ANNO VII - NUMERO 2 LUGLIO - AGOSTO 2006 [Periodico di informazione del Comune di Cefalù] Polo oncologico d’avanguardia “Alé” che successo! Un degrado inaccettabile Un salto di qualità ricettiva Una risorsa di crescita culturale Prima che si alzi il sipario Teatro, spettacoli e cultura per una grande estate All’interno un inserto speciale 2 6 14 15 1 2 4 6 7 8 9 10 11 15 16 18 20 21 22 24 Cefalù è cambiata Un Polo Oncologico d’avanguardia Trasporto urbano, ”Alè” che successo! Informare a Cefalù - Premio Astrofisica Una realtà complessa: otto mesi di attività del Segretario Generale Piccole considerazioni sul decoro urbano Un degrado urbanistico inaccettabile per la città. Si veste di nuovo la Piazza Ruggeriana Eventi Estate Cefalù 2006 La Rocca: un museo a cielo aperto Una nuova stagione per le strutture alberghiere (terza parte) Una risorsa di crescita culturale ed umana Storia postale di Cefalù Esperienza e creatività della scuola Ricamarte Premiato il “Gotha” Sportivo Siciliano Cittadini e Finanza - Notizie in breve Libri, Mostre & Premi 16 Anno VII • Numero 2 • Luglio - Agosto 2006 Distribuzione gratuita Reg. Trib. Termini Imerese (PA) n. 3, 01/08/200 Direzione - Redazione: Corso Ruggero, 139 - 90015 Cefalù (PA) Tel. 0921 924188 / Fax 0921 921370 Web: www.cefaluinforma.it E-mail: [email protected] Direttore editoriale: Simona Vicari Direttore responsabile: Michele Bellipanni Condirettore: Vincenzo Lombardo Art Direction, progetto grafico ed impaginazione: Aryadeva - Comunicazione Integrata Hanno collaborato a questo numero: Pina Alberti, Enzo Brocato, Salvatore Cancilla, Vanessa Cascio, Mico Cassata, Giovanni Cimino, Toti Cottone, Tania Culotta, Salvo Curcio, Girolamo Cusimano, Fabio D’Amico, Rosamaria Di Bella, Salvatore Di Giorgi, Carmelo Filippone, Barbara Ilardo, Totò Matassa, Domenico Meli, Nino Randazzo, Anna Ranzino, Giacomo Sapienza, Michele Sarrica, Ettore Sunseri, Nuccio Vilardo Foto: Giovanni Agrimi, Michele Bellipanni, Salvatore Di Maio, Giuseppe Glorioso, Franco Lannino, Nino Liberto, Vincenzo Lombardo, Igor Petix, Profoto Cefalù, Giacomo Sapienza, Studio Camera (PA) Stampa: Arti Grafiche Campo - Alcamo (TP) Si ringrazia la Fondazione Culturale Mandralisca di Cefalù per la fattiva collaborazione La foto di copertina è di Studio Camera (PA) La rivista è stata chiusa il 2 Agosto 2006 Cefalù è cambiata S ono passati 10 anni e mi accingo a consegnare il testimone. In quel lontano 1997 avevo ereditato una città dormiente, priva (asfittica) di idee e progettualità concreta, incerta sulla strada da imboccare su quali prospettive basare il proprio sviluppo. La stessa, peraltro, era soffocata da una ragnatela di interessi consolidati dai quali era difficile liberarsi. Sono stati necessari, al fine di rompere questo sistema, atti decisi e coraggiosi, il cui costo ancora oggi ha i suoi effetti. Nonostante tutto, dopo l’iniziale periodo di ambientamento, insieme ai partiti della CDL, abbiamo cominciato un’attività di rilancio ad ampio respiro sia sociale sia economico, avendo come riferimento la vocazione turistico-culturale della città, senza trascurare l’assetto ambientale, puntando con decisione ad uno sviluppo sostenibile. E proprio in questa direzione si è investito molto, a dimostrazione di ciò abbiamo lavorato molto sul potenziamento del servizio di depurazione: in questo settore abbiamo investito in uomini e risorse finanziarie affinché i tanti divieti di balneazione diventassero retaggio del passato (riconoscimento di Goletta Verde nel 2005 e 2006 sulle qualità eccellenti delle acque di balneazione), sulla raccolta dei rifiuti (riconoscimento nel 2005 di Legambiente fra i comuni più ricicloni della Sicilia), sul secondo depuratore, sulla pulizia della città e delle spiagge, sul decoro etc. Le nostre spiagge sono diventate un esempio di organizzazione, anche e soprattutto sotto il profilo della sicurezza e assistenza ai bagnanti. Abbiamo saputo dare una strada a diverse problematiche mai risolte: primo fra tutti un connubio con il San Raffaele, quale esempio di risposta sanitaria vera alla domanda di salute dei cittadini cefaludesi e madoniti; la metanizzazione; la potabilizzazione e la riqualificazione di alcune aree periferiche, vedi la Pacenzia/Spinito. Zona quest’ultima nata, fra l’altro, come espansione di edilizia popolare, oggi è il nuovo salotto. Lì nascerà una chiesa, con il contributo dell’Ammnistrazione Comunale. Un quartiere lo Spinito, fino ad ieri dormitorio, dove gli anziani e le mamme erano dipendenti da qualcuno, anche per fare la spesa o procurarsi un farmaco, ed invece oggi possono sentirsi liberi grazie anche alla creazione del Servizio Trasporto Urbano. Ed altre realizzazioni stanno per essere concretizzate, anch’esse irrisolte nel tempo, quali la ristrutturazione del Teatro Comunale per il quale abbiamo dovuto subire processi giudiziari, la Caserma dei VV.FF., il completamento delle mura megalitiche, la riqua- di Simona Vicari lificazione di piazza Duomo e via Candeloro e l’Osterio Magno, ecc. Inoltre Cefalù, nell’ultimo quinquennio, è assurta in modo prepotente quale Comune Capofila di tutta la progettualità negoziata (PIT, PRUSST, PIR) in corso di realizzazione che vede lo sviluppo del territorio in modo sinergico e armonico. In conclusione, desidero confidarVi che ne è valsa sicuramente la pena. Siamo fieri di essere riusciti a ricreare a Cefalù una nuova classe politica, certamente di discontinuità con il passato, in grado di dare continuità a questo progetto per il quale abbiamo, nel bene e nel male, speso tutte le nostre energie. Certo, il percorso non è stato privo di errori, di approssimazioni peraltro in qualche caso non sempre dettati da insufficienza personale bensì dettati da emergenze ed obiettive difficoltà. Comunque, se abbiamo sbagliato,Vi chiediamo scusa, è stato fatto in buona fede nell’interesse della Città. Fatte le dovute riflessioni a questo punto, a mio parere, sarebbe opportuno, prima di pensare a chi sarà il candidato sindaco alle prossime amministrative, aprire un dibattito serrato nel centro destra, magari con un confronto leale con l’opposizione, per capire se continuare o no sulla strada intrapresa in questo decennio e come arricchirla di nuove idee e rivitalizzarla con fantasia e nuova progettualità. Fondazione San Raffaele Giglio UN POLO ONCOLOGICO D’AVANGUARDIA Avviata la realizzazione al San Raffaele-Giglio U na giornata particolare, sicuramente da ricordare, nel panorama sanitario siciliano quella del 25 maggio scorso, che ha visto alla Fondazione S.Raffaele-Giuseppe Giglio di Cefalù, la presentazione del progetto di nuova struttura siciliana d’avanguardia per la diagnosi e la terapia dei tumori. Un evento eccezionale che ha portato nella cittadina normanna il Presidente della Regione Totò Cuffaro, il nuovo Presidente dell’Assemblea regionale Gianfranco Miccichè, il Senatore Antonino Battaglia, il Sindaco di Cefalù Simona Vicari ed anche, naturalmente, tanti addetti ai lavori a partire dal Vice -Presidente della Fondazione milanese Mario Cal, che ha portato il saluto del Presidente Don Verzè (indisposto), del prof. Francesco Fazio, del CNR, del Rettore dell’Università di Messina Franco Tomasello e del Direttore Generale del S.Raffaele-Giglio di Cefalù Benedetto Amodeo. L’iniziativa prevede l’istituzione di due laboratori finalizzati alla diagnosi e alla terapia personalizzata dei tumori. I laboratori nasceranno grazie ad una interazione tra il CNR e le strutture che già operano in questi settori: si tratta della Fondazione Istituto “San Raffaele - Giglio” di Cefalù, unità ospedaliera oggetto di una sperimentazione per la gestione pubblico-privata tra la Regione Siciliana e l’Istituto Scientifico “San Raffaele” di Milano. In questa struttura è anche in fase di realizzazione un laboratorio pubblico - privato approvato dal Ministero della Ricerca nel novembre dell’anno scorso per la diagnosi personalizzata dei tumori mediante imaging molecolare Pet-Tc (Laboratorio di proteogenomica in bioimaging e radioterapia). Nel laboratorio interagirà anche l’Università di Messina con la Cli- 2 nica neurochirurgica, che è un centro di riferimento per il trattamento delle diverse patologie neoplastiche del sistema nervoso (Laboratorio di proteogenomica in bioimaging). Il finanziamento previsto per il laboratorio cefaludese è di € 55 milioni, mentre per quello messinese è di € 16 milioni. Per il laboratorio di Cefalù verrà realizzata una struttura di 10.000 mq dotata delle più moderne tecnologie. Verranno utilizzate diagnostiche avanzate per definire e condurre terapie personalizzate dei tumori sia con farmaci innovativi sia con le nuove tecniche radioterapiche, come la tomoterapia. Il progetto prevede la messa a punto, interazione ed applicazione in vivo di una serie di test diagnostici e terapeutici oncologici innovativi e personalizzate non solo al singolo paziente ma anche a un particolare momento evolutivo della storia naturale del tumore in quei soggetti. Per il laboratorio di Messina è previsto che verranno ampliate le strutture esistenti per includere strumentazioni dedicate ad imaging molecolare e di proteogenomica. Il progetto si avvale delle competenze del CNR, dell’Istituto Scientifico “San Raffaele”, delle ditte General Electric, Comacer e Tecnodim ed Università di Messina che copre tutti i settori proposti. “Da questo nuovo complesso potranno nascere utili ed innovative strade di ricerca e cura” è quanto ha affermato in un messaggio inviato al Direttore generale Benito Amodeo dal Presidente della Fondazione “San Raffaele Giglio” di Cefalù, Umberto Veronesi. “Rammaricato di non aver potuto essere presente - scrive Veronesi partecipo con soddisfazione alla nascita del nuovo polo oncologico di Cefalù con il laboratorio di protogenomica in medicina”. “E’ il miglior risultato che potevamo auspicare per l’ospedale di Cefalù ma anche per la sanità siciliana”- ha affermato il Sindaco di Michele Bellipanni nella foto: l’equipe di Michele Carlucci e Giuseppe Mastrandrea nel corso di un intervento con il robot “Da Vinci” nella sala operatoria del San Raffaele Giglio di Cefalù. ARRIVA IL ROBOT CHIRURGO La nuova frontiera della chirurgia Simona Vicari, ci siamo battuti - credendo nella sinergia tra pubblico e privato, ritenendo che questa strada in questo caso fosse la migliore per sfruttare le conoscenze e gli anni di studio del S.Raffaele di Milano e per creare un centro di riferimento per il Sud. Questo progetto - ha concluso Simona Vicari - darà un forte impulso alla ricerca e alla formazione universitaria. Si chiama “Da Vinci” ed è l’avveniristico robot da luglio in dotazione all’ospedale San Raffaele Giglio di Cefalù e tenuto a “battesimo” con un intervento di prostatectomia radicale. Nel robot dal nome italiano - “Da Vinci” è stato chiamato così perché, secondo i suoi inventori, a braccia estese ricorda l’uomo di Vitruvio - pulsa la più evoluta tecnologia statunitense per la chirurgia robotica. Quello consegnato al San Raffaele Giglio di Cefalù è il 24/esimo robot chirurgo presente in Italia. La robotica viene applicata in chirurgia generale, urologia, toracica, ginecologia, cardiochirurgia e pediatrica. E’ un passo avanti rispetto alla chirurgia laparoscopica. La macchina consente una visione tridimensionale del campo operatorio e viene azzerato ogni possibile tremore della mano umana. La tecnologia “Da Vinci” ha fatto il suo esordio italiano nel 1997 e, nel solo 2005, in Italia sono stati realizzati 949 interventi con questo sistema: 216 casi di urologia e 733 di chirurgia generale. La Fondazione cefaludese è la quarta struttura del Mezzogiorno d’Italia a scommettere sulla chirurgia tecnologica. Per Elena Benassi, responsabile della comunicazione di AbMedica, distributore italiano del Sistema Da Vinci, “la robotica è il futuro ma anche il presente della chirurgia. L’Italia, rispetto ad ogni altro paese europeo - ha aggiunto la Benassi - grazie anche al sistema “da Vinci” è oggi ai livelli più alti di affidabilità al mondo nel campo della chirurgia mininvasiva. L’introduzione di una nuova tecnologia al San Raffaele Giglio di Cefalù non è affatto casuale: “La nostra è una politica di eccellenza - ha rilevato Benito Amodeo - direttore generale dell’ospedale - e perseguire questi fini è impossibile senza il ricorso a una dotazione tecnologica di rilievo”. “L’uso di questa attrezzatura al San Raffaele di Cefalù - ha aggiunto il sindaco Simona Vicari - dimostra che quando si punta all’eccellenza i nostri medici sono all’altezza dell’obiettivo”. Ad illustrare il funzionamento del robot “da Vinci” nel corso della conferenza stampa che si è tenuta a Palermo, sono stati i chirurghi Michele Carlucci e Giuseppe Mastrandrea, l’urologo Gianfranco Savoca, il ginecologo, Mario Vignali e l’ingegnere Claudio Varinelli, responsabile dell’assistenza tecnica di “AbMedica”. La chirurgia robotica sfrutta gli stessi accessi della “laparoscopia” ma con notevoli vantaggi, elevando il livello qualitativo intraoperatorio. L’intervento viene eseguito da una consolle, posta lontana dal paziente, da cui si ottiene un campo visivo tridimensionale (nella laparoscopia è bidimensionale n.d.r.). Il chirurgo indossa un guanto virtuale. Gli strumenti collegati alle braccia del robot sono in grado di replicare perfettamente il movimento della mano umana con ben 7 gradi di libertà, rispetto ai 4 gradi della chirurgia laparoscopica. Permettono, inoltre, di annullare eventuali e naturali tremori della mano umana, facilitando la fase demolitiva e consentendo una più accurata fase ricostruttiva. 