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Cuzco riesce a incantare senza compiere alcuno sforzo, bombardando i sensi con un vortice di
arte, religione, musica, architettura, cibo e fiestas – ogni possibile manifestazione della sincretica
cultura incaico-spagnola che contribuisce al fascino delle Ande.
Lungo le strade acciottolate donne camminano accanto ai lama. Capi locali con indosso le
insegne cerimoniali sfilano verso la chiesa masticando coca per assistere alla messa in quechua.
Il fiero passato pagano di Cuzco si mescola ai solenni rituali cattolici nel corso delle tante processioni, bloccando il traffico in qualunque periodo dell’anno e quasi tutti i giorni in giugno.
Il passato è onnipresente. Imponenti rovine attraggono ogni giorno folle di turisti, mentre
intrepidi esploratori avanzano faticosamente nella giungla verso città perdute, chiese coloniali
colme di ricchezze vanno lentamente in rovina nelle sonnolente piazze di città troppo piccole per
garantirsi una fermata d’autobus. Inerpicandosi su qualsiasi collina nella Valle Sacra ci si imbatte in
cumuli di roccia – dimenticati da tutti tranne dalla gente del posto – che invitano a fantasticare.
È la storia a fare di Cuzco la principale attrattiva turistica del Perú, ma c’è molto di più. Si
stanno cominciando a scoprire le enormi potenzialità che una regione abbarbicata al margine
orientale delle Ande offre agli amanti degli sport avventurosi, dove si passa da vertiginose
cime innevate alla calura asfissiante della giungla amazzonica. Accanto ai ben noti trekking,
gli itinerari ciclistici e fluviali stanno cominciando a ottenere la giusta attenzione. E così può
capitare che appassionati di sport estremi, troppo impegnati nei loro sforzi, si rechino a Cuzco
più volte senza mai visitare Machu Picchu.
da non perdere
n Bicicletta, trekking, rafting, zip-line per
raggiungere Machu Picchu via Santa
Teresa (p295)
n Acquistare abiti e gioielli d’avanguardia nei
negozietti di San Blas, il quartiere artistico
di Cuzco (p266)
n Un’escursione a piedi alle remote rovine
inca immerse nella giungla, come Choquequirau (p245) e Vilcabamba (p245)
n La serenità rurale della Valle Sacra (p273)
n Un sostanzioso pasto domenicale (p261)
insieme alla gente del posto
n CITTà principale: CUZCO, POP. 350.000
n TEMPERATURA MEDIA:
gennaio 7°c-20°c, luglio -1°c-21°c
cuzco e la valle sacra
Cuzco e la Valle Sacra
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CUZCO
prima, Cuzco è una città relativamente sicura,
dotata di discrete infrastrutture e abitata da
una popolazione amabile e intraprendente
che non ha paura di lanciarsi nelle attività
più diverse, dai giovani lustrascarpe ai vistosi
magnati dei nightclub.
Musei e chiese silenziose. Organi di animali allo spiedo e cucina d’alta classe. Sesso,
droga e rock’n’roll si riversano dai palazzi di
epoca coloniale trasformati in locali notturni
lungo strade di acciottolato costruite per il
transito dei lama. A ogni angolo la storia
si impone all’attenzione. Cuzco è una città
eterogenea, coraggiosa, avida, irresistibile.
Qualunque sia il periodo di tempo che
decidiate di trascorrere qui, non sarà mai
abbastanza.
%084 / pop. 350.000 / alt. 3326 m
Secondo la leggenda, nel XII secolo Inti, il
dio sole, posò il suo sguardo sulla terra e
decise che il suo popolo aveva bisogno di
essere organizzato, perciò creò Manco Cápac,
il primo inca, e Mama Ocllo, sua sorella e
consorte. I due nacquero sulla Isla del Sol,
nel Lago Titicaca, da dove intrapresero un
lungo cammino. Inti diede a Manco Cápac
una verga d’oro chiedendogli di trovare il
punto del terreno in cui sarebbe riuscito a
conficcare la verga fino a farla scomparire:
quello sarebbe stato l’ombelico del mondo
(il qosq’o in lingua quechua). Da qui deriva il
nome di Cuzco. La gente del posto sa indicare
il punto in cui la verga sarebbe stata conficcata nel terreno, in cima a una collina che si
affaccia sul terminal degli autobus.
