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ANNO XLIX - GENNAIO 2010 N.1 - PERIODICO BIMESTRALE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CAVRIAGO - DIR. RESP. GIUSEPPE GUIDETTI - AUT. TRIB. DI REGGIO E. N. 288 DEL 16/10/1970 - POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONI IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - DCB - REGGIO EMILIA
Auguri, carissima
I primi venticinque anni della Casa
protetta
Raccolta differenziata dei rifiuti
A Corte Tegge la nuova stazione
ecologica
“MULTIPLO”
È il nuovo Centro culturale
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Che cosa può fare un Comune
piccolo come il nostro di fronte
al manifestarsi e all’aggravarsi
della crisi di una grande impresa
come il Gruppo Mariella Burani,
che potrebbe costare cara a tanti
lavoratori e alle loro famiglie
residenti a Cavriago e ad altre
migliaia (indotto compreso) in
Emilia Romagna e altre regioni?
L’Amministrazione comunale se
l’è chiesto, e se lo chiede, in
maniera pressante, guardando con
crescente preoccupazione alle
vicissitudini del Gruppo che ha
rappresentato e rappresenta un
elemento di eccellenza
dell’economia cavriaghese e ha dato, in
mezzo secolo di vita, un contributo
determinante alla crescita economica della
Femca Cisl e Filtea Cgil al Ministero
per lo Sviluppo economico, di convocare
una riunione per fare il punto sulla
situazione del gruppo industriale
cavriaghese. Il 13 febbraio, infine, il
Consiglio di amministrazione di MBFG
ha deliberato di depositare presso il
Tribunale di Reggio Emilia la richiesta
di concordato preventivo.
Siamo all’epilogo?
Non voglio ancora rassegnarmi.
L’enorme esposizione finanziaria (500
milioni di euro?) accumulata da diverse
aziende del Gruppo farebbe pensare
che non c’è più niente da fare. Al
riguardo risulta evidente che tale
situazione è stata determinata da
operazioni finanziarie improvvide condotte
negli ultimi anni: mentre nell’attività
industriale la famiglia Burani ha dimostrato
IN QUESTO NUMERO
In primo piano
4 Buon compleanno all’istituzione più cara ai cavriaghesi.
I primi 25 anni della Casa protetta comunale
In primo piano
6 Un altro impianto sicuro per la raccolta differenziata dei
rifiuti. A Corte Tegge la nuova stazione ecologica attrezzata
In primo piano
8 Un nome, un programma … Il nuovo Centro culturale
comunale è “Multiplo”
In primo piano
10 Il 2009, un anno in crescendo …Cultura e tempo libero:
i grandi numeri di Cavriago
In primo piano
12 Le celebrazioni del 150° compleanno del Comune
Cultura e tempo libero
15 Il cartellone degli “Appuntamenti d’inverno”
Boom di richieste, raddoppia prestito gratuito di dvd in
Biblioteca
Giovani
16 La terza edizione del concorso “Primo Fuoco” -
I fumetti
come materiale resistente e antirazzista
TENIAMO ACCESA
LA SCRITTA “SELENE”
nostra comunità e del suo benessere.
È dal luglio dello scorso anno che appaiono
notizie sempre più preoccupanti
sull’indebitamento accumulato dal Gruppo
Mariella Burani. Problemi finanziari, di
difficile comprensione anche per i più
esperti; nel frattempo lo stabilimento di
Cavriago non registrava difficoltà
produttive. Niente cassa integrazione,
stipendi e salari pagati regolarmente.
Sofferenze invece sempre più pesanti per
l’indotto: artigiani, piccole imprese che
traggono dal loro lavoro per il Gruppo
Burani parti consistenti del loro fatturato.
Con il passare dei mesi la situazione si
è aggravata fino alla dichiarazione di
fallimento della Burani Designer Holding,
società che controlla l’azienda di via
Repubblica.
Il 25 gennaio, d’intesa con i capigruppo
consiliari Ivaldo Casali, Tommaso Cavezza,
Luca Ficarelli, Enrica Testa, ho chiesto ai
Parlamentari reggiani di intervenire nelle
sedi istituzionali per creare le condizioni
che consentano di superare la difficile
situazione in cui versa Mariella Burani
Fashion Group. Ho ritenuto giusto
coinvolgere i Parlamentari dopo essere
venuto a conoscenza della richiesta,
avanzata dalle segreterie nazionali di
una capacità notevole, non è così nel
campo della finanza.
Oggi è necessario concentrarsi sulla
salvaguardia dei livelli occupazionali e la
continuità della casa di moda nota in tutto
il mondo.
Chiedo alla famiglia Burani di mettere
in azienda tutte le risorse economiche e
l’impegno concreto per raggiungere
questo risultato.
Il Consiglio comunale ha approvato
all’unanimità il 15 febbraio un ordine del
giorno con il quale si condivide l’iniziativa
delle organizzazioni sindacali che hanno
chiesto al Ministero dello Sviluppo
economico di verificare se vi sono le
condizioni per l’applicazione della Legge
Marzano e si chiede ai Parlamentari
reggiani di adoperarsi per individuare una
soluzione positiva.
La solidarietà ai lavoratori e alle imprese
dell’indotto è piena e convinta; occorre
uno sforzo di tutti per fare in modo che
l’attività continui e che non vi siano perdite
di posti di lavoro.
La luce della scritta SELENE deve rimanere
accesa!
Il Sindaco
Vincenzo Delmonte
Giovani
18 Il Premio Augusto Daolio si apre alla platea del Web
Diario
21 Grazie agli sponsor del “Natale a Cavriago 2009”
Le offerte alla Casa protetta
Solidarietà
22 Il “Telefono amico”
nato per iniziativa dei volontari Auser
- Chiama il numero 0522 371796 … un amico ti ascolta
24
Solidarietà
Tredici anni di attività, un progetto in cammino: L’Ottavo
giorno, la forza di crederci
Solidarietà
25 Associazione dei Club degli Alcolisti in Trattamento: “I
problemi legati all’alcol si possono risolvere”
Dal Consiglio comunale
27 “Mariella Burani Fashion Group – un’azienda di Cavriago”
(gruppo consiliare “Insieme per Cavriago”)
28 “Solidarietà al Presidente del Consiglio Onorevole Silvio
Berlusconi” (gruppo consiliare “Il Popolo della libertà /
Lega Nord)
29 “ Tommaso Cavezza Futuro per Cavriago: Considerazioni
di carattere generale. Ritengo opportuno mettervi al
corrente sulle osservazioni che ho fatto in alcuni consigli
comunali.
"Giorno della libertà" 09/Novembre1989 la caduta del
muro di Berlino.(gruppo consiliare “Futuro per Cavriago”)
30 “L’acqua è un diritto di tutti” (gruppo consiliare “Cavriago
Comune”)
N. 1 GENNAIO 2010
Una copia 0,62 euro
Chiuso in redazione
il 15 FEBBRAIO 2010
Piazza Don Dossetti, 1 Cavriago (RE)
tel. 0522 373 484
fax 0522 575 537
[email protected]
Editore: Comune di Cavriago (RE)
Autorizzazione: del tribunale di Reggio Emilia
n°288 del 16/10/1970
Indirizzo della redazione: Piazza Don Dossetti
1, Cavriago (RE)
Direttore Responsabile: Giuseppe Guidetti
Nome e Domicilio della tipografia: Stamperia
s.c.r.l. Via Mantova 79/A, Parma
Pubblicità: Edicta p.s.c.a r.l. - Via Torrente
Termina 3/B, Parma - tel 0521.251848
Progetto e impaginazione: www.adv-re.com
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IN PRIMO PIANO
Buon compleanno all’istituzione più cara ai cavriaghesi
I primi 25 anni della
a Marièta dal làt, esile sorridente indefessa, l’Irma la
sarta delle case operaie che
d’esate lavoarava all’aperto
in via del Cristo che portava ai Viàs,
Bruno Burani Bortèis al forner, Romlein,
Abbo al muradòr, la Luisa ed Lirici, la
Redenta col suo sorriso smagliante,
Borcian che raccontava le sue scapestrate avventure amorose e tanti, tanti
altri … Vengono gli occhi lucidi a percorrere la straordinaria galleria di foto
color di seppia in una carrellata di
ricordi che ti portano a scoprire le
storie di tanti cavriaghesi che hanno
fatto la Storia di Cavriago. Tutte persone che hai visto passarti davanti, giovani, vitali, sorridenti, e che hanno
imboccato il viale del tramonto e trascorrono o hanno trascorso alcuni
anni, serenamente, nella Casa protetta.
Le tracce di vita e di umanità che vi
hanno lasciato sono “Passaggi”: è
questo il titolo dell’album, un piccolo
grande patrimonio da conservare, realizzato dall’assessorato alle Politiche
sociali in collaborazione con alcune
ditte cavriaghesi sponsorizzatrici. La
redazione del quaderno è stata curata
da Annamaria Gozzi; l’ideazione è di
Simona Monari; Giuliana Badodi, Rosaria Coppola, Annamaria Gozzi hanno
raccolto foto e testimonianze. L’introduzione è del sindaco Vincenzo Delmonte, seguita dalle testimonianze
degli assessori alle Politiche sociali
succedutisi dal 1981 ad oggi: Ugo
Ferrari – Maura Friggeri – Madda Davolio – Marcella Freddi – Paolo Burani –
Sonia Borrelli. In ultimo i pensieri i
pensieri di chi vive e lavora ogni giorno
a contatto con gli anziani: Nilla, Fede-
L
Il progetto iniziale, per assistere 25 anziani, elaborato dall’architetto Giorgio Menozzi, si è sviluppato e oggi è il “cuore”
pulsante della rete dei servizi sociali. Non
solo Casa protetta: centro diurno e notturno, soggiorni nei fine settimana, appartamenti protetti, assistenza domiciliare
diurna – serale – domenicale, telesoccorso,
pasti a domicilio. La “rete” dà sostegno
e assistenza a circa 350 anziani l’anno.
Nel corso del tempo è diventata una grande Casa: 36 posti letto per l’ospitalità
permanente o temporanea degli anziani;
25 posti al centro diurno, 6 al centro
notturno, 12 in alloggi protetti. Ne usufruiscono 140 anziani l’anno.
Per celebrare il 25° compleanno dell’istituzione più cara ai cavriaghesi il Comune
dona alle famiglie una bella raccolta di
foto e ricordi intitolata “Passaggi”, realizzata dall’Assessorato alle Politiche sociali
in collaborazione con alcune ditte di Cavriago che sponsorizzano l’iniziativa. Una
struggente carrellata di immagini e di
storie di vita dei cavriaghesi che hanno
trovato in via Aspromonte un luogo di cura
e di riposo dove vivere serenamente la
vecchiaia.
Il sindaco Delmonte: “Compiemmo una
scelta lungimirante negli anni Ottanta del
secolo scorso. Ne devono andare fieri i
cavriaghesi che contribuirono a finanziare
l’impresa con una sottoscrizione popolare.
Lo slogan di quella campagna era ‘Una
vecchiaia serena è possibile’.Il bilancio
dei servizi sociali è positivo. Il Comune
ha mantenuto la promessa”.
