ANNO VII - NUMERO 2
LUGLIO - AGOSTO 2006
[Periodico di informazione del Comune di Cefalù]
Polo oncologico d’avanguardia
“Alé” che successo!
Un degrado inaccettabile
Un salto di qualità ricettiva
Una risorsa di crescita culturale
Prima che si alzi il sipario
Teatro, spettacoli e cultura
per una grande estate
All’interno un inserto
speciale
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Cefalù è cambiata
Un Polo Oncologico d’avanguardia
Trasporto urbano, ”Alè” che successo!
Informare a Cefalù - Premio Astrofisica
Una realtà complessa: otto mesi di attività del
Segretario Generale
Piccole considerazioni sul decoro urbano
Un degrado urbanistico inaccettabile per la città.
Si veste di nuovo la Piazza Ruggeriana
Eventi Estate Cefalù 2006
La Rocca: un museo a cielo aperto
Una nuova stagione per le strutture alberghiere
(terza parte)
Una risorsa di crescita culturale ed umana
Storia postale di Cefalù
Esperienza e creatività della scuola Ricamarte Premiato il “Gotha” Sportivo Siciliano
Cittadini e Finanza - Notizie in breve
Libri, Mostre & Premi
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Anno VII • Numero 2 • Luglio - Agosto 2006
Distribuzione gratuita
Reg. Trib. Termini Imerese (PA) n. 3, 01/08/200
Direzione - Redazione:
Corso Ruggero, 139 - 90015 Cefalù (PA)
Tel. 0921 924188 / Fax 0921 921370
Web: www.cefaluinforma.it
E-mail: [email protected]
Direttore editoriale: Simona Vicari
Direttore responsabile: Michele Bellipanni
Condirettore: Vincenzo Lombardo
Art Direction, progetto grafico ed
impaginazione:
Aryadeva - Comunicazione Integrata
Hanno collaborato a questo numero:
Pina Alberti, Enzo Brocato, Salvatore Cancilla,
Vanessa Cascio, Mico Cassata, Giovanni Cimino,
Toti Cottone, Tania Culotta, Salvo Curcio,
Girolamo Cusimano, Fabio D’Amico, Rosamaria
Di Bella, Salvatore Di Giorgi, Carmelo Filippone,
Barbara Ilardo, Totò Matassa, Domenico Meli,
Nino Randazzo, Anna Ranzino, Giacomo Sapienza,
Michele Sarrica, Ettore Sunseri, Nuccio Vilardo
Foto: Giovanni Agrimi, Michele Bellipanni,
Salvatore Di Maio, Giuseppe Glorioso,
Franco Lannino, Nino Liberto, Vincenzo Lombardo,
Igor Petix, Profoto Cefalù, Giacomo Sapienza,
Studio Camera (PA)
Stampa: Arti Grafiche Campo - Alcamo (TP)
Si ringrazia la Fondazione Culturale Mandralisca di Cefalù
per la fattiva collaborazione
La foto di copertina è di Studio Camera (PA)
La rivista è stata chiusa il 2 Agosto 2006
Cefalù è cambiata
S
ono passati 10 anni e mi accingo a consegnare il
testimone. In quel lontano 1997 avevo ereditato una città dormiente, priva (asfittica) di idee
e progettualità concreta, incerta sulla strada da
imboccare su quali prospettive basare il proprio sviluppo. La stessa, peraltro, era soffocata da una ragnatela di interessi consolidati dai
quali era difficile liberarsi. Sono stati necessari, al fine di rompere
questo sistema, atti decisi e coraggiosi, il cui costo ancora oggi ha i
suoi effetti. Nonostante tutto, dopo l’iniziale periodo di ambientamento, insieme ai partiti della CDL, abbiamo cominciato un’attività
di rilancio ad ampio respiro sia sociale sia economico, avendo come
riferimento la vocazione turistico-culturale della città, senza trascurare l’assetto ambientale, puntando con decisione ad uno sviluppo
sostenibile. E proprio in questa direzione si è investito molto, a dimostrazione di ciò abbiamo lavorato molto sul potenziamento del servizio di depurazione: in questo settore abbiamo investito in uomini e
risorse finanziarie affinché i tanti divieti di balneazione diventassero
retaggio del passato (riconoscimento di Goletta Verde nel 2005 e
2006 sulle qualità eccellenti delle acque di balneazione), sulla raccolta
dei rifiuti (riconoscimento nel 2005 di Legambiente fra i comuni più
ricicloni della Sicilia), sul secondo depuratore, sulla pulizia della città
e delle spiagge, sul decoro etc. Le nostre spiagge sono diventate un
esempio di organizzazione, anche e soprattutto sotto il profilo della
sicurezza e assistenza ai bagnanti. Abbiamo saputo dare una strada a
diverse problematiche mai risolte: primo fra tutti un connubio con
il San Raffaele, quale esempio di risposta sanitaria vera alla domanda
di salute dei cittadini cefaludesi e madoniti; la metanizzazione; la potabilizzazione e la riqualificazione di alcune aree periferiche, vedi la
Pacenzia/Spinito. Zona quest’ultima nata, fra l’altro, come espansione
di edilizia popolare, oggi è il nuovo salotto. Lì nascerà una chiesa, con
il contributo dell’Ammnistrazione Comunale. Un quartiere lo Spinito,
fino ad ieri dormitorio, dove gli anziani e le mamme erano dipendenti
da qualcuno, anche per fare la spesa o procurarsi un farmaco, ed invece oggi possono sentirsi liberi grazie anche alla creazione del Servizio
Trasporto Urbano. Ed altre realizzazioni stanno per essere concretizzate, anch’esse irrisolte nel tempo, quali la ristrutturazione del Teatro
Comunale per il quale abbiamo dovuto subire processi giudiziari, la
Caserma dei VV.FF., il completamento delle mura megalitiche, la riqua-
di Simona Vicari
lificazione di piazza Duomo e via Candeloro e l’Osterio Magno,
ecc. Inoltre Cefalù, nell’ultimo quinquennio, è assurta in modo
prepotente quale Comune Capofila di tutta la progettualità negoziata (PIT, PRUSST, PIR) in corso di realizzazione che vede lo
sviluppo del territorio in modo sinergico e armonico. In conclusione, desidero confidarVi che ne è valsa sicuramente la pena.
Siamo fieri di essere riusciti a ricreare a Cefalù una nuova classe
politica, certamente di discontinuità con il passato, in grado di
dare continuità a questo progetto per il quale abbiamo, nel bene
e nel male, speso tutte le nostre energie. Certo, il percorso non
è stato privo di errori, di approssimazioni peraltro in qualche
caso non sempre dettati da insufficienza personale bensì dettati
da emergenze ed obiettive difficoltà.
Comunque, se abbiamo sbagliato,Vi chiediamo scusa, è stato fatto in buona fede nell’interesse della Città. Fatte le dovute riflessioni a questo punto, a mio parere, sarebbe opportuno, prima di
pensare a chi sarà il candidato sindaco alle prossime amministrative, aprire un dibattito serrato nel centro destra, magari con un
confronto leale con l’opposizione, per capire se continuare o no
sulla strada intrapresa in questo decennio e come arricchirla di
nuove idee e rivitalizzarla con fantasia e nuova progettualità.
Fondazione San Raffaele Giglio
UN POLO ONCOLOGICO D’AVANGUARDIA
Avviata la realizzazione al San Raffaele-Giglio
U
na giornata particolare, sicuramente da ricordare, nel panorama sanitario siciliano quella
del 25 maggio scorso, che ha visto alla Fondazione S.Raffaele-Giuseppe Giglio di Cefalù,
la presentazione del progetto di nuova struttura siciliana d’avanguardia per la diagnosi e
la terapia dei tumori.
Un evento eccezionale che ha portato nella cittadina normanna il Presidente della Regione Totò Cuffaro, il
nuovo Presidente dell’Assemblea regionale Gianfranco Miccichè, il
Senatore Antonino Battaglia, il Sindaco di Cefalù Simona Vicari ed
anche, naturalmente, tanti addetti ai lavori a partire dal Vice -Presidente della Fondazione milanese Mario Cal, che ha portato il saluto
del Presidente Don Verzè (indisposto), del prof. Francesco Fazio,
del CNR, del Rettore dell’Università di Messina Franco Tomasello
e del Direttore Generale del S.Raffaele-Giglio di Cefalù Benedetto
Amodeo.
L’iniziativa prevede l’istituzione di due laboratori finalizzati alla diagnosi e alla terapia personalizzata dei tumori.
I laboratori nasceranno grazie ad una interazione tra il CNR e le
strutture che già operano in questi settori: si tratta della Fondazione Istituto “San Raffaele - Giglio” di Cefalù, unità ospedaliera
oggetto di una sperimentazione per la gestione pubblico-privata tra
la Regione Siciliana e l’Istituto Scientifico “San Raffaele” di Milano. In
questa struttura è anche in fase di realizzazione un laboratorio pubblico - privato approvato dal Ministero della Ricerca nel novembre
dell’anno scorso per la diagnosi personalizzata dei tumori mediante
imaging molecolare Pet-Tc (Laboratorio di proteogenomica in bioimaging e radioterapia).
Nel laboratorio interagirà anche l’Università di Messina con la Cli-
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nica neurochirurgica, che è un centro di riferimento per il trattamento delle diverse patologie neoplastiche del sistema nervoso
(Laboratorio di proteogenomica in bioimaging). Il finanziamento
previsto per il laboratorio cefaludese è di € 55 milioni, mentre per
quello messinese è di € 16 milioni. Per il laboratorio di Cefalù verrà realizzata una struttura di 10.000 mq dotata delle più moderne
tecnologie.
Verranno utilizzate diagnostiche avanzate per definire e condurre
terapie personalizzate dei tumori sia con farmaci innovativi sia con
le nuove tecniche radioterapiche, come la tomoterapia.
Il progetto prevede la messa a punto, interazione ed applicazione
in vivo di una serie di test diagnostici e terapeutici oncologici innovativi e personalizzate non solo al singolo paziente ma anche a un
particolare momento evolutivo della storia naturale del tumore in
quei soggetti.
Per il laboratorio di Messina è previsto che verranno ampliate le
strutture esistenti per includere strumentazioni dedicate ad imaging molecolare e di proteogenomica.
Il progetto si avvale delle competenze del CNR, dell’Istituto Scientifico “San Raffaele”, delle ditte General Electric, Comacer e Tecnodim ed Università di Messina che copre tutti i settori proposti.
“Da questo nuovo complesso potranno nascere utili ed innovative
strade di ricerca e cura” è quanto ha affermato in un messaggio
inviato al Direttore generale Benito Amodeo dal Presidente della
Fondazione “San Raffaele Giglio” di Cefalù, Umberto Veronesi.
“Rammaricato di non aver potuto essere presente - scrive Veronesi
partecipo con soddisfazione alla nascita del nuovo polo oncologico
di Cefalù con il laboratorio di protogenomica in medicina”.
“E’ il miglior risultato che potevamo auspicare per l’ospedale di
Cefalù ma anche per la sanità siciliana”- ha affermato il Sindaco
di Michele Bellipanni
nella foto: l’equipe di Michele Carlucci e Giuseppe Mastrandrea nel corso di
un intervento con il robot “Da Vinci” nella sala operatoria del San Raffaele
Giglio di Cefalù.
ARRIVA IL ROBOT CHIRURGO
La nuova frontiera della chirurgia
Simona Vicari, ci siamo battuti - credendo nella sinergia tra pubblico
e privato, ritenendo che questa strada in questo caso fosse la migliore per sfruttare le conoscenze e gli anni di studio del S.Raffaele
di Milano e per creare un centro di riferimento per il Sud. Questo
progetto - ha concluso Simona Vicari - darà un forte impulso alla
ricerca e alla formazione universitaria.
Si chiama “Da Vinci” ed è l’avveniristico robot da luglio in dotazione
all’ospedale San Raffaele Giglio di Cefalù e tenuto a “battesimo”
con un intervento di prostatectomia radicale. Nel robot dal nome
italiano - “Da Vinci” è stato chiamato così perché, secondo i suoi
inventori, a braccia estese ricorda l’uomo di Vitruvio - pulsa la più
evoluta tecnologia statunitense per la chirurgia robotica. Quello consegnato al San Raffaele Giglio di Cefalù è il 24/esimo robot
chirurgo presente in Italia. La robotica viene applicata in chirurgia
generale, urologia, toracica, ginecologia, cardiochirurgia e pediatrica.
E’ un passo avanti rispetto alla chirurgia laparoscopica. La macchina
consente una visione tridimensionale del campo operatorio e viene
azzerato ogni possibile tremore della mano umana. La tecnologia
“Da Vinci” ha fatto il suo esordio italiano nel 1997 e, nel solo 2005,
in Italia sono stati realizzati 949 interventi con questo sistema: 216
casi di urologia e 733 di chirurgia generale. La Fondazione cefaludese è la quarta struttura del Mezzogiorno d’Italia a scommettere
sulla chirurgia tecnologica. Per Elena Benassi, responsabile della comunicazione di AbMedica, distributore italiano del Sistema Da Vinci,
“la robotica è il futuro ma anche il presente della chirurgia. L’Italia,
rispetto ad ogni altro paese europeo - ha aggiunto la Benassi - grazie anche al sistema “da Vinci” è oggi ai livelli più alti di affidabilità
al mondo nel campo della chirurgia mininvasiva. L’introduzione di
una nuova tecnologia al San Raffaele Giglio di Cefalù non è affatto
casuale: “La nostra è una politica di eccellenza - ha rilevato Benito
Amodeo - direttore generale dell’ospedale - e perseguire questi fini
è impossibile senza il ricorso a una dotazione tecnologica di rilievo”.
“L’uso di questa attrezzatura al San Raffaele di Cefalù - ha aggiunto il
sindaco Simona Vicari - dimostra che quando si punta all’eccellenza
i nostri medici sono all’altezza dell’obiettivo”. Ad illustrare il funzionamento del robot “da Vinci” nel corso della conferenza stampa
che si è tenuta a Palermo, sono stati i chirurghi Michele Carlucci e
Giuseppe Mastrandrea, l’urologo Gianfranco Savoca, il ginecologo,
Mario Vignali e l’ingegnere Claudio Varinelli, responsabile dell’assistenza tecnica di “AbMedica”. La chirurgia robotica sfrutta gli stessi
accessi della “laparoscopia” ma con notevoli vantaggi, elevando il
livello qualitativo intraoperatorio. L’intervento viene eseguito da
una consolle, posta lontana dal paziente, da cui si ottiene un campo
visivo tridimensionale (nella laparoscopia è bidimensionale n.d.r.).
Il chirurgo indossa un guanto virtuale. Gli strumenti collegati alle
braccia del robot sono in grado di replicare perfettamente il movimento della mano umana con ben 7 gradi di libertà, rispetto ai 4
gradi della chirurgia laparoscopica. Permettono, inoltre, di annullare
eventuali e naturali tremori della mano umana, facilitando la fase
demolitiva e consentendo una più accurata fase ricostruttiva.
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TRASPORTO
URBANO,
“ALÈ”
CHE
SUCCESSO!
