Il Piano regionale
della promozione della salute
sul lavoro
Pasquale Valente
Regione Lazio - ASL ROMA G
Centro di Promozione della Salute sul Lavoro (CPSL) di riferimento regionale
valore della salute
La salute è contemporaneamente
un diritto fondamentale
dell’uomo e un buon
investimento sociale.
Una politica pubblica per la salute
realizzata nel breve periodo porta
a benefici a medio e a lungo
termine.
(WHO - II Conferenza Internazionale sulla Promozione
della Salute 5-9 aprile 1988 . Adelaide , Australia)
visione
malattie croniche
fattore limitante la durata e la qualità
della vita, che incide all’incirca per il
75% sui costi sanitari ed il 60% della
mortalità
( Oxford Health Alliance, 2007.
Chronic Disease : An Economic Perspective)
perdite di produttività
- per disabilità,
- assenze sul lavoro,
- incidenti sul lavoro,
- impatto sulla qualità
associati con le malattie croniche dei
lavoratori sono più del 400% dei costi
connessi alla cura di tali patologie.
Le malattie croniche sono la prima
causa di perdita di tempo di lavoro
(circa il 40% del totale di tempo
perduto nel 2005)
(World Economic Forum, 2008)
Stime WHO prevedono per le
malattie croniche un incremento
della mortalità del 23% nei prossimi
20-25 anni.
( Preventiing chronic disease: a vital
investment. WHO, 2005)
realtà
Aspettativa di vita in Italia
(1861-2007) Dati ISTAT, 2007
periodo storico
2007
81
1974
73
1959
69
1927
anni
53
1882
36
1861
35
0
20
40
60
80
100
realtà
Carico economico delle malattie croniche
$1.200
Lost economic output (indirect)
$1.000
Treatment expenditures (direct)
$800
$600
$400
$200
20
04
20
06
20
08
20
10
20
12
20
14
20
16
20
18
20
20
20
22
$0
*This study evaluated the burden of seven of the most common chronic diseases/conditions (cancer, diabetes, heart
disease, hypertension, mental disorders, pulmonary conditions, and stroke. Alternative assumptions on the future path of
chronic-disease incidence, prevalence and cost were developed based on best practices in prevention, early detection and
new innovations in disease treatment and management.
problema
DeVol, R, Bedroussian, A, et al. An Unhealthy America: The Economic Burden of Chronic Disease. The Milken
Institute. October 2007. Full report and methodology available at: www.chronicdiseaseimpact.com.
risalendo la corrente
COMPORTAMENTALI
COMPORTAMENTALI
Fumo
Fumo
Alimentazione
Alimentazione
Inattività
Inattivitàfisica
fisica
Alcol
Alcol
Stress
Stress
AMBIENTALI
AMBIENTALI
Socio-culturali
Socio-culturali
Politici
Politici
Economici
Economici
Fisici
Fisici
NON-MODIFICABILI
NON-MODIFICABILI
Età,
Età,Genere,
Genere,Geni
Geni
FATTORI
FATTORIDI
DIRISCHIO
RISCHIO
BIOLOGICI
BIOLOGICI
(INTERMEDI)
(INTERMEDI)
Ipertensione
Ipertensione
Iperlipidemia
Iperlipidemia
Iperglicemia
Iperglicemia
Obesità
Obesità
MALATTIE
MALATTIE CRONICHE
CRONICHE
Malattie
Malattiecardiache
cardiache
Mal.
Mal.cerebrovascolari
cerebrovascolari
Cancro
Cancro
Diabete
Diabete
Mal.
