C M Y CM MY CY CMY 1 K ANNO XLIX - GENNAIO 2010 N.1 - PERIODICO BIMESTRALE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CAVRIAGO - DIR. RESP. GIUSEPPE GUIDETTI - AUT. TRIB. DI REGGIO E. N. 288 DEL 16/10/1970 - POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONI IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - DCB - REGGIO EMILIA Auguri, carissima I primi venticinque anni della Casa protetta Raccolta differenziata dei rifiuti A Corte Tegge la nuova stazione ecologica “MULTIPLO” È il nuovo Centro culturale C M Y CM MY CY CMY K C M Y CM MY CY CMY K 1 Che cosa può fare un Comune piccolo come il nostro di fronte al manifestarsi e all’aggravarsi della crisi di una grande impresa come il Gruppo Mariella Burani, che potrebbe costare cara a tanti lavoratori e alle loro famiglie residenti a Cavriago e ad altre migliaia (indotto compreso) in Emilia Romagna e altre regioni? L’Amministrazione comunale se l’è chiesto, e se lo chiede, in maniera pressante, guardando con crescente preoccupazione alle vicissitudini del Gruppo che ha rappresentato e rappresenta un elemento di eccellenza dell’economia cavriaghese e ha dato, in mezzo secolo di vita, un contributo determinante alla crescita economica della Femca Cisl e Filtea Cgil al Ministero per lo Sviluppo economico, di convocare una riunione per fare il punto sulla situazione del gruppo industriale cavriaghese. Il 13 febbraio, infine, il Consiglio di amministrazione di MBFG ha deliberato di depositare presso il Tribunale di Reggio Emilia la richiesta di concordato preventivo. Siamo all’epilogo? Non voglio ancora rassegnarmi. L’enorme esposizione finanziaria (500 milioni di euro?) accumulata da diverse aziende del Gruppo farebbe pensare che non c’è più niente da fare. Al riguardo risulta evidente che tale situazione è stata determinata da operazioni finanziarie improvvide condotte negli ultimi anni: mentre nell’attività industriale la famiglia Burani ha dimostrato IN QUESTO NUMERO In primo piano 4 Buon compleanno all’istituzione più cara ai cavriaghesi. I primi 25 anni della Casa protetta comunale In primo piano 6 Un altro impianto sicuro per la raccolta differenziata dei rifiuti. A Corte Tegge la nuova stazione ecologica attrezzata In primo piano 8 Un nome, un programma … Il nuovo Centro culturale comunale è “Multiplo” In primo piano 10 Il 2009, un anno in crescendo …Cultura e tempo libero: i grandi numeri di Cavriago In primo piano 12 Le celebrazioni del 150° compleanno del Comune Cultura e tempo libero 15 Il cartellone degli “Appuntamenti d’inverno” Boom di richieste, raddoppia prestito gratuito di dvd in Biblioteca Giovani 16 La terza edizione del concorso “Primo Fuoco” - I fumetti come materiale resistente e antirazzista TENIAMO ACCESA LA SCRITTA “SELENE” nostra comunità e del suo benessere. È dal luglio dello scorso anno che appaiono notizie sempre più preoccupanti sull’indebitamento accumulato dal Gruppo Mariella Burani. Problemi finanziari, di difficile comprensione anche per i più esperti; nel frattempo lo stabilimento di Cavriago non registrava difficoltà produttive. Niente cassa integrazione, stipendi e salari pagati regolarmente. Sofferenze invece sempre più pesanti per l’indotto: artigiani, piccole imprese che traggono dal loro lavoro per il Gruppo Burani parti consistenti del loro fatturato. Con il passare dei mesi la situazione si è aggravata fino alla dichiarazione di fallimento della Burani Designer Holding, società che controlla l’azienda di via Repubblica. Il 25 gennaio, d’intesa con i capigruppo consiliari Ivaldo Casali, Tommaso Cavezza, Luca Ficarelli, Enrica Testa, ho chiesto ai Parlamentari reggiani di intervenire nelle sedi istituzionali per creare le condizioni che consentano di superare la difficile situazione in cui versa Mariella Burani Fashion Group. Ho ritenuto giusto coinvolgere i Parlamentari dopo essere venuto a conoscenza della richiesta, avanzata dalle segreterie nazionali di una capacità notevole, non è così nel campo della finanza. Oggi è necessario concentrarsi sulla salvaguardia dei livelli occupazionali e la continuità della casa di moda nota in tutto il mondo. Chiedo alla famiglia Burani di mettere in azienda tutte le risorse economiche e l’impegno concreto per raggiungere questo risultato. Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il 15 febbraio un ordine del giorno con il quale si condivide l’iniziativa delle organizzazioni sindacali che hanno chiesto al Ministero dello Sviluppo economico di verificare se vi sono le condizioni per l’applicazione della Legge Marzano e si chiede ai Parlamentari reggiani di adoperarsi per individuare una soluzione positiva. La solidarietà ai lavoratori e alle imprese dell’indotto è piena e convinta; occorre uno sforzo di tutti per fare in modo che l’attività continui e che non vi siano perdite di posti di lavoro. La luce della scritta SELENE deve rimanere accesa! Il Sindaco Vincenzo Delmonte Giovani 18 Il Premio Augusto Daolio si apre alla platea del Web Diario 21 Grazie agli sponsor del “Natale a Cavriago 2009” Le offerte alla Casa protetta Solidarietà 22 Il “Telefono amico” nato per iniziativa dei volontari Auser - Chiama il numero 0522 371796 … un amico ti ascolta 24 Solidarietà Tredici anni di attività, un progetto in cammino: L’Ottavo giorno, la forza di crederci Solidarietà 25 Associazione dei Club degli Alcolisti in Trattamento: “I problemi legati all’alcol si possono risolvere” Dal Consiglio comunale 27 “Mariella Burani Fashion Group – un’azienda di Cavriago” (gruppo consiliare “Insieme per Cavriago”) 28 “Solidarietà al Presidente del Consiglio Onorevole Silvio Berlusconi” (gruppo consiliare “Il Popolo della libertà / Lega Nord) 29 “ Tommaso Cavezza Futuro per Cavriago: Considerazioni di carattere generale. Ritengo opportuno mettervi al corrente sulle osservazioni che ho fatto in alcuni consigli comunali. "Giorno della libertà" 09/Novembre1989 la caduta del muro di Berlino.(gruppo consiliare “Futuro per Cavriago”) 30 “L’acqua è un diritto di tutti” (gruppo consiliare “Cavriago Comune”) N. 1 GENNAIO 2010 Una copia 0,62 euro Chiuso in redazione il 15 FEBBRAIO 2010 Piazza Don Dossetti, 1 Cavriago (RE) tel. 0522 373 484 fax 0522 575 537 [email protected] Editore: Comune di Cavriago (RE) Autorizzazione: del tribunale di Reggio Emilia n°288 del 16/10/1970 Indirizzo della redazione: Piazza Don Dossetti 1, Cavriago (RE) Direttore Responsabile: Giuseppe Guidetti Nome e Domicilio della tipografia: Stamperia s.c.r.l. Via Mantova 79/A, Parma Pubblicità: Edicta p.s.c.a r.l. - Via Torrente Termina 3/B, Parma - tel 0521.251848 Progetto e impaginazione: www.adv-re.com C M Y CM MY CY CMY K IN PRIMO PIANO Buon compleanno all’istituzione più cara ai cavriaghesi I primi 25 anni della a Marièta dal làt, esile sorridente indefessa, l’Irma la sarta delle case operaie che d’esate lavoarava all’aperto in via del Cristo che portava ai Viàs, Bruno Burani Bortèis al forner, Romlein, Abbo al muradòr, la Luisa ed Lirici, la Redenta col suo sorriso smagliante, Borcian che raccontava le sue scapestrate avventure amorose e tanti, tanti altri … Vengono gli occhi lucidi a percorrere la straordinaria galleria di foto color di seppia in una carrellata di ricordi che ti portano a scoprire le storie di tanti cavriaghesi che hanno fatto la Storia di Cavriago. Tutte persone che hai visto passarti davanti, giovani, vitali, sorridenti, e che hanno imboccato il viale del tramonto e trascorrono o hanno trascorso alcuni anni, serenamente, nella Casa protetta. Le tracce di vita e di umanità che vi hanno lasciato sono “Passaggi”: è questo il titolo dell’album, un piccolo grande patrimonio da conservare, realizzato dall’assessorato alle Politiche sociali in collaborazione con alcune ditte cavriaghesi sponsorizzatrici. La redazione del quaderno è stata curata da Annamaria Gozzi; l’ideazione è di Simona Monari; Giuliana Badodi, Rosaria Coppola, Annamaria Gozzi hanno raccolto foto e testimonianze. L’introduzione è del sindaco Vincenzo Delmonte, seguita dalle testimonianze degli assessori alle Politiche sociali succedutisi dal 1981 ad oggi: Ugo Ferrari – Maura Friggeri – Madda Davolio – Marcella Freddi – Paolo Burani – Sonia Borrelli. In ultimo i pensieri i pensieri di chi vive e lavora ogni giorno a contatto con gli anziani: Nilla, Fede- L Il progetto iniziale, per assistere 25 anziani, elaborato dall’architetto Giorgio Menozzi, si è sviluppato e oggi è il “cuore” pulsante della rete dei servizi sociali. Non solo Casa protetta: centro diurno e notturno, soggiorni nei fine settimana, appartamenti protetti, assistenza domiciliare diurna – serale – domenicale, telesoccorso, pasti a domicilio. La “rete” dà sostegno e assistenza a circa 350 anziani l’anno. Nel corso del tempo è diventata una grande Casa: 36 posti letto per l’ospitalità permanente o temporanea degli anziani; 25 posti al centro diurno, 6 al centro notturno, 12 in alloggi protetti. Ne usufruiscono 140 anziani l’anno. Per celebrare il 25° compleanno dell’istituzione più cara ai cavriaghesi il Comune dona alle famiglie una bella raccolta di foto e ricordi intitolata “Passaggi”, realizzata dall’Assessorato alle Politiche sociali in collaborazione con alcune ditte di Cavriago che sponsorizzano l’iniziativa. Una struggente carrellata di immagini e di storie di vita dei cavriaghesi che hanno trovato in via Aspromonte un luogo di cura e di riposo dove vivere serenamente la vecchiaia. Il sindaco Delmonte: “Compiemmo una scelta lungimirante negli anni Ottanta del secolo scorso. Ne devono andare fieri i cavriaghesi che contribuirono a finanziare l’impresa con una sottoscrizione popolare. Lo slogan di quella campagna era ‘Una vecchiaia serena è possibile’.Il bilancio dei servizi sociali è positivo. Il Comune ha mantenuto la promessa”. 