Il Piano regionale della promozione della salute sul lavoro Pasquale Valente Regione Lazio - ASL ROMA G Centro di Promozione della Salute sul Lavoro (CPSL) di riferimento regionale valore della salute La salute è contemporaneamente un diritto fondamentale dell’uomo e un buon investimento sociale. Una politica pubblica per la salute realizzata nel breve periodo porta a benefici a medio e a lungo termine. (WHO - II Conferenza Internazionale sulla Promozione della Salute 5-9 aprile 1988 . Adelaide , Australia) visione malattie croniche fattore limitante la durata e la qualità della vita, che incide all’incirca per il 75% sui costi sanitari ed il 60% della mortalità ( Oxford Health Alliance, 2007. Chronic Disease : An Economic Perspective) perdite di produttività - per disabilità, - assenze sul lavoro, - incidenti sul lavoro, - impatto sulla qualità associati con le malattie croniche dei lavoratori sono più del 400% dei costi connessi alla cura di tali patologie. Le malattie croniche sono la prima causa di perdita di tempo di lavoro (circa il 40% del totale di tempo perduto nel 2005) (World Economic Forum, 2008) Stime WHO prevedono per le malattie croniche un incremento della mortalità del 23% nei prossimi 20-25 anni. ( Preventiing chronic disease: a vital investment. WHO, 2005) realtà Aspettativa di vita in Italia (1861-2007) Dati ISTAT, 2007 periodo storico 2007 81 1974 73 1959 69 1927 anni 53 1882 36 1861 35 0 20 40 60 80 100 realtà Carico economico delle malattie croniche $1.200 Lost economic output (indirect) $1.000 Treatment expenditures (direct) $800 $600 $400 $200 20 04 20 06 20 08 20 10 20 12 20 14 20 16 20 18 20 20 20 22 $0 *This study evaluated the burden of seven of the most common chronic diseases/conditions (cancer, diabetes, heart disease, hypertension, mental disorders, pulmonary conditions, and stroke. Alternative assumptions on the future path of chronic-disease incidence, prevalence and cost were developed based on best practices in prevention, early detection and new innovations in disease treatment and management. problema DeVol, R, Bedroussian, A, et al. An Unhealthy America: The Economic Burden of Chronic Disease. The Milken Institute. October 2007. Full report and methodology available at: www.chronicdiseaseimpact.com. risalendo la corrente COMPORTAMENTALI COMPORTAMENTALI Fumo Fumo Alimentazione Alimentazione Inattività Inattivitàfisica fisica Alcol Alcol Stress Stress AMBIENTALI AMBIENTALI Socio-culturali Socio-culturali Politici Politici Economici Economici Fisici Fisici NON-MODIFICABILI NON-MODIFICABILI Età, Età,Genere, Genere,Geni Geni FATTORI FATTORIDI DIRISCHIO RISCHIO BIOLOGICI BIOLOGICI (INTERMEDI) (INTERMEDI) Ipertensione Ipertensione Iperlipidemia Iperlipidemia Iperglicemia Iperglicemia Obesità Obesità MALATTIE MALATTIE CRONICHE CRONICHE Malattie Malattiecardiache cardiache Mal. Mal.cerebrovascolari cerebrovascolari Cancro Cancro Diabete Diabete Mal. Mal.Respiratorie Respiratorie Depressione Depressione Morti attribuibili ai principali fattori di rischio, nel mondo (2000) Blood pressure Tobacco Cholesterol Fruit and vegetable intake Female High Body Mass Index Male Physical inactivity Alcohol Illicit drugs 0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500 Number of deaths (000s) Vilius GRABAUSKAS fattori Carico di malattia in Europa (DALY’s) attribuibile ai principali fattori di rischio (2000) Blood pressure Tobacco Alcohol Cholesterol High Body Mass Index Fruit and vegetable intake Physical inactivity Illicit drugs Lead exposure Unsafe sex Iron deficiency Occupational risk factors for injury Urban air pollution Childhood sexual abuse Underweight Unsafe water, sanitation, and hygiene Indoor smoke from solid fuels 0 5000 10000 15000 Number of Disability-Adjusted Life Years (000s) Vilius GRABAUSKAS 20000 fattori le malattie croniche si sviluppano in età da lavoro Percent of U.S. population