Poste Italiane - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004/ n. 46)
art. 1 comma 1 - D.R/CBPA-N.O/AO/36/2006 - n. 64 anno 2009
B I M E S T R A L E D I I N F O R M A Z I O N E A C U R A D E L L’A M M I N I S T R A Z I O N E C O M U N A L E
Benedetto XVI ad Aosta
Bando Erp: le domande sino al 23 ottobre
Servizi sociali in evidenza
A settembre, gli artisti di strada
64
NUMERO 3 - 2009
ANNO XII
NUMERO 3 - 2009
3
EDITORIALE · INVESTIRE SUL FUTURO
4
PIAZZA CHANOUX,1 · La posta del Comune
5
ARTISTI DI STRADA, IL SETTIMO ANNO
La popolare kermesse in calendario a inizio settembre
6
APPROVATO L’ULTIMO RENDICONTO DELLA LEGISLATURA
Tra i dati significativi, il continuo calo dell’avanzo
Registrazione Tribunale di Aosta
n. 12/96 del 3 giugno 1996
7
IMPIANTI SPORTIVI: UN’OFFERTA SEMPRE PIÙ COMPLETA
Rinnovata la piscina scoperta e affidato il bocciodromo
Direttore Responsabile
Christian Diémoz
8
BENEDETTO XVI E IL “TOUR DE FRANCE” AD AOSTA
Due appuntamenti di rilievo, nella stessa settimana
Collaboratori fissi
Francesco Mileto, Laura Riello
8
Hanno collaborato a questo numero
Marco Framarin
CODE PER IL PARCHEGGIO, ADDIO
In funzione il nuovo sistema di indirizzamento
9
PAROLE D’ORDINE: RIQUALIFICAZIONE, AMMODERNAMENTO E SICUREZZA
Prosegue lo sforzo dell’Amministrazione per il nuovo volto di Aosta
Poste Italiane - spedizione in abbonamento postale - d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004/ n. 46)
art. 1 comma 1 - d.R/cbPa-N.O/aO/36/2006 - n. 64 anno 2009
b I M E s t R a l E d I I N f O R M a z I O N E a c U R a d E l l’a M M I N I s t R a z I O N E c O M U N a l E
Il Pontefice ad Aosta
Bando Erp: le domande sino al 23 ottobre
Servizi sociali in evidenza
A settembre, gli artisti di strada
64
NUMERO 3 - 2009
aNNO XII
ANNO XII - N. 64 - NUMERO 3 - 2009
Editore e Redazione
Comune di Aosta
Piazza Emile Chanoux, n.1 - AOSTA
tel. 0165 300414/3 - fax 0165 44020
e.mail: [email protected]
10
FOCUS: SERVIZI PER ANZIANI E PER L’INFANZIA IN EVIDENZA
Molteplici attività nelle ultime settimane
12
GLI ESERCIZI STORICO-TRADIZIONALI DELLA CITTÀ DI AOSTA
Ecco altre cinque schede illustrative
14
L’immagine di copertina
L’arrivo di Papa Benedetto XVI
all’Arco d’Augusto
UN BANDO PER 108 ALLOGGI ERP
C’è tempo sino al 23 ottobre per le domande
15
INPATOIS · LO GNALÈI
Crèyanse su la leunna
Foto Regione Autonoma Valle d’Aosta
(Fotografo: Gianni Zapparoli)
16
EUROPAINCOMUNE · RIFLESSIONI SULL’EUROPA DELLA CRISI
Il ruolo dell’Unione di fronte alla congiuntura
Progetto grafico e impaginazione
Associazione d’idee soc. coop. - AOSTA
www.associazionedidee.it
17
NON SOLO COMPITI AL DOPOSCUOLA
Si punta anche sul miglioramento delle conoscenze linguistiche
Stampa
Tipografia Valdostana
C.so Padre Lorenzo, 5 - 11100 AOSTA
18
AMBIENTEINFORMA · AMIANTO: PERCHÉ NON SIA PIÙ UNA BRUTTA STORIA
Consigli su come approcciare una delicata questione
Per l’acquisto di spazi pubblicitari
su questa rivista
PMPromotion - Reg. Amérique 9 - Quart
Tel 0165.765193
GIUnTA CoMUnALE DI AoSTA - orari di ricevimento al pubblico:
Le immagini sono state realizzate da
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Ufficio Stampa Comune di Aosta
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GUIDo GRIMoD - Sindaco
piazza E. Chanoux, 1 - Mercoledì dalle 9.00 alle 11.00
Giovedì su appuntamento tel 0165 41027
Numero verde gratuito 800 850 084
il Martedì dalle 11.00 alle 13.00
MAURo BACCEGA - Assessore Servizi finanziari,
Patrimonio, Rapporti con l’azienda speciale, gli enti
e le società partecipate
piazza E. Chanoux, 1 - Martedì dalle 9.30 alle 12.30
Giovedì mattina su app. tel. 0165 300457
MARIno GUGLIELMInoTTI GAIET - Vice Sindaco
Assessore Urbanistica, Edilizia, Espropri, Polizia municipale, Mobilità, Edilizia residenziale pubblica.
piazza E. Chanoux, 1 - Martedì dalle 15.00 alle 17.00
Venerdì pomeriggio su app. tel. 0165 300413
GUIDo CoSSARD - Assessore Pubblica istruzione,
Cultura, Giovani, Sport, Innovazione tecnologica
piazza E. Chanoux, 1 - Martedì dalle 9.00 alle 12.00
Giovedì mattina su app. tel. 0165 300475
GIULIAnA FERRERo - Assessore ai Servizi sociali
c.so Padre Lorenzo, 29 - Martedì dalle 10.00 alle 13.00
Altri giorni su app. tel. 0165 277811
BRUno GIoRDAno - Assessore Attività produttive,
Servizi demografici e cimiteriali, Rapporti con le
frazioni e i quartieri.
via G. Carrel, 19 - Mercoledì dalle 9.00 alle 12.00
Giovedì mattina su app. tel. 0165 300412
DELIo DonZEL - Assessore Sviluppo sostenibile,
Servizio idrico integrato, Ambiente, Igiene urbana,
Distribuzione del gas naturale
via Parigi, 196 - Martedì dalle 8.30 alle 11.30
Altri giorni su app. tel. 0165 300600/626
ALBERTo FoLLIEn - Assessore Lavori pubblici,
Viabilità, Aree verdi
piazza E. Chanoux, 1 - Martedì dalle 9.00 alle 12.00
Giovedì mattina su app. tel. 0165 300433
EDITORIALE
INVESTIRE SUL FUTURO
I giovani rappresentano la nostra più
importante risorsa. Peraltro, il numero e la
qualità di giovani intraprendenti che hanno
molto da dire, che hanno capacità imprenditoriali, umane, artistiche e sportive è incredibilmente elevato nella nostra realtà. La loro
necessità di fruire di spazi adeguati è sempre
più evidente.
Nell’ottica di offrire una risposta efficace, la
Giunta comunale ha recentemente deliberato
il progetto guida per la gestione della “Cittadella dei Giovani”. L’ex macello civico ospiterà
un teatro con tribuna da centosettanta posti,
che può essere ritirata, per manifestazioni a
scena neutra, una sala incisioni, un laboratorio artistico con sale espositive annesse, un
Internet point con otto postazioni, un centro
“Informagiovani” ed altro ancora.
In totale, circa 1500 metri quadrati saranno dedicati ai giovani di Aosta e della regione,
con una spesa di circa tre milioni di euro per
l’investimento sulla struttura e quasi altrettanto per la gestione dei primi cinque anni.
Un investimento ingente, compiuto nella
consapevolezza che scommettere sul futuro
costituisce una scelta che l’Amministrazione
comunale ha il dovere di compiere.
Contemporaneamente, va sottolineato
come il Comune di Aosta sia entrato a pieno
titolo nel novero degli Enti locali tecnologica-
mente più avanzati d’Italia. Questa situazione
è stata resa possibile grazie ad alcune riuscite
iniziative. La prima è quella relativa alla Carta
d’Identità Elettronica. La tecnologia che consente di stampare i documenti a casa, e che a
breve permetterà di interagire con le banche
dati dell’amministrazione, è estremamente
avanzata e sono pochissimi i Comuni italiani che dispongono di servizi analoghi. Bisogna anche considerare l’importante indotto
dell’operazione: dalla crescita professionale
del personale, alla ricaduta in termini strumentali della struttura informatica comunale.
Il Comune di Aosta si è anche recentemente aggiudicato il prestigioso premio “e.gov”, in
relazione a “Iride”, il sistema che consente di
dialogare con l’Amministrazione e che rende
disponibili, nell’ottica del massimo della trasparenza, tutti gli atti amministrativi dal sito
del comune. Dal portale comunale possono
essere scaricate le delibere di consiglio di
Giunta, le determinazioni dirigenziali, le norme e la cartografia del piano regolatore, nonché molti altri atti.
