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ANNO XVIII
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N. 6
giugno
2006
Un attacco di “Processioniaria”(un lepidottero) sta distruggendo le querce
Il Consiglio vota il bilancio. La Minoranza si astiene
Boschi in agonia
Difficoltà e ristrettezze
Documento contabile di circa due mln di •
Allarme del Corpo Forestale di Senise che chiede l’ intervento della Regione
Andrea Lauria
Un attacco massiccio di
“Processionaria” sta distruggendo i boschi di una vasta
area compresa tra il Senisese
ed il Medio Agri. L’allarme è
stato dato nel mese scorso
dal Corpo Forestale dello Stato di Senise che già da qualche tempo ha rilevato l’opera
distruttrice della “Thaumatopoea processionaria” un particolare lepidottero (che poi diventa farfalla) che di notte
mangia le foglie verdi delle
piante di roverelle e dei cerri;
in sostanza le querce. Un fenomeno presente soprattutto
nei boschi di Roccanova,
Castronuovo, Chiaromonte,
Calvera, Teana, Fardella,
Senise e Sant’Arcangelo dove
nelle ore notturne alberi secolari e altri più giovani sono
assaliti da questi vermi che a
milioni, in fila (da qui processionaria), escono da sottoterra e attaccano le piante che
rischiano così di essere interamente distrutte se non si interviene con immediatezza.
“Il problema - ha sottolineato
l’ispettore Giovanni Belcore
comandante della stazione
forestale di Senise, con competenza anche sui territori di
Roccanova e S. Arcangelo - è
già stato rappresentato
al Comando del Coordinamento Distrettuale di Lagonegro che a
sua volta ha
provveduto
ad informare il Dipartimento regionale Ambiente e territorio e quello dell’Agricoltura e Sviluppo rurale
che si occupano della tutela
forestale sul territorio della regione”. “Ora - ha aggiunto
l’ispettore Belcore - dovrà essere programmato con celerità un intervento di disinfestazione con l’impiego di elicotteri, unici mezzi idonei se si
vuole coprire un’area di circa
8000 ettari di bosco sparsi su
una superficie di circa 430 chilometri quadrati”.
Ma come mai questo attacco che ha già portato alla
distruzione di molte querce,
mentre molte altre presenta-
no le foglie di color rossiccio
che annunciano il sintomo
della distruzione? “Non c’è da
meravigliarsi di questa vera e
propria emergenza ambientale - continua l’ispettore delle
giacche verdi - poiché molto
dipende dal cambiamento del
microclima venutosi a creare
nella zona dopo la costruzione della diga di Senise. In sostanza il caldo-umido dovuto
alla presenza dell’invaso fa si
che il fenomeno della “Processionaria” si presenta orami
ogni anno e non ogni tre come
avveniva in tempi addietro.
segue in 2a
Esponente di una famiglia roccanovese assai longeva
“Zii Andrei” e i suoi 102 anni
“Un buon bicchiere di vino: l’elisir di lunga vita”
Rocco Andrea Arcomano
tocca un altro traguardo per lui
e per tutta la comunità Roccanovese. E’ lui, infatti, l’unico
per il momento, ad aver tagliato il traguardo dei 102 anni
che ha compiuto nel maggio
scorso. Ha così sorpassato
anche il fratello, Raffaele, che
aveva sfiorato questo traguardo spegnendosi all’età di 101
anni e 2 mesi nel 1999. “Zii
Andrei”, come lo chiamano
affettuosamente tutti in paese, è di buon aspetto ed anche se accusa qualche problema di cecità non rinuncia,
nelle giornate di sole, a farsi
la passeggiata, sostenuto dal
suo bastone e da alcuni vicini. Sempre cordiale risponde
al saluto di tutti con la battuta sempre pronta. E’ ancora
di buon appetito e mangia di
tutto,ci dice la figlia Rosa che
lo accudisce. Quarto di cinque
figli, Rocco Andrea Arcomano,
nato a Roccanova il 10 maggio 1904, oggi è l’esponente di
una famiglia che forse più di
tutte ha nel suo dna il segreto
della longevità. A cominciare
da suo padre Vincenzo, morto
all’età di 92 anni, poi sua sorella Maria Porzia che ne aveva 97, e degli altri due suoi fratelli Vito Nicola, 91 anni e Michele morto all’età di 92 anni,
mentre suo cugino Vito Nicola
Arcomano è scomparso nel
marzo scorso ad un mese dai
cent’anni. Una vita quasi interamente trascorsa in campagna sui pascoli a lavorare cercando di mangiare quel poco
che c’era. Legumi, ortaggi e
qualche pezzo di pane. Questa la dieta che negli anni suc-
cessivi si è arricchita di qualche piatto di pasta con l’aggiunta di un po’ di carne nelle
occasioni di festa. Insieme a
questi cibi poveri, ma ricchi di
genuinità, “Zii Andrei”, che è il
sesto centenario di Roccanova
negli ultimi 15 anni, non si è
mai fatto mancare un buon bicchiere di vino. Elemento che
giudica di insostituibile bontà
ed elisir di lunga vita. E l’amministrazione del “paese del
vino” ha voluto esaltare quest’ultimo aspetto. Insieme agli
auguri di tutta la comunità, il
vicesindaco Vincenzo Chiaradia,
ha portato in omaggio al simpatico vecchietto anche due
bottiglie di buon vino “Grottino”
“Torre rosano” ed un libro del
maestro Guido Emanuele sulla storia di Roccanova che anche lui ha contribuito a fare.
“Mai come quest’anno ci sono state tante difficoltà a far
quadrare i conti per via di alcune coincidenze negative”. Con
questa forte sottolineatura che denota tutta una serie di ristrettezze economiche il sindaco, Rocco Greco, ha illustrato al Consiglio il bilancio di previsione 2006, approvato nella seduta del
30 maggio scorso. Un documento contabile che lascia pochissime manovre e interventi da mettere in atto soprattutto per la
spesa corrente alquanto rigida. “Un aspetto di ristrettezza finanziaria - ha ricordato il sindaco - che è stato in parte tamponato con l’emissione dei Boc (Buoni ordinari comunali) che
hanno permesso una manovra di “ristrutturazione del debito”.
La parte corrente del bilancio si avvicina al 57% del totale
(circa 2 mln di euro) e serve a garantire la spesa per il personale ed i servizi essenziali. Poco cosa - è stato evidenziato nel
corso dell’ampio dibattito - è la quota dei trasferimenti statali
per gli investimenti; appena 12mila euro. “Da qui la necessità ha riferito il sindaco - dal ritocco di alcuni contratti di stabili che
il Comune ha dato in fitto. Un introito che ha permesso una
certa flessibilità nella spesa corrente e di destinare il ricavato
per continuare ad assicurare alcuni interventi già messi in atto
negli anni addietro. Si continuerà così ad intervenire soprattutto a favore del sociale con l’assistenza agli anziani e per il diritto allo studio, con particolari servizi alla scuola”.
Ma nel discorso del sindaco e degli altri consiglieri è stata
evidenziata soprattutto la
difficoltà. “La filosofia di
questo bilancio - è stato ripetuto in tutti gli interventi è di una situazione di difficoltà di risorse che si proietterà anche in futuro e a
fronte delle quali bisogna
intervenire con le intelligenze di ognuno, delle associazioni, dei giovani per mettere in atto quelle strategie
che devono guardare alla
solidarietà solidale”.
Più che numeri dunque,
il bilancio 2006, che ha registrato l’astensione della
minoranza, consapevole delle difficoltà dei tempi e delle ristrettezze economiche, rappresenta un documento di gestione quasi
“ingessata” dove la quadratura dei conti è stata possibile grazie
ad un contributo straordinario dei fondi del petrolio. Circa 56mila
euro che il Comitato dei sindaci del comprensorio petrolifero della
Val d’Agri, ha erogato al Comune quale premialità, interpretando
come “virtuosismo” l’attuazione di un progetto di fotovoltaico in
direzione del risparmio energetico. E dai fondi delle royalties del
petrolio arriva anche il “respiro” di Roccanova per gli investimenti. Circa 4 mln di euro del Programma Operativo Val d’Agri che
Roccanova ha già orientato in varie direzioni con alcuni progetti
già in fase esecutiva. Dal recupero del centro storico, alla costruzione del palazzetto dello sport, alla realizzazione del centro diurno per anziani al settore culturale e turistico.
Sommario
- Arrivano i soldi del petrolio
- Vino, si aspetta la Doc
- Alla scoperta delle grotte del vino
- Roccanova chiede il metano
- Un anno di Piazza
- 590mila lucani sparsi nel mondo
- Alla fiera di Maggio
- 22 anni di “Vivi il verde”
pag. 02
pag. 03
pag. 03
pag. 04
pag. 06
pag. 17
pag. 08
pag. 10
ANNO XVIII
la Piazza
pag. 2
N. 6
giugno
2006
Destinati alla realizzazione di progetti nel campo sportivo, sociale e turistico
Royalty del petrolio/Un bando per la Val d’Agri
Arrivano i soldi del petrolio
Contributi per le piccole Imprese
Primi accrediti al Comune di Roccanova per circa 300mila euro
I soldi delle royalties del
petrolio cominciano ad arrivare nelle casse dei Comuni.
Segno che i progetti presentati sono a posto e soprattutto giudicati fattibili dalla Struttura di progetto Val d’Agri che
sovrintende alle operazioni
che riguardano l’attuazione
del “Programma Operativo Val
d’Agri”. Quel Programma scaturito dall’Accordo Eni-Regione Basilicata che movimenterà una cospicua risorsa finanziaria (ben 350 milioni di euro)
e che dovrà creare opportunità occupazionali e sviluppo
a favore dei 30 paesi del
comprensorio petrolifero
valdagrino. In questo quadro
al Comune di Roccanova
sono arrivati nel maggio scorso all’incirca 300mila euro. Si
tratta di una prima anticipazione per i progetti presentati
qualche tempo fa e che potranno contare sull’assegnazione di tre milioni di euro, ai
quali se ne potranno aggiungere successivamente altri
due in virtù delle premialità
ancora da erogare. Per questi
ultimi si aspetterà. Intanto si
comincia ad incassare. E di
questo non nasconde la propria soddisfazione il sindaco
Rocco Greco, che sulle
potenzialità e le grandi opportunità finanziarie e progettuali
del “Programma Val d’Agri”
sta riponendo grandi attenzioni amministrative.