3 TRASPORTO URBANO, “ALÈ” CHE SUCCESSO! La carica dei 400 mila di Michele Bellipanni I l 4 novembre del 2000 potrebbe restare con un po’ di enfasi una data storica per l’inaugurazione del primo servizio urbano, i cui vantaggi per la Città sono stati notevoli sia per il miglioramento della viabilità che per la riduzione dell’inquinamento atmosferico in base alle direttive europee. L’Amministrazione del tempo ha dato una risposta concreta alle esigenze dei cittadini che hanno potuto vivere la Città in maniera più confortevole: con deliberazione n° 171 del 09/02/1972 dopo opportune valutazioni di quel momento ha ritenuto di riclassificare da urbane ad extraurbane le autolinee a) Cefalù-Ferla b) Cefalù-Carbonara-Presti c) Cefalù-Campella. Nel 2000, a distanza di 28 anni del rilascio delle concessioni, l’esercizio delle autolinee risultava non più soddisfacente alle modificate, nonché accresciute esigenze ed, in particolare, evidenziato durante il periodo invernale dalla consistente popolazione scolastica (sulle 4000 unità) che è soggetta a continui faticosi spostamenti da e per i luoghi di 4 residenza per cui era necessaria una nuova rete di collegamenti ed interscambi meglio rispondenti alle esigenze reali della mobilità urbana. Inoltre nel periodo estivo la rilevante presenza di turisti italiani e stranieri che affluiscono non soltanto nel centro storico ma anche nei vari alberghi, residences e villaggi turistici, richiedono una diversa articolazione del trasporto pubblico su gomma in modo cioè da rendere agevole gli spostamenti dal centro abitato alla periferia e viceversa. Ai fini delle evidenti cresciute esigenze si è reso necessario ed improcrastinabile procedere a modifiche atte a soddisfare la mobilità dei cittadini, turisti e studenti sia in termine di percorsi che di mobilità attraverso la riclassificazione delle autolinee da extraurbane ad urbane. L’impresa del tempo “La Spisa” non si oppose alla riclassificazione con percorsi leggermente modificati ed opportunamente potenziati all’interno del territorio urbano. La nuova rete di collegamenti ed interscambi tracciò 3 percorsi: la “linea blu” per il centro storico, la “linea rossa” per la zona a monte della cittadina e la stazione ferroviaria, ed infine, la “linea verde” per la Via Roma, arteria principale della Città, con secondo Trasporto urbano capolinea l’ospedale. Per ogni linea furono previste 13 corse giornaliere con gli autobus “Alè” di nuova generazione costruita all’autodromo di Modena con impianti in grado di ridurre l’immissione di agenti inquinanti dell’atmosfera. I bus impegnati per la circolare esterna lunghi 7,5 metri, sono in grado di trasportare 50 persone mentre l’automezzo utilizzato per il centro storico lungo metri 6,00 può trasportare fino a 27 passeggeri. “La rimodulazione del 2000 - afferma l’Amministratore Delegato della “Sommatinese”, Nuccio Vilardo – delle zone di Campella-Presti-Carbonara e Ferla, che erano eccessive per l’utenza, a favore del trasporto urbano è risultata vincente per la Città e per le casse comunali. A fronte, infatti, dei 108.000 Km del trasporto urbano che nasceva a novembre del 2000, ben 35.000 rimanevano a carico delle casse regionali con evidente risparmio per quelle comunali. Il successo del trasporto urbano a Cefalù – continua Vilardo – è supportato da un crescendo annuale di numeri che vanno nei primi 4 anni da 110.000 passeggeri trasportati del 2001 a 260.000 del 2004. C’è di più: nel maggio del 2005 è stato rimodulato e potenziato il trasporto urbano, che è passato dai 108.000 Km di percorrenza dell’aprine 2005 ai 145.000 Km del maggio 2005.Questo aumento di presenze ha dato una positiva risposta in termini di utenze avendo chiuso il 2005 con 328.000 presenze trasportate. La rimodulazione del servizio - precisa l’Amministratore Delegato della Sommatinese - è servita a fare aumentare i servizi con l’ospedale S. Raffaele-Giglio con 29 corse al giorno con il Vallon di Falco (26) il cimitero (39) e la stazione ferroviaria con 52 corse giornaliere. Le prospettive rimangono ottimali perchè la crescita del servizio urbano è costante di anno in anno con una notevole presenza dei turisti che hanno “familiarizzato con Alè”. Nell’immediato - conclude Nuccio Vilardo - c’è la volontà da parte della Sommatinese di creare un collegamento con un’area esterna di parcheggio al fine di aiutare al meglio i cittadini a sopportare il traffico soprattutto estivo”. nella foto: bus in P.zza C. Colombo con capolinea del trasporto urbano 5 Sala delle Capriate INFORMARE A CEFALÙ “PREMIO ASTROFISICA CEFALÙ” Check-up sul giornalismo locale All’ israeliano Avishay Gal-Yam di Giacomo Sapienza I 6 di Enzo Brocato I nformare a Cefalù. E’ il tema della conferenza - dibattito che si è svolta nella Sala delle Capriate lo scorso 2 luglio. Ad organizzarla l’Associazione Siciliana Musica per l’Uomo presieduta da Franco Pollicino. Al tavolo dei relatori il presidente del Consiglio Comuale Francesco Dolce, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia Franco Nicastro, l’assessore Augusto Cesare e i Consiglieri comunali Rosario Lapunzina e Giovanni Cristina. Moderatore del dibattito Mario Macaluso, direttore di Cefalunews.net e corrispondente del Giornale di Sicilia. Primo dato sorprendente la partecipazione di pubblico, malgrado il gran caldo, il gran premio di formula uno in contemporanea e nessun invito personale, solo i manifesti in Città. “ La gente è arrivata - precisano gli organizzatori, senza un invito in mano”. Altro dato il clima di assoluta serenità con cui si è svolto un dibattito. Dopo il saluto del presidente Pollicino, si è partiti subito con un’intervista di Mario Macaluso a Franco Nicastro che, con un botta e risposta di quaranta minuti, ha fatto un vero e proprio chek-up dell’informare a Cefalù. Sotto accusa le redazioni giornalistiche di quei giornali che non scommettono più sulle notizie ma anche quel fare informazione, molto diffuso, che non sa andare oltre i comunicati e si limita solo ad amplificarli. Chiaro e preciso il presidente Nicastro: “La politica preferirebbe un’informazione ovattata. Il cittadino ha interesse alla conoscenza dei fatti non filtrata e non edulcorata. La credibilità del giornalista è data dalla distanza da ogni centro di potere e di interesse. La politica dovrebbe riconoscere questo ruolo ma quando pretende di calare il velo sulle proprie scelte si sottrae evidentemente al controllo democratico”. Da tutti i relatori arriva la richiesta di una informazione che non si lasci ingabbiare dalla politica. Un’informazione sempre più libera hanno chiesto anche quegli interventi di chi affollava la Sala. Ad uscire a testa alta dal confronto e dal dibattito è stato il nostro giornale letto in ogni angolo della città e nel mondo intero. In precedenza, anche in Consiglio Comunale, per la prima volta, si era discusso di informazione a Cefalù: “Si fa informazione o comunicazione?”. Questa la domanda più ricorrente nei due dibattiti. Tra gli interventi del pubblico quello del giornalista Mario Lombardo, direttore della testata giornalistica di Crm Happy Radio, del Consigliere comunale Eugenio Culotta, del presidente di Legambiente Paola Castiglia e Mariangela Miciotto, responsabile sezione giovani di Cefalunews. n queste righe si scrive di un segnale di attenzione e di sostegno reale che la città di Cefalù ha voluto dare ai giovani ricercatori astrofisici di tutto il mondo grazie all’impegno del Presidente del Consiglio Comunale Francesco Dolce e del Sindaco Arch. Simona Vicari. Storicamente sensibile ai temi di cultura scientifica e non, questa città ha voluto istituire un Premio internazionale da assegnare ad un giovane scienziato, in possesso del titolo di dottorato ma non ancora assunto a tempo indeterminato, che si è maggiormente distinto con ricerche di eccellenza nel campo delle tematiche affrontate nel congresso “Multicolor Landscape of Compact Object and their Esplosive Origins” appena conclusosi a Cefalù. L’iniziativa del Premio ha riscosso un successo rilevante, sia per il numero di partecipanti (oltre 20) sia per il livello estremamente elevato dei concorrenti. La provenienza delle richieste di partecipazione al Premio ne evidenziano la dimensione realmente internazionale. Infatti, 7 sono giunte da altrettanti paesi dell’Unione Europea, ben 7 provengono da 4 stati degli USA ed infine 6 da ricercatori italiani. La scelta del ricercatore più meritevole è stata effettuata dal Comitato scientifico che, per l’edizione 2006, era composto da scienziati di primissimo livello: Prof. Elena Pian (INAF-OA Trieste), Prof. Ken’ichi Nomoto (Università di Tokyo) e Prof. Alvio Renzini (Accademia dei Lincei, European Southern Observatory). Particolarmente significativo è il fatto che il Premio sia assegnato in onore del Prof. Vittorio Castellani e del Prof. Livio Scarsi, due scienziati italiani legati alla terra siciliana che, oltre agli innumerevoli meriti scientifici, hanno condiviso la passione nel formare giovani scienziati trasmettendo quella passione per la ricerca che è il vero motore delle grandi imprese scientifiche. Entrambi prestigiosi membri della Accademia dei Lincei hanno posto le “scuole” di astrofisica stellare del palermitano Vittorio Castellani e Il Premio è stato assegnato a Avishay Gal-Yam, giovane ricercatore israeliano che attualmente ha un contratto di post-dottorato presso il Dipartimento di Astronomia del California Institute of Technology a Pasadena (California, USA). E’ stato premiato per la sua attività di ricerca dedicata allo studio delle esplosioni di Supernovae e la fisica delle stelle progenitrici di questi eventi, relativamente rari, che liberano in pochi istanti quantità di energia tali da essere paragonabili all’energia emessa da un’intera galassia formata da miliardi e miliardi di stelle. nella foto: Mariangela Miciotto, M. Angela Pupillo, Mario Lombardo, Franco Pollicino, Franco Nicastro, Giovanni Cristina, Francesco Dolce, Mario Macaluso, Rosario Lapunzina, Augusto Cesare nella foto: Enzo Brocato, Pino Simplicio, Ene Ergma, Simona Vicari, Avishay GalYam Sala delle Capriate UNA REALTÀ COMPLESSA di Ettore Sunseri Otto mesi di attività del Segretario Generale H o iniziato il 2 novembre 2005, trovando una realtà complessa per diversi aspetti. Prima di tutto ho iniziato a comprendere l’organizzazione burocratica caratterizzata dalla presenza di numerosi (18) Responsabili di Servizi, incardinati nelle quattro tradizionali aree “Amministrativa”, “Contabile”, “Tecnica”, “Polizia Municipale”. Non posso non rilevare che la Ragioneria ha vissuto un lungo periodo di gestione irregolare, che tanti problemi ancora comporta nell’attuale momento storico. Molto importante è stato il rinnovo dell’Organo di Revisione, che si è insediato poco tempo prima del sottoscritto. Con il Collegio dei Revisori si è subito iniziato un positivo confronto e, recentemente, a seguito di una precisa scelta del Sindaco, si è insediata la nuova Struttura di Controllo di Gestione. Con la programmazione 2006/2008 avrà inizio l’attività di controllo di gestione, che sarà svolta in sinergia con il Nucleo di Valutazione. Con riferimento, in particolare, al Controllo di Gestione, esso è il sistema per cui si accerta che la gestione amministrativa si sta svolgendo secondo condizioni di efficienza e di efficacia coerenti con gli obiettivi di fondo definiti dalla politica in sede di pianificazione strategica, ha come obiettivi quelli di guidare la scelta dei gestori (Responsabili dei Servizi) verso gli obiettivi prestabiliti, responsabilizzando gli stessi sui risultati conseguiti. Attraverso il controllo di gestione, con idonei sistemi di monitoraggio, si accerta l’efficienza, cioè l’attitudine dell’Ente ad ottimizzare la quantità di risorse necessarie per determinati livelli di risultati e l’efficacia, cioè l’attitudine ad ottimizzare i risultati. Dopo l’approvazione del rendiconto di gestione dell’anno finanziario 2004, si è attuato un attento lavoro di analisi dei residui attivi e passivi, al fine di chiarire la reale portata dei risultati di Amministrazione. E’ stato approvato, in Giunta, lo schema del nuovo Statuto Comunale, adeguandolo alla L.R. 23/12/2000, n° 30. A breve il Consiglio Comunale sarà chiamato all’approvazione dello stesso. Sono stati intrapresi buoni rapporti con le OO.SS. e si è recentemente sottoscritto il contratto decentrato, che era in discussione da circa un anno. Con queste premesse si stanno affrontando problematiche quotidiane che, per il sottoscritto riguardano anche gli Uffici Idrico/Elettrico e Tributi (TARSU_TOSAP) con l’intento, in parte realizzatosi, di recupero di morosità pregresse di notevole entità. Anche per gli oneri concessori si è effettuato un analitico esame delle pendenze esistenti. Dopo mesi di lavori consiliari è stato approvato dal Consiglio Comunale il nuovo regolamento idrico comunale, che permetterà di garantire un servizio più efficiente per la collettività, nelle more dell’avvio della Società d’Ambito. Devo sottolineare che questo Comune è caratterizzato dall’esistenza di una notevole mole di contenzioso e, sotto questo punto di vista, sono da sottolineare le dolenti note della recente sentenza di condanna della Corte d’Appello di Palermo a favore della EGV, per problematiche che si trascinano da oltre 30 anni, con grosso pregiudizio per il bilancio 2006 e seguenti. Per tale sentenza e per altre, riguardanti soprattutto contenzioso per ricorsi al Giudice di Pace inerenti sanzioni del codice stradale, il Consiglio Comunale è chiamato spesso al riconoscimento di numerosi debiti fuori bilancio. In quest’ottica si sta studiando la soluzione nella modifica del regolamento di contabilità, al fine di potere fare prontezza, a seguito di sentenze contrarie per importi non elevati (massimo € 1.000,00), al fine di evitare ulteriori aggravi di spesa per il bilancio comunale. In riferimento alla notevole mole di Contenzioso ritengo opportuno fare alcune riflessioni di carattere generale sul fatto che spesso i comporta- menti della Pubblica Amministrazione tendono a conformarsi alla giurisprudenza. Però i casi non si presentano mai in modo identico e le sentenze emesse con molto ritardo rispetto ai fatti, si basano su norme nel frattempo abrogate o modificate, per cui assumere come paradigma dell’azione amministrativa le sentenze, non serve nemmeno ad evitare responsabilità amministrative, civili e penali. Nella grande quantità di leggi fatte e rifatte, scritte e riscritte, emendate senza soluzione di continuità, la politica ha delegato la magistratura a svolgere un’azione di primo piano. Dai Tribunali sempre più intasati da contenziosi vecchi e nuovi viene prodotta una giurisprudenza non più costante e pacifica, ma volubile ed altalenante. Tale incertezza spesso impedisce alla Pubblica Amministrazione di applicare correttamente la disposizione di legge al caso concreto. In un contesto caratterizzato dalla compresenza di una quantità eterogenea di norme europee, nazionali e regolamentari, ci si affida sempre di più alla giurisprudenza per farsi dire quello che si può fare e quello che non si può fare, ai giudici per farsi spiegare come comportarsi in seminari, convegni e corsi di formazione. Tutto ciò incide, pertanto, sulla grande mole di contenzioso esistente negli Enti Locali, con buona pace della giustizia sostanziale, perché a prevalere è sempre quella formale che, non sempre delegittima i comportamenti scorretti. L’auspicio del sottoscritto è quello di potere contribuire fattivamente al miglioramento dell’organizzazione della macchina burocratica e della comunicazione, intesa come “feed back” tra Pubblica Amministrazione e cittadino, iniziando dalla approvazione della Carta dei Servizi del Comune e, successivamente, del piano della comunicazione. In poche parole la Pubblica Amministrazione deve comprendere le esigenze della collettività, al fine di indirizzare l’azione amministrativa al soddisfacimento di esse. La tematica della comunicazione pubblica si intreccia con quella relativa all’esistenza di una doppia clientela dell’organizzazione della Pubblica Amministrazione. Anche se è certo che in questi ultimi anni si è ampiamente diffusa la consapevolezza dell’importanza della comunicazione pubblica nei confronti del cittadino/utente, è necessario sviluppare anche la comunicazione all’interno degli uffici. Pertanto è necessario realizzare la comunicazione con tutti gli interpreti, con il cittadino e con gli operatori all’interno della Pubblica Amministrazione, al fine di trovare il consenso necessario all’efficacia dell’azione amministrativa. 