Quando Manco scoprì finalmente tale
punto, sottomise rapidamente i nativi e
fondò la città che sarebbe diventata il centro
di uno dei più grandi imperi delle Americhe.
E la gente vive a Cuzco da allora: Cuzco è
la più antica città del Sud America a essere
stata abitata senza soluzione di continuità,
nonché indiscussa capitale archeologica del
continente.
Nonostante la ricchezza di rovine, monumenti e chiese, Cuzco appare un po’ sporca
e deprimente pur essendo al tempo stesso
seducente e genuinamente vitale. È una città
che suscita sentimenti forti. A Cuzco sentirete
molto parlare di misticismo, di linee energetiche e di confluenze cosmiche e perfino i più
scettici ammettono che questo luogo ha un
suo fascino misterioso.
In gran parte delle città sudamericane le
strade sono attraversate da un’energia gioiosa
e febbrile che a Cuzco diventa travolgente.
Attraversando la Plaza de Armas vi troverete circondati da venditori ambulanti che
offrono massaggi, burattini a dita, dipinti,
CD e tatuaggi. Cuzco è una delle città più
turistiche della terra e a meno che non riusciate ad allontanarvi di qualche isolato dalla
follia della Plaza, potreste sentirvi come uno
sportello bancomat ambulante.
Ma questa è di fatto l’unica nota negativa.
Nonostante le orde di turisti e la massiccia
immigrazione dalle province, che l’ha interessata negli ultimi due decenni, e dopo gli
anni di terrorismo che l’hanno scossa ancora
storia
L’impero visse il culmine della sua espansione nei cent’anni precedenti l’arrivo dei
conquistadores (1532). Quando gli spagnoli
giunsero a Cuzco, iniziarono a redigere cronache tra cui figurano anche resoconti della
storia degli incas narrati dagli incas stessi. La
più famosa di queste cronache, Commentari
reali degli Incas, fu scritta da Garcilaso de la
Vega, figlio di una principessa inca e di un
conquistatore spagnolo.
Il nono inca (re), Pachacutec, fece sperimentare per la prima volta all’impero il sapore cruento della conquista. Fino ad allora,
gli incas avevano dominato solo una piccola
zona vicino a Cuzco, scontrandosi spesso
con altre tribù degli altopiani. Una di queste
era la tribù dei chanka, che, animati da una
crescente sete di espansione, si spinsero fino
alle porte di Cuzco nel 1438.
Il padre di Pachacutec, Viracocha Inca,
fuggì credendo che il suo piccolo impero
fosse ormai perduto, ma Pachacutec si rifiutò
di rinunciare alla lotta. Con l’aiuto di alcuni
generali più anziani radunò l’esercito e riuscì
a mettere in rotta i chanka in una famosa e disperata battaglia finale, della quale la leggenda
racconta che perfino i massi si tramutassero
in guerrieri per combattere a fianco del condottiero inca. Pachacutec, il nuovo principe
vittorioso, si autoproclamò inca e, incoraggiato dalla vittoria sui chanka, diede inizio
alla prima ondata di espansioni che avrebbero
portato infine alla creazione dell’impero. Nel
corso dei successivi 25 anni, conquistò gran
parte delle Ande centrali, compresa la regione
tra i due grandi laghi Titicaca e Junín.
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Pachacutec si rivelò anche un eccellente
urbanista, ideando la ben nota forma a puma
della città di Cuzco e deviando il corso dei
fiumi per far loro attraversare la città. Fece
anche costruire alcuni eleganti edifici, fra
i quali il famoso tempio di Qorikancha e il
proprio palazzo, che sorgeva in corrispondenza di uno degli angoli dell’attuale Plaza
de Armas.