with chronic conditions 100% 90 80% 72 68 60% 42 40 40% 20% 1 or more chronic conditions 2 or more chronic conditions 26 15 6 0% 0-19 20-44 Ages 45-64 65+ sul lavoro Anderson, G. Chronic Conditions: Making the case for ongoing care. Johns Hopkins University. November 2007. a carico dei lavoratori % people with a longstanding problem 45% 41% 40% 40% 34% 35% 32% 30% 30% 30% Women Men 25% 20% Manual worker Intermediate worker Managerial and professional worker sul lavoro General Household Survey 2002 produttività e performance capitale umano costi sanitari sostenibilità investire Stima della riduzione del carico di malattie croniche connessa al cambiamento degli stili di vita The Centers for Disease Control and Prevention (CDC) estimates up to… 80% del diabete tipo 2 80% delle malattie cardiovascolari 40% dei tumori …could be prevented if only Americans were to do three things: Stop smoking Start eating healthy Get in shape cambiamento Mensah G. Global and Domestic Health Priorities: Spotlight on Chronic Disease. National Business Group on Health Webinar. May 23, 2006. Available at: http://www.businessgrouphealth.org/opportunities/webinar052306chronicdiseases.pdf. Accessed April 17, 2007. “il controllo del fumo di tabacco è il singolo più importante intervento che un paese possa promuovere per migliorare al tempo stesso la salute dei propri cittadini e i conti della spesa sanitaria” WHO. Report on the Global Tobacco Epidemic (2008). priorità evidenze • fumare è un’azione complessa che comprende aspetti fisicochimici, cognitivi, affettivi e comportamentali che possono costituire un quadro di dipendenza • il fumo di tabacco (attivo e passivo) rappresenta il principale fattore di rischio per la salute • la prevalenza dell’abitudine al fumo nella popolazione generale e lavorativa è elevata • elevati sono i costi diretti e indiretti • gli effetti sulla salute possono essere ridotti nel tempo dalla riduzione dell’esposizione al fumo attivo e passivo • esistono evidenze sull’efficacia di programmi per la cessazione dell’abitudine al fumo • il rispetto del divieto di fumare nei luoghi di lavoro riduce il consumo di tabacco contesto Dichiarazione di Lussemburgo (1997) sulla promozione della salute nei luoghi di lavoro dell’Unione Europea • “La promozione della salute nei luoghi di lavoro (WHP) é lo sforzo congiunto di imprese, addetti e società per migliorare la salute ed il benessere dei lavoratori. Questo può essere raggiunto attraverso la combinazione dei seguenti elementi: miglioramento dell’organizzazione del lavoro e dell’ambiente di lavoro promozione della partecipazione attiva incoraggiamento delle capacità personali” WHP • • • • • • ”The workplace is one of the obvious stages on which to act out health promotion programmes.” Cox. Work & Stress 1997;11:1-5. ”The most appropriate place to implement a health promotion programme may well be the worksite because of the proportionately large amount of time an individual spends working during his/her lifetime.” Malzon & Lindsay. Health Promotion at the Worksite. WHO Europe: Copenhagen, 1992. ”The worksite is an arena that is especially amenable to the development and delivery of more integrated approaches to health care.” Sokols et al. JAMA 1995;273:1136-1142. WHP Approccio integrato popolazione-individuo Prevenzione malattie croniche Popolazione Individuo • Riduce il rischio sull’intera • Interventi su individui ad alto popolazione rischio e/o con malattie croniche • E’ rivolta alle cause piuttosto che alle patologie • Reduce il rischio individuale, riduce le conseguenze, migliora la qualita’ della vita • Una piccola riduzione del rischio in una popolazione ampia può comportare una forte riduzione dell’ incidenza delle malattie croniche • Benefici ampi per l’intera popolazione, ma limitati per gli individui • Beneficio elevato per gli individui, ma limitato per l’intera poolazione Approccio