Va anche sottolineata l’interazione tra
tecnologia e sicurezza. In tal senso, importanti accordi sono stati avviati con la
Questura ed il Comando regionale dei Carabinieri, per rendere disponibile tutta una
serie di dati, in tempo reale, alle forze che
garantiscono, con professionalità e dedizione, la nostra sicurezza.
E’ necessario evidenziare come l’innovazione tecnologica sia indubbiamente uno
strumento che consentirà di ottenere, in un
futuro ravvicinato, un gran numero di vantaggi. Non sono lontani i tempi nei quali le
imprese, gli studenti, i turisti, metteranno
in cima ai loro criteri di scelta la qualità dei
servizi informatici offerti, il numero di informazioni che una rete pubblica è in grado di
fornire al secondo, o la possibilità di disporre
di diffuse reti di connessioni senza fili.
Ci si può chiedere quale sia il nesso tra
le due operazioni. La risposta è semplice: la
Giunta guarda avanti. Il nostro futuro è legato alla capacità di seguire e sfruttare l’innovazione, da un lato, ed alla qualità della vita
dei nostri giovani, dall’altro. Con queste operazioni abbiamo tracciato il futuro della nostra città che, negli anni a venire, potrà fruire
delle positive ricadute degli sforzi effettuati
in questo quinquennio.
❚ Guido Cossard
Assessore alle Politiche giovanili
e all’Innovazione tecnologica
NUMERO 3 · 2009 ·
IN
5
Piazza Chanoux, 1
la post@ del Comune
Anche per questo numero, proponiamo, nelle pagine di “Aostainforma”, alcuni quesiti posti originariamente al sindaco Grimod,
o ad altri uffici dell’Amministrazione, ma ritenuti dalla redazione di interesse generale e, pertanto, da portare a conoscenza
dell’intera popolazione. Al riguardo, ricordiamo che è possibile indirizzare domande e osservazioni al Sindaco ricorrendo all’indirizzo e-mail [email protected].
Giungendo in città in auto, ho notato l’attivazione, seppur ancora con tracciamento provvisorio, della rotonda di
viale Partigiani? Qual è la “tabella di marcia” per la conclusione di quest’opera e, soprattutto, sulla base di alcune
incertezze che ho notato da parte di altri automobilisti,
come va considerato il suo utilizzo corretto?
La tracciatura provvisoria di una rotonda, e la sua apertura
alla circolazione in quella condizione, hanno appunto l’obiettivo di confrontare la costruenda struttura con i volumi di
traffico che è chiamata a sostenere, con particolare riferimento alla correttezza del suo dimensionamento. Questa fase permette di ricavare indicazioni importanti. Superato un congruo
lasso di tempo, si procede quindi al completamento dell’opera.
Nella fattispecie, si prevede che i lavori (che comprendono anche, nella zona, la realizzazione di un’autorimessa interrata da
oltre ottanta posti auto) si possano concludere entro l’anno.
Relativamente, invece, all’utilizzo, nella rotonda di viale Partigiani vige il regime tipico “alla francese”, cioè con precedenza
per i veicoli che hanno già impegnato l’anello. La doppia corsia implica che l’automobilista impegni la rotonda portandosi sulla corsia interna e si sposti verso l’esterno, in prossimità
dell’uscita desiderata.
Anziana e con alcune difficoltà nella deambulazione,
ho appreso con piacere dell’istituzione del servizio di
navetta all’interno del cimitero di Aosta, ove mi reco
sovente. Con l’arrivo della bella stagione, sono previste
modificazioni al suo orario?
Esattamente. Fino al prossimo giovedì 17 settembre, sarà infatti
in vigore l’orario estivo del servizio. Gli utenti, in particolare, potranno usufruire della “utility car” elettrica il martedì, il mercoledì ed il
giovedì dalle 9 alle 12. Successivamente, dal 22 settembre al 26 novembre, l’orario del servizio navetta ricalcherà quello precedentemente in vigore, vale a dire il martedì ed il giovedì dalle 14.30 alle 17.
A partire dal primo dicembre e fino al 28 febbraio, infine, il servizio
sarà temporaneamente sospeso, per la stagione invernale.
LE ISTANTANEE
rencontre avec l’ambassadeur de france
consegna delle “pouette”
Le long du mois de juillet, le syndic Guido Grimod a
reçu dans le Salon ducal du Palais municipal l’Ambassadeur de France en Italie, S.E. M.
Jean-Marc Rochereau
de la Sablière, accompagné par la Consule
générale de France à
Turin et Gênes, Mme
Véronique
VoulandAneini, et le Consul honoraire de France à Aoste, Robert Armand. Au
cours de la rencontre, le
maire Grimod a rappelé à
ses prestigieux hôtes les rapports historiques, culturels
et, souvent, familiers, qui unissent la Ville d’Aoste et la
Région Autonome Vallée d’Aoste à la France, notamment
aux départements de Savoie et de la Haute-Savoie et à la
région parisienne, dans laquelle vit une nombreuse com· NUMERO 3 · 2009
IN
6
munauté
d’origine
valdôtaine.
Alla fine del mese di giugno, si è rinnovato l’appuntamento con la consegna delle
“Pouette”, da parte dell’Amministrazione comunale, ai nati
nel Comune di Aosta nei mesi
di novembre e dicembre 2008
e gennaio, febbraio, marzo e
aprile 2009. L’iniziativa rientra
nel progetto “Per ogni bimbo
nato, un bimbo salvato”, ideato
dall’Unicef a sostegno del Terzo mondo e promosso in Valle
d’Aosta dal Consorzio degli Enti Locali, con l’adesione dell’Amministrazione del capoluogo. In sostanza, è previsto il dono, ad
ogni bambina e bambino che vengono al mondo nel 2008 e nel
2009, di una “Pouetta”, una bambola dell’Unicef interamente
cucita a mano. Questo dono sottintende un significato più ampio: per ogni “Pouetta” consegnata, infatti, un bambino di un
Paese del Terzo mondo riceve un ciclo completo di vaccinazioni
contro sei malattie mortali dell’infanzia.
artisti di strada, il settimo anno
La popolare kermesse in calendario a inizio settembre
Sette edizioni. Questo il lusinghiero
traguardo tagliato nel 2009 dal “Festival
degli artisti di strada”, manifestazione
promossa dall’Assessorato alle Attività
produttive, in collaborazione con l’AIAT
di Aosta. La popolare kermesse che trasforma il centro storico in palcoscenico
è in programma per sabato 5 e domenica 6 settembre prossimi, anticipando
quindi di qualche giorno la celebrazione
patronale di San Grato e l’abituale “Festa della Valle d’Aosta”.
Anche per quest’anno, il calendario
dell’iniziativa è composito e ricco di decine e decine di esibizioni, danze, concerti ed animazioni di artisti e compagnie che provengono un po’ da tutto il
mondo. Inoltre, nella serata del sabato,
la “Veillà des Artistes”, con il suo programma di giochi di fuoco e gags esilaranti, consentirà un’esperienza intensa,
com’è nella tradizione di quest’iniziativa, in cui il pubblico è a stretto contatto
con gli artisti e biglietto, code e barriere
selezionati accuratamente, per offrire
momenti da ricordare a lungo e per creare un grande momento di festa legato
al Patrono della città.
sono sostituite dal sorriso, vero trionfatore della “due giorni”.
Le poliedriche esibizioni inizieranno
alle 16.30 di sabato 5 (con la “Veillà”
dalle 21), mentre domenica 6, il “via”
agli spettacoli verrà dato alle 14.30.
“Base” della kermesse sarà piazza Chanoux, ove si svolgerà anche il “gran
finale” del Festival (attorno alle 18.30
del secondo giorno), ma l’allegria contagiosa degli artisti di strada invaderà
molti altri spazi lungo le vie del centro. Numerose le tecniche artistiche
predilette da coloro che si esibiranno:
dall’improvvisazione pura ad un pianista che suona a due metri d’altezza;
da un vero cowboy americano, ad uno
strabiliante pattinatore, da uno dei più
famosi mimi-quadri viventi al mondo
ad esperti di catene ed escapologia,
senza dire degli artifizi con il fuoco.
Insomma, anche per il 2009, gli ingredienti che hanno reso popolare il “Festival degli artisti di strada” sono stati
❚ Christian Diemoz
• Uno dei partecipanti
alla kermesse
i
1
0a n
n
Detrazione fiscale fino al 55% Della spesa Documentata
per la sostituzione Dei serramenti
Perdite di calore
Aerazione
20-30%
tetto/solaio dell’ultimo piano
10-15%
Pareti esterne
10-15%
FInestre
VeCCHIe
20-25%
M
Cantina
5-6%
ad
e
in
V.