Il successore di Pachacutec, Túpac Yupanqui, ereditò le doti del padre. Nel decennio
1460-70 aiutò quest’ultimo a sottomettere
un vasto territorio a nord, che comprendeva
le Ande degli attuali Perú settentrionale ed
Ecuador meridionale, nonché la costa settentrionale peruviana. L’impero del decimo inca
continuò la sua incalzante espansione, e alla
sua morte si estendeva da Quito, in Ecuador,
fino a sud di Santiago del Cile.
Huayna Cápac, l’undicesimo inca, fu l’ultimo sovrano a regnare su un impero unito,
tanto vasto che sembrava essere rimasto
ancora poco da conquistare. Ciò nonostante,
Huayna Cápac marciò verso i confini più
settentrionali del suo impero, nella regione
in cui oggi corre il confine tra l’ Ecuador e
la Colombia, e intraprese una lunga serie
di campagne militari durante le quali, forse
insieme a una quiteña (abitante di Quito, in
Ecuador), generò un figlio, Atahualpa.
In seguito accadde qualcosa di assolutamente inaspettato: gli europei scoprirono
il Nuovo Mondo e introdussero numerose
malattie sconosciute agli incas; vari tipi di
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epidemie, come quella del vaiolo, si diffusero
in questa regione dall’America centrale e dai
Caraibi. Huayna Cápac morì probabilmente
nel corso di una di queste epidemie nel 1525.
Poco prima della sua morte, egli divise il
suo impero, affidando ad Atahualpa la parte
settentrionale e a un altro figlio, Huascar, la
regione meridionale di Cuzco.
I due fratelli avevano entrambi le capacità
di governare un impero, tuttavia nessuno dei
due intendeva dividere il potere con l’altro:
scoppiò quindi la guerra civile. In quanto
puro cuzqueño (abitante di Cuzco), Huascar
poteva contare sul sostegno del popolo,
mentre Atahualpa godeva dell’appoggio
dell’esercito del nord; nel 1532 le sue truppe,
temprate dai passati combattimenti, vinsero
la battaglia più importante e catturarono
Huascar nei pressi di Cuzco.
Nel frattempo, Francisco Pizarro era sbarcato nel Perú settentrionale e aveva marciato
verso sud. Atahualpa era troppo impegnato
con la guerra civile per potersi occupare di
un manipolo di stranieri, ma nell’autunno del
1532 venne organizzato un fatidico incontro
a Cajamarca tra il sovrano inca e lo spagnolo,
che avrebbe mutato radicalmente il corso
della storia sudamericana: Atahualpa cadde
nell’imboscata tesagli da qualche decina di
conquistadores armati, che riuscirono a catturarlo, uccisero migliaia di nativi e ne misero
in fuga altre decine di migliaia.
Nel tentativo di liberarsi dal giogo dello
straniero, il sovrano inca offrì come riscatto
una camera piena d’oro e due piene d’argento, spogliando dei due metalli anche le
mura del tempio di Qorikancha. Ma, dopo
aver tenuto prigioniero Atahualpa per diversi
mesi, Pizarro alla fine lo assassinò e marciò
su Cuzco. I cavalieri spagnoli che, protetti
dall’armatura, brandivano spade d’acciaio
dall’alto dei loro destrieri, erano di fatto
invincibili.
Pizarro fece il suo ingresso trionfale a
Cuzco l’8 novembre 1533 e pose sul trono
un sovrano fantoccio, Manco, fratellastro
di Huascar e Atahualpa, che dopo alcuni
anni di sottomissione si ribellò. Nel 1536,
Manco Inca decise di cacciare gli spagnoli
dal suo impero, e cinse d’assedio Cuzco con
un esercito che si calcola fosse formato da
oltre centomila soldati. Solo una disperata
sortita e la vittoria nella violenta battaglia
di Sacsaywamán evitarono agli spagnoli la
completa disfatta.
