Numero 2 - ottobre 2005
Care amiche e amici,
Esce il secondo numero della newsletter e questa volta diamo per conosciute molte informazioni generali che si
trovavano sul primo numero di marzo,
e che ritroverete sul nostro sito, per
farvi conoscere meglio il nostro lavoro
antidiscriminatorio.
Come potete verificare dai dati che
abbiamo diffuso, molti casi trattati
riguardano il rientro dalla maternità.
Stiamo assistendo in molti luoghi di
lavoro ad una vera e propria ostilità nei
confronti delle donne madri che spesso le costringe a dimettersi entro il
primo anno di vita del figlio, come
emerge anche da una ricerca condotta
insieme all’Ispettorato del Lavoro.
Abbiamo ottime leggi ma, in particolare la 53/2000 che riguarda la conciliazione e il coinvolgimento anche dei
padri nel lavoro di cura dei figli, in pratica inattuate. Pochissime aziende utilizzano i fondi previsti per avviare progetti che facilitino l’essere madre e
lavoratrice insieme. Pochissimi comuni
hanno attuato un piano degli orari funzionale come previsto dalla seconda
parte della legge.
Si verificano, inoltre, sempre più spesso licenziamenti di lavoratrici precarie e
atipiche per maternità e non assunzioni promesse, in palese violazione delle
norme vigenti.
Al rientro molte si trovano spostate a
una mansione meno qualificata.
Far carriera con figli in Italia diventa
molto difficile ma anche lavorare, tanto
più se precarie, è sempre meno facile.
Poi ci colpevolizzano perché non facciamo più figli, sapendo bene che con
il vertiginoso costo della vita e il taglio
dei servizi, diventa sempre più difficile
far quadrare il bilancio.
Sapere che se si fa vertenza o causa si
vince può aiutare.
LAURA CIMA
Consigliera di Parità
della Provincia di Torino
Trimestrale «La newsletter delle donne»
Consigliera di Parità della Provincia di Torino
Supplemento a «Cronache da Palazzo Cisterna»
Aut. Tribunale n° 1788 del 29 marzo 1966
Direttore Responsabile: Roberto Moisio
Divento mamma...
e che faccio con il lavoro?
La nascita di un figlio è un momento molto delicato nella
vita lavorativa delle donne, anche in Provincia di Torino: lo
rileva l’indagine condotta dalle Consigliere di Parità in collaborazione con la Direzione Provinciale Lavoro Servizi
Ispettivi.
Circa 55 donne al mese, si sono dimesse dal lavoro - tra il
2002 e il 2004 - entro il primo anno di età del figlio. Un
dato giudicato «allarmante e al di sopra di ogni previsioProvincia di Torino
dalle Consiglie re di Parità della
ne», in quanto la normativa in vigore prevede per le
donne il diritto a non essere licenziate entro l’anno di età del figlio, ed offre loro la possibilità di ricorrere all’utilizzo dei congedi e di formule di conciliazione estese anche ai
papà.
L’analisi approfondita dei dati, raccolti tramite questionari, ha permesso di delineare l’identikit della lavoratrice dimissionaria «tipo», delle sue motivazioni e delle difficoltà persistenti a conciliare la scelta della maternità con il diritto al lavoro: ha 31 anni, vive fuori
città, nel resto del territorio provinciale, è in possesso di licenza media o di diploma, lavora ad una trentina di chilometri da casa; sul luogo di lavoro ricopriva una qualifica medio
bassa, quasi sempre in piccole aziende dei settori commercio, ristorazione, artigianato.
Le donne, spesso, si dimettono ancor prima di tornare al lavoro motivando la «scelta»
di abbandono con alcune ricorrenti criticità: l’assenza di strumenti e servizi di conciliazione (nidi, baby sitter, …) e gestione del lavoro e della famiglia, gli orari incompatibili e il rifiuto del part-time (52% dei casi …!), un clima aziendale difficile ed ostile che
rende conflittuali e «pressanti» le relazioni con superiori e colleghi, la distanza tra casa
e luogo di lavoro, il declassamento di mansioni imposto dall’azienda al rientro dalla
maternità.
Tra le righe, anche, una persistente resistenza da parte delle aziende a ricorrere agli
strumenti di finanziamento per predisporre progetti che rendano davvero possibile
conciliare lavoro e maternità.
