Trimestrale - Dir. resp. Luciano Foglietta - Red. C.so Mazzini, 65 - FORLÌ - tel. 0543/35929 - Reg. Tribunale Forlì n. 568 del 18/3/1980 - Poste Italiane s.p.a.
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L’esperto risponde:
l’attività fisica aiuta a prevenire il cancro?
Insieme, l’impossibile
diventa possibile
Oncoematologia Pediatrica di Rimini
la casa sull’albero
LA GRANDE FAMIGLIA
DEI VOLONTARI IOR
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S E T TE M B R E 2 0 15
INDICE
Editoriale
L’esperto risponde:l’attività fisica aiuta
a prevenire il cancro?
28A giornata dei Volontari IOR
Insieme l’impossibile diventa possibile
L’alimentazione: panzanella estiva Oncoematologia Pediatrica di Rimini:
la casa sull’albero
XXVIII Giornata mondiale contro il fumo
Alessandro Malaguti sostiene lo IOR
Reportage dal reparto di Oncologia
di Mwanza
Il Gruppo IDA: Race for the cure!
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Le storie dei Volontari IOR di Faenza
Festa della mamma 2015
Investimenti IOR 2014
Bilanci sintetici IOR
Dalla sede di Cesena
Dalla sede di Faenza
Dalla sede di Forlì
Dalla sede di Imola
Dalla sede di Lugo
Dalla sede di Meldola
Dalla sede di Ravenna
Dalla sede di Riccione
Dalla sede di Rimini
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EDITORIALE
UNA SQUADRA RINNOVATA
AL SERVIZIO DEI PAZIENTI
Care Amiche e cari Amici,
ri perché nessuno
è stato emozionante incontrare molti di voi il 6 giugno a
deve affrontare il
Bellaria: insieme abbiamo vissuto un momento di unità
cancro da solo.
e di consapevolezza, approfondendo l’importante lavoro
Nei prossimi mesi,
svolto negli ultimi mesi e pianificando il lavoro che saremo
invece, saremo im-
chiamati a svolgere in questo autunno.
pegnati in una importante iniziativa di raccolta fondi, che ci
La condivisione di valori e l’unità di intenti ci hanno per-
vedrà in prima fila per sostenere un promettente progetto
messo di raggiungere traguardi significativi. Grazie al so-
di ricerca sul tumore al seno che vede il dott. Toni Ibra-
stegno di tutti voi abbiamo inaugurato, il 2 marzo scorso,
him, ex borsista del nostro Istituto, ora Responsabile del
la nuova Risonanza Magnetica 3 Tesla, che ha visto
Centro di Osteoncologia e Tumori Rari dell’IRST, con la
lo IOR in prima fila con un investimento di 510.000 euro.
sua equipe lavorare con le migliori Università americane.
Nelle ultime settimane, poi, sempre grazie all’ottimo la-
La giornata di Bellaria è stata anche l’occasione per
voro di squadra con l’IRST, l’AROP e l’AUSL Romagna,
presentare il nuovo Consiglio di Amministrazione
è stata valorizzata l’eccellenza romagnola del reparto
dell’Istituto, formato da professionisti di alto profilo,
di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale di Rimini,
provenienti dai vari territori romagnoli, che avrà l’arduo
con l’inserimento, nell’equipe della dott.ssa Rober-
compito di definire gli obiettivi e le sfide strategiche future
ta Pericoli, della dott.ssa Elena Fabbri. Abbiamo po-
nella continuazione dell’ottimo lavoro svolto da chi li ha
tenziato una struttura già eccellente, diventata in questi
preceduti in questi 36 anni. Desidero perciò ringraziare di
ultimi anni una casa e una speranza per tutti i bambini
cuore tutti gli ex-Consiglieri IOR per l’impegno profuso in
e adolescenti romagnoli che sono costretti ad affrontare
questi anni e per aver lavorato instancabilmente alla rea-
la malattia oncologica. Importante è stato anche l’inve-
lizzazione della mission del nostro Istituto. Una squadra
stimento dello IOR in favore dell’Hospice faentino di
rinnovata a servizio dei pazienti con l’obiettivo di creare, in
Villa Agnesina, dove è stata inserita la dott.ssa Jenny
accordo con l’AUSL della Romagna, un Comprehensive
Cappuccini, come medico palliativista, per assistere i
Cancer Care Network, per perseguire la prossimità delle
pazienti oncologici in fase critica di malattia.
cure secondo i più alti standard di eccellenza, valorizzan-
Questo è quello che il nostro Istituto ha sempre fatto in
do tutte le oncologie della Romagna, già oggi di ottimo
questi 36 anni: sostenere e valorizzare tutte le oncologie
livello qualitativo e gestite da colleghi altamente qualificati.
romagnole, creando una rete che offrisse ai pazienti la
Sono conscio che si tratti di una sfida epocale, ma sono
migliore qualità di cura possibile, forgiando la consapevo-
certo che sia alla nostra portata, perché in questi anni
lezza che nessun paziente oncologico è lasciato da solo
sono stato testimone del vostro valore e del vostro
nella sua battaglia più importante. I Volontari, i Medici, i
impegno.
prof. Dino Amadori,
Presidente IOR
Ricercatori e gli Psicologi dello IOR e dell’IRST sono
Con affetto,
da sempre a fianco dei pazienti e dei loro famiglia-
Dino Amadori
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L’esperto risponde
L’ATTIVITÀ FISICA AIUTA A
PREVENIRE IL CANCRO?
A cura del dott. Alberto Farolfi,
Oncologia Medica IRST IRCCS
Ciao, sono Marco da Lugo, mi chiedevo quanto possa influire
l’attività fisica nella prevenzione del cancro. Grazie mille.
Caro Marco, l’anno dell’Expo di Milano “Nutrire il
pianeta, energia per la vita” è forse l’occasione per
riflettere sulle contraddizioni del nostro mondo. Perché se da una lato c’è ancora chi soffre la fame
(circa 870 milioni di persone denutrite nel biennio
2010-2012), dall’altro c’è chi muore per disturbi di
salute legati a un’alimentazione scorretta, al troppo
cibo ed alla sedentarietà (circa 2,8 milioni di decessi
per malattie legate a obesità o sovrappeso).
Il grasso corporeo non è soltanto una riserva energetica, ma un vero e proprio organo in grado di produrre ormoni: aumenta i livelli di insulina circolante,
secerne fattori di crescita, produce estrogeni ed
induce l’infiammazione tramite il rilascio di citochine. Tutto ciò può contribuire allo sviluppo e/o alla
crescita tumorale. In una recente meta-analisi di 50
studi prospettici osservazionali, i ricercatori hanno
concluso che evitare di aumentare di peso nell’età
adulta protegge contro alcuni tipi di cancro.
Numerosi studi osservazionali hanno dimostrato
che l’attività fisica riduce il rischio di vari tipi
di tumori. Questo non è dovuto solo ad un miglior
controllo del peso corporeo, ma anche ad un migliore bilancio energetico, ad una riduzione degli indici
infiammatori ed ad un migliore profilo ormonale. In
un recente studio, sono stati aggregati i dati provenienti da sei studi di coorte condotti negli Stati Uniti
ed in Europa. Nell’analisi che ha valutato 660.000 tra
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uomini e donne, chi ha raggiunto l’obiettivo minimo
di un’attività fisica tra i 7,5 e i 15 MET/ora a settimana (attività fisica moderata), era soggetto ad un
rischio del 20% inferiore di morire di cancro rispetto
alle persone fisicamente inattive. Inoltre, gli studi
hanno anche dimostrato che l’esercizio fisico
può migliorare la prognosi del paziente con un
tumore. In una recente meta-analisi con circa 50.000
pazienti oncologici, le pazienti con tumore al seno o i
pazienti con cancro del colon retto più attivi avevano
tassi più bassi di mortalità cancro-specifica (rischio
relativo 0.72 e RR 0.61, rispettivamente), specie per
coloro che avevano incrementato i loro livelli di attività fisica dopo la diagnosi. Ciò dimostra come una
diagnosi oncologica non è e non deve coincidere per
forza, con una diagnosi di fine vita. L’esercizio fisico
può essere visto come un “farmaco”, considerando e valutando sempre i potenziali benefici
ed i possibili “effetti collaterali” indotti da esso.
Ciò implica che a volte può essere necessaria la
prescrizione di uno specialista prima di intraprendere
un’attività fisica regolare. Essere fisicamente attivi,
che non significa necessariamente andare in palestra o nuotare in piscina ma semplicemente evitare
la sedentarietà, aiuta a prevenire l’insorgenza dei
tumori, ovvero può in alcuni casi aiutare a curarli
(quando comunque completare alle cure) e migliora
la qualità di vita di chi lo pratica.
Racconti
28A GIORNATA DEI VOLONTARI
DELL’ISTITUTO ONCOLOGICO
ROMAGNOLO
A cura di Marco Savorelli, Volontario IOR
Nella calda e soleggiata giornata del 6 giugno, lo IOR
si è ritrovato nella splendida cornice del Palacongressi
di Bellaria per la 28° giornata dei Volontari IOR. È stata un’occasione per incontrarsi, per fare il punto della
situazione sullo stato della lotta al cancro in Romagna, con uno sguardo alle mete da raggiungere e agli
obiettivi futuri. All’ingresso è stato proiettato un video
in cui è stato rimarcato l’impegno dei Volontari durante l’ultima Festa della Mamma. Il prof. Dino Amadori,
Presidente IOR, con la sua tradizionale passione e con
grande coinvolgimento ha spiegato dettagliatamente
i progressi scientifici, le collaborazioni con le grandi
università americane per affrontare, sinergicamente,
le sfide rilevanti che la malattia pone. A livello locale il
prof. Amadori ha sottolineato l’importanza di sostenere ancor di più l’eccellenza dell’IRST IRCCS per
realizzare un Comprensive Cancer Care Network
in Romagna riconosciuto in Europa, che diventi
un modello di riferimento nel campo medico. In un
intervento coinvolgente il dott. Toni Ibrahim, ricercatore
libanese, oggi responsabile del Centro di Osteocologia
e Tumori Rari dell’IRST di Meldola, ha raccontato come
grazie alla sua forza e determinazione sia riuscito a
coronare il suo sogno di diventare un ricercatore, grazie ad una borsa di studio dello IOR. Il dott. Ibrahim
ha illustrato poi ai presenti le nuove frontiere di ricerca
oncologica che l’IRST, insieme alle università americane, sta cercando di raggiungere. La dott.ssa Roberta
Pericoli, Responsabile U.O. Oncoematologia Pediatrica
di Rimini, ha portato la sua testimonianza di medico in
prima linea in una battaglia dove, sempre più spesso, la
malattia purtroppo nel suo essere cieca colpisce anche
bambini e adolescenti. È emotivamente faticoso pensarli, con le loro famiglie, ad affrontare una problematica
così complessa e dolorosa. Lo IOR si è impegnato a
sostenere il reparto dell’Oncoematologia pediatrica
dell’Ospedale di Rimini, sostenendo l’inserimento
della dott.ssa Elena Fabbri nell’equipe della dott.
ssa Pericoli. La parte conclusiva della giornata è stata
dedicata alle testimonianze dei volontari o delle persone che hanno combattuto la malattia o che la stanno
affrontando. Vittoria Graziani, con grande emozione, ha
raccontato l’esperienza che suo fratello Vittorio ha vissuto presso l’Hospice Villa Adalgisa di Ravenna. Molto
grande e profonda è emersa dalla narrazione la cura
fraterna e l’assistenza dei Volontari IOR dell’Hospice.
