Ufficio stampa
Rassegna stampa
giovedì 7 marzo 2013
Pagina 1 di 49
INDICE
Il Resto del Carlino Ravenna
SENZA SCONTI (prima pagina)
07/03/13
4
Prima pagina
Giovani idee (prima pagina Lugo)
07/03/13
5
Prima pagina
Saggi, approfondimenti e riflessioni negli ‘Annali Romagna’ del 2013
07/03/13
Lugo
Il grido di paura contro gli immigrati
07/03/13
7
Lugo
A FRUGES UN’INIZIATIVA PER RINNOVARE LA POLITICA
07/03/13
Massa Lombarda
Sono ‘rosa’ le Poste di via Mattei, il 66% del personale è femminile
07/03/13
Bagnara di Romagna, Conselice, Lugo, Massa Lombarda, Sant'Agata sul Santerno
Segavecchia, inizia la Festa con la merenda dei bambini
07/03/13
Cotignola
In vendita su internet lo storico castello di S.Maria in Fabriago
07/03/13
Lugo
«Polveri fini, dati preoccupanti»
07/03/13
8
9
10
11
12
Alfonsine, Lugo
CINEMA ‘JANE EYRE’ STASERA AL GULLIVER
07/03/13
6
Alfonsine
13
Corriere Romagna Ravenna
Ricatto hard a prete, arrestato 36enne (prima pagina)
07/03/13
Prima pagina
Freschi di stampa gli “Annali Romagna”
07/03/13
15
Lugo
Riunione annullata, scoppia la protesta
07/03/13
Cotignola, Lugo, Bagnacavallo, Sant'Agata sul Santerno
Polveri fini, allarme
07/03/13
Cotignola
Messo in vendita castello del 1500
07/03/13
17
18
Lugo
Spegne 562 candeline la Festa della Segavecchia
07/03/13
14
19
20
Lugo
La Voce di Romagna Ravenna
Ricatto al prete con video: arrestato (prima pagina)
07/03/13
Prima pagina
“Non vogliamo le telecamere” Salta la serata resta il mistero
07/03/13
Cronaca, Cotignola, Lugo
Tre incarichi per psicologia
07/03/13
24
Lugo
Sul web va in scena l’autoanalisi Democratica
07/03/13
25
Lugo
E’ la musica l’elisir del sorriso
07/03/13
26
Lugo, Bagnacavallo
‘Trivellano il suolo, non vogliono riprese’
07/03/13
28
Cotignola, Lugo
A cena col giudice
07/03/13
29
Alfonsine
La Segavecchia compie 562 anni E li porta benissimo
07/03/13
Cotignola
30
Lugo, Bagnacavallo
31
In breve
07/03/13
22
23
Lugo
Scientology contro il Ritalin
07/03/13
21
Pagina 2 di 49
Respiriamo polveri da soffocare E’ mal’aria
07/03/13
32
Alfonsine, Fusignano, Lugo, Bagnacavallo
Mimose e riflessione Le donne si festeggiano
07/03/13
33
Bagnacavallo
Al Museo Baracca La guerra di uso comune
07/03/13
34
Lugo
Un brindisi alla nostra bandiera
07/03/13
35
Lugo
Il Sole 24 Ore
In Italia servono tra i 14e i 21 mesi per il rilascio dell’Aia Chimica al top: 5 anni
07/03/13
Pubblica Amministrazione
La metodologia Vis ancora inadeguata
07/03/13
37
Pubblica Amministrazione
Tra le Regioni maglia nera al Friuli
07/03/13
38
Pubblica Amministrazione
«Ambiente, extracosti per l’Italia»
07/03/13
39
Pubblica Amministrazione
Nella Pa solo regali di «modico valore»
07/03/13
42
Pubblica Amministrazione
Tetto ai regali nella «Pa»
07/03/13
43
Pubblica Amministrazione
Ancora fermi al palo i pagamenti Pa
07/03/13
44
Pubblica Amministrazione
Un«gioco dell’oca» che sottrae liquidità vitale
07/03/13
46
Pubblica Amministrazione
Monitoraggio a tappeto per le opere pubbliche
07/03/13
36
47
Pubblica Amministrazione
Italia Oggi
Contratti p.a., tornano i sindacati
07/03/13
48
Pubblica Amministrazione
Per la mobilità serve anche l’assenso della p.a. cedente
07/03/13
Pubblica Amministrazione
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il Resto del Carlino
RAVENNA
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
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Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
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Giovedì 7 marzo 2013
Redazione: via Salare 40, 48121 Ravenna - Tal. 0544 249611 Fax 0544 39019
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Ricatta, un sacerdote:
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Cultura
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Viaggio atte radici del grande crac
I due volti di Marinara
«Ora c'è chiarezza»
«No, è solo una guerra»
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Giovedì 7 marzo 2013
Redazione: via XX settembre 15, 40018 Faenza Tel. 0546 26589 Fax 0546 664750
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Busta sospetta, davanti alla porta
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L'ingresso della sede lughese di Equitalia
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Vendita al dettaglio e all'ingrosso di medicinali veterinari,
vitaminici, antiparassitari per cani e gatti.
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il
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Periodicità: Quotidiano
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Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
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APERTO IN USCITA IL NUMERO SPECIALE DELLA RIVISTA DI PATUELLI
Saggi, approfondimenti e riflessioni
negli 'Annali Romagna' del 2013
È IN USCITA 'Annali Romagna
2013', annuale numero speciale di
Libro Aperto, la rivista culturale
diretta da Antonio Patuelli, edita
dall'omonima Fondazione senza
scopo di lucro e frutto di volontariato. Il volume (180 pagine di ampio formato) è aperto dalla rubrica 'Europa in cammino' con saggi
di Mirella Falconi Mazzotti sulla
Romagna, terra di poli e campus
universitari; Lanfranco Gualtieri
(nella foto) sui rischi di involuzione del decentramento universitario; Ferruccio Fronzon i per la crescita e lo sviluppo sostenibile;
Sauro Mattarelli sulla 'Romagna
in cammino'.
NELL'AMPIA SEZIONE 'II
tempo e la storia' vengono pubblicati saggi di Umberto Zaccarini
sul nome Romagna nella sua genesi e nello sviluppo storico; di Arnaldo Roncuzzi sulla antica Classe; di Antonio Patuelli sul San Vitale di Costantinopoli; di Massimo Ragazzini sulla cascata
dell'Acquacheta; di Anna Valli
Spizuoco 'Presso il nartece della
basilica Palaziale'; di Giovanni
Montanari sui tre simboli pagani
nell'ultimo canto del Paradiso; di
Ugo Mongardi Fantaguzzi su congiure e veleno alla Corte di Pino
III Ordelaffi; di Cesare Felletti
Spadazzi sul Bosco Eliceo; di
Francesco Donati su grano e pane
nelle famiglie contadine tra il Seicento e il Novecento; di Alberto
Lasagni sui moti del 1830-31 in
Emilia-Romagna e la battaglia di
Rimini; di Giorgio Amadei sulla
Romagna nel Risorgimento; di
Roberto Campisi sul cipresso di
Garibaldi e la Trafila; di Franco
Gàbici sull'illuminazione a gas di
150 anni fa; di Mauro Mazzotti su
Romolo Gessi e Pellegrino Matteucci ravenna ti alla scoperta
dell'Africa; di Francesco Sberlati
su Francesco Budassi, mazzinia-
no tra Marche e Romagna; di Giovanni Lugaresi su Don Mesini
preti e laici per Dante; di Romano Pasi sui medici e le ossa di
Dante; di Paola Novara su Corrado Ricci sulla prima del Lohengrin; di Walter Della Monica su
Pascoli; di Enrico Baldini sui
bombardamenti aerei su Ravenna
1916-1918; di Daniele Sangiorgi
sul convegno di Ferrara del 1932;
di Giovanni Lugaresi su Pratella
e la storia di un testamento; foto
di Renato Buigarelii del 1944 sui
bombardamenti; di Piero Alfieri
sulla Brigata ebraica e la liberazione della Romagna; di Sergio Santi su Gio Ponti a Imola e in Romagna; di Gianni Celletti su Bruno
Be nelii sindaco intellettuale; di.
Ottavio Righini sul lughese Eugenio Berardi `piantatore di grattacieli'; di Alberto Domenicali su
fabbricati e aree dismesse a Imola; di Venerino Poletti su Tonino
Guerra; di Ermanno Cicognani
su Marco Pantani; di Antonio
Bianco sui chiostri clan teschi. Nella sezione 'Ricordi' Massimo Pasquin.ellì scrive su Luciano Chicchi e il rapporto tra società e istituzioni; Alfio Longa su Mario Pierpaoli e Giorgio Pettini su Bario
Fioravanti.
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il Resto
del
07/03/2013
Carlino
RAVENNA
Periodicità: Quotidiano
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Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
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grido di paura contro gli immigrati
Ho letto la risposta alla lettera di ieri sulla criminalità: si sta confondendo la delinquenza comune con una criminalità quasi sempre motivata
da problemi personali e limitata a punire determinate persone. La lettera credo contenesse prevalentemente un atto di accusa (e forse anche un
grido di paura) verso una delinquenza fine a se
stessa e fautrice di una barbarie che va oltre il
limite della tolleranza e della coscienza umana.
Non ha niente a che fare con omicidi per passione, rabbia o interesse. Qui abbiamo gente che
non conosciamo, che vengono da altri stati per
campare sulla nostra pelle, prendendo di mira
spesso i più deboli ed indifesi. I ravennati hanno
paura non solo ad uscire di casa, ma anche a rimanerci, perfino il sonno non è più sereno. Abbiamo permesso ai barbari scesi da paesi dove la
delinquenza è di casa ...di poter vivere in Italia
con sregolatezza e nessun rispetto verso chi li
ospita. E sì è mai chiesto perché succede? Perché ci sono persone che li giustificano e non li
sanno punire adeguatamente, o rimandarli a casa loro. Perché ci sono persone che preferiscono
non vedere piuttosto che agire e pure giustificarli ed indignarsi se qualcuno si permette di lamentarsi o contestare. Non aggiungo altro. I fatti e misfatti parlano da sè.
Anna Bella/7,i, Lugo
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FRUGES WeINZI,s',TIVS PER RINNOVARE LA POLIT1W\
Domani, alle 17.30 al Centro di Quartiere a Fruges prenderà il via una
nuova esperienza da parte di ragazzi che intendono impegnarsi per
rinnovare la politica. Una decina di ragazze e ragazzi del Pd illustreranno
idee e proposte su cui intendono impegnarsi per il futuro del Paese.
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s<1,pet,1 per Equituli,, ,catta
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Sono 'rosa' le Poste di via Mattei,
il 66% del personale è femminile
E' UNA donna a dirigere il Centro di recapito delle Poste di Lugo che, grazie alla nutrita presenza femminile fra gli addetti, si
attesta come una delle strutture con le più alte percentuali di personale 'in rosa' in provincia di Ravenna. Nella sede di via Mattei,
la Festa della Donna assume quindi un significato particolare.
Oltre alla direttrice Domenica Visoni, su un totale di 62 addetti
fra portalettere e personale interno, le donne sono 41 (oltre il
66%), di cui 37 portalettere, che si occupano assieme ai loro colleghi uomini della lavorazione e della consegna della corrispondenza a oltre 28.500 famiglie e 3.400 fra ditte, studi professionali e
esercizi commerciali, nei comuni di Lugo, Massa Lombarda,
Conselice, Solarolo, S.Agata sul Santerno e Bagnara.
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COTRiNOLA
Segavecchia,
inizia la Festa
con La merenda
dei bambini
SPEGNE ben 562 candeline
la Festa della Segavecchia a
Cotignola che inizia oggi e si
concluderà domenica. La
manifestazione cotignolese
più antica si ripete dal lamano 1451, ponendosi ogni anno a metà strada fra l'inizio
di Quaresima e la Pasqua,
per ricordare il processo alla
strega di Cotignola, colpevole di aver maledetto Francesco Sforza, duca di Milano e
signore di Cotignola, e per
questo condannata ad essere
decapitata e arsa sul rogo.
Anche quest'anno il cartellone proposto dalla Pro Loco
spazia dalla rievocazione storica al folklore romagnolo,
con 4 giorni tra arte, musica,
cultura e gastronomia.
La festa inizia oggi, alle 10,
con la merenda dei bambini
delle elementari che, mascherati, si raduneranno in piazza con la Segavecchia. Seguiranno, nel primo pomeriggio (alle 1430), lo spettacolo
di animazione per i bambini
della scuola dell'infanzia e il
rogo della 'vecchina'. Dopo
l'apertura dello stand gastronomico, intorno alle 19, ad allietare la serata sarà la musica del pianobar di Gioele.
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3 , 1g1 s,,pet,u per Ecuit.i , : scatta a , Urne
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C.
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In vendita su internet
lo storico castello
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aria inFabriago
TORNA a far parlare di sè il castello di
Santa Maria in Fabriago, lo storico
complesso al centro di alterne vicende
negli scorsi anni quando venne messo
all'asta, nel 2005, dal suo proprietario
(l'arredatore lughese Gianfranco
Liverani), un'asta poi andata deserta,
come le due successive, anche per
questioni giudiziarie. Dopo che
nell'estate 2007 venne acquistato da
un'immobiliare bresciana per una cifra
di poco superiore al
milione e mezzo di
curo, del castello
non si era più
parlato. Ma da
qualche giorno
l'imponente edificio,
che ha due torrri, si
estende su 3mila
metri quadrati e che
venne costruito nel
Settecento sulle
rovine di un'antica
fortificazione le cui
prime notizie sono
datate al 957, è apparso su un sito di
annunci immobiliari e precisamente su
‘ebayAnnurier. Il castello di Santa
Maria in Fabriago infatti è stato messo
in vendita ed è al centro di alcuni
annunci il cui prezzo varia da 6 milioni e
6,5 milioni di curo. Quindi chi vuole
regalarsi un 'reggia' non deve far altro
che mettere mano al portafoglio, che
deve essere però ben fornito.
Insomma, il complesso, che è
circondato da un vasto parco, potrebbe
presto cambiare ancora proprietario che
potrebbe anche destinarlo, come
suggerirono in molti alcuni anni fa, a
struttura ricettiva di alto livello.
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L E GAMW E NTIE DENUNCIA BASATA SUI DATI DELLA CENTRALIN A ARPA
«Polveri fini dati preoccupanti»
'In campagna superati più volte i limiti fissati per il 2015'
LA PRESENZA di elementi inquinanti
potenzialmente pericolosi per la salute è
stata registrata nelle campagne dell'area
lughese. Il dato è emerso dalla centralina
'Ballirana' dell'Arpa (l'Agenzia regionale
per l'ambiente) situata nei pressi dì Taglio Corellì, vicino ad Alfonsine. La centralina ha registrato valori superiori alla
nonna per quanto riguarda la presenza
di particelle Pm 2,5, più pericolose delle
più note polveri sottili Pm 10 in quanto
ancora più fini e quindi più capaci di penetrare nell'apparato respiratorio. L'allarme viene da Legambiente Bassa Romagna, che sta portando avanti la campagna 'Mal'aria' con la distribuzione dei
lenzuoli 'acchiappasmog' da appendere
in luoghi pubblici e privati «e il cui grado di annerimento darti la misura dell'inquinamento dell'aria». Nel frattempo, a
parlare sono i dati della centralina Arpa,
dai quali risulta, afferma Yuri Rambelli,
presidente di Legambiente Bassa Romagna, «che nel nostro territorio le polveri
fini sono alle stelle: dal 2011 è entrato in
vigore il decreto che fissa al 2015 il raggiungimento del valore di 25 ug/m3 come limite medio annuo per le Pm 2,5.