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Manco Inca fu costretto a ritirarsi a Ollantaytambo e poi a Vilcabamba, nella giungla.
Tuttavia gli spagnoli, dopo aver conquistato
definitivamente Cuzco, averla saccheggiata
e occupata, rivolsero la loro attenzione alla
nuova capitale, Lima, e l’importanza di Cuzco
diminuì, fino a diventare solo una delle tante
tranquille città coloniali. Nel corso delle
guerre di conquista tutto l’oro e l’argento era
stato portato via e gli edifici inca abbattuti per
fare spazio alle chiese e alle case coloniali.
Dopo la conquista spagnola, Cuzco ha vissuto ben pochi eventi di importanza storica,
se si escludono due terremoti nel 1650 e nel
1950, e la tristemente nota ribellione delle
popolazioni native guidata da Túpac Amaru
II nel 1780. Si trattò dell’unica rivolta che
ebbe una qualche speranza di successo, ma
anche Túpac Amaru II fu alla fine sconfitto
dagli spagnoli. Non è una coincidenza che,
nel 1984, il nome del guerriero inca sia stato
scelto da un gruppo della guerriglia peruviana
di idee marxiste.
Le battaglie per l’indipendenza peruviana
combattute tra il 1820 e il 1830 non mutarono
le condizioni di vita degli abitanti di Cuzco.
Forse l’evento storicamente più significativo
per lo sviluppo di Cuzco fu la ‘scoperta’ di
Machu Picchu nel 1911, che trasformò una
città provinciale di scarsa importanza nel
principale centro turistico del Perú.
Orientamento
Il cuore della città è Plaza de Armas, mentre la
vicina Avenida El Sol costituisce la principale
arteria commerciale, sempre molto trafficata.
Se dalla piazza procedete verso nord o verso
est per due o tre isolati, arriverete in un intreccio di ripide strade acciottolate che sono
cambiate ben poco nel corso dei secoli, dove
case multifamiliari costruite attorno a cortili
di acciottolato ospitano gran parte della popolazione operaia di Cuzco. Le zone a sud e
a ovest di Plaza de Armas sono pianeggianti
e formano il centro dei commerci.
Il vicolo che parte dal lato nord-ovest di
Plaza de Armas porta ufficialmente il nome
di Procuradores (esattori delle tasse), ma da
molto tempo viene chiamata con il soprannome di ‘Gringo Alley’ per via del numero
straripante di ristoranti, agenzie di viaggi
e altri servizi rivolti ai viaggiatori zaino in
spalla. Fate attenzione ai rapaci venditori
ambulanti. Accanto alla cattedrale situata
in Plaza de Armas, la stretta Calle Triunfo si
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InformaZioni
Accessi a internet
A Cuzco gli internet bar sono molto diffusi e
si trovano praticamente ovunque.
Ambasciate e consolati
La maggior parte delle ambasciate straniere
e dei consolati si trova a Lima (p560). Ecco
un elenco delle agenzie consolari onorarie
presenti a Cuzco:
Belgio (%25-1278)
Francia (%23-3610)
Germania (%23-5459)
Italia (%22-4398)
Regno Unito (%23-9974)
USA (%984-62-369)
Assistenza sanitaria
Le farmacie sono molto numerose lungo Avenida El Sol. Le strutture sanitarie sono in numero limitato; conviene pertanto trasferirsi a
Lima per gli interventi più complessi.
Clinica Pardo (%24-0997; Av de la Cultura 710; h24
ore su 24) Ben attrezzata e costosa – perfetta se siete coperti
da un’assicurazione di viaggio.
Clínica Paredes (%22-5265; Lechugal 405; h24 ore
su 24) Una visita medica costa S60.
