amarcord al Cafè”:
• “Oggi sei Ospite a casa mia” è un’iniziativa che consente ad un gruppo di famiglie di
ospitare, a turno, una volta alla settimana (il sabato pomeriggio), i loro anziani. L’azione è
sostenuta dall’intervento qualificato di psicologi e animatori per favorire momenti di
grande benessere e socializzazione agli ammalati oltre che un valido supporto ai familiari,
in quanto offre loro spazi di “libertà”.
• “Percorso di stimolazione cognitiva” per persone con deterioramento cognitivo di grado
lieve-moderato, per favorire il mantenimento e possibile miglioramento delle potenzialità
residue e che mirano al benessere globale dell’anziano.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetto Centro Studi “RiattivaMente”
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda USL, Comuni del Distretto Pianura Est, Associazioni “Ama Amarcord”che gestiscono e
che avvieranno nuovi “Amarcord al Cafè”, Facoltà di Psicologia di Bologna, Parrocchie, Centro
di formazione “Futura”, Centro Studi “RiattivaMente” che coordina e sostiene scientificamente il
progetto.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale dell’Ufficio di Piano
Personale delle Coop. Sociali (animatori) e dell’Azienda Usl, psicologi, volontari e assistenti
familiari
RISULTATI ATTESI
Mantenimento del benessere globale sia dei malati che degli attori coinvolti e sostegno del lavoro
di cura dei famigliari
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Per valutare il livello di accesso agli incontri si intende valutare:
• n° Cafè Alzheimer avviati
• n° anziani coinvolti
• n° familiari coinvolti
• n° assistenti familiari coinvolte
429
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
•
•
n° persone che accedono alle varie iniziative
valutazione dei risultati ottenuti dalle varie attività: (test di valutazione e report di descrizione
delle esperienze);
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 22.098,58 (€ 7.000,00 anno 2013 + € 15.098,58 residuo anno 2012)
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 7.000,00
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
430
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Scheda n. 64
INTERVENTO/PROGETTO
CENTRO STUDI RIATTIVAMENTE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Consolidare la rete delle attività e delle associazioni per anziani affetti da demenza ed i loro
familiari.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
Elena Vignocchi (Futura Soc. Cons.r.l.) per il Centro Studi Centro Studi RiattivaMente
tel. 051/6669757, [email protected]
DESTINATARI
Familiari di anziani affetti da disturbi cognitivi e della memoria
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2009
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il Centro Studi RiattivaMente pone al centro della sua attenzione e attività la tematica
dell’invecchiamento e del deterioramento cognitivo. Il centro si pone l’obiettivo di conoscere,
elaborare, sviluppare, promuovere e trasferire nella realtà territoriale le metodiche di approccio
431
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
psicosociale alla tematica in oggetto. Si propone inoltre di monitorare e supportare azioni rivolte a
tutti gli attori interessati, soprattutto le famiglie coinvolte e le realtà del volontariato e
professionali.
In coerenza con gli obiettivi prima elencati le finalità del centro sono:
raccolta e aggiornamento delle conoscenze inerenti le tematiche obiettivo del centro, da
svolgersi attraverso la consultazione delle fonti documentali disponibili e riferibili alle
esperienze locali, regionali, nazionali ed internazionali;
sistematizzazione delle conoscenze acquisite e produzione di materiale di aggiornamento e di
informazione da rendere disponibile per le persone, le strutture e gli enti interessati;
promozione, in collaborazione con altri enti locali e non, di attività di ricerca, monitoraggio e
valutazione delle azioni psicosociali, realizzate in favore delle persone anziane ed in particolare
con le persone con vari livelli di deterioramento cognitivo;
supporto tecnico-scientifico, alle realtà territoriali e agli enti interessati, al fine di progettare,
implementare e realizzare azioni efficaci ed efficienti a favore delle persone anziane con
deterioramento cognitivo, delle loro famiglie e dei professionisti coinvolti;
messa a punto e verifica di innovazione e nuovi modelli di intervento in collaborazione con
altri soggetti;
valorizzazione, sostegno e promozione delle iniziative territoriali sviluppate a favore delle
persone anziane con deterioramento cognitivo.
In continuità con l’attività di ricerca svolta nel precedente Progetto volta a rilevare l’effettivo
fabbisogno dei familiari di anziani affetti da disturbi cognitivi e della memoria e degli incontri con
la cittadinanza per la divulgazione degli esiti della ricerca stessa, e in continuità con Progetto in
essere che ha come obiettivo principale quello di fornire informazioni, sviluppare confronti,
costruire apprendimenti tramite incontri con la cittadinanza, il presente progetto vuole offrire un
ulteriore supporto individuale e di gruppo ad i familiari di anziani affetti da disturbi cognitivi e
della memoria.
AZIONI PREVISTE
Il progetto prevede l’organizzazione di nuovi momenti di sostegno ai familiari su tematiche
riguardanti i diversi bisogni espressi dagli stessi familiari tramite incontri condivisi.
I percorsi si svolgeranno in alcuni dei Comuni del Distretto. In questo Progetto saranno coinvolti
diverse professionalità quali medici, geriatri, psicologi, assistenti sociali, avvocati, poiché si vuole
offrire una panoramica ad ampio raggio sulla rete dei servizi e sulle possibilità di risposta, nel
nostro territorio, ai bisogni espressi.
Fino a Dicembre 2014 il Centro Studi sarà coinvolto nella realizzazione del progetto europeo
Sharing European Memories BETween generations - SEM.BET, presentato da Futura e finanziato
dall’UE attraverso il programma Life-Long Learning - sottoprogramma Grundtvig. L’obiettivo del
progetto è quello di recuperare e condividere una memoria storica europea attraverso le
testimonianze di anziani che hanno vissuto questi eventi in prima persona, creando una
metodologia innovativa basata sull’apprendimento intergenerazionale. L’iniziativa coinvolge, oltre
all’Italia (capofila): la Spagna (Sociedad de Ciencias Aranzadi - Donostia - San Sebastian – Paesi
Baschi), la Polonia (Uniwersytet im. Adama Mickiewicza – Poznan), la Slovenia (Mestna knjižnica
Kranj – Kranj) e la Romania (Institutul Român de Educatie a Adultilor – Timisoara).
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetto “Alzheimer cafè”
Progetto “Qualificazione e messa in rete delle Assistenti Familiari”.
432
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto Pianura Est e tutti i partner del Centro Studi (Comune di San Pietro in
Casale, Azienda Usl - Distretto Pianura Est, Università degli Studi di Bologna – Dipartimento di
Psicologia, Futura Soc. Cons. r. l., Associazione Ama Amarcord, Parrocchia Ss. Pietro e Paolo di
San Pietro in Casale).
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale di Futura Soc. Cons. r. l. per il coordinamento e la gestione dell’attività, coordinatore del
Centro Studi, psicologi del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna, assistenti sociali,
medici geriatri, medici di base, volontari ed altri professionisti.
RISULTATI ATTESI
Maggiore consapevolezza da parte dei familiari, sulle possibilità di risposta del territorio ai
bisogni, sia in termini formativi che di servizi, emersi dall’indagine svolta.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
n° partecipanti agli incontri previsti
indice di gradimento rilevato attraverso i questionari
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 6.000,00 finanziato con un residuo anno 2012
433
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Scheda n. 65
INTERVENTO/PROGETTO
SOSTEGNO E TUTELA ANZIANI FRAGILI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Implementare e integrare i differenti progetti rivolti all’area delle fragilità presenti nel territorio
rivolti a contrastare l’isolamento degli anziani, al fine di strutturarli in un assetto di “Rete”
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
DESTINATARI
Anziani non autosufficienti e in condizione di fragilità sociale
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2007
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Supporto, controllo e monitoraggio degli anziani del territorio in condizione di fragilità nel
periodo estivo, finalizzati alla prevenzione dei disagi legati alle ondate di calore.
434
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
Individuazione degli anziani fragili attraverso il contributo dei Medici di base, Azienda USL
(Dipartimento di Sanità Pubblica) e Assistenti Sociali dei Comuni del Distretto;
Aggiornamento degli strumenti da utilizzare al domicilio degli anziani assistiti (schede di
valutazione sulla condizione dell’anziano fragile monitorato);
Programmazione delle visite a domicilio, a cura dei Comuni o delle ASP in raccordo con le
assistenti sociali comunali, effettuate da personale qualificato dell’assistenza di base, atte a
monitorare le condizioni dell'anziano nel periodo estivo a prevenzione delle ondate di calore
(periodo luglio – settembre);
Formulazione report finale;
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Servizio di Assistenza Domiciliare
E-care
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
ASP “Galuppi Ramponi” e “Donini Damiani”
Comuni del Distretto Pianura Est – Assistenti sociali
Medici di medicina generale
Servizio Sociale dell’Azienda Usl di Bologna Distretto Pianura Est
Coop. Sociali del Consorzio Aldebaran (Cadiai, Dolce, Ada e Ancora)
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale dell’Ufficio di Piano
Medici di medicina generale operanti nei Comuni del Distretto e assistenti sociali comunali per
l’individuazione degli anziani in condizione di fragilità;
Personale del Servizio Sociale Azienda USL Distretto Pianura Est;
Personale di coordinamento delle ASP;
Assistenti di base;
RISULTATI ATTESI
Contrasto all’isolamento e rafforzamento delle reti sociali
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
n° anziani coinvolti
n° interventi di monitoraggio realizzati per ogni anziano
n° interventi di monitoraggio complessivi
n° ore complessive d’intervento
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 33.405,85 finanziato con un residuo anno 2012
435
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Scheda n. 66
INTERVENTO/PROGETTO
MAI PIÙ SOLI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Implementare e integrare i differenti progetti rivolti all’area delle fragilità presenti nel territorio
rivolti a contrastare l’isolamento degli anziani, al fine di strutturarli in un assetto di “Rete”
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
DESTINATARI
Anziani fragili ultra settantacinquenni in condizione di solitudine individuale o di coppia non in
carico ai servizi.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Rilevare le condizioni di vita ed i bisogni degli anziani fragili, attraverso il supporto del
volontariato locale, al fine di pianificare gli interventi in risposta alle esigenze rilevate.
436
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
AZIONI PREVISTE
1. reclutamento e formazione dei volontari coinvolti nel progetto
Il progetto e-Care mette a disposizione percorsi formativi per i volontari sul tema dell’anzianità
fragile; fornisce inoltre lo strumento di rilevazione per il monitoraggio.
2. Identificazione dei destinatari del monitoraggio
È importante in primo luogo individuare i possibili beneficiari, che dovranno essere identificati
sulla base dei criteri che definiscono il target di riferimento del progetto, ovvero anziani fragili in
situazioni di solitudine (individuale, o di coppia, o di impoverimento delle reti familiari e sociali)
associate a fattori di fragilità:
• funzionali (difficoltà nell’alimentazione, difficoltà nel movimento, cadute, deficit sensoriali);
• clinici (disturbi respiratori e/o cardiaci, patologie con terapie complesse, patologie con
frequenti accertamenti clinici e/o visite specialistiche di controllo, dolore cronico, ricoveri
ospedalieri, depressione);
• sociali (caregiver di persona con necessità di assistenza continuativa, persona che vive in zone
isolate o degradate, basso reddito, situazione abitativa inadeguata, assenza di aiuto di familiari
o conoscenti).
Le modalità di selezione dei destinatari del monitoraggio sono a discrezione del Comune attuatore
del progetto. Tra le possibili modalità:
• l’estrazione dall’anagrafe degli ultraottantacinquenni in condizione di solitudine individuale o
di coppia non in carico ai servizi sociali e sanitari;
• identificazione di situazioni a rischio attraverso la collaborazione delle associazioni e del
volontariato locale;
• segnalazione dei MMG.
3. Comunicazione e primo contatto dei destinatari identificati
L’informazione del percorso può essere data attareverso vari strumenti di comunicazione a
discrezione del Comune attuatore: lettera inviata a casa dei destinatari, strumenti di
comunicazione del Comune, ecc.
4. Realizzazione delle visite di monitoraggio da parte dei volontari
I volontari formati si recheranno presso gli anziani identificati per la somministrazione del
questionario di rilevazione delle condizioni di vita e dei bisogni. Gli anziani identificati saranno
avvisati della rilevazione attraverso lettera informativa e attraverso una telefonata finalizzata a
fornire ulteriori chiarimenti circa il progetto e ad ottenere il consenso all’intervista.
Sono previsti incontri intermedi di monitoraggio e valutazione in itinere del progetto con i
volontari coinvolti a cura del progetto e-Care e degli operatori comunali coinvolti.
5. analisi da parte dell’Assistente Sociale delle schede di monitoraggio raccolte e elaborazione
statistica dei dati a cura del progetto e-Care
6. Definizione di eventuali servizi e/o delle attività da attivare anche attraverso il volontariato in
risposta ai bisogni rilevati
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Servizio di Assistenza Domiciliare
Progetto “Sostegno e tutela anziani fragili”
Progetto sovra zonale “E-Care fragili”
437
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto Pianura Est – Assistenti sociali
Volontari
ASP
Medici di medicina generale
Servizio Sociale dell’Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale dell’Ufficio di Piano per la pianificazione del progetto
Assistenti Sociali comunali per l’individuazione degli anziani in condizione di fragilità; operatori
comunali per il coinvolgimento del volontariato locale
Personale del progetto e-Care per la formazione, il coordinamento del progetto e l’elaborazione dei
dati.
RISULTATI ATTESI
Contrasto all’isolamento e rafforzamento delle reti sociali
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
•
n° volontari/associazioni coinvolti
n° anziani individuati
n° anziani ai quali è stato somministrato il questionario
n° interventi di monitoraggio realizzati per ogni anziano
n° interventi di monitoraggio complessivi
n° ore complessive d’intervento
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 5.000,00 finanziato con un residuo anno 2012
438
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Scheda n. 67
INTERVENTO/PROGETTO
PERCORSO RIABILITATIVO RIVOLTO AI PARKINSONIANI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Implementare e integrare i differenti progetti rivolti all’area delle fragilità presenti nel ns,.
territorio rivolti a contrastare l’isolamento degli anziani, al fine di strutturarli in un assetto di
“Rete”
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
DESTINATARI
Pazienti affetti da morbo di Parkinson al I e II livello di malattia
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2009
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Mantenere la funzionalità motoria al fine di rallentare il più possibile la progressione della
malattia.
Limitare l’impatto della malattia sia dal punto di vista fisico che psicologico ed in particolare di
assicurare il mantenimento delle attività del vivere quotidiano.
439
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
AZIONI PREVISTE
a) Individuazione dei cittadini affetti dal morbo di Parkinson
b) Attività motoria in gruppo
c) Rivalutazione periodica da parte di un fisioterapista
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto Pianura Est – Assistenti sociali
Associazione APPE
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Fisioterapista e laureati in scienze motorie
RISULTATI ATTESI
Rallentamento della progressione della malattia
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N° corsi di attività motoria attivati
N° Comuni coinvolti
N° pazienti affetti dal morbo di Parkinson coinvolti
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 8.500,00 finanziato con un residuo anno 2012
440
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Scheda n. 68
INTERVENTO/PROGETTO
HOME CARE PREMIUM – ASSISTENZA DOMICILIARE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Sostegno alla domiciliarità
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
DESTINATARI
Pensionati INPDAP, loro coniugi, conviventi e famigliari di primo grado.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Sostenere e definire interventi diretti assistenziali (prestazioni integrative) e/o in denaro
(prestazioni prevalenti) e di supportare la comunità degli utenti nell’affrontare, risolvere e gestire
le difficoltà connesse allo status di non auto sufficienza proprio o dei propri familiari.
441
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
•
Promozione del progetto attraverso la stampa di volantini e la predisposizione di apposito
comunicato da pubblicare sul proprio sito e sui siti dei Comuni;
attività di informazione telefonica e con mail dedicata agli utenti ed agli sportelli sociali dei
Comuni del Distretto Pianura Est;
valutazione degli utenti che fanno domanda di accesso al progetto attraverso una figura
specializzata (Assistente Sociale) in collaborazione con gli Assistenti Sociali dei Comuni del
Distretto e stesura di un programma socio assistenziale;
individuazione soggetti esterni per la realizzazione delle azioni previste dal progetto (gestione
registro assistenti famigliari, formazione assistenti familiari e caregivers, rapporti con
associazioni di volontariato ecc..);
attivazione delle prestazioni integrative socio-sanitarie attraverso i contratti di servizio in
essere per i servizi accreditati (SAD e CD);
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Il progetto si integrerà con gli Sportelli Sociali che effettueranno l’accesso alle prestazioni.
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto Pianura Est – Assistenti sociali e Sportelli Sociali
ASP “Galuppi Ramponi” e “Donini Damiani”
Servizio Sociale dell’Azienda Usl di Bologna Distretto Pianura Est
Coop. Sociali del Consorzio Aldebaran (Cadiai, Dolce, Ada e Ancora)
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale dell’Ufficio di Piano;
Personale di coordinamento e amministrativo dell’ASP “Galuppi Ramponi”;
Personale del Servizio Sociale Azienda USL Distretto Pianura Est;
RISULTATI ATTESI
Minor ricorso al ricovero definitivo presso strutture residenziali.
Qualificazione e formalizzazione dei rapporti di lavoro con assistenti famigliari.
Miglioramento della qualità della vita degli anziani con problemi di non autosufficienza
lieve/parziale.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
N. anziani coinvolti nel progetto
N. assistenti famigliari coinvolte nel progetto
Ore di assistenza prestata al domicilio
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 405.000,00
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
442
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
•
•
•
•
•
risorse regionali (altri fondi)
FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
Fondo Sanitario Regionale
risorse da altri soggetti (INPDAP) - € 405.000,00
443
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Scheda n. 69
INTERVENTO/PROGETTO
“STARE BENE? È QUESTIONE DI STILE!!!” - Promuovere e prevenire mediante un
coinvolgimento responsabile
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Promozione della salute ovvero “il processo che mette le persone in condizione di aumentare il
controllo sulla propria salute e di migliorarla” (OMS) e la Prevenzione, ovvero l’insieme degli
interventi finalizzati ad evitare l’insorgere di una patologia o a ridurne l’impatto.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Associazione Ama Amarcord
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comune di San Pietro in Casale
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Maria Leggieri – Associazione AMA Amarcord (tel 333-2225965) con la collaborazione del Centro
Studi Centro Studi RiattivaMente e del Lions Club
DESTINATARI
Cittadini in età adulta
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
L’Associazione AMA Amarcor in collaborazione con il Centro Studi “RiattivaMente” e il Lions
Club unitamente ai partners (Bentivoglio Cuore, Uisp, Ascom, Comitato dei commercianti,
ProLoco, Associazione Liberamente, Associazione Artistigando, Circolo culturale “Giovanni
444
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
XXIII”, Circolo culturale e ricreativo “E.Faccioli”, ADVS), danno vita ad un progetto di lunga
durata (di circa 3 anni) i cui obiettivi specifici sono:
a. sensibilizzare e trasferire conoscenze sulla tematica della salute e del benessere;
b. promuovere un coinvolgimento responsabile della popolazione stimolandone la curiosità;
c. educare a stili di vita e comportamenti salutari;
d. garantire nel tempo la continuità del percorso;
e. mantenere l’attenzione e la partecipazione per promuovere non solo l’acquisizione ma anche il
mantenimento degli stili di vita salutari.
AZIONI PREVISTE
La terza fase del progetto ha avuto inizio nel mese di giugno 2013, realizzata all’interno della
nuova palestra comunale con l’iniziativa dal titolo: “Scegliamo lo stile di vita…
Muoviamoci…Giovani nel tempo”; sono previsti tre eventi entro il mese di dicembre 2013 ed
ulteriori quattro eventi verranno realizzati da gennaio a giugno 2014. Le tematiche ed i contenuti
sono in via di definizione e verranno comunicati prima possibile. In tutte le fasi attuative del
progetto, verranno coinvolte le stesse Associazioni partner, di seguito elencate.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Non sono previste integrazioni con altre aree d’intervento.
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Tutti i partner del Centro Studi (Comune di San Pietro in Casale, Azienda Usl - Distretto Pianura
Est, Università degli Studi di Bologna – Dipartimento di Psicologia, Futura Soc. Cons.r.l.,
Associazione Ama Amarcord, Parrocchia Ss. Pietro e Paolo di San Pietro in Casale)
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Associazioni presenti sul territorio che a vario titolo si occupano di salute, Medici di Medicina
Generale e specialisti, psicologi, istruttori di attività motorie, nutrizionisti, ecc..
RISULTATI ATTESI
Maggiore consapevolezza da parte dei cittadini, sull’importanza del mantenimento dello stato di
salute e di benessere attraverso l’adozione di corretti stili di vita.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
n° partecipanti presenti agli incontri
A seconda delle azioni, verranno utilizzati: interviste, questionari, batterie di test ed indicatori
indiretti.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 6.000,00
(Risorse dell’Associazione AMA Amarcord onlus e contributo di € 1.500,00 derivante dalla
partecipazione al Bando “Concorso di idee” Cup 2000).
445
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
Scheda n. 70
INTERVENTO/PROGETTO
SEM.BET - Sharing European Memories BETween generations
(527479-LLP-1-2012-1-IT-GRUNDTVIG-GMP)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Futura Soc. Cons. r.l.
Partner europei: Sociedad de Ciencias Aranzadi - Donostia - San Sebastian – Spagna, Uniwersytet
im. Adama Mickiewicza – Poznan - Polonia, Mestna knjižnica Kranj – Kranj – Slovenia, Institutul
Român de Educatie a Adultilor – Timisoara - Romania.
Futura collabora per il progetto con il Centro Studi RiattivaMente (del quale fa parte).
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Futura Soc. Cons. r.l., Federica Ragazzi 051/6811434
DESTINATARI
Anziani, familiari, volontari, operatori.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Obiettivo del progetto SEM.BET è quello di recuperare e condividere una memoria storica europea
attraverso la testimonianza degli anziani che hanno vissuto in prima persona questi eventi. Gli
446
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
anziani dei cinque paesi europei partner diventeranno formatori delle successive generazioni,
trasmettendo una memoria di vita quotidiana che altrimenti andrebbe definitivamente perduta. Il
progetto, della durata di due anni, sarà focalizzato non soltanto sugli eventi bellici, ma piuttosto su
memorie di vita, non necessariamente dolorose. Partendo dalle memorie individuali, SEM.BET
salirà al livello della memoria di un’intera comunità, di un mondo che emergerà dalla raccolta di
memorie su diversi aspetti: la casa, la transizione dai "pochi strumenti" al boom della tecnologia, il
mondo della scuola, il lavoro, la pratica religiosa, la vita di coppia, ecc. L'idea alla base del
progetto è quella di tracciare la continuità della memoria come sviluppo della comunità, fino ad
arrivare ai giorni nostri.
AZIONI PREVISTE
Il progetto mira a sviluppare una metodologia innovativa finalizzata alla trasmissione della
memoria dagli anziani agli adulti e ai giovani adulti: sarà una forma di apprendimento
intergenerazionale e familiare caratterizzato dalla reciprocità. I risultati di questa metodologia
saranno la creazione di "micro-monumenti di vita", una sorta di "Parchi della Memoria", con i
simboli del passato e la possibilità per tutta la popolazione di fruire delle memorie raccolte. Gli
anziani saranno coinvolti sia in contesti familiari sia in contesti istituzionali, attraverso familiari,
volontari, operatori sociali e socio-assistenziali. Saranno valorizzati i luoghi della memoria già
esistenti nei diversi territori, riempiendoli di memorie ancora vive ed estendendone la prospettiva,
in modo da includere periodi sempre più recenti di storia che possono essere costantemente
aggiornati.
La Metodologia e i prodotti di SEM.BET saranno disponibili sul sito di progetto, per consentire ad
anziani ed adulti di confrontare a livello europeo le diverse memorie delle comunità locali. Questo
confronto aumenterà la conoscenza e la consapevolezza sia delle differenze esistenti tra i vari Paesi
europei, sia delle similitudini e delle radici comuni, permettendo una reale integrazione delle
prospettive.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetto Centro Studi RiattivaMente
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto Pianura Est e tutti i partner del Centro Studi (Comune di San Pietro in
Casale, Azienda Usl - Distretto Pianura Est, Università degli Studi di Bologna – Dipartimento di
Psicologia, Futura Soc. Cons. r.l., Associazione Ama Amarcord, Parrocchia Ss. Pietro e Paolo di San
Pietro in Casale)
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale di Futura Soc. Cons. r.l. per il coordinamento e la gestione dell’attività, coordinatore del
Centro Studi, psicologi del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna, esperti in
materia di memoria storica.
RISULTATI ATTESI
La condivisione delle memorie sarà strumento di partecipazione attiva degli anziani alla vita della
comunità, così come la loro conoscenza ed esperienza sarà valorizzata da parte di giovani e adulti.
Una migliore conoscenza della vita quotidiana passata e delle sue conseguenze nella nostra società
ridurrà il divario intergenerazionale e promuoverà l'identità locale e il senso di appartenenza alla
comunità.
447
________________________________________ Area Anziani ____________________________________________
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Indicati nello specifico Piano di valutazione e monitoraggio del progetto.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 328.754,00
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare):
- finanziamento UE (Programma Life-Long Learning - sottoprogramma Grundtvig): €
246.564,00
- cofinanziamento partner: € 82.190,00
448
449
450
________________________________________ Area Disabili ____________________________________________
451
________________________________________ Area Disabili ____________________________________________
OBIETTIVI PRIORITARI BIENNIO 2013-2014
OBIETTIVI PRIORITARI 2013/2014
DISTRETTO PIANURA EST
•
PROGETTI PROGRAMMA ATTUATIVO 2013
Migliorare la qualità di accesso alle prestazioni
specialistiche anche attraverso percorsi dedicati e
protetti e riduzione dei tempi di attesa per i cittadini
disabili
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni
relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08;
Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per
i disabili e per le loro famiglie con particolare
attenzione alle condizioni di gravità,
Completare la messa in rete di diverse tipologie di
interventi (interventi residenziali di sollievo,
sostegni ai care-givers, assistenza domiciliare);
Definire i criteri omogenei per la valutazione dei
bisogni e per la definizione di percorsi
personalizzati;
Definire il percorso per l’accesso e la valutazione
multidimensionale e la definizione del piano
individuale di assistenza e di cura come da
indicazioni del “Piano disabili adulti”;
Accreditamento definitivo dei servizi socio-sanitari DGR 514/2009, DGR 219/2010 e 1336/2010.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Consolidare i percorsi del Dopo di Noi e della
Autonomia di Vita attraverso progetti realizzati
anche in collaborazione con il mondo
dell’associazionismo e del volontariato
•
•
•
•
•
Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre •
i rischi involutivi del disabile e l’aggravamento della
sua condizione di non autosufficienza
Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le •
persone disabili più giovani
452
Mantenimento del protocollo di
attivazione del percorso agevolato per
la richiesta di visite specialistiche;
Erogazione assistenza negli
appuntamenti e nelle visite
ambulatoriali qualora la famiglia o il
disabile si trovino in difficoltà;
Ulteriore divulgazione del progetto ai
Medici , alle Associazioni ed ai Comuni.
Interventi di sollievo per disabili accoglienza temporanea in servizi
residenziali e semiresidenziali di
persone in condizione di disabilità
normalmente assistite in famiglia;
Interventi di pronta emergenza, di
sostegno alla domiciliarità - interventi
di colfaggio, supporto e appoggio
educativo, sostegno economico e
inserimento provvisorio in struttura;
Erogazione assegni di cura;
Legge 29/97 - Contributi per la mobilità
e l’autonomia nell’ambiente domestico
a favore di persone con disabilità;
Prosecuzione progetto ASSDI –
Assistenza socio-sanitaria domiciliare
integrata;
Applicazione regolamento Aziendale
ASSDI 1206;
Informatizzazione della cartella socio
sanitaria integrata/ASSDI;
Contratti di servizio per i CSRD e i
CSRR accreditati il Servizio di
Assistenza Domiciliale.
Attività per il “dopo di noi”:
Consolidamento soluzioni di vita
indipendente in vista del Dopo di Noi
al fine di verificare la tenuta delle
famiglie e dei disabili rispetto al
distacco;
Attività sportello di informazione
giuridica in collaborazione con la
Fondazione “Dopo di Noi” di Bologna.