La carica dei 400 mila
di Michele Bellipanni
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l 4 novembre del 2000 potrebbe restare con un po’ di enfasi una data storica
per l’inaugurazione del primo servizio
urbano, i cui vantaggi per la Città sono
stati notevoli sia per il miglioramento
della viabilità che per la riduzione dell’inquinamento atmosferico in base alle
direttive europee. L’Amministrazione del tempo ha dato una risposta concreta alle esigenze
dei cittadini che hanno potuto vivere la Città in maniera
più confortevole: con deliberazione n° 171 del 09/02/1972
dopo opportune valutazioni di quel momento ha ritenuto
di riclassificare da urbane ad extraurbane le autolinee a)
Cefalù-Ferla b) Cefalù-Carbonara-Presti c) Cefalù-Campella. Nel 2000, a distanza di 28 anni del rilascio delle concessioni, l’esercizio delle autolinee risultava non più soddisfacente alle modificate, nonché accresciute esigenze ed, in
particolare, evidenziato durante il periodo invernale dalla
consistente popolazione scolastica (sulle 4000 unità) che è
soggetta a continui faticosi spostamenti da e per i luoghi di
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residenza per cui era necessaria una nuova rete di collegamenti ed interscambi meglio rispondenti alle esigenze reali
della mobilità urbana. Inoltre nel periodo estivo la rilevante
presenza di turisti italiani e stranieri che affluiscono non soltanto nel centro storico ma anche nei vari alberghi, residences e villaggi turistici, richiedono una diversa articolazione
del trasporto pubblico su gomma in modo cioè da rendere
agevole gli spostamenti dal centro abitato alla periferia e
viceversa. Ai fini delle evidenti cresciute esigenze si è reso
necessario ed improcrastinabile procedere a modifiche atte
a soddisfare la mobilità dei cittadini, turisti e studenti sia in
termine di percorsi che di mobilità attraverso la riclassificazione delle autolinee da extraurbane ad urbane. L’impresa
del tempo “La Spisa” non si oppose alla riclassificazione con
percorsi leggermente modificati ed opportunamente potenziati all’interno del territorio urbano. La nuova rete di collegamenti ed interscambi tracciò 3 percorsi: la “linea blu” per
il centro storico, la “linea rossa” per la zona a monte della
cittadina e la stazione ferroviaria, ed infine, la “linea verde”
per la Via Roma, arteria principale della Città, con secondo
Trasporto urbano
capolinea l’ospedale. Per ogni linea furono previste 13 corse giornaliere con gli autobus “Alè” di nuova generazione
costruita all’autodromo di Modena con impianti in grado di
ridurre l’immissione di agenti inquinanti dell’atmosfera. I bus
impegnati per la circolare esterna lunghi 7,5 metri, sono in
grado di trasportare 50 persone mentre l’automezzo utilizzato per il centro storico lungo metri 6,00 può trasportare
fino a 27 passeggeri. “La rimodulazione del 2000 - afferma
l’Amministratore Delegato della “Sommatinese”, Nuccio Vilardo – delle zone di Campella-Presti-Carbonara e Ferla, che
erano eccessive per l’utenza, a favore del trasporto urbano
è risultata vincente per la Città e per le casse comunali. A
fronte, infatti, dei 108.000 Km del trasporto urbano che nasceva a novembre del 2000, ben 35.000 rimanevano a carico
delle casse regionali con evidente risparmio per quelle comunali. Il successo del trasporto urbano a Cefalù – continua
Vilardo – è supportato da un crescendo annuale di numeri
che vanno nei primi 4 anni da 110.000 passeggeri trasportati
del 2001 a 260.000 del 2004. C’è di più: nel maggio del 2005
è stato rimodulato e potenziato il trasporto urbano, che è
passato dai 108.000 Km di percorrenza dell’aprine 2005 ai
145.000 Km del maggio 2005.Questo aumento di presenze
ha dato una positiva risposta in termini di utenze avendo
chiuso il 2005 con 328.000 presenze trasportate. La rimodulazione del servizio - precisa l’Amministratore Delegato
della Sommatinese - è servita a fare aumentare i servizi con
l’ospedale S. Raffaele-Giglio con 29 corse al giorno con il
Vallon di Falco (26) il cimitero (39) e la stazione ferroviaria
con 52 corse giornaliere. Le prospettive rimangono ottimali
perchè la crescita del servizio urbano è costante di anno
in anno con una notevole presenza dei turisti che hanno
“familiarizzato con Alè”. Nell’immediato - conclude Nuccio
Vilardo - c’è la volontà da parte della Sommatinese di creare
un collegamento con un’area esterna di parcheggio al fine
di aiutare al meglio i cittadini a sopportare il traffico soprattutto estivo”.
nella foto: bus in P.zza C. Colombo con capolinea del trasporto urbano
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Sala delle Capriate
INFORMARE A CEFALÙ
“PREMIO ASTROFISICA CEFALÙ”
Check-up sul giornalismo locale
All’ israeliano Avishay Gal-Yam
di Giacomo Sapienza
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di Enzo Brocato
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nformare a Cefalù. E’ il tema della conferenza
- dibattito che si è svolta nella Sala delle Capriate lo scorso 2 luglio. Ad organizzarla l’Associazione Siciliana Musica per l’Uomo presieduta da Franco Pollicino. Al tavolo dei relatori
il presidente del Consiglio Comuale Francesco
Dolce, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti
di Sicilia Franco Nicastro, l’assessore Augusto
Cesare e i Consiglieri comunali Rosario Lapunzina e Giovanni Cristina. Moderatore del dibattito Mario Macaluso,
direttore di Cefalunews.net e corrispondente del Giornale di Sicilia.
Primo dato sorprendente la partecipazione di pubblico, malgrado il
gran caldo, il gran premio di formula uno in contemporanea e nessun invito personale, solo i manifesti in Città. “ La gente è arrivata
- precisano gli organizzatori, senza un invito in mano”. Altro dato il
clima di assoluta serenità con cui si è svolto un dibattito. Dopo il
saluto del presidente Pollicino, si è partiti subito con un’intervista di
Mario Macaluso a Franco Nicastro che, con un botta e risposta di
quaranta minuti, ha fatto un vero e proprio chek-up dell’informare
a Cefalù. Sotto accusa le redazioni giornalistiche di quei giornali che
non scommettono più sulle notizie ma anche quel fare informazione,
molto diffuso, che non sa andare oltre i comunicati e si limita solo
ad amplificarli. Chiaro e preciso il presidente Nicastro: “La politica
preferirebbe un’informazione ovattata. Il cittadino ha interesse alla
conoscenza dei fatti non filtrata e non edulcorata. La credibilità del
giornalista è data dalla distanza da ogni centro di potere e di interesse. La politica dovrebbe riconoscere questo ruolo ma quando pretende di calare il velo sulle proprie scelte si sottrae evidentemente
al controllo democratico”. Da tutti i relatori arriva la richiesta di
una informazione che non si lasci ingabbiare dalla politica. Un’informazione sempre più libera hanno chiesto anche quegli interventi
di chi affollava la Sala. Ad uscire a testa alta dal confronto e dal
dibattito è stato il nostro giornale letto in ogni angolo della città
e nel mondo intero. In precedenza, anche in Consiglio Comunale,
per la prima volta, si era discusso di informazione a Cefalù: “Si fa
informazione o comunicazione?”. Questa la domanda più ricorrente
nei due dibattiti. Tra gli interventi del pubblico quello del giornalista
Mario Lombardo, direttore della testata giornalistica di Crm Happy
Radio, del Consigliere comunale Eugenio Culotta, del presidente di
Legambiente Paola Castiglia e Mariangela Miciotto, responsabile sezione giovani di Cefalunews.
n queste righe si scrive di un segnale di attenzione e di sostegno reale che la città di Cefalù
ha voluto dare ai giovani ricercatori astrofisici
di tutto il mondo grazie all’impegno del Presidente del Consiglio Comunale Francesco Dolce
e del Sindaco Arch. Simona Vicari. Storicamente sensibile ai temi di cultura scientifica e non,
questa città ha voluto istituire un Premio internazionale da assegnare ad un giovane scienziato, in possesso del titolo di dottorato ma non ancora assunto a
tempo indeterminato, che si è maggiormente distinto con ricerche
di eccellenza nel campo delle tematiche affrontate nel congresso
“Multicolor Landscape of Compact Object and their Esplosive Origins” appena conclusosi a Cefalù. L’iniziativa del Premio ha riscosso
un successo rilevante, sia per il numero di partecipanti (oltre 20) sia
per il livello estremamente elevato dei concorrenti. La provenienza
delle richieste di partecipazione al Premio ne evidenziano la dimensione realmente internazionale. Infatti, 7 sono giunte da altrettanti
paesi dell’Unione Europea, ben 7 provengono da 4 stati degli USA
ed infine 6 da ricercatori italiani. La scelta del ricercatore più meritevole è stata effettuata dal Comitato scientifico che, per l’edizione
2006, era composto da scienziati di primissimo livello: Prof. Elena
Pian (INAF-OA Trieste), Prof. Ken’ichi Nomoto (Università di Tokyo) e Prof. Alvio Renzini (Accademia dei Lincei, European Southern
Observatory). Particolarmente significativo è il fatto che il Premio
sia assegnato in onore del Prof. Vittorio Castellani e del Prof. Livio
Scarsi, due scienziati italiani legati alla terra siciliana che, oltre agli
innumerevoli meriti scientifici, hanno condiviso la passione nel formare giovani scienziati trasmettendo quella passione per la ricerca
che è il vero motore delle grandi imprese scientifiche.
Entrambi prestigiosi membri della Accademia dei Lincei hanno posto
le “scuole” di astrofisica stellare del palermitano Vittorio Castellani
e Il Premio è stato assegnato a Avishay Gal-Yam, giovane ricercatore israeliano che attualmente ha un contratto di post-dottorato
presso il Dipartimento di Astronomia del California Institute of Technology a Pasadena (California, USA). E’ stato premiato per la sua
attività di ricerca dedicata allo studio delle esplosioni di Supernovae
e la fisica delle stelle progenitrici di questi eventi, relativamente rari,
che liberano in pochi istanti quantità di energia tali da essere paragonabili all’energia emessa da un’intera galassia formata da miliardi
e miliardi di stelle.
nella foto: Mariangela Miciotto, M. Angela Pupillo, Mario Lombardo, Franco
Pollicino, Franco Nicastro, Giovanni Cristina, Francesco Dolce, Mario Macaluso,
Rosario Lapunzina, Augusto Cesare
nella foto: Enzo Brocato, Pino Simplicio, Ene Ergma, Simona Vicari, Avishay GalYam
Sala delle Capriate
UNA REALTÀ COMPLESSA
di Ettore Sunseri
Otto mesi di attività del Segretario Generale
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o iniziato il 2 novembre 2005, trovando una
realtà complessa per diversi aspetti. Prima
di tutto ho iniziato a comprendere l’organizzazione burocratica caratterizzata dalla
presenza di numerosi (18) Responsabili di
Servizi, incardinati nelle quattro tradizionali
aree “Amministrativa”, “Contabile”, “Tecnica”, “Polizia Municipale”. Non posso non rilevare che la Ragioneria ha vissuto un lungo
periodo di gestione irregolare, che tanti problemi ancora comporta nell’attuale momento storico. Molto importante è stato il rinnovo dell’Organo di Revisione, che si è insediato poco tempo prima
del sottoscritto. Con il Collegio dei Revisori si è subito iniziato
un positivo confronto e, recentemente, a seguito di una precisa
scelta del Sindaco, si è insediata la nuova Struttura di Controllo di
Gestione. Con la programmazione 2006/2008 avrà inizio l’attività
di controllo di gestione, che sarà svolta in sinergia con il Nucleo di
Valutazione. Con riferimento, in particolare, al Controllo di Gestione, esso è il sistema per cui si accerta che la gestione amministrativa si sta svolgendo secondo condizioni di efficienza e di efficacia coerenti con gli obiettivi di fondo definiti dalla politica in sede di
pianificazione strategica, ha come obiettivi quelli di guidare la scelta
dei gestori (Responsabili dei Servizi) verso gli obiettivi prestabiliti,
responsabilizzando gli stessi sui risultati conseguiti. Attraverso il
controllo di gestione, con idonei sistemi di monitoraggio, si accerta l’efficienza, cioè l’attitudine dell’Ente ad ottimizzare la quantità
di risorse necessarie per determinati livelli di risultati e l’efficacia,
cioè l’attitudine ad ottimizzare i risultati. Dopo l’approvazione del
rendiconto di gestione dell’anno finanziario 2004, si è attuato un
attento lavoro di analisi dei residui attivi e passivi, al fine di chiarire
la reale portata dei risultati di Amministrazione. E’ stato approvato,
in Giunta, lo schema del nuovo Statuto Comunale, adeguandolo alla
L.R. 23/12/2000, n° 30. A breve il Consiglio Comunale sarà chiamato all’approvazione dello stesso. Sono stati intrapresi buoni rapporti con le OO.SS. e si è recentemente sottoscritto il contratto
decentrato, che era in discussione da circa un anno. Con queste
premesse si stanno affrontando problematiche quotidiane che, per
il sottoscritto riguardano anche gli Uffici Idrico/Elettrico e Tributi
(TARSU_TOSAP) con l’intento, in parte realizzatosi, di recupero
di morosità pregresse di notevole entità. Anche per gli oneri concessori si è effettuato un analitico esame delle pendenze esistenti.
Dopo mesi di lavori consiliari è stato approvato dal Consiglio Comunale il nuovo regolamento idrico comunale, che permetterà di
garantire un servizio più efficiente per la collettività, nelle more
dell’avvio della Società d’Ambito. Devo sottolineare che questo
Comune è caratterizzato dall’esistenza di una notevole mole di
contenzioso e, sotto questo punto di vista, sono da sottolineare
le dolenti note della recente sentenza di condanna della Corte
d’Appello di Palermo a favore della EGV, per problematiche che si
trascinano da oltre 30 anni, con grosso pregiudizio per il bilancio
2006 e seguenti. Per tale sentenza e per altre, riguardanti soprattutto contenzioso per ricorsi al Giudice di Pace inerenti sanzioni
del codice stradale, il Consiglio Comunale è chiamato spesso al
riconoscimento di numerosi debiti fuori bilancio. In quest’ottica si
sta studiando la soluzione nella modifica del regolamento di contabilità, al fine di potere fare prontezza, a seguito di sentenze contrarie per importi non elevati (massimo € 1.000,00), al fine di evitare
ulteriori aggravi di spesa per il bilancio comunale. In riferimento
alla notevole mole di Contenzioso ritengo opportuno fare alcune
riflessioni di carattere generale sul fatto che spesso i comporta-
menti della Pubblica Amministrazione tendono a conformarsi alla
giurisprudenza. Però i casi non si presentano mai in modo identico
e le sentenze emesse con molto ritardo rispetto ai fatti, si basano
su norme nel frattempo abrogate o modificate, per cui assumere
come paradigma dell’azione amministrativa le sentenze, non serve
nemmeno ad evitare responsabilità amministrative, civili e penali. Nella grande quantità di leggi fatte e rifatte, scritte e riscritte,
emendate senza soluzione di continuità, la politica ha delegato la
magistratura a svolgere un’azione di primo piano. Dai Tribunali
sempre più intasati da contenziosi vecchi e nuovi viene prodotta
una giurisprudenza non più costante e pacifica, ma volubile ed altalenante. Tale incertezza spesso impedisce alla Pubblica Amministrazione di applicare correttamente la disposizione di legge al caso
concreto. In un contesto caratterizzato dalla compresenza di una
quantità eterogenea di norme europee, nazionali e regolamentari,
ci si affida sempre di più alla giurisprudenza per farsi dire quello
che si può fare e quello che non si può fare, ai giudici per farsi
spiegare come comportarsi in seminari, convegni e corsi di formazione. Tutto ciò incide, pertanto, sulla grande mole di contenzioso
esistente negli Enti Locali, con buona pace della giustizia sostanziale, perché a prevalere è sempre quella formale che, non sempre
delegittima i comportamenti scorretti. L’auspicio del sottoscritto
è quello di potere contribuire fattivamente al miglioramento dell’organizzazione della macchina burocratica e della comunicazione,
intesa come “feed back” tra Pubblica Amministrazione e cittadino,
iniziando dalla approvazione della Carta dei Servizi del Comune e,
successivamente, del piano della comunicazione. In poche parole
la Pubblica Amministrazione deve comprendere le esigenze della
collettività, al fine di indirizzare l’azione amministrativa al soddisfacimento di esse. La tematica della comunicazione pubblica si intreccia con quella relativa all’esistenza di una doppia clientela dell’organizzazione della Pubblica Amministrazione. Anche se è certo
che in questi ultimi anni si è ampiamente diffusa la consapevolezza
dell’importanza della comunicazione pubblica nei confronti del
cittadino/utente, è necessario sviluppare anche la comunicazione
all’interno degli uffici. Pertanto è necessario realizzare la comunicazione con tutti gli interpreti, con il cittadino e con gli operatori
all’interno della Pubblica Amministrazione, al fine di trovare il consenso necessario all’efficacia dell’azione amministrativa.
