N. 29 - aprile 2008 - anno XV Per informazioni sugli artic sui prodotti citati rivolger oli o si a: Poste Italiane S.p.A. – Sped. in abb.post. – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, aut. N° 070093 del 27/11/2007. Semestrale - D.C.B. Fo - Aut.Trib. Bo n.6224 dell’8/10/93 - R.O.C 16282 In caso di mancato recapito restituire al C.P.O. di Forlì. Il mittente si impegna a pagare la relativa tariffa. Consorzio Alveolater ® fax 051 509816; e-mail consor [email protected] om Comitato di redazione: Tiziano Bibbò, Lorenzo Castriotta, Michele Destro, Francesco Esposito, Biagio Marra, Mario Moscati, Riccardo Rapparini, Giorgio Zanarini. Direttore responsabile: Giorgio Zanarini. Redazione e amministrazione: Consorzio Alveolater ® , Viale Aldo Moro 16, Bologna, tel. 051 509873. Concept, editing, grafica, redazione e impaginazione: M+W di Mario Moscati & C, Bologna, tel. 051 444312. Stampa: Modulgrafica Forlivese, Forlì, tel. 0543 720596. L a confusione aumenta!!! Due anni per mettere a punto l’Ordinanza 3274 della Protezione civile; due anni e mezzo per la versione definitiva del decreto 14 settembre 2005, oggi d.m. 14 gennaio 2008 con proroga di 18 mesi (e quindi in vigore salvo sorprese da maggio 2009); una Circolare illustrativa che avrebbe dovuto uscire contestualmente per integrare alcune parti (ad esempio il paragrafo relativo ai solai è del tutto insufficiente) e della quale non si sa nulla. Lo stesso iter poco credibile per le normative termiche: il d.m. 192 modificato in modo non trascurabile dal d.m. 311 dopo pochi mesi; Linee guida “da emanarsi entro 180 giorni” che si stanno pericolosamente avviando verso i tempi dei decreti attuativi dell’art. 4 comma 1 e 2 della legge 10 (14 anni e qualche mese). Se poi si guarda quello che succede a livello regionale, se non a livello dei singoli comuni, è ancora più difficile orientarsi in una specie di babele normativa. Alcune regioni (Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana) e province autonome (Trento e Bolzano), propongono un proprio sistema di certificazione. In alcuni casi sono diverse anche le norme tecniche di riferimento (in Lombardia si fa riferimento alla Uni 10355 e non alla Uni En 1745, obbligatoria ai fini della marcatura Ce dei laterizi). Il rischio è che ogni regione adotti un “sistema di certificazione energetica” diverso, adotti diversi sistemi e procedure di certificazione, diverse metodologie di calcolo e che proliferino schemi e procedure di certificazione che potrebbero portare a diverse classificazioni energetiche di edifici uguali a seconda della regione in cui si trovano. Al momento gli unici punti comuni nelle normative regionali sono la suddivisione delle classi di efficienza energetica in sette classi da A a G (ma anche A+) e i limiti di consumo espressi in kWh/m2 anno. È possibile che la politica energetica di una nazione sia definita a livello regionale? È possibile che un professionista non possa fare riferimento a una norma nazionale valida su tutto il territorio? Giorgio Zanarini direttore Consorzio Alveolater ® DECRETO 14 GENNAIO 2008 SOMMARIO 1 EDITORIALE: La confusione aumenta!!! Che cosa cambia per i laterizi 2 (segue dalla prima pagina) Che cosa cambia per i laterizi 4 Anticipazioni sulle Linee guida per la certificazione energetica RASSEGNA: Nuovi blocchi a setti sottili 5 Firmato protocollo d’intesa tra Agenzia CasaClima e Andil Assolaterizi 6 Novità della finanziaria 2008 7 Colmata la lacuna del dm 16/2/2007 8 Alveolater d’Italia 10 Chiarito il periodo ® di proroga 11 Per costruire bene e in sicurezza 12 Edifici e opere strategiche da proteggere in caso di terremoto 13 Per ridurre il rischio sismico del patrimonio culturale Il nuovo decreto del 14 gennaio 2008, rispetto al precedente del 14 settembre 2005, introduce numerosi cambiamenti che riguardano anche gli elementi in laterizio. Vediamo quali sono. urature M La muratura è trattata al Capitolo 4.5 e le indicazioni fornite sono relative alla progettazione non sismica. La nuova classificazione sismica del territorio aveva eliminato la divisione fra zone sismiche e zone non sismiche; ma la facoltà data alle regioni di stabilire se applicare o meno la progettazione sismica in zone a bassa sismicità, ha reso necessario uno specifico capitolo. Il decreto 14 settembre 2005, punto 5.4.2.2, limitava l’impiego ai soli blocchi a foratura verticale, mentre il nuovo decreto, al punto 4.5.2.2, prevede espressamente anche elementi a foratura orizzontale. Poiché si dice che “Gli elementi possono essere rettificati sulla superficie di (continua a pag. 2) 왘왘 14 In Emilia-Romagna nuove norme per il contenimento dei consumi e l’impiego di energie rinnovabili 15 Decreto ascensori 16 Anche nel 2007 vendite di blocchi Alveolater ® a quota 1 milione 390 mila Consentito in tutta Italia l’aumento di spessore di pareti e solai senza incidere sulla volumetria Linee guida per la messa in opera del calcestruzzo strutturale Sotto nel fotomontaggio, il nuovo blocco Alveolater ® a setti di forma rettangolare molto allungata disposti perpendicolarmente alla direzione del flusso termico. 왘왘(segue dalla prima pagina) posa” sembrerebbe lecito, in caso di progettazione non sismica, realizzare le murature in blocchi rettificati e giunti sottili. Un chiarimento definitivo è atteso nella Circolare che dovrà seguite il decreto. Riguardo le caratteristiche dei fori di presa dei blocchi, il nuovo decreto ne ammette anche uno solo di dimensione massima di 70 cm2 (al posto di due da 35 cm2) da utilizzarsi o come foro di presa o per l’alloggiamento di armature. Entrambi i decreti non fissano valori minimi per lo spessore di pareti e setti, mentre riprendono le definizioni e i limiti del d.m. 20 novembre 1987 per quanto riguarda la classificazione degli elementi (pieni, semipieni e forati) e delle caratteristiche dei fori di presa. Il nuovo decreto ammette anche un solo foro di dimensione massima di 70 cm2, al posto di due fori da 35 cm2, come foro di presa o come foro per alloggiamento di armatura. Precisa anche che non sono soggetti a limitazione i fori destinati a essere riempiti di malta. Non è fissato nessun limite minimo di resistenza meccanica. Sempre il d.m. 14 gennaio 2008 porta da 12 a 15 cm, lo spessore minimo delle murature in elementi artificiali pieni e da 25 a 24 cm, lo spessore delle murature in elementi artificiali forati. Riguarda ancora gli elementi resistenti la novità relativa ai coefficienti di sicurezza γM, che variano in funzione della loro categoria (categoria I o categoria II secondo Uni En 771-1), delle caratteristiche della malta e della classe di esecuzione 1 o 2. Per passare dalla classe di esecuzione 2 alla 1, oltre ad avere disponibilità di personale qualificato dipendente dall’impresa (capocantiere) e alla presenza di un direttore dei lavori, è necessario attivare un controllo in cantiere delle caratteristiche della malta e disporre di un impianto di betonaggio a volume. Per quanto riguarda gli elementi resistenti la novità è relativa ai coefficienti di sicurezza γM, che variano in funzione della loro categoria (I o II secondo Uni En 771-1), delle caratteristiche della malta e della classe di esecuzione (1 o 2.). Per passare dalla classe di esecuzione 2 alla 1, oltre alla presenza in cantiere di personale qualificato dipendente dall’impresa (capocantiere) e di un direttore dei lavori, è necessario attivare, sempre in cantiere, un controllo delle caratteristiche della malta e disporre di un impianto di betonaggio a volume. In caso di indisponibilità di quest’ultimo, è possibile impiegare malta premiscelata certificata dal produttore, come ad esempio la malta termica Alveolater ® (a destra nella foto). 2 In caso di indisponibilità di impianto a volume, è possibile impiegare malta premiscelata certificata dal produttore. Ritorna il dimensionamento semplificato per edifici semplici (Punto 4.5.6.4 Verifiche alle tensioni ammissibili), seppure con un coefficiente γM elevato (4,2), basato sulla formula σ = N/0,65 A ≤ fk/γM La muratura armata, in precedenza brevemente trattata al capitolo 5.4.7, e limitata ai soli elementi semipieni a foratura verticale, è ora ampiamente trattata al capitolo 4.5.7. È costituita da elementi resistenti artificiali pieni e semipieni idonei ad incorporare armature metalliche verticali e orizzontali. La formulazione relativa ai materiali è quindi più estesa e consente l’impiego di una più ampia gamma di elementi. La malta deve avere resistenza minima di 10 MPa (classe M10 o superiori. La classificazione è riportata al Capitolo 11.10.2). Nel caso si utilizzi conglomerato cementizio, deve essere di Classe di resistenza C12/15 (resistenza caratteristica di 12÷15 MPa) secondo la classificazione Uni En 206-1:2006 riportata al Cap. 4.1 Tabella 4.1.I. Il Capitolo 7, dedicato alla progettazione per azioni sismiche, non era così evidenziato nel decreto del 2005, che trattava le azioni sismiche in vari punti. Al Capitolo 7.8 relativo alla costruzioni di muratura, vengono definite nuove caratteristiche degli elementi artificiali: la percentuale di foratura (definita come percentuale volumetrica, ma coincidente con l’abituale rapporto F/A) è limitata al 45%; la resistenza minima è fissata in 5 MPa nella direzione portante e in 1,5 MPa nel piano della parete. I blocchi possono avere foratura sia verticale che orizzontale. La malta deve avere resistenza minima di 5 MPa. Anche in zona sismica è possibile ricorrere al dimensionamento semplificato per gli edifici semplici, sia in muratura ordinaria che in muratura armata, secondo indicazioni già presenti nelle norme allegate all’Ordinanza 3274 e successive modificazioni. Il Capitolo 11.10 Muratura portante introduce alcune importanti conferme e novità. I prodotti in laterizio per muratura sono soggetti alla marcatura Ce e quindi devono essere identi- ficati e qualificati (Cap. 11.1) a cura del produttore che deve dichiarare, nei modi previsti dalla norma 771-1, Appendice ZA, le caratteristiche di riferimento valide ai fini della progettazione. È quindi implicito che il produttore non dovrà fornire fotocopie di certificazioni eseguite presso laboratori ufficiali, certificazioni non più richieste dal decreto. La novità, che certamente confligge con le indicazioni del Cap. 11.1 (che parla di prove di accettazione facoltative), è l’obbligo, in capo al direttore dei lavori, di procedere a