Mal.Respiratorie
Respiratorie
Depressione
Depressione
Morti attribuibili ai principali fattori di rischio,
nel mondo (2000)
Blood pressure
Tobacco
Cholesterol
Fruit and vegetable intake
Female
High Body Mass Index
Male
Physical inactivity
Alcohol
Illicit drugs
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
4500
Number of deaths (000s)
Vilius GRABAUSKAS
fattori
Carico di malattia in Europa (DALY’s)
attribuibile ai principali fattori di rischio (2000)
Blood pressure
Tobacco
Alcohol
Cholesterol
High Body Mass Index
Fruit and vegetable intake
Physical inactivity
Illicit drugs
Lead exposure
Unsafe sex
Iron deficiency
Occupational risk factors for injury
Urban air pollution
Childhood sexual abuse
Underweight
Unsafe water, sanitation, and hygiene
Indoor smoke from solid fuels
0
5000
10000
15000
Number of Disability-Adjusted Life Years (000s)
Vilius GRABAUSKAS
20000
fattori
le malattie croniche si sviluppano in età da
lavoro
Percent of U.S. population with chronic conditions
100%
90
80%
72
68
60%
42
40
40%
20%
1 or more chronic
conditions
2 or more chronic
conditions
26
15
6
0%
0-19
20-44
Ages
45-64
65+
sul lavoro
Anderson, G. Chronic Conditions: Making the case for ongoing care. Johns Hopkins University.
November 2007.
a carico dei lavoratori
% people with a longstanding problem
45%
41% 40%
40%
34%
35%
32%
30% 30%
30%
Women
Men
25%
20%
Manual worker
Intermediate
worker
Managerial and
professional
worker
sul lavoro
General Household Survey 2002
produttività e
performance
capitale umano
costi sanitari
sostenibilità
investire
Stima della riduzione del carico di malattie croniche
connessa al cambiamento degli stili di vita
The Centers for Disease Control and Prevention (CDC) estimates up
to…
80% del
diabete
tipo 2
80% delle malattie
cardiovascolari
40%
dei
tumori
…could be prevented if only Americans were to do three things:
Stop smoking
Start eating healthy
Get in shape
cambiamento
Mensah G. Global and Domestic Health Priorities: Spotlight on Chronic Disease. National Business Group on Health Webinar.
May 23, 2006. Available at: http://www.businessgrouphealth.org/opportunities/webinar052306chronicdiseases.pdf. Accessed
April 17, 2007.
“il controllo del fumo di
tabacco è il singolo più
importante intervento che un
paese possa promuovere per
migliorare al tempo stesso la
salute dei propri cittadini e i
conti della spesa sanitaria”
WHO. Report on the Global Tobacco Epidemic (2008).
priorità
evidenze
• fumare è un’azione complessa che comprende aspetti fisicochimici, cognitivi, affettivi e comportamentali che possono
costituire un quadro di dipendenza
• il fumo di tabacco (attivo e passivo) rappresenta il principale
fattore di rischio per la salute
• la prevalenza dell’abitudine al fumo nella popolazione
generale e lavorativa è elevata
• elevati sono i costi diretti e indiretti
• gli effetti sulla salute possono essere ridotti nel tempo dalla
riduzione dell’esposizione al fumo attivo e passivo
• esistono evidenze sull’efficacia di programmi per la
cessazione dell’abitudine al fumo
• il rispetto del divieto di fumare nei luoghi di lavoro riduce il
consumo di tabacco
contesto
Dichiarazione di Lussemburgo (1997)
sulla promozione della salute nei luoghi di
lavoro dell’Unione Europea
•
“La promozione della salute nei luoghi di lavoro (WHP)
é lo sforzo congiunto di imprese, addetti e società
per migliorare la salute ed il benessere dei
lavoratori. Questo può essere raggiunto attraverso la
combinazione dei seguenti elementi:
miglioramento dell’organizzazione del lavoro e
dell’ambiente di lavoro
promozione della partecipazione attiva
incoraggiamento delle capacità personali”
WHP
•
•
•
•
•
•
”The workplace is one of the obvious stages on which to act out
health promotion programmes.”
Cox. Work & Stress 1997;11:1-5.
”The most appropriate place to implement a health promotion
programme may well be the worksite because of the proportionately
large amount of time an individual spends working during his/her
lifetime.”
Malzon & Lindsay. Health Promotion at the Worksite. WHO Europe:
Copenhagen, 1992.
”The worksite is an arena that is especially amenable to the
development and delivery of more integrated approaches to health
care.”
Sokols et al. JAMA 1995;273:1136-1142.