Per il momento si va dai
97.500 euro per la costruzione del Palazzetto dello Sport,
di valenza comprensoriale,
che assorbirà una spesa
complessiva di 650mila euro,
ai circa 57 mila euro per la
riqualificazione del parco
“Carazita”, ai 47mila per la realizzazione di un centro diurno per le attività degli anziani
che avrà un plafond di 250mila
euro. Altri 30mila euro sono
per la sistemazione della strada a servizio delle zone agricole ricche di vigneti “Marchese” e “Calderaro”, mentre all’incirca 20mila euro andranno
per opere di arredo urbano e
altri 29 mila euro per il parco
delle “Cantine” e la valorizzazione del vino “Grottino di Roccanova” che potranno contare
su una risorsa complessiva di
circa 275mila euro. Queste
dunque le ultime anticipazioni
che si inseriscono in un quadro di risorse assegnate che
destinano 360 mila euro per il
recupero delle chiese S. Nicola di Bari e S. Rocco, 35 mila
per implementare la biblioteca
comunale e progettare una
mediateca, 210mila euro per
la messa in sicurezza dell’edificio scolastico e 60 mila per
potenziare le politiche sul risparmio energetico (fotovoltaico). La fetta più grossa, oltre un milione di euro, va in direzione del recupero e rivitalizzazione del borgo antico,
con la creazione nel centro
storico anche di un progetto
di borgo-albergo, capace di attrarre turisti e promozionare
l’immagine del “paese del
vino”. Un aspetto che concentra le attenzioni del Comune
di Roccanova, tra l’altro,
capofila per il settore della
“Identità Urbana” degli altri
paesi del comprensorio petrolifero. Respiro finanziario
dunque dal petrolio? “Certo,
poter far fronte concretamente agli impegni assunti dal Comune nei confronti di professionisti e imprese - sottolinea
il sindaco Greco - aiuta e dà
fiducia.Tuttavia l’amministrazione comunale non è rimasta a guardare. In attesa di
concretizzare gli interventi, ha
avviato i contatti per la costituzione d una società mista e
sottoscritto un protocollo di
intesa con un tour operator
che dalla prossima estate venderà pacchetti turistici con itinerari che prevedono visite di
turisti nel borgo storico e
degustazioni, a pagamento,
del pregiato vino “Grottino” direttamente nelle caratteristiche cantine”.
Progetto promosso dall’Ufficio Turismo della Regione Basilicata
“Ospitalità nei borghi”
Finalista al Premio “Regionando 2006”del Forum Pa
E’ entrato nella rosa dei
finalisti del Premio Regionando 2006, indetto nell’ambito
del Forum Pa, il progetto
“Ospitalità nei borghi”, candidato dall’Ufficio Turismo della Regione Basilicata per la
sezione “Rafforzamento della filiera del turismo e dei sistemi turistici locali”. Il progetto “Ospitalità nei borghi” è
nato con l’obiettivo di rivitalizzare i centri caratteristici
della Basilicata ed è stato
segnalato dalla Giuria, che lo
ha ritenuto di grande interesse, tra i numerosi partecipanti.
E nella proposizione di questo progetto L’Ufficio Turismo
regionale ha sicuramente
guardato anche alle attenzio-
ni che l’Amministrazione comunale di Roccanova sta riservando al proprio centro storico verso cui ha orientato,
come più volte abbiamo sottolineato, la maggior parte delle risorse delle royalties del petrolio. Risorse che serviranno
a recuperare e rivitalizzare la
parte antica dell’abitato per farne anche un Borgo-albergo
capace di ospitare turisti e promuovere così l’immagine turistica del paese, strettamente
legata alla produzione di prodotti tipici ed in particolare del
vino. Il Premio “Regionando
2006” è stato presentato da
Carlo Mochi Sismondi (direttore generale Forum Pa) e da
Marcello Mochi Onori (segretario generale della Conferenza delle Regioni e direttore del
Cinsedo) a conclusione del
convegno sul tema “Soluzioni
di sistema per la promozione
del turismo”, cui erano presenti, tra gli altri, diversi assessori
regionali al turismo e Piergiorgio
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Oltre 16 mln di euro le risorse. Scadenza ad agosto
Un bando a favore delle piccole e medie imprese nell’ambito del Programma operativo Val d’Agri-Melandro-Alto SauroCamastra, che sfrutta le royalties del petrolio, è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Basilicata (n. 24 del 5
maggio 2006). Le agevolazioni puntano alla realizzazione di
interventi volti al sostegno, al miglioramento e alla qualificazione, anche dal punto di vista dell’ambiente e della competenza
professionale, delle Pmi operanti in Val d’Agri. Le risorse finanziarie disponibili ammontano a 16.300.000 euro. Possono accedere alle agevolazioni le Pmi manifatturiere con sede operativa nei Comuni di Abriola, Aliano, Anzi, Armento, Brienza, Brindisi di Montagna, Calvello, Castelsaraceno, Corleto Perticara,
Gallicchio, Gorgoglione, Grumento Nova, Guardia Perticara,
Laurenzana, Marsiconuovo, Marsicovetere, Missanello, Moliterno,
Montemurro, Paterno di Lucania, Roccanova, Sant’Arcangelo,
San Chirico Raparo, San Martino D’Agri, Sarconi, Sasso di
Castalda, Satriano, Spinoso, Tramutola, Viggiano. Le
agevolazioni sono concesse in relazione ad un Pacchetto integrato di agevolazioni (Pia), composto da un programma di investimento e da un eventuale programma di formazione, promosso nell’ambito della singola unità produttiva. Sono finanziabili
progetti di ampliamento, ammodernamento, riattivazione,
delocalizzazione delle attività e programmi di acquisizione delle certificazioni attestanti il raggiungimento di standard di qualità, sicurezza, ambientali ed etici. La richiesta di contributo va
redatta in bollo utilizzando la modulistica predisposta dalla
Regione Basilicata e scaricabile dal sito regionale
www.basilicatanet.it .
Le domande dovranno essere inviate, pena l’esclusione,
entro 90 giorni dalla data di pubblicazione del bando sul Bollettino ufficiale, a mezzo posta raccomandata.
Informazioni possono essere richieste anche al numero
verde della Regione Basilicata 800292020 attivo dal lunedì al
venerdì dalle ore 8 alle ore 20 e il sabato dalle ore 8 alle ore 14,
nei giorni non festivi.
dalla 1a
Boschi in agonia
Ora - conclude il comandante Belcore - bisogna fare i conti con
questo fenomeno che attacca le querce e che altre volte ha
interessato anche i pini, quando questi sono stati attaccati dalla “Thaumatopoea pytocampa”, conosciuta, appunto, come
Processionaria del pino. Un fenomeno che non è dannoso per
l’uomo, anche se si consiglia - conclude Belcore - di non sostare sotto gli alberi infestati che potrebbero provocare del prurito
a contatto con la pelle”.
Fin qui la parola e le spiegazioni dell’esperto, ma la gente e
i contadini in particolare non sono tranquilli e temono che questo fenomeno distruttivo possa interessare anche altri alberi
come quelli da frutta. Una paura diffusa anche tra le gente comune che con la distruzione delle querce, la specie di alberi
più diffusa nei boschi lucani, vede compromessa non solo l’esistenza degli stessi boschi che rappresentano “l’oro verde” della Basilicata e sul quale la Regione punta molto per la promozione della propria immagine ambientale e turistica, ma anche
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Direttore responsabile: Arturo Giglio
La collaborazione è gratuita, per invito e per accettazione. I
manoscritti non si restituiscono. Tutti gli avvisi pubblicitari
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ANNO XVIII
la Piazza
pag. 3
N. 6
giugno
2006
La documentazione è già alla Regione Basilicata che la trasmetterà a Roma
Visita didattica degli studenti della Scuola media di Roccanova
Vino, si aspetta la Doc
A scoprire le grotte del vino
L’ultima parola sarà del “Comitato nazionale vini”
E’ tutto pronto per la richiesta della Doc al vino di
Roccanova. A fine maggio tutta la documentazione è stata
presentata dal “Comitato promotore” per il riconoscimento
della Denominazione di origine controllata “Doc Roccanova” alla Regione Basilicata
e da qui , dopo l’istruttoria di
competenza, la pratica arriverà al Ministero delle Politiche
agricole e forestali e precisamente sui tavoli del “Comitato nazionale vini”. Sarà, infatti, questo organismo che esaminerà la pratica e dirà la parola finale sul riconoscimento della Doc, attesa con molta
fiducia dai vitivinicoltori
roccanovesi e da quelli di Sant’Arcangelo e Castronuovo di
Sant’Andrea i cui territori sono
inseriti nell’areale di produzione del nuovo vino che si affiancherà così al già conosciuto “Grottino di Roccanova” che
nel marzo del 2000 ottenne l’
Igt (Indicazione geografica Tipica). “Ora - ha sottolineato il
sindaco di Roccanova, Rocco
Greco - guardiamo ad un nuovo riconoscimento, sicuri che
il nostro territorio ed il nostro
vino hanno acquisito in questi anni quella “maturità” necessaria per ambire alla Doc”.
Una condizione favorevole di
cui è convinto anche il Comitato promotore che così conclude il proprio lavoro portato
avanti con impegno e assiduità. Tante riunioni e incontri ai
quali hanno preso parte il Comune, la Regione, l’Alsia, la
Comunità Montana del “Me-
dio-Agri”, la Lega
regionale Cooperative e Mutue, la
Confcooperative e
le Organizzazioni
di categoria, Cia,
Confagricoltura e la
Coldiretti. Oggi a
distanza di oltre un
anno la documentazione è completa. Una corposa
cartella di cui fanno parte oltre ad
una ricognizione
territoriale, con ettari e vitigni presenti nei tre comuni interessati, il disciplinare di
produzione della Doc; un supporto cartografico, le firme dei
produttori viticoli e soprattutto una relazione tecnico storica. Una storia che ben si
evidenzia nello studio-ricerca
del prof. Antonio Lerra, docente di Storia Moderna nell’Università degli studi della Basilicata, dove si legge che “a
Roccanova, a metà del Settecento su 387 capifamiglia
censiti risultano ben 363 conduttori di appezzamenti di terreni con presenza di vigne”.
Agli inizi dell’Ottocento “le
grotte da vino risultavano addirittura 212, mentre le vigne
erano 303 e 438 quelle con
ulivi. In pratica tutte le famiglie avevano o conducevano
una vigna”. Un aspetto storico della cultura del vino a
Roccanova, fortemente caratterizzante la veste storica
identitaria della comunità
roccanovese sin dai suoi pri-
mi insediamenti”. Chiaro il riferimento al pluricitato Plinio,
che nella sua “Naturalis
Historia” cita il famoso vino
lagaritano che veniva prodotto
“non procul Grumento”, certamente in territorio di Roccanova, ove in un’area ricca di presenze archeologiche risulta l’attuale toponimo di “Lagarielli”.
Dai tempi antichi la cultura e
l’arte del saper fare il vino è
rimasta, andando via via incrementandosi. I dati statistici sempre più dettagliati, presenti sin dall’Unità d’Italia danno ampia conferma di una
sempre abbondante presenza
e produzione di vigneti e vini
che nel corso del tempo hanno fatto di Roccanova una
sempre più caratterizzata comunità come Terra, prima, e
Paese, dopo del vino. Così
anche con il conforto della storia ora si spera di poter brindare al rosso “Doc Roccanova”. Un brindisi atteso a breve.