La malattia si sconfigge unendo più forze possibili e
questo è stato il riassunto della testimonianza di Luca
Lazzarini, uno dei promotori della Sagra del Tortellone
che da tantissimi anni sostiene lo IOR. Simbolo di cosa
può fare una comunità unità. L’ultima testimonianza,
sicuramente la più attesa è stata quella di Alberto Bucci. L’ex allenatore di basket della grande
Virtus Bologna, oggi mental coach, è coinvolto
personalmente nella lotta contro il cancro. Le sue
parole dirette, forti e coinvolgenti, impresse in un
messaggio pieno di coraggio e di speranza hanno
strappato alla platea un lunghissimo e meritato applauso. In conclusione il prof. Amadori ha presentato il
nuovo Consiglio di Amministrazione dello IOR che avrà
il compito di elaborare le strategie future dell’Istituto.
Combattere il cancro rimarrà sempre una grande lotta
che richiederà una sinergia fra tanti mondi afferenti a
diversi aree e storie di vita, tutti presenti in questo IOR.
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INSIEME L’IMPOSSIBILE
DIVENTA POSSIBILE
A cura di Toni Ibrahim Responsabile Centro di
Osteoncologia e Tumori Rari IRST (CDO-TR)
Tutto mi sembrava impossibile anni fa, ma oggi
posso dire che è diventato possibile anche grazie
a voi. Ed ecco che mi trovo a coordinare un gruppo
multidisciplinare che include 5 oncologi, 5 ricercatori,
l’infermiere, il data manager, lo statistico, il farmacista
ed altre figure mediche di tutte le specialità coinvolte
nella ricerca e nella presa in carico dei pazienti in
Osteoncologia e nei Tumori Rari, in particolare pazienti con Sarcomi, Tumori Neuroendocrini e Tumori
Cervicofacciali.
È diventato possibile grazie alla collaborazione di
tutti voi, come ho ricordato più volte durante la 28°
giornata dei Volontari IOR a Bellaria Marina, il 6 giugno scorso. Tutto ebbe inizio con un colloquio
con il prof. Dino Amadori, dopo il concorso per
entrare nella scuola di specializzazione in Oncologia all’Università di Ferrara e successivamente
l’ottenimento di una Borsa di Studio dello IOR,
grazie alla quale mi sono trasferito da Ferrara a
Forlì e nel 2000 sono diventato Oncologo medico.
Vi ricordo, e si è capito certamente dal mio cognome
(Ibrahim vuol dire Abramo), io provengo dal paese
dei Cedri, il Libano. Dopo una laurea in biologia e
un master in Libano nel 1989, ho vinto due borse
di studio, una per il dottorato di ricerca in genetica
molecolare a Lione in Francia e una in medicina
all’Università di Ferrara. Ho scelto la seconda perché
il mio obiettivo era da sempre, fare il medico che
cura e fa ricerca. Devo ringraziare i miei due genitori,
mio padre ha 87 anni e ancora parla perfettamente
l’italiano, perché quando era in seminario dai frati
carmelitani da giovane, ha imparato la lingua italia-
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na. Mia madre ha 80 anni e ancora oggi mantiene il
carattere forgiato da anni di lavoro come capo sala di
chirurgia. Mi hanno sempre lasciato libero di fare le
mie scelte di vita e soprattutto mi hanno dato appoggio e fiducia da vicino e da lontano. La mia vocazione
di medico è sicuramente nata dalla loro complicità e
dal loro desiderio di aiutare sempre chi ha bisogno.
Ad esempio mia madre spesso si dedicava gratuitamente ad andare a trovare gli ammalati a casa,
soprattutto quelli poveri e che avevano bisogno di
cure e di ascolto.
Il mio rapporto con lo IOR continua ancora oggi;
nel frattempo, sono passati parecchi anni, durante i quali sono cresciuto sia professionalmente che
umanamente. Nonostante il tempo, nel mio operato
di persona e di professionista, lo IOR ha sempre
lasciato un’impronta indelebile.
Dunque il mio sogno, dopo aver lasciato il Libano
come biologo, era quello di diventare medico per
poi lavorare in una struttura che mi permettesse un
approccio alla malattia in cui potessi sfruttare entrambe le mie competenze: quella biologica e quella
clinica. Nell’oncologia e nella ricerca traslazionale
sono riuscito a concretizzare questa aspirazione
e, come ben sapete, questa impostazione è stata
portata avanti in tutti questi anni anche dallo IOR e
dall’IRST grazie al lavoro del mio maestro, il prof.
Dino Amadori.
Al maestro e a tutti i direttori, sia dello IOR che
dell’IRST, il mio vivo ringraziamento di tutti questi
anni di continua crescita, di confronto, ma, non vi nascondo, anche densi di impegni, difficoltà e sacrifici.
Tuttavia hanno avuto come risultato la creazione nel
2005 del Centro di Osteoncologia che ha assimilato,
nel settembre del 2011, anche la gestione dei tumori
rari all’interno dell’IRST. Orgogliosamente, oggi
il Centro di Osteoncologia e Tumori Rari, è un
Centro di eccellenza e di riferimento nazionale
sia per l’Osteoncologia che per i Tumori Rari.
Un doveroso ringraziamento a tutti i componenti del mio gruppo composto da vari professionisti
multidisciplinari. Avere ottenuto i risultati sia a livello
assistenziale (60% dei pazienti vengono da fuori
AVR, con alto livello di soddisfazione), che a livello
della ricerca (pubblicazioni su riviste internazionali
di alto valore in collaborazione con ricercatori di tutto
il mondo), è merito e frutto dell’onestà (intellettuale,
umana e professionale) e dell’impegno di tutti e non
di uno solo. Infatti in tutti questi anni abbiamo provato
a lavorare insieme e presentarci, quando si può, al
paziente insieme e quando non si poteva, abbiamo
provato a proporgli un consiglio, frutto del confronto
tra tanti professionisti. Questo metodo ci ha portato anche di aprirci al mondo della ricerca con una
mentalità diversa, frequentando centri di eccellenza
sia in Europa, che negli Stati Uniti. Questa opportunità è stata offerta, grazie ai finanziamenti dello
IOR e IRST, non solo a me, ma anche a diversi
ricercatori del territorio, presso l’Università di
Princeton nel New Jersey (USA), l’Università di
Leiden in Olanda e il The Methodist Hospital Research Institute a Houston (USA).
Foto di gruppo dell’Equipe
Attualmente a Houston c’è il dott. Alessandro De
Vita di Imola, a Leiden il dott. Federico La Manna di
Bologna e a settembre partirà la forlivese dott.ssa
Chiara Spadazzi per Princeton.
Con tutti questi ed altri centri esteri (Europa, USA e
Africa) e con la Rete Nazionale di Osteoncologia e
la Rete Tumori Rari, il nostro CDO-TR svolge collaborazioni strette sia a livello assistenziale, sia di
ricerca che di formazione. Per poter portare avanti
il tutto, continuiamo, in questo periodo di forte crisi
economica, ad aver bisogno del vostro appoggio e
del vostro aiuto. Come vedete l’IRST offre l’opportunità, anche grazie al vostro aiuto, a tanti giovani,
non solo di lavorare, ma anche di aprirsi al mondo
intero, acquisendo nuove conoscenze e capacità
di utilizzare le tecnologie. Le nostre collaborazioni
estere hanno permesso di poter chiedere di avere
in IRST, speriamo presto, diverse apparecchiature
all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e la
possibilità di fare ricerca in vivo sui pesci (Zebrafish).
Siamo convinti che questo sia il metodo giusto per
avere ricercatori non solo bravi dal punto di vista
tecnico, ma soprattutto Persone realizzate, vive dentro e ricche di soddisfazioni e di umanità che sanno
andare incontro ai bisogni dei pazienti.
GRAZIE di cuore a tutti voi lettori e sostenitori
dello IOR e quindi anche dell’IRST: ho seguito
l’insegnamento dei miei genitori e cioè di non
stancarsi mai di fare del bene! La strada da fare
è ancora lunga, ma com’è bello percorrerla insieme
e non da soli. Permettetemi anche
di mandare i miei ringraziamenti alla
mia famiglia, mia moglie Laura e mia
figlia Paola e con loro anche ai miei
suoceri. Grazie anche a loro e del
loro appoggio, oggi riesco a lavorare
12-13 ore al giorno presso l’IRST e
spesso anche di volare più lontano.
Mi dispiace che spesso sono lontano
da mia figlia, che sta crescendo rapidamente e da mia moglie, soprattutto
perché le coccolo molto poco. Loro
sono il tesoro più importante della
mia vita. Insieme l’impossibile diventa possibile. Vi voglio bene!
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L’alimentazione
PANZANELLA ESTIVA CON
MAIONESE AL LIME, GELATO AL
POMODORO E MANDORLE SALATE
A cura di Luca Zannoni,
Chef e Volontario IOR
Oggi Luca Zannoni è uno Chef di cucina di fama internazionale, è consulente per la ristorazione e per la
Electrolux Chef Academy. E’ un esperto di cucina biologica, vegetariana e vegana e docente di cucina
presso I.P.S.S.E.O.A. di Forlimpopoli, inoltre è un Volontario IOR e Presidente dell’Associazione Cuochi
della Provincia di Forlì e Cesena.
LA RICETTA
Ingredienti per 2 persone:
pane di semi vari gr 100, cipollotti o cipollina di Tropea n 1, pomodori rossi* n. 1, cetrioli n.
½, peperone giallo ¼, basilico 6 foglie, aneto e cerfoglio, fiori eduli, sedano fresco n 1 coste,
carote n 1, aceto di vino bianco qb, olio extravergine gr 50, acqua fredda qb, sale e pepe qb,
prezzemolo qb, mandorle con pelle gr 20, curcuma* qb, latte di soia gr 50, olio di semi di mais
qb, senape n 1 cucchiaio, n 1 lime*.
*super food (alimenti ricchi di sostanze nutritive come vitamine, minerali, fibre e antiossidanti)
Per 1 kg di gelato:
pomodori freschi frullati kg 1, salsa di soia, poche gocce di olio essenziale al basilico, poche
gocce di tabasco, gr 5 farina di carrube.