YURI Rs''\MBELL1
«Fra due anni i valori medi non
dovranno superare 25 ug, ma dall'i
gennaio siamo a 37, con picchi a 64»
Dunque oggi è presto per parlare di valori fuori legge, ma i dati destano preoccupazione, soprattutto visto che si tratta di
dati registrati in aperta campagna».
Analizzando i dati. dal I gennaio ad oggi, «il valore medio è di oltre 37 ug/m3,
con giorni in cui sono stati rilevati oltre
60 ugini3. Inoltre, negli ultimi 2 anni la
media registrata dalla centralina di Alfonsine è di 28-29 ug, superando perciò i
valori considerati dalla normativa». E se
è vero che in inverno i livelli di polveri
tendono ad aumentare per diminuire nel
resto dell'anno, questi dati, dice Rambelli, «sono molto significativi perchè registrati in aperta campagna e quindi forniscono indicazioni sui livelli di inquinamento diffuso in tutto il territorio, anche
lontano dalle zone più trafficate».
Secondo i dati più recenti, la presenza
delle Pm 2,5 registrata dalla centralina di
Alfonsine ha raggiunto il picco il 2 gennaio (69 ugini3), ma valori elevati sono
stati registrati anche il 16 febbraio (63), e
il 20 febbraio (64). Alla luce di questi dati, conclude Rambelli, «occorre intraprendere azioni per limitare l'emissione
di polveri: incrementare il trasporto pubblico e la mobilità alternativa, promuovere itinerari ciclo-pedonali sicuri, disincentivare l'uso del mezzo privato».
Lorenza Montanari
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Periodicità: Quotidiano
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CINEM,•\, °JANE EYRE STASERA AL CULLI VER
IL GULLIVER di Alfonsine festeggia la donna con una rassegna che
stasera parte la prima parte di 'lane Eyre', trasposizione cinematografica
del libro di Charlotte Bronte con Mia Wasikowska. Domani oltre alla
proiezione lettura di brani scelti dal romanzo. Info.: 377 7081999,
Pagina 26
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07/03/2013
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di Ravenna Faenza-Lupo e Imola
Periodicità: Quotidiano
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Direttore responsabile: Pietro Caricato
Diffusione: n.d.
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di Ravenna Faenza-Lugo e Imola
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Anno XXII N. 65
REDAZIONE E PUBBLICITA:VIADEGASPER1.5-RAVENNA-TEL 0544-218262 FAX: 0544-33793. SPEDIZIONE IN A.P.-D.L. 351'03 (COM ,. IN L 27102Po41 ART.1 COMMA1 -DCB FORLI'ALTRE SEDI: RIMINI (0541-354111),
FORLÌ 5543-35520j, CESENA (0547-511900), IMOLA 5542-28780). OSO 5549-995147) - E-MAIL: RAVENNACORRIEREROMAGNAJT - IN ABBINAMENTO CON LA STAMPA
GIOVEDÌ
7 MARZO 2013
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45
travolge per 6-2
ìl Forlimpopoli
Scotoli riparte
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dal Trofeo Città di Milano
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su Rai2 a The Volte"
In carcere un immigrato camerunense, è il secondo scandalo a sfondo sessuale in pochi mesi per la Curia di Ravenna
Ricatto hard a prete, arrestato 36enne
Chiede 5mila euro in cambio di un video con scene di sesso, ma il sacerdote lo denuncia
RAVENNA.
Un camerunense di be preteso 5mila euro da un noto ne di sesso. L'arrestato (sposato e che una perquisizione domicilia-
36 anni è stato arrestato nella se- sacerdote di Ravenna per evitare con figli) si è avvalso della facoltà re che non ha portato al ritrova-
rata di martedì dai carabinieri di rendere pubblico un video in di non rispondere durante l'u- mento del dvd oggetto del ricatto.
con l'accusa di estorsione. Avreb- cui i due venivano ripresi in sce- dienza di convalida. Eseguita an- • DOMINI a pagina 3
Rarzazcz
KTI1X111,1„ 72I11127M
Busta sospetta con frasi ingiuriose davanti a Equitalia
RAVENNA. Dati positivi
Avis a gonfie vele
Mille donatori
in più nel 2012
Miagggiggifiggiggifiggiigg
IMOLA
Grillini al Pd:
«Noi pensiamo
differente»
IMOLA. Il Pd aveva
chiesto il confronto in vista
delle Amministrative. I
grillini scrivono.
• GIORGI a pagina 13
RAVENNA. Dopo l'allarme lanciato negli ultimi anni dall'Avis
provinciale sulla difficoltà di
mantenere livelli sufficienti di
raccolta, tornano finalmente positivi i dati delle donazioni.
• SERVIZIO a pagina 7
Eventi tutto l'anno
oltre ai mosaici a Tamo
''ABIN1EM
IMOLA
Pensioni
di invalidità civile
in crescita del 75%
Allarme ieri mattina davanti alla sede lughese di Equitalia. SERVIZIO a pagina 12
La cittadella del
mosaico si trasforma in un
centro di produzione culturale. E' la scommessa di RavennaAntica con la nuova rassegna Turno tutto l'anno.
• SERVIZIO a pagina 8
RAVENNA.
La crisi si abbatte su Stepra
Nel 2012 perdite per 228mila miro. Oggi l'assemblea dei soci
Il consiglio
provinciale prende atto del
bilancio di Stepra con un
voto a maggioranza e indica le linee di indirizzo dei
nuovi organi. Fra le priorità al primo posto il piano
operativo-finanziario che
permetta di far fronte alla
situazione economico-finanziaria della società
• SERVIZIO a pagina 6
CERVIA. Si è costituita la
Commissione che dovrà giudicare le offerte pervenute, in
merito alla Via della futura rotonda delle saline.
• SERVIZIO a pagina 19
Il Moro RE
esposto nella sede
dell'Autorità portuale
al museo
IMOLA. Vini pregiati e
cibo firmato San
Domenico al museo
civico per il week end di
Voluptates.
• PATANÈ a pagina 16
• SERVIZIO a pagina 5
festadelfadonna
IMOLA
Voluptates
Vini e cibo
RAVENNA.
Rotonda delle saline:
un altro passo avanti
IMOLA. Nel 2012 le
pensioni di invalidità
civile sono cresciute del
75%, la Cgil spiega il dato.
• SALOMONI a pagina 15
Do M AN I
California Dream
Imola Alta tel 0542,.680
32A
DJ MAXVASSELLI RIKYALENTINI VO
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•:•
F
07/03/2013
orriere
di Ravenna Faenza-Lupo e Imola
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Direttore responsabile: Pietro Caricato
Diffusione: n.d.
pressunE
"Annali R
tam.
a
"
Corposo numero speciale della rivista: 180 pagine di ampio formato
RAVENNA. E' in uscita in questi
giorni Annali Romagna 2013, l'annuale
numero speciale di Libro Aperto - la
rivista esclusivamente culturale diretta
da Antonio Patuelli - edita a Ravenna
dalla omonima Fondazione senza scopo
di lucro e frutto soltanto di volontariato.
Questo cospicuo volume (180 pagine di
ampio formato) è aperto dalla rubrica
Europa in cammino con saggi di Mirella
Falconi Mazzotti sulla Romagna, terra
di poli e campus universitari; di
Lanfranco Gualtieri sui rischi di
involuzione del decentramento
universitario; di Ferruccio Fronzoni
per la crescita e lo sviluppo sostenibile;
di Sauro Mattarelli sulla Romagna in
cammino.
Nell'ampia sezione Il tempo e la storia
vengono pubblicati saggi di Umberto
Zaccarini sul nome "Romagna" nella
sua genesi e nello sviluppo storico; di
Arnaldo Roncuzzi sulla antica Classe; di
Antonio Patuelli sul "San Vitale" di
Costantinopoli; di Massimo Ragazzini
sulla cascata dell'Acquacheta; di Anna
Valli Spizuoco Presso il nartece della
basilica Palaziale;di Giovanni
Montanari sui tre simboli pagani
nell'ultimo canto del Paradiso; di Ugo
Mongardi Fantaguzzi su congiure e
veleno alla Corte di Pino III Ordelaffi; di
Cesare Felletti Spadazzi sul Bosco
Eliceo; di Francesco Donati su grano e
pane nelle famiglie contadine tra il
Seicento e il Novecento; di Alberto
Lasagni sui moti del 1830-31 in Emilia
Romagna e la battaglia di Rimini; di
Giorgio Amadei sulla Romagna nel
Risorgimento; di Roberto Campisi sul
cipresso di Garibaldi e la "Trafila"; di
Franco Gàbici sull'illuminazione a gas
di 150 anni fa; di Mauro Mazzotti su
Romolo Gessi e Pellegrino Matteucci
ravennati alla scoperta dell'Africa; di
Francesco Sberlati su Francesco
Budassi, mazziniano tra Marche e
Romagna; di Giovanni Lugaresi su don
Mesini preti e laici per Dante; di
Romano Pasi sui medici e le ossa di
Dante; di Paola Novara su Corrado
Ricci sulla prima del Lohengrin; di
Walter Della Monica su Pascoli; di
Enrico Baldini sui bombardamenti
aerei su Ravenna 1916-1918; di Daniele
Sangiorgi sul convegno di Ferrara del
1932; di Giovanni Lugaresi su Pratella e
la storia di un "testamento"; foto di
Pagina 8
TIC
DacionadelLulelmosako
a contenitoreculturale
Freschi (h stampa gli -Annali Romv,
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5> i\ L\O
07/03/2013
orriere
di Ravenna Faenza-Lupo e Imola
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Direttore responsabile: Pietro Caricato
Diffusione: n.d.
pressunE
Renato Bulgarelli del 1944 sui
bombardamenti; di Piero Altieri sulla
Brigata ebraica e la liberazione della
Romagna; di Sergio Santi su Gio Ponti a
Imola e in Romagna; di Gianni Celletti
su Bruno Benelli sindaco intellettuale;
di Ottavio Righini sul lughese Eugenio
Berardi "piantatore di grattacieli"; di
Alberto Domenicali su fabbricati e aree
dismesse a Imola; di Venerino Poletti su
Tonino Guerra; di Ermanno Cicognani
su Marco Pantani; di Antonio Bianco
sui chiostri danteschi.
Nella sezione "Ricordi" Massimo
Pasquinelli scrive su Luciano Chicchi e
il rapporto tra società e istituzioni;
Alfio Longo su Mario Pierpaoli e
Giorgio Pettini su Ilario Fioravanti.
Nella rubrica Uomini donne e libri
appaiono, fra gli altri, scritti di
Francesco Mario Agnoli, Pietro
Baccarini, Manlio Masini, Giuseppe
Rossi, Egisto Pelliconi, Gianni
Ravaglia.
Libro Aperto è diffuso esclusivamente
in abbonamento: per informazioni tel.
0544 35549, 212649 oppure 36871 (anche
fax); e-mail [email protected];
sito internet www.libroaperto.it.
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5> i\ L\O
di Ravenna Faenza-Lugo e Imola
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Direttore responsabile: Pietro Caricato
Diffusione: n.d.
Riunione annullata scoppia la protesta
,
A Granarolo si doveva parlare del progetto di stoccaggio di gas naturale
FAENZA. Il Movimento 5 Stelle
e l'Associazione Clan-Destino-Ravenna Virtuosa (per voce di
Cinzia Pasi e Roberta Babini) insorgono e definiscono «inclassificabile» la serata informativa (alla
fine annullata) che si sarebbe dovuta svolgere, a cura di Edison,
Geotec e con la presenza del Comune, presso una sala pubblica
di Granarolo. Tema: lo stoccaggio
di gas naturale nel sottosuolo mediante il progetto "San Potito e
Cotignola", progetto da attuarsi
in un'area di circa sessanta chilometri quadrati e comprendente
i comuni di Lugo, Bagnacavallo,
Cotignola, Sant'Agata sul Santerno e Solarolo. La realizzazione
07/03/2013
orriere
press LinE
dell'impianto è in fase di conclusione.
Ci si chiede «il senso di tali serate, quando i giochi paiono già
completamente fatti - viene rimarcato -. E non solo non siamo
riusciti a porre alcuna domanda
in merito, ma nemmeno ad assistere all'esposizione prevista. A
fronte della richiesta di poter effettuare riprese audio-video, come d'uso in tutti gli incontri pubblici organizzati in sede pubblica,
è giunto il fermissimo diniego dei
tecnici di Edison».
Da parte di questi ultimi sono
state accampate motivazioni di
violazione della privacy e l'impossibilità di concedere l'autoriz-
zazione per conto della società,
che in quel momento stavano rappresentando, senza aver consultato i loro superiori.
«A nulla sono valse le richieste
e le rimostranze della maggioranza dei presenti. Tale atteggiamento ha avuto l'effetto di alimentare
il sospetto (magari infondato) che
ci fosse qualcosa da nascondere dichiarano i grillini faentini -. A
nulla è valso ricordare che per ogni pubblico incontro deve essere
consentita la piena e trasparente
condivisione verso l'esterno con
tutti i mezzi disponibili. I progetti
come quello in questione, tra l'altro, sono sottoposti a procedure
da rendere, per obbligo di legge,
più pubbliche possibile. A nulla è
valsa la proposta di impegnarci
formalmente ad oscurare il volto
dei tecnici, qualora il filmato fosse stato diffuso, e a nulla nemmeno quella di effettuare le sole riprese audio».
Pasi e Babini si chiedono «il
perché di questa presa di posizione dei relatori e soprattutto come
una multinazionale dell'energia
possa organizzare e gestire incontri pubblici dove l'informazione
pare debba restare all'interno di
quattro mura o passare tassativamente al vaglio della società stessa. A nostro parere non è stato
certo un bell'esempio di immagine per la Edison Stoccaggio nei
confronti dei presenti che si aspettavano trasparenza e sono rimasti perplessi e delusi da questi
atteggiamenti ingiustificabili».
Pagina 11
Cronaud Faerma
Pagina 17 di 49
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07/03/2013
orriere
di Ravenna Faenza-Lupo e Imola
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Direttore responsabile: Pietro Caricato
Diffusione: n.d.
pressunE
Polveri fini, allarme
Rilevazioni Arpa, denuncia di Legambiente
LUGO. Mentre prosegue
con la distribuzione dei
"lenzuoli acchiappasmog" la campagna
"Mal'aria" di Legambiente, sono stati diffusi i valori fatti registrare dalla
centralina Arpa "Ballirana", vicino a Taglio Corelli ad Alfonsine. Oltre alle
famigerate Pm10, le cosiddette polveri fini, negli ultimi anni si è iniziato a
monitorare anche polveri
ancora più fini, le Pm 2,5
particolarmente pericolose per la salute proprio per
le ridotte dimensioni (2,5
millesimi di millimetro):
il rischio infatti aumenta
al diminuire delle dimensioni delle particelle, più
sono piccole e maggiore è
la capacità di penetrare in
profondità nell'apparato
respiratorio. «I valori registrati dalla centralina
Arpa sono molto significativi per vari aspetti in
quanto si tratta di una stazione posizionata in aperta campagna, non nel centro urbano, e quindi non
sui punti a più elevata criticità, a diretto contatto
con il traffico urbano - dice Yuri Rambelli di Legambiente -. Danno quindi un'indicazione abbastanza precisa dei livelli
di inquinamento diffuso
su tutto il territorio, anche lontano dalle zone più
trafficate. Per il 2013 è ancora presto per parlare di
valori fuori legge, in quanto la normativa non prevede dei limiti giornalieri
per le Pm 2,5. I dati registrati destano preoccupazione, soprattutto considerando che si tratta di dati registrati in aperta campagna». (a.r.g.)
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07/03/2013
orriere
di Ravenna Faenza-Lupo e Imola
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Direttore responsabile: Pietro Caricato
Diffusione: n.d.