Club del sabato - Progetto tempo libero
rivolto a cittadini disabili adulti medio,
medio-gravi e gravi;
SAP (Servizio Aiuto alla Persona) Progetto tempo libero rivolto a cittadini
________________________________________ Area Disabili ____________________________________________
•
Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione
sociale delle persone disabili
•
•
•
•
•
•
Creare opportunità di lavoro per i disabili attraverso •
la valorizzazione del lavoro sociale;
Promuovere l’inserimento lavorativo di cittadini •
disabili;
•
•
•
•
•
•
Implementare e integrare i differenti progetti rivolti •
all’area delle fragilità presenti nel ns,. territorio
rivolti a tutelare contrastare l’isolamento disabili, al
fine di strutturarli in un assetto di “Rete”
Favorire l’autonomia di vita degli utenti in carico ai
•
CSM
Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione
sociale degli utenti in carico ai CSM
Promuovere occasioni di incontro e di
socializzazione per gli utenti in carico ai CSM
•
Sviluppare le risorse comunicative e creative degli
utenti in carico ai CSM
•
•
Attuare l’integrazione socio-sanitaria nel campo
della salute mentale
453
•
disabili adulti medio e medio-lievi;
Diverse…Espressioni - esperienze di
musica e teatro con ragazzi disabili;
Soggiorni estivi per disabili: esperienze
al di fuori del contesto familiare o
residenziale abituale, da parte di
persone con handicap di diversa
gravità;
Laboratorio sportivo e laboratorio
musicale rivolto a ragazzi disabili;
Prosecuzione Week end di sollievo per
supportare famiglie;
Attività del Tavolo Interistituzionale
per il Lavoro;
Centro Risorse distrettuale per il
reperimento
delle
disponibilità
aziendali;
Applicazione
Linee di
indirizzo
provinciale sull’inserimento lavorativo
di soggetti svantaggiati negli appalti
pubblici;
Progetto E-Care – rete di monitoraggio
e di protezione per le persone in
condizione di fragilità sociale o
sanitaria.
Progetto arte e salute mentale produzione di spettacoli teatrali
realizzati da artisti professionisti,
pazienti ed operatori della salute
mentale a scopo terapeutico e
riabilitativo;
Progetto di utilizzo delle terapie
espressive: arte terapia e danza
movimento terapia, attività e pratiche a
scopo terapeutico rivolte a pazienti in
carico ai CSM;
Progetto
“IESA”
–
Inserimento
Eterofamiliare Supportato di Adulti con
disturbi psichici.
Attivazione in forma congiunta da
Azienda USL ed enti locali dell’Unità di
Valutazione Multiprofessionale
454
455
456
________________________________________ Area Disabili ____________________________________________
ASSEGNI DI CURA DISABILI ADULTI
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
L’assegno di cura è un contributo economico a sostegno dell’accoglienza e del lavoro di cura svolto
dalle famiglie o da altri care givers che si occupano di persone con grave disabilità al fine di
evitare, o posticipare il più a lungo possibile, il ricorso ai servizi residenziali.
L’attivazione del contributo avviene a seguito della definizione di un progetto personalizzato
finalizzato a favorire il mantenimento della persona disabile presso il domicilio. Tale progetto
viene predisposto dal Servizio in condivisione con il disabile e/o la sua famiglia sulla base di una
valutazione globale del bisogno.
Il progetto è in continuità dal 2003 (DGR 1122/02).
Attualmente non vi è lista di attesa.
Nel 2012 i disabili con assegno di cura sono stati 57 di cui 8 nuovi
Si riportano alcune tabelle esplicative relative all'erogazione dell'assegno di cura e di sostegno
Contratti attivati per tipologia di disabilità al 31.12.2012:
Contratti per persone con disabilità
n°
acquisita
Contratti per persone con disabilità
n°
congenite
n° totale
32
25
57
Contratti attivati al 31.12.2012 per classi di età e quota giornaliera
< 18 anni
da 18 a 45 anni
> 45
€ 10,33
€ 15,49
€ 10,33
€ 15,49
€ 10,33
€ 15,49 Totale anno
2012
0
0
4
16
12
25
Totale
<18
Totale
18-45
0
Totale
>45
20
57
37
Contratti attivati al 31.12.2012 per comune di residenza
utenti con assegno di cura DRG 2068/04 anno 2012
4
3
2
3
2
2
2
2
1
1
2
1
1
-
S.PIETRO IN
CASALE
S.GIORGIO DI
PIANO
PIEVE DI
CENTO
MOLINELLA
MINERBIO
MALALBERGO
GRANAROLO
EMILIA
GALLIERA
CASTENASO
CASTELLO
D'ARGILE
CASTEL
MAGGIORE
BUDRIO
BENTIVOGLIO
BARICELLA
ARGELATO
SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITÀ
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
Sono interventi in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08. finalizzati a
sostenere potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con
457
________________________________________ Area Disabili ____________________________________________
particolare attenzione alle condizioni di gravità. In questo ambito si è attuata la messa in rete di
diverse tipologie di interventi (interventi residenziali di sollievo, sostegni ai care-givers, assistenza
domiciliare, progetti educativi territoriali).
Il progetto in continuità dall’anno 2008.
NEL 2012: n° progetti di sostegno alla domiciliarità attivati: 16
• n° utenti coinvolti: 16
PROGETTO DI SOLLIEVO
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
Il progetto di sollievo per disabili consiste nella possibilità di accedere temporaneamente a
Residenziali o Centri Diurni. Il progetto ha la duplice finalità:
1) consentire ai familiari un periodo di riposo dall’intenso “lavoro” di cura e di assistenza e
posticipare così nel tempo la richiesta di allontanamenti definitivi;
2) interventi di "avvicinamento alla residenzialità" in una prospettiva futura di distacco dal
nucleo familiare. Si sperimentano percorsi di residenzialità che consentono alla persona
disabile e alla sua famiglia un graduale processo di separazione verso l’autonomia.
Nel 2012 i progetti di sollievo attivati sono stati complessivamente 30 di cui 21 in struttura
residenziale e 9 in strutture diurne.
• n° progetti attivati: 30
• n° utenti coinvolti: 28
A.S.S.D.I. – ASSISTENZA SOCIO SANITARIA DOMICILIARE INTEGRATA
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
L’assistenza socio-sanitaria domiciliare integrata (ASSDI) si configura come una risposta ai bisogni
socio-assistenziali, socio-sanitari e sanitari espressi sul territorio da persone non autosufficienti.
La definizione nell’ambito del percorso di accesso e valutazione di un Progetto Individualizzato di
Vita e di Cure da parte dell’UVM/UVG per l’attivazione di questa tipologia di intervento
garantisce il presidio della domiciliarità e della integrazione tra i differenti servizi.
Nell’anno 2012 e stata garantita la continuità del progetto e delle risorse dedicate.
Il contratto di servizio è stato rinnovato fino al 31.12.2013.
In riferimento al documento “Indicazioni per linee di indirizzo in applicazione delle delibere
regionali 514/2009, n.2110/2009, n.219/2010, n.1336/2010 e n .390/2011 in materia di
accreditamento dei servizi socio-sanitari” si è proceduto a definire a livello provinciale un assetto
di incontri con gli EEGG a livello aziendale finalizzati alla definizione omogenea dei contenuti dei
contratti di servizio con particolare riferimento:
• all’articolazione dei vari interventi attraverso la formulazione di un Progetto Assistenziale
Individualizzato;
• all’informatizzazione della cartella socio sanitaria integrata/ADI;
• all’ampliamento del Servizio di Assistenza Domiciliare in orario pomeridiano in ottemperanza
al DGR 1206/07;
• all’applicazione del Regolamento Aziendale “Assistenza Socio-Sanitari Domiciliare Integrata“
approvato con delibera n. 255 del 23/12/2008.
458
________________________________________ Area Disabili ____________________________________________
ASSDI 2012
ADI 1206 – UTENTI
DISABILI
34
totale
ASSISTENZA DOMICILIARE GRAVI/GRAVISSIMI
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
Nel 2012 si è data continuità al progetto di Servizio di aiuto domiciliare a pazienti cronici con
disabilità gravi e gravissime. Il progetto, svolto in collaborazione con le due Aziende Pubbliche
Servizi alla Persona Distrettuali e la Unità Assistenziale Riabilitativa, prevede la realizzazione di
interventi di assistenza domiciliare di base attraverso operatori qualificati con specifiche
competenze e preparazione, in particolare nell’ambito dell’igiene personale, dei trasferimenti lettocarrozzina e delle mobilizzazioni articolari.
Nel 2012 sono stati n. 6 gli utenti disabili coinvolti:
• n° progetti attivati: 6
• n° utenti coinvolti: 6
RESIDENZIALE DGR 2068/04
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
Nel corso del 2012 si è data continuità ai progetti di residenzialità già in essere.
Nel 2012 i disabili residenti nell’ambito territoriale del Distretto presenti nella Rete
residenziale per persone con gravissima disabilità acquisita in età adulta sono stati 12:
inseriti al 1.1.2012
8
nuovi inseriti
al 31.12.2011
4
cessati
nel periodo
3
Totale inseriti
nel 2012
12
Strutture residenziali utilizzate
n persone disabili
Struttura residenziale
2
CRA Nevio Fabbri Molinella
1
Villa Rosalinda ASP Donini Damiani.
1
CRA Ramponi ASP Galuppi Ramponi
4
Nucleo RSA “Virginia Grandi” di San Pietro in Casale
4
Nucleo Ospedale S. Viola di Bologna
12
TOTALE
Dal dicembre 2010 è attivo il nucleo residenziale presso la Residenza Sanitaria Assistenziale
“Virginia Grandi” di San Pietro in Casale con n. 8 posti letto.
I nuclei previsti dalla DGR. 840/2008 rappresentano una ulteriore risposta al bisogno residenziale
per persone con gravissima disabilità acquisita in età adulta e sono rivolti a pazienti che
presentano bisogni sanitari complessi. La scelta della RSA “Virginia Grandi” è stata compiuta
dalla Commissione Aziendale 2068 tenendo conto dei requisiti strutturali e gestionali posseduti
dalla struttura e dalla esperienza maturata in questi anni nell’accoglienza e nel trattamento di
pazienti affetti da gravissime disabilita acquisite.
459
________________________________________ Area Disabili ____________________________________________
L’accesso è gestito direttamente dalla Centrale Metropolitana Post Acuzie (CeMPA) relativamente
alle segnalazioni di inserimento provenienti dalle singole equipe 2068 distrettuali. Nel corso
dell’anno 2012 sono transitati complessivamente n. 10 utenti.
EDUCATIVA A DOMICILIO
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
La finalità è di assicurare alle persone con disabilità medio/grave e grave interventi di sostegno
educativo individuale o di gruppo, svolti dall'Educatore Professionale nei diversi contesti sia
domiciliari che territoriali, con l’obiettivo di sostenere nelle diverse attività domestiche e sociali la
persona disabile ed i caregivers. Anche questi sono interventi previsti all’interno della DGR
1230/08.
Nel 2012 sono stati n. 3 gli utenti disabili coinvolti:
• n° progetti attivati: 3
• n° utenti coinvolti: 3
CONTRIBUTI A SOSTEGNO DELLA DOMICILIARITÀ
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
La finalità è sostenere la domiciliarità delle persone con disabilità fisica e/o psichica mediante
contributi alla famiglia per interventi di assistenza domiciliare individuale, svolta da personale
assistenziale nei diversi ambiti di vita domestica con l’obiettivo di sostenere la persona disabile ed
i caregivers.
Dato attività anno 2012
• n° contributi di sostegno alla domiciliarità attivati: 2
• n° utenti coinvolti: 2
ASSEGNI DI CURA DGR 2068/04
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
Il Programma per l’applicazione della Delibera Giunta Regionale n. 2068/2004 “Il sistema
integrato di interventi sanitari e socio-assistenziali per persone con gravissime disabilità acquisite
in età adulta” prevede fra gli interventi della rete dei servizi l’Assegno di cura (contributo
economico con importo di € 23,00 giornaliero).
Nel corso del 2012 si è data continuità ai contributi già in essere e si è risposto alle nuove richieste
di bisogno. Non vi è lista di attesa.
Il progetto è in continuità dall’anno 2005.
Nel 2012 i disabili con assegno di cura Dgr 2068/04 sono stati 27 di cui 5 nuovi
Assegni di cura per persone con gravissima disabilità acquisita in età adulta. (€ 23,00 giornaliero)
Contratti attivi
al 1.1.2011
Contratti attivati
nel periodo
Contratti cessati
nel periodo
Contratti attivati
nel 2012
22
5
7
27
460
________________________________________ Area Disabili ____________________________________________
Contratti attivati per classi di età al 31.12.2012
<18
18/45 anni
46/64
2
8
11
>=65
6
totale
27
Contratti attivati nel 2012 per Comune
utenti con assegno di cura DRG 2068/04 anno 2012
4
4
3
2
2
2
1
2
1
2
2
1
1
-
S.PIETRO IN
CASALE
S.GIORGIO DI
PIANO
PIEVE DI
CENTO
MOLINELLA
MINERBIO
MALALBERGO
GRANAROLO
EMILIA
GALLIERA
CASTENASO
CASTELLO
D'ARGILE
CASTEL
MAGGIORE
BUDRIO
BENTIVOGLIO
BARICELLA
ARGELATO
Novità: con la DGR 1848/2012 “Integrazione della DGR 2068/04 e della DGR 1762/2011: introduzione
livello più elevato dell’assegno di cura per le gravissime disabilità”, è stato introdotto, a partire dal
novembre 2012, un livello più elevato di assegno di cura, rivolto alle persone con gravissima
disabilità assistite al domicilio che manifestano bisogni di assistenza di particolare intensità
nell’arco delle 24 ore. Il nuovo livello di contribuzione, pari a 34 euro al giorno, è stato attribuito
mediante l’applicazione da parte della Unità di Valutazione Multidimensionale distrettuale dei
nuovi criteri di eleggibilità definiti dalla RER - Determinazione n° 15894 del 14/12/2012.
Nel 2012 le persone con gravissima disabilità acquisita a cui è stato erogato l’assegno di cura di
livello elevato sono state complessivamente 6 rispetto alle 27 valutate e già con l’assegno di cura da
23 euro al giorno.
NUOVI CASI/CONTINUITÀ - RETE SOCIO SANITARIA DISABILI
RESIDENZIALI, CENTRI DIURNI, LABORATORI PROTETTI
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
Nel corso del 2012 rispetto alle tipologie della rete dei servizi presa in esame, il servizio ha dato
continuità agli interventi già in essere e ha risposto alle nuove richieste di bisogno; al momento
non vi è lista di attesa.
Strutture residenziali
Nel 2012 i disabili inseriti nelle strutture residenziali sono stati n. 53 di cui 4 nuovi.
presenti
all’1/1
50
nuovi inseriti
nel periodo
6
dimessi nel
periodo
5
Totale inseriti
nel 2012
56
Di cui:
• 26 inseriti in Centri Socio Riabilitativi Residenziali (CSRR) accreditati
• 30 inseriti in Gruppi appartamento, Casa protette, RSA, altro non accreditato
Residenziale: + 6 utenti:
461
________________________________________ Area Disabili ____________________________________________
Si tratta di persone disabili non autosufficienti e prive di un contesto familiare adeguato a
garantire, anche con l’aiuto del Servizio, la permanenza presso la propria abitazione.
Strutture residenziali utilizzate per i nuovi inserimenti
n persone disabili
Struttura residenziale
2
CSRR Villa Donini – Coop Società Dolce
1
Comunità alloggio - La Coccinella Gialla Anffas Ausl di Ferrara.
1
CRA Damiani – ASP Donini Damiani
1
Comunità alloggio Giovanni 23°
1
Comunità alloggio Padre Marella
Numero disabili in strutture residenziali per comune
utenti inseriti in struttura residenziale anno 2012
13
10
7
5
1
2
1
S.PIETRO IN
CASALE
2
MOLINELLA
GRANAROLO
EMILIA
GALLIERA
CASTENASO
CASTELLO
D'ARGILE
CASTEL
MAGGIORE
BUDRIO
BENTIVOGLIO
BARICELLA
ARGELATO
1
S.GIORGIO DI
PIANO
1
4
PIEVE DI
CENTO
1
3
MINERBIO
2
3
MALALBERGO
14
12
10
8
6
4
2
-
Centri Socio Riabilitativi Diurni (CSRD)
Nel 2012 i disabili inseriti nel centri diurni sono stati n. 73 di cui 6 nuovi.
presenti al 1/1
2012
67
nuovi inseriti
nel periodo
6
dimessi nel periodo
4
Totale inseriti
nel 2012
73
Centri socio riabilitativi diurni (CSRD): + 6 utenti
Dei nuovi inserimenti: 3 riguardano giovani disabili adulti provenienti dal servizio di
Neuropsichiatria infantile; 1 riguarda una persona già accolte in struttura residenziale per la quale,
data la complessità della situazione, si è reso necessario anche un progetto personalizzato di tipo
diurno.
I CSRD utilizzati per i nuovi inserimenti:
n persone disabili
Struttura Diurna
2
Associazione Arca “Comunità Arcobaleno”Granarolo dell’Emilia
1
Casa Carlo Chiti Coop l'ORTO di Vedrana di Budrio
1
Centro Emanuel Coop. Sociali Nazareno Carpi (fuori Distretto)
1
Il Bucaneve Coop. Sociale Bologna Integrazione Castel Maggiore
1
Sottosopra Coop. Sociale Quadrifoglio Budrio
462
________________________________________ Area Disabili ____________________________________________
Utenti disabili inseriti in Centri socio riabilitativi diurni per Comune nel 2012
utenti inseriti in CSRD anno 2012
14
13
16
14
12
10
8
6
4
2
-
9
6
4
S.PIETRO IN
CASALE
S.GIORGIO DI
PIANO
PIEVE DI
CENTO
1
MOLINELLA
CASTENASO
CASTELLO
D'ARGILE
CASTEL
MAGGIORE
BUDRIO
BENTIVOGLIO
BARICELLA
ARGELATO
2
MINERBIO
1
2
MALALBERG
O
1
2
GRANAROLO
EMILIA
1
7
5
GALLIERA
5
Centri occupazionali/Laboratori protetti
Nel 2012 i disabili inseriti nel centri occupazionali/laboratori protetti sono stati n. 50 di cui
nuovi 9.
Utenti con progetti in centri occupazionali anno 2012
utenti inseriti in centri occupazionali
(laboratori protetti, coop. sociali, atelier)
presenti
nuovi inseriti
dimessi nel periodo
all'1/1
nel periodo
41
9
38
Totale inseriti
nel 2012
50
Laboratori protetti/occupazionali utilizzati nel 2012
n persone disabili
Centro occupazionale (laboratori protetti, coop. sociali, atelier)
11
Manodopera Campi d’Arte di S. Pietro in Casale
8
Arca di Noè di Cadriano
15
Opera dell’Immacolata di Bologna
1
Fomal di S. Giovanni in Persiceto
1
Copaps Sasso Marconi
14
Altro
Utenti disabili inseriti in centri occupazionali/lab. protetti per Comune nel 2012
utenti inseriti nei lab. protetti/occupazionali nel 2012
11
6
5
3
1
2
4
S.PIETRO IN
CASALE
2
S.GIORGIO DI
PIANO
MINERBIO
MALALBERGO
GRANAROLO
EMILIA
GALLIERA
CASTENASO
CASTELLO
D'ARGILE
463
2
PIEVE DI
CENTO
3
6
MOLINELLA
1
CASTEL
MAGGIORE
1
BUDRIO
ARGELATO
1
BENTIVOGLIO
2
BARICELLA
12
10
8
6
4
2
-
________________________________________ Area Disabili ____________________________________________
INTERVENTI DI PRONTA EMERGENZA, DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITÀ E DI
CONTRASTO ALLA POVERTÀ
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
Il fondo è gestito in modo flessibile e trasversale sia dall’area Minori che dall’Area Disabili in
relazione al manifestarsi di bisogni con carattere di urgenza.
Da alcuni anni l’area minori è caratterizzata da situazioni che presentano caratteristiche di difficile
previsioni di bilancio.
Per questo si rende indispensabile il fondo del presente progetto per il ripiano di maggiori costi
sostenuti per interventi urgenti e non prevedibili quali ad esempio collocamenti a fronte di
precarie condizioni abitative, contributi economici per situazioni di precarietà che riguardano le
famiglie con bambini e/o adulti disabili con difficoltà.
Nel 2012 i progetti attivati sono stati n. 2
• n° progetti attivati: 2
• n° utenti disabili coinvolti: 2
CONTRIBUTO ASSISTENTI FAMILIARI
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
Il contributo viene concesso nell’ambito del progetto che prevede l’assegno di cura e di sostegno
DGR 1122/02 e DGR 2068/04, sulla base di una specifica richiesta e della presentazione della
documentazione attestante il regolare contratto e l’effettiva contribuzione previdenziale nei
confronti dell’assistente familiare.
Nel 2012 sono stati erogati n. 9 contributi
• n° progetti attivati: 9
• n° utenti coinvolti: 9
ATTIVITÀ PER IL “DOPO DI NOI”
- Progetti di Vita indipendente presso l’appartamento di Castel Maggiore e di Granarolo
dell’Emilia
- Progetto il Servizio di Ospitalità Periodica - Fondazione Onlus “Dopo di noi” di Bologna
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
Progetti di Vita indipendente presso l’appartamento di Castel Maggiore e di Granarolo
dell’Emilia
Si ritiene opportuno sottolineare che si tratta di progetti definiti a “Bassa Protezione” (DGR
1230/08), rivolti a persone con lievi disabilità mentali che possono acquisire la capacità di
organizzare e gestire in modo autonomo e indipendente la propria vita con minimi sostegni. Con
la convinzione che attraverso la collaborazione di un gruppo di pari e attraverso la convivenza sia
possibile un progressivo incremento della propria autonomia.
Il metodo di lavoro si basa sul concetto di responsabilizzazione delle persone disabili coinvolte, in
modo che diventino loro stesse parte attiva del loro progetto di vita. Gli obiettivi sono decisi e
valutati di comune accordo, in modo che i diretti interessati possano partecipare personalmente
alla costruzione del loro progetto di vita.
Con l’avvio del nuovo appartamento di Granarolo dell’Emilia il progetto complessivo degli
appartamenti è gestito direttamente dalla Fondazione “Le Chiavi di Casa” onlus che opera con
l’Ufficio di Piano e l’Azienda USL mediante la stipula di un contratto di servizio che ne regola i
rapporti e garantisce l’erogazione del servizio rispetto a parametri quantitativi e qualitativi
definiti.
464
________________________________________ Area Disabili ____________________________________________
Appartamento di Castel Maggiore
L’appartamento continua ad essere abitato da tre ragazze. Sono proseguite le normali attività
previste all’interno della programmazione.
L’appartamento è rimasto aperto per tutto il tempo dell’anno ed è continuata la sperimentazione
dell’apertura durante i fine settimana.
Appartamento di Granarolo dell’Emilia
Il nuovo appartamento ha preso l’avvio il 19.11.2012 e ha visto inizialmente la frequenza a tempo
pieno di 3 persone disabili, 2 femmine e 1 maschio dal lunedì al sabato. Successivamente nel mese
di dicembre si è aggiunto una quarta persona, un maschio, che frequenta l’appartamento
solamente nelle ore diurne. L’apertura settimanale va dal lunedì al sabato mattina. Nei fine
settimana è previsto il rientro in famiglia.
Progetto il Servizio di Ospitalità Periodica - Fondazione Onlus “Dopo di noi” di Bologna
(progetto sovra Distrettuale)
La Fondazione Dopo di Noi gestisce un Servizio di Ospitalità Periodica finalizzato a realizzare
occasioni di vita autonoma per giovani disabili.
Il progetto "Vita da Vivere" intende consentire a giovani con disabilità di sperimentarsi in un
luogo diverso dalla propria casa, insieme ad un piccolo gruppo, per periodi definiti e
programmati, attraverso un progetto educativo personalizzato.
Il servizio è organizzato secondo moduli operativi improntati alla gradualità, con un'articolazione
flessibile nel rispetto dei tempi del singolo, di quelli del gruppo e di quelli dei familiari
I progetti si realizzano presso due appartamenti a Bologna , “Casa in Città” e “Casa Fuoricasa”.
Nel corso del 2012 una sola persona con disabilità del nostro Distretto ha partecipato al progetto.
È in previsione per il 2013 il coinvolgimento di altre due persone con disabilità.
WEEK END DI SOLLIEVO
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il progetto week end di sollievo, attivo dall’anno 2009 ha l’obiettivo di fornire una risposta alle
famiglie degli utenti disabili intellettivi/relazionali gravi – gravissimi, residenti nei Comuni del
Distretto.
Le famiglie con carico congiunti disabili hanno più volte evidenziato la necessità di realizzare un
progetto che consenta ai disabili di entrare gradualmente in contatto con un’esperienza
residenziale, sia in vista di un possibile inserimento in strutture di questo tipo sia per poter
garantire alle famiglie un aiuto e un distacco nei quotidiani compiti di cura che la persona disabile
richiede.
Nell’anno 2012 si sono svolti n. 4 week end di sollievo, precisamente:
• 13-14 ottobre 2012 a Borgo Pianello;
• 20-21 ottobre 2012 a Borgo Pianello
• 10-11 novembre 2012 a Ferrara;
• 10-11 novembre 2012 a Pistoia.
Sono già state stabilite le date di altri quattro week end che si svolgeranno nei mesi di Maggio e
Giugno 2013.
I week end hanno visto la partecipazione di 12 utenti:
1 del Comune di Argelato;
2 del Comune di Baricella;
1 del Comune do Budrio;
2 del Comune di Castel Maggiore;
3 del Comune di Castenaso;
1 del Comune di Malalbergo;
1 del Comune di Molinella;
465
________________________________________ Area Disabili ____________________________________________
1 del Comune di San Giorgio di Piano.
I luoghi utilizzati per lo svolgimento dell’esperienza week end di sollievo sono stati alberghi e
case, la scelta è stata indirizzata in base alla gravità della disabilità degli utenti e dai conseguenti
bisogni.
I luoghi di villeggiatura utilizzati si sono dimostrati idonei ad accogliere anche gli utenti con
difficoltà motorie e in carrozzina.
Le attività svolte sono state quelle atte a facilitare l’interazione fra gli utenti e fra questi ultimi e gli
operatori, ma spazio è stato dato, anche, all’integrazione del gruppo con il territorio ospitante. Ciò
attraverso il contatto ed il coinvolgimento del gruppo con le realtà esterne, quali feste paesane,
sagre, manifestazioni…
Punto centrale dell’esperienza è stato quello di incoraggiare le autonomie individuali sia a
riguardo della cura personale sia nella gestione domestica.
ATTIVAZIONE DI UNA FIGURA PROFESSIONALE PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO
DI PERSONE DISABILI E IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO SOCIALE
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Questa azione rientra nelle attività del Tavolo Interistituzionale per il lavoro ed è strettamente
legata al progetto “Tirocini formativi e di orientamento”.
Ha previsto l’impiego di due figure professionali che si sono occupate della gestione dei progetti
individualizzati di Tirocinio formativo. I Tirocini prevedono un rimborso spese mensile di 500
euro netti, hanno durata di 5 mesi, con un orario di 25 ore settimanali.
Le due figure professionali hanno svolto il ruolo di coordinamento del progetto per conto dei due
soggetti gestori: il Consorzio SIC e Futura Soc. cons.r.l.
Nello specifico i coordinatori hanno svolto le seguenti funzioni:
• valutazione delle segnalazioni inviate dai servizi per l’avviamento di Tirocini formativi
all’interno di un apposito gruppo di lavoro;
• colloquio informativo sulle caratteristiche e modalità del tirocinio e di verifica delle
competenze e della motivazione del potenziale tirocinante;
• ricerca del soggetto ospitante (aziende, cooperative o pubbliche amministrazioni) in linea con
le caratteristiche del tirocinante stesso;
• colloquio per informare le aziende sulle caratteristiche e modalità del tirocinio;
• consulenza sugli obblighi previsti dalla legge;
• azioni di monitoraggio e stesura report andamento attività.