Preparazione per il gelato:
lavare i pomodori e detorsolarli, tagliarli a pezzi e frullarli. Passare il composto al setaccio
fine per eliminare residui di eventuali bucce, unire la farina di carruba e pimerizzare ancora,
aggiustare di sapore e correggere con l’aroma basilico. Mantecare nel mantecatore fino alla
giusta consistenza, conservare in freezer fino al momento dell’utilizzo. N.B. la carruba è un
emulsionante naturale utile in un prodotto artigianale fatto con la macchina del gelato.
Per la panzanella:
preparare la panzanella tagliando il pane a dadini, unire i pomodori e i cetrioli tagliati a dadini,
il basilico e la cipolla sminuzzata grossolanamente, aggiustare di sapore e correggere con
l’aceto e aggiungere poca acqua solo se necessaria. Preparare la maionese mettendo in un
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bricco capiente un cucchiaio di senape e il latte, iniziare a pimerizzare il composto fino a farlo schiumare, aggiungere a filo l’olio di girasole fino a quando
non si otterrà una maionese compatta. Aggiustare di
sapore ed aggiungere il lime spremuto e grattugiato.
A parte preparare del sedano e delle carote a julienne
e metterle in acqua fredda affinché si arriccino.
Per le mandorle:
preparare le mandorle salate bagnandole con il
latte di mandorla, salandole e speziandole con la
curcuma. Lasciarle asciugare in forno a 140° c per
circa un’oretta.
Finitura:
pressare la panzanella in uno stampino dalla forma desiderata, sformarlo nel piatto, terminare con
i restanti ingredienti.
Proprietà salutari:
piatto ricchissimo di licopene, vitamina C e di oligo
minerali drenanti
Attrezzi da usare: mini pimer, forno, macchina per
il gelato
Per Irene
Quel giorno, lungo la strada, mentre andavo in silenzio a salutare per l’ultima volta la mia amica Irene,
cercavo di mettere in ordine tutti i ricordi che avevo di lei. Impossibile! Mail, riunioni, progetti… un mare
(quello che lei amava tanto) sempre in movimento, onde di energia e un amore senza sosta. Non pretendeva mai, chiedeva, capiva, lavorava e ripartiva, ogni volta. Oggi potrei dire che era una persona
straordinaria e una eccezionale donna di cultura, ma questo lo sanno già quelli che l’hanno conosciuta.
E allora penso che sono stati dieci anni di amicizia intensa, alcuni più vicini, altri in cui sembravamo
separati per sempre e invece, è come se un filo rosso ci avesse sempre rimesso insieme. La cosa che
vorrei fissare nel mio ricordo di lei è la grande testimonianza che ha voluto lasciare a ciascuno: che la
vita va vissuta sempre come un nuovo inizio, ogni giorno è come cominciare un’avventura, anche nella
sofferenza, mettendoci dentro creatività, passione, tenacia e l’amore che lei sapeva dare. Cercheremo
Fabrizio Miserocchi, Direttore IOR
di custodire questo regalo, grazie Irene!
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ONCOEMATOLOGIA
PEDIATRICA DI RIMINI
LA CASA SULL’ALBERO
A cura della dott.ssa Roberta Pericoli, Responsabile
U.O. Oncoematologia Pediatrica di Rimini
Il nostro centro è nato alla fine degli anni '90, quando
il Professor Vico Vecchi si è trasferito dal reparto di
Oncoematologia Pediatrica dell’Università degli Studi di Bologna a Rimini, portando con sé l’amore per
la Pediatria Oncologica come il seme di una pianta
preziosa sepolto nella terra di un piccolo vaso.
Nei primi 3 anni abbiamo curato 3 pazienti all’anno,
tutti affetti da leucemia; mancava allora la Chirurgia
Pediatrica e le neoplasie venivano diagnosticate
e trattate in altri centri. I bimbi ammalati di tumore
erano ricoverati in due stanze in fondo al corridoio
della Pediatria, separate dalle altre da una semplice porta a vetri incorniciata da un infisso metallico.
La separazione aveva lo scopo di proteggere quei
pazienti “speciali” con scarse difese immunitarie,
dall’insidia delle infezioni dei pazienti “comuni”.
I primi anni sono stati difficili dal punto di vista assistenziale, non solo per le carenze strutturali; inserire
in un normale reparto di Pediatria dei pazienti a
complessità così elevata rappresentava una sfida culturale, organizzativa ed emotiva per tutti gli
operatori sanitari. Sia i medici che gli infermieri si
ritrovavano ogni giorno a confrontarsi con patologie
potenzialmente mortali, in soggetti di un’età in cui
la morte è un evento eccezionale. Negli anni siamo
cresciuti in professionalità competenza ed efficienza,
siamo stati prima riconosciuti come centro dell’Associazione Italiana di Ematologia ed Oncologia Pediatrica, successivamente come centro di riferimento
dell’Azienda Romagna. Dal 2002, con l’avvento della
Chirurgia Pediatrica, ci è stato possibile diagnosticare e curare anche le neoplasie solide.
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Parallelamente all’aumento del numero dei pazienti
osservati, il centro si è ampliato anche strutturalmente e sono state costruite due aree dedicate a questi
bimbi. Una per la degenza ordinaria, con 6 posti letto
in un’area a bassa carica microbica, a pressione
positiva, ed una per il day hospital, (interamente
realizzato con i fondi di una donazione), dotato di 5
posti letto e con un elevato indice di occupazione.
Siamo quindi riusciti a realizzare un ambiente sicuro, in cui i bambini possono essere adeguatamente
trattati e contemporaneamente sentirsi a casa.
Dal 1 gennaio 1999 ad oggi abbiamo curato più di
200 piccoli pazienti affetti da patologie oncoematologiche. In particolare nell’ultimo anno abbiamo
diagnosticato 30 nuove neoplasie maligne. Sono
bambini che vengono da Rimini, Forlì, Cesena, Ravenna e alcuni dal nord delle Marche.
Dal seme piantato nel terreno della nostra Pediatria
alla fine degli anni novanta è nata una piantina che
è diventata un albero, che è cresciuto e sopra vi
abbiamo costruito una casa. Ma ogni albero, per
continuare a vivere, va innaffiato costantemente e
una bella casa, per rimanere tale, richiede grande
impegno e soprattutto adeguate risorse umane.
Medici, infermieri, psicologi dedicati alla cura dei
bambini ammalati di tumore sono gravati da un impegno oneroso, spesso superiore a quanto l’economia sanitaria possa permettersi.
L’aumento di attività del nostro centro ha dunque
implementato i bisogni da soddisfare: a fronte di
un numero raddoppiato di pazienti seguiti presso
il nostro centro nel 2014, il numero dei medici è
Lo IOR e l’IRST, in collaborazione con AROP,
hanno promosso il progetto “un medico per Sofia”. In brevissimo tempo l’IRST ha emesso un
bando per un incarico libero professionale per
un medico pediatra con esperienza in Oncoematologia Pediatrica e lo ha assunto. Dal 1 aprile
lavora con noi la dott.ssa Elena Fabbri.
Trentadue anni, dopo essersi laureata con lode in
Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi
di Bologna, ha deciso di dedicarsi alla Pediatria e
in particolare alla Oncoematologia Pediatrica, sia
presso l’Università di Ferrara sia presso il nostro
centro, dove ha svolto attività per un periodo complessivo di 11 mesi. Durante il corso della Scuola di
Specializzazione ha acquisito esperienza clinica in
ambito oncoematologico, abilità pratica nelle procedure chirurgiche (biopsie ossee, rachicentesi, aspirati midollari) e nella lettura dei vetrini al microscopio
ottico. Relatrice a congressi nazionali, ha partecipato
a meeting internazionali in ambito di oncologia ed
ematologia ed è autrice di pubblicazioni scientifiche. Si è specializzata con
il massimo dei voti discutendo una tesi sul ruolo
prognostico della biologia
molecolare nel trattamento delle leucemie linfoblasti
acute dell’età pediatrica.
La nostra equipe è attualmente costituita da 14
operatori, di cui 5 sovvenzionate con fondi privati,
donazioni e supporto delle
associazioni di Volontariato. Senza questo aiuto
sarebbe veramente difficile continuare ad offrire ai
nostri bambini e alle loro
famiglie tutto quello di cui
hanno bisogno per sconfiggere la malattia. Grande
riconoscenza va riservata a
chi innaffia il nostro albero
un po’ alla volta e ci aiuta a
La dott.ssa Elena Fabbri, il prof. Dino Amadori e la dott.ssa Roberta Pericoli
farlo diventare grande.
rimasto invariato. Si è configurata una situazione
di urgenza assistenziale impossibile da soddisfare
con il personale in servizio.
Nel settore oncologico l’intervento di istituzioni esterne all’ospedale, di donazioni e del supporto delle
Onlus ha sempre rivestito un ruolo fondamentale.
Alla nostra crescita, in questi anni, hanno contribuito
tante persone, attraverso l’attività di Volontariato
e la raccolta di fondi. Undici anni fa è nata AROP
(Associazione Riminese di Oncologia Pediatrica),
fondata da un gruppo di genitori che avevano vissuto
personalmente l’esperienza dolorosa della malattia
dei figli. I membri di questa associazione, da allora,
ci affiancano ogni giorno con supporto economici
di ogni tipo.
In questa nuova situazione di accresciute esigenze
assistenziali occorreva però un ulteriore supporto.
Proprio in quel particolare momento ho incontrato
lo IOR, nella persona del Professor Amadori. A lui
ho descritto la nostra difficile situazione ed è nata
la nostra collaborazione.
Rubrica
Vuoi fare
un tiro?
XXVIII
GIORNATA MONDIALE
CONTRO IL FUMO
#IORestoinsalute: questo è il messaggio lasciato
dall’Istituto Oncologico Romagnolo a tutti i ragazzi
impegnati nei progetti di promozione della salute,
promossi da IOR e Azienda USL della Romagna e
di Imola, che nell’anno scolastico 2014/2015 hanno coinvolto in Romagna oltre 11.000 ragazzi e le
loro famiglie, 70 scuole e circa 500 docenti. Il tema
della prevenzione è da sempre il “pallino” dello IOR:
investire nella prevenzione per migliorare la qualità
della vita e il benessere, agire sui principali fattori di rischio delle malattie croniche tra cui i tumori
è l’idea che sta alla base del nostro lavoro e che
trova riscontro anche nelle attività di prevenzione
dell’IRST di Meldola e in progetti sia regionali che
nazionali con i quali collaboriamo. Quando si tratta
di prevenire l’instaurarsi di scorretti comportamenti
di salute ci si rivolge ai bambini e ai ragazzi, alle loro
famiglie e alla scuola che riveste un ruolo educativo
molto importante. I principali temi trattati sono fumo,
alcol, attività fisica e alimentazione, fattori di rischio
responsabili della maggior parte delle malattie cronico-degenerative e di oltre il 30% di tutti i tumori (il
fumo da solo è responsabile del 90% del tumore al
polmone). Lo IOR fa parte di una rete di alleanze tra
le istituzioni coinvolte (scuola, sanità, associazioni,
Enti pubblici ecc..) e ha contribuito alla creazione e
diffusione di percorsi educativi che tengono conto
sia dell’importanza delle informazioni che devono
essere corrette, chiare, comprensibili e veicolate con
modalità interattive come i laboratori scientifici che
offriamo a studenti e docenti, sia delle motivazioni
personali che stanno alla base delle scelte di salute.
