Relatori ed Interventi Relatori Gian Luigi Bravo Docente di antropologia culturale, Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, Università degli Studi di Torino. Lavora con i sociologi, tra cui Luciano Gallino, e si occupa di classi sociali e sociologia industriale, poi di sociologia rurale; dallo studio dei contadini passa alla ricerca sulla riproposta di elementi della tradizione agropastorale preindustriale, in particolare delle feste e dei musei contadini e locali; affronta poi i problemi della costituzione del patrimonio. Alcuni titoli: Festa contadina e società complessa (Milano 1984), Feste, masche, contadini (Roma 2005), La complessità della tradizione (Milano 2005), I beni culturali demoetnoantropologici (Roma 2006) con R. Tucci. Alberto Bosi Si è laureato all'università di Torino in filosofia teoretica con Luigi Pareyson. A parte un anno come assistant di italiano a Glasgow, in seguito ha sempre insegnato fino alla pensione nelle scuole superiori della provincia di Cuneo. Ha curato diversi volumi di classici della religione e della filosofia per la casa editrice UTET di Torino, dedicati a J.H. Newman, a Kant e a Hegel. Ha insegnato in diversi corsi per la formazione degli insegnanti, in particolare presso la SIS di Torino. Attualmente è direttore didattico della "Scuola per la buona politica" promossa dalla Fondazione Revelli di Cuneo. Collabora col settimanale di Cuneo "La Guida”. Insegna Filosofia e teoria del linguaggio presso la scuola superiore per mediatori linguistici “A. Macagno” di Cuneo e Pinerolo. Antonio Damasco Direttore della Rete Italiana di Cultura Popolare, è stato tra gli ideatori del Comitato Promotore per la diffusione della Cultura del territorio. Fondatore del Teatro delle Forme, è direttore artistico, regista, attore e drammaturgo. Ida Dominijanni Editorialista del quotidiano "Il Manifesto", si è spesso occupata di politica nazionale, con particolare attenzione al rapporto donne-politica. Da alcuni anni è titolare della rubrica settimanale "Politica o quasi". Fa parte della direzione del Centro di Studi per la Riforma dello Stato. Autrice di numerosi saggi, come Il desiderio di politica, introduzione a Politica del desiderio di Lia Cigarini (Parma 1995), Peccati d'amicizia (Roma 2000); ha curato i volumi Motivi della libertà (Milano 2001), Si può con Bonsignori e Giorgi (Roma 2005). Collabora con il corso di laurea in filosofia dell'Università di Roma Tre e con la comunità femminile "Diotima" dell'Università di Verona. Pierluigi Dovis Laureato in Filosofia presso la Università Pontificia Salesiana di Roma. Dal 2000 gli è stata affidata la direzione della Caritas Diocesana dell'Arcidiocesi di Torino, dove ricopre anche il ruolo di segretario del decimo Consiglio Pastorale Diocesano. Coordina, a livello di regione ecclesiastica, la promozione e formazione delle Caritas Parrocchiali. A medesimo titolo è inserito in organismi nazionali. Tra le sue pubblicazioni: con Franca Viale Dagli affanni del mondo a Dio. La vocazione dei laici secondo san Francesco di Sales (Cantalupa 2010), con Chiara Saraceno e Marco Revelli I nuovi poveri: politiche per le disuguaglianze (Torino 2011). Osama Habashy Musulmano, sposato con una donna italiana, nato e abita a Il Cairo, Habashy è regista e scrittore. E’ autore del romanzo La stagione triste della farfalla, che descrive il conflitto israeliano-palestinese a partire dalla vita quotidiana delle persone comuni, ebree e arabe, che finiscono travolte dagli eventi politici. Ha collaborato con interviste a diverse riviste italiane tra cui il Sussidiario.net e Associazione Città Futura di Alessandria. Augusto Illuminati Insegna Storia della filosofia politica all’Università di Urbino. Tra le sue numerose pubblicazioni: Winterreise. Viaggio invernale fra le rovine del moderno (Bari 1984), Racconti morali. Crisi e riabilitazione della filosofia pratica (Napoli 1989), Esercizi politici. Quattro sguardi su Hannah Arendt (Roma 1994), Del comune. Cronache del general intellect (Roma 2003), Bandiere. Dalla militanza all'attivismo (Roma 