ASSEMBLEA NAZIONALE FEDERFARMA ROMA, 10 MARZO 2016 RELAZIONE DEL PRESIDENTE, DR.SSA ANNAROSA RACCA Cari Colleghi, l’Assemblea di oggi si svolge in un momento significativo per la farmacia italiana. Siamo alla vigilia di un grande cambiamento, ma anche in una fase che offre alle farmacie nuove opportunità di crescita e di sviluppo. Sta a tutti noi saperle cogliere e fare in modo che il Sindacato fornisca ai Colleghi il necessario supporto operativo. Quante volte in Assemblea abbiamo parlato del DDL Concorrenza e ci siamo confrontati sul percorso da compiere. Adesso, con le votazione degli emendamenti in X Commissione del Senato, siamo alla fase conclusiva, che si sarebbe dovuta concretizzare in questi giorni,. Dobbiamo però ancora aspettare, perché l’esame da parte della X Commissione si sta prolungando più del previsto. L’esito dell’esame in Commissione La Commissione, nell’esaminare l’articolo 48 del DDL, che tratta delle farmacie, ha fissato alcuni punti importanti. Innanzitutto, la Commissione ha respinto tutti gli emendamenti volti a consentire la vendita di medicinali con ricetta medica negli esercizi commerciali ovvero la creazione di farmacie non convenzionate. Anche al Senato ha prevalso la linea adottata dalla Camera dei Deputati: la ricetta deve restare in farmacia. Si tratta di un risultato importantissimo, in linea con il mandato affidatoci da questa Assemblea, che siamo riusciti ad ottenere in condizioni difficili, sotto la costante pressione dei gruppi commerciali della GDO, interessati ad ampliare ulteriormente la gamma di prodotti offerti, mettendo sugli scaffali dei supermercati anche i medicinali con obbligo di ricetta medica. Le pressioni sono continuate per tutti questi mesi, con una massiccia campagna stampa, con spot radiofonici, con comunicati all’interno dei punti vendita della GDO. GDO che ha continuato a insistere fino all’ultimo momento, quando la Commissione stava votando gli emendamenti, con la Conad che ha diramato un comunicato per sbandierare le 140mila firme alla propria petizione per la liberalizzazione dei farmaci di fascia C con ricetta. 1 Devo dire che i politici non si sono fatti impressionare da informazioni e dati palesemente errati e strumentali e da numeri (quelli delle firme) che appaiono tutt’altro che significativi. I politici hanno invece tenuto conto delle nostre argomentazioni a difesa del servizio offerto dalla farmacia in quanto presidio sanitario territoriale, la cui attività è finalizzata in via prioritaria alla tutela della salute delle persone e non al business. È quindi passato il messaggio che in questi mesi abbiamo diffuso a tutti i livelli e con grande unità di intenti da parte di tutti. L’unità è stata la nostra forza ed è alla base dell’importante risultato ottenuto, per il quale voglio ringraziare in modo particolare questa Assemblea. L’unità della categoria è stata più forte delle spinte di quella che è la vera lobby, la GDO, che ha messo in campo risorse economiche rilevanti per condizionare l’opinione pubblica e la politica. L’aver mantenuto la ricetta in farmacia – pur continuando a monitorare con attenzione l’andamento dei lavori al Senato – è un risultato fondamentale per garantire la sopravvivenza stessa della farmacia professionale. Registriamo su questo fronte anche la presa di posizione del Presidente di Farmindustria Scaccabarozzi, che ha sostenuto la necessità di mantenere i farmaci con ricetta in farmacia. Interessante anche la dichiarazione di Scaccabarozzi sul doppio prezzo: sembra che finalmente l’industria farmaceutica abbia compreso l’importanza di questa nostra proposta che consentirebbe di superare il problema dell’esportazione parallela e delle carenze, favorendo il ritorno in farmacia dei medicinali in distribuzione diretta e la riforma della remunerazione. Intanto, oggi le parafarmacie parlano di emergenza sindacale, ammettendo implicitamente che le grandi promesse sbandierate in queste settimane – 3.500 nuove aziende, 8.000 nuovi posti di lavoro, 900 milioni di euro di risparmi per i cittadini – altro non erano che un bluff, un grande inganno a danno dei cittadini. Il nuovo contesto sta prendendo forma Siamo in attesa che la X Commissione Industria del Senato sciolga gli ultimi nodi sul DDL, in particolare per quanto riguarda i numerosi emendamenti delle diverse forze politiche riguardanti eventuali limitazioni all’ingresso del capitale nella proprietà della farmacia. Si tratta di uno dei temi che la Commissione ha accantonato e che sarà affrontato nei prossimi giorni, anche se sembra che il Ministero dello sviluppo economico sia contrario a imporre troppi paletti alle società. Appena avremo notizie ve le comunicheremo. 