D.
A.
case a basso consumo
• serramenti alte prestazioni
• riDuzione emissioni
www.framavetri.it
• rispetto Dell’ambiente
approvato l’ultimo rendiconto della legislatura
Tra i dati significativi, il continuo calo dell’avanzo
Nello scorso giugno, il Consiglio comunale ha approvato il Rendiconto finanziario 2008 dell’Amministrazione cittadina.
Il documento - particolarmente rilevante
poiché costituisce il momento in cui si sviluppa il confronto tra i risultati conseguiti
dalla Giunta rispetto agli impegni assunti
nella Relazione Previsionale Programmatica - rappresenta anche l’ultimo consuntivo che verrà approvato nella legislatura in
corso, visto il rinnovo degli organi collegiali
del Comune, in programma per maggio del
prossimo anno.
Sul piano dei dati economici che caratterizzano il documento, da evidenziare
anzitutto, anche per l’esercizio 2008 il rispetto del patto di stabilità, cioé delle regole fissate dall’Amministrazione regionale
nell’ottica di mantenere il saldo finanziario
e contenere il debito degli Enti locali. Dopodiché, entrando nel merito delle voci
vere e proprie del Rendiconto, va detto che
l’avanzo d’amministrazione si pone in linea
con il trend emerso negli ultimi anni, ovvero in calo continuo. Esso ammonta infatti a
2 milioni 320mila Euro.
Per quanto riguarda le entrate, appaiono evidenti, fra quelle tributarie, i mancati introiti dovuti all’esenzione, decisa
dal Governo, dell’ICI sulla prima casa. Ciò,
se da un canto ha abbassato l’autonomia
impositiva dell’Ente al 21.84%, dall’altro
ha scaturito un ulteriore decremento della pressione tributaria pro capite, da 392 a
333 Euro. Aosta si conferma così città in
cui il prelievo a carico di ogni abitante non
è particolarmente penalizzante.
A ciò si aggiunge poi, sempre in un’ottica
di attenzione e rispetto per la comunità, il
• La presentazione di “Tributofacile” agli operatori delle categorie
dato relativo alle entrate extra tributarie,
costanti nel quadriennio, a fronte del potenziamento dei servizi ai cittadini. Significa che sono rimaste sostanzialmente invariate le tariffe dei servizi e, in diversi casi,
si sono incrementate le riduzioni e le esenzioni. Anche l’indebitamento del Comune,
proprio nella logica di un utilizzo scrupoloso delle risorse a disposizione è sceso a
circa tre milioni di Euro, contro i quasi nove
milioni preventivati.
Tra le spese di parte corrente, l’uscita
maggiormente significativa è quella relativa al personale, che corrisponde al 27.8%
del totale. Peraltro, la capacità di impegno
è la più alta di sempre, attestandosi al
97.94%. Il valore più alto di sempre, che
evidenzia una gestione attenta e oculata,
nonché un utilizzo pressoché totale dei
fondi disponibili. In conto capitale, tale
dato si ridimensiona, per effetto di alcuni
cantieri fermi per cause non determinate
trasferimento della tesoreria comunale
Dall’inizio del mese di agosto, il servizio di Tesoreria comunale, assicurato
dalla UniCredit Banca, è stato trasferito
dallo sportello di via Challand all’agenzia in corso Padre Lorenzo n. 10.
dall’Amministrazione. Le spese, nella stessa
sezione del rendiconto, che si attestano su
quasi sedici milioni di Euro, risentono invece della conclusione del trasferimento
determinato dalla legge “Aosta capoluogo”.
In termini complessivi, l’analisi del documento contabile evidenzia l’assenza di
scostamenti rispetto alle previsioni, oltre
a far emergere il miglioramento dei servizi
erogati, con livelli quantitativi e qualitativi
riconosciuti d’eccellenza, oltre all’ampliamento dei canali di comunicazione con i
cittadini e al miglioramento dell’accesso
agli atti, in una logica di trasparenza.
Sempre in merito all’attività dell’Assessorato alle Finanze, si segnala il completamento, attraverso lo scorso numero
di “AostaInforma”, della distribuzione
dell’opuscolo “Tributofacile”. Si tratta di
una guida contenente tutte le informazioni
utili per l’utenza rispetto ad ognuno degli
adempimenti cui il cittadino è chiamato,
in materia tributaria, nei confronti del Comune. Oltre ai riferimenti normativi e degli uffici, sono presenti nelle pagine della
guida, alcune agevolazioni (ad esempio, in
materia di riduzioni ICI, o d’Imposta sulla
pubblicità) a volte non note. Il dépliant è
scaricabile anche sul sito www.comune.
aosta.it.
❚Christian Diemoz
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· NUMERO 3 · 2009
impianti sportivi: un’offerta sempre più completa
Rinnovata la piscina scoperta e affidato il bocciodromo
L’offerta di impianti per la pratica delle discipline sportive, da sempre un fiore all’occhiello della città di Aosta
per completezza e qualità della strutture, si è completata
nell’estate con alcuni interventi, il principale dei quali, la
riapertura della piscina scoperta comunale, particolarmente
atteso dalla popolazione.
Il complesso natatorio, fruibile da fine luglio, conta ora su
tre vasche: la principale, con misure olimpioniche, è stata ingrandita e ripavimentata, sia internamente che esternamente; quella riservata ai bambini è stata costruita ex novo e
contiene anche giochi per i più piccoli, nonché uno scivolo
che termina nella parte più profonda della piscina; infine la
terza di 400 metri quadrati è riservata alle attività di “hydrobike” e ai corsi di acquaticità. Gli spogliatoi sono stati ingranditi e rinnovati, è stato allestito un locale ad uso infermeria,
mentre la zona verde è stata completamente risistemata. La
tariffa per accedere alla piscina scoperta – che dispone anche
di un servizio di bar/ristorante – è di 5 Euro (6.50, nei giorni
festivi) o 3.50 Euro ridotto.
A partire dal primo luglio è poi tornato a disposizione dei
cittadini anche il Bocciodromo comunale “Giusto Grange”,
che verrà gestito sino al 30 giugno 2014 dalla Federazione
Italiana Bocce (FIB) ed in sub-concessione dall’Associazione
sportiva dilettantistica Bocciofila Aostana.
• La rinnovata vasca olimpionica
Nel periodo estivo, l’utilizzo dei campi, sia coperti sia scoperti, è gratuito. Sempre a partire dal mese di luglio, infine, il
Comitato regionale della Valle d’Aosta del Comitato olimpico
nazionale italiano (Coni) è entrato in possesso dei locali posti
all’ultimo piano del “Palaindoor”, in virtù dell’atto di concessione in comodato d’uso gratuito sottoscritto con l’Amministrazione comunale. I locali sono destinati a strutture di servizio afferenti alla pratica agonistica per le società sportive e
le federazioni valdostane.
❚ Francesco Mileto
benedetto xvi e il “tour de france” ad aosta
Due appuntamenti di rilievo, nella stessa settimana
Nella terza settimana di luglio, la città
di Aosta è stata protagonista di due eventi
che, seppur profondamente diversi, si sono
distinti per il loro prestigio e per la risonanza
mediatica, tale da aver profondamente valicato i confini regionali.
Martedì 21 luglio, parte del territorio
cittadino è stato interessato dal passaggio
della sedicesima (sulle ventuno previste)
tappa del “Tour de France”. I partecipanti
alla “Grande Boucle” si sono sfidati su un
percorso che prevedeva la partenza dalla
cittadina svizzera di Martigny, per arrivare
a Bourg-Saint-Maurice, in Francia. Appare
quindi evidente come la maggior parte dei
centosessanta chilometri che componevano
la tappa fosse sul territorio regionale. Dal
punto di vista agonistico, interesse ha suscitato la percorrenza dei due colli del San
Bernardo, Grande e Piccolo. Il nutrito gruppo di ciclisti è giunto in città sulla statale
26, da Gignod, ed ha proseguito, dopo aver
attraversato la rotonda dell’Ospedale, lungo
via Parigi, per poi continuare sulla statale 26.
Considerata l’occasione (l’“ultima volta”
del Tour in Valle risaliva al 1959), l’Assessorato Regionale al Turismo ha promosso e
coordinato varie iniziative promozionali nelle
località attraversate dalla tappa. Nella città di
Aosta, ciò si è concretizzato con l’allestimento, patrocinato dall’Amministrazione comunale, di un maxi schermo in piazza Narbonne,
che ha consentito a numerosi appassionati di
seguire la tappa in diretta tv nella sua
interezza. A vincere, è stato lo spagnolo Mikel Astarloza.