Cotignola. Arte, musica e gastronomia
Spegne 562 candeline
la Festa della Segavecchia
COTIGNOLA. Compie 562 candeline la
Festa della Segavecchia, in programma
da oggi a domenica e promossa dalla Pro
loco. Il cartellone spazia dalla rievocazione storica al folklore romagnolo, in
una quattro giorni di arte, musica, cultura e gastronomia. Si inizia questa mattina, alle 10, con la merenda dei bambini
delle scuole elementari, riuniti in maschera in piazza con la sagoma della Segavecchia. Seguono, a partire dal primo
pomeriggio, lo spettacolo di animazione
per i bambini della scuola dell'infanzia
ed il rogo della vecchina. Dopo l'apertura dello stand gastronomico "La Cà di
Mèt", alle 19, ad allietare la serata sarà
la musica del pianobar di Gioele. Fanno
da corollario agli spettacoli alcune mostre allestite a Palazzo Sforza, Palazzo
Tarlazzi e alla chiesa di Santo Stefano.
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5> i\ L\O
07/03/2013
orriere
di Ravenna Faenza-Lupo e Imola
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Direttore responsabile: Pietro Caricato
Diffusione: n.d.
Messo in vendita
castello de11500
LUGO. Sul sito Ebayannunci (che conta oltre quattro milioni di inserzioni) è
stato messo in vendita un castello del
1500, poi restaurato nel XIX secolo, appartenuta alla famiglia degli Estensi. Si
trova nella zona di Fabriago. Il prezzo è
stato quantificato in 6,5 milioni di euro.
Ha una superficie di 3.000 metri quadri,
è suddiviso in tre livelli e ha un parco di
7.000 metri quadri che corre attorno alla
costruzione. «Le stanze del castello sono
quasi tutte affrescate, in molti casi i soffitti sono in legno intarsiato, come i pavimenti di rovere antico - si legge
nell'annuncio -. All'interno si possono
vedere ancora molte porte e finestre originali. La parte principale del castello
risulta essere il grande e alto salone con
matroneo di affaccio, finestre a sesto acuto e soffitto a volte affrescato».
Pagina 12
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LMTOCE
press unE
07/03/2013
DI
ROMAGNA
RAVENNA
FAENZA LUGO
8• IMOLA
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Direttore Responsabile: Stefano Andrini
Diffusione: n.d.
9r TIRAFERR1
Ciclismo
Botte a steward
Gran Fondo Cassani
e Romagna Bike
Due tifosi giallorossi finiscono
in tribunale
A pagina 18
..
TRASLOCHI COMPLETI
mmtiraferri.eorn
A pagina 14
GIOVEDÌ
7. MARZO 2013
CE
LA V
DI
ROMAGNA
RAVENNA
FAENZA LUGO
& IMOLA
hig 1111 Ohi N;5° XVI
Bloccato a Ravenna Lui 36enne camerunense con l'accusa di avere estorto 20 mila euro a un parroco
Ricatto al prete con video: arrestato
Un ricatto a un parroco sulla
base del cornenulo di una video
salvato in un dvd che tuttavia
non è stato finora trovato. E'
l'accusa che martedì manina è
costata l'arresto a un 36en
camenmense bloccato sul fatto
dai carabinieri. Luonno, con regolare permesso di soggiorno,
deve, ora rispondere di estorsione. Ieri pomeriggio, nel corso
dell'udienza di convalida davanti al gip Piervidorio i cannell a, si e assolse della facoltà di
noli rispondere. La difesa - avvocato Igor Gallonello - ha
chies[ o che venga scarcerai o. O
in alternativa che gli vengano
concesse misure restrittive meno pcsari i. coi rie gli arresti domiciliati o l'obbligo di firma. Il
legale ha anche fatto presente
che al 36enne, in passato lavapiatti in un hotel raverumle e da
qualche, tempo disoccupato a
causa della misi, è stato ritirato
il passaporto: come dire che in
L'EDITORIALE
Il portoghese
sgridato
dal nigeriano
Il copione è di quelli già visti:
il controllore che chiede di
esibire il biglietto a un extracomunitario, e questi che si
rifiuta adducendo scuse,
Non è una questione di razzismo, bensì quanto quotidianamente si verifica sui
treni regionali. A rimetterci
sono quei cittadini - italiani
o inunigrati - che il biglietto
o l'abbonamento la pagano,
perché al frequente ritardo
del convoglio si aggiunge
quello causato dalla diatriba
tra controllore e 'portogheEaltra mattina sul Belogna-Rimini è successo però
un fatto.I.a scena è la solita,
al capo treno che pretende il
biglietto si affianca la polizia.
rinamigrato prima protesta
in italiano dicendo di non avere soldi, quindi ne tira fuori solo una parte. poi quando vede le divise inizia a parlare in inglese. I, prova tutte
per farla franca, nel frattempo il treno fermo accumula
ritardo. A un certo punto interviene secondo immigrato: con un perfetto inglese
redarguisce l'altro, gli dice
che deve avere rispetto della
polizia, di non prenderli in
giro perché i soldi li ha. Il
primo resta di sasso, china il
capo ed esce con fare pentito accompagnato dalle divise. I pendolari esultano: cittadino subito quell'immigrato. Indovinate quale.
Giovanni Bucchi
astrailo non esiste più il pericolo di fuga. Il pm Angela Scorza
titolare del fascicolo ha invece
insistito per il carcere. TI gi p si i'
per riservato la decisione.
A pagina 9
GRANAROLO LA EDISON NON SPIEGA IL PROGETTO DI TRIVELLAMENTO DEL SUOLO
.
ri
..›
. ,-. ,. 4
Pollo impiccato fuori da un locale
Un pollo morto con un cappio al collo, attaccato al cancello di un
noto ristorante-pizzeria in zona via Staggi. E' la scoperta fatta nella
notte di martedì dai dipendenti del ristorante, uscendo a fine servizio dal cancello d'ingresso del locale. Nessun cartello né minaccia
accanto all'animale legato. Al momento non hanno sporto denuncia.
A pagina 9
CX
L'ho scaricata ieri sera.
RiminiApp, tutta la città sul tuo smartphone.
IL VASUMETTO
'Non vogliamo le telecamere"
Salta la serata resta il mistero
" lama. per til ll ami.
a saartiv f
, pio, Abitaci
uel che è successo l'altra sera a Grana- ti. Ma la serata è saltata sul più bello perchè, di
colo Faentino ha dell'incredibile. Nella fronte alle telecamere gli ingegneri si sarebbero
sala del paese era in programma una rifiutati di metterci la faccia E dopo una serie di
serata informativa con gli ingegneri di infruttuose trattative, hanno preso la valigetta e
'Edis 'Geotec'. Tema: lo stoccaggio di gas na- tolto il disturbo. Protesta il Movhnento 5 Stelle che
turale nel sottosuolo con il progetto "San Polito e aveva preannunciato contestazioni al programma
Cotignola", già approvato nel 2009 e da attuarsi in di trivellamento del suolo: non solo non è riuscito
un'ampia area lughese-faentina che comprende a far domande, ma nemmeno ad assistere alle
Gmnarolo. La realizzazione dell'impianto sarebbe spiegazioni di Edison e Geotec.
in fase di conclusione. Insonuna, i giochi sono fatA pagina 18
■
AVVERTIMENTO O BRUTTO SCHERZO?
-
d Andrea Vasaani
I mNIA
ricapchaún.
~Nava *hal«
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IMOLA
Reality L'imolese
Imbarazzo Logo
Lisa Manara
sbarca su Rai Due
Provincia tra gli
annunci erotici
Una cantante imolese è tra
le promesse del nuovo talent show "The Voice of Italy". Lisa Manara è fra i
concorrenti del formai che
debutta stasera su Rai2. I
cantanti saranno scelti da 4
coach, che potranno solo ascoltare la voce e vedranno
il volto dei concorrenti solo
a scelta effettuata.
A pagina 31
Un uso improprio del logo
della Provincia di Bologna
ha creato non poco imbarazzo a Palazzo Malvezzi. Il
simbolo era infatti pubblicato, senza consenso, tra gli
eventi sportivi e gli annunci
erotici del giornale "La Tribuna". Il caso sollevato in
consiglio dell'esponente
della Lega Nord Marzocchi.
A pagina 29
6012411Abir rif 10 i
-2
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•
di PIPLIKI 04-HcIpLea
IMPIANTI IDRICI TERMICI
CONDIZIONAMENTO
IMPIANTI A PAVIMENTO
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CERVIA - Via Sagittario, 5 Cell: 339. 1315398
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FOC E
07/03/2013
ROMAGNA
RAVENNA
FAENZA LUGO
& IMOLA
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Direttore Responsabile: Stefano Andrini
Diffusione: n.d.
GRANAROLO LA EDISON NON SPIEGA IL PROGETTO DI TRIVELLAMENTO DEL SUOLO
"Non vogliamo le telecamere
Salta la serata resta il mistero
uel che è successo l'altra sera a Granarolo Faentino ha dell'incredibile. Nella
sala del paese era in programma una
serata informativa con gli ingegneri di
'Edis 'Geotec'. Tema: lo stoccaggio di gas naturale nel sottosuolo con il progetto "San Potito e
Cotignola", già approvato nel 2009 e da attuarsi in
un'ampia area lughese-faentina che comprende
Granarolo. La realizzazione dell'impianto sarebbe
in fase di conclusione. Insomma, i giochi sono fat-
ti. Ma la serata è saltata sul più bello perchè, di
fronte alle telecamere gli ingegneri si sarebbero
rifiutati di metterci la faccia. E dopo una serie di
infruttuose trattative, hanno preso la valigetta e
tolto il disturbo. Protesta il Movimento 5 Stelle che
aveva preannunciato contestazioni à programma
di trivellamento del suolo: non solo non è riuscito
a far domande, ma nemmeno ad assistere alle
spiegazioni di Edison e Geotec.
A pagina 18
Pagina 1
LA VOCE
Ricatto al prete con lideo: arrestato
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FOC E
07/03/2013
ROMAGNA
RAVENNA
FAENZA LUGO
& IMOLA
Direttore Responsabile: Stefano Andrini
OSPEDALE
Tre incarichi
per psicologia
E' stata avviata la selezione per il conferimento di
tre incarichi libero-professionali per la realizzazione del progetto "Psicologia Ospedaliera" all'Ausl
Ecco i requisiti richiesti: la
laurea in psicologia (specialistica o magistrale o
quinquennale vecchio ordinamento); la specializzazione post laurea in
psicologia o in disciplina
equipollente o in psicoterapia; l'iscrizione all'Albo
dell'ordine professionale
degli psicologi. Il rapporto di lavoro avrà durata
massima triennale subordinata a verifica annuale,
finalizzata alla conferma
o termine del rapporto; il
compenso omnicomprensivo sarà di 38.559,36 euro su base annua. L'attività si svolgerà prevalentemente alle unità operative "di area critica" individuate negli ospedali di
Ravenna, Lugo e Faenza.
Ai candidati in possesso
dei requisiti di ammissione potrà essere chiesto di
sostenere eventuali prove
orali, scritte e pratiche a
verifica della qualificazione professionale necessa-
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
ria all'espletamento dell'incarico. Verrà redatta una graduatoria, con validità triennale da cui si
potrà attingere per eventuali incarichi di lavoro analogo. I candidati potranno fare domanda usando il modello scaricabile dal sito www.ausl.ra.it
al link "bandi e concorsi",
controfirmato in calce,
corredato di fotocopia
non autenticata di un documento di identità in
corso di validità. Si dovranno allegare anche i
seguenti documenti: un
curriculum formativo e
professionale datato e firmato, possibilmente redatto secondo il modello
europeo; l'autocertificazione dei titoli di studio,
l'autocertificazione dell'iscrizione all'Albo professionale; la fotocopia di
documento di identità in
corso di validità. La candidatura deve pervenire
entro il termine perentorio del 21 marzo 2013. Per
informazioni, gli aspiranti
potranno rivolgersi direttamente all'area politiche
e sviluppo risorse umane
- settore acquisizione risorse umane dell'Ausl di
via De Gasperi, 8 angolo
Largo Chartres, 1a Ravenna.
Pagina 9
RAVENNA....,
EstoNione parroco
arrestuto 36enne
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FOC E
07/03/2013
ROMAGNA
RAVENNA
FAENZA LUGO
& IMOLA
Direttore Responsabile: Stefano Andrini
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Scientology
contro il Ritalin
C'è sempre il "Ritalin" nel
mirino di Scientology che,
sugli effetti nocivi del farmaco, ha costruito una vera e propria campagna
mediatica: "Le persone
che ne sono dipendenti spiega in una nota la portavoce ravennate Loredana Boschetti - polverizzano le pillole e le sniffano
oppure, essendo solubili,
se le iniettano. Il farmaco
ha gravi effetti collaterali,
tra cui nervosismo, anoressia, pulsazioni cardiopatie e perdita di peso.
Negli Stati Uniti il Ritalin
viene usato già da anni sui
bambini ed ha causato
centinaia di morti sia per
suicidio che omicidio soprattutto nelle scuola".
Oggi gli "Amici di Ron
Hubbard" della Chiesa di
Scientology della Romagna saranno a Lugo per la
distribuzione di opuscoli
informativi sul Ritalin.
Pagina 12
RAVENNA
('ani allacatena, multe da
450 coro
„
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FOC E
07/03/2013
ROMAGNA
RAVENNA
FAENZA LUGO
& IMOLA
Direttore Responsabile: Stefano Andrini
Periodicità: Quotidiano
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Diffusione: n.d.
Sul web va in scena l'autoanalisi
Democratica
Ieri Direttivo nazionale Pd in diretta
streaming: le reazioni ravennati minuto per minuto
PC E NON PCI
na cosa è certa. La direzione nazionale di
un Pd quanto mai in
affanno - la prima in
diretta sul web - ha attirato una
platea di internauti parecchio
trasversale. Ieri mattina, a giudicare dai commenti che hanno
affollato le pagine Facebook di
numerosi Democratici ravennati,
ma anche di Grillini locali e lerlusconiani bizantini', l'autoanalisi
Pd andata in scena a Roma ha tenuto incollati allo schermo del pc
amici e nemici di Bersani & Co.
Non a caso, il primo a commentare l'intervento del Segretario
democratico - che in apertura ha
ribadito l'intenzione di procedere
con l'ipotesi del 'governo di cambiamento basato sugli otto punti
programmatici da sottoporre al
Movimento 5 Stelle (opzione votata all'unanimità dalla direzione
ravennate Pd) - è stato proprio il
capogruppo dei Grillini Pietro
Vandini. Senza tenerezza alcuna.