Hospital Regional (%23-9792, pronto soccorso
22-3691; Av de la Cultura s/n; h24 ore su 24) Ospedale
pubblico gratuito. I tempi di attesa però possono essere
lunghi e la qualità delle prestazioni non viene garantita.
Cambio
Ci sono numerosi sportelli bancomat in
Plaza de Armas e nelle sue immediate vicinanze; ne troverete altri all’aeroporto, alla
stazione ferroviaria Huanchaq e al terminal
degli autobus. Tutti gli sportelli accettano
le carte del circuito Visa, quasi tutti quelle
MasterCard, e molti consentono perfino
di prelevare contanti da un conto di debito
estero. In Avenida El Sol si trovano le filiali di
molte grosse banche, dove potrete effettuare
prelievi di contante superiori ai limiti giornalieri consentiti dagli sportelli bancomat. Le
casas de cambio (uffici di cambio) applicano
tassi di cambio migliori rispetto alle banche
e sono sparpagliate nei dintorni delle piazze
principali e lungo Avenida El Sol. Fuori dalle
banche potrete trovare cambiavalute di strada
ma i tassi che applicano sono molto simili a
quelli che potete ottenere nelle casas de cambio e spesso si rischia di venire raggirati. (V.
p572 per informazioni su come riconoscere
le banconote contraffatte).
Banco Continental (Av El Sol 368; h9.15-18.30 da
lunedì a venerdì, 9.30-12.30 sabato)
BCP (Av El Sol 189; h9-18.30 da lunedì a giovedì, fino alle
19.30 venerdì, fino alle 13 sabato)
Interbank (Av El Sol 380; h9-18.30 da lunedì a venerdì,
9.15-12.30 sabato)
Centri culturali
South American Explorers Club (%24-5484; www.
saexplorers.org; Atocsaycuchi 670; h9.30-17 da lunedì
a venerdì, fino alle 13 sabato) Il club SAE di Cuzco vende
cartine di buona qualità, libri e opuscoli e offre moltissime
informazioni di viaggio, oltre all’accesso wi-fi, a un servizio
di scambio di libri; mette a disposizione anche alcune
camere. Per chi non è socio del club sono inoltre disponibili
informazioni, limitate, sulle attività di volontariato e sulle
manifestazioni che si svolgono settimanalmente in città.
(Per ulteriori informazioni sul club v. p85)
Deposito bagagli
Se avete in programma di compiere un’escursione a piedi della durata di alcuni giorni, o
anche solo di un giorno e una notte, tenete
presente che molte pensioni e alberghi custodiscono gratuitamente i bagagli. Ricordate di
farvi rilasciare una ricevuta e chiudete sempre
i bagagli con un lucchetto. La cosa migliore
sarebbe attaccare a ogni collo un’etichetta
identificativa, con il vostro nome, la data in cui
il bagaglio è stato lasciato, e quella in cui deve
essere ritirato. Se avete bagagli non rigidi, vi
consigliamo di inserirli in una busta di plastica
più grande e di chiuderla bene con del nastro
adesivo. Mettete poi la vostra firma lungo la
chiusura, così, se la borsa dovesse essere aperta
durante la vostra assenza, riuscirete a capirlo
subito. Vi consigliamo inoltre di portare sem-
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snoda in salita verso Plaza San Blas, il cuore
del pittoresco barrio (quartiere) degli artisti
di Cuzco.
Negli ultimi tempi in città c’è stata una rinascita dell’orgoglio delle popolazioni native,
e i nomi ufficiali di molte strade hanno adottato la grafia della lingua quechua, anche se le
vie continuano a essere chiamate con il loro
nome spagnolo. L’esempio più significativo è
quello di Calle Triunfo, che nella segnaletica
stradale è indicata come Sunturwasi.
Dall’aeroporto, dal terminal dell’autobus
e dalla stazione ferroviaria la maggior parte
dei turisti raggiunge la città in taxi, oppure
approfittano del trasporto gratuito offerto da
molte pensioni. Per informazioni sul sistema
pubblico urbano, p271.