Venerdì 24 luglio, invece, Aosta è stata
teatro della visita di Sua Santità Benedetto
XVI, giunto in città per la celebrazione, in Cattedrale, dei Vespri. La funzione era riservata
al clero valdostano e, per non negare il suo
calore ai numerosi fedeli, il Pontefice (in Valle
per un periodo di riposo), ha scelto di arrivare
in Cattedrale percorrendo il centro cittadino
(dall’Arco d’Augusto) a bordo di una vettura
scoperta. Conclusa la funzione, il Santo Padre ha poi indirizzato ai fedeli riuniti in piazza
Giovanni XXIII delle parole benaugurali per
un’estate all’insegna della serenità.
❚ Christian Diemoz
code per il parcheggio, addio
In funzione il nuovo sistema di indirizzamento
Dalla fine del mese di giugno, gli automobilisti che raggiungono il capoluogo regionale possono evitare di perdere tempo alla
ricerca di uno stallo dove sostare grazie al
nuovo sistema di indirizzamento della Città
di Aosta, che permette di essere informati in
tempo reale della disponibilità di stalli liberi nei parcheggi di attestamento intorno al
centro storico. L’obiettivo è quello di ridurre
il traffico “passivo”, generato dalla casuale
ricerca di un’area di sosta libera, con conseguente miglioramento della mobilità in città
e della qualità dell’aria.
Il sistema, progettato e gestito dall’Azienda Pubblici Servizi spa, per conto dell’Amministrazione comunale, è composto da quattro gruppi indicatori posti ai punti cardinali
d’ingresso alla città: a nord in via Roma, a
sud in via Paravera, a est in corso Ivrea e ad
ovest lungo la strada statale 26.
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· NUMERO 3 · 2009
I pannelli a messaggio numerico variabile
indirizzano i veicoli verso i posti liberi presenti nei tre parcheggi pubblici in struttura
di Aosta - Ospedale, Carrel e Consolata - per
un totale di 895 posti auto.
Una centrale di supervisione, collegata in
remoto alle centraline di controllo installate presso i tre parcheggi ed ai pannelli a
messaggio variabile, raccoglie in modo automatico e continuo i dati per conoscere in
tempo reale la situazione di occupazione
delle strutture. Gli stessi, opportunamente
elaborati in funzione dei tempi di percorrenza nelle diverse ore della giornata da
ciascun gruppo indicatore, vengono quindi
trasmessi ai pannelli che visualizzano sui
display lo stato di disponibilità di posti dei
singoli parcheggi.
❚ Francesco Mileto
parole d’ordine: riqualificazione,
ammodernamento e sicurezza
Prosegue lo sforzo dell’Amministrazione per il nuovo volto di Aosta
• Ultimato l’intervento che ha riguardato Via Torino
Diverse novità in materia di Lavori pubblici testimoniano l’impegno dell’Amministrazione per cercare di dare un nuovo
volto al capoluogo regionale, attraverso
opere di riqualificazione e ammodernamento, o interventi per risolvere i problemi
evidenziati dai cittadini.
Un esempio del primo tipo è dato dal
rinnovamento di via Torino, conclusosi
nelle scorse settimane con le operazioni di sistemazione ed asfaltatura della
sede stradale: un intervento significativo, che ha permesso di restituire alla
città una delle sue arterie principali in
una veste ordinata e piacevole, sia per i
residenti, sia per coloro che quotidianamente la percorrono.
L’opera è stata completata in due fasi, a
partire dalla metà del mese di marzo, ed è
consistita nel rifacimento dei marciapiedi
- con l’inserimento di appendici per preservare i passi carrabili – nella sistemazione di tombini e caditoie e nella predisposizione, sul lato nord, di aiuole all’interno
delle quali sono stati piantumati una ventina di alberi di pero da fiore (Pyrus calleryana chanticleer).
Oltre a via Torino, anche altre vie centrali
cittadine, come via Carrel, piazza Manzetti,
avenue du Conseil des Commis, sono state interessate dal rifacimento del manto
stradale, resosi necessario per i danni causati da neve e gelo dell’ultimo inverno.
Per un cantiere che si chiude, vi sono
altre opere i cui lavori procedono a passo
spedito. E’ il caso della riqualificazione di
via Sant’Anselmo, attualmente in anticipo di alcune settimane rispetto al cronoprogramma inizialmente previsto per il
suo completamento, stabilito nel mese di
febbraio-marzo 2011.
Per rispettare le legittime esigenze dei
commercianti della via nei periodi di maggior afflusso turistico si è proceduto, previi
incontri con le associazioni di categoria, a
chiudere temporaneamente il cantiere il
10 luglio, per riprendere i lavori nel periodo tra l’8 ed il l3 settembre, subito dopo le
celebrazioni per la Festa della Valle d’Aosta ed il Festival degli artisti di strada. La
successiva sospensione - che anticiperà il
periodo delle festività natalizie – avverrà il
5 dicembre.
L’assessore ai Lavori pubblici Alberto
Follien, inoltre, ha incontrato, nelle settimane passate la direzione dei lavori, il
responsabile dell’impresa che per conto
del Comune di Aosta sta realizzando l’ope-
ra, i responsabili della società “Italgas” e
quelli dell’impresa incaricata dalla società
di distribuzione del gas dell’intervento di
spostamento della rete del metano, per
concordare una nuova procedura che permetterà, in futuro, operazioni sulla rete più
celeri, consentendo il rispetto dei tempi in
presenza di circostanze analoghe a quelle
del cantiere di via Sant’Anselmo.
Infine, un cenno ad un intervento meno
“appariscente” di quelli innanzi descritti,
ma che non mancherà di apportare ricadute positive sulla sicurezza della circolazione
stradale: la Giunta ha, infatti, approvato il
documento preliminare all’avio del progetto di installazione di due impianti semaforici, in località Ru a Signayes ed in frazione
La Chapelle di Porossan. Lo scopo è quello
di rallentare i veicoli su tratti di strada rettilinei spesso affrontati a velocità eccesive.
L’intervento di Porossan, in particolare, risponde alle richieste di maggiore sicurezza
dagli abitanti della zona, in relazione alla
presenza delle scuole elementari ed al conseguente pericolo per i bambini che escono
dalla scuola al termine delle lezioni in prossimità dell’attraversamento pedonale.
❚ Francesco Mileto
NUMERO 3 · 2009 ·
IN
11
FOCUS
❚ a cura di Christian Diemoz
servizi per anziani e per l’infanzia in evidenza
Molteplici attività nelle ultime settimane
Molteplici sono le notizie di rilievo derivanti, nelle ultime settimane, dall’attività
dell’Assessorato alle Politiche sociali. Le principali attengono i servizi rivolti alla terza età,
nella consueta ottica di attenzione dell’Amministrazione alle fasce maggiormente deboli della popolazione, ma anche altri ambiti
hanno fatto registrare momenti significativi.
Cambia il gestore dei servizi
per anziani
Alla fine di giugno, la Commissione
giudicatrice della procedura di gara per
l’affidamento della gestione dei servizi di
assistenza domiciliare, strutture per anziani, centri diurni e assistenza domiciliare
di quartiere ha terminato i suoi lavori in
seduta pubblica. Per il periodo dal primo
luglio 2009 al 31 dicembre 2011 è stato
individuato, come affidatario del servizio,
la cooperativa sociale “Pro.Ges” di Parma.
Giova ricordare che le norme di dettaglio per l’affidamento tramite gara sono
dettate da una deliberazione della Giunta
regionale (la n. 3919 del 2008), cui l’Amministrazione comunale di Aosta ha voluto
attenersi. L’obiettivo di queste disposizioni,
definite in un confronto che ha coinvolto
anche le cooperative sociali locali, è di garantire i principi di libera concorrenza, non
discriminazione e trasparenza. La Commissione tecnica era composta a maggioranza
da commissari esterni all’Ente (tre su cinque), al fine di consentire la selezione dei
progetti basata su conoscenze tecniche
approfondite, tenuto conto della complessità dei servizi.
La cooperativa “Pro.Ges” è quindi subentrata al Consorzio delle Cooperative “Trait
d’Union” nella gestione del servizio domiciliare e delle strutture per anziani. Si è trattato di
un cambio di gestione importante e delicato,
il primo in questo settore nella storia dei servizi sociali del Comune. Preme ricordare che
servizi di questo tipo vengono affidati tramite gare pubbliche, a cui possono partecipare
tutti i soggetti che ne hanno diritto.
12
IN
· NUMERO 3 · 2009
• L’Assessore Ferrero e il Sindaco Grimod in visita a una delle strutture
L’Assessorato alle Politiche Sociali ha
messo in campo non solo azioni di controllo e monitoraggio (quali: una lettera inviata a tutti gli utenti per comunicare il cambio di gestione, vari sopralluoghi da parte
dell’Assessore e del Sindaco nelle strutture
nel corso del mese di luglio, una seduta
della IV Commissione consiliare convocata su richiesta dell’Assessore, visite domiciliari), ma si è fatto parte attiva, assieme
all’importante lavoro dei Sindacati, rispetto
al riconoscimento dei diritti dei lavoratori.