"Dunque chiedono a noi di votare la fiducia. Ma come? Volete la
fiducia da incompetenti, schiavi,
ignoranti, antidemocratici, demagoghi come noi? - tuona Vandini - che barzelletta". Allora prosegue il capogruppo - che si
ritorni a votare fra 6 o 7 mesi,
quelli che sono. Il centrosinistra
sarà guidato da Renzi e se noi invece di prendere il 25% prenderemo il 10% pazienza. Io personalmente preferisco un 10% di
voti consapevoli". A commentare
minuto per minuto via Facebook
la ridda di interventi che seguono
la relazione di Bersani è soprattutto la lughese Serena Fagnocchi, membro del direttivo provinciale Pd. La Fagnocchi plaude
virtualmente gli 'schiaffi' tirati in
faccia allo stato maggiore del
partito da Renato Soru - 'siamo
un partito di conservatori - ha
detto - quindi, o cambiamo o
wk„,
lir
Direzione nazionale Pd, anche a Ravenna si è fatto il tifo per il rinnovamento
Il 'Congresso' visto da Fagnocchi
(Pd), Vandini (M5S)
e Ancarani
(Pdl)
qualcuno ci sostituirà', e dal prossimo candidato alla Segreteria
Pippo Civati, 'Siamo arroganti,
dobbiamo smetterla di bollare
Grillo e chi lo vota come populista - ha affermato Civati - quello
non è populismo, bensì indignazione e disperazione. "Grandissimi Soru e Civati, esempi di
chiarezza e umiltà - esulta la Fagnocchi - questo è il Pd che vorrei". Di certo, la ricercatrice lughese non vorrebbe più vedere in
prima e nemmeno in seconda o
terza linea D'Alema e la Bindi. Il
primo esordisce 'accarezzando'
l'inciucio: 'Sono anni in cui le potenze politiche in campo non sono d'accordo su nulla, e si teme
sempre l'includo. La Fagnocchi
mostra di non gradire: "Carissimo, è proprio perchè da anni ci
sono due visioni contrapposte e
in nessuna maniera riconducibili
che si ritiene ogni ipotesi di accordo tra esse una grandissima
stronzata". E poi sotto con la Bindi: "Provo tenerezza per lei che adesso si chiede come mai il cambiamento che abbiamo operato
non è stato compreso dal cuore
delle persone". Il coordinatore
provinciale del Pdl Alberto Ancarani non entra nel merito del dibattito politico Democratico ma,
con un caustico commento, irride "l'inseguimento del Pd ai Grillini", scopiazzati a partire proprio
dalla decisione di rendere pubblica la direzione del partito: "So
che dirò una cosa fuori moda afferma Ancarani - ma la direzione di un partito non è una seduta
di un organo dello Stato e quindi
di tutti. Che alcune posizioni interne rimangano riservate non
solo non è scandaloso ma probabilmente sarebbe pure giusto".
MINACCE A VANDINI
LA SOLIDARIETÀ
DEI PARLAMENTARI M5S
ROMAGNOLI
I parlamentari grillini eletti in Emilia Romagna esprimono in una
nota la propria solidarietà al capogruppo del Movimento 5 Stelle
di Ravenna Pietro Vandini vittima,
lunedì sera, di una intimidazione
di matrice fascista: "Noi neo
eletti in Parlamento aborriamo le
intimidazioni e diamo il nostro
pieno appoggio e tutta la nostra
solidarietà a Pietro - affermano -.
Questo bieco atteggiamento
(portato avanti da fascisti o da
persone che vogliono risultare
come tali) - si conclude la nota è mafioso e teso al discredito di
una persona che ha sempre lavorato per il bene comune".
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Sul webva in scena l'au toanabsi
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07/03/2013
DI
ROMAGNA
RAVENNA
FAENZA LUGO
& IMOLA
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Tiratura: n.d.
Direttore Responsabile: Stefano Andrini
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"LA LIBERTÀ DI RIDERE"
E' la musica l'elisir del sorriso
Eleonora Mazzotti e
Roberta Montanari
si esibiranno sabato
al Teatro Socjale di
Piangipane per i
bambini
paraguayani
dell'associazione
Mango
leonora Mazzotti e Roberta Montanari, due
apprezzate cantanti - l'una ravennate, l'altra lughese - sono le attese
protagoniste del concerto "La libertà di ridere" organizzato
dall'Associazione Culturale "George
Gordon Byron" sabato prossimo (ore
21) al Teatro Socjale di Piangipane.
Nobile la finalità dell'evento: sostenere
le opere dell'Associazione Mango Onlus, ente no profit che promuove adozioni a distanza e altre forme di aiuto
per i bambini poveri ed i disabili paraguayani. I soldi raccolti, nello specifico, serviranno al sostegno delle iniziative finalizzate all'alfabetizzazione
e all'assistenza coordinate dalla Missione di Padre Attilio Cordioli
(www.associazionemango.org). Eleonora Mazzotti, finalista nella 53a edizione del Festival di Castrocaro, è nota
al pubblico ravennate per avere partecipato agli ultimi due Premi Giustiniano (2011 a Gigi Proietti e 2012 ai
Pooh) e per avere fatto diverse apparizioni televisive come "RetroFestival"
2013 a Sanremo, ospite di Maurizio
Seymandi, e "Il Treno dei Desideri" su
Rai 1 dove duettò con Giorgia. La scorsa settimana è stata ospite anche di
Lorella Cuccarini in diretta su Radiol.
Roberta Montanari ha invece fatto
preziose esperienze da consta a fianco
di star come Elisa, Cesare Cremonini,
Enrico Brignano nel recente tour teatrale, nell'Orchestra Sinfonica di Sanremo e nell'Orchestra del Festival di
Castrocaro. E' docente di canto a Bologna, Lugo e Bagnacavallo, ma dà il
meglio di sé quando interpreta, con una sensibilità non comune, il suo ricco
repertorio internazionale.
Eleonora è bionda e suadente, Roberta
è mora e grintosa. Nel Teatro Socjale,
che ha accolto i nomi più prestigiosi
della musica nazionale e internazionale, si apprestano a interpretare i più
grandi successi della musica italiana,
dall'apparizione della radio fino ai
giorni nostri, una galoppata musicale
all'insegna dell'allegria che Giorgio
Gaber, artista evocato durante la serata da Marco Grilli, utilizzava anche affrontando i problemi più seri, come
quelli ai quali è dedicata la serata.
Eleonora e Roberta, siete davvero
convinte del potere salvifico del
"ridere" e quanto credete possa
influire l'allegria musicale
sull'umore?
Eleonora: Ridere è fondamentale perchè una risata alleggerisce il cuore e
rende la giornata migliore, anche quella più difficile e deprimente. La musica
ha il grande potere di unire ed emozionare; se riesce a suscitare anche un
momentaneo sorriso, diventa ancora
più terapeutica.
Roberta: Credo semplicemente che la
musica abbia un forte potenziale in
questo senso.
I vostri curricula evidenziano
esperienze diverse: in quale
momento della vostra vita avete
deciso di dedicarvi al canto?
Eleonora: Ho sempre avuto la passione del canto, per me è uno sfogo, un
bisogno primordiale. A 16 anni, ascoltando per la prima volta un concerto
di Giorgia, ho capito che questa arte
mi avrebbe potuto aiutare a raggiungere una più profonda conoscenza di
me.
Roberta: In realtà, non c'è stato un
momento preciso in cui ho deciso di
dedicarmi al canto. Questa passione
per la musica credo sia nata con me.
Poi, nel corso degli anni, ho semplicemente focalizzato il mio obiettivo:
quello di voler fare il mestiere che faccio.
Presentate una canzone che vi è
particolarmente cara nel repertorio
del concerto "La libertà di ridere"...
Eleonora: 'Ho imparato a sognare' è
un messaggio che non mi stancherò
mai di ripetere, soprattutto nel difficile
momento che stiamo vivendo. Bisogna cercare di approfondire un proprio spazio personale, bisogna colti-
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E' la musica l'elisir del sorriso
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vare i propri sogni e dare una speranza
nuova al nostro futuro, nonostante le
avversità quotidiane.
Roberta: Credo che siano dei bellissimi classici della canzone italiana. In
realtà, ognuna di esse mi trasmette
qualcosa, mi emoziona!
Questa galoppata nella storia
musicale italiana mostra come sia
cambiata la musica leggera e la sua
fruizione nei decenni, a prescindere
da punti fermi come il Festival di
Sanremo che ha lanciato talenti e
brani musicali straordinari. Che
aspettative avete per il futuro della
musica "popolare" e per la vostra
carriera?
Eleonora: Spero che si possa tornare
a creare brani "evergreen", come quelli
a cui noi attingiamo per il nostro spettacolo. La musica deve continuare a
lasciare segni di sé e del periodo di cui
è espressione. Nel mio piccolo ho tanti
progetti che spero di poter realizzare:
uno su tutti, continuare a fare musica
con entusiasmo.
Roberta: La mia più grande aspettativa, al momento, è quella di crescere
ancora come professionista e puntare
sempre di più a dare un valore aggiunto al mio lavoro. E, con questo, vorrei
potermi arricchire ancora con altre
belle esperienze.
F°
Diffusione: n.d.
Ih
La loro voce per un
sorriso le cantanti
ravennati Eleonora
Mazzotti e Roberta
4"'
Montanari
Gli altri artisti Nel concerto le due
cantanti ravennati avranno accanto
Lele Veronesi, batterista che ha collaborato con Gloria Gaynor, Biagio Antonacci, Renato Zero, Riccardo Cocciante, Andrea Mingardi e ha fatto tante apparizioni televisive ("Buona Domenica", "Io Canto", "Balla", "Un Disco
per l'Estate", "Festivalbar" e "Roxybar")
e Mecco Guidi,
tastierista, organista pianista collaboratore di artisti del calibro di Franco
Califano, Cesare Cremonini, Mario
Biondi, Valeria Rossi, Enrico Rava,
Marco Tamburini, Jimmy Owens,
Randy Bersen e Cheryl Porter.
Costo del biglietto 10 euro (Info
3937805520).
Cresce l'attesa
per l'evento
benefico
organizzato
dall'Associazi
one Culturale
"George
Gordon
Byron" di
Ravenna
Attilia Tartagni
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E' la musica l'elisir del sorriso
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`
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Trivellano suolo, non vogliono riprese'
GRANAROLO
Protesta il Movimento 5 Stelle: in una sala pubblica gli ingegneri Edison rifiutano le telecamere
uel che è successo l'altra sera sione del materiale esposto durante la
a Granarolo Faentino ha serata. L'atteggiamento ha avuto l'effetto
dell'incredibile. Nell sala del di alimentare il sospetto, magari infonpaese era in programma una dato, che ci fosse qualcosa da nasconserata rmativa con gli ingegneri di dere. Una signora del pubblico ha osservato che se Edison avesse dovuto
`Edison' e `Geotec'.
pubblicizzare la
Tema: lo stoccaggio "Cos'hanno da nascon- vendita di un set di
di gas naturale nel
pentole, avrebbe
sottosuolo con il dere sul progetto 'San
solo ringraziato chi
progetto "San Poti- Potito-Cotignola' già
rende disponibile
to e Cotignola", già
on-line, gratuitaapprovato nel 2009 approvato nel 2009?"
mente, le riprese".
e da attuarsi in
Imbarazzate le Iun'ampia area lughese-faentina che stituzioni. Abbiamo perfino proposto di
comprende Granarolo. La realizzazione oscurare il volto dei tecnici se il filmato
dell'impianto sarebbe in fase di conclufosse stato diffuso. Niente da fare. 'Non
sione. Insomma, i giochi sono fatti. Ma posso prendermi la responsabilità di aula serata è saltata sul più bello p erchè, torizzare la diffusione di ciò che fa la
di fronte alle telecamere - gli agenti del mia azienda' ha replicato l'ing. Salatti di
commissariato di Faenza avevano con- Edison. E la riunione è stata annullata".
tattato la
Questura che ha dato il via libera alle
riprese - gli ingegneri si sarebbero rifiutati di metterci la faccia. E comunque,
dopo una serie di infruttuose trattative,
hanno preso in mano la valigetta e tolto
il disturbo. Converrete che tutto ciò è incomprensibile a mno che, per assurdo,
ci fosse qualcosa da nascondere, o qualcosa di cui vergognarsi. Che differenza
fa se tutto è già stabilito e si tratta soltanto di fornire indicazioni ai cittadini
in luogo aperto al pubblico? Mistero. Il
Movimento 5 Stelle, che aveva preannunciato contestazioni al programma
di trivellamento del suolo, non solo non
è riuscito a far domande, ma nemmeno
ad assistere alle spiegazioni di Edison e
Geotec.
"A fronte della richiesta di effettuare
riprese audio/video, come in tutti gli incontri in sede pubblica, i tecnici di Edison hanno risposto no, accampando
motivazioni di 'violazione della privacy'
e di 'impossibilità di concedere l'autorizzazione per conto della Società che
stavano rappresentando senza l'ok dei
loro superiori - spiegano i `grillini' -. Siamo rimasti basiti, così come il pubblico
presente. Nell'anno 2013 la società Edison non si era premunita nei confronti
di eventuali richieste di ripresa e diffu-
Pagina 18
Difesa del territorio a Granarolo contro i trivellatori del suolo che cercano o reimmettono gas, si schiera il Movimento 5 Stelle
'Trivellano il suolo, non vogliono riprese'
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Alfonsine
A cena
col giudice
ALFONSINE Scade 1'11 marzo, lu-
nedì, il termine utile per prenotarsi
e partecipare alla terza cena letteraria della rassegna (AS)saggi d'Autore - di scrittura femminile organizzata dall'Udi di Alfonsine con il
patrocinio del Comune di Alfonsine
- Assessorato alla Pari Opportunità
e dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna.
Per farlo basta telefonare al 3391022230 oppure al 339 - 2406529.
L'appuntamento è per la sera del 13
marzo presso l'Osteria degli Strozzapreti (Corso Repubblica, 26 Alfonsine) dove, dopo una cena un
po' particolare e sicuramente gustosa, sarà presentato e discusso il libro "La Giudice - Una donna in magistratura" con l'autrice Paola Di Nicola, giudice al Tribunale Penale di
Roma.
"Racconto questa storia - dice
Paola Di Nicola - la mia e quella di
altre, non perché la ritenga particolarmente significativa, ma perché
mi ha insegnato che esserci, come
donne, nei luoghi decisionali non
basta affatto. Bisogna esserci con il
coraggio e la consapevolezza del
proprio diverso punto di vista, dopo
averlo focalizzato e valorizzato."
Quello di mercoledì 13 è l'ultimo
incontro della stagione 2013 di
(AS)saggi d'Autore.
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Allarme bomba all'Equitalia
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COTIGNOLA Da oggi a domenica torna la festa più antica della città
Un po' carnevale, un po' storia. E' comunque baracca
La Segavecchia compie 562 anni
E li porta benissimo
pegne 562 candeline la Festa
della Segavecchia, in programma da oggi a domenica a Cotignola. La manifestazione più
antica della cittadina bassoromagnola
si ripete dal lontano 1451, ponendosi ogni anno metà strada fra il primo giorno
di Quaresima e la Pasqua Cristiana, per
ricordare il momento del processo alla
strega di Cotignola, colpevole di aver
maledetto Francesco Sforza, duca di Milano e signore di Cotignola, e per questo
condannata ad essere decapitata ed arsa
sul rogo.
Anche quest'anno il cartellone proposto dalla Pro Loco spazia dalla rievocazione storica al folklore romagnolo, in
una quattro giorni di arte, musica, cultura e gastronomia. Inoltre l'associazione cotignolese, nata nel 1963, si prepara
a spegnere 50 candeline. I festeggiamenti dell'importante traguardo 'slittano' alla
Sagra del Vino Tipico Romagnolo, in
programma ad ottobre, per poter offrire
a tutta la comunità appuntamenti di
piazza e una mostra dedicata all'attività
dell'associazione in questi ultimi anni.
Aprirà la Segavecchia, oggi alle 10, la
merenda dei bambini delle scuole elementari che, mascherati, si raduneranno
S
■
.11 i -5 ; -114i."
• `,1 --1 0
•
Un cartellone
tra rievocazioni
e folklore romagnolo
in piazza con la Segavecchia. Seguiranno, a partire dal primo pomeriggio, lo
spettacolo di animazione per i bambini
della scuola dell'Infanzia e il rogo della
vecchina. Dopo l'apertura dello stand
gastronomico, intorno alle 19, ad allietare la serata sarà la musica del pianobar
di Gioele. Venerdì 8 marzo si festeggiano
le donne con uno spettacolo-concerto
per celebrare l'universo femminile attraverso la musica romagnola: alle 21.30
Luana Babini, Alida Ferrarese, Barbara
Lucchi e Antonelli Nuti propongono
"Storie e canzoni". Sabato 9, alle 15, la
piazza Vittorio Emanuele II ospiterà la
sfida tra i Rioni. Serata musicale con
il Trio Italiano.