integrato •Approccio coordinato Leadership Cultura • promuovere una leadership attiva da • armonizzare gli obiettivi con la parte del management in iniziative per la salute strategia aziendale • creare un ambiente di sostegno ed una cultura centrata sul benessere • Interventi basati sulle caratteristiche della popolazione lavorativa • offrire incentivi, incoraggiare la participazione, sostenere gli sforzi • usare comunicazione appropriata Popolazione lavorativa • attivare partnership pubblico-privato • valutare e monitorare I programmi per misurare cambiamenti, risultati e impatto finanziario Processo Slide 18 Obiettivi specifici dei programmi di promozione della salute Comportamento Consapevolezza Comprensione Conoscenza Comportamento Obiettivi intermedi Consapevolezza Comprensione Conoscenza Lavoratori RLS DDL Preposti RSPP Addetti vigilanza Medico competente Operatori sanitari Informazione I N T E R V E N T I partecipazione adesione counselling Formazione cultura salute clima aziendale No smoking policy riduzione consumo tab. counselling breve (MC) Counselling rispetto norme gradualità Attività Obiettivi specifici Educazione salute Informazione Terapia Ridurre prevalenza fumatori Survey & Control Vigilanza Formazione Ridurre tassi malattie croniche Ridurre esposizione fumo passivo dei servizi modello logico RESTART Guadagnare Respiro CAF VT CPSL CORSI DI FORMAZIONE Progetti ASL Alcol Tabagismo Corsi formazione DGR 617/2006 2006 DGR 813/2009 DGR 635/2007 2007 2008 2009 2010 rotta DGR 635/2007 Guadagnare respiro – promuovere la salute dei lavoratori Obiettivo generale: Sviluppare un modello di promozione della salute tra lavoratori esposti a broncoirritanti e/o cancerogeni, finalizzato alla riduzione dell’abitudine al fumo. Obiettivi specifici: costituire gruppi di lavoro aziendale; studiare la prevalenza del tabagismo e degli stili di vita dei lavoratori; informare i lavoratori sui corretti stili di vita; assistere le aziende in merito alla politica aziendale sul fumo; attivare c/o le aziende uno sportello antitabagismo (in collaborazione con la LILT); formazione dei medici competenti sul minimal advise (in collaborazione con la LILT) sperimentazione Protocollo operativo A) Preparazione e scelta di materiali informativi e strumenti di rilevazione dati B) Coinvolgimento delle aziende C) Interventi nelle aziende D) Analisi e diffusione dei dati RESTART e Guadagnare Respiro Catalano Ceramiche Galassia Buzzi Unicem Viscolube e Cleansystem KLOPMAN DGR 635/2007 PROMOZIONE DELLA SALUTE IN LAVORATORI ESPOSTI A CANCEROGENI E BRONCOIRRITANTI: STILI DI VITA E ABITUDINI AL FUMO (Progetto Restart - Guadagnare Respiro) 2009 risultati Caratteristiche socio-demografiche BUZZI N Totale dipendenti Rispondenti Maschi Genere Femmine Mancata risposta Età media (D.S.) Età Elementare Media Inf. Istruzione Media Sup. Laurea Mancata risposta Operaio Impiegato Qualifica Funzionario Dirigente Mancata risposta N.D.: dato non disponibile % 217 168 155 10 3 48 (9.1) 7 56 87 11 7 113 46 5 0 4 77.4 92.3 6.0 1.8 4.2 33.3 51.8 6.6 4.2 67.3 27.4 3.0 0.0 2.4 CATALANO GALASSIA1 + GALASSIA2 N N % 295 118 117 0 1 40 (9.6) 4 74 34 1 5 112 4 0 0 2 40.0 99.1 0.0 0.9 3.4 62.7 28.8 0.9 4.2 94.9 3.4 0.0 0.0 1.7 % 170 60 60 0 0 42 (12.1) 2 38 18 0 2 55 1 0 0 4 35.3 100.0 0.0 0.0 3.3 63.3 30.0 0.0 3.3 91.7 1.7 0.0 0.0 6.7 CLEANSYSTEM + VISCOLUBE N % 106 75 74 1 0 N.D. 0 0 0 0 75 0 0 0 0 75 70.8 98.7 1.3 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 100.0 0.0 0.0 0.0 0.0 100.0 TOTALE N % 788 421 53.4 406 96.4 11 2.6 4 1.0 43 (10.1) 13 3.1 168 39.9 139 33.0 12 2.9 89 21.1 280 66.5 51 12.1 5 1.2 0 0.0 85 20.2 Fumi attualmente? Percentuale di fumatori per azienda 80 70 60 50 40 30 20 10 0 Si No le Percentuale di soggetti che hanno fumato almeno 100 sigarette nella vita, per azienda Cl ea n_ V To ta i sc o ia Ga la ss o la n Ca ta Bu zz i M.R. 80 Conoscenza dei rischi associati al fumo (%). 