Un progetto che è un “Viaggio nella terra del vino”
Conoscere e valorizzare le potenzialità del territorio e le
risorse del luogo. Questo il fine di un progetto didattico biennale attuato dalla Scuola Media di Roccanova. Un lavoro cominciato lo scorso anno con un “Viaggio nella terra del vino”. Questo il titolo del progetto che ha portato gli oltre 65 alunni a ritrovarsi, nel maggio scorso, in una antica grotta dove viene conservato il vino: un luogo particolare dove si condensano aspetti storici e sociali strettamente legati al “paese del vino”.
Un momento particolare del progetto che si concluderà con
la chiusura della scuola, quando il lavoro sarà presentato in una
mostra nei vari aspetti che lo hanno contraddistinto. Dalla ricerca storica, alla fotografia, all’arte, alla rappresentazione teatrale
fino a farlo diventare un opuscolo da presentare nella prossima
“Sagra del vino”. Tanti momenti che i ragazzi hanno arricchito
con delle visite guidate sul territorio. Così nel completamento di
questo progetto, che ha visto referenti i docenti, Tania Pisani,
Giuseppe Manfredi e Teresa Vitale, ecco la visita ad una caratteristica grotta del vino. Un luogo che - come ha spiegato il proprietario, Giuseppe Mobilio che è anche docente all’Istituto Professionale di Stato
per l’Agricoltura e
l’Ambiente di San
Brancato - è da
tutti considerato
antico patrimonio
naturalistico, storico, culturale e popolare. Le antiche
grotte che sono
anche testimonianza di fatica e di
duro lavoro - ha
continuato il prof. Mobilio - oggi possono rappresentare un grande
input per lo sviluppo turistico ed economico del nostro territorio e
più nel complesso una promozione dell’immagine di Roccanova
che all’elemento vino è strettamente connessa”. E di fatti quando
si nomina Roccanova si pensa subito al vino e alle sue grotte che
sono sparse lungo tutta la periferia del centro abitato. Dalla contrada
“Piscicolo” alla “Manca”, da “Carazita” alla “Mannara”, dal “Prato”
alle “Grotte di Potenza”. E non sono esclusivamente il luogo dove
si conserva a temperatura ambiente il desiderato nettare di Bacco,
ma anche il posto dove, forse più che altrove, si riescono ancora
a creare le occasioni di ritrovo tra amici.
A scuola di bontà
I prodotti tipici lucani illustrati agli studenti
Con un regolamento comunitario verso l’impiego dei trucioli di legno nella produzione di vino
Vino con tecniche tradizionali
Confagricoltura di Basilicata:“in discussione la definizione stessa di vino”
L’ impiego dei trucioli di legno nella produzione di vino
sta per entrare ufficialmente
fra le pratiche enologiche
utilizzabili dai vitivinicoltori europei. A segnalarlo, in un comunicato stampa diffuso a
metà maggio, è stata la
Confagricoltura di Basilicata
alla luce dell’analisi della proposta di regolamento valutata a Bruxelles, in seno al Comitato di gestione dei vini. “La
proposta - dice Confagricoltura - danneggia gravemente i
produttori di vino che vogliono utilizzare tecniche tradizionali di produzione, ovvero
quelle tecniche che non attribuiscono caratteristiche ‘ingannevoli’ al prodotto.” I trucioli, infatti, - ricorda Confagricoltura
- conferiscono una caratteristica sensoriale al vino che richiama quella presente quan-
do il prodotto è elaborato in
legno secondo le tecniche tradizionali (barrique o botti).
Confagricoltura ritiene questo
orientamento della Commissione “assolutamente controproducente per la tutela della
qualità delle produzioni europee. L’evoluzione delle pratiche enologiche dovrebbe seguire i criteri di salubrità per il
consumatore, non dovrebbe
rimettere in discussione la
definizione stessa di vino”.
L’auspicio dell’Organizzazione
dei produttori è che questa
proposta “non divenga il volano per un’apertura incondizionata a pratiche enologiche
non tradizionali (uso di aromi,
aggiunta di acqua e così via).
Il rispetto di pratiche tradizionali enologiche, infatti, è una
delle leve più efficaci su cui
puntare per la difesa della produzione nazionale e comunitaria, dalla competitività dei
prodotti del “nuovo mondo”.
I prodotti tipici lucani illustrati agli studenti dell’Istituto Professionale di Sant’Arcangelo. L’ iniziativa, svoltasi nel maggio
scorso, ha visto in campo l’ Alsia, la Coldiretti, la Confesercenti
e l’Università della Basilicata. I prodotti tradizionali della identità lucana sono stati illustrati attraverso una lezione tematica
partita dalla storia di ogni prodotto tipico e tradizionale lucano
fino alla loro caratterizzazione sensoriale. Tutto questo è stato
l’atto conclusivo di un lungo percorso didattico a cui centinaia
di alunni della regione hanno partecipato nell’anno scolastico
2005-2006. Il progetto, denominato “Educare Promuovendo”
compreso nel Piano Annuale dei Servizi dell’Alsia ed attuato
dalla Coldiretti di Basilicata, Confesercenti e l’Università di
Basilicata, ha previsto il coinvolgimento di oltre 10 istituti scolastici lucani. L’ iniziativa, avviata nello scorso novembre, è stata
accolta con grande entusiasmo da parte degli scolari e dagli
insegnanti e ha visto il susseguirsi di cicli di lezioni in aula,
laboratori del gusto, testimonianze degli imprenditori agricoli
oltre a specifiche iniziative per gli insegnanti e i genitori.
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ANNO XVIII
la Piazza
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N. 6
giugno
2006
Incontro con l’assessore regionale alle Attività Produttive
Al voto 31 Comuni della Basilicata
Roccanova chiede il metano
Il centrosinistra fa il pieno
24 a 4 il risultato delle urne
Per l’allacciamento al metanodotto serve un progetto preliminare
La Regione Basilicata ha
già concesso all’Eni quasi tutte le autorizzazioni previste
dall’Accordo di Programma
sull’estrazione petrolifera pertanto entro tre mesi potrà ricevere dallo stesso Ente nazionale per gli idrocarburi la
restante risorsa finanziaria
(80%) necessaria al completamento della rete di metanizzazione nei 30 comuni del
comprensorio petrolifero della Val d’Agri come previsto
nell’Accordo siglato nel 1998.
Qualche anno fa la Regione
ha trasferito ai Comuni solo
una parte, cioè il 20% della
somma occorrente alla realizzazione degli impianti. La restante parte dovrà avvenire
in seguito e solo dopo che i
Comuni interessati avranno
presentato alla Regione il progetto preliminare della condotta con il costo dell’opera. Tutto ciò in modo da avere un
quadro completo delle risorse
da ripartire. Questo il quadro
della situazione rappresentato dall’Assessore regionale
alle Attività Produttive, Donato Salvatore, e dall’ingegnere
Rasola, responsabile del settore metanizzazione della Regione Basilicata al sindaco,
Rocco Greco, in un incontro
svoltosi a fine maggio. Stesse
argomentazioni anticipate al
rappresentante del Comitato
Civico Pro-metano, Giovanni
Greco, che qualche giorno insieme al consigliere Provinciale del Pdci Raffaele Soave e al
segretario regionale dello stesso partito, Giovanni Soave,
avevano incontrato l’assessore ed il funzionario regionali ai
quali avevano posto il problema della metanizzazione a
Roccanova ed in particolare la
necessità di collegare il paese
alla rete
generale
di metanizzazione
della media e bassa
Val
d’Agri.
Così come
altri comuni, ancora
non serviti
dalla rete
del metano, anche
Roccanova
dovrà,
quindi, predisporre un progetto preliminare per allacciarsi al
metanodotto. “Progetto - ha riferito il sindaco - non di poco
conto che comporta un costo
la cui risorsa va reperita e sul
quale l’amministrazione sta
orientando le attenzioni”.
Ricordiamo che la condotta cittadina, costruita a fine
anni ‘90 è alimentata a gas Gpl
che però costa troppo, rispetto al metano. Il prezzo è arrivato fino a 3 euro e 028 centesimi al metro cubo; ben 0,726
centesimi di euro al litro. Un
prezzo assai oneroso soprattutto per gli anziani e le famiglie monoreddito. Da qui la nascita, un anno fa, di un Comitato cittadino pro-gas metano
che aveva anche inviato una
petizione popolare (circa 300
firme) al presidente della giunta regionale, Vito De Filippo,
all’Ufficio Energia del Dipartimento regionale Attività Produttive e per conoscenza anche al sindaco di Roccanova
con l’intento di “sensibilizzare
le amministrazioni competenti affinché anche Roccanova
possa usufruire, così come in
altri paesi limitrofi, dei vantaggi del gas metano, più sicuro
In fiamme alla “Cardia” 2 ettari di macchia mediterranea
Paura per i primi incendi
Arrivano i primi caldi, ma
anche gli incendi. E così si comincia a stare sul chi va là per
il pericolo del fuoco. Proprio
come è successo a fine aprile
scorso a Roccanova quando è
scattato l’allarme per un incendio divampato in località
“Cardia”, ad alcuni chilometri
dal paese. Per fortuna si è trattato di un incendio di modeste
dimensioni che ha interessato
poco più di due ettari di terreno soprattutto macchia mediterranea e sterpaglia. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco di Villa d’Agri, insieme a
quelli del distaccamento volontario di San Chirico Raparo e
del Corpo Forestale di Chia-
romonte che hanno sostituito
i loro colleghi di Senise, al momento impegnati, che hanno
competenza sul territorio di
Roccanova. Allertati anche i
carabinieri del posto che sono
subito accorsi sul luogo e al comando del maresciallo Pasquale Russo hanno coordinato le
operazioni di spegnimento.
E ci sono volute circa tre
ore per aver ragione dell’incendio che divampava in
un’area impervia e di difficile
accesso. I 15 uomini impegnati
nello spegnimento si son dovuti arrampicare lungo un dirupo scosceso per raggiungere i focolai di un incendio giudicato quasi certamente di na-
e più economico”. L’assenza di
risposte ha indotto il Comitato
a tornare alla carica chiedendo impegni più precisi anche
perché il paese si trova nel bacino petrolifero Val d’Agri e
quindi dovrebbe poter usufruire dei vantaggi dell’Accordo
Eni-Regione Basilicata che prevede dei contributi per la
metanizzazione e costi minori
per il metano. Dalle royalties
del petrolio, nell’ambito del programma regionale di metanizzazione, l’amministrazione comunale ha ricevuto, qualche
tempo fa, un contributo di un
milione e 896mila euro per rilevare la rete cittadina. Ma questo non basta. Accanto a ciò è
necessario collegare la rete cittadina all’adduttore principale
sulla Val d’Agri, in territorio di
Sant’Arcangelo (circa 10 km).