4 C rica, Giuliana, Mariella, Annalisa, Elisa, Piera, Barbara, Florina, Silvana, Fiorella, Maria, Antonia, Silvia, Alberto, Liviana, Ramona, Rita, Daniela, Stella, Anna Bruna, Anida, Cosmery, Rina, Elisa, Claudia, Teresa, Silvia, Valentin Rute, Rosalba, Rosaria, Mimoun Mulù, Isabella, Anna, Sara, Rosaria, Cinzia, Cristian, Rosa, Antonella, Ester, Concetta, Silvana, Vincenza. Dice Simona Monari, che dirige i servizi sociali del Comune: “Quanti anziani sono passati nella Casa protetta ?! Certo, quello che hanno lasciato non sono numeri, ma la loro umanità, una patrimonio inestimabile che abbiamo cercato di tradurre in immagini, storie, ricordi …Parlano di una generazione che ha attraversato il Novecento: guerra, resistenza miseria, vita dura, amara, nei campi, nelle risaie, nelle fabbriche, nell’immigrazione. Sono ancora nei nostri ricordi, tutti, i loro nomi, i loro volti. Non è stato possibile nominarli tutti in questo libro, ma sono rimasti senz’altro nelle nostre esperienze professionali di crescita personale e umana”. M Y CM MY CY CMY K Una scelta lungimirante Tutto cominciò nel 1981. Una convocazione: “Agli anziani del Comune. L’Amministrazione Comunale organizza per MERCOLEDI’ 2 SETTEMBRE 1981 alle ore 15 presso la Sala consiliare del Municipio, una PUBBLICA ASSEMBLEA, per discutere il seguente argomento: “PROPOSTA DI PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA CASA PROTETTA” La S. V. è invitata a partecipare. Cavriago, lì 24. 8. 1981 – il Sindaco Geom. Vincenzo Delmonte”. Allegato al foglio, dattiloscritto, una edizione speciale di Paese Nostro, in forma di opuscolo, che illustrava “La casa protetta, un servizio per le persone anziane. Proposta – progetto”, presentata dal sindaco e dall’assessore all’Assistenza. Ecco alcuni passi. “La decisione di realizzare una casa protetta per anziani nasce da un esame approfondito e da un ampio dibattito svolto dall’Amministrazione comunale sul tema della condizione della terza età. L’Ente locale è intervenuto, nel limite delle proprie possibilità per migliorare la condizione degli anziani, che più vivono una situazione di disagio e di isolamento: con il servizio di assistenza domiciliare si è risposto, ad esempio ai primi bisogni di natura economica … e di carattere sociale… La realizzazione di una casa protetta per anziani … risponde alle esigenze degli anziani no più autosufficienti e che hanno bisogno di assistenza diurna e notturna. I venti posti letto, gli spazi e i servizi previsti nel progetto …sono una prima risposta concreta dell’Amministrazione comunale ai bisogni più urgenti e di difficile soluzione. … La costruzione della casa protetta rappresenta per l’Amministrazione comunale l’intervento prioritario nel piano degli investimenti per i prossimi anni…” (Vincenzo Delmonte, sindaco di Cavriago – settembre 1981) “…Questo è un servizio con caratteristiche nuove, non esistono esperienze precedenti alle quali riferirsi … L’obiettivo prioritario rimane quello di favorire la permanenza dell’anziano nel proprio nucleo familiare o comunque nel normale ambiente di vita; per questo pensiamo i rafforzare l’assistenza domiciliare … (ma) l’assistenza domicliare non basta, ad esempio, per chi non è più autosufficiente … Oggi non esistono sul territorio servizi residenziali adeguati ed in numero sufficiente capaci di rispondere alle necessità di queste persone. Chi ritrova in queste condizioni spesso è costretto a ricorrere alle case di riposo, alcune funzionanti e organizzate come case albergo, quindi non in grado di garantire livelli adeguati di assistenza; oppure rimane per lunghi periodi in ospedale, anche quando non è strettamente necessario, vivendo così in un abiente non adatto … che favorisce un progressivo decadimento fisico e psichico. Queste persone possono invece trovare adeguata assistenza nella Casa protetta…”. (Ugo Ferrari, assessore all’Assistenza – settembre 1981) 5 C M Y CM MY CY CMY K IN PRIMO PIANO stata inaugurata il 30 gennaio in via Adriano Olivetti, nella zona industriale di Corte Tegge, la nuova stazione ecologica attrezzata per la raccolta dei rifiuti, in funzione dall’1 febbraio. Si affianca a quella di via Nove Biolche, per rafforzare il sistema di raccolta differenziata. Cavriago è da anni tra i Comuni virtuosi e più attivi nella diversificazione dei rifiuti, la “differenziata” costituisce il 68 per cento della raccolta totale di rifiuti urbani. Nel 2009, delle 8.010 tonnellate di rifiuti differenziati raccolte in territorio cavriaghese, 5.252 (il 65 per cento) sono state depositate nella stazione ecologica di via Nove Biolche; il resto, in percentuali pressoché uguali, è raccolto dalle industrie e dalle aziende (che conferiscono i loro rifiuti direttamente ad Enìa) o finisce nei cassonetti stradali. La stazione ecologica di Corte Tegge – che ha una superficie complessiva di circa 1.500 metri quadrati ed è dotata di quattro parcheggi esterni – sorge ad ovest degli insediamenti produttivi e urbani in una posizione centrale e facilmente accessibile della zona industriale. È uno dei servizi pubblici attrezzati previsti dal piano di espansione e riqualificazione di Corte Tegge, che si è dotata negli ultimi due anni di nuove aree produttive attrezzate, di un nuovo sistema di viabilità, di percorsi ciclo- pedonali, parcheggi e di una rinnovata rete fognaria. Il centro di raccolta dei rifiuti è stato costruito secondo criteri e tecniche costruttive di massima sicurezza, l’area attrezzata è pavimentata e impermeabilizzata, i rifiuti pericolosi sono stoccati al riparo degli agenti atmosferici e quelli liquidi con i metodi previsti dalle nuove leggi per contenere eventuali sversamenti. L’impianto è in grado di accogliere carta e cartone; imballaggi in plastica, polietilene, polipropilene; imballaggi in vetro/alluminio; È er la p o r u c i anto s dei rifiuti i p m i o Un altr differenziata raccolta A Corte Tegge la nuova contenitori T/FC; rifiuti in vetro; cartucce toner esaurite; oli e grassi commestibili; oli minerali esausti; vernici, inchiostri, adesivi e resine; rifiuti ingombranti; pile e batterie, legno; rifiuti metallici; rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche come televisori, computer, fotocopiatrici, stampanti, frigoriferi e condizionatori, altri elettrodomestici bianchi, IT e piccoli elettrodomestici, apparecchi di illuminazione (privati delle sorgenti luminose), lampade a basso consumo, neon. I rifiuti possono essere conferiti direttamente dagli utenti Si trova in Via Adriano Olivetti. È aperta dal lunedì al venerdì, dalle ore 14 alle 17, e il sabato, dalle ore 9 alle 12; con l’orario estivo-legale: dal lunedì al venerdì, dalle ore 15 alle 18, e il sabato dalle ore 9 alle 12. La gestiscono i volontari dell’Auser, forti dell’esperienza maturata nella conduzione dell’isola delle Nove Biolche. Il sindaco: “Puntiamo a dare ulteriore impulso alla diversificazione dei rifiuti. È il metodo migliore per ridurre lo smaltimento e l’interramento o incenerimento dei prodotti di scarto e le emissioni inquinanti. La raccolta differenziata è un segno di civiltà. Cavriago fa già tanto, vuole fare di più”. 6 C M Y CM MY CY CMY K nei cassonetti (carta e imballaggi in plastica come: bottiglie, flaconi, contenitori per alimenti); nelle vasche di grandi dimensioni (rifiuti ingombranti, vetro in lastre o imballaggi in vetro/alluminio); negli appositi setti (legname, teli in polietilene, imballaggi in polipropilene come le cassette per l’ortofrutta, i rifiuti ferrosi e i grandi elettrodomestici bianchi). Tutti i rifiuti pericolosi per l’ambiente sono stoccati al coperto, all’interno di box o riposti sotto le tettoie e, se necessario (come nel caso di oli, batterie, vernici, ecc.) in contenitori idonei. Un apposito cassone compattatore è in grado di accogliere gli imballaggi di cartone; gli utenti se ne possono servire seguendo espressamente le indicazioni degli operatori addetti all’impianto. Entro la fine del 2010 la stazione ecologica di Corte Tegge adotterà, come prevede la legge, i criteri della gestione informatizzata dei rifiuti; nel frattempo gli accessi degli utenti non domestici e le quantità di materiali da essi depositati saranno registrati manualmente. Indispensabile la collaborazione dei cittadini Sabato 30 gennaio i primi cittadini – utenti a visitare la stazione ecologica di Corte Tegge, sfidando il freddo, sono stati le bambine e i bambini della classe Quinta C della scuola “De Amicis”, sotto lo sguardo vigile dei volontari dell’Auser (presenti, tra gli altri, Luisa Sibaldi, che presiede la sezione cavriaghese, e il presidente provinciale Umberto Bedogni) che gestiranno il nuovo impianto. Luca Paglia, di Enìa, che ha progettato la nuova infrastruttura, ha fatto da cicerone. Parlando ai ragazzi, prima del taglio del nastro, il sindaco Delmonte e l’assessore provinciale Roberto Ferrari hanno sottolineato che l’attenzione alla tutela dell’ambiente e la collaborazione dei cittadini, delle famiglie e delle aziende sono fondamentali - insieme con l’efficace organizzazione a cura di Enìa del sistema di raccolta sul territorio e l’efficiente servizio garantito dai volontari Auser nelle isole ecologiche - per dare impulso alla raccolta differenziata dei rifiuti e favorire il recupero e il riciclaggio di una quantità sempre più rilevante di prodotti di scarto. 