70 60 Si 50 40 No 30 20 10 0 Buzzi BMI, calcolato in base al peso e all’altezza; classi definiti secondo WHO Catalano Galassia Clean_Visco Totale Fumatori disposti e non disposti a smettere di fumare per azienda. Valori percentuali. 70.0 60.0 Intenzione di smettere di fumare 50.0 40.0 30.0 20.0 10.0 0.0 Buzzi Disp osti Catalano Galassia Clean_Visco Non disp osti o non sanno + M .R. Età media alla prima sigaretta Meno di 10 Tra 10 e 15 Numero medio di sigarette al Tra 16 e 20 giorno Più di 20 Mancata risposta Media delle sigarette fumate (DS) Entro 30 min da 31 e 60 min Prima sigaretta dopo il risveglio dopo 60 min Mancata risposta Smetteresti di fumare nei prox 6 mesi NO + Non so + SI Mancata risposta N % N % 79 (53.4) (46.6) 69 17.9 17.3 10 12.7 13 18.8 31 39.2 25 36.2 28 35.4 23 33.3 6 7.6 6 8.7 4 5.1 2 2.9 15.6 (6.9) 15.2 (7.2) 24 30.4 27 39.1 15 19.0 11 15.9 18 22.8 15 21.7 22 27.8 16 23.2 Totale Fumatori N 148 17.3 23 56 51 12 6 15.4 51 26 33 38 % 15.5 37.8 34.5 8.1 4.1 (6.8) 34.5 17.6 22.3 25.7 Importanza attribuita dal soggetto all’interruzione dell’abitudine al fumo (%). Fiducia nella possibilità di interrompere l’abitudine al fumo (%). Consumo di frutta per azienda. Valori percentuali. 100 90 Nell’ultimo mese, quante volte hai mangiato frutta? 80 70 60 50 40 30 20 10 100 0 Buzzi Tutti i giorni Catalano Galassia M eno di una volta a settimana Clean_Visco Totale Almeno una volta a settimana Consumo di verdura per azienda. Valori percentuali. 90 80 70 60 50 BM I per azienda. Valori percentuali. 40 50 30 20 40 10 30 0 Buzzi 20 10 Nell’ultimo mese, quante volte hai mangiato verdure e ortaggi (insalata, pomodori, zucchine ecc…)? 0 Buzzi Catalano < 18.50 Galassia ≥ 18.50 e < 25 Clean_Visco Totale ≥ 25 e < 30 ≥ 30 Tutti i giorni Catalano Galassia M eno di una volta a settimana Clean_Visco Totale Almeno una volta a settimana Conclusioni del Rapporto • Il 35% dei lavoratori fuma attualmente • La maggioranza fuma tra 10 e 20 sigarette al giorno • Più del 60% dichiara di aver fumato più di 100 sigarette in vita • Il 75% riferisce di aver provato a smettere in precedenza • Il 53% si dichiara disposto a smettere nei prossimi 6 mesi Conclusioni del Rapporto • La consapevolezza dei rischi per la salute è molto diffusa • Gran parte dei lavoratori ritiene importante smettere di fumare • Più della metà crede di aver buone probabilità di riuscire a smettere di fumare • Quasi la metà parteciperebbe ad un corso aziendale le tute blu sono più sporche di fumo ? Low-Income = Higher Risks 37 < $15,000 $15 - $24,999 27 18 $25 - $49,999 $50,000+ 11 0 10 20 30 40 50 % Current Smokers BRFSS; Montana workers w/ insurance, aged 18-64, 2005. confronto National survey of U.S. health professionals’ smoking prevalence, cessation practices, and beliefs Elisa K. Tong, M.D.1, ,Richard Strouse, B.A.2, John Hall, J.D., M.S.3, Martha Kovac, M.P.H.3 and Steven A. Schroeder, M.D.4 Health professionals have a low smoking prevalence (<6%), except nurses (13%). Many health professionals report asking (87.3%–99.5%) and advising (65.6%–94.9%) Nicotine Tob Res (2010) May 27, 2010 americani europei Unione Europea Regno Unito (Fowler, 1997) Portogallo Paesi Bassi Lussemburgo Italia medici di famiglia Irlanda popolazione totale Francia Spagna Grecia Germania Danimarca Belgio 0 20 40 60 (ANSA) - ROMA – In uno studio dell‘Universita' La Sapienza, presentato al convegno della Societa' italiana di igiene, apertosi a Venezia, condotto su un campione composto per il 55,8% da infermieri, il 30,4% da medici e il 13,8% da tecnici, si e' visto che i fumatori rappresentavano il 38,7% del campione. italiani RESTART Guadagnare Respiro CAF VT CPSL CORSI DI FORMAZIONE Progetti ASL Alcol Tabagismo Corsi formazione DGR 617/2006 2006 DGR 813/2009 DGR 635/2007 2007 2008 2009 2010 rotta DGR 813/2009 Obiettivi regionali • Condividere la conoscenza delle iniziative