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rica, Giuliana, Mariella, Annalisa, Elisa,
Piera, Barbara, Florina, Silvana, Fiorella,
Maria, Antonia, Silvia, Alberto, Liviana,
Ramona, Rita, Daniela, Stella, Anna Bruna, Anida, Cosmery, Rina, Elisa, Claudia,
Teresa, Silvia, Valentin Rute, Rosalba,
Rosaria, Mimoun Mulù, Isabella, Anna,
Sara, Rosaria, Cinzia, Cristian, Rosa,
Antonella, Ester, Concetta, Silvana, Vincenza.
Dice Simona Monari, che dirige i servizi
sociali del Comune: “Quanti anziani sono
passati nella Casa protetta ?! Certo, quello
che hanno lasciato non sono numeri, ma
la loro umanità, una patrimonio inestimabile che abbiamo cercato di tradurre in
immagini, storie, ricordi …Parlano di una
generazione che ha attraversato il Novecento: guerra, resistenza miseria, vita
dura, amara, nei campi, nelle risaie, nelle
fabbriche, nell’immigrazione. Sono ancora
nei nostri ricordi, tutti, i loro nomi, i loro
volti. Non è stato possibile nominarli tutti
in questo libro, ma sono rimasti senz’altro
nelle nostre esperienze professionali di
crescita personale e umana”.
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Una scelta lungimirante
Tutto cominciò nel 1981. Una convocazione: “Agli anziani del Comune.
L’Amministrazione Comunale organizza per MERCOLEDI’ 2 SETTEMBRE 1981
alle ore 15 presso la Sala consiliare del Municipio, una PUBBLICA ASSEMBLEA,
per discutere il seguente argomento: “PROPOSTA DI PROGETTO PER LA
REALIZZAZIONE DI UNA CASA PROTETTA” La S. V. è invitata a partecipare.
Cavriago, lì 24. 8. 1981 – il Sindaco Geom. Vincenzo Delmonte”. Allegato al
foglio, dattiloscritto, una edizione speciale di Paese Nostro, in forma di opuscolo,
che illustrava “La casa protetta, un servizio per le persone anziane. Proposta
– progetto”, presentata dal sindaco e dall’assessore all’Assistenza. Ecco alcuni
passi.
“La decisione di realizzare una casa protetta per
anziani nasce da un esame approfondito e da un
ampio dibattito svolto dall’Amministrazione comunale
sul tema della condizione della terza età. L’Ente locale
è intervenuto, nel limite delle proprie possibilità per
migliorare la condizione degli anziani, che più vivono
una situazione di disagio e di isolamento: con il servizio
di assistenza domiciliare si è risposto, ad esempio
ai primi bisogni di natura economica … e di carattere
sociale… La realizzazione di una casa protetta per
anziani … risponde alle esigenze degli anziani no più
autosufficienti e che hanno bisogno di assistenza
diurna e notturna. I venti posti letto, gli spazi e i servizi
previsti nel progetto …sono una prima
risposta concreta dell’Amministrazione
comunale ai bisogni più urgenti e di difficile
soluzione. … La costruzione della casa
protetta rappresenta per l’Amministrazione
comunale l’intervento prioritario nel piano
degli investimenti per i prossimi anni…”
(Vincenzo Delmonte, sindaco di Cavriago – settembre 1981)
“…Questo è un servizio con caratteristiche nuove, non esistono
esperienze precedenti alle quali riferirsi … L’obiettivo prioritario
rimane quello di favorire la permanenza dell’anziano nel proprio
nucleo familiare o comunque nel normale ambiente di vita; per questo
pensiamo i rafforzare l’assistenza domiciliare … (ma) l’assistenza
domicliare non basta, ad esempio, per chi non è più autosufficiente
… Oggi non esistono sul territorio servizi residenziali adeguati ed in
numero sufficiente capaci di rispondere alle necessità di queste
persone. Chi ritrova in queste condizioni spesso è costretto a ricorrere alle case
di riposo, alcune funzionanti e organizzate come case albergo, quindi non in
grado di garantire livelli adeguati di assistenza; oppure rimane per lunghi periodi
in ospedale, anche quando non è strettamente necessario, vivendo così in un
abiente non adatto … che favorisce un progressivo decadimento fisico e psichico.
Queste persone possono invece trovare adeguata assistenza nella Casa protetta…”.
(Ugo Ferrari, assessore all’Assistenza – settembre 1981)
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IN PRIMO PIANO
stata inaugurata il 30 gennaio in via Adriano
Olivetti, nella zona industriale di Corte Tegge,
la nuova stazione ecologica attrezzata per
la raccolta dei rifiuti, in funzione dall’1 febbraio.
Si affianca a quella di via Nove Biolche, per
rafforzare il sistema di raccolta differenziata. Cavriago
è da anni tra i Comuni virtuosi e più attivi nella diversificazione dei rifiuti, la “differenziata” costituisce il 68
per cento della raccolta totale di rifiuti urbani. Nel 2009,
delle 8.010 tonnellate di rifiuti differenziati raccolte in
territorio cavriaghese, 5.252 (il 65 per cento) sono state
depositate nella stazione ecologica di via Nove Biolche;
il resto, in percentuali pressoché uguali, è raccolto dalle
industrie e dalle aziende (che conferiscono i loro rifiuti
direttamente ad Enìa) o finisce nei cassonetti stradali.
La stazione ecologica di Corte Tegge – che ha una
superficie complessiva di circa 1.500 metri quadrati ed
è dotata di quattro parcheggi esterni – sorge ad ovest
degli insediamenti produttivi e urbani in una posizione
centrale e facilmente accessibile della zona industriale.
È uno dei servizi pubblici attrezzati previsti dal piano di
espansione e riqualificazione di Corte Tegge, che si è
dotata negli ultimi due anni di nuove aree produttive
attrezzate, di un nuovo sistema di viabilità, di percorsi
ciclo- pedonali, parcheggi e di una rinnovata rete fognaria.
Il centro di raccolta dei rifiuti è stato costruito secondo
criteri e tecniche costruttive di massima sicurezza, l’area
attrezzata è pavimentata e impermeabilizzata, i rifiuti
pericolosi sono stoccati al riparo degli agenti atmosferici
e quelli liquidi con i metodi previsti dalle nuove leggi per
contenere eventuali sversamenti. L’impianto è in grado
di accogliere carta e cartone; imballaggi in plastica,
polietilene, polipropilene; imballaggi in vetro/alluminio;
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anto s dei rifiuti
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Un altr differenziata
raccolta
A Corte Tegge la nuova
contenitori T/FC; rifiuti in vetro; cartucce toner esaurite;
oli e grassi commestibili; oli minerali esausti; vernici,
inchiostri, adesivi e resine; rifiuti ingombranti; pile e
batterie, legno; rifiuti metallici; rifiuti di apparecchiature
elettriche ed elettroniche come televisori, computer,
fotocopiatrici, stampanti, frigoriferi e condizionatori, altri
elettrodomestici bianchi, IT e piccoli elettrodomestici,
apparecchi di illuminazione (privati delle sorgenti luminose), lampade a basso consumo, neon.
I rifiuti possono essere conferiti direttamente dagli utenti
Si trova in Via Adriano Olivetti. È aperta dal lunedì al venerdì,
dalle ore 14 alle 17, e il sabato, dalle ore 9 alle 12; con l’orario
estivo-legale: dal lunedì al venerdì, dalle ore 15 alle 18, e il
sabato dalle ore 9 alle 12. La gestiscono i volontari dell’Auser,
forti dell’esperienza maturata nella conduzione dell’isola delle
Nove Biolche. Il sindaco: “Puntiamo a dare ulteriore impulso
alla diversificazione dei rifiuti. È il metodo migliore per ridurre
lo smaltimento e l’interramento o incenerimento dei prodotti
di scarto e le emissioni inquinanti. La raccolta differenziata è
un segno di civiltà. Cavriago fa già tanto, vuole fare di più”.
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nei cassonetti (carta e imballaggi in
plastica come: bottiglie, flaconi, contenitori
per alimenti); nelle vasche di grandi dimensioni (rifiuti ingombranti, vetro in lastre
o imballaggi in vetro/alluminio); negli
appositi setti (legname, teli in polietilene,
imballaggi in polipropilene come le cassette per l’ortofrutta, i rifiuti ferrosi e i
grandi elettrodomestici bianchi). Tutti i
rifiuti pericolosi per l’ambiente sono stoccati al coperto, all’interno di box o riposti
sotto le tettoie e, se necessario (come
nel caso di oli, batterie, vernici, ecc.) in
contenitori idonei. Un apposito cassone
compattatore è in grado di accogliere gli
imballaggi di cartone; gli utenti se ne
possono servire seguendo espressamente
le indicazioni degli operatori addetti all’impianto.
Entro la fine del 2010 la stazione ecologica
di Corte Tegge adotterà, come prevede la
legge, i criteri della gestione informatizzata
dei rifiuti; nel frattempo gli accessi degli
utenti non domestici e le quantità di materiali da essi depositati saranno registrati
manualmente.
Indispensabile la collaborazione dei cittadini
Sabato 30 gennaio i primi cittadini – utenti a visitare
la stazione ecologica di Corte Tegge, sfidando il
freddo, sono stati le bambine e i bambini della classe
Quinta C della scuola “De Amicis”, sotto lo sguardo
vigile dei volontari dell’Auser (presenti, tra gli altri,
Luisa Sibaldi, che presiede la sezione cavriaghese,
e il presidente provinciale Umberto Bedogni) che
gestiranno il nuovo impianto. Luca Paglia, di Enìa,
che ha progettato la nuova infrastruttura, ha fatto
da cicerone.
Parlando ai ragazzi, prima del taglio del nastro, il
sindaco Delmonte e l’assessore provinciale Roberto
Ferrari hanno sottolineato che l’attenzione alla tutela
dell’ambiente e la collaborazione dei cittadini, delle
famiglie e delle aziende sono fondamentali - insieme
con l’efficace organizzazione a cura di Enìa del
sistema di raccolta sul territorio e l’efficiente servizio
garantito dai volontari Auser nelle isole ecologiche
- per dare impulso alla raccolta differenziata dei rifiuti
e favorire il recupero e il riciclaggio di una quantità
sempre più rilevante di prodotti di scarto.
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UN NOME, UN PROGRAMMA …
Il nuovo Centro
culturale comunale è
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Nel parco di Villa Sirotti – Bruno
sta nascendo il complesso dove si
collocherà la “rete” dei servizi
culturali e del tempo libero, un
luogo di incontro e di convivialità
nel cuore di Cavriago.
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parola che c’è e non ha bisogno di essere
inventata. Una parola che ha l’immediatezza di un’immagine, che diventi immediatamente il nome. Tra le proposte in
lizza al concorso di idee bandito dal nostro
Comune è risultata vincente quella del-
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vriaghese, ha tracciato e sviluppato in un
confronto serrato con gli operatori culturali
fino a tradurre sulla carta principi, idee,
concetti innovativi e condivisi di organizzazione dei servizi e degli spazi culturali
nella nuova struttura.
“Multiplo” ha conquistato diritto di cittadinanza perché è un nome e un programma. La parola vuole dire: “composto da
più parti”. Molteplice: come vuole essere
il nuovo Centro culturale.
Presentando nel 2007 il progetto di rinascita del Centro culturale nel parco della
Villa Sirotti – Bruno, Paese Nostro puntava
i riflettori sui “sedici servizi” che si riuniranno nel “MultiSpazioCultura”, in un
complesso che sorge in un’area vicina al
centro cittadino, ma separata, isolata,
che si riconnette al “cuore” di Cavriago
i chiama “Multiplo”: è il nuovo
Centro culturale di Cavriago che
nasce nel parco di villa Sirotti
– Bruno in via della Repubblica.