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Decoro Urbano
PICCOLE
CONSIDERAZIONI
SUL
DECORO
URBANO
Per una città più godibile
di Salvatore Di Giorgi*
D
a alcuni anni porto all’attenzione dei miei
concittadini i problemi legati al decoro urbano, soprattutto del centro storico. Ma
cosa è cambiato in quest’ultimo periodo
su questo delicato fronte?
Dico senza preamboli che c’e’ poco da stare allegri con soli 30.000 euro a disposizione del capitolo comunale. Siamo riusciti a dare solo un piccolo
esempio di decoro con la numerazione dei numeri civici in ceramica, ma soltanto nelle vie principali del centro storico. Resta incompleto il lavoro in tutte le altre vie, vicoli e cortili che a mio avviso,
anche se poco frequentate dai Cefaludesi sono quelle più amate
e fotografate dai turisti. Sempre con gli stessi 30.000 euro siamo
riusciti a levare quintali di fili e mensole metalliche infisse nei muri
per sostenere i vecchi cavi elettrici esistenti da quasi cento anni
nella nostra città. Anche per questo lavoro necessita implementare
i fondi al fine di completare le vie meno frequentate ma altrettanto
suggestive. Cosa si dovrebbe fare subito?
Reperire i fondi per rifare i bordi dei marciapiedi in lumachella lungo tutto il corso Ruggiero, ripavimentare i vicoli con il vecchio ciottolato e installare le antiche lanterne al posto delle orride plafoniere in pvc di stile moderno e incompatibili per un centro storico.
Su questo punto aprirei una parentesi rivolgendomi direttamente
ai miei concittadini: ripristinare una grondaia in zinco o rame con
una in pvc di colore arancione non sarebbe meglio quantomeno
dipingerla con lo stesso colore dell’intonaco del prospetto?
Basterebbe che ognuno guardasse la propria casa per rendersi conto se l’intervento effettuato è gradevole alla vista(!) Eviteremmo
oltretutto di far divertire il forestiero spesso intento a fotografare
delle opere non certo “d’arte”.
Gli installatori devono consigliare i propri clienti a rendere invisibili
questi oggetti utili, comodi, ma anche visivamente osceni.
Un bell’esempio da imitare, è la realizzazione di un mio compagno
d’infanzia l’ottico Pippo Barracato che nella centralissima piazza
Garibaldi ha reso ancora più gradevole l’intervento poggiando il
climatizzatore per terra, rivestendolo poi con una semplice schermatura lignea di poco costo ma di buon effetto!!!
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Le antenne paraboliche: è proprio indispensabile installarle sul balcone, e non sul tetto possibilmente arretrate rispetto al ciglio prospiciente la strada? Ma non è meglio, utilizzarle in comune con il
proprio vicino di casa ad un costo dimezzato? E’ tanto disdicevole
avere qualcosa in comune al fine di inquinare il meno possibile la
propria città?
Quando si ridipinge un balcone (infisso o ringhiera) non sarebbe
intelligente renderla dello stesso colore di quella posta al piano
inferiore o superiore?
Anche in questo devo ringraziare la sensibilità di alcuni signori della
via Matteotti che ad un semplice suggerimento hanno aderito rendendo un prospetto omogeneo.
Gli amici commercianti dovrebbero dare l’esempio abbellendo le
loro insegne i loro prospetti evitando di ridipingere in maniera difforme, e con colori diversi i piani superiori.
Sul Corso Ruggiero si supera ogni limite: provate ad osservare gli
intonaci di alcuni palazzi di varia policromia con effetto negativo
sull’intera facciata, che con un pizzico di buona volontà e con modesta spesa non ci sarebbe nessuna difficoltà a renderla più godibile
facendo salvo il decoro della più importante strada di Cefalù.
(*) consigliere comunale A.N. Delegato al coordinamento di tutte
le attività inerenti il decoro del centro storico.
Ambiente
UN DEGRADO URBANISTICO
INACCETTABILE PER LA CITTÀ.
Riappropriarsi dell’area Miccichè
E’
stato con un gesto deciso e coraggioso
che Legambiente ha riaperto la discussione sulle condizioni dell’area Miccichè
- a pochi passi dal centro storico - dove
da decenni un palazzo incompiuto nega
a Cefalù la possibilità di riappropriarsi di
un luogo che potrebbe rappresentare per
la cittadina normanna una risorsa importante. Una zona che potrebbe rivelarsi la chiave per molti problemi,
come quello del traffico urbano e dei parcheggi, la carenza di aree
verdi o la creazione di un centro per la promozione delle tipicità
madonite. La provocazione voleva essere costruttiva, e rivolta all’intera cittadinanza al grido di “ABBATTIAMOLO”, con uno striscione di otto metri posto al terzo piano del palazzo incompiuto. L’idea
di Legambiente era dunque quella di squarciare il velo di silenzio
che sembrava sceso da parte dei cittadini sull’argomento “area Miccichè”, per gridare a gran voce come non ci si possa arrendere alla
scontatezza del fatto che questa zona del paese - peraltro centralissima - non debba più appartenere ai cefaludesi.
Il gesto forte ma pacifico, era una richiesta di dialogo, ma la risposta del proprietario dell’area, Angelo Miccichè, è stata una denuncia contro il presidente dell’associazione, Paola Castiglia, che però
con i suoi soci e il sostegno degli ambientalisti siciliani e di molti
politici sia di destra che di sinistra rilancia la sfida con l’iniziativa
“Archimedia”, che verrà promossa tra la fine di luglio e i primi di
agosto. Un concorso di idee aperto a tutti gli architetti locali, per
la riprogettazione dell’area. “Questo perché desideriamo trovare
una soluzione reale e non fare discussioni sterili - commentano
da Legambiente - Per questo Archimedia chiede ai professionisti
di Cefalù di partecipare con i propri progetti, per ripartire con
proposte concrete e non solo con parole. Questa zona appartiene
ancora a Cefalù, riappropriarcene è un dovere, non soltanto un
diritto.” Vicini a Paola Castiglia, accusata di violazione di domicilio per avere esposto con la sua associazione lo striscione di otto
metri per due sullo scheletro del terzo piano del palazzo mai finito, anche Legambiente Nazionale e Legambiente Sicilia, insieme al
WWF, al sindaco Vicari, all’assessore Augusto Cesare, al consigliere
provinciale dei Verdi Angelo Ribaldo, al partito di Italia dei Valori e
molti altri. Avrei fatto la stessa cosa del presidente di Legambiente
di Cefalù per accendere il dibattito e porre l’attenzione intorno ad
un problema irrisolto della città che si presenta come elemento di
degrado urbanistico grave per un territorio che vive soprattutto di
turismo”. Così, Simona Vicari, sindaco di Cefalù, ha espresso solidarietà al presidente del circolo locale dell’associazione ambientalista
Paola Castiglia.
Nel gesto di Legambiente vedo più una provocazione che una violazione di domicilio. Ricordiamo che le vicende interne alla proprietà
non ci hanno consentito in questi anni di procedere con l’acquisto
dell’area o di avviare le procedure di esproprio. Tutto è rimasto
bloccato - conclude il sindaco Simona Vicari - una burocrazia infinita, mentre la città ha la necessità di usufruire di quello spazio che
risolverebbe enormi problemi di viabilità”.
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Restauro Urbano
SI
VESTE
DI
NUOVO
LA
PIAZZA
RUGGERIANA
Piazza Duomo, in autunno iniziano i lavori
É
stato emesso dalla Regione Siciliana il decreto
di finanziamento per il rifacimento di piazza
Duomo, via Candeloro e via porta Giudecca
per 1 milione e 264 mila euro. I tre progetti
erano stati inseriti nel piano strategico commerciale varato nel 2001 dalla giunta Vicari.
Un programma che tra investimenti pubblici
e privati totalizzava oltre quattro milioni di
euro. Il finanziamento regionale copre circa il
cinquanta per cento complessivo per gli interventi infrastrutturali e
per quelli di regime di aiuto ai privati. Per questi ultimi si attende la
seconda tranche del finanziamento pari a 1 milione e 318 mila euro
“partiranno in autunno i lavori - afferma il sindaco Simona Vicari per il rifacimento di una delle più belle e visitate piazze d’ Italia, che
ha ottenuto i fondi necessari grazie ad un’attenta programmazione
dell’amministrazione comunale. I fondi per piazza Duomo si aggiungono a quelli ricevuti per la costruzione della caserma dei Vigili del
Fuoco e per il completamento del restauro delle mura megalitiche.
“Ci possiamo - conclude Simona Vicari - ritenere soddisfatti per
questi nuovi obiettivi raggiunti”. “Contiamo - conferma il responsabile dei lavori pubblici del Municipio, Matteo Crisà - a settembre, di
andare in gara, tramite la stazione unica appaltante di Palermo”. Le
finalità del progetto di sistemazione di piazza Duomo, realizzato dagli architetti Pasquale Culotta e Bibi Leone con l’ arch. Tania Culotta
riguardano: l’eliminazione degli elementi di degrado ambientale, il
restauro del suolo, la razionalizzazione dei sottoservizi a rete, l’arredo, il decoro delle quinte architettoniche e la pedonalizzazione degli
spazi. Il conseguimento della fruibilità e delle godibilità degli spazi
del cittadino e del visitatore di Cefalù in rapporto alle molteplici
attività pubbliche, alle manifestazioni religiose, alle rappresentazio10
ni turistiche realizzate nella Piazza. La sistemazione si occupa: *del
restauro del suolo con il ripristino del piano unico preesistente all’
intervento del 1909 dell’ ingegnere Pernice che, per realizzare un
circuito carrabile all’interno della piazza, sui bordi del piano aveva
inciso un tracciato viario lungo i lati nord, est e sud determinando
la discontinuità morfologica del
suolo che richiede la semplice
operazione di colmare i venti
centimetri dell’anello viario e
confermare le linee di pendenza
nelle diverse direzioni che modellano la superficie della piazza
e le linee di raccordo con i bordi
costruiti; *della ripavimentazione
in basole disposte a correre secondo filari paralleli alla giacitura
del fronte ovest della Cattedrale;
*del recupero e del restauro delle basole di lumachella collocate
nell’attuale sistemazione; *dell’eliminazione di tutti gli elementi di arredo improprio, dei fili elettrici e telefonici che attraversano la Piazza
e i parametri dei palazzi; *della riorganizzazione dei servizi a rete canalizzati in sottosuolo, dell’illuminazione pubblica a palo e a mensola
in ghisa lavorata della tipologia storica a bocce; *dell’ eliminazione
delle barriere architettoniche per il portatore di handicap e, infine,
la ricollocazione delle panchine e dei cestini portacarte. La prossima
primavera, in conclusione, il comune appalterà direttamente i lavori
di Via Candeloro e via Porta Giudecca.
in alto: Piazza Duomo
a destra: Via Porta Giudecca
Grazie a Simona Vicari, sindaco di Cefalù,
quest’anno si inaugura la prima edizione
di “Prima che si alzi il sipario”, la seconda
spero di inaugurarla al più presto tirando
su il sipario, nuovo di zecca, del Teatro Cicero, un piccolo gioiello, per ora nascosto,
nella splendida città di Cefalù, che grazie a
questo progetto, inizia a vivere già da quest’estate, prima ancora che il restauro del
teatro, già iniziato, sia portato a compimento. E’ una bellissima iniziativa quella di restituire ad una città un punto di incontro tra
artisti e pubblico, un polo culturale di attrazione che metta in scena iniziative innovative che però non dimenticano le nostre
tradizioni. Partecipare alla rinascita di un
teatro per un artista è elettrizzante, e per
questo ringrazio pubblicamente tutti quelli
che mi hanno voluta come direttore artistico di questo gioiello. Naturalmente per
questo primo anno non abbiamo molti fondi a disposizione, ma ci saranno ugualmente
spettacoli divertenti e colti, dimostrando
che non ci vogliono moltissimi fondi per
dare vita ad una bella rassegna, ma idee, ed
artisti capaci di grande creatività e bravura,
che in Italia non mancano. Ma non sarò da
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LÙ 20L0Ù6 2006
di Marisa Laurito
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PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO
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sola in questa, per ora piccola impresa, che
spero di veder crescere molto negli anni a
venire, perché “Prima che si alzi il sipario”,
gestito dall’Associazione Sipario Onlus, vive
grazie all’entusiasmo e alla bravura di Nadia
Speciale amministratore unico di Aryadeva,
che ha curato molte manifestazioni culturali di grande livello, di Giovanna Bongiorno,
famosa per il suo impegno ormai pluriennale nella difesa e promozione del patrimonio
culturale siciliano e della giovane e brillante
Bruna Masi. Dunque questa mia, e’ un arrivederci ... vi aspetto numerosi alle serate
della rassegna “prima che si alzi il sipario”
per festeggiare, attendendo poi insieme
l’apertura di questo fiore all’occhiello della
vostra splendida città.
nella foto: Marisa Laurito, Simona Vicari e Nadia
Speciale alla conferenza stampa
IL CENTRO STORICO DAL VIVO 2006
TRA CULTURA E TRADIZIONI di Domenico Meli
Anche quest’anno si ripropone, nel cuore della
Città, “Cefalù - Il Centro Storico dal vivo”. La
manifestazione di successo, che da più di un decennio è un punto fermo nella programmazione
dell’Ufficio Turismo del Comune, si propone di
offrire un intrattenimento di qualità ai numerosi
ospiti che scelgono ogni anno la nostra città per
le vacanze, e al contempo, di valorizzare i beni
architettonici e ambientali di Cefalù, nella convinzione che il patrimonio va promosso in ogni
modo. Il titolo ben rappresenta il significato e le
intenzioni dell’ideatore e direttore artistico Giovanni Biondo, che si propone di trasformare, in
estate, tutta la città in un grande palcoscenico. Ed
ecco allora “La città in concerto”: Piazza Duomo,
Piazza Crispi, Il Bastione Marchiafava ,Piazza Spinola, la villa Botta, il giardino in via Giglio, l’Atrio
Vescovile, la Corte delle Stelle, il Molo vecchio;
e per la prima volta quest’anno, bagli, atri, e cortili nei cui suggestivi spazi, torneranno a vivere
le antiche “serenate”, tenute in vita dagli ultimi
interpreti, che come gli “Ypsigroti“ di Castelbuono, si tramandano questa antica tradizione.