Domenica 10, come da tradizione, la
festa culminerà con il corteo storico dal
Municipio alla Collegiata Santo Stefano
di Cotignola per la celebrazione della
Santa Messa solenne e benedizione degli stemmi rionali, con la partecipazione
del Gruppo Vocale Alea di Cotignola. Alle
14, a Parco Bacchettoni, è in programma
la Gara di Zachègn, 2° Torneo Segavecchia, valido per 1'8° Campionato Feste e
Sagre, mentre il centro storico sarà invaso dal corso mascherato della Vecchia
con carri e gruppi a piedi di prima visione, con l'intrattenimento della Banda
Folkloristica 'La Castellana' di Lucca, il
corteo storico, cavalli, musici e figuranti
in costume medievale. Dopo la premiazione dei carri e gruppi a piedi, alle 17 è
prevista la lettura della sentenza di condanna a morte e l'immancabile rogo
della Vecchia. Ma la festa prosegue anche alla sera con il pianobar di Mattia e
Eleonora sotto lo stand.
A fare da corollario agli spettacoli, alcune mostre e, ogni sera di festa, inoltre,
stand gastronomico "La Cà di Mèt".
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Allarme bomba all'Equitalia
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IN BREVE
Un Caffè in rosa
LUGO Anche il Caffè Letterario
di Lugo partecipa domani alla
"Festa delle Donne". Serata musicale conviviale, menù a base di
pesce e inaugurazione di una
mostra. Il Ristorante dell'Hotel
Ala d'Oro di Lugo propone l'appuntamento "Ci sono donne
che...". Una serata dedicata a
tutte le donne con il trio tutto al
femminile di Margherita Vannini
(voce) Carmen Falconi (tastiere)
Nicoletta Bassetti (violino e viola). Come sempre nelle serate
conviviali di Caffè Letterario anche la Letteratura, il Cinema e
l'Arte si uniranno alla musica per
celebrare insieme la Festa della
Donna. Sempre nella stessa serata verrà inaugurata una mostra
pittorica collettiva, allestita nella
hall dell'Albergo, in cui saranno
esposte opere di artiste del nostro territorio. In ordine alfabetico: Lucia Baldini, Marilena Benini, Pamela Casadio, Laura Medici, Elisa Nasolini, Cinzia Ortali,
Patrizia Piccino, Lucia Poletti,
Margherita Tedaldi. Interessante
anche il menù di pesce proposto
dallo Chef Giovanni Belletti. E'
necessaria la prenotazione (Tel.
054522388 - 329 6817175).
Buona musica
BAGNACAVALLO L'associazione
culturale Beatrice, in collaborazione con Avis Bagnacavallo, associazione Bubulina e centro sociale Cà Vecchia, propone due
concerti nel corso di mese di
marzo presso il Teatro Goldoni
di Bagnacavallo. Venerdì 15 marzo, dopo una lunga serie di concerti dedicati a Lucio Battisti e ai
grandi cantautori italiani realizzati in tutta Italia, tornerà a Bagnacavallo Michele Fenati, con
un concerto interamente dedicato alle sue canzoni.Venerdì 22
marzo sarà invece la volta di Nicoletta Fabbri, che renderà omaggio a Marilyn Monroe. I concerti iniziano alle 20.45.
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Respiriamo polveri da soffocare
•
E' mararia
p
LA CAMPAGNA Dati
alle stelle. Legambiente denuncia:
PM 2,5 oltre il limite medio annuo
rosegue
la campagna
"Mal'aria" di Legambiente
contro i veleni da traffico. Se
nei comuni della Bassa Romagna non è presente una rete capillare di centraline di rilevamento
della qualità dell'aria, sono però indicativi i valori fatti registrare dalla
centralina Arpa "Ballirana", vicino
Taglio Corelli ad Alfonsine.
Oltre alle famigerate PM10, le cosiddette polveri fini, negli ultimi anni si è iniziato a monitorare anche
polveri ancora più fini, le PM 2,5 che
proprio per le ridotte dimensioni
(2,5 millesimi di millimetro) sono
particolarmente pericolose per la
salute: il rischio infatti aumenta al
diminuire delle dimensioni delle
particelle, più sono piccole e maggiore è la capacità di penetrare in
profondità nell'apparato respiratorio. Mentre per le PM10 viene fissato
un limite giornaliero di 50
\ u03BCg/m3, dal 2011 è entrato in
vigore il decreto che fissa al 2015 il
raggiungimento del valore obiettivo
di 25 \ u03BCg/m3 come limite medio annuo per le PM 2,5.
"I valori registrati dalla centralina
Arpa sono molto significativi per vari aspetti - ha dichiarato Yuri Rambelli, Presidente del circolo Legambiente A. Cederna - in quanto si tratta di una stazione di fondo rurale,
cioè posizionata in aperta campagna, non nel centro urbano, e quindi forniscono indicazioni importanti
non sui punti a più elevata criticità,
a diretto contatto con il traffico urbano, ma danno invece un'indicazione abbastanza precisa dei livelli
di inquinamento diffuso su tutto il
territorio, anche lontano dalle zone
più trafficate".
Analizzando i rapporti della qualità dell'aria realizzati da Arpa, si
può verificare come negli ultimi 2
anni la media registrata dalla centralina di Alfonsine si sia attestata
sui 28-29 \ u03BCg/m3, superando
perciò i valori considerati dalla normativa.
"Per il 2013 è ancora presto per
parlare di valori fuori legge - ha precisato Rambelli - in quanto la normativa non prevede dei limiti giornalieri per le PM 2,5, ma parla di
medie annuali da rispettare, indicando un valore limite di 25
\ u03BCg/m3 come obiettivo al
2015. È però evidente che i dati registrati destano preoccupazione, soprattutto considerando che si tratta
di dati registrati in aperta campagna, la maggiore pericolosità delle
PM 2,5 e l'estrema variabilità delle
concentrazioni a seconda del periodo".
É infatti in particolare durante i
mesi invernali che i livelli di polveri
tendono ad aumentare sensibilmente, per poi diminuire durante il resto
dell'anno. Analizzando i dati dal 1°
gennaio ad oggi, troviamo un valore
medio di oltre 37 \ u03BCg/m3, con
giornate in cui sono stati rilevati oltre 60 \ u03BCg/m3.
"Da parte nostra - ha concluso
Rambelli - stiamo continuando con
la campagna di sensibilizzazione,
grazie ai "lenzuoli acchiappasmog"
che si stanno diffondendo un po' in
tutti i comuni della "bassa", Lugo,
Bagnacavallo, Fusignano, Alfonsine,
Massalombarda e che consentono,
semplicemente verificando l'annerimento dopo l'esposizione all'aperto, di avere un dato molto evidente
della qualità dell'aria che respiriamo. È però importante, soprattutto
alla luce dei dati sulla qualità dell'aria rilevati da Arpa intraprendere una serie di azioni concrete per limitare l'emissione di polveri, attraverso misure decise ad incrementare il
trasporto pubblico e la mobilità alternativa, con la promozione di itinerari ciclo/pedonali sicuri e protetti, e disincentivando l'utilizzo del
mezzo privato".
i.
rt
RUSSI
PINOCCHI SUL PALCO
Prosegue al Teatro comunale in
via Cavour 10 a Russi la rassegna "teatro ragazzi". Domenica
10 marzo 2013 alle 16.30 la
Compagnia Burambò porterà in
scena lo spettacolo "Secondo
pinocchio". La Compagnia Burambò, formata da Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli, elaborando personalmente testi,
musiche, sonorità e atmosfere,
attraversando tutte le forme
che il teatro di figura possiede.
Info: 0544 587 690/641.
"
LEGARBIENTE
4.1
ik*
1
.
-
Prosegue la campagna Mal'aria di Legambiente con la distribuzione dei lenzuoli "acchiappasmog" in tutta la Bassa
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Respiriamo polveri da sollheare
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BAGNACAVALLO
07/03/2013
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L'Otto Marzo in città tra incontri e brindisi
Mimose e riflessione
Le donne si festeggiano
L
a sala del Consiglio comunale
di Bagnacavallo, in piazza della
Libertà, ospiterà domani alle
17.45 "Racconti di donne che
combattono le crisi", un dialogo a cura
di Confartigianato Ravenna che vedrà
confrontarsi il sindaco di Bagnacavallo
Laura Rossi, la vicepresidente nazionale di Confartigianato Donne Impresa
Emanuela Bacchilega, la giornalista di
Sky Tg 24 Ilaria Iacoviello, la giornalista
Silvia Manzani e l'imprenditrice aquilana Natalia Nurzia. Alle 19 ci si sposterà nella sala di Palazzo Vecchio, in
piazza della Libertà 5, per l'inaugurazione di due mostre fotografiche di
Giampiero Corelli.
La prima si intitola Questione di
grinta e racconta le storie di ventotto
donne della provincia di Ravenna, da
Brisighella a Cervia, passando per i comuni più importanti e le frazioni più
piccole, scelte dalla Confartigianato
per dare una voce e un volto all'imprenditoria femminile, raccontando
un pezzo dell'economia del territorio
variegata, poliedrica, ricca di energie
anche se spesso nell'ombra. A queste
fotografie si aggiunge una selezione di
immagini in anteprima di Donne che
non tremano, mostra che sarà inaugurata sabato 9 marzo a L'Aquila e che
raccoglie gli scatti effettuati da Giampiero Corelli nella città abruzzese al-
l'indomani del terremoto. La mostra,
frutto dell'incontro con Ilaria Iacoviello, è dedicata alle donne aquilane che,
come scrive la giornalista di Sky Tg24
nella presentazione della mostra, "nei
loro rispettivi campi inseguono una
quotidianità che continua a sfuggire,
arrabbiandosi, angosciandosi, ma sperando che prima o poi qualcosa possa
cambiare".
Le mostre saranno successivamente
visitabili il 9-10 marzo e il 16-17 marzo
Al femminile
E' sempre un'impresa
dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.
Sempre venerdì 8 marzo, ma in mattinata, la sala consiliare del Comune di
Bagnacavallo ospiterà il tradizionale
incontro del sindaco Laura Rossi e della Giunta con i dipendenti. L'incontro
sarà l'occasione per offrire a tutte le
donne un omaggio floreale accompagnato da un messaggio augurale del
sindaco. Si terrà inoltre l'esibizione del
Women Trio, composto da Patrizia Betti (tastiere), Valentina Giunta (voce) e
Nicoletta Bassetti (violino), che proporrà brani di cantautori italiani.
Sabato 9 marzo dalle 18 alle 23 il
centro sociale all'Abbondanza ospiterà
invece Un mondo di donne, intrecci di
storie, musica e poesia a cura dell'associazione interculturale Jam Salam.
La serata, a ingresso libero, prevede anche una cena condivisa, in cui ognuno
è invitato a portare qualcosa per imbandire un tavolo comune.
Prosegue poi la rassegna al femminile Quotarosa, organizzata dall'associazione culturale controsenso. Il prossimo appuntamento è in programma
giovedì 14 marzo alle 21 in Sala Oriani
con Siamo tutte d'un sentimento, presentazione del libro dedicato al coro
delle mondine di Medicina tra passato
e presente (Nota music 2011), proiezione del film il Maggio delle Mondine
e concerto delle mondine di Medicina.
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LUGO
Respiriamo polveri da soffocare
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Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
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LA MOSTRA
Al Museo Baracca La guerra
di uso comune
Il Museo Francesco Baracca, l'associazione La
Squadriglia del Grifo e l'associazione Unuci di
Lugo, presentano la mostra "Dalla guerra alla
pace, materiale bellico della Grande guerra
riutilizzato per la vita civile". La mostra, allestita nei locali del Museo Francesco Baracca (in
foto lo Spad dell'Asso), rimarrà aperta dal 16
marzo al 28 aprile. Saranno esposti - a cura di
Angelo Nataloni e Bruno Zama - reperti militari della prima guerra mondiale dai quali sono
stati ricavati oggetti di uso comune. L'inaugurazione avverrà alle 16.30 di sabato 16 presso
la Sala Baracca nella Rocca Estense di Lugo.
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AL COMPAGNONI
Un brindisi
alla nostra bandiera
LUGO Sabato prossimo, nove marzo,
alle ore 10,30, presso l'Aula Magna
dell'Istituto Tecnico Commerciale
"Giuseppe Compagnoni", in via Lumagni a Lugo, avrà luogo la celebrazione del 216° anniversario del Tricolore ideato e proposto dal lughese
Giuseppe Compagnoni.
Un appuntamento atteso in città,
dopo le celebrazioni di gennaio che
si svolgono a Reggio Emilia, città dove il "tricolore" proposto da Compagnoni fu accettato come vessillo nazionale.
Dopo il saluto dell'assessore alla
pubblica istruzione Patrizia Randi
interverranno, nell'ordine il presidente del Lions Club di Lugo Andrea Preti, il presidente lughese
dell'Unuci di Lugo, Renzo Preda, il
comandante militare dell'Eserciro
Emilia Romagna generale Antonio
De Vita e il Prefetto Bruno Corda.
Seguirà la proiezione di un lavoro
multimediale sulle origini e la storia
del "Tricolore". Intervento conclusivo che chiuderà i lavori della mattinata sarà del sindaco di Lugo e
presidente dell'Unione della Bassa
Romagna Raffaele Cortesi.
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LUGO
Respiriamo p-riveli da soffocare
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In Italia servono
tra i 14 e i 21 mesi
per il rilascio dell'Aia
Chimica al top: 5 anni
Tariffe oltre la media Ue: arrivano a 250mila euro
Penalizzanti rispetto ai partner i limiti alle emissioni
Marta Paris
ROMA
Costi elevati che possono arrivare a 25omila euro, tempi troppo lunghi che si dilatano fino a 5
anni,burocrazia eccessiva, e limiti di emissione troppo restrittivi.
In tema di Aia l'Italia resta indietro in Europa. Il verdetto, severo
e per il quale è indispensabile un
appello, è quello che arriva dallo
studio di C onfindustria - presentato ieri- che ha condotto un'analisi comparativa della disciplina
dell'Autorizzazione integrata ambientale per gli stabilimenti industriali a livello Ue e internazionale in occasione del recepimento
della Direttiva sulle emissioni industriali (la 2010/75/Ue) prescritta dalla delega contenuta nella
Legge comunitaria 2011. Un nodo
strategico per le nostre politiche
industriali come ha dimostrato il
caso Ilva di Taranto.
Lo studio dell'associazione degli industriali passa in rassegna le
diverse declinazioni nazionali della prima direttiva comunitaria in
tema di prevenzione e riduzione
integrata dell'inquinamento (Ippc) 96/61/CE, nel nostro pese recepite e modificate negli anni e poi
confluite nel testo unico ambientale Dlgs 152/20°6. Fissando lo scenario da cui l'Italia deve ripartire per
colmare il gap che ci divide dagli
altri paesi europei.
Se i tempi di rilascio delle autorizzazioni ambientali in Europa
evidenziano una situazione molto
variabile, è certo che l'Italia è agli
ultimi posti dietro la Francia. Con
un conseguente aumento delle risorse e dell'impegno richiesto da
istituzioni e imprese. Per il rilascio
delle autorizzazioni integrate ambientali ci vogliono tra ii4 e i21 mesi sebbene la norma di recepimento della direttiva Ippc preveda un
termine massimo di 156 giorni. Ma
se si prendono in considerazione
determinati settori la durata si allunga: per le cementerie ci vogliono circa tre anni, nella chimica si è
arrivata a superare i cinque anni.