Per questo motivo sono stati siglati quattro
accordi, firmati da tutte la parti in causa
(Pro.Ges, Trait d’Union, Sindacati e Assessorato), che hanno garantito alle persone
che già lavoravano nel servizio di veder riconosciuti tutti i diritti acquisiti.
Al di là di alcune fisiologiche difficoltà,
come sempre accade nei cambi di gestione,
oggi il servizio procede normalmente. L’Assessorato continua nella sua opera di controllo e rimane a disposizione degli utenti
(telefono centralino 0165.300200).
Pomeriggi danzanti
in via Vuillerminaz
Come da diversi anni a questa parte, anche per l’estate in corso sono stati organizzati, nell’ambito delle attività dei centri
di incontro per anziani gestiti dalla “Cooperativa sociale degli Anziani per l’autoge-
stione”, i pomeriggi danzanti nell’area verde di via Vuillerminaz, ove è stata allestita
un’apposita struttura. I pomeriggi danzanti
sostituiscono i balli del Cral e rappresentano anche una bella occasione d’incontro
tra generazioni. L’appuntamento è, fino al
17 settembre prossimo, per ogni giovedì e
domenica, dalle ore 15 alle 18.
Piano contro
l’emergenza caldo
Nonostante la stagione estiva ad Aosta
non abbia, al momento, fatto registrare
momenti di particolare criticità sul piano
delle ondate di calore, l’Amministrazione
ha comunque predisposto una serie di
interventi mirati a non lasciare sola la popolazione anziana, soprattutto nelle giornate del caldo torrido. L’organizzazione
di questi interventi rappresenta sempre
anche un’occasione preziosa per tenere
aggiornati i dati sulle persone sopra i 75
anni di età residenti ad Aosta. L’Assessorato ha infatti provveduto nei mesi scorsi
a contattare gli ultrasettantacinquenni
che risultano vivere da soli (1879 persone,
di cui 1473 non usufruiscono dei servizi
sociali comunali), per chiedere loro se
desiderassero essere ricontattati dalla
centrale unica della Teleassistenza nel
caso di “emergenza caldo”. Molti hanno
comunque una famiglia di riferimento,
figli o nipoti, altri hanno amici e vicini e
pertanto non hanno richiesto nessun
servizio. Invece coloro che lo hanno richiesto, quando arriva l’ondata di calore
segnalata dalla Protezione Civile, ricevono
una telefonata dalla centrale. Si tratta di
un’azione preventiva importante. Infatti,
se nel corso della telefonata la persona
risultasse confusa, è prevista anche una
visita domiciliare.
Prosegue poi la collaborazione con i
volontari della Croce Rossa Italiana. Attraverso una convenzione, gli esperti volontari della Cri garantiscono tre presidi
dalle ore 17 alle ore 19, in Viale Europa
tutti i martedì presso “Casa Famiglia”, al
quartiere Dora tutti i mercoledì presso il
Centro d’incontro (via Valli Valdostane) e
al quartiere Cogne tutti i giovedì presso il
Centro d’incontro di via Vuillerminaz (sino
al 15 settembre prossimo). Si tratta di
presidi, molto apprezzati negli anni scorsi, rivolti agli anziani (e non solo), i quali
sanno di avere un punto di riferimento
sul territorio sia per avere informazioni su
come difendersi dal caldo sia per richiedere un’assistenza primaria.
L’organizzazione della cosiddetta “emergenza caldo” rappresenta per il Comune un
impegno per scongiurare l’isolamento delle
persone anziane, specie nei mesi estivi e in
caso di bisogno.
Progetto “Il trenino
dei sette nani”
L’iniziativa era rivolta ai bambini della sezione “grandi” (quelli prossimi a frequentare la scuola dell’infanzia) dell’asilo nido comunale di viale Europa. L’idea era di fornire
loro un contesto che consentisse di ordinare, nel quadro di una “cornice” concreta
che funzionasse da organizzatore mentale,
la storia familiare, le relazioni con le loro
educatrici e i compagni, nonché tutte le
esperienze di cura, di gioco e di scoperta
compiute al nido. Per realizzare il progetto,
le educatrici hanno scelto di allestire una
parte dell’asilo collocando su una parete il
trenino con tutti i suoi vagoni. La locomotiva accoglieva le fotografie delle educatrici, seguivano poi le immagini delle famiglie
dei bambini e sette vagoni, ognuno dei
quali occupato da un passeggero speciale:
uno dei sette nani. Ciascun nanetto è stato
individuato per un diverso tipo di esperienza (dal disegno ai giochi d’acqua), mentre
Biancaneve ha funto da riferimento per i
bambini durante le loro prime esperienze al
• Un momento dello scambio
con l’asilo di Pont-Saint-Martin
di fuori del nido: la piscina, il mercato, le
diverse uscite in piazza, la biblioteca, ecc.
La fiaba è stata scelta poiché piuttosto popolare tra i bambini ed ha accompagnato
i piccoli nel loro cammino verso l’autonomia, passando attraverso momenti di cura
e di gioco. Inoltre, dal momento che uno
degli obiettivi era quello di migliorare le capacità di strutturare relazioni significative
con figure adulte al di fuori della cerchia
familiare e dell’asilo, il progetto si è concluso con una vera uscita in treno, con visita
al “nido” di Pont-Saint-Martin, nell’ambito
di uno scambio tra bimbi ed educatrici,
accolto con estremo gradimento da tutti
coloro che vi hanno preso parte.
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Dal 1° luglio 2009, dal lunedì alla domenica 8.00/20.00 (orario continuato)
gli esercizi storico-tradizionali della città di aosta
Ecco altre cinque schede illustrative
Prosegue, su questo numero della rivista, la pubblicazione delle schede illustrative delle attività iscritte nell’Albo degli esercizi
storico-tradizionali, istituito presso l’Assessorato alle Attività produttive del Comune di Aosta. Ricordiamo, in merito, che la “visibilità” su “Aostainforma” è una delle diverse possibilità (stabilite
con una specifica deliberazione della Giunta comunale) cui si può
accedere a seguito dell’iscrizione all’Albo.
L’invito, per chi non lo avesse ancora fatto, è pertanto di considerare tale opportunità. Le caratteristiche cui l’attività deve rispondere, al fine di poter presentare istanza di ammissione, sono precisate
in un’apposita sezione del sito Internet www.comune.aosta.it, ove è
possibile anche reperire la documentazione necessaria. Un’apposita
Commissione si riunisce due volte all’anno per valutare la ricevibilità delle domande depositate all’Assessorato.
FRUTTA E VERDURA “L’orticello”
via Aubert n. 44 3
piazza Chanoux n. 9
Nel vasto edificio che oggi ospita anche
i locali del Caffè Nazionale, nel 1800 sorgeva un convento che si estendeva fino a
piazza Chanoux, dove si ergeva la chiesa di
San Francesco. Successivamente, l’intera
area venne comprata dall’Amministrazione comunale, che trasformò il convento
nell’attuale Hôtel de Ville, tuttora sede
degli uffici comunali della città di Aosta.
Diversi locali situati sotto i portici vennero
adibiti ad altro uso e, tra questi, vi erano
anche quelli del Caffè Nazionale, che aprì
per la prima volta le sue porte alla cittadinanza nel 1896. I primi proprietari furono
i signori Pollano, che gestirono l’attività
per due generazioni; poi subentrò una
famiglia di medici, i quali si occuparono
della ristrutturazione dei locali così come è
giunta sino ai giorni nostri. In seguito si avvicendarono altre due famiglie, i Mancuso
e i Gerbaz, fino a quando nel 2000 la conduzione del caffè non venne affidata alla
signora Laura Bertone, che ancora oggi ne
· NUMERO
3 · 2009
IN
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è titolare. Dall’originaria
struttura
è rima-
Nei locali storici di via Edouard Aubert
44, ove in passato aveva sede un rivenditore di mobili, da circa 45 anni si trova il
negozio di frutta e verdura “L’Orticello”,
aperto agli abitanti della città dai coniugi Vittorio Bruna e Carina Gontier, che
rilevarono la gestione dell’esercizio precedente spostando l’offerta dei prodotti
dal settore mobiliare a quello alimentare.