Altrettanto ampio è lo sguardo orientato nei
diversi generi musicali: tango, jazz, musica colta,
operetta, folklore; e poi, cabaret, teatro, cinema
e danza, per mescolare la tradizione con la con-
temporaneità. Il ritmo è incalzante: uno spettacolo al giorno, dal 15 luglio al primo ottobre, e da
quest’anno, ad agosto, il doppio programma serale. Una nuova rassegna, “Cefalù di notte”, ricca
di spettacoli che inizieranno alle 22,30, sotto le
stelle della terrazza del Bastione, affacciato sullo
straordinario mare blu di Cefalù. In questo luogo
magico ci si darà appuntamento per incontrare i
versi e le canzoni di Federico Garcia Lorca, o gli
omaggi video ai grandi protagonisti della musica
del ‘900. Se la programmazione di luglio è caratterizzata da alcune stars nazionali come Marco
Zurzolo e Giovanni Genovese, invitati nella tradizionale sezione “Jazz al Bastione”, a settembre
il “Centro storico dal vivo” punta ancora più in
alto ospitando, nella sezione teatro, alcuni spettacoli davvero particolari. E’ il caso delle “Città
invisibili”, un grande evento delle “Vie del Medioevo”, a cura del teatro “Potlach” che produrrà, in una settimana di intenso laboratorio con gli
operatori culturali, le associazioni, le maestranze
e gli artigiani locali, la trasformazione della città nell’antico borgo medievale. Un altro grosso
evento è promosso dall’associazione “Sipario”
che, aspettando la riapertura del teatro comunale “Salvatore Cicero”, ancora in fase di restauro,
propone una serie di anteprime in piazza Cri-
spi. Il cartellone, di tutto rispetto, prevede: Mari
Salvato in “Non solo Tango”, Marina Confalone
in “Capasciacqua”, Iaia Forte in “Molly Bloom”,
tratto dall’Ulisse di Joice, con la regia di Carlo
Cecchi, Mauro Gioia in “Canzoni di dolce vita
e di mala vita”
e Marisa Laurito in “Stralci,
note, canzonette, strafalcioni
e canovacci...
voilà Marisa”.
Sarà quindi il
tema del viaggio
il filo rosso che
legherà tutti gli
spettacoli, un
viaggio per scoprire una città ancora ricca di
sorprese, la città, che come ricorda il direttore
artistico Giovanni Biondo, - “Tocca a tutti noi
svelare... e renderla viva ....”.
L’occasione ci viene offerta dal ricco e curioso
cartellone del “Il Centro Storico dal vivo 2006”,
per un’estate da non perdere, a Cefalù.
nella foto: P.zza Spinola, teatro di alcuni eventi del
centro storico
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ATE CEF
Profumo di mare per
vacanze indimenticabili
Un litorale doc con 15 stabilimenti attrezzati,
tanta qualità e comfort
di Michele Bellipanni
Le onde di un mare in grande salute si adagiano
sul Litorale cefaludese con la “benedizione “ di
Goletta Verde di Legambiente che anche quest’anno, alla 21° campagna siciliana con la piccola
flotta di 3 navi e con laboratori mobili a seguito,
ha rilasciato alla Perla del Tirreno l’attestato di
“mare non inquinato”. Da Capo Plaja a Mazzaforno, dallo Sporting Club a Pierre Vacances,
dal Lungomare a S. Ambrogio, i turisti che hanno preferito Cefalù per una vacanza con tanto
mare non hanno che l’imbarazzo della scelta
per un bagno senza problemi. “Non è facile ottenere questi risultati - afferma il Sindaco Simona Vicari - occorre mantenere alta l’attenzione
durante tutto l’anno attraverso investimenti e
risorse con la consapevolezza che oggi nicchie
di turisti sempre più ampie scelgono località con
questi requisiti. Oltre al mare blu gli indigeni e i
turisti, hanno a disposizione stabilimenti balneari
sempre più attrezzati con ogni tipo di comfort,
intrattenimento e spettacoli per un rendez-vous
pomeridiano e serate particolari. Un Lungomare
“à la page” con ben 15 stabilimenti che costellano gli 800 mt. da Piazza C. Colombo a S. Lucia.
Amarcord: dopo gli anni d’oro 20 e 30 (chi non
ricorda la foto dello splendido stabilimento del
1924?), solo nel 1948 nell’area dell’attuale lido
“Poseidon”, nasce il primo e per 50 anni unico
stabilimento balneare cefaludese grazie a Giuseppe Cimino, un pioniere del settore e gestore poi
di alberghi. Si chiamava lido “Miramare” rimasto
fino al 1998, quando l’Amministrazione Comunale del tempo creò un nuovo piano della spiaggia
con 15 lotti, a partire dalla spiaggetta attrezzata del molo. Servizi efficienti e di qualità hanno
poi fatto della spiaggia del Lungomare cefaludese
quanto di più attrezzato c’è oggi in Sicilia, tant’è
che molte città rivierasche cercano di imitare e
soprattutto di capire il segreto di questo boom
cefaludese. “Il nostro successo - spiega Giovanni
Cimino, erede di una famiglia sempre legata alla
gestione di stabilimenti e di alberghi cefaludesi
- non ha segreti, piuttosto è il frutto della volontà
di alcuni addetti ai lavori di rendere sempre più
piacevole e confortevole il soggiorno dei turisti
che scelgono i nostri stabilimenti. Così si spiega la scrupolosa attenzione posta alla qualità dei
servizi, a cominciare dai portatori di handicap a
cui abbiamo creato 14 scivoli che servono anche
alle famiglie con bambini e carrozzine al seguito. Poi tanta cura e pulizia mirata della spiaggia
- continua Cimino - con occhio di riguardo alla
squadra di salvataggio - un fiore all’occhiello, che
di concerto con gli uomini della Capitaneria, ha
miracolato questo mare molto attenzionato nel
tempo dai giornali per drammatiche storie di cui
l’ultima nel 1996.
Sulla spiaggia vengono effettuati controlli notturni avendo ogni lido un guardiano addetto a
questa delicata operazione che ha debellato ogni
traccia di drogati e siringhe. Una doverosa nota
anche per il servizio di Pronto Soccorso che ha
ogni stabilimento dove vengono medicate piccole
ferite e data assistenza ai bagnanti colpiti da lievi
malori.
I numeri: ogni lido mediamente dispone di 50
ombrelloni per 150 ingressi che per il “Poseidon”,
il più grande, passano a 900. Finita, per grazia ricevuta, l’epoca della pasta al forno, cocomero e
sedie in marcia sulla sabbia, una giornata di grande affluenza - continua Cimino - porta ai lidi oltre 10.000 bagnanti e altri 10.000 sulla spiaggia
libera.
Per chi ama nuove sensazioni è stato realizzato
sulla scalinata di fronte a Via Vazzana un suggestivo tucul-bar di paglia in stile hawaiano e cuscini in
stile arabo che coprono la scalinata per un cocktail all’imbrunire di grande effetto coreografico.
In fine un’anticipazione di richiamo: “per la prossima estate - conclude Giovanni Cimino - sarà
creata sulla spiaggia una balera su piattaforma
con una piscina per i bambini e palestra per chi
non teme la fatica”. Insomma per chi ritorna sulla
spiaggia di Cefalù trova sempre qualcosa di più.
Lotto n° 3 “Lido Poseidon “ (Stabilimento Balneare aperto al pubblico con annesso Bar, Ristorante, Pizzeria, Panineria, Rosticceria, Gelateria,
Bruschetteria - n° 1 Cabina Pronto Soccorso - n°
1 cabina Spogliatoio per il personale dipendente n° 1 cabina WC per il personale dipendente - n° 3
WC di cui uno per Disabili e n° 3 Cabine Balneari,
la spiaggia è attrezzata con n° 200 Ombrelloni - n°
420 Lettini - n° 40 sedie a Sdraio - n° 8 Pedalò
- n° 2 canoe - n° 2 Acquascooters - sci nautico - e
motoscafo idroget. - scivolo per disabili)
La mappa dei lidi
Lotto n°6 “Lido Punta Arenas“ (Stabilimento
Balneare aperto al pubblico con annesso n° 1 cabina Bar - n° 1 Cabina Pronto Soccorso - n° 1 cabina Spogliatoio per il personale dipendente - n°
1 cabina WC per il personale dipendente - n° 3
WC di cui uno per Disabili e n° 2 Cabine Balneari,
la spiaggia è attrezzata con n° 60 Ombrelloni - n°
80 Lettini n° 40 sedie a Sdraio - n° 2 Pedalò e n°
2 Canoe - scivolo per disabili)
Lotto n°1 “Clubino del Molo“ (Spiaggia Attrezzata con n° 50 Ombrelloni e 100 Sedie a Sdraio).
Lotto n°2 “Lido di Apollo“ (Stabilimento Balneare aperto al pubblico con annesso n° 1 cabina Bar
- n° 1 Cabina Pronto Soccorso - n° 1 cabina Spogliatoio per il personale dipendente - n° 1 cabina
WC per il personale dipendente - n° 3 WC di cui
uno per Disabili e n° 3 Cabine Balneari, la spiaggia
è attrezzata con n° 50 Ombrelloni - n° 100 Lettini
n° 30 sedie a Sdraio - n° 3 Pedalò e n° 2 Canoe
- scivolo per disabili).
Lotto n° 4 “Lido Gli Angeli del mare “(Stabilimento Balneare aperto al pubblico con annesso n° 1 cabina Bar
- n° 1 Cabina Pronto Soccorso n° 1 cabina Spogliatoio per il personale dipendente - n° 1 cabina
WC per il personale dipendente
- n° 3 WC di cui uno per Disabili
e n° 6 Cabine Balneari, la spiaggia è attrezzata con n°
50 Ombrelloni
- n° 80 Lettini n°
40 sedie a Sdraio - n°
2 Pedalò e n° 2 Canoe scivolo per disabili)
Lotto n° 5 “Lido Pura
Vida “
(Stabilimento Balneare aperto al
pubblico con annesso n° 1 cabina Bar - n° 1
Cabina Pronto Soccorso - n° 1 cabina Spogliatoio per il personale dipendente - n° 1
cabina WC per il personale dipendente - n°
3 WC di cui uno per Disabili e n° 2 Cabine
Balneari, la spiaggia è attrezzata con n° 60
Ombrelloni - n° 120 Lettini - n° 20 sedie
a Sdraio - n° 2 Pedalò e n° 2 Canoe – scivolo
per disabili)
Lotto n° 7 “Lido Peter Pan“ (Stabilimento Balneare aperto al pubblico con annesso n° 1 cabina
Bar - n° 1 Cabina Pronto Soccorso - n° 1 cabina
Spogliatoio per il personale dipendente - n° 1 ca-
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bina WC per il personale dipendente - n° 3 WC
di cui uno per Disabili e n° 9 Cabine Balneari, la
spiaggia è attrezzata con n° 130 Ombrelloni - n°
150 Lettini - n° 120 sedie a Sdraio – n° 5 Pedalò
e n° 2 Canoe - scivolo per disabili)
cui uno per Disabili e n° 10 Cabine Balneari, la
spiaggia è attrezzata con n° 70 Ombrelloni - n°
140 Lettini - n° 20 sedie a Sdraio - n° 2 Pedalò e
n° 2 Canoe - scivolo per disabili)
Lotto n° 8 “Golden Beach“ (Stabilimento Balneare aperto al pubblico con annesso n° 1 cabina
Bar - n° 1 Cabina Pronto Soccorso - n° 1 cabina
Spogliatoio per il personale dipendente - n° 1 cabina WC per il personale dipendente - n° 3 WC
di cui uno per Disabili e n° 5 Cabine Balneari, la
spiaggia è attrezzata con n° 40 Ombrelloni - n° 40
Lettini - n° 40 sedie a Sdraio - n° 2 Pedalò e n° 2
Canoe - scivolo per disabili)
nella foto: Lido Poseidon
Lotto n° 9 “Le Capannine“ (Stabilimento Balneare aperto al pubblico con annesso n° 1 cabina
Bar - n° 1 Cabina
Pronto Soccorso n° 1 cabina Spogliatoio
per il personale dipendente - n° 1 cabina WC per il
personale dipendente - n° 3 WC
di cui uno per Disabili e n° 15
Cabine Balneari, la spiaggia è attrezzata con n°
60 Ombrelloni - n°
120 Lettini - n°
2 Pedalò e n° 2
Canoe - scivolo per disabili)
Lotto n°10 “Gli Alberi del Paradiso”
(Stabilimento Balneare in Concessione
all’Hotel paradiso con annesso n° 1
cabina Bar - n° 1 Cabina Pronto Soccorso - n° 1 cabina - n° 1 cabina WC
per il personale dipendente - n° 3 WC
di cui uno per Disabili e n° 5 Cabine Balneari, la
spiaggia è attrezzata con n° 50 Ombrelloni - n°
100 Lettini – n° 2 Pedalò - scivolo per disabili)
Lotto n°11 “Lido Eolo“ (Stabilimento Balneare
aperto al pubblico con annesso n° 1 cabina Bar
- n° 1 Cabina Pronto Soccorso - n° 1 cabina Spogliatoio per il personale dipendente - n° 1 cabina
WC per il personale dipendente - n° 3 WC di
cui uno per Disabili e n° 10 Cabine Balneari, la
spiaggia è attrezzata con n° 70 Ombrelloni - n°
140 Lettini - n° 20 sedie a Sdraio – n° 2 Pedalò
e n° 2 Canoe - scivolo per disabili)
Lotto n° 12 “Beach 12“ (Stabilimento Balneare
aperto al pubblico con annesso n° 1 cabina Bar
- n° 1 Cabina Pronto Soccorso - n° 1 cabina Spogliatoio per il personale dipendente - n° 1 cabina
WC per il personale dipendente - n° 3 WC di
Lotto n°13 “Hotel Tourist“ (Spiaggia attrezzata
per i clienti dell’Hotel n° 30 Ombrelloni- n° 50
Lettini - n° 20 sedie a Sdraio)
Lotto n°14 “Play Mare“ (Spiaggia attrezzata
aperta al pubblico n° 50 Ombrelloni - n° 80 Lettini - n° 20 sedie a Sdraio)
Lotto n° 15 “Le sabbie D’oro“ (Spiaggia attrezzata per i clienti dell’Hotel n° 50 Ombrelloni - n°
100 sedie a Sdraio)
Nei fondali della Caldura
un molo del periodo
romano
di Vincenzo Lombardo
Il mare di Cefalù è uno scrigno di tesori ancora
da scoprire o in parte individuati dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana. In contrada Caldura, a pochi metri di profondità, tra i 6 e
gli 8, c’è un’antica struttura portuale artificiale,
allineata ortogonalmente alla costa. La lunghezza
è stimata in 50 metri con una larghezza di 15
metri. A parlare di questa scoperta è Sebastiano
Tusa, soprintendente del mare.
nella foto: Salvatore Sammartano e Giuseppe Messina
Lo incontriamo ad Ustica in occasione della Rassegna internazionale delle attività subacquee,
giunta alla 47esima edizione. “E’ importante
- dice il soprintendente Tusa - perché dà l’idea
dello spazio e della vita di Cefalù in quel periodo
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ellenistico e romano. Lungo i fondali che si affacciano dinanzi la spiaggia dell’hotel Kalura - prosegue Tusa - si trovano tante tracce di un passato
fra cui diverse ancore che ci fanno supporre che
si tratti di un molo d’attracco costruito con la
tecnica delle strutture di contenimento lignee a
cassoni, con riempimento in pietrame riportato e
costipato. L’epoca? “E’ collocabile tra il IV e l’VIII
sec. d.C. C’è anche un barchino di incursori della
prima o seconda guerra mondiale”Altri studiosi,
che si erano occupati nel 1990 di eseguire dei rilievi sulla zona, suppongono che quel molo sia in
verità un relitto, probabilmente di epoca bizantina, lungo almeno 35 metri e largo 6. La verità potrebbe stare in mezzo e, a poterla approfondire,
saranno soltanto gli appassionati di snorking che
approfittando della bella stagione potranno inserire una tappa in più nell’itinerario archeologico
della “Perla del Tirreno”. La scoperta della Caldura è stata inserita nella “Guida Blu”. Un opuscolo
che contiene le più belle spiagge della Provinca
di Palermo e gli itinerari archeologici subacquei.
