Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana
Dipartimento scienze aziendali e sociali
Centro competenze inno3
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L’attualità dell’innovazione, dell’impresa
e dell’imprenditorialità.
Un tutore ortopedico
alternativo vince il
venture ideas
Intervista a Damian Hefti, studente di
ingegneria meccanica presso il Dipartimento
tecnologie innovative (SUPSI)
Lo scorso 18 aprile si è svolta l'edizione 2013 del
venture ideas, una giornata di formazione sul
tema dell'imprenditorialità dedicata a studenti
USI e SUPSI. Gli studenti hanno avuto la
possibilità di incontrare imprenditori e di esporre
la propria idea imprenditoriale attraverso degli
elevator pitch, che permettono di simulare come
l’imprenditore presenterebbe il proprio progetto ad un investitore per
convincerlo ad investire su di lui. I 110 partecipanti, le testimonianze
da parte degli imprenditori e la possibilità di esporre la propria idea
imprenditoriale sono stati i principali fattori di successo per questo
appuntamento che costituisce un’occasione unica per stimolare
lo spirito imprenditoriale. Abbiamo intervistato Damian Hefti,
un membro del gruppo che ha presentato l’idea vincente.
In cosa consiste l’idea?
Si tratta di un supporto medico/ortopedico per persone che hanno
subito traumi alla caviglia e andrebbe a sostituire l’utilizzo delle
stampelle. L’uso attuale delle stampelle limita infatti la completa
autonomia e porta ad un affaticamento ulteriore durante il periodo
di degenza. Lo scopo di questo tutore è quello di offrire la completa
mobilità e soprattutto la libertà degli arti superiori, consentendo
così l’utilizzo della gamba infortunata, by-passando la parte lesa e
distribuendo il carico sulla parte soprastante ad essa.
Com’è nata?
L’idea è nata circa 3 mesi fa, quando durante un allenamento di
pallacanestro mi sono procurato una lesione ai legamenti della
caviglia. Costretto quindi all’utilizzo delle stampelle mi sono reso
conto di quanto il movimento indipendente di braccia e gambe sia
fondamentale. Ed è proprio in questo momento che, vedendo la mia
autosufficienza fortemente limitata, mi sono chiesto: "È possibile creare
qualcosa che mi permetta di camminare senza le stampelle?" come dice il
proverbio, “il bisogno aguzza l’ingegno".
Ci sarà uno sviluppo del progetto?
Si, l’ho proposto come lavoro di diploma così da poter studiare nel
dettaglio il progetto ed acquisire le necessarie informazioni per
#3 Newsletter _ Giugno 2013
la buona riuscita. Chiaramente sarà uno sviluppo preliminare del
progetto, dove eseguirò principalmente uno studio di fattibilità e
un’analisi delle varianti possibili per realizzarlo. Se opportuno procederò
con la fabbricazione di un prototipo per verificarne la validità.
In questo senso vi sono state utili le informazioni ottenute
durante il venture ideas?
A mio parere il venture ideas è stato molto utile sia dal lato
informativo che motivazionale. Come detto precedentemente, questa
idea è nata in un momento di bisogno ed è stata un po’ accantonata
non appena ho ricominciato a camminare normalmente. Il successo e
l’interesse riscontrato dal progetto durante la presentazione ha fatto
riaffiorare la voglia di sviluppare questa idea. Inoltre le informazioni
ricevute dai rappresentanti delle start-up mi hanno permesso di
capire in grandi linee cosa significa aprire una propria azienda, con
sacrifici e soddisfazioni relative.
Pensi che in Ticino vi siano le condizioni ideali per lanciare
un proprio business?
Credo che dipenda soprattutto dal tipo di business che si vuole
lanciare. In Ticino il mercato di certi settori è praticamente saturo e
aprire un'azienda in uno di questi settori sarebbe economicamente
troppo rischioso, senza contare il fatto che, generalmente parlando,
siamo una popolazione abbastanza abitudinaria e difficilmente
cambiamo le nostre abitudini, se non in caso di evidenti e convincenti
benefici. D’altro canto, il mercato di altri settori è abbastanza scarno
e ci sono le condizioni ideali per avviare un'azienda e crescere senza
troppe difficoltà.