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INFORMAZIONI
Banco Continental................................1 D4
BCP..............................................................2 D4
Bookstore Kiosk......................................3 C4
Clínica Paredes.......................................4 D6
DHL.............................................................5 F5
Dircetur.................................................. (v. 144)
Interbank..................................................6 D4
iPerú...........................................................7 D4
Jerusalén...................................................8 C4
Posta centrale.........................................9 F6
Oficina de Migraciónes..................... 10 F5
SBS Bookshop...................................... 11 F5
South American
Explorers Club................................. 12 D1
CHE COSA VEDERE E FARE
Amauta Spanish School................... 13 B2
Amazonia Lodge................................. 14 D5
Amigos................................................... 15 F3
Andina Travel....................................... 16 D3
Apumayo............................................... 17 C4
Asociación de Guías Oficiales
de Turismo....................................... 18 C4
Bonanza Tours..................................... 19 C3
Chaski Ventura.................................... 20 H5
Colegio Andino................................... 21 E3
Eco Trek Peru........................................ 22 D2
EcoAmazonia Lodge............................(v. 55)
Excel Language Center..................... 23 C5
Explorer’s Inn....................................... 24 C3
Fairplay................................................... 25 D2
Fertur...................................................... 26 C3
Gravity Peru.......................................... (v. 119)
Iglesia de Jesús María........................ 27 C3
Iglesia de La Compañía
de Jesús............................................ 28 D3
Iglesia de San Blas.............................. 29 E2
Iglesia de Santo Domingo............... 30 E4
Iglesia del Triunfo............................... 31 D3
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Iglesia San Francisco......................... 32 B4
Iglesia y Monasterio de
Santa Catalina................................. 33 D3
InkaNatura Office............................... 34 C3
Inkaterra Reserva Amazonica........ 35 D3
La Catedral............................................ 36 D3
Lesley Myburgh................................... 37 E2
Lorenzo Expeditions.......................... 38 C3
Loreto Tours......................................... 39 C4
Manu Cloud Forest Lodge..................(v. 40)
Manu Nature Tours............................ 40 F6
Mayuc..................................................... 41 C3
Museo de Arte Popular......................... (v. 7)
Museo de Arte Precolombino........ 42 D2
Museo de Arte Religioso.................. 43 D3
Museo de Historia Natural.............. 44 D4
Museo del Sitio de Qorikancha..... 45 E5
Museo Histórico Regional............... 46 C4
Museo Inka........................................... 47 C3
Museo Irq’i Yachay............................. 48 B3
Museo Municipal de Arte Contemporáneo...................................................... 49 B3
Museo Quijote..................................... 50 E3
Naty’s Travel......................................... 51 D3
Pantiacolla Tours................................ 52 B3
Peru Treks.............................................. (v. 187)
Peruvian Highland Trek.......................(v. 39)
Proyecto Peru...................................... (v. 168)
Qorikancha..............................................(v. 30)
Rainforest Expeditions...................... 53 C3
Reserv Cusco Ltda.............................. 54 C3
River Explorers..................................... 55 C4
Sacsaywamán...................................... 56 B1
Samana Spa.......................................... 57 B2
San Blas Spanish School.................. 58 E2
Shaman Shop....................................... (v. 126)
Siluet Sauna & Spa............................. 59 D5
Templo y Convento
de La Merced................................... 60 C4
X-treme Tourbulencia....................... 61 B3
pre addosso gli oggetti di valore (vale a dire
il passaporto, le carte di credito, il denaro).
Coloro che percorrono l’Inca Trail devono
ricordarsi di portare con sé il passaporto.
Emergenze
Policía de Turismo (Polizia turistica; %23-5123; Plaza
Túpac Amaru s/n; h24 ore su 24) Se subite un furto,
dovrete presentare una denuncia ufficiale alla polizia, per
poi poter richiedere il risarcimento all’assicurazione.