Segnalati anche quelli di Punta Falconiera e Punta Gavazzi a Ustica. La guida è stata presentata
nella piccola isola siciliana dal presidente dell’Azienda provinciale per l’incremento turistico,
Salvatore Sammartano e dal presidente regionale di Legambiente, Giuseppe Messina. L’impegno
- ha detto Sammartano - è quello di arricchire
la guida, giunta alla VI° edizione di altri percorsi
subacquei che stiamo mappando per ampliare
l’offerta. Il mare non è soltanto balneazione ma
tantissimo altro. Ed, oggi, la situazione ambientale
rappresenta un fattore in più per la scelta della
località dove passare le vacanze. Questo ci rende
ulteriormente responsabili verso i cittadini a fare
di più. La spiaggia di Cefalù viene segnalata per la
bellezza e la vista suggestiva che regala e per la
sua sabbia fine e chiara. “I 200 km di litorale della
provincia di Palermo - ha rilevato Giuseppe Messina - rappresentano la sintesi del bacino di coste
che ci sono nel Mediterraneo da quella sabbiosa
a quella rocciosa. Quando si parla di patrimonio
costiero non si può che parlare di cultura e allora bisogna renderlo fruibile con servizi di qualità
facendo in modo che questo sia la differenza”.
LÙ 2006
A
E
ST
ATE CEF
“BENTORNATO!
ANTONELLO” di Michele Bellipanni
Una lunga kermesse culturale a casa Mandralisca
Festa grande con eventi culturali di richiamo
a Palazzo Mandralisca di Cefalù per celebrare il ritorno a casa del “Ritratto di Ignoto” di
Antonello da Messina, dopo un peregrinare di
oltre un anno, costellato da consensi e successi da Star sia al Metropolitan Museum of Art
di New York che alle Scuderie del Quirinale
a Roma. “Bentornato! Antonello” è lo slogan
che accompagna le iniziative culturali programmate dal 2 agosto al 10 settembre dalla
Fondazione Mandralisca, guidata dal preside
Giuseppe Simplicio e che coincidono con la
riapertura del piano nobile del Museo restituito ai visitatori, che possono ritornare ad ammirare le opere esposte nei locali ristrutturati,
in particolare, il Ritratto antonelliano, isolato
in una stanza ovattata con luci soffuse ad effetto, da sempre meta giornaliera di turisti di tutto il mondo ammaliati da quel “sorriso ironico,
pungente e nello stesso tempo amaro, di uno
che molto sa e molto ha visto, sia di presente
e intuisce del futuro........” tanto per ricordare
le parole di Vincenzo Consolo nel suo celebre “Il sorriso dell’Ignoto marinaio”. Si torna,
dunque, a festeggiare “Il ritratto d’Ignoto” così
come – attingendo sempre al grande scrittore
messinese – quel 27 ottobre del 1852, quando
i saloni di Palazzo Mandralisca si aprirono ai
cefalutani invitati dal grande mecenate Enrico
Pirajno a festeggiare l’acquisto in una farmacia
di Lipari del capolavoro antonelliano. Oggi, è
chiaro, è tutt’altra festa con lunghi spazi culturali: 40 giorni tra conferenze e serate di studi
dedicati anche ad artisti locali conosciuti anche oltre certi confini come il pittore Rosario
Spagnolo nel 50° anniversario della morte che
sarà ricordato dal critico Pietro Saja mercoledì 8 agosto. Per il 100° anniversario della
nascita del grande Cesare Brandi, venerdì 11
agosto, Giuseppe Basile dell’Istituto Centrale
del Restauro di Roma e Gioacchino Barbera,
Direttore del Museo Regionale di Messina,
parleranno del Quadro antonelliano con riferimento interpretativo di Cesare Brandi. Rendez-vous giovedì 17 agosto con il professore
Mauro Lucco dell’Università di Bologna, curatore del catalogo e della mostra “Antonello
da Messina” alle Scuderie del Quirinale, che
si soffermerà sul tema “L’ironia di Antonello”.
Per l’incontro con l’autore, Flora Rizzo del
CDA della Fondazione Mandralisca, mercoledì
22 agosto intervisterà Matteo Collura sull’ultimo lavoro dello scrittore agrigentino “Qualcuno ha ucciso il generale”, con Pino Caruso
che leggerà e commenterà alcuni brani del libro. Per i “Ritratti” cefaludesi, a cura di Caterina Di Francesca, attenzione puntata giovedì 24
agosto al ricordo del grande violinista Salvatore Cicero; martedì 29 agosto riflettori sull’illustre medico Giuseppe Giglio, visto da vicino
da Salvatore D’Anna e Nico Marino; sabato 2
settembre inaugurazione della mostra “Alla ricerca dell’identità – Giovanni Orlando, opere
1970/2006”; sabato 9 settembre la figura e le
opere di Adolfo Omodeo saranno presentate
da Tommaso Romano, assessore alla Cultura
della Provincia di Palermo. Infine uno speciale
ideato e sceneggiato da Caterina e Angela Di
Francesca “Ma l’amore no – musica e atmosfere del dopoguerra italiano”, al pianoforte il
maestro Diego Cannizzaro, chiude l’interessante cartellone di “BENTORNATO! ANTO-
NELLO”. L’Assessore Regionale ai Beni Culturali Lino Leanza, che aveva assicurato la sua
presenza alla cerimonia di apertura ha dovuto,
all’ultimo momento, rinunciare per sopravvenuti o non precisati impegni. I gravi problemi
di natura economica che da tempo assillano la
Fondazione Mandralisca, continuano a penalizzare i nove dipendenti del Museo, che da sette
mesi non percepiscono gli stipendi. Cercansi
spiragli di speranza o di sopravvivenza!
nella foto: Enrico
Pirajno, Barone
di Mandralisca,
grande mecenate
cefaludese
Bellezze Paesaggistiche
LA ROCCA: UN MUSEO A CIELO APERTO
Per l’estate la gestione alla Protezione Civile, Ticket d’ingresso per i non residenti
“L
a Rocca di Cefalù è un grande museo a
cielo aperto e per questo deve essere
tutelata attraverso una corretta conservazione, cura, pulizia e regolamentazione
dell’afflusso dei visitatori”. Così il Sindaco
Simona Vicari che ha affidato con una Ordinanza la gestione della rocca ai volontari della Protezione Civile “Giubbe D’Italia” introducendo contemporaneamente un biglietto d’ingresso per i
visitatori non residenti. La Rocca è un patrimonio ricco di storia con
presenze risalenti al nono secolo avanti cristo come la “cisterna”
che costeggia l’angolo nord del Tempio di Diana, quest’ultimo del
quinto secolo avanti cristo e i resti del Castello Federiciano con le
sue fortificazioni e casermette di origine bizantina mantenute fino al
periodo spagnolo. Le cavità della rocca sono piene di splendide stalattiti e stalagmiti “la fruizione di questo grande bene - afferma il Sindaco Vicari - non poteva essere lasciata all’incuria va dunque tutelato
e divulgato nella sua storia con la creazione di servizi per i visitatori
e divenire luogo di lavoro per tanti giovani”. Il Sindaco ricorda che
l’affidamento alle Giubbe D’Italia è sperimentale e temporaneo sino
al 30 settembre dal quale dovrà essere realizzato anche uno studio
sui flussi dei visitatori per progetti successivi che l’Amministrazione
intraprenderà”. L’Ordinanza introduce il biglietto d’ingresso per i
visitatori non residenti, fissato in € 3,50 e € 2,00 per i ragazzi al
di sotto dei 16 anni e per coloro che hanno compiuto 60 anni. Gli
incassi dei biglietti andranno alle Giubbe D’Italia per la copertura di
alcune spese come quelle di ristoro dei volontari impegnati nel servizio. Regolamentato anche l’orario di apertura che va dalle ore 8.00
alle 20.00. L’ingresso viene interdetto nelle ore notturne mediante
la chiusura con un cancello di ferro posto all’inizio della prima cinta
di Vincenzo Lombardo
muraria. I compiti affidati alle Giubbe D’Italia sono quelli di custodia,
salvaguardia, cura, sicurezza, intervento di primo soccorso, pulizia del
suolo e dei sentieri, la gestione dell’ingresso e l’acquisto dei contenitori in legno. Il Sindaco ha inoltre invitato nella stessa Ordinanza i
volontari delle Giubbe D’Italia ad avvalersi della collaborazione del
Circolo Legambiente di Cefalù, dotato di elevate competente tecniche, scientifiche e didattiche.
nella foto: Tempio di Diana in un acquarello del 1776 di Jean Pierre
Louis Houel
15
Progetti turistico-alberghieri
UNA NUOVA STAGIONE PER LE S
Un salto di qualità ricettiva (terza parte)
I
dati turistici che arrivano dal primo rapporto
sull’”Industria turistica del Mezzogiorno”, curato dalla Svimez e dall’Isida di concerto con
la Fondazione del Banco di Sicilia (600 pagine
per due anni di lavoro), forniscono precise indicazioni su un settore di grande rilevanza economica ma che nel meridione non dà ancora
riscontri del tutto positivi, malgrado la lenta e
continua crescita della percentuale di turisti che scelgono il Sud.
I numeri : dal 19.8% del 2001 si è passati al 20.61% nel 2004 mentre
la Sicilia con 13 milioni di presenze è la seconda regione italiana per
flussi turistici dopo la Campania (20 milioni) e prima della Sardegna
(10.3 milioni). Il Sud viene preferito per le vacanze dal 24% degli
italiani e solo il 13% degli stranieri che visitano l’Italia scelgono il
Mezzogiorno preferito invece proprio dal 45.2% dagli stessi meridionali. Dati non certo confortanti arrivano dal fronte dei turisti
internazionali che hanno visitato i paesi del Mediterraneo: solo il
5.45% dei 13 milioni dei turisti che hanno viaggiato ha scelto l’Italia
meridionale. A conti fatti il turismo per l’Italia rappresenta il 5% del
prodotto interno lordo, il 10% dei consumi nazionali, dati che solo
in parte interessano il Sud penalizzato da carenze alberghiere a
quattro stelle e mancanza di programmazione per un mercato fuori
le mura nazionali.
Per quanto ci riguarda, Cefalù con 700.000 e passa presenze annue
di turisti sta gettando le basi alla conquista del milione di presenze.
Non solo nuove strutture alberghiere, come vedremo, ma attenzionando innanzitutto il monitoraggio sulla salubrità delle acque per la
balneazione che sono tra le più pure della Sicilia, tant’è anche que16
st’anno la Città normanna ha ottenuto dalla Guida Blu ancora “tre
vele” dalla Guida di Legambiente che sono andate ad un ristretto
gruppo di città isolane.
Anche quest’anno Cefalù ha trovato spazio nell’inchiesta del settimanale “Oggi “ sulle cento capitali italiane delle vacanze che vede
Sperlonga (LT) al top dell’elenco.
Nel servizio del settimanale c’è uno spazio di Vittorio Sgarbi dedicato a Cefalù che ha invitato gli italiani per una vacanza colta a visitare lo splendido Museo della Fondazione Mandralisca, dove spicca
tra l’altro il dipinto di Antonello da Messina.
Intanto l’acquisizione di nuove strutture alberghiere ci porta ancora sul lungomare dove a breve iniziano i lavori dell’ Hotel “Le Vele”
di proprietà dell’ A.L.T.A. S.P.A. di Cefalù e progettato dall’ Arch.
Fabio D’Amico, una struttura alberghiera di tipologia lusso e classe
cinque stelle.
L’albergo è posto ad una distanza minima dalla battigia di 150 mt;
sfruttando l’orografia dei luoghi è stato realizzato un livello interrato adibito principalmente a parcheggio, mentre la restante parte è
occupata da locali tecnici e dai serbatoi per la riserva idro potabile
e di antincendio, del vano ascensore e dalla scala di accesso al piano
superiore.
L’accesso al suddetto piano avviene tramite una rampa carrabile
con inclinazione inferiore al 19% e di larghezza pari a 4,50 ml. o
attraverso la suddetta scala che opportunamente preceduta da una
zona ingresso, fornita di porte REI e maniglioni antipanico, conduce
al piano ove si trova la hall con la reception. A tergo del fronte sud,
verrà realizzata una paratia a contenimento del terrapieno posto
nella parte posteriore della stessa.
STRUTTURE ALBERGHIERE
di Michele Bellipanni
La porzione di terreno, con accesso diretto dal Lungomare Giardina, verrà destinata a parcheggio, mentre sarà mantenuta la viabilità
interna esistente, così come saranno implementate con nuove piantumazioni le aree a verde esistenti.
Con il piano cantinato, si prevede la realizzazione di ulteriori quattro livelli, gli ultimi tre dei quali adibiti a camere per un totale di
n°14 per piano ed un piano terra contenente oltre le citate hall e
reception: gli uffici per la direzione; il ristorante; la cucina e locali
annessi; il bar; i servizi pubblici; la palestra che, all’occorrenza può
essere destinata a sala conferenze. All’esterno è prevista la realizzazione di una piscina e di una zona solarium.
L’ipotesi progettuale prevede la realizzazione al piano terra di sale
di ritrovo, di soggiorno e svago, di lettura, scrittura, TV, servizi di
ricevimento, di accoglienza e di informazioni, oltre alle già citate sala
ristorante e bar previste in locali appositamente attrezzati e opportunamente climatizzati. Detti ambienti saranno concepiti secondo
standard rapportabili esclusivamente alla classe 5 stelle e saranno
caratterizzati dalla presenza di arredamento, tovaglieria, stoviglie e
posateria di qualità.