prove di accettazione degli elementi per muratura presso un laboratorio ufficiale (11.10.1.1). Le malte per muratura sono trattate al capitolo 11.10.2 e sono suddivise fra malte a prestazione garantita, evidente- Solai in laterizio Il precedente decreto dedicava il capitolo 5.1.9 alle norme complementari relative ai solai, già con rilevanti semplificazioni rispetto al d.m. 9 gennaio 1996 (ad esempio, e per il carattere prestazionale della norma, non veniva data nessuna indicazione sulle caratteristiche geometriche dei blocchi, sull’altezza minima in funzione della luce del solaio e della soluzione tecnologica, mentre lo spessore minimo veniva fissato in 15 cm). Il nuovo decreto è ancora più stringato e dedica ai solai misti in c.a. e c.a.p. e blocchi forati in laterizio (punto 4.1.9.1) soltanto sei righe. In particolare sui solai è auspicabile che la Circolare, che seguirà certamente il decreto, sia più esauriente 왎 mente preconfezionate e prodotte in stabilimenti fissi e soggette alla marcatura Ce secondo la Uni En 998-2, e malte a composizione prescritta. Sono introdotte anche nuove classificazioni, fra loro diverse, per entrambe le tipologie (v. tabelle 11.10.III e 11.10.IV). Il precedente decreto non riportava questa distinzione e paradossalmente parlava anche di malte per usi non strutturali. Al Capitolo 11.10.3 è disponibile la tabella per la stima della resistenza a compressione della muratura in blocchi pieni e semipieni, che conferma la tabella del d.m. 14 settembre 2005, e la tabella per la determinazione della resistenza a taglio, in assenza di tensioni normali, maggiormente articolata (v. tabelle 11.10.V e 11.10.VII). Tabella 11.10.III - Classi di malte a preparazione garantita Classe Resistenza a compressione* M2,5 M5 M10 M15 M20 Md 2,5 5 10 15 20 d** I MARCHI DEL CONSORZIO ALVEOLATER ® Blocchi classici per murature portanti, di tamponamento e per tramezzature alleggeriti con materiali combustibili che non lasciano residui dopo la cottura. *Valori in N/mm2. **d è una resistenza a compressione maggiore di 25 N/mm2 dichiarata dal produttore. Tabella 11.10.IV - Classi di malte a composizione prescritta Classe Tipo di malta Composizione Cemento Calce aerea Calce idraulica Sabbia Pozzolana M2,5 Idraulica - - 1 3 - M2,5 Pozzolanica - 1 - - 3 M2,5 Bastarda 1 - 2 9 - M5 Bastarda 1 - 1 5 - M8 Cementizia 2 - 1 8 - M12 Cementizia 1 - - 3 - Tabella 11.10.V - Valori di fk per murature in elementi artificiali pieni e semipieni Resistenza caratteristica a compressione fbk dell’elemento* Nel nuovo decreto del 14 gennaio 2008, al capitolo 7.8 relativo alla costruzioni di muratura, vengono definite nuove caratteristiche degli elementi artificiali: la percentuale di foratura (definita come percentuale volumetrica, ma coincidente con l’abituale rapporto F/A) è limitata al 45% e la resistenza minima è fissata in 5 MPa nella direzione portante e in 1,5 MPa nel piano della parete. I blocchi possono avere foratura sia verticale che orizzontale. Tipo di malta* 2,0 M15 1,2 M10 1,2 M5 1,2 M2,5 1,2 3,0 2,2 2,2 2,2 2,0 5,0 3,5 3,4 3,3 3,0 7,5 5,0 4,5 4,1 3,5 10,0 6,2 5,3 4,7 4,1 15,0 8,2 6,7 6,0 5,1 20,0 9,7 8,0 7,0 6,1 30,0 12,0 10,0 8,6 7,2 40,0 14,3 12,0 10,4 - 2 *Valori in N/mm . Blocchi microalveolati con segatura o farina di legno per murature portanti, di tamponamento e divisori. Blocchi da tamponamento che consentono un sensibile incremento delle prestazioni termiche permettendo alle pareti monostrato, negli spessori determinati, di rispondere alle stringenti prescrizioni del decreto 311/2006 sul contenimento dei consumi energetici. Blocchi ad alte prestazioni termiche per muratura armata. Con questi elementi è possibile costruire in zona sismica edifici con un numero di piani maggiore rispetto alle normali murature. Tabella 11.10.VII - Resistenza caratteristica a taglio in assenza di tensioni normali fvk0 Tipo di elemento resistente Laterizio pieno e semipieno 2 *Valori in N/mm . fvk0* Resistenza caratteristica compressione fbk dell’elemento* Classe di malta fbk > 15 M10 ≤ M ≤ M20 0,30 7,5 < fbk ≤ 15 M5 ≤ M ≤ M10 0,20 fbk ≤ 7,5 M2,5 ≤ M ≤ M5 0,10 Blocchi per murature portanti, di tamponamento e per tramezzature con inclusi nella massa laterizia granuli di perlite. Hanno elevate prestazioni termiche e notevoli caratteristiche meccaniche. 3 RISPARMIO ENERGETICO Anticipazioni sulle Linee guida per la certificazione energetica Richiesto a Cnr, Enea e Consiglio nazionale dei consumatori e utenti il parere sul decreto attuativo del dlgs 192/2005. Le bozze delle Linee guida, comunque, sono già in circolazione. E noi ve ne diamo un’anticipazione. Per i materiali da costruzione è prevista una classificazione del tipo di quella adottata per gli elettrodomestici. Come esempio riportiamo qui a fianco l’etichetta energetica prescritta per i forni elettrici. In questo caso è composta da sei settori (dall’opuscolo Enea L’etichetta energetica): SETTORE 1 Identifica il nome e il logo del costruttore, e il modello del forno. SETTORE 2 Riporta le classi di efficienza energetica del forno, da A a G. Come sempre la lettera A indica consumi minori. Le lettere dalla B in poi indicano consumi via via maggiori. SETTORE 3 È indicato il consumo di energia espresso in kWh relativo alle funzioni di riscaldamento, convezione naturale e/o forzata. SETTORE 4 È indicato il volume utile del compartimento del forno, espresso in litri. SETTORE 5 Sono riportate le dimensioni del forno, determinate nel modo seguente: piccolo (con una capacità fra 12 e 35 litri), medio (con una capacità compresa tra 35 e 65), grande (oltre 65 litri). SETTORE 6 Indica infine, a titolo facoltativo, la rumorosità dell’apparecchio durante l’utilizzo. rosegue, seppur con ampio ritardo rispetto al previsto, l’iter di emanazione del decreto attuativo dei dlgs 192/2005 e 311/2006, che detterà le Linee guida sui criteri per la certificazione energetica degli edifici. Come previsto dagli articoli 4 e 6 del dlgs 192/2005, recentemente è stata avviata la procedura per l’approvazione dei provvedimenti concernenti la certificazione energetica. I documenti sono stati trasmessi al Cnr, all’Enea e al Consiglio nazionale dei consumatori ed utenti (Cncu) per acquisirne il parere. Il passo successivo sarà l’esame della Conferenza unificata. Le bozze Linee guida circolano già da tempo. Fanno riferimento alle norme Uni e prevedono margini di flessibilità in funzione delle caratteristiche delle diverse Regioni. È prevista una classificazione del tipo di quella adottata per gli elettrodomestici: Classi da A+ a G in funzione dei consumi per la climatizzazione invernale e per l’acqua calda sanitaria, variabili a seconda della zona climatica e del rapporto S/V, dove V è il volume lordo delle parti di edificio riscaldato, definito dalle superfici esterne degli elementi che lo delimitano ed espresso in metri cubi; S è la superficie esterna che delimita il volume V, espresso in metri quadrati. È previsto anche un attestato nel quale la prestazione energetica globale dell'edificio è schematizzata attraverso uno schema nel quale si indica con una lancetta il livello di efficienza energetica (v. grafico pagina a fianco Grafico delle prestazioni energetiche globale e parziali metodo “Cruscotto”). P Forno elettrico SETTORE 1 Bassi consumi SETTORE 2 Alti consumi Consumo di energia (kWh) Funzione di riscaldamento Convenzionale naturale Convenzionale forzata X.YZ X.YZ SETTORE 3 XYZ SETTORE 4 (Riferito al carico normalizzato) Volume utile (litri) Tipo: Piccolo Medio Grande SETTORE 5 Rumore SETTORE 6 [dB(A) re 1 pW] Gli opuscoli illustrativi contengono una scheda particolareggiata Norma EN 50304 Forni elettrici Direttiva 2002/40:CE sull'etichettatura NOVITÀ ALVEOLATER ® Nuovi blocchi a Setti Sottili Dopo la Laterizi Alan Metauro di Secchiano Marecchia (Pu) anche la Currò Carmelo Laterizi di Torregrotta (Me) ha iniziato a produrre blocchi Alveolater ®Setti Sottili (laterizi ad alta tecnologia per il risparmio energetico). Ricordiamo che questo tipo di blocchi per murature di tamponamento (classe Alveolater ® 60) è in grado, negli spessori opportu- 4 GRAFICO DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE GLOBALI E PARZIALI EMISSIONI DI CO2 kg/m3anno 200 150 PRESTAZIONE ENERGETICA RAGGIUNGIBILE kWh/m2anno 100 50 250 Firmato protocollo d’intesa tra Agenzia CasaClima e Andil Assolaterizi ualità dell’abitare e miglioramen- 200 Q to dell’efficienza energetica in in- 0 PRESTAZIONE ENERGETICA GLOBALE kWh/m2anno verno e in estate sono obiettivi comuni LIMITI DI LEGGE 200 200 150 150 250 100 50 100 200 200 250 0 50 200 PRESTAZIONE RISCALDAMENTO kWh/m2anno 0 150 100 250 200 PRESTAZIONE RAFFRESCAMENTO kWh/m2anno 50 0 PRESTAZIONE ACQUA CALDA kWh/m2anno La verifica della prestazione energetica per il condizionamento estivo rimane volontaria per abitazioni di superficie inferiore a 200 metri quadrati. Fino all’entrata in vigore delle Linee guida, l’attestato di certificazione energetica è sostituito dall’attestato di qualificazione energetica, redatto dal direttore dei lavori. Anche se, in assenza delle Linee guida, può sembrare paradossale, l'entrata in vigore dell’obbligo di certificazione è stabilita dal seguente calendario: – a decorrere dal 1° luglio 2007, per gli Tabella 1 - Attribuzione della Classe in funzione dei consumi per il riscaldamento invernale Classe A+ ≤ 0,25 EPiL (2010) Classe A ≤ 0,50 EPiL (2010) Classe B ≤ 0,75 EPiL (2010) Classe C ≤ 1,00 EPiL (2010) Classe D ≤ 1,25 EPiL (2010) Classe E ≤ 1,75 EPiL (2010) Classe F ≤ 2,50 EPiL (2010) Classe G > 2,50 EPiL (2010) edifici di superficie utile superiore a 1.000 metri quadrati, nel caso di trasferimento a titolo oneroso dell’intero immobile; – a decorrere dal 1° luglio 2008, per gli edifici di superficie utile fino a 1.000 metri quadrati, nel caso di trasferimento a titolo oneroso dell'intero immobile con l'esclusione delle singole unità immobiliari; – a decorrere dal 1° luglio 2009 per le singole unità immobiliari, nel caso di trasferimento a titolo oneroso 왎 Tabella 2 - Consumo limite per acqua calda per usi igienico sanitari ≤ ≤ ≤ ≤ ≤ ≤ > Classe A Classe B Classe C Classe D Classe E Classe F Classe G 9 kWh/m2anno 12 kWh/m2anno 18 kWh/m2anno 21 kWh/m2anno 24 kWh/m2anno 30 kWh/m2anno 30 kWh/m2anno Tabella 3 - Limiti di consumo Classe A+ Classe A Classe B Classe C Classe D Classe E Classe F Classe G ≤ ≤ ≤ ≤ ≤ ≤ ≤ > ni, di rispondere alle richieste del decreto 311/2006 sul contenimento dei consumi energetici. E questo grazie alle loro eccezionali caratteristiche di isolamento termico. La conduttività equivalente di un blocco forato, infatti, è legata alle dimensioni e alla forma dei fori: più sono sottili, più la capacità isolante dell’aria in essi contenuta aumenta. Riducendo quindi lo spessore dei setti si può accrescere notevolmente il numero di file di fori nel senso perpendicolare al flusso termico, a tutto vantaggio della capacità isolante del blocco. 