2003), Revenge! Filosofia, cinema, rock (Roma 2005), Percorsi del '68. Il lato oscuro della forza (Roma 2007), Per farla finita con l’idea di sinistra (Roma 2009), Spinoza atlantico (Milano 2009). Manuela Naldini Insegna Sociologia della famiglia all’Università di Torino. I suoi principali interessi riguardano lo studio dell’impatto delle politiche sociali e del welfare sui modelli di famiglia, sulle relazioni di genere e di generazione, con particolare attenzione alla prospettiva storica e comparata. Si interessa anche dello studio del nesso, delle interdipendenze, tra famiglia e lavoro. Le sue pubblicazioni: Gender Inequalities in Southern Europe (Londra 2000), The Family in the Mediterranean Welfare States (Londra 2003), Le politiche sociali in Europa. Trasformazione dei bisogni, risposte di policy (Roma 2006), Sociologia della famiglia con Chiara Saraceno (Bologna 2007). Peppino Ortoleva Studioso di storia e teoria dei mezzi di comunicazione, della produzione culturale, è anche curatore di mostre, musei e programmi radiofonici. Insegna all'Università degli Studi di Torino. È coautore con Scipione Guarracino e Marco Revelli di uno dei più diffusi manuali scolastici di storia moderna e contemporanea. Ha pubblicato, tra gli altri: Saggio sui movimenti del 1968 in Europa e in America (Roma 1998), Un ventennio a colori. Televisione privata e società italiana (Firenze 1995), Mass media. Nascita e industrializzazione. (Firenze 1995), Luci del teleschermo. Televisione e cultura in Italia (Milano 2004), Il secolo dei media (Milano 2009). Elena Pulcini Professoressa di Filosofia sociale presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Firenze. Al centro dei suoi interessi è il tema delle passioni nell’ambito della modernità e dell’individualismo moderno, con attenzione anche alla soggettività femminile. Tra i suoi lavori: La famiglia al crepuscolo (Roma 1987), Teorie delle passioni insieme a Kluwer e Dordrecht (Bologna 1989), L’individuo senza passioni. Individualismo moderno e perdita del legame sociale (Torino 2001) Il potere di unire. Femminile, desiderio, cura (Torino 2003), La cura del mondo. Paura e responsabilità in età globale (Torino 2009). Gigi Roggero Assegnista di ricerca presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna. Collaboratore de “Il Manifesto”, partecipa all’esperienza di Uninomade e fa parte del collettivo editoriale del progetto transnazionale Edu-Factory. Tra le sue pubblicazioni: con Guido Borio e Pozzi Francesca Futuro anteriore. Dai Quaderni Rossi ai movimenti globali: ricchezze e limiti dell’operaismo italiano (Roma 2002), Intelligenze fuggitive. Movimenti contro l’università azienda (Roma 2005), Precariopoli. Parole e pratiche delle nuove lotte sul lavoro (Roma 2005), Introduzione all’archivio postcoloniale. Il lessico dei postcolonial studies alla prova del presente (Milano 2008), La produzione del sapere vivo. Crisi dell’università e trasformazione del lavoro tra le due sponde dell’Atlantico (Verona 2009). Franco Tagliero Ha insegnato materie scientiche nelle scuole superiori. Attualmente è pastore presso la Chiesa Valdese di Torino. E’ stato membro del Consiglio Esecutivo della CEVAA (organismo che raggruppa, nel senso della condivisione, 37 chiese protestanti in 24 paesi del mondo). Ha operato in Africa, Sudamerica e Polinesia francese. Benedetto Vecchi Redattore della pagina culturale del Manifesto, editorialista , collaboratore di molte riviste cartacee e on line. Ha recensito importanti lavori sulla globalizzazione, sulla società dell’informazione, sul ruolo degli intellettuali e sulle nuove forme della politica tra cui i testi di Manuel Castells, Edgar Morin, Sergio Bologna, Jurgen Habermas, Immanuel Wallerstein e Giovanni Arrighi, Alain Touraine. Ha intervistato tra gli altri Derrick De Kerckhove, Davis Lyon, Zygmunt Bauman ( Intervista sull’identità – Bari 2006). Interventi Amnesty International Organizzazione non governativa indipendente, è una comunità globale di difensori dei diritti umani che si riconosce nei principi della solidarietà internazionale. L'associazione