7 Decoro Urbano PICCOLE CONSIDERAZIONI SUL DECORO URBANO Per una città più godibile di Salvatore Di Giorgi* D a alcuni anni porto all’attenzione dei miei concittadini i problemi legati al decoro urbano, soprattutto del centro storico. Ma cosa è cambiato in quest’ultimo periodo su questo delicato fronte? Dico senza preamboli che c’e’ poco da stare allegri con soli 30.000 euro a disposizione del capitolo comunale. Siamo riusciti a dare solo un piccolo esempio di decoro con la numerazione dei numeri civici in ceramica, ma soltanto nelle vie principali del centro storico. Resta incompleto il lavoro in tutte le altre vie, vicoli e cortili che a mio avviso, anche se poco frequentate dai Cefaludesi sono quelle più amate e fotografate dai turisti. Sempre con gli stessi 30.000 euro siamo riusciti a levare quintali di fili e mensole metalliche infisse nei muri per sostenere i vecchi cavi elettrici esistenti da quasi cento anni nella nostra città. Anche per questo lavoro necessita implementare i fondi al fine di completare le vie meno frequentate ma altrettanto suggestive. Cosa si dovrebbe fare subito? Reperire i fondi per rifare i bordi dei marciapiedi in lumachella lungo tutto il corso Ruggiero, ripavimentare i vicoli con il vecchio ciottolato e installare le antiche lanterne al posto delle orride plafoniere in pvc di stile moderno e incompatibili per un centro storico. Su questo punto aprirei una parentesi rivolgendomi direttamente ai miei concittadini: ripristinare una grondaia in zinco o rame con una in pvc di colore arancione non sarebbe meglio quantomeno dipingerla con lo stesso colore dell’intonaco del prospetto? Basterebbe che ognuno guardasse la propria casa per rendersi conto se l’intervento effettuato è gradevole alla vista(!) Eviteremmo oltretutto di far divertire il forestiero spesso intento a fotografare delle opere non certo “d’arte”. Gli installatori devono consigliare i propri clienti a rendere invisibili questi oggetti utili, comodi, ma anche visivamente osceni. Un bell’esempio da imitare, è la realizzazione di un mio compagno d’infanzia l’ottico Pippo Barracato che nella centralissima piazza Garibaldi ha reso ancora più gradevole l’intervento poggiando il climatizzatore per terra, rivestendolo poi con una semplice schermatura lignea di poco costo ma di buon effetto!!! 8 Le antenne paraboliche: è proprio indispensabile installarle sul balcone, e non sul tetto possibilmente arretrate rispetto al ciglio prospiciente la strada? Ma non è meglio, utilizzarle in comune con il proprio vicino di casa ad un costo dimezzato? E’ tanto disdicevole avere qualcosa in comune al fine di inquinare il meno possibile la propria città? Quando si ridipinge un balcone (infisso o ringhiera) non sarebbe intelligente renderla dello stesso colore di quella posta al piano inferiore o superiore? Anche in questo devo ringraziare la sensibilità di alcuni signori della via Matteotti che ad un semplice suggerimento hanno aderito rendendo un prospetto omogeneo. Gli amici commercianti dovrebbero dare l’esempio abbellendo le loro insegne i loro prospetti evitando di ridipingere in maniera difforme, e con colori diversi i piani superiori. Sul Corso Ruggiero si supera ogni limite: provate ad osservare gli intonaci di alcuni palazzi di varia policromia con effetto negativo sull’intera facciata, che con un pizzico di buona volontà e con modesta spesa non ci sarebbe nessuna difficoltà a renderla più godibile facendo salvo il decoro della più importante strada di Cefalù. (*) consigliere comunale A.N. Delegato al coordinamento di tutte le attività inerenti il decoro del centro storico. Ambiente UN DEGRADO URBANISTICO INACCETTABILE PER LA CITTÀ. Riappropriarsi dell’area Miccichè E’ stato con un gesto deciso e coraggioso che Legambiente ha riaperto la discussione sulle condizioni dell’area Miccichè - a pochi passi dal centro storico - dove da decenni un palazzo incompiuto nega a Cefalù la possibilità di riappropriarsi di un luogo che potrebbe rappresentare per la cittadina normanna una risorsa importante. Una zona che potrebbe rivelarsi la chiave per molti problemi, come quello del traffico urbano e dei parcheggi, la carenza di aree verdi o la creazione di un centro per la promozione delle tipicità madonite. La provocazione voleva essere costruttiva, e rivolta all’intera cittadinanza al grido di “ABBATTIAMOLO”, con uno striscione di otto metri posto al terzo piano del palazzo incompiuto. L’idea di Legambiente era dunque quella di squarciare il velo di silenzio che sembrava sceso da parte dei cittadini sull’argomento “area Miccichè”, per gridare a gran voce come non ci si possa arrendere alla scontatezza del fatto che questa zona del paese - peraltro centralissima - non debba più appartenere ai cefaludesi. Il gesto forte ma pacifico, era una richiesta di dialogo, ma la risposta del proprietario dell’area, Angelo Miccichè, è stata una denuncia contro il presidente dell’associazione, Paola Castiglia, che però con i suoi soci e il sostegno degli ambientalisti siciliani e di molti politici sia di destra che di sinistra rilancia la sfida con l’iniziativa “Archimedia”, che verrà promossa tra la fine di luglio e i primi di agosto. Un concorso di idee aperto a tutti gli architetti locali, per la riprogettazione dell’area. “Questo perché desideriamo trovare una soluzione reale e non fare discussioni sterili - commentano da Legambiente - Per questo Archimedia chiede ai professionisti di Cefalù di partecipare con i propri progetti, per ripartire con proposte concrete e non solo con parole. Questa zona appartiene ancora a Cefalù, riappropriarcene è un dovere, non soltanto un diritto.” Vicini a Paola Castiglia, accusata di violazione di domicilio per avere esposto con la sua associazione lo striscione di otto metri per due sullo scheletro del terzo piano del palazzo mai finito, anche Legambiente Nazionale e Legambiente Sicilia, insieme al WWF, al sindaco Vicari, all’assessore Augusto Cesare, al consigliere provinciale dei Verdi Angelo Ribaldo, al partito di Italia dei Valori e molti altri. Avrei fatto la stessa cosa del presidente di Legambiente di Cefalù per accendere il dibattito e porre l’attenzione intorno ad un problema irrisolto della città che si presenta come elemento di degrado urbanistico grave per un territorio che vive soprattutto di turismo”. Così, Simona Vicari, sindaco di Cefalù, ha espresso solidarietà al presidente del circolo locale dell’associazione ambientalista Paola Castiglia. Nel gesto di Legambiente vedo più una provocazione che una violazione di domicilio. Ricordiamo che le vicende interne alla proprietà non ci hanno consentito in questi anni di procedere con l’acquisto dell’area o di avviare le procedure di esproprio. Tutto è rimasto bloccato - conclude il sindaco Simona Vicari - una burocrazia infinita, mentre la città ha la necessità di usufruire di quello spazio che risolverebbe enormi problemi di viabilità”. 9 Restauro Urbano SI VESTE DI NUOVO LA PIAZZA RUGGERIANA Piazza Duomo, in autunno iniziano i lavori É stato emesso dalla Regione Siciliana il decreto di finanziamento per il rifacimento di piazza Duomo, via Candeloro e via porta Giudecca per 1 milione e 264 mila euro. I tre progetti erano stati inseriti nel piano strategico commerciale varato nel 2001 dalla giunta Vicari. Un programma che tra investimenti pubblici e privati totalizzava oltre quattro milioni di euro. Il finanziamento regionale copre circa il cinquanta per cento complessivo per gli interventi infrastrutturali e per quelli di regime di aiuto ai privati. Per questi ultimi si attende la seconda tranche del finanziamento pari a 1 milione e 318 mila euro “partiranno in autunno i lavori - afferma il sindaco Simona Vicari per il rifacimento di una delle più belle e visitate piazze d’ Italia, che ha ottenuto i fondi necessari grazie ad un’attenta programmazione dell’amministrazione comunale. I fondi per piazza Duomo si aggiungono a quelli ricevuti per la costruzione della caserma dei Vigili del Fuoco e per il completamento del restauro delle mura megalitiche. “Ci possiamo - conclude Simona Vicari - ritenere soddisfatti per questi nuovi obiettivi raggiunti”. “Contiamo - conferma il responsabile dei lavori pubblici del Municipio, Matteo Crisà - a settembre, di andare in gara, tramite la stazione unica appaltante di Palermo”. Le finalità del progetto di sistemazione di piazza Duomo, realizzato dagli architetti Pasquale Culotta e Bibi Leone con l’ arch. Tania Culotta riguardano: l’eliminazione degli elementi di degrado ambientale, il restauro del suolo, la razionalizzazione dei sottoservizi a rete, l’arredo, il decoro delle quinte architettoniche e la pedonalizzazione degli spazi. Il conseguimento della fruibilità e delle godibilità degli spazi del cittadino e del visitatore di Cefalù in rapporto alle molteplici attività pubbliche, alle manifestazioni religiose, alle rappresentazio10 ni turistiche realizzate nella Piazza. La sistemazione si occupa: *del restauro del suolo con il ripristino del piano unico preesistente all’ intervento del 1909 dell’ ingegnere Pernice che, per realizzare un circuito carrabile all’interno della piazza, sui bordi del piano aveva inciso un tracciato viario lungo i lati nord, est e sud determinando la discontinuità morfologica del suolo che richiede la semplice operazione di colmare i venti centimetri dell’anello viario e confermare le linee di pendenza nelle diverse direzioni che modellano la superficie della piazza e le linee di raccordo con i bordi costruiti; *della ripavimentazione in basole disposte a correre secondo filari paralleli alla giacitura del fronte ovest della Cattedrale; *del recupero e del restauro delle basole di lumachella collocate nell’attuale sistemazione; *dell’eliminazione di tutti gli elementi di arredo improprio, dei fili elettrici e telefonici che attraversano la Piazza e i parametri dei palazzi; *della riorganizzazione dei servizi a rete canalizzati in sottosuolo, dell’illuminazione pubblica a palo e a mensola in ghisa lavorata della tipologia storica a bocce; *dell’ eliminazione delle barriere architettoniche per il portatore di handicap e, infine, la ricollocazione delle panchine e dei cestini portacarte. La prossima primavera, in conclusione, il comune appalterà direttamente i lavori di Via Candeloro e via Porta Giudecca. in alto: Piazza Duomo a destra: Via Porta Giudecca Grazie a Simona Vicari, sindaco di Cefalù, quest’anno si inaugura la prima edizione di “Prima che si alzi il sipario”, la seconda spero di inaugurarla al più presto tirando su il sipario, nuovo di zecca, del Teatro Cicero, un piccolo gioiello, per ora nascosto, nella splendida città di Cefalù, che grazie a questo progetto, inizia a vivere già da quest’estate, prima ancora che il restauro del teatro, già iniziato, sia portato a compimento. E’ una bellissima iniziativa quella di restituire ad una città un punto di incontro tra artisti e pubblico, un polo culturale di attrazione che metta in scena iniziative innovative che però non dimenticano le nostre tradizioni. Partecipare alla rinascita di un teatro per un artista è elettrizzante, e per questo ringrazio pubblicamente tutti quelli che mi hanno voluta come direttore artistico di questo gioiello. Naturalmente per questo primo anno non abbiamo molti fondi a disposizione, ma ci saranno ugualmente spettacoli divertenti e colti, dimostrando che non ci vogliono moltissimi fondi per dare vita ad una bella rassegna, ma idee, ed artisti capaci di grande creatività e bravura, che in Italia non mancano. Ma non sarò da A LÙ 20L0Ù6 2006 di Marisa Laurito E PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO A E ST ATE CEF ST ATE CEF sola in questa, per ora piccola impresa, che spero di veder crescere molto negli anni a venire, perché “Prima che si alzi il sipario”, gestito dall’Associazione Sipario Onlus, vive grazie all’entusiasmo e alla bravura di Nadia Speciale amministratore unico di Aryadeva, che ha curato molte manifestazioni culturali di grande livello, di Giovanna Bongiorno, famosa per il suo impegno ormai pluriennale nella difesa e promozione del patrimonio culturale siciliano e della giovane e brillante Bruna Masi. Dunque questa mia, e’ un arrivederci ... vi aspetto numerosi alle serate della rassegna “prima che si alzi il sipario” per festeggiare, attendendo poi insieme l’apertura di questo fiore all’occhiello della vostra splendida