Nel tuo futuro ti immagini imprenditore?
Sinceramente non ci avevo mai pensato fino a poche settimana fa,
ma visto il successo riscontrato dalla mia idea una riflessione ammetto
di averla fatta. Per me sarebbe una grande soddisfazione vedere il
mio progetto prendere forma e magari entrare sul mercato e pian
piano espandersi nel resto del mondo. Il massimo sarebbe ricevere
una prescrizione medica con il mio tutore ortopedico al posto delle
stampelle…in un eventuale e non desiderabile infortunio futuro.
C’è un imprenditore che ammiri? Perché?
Steve Jobs. Lui è riuscito con le sue idee a trasformare un’azienda
prossima al fallimento, com’era la Apple inc. alla fine degli anni ’90,
all’azienda più quotata in borsa. Con i suoi sogni è riuscito a cambiare
radicalmente il mondo e indirettamente anche le nostre vite.
Ha decisamente lasciato un segno importante nella storia.
Cosa consigli a chi, magari, ritiene la propria idea troppo
“bizzarra”?
Per quanto bizzarra o irreale possa essere un'idea, bisogna essere
fiduciosi, osare e provare a esporla senza paura di essere derisi.
Consiglio di presentarla a qualcuno con maggiore esperienza
imprenditoriale e con conoscenza del mercato. Continuare a crederci
e non mollare. D’altronde siamo confrontati tutti i giorni con piccole
o inconsuete idee che una volta realizzate hanno aggiunto spessori
esorbitanti, come ad esempio Google o YouTube.
www.supsi.ch/go/inno3
Interventi a favore dell’imprenditorialità rosa
Il commento di Marie-Jeanne Bosia, Past Presidente PMI Donne Ticino e membro
del comitato nazionale svizzero
Recentemente è stato pubblicato il rapporto 2012 del Global
Entrepreneurship Monitor (GEM) sull’imprenditorialità in Svizzera.
Il GEM è lo studio maggiormente riconosciuto al mondo sul fenomeno
dell'imprenditorialità. Si tratta di un consorzio di ricercatori che si occupa
di rilevare attitudini, attività e aspirazioni imprenditoriali in 70 Paesi, oltre
che di suggerire politiche in favore dell’imprenditorialità.
Da ormai diversi anni il GEM dedica parte del rapporto al fenomeno
dell’imprenditorialità femminile. Dal rapporto emerge che la Svizzera, nel
confronto internazionale, gode di una delle migliori posizioni per quanto
concerne il tasso di attività imprenditoriale delle donne che, nel 2012, ha
ormai raggiunto un rapporto d’equilibrio con gli uomini.
Per meglio capire quale sia la situazione nel nostro territorio sul fronte
dell’imprenditorialità al femminile, abbiamo chiesto a Marie-Jeanne Bosia,
da sempre impegnata su più fronti a sostengo di attività imprenditoriali
avviate e sviluppate dalle donne, di darci un suo parere in merito.
Marie-Jeanne Bosia
Quale imprenditrice di lungo corso (Past
Presidente del gruppo Donne PMI, membro del
comitato nazionale svizzero, Past Presidente del
Soroptimist nazionale, europeo e internazionale)
mi sono sempre preoccupata delle dinamiche
imprenditoriali nel mondo, soprattutto quando si è trattato
delle donne. A mia conoscenza, nel 2010 le donne imprenditrici
nelle piccole e medie imprese (PMI) svizzere erano circa il 35%.
Escludendo invece le donne che operavano senza collaboratori
e con un grado occupazionale inferiore al 50%, la percentuale
scendeva a meno del 30%.
Negli ultimi anni, la presenza di donne in attività imprenditoriali
è sicuramente aumentata. Tuttavia, anche se nel confronto
internazionale la Svizzera si posiziona con buoni risultati, rimane
ancora molto da fare, soprattutto a livello locale. Ricordo che
nel 2004, quale Presidente del gruppo PMI Donne Ticino, avevo
organizzato una tavola rotonda sul tema “Quale donna, come
creare un’attività indipendente in Ticino?” invitando rappresentanti
della Camera di commercio e di Banca Stato. A parte la presenza
all’evento soprattutto di un pubblico maschile, si evidenziava
già allora che l’imprenditorialità rosa incontrava molte difficoltà,
soprattutto di carattere finanziario, oltre che una scarsità di idee e
iniziative al femminile. A distanza di circa 10 anni, mi sembra che la
situazione in Ticino non sia migliorata significativamente.