CONTRIBUTI CAAD
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
Il CAAD è un servizio di informazione e consulenza sugli adeguamenti dell’abitazione e degli
ambienti di vita.
Da gennaio 2011 l’equipe del CAAD è presente sul nostro Distretto, una volta al mese, con sede
presso il Polo Sanitario di San Pietro in Casale. Anche per l’anno 2012 il servizio ha dato continuità
alle attività di consulenza e di informazione ai cittadini e si è consolidata l’attività di integrazione
con i nostri servizi territoriali che si occupano della domiciliarità delle persone disabili e anziane. Il
“Regolamento Aziendale per gli interventi di adattamento domestico finanziati dal FRNA“ (in
linea con i contenuti della DGR 1206/2007) offre la possibilità di finanziare parte della spesa di
interventi volti a favorire l’accessibilità e vivibilità delle abitazioni private a favore di persone
anziane e disabili.
466
________________________________________ Area Disabili ____________________________________________
Nel corso del 2012 si sono registrate nell’ambito dell’area disabili diverse segnalazioni per il
percorso CAAD. Di quelle avviate una è terminate con l’assegnazione del contributo FRNA.
Nel 2012 Nr. 4 segnalazioni ai servizio Ussi disabili
Nr. 1 Interventi realizzati con l’erogazione del contributo economico (come da regolamento)
CONTRIBUTI PER LA MOBILITÀ E L’AUTONOMIA NELL’AMBIENTE DOMESTICOA
FAVORE DI PERSONE CON DIASABILITÀ - LEGGE REGIONALE 29/97
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Nel Distretto Pianura Est sono pervenute 25 domande di contributo:
• 17 domande per l’art. 9 “Contributi sulla spesa sostenuta per l’acquisto e l’adattamento per
veicoli ad uso privato utilizzati per la mobilità di cittadini gravemente disabili”, di cui n. 3
domande non ammissibili. Contributi assegnati € 22.851,67.
• 8 domande per l’art. 10 “contributi per l’acquisto di strumentazioni ed attrezzature
domestiche per favorire la permanenza di disabili nella propria abitazione”, di cui n. 1
domanda non ammissibile. Contributi assegnati € 2.554,35.
Per una quota complessiva di € 25.406,02.
Non risultano richieste ammissibili inevase.
DOMANDE
ART. 9
DOMANDE
ART. 10
TOTALE
DOMANDE
DOMANDE
ART. 9
NON
FINANZIABILI
DOMANDE
ART. 10
NON
FINANZIABILI
TOTALE
DOMANDE
NON
FINANZIABILI
Argelato
3
0
3
1
0
1
Baricella
1
1
2
0
0
0
Bentivoglio
0
0
0
0
0
0
Budrio
1
0
1
0
0
0
Castel Maggiore
0
1
1
0
0
0
Castello d'Argile
0
0
0
0
0
0
Castenaso
2
2
4
0
0
0
Galliera
0
0
0
0
0
0
Granarolo
2
0
2
0
0
0
Malalbergo
2
0
2
0
0
0
Minerbio
0
0
0
0
0
0
Molinella
1
3
4
0
1
1
Pieve di Cento
San Giorgio di
Piano
San Pietro in
Casale
1
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
4
1
5
2
0
2
17
8
25
3
1
4
COMUNE
TOTALE
GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Lo scopo dei gruppi di auto mutuo aiuto è quello di fornire a persone che vivono in situazioni
simili, l’opportunità di condividere le loro esperienze, di aiutarsi e di mostrare l’uno all’altro come
affrontare i problemi comuni.
I gruppi di auto-mutuo-aiuto si propongono di:
467
________________________________________ Area Disabili ____________________________________________
•
•
•
sostenere le famiglie offrendo uno spazio di gruppo in cui confrontarsi;
favorire le relazioni con il territorio per un arricchimento reciproco;
far crescere i propri figli in una società in cui si possano integrare con maggiore facilità.
La Fondazione “Le Chiavi di Casa” – ONLUS in collaborazione con la Cooperativa Accaparlante
ha realizzato un Gruppo di Auto Mutuo Aiuto per genitori che vivono l’esperienza della disabilità.
Il gruppo si è incontrato a cadenza bisettimanale per un totale di 10 appuntamenti della durata di 2
ore ciascuno che si sono conclusi nel mese di Febbraio 2012.
Il gruppo era composto da circa 15 persone, di cui una decina hanno partecipato con regolarità.
I temi del percorso hanno ruotato intorno all’importante fase di passaggio che le famiglie stanno
vivendo, legata all’avvio di nuovi nuclei abitativi, ai contenuti inerenti al “Dopo di noi”, il distacco
dai propri figli e i percorsi necessari verso l’autonomia.
Filo conduttore è stato sempre l’ascolto e l’accoglienza dei vissuti emotivi ed esperienziali che i
genitori portavano al gruppo per condividere e vivere la vicinanza nell’esperienza comune, ma
sempre diversa e personale per ognuno.
Il lavoro ha proceduto sui due piani paralleli: condivisione dei vissuti personali e bisogno di
soluzioni concrete ai problemi dei e con i rispettivi figli e ha quindi portato i singoli partecipanti a
porsi interrogativi importanti sul proprio percorso personale e famigliare rispetto ai passaggi
importanti della separazione, dell’autonomia, del cambiamento del ruolo proprio ruolo di genitore
quando il figlio cresce e abita nuovi spazi esterni alla famiglia.
Al fine di dare continuità al Gruppo di Auto Mutuo Aiuto creato nel 2011/2012 e di coinvolgere
nuove famiglie, sono stati calendarizzati 8/9 incontri che hanno preso avvio il 9 Marzo 2013 e si
concluderanno nel mese di Ottobre 2013, frequentati da 7 persone, delle quali circa la metà
provenienti dal primo gruppo AMA.
CLUB DEL SABATO - Progetto tempo libero disabili
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST
Si è data continuità alle attività dei clubs che coinvolgono utenti di tutti 15 comuni del Distretto. Il
club del sabato rimane un servizio molto gradito da parte delle persone disabili e delle loro
famiglie.
La programmazione ha mantenuto lo svolgimento di iniziative sia sull’intera giornata del sabato
che sul weekend.
I clubs sono 11, hanno coinvolto 61 persone disabili e sono stati gestiti dalla Coop. Sociale L’Orto
di Minerbio, dalla Coop. Sociale Campi d’Arte di San Pietro in Casale e dall’Asp Donini Damiani
di Budrio.
Attività Club del Sabato anno 2012
Club
Gestione Coop. Orto
1 Minerbio 1
2 Budrio
3
4
5
6
7
n. utenti
4
6
Molinella
Castel Maggiore
Castenaso
Malabergo
Minerbio 2
5
5
6
4
6
totale
36
Club
Gestione Campi d'Arte
n. utenti
8 San Pietro in Casale
9
468
________________________________________ Area Disabili ____________________________________________
9 Bentivoglio
10 Pieve di Cento
Club
5
7
totale
21
Gestione ASP Donini Damiani n. utenti
11 Budrio
TOTALE COMPLESSIVO
4
61
SAP - SERVIZIO AIUTO PERSONALE
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il Sap è un progetto di gestione del tempo libero rivolto a cittadini con disabilità più lievi rispetto
all’utenza dei Club del Sabato.
ATTIVITÀ DI GRUPPO
Le persone che hanno usufruito del SAP nell’anno 2012 per le attività di gruppo appartengono alla
categoria media – gravi e lievi, ossia hanno un discreto o buon livello d’autosufficienza
relativamente alle capacità di base e alle capacità auto contenitive. La maggiore parte di questi
utenti frequenta corsi di addestramento professionale, laboratori protetti, istituti scolastici, o sono
inseriti nel mondo del lavoro e sono compresi nella fascia d’età tra i 18 e i 50 anni.
I gruppi afferenti al Sap della Pianura Est, attualmente sono cinque e le attività svolte riguardano
in prevalenza, il tempo libero, sono costituiti da un minimo di quattro ad un massimo di dieci
ragazzi, accompagnati da 4 o 5 volontari, la cui presenza garantisce la cura della persona disabile.
Attività svolte: Le attività programmate sono volte allo sviluppo delle capacità espressive e
cognitive dell’utente e a favorire la relazione utente/ambiente, con lo scopo di mantenere e/o
potenziare l’integrazione sociale della persona.
Con questo tipo di attività si dà alla famiglia la possibilità di concedersi spazi entro i quali
svagarsi, distaccandosi dalla cura del congiunto disabile.
Organizzazione delle attività: Sono previste, di massima, due uscite il mese, compiute o il venerdì
o il sabato sera/pomeriggio. Ogni gruppo ha un proprio punto di ritrovo e per gli spostamenti
sono utilizzati i mezzi messi a disposizione dai comuni, i mezzi pubblici e occasionalmente le auto
private dei volontari.
Attività gruppo moduli laboratoriali:
• 2 incontri al mese, svolti di mattina rivolti a persone disabili in cassa integrazione,
• 1 incontro al mese rivolto ad un piccolo gruppo di utenti affetti da disabilità grave.
ATTIVITÀ INDIVIDUALI:
Gli utenti che usufruiscono del servizio per attività individuali appartengono alla fascia dei gravi,
o comunque sono incompatibili con l’utenza presente nel gruppo. Tale incompatibilità può
derivare da problematiche psichiche o comportamentali, in altri casi invece, ci sono utenti che
rispetto alle funzioni elementari e alla comunicazione, presentano scarso o assente livello di
autosufficienza. Le condizioni di dipendenza sono di grado elevato.
Nel secondo semestre 2012 e nel primo trimestre 2013 si sono attuati due interventi individuali
condotti da operatori Anffas.
FORMAZIONE:
Si sono svolti due moduli formativi rivolti ai volontari.
I corsi di formazione sono stati avviati secondo le norme previste dalla Legge 29/97.
Obiettivi generali del percorso formativo sono stati, oltre a fornire conoscenze adeguate sulle
diverse tipologie di disabilità, nozioni igieniche e sanitarie, fornire competenze sulla metodologia e
469
________________________________________ Area Disabili ____________________________________________
le modalità di relazione sia con gli utenti che con i loro familiari, nonché sul ruolo del volontario
all’interno del Servizio di Aiuto Personale.
INIZIATIVE:
Promozione di feste rivolte alle famiglie e ai volontari, partecipazione ad eventi del territorio e
incontri con gli Istituti Scolastici Superiori.
Hanno partecipato alle attività circa 30 volontari prevalentemente studenti, con fascia d’età
compresa fra i 19 e 30 anni.
In totale gli utenti a cui si è data risposta sono 38 di cui:
• 6 Comune di Budrio;
• 15 Comune di Castel Maggiore;
• 5 Comune di Castenaso;
• 1 Comune di Galliera;
• 4 Comune di Granarolo dell’Emilia;
• 1 Malalbergo;
• 1 Minerbio;
• 4 Comune di Molinella;
• 1 Comune di San Giorgio di Piano;
N. e tipologia iniziative realizzate:
• 24 uscite di tempo libero;
• 25 uscite per aree tematiche;
• 2 interventi individuali;
• 3 incontri con le famiglie;
• 4 incontri tematici, su argomenti specifici;
• 3 feste a tema rivolte ai volontari, alle persone con disabilità e alle famiglie;
• 1 (prevista per il 21 giugno) festa di chiusura estiva;
• 6 iniziative di sensibilizzazione;
• 2 Corsi di formazione per i volontari realizzati
SOGGIORNI ESTIVI PER DISABILI
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
La Commissione Vacanze Disabili (costituita nel 2006) composta da tre referenti dell’Azienda USL,
due Assistenti Sociali comunali e un Direttore d’Area servizi alla Persona ha realizzato un
monitoraggio degli interventi già previsti dai Comuni del Distretto per favorire i soggiorni per
disabili ed ha collaborato alla progettazione dei Soggiorni estivi per l’anno 2012.
Nell’estate 2012 sono stati realizzati complessivamente 4 soggiorni gestiti da Associazioni,
Cooperative che operano nel territorio, nello specifico: 1 da Coop Quadrifoglio, 1 dall’ASP “Donini
– Damiani”, 1 dal Gruppo Unione contro l'emarginazione sociale e 1 dalla Cooperativa Campi
d’Arte ai quali hanno partecipato 24 persone disabili. Le risorse messe a disposizione nel
programma attuativo 2012 dei Piani di Zona hanno consentito un abbattimento del 40-50% dei
costi a carico delle famiglie che hanno potuto mandare i propri ragazzi disabili in vacanza.
Nell’anno 2013 è uscito un “Avviso pubblico per l’assegnazione di contributi straordinari per
soggiorni rivolti a persone disabili” che nell’anno 2012 hanno frequentato un soggiorno svolto in
gruppo, tramite Enti, Associazioni e Cooperative Sociali.
Sono pervenute agli Sportelli Sociali dei Comuni 16 domande:
470
________________________________________ Area Disabili ____________________________________________
COMUNE
DOMANDE CONTRIBUTO
Argelato
Baricella
Bentivoglio
Budrio
Castel Maggiore
Castello d'Argile
Castenaso
Galliera
Granarolo
Malalbergo
Minerbio
Molinella
Pieve di Cento
San Giorgio di Piano
San Pietro in Casale
0
1
0
2
4
1
5
1
0
0
0
1
0
1
0
TOTALE
16
È in capo all’Ufficio di Piano l’istruttoria distrettuale delle domande pervenute, l’individuazione
dei beneficiari e il relativo importo del contributo.
DIVERSE… ESPRESSIONI: ESPERIENZE DI MUSICA E TEATRO CON RAGAZZI DISABILI
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il progetto prevede la realizzazione di attività volte a favorire la partecipazione di ragazzi disabili
a laboratori teatrali intensivi e alla produzione di spettacoli finali rivolti al pubblico con l’obiettivo
di valorizzare le potenzialità espressive in una logica di integrazione culturale e sociale.
Dal mese di novembre 2012 sono stati realizzati 3 percorsi di laboratorio espressivo/teatrale presso
i Comuni di Comuni di Castenaso, di San Pietro in Casale e Bentivoglio.
Al 31 Marzo 2013 le azioni attuate sono:
Comune di San Pietro in Casale (in corso)
Presso la Casa della Musica a San Pietro in Casale, attuale sede provvisoria della Cooperativa
sociale Campi d’Arte, si è attivato un percorso laboratoriale di n. 18 incontri che ha visto la
partecipazione di n. 14 persone con disabilità, di cui alcune frequentanti il laboratorio della Coop.
Campi d’Arte ed altre provenienti dal territorio. L’iniziativa ha lo scopo di consolidare
l’opportunità di beneficiare dell’attività espressivo/teatrale a favore delle persone con disabilità
residenti nel Comune di San Pietro in Casale e nei Comuni limitrofi. I partecipanti sono residenti
nei Comuni di San Pietro in Casale, San Giorgio di Piano, Bentivoglio, Pieve di Cento, Granarolo
dell’Emilia, Castel Maggiore.
Il Laboratorio è iniziato il 12 novembre 2012 e terminerà il 15 aprile 2013; il Lunedì pomeriggio
dalle ore 15,30 alle ore 17,30;
A conclusione del laboratorio è previsto uno spettacolo finale dal titolo “Far Finta di essere sani”
per il giorno 19 Aprile 2013 presso il Teatro Italia di San Pietro in Casale.
Comune di Castenaso (in corso)
L’iniziativa ha inteso proseguire l’opportunità di sperimentazione dell’attività teatrale ed
espressiva rivolta alle persone con disabilità residenti nel Comune individuato e nei Comuni
471
________________________________________ Area Disabili ____________________________________________
limitrofi. L’attività è in corso e si sta svolgendo presso il Centro Culturale “La Scuola” di Marano
di Castenaso. Prevede un percorso di n. 18 incontri a cui stanno partecipando n. 13 persone con
disabilità, delle quali alcune, per motivi legate agli spostamenti (persone residenti presso alcuni
Gruppi Appartamento), sono presenti in modo discontinuo. I partecipanti sono residenti nei
Comuni di Granarolo, Castenaso, Budrio, Molinella, Castelmaggiore.
Il Laboratorio è iniziato il 1° Marzo e si concluderà il 5 Luglio; il Venerdì pomeriggio dalle ore
17,00 alle ore 19,00.
A conclusione del laboratorio è prevista una dimostrazione di lavoro teatrale integrato aperta al
pubblico dal titolo “Quadri a matita” per l’11 Luglio 2013 presso Casa Bondi a Castenaso.
L’iniziativa è stata inserita all’interno delle proposte culturali della rassegna estiva del Comune di
Castenaso.
Comune di Bentivoglio (in corso)
A seguito di segnalazioni di interesse ricevute lo scorso anno da parte di attori amatoriali e
famiglie del territorio, si era prevista la realizzazione di un Laboratorio Integrato presso il Comune
di Bentivoglio, che prevedesse il coinvolgimento di giovani adolescenti con e senza disabilità ed
attori non professionisti interessati alla sperimentazione ed alla condivisione di un percorso
integrato. Nella fase preparatoria del Laboratorio, per motivi dovuti a diversi impedimenti
personali da parte dei soggetti che avevano evidenziato tale interesse, non si è verificata la
partecipazione di tali soggetti al percorso laboratoriale, che ha registrato invece un notevole
interesse da parte dei giovani adolescenti con disabilità del territorio. Si è dato quindi l’avvio ad un
percorso di n. 12 incontri, che grazie ad un proficuo coinvolgimento dei referenti dei Servizi di
Neuropsichiatria Infantile dell’Azienda USL Bologna Distretto Pianura Est, ha permesso la
creazione di un gruppo di n. 11 partecipanti provenienti dal territorio. Il Percorso viene svolto
presso il Teatro TeZe di Bentivoglio. Il gruppo che si è venuto a creare ha portato ad un positivo
coinvolgimento dei partecipanti che, grazie a questa opportunità, sta dando vita anche ad
occasioni di incontro spontanee al di fuori del percorso laboratoriale. I partecipanti sono residenti
nei Comuni di Bentivoglio, Baricella, Castello d’Argile, Pieve di Cento, Minerbio, San Pietro in
Casale.
Il Laboratorio è iniziato il 5 Marzo e si concluderà il 28 Maggio; il Martedì pomeriggio dalle ore
17,00 alle ore 19,00.
A conclusione del laboratorio è prevista una dimostrazione di lavoro teatrale integrato aperta al
pubblico dal titolo “ Girasoli” per il 28 Maggio 2013 presso il Tetro TeZe di Bentivoglio.
Nei tre percorsi laboratoriali sono state coinvolte persone con disabilità residenti in 13 dei 15
Comuni del Distretto Pianura Est.
LABORATORIO MUSICALE PER RAGAZZI/E CON DIFFERENTI DISABILITÀ
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il progetto si pone l’obiettivo di favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più
giovani e di prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili.
Il laboratorio si è riavviato ad ottobre 2012 con la riconfermata presenza dell'ormai consolidato
gruppo dell'anno precedente.
Si è scelto impostare l’attività laboratoriale lavorando trasversalmente sugli obiettivi indicati,
dedicando però più tempo a consolidare l'integrazione nel gruppo delle ultime due persone
inserite nel gruppo.
Ogni partecipante ha avuto modo di rapportarsi con le percussioni utilizzate nelle attività come
strumento per affinare le capacità tecnico manuali, la coordinazione e l'attenzione.
Il lavoro di gruppo ha stimolato l'interazione con gli altri partecipanti.
472
________________________________________ Area Disabili ____________________________________________
Lo scardinare la relazione biunivoca docente/allievo, operatore/assistito a cui i ragazzi sono
normalmente abituati, relazione che si cerca di minimizzare durante il laboratorio, è sempre stato
uno dei focus principali nella conduzione artistica.
L'alternare lo sviluppo di lavoro preordinato a momenti in cui si da spazio agli stimoli provenienti
dai singoli sviluppando momenti di “improvvisazione” ha contribuito infatti alla crescita di una
coscienza del valore di se nel gruppo stimolando altresì la voglia di integrarsi e proporsi
attivamente da parte di tutti.
Musica, quindi, come mezzo di affermazione di se in un contesto complesso, fatto di attenzione a
se ed al proprio gesto da coordinare con l'attenzione agli altri, al gruppo.
Numero dei partecipanti all’attività: 6
Numero di incontri di verifica e coordinamento fra le varie realtà coinvolte e valutazione delle
famiglie e/o dei ragazzi coinvolti: 3
Numero di Redazioni/Organizzazioni a cui è stata data comunicazione dell’attività intrapresa
e/o delle sue produzioni espressive: Redazioni notiziari comunali, siti web, mondo del
volontariato, Sito web e newsletter dell’Associazione, Formica Alata (VolaBo), Giornalino delle
Buone Idee. Il Laboratorio viene inoltre segnalato ad inizio attività alle altre realtà Associative
di Bologna e Provincia con cui Idee ed Esperienze collabora anche indirettamente.
“IDEE IN MOVIMENTO” - LABORATORIO SPORTIVO PER RAGAZZI/E CON VARIE
DISABILITÀ E RAGAZZI/E NORMODOTATII
COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il Laboratorio Sportivo attivato per il quarto anno, grazie alla collaborazione tra l’Associazione
Idee&Esperienze e la Società Sportiva Happy Basket quest’anno si è tenuto presso la palestra delle
Scuola Bartolini di Castel Maggiore e si è avvalso del lavoro di n. 3 educatori con la responsabilità
dello svolgimento del Laboratorio, aiutati dalla preziosa presenza delle volontarie e dei volontari
che non sono quasi mai stati meno di tre.
Gli obiettivi generali del laboratorio sono stati raggiunti, in particolare per quanto riguarda la
creazione di un clima piacevole e sereno tra i ragazzi partecipanti, gli istruttori e i famigliari.
Proprio grazie a questo clima sereno e accogliente, i momenti di tensione durante l’anno sono stati
assolutamente limitati, e anche quando sono accaduti, il gruppo operativo è sempre stato in grado
di gestire la situazione che si presentava.
Tutti i partecipanti hanno sempre espresso nel corso dell'anno piena soddisfazione dall'attività
svolta, esprimendo un benessere che riportavano poi anche in ambiente famigliare e lavorativo.
Alcuni obiettivi specifici del progetto possono essere così descritti: creare sempre più una relazione
positiva dei partecipanti con il pallone e con gli altri attrezzi sportivi; favorire il corretto
movimento posturale, favorire il gioco di squadra, mantenere e migliorare la tecnica della
pallacanestro.
Numero e frequenza dei partecipanti: 11, 1 volta a settimana per l’allenamento
Numero degli “incontri aperti” : 0 (si svolgono a fine Laboratorio)
Numero di incontri di verifica e coordinamento fra le varie realtà coinvolte e valutazione delle
famiglie e/o dei ragazzi coinvolti: 3
Numero di Redazioni/Organizzazioni a cui è stata data comunicazione dell’attività
intrapresa e/o delle sue iniziative (Redazioni notiziari comunali, siti web, mondo del
volontariato e non): Sito web e newsletter dell’ Associazione, del Comune di Castel Maggiore,
Formica Alata (VolaBo), Giornalino delle Buone Idee e Notiziario Società Sportiva Progresso
Happy Basket. Il Laboratorio viene inoltre segnalato ad inizio attività alle altre realtà
Associative di Bologna e Provincia con cui Idee ed Esperienze collabora anche indirettamente.
473
________________________________________ Area Disabili ____________________________________________
ATTIVITÀ PER IL “DOPO DI NOI”
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO PIANURA EST
SPORTELLO D’INFORMAZIONE GIURIDICA - FONDAZIONE DOPO DI NOI BOLOGNA ONLUS
Lo “Sportello di informazione giuridica” è un servizio rivolto alle persone disabili e alle loro
famiglie (eventualmente anche agli operatori dei servizi).
Il progetto, attivo dall’autunno 2008, prevede la realizzazione di incontri nella giornata di venerdì
su appuntamento, presso:
lo Sportello Sociale del Comune di San Giorgio di Piano;
la sede della Fondazione “Le Chiavi di Casa” di Granarolo dell’Emilia;
Su richiesta anche presso la sede della Fondazione Dopo di Noi Bologna o il domicilio del
richiedente (solo se impossibilitato a muoversi).
Gli incontri sono tenuti da un ‘tecnico’ di area sociale e da un consulente legale della Fondazione.
L’unione di una professionalità giuridica e di una sociale consente un approccio ‘trasversale’, in
grado di aiutare il richiedente a definire meglio i propri interrogativi, che solitamente spaziano su
aree diverse.
Nell’anno 2012 non ci sono state richieste di accesso allo sportello.
Nell’anno 2012 è stato realizzato un corso di formazione dal titolo “Diventare amministratore di
sostegno” rivolto ai cittadini e volontari per promuovere e valorizzare l’istituto
dell’Amministrazione di Sostegno e incentivare le disponibilità dei cittadini a svolgere tale incarico
volontario.
Il corso è stato preceduto da due incontri pubblici sul territorio, sul tema dell’amministrazione di
sostegno presso il Comune di San Giorgio di Piano (27 marzo 2012) e a Budrio (3 aprile 2012) ai
quali hanno partecipato circa 40 persone.
Il Corso “Diventare Amministratore di Sostegno” si è tenuto a San Pietro in Casale dal 2 maggio al
13 giugno 2013 e ha visto un ottimo riscontro: 57 gli iscritti che hanno partecipato con assiduità alle
7 unità previste. Di questi ben 14 persone hanno offerto la propria disponibilità al Giudice Tutelare
di Bologna per ad assumere incarichi.
Per loro è stato organizzato un ottavo incontro dopo quelli previsti dal corso, per definire meglio la
propria disponibilità ed uno specifico incontro con il Giudice Tutelare presso il Tribunale di
Bologna.
ARTE E SALUTE MENTALE - TEATRO DI PROSA, TEATRO RAGAZZI, BURATTINI
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA – DSM DISTRETTO PIANURA EST
L’Associazione Arte e Salute Onlus nel corso del 2012 ha consolidato i rapporti stabiliti nei suoi 12
anni di attività e ne ha sviluppati altri di nuovi che con il tempo potranno essere strumento per la
realizzazione di ulteriori progetti artistici, culturali e di comunicazione.
È in fase di programmazione la calendarizzazione di Spettacoli di burattini in baracca, delle
Letture Animate e dei Laboratori per le Scuole che verranno realizzati dall’Associazione Arte e
Salute ONLUS in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl Bologna.
I.E.S.A. (INSERIMENTO ETEROFAMILIARE SUPPORTATO DI ADULTI SOFFERENTI DI
DISTURBI PSICHICI)
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA – DSM DISTRETTO PIANURA EST
È un progetto innovativo attivato dal maggio 2009 rivolto a pazienti psichiatrici in carico ai C.S.M.
del DSM- DP dell’AUSL di Bologna con l’obiettivo di favorire l’autonomia di vita degli utenti ed è
tutt’oggi parte integrante dell’offerta riabilitativa del DSM-DP.
474
________________________________________ Area Disabili ____________________________________________
In questa fase è previsto l’impegno di 10 operatori del DSM-DP, con diversa professionalità
(educatori professionali, infermieri, medico psichiatra) distaccati per una giornata settimanale un
volontario Auser e una psicologa clinica da settembre 2012 con una borsa di studio dell’AUSl
Bologna.
Il Progetto IESA è rivolto a tutto il territorio dell’Ausl e si articola in più aspetti: reperimento e
selezione famiglie ospitanti, selezione candidati ospiti in collaborazione con i CSM invianti,
abbinamento ospitanti-ospiti, supporto costante alle convivenze, raccordo in itinere con i CSM
invianti, etc..
Inoltre il progetto IESA è sede di tirocinio per alcuni corsi di laurea per le figure degli educatori
professionali, infermieri e psicologi clinici.
A tutt’oggi sono state attivate n.18 convivenze delle quali n. 11 ancora in corso (n.5 part time e n.6
full time).
Nel Distretto Pianura Est sono presenti n. 4 ospitanti abilitati e n. 4 convivenze IESA, di cui: 3
concluse e 1 attiva.
I contatti attivati per il reperimento di famiglie ospitanti sono 1273 e le famiglie abilitate, cioè
ritenute adeguate per avviare una convivenza con un utente psichiatrico sono n. 61.