Il negozio è ora gestito dalla figlia, Loredana Bruna, che, da quasi un ventennio,
propone alla sua clientela frutta e ver-
dura fresca e genuina, generi alimentari
di vario tipo e prodotti tipici della cucina
valdostana (quali vino, dolci, miele, ecc.)
rigorosamente forniti da produttori locali. Oltre alla cortesia e all’attenzione
verso i clienti, volte a soddisfar le loro
più piccole esigenze, il negozio si distingue per il servizio di consegna a domicilio in tutta la città, per far degustare i
suoi prodotti anche a chi è impossibilitato a muoversi.
caffé nazionale
sta la cappella del convento, attualmente
destinata a sala da pranzo, caratterizzata
dalla presenza di dieci ampie vetrate colorate, ognuna sovrastata da un diverso
stemma appartenente a famiglie nobili residenti nei comuni limitrofi del capoluogo
valdostano, mentre alcuni pezzi dell’arredamento risalgono ancora all’epoca della
sua inaugurazione, conferendogli un ulteriore valore storico e artistico. Oltre che
per la sua particolare ubicazione e il lungo
passato alle sue spalle, aspetto questo che
lo fa rientrare nell’elenco dei locali storici
italiani a partire dal 2003 (come attestato
dal certificato esposto all’entrata), il Caffè
Nazionale è rinomato a livello italiano anche per l’alta qualità del servizio offerto e
dei prodotti serviti ai suoi clienti, tanto da
meritare l’inclusione nella famosa guida
del “Gambero rosso” sin dal 2001. Il locale
propone un ampio e ben curato servizio di
bar-caffetteria, ristorante (solo per il pranzo), aperitivo e buffet per cerimonie e occasioni speciali, ma si distingue soprattut-
to, sin dalla sua nascita, per la particolarità
di ospitare con notevole frequenza eventi
letterari e musicali, e per essere punto
d’incontro e di passaggio di famosi artisti
e personaggi politici sia a livello nazionale
che internazionale. Il tutto contornato da
un’esperienza pluriennale, da una competenza e da un’accoglienza che lo rendono
uno dei locali più conosciuti e apprezzati
del capoluogo valdostano.
LIBRERIA “OMNIBUS”
La libreria Omnibus nasce nel 1964 ad
Aosta dalla passione che i due titolari, i
coniugi Maria e Danilo Rosi, nutrono nei
confronti dei libri. Fino agli anni Ottanta
la libreria ha una fisionomia, per così dire,
“generalista”: romanzi, saggi, manualistica,
libri per l’infanzia si affiancano alla vendita
di scacchi e scacchiere, prodotti questi che
rappresentano fino ai nostri giorni la nota
distintiva di un’attività libraria in senso
proprio, che tuttavia ha scelto il gioco degli scacchi come emblema di un rapporto
sia ludico che profondamente intellettuale con la cultura. A partire dai primi anni
Ottanta, la Libreria Omnibus diventa una
libreria “specializzata”. L’offerta libraria si
concentra su alcuni temi, allora emergenti,
che nel tempo hanno finito per garantire
alla libreria stessa uno spazio del tutto particolare all’interno del commercio librario
regionale e non solo. Saggi di filosofia, di
storia delle religioni, di antropologia, di
esoterismo, pubblicazioni spesso di difficile
reperimento relative alle medicine meno
convenzionali (dall’omeopatia alle terapie
olistiche, dallo yoga ad ogni altro tipo di
tecniche terapeutiche naturali), libri di teo-
sofia, di astrologia, di meditazione, di storia
delle civiltà del mondo antico affollano gli
scaffali della Libreria Omnibus che deve la
sua attuale notorietà alla cortesia e alla
competenza della signora Maria Mazzenga
che, alla scomparsa del marito, ha condotto l’attività scegliendo di approfondire gli
argomenti che più le stavano a cuore.
Libreria esoterica e non solo (ricchi sono
anche i reparti dedicati ai libri fotografici, d’arte, di cucina e alla letteratura per
bambini), la “Omnibus” è un punto di riferimento per ricercatori e appassionati che
credono ancora alle librerie come luoghi di
incontro e di scambio di opinioni e consigli
su temi di interesse comune.
via Trottechien n. 2
BRASSErie du commerce
La famiglia degli attuali proprietari della “Brasserie du Commerce” svolge l’attività di ristorazione da ben 4 generazioni.
In seguito a un’esperienza iniziata a Parigi nel 1880, il capostipite della famiglia,
dopo quindici anni, tornò in Valle d’Aosta,
la sua terra d’origine, dove aprì una trattoria a conduzione familiare sulla collina
del capoluogo. Nel 1984 Benni e suo fratello Vico spostarono l’attività rilevando la
via De Tillier n. 10 3
FIORAIO LUIGI BERSANO
L’attività di fioraio del signor Luigi Bersano
risale al 1960, quando suo padre Pietro inaugurò il negozio nel cuore della città di Aosta,
passando poi il testimone della gestione al
figlio. Da ben due generazioni, dunque, la
famiglia Bersano propone alla sua clientela
fiori e piante per ogni tipo di occasione: cerimonie (matrimoni, battesimi, funerali, ecc.),
“Brasserie du Commerce”, storico locale
nel centro di Aosta funzionante dalla metà
dell’800, il cui nome deriva dalla prossimità alla piazza principale, dove in passato si
teneva il mercato cittadino. Le trattative
di acquisto e i contratti venivano infatti
spesso ultimati al ristorante davanti ad un
bicchiere di vino o un piatto tipico: da qui
il nome “Brasserie du Commerce”. Il palazzo della Brasserie risale alla metà dell’800
e poggia inoltre su un antico sito romano
che si affacciava sul ‘decumano massimo’,
la strada principale di Aosta romana. Il locale vive fondando le sue radici nell’attaccamento alla terra, alla storia della valle,
ai suoi piatti tipici e ai sapori di un tempo
tramandati di generazione in generazione, senza però disdegnare l’innovazione. I
piatti risultanti da questa filosofia culinaria,
eventi di vario genere o ricorrenze particolari.
Il tutto completato da un efficiente servizio
di addobbo e allestimento floreale. Qualità e
ricercatezza del prodotto, nonché esperienza
e costante aggiornamento del personale, costituiscono i punti di forza di questa attività.
A chi fosse interessato, si ricorda inoltre che
il proprietario organizza in tutta Italia corsi di
formazione e aggiornamento per i professionisti del settore.
affiancati da una grande varietà di pizze,
possono essere degustati sia in occasione
di ricorrenze particolari quali comunioni,
matrimoni, anniversari, pranzi e cene di
lavoro, sia per un semplice incontro con
gli amici. Ogni esigenza potrà trovare la
giusta soluzione nei diversi ambienti in
cui il ristorante è suddiviso: la Brasserie,
dove poter gustare le ricchezze della terra
in assoluta calma e tranquillità, circondati
solo dal calore dell’ospitalità valdostana; il
Giardino di Porfido, racchiuso tra vecchie
mura medioevali e riparato da un maestoso
ippocastano centenario; e, infine, la Cantina, affiancata da un’ampia sala per pranzi e
cene particolari, con una proposta di oltre
300 etichette tra vini valdostani e nazionali,
champagne, vini francesi e produzioni particolari, come passiti e vendemmie tardive.
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
via Aubert
IN
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un bando per 108 alloggi erp
C’è tempo sino al 23 ottobre per le domande
Un bando per assegnare centootto alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. Lo
ha emanato, nelle scorse settimane, l’Amministrazione comunale di Aosta. L’avvio
della procedura è stato possibile dal momento che la Regione ha dato corso, in
luglio, alla modificazione della legge regionale n. 39 del 1995, di riferimento nella
materia, che rappresentava l’atto necessario per poter dare il “via libera” all’avviso
aostano.
L’intervento legislativo attuato dall’Amministrazione regionale prevede infatti
che, nell’emanazione di un bando, alcuni
aspetti siano rimessi alla discrezionalità degli Enti locali. Il Comune di Aosta
ha così avuto la facoltà di “modellare”,
nell’ottica di renderle ancora più rispondenti al tessuto sociale aostano, quattro
parti dell’avviso.
In prima battuta, i requisiti per l’accesso all’Erp. I richiedenti devono avere
la residenza anagrafica continuativa nel
Comune per un periodo non inferiore a
quattro anni dalla data di pubblicazione
del bando (il 24 agosto 2009). In assenza
di tale condizione, è prevista la possibilità
di accedere all’assegnazione degli alloggi
per coloro che abbiano l’attività lavorativa principale e continuativa nel Comune
di Aosta, per un periodo non inferiore a
otto anni.
Il secondo aspetto su cui la Regione ha
lasciato campo libero ai Comuni riguarda
il termine di presentazione delle domande. L’Amministrazione aostana ha optato
per un periodo di sessanta giorni. Stante
la data di pubblicazione del 24 agosto,
l’ultimo giorno utile per il deposito delle
istanze è il 23 ottobre prossimo.
Relativamente alla gestione del bando,
una deliberazione del Consiglio comunale
adottata nello scorso gennaio, affida tale
compito all’Agenzia Regionale dell’Edilizia Residenziale (A.R.E.R.). Considerata
l’importanza di tale procedura, un “Ufficio bando” è stato appositamente aperto
in via Liconi n. 26/28 (tel. 3358328586).