7 C M Y CM MY CY CMY K IN PRIMO PIANO UN NOME, UN PROGRAMMA … Il nuovo Centro culturale comunale è 8 C Nel parco di Villa Sirotti – Bruno sta nascendo il complesso dove si collocherà la “rete” dei servizi culturali e del tempo libero, un luogo di incontro e di convivialità nel cuore di Cavriago. M Y CM MY parola che c’è e non ha bisogno di essere inventata. Una parola che ha l’immediatezza di un’immagine, che diventi immediatamente il nome. Tra le proposte in lizza al concorso di idee bandito dal nostro Comune è risultata vincente quella del- CY CMY K vriaghese, ha tracciato e sviluppato in un confronto serrato con gli operatori culturali fino a tradurre sulla carta principi, idee, concetti innovativi e condivisi di organizzazione dei servizi e degli spazi culturali nella nuova struttura. “Multiplo” ha conquistato diritto di cittadinanza perché è un nome e un programma. La parola vuole dire: “composto da più parti”. Molteplice: come vuole essere il nuovo Centro culturale. Presentando nel 2007 il progetto di rinascita del Centro culturale nel parco della Villa Sirotti – Bruno, Paese Nostro puntava i riflettori sui “sedici servizi” che si riuniranno nel “MultiSpazioCultura”, in un complesso che sorge in un’area vicina al centro cittadino, ma separata, isolata, che si riconnette al “cuore” di Cavriago i chiama “Multiplo”: è il nuovo Centro culturale di Cavriago che nasce nel parco di villa Sirotti – Bruno in via della Repubblica. A cantiere aperto, Paese Nostro ha il piacere di presentare il nome e la sua rappresentazione grafica (logo) che identificano e contraddistinguono la nuova istituzione, che riunirà i servizi culturali del Comune, e il nuovo complesso che ne sarà la sede e che sta prendendo forma. Il progetto del nuovo Centro è stato descritto e illustrato in più occasioni su questo giornale, in assemblee pubbliche, sui pannelli esposti in piazza Zanti. Vi informeremo sullo stato di avanzamento dei lavori fino alla loro conclusione, per fare in modo che quando sarà inaugurato, fra un anno, il “Multiplo” lo conosciate come fosse un amico di vecchia data. S La parola e il significato C’era bisogno di una sola parola: normale, comune e comprensibile a tutti per battezzare il nuovo Centro culturale. Una l’architetto Filippo Partesotti che ha … detto “Multiplo” e gli operatori culturali di piazza Zanti lo hanno subito adottato perché corrisponde alla cosa che si vuole costruire. A pronunciarla si sente che non è parola del tutto nuova, a Cavriago. Di “multi” c’è già, ad esempio, il Multisala Novecento, il nome assunto dal “nuovo” Teatro Nuovo rinato in via del Cristo, dove la platea e la galleria sono diventate due distinte sale di proiezione nel cinematografo progettato, fondato e costruito dai cavriaghesi negli anni della ricostruzione, in un clima di fervore e di partecipazione bene descritta nell’epopea di “Pàreven furmighi”. La bellezza di chiamarsi “Multiplo” è che non ci si deve nemmeno perdere in dispute del tipo: è nato prima l’uovo o la gallina? Prima il nome o la cosa ? … Prima del nome, è stato elaborato il progetto del nuovo Centro culturale di Cavriago, che l’architetto Giorgio Menozzi, ca- 9 e diventa una “piazza della cultura” e del tempo libero dei cavriaghesi, un luogo di incontro, di convivialità (delle differenze, sociali, culturali, etniche): in altri tempi si sarebbe detto un posto dove “stare insieme” bene, perché la qualità della vita è una dimensione collettiva. Insomma, un “tutto multi … - scriveva Paese Nostro - uno spazio ampio, unico e diverso, dove convergono attività culturali e funzioni molteplici che si integrano tra loro e dove i cittadini utenti dei servizi culturali si danno appuntamento”. Da qui ripartiamo per l’ultima tappa di avvicinamento al “Multiplo”. C M Y CM MY CY CMY K IN PRIMO PIANO IL 2009, UN ANNO IN CRESCENDO … Il Centro di Piazza Zanti riconferma la sua capacità di attrazione: 3.724 utenti, 1355 vengono da paesi vicini, 2.272 (di cui 928 bambini e ragazzi fino a 15 anni) risiedono nel nostro Comune. Un quarto dei cittadini cavriaghesi va in Biblioteca. nvestire nella cultura è – secondo i reggiani - una delle azioni “urgenti” per lasciarsi la crisi alle spalle. L’abbiamo letto il 27 gennaio sui quotidiani che presentavano i risultati di una ricerca dell’”Osservatorio sulla società reggiana” dei giovani di Assindustria. La cultura è, in ordine di priorità, il sesto investimento da promuovere, secondo un decalogo aperto da “aumentare l’occupazione stabile” e “investire nella ricerca e nella formazione”. Una buona notizia – tra le tante cattive rimestate nel calderone mediatico – che dovrebbe fare riflettere quanti, e non sono pochi oggi vorrebbero “tagliare” subito la cultura (o il “culturame”) quando si prospettano tempi di crisi. Una buona notizia che fa piacere leggere, dall’osservatorio di I 10 un Comune come il nostro che sulla cultura punta forte, con risultati lusinghieri. Questo giornale ha titolato – almeno due volte - negli ultimi tre anni: “Fate largo alla cultura”. E ha il piacere di ribadirlo, di fronte ai numeri delle utenze e delle presenze in biblioteca, alle iniziative culturali, ai corsi, agli incontri organizzati dal Centro culturale comunale. Il presente è un buon viatico per il futuro: tra un anno il Centro culturale rinasce nel parco di Villa Sirotti – Bruno e sarà … “Multiplo”. Il popolo della Biblioteca Tutti numeri “grandi” (e non è una novità) che superano standard e livelli provinciali, sfiorano gli indici europei, quelli del nostro Centro culturale. Il popolo degli utenti, nel C 2009, ha raggiunto quota 3.724; in un decennio è aumentato di oltre mille unità: una crescita progressiva, pur con qualche lieve flessione, come nel 2008, poi l’exploit: nel 2009 sono stati 495 in più. Buona parte di quersti 3.724 utenti (che comprendono, tra l’altro, 56 classi scolastiche e 41 istituzioni culturali) è rappresentato da cittadini di Cavriago: 2.272, di cui 928 bambini e ragazzi fino a 15 anni. Significa che quasi un quarto dei cavriaghesi va in Biblioteca e che il nostro Centro culturale conferma la sua capacità di attrazione: almeno 1.355 utenti vengono dai paesi vicini. La crescita degli utenti si accompagna a un volume di attività in espansione. Anche in questo caso i numeri spiegano molte cose, e valgono come immagini: nel 2009, le giornate di apertura della Biblioteca sono state 301; è stata frequentata, in media, da 150 – 170 persone al pomeriggio (è aperta dal lunedì al venerdì, dalle ore 14.30 alle 19) e da 230 persone al sabato (è aperta il mattino e il pomeriggio). Il boom della lettura I prestiti di libri, opuscoli, riviste e fumetti, cd musicali e cd rom, dvd e altri documenti e le consultazioni sono stati in tutto 73.058; la parte del leone la fanno ancora i prestiti librari (46.618); c’è l’assalto alle sei postazioni Internet (siamo alla saturazione !) e la corsa al film in dvd (una novità e subito un’esplosione di richieste). In tempi segnati dal dilagare di Internet, è sorprendente il boom dei prestiti librari e della lettura. I lettori di libri, opuscoli e riviste superano quota 3.000; solo i cavriaghesi sono 1968 e aumentano di 221 unità. I prestiti di libri nel 2009 sono stati in tutto 42.348, rispetto ai 36.847 registrati nel 2008. A suscitare questa rinnovata passione per la pagina scritta hanno contribuito probabilmente le iniziative promosse e organizzate dagli operatori del Centro culturale, come i 62 incontri di promozione alla lettura con ragazzi ai quali hanno partecipato in 1.638; le 18 presentazioni di libri e conferenze per adulti (1.100 presenza), i corsi e gli inviti alla lettura, Le “Fiabe a merenda” e i “Lunedì da favola” in cui mamme e papà accompagnano i loro piccoli. Un volume di attività in espansione Proseguendo nel viaggio tra i numeri del pianeta Cultura di Cavriago segnaliamo i lavori in corso per l’informatizzazione e digitalizzazione dell’archivio fotografico, che annovera 11.254 foto (1.574 donate da privati); le attività della ludoteca (169 iscritti, 3.564 presenze); le attività espositive (3 mostre, 443 giorni di apertura, 1950 visitatori); le 15 serate dell’Estate in piazza organizzate dal Centro culturale (2.750 spettatori) e le rassegne teatrali (13 serate, 950 spettatori); i 25 concerti e lezioni – concerto (1.650 utenti), i corsi musicali (70 iscritti), i corsi di Internet (135 partecipanti); i laboratori artistici “A regola d’arte” (67 iscritti), le attività del Centro giovani “Augusto Daolio”(dieci gruppi in sala – prove per 611 ore di test e registrazioni, 41 concerti live). M Y CM MY CY CMY K I prestiti Libri, riviste e fumetti Cd musicali e cd rom Film in DVD Consultazioni Internet UTENTI 0 - 5 anni 6-11 anni 12-14 anni 15-19 anni 20-29 anni 30-50 anni 51-60 anni 61 e più anni istituzioni scuola Totale 2009 4254 12739 2629 1133 2000 8987 3399 2803 1192 3212 42348 2009 46.618 11.224 7.982 6.339 2008 3606 11105 2144 1296 1738 7762 3063 2204 952 2977 36847 2008 Variazione % 40.376 +6242 +15.5% 11.643 419 -3.6% 0 +7.982 5.795 +544 +9.4% variazione +648 +1634 +485 -163 +262 +1225 +336 +599 +240 +235 +5501 % +18,0% +14,7% +22,6% -12,6% +15,1% +15,8% +11,0% +27,2% +25,2% +7,9% +14,9% I più gettonati Romanzi Stieg Larsson Paolo Giordano Muriel Barbery Stieg Larsson Stieg Larsson Carlos Ruiz Zafon Saggi Roberto Saviano Enrico Mentana Roberto Giacobbo Enzo Bianchi Tiziano Terzani Corrado Augias Film Tre metri sopra il cielo 21 grammi Ubriaco d'amore Training day Kill Bill Il grande Lebowski La sposa cadavere La fabbrica di cioccolato 11 Uomini che odiano le donne La solitudine dei numeri primi L'eleganza del riccio La ragazza che giocava con il fuoco La regina dei castelli di carta Il gioco dell'angelo Gomorra Passionaccia 2012 Analisi matematica Il pane di ieri Un indovino mi disse Cavriago vita di un paese Disputa su Dio e dintorni C M Y CM MY CY CMY K IN PRIMO PIANO 23 marzo 1860 si ricostituiva nel Le celebrazioni del Ilfervore del processo che avrebbe condotto all’unità d’Italia compleanno del Comune Ignazio – Francescotti Giuseppe – Montanari Giuseppe, ingegnere – Mantovani dr. Antonio – Toschi Domenico – Gualerzi Giuseppe, possidente terriero. Nella prima seduta si nominarono i “consiglieri anziani” (la giunta): Brami, Casali, Chiloni, Romei. Un paese di 3.000 anime Sabato 20 marzo, nella sala civica “Cesare Arduini”, presentazione del libro “Corviaco – Storia di Cavriago dalle origini all’Unità d’Italia”, di Alberto Cadoppi, pubblicato con il contributo della ditta ARICAR; intervento del dottor Gino Badini, direttore dell’Archivio di Stato di Reggio Emilia, esibizione del coro polifonico “Coro Città di Cavriago”. Nella sala comunale delle esposizioni, inaugurazione della mostra storico documentaria e fotografica ideata e allestita dai Volontari del Laboratorio delle Identità e delle Memorie, con la supervisione tecnica del Centro culturale comunale. I l Comune di Cavriago – come lo conosciamo nell’attuale configurazione amministrativa e geografica - compie i sui primi centocinquant’anni e celebra l’evento. La storica data da ricordare è il 23 marzo 1860: quel giorno la Generale intendenza emanò il decreto di nomina del sindaco, l’avvocato Luigi Fratti, reggiano che possedeva terre a Cavriago. Il 23 marzo 