La verità emersa dal confronto incrociato di dati e dichiarazioni rilasciate dalle donne
richiede serie riflessioni: «Nessuna donna rinuncerebbe al suo posto di lavoro - spiega
l’indagine - se potesse disporre di un’organizzazione degli orari, delle distanze e dei
servizi «compatibile» e di un clima lavorativo “accettabile”».
Tel. 011.8612771
Via Maria Vittoria 12 - Torino -
» segue a pag. 2
all’interno
pag. 2
pag. 2
pag. 3
pag. 3
pag. 4
Discriminazioni di genere: i casi trattati dalle Consigliere di Parità
Un opuscolo informativo per le mamme e i papà
Una sentenza tutela il posto di lavoro della neo-mamma
Le P.O. nell’esperienza del Centro per l’Impiego di Orbassano
Premio Donna Innovazione
ottobre 2005 - La Consigliera di Parità della Provincia di Torino
1
l’approfondimento
Sono 120 le persone, il 90% donne,
che si sono rivolte
alla Consigliera di
Parità negli ultimi
quattro anni di attività dell’ufficio. Una casistica significativa che permette di
approfondire le difficoltà e i bisogni delle donne in
Provincia di Torino e di monitorare l’importanza del servizio svolto dalle Consigliere di Parità. Il rientro dalla maternità è il momento più critico per le lavoratrici: demansionamenti, negazione di permessi dovuti, isolamento e battute pesanti le spingono troppo spesso al licenziamento.
Oltre il 30% degli interventi delle CdP riguardano problematiche insorte per la maternità ma non sono mancate
segnalazioni di molestie (6 casi), discriminazioni sessuali (13
casi), mobbing (11 casi), problemi di natura sindacale (15
casi), veri e propri atti discriminatori (4 casi).
Il 58% delle donne ha richiesto alla CdP una semplice
consulenza: trovare un punto di ascolto e di sfogo è già,
spesso, importantissimo. In altri casi (il 14%) alla
Consigliera è stato chiesto di intervenire come intermediaria per una conciliazione positiva con l’azienda.
Nelle situazioni in cui la Consigliera ha dovuto adire vie
legali le cause giudiziarie intentate si sono sempre concluse a favore delle donne discriminate.
La percezione è che i casi emersi siano la punta di un iceberg. Le donne cominciano a prendere coscienza dei loro
diritti ma è spesso necessaria la presenza di un presidio
cui rivolgersi per vederli riconosciuti. Rivolgersi alla
Consigliera non implica necessariamente «andare in giudizio» nei confronti dell’azienda: i molti casi risolti con la
conciliazione dimostrano che a volte un intervento equilibrato di intermediazione riesce a venire a capo di situazioni a prima vista inconciliabili.
Discriminazioni di genere:
i casi trattati
dalle Consigliere di Parità
Identikit delle discriminazioni nel torinese
sesso:
età:
titolo di studio:
situazione familiare:
situazione contrattuale:
occupazione:
tipologia d’impresa:
settore:
canali:
2
femminile (90%)
> 30 (85%)
medio alto, diploma o laurea (80%)
parentale, composta da marito, figli,
genitori (67%)
impiego a tempo indeterminato (78%)
impiegatizia (46%)
privata (74%), prevalentemente con
oltre 100 dipendenti (27%)
servizi (53%), industria (15%),
grande distribuzione (12%)
Centri per l’impiego (46%), sindacati
(13%), internet (10%), altro (25%)
ottobre 2005 - La Consigliera di Parità della Provincia di Torino
Un opuscolo informativo per le
mamme e i papà
Nato per informare le neo
mamme e ai neo papà circa
le opportunità e i diritti che
riguardano la conciliazione
tra lavoro e vita familiare,
l’opuscolo si propone di aiutarli ad affrontare con serenità e consapevolezza i problemi e le necessità del
nuovo ruolo di genitori
rispetto al lavoro.
«I nostri auguri tra
opportunità e diritti!» è
realizzato in due versioni - una «per le mamme» e una
«per i papà» - ed è in distribuzione sperimentale da alcuni mesi, presso gli ospedali Agnelli di Pinerolo, S. Anna di
Torino, S. Croce di Moncalieri, Civico di Chivasso, Reparto
neuro psichiatria infantile e Ospedale Civile di Ivrea.