Il lavoro di promozione della cultura dell’Inserimento Eterofamiliare e ricerca di famiglie
disponibili all’ospitalità è costante; diverse sono state le iniziative di promozione realizzate dagli
operatori del gruppo IESA.
PROGETTO DI UTILIZZO DELLE TERAPIE ESPRESSIVE: ARTE TERAPIA E DANZA
MOVIMENTO TERAPTIA
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DSM DISTRETTO PIANURA EST
L’utilizzo in modo strutturato delle terapie espressive nel Dipartimento Salute Mentale Area Nord
è presente sin dal 2003.
Ad oggi sono impegnati nella gestione dei gruppi e nelle attività individuali un medico psichiatra
del CSM di San Giorgio di Piano, un’Educatrice professionale e un’arte terapeuta a contratto libero
professionale.
Gli obiettivi principali sono:
il supporto, mediante l’utilizzo delle terapie espressive, ai progetti terapeutico riabilitativi
individuali predisposti dai moduli del CSM invianti;
lo sviluppo, attraverso il lavoro nel gruppo, della solidarietà e della condivisione.
I risultati raggiunti:
le attività di danza e movimento terapia sono tenute con frequenza settimanale presso la
palestra Comunale del Comune di San Giorgio di Piano;
il gruppo dei partecipanti si è nel tempo consolidato e ampliato sino ad un totale di 15 pazienti;
sono stati attivati alcuni percorsi individuali.
475
476
477
478
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
PROGRAMMA PROVINCIALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
Integrazione sociale e lavorativa delle persone con disabilità
In continuità con l’anno precedente
X
Di nuova attivazione
Soggetto capofila dell’intervento
PROVINCIA di BOLOGNA
Servizio politiche sociali e per la salute
Responsabile dell’intervento:
(nominativo e recapiti)
Simona Ferlini
Servizio politiche sociali e per la salute – Ufficio di
Supporto CTSS di Bologna
0516599237
[email protected]
Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto
capofila e/o responsabile dell’intervento)
Istituzioni/attori sociali coinvolti (per
ciascuno precisare tipologia e
denominazione)
Provincia di Bologna
Comuni della provincia di Bologna
Azienda USL di BOLOGNA
Azienda USL di Imola
ASP Seneca
ASC Insieme
ASP Circondario Imolese
N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità
e possibilità di indicare specifici target di
popolazione destinatari dell’intervento)
Persone giovani e adulte con disabilita’ fisica,
intellettiva o psichica in carico ai servizi territoriali
Ambito territoriale di realizzazione
Provincia di Bologna
Obiettivi dell’intervento (precisando
eventuali integrazioni con altre aree
d’intervento)
Azioni previste
• Attivare e sostenere, con risorse del Fondo
Regionale Disabili, progetti di transizione e
supporto lavorativo per persone con disabilità
iscritte negli elenchi della L. 68/99 nella provincia
di Bologna e in carico ai servizi territoriali (DSMDP, e Servizi socio-sanitari di sostengo
all’Handicap Adulto);
• Attivare e sostenere, con risorse del Fondo
Regionale Disabili ed in continuità con le
esperienze degli anni precedenti il Progetto quadro
provinciale: esperienze orientative e formative rivolte ad
adolescenti e giovani con disabilità di eta’ compresa tra i
16 e i 22 anni” , certificati ai sensi della L.104//92,
frequentanti le scuole secondarie di 2°grado o già
nella fase di transizione dalla scuola al lavoro (:
Percorsi Integrati in Alternanza tra Formazione, Scuola
e Territorio (PIAFST), e Percorsi di Formazione in
situazione).
• Sottoscrizione del protocollo d’intesa;
• Utilizzo condiviso secondo quanto previsto dal
Protocollo di quota parte delle risorse del Fondo
Regionale Disabili assegnate alla Provincia di
Bologna per il biennio 2012-2013;
479
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
• Monitoraggio delle attività realizzate nei territori e
confronto con le associazioni dei disabili;
• Raccordo con il gruppo di lavoro sui Tirocini
Formativi, coordinato dall'Azienda Usl di Bologna.
Ambito territoriale di realizzazione:
Provinciale
X
specificare:
Distrettuale
specificare:
Altro
specificare:
Effetti attesi e indicatori di
monitoraggio/valutazione
Piano finanziario:
Numero di soggetti che sottoscrivono il protocollo
Numero di percorsi attivati
Numero di persone inserite nei percorsi
Quota …
Quota …
Eventuale
(Comune,
(Comune,
quota di altri
Costo totale
Regione,
Regione,
previsto
soggetti da
ASL,
ASL,
specificare
Provincia
Provincia
…
…)
…)
480
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
PROGRAMMA PROVINCIALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
Benessere e salute mentale
In continuità con l’anno precedente
Di nuova attivazione
Soggetto capofila dell’intervento
Provincia di Bologna
Responsabile dell’intervento:
(nominativo e recapiti)
Anna Del Mugnaio - Direttrice Istituzione
051/5288511
Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto
capofila e/o responsabile dell’intervento)
Fondazione Dopo di Noi,
Centro Servizi Volontariato Volabo,
Unasam
Tribunale di Bologna
Istituzioni/attori sociali coinvolti (per
Università di Bologna
ciascuno precisare tipologia e
Dipartimento di salute mentale
denominazione)
Associazioni ed organizzazioni del terzo settore
Distretti
Operatori
N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità
Familiari utenti e categorie svantaggiate
e possibilità di indicare specifici target di
Associazioni e organizzazioni di volontariato
popolazione destinatari dell’intervento)
Cittadinanza
• Attuare azioni ed interventi di sensibilizzazioni sui
temi della salute mentale;
• Sviluppare interventi volti a contrastare lo stigma
Obiettivi dell’intervento (precisando
ed il pregiudizio e a promuovere l'inclusione
eventuali integrazioni con altre aree
sociale di persone in situazioni di grave svantaggio
d’intervento)
• Promuovere l'incontro ed il confronto fra
operatori, utenti e volontariato
• Conservare il patrimonio storico archivistico della
psichiatria provinciale bolognese
Progetto "Teatro e salute mentale"
• Consolidamento progetto “Teatro e salute
mentale” a valenza regionale
• Realizzazione di un seminario sul valore culturale
oltre che terapeutico del teatro nel campo della
salute mentale
• Mantenimento del sito, come cartellone delle
iniziative a livello regionale
• Monitoraggio delle attività in raccordo con i
dipartimenti di salute mentale della Regione
Azione/i previste (descrizione delle
Emilia Romagna
principali attività che compongono
• Formazione: estensione percorso sulla valutazione
l’intervento)
• Partecipazione ad eventi pubblici (Festival del
diritto, festival della filosofia, festival
Internazionale, ecc.)
• Potenziamento della rete delle associazioni e delle
organizzazioni di volontariato
• Presentazione del progetto europeo “Il festival del
Mediterraneo”
481
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Valorizzazione archivi:
• Progetto “RISME”: implementazione di nuove
schede monografiche
• Progetto “La memoria “fuori” dagli Archivi! -Gli
archivi degli ospedali psichiatrici della Provincia di
Bologna” (v. scheda di progetto specifica)
Progetto "Sostengo!" • Consolidamento sportello di supporto e
consulenza ai familiari ed agli utenti,
• Ampliamento dell'attività di informazione e
sensibilizzazione alla cittadinanza di altri distretti,
attività di formazione agli ADS;
• Mappatura dei soggetti istituzionali e non
potenzialmente interessati alla diffusione
dell'amministrazione di sostegno;
• Istituzione dell'elenco degli amministratori di
sostegno
• Approvazione del regolamento per la gestione
dell'elenco degli amministratori di sostegno
Rapporto con le associazioni attive nel settore
• Sviluppo della biblioteca come luogo di incontro e
di documentazione sui temi della salute mentale
per le associazioni
• Mantenimento e potenziamento del sito sulle
attività culturali, ricreative e sociali rivolti a
promuovere l'inclusione sociale degli utenti
• Realizzazione di iniziative pubbliche di
sensibilizzazione sui temi della salute mentale e
dell'inclusione sociale
• Attività di supporto e formazione alle Associazioni
attive nel campo della salute mentale in
collaborazione con il Centro Servizi di Volontariato
Volabo.
Ambito territoriale di realizzazione:
Provinciale
specificare:
Distrettuale
specificare:
Altro
specificare:
3 dipendenti di qualifica amministrativa Istituzione
Risorse umane che si prevede di impiegare: Gian Franco Minguzzi
numero e qualifica degli operatori
1 psicologo collaboratore di Unasam
Ente di Appartenenza
2 figure tecniche Centro Servizi del volontariato
2 medici psichiatri dipendenti azienda USL Bo
progetto Sostengo!:
Numero di consulenze ai familiari
Corsi di formazione
Effetti attesi e indicatori di
Progetto RISME:
monitoraggio/valutazione
Implementazione di due monografie
Progetto Teatro e Salute mentale
Realizzazione del seminario
35.000
Piano finanziario:
fondo
indistinto
482
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
PROGETTO SOVRAZONALE
Denominazione:
Servizi a valenza sovradistrettuale o provinciale
Il Piano regionale sociale e sanitario e l'Atto di indirizzo e coordinamento provinciale 2009-2011
hanno posto nel Distretto il punto centrale della programmazione e della gestione degli interventi e
hanno contestualmente introdotto l'esigenza di realizzare accordi sovraterritoriali per interventi o
servizi di particolare specializzazione o che potevano ottimizzare costi e risorse.
Negli anni si sono consolidati e rafforzati progetti di bacino sovra-zonale che erano già attivi ma che
hanno trovato nella pianificazione zonale il preciso riferimento (Centro di contrasto all'abuso e al
maltrattamento) e sono stati realizzati nuovi interventi (CAAD, PRIS).
Pur nella diversità degli obiettivi e dell'utenza cui sono rivolti, hanno un elemento comune che li
diversifica da altri progetti: si tratta infatti di veri e propri Servizi nei quali un ente capofila gestisce,
a nome e in accordo con gli altri, una funzione o interventi che sarebbero con maggiori costi e
minore efficacia realizzabili nei singoli territori.
Si tratta quindi di azioni di particolare rilievo, accomunate da un medesimo obiettivo di
specializzazione/ottimizzazione dell'intervento, che danno conto della capacità dei territori di
lavorare in rete e di assumere (o delegare) funzioni con reciproca responsabilità.
Adattamento domestico. Integrazione dei servizi e degli interventi territoriali: gestione del
servizio CAAD (CAAD - Centro provinciale per l'adattamento dell'ambiente domestico disabili –
anziani) anno 2013
Comune o altro ente capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Provincia di Bologna
Simona Ferlini
Ufficio di supporto della Conferenza territoriale
sociale e sanitaria di Bologna
0516599237
[email protected]
• Cittadini disabili e loro famiglie;
• Cittadini anziani e loro famiglie;
• Operatori dei servizi territoriali impegnati
nell’ambito anziani e disabili;
• Funzionari e tecnici dei Comuni impegnati
nell’ambito dell’edilizia;
• Soggetti del terzo settore attivi nell’ambito anziani
e disabili;
• Soggetti pubblici e privati impegnati nell’ambito
della qualità dell’abitare;
• Figure professionali e loro organizzazioni di
rappresentanza impegnate negli ambiti di cui al
Servizio.
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Progetto in continuità
Ambito territoriale di realizzazione
Provincia di Bologna
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Distretto Città di Bologna
Ufficio di supporto CTSS Bologna
Comune di Bologna Settore sociale
Comuni della Provincia di Bologna
UDP dei Distretti
Ausilioteca AIAS onlus (gestione settore consulenze
483
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
tecniche)
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Azioni previste
In continuità con il 2012: consolidare, qualificare e
sviluppare le attività relative all'adattamento
domestico nei Distretti della provincia, con
particolare riferimento al CAAD. In particolare:
• Prosecuzione delle attività organizzative di
decentramento distrettuale del servizio;
• Attivazione di modalità organizzative che
favoriscano l'integrazione tra l'equipe di
consulenza del Servizio e le risorse operanti
dei Distretti nell'ambito dell' AD;
• Sviluppo della collaborazione ai sensi del
“regolamento aziendale” già approvato dalla
CTSS relativo ai progetti di adattamento
domestico da realizzarsi nell’ambito del FRNA.
Nel 2013-14: sviluppare e rafforzare il lavoro di
coordinamento, indirizzo e verifica a livello
provinciale. In particolare:
• Garantire coerenza ed equità nella
programmazione e nella gestione dei diversi
fondi per l’AD rilanciando le attività
dell’apposito gruppo di lavoro della CTSS;
• Promuovere il ruolo di committenza degli attori
pubblici locali in materia di AD anche attraverso
la partecipazione a tavoli regionali;
• Verificare il grado raggiungimento al 2013 degli
obiettivi di decentramento e integrazione sopra
descritti in vista della definizione della nuova
convenzione per il CAAD;
• Ricomporre il quadro dei servizi e dei
finanziamenti per l’adattamento domestico nella
Provincia.
AZIONI PREVISTE, STRUMENTI,
METODOLOGIA DI GESTIONE
Gestione del servizio per le funzioni di sportello
informativo e consulenza modulando gli interventi
sia in maniera standard per tutto il territorio
provinciale sia in maniera mirata rispetto alle
singole esigenze Distrettuali;
Attività di pianificazione e
coordinamento/monitoraggio periodico delle
attività svolte dal Distretto città di Bologna con il
soggetto gestore e nell'ambito del Gruppo di
lavoro specifico sull'AD della CTSS;
Implementazione del sistema informativo CAAD
predisposto dalla Regione e assolvere ai relativi
obblighi informativi;
In prospettiva, per il 2013-2014, prevedere
l’elaborazione, a partire da tale sistema
informativo, di un sistema informativo specifico
per monitorare e coordinare il complesso degli
interventi di Adattamento Domestico e degli
484
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
interventi connessi (protesica, ausili …,) anche
attraverso il collegamento con il sistema GARSIA.
INFORMAZIONE COMUNICAZIONE
Ristrutturazione delle modalità informative
sull’AD tenuto conto della distrettualizzazione del
servizio e della necessaria integrazione con la rete
degli sportelli sociali;
Produzione di una mailing list di collegamento per
scambio informazioni e documenti tra i soggetti
coinvolti come referenti nella rete CAAD del
territorio bolognese;
Gestione delle pagine del CAAD Bologna nel sito
della rete regionale dei CAAD;
Produzione di comunicati stampa sulle attività del
CAAD e di articoli per riviste specializzate.
RAPPORTI CON IL TERRITORIO E
CONSULENZA (ai servizi, agli operatori, ai
cittadini)
Mappatura e ricomposizione degli interventi che
concorrono all’adattamento domestico nei suoi
diversi aspetti, e sono erogati e gestiti da enti diversi
e sulla base di fonti di finanziamento diverse: DGR
1204/11 (ex. LN 13/89) L.R. 29/97 art. 10; protesica
Az.USL; DGR 1206/07 all. 5, altro (es. microcredito,
…)
Consolidamento della gestione del servizio affidato
al distretto città di Bologna con valenza
sovradistrettuale (aziendale).
Consolidamento della organizzazione distrettuale
del servizio che prevede la presenza per ½ volte al
mese della equipe multidisciplinare del CAAD, per
le attività di consulenza, di informazione, di
formazione, presso la sede dei vari distretti integrata
con i locali servizi di carattere sociosanitario dedicati
all’area degli anziani e dei disabili secondo quanto
indicato dai diversi “profili di attività” previsti
territorialmente
Piano finanziario
FORMAZIONE (in collaborazione con CRA e
CRIBA)
Progettare e realizzare iniziative di formazione e
aggiornamento, dirette:
• Ai tecnici delle amministrazioni comunali
impegnati nell’ambito della edilizia e gli artigiani
installatori;
• Ad operatori dell’area sociosanitaria;
• Ad operatori degli Sportelli sociali.
Costo totale previsto
Quota Eventual
Distretti del territorio Ausl
regiona e quota
Bologna
le
nazionale
Città di Bologna
485
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
€ 80.456,70
Casalecchio di Reno
€ 24.031,50
San Lazzaro di Savena
€ 16.743,30
Pianura est
€ 33.518,20
Pianura ovest
€ 15.997,70
Porretta Terme
€ 14.252,60
Totale
€ 185.000,00 a valere sul riparto
FRNA 2012
a questo totale va aggiunta la
quota di Imola (Ausl Imola)
corrispondente a euro 26.112,00
per un totale generale sull'intero
territorio provinciale di euro
211.112,00
• Valori quali-quantitativi di utenza e prestazioni di
sportello informativo;
• Valori quali-quantitativi di utenza e prestazioni di
consulenze tecniche;
• Diffusione strumenti informativi specifici e
riscontri delle attività di comunicazione;
• Distribuzione dell’utenza complessiva nel territorio
provinciale;
• Feedback da enti e realtà coinvolte in
collaborazioni, sia di ambito sanitario che sociale
ed edilizio.
486
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
PROGETTO SOVRAZONALE
Progetto di miglioramento della qualità dei servizi socio-sanitari per anziani e disabili
Comune o altro ente capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Azienda USL di Bologna
Dipartimento Attività Socio-Sanitarie Azienda Usl di
Bologna:
• Monica Minelli
telef. 051 6584871
• Rosangela Ciarrocchi
Servizi residenziali e semiresidenziali per anziani e per
disabili accreditati con l’Azienda Usl di Bologna
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Percorso pluriennale iniziato nel 2003 e tuttora in corso.
Ambito territoriale di realizzazione
Comuni dei Distretti dell’Azienda USL di Bologna.
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Azioni previste
Piano finanziario:
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Dipartimenti e Unità Operative diverse dell’Azienda USL
di Bologna, Enti Locali, CTSS, Enti Gestori pubblici e
privati dei servizi per anziani e disabili accreditati
Valutazione della qualità;
Monitoraggio dei servizi offerti alla persona nei
servizi accreditati per disabili ed anziani;
Incentivazione al superamento delle criticità e
miglioramento continuo della qualità dei servizi
socio-assistenziali e socio-sanitari offerti;
Accompagnamento
degli Enti Gestori verso
l’acquisizione dei requisiti dell’accreditamento
definitivo.
In sintesi:
• Tavoli di lavoro con il coinvolgimento di
professionisti delle diverse realtà pubbliche e private
coinvolte;
• Emanazioni di documenti (linee guida, atti di
indirizzo procedure etc);
• Elaborazione di set d’indicatori con rilevazione
annuale;
• Elaborazione percorso soddisfazione percepita e
rilevazione annuale;
• Percorsi di formazione, workshop specifici, incontro
collettivi di aggiornamento;
• Percorsi di Audit su tematiche specifiche.
Costo
totale Quota
Quota nazionale
previsto
regionale
/
/
/
Per ogni fase del percorso sono stati individuati momenti
e strumenti specifici di monitoraggio degli obiettivi
previsti e valutazione dei risultati. Report specifici
vengono prodotti annualmente
487
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 71
INTERVENTO/PROGETTO
ASSEGNI DI CURA DISABILI ADULTI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08.
Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare
attenzione alle condizioni di gravità.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Unità Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Unità dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est
Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti
DESTINATARI
Cittadini in situazione di handicap grave che presentano una grave compromissione delle funzioni
cognitive o totale dipendenza fisica – il nucleo si fa carico direttamente o attraverso collaborazioni
con altri, di garantire le prestazioni previste dal programma assistenziale personalizzato a
domicilio
488
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2003
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Si da continuità al progetto avviato con delibera di Giunta regionale n. 1122/02 “Direttiva per la
promozione di progetti personalizzati finalizzati a favorire le condizioni di domiciliarità e le
opportunità di vita indipendente dei cittadini in situazione di handicap grave”. Mira a favorire la
permanenza nel proprio contesto di vita dei cittadini disabili in situazione di gravità. Si tratta di un
contributo economico a sostegno dell’accoglienza e del lavoro di cura svolto dalle famiglie o da
altri caregivers che assistono il disabile, al fine di evitare, o posticipare il più a lungo possibile, il
ricorso ai servizi residenziali.
Il contributo è alternativo solo al ricovero in strutture residenziali ed integra e non sostituisce
l’accesso alle altre opportunità della rete dei servizi disponibili sul territorio ed indicati nei Piani di
Zona.
AZIONI PREVISTE
Dare continuità e consolidare le modalità di accesso alla rete dei servizi del cittadino disabile
attraverso il sistema informatizzato (GARSIA) che prevede la Segnalazione di “situazione di
bisogno” presso lo sportello sociale per l’accesso alla rete complessiva dei servizi. È già in
applicazione il regolamento unico aziendale e i relativi criteri operativi.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Integrazione con il sistema dell’offerta dei Servizi di Assistenza Domiciliare dei Comuni
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto Pianura Est
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Per l’Area Disabili:
3Assistenti sociali e 5 educatori professionali dell’USSI Disabili dell’AUSL
RISULTATI ATTESI
Prevenire una precoce istituzionalizzazione del disabile
Ampliare l’attuazione di progetti di vita indipendente
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
n° progetti attivati
n° utenti coinvolti
489
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 283.966,50
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 273.966,50
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 10.000,00
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
490
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 72
INTERVENTO/PROGETTO
SOSTEGNO DOMICILIARITÀ
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08.
Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare
attenzione alle condizioni di gravità.
Completare la messa in rete di diverse tipologie di interventi (interventi residenziali di sollievo,
sostegni ai care-givers, assistenza domiciliare).
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Unità Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Unità dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est
Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti
DESTINATARI
Cittadini disabili adulti
491
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dall’anno 2008
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Assicurare alle persone in situazione di particolare gravità interventi di assistenza domiciliare
individuale, svolta da personale assistenziale nei diversi ambiti di vita domestica con l’obiettivo di
sostenere la persona disabile ed i caregivers.
AZIONI PREVISTE
Continuità dei progetti avviati
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
3 Assistenti sociali, 5 Educatori Professionali
RISULTATI ATTESI
Rispondere ai bisogni rilevati
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
n° progetti di assistenza domiciliare attivati
n° utenti coinvolti
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 28.000,00
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 28.000,00
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
492
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 73
INTERVENTO/PROGETTO
PROGETTO DI SOLLIEVO
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Completare la messa in rete di diverse tipologie di interventi (interventi residenziali di sollievo,
sostegni ai care-givers, assistenza domiciliare).
Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Area Dipartimentale Attività Socio Sanitarie - Ussi
Disabili Adulti
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Unità dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est
Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti
DESTINATARI
Disabili Adulti con disabilità medio, medio grave e grave
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2008
493
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Potenziare il sostegno alla domiciliarità rivolto alle famiglie attraverso la realizzazione di progetti
di sollievo che prevedono l’accoglienza temporanea delle persone disabili in servizi residenziali e
semiresidenziali. L’obiettivo è consentire ai familiari un momento di riposo dall’intenso “lavoro”
di cura e di assistenza del proprio congiunto disabile e posticipare così nel tempo la richiesta di
allontanamenti definitivi. Il progetto di sollievo comprende anche la messa in campo di interventi
di "avvicinamento alla residenzialità" in una prospettiva futura di distacco dal nucleo familiare. E’
possibile sperimentare brevi progetti di residenzialità che consentono al disabile e alla sua famiglia
un graduale percorso di separazione verso l’autonomia. Ci si muove nell’ottica del “dopo di noi
durante noi” all’interno della quale l’autonomia residenziale è pensata come il risultato di un
processo di crescita preparato e realizzato per tempo e con risorse e sostegni adeguati.
AZIONI PREVISTE
Individuare strutture residenziali e semiresidenziali, possibilmente del territorio, per l’attuazione
dei percorsi di sollievo.
Programmazione sulla base delle esigenze degli interventi da realizzare nell’anno.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
U.S.S.I Disabili Adulti Azienda Usl - Distretto Pianura Est,
Strutture residenziali e semiresidenziali del territorio
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
3 Assistenti sociali, 5 educatori professionale dell’USSI Disabili Adulti dell’AUSL
RISULTATI ATTESI
Realizzazione progetti programmati
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
n° progetti di sollievo attivati;
n° progetti programmati
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 100.000,00
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 61.477,47
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 38.522,53
494
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 58
INTERVENTO/PROGETTO
SAD - DIMISSIONI PROTETTE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Strutturare i servizi rivolti alla tutela della domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla
DGR 1206/07.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Distretto Pianura Est – Unità Attività Socio Sanitarie - USSI Anziani
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Rita Tinti Responsabile Unità Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani
Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti
DESTINATARI
Cittadini in dimissione da reparti ospedalieri che rientrano al domicilio
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
495
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Garantire la continuità assistenziale nell’ambito della definizione dei progetti di intervento
integrati al domicilio.
Il progetto che si è ormai consolidato nell’ambito dei processi operativi si è strutturato quale
valido strumento nell’ambito della rete dedicata alla domiciliarità in quanto permette di
supportare le famiglie nella tutela dei cittadini non autosufficienti inseriti nei percorsi di
dimissioni protette per i primi trenta giorni gratuiti.
AZIONI PREVISTE
Garanzia del sistema di offerta della Rete dei Servizi di “Assistenza Domiciliare” da attivarsi
immediatamente alla dimissione dal presidio ospedaliero o da percorso residenziale sociosanitario temporaneo.
Garantire la continuità dell’assistenza tra ospedale e territorio attraverso la riorganizzazione delle
cure intermedie e il consolidamento delle Centrali di Continuità Ospedale-Territorio
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est,
reparti ospedalieri
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori Unità Attività Socio Sanitari Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti
Sociali dei Comuni Responsabili del Caso
RISULTATI ATTESI
Attivazione di percorsi di tutela della domiciliarità
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N° segnalazioni pervenute dall’ospedale
N° progetti attivati
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
(V. AREA ANZIANI)
496
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 74
INTERVENTO/PROGETTO
ASSDI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08.
Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per anziani e disabili e per le loro famiglie con
particolare attenzione alle condizioni di gravità.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Unità Attività Socio Sanitarie - Ussi Anziani Ussi
Disabili Adulti
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Rita Tinti - Responsabile Unità Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est – USSI Anziani
DESTINATARI
Cittadini valutati non autosufficienti assistiti al domicilio.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
497
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
OBIETTIVI DEL PROGETTO
L’Assistenza socio/sanitaria domiciliare integrata (ASSDI) si configura come una risposta ai
bisogni socio/assistenziali, socio/sanitari e sanitari espressi sul territorio da persone non
autosufficienti.
L’assistenza domiciliare risponde a bisogni che possono essere di carattere temporaneo o protratto
nel tempo e può prevedere una risposta integrata di tipo socio/assistenziale e sanitario.
Al fine di garantire la risposta più appropriata, l’èquipe multiprofessionale (UVG) predispone
nell’ambito del progetto di vita e di cure, un piano assistenziale individualizzato integrato, volto a
promuovere e mantenere la persona non autosufficiente nel proprio contesto di vita, favorendo la
permanenza al domicilio, ritardando l’inserimento in struttura residenziale ed evitando il ricovero
inappropriato in ospedale.
In particolare per le persone non autosufficienti e per il loro nucleo familiare il servizio di
assistenza domiciliare:
• favorisce il mantenimento a domicilio;
• garantisce assistenza in modo continuativo, limitata od estesa nel tempo;
• favorisce il recupero e/o il mantenimento delle capacità residue di autonomia e relazionali;
• supporta i familiari e sostiene l’acquisizione di competenze per un’autonomia di intervento;
• persegue la migliore qualità della vita possibile per le persone non autosufficienti ed i loro
familiari;
• evita il ricovero inappropriato in ospedale, evita o ritarda il ricovero in struttura residenziale.
Tali obiettivi sono perseguiti attraverso l’erogazione di diverse tipologie di prestazioni, fornite in
modo integrato tra professionisti e discipline differenti ed assicurando comunque il
coordinamento e l’integrazione organizzativa tra Comuni ed Ausl.
È operativo in ambito distrettuale il sistema informativo di back office SosiA.
Il Progetto prevede il collegamento telematico tra i Comuni del Distretto, le due ASP, ed il
Distretto Pianura Est per l’articolazione informatizzata della Cartella Domiciliare Integrata e la
definizione di un sistema di monitoraggio e rendicontazione automatizzato relativo all’attività ed
ai costi sostenuti nell’ambito del FRNA .