0,25 EPiL (2010) 0,50 EPiL (2010) 0,75 EPiL (2010) 1,00 EPiL (2010) 1,25 EPiL (2010) 1,75 EPiL (2010) 2,50 EPiL (2010) 2,50 EPiL (2010) + + + + + + + + Con il blocco Alveolater ®Setti Sottili della Currò Carmelo Laterizi di G.S.T., che ha dimensioni di 38x24x24 cm, si realizzano murature di 38 cm di spessore con valori di trasmittanza molto contenuti in grado di soddisfare in pieno il decreto 311 prima citato. Il calcolo, effettuato dal Consorzio Alveolater ® con il programma CRTherm (conforme ai requisiti previsti dalla Uni En 1745), assegna alla parete intonacata un valore di trasmittanza Uint di 0,377 W/m2K, che scende a 0,350 nel caso di posa con malta termica e intonaco normale 왎 9 kWh/m2anno 9 kWh/m2anno 12 kWh/m2anno 18 kWh/m2anno 21 kWh/m2anno 24 kWh/m2anno 30 kWh/m2anno 30 kWh/m2anno di Andil (Associazione nazionale degli industriali dei laterizi) e CasaClima. L’uso del laterizio nell’edilizia sostenibile è la risposta ottimale, anche in materia di economicità, stabilità strutturale, efficienza acustica e sicurezza al fuoco. Il protocollo di intesa, firmato a fine novembre 2007 dagli ingegneri Norbert Lantschner, direttore dell’Agenzia, e Catervo Cangiotti, presidente Andil, è stato il primo passo verso una serie di obiettivi comuni di carattere sperimentale, divulgativo e formativo, quali la promozione di costruzioni ecocompatibili che valorizzino l’uso del laterizio, la stesura di normative-regolamenti congruenti con le finalità individuate, l’attività di studio su materiali e sistemi costruttivi. CasaClima ha un ruolo guida nella divulgazione di principi di sostenibilità ed è protagonista per la certificazione energetica degli edifici. Andil promuove le soluzioni costruttive in laterizio dotate di elevata massa e inerzia termica, con adeguato sfasamento e attenuazione dell’onda termica 왎 Sopra, Norbert Lantschner, direttore dell’Agenzia CasaClima, e Catervo Cangiotti, presidente dell’Andil Assolaterizi. Il protocollo di intesa, firmato a fine novembre 2007 tra le due parti è il primo passo verso una serie di obiettivi comuni di carattere sperimentale, divulgativo e formativo, quali, ad esempio, la promozione di costruzioni ecocompatibili che valorizzino l’uso del laterizio, l’attività di studio su materiali e sistemi costruttivi ecc. In alto a sinistra, esempio di attestato con il grafico delle prestazioni energetiche globale e parziali previsto per un edificio (metodo “Cruscotto”). Con questo documento la prestazione energetica globale dell'edificio è sintetizzata attraverso uno schema nel quale si indica con una lancetta il livello di efficienza energetica. A sinistra nella pagina a fianco, il nuovo blocco Alveolater ®Setti Sottili della Currò Carmelo Laterizi di Torregrotta (Me) di 38x24x24 cm. Con questo elemento si realizzano murature di 38 cm di spessore con valori di trasmittanza in grado di soddisfare in pieno il decreto 311 sul contenimento dei consumi energetici. A fianco, il disegno della mesh del blocco con l’andamento del flusso termico. 5 Sotto nella foto, il nuovo blocco Alveolater ®, per murature di 38 cm di spessore, con setti di forma rettangolare molto allungata disposti perpendicolarmente alla direzione del flusso termico, Questa disposizione dei setti ottimizza le prestazioni di isolamento. La legge 244/2007 proroga fino al 31 dicembre 2010 le detrazioni: del 36% per il recupero edilizio e del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici. Sulle manutenzioni si applica un Iva del 10%. A decorrere dal 1° gennaio 2009, nei regolamenti edilizi, ai fini del rilascio del permesso di costruire, dev’essere prevista, per gli edifici di nuova costruzione, l'installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in modo da garantire una produzione energetica non inferiore a 1 kW per ciascuna unità abitativa (compatibilmente con la realizzabilità tecnica dell'intervento). Per i fabbricati industriali, con superficie non inferiore a 100 metri quadrati, la produzione energetica minima richiesta è di 5 kW. 6 DETRAZIONI FISCALI PER IL RISPARMIO ENERGETICO Novità della finanziaria 2008 Confermate anche per il 2008 le detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Con alcune novità. Vediamo quali. a legge finanziaria 2008 (legge n. 244 del 24 dicembre 2007, G.U. 28 dicembre 2007 n. 300) prevede una particolare attenzione alla casa e al risparmio energetico. Si riportano le principali iniziative. Proroga detrazione Irpef 36% per ristrutturazioni e Iva agevolata 10% Le agevolazioni tributarie in materia di recupero del patrimonio edilizio sono prorogate per gli anni 2008, 2009 e 2010, per una quota pari al 36% delle spese sostenute, nei limiti di 48 mila euro per unità immobiliare. Le agevolazioni sono relative a interventi e spese sostenute dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2010 e sono regolate dalle leggi previgenti (legge 27 dicembre 2002, n. 289 e successive modificazioni, legge 28 dicembre 2001, n. 448, testo vigente al 31 dicembre 2003). È prorogata per gli anni 2008, 2009 e 2010, nella misura e alle condizioni ivi previste, l’agevolazione tributaria in materia di recupero del patrimonio edilizio relativa alle prestazioni previste dall’articolo 7, comma 1, lettera b), della legge 23 dicembre 1999, n. 488. Quest’ultima agevolazione spetta ai lavori fatturati dal 1° gennaio 2008, a condizione che il costo della manodopera sia evidenziato in fattura. Proroga detrazione Irpef 55% per riqualificazione energetica Sono prorogate fino al 31 dicembre 2010 le detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici previste dalla legge Finanziaria 2007 (legge 27 dicembre 2006, n. 296). L Detrazione del 36% per le ristrutturazioni e del 55% per il risparmio energetico ’Agenzia delle Entrate, con Circolare n. 12/E 19 febbraio 2008 ha stabilito che, a partire dal 1° gennaio 2008, non è più necessaria l’indicazione in fattura del costo della manodopera per fruire dell’aliquota Iva ridotta al 10% sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie delle abitazioni. L’indicazione è necessaria unicamente ai fini del riconoscimento della detrazione del 36% per le ristrutturazioni edilizie (art. 1, commi 17 e 19, della legge 244/2007). La stessa circolare conferma, tra l’altro: 왘 l’aliquota IVA del 10% sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie delle abitazioni (art. 1, comma 18, della legge 244/2007); 왘 la detrazione del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti (art. 1, commi 20 e 24, della legge 244/2007), in relazione alla quale è stato chiarito che è possibile rateizzare la detrazione da tre a dieci quote annuali di pari importo, a scelta del contri- L buente, all’atto della prima detrazione, unicamente per le spese sostenute dal 1° gennaio 2008, mentre per le spese effettuate nel corso del 2007 la detrazione dovrà essere ripartita esclusivamente in tre rate annuali in sede di dichiarazione dei redditi (con i modelli Unico 2008 o 730 / 2008). Un’altra conferma riguarda l’esclusione dall’obbligo di invio dell’attestato di qualificazione energetica o di certificazione energetica per la sostituzione delle finestre, comprensive degli infissi, in singole unità immobiliari e per l’installazione dei pannelli solari. Ma questa esclusione è operativa esclusivamente a partire dal 1° gennaio 2008. Rimane quindi l’obbligo di inviare tale documentazione per gli interventi effettuati nel corso del 2007. La legge 244/2007 proroga fino al 31 dicembre 2010 le detrazioni del 36% per il recupero edilizio e del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici, e l’applicazione dell’Iva al 10% sulle manutenzioni 왎 La detrazione del 55% si applica anche alle spese per la sostituzione intera o parziale di impianti di climatizzazione invernale non a condensazione, sostenute entro il 31 dicembre 2009 con modalità da definire con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze. Un recente decreto ministeriale, modificando il d.m.19 febbraio 2007, ha ampliato la definizione di “tecnico abilitato” ai fini della detrazione del 55% per la riqualificazione energetica: saranno quindi tecnici abilitati, oltre agli ingegneri, architetti, geometri e periti industriali anche i dottori agronomi, i dottori forestali e i periti agrari. Detrazione del 55% anche per la sostituzione di caldaie non a condensazione La detrazione è estesa anche alle spese sostenute per la sostituzione intera o parziale dell'impianto di climatizzazione invernale non a condensazione, entro il 31 dicembre 2009. Eliminazione obbligo di attestato energetico per la sostituzione di finestre e l’installazione di pannelli solari Per fruire delle detrazioni del 55% previste dalla Finanziaria 2007, per la sostituzione di finestre comprensive di infissi in singole unità immobiliari, e per l’installazione di pannelli solari termici, non è richiesto l’attestato di qualificazione energetica (v. box pag. 6). Per tutti gli interventi la detrazione può essere ripartita in un numero di quote annuali di pari importo non inferiore a tre e non superiore a dieci, a scelta irrevocabile del contribuente, operata all’atto della prima detrazione. Riduzione ICI per chi installa impianti da fonte rinnovabile I Comuni possono fissare, a decorrere dal 2009, un'aliquota ICI agevolata, inferiore al 4 per mille, per chi decida di installare impianti da fonte rinnovabile per la produzione di energia elettrica e/o termica per uso domestico. L’aliquota agevolata può avere una durata massima di tre anni per gli impianti solari termici e di cinque anni per tutte le altre tipologie di fonti rinnovabili. Obbligo di fonti rinnovabili nelle nuove costruzioni A decorrere dal 1° gennaio 2009, nei regolamenti edilizi, ai fini del rilascio del permesso di costruire, dev’essere prevista, per gli edifici di nuova costruzione, l'installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in