Per incrementare la partecipazione delle donne in attività
imprenditoriali, ritengo che un mezzo molto utile, nel quale credo
molto e che potrebbe offrire maggiori possibilità soprattutto alle
giovani ragazze o donne madri desiderose di avviare una propria
attività imprenditoriale, sia rappresentato dal microcredito.
Quest’ultimo è infatti oggigiorno riconosciuto nel mondo come
un mezzo di lotta contro la povertà, un mezzo che riduce la
disoccupazione, e un’ottima opportunità per avviare un proprio
progetto imprenditoriale. Evidentemente i criteri e i mezzi sono
adattati all’ambiente economico e sociale di ogni singolo paese,
il che rende la formula del microcredito molto complessa e
sofisticata. Il Soroptimist Internazionale Unione Svizzera (dal
latino soror e optima che significa donne per il migliore), inoltre,
conscio delle difficoltà che incontrano molte donne intenzionate ad
intraprendere la via imprenditoriale perché spesso, tra le altre cose,
non dispongono delle garanzie che esigono le banche per accedere
al credito, ha realizzato un progetto di microcredito a loro favore, in
stretta collaborazione con il Microcredito Solidale Svizzero (MSS).
Grazie a questo partenariato l’accompagnamento delle beneficiarie
è assicurato da professionisti delle due organizzazioni.
Oltre al microcredito esistono altre forme di sostegno, non per
forza di carattere finanziario. In Ticino sono molte le iniziative
di diverse associazioni che offrono aiuti a donne che vorrebbero
avviare una propria attività imprenditoriale. Nonostante i grandi
sforzi intrapresi negli ultimi anni, penso che manchi soprattutto
l’informazione legata a queste iniziative. Sono dell’avviso che
una maggiore collaborazione con il territorio, con le principali
istituzioni ed i media, abbinata ad una comunicazione più
semplice, attrattiva e costante nel tempo, potrebbe aiutare a
rendere più visibili e conosciute queste iniziative.
Ritengo comunque che il problema più importante rimanga
l’accesso al capitale. I requisiti per accedere al credito bancario
sono molto esigenti. Snellire la procedura e modificare le pretese
di garanzia da parte delle banche potrebbero rappresentare due
fattori di agevolazione molto importanti al fine di aumentare
le attività imprenditoriali al femminile. In un periodo di crisi
economica come quello che stiamo vivendo oggigiorno, potrebbe
rappresentare un momento propizio per lanciare una nuova
attività. Mi piacerebbe terminare con una riflessione analoga che
ho portato un paio di anni fa ad una tavola rotonda organizzata
dall’Associazione Dialogare-Incontri (Consultorio SPORTELLO
DONNA) di Lugano. Il tema era inerente le opportunità per le
donne e concludevo dicendo che “le donne sono una chance per
il futuro della nostra società”. Cogliamola meglio anche sul fronte
dell’imprenditorialità.
Marie-Jeanne Bosia nata a Saignelégier nel canton Jura, oggi vive a Paradiso-Lugano con il marito Jean Mario. Conosciamola meglio:
Formazione seguita............................. commercio, contabilità, lingue, estetica, pedagogia e danza classica come passione
Professioni svolte................................. diverse, da amministratrice di un’impresa generale di costruzioni a proprietaria di una farmacia.
Hobbies. . ................................................. musica, pittura, storia, giardinaggio,cucina, i miei gatti
Ultimo libro letto.................................. riletto Yan Suyn
Piatto preferito..................................... la buona cucina mediterranea
Presidente PMI Donne TI.................... dalla fondazione fino al 2011, più di 10 anni
È membro di.. ......................................... Soroptimist International, Past Presidente europea e Internazionale, ora Presidente onoraria Unione Svizzera
L’imprenditorialità in 3 parole............ “Carattere, Capacità, Capitale”
Cosa distingue le imprenditrici
dai colleghi maschi............................... noi donne possiamo fare e pensare più cose alla volta?