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
Articolazione dei vari interventi attraverso la formulazione di un Progetto Assistenziale
Individualizzato
Informatizzazione della cartella socio sanitaria integrata/ADI
Ampliamento del Servizio di Assistenza Domiciliare in orario pomeridiano in ottemperanza al
DGR 1206/07
Applicazione del Regolamento Aziendale “Assistenza Socio-Sanitari Domiciliare Integrata “
approvato con delibera n 255 del 23/12/2008
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda Usl di Bologna - Distretto Pianura Est, Comuni facenti parte del Distretto Pianura Est
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Anziani – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – Assistenti
Sociali dei Comuni Responsabili del Caso
498
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
RISULTATI ATTESI
Attivazione di percorsi di tutela delle persone non autosufficienti nell’ambito del loro contesto di
vita
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N° progetti attivati
N° utenti coinvolti
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 81.366,00
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 60.366,00
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 21.000,00
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
499
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 75
INTERVENTO/PROGETTO
ASSISTENZA DOMICILIARE GRAVI/GRAVISSIMI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08.
Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare
attenzione alle condizioni di gravità.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Distretto Pianura Est - Unità attività Socio Sanitarie - USSI Disabili Adulti
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Unità dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est
Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti
DESTINATARI
•
•
Cittadini costretti al domicilio con gravissima disabilità (BARTHEL come da 2068)
Cittadini di età <65 aa. costretti al domicilio con grave disabilità (BARTHEL superiore a 60) e
presenza di nucleo familiare fragile (valutato con apposita scheda sociale).
500
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità 2009
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il progetto prevede la realizzazione di interventi di assistenza domiciliare di base attraverso
operatori qualificati con specifiche competenze e preparazione, in particolare nell’ambito
dell’igiene personale, dei trasferimenti letto-carrozzina, delle mobilizzazioni articolari.
Obiettivi specifici:
• contribuire al mantenimento del cittadino disabile al proprio domicilio
• rinforzare le indicazioni riabilitative supportando/sollevando il care giver familiare
• sostenere l’accettazione di una avvenuta stabilizzazione
• tenere monitorata la disabilità strutturata e la situazione abitativa-familiare dell’utente.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
individuazione delle persone disabili che rispondono ai criteri indicati
definizione degli obiettivi specifici dell’intervento
predisposizione del Piano Assistenziale da rivalutare periodicamente
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Unità Socio Sanitaria Integrata Disabili Adulti – Azienda Usl –Distretto Pianura Est – UOC
Medicina Riabilitativa Azienda Usl - ASP Donini Damiani e ASP Ramponi Galuppi
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Disabili Adulti – Azienda Usl –Distretto Pianura Est –
Fisioterapisti UOC Medicina Riabilitativa – Operatori OSS/ADB ASP Donini Damiani e ASP
Ramponi Galuppi
RISULTATI ATTESI
Garantire alle persone con livelli di elevata non autosufficienza progetti di domiciliarità
Sostegno alla famiglia nell’affrontare un impegno assistenziale elevato
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N° progetti attivati
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 12..079,00
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
501
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
•
•
•
•
•
•
risorse regionali (altri fondi)
FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 8.579,00
FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 3.500,00
Fondo Sanitario Regionale
risorse da altri soggetti (specificare)
502
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 76
INTERVENTO/PROGETTO
RESIDENZIALE DGR 2068/04
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Garantire, alle persone con disabilità, la conoscenza e l’accessibilità delle opportunità e dei servizi
disponibili.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Unità Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Unità dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est
Bruno Alberghini - Responsabile USSI Disabili Adulti
DESTINATARI
Cittadini con disabilità gravissima acquisita, conseguenti a patologie/deficit che si manifestano in
età adulta derivanti da varie cause (traumi, malattie cronico degenerative…) dalle quali deriva una
grave dipendenza nel compiere le normali attività della vita quotidiana, fino a raggiungere
situazioni di totale non autosufficienza e/o di minima coscienza.
503
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dall’anno 2005
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Assicurare alle persone con disabilità gravissime la permanenza in strutture residenziali qualora le
menomazioni presenti non siano compatibili con un’assistenza a domicilio, o per l’assenza di una
situazione familiare, personale o ambientale tale da consentire il ritorno a casa Tali soluzioni sono
attivate anche per ricoveri temporanei di sollievo per i familiari conviventi.
AZIONI PREVISTE
Continuità dei progetti residenziali avviati
Individuazione e modulazione dell’offerta di strutture e nuclei residenziali specializzati
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Unità di Valutazione Multidimensionale delle Gravissime Disabilità Acquisite (UVM GRAD)
3 Assistenti sociali
RISULTATI ATTESI
Rispondere ai bisogni rilevati
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
n° progetti residenziali attivati
n° utenti coinvolti
PIANO FINANZIARIO
€ 469.777,68
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 188.899,68
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 22.500,00
• Fondo Sanitario Regionale - € 258.378,00
• risorse da altri soggetti (specificare)
504
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 77
INTERVENTO/PROGETTO
EDUCATIVA A DOMICILIO
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare
attenzione alle condizioni di gravità.
Completare la messa in rete di diverse tipologie di interventi (interventi residenziali di sollievo,
sostegni ai care-givers, assistenza domiciliare).
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Unità Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Unità dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est
Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti
DESTINATARI
Disabili adulti 18/64 anni in situazione di medio/medio grave e grave disabilità
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
505
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Assicurare alle persone con disabilità medio/grave e grave interventi di sostegno educativo
individuale o di gruppo, svolti dall'Educatore Professionale nei diversi contesti sia domiciliari che
territoriali, con l’obiettivo di sostenere nelle diverse attività domestiche e sociali la persona
disabile ed i caregivers.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
Rilevazione del bisogno
Programmazione annuale degli interventi
Monitoraggio e continuità dei progetti in essere
Valutazione e predisposizione di nuovi progetti compatibilmente alle risorse date
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Cooperative sociali, associazioni, ASP
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
3 Assistenti sociali e 5 educatori professionali dell’USSI Disabili dell’AUSL
RISULTATI ATTESI
Rispondere ai bisogni rilevati
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Nr. progetti attivati
Nr. disabili coinvolti
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 117.751,59
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 117.751,59
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
506
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 78
INTERVENTO/PROGETTO
CONTRIBUTI A SOSTEGNO DELLA DOMICILIARITÀ
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per persone con disabilità fisicia e/o psichica.
Completare la messa in rete di diverse tipologie di interventi (interventi residenziali di sollievo,
sostegni ai care-givers, assistenza domiciliare).
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Unità Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Unità dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est
Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti
DESTINATARI
Cittadini adulti con disabilità fisica e/o psichica
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dall’anno 2008
507
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Sostenere la domiciliarità delle persone con disabilità fisica e/o psichica con contributi alla
famiglia per interventi di assistenza domiciliare individuale, svolta da personale assistenziale nei
diversi ambiti di vita domestica con l’obiettivo di sostenere la persona disabile ed i caregivers.
AZIONI PREVISTE
Continuità dei progetti avviati
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
3 Assistenti sociali, 5 Educatori Professionali
RISULTATI ATTESI
Rispondere ai bisogni rilevati
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
n° contributi di sostegno alla domiciliarità attivati
n° utenti coinvolti
PIANO FINANZIARIO
€ 20.000,00
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 20.000,00
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
508
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 79
INTERVENTO/PROGETTO
ASSEGNI DI CURA DGR 2068/04
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08.
Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare
attenzione alle condizioni di gravità.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Unità Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Unità dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est
Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti
DESTINATARI
Cittadini che acquisiscono disabilità gravissime conseguenti a patologie/deficit che si manifestano
in età adulta derivanti da varie cause (traumi, malattie cronico degenerative…) dalle quali deriva
una grave dipendenza nel compiere le normali attività della vita quotidiana, fino a raggiungere
situazioni di totale non autosufficienza e/o di minima coscienza.
509
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dall’anno 2005
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Mira a favorire la permanenza nel proprio contesto di vita dei cittadini disabili in situazione di
gravissima disabilità acquisita. È un contributo economico a sostegno dell’accoglienza e del lavoro
di cura svolto dalle famiglie o da altri caregiver che assistono il disabile, al fine anche di evitare, o
posticipare il più a lungo possibile, il ricorso ai servizi residenziali.
Il contributo è alternativo solo al ricovero in strutture residenziali ed integra e non sostituisce
l’accesso alle altre opportunità della rete dei servizi disponibili sul territorio.
AZIONI PREVISTE
Continuità dei progetti avviati e nuovi interventi
Applicazione del regolamento aziendale per l’erogazione e la gestione degli assegni di cura
EVENTUALI INGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto Pianura Est
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Unità di Valutazione Multidimensionale delle Gravissime Disabilità Acquisite (UVM GRAD)
3 Assistenti sociali
RISULTATI ATTESI
Assicurare un sostegno adeguato ai familiari che manifesta la volontà di accogliere il congiunto a
domicilio.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
n° progetti attivati
n° utenti coinvolti
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 198.583,00
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 92.345,00
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 39.097,00
• FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 67.141,00
• Fondo Sanitario Regionale
510
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 80
INTERVENTO/PROGETTO
NUOVI CASI/CONTINUITÀ - RETE SOCIO SANITARIA
RESIDENZIALI, CENTRI DIURNI, LABORATORI PROTETTI
DISABILI
-
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Garantire, alle persone con disabilità, la conoscenza e l’accessibilità delle opportunità e dei servizi
disponibili
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Unità Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Unità dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est
Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti
DESTINATARI
Disabili adulti 18/64 anni in situazione di medio/medio grave e grave disabilità
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
511
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Assicurare alle persone in situazione di particolare gravità che, terminata la frequenza dell’obbligo
scolastico, non possono accedere in modo definitivo o temporaneo al lavoro, prestazioni e/o
interventi assistenziali, educativi, riabilitativi a ciclo diurno o residenziale con programmi
personalizzati a lungo termine attraverso l’inserimento presso la rete dei servizi quali: i Centri
socio riabilitative residenziali, i Centri socio-riabilitativi diurni, i Gruppi appartamento/comunità
alloggio e i centri occupazionali/laboratori protetti.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
Rilevazione del bisogno
Programmazione annuale degli interventi
Monitoraggio e continuità dei progetti in essere
Valutazione e predisposizione di nuovi progetti compatibilmente alle risorse date
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Cooperative sociali, associazioni, ASP
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
3 Assistenti sociali e 5 educatori professionali dell’USSI Disabili dell’AUSL
RISULTATI ATTESI
Rispondere ai bisogni rilevati
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Nr. inserimenti per tipologia di servizio
Popolazione 18/64
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 4.884.506,71
di cui:
• risorse comunali (Bilancio Sociale) - € 721.560,00
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 4.162.946,71
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
512
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 37
INTERVENTO/PROGETTO
INTERVENTI DI PRONTA EMERGENZA, DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITÀ E
DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI: ATTIVARE INTERVENTI CON CARATTERE DI URGENZA CHE CONSENTANO
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per minori, disabili, per soggetti in condizione
di rischio sociale, per le loro famiglie.
Promuovere la tutela dei minori
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti Responsabile Unità Attività Socio Sanitarie del Distretto Pianura Est
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
513
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
DESTINATARI
Disabili, minori e persone in situazione di disagio sociale
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2002
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
Attivazione di prestazioni assistenziali atte a rispondere a situazioni di difficoltà, di emergenza
e di urgenza anche attraverso inserimenti residenziali;
Valorizzazione e sostegno alle famiglie in difficoltà in quanto ambiti primari di sviluppo e cura
delle persone;
Sostegno alla genitorialità;
AZIONI PREVISTE
Interventi di supporto e appoggio educativo, sostegno economico e inserimento provvisorio in
struttura o in altra realtà di accoglienza.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetti Area Disabili
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Azienda USL – Servizio Sociale – USSI Minori e USSI Disabili Adulti
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Sono coinvolti tutti gli operatori delle USSI Minori e USSI Disabili Adulti dell’Azienda USL di
Bologna del Distretto Pianura Est
RISULTATI ATTESI
Garantire risposta alle situazioni che presentano particolare
compatibilmente con le numerose richieste aventi questa specificità.
carattere
di
emergenza
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
n° interventi di tutela attivati in situazione di emergenza
n° situazioni segnalate con caratteristica di emergenza
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 244.370,48 (€ 171.774,85 anno 2013 + € 72.595,63 residuo
anno 2012)
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 41.126,78
514
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
•
•
•
•
•
•
risorse regionali (altri fondi)
FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 130.648,07
FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
Fondo Sanitario Regionale
risorse da altri soggetti (specificare)
515
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 81
INTERVENTO/PROGETTO
CONTRIBUTO ASSISTENTI FAMILIARI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Integrare nella rete dei servizi le Assistenti familiari straniere e promuovere l’emersione dal lavoro
nero
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Distretto Pianura Est - Unità attività Socio Sanitarie - USSI Disabili Adulti
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Unità dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est
Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti
DESTINATARI
Cittadini disabili adulti titolari di assegno di cura che hanno stipulato un regolare contratto di
lavoro con una assistente familiare
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
516
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Promuovere l’accesso delle donne migranti al mondo del lavoro.
Promuovere l’emersione del lavoro nero in particolare delle assistenti familiari.
Concorrere a consolidare per quanto possibile il processo di regolarizzazione delle assistenti
familiari in possesso dei necessari requisiti.
Il contributo viene concesso nell’ambito del progetto che prevede l’assegno di cura, sulla base di
una specifica richiesta e della presentazione della documentazione attestante il regolare contratto e
l’effettiva contribuzione previdenziale nei confronti dell’assistente familiare.
AZIONI PREVISTE
Attivazione progetti di contribuzione economica in linea con il regolamento aziendale
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Integrazione con il progetto “Qualificazione e messa in rete delle Assistenti Familiari”
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Disabili Adulti – Azienda Usl –Distretto Pianura Est –
Assistenti Sociali dei Comuni
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Operatori Unità Socio Sanitari Integrata Disabili Adulti – Azienda Usl –Distretto Pianura Est –
Assistenti Sociali dei Comuni
RISULTATI ATTESI
Garantire ai cittadini disabili con livelli di elevata non autosufficienza progetti di domiciliarità
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N° contributi erogati
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 28.800,00
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 26.880,00
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 1.920,00
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
517
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 82
INTERVENTO/PROGETTO
ATTIVITÀ PER IL “DOPO DI NOI” – Progetti di Vita indipendente presso
appartamenti di Castel Maggiore e Granarolo dell’Emilia
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Consolidare i percorsi del Dopo di Noi in particolare i progetti rivolti alla vita indipendente in
collaborazione con il mondo dell’associazionismo e del volontariato
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL Distretto Pianura Est - Unità attività Socio Sanitarie - USSI Disabili Adulti
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Unità dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est
Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti
DESTINATARI
Disabili adulti e loro famiglie
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Azione in continuità dal 2004 Appartamento di Castel Maggiore e dal novembre 2012 nuovo
appartamento di Granarolo dell’Emilia
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
Sperimentare soluzioni di vita indipendente in vista del Dopo di Noi;
Verificare la tenuta delle famiglie e dei disabili rispetto al distacco e all’affido ad estranei alla
famiglia;
518
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
•
Garantire nel tempo il livello della qualità della vita progettato attraverso un modello
gestionale che non può prescindere dalla necessità di individuare lo strumento giuridico atto a
garantire la continuità dell’esperienza.
AZIONI PREVISTE
Appartamento di Granarolo dell’Emilia
• Partecipazione al gruppo di lavoro tecnico operativo che programma e verifica la vita interna e
l’attuazione dei Progetti Educativi Individuali.
• Attività di monitoraggio con le famiglie dell’esperienza in atto
• La compartecipazione alla spesa da parte delle famiglie coinvolte nel progetto;
Appartamento di Castel Maggiore
• Partecipazione al gruppo di lavoro tecnico operativo che programma e verifica la vita interna e
l’attuazione dei Progetti Educativi Individuali.
• Attività di monitoraggio con le famiglie dell’esperienza in atto
• La compartecipazione alla spesa da parte delle famiglie coinvolte nel progetto;
Monitoraggio e verifica del contratto di servizio attivato con la Fondazione “Le Chiavi di Casa”
onlus;
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetti SAP, Club del Sabato, Diverse espressioni…
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto Pianura Est,
Fondazione “Le Chiavi di Casa” onlus
U.S.S.I Disabili Adulti Azienda Usl - Distretto Pianura Est
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Appartamenti di Castel Maggiore e Granarolo dell’Emilia
• n° 2 colf della Fondazione “Le Chiavi di Casa” onlus;
• n° 1 educatore professionale della Fondazione “Le Chiavi di Casa” onlus;
• n° 4 educatori professionali dell’USSI Disabili dell’AUSL di cui n. 1 con compiti di verifica
dell’andamento dei progetti educativi e il raggiungimento degli obiettivi generali del progetto.
RISULTATI ATTESI
Continuità delle azioni
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Appartamento Castel Maggiore
• famiglie coinvolte;
• permanenza delle ragazze disabili nell’appartamento – valutazione sullo sviluppo delle
competenze e delle autonomie delle ragazze;
Appartamento di Granarolo dell’Emilia
• famiglie coinvolte;
519
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
•
permanenza delle persone disabili nell’appartamento – valutazione sullo sviluppo delle
competenze e delle autonomie delle ragazze;
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 60.000,00
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 60.000,00
• FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
520
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 83
INTERVENTO/PROGETTO
WEEK END DI SOLLIEVO
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
•
Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e
l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza,
Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani,
Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
DESTINATARI
Persone con disabilità intellettiva e/o relazionale
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
In continuità con l’anno 2009
OBIETTIVI DEL PROGETTO
RISPETTO ALL’UTENZA:
• offrire alle persone con disabilità grave-gravissima un periodo in cui sperimentare la
lontananza da casa e una convivenza di tipo residenziale;
521
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
•
•
•
•
•
offrire una possibilità di mantenere una vita sociale attiva, dato che spesso sono scarse le
possibilità d’aggregazione nel tempo libero;
offrire la possibilità di conoscere nuovi luoghi, in una logica di arricchimento culturale e di
socializzazione;
offrire la possibilità di svolgere attività quotidiane al di fuori dell’ambiente familiare;
potenziare le autonomie e mantenimento delle capacità esistenti;
potenziare e favorire le capacità cognitive e relazionali in situazione protetta.
RISPETTO ALLA FAMIGLIA:
• dare la possibilità ai genitori di sperimentarsi in momentanei di distacchi dal loro congiunto
disabile;
• sostenere il nucleo familiare attraverso momentanei periodi di distacco dai compiti di cura;
• dare alla diade genitoriale la possibilità di ritrovarsi in una dimensione di coppia e non solo di
genitori.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
individuazione dell’utenza attraverso un confronto con i referenti Ausl territoriali;
raccolta dati, attraverso visite domiciliari;
individuazione dei bisogni del gruppo utenti;
definizione degli obiettivi generali e specifici;
individuazione delle attività;
sperimentazione del percorso e delle attività programmate;
verifiche periodiche del gruppo operativo con la presenza del supervisore;
contatti telefonici in una logica di riscontro e verifica dell’esperienza con le famiglie e se
necessari incontri;
stesura della documentazione finale (la documentazione tecnica e amministrativa è a carico
del coordinatore, mentre sarà cura del tecnico supervisore la stesura della relazione annuale);
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Sap, Club del Sabato, Diverse espressioni…
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Anffas, Ausl Distretto Pianura Est
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale Ufficio di Piano, tecnico Anffas, educatori, assistenti di base, volontari
RISULTATI ATTESI
Effettuazione di 8 week-end per l’anno 2013/2014, rivolti ad una fascia d’utenza grave –
gravissima;
Risposta alle situazioni più gravi;
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
N° week-end realizzati;
N° utenti per ogni week end;
522
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
N° utenti complessivi;
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 19.065,00 finanziato con un residuo anno 2012
523
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 84
INTERVENTO/PROGETTO
CONTRIBUTI CAAD
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
PIANO DI ATTIVITÀ FRNA
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Anziani
L’intervento rientra nel Piano di attività per la non autosufficienza Area Disabili
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08.
Potenziare i servizi di sostegno alla domiciliarità per i disabili e per le loro famiglie con particolare
attenzione alle condizioni di gravità.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est - Unità Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Rita Tinti - Responsabile dell’Unità dell’Attività Socio Sanitarie Distretto Pianura Est
Bruno Alberghini - Responsabile Ussi Disabili Adulti
DESTINATARI
Cittadini disabili e anziani
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
524
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Progetto finalizzato al supporto alle famiglie nell’assistenza del non autosufficiente che vive a
domicilio, attraverso la predisposizione di interventi di consulenza e sostegno economico per
l’adattamento domestico, l’allestimento di ausili tecnologici e di soluzioni strutturali che rendano
le abitazioni idonee a garantirne la migliore qualità di vita possibile e a ridurre il carico
assistenziale ed i rischi per il disabile e i caregivers.
AZIONI PREVISTE
Applicazione del regolamento Aziendale
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Centro Adattamento Ambiente Domestico (CAAD), Unità Assistenziale Riabilitativa Ausili
(UARA)
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
3 Assistenti sociali
RISULTATI ATTESI
Rispondere ai bisogni segnalati
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Nr. Segnalazioni
Nr. Intervento attivati
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 30.000,00
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza) - € 30.000,00
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
525
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 85
INTERVENTO/PROGETTO
CONTRIBUTI PER LA MOBILITÀ E L’AUTONOMIA NELL’AMBIENTE
DOMESTICO A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITÀ - LR 29/97
INTERVENTI PER GLI OBIETTIVI
Immaginare e sostenere il futuro (nuove generazioni e responsabilità familiari)
Riconoscere e valorizzare il crescente contesto pluriculturale (integrazione sociale degli immigrati)
Impoverimento: affrontare la crisi e contrastare povertà ed esclusione sociale
Sostenere il sistema dei servizi (accesso, servizio sociale territoriale, Ufficio di Piano)
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Sostenere la domiciliarità in linea con le indicazioni relative alla DGR 1206/07 la DGR 1230/08.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano - 051/6669531
[email protected]
DESTINATARI
•
•
disabili gravi (Legge 104, art. 3, comma 3) con o senza patente di guida;
intestatari di autoveicoli destinati abitualmente al trasporto di disabili gravi e aventi con gli
stessi, legami di parentela o di convivenza, o un rapporto consolidato di assistenza, che hanno
acquistato un veicolo o adattato uno di loro proprietà per il trasporto dei disabili;
526
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
•
•
disabili gravi di età inferiore ai 65 anni (per veicoli senza particolari adattamenti);
disabili titolari di patenti di guida speciali che abbiano dovuto adattare i comandi di guida del
veicolo.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Favorire la mobilità e l’autonomia nell’ambiente domestico attraverso l’erogazione di contributi a
favore di persone con disabilità per l’acquisto di attrezzature o l’adattamento e l’acquisto di
veicoli.
AZIONI PREVISTE
Erogazione di contributi economici regionali finalizzati a:
Acquisto e/o adattamento di un veicolo (art.9)
I contributi sono rivolti a favorire l'acquisto di un veicolo o l’adattamento: per adattamento si
intendono le modifiche ai comandi di guida prescritti dalla Commissione per le patenti speciali e le
modifiche alla carrozzeria e alla sistemazione interna del veicolo necessarie per l'accesso e l'utilizzo
del mezzo da parte del disabile.
Acquisto di ausili e tecnologie, per favorire il permanere dei disabili nella propria abitazione
(art.10)
I contributi sono rivolti all'acquisto di strumentazioni, ausili e attrezzature per favorire la vita del
disabile nella propria abitazione:
• strumentazioni tecnologiche e informatiche per il controllo dell'ambiente domestico e lo
svolgimento delle attività quotidiane;
• ausili, attrezzature e arredi personalizzati per migliorare la fruibilità della propria abitazione;
• attrezzature tecnologiche per svolgere attività di lavoro, studio e riabilitazione nella propria
abitazione quando non sia possibile svolgerle all'esterno.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione con altre politiche
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Uffici Servizi Sociali dei Comuni
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale Ufficio di Piano, operatori Sportelli Sociali comunali
RISULTATI ATTESI
Dare risposta a tutte le domande ammissibili presentate dai cittadini
527
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
n° domande presentate;
n° domande ammissibili al finanziamento;
n° domande non ammissibili al finanziamento;
n° contributi erogati.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 85.000,00 (€ 25.000,00 anno 2013 + € 60.000,00 residuo anno 2012)
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale) - € 25.000,00
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
528
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 86
INTERVENTO/PROGETTO
GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Povertà e
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Salute
Disabili
Immigrati
stranieri
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
DESTINATARI
Genitori e familiari con persone o figli disabili
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2010
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Lo scopo dei gruppi di auto mutuo aiuto è quello di dare a persone che vivono in situazioni simili,
l’opportunità di condividere le loro esperienze, di aiutarsi e di mostrare l’uno all’altro come
affrontare i problemi comuni. L’auto aiuto è un mezzo valido per assicurare ai partecipanti del
gruppo un sostegno emotivo. All’interno del gruppo accade una cosa particolare: lo sforzo
individuale, teso alla risoluzione di un proprio problema, diventa anche e nello stesso tempo uno
sforzo per risolvere un problema comune.
529
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Il fatto poi che i partecipanti condividano lo stesso problema – siano cioè un gruppo di pari – viene
sentito come maggiormente efficace.
In queste esperienze quindi ciascun partecipante riceve e contemporaneamente dà aiuto.
In questa logica diventano risorse per sé e per gli altri e mettono in gioco una modalità - moderna
e antica allo stesso tempo - per non sentirsi più soli davanti a situazioni spesso difficili
I gruppi di auto-mutuo-aiuto si propongono di:
• sostenere le famiglie offrendo uno spazio di gruppo in cui confrontarsi;
• favorire le relazioni con il territorio per un arricchimento reciproco;
• far crescere i propri figli in una società in cui si possano integrare con maggiore facilità.
AZIONI PREVISTE
Elaborazione di percorsi di sensibilizzazione che promuovano la realizzazione dei gruppi
Individuazione dei famigliari per la composizione di due gruppi di auto mutuo aiuto che
comprendono 8/10 famiglie per ciascuno, suddivisi per età
Incontri dei gruppi a cadenza bisettimanale per un totale di 10 incontri della durata di 2 ore
ciascuno
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetti dell’Area Disabili
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
•
AUSL U.S.S.I. Disabili Adulti
Servizi sociali dei Comuni
Fondazione “Le Chiavi di Casa”
Associazione Idee ed esperienze
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale dell’Ufficio di Piano
Operatori dell’USSI Disabili Adulti
RISULTATI ATTESI
Partecipazione di familiari normalmente poco o marginalmente attivi nella vita sociale, continuità
dei gruppi che continueranno ad incontrarsi periodicamente anche oltre il tempo definito dal
progetto.
.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
n. famiglie coilvolte
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 2.100,00 finanziato con un residuo anno 2012
530
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 87
INTERVENTO/PROGETTO
CLUB DEL SABATO - Progetto tempo libero disabili
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e
l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza
Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani
Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda USL di Bologna Distretto Pianura Est Unità Attività Socio Sanitarie - Ussi Disabili Adulti
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Bruno Alberghini – U.S.S.I Disabili Adulti Azienda Usl / Distretto Pianura Est 051-6662634
DESTINATARI
Utenti disabili adulti medio, medio-gravi e gravi.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2001
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Favorire la vita relazionale, la mobilità, la socializzazione e ridurre i rischi di isolamento ed
emarginazione delle persone con disabilità e sostenere nel contempo le famiglie nella loro attività
di cura nelle giornate in cui i servizi deputati sono chiusi.
531
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Il Club del sabato è un progetto di gestione del tempo libero rivolto a cittadini disabili adulti, da
svolgersi nella giornata del sabato e/o domenica, quando i centri diurni e le diverse strutture che
si occupano dei disabili sono chiuse. I club sono piccoli gruppi, formati da ragazzi disabili seguiti
da personale educativo e volontari; impegnati nel programmare e svolgere attività socializzanti
quali: uscite per partecipare ad eventi culturali, sportivi, cinema, pizzeria, organizzazione di gite,
weekend, attività ludiche, organizzazione di pranzi, ecc.
AZIONI PREVISTE
Il progetto si articola attraverso la costituzione di 11 Clubs frequentati da disabili con diverse
patologie e mira a rispondere alle esigenze di tutto il territorio del Distretto Pianura Est.