città. nella foto: Marisa Laurito, Simona Vicari e Nadia Speciale alla conferenza stampa IL CENTRO STORICO DAL VIVO 2006 TRA CULTURA E TRADIZIONI di Domenico Meli Anche quest’anno si ripropone, nel cuore della Città, “Cefalù - Il Centro Storico dal vivo”. La manifestazione di successo, che da più di un decennio è un punto fermo nella programmazione dell’Ufficio Turismo del Comune, si propone di offrire un intrattenimento di qualità ai numerosi ospiti che scelgono ogni anno la nostra città per le vacanze, e al contempo, di valorizzare i beni architettonici e ambientali di Cefalù, nella convinzione che il patrimonio va promosso in ogni modo. Il titolo ben rappresenta il significato e le intenzioni dell’ideatore e direttore artistico Giovanni Biondo, che si propone di trasformare, in estate, tutta la città in un grande palcoscenico. Ed ecco allora “La città in concerto”: Piazza Duomo, Piazza Crispi, Il Bastione Marchiafava ,Piazza Spinola, la villa Botta, il giardino in via Giglio, l’Atrio Vescovile, la Corte delle Stelle, il Molo vecchio; e per la prima volta quest’anno, bagli, atri, e cortili nei cui suggestivi spazi, torneranno a vivere le antiche “serenate”, tenute in vita dagli ultimi interpreti, che come gli “Ypsigroti“ di Castelbuono, si tramandano questa antica tradizione. Altrettanto ampio è lo sguardo orientato nei diversi generi musicali: tango, jazz, musica colta, operetta, folklore; e poi, cabaret, teatro, cinema e danza, per mescolare la tradizione con la con- temporaneità. Il ritmo è incalzante: uno spettacolo al giorno, dal 15 luglio al primo ottobre, e da quest’anno, ad agosto, il doppio programma serale. Una nuova rassegna, “Cefalù di notte”, ricca di spettacoli che inizieranno alle 22,30, sotto le stelle della terrazza del Bastione, affacciato sullo straordinario mare blu di Cefalù. In questo luogo magico ci si darà appuntamento per incontrare i versi e le canzoni di Federico Garcia Lorca, o gli omaggi video ai grandi protagonisti della musica del ‘900. Se la programmazione di luglio è caratterizzata da alcune stars nazionali come Marco Zurzolo e Giovanni Genovese, invitati nella tradizionale sezione “Jazz al Bastione”, a settembre il “Centro storico dal vivo” punta ancora più in alto ospitando, nella sezione teatro, alcuni spettacoli davvero particolari. E’ il caso delle “Città invisibili”, un grande evento delle “Vie del Medioevo”, a cura del teatro “Potlach” che produrrà, in una settimana di intenso laboratorio con gli operatori culturali, le associazioni, le maestranze e gli artigiani locali, la trasformazione della città nell’antico borgo medievale. Un altro grosso evento è promosso dall’associazione “Sipario” che, aspettando la riapertura del teatro comunale “Salvatore Cicero”, ancora in fase di restauro, propone una serie di anteprime in piazza Cri- spi. Il cartellone, di tutto rispetto, prevede: Mari Salvato in “Non solo Tango”, Marina Confalone in “Capasciacqua”, Iaia Forte in “Molly Bloom”, tratto dall’Ulisse di Joice, con la regia di Carlo Cecchi, Mauro Gioia in “Canzoni di dolce vita e di mala vita” e Marisa Laurito in “Stralci, note, canzonette, strafalcioni e canovacci... voilà Marisa”. Sarà quindi il tema del viaggio il filo rosso che legherà tutti gli spettacoli, un viaggio per scoprire una città ancora ricca di sorprese, la città, che come ricorda il direttore artistico Giovanni Biondo, - “Tocca a tutti noi svelare... e renderla viva ....”. L’occasione ci viene offerta dal ricco e curioso cartellone del “Il Centro Storico dal vivo 2006”, per un’estate da non perdere, a Cefalù. nella foto: P.zza Spinola, teatro di alcuni eventi del centro storico LÙ 2006 A E ST ATE CEF Profumo di mare per vacanze indimenticabili Un litorale doc con 15 stabilimenti attrezzati, tanta qualità e comfort di Michele Bellipanni Le onde di un mare in grande salute si adagiano sul Litorale cefaludese con la “benedizione “ di Goletta Verde di Legambiente che anche quest’anno, alla 21° campagna siciliana con la piccola flotta di 3 navi e con laboratori mobili a seguito, ha rilasciato alla Perla del Tirreno l’attestato di “mare non inquinato”. Da Capo Plaja a Mazzaforno, dallo Sporting Club a Pierre Vacances, dal Lungomare a S. Ambrogio, i turisti che hanno preferito Cefalù per una vacanza con tanto mare non hanno che l’imbarazzo della scelta per un bagno senza problemi. “Non è facile ottenere questi risultati - afferma il Sindaco Simona Vicari - occorre mantenere alta l’attenzione durante tutto l’anno attraverso investimenti e risorse con la consapevolezza che oggi nicchie di turisti sempre più ampie scelgono località con questi requisiti. Oltre al mare blu gli indigeni e i turisti, hanno a disposizione stabilimenti balneari sempre più attrezzati con ogni tipo di comfort, intrattenimento e spettacoli per un rendez-vous pomeridiano e serate particolari. Un Lungomare “à la page” con ben 15 stabilimenti che costellano gli 800 mt. da Piazza C. Colombo a S. Lucia. Amarcord: dopo gli anni d’oro 20 e 30 (chi non ricorda la foto dello splendido stabilimento del 1924?), solo nel 1948 nell’area dell’attuale lido “Poseidon”, nasce il primo e per 50 anni unico stabilimento balneare cefaludese grazie a Giuseppe Cimino, un pioniere del settore e gestore poi di alberghi. Si chiamava lido “Miramare” rimasto fino al 1998, quando l’Amministrazione Comunale del tempo creò un nuovo piano della spiaggia con 15 lotti, a partire dalla spiaggetta attrezzata del molo. Servizi efficienti e di qualità hanno poi fatto della spiaggia del Lungomare cefaludese quanto di più attrezzato c’è oggi in Sicilia, tant’è che molte città rivierasche cercano di imitare e soprattutto di capire il segreto di questo boom cefaludese. “Il nostro successo - spiega Giovanni Cimino, erede di una famiglia sempre legata alla gestione di stabilimenti e di alberghi cefaludesi - non ha segreti, piuttosto è il frutto della volontà di alcuni addetti ai lavori di rendere sempre più piacevole e confortevole il soggiorno dei turisti che scelgono i nostri stabilimenti. Così si spiega la scrupolosa attenzione posta alla qualità dei servizi, a cominciare dai portatori di handicap a cui abbiamo creato 14 scivoli che servono anche alle famiglie con bambini e carrozzine al seguito. Poi tanta cura e pulizia mirata della spiaggia - continua Cimino - con occhio di riguardo alla squadra di salvataggio - un fiore all’occhiello, che di concerto con gli uomini della Capitaneria, ha miracolato questo mare molto attenzionato nel tempo dai giornali per drammatiche storie di cui l’ultima nel 1996. Sulla spiaggia vengono effettuati controlli notturni avendo ogni lido un guardiano addetto a questa delicata operazione che ha debellato ogni traccia di drogati e siringhe. Una doverosa nota anche per il servizio di Pronto Soccorso che ha ogni stabilimento dove vengono medicate piccole ferite e data assistenza ai bagnanti colpiti da lievi malori. I numeri: ogni lido mediamente dispone di 50 ombrelloni per 150 ingressi che per il “Poseidon”, il più grande, passano a 900. Finita, per grazia ricevuta, l’epoca della pasta al forno, cocomero e sedie in marcia sulla sabbia, una giornata di grande affluenza - continua Cimino - porta ai lidi oltre 10.000 bagnanti e altri 10.000 sulla spiaggia libera. Per chi ama nuove sensazioni è stato realizzato sulla scalinata di fronte a Via Vazzana un suggestivo tucul-bar di paglia in stile hawaiano e cuscini in stile arabo che coprono la scalinata per un cocktail all’imbrunire di grande effetto coreografico. In fine un’anticipazione di richiamo: “per la prossima estate - conclude Giovanni Cimino - sarà creata sulla spiaggia una balera su piattaforma con una piscina per i bambini e palestra per chi non teme la fatica”. Insomma per chi ritorna sulla spiaggia di Cefalù trova sempre qualcosa di più. Lotto n° 3 “Lido Poseidon “ (Stabilimento Balneare aperto al pubblico con annesso Bar, Ristorante, Pizzeria, Panineria, Rosticceria, Gelateria, Bruschetteria - n° 1 Cabina Pronto Soccorso - n° 1 cabina Spogliatoio per il personale dipendente n° 1 cabina WC per il personale dipendente - n° 3 WC di cui uno per Disabili e n° 3 Cabine Balneari, la spiaggia è attrezzata con n° 200 Ombrelloni - n° 420 Lettini - n° 40 sedie a Sdraio - n° 8 Pedalò - n° 2 canoe - n° 2 Acquascooters - sci nautico - e motoscafo idroget. - scivolo per disabili) La mappa dei lidi Lotto n°6 “Lido Punta Arenas“ (Stabilimento Balneare aperto al pubblico con annesso n° 1 cabina Bar - n° 1 Cabina Pronto Soccorso - n° 1 cabina Spogliatoio per il personale dipendente - n° 1 cabina WC per il personale dipendente - n° 3 WC di cui uno per Disabili e n° 2 Cabine Balneari, la spiaggia è attrezzata con n° 60 Ombrelloni - n° 80 Lettini n° 40 sedie a Sdraio - n° 2 Pedalò e n° 2 Canoe - scivolo per disabili) Lotto n°1 “Clubino del Molo“ (Spiaggia Attrezzata con n° 50 Ombrelloni e 100 Sedie a Sdraio). Lotto n°2 “Lido di Apollo“ (Stabilimento Balneare aperto al pubblico con annesso n° 1 cabina Bar - n° 1 Cabina Pronto Soccorso - n° 1 cabina Spogliatoio per il personale dipendente - n° 1 cabina WC per il personale dipendente - n° 3 WC di cui uno per Disabili e n° 3 Cabine Balneari, la spiaggia è attrezzata con n° 50 Ombrelloni - n° 100 Lettini n° 30 sedie a Sdraio - n° 3 Pedalò e n° 2 Canoe - scivolo per disabili). Lotto n° 4 “Lido Gli Angeli del mare “(Stabilimento Balneare aperto al pubblico con annesso n° 1 cabina Bar - n° 1 Cabina Pronto Soccorso n° 1 cabina Spogliatoio per il personale dipendente - n° 1 cabina WC per il personale dipendente - n° 3 WC di cui uno per Disabili e n° 6 Cabine Balneari, la spiaggia è attrezzata con n° 50 Ombrelloni - n° 80 Lettini n° 40 sedie a Sdraio - n° 2 Pedalò e n° 2 Canoe scivolo per disabili) Lotto n° 5 “Lido Pura Vida “ (Stabilimento Balneare aperto al pubblico con annesso n° 1 cabina Bar - n° 1 Cabina Pronto Soccorso - n° 1 cabina Spogliatoio per il personale dipendente - n° 1 cabina WC per il personale dipendente - n° 3 WC di cui uno per Disabili e n° 2 Cabine Balneari, la spiaggia è attrezzata con n° 60 Ombrelloni - n° 120 Lettini - n° 20 sedie a Sdraio - n° 2 Pedalò e n° 2 Canoe – scivolo per disabili) Lotto n° 7 “Lido Peter Pan“ (Stabilimento Balneare aperto al pubblico con annesso n° 1 cabina Bar - n° 1 Cabina Pronto Soccorso - n° 1 cabina Spogliatoio per il personale dipendente - n° 1 ca- LÙ 2006 bina WC per il personale dipendente - n° 3 WC di cui uno per Disabili e n° 9 Cabine Balneari, la spiaggia è attrezzata con n° 130 Ombrelloni - n° 150 Lettini - n° 120 sedie a Sdraio – n° 5 Pedalò e n° 2 Canoe - scivolo per disabili) cui uno per Disabili e n° 10 Cabine Balneari, la spiaggia è attrezzata con n° 70 Ombrelloni - n° 140 Lettini - n° 20 sedie a Sdraio - n° 2 Pedalò e n° 2 Canoe - scivolo per disabili) Lotto n° 8 “Golden Beach“ (Stabilimento Balneare aperto al pubblico con annesso n° 1 cabina Bar - n° 1 Cabina Pronto Soccorso - n° 1 cabina Spogliatoio per il personale dipendente - n° 1 cabina WC per il personale dipendente - n° 3 WC di cui uno per Disabili e n° 5 Cabine Balneari, la spiaggia è attrezzata con n° 40 Ombrelloni - n° 40 Lettini - n° 40 sedie a Sdraio - n° 2 Pedalò e n° 2 Canoe - scivolo per disabili) nella foto: Lido Poseidon Lotto n° 9 “Le Capannine“ (Stabilimento Balneare aperto al pubblico con annesso n° 1 cabina Bar - n° 1 Cabina Pronto Soccorso n° 1 cabina Spogliatoio per il personale dipendente - n° 1 cabina WC per il personale dipendente - n° 3 WC di cui uno per Disabili e n° 15 Cabine Balneari, la spiaggia è attrezzata con n° 60 Ombrelloni - n° 120 Lettini - n° 2 Pedalò e n° 2 Canoe - scivolo per disabili) Lotto n°10 “Gli Alberi del Paradiso” (Stabilimento Balneare in Concessione all’Hotel paradiso con annesso n° 1 cabina Bar - n° 1 Cabina Pronto Soccorso - n° 1 cabina - n° 1 cabina WC per il personale dipendente - n° 3 WC di cui uno per Disabili e n° 5 Cabine Balneari, la spiaggia è attrezzata con n° 50 Ombrelloni - n° 100 Lettini – n° 2 Pedalò - scivolo per disabili) Lotto n°11 “Lido Eolo“ (Stabilimento Balneare aperto al pubblico con annesso n° 1 cabina Bar - n° 1 Cabina Pronto Soccorso - n° 1 cabina Spogliatoio per il personale dipendente - n° 1 cabina WC per il personale dipendente - n° 3 WC di cui uno per Disabili e n° 10 Cabine Balneari, la spiaggia è attrezzata con n° 70 Ombrelloni - n° 140 Lettini - n° 20 sedie a Sdraio – n° 2 Pedalò e n° 2 Canoe - scivolo per disabili) Lotto n° 12 “Beach 12“ (Stabilimento Balneare aperto al pubblico con annesso n° 1 cabina Bar - n° 1 Cabina Pronto Soccorso - n° 1 cabina Spogliatoio per il personale dipendente - n° 1 cabina WC per il personale dipendente - n° 3 WC di Lotto n°13 “Hotel Tourist“ (Spiaggia attrezzata per i clienti dell’Hotel n° 30 Ombrelloni- n° 50 Lettini - n° 20 sedie a Sdraio) Lotto n°14 “Play Mare“ (Spiaggia attrezzata aperta al pubblico n° 50 Ombrelloni - n° 80 Lettini - n° 20 sedie a Sdraio) Lotto n° 15 “Le sabbie D’oro“ (Spiaggia attrezzata per i clienti dell’Hotel n° 50 Ombrelloni - n° 100 sedie a Sdraio) Nei fondali della Caldura un molo del periodo romano di Vincenzo Lombardo Il mare di Cefalù è uno scrigno di tesori ancora da scoprire o in parte individuati dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana. In contrada Caldura, a pochi metri di profondità, tra i 6 e gli 8, c’è un’antica struttura portuale artificiale, allineata ortogonalmente alla costa. La lunghezza è stimata in 50 metri con una larghezza di 15 metri. A parlare di questa scoperta è Sebastiano Tusa, soprintendente del mare. nella foto: Salvatore Sammartano e Giuseppe Messina Lo incontriamo ad Ustica in occasione della Rassegna internazionale delle attività subacquee, giunta alla 47esima edizione. “E’ importante - dice il soprintendente Tusa - perché dà l’idea dello spazio e della vita di Cefalù in quel periodo A E ST ATE CEF ellenistico e romano. Lungo i fondali che si affacciano dinanzi la spiaggia dell’hotel Kalura - prosegue Tusa - si trovano tante tracce di un passato fra cui diverse ancore che ci fanno supporre che si tratti di un molo d’attracco costruito con la tecnica delle strutture di contenimento lignee a cassoni, con riempimento in pietrame riportato e costipato. L’epoca? “E’ collocabile tra il IV e l’VIII