Ogni camera sarà dotata di bagno completo, di impianto di climatizzazione regolabile dal cliente, di impianto televisivo con antenna
satellitare e di radio con regolazione automatica, di impianto telefonico abilitato alle chiamate interne ed esterne. Inoltre, tutte le
camere saranno provviste di pannellatura fonoassorbente al fine di
elevare il comfort delle stesse. Inoltre, la scelta progettuale, ha previsto la realizzazione dei corridoi che conducono alle camere posti
tutti sul fronte sud e quindi, tali da garantire, opportunamente realizzati con materiali fonoassorbenti, una valida barriera al possibile
rumore proveniente dalla vicina ferrovia. La struttura alberghiera
sarà dotata di camere per l’accoglienza di utenti diversamente abili;
pertanto, verranno predisposti ascensori ad essi adeguati e contestualmente, adeguati alla struttura ed alla capacità ricettiva; locali
di servizio per il personale, forniti di impianto telefonico, saranno
realizzati ad ogni piano.
nelle foto: rendering dell’Hotel Le Vele della società A.L.T.A S.p.A.
17
Università
UNA RISORSA DI CRESCITA CULT
Tempo di bilanci del Consorzio Universitario
L’
8 marzo 2006 il Consorzio Universitario
della Provincia di Palermo ha celebrato il
suo terzo anno di vita. Invero le attività
universitarie che ne costituiscono ad oggi
l’impegno prioritario risalgono al 2001,
quando a seguito di un’ampia convergenza
di volontà politico-istituzionali e accademiche presero avvio in quattro comuni delle
Madonie, Cefalù, Castelbuono, Petralia Sottana e Petralia Soprana,
le attività di quattro corsi di laurea dell’Università degli Studi di
Palermo, per la prima volta attivati a seguito della riforma degli
ordinamenti didattici. In un momento molto delicato della storia
del territorio madonita, prese corpo l’idea di rafforzare l’ipotesi
di sviluppo incarnata dal P.I.T. Reti Madonie, costruita intorno al
potenziamento delle risorse ambientali e turistico-culturali, con
l’apertura di alcuni nuovi corsi che per il loro contenuto didattico
e le loro premesse scientifiche, si muovessero nell’ottica di costruire professionalità e occasioni di ricerca funzionali a quell’ambizioso
percorso. Che anzi proprio la costituzione di un Consorzio Universitario Madonita tra Ente Parco delle Madonie, Comuni e Amministrazione Provinciale divenne l’idea forza, il momento di sintesi più
alto e significativo del P.I.T Madonie stesso. Il Consorzio formatosi
due anni dopo superando le non poche difficoltà della fase gestatoria, con la denominazione di Consorzio Universitario della Provincia di Palermo, annoverava tra i fondatori un consistente numero
di comuni dell’areale madonita, il Parco, la Provincia Regionale e
l’Unione dei Comuni dell’Alto Belice Corleonese, cui recentemente si è aggiunto Termini Imerese.
Il Consorzio Universitario della Provincia di Palermo, ultimo nato
tra i consorzi universitari siciliani, ha avuto il merito di inaugurare
una nuova filosofia delle delocalizzazioni delle attività didattiche, nel
senso di un’attenzione prioritaria ai bisogni di formazione e ricerca
espressi dalle comunità locali in vista dei loro progetti di sviluppo.
Non decentramenti, ma, come ho più volte in questi anni sottolineato, innesti nel corpo pulsante dei territori alla ricerca di nuove
identità su cui costruire il futuro.
Momento culminante di tale processo è certamente la recente approvazione da parte delle autorità accademiche di una convenzione
quadro che regolamenterà complessivamente i rapporti tra l’Università di Palermo e i Consorzi della Sicilia Occidentale (Agrigento,
Caltanissetta, Palermo e Trapani). Sullo sfondo resta però aperta la
questione della trasformazione dei poli didattico-scientifici in Poli
Universitari, il che consentirebbe ai Consorzi di poter concentrare
le proprie risorse su quelle attività di sostegno all’attività di ricerca
e di promozione delle occasioni di scambio con il mondo culturale
e imprenditoriale locale, ad oggi penalizzate dal gravoso impegno
economico a favore delle attività didattiche. Perché non dobbiamo
dimenticare che solo potenziando la qualità complessiva dell’offerta formativa sul territorio sarà possibile traguardare l’obiettivo occupazionale che oggi può rendere l’Università competitiva soprattutto in campi in cui la concorrenza nazionale ed internazionale è
particolarmente agguerrita. In un’epoca come la nostra nella quale
locale e globale devono essere in un continuo rapporto dialettico,
18
nella foto: Alfredo Li Vecchi Presidente Consorzio Universitario, Giovanni
Ruffino Presidente Facoltà di Lettere, Simona Vicari Sindaco di Cefalù,
Tommaso Romano Assessore Cultura Provincia di Palermo
credo che si debba elaborare una strategia per far sì che tutto il
lavoro sinora svolto nei territori attraverso le fondamentali esperienze della programmazione negoziata entro i confini dell’iniziativa
della U. E. , diventi, con il decisivo apporto dei Consorzi Universitari,
un patrimonio esportabile in altre aree del Mediterraneo. Da più
parti si guarda con interesse alla nostra Regione e alle sue Università, quali partner apprezzati per l’ideazione e la realizzazione dei
loro progetti di sviluppo, entro i quali penso che noi potremmo
trovare risposte anche per i nostri.
Le sinergie col territorio
L’intensa collaborazione tra Consorzio della Provincia di Palermo,
Università, P.I.T.Madonie e So.Svi.Ma, ha già dato esiti che ci rassicurano sulla possibilità di aprire una nuova fase in cui l’attività
di formazione e ricerca potrà sempre meglio vivificare lo sviluppo
di attività economiche con ritorni aperti all’intero territorio della
Provincia e oltre. Basti ricordare l’imminente inizio delle attività di
due laboratori finanziati sulla misura 3.15 del P.I.T. Madonie, il primo
facente capo al Corso di Laurea in Scienze del Turismo Culturale
di Cefalù, denominato Centro Universitario Tecnologie per la Promozione del Turismo Culturale e il secondo, con sede a Castelbuono, facente capo al Corso di Conservazione e Valorizzazione
della Biodiversità, finalizzato allo studio del germoplasma, ambedue
pensati nell’ottica di servizio alle imprese del territorio, rispettivamente turistiche e agroalimentari, per potenziarne la competitività sui mercati. Al pari va ricordata la imminente apertura delle
attività di due corsi di formazione per laureati sotto la sigla FOR
(Formazione per la ricerca) in seno alla Misura 3.13 in Esperto
per la progettazione di itinerari turistico-culturali nelle Madonie (a
Cefalù) e Esperto per il recupero e la riqualificazione ambientale e
paesaggistica delle aree di cava (a Castelbuono), che si propongono
di offrire a giovani laureati la possibilità di acquisire competenze
TURALE ED UMANA
professionali specifiche di alto profilo spendibili in campi di sicuro
interesse per l’imprenditoria e gli enti locali e territoriali. Dobbiamo continuare a operare perché questa azione di continuo dialogo
con le esigenze del territorio che ha visto attori diversi progettare
e operare nell’ottica di sistema e non assecondando mire campanilistiche, si rafforzi con un coinvolgimento sempre più forte delle
espressioni più vitali dell’associazionismo culturale e imprenditoriale locale. Il P.I.T. ha imposto un metodo che si è rivelato vincente e
ora le sfide della nuova fase della programmazione negoziata che
si aprirà con il P.O.R. 2007-2013 impongono una nuova riflessione
che porti a compimento il grande lavoro sinora svolto. Il Consorzio e l’Università di Palermo continuano a essere presenti come è
dimostrato dall’impegno nel P.I.R. Ecoturismo Mediterraneo e nel
dibattito che si sta attivando sul tema dei Distretti Turisti recentemente varati dalla Regione Siciliana: due banchi di prova per verificare la capacità di superare i confini dei territori ed accedere a
più complesse politiche di partenariato tra istituzioni e mondo del
lavoro e dell’impresa.
E gli studenti ?
L’insediamento di corsi di laurea triennali con profili formativi nuovi
(turismo culturale,biodiversità,tecnologie applicate ai beni culturali)
ha costituito certamente una sfida e per l’Università e per l’intera
progettualità che ha condotto alla costituzione del Consorzio. Cinque anni di sperimentazione costituiscono quindi un lasso di tempo
sufficiente per trarre alcune seppure parziali valutazioni. Superata
una difficile fase di avvio, dovuta al ritardo con cui il Consorzio
Universitario ha potuto iniziare le sue attività rispetto al momento
in cui i corsi di Laurea sono stati attivati, la situazione logistica attuale è ampiamente soddisfacente. Molto si deve a una dotazione
finanziaria straordinaria per lo start up, messa a disposizione dall’Amministrazione Provinciale e all’intervento del C.O.T (Centro
Orientamento e Tutoraggio) dell’Università di Palermo che in piena sintonia con il Consiglio di Amministrazione del Consorzio, ha
provveduto da una parte a dotare i Corsi di Laurea di un’adeguata
dotazione di laboratori informatici e dall’altra a offrire agli studenti
tutti i servizi di cui godono gli iscritti all’Università di Palermo. Di
più le virtuose sinergie tra Consorzio, Provincia e Università ci consentono di disporre di importanti strutture quali il Palazzo Pottino
a Petralia Soprana e il complesso polivalente di Cozzo Impalastro
nel territorio di Termini Imerese,ove sarà trasferito un altro Corso
di Laurea dal prossimo anno accademico. In questa sede si potrà
realizzare una pionieristica attività di campus universitario.
Obiettivo a breve termine è anche quello di localizzare nel territorio madonita attività culturali di alto profilo per valorizzare
la ricca disponibilità di strutture edilizie di prestigio presenti nel
territorio. Si punta soprattutto sulle scuole estive che rappresentano un interessante modello per stringere alleanze strategiche
con altre Università e per portare momenti di ricerca e riflessione
in un territorio che anela fortemente a riconquistare uno spazio
nella cultura internazionale. E’ il caso della scuola italo-russa sulla
biodiversità che già da questa estate aprirà i battenti nel territo-
di Girolamo Cusimano*
rio di Geraci Siculo. I corsi di Laurea hanno comunque registrato
un gradimento non omogeneo che sconta differenze sul piano sia
dei curricula proposti che della localizzazione stessa dei Corsi. La
presenza studentesca è massiccia a Cefalù nel Corso di Laurea in
Scienze del Turismo Culturale, subentrato all’originario Corso di
Laurea in Operatore del Turismo Culturale, con un rinnovato curriculum formativo aperto oltre che alle lingue e alle discipline umanistiche, al diritto, all’economia e al marketing. Scelta questa che ha
influito positivamente sulle iscrizioni, al punto che il Consiglio della
Facoltà di Lettere e Filosofia per garantire un adeguato contesto di
apprendimento, ha deciso di attivare un numero programmato , al
tetto di duecento nuovi immatricolati all’anno. La recente inaugurazione dei nuovi locali che ospitano il Corso in Via Roma, in un’ala
dell’Istituto Artigianelli, ha concluso con generale soddisfazione un
periodo d precarietà che comunque per nulla ha influito sull’ampio consenso riscosso dalla proposta formativa, con studenti provenienti dall’intera Sicilia occidentale. Numerosi già i laureati, con
molti casi di pronto assorbimento nel mercato del lavoro sia locale
che nazionale. Proprio per disporre di dati più dettagliati sulla popolazione studentesca e meglio venire incontro alle loro esigenze,è
stata intrapresa una attività di monitoraggio sugli iscritti al fine di
conoscere in modo più articolato il chi è dello studente che ha scelto i Corsi di Laurea sostenuti dal Consorzio. Aspetto particolarmente importante è la residenzialità che oltre a costituire un input
economico, va anche visto come fattore importante di incontro e di
crescita culturale e umana. Ma ancora molto va fatto per innescare
tra università e comunità un rapporto più dinamico.
La scommessa è la qualità dell’offerta didattica, la disponibilità di
strutture per la ricerca e la realizzazione di un più forte legame
col mondo imprenditoriale. Sono state strette a tal proposito alcune partnership che si spera possano a breve esitare in ulteriori
occasioni di sbocchi occupazionali per gli studenti. La disponibilità
del Comune di Cefalù a sostenere le attività del Corso di Laurea
e di altre strutture dell’Università di Palermo, è stata certamente
un importante contributo a consolidare un rapporto che si integra
perfettamente con la sua politica di sviluppo orientata al turismo
nella dimensione più squisitamente culturale, per potenziare la già
forte presenza nel tradizionale segmento balneare. Ma il successo
di una iniziativa così fortemente voluta starà nella capacità di innovazione, nel superamento di individualismi e visioni localistiche ,nella consapevolezza che il capitale umano è l’unica e vera risorsa.
(*)Consigliere d’Amministrazione del Consorzio Universitario della Provincia di Palermo
19
Album
STORIA POSTALE DI CEFALÙ
I
l Congresso di Vienna, nel 1815, ha dato all’Italia
un nuovo assetto politico e geografico. Ferdinando IV di Borbone rientrando dall’esilio riunisce in unico regno tutti i suoi possedimenti e
assume il titolo di Ferdinando I, Re delle Due
Sicilie. Amministrativamente, Ferdinando I, della
Sicilia ne fa una provincia del Regno e nel tempo spegne ogni aspirazione di libertà dei siciliani gravandoli fra l’altro con tasse e balzelli, imposizioni e angherie.
Filatelicamente, visto il servizio postale come fonte di un reddito,
nel 1819, dà alle Poste siciliane un nuovo assetto e istituisce, nel
capoluogo della Sicilia, Palermo, la Direzione Generale delle Regie
Poste. Per gestire un efficiente servizio postale vengono creati sette itinerari allo scopo di collegare le principali città dell’isola, e un
congruo numero di percorsi secondari. Vengono istituiti 115 Uffici
Postali coadiuvati, per gli abitati fuori dagli itinerari postali, dalle
Cancellerie comunali rette dai Segretari comunali.
A Cefalù, centro strategico delle Madonie, l’Ufficio Postale viene
nominato Capoluogo di Distretto e di Circondario postale estendendo la sua influenza a levante: a Finale di Pollina, a ponente Campofelice di Roccella e nell’entroterra madonita a Polizzi, a Gangi
e alle Petralie. L’Ufficio Postale di Cefalù viene dotato di un bollo
lineare nominativo con il nome CEFALU’ circoscritto da un ovale, sede dell’Ufficio, e tre bolli lineari REAL SERVIZIO, FRANCA, ASSICURATA circoscritti anch’essi da un ovale. L’Amministrazione delle Poste, per l’inoltro della corrispondenza degli Uffici
Pubblici,Autorità civili e religiose, ha dotato le varie amministrazioni
di annulli lineari nominativi di franchigia postale che dovevano esse20
di Totò Matassa
re impressi sulle missive e per evitare abusi o evasioni della tassa, gli
Uffici postali erano tenuti, prima dell’inoltro della corrispondenza a
verificarne la validità.
Le impronte dei bolli di franchigia adoperate dai numerosi Uffici
Pubblici ed Autorità civili e religiose, testimoniano un’intensa attività politica ed economica e la grande influenza che Cefalù aveva nel
Circondario madonita.
La Sicilia, unica regione italiana, ha avuto più periodi filatelici ed
emesso, in due occasioni, dei francobolli propri, nel 1859 dai Borboni e nel 1944 dalle Forze Alleate anglo-americane.
Il periodo prefilatelico ha inizio nel 1820 con la bollatura della
corrispondenza e con il pagamento del porto per l’invio della corrispondenza a carico del destinatario al ricevimento delle missive.