A cantiere aperto, Paese Nostro ha il
piacere di presentare il nome e la sua
rappresentazione grafica (logo) che identificano e contraddistinguono la nuova
istituzione, che riunirà i servizi culturali
del Comune, e il nuovo complesso che
ne sarà la sede e che sta prendendo
forma. Il progetto del nuovo Centro è stato
descritto e illustrato in più occasioni su
questo giornale, in assemblee pubbliche,
sui pannelli esposti in piazza Zanti. Vi
informeremo sullo stato di avanzamento
dei lavori fino alla loro conclusione, per
fare in modo che quando sarà inaugurato,
fra un anno, il “Multiplo” lo conosciate
come fosse un amico di vecchia data.
S
La parola e il significato
C’era bisogno di una sola parola: normale,
comune e comprensibile a tutti per battezzare il nuovo Centro culturale. Una
l’architetto Filippo Partesotti
che ha … detto “Multiplo” e
gli operatori culturali di piazza
Zanti lo hanno subito adottato
perché corrisponde alla cosa
che si vuole costruire.
A pronunciarla si sente che
non è parola del tutto nuova,
a Cavriago. Di “multi” c’è già,
ad esempio, il Multisala Novecento, il nome assunto dal “nuovo”
Teatro Nuovo rinato in via del Cristo, dove
la platea e la galleria sono diventate due
distinte sale di proiezione nel cinematografo progettato, fondato e costruito dai
cavriaghesi negli anni della ricostruzione,
in un clima di fervore e di partecipazione
bene descritta nell’epopea di “Pàreven
furmighi”.
La bellezza di chiamarsi “Multiplo” è che
non ci si deve nemmeno perdere in dispute del tipo: è nato prima l’uovo o la gallina?
Prima il nome o la cosa ? …
Prima del nome, è stato elaborato il progetto del nuovo Centro culturale di Cavriago, che l’architetto Giorgio Menozzi, ca-
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e diventa una “piazza della cultura” e del
tempo libero dei cavriaghesi, un luogo di
incontro, di convivialità (delle differenze,
sociali, culturali, etniche): in altri tempi
si sarebbe detto un posto dove “stare
insieme” bene, perché la qualità della
vita è una dimensione collettiva. Insomma,
un “tutto multi … - scriveva Paese Nostro
- uno spazio ampio, unico e diverso, dove
convergono attività culturali e funzioni
molteplici che si integrano tra loro e dove
i cittadini utenti dei servizi culturali si
danno appuntamento”. Da qui ripartiamo
per l’ultima tappa di avvicinamento al
“Multiplo”.
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IN PRIMO PIANO
IL 2009, UN ANNO IN CRESCENDO …
Il Centro di Piazza Zanti riconferma
la sua capacità di attrazione:
3.724 utenti, 1355 vengono da
paesi vicini, 2.272 (di cui 928
bambini e ragazzi fino a 15 anni)
risiedono nel nostro Comune. Un
quarto dei cittadini cavriaghesi va
in Biblioteca.
nvestire nella cultura è – secondo i
reggiani - una delle azioni “urgenti”
per lasciarsi la crisi alle spalle.
L’abbiamo letto il 27 gennaio sui
quotidiani che presentavano i risultati
di una ricerca dell’”Osservatorio sulla società
reggiana” dei giovani di Assindustria. La
cultura è, in ordine di priorità, il sesto investimento da promuovere, secondo un decalogo aperto da “aumentare l’occupazione
stabile” e “investire nella ricerca e nella
formazione”. Una buona notizia – tra le tante
cattive rimestate nel calderone mediatico –
che dovrebbe fare riflettere quanti, e non
sono pochi oggi vorrebbero “tagliare” subito
la cultura (o il “culturame”) quando si prospettano tempi di crisi. Una buona notizia
che fa piacere leggere, dall’osservatorio di
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un Comune come il nostro che sulla cultura
punta forte, con risultati lusinghieri.
Questo giornale ha titolato – almeno due
volte - negli ultimi tre anni: “Fate largo alla
cultura”. E ha il piacere di ribadirlo, di fronte
ai numeri delle utenze e delle presenze in
biblioteca, alle iniziative culturali, ai corsi,
agli incontri organizzati dal Centro culturale
comunale. Il presente è un buon viatico per
il futuro: tra un anno il Centro culturale
rinasce nel parco di Villa Sirotti – Bruno e
sarà … “Multiplo”.
Il popolo della Biblioteca
Tutti numeri “grandi” (e non è una novità)
che superano standard e livelli provinciali,
sfiorano gli indici europei, quelli del nostro
Centro culturale. Il popolo degli utenti, nel
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2009, ha raggiunto quota 3.724; in un decennio è
aumentato di oltre mille unità: una crescita progressiva,
pur con qualche lieve flessione, come nel 2008, poi
l’exploit: nel 2009 sono stati 495 in più. Buona parte
di quersti 3.724 utenti (che comprendono, tra l’altro,
56 classi scolastiche e 41 istituzioni culturali) è
rappresentato da cittadini di Cavriago: 2.272, di cui
928 bambini e ragazzi fino a 15 anni. Significa che
quasi un quarto dei cavriaghesi va in Biblioteca e che
il nostro Centro culturale conferma la sua capacità di
attrazione: almeno 1.355 utenti vengono dai paesi
vicini.
La crescita degli utenti si accompagna a un volume
di attività in espansione. Anche in questo caso i
numeri spiegano molte cose, e valgono come immagini:
nel 2009, le giornate di apertura della Biblioteca sono
state 301; è stata frequentata, in media, da 150 –
170 persone al pomeriggio (è aperta dal lunedì al
venerdì, dalle ore 14.30 alle 19) e da 230 persone
al sabato (è aperta il mattino e il pomeriggio).
Il boom della lettura
I prestiti di libri, opuscoli, riviste e fumetti, cd musicali
e cd rom, dvd e altri documenti e le consultazioni
sono stati in tutto 73.058; la parte del leone la fanno
ancora i prestiti librari (46.618); c’è l’assalto alle sei
postazioni Internet (siamo alla saturazione !) e la
corsa al film in dvd (una novità e subito un’esplosione
di richieste).
In tempi segnati dal dilagare di Internet, è sorprendente
il boom dei prestiti librari e della lettura. I lettori di
libri, opuscoli e riviste superano quota 3.000; solo i
cavriaghesi sono 1968 e aumentano di 221 unità. I
prestiti di libri nel 2009 sono stati in tutto 42.348,
rispetto ai 36.847 registrati nel 2008. A suscitare
questa rinnovata passione per la pagina scritta hanno
contribuito probabilmente le iniziative promosse e
organizzate dagli operatori del Centro culturale, come
i 62 incontri di promozione alla lettura con ragazzi ai
quali hanno partecipato in 1.638; le 18 presentazioni
di libri e conferenze per adulti (1.100 presenza), i
corsi e gli inviti alla lettura, Le “Fiabe a merenda” e
i “Lunedì da favola” in cui mamme e papà accompagnano i loro piccoli.
Un volume di attività in espansione
Proseguendo nel viaggio tra i numeri del pianeta
Cultura di Cavriago segnaliamo i lavori in corso per
l’informatizzazione e digitalizzazione dell’archivio
fotografico, che annovera 11.254 foto (1.574 donate
da privati); le attività della ludoteca (169 iscritti,
3.564 presenze); le attività espositive (3 mostre, 443
giorni di apertura, 1950 visitatori); le 15 serate
dell’Estate in piazza organizzate dal Centro culturale
(2.750 spettatori) e le rassegne teatrali (13 serate,
950 spettatori); i 25 concerti e lezioni – concerto
(1.650 utenti), i corsi musicali (70 iscritti), i corsi di
Internet (135 partecipanti); i laboratori artistici “A
regola d’arte” (67 iscritti), le attività del Centro giovani
“Augusto Daolio”(dieci gruppi in sala – prove per 611
ore di test e registrazioni, 41 concerti live).
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I prestiti
Libri, riviste e fumetti
Cd musicali e cd rom
Film in DVD
Consultazioni Internet
UTENTI
0 - 5 anni
6-11 anni
12-14 anni
15-19 anni
20-29 anni
30-50 anni
51-60 anni
61 e più anni
istituzioni
scuola
Totale
2009
4254
12739
2629
1133
2000
8987
3399
2803
1192
3212
42348
2009
46.618
11.224
7.982
6.339
2008
3606
11105
2144
1296
1738
7762
3063
2204
952
2977
36847
2008 Variazione
%
40.376
+6242 +15.5%
11.643
419 -3.6%
0
+7.982
5.795
+544 +9.4%
variazione
+648
+1634
+485
-163
+262
+1225
+336
+599
+240
+235
+5501
%
+18,0%
+14,7%
+22,6%
-12,6%
+15,1%
+15,8%
+11,0%
+27,2%
+25,2%
+7,9%
+14,9%
I più gettonati
Romanzi
Stieg Larsson
Paolo Giordano
Muriel Barbery
Stieg Larsson
Stieg Larsson
Carlos Ruiz Zafon
Saggi
Roberto Saviano
Enrico Mentana
Roberto Giacobbo
Enzo Bianchi
Tiziano Terzani
Corrado Augias
Film
Tre metri sopra il cielo
21 grammi
Ubriaco d'amore
Training day
Kill Bill
Il grande Lebowski
La sposa cadavere
La fabbrica di cioccolato
11
Uomini che odiano le donne
La solitudine dei numeri primi
L'eleganza del riccio
La ragazza che giocava con il fuoco
La regina dei castelli di carta
Il gioco dell'angelo
Gomorra
Passionaccia
2012
Analisi matematica
Il pane di ieri
Un indovino mi disse
Cavriago vita di un paese
Disputa su Dio e dintorni
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IN PRIMO PIANO
23 marzo 1860 si ricostituiva nel
Le celebrazioni del Ilfervore
del processo che avrebbe
condotto all’unità d’Italia
compleanno
del Comune
Ignazio – Francescotti Giuseppe – Montanari Giuseppe,
ingegnere – Mantovani dr.
Antonio – Toschi Domenico –
Gualerzi Giuseppe, possidente
terriero. Nella prima seduta
si nominarono i “consiglieri
anziani” (la giunta): Brami,
Casali, Chiloni, Romei.
Un paese di 3.000
anime
Sabato 20 marzo, nella sala civica
“Cesare Arduini”, presentazione del
libro “Corviaco – Storia di Cavriago dalle
origini all’Unità d’Italia”, di Alberto
Cadoppi, pubblicato con il contributo
della ditta ARICAR; intervento del dottor
Gino Badini, direttore dell’Archivio di
Stato di Reggio Emilia, esibizione del
coro polifonico “Coro Città di Cavriago”.
Nella sala comunale delle esposizioni,
inaugurazione della mostra storico documentaria e fotografica ideata e
allestita dai Volontari del Laboratorio
delle Identità e delle Memorie, con la
supervisione tecnica del Centro culturale comunale.
I
l Comune di Cavriago – come lo
conosciamo nell’attuale configurazione amministrativa e geografica
- compie i sui primi centocinquant’anni e celebra l’evento. La storica
data da ricordare è il 23 marzo 1860:
quel giorno la Generale intendenza emanò
il decreto di nomina del sindaco, l’avvocato
Luigi Fratti, reggiano che possedeva terre
a Cavriago. Il 23 marzo 1860 si riunì, in
via provvisoria, il consiglio del Comune.