sec. d.C. C’è anche un barchino di incursori della prima o seconda guerra mondiale”Altri studiosi, che si erano occupati nel 1990 di eseguire dei rilievi sulla zona, suppongono che quel molo sia in verità un relitto, probabilmente di epoca bizantina, lungo almeno 35 metri e largo 6. La verità potrebbe stare in mezzo e, a poterla approfondire, saranno soltanto gli appassionati di snorking che approfittando della bella stagione potranno inserire una tappa in più nell’itinerario archeologico della “Perla del Tirreno”. La scoperta della Caldura è stata inserita nella “Guida Blu”. Un opuscolo che contiene le più belle spiagge della Provinca di Palermo e gli itinerari archeologici subacquei. Segnalati anche quelli di Punta Falconiera e Punta Gavazzi a Ustica. La guida è stata presentata nella piccola isola siciliana dal presidente dell’Azienda provinciale per l’incremento turistico, Salvatore Sammartano e dal presidente regionale di Legambiente, Giuseppe Messina. L’impegno - ha detto Sammartano - è quello di arricchire la guida, giunta alla VI° edizione di altri percorsi subacquei che stiamo mappando per ampliare l’offerta. Il mare non è soltanto balneazione ma tantissimo altro. Ed, oggi, la situazione ambientale rappresenta un fattore in più per la scelta della località dove passare le vacanze. Questo ci rende ulteriormente responsabili verso i cittadini a fare di più. La spiaggia di Cefalù viene segnalata per la bellezza e la vista suggestiva che regala e per la sua sabbia fine e chiara. “I 200 km di litorale della provincia di Palermo - ha rilevato Giuseppe Messina - rappresentano la sintesi del bacino di coste che ci sono nel Mediterraneo da quella sabbiosa a quella rocciosa. Quando si parla di patrimonio costiero non si può che parlare di cultura e allora bisogna renderlo fruibile con servizi di qualità facendo in modo che questo sia la differenza”. LÙ 2006 A E ST ATE CEF “BENTORNATO! ANTONELLO” di Michele Bellipanni Una lunga kermesse culturale a casa Mandralisca Festa grande con eventi culturali di richiamo a Palazzo Mandralisca di Cefalù per celebrare il ritorno a casa del “Ritratto di Ignoto” di Antonello da Messina, dopo un peregrinare di oltre un anno, costellato da consensi e successi da Star sia al Metropolitan Museum of Art di New York che alle Scuderie del Quirinale a Roma. “Bentornato! Antonello” è lo slogan che accompagna le iniziative culturali programmate dal 2 agosto al 10 settembre dalla Fondazione Mandralisca, guidata dal preside Giuseppe Simplicio e che coincidono con la riapertura del piano nobile del Museo restituito ai visitatori, che possono ritornare ad ammirare le opere esposte nei locali ristrutturati, in particolare, il Ritratto antonelliano, isolato in una stanza ovattata con luci soffuse ad effetto, da sempre meta giornaliera di turisti di tutto il mondo ammaliati da quel “sorriso ironico, pungente e nello stesso tempo amaro, di uno che molto sa e molto ha visto, sia di presente e intuisce del futuro........” tanto per ricordare le parole di Vincenzo Consolo nel suo celebre “Il sorriso dell’Ignoto marinaio”. Si torna, dunque, a festeggiare “Il ritratto d’Ignoto” così come – attingendo sempre al grande scrittore messinese – quel 27 ottobre del 1852, quando i saloni di Palazzo Mandralisca si aprirono ai cefalutani invitati dal grande mecenate Enrico Pirajno a festeggiare l’acquisto in una farmacia di Lipari del capolavoro antonelliano. Oggi, è chiaro, è tutt’altra festa con lunghi spazi culturali: 40 giorni tra conferenze e serate di studi dedicati anche ad artisti locali conosciuti anche oltre certi confini come il pittore Rosario Spagnolo nel 50° anniversario della morte che sarà ricordato dal critico Pietro Saja mercoledì 8 agosto. Per il 100° anniversario della nascita del grande Cesare Brandi, venerdì 11 agosto, Giuseppe Basile dell’Istituto Centrale del Restauro di Roma e Gioacchino Barbera, Direttore del Museo Regionale di Messina, parleranno del Quadro antonelliano con riferimento interpretativo di Cesare Brandi. Rendez-vous giovedì 17 agosto con il professore Mauro Lucco dell’Università di Bologna, curatore del catalogo e della mostra “Antonello da Messina” alle Scuderie del Quirinale, che si soffermerà sul tema “L’ironia di Antonello”. Per l’incontro con l’autore, Flora Rizzo del CDA della Fondazione Mandralisca, mercoledì 22 agosto intervisterà Matteo Collura sull’ultimo lavoro dello scrittore agrigentino “Qualcuno ha ucciso il generale”, con Pino Caruso che leggerà e commenterà alcuni brani del libro. Per i “Ritratti” cefaludesi, a cura di Caterina Di Francesca, attenzione puntata giovedì 24 agosto al ricordo del grande violinista Salvatore Cicero; martedì 29 agosto riflettori sull’illustre medico Giuseppe Giglio, visto da vicino da Salvatore D’Anna e Nico Marino; sabato 2 settembre inaugurazione della mostra “Alla ricerca dell’identità – Giovanni Orlando, opere 1970/2006”; sabato 9 settembre la figura e le opere di Adolfo Omodeo saranno presentate da Tommaso Romano, assessore alla Cultura della Provincia di Palermo. Infine uno speciale ideato e sceneggiato da Caterina e Angela Di Francesca “Ma l’amore no – musica e atmosfere del dopoguerra italiano”, al pianoforte il maestro Diego Cannizzaro, chiude l’interessante cartellone di “BENTORNATO! ANTO- NELLO”. L’Assessore Regionale ai Beni Culturali Lino Leanza, che aveva assicurato la sua presenza alla cerimonia di apertura ha dovuto, all’ultimo momento, rinunciare per sopravvenuti o non precisati impegni. I gravi problemi di natura economica che da tempo assillano la Fondazione Mandralisca, continuano a penalizzare i nove dipendenti del Museo, che da sette mesi non percepiscono gli stipendi. Cercansi spiragli di speranza o di sopravvivenza! nella foto: Enrico Pirajno, Barone di Mandralisca, grande mecenate cefaludese Bellezze Paesaggistiche LA ROCCA: UN MUSEO A CIELO APERTO Per l’estate la gestione alla Protezione Civile, Ticket d’ingresso per i non residenti “L a Rocca di Cefalù è un grande museo a cielo aperto e per questo deve essere tutelata attraverso una corretta conservazione, cura, pulizia e regolamentazione dell’afflusso dei visitatori”. Così il Sindaco Simona Vicari che ha affidato con una Ordinanza la gestione della rocca ai volontari della Protezione Civile “Giubbe D’Italia” introducendo contemporaneamente un biglietto d’ingresso per i visitatori non residenti. La Rocca è un patrimonio ricco di storia con presenze risalenti al nono secolo avanti cristo come la “cisterna” che costeggia l’angolo nord del Tempio di Diana, quest’ultimo del quinto secolo avanti cristo e i resti del Castello Federiciano con le sue fortificazioni e casermette di origine bizantina mantenute fino al periodo spagnolo. Le cavità della rocca sono piene di splendide stalattiti e stalagmiti “la fruizione di questo grande bene - afferma il Sindaco Vicari - non poteva essere lasciata all’incuria va dunque tutelato e divulgato nella sua storia con la creazione di servizi per i visitatori e divenire luogo di lavoro per tanti giovani”. Il Sindaco ricorda che l’affidamento alle Giubbe D’Italia è sperimentale e temporaneo sino al 30 settembre dal quale dovrà essere realizzato anche uno studio sui flussi dei visitatori per progetti successivi che l’Amministrazione intraprenderà”. L’Ordinanza introduce il biglietto d’ingresso per i visitatori non residenti, fissato in € 3,50 e € 2,00 per i ragazzi al di sotto dei 16 anni e per coloro che hanno compiuto 60 anni. Gli incassi dei biglietti andranno alle Giubbe D’Italia per la copertura di alcune spese come quelle di ristoro dei volontari impegnati nel servizio. Regolamentato anche l’orario di apertura che va dalle ore 8.00 alle 20.00. L’ingresso viene interdetto nelle ore notturne mediante la chiusura con un cancello di ferro posto all’inizio della prima cinta di Vincenzo Lombardo muraria. I compiti affidati alle Giubbe D’Italia sono quelli di custodia, salvaguardia, cura, sicurezza, intervento di primo soccorso, pulizia del suolo e dei sentieri, la gestione dell’ingresso e l’acquisto dei contenitori in legno. Il Sindaco ha inoltre invitato nella stessa Ordinanza i volontari delle Giubbe D’Italia ad avvalersi della collaborazione del Circolo Legambiente di Cefalù, dotato di elevate competente tecniche, scientifiche e didattiche. nella foto: Tempio di Diana in un acquarello del 1776 di Jean Pierre Louis Houel 15 Progetti turistico-alberghieri UNA NUOVA STAGIONE PER LE S Un salto di qualità ricettiva (terza parte) I dati turistici che arrivano dal primo rapporto sull’”Industria turistica del Mezzogiorno”, curato dalla Svimez e dall’Isida di concerto con la Fondazione del Banco di Sicilia (600 pagine per due anni di lavoro), forniscono precise indicazioni su un settore di grande rilevanza economica ma che nel meridione non dà ancora riscontri del tutto positivi, malgrado la lenta e continua crescita della percentuale di turisti che scelgono il Sud. I numeri : dal 19.8% del 2001 si è passati al 20.61% nel 2004 mentre la Sicilia con 13 milioni di presenze è la seconda regione italiana per flussi turistici dopo la Campania (20 milioni) e prima della Sardegna (10.3 milioni). Il Sud viene preferito per le vacanze dal 24% degli italiani e solo il 13% degli stranieri che visitano l’Italia scelgono il Mezzogiorno preferito invece proprio dal 45.2% dagli stessi meridionali. Dati non certo confortanti arrivano dal fronte dei turisti internazionali che hanno visitato i paesi del Mediterraneo: solo il 5.45% dei 13 milioni dei turisti che hanno viaggiato ha scelto l’Italia meridionale. A conti fatti il turismo per l’Italia rappresenta il 5% del prodotto interno lordo, il 10% dei consumi nazionali, dati che solo in parte interessano il Sud penalizzato da carenze alberghiere a quattro stelle e mancanza di programmazione per un mercato fuori le mura nazionali. Per quanto ci riguarda, Cefalù con 700.000 e passa presenze annue di turisti sta gettando le basi alla conquista del milione di presenze. Non solo nuove strutture alberghiere, come vedremo, ma attenzionando innanzitutto il monitoraggio sulla salubrità delle acque per la balneazione che sono tra le più pure della Sicilia, tant’è anche que16 st’anno la Città normanna ha ottenuto dalla Guida Blu ancora “tre vele” dalla Guida di Legambiente che sono andate ad un ristretto gruppo di città isolane. Anche quest’anno Cefalù ha trovato spazio nell’inchiesta del settimanale “Oggi “ sulle cento capitali italiane delle vacanze che vede Sperlonga (LT) al top dell’elenco. Nel servizio del settimanale c’è uno spazio di Vittorio Sgarbi dedicato a Cefalù che ha invitato gli italiani per una vacanza colta a visitare lo splendido Museo della Fondazione Mandralisca, dove spicca tra l’altro il dipinto di Antonello da Messina. Intanto l’acquisizione di nuove strutture alberghiere ci porta ancora sul lungomare dove a breve iniziano i lavori dell’ Hotel “Le Vele” di proprietà dell’ A.L.T.A. S.P.A. di Cefalù e progettato dall’ Arch. Fabio D’Amico, una struttura alberghiera di tipologia lusso e classe cinque stelle. L’albergo è posto ad una distanza minima dalla battigia di 150 mt; sfruttando l’orografia dei luoghi è stato realizzato un livello interrato adibito principalmente a parcheggio, mentre la restante parte è occupata da locali tecnici e dai serbatoi per la riserva idro potabile e di antincendio, del vano ascensore e dalla scala di accesso al piano superiore. L’accesso al suddetto piano avviene tramite una rampa carrabile con inclinazione inferiore al 19% e di larghezza pari a 4,50 ml. o attraverso la suddetta scala che opportunamente preceduta da una zona ingresso, fornita di porte REI e maniglioni antipanico, conduce al piano ove si trova la hall con la reception. A tergo del fronte sud, verrà realizzata una paratia a contenimento del terrapieno posto nella parte posteriore della stessa. STRUTTURE ALBERGHIERE di Michele Bellipanni La porzione di terreno, con accesso diretto dal Lungomare Giardina, verrà destinata a parcheggio, mentre sarà mantenuta la viabilità interna esistente, così come saranno implementate con nuove piantumazioni le aree a verde esistenti. Con il piano cantinato, si prevede la realizzazione di ulteriori quattro livelli, gli ultimi tre dei quali adibiti a camere per un totale di n°14 per piano ed un piano terra contenente oltre le citate hall e reception: gli uffici per la direzione; il ristorante; la cucina e locali annessi; il bar; i servizi pubblici; la palestra che, all’occorrenza può essere destinata a sala conferenze. All’esterno è prevista la realizzazione di una piscina e di una zona solarium. L’ipotesi progettuale prevede la realizzazione al piano terra di sale di ritrovo, di soggiorno e svago, di lettura, scrittura, TV, servizi di ricevimento, di accoglienza e di informazioni, oltre alle già citate sala ristorante e bar previste in locali appositamente attrezzati e opportunamente climatizzati. Detti ambienti saranno concepiti secondo standard rapportabili esclusivamente alla classe 5 stelle e saranno caratterizzati dalla presenza di arredamento, tovaglieria, stoviglie e posateria di qualità. Ogni camera sarà dotata di bagno completo, di impianto di climatizzazione regolabile dal cliente, di impianto televisivo con antenna satellitare e di radio con regolazione automatica, di impianto telefonico abilitato alle chiamate interne ed esterne. Inoltre, tutte le camere saranno provviste di pannellatura fonoassorbente al fine di elevare il comfort delle stesse. Inoltre, la scelta progettuale, ha previsto la realizzazione dei corridoi che conducono alle camere posti tutti sul fronte sud e quindi, tali da garantire, opportunamente realizzati con materiali fonoassorbenti, una valida barriera al possibile rumore proveniente dalla vicina ferrovia. La struttura alberghiera sarà dotata di camere per l’accoglienza di utenti diversamente abili; pertanto, verranno predisposti ascensori ad essi adeguati e contestualmente, adeguati alla struttura ed alla capacità ricettiva; locali di servizio per il personale, forniti di impianto telefonico, saranno realizzati ad ogni piano. nelle foto: rendering dell’Hotel Le Vele della società A.L.T.A S.p.A. 17 Università UNA RISORSA DI CRESCITA