12
Usa il pallone
I percorsi, adatti alle varie fasce di età sono i seguenti: “Infanzia a colori” per le scuole dell’infanzia
e le scuole primarie, “Liberi di scegliere” e Alcol…
piacere di conoscerti” per le scuole secondarie di
primo grado. “Scuole libere dal fumo” e, infine, “Paesaggi di Prevenzione per le scuole secondarie di
primo e secondo grado; queste ultime sono state
coinvolte in prima persona in percorsi di Educazione
tra pari. I “peer educator” sono giovani motivati che,
dopo un percorso di formazione, si fanno carico di
trasmettere ai compagni messaggi positivi a favore
della salute. Il 31 maggio 2015 si è celebrata in tutto
il mondo la 28° Giornata Mondiale senza tabacco.
L’Istituto Oncologico in occasione di questa giornata
ha dato risalto alle attività svolte dalle scuole per
inviare messaggi a favore del non fumo alla popolazione generale, anche con la diffusione su tutto il
territorio della Romagna del manifesto ricavato dai
lavori dei ragazzi.
In occasione del 31 maggio i ragazzi dell’Istituto Alberghiero Malatesta di Rimini, in collaborazione con i peer
del Savioli di Riccione, del Molari di Santarcangelo e
i Volontari IOR hanno promosso la “Camminata fuoriclasse” lungo il percorso ciclabile tra la sede centrale
dell’Istituto Alberghiero Malatesta e Riminiterme
Racconti
ALESSANDRO MALAGUTI
SOSTIENE LO IOR
Alessandro Malaguti, ciclista forlivese del team Nippo-Vini Fantini, ci ha entusiasmato durante il Giro d’Italia
2015, in particolare durante la tappa “forlivese”. Alessandro e il suo fans club hanno deciso di sostenere
la lotta contro il cancro in Romagna con il ricavato delle magliette forza Gnula!
Ciao Alessandro, è un piacere riaverti tra di noi
in Romagna al ritorno dal tuo primo Giro di Italia,
che emozioni si provano?
“Il piacere è il mio, il Giro è il sogno di bambino che si
realizza, chi inizia a correre in bicicletta come ho fatto
io a otto anni, inizia guardando le gesta dei campioni
al Giro d’Italia, sognando di essere là un giorno.
Ho realizzato realmente di esserci solo quando mi
sono trovato in pedana per la cronometro a squadre
inaugurale a San Remo. Vedere tutta quella gente
festosa, i palloncini rosa ovunque, lo speaker che ti
presenta insieme a tutta la squadra, sono davvero
momenti da pelle d’oca.”
Cosa hai provato il giorno dell’arrivo a Forlì della
tappa del giro?
“Difficile spiegarlo a parole, l’azione da lontano è partita quasi per gioco, io e Marangoni ne parlavamo da
qualche giorno, arrivando a casa volevamo inventare
qualcosa, ma essendo tutta pianura sapevamo che
era un’azione suicida. Volevo “fare televisione” il più
possibile, prima che i velocisti entrassero in scena, poi
però più si avvicinava Forlì e più calava il vantaggio, ma
l’unico pensiero era quello di pestare il più forte possibile su quei pedali. Mi sono emozionato passando a Villa
Selva, dove abito, a 5 km dall’arrivo, c’erano tutti quelli
del paese lì in strada solo per me, ma dovevo restare
concentrato o almeno provarci. Ho ricordi solo a tratti
del finale, dallo sforzo che ho fatto. Purtroppo, avevo
già speso quasi tutto, ma nella testa mi ripetevo non
devi perdere, sei a casa c’è la tua famiglia al completo
al traguardo, non devi sbagliare. Poi il passaggio in
Piazza Saffi, il boato assordante e sapere che almeno
il 70% della gente è li per te, perché ha visto che uno
di Forlì si sta giocando la tappa del Giro d’Italia a casa
sua. Purtroppo è andata com’è andata, ho sbagliato
a sparare l’ultima cartuccia e ho fatto solo 3’. Dopo il
traguardo ero a pezzi per l’occasione mancata, solo
dopo qualche ora ho capito che avevamo comunque
realizzato un’impresa, però che amarezza!”
Perché hai deciso di sostenere lo IOR?
“Mia mamma se n’è andata poco più di 2 anni fa a
causa di un tumore, e dopo aver passato quell’esperienza, insieme ai miei fratelli e a mio babbo abbiamo
deciso, tramite il mio fans club, di sostenere lo IOR
per provare anche noi nel nostro piccolo a contribuire
alla ricerca contro questi mali ingiusti e dolorosi.”
Ai tuoi coetanei cosa vorresti dire?
“Sicuramente di non sottovalutare il problema e di fare
sempre accertamenti appena si presentano sintomi
“anomali”, perché come ho visto con mia mamma e
con un mio amico di recente, molti tumori se presi in
tempo sono guaribili, il tempismo è fondamentale!
La prevenzione è importante, vedo sempre più spesso
ragazzi della mia età che non si tengono in forma.
Sicuramente uno stile di vita più equilibrato è un buon
inizio.”
13
REPORTAGE DAL
REPARTO DI ONCOLOGIA
DI MWANZA
A cura di Fabrizio Miserocchi, Direttore IOR
Il viaggio è stato lungo ma siamo in Africa, più
precisamente in Tanzania a Mwanza, città di circa
400.000 abitanti sul Lago Vittoria.
L’aeroporto è in campagna, nel senso vero della parola e l’ingresso nel paese è come il passaggio in una
cascina anni '50, solo qualche uniforme fa capire che
siamo ad una frontiera. E’ inverno, ma la temperatura
mite ci accompagna per le strade malmesse della
periferia, l’aria è tersa, luminosa, nitida, sarà questo
quello che chiamano il mal d’Africa? Neppure il tempo
di arrivare e siamo subito al convegno ai cui lavori
partecipano patologi e oncologi dell’est-Africa, tutti
professionisti coordinati dal paziente lavoro della dott.
ssa Serra, che parlano di cancro, cure, tecnologia
e di speranza.
Me lo aveva detto il Prof. Amadori: “direttore deve
venire a vedere, non si può capire fino in fondo,
se non si tocca con mano”. Già non si può capire.
In un territorio dove povertà e degrado ti muovono
qualcosa dentro, sembra impossibile che qualcuno –
dott. Vittorio Tison - a partire dal 1999 si sia preso a
cuore un problema come il cancro, apparentemente
marginale in un paese come l’Africa.
E invece oggi si vedono i frutti di questo cuore grande, che è rimasto vivo anche dopo la scomparsa
di Vittorio, grazie alla Associazione a lui dedicata
e all’opera instancabile del prof. Amadori. Aspetto
impaziente la visita al Bugando Medical Centre, per
vedere, per capire. L’impatto è di quelli forti: l’ingresso dell’ospedale è presidiato dai militari, la sanità in
Tanzania è prevalentemente privata e chi non può
pagare si ammassa ai cancelli per tentare di entrare.
14
Passiamo i controlli e ci dirigiamo verso il Cancer
Center, ben attrezzato, ordinato e funzionale. Ecco i
risultati del nostro impegno (200.000 euro in 10 anni)!
La dedizione e il cuore di ogni singolo volontario dello
IOR sono arrivati fino a qui, grazie all’Associazione
Tison, per sostenere persone, che non sono diverse
da noi, sono solo più lontane.
Le guardo negli occhi e vedo una umanità per la
quale, vale la pena continuare a impegnarsi. C’è
anche l’acceleratore nella palazzina che servirà per
costituire l’Unità di Radioterapia più importante della
Tanzania e dell’intera Africa sub-sahariana. La burocrazia africana ancora non ha permesso di attaccare
la spina ma è lì pronto, lo vedo.
Arrivano i dottori dal convegno. Da giorni i bravissimi tecnici dell’IRST preparano un collegamento con
Meldola con cui sarà possibile un confronto “in diretta” sull’esame di vetrini, casi e patologie. Mi dicono
si chiami “tele-medicina”. Sembra un miracolo, da
un paesino del forlivese all’equatore, si osservano
malattie e si lavora insieme.
Può bastare, ho visto ed è stato commovente. In
un paese dove si lotta tra le fogne a cielo aperto
per un pezzo di gomma, un fascio di canne o una
baracca di legno, esiste un luogo di speranza vero,
di umanità nuova.
Torno a casa con molte domande, con una certa
inquietudine ma anche con una forza che vorrei portare nella vita del nostro amato IOR, condividendo
con ciascun Volontario il bene che abbiamo tra le
mani e la convinzione che tanto possiamo fare per
un’umanità sofferente.
Il Gruppo IDA consiglia
RACE FOR THE CURE!
A cura del Gruppo I.D.A. (Informazione, Dialogo e Aiuto per donne operate
al seno) la rubrica riguardante le donne, la malattia e la salute attraverso la
proposta di libri, ricette, film, aforismi, mostre, spettacoli e tanto altro
Essere una donna in rosa e partecipare alla Race è un punto di orgoglio, testimoniamo che si può
battere il cancro. Siamo partite in tre, da tre città diverse, per ritrovarci a Roma al Circo Massimo con
un denominatore in comune: il colore rosa, e un’amica nel cuore. Vi assicuriamo che 70.000 persone che
sfilano per una causa comune lungo un itinerario di cinque chilometri nella Roma Imperiale, dalla Bocca
della Verità al Campidoglio, passando per i Fori Imperiali fino al Colosseo e alle Terme di Caracalla, per
poi raggiungere il traguardo al Circo Massimo, procurano un grande fermento emotivo. Al termine del
percorso, tutte le partecipanti, dopo essersi riposate un attimo, hanno lanciato in aria un palloncino rosa.
In quel palloncino ognuna di noi ha messo dolori, speranze, pensieri, ricordi e amici che ci hanno
lasciato. Con quel lancio liberatorio forse ci siamo sentite alleggerite nell’anima, perché abbiamo potuto
condividere quel momento con tantissime altre donne che avevano passato, o che ancora vivono, la stessa
faticosa esperienza. Le donne che sono guarite hanno, in qualche modo, sostenuto quelle che ancora
stanno lottando, portando una testimonianza di speranza. Noi abbiamo corso con Daniela.