Il progetto si prefigge inoltre di mettere in collegamento chi frequenta luoghi di ritrovo ed altri
contenitori di manifestazioni culturali e sportive con le persone disabili, per creare un ponte tra
diversità e normalità al fine di favorire frequentazioni diversificate.
Realizzare momenti di coordinamento e collegamento con il Servizio di Aiuto alla Persona (SAP)
gestiti dai Comuni
Attività
• Colloqui di gruppo tesi all’organizzazione della giornata e all’approfondimento delle
problematiche relative all’autonomia
• Attività ludiche singole e di gruppo
• Organizzazione di gite e weekend
• Utilizzo di strumenti audio
• Cena comunitaria
• Uscite organizzate per assistere ad avvenimenti culturali, sportivi, ecc…
• Uscite nella rete sociale di vita quotidiana (bar, giornalaio, pizzeria, ecc…).
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Servizio di Aiuto alla Persona (SAP)
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
I Comuni del Distretto, Azienda USL Ussi Disabili Adulti, AUSER, Coop. Sociale “L’Orto”, Coop.
Sociale Campi d’Arte, Coop. Sociale “Città Verde”, ASP Donini Damiani, Ass. “Idee ed
Esperienze”, “Diverse Espressioni” e altre associazioni culturali e ricreative
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
Educatori professionali e volontari della Coop. e/o Dell’Ente gestore per ogni Club.
1 Assistente sociale, 4 educatori professionale dipendenti dall’USSI Disabili Adulti dell’AUSL
di cui n. 1 con funzioni di coordinamento.
RISULTATI ATTESI
Prevenire situazioni di emarginazione e isolamento
Sollievo alle famiglie
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
n° dei club del sabato attivati
n° utenti coinvolti
532
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
•
n° e tipologia iniziative realizzate
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 65.000,00
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 65.000,00
• FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
533
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 88
INTERVENTO/PROGETTO
SAP - SERVIZIO AIUTO PERSONALE
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
•
Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e
l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza
Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani
Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
DESTINATARI
Persone con disabilità intellettiva e/o relazionale e le rispettive famiglie
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
534
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
OBIETTIVI DEL PROGETTO
RISPETTO ALLA FAMIGLIA
• Rispondere ai bisogni dei familiari, e in particolare delle figure parentali, che esprimono la
necessità di staccare dalla fatica della gestione quotidiana o di far fronte a situazioni di
particolare emergenza all’interno della famiglia.
• Permettere di fronteggiare la dimensione di emarginazione e, di conseguenza, i rischi per la
salute psico - fisica dei familiari di disabili.
• Permettere ai familiari di soddisfare esigenze sul piano del tempo libero, della socializzazione
e delle relazioni con amici e parenti, come, ad esempio, compiere un breve viaggio, assistere
ad uno spettacolo o ad un concerto, ecc.
• Offrire un servizio flessibile rispetto agli orari e alla frequenza che garantisca un approccio
adeguato, preparato e attento, al congiunto disabile.
RISPETTO ALL’UTENZA
• Offrire a persone con handicap mentale o plurimo un servizio adeguato dal punto di vista
della relazione, della lettura delle performances e della progettualità educativa.
• Offrire occasioni di socializzazione e fruizione del territorio per il tempo libero e il
divertimento.
• Offrire la possibilità di inserirsi in una rete di relazioni amicali con i coetanei e di uscire da
situazioni di povertà relazionale.
RISPETTO AL TERRITORIO
• Favorire l’integrazione delle persone disabili, l’incontro con la diversità, la riflessione sulla
solidarietà e l’accoglienza di chi ha problemi nello svolgere le normali funzioni del quotidiano.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
•
•
Incontri di sensibilizzazione;
Manifestazioni presso Istituti scolastici e centri giovanili territoriali;
Uscite per aree tematiche (teatro, calcio, concerti…);
Interventi individualizzati e attività specifiche per rispondere a bisogni e richieste particolari;
Incontri tematici, rivolti alle famiglie su tematiche richieste e difficili da affrontare in
solitudine;
Attivazione di uno/due laboratori manuali rivolti a persone disabili con difficoltà motorie e
comunicative medio gravi
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Club del Sabato, Diverse espressioni…
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Anffas (tecnico, coordinatore, educatore, volontari);
Referenti Ausl Distretto Pianura Est;
Referenti dei comuni;
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale dell’Ufficio di Piano, n. 1 tecnico, n. 2 coordinatori, n. 1 educatore, volontari
535
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
RISULTATI ATTESI
Incremento delle uscite;
Creazione di un laboratorio espressivo – manuale;
Incremento delle risposte all’utenza;
Aumento dei volontari.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
N. volontari coinvolti;
N. utenti convolti;
N. e tipologia iniziative realizzate:
•
uscite di tempo libero;
•
uscite per aree tematiche;
•
interventi individuali;
•
incontri con le famiglie;
•
incontri tematici, su argomenti specifici;
•
feste a tema rivolte ai volontari, alle persone con disabilità e alle famiglie;
•
festa di chiusura estiva;
•
iniziative di sensibilizzazione;
•
corsi di formazione per i volontari realizzati
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 32.000,00
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 32.000,00
• FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
536
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 89
INTERVENTO/PROGETTO
SOGGIORNI ESTIVI DISABILI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
•
Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e
l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza
Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani
Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
DESTINATARI
Cittadini disabili
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2005
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
Possibilità, anche se per un periodo ridotto, di vivere delle esperienze al di fuori del contesto
familiare o residenziale abituale, da parte di persone con handicap di diversa gravità.
537
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
•
Offerta alle famiglie, che sopportano il carico assistenziale per tutto l’anno, di un intervallo di
vacanza e di un periodo di recupero psichico e fisico, soprattutto nelle situazioni più gravi.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
Individuazione soggiorni gestiti da Cooperative/Associazioni/Enti che operano nel Distretto,
con una valenza ricreativa ed educativa, che diano la possibilità alle persone disabili di fruire
di contesti non esclusivamente rivolti all’handicap, con un’assistenza qualificata 24 ore su 24;
Definizione percentuale di copertura dei costi dei soggiorni a favore delle famiglie;
Avviso per l’assegnazione di contributi rivolto alle persone disabili che hanno frequentato un
soggiorno svolto in gruppo, tramite Enti, Associazioni e Cooperative Sociali che non operano
nel Distretto.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Sap, Club del Sabato, Diverse espressioni…
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto, l’Azienda USL (Ussi Disabili Adulti), Associazioni/enti/Cooperative del
Distretto Pianura Est, ecc.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale dell’Ufficio di Piano, educatori e volontari
RISULTATI ATTESI
Incremento del numero di partecipanti alle vacanze
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
n. soggiorni vacanze realizzati
n. ragazzi coinvolti
n. domande presentate
n. domande ammissibili
n. domande non ammissibili
n. agevolazioni/contributi concessi
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 46.242,94 (€ 15.000,00 anno 2013 + € 31.242,94 residuo anno 2012)
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 15.000,00
• FNA SLA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza)
• Fondo Sanitario Regionale
• risorse da altri soggetti (specificare)
538
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 90
INTERVENTO/PROGETTO
DIVERSE… ESPRESSIONI – esperienze di teatro con ragazzi disabili
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
•
Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e
l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza
Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani
Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
DESTINATARI
Persone con disabilità residenti nei Comuni del Distretto; attraverso le azioni di laboratorio e di
spettacolo pubblico saranno coinvolti i cittadini di tutte le età del territorio.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dall’anno 2008
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Radicare e partecipare il più possibile alla cittadinanza ed alle istituzioni del territorio del Distretto
le attività espressive agite da persone con disabilità. Far accedere un maggior numero di persone
539
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
disabili a percorsi formativi teatrali ed espressivi attraverso i loro contesti di lavoro (coop. sociali) e
di vita (tempo libero e vacanze).
Diffondere e sostenere la cultura dell’inclusione sociale, della pace e dei diritti attraverso azioni
culturali, spettacoli, iniziative di sensibilizzazione.
AZIONI PREVISTE
Svolgimento di laboratori intensivi, produzione di spettacoli e laboratori nelle scuole. L’obiettivo
“in costruzione” rimane l’inclusione degli spettacoli prodotti in rassegne e manifestazioni locali,
azioni di comunicazione e pubblicazione di materiali e foto rivolte agli altri attori sociali (mondo
associativo) ed ai cittadini del territorio.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Sap, Club del sabato.
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto, l’Azienda USL (Ussi Disabili Adulti), Cooperativa Campi d’Arte, Istituzioni
Culturali, Associazioni del territorio, terzo settore, Istituzioni scolastiche, Cooperative sociali.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Personale dell’Ufficio di Piano, un consulente teatrale, due tecnici teatrali, tre attori, un educatore,
un coordinatore delle attività.
RISULTATI ATTESI
Incremento dell’attività teatrale e della sua visibilità anche nei Comuni in cui è stata introdotta di
recente o non è ancora in corso, crescita delle competenze degli attori con disabilità e del numero
degli spettacoli rappresentati, crescita del pubblico che potrà assistervi, miglioramento
dell’immagine delle persone con disabilità, o più in generale “deboli”, radicamento culturale,
coinvolgimento/partecipazione delle scuole del territorio.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
n. attori con disabilità che partecipano all’esperienza teatrale
n. occasioni / sedi formative
n. spettatori degli spettacoli
n. classi/studenti coinvolti
n. rappresentazioni
n. richieste di nuovi interventi
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 20.000,00 (€ 7.100,00 anno 2013 + € 12.900,00 residuo anno 2012)
di cui:
• risorse comunali
• risorse regionali (Fondo Sociale Locale)
• risorse regionali (altri fondi)
• FRNA (Fondo Regionale Non Autosufficienza)
• FNA (Fondo Nazionale Non Autosufficienza) - € 7.100,00
540
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 91
INTERVENTO/PROGETTO
LABORATORIO MUSICALE PER RAGAZZI/E CON DIFFERENTI DISABILITÀ
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
•
Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e
l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza
Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani
Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comune di San Giorgio di Piano - Venerdì pomeriggio 17:30/19:00
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
Associazione Idee ed Esperienze
Vincenzo Cassotti 339/300.86.50 [email protected]
Maurizio Ardizzoni 335/538.16.11 [email protected]
DESTINATARI
Potenzialmente per 8/10 Ragazzi/e con diverse disabilità (dai 15 anni) residenti nel Distretto
Pianura Est
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità dal 2002
541
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Migliorare nei partecipanti le capacità di ascolto sonoro-musicale e di produzione di
suoni/musiche o con degli strumenti o con la propria voce cercando anche di accompagnarle
con il corpo (movimento, vocalità, percussioni, corporeità) sperimentando così canali
comunicativi e relazionali alternativi al linguaggio verbale (maggiore consapevolezza e
percezione corporea);
Promuovere uno spazio di “ascolto” che favorisca l’espressione, il riconoscimento e
l’accettazione dei partecipanti all’esperienza del mondo interno di ogni individuo
(incoraggiare il contatto con le proprie emozioni e i propri sentimenti per stimolarne
l’esternazione);
Favorire e migliorare l’interazione fra i singoli e l’integrazione all’interno del gruppo;
Potenziare l’abilità senso-motoria;
AZIONI PREVISTE
Per i ragazzi/e:
percorso formativo settimanale da ottobre 2013 a maggio 2014
momento della rappresentazione dove comunicare al pubblico l'esperienza espressiva, creativa
ed artistica (lezione aperta).
consolidamento dell’attività di coordinamento fra le realtà coinvolte (Comuni coinvolti,
Azienda USL, referenti del Laboratorio, famiglie) con l’obiettivo sia di potenziare la riuscita
dell’attività sia di far ricadere maggiormente verso l’esterno (cittadinanza) l’intero progetto.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetto Diverse Espressioni
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Associazione “Idee ed Esperienze” onlus
Comuni del Distretto Pianura Est
Azienda USL (Ussi Disabili Adulti)
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
Personale dell’Ufficio di Piano
1 conduttore artistico del Laboratorio
1 referente dell’Associazione con il ruolo di coordinamento fra le diverse realtà e con il compito
anche di divulgazione verso l’esterno.
RISULTATI ATTESI
•
•
Rafforzamento dei percorsi individuali dei singoli partecipanti e del gruppo nel suo insieme
Maggior visibilità del Laboratorio e delle sue rappresentazioni sul territorio
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
Numero dei partecipanti all’attività
Numero di incontri di verifica e coordinamento fra le varie realtà coinvolte e valutazione delle
famiglie e/o dei ragazzi coinvolti.
542
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
•
Numero di Redazioni/Organizzazioni a cui è stata data comunicazione dell’attività
intrapresa e/o delle sue produzioni espressive (Redazioni notiziari comunali, siti web, mondo
del volontariato e non)
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 4.300,74 finanziato con un residuo anno 2012
543
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 92
INTERVENTO/PROGETTO
“IDEE IN MOVIMENTO” - LABORATORIO SPORTIVO PER RAGAZZI/E CON
VARIE DISABILITÀ E RAGAZZI/E NORMODOTATI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
•
Implementare i beneficiari e le iniziative per ridurre i rischi involutivi del disabile e
l’aggravamento della sua condizione di non autosufficienza
Favorire l’autonomia di vita soprattutto per le persone disabili più giovani
Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale delle persone disabili
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune San Pietro in Casale - Ufficio di Piano Distretto Pianura Est
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comune di Castel Maggiore mercoledì pomeriggio per 1h 1/2
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
Associazione Idee ed Esperienze
Vincenzo Cassotti 339/300.86.50 [email protected]
Maurizio Ardizzoni 335/538.16.11 [email protected]
DESTINATARI
12/13 ragazzi/e con diverse disabilità (dai 15 anni) residenti nel Distretto Pianura Est + 3/4 senza
disabilità (dai 14 ai 18 anni)
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
In continuità dall’anno 2009
544
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
Aumentare la capacità di movimento dei partecipanti,
Consolidare il processo di acquisizione dei tempi e delle regole, attraverso un'attività
organizzata e strutturata rinforzare nei partecipanti il senso di appartenenza ad un gruppo nel
quale rispecchiarsi di cui sentirsi parte integrante.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
Per i partecipanti N°1 incontro settimanale da settembre 2013 a maggio 2014
Incontri periodici di verifica e coordinamento con tutte le realtà coinvolte
Lezioni “aperte” anche durante manifestazioni del Territorio
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
•
•
•
Associazione “Idee ed Esperienze” onlus
Comuni Distretto Pianura Est
Società Sportiva “Progresso Happy Basket 07”
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
Personale dell’Ufficio di Piano
3 conduttori tecnici con competenze sull’handicap + volontari
1 referente dell’Associazione con il ruolo di coordinamento fra le diverse realtà e con il
compito anche di divulgazione verso l’esterno.
RISULTATI ATTESI
•
•
Rafforzamento dei percorsi individuali dei singoli partecipanti e del gruppo nel suo insieme
Maggior visibilità del Laboratorio sul Territorio
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
•
Numero e frequenza dei partecipanti
Numero degli “incontri aperti”
Numero di incontri di verifica e coordinamento fra le varie realtà coinvolte e valutazione delle
famiglie e/o dei ragazzi coinvolti
Numero di Redazioni/Organizzazioni a cui è stata data comunicazione dell’attività
intrapresa e/o delle sue iniziative (Redazioni notiziari comunali, siti web, mondo del
volontariato e non)
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 936,97 finanziato con un residuo anno 2012
545
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 93
INTERVENTO/PROGETTO
ATTIVITÀ PER IL “DOPO DI NOI” – SPORTELLO D’INFORMAZIONE GIURIDICA
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
Consentire alle persone con disabilità e ai loro familiari opportunità di informazione
personalizzata in merito agli strumenti giuridici a disposizione per garantire un’adeguata
tutela alla persona non autonoma (Sportello di Informazione Giuridica)
Promuovere e valorizzare l’istituto dell’Amministrazione di Sostegno e incentivare le
disponibilità dei cittadini a svolgere tale incarico volontario (Corso per amministratori di
sostegno).
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Comune di San Pietro in Casale – Ufficio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Ufficio di Piano 051/6669531
[email protected]
DESTINATARI
•
•
Disabili adulti, loro familiari e operatori dei servizi territoriali
Cittadini sensibili alle tematiche sociali, familiari di ‘adulti fragili’, aderenti ad associazioni di
volontariato e/o di tutela, operatori dei servizi sociali.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
•
•
Sportello: azione in continuità dal 2008
Corso di formazione: nuova azione
546
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
•
Offrire occasioni di informazione qualificata e personalizzata per valutare in modo più
consapevole l’eventuale attivazione di iniziative di tipo giuridico-legale in grado di offrire una
migliore tutela dell’adulto non autonomo.
Promuovere la figura dell’amministratore di Sostegno (AdS).
Offrire le conoscenze di base per svolgere con maggiore consapevolezza un incarico di
Amministratore di Sostegno.
Aumentare il numero di potenziali candidati al ruolo di AdS a disposizione del Giudice
Tutelare.
AZIONI PREVISTE
•
•
Sportello di informazione giuridica (incontri gratuiti su appuntamento) gestito dalla
Fondazione Dopo di Noi Bologna in raccordo con l’Ufficio di Piano
Formazione rivolta agli Assistenti Sociali dei Comuni e dell’AUSL del Distretto Pianura Est
denominata “L’Amministratore di Sostegno - il ruolo del Servizio Sociale Territoriale”
(realizzata in collaborazione con Fondazione Dopo di Noi Bologna)
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Servizi di informazione attivi sul territorio (ad esempio: URP, Sportelli Sociali, e sportelli di
informazione sociale in genere)
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Comuni del Distretto Pianura Est,
U.S.S.I Disabili Adulti Azienda Usl - Distretto Pianura Est
Fondazione Dopo di Noi Bologna – onlus
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
•
•
•
Personale dell’Ufficio di Piano
n° 1 avvocato;
n° 1 tecnico di area sociale.
RISULTATI ATTESI
•
•
Nuove richieste di incontro per il servizio di Sportello
Aumento della conoscenza degli strumenti di protezione giuridica
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
Numero degli accessi al Servizio di Sportello.
Numero dei partecipanti al corso di formazione
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 20.536,00 finanziato con un residuo anno 2012
547
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 94
INTERVENTO/PROGETTO
“ARTE E SALUTE MENTALE”: TEATRO DI PROSA, TEATRO RAGAZZI,
BURATTINI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
•
•
Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale degli utenti in carico al CSM
Promuovere occasioni di incontro e di socializzazione per gli utenti in carico al CSM
Sviluppare le risorse comunicative e creative degli utenti in carico al CSM
Migliorare la qualità della vita degli utenti e realizzare buoni prodotti artistici
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
AUSL di Bologna DSM - Arte e Salute Onlus
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Ivonne Donegani 051/6584164
Dottor Giuseppe Mariani (referente organizzativo Arte e Salute Onlus) - Ufficio Cronopios
051/224420
DESTINATARI
Pazienti in carico ai C.S.M. del D.S.M. Bologna
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
Acquisire abilità specifiche attraverso corsi di formazione professionale.
548
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
•
•
•
•
Favorire reali possibilità lavorative attraverso la produzione di spettacoli.
Raggiungere obiettivi terapeutici e riabilitativi.
Concretizzare la possibilità, per le persone seguite dai servizi di salute mentale, di essere
riconosciuti soggetti di produzione artistico - culturale da parte della comunità locale,
garantendo in tal modo un aumento delle possibilità di integrazione con il proprio territorio di
residenza e operando nella direzione della lotta allo stigma.
Favorire, attraverso i laboratori scolastici, la costruzione di un’immagine diversa della persona
affetta da disturbo mentale, non più legata al pregiudizio a allo stigma.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
•
Formazione e produzione di spettacoli di prosa, teatro ragazzi e arte burattinaia.
Integrazione del lavoro tra artisti professionisti, pazienti ed operatori della salute mentale
Realizzazione di laboratori di costruzione di burattini, movimento e scrittura di un testo nelle
scuole elementari e programmazione di incontri e letture animate per bambini all’interno delle
biblioteche dei Comuni del Distretto Pianura Est.
Stanziamento di una quota economica per la costruzione di un calendario distrettuale di
spettacoli/laboratori da realizzarsi nei Comuni del Distretto.
Promozione degli spettacoli presso i Comuni.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Nessuna integrazione
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
DSM Ausl di Bologna - Arte e Salute onlus - Arena del sole BO – Teatro Testoni Ragazzi BO
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
n. 7 operatori a tempo parziale (Educatori Professionali e Infermieri) del D.S.M. Area
Dipartimentale CSM
RISULTATI ATTESI
•
•
Pieno utilizzo degli spettacoli in tutta l’area distrettuale;
Aumento delle opportunità lavorative degli utenti inseriti nei percorsi formativi e di
transizione al lavoro.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
•
•
•
N. pazienti che proseguono per tutta la durata dei percorsi,
Novità inserite in cartellone rispetto al 2012,
Numero di spettacoli acquistati dai Comuni del Distretto.
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE Costi a carico dell’AUSL Bologna - Dipartimento Salute Mentale
549
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 95
INTERVENTO/PROGETTO
PROGETTO I.E.S.A. (INSERIMENTO
ADULTI CON DISTURBI PSICHICI)
ETEROFAMILIARE
SUPPORTATO
DI
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
Favorire l’autonomia di vita degli utenti in carico ai CSM.
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
AUSL di BOLOGNA DSM-DP.
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Responsabile Area Dipartimentale CSM Dott.ssa Donegani (051/6584164).
Referente PROGETTO IESA area dirigenza Dott.ssa Sandra Conti (051/6224260).
Referente PROGETTO IESA area SATeR Dr.a Velia Zulli (051/6584286).
DESTINATARI
Pazienti psichiatrici in carico ai C.S.M. del DSM- DP dell’AUSL di Bologna.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo attivato, in via sperimentale, nell’ottobre 2008 ed oggi parte integrante
dell’offerta riabilitativa del DSM-DP.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Per IESA (Inserimento Eterofamiliare Supportato di Adulti) si intende l’inserimento temporaneo di
una persona che soffre o che ha sofferto di disturbi psichici presso una famiglia di volontari
disposta ad accoglierla. Può essere proposto per continuare il percorso riabilitativo della persona
550
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
verso l’autonomia o quando il nucleo familiare è assente o temporaneamente in difficoltà. La
famiglia viene appositamente selezionata e formata, è costantemente supportata dagli operatori
dell’equipe IESA e può contare su un rimborso spese mensile. L’ospitalità, che può essere a tempo
pieno o a tempo parziale, è regolamentata di un contratto tra l’Ausl di Bologna, l’utente e la
famiglia ospitante. Le ricerche dimostrano che l’Inserimento Eterofamiliare Supportato consente
un miglioramento della qualità della vita, un recupero psicologico e un aumento dell’autonomia
dell’ospite.
AZIONI PREVISTE
Promozione della cultura dell’Inserimento Eterofamiliare e ricerca di famiglie disponibili
all’ospitalità, anche in collaborazione con gli Enti locali, ad esempio attraverso la:
- divulgazione periodica di un articolo sul progetto IESA mediante le diverse pubblicazioni
comunali o giornalini inviati ai cittadini.
- programmazione di alcuni incontri promozionali del progetto in accordo con gli Enti locali
anche nell’ambito di iniziative già previste nel territorio.
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetti dell’area Salute Mentale.
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
DSM-DP dell’AUSL di BOLOGNA.
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Il Progetto IESA è rivolto a tutto il territorio dell’Ausl e si articola in più aspetti: reperimento e
selezione famiglie ospitanti, selezione candidati ospiti in collaborazione con i CSM invianti,
abbinamento ospitanti-ospiti, supporto costante alle convivenze, raccordo in itinere con i CSM
invianti, etc.. In questa fase prevede l’impegno di 10 operatori del DSM-DP, con diversa
professionalità (educatori professionali, infermieri, psichiatra) distaccati per una giornata
settimanale ciascuno, un volontario AUSER e di una psicologa clinica, da settembre 2012, con una
borsa di studio dell’Ausl di Bologna.
Le Assistenti Sociali dei CSM collaborano al progetto con attività di supporto metodologico ed
operativo.
Il PROGETTO IESA è anche sede di tirocinio, per alcuni corsi di laurea (infermiere, educatore
professionale, psicologo clinico) di UNIBO.
RISULTATI ATTESI
Ampliamento della diffusione della cultura IESA nel territorio.
Individuazione di famiglie da candidare al progetto e loro abilitazione.
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Numero di famiglie ospitanti abilitate.
Numero di inserimenti effettuati.
Implementazione dell’utilizzo della scala di valutazione S.A.F.E. (Social Adaptive Funtioning
Evaluation) per gli ospiti inseriti in una convivenza.
551
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
PIANO FINANZIARIO
Il rimborso spese per la famiglia ospitante è a carico dell’ospite, nel caso in cui non disponesse di
sufficienti risorse l’AUSL si impegna ad integrare per tutta la quota mancante.
552
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 96
INTERVENTO/PROGETTO
PROGETTO DI UTILIZZO DELLE TERAPIE ESPRESSIVE: ARTE TERAPIA E
DANZA MOVIMENTO TERAPIA
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
•
•
Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale degli utenti in carico al CSM
Promuovere occasioni di confronto e consapevolezza incontro e di socializzazione per gli
utenti in carico al CSM
Sviluppare le risorse comunicative e creative degli utenti in carico al CSM
Promuovere la conoscenza di sé e la spinta al superamento della propria sofferenza psichica
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Azienda Usl di Bologna C.S.M di S.Giorgio di Piano
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Dott.ssa Flavia Russillo, C.S.M. San Giorgio di Piano
0516644775
Educatrice Professionale Cristina Stanzani
DESTINATARI
Utenti adulti in carico ai CSM del Distretto Pianura Est
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto in continuità
OBIETTIVI DEL PROGETTO
553
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
•
•
•
Supporto, mediante l’utilizzo di Terapie Espressive, ai Progetti Terapeutico Riabilitativi
individuali predisposti dalle UO dei CSM invianti;
Individuazione di risposte personali alle problematiche del disagio, attraverso lo sviluppo
delle risorse creative individuali;
Sviluppo, attraverso il lavoro nel gruppo, della solidarietà e della condivisione.
AZIONI PREVISTE
Attività e pratiche attraverso l’utilizzo delle espressioni artistiche
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetti dell’area Salute Mentale
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Ausl di Bologna Dipartimento Salute Mentale
Comuni del Distretto Pianura Est
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
È prevista la presenza nella gestione dei gruppi e delle attività di un Medico Psichiatra del C.S.M.
di San Giorgio di Piano, di un’Educatrice professionale e di un’Arte terapeuta a contratto Libero
Professionale.
RISULTATI ATTESI
Sono coinvolti nelle attività 15 utenti.
Consolidamento/ampliamento del gruppo di utenti
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
n. utenti coinvolti
Schede di valutazione di ampliamento della conoscenza di sé benessere delle persone prima,
durante ed al termine dell’intervento
Riduzione di eventi critici/ricoveri
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE € 1.500,00 a carico dell’AUSL Bologna - Dipartimento Salute Mentale
per affitto impianti sportivi.
Sono inoltre a carico del DSM-DP i costi sostenuti per il contratto dell’Arte terapeuta
Sono inoltre a carico del DSM-DP i costi dell’arte terapeuta a contratto libero professionale.
554
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
Scheda n. 97
INTERVENTO/PROGETTO
PROGETTO “CASA DELLE ASSOCIAZIONI”
INTERVENTO RIVOLTO AI TARGET
Responsabilità
familiari
Infanzia e
adolescenza
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà e
Esclusione
sociale
mentale
Dipendenze
Trasversale
Salute
CON LE FINALITÀ DI
Informazione/Promozione del benessere
sociale, della salute e di stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza
OBIETTIVO/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE
POLITICHE
•
•
•
•
Prevenire l’isolamento e il rischio di esclusione sociale degli utenti in carico al CSM
Promuovere occasioni di confronto e consapevolezza incontro e di socializzazione per gli
utenti in carico al CSM
Sviluppare le risorse comunicative e creative degli utenti in carico al CSM
Promuovere la conoscenza di sé e la spinta al superamento della propria sofferenza psichica
SOGGETTO CAPOFILA DELL’INTERVENTO
Associazione “In cammino verso”, Associazione “Galapagos” in collaborazione con il
Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’AUSL di Bologna
AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE
Comuni del Distretto Pianura Est
REFERENTE DELL’INTERVENTO: nominativo e recapiti
Sig. ra Giusi Amalfitano per l'Associazione "In Cammino Verso"
Sig. Aldo Valentini per l'Associazione “Galapagos”
DESTINATARI
Associazioni e gruppi di mutuo auto-aiuto presenti nel Distretto Pianura Est, cittadini dei Comuni
del Distretto, utenti DSM-DP.