WHP
Approccio integrato popolazione-individuo
Prevenzione malattie croniche
Popolazione
Individuo
• Riduce il rischio sull’intera
• Interventi su individui ad alto
popolazione
rischio e/o con malattie croniche
• E’ rivolta alle cause piuttosto che
alle patologie
• Reduce il rischio individuale,
riduce le conseguenze, migliora la
qualita’ della vita
• Una piccola riduzione del rischio in
una popolazione ampia può
comportare una forte riduzione dell’
incidenza delle malattie croniche
• Benefici ampi per l’intera
popolazione, ma limitati per gli
individui
• Beneficio elevato per gli individui,
ma limitato per l’intera poolazione
Approccio integrato
•Approccio coordinato
Leadership
Cultura
• promuovere una leadership attiva da
• armonizzare gli obiettivi con la
parte del management in iniziative per
la salute
strategia aziendale
• creare un ambiente di sostegno ed
una cultura centrata sul benessere
• Interventi basati sulle caratteristiche
della popolazione lavorativa
• offrire incentivi, incoraggiare la
participazione, sostenere gli sforzi
• usare comunicazione appropriata
Popolazione lavorativa
• attivare partnership pubblico-privato
• valutare e monitorare I programmi per
misurare cambiamenti, risultati e
impatto finanziario
Processo
Slide 18
Obiettivi specifici dei programmi di
promozione della salute
Comportamento
Consapevolezza
Comprensione
Conoscenza
Comportamento
Obiettivi
intermedi
Consapevolezza
Comprensione
Conoscenza
Lavoratori
RLS
DDL
Preposti
RSPP
Addetti vigilanza
Medico
competente
Operatori sanitari
Informazione
I
N
T
E
R
V
E
N
T
I
partecipazione
adesione
counselling
Formazione
cultura
salute
clima
aziendale
No
smoking
policy
riduzione
consumo tab.
counselling
breve (MC)
Counselling
rispetto
norme
gradualità
Attività
Obiettivi
specifici
Educazione
salute
Informazione
Terapia
Ridurre
prevalenza
fumatori
Survey
&
Control
Vigilanza
Formazione
Ridurre
tassi
malattie
croniche
Ridurre
esposizione
fumo passivo
dei servizi
modello logico
RESTART
Guadagnare Respiro
CAF
VT
CPSL
CORSI DI FORMAZIONE
Progetti ASL
Alcol
Tabagismo
Corsi
formazione
DGR
617/2006
2006
DGR
813/2009
DGR
635/2007
2007
2008
2009
2010
rotta
DGR 635/2007
Guadagnare respiro
– promuovere la salute dei lavoratori
Obiettivo generale: Sviluppare un modello di promozione
della salute tra lavoratori esposti a broncoirritanti e/o
cancerogeni, finalizzato alla riduzione dell’abitudine al
fumo.
Obiettivi specifici:
costituire gruppi di lavoro aziendale;
studiare la prevalenza del tabagismo e degli stili di vita dei lavoratori;
informare i lavoratori sui corretti stili di vita;
assistere le aziende in merito alla politica aziendale sul fumo;
attivare c/o le aziende uno sportello antitabagismo (in collaborazione
con la LILT);
formazione dei medici competenti sul minimal advise (in
collaborazione con la LILT)
sperimentazione
Protocollo operativo
A) Preparazione e scelta di materiali informativi
e strumenti di rilevazione dati
B) Coinvolgimento delle aziende
C) Interventi nelle aziende
D) Analisi e diffusione dei dati
RESTART e Guadagnare Respiro
Catalano
Ceramiche
Galassia Buzzi
Unicem
Viscolube e
Cleansystem
KLOPMAN
DGR 635/2007
PROMOZIONE DELLA SALUTE
IN LAVORATORI ESPOSTI A CANCEROGENI E
BRONCOIRRITANTI:
STILI DI VITA E ABITUDINI AL FUMO
(Progetto Restart - Guadagnare Respiro)
2009
risultati
Caratteristiche socio-demografiche
BUZZI
N
Totale dipendenti
Rispondenti
Maschi
Genere Femmine
Mancata risposta
Età media (D.S.)
Età
Elementare
Media Inf.