1860 si riunì, in via provvisoria, il consiglio del Comune. Erano presenti: Fratti Luigi – Brandani dr. Giovanni – Chiloni Giovanni, perito agrimensore - Casali Francesco – Brami conte Antonio – Tarasconi Luigi, veterinario Bonilauri Antonio, ingegnere – Montrucoli Giuseppe – Romei Giovanni – Ghiacci dr. 12 laggio di 3.255 anime. A San Terenziano risiedevano 384 famiglie: 895 maschi e 883 femmine, in tutto 1774 individui. A San Nicolò: 311 famiglie; 779 maschi e 702 femmine per un totale di 1.481 individui. ricostituiva nel fervore del processo politico – militare – istituzionale che, scandito dal rapido susseguirsi degli eventi (la seconda guerra di indipendenza nel 1859, i plebisciti di annessione di Emilia e Toscana al Regno di Sardegna l’11 – 12 marzo 1860 – il 6 maggio 1860 l’inizio della spedizione dei Mille guidati da Garibaldi - il 27 ottobre 1860 l’incontro a Teano tra Garibaldi e Vittorio Emuanule II che ricevette i poteri sui nuovi territori del Sud d’Italia) avrebbe condotto nel 1861 all’ unità d’Italia. Prima di rinascere come Comune d’Italia, Cavriago era stato per secoli un feudo. Dal 1447 in mano agli Estensi di Ferrara, nel 1645 fu dato da Borso d’Este al suo amico Teofilo Calcagnini. Appartenne alla famiglia Calcagnini fino al 1649, quando C passò ai Calori che risiedettero a Cavriago fino all’800 inoltrato. Cavriago ebbe anche struttura di Comune che funzionò fino al 1815 quando fu annesso a Montecchio. Fino al 1654 il Comune non ebbe una sede propria. I Commissari risiedevano nel palazzo dei feudatari (appena ad ovest del “gran pino”), qui si riuniva il consiglio, c’erano le prigioni e l’aula di giustizia. Nel 1654 i Commissari decidono di acquistare dai feudatari una casa in Piazza della Serrajola (oggi Piazza Zanti), l’attuale sede del Centro culturale e per più di un secolo del municipio. Negli anni del Commissariato del notaio Cristoforo Montipò (1673 – 1676 e 1685 – 1694) il palazzo venne ampliato, con il porticato, nella facciata a nord che guarda la chiesa di San Terenziano, che sorreggeva le nuove stanze dell’appartamento commissariale. Montipò appose nel palazzo il proprio stemma – sigillo di notaio (il leone rampante su tre colli) che assomiglia – anche se non coincide – con quello che si trova sulla sommità del tetto dell’ex sede municipale. Nell’800, nel periodo napoleonico, fino al 1814 – 1815, Cavriago resta Comune indipendente (nel 1802, sotto la Repubblica Italiana, Cavriago torna ad avere la M Y CM MY CY CMY K sua Municipalità, nel distretto di Montechio; nel 1804 passa al distretto di Reggio e assume la denominazione di San Terenziano di Cavriago comprendendo le ville di Pratonera e San Nicolò; nel 1804, sotto il Regno d’Italia, i distretti diventano cantoni, e per i cavriaghesi non cambia nulla; nel 1809 il Comune viene ridenominato Cavriago). Nel 1814 Napoleone abdica: è la Restaurazione. A Modena torna Francesco IV d’Este e Cavriago cessa di essere un marchesato (della famiglia Calori) e un modesto ma autonomo Comune e fino al 1859 rimane sotto Montecchio. Nel 1960 il Centenario Due anni fa, sul periodico “23 Marzo”, William Casotti, ha rievocato le celebrazioni del Centenario della ricostituzione del nostro Comune. L’ex sindaco di Cavriago ricorda che l’idea della solenne commemorazione gli venne nel gennaio del 1959 mentre, con i suoi collaboratori, riordinava la gran messe di documenti dell’archivio storico comunale al secondo piano del municipio (l’attuale sede del Centro culturale), che doveva traslocare per fare posto alla sala delle riunioni del Consiglio comunale. Il 26 settembre 1959 il Consiglio comunale esaminava il progetto – Centenario e nominava un “Comitato promotore” delle celebrazioni composto da: William Casotti, Prospero Bertani, Diano Francescotti, Tienno Terzi, Pino Ferrari, Ciro Spaggiari, Mario Delmonte, Dora Ferraroni, Alberto Magnani, Alfio Marconi, Wilmer Pattacini, Lelio Lorenzani. Il 19 agosto 1960 il Consiglio comunale si riuniva in seduta solenne per approvare il programma del Centenario e inaugurare il nuovo gonfalone del Comune di Cavriago. Domenica 21 agosto 1960, le celebrazioni. Il programma della giornata: ore 9,30 ricevimento delle Autorità locali e provinciali nel parco dell’asilo comunale; ore 10.30, scoprimento della lapide a ricordo del Centenario e inaugurazione della mostra fotografica “Il Comune dal 1860 al 1960” 13 (a cura di Lelio Lorenzani e Giorgio Riva, con l’assistenza di Don Remo Davoli parroco di San Terenziano); ore 11, 30, nel Teatro Nuovo, celebrazione ufficiale del Centenario con prolusione dell’avvocato Corrado Costa; ore 21, in Piazza Zanti concerto della Filarmonica “Città di Reggio Emilia” e spettacolo pirotecnico. In occasione del Centenario, Il Comune pubblicò “Cavriago”, saggio sulle vicende storiche del nostro paese scritto da Don Remo Davoli. C M Y CM MY CY CMY K CULTURA E TEMPO LIBERO S essanta sono gli “Appuntamenti d’inverno” nel cartellone della “cultura e tempo libero a Cavriago”, messo a punto dal Centro Culturale comunale di piazza Zanti, che riunisce le iniziative in programma nei mesi di gennaio – febbraio – marzo promosse e organizzate da Biblioteca e Ludoteca comunali, Ufficio Giovani – Sport e Tempo libero, ufficio Attività Culturali e Multisala Novecento. Un’agenda piena, o quasi, ogni settimana: laboratori e giochi di società alla ludoteca “Tempoperso” nei pomeriggi di lunedì – martedì - mercoledì, “Lunedì da favola” con racconti di storie per bambini in Biblioteca, lezioni del “Corso di fumetto” il martedì sera nella sala mostre del municipio; teatro dialettale il giovedì al Multisala Novecento, laboratori creativi di didattica dell’arte per adulti il venerdì all’insegna dello slogan “Giochiamo con l’arte” in Biblioteca, lezioni – “Consigli ai naviganti” del corso gratuito di Internet il sabato, musica classica a “L’Ora della musica” la domenica pomeriggio nella sala civica del municipio, teatro ragazzi la domenica pomeriggio al Multisala Novecento, “laboratori di idee e di lettura” per parlare insieme di libri che “ci hanno fatto amare la lettura” della “musica nei libri” e della “musica dei libri”, incontri – “invito all’ascolto della musica classica”, mostre. Una data che merita una menzione speciale: sabato 20 marzo 2010, celebrazioni del 150° anniversario della nascita del Comune di Cavriago con la presentazione della ricerca sulla storia di Cavriago dalle origini al 1860 a cura del Prof. Alberto Cadoppi e l’inaugurazione di una mostra documentaria organizzata e allestita dall’ufficio Attività Culturali e dal gruppo dei Volontari delle memorie – Auser. Il calendario degli “Appuntamenti d’inverno”, in formato tascabile, lo trovate in Biblioteca, a ComuneInforma, negli uffici ed esercizi pubblici. Il cartellone è on line, sul sito del Comune di Cavriago www.comune.cavriago.re.it.. Per tenervi aggiornati potete iscrivervi a “Liber@mente”, la newsletter del Centro culturale comunale di Cavriago. Per informazioni: Biblioteca comunale piazza Zanti, 4 – tel. 0522 373466 [email protected] ; Comune Informa tel. 0522 373474. Doppio prestito gratuito di dvd in Biblioteca Raddoppia il prestito di film in dvd alla Biblioteca comunale di Cavriago: ogni utente può infatti prendere a prestito, gratuitamente, due film alla volta. Sugli scaffali circa 1500 titoli, 200 dei quali per ragazzi e bambini. La filmografia è on line sul sito web www.comune.cavriago.re.it, nelle pagine dedicate alla Biblioteca. Oltre alla collezione di film, la Biblioteca di Cavriago mette a disposizione degli utenti libri, cd musicali, quotidiani, periodici e postazioni internet; tutti i servizi sono gratuiti. “Architetture soggettive”: foto (in senso orario) di Simonetta Lodesani - Gabriella Becchi - Barbara Leoni 15 C M Y CM MY CY CMY K CULTURA LA TERZA EDIZIONE DEL CONCORSO “PRIMO FUOCO” I fumetti come materiale resistente e l caso ha voluto che, a poche ore da quelli che la cronaca archivia come “i fatti di Rosarno” (rivolta dei braccianti immigrati e sfruttati nella raccolta delle arance, “caccia al negro”, allontanamento degli “extracomunitari” dalle baraccopoli cancellate dalle ruspe, manifestazione di cittadini: “basta, non siamo razzisti … non siamo xenofobi”), sia stata inaugurata a Cavriago, nella sala esposizioni del municipio, la mostra intitolata “Italiani, brava gente, ovvero storie di ordinario razzismo”. Un tema caldo, a prescindere dal contingente rumore mediatico, nel quale si sono cimentati i giovani fumettisti concorrenti alla terza edizione del premio “Primo Fuoco”, promosso da Comune di Cavriago, Arci di Reggio Emilia, Anafi (associazione degli amici del fumetto e dell’illustrazione) e CGIL di Reggio Emilia, col patrocinio della Provincia. La mostra proponeva la rassegna delle tavole dei giovani autori, in parte riprodotte nel catalogo, che reca in copertina un disegno di Luca Enoch. L’album si può consultare in Biblioteca. I S 455 persone hanno visitato la mostra “Italiani brava gente. Storie di ordinario razzismo”. Tra gli altri, le ragazze e i ragazzi (282) di tutte le classi della scuola media “Don Dossetti” di Cavriago, della scuola media di Canossa (46), di una classe quarta della scuola elementare “De Amicis”. 