CULT Tempo di bilanci del Consorzio Universitario L’ 8 marzo 2006 il Consorzio Universitario della Provincia di Palermo ha celebrato il suo terzo anno di vita. Invero le attività universitarie che ne costituiscono ad oggi l’impegno prioritario risalgono al 2001, quando a seguito di un’ampia convergenza di volontà politico-istituzionali e accademiche presero avvio in quattro comuni delle Madonie, Cefalù, Castelbuono, Petralia Sottana e Petralia Soprana, le attività di quattro corsi di laurea dell’Università degli Studi di Palermo, per la prima volta attivati a seguito della riforma degli ordinamenti didattici. In un momento molto delicato della storia del territorio madonita, prese corpo l’idea di rafforzare l’ipotesi di sviluppo incarnata dal P.I.T. Reti Madonie, costruita intorno al potenziamento delle risorse ambientali e turistico-culturali, con l’apertura di alcuni nuovi corsi che per il loro contenuto didattico e le loro premesse scientifiche, si muovessero nell’ottica di costruire professionalità e occasioni di ricerca funzionali a quell’ambizioso percorso. Che anzi proprio la costituzione di un Consorzio Universitario Madonita tra Ente Parco delle Madonie, Comuni e Amministrazione Provinciale divenne l’idea forza, il momento di sintesi più alto e significativo del P.I.T Madonie stesso. Il Consorzio formatosi due anni dopo superando le non poche difficoltà della fase gestatoria, con la denominazione di Consorzio Universitario della Provincia di Palermo, annoverava tra i fondatori un consistente numero di comuni dell’areale madonita, il Parco, la Provincia Regionale e l’Unione dei Comuni dell’Alto Belice Corleonese, cui recentemente si è aggiunto Termini Imerese. Il Consorzio Universitario della Provincia di Palermo, ultimo nato tra i consorzi universitari siciliani, ha avuto il merito di inaugurare una nuova filosofia delle delocalizzazioni delle attività didattiche, nel senso di un’attenzione prioritaria ai bisogni di formazione e ricerca espressi dalle comunità locali in vista dei loro progetti di sviluppo. Non decentramenti, ma, come ho più volte in questi anni sottolineato, innesti nel corpo pulsante dei territori alla ricerca di nuove identità su cui costruire il futuro. Momento culminante di tale processo è certamente la recente approvazione da parte delle autorità accademiche di una convenzione quadro che regolamenterà complessivamente i rapporti tra l’Università di Palermo e i Consorzi della Sicilia Occidentale (Agrigento, Caltanissetta, Palermo e Trapani). Sullo sfondo resta però aperta la questione della trasformazione dei poli didattico-scientifici in Poli Universitari, il che consentirebbe ai Consorzi di poter concentrare le proprie risorse su quelle attività di sostegno all’attività di ricerca e di promozione delle occasioni di scambio con il mondo culturale e imprenditoriale locale, ad oggi penalizzate dal gravoso impegno economico a favore delle attività didattiche. Perché non dobbiamo dimenticare che solo potenziando la qualità complessiva dell’offerta formativa sul territorio sarà possibile traguardare l’obiettivo occupazionale che oggi può rendere l’Università competitiva soprattutto in campi in cui la concorrenza nazionale ed internazionale è particolarmente agguerrita. In un’epoca come la nostra nella quale locale e globale devono essere in un continuo rapporto dialettico, 18 nella foto: Alfredo Li Vecchi Presidente Consorzio Universitario, Giovanni Ruffino Presidente Facoltà di Lettere, Simona Vicari Sindaco di Cefalù, Tommaso Romano Assessore Cultura Provincia di Palermo credo che si debba elaborare una strategia per far sì che tutto il lavoro sinora svolto nei territori attraverso le fondamentali esperienze della programmazione negoziata entro i confini dell’iniziativa della U. E. , diventi, con il decisivo apporto dei Consorzi Universitari, un patrimonio esportabile in altre aree del Mediterraneo. Da più parti si guarda con interesse alla nostra Regione e alle sue Università, quali partner apprezzati per l’ideazione e la realizzazione dei loro progetti di sviluppo, entro i quali penso che noi potremmo trovare risposte anche per i nostri. Le sinergie col territorio L’intensa collaborazione tra Consorzio della Provincia di Palermo, Università, P.I.T.Madonie e So.Svi.Ma, ha già dato esiti che ci rassicurano sulla possibilità di aprire una nuova fase in cui l’attività di formazione e ricerca potrà sempre meglio vivificare lo sviluppo di attività economiche con ritorni aperti all’intero territorio della Provincia e oltre. Basti ricordare l’imminente inizio delle attività di due laboratori finanziati sulla misura 3.15 del P.I.T. Madonie, il primo facente capo al Corso di Laurea in Scienze del Turismo Culturale di Cefalù, denominato Centro Universitario Tecnologie per la Promozione del Turismo Culturale e il secondo, con sede a Castelbuono, facente capo al Corso di Conservazione e Valorizzazione della Biodiversità, finalizzato allo studio del germoplasma, ambedue pensati nell’ottica di servizio alle imprese del territorio, rispettivamente turistiche e agroalimentari, per potenziarne la competitività sui mercati. Al pari va ricordata la imminente apertura delle attività di due corsi di formazione per laureati sotto la sigla FOR (Formazione per la ricerca) in seno alla Misura 3.13 in Esperto per la progettazione di itinerari turistico-culturali nelle Madonie (a Cefalù) e Esperto per il recupero e la riqualificazione ambientale e paesaggistica delle aree di cava (a Castelbuono), che si propongono di offrire a giovani laureati la possibilità di acquisire competenze TURALE ED UMANA professionali specifiche di alto profilo spendibili in campi di sicuro interesse per l’imprenditoria e gli enti locali e territoriali. Dobbiamo continuare a operare perché questa azione di continuo dialogo con le esigenze del territorio che ha visto attori diversi progettare e operare nell’ottica di sistema e non assecondando mire campanilistiche, si rafforzi con un coinvolgimento sempre più forte delle espressioni più vitali dell’associazionismo culturale e imprenditoriale locale. Il P.I.T. ha imposto un metodo che si è rivelato vincente e ora le sfide della nuova fase della programmazione negoziata che si aprirà con il P.O.R. 2007-2013 impongono una nuova riflessione che porti a compimento il grande lavoro sinora svolto. Il Consorzio e l’Università di Palermo continuano a essere presenti come è dimostrato dall’impegno nel P.I.R. Ecoturismo Mediterraneo e nel dibattito che si sta attivando sul tema dei Distretti Turisti recentemente varati dalla Regione Siciliana: due banchi di prova per verificare la capacità di superare i confini dei territori ed accedere a più complesse politiche di partenariato tra istituzioni e mondo del lavoro e dell’impresa. E gli studenti ? L’insediamento di corsi di laurea triennali con profili formativi nuovi (turismo culturale,biodiversità,tecnologie applicate ai beni culturali) ha costituito certamente una sfida e per l’Università e per l’intera progettualità che ha condotto alla costituzione del Consorzio. Cinque anni di sperimentazione costituiscono quindi un lasso di tempo sufficiente per trarre alcune seppure parziali valutazioni. Superata una difficile fase di avvio, dovuta al ritardo con cui il Consorzio Universitario ha potuto iniziare le sue attività rispetto al momento in cui i corsi di Laurea sono stati attivati, la situazione logistica attuale è ampiamente soddisfacente. Molto si deve a una dotazione finanziaria straordinaria per lo start up, messa a disposizione dall’Amministrazione Provinciale e all’intervento del C.O.T (Centro Orientamento e Tutoraggio) dell’Università di Palermo che in piena sintonia con il Consiglio di Amministrazione del Consorzio, ha provveduto da una parte a dotare i Corsi di Laurea di un’adeguata dotazione di laboratori informatici e dall’altra a offrire agli studenti tutti i servizi di cui godono gli iscritti all’Università di Palermo. Di più le virtuose sinergie tra Consorzio, Provincia e Università ci consentono di disporre di importanti strutture quali il Palazzo Pottino a Petralia Soprana e il complesso polivalente di Cozzo Impalastro nel territorio di Termini Imerese,ove sarà trasferito un altro Corso di Laurea dal prossimo anno accademico. In questa sede si potrà realizzare una pionieristica attività di campus universitario. Obiettivo a breve termine è anche quello di localizzare nel territorio madonita attività culturali di alto profilo per valorizzare la ricca disponibilità di strutture edilizie di prestigio presenti nel territorio. Si punta soprattutto sulle scuole estive che rappresentano un interessante modello per stringere alleanze strategiche con altre Università e per portare momenti di ricerca e riflessione in un territorio che anela fortemente a riconquistare uno spazio nella cultura internazionale. E’ il caso della scuola italo-russa sulla biodiversità che già da questa estate aprirà i battenti nel territo- di Girolamo Cusimano* rio di Geraci Siculo. I corsi di Laurea hanno comunque registrato un gradimento non omogeneo che sconta differenze sul piano sia dei curricula proposti che della localizzazione stessa dei Corsi. La presenza studentesca è massiccia a Cefalù nel Corso di Laurea in Scienze del Turismo Culturale, subentrato all’originario Corso di Laurea in Operatore del Turismo Culturale, con un rinnovato curriculum formativo aperto oltre che alle lingue e alle discipline umanistiche, al diritto, all’economia e al marketing. Scelta questa che ha influito positivamente sulle iscrizioni, al punto che il Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia per garantire un adeguato contesto di apprendimento, ha deciso di attivare un numero programmato , al tetto di duecento nuovi immatricolati all’anno. La recente inaugurazione dei nuovi locali che ospitano il Corso in Via Roma, in un’ala dell’Istituto Artigianelli, ha concluso con generale soddisfazione un periodo d precarietà che comunque per nulla ha influito sull’ampio consenso riscosso dalla proposta formativa, con studenti provenienti dall’intera Sicilia occidentale. Numerosi già i laureati, con molti casi di pronto assorbimento nel mercato del lavoro sia locale che nazionale. Proprio per disporre di dati più dettagliati sulla popolazione studentesca e meglio venire incontro alle loro esigenze,è stata intrapresa una attività di monitoraggio sugli iscritti al fine di conoscere in modo più articolato il chi è dello studente che ha scelto i Corsi di Laurea sostenuti dal Consorzio. Aspetto particolarmente importante è la residenzialità che oltre a costituire un input economico, va anche visto come fattore importante di incontro e di crescita culturale e umana. Ma ancora molto va fatto per innescare tra università e comunità un rapporto più dinamico. La scommessa è la qualità dell’offerta didattica, la disponibilità di strutture per la ricerca e la realizzazione di un più forte legame col mondo imprenditoriale. Sono state strette a tal proposito alcune partnership che si spera possano a breve esitare in ulteriori occasioni di sbocchi occupazionali per gli studenti. La disponibilità del Comune di Cefalù a sostenere le attività del Corso di Laurea e di altre strutture dell’Università di Palermo, è stata certamente un importante contributo a consolidare un rapporto che si integra perfettamente con la sua politica di sviluppo orientata al turismo nella dimensione più squisitamente culturale, per potenziare la già forte presenza nel tradizionale segmento balneare. Ma il successo di una iniziativa così fortemente voluta starà nella capacità di innovazione, nel superamento di individualismi e visioni localistiche ,nella consapevolezza che il capitale umano è l’unica e vera risorsa. (*)Consigliere d’Amministrazione del Consorzio Universitario della Provincia di Palermo 19 Album STORIA POSTALE DI CEFALÙ I l Congresso di Vienna, nel 1815, ha dato all’Italia un nuovo assetto politico e geografico. Ferdinando IV di Borbone rientrando dall’esilio riunisce in unico regno tutti i suoi possedimenti e assume il titolo di Ferdinando I, Re delle Due Sicilie. Amministrativamente, Ferdinando I, della Sicilia ne fa una provincia del Regno e nel tempo spegne ogni aspirazione di libertà dei siciliani gravandoli fra l’altro con tasse e balzelli, imposizioni e angherie. Filatelicamente, visto il servizio postale come fonte di un reddito, nel 1819, dà alle Poste siciliane un nuovo assetto e istituisce, nel capoluogo della Sicilia, Palermo, la Direzione Generale delle Regie Poste. Per gestire un efficiente servizio postale vengono creati sette itinerari allo scopo di collegare le principali città dell’isola, e un congruo numero di percorsi secondari. Vengono istituiti 115 Uffici Postali coadiuvati, per gli abitati fuori dagli itinerari postali, dalle Cancellerie comunali rette dai Segretari comunali. A Cefalù, centro strategico delle Madonie, l’Ufficio Postale viene nominato Capoluogo di Distretto e di Circondario postale estendendo la sua influenza a levante: a Finale di Pollina, a ponente Campofelice di Roccella e nell’entroterra madonita a Polizzi, a Gangi e alle Petralie. L’Ufficio Postale di Cefalù viene dotato di un bollo lineare nominativo con il nome CEFALU’ circoscritto da un ovale, sede dell’Ufficio, e tre bolli lineari REAL SERVIZIO, FRANCA, ASSICURATA circoscritti anch’essi da un ovale. L’Amministrazione delle Poste, per l’inoltro della corrispondenza degli Uffici Pubblici,Autorità civili e religiose, ha dotato le varie amministrazioni di annulli lineari nominativi di franchigia postale che dovevano esse20 di Totò Matassa re impressi sulle missive e per evitare abusi o evasioni della tassa, gli Uffici postali erano tenuti, prima dell’inoltro della corrispondenza a verificarne la validità. Le impronte dei bolli di franchigia adoperate dai numerosi Uffici Pubblici ed Autorità civili e religiose, testimoniano un’intensa attività politica ed economica e la grande influenza che Cefalù aveva nel Circondario madonita. La Sicilia, unica regione italiana, ha avuto più periodi filatelici ed emesso, in due occasioni, dei francobolli propri, nel 1859 dai Borboni e nel 1944 dalle Forze Alleate anglo-americane. Il