A Dany
Il segreto dei grandi e piccoli miracoli quotidiani si chiama passione: è la fonte energetica che sta dentro
noi, nel nostro cuore e nel nostro cervello. É il motore del mondo, questa forza invincibile che ci spinge
verso il nostro obiettivo qualunque esso sia. Ci dà la forza di superare l’insuperabile, ci dà la possibilità di
crescere emotivamente e di scavalcare gli ostacoli che incontriamo nella corsa verso la nostra felicità. La
passione è un sentimento totale e chi ce l’ha è spinto da una forza straordinaria che porta a giocarsi tutto
fino in fondo ma che fornisce, allo stesso tempo, “carburante emotivo” per resistere alla prova che comporta viverla. La passione è il sale della vita, non solo nell’amore. In qualsiasi cosa che dà gioia e valga la
pena di essere vissuta sino in fondo. Daniela era passione totale in tutto quello che faceva, anche nell’affrontare la malattia. Affrontava la vita col sorriso, con innata gentilezza, con la sua acuta intelligenza, con
il suo contagioso umorismo e in tutto quello che faceva metteva passione pura! Passava anche attraverso
duri colpi e fatiche, ma pensando sempre positivo, non mollava mai. Dolce creatura, animo gentile e sensibile ha speso gli anni della malattia con un impegno e un lavoro disinteressato, senza mai demordere
senza mai perdere la speranza, sdrammatizzando tutto, con una risata cristallina che riecheggia ancora
nell’aria. Ancora una volta da lassù, quando avremo paura di non farcela, con il tuo dolce sorriso ci dirai:
state serene! Grazie per tutto quello che ci hai donato Dany.
Per informazioni sul Gruppo IDA IOR:
tel. 0543 35929 - [email protected]
15
Racconti
LE STORIE DEI VOLONTARI
IOR DI FAENZA
volge, oggi ci sono delle persone che hanno bisogno
di lei, oggi, per Antonietta, è una bella giornata.
Appena varcata la soglia dell’atrio dell’Ospedale di
Faenza l’aria si fa più fresca e i pensieri meno gravosi, all’ingresso del reparto di Oncologia trova Lidia,
Antonietta Ponti, Volontaria IOR
Oggi è un giorno speciale per Antonietta: sono 32
anni che si dedica agli altri, facendo Volontariato per
lo IOR. Ha iniziato quando nel lontano 1983 venne
aperta la sede di Faenza. Da allora ogni settimana
dedica una piccola parte della risorsa più preziosa
che ha, il suo tempo, agli altri e lo fa con garbo e
semplicità.
Nonostante questo martedì sia un giorno particolarmente afoso, di un’estate che vuole farsi ricordare
come la più calda di sempre, Antonietta scende le
scale di casa sua e prende la bicicletta, direzione
Ospedale degli Infermi. Non sente il caldo che l’av-
16
la sua amica Volontaria, questa mattina insieme si
occuperanno dei pazienti. Indossate le divise con i
cartellini e riempite le tasche di caramelle entrano
insieme nel corridoio della sala d’aspetto.
Subito all’ingresso Antonietta si avvicina ad una signora giovane, accompagnata dal marito, che piange
sommessamente, e, come fa da tantissimi anni, con
un sorriso timido e dolce le offre una caramella. La
signora inizialmente la rifiuta, Antonietta le appoggia
una mano sulla spalla e pochi secondi dopo, come
per magia, la signora inizia a raccontare la sua storia. Sono vent’anni che combatte questa battaglia,
ma ora è particolarmente demoralizzata perché le
stanno cadendo di nuovo i capelli e proprio questo
week end i suoi nipotini torneranno dall’Australia e
non vuole riceverli senza capelli. Il marito la stringe
a sé e paternamente racconta che hanno deciso di
fare una sorpresa ai nipotini: hanno deciso di comprargli dei costumi da pirata, così lei potrà indossare la bandana. Antonietta le stringe una mano, per
ricordarle che non è sola, infatti la signora sorride e
asciugandosi le lacrime accetta la caramella. Antonietta contraccambia con il suo sorriso felice. Anche
il marito sorride e le sussurra un grazie. Un gesto
semplice quello di Antonietta, umano e allo stesso
tempo struggente.
Antonietta si volta, ora il corridoio è pieno di perso-
più difficile, insieme ai loro
famigliari, e, molto spesso
sono stremati dall’aggressività di una malattia, che,
purtroppo, a volte non perdona. Ma anche qui si può
incontrare un’umanità ed
un’energia incredibili.
Nella battaglia più difficile
ci sono persone che tirano fuori un coraggio e una
voglia di vivere incredibile,
come Flora, che durante la
sua permanenza in Hospice
ha lavorato alacremente per
creare i ricami per il mercatino dello IOR. E alla fine ha
invitato tutte le sue amiche
Lidia Garbini, Volontaria IOR
Renata Rondelli, Volontaria IOR
a sostenere l’Istituto.
ne, alcune in cura, altre in attesa di avere notizie su
C’è il paziente che ogni giorno compone un puzzle
esami e andamento della malattia. C’è ancora molto
e, con i più difficili si fa aiutare da Renata. In Hospice
da fare. Molto spesso Lidia e Antonietta incontrano
la situazione è più complessa che in reparto. Per
in quel corridoio persone arrabbiate, ansiose, conRenata e gli altri Volontari è molto difficile creare un
fuse. Le loro armi segrete sono le caramelle e i loro
rapporto con i pazienti e i famigliari, inoltre sono di
sorrisi, raccontano che non ci si abitua mai, però si
solito quest’ultimi ad essere più bisognosi di aiuto
può comunque lasciare il segno, aiutare il prossimo
e allo stesso tempo a dare coraggio e forza ai Vocon la dolcezza.
lontari.
Il reparto di oncologia di Faenza è un’eccellenza,
Antonietta è stata la prima Volontaria IOR di Faenza
diretta dal dott. Tamberi, diventato in questi anni
ad iniziare nel 1987 l’assistenza domiciliare a Fauna casa accogliente, dove personale preparato,
enza, il suo lavoro all’epoca era importante e molto
insieme ai Volontari, si prendono cura dei pazienti
sentito, in particolare dai famigliari dei pazienti. Race dei loro famigliari. La collaborazione con l’IRST
conta che quando si recava a casa dei pazienti da
IRCCS di Meldola e Ravenna per la radioterapia e
assistere, i famigliari l’accoglievano dicendo: “arriva
l’integrazione sempre maggiore con le cure pallial’angelo, arriva l’angelo”.
tive, in particolare grazie all’inserimento della dott.
Raccontare di Antonietta, Lidia e Renata significa
ssa Jenny Cappuccini, borsista IOR, hanno portato il
raccontare di tutti i Volontari IOR che si sono adoreparto verso nuovi traguardi di assistenza e qualità.
perati e che si adoperano ogni giorno per rendere il
Il lavoro dei Volontari in assistenza non si esaurisce
cancro una malattia curabile, sostenendo i pazienti
con il reparto: Renata, Volontaria IOR deve iniziare
e raccogliendo i fondi per la ricerca, l’assistenza e
il suo turno presso l’Hospice Villa Agnesina. Qui l’atla prevenzione. Un esercito composto da persone
mosfera è diversa, i pazienti vivono il loro momento
semplici ma speciali, da angeli.
17
Festa della Mamma 2015
SEDE DI RAVENNA
Ravenna
Porto Corsini
Sant’Alberto
Russi
Mezzano, Savarna
San Zaccaria
Marina di Ravenna
S.Pietro in Vincoli
Pinarella/Cervia
Anno 2014
Anno 2015
13.016
15.753
/
865
Piante distribuite nei giorni successivi:
Totale:
/
3.297
2.342
1.049
1.517
745
4.000
480
26.446
895
3482
2165
1.200
1.295
728
5.036
303
31.722
SEDE DI FAENZA
Faenza
Castelbolognese
Riolo Terme
Casola Valsenio
Brisighella
Modigliana
Tredozio
Solarolo
Granarolo Faentino
Marradi
Anno 2014
Anno 2015
9.077
9.890
2.855
3.174
1.140
1.740
915
1.450
1.055
1.720
1.315
1.555
730
550
650
640
/
315
/
710
Totale:
17.737
21.744
SEDE DI LUGO
Lugo
Alfonsine
Bagnacavallo
Bagnara
Conselice
Cotignola
Fusignano
Massa Lombarda
S.Agata sul Santerno
Filo - Sagra pesce azzurro
Anno 2014
Anno 2015
16.374
17.930
3.779
3.669
5.895
5.439
660
544
4.121
3.838
1.964
2.265
2.566
2.595
2.855
3.258
900
925
1.740
1.535
Totale:
40.854
41.998
SEDE DI RICIONE
Riccione
Cattolica
Misano Adriatico
Coriano
S.Giovanni in Marignano
Morciano
Anno 2014
Anno 2015
8.032
8.262
3.955
4.969
1.445
1.598
1.366
1.431
416
1.598
1.485
745
Piante distribuite nei giorni successivi:
170
/
Totale:
16.869
18.603
SEDE DI FORLì
Forlì
Meldola (Piazza)
Forlimpopoli
Castrocaro, Terra del sole
Dovadola
Bertinoro
Rocca San Casciano
Galeata, Santa Sofia, Civitella
Predappio
Premilcuore
San Piero in Bagno
Anno 2014
Anno 2015
22.135
21.696
2.755
2.745
1.343
2.071
4.096
3.608
546
770
870
900
675
725
2.950
3.605
2.991
3.052
450
375
3.165
3.700
Totale:
41.976
43.247
SEDE DI MELDOLA
IRST
Anno 2014
Anno 2015
610
1.350
Totale:
610
1.350
SEDE DI CESENA
Anno 2014
Anno 2015
Cesena
7.451
9.152
Milano Marittima
1.287
1.586
Cesenatico
3.523
570
Gatteo
/
1.341
San Mauro Pascoli
1.518
1.710
Savignano, Sogliano
1.044
967
Gambettola, Longiano, Sant’Angelo
4.981
6.376
di G.