SPECIFICARE SE IN CONTINUITÀ CON L'ANNO PRECEDENTE
Progetto innovativo
555
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
OBIETTIVI DEL PROGETTO
•
•
•
•
promuovere occasioni di incontro, di socializzazione e di integrazione sociale
favorire e sostenere l’associazionismo come ruolo attivo delle persone coinvolte
creare e mantenere rapporti solidali all’interno della rete sociale
favorire le capacità di collegamento e collaborazione tra le associazioni stimolando anche una
maggiore integrazione con il territorio del distretto
Il progetto prevede l’utilizzo della casa colonica del Provvidone e degli spazi esterni ad essa
pertinenti (di proprietà della Provincia e che sono stati concessi in comodato d'uso gratuito al
DSM-DP) e ne individua la funzione quale sede delle Associazioni che si fanno promotrici
dell’intervento e di eventuali altre associazioni presenti nel territorio che sono in cerca di una
collocazione. L’edificio viene reso disponibile anche ai gruppi di mutuo auto-aiuto promossi
nell'area della Pianura Est che necessitano di avere uno spazio definito per le loro attività.
L’individuazione di una sede comune per le Associazioni sopraccitate ha come obiettivo quello di
favorire opportunità di incontro e di fornire uno spazio di integrazione sociale non solo per le
persone con disturbi mentali e per i loro familiari ma per tutti quelli che, a vario titolo, si
adoperano per facilitare l’attivazione di reti sociali e la promozione della salute nel territorio.
La realizzazione della “Casa delle Associazioni”, così come viene proposta nel progetto, ha in
sintesi lo scopo di favorire la nascita di collaborazioni nell'ambito del volontariato al fine di
ottimizzare il reperimento e l'utilizzo delle risorse presenti nella comunità a partire dalla sede.
AZIONI PREVISTE
•
•
•
•
Incontri periodici finalizzati a favorire momenti di convivialità, socializzazione e integrazione
sociale
Organizzazione di attività di autofinanziamento, informazione e sensibilizzazione sulle
tematiche legate alla promozione della salute e dei diritti.
Collaborazione, programmazione condivisa di iniziative, eventi, progetti con i partner della
rete sociale (… ecc.)
Utilizzo della struttura e dei suoi spazi esterni per il tempo libero (attività di coltivazione degli
orti, feste …)
EVENTUALI INTEGRAZIONI CON ALTRE AREE D’INTERVENTO
Progetti dell’area Salute Mentale
Diffusione e applicazione della cultura dell’Auto-Mutuo-Aiuto
ISTITUZIONI/ATTORI SOCIALI COINVOLTI
Enti Locali, DSM-DP, Volontariato, Associazionismo, Pro Loco, Privato, Privato Sociale,
Cooperative, Scuole, Associazione Auser di Castel Maggiore
RISORSE UMANE CHE SI PREVEDE DI IMPIEGARE
Volontari afferenti alle Associazioni e cittadini del territorio
RISULTATI ATTESI
Mantenimento e consolidamento della rete e delle iniziative delle Associazioni già in essere e loro
integrazione
556
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Partecipazione dei soci, assunzione della responsabilità, mantenimento degli impegni
PIANO FINANZIARIO
PREVISIONE DI SPESA TOTALE
€ 7.000,00
Il DSM-DP per l’anno 2013 si farà carico delle utenze (luce, gas, acqua).
È necessario però prevedere l’acquisto di alcuni beni ed arredi per potere utilizzare la struttura
come sopra descritto, come ad esempio arredi per esterno ed interno, sedie ed almeno un
computer portatile e una stampante.
557
________________________________________ Area Disabili ___________________________________________
558
559
560
561
562
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
PROMOZIONE E SVILUPPO DEGLI SPORTELLI SOCIALI E DEI PUNTI UNICI D’ACCESSO
ALLE PRESTAZIONI ED AI SERVIZI
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
È stata prevista la definizione di corsi di formazione, da attivarsi nel corso dell’anno 2012, per gli
operatori e per il servizio sociale territoriale di rete, con particolare riferimento agli Assistenti
Sociali relativamente allo sviluppo del sistema di presa in carico alla definizione di metodologie
operative omogenee nei diversi ambiti d’intervento, all’analisi dei cambiamenti dell’utenza ed i
nuovi bisogni emergenti.
È in fase di costruzione il portale web distrettuale dei servizi.
CENTRO RISORSE DISTRETTUALE PER IL REPERIMENTO
AZIENDALI
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
DI
DISPONIBILITÀ
Il progetto ha visto, in un’ottica di ottimizzazione delle risorse, la messa a sistema di un servizio
distrettuale di contattamento delle aziende che si dichiarano disponibili ad accogliere percorsi di
formazione in situazione, borse lavoro, stage, tirocini formativi promossi dai servizi del territorio.
Il servizio consente la creazione di un elenco di aziende virtuose del territorio alle quali dare un
riconoscimento per la Responsabilità Sociale d’Impresa: grazie all’esperienza del Centro risorse
sono state individuate le aziende dei Comuni del Distretto Pianura Est alle quali è stato dato il
riconoscimento Logo Azienda Solidale promosso da Ailes per le edizioni 2012 e 2013.
Il servizio, che ha sede presso il Comune di San Pietro in Casale, viene gestito dalla coop CSAPSA
e viene portato avanti da due operatori della mediazione aziendale senior e due operatori junior
segnalati dall’USSI disabili adulti e da un CSM del territorio.
Durante il primo anno di attività (settembre 2011-luglio 2012) sono state gestite dal Centro risorse
83 richieste:
23 dalla coop Lai-momo nell’ambito della gestione del progetto “Emergenza Nord Africa” per
richiedenti asilo accolti nel Distretto
19 da Futura nell’ambito del progetto distrettuale “Tirocini formativi e di orientamento”
7 dalla coop Carovana nell’ambito del progetto distrettuale “Lavoro e Sapere” rivolto a giovani
4 dall’USSI Disabili Adulti Distretto Pianura Est
9 dal CSM di San Giorgio di Piano
1 dal Sert di San Giorgio di Piano
5 dal CSM di Budrio
3 dal Sert di Budrio
14 dall’USSI Minori del Distretto Pianura Est
Per individuare la risorsa richiesta dai servizi sono state contattate una media di 11,3 aziende a
richiesta, con una media di 35,3 telefonate realizzate.
Il servizio ha ripreso le attività il 10 settembre 2012. Al 30 Aprile 2013 sono state gestite dal Centro
risorse 72 richieste:
5 dalla coop Lai-momo nell’ambito della gestione del progetto “Emergenza Nord Africa” per
richiedenti asilo accolti nel Distretto
17 da Futura nell’ambito del progetto distrettuale “Tirocini formativi e di orientamento”
11 dalla coop Carovana nell’ambito del progetto distrettuale “Lavoro e Sapere” rivolto a
giovani
12 dall’USSI Disabili Adulti Distretto Pianura Est
563
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
10 dal CSM di San Giorgio di Piano
1 dal Sert di San Giorgio di Piano
7 dal CSM di Budrio
1 dal Sert di Budrio
4 dall’USSI Minori del Distretto Pianura Est
4 dalla coop CSAPSA nell’ambito del progetto provinciale “Transizioni al lavoro per persone in
condizione di svantaggio” sostenuto dal Distretto.
INTERVENTI PER LA PROMOZIONE DEL BENESSERE A SCUOLA
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO PIANURA EST
Scopo del percorso formativo è stato quello di offrire metodologie e strumenti utili per
promuovere, nella scuola, il benessere di bambini, ragazzi e adulti attraverso interventi che
mettessero “in rete” le diverse istituzioni del territorio, promuovendo uno scambio tra
impostazioni, modalità operative, premesse metodologiche, al fine di evitare che il disagio possa
trasformarsi in un vero e proprio disturbo. Il percorso è stato quindi rivolto a operatori dei Servizi
educativi, scolastici, formativi, sociali e sanitari pubblici e privati del Distretto Pianura Est.
Il percorso formativo è stato realizzato nel mese di settembre 2012 e, più precisamente, nei giorni 3,
4, 5 settembre ed è stato inserito nel programma della formazione del Servizio NPIA dell’AUSL di
Bologna anno 2012. Si è mantenuto l’obiettivo di approfondire il rapporto tra insegnamento e
apprendimento, indagando il ruolo dell’adulto nella relazione educativa e didattica.
Alla formazione hanno partecipato n. 61 insegnanti (dalla scuola infanzia alle superiori) e operatori
dei Servizi Sociali e della NPIA dell’AUSL.
Le risposte ai questionari di verifica degli apprendimenti documentano le competenze acquisite
dai presenti sul tema generale del disagio ed i questionari di valutazione del gradimento
segnalano la positività della proposta formativa.
LEGGE
104/92
AZIONI
PER
LA
PROMOZIONE
DELL'ASSISTENZA,
DELL'INTEGRAZIONE SOCIALE E DEI DIRITTI DELLE PERSONE DISABILI
CAPOFILA: AZIENDA USL DI BOLOGNA - DISTRETTO PIANURA EST
Coordinamento gruppo tecnico permanente per il monitoraggio dell’Accordo territoriale
Il gruppo tecnico ha effettuato n. 4 incontri nel corso del 2012 e nel primo trimestre del 2013.
Il gruppo:
- ha condiviso ed elaborato le integrazioni all’Accordo Territoriale a seguito delle innovazioni
normative intercorse,
- ha condiviso ed elaborato i questionari per la valutazione dell’applicazione dell’Accordo
Territoriale in vista del futuro percorso di rinnovo.
- Sono state organizzate iniziative di diffusione dell’Accordo, con le integrazioni del maggio
2012, agli operatori dei Servizi educativi, scolastici, sociali, sanitari e comunali del territorio.
- Il gruppo ha definito e presentato le proposte relative al percorso di formazione sui DSA
realizzato nel mese di settembre.
Percorso formativo sui DSA
Il percorso formativo ha proseguito il percorso già avviato lo scorso anno teso ad offrire occasioni
di confronto tra operatori della Sanità, dei Servizi Sociali e della Scuola che si occupano di
inclusione scolastica di bambini e ragazzi con Disturbo Specifico di Apprendimento. Gli Accordi
provinciale e territoriale, che rappresentano i documenti base per le attività di
integrazione/inclusione scolastica, impongono agli insegnanti l’adozione di strumentazioni e
564
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
tecnologie didattiche specifiche per questi disturbi, per cui quest’anno la gran parte della
formazione è stata dedicata alla formazione in situazione.
Anche per questo la sede scelta è stato il laboratorio di informatica della scuola media di
Castenaso.
I relatori hanno approfondito aspetti utili al lavoro quotidiano degli operatori dell’AUSL e della
Scuola che hanno gradito il percorso, così come risulta dai questionari compilati al termine degli
incontri.
Moltissime iscrizioni sono pervenute da insegnanti delle scuole dei 15 Comuni della Pianura Est,
per cui abbiamo è stato necessario operare una selezione, gli insegnanti .esclusi sono stati contattati
in via prioritaria per la seconda edizione dello stesso percorso organizzata per settembre 2013.
All’attività hanno partecipato 90 operatori della scuola (dalla scuola infanzia alle superiori), dei
Servizi Sociali e della NPIA dell’AUSL.
Si è parimenti ritenuto opportuno garantire la partecipazione al maggior numero di docenti, per
cui le diverse giornate hanno visto la frequenza di insegnanti differenziati per grado scolastico (il
10 le scuole infanzia, l’11 le scuole primarie e il 12 le scuole secondarie.
Punti di forza:
- presenza di professionisti di differenti ambiti (educativo, sociale e sanitario), che ha permesso
di confrontare non solo punti di vista, ma approcci, strategie e difficoltà.
- L’organizzazione prima dell’inizio dell’anno scolastico, che ha permesso al personale della
scuola di partecipare.
Gruppi di sostegno alla genitorialità e gruppi psico-educativi per bambini e adolescenti in
carico al servizio NPIA:
Si sono realizzati:
N 1 percorso musicale per adolescenti con gravi disabilità
(gennaio-settembre 2012)
Il percorso si è svolto attraverso n. 3 incontri di 5 ore ciascuno condotti da un esperto musicista e
da una educatrice e una psicologa di Accendi Molti Fuochi.
A settembre 2012, a conclusione dell’attività, è stata realizzata una gita al mare di 10 ore.
L’attività è stata proposta a ragazzi con gravi disabilità seguiti dalla NPIA.
Hanno partecipato n. 4 ragazzi in età 13 - 17anni residenti nei Comuni di Castenaso, Granarolo e
Molinella.
Piccolo gruppo di arte e musico terapia per bambini con grave disabilità (aprile-maggio 2012)
Il percorso è stato realizzato attraverso n. 6 incontri di n. 1 ora ciascuno. Il gruppo è stato condotto
dall’ Arteterapeuta e dalla Musicoterapeuta del Centro “Accendi Molti Fuochi”. Hanno
partecipato n. 3 bambini con gravi disabilità.
N 1 laboratorio di arte terapia e musicoterapia per adolescenti
(gennaio-marzo e 2012)
Il percorso si è svolto attraverso n. 10 incontri di 2 ore ciascuno condotti dall’Arteterapeuta e dalla
Musicoterapeuta di “Accendi Molti Fuochi”. Anche in questo caso l’attività è stata proposta a
ragazzi con difficoltà nella relazione associate a condizioni quali: disturbi comportamentali, dello
sviluppo emozionale e ritardi del linguaggio.
Hanno partecipato n. 7 ragazzi in età 11-13 anni.
N 1 laboratorio di arte terapia e musicoterapia per adolescenti
(ottobre-dicembre 2012)
Il percorso si è svolto attraverso n. 8 incontri di 2 ore ciascuno condotti dall’Arteterapeuta e dalla
Musicoterapeuta di “Accendi Molti Fuochi”. Anche in questo caso l’attività è stata proposta a
565
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
ragazzi con difficoltà nella relazione associate a condizioni quali: disturbi comportamentali, dello
sviluppo emozionale e ritardi del linguaggio.
Hanno partecipato n. 7 ragazzi in età 11-13 anni.
STILI DI VITA SANI E CONSAPEVOLI
CAPOFILA: COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE - UFFICIO DI PIANO
Il progetto nasce con l’obiettivo di promuovere sul territorio del Distretto una corretta
informazione su stili di vita sani e consapevoli in particolare attraverso la sensibilizzare ad
un’educazione della salute e ad una alimentazione sana.
A ottobre 2012, il progetto si è occupato della pubblicizzazione sul Distretto delle proposte
educativo - formative offerte dal programma Obiettivo Salute 2012-2013. Il catalogo, promosso
dalla Azienda U.S.L. di Bologna prevede una ricca offerta di corsi, laboratori, incontri, seminari
dedicati alla cittadinanza (ed in particolare alle scuole), relativa ai temi della promozione alla
salute nelle sue diverse accezioni.
La promozione di tali proposte si è svolta attraverso la diffusione del catalogo cartaceo a tutti i
Dirigenti Scolastici dell’Ambito 4 della Provincia di Bologna e a tutte quelle realtà (enti pubblici,
Associazioni di volontariato) che sul territorio sono interessate direttamente o indirettamente a
promuovere nei propri servizi tali percorsi.
566
567
568
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
PROGRAMMA PROVINCIALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
Azioni di coordinamento del sistema dei servizi sociali e sociosanitari
x
In continuità con l’anno precedente
Di nuova attivazione
Soggetto capofila dell’intervento
Provincia di Bologna – Servizio politiche sociali e per la
salute
Ufficio di supporto alla CTSS di Bologna
Del Mugnaio Anna
Dirigente Servizio Politiche Sociali e per la Salute
Responsabile Ufficio di Supporto CTSS di Bologna
Responsabile dell’intervento:
(nominativo e recapiti)
Francesco Bertoni
Simona Ferlini
Chiara Lambertini
Servizio Politiche sociali e per la Salute – Ufficio di
Supporto CTSS di Bologna
Stefania Baldi
Annalisa Carassiti
Rita Cornetto
Ufficio di Supporto CTSS di Bologna
Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto
capofila e/o responsabile dell’intervento)
Provincia di Bologna -Servizio politiche sociali e per la
salute
Dipartimento integrazione attività socio-sanitarie Ausl
Istituzioni/attori sociali coinvolti (per
di Bologna
ciascuno precisare tipologia e
Uffici di Piano della provincia di Bologna
denominazione)
Distretti Ausl Bologna
Ausl Imola
OO.SS.
Provincia
Uffici di piano
N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità
Comuni
e possibilità di indicare specifici target di
Ausl Bologna
popolazione destinatari dell’intervento)
Ausl Imola
OO.SS.
Il progetto si inserisce nell’ambito delle funzioni
attribuite alle Province e agli Uffici di supporto alle
CTSS dal Piano sociale e sanitario regionale 2008-2011 e
dai successivi documenti di programmazione in
Obiettivi dell’intervento (precisando
materia sociale e prevede:
eventuali integrazioni con altre aree
coordinamento e partecipazione alla definizione dei
d’intervento)
Piani di zona, assicurando il necessario supporto
tecnico e informativo e attività di supporto alle
Conferenze territoriali sociali e sanitarie;
implementazione e gestione dei sistemi informativi
provinciali dei servizi sociali in raccordo con il
569
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
Sistema Informativo Regionale;
Tali funzioni sono da svolgere in stretta
interconnessione con gli Uffici di piano e le Ausl del
territorio provinciale.
Attraverso lo staff tecnico permanente, la tecnostruttura
che effettua la programmazione di area vasta in ambito
socio-sanitario, viene condotta una continuativa
iniziativa di coordinamento, che si concretizza con
azioni che mirano a raggiungere una sempre maggiore
omogeneizzazione dei servizi, al fine di garantire equità
nell'accesso e nelle opportunità alla cittadinanza.
Alle azioni di coordinamento si affianca la conduzione
delle relazioni con le parti sociali.
Le attività di coordinamento riguardano alcuni gruppi
di lavoro che svolgono azioni di omogeneizzazione
periodica di azioni in corso di svolgimento. In
particolare, riguardano i seguenti ambiti:
• Nomenclatore degli interventi e dei servizi sociali;
• Sistema informativo Garsia Minori;
• Tavoli di lavoro con le OO.SS.;
• Gruppi di lavoro sull'accreditamento e gestione
della segreteria dell'OTAP;
• Attività e partecipazione al PSM.
Nell'ambito socio-sanitario, l'attività di coordinamento
riguarda l'organizzazione e la gestione delle riunioni a
cadenza mensile organizzate.
Azione/i previste (descrizione delle
principali attività che compongono
l’intervento)
Inoltre, si svolgono attività di supporto tecnico sui
seguenti ambiti:
• Realizzazione dell'aggiornamento dati sui
programmi attuativi dei Piani di Zona;
• Realizzazione del monitoraggio assegno di cura;
• Realizzazione attività di supporto tecnico alla
definizione del riparto del Fondo Regionale per la
Non Autosufficienza;
• Elaborazione ad analisi dei dati di sfondo in
possesso del servizio politiche sociali e per la salute
a seguito di richieste pervenute da altri enti.
Si mantiene il raccordo con la Regione per la gestione
dei flussi informativi, e viene condotta, in particolare, la
Rilevazione sui presidi socio-assistenziali, che
annualmente censisce tutte le strutture – rivolte a tutte
le aree di bisogno – della Provincia.
Ambito territoriale di realizzazione:
Provinciale x specificare:
Distrettuale
specificare:
Altro
specificare:
570
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
Risorse umane che si prevede di impiegare:
numero e qualifica degli operatori
Ente di Appartenenza
Effetti attesi e indicatori di
monitoraggio/valutazione
Piano finanziario:
Ufficio di Piano provinciale
Ufficio di Supporto alla CTSS di Bologna
Dipartimento integrazione attività socio-sanitarie Ausl
di Bologna
Numero presidi rilevati nella provincia;
Elaborazioni dati per programmazione
distrettuale
Spesa
Eventuale
Quota
totale
quota di
regionale
prevista
altri soggetti
da
specificare
571
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
PROGRAMMA PROVINCIALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
Sistema informativo per la valutazione del bisogno e degli interventi
x
In continuità con l’anno precedente
Di nuova attivazione
Soggetto capofila dell’intervento
PROVINCIA di BOLOGNA
Servizio politiche sociali e per la salute
Responsabile dell’intervento:
(nominativo e recapiti)
Francesco Bertoni
Chiara Lambertini
UO Ufficio di piano provinciale
Servizio politiche sociali e per la salute
051/6598105- 051/6598141
[email protected]
[email protected]
Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto
capofila e/o responsabile dell’intervento)
Provincia di Bologna - Servizio politiche sociali e per la
salute
Provincia di Bologna – Settore sistemi di
Istituzioni/attori sociali coinvolti (per
Comunicazione e E-Government
ciascuno precisare tipologia e
Dipartimento integrazione attività socio-sanitarie Ausl
denominazione)
di Bologna
Uffici di Piano
Comuni
Distretti Ausl
Operatori di sportello sociale
Comuni
N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità Uffici di Piano
e possibilità di indicare specifici target di
Azienda Usl
popolazione destinatari dell’intervento)
ASP Circondario Imolese
ASP Seneca
ASC Insieme
Il progetto intende sviluppare e potenziare l'utilizzo del
sistema informativo attualmente in uso nel territorio
bolognese, al fine di rendere omogenea la rilevazione
del bisogno ed estendere il sistema informativo all'area
minori.
E' necessario investire ulteriori risorse per il
Obiettivi dell’intervento (precisando
miglioramento, la semplificazione e l'utilizzo omogeneo
eventuali integrazioni con altre aree
del sistema sistema informativo.
d’intervento)
Inoltre, va potenziato l'utilizzo dei dati inseriti nel
sistema informativo, in modo che possano essere
condotte analisi relative all'erogazione dei servizi e al
soddisfacimento dei bisogni espressi dai cittadini, per
realizzare analisi di benchmarking tra territori.
572
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
Osservatorio provinciale degli sportelli sociali e
portale provinciale:
La Provincia di Bologna ha realizzato nel corso degli
anni precedenti un coordinamento del progetto che ha
permesso di realizzare una rete di sportelli sociali a
livello provinciale che, seppur con differenziazioni di
carattere organizzativo-gestionale, permette agli
sportelli di essere in rete ed in comunicazione tra loro.
Per rendere ancor più omogeneo il sistema esistente è
necessario, nel prossimo anno, sviluppare ulteriori
azioni:
Realizzazione di report quadrimestrali di analisi
dati presenti nell’Osservatorio provinciale sportelli
sociali secondo reportistica predefinita
Coordinamento del Gruppo provinciale sul
nomenclatore degli interventi e servizi sociali in uso
agli sportelli sociali, che garantisca aggiornamenti
condivisi a livello provinciale
Aggiornamento della base informativa di supporto
al Portale della rete Sportelli Sociali, relativa alla
mappatura dell’offerta dei servizi/interventi in
raccordo con nomenclatore provinciale.
Azione/i previste (descrizione delle
principali attività che compongono
l’intervento)
Realizzazione del sistema informativo dell'area
Minori:
attivazione del modulo software relativo alla
cartella socio-sanitaria dell’area minori per i 5
distretti coinvolti (Pianura est, Pianura ovest, San
Lazzaro, Casalecchio di Reno, Porretta Terme)
estrazione dati presenti nel DB SISA minori
regionale e relativa importazione e conversione
all’interno del DB Garsia minori
Attività di valutazione del bisogno dei cittadini e
monitoraggio del sistema dei servizi:
Elaborazione dati del sistema informativo Garsia al
fine di realizzare una analisi di benchmarking delle
politiche dei territori in ambito socio-sanitario, in
modo da migliorare l'attività di programmazione,
attraverso (1) un più efficiente utilizzo delle risorse
disponibili; (2) la realizzazione di servizi più
appropriati rispetto ai bisogni delle persone. Questa
azione sarà svolta attraverso un approfondimento in
collaborazione con il CAPP (Centro di analisi delle
politiche pubbliche) dell'Università di Modena e
Reggio Emilia.
Elaborazione dati sul sistema dei servizi socioeducativi per l'infanzia (0-3), in modo da ottenere
elementi di riflessione rispetto al fenomeno del calo
della domanda di servizi in questo segmento e
formulare eventuali proposte per la gestione
dell'offerta di servizi del territorio.
573
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
Accanto all'attività di monitoraggio dei servizi verrà
effettuata una sperimentazione del modello di
valutazione dei Piani di Zona, realizzato nel 2010, con
l'obiettivo di fornire un supporto concreto per effettuare
la valutazione della programmazione triennale.
Ambito territoriale di realizzazione:
Provinciale x specificare:
Distrettuale
specificare:
Altro
specificare:
Risorse umane che si prevede di impiegare:
numero e qualifica degli operatori
Ente di Appartenenza
Effetti attesi e indicatori di
monitoraggio/valutazione
Piano finanziario:
Responsabili Uffici di piano distrettuali
Referenti progetto sportelli sociali
Referenti area minori
Redattori decentrati portale sportelli sociali
Realizzazione report quadrimestrali di analisi dei dati
dell'osservatorio provinciale sugli sportelli sociali
Definizione nomenclatore semplificato degli interventi e
dei servizi sociali
Implementazione del portale della rete degli sportelli
sociali
Realizzazione report analisi sui bisogni della
popolazione e i fabbisogni di risorse in ambito sociosanitario
Realizzazione report analisi sull'offerta di servizi socioeducativi
Spesa totale prevista
Quota
Eventuale
101.000
regionale quota di altri
soggetti da
101.000
specificare
574
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
PROGRAMMA PROVINCIALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
Azioni innovative di formazione e supporto alla programmazione dei sistema dei servizi locali
x
In continuità con l’anno precedente
Di nuova attivazione
Soggetto capofila dell’intervento
PROVINCIA di BOLOGNA
Servizio politiche sociali e per la salute
Responsabile dell’intervento:
(nominativo e recapiti)
Francesco Bertoni
Chiara Lambertini
Maria Chiara Patuelli
UO Ufficio di piano provinciale
Servizio politiche sociali e per la salute
051/6598105- 051/6598141 - 051/6598991
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Soggetti Attuatori (se diversi da soggetto
capofila e/o responsabile dell’intervento)
Provincia di Bologna - Servizio politiche sociali e per la
salute
Istituzioni/attori sociali coinvolti (per
Uffici di Piano
ciascuno precisare tipologia e
Dipartimento integrazione attività socio-sanitarie Ausl
denominazione)
di Bologna
Distretti Ausl
Provincia
Uffici di Piano
N. Destinatari diretti e indiretti (numerosità Comuni
e possibilità di indicare specifici target di
Ausl Bologna
popolazione destinatari dell’intervento)
Ausl Imola
ASP
Terzo settore
Il progetto ha l'obiettivo di qualificare il sistema dei
servizi, accrescendo e valorizzando le competenze
degli operatori dei servizi e dei funzionari che si
occupano di programmazione sociale e sociosanitaria,
Obiettivi dell’intervento (precisando
attraverso la realizzazione di iniziative di formazione a
eventuali integrazioni con altre aree
carattere innovativo, proseguendo e migliorando le
d’intervento)
attività realizzate nel corso degli anni precedenti.
Le iniziative di formazione sono rivolte a migliorare il
funzionamento del sistema dei servizi e a garantire
l'equità nell'accesso ai servizi e nelle opportunità.
Percorsi di formazione distrettuale per il
potenziamento della rete degli sportelli sociali.
Azione/i previste (descrizione delle
Il percorso formativo rivolto agli operatori di sportello
principali attività che compongono
sociale ha posto in risalto alcune esigenze specifiche
l’intervento)
che risulta prioritario soddisfare al fine di garantire il
buon funzionamento del sistema informativo in uso
575
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
agli sportelli sociali.