periodo prefilatelico ha inizio nel 1820 con la bollatura della corrispondenza e con il pagamento del porto per l’invio della corrispondenza a carico del destinatario al ricevimento delle missive. L’Ufficio Postale oltre a bollare le missive con un bollo nominativo segnava l’importo del porto da pagare sulle missive in partenza in numeri arabi. Nel periodo dei moti rivoluzionari del 1848/49, i vari Comitati rivoluzionari avevano adottato come bollo amministrativo e come bollo di franchigia la “trinacria”, antico emblema della Sicilia, in sostituzione dei bolli borbonici. A Cefalù venne utilizzato un bollo a grande ovale con la “trinacria” senza alcuna indicazione, successivamente sostituito da un bollo tondo più piccolo del precedente con l’indicazione dell’Ufficio che lo utilizzava. Il bollo lineare REAL SERVIZIO, la cui impronta veniva obbligatoriamente applicata sulle missive in franchigia viene sostituito con un bollo lineare SERVIZIO PUBBLICO. Durante il periodo garibaldino e il primo periodo luogotenenziale per l’inoltro della corrispondenza vengono messi fuori corso i francobolli borbonici e per l’inoltro della corrispondenza si ritorna al sistema prefilatelico e le missive vengono timbrati con il bollo nominativo di Cefalù e l’impronta di un bollo, a grande cerchio, con l’indicazione dell’ufficio che lo utilizza. Con la proclamazione del Regno d’Italia, avvenuta il 17 marzo 1861, viene promulgato il regolamento postale e vengono istituiti dei bolli circolari con il nome dell’Ufficio che lo utilizzava e il datario mobile. Ad eccezione dei bolli numerali a forma quadrangolare formati da tanti piccoli rombi e il successivo bollo tondo costituito da grosse barre con al centro il numero identificativo dell’Ufficio postale che lo utilizza. Il numero identificativo di Cefalù era 810. Successivamente nel Regno d’Italia e nella repubblica italiana sono stati adoperati annulli circolari di varie dimensioni e diciture simili. Il 10 luglio 1943 le Forze Alleate anglo-americane effettuano lo sbarco nelle coste orientali della Sicilia e i poteri amministrativi vengono assunti dall’A.M.G.O.T. “Allied Military Government Occupied Territori”. Gli americani, in previsione dello sbarco in Europa e sicuri di trovare un disordine generale, in gran segreto avevano preparato a Washinngton D. C. una serie di nove francobolli con la dicitura ALLIED MILITARY POSTAGE, che solo dopo lo sbarco in Sicilia fu completata la stampa con ITALY e LIRE o CENTESIMI e il 19 luglio vengono consegnati all’A.M.G.O.T. A Cefalù la corrispondenza, in questo periodo, viene obliterata con tre annulli, simili fra loro, con la dicitura CEFALU’ e la provincia PALERMO fra due stelline o asterischi e la data al centro, mentre a S. Ambrogio fu adoperato un annullo a grande cerchio simile agli annulli di Cefalù. I francobolli dell’A.M.G.O.T., in Sicilia, hanno avuto un uso limitato e alla fine del mese di settembre del 1944 sono andati definitivamente fuori corso. Varie ESPERIENZA E CREATIVITA’ DELLA SCUOLA RICAMARTE PREMIATO IL “GOTHA” SPORTIVO SICILIANO DELL’ANNO Consensi e prospettive dell’artigianato Madonita Nello splendido scenario di Piazza Duomo di Pina Alberti di Nino Randazzo G I iovedì 22 giugno 2006 sono stati sospesi, per il periodo estivo, i corsi - laboratorio della Scuola di Ricamo “Ricamarte Madonie” nella sede di Porta Pescara in C.so Vittorio Emanuele, Cefalù. I corsi, avviati già dall’inizio dell’anno nelle diverse tecniche del filet a modano (insegnante Ida Cannatella), della tessitura a mano e del macramè (insegnante Tilde Coco), del chiacchierino (insegnante Teresa Giardina) e del ricamo (insegnante Pina Alberti), hanno visto l’entusiasta e attiva partecipazione delle numerose allieve. La Scuola “Ricamarte Madonie”, già al secondo anno di attività, riceve il sostegno fondamentale da parte del Comune di Cefalù, sia con la disponibilità della sede di Porta Pescara, sia, soprattutto, con il caloroso e convinto sostegno del Sindaco di Cefalù, On.le Simona Vicari, a cui va la nostra affettuosa riconoscenza. La Scuola quest’anno ha avuto l’onore di effettuare diversi stage di perfezionamento in favore di numerose allieve di diversi paesi delle Madonie (Castelbuono, Collesano, Caltavuturo, ecc..) e di altri paesi dei dintorni di Palermo (Alia, Marineo, San Giuseppe Jato, ecc..), frequentanti corsi di formazione regionale nel settore del ricamo. Ciò è stato possibile in quanto la nostra Scuola ha ormai raggiunto un’alta considerazione per la competenza, serietà e creatività dimostrate in tante occasioni. Inoltre è stato portato avanti quest’anno il progetto di collaborazione con il Centro Diurno dell’ASL di Cefalù con ottimi risultati.Tra le attività di rilievo della Scuola sono da segnalare la Mostra a livello provinciale tenuta all’inizio di Dicembre 2005 presso la prestigiosa sede del Circolo Ufficiali di Palermo. Nello stesso mese di Dicembre 2005 è stata organizzata una mostra didattica delle attività della Scuola presso la sede del Parco delle Madonie a Petralia Sottana. Da segnalare come l’attività della Scuola è stata oggetto di attenzione da parte della prestigiosa rivista nazionale “RICAMO ITALIANO” che tramite il suo direttore Arch. Michelotti è stato ospite a Cefalù per effettuare un ampio servizio sui lavori e sulle attività della Scuola. Nei prossimi mesi, a partire dal mese di Agosto, sulla rivista verranno pubblicati diversi lavori eseguiti dalla Scuola.In collaborazione con la Provincia di Palermo, e in particolare con l’assessore delle attività produttive dott. Nicola Vernuccio, la Scuola ha partecipato con alcuni lavori al progetto RICAMART EXPO finalizzato alla promozione dell’artigianato artistico femminile della Provincia di Palermo. La Scuola sarà impegnata nei prossimi mesi a partecipare a diversi eventi a carattere nazionale (Arezzo) e internazionale (Londra) nel settore dell’abbigliamento e degli accessori. l vice campione del mondo dei 400 misti Luca Marin, il campione europeo di karate Luca Valdesi e il capitano del Messina Salvatore Sullo hanno vinto “i premi dell’anno” dell’Ussi Sicilia. I riconoscimenti sono stati consegnati il 15 maggio nello splendido scenario di piazza Duomo di Cefalù, al culmine di una giornata all’insegna di cultura, sport e spettacolo. Quest’anno la manifestazione curata da Argomenti di Amelia Bucalo Triglia, si è rifatta il look, divenendo una vera e propria kermesse di divertimento e di intrattenimento, con il pubblico che ha partecipato ad esibizioni di spinning, subbuteo, tennis tavolo, badminton, golf, capoeira, danza sportiva, fight shok e karate, poi lo spettacolo vero e proprio incentrato sull’ assegnazione dei “premi dell’anno”. A fare da padrone di casa e a condurre la serata sono stati i giornalisti Guido Monastra e Nadia La Malfa con Massimo Minutella. Sulla base dei voti espressi dai giornalisti sportivi siciliani, sono stati assegnati anche “i premi dell’anno” riservati a categorie specifiche di atleti. Per “il vecchio campione” il riconoscimento è andato per tre volte al vincitore della Targa Florio Nino Vaccarella, mentre “tra gli arbitri” è stato scelto “il fischietto” di serie A di pallavolo Matteo Cipolla e “tra i giovani” il pilota Salvatore Gatto. “Tra i pionieri”, riconoscimento all’ ex presidente del Catania Ignazio Maccoccio, mentre “tra le piccole società” alla Sincro Nuoto Catania, allo Sci Club Messina e alla Setesi Mediterranea di Belmonte Mezzagno, campioni d’ Italia del Badminton. “Il premio dell’anno” al Dirigente è stato invece assegnato al presidente del Coni Sicilia Massimo Costa, mentre quello al migliore allenatore è andato a Liliana Granulich della Degasperi Enna di pallamano. Riconoscimenti speciali sono stati conferiti all’Upea Capo d’Orlando (al basket maschile) al difensore del Palermo Leandro Rinaudo e al comitato regionale della Federdisabili. Tra gli ospiti d’eccezione della serata presenti il Sindaco Simona Vicari, l’assessore allo Sport Augusto Cesare, il presidente nazionale dell’Ussi Antonello Capone, l’ex allenatore del Palermo Giuseppe Papadoculo, il padre di tutte le cronache sportive Bruno Pizzul, l’ex campione europeo di basket Marco Bonamico e l’amministratore delegato del Palermo Rinaldo Sagramola. Lo spettacolo andato in onda indifferita su TRM è stato allietato dalle esibizioni di attori e comici nostrani tra cui Paride Benassai, Sergio Vespertino, il Gruppetto e i Cavernicoli che hanno proposto alcuni dei loro migliori pezzi di teatro e cabaret, attingendo a repertorio più caro al pubblico. Sul palcoscenico cefaludese c’è stato spazio anche per la musica e danza brasiliana con l’esibizione dei Cafè Do Brasil, Savane Crew e Calypso Dance. nella foto: centro tavola realizzato a filet dalla scuola Ricamarte nella foto: Vincenzo Lombardo, Amelia Bucalo, Simona Vicari e Bruno Pizzul 21 Varie CITTADINI E FINANZA rubrica di Toti Cottone IL DECRETO BERSANI Rispondiamo alla domanda di un cittadino sul Decreto Legislativo n. 223 del 4/7/2006, più comunemente noto come Decreto Bersani, ha previsto una serie di innovazioni di carattere amministrativo – fiscale che, sicuramente, avranno riflessi sui contribuenti che ci chiede di conoscere gli aspetti più significativi. Giustamente, come da Lei sottolineato il decreto legislativo, che ha efficacia immediata, ma che dovrà essere trasformato in legge entro 60 giorni, potrebbe subire delle modifiche e, pertanto, quello che andrò a dire non è a titolo definitivo. Ritengo che qualche modifica in corso di esame in Parlamento ci sarà, come i provvedimenti che riguardano i tassisti, comunque, allo stato attuale si ha: Professionisti Viene posto l’obbligo per i professionisti di tenere conti correnti dedicati alla gestione dell’attività professionale, dove dovranno confluire i pagamenti dei clienti e da cui si dovrà prelevare le somme per le spese professionali, nonché le somme per le spese della propria famiglia, ma solo ed esclusivamente, con assegno intestato a se stesso e che potrebbe essere versato in un conto corrente ad uso familiare. Inoltre, i compensi dovranno essere incassati mediante bonifico, Pos, carta di credito, bollettino di conto corrente postale (nella realtà, sarà difficile nel nostro territorio potersi adeguare, specie per le piccole somme). ICI Viene soppresso l’obbligo della dichiarazione Ici per le variazioni immobiliari intervenute nell’anno precedente, mentre il tributo sarà possibile liquidarlo con il Mod. F24 e con la contestuale dichiarazione nel Mod. Unico o Mod. 730. Viene, inoltre, abolita l’esenzione per gli immobili posseduti dal Clero o dalle Onlus, dove viene svolta attività commerciale. IVA Viene ripristinato l’obbligo di presentazione dell’elenco clienti e fornitori, mentre dal 2007 i commercianti al dettaglio, dovranno comunicare, per via telematica, ogni settimana l’ammontare dei corrispettivi giornalieri conseguiti. Inoltre, per coloro i quali non effettuano il versamento dell’Iva nell’arco di un anno ed la debenza supera i 50.000 euro d’imposta evasa, è prevista l’applicazione delle sanzioni penali, oltre quelle di carattere amministrativo.In materia di apertura di Partita Iva, si avranno sicuramente dei ritardi, in quanto prima di avere concesso il numero di partita Iva, gli uffici finanziari dovranno effettuare un controllo sul soggetto richiedente, per accertare la validità della richiesta e se il soggetto, in passato, abbia avuto assegnate altre partite Iva. Detrazione 41% La nuova norma interverrà sul regime agevolativo per le ristrutturazioni edilizie, subordinandone l’applicazione alla condizione che, per le spese sostenute a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto, nella fattura emessa dal soggetto che esegue l’intervento sia separatamente esposto il costo della manodopera. L’esposizione delle diverse voci di costo, dalla data di entrata in vigore del decreto legge, diventa uno dei presupposti per fruire dello sconto. A questo punto riteniamo che, alla prossima occasione, chiederemo ulteriori informative. Se vuoi porre un quesito a Toti Cottone, scrivi a: [email protected] 22 Un al palazzo di vetroDI VETRO UNCefaludese CEFALUDESE AL PALAZZO UN RICORDO INDELEBILE Nella vita capitano esperienze indimenticabili, come quella che un gruppetto di ragazzi dell’ateneo di Palermo ha vissuto, diventando per due settimane dei veri delegati delle Nazioni Unite a New York. “Ricordo quando nella facoltà di giurisprudenza - afferma il giovane Cefaludese Michele Sarrica (nella foto) - un piccolo gruppo di giovani di Catania sponsorizzava una bella iniziativa, i MUN, cioè i Model United Nations, una simulazione fatta da ragazzi provenienti da tutte le parti del mondo che simulava i veri lavori delle delegazioni permanenti dell’ONU. Il progetto è stato anticipato da una dura selezione e da un corso di cinque mesi in cui abbiamo imparato a conoscere il meraviglioso mondo delle relazioni internazionali, studiando le regole di procedura e i meccanismi di lavoro nel mondo della diplomazia. La mia delegazione è stata scelta per rappresentare lo stato della Libia, proprio perché la difficoltà del progetto stava nell’abbandonare la propria identità nazionale e vestirsi dei panni dei delegati dello stato scelto dalle Nazioni Unite. Il viaggio a New York è stato preceduto da numerose prove di preparazione all’esperienza che saremmo andati da lì a poco a vivere. Arrivati nella grande mela - continua Sarrica -, subito dopo esserci svestiti del nostro usuale comportamento e dopo aver indossato il formal dress, (il vestito da cerimonia), ci dirigemmo verso il centro della diplomazia mondiale, il famoso Palazzo di vetro. Trovarsi in un luogo così importante, sedersi nei banchi con le effigie dei 191 paesi membri, stare accanto a persone di tutte le nazionalità, sono esperienze uniche ed indelebili. Lavoravamo tutti insieme per un progetto comune, cercare di stringere delle alleanze per far passare le nostre idee, i nostri sforzi che se supportate da un numero cospicuo di stati sarebbero potute diventare delle risoluzioni, dei documenti su preciso modello di quelli dell’O.N.U. Il progetto includeva anche il mission briefing, l’incontro ufficiale con gli ambasciatori dello