Totale:
19.804
21.702
SEDE DI IMOLA
Imola
SEDE DI RIMINI
Rimini
Miramare
Bellaria
Viserba
Sant’Agata Feltria
Torre Pedrera
Anno 2014
Anno 2015
15.143
16.159
1.532
1.650
1.045
1.050
585
/
/
612
1.365
1.565
Piante distribuite nei giorni successivi:
235
/
Totale:
19.905
21.036
SEDE DI SANTARCANGELO
Santarcangelo
Villa Verucchio
TOTALI
TOTALE RICAVI
TOTALE COSTI
18
Anno 2014
Anno 2015
2.740
6.520
Totale:
2.740
6.520
Anno 2014
Anno 2015
3.169
4.410
3.646
3.291
Totale:
6.815
7.701
Anno 2014
Anno 2015
193.751
215.623
73.560
81.663
UTILE NETTO
120.192
133.960
Mamma
FESTA della
9 e 10 Maggio 2015
La Ricerca in Romagna cresce grazie a Te
Fai crescere la Ricerca
con l’Azalea dello IOR
Il Volontariato
1
ALCUNI MOMENTI DELLA
2
FESTA DELLA MAMMA
3 TITOLO RUBRICA
Anche quest’anno i Volontari dell’Istituto Oncologico Romagnolo
saranno presenti nelle principali piazze della Romagna con le
Azalee. Sul prossimo numero dell’Informatore l’elenco dei luoghi,
delle vie e delle piazze in cui trovarli.
www.ior-romagna.it - [email protected]
19
INVESTIMENTI IOR 2014
Nel 2014 i principali investimenti dello IOR sono stati:
1.653.817
euro investiti in progetti di ricerca e borse di studio per ricercatori
963.367
euro investiti in attività di cura e assistenza ai pazienti e ai loro famigliari
135.833
euro investiti in attività di sensibilizzazione, prevenzione e screening
Con i quali abbiamo sostenuto:
4 progetti di Ricerca internazionali per un totale di
550.000 euro
la sensibilizzazione di oltre
10.000 studenti romagnoli
ai corretti stili di vita
sostenuto parte dello screening a Cesena per la prevenzione del tumore al colon retto
45 tra borse di studio e contratti di collaborazione di Medici, Ricercatori, Biologi, Data Manager e Psicologhe che hanno assistito
e curato migliaia di Pazienti romagnoli e partecipato ai principali
progetti di Ricerca svolti in Romagna
226 signore assistite dal
progetto “Margherita”
parte dell’acquisto di una
Risonanza Magnetica
3 Tesla con 400.000 euro
acquisto di due videodermatoscopi portatili, un
software, due hard disk esterni e due fotocamere
per migliorare la qualità della diagnosi e cura del
melanoma a favore della Skin Cancer Unit diretta
dal prof. Ignazio Stanganelli,
il progetto della BioBanca IRST con 100.000 euro
20
111 signore assistite dal progetto
“La Forza e il Sorriso”
l’accompagnato gratuito dei pazienti oncologici per 110.000 km
presso i propri luoghi di cura
corsi di formazione
Medici e Ricercatori
romagnoli
i corsi gratuiti del
SERT per smettere
di fumare
lo sviluppo del reparto oncologico del Bugando Medical Center a Mwanza in Tanzania,
per un totale di 25.000 euro.
BILANCI SINTETICI IOR
COOPERATIVA
ASSOCIAZIONE IOR
XXVII
Convegno
dei
Volontari
XXVII Convegno dei Volontari IOR
SCHEMA SINTETICO DEL BILANCIO AL 31/12/2014
STATO PATRIMONIALE
ATTIVITA'
A) Crediti verso soci
B) Immobilizzazioni
C) Attivo Circolante
D) Ratei e risconti
TOTALE ATTIVO
PASSIVITA'
A) Patrimonio netto
B) Fondi per rischi ed Oneri
C) T. F. R.
D) Debiti
E) Ratei e risconti
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO
SCHEMA SINTETICO DEL BILANCIO AL 31/12/2014
STATO PATRIMONIALE
31/12/2014
3.200.396
1.785.308
44.322
5.030.026
31/12/2014
3.489.190
152.358
1.299.502
88.976
5.030.026
31/12/2013
3.320.473
2.048.131
134.442
5.503.046
31/12/2013
3.858.506
134.402
1.482.908
27.230
5.503.046
ATTIVITA'
A) Crediti verso soci
B) Immobilizzazioni
C) Attivo Circolante
D) Ratei e risconti
TOTALE ATTIVO
PASSIVITA'
A) Patrimonio netto
B) Fondi per rischi ed Oneri
C) T. F. R.
D) Debiti
E) Ratei e risconti
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO
31/12/2014
70.433
481.888
771
553.092
31/12/2014
10.540
542.551
553.092
31/12/2013
5.400
368.860
374.260
31/12/2013
301.724
72.536
374.260
DOMENICA 6 APRILE 2014, ore 9.00
DOMENICA 6 APRILE 2014, ore 9.00
FIERA di FORLI’ - Via Punta di Ferro 1
FIERA di FORLI’ - Via Punta di Ferro 1
CONTO ECONOMICO
CONTO ECONOMICO
31/12/2014
31/12/2013
31/12/2014
31/12/2013
A) Valore della produzione
B) Costi della produzione
Differenza (A-B)
3.119.571
3.483.959
(364.388)
3.195.177
3.619.330
(424.152)
A) Valore della produzione
B) Costi della produzione
Differenza (A-B)
593.309
883.468
(290.158)
466.966
221.710
245.256
C) Proventi e oneri finanziari
D) Rettifiche di attività finanziarie
E) Proventi e oneri straordinari.
Risultato prima delle imposte
(2.672)
0
25.641
(341.419)
(6.254)
166.404
93.881
(170.121)
C) Proventi e oneri finanziari
D) Rettifiche di attività finanziarie
E) Proventi e oneri straordinari.
Risultato prima delle imposte
1.049
0
(74)
(289.184)
202
0
52
245.510
22) Imposte sul reddito d'esercizio
23) Utile (perdita) dell'esercizio
(28.000)
(369.419)
(32.000)
(202.121)
22) Imposte sul reddito d'esercizio
23) Utile (perdita) dell'esercizio
(2.000)
(291.184)
0
245.510
21
Un gesto
che vale
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Forlì tel. 0543 35929 (Daria) oppure
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giorno ad amici e parenti, offrono una concreta possibilità a molti nella lotta per la vita. Un semplice gesto che
ha dato quel senso in più alla mia pergamena.”
matitegiovanotte.it
Silvia Scavone
Volontaria IOR
Laureata in Giurisprudenza
DALLA SEDE
DI CESENA
L’ESTATE SOLIDALE DI CESENA
Dal 20 al 24 giugno, in occasione della consueta festa patronale di San Giovanni, i Volontari della Sede
IOR di Cesena hanno distribuito lungo Corso Sozzi,
in una rinnovata ed ampliata esposizione, una vasta
gamma di grembiuli e articoli per la casa, realizzati
interamente da loro. Non potevano poi mancare i
consueti mazzi floreali decorati con i simboli di questa festa: il grano, l’aglio e la lavanda.
I proventi dell’iniziativa hanno così permesso di realizzare un incasso di oltre 3.500 euro.
Un momento della festa patronale di San Giovanni
Il 20 luglio scorso, presso l’Hospice di Savignano
sul Rubicone, è avvenuta la consegna ufficiale delle
casacche IOR ai Volontari, da sempre impegnati nel
fornire supporto non solo ai pazienti ricoverati e alla
rispettive famiglie, ma anche all’equipe della dott.
ssa Cristina Pittureri, Responsabile Servizio Cure
Palliative e Hospice. Non poteva ovviamente mancare il Direttore Generale IOR Fabrizio Miserocchi
che ha colto l’occasione per ringraziare le Volontarie presenti: Sabrina Pistocchi, Carmela Romano e
Anna Tisselli.
La consegna della divisa IOR alle Volontarie impegnate presso l’Hospice di Savignano sul Rubicone.
Da sinistra a destra: la Psicologa IOR Laura Cavana,
Sabrina Pistocchi, Anna Tisselli, la dott.ssa Cristina
Pittureri, il Direttore Generale IOR Fabrizio Miserocchi, Carmela Romano e la caposala Simona Brunelli
La Sede IOR di Cesena desidera, in queste pagine, esprimere tutta la sua gratitudine nei confronti
di quelle realtà che, nel corso della campagna del
5x1000, hanno deciso di sostenere l’Istituto Oncologico Romagnolo, permettendo la diffusione presso le
loro sedi di depliants, locandine ed espositori.
Si ringraziano dunque:
Agenzia Immobiliare Rubboli, Apofruit, Banca
di Cesena, C.A.C., CAMAC, CNA, CAIEC, Calcestruzzi del Savio, Cantina di Cesena, CGIL, CEISA, Centrale del latte di Cesena, CGIL, CO.M.CE.,
CNA, Confartigianato, Consorzio di Bonifica della
Romagna, Gruppo Martini, Gruppo Hera, Gruppo Trevi, INFIA, Orogel, Paresa, Pasticceria Romagna, RBM, SFIR, Technogym, UIL, Unicredit,
Unindustria, Viaggi Manuzzi.
23
DALLA SEDE
DI FAENZA
1
2
3 Didascalia
Serata di beneficenza a casa Mignani
Il nuovo Punto IOR di Casola Valsenio
Sono molte le persone che decidono di fare beneficenza per aiutare il prossimo e sono molti i modi
in cui è possibile farlo. A noi dello IOR ha fatto un
immenso piacere quando la famiglia Mignani ci ha
comunicato di aver deciso di organizzare un evento
in casa propria, a cui invitare amici e parenti, al fine di
ricordare il loro caro scomparso e raccogliere offerte
da destinare al nostro Istituto. Domenica 7 giugno la
signora Ermanna Battaghini, con l’aiuto della figlia
Diana, ha aperto la propria casa allo IOR consen-
Nella serata di sabato 4 luglio, all’interno del centro
polivalente “Le Medie”, è stato inaugurato il punto
IOR di Casola Valsenio. L’evento ha visto la presenza
del Vice Sindaco di Casola, dott. Maurizio Nati, di tre
medici dell’IRST- IRCCS di Meldola, Dott. Giuseppe
Schepisi - Medico oncologo Gruppo di Patologia Uroginecologico, Dott.ssa Sara Bravaccini - Biologa, Ricercatrice e Referente Diagnostica Cellulare e Dott.
ssa Paola Ulivi - Biologa, Ricercatrice e Referente
Diagnostica Molecolare, oltre al Consigliere Responsabile della sede IOR faentina, Roberto Montuschi.
Nel paese delle erbe e dei frutti dimenticati fino a
questo momento lo IOR era rappresentato dall’attività di volontariato della signora Bruna Brunetti, la
cui tenacia ha dato vita ad un gruppo affiatato di 10
persone Volontarie che, sotto la sua guida, da oggi
opereranno sul territorio di tutta la vallata del Senio
e, grazie ai locali assegnati dall’Amministrazione Comunale, avranno a disposizione un ufficio dove organizzare le attività proprie dell’Associazione. Presso
il nuovo punto IOR i cittadini potranno sostenere le
attività di ricerca, assistenza e prevenzione dello
IOR e avere informazioni per diventare Volontari.
Foto di Gruppo a Casa Mignani – Battaghini
tendoci attraverso i nostri strumenti informativi e la
presenza di un nostro Volontario, Roberto Marcucci,
di illustrare ai presenti le attività a favore dei malati
oncologici, che da oltre trentacinque anni portiamo
avanti sul territorio romagnolo. La serata si è svolta
nel migliore dei modi, permettendo di raccogliere la
somma di € 234,00 e tenendo sempre più vivo nel
cuore il ricordo di Luciano.