Un tempo enorme se si pensa che
inBelgio e inAustria sivada un mese a un anno. In Francia il tempo
previsto per legge è di 8 mesi anche se nella pratica mediamente le
istruttorie hanno registrato una
durata di circa due anni. In Germania la legge prevede che il rilascio
debba avvenire in 7 mesi ma le autorità competenti, costituite dai
singoli Laender federali, possono
estendere il limite di tempo perulteriori3 mesi. Di fatto, le tempistiche peri1 rilascio dell'autorizzazione possono variare da 7 a 12 mesi.
Nel Regno Unito sivaria in base alle quattro Home Nations (Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del
Nord) ma comunque si va dai 4-6
me si per gli impianti nuovi e 9 mesi per quelli esistenti. Veloci anche
Danimarca e in Finlandia dove me-
PERTOR) VALIDITÀ
Nel nostro Paese la durata
più breve:5 anni contro i 10
di Olanda, Austria e Romania
e i 15-20 del Belgio.
In Francia nessuna scadenza
L'autorizzazione integrata
ambientale (Aia) è i l documento di
cui necessitano alcune aziende per
uniformarsi ai principi di tutela
ambientale. Può essere di vario
tipo a seconda dell'attività svolta.
Per ottenere l'autorizzazione
bisogna rispettare i requisiti del
decreto legislativo 18 febbraio
2005, n. 59, che aveva recepito la
96/61/CE poi riscritta dalla
direttiva 2008/01/CE e ora
confluita nella direttiva
2010/75/U E. L'Aia viene
generalmente rilasciata dalla
Regione o (su delega) dalla
Provincia. Per gli impianti più
rilevanti è rilasciata dal ministro
dell'Ambiente.
diamente sono necessari 6 mesi.
L'altro scostamento registrato
dallo studio di C onfìndustria è quello sul periodo divalidità dell'Aia dove l'Italia to cca il record della durata più breve: 5 anni (6 e 8 anni per
aziende certificate ISOI400i o
Emas) contro i 15-20 anni del Belgio. La Francia addirittura non ha
un periodo di validità pre stabilito e
copre pertanto tutta la vita utile
dell'impianto, anche se ogni io anni
l'azienda deve effettuare un bilancio ambientale ed essere imposte
ulteriori prescrizioni. In Olanda,
Austria e Romania la durata è di io
anni che scendono a otto in Repubblic a Ceca, Slovacchia, Spagna.
Il nostro Pae se re sta indietro anche se si pesano i costi necessari a
ottenere l'autorizzazione. Tariffe
istruttorie, generalmente molto
elevate e particolarmente onerose
per le piccole e medie imprese.
Tanto da n on trovare paragone negli altri Stati Ue che hanno livelli
decisamente inferiori come nel caso della Germania: per fare un
esempio per un acciaieria a ciclo
integrale di competenza statale la
tariffa italiana è di 15omila euro
contro i i9mila tedeschi. In Francia addirittura non è previsto alcun onere. Stessa sproporzione se
si passa al settore chimico dove sul
territorio nazionale servono
25omila euro, in Germania massimo 125mila, mentre nel caso
dell'Olanda la richiesta di autorizzazione non prevede alcun costo.
L'Italia ha anche spesso stabilito
limiti di emissione degli stabilimenti industriali che si attestano
su valori più bassi, all'interno del
range stabilito a livello europeo rispetto ad altri Paesi come Francia,
Belgio e Germania. Se la norma comunitaria prevede che i limiti di
emissione (Elv) fissati dall'autorizzazione non superino quelli associati alle Bat (Best available technologies), cioè le migliori tecnologie
disponibili, a cui bisognerà adeguarsi a partire dal 2016, i Bat-Ael
sono però espressi in forma di range, che in molti casi hanno margini
anche molto ampi tra l'estremo inferiore e quello superiore.
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OFIFROCUZIONERSEAVAM
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VaMazìomtb:mpattounk:Mo. Vanno considerati non solo gli impianti industriali ma anche tutte le possibili attività con ricadute sulla salute
La metodologia Vis ancora inadeguata
L'adozione di una metodologia condivisa a livello nazionale,
da definire con il contributo
scientifico del mondo industriale, partendo dalle esperienze acquisite in ambito internazionale.
E tutto ciò andando oltre un «giudizio aprioristico del rapporto di
causalità tra la sola attività industriale e il danno riscontrato». È
l'auspicio di Confidustria in tema di Valutazione di impatto sanitario (Vis) delle attività industriali. Un tema quest'ultimo diventato d'attualità dopo il caso
dell'Ilva di Taranto.
Confindustria fa notare la
mancanza, attualmente, di una
metodologia standardizzata e ufficialmente riconosciuta dalle
istituzioni pubbliche per effet-
tuare le valutazioni di impatto sanitario. E aggiunge che non esistono specifiche disposizioni o
criteri omogenei stabiliti a livello comunitario e nazionale. In Italia la Vis non è prevista nelle
istruttorie per il rilascio dell'Autorizzazione integrata ambientale (Aia), né in ambito di Valutazione di impatto ambientale
(Via). Anche se si «registra un'attenzione sempre più diffusa ver-
PCMCOLO LOCALE
Per lo studio le legislazioni
regionali rischiano
«di introdurre elementi di
frammentazione e fattori di
rischio diversi» tra i territori
so questo strumento da parte di
singole Regioni con alcune iniziative pilota». Iniziative in ordine sparso che rischiano però «di
introdurre elementi di frammentazione e fattori di rischio diversi
tra le varie Regioni».
In questo contesto Confindustria stigmatizza l'approccio
che si sta delineando per ricostruire «la situazione epidemiologica» del territorio in cui sono
collocati gli impianti industriali.
Appare infatti «non condivisibile attribuire esclusivamente ad
essi gli effetti riscontrati, anche
in mancanza di un chiaro e provato nesso» di causa-effetto
«tra presenza dell'impianto e
danno sanitario». Ecco perché,
secondo viale dell'Astronomia,
per realizzare gli obiettivi della
Vis occorre un nuovo approccio
basato «sulla «consultazione di
tutti i soggetti coinvolti». La Vis
deve, quindi, essere «multidisciplinare con competenze in campo epidemiologico, ambientale,
tossicologico, medico, sociologico, statistico, comunicazionale
e partecipativo».
Tornando all'attualità, il cosiddetto "decreto Ilva" (emanato dal Governo per consentire
all'azienda di non bloccare la
produzione) «rischia di introdurre una disciplina scientificamente non solida e foriera di produrre una proliferazione di contenziosi e ostacoli all'attività industriale». A causa di un'impostazione fondata sul concetto di
«danno» sanitario piuttosto che
di «impatto». Seguendo l'approccio fondato sull'accertamento del danno sanitario si rischia, infatti per Confindustria,
«di assumere pregiudizialmente un rapporto di causalità tra le
attività svolte negli stabilimenti
ricadenti nel campo di applicazione della legge ed il danno sanitario accertato nel territorio».
Senza tener conto «degli effetti
cumulati di tutte le altre fonti ed
attività (dal traffico veicolare
all'inquinamento pregresso,
ndr) che incidono sullo stesso
territorio». Per questi motivi,
Confindustria ritiene indispensabile avviare un confronto con
le istituzioni competenti (in
campo ambientale e sanitario)
sul decreto interministeriale, in
via di predisposizione, che attua
il decreto Ilva. Il tutto al fine «di
individuare una metodologia
scientificamente fondata, che
tenga conto anche delle esperienze internazionali» e che valuti «gli eventuali impatti sulla
salute della popolazione, prendendo in considerazione tutte le
fonti e le attività che incidono su
uno stesso territorio».
Ecco perché Confindustria
boccia la legge regionale adottata lo scorso anno dalla Puglia,
basata sulla valutazione del danno sanitario. Una normativa
fondata, sempre secondo viale
dell'Astronomia, sull'assimilazione del «rischio di impatto sanitario» con «l'accertamento
del danno sanitario», senza alcuna valutazione delle «altre
possibili fonti impatto», rendendo il risultato «assolutamente fuorviante».
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SuRwitorkl. Autonomie in ordine sparso nell'applicazione delle norme del codice dell'ambiente
Tra le Regioni maglia nera al Friuli
In una Italia maglia nera
dei tempi per il rilascio delle autorizzazioni ambi ental i, l anguria va in contro corrente insieme alla provincia di Trento, senza superare i 150 giorni previsti
dalla legge per chiudere l'iter.
Ma anche in Piemonte non si rivelano casi eclatanti di ritardo.
In Emilia Romagna e in Toscana, invece, si arriva a sei mesi, e
anche la Lombardia si attesta
sui 120-180 giorni. Mabasta spostarsi in Campania e Lazio per
arrivare a un anno, in linea con
la media nazionale. Il record negativo è quello conquistato dal
Friuli Venezia Giulia, dove le
tempistiche hanno raggiunto
picchi di quattro anni.
Passando dall'ambito europeo a quello nazionale lo studio di Confindustria parla di
un panorama declinato sul territorio dove le Regioni e province autonome si muovono
in ordine sparso quando si tratta di Aia. Su un totale di 5.834
impianti assoggettati all'Ai a regionale (contro 1159 statali) so-
no 5.551 quelli che hanno ricevuto l'autorizzazione da parte
delle autonomie.
Nonostante il tentativo di
rendere il più possibile omogenea su tutto il territorio la normativa interna di autorizzazione integrata ambientale, attraverso le norme del Codice
Da:1A WFUSA
In Emilia Romagna, Liguria,
Lombardia, Toscana, Umbria
e Piemonte la competenza
sulle autorizzazioni è stata
delegata alle Province
dell'ambiente (Dlgs 152/2006),
la legislazione regionale su
questo tempo mostra un panorama sfaccettato.
Il primo elemento che fa
emergere una situazione a macchia di leopardo è quella dell'individuazione delle autorità
competenti. Secondo il Dgs
152/2006, in sede regionale l'Au-
torità Competente è la pubblica amministrazione con compiti di tutela, protezione e valorizzazione ambientale, individuata secondo le disposizioni delle
leggi regionali. Dall'analisi
emerge che alcune Regioni hanno utilizzato forme diverse. In
alcuni casi l'autorità competente è la Regione stessa (come in
Campania, Friuli Venezia Giulia - tranne che per le discariche - Lazio, Marche) mentre
Emilia Romagna, Liguria, Lombardia - tranne che per impianti di incenerimento di rifiuti Toscana, Umbria, Piemonte
hanno delegato le funzioni alla
Provincia. La Puglia qualche anno fa ha passato la mano affidando con la legge regionale
17/2007 alla Provincia competente per territorio le funzioni
concernenti il rilascio delle autorizzazioni per le emissioni in
atmosfera finalizzate alla riduzione dell'inquinamento atmosferico. Singolare il caso del Veneto che suddivide le competenze tra Regione (per gli im-
pianti che operano nei settori
dell'energia, della chimica e dei
rifiuti) e le Province.
Le regioni si sono orientate
in maniera diversa nella fissazione dei valori limite di emissione nelle singole autorizzazioni, a volte più restrittiva. In
particolare, nelle regioni Campania ed Emilia Romagna, sia
per gli scarichi idrici che per
le emissioni in atmosfera, si è
fatto riferimento ai livelli stabiliti nella normativa nazionale previgente.
In Friuli Venezia Giulia i limiti di emissione per gli scarichi
idrici e in atmosfera sono stati
fissati sullabase delle linee guida nazionali sulle migliori tecniche disponibili (Bat) e in parte sui valori stabiliti nei Bref
(B at reference report) comunitari. Nel Lazio per gli scarichi i
valori limite sono stati stabiliti
sulla base dei limiti imposti dalla normativa nazionale, e dal
Piano di tutela delle acque regionale; per le emissioni in atmosfera i valori limite sono sta-
ti stabiliti sulla base delle Bat,
della normativa nazionale e dal
Piano regionale di risanamento della qualità dell'aria adottato dalla Regione.
In Liguria, la situazione varia
su base provinciale, ad esempio in provincia di La Spezia i livelli sia per gli scarichi idrici
che perle emissioni in atmosfera sono stabiliti sulla base dei
valori previsti dalle Bat, mentre
nella provincia di Genova sono
stabiliti sulla base della normativa nazionale. Anche la Lombardia sugli scarichi si lega ai livelli nazionali (salvo qualche
specifico caso) mentre per
quanto riguarda i valori limite
delle emissioni in atmosfera in
generale si è fatto riferimento
alla normativa Regionale tendenzialmente più restrittiva di
quella nazionale. Infine nelle
Marche spesso i valori limite di
emissione sono stati fissati in riferimento ai Bref comunque su
valori più restrittivi come previsto dalla disciplina regionale.
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i•
«Ambiente, extracosti per i Italia»
Squinzi: norme e tempi più svantaggiosi della Ue - «Tornare al voto sarebbe uno shock»
Nicoletta Picchio
ROMA
Una premessa: «Lo sviluppo
economico, per essere tale, deve
essere sostenibile, sotto il profilo
sociale e ambientale. Un aspetto
che Confindustria mette al primo
posto». Giorgio Squinzi lo rimarca. Ma, fatta questa precisazione,
lancia la sua denuncia: l'attuazione delle norme ambientali e delle
direttive Ue, a partire dall'Aia,
l'Autorizzazione integrata ambientale, è «complessa e confusa» con una situazione di «differenze locali e di disparità drammatiche». Un contesto che penalizzala competitività delle imprese, con maggiori costi e ostacoli
burocratici, e tiene lontani gli investitori esteri. Invece servono
«poche regole, chiare e precise,
senza disparità sul territorio che
alterino la concorrenza».
Per mettere in evidenza gli handicap dell'Italia e quanto le regole
siano una zavorra in termini di costi e procedure per le imprese,
Confindustria ha messo a punto
uno studio comparativo tra noi e
altri Paesi europei sullo stato di attuazione della normativa in vigore sulla prevenzione e riduzione
integrate dell'inquinamento, (Ippc), analizzandola, ha spiegato
Squinzi, soprattutto in riferimento al regime dell'Aia. Un documento che ilpresidente di Confindustria ha presentato ieri, in una
conferenza stampa, insieme ad
Edoardo Garrone, presidente del
Comitato tecnico della confederazione per l'Ambiente. «Le imprese - ha detto Garrone - non possono essere sottoposte alle forche
caudine tipiche della burocrazia
italiana, pena una forte perdita di
competitività».
Sostenibilità ambientale e tutela della salute costituiscono, secondo Confindustria, un volano
per la crescita. Quella crescita
che è l'emergenza del Paese e che
dovrebbe essere al centro dell'attenzione delle forze politiche.
«Tornare al voto sarebbe uno
shock, non è realizzabile in tempi
stretti e poi tornare a votare con
la stessa legge elettorale forse potrebbe non essere positivo», è il
parere di Squinzi. «Bisognereb-
LA ECESSLTA
Per il leader di Confindustria
servono «poche regole,
chiare e precise, senza
disparità sul territorio che
alterino la concorrenza»
be unire le forze e rimettere al
centro l'economia reale, sono
convinto che tanti dei problemi
che stiamo affrontando se l'economia reale ripartisse verrebbero automaticamente risolti», ha
continuato il presidente di Confindustria, aggiungendo: «C'è
una tempesta perfetta, siamo tutti sulla stessa barca, dobbiamo remare nella stessa direzione: cerchiamo di essere uomini di buona volontà e di fare ciò che serve
alla crescita del Paese, a prescindere dagli schieramenti politici».
E sul Movimento 5 Stelle Squinzi
ha ribadito la «totale disapprovazione» sulle richieste ambientali
e sulla cancellazione delle opere
infrastrutturali: «Il nostro Paese
andrebbe verso l'agreste e ilbucolico e questo non porterebbe posti di lavoro né risolverebbe i problemi di mancata crescita».