modo tale da garantire una produzione energetica non inferiore a 1 kW per ciascuna unità abitativa, compatibilmente con la realizzabilità tecnica dell'intervento. Per i fabbricati industriali, di estensione superficiale non inferiore a 100 metri quadrati, la produzione energetica minima è di 5 kW 왎 RESISTENZA AL FUOCO Colmata la lacuna del dm 16/2/2007 Pubblicata una nuova tabella da utilizzarsi per la progettazione delle murature portanti nelle costruzioni soggette ai controlli dei Vigili del Fuoco. l Dipartimento dei Vigili del fuoco del Ministero dell’Interno ha emanato una lettera circolare (15 febbraio 2008 prot. n. 1968) che colma una lacuna del decreto 16 febbraio 2007. Questo decreto (G.U. n. 74 del 29 marzo 2007 S.O. n. 87) ha introdotto nuovi elementi per la valutazione della prestazione di resistenza al fuoco di elementi costruttivi portanti e/o separanti e, all’allegato D, ha definito nuove I l’allegato D è stato integrato con una tabella, in attesa della definizione dell’appendice nazionale dell’Eurocodice EN 1996-1-2 (Progettazione delle strutture di muratura, Parte 1-2 Regole generali – Progettazione strutturale contro l’incendio). Questa nuova tabella, che può essere utilizzata per le murature portanti in costruzioni soggette ai controlli del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, riporta i La tabella sotto può essere utilizzata per le murature portanti in costruzioni soggette ai controlli dei Vigili del fuoco. In essa sono riportati i valori minimi dello spessore s di murature portanti di blocchi esposte al fuoco su di un lato (escluso l’intonaco) sufficienti a garantire i requisiti REI per le classi indicate, purché siano rispettate le seguenti limitazioni: - rapporto altezza spessore (h /s) ≤ 20; - altezza della parete fra due solai (o elementi di irrigidimento con equivalente funzione di vincolo dei solai) h ≤ 8 m. Valori minimi in mm dello spessore di murature portanti in blocchi esposte al fuoco su di un lato (escluso intonaco) Materiale Tipo di blocco REI 30 60 90 120 180 240 Laterizio Pieno (foratura ≤ 15%) 120 150 170 200 240 300 Laterizio (*) Semipieno e forato (15% < foratura ≤ 55%) 170 170 200 240 280 330 Calcestruzzo Pieno semipieno e forato (foratura ≤ 55%) 170 170 170 200 240 300 Calcestruzzo leggero (**) Pieno semipieno e forato (foratura ≤ 55%) 170 170 170 200 240 300 Pieno 170 170 250 280 360 400 (foratura ≤ 15%) (*) Presenza di 10 mm di intonaco su entrambe le facce, ovvero di 20 mm sulla sola faccia esposta al fuoco; i valori in tabella si riferiscono agli elementi in laterizio sia normale che alleggerito in pasta. (**) Massa volumica netta non superiore a 1.700 kg/m3. Pietra squadrata tabelle contenenti indicazioni per la classificazione degli elementi. Ma tra le tabelle dell’allegato D non non erano previste tabelle per definire la resistenza al fuoco delle murature portanti. Tenuto conto che, al momento, non sono disponibili metodi di calcolo consolidati alternativi all’impiego di tabelle e che il metodo sperimentale non è applicabile per le costruzioni esistenti, valori minimi dello spessore s di murature portanti di blocchi esposte al fuoco su di un lato (escluso l’intonaco) sufficienti a garantire i requisiti REI per le classi indicate, purché siano rispettate le seguenti limitazioni: - rapporto altezza spessore (h/s) <_ 20; - altezza della parete fra due solai (o elementi di irrigidimento con equivalente funzione di vincolo dei solai) h <_ 8 m 왎 7 Alveolater d’Italia ® Produttori e formati dei blocchi Alveolater Currò Carmelo Laterizi di G.S.T. srl, Contrada Timoniere, 98040 Torregrotta (Me), tel. 090 9942181, fax 090 9943464, [email protected], www.currolaterizi.it Produzione: Alveolater®. Classe 45 30 x 24 x 24 20 x 30 x 24 13 x 30 x 24 Classe 55 30 x 24 x 24 Classe 60 38 x 24 x 24 setti sottili 30 x 24 x 24 30 x 24 x 24 fori orizzontali 20 x 24 x 24 fori orizzontali 15 x 24 x 24 fori orizzontali Fornaci Giuliane spa, Via Isonzo 145, 34071 Cormòns (Go), tel. 0481 638111, fax 0481 60012, [email protected] www.fornacigiuliane.it Gruppo Fantini (Ala Fantini - Celam Alveolater® - Ilas Alveolater® - Saba), Via San Rocco 45, 71036 Lucera (Fg), tel. 0881 527111, fax 0881 527248, [email protected], www.fantiniscianatico.it Stabilimenti: - Lattarico (Cs), tel. 0984 939820, fax 0984 938092; - San Martino Valle Caudina (Av), tel. 0824 840149, fax 0824 840907 Produzione: Alveolater®, Alveolater®Muratura Armata. Classe 45 30 x 25 x 25 muratura armata 14,5 x 30 x 25 muratura armata 14,5 x 25 x 25 muratura armata Classe 60 37 x 25 x 25 fori orizzontali 35 x 25 x 25 fori orizzontali 30 x 25 x 25 fori orizzontali 25 x 25 x 25 fori orizzontali 20 x 25 x 25 fori orizzontali 15 x 25 x 25 fori orizzontali 12,5 x 25 x 25 fori orizzontali 10 x 25 x 25 fori orizzontali 25 x 25 x 33 fori orizzontali 20 x 25 x 33 fori orizzontali 15 x 25 x 33 fori orizzontali 12,5 x 25 x 33 fori orizzontali 10 x 25 x 33 fori orizzontali 30 x 25 x 25 Iper incastro 18,1 x 37 x 24 17,1 x 35 x 25 14,6 x 30 x 24 Stabilimenti: - 34071 Cormòns (Go), Via Isonzo 145, tel. 0481 638111, fax 0481 60012 - 34078 Sagrado (Go), Via Fornaci 1, tel. 0481 99226, fax 0481 92768 Produzione: Alveolater®, Perlater®. Classe 45 30 x 25 x 19 38 x 25 x 24,5 incastro 35 x 25 x 24,5 incastro 30 x 25 x 24,5 incastro 12 x 30 x 24,5 12 x 30 x 19 12 x 25 x 24,5 12 x 25 x 19 Classe 50 35 x 25 x 19 30 x 25 x 19 25 x 20 x 19 25 x 18 x 19 17 x 50 x 24,5 17 x 50 x 19 12 x 50 x 24,5 8 x 50 x 24,5 Classe 55 30 x 25 x 19 Laterizi srl, Via della Nautica 3, 09122 Cagliari, tel. 070 240012, fax 070 240016, [email protected] www.laterizisrl.com Classe 50 8 x 50 x 19 incastro 10 x 50 x 19 incastro 12 x 50 x 19 incastro 17 x 50 x 19 incastro Classe 55 30 x 50 x 19 incastro 30 x 25 x 25 30 x 25 x 19 30 x 25 x 19 incastro 28 x 25 x 19 25 x 50 x 19 incastro 25 x 25 x 19 incastro 16,5 x 30 x 25 16,5 x 30 x 19 12 x 25 x 19 12 x 25 x 25 Classe 60 48 x 25 x 18 setti sottili/incastro 35 x 25 x 19 setti sottili 35 x 25 x 19 incastro 30 x 25 x 25 30 x 25 x 19 30 x 25 x 25 incastro 30 x 25 x 19 incastro 20 x 25 x 25 20 x 25 x 19 Società commerciale Per i prodotti commercializzati dalla società Laterizi srl consultare il sito www.laterizisrl.com Laterizi Alan Metauro srl, Via S. Anna 36, 61030 Cartoceto (Pu), tel. 0721 897526, fax 0721 897198, [email protected], www.alanmetauro.com Stabilimenti: - 61030 Cartoceto (Pu), Via S. Anna 36, tel. 0721 897526, fax 0721 897198, - 61010 Secchiano Marecchia (Pu), Via Montefeltro 118, tel. 0541 912331, fax 0541 912154 Produzione: Alveolater®, Alveolater®Bio, Alveolater®Muratura Armata, Alveolater®Setti Sottili, Perlater®. 8 Classe 45 30 x 25 x 19 muratura armata 25 x 25 x 19 muratura armata 16 x 30 x 19 muratura armata 14 x 25 x 19 muratura armata 12 x 30 x 19 muratura armata 12 x 25 x 19 muratura armata 45 x 30 x 19 30 x 25 x 19 30 x 50 x 19 incastro 30 x 25 x 19 incastro 20 x 30 x 19 16 x 30 x 19 14 x 30 x 25 14 x 30 x 19 12 x 30 x 19 ® 12 x 25 x 19 12 x 25 x 15 12 x 50 x 24,5 Classe 50 8 x 25 x 25 tramezza fonoisolante 42 x 25 x 24 incastro 38 x 25 x 24 incastro 35 x 25 x 24 incastro 30 x 25 x 19 universale 25 x 45 x 24 incastro 20 x 45 x 24 incastro 17 x 45 x 24 incastro Classe 55 30 x 25 x 19 universale 30 x 25 x 24 incastro 25 x 25 x 24 incastro Classe 60 30 x 25 x 24 incastro 30 x 25 x 19 Later Sistem srl, Via della Nautica 3, 09122 Cagliari, tel. 070 240190, fax 070 240941, [email protected] Produzione: Alveolater®. Classe 45 30 x 25 x 25 30 x 23 x 24 incastro 25 x 23 x 24 incastro 15 x 20 x 30 12 x 25 x 30 Classe 55 30 x 23 x 24 incastro 25 x 23 x 24 incastro Classe 60 25 x 30 x 30 fori orizzontali Nencini Laterizi spa, Sanlorenzo Laterizi srl, Via Salaiola 28, 57010 San Pietro in Palazzi-Cecina (Li), tel. 0586 6181, fax 0586 662416, [email protected] Laternova srl, stabilimento Margonara, Via Ronchi 91, 46020 Ronchi di Palidano (Mn), tel. 0376 58465/6, fax 0376 528223, [email protected] www.margonara.it Produzione: Alveolater®, Alveolater®Bio. Classe 45 38 x 25 x 24 incastro 35 x 25 x 19 incastro 30 x 25 x 19 universale 30 x 25 x 19 incastro 30 x 25 x 24 incastro 12 x 38 x 24 incastro 12 x 30 x 19 12 x 30 x 24 12 x 25 x 24 Stabilimento: Grosseto, tel. 0586 6181, fax 0586 662416 Produzione: Alveolater®. Classe 45 45 x 25 x 19 30 x 25 x 19 12 x 30 x 19 12 x 25 x 19 Classe 50/55 45 x 25 x 19 30 x 25 x 19 33 x 25 x 19 incastro 20 x 25 x 19 Classe 60 45 x 16 x 19 30 x 25 x 19 30 x 25 x 19 incastro 25 x 25 x 19 incastro 15 x 25 x 25 fori orizzontali 12 x 25 x 25 fori orizzontali 10 x 25 x 25 fori orizzontali Nigra Industria Laterizi srl, Traversa Mazzini 2, 10037 Torrazza Piemonte (To), tel. 011 9180034, fax 011 9189517, [email protected], www.nigra.it Produzione: Alveolater®. Classe 45 35 x 25 x 19 30 x 25 x 19 30 x 25 x 19 incastro 25 x 30 x 19 incastro 20 x 30 x 19 14 x 25 x 19 12 x 30 x 19 10 x 30 x 19 8 x 30 x 19 Sila srl, Via Calatafimi 32, 45100 Rovigo, tel. 0425 405218, fax 0425 908556, [email protected] www.silasrl.it Produzione: Alveolater®. Classe 45 30 x 25 x 19 incastro 30 x 25 x 19 25 x 30 x 19 incastro 20 x 30 x 19 12 x 30 x 19 12 x 25 x 19 Classe 55 38 x 25 x 19 30 x 25 x 19 20 x 30 x 19 Classe 45 42 x 25 x 24,5 incastro 38 x 25 x 24,5 incastro 38 x 25 x 19 35 x 25 x 24,5 incastro 35 x 25 x 19 30 x 27 x 19 incastro 30 x 25 x 24,5 incastro 30 x 25 x 19 30 x 25 x 19 incastro 25 x 45 x 19 incastro 25 x 30 x 24,5 incastro 25 x 30 x 19 incastro 20 x 45 x 24,5 incastro 20 x 45 x 19 incastro 20 x 30 x 19 20 x 25 x 19 18 x 25 x 19 17 x 45 x 24,5 incastro 13 x 38 x 19 12 x 50 x 25 incastro 12 x 50 x 19 incastro 12 x 38 x 24,5 12 x 35 x 24,5 12 x 35 x 19 12 x 30 x 24,5 12 x 30 x 19 12 x 25 x 24,5 12 x 25 x 19 8 x 50 x 25 incastro 8 x 50 x 19 incastro 38 x 25 x 19 35 x 25 x 19 30 x 25 x 24,5 incastro 25 x 30 x 24,5 incastro 30 x 50 x 19 incastro 30 x 25 x 19 25 x 50 x 19 incastro 20 x 50 x 19 incastro 20 x 50 x 24,5 incastro 20 x 30 x 24,5 20 x 30 x 19 17 x 50 x 24,5 incastro 17 x 33 x 24,5 Trieste 17 x 33 x 19 Trieste 12 x 50 x 24,5 incastro 12 x 38 x 24,5 12 x 35 x 24,5 12 x 30 x 24,5 12 x 25 x 24,5 12 x 30 x 19 12 x 25 x 19 8 x 50 x 24,5 incastro Classe 50 25 x 30 x 19 25 x 30 x 24,5 incastro 30 x 25 x 24,5 incastro Sarda Laterizi spa, Via Pigafetta 1, 07046 Porto Torres (Ss), tel. 079 516104, fax 079 516170, [email protected] ® Produzione: Alveolater . Classe 45 25 x 23 x 22,5 incastro 30 x 23 x 22,5 incastro Gruppo Stabila spa, Via Capiterlina 141, 36033 Isola Vicentina (Vi), tel. 0444 977009, fax 0444 599040, [email protected] www.gruppostabila.it Stabilimenti: - Capiterlina, 36033 Isola Vicentina (Vi), Via Capiterlina 141, tel. 0444 977009, fax 0444 599040 Classe 55 25 x 45 x 22,5 incastro 30 x 45 x 22,5 incastro - Atesina/Zaf, 37055 Ronco all’Adige (Vr), Via Crosarona 11/19, tel. 045 6615500, fax 045 6515502 Classe 60 20 x 45 x 22,5 incastro 25 x 45 x 22,5 incastro - Sel 41100 Modena, Via Scartazza 30, tel. 059 280196, fax 059281131 - Fornace Dosson 31030 Casier (Tv), Via Santi 77, Dosson, tel. 0422 633147, fax 0422 330884 Produzione: Alveolater®, Alveolater®Bio. Siai srl, Via Mediterraneo 40, 86030 Petacciato Scalo (Cb), tel. 0875 67302, fax 0875 678553, [email protected], www.siailaterizi.it Classe 45 42 x 25 x 24,5 incastro 38 x 25 x 24,5 incastro 35 x 25 x 24,5 incastro Classe 55 25 x 30 x 19 Classe 60 35 x 25 x 19 30 x 25 x 19 20 x 25 x 19 Classe 50 30 x 25 x 19 30 x 25 x 19 incastro 25 x 30 x 19 incastro 20 x 25 x 19 18 x 25 x 19 Vela spa, Via Provinciale 28, 25040 Corte Franca (Bs), tel. 030 984261, fax 030 984254, [email protected], www.velaspa.it Classe 55 30 x 25 x 24,5 incastro 30 x 25 x 19 30 x 25 x 19 incastro 28 x 25 x 19 25 x 30 x 24,5 incastro 25 x 30 x 19 incastro Stabilimenti: - 40131 Bologna, Via C. Colombo 56, tel. 051 6328111, fax 051 702570, [email protected] Classe 60 30 x 25 x 19 35 x 25 x 19 35 x 25 x 19 setti sottili 38 x 25 x 19 setti sottili 30 x 27 x 19 incastro 20 x 25 x 25 - 25040 Corte Franca (Bs), Via Provinciale 28, tel. 030 984261, fax 030 984254, [email protected] Produzione: Alveolater®, Alveolater®Bio, Alveolater®Setti Sottili. Produzione: Alveolater®, Alveolater®Muratura Armata. Classe 45 45 x 30 x 19 30 x 25 x 19 30 x 25 x 19 muratura armata 30 x 14,5 x 19 muratura armata Classe 55 30 x 25 x 25 12 x 30 x 25 Classe 60 37 x 25 x 25 fori orizzontali 35 x 25 x 25 fori orizzontali 30 x 25 x 25 fori orizzontali 30 x 25 x 25 fori orizzontali setti sottili 35 x 25 x 25 fori orizzontali setti sottili 25 x 25 x 25 fori orizzontali 20 x 25 x 25 fori orizzontali LEGENDA I blocchi sono sempre a fori verticali salvo quando vi è l’indicazione “fori orizzontali”. Dimensioni (cm) = a x b x c Blocchi a fori verticali o a incastro a (larghezza) = dimensione nel senso dello spessore del muro b (lunghezza) = dimensione nella direzione longitudinale del muro c (altezza) = dimensione nel senso verticale del muro Blocchi a fori orizzontali a (larghezza) = dimensione nel senso trasversale del muro b (altezza) = dimensione nel senso verticale del muro c (lunghezza) = dimensione nella direzione longitudinale del muro c a blocco a fori orizzontali blocco a fori verticali b b c blocco a incastro c a a b sono marchi del Consorzio Alveolater® - Viale Aldo Moro 16 - 40127 Bologna - tel. 051 509873 - fax 051 509816 [email protected] - www.alveolater.com - www.muraturaarmata.it 9 L’articolo 20 del d.l. 248/2007 Milleproroghe stabilisce che alle revisioni generali delle norme tecniche sia applicata una fase transitoria di 18 mesi, durante la quale i professionisti possono applicare in alternativa, e a loro discrezione, le norme tecniche previgenti, ad eccezione delle verifiche tecniche e degli interventi relativi a edifici di interesse strategico e a opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici e il cui eventuale collasso assumono rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile. NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI Chiarito il periodo di proroga Premio Fantini Scianatico 2008 Concessa al decreto 14/1/08 una fase transitoria di 18 mesi durante la quale i professionisti potranno applicare, a loro discrezione, le norme tecniche previgenti. Ma con alcune eccezioni. ome noto, il decreto 14 gennaio 2008, Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 29 del 4 febbraio 2008 ed è entrato in vigore il 5 marzo scorso. Dal d.m. 14 gennaio 2008 sono state C Sezione generale “L’architettura bioecologica” tecniche per le costruzioni, queste ultime norme sono a tutti gli effetti norme previgenti. In merito all’art. 20 del citato decreto legislativo è intervenuta l’Avvocatura distrettuale di Stato di Palermo che, con parere n. 5677 del 1° febbraio Sezione specifica “L’architettura bioecologica in laterizio” l gruppo Fantini Scianatico (associato al Consorzio Alveolater® come Gruppo Fantini) premia anche quest’anno le migliori tesi discusse in Italia nel periodo gennaio 2006 maggio 2008 sul tema della qualità energetico-ambientale degli edifici e dell’innovazione tecnologica per l’ambiente, nell’ottica di un’architettura di qualità e dello sviluppo sostenibile. Il premio L’architettura bioecologica, premio biennale Fantini Scianatico 2007-2008 ha il patrocinio di Inbar (Istituto nazionale di bioarchitettura), Anab (Associazione nazionale architettura bioecologica), In/Arch (Istituto nazionale di architettura), Andil (Associazione nazionale degli industriali dei laterizi), Ance (Associazione nazionale costruttori edili) e dei Consigli nazionali degli ingegneri e architetti. Le tesi dovranno pervenire entro il 31 maggio di quest’anno. Saranno assegnati due premi di 2 mila euro ciascuno, rispettivamente per la sezione generale L’architettura bioecologica e per la sezione specifica L’architettura bioecologica in laterizio 왎 I Poiché il decreto 14 gennaio 2008 è stato pubblicato dopo il d.l. 248/2007, e poiché al 31 dicembre 2007 è cessato il periodo di proroga del d.m. 14 settembre 2005 Norme tecniche per le costruzioni, queste ultime sono a tutti gli effetti norme previgenti. In merito all’art. 20 del citato decreto legislativo è comunque intervenuta l’Avvocatura distrettuale di Stato di Palermo che, con parere n. 5677 del 1° febbraio 2008, ha affermato la validità sia dei decreti del 1996, sia del d.m. 2005, con conseguente possibilità di scelta del professionista. Alcune Regioni, però, come ad esempio la Campania, dal 1° gennaio 2008 non hanno autorizzato progetti redatti ai sensi dei decreti ministeriali del 1996, mentre altre, come la Basilicata, li accettano. 10 escluse le tabelle 4.4.III e 4.4.IV del Capitolo 11.7, concernenti il legno, contestate dall’Austria in quanto ostacolerebbero la libera circolazione dei servizi o la libertà di stabilimento degli operatori. L’articolo 20 del d.l. 248/2007 Milleproroghe stabilisce che alle revisioni generali delle norme tecniche sia applicata una fase transitoria di 18 mesi, durante la quale i professionisti possono applicare in alternativa e a loro discrezione, le norme tecniche previgenti, ad eccezione delle verifiche tecniche e degli interventi relativi a edifici di interesse strategico e a opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici e il cui eventuale collasso assumono rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile. Naturalmente, poiché il decreto 14 gennaio 2008 è stato pubblicato successivamente al d.l. 248/2007, e poiché al 31 dicembre 2007 è cessato il periodo di proroga del d.m. 14 settembre 2005 Norme 2008, ha affermato la validità sia dei decreti del 1996, sia del d.m. 2005, con conseguente possibilità di scelta del professionista. Ma alcune Regioni, tra cui la Campania, dal 1° gennaio 2008, non hanno autorizzato progetti redatti ai sensi dei decreti ministeriali del 1996; mentre altre Regioni, come ad esempio la Basilicata, accettano progetti redatti secondo le vecchie norme tecniche di cui ai decreti ministeriali del 1996. Il 20 febbraio la Camera ha approvato il testo modificato dell’art. del d.l. 248 che toglie ogni dubbio in merito. Fino al 30 giugno 2009, data di scadenza della proroga di 18 mesi, in alternativa alla revisione generale delle norme tecniche di cui al d.m. 14 gennaio 2008, che pure sono lecitamente applicabili, è possibile ricorrere al d.m. 14 settembre 2005 ma anche ai decreti 20 novembre 1987, 3 dicembre 1987, 11 marzo 1988, 4 maggio 1990, 9 gennaio 1996 e 16 gennaio 1996 왎 Per informazioni www.fantiniscianatico.it/eventi Segreteria organizzativa C.a.sa. (Costruire Abitare Sano) Viale Bovio 64 65123 Pescara tel./fax 0852058388 [email protected] INFORMAZIONE TECNICA Per costruire bene e in sicurezza :) Pubblicati due nuovi manuali: uno sulla Entrambi sicurezza nelle fasi di fornitura e posa sono scaricabili in opera dei solai in latero-cemento, gratuitamente l’altro sulla corretta esecuzione delle al sito www.laterizio.it pareti semplici e doppie in forati di laterizio. e Sezioni Solai e Divisori di Andil Assolaterizi (Associazione nazionale degli industriali dei laterizi) hanno messo a punto due nuove pubblicazioni a supporto degli operatori del settore delle costruzioni. Il primo manualetto Piano di esecuzione solai in laterizio illustra come predisporre il Piano operativo di sicurezza (Pos) per la fornitura e posa in opera di solai in latero-cemento. Il Pos è un documento indispensabile al fine di prevenire e ridurre al minimo i rischi per gli operatori nelle diverse fasi realizzative, all’interno del quale vengono forniti elementi essenziali di comportamento e indirizzo sulla sicurezza. Nello specifico, vengono trattate quattro tipologie ricorrenti di solai in laterizio: gettati in opera, a travetti e blocchi interposti, a pannelli preconfezionati e a lastre tralicciate o nervate, analizzate con l’ausilio di diverse schede in base alle differenti fasi operative di lavoro e nel rispetto della normativa vigente. Relativamente alla realizzazione dei manufatti, il Piano prevede la descrizione delle modalità di esecuzione e delle operazioni di montaggio, la successione delle varie fasi di lavoro, i rischi correlati alle diverse attività tecnologiche e le conseguenti procedure di sicurezza da adottare (trasporto, stoccaggio, movimentazione, posa in opera e completamento). Per esemplificare, all’interno del volumetto, stampato in 66 pagine a colori in formato A5 (cm 14,8x21), l’organizzazione del processo costruttivo viene suddivisa in quattordici fasi. Successivamente, si procede all’individuazione dei rischi, opportunamente valutati in base ai fattori precedentemente considerati, distinguendoli in “gravi” (con elevata possibilità di acca- L dimento e contestuali effetti dannosi lesivi di una certa rilevanza) e “interferenti” (potenzialmente trasferibili anche ai lavoratori appartenenti a imprese