L’Ufficio Postale oltre a bollare le missive con un bollo nominativo
segnava l’importo del porto da pagare sulle missive in partenza in
numeri arabi.
Nel periodo dei moti rivoluzionari del 1848/49, i vari Comitati rivoluzionari avevano adottato come bollo amministrativo e come
bollo di franchigia la “trinacria”, antico emblema della Sicilia, in sostituzione dei bolli borbonici. A Cefalù venne utilizzato un bollo a
grande ovale con la “trinacria” senza alcuna indicazione, successivamente sostituito da un bollo tondo più piccolo del precedente
con l’indicazione dell’Ufficio che lo utilizzava. Il bollo lineare REAL
SERVIZIO, la cui impronta veniva obbligatoriamente applicata sulle missive in franchigia viene sostituito con un bollo lineare SERVIZIO PUBBLICO. Durante il periodo garibaldino e il
primo periodo luogotenenziale per l’inoltro della corrispondenza
vengono messi fuori corso i francobolli borbonici e per l’inoltro
della corrispondenza si ritorna al sistema prefilatelico e le missive
vengono timbrati con il bollo nominativo di Cefalù e l’impronta di
un bollo, a grande cerchio, con l’indicazione dell’ufficio che lo utilizza. Con la proclamazione del Regno d’Italia, avvenuta il 17 marzo
1861, viene promulgato il regolamento postale e vengono istituiti
dei bolli circolari con il nome dell’Ufficio che lo utilizzava e il datario mobile. Ad eccezione dei bolli numerali a forma quadrangolare
formati da tanti piccoli rombi e il successivo bollo tondo costituito
da grosse barre con al centro il numero identificativo dell’Ufficio
postale che lo utilizza. Il numero identificativo di Cefalù era 810.
Successivamente nel Regno d’Italia e nella repubblica italiana sono
stati adoperati annulli circolari di varie dimensioni e diciture simili.
Il 10 luglio 1943 le Forze Alleate anglo-americane effettuano lo
sbarco nelle coste orientali della Sicilia e i poteri amministrativi vengono assunti dall’A.M.G.O.T. “Allied Military Government
Occupied Territori”. Gli americani, in previsione dello sbarco in Europa e sicuri di trovare un disordine generale, in gran segreto avevano preparato a Washinngton D. C. una serie di nove francobolli
con la dicitura ALLIED MILITARY POSTAGE, che solo dopo
lo sbarco in Sicilia fu completata la stampa con ITALY e LIRE o
CENTESIMI e il 19 luglio vengono consegnati all’A.M.G.O.T.
A Cefalù la corrispondenza, in questo periodo, viene obliterata con
tre annulli, simili fra loro, con la dicitura CEFALU’ e la provincia
PALERMO fra due stelline o asterischi e la data al centro, mentre a S. Ambrogio fu adoperato un annullo a grande cerchio simile
agli annulli di Cefalù. I francobolli dell’A.M.G.O.T., in Sicilia, hanno
avuto un uso limitato e alla fine del mese di settembre del 1944
sono andati definitivamente fuori corso.
Varie
ESPERIENZA E CREATIVITA’
DELLA SCUOLA RICAMARTE
PREMIATO IL “GOTHA” SPORTIVO
SICILIANO DELL’ANNO
Consensi e prospettive dell’artigianato Madonita
Nello splendido scenario di Piazza Duomo
di Pina Alberti
di Nino Randazzo
G
I
iovedì 22 giugno 2006 sono stati sospesi,
per il periodo estivo, i corsi - laboratorio
della Scuola di Ricamo “Ricamarte Madonie” nella sede di Porta Pescara in C.so
Vittorio Emanuele, Cefalù. I corsi, avviati
già dall’inizio dell’anno nelle diverse tecniche del filet a modano (insegnante Ida
Cannatella), della tessitura a mano e del
macramè (insegnante Tilde Coco), del chiacchierino (insegnante Teresa Giardina) e del ricamo (insegnante Pina Alberti), hanno visto
l’entusiasta e attiva partecipazione delle numerose allieve. La Scuola
“Ricamarte Madonie”, già al secondo anno di attività, riceve il sostegno fondamentale da parte del Comune di Cefalù, sia con la disponibilità della sede di Porta Pescara, sia, soprattutto, con il caloroso e
convinto sostegno del Sindaco di Cefalù, On.le Simona Vicari, a cui
va la nostra affettuosa riconoscenza. La Scuola quest’anno ha avuto
l’onore di effettuare diversi stage di perfezionamento in favore di
numerose allieve di diversi paesi delle Madonie (Castelbuono, Collesano, Caltavuturo, ecc..) e di altri paesi dei dintorni di Palermo (Alia,
Marineo, San Giuseppe Jato, ecc..), frequentanti corsi di formazione
regionale nel settore del ricamo. Ciò è stato possibile in quanto
la nostra Scuola ha ormai raggiunto un’alta considerazione per la
competenza, serietà e creatività dimostrate in tante occasioni. Inoltre è stato portato avanti quest’anno il progetto di collaborazione
con il Centro Diurno dell’ASL di Cefalù con ottimi risultati.Tra le
attività di rilievo della Scuola sono da segnalare la Mostra a livello
provinciale tenuta all’inizio di Dicembre 2005 presso la prestigiosa
sede del Circolo Ufficiali di Palermo. Nello stesso mese di Dicembre 2005 è stata organizzata una mostra didattica delle attività della
Scuola presso la sede del Parco delle Madonie a Petralia Sottana. Da
segnalare come l’attività della Scuola è stata oggetto di attenzione
da parte della prestigiosa rivista nazionale “RICAMO ITALIANO” che tramite il suo direttore Arch. Michelotti è stato ospite a
Cefalù per effettuare un ampio servizio sui lavori e sulle attività della
Scuola. Nei prossimi mesi, a partire dal mese di Agosto, sulla rivista
verranno pubblicati diversi lavori eseguiti dalla Scuola.In collaborazione con la Provincia di Palermo, e in particolare con l’assessore
delle attività produttive dott. Nicola Vernuccio, la Scuola ha partecipato con alcuni lavori al progetto RICAMART EXPO finalizzato
alla promozione dell’artigianato artistico femminile della Provincia
di Palermo. La Scuola sarà impegnata nei prossimi mesi a partecipare a diversi eventi a carattere nazionale (Arezzo) e internazionale
(Londra) nel settore dell’abbigliamento e degli accessori.
l vice campione del mondo dei 400 misti Luca Marin, il campione europeo di karate Luca Valdesi e il
capitano del Messina Salvatore Sullo hanno vinto “i
premi dell’anno” dell’Ussi Sicilia. I riconoscimenti
sono stati consegnati il 15 maggio nello splendido
scenario di piazza Duomo di Cefalù, al culmine di
una giornata all’insegna di cultura, sport e spettacolo. Quest’anno la manifestazione curata da Argomenti di Amelia Bucalo Triglia, si è rifatta il look, divenendo una
vera e propria kermesse di divertimento e di intrattenimento, con
il pubblico che ha partecipato ad esibizioni di spinning, subbuteo,
tennis tavolo, badminton, golf, capoeira, danza sportiva, fight shok e
karate, poi lo spettacolo vero e proprio incentrato sull’ assegnazione dei “premi dell’anno”. A fare da padrone di casa e a condurre la
serata sono stati i giornalisti Guido Monastra e Nadia La Malfa con
Massimo Minutella. Sulla base dei voti espressi dai giornalisti sportivi siciliani, sono stati assegnati anche “i premi dell’anno” riservati
a categorie specifiche di atleti. Per “il vecchio campione” il riconoscimento è andato per tre volte al vincitore della Targa Florio Nino
Vaccarella, mentre “tra gli arbitri” è stato scelto “il fischietto” di serie A di pallavolo Matteo Cipolla e “tra i giovani” il pilota Salvatore
Gatto. “Tra i pionieri”, riconoscimento all’ ex presidente del Catania
Ignazio Maccoccio, mentre “tra le piccole società” alla Sincro Nuoto
Catania, allo Sci Club Messina e alla Setesi Mediterranea di Belmonte
Mezzagno, campioni d’ Italia del Badminton. “Il premio dell’anno” al
Dirigente è stato invece assegnato al presidente del Coni Sicilia Massimo Costa, mentre quello al migliore allenatore è andato a Liliana
Granulich della Degasperi Enna di pallamano. Riconoscimenti speciali sono stati conferiti all’Upea Capo d’Orlando (al basket maschile) al
difensore del Palermo Leandro Rinaudo e al comitato regionale della
Federdisabili. Tra gli ospiti d’eccezione della serata presenti il Sindaco Simona Vicari, l’assessore allo Sport Augusto Cesare, il presidente
nazionale dell’Ussi Antonello Capone, l’ex allenatore del Palermo
Giuseppe Papadoculo, il padre di tutte le cronache sportive Bruno
Pizzul, l’ex campione europeo di basket Marco Bonamico e l’amministratore delegato del Palermo Rinaldo Sagramola. Lo spettacolo
andato in onda indifferita su TRM è stato allietato dalle esibizioni di
attori e comici nostrani tra cui Paride Benassai, Sergio Vespertino,
il Gruppetto e i Cavernicoli che hanno proposto alcuni dei loro
migliori pezzi di teatro e cabaret, attingendo a repertorio più caro
al pubblico. Sul palcoscenico cefaludese c’è stato spazio anche per la
musica e danza brasiliana con l’esibizione dei Cafè Do Brasil, Savane
Crew e Calypso Dance.
nella foto: centro tavola realizzato a filet dalla scuola Ricamarte
nella foto: Vincenzo Lombardo, Amelia Bucalo, Simona Vicari e Bruno Pizzul
21
Varie
CITTADINI E FINANZA
rubrica di Toti Cottone
IL DECRETO
BERSANI
Rispondiamo alla domanda di un cittadino sul Decreto Legislativo n.
223 del 4/7/2006, più comunemente noto come Decreto Bersani,
ha previsto una serie di innovazioni di carattere amministrativo – fiscale che, sicuramente, avranno riflessi sui contribuenti che ci chiede
di conoscere gli aspetti più significativi. Giustamente, come da Lei
sottolineato il decreto legislativo, che ha efficacia immediata, ma che
dovrà essere trasformato in legge entro 60 giorni, potrebbe
subire delle modifiche e, pertanto, quello che andrò a dire non è a
titolo definitivo. Ritengo che qualche modifica in corso di esame in
Parlamento ci sarà, come i provvedimenti che riguardano i tassisti,
comunque, allo stato attuale si ha:
Professionisti
Viene posto l’obbligo per i professionisti di tenere conti correnti
dedicati alla gestione dell’attività professionale, dove dovranno confluire i pagamenti dei clienti e da cui si dovrà prelevare le somme per
le spese professionali, nonché le somme per le spese della propria
famiglia, ma solo ed esclusivamente, con assegno intestato a se stesso
e che potrebbe essere versato in un conto corrente ad uso familiare.
Inoltre, i compensi dovranno essere incassati mediante bonifico, Pos,
carta di credito, bollettino di conto corrente postale (nella realtà,
sarà difficile nel nostro territorio potersi adeguare, specie per le piccole somme).
ICI
Viene soppresso l’obbligo della dichiarazione Ici per le variazioni
immobiliari intervenute nell’anno precedente, mentre il tributo sarà
possibile liquidarlo con il Mod. F24 e con la contestuale dichiarazione nel Mod. Unico o Mod. 730. Viene, inoltre, abolita l’esenzione
per gli immobili posseduti dal Clero o dalle Onlus, dove viene svolta
attività commerciale.
IVA
Viene ripristinato l’obbligo di presentazione dell’elenco clienti e fornitori, mentre dal 2007 i commercianti al dettaglio, dovranno comunicare, per via telematica, ogni settimana l’ammontare dei corrispettivi giornalieri conseguiti. Inoltre, per coloro i quali non effettuano
il versamento dell’Iva nell’arco di un anno ed la debenza supera i
50.000 euro d’imposta evasa, è prevista l’applicazione delle sanzioni
penali, oltre quelle di carattere amministrativo.In materia di apertura
di Partita Iva, si avranno sicuramente dei ritardi, in quanto prima di
avere concesso il numero di partita Iva, gli uffici finanziari dovranno
effettuare un controllo sul soggetto richiedente, per accertare la validità della richiesta e se il soggetto, in passato, abbia avuto assegnate
altre partite Iva.
Detrazione 41%
La nuova norma interverrà sul regime agevolativo per le ristrutturazioni edilizie, subordinandone l’applicazione alla condizione che, per
le spese sostenute a decorrere dalla data di entrata in vigore del
decreto, nella fattura emessa dal soggetto che esegue l’intervento
sia separatamente esposto il costo della manodopera. L’esposizione
delle diverse voci di costo, dalla data di entrata in vigore del decreto
legge, diventa uno dei presupposti per fruire dello sconto. A questo
punto riteniamo che, alla prossima occasione, chiederemo ulteriori
informative.
Se vuoi porre un quesito a Toti Cottone, scrivi a: [email protected]
22
Un
al palazzo
di vetroDI VETRO
UNCefaludese
CEFALUDESE
AL PALAZZO
UN RICORDO INDELEBILE
Nella vita capitano esperienze indimenticabili, come quella che un gruppetto
di ragazzi dell’ateneo di Palermo ha vissuto, diventando per due settimane dei
veri delegati delle Nazioni Unite a New
York. “Ricordo quando nella facoltà di
giurisprudenza - afferma il giovane Cefaludese Michele Sarrica (nella foto) - un
piccolo gruppo di giovani di Catania sponsorizzava una bella iniziativa, i MUN, cioè i Model United Nations, una simulazione fatta da
ragazzi provenienti da tutte le parti del mondo che simulava i veri
lavori delle delegazioni permanenti dell’ONU. Il progetto è stato
anticipato da una dura selezione e da un corso di cinque mesi in cui
abbiamo imparato a conoscere il meraviglioso mondo delle relazioni internazionali, studiando le regole di procedura e i meccanismi di
lavoro nel mondo della diplomazia. La mia delegazione è stata scelta
per rappresentare lo stato della Libia, proprio perché la difficoltà
del progetto stava nell’abbandonare la propria identità nazionale e
vestirsi dei panni dei delegati dello stato scelto dalle Nazioni Unite.
Il viaggio a New York è stato preceduto da numerose prove di preparazione all’esperienza che saremmo andati da lì a poco a vivere.
Arrivati nella grande mela - continua Sarrica -, subito dopo esserci
svestiti del nostro usuale comportamento e dopo aver indossato il
formal dress, (il vestito da cerimonia), ci dirigemmo verso il centro
della diplomazia mondiale, il famoso Palazzo di vetro. Trovarsi in un
luogo così importante, sedersi nei banchi con le effigie dei 191 paesi
membri, stare accanto a persone di tutte le nazionalità, sono esperienze uniche ed indelebili. Lavoravamo tutti insieme per un progetto comune, cercare di stringere delle alleanze per far passare le nostre idee, i nostri sforzi che se supportate da un numero cospicuo
di stati sarebbero potute diventare delle risoluzioni, dei documenti
su preciso modello di quelli dell’O.N.U. Il progetto includeva anche
il mission briefing, l’incontro ufficiale con gli ambasciatori dello Stato rappresentato. Siamo stati accolti dai diplomatici della Libia, che
nonostante i rapporti tesi con l’Italia hanno gentilmente partecipato all’incontro esponendo i loro punti di vista sugli argomenti che
ognuno di noi stava trattando nella propria commissione. Un’altra
bella esperienza - conclude Michele Sarrica - è stato il giorno delle
votazioni, eravamo tutti raccolti nelle sale dell’assemblea generale
e del consiglio di sicurezza ad attendere gli esiti sul nostro lavoro,
ascoltando i consigli delle personalità che parlavano, sottolineando
il grande ruolo strategico di arbitro sopra le parti che risiede nelle
mani delle Nazioni Unite. Un’esperienza del genere arricchisce chi
la compie regalando dei momenti di formazione. Sono grato di aver
preso parte ed un progetto così affascinante ed aver collaborato
con i veri delegati dell’Onu, un ricordo indelebile che spero diventi
in futuro la “realtà”. In un mondo così in crisi, l’importanza delle
nazioni Unite evidenzia lo sforzo compatto che viene svolto per
mantenere la pace e le buone relazioni tra gli Stati, un ruolo giocato
in pieno accordo con i principi sani della fratellanza tra i popoli, che
alimentano la speranza di una vita migliore.
