Anno XIII - N. 6
Novembre-Dicembre 2009
Le scoperte provano l’esistenza di un’altra figura biblica
Un interessante manufatto è stato
scoperto durante gli scavi di una struttura
che potrebbe essere il palazzo di Re Davide
a Gerusalemme (cfr. Resti del palazzo del
Re Davide ritrovati a Gerusalemme, La
Buona Notizia, Settembre-Ottobre, pag.
23). Gli escavatori hanno trovato una
bulla: creta indurita riportante il segno di
un sigillo con la scritta Jehukal, figlio di
Scelemiah, figlio di Shevi.
Chi era questo Jehukal e qual è l’importanza di questa scoperta?
Questo stesso Jehukal, il figlio di
Scelemiah (a cui ci si riferisce anche con il
nome di Jukal, una versione abbreviata del
suo nome) viene menzionato due volte
nella Bibbia, nel libro di Geremia.
Apparentemente sembra essere un vecchio ufficiale al servizio presso la corte di
Sedekia, re di Giudea, appena prima della
distruzione di Gerusalemme da parte dei
Babilonesi nel 586 a.C.
Geremia 37:3 parla di Jehukal che
viene mandato dal re a domandare a
Geremia di pregare per la liberazione di
Gerusalemme dall’esercito babilonese che
stava assediando la zona. Non molto più
tardi, in Geremia 38:1-4, Jehukal e molti
altri ufficiali si recano dal re per chiedere la
condanna a morte di Geremia per aver
minato il morale degli abitanti di
Gerusalemme. In seguito a questo evento
Geremia viene consegnato loro e messo in
prigione.
Molti sigilli e impronte di sigilli come
quella che porta il nome di Jehukal sono
stati ritrovati in Terra Santa, la maggior
parte dei quali riportanti i nomi dei diversi
ufficiali governativi. In genere per sigillare i
documenti venivano utilizzati piccoli pezzi
di creta morbida, così come in epoche più
moderne sono stati utilizzati sigilli di cera.
Gli ufficiali imprimevano i loro sigilli nella
creta morbida, lasciando quindi un piccolo
pezzo di creta con uníimpronta, che suc-
cessivamente si sarebbe indurito in quella
che viene chiamata bulla (sigillo).
Molti critici della Bibbia, nel tentativo
di minare la sua storia dettagliata e la registrazione di adempimenti profetici, dichiarano che i libri dell’Antico Testamento non
sono racconti accurati di eventi reali scritti
nel momento in cui si sono verificati. Al
contrario, dichiarano, che i libri non sono
stati scritti se non secoli più tardi, molto
dopo che i regni di Israele e di Giudea furono sconfitti e subirono líesilio forzato dalla
Terra Santa da parte degli imperi assirobabilonesi.
Tuttavia questa rivendicazione, a cui
molti critici ancora si rifanno, è stata ripetutamente smentita da scoperte, come ad
esempio questa della bulla. Dopo tutto,
come potrebbe essere che un sigillo o
un’impressione che riporta il nome di una
figura biblica (in questo caso un ufficiale
governativo abbastanza insignificante) sia
stato creato secoli prima che la persona in
questione sia stata presubilmente inventata in un racconto biblico?
Jehukal è soltanto una delle ultime
decine di figure bibliche la cui esistenza è
stata provata dallíarcheologia.
Il sistema delle Università della California è stato citato in giudizio per tendenze anti-cristiane
L’Association of Christian Schools International, che rappresenta più di 800 scuole, ha avviato un’azione legale ad agosto
contro il sistema dellíUniversità della California, accusando i
responsabili delle ammissioni all’università di esercitare discriminazioni nei confronti degli studenti diplomati in scuole cristiane che
insegnano punti di vista cristiani e idee creazioniste.
Il ricorso dichiara che l’Università ha rifiutato il corso di studi
in quanto i testi utilizzati nei corsi erano realizzati da editori cristiani che affrontavano gli argomenti da una prospettiva cristiana.
I testi di biologia, ad esempio, mettevano in evidenza problemi
con la teoria dell’evoluzione di Darwin e presentavano idee creazioniste.
L’azione legale afferma che i corsi di storia, inglese e di studi
sociali sono stati rifiutati proprio perchè offrivano un punto di
vista cristiano. Un corso di storia rifiutato era intitolato L’influenza
della cristianità nella storia americana.