Per questa realizzazione, secondo gli amministratori comunali, servirebbe una risorsa
stimabile intorno ai 5 milioni di
euro. Per tutto questo l’Assessore regionale Salvatore ha invitato a predisporre un progetto preliminare che la Regione
vaglierà per poi destinare i fondi che l’Eni dovrà trasferire alla
stessa Regione. (A.L.)
tura colposa; di qualche contadino che non è riuscito a controllare la bruciatura di alcune
sterpaglie, condizionata dal
vento. La zona percorsa dalle
fiamme già un paio d’anni fa
era stata interessata da un altro incendio che allora aveva
bruciato diversi ettari di una vallata boscosa sottostante e prospiciente la Valle dell’Agri di fronte a Missanello e Gallicchio.
Questa volta l’incendio si è
ripresentato nuovamente ed
anche se di proporzioni modeste ha subito destato paura e
preoccupazioni. Soprattutto
perché dal paese si vedevano
minacciosi i fumi alzarsi in cielo nella zona dove il fuoco aveva cominciato a divampare. E
la gente dapprima incuriosita
ha poi cominciato a mostrarsi
preoccupata per la vicinanza
dell’incendio ai boschi comunali.
Nei 31 Comuni lucani interessati all’elezioni del sindaco ed
al rinnovo dei Consigli comunali le coalizioni di centrosinistra
si affermano ovunque. Solo a Melfi c’è stata la vittoria del
Centrodestra con la conferma di Ernesto Navazio. Mentre nell’altro comune superiore ai 15 mila abitanti (Policoro) c’è stata
l’affermazione dell’Unione con l’elezione a Sindaco di Serafino
Di Sanza. Ventiquattro i Comuni interessati nella provincia di
Potenza e 7 in quella di Matera. Nell’area Sud LagonegreseSenisese-Val d’Agri i centri interessati al voto sono stati 14; 13
in provincia di Potenza ed uno in quella di Matera, Aliano dove
c’era una sola lista ed è stato riconfermato sindaco Antonio
Colaiacovo. Questi gli altri risultati. A Castronuovo S.A. riconferma
per Antonio Bulfaro della Margherita (52,3%), a Castelluccio
Inf. (Roberto Giordano), Fardella (Pietro Motolese), Francavilla
in Sinni (Felice Marziale), Lagonegro (Domenico Mitidieri), Lauria
(Antonio Pisani), Paterno (Severino Notarfrancesco), San Chirico
R. (Claudio Borneo), San Mar tino d’Agri (Pasquale
Robortella),Sarconi (Cesare Marte), Sant’Arcangelo ( Domenico
Esposito), Tramutola (Ugo Scalera), Trecchina (Ludovico Iannotti)
Questi tutti gli altri Comuni. Nel Potentino: Balvano
(Costantino Di Carlo), Calvello (c’era una sola lista- quorum
non raggiunto),Campomaggiore (Candio Tiberi), Cancellara
(Antonio Lo Re), Filiano (Leonardo Santarsiero), Ginestra (Fabrizio Caputo), Lavello (Gennaro Di Noia), Maschito (Filomena
Civiello), Oppido Lucano (Rocco Pappalardo), Rionero in Vulture
(Antonio Placido). In Provincia di Matera: Accettura (Antonio
Trivigno), Gorgoglione (Ignazio Tornetta), Oliveto Lucano
(Cipriano Garofalo), Scanzano Jonico (Salvatore Iacobellis),
Tricarico (Raffaele Marsilio).
Nel Consiglio comunale di Roccanova
Nasce il gruppo del Pdci
Soave: “Resto sempre nella Maggioranza”
“Resto sempre nella Maggioranza, ma costituisco un gruppo a parte: quello dei Comunisti Italiani”. Così il consigliere comunale Giovanni Soave, ha comunicato, nel corso della seduta
del Consiglio comunale del 30 maggio scorso, di costituire il
gruppo del Pdci. Giovanni Soave, eletto nelle amministrative di
giugno del 2004 nelle file dell’Ulivo al governo del paese, ha
spiegato che questa decisione “nasce dalla nuova fase politica
nazionale dove i Ds con la Margherita si avviano verso il Partito
Unico e la costituzione di Gruppi parlamentari dell’Ulivo superando così quella impostazione data nel 2004 alla stessa coalizione dell’Ulivo”. “Ma c’è anche una motivazione locale dove ha aggiunto Soave - c’è un appiattimento delle forze che compongono l’Ulivo locale. Da qui la costituzione del Gruppo dei
Comunisti Italiani col quale - ha concluso Soave - intendo sollecitare un dibattito più ampio sulle questioni sociali del paese”.
Con questo atto non cambia nulla nel rapporto di forze all’interno del Consiglio comunale dove la maggioranza è sempre
rappresentata dal centrosinistra con la coalizione dell’Ulivo ora
composta da Ds e Margherita(in tutto sei consiglieri più il sindaco) e i Comunisti Italiani rappresentati da Giovanni Soave che è
anche segretario regionale del Pdci. La minoranza (4 consiglieri) è quella della Casa delle Libertà.
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ANNO XVIII
la Piazza
pag. 5
N. 6
giugno
2006
NOTIZIE DAL COMUNE
ATTI E ATTIVITÀ DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI ROCCANOVA
DELIBERAZIONI ADOTTATE
DALLA GIUNTA COMUNALE
Seduta del 19 maggio 2006
n. 34 Costruzione di n. 36 loculi cimiteriali di lista e di punta-indirizzi.
n. 35 Determinazione costo per mq. Ed individuazione aree cimiteriali - con
cessione aree per costruzione cappelle gentilizie.
n. 36 P.O. Val d’Agri - Lavori di costruzione di opere di infrastrutturazione e
arredo urbano - misura A.1- approvazione progetto definitivo.
n. 37 P.O. Val d’Agri -Lavori di costruzione palazzetto dello sport-approvazione progetto definitivo.
n. 38 Lavori di messa in sicurezza e adeguamento sismico dell’edificio scolastico-approvazione studio di fattibilità.
n. 39 Lavori di recupero e valorizzazione di parti di centri storici-approvazione
progetto preliminare.
n. 7 Piano regolatore cimitero. (Approvata con l’astensione della Minoranza)
n. 40 Lavori di recupero e valorizzazione di parti di centri storici-approvazione
progetto definitivo ed esecutivo
n. 41 Approvazione graduatoria definitiva anno 2006 per l’assegnazione di con
tributi del fondo nazionale e regionale per il sostegno alle abitazioni in
locazione.
n. 42 22^ edizione della Maratonina “Vivi il Verde” - autorizzazione spese di
organizzazione.
n. 43 P.O. Val d’Agri-conferimento incarico di collaborazione esterna a tempo
determinato ex art. 110 - comma 6 - D.lgs n. 267/2000.
n. 44 Esercizio finanziario 2006 - approvazione schemi atti contabili.
Seduta del 25 maggio 2006
n. 45 Referendum Costituzionale del 25 e 26 giugno - destinazione, ubicazione
e delimitazione spazi per la propaganda elettorale.
n. 46 Referendum Costituzionale del 25 e 26 giugno - ripartizione ed assegnazione spazi per la propaganda elettorale.
Seduta del 30 maggio 2006
n. 47 Adozione Piano di lottizzazione di iniziativa privata - Ditta Ciancia/Caiazzo
DELIBERAZIONI ADOTTATE
DAL CONSIGLIO COMUNALE
Seduta del 30 Maggio 2006
n. 4 Vendita all’Enel della cabina elettrica in località Prato. (Approvata con
l’astensione della Minoranza)
n. 5 L. 2.4.1968, n. 475 e L. 8.11.1991, n. 362 – revisione della pianta organica delle farmacie relativa all’anno 2006. (Approvata all’unanimità)
n. 6 Approvazione regolamento per il trattamento dei dati sensibili e
giudiziari ai sensi dell’art. 20-comma 2- del D.lgs 30.6.2003 n. 196 (codice
in materia di dati personali). (Approvata all’unanimità).
n. 8 Approvazione bilancio di previsione 2006 - bilancio pluriennale 2006/
2008-relazione revisionale e programmatica 2006/2008 - programma
triennale ed elenco annuale delle OO.PP. Nel relazionare sull’argomento il
Sindaco si è soffermato sulle manovre economiche effettuate e le finalità che
si intendono perseguire con il bilancio di previsione 2006. Ha sottolineato i vincoli imposti dalle leggi finanziarie che si sono succedute nel tempo e che hanno
conseguentemente imposto delle manovre di bilancio agli enti locali. Ha
evidenziato in modo particolare i benefici economici relativi all’emissione di BOC
i quali, ha detto, “sono già evidenti sul bilancio che si intende approvare”. Il cons.
Pugliese ha sottolineato il modo “fattivo con cui si è mossa l’Amministrazione
comunale sul reperimento di risorse aggiuntive, da imputare in primo luogo, al
grande impegno profuso dal Sindaco”. Il cons. Soave ha comunicato al Consiglio, come già in precedenza fatto al Sindaco, “di non far più parte del gruppo
consiliare dell’Ulivo, ma di costituire un gruppo politico a parte, pur rimanendo
nel gruppo di maggioranza. Ciò in prospettiva della costituzione del partito democratico. Ha sottolineato “la carenza di risorse che si intravede sul bilancio,
per tali ragioni chiede che si possa incontrarsi con maggiore frequenza al fine di
favorire il dialogo tra le forze politiche”. Si è detto contento del ruolo di consigliere comunale ed è disponibile anche a rivedere la propria posizione in altri organismi. Il cons. Emanuele, nel sottolineare il grave momento economico in cui
versano gli enti locali, si è soffermato sulle problematiche urgenti e difficili di
autogovernarsi che si aggravano ancor di più in un Comune di piccole dimensioni. “Occorre - ha detto Emanuele - essere consapevoli di ciò e nel contempo
favorire una cultura politica appropriata. Occorre avere la capacità di mettere
insieme quello che il territorio offre che si incoraggi lo spirito, tra l’altro, di intraprendenza. Intelligenza e cultura sono le chiavi su cui occorre lavorare per promuovere lo sviluppo. Occorre maggiore protagonismo politico”. Il vice sindaco
Chiaradia, nel riprendere l’intervento di Emanuele, ha sottolineato che nel Comune di Roccanova ci sono, a suo parere, “sia le intelligenze che le capacità per
poter garantire il buon governo della cosa pubblica, basato sulla filosofia dello
sviluppo e della solidarietà”.Il cons. Fraudatario, si è soffermato in modo particolare “sull’impegno profuso dall’Amministrazione comunale nella
predisposizione del documento programmatico. Ha evidenziato, altresì, l’importanza che assume il P.O. Val d’Agri per le nostre comunità. (Approvata con l’astensione della Minoranza)
n. 9 Adesione all’Associazione Nazionale “Città del vino”. (Approvata all’unanimità)
n. 10 Individuazione sub zone aree di espansione del vigente P. di F. (Approvata all’unanimità)
NUMERI UTILI
Municipio 0973 833003/833555 Fax 0973 833048
www.comune.roccanova.pz.it - E-mail: [email protected]
Guardia medica 0973 833173
Ambulatorio comunale 0973 833173
Croce Rossa - Gruppo di Roccanova 347 6104125
Carabinieri 0973 833001
Guardia Forestale 0973 584397
Farmacia 0973 833539
Ospedale di Chiaromonte 0973 641111
Pro Loco 0973 833109-833238
Parrocchia 0973 833582
Ufficio Postale 0973 833174
Asl n. 3 di Lagonegro 0973 48111 - URP 800-013504
Agipgas Com-pass (gestione rete gas) 0971 411729
Enel 800-800900800
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ANNO XVIII
la Piazza
pag. 6
N. 6
giugno
2006
Un anno di Piazza
I fatti, gli avvenimenti, le realizzazioni, le proteste, le curiosità che hanno interessato la comunità roccanovese
e più in generale la Basilicata nel corso dell’anno passato e che hanno trovato ampio spazio sulla Piazza,
ora riproposti per flash. Una sorta di calendario degli aspetti più importanti di Roccanova nel 2005
La prima parte è pubblicata sul numero di marzo
MAGGIO-GIUGNO
I fondi delle royalty del petrolio devono portare sviluppo
e occupazione. E’ questo
l’obiettivo dell’amministrazione comunale roccanovese
che negli ultimi tempi sta intensificando i propri impegni
in direzione di un investimento concreto di quasi 4 milioni
di euro che il “Programma
Operativo Val d’Agri” mette a
disposizione del Comune.