è stata fondata nel 1961 dall'avvocato inglese Peter Benenson, che lanciò una campagna per l'amnistia dei prigionieri di coscienza. Nel 1964 le Nazioni Unite conferiscono ad Amnesty lo status consultivo, mentre nel 1975 nasce ufficialmente la Sezione Italiana di Amnesty International. Lo scopo principale è quello di promuovere tutti i diritti sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, di combattere gli abusi commessi dai gruppi armati di opposizione e di includere tra i prigionieri di coscienza le persone imprigionate a causa del proprio orientamento sessuale. Ayassot - Quilibrì Andrea Ayassot, diplomatosi in sassofono nel 1990, dopo alcune esperienze nel campo della musica contemporanea, si è occupato di varie forme di musica improvvisata, a seguito degli studi stimolati dalla frequentazione di Umbria Jazz e Siena Jazz. Si è ritagliato un ruolo del tutto originale, se vogliamo di nicchia, nel panorama jazzistico nostrano. Lo testimoniano prima di tutto dodici anni e mezzo di militanza nel quartetto di Franco D’Andrea, dove ha partecipato a molte delle più importanti rassegne, suonato in Europa, Australia, Indonesia e pubblicato numerose registrazioni. Ha avuto modo di esprimere in perfetta sintonia con il leader la sua concezione “democratica” del fare musica, libera da vincoli opprimenti e schemi canonici. Lo conferma l’ultimo disco, registrato in Val Pellice in due giorni. Pensieri in piazza live a cura di Francesca Costarelli. Una decina di persone che raccontano la loro storia a tu per tu col lettore che sceglie di conoscerla. Il meccanismo è identico a quello di qualsiasi biblioteca: ci sono bibliotecarie e bibliotecari, c’è un catalogo e ci sono i libri. I titoli però non corrispondono a libri cartacei, ma a persone in carne ed ossa disposte a raccontare ai lettori la loro storia. Non è una recita, nessun libro impersonifica un racconto altro, ogni persona è l’”altro”, la sua propria storia. E’ un racconto di se stessi, della propria esperienza. Francesca Costarelli Nasce a Pinerolo nel 1985. Si diploma al Liceo Classico “G.F. Porporato” di Pinerolo e nel 2008 si laurea presso l’Università degli Studi di Torino con una tesi su “L’organizzazione sociale dell’offerta culturale a Pinerolo”. Collabora ormai da alcuni anni all’organizzazione e gestione di eventi culturali, tra i quali il Festival Internazionale di Teatro di Figura di Pinerolo “Immagini dell’Interno” e la Vetrina Teatro Figura Piemonte dell’Associazione La Terra Galleggiante, il Treno della Memoria 2009 promosso dall’ONG Terra del Fuoco, l’evento di arte contemporanea “Esisto!” dell’artista Ciro Cirri. Recentemente ha collaborato con la Regione Piemonte Settore Cultura curando la direzione organizzativa del progetto Etre Marionnette Festival Mondial des Theatres de marionnettes di Charleville-Mézières 2009. CAI Pinerolo Il Club Alpino Italiano venne fondato nel 1863 da Quintino Sella. Lo scopo di allora era "di fare conoscere le montagne e di agevolarvi le escursioni, le salite e le esplorazioni scientifiche". Nel gennaio 1926, un gruppo di volenterosi ricostruisce la Sezione di Pinerolo. Dai 99 soci del 1926 si è passati agli 850 del 1996, dopo aver toccato quota 1003 nel 1987 (massimo storico). Oggi si punta sui corsi e sull'alpinismo giovanile, che dal 1990 ha ripreso nuovo vigore, diversificando l'attività sociale con attività di escursionismo, trekking, speleologia. Enrico Camanni Alpinista molto attivo sulle Alpi, dove ha aperto una decina di vie nuove e ripetuto circa cinquecento itinerari di roccia e ghiaccio, è stato membro del Gruppo Alta Montagna, istruttore della Scuola nazionale di Alpinismo Giusto Gervasutti. E’ approdato al giornalismo di montagna, alternando lo studio con il lavoro di redazione. È stato redattore capo della “Rivista della Montagna” dal 1977 al 1984. Dal 2007 dirige il mensile “Piemonte Parchi” della Regione Piemonte. . Stefano Della Casa Direttore del Torino Film Festival dal 1999 al 2002. Collaboratore del quotidiano La Stampa e delle riviste Film TV, Cineforum, SegnoCinema. Dal 