Nell’interdire determinati libri di testo e corsi, l’Università
della California ha deciso di ignorare le medie degli studenti interessati, obbligandoli ad ottenere il 98% percentile nei test ACT e
il 96% percentile nei test SAT per essere ammessi all’Università
stessa. Pertanto i diplomati alle scuole cristiane sono obbligati ad
ottenere un punteggio più alto negli esami standard per l’entrata
al college rispetto ai loro colleghi provenienti dalle scuole pubbli-
che.
Non si tratta soltanto di un’azione legale del creazionismo
contro la scienza, ha dichiarato un avvocato che rappresenta i
querelanti, indicando che le politiche dell’Università della
California violano i diritti degli studenti e quelli delle scuole religiose.
Una portavoce dell’Università della California ha dichiarato
che il sistema dell’Università stessa ha diritto di stabilire i requisiti
e gli standard dei corsi. Tali requisiti sono stati stabiliti in seguito a
uno studio accurato da parte della facoltà e del personale per
garantire che gli studenti che arrivano qui dispongano di una
buona preparazione e ampie conoscenze, nonchè di capacità di
pensiero critico assolutamente necessari per avere successo ha
dichiarato.
Ciò che è davvero ironico rispetto a questa triste vicenda, è
che gli studenti che frequentano scuole private come queste o che
ricevono l’insegnamento a domicilio, ottengono risultati molto
migliori sui test standard rispetto agli studenti delle scuole pubbliche, indipendentemente dall’argomento. Piuttosto che combattere contro le scuole private, sembra che le istituzioni di livello più
elevato dovrebbero focalizzarsi sullo stabilire in modo più accurato ciò che sta funzionando nelle loro attività e sull’incoraggiare le
scuole pubbliche in tal senso.
I Difensori della Fede - Pubblicazione complementare alla rivista La Buona Notizia
1
Si è scoperto che la pratica della Bibbia ha notevolmente ridotto la diffusione dell’AIDS
Una ricerca realizzata su più di 3.000
uomini sudafricani ha riscontrato che la
circoncisione maschile, una pratica che
Dio comandava per il patriarca Abramo e
gli antichi Israeliti(Genesi 17:10-12;
Giosuè 5:2-5), riduce notevolmente il
rischio di contrarre líAIDS.
A luglio, in occasione della conferenza internazionale sullíAIDS a Rio de
Janeiro, il ricercatore francese Bertran
Auvert ha dichiarato che gli uomini circoncisi esaminati dalla ricerca hanno contratto l’HIV, il virus che causa l’AIDS, con
una percentuale inferiore di un terzo
rispetto agli uomini non circoncisi.
La ricerca ha monitorato 3.273
uomini sudafricani non infetti dai 18 ai
24 anni per un periodo di 2 anni e
mezzo. Casualmente è stata scelta la
metà degli uomini da non circoncidere e
l'altra metà è stata circoncisa. Alla fine
dello studio i ricercatori hanno rilevato
che per ogni 10 uomini non circoncisi che
hanno contratto l’HIV mediante rapporti
sessuali con donne infette dall’HIV, soltanto tre degli uomini circoncisi si sono
infettati.
I risultati erano così sensazionali che
la ricerca è stata interrotta nove mesi
prima. I ricercatori hanno pensato che
non sarebbe stato etico continuare senza
offrire al gruppo non circonciso la possibilità di esserlo e forse di salvarsi la vita.
Attualmente si tratta della più
importante ricerca effettuata che riguarda l’effetto della circoncisione sull’infezione da HIV. Altri 35 studi realizzati in
precedenza hanno dimostrato un collegamento tra la circoncisione e percentuali ridotte di infezione da HIV.
Per molto tempo i ricercatori hanno
sospettato esistesse un collegamento in
quanto le percentuali di infezione da HIV
sono molto inferiori nelle regioni
dell’Africa in cui viene praticata la circoncisione. Ad esempio, nelle aree in cui la
circoncisione non è comune, come ad
esempio l’Africa del sud orientale,
Zimbabwe e Botswana, le percentuali di
infezione da HIV degli adulti sono superiori al 30%, mentre la percentuale confrontabile è inferiore al 5% in Africa occidentale dove i maschi vengono generalmente circoncisi.
I ricercatori ritengono inoltre che la
circoncisione riduca anche la trasmissione
di altre malattie sessualmente trasmettibili, come l’herpes e la sifilide.
La circoncisione maschile deve essere
riconosciuta come un importante strumento per combattere la diffusione dell’infezione da HIV e la comunità internazionale deve mobilitarsi per la sua promozione ha concluso il Dott. Auvert negli
abstract della sua presentazione alla conferenza sull’AIDS. La prima cosa da fare è
offrire una circoncisione maschile sicura a
coloro che vogliono sottoporsi a questa
pratica. Dobbiamo adattare il sistema
sanitario in modo che possa permettersi
la circoncisione ha raccomandato.