Erano presenti: Fratti Luigi – Brandani dr.
Giovanni – Chiloni Giovanni, perito agrimensore - Casali Francesco – Brami conte
Antonio – Tarasconi Luigi, veterinario Bonilauri Antonio, ingegnere – Montrucoli
Giuseppe – Romei Giovanni – Ghiacci dr.
12
laggio di 3.255 anime. A San
Terenziano risiedevano 384
famiglie: 895 maschi e 883
femmine, in tutto 1774 individui. A San Nicolò: 311 famiglie; 779 maschi e 702
femmine per un totale di
1.481 individui.
ricostituiva nel fervore del
processo politico – militare – istituzionale
che, scandito dal rapido susseguirsi degli
eventi (la seconda guerra di indipendenza
nel 1859, i plebisciti di annessione di
Emilia e Toscana al Regno di Sardegna
l’11 – 12 marzo 1860 – il 6 maggio 1860
l’inizio della spedizione dei Mille guidati
da Garibaldi - il 27 ottobre 1860 l’incontro
a Teano tra Garibaldi e Vittorio Emuanule
II che ricevette i poteri sui nuovi territori
del Sud d’Italia) avrebbe condotto nel
1861 all’ unità d’Italia.
Prima di rinascere come Comune d’Italia,
Cavriago era stato per secoli un feudo.
Dal 1447 in mano agli Estensi di Ferrara,
nel 1645 fu dato da Borso d’Este al suo
amico Teofilo Calcagnini. Appartenne alla
famiglia Calcagnini fino al 1649, quando
C
passò ai Calori che risiedettero a Cavriago
fino all’800 inoltrato.
Cavriago ebbe anche struttura di Comune
che funzionò fino al 1815 quando fu
annesso a Montecchio. Fino al 1654 il
Comune non ebbe una sede propria. I
Commissari risiedevano nel palazzo dei
feudatari (appena ad ovest del “gran
pino”), qui si riuniva il consiglio, c’erano
le prigioni e l’aula di giustizia. Nel 1654
i Commissari decidono di acquistare dai
feudatari una casa in Piazza della Serrajola
(oggi Piazza Zanti), l’attuale sede del
Centro culturale e per più di un secolo
del municipio. Negli anni del Commissariato del notaio Cristoforo Montipò (1673
– 1676 e 1685 – 1694) il palazzo venne
ampliato, con il porticato, nella facciata
a nord che guarda la chiesa di San
Terenziano, che sorreggeva le nuove stanze dell’appartamento commissariale.
Montipò appose nel palazzo il proprio
stemma – sigillo di notaio (il leone rampante su tre colli) che assomiglia – anche
se non coincide – con quello che si trova
sulla sommità del tetto dell’ex sede municipale.
Nell’800, nel periodo napoleonico, fino
al 1814 – 1815, Cavriago resta Comune
indipendente (nel 1802, sotto la Repubblica Italiana, Cavriago torna ad avere la
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sua Municipalità, nel distretto di Montechio; nel 1804 passa al distretto di Reggio
e assume la denominazione di San Terenziano di Cavriago comprendendo le ville
di Pratonera e San Nicolò; nel 1804, sotto
il Regno d’Italia, i distretti diventano
cantoni, e per i cavriaghesi non cambia
nulla; nel 1809 il Comune viene ridenominato Cavriago). Nel 1814 Napoleone
abdica: è la Restaurazione. A Modena
torna Francesco IV d’Este e Cavriago
cessa di essere un marchesato (della
famiglia Calori) e un modesto ma autonomo Comune e fino al 1859 rimane sotto
Montecchio.
Nel 1960 il Centenario
Due anni fa, sul periodico “23 Marzo”,
William Casotti, ha rievocato le celebrazioni del Centenario della ricostituzione
del nostro Comune. L’ex sindaco di Cavriago ricorda che l’idea della solenne
commemorazione gli venne nel gennaio
del 1959 mentre, con i suoi collaboratori,
riordinava la gran messe di documenti
dell’archivio storico comunale al secondo
piano del municipio (l’attuale sede del
Centro culturale), che doveva traslocare
per fare posto alla sala delle riunioni del
Consiglio comunale. Il 26 settembre 1959
il Consiglio comunale esaminava il progetto – Centenario e nominava un
“Comitato promotore” delle celebrazioni composto da: William Casotti,
Prospero Bertani, Diano Francescotti,
Tienno Terzi, Pino Ferrari, Ciro Spaggiari,
Mario Delmonte, Dora Ferraroni, Alberto
Magnani, Alfio Marconi, Wilmer Pattacini, Lelio Lorenzani.
Il 19 agosto 1960 il Consiglio comunale si riuniva in seduta solenne per
approvare il programma del Centenario
e inaugurare il nuovo gonfalone del
Comune di Cavriago.
Domenica 21 agosto 1960, le celebrazioni. Il programma della giornata:
ore 9,30 ricevimento delle Autorità
locali e provinciali nel parco dell’asilo
comunale; ore 10.30, scoprimento
della lapide a ricordo del Centenario
e inaugurazione della mostra fotografica “Il Comune dal 1860 al 1960”
13
(a cura di Lelio Lorenzani e Giorgio Riva,
con l’assistenza di Don Remo Davoli
parroco di San Terenziano); ore 11, 30,
nel Teatro Nuovo, celebrazione ufficiale
del Centenario con prolusione dell’avvocato Corrado Costa; ore 21, in Piazza
Zanti concerto della Filarmonica “Città di
Reggio Emilia” e spettacolo pirotecnico.
In occasione del Centenario, Il Comune
pubblicò “Cavriago”, saggio sulle vicende
storiche del nostro paese scritto da Don
Remo Davoli.
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CULTURA E TEMPO LIBERO
S
essanta sono gli “Appuntamenti d’inverno” nel cartellone della “cultura e tempo
libero a Cavriago”, messo a
punto dal Centro Culturale comunale di
piazza Zanti, che riunisce le iniziative in
programma nei mesi di gennaio – febbraio
– marzo promosse e organizzate da
Biblioteca e Ludoteca comunali, Ufficio
Giovani – Sport e Tempo libero, ufficio
Attività Culturali e Multisala Novecento.
Un’agenda piena, o quasi, ogni settimana:
laboratori e giochi di società alla ludoteca
“Tempoperso” nei pomeriggi di lunedì –
martedì - mercoledì, “Lunedì da favola”
con racconti di storie per bambini in
Biblioteca, lezioni del “Corso di fumetto”
il martedì sera nella sala mostre del
municipio; teatro dialettale il giovedì al
Multisala Novecento, laboratori creativi
di didattica dell’arte per adulti il venerdì
all’insegna dello slogan “Giochiamo con
l’arte” in Biblioteca, lezioni – “Consigli
ai naviganti” del corso gratuito di Internet
il sabato, musica classica a “L’Ora della
musica” la domenica pomeriggio nella
sala civica del municipio, teatro ragazzi
la domenica pomeriggio al Multisala Novecento, “laboratori di idee e di lettura”
per parlare insieme di libri che “ci hanno
fatto amare la lettura” della “musica nei
libri” e della “musica dei libri”, incontri –
“invito all’ascolto della musica classica”,
mostre.
Una data che merita una menzione speciale: sabato 20 marzo 2010, celebrazioni
del 150° anniversario della nascita del
Comune di Cavriago con la presentazione
della ricerca sulla storia di Cavriago dalle
origini al 1860 a cura del Prof. Alberto
Cadoppi e l’inaugurazione di una mostra
documentaria organizzata e allestita dall’ufficio Attività Culturali e dal gruppo dei
Volontari delle memorie – Auser.
Il calendario degli “Appuntamenti
d’inverno”, in formato tascabile,
lo trovate in Biblioteca, a ComuneInforma, negli uffici ed
esercizi pubblici.
Il cartellone è on line, sul sito
del Comune di Cavriago
www.comune.cavriago.re.it.. Per
tenervi aggiornati potete iscrivervi a “Liber@mente”, la newsletter del Centro culturale comunale di Cavriago.
Per informazioni: Biblioteca comunale piazza Zanti, 4 – tel.
0522 373466 [email protected] ; Comune Informa tel. 0522
373474.
Doppio prestito gratuito
di dvd in Biblioteca
Raddoppia il prestito di film in
dvd alla Biblioteca comunale di
Cavriago: ogni utente può infatti
prendere a prestito, gratuitamente, due film alla volta. Sugli
scaffali circa 1500 titoli, 200
dei quali per ragazzi e bambini.
La filmografia è on line sul sito
web www.comune.cavriago.re.it,
nelle pagine dedicate alla Biblioteca. Oltre
alla collezione di film, la Biblioteca di
Cavriago mette a disposizione degli utenti
libri, cd musicali, quotidiani, periodici e
postazioni internet; tutti i servizi sono
gratuiti.
“Architetture soggettive”: foto (in senso orario) di Simonetta Lodesani - Gabriella Becchi - Barbara Leoni
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CULTURA
LA TERZA EDIZIONE DEL CONCORSO “PRIMO FUOCO”
I fumetti come materiale resistente e
l caso ha voluto che, a poche ore da
quelli che la cronaca archivia come
“i fatti di Rosarno” (rivolta dei braccianti
immigrati e sfruttati nella raccolta delle
arance, “caccia al negro”, allontanamento
degli “extracomunitari” dalle baraccopoli
cancellate dalle ruspe, manifestazione di
cittadini: “basta, non siamo razzisti … non
siamo xenofobi”), sia stata inaugurata a
Cavriago, nella sala esposizioni del municipio, la mostra intitolata “Italiani, brava gente,
ovvero storie di ordinario razzismo”. Un
tema caldo, a prescindere dal contingente
rumore mediatico, nel quale si sono cimentati i giovani fumettisti concorrenti alla terza
edizione del premio “Primo Fuoco”, promosso da Comune di Cavriago, Arci di Reggio
Emilia, Anafi (associazione degli amici del
fumetto e dell’illustrazione) e CGIL di Reggio
Emilia, col patrocinio della Provincia. La
mostra proponeva la rassegna delle tavole
dei giovani autori, in parte riprodotte nel
catalogo, che reca in copertina un disegno
di Luca Enoch. L’album si può consultare
in Biblioteca.
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455 persone hanno visitato la mostra “Italiani brava gente.
Storie di ordinario razzismo”. Tra gli altri, le ragazze e i ragazzi
(282) di tutte le classi della scuola media “Don Dossetti” di
Cavriago, della scuola media di Canossa (46), di una classe
quarta della scuola elementare “De Amicis”.
16
Il mito degli “Italiani brava gente”, già destrutturato da alcuni studi storici, è messo
a dura prova, ogni giorno, dagli avvenimenti.
E il razzismo – nota Maria Nella Casali, della
Cgil, – “è oggi esperienza strisciante, ma
decisamente non minoritaria, che trova il
proprio radicamento in pregiudizi culturali
diffusi … rafforzati da atteggiamenti protezionistici in Europa”. Il tema del concorso
era fatto dunque per chiamare i giovani
fumettisti a mettere il dito su un nervo
scoperto del vivere quotidiano degl’Italiani
e scrutare atteggiamenti, comportamenti,
manifestazioni sempre più diffusi che portano a galla il “nodo” razzismo - xenofobia
- identità nazionale. Il catalogo è un prezioso
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quaderno di appunti per farsi un’idea degli
umori dei più giovani, delle percezioni che
hanno di un fenomeno inquietante. Va di
moda dire che il razzismo emerge a
“macchia di leopardo”. L’espressione è
piuttosto insulsa, semplificatoria e consolatoria, e mette qualche brivido quando
è risaputo che più indizi, reiterati e persistenti, fanno una prova. Per gli “Italiani
brava gente” è venuto il tempo di erigere
le difese per arginare un fenomeno sociale
che può essere devastante
I vincitori
Silvia Rocchi, 23enne, di Buti (Pisa) è la
vincitrice della terza edizione del premio
“Primo Fuoco” con l’opera “Piccole paure
crescono” (tre tavole di cm 28 x 21,5).