Una cifra non di poco conto
che, soprattutto in un momento di ristrettezze finanziarie,
rappresenta un respiro considerevole per le casse comunali e soprattutto una risorsa
importante per gli investimenti. Investimenti che, grazie
anche all’opera di programmazione di un apposito Staff
che segue l’iter tecnico-amministrativo dei vari interventi, cominciano ad essere attuati concretamente sulla scia
di quelle misure stabilite dal
Programma Operativo. (Cfr.
“Si investono le royalties
del petrolio”).
Una classifica che non
ammette dubbi. Il Roccanova
si conferma la squadra più forte e in forma del campionato
di terza categoria, vince il torneo con tre giornate di anticipo e festeggia la promozione
in seconda.
Dieci punti di vantaggio sulla diretta inseguitrice, 16 vittorie, un pareggio e tre sconfitte,
di cui una subita a tavolino e
che è costata alla squadra un
punto di penalizzazione; 79 gol
realizzati e 24 subiti. Questi i numeri della compagine allenata
da mister Pozzovivo che ha
condotto il campionato già a
partire dai primi turni giocando
in maniera avvincente ed entusiasmante. (Cfr. “ Il Roccanova
vince il campionato di 3a”).
LUGLIO
La piazza centrale del paese si rifà il look e per certi
aspetti ritorna all’antico, a quel
1881 quando oltre ad assumere il nome di “Piazza del Popolo” venne per la prima volta
pavimentata con delle pietre
di fiume così da essere “A
m’ptret”. Un primo lavoro di
pavimentazione che fu anche
impresso su una targa in porcellana affissa ad una parte
esterna della chiesa della SS.
Annunziata, poi abbattuta
perché pericolante, sulla quale si leggeva “Piazza del Popolo. Spianata e alborata
1881”. Oggi, a seguito dei lavori di rifacimento della rete
idrica attuati dall’Acquedotto
lucano, la piazza viene nuovamente pavimentata. (Cfr.
“Piazza del Popolo all’antico”)
“Sono fortemente impressionato dalla vivacità, laboriosità e impegno della comunità
roccanovese”. Con questo concetto il vescovo della Diocesi di
Tursi-Lagonegro, Monsignor
Francesco Nolè, ha salutato gli
amministratori comunali e i rappresentanti delle associazioni
culturali, sportive e di volontariato nel corso della sua visita pastorale che lo ha visto a
Roccanova per quattro giorni,
dal 2 al 5 giugno scorsi, non
solo sugli aspetti più propriamente religiosi, che sono culminati con il sacramento della
cresima ad una quindicina di ragazzi, ma anche di conoscenza ed approfondimento del territorio e del tessuto economico, sociale ed amministrativo.
(Cfr. “Mons. Nolè incontra
Roccanova”).
AGOSTO-SETTEMBRE
Il recupero e la rivitalizzazione dei centri storici può
essere un valido volano di sviluppo dei piccoli paesi interni
per fermare il continuo spopolamento. E’ quanto emerso
dalla tavola rotonda svoltasi il
13 agosto scorso a Roccanova nell’ambito della manifestazione “Salotti nei centri storici” promosso da Novitalia.
L’occasione di riflessione ed
approfondimento sulla necessità di ristrutturare i centri storici che costituiscono il perno
dell’identità storico-istituzionale e socio-culturale delle comunità locali, è venuto dalla
presentazione del progetto
denominato “Identità urbana”
che vede Roccanova capofila
dei 30 comuni facenti parte del
comprensorio petrolifero della Val d’Agri.(Cfr. “Centri storici da recuperare”).
Anziani soli, non più soli.
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Piano sociale di zona “Alto
Sinni Valsarmento” che vede
insieme 16 Comuni tra cui anche Roccanova. La Conferenza dei sindaci del Psz ha nel
luglio scorso deciso la destinazione di una risorsa finanziaria regionale di poco inferiore a 50mila euro per attivare il
telesoccorso a favore di quegli anziani soli e più bisognosi. A loro saranno, infatti, destinati degli apparecchi da collegare al telefono e che in caso
di urgenza e/o di necessità con
un semplice clic potranno chiamare una speciale centralina
da dove verrà attivato l’aiuto
specifico e necessario per
quell’anziano. (Cfr. “Telesoccorso per gli anziani soli”).
OTTOBRE
Tra agosto e settembre
scorsi sono state 565 le domande presentate al Comune
per ottenere contributi per recuperare la casa nel centro
storico o rifare facciate e coperture. Nel giro di un mese,
infatti, tantissimi cittadini hanno aderito al bando presentando 321 richieste per rifare
le facciate e coperture delle
antiche abitazioni e 244 per
adeguare gli impianti alle norme di legge rendendo così la
“Casa sicura”. Una quindicina,
invece, i cittadini che hanno
fatto richiesta di uno dei 12
box interrati da costruire a
servizio delle case della parte antica del paese. (Cfr. “In
tanti vogliono ristrutturare
le case nel centro storico”).
Per l’olio extravergine di
oliva di Basilicata sta per arrivare una seconda Dop. L’iter
di riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta
che avrà come denominazione “Lucano Dop” è dunque in
dirittura d’arrivo considerato
che la discussione sul disciplinare di produzione si è tenuta il 9 settembre scorso a
Montescaglioso dove hanno
partecipato tutti i soggetti della
filiera. A far parte dell’areale
di produzione ben 88 comuni,
di cui tutti i 31 del Materano e
57 del Potentino; tra questi
anche Roccanova. (Cfr. “Olio,
in arrivo il “lucano Dop”).
NOVEMBRE
La stagione dei funghi ha
riservato gradite sorprese.
Non solo per quanto riguarda
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la raccolta che è stata all’insegna dell’abbondanza, quanto per le proporzioni di alcuni
funghi ritrovati. Proprio come
il porcino adocchiato nei boschi di “Sella del titolo”, in territorio di Castronuovo, da Vincenzo De Risi. Il giovane di
Roccanova è riuscito a trovare in un sottobosco di querce
un esemplare di porcino da
guiness dei primati: oltre due
chili di peso con un gambo di
circa 45 centimetri di circonferenza ed un cappello della
grandezza di un piatto per la
pizza. (Cfr. “Un porcino da
guiness dei primati”).
DICEMBRE
Alla conformazione del
suo nucleo abitativo e ad un
possibile rinnovamento che
ne può derivare dall’applicazione delle normative vigenti
sono rivolte le attenzioni dell’Amministrazione comunale
roccanovese. Da qui la predisposizione del nuovo Regolamento Urbanistico presentato
il 17 novembre scorso alla cittadinanza. Una materia, quella urbanistica, sulla quale ha
lavorato con attenzione e meticolosità un’ATP (Associazione Temporanea di Professionisti) alla quale il Comune di
Roccanova nel 1998 dette l’incarico per mettere ordine e
orientare i possibili sviluppi
nella realtà edificabile del cen-
tro urbano. (Cfr. “Nuovo Regolamento Urbanistico”).
L’antica Abbazia di San
Nilo di Roccanova sarà “vincolo monumentale”. Per i ruderi che si trovano nei pressi
del campo sportivo comunale
e che rappresentano l’unica
testimonianza visibile dell’antica Abbazia di San Nilo, risalente al XII sec, sono, infatti,
state avviate le procedure per
l’assoggettamento a tutela. A
stabilirlo è stata la Soprintendenza per i Beni Architettonici
e per il Paesaggio di Potenza
dopo un sopralluogo nell’ottobre scorso. (Cfr. “Per l’Abbazia di S. Nilo chiesta la
tutela”).
La stessa Soprintendenza per i Beni Architettonici e
per il Paesaggio di Potenza
non si è fermata solo ai resti
dell’Abbazia, ma, attraverso
i suoi funzionari, ha potuto riscontrare anche “l’interesse
storico e culturale del sistema di fortificazioni medievali
poste sul lato sud della piazza, collocate sul margine dell’agglomerato urbano coevo,
di più antica formazione”. Anche per questi immobili che
si trovano in piazza del Popolo è stata avviata la procedura per il riconoscimento
dell’interesse monumentale e
culturale. (Cfr. “ Sarà tutelata
anche la Torre in piazza”).
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ANNO XVIII
la Piazza
N. 6
giugno
2006
pag. 7
A Pignola l’Assemblea delle Associazioni lucane del mondo
Approvato dalla Giunta regionale
Sono 590mila i lucani nel mondo
il Programma per l’anno 2006-2007
Aiuti maggiori per quanti vivono nei Paesi del Sud America
Oltre 500mila euro il
plafond finanziario per il programma delle iniziative che la
Regione Basilicata metterà in
atto a favore dei tanti lucani
sparsi per il Mondo. Di questa
somma, 200mila euro sono
destinati al Sud America. Circa 230mila per iniziative di
promozione dell’immagine
della Basilicata nel mondo e
80mila euro per costruire le
sedi della federazione dei
lucani in Sud America. A stabilirlo l’Assemblea delle Associazioni estere svoltasi a
Rifreddo di Pignola nel marzo
scorso alla quale hanno partecipato numerosi rappresentanti su richiesta di Rocco
Curcio presidente della Commissione regionale dei lucani
all’estero.