1994 è conduttore del programma quotidiano radiofonico Hollywood Party (RadioTre). Nel 2004 è nominato consigliere d’amministrazione del Museo Nazionale del Cinema. Dal 2006 è Presidente della Film Commission Torino Piemonte. Dal 2008 è Direttore Artistico del RomaFictionFest. Ha realizzato varie retrospettive tra le quali Riccardo Freda (1992), Philippe Garrel (1994), Turin, berceau du cinéma italien (2001), Italiana – il cinema attraversa l’Italia (2005). Tra le principali pubblicazioni Mario Monicelli (Firenze 1986), Mario Mattoli (Firenze 1989), Officina Torinese (Torino 2000), Capitani coraggiosi (Milano 2003), L’armata Brancaleone (Torino 2006). Come autore televisivo ha realizzato Miracolo a Torino (2002), Italia ’70 – Il cinema a mano armata (2004), Uomini forti (2006), Venezia ’68 (2008). Film Commission Torino Piemonte E’ una Fondazione senza fini di lucro, voluta e sostenuta finanziariamente dal Comune di Torino e dalla Regione Piemonte che ne sono i soci fondatori. Operativa da settembre 2000, la Film Commission Torino Piemonte ha come scopo la promozione della Regione Piemonte e del suo capoluogo Torino al fine di attirare sul territorio produzioni cinematografiche e televisive italiane ed estere e nello stesso tempo sostenere indirettamente l’industria cinematografica locale, creando nuove opportunità di lavoro per chi opera nel campo cinematografico e televisivo. Silvia Formia Insegnante di: Comunicazione e progettazione visiva (corsi del Mercato del Lavoro: Tecnico di videoediting, Tecnico di web design), insegnante di Mediazione dei conflitti (Mediatori interculturali) presso CEP Torino, tutor didattico nei corsi di mercato del lavoro. Ha collaborato con Stefilm (produzione di documentari creativi), Documentary in Europe (associazione di documentaristi), Global TV e Planet (canali televisivi satellitari), Opera (agenzia di comunicazione integrata). Ha creato con altri gruppi e associazioni la Rete Migranti Torino, un’esperienza di autoaiuto per immigrati con sportelli antirazzisti e legali autogestiti. Regista, operatrice di ripresa e montaggio per prodotti televisivi, commerciali e di documentazione sociale, tra cui: Lezioni. Cinque annotazioni per il prossimo... secolo, Elaboratorium, The Gate. Living not leaving. Bruna Peyrot Laureata in pedagogia a Torino, con Francesco De Bartolomeis poi in Metodologia della ricerca storica con Luisa Passerini. Ha ottenuto il D.O.A in Storia sociale presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi, con Gérard Delille, nel 1989 e la specializzazione in demografia storica presso il Laboratoire de Démographie Historique della Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi nel 1991. Ha vinto l’Acqui Storia (sezione Davide Lajolo) nel 1993 con il libro, in collaborazione con G.Bonansea, Vite discrete. Corpi e immagini di donne valdesi. Saggista, pubblicista (e giornalista free lance), formatrice in didattica della storia ed educazione interculturale per adulti. e dirigente scolastica. E’ stata Responsabile dell’Ufficio Supervisione e Coordinamento Tirocinio presso Scienze della Formazione dell’Università di Torino negli anni 2000 e 2001 e Responsabile dell’Ufficio Scuola e Cultura presso la Circoscrizione consolare di Belo Horizonte (Brasile) dal 2004 al 2008. Tra le numerose pubblicazioni: Dalla Scrittura alle scritture (Torino 1998), Giosuè Gianavello (Torino 2001), Mujeres. Donne colombiane fra politica e spiritualità (Enna 2002), La democrazia nel Brasile di Lula. Tarso Genro da esiliato a ministro (Enna 2004), La cittadinanza interiore (Enna 2006) e Chi è l’America latina. Unione latinoamericana, percorsi democratici, identità nazionali (Torino 2009). Museo dell’Emigrazione - Piemontesi nel Mondo (Frossasco) E’ un’opera di memoria e attualità, una creazione che mira a evocare e dare adeguato rilievo al passato dei processi migratori e a quelli piemontesi in special modo, e a condividere le dinamiche di oggi e di domani verso i piemontesi che vivono e lavorano nel mondo. La sua istituzione è stata voluta fortemente