Menzioni speciali: “alla storia più
originale” di Marco Rocchi, 27 anni, di
sesto Fiorentino, (Firenze) e Francesco
Fiorentino, 24 anni, di Firenze; “al miglior
disegno”, di Marco Bonatti, 22 anni, di
Desenzano del Garda; al “migliore autore
under 15”, il tredicenne Alessio Rizzo di
Pasiano di Pordenone.
Libero – Partecipazione, Gian Luca Berciotti, lo ricorda brevemente nella prefazione. “ … Era un artista, e anche un
insegnante. Ha contribuito a trasmettere
valori di tolleranza e solidarietà ai ragazzi
che incontrava ogni mattina. È stato un
cittadino attivo e partecipe, un amico che
in numerosissime occasioni ha contribuito
generosamente a rendere migliori le tante
iniziative culturali e artistiche che l’Amministrazione comunale ha promosso negli
anni. Mancheranno alla comunità la sua
competenza e passione, in suoi silenzi e
gli sguardi tanto eloquenti …”.
Il commento di Musso
Dedicato a Stefano Mussini
Il catalogo di “Primo Fuoco” è dedicato a
Stefano Mussini, presidente della giuria,
venuto a mancare il 27 novembre 2009.
L’assessore a Giovani – Sport – Tempo
C’è nel catalogo un commento (“Appunti
informali di un pomeriggio valutativo”)
scritto da Stefano Mussini. Ve ne proponiamo un passo: “… Il fumetto … può sì
esprimere tutto, ma bisogna pur essere
capaci di farlo funzionare, rappresentarlo
il tema, intendo nel modo del fumetto; i
partecipanti che hanno provato a rendere
su carta questo concetto si sono impegnati
cercando di produrre personali risposte
all’importante tema proposto. I risultati
sono interessanti, alcuni notevoli, altri
17
meno, il tema era davvero difficile ed è
stato interpretato, a mio parere, in maniera
troppo didascalica, mancando in alcuni
elaborati il tocco di passione e originalità
che conviene a un buon fumetto, facendo
apparire certe storie banali e troppo simili
a dei temi di classe più prodotti per dovere
che sentiti …”.
Il concorso per giovani fumettisti
“Primo fuoco” si propone di stimolare
e promuovere l’impegno creativo dei
giovani artisti che lavorano col fumetto
accendendo i riflettori su questioni e
problemi che segnano i nostri tempi
e assumono dimensioni e caratteristiche socialmente e culturalmente rilevanti. Nel 2005 il tema fu la memoria
della Resistenza,
nel 2007 la precarietà del lavoro
come denominatore comune
delle giovani vite
“In equlibrio sul
filo”.
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GIOVANI
IL CONCORSO PER MUSICISTI EMERGENTI SI RINNOVA
Il Premio Augusto Daolio
si apre alla platea del Web
La presenza di tre tutors d’eccezione: Gigi Cavalli Cocchi, Mara Redeghieri e Fabrizio Tavernelli.
Affiancheranno i concorrenti e li accompagneranno alla finalissima del 13 giugno
A
lla sedicesima edizione, il
Premio Daolio riservato ai
musicisti emergenti decide che
non è tempo di dormire sugli
allori e si dà una mossa. Le novità sono
importanti, a cominciare dalla formula.
Il pubblico è chiamato, on line, a votare
e scegliere il “suo” vincitore. Tre tutors
d’eccezione, Gigi Cavalli Cocchi, Mara
Redeghieri e Fabrizio Tavernelli,
affiancheranno, dalle semifinali,
i concorrenti, lavoreranno con
loro spalla a spalla in sala prove
accompagnandoli alla finalissima.
Al traguardo della maratona musicale saranno proclamati il vincitore assoluto del Premio Augusto Daolio (decretato dal voto
della della giuria
di esperti); il vincitore del
Primo Premio Daolio Web
2010 (votato dal pubblico
on line); il vincitore del
Premio Speciale Giorgio
Rizzo (scelto dalla giuria,
nel corso delle eliminatorie).
Come ogni anno il concorso intende stimolare e
promuovere l’attività di
giovani musicisti che si
dedicano alla composizione e all’interpretazione
di canzoni proprie, originali
e inedite, con testi in italiano. E vincitori del concorso risulteranno il solista
o il gruppo che proporranno la migliore canzone
originale e inedita e
avranno presentato il miglior live set in finale. I
concorrenti che lo desiderano potranno inoltre
concorrere all’assegnazione del Premio Speciale
Giorgio Rizzo proponendo
18
la cover di un brano dei Nomadi. Le iscrizioni dovranno pervenire all’Arci di Reggio
Emilia entro il 26 febbraio 2010.
Le eliminatorie live si svolgono al Calamita: giovedì 18 – martedì 23 – giovedì
25 – martedì 30 marzo; martedì 6 e
giovedì 8 aprile. Sei concorrenti sulla
ribalta di piazza Zanti il 13 giugno giocano la finalissima.
Le novità corrono on line
Non dimenticate di visitare Il sito Internet
dedicato al Nuovo Premio Daolio. All’indirizzo www.premiodaolio.it i candidati concorrenti possono iscriversi al concorso
(anche se la vecchia modalità, quella via
posta, è ancora valida) e hanno una loro
pagina web.
Il sito Internet è il punto di riferimento del
popolo dei naviganti che decreterà il vincitore del “Primo Premio Daolio Web
2010” scegliendolo tra i diciotto solisti e
gruppi che si esibiranno nelle sei eliminatorie al circolo Calamita. Il voto si esprimerà on line (con l’iscrizione al sito) e
con un sms (a ogni concorrente sarà
abbinato un codice).
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DIARIO
Grazie agli sponsor del
“Natale a Cavriago 2009”
L’Amministrazione comunale esprime un sentito grazie ai commercianti e alle loro associazioni
di categoria, alle aziende, alle banche e alle assicurazioni, sponsor del “Natale a Cavriago”.
ANGELA MODA - AREA IMMOBILIARE – ARREDAMENTI
PANCIROLI - Associazione Commercianti - BANCO POPOLARE
DI VERONA E NOVARA - BAR CENTRALE di Gabbi Patrizia BAR LA PERLA di Rossi Marika - Bolle Blu di Guidetti Anna
- CAFETTERIA IVI - CAFFETTERIA RIVASI di Spallanzani - CARRI
MARIO - CARTA BIANCA di Bertoldi - CARTA E AFFINI di
Tagliavini - Casa della Cornice di Morcone Elia - Centro
Commerciale Abitazione - CENTRO GRAFICO di Vergalli - CNA
- Studio Bonilauri Delmonte & Associati - COCCHI ANNA MARIA
- Consorzio "Cavriago ieri oggi e domani" - COOPERATIVA
MURATORI CAVRIAGO - COOPERATIVA NOVECENTO SCRL CORRADI ELETTRODOMESTICI - Dall'Aglio Amos sas - Edicola
Flli Giovani Di Giovani Andrea - Estetica PIEL DORADA - F.lli
BINI - F.lli Cerioli - F.lli LAZZARINI - Farmacia Comunale
- Farmacia S.Terenziano - Foto studio Gozzi - FRANZONI
SPORT - GE.CA snc - Ristorante Paradise - Giolielleria Boschi
- GOLDEN MUSIC - GROUPAMA Assicurazioni - GUALERZI
PIETRO - GUIDO MODA di Puntali Roberto - IL FORNAIO di
Antonelli Ersilia - IL GIRASOLE di Di emme Snc - LA BOTTEGA
DEL FIORE DI BURANI Nadia - LA METALLURGICA srl - LA
PERGAMENA - L'angolo della Pizza Di De Rienzo - LIBRERIA
AGORA' di Vecchi Miria - L'immagine di Cervi e Rizzo MACELLERIA DI CURCIARELLO - MAX STIR - Molino Borghi
Ferruccio e C. - MOROTTI TIZIANO Distributore AGIP Via della
Repubblica - NETTUNO PESCHERIA - OREFICERIA MOSCHIN
- Osteria della CAPRA di Belli Maria Romana - Ottica DAVOLI
di Davoli Andrea - Ottica Foto Arduini - PASTICCERIA MENOZZI
- Pasticceria Rossana di Toccagino Tommaso - PINOTTI Anna
- PIZZERIA LA TARANTELLA di Russo - PUNTO CARNI MOREDA
SRL - SOLIME' Erboristeria - STROZZI Davide - STUDIO
COSCELLI - STUDIO MONTRUCCOLI - Supermercato IL GIGLIO
- Tabaccheria Amoretti Rita - Tabaccheria Pandolfi Lina BAR GARIBALDI di Boni Marco - TABACCHERIA CURTI PIETRO
- MAHA RAJA ASIAN STORE - BAR NOVECENTO 2 di Pellacini
- Banca Monte dei Paschi di Siena - Soc.Italiana Scommesse
srl - CALERI MARIETTA - UNIPOL-BANCA S.P.A. - EDEN
FLORA 2 SNC - ECU CAVRIAGO - GELATERIA K2 - Ristorante
IL BUONGUSTAIO - MORDI E FUGGI di Somma Vincenza - BAR
MILANO - IDEA G di Govi Mario - HOTEL PARADISE di Menozzi
Michelle - CONFESERCENTI - PANIFICIO FANTUZZI.
Offerte alla Casa protetta
L’Amministrazione comunale ringrazia sentitamente i cittadini
che, per onorare la memoria dei loro cari, amici e conoscenti,
devolvono offerte di denaro alla Casa protetta comunale.
Bonilauri Torquato in memoria di Bonilauri Domenica
Ammovilli Lauro e Maria in memoria di Bonilauri Domenica
Antonia, Adolfa, Ines, Meri in memoria di Cavandoli Novella
vedova Casini
I cari della compianta Novella Cavandoli ringraziano sentitamente
per l’offerta fatta in sua memoria alla Casa protetta le famiglie
Iacci, Davoli, Bonibaldoni, Ghirardini, Bertolini, Miceli, Lorenzani,
Maramotti, Lodi, Rossi, Baroni, Zoppi, Cervi
Mori Livia e Zampolini Silvano in memoria di Mori Ida
I parenti degli ospiti della Casa protetta in memoria di Mori Ida
Mori Ivo in memoria di Mori Ida
Mori Marco, Angelo, Rosa Adalgisa, Sergio e Fernando in
memoria di Mori Ida
Franchi Francesca in memoria di Belloni Maria vedova Vecchi
Vecchi Iride e Anna in memoria di Belloni Maria
Ringraziamo i signori Iotti Aldo – Burani Camuncoli e Munari
– Cardi Raimonda – Corradi Artemio e Carbognani Pasquina
– Tarasconi Maria per le loro offerte alla Casa protetta.
Grazie al signor Bruno Manfredi per l’offerta pro dipendenti
della Casa protetta.