Stato rappresentato. Siamo stati accolti dai diplomatici della Libia, che nonostante i rapporti tesi con l’Italia hanno gentilmente partecipato all’incontro esponendo i loro punti di vista sugli argomenti che ognuno di noi stava trattando nella propria commissione. Un’altra bella esperienza - conclude Michele Sarrica - è stato il giorno delle votazioni, eravamo tutti raccolti nelle sale dell’assemblea generale e del consiglio di sicurezza ad attendere gli esiti sul nostro lavoro, ascoltando i consigli delle personalità che parlavano, sottolineando il grande ruolo strategico di arbitro sopra le parti che risiede nelle mani delle Nazioni Unite. Un’esperienza del genere arricchisce chi la compie regalando dei momenti di formazione. Sono grato di aver preso parte ed un progetto così affascinante ed aver collaborato con i veri delegati dell’Onu, un ricordo indelebile che spero diventi in futuro la “realtà”. In un mondo così in crisi, l’importanza delle nazioni Unite evidenzia lo sforzo compatto che viene svolto per mantenere la pace e le buone relazioni tra gli Stati, un ruolo giocato in pieno accordo con i principi sani della fratellanza tra i popoli, che alimentano la speranza di una vita migliore. RESTAURO CORTINA MEGALITICA SELEZIONATO PER TRIENNALE DI MILANO Il restauro della Cortina Megalitica di Cefalù è stato selezionato dalla Triennale di Milano tra i finalisti del premio “Medaglia d’oro all’architettura italiana 2006” ne la categoria “menzione d’onore, spazi e infrastrutture pubbliche”. “Siamo particolarmente soddisfatti - ha detto il sindaco Simona Vicari - per un riconoscimento che arriva su un intervento architettonico di recupero e fruizione di un patrimonio della nostra storia. Un progetto - aggiunge il sindaco Vicari - su cui l’amministrazione ha investito reperendo anche le risorse necessarie alla realizzazione”. Il sindaco Vicari si è inoltre complimentato con l’architetto Pasquale Culotta che ne firma il restauro. PROGETTO DI STUDIO PER IL LUNGOMARE CON “CATHOLIC UNIVERSITY OF AMERICA” Un protocollo d’intesa tra il Comune di Cefalù e la Catholic University of America è stato definito per realizzare nella cittadina normanna un progetto di studio sulla nuova vivibilità e fruizione del Lungomare. Il sindaco di Cefalù Simona Vicari ha incontrato il professore della cattedra di architettura, Stanley Ira Hallet, accompagnato dall’architetto Giuseppe Di Nicola che insegna nella stessa Università. Presente all’incontro l’assessore comunale Leonardo Cefalù. Il prossimo anno ventidue studenti del corso di architettura verranno a Cefalù per realizzare uno studio sul Lungomare e sulla via d’accesso alla cittadinanza per chi proviene da Palermo. I progetti saranno poi esposti a Roma e raccolti in un catalogo la cui uscita è prevista per luglio 2007. “Auspichiamo - afferma il sindaco Vicari - che da questo confronto di idee con atenei di altre nazioni possano emergere soluzioni interessanti al fine di una nuova e più godibile fruizione del Lungomare”. IL CLUB MED RIAPRIRA’ NEL 2008 NEL RICORDO DI ALEXIS AGNELLO “Il Club Med riaprirà nel 2008 nel ricordo di Alexis Agnello, che ha avviato i primi incontri per la completa ristrutturazione del villaggio di Cefalù”. Con queste parole il Sindaco Simona Vicari ha voluto commemorare nel corso della cerimonia funebre Alexis Agnello, ex Direttore Generale del mondo del Club Med. “L’amore di Alexis Agnello per questa città - ha aggiunto Simona Vicari rimane nel suo lavoro e nella sua capacità di intendere il turismo come forma di integrazione tra culture diverse. E’ emblematico che proprio a poche ore dalla sua scomparsa, - ha concluso il Sindaco è arrivato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e Monumentali, il parere favorevole per il progetto di ristrutturazione per il Club Med di Cefalù”. APPROVATO IL PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE Il piano triennale per le opere pubbliche è stato approvato dal consiglio comunale di Cefalù con nove voti favorevoli, un astenuto e quattro contrari della minoranza. “Dal libro delle opere pubbliche sono state eliminate sia la realizzazione del campo di golf che il ricorso alla finanza di progetto per l’ampliamento del cimitero. L’assise cittadina ha inserito come prioritaria la riqualificazione della via Dei Mulini prevedendo anche il ricorso al mutuo; la messa in sicurezza della circonvallazione - torrente S.Oliva e l’adeguamento dell’area della protezione civile con l’impiego di 200 mila euro da prelevare dai fondi Enel. “Il consiglio comunale - ha commentato il presidente Domenico Dolce - ha inciso profondamente nelle scelte di approvazione del piano triennale 2006-2008 apportando modifiche ed integrazioni per la fattiva realizzazione di opere importanti per la nostra città”. UNO SPORTELLO ARTIGIANCASSA AL CASTELLO BORDONARO Uno sportello di Artigiancassa per il credito agevolato alle imprese di Cefalù e del comprensorio, è stato aperto al Castello Ortolani di Bordonaro, sede di rappresentanza del Comune. Sottoscritta, l’11 maggio la convenzione alla presenza dell’Assessore alle Attività Produttive, Santi Cortina, del Direttore Regionale di Artigiancassa, Salvatore Guttadauro, del Direttore di Cassa Artigiani, Maurizio Pucceri, del Presidente di Casartigiani Fidi, Filippo Sciortino, e del Funzionario di Artigiancassa, Rosario Lo Porto. Presenti, inoltre, il Responsabile del Servizio Attività Produttive, Rosa Maria Di Bella e l’esperto legale Pasqualino Di Marco. “L’Amministrazione - ha detto l’Assessore Cortina - sta attivando nuove iniziative in favore dello sviluppo delle attività economiche locali e per la nascita di nuove imprese”. Dal Direttore Guttadauro è arrivata la disponibilità di Artigiancassa a “realizzare ulteriori progetti mirati alle attività produttive”, mentre, Pucceri ha sottolineato che “lo sportello di Cefalù fornirà anche un servizio di consulenza all’impresa”. A Cefalù sono circa 250 le imprese artigiane. Le imprese possono rivolgersi allo sportello, per richiedere finanziamenti al tasso dello 0,2 percento (L.949/52 e della L.R. 32/2000) per elasticità di cassa, acquisto, ristrutturazione e costruzione immobili, acquisto macchine ed attrezzature e formazione di materie prime o per ottenere finanziamenti fino a 30 mila euro in 30 giorni. È attivato anche un servizio di assistenza e informazione sulla Legge 488/92 per l’artigianato che prevede contributi in conto capitale fino al 41 percento e per il rimanente 59 percento dell’investimento l’accensione di un finanziamento a tasso agevolato a partire dallo 0,50 percento. Lo sportello è aperto lunedì e mercoledì, dalle ore 16 alle ore 18.30, e il martedì e giovedì, dalle ore 9.30 alle ore 13. Per maggiori informazioni si può telefonare allo sportello presso il Castello di Bordonaro al 338/5402727. 23 Libri, Mostre & Premi Presentata la ristampa del Libro Rosso La figura del professore Domenico Portera, uno dei grandi figli di Cefalù, recentemente scomparso, è stata ricordata nella sala delle Capriate del Municipio in occasione della presentazione della ristampa del “LIBRO ROSSO” di Cefalù, curata nel tempo dal professore stesso ed edita dalla Pubbisicula di Palermo. “Questa città, - ha ricordato il Sindaco Simona Vicari- rimarrà sempre grata a Domenico Portera per incessante attività di ricerca e di studio che ci ha acconsentito di conoscere nelle radici la storia di Cefalù”. Il Sindaco ha consegnato poi ai figli del professore presenti in sala una targa ricordo. La figura dello storico cefaludese è stata tracciata da Titta Lo Jacono, presidente dell’Istituto Internazionale di Cultura Ebraica. “La mia conoscenza con Mimmo così ripetutamente chiamato durante l’intervento risale al 1961, Domenico Portera ha avuto sempre la forza nella parola e la sua città è stata per lui molto importante”. Dal Presidente Lo Jacono è arrivata anche una proposta: “La riedizione del “LIBRO ROSSO” - ha affermato – può essere indicata ad esempio per stimolare gli altri comuni della Sicilia a ritrovare attraverso queste scritte un’identità culturale”. Ai lavori ha preso parte l’editore Mario Crispo: ”Dare vita a questo lavoro che mi lega a Cefalù, dove ho avuto uno dei miei più validi collaboratori - ha evidenziato Crispo, ricordando Lorenzo Misuraca - è stato un onore. E’ un testo con una memoria storica di grande rilevanza curata da una persona di un grande spessore culturale e di pensiero. I lavori sono stati conclusi dal presidente della Fondazione Culturale Mandralisca Giuseppe Simplicio che ha ricordato l’attività di Domenico Portera, suo predecessore alla guida della Fondazione. Ottagono S.Caterina I Florio e Cefalù Quando storia e cultura convergono sotto l’egida di una sola famiglia che ha contribuito allo sviluppo economico e sociale della Sicilia, all’inizio dello scorso secolo. Ecco il sunto della mostra sui Florio, che si è tenuta per nove giorni nel mese di maggio (dal 16 al 24), presso l’Ottagono Santa Caterina di Cefalù. Un’iniziativa organizzata in occasione del centenario della “Targa”, dall’Historic Promoter Racing, dalla cittadina turistica balneare, con l’input del Team Palikè e la collaborazione di Effe model, nella persona di Carmelo Filippone. Una mostra che, come si diceva, ha ricordato lo splendore della bella epoque e la fiorente attività commerciale della nobile famiglia e, proprio a tale scopo, sono state esposte le ceramiche prodotte dagli stessi Florio ed appartenenti alla collezione privata di Andrea Oliveti, così come rare bottiglie di Marsala Florio ed altri cimeli di valore. Ma non poteva essere dimenticata quella che fu la vera creatura del vulcanico ”Don Vincenzo”: la corsa per autovetture più antica del mondo. A darne una concreta testimonianza i trenta quadri di Francesco Accardi, le numerose stampe fotografiche in bianco e nero e a colori, risalenti al periodo compreso tra il 1930 ed il quarantennio successivo, degli studi Cappellani e Scafidi. Ma anche le riproduzioni modellistiche di quasi tutte le automobili che hanno vinto nelle varie edizioni disputate, realizzate da Giuseppe Cuttitta, oltre ad un plastico riproducente i box di Cerda nell’ambientazione della gara disputata nel 1970 di Gianni Petta con i modellini di Matteo Cuccia. A sancire il successo di questa esibizione, oltre 3000 presenze e la visita di personaggi fra cui il “preside volante” Ninni Vaccarella, il “drago di Caverzere” Sandro Munari e Donna Costanza Afan de Rivera, discendente degli stessi Florio. Legno, pietra e marmo nelle sculture di Giacchino Torna ad esporre dal 26 al 31 agosto nell’ottagono Santa Caterina, Roberto Giacchino, maresciallo dei Carabinieri con la passione per la scultura. “Sarà una personale - ci anticipa Giacchino - con quasi tutte opere inedite, realizzate nei ritagli di tempo, che raffigurano la differenza e la lotta tra il bene e il male”. In totale nell’ottagono S. Caterina saranno presentati 32 pezzi di cui 12 di dimensioni importanti ricavate dalla lavorazione del legno, della pietra e del marmo. La mostra, “Radici tra le pietre”, prende il nome dalle materie prime utilizzate per la creazione delle opere. “Lo scorso hanno - aggiunge il comandante Giacchino - ho avuto un successo che non mi aspettavo. Le sculture sono state apprezzate anche dai turisti provenienti da diverse località”. Nel mese di luglio, Giacchino ha presentato alcuni sui lavori al caffè letterario “La Galleria” in occasione della collettiva “La parola diviene forma”. (V.L.) L’Amministrazione Comunale porge i più cari e più affettuosi auguri per una vita ricca di tante soddisfazioni ai neonati: Culotta Adam, D’Amico Asia, Di Fatta Giosuè, Di Fatta Michele, Fertitta Giuseppe, Fertitta Mattia, Forti Angelo, Gemello Francesco, Giallombardo Giuseppe, Greco Silvia, Li Pani Ludovica Maria, Matassa Francesco, Mogavero Nicolò, Muca Michela, Ortolano Chiara, Ortolano Francesco Pio, Ortolano Serena, Paviera Flavia, Piazza Andrea Santino, Pirrone Leila, Pirrone Siria, Provenza Davide, Puccia Asia Maria, Saja Simona, Santacolomba Giorgia, Scardilli Emanuele, Testa Salvatore,Vacca Roberto e Vazzana Francesca. 24 Segretario generale - Direttore generale: Avv. Ettore Sunseri Gabinetto del Sindaco, Nucleo di valutazione e ufficio comune PIT: Dott.ssa Maria Fertitta Razionalizzazione e potenziamento dell’apparato burocratico dell’Ente: Rag. Salvatore Catanese Personale: Dott.ssa Angela Di Figlia Gare e contratti, Concessione Servizi pubblici e Cimiteriali: Dr.ssa Rosaria Pernice Servizio Contenzioso: Dr.ssa Giuseppina Costantino Pubblica istruzione, politiche giovanili, segreteria: Sig.ra Lucia Greco Servizi Sociali e assistenza all’infanzia, anziani e portatori di handicap; servizio per la tutela del cittadino, URP:Dott.ssa Colomba Agnello Commercio e attività produttive: Sig.ra Rosa Maria Di Bella Stato civile, anagrafe, elettorale, leva: Dr.ssa Piera Longo Polizia municipale; servizio circolazione stradale, vigilanza ecologica-ambientale: Dott. Stefano Blasco Lavori pubblici; servizio idrico integrato: Ing. Matteo Crisà Manutenzioni, arredo urbano e verde pubblico: Geom. Benedetto Calì Urbanistica, edilizia Privata e sportello unico; P.R.G.: Arch. Giovanni La Barbera Igiene e sanità: Dr.ssa Maria Concetta Di Fatta Espropri: Arch. Salvatore Vizzini Sicurezza sui luoghi di lavoro e protezione civile; servizio risorse energetiche e servizi a rete: Sig. Diego Gallotta Servizio Economico-Finanziario; economato; C.E.D.: Rag. Giacomo D’Agostaro Provveditorato; patrimonio; turismo sport e cultura: Rag. Domenico Meli Tributi, gestione amministrativa servizi idroelettrici: Avv. Ettore Sunseri Il Sindaco Simona Vicari ha avviato una verifica di maggioranza all’interno delle forze politiche della Casa delle Libertà che sostengono l’Amministrazione Comunale. Mentre andiamo in macchina hanno rassegnato le proprie dimissioni gli assessori Leonardo Cefalù e Rosaria Muffoletto, espressione dell’Udc. Nel Prossimo numero vi informeremo sull’evoluzione della verifica di maggioranza. LA RIVISTA E' ON LINE SU WWW.CEFALUINFORMA.IT LEGGI LE NEWS DI CEFALU' SUL TELEVIDEO DI RAITRE ALLA PAG. 655 25 Le moyen age pittoresque - Sicile XII siècle - Girault De Prangey d’Après Nature (intorno al 1841)