A settembre, Francois Venter, un
esperto di AIDS sudafricano, ha consigliato líadozione della circoncisione maschile
come il vaccino più efficace per l’AIDS nel
suo paese, dove circa 6 milioni di persone sono infettate con il virus e più di 600
muoiono di AIDS ogni giorno. Sogniamo
un vaccino che abbia questa efficacia ha
dichiarato. I risultati sono fenomenali.
Mentre la Bibbia non specifica vantaggi particolari per la salute che possano
essere ottenuti dalla circoncisione, e ci
indica che la circoncisione fisica non è più
necessaria, la scienza moderna continua
a trovare importanti ragioni per le quali
occorre prestare molta attenzione ai vantaggi da essa ottenuti.
Naturalmente l’unica soluzione sicura per l’AIDS e altre malattie a trasmissione sessuale viene spiegata chiaramente
nella Bibbia: evitare qualsiasi pratica sessuale al di fuori del matrimonio (Esodo
20:14; 1 Corinzi 6:18). Solo in questo
caso possiamo evitare le malattie, le gravidanze indesiderate, gli aborti, i problemi emotivi e altre sofferenza causate dallignoranza o dalla disobbedienza alle
istruzioni di Dio al riguardo.
L’Iran aggiunge esca
al fuoco nel Medio Oriente
Che dire dei prezzi della benzina?
In settembre il Presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad
ha annunciato che "L’Iran è disposto a fornire la tecnologia
nucleare ad altri stati musulmani." Nel giro di poche ore "le
nazioni europee rinnoveranno l'offerta di incentivi economici,
se l’Iran fermerà il suo arricchimento di uranio"
(dichiarazione dell’Associated Press, 15 settembre, enfasi aggiunta).
La storia ci mostra forse che la pace fra i despoti porta la
pace? Le parole deludenti del Primo Ministro inglese Neville
Chamberlain del 1938 "siamo in tempo di pace" hanno contribuito a spianare la strada al più grande olocausto della storia.
Fonti dell’intelligence americana credono che l’Iran tra cinque o dieci anni potrà produrre armi nucleari ed è fuor di dubbio che le userà.
L’Iran possiede già dei missili in grado di raggiungere la
maggior parte dell’Europa. Un Iran in possesso di armi nucleari e disposto a condividere la sua tecnologia con altre nazioni
musulmane sicuramente cambierà in modo drammatico l'equilibrio di potere in quella regione da tempo tormentata.
Questo potrebbe forse essere un contributo significativo
all'inizio della "fine", quando il "re del Sud" - evidentemente
un leader di una confederazione musulmana – farà pressioni
contro il "re del Nord", il leader di una superpotenza europea
come è profetizzato in Daniele 11:40 e in altri passi?
Il prezzo della benzina è andato alle stelle l'anno scorso negli
Stati Uniti, facendo sentire molti consumatori americani come se
fossero aggrediti alle spalle e derubati ogni volta che si recano in un
distributore di benzina.
Cosa sta succedendo in realtà? C'è una scarsità di petrolio a
livello internazionale? Ci sono troppo poche raffinerie disponibili?
Gli Americani hanno troppa brama nei confronti del divertimento e
dei giochi? Ci sono veicoli personali troppo grandi con solo una persona a bordo? Il problema è quello di fissare i prezzi?
Alcune amministrazioni statali stanno puntando gli occhi sui
distributori di benzina, chiedendo loro di mostrare i dati che indicano quanto pagano per la benzina e quanto invece essi chiedono al
pubblico. "Il procuratore generale Jane Brady [Delaware] ha annunciato che invierà delle lettere ai 400 distributori di benzina al dettaglio per dimostrare quanto essi pagano all'ingrosso e quanto invece
fanno pagare ai clienti. Questo in sé potrebbe fare scendere i prezzi nei distributori che continuano a far pagare prezzi irragionevoli"
Un fattore responsabile di questo è sicuramente l'avidità. Le
nazioni produttrici di petrolio fanno pagare qualsiasi cosa il mercato
mondiale produca. Gli speculatori fanno salire i prezzi facendo speculazioni nei mercati di futuri. I venditori a vari livelli approfittano di
situazioni come la scarsità di materie prime dovuta ai recenti uragani della Costa del Golfo per spillare denaro ai consumatori. Le compagnie automobilistiche pubblicizzano veicoli più grandi e costosi
dai quali possono trarre maggiori profitti e le decisioni degli acquirenti sono spesso guidate più dalla vanità che da un reale bisogno.