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SOLIDARIETÀ
Il “Telefono amico” nato per iniziativa dei volontari Auser
Chiama il numero
0522 371796
A
Il centralino è in via Roma, nella ex stazione.
Rispondono Marta, Luciana, Emiliana, Gina, Assunta, Franco, Liberato, Lauro, Luisa.
Luisa Sibaldi, presidente del gruppo Auser cavriaghese: “Facciamo due chiacchiere con i nostri
interlocutori, cerchiamo di instaurare un dialogo
con loro e quando siamo entrati in confidenza li
invitiamo a uscire di casa, per accompagnarli nelle
piccole commissioni che devono svolgere quotidianamente, al mercato, nei luoghi ricreativi”.
T
utto è cominciato nell’estate del 2008. Un volantino dell’Auser, depositato nelle cassette della
posta dei cavriaghesi ottantenni,
preannunciava il “Telefono amico”
che “cerca di dare risposte a piccoli
problemi quotidiani che affliggono
le persone anziane e sole”. Siamo
in ascolto - dicevano i volontari - “il
22
nostro numero telefonico è 0522
371796 … questi mesi ci serviranno per individuare i bisogni delle
persone… poi proveremo ad attivare
una serie di risposte, come accompagnarle al mercato, nei centri di
socializzazione, a fare la spesa, in
visita ad amici …”. Le ragazze e i
ragazzi dell’Auser rassicuravano:
nessuna intenzione di toglier il me-
C
stiere “ad altre associazioni che fanno
trasporti di tipo sanitario e svolgono un
lavoro egregio. Il nostro è il tentativo di
contribuire alla maggiore socializzazione
possibile per tutte le persone anziane”.
I volontari del “Telefono amico” ci mettevano la faccia: le loro foto “firmavano” il
volantino. E sottolineavano: “Siamo cittadini cavriaghesi, pensionati e non, volontari AUSER, e mettiamo a disposizione di
chi ha bisogno parte del nostro tempo libero
… i nostri principali interlocutori saranno
certamente tutti i cittadini con difficoltà a
cui speriamo di dare l’aiuto necessario e
ci presenteremo loro attraverso i Servizi
sociali del Comune di Cavriago”
Un anno e mezzo dopo
“L’esperienza di questo primo anno e mezzo
è stata tutto sommato positiva. – dice Luisa
Sibaldi, che presiede il gruppo AUSER di
Cavriago - Noi abbiamo preso contatto con
tante persone. Ci siamo presentati come
amici che ti possono dare un aiuto in più,
qualcosa di complementare ai servizi sociali
che già ci sono. Non sono stati molti, però,
coloro che hanno voluto servirsi del Telefonico amico e dei suoi piccoli servizi. Sinceramente pensavamo che ci fossero più
richieste. Noi parliamo con uomini e donne
che hanno più di ottant’anni, cerchiamo di
capirli, ascoltarli. Se occorre ci permettiamo
di dare qualche consiglio. Se si rompe il
ghiaccio possiamo diventare persone con
cui si dialoga, accompagnatori, confidenti.
Però … sarà forse la difficoltà ad usare un
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mezzo di comunicazione come il telefono
… il pudore di “scoprirsi”, di ammettere di
aver bisogno di aiuto che ti mette in una
situazione di disagio … ci aspettavamo
qualcosa di più”.
In via Roma
Oggi il Telefonico amico ha sede in via
Roma nella vecchia stazione ACT della
Reggio – Ciano, nell’ala della dell’ex biglietteria, che dà sul cortile. Se chiamate
lo 0522 371796, anche il sabato o la
domenica, risponde la segreteria telefonica. La voce femminile dice: “… siamo in
sede il mercoledì mattina … per qualunque
esigenza lasciate un messaggio …”. I volontari Marta Panciroli, Luciana Pergreffi,
Emiliana Carbognani, Gina Maioli, Assunta
Di Giovanni, Franco Romani, Liberato Masiello, Lauro Campioli, Luisa Sibaldi ascoltano le richieste e, dal lunedì al venerdì,
si incaricano di soddisfarle. Chiamano
anziani che vivono soli, chiedono compagnia, una persona che li accompagni dal
medico, in farmacia, al cimitero, a fare la
spesa, a fare un giro al mercato, alla Buca
dei mestieri e al bar del Circolo cavriaghese
perché a volte “stare in mezzo alla gente”
e “chiacchierare con gli altri” non te lo
puoi permettere senza la vicinanza di
un’altro che ti infonda sicurezza. Diventa
bello uscire dal guscio dell’isolamento,
(ri)vivere momenti, situazioni che sembravano essere diventati soltanto un amarcord
lontano.
Una rete di amici
“Telefono amico” può essere il mezzo per
allacciare relazioni, avvicinare persone che
vivono da sole e rischiano di isolarsi,
creare una rete di amici. Luisa Sibaldi ne
è convinta. “Abbiamo già riunito gli utenti
del Telefono amico. È stato un bell’incontro,
alla Buca dei mestieri. Si sono riviste persone che non s’incontravano da vent’anni.
Intendiamo organizzare questi incontri una
volta al mese, come un antidoto alla solitudine, un aiuto a superare situazioni di
23
isolamento”.
Stare insieme agli altri può cambiarti la
vita. Grazie al Telefono amico persone che
prima non si conoscevano sono diventate
amiche, altre che rischiavano di diventare
prigioniere della loro solitudine escono di
casa, non vedono l’ora di ritrovarsi alla
“Buca dei mestieri”, fermarsi al bar del
Circolo. Non sono tanti, ma i volontari del
“Telefono amico” intendono continuare
nella loro paziente azione quotidiana per
aiutare a rompere il guscio.
Anche su Facebook
Abbiamo trovato traccia del nostro
“Telefono amico” su Facebbok. Ecco
il messaggio: “Siamo un gruppo di
volontari del paese e stiamo portando
avanti questo progetto da circa un
anno...Vogliamo farci conoscere per
due motivi.
Primo motivo perchè è UN SERVIZIO
ALLA PERSONA nel senso che ci siamo
messi a disposizione di quella fascia
di anziani che si sentono soli o sono
impossibilitati nello spostamento e
vogliono socializzare o anche solo andare a fare delle commissioni secondo
motivo perchè accettiamo adesioni da
chiunque abbia voglia di mettersi in
gioco e sentirsi utile.
Si accettano consigli suggerimenti e
scambio di idee”.
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SOLIDARIETÀ
TREDICI ANNI DI ATTIVITÀ, UN PROGETTO IN CAMMINO …
L’Ottavo giorno,
la forza di crederci
25 ragazzi svantaggiati che “escono dal guscio” con l’aiuto degli educatori della coop “Piccolo
Principe” e del Gruppo “La Rondine”
I
l Comune di Cavriago ha stipulato nel dicembre scorso una
convenzione con la cooperativa sociale “Piccolo Principe”,
a cui è affidata la gestione del progetto “l’Ottavo giorno”,
per l’uso di spazi confortevoli e adeguati ad ospitare le attività
dei cittadini svantaggiati. La casa dell’Ottavo giorno e della coop,
che ospita anche il gruppo genitori “La Rondine”, è (sotto il
“Calamita”) alla Cremeria. Qui ci sono l’atelier, la sala musica,
uffici e spazi comuni. La sede funziona come una sorta di “portale”,
attraverso il quale si accede alla “rete” delle attività (palestra,
musica, danza teatro, laboratori creativi, équipe sportive) promosse
per dare le gambe ai progetti di vita delle ragazze e dei ragazzi
disabili e contattano-calamitono gli amici (aziende e cittadini) e
le associazioni che sostengono il progetto dell’Ottavo giorno che
ha come primo obiettivo di favorire lo sviluppo di opportunità di
impiego del tempo libero e della vita associata dei nostri concittadini
svantaggiati. La parola d’ordine, riassunta nello slogan del decimo
compleanno dell’Ottavo giorno, rimane: “fatti e idee per rompere
il guscio”; l’Ottavo giorno è un progetto per l’agio e il superamento
del disagio.
Ne ha fatta di strada L’Ottavo giorno, nato nel 1997 per iniziativa
del Comune di Cavriago, in collaborazione con l’allora Servizio
sociale persone disabili dell’Usl (oggi inglobato nel Servizio sociale
integrato dell’Unione dei Comuni della Val d’Enza). Il volume di
attività è via via cresciuto e il supporto del Comune di Cavriago
si è tradotto in investimenti sempre più consistenti fino alla
predisposizione di una sede stabile del progetto e delle associazioni
e dei gruppi locali di sostegno. Dalla primavera del 2009, il
programma dell’Ottavo giorno, interamente finanziato dal nostro
Comune, può contare su un monte ore mensili di 176 ore di lavoro,
di tre educatori professionali che fanno parte della cooperativa
“Piccolo Principe” impegnata in progetti a favore dei disabili. Il
ventaglio delle attività si è allargato fino a coinvolgere 25 ragazzi
in attività di tempo libero: uscite di gruppo, nuoto, laboratori teatrale
– musicale – di psicomotricità – di falegnameria, vacanze estive
e invernali, progetti individuali e di inserimento sociale.
Psicologi esperti intervengono a dar man forte agli educatori, ai
ragazzi disabili impegnati a realizzare i loro progetti di vita e ai
loro genitori. L’Ottavo giorno ha intensificato la collaborazione con
il S.A.P. (servizio aiuto alle persone disabili della
Val d’Enza) per organizzare attività comuni.
Nella sede alla Cremeria si svolgerà, da febbraio a
giugno, il laboratorio di musicoterapia condotto dalla
dottoressa Munarini, al quale parteciperanno quindici
adolescenti.
L’Ottavo giorno può contare sul contributo e il sostegno del gruppo genitori “La Rondine”. L’associazione – oltre a promuovere e ad organizzare
alcuni progetti in collaborazione con gli educatori –
è impegnata nella raccolta di fondi e nell’opera di
sensibilizzazione della cittadinanza sui temi della
disabilità. Oltre a beneficiare del finanziamento del
Comune di Cavriago, l’Ottavo giorno ha il sostegno
di privati cittadini, famiglie, imprese.
Chi intende continuare a finanziare le attività del
progetto può rivolgersi a:
Gruppo genitori “la Rondine” telefono 334 1386697
[email protected] (è la mail del presidente
dell’associazione)
Cooperativa “Piccolo Principe” tel. 0522279053
[email protected] .
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SOLIDARIETÀ
ASSOCIAZIONE DEI “CLUB DEGLI ALCOLISTI IN TRATTAMENTO”
“I problemi legati all’alcol
si possono risolvere”
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
questo appello.
I problemi legati all’alcol non derivano
da una malattia, ma dalla scelta di uno
stile di vita. Che come tale può essere
cambiato. Nelle nostre comunità questi
problemi sono causa di gravi sofferenze
e disagi.
A livello fisico, per la tossicità che l’alcol
comporta: intossicazioni acute, malattie,
deterioramento.
A livello relazionale, per le ripercussioni
nel rapporto con gli altri e nella famiglia:
mancanza di dialogo, litigiosità, disinteresse, violenza, separazioni.
A livello sociale, per i danni nella sfera
lavorativa e negli altri settori della vita
comunitaria: incidenti stradali e sul lavoro,
difficoltà economiche, violenze.
I problemi connessi all’alcol si sviluppano
spesso in modo graduale, senza che la
persona e la famiglia ne siano pienamente
consapevoli. La persona perde il controllo
del proprio bere e non riesce ad interrompere l’assunzione di bevande alcoliche,
nonostante i disturbi fisici e gli “incidenti”
causati da questo comportamento.