diverse da quella responsabile della realizzazione dei solai misti in laterizio, ma operanti nello stesso cantiere). Infine, una parte consistente dell’elaborato presenta una raccolta di schede riepilogative Wbs (Work breakdown structure) che facilitano e rendono immediata la comprensione del Pos. Esse rappresentano una semplificazione di tutte le fasi previste, analizzando, di volta in volta, le quattro tipologie di solaio prima elencate, le attrezzature e le macchine impiegate, i rischi e le differenti tipologie, le relative precauzioni da prendere, con l’indicazione della principale segnaletica e dei dispositivi di protezione da attivare. Il secondo manualetto, Pareti leggere e stratificate in laterizio. Costruire bene per vivere meglio, scaturisce dalla consapevolezza della odierna complessità che si riscontra nella progettazione e nella realizzazione di strutture di involucro e di separazione efficienti, in grado di assicurare la conformità normativa relativa a isolamento acustico, coibenza termica, resistenza al fuoco e sicurezza statica. Si tratta di un estratto dal volume edito da Edizioni Laterservice e curato da Adolfo Baratta, docente presso l’Università di Architettura di Firenze (Pareti leggere e stratificate in laterizio. Il progetto e la qualità delle pareti di divisione, separazione e tamponamento), stampato in formato A5, come tutti i manualetti già pubblicati dall’Associazione, e composto da 32 pagine a colori. All’interno del volumetto, i “forati” in laterizio sono presentati quali elementi componenti di sistemi costruttivi “tradizionalmente affidabili” che, attraverso la mediazione tra leggerezza e massa, garantiscono un adeguato isolamento termico, protezione dall’umidità, riduzione dei carichi sulle strutture, nonché facilità di inserimento di dispositivi impiantistici e di arredo al loro interno. La pubblicazione costituisce un’utile guida alla progettazione di qualità, corredata da un vasto repertorio di schede esemplificative di alcune delle principali pareti realizzabili con elementi forati in laterizio, contenenti soluzioni costruttive supportate dai relativi profili prestazionali, 왎 Per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro è stato appena approvato nel Consiglio dei ministri del 6 marzo 2008 lo schema di decreto legislativo attuativo della legge 3 agosto 2007 n. 123 in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Il decreto, già approvato dalle commissioni parlamentari competenti e dalla conferenza StatoRegioni, sarà pubblicato a breve sulla Gazzetta Ufficiale. Tanto aspettato e forse anche temuto il nuovo decreto introduce una serie di novità, tra cui la revisione del sistema delle sanzioni: - pena dell'arresto da sei a diciotto mesi per il datore di lavoro che non abbia effettuato la valutazione dei rischi cui possono essere esposti i lavoratori in aziende che svolgano attività con elevata pericolosità; - nei casi meno gravi di inadempienza, il decreto legislativo prevede, invece, che al datore di lavoro si applichi la sanzione dell'arresto alternativo all'ammenda o della sola ammenda, con un'attenta graduazione delle sanzioni in relazione alle singole violazioni. 11 Ricordiamo, a proposito delle nuove Norme tecniche per le costruzioni (Ntc), che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 febbraio scorso il decreto di approvazione firmato dal ministro delle Infrastrutture. Il documento aggiorna il precedente varato nel 2005. Le nuove Norme tecniche per le costruzioni definiscono le regole da seguire per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni, sia in zona sismica che in zona non sismica. Stabiliscono inoltre i principi per il progetto, l’esecuzione e il collaudo delle costruzioni nei riguardi delle prestazioni loro richieste in termini di requisiti essenziali di resistenza meccanica e stabilità, anche in caso di incendio, e di durabilità. Forniscono poi i criteri generali di sicurezza, precisano le azioni che devono essere utilizzate nel progetto, definiscono le caratteristiche dei materiali e dei prodotti e, più in generale, trattano gli aspetti attinenti alla sicurezza strutturale delle opere. Le opere e le componenti strutturali devono essere quindi progettate, eseguite, collaudate e soggette a manutenzione in modo tale da consentirne la prevista utilizzazione, in forma economicamente sostenibile e con il livello di sicurezza previsto da queste norme. 12 PROTEZIONE CIVILE Edifici e opere strategiche da proteggere in caso di terremoto Le nuove Norme tecniche per le costruzioni (Ntc) devono essere immediatamente applicate nel caso di verifiche e interventi su edifici di interesse strategico e su opere la cui funzionalità, nel caso di eventi sismici, assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile. l decreto legislativo 31 dicembre 2007, cosiddetto Milleproroghe, all’art. 20 Regime transitorio per l'operatività della revisione delle norme tecniche per le costruzioni, stabilisce che debbano essere immediatamente ap- I plicate le nuove Norme tecniche per le costruzioni nel caso di verifiche tecniche e di interventi relativi agli edifici di interesse strategico e alle opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile, nonché interventi relativi a edifici e a opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un loro eventuale collasso, con riferimento al decreto del Capo del dipartimento della Protezione civile 21 ottobre 2003. Tale decreto è stato emanato in attuazione dell'articolo 2, commi 2, 3 e 4, dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 marzo 2003, n. 3274 (G.U. n. 72 dell'8 maggio 2003). A fianco segnaliamo quali sono le opere strategiche previste dal decreto citato, all’allegato 1. Su questa base la maggioranza delle Regioni ha deliberato fornendo un elenco dettagliato delle opere strategiche che può essere scaricato dalla rete 왎 Allegato 1 (d.l. 31 dicembre 2007) ELENCO A Categorie di edifici ed opere infrastrutturali di interesse strategico di competenza statale, la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile. 1. Edifici. Edifici in tutto o in parte ospitanti funzioni di comando, supervisione e controllo, sale operative, strutture ed impianti di trasmissione, banche dati, strutture di supporto logistico per il personale operativo (alloggiamenti e vettovagliamento), strutture adibite all'attività logistica di supporto alle operazioni di protezione civile (stoccaggio, movimentazione, trasporto), strutture per l'assistenza e l'informazione alla popolazione, strutture e presidi ospedalieri, il cui utilizzo abbia luogo da parte dei seguenti soggetti istituzionali: 1) organismi governativi; 2) uffici territoriali di Governo; 3) Corpo nazionale dei Vigili del fuoco; 4) Forze armate; 5) Forze di polizia; 6) Corpo forestale dello Stato; 7) Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici; 8) Registro italiano dighe; 9) Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia; 10) Consiglio nazionale delle ricerche; 11) Croce rossa italiana; 12) Corpo nazionale soccorso alpino; 13) Ente nazionale per le strade e società di gestione autostradale; 14) Rete ferroviaria italiana; 15) Gestore della rete di trasmissione nazionale, proprietari della rete di trasmissione nazionale, delle reti di distribuzione e di impianti rilevanti di produzione di energia elettrica; 16) associazioni di volontariato di protezione civile operative in più regioni. 2. Opere infrastrutturali. 1. Autostrade, strade statali e opere d'arte annesse; 2. Stazioni aeroportuali, eliporti, porti e stazioni marittime previste nei piani di emergenza, nonché impianti classificati come grandi stazioni. 3. Strutture connesse con il funzionamento di acquedotti interregionali, la produzione, il trasporto e la distribuzione di energia elettrica fino ad impianti di media tensione, la produzione, il trasporto e la distribuzione di materiali combustibili (quali oleodotti, gasdotti, ecc.), il funzionamento di servizi di comunicazione a diffusione nazionale (radio, telefonia fissa e mobile, televisione). ELENCO B Categorie di edifici ed opere infrastrutturali di competenza statale che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso. 1. Edifici 1. Edifici pubblici o comunque destinati allo svolgimento di funzioni pubbliche nell'ambito dei quali siano normalmente presenti comunità di dimensioni significative, nonché edifici e strutture aperti al pubblico suscettibili di grande affollamento, il cui collasso può comportare gravi conseguenze in termini di perdite di vite umane. 2. Strutture il cui collasso può comportare gravi conseguenze in termini di danni ambientali (quali ad esempio impianti a rischio di incidente rilevante ai sensi del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, e successive modifiche ed integrazioni; impianti nucleari di cui al decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230, e successive modifiche e integrazioni). 3. Edifici il cui collasso può determinare danni significativi al patrimonio storico, artistico e culturale (quali ad esempio musei, biblioteche, chiese). 2. Opere infrastrutturali. 1. Opere d'arte relative al sistema di grande viabilità stradale e ferroviaria, il cui collasso può determinare gravi conseguenze in termini di perdite di vite umane, ovvero interruzioni prolungate del traffico. 