RESTAURO CORTINA MEGALITICA
SELEZIONATO PER TRIENNALE DI MILANO
Il restauro della Cortina Megalitica di Cefalù è stato selezionato dalla Triennale di
Milano tra i finalisti del premio “Medaglia
d’oro all’architettura italiana 2006” ne
la categoria “menzione d’onore, spazi e
infrastrutture pubbliche”. “Siamo particolarmente soddisfatti - ha detto il sindaco Simona Vicari - per
un riconoscimento che arriva su un intervento architettonico di
recupero e fruizione di un patrimonio della nostra storia. Un progetto - aggiunge il sindaco Vicari - su cui l’amministrazione ha investito reperendo anche le risorse necessarie alla realizzazione”. Il
sindaco Vicari si è inoltre complimentato con l’architetto Pasquale
Culotta che ne firma il restauro.
PROGETTO DI STUDIO PER IL LUNGOMARE
CON “CATHOLIC UNIVERSITY OF AMERICA”
Un protocollo d’intesa tra il Comune di Cefalù e la Catholic University of America è stato definito per realizzare nella cittadina
normanna un progetto di studio sulla nuova vivibilità e fruizione
del Lungomare. Il sindaco di Cefalù Simona Vicari ha incontrato
il professore della cattedra di architettura, Stanley Ira Hallet, accompagnato dall’architetto Giuseppe Di Nicola che insegna nella stessa Università. Presente all’incontro l’assessore comunale
Leonardo Cefalù. Il prossimo anno ventidue studenti del corso
di architettura verranno a Cefalù per realizzare uno studio sul
Lungomare e sulla via d’accesso alla cittadinanza per chi proviene
da Palermo. I progetti saranno poi esposti a Roma e raccolti in
un catalogo la cui uscita è prevista per luglio 2007. “Auspichiamo
- afferma il sindaco Vicari - che da questo confronto di idee con
atenei di altre nazioni possano emergere soluzioni interessanti al
fine di una nuova e più godibile fruizione del Lungomare”.
IL CLUB MED RIAPRIRA’ NEL 2008 NEL
RICORDO DI ALEXIS AGNELLO
“Il Club Med riaprirà nel 2008 nel ricordo di Alexis Agnello, che
ha avviato i primi incontri per la completa ristrutturazione del
villaggio di Cefalù”. Con queste parole il Sindaco Simona Vicari ha voluto commemorare nel
corso della cerimonia funebre
Alexis Agnello, ex Direttore Generale del mondo del Club Med.
“L’amore di Alexis Agnello per
questa città - ha aggiunto Simona Vicari rimane nel suo lavoro e
nella sua capacità di intendere il turismo come forma di integrazione tra culture diverse. E’ emblematico che proprio a poche ore
dalla sua scomparsa, - ha concluso il Sindaco è arrivato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Monumentali, il parere favorevole
per il progetto di ristrutturazione per il Club Med di Cefalù”.
APPROVATO IL PIANO TRIENNALE DELLE
OPERE PUBBLICHE
Il piano triennale per le opere pubbliche è stato approvato dal
consiglio comunale di Cefalù con nove voti favorevoli, un astenuto
e quattro contrari della minoranza. “Dal libro delle opere pubbliche sono state eliminate sia la realizzazione del campo di golf che
il ricorso alla finanza di progetto per l’ampliamento del cimitero.
L’assise cittadina ha inserito come prioritaria la riqualificazione della via Dei Mulini prevedendo anche il ricorso al mutuo; la messa in
sicurezza della circonvallazione - torrente S.Oliva e l’adeguamento
dell’area della protezione civile con l’impiego di 200 mila euro da
prelevare dai fondi Enel. “Il consiglio comunale - ha commentato
il presidente Domenico Dolce - ha inciso profondamente nelle
scelte di approvazione del piano triennale 2006-2008 apportando
modifiche ed integrazioni per la fattiva realizzazione di opere importanti per la nostra città”.
UNO SPORTELLO ARTIGIANCASSA
AL CASTELLO BORDONARO
Uno sportello di Artigiancassa per
il credito agevolato alle imprese di
Cefalù e del comprensorio, è stato
aperto al Castello Ortolani di Bordonaro, sede di rappresentanza del
Comune. Sottoscritta, l’11 maggio la
convenzione alla presenza dell’Assessore alle Attività Produttive, Santi Cortina, del Direttore Regionale di Artigiancassa, Salvatore Guttadauro, del Direttore di Cassa
Artigiani, Maurizio Pucceri, del Presidente di Casartigiani Fidi, Filippo Sciortino, e del Funzionario di Artigiancassa, Rosario Lo Porto.
Presenti, inoltre, il Responsabile del Servizio Attività Produttive,
Rosa Maria Di Bella e l’esperto legale Pasqualino Di Marco. “L’Amministrazione - ha detto l’Assessore Cortina - sta attivando nuove
iniziative in favore dello sviluppo delle attività economiche locali e
per la nascita di nuove imprese”. Dal Direttore Guttadauro è arrivata la disponibilità di Artigiancassa a “realizzare ulteriori progetti
mirati alle attività produttive”, mentre, Pucceri ha sottolineato che
“lo sportello di Cefalù fornirà anche un servizio di consulenza all’impresa”. A Cefalù sono circa 250 le imprese artigiane. Le imprese possono rivolgersi allo sportello, per richiedere finanziamenti
al tasso dello 0,2 percento (L.949/52 e della L.R. 32/2000) per elasticità di cassa, acquisto, ristrutturazione e costruzione immobili,
acquisto macchine ed attrezzature e formazione di materie prime
o per ottenere finanziamenti fino a 30 mila euro in 30 giorni. È
attivato anche un servizio di assistenza e informazione sulla Legge
488/92 per l’artigianato che prevede contributi in conto capitale
fino al 41 percento e per il rimanente 59 percento dell’investimento l’accensione di un finanziamento a tasso agevolato a partire dallo 0,50 percento. Lo sportello è aperto lunedì e mercoledì,
dalle ore 16 alle ore 18.30, e il martedì e giovedì, dalle ore 9.30 alle
ore 13. Per maggiori informazioni si può telefonare allo sportello
presso il Castello di Bordonaro al 338/5402727.
23
Libri, Mostre & Premi
Presentata la ristampa
del Libro Rosso
La figura del professore Domenico Portera,
uno dei grandi figli di Cefalù, recentemente scomparso, è stata ricordata nella sala
delle Capriate del Municipio in occasione
della presentazione della ristampa del “LIBRO ROSSO” di Cefalù, curata nel tempo
dal professore stesso ed edita dalla Pubbisicula di Palermo.
“Questa città, - ha ricordato il Sindaco Simona Vicari- rimarrà
sempre grata a Domenico Portera per incessante attività di
ricerca e di studio che ci ha acconsentito di conoscere nelle
radici la storia di Cefalù”. Il Sindaco ha consegnato poi ai figli
del professore presenti in sala una targa ricordo. La figura dello storico cefaludese è stata tracciata da Titta Lo Jacono, presidente dell’Istituto Internazionale di Cultura Ebraica. “La mia
conoscenza con Mimmo così ripetutamente chiamato durante
l’intervento risale al 1961, Domenico Portera ha avuto sempre
la forza nella parola e la sua città è stata per lui molto importante”. Dal Presidente Lo Jacono è arrivata anche una proposta: “La riedizione del “LIBRO ROSSO” - ha affermato – può
essere indicata ad esempio per stimolare gli altri comuni della
Sicilia a ritrovare attraverso queste scritte un’identità culturale”. Ai lavori ha preso parte l’editore Mario Crispo: ”Dare vita
a questo lavoro che mi lega a Cefalù, dove ho avuto uno dei
miei più validi collaboratori - ha evidenziato Crispo, ricordando Lorenzo Misuraca - è stato un onore. E’ un testo con una
memoria storica di grande rilevanza curata da una persona di
un grande spessore culturale e di pensiero. I lavori sono stati
conclusi dal presidente della Fondazione Culturale Mandralisca Giuseppe Simplicio che ha ricordato l’attività di Domenico
Portera, suo predecessore alla guida della Fondazione.
Ottagono S.Caterina
I Florio e Cefalù
Quando storia e cultura convergono sotto
l’egida di una sola famiglia che ha contribuito allo sviluppo economico e sociale della
Sicilia, all’inizio dello scorso secolo. Ecco il
sunto della mostra sui Florio, che si è tenuta
per nove giorni nel mese di maggio (dal 16
al 24), presso l’Ottagono Santa Caterina di
Cefalù. Un’iniziativa organizzata in occasione
del centenario della “Targa”, dall’Historic Promoter Racing,
dalla cittadina turistica balneare, con l’input del Team Palikè
e la collaborazione di Effe model, nella persona di Carmelo
Filippone. Una mostra che, come si diceva, ha ricordato lo
splendore della bella epoque e la fiorente attività commerciale
della nobile famiglia e, proprio a tale scopo, sono state esposte
le ceramiche prodotte dagli stessi Florio ed appartenenti alla
collezione privata di Andrea Oliveti, così come rare bottiglie di
Marsala Florio ed altri cimeli di valore. Ma non poteva essere
dimenticata quella che fu la vera creatura del vulcanico ”Don
Vincenzo”: la corsa per autovetture più antica del mondo. A
darne una concreta testimonianza i trenta quadri di Francesco
Accardi, le numerose stampe fotografiche in bianco e nero e a
colori, risalenti al periodo compreso tra il 1930 ed il quarantennio successivo, degli studi Cappellani e Scafidi. Ma anche
le riproduzioni modellistiche di quasi tutte le automobili che
hanno vinto nelle varie edizioni disputate, realizzate da Giuseppe Cuttitta, oltre ad un plastico riproducente i box di Cerda nell’ambientazione della gara disputata nel 1970 di Gianni
Petta con i modellini di Matteo Cuccia. A sancire il successo
di questa esibizione, oltre 3000 presenze e la visita di personaggi fra cui il “preside volante” Ninni Vaccarella, il “drago di
Caverzere” Sandro Munari e Donna Costanza Afan de Rivera,
discendente degli stessi Florio.
Legno, pietra e marmo nelle sculture di Giacchino
Torna ad esporre dal 26 al 31 agosto nell’ottagono Santa Caterina, Roberto Giacchino, maresciallo dei Carabinieri con la passione per la scultura. “Sarà una personale - ci anticipa Giacchino - con quasi tutte opere inedite,
realizzate nei ritagli di tempo, che raffigurano la differenza e la lotta tra il bene e il male”. In totale nell’ottagono
S. Caterina saranno presentati 32 pezzi di cui 12 di dimensioni importanti ricavate dalla lavorazione del legno,
della pietra e del marmo. La mostra, “Radici tra le pietre”, prende il nome dalle materie prime utilizzate
per la creazione delle opere. “Lo scorso hanno - aggiunge il comandante Giacchino - ho avuto un successo che
non mi aspettavo. Le sculture sono state apprezzate anche dai turisti provenienti da diverse località”. Nel mese
di luglio, Giacchino ha presentato alcuni sui lavori al caffè letterario “La Galleria” in occasione della collettiva “La parola diviene
forma”. (V.L.)
L’Amministrazione Comunale porge i più cari e più affettuosi auguri per una vita ricca di tante soddisfazioni ai
neonati: Culotta Adam, D’Amico Asia, Di Fatta Giosuè, Di Fatta Michele, Fertitta Giuseppe, Fertitta Mattia, Forti Angelo, Gemello
Francesco, Giallombardo Giuseppe, Greco Silvia, Li Pani Ludovica Maria, Matassa Francesco, Mogavero Nicolò, Muca Michela, Ortolano Chiara, Ortolano Francesco Pio, Ortolano Serena, Paviera Flavia, Piazza Andrea Santino, Pirrone Leila, Pirrone Siria, Provenza
Davide, Puccia Asia Maria, Saja Simona, Santacolomba Giorgia, Scardilli Emanuele, Testa Salvatore,Vacca Roberto e Vazzana Francesca.
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Segretario generale - Direttore generale:
Avv. Ettore Sunseri
Gabinetto del Sindaco, Nucleo di valutazione e
ufficio comune PIT:
Dott.ssa Maria Fertitta
Razionalizzazione e potenziamento dell’apparato
burocratico dell’Ente: Rag. Salvatore
Catanese
Personale: Dott.ssa Angela Di Figlia
Gare e contratti, Concessione Servizi pubblici e
Cimiteriali: Dr.ssa Rosaria Pernice
Servizio Contenzioso: Dr.ssa Giuseppina
Costantino
Pubblica istruzione, politiche giovanili, segreteria:
Sig.ra Lucia Greco
Servizi Sociali e assistenza all’infanzia, anziani e
portatori di handicap; servizio per la tutela del
cittadino, URP:Dott.ssa Colomba Agnello
Commercio e attività produttive: Sig.ra Rosa
Maria Di Bella
Stato civile, anagrafe, elettorale, leva: Dr.ssa
Piera Longo
Polizia municipale; servizio circolazione stradale,
vigilanza ecologica-ambientale: Dott. Stefano
Blasco
Lavori pubblici; servizio idrico integrato: Ing.
Matteo Crisà
Manutenzioni, arredo urbano e verde pubblico:
Geom. Benedetto Calì
Urbanistica, edilizia Privata e sportello unico;
P.R.G.: Arch. Giovanni La Barbera
Igiene e sanità: Dr.ssa Maria Concetta Di
Fatta
Espropri: Arch. Salvatore Vizzini
Sicurezza sui luoghi di lavoro e protezione civile;
servizio risorse energetiche e servizi a rete:
Sig. Diego Gallotta
Servizio Economico-Finanziario; economato;
C.E.D.: Rag. Giacomo D’Agostaro
Provveditorato; patrimonio; turismo sport e
cultura: Rag. Domenico Meli
Tributi, gestione amministrativa servizi
idroelettrici: Avv. Ettore Sunseri
Il Sindaco Simona Vicari ha avviato una verifica di maggioranza all’interno delle forze politiche della Casa delle Libertà che sostengono
l’Amministrazione Comunale.
Mentre andiamo in macchina hanno rassegnato le proprie dimissioni gli assessori Leonardo Cefalù e Rosaria Muffoletto, espressione
dell’Udc. Nel Prossimo numero vi informeremo sull’evoluzione della verifica di maggioranza.
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Le moyen age pittoresque - Sicile XII siècle - Girault De Prangey
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