La richiesta delle imprese è di
attuare le norme ambientali, in
particolare l'Aia, in coerenza con
quelle comunitarie, senza oneri
aggiuntivi. E Squinzi ha citato alcuni esempi, come il caso di
un'azienda che ha emissioni di acque cui sono richiesti parametri
di emissioni io volte inferiori rispetto a quelli concessi all'acquedotto comunale e che ha un'Aia
provinciale mentre un'azienda
chimica a 5 chilometri di distanza
ha un'Aia nazionale può emettere
sostanze io volte superiori. Inefficienze, frammentazione, procedure più lunghe, tariffe istruttorie
più elevate: «Per un'acciaieria a ciclo integrale di competenza statale la tariffa è di bomila euro a fronte di mmila in Germania e nessuna in Francia».
Confindustria quindi ha indicato proposte e criteri: il recepimento e l'applicazione della nuova direttiva sulle emissioni industriali
deve avvenire nel rispetto delle
disposizioni comunitarie e degli
standard prevalenti negli altri Paesi, senza oneri impropri; è necessario garantire agli impianti il tempo necessario per gli adeguamenti e per l'ammortamento degli investimenti; occorre assicurare
uniformità di applicazione sul territorio dell'Aia; non si può rimandare la semplificazione normativa e amministrativa; è necessario
che nel disciplinare la valutazione di impatto sanitario si assicuri
uniformità a livello nazionale, anche in ordine alla rilevanza delle
possibili fonti di impatto, scongiurando impostazionibasate su giudizi aprioristici del rapporto di
causalità tra la sola attività industriale e il "danno" riscontrato.
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«Ambiente
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mstre, Lo snellimento delle procedure rimasto a metà guado in Parlamento
Clini: ancora molto da semplificare
«Semplificazione e trasparenza delle procedure di autorizzazione ambientale richiedono un impegno convergente di amministrazioni e imprese. Lo stesso impegno che ha consentito di semplificare le procedure per la messa in
sicurezza e labonifica dei siti industriali dismessi». Lo ha scritto ieri
il ministro dell'Ambiente Corrado
Clini in una lettera al presidente di
Confindustria Giorgio Squinzi.
«Nel mio lavoro da Ministro - ha
aggiunto - ho dato priorità a due
principali linee: semplificare le
norme, dare certezza e trasparenza alla procedure, rendere evidente il collegamento tra le regole e gli
obiettivi ambientali; incentivare
le migliori tecnologie per la protezione dell'ambiente, con vantaggi
per consumatori e le imprese». Clini ha detto che però «resta ancora
molto da fare: il disegno di legge
sulla semplificazione è rimasto a
metà del guado in Parlamento. Nel
Ddl avevo previsto una procedura
chiara su modalità e tempi per le
Aia, in modo da evitare il ripetersi
della inaccettabile sequenza di
conferenze di servizi interlocutorie che hanno lasciato aperte procedure per anni. Spero che la legge
possa essere ripresa dal nuovo parlamento e approvata».
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Le autorizzazioni ambientali
LE PROCEDURE
LA VALIDITÀ
I tempi necessari
La durata delle autorizzazioni
ambientali ina luni
perii rilascio delle
autorizzazioni
LESPESE
I costi necessari per
l'istruzione dei procedimenti
di autorizzazione ambientale
dei Paesi della lice
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Per iitprese
certificate 6
oltre 150.000
anni (151)14001)
o8 anni (EMA5)
a ciclo integrate
di competenza
per un'acciaieria
statale
Francia
nessuna tariffa
19 000€ (grande
Germania acciaieria
elettrica)
Francia
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specifi`tl
Svezia,
Polonia,
Regno Unito
singole
max 125.000€
Germania per investimenti
di 60 milioni C
Regno Unito
anim rca
oltre 250.000
per un impianto
complesso
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Olanda,
Austria,
Romania
Repubblica
Ceca,
Slovacchia
Spagna
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Nessun costo per
la richiesta di
autorizzazione.
Soli costi di
manodopera "
per icontrolli
previsti
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LU1
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h si-. L
Giorgio
Sentitili
Eccessi italiani
che il Paese
non si può
più permettere
i è replicato al ministero
dell'Ambiente, dagli anni
L„› '8o in poi, il modello di
una pubblica amministrazione
pletorica che costruisce e
utilizza poteri non di rado
ridondanti per rendere più
faticoso, più costoso e più
lento l'iter dei procedimenti
autorizzativi delle imprese.
Tutto questo a danno del
potenziale di crescita e di
investimento delle imprese
stesse, un bene che oggi è
quanto mai prezioso e che il
Paese non si può più
permettere di perdere.
Spesso questi iter
amministrativi complessi e
questi poteri interdittivi hanno
difeso, più che l'ambiente, i
diversi ambientalismi che si
sono succeduti al ministero
dell'Ambiente e di cui oggi il
Movimento 5 Stelle sembra
volersi proporre come erede
della forma più radicale, in
nome del blocco
incondizionato di qualunque
opera di sviluppo sul
territorio.
La dimostrazione che
un'alternativa a questa
ecoburocrazia massimalista e
autoreferenzi al e sia possibile
arriva, in fondo, dalla stessa
azione del ministro Clini, che
ha iniziato un'opera di
disboscamento, bloccata per
altro dalla insensibilità
dell'ultimo Parlamento al tema
delle semplificazioni (il
disegno di legge relativo non è
mai stato neanche esaminato
dalle commissioni). Il caso
dell'Uva, con tutti i suoi
paradossi, ha intanto
dimostrato che si può fare
difesa dell'ambiente in modo
"attivo" e rilasciare una
autorizzazione integrata
ambientale in pochi mesi, non
in cinque almi, migliorando
anche il livello qualitativo
degli impegni chiesti
all'impresa.
Considerazioni analoghe si
possono fare oggi per le
valutazioni di impatto
ambientale su infrastrutture e
impianti energetici, per il
susseguirsi di conferenze di
servizi che mai arrivano a
decisioni definitive, per le
procedure autorizzative delle
bonifiche, per certi
silenzi-rifiuto previsti su
vincoli paesaggistici che
costituiscono la morte di una
pubblica amministrazione
"attiva" e responsabile.
La seconda emergenza è
anche un'autentica vergogna
nazionale: i mancati pagamenti
della pubblica
amministrazione alle imprese
creditrici. Fortunatamente,
anche tra le forze politiche
comincia ad affacciarsi l'idea
che il problema vada risolto o
ECO-BUROC RAZIS
Non solo Aia: da
riformare anche Via,
conferenze di servizi,
bonifiche e sui vincoli
il silenzio-rifiuto
almeno si debba avviare a
soluzione. Nessun politico e
nessun ministro
dell'Economia hanno finora
spiegato in b as e a quale
principio giuridico o a quale
assunto di logica proprio lo
Stato, che dovrebbe garantire
la legalità, si presenti oggi ai
cittadini e alle imprese come
bugiardo, scorretto e
noncurante delle regole e
dell'etica degli affari.
Aspettiamo di vedere il
passaggio dalle parole ai fatti e
contiamo che, qualunque
Esecutivo possa nascere da
questa difficile crisi, metta
all'ordine del giorno del primo
Consiglio dei ministri il
rimborso di una consistente
quota dei 70-80 miliardi di
crediti vantati dalle imprese.
PIPRODUMC NE RIS:RVATA
Vía
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La valutazione di impatto
ambientale (Via) è una procedura
amministrativa finalizzata a
individuare e valutare gli impatti
ambientati prodotti
dall'attuazione di un progetto. La
Via è normata come strumento di
supporto decisionale
tecnico-amministrativo.
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Nella Pa solo regali
di «modico valore»
edlil)atluottttea lalla
l aa isonopo(fatturato
ten zial eanntne uboudoinoeo m i liararmi
Chissà
, \ se quella che ora indica il Governo uscente, in piena
era grillina, potrà essere vincente. Una, in particolare, fa già
rumore: il dovere per i dipendenti pubblici di rifiutare regali
che non siano di «modico valore». Vale a dire: fino a ioo euro,
che le amministrazioni potranno far lievitare a 15o. Però sia
chiaro, recita ancora il nuovo Codice di comportamento dei
dipendenti pubblici che sbarca domani in Consiglio dei ministri: niente cade aux sopra il tetto per i travet. Neppure ai capi
o dai sottoposti, mogli comprese. Pena il licenziamento.
Ora, è chiaro, più che il valore conta il gesto. L'etica pubblica da (ri)scoprire. E ben venga. Anche se non è certo il pacco
con scatola di cioccolatini, torrone, spumante e panettone di
marca, che può corrompere il travet infedele. La stecca, quando c'è, vola ben più in alto. E resta avvolta nel mistero del
"non ho nulla da dichiarare". Fino a prova contraria. E poi, per
dire: quanti regali fino a ioo euro si possono accettare?
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Verso it Cdn Domani l'esame del Governo sul «Codice di comportamento dei dipendenti»
Tetto ai regali nella «Pa»
Il limite fissato a 100-150 euro - Niente doni ai capi dai sottoposti
Roberto Turno
ROMA
Niente regali o graziosi sconti fino amo euro, al massimo fino
a 150 se l'amministrazione sarà generosa. E niente cadeaux ai capi
dai sottoposti, anche tramite loro
parenti entro il secondo grado.
Pena il licenziamento. E stop
all'uso di auto blu, telefoni o internet di Stato a sbafo per motivi personali. Ma anche conflitti d'interesse nel mirino e bocche cucite
a prova di insider sulle informazioni d'ufficio. Scattala stretta anti-corruzione (e anti-spreco)
per 3,3 milioni di travet. Una vita
a dieta, per chi sgarra, è in arrivo
con il «Codice di comportamento dei dipendenti pubblici» che,
sotto forma di Dpr, sbarca domani in Consiglio dei ministri.
Vita più dura per chi lavora
nella Pa, insomma, ma anche
per tutti i consulenti e collaboratori della pubblica amministrazione. Compresi i collaboratori
degli uffici di ministri, vice ministri, sottosegretari, assessori e
politici un genere che hanno le
mani in pasta nella cosa pubblica. Il tutto in 17 articoli di un
provvedimento che, dopo l'intesa con enti locali e Regioni, ha
incassato anche il via libera del
Consiglio di Stato, dando così attuazione alla legge (la 190 del
2012) sull'anticorruzione, che a
questo punto dà forma generalizzata ai Codici già esistenti.
Ma irrobustendoli, rendendoli
più severi e più stringenti.
La nuova puntata della lotta alla corruzione che il Governo
uscente dei professori ha significativamente deciso di varare
proprio in questa fase di difficilissimi equilibri politici per la
formazione del nuovo Esecuti-
vo, si arricchisce insomma di
nuovi contenuti. L'inserimento
tra i destinatari del «Codice» dei
consulenti degli organi politici e
dei collaboratori o consulenti
della Pa e dei suoi fornitori, a
qualsiasi titolo, è uno degli esempi più significativi delle novità
dell'ultima ora.
Intanto i principi generali. A
partire dal dovere di osservare la
Costituzione e di «servire lo Stato» con «disciplina e onore». E
così «integrità, correttezza, buona fede, proporzionalità, obiettività, trasparenza, equità e ragionevolezza», saranno la stella polare. Su su, fino ai dirigenti e ai
SEMAFORO ROSSO
Stop all'uso di auto blu,
telefoni o internet di Stato
per motivi personali
Astensione dalle decisioni
per conflitto di interessi
maxi burocrati. Il dipendente
pubblico sopra ogni sospetto, dovrà astenersi dal partecipare a decisioni «in caso di conflitto d'interessi» che lo riguardino, e che andranno sempre comunicati
all'amministrazione. Mentre la
lotta all'insider diventa regola:
«Il dipendente non usa a fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni d'ufficio». E ancora: «Evita situazioni e comportamenti che possano ostacolare il
corretto adempimento dei compiti o nuocere agli interessi o
all'immagine della pubblica amministrazione». Della quale, per
inciso, in pubblico non dovrà mai
dir male. Rispettando i diritti del
cittadino, la priorità delle prati-
che, sesso, razze, religione o meno, appartenenza politica, condizioni sociali e di salute.
Col capitolo «regali, compensi e altre utilità» si entra nel vivo
degli usi (quando ci sono) da mettere all'indice. E così: «Il dipendente non chiede, per sé o per altri, regali o altre utilità». Non li
chiede, né li «accetta», ovviamente. Fatti salvi «quelli d'uso di
modico valore effettuati occasionalmente nell'ambito delle normali relazioni di cortesia». Se ricevuti vanno consegnati all'amministrazione, che li restituirà. E
per «modico valore», chiarisce il
Dpr, si intendono regali e «altre
utilità» che «in via orientativa»
valgono fino a 100 euro «anche
sotto forma di sconto». Che i piani di prevenzione anti-corruzione delle amministrazioni, potranno abbassare anche sotto i 100 euro. O andare oltre: «Al massimo
non superiore a 150 euro».
In ogni caso i regali oltre il
«modico valore» legati ad attività d'ufficio, non potranno essere
accettati o sollecitati neppure
sotto forma di sconti o buoni acquisto. Anche da un «subordinato» (coniuge, convivente, parenti e affini fino al secondo grado inclusi), né i doni proibiti potranno
esser fatti al capo, al suo coniuge
o convivente. E questo varrà a
maggior ragione anche per gli alti burocrati, che avranno un altro
dovere: informare l'amministrazione della partecipazioni azionarie e di altri interessi finanziari
che possano configurare conflitti d'interesse col suo lavoro, anche per parenti e affini fino al secondo grado. Tutto alla luce del
sole, si spera: perfino la dichiarazione dei redditi.
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Ancora fermi al palo i pagamenti Pa
Abi: certificazione dei crediti ostacolata dal ritardo nella messa a punto della piattaforma con le banche
Marco Mobili
ROMA
L'Abi mette a nudo tutti i
problemi (e non sono pochi)
della piattaforma elettronica
per la certificazione dei crediti
delle imprese con la Pa. Scarsa
trasparenza, ritardi nella realizzazione dei collegamenti tra
piattaforma e banche, difficoltà
operative anche per far scattare
il Fondo di garanzia per le Pmi,
nonché tempi lunghi per defini-
PARTEREA A RILENTO
Soltanto il 20 febbraio scorso
la Consip ha inviato
al consorzio Cbi
le informazioni essenziali
al proseguimento dei lavori
re la delega con cui la banca può
chiedere la certificazione per
conto dell'impresa.
Il quadro che ne esce è di assoluto stallo della procedura voluta dal Governo Monti per certificare e restituire gli oltre 70 miliardi di euro vantati dalle imprese (somma che arriva circa a 100
se si considerano anche i crediti
tra privati). La nota dell'associazione arriva, peraltro, a poche
settimane dal primo bilancio
tracciato dal ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, lo scorso n febbraio: 71 operazioni certificate (per circa 3 milioni di euro) a fronte di 467 istanze presentate (per 45 milioni);
cinque richieste di nomina del
commissario ad acta (si veda Il
Sole 24 Ore del 12 febbraio 2013).
Il collegamento della piatta-
forma con le banche sconta i ritardi nella realizzazione delle
procedure di comunicazione
con il Cbi (Customer to business
interaction). Ritardi che hanno
un nome: la Consip, come scrive
l'Abi, soltanto il2o febbraio scorso ha inviato al consorzio Cbi
«le informazioni essenziali per il
proseguimento dei lavori».