Istruzione Media Sup.
Laurea
Mancata risposta
Operaio
Impiegato
Qualifica Funzionario
Dirigente
Mancata risposta
N.D.: dato non disponibile
%
217
168
155
10
3
48 (9.1)
7
56
87
11
7
113
46
5
0
4
77.4
92.3
6.0
1.8
4.2
33.3
51.8
6.6
4.2
67.3
27.4
3.0
0.0
2.4
CATALANO
GALASSIA1
+
GALASSIA2
N
N
%
295
118
117
0
1
40 (9.6)
4
74
34
1
5
112
4
0
0
2
40.0
99.1
0.0
0.9
3.4
62.7
28.8
0.9
4.2
94.9
3.4
0.0
0.0
1.7
%
170
60
60
0
0
42 (12.1)
2
38
18
0
2
55
1
0
0
4
35.3
100.0
0.0
0.0
3.3
63.3
30.0
0.0
3.3
91.7
1.7
0.0
0.0
6.7
CLEANSYSTEM
+
VISCOLUBE
N
%
106
75
74
1
0
N.D.
0
0
0
0
75
0
0
0
0
75
70.8
98.7
1.3
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
100.0
0.0
0.0
0.0
0.0
100.0
TOTALE
N
%
788
421
53.4
406
96.4
11
2.6
4
1.0
43 (10.1)
13
3.1
168
39.9
139
33.0
12
2.9
89
21.1
280
66.5
51
12.1
5
1.2
0
0.0
85
20.2
Fumi attualmente?
Percentuale di fumatori per azienda
80
70
60
50
40
30
20
10
0
Si
No
le
Percentuale di soggetti che hanno fumato almeno
100 sigarette nella vita, per azienda
Cl
ea
n_
V
To
ta
i sc
o
ia
Ga
la
ss
o
la n
Ca
ta
Bu
zz
i
M.R.
80
Conoscenza dei rischi associati al fumo (%).
70
60
Si
50
40
No
30
20
10
0
Buzzi
BMI, calcolato in base al peso e all’altezza; classi
definiti secondo WHO
Catalano
Galassia
Clean_Visco
Totale
Fumatori disposti e non disposti a smettere di
fumare per azienda. Valori percentuali.
70.0
60.0
Intenzione di
smettere di fumare
50.0
40.0
30.0
20.0
10.0
0.0
Buzzi
Disp osti
Catalano
Galassia
Clean_Visco
Non disp osti o non sanno + M .R.
Età media alla prima sigaretta
Meno di 10
Tra 10 e 15
Numero medio di sigarette al
Tra 16 e 20
giorno
Più di 20
Mancata risposta
Media delle sigarette fumate (DS)
Entro 30 min
da 31 e 60 min
Prima sigaretta dopo il
risveglio
dopo 60 min
Mancata risposta
Smetteresti di fumare nei prox 6 mesi
NO + Non so +
SI
Mancata risposta
N
%
N
%
79
(53.4)
(46.6)
69
17.9
17.3
10
12.7
13
18.8
31
39.2
25
36.2
28
35.4
23
33.3
6
7.6
6
8.7
4
5.1
2
2.9
15.6
(6.9)
15.2
(7.2)
24
30.4
27
39.1
15
19.0
11
15.9
18
22.8
15
21.7
22
27.8
16
23.2
Totale Fumatori
N
148
17.3
23
56
51
12
6
15.4
51
26
33
38
%
15.5
37.8
34.5
8.1
4.1
(6.8)
34.5
17.6
22.3
25.7
Importanza attribuita dal soggetto all’interruzione dell’abitudine al fumo (%).
Fiducia nella possibilità di interrompere
l’abitudine al fumo (%).
Consumo di frutta per azienda. Valori percentuali.
100
90
Nell’ultimo mese, quante volte hai mangiato
frutta?
80
70
60
50
40
30
20
10
100
0
Buzzi
Tutti i giorni
Catalano
Galassia
M eno di una volta a settimana
Clean_Visco
Totale
Almeno una volta a settimana
Consumo di verdura per azienda. Valori
percentuali.
90
80
70
60
50
BM I per azienda. Valori percentuali.