2. Grandi dighe. Dove scaricare l’elenco completo, regione per regione, delle opere strategiche previste dal decreto Milleproroghe del 31 dicembre 2007 Lombardia www.ing.unibs.it/centrosismo/schede/06_12_05/Vulnerabilita_z3_lombardia.pdf Piemonte www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2003/53/siste/00000062.htm Veneto www.regione.veneto.it/NR/rdonlyres/E03AEB7B-D568-4975-82C4-0294370C9026/0/ALLEGATI3645.doc Toscana www.rete.toscana.it/sett/pta/sismica/delibera_riclass/allegato_7.pdf Umbria www.provincia.perugia.it/Sportello-/Normativa/leggi-regi/DGR-1700-03.PDF Marche http://terremoto.regione.marche.it/Normetecniche/Del_strat_1520_AGG_sint.pdf Lazio www.regione.lazio.it/binary/web/ambiente_argomenti/ALLEGATO2.1148408010.pdf AVVISO AI LETTORI Chi ricevesse più di una copia di Alveolater ® Notizie è pregato di segnalarlo al Consorzio Alveolater ® (tel. 051 509873, fax 051 509816, e-mail [email protected]). Grazie. Ai sensi dell’art. 13 della legge 196/2003, le finalità del trattamento dei dati relativi ai destinatari di Alveolater ® Notizie consistono nell’assicurare l’aggiornamento dell’informazione tecnica mediante l’invio della rivista a soggetti identificati per la loro attività professionale. Il Consorzio Alveolater ® garantisce il rispetto dei diritti dei soggetti interessati di cui all’art.7 della legge. Campania www.sito.regione.campania.it/lavoripubblici/RischioSismico/SchedeLiv0/scheda_edifici.pdf Puglia www.regione.puglia.it/web/files/territorio/dgrzonesismiche.pdf Sicilia http://zonesismiche.mi.ingv.it/documenti/031219_delibera_regione_sicilia.pdf DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12 OTTOBRE 2007 Per ridurre il rischio sismico del patrimonio culturale La direttiva, che fa riferimento alle Norme tecniche per le costruzioni, è finalizzata alla valutazione e alla riduzione del rischio sismico del patrimonio artistico e culturale del nostro Paese. a direttiva, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 24 del 29 gennaio 2008, è composta da un unico articolo e dall’allegato 1, dal titolo Oggetto della direttiva, che contiene gli ulteriori allegati A, B, C, per la valutazione e la riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale sulla base delle Norme tecniche per le costruzioni. Entrerà in vigore decorsi novanta giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, e quindi alla fine di aprile di quest’anno. Nel corso dell'anno successivo all’entrata in vigore, e al fine di renderla coerente con la prevedibile evoluzione delle Norme tecniche per le costruzioni, è prevista l’istituzione di una cabina di regia Stato-Regioni presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della protezione civile. Coerentemente con le finalità della direttiva, le regioni, d'intesa con il Ministero per i beni e le attività culturali e il Dipartimento della protezione civile, possono disciplinare le modalità applicative e le attività di monitoraggio sullo stato di conservazione del patrimonio culturale. Gli allegati sono composti complessivamente da 67 pagine. Di rilevante importanza il punto 4, Conoscenza del L manufatto, e le modalità da seguire per la caratterizzazione meccanica dei materiali. Il capitolo 5 dedica ampio spazio ai modelli per la valutazione del rischio sismico, ai metodi di analisi sismica (statica lineare, dinamica modale, statica non lineare, dinamica non lineare) e alle caratteristiche progettuali di palazzi, ville, chiese e strutture con grandi aule senza orizzontamenti intermedi, torri, campanili e strutture a prevalente sviluppo verticale. Al capitolo 6 sono indicati i criteri per il miglioramento sismico e le tecniche di intervento per ridurre le carenze dei collegamenti, le spinte di archi e volte, l’eccessiva deformabilità dei solai. Al punto 6.3.6. sono indicati gli interventi per incrementare la resistenza degli elementi murari mentre al punto 6.4 si definiscono le operazioni progettuali (progetto preliminare, definitivo ed esecutivo). L’allegato A è relativo al programma per il monitoraggio dello stato di conservazione dei beni architettonici tutelati e riporta i moduli per l’identificazione dei fabbricati e della loro struttura. L’allegato B è relativo all’analisi strutturale delle costruzioni storiche in muratura, con un’ampia definizione di “muratura” e indicazioni sulla modellazione strutturale e i metodi di analisi. Chiude gli allegati l’abaco dei meccanismi di collasso delle Chiese, con chiara illustrazione grafica 왎 La direttiva per la valutazione e la riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale sulla base delle Norme tecniche per le costruzioni, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 24 del 29 gennaio 2008, entrerà in vigore decorsi novanta giorni dalla pubblicazione e, quindi, alla fine di aprile di quest’anno. Sopra, la celebre cupola del Brunelleschi che costituisce la copertura della crociera del Duomo di Firenze. È la più grande cupola in muratura mai costruita. 13 Sotto, la nuova pagina pubblicitaria del blocchi Alveolater ® in uscita quest’anno sulle principali riviste di settore. Con questa comunicazione il Consorzio ha inteso sottolineare la naturale vocazione dei laterizi Alveolater ® al risparmio energetico. Nati come marchio più di vent’anni fa, i blocchi Alveolater ® hanno avuto sin dall’inizio la “mission” del miglioramento dell’isolamento termico nelle costruzioni. Un isolamento che, per l’inalterabilità delle caratteristiche termiche dei blocchi, si traduce in un risparmio energetico che, in un certo senso, si rinnova continuamente, proprio come l’energia pulita prodotta dal vento. 14 RISPARMIO ENERGETICO - NORMATIVE REGIONALI In Emilia-Romagna nuove norme per il contenimento dei consumi e l’impiego di energie rinnovabili Oggi un edificio consuma mediamente 160-180 kWh/m2 all’anno. Con le nuove norme gli edifici di nuova costruzione in Emilia-Romagna non potranno superare, dal 1° luglio di quest’anno, i 70-80 e avranno una classificazione che consentirà di individuarne il rendimento energetico. Reso inoltre obbligatorio il ricorso a fonti energetiche rinnovabili. l 4 marzo 2008 l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato l’Atto di indirizzo e coordina- I mento sui requisiti di rendimento energetico e sulle procedure di certificazione energetica degli edifici, relativo sia alle abitazioni sia agli edifici in uso alle imprese artigiane, industriali, agricole e del terziario. Il d.lgs. 192/2005 rende infatti esplicita la "clausola di cedevolezza": il risparmio energetico è un settore a competenza legislativa regionale e l’atto dà attuazione alla direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico degli edifici e alla direttiva 2006/ 32/CE concernente l’efficienza energetica degli usi finali di energia e i servizi energetici. Oggi un edificio consuma mediamente 160-180 kWh/m2 anno. Dal 1° luglio in Emilia-Romagna i nuovi edifici non potranno superare il consumo di 70-80 kWh/m2 anno e avranno una classificazione che renderà immediata l’individuazione dei migliori rendimenti energetici. Gli standard saranno differenziati per le diverse tipologie d’intervento: - edifici nuovi ovvero ristrutturazione integrale di edifici esistenti di superficie utile superiore a 1.000 metri quadrati; - ristrutturazione di edifici di superficie utile inferiore a 1.000 metri quadrati; - riqualificazione delle superfici opache (tetto, pareti) e superfici trasparenti (vetri); - installazione di impianto di riscaldamento o ristrutturazione di impianti esistenti; - sostituzione caldaie. Detti standard saranno differenziati anche in funzione delle tipologie d’uso degli edifici (edifici ad uso abitativo, uffici, alberghi, edifici adibiti ad attività industriali e artigianali, sportive, sociosanitarie ecc.), in relazione alle diverse caratteristiche climatiche dell’area di insediamento, in funzione dei Gradi Giorno e del rapporto S/V. Il provvedimento regionale stabilisce l’entrata in vigore dal 1° luglio 2008 degli obblighi di rendimento energetico indicati dalle direttive comunitarie e prevede anche nuove indicazioni per la progettazione degli edifici e per la disciplina dei consumi di energia per il raffrescamento estivo. È obbligatorio il ricorso a fonti rinnovabili. In particolare, nel caso di edifici di nuova costruzione ovvero edifici esisten- ti oggetto di ristrutturazione integrale o in occasione di nuova installazione di impianti termici, l’impianto di produzione dell’energia termica dovrà essere progettato in modo che almeno il 50% del fabbisogno di acqua calda sanitaria sia coperto da fonti rinnovabili. È inoltre obbligatoria l’installazione di impianti a fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica per una potenza da installare non inferiore a 1 kW per unità abitativa, ovvero, qualora vi fosse impossibilità tecnica di realizzazione, l’obiettivo dovrà essere raggiunto attraverso soluzioni alternative quali il collegamento a una rete di teleriscaldamento, l’adozione di impianti di micro-cogenerazione, il collegamento a impianti di fonti rinnovabili comunali. La Regione prevede, infatti, di realizzare piattaforme fotovoltaiche in ogni territorio. Il provvedimento regionale dà avvio alla certificazione energetica degli edifici (dalla classe A+ a scendere) e dispone che l’attestato debba essere disponibile con scadenze temporali differenziate: - edifici di nuova costruzione ovvero soggetti a profonda ristrutturazione (2008); - edifici oggetto di compravendita (2008); - singole unità immobiliari oggetto di compravendita (2009); - edifici ovvero singole unità immobiliari oggetto di locazione (2010). Il certificato energetico è reso obbligatorio per accedere agli incentivi nazionali, regionali e locali che riguardino il miglioramento della prestazione energetica dell’edificio e anche nel caso di edifici pubblici dati in gestione a società di servizi. Il certificato energetico avrà durata decennale e dovrà essere rilasciato da un soggetto "accreditato" dalla Regione (tecnici qualificati, singoli o associati, in possesso dei requisiti di esperienza professionale in materia e di diploma di laurea in ingegneria, architettura, scienze ambientali ovvero diploma di geometra o perito industriale; società di ingegneria; società di servizi energetici; organismi di ispezione; organismi di certificazione). Il certificato dovrà: - certificare l’efficienza energetica dell’edificio collocandola nell’ambito delle classi prestazionali fissate dalla Regione; - collocare il rendimento energetico dell’edificio rispetto ai valori vigenti di legge; - fornire suggerimenti agli utenti in merito agli interventi più significativi ed economicamente convenienti per il miglioramento delle prestazioni. Chi realizzerà edifici con rendimenti energetici inferiori a 50 kWh/m2 anno potrà accedere a incentivi nelle norme di costruzione 왎 Decreto ascensori ulla Gazzetta Ufficiale n. 32 del 7 febbraio 2008 è stato pubblicato il decreto 11 dicembre 2007 del Ministero dello sviluppo economico Elenco riepilogativo delle norme armonizzate adottate ai sensi dell'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica del 30 aprile 1999, n. 162, concernente l'attuazione della direttiva n. 95/16 relativa agli ascensori. Il decreto, costituito da un unico articolo, pubblica nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana l'elenco riepilogativo delle norme nazionali, che recepiscono le norme armonizzate europee in materia di ascensori, ai