Tutto sommato, questo crea un circolo vizioso e costoso.
2
Il ritiro da Gaza: un segnale di pace duratura o di un futuro conflitto?
Alcune potenti autorità israeliane
vedono il ritiro da Gaza come un passo
conciliatorio e spontaneo verso la pace
con i Palestinesi, ma un portavoce di
Hamas (un noto gruppo terroristico) a
Beirut, Khaled Mashall, vede le cose in
modo molto diverso. Egli ha affermato:
“La resistenza e la tenacia della nostra
gente hanno costretto i sionisti a ritirarsi”
(The Daily Telegraph).
Quasi tutti i Palestinesi di Gaza che
sono stati intervistati credono che il ritiro
sia stato dovuto ai kamikaze che hanno
ucciso più di 1.000 cittadini israeliani e ne
hanno mutilati altri 6.000 durante l'intifada degli ultimi cinque anni.
Una poesia palestinese è diventata
un vero e proprio grido di battaglia per il
futuro. Essa dice: “O brigate state pronte, Gaza è stata risanata. Cominciate a
prepararvi a liberare il resto della terra.
Manda via i sionisti, O Hamas, liberiamo
Gerusalemme con l'aiuto dei tuoi soldati
e dei tuoi missili gloriosi” (enfasi aggiunta dappertutto).
Due importanti membri del governo
israeliano hanno rassegnato le dimissioni,
in disaccordo con il piano di ritiro dalla
Striscia di Gaza, prima Natan Sharansky
in maggio, seguito da Benjamin
Netanyahu in agosto. In un'intervista rilasciata al Time, il signor Sharansky ha
detto che quel ritiro avrebbe dovuto essere “legato a dei cambiamenti da parte dei
Palestinesi. . . Ciò significa che non si sta
facendo nessuna pressione verso una
riforma” Egli considera la calma apparente in aperto conflitto come “sempre più
tempo a disposizione dei gruppi terroristici per diventare più forti ”
Un importante funzionario della sicurezza israeliana ha dichiarato: “Abbiamo
il presentimento che questa sia la calma
prima della tempesta.” Alcuni osservatori
si aspettano chiaramente lo scoppio del
conflitto prima o poi, o forse anche di
un'altra intifada prolungata. (Fonti: The
Daily Telegraph [Londra], Time)
Israele, alcuni donatori ebrei americani
hanno comprato circa 3.000 serre dai
coloni israeliani sulla Striscia di Gaza,
lasciandole sul posto come un regalo per
i Palestinesi.
Un presidente della Banca Mondiale
ha contribuito personalmente offrendo
mezzo milione di dollari, tuttavia bande
di teppisti palestinesi hanno saccheggiato
dozzine di queste serre a Neve Dekalim,
rendendole inutilizzabili.
The International Herald Tribune in
un importante articolo ha descritto la
forza della sicurezza palestinese, dicendo
che i Palestinesi sono “divisi, deboli, in
soprannumero, non sono motivati e sono
insufficientemente armati. In realtà, il
Presidente palestinese Mahmoud Abbas
non è in grado di esercitare un controllo
efficace di Hamas, né di altre fazioni
armate.
Cosa dicono tutti questi fattori
riguardo all’abitudine di concedere alle
ripetute richieste degli Israeliani ancor più
terra in cambio della pace? Nella mente
di alcuni Israeliani, Gaza una volta rappresentava il sogno di un “Israele più
grande”, una parte della Terra Promessa
della Bibbia e la zona in cui l’antico giudice Sansone fece crollare il tempio pagano
sui Filistei.
Che influenza avranno questi recenti
eventi sulle nazioni del Medio Oriente?
Per comprendere meglio tutto questo
richiedete o scaricate il nostro opuscolo
gratuito Il Medio Oriente nella profezia
della Bibbia. (Fonti: International Herald
Tribune,
Newsweek,
MSNBC,
WorldNetDaily.)
Il futuro incerto di Gaza
Attualmente Gaza è considerata un
disastro economico e politico. Molte persone condannano i 38 anni di occupazione israeliana dopo che Israele sottrasse
Gaza all’Egitto nella Guerra dei Sei Giorni
del 1967. Ma certi fatti spiacevoli rivelano un altro aspetto della storia?