I Volontari di Faenza vi invitano al rinnovato
Mercatino IOR presso la Chiesa di San Vitale,
dal 15 al 29 novembre 2015, per sostenere la
ricerca oncologica. Info: 0546 661505
24
Un momento dell’inaugurazione della nuova sede IOR
a Casola Valsenio
DALLA SEDE
DI FORLÌ
Predappio insieme per la Speranza
Ringraziamo i Volontari di Predappio e tutta la cittadinanza predappiese, che con il grande e generoso
impegno di sempre, hanno realizzato, lo scorso 10
aprile, la XII °edizione di “Predappio insieme per la
Speranza” e raccolto ben 6.350 euro.
un totale di quasi 200 euro e le “Zumbine” si sono
esibite in molte coreografie intrattenendo il pubblico
presente. Il Vice Sindaco e l’Assessore allo Sport
hanno voluto sottolineare l’importanza dell’attività
fisica regolare e della prevenzione.
New Dance Club
Ringraziamo Stefania Orlati, Fabio Stefanelli, i Maestri, gli Allievi e tutti coloro che sono intervenuti il
6 giungo scorso al Saggio di fine anno della Scuola
di Ballo New Dance Club. Con la generosità che da
tanti anni li contraddistingue, hanno scelto anche
quest’anno di sostenere l’Istituto Oncologico Romagnolo devolvendo l’ incasso della serata (pari a 350
euro) a sostegno delle nostre attività istituzionali.
Esibizione dei bambini di “Predappio Insieme per la
speranza”
Burraco Solidale
Grazie a Luisa Ghizzoni, al Circolo della Scranna
di Forlì che ci ha ospitato e alle attività commerciali
che ci hanno omaggiato dei premi, lo IOR ha organizzato, domenica 26 aprile, il primo torneo solidale
di Burraco forlivese a sostegno del Progetto Margherita raccogliendo l’importante cifra di 600 euro.
Manifestazione cinofila sportiva pro IOR
Grazie al sig. Giuliano Billi e a tutta la Federazione Italiana della Caccia e Gruppo cinofilo forlivese
per aver devoluto 3161,84 euro in occasione della
manifestazione del 25/26 luglio presso il campo
“Ronco Doria” di Fratta Terme.
Punto IOR di San Piero in Bagno
Grazie a tutti i Volontari IOR e Ricercatori IRST che
hanno partecipato alla Festa della Mamma 2015
e ci hanno permesso di raccogliere 21.696 euro.
Ringraziamo i Volontari del Punto IOR di San Piero
in Bagno che con silenziosa ma fedele dedizione
si dedicano ogni giorno al nostro Istituto.
Dal 1° gennaio al 30 giugno 2015 hanno raccolto
oltre 18.000 euro, e se consideriamo gli anni 2013
e 2014 la cifra sale di altri 50.000 euro… senza
parole, grazie per tutto!
Zumba Party pro IOR
Un pensiero
Martedì 23 giugno il punto IOR di Predappio ha
organizzato in collaborazione con l’amministrazione
Comunale e con l’ ASD Amico Sport 3S, uno Zumba
Party. I nostri Volontari hanno distribuito i braccialetti IOR #iorestoinsalute a fronte di contributi per
Un affettuoso pensiero ed un eterno grazie ad Edoardo Cappucci e Livia Rossi che questa estate ci
hanno lasciato… resterete sempre nei nostri cuori
e sarete il motore del nostro lavoro quotidiano.
Festa della Mamma
25
DALLA SEDE
DI IMOLA
Un’esperienza di Volontariato d’impresa:
grazie TeaPak!
La Fondazione Cassa di Risparmio di Imola
acquisisce il 2% delle quote IRST
L’Azienda imolese TeaPak Srl, già sostenitrice dello
IOR, nella primavera 2015 ha sposato una nuova
strategia di Responsabilità Sociale offrendo ai propri
dipendenti la possibilità di dedicare mezza giornata alle attività di Volontariato promosse dallo IOR.
L’azienda ha infatti coinvolto 26 dipendenti in attività di Volontariato in occasione delle Azalee della
Festa della Mamma e nella distribuzione delle Uova
di Pasqua Solidali. L’aspetto notevole, oltre all’importante raccolta fondi che è stata possibile grazie alla
pianificazione di due punti di distribuzione imolesi,
è come queste esperienze possano fare bagaglio e
costituire un vero e proprio arricchimento professionale. Il Volontariato d’impresa è infatti diventato un
elemento importante per lo sviluppo delle cosiddette
soft skills, ovvero le competenze emotive e sociali
di un individuo esercitate anche nelle vesti di lavoratore. TeaPak Srl ha scelto di impegnarsi insieme
allo IOR nel Volontariato d’impresa, che permette
di realizzare con un’unica azione due obiettivi di responsabilità sociale ovvero intervenire nella comunità
per rispondere ai bisogni delle persone e rendere i
propri dipendenti protagonisti di un’esperienza che
coinvolge, motiva e fa crescere.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Imola corona,
dopo anni di proficua collaborazione con l’IRST il suo
coinvolgimento nella cura, nella prevenzione e nella
ricerca oncologica con l’ingresso nel capitale sociale
per un 2% pari a 400.000 euro cedute dallo IOR.
“Tra i principi fondamentali – ha dichiarato Sergio
Santi, Presidente della Fondazione CRI – che hanno ispirato e ispirano l’intervento della Fondazione
nel settore socio-sanitario, ha sempre ricoperto un
ruolo fondamentale l’idea di universalità e l’equità
delle prestazioni in una prospettiva che pone sempre
il cittadino al “centro” dell’intervento, allo scopo di
coinvolgere l’intera comunità per ottimizzare le modalità assistenziali e di cura. Anche la nostra entrata
nell’IRST segue questa ottica di intervento e siamo
contenti di essere entrati a far parte di una cordata
che mette in evidenza non solo il valore della rete di
accordo fra le varie e differenti istituzioni, ma anche
la grande importanza del Sistema Fondazioni per
un territorio.”
La Sede IOR di Imola è sempre alla ricerca di nuovi Volontari da inserire all’interno
della propria squadra: se sei interessato,
contatta la Sede per informazioni.
Info: 0542 011600
26
Daniele Manca (Sindaco Imola), Dino Amadori (IRST),
Virginia Musconi (Regione Emilia-Romagna), Sergio
Santi (Fondazione CRI), Giorgio Martelli (IRST), Fabrizio Miserocchi (IOR)
DALLA SEDE
DI LUGO
1
2
3 Didascalia
Il “Conad la Rotonda” di Lugo e Russi a favore dello IOR
La direzione dei punti vendita Conad “La Rotonda”
Lugo e Conad di Russi in occasione dell’8 marzo
hanno sostenuto, con un’offerta allo IOR, la Ricerca
Oncologica. Lunedì 8 marzo a tutte le donne che
hanno fatto la spesa nei supermercati Conad “La
Rotonda” di Lugo via Ricci Curbastro e Conad di
Russi via Salvo D’Acquisto, è stato donato un rametto di mimosa.
Per l’occasione i Volontari IOR di Lugo e di Russi,
hanno inoltre distribuito opuscoli informativi.
a Conselice (P.zza Foresti, Coop e Conad), nelle frazioni di Lavezzola e San Patrizio a Cotignola (P.zza
V.Emanuele II, Confra-Conad, Crai Pagliuti), nella
frazione di Barbiano, a Filo d’Argenta presso la Sagra Pesce Azzurro, a Fusignano (P.zza Corelli), a
Massa Lombarda (P.zza Matteotti, Coop, Conad e
Crai), a Sant’Agata Sul Santerno (P.zza Umberto I
e Conad Caveja).
Donazione Ipercoop di Lugo
Anche quest’anno, in occasione della “Festa della
Donna” un gruppo di amiche di Giovecca ha organizzato, a nostro favore, la distribuzione della mimosa per raccogliere offerte per la ricerca oncologica,
contribuendo con una donazione di 500 euro.
Il 18 gennaio si è svolto a Lugo, presso la Sala del
Centro Sociale il Tondo, un pranzo in ricordo del Direttore dell’Ipercoop di Lugo, Dott. Alberto Zecchini,
recentemente scomparso. L’iniziativa, organizzata
dai Consiglieri dell’Ipercoop di Lugo, con il fondamentale contributo e la partecipazione dello Chef
Ciro De Marco e dei suoi allievi, ha permesso una
raccolta di offerte per un totale di 2.874 euro destinati
al Servizio Oncologico dell’Ospedale di Lugo.
La Festa della Mamma 2015 a Lugo
Cena di beneficenza in favore dell’Hospice
Straordinaria mobilitazione per la distribuzione delle
azalee, presente in 42 punti della Bassa Romagna,
che ha permesso di superare il risultato del 2014
e conferma il più alto numero di piante distribuite,
in rapporto al numero di abitanti. I nostri Volontari
erano presenti nelle piazze di Lugo (P.zza Baracca, Ipercoop, Conad Rotonda, Crai Esseci, Crai Pagliuti) nelle frazioni di Belricetto, Bizzuno, Giovecca,
S.Maria Fabriago, San Bernardino, San Lorenzo,
San Potito, Villa S.Martino e Voltana, ad Alfonsine
(P.zza Gramsci, P.zza Monti, Conad, Coop), a Bagnacavallo (Portico Farmacia S.Monte, Conad Pieve,
Conad Fonti di Tiberio), nelle frazioni di Masiera,
Traversara e Villanova, a Bagnara (P.zza Marconi),
Domenica 28 giugno si è svolta la cena, organizzata da Maria Cristina, in ricordo del marito Gaetano
Graziani, con l’aiuto di alcuni amici a Bagnacavallo.
L’invito alla serata, densa di commozione e coinvolgimento, nel ricordo dell’amico scomparso un anno
fa, era stato accolto positivamente da tutti gli amici
e conoscenti.
Ciò ha permesso la partecipazione di 120 persone, che hanno contribuito all’eccezionale raccolta di 4.585 euro, interamente devoluti a favore delle attività dell’Hospice Benedetta Corelli
Grappadelli di Lugo.
La mimosa di Giovecca a favore dello IOR
27
DALLA SEDE
DI MELDOLA
GRAZIE, MELDOLA!!!
Sono sempre più numerosi i cittadini meldolesi che si
avvicinano allo IOR desiderosi di dare il loro contributo a sostegno delle varie iniziative, sia promozionali
finalizzate alla raccolta fondi, sia socio- umanitarie
(accoglienza ai pazienti in IRST e Servizio Navetta
IRST) che il nostro Istituto promuove o appoggia.
Ultimamente, infatti, agli “storici” Volontari del gruppo
Virgilio si sono unite Cinzia e Laura, entrambe meldolesi, e, grazie a Cinzia, abbiamo la prima presenza
femminile alla guida della navetta!
L’arrivo di nuove presenze è sicuramente un segnale
della partecipazione che la gente di Meldola da anni
ormai non fa mancare alle nostre attività. Infatti, anche
il gruppo capitanato da Mario (nella foto col direttore
IOR Fabrizio Miserocchi) si distingue sempre per la
presenza costante con cui anima i numerosi banchi
IOR allestiti in Piazza Orsini.