16 Il mito degli “Italiani brava gente”, già destrutturato da alcuni studi storici, è messo a dura prova, ogni giorno, dagli avvenimenti. E il razzismo – nota Maria Nella Casali, della Cgil, – “è oggi esperienza strisciante, ma decisamente non minoritaria, che trova il proprio radicamento in pregiudizi culturali diffusi … rafforzati da atteggiamenti protezionistici in Europa”. Il tema del concorso era fatto dunque per chiamare i giovani fumettisti a mettere il dito su un nervo scoperto del vivere quotidiano degl’Italiani e scrutare atteggiamenti, comportamenti, manifestazioni sempre più diffusi che portano a galla il “nodo” razzismo - xenofobia - identità nazionale. Il catalogo è un prezioso C M Y CM MY CY CMY K quaderno di appunti per farsi un’idea degli umori dei più giovani, delle percezioni che hanno di un fenomeno inquietante. Va di moda dire che il razzismo emerge a “macchia di leopardo”. L’espressione è piuttosto insulsa, semplificatoria e consolatoria, e mette qualche brivido quando è risaputo che più indizi, reiterati e persistenti, fanno una prova. Per gli “Italiani brava gente” è venuto il tempo di erigere le difese per arginare un fenomeno sociale che può essere devastante I vincitori Silvia Rocchi, 23enne, di Buti (Pisa) è la vincitrice della terza edizione del premio “Primo Fuoco” con l’opera “Piccole paure crescono” (tre tavole di cm 28 x 21,5). Menzioni speciali: “alla storia più originale” di Marco Rocchi, 27 anni, di sesto Fiorentino, (Firenze) e Francesco Fiorentino, 24 anni, di Firenze; “al miglior disegno”, di Marco Bonatti, 22 anni, di Desenzano del Garda; al “migliore autore under 15”, il tredicenne Alessio Rizzo di Pasiano di Pordenone. Libero – Partecipazione, Gian Luca Berciotti, lo ricorda brevemente nella prefazione. “ … Era un artista, e anche un insegnante. Ha contribuito a trasmettere valori di tolleranza e solidarietà ai ragazzi che incontrava ogni mattina. È stato un cittadino attivo e partecipe, un amico che in numerosissime occasioni ha contribuito generosamente a rendere migliori le tante iniziative culturali e artistiche che l’Amministrazione comunale ha promosso negli anni. Mancheranno alla comunità la sua competenza e passione, in suoi silenzi e gli sguardi tanto eloquenti …”. Il commento di Musso Dedicato a Stefano Mussini Il catalogo di “Primo Fuoco” è dedicato a Stefano Mussini, presidente della giuria, venuto a mancare il 27 novembre 2009. L’assessore a Giovani – Sport – Tempo C’è nel catalogo un commento (“Appunti informali di un pomeriggio valutativo”) scritto da Stefano Mussini. Ve ne proponiamo un passo: “… Il fumetto … può sì esprimere tutto, ma bisogna pur essere capaci di farlo funzionare, rappresentarlo il tema, intendo nel modo del fumetto; i partecipanti che hanno provato a rendere su carta questo concetto si sono impegnati cercando di produrre personali risposte all’importante tema proposto. I risultati sono interessanti, alcuni notevoli, altri 17 meno, il tema era davvero difficile ed è stato interpretato, a mio parere, in maniera troppo didascalica, mancando in alcuni elaborati il tocco di passione e originalità che conviene a un buon fumetto, facendo apparire certe storie banali e troppo simili a dei temi di classe più prodotti per dovere che sentiti …”. Il concorso per giovani fumettisti “Primo fuoco” si propone di stimolare e promuovere l’impegno creativo dei giovani artisti che lavorano col fumetto accendendo i riflettori su questioni e problemi che segnano i nostri tempi e assumono dimensioni e caratteristiche socialmente e culturalmente rilevanti. Nel 2005 il tema fu la memoria della Resistenza, nel 2007 la precarietà del lavoro come denominatore comune delle giovani vite “In equlibrio sul filo”. C M Y CM MY CY CMY K GIOVANI IL CONCORSO PER MUSICISTI EMERGENTI SI RINNOVA Il Premio Augusto Daolio si apre alla platea del Web La presenza di tre tutors d’eccezione: Gigi Cavalli Cocchi, Mara Redeghieri e Fabrizio Tavernelli. Affiancheranno i concorrenti e li accompagneranno alla finalissima del 13 giugno A lla sedicesima edizione, il Premio Daolio riservato ai musicisti emergenti decide che non è tempo di dormire sugli allori e si dà una mossa. Le novità sono importanti, a cominciare dalla formula. Il pubblico è chiamato, on line, a votare e scegliere il “suo” vincitore. Tre tutors d’eccezione, Gigi Cavalli Cocchi, Mara Redeghieri e Fabrizio Tavernelli, affiancheranno, dalle semifinali, i concorrenti, lavoreranno con loro spalla a spalla in sala prove accompagnandoli alla finalissima. Al traguardo della maratona musicale saranno proclamati il vincitore assoluto del Premio Augusto Daolio (decretato dal voto della della giuria di esperti); il vincitore del Primo Premio Daolio Web 2010 (votato dal pubblico on line); il vincitore del Premio Speciale Giorgio Rizzo (scelto dalla giuria, nel corso delle eliminatorie). Come ogni anno il concorso intende stimolare e promuovere l’attività di giovani musicisti che si dedicano alla composizione e all’interpretazione di canzoni proprie, originali e inedite, con testi in italiano. E vincitori del concorso risulteranno il solista o il gruppo che proporranno la migliore canzone originale e inedita e avranno presentato il miglior live set in finale. I concorrenti che lo desiderano potranno inoltre concorrere all’assegnazione del Premio Speciale Giorgio Rizzo proponendo 18 la cover di un brano dei Nomadi. Le iscrizioni dovranno pervenire all’Arci di Reggio Emilia entro il 26 febbraio 2010. Le eliminatorie live si svolgono al Calamita: giovedì 18 – martedì 23 – giovedì 25 – martedì 30 marzo; martedì 6 e giovedì 8 aprile. Sei concorrenti sulla ribalta di piazza Zanti il 13 giugno giocano la finalissima. Le novità corrono on line Non dimenticate di visitare Il sito Internet dedicato al Nuovo Premio Daolio. All’indirizzo www.premiodaolio.it i candidati concorrenti possono iscriversi al concorso (anche se la vecchia modalità, quella via posta, è ancora valida) e hanno una loro pagina web. Il sito Internet è il punto di riferimento del popolo dei naviganti che decreterà il vincitore del “Primo Premio Daolio Web 2010” scegliendolo tra i diciotto solisti e gruppi che si esibiranno nelle sei eliminatorie al circolo Calamita. Il voto si esprimerà on line (con l’iscrizione al sito) e con un sms (a ogni concorrente sarà abbinato un codice). C M Y CM MY CY CMY K DIARIO Grazie agli sponsor del “Natale a Cavriago 2009” L’Amministrazione comunale esprime un sentito grazie ai commercianti e alle loro associazioni di categoria, alle aziende, alle banche e alle assicurazioni, sponsor del “Natale a Cavriago”. ANGELA MODA - AREA IMMOBILIARE – ARREDAMENTI PANCIROLI - Associazione Commercianti - BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA - BAR CENTRALE di Gabbi Patrizia BAR LA PERLA di Rossi Marika - Bolle Blu di Guidetti Anna - CAFETTERIA IVI - CAFFETTERIA RIVASI di Spallanzani - CARRI MARIO - CARTA BIANCA di Bertoldi - CARTA E AFFINI di Tagliavini - Casa della Cornice di Morcone Elia - Centro Commerciale Abitazione - CENTRO GRAFICO di Vergalli - CNA - Studio Bonilauri Delmonte & Associati - COCCHI ANNA MARIA - Consorzio "Cavriago ieri oggi e domani" - COOPERATIVA MURATORI CAVRIAGO - COOPERATIVA NOVECENTO SCRL CORRADI ELETTRODOMESTICI - Dall'Aglio Amos sas - Edicola Flli Giovani Di Giovani Andrea - Estetica PIEL DORADA - F.lli BINI - F.lli Cerioli - F.lli LAZZARINI - Farmacia Comunale - Farmacia S.Terenziano - Foto studio Gozzi - FRANZONI SPORT - GE.CA snc - Ristorante Paradise - Giolielleria Boschi - GOLDEN MUSIC - GROUPAMA Assicurazioni - GUALERZI PIETRO - GUIDO MODA di Puntali Roberto - IL FORNAIO di Antonelli Ersilia - IL GIRASOLE di Di emme Snc - LA BOTTEGA DEL FIORE DI BURANI Nadia - LA METALLURGICA srl - LA PERGAMENA - L'angolo della Pizza Di De Rienzo - LIBRERIA AGORA' di Vecchi Miria - L'immagine di Cervi e Rizzo MACELLERIA DI CURCIARELLO - MAX STIR - Molino Borghi Ferruccio e C. - MOROTTI TIZIANO Distributore AGIP Via della Repubblica - NETTUNO PESCHERIA - OREFICERIA MOSCHIN - Osteria della CAPRA di Belli Maria Romana - Ottica DAVOLI di Davoli Andrea - Ottica Foto Arduini - PASTICCERIA MENOZZI - Pasticceria Rossana di Toccagino Tommaso - PINOTTI Anna - PIZZERIA LA TARANTELLA di Russo - PUNTO CARNI MOREDA SRL - SOLIME' Erboristeria - STROZZI Davide - STUDIO COSCELLI - STUDIO MONTRUCCOLI - Supermercato IL GIGLIO - Tabaccheria Amoretti Rita - Tabaccheria Pandolfi Lina BAR GARIBALDI di Boni Marco - TABACCHERIA CURTI PIETRO - MAHA RAJA ASIAN STORE - BAR NOVECENTO 2 di Pellacini - Banca Monte dei Paschi di Siena - Soc.Italiana Scommesse srl - CALERI MARIETTA - UNIPOL-BANCA S.P.A. - EDEN FLORA 2 SNC - ECU CAVRIAGO - GELATERIA K2 - Ristorante IL BUONGUSTAIO - MORDI E FUGGI di Somma Vincenza - BAR MILANO - IDEA G di Govi Mario - HOTEL PARADISE di Menozzi Michelle - CONFESERCENTI - PANIFICIO FANTUZZI. Offerte alla Casa protetta L’Amministrazione comunale ringrazia sentitamente i cittadini che, per onorare la memoria dei loro cari, amici e conoscenti, devolvono offerte di denaro alla Casa protetta comunale. Bonilauri Torquato in memoria di Bonilauri Domenica Ammovilli Lauro e Maria in memoria di Bonilauri Domenica Antonia, Adolfa, Ines, Meri in memoria di Cavandoli Novella vedova Casini I cari della compianta Novella Cavandoli ringraziano sentitamente per l’offerta fatta in sua memoria alla Casa protetta le famiglie Iacci, Davoli, Bonibaldoni, Ghirardini, Bertolini, Miceli, Lorenzani, Maramotti, Lodi, Rossi, Baroni, Zoppi, Cervi Mori Livia e Zampolini Silvano in memoria di Mori Ida I parenti degli ospiti della Casa protetta in memoria di Mori Ida Mori Ivo in memoria di Mori Ida Mori Marco, Angelo, Rosa Adalgisa, Sergio e Fernando in memoria di Mori Ida Franchi Francesca in memoria di Belloni Maria vedova Vecchi Vecchi Iride e Anna in memoria di Belloni Maria Ringraziamo i signori Iotti Aldo – Burani Camuncoli e Munari – Cardi Raimonda – Corradi Artemio e Carbognani Pasquina – Tarasconi Maria per le loro offerte alla Casa protetta. Grazie al signor Bruno Manfredi per l’offerta pro dipendenti della Casa protetta. 