dall’Associazione Piemontesi nel Mondo, ideata e presieduta fin dalla sua costituzione da Michele Colombino e dal Comune di Frossasco che ha destinato questo edificio ad accogliere nelle diverse espressioni il patrimonio e il valore dei piemontesi e delle comunità piemontesi all’estero. Museo del Gusto - Frossasco Il Museo del Gusto, ideato dall’Azienda del Turismo delle Montagne Olimpiche, con il Comune di Frossasco, la Comunità Montana Pinerolese Pedemontano, con il sostegno della Provincia di Torino e della Regione Piemonte, propone un viaggio ideale nella storia dell’alimentazione: dalla preistoria ai giorni nostri, con suggestioni attraverso la cucina tradizionale, contrapposta a quella contemporanea; itinerari alla conoscenza dei vari alimenti con informazioni sui principali cibi del mondo, le diete… e ancora sezioni dedicate al gusto nell’arte, nella musica, nel cinema, nella pubblicità. Il Museo ha al suo interno spazi per laboratori didattici e sensoriali per la storia e la cultura del cibo e della tradizione del gusto; la Scuola Internazionale di cucina e le aule pratica e degustazione, completano la visita del Museo con l’esperienza del gusto. Presidente del Museo del Gusto è Franco Cuccolo, Sindaco di Frossasco, Direttore Ezio Giaj. Cineforum Pinerolo Si è costituito intorno al 1960 e aderisce alla FIC (Federazione Italiana Cineforum), ente riconosciuto per la sua attività culturale. Il suo intento è di offrire al pubblico la proiezione di filmati di manifesto valore che contengano motivi di riflessione culturale, artistica, etica e sociale. Organizza annuali proiezioni di films attraverso il tesseramento, fornendo agli spettatori un opuscolo che illustra e critica ogni opera proiettata. In passato un dibattito seguiva alla proiezione stessa esprimendo opinioni sia formali che di contenuto. Erano allora i tempi “caldi” della contestazione giovanile. Attualmente una scheda personale consente agli spettatori di esprimere un giudizio sui film. La proiezione viene effettuata presso il Cinema Ritz di Pinerolo e raccoglie adesioni in ogni categoria sociale. Tiziano Fratus Ha pubblicato volumi di poesia in varie parti del mondo, dal nord al sud America, in diversi paesi europei, nel Sud est Asiatico. La sua poesia è tradotta in otto lingue, pubblicata su riviste quali "Los Angeles Review" e "Poetry International" negli Stati Uniti, "Tabacaria" (Casa Fernando Pessoa) e "DiVersos" in Portogallo, "Les Citadelles" e "Borborygmes" in Francia, "Frau und Hund" in Germania, "Studium" in Polonia, "Conversation International Poetry" in Gran Bretagna, "Quarterly Literary Review Singapore". E' il fondatore delle progettualità della Manifattura Torino Poesia, fra cui le Edizioni, il Festival Torino Poesia, la Poeteca di Pinerolo. E’ autore di Homo radix (Torino 2010). MyGeneration E’ una manifestazione curata da Umberto Mosca e organizzata da Città di Nichelino, Università degli Studi di Torino-Dams, Museo Nazionale del Cinema, Videocircuito, Città di Pinerolo, Associazione Pensieri in Piazza, Comune di Savigliano. Kermesse dedicata ai rapporti tra la musica e le immagini, è anche concorso per videoclip, stage, incontri, proiezioni ed eventi dedicati alla musica. Umberto Mosca Giornalista e critico cinematografico. Coordinatore scientifico e docente di AIACE Scuola. Docente allo IED (Istituto Europeo di Design). Scrive su Cineforum, L'Indice, Panoramiques. Ha pubblicato monografie su F. Truffaut, S. Peckinpah, Mohsen Makhmalbaf, cinema e televisione. Selezionatore di Sottodiciotto Film Festival. Ha presentato alla decima edizione del Festival Cinema Giovani il cortometraggio Il cenacolo. Direttore artistico di My Generation. Flavio Pollano Nasce a Pinerolo nel 1969, si laurea nel novembre 1994 in Scienze Agrarie. Inizia la libera professione di agronomo e progettista di giardini, oggi maggiormente impegnato nella progettazione di giardini e spazi verdi, sia nel settore privato, sia in quello pubblico. Particolare attenzione è riposta nella progettazione naturalistica ed eco-compatibile, così come nel restauro di giardini