40
50
30
20
40
10
30
0
Buzzi
20
10
Nell’ultimo mese, quante volte hai
mangiato verdure e ortaggi (insalata,
pomodori, zucchine ecc…)?
0
Buzzi
Catalano
< 18.50
Galassia
≥ 18.50 e < 25
Clean_Visco
Totale
≥ 25 e < 30
≥ 30
Tutti i giorni
Catalano
Galassia
M eno di una volta a settimana
Clean_Visco
Totale
Almeno una volta a settimana
Conclusioni del Rapporto
• Il 35% dei lavoratori fuma attualmente
• La maggioranza fuma tra 10 e 20 sigarette
al giorno
• Più del 60% dichiara di aver fumato più di
100 sigarette in vita
• Il 75% riferisce di aver provato a smettere
in precedenza
• Il 53% si dichiara disposto a smettere nei
prossimi 6 mesi
Conclusioni del Rapporto
• La consapevolezza dei rischi per la salute
è molto diffusa
• Gran parte dei lavoratori ritiene importante
smettere di fumare
• Più della metà crede di aver buone
probabilità di riuscire a smettere di fumare
• Quasi la metà parteciperebbe ad un corso
aziendale
le tute blu sono più
sporche di fumo ?
Low-Income = Higher Risks
37
< $15,000
$15 - $24,999
27
18
$25 - $49,999
$50,000+
11
0
10
20
30
40
50
% Current Smokers
BRFSS; Montana workers w/ insurance, aged 18-64, 2005.
confronto
National survey of U.S. health
professionals’ smoking
prevalence, cessation
practices, and beliefs
Elisa K. Tong, M.D.1, ,Richard Strouse,
B.A.2, John Hall, J.D., M.S.3, Martha Kovac,
M.P.H.3 and Steven A. Schroeder, M.D.4
Health professionals have a low
smoking prevalence (<6%),
except nurses (13%). Many
health professionals report
asking (87.3%–99.5%) and
advising (65.6%–94.9%)
Nicotine Tob Res (2010) May 27, 2010
americani
europei
Unione Europea
Regno Unito
(Fowler, 1997)
Portogallo
Paesi Bassi
Lussemburgo
Italia
medici di famiglia
Irlanda
popolazione totale
Francia
Spagna
Grecia
Germania
Danimarca
Belgio
0
20
40
60
(ANSA) - ROMA – In uno studio dell‘Universita' La Sapienza, presentato al
convegno della Societa' italiana di igiene, apertosi a Venezia, condotto su un
campione composto per il 55,8% da infermieri, il 30,4% da medici e il 13,8% da
tecnici, si e' visto che i fumatori rappresentavano il 38,7% del campione.
italiani
RESTART
Guadagnare Respiro
CAF
VT
CPSL
CORSI DI FORMAZIONE
Progetti ASL
Alcol
Tabagismo
Corsi
formazione
DGR
617/2006
2006
DGR
813/2009
DGR
635/2007
2007
2008
2009
2010
rotta
DGR 813/2009
Obiettivi regionali
• Condividere la conoscenza delle iniziative di promozione della
salute sul lavoro sviluppate dai Dipartimenti di Prevenzione;
• Costruire una rete regionale di strutture, risorse e conoscenze
relative alla promozione della salute negli ambienti di lavoro;
• Produrre linee di indirizzo, materiali e strumenti per gli interventi
di promozione della salute negli ambienti di lavoro;
• Sviluppare una progettazione condivisa sulla base di linee
d’indirizzo regionali.