di promozione della salute sul lavoro sviluppate dai Dipartimenti di Prevenzione; • Costruire una rete regionale di strutture, risorse e conoscenze relative alla promozione della salute negli ambienti di lavoro; • Produrre linee di indirizzo, materiali e strumenti per gli interventi di promozione della salute negli ambienti di lavoro; • Sviluppare una progettazione condivisa sulla base di linee d’indirizzo regionali. • Sviluppare attività di formazione coordinata per gli operatori dei servizi e dei medici competenti • Migliorare le interazioni tra i servizi di prevenzione, cura e controllo work in progress ALBERO DEGLI OBIETTIVI RIDUZIONE DEL CONSUMO DI TABACCO NEI LUOGHI DI LAVORO Migliorare la conoscenza delle aziende ai fini dell’applicazione del divieto di fumo nei luoghi di lavoro Incremento della consapevolezza e maggiore rispetto del divieto di fumo Adozione di no smoking policy aziendali adeguate Assistere le figure aziendali della prevenzione in tema di no smoking policy Attivare la collaborazione di imprese e lavoratori per promuovere nei luoghi di lavoro una maggiore consapevolezza sui problema del fumo nei luoghi di lavoro Produrre strumenti di indagine per l’analisi del problema fumo (check-list, questionari) da parte dei lavoratori e delle figure aziendali della prevenzione Migliorare la capacità dei Servizi di promuovere salute e assistenza alle imprese Favorire la disassuefazione dell’abitudine al fumo Assistere i medici competenti nella proposizione del counselling breve ai lavoratori fumatori No-smoking policy aziendale • La no-smoking policy aziendale costituisce una politica aziendale che persegue l’obiettivo di liberare dal fumo gli ambienti di lavoro. • Gli obiettivi generali di una politica per ambienti di lavoro liberi dal fumo è di proteggere tutti i dipendenti dall’esposizione al fumo di tabacco • Far rispettare il divieto di fumo • Promuovere la salute dei fumatori favorendo la cessazione dell’abitudine al fumo • Ridurre i costi diretti e indiretti da fumo di tabacco • In aggiunta può determinare una diminuzione del tasso di assenteismo, di incidenti occupazionali e degli extra costi dovuti al fumo di tabacco. sintesi ALBERO DEGLI OBIETTIVI RIDUZIONE DEL CONSUMO DI ALCOL SUL LAVORO Migliorare la conoscenza del problema alcol nel settore dei trasporti, della sanità e dell’ edilizia Migliorare la conoscenza delle aziende con attività ad elevato rischio di infortuni, per la sicurezza, l'incolumità o la salute dei terzi, ai fini del divieto di assunzione e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche. incremento della consapevolezza del rischio e promozione del rispetto del divieto di assunzione di alcolici Produrre strumenti di indagine per la rilevazione della percezione del problema alcol da parte delle figure aziendali della prevenzione Favorire l’adozione di procedure di controllo del consumo di bevande alcoliche sul lavoro per le attività ad elevato rischio da parte delle aziende Informare le figure aziendali della prevenzione in tema dei rischi da assunzione di alcol sul lavoro Migliorare la capacità dei Servizi di promuovere salute e assistenza alle imprese Attivare la collaborazione di imprese e lavoratori per promuovere nei luoghi di lavoro una maggiore consapevolezza sui rischi connessi al consumo di alcol sul lavoro DGR 813/2009 work in progress PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE IN TEMA DI TABAGISMO NEI LUOGHI DI LAVORO ASL Obiettivo generale ASL Roma A Promuovere all’interno di una o più aziende pubbliche e private un programma di sensibilizzazione atto ad eliminare l’esposizione a fumo passivo e a favorire la cessazione dell’abitudine al fumo. ASL RM-E Promuovere all’interno delle Aziende ubicate nel territorio della AUSL RME, con significativo numero di lavoratori o con rischi sinergici, l’avvio di un programma di sensibilizzazione sul fumo di tabacco atto