21 C M Y CM MY CY CMY K SOLIDARIETÀ Il “Telefono amico” nato per iniziativa dei volontari Auser Chiama il numero 0522 371796 A Il centralino è in via Roma, nella ex stazione. Rispondono Marta, Luciana, Emiliana, Gina, Assunta, Franco, Liberato, Lauro, Luisa. Luisa Sibaldi, presidente del gruppo Auser cavriaghese: “Facciamo due chiacchiere con i nostri interlocutori, cerchiamo di instaurare un dialogo con loro e quando siamo entrati in confidenza li invitiamo a uscire di casa, per accompagnarli nelle piccole commissioni che devono svolgere quotidianamente, al mercato, nei luoghi ricreativi”. T utto è cominciato nell’estate del 2008. Un volantino dell’Auser, depositato nelle cassette della posta dei cavriaghesi ottantenni, preannunciava il “Telefono amico” che “cerca di dare risposte a piccoli problemi quotidiani che affliggono le persone anziane e sole”. Siamo in ascolto - dicevano i volontari - “il 22 nostro numero telefonico è 0522 371796 … questi mesi ci serviranno per individuare i bisogni delle persone… poi proveremo ad attivare una serie di risposte, come accompagnarle al mercato, nei centri di socializzazione, a fare la spesa, in visita ad amici …”. Le ragazze e i ragazzi dell’Auser rassicuravano: nessuna intenzione di toglier il me- C stiere “ad altre associazioni che fanno trasporti di tipo sanitario e svolgono un lavoro egregio. Il nostro è il tentativo di contribuire alla maggiore socializzazione possibile per tutte le persone anziane”. I volontari del “Telefono amico” ci mettevano la faccia: le loro foto “firmavano” il volantino. E sottolineavano: “Siamo cittadini cavriaghesi, pensionati e non, volontari AUSER, e mettiamo a disposizione di chi ha bisogno parte del nostro tempo libero … i nostri principali interlocutori saranno certamente tutti i cittadini con difficoltà a cui speriamo di dare l’aiuto necessario e ci presenteremo loro attraverso i Servizi sociali del Comune di Cavriago” Un anno e mezzo dopo “L’esperienza di questo primo anno e mezzo è stata tutto sommato positiva. – dice Luisa Sibaldi, che presiede il gruppo AUSER di Cavriago - Noi abbiamo preso contatto con tante persone. Ci siamo presentati come amici che ti possono dare un aiuto in più, qualcosa di complementare ai servizi sociali che già ci sono. Non sono stati molti, però, coloro che hanno voluto servirsi del Telefonico amico e dei suoi piccoli servizi. Sinceramente pensavamo che ci fossero più richieste. Noi parliamo con uomini e donne che hanno più di ottant’anni, cerchiamo di capirli, ascoltarli. Se occorre ci permettiamo di dare qualche consiglio. Se si rompe il ghiaccio possiamo diventare persone con cui si dialoga, accompagnatori, confidenti. Però … sarà forse la difficoltà ad usare un M Y CM MY CY CMY K mezzo di comunicazione come il telefono … il pudore di “scoprirsi”, di ammettere di aver bisogno di aiuto che ti mette in una situazione di disagio … ci aspettavamo qualcosa di più”. In via Roma Oggi il Telefonico amico ha sede in via Roma nella vecchia stazione ACT della Reggio – Ciano, nell’ala della dell’ex biglietteria, che dà sul cortile. Se chiamate lo 0522 371796, anche il sabato o la domenica, risponde la segreteria telefonica. La voce femminile dice: “… siamo in sede il mercoledì mattina … per qualunque esigenza lasciate un messaggio …”. I volontari Marta Panciroli, Luciana Pergreffi, Emiliana Carbognani, Gina Maioli, Assunta Di Giovanni, Franco Romani, Liberato Masiello, Lauro Campioli, Luisa Sibaldi ascoltano le richieste e, dal lunedì al venerdì, si incaricano di soddisfarle. Chiamano anziani che vivono soli, chiedono compagnia, una persona che li accompagni dal medico, in farmacia, al cimitero, a fare la spesa, a fare un giro al mercato, alla Buca dei mestieri e al bar del Circolo cavriaghese perché a volte “stare in mezzo alla gente” e “chiacchierare con gli altri” non te lo puoi permettere senza la vicinanza di un’altro che ti infonda sicurezza. Diventa bello uscire dal guscio dell’isolamento, (ri)vivere momenti, situazioni che sembravano essere diventati soltanto un amarcord lontano. Una rete di amici “Telefono amico” può essere il mezzo per allacciare relazioni, avvicinare persone che vivono da sole e rischiano di isolarsi, creare una rete di amici. Luisa Sibaldi ne è convinta. “Abbiamo già riunito gli utenti del Telefono amico. È stato un bell’incontro, alla Buca dei mestieri. Si sono riviste persone che non s’incontravano da vent’anni. Intendiamo organizzare questi incontri una volta al mese, come un antidoto alla solitudine, un aiuto a superare situazioni di 23 isolamento”. Stare insieme agli altri può cambiarti la vita. Grazie al Telefono amico persone che prima non si conoscevano sono diventate amiche, altre che rischiavano di diventare prigioniere della loro solitudine escono di casa, non vedono l’ora di ritrovarsi alla “Buca dei mestieri”, fermarsi al bar del Circolo. Non sono tanti, ma i volontari del “Telefono amico” intendono continuare nella loro paziente azione quotidiana per aiutare a rompere il guscio. Anche su Facebook Abbiamo trovato traccia del nostro “Telefono amico” su Facebbok. Ecco il messaggio: “Siamo un gruppo di volontari del paese e stiamo portando avanti questo progetto da circa un anno...Vogliamo farci conoscere per due motivi. Primo motivo perchè è UN SERVIZIO ALLA PERSONA nel senso che ci siamo messi a disposizione di quella fascia di anziani che si sentono soli o sono impossibilitati nello spostamento e vogliono socializzare o anche solo andare a fare delle commissioni secondo motivo perchè accettiamo adesioni da chiunque abbia voglia di mettersi in gioco e sentirsi utile. Si accettano consigli suggerimenti e scambio di idee”. C M Y CM MY CY CMY K SOLIDARIETÀ TREDICI ANNI DI ATTIVITÀ, UN PROGETTO IN CAMMINO … L’Ottavo giorno, la forza di crederci 25 ragazzi svantaggiati che “escono dal guscio” con l’aiuto degli educatori della coop “Piccolo Principe” e del Gruppo “La Rondine” I l Comune di Cavriago ha stipulato nel dicembre scorso una convenzione con la cooperativa sociale “Piccolo Principe”, a cui è affidata la gestione del progetto “l’Ottavo giorno”, per l’uso di spazi confortevoli e adeguati ad ospitare le attività dei cittadini svantaggiati. La casa dell’Ottavo giorno e della coop, che ospita anche il gruppo genitori “La Rondine”, è (sotto il “Calamita”) alla Cremeria. Qui ci sono l’atelier, la sala musica, uffici e spazi comuni. La sede funziona come una sorta di “portale”, attraverso il quale si accede alla “rete” delle attività (palestra, musica, danza teatro, laboratori creativi, équipe sportive) promosse per dare le gambe ai progetti di vita delle ragazze e dei ragazzi disabili e contattano-calamitono gli amici (aziende e cittadini) e le associazioni che sostengono il progetto dell’Ottavo giorno che ha come primo obiettivo di favorire lo sviluppo di opportunità di impiego del tempo libero e della vita associata dei nostri concittadini svantaggiati. La parola d’ordine, riassunta nello slogan del decimo compleanno dell’Ottavo giorno, rimane: “fatti e idee per rompere il guscio”; l’Ottavo giorno è un progetto per l’agio e il superamento del disagio. Ne ha fatta di strada L’Ottavo giorno, nato nel 1997 per iniziativa del Comune di Cavriago, in collaborazione con l’allora Servizio sociale persone disabili dell’Usl (oggi inglobato nel Servizio sociale integrato dell’Unione dei Comuni della Val d’Enza). Il volume di attività è via via cresciuto e il supporto del Comune di Cavriago si è tradotto in investimenti sempre più consistenti fino alla predisposizione di una sede stabile del progetto e delle associazioni e dei gruppi locali di sostegno. Dalla primavera del 2009, il programma dell’Ottavo giorno, interamente finanziato dal nostro Comune, può contare su un monte ore mensili di 176 ore di lavoro, di tre educatori professionali che fanno parte della cooperativa “Piccolo Principe” impegnata in progetti a favore dei disabili. Il ventaglio delle attività si è allargato fino a coinvolgere 25 ragazzi in attività di tempo libero: uscite di gruppo, nuoto, laboratori teatrale – musicale – di psicomotricità – di falegnameria, vacanze estive e invernali, progetti individuali e di inserimento sociale. Psicologi esperti intervengono a dar man forte agli educatori, ai ragazzi disabili impegnati a realizzare i loro progetti di vita e ai loro genitori. L’Ottavo giorno ha intensificato la collaborazione con il S.A.P. (servizio aiuto alle persone disabili della Val d’Enza) per organizzare attività comuni. Nella sede alla Cremeria si svolgerà, da febbraio a giugno, il laboratorio di musicoterapia condotto dalla dottoressa Munarini, al quale parteciperanno quindici adolescenti. L’Ottavo giorno può contare sul contributo e il sostegno del gruppo genitori “La Rondine”. L’associazione – oltre a promuovere e ad organizzare alcuni progetti in collaborazione con gli educatori – è impegnata nella raccolta di fondi e nell’opera di sensibilizzazione della cittadinanza sui temi della disabilità. Oltre a beneficiare del finanziamento del Comune di Cavriago, l’Ottavo giorno ha il sostegno di privati cittadini, famiglie, imprese. Chi intende continuare a finanziare le attività del progetto può rivolgersi a: Gruppo genitori “la Rondine” telefono 334 1386697 [email protected] (è la mail del presidente dell’associazione) Cooperativa “Piccolo Principe” tel. 0522279053 [email protected] . 24 C M Y CM MY CY CMY K SOLIDARIETÀ ASSOCIAZIONE DEI “CLUB DEGLI ALCOLISTI IN TRATTAMENTO” “I problemi legati all’alcol si possono risolvere” Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo appello. I problemi legati all’alcol non derivano da una malattia, ma dalla scelta di uno stile di vita. Che come tale può essere cambiato. Nelle nostre comunità questi problemi sono causa di gravi sofferenze e disagi. A livello fisico, per la tossicità che l’alcol comporta: intossicazioni acute, malattie, deterioramento. A livello relazionale, per le ripercussioni nel rapporto con gli altri e nella famiglia: mancanza di dialogo, litigiosità, disinteresse, violenza, separazioni. A livello sociale, per i danni nella sfera lavorativa e negli altri settori della vita comunitaria: incidenti stradali e sul lavoro, difficoltà economiche, violenze. I problemi connessi all’alcol si sviluppano spesso in modo graduale, senza che la persona e la famiglia ne siano pienamente consapevoli. La persona perde il controllo del proprio bere e non riesce ad interrompere l’assunzione di bevande alcoliche, nonostante i disturbi fisici e gli “incidenti” causati da questo comportamento. I Club degli Alcolisti in Trattamento I “Club degli Alcolisti in Trattamento” (CAT) offrono un metodo e consentono una forte esperienza di crescita e di miglioramento dello stile di vita personale, familiare e comunitario. Sono costituiti da famiglie che si incontrano una volta alla settimana per iniziare e poi consolidare il cambiamento del proprio stile di vita e per interrompere così comportamenti a rischio. Non sono associazioni chiuse, non sono isole, bensì porte aperte per tutti coloro che