Per ritirare i bandi integrali, del modulo di
domanda e per ogni informazione, è possibile rivolgervisi.
Le domande debbono essere presentate
direttamente a tale ufficio, il lunedì dalle
ore 14.30 alle 17 e dal martedì al venerdì, dalle 9 alle 12. In alternativa, le istanze
possono essere spedite tramite raccoman-
• Il Quartiere Dora, ove si trovano 78 degli alloggi in assegnazione
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· NUMERO 3 · 2009
data all’A.R.E.R. della Valle d’Aosta, indirizzo: corso XXVI febbraio n. 23. Le richieste
di partecipazione al bando devono essere
depositate entro le ore 12 del 23 ottobre
prossimo. Quelle pervenute per posta dopo
tale termine saranno escluse dal concorso,
ad eccezione di quelle spedite entro la data
di scadenza. In tal caso, farà fede il timbro
postale attestante il giorno di spedizione.
Il Comune ha poi disciplinato direttamente, nel definire il bando, l’attribuzione di
punteggi ulteriori in presenza di particolari
condizioni definite “soggettive”, meritevoli
di attenzione, quali gli anni di residenza in
Aosta o in Valle oltre il minimo richiesto,
oppure gli anni di permanenza in graduatoria, così come nel caso di situazioni familiari
“caratterizzate da rilevante carico sociale”
(singoli con minori, richiedenti con età superiore a 80 anni con discendenti o portatori
di handicap nel nucleo, giovani coppie con
uno o più minori, famiglie in situazione abitativa precaria riconosciuta).
Da segnalare, inoltre, che i limiti di reddito
per la partecipazione all’avviso (fissati da un
apposito provvedimento della Giunta regionale) fanno ora riferimento al nuovo indicatore ISE e non più ai parametri previsti in
passato, nell’ottica di una sempre maggior
equità. Gli alloggi per cui il Comune provvede all’assegnazione sono i settantotto in
via di ultimazione, da parte dell’A.R.E.R., al
quartiere Dora, nonché i trenta dell’ex “Casa
Gagliardi”, in via Saint-Martin-de-Corléans.
A livello di tempi, una volta scaduto il termine del 23 ottobre, l’Agenzia provvederà
all’istruttoria delle domande e alla predisposizione delle graduatorie provvisorie. A
quel punto, la Commissione regionale Erp
valuterà i risultati e concorrerà alla pubblicazione della graduatoria definitiva, che
avverrà entro luglio 2010. Considerando
come, a quella data, gli alloggi saranno immediatamente disponibili, si suppone che le
assegnazioni possano avvenire nell’arco di
un paio di mesi.
❚Christian Diemoz
INPATOIS
Lo Gnalèi
Crèyanse su la leunna
Eun prédzèn no eumpléyèn chovèn l’espréchón avèitché la
leunna pe dére que catcheun l’è eun tren de pédre de tén ou d’itre
écartà de caque baggue.
Suetta espréchón vou étó dére que eun crèi i-z-effé de la leunna
su la véjétachón é que l’è bièn de ten-ì contcho di sicle leunnéro pe
le-z-ativitó agricole.
Eun cou lo campagnar l’arie jamì pensà de pa préndre eun
considérachón la leunna devàn que fére sertèn travaille : attégnave todzor lo bon de leunna pe vagné lo courtì, pe
pouére la veugne, pe couillì le fruì, coppé lo bouque,
couére lo pan, fére la betserì… L’iyan de riille que
passavon d’eunna jénérachón a l’atra é que l’an
formà eun patrimouéno de la communoté.
Le faze de la leunna
La leunna tendra
La leunna a 29 reste pa é a 30 va pa : l’iye eunna
fasón de dére pe se rappélé que eunna lenèizón l’è de 29
dzor, 12 aouve é 44 meneutte. Selón la tradechón la leunna
nèye (lo premì dzor de la Leunna Nouva) l’è neutra, mi la sin-a
eunfluanse sarie bièn négative lo trèjimo dzor. Lo trèi de leunna
l’è nuiziblo pe totte le-z-ativitó de la campagne. Si dzor va bièn
maque pe verié la dreudze é pe ditruire le bouèissón. I premì car
(fran i tendro de leunna) faillé pa vagné, traplanté é sapignon-é ;
faillé attendre lo secón car, can la leunna sarie, sa mouèn tsada.
La leunna plèn-a
La leunna plèn-a l’a pa de gramo-z-effé, i contréro l’è boun-a pe
beutté cové le-z-où é marque la feun di grossesse : selón le dzi la
leunna plèn-a favorize le-z-accoutsemèn.
Eun cou eun crèyave étó que la leunna l’ayè de-z-eunfluanse su
sertèn-e maladì.
La leunna duya
La leunna duya l’è salla que cale : va bièn pe coppé le-z-abro a
fruì é la veugne é pe totte le-z-opérachón que regardon la conservachón di danré : couillì le fruì é la verdaou, couére lo pan, fére le
saouseusse é le boudeun, fondre lo beuro…
Eun cou n’ayè lo souèn de coppé i deur de leunna, countre le
gamolle, lo bouque pe bâtì é pe fére de moublo ; mima bagga pe le
sadzo pe llatté le veugne é pe fére de sétón é de tsavèn.
La leunna s’eunmelave étó di canne di fornet, que faillé
jamì quié i deur de leunna se eun vollave pa avèi lo péillo plen
de feun tsaque cou qu’eun allemave lo fouà. Eun diave étó
que le bon masón prégnavon varda de bâtì la tsemenaye a
la leunna viille que l’arie eumpatsà de fonchoné amoddo.
Lo crèissèn de la leunna
Pe recougnitre se la leunna crèi ou cale, eun patoué, baste eunna
seumpla remarca : la leunna que avèitche ba (ver lo ba de la vallaye santrala) l’è crèissenta. La leunna que avèitche su (ver la âta
vallaye) cale.
L’épatta
Eun cou caze tcheut sayàn todzor calculé l’adzo de la leunna
sensa fata d’almanaque que adón l’iyan retsertchà é coutavon tcheur. Eumpléyavon l’épatta (épatta grégorienna :
l’adzo de la leunna i premì janvieur, mouèn eun)
selón si sistémo (ézeumplo pe la leunna de Tsalende 2009) :
Épatta 2009 Dzor Mèis (disambre)
Total 3
25
10
38
Se lo total dépasse 30, fa consederé maque lo nombro que
avanse : 38 - 30 = 8
Pe fére si calcul, eun pi de l’épatta couranta, fa cougnitre lo
nombro de tsaque mèis, a savèi l’escar que se forme lo loun di mèis
euntrì l’an de la leunna é l’an di solèi :
Janvieur - 1
Mi - 3
Sétambro -7
Fevrì - 2
Joueun - 4
Otobre - 8
Mars - 1
Juiillet - 5
Noambro - 9
Avrì - 2
Out - 6
Disambro - 10
(à suivre sur le prochain numéro)
Collaborateur de Aoste pour les traductions: Iris Morandi
Illustration: © 2009 A. Roveyaz pour Metrò Studio Associato
Transcription au soins du Guichet linguistique
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NUMERO 3 · 2009 ·
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EUROPAINCOMUNE
❚ a cura di Laura Riello
riflessioni sull’europa della crisi
Il ruolo dell’Unione di fronte alla congiuntura
Le istituzioni europee hanno permesso di arginare le onde della crisi.
Un risultato tutt’altro che irrilevante,
se si considerano gli effetti in altri
paesi europei non membri dell’Unione europea e negli Stati che non fanno parte di Eurolandia. Tuttavia, fin
dall’inizio della crisi, i governi nazionali hanno ignorato le raccomandazioni di Bruxelles e il suo operato in
materia economica. Eppure, l’UE e la
moneta unica per alcuni stati membri
sono stati un’ancora di salvataggio
contro il fallimento. In questi ultimi mesi la Commissione europea è
stata troppo spesso “snobbata” dai
governi, che hanno annunciato direttamente alla stampa importanti
misure di aiuti pubblici (peraltro
vietati dai trattati per non ostacolare la libera concorrenza), senza passare per Bruxelles. Allo stesso modo,
sono stati aumentati i deficit pubblici nazionali ben oltre i limiti
consentiti dal Patto di stabilità, senza mai discutere in
sede europea il contenuto
e le modalità di queste misure. E quando l’Unione ha
cercato di intervenire nei
piani di rilancio nazionali,
gli Stati membri l’hanno
allontanata senza esitare.
Vero è che una volta arginata la crisi, l’Europa
si è mostrata incapace
di passare all’offensiva.