2 Dobbiamo in ogni caso seguire con attenzione anche il prossimo passaggio in Aula al Senato, perché si tratta del punto di non ritorno. È praticamente certo, infatti, che in occasione della terza lettura alla Camera il testo verrà approvato come è stato licenziato dal Senato, in modo da chiudere definitivamente l’iter del provvedimento che si è prolungato più del previsto. Stiamo parlando, infatti, di un DDL collegato alla manovra finanziaria del 2015 che avrebbe dovuto avere una corsia preferenziale e un iter rapido e che, invece, ha impiegato più di anno per superare le prime due letture parlamentari. I rapporti con la politica Sono stati fondamentali e continueranno ad avere un’importanza centrale i rapporti con la politica: abbiamo continuato a tessere una fitta rete di contatti e rapporti con rappresentanti delle principali forze politiche, soprattutto del PD, di NCD e con una parte di Scelta Civica, ma anche con le nuove compagini parlamentari vicine alla maggioranza, che sempre più stanno avendo un ruolo importante nelle votazioni al Senato. Mi riferisco al Gruppo di Verdini, con il quale sono stati avviati contatti estremamente efficaci. Abbiamo mantenuto anche in questa fase un profilo basso, senza raccogliere le continue provocazioni della GDO e delle parafarmacie, interessate ad alzare i toni e a trascinarci in polemiche strumentali, con il solo obiettivo di far apparire Federfarma la lobby che impedisce il cambiamento. Si tratta di una scelta ben precisa, frutto di costanti contatti e confronti con il mondo politico, che ci ha portato a lavorare sotto traccia, senza alzare i toni, senza alimentare polemiche sterili, e che, alla fine, si è rivelata vincente. Devo ringraziare le Associazioni che si sono attivate sul territorio, promuovendo incontri e campagne di comunicazione o rilanciando gli spunti lanciati a livello nazionale, con l’obiettivo di rispondere indirettamente agli attacchi della GDO e delle parafarmacie. La campagna “La farmacia che vogliamo”, partita da Federfarma Bologna, è stata diffusa sul territorio da altre Organizzazioni territoriali, così come altre iniziative di comunicazione sempre tranquille, soft, mai aggressive, come invece ha fatto la GDO. Le prospettive Devo dire che nella serie di contatti avuti in questa fase è emersa da parte dei politici più attenti la consapevolezza del vulnus creato con l’istituzione delle parafarmacie. Lo avete sentito dalle parole dell’onorevole Federico Gelli, responsabile sanità del PD, intervenuto alla nostra Assemblea del 14 ottobre scorso: le parafarmacie sono un ibrido che non ha senso, è necessario pervenire a un superamento di questa realtà. 3 Dalla politica ci viene quindi la richiesta di un contributo di proposte e di idee per riorganizzare il settore, anche alla luce delle novità introdotte dal DDL Concorrenza, per dare risposte efficaci ai cittadini. Non sarà facile trovare una soluzione praticabile soprattutto per quanto riguarda l’eventuale ricomposizione del binomio farmacista-farmacia, ma si tratta di riflessioni che stiamo facendo anche con l’aiuto dei nostri consulenti, con l’obiettivo di presentare al mondo politico una nostra proposta credibile e concretamente fattibile. Il protocollo con il Ministro Alfano Nell’ambito dei rapporti con i principali esponenti della politica nazionale rientra il protocollo che abbiamo siglato con il Ministro dell’Interno Angelino Alfano. Si tratta di un’iniziativa molto importante che aggiorna e amplia il protocollo siglato nel 2010 con l’allora Ministro dell’Interno Maroni, consentendo il ricorso alle tecnologie più moderne per la prevenzione delle rapine e per l’identificazione dei rapinatori e puntando sul concetto di sicurezza partecipata. Si tratta, in particolare, di