I Club degli Alcolisti
in Trattamento
I “Club degli Alcolisti in Trattamento” (CAT)
offrono un metodo e consentono una
forte esperienza di crescita e di miglioramento dello stile di vita personale, familiare e comunitario. Sono costituiti da
famiglie che si incontrano una volta alla
settimana per iniziare e poi consolidare
il cambiamento del proprio stile di vita e
per interrompere così comportamenti a
rischio. Non sono associazioni chiuse,
non sono isole, bensì porte aperte per
tutti coloro che hanno questo problema,
sono insomma nodi importanti nella rete
di solidarietà della comunità.
Il club ha un approccio “ecologico” e
sociale rivolto alle famiglie.
I problemi legati all’alcol riguardano tutta
la famiglia: infatti il Club produce il massimo dei risultati quando è tutta la famiglia
a frequentarlo, quando tutta la famiglia
decide di mettersi in discussione e non
solo una parte dei suoi membri.
Se la persona che frequenta il Club per
vari motivi è solo, viene stimolata a ricucire
rapporti o a creare nuove relazioni per
uscire dall’isolamento e dalla solitudine.
Alla base dei Club ci sono sempre la
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solidarietà e l’amicizia tra i suoi membri.
Nell’incontro settimanale i partecipanti
parlano, ascoltano, si mettono in discussione, si confrontano e si scambiano le
proprie esperienze. Il club è allora in
punto di partenza, un riferimento costante
per un cambiamento reale che deve avvenire nella vita di tutti i giorni, nella
propria casa, sul posto di lavoro, nella
propria comunità.
Dove e quando ci incontriamo?
Il Club della zona si incontra il mercoledì
sera a Montecchio. Per contatti telefonare a: Bruno 3397941056 - Adriano
3402291056
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DAL CONSIGLIO COMUNALE
MARIELLA BURANI FASHION GROUP
UN’AZIENDA CAVRIAGHESE
In questi giorni dovrebbe sciogliersi il
nodo del Mariella Burani Fashion Group,
azienda di dimensioni mondiali, profondamente radicata nel nostro contesto
locale.
Per i cavriaghesi resta sempre “la
Selene”.
Per questo motivo la crisi finanziaria che
ha investito il Gruppo è un argomento
così presente nelle menti e nelle conversazioni dei cavriaghesi.
Cerchiamo di fare chiarezza.
A Cavriago il Gruppo Burani ha oltre 200
dipendenti, dei quali circa il 20% è
residente nel nostro Comune.
Non è semplice discutere dei problemi
del Gruppo: al momento non ci sono
state ripercussioni della crisi finanziaria
sul piano occupazionale, i salari vengono
regolarmente liquidati ed ai lavoratori
non è stata data alcuna comunicazione.
Tuttavia sui giornali, a partire da quelli
economici che seguono la borsa, sono
trapelate molte indiscrezioni
sull'aggravarsi della crisi finanziaria e
sulle possibili evoluzioni giudiziarie.
Quello che possiamo fare è cercare di
percepire l'umore diffuso tra chi sta
vivendo un momento di assoluta incertezza e mettere a confronto tutti gli attori
che hanno voce in capitolo. Sono state
organizzate iniziative: una manifestazione
davanti all’azienda, un’assemblea pubblica dove sono intervenuti, oltre agli
amministratori locali, l'On. Maino Marchi
(componente della commissione bilancio
della Camera), e il Consigliere Regionale
Gianluca Rivi.
Queste iniziative devono servire a fare
sentire meno soli i lavoratori. C’è sensibilità, da parte dell’amministrazione
comunale, da parte dei partiti, dei sindacati, e c’è solidarietà, e volontà di
capire cosa sta succedendo. In particolare:
1) si chiede alla proprietà di fare piena
luce sulla situazione economica del
Gruppo e di fare ogni possibile sforzo
per evitare il fallimento di un'azienda
così importante per Cavriago e per tutto
il territorio reggiano.
2) qualora non si riesca ad evitare il
peggio, si chiede l'attivazione degli strumenti previsti con la Legge Marzano,
che prevede l'attivazione di
un'amministrazione controllata che si
ponga come obiettivo primario (a differenza di quanto potrebbero fare le banche creditrici in caso di fallimento), la
tutela dei posti di lavoro e della produzione, salvaguardando la condizione
occupazionale ed la sopravvivenza del
marchio.
3) i Parlamentari continueranno ad insistere presso il Ministero per l'attivazione
di un tavolo ministeriale sulla crisi del
MBFG, allo scopo di gestire la possibile
crisi aziendale. E’ stato chiesto infatti
dal Sindaco Vincenzo Delmonte, in accordo con tutti i capigruppo del Consiglio
Comunale, l’interessamento da parte
dei parlamentari reggiani di tutti gli
schieramenti affinché il Ministero metta
in atto tutto quello che è nelle sue
27
possibilità al fine di salvaguardare una
importante realtà industriale che vede
occupati 2000 lavoratori.
4) i rappresentanti delle istituzioni sono
pronti ad attivarsi per garantire l'utilizzo
di tutti gli ammortizzatori sociali necessari.
Vogliamo quindi esprimere la nostra
solidarietà ai lavoratori del Gruppo e,
attraverso i diversi livelli istituzionali,
verrà fatta qualsiasi cosa per evitare la
chiusura di un'azienda così importante
per Cavriago.
Tutto quanto è avvenuto, inoltre, deve
indurci ad ulteriori riflessioni di carattere
generale. Si dice spesso che dalla crisi
non usciremo così come siamo entrati.
Crediamo, anche in senso autocritico,
che si debba ripensare al modello economico nel quale viviamo.
Non è pensabile che un'azienda, senza
particolari crisi di produzione, possa
crollare come un gigante d'argilla sotto
il peso di debiti finanziari spropositati.
La libertà lasciata a gestioni economicofinanziarie spericolate, alle banche e a
chiunque voglia moltiplicare il denaro
mettendo in gioco importanti realtà
produttive e posti di lavoro, nel futuro
non potrà essere la stessa di oggi.
Cerchiamo almeno di fare il possibile
per salvaguardare quello che rimane.
Gruppo Consiliare
“Insieme per Cavriago”
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DAL CONSIGLIO COMUNALE
SOLIDARIETÀ AL PRESIDENTE DEL
CONSIGLIO ONOREVOLE
SILVIO BERLUSCONI
Nel Consiglio Comunale di Cavriago del
12 gennaio 2010 era in discussione un
ordine del giorno, presentato dal Gruppo
PdL/Lega in data 16/12/2009, di pacata solidarietà al Presidente del Consiglio Onorevole Berlusconi per la vile
aggressione subita.
La maggioranza di sinistra in contrapposizione a tale o.d.g. di solidarietà,
oltre al consueto voto contrario, ha
presentato un altro ordine del giorno
che esprime chiaramente il suo volto
“democratico”.
Si riporta all’attenzione dei lettori di
“Paese Nostro” l’intervento del Capogruppo Consiliare de “Il Popolo della
Libertà/Lega Nord”, relativamente all’o.d.g presentato dalla maggioranza.
Diversamente da quanto “sentenziato”
da questo o.d.g. in discussione (presentato dalla maggioranza), come Gruppo
Consiliare de “Il Popolo della Libertà/Lega Nord”, riteniamo che l’aggressione al Presidente Berlusconi, non sia
da configurare come solo un gesto isolato di un folle (in piazza quel giorno in
modo organizzato, a detta della Questura, vi erano altri 300 soggetti circa, dei
cosiddetti “pacifisti”), ma invece da addebitare anche al clima di odio alimentato da diverse frange di irresponsabili.
Infatti, anche se l’autore della vile e
criminale aggressione è da ritenersi un
soggetto con problemi psichiatrici, la
sua mano è stata probabilmente mossa
da un sentimento di odio coltivato a
lungo da diversi esponenti della sinistra,
dai Di Pietro, dai Travaglio, dai Santoro,
certi organi d’informazione ecc.
Non di meno su internet, i blog e siti
legati all’Italia dei Valori, Beppe Grillo e
girotondisti vari, gareggiano i messaggi
di istigazione alla violenza nei confronti
del Presidente Berlusconi, ma per i soliti
buonisti sono da ritenersi un fatto di
libertà individuale, di stampa, di opinione
ecc.; mentre invece incitano chiaramente
all’odio viscerale e a delinquere. A tale
riguardo si auspica che il Ministro degli
Interni si attivi in modo incisivo, perseguendo chi inneggia alla violenza con
pesanti sanzioni, onde evitare il rischio
di emulazione.
Crediamo sia noto a tutti che da quando
il Presidente Berlusconi è sceso in politica è iniziata una lapidazione senza
eguali, con campagne di stampa, inchieste giudiziarie, spettacoli satirici, manifestazioni di piazza.
Non si era mai visto nulla di così odioso,
inaudito e disgustoso, contro una sola
persona: “Berlusconi corruttore, maniaco
sessuale, frequentatore di prostitute (accusa quest’ultima proferita in questo
consesso), additato come mafioso, dittatore, fascista, tiranno, monarca, paragonato a Hitler, Nerone, Saddam,
Mussolini”.
Tutto questo ha certamente contribuito
a fare passare il messaggio delinquenziale che il Presidente Berlusconi va
eliminato a qualsiasi costo. Infatti, qualche mese fa anche un dirigente del PD,
in un Comune del modenese, ebbe a
scrivere su un sito internet la seguente
sconcertante frase: “Mi stupisco non ci
sia qualcuno disposto a uccidere il
premier”.
Addirittura pochi giorni prima dell’episo-
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dio di violenza, il capo del “partito dell’odio”, Di Pietro, dichiarava alla stampa:
“C’è un clima di scontro di piazza. Se il
Governo continua ad essere sordo alle
richieste dei cittadini, ci può scappare
anche l’azione violenta”.
Non va dimenticato in questo contesto,
i deliri urlati e le gravi provocazioni dell’ex
comico e neo politico Grillo che ritiene
l’aggressione al Presidente Berlusconi:
“utile per valorizzare i monumenti
dimenticati”.
Nel culmine delirante delle sue buffonate
il neo politico Grillo definiva il Premier
Berlusconi “il più grande psicolabile che
abbiamo”, augurandosi “l’internamento”;
mentre nello stesso tempo De Magistris,
ex magistrato come Di Pietro, esplicitava
la seguente dichiarazione; “Garantiamo
a Berlusconi l’esilio e la possibilità di
lasciare l’Italia senza conseguenze”.
In conclusione si ritiene opportuno rammentare l’espressione indecente della
Signorina Bindi, Presidente del PD, che
ha avuto la faccia tosta di dire che “la
colpa dell’aggressione subita è dello
stesso premier Berlusconi”, per poi intimargli “di non fare la vittima visto che è
lui l’artefice del clima violento”.
Il Gruppo Consiliare
Il Popolo della Libertà/Lega Nord
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DAL CONSIGLIO COMUNALE
TOMMASO CAVEZZA
FUTURO PER CAVRIAGO
CONSIDERAZIONI DI CARATTERE
GENERALE
Ritengo opportuno mettervi al corrente
sulle osservazioni che ho fatto in alcuni
consigli comunali.
"Giorno della libertà" 09/Novembre1989
la caduta del muro di Berlino.