A Mario, infine, ancora una volta grazie anche per l’impegno con cui da sempre si prodiga in occasione di raccolta di offerte durante le esequie nel territorio meldolese
Cinzia e Laura
Gli storici mitici Ebe, Alberto e Gerardo, sempre presenti
28
Un gruppo di Volontari dietro al banco allestito presso la
sede IOR all’interno dell’IRST in occasione della Festa
della Mamma
DALLA SEDE
DI RAVENNA
FORMA FISICA, BUON CIBO, BUONA MUSICA E TANTA SOLIDARIETA’!
La “Camminata per lo IOR” dell’8 aprile scorso, a
sostegno del progetto di Assistenza Domiciliare
dedicato a “Lami Andrea” ha raccolto 1.000 euro.
Grazie ancora una volta a Csi-Ravenna Cammina
e ai numerosissimi partecipanti.
Il pranzo dedicato allo IOR organizzato da “San Zaccaria Insieme” il 12 aprile scorso a San Zaccaria ha
raccolto il prezioso ricavato di 1.530 euro, la giornata dedicata allo IOR, organizzata dall’Associazione
“Il Paese Sant’Antonio” ha raccolto per la ricerca la
somma di 1.505 euro. A Russi il 19 aprile grazie alla
cena al Ristorante Morelli lo IOR ha raccolto 800 euro,
dalla cena organizzata dal Circolo Endas di Villanova
di Ravenna il 18 aprile, sono stati devoluti allo IOR
l’importante cifra di 4.839 euro. La Cena di Gala, organizzata dal Ristorante Alexander di Ravenna, lo
scorso 26 aprile, ha permesso di raccogliere 2.930
euro, finalizzati all’Hospice Villa Adalgisa di Ravenna.
Infine la cena organizzata dalla famiglia Ridolfi alla
casa di Gambellara ha raccolto 2.005 euro per lo IOR.
Il 3°Gala Operistico, del 17 aprile scorso al Teatro Alighieri di Ravenna, in ricordo di Franca Giardini e Alla
Volkova, ha raccolto 789 euro a sostegno del servizio
di accompagnamento gratuito rivolto ai pazienti.
Una calda accoglienza, quella riservata ai nostri volontari alla Sagra Paesana di Bastia, il 17 maggio
scorso, che ha permesso la raccolta di 200 euro a
favore dell’IRST di Meldola, così come alla Festa del
Mare di Marina di Ravenna dell’11 agosto.
Un grazie speciale al “Gruppo Mercatini” di Ravenna,
molto presenti a Marina Romea con il loro banchetto,
per la disponibilità e il preziosissimo sostegno che
offre affinché tutte le iniziative proposte riescano a
svolgersi nel migliore dei modi.
Anche quest’anno un rinnovato sentitissimo ringraziamento a Federcaccia per l’iniziativa che si è
svolta il 18/19 luglio scorsi a Lido Adriano, il Trofeo
Memorial G. Girelli, che ci ha visto anche quest’anno
beneficiari del prezioso ricavato di 2.978 euro.
Il 7 luglio scorso al Bagno Cala Celeste di Lido
Adriano, il prof. Ignazio Stanganelli ha presentato
il suo libro “Il Sole e la Pelle”. Presenti il Prof. Dino
Amadori, il Prof. Giuseppe Fabrizi e tanti altri numerosissimi invitati.
Sabato 28 luglio è andata in scena #coprimidiluce,
una serata bellissima, carica di emozioni e solidarietà, presso il Bagno la Plage. I circa 100 partecipanti
hanno devoluto 1250 euro in favore dell’Hospice
Villa Adalgisa. Grazie ad Alessandro Fanara, alla
sua famiglia, allo staff dell’Hospice, ai ragazzi del
bagno La Plage, ai musicisti di Siamo con Voi, agli
sponsor e a tutti i partecipanti.
29
DALLA SEDE
DI RICCIONE
Cena Istituzionale della Sede IOR di Riccione
Nella cornice del Grand Hotel Des Bains di Riccione,
si è tenuta, venerdì 17 aprile, la tradizionale Cena
di raccolta fondi della Sede IOR di Riccione, che ha
visto la partecipazione di 200 persone tra Volontari, Amici, Sostenitori dello IOR, e medici del nostro
territorio. Presenti anche Dott. Marcello Tonini Direttore Generale IRST IRCCS, il Dott. Mario Nicolini,
responsabile del Modulo di Oncologia dell’Ospedale Cervesi di Cattolica, e i medici IRST Dott. Mattia
Altini, Direttore Sanitario IRST IRCCS e dott. Fabio
Falcini, Coordinatore CMS IOR, che sono intervenuti,
sottolineando da un lato l’importanza della messa in
rete delle oncologie romagnole con l’IRST IRCCS di
Meldola e dell’altro il ruolo fondamentale dei Volontari
che hanno contribuito, in maniera determinante, a
far diventare l’oncologia romagnola un’eccellenza a
livello nazionale.Presente anche l’amministrazione
cittadina, con il Sindaco, Renata Tosi, che ha posto
l’accento sull’importanza del ruolo dei Volontari nel
tessuto cittadino riccionese, concetto ripreso anche
dal Dott. Fabrizio Miserocchi, Direttore Generale IOR,
che ha colto l’occasione per ringraziare tutte le Aziende sostenitrici dell’iniziativa. Barbara Bonfiglioli e Ilva
Melotti, consiglieri della Sede IOR di Riccione, hanno
infine espresso un ringraziamento di cuore a tutti i
Volontari di Riccione, per la dedizione e l’impegno.
Grazie ai numerosi partecipanti e ai sostenitori, la serata ha permesso allo IOR di raccogliere 12.000 euro.
Grazie a… Stefano Conti dell’IBR Basket Rimini ha organizzato, il 2 e 3 maggio, il 6° Torneo di Basket “Babbi
e Mamme over 35”, con la partecipazione di squadre
amatoriali di Rimini, Empoli, Riccione, Firenze, Spadarolo e San Giovanni Valdarno. Al termine del torneo è
stato consegnato allo IOR un assegno da 1.000 euro.
I Volontari riccionesi hanno partecipato a tante iniziative con il consueto entusiasmo, presenziando il 29
marzo alla 17° “Gran fondo Città di Riccione”, l’11 e 12
aprile alla festa del Beato Alessio, il 17 giugno alla tradizionale Festa dei Bagnini e a varie feste organizzate
dai comitati turistici riccionesi, raccogliendo 800 euro.
I Volontari cattolichini sono stati anche presenti a
Cattolica in Fiore con il mercatino e a luglio alla Festa
delle vongole, raccogliendo 1.240 euro.
Grazie a tutti i Volontari della Sede IOR di Riccione
e dei vari Punti sul territorio che si sono impegnati
negli appuntamenti istituzionali: distribuendo le uova
di pasqua solidali IOR, le azalee per la Festa della
Mamma e infine i palloncini e le magliette solidali della
Notte Rosa 2015 hanno raccolto oltre 24.000 euro!
Il tradizionale taglio della torta
30
Grazie al Centro del Buon Vicinato Parco 7 Nani che
ha devoluto 600 euro allo IOR e al benefattore cattolichino che anche quest’anno ha donato 1.000 euro.
DALLA SEDE
DI RIMINI
Festa di Primavera
Si è svolta il 14 giugno, presso la Collina dei Poeti, la
Festa di Primavera, cena di beneficenza organizzata
dalla Sede di Santarcangelo. Quest’anno l’evento è
stato dedicato al supporto del progetto “Un medico
per Sofia”, per l’inserimento di un ulteriore medico
nell’U.O. di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale
Infermi. Riccardo Astolfi, responsabile sella Sede, ha
ringraziato tutti i partner di questo evento: Banca Malatestiana, BCC Romagna Est, Banca Valmarecchia,
riconoscendosi nella figura della giovane dott.ssa
Fabbri, presente alla serata e già operativa presso
l’Oncoematologia Pediatrica, grazie proprio al supporto dello IOR e di AGEOP. La Cena, terminata con
la tradizionale lotteria con in palio premi donati da
produttori ed esercenti locali, ha permesso allo IOR
di ricavare un utile di oltre 7.600 euro.
La Festa della Mamma è arrivata anche a
Sant’Agata Feltria
Quest’anno la sede di Rimini ha un nuovo punto
IOR: Sant’Agata Feltria. Oltre agli eventi tradizionali effettuati a ottobre con la Sagra del Tartufo e a
dicembre con il Paese del Natale, lo IOR ha potuto
realizzare prima un evento Musicale, in collaborazione con la scuola Dante Alighieri di Rimini, ed infine,
a maggio, la Festa della Mamma. I Volontari della
Sede di Rimini e dei suoi Punti IOR, durante la Festa
della Mamma, sono riusciti nell’impresa di raccogliere
l’incredibile cifra di 21.036 euro. Grazie!
Il taglio della torta con i Volontari dello IOR di Santarcangelo, il direttore IOR Fabrizio Miserocchi e i Consiglieri
IOR Stefano Berti e Barbara Bonfiglioli
IGF, Impresa edile F.lli Vignali, Cofer, Gnoli Costruzioni, Anelli, Vici Vision e Vivaio Fabbri, e i Volontari
che hanno reso possibile questa bellissima serata.
Anche il dott. Miserocchi, Direttore IOR, ha ringraziato gli oltre 180 partecipanti, introducendo il discorso della dott.ssa Pericoli, Responsabile U.O.
Oncoematologia Pediatrica di Rimini, che ha fatto
toccare con mano ai presenti l’emozione di lavorare
con i piccoli pazienti del Reparto. Molto sentito infine il ringraziamento del dott. Tassinari, Direttore del
Reparto di Oncologia dell’Ospedale Infermi, che ha
ricordato il suo inizio di carriera come borsista IOR,
Da sinistra il Volontario Roberto, la dott. Alessandra
Affatato e Stefano
31
Cosa posso
fare io per
la lotta contro il cancro?
Puoi sostenere le attività dell’Istituto Oncologico Romagnolo in molti modi:
1. con una donazione nel C.C. postale 10839470;
2. con un lascito o un legato;
3. devolvendo i proventi di un evento/manifestazione;
4. aderendo alle nostre occasioni speciali (bomboniere, strenne natalizie, ecc.);
5. aderendo alle nostre iniziative dedicate alle aziende;
6. collaborando come Volontario;
7. destinando il Tuo 5 per mille allo IOR C.F. 00893140400.
SIAMO QUI, CON I NOSTRI VOLONTARI, MEDICI E
RICERCATORI PERCHÈ DA SEMPRE CREDIAMO NELLA
SOLIDARIETÀ E NELLA RICERCA ONCOLOGICA.
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Informatore n.104 - Istituto Oncologico Romagnolo