Una iniziativa che ha seguito quella della terza Conferenza dei Lucani nel Mondo
tenutasi nel novembre dello
scorso anno a Potenza. “Le
iniziative della Regione - ha
detto Curcio nel corso della
riunione - tendono sempre più
a riallacciare un legame con
“l’Altra Basilicata”, un pianeta
fatto di storie, aneddoti , testimonianze e successi, ma anche di tante difficoltà”. “Di tanti
140 posti per il titolo di infermiere
lucani - ha aggiunto Curcio che bisogna aiutare, soprattutto in America del Sud, poiché è in questa zona che si
concentrano gli immigrati che
purtroppo non ce l’hanno fatta”. Oggi c’è una Basilicata oltre la Basilicata. Quella meglio
conosciuta come “l’Altra
Basilicata”. Quella di cui più
volte abbiamo parlato e che
conta oltre 590mila lucani
sparsi in tutto il mondo: tanti
quanti sono quelli residenti in
regione. Tanti lucani che oggi
sono sempre più vicini alla
loro terra di origine grazie al
lavoro costante e ai rapporti
che svolgono le tante associazioni. Circa 140 Associazioni
di lucani dislocate in Sud
America, Nord America, Eu-
ropa, Australia e da tutti considerate una risorsa per la
stessa Basilicata.
Due Basilicate in sostanza sempre più vicine in un
rapporto che diventa ogni
giorno più forte e consapevole. Un aspetto più volte sottolineato anche dal presidente
della giunta regionale Vito De
Filippo convinto che “i rapporti
con i nostri corregionali sparsi per il mondo devono essere intensificati perché i lucani
nel mondo, che già contribuiscono alla promozione culturale ed identitaria della nostra
terra e della nostra collettività, possano giocare un ruolo
essenziale nella attrazione di
risorse turistiche ed imprenditoriali nella nostra Regione”.
Il Programma regionale per i Lucani all’estero
Contributi alle associazioni
e a chi rientra in Basilicata
Contributi alle Associazioni e Federazioni, stage
presso l’Università della
Basilicata per i figli dei lucani,
il biglietto aereo, di andata e
ritorno, da destinare ad anziani emigrati residenti in America Latina per un soggiorno
in Basilicata presso le famiglie di appartenenza e poi
stage a favore di giovani imprenditori. Questi i principali
obiettivi del programma annuale 2006 degli interventi a
favore dei lucani all’estero. A
ogni Associazione e Federazione, iscritte all’albo regionale, andrà un contributo, quale
sostegno alla vita delle stesse, pari a 500 euro. Circa
90.000 euro è, invece, la
somma destinata all’iniziativa “Stage in Basilicata”, rivolta a 35 giovani, figli di lucani
all’estero. Lo stage si terrà
presso l’ateneo lucano e sarà
finalizzato allo studio e alla
conoscenza della Basilicata.
I partecipanti, selezionati in
base all’età e al titolo di studio, dovranno presentare il
proprio curriculum scolastico
con i voti riportati e la domanda alle Associazioni di appartenenza che le trasmetteran-
Corsi di laurea triennale
delle professioni sanitarie
no alle Federazioni. La Commissione regionale dei lucani
all’estero ritiene tale iniziativa “di fondamentale importanza perché capace di avvicinare le nuove generazioni
alle Associazioni e di veicolare l’immagine della Basilicata
al di fuori dei confini regionali”.
E’ prevista anche la possibilità di organizzare uno
stage per giovani imprenditori
lucani all’estero e per giova-
ni imprenditori discendenti di
lucani. La misura ha lo scopo di mettere in contatto i giovani con le realtà produttive
della Basilicata. Tra le altre
iniziative, l’acquisto di pubblicazioni riguardanti il fenomeno migratorio, l’erogazione di
un contributo, una tantum, di
circa 500 euro, per nucleo
familiare, agli emigrati lucani
che rientrano definitivamente
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Corsi di laurea triennale delle professioni sanitarie. La Giunta regionale ha approvato di recente il programma di formazione per l’anno accademico 2006/2007, da attuarsi nelle Aziende
sanitarie sulla base di convenzioni stipulate con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, con l’Università Magna Grecia di
Catanzaro e con l’Università di Bari.
L’iscrizione ai corsi è a numero chiuso. Sono disponibili 140
posti per conseguire il titolo di infermiere (30 posti nell’Ospedale
S. Carlo di Potenza, 20 nell’Ospedale di Villa d’Agri, 25 in quello
di Lagonegro, 30 nell’Azienda sanitaria n. 5 di Montalbano Jonico
e 35 nel presidio ospedaliero di Matera), 20 posti per tecnici di
Radiologia (10 nel S. Carlo di Potenza e 10 nell’Asl n. 5 di
Montalbano) e 40 posti per fisioterapisti (25 nell’ospedale di
Pescopagano e 15 in quello di Tricarico). Nell’Ospedale S. Carlo,
inoltre, è previsto l’avvio dell’anno accademico per logopedisti
(10 posti) e per tecnici di laboratorio biomedico (10 posti). L’Asl n.
2 farà partire nell’Ospedale di Villa d’Agri i corsi per tecnici della
prevenzione dell’ambiente e nei luoghi di lavoro (10 posti), per
tecnici della ribilitazione psichiatrica (10 posti) e per assistente
sanitario (10 posti). L’Asl n. 5, infine, organizzerà corsi universitari per ortottisti (10 posti) e terapisti occupazionali (10 posti).
La storia, le curiosità anche sul sito de “la Piazza”
Roccanova nell’Enciclopedia
dei Comuni della Basilicata
Storia, aspetti turistico-culturali, archeologici, religiosi, curiosità, proverbi e tanto altro. Di questo tratta il fascicolo che riguarda Roccanova ed inserito nella Enciclopedia dei Comuni
della Basilicata pubblicata nel 2005 e distribuita,sempre nello
scorso anno, in omaggio con “il Quotidiano” della Basilicata.
Ben 18 pagine arricchite di splendide fotografie a colori che
ritraggono panorami generali del paese, ma anche angoli particolari del paesaggio e della vita religiosa e culturale. Un fascicolo curato dal nostro direttore Andrea Lauria che parte dalla Cartolina del paese con l’illustrazione del Gonfalone e dello Stemma di Roccanova. Prosegue poi con la Storia, l’Economia, gli
Itinerari e gli aspetti istituzionali con una apposita Scheda e i
Sindaci dal 1810 ad oggi. Continua poi con le Feste Religiose, le
Manifestazioni, le Tradizioni, i Proverbi per finire con la Cucina.
L’intero fascicolo, che vale la pena visionare, è ora disponibile in formato Pdf sul sito del giornale “la Piazza” (http://
www.arcomano.it/lapiazza/) e su quello del Comune di
Roccanova (www.comune.roccanova.pz.it/) su “gentile concessione del Quotidiano della Basilicata”.
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ANNO XVIII
la Piazza
pag. 8
N. 6
giugno
2006
ROCCANOVA/ Fatti, avvenimenti, tradizioni e personaggi di una volta
Nel mese scorso i primi ciak
A frotte alla fiera di Maggio
“Nativity”, film biblico sul set
di Craco, paese fantasma
Da lunga data si svolge a Senise. Ma molto è cambiato dei tantissimi
tradizionali personaggi di una volta. Gli unici ad essere rimasti, come
allora, i venditori di “Centabocconi” provenienti da Trebisacce
Guido Emanuele
Negli anni Trenta, ci si avviava, lungo il sentiero che collegava Roccanova con Senise,
località ove avveniva la Fiera
del 1° Maggio. Lungo il percorso, si formavano nutriti gruppetti di persone frammiste ad
animali di varie specie destinate al trasporto, alla vendita,
al baratto od altro. Allorché si
giungeva alla biforcatura con
il torrente proveniente da
Castronuovo, per effetto di tanta altra gente proveniente da
quella località, i gruppi divenivano più consistenti e si ingrossavano ancor di più al crocevia del torrente Serrapotamo,
con chi proveniva da Chiaromonte, Fardella, Teana, Carbone e Calvera. Tutti erano in movimento sul sentiero che costeggiava il greto del torrente
sino alla zona sottostante l’ampio spazio dove avveniva la
Fiera, zona attualmente adibita a campo sportivo. Se si fosse potuto osservare dall’alto, si
sarebbe avuta l’impressione di
assistere ad un gigantesco
“Presepio” vivente, logicamente privo di finalità spirituali. In
quell’ampio spazio, adibito per
la circostanza a fiera, non mancava nulla, compreso delle originalità che attualmente è addirittura difficile immaginare.
Quel brulicare di persone
frammescolato a grida declamatorie, a versi di animali di varie specie, davano vita ad un
putiferio rilevante. Le declamatorie più evidenti erano quelle
promosse dagli “Zingari”, personaggi tutti coi baffi di stile
orientale e con un frustino tra
le mani, i quali incitavano all’acquisto di equidi, oppure al baratto di quelli posseduti anche
se con qualche difetto o non più
giovani. C’erano i “Tursitani” che
vendevano le “Stacce” (arance
giganti) nonché i Bergamotti ed
a più buon prezzo i Cedrancoli.
I venditori di
alici salate,
provenienti
da Maratea,
erano affiancati dai
loro concittadini venditori di “Corallina”
(alga marina efficace
c o m e
vermifugo.)
C’erano i
venditori di sedie e relativa paglia provenienti da Francavilla,
i venditori di terraglie di San
Giorgio Lucano, i venditori di
biscotti di Latronico, i ferrai di
Roccanova con le loro rinomate falci per mietere, così pure i
richiesti basti che i bastai di
Roccanova esponevano con
orgogliosa fierezza. C’erano
pure tante specie di formaggio
tra i quali emergevano quelli rinomati di San Severino Lucano e Terranova di Pollino. Tanta altra merce, che non elenco
per motivi di spazio, costituiva
l’insieme di quella esposizione oggetto di commercializzazione. Infine, vi erano i venditori di Bianchetti (Centabocconi) di Trebisacce. Costoro, in
tante capienti tinozze di legno,
disponevano molti tipi di quel
prodotto, magistralmente preparato in quella zona del litorale jonico cosentino: da quelli
piccolissimi la cui forma si confondeva con l’impasto, a quelli
adulti, con gli occhi ancora
spalancati che emergevano tra
i semi dei peperoni; quasi a
voler scrutare l’acquirente
come se implorassero pietà.
Era quello il posto della fiera
maggiormente frequentato
per l’originalità del prodotto
che, con le sue caratteristiche
proprietà piccanti, costituiva un
ambito connubio con il nostro
vino, in funzione di colazione,
cena e companatico nelle numerose esigenze dell’alimentazione povera di quei tempi.