IL parlamento italiano, con la legge n. 61
del 15 aprile 2005, ha dichiarato il 9
novembre 1989 "Giorno della libertà",
ricorrenza dell'abbattimento del muro di
Berlino, evento simbolo per la liberazione
di Paesi oppressi e auspicio di democrazia
per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo. In occasione del Giorno della
libertà, potrebbero essere annualmente
organizzate cerimonie commemorative
ufficiali e momenti di approfondimento
nelle scuole che illustrino il valore della
democrazia e della libertà, evidenziando
obiettivamente gli effetti nefasti dei totalitarismi passati e presenti. Inoltre vorrei
anche far rammentare al Sig. Sindaco e
a tutti i cittadini che qualche anno fa
insieme al Consigliere Casali avevamo
presentato un’interpellanza per ricordare
i martiri delle Foibe, per intitolare una
strada ma non ci fu nessun riscontro, anzi
la nostra interpellanza andò nel dimenticatoio. Spero quindi, che questa maggioranza prenda in considerazione la richiesta
di intitolare una strada o un parco in
memoria di tutte quelle persone che hanno
sofferto lottando per la propria libertà.
UN ALTRO ATTACCO ALLA CHIESA. La
Corte Europea dice no ai crocifissi in aula,
anche il comune di Gattatico e di Cavriago
hanno votato contro, inclusi i cattolici che
fanno parte alle maggioranza. Nei plessi
scolastici di Cavriago se i crocifissi non
sono esposti la colpa non è di nessuno,
e le maggioranze
ribadiscono che non sono tenuti a comunicare ai dirigenti scolastici di esporre il
Crocifisso nelle aule. Questo è un altro
attacco alla chiesa e ai cattolici e non,“
Un esempio di fondamentalismo all’occidentale”. La sentenza emessa qualche mese fa dalla Corte Europea dei diritti
dell’uomo, secondo cui la presenza del
crocefisso nelle classi rappresenterebbe
una violazione?
“alla libertà
di religione degli alunni” ci lascia senza
parole. Come cattolico osservante e praticante, sono indignato. Certi giudizi non
fanno altro che svilire al popolo Italiano e
ai cittadini di Cavriago i nostri valori e le
nostre aspettative, azioni che vanno contro
il bene comune, il buon senso e contro
l’Europa stessa. Scelte come questa, non
solo rischiano di rafforzare e sviluppare
estremismi religiosi di ogni tipo, ma contrastano fortemente con il vero spirito
laico del nostro Paese, basato sulla tolleranza e sulle libertà individuali, anche
religiose. Stiamo assistendo a forme di
fondamentalismo all’occidentale. Vediamo
ogni giorno una società moralmente più
degradata, insensibile alle tradizioni e alla
nostra storia e quando ciò accade, la
sinistra plaude, Il crocefisso non rappresenta solamente il simbolo della cristianità,
ma disegna valori imprescindibili che fanno
parte della nostra cultura, delle nostre
tradizioni e della nostra storia. Quindi
cattolici e non, ci auspichiamo il ritorno
alla politica, ci riferiamo ai progetti per
migliorare la convivenza e la gioia di tutta
l’umanità, non alle dispute tipo guerra di
religione.
QUESTO E IL DECRETO DAL CONTE GABRIO CASATI La decretazione sull' affissione del Crocifisso nelle aule scolastiche,
è stata emanata dal conte Gabrio Casati,
a seguito della legge-delega 25 aprile
1859, n. 3345, da tanti anni dalla precedente, è stata giudicata dalle sentenze
specifiche come una sorta di continuità
della supremazia della religione cattolica
per il motivo della vigenza dello Statuto
Albertino. Questa valutazione presuppone
l' esclusiva identità fra Crocifisso e religione cattolica nel Regno d' Italia e dà per
scontata una verità, indimostrata, che la
religione cattolica abbia avuto costantemente forte incidenza nella scuola come
insegnamento. In realtà la costante incidenza dell' educazione cattolica nella
scuola non appare dai Programmi scolastici, neppure da quelli per la scuola elementare, la scuola del popolo per antonomasia; si può dire invece che ne sia
mancata persino la presenza in certi periodi
della storia scolastica ottocentesca e
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successiva fino all' avvento del fascismo.
E' stato Giovanni Gentile a reintrodurre
l'educazione cattolica nella scuola elementare, attribuendole particolare peso e
importanza sulla base delle sue idee filosofiche.
RIMBORSO SULLE TARIFFE DEL SERVIZIO
DEPURAZIONE Si chiede un autorevole
ed incisivo intervento presso ENIA affinché
dia seguito a quanto stabilito dalla Corte
Costituzionale con sentenza 335/2008
del 10 ottobre in merito all’applicazione
delle quote di tariffe del servizio di
depurazione acque. Ad un anno di distanza
di tale sentenza Enia dovrebbe già essere
in grado di quantificare i rimborsi degli
ultimi 5 anni che spettano ai cittadini
utenti del servizio. Tutti i cittadini dovranno
conoscere l’elenco effettivo e avendo
diritto a tale rimborso e da quando Enia
inizierà a rimborsarli e da quando questi
rimborsi saranno disponibili.
PIENA SOLIDARIETA’ Mariella Burani
Fashion Group Visto il preoccupante rincorrersi di voci, sulla difficile situazione
finanziaria in cui si trova il Gruppo
Mariella Burani Fashion Group piena solidarietà ad un’azienda presente in molti
settori produttivi a livello nazionale e che
offre lavoro ad oltre 2000 dipendenti.
Purtroppo non si tratta di voci infondate,
ma che trovano preoccupante conferma,
ogni giorno che passa, pur conoscendo
che il Gruppo Mariella Burani Fashion
Group a Cavriago dà lavoro a più di 240
persone . L’attuale crisi economica ha
pesantemente colpito anche l’economia
reggiana, non facilita il salvataggio di
aziende in difficoltà, valutando che una
eventuale chiusura di questa azienda
produrrebbe sul comune di Cavriago pesanti ripercussioni occupazionali e gravi
difficoltà alle famiglie di Cavriago.
Lista “Futuro Per Cavriago”
Capogruppo Tommaso Cavezza
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DAL CONSIGLIO COMUNALE
L’ACQUA È UN DIRITTO DI TUTTI !
Lo scorso 19 novembre 2009 la Camera
dei Deputati ha approvato definitivamente l’art. 15 del D.L. n. 135/2009 relativo
all’”Adeguamento alla disciplina comunitaria in materia di servizi pubblici locali
di rilevanza economica”.
Più semplicemente si è arrivati alla
definitiva privatizzazione dei servizi pubblici locali e in particolare alla privatizzazione della gestione del bene comune
per eccellenza, l’acqua. Mentre la maggior parte del mondo persegue linee e
strategie esattamente opposte che vanno nella direzione di rimettere al centro
il “pubblico” per la regolazione di questo
bene (un esempio su tutti è il caso di
Parigi che ha deciso la rimunicipalizzazione dell’acqua a partire dal 1° gennaio)
il nostro governo, perseguendo ancora
una volta fallimentari politiche neoliberiste, decide che un bene comune, un
bene di tutti, deve essere gestito dai
privati in nome del libero mercato.
Nel concreto il provvedimento prevede:
l’obbligo della gara, la liquidazione definitiva delle Spa a totale capitale pubblico,
la generalizzazione e l’affermazione delle
società miste definendo il 30% come
tetto massimo della partecipazione pubblica (facendo cadere così anche l'ultima
foglia di fico di qualche amministratore
che nel passato ha sostenuto che con
il 51% delle azioni il controllo maggioritario del pubblico era assicurato).
In queste settimane sono state moltissime le manifestazioni di dissenso promosse dal “Forum italiano movimenti
per l’acqua” e dai tantissimi comitati
territoriali presenti in tutta Italia. Ad esse
si sono poi aggiunte tante prese di
posizioni formali di diverse istituzioni
locali. In questo senso un importantissimo segnale di controtendenza arriva
dalla Regione Puglia, che con una delibera di Giunta ha sancito l’avvio della
ripubblicizzazione dell’Acquedotto Pugliese.
È in questo quadro che la lista civica
Cavriago Comune ha portato un ordine
del giorno su questo tema in Consiglio
comunale. Ordine del giorno che nelle
premesse definisce l’acqua come un
bene essenziale ed insostituibile per la
vita, la cui disponibilità e il cui accesso
sono finalizzati al soddisfacimento dei
bisogni collettivi e costituiscono un diritto
inviolabile dell’uomo, un diritto universale, indivisibile che si può annoverare fra
quelli di riferimento previsti dall’art. 2
della Costituzione.
L’ordine del giorno, considerato il decreto
che privatizza la gestione dell’acqua,
chiedeva al Consiglio comunale di:
1. “costituzionalizzare” il diritto all'acqua,
attraverso le seguenti azioni:
•riconoscere anche nel proprio Statuto
Comunale il “Diritto Umano all'acqua”,
ossia l’accesso all’acqua come diritto
umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come
bene comune pubblico;
•confermare il principio della proprietà
e gestione pubblica del servizio idrico
integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e
costituiscono una risorsa da utilizzare
secondo criteri di solidarietà;
•riconoscere anche nel proprio Statuto
Comunale che la gestione del servizio
idrico integrato è un servizio pubblico
locale privo di rilevanza economica, in
quanto servizio pubblico essenziale
per garantire l’accesso all’acqua per
tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, e quindi la cui gestione va attuata
attraverso gli artt. 31 e 114 del d.lgs
n. 267/2000;
2. promuovere nel proprio territorio una
Cultura di salvaguardia della risorsa
idrica e di attraverso le seguenti azioni:
•informazione della cittadinanza sui vari
aspetti che riguardano l'acqua sul
nostro territorio, sia ambientali che
gestionali;
•contrasto al crescente uso delle acque
minerali e promozione dell'uso
dell'acqua dell'acquedotto per usi idro-
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potabili - a cominciare dagli uffici, dalle
strutture comunali e dalle mense scolastiche - anche attraverso la costruzione di distributori/dispensatori pubblici accessibili a tutti i cittadini.
Il Consiglio comunale del 26/11/2009,
ha accolto il nostro ordine del giorno
(approvato all’unanimità da maggioranza
e opposizioni) eccetto nella parte in cui
si chiedeva di inserire nello Statuto
Comunale la frase “la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica”,
in quanto il segretario comunale reputava
questa parte non corretta in termini di
legge. Questa affermazione rimane però
nei principi dell’odg approvato (e al quale
dovranno rispondere tutti coloro che
hanno votato a favore), e il consiglio si
è impegnato a “costituzionalizzare” il
diritto all'acqua riconoscendo nel proprio
Statuto Comunale il “Diritto Umano
all'acqua”.
“Noi continueremo a gridare che l’acqua
è vita, l’acqua è sacra, l’acqua è diritto
fondamentale umano. Questa è la più
clamorosa sconfitta della politica. È la
stravittoria dei potentati economicofinanziari, delle lobby internazionali. È
la vittoria della politica delle privatizzazioni, degli affari, del business. Quella
della privatizzazione dell’acqua è una
scelta che sarà pagata a caro prezzo
dalle classi deboli di questo paese.
Maledetti coloro che hanno votato per
la mercificazione dell’acqua”.
Padre Alex Zanotelli, dopo la notizia dell’approvazione definitiva del decreto del
governo.
LISTA CIVICA CAVRIAGO COMUNE
http://listacavriagocomune.blogspot.com/
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N. 1 gennaio 2010