Immigrazione
Oficina de Migraciónes (Ufficio immigrazione; %22-
2741; www.digemin.com.pe; Av El Sol 612; h8-16.30 da
lunedì a venerdì) Si può estendere il visto al costo di US$1 al
giorno. Meglio provvedervi prima della scadenza del visto,
seppure sia possibile farlo anche qualche giorno più tardi.
Dovrete venire in questo ufficio anche se smarrite la vostra
Tarjeta Andina (carta turistica) – preparatevi ad affrontare
una rigida burocrazia.
Informazioni turistiche
Tutte le agenzie di viaggi in loco sono in
grado di fornire assistenza per quanto
PERNOTTAMENTO
Albergue Municipal........................... 62 C2
Amaru Hostal....................................... 63 E2
Andenes de Saphi.............................. 64 A2
Casa Cartagena................................... 65 D2
Casa de Campo Hostal...................... 66 D1
Casa Grande......................................... 67 D3
Casona los Pleiades........................... 68 E2
Del Prado Inn....................................... 69 C3
El Balcón Hostal................................... 70 A3
Eureka Hostal....................................... 71 E3
Hospedaje el Artesano
de San Blas....................................... 72 E2
Hospedaje Familiar Kuntur Wasi 73 D1
Hospedaje Familiar Munay Wasi 74 C2
Hospedaje Inka................................... 75 F1
Hospedaje Monte Horeb....................(v. 81)
Hostal Andrea...................................... 76 A3
Hostal Centenario.............................. 77 E6
Hostal Corihuasi.................................. 78 B2
Hostal El Grial....................................... 79 D2
Hostal el Solar...................................... 80 C4
Hostal Frankenstein........................... 81 B3
Hostal Inkarri........................................ 82 F3
Hostal Loreto........................................ 83 D3
Hostal Marani....................................... 84 D2
Hostal Pensión Alemana.................. 85 D1
Hostal Residencial Rojas.................. 86 B3
Hostal Rumi Punku............................. 87 D2
Hostal San Juan Masías.................... 88 F5
Hostal Señorio Real............................ 89 F4
Hostal Suecia I..................................... 90 C3
Hostal Suecia II.................................... 91 B3
Hotel Arqueólogo.............................. 92 C2
Hotel El Rosal....................................... 93 B6
Hotel Libertador Palacio del Inka....94 E4
Hotel los Marqueses.......................... 95 B4
Hotel Monasterio................................ 96 D2
Hotel Royal Inka I................................ 97 B4
Hotel Wiracocha................................. 98 C5
riguarda l’organizzazione della vostra permanenza o degli spostamenti: il costo della
commissione sarà piuttosto elevato. Di
seguito un elenco dei centri di informazioni
turistiche indipendenti consigliati:
Dircetur (%22-3701; www.dirceturcusco.gob.pe; Mantas 117; h10-20 da lunedì a sabato) Fornitore ufficiale
delle informazioni turistiche su Cuzco. Ben intenzionato ma
un po’ caotico; iPerú è più utile.
iPerú (www.peru.info) aeroporto (%23-7364; Aeropuerto, Main Hall; h6-16); centrò città (%25-2974;
Ufficio 102, Galerías Turísticas, Av El Sol 103; h8.3019.30) Oltre a fornire informazioni turistiche sul Perú, iPerú
gestisce l’Indecopi (%25-2974), l’ufficio di assistenza
turistica, dal suo ufficio del centro cittadino. Il personale
è efficiente e disponibile, oltre che una fonte preziosa di
informazioni.
South American Explorers Club (%24-5484; www.
saexplorers.org; Atocsaycuchi 670; h9.30-17 da lunedì
a venerdì, fino alle 13 sabato) Ha una quantità notevole
di materiale informativo indipendente e di opuscoli in
vendita, alcuni dei quali dedicati ai percorsi alternativi
all’Inca Trail e alle escursioni avventurose nella giungla
amazzonica.
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