Molti rifiutano di ammettere una verità fastidiosa: a Roma, Berlino, Parigi, Londra e in
molte altre capitali europee, la Commissione
europea è vista più come
un ostacolo agli interessi
nazionali, che come un aiuto
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per realizzarli. La realtà è che l’Europa
starebbe meglio se i governi avessero
agito di concerto, con politiche meno
unilaterali. Ad un anno dall’inizio della
crisi economica, gli europei sono ancora alla ricerca delle ricette per attenuarne le conseguenze. Un anno fa la
Francia prendeva il timone dell’Unione
europea sotto la Presidenza di Nicolas
Sarkozy. Tra le note di biasimo: l’assenza di una difesa del modello sociale
europeo. Un anno dopo, in piena recessione, si torna a parlare
del sociale. Accanto
alla lotta contro
il cambiamento climatico,
l’attuale
presidenza
svedese
ha fatto della battaglia contro la crisi economica mondiale la sua priorità.
In questo contesto, il modello sociale
svedese può aiutare i ventisette stati membri dell’UE a uscire dalla crisi?
Sono ormai vent’anni che il “modello
scandinavo” ispira più o meno le politiche sociali di un certo numero di
stati (Belgio, Francia, Germania, ecc.)
senza che questi siano riusciti a ricreare “l’eden” svedese. Si prenda un
dato: prima della crisi, in Svezia il tasso di occupazione raggiungeva il 73%,
le donne che esercitavano un’attività
professionale il 71,5%, mentre in Italia sono appena una su due. Eppure,
anche l’industria automobilistica svedese (Volvo, Scania) non è sfuggita al
terremoto economico. Tuttavia, la forza
degli svedesi è essere riusciti a creare
non un sistema “assistenziale”, ma un
circolo virtuoso. Il lavoro produce ricchezza – le tasse in Svezia vengono
pagate proprio da tutti! - che, reinvestita nella formazione, genera lavoro.
Certo, questa “sicurezza flessibile”
ha un costo: un fisco particolarmente gravoso a sostegno delle
grandi spese sociali. Ne consegue che in Italia, dove i margini di bilancio sono risicati
e gli evasori fiscali (e i furbetti) incommensurabili,
la creazione di un tale
modello sembra impossibile. Purtroppo non è ancora
arrivata l’epoca
europea del modello scandinavo. E se Obama
incita: “Sappiate
approfittare della
crisi!”, l’Europa nicchia,
invece, continuando a perdere
l’ennesima buona occasione.
non solo compiti al doposcuola
Si punta anche sul miglioramento delle conoscenze linguistiche
Nel quadro degli interventi relativi
alle Politiche sociali sostenuti dall’Amministrazione comunale, una proficua esperienza che sta conoscendo un
sempre maggiore consenso da parte
delle famiglie è quella del Doposcuola organizzato dall’Associazione delle
donne latinoamericane della Valle d’Aosta “Uniendo Raices onlus”. Il servizio si
svolge, ormai da diversi anni e con un
crescente numero di iscritti, con cadenza bisettimanale durante l’intero periodo scolastico ed è rivolto ai bambini
delle scuole elementari e ai ragazzi delle
scuole secondarie di primo grado.
Il Doposcuola si svolge all’interno delle aule dell’Oratorio “San Filippo Neri”
ogni lunedì e ogni giovedì, dalle 15 alle
17, per i ragazzi della scuola media, e
dalle 17 alle 18.30, per i bambini della scuola elementare. Con l’obiettivo di
venire incontro alle esigenze lavorative
delle famiglie, quest’anno è stato attivato un servizio di “Pedibus” dai diversi
istituti fino alla sede del doposcuola.
Durante la stagione appena conclusa,
hanno usufruito del supporto didattico
una cinquantina di utenti, provenienti
principalmente dall’area del Maghreb e
dall’America Latina, ma anche dall’Italia, dalla Cina, dall’Albania e dall’Olanda.
Gli obiettivi sono di migliorare la conoscenza delle lingue italiana e francese
dei bambini e dei ragazzi stranieri, di
aiutarli a svolgere i compiti assegnati
dagli insegnanti e di stimolarli all’apprendimento e alla socializzazione attraverso lo studio, la lettura e il gioco.
A tal fine operano due educatrici (una
delle quali iscritta all’albo regionale
dei mediatori interculturali), diversi
volontari e un gruppo di tirocinanti
provenienti dalla Facoltà di Scienze
della Formazione dell’Università della
Valle d’Aosta. All’equipe si aggiungono una psicologa e una mediatrice
interculturale che si occupa di sviluppare progetti aventi come obiettivo
• Un momento delle attività
la comunicazione tra le varie culture
presenti all’interno del gruppo. Grazie
al lavoro sinergico di queste figure,
il 100% degli iscritti dell’ultima stagione scolastica è stato ammesso alla
classe successiva o al successivo grado di istruzione.
❚ Miguelina Baldera Santana
Presidente di “Uniendo Raices onlus”
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AMBIENTEINFORMA
❚ a cura di Marco Framarin
amianto: perché non sia più una brutta storia
Consigli su come approcciare una delicata questione
In quest’edizione di AmbienteInforma parleremo di un argomento delicato: l’amianto. Come direbbe Carlo Lucarelli, il famoso scrittore e conduttore
televisivo di “Blu notte”, è una brutta
storia. Una storia che, fortunatamente, non ci riguarda da vicino, perché in
Valle d’Aosta, e ad Aosta in particolare,
non vi sono stati stabilimenti produttivi di tale materiale, ma il suo utilizzo è
stato molto diffuso anche da noi.
Tale materiale, infatti, ha ottime proprietà tecnologiche: buona resistenza al fuoco e
al calore, all’azione di agenti chimici e biologici,
all’abrasione
e
all’usura, notevole resistenza
meccanica, alta
flessibilità,
si
lega facilmente
con materiali da
costruzione ottenendo buone
proprietà fonoassorbenti e termoisolanti.
Per queste qualità, ed anche per la
sua economicità, si è diffuso l’utilizzo nell’industria, in edilizia, in ambito
domestico e nei mezzi di trasporto. A
tal punto che, ancora oggi, a diciassette anni di distanza dalla legge 27
marzo 1992, n. 257, con la quale è
stata disposta la cessazione dell’impiego dell’amianto e sono state dettate norme per il suo smaltimento controllato, non è raro vedere ad Aosta
tetti e coperture realizzate con tale
materiale.
Riceviamo diverse lettere di cittadini
che ci scrivono preoccupati segnalandoci questa o quella situazione.
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Ci chiedono interventi risolutivi,
temono per la loro salute perché le
fibre di amianto sono potenzialmente
pericolose.
Ve l’avevo detto è una brutta storia
ed è per questo motivo che ne parliamo con l’intento di dare informazioni
corrette. Perché anche nelle brutte
storie, bisogna affrontare la realtà
con razionalità e non con l’emotività.
La pericolosità dell’amianto risiede
nel fatto che in seguito a manuten-
zione, danneggiamento accidentale,
invecchiamento del legante, infiltrazioni avviene la liberazione della fibra nell’aria, secondo percentuali che
possono superare la naturale presenza di fibre solitamente aerodisperse.
Gli effetti biologici si verificano
solo come conseguenza della respirazione prolungata della fibra
di amianto e, fortunatamente, non
è questo il rischio che si corre nella nostra città, perché la presenza di
materiali contenenti amianto in un
edificio non comporta, di per sé, un
pericolo per la salute degli occupanti.
Comunque, suggeriamo, nel caso si
voglia segnalare una tettoia, una copertura, un tetto in amianto o cemento-amianto, che appare in condizioni
di cattivo stato manutentivo, di scrivere all’Ufficio Ambiente del Comune
di Aosta.
Tale informazione servirà per censire
l’edificio e per esercitare nei confronti
del proprietario dell’immobile, o del responsabile di gestione dell’immobile in
cui sono segnalate tali condizioni, un
richiamo alle proprie responsabilità,
che consistono
nel far predisporre un’attenta
analisi dello stato
delle strutture e
dei manufatti.
Alla luce degli
esiti prodotti, si
possono avere
diversi risultati:
si può valutare
di attendere ad
intervenire, poiché non vi è degrado, e ci si può
limitare a predisporre un piano
di controllo periodico, si può valutare un intervento
di bonifica mediante incapsulamento
in loco dei manufatti contenenti cemento-amianto, si può valutare di intervenire con la rimozione dei materiali, affidandosi a ditte specializzate
per la gestione di tali interventi.
Perché davvero non sia più una
brutta storia: per evitare gli abbandoni abusivi sul territorio, ci si deve rivolgere a ditte autorizzate. Sì, perché
al giorno d’oggi c’è ancora qualche
irresponsabile che abbandona lastre
di Eternit un po’ ovunque, mettendo
a repentaglio la propria salute e quella di tutti.
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Benedetto XVI ad Aosta