sensi dell'art. 5, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162. Il comma 2 specifica che l'allegato I, parte integrante del decreto, contiene l'elenco riepilogativo dei titoli delle norme armonizzate europee e delle norme italiane corrispondenti; mentre il comma 3 specifica che i testi delle norme nazionali che traspongono le norme armonizzate europee di interesse per gli utilizzatori e consumatori sono contenuti nell’allegato II, anch’esso parte integrante del decreto 왎 S Premio Andil-Icers 2008 per tesi sul laterizio Il premio 2007 assegnato a Paolo Morandi e Andrea Gualdi. ndil Assolaterizi A (Associazione nazionale degli industriali del laterizio), in collaborazione con Icers (Società italiana della ceramica), promuove la dodicesima edizione del premio Studi e ricerche sul laterizio. L’edizione 2007 ha assegnato due premi: a Paolo Morandi per la tesi di dottorato Incongruenze nelle procedure normative per la progettazione sismica degli edifici in muratura e ad Andrea Gualdi per la tesi di laurea Eco-efficienza dell’involucro: valutazione ambientale Lca di soluzioni tecniche ad involucro in laterizio per il risparmio energetico. Il bando 2008 mette in palio 3 mila euro, da assegnare al miglior lavoro (tesi di laurea, tesi di dottorato, indagini sperimentali, prove di laboratorio ecc.) dedicato allo sviluppo dell’indu- stria del laterizio, all’innovazione di prodotto e/o di processo, all’impatto ambientale, all’analisi di mercato ecc. Ancora una volta Andil e Icers, con questa iniziativa congiunta, intendono dare visibilità e valore agli sforzi e all’impegno profusi nell’ambito del mondo della didattica, della ricerca e dell’indagine sperimentale su tematiche relative a un comparto industriale nazionale che vanta tradizioni produttive e costruttive saldamente radicate sul territorio. Elementi per murature, solai, partizioni interne, coperture, rivestimenti faccia a vista e pavimentazioni sono prodotti che, pur avendo origini millenarie, costituiscono da sempre oggetto di studio e indagine, oltre che prezioso e completo riferimento per la formazione professionale, grazie alla loro capacità di evolvere e di adeguare forme e prestazioni alle richieste sempre più esigenti di progettisti e imprese di costruzione, nel rispetto della normativa vigente e in perfetta sintonia con l’ambiente. La domanda di partecipazione dovrà pervenire all’Andil Assolaterizi entro il 23 giugno 2008: la Commissione giudicatrice provvederà a una verifica della congruità delle domande e inviterà i partecipanti ammessi a produrre il materiale originale, entro il 1° settembre 2008. I risultati del lavoro premiato verranno divulgati mediante pubblicazione sulle riviste: L’industria dei laterizi e Costruire in laterizio (Business Media Il Sole 24 Ore) 왎 Il bando di concorso può essere richiesto a: Andil Assolaterizi Via A. Torlonia 15, 00161 Roma tel. 06 44236926, fax 06 4423793 [email protected] o reperito fra le news del sito: www.laterizio.it Il provvedimento regionale, di cui si parla nell’articolo di sinistra, dà avvio alla certificazione energetica degli edifici (dalla classe A+ a scendere) e dispone che l’attestato debba essere disponibile con scadenze temporali differenziate: - edifici di nuova costruzione ovvero soggetti a profonda ristrutturazione (2008); - edifici oggetto di compravendita (2008); - singole unità immobiliari oggetto di compravendita (2009); - edifici ovvero singole unità immobiliari oggetto di locazione (2010). ANDIL PROMUOVE NUOVE RICERCHE Sul prossimo numero di Alveolater ® Notizie sarà pubblicata una sintesi delle ricerche, attualmente in corso, promosse da Andil Assolaterizi in collaborazione con i principali istituti di ricerca universitari e vari organismi scientifici di rilevanza nazionale. Il tema di queste ricerche, teoriche e sperimentali, è l’efficienza energetica degli edifici e l’importanza fondamentale che il laterizio per murature e solai riveste ai fini del contenimento energetico e del benessere ambientale, senza trascurare la valutazione del ciclo di vita e della sostenibilità dei prodotti 왎 15 il decreto di cui si parla nell’articolo di destra “Consentito in tutta Italia…”, attualmente all’esame della Conferenza Stato Regioni, estende a livello nazionale la possibilità di aumentare lo spessore delle pareti oltre i 30 cm per ulteriori 25 cm e lo spessore dei solai oltre i 30 cm per un massimo di ulteriori 15 cm senza che questo abbia influenza sulla volumetria e sulle superfici utili purché, ovviamente, l’aumento di spessore sia finalizzato al miglioramento dell’isolamento e/o dell’inerzia termica. Anche nel 2007 vendite di blocchi Alveolater® a quota 1 milione 390 mila tonnellate opo un ciclo positivo durato dodi- D ci anni, certamente il più lungo dal dopoguerra a oggi, il 2007 ha registrato i primi segnali di un rallentamento del settore. Complessivamente, però, le vendite di blocchi Alveolater® da parte delle società associate hanno raggiunto il totale di 1 milione 389 mila tonnellate, confermando sostanzialmente il livello raggiunto nel 2006 (1 milione 391 mila). Vendite di blocchi Alveolater® negli ultimi 5 anni 1.391 (in migliaia di tonnellate) 2006 1.322 1.389 2007 1.303 2004 2005 1.162 2003 Le vendite di blocchi Alveolater ® 35 hanno raggiunto lo scorso anno il 2002 totale di 1 milione 389 mila tonnellate, confermando sostanzialmente il livello raggiunto nel 2006 (1 milione 391 mila). i Blocchhio c r a m a Per tutelare chi acquista e per garantire la rispondenza dei prodotti alle norme vigenti, ogni fornitura di blocchi Alveolater ® è accompagnata dalla documentazione obbligatoria ai fini della marcatura Ce. Inoltre la maggioranza degli stabilimenti produce elementi di Categoria I ed è certificata secondo la norma Uni En Iso 9001. 16 A fronte di una crescita rilevante al Sud (+15%) e di un non trascurabile aumento al Nord-Ovest (+4%), la produzione ha mostrato una forte contrazione al Nord-Est e al Centro. Complessivamente la produzione del Nord Ovest ha coperto il 20% del totale, 39% il Nord Est; 12% il Centro e 29% il Sud. Per quanto riguarda le aziende associate, da segnalare che dal 1° gennaio 2008 Wienerberger Brunori di Mordano (Bo) e Ril Laterizi di Gattinara (Vc) non fanno più parte del Consorzio Alveolater®. Ril Laterizi è stata infatti acquisita da Wienerberger Brunori che, per decisione della casa madre austriaca, utilizzerà dall’inizio di quest’anno, per tutta la produzione degli stabilimenti di proprietà in Italia, unicamente marchi propri, che comunque già contraddistinguevano i laterizi dello stabilimento di Villabruna di Feltre (Bl). Rimarranno invece con marchio Alveolater® le produzioni di altri stabilimenti partecipati da Wienerberger Brunori con quote di minoranza. Ricordiamo infine che, per tutelare chi acquista e per garantire la rispondenza dei prodotti alle norme vigenti, ogni fornitura di blocchi Alveolater® è accompagnata dalla documentazione obbligatoria ai fini della marcatura Ce. Inoltre la maggioranza degli stabilimenti produce elementi di Categoria I ed è certificata secondo la norma Uni En Iso 9001 왎 RISPARMIO ENERGETICO Consentito in tutta Italia l’aumento di spessore di pareti e solai senza incidere sulla volumetria l Consiglio dei ministri ha approvato in prima lettura uno schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva comunitaria 2006/32/CE. Questo decreto è ora all’esame della Conferenza Stato Regioni e delle commissioni parlamentari. Fra le altre misure che verranno adottate, una in particolare interessa il settore delle costruzioni, che già alcune regioni avevano adottato: il decreto estende a livello nazionale la possibilità di aumentare lo spessore delle pareti oltre i 30 cm e per ulteriori 25 cm e lo spessore dei solai oltre i 30 cm per un massimo di ulteriori 15 cm senza che questo abbia influenza sulla volumetria e sulle superfici utili, purché, ovviamente, l’aumento di spessore sia finalizzato al miglioramento dell’isolamento e/o dell’inerzia termica. Fondamentale è il fatto che il decreto ammette la deroga alle norme nazionali, regionali e ai regolamenti locali in tema di distanza minime fra edifici e dalle strade. Analoghe possibilità si hanno nell’adeguamento energetico di edifici esisten- I ti: 20 cm per lo spessore delle pareti verticali esterne e 25 cm per il maggior spessore degli elementi di copertura. I Comuni dovranno quindi adeguare i regolamenti edilizi per non ostacolare il miglioramento energetico degli edifici. Lo scorporo delle cubature può essere comunque immediatamente applicato poiché il limiti di spessore indicati sono tassativi e non potranno essere modificati da regolamenti locali 왎 38 cm CONSIGLIO SUPERIORE LAVORI PUBBLICI Linee guida per la messa in opera del calcestruzzo strutturale el mese di Febbraio 2008 il Con- N siglio Superiore Lavori Pubblici ha emanato le Linee guida per la messa in opera del calcestruzzo strutturale. Il documento ha l’obiettivo di evitare errori procedurali che possono pregiudicare i valori di resistenza e di durabilità previsti dal progetto, ma anche errori dovuti a un’errata interpretazione dei risultati delle prove non distruttive. La prima parte del documento esamina l’insieme delle lavorazioni e dei processi necessari per una corretta messa in opera (movimentazione, getto, compattazione e stagionatura) e tali da ottenere un calcestruzzo strutturale con le caratteristiche di resistenza e di durabilità previste in progetto). La seconda parte illustra i sistemi di valutazione delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo, in opera, me- diante prove non distruttive. Si possono utilizzare metodi diretti (carotaggio) e metodi indiretti (metodo sclerometrico, metodo a ultrasuoni, metodo basato sulla forza di estrazione di inserti o pull-out e metodo basato sulla profondità di penetrazione di sonde). Per ogni metodo sono indicati i principi di funzionamento, le modalità di taratura della strumentazione, le modalità di esecuzione delle prove e di valutazione delle misure. Sono anche evidenziati i limiti e le precauzioni nell’applicazione di ciascuno dei metodi, al fine di fornire uno strumento conoscitivo e operativo funzionale e corretto sotto il profilo tecnico-scientifico. Un paragrafo è relativo alle prescrizioni generali per il collaudo statico, che può basarsi su prove non distruttive al fine di valutare la sicurezza dell’opera 왎