hanno questo problema, sono insomma nodi importanti nella rete di solidarietà della comunità. Il club ha un approccio “ecologico” e sociale rivolto alle famiglie. I problemi legati all’alcol riguardano tutta la famiglia: infatti il Club produce il massimo dei risultati quando è tutta la famiglia a frequentarlo, quando tutta la famiglia decide di mettersi in discussione e non solo una parte dei suoi membri. Se la persona che frequenta il Club per vari motivi è solo, viene stimolata a ricucire rapporti o a creare nuove relazioni per uscire dall’isolamento e dalla solitudine. Alla base dei Club ci sono sempre la 25 solidarietà e l’amicizia tra i suoi membri. Nell’incontro settimanale i partecipanti parlano, ascoltano, si mettono in discussione, si confrontano e si scambiano le proprie esperienze. Il club è allora in punto di partenza, un riferimento costante per un cambiamento reale che deve avvenire nella vita di tutti i giorni, nella propria casa, sul posto di lavoro, nella propria comunità. Dove e quando ci incontriamo? Il Club della zona si incontra il mercoledì sera a Montecchio. Per contatti telefonare a: Bruno 3397941056 - Adriano 3402291056 C M Y CM MY CY CMY K DAL CONSIGLIO COMUNALE MARIELLA BURANI FASHION GROUP UN’AZIENDA CAVRIAGHESE In questi giorni dovrebbe sciogliersi il nodo del Mariella Burani Fashion Group, azienda di dimensioni mondiali, profondamente radicata nel nostro contesto locale. Per i cavriaghesi resta sempre “la Selene”. Per questo motivo la crisi finanziaria che ha investito il Gruppo è un argomento così presente nelle menti e nelle conversazioni dei cavriaghesi. Cerchiamo di fare chiarezza. A Cavriago il Gruppo Burani ha oltre 200 dipendenti, dei quali circa il 20% è residente nel nostro Comune. Non è semplice discutere dei problemi del Gruppo: al momento non ci sono state ripercussioni della crisi finanziaria sul piano occupazionale, i salari vengono regolarmente liquidati ed ai lavoratori non è stata data alcuna comunicazione. Tuttavia sui giornali, a partire da quelli economici che seguono la borsa, sono trapelate molte indiscrezioni sull'aggravarsi della crisi finanziaria e sulle possibili evoluzioni giudiziarie. Quello che possiamo fare è cercare di percepire l'umore diffuso tra chi sta vivendo un momento di assoluta incertezza e mettere a confronto tutti gli attori che hanno voce in capitolo. Sono state organizzate iniziative: una manifestazione davanti all’azienda, un’assemblea pubblica dove sono intervenuti, oltre agli amministratori locali, l'On. Maino Marchi (componente della commissione bilancio della Camera), e il Consigliere Regionale Gianluca Rivi. Queste iniziative devono servire a fare sentire meno soli i lavoratori. C’è sensibilità, da parte dell’amministrazione comunale, da parte dei partiti, dei sindacati, e c’è solidarietà, e volontà di capire cosa sta succedendo. In particolare: 1) si chiede alla proprietà di fare piena luce sulla situazione economica del Gruppo e di fare ogni possibile sforzo per evitare il fallimento di un'azienda così importante per Cavriago e per tutto il territorio reggiano. 2) qualora non si riesca ad evitare il peggio, si chiede l'attivazione degli strumenti previsti con la Legge Marzano, che prevede l'attivazione di un'amministrazione controllata che si ponga come obiettivo primario (a differenza di quanto potrebbero fare le banche creditrici in caso di fallimento), la tutela dei posti di lavoro e della produzione, salvaguardando la condizione occupazionale ed la sopravvivenza del marchio. 3) i Parlamentari continueranno ad insistere presso il Ministero per l'attivazione di un tavolo ministeriale sulla crisi del MBFG, allo scopo di gestire la possibile crisi aziendale. E’ stato chiesto infatti dal Sindaco Vincenzo Delmonte, in accordo con tutti i capigruppo del Consiglio Comunale, l’interessamento da parte dei parlamentari reggiani di tutti gli schieramenti affinché il Ministero metta in atto tutto quello che è nelle sue 27 possibilità al fine di salvaguardare una importante realtà industriale che vede occupati 2000 lavoratori. 4) i rappresentanti delle istituzioni sono pronti ad attivarsi per garantire l'utilizzo di tutti gli ammortizzatori sociali necessari. Vogliamo quindi esprimere la nostra solidarietà ai lavoratori del Gruppo e, attraverso i diversi livelli istituzionali, verrà fatta qualsiasi cosa per evitare la chiusura di un'azienda così importante per Cavriago. Tutto quanto è avvenuto, inoltre, deve indurci ad ulteriori riflessioni di carattere generale. Si dice spesso che dalla crisi non usciremo così come siamo entrati. Crediamo, anche in senso autocritico, che si debba ripensare al modello economico nel quale viviamo. Non è pensabile che un'azienda, senza particolari crisi di produzione, possa crollare come un gigante d'argilla sotto il peso di debiti finanziari spropositati. La libertà lasciata a gestioni economicofinanziarie spericolate, alle banche e a chiunque voglia moltiplicare il denaro mettendo in gioco importanti realtà produttive e posti di lavoro, nel futuro non potrà essere la stessa di oggi. Cerchiamo almeno di fare il possibile per salvaguardare quello che rimane. Gruppo Consiliare “Insieme per Cavriago” C M Y CM MY CY CMY K DAL CONSIGLIO COMUNALE SOLIDARIETÀ AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ONOREVOLE SILVIO BERLUSCONI Nel Consiglio Comunale di Cavriago del 12 gennaio 2010 era in discussione un ordine del giorno, presentato dal Gruppo PdL/Lega in data 16/12/2009, di pacata solidarietà al Presidente del Consiglio Onorevole Berlusconi per la vile aggressione subita. La maggioranza di sinistra in contrapposizione a tale o.d.g. di solidarietà, oltre al consueto voto contrario, ha presentato un altro ordine del giorno che esprime chiaramente il suo volto “democratico”. Si riporta all’attenzione dei lettori di “Paese Nostro” l’intervento del Capogruppo Consiliare de “Il Popolo della Libertà/Lega Nord”, relativamente all’o.d.g presentato dalla maggioranza. Diversamente da quanto “sentenziato” da questo o.d.g. in discussione (presentato dalla maggioranza), come Gruppo Consiliare de “Il Popolo della Libertà/Lega Nord”, riteniamo che l’aggressione al Presidente Berlusconi, non sia da configurare come solo un gesto isolato di un folle (in piazza quel giorno in modo organizzato, a detta della Questura, vi erano altri 300 soggetti circa, dei cosiddetti “pacifisti”), ma invece da addebitare anche al clima di odio alimentato da diverse frange di irresponsabili. Infatti, anche se l’autore della vile e criminale aggressione è da ritenersi un soggetto con problemi psichiatrici, la sua mano è stata probabilmente mossa da un sentimento di odio coltivato a lungo da diversi esponenti della sinistra, dai Di Pietro, dai Travaglio, dai Santoro, certi organi d’informazione ecc. Non di meno su internet, i blog e siti legati all’Italia dei Valori, Beppe Grillo e girotondisti vari, gareggiano i messaggi di istigazione alla violenza nei confronti del Presidente Berlusconi, ma per i soliti buonisti sono da ritenersi un fatto di libertà individuale, di stampa, di opinione ecc.; mentre invece incitano chiaramente all’odio viscerale e a delinquere. A tale riguardo si auspica che il Ministro degli Interni si attivi in modo incisivo, perseguendo chi inneggia alla violenza con pesanti sanzioni, onde evitare il rischio di emulazione. Crediamo sia noto a tutti che da quando il Presidente Berlusconi è sceso in politica è iniziata una lapidazione senza eguali, con campagne di stampa, inchieste giudiziarie, spettacoli satirici, manifestazioni di piazza. Non si era mai visto nulla di così odioso, inaudito e disgustoso, contro una sola persona: “Berlusconi corruttore, maniaco sessuale, frequentatore di prostitute (accusa quest’ultima proferita in questo consesso), additato come mafioso, dittatore, fascista, tiranno, monarca, paragonato a Hitler, Nerone, Saddam, Mussolini”. Tutto questo ha certamente contribuito a fare passare il messaggio delinquenziale che il Presidente Berlusconi va eliminato a qualsiasi costo. Infatti, qualche mese fa anche un dirigente del PD, in un Comune del modenese, ebbe a scrivere su un sito internet la seguente sconcertante frase: “Mi stupisco non ci sia qualcuno disposto a uccidere il premier”. Addirittura pochi giorni prima dell’episo- 28 dio di violenza, il capo del “partito dell’odio”, Di Pietro, dichiarava alla stampa: “C’è un clima di scontro di piazza. Se il Governo continua ad essere sordo alle richieste dei cittadini, ci può scappare anche l’azione violenta”. Non va dimenticato in questo contesto, i deliri urlati e le gravi provocazioni dell’ex comico e neo politico Grillo che ritiene l’aggressione al Presidente Berlusconi: “utile per valorizzare i monumenti dimenticati”. Nel culmine delirante delle sue buffonate il neo politico Grillo definiva il Premier Berlusconi “il più grande psicolabile che abbiamo”, augurandosi “l’internamento”; mentre nello stesso tempo De Magistris, ex magistrato come Di Pietro, esplicitava la seguente dichiarazione; “Garantiamo a Berlusconi l’esilio e la possibilità di lasciare l’Italia senza conseguenze”. In conclusione si ritiene opportuno rammentare l’espressione indecente della Signorina Bindi, Presidente del PD, che ha avuto la faccia tosta di dire che “la colpa dell’aggressione subita è dello stesso premier Berlusconi”, per poi intimargli “di non fare la vittima visto che è lui l’artefice del clima violento”. Il Gruppo Consiliare Il Popolo della Libertà/Lega Nord C M Y CM MY CY CMY K DAL CONSIGLIO COMUNALE TOMMASO CAVEZZA FUTURO PER CAVRIAGO CONSIDERAZIONI DI CARATTERE GENERALE Ritengo opportuno mettervi al corrente sulle osservazioni che ho fatto in alcuni consigli comunali. "Giorno della libertà" 09/Novembre1989 la caduta del muro di Berlino. IL parlamento italiano, con la legge n. 61 del 15 aprile 2005, ha dichiarato il 9 novembre 1989 "Giorno della libertà", ricorrenza dell'abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo. In occasione del Giorno della libertà, potrebbero essere annualmente organizzate cerimonie commemorative ufficiali e momenti di approfondimento