L’opuscolo contiene:
G le principali opportunità di cui una mamma e un
papà possono usufruire dopo la nascita del bimbo:
dai congedi per maternità e paternità, ai congedi
parentali, ai permessi per malattia, in caso di handicap del bambino;
G Illustra i diritti della lavoratrice relativi al periodo
di astensione obbligatoria per maternità e offre indicazioni utili su chi contattare per «saperne di più»;
G fornisce informazioni utili per differenti tipologie
di contratti di lavoro, diversificando nella descrizione
dei congedi le varie opzioni.
della Provincia di Torino
dalle Consiglier e di Parità
12 - Torino - Tel. 011.8612771
Via Maria Vittoria
L’opuscolo è disponibile in versione cartacea presso
l’ufficio della: Consigliera di Parità - tel. 011/8612771
e in formato .pdf sul sito
www.consiglieraparitatorino.it
continua da pag.1
In prospettiva, inoltre, la lavoratrice troverà notevoli difficoltà nella ricerca di una nuova occupazione quando, una
volta cresciuti i figli, deciderà di rientrare. «Per questo spiegano le Consigliere - è necessario fare il possibile perché le donne riescano a conservare il loro posto di lavoro.
Dobbiamo inventare strumenti, potenziare servizi, informare persone ed aziende circa diritti ed opportunità. Da
una prima riflessione sono nati gli opuscoli “I nostri auguri, tra opportunità e diritti”, che si stanno rivelando uno
strumento informativo mirato e efficace 0cui seguiranno
altre iniziative in collaborazione con la Provincia.»
in evidenza
«Una sentenza che farà
storia perché dimostra
come la legislazione italiana sia all’avanguardia
in materia di tutela antidiscriminatoria e offra
buone possibilità di soluzione in ambito lavorativo, se le donne che subiscono discriminazioni hanno il coraggio, come in questo caso, di denunciarle e di chiedere il reintegro sul luogo di lavoro». Così le
Consigliere di Parità, Laura Cima ed Ivana Melli, hanno espresso la loro soddisfazione per la vittoria della causa promossa
nei confronti di una nota casa di cura privata torinese. La sentenza del Tribunale di Torino, Sezione Lavoro, n. 3503 del
2005 depositata il 6 agosto 2005, ha dichiarato il carattere
discriminatorio dei comportamenti
La causa impugnata della società che gestisce Villa Ida di
dalle Consigliere di Lanzo Torinese, nei confronti di una
Parità vince e segna giovane Dott.ssa. Il caso si è verificato nel settembre 2003, quando la
una tappa
Dott.ssa, alcuni mesi dopo aver conimportante
cordato un’assunzione a tempo
nell’affermazione dei indeterminato presso la casa di cura,
diritti della donna al aveva comunicato alla direzione di
lavoro e alla tutela
essere incinta. La società, anziché
adempiere all’impegno preso, aveva
della maternità.
quindi preferito assumerla, con contratto di collaborazione, per poi licenziarla.
La violazione della normativa sulla parità di trattamento tra
donne e uomini è stata riconosciuta dalla sentenza che ha
considerato illegittimi i contratti di collaborazione e previsto
il reintegro immediato della Dott.ssa sul suo posto di lavoro,
nonché il pagamento delle spese da parte della società.
Una sentenza tutela il
posto di lavoro della
neo-mamma
Rete delle referenti di Parità dei Centri per l’impiego
Alberico Barbara
Di Giampaolo Carmelina
Fattibene Virginia
Galligani Elisabetta
Zoppolato Patrizia
Albenzio Filomena
Bellone Marina
Sciacca Giulia
Viticchié Rosaria
Caddori Barbara
Scagliola Giampiera
Arlotta Rosaria
Giorgio Assunta
Sinistro Ileana
Lo Torto Emanuela
Sonza Noera Anna Maria
Braia Maria
De Michelis Stefania
Servente Cinzia
La Torre Carmela
Sarzotti Anna Maria
Dell’Accio Rosa
Via Bertola 28
Via Bertola 28
Via Bertola 28
Via Bertola 28
Via Bertola 28
CPI Torino
CPI Torino
CPI Torino
CPI Torino
CPI Mocalieri
CPI Mocalieri
CPI Cirié
CPI Chieri
CPI Chivasso
CPI Cuorgné
CPI Ivrea
CPI Orbassano
CPI Pinerolo
CPI Rivoli
CPI Settimo
CPI Susa
CPI Venaria
011-8614424
011-8614430
011-8614412
011-8614447
011-8614456
011-3012026
011-8614845
011-3012031
011-8614800
011-6480224
0116480220
011-9225109
011-9403722
011-9177427
0124-605424
0125-235930
011-9001419
0121-325714
011-9505219
011-8169615
0122-648011
011-4596501
Le P.O. nell’esperienza del Centro
per l’Impiego di Orbassano
Il 30 maggio 2005 si è tenuto presso il CPI di Orbassano
il seminario “Le donne nel
mercato del lavoro attraverso i progetti di ricollocazione
coordinati dal CPI”. La giornata ha preso spunto da due
progetti promossi dalla Provincia di Torino e nei quali è
stato fondamentale il ruolo
dei CPI: il progetto COR,
destinato alla ricollocazione
di 354 lavoratori disoccupati,
e il progetto Indotto FIAT,
destinato alle persone che
hanno perso il lavoro per
cause esterne (chiusura dell’azienda, ridimensionamento del personale).