La vendita di tale prodotto, così
come quella di altri alimentari,
non poteva sfuggire ad accogliere anche lo strato di polvere prodotto dal calpestio delle
persone che girovagavano nelle zone prive di prato. Un altro
particolare di rilievo era quello che riguardava l’approvvigionamento idrico per potersi dissetare. La zona era priva
di una fontana d’acqua potabile. Così alcune persone provviste di un orcio (gummuu),
giravano offrendo una bevuta
da quel contenitore al prezzo di
“un soldo”. Il riempimento dell’orcio svuotato, avveniva nel
greto del torrente sottostante!!!
Il mezzo secolo trascorso ha
letteralmente spazzato personaggi, animali e cose e con
esse gli usi tradizionali. Con i
moderni stand e gli extracomunitari di colore, che hanno
rimpiazzato gli zingari di allora, sono sopravvissuti soltanto i venditori di “Centabocconi”
di Trebisacce. Questi ,con le
stesse modalità di una volta,
continuano a vendere i
“Centabocconi”, in barba ai
market dei centri abitati ai quali
ne è stata vietata la vendita
sfusa.
Craco, il paese fantasma della Valle del Basento abbandonato
negli anni Settanta a causa di una frana, continua ad essere set
naturale di un film. Nel mese scorso, infatti, sono cominciate le
riprese del film biblico “Nativity”, ispirato agli episodi della natività
e diretto dalla regista statunitense Chatrine Hardwicke per la New
Line Cinema. Tra le case semidistrutte e le stradine dell’ antico
centro, dove il tempo sembra essersi fermato, regista e scenografi
hanno ambientato l’ antico villaggio di Ginea. Qui Maria e Giuseppe sostarono durante il percorso che li avrebbe portati da Nazareth
a Betlemme, in Galilea, dove Giuseppe doveva andare per rispettare le norme sul censimento voluto dalle autorità romane. A Craco
“Ginea”, la troupe ha girato, tra le altre, le scene dell’Annunciazione e di un posto di blocco di soldati romani, insieme a scene di
vita, tra speranze, riflessioni e la fatica di un lungo viaggio effettuato a piedi e a dorso d’asino in attesa della nascita del piccolo
Gesù. Altre riprese come le scene ambientate a Gerusalemme
sono state girate nei Sassi di Matera. Non è la prima volta, dunque, che Craco è set naturale per un film biblico. Mel Gibson,
regista di “The Passion”, vi ambientò, nel 2002, alcune scene del
tradimento di Gesù fino all’epilogo del suicidio di Giuda.
“Natività” rientra tra le produzioni del filone religioso che hanno visto girare a Matera “Il Vangelo Secondo Matteo” (1963) di
Pier Paolo Pasolini, “King David” (1985) di Bruce Beresford, “The
Passion” (2002) di Mel Gibson, e lo scorso anno “Revelations”.
L’autorevole rivista si sofferma sui
segugi per la caccia al cinghiale
Su “Diana”i cani
di Mario Leone
L’autorevole periodico venatorio “Diana”, qualche tempo fa,
in un articolo dal titolo “Le mute dei Re”, parla, tra l’altro, dei
segugi del nostro concittadino Mario Leone. L’autore del testo,
Vito Buono, ha fatto visita al nutrito canile che conta ben sessanta esemplari che Mario, animato da una innata passione
per la caccia, cura amorevolmente. Secondo l’articolista, nella
nostra zona “le foreste hanno due Re in perenne competizione:
uno è il cinghiale e l’altro è un segugista che, guarda caso, si
chiama come il più accreditato dei Re, il Leone”. Ed è Mario
Leone. Fra i due la partita è sempre aperta e l’uno e l’altro
vogliono che questa duri il più a lungo possibile. Il primo per il
vasto habitat protettivo per poter giocare d’astuzia e il secondo
per dar luogo, mediante la caccia, alla spettacolarità e vivacità
che scaturisce da quell’avvenimento che coralmente le conferisce il team “Amici di Roccanova per la caccia al cinghiale”.
Un’attività che dà continuità ad un’antica tradizione venatoria
roccanovese: la caccia al cinghiale appunto. (G.E.)
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Nella Basilicata sono 100 le realtà bandistiche
Salvaguardare e sostenere lo sviluppo di bande e cori,
amatoriali e folkloristici. E’ questo lo scopo della proposta di
legge “Salvaguardia e promozione della cultura musicale
bandistica e corale della
Basilicata” approvata dalla
Giunta regionale nel marzo
scorso. L’obiettivo del provvedimento è ampliare lo spettro
delle attività culturali promosse dalla Regione allargandolo
alle formazioni musicali, le
quali oltre ad essere
un’espressione culturale tipica
fungono altresì da bacini di aggregazione sociale e culturale
favorendo le relazioni tra diverse generazioni, sviluppando le
attitudini alla conoscenza e all’esecuzione musicale e avvicinando un ampio pubblico alla
fruizione della musica colta. La
legge sostiene, attraverso
l’erogazione di contributi: la
realizzazione di attività di formazione, aggiornamento e
qualificazione professionale
musicale di tipo bandistico e
corale che potranno essere
realizzati anche mediante ricorso al Fondo Sociale Europeo. Per accedere ai contributi, gli organismi devono avere
sede nella regione, essere formalmente costituiti con atto
pubblico o privato ed essere
iscritti in appositi Registri re-
gionali, istituiti presso il Dipartimento Formazione, Lavoro,
Cultura e Sport della Regione
Basilicata. Per l’anno 2006 si
prevede uno stanziamento di
50.000 euro, che saranno concessi su domanda da inoltrare
al Dipartimento Formazione
Lavoro Cultura e Sport della
Regione Basilicata a seguito di
apposito bando.
In base ad un’indagine
provvisoria dell’Ufficio Cultura
della Regione Basilicata, sono
circa 100 le realtà associative
nella regione che praticano attività bandistiche e/o corali. Tra
queste, fino a dieci anni fa,
c’era anche il glorioso complesso bandistico “Città di
Roccanova” che per oltre 150
anni ha portato alto il nome ed
il prestigio di Roccanova in
campo musicale in tutta Italia
e all’estero. Con questa legge
ora c’è chi non dispera che
possa esserci una ripresa di
quell’attività interrotta nel 1996
per sopraggiunti difficoltà di
ordine economico.
ANNO XVIII
la Piazza
pag. 9
A Roccanova
I grandi miracoli della storia
Disteso sulla collina Roccanova le spalle il monte
copre al sicuro.
Lo sguardo a valle gli orizzonti si disperdono
all’occhio tuo.
Frastagliata la campagna, folti i boschi, verdi
vigne, ulivi e frutteti.
Color argento la fiumara e l’Agri, dolci le acque
gli invasi riempiono.
Otto sono le dighe piene e costantemente
scorrono per la vicina Puglia.
Ora l’arsura degli uomini e dei campi le tue acque
pronte a dissetare.
Dalla rocca, il nome tuo da millenni con orgoglio
viene tramandato.
Noi figli tanto amiamo la natia terra, sempre
torniamo a rivederla.
Mai si dimentica questo angolo, il calore l’amore
della gente tua.
Il clima mite ricco d’ossigeno, il buon cibo,
ottimo il Grottino.
Pago il corpo l’anima gentile, lo spirito rinvigorito. Si ricomincia.
La tua posizione immobile e sicura ai tuoi figli
nulla fa paura.
La terra nostra povera e pastorizia, non ha eguale
al suo candore.
Le montagne i boschi verdi e ridenti, tanti i
personaggi discendenti.
Tanti uomini illustri sono i figli tuoi, al mondo
hanno portato luce.
Ora anche il petrolio viene estratto, tanti i pozzi,
milioni i barili.
Forse non sarà più la cenerentola, ma una delle
tante sorelle sue.
Noi di Roccanova lucani e dell’Italia intera fieri
ed onorati siamo.
Roccanova disteso, non addormentato, sveglio
domina dall’alto.
Ode il canto degli uccelli il nome della gente
il bene che gli vuole.
Prospero De Pietro - Grosseto
ANDAMENTO DEMOGRAFICO
Popolazione al 31 maggio = 1715
NATI = 2
- Costantino Domenico, di Egidio e di Rosa Novelli, il 15.5
a Chiaromonte
- Gravino Antonio, di Mario e di Antonietta Giordano, il 3.5.
a Stigliano
MORTI = 1
- Castelluccio Antonio, n. Roccanova 1922, agricoltore, il
29.5
IMMIGRATI = nessuno
EMIGRATI = 2
MATRIMONI = nessuno
(i dati numerici sono dell’Ufficio Anagrafe comunale)
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Guarigione dalla paralisi
spinale infantile (1916)
N. 6
giugno
2006
B A S I L I C ATA
Presenze rilevanti
del passato
Filippo De Marinis
Il 2 agosto 1916, nei dintorni di Genova, la bambina di
quattro anni Ercolina Mazzarello guarì improvvisamente e perfettamente dalla paralisi spinale infantile. I medici che l’avevano visitata, il Dott. Bocca di Tornese, il Dott. Giuseppe Chio di
Genova, il Dott. Carlo Merlo di Parodi Ligure, come pure il
consiglio dei medici dell’Ospedale di San Filippo a Genova,
dichiararono concordamente, dopo lunghi ed approfonditi esami della bambina, che si trattava proprio di paralisi spinale. A
Genova era particolarmente venerata la prima superiora generale delle Figlie di Maria l’Ausiliatrice, Maria Domenica
Mazzarello, beatificata, successivamente, nel 1937, la quale
fu invocata dai genitori della piccola, con numerose novene e
con veglie sulla tomba dell’attuale Santa. Diamo voce alla testimonianza e perizia medica medica del Dott. Carlo Merlo: “
…constatai in lei un notevole grado di sottoalimentazione…le
gambe tese erano completamente immobili, con i piedi che
ricadevano fuori. I movimenti attivi delle gambe erano completamente cessati, quelli passivi dimostravano un diminuzione della tensione muscolare ed un’anormale flaccidezza. I riflessi dei tendini erano assolutamente cessati e constatai una
forte atrofia muscolare. Il tessuto adiposo sottocutaneo era
scomparso in tutto il corpo. Le gambe erano pallide ed al tatto
risultavano molto più fredde del resto del corpo…in esse il
dolore veniva percepito solo lievemente: osservai alcune contrazioni del viso, ma nessun movimento degli arti inferiori…la
bambina non poteva reggersi su di esse”. Così depone il Dott.