nelle scuole che illustrino il valore della democrazia e della libertà, evidenziando obiettivamente gli effetti nefasti dei totalitarismi passati e presenti. Inoltre vorrei anche far rammentare al Sig. Sindaco e a tutti i cittadini che qualche anno fa insieme al Consigliere Casali avevamo presentato un’interpellanza per ricordare i martiri delle Foibe, per intitolare una strada ma non ci fu nessun riscontro, anzi la nostra interpellanza andò nel dimenticatoio. Spero quindi, che questa maggioranza prenda in considerazione la richiesta di intitolare una strada o un parco in memoria di tutte quelle persone che hanno sofferto lottando per la propria libertà. UN ALTRO ATTACCO ALLA CHIESA. La Corte Europea dice no ai crocifissi in aula, anche il comune di Gattatico e di Cavriago hanno votato contro, inclusi i cattolici che fanno parte alle maggioranza. Nei plessi scolastici di Cavriago se i crocifissi non sono esposti la colpa non è di nessuno, e le maggioranze ribadiscono che non sono tenuti a comunicare ai dirigenti scolastici di esporre il Crocifisso nelle aule. Questo è un altro attacco alla chiesa e ai cattolici e non,“ Un esempio di fondamentalismo all’occidentale”. La sentenza emessa qualche mese fa dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo, secondo cui la presenza del crocefisso nelle classi rappresenterebbe una violazione? “alla libertà di religione degli alunni” ci lascia senza parole. Come cattolico osservante e praticante, sono indignato. Certi giudizi non fanno altro che svilire al popolo Italiano e ai cittadini di Cavriago i nostri valori e le nostre aspettative, azioni che vanno contro il bene comune, il buon senso e contro l’Europa stessa. Scelte come questa, non solo rischiano di rafforzare e sviluppare estremismi religiosi di ogni tipo, ma contrastano fortemente con il vero spirito laico del nostro Paese, basato sulla tolleranza e sulle libertà individuali, anche religiose. Stiamo assistendo a forme di fondamentalismo all’occidentale. Vediamo ogni giorno una società moralmente più degradata, insensibile alle tradizioni e alla nostra storia e quando ciò accade, la sinistra plaude, Il crocefisso non rappresenta solamente il simbolo della cristianità, ma disegna valori imprescindibili che fanno parte della nostra cultura, delle nostre tradizioni e della nostra storia. Quindi cattolici e non, ci auspichiamo il ritorno alla politica, ci riferiamo ai progetti per migliorare la convivenza e la gioia di tutta l’umanità, non alle dispute tipo guerra di religione. QUESTO E IL DECRETO DAL CONTE GABRIO CASATI La decretazione sull' affissione del Crocifisso nelle aule scolastiche, è stata emanata dal conte Gabrio Casati, a seguito della legge-delega 25 aprile 1859, n. 3345, da tanti anni dalla precedente, è stata giudicata dalle sentenze specifiche come una sorta di continuità della supremazia della religione cattolica per il motivo della vigenza dello Statuto Albertino. Questa valutazione presuppone l' esclusiva identità fra Crocifisso e religione cattolica nel Regno d' Italia e dà per scontata una verità, indimostrata, che la religione cattolica abbia avuto costantemente forte incidenza nella scuola come insegnamento. In realtà la costante incidenza dell' educazione cattolica nella scuola non appare dai Programmi scolastici, neppure da quelli per la scuola elementare, la scuola del popolo per antonomasia; si può dire invece che ne sia mancata persino la presenza in certi periodi della storia scolastica ottocentesca e 29 successiva fino all' avvento del fascismo. E' stato Giovanni Gentile a reintrodurre l'educazione cattolica nella scuola elementare, attribuendole particolare peso e importanza sulla base delle sue idee filosofiche. RIMBORSO SULLE TARIFFE DEL SERVIZIO DEPURAZIONE Si chiede un autorevole ed incisivo intervento presso ENIA affinché dia seguito a quanto stabilito dalla Corte Costituzionale con sentenza 335/2008 del 10 ottobre in merito all’applicazione delle quote di tariffe del servizio di depurazione acque. Ad un anno di distanza di tale sentenza Enia dovrebbe già essere in grado di quantificare i rimborsi degli ultimi 5 anni che spettano ai cittadini utenti del servizio. Tutti i cittadini dovranno conoscere l’elenco effettivo e avendo diritto a tale rimborso e da quando Enia inizierà a rimborsarli e da quando questi rimborsi saranno disponibili. PIENA SOLIDARIETA’ Mariella Burani Fashion Group Visto il preoccupante rincorrersi di voci, sulla difficile situazione finanziaria in cui si trova il Gruppo Mariella Burani Fashion Group piena solidarietà ad un’azienda presente in molti settori produttivi a livello nazionale e che offre lavoro ad oltre 2000 dipendenti. Purtroppo non si tratta di voci infondate, ma che trovano preoccupante conferma, ogni giorno che passa, pur conoscendo che il Gruppo Mariella Burani Fashion Group a Cavriago dà lavoro a più di 240 persone . L’attuale crisi economica ha pesantemente colpito anche l’economia reggiana, non facilita il salvataggio di aziende in difficoltà, valutando che una eventuale chiusura di questa azienda produrrebbe sul comune di Cavriago pesanti ripercussioni occupazionali e gravi difficoltà alle famiglie di Cavriago. Lista “Futuro Per Cavriago” Capogruppo Tommaso Cavezza C M Y CM MY CY CMY K DAL CONSIGLIO COMUNALE L’ACQUA È UN DIRITTO DI TUTTI ! Lo scorso 19 novembre 2009 la Camera dei Deputati ha approvato definitivamente l’art. 15 del D.L. n. 135/2009 relativo all’”Adeguamento alla disciplina comunitaria in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica”. Più semplicemente si è arrivati alla definitiva privatizzazione dei servizi pubblici locali e in particolare alla privatizzazione della gestione del bene comune per eccellenza, l’acqua. Mentre la maggior parte del mondo persegue linee e strategie esattamente opposte che vanno nella direzione di rimettere al centro il “pubblico” per la regolazione di questo bene (un esempio su tutti è il caso di Parigi che ha deciso la rimunicipalizzazione dell’acqua a partire dal 1° gennaio) il nostro governo, perseguendo ancora una volta fallimentari politiche neoliberiste, decide che un bene comune, un bene di tutti, deve essere gestito dai privati in nome del libero mercato. Nel concreto il provvedimento prevede: l’obbligo della gara, la liquidazione definitiva delle Spa a totale capitale pubblico, la generalizzazione e l’affermazione delle società miste definendo il 30% come tetto massimo della partecipazione pubblica (facendo cadere così anche l'ultima foglia di fico di qualche amministratore che nel passato ha sostenuto che con il 51% delle azioni il controllo maggioritario del pubblico era assicurato). In queste settimane sono state moltissime le manifestazioni di dissenso promosse dal “Forum italiano movimenti per l’acqua” e dai tantissimi comitati territoriali presenti in tutta Italia. Ad esse si sono poi aggiunte tante prese di posizioni formali di diverse istituzioni locali. In questo senso un importantissimo segnale di controtendenza arriva dalla Regione Puglia, che con una delibera di Giunta ha sancito l’avvio della ripubblicizzazione dell’Acquedotto Pugliese. È in questo quadro che la lista civica Cavriago Comune ha portato un ordine del giorno su questo tema in Consiglio comunale. Ordine del giorno che nelle premesse definisce l’acqua come un bene essenziale ed insostituibile per la vita, la cui disponibilità e il cui accesso sono finalizzati al soddisfacimento dei bisogni collettivi e costituiscono un diritto inviolabile dell’uomo, un diritto universale, indivisibile che si può annoverare fra quelli di riferimento previsti dall’art. 2 della Costituzione. L’ordine del giorno, considerato il decreto che privatizza la gestione dell’acqua, chiedeva al Consiglio comunale di: 1. “costituzionalizzare” il diritto all'acqua, attraverso le seguenti azioni: •riconoscere anche nel proprio Statuto Comunale il “Diritto Umano all'acqua”, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico; •confermare il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà; •riconoscere anche nel proprio Statuto Comunale che la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, e quindi la cui gestione va attuata attraverso gli artt. 31 e 114 del d.lgs n. 267/2000; 2. promuovere nel proprio territorio una Cultura di salvaguardia della risorsa idrica e di attraverso le seguenti azioni: •informazione della cittadinanza sui vari aspetti che riguardano l'acqua sul nostro territorio, sia ambientali che gestionali; •contrasto al crescente uso delle acque minerali e promozione dell'uso dell'acqua dell'acquedotto per usi idro- 30 potabili - a cominciare dagli uffici, dalle strutture comunali e dalle mense scolastiche - anche attraverso la costruzione di distributori/dispensatori pubblici accessibili a tutti i cittadini. Il Consiglio comunale del 26/11/2009, ha accolto il nostro ordine del giorno (approvato all’unanimità da maggioranza e opposizioni) eccetto nella parte in cui si chiedeva di inserire nello Statuto Comunale la frase “la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica”, in quanto il segretario comunale reputava questa parte non corretta in termini di legge. Questa affermazione rimane però nei principi dell’odg approvato (e al quale dovranno rispondere tutti coloro che hanno votato a favore), e il consiglio si è impegnato a “costituzionalizzare” il diritto all'acqua riconoscendo nel proprio Statuto Comunale il “Diritto Umano all'acqua”. “Noi continueremo a gridare che l’acqua è vita, l’acqua è sacra, l’acqua è diritto fondamentale umano. Questa è la più clamorosa sconfitta della politica. È la stravittoria dei potentati economicofinanziari, delle lobby internazionali. È la vittoria della politica delle privatizzazioni, degli affari, del business. Quella della privatizzazione dell’acqua è una scelta che sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese. Maledetti coloro che hanno votato per la mercificazione dell’acqua”. Padre Alex Zanotelli, dopo la notizia dell’approvazione definitiva del decreto del governo. LISTA CIVICA CAVRIAGO COMUNE http://listacavriagocomune.blogspot.com/