Il mancato accesso alla piattaforma aumenta i rischi per le banche che vogliono realizzare operazioni di smobilizzo (anticipazione o sconto) dei crediti certificati. Secondo l'Abi, infatti, sui
crediti certificati telematicamente (oggi la solavia disponibile) le banche non possono verificare se quei crediti siano stati oggetto di precedenti operazioni
di compensazione odi smobilizzo. Non è escluso, infatti, che
un'azienda compensi il suo credito anche successivamente rispetto al momento in cui ha ottenuto la certificazione, il tutto però senza che un intermediario interessato a operazioni di smobilizzo abbia la possibilità di acquisire il dato sulla compensazione
con debiti erariali.
Non solo. L'attestazione
che arriva su file e non più su
carta non evidenzia subito la
presenza di eventuali carichi
pendenti dell'impresa creditrice. Questi, infatti, vanno a ridurre il valore del credito certificato. Il valore netto del credito può essere noto alla banca con assoluta certezza solo
con la piattaforma online.
C'è poi un'ulteriore criticità
che prescinde dall'arrivo della
piattaforma elettronica: la banca non può assicurarsi in nes-
«I tassi dei prestiti sono
ancora troppo alti in Paesi come Spagna e Italia, nonostante gli sforzi della Bce. La trasmissione della politica monetaria resta limitata». Lo ha sottolineato ieri il direttore del
Dipartimento europeo del
Fmi, Reza Moghadam. «Anche prima che gli ultimi dati
sul Pil dell'area euro e le elezioni italiane gettassero un'ombra sul Continente, gli economisti incontravano difficoltà
nel conciliare il miglioramento del sentiment sul mercato
con i dati sull'economia, la produzione, gli ordini e il mercato
del lavoro», ha detto l'esperto
Fmi, lasciando intendere che
è la stretta sull'offerta di credito ad approfondire i guai dei
Paesi periferici. «Il rapporto
negativo fra l'indebitamento
pre-crisi e la crescita post-crisi in redditi, consumi e investimenti colpisce», ha aggiunto.
La flessione della crescita «resterà probabilmente con noi
per diverso tempo» ha aggiunto. Ciò avrà effetto sulla situazione finanziaria di governi e
b anche, peggiorando l'interdipendenza fra crescita debole,
conti pubblici e salute del sistema bancario».
sun modo, scrive l'Abi, che sul
credito che vuole smobilizzare
non siano già state effettuate
operazioni «da parte di altri intermediari» che ne abbiano già
acquisito la titolarità o il mandato all'incasso.
Tutto da chiarire, poi, lo spazio di intervento del Fondo di garanzia per le Pmi. In caso di
un'anticipazione di crediti certificati sulla piattaforma realizzata da unabanca che non ha accesso a questo canale elettronico il
rischio, secondo l'Abi, è che venga meno la copertura del Fondo
di garanzia.
Problemi e nodi che l'Abi ha
indicato al Tesoro con una lettera del 25 febbraio scorso. E in
chiave propositiva l'associazione ha chiesto di valutare l'ipotesi, «nelle more del completamento delle procedure di connessione alla piattaforma», di
consentire a chi eroga il credito
di poter comunque verificare lo
stato di utilizzo di un credito certificato ovvero di poter segnalare sulla piattaforma le operazioni di smobilizzo che si vogliono
realizzare.
Necessario, infine, un chiarimento sulla cessione dei crediti
derivanti da appalti pubblici. Le
semplificazioni procedurali, dice l'Abi, non hanno cancellato la
possibilità per la Pa di potersi opporre alla cessione del credito
entro il termine dei 45 giorni. Il
risultato è quello di un ulteriore
allungamento di tempi di attesa
da parte delle imprese che chiedono l'erogazione del loro credito per soddisfare le loro esigenze di liquidità.
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«Tassi sui prestiti
ancora alti
in Italia e Spagna»
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Come funziona il meccanismo
Una volta ottenuta
la certificazione
del credito con la Pa,
l'imprenditore si reca
in banca per cedere il
credito e ottenere
l'anticipazione
La ban
alla piattaforma e l
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liquiderà l'impresa
e inserirà i dati relativi
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Debito della Pa
È l'entità del passivo delle pubbliche amministrazioni nei
confronti delle imprese. Di questi, 30-35 miliardi sono in
capo alle Regioni. Con i debiti verso i privati si arriva a 100
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tti gli attori
che hanno accesso
alla piattaforma
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Le imprese fornitrici della Pa
Sono le ditte che hanno rapporti con la pubblica
amministrazione. Soprattutto aziende della sanità
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La piattaforma porrà
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Le amministrazioni
Sono gli enti abilitati
della piattaforma
elettronica per la certificazione dei crediti nel primo mese
di operatività (gennaio 2013)
Certificazioni rilasciate
Sono quelle che fanno riferimento al primo mese di
operatività della piattaforma elettronica
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LANALISI
Carmine
Fotina
Un «gioco
dell'oca»
che sottrae
liquidità vitale
l rimbalzo delle
,„„ responsabilità, come
kfosse una sorta di sport
nazionale, c'è il rischio di
abituarsi. Eppure, soprattutto
quando c'è di mezzo un tema
vitale per la nostra economia
come i pagamenti alle imprese,
vale la pena non rassegnarsi fmo
alla fine. Così, non si può che
censurare il circolo vizioso che
blocca il meccanismo messo a
punto dal governo. Le imprese si
rivolgono alle Pa che, per non
legarsi troppo le mani,
nicchiano e solo in casi
sporadici si registrano sulla
piattaforma online della
Ragioneria dello Stato. La
Consip, che la piattaforma la
gestisce, evidenzia come nulla
può di fronte alla riluttanza delle
amministrazioni. Le banche, a
loro volta, sottolineano il ritardo
con cui la Consip ha fornito le
specifiche tecniche per il loro
collegamento alla piattaforma.
La Ragioneria, in questo
estenuante gioco dell'oca, non
può che inviare lettere di
sollecito ricordando che non ha
altre armi all'infuori della moral
suasion. E alla fine della fiera,
nonostante quattro decreti
approvati, le imprese che
vantano regolari crediti restano
drammaticamente senza
liquidità.
CRIPRODUEMEMERVATA
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minhterk, La mancata comunicazione da parte degli enti determinerà il blocco dei finanziamenti
Monitoraggio a tappeto
per le opere pubbliche
Alberto Barbiero
Le amministrazioni pubbliche e le società partecipate
devono rilevare e trasmettere al
sistema di monitoraggio nazionale presso il Cipe un'ampia serie di informazioni inerenti la realizzazione di lavori finanziati
da risorse pubbliche.
Il decreto del ministro
dell'Economia 26 febbraio 2013
ridefinisce i flussi informativi e
i relativi adempimenti collegati
al Cup, finalizzati a tracciare le
varie fasi di sviluppo delle opere pubbliche.
La rilevazione è effettuata
con le nuove modalità in attuazione del Dlgs 226/20n (che ha
riorganizzato il sistema di monitoraggio che fa leva sul codice
unico di progetto) e si riferisce
alle opere pubbliche in corso di
progettazione o di realizzazione alla data del 21 febbraio 2012.
Il decreto individua il dettaglio dei dati anagrafici, finanziari, fisici e procedurali concernenti la realizzazione di lavori pubblici destinatari di finanziamenti e di agevolazioni
a carico del bilancio dello Sta-
to. Questo profilo applicativo
potrebbe determinare la possibilità di ricomprendere nel novero delle opere anche quelle
di urbanizzazione (principalmente secondaria) realizzate a
scomputo dai soggetti attuatori di piani urbanistici.
Il dato principale per la rilevazione è sempre il Cup, ma nella
comunicazione devono essere
precisate anche le informazioni
descrittive delle intese istituzionali o degli strumenti attuativi
nell'ambito dei quali sono realizzate le opere. Le amministrazio-
ni devono precisare anche se il
progetto genera entrate, nonché un'ampia serie di elementi
descrittivi dei finanziamenti
pubblici e la segnalazione di
eventuali cofinanziatori privati. Un aspetto molto interessante della schedatura è individuabile nella dettagliata descrizione del monitoraggio dei pagamenti. Le amministrazioni, inoltre, sono tenute a fornire elementi di riscontro relativi a indicatori di realizzazione fisica del
progetto e occupazionali.
Il Dm delinea il suo ambito applicativo non solo con riguardo
alle amministrazioni pubbliche
(peraltro secondo l'ampio quadro di riferimento della legge di
contabilità pubblica), ma anche
alle società da esse partecipate
a qualsiasi livello. La rilevazione dei dati deve essere effettuata quattro volte all'anno, ma per
il 2013 vale una deroga che consente di concretizzare la prima
operazione entro il 3o giugno.
La periodicità dei riscontri può
essere comunque aumentata
per consentire l'ottimizzazione
con altre linee di rilevazione di
informazioni settoriali.
Gli enti di minori dimensioni
potranno fruire dell'ausilio della ragioneria generale dello Stato, qualora non riuscissero nella
fase iniziale a raccogliere i dati
con i propri sistemi. La comunicazione dei dati relativi al monitoraggio dello stato di realizzazione delle opere pubbliche costituisce presupposto fondamentale per l'erogazione del finanziamento: qualora non sia effettuata, la diretta conseguenza
è il blocco dello stesso.
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ECIINUSLICO.1:111.11MICII C ft/1.FM»
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07/03/2013
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La direttiva della Funzione pubblica all'Aran introduce l'istituto dell'esame congiunto
Contratti p.a., tornano i sindacati
Dopo le restrizioni di Brunetta riecco la cogestione
DI LUIGI OLIVERI
E ALESSANDRA RICCIARDI
n tentativo di ritorno
alla cogestione con il
cosiddetto «esame congiunto» tra amministrazioni pubbliche e sindacati. Torna al passato la direttiva
rivolta dal Dipartimento della
Funzione pubblica all'Aran per
la stipulazione di un contratto
collettivo nazionale quadro volto a definire il sistema delle relazioni sindacali. L'«esame congiunto», su cui Palazzo Vidoni
insiste parecchio, è come uno
strumento nuovo del confronto tra datore di lavoro pubblico ed organizzazioni sindacali,
che occuperà moltissimi campi
dell'azione amministrativa.
La direttiva è un passaggio
necessario, per chiarire, mediante il contratto nazionale
quadro, quali siano gli spazi di
intervento delle organizzazioni sindacali nell'organizzazione
del lavoro pubblico, considerando le forti restrizioni che la
riforma-Brunetta ha imposto
alla contrattazione vera e propria. Essa è sostanzialmente
ristretta ai diritti e agli obblighi direttamente pertinenti
al rapporto di lavoro, nonché
alle materie relative alle relazioni sindacali (più sanzioni
disciplinari, valutazione per la
corresponsione del trattamento
accessorio, mobilità e progressioni economiche, ma solo se
la legge lo consenta espressamente). Il resto, è un quadro
nebuloso, da definire con la
contrattazione nazionale e che
va dalla semplice informazione,
appunto all'esame congiunto
delle materie da trattare.
Informazione preventiva
e/o successiva. La direttiva di
Palazzo Vidoni indica all'Aran
gli ambiti nei quali la relazione
sindacale si limita all'informazione preventiva se ad essa succede la concertazione o l'esame
congiunto; successiva se non seguono altri sistemi di contatto.
L'informazione riguarderà le
materie dell'organizzazione degli uffici, le misure inerenti alla
gestione dei rapporti di lavoro,
i di trasferimenti di azienda,
consistenza e variazione delle
dotazioni organiche); processi
di riorganizzazione degli uffici
da cui derivino l'individuazione
di esuberi o l'avvio di processi
di mobilità. Di particolare rilievo altre due materie. In primo
luogo la costituzione dei fondi per i trattamenti accessori
che saranno gestiti in sede di
contrattazione integrativa. Si
chiarisce definitivamente che
decide sul tema esclusivamente
l'amministrazione, senza possibilità di contrattare in merito.
Ancora, l'informazione riguarda le economie aggiuntive derivanti dai risparmi realizzati a
seguito dei piani triennali previsti dall'articolo 16, commi 4 e
5, della legge 111/2011.
Esame congiunto. Il nuovo istituto abbraccerà molti
campi: ad esempio misure di
disciplina e regolazione dei
rapporti di lavoro, tutela della
personalità del lavoratore (pari
opportunità e mobbing), mobilità intercompartimentale.
In particolare, però, l'esame
congiunto dovrà abbracciare anche aspetti riguardanti
l'esplicazione tipica del potere
datoriale e la gestione amministrativa, con appunto un
ritorno alla cogestione molto
discutibile. Infatti, la direttiva
consiglia di attivare l'esame
per definire obiettivi e piani di
razionalizzazione e riqualificazione della spesa delle amministrazioni in applicazione delle
norme che consentono, poi, di
utilizzare il «dividendo» di efficienza per incrementare il salario accessorio. Ancora, l'esame
congiunto dovrebbe essere attivato anche per la gestione dei
processi di spencling review, per
l'esame preliminare dei processi di esubero (ma questo avveniva anche in precedenza), per
i processi di mobilità, per percorsi di qualificazione e formazione professionale. Non solo.
Il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali è previsto
vada anche fino alla garanzia
di ulteriori tipici elementi organizzativi, come la trasparenza
totale sugli andamenti gestionali e finanziari degli enti, allo
scopo, però, di valutarne le ricadute in termini occupazionali
e retributivi.
Unico baluardo alla vecchia
cogestione, la garanzia che
l'amministrazione mantenga
autonomia decisionale.
La direttiva spiega che occorre garantire un iter procedurale per le materie oggetto di
esame congiunto l'informazione è sempre preventiva. L'iter
si avvierà con la richiesta delle
organizzazioni sindacali, entro
un termine definito dalla contrattazione collettiva. L'esame
congiunto si dovrà concludere
non con la stipulazione di un
contratto o altro diverso atto
avente valore negoziale, bensì con un verbale nel quale le
parti possono illustrare le rispettive posizioni, indicando
orientamenti e soluzioni condivisi. A seguito della procedura di esame congiunto, le amministrazioni saranno tenute
ad un ulteriore adempimento:
fornire l'informazione successiva all'attuazione delle misure
adottate
ORiprool.tone nseruata—.
La direttiva della
Funzione pubblica
all'Aran sul sito
www.italiaoggLit/
documenti
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Contratti p.a., tornano i sindacati
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Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi
07/03/2013
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PARERE FUNZIONE PUBBLICA
Per la mobilità
serve anche l'assenso
della p.a. cedente
DI FRANCESCO CERISANO
Per dare il via libera alla mobilità da una
pubblica amministrazione a un'altra è necessario un doppio consenso. Non solo,
com'è ovvio, quello dell'ente che riceve
il dipendente, ma è indispensabile anche
quello della p.a. cedente. Lo ha chiarito la
Funzione pubblica nel parere n. 0010395
del 1° marzo 2013.
Il ministero ha risposto a un quesito dell'Università Federico II di Napoli
nient'affatto convinta della tesi, suffragata anche da alcune clausole contrattuali
in materia, secondo cui l'amministrazione
di appartenenza non potrebbe rifiutarsi
di dare corso alla richiesta di trasferimento del proprio dipendente se questi
ha trascorso 5 anni nella sede di prima
destinazione.
Palazzo Vidoni ha fatto notare come la
riforma Brunetta (dlgs 150/2009) abbia
rafforzato le prerogative dei dirigenti
pubblici, a cui spettano «i poteri del datore di lavoro pubblico nella gestione delle
risorse umane». E ciò è avvenuto anche
attraverso il riconoscimento in capo allo
stesso della competenza sull'istituto della mobilità individuale «secondo criteri
oggettivi finalizzati ad assicurare la trasparenza delle scelte operate». In questo
modo, precisa la nota, «è stata formalizzata la buona prassi amministrativa di
richiedere preventivamente il parere dei
dirigenti degli uffici interessati nelle varie
ipotesi di diversa allocazione funzionale
dei dipendenti assegnati».
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Rassegna stampa - Unione dei Comuni della Bassa Romagna