Giuseppe Chio: “…la mia attenzione si rivolse soprattutto alle
gambe. Osservai che ciondolavano come morte e che se venivano punte o solleticate non mostravano alcun movimento… Quello che faceva più impressiona era l’alto grado di atrofia
delle masse muscolari nelle gambe… Per me la diagnosi di
paralisi infantile era evidente”. La deposizione della madre signora Maria Mazzarello così recita: “ …Più tardi, e precisamente due anni dopo, quando Ercolina ebbe sei anni, la rivisitò il Dott. Merlo… lo pregai di farmi un certificato. Lui disse:”
Il certificato ve lo do, ma la bambina è morta… Allora io chiamai la piccola e gliela mostrai. Lui esclamò:” La bambina è
questa, questo è proprio strano!” Allora gli spiegai che avevamo chiesto intercessione alla Santa Maria Domenica
Mazzarello (allora ancora beata) e lui disse che era un miracolo… Dopo la guarigione Ercolina è sempre rimasta sana ed
anche adesso gode di ottima salute. Gli specialisti da cui ho
fatto visitare Ercolina hanno dichiarato che è di intelligenza
buona e svelta. E’ sana e forte in tutti i suoi organi. La sua
capacità di deambulazione è normale.
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Luigi La Vista
Nella poesia «L’Ideale», scrisse:
O diletta, le gioie, gli affanni,
gusteremo mai sempre indivisi
l’amor nostro assodato con gli
anni di due cuori un sol cuore
farà.
Nelle Memorie non è fatto mai
il nome di Marianna. In esse,
però, v’è una interessante lettera, in cui, secondo il Pansini,
Marianna è adombrata sotto il
nome di Virginia.
In quella lettera – che costituisce una delle pagine più belle
della letteratura romantica italiana – La Vista descrive una
sua gita sul Vulture, insieme
con Virginia. Egli dice: «Ho
amato sempre i monti, sono
nato sui monti; ma d’ora innanzi li amerò come la più stupenda maraviglia di questa divina
natura. Io non credevo che il
mio cuore potesse sentir tanto. Sovente ho contemplato i
campi, le ville, le pianure; mai
ho provato quel che provai sui
monti; d’ora innanzi io li guarderò e dipingerò come guardo
e dipingo lei. Oh sì, ieri io mi
sentii un altro uomo. Virginia
volle scendere una delle ardue
nostre montagne; i suoi sguardi raggiavano… Come si accostava a quell’altezza, pareva che il suo cuore le si aprisse, che l’anima godesse di
avvicinarsi al cielo; il suo eterno sorriso si faceva più sfavillante, il petto le anelava più di
gioia, che di fatica; le trecce
scompigliate ed agitate dal
vento, le membra fatte più belle dalla freschezza e salubrità
dell’aria. Noi tacevamo, ciascuno pensando a quel che avrebbe sentito fra poco. Salimmo,
salimmo. L’arduo viaggio ci era
temprato dal desiderio. Finalmente tenemmo la cima della
montagna. Guardammo in alto,
guardammo intorno; un cielo
immenso ci risplendeva sul
capo, un immenso paese ci rideva d’intorno. La maraviglia ci
fece muti dapprima; noi non
sentivamo, non pensavamo;
tutti i nostri spiriti erano in guardare ed udire.
27^ 9a continua
Da Saverio Cilibrizzi, I Grandi
lucani nella storia della nuova Italia, (da M. Pagano a
Gianturco a Fortunato a Nitti
a Torraca) Napoli, Conte Ed.,
1956 pagg. 88-103
ANNO XVIII
la Piazza
pag. 10
N. 6
giugno
2006
Circa 300 ragazzi alla Maratonina di Roccanova
Settore giovanile della Polisportiva Roccanova
“Vivi il verde”, 22 anni
di sport e ambiente
2° posto per i “Giovanissimi”
Correre per esaltare il valore dello sport più genuino e
insieme riflettere sulla salvaguardia e tutela della natura.
Con questo spirito si sono ritrovati il 31 maggio scorso a
Roccanova circa 300 ragazzi
e ragazze in rappresentanza di
23 Scuole Medie: Agromonte ,
Carbone, Castelsaraceno,
Castronuovo S.A., Cersosimo,
Chiaromonte, Fardella, Francavilla, Gallicchio, Grumento
Nova, Latronico, Missanello,
Montemurro, Noepoli, San
Brancato, San Chirico Raparo,
San Costantino Alb., Sant’Arcangelo, Senise, Teana, Terranova di P. Tramutola e naturalmente Roccanova. Dalla Val
d’Agri, al Senisese, al Lagonegrese sono arrivati nel paese della Media Valle dell’Agri
per dar vita ad una manifestazione che richiama sempre più
gente: la Maratonina “Vivi il
Verde”. Un appuntamento giunto alla 22^ edizione e che nel
corso di questi anni ha saputo
man mano guadagnarsi un posto di rilievo nel panorama regionale delle manifestazioni
dedicate allo sport e all’ambiente.
Così anche quest’anno,
sempre su iniziativa dell’ammi-
nistrazione comunale roccanovese con la collaborazione
dell’assessorato allo sport della Provincia di Potenza, l’appuntamento si è rinnovato con
lo stesso entusiasmo del primo anno; di quel maggio 1985
quando a partecipare furono
appena tre scuole e una cinquantina di ragazzi. Ieri come
oggi in tanti hanno attraversato in corsa la campagna
roccanovese per dare vita ad
una giornata di sport ma anche prestare attenzioni all’ambiente “assapo-rando” quel
verde rigoglioso che il “paese
del vino” offre in quantità con
le sue vigne e i suoi circa 1000
ettari di bosco comunale, che
A Roccanova 1° memorial intitolato a
Pasquale Bellizio e Giuseppe Chiaradia
Torneo di calcio
Otto le squadre partecipanti
Dal 17 al 24 giugno prossimo in campo a Roccanova
otto squadre, tra ragazzi e adulti, per dar vita al 1° torneo di
calcio ad 11 in memoria di due
giovani scomparsi di recente a
Roccanova a causa di un brutto male: Pasquale Bellizio e
Giuseppe Chiaradia.
Ad organizzarlo la Polisportiva Roccanova, ma l’idea
è dell’instancabile dirigente
Peppino Rimetano. Un’idea
accolta con entusiasmo da
tanti altri sportivi.
Un torneo è riservato ai ragazzi nati negli anni 92, 93 e
94 e tesserati per il settore giovanile e scolastico delle società Francavilla, Castronuovo,
Roccanova e Sant’Arcangelo.
Un altro è quello dei più grandi, gli over 34. A partecipare
saranno calciatori ed amatori
di quattro paesi: Sant’Arcangelo, Senise, Castronuovo e
Pasticceria - Gelateria
S. Antonio di Giambattista Padula
rappresentano una ulteriore risorsa di sviluppo. Un aspetto
sottolineato nel saluto dell’assessore comunale allo sport
Vincenzo Chiaradia e ribadito
dal suo collega della Provincia
di Potenza, Angelo Iannibelli.
Alla fine dei 4 chilometri del percorso premi e medaglie per tutti
e non solo per i primi arrivati
che sono stati: per la categoria
“Juniores” Domenico Spani di
Sant’Arcangelo mentre Fabio
Lo Bosco, di Montemurro, per
la categoria “Allievi”. Tra le ragazze hanno tagliato per prime
il traguardo due alunne entrambe di Francavilla: Marisa
Donadio per gli “Juniores” e per
gli “Allievi” Lucia Costanza.
Roccanova.
L’organizzazione si augura
che possa essere una festa di
sport vissuta con partecipazione ed onorando la memoria di
due amici vicini al mondo dello sport.
Dunque,sport, divertimento e naturalmente coppe e medaglie per tutti.
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straordinario • 51,65. Il versamento va effettuato sul C/C/P. N.: 53899944
intestato a: LA PIAZZA - via S. Martino, 5 - 85036 Roccanova (PZ)
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1° posto, invece, per gli “Esordienti”
Meglio dei grandi per i piccoli atleti della Polisportiva
Roccanova. Mentre per i grandi della 2^ categoria, l’avventura
calcistica è finita con un terzo posto che ha lasciato un po’ di
amaro in bocca soprattutto per il campionato condotto da protagonista per lungo periodo, i “Giovanissimi” hanno fatto meglio
fermandosi però al 2° posto. Con qualche attenzione in più, soprattutto nell’ultima parte del torneo, forse i ragazzi allenati da
mister Massimo Borneo avrebbero potuto guadagnare anche il
primo posto che è andato al Rotonda. Quel Rotonda che visto a
Roccanova non ha affatto impensierito i giovani roccanovesi vincitori per 4 reti ad una. E questo ha finito per far recriminare su
alcune partite forse affrontate con un calo di tensione. Ma va
bene comunque così anche perché il calcio, soprattutto alla loro
età (11, 12, 13 anni) va inteso come gioco, divertimento e basta.
Il risultato deve contare poco. Questo è stato anche il motto della
società comunque soddisfatta del campionato dei ragazzi condotto sempre da protagonista. I risultati sono stati buoni ed il gioco
espresso dai ragazzi altrettanto. Di questo ne è contento mister
Borneo, il presidente Andrea Travascio e tutti i dirigenti della
Polisportiva. Il risultato finale vede dunque i ragazzi della
Polisportiva al 2° posto frutto di 32 punti: 10 vittorie 2 pareggi e 4
due sconfitte, 40 reti fatte e 26 subite.
Meglio dei Giovanissimi gli “Esordienti”. Gli atleti più piccoli
della Polisportiva al termine delle due fasi della loro attività, quella
autunnale e primaverile, hanno tagliato il traguardo da vincitori:
primo posto in classifica con 17 punti. Un ruolino di marcia fatto di
5 vittorie e due pareggi, e una sconfitta. 26 reti fatte e 11 subite.
Formazione per gli operatori turistici
A “Scuola di turismo”
Ammessi 61 progetti che coinvolgono 1122 lavoratori
Tutti ammessi a “scuola di turismo”. E già prossimamente
potranno partire i corsi per gli addetti delle imprese che hanno
superato l’esame dell’avviso pubblico n. 12 del 2005, quello
riguardante la “Formazione per lo sviluppo delle risorse umane
nei sistemi turistici locali”. “Il bando - ha affermato l’assessore
alla Formazione, Lavoro, Cultura e sport, Carlo Chiurazzi, tracciando un consuntivo con i giornalisti - ha riscosso successo.
Sono stati 61 i progetti ammessi a finanziamento, la quasi totalità delle domande presentate, coinvolgendo 1122 lavoratori (di
cui metà donne) di alberghi, campeggi, villaggi, agenzie di viaggi.
A tutti chiediamo il massimo rigore: agli operatori raccomandiamo di non sottovalutare il momento formativo e agli enti di
formazione di impiegare corpo docente di assoluto rilievo per
arrivare alla fine dei corsi con una “pagella alta”, tale da giustificare all’Unione europea le risorse impiegate per il bando”. L’investimento complessivo, finanziato con il contributo del Fondo
sociale europeo, è di 3.500.000 euro suddivisi fra i cinque sistemi turistici locali.
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