I progetti, con una buona
partecipazione di donne disoccupate, hanno rilevato i
bisogni professionali accompagnati dall’elaborazione
delle singole competenze,
dall’individuazione di possibili sbocchi professionali e
dall’accompagnamento nel
primo periodo di lavoro.
La giornata è nata, quindi,
dall’esigenza di confronto ed
analisi di metodologie e strumenti che permettono agli
operatori di orientare i percorsi di ricollocazione del personale femminile, partendo
dalle azioni offerte alle donne
prese in carico dai progetti.
Riflessioni anche sulla disoccupazione femminile: ancora
prevalente e tendenzialmente concentrata nelle professionalità basse. Le donne faticano maggiormente ad
entrare e a permanere nel
mondo del lavoro, “pagando” un costo professionale
alto di fronte alla scelta di un
progetto familiare, tanto che
spesso è per loro meno oneroso rinunciare al lavoro stes-
so. Tra gli ostacoli vi sono il
lavoro di cura - ancora tipicamente femminile - e il rifiuto
delle aziende a rispondere
alle numerose richieste di
part-time delle lavoratrici.
In questo contesto, i Centri
per l’Impiego sono importanti “antenne territoriali”, sensibili ai problemi delle donne.
Oltre a facilitare l’incontro tra
la domanda e l’offerta di
lavoro avviano i soggetti privi
di occupazione verso percorsi
di qualificazione e reinserimento congruenti ai fabbisogni delle imprese. Alle donne
di qualsiasi età offrono un
sostegno per risolvere problematiche che, pur non strettamente collegate al lavoro,
possono condizionare in
qualche modo un eventuale
inserimento.
L’atteggiamento di disponibilità è da sempre parte della
cultura delle operatrici dei
CPI che vorrebbero fare di
più: i risultati positivi dei due
progetti hanno sottolineato
l’importanza di poter offrire a
tutte le donne che lo richiedano, un percorso di orientamento personalizzato e di
accompagnamento
nella
ricerca del lavoro.
Per promuovere l’attività nei
confronti delle giovani donne
il CPI ha partecipato presso le
scuole superiori alla giornata
dell’inforientaday 2005 con
uno stand, in collaborazione
con ASSOT, dedicato alle
tematiche di pari opportunità, in cui è stata approfondita
l’attività della referente per le
pari opportunità presso i CPI.
dott.ssa Maria Braia
Referente di Parità
del CPI Orbassano.
ottobre 2005 - La Consigliera di Parità della Provincia di Torino
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La Consigliera informa Fatti ed eventi
Gli Appuntamenti
24 ottobre ore 9,30 presso l’Auditorium di Via Valeggio, 5 a
Torino. Seminario «Pari Opportunità anche per i lavori atipici,
precari e autonomi» dedicato alle recenti modifiche apportate
dal D.lgs 30 maggio 2005, n. 145 «Attuazione della direttiva
2002/73/CE in materia di parità di trattamento tra gli uomini e
le donne, per quanto riguarda l’accesso al lavoro, alla formazione e alla promozione professionale e le condizioni di lavoro».
Bandi e scadenze
•
Programma-obiettivo 2005 (L. 125/91) per la promozione
della presenza femminile nei livelli, nei ruoli e nelle posizioni
di responsabilità all’interno delle organizzazioni, per il consolidamento di imprese femminili, per la creazione di progetti integrati di rete.
Soggetti finanziabili: datori di lavoro pubblici e privati,
cooperative e loro consorzi, centri di formazione professionale accreditati, organizzazioni sindacali nazionali e territoriali, associazioni di varia natura.
Le domande possono essere presentate dal 1°ottobre al 30
novembre 2005.