E' pertanto necessario proseguire nella realizzazione di
azioni formative rivolte agli operatori di sportello
sociale, organizzate su base distrettuale, che siano in
grado di cogliere e risolvere le criticità segnalate. Tali
azioni dovranno essere realizzate in stretto raccordo
con gli Uffici di Piano.
E' inoltre prevista l'implementazione definitiva del
portale provinciale della rete degli sportelli sociali.
Percorso laboratoriale-formativo sulle azioni di
contrasto alla povertà.
A distanza di più di quattro anni dall'inizio della crisi
economica, considerate le crescenti difficoltà delle
famiglie, si ritiene importante la realizzazione di un
percorso laboratoriale-formativo sulle azioni di
contrasto alla povertà e all'impoverimento.
Il percorso verrà articolato in laboratori formativi e di
scambio di esperienze tra distretti sugli aspetti che più
profondamente hanno un impatto sulla cittadinanza e
di conseguenza sui servizi: l'emergenza abitativa, il
lavoro, l'indebitamento, la distribuzione di beni
alimentari.
I laboratori sono rivolti a Uffici di Piano, Servizi sociali,
Uffici casa, Servizi Lavoro e altri servizi interessati,
terzo settore.
Progetto di alta formazione rivolto agli attori della
programmazione sociale e sociosanitaria.
Il miglioramento della programmazione dei servizi
sociali e sociosanitari può conseguirsi anche attraverso
l'ampliamento dell'orizzonte di analisi delle
prospettive e delle modifiche che a livello nazionale ed
internazionale stanno riguardando il welfare.
E' pertanto necessario organizzare iniziative di
partecipazione a convegni ed eventi che possano
fornire strumenti di analisi dei mutamenti sociali che si
stanno verificando anche altrove e sulle soluzioni
possibili.
Tra le iniziative, si organizza la partecipazione a:
Convegno Espanet “Italia, Europa. Integrazione
sociale ed integrazione politica”, che si terrà
all'Università della Calabria dal 19 al 21 settembre;
Convegno IRS “Disegnare il welfare di domani2,
che si terrà a Milano il 26 settembre;
Convegno “La tutela degli anziani. Buone pratiche
per umanizzare l'assistenza”, che si terrà a Rimini il
18 e il 19 Ottobre.
Ambito territoriale di realizzazione:
Provinciale x specificare:
Distrettuale
specificare:
Altro
specificare:
576
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
Risorse umane che si prevede di impiegare:
numero e qualifica degli operatori
Ente di Appartenenza
Effetti attesi e indicatori di
monitoraggio/valutazione
Piano finanziario:
Uffici di piano distrettuali
Referenti progetto sportelli sociali
Referenti area minori
Redattori decentrati portale sportelli sociali
Partecipanti alle iniziative di alta formazione
Partecipanti ai percorsi di formazione distrettuale per
gli sportelli sociali
Partecipanti ai percorsi laboratoriali sulle azioni di
contrasto alla povertà
Spesa
totale
prevista
55.000 euro
577
Quota
regionale
Eventuale quota
di altri soggetti da
specificare
55.000 euro
Risorse Ufficio di
Supporto CTSS
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
PROGRAMMA PROVINCIALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
Archivi degli ospedali psichiatrici della provincia di Bologna
In continuità con l’anno precedente
Di nuova attivazione
Soggetto capofila dell’intervento
Provincia di Bologna
Responsabile dell’intervento:
(nominativo e recapiti)
Anna Del Mugnaio – Dirigente servizio politiche sociali e
per la salute Provincia di Bologna – Direttore Istituzione
G.F. Minguzzi
Soggetti Attuatori (se diversi da
soggetto capofila e/o responsabile
dell’intervento)
Sovrintendenza ai beni archivistici e documentali, NCI,
Istituzioni/attori sociali coinvolti (per Istituzione Minguzzi, Università di Bologna –
ciascuno precisare tipologia e
Dipartimento di Filosofia, AUSL di Bologna e AUSL di
denominazione)
Imola, Ufficio di Piano di Imola, Cooperative sociali di
tipo b)
N. Destinatari diretti e indiretti
Comunità locale i cittadini del territorio provinciale, gli
(numerosità e possibilità di indicare
operatori dei servizi coinvolti i protagonisti dei servizi
specifici target di popolazione
stessi, studenti
destinatari dell’intervento)
Rendere fruibile il patrimonio di vita e saperi attualmente
Obiettivi dell’intervento (precisando
conservato, ma non disponibile, relativo alla vita degli
eventuali integrazioni con altre aree
ospedali psichiatrici (cartelle, manufatti, ecc) della
d’intervento)
provincia di Bologna
• Reperimento fondi (progetto europeo)
• Mappatura degli archivi e dei luoghi dove ora sono
conservati: ricognizione carta-schede –cartelle,
materiale documentale , manufatti
• Verifica sullo stato di conservazione degli archivi, in
collaborazione con la Soprintendenza
• Analisi e sistematizzazione
Azione/i previste (descrizione delle
• Studio di fattibilità di un progetto di messa in rete dei
principali attività che compongono
diversi archivi per la valorizzazione degli stessi
l’intervento)
nell'ambito del progetto RISME
• Presentazione documentazione e sua messa a
disposizione sia a fini didattici che espositivi
• Attivazione collegamenti con altri centri di
documentazione della storia della psichiatria presenti
in Emilia Romagna e in Italia per verificare possibilità
di un raccordo a livello nazionale
Ambito territoriale di realizzazione:
Provinciale
specificare:
Distrettuale
specificare:
Altro
specificare:
578
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
Risorse umane che si prevede di
impiegare:
numero e qualifica degli operatori
Ente di Appartenenza
Operatori di cooperative di tipo B per l'inserimento
lavorativo di persone svantaggiate
Attivazione di borse lavoro per persone in condizione di
svantaggio sociale
Esperti di storia della psichiatria
Esperti di archivistica
Effetti attesi e indicatori di
monitoraggio/valutazione
Spesa totale
prevista
Piano finanziario:
60.000
579
Quota
regionale
Eventuale
quota di altri
soggetti da
specificare
35.000
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
PROGRAMMA PROVINCIALE
DENOMINAZIONE INTERVENTO
Sviluppo e valorizzazione del Terzo Settore e modelli di partecipazione
In continuità con l’anno precedente
Di nuova attivazione
Soggetto capofila dell’intervento
Provincia di Bologna
Provincia di Bologna
Antonella Lazzari
Tel 051/659.8377
Associazioni di promozione sociale
Organizzazioni di volontariato
Soggetti Attuatori (se diversi da
Cooperazione sociale
soggetto capofila e/o responsabile
Cittadini
dell’intervento)
Comuni/distretti
Centro servizi per i volontariato VOLABO
Provincia di Bologna
Comuni
Associazioni di promozione sociale
Organizzazioni di volontariato
Forum provinciale del Terzo settore
Istituzioni/attori sociali coinvolti (per
Comitato paritetico provinciale del volontariato
ciascuno precisare tipologia e
Centro Servizi per il volontariato provinciale di Bologna
denominazione)
VOLABO
Tavolo per il confronto del Terzo settore
Scuole
Istituzione Gian Franco Minguzzi
N. Destinatari diretti e indiretti
Associazioni
(numerosità e possibilità di indicare
Cittadinanza
specifici target di popolazione
Scuole, insegnanti e minori
destinatari dell’intervento)
• Consolidamento della governance locale del terzo
settore (Comitato paritetico del volontariato,
cooperazione, Tavolo del confronto con il Terzo settore
- di cui fanno parte i rappresentanti: del Comitato
paritetico provinciale del volontariato, del Forum del
Terzo settore, delle associazioni di promozione sociale,
Obiettivi dell’intervento (precisando
della cooperazione sociale);
eventuali integrazioni con altre aree
d’intervento)
• Valorizzazione del ruolo del terzo settore;
• Coinvolgimento specifico dell'associazionismo e del
volontariato alla programmazione socio-sanitaria del
welfare provinciale, con la collaborazione del Centro
servizi per il Volontariato VOLABO e gli UDP
distrettuali.
Relativamente alla definizione del sistema di relazioni tra
Enti pubblici e Terzo settore:
Azione/i previste (descrizione delle
principali attività che compongono
• Supporto al Tavolo del confronto con il Terzo settore e
l’intervento)
condivisione delle modalità di funzionamento e
raccordo con gli organismi del “Terzo settore”;
Responsabile dell’intervento:
(nominativo e recapiti)
580
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
•
•
Supporto all'attività del Comitato paritetico
provinciale del volontariato, con particolare
riferimento al maggiore raccordo con il Centro Servizi
del volontariato di Bologna VOLABO e con il
Comitato paritetico provinciale del volontariato di
Ferrara (facenti parte dello stesso collegio);
Collaborazione con la cooperazione sociale e
partecipazione all’Osservatorio provinciale della
cooperazione sociale, con particolare riferimento
all'applicazione delle Linee guida per l'inserimento
lavorativo delle persone svantaggiate e suo
regolamento applicativo.
Azioni specifiche per la promozione e valorizzazione del
Terzo settore
• Presentazione e diffusione della ricerca sull'impatto
socio-economico del Terzo settore nella comunità,
realizzata in collaborazione con il Forum del Terzo
settore di Bologna;
• Realizzazione delle azioni condivise previste nel Piano
attuativo 2013 del Protocollo d'intesa firmato con il
Centro servizi per il volontariato VOLABO sui
seguenti temi: promozione del volontariato nelle
giovani generazioni, azioni formative congiunte, auto
mutuo aiuto, volontassociate, volontariato informale,
riconoscimento competenze del volontariato,
partecipazione della cittadinanza;
• Prosieguo del progetto di comunità sulla
valorizzazione dei centri sociali per anziani di cui alla
convenzione sottoscritta con ANCESCAO Bologna;
• Partecipazione al gruppo di lavoro "Anziani,
imprenditori di qualità della vita", istituito presso
l'Istituzione Gian Franco Minguzzi;
• Prosieguo del progetto "cittadini sempre" volto a
potenziare le reti delle organizzazioni di volontariato e
associazioni di promozione sociale che operano a
favore della popolazione detenuta;
• Prosieguo dell'attività formativa mista rivolta al Terzo
settore e agli operatori dei Comuni per facilitare il
coinvolgimento specifico dell'associazionismo e del
volontariato alla programmazione socio-sanitaria del
welfare provinciale, con la collaborazione del Centro
servizi per il Volontariato VOLABO e gli UDP
distrettuali;
• Organizzazione, nei tempi indicati dalla Regione
Emilia Romagna, dell'incontro territoriale di Bologna
facente parte del percorso regionale sulla
partecipazione del Terzo settore;
• Elaborazione del Piano dell'associazionismo e
realizzazione dell'attività formativa e informativa a
favore delle associazioni di promozione sociale (corso
su individuazione del fabbisogno, valutazione,
581
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
•
•
•
•
•
•
modalità di accesso al credito);
Aggiornamento della banca dati sul Terzo Settore,
nell’ambito del sistema regionale TESEO;
Realizzazione della IX° Edizione di “Volontassociate”;
Prosieguo dello sportello di consulenza fiscale a favore
delle associazioni di promozione sociale e dell'attività
formativa ad esso connessa (tre edizioni dell'abc
dell'associazionismo);
Compartecipazione alla realizzazione di progetti
promossi dal Terzo settore di interesse per la
comunità;
Compartecipazine al progetto di comunità “I cantieri
della sostenibilità a San Donato”promosso dal
Dipartimento di Sociologia e diritto dell'Università di
Bologna e il Ces.Co.Com.;
Diffusione degli esiti della ricerca realizzata in
collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro
Cuore di Milano su “La condivisione nella prassi e nei
valori delle associazioni di volontariato”;
Strumenti:
• Incontri del Comitato di monitoraggio, composto da
associazioni di promozione sociale e del gruppo di
lavoro per l’organizzazione di Volontassociate con i
referenti individuati dai distretti e/o dai Comuni;
• Incontri del Comitato paritetico provinciale del
volontariato;
• Incontro nell'ambito della CTSS del Tavolo per il
confronto con il Terzo settore.
Metodologie:
Programmazione e progettazione partecipata delle attività
con le associazioni e organizzazioni di volontariato, con il
Comitato paritetico provinciale del volontariato, con il
Tavolo del confronto con il Terzo settore, con il Centro
servizi per il Volontariato VOLABO, con con gli operatori
degli Enti locali.
Ambito territoriale di realizzazione:
Provinciale
specificare:
Distrettuale
specificare:
Altro
specificare:
Risorse umane che si prevede di
impiegare:
numero e qualifica degli operatori
Ente di Appartenenza
Effetti attesi e indicatori di
monitoraggio/valutazione
1 - Dipendente con il profilo di “tecnico del welfare" della
Provincia di Bologna;
1 - Responsabile U.O Amministrativa Servizio politiche
Sociali e Ufficio terzo Settore della Provincia di Bologna.
Produzione di:
Pubblicazione della ricerca sull'impatto socio-economico
del Terzo settore sulla comunità;
N. 140 associazioni e/o organizzazioni coinvolte nei
percorsi Info/formativi
582
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
Piano finanziario:
N. 350 associazioni e/o organizzazioni coinvolte nelle feste
locali di “Volontassociate”
Quota
regionale su Eventuale
Spesa totale
pdz
quota di
prevista
36.000,00
altri soggetti
su piano
da
65.000
associazioni specificare
smo
5.000,00
24.000,00
583
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
PROGETTO SOVRAZONALE
Denominazione:
Servizi a valenza sovradistrettuale o provinciale
Il Piano regionale sociale e sanitario e l'Atto di indirizzo e coordinamento provinciale 2009-2011
hanno posto nel Distretto il punto centrale della programmazione e della gestione degli interventi e
hanno contestualmente introdotto l'esigenza di realizzare accordi sovraterritoriali per interventi o
servizi di particolare specializzazione o che potevano ottimizzare costi e risorse.
Negli anni si sono consolidati e rafforzati progetti di bacino sovra-zonale che erano già attivi ma che
hanno trovato nella pianificazione zonale il preciso riferimento (Centro di contrasto all'abuso e al
maltrattamento) e sono stati realizzati nuovi interventi (CAAD, PRIS).
Pur nella diversità degli obiettivi e dell'utenza cui sono rivolti, hanno un elemento comune che li
diversifica da altri progetti: si tratta infatti di veri e propri Servizi nei quali un ente capofila gestisce,
a nome e in accordo con gli altri, una funzione o interventi che sarebbero con maggiori costi e
minore efficacia realizzabili nei singoli territori.
Si tratta quindi di azioni di particolare rilievo, accomunate da un medesimo obiettivo di
specializzazione/ottimizzazione dell'intervento, che danno conto della capacità dei territori di
lavorare in rete e di assumere (o delegare) funzioni con reciproca responsabilità.
Pronto intervento sociale
Comune o altro ente capofila di progetto
Comune di Bologna
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Annalisa Faccini-Comune di Bologna-Responsabile
Ufficio tutele, protezione, pronto intervento
Destinatari
Il Pronto intervento sociale è rivolto a tutti i cittadini
minori, adulti, uomini e donne, disabili, anziani,
presenti sul territorio provinciale in situazioni di
emergenza , con limitata autonomia e in condizioni
d’improvvisa ed imprevista necessità assistenziale
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
si
Ambito territoriale di realizzazione
Provincia
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Azioni previste
Comuni dell'area metropolitana; Nuovo Circondario
Imolese, Provincia di Bologna
• Dare risposta anche negli orari di chiusura dei
servizi alle persone in situazione di urgenza ed
emergenza sociale;
• Dare una più tempestiva e qualificata risposta ai
minori che necessitino di interventi di protezione
immediata, in linea anche con le indicazioni della
Autorità giudiziaria e con le indicazioni regionali;
• Ottimizzare le risorse e realizzare collaborazioni
efficaci tra territori. Attraverso la gestione
associata di servizi sovra-zonali.
• Attivazione di una Centrale operativa telefonica
attiva sulle 24 ore quale primo accesso per gli
operatori e le forze dell’ordine;
584
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
•
Piano finanziario:
Attivazione di un Nucleo professionale, costituito
da operatori sociali con formazione specifica che
garantiscono la reperibilità e che intervengono
qualora la situazione richieda una valutazione
professionale;
• Individuazione di una rete di
risorse/servizi/strutture nel territorio provinciale
attivabili immediatamente dalla centrale
operativa;
• Raccordo costante con i territori che aderiscono al
progetto attraverso la sottoscrizione di apposita
convenzione per la condivisione delle scelte, il
monitoraggio e la verifica del progetto.
Quota
regionale
Eventuale
Eventuale
quota da
Costo totale 82.449
Quota
previsto
come da
altri
nazionale
175.000
accordi
soggetti
sottoscritti con
Distretti
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
585
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
PROGETTO SOVRAZONALE
Laboratorio dei Cittadini per la Salute. Progetto partecipato di empowerment dei cittadini e delle
comunità locale e di promozione della salute. Progetto “Il PDTA Colon: migliorare un percorso
in modo partecipato”.
Comune o altro ente capofila di progetto
Azienda USL di Bologna
Responsabile del progetto/programma:
Giuseppe Cervino
0516597119
[email protected]
• Utenti del Percorso Diagnostico Terapeutico
Assistenziale Colon
• Popolazione target dello screening per la
prevenzione dei tumori del colon-retto
Il Laboratorio dei Cittadini per la Salute è attivo dal
2004 e le attività previste rappresentano la
prosecuzione e lo sviluppo di quelle avviate negli
anni precedenti.
nominativo e recapiti
Destinatari
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Ambito territoriale di realizzazione
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Area Metropolitana di Bologna
RER, CTSS, Comune di Bologna, AFM, Federfarma
Bologna, Forum Metropolitano Associazioni Cittadini
non Comunitari, AUSER, SPI-CGIL, FNP-CISL, UILP, CNA Pensionati Bologna, CCM, Centro Diritti del
Malato, AMISS.
Generali:
• Favorire la partecipazione della comunità alle
scelte per la salute;
• Accrescere le conoscenze dei cittadini nell’ambito
delle varie tematiche affrontate, per utilizzare con
maggior consapevolezza i servizi sanitari
(empowerment);
• Creare una rete di relazioni e di alleanze nel
territorio per favorire la diffusione di una cultura
di promozione della salute;
• Costruire canali di comunicazione bidirezionali tra
l’istituzione sanitaria e la comunità locale.
Progetto “PDTA Colon” - Migliorare il Percorso
Colon confrontandolo le aspettative e le necessità
reali degli utenti con il punto di vista degli operatori:
• Individuare e costruire azioni di miglioramento
nei passaggi più critici del percorso;
• Rielaborare e migliorale i moduli informativi;
• Progettare la comunicazione sul percorso PDTA,
costruendo contenuti informativi per l’utenza e
strumenti idonei a comunicarli.
Il progetto intende operare con strategie
multisettoriali e trasversali di promozione della salute
e stili di vita sani e di arricchimento del “capitale
586
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
Azioni previste
Piano finanziario:
sociale” del nostro territorio, alla base dell’azione
politica e di governo (Atto di Indirizzo della CTSS di
Bologna, approvato in data 03.11.2008).
• Studio VAPEC: interviste a pazienti giunti a fine
percorso per rilevare aspetti qualitativi come il
vissuto psicologico e la qualità percepita
dell’interazione con i servizi sanitari.
• Formazione/Intervento di quattro giornate per
progettare le azioni di miglioramento e la revisione
della comunicazione sul percorso in funzione di
necessità e aspettative del cittadino
• Implementazione delle azioni progettate
• Valutazione
Costo totale
Quota
regionale
previsto
Quota nazionale
Da valutare in
fase operativa
• Qualità percepita del percorso
• Numero di azioni di miglioramento proposte e
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
importate nel percorso
• Indice di leggibilità e comprensibilità del materiale
informativo
587
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
PROGETTO SOVRAZONALE
“Obiettivo salute”– catalogo dell’offerta educativo formativa per la promozione della salute
Comune o altro ente capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Destinatari
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Ambito territoriale di realizzazione
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
Azioni previste
Azienda Usl di Bologna
Dott. ssa Patrizia Beltrami
Dipartimento di Sanità Pubblica – Responsabile
U.O.S Promozione della salute
051 6224228/330
3486555280
[email protected]
Popolazione generale,studenti, famiglie ed
insegnanti, adolescenti, lavoratori, anziani,
operatori del volontariato e del terzo settore
Il progetto si attua in continuità a quanto già
proposto negli anni precedenti, in coerenza e in
applicazione al Piano Sociale e Sanitario della
Regione Emilia-Romagna, agli Atti di indirizzo
della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria
della Provincia di Bologna, al Piano Nazionale e
Regionale della Prevenzione ed al Programma
Nazionale e Regionale “Guadagnare Salute”
Area Metropolitana di Bologna
Enti Locali, scuole ed altre agenzie educative ,
mondo del lavoro, privato sociale, volontariato,
mondo dello sport e del tempo libero , associazioni
• Rafforzare le capacità delle persone ad effettuare
scelte consapevoli rispetto alla salute;
• Costruire partnership tra cittadini e servizi per
migliorare la salute e la qualità della vita ;
• Valorizzare le risorse di cui gli individuai sono
portatori per il miglioramento della salute;
• Sviluppare strategia multisettoriale e trasversale
di Promozione della salute e di stili di vita sani.
Il progetto ha valenza Aziendale e ricadute
operative a livello distrettuale: si prevedono per i
singoli ambiti di intervento individuati nel catalogo:
• Azioni di tipo educativo attraverso campagne
d’informazione e sensibilizzazione che
favoriscano l’adozione di sani stili di vita, in
particolare tra le giovani generazioni;
• Azioni di carattere educativo e formativo rivolte
a diversi gruppi target condivise con i
committenti , secondo metodologie orientate alla
progettazione partecipata e all’implementazione
di buone pratiche;
• Azione di monitoraggio e di valutazione di
processo e di risultato.
588
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
Piano finanziario:
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Le azioni saranno:
• Coordinate in una logica di integrazione e di
sinergia grazie al contributo dei Dipartimenti
aziendali per la Promozione della salute;
• Mirate a contesti di comunità definite (creazione
di ambienti favorevoli alla promozione della
salute come scuole, comunità locali e luoghi di
lavoro);
• Realizzate con l’obiettivo primario di consentire
la crescita della consapevolezza individuale e di
comunità e del contesto sociale per affermare la
cultura della salute e del ben-essere e
l’assunzione da parte del cittadino di un ruolo
attivo e protagonista (empowerment).
Costo totale
Quota
previsto
regionale
Quota nazionale
Da valutare
in fase
esecutiva
Per il 2013
Evidenza della realizzazione de catalogo
aziendale/distrettuale secondo le aree di priorità
individuate e coerenti con gli strumenti di
Pianificazione regionali e locali
Report annuale di monitoraggio degli interventi per
le singole aree di intervento (a valenza Aziendale/
distrettuale )
589
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
PROGETTO SOVRAZONALE
PROGETTO AUTO MUTUO AIUTO
Comune o altro ente capofila di progetto
Azienda USL di Bologna
Area Metropolitana
Dott. Paolo Pandolfi
Dott.ssa Patrizia Beltrami
Dott. Michele Filippi
Responsabili del progetto/programma:
nominativi e recapiti
Destinatari
Coordinatore del progetto: Dr.a Daniela Demaria
Sede: Viale Pepoli 5 Bologna
Tel. 051 6584267
Segreteria facilitante 349 2346598
E mail: [email protected]
Gruppi A.M.A. esistenti, cittadini interessati, realtà
civili ed istituzionali del territorio, comuni, MMG e
pediatri, enti locali, associazioni
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Progetto avviato nel 2003 nell’ambito del percorso dei
Piani per la salute è in continuità con quanto già
proposto negli anni scorsi.
Ambito territoriale di realizzazione
Area metropolitana di Bologna
Istituzioni/attori sociali coinvolti
AUSL Bologna, Azienda Ospedaliera S. Orsola
Malpighi, RER, CTSS Provincia, distretti, cittadini
interessati, Opera Pia dei Poveri Vergognosi, Comuni,
Associazioni del privato sociale, AMRER (Associazione
Malati Reumatici Emilia Romagna), Associazione SLA
Bologna; Associazione UILDM Nazionale; ARAD
Bologna e Vergato.
•
•
•
Obiettivi del progetto (anche eventuali
integrazioni con altre aree d’intervento)
•
•
Prosecuzione dello sviluppo della rete fra i gruppi
A.M.A.;
Attivazione di contatti e collaborazioni continuative
con Associazioni, Coordinamento Nazionale A.M.A.
e Coordinamenti A.M.A. di altre Regioni e città;
Attivazione di contatti e collaborazioni continuative
con le realtà della RER per la messa in rete di gruppi
A.M.A. tra persone e/o tra familiari di persone con
disagio psichico;
Collaborazione con il settore RER salute mentale,
dipendenze patologiche e Salute nelle carceri per
l’avvio di formazione/informazione per la
promozione di gruppi A.M.A. all’interno della casa
circondariale Dozza di Bologna;
Contatti con MMG e pediatri all’interno delle loro
giornate formative; contatti con Università corso di
laurea in Medicina e Chirurgia, Scuola di Specialità
in psichiatria; corso di alta formazione universitaria
sui rifugiati, per operatori sociali;
590
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
•
•
•
•
•
•
•
Azioni previste
•
•
•
•
•
•
•
Supporto ai gruppi nascenti relativi a qualsivoglia
disagio o problematica (familiari di persone
autistiche, HIV, disabilità adulti e minori, genitori in
fase di adozione, genitori di adolescenti, patologie
oncologiche, operatori ausl….);
Avvio e sostegno di gruppi di auto mutuo aiuto
legate alla disassuefazione dal fumo e al sovrappeso;
Produzione di strumenti di comunicazione a
supporto del percorso (sito, indirizzo di posta
elettronica, locandine e depliant).
Corso di formazione per operatori e cittadini
interessati finanziato dalla CTSS Provincia,
segreteria organizzativa Dr.a Annalisa Carassiti,
Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria – Uffficio
di supporto alla CTSS di Bologna, tel. 051 6599238;
Incontri cadenzati dei tavoli di lavoro distrettuali
(composti da operatori AUSL, operatori enti locali,
cittadini facenti di parte di associazioni e cittadini
interessati) per promuove la cultura e la nascita di
gruppi AMA che rispondano ai bisogni del
territorio;
Due incontri annuali di formazione su campo
(plenarie) per un confronto allargato con altre realtà
regionali o italiane e per lo sviluppo di temi
specifici;
Incontri ogni 20 giorni di coordinamento tecnicometodologico;
4 incontri annuali con i gruppi; visita ai gruppi;
Partecipazione ai coordinamenti nazionali A.M.A.;
Coinvolgimento Comuni, AUSL ed altre Istituzioni
per pubblicizzare informazioni sui gruppi e sugli
incontri;
Incontri di Promozione della Salute con Scuole
Secondarie di secondo grado Area metropolitana di
Bologna, ciclo di incontri pubblici a richiesta della
committenza (associazioni, popolazione generale,
Comuni) sulla base del progetto “Cittadini
protagonisti della comunità” presente nel Catalogo
Obiettivo Salute;
Partecipazione a iniziative pubbliche, ricreative e di
aggregazione per la diffusione di informazioni e
materiale;
Sviluppo del sito intranet/internet per divulgazione
e presentazione gruppi e informazioni relative ai
contenuti dell’Auto Mutuo Aiuto;
Video informativo sulla realtà dei gruppi A.M.A.
dell’Area Metropolitana di Bologna, girato su
proposta e interessamento della RER, trasmesso
nelle TV locali e sul web.
591
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
Costo totale
previsto
Quota
regionale
Quota nazionale
Piano finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
Da definire in
fase operativa
• numero degli incontri ;
• numero dei partecipanti agli incontri sopraccitati;
• numero delle riunioni del coordinamento tecnico
metodologico;
• numero dei gruppi nati coadiuvati dal
coordinamento stesso
È inoltre prevista una valutazione di risultato già
realizzata nel 2007.
592
___________________________________ Sostenere il sistema dei servizi ___________________________________
PROGETTO SOVRAZONALE
Piano Provinciale d’intervento per la lotta al tabagismo
Azienda Usl
Scarica

programma attuativo 2013