Il mio motto........................................... sempre guardare avanti
Link utili Contatto Marie-Jeanne Bosia [email protected] · Microcredito solidale www.microcredit-solidaire.ch
Soroptimist www.soroptimist.ch · Associazione Dialogare-Incontri www.dialogare.ch · GEM www.gemconsortium.org
Download rapporto 2012 GEM Svizzera www.entrepreneurshipinstitute.ch/research
Stimolare lo spirito imprenditoriale
a lezione
È in fase di progettazione il nuovo corso di imprenditorialità trasversale ai dipartimenti
SUPSI, il quale prenderà avvio nell’anno accademico 2013-2014. L’assunto di base è
semplice: competenze multidisciplinari generano maggiori idee e progetti innovativi per
meglio rispondere alle grandi sfide e tendenze in atto nella società. Il nuovo corso non
solo vuole favorire la collaborazione formativa tra i vari dipartimenti (in particolare il DTI, il
DACD ed il DSAS) ma intende soprattutto stimolare quella intraprendenza tra gli studenti
nella speranza che alcuni di loro, un domani, possano lanciarsi in una vera e propria
avventura imprenditoriale.
Appuntamento a settembre con
l’edizione 2013 di Business Creation
Spin-off, idee nel campo delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione,
progetti nel settore pubblico o nei settori in piena espansione come le scienze della vita,
sono solo alcuni dei progetti che gli oltre 70 aspiranti imprenditori hanno sviluppato nelle
precedenti edizioni di Business Creation (ex Venture plan).
Questo modulo è uno dei tre svolti in Ticino nel quadro del programma federale CTI
Entrepreneurship, promosso dall'Agenzia per la promozione dell'innovazione CTI.
Business Creation offre gratuitamente 5 giornate di formazione e di consulenza alle persone
che stanno sviluppando concretamente un progetto imprenditoriale.
Iscrizioni su www.cti-entrepreneurship.ch
Da Oxford a Yale con l’università online
294 corsi, 216 professori e 7212 lezioni tra le 24 università più importanti al mondo.
Sono questi i numeri del sito The Open Academy, una piattaforma che intende creare
un'esperienza di apprendimento virtuale progettata da cinque studenti sparsi tra Gran
Bretagna e Stati Uniti. Si tratta infatti di una risorsa di materiale di alta qualità educativa per
chiunque, ovunque si trovi e gratuita. In un click si può passare da un corso introduttivo di
informatica tenuto ad Harvard, ad uno di letteratura americana tenuto a Yale e alcune lezioni
sono anche corredate da materiale di studio e prove di esame! Curiosa nel sito e ti sembrerà
di entrare in un vero e proprio campus! www.theopenacademy.com
Novità sull’innovazione in Svizzera
La Segreteria di Stato dell'economia (SECO) ha recentemente pubblicato il rapporto 2011
dell'indagine sull'innovazione. L'indagine eseguita dal Centro di ricerche congiunturali
del Politecnico federale di Zurigo (KOF), si svolge ogni tre anni presso un campione di
6'500 imprese dell'economia privata. Grazie alla disponibilità dei risultati di sette indagini,
è possibile tracciare un quadro evolutivo sullo sviluppo dei principali aspetti relativi alle
attività innovative dell'economia privata svizzera, nonché creare e analizzare paragoni tra
l'economia svizzera a quella di altri Stati. Il rapporto è consultabile alla pagina web
www.seco.admin.ch
Successione aziendale:
il modello inno3 alla prova dei fatti!
Ad inizio aprile ha preso avvio la sperimentazione sul campo del modello di trasmissione
d'impresa proposto da inno3. Il progetto, sostenuto dall'Ufficio per lo sviluppo economico
(USE) del DFE, ha l'obiettivo di validare presso un campione di PMI ticinesi, il modello
specificamente sviluppato per le imprese del nostro territorio.
Il progetto, la cui durata prevista è di circa un anno, include lo sviluppo di uno strumento
che verrà messo a disposizione delle imprese e di professionisti certificati al fine di
affrontare, in modo strutturato e sistemico, il processo di trasmissione aziendale.