antichi e nella reintroduzione del verde in città. Fra le attività professionali di maggiore rilievo negli ultimi anni: progettista e project manager del restauro del parco del Castello di Miradolo (San Secondo di Pinerolo). Premio Italo Calvino Il Premio Italo Calvino è un premio letterario che guarda al futuro, non premia opere già uscite o apprezzate ma segnala energie nuove e autori che prima o poi promettono risultati soddisfacenti. Indica linee di tendenza, raccoglie indizi su quel che si muove nel mondo letterario sommerso degli aspiranti scrittori. In particolare il progetto piacque ad alcuni tra i grandi amici di Calvino, Delia Frigessi, Norberto Bobbio, Nuto Revelli, Natalia Ginzburg, Massimo Mila, Lalla Romano e a molti altri scrittori e critici di fama (tra questi Vincenzo Consolo, Rosetta Loy, Mario Lavagetto, Cesare Segre e Cesare Garboli). Il premio partì con l’appoggio della rivista culturale e libraria “L’Indice dei libri del mese” (con sede a Torino). In questi ventitre anni il premio, che si è subito imposto per il rigore e la fama delle sue giurie, ha ricevuto ogni anno dai 200 ai 300 manoscritti inediti da tutta Italia. I cinque membri della giuria – scrittori e critici – cambiano ogni anno, per assicurare la massima trasparenza e autonomia al premio. Delle giurie del Premio hanno fatto parte critici, scrittori, operatori culturali tra i più significativi della scena letteraria italiana, sia delle generazioni “anziane” che delle generazioni più giovani: Natalia Aspesi, Rosetta Loy, Maria Corti, Silvia Ballestra, Filippo La Porta, Enrico Deaglio, Tiziano Scarpa, Antonio Scurati, Franco Cordelli. Tra i premiati e i segnalati del Premio spiccano una serie di nuovi autori ormai pienamente affermati come Dario Buzzolan, Marcello Fois, Paola Mastrocola, Flavio Soriga, Susanna Tamaro e tanti altri forse meno noti ma ugualmente interessanti. Rete Italiana di Cultura Popolare E’ un’associazione nazionale nata nel 2004 e costituita da enti pubblici (Province, Comuni, Regioni) e privati (Istituti, Fondazioni) che ha come missione non disperdere l’enorme patrimonio di saperi locali che rappresentano le vere “diversità” della nostra cultura. Attraverso lo studio e le azioni che da esse ci derivano, intende ri-avviare un possibile dialogo con le giovani generazioni e i nuovi diversi modelli di socialità (stadi, discoteche, socialnetwork e nuovi media). L’attività della Rete si esplica attraverso l’organizzazione di manifestazioni nel corso dell’anno (Festival Internazionale dell’Oralità Popolare, Festival delle province, 13 Dicembre) e, attraverso il suo Comitato Scientifico, la cura dei molti progetti di ricerca e tutela dei patrimoni di cultura popolare di cui è ricchissimo il territorio italiano. Il lavoro comune all’interno della Rete permette a tutti i territori di adottare una reale economia di scala, con il risultato, per ogni singolo territorio, di essere presente sull’intero territorio nazionale, reperire risorse inimmaginabili per i singoli, scambiare idee e buone pratiche, programmare con una logistica eco-compatibile e misurarsi con la platea internazionale con la garanzia di essere diventati un “sistema” in grado di rappresentare, sia dal punto di vista organizzativo che scientifico, un modello innovativo di politica culturale per questo paese. Civico Istituto Musicale Corelli Ha sede in due palazzine costruite nei primi del novecento (una villa padronale con dependence donate al Comune) situate all’interno di un parco ubicato nella zona precollinare della città. Sono a disposizione degli allievi, complessivamente, 22 aule e un salone per le prove dell’orchestra. Dal 1965 , il “Corelli” si distingue per la pluralità degli itinerari didattici proposti e perseguiti. Dalla produzione professionale dei musicisti, alla educazione musicale dei semplici cultori della buona musica, con una offerta che copre praticamente l’intera gamma orchestrale, con corsi collettivi di coro per giovani, adulti e di voci bianche, musica da camera, vari insiemi strumentali ed esercitazioni orchestrali.