• Sviluppare attività di formazione coordinata per gli operatori dei
servizi e dei medici competenti
• Migliorare le interazioni tra i servizi di prevenzione, cura e controllo
work in progress
ALBERO DEGLI OBIETTIVI
RIDUZIONE DEL CONSUMO DI TABACCO NEI LUOGHI DI LAVORO
Migliorare la conoscenza delle aziende ai
fini dell’applicazione del divieto di fumo
nei luoghi di lavoro
Incremento della
consapevolezza e
maggiore rispetto del
divieto di fumo
Adozione di no smoking policy aziendali adeguate
Assistere le figure
aziendali della
prevenzione in tema di
no smoking policy
Attivare la collaborazione
di imprese e lavoratori per
promuovere nei luoghi di
lavoro
una
maggiore
consapevolezza
sui
problema del fumo nei
luoghi di lavoro
Produrre strumenti di
indagine per l’analisi del
problema fumo (check-list,
questionari) da parte dei
lavoratori e delle figure
aziendali della prevenzione
Migliorare la capacità
dei Servizi di
promuovere salute e
assistenza alle imprese
Favorire la
disassuefazione
dell’abitudine al
fumo
Assistere i medici competenti
nella proposizione del
counselling breve ai
lavoratori fumatori
No-smoking policy aziendale
•
La no-smoking policy aziendale costituisce una politica aziendale
che persegue l’obiettivo di liberare dal fumo gli ambienti di lavoro.
•
Gli obiettivi generali di una politica per ambienti di lavoro liberi dal
fumo è di proteggere tutti i dipendenti dall’esposizione al fumo di
tabacco
•
Far rispettare il divieto di fumo
•
Promuovere la salute dei fumatori favorendo la cessazione
dell’abitudine al fumo
•
Ridurre i costi diretti e indiretti da fumo di tabacco
•
In aggiunta può determinare una diminuzione del tasso di
assenteismo, di incidenti occupazionali e degli extra costi dovuti al
fumo di tabacco.
sintesi
ALBERO DEGLI OBIETTIVI
RIDUZIONE DEL CONSUMO DI ALCOL SUL LAVORO
Migliorare la conoscenza del problema alcol
nel settore dei trasporti, della sanità e
dell’ edilizia
Migliorare la conoscenza
delle aziende con attività ad
elevato rischio di infortuni,
per la sicurezza, l'incolumità
o la salute dei terzi, ai fini
del divieto di assunzione e di
somministrazione di bevande
alcoliche e superalcoliche.
incremento della
consapevolezza del rischio e
promozione del rispetto del
divieto di assunzione di alcolici
Produrre strumenti di indagine
per
la
rilevazione
della
percezione del problema alcol
da parte delle figure aziendali
della prevenzione
Favorire l’adozione di procedure di controllo del consumo di
bevande alcoliche sul lavoro per le attività ad elevato rischio
da parte delle aziende
Informare le figure
aziendali della prevenzione
in tema dei rischi da
assunzione di alcol sul lavoro
Migliorare la capacità dei
Servizi di promuovere salute e
assistenza alle imprese
Attivare la collaborazione di
imprese
e
lavoratori
per
promuovere nei luoghi di lavoro
una maggiore consapevolezza sui
rischi connessi al consumo di
alcol sul lavoro
DGR 813/2009
work in progress
PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE IN TEMA DI TABAGISMO NEI
LUOGHI DI LAVORO
ASL
Obiettivo generale
ASL Roma A
Promuovere all’interno di una o più aziende pubbliche e private un
programma di sensibilizzazione atto ad eliminare l’esposizione a
fumo passivo e a favorire la cessazione dell’abitudine al fumo.
ASL RM-E
Promuovere all’interno delle Aziende ubicate nel territorio della AUSL RME, con
significativo numero di lavoratori o con rischi sinergici, l’avvio di un
programma di sensibilizzazione sul fumo di tabacco atto ad
eliminare l’esposizione a fumo passivo e a favorire la cessazione
dell’abitudine al fumo.
ASL Roma G
Promuovere all’interno dell’ Azienda USL Roma G un programma di
sensibilizzazione sul fumo di tabacco, atto ad eliminare
l’esposizione a fumo passivo e favorire la riduzione del
tabagismo.