Per ulteriori informazioni scarica l'opuscolo Research in Action nel nostro sito o invia un'e-mail
a [email protected]
Quale futuro per la Valle Bavona?
Sono stati presentati a Cavergno i risultati dello studio Valle Bavona oggi e domani: tra tradizione
e modernità, commissionato lo scorso anno dal Municipio di Cevio a inno3. Attraverso una
serie di workshop coordinati dal Prof. Alberton, una ventina di persone del luogo si sono
chinate sul futuro della Valle Bavona. Il rapporto non vuole essere un punto di arrivo ma
un documento sul quale discutere per sapere quale strada percorrere per creare una forte
condivisione fra tutti gli attori. Pur restando legati alla tradizione, che rende questa valle un
vero e proprio unicum, l’esigenza di promuovere alcune modernità bussa alla porta. Lo studio
è consultabile alla pagina web www.cevio.ch
Verso una nuova Legge sulle
iniziative imprenditoriali
Lo scorso maggio sono terminati i lavori di revisione della Legge cantonale per l’innovazione
economica del gruppo tecnico, incaricato dal Consiglio di Stato della revisione.
Per meglio rispondere alle esigenze attuali in materia di innovazione e imprenditorialità,
il gruppo tecnico composto da funzionari amministrativi, imprenditori e rappresentanti
delle associazioni imprenditoriali, accompagnato scientificamente dal team del Centro
competenze inno3, ha provveduto a ridefinire gli orientamenti strategici, gli obiettivi, i campi
di applicazione, le misure, gli strumenti e la struttura di governance della Legge. I risultati
saranno parte integrante del messaggio parlamentare sulla nuova Legge.
Crowdfunding e finanziamento di una PMI
Crowdfunding (da crowd = folla e funding = finanziamento) è una modalità d'azione
che consente ad un imprenditore di ottenere fondi per finanziare la propria iniziativa
imprenditoriale da un vasto pubblico attraverso la rete, con un processo basato sull'uso delle
moderne tecnologie e su piattaforme di finanziamento collettivo online. Gli interessati hanno
la possibilità di presentare il proprio progetto al pubblico virtuale che, in modo spontaneo,
potrà dare il proprio apporto finanziario in base all'interesse suscitato. Nata in Usa è arrivata
anche in Svizzera e numerosi sono i siti specializzati per cercare investitori online, almeno 6
in Svizzera! Visita ad esempio www.wemakeit.ch
L’innovazione non è il Santo Graal
Sempre più spesso si sente parlare di social innovation o di innovazione sociale. La distinzione
rispetto ad altre tipologie di innovazione non è da ricercare nell'aspetto tecnologico, quanto
piuttosto nel fatto che mirano a soddisfare bisogni sociali che né il mercato né il settore
pubblico riescono a soddisfare. L'utilità economica passa in secondo piano e ciò che conta è il
valore associato alla forma d'innovazione. La social innovation diventerà il nuovo paradigma di
riferimento o lo è già diventato? A tutti i curiosi sul tema della social innovation, inno3 segnala
il portale StanfordSocial Innovation, in particolare la lettura Innovation Is Not the Holy Grail.
Buona lettura! www.ssireview.org
I “su e giù” dell’imprenditorialità
“La vita è piena di alti e bassi. Se sei un imprenditore questi sono ancora molti di più.”
Mentre si lotta per lanciare e far crescere il proprio business, questi alti e bassi possono
essere sperimentati più e più volte. Il giovane David Hauser, per dare un'idea del percorso che
un imprenditore deve affrontare e delle decisioni con le quali è quotidianamente confrontato,
ha creato un video animato molto istruttivo, The Entrepreneur Rollercoaster.
In circa tre minuti e mezzo di filmato, la vita dell’imprenditore è rappresentata come un
viaggio sulle montagne russe, un viaggio apparentemente infinito e ricco di emozioni.
Scarica il QR code oppure cerca il video su youtube.
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Centro competenze inno3
Palazzo A, CH-6928 Manno
T +41 (0)58 666 61 54
Per info: [email protected]
[email protected]
www.supsi.ch/go/inno3, www.supsi.ch/dsas
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Numero 3 - Giugno 2013