ad eliminare l’esposizione a fumo passivo e a favorire la cessazione dell’abitudine al fumo. ASL Roma G Promuovere all’interno dell’ Azienda USL Roma G un programma di sensibilizzazione sul fumo di tabacco, atto ad eliminare l’esposizione a fumo passivo e favorire la riduzione del tabagismo. ASL Frosinone Realizzazione di un programma di sensibilizzazione della ASL di Frosinone per la lotta al tabagismo nelle aziende che insistono sul nostro territorio ed istituzione di un Centro Antifumo ASL VT Realizzazione di un programma di informazione e sensibilizzazione in tema di prevenzione, cura e controllo del tabagismo nei luoghi di lavoro con esposti a cancerogeni, nei luoghi di lavoro pubblici, nell’ ospedale e nella Cittadella della Salute dell’Azienda USL di Viterbo DGR 813/2009 work in progress PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE IN TEMA DI ALCOL E LAVORO ASL Obiettivo generale ASL Roma B L’obiettivo di salute perseguito è la riduzione del consumo di alcol sul lavoro, attraverso l’adozione di adeguate procedure di controllo da parte delle aziende volte al rispetto del divieto di assunzione di bevande alcoliche nelle attività a rischio. Obiettivi specifici 1) Analisi della percezione del problema alcol in aziende dei trasporti, sanità ed edilizia attraverso l’impiego di questionari validati, mirati per i lavoratori e per le singole figure aziendali della prevenzione (medici competenti, RSPP, RLS, datori di lavoro, dirigenti e preposti) 2) Realizzazione di interventi informativi/formativi per le aziende attraverso incontri con le figure della prevenzione , la diffusione di un opuscolo regionale e l’impiego di test alcolimetrici dimostrativi. ASL RMC ASL Roma D ASL Roma G ASL Roma H ASL Latina DGR 813/2009 ASL Iniziative a carattere regionale di promozione della salute nei luoghi di lavoro Determinazione n. D3687/2009 – Tabella D Programmi sul Programmi Tabagismo sull’Alcol ASL Roma A Corso Promozione della salute 15.000,00 TOTALE in € 15.000,00 ASL Roma B 5.000,00 5.000,00 ASL Roma C 15.000,00 15.000,00 ASL Roma D 15.000,00 15.000,00 ASL Roma E 15.000,00 ASL Roma G 10.000,00 ASL Roma H ASL Frosinone 15.000,00 15.000,00 25.000,00 15.000,00 15.000,00 20.000,00 ASL Latina 20.000,00 15.000,00 ASL Viterbo 15.000,00 TOTALE 75.000,00 80.000,00 15.000,00 25.000,00 40.000,00 25.000,00 180.000,00 • QUESTIONARI PER I LAVORATORI E LE FIGURE AZIENDALI DELLA PREVENZIONE IN TEMA DI “TABAGISMO E LAVORO” a cura del sottogruppo di lavoro dei referenti della promozione della salute sul lavoro Regione Lazio. Componenti del sottogruppo: Pasquale Valente, Federica Albini, Alfonsina Di Pace, Fabio Dominici, Anna Pecora, Rosa Ferri e Carla Chiara Mizzoni. strumenti di lavoro • QUESTIONARI PER I LAVORATORI E LE FIGURE AZIENDALI DELLA PREVENZIONE IN TEMA DI “ALCOL E LAVORO” a cura del sottogruppo di lavoro dei referenti della promozione della salute sul lavoro Regione Lazio. Componenti del sottogruppo: Pasquale Valente, Orietta Angelosanto, Paolo Caspani, Maura Coia, Silvia Iacovacci, Sandro Sanna, Fabrizio Teodori, strumenti di lavoro Funzionalità Qualificazione Regione SPreSAL CPSL CAF Aziende MC RSPP RLS Documentazione Evidenze Metodologie Dati Bisogni Conoscere Essere Network Partenariati Ruoli Agire Indirizzare Progettare Realizzare Valutare Monitorare Strumenti Competenze Buone pratiche prospettive quali criteri di efficacia? • I criteri più diffusi per la valutazione dell'efficacia delle strategie di promozione della salute sono, per esempio: • o le variazioni negli indicatori dei fattori di rischio sanitari e comportamentali fra i lavoratori • o le condizioni psico-sociali e ambientali sul luogo di lavoro; • o l'incidenza degli infortuni; • o l'assenteismo; • o l'avvicendamento negli organici; • o la produttività; • o il grado di soddisfazione e il benessere dei lavoratori; • o la variazione dei costi dell'assistenza sanitaria.