•
L.53/2000 art. 9 «Misure a sostegno della flessibilità di
orario» Il bando è rivolto alle aziende che, in applicazione di
accordi contrattuali stipulati con le organizzazioni sindacali
comparativamente più rappresentative, attuino azioni positive per la flessibilità.
Le domande possono essere presentate entro il 10 febbraio,
10 giugno e 10 ottobre di ciascun anno.
I bandi sono disponibili alla seguente pagina del sito:
http://www.consiglieraparitatorino.it/serv_bandi.htm
•
Percorso formativo «Dal dolore al progetto: l’elaborazione
delle esperienze traumatiche in cognizioni e comportamenti
legati al cambiamento» proposto dal Telefono Rosa di Torino
con la collaborazione di Idea Solidale - Centro Servizi per il
Volontariato. Sono aperte le iscrizioni: programma e scheda
d’adesione sono reperibili sul sito:
http://www.consiglieraparitatorino.it/formazione.htm
Premio Donna Innovazione
Equivale a 3.000 euro il premio speciale voluto dalle
Consigliere di Parità della Provincia di Torino nell’ambito dello
Start Cup Torino Piemonte 2005.
Con la cifra sarà premiato il miglior business plan proposto da
impresa con titolarità o conduzione a prevalenza femminile e
che non sia vincitore di altri premi.
La competizione per i progetti di impresa innovativi, che già
nelle passate edizioni aveva visto la presenza delle donne tra i
premiati, vedrà così un ulteriore incentivo alle donne in campo
tecnico - scientifico.
Un segnale per incoraggiare le
donne a migliorare la loro presenza in campo in cui sono
ancora sotto rappresentate e
proporsi in modo sempre più
competitivo.
Il concorso d’idee è promosso
dal Politecnico e dall’Università
degli Studi di Torino e organizzato da I3P - l’Incubatore di
Imprese
Innovative
del
Politecnico di Torino - e da
«Che Impresa l’Impresa!».
Pubblicazioni
Vicino a te: a Torino il camper rosa
Sono disponibili presso l’ufficio della CdP e sul sito nella sezione «pubblicazioni», i seguenti opuscoli curati dalle Consigliere di Parità:
• Quaderni dell’ambiente n. 1
Atti del convegno 23 gennaio 2004 «Globalizzazione e vita
delle donne»
• Quaderni del lavoro n. 2
Seminario del 27 maggio 2004 «Donne nel mercato del lavoro» - Interventi
Seminario del 5 luglio 2004 «Da lavoratrici dipendenti a
imprenditrici di sé stesse»
• Quaderni del lavoro n. 3
Convegno del 3 dicembre 2004 «Le donne nel mercato del
lavoro riformato - un anno di sperimentazione della riforma»
Le consigliere di parità sostengono il progetto VICINO A TE ideato dal Telefono Rosa di Torino e finanziato dalla Legge Regionale
n° 6/2004 in tema di sicurezza. Un camper appositamente
attrezzato sarà presente in modo itinerante su tutto il territorio
cittadino e alle principali manifestazioni /eventi, consentendo
alle operatrici del Telefono Rosa di entrare in contatto diretto
con le persone, di promuovere la sensibilizzazione, l’ascolto e
l’accoglienza in tutte le circostanze che vedono le donne vittime
di violenza, maltrattamento, emarginazione.
In particolare, per la Consigliera di parità e per i centri per l'impiego
di Torino e provincia farà conoscere servizi, iniziative ed azioni antidiscriminatorie in modo da indirizzare agli organismi competenti le
donne con problemi di lavoro e di diritti violati sul posto di lavoro.
In fase di pubblicazione:
- Quaderni del lavoro n. 4 «Idee e progetti delle donne»
- Quaderni del lavoro n. 5 «Associazionismo ed immigrazione»
NewsLetter a cura di Kami comunicazione - consulente Ufficio Consigliera
di Parità
Virginia Fattibene Ufficio Consigliera di Parità - supervisione delle
Consigliere di Parità Laura Cima (effettiva) ed Ivana Melli (supplente)
Ufficio Consigliera di Parità della Provincia di Torino
Via Maria Vittoria 12 - 10123 Torino - Tel 011 8612771 Fax 011 8612889
e-mail: [email protected] www.consiglieraparitatorino.it
4
ottobre 2005 - La Consigliera di Parità della Provincia di Torino
www.etabeta.it
•
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n.2 ottobre 2005 - Consigliera di Parità