Le armi di contrabbando (più recentemente anche missili a corta gittata)
attraverso un’intricata rete di tunnel sono
state un luogo comune per almeno 10
anni - da quando gli Accordi di Oslo del
1994-1995 hanno concesso all'Autorità
Palestinese il controllo di gran parte della
Striscia di Gaza. I terroristi hanno usato
civili palestinesi per fare il lavoro sporco, e
i recenti crolli dei posti di controllo di confine non hanno migliorato la situazione.
Per aiutare i Palestinesi a ricostruire la
loro economia a Gaza dopo il ritiro di
Le folle radono al suolo le sinagoghe
L'India minacciata dall’emergenza AIDS
Il corrispondente inglese Eric Silver ha affermato da
Gerusalemme che “i leader politici e religiosi israeliani hanno
condannato la distruzione di 26 sinagoghe abbandonate da
parte delle folle palestinesi dopo che l'esercito terminò di evacuare la Striscia di Gaza" (Jewish Chronicle). Non importa
quanto sia stato disgustoso tutto questo, tuttavia alcuni funzionari del governo israeliano pensavano che le sinagoghe
avrebbero dovuto essere demolite prima della partenza da
Gaza per evitare una simile evenienza.
Nella sua rubrica sul The Mail on Sunday, Peter Hitchens
ha espresso una profonda delusione perché "non c’è stato al
mondo uno shock, né una violenza più grande" di questa
distruzione. Personalmente egli ha ritenuto "la vista delle sinagoghe in fiamme spaventosa e disgustosa." Egli ha anche
ricordato ai suoi lettori che "la storia ci dice cosa succede
quando le sinagoghe bruciano." (Fonti: Jewish Chronicle, The
Mail on Sunday [entrambi di Londra].)
Un grande progresso economico è stato previsto per
l’India, a condizione che il paese riesca a tener sotto controllo l’attuale emergenza AIDS. Ora l'India è il decimo
paese al mondo dal punto di vista economico e sembra in
via di sviluppo, tuttavia, secondo la rivista Time, "Il governo
dice che l’India ha 5,13 milioni di malati di AIDS, mentre
secondo le Nazioni Unite essi sono 8,5 milioni. Comunque
sia, ogni anno ci sono 500.000 nuovi casi di AIDS".
Evidentemente una parte del problema è dovuta al
fatto che il governo non si dà effettivamente da fare per
prendere delle misure preventive. Il precedente presidente
americano Bill Clinton ha affermato che "una violenta epidemia indebolirà una rinascita economica che ha sollevato il
tenore di vita del paese a livelli senza precedenti." (Fonti:
Financial Times, Times).
3
Le preoccupanti conseguenze di un accordo russo-tedesco
Il cronista mondano William ReesMogg, in passato direttore del Times londinese vede e riferisce importanti avvenimenti non riconosciuti, che altri trascurano. Una cosa che le più importanti fonti
di notizie non hanno messo in evidenza è
un accordo che, secondo il signor ReesMogg, "altera notevolmente l'equilibrio
di potere all’interno dell'Unione
Europea" (The Mail on Sunday).
Poco prima delle recenti elezioni
tedesche, il Presidente russo Vladimir
Putin ha fatto un viaggio speciale a
Berlino, e i due paesi hanno raggiunto
"un accordo che ha seminato la paura di
una [potenziale] intesa russo-tedesca in
Polonia e nell’Europa Orientale."
Questo accordo ci ricorda l'accordo
nazi-sovietico del 1939, stipulato appena
prima della Seconda Guerra Mondiale.
Esso distrusse la sovranità della Polonia e
di tre Paesi Baltici. Più di una volta la
Polonia era stata spartita tra la Russia e la
Germania. L'attuale accordo riguarda
l’installazione di una conduttura per trasportare il gas dalla Russia alla Germania
girando attorno all’Europa Orientale. Le
conclusioni del signor Rees-Mogg riguardo a questa conduttura sono molto interessanti: "E’ comunque un accordo bilaterale che gioverà alla Germania piuttosto che all’Europa. Il Presidente Putin dice
che si tratta di 'evitare rischi geopolitici”,
ossia intende evitare la Polonia." Non a
caso la Polonia è molto amica
dell’America.
Questo famoso giornalista dice che il
recente accordo "rende l’Europa
Orientale più dipendente dalla Germania,
la Germania più dominante nell'alleanza
franco-tedesca e la Germania più importante all’interno dell'Unione Europea."
Forse questo recente accordo russotedesco è soltanto un ulteriore passo di
una lunga catena di avvenimenti, ma è
un passo che faremmo bene a considerare per anticipare la natura di altri eventi
che seguiranno. (Fonte: The Mail on
Sunday [Londra].)
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Anno XIII - N. 6
Novembre-Dicembre 2009
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