ASL Frosinone
Realizzazione di un programma di sensibilizzazione della ASL di Frosinone
per la lotta al tabagismo nelle aziende che insistono sul nostro territorio ed
istituzione di un Centro Antifumo
ASL VT
Realizzazione di un programma di informazione e sensibilizzazione in
tema di prevenzione, cura e controllo del tabagismo nei luoghi di
lavoro con esposti a cancerogeni, nei luoghi di lavoro pubblici, nell’
ospedale e nella Cittadella della Salute dell’Azienda USL di Viterbo
DGR 813/2009
work in progress
PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE IN TEMA DI ALCOL E LAVORO
ASL
Obiettivo generale
ASL Roma B
L’obiettivo di salute perseguito è la riduzione del consumo di
alcol sul lavoro, attraverso l’adozione di adeguate procedure
di controllo da parte delle aziende volte al rispetto del
divieto di assunzione di bevande alcoliche nelle attività a
rischio.
Obiettivi specifici
1) Analisi della percezione del problema alcol in aziende dei
trasporti, sanità ed edilizia attraverso l’impiego di questionari
validati, mirati per i lavoratori e per le singole figure aziendali
della prevenzione (medici competenti, RSPP, RLS, datori di
lavoro, dirigenti e preposti)
2) Realizzazione di interventi informativi/formativi per le aziende
attraverso incontri con le figure della prevenzione , la diffusione
di un opuscolo regionale e l’impiego di test alcolimetrici
dimostrativi.
ASL RMC
ASL Roma D
ASL Roma G
ASL Roma H
ASL Latina
DGR 813/2009
ASL
Iniziative a carattere regionale di promozione della salute nei
luoghi di lavoro Determinazione n. D3687/2009 – Tabella D
Programmi sul Programmi
Tabagismo
sull’Alcol
ASL Roma A
Corso
Promozione
della salute
15.000,00
TOTALE in
€
15.000,00
ASL Roma B
5.000,00
5.000,00
ASL Roma C
15.000,00
15.000,00
ASL Roma D
15.000,00
15.000,00
ASL Roma E
15.000,00
ASL Roma G
10.000,00
ASL Roma H
ASL Frosinone
15.000,00
15.000,00
25.000,00
15.000,00
15.000,00
20.000,00
ASL Latina
20.000,00
15.000,00
ASL Viterbo
15.000,00
TOTALE
75.000,00
80.000,00
15.000,00
25.000,00
40.000,00
25.000,00
180.000,00
• QUESTIONARI PER I LAVORATORI E LE FIGURE
AZIENDALI DELLA PREVENZIONE IN TEMA DI
“TABAGISMO E LAVORO”
a cura del sottogruppo di lavoro dei referenti della promozione della
salute sul lavoro Regione Lazio.
Componenti del sottogruppo:
Pasquale Valente, Federica Albini, Alfonsina Di Pace, Fabio
Dominici, Anna Pecora, Rosa Ferri e Carla Chiara Mizzoni.
strumenti di lavoro
• QUESTIONARI PER I LAVORATORI E LE FIGURE
AZIENDALI DELLA PREVENZIONE IN TEMA DI
“ALCOL E LAVORO”
a cura del sottogruppo di lavoro dei referenti della promozione della
salute sul lavoro Regione Lazio.
Componenti del sottogruppo:
Pasquale Valente, Orietta Angelosanto, Paolo Caspani, Maura
Coia, Silvia Iacovacci, Sandro Sanna, Fabrizio Teodori,
strumenti di lavoro
Funzionalità
Qualificazione
Regione
SPreSAL
CPSL
CAF
Aziende
MC RSPP RLS
Documentazione
Evidenze
Metodologie
Dati
Bisogni
Conoscere
Essere
Network
Partenariati
Ruoli
Agire
Indirizzare
Progettare
Realizzare
Valutare
Monitorare
Strumenti
Competenze
Buone pratiche
prospettive
quali criteri di efficacia?
• I criteri più diffusi per la valutazione dell'efficacia delle strategie di
promozione della salute sono, per esempio:
• o le variazioni negli indicatori dei fattori di rischio sanitari e
comportamentali fra i lavoratori
• o le condizioni psico-sociali e ambientali sul luogo di lavoro;
• o l'incidenza degli infortuni;
• o l'assenteismo;
• o l'avvicendamento negli organici;
• o la produttività;
• o il grado di soddisfazione e il benessere dei lavoratori;
• o la variazione dei costi dell'assistenza sanitaria.
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Il Piano regionale della promozione della salute sul lavoro