rafforzare i meccanismi di collaborazione e dialogo con le forze dell’ordine per fornire alle farmacie tutti gli strumenti utili per migliorare il livello di sicurezza dei clienti e dei dipendenti. La sigla di questo protocollo consentirà l’organizzazione di corsi di formazione per i farmacisti in materia di sicurezza e di rafforzare i rapporti con le Prefetture, al fine di condividere attività e progetti per rafforzare i controlli e la rete di protezione costruita intorno alle farmacie. Vi invito, quindi, ad attivarvi a livello locale, come hanno già fatto alcune Associazioni provinciali, come Modena, Mantova e Udine, per siglare protocolli applicativi sul territorio e dare concretezza alle linee guida condivise a livello nazionale. Abbiamo finalmente uno strumento importante per dare risposte ai Colleghi che sono vittime di continui azioni criminose e temono per la propria sicurezza e per quella dei propri collaboratori e clienti. Le attività di Federfarma per valorizzare il ruolo della farmacia Questa iniziativa è un tassello del progetto promosso da Federfarma per supportare le farmacie nella propria attività quotidiana al servizio dei cittadini. In questi mesi Federfarma, infatti, ha portato avanti un’intensa e costante opera di sensibilizzazione del mondo politico e della pubblica opinione riguardo alla necessità di salvaguardare la funzione sociale e sanitaria della farmacia italiana; una farmacia impegnata quotidianamente in un’attività di tutela della salute della popolazione e di assistenza soprattutto a favore dei soggetti più fragili. 4 Iniziative come la consegna a domicilio dei farmaci - al cui numero verde 800.189.521 risponde da alcune settimane a questa parte non più un call center ma Federfarma stessa - o la Carta della qualità delle farmacie, sono state promosse proprio con l’obiettivo di far emergere gli aspetti professionali, umani e sociali del lavoro svolto dalle 18.000 farmacie su tutto il territorio nazionale. Sono questi i temi che abbiamo sottolineato e ribadito in tutti gli eventi pubblici a cui abbiamo partecipato in questi mesi, in televisione, alla radio, nei convegni, con articoli sulla stampa. È stato una vera e propria campagna di sensibilizzazione che ha messo al centro il ruolo sociale e sanitario della farmacia; una tematica che ha avuto grande presa sui politici, sui giornalisti, sulle associazioni dei cittadini e dei consumatori, le quali, a differenza di quanto avvenuto nel passato, non ci hanno messo sotto attacco. L’impegno su questo fronte è stato ed è tuttora quotidiano e ci ha permesso di costruire una serie di contatti e collaborazioni, grazie ai quali abbiamo potuto realizzare una serie di iniziative congiunte con le principali Associazioni dei consumatori. Tra queste vi segnalo, in particolare, la collaborazione con l’Unione Nazionale Consumatori all’iniziativa “Cose da non credere” e la realizzazione di un vademecum per farmacisti e cittadini sulla vendita di farmaci on line, in collaborazione con il Movimento Consumatori. Invito tutti voi Presidenti a sollecitare le farmacie associate a partecipare alle iniziative promosse a livello nazionale da Federfarma, perché non si tratta di assumere impegni dirompenti, ma di dare visibilità ad attività che le farmacie sostanzialmente già svolgono e che, però, hanno un importantissimo ritorno in termini di immagine. Per quanto riguarda la Carta della qualità, realizzata in collaborazione con Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato, in particolare, è fondamentale che le farmacie aderiscano ai principi elencati nella Carta stessa e rispettino gli standard di qualità ivi previsti. Vi ricordo al riguardo che la locandina e il testo della Carta, che abbiamo inviato con Farma7, sono scaricabili dal sito internet di Federfarma. Sarebbe importante che anche voi organizziate incontri a livello locale, coinvolgendo i rappresentanti territoriali di Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato, per far conoscere i contenuti della Carta e sensibilizzare le farmacie ad aderire all’iniziativa. Vi ricordo che nel corso del 2016 i volontari di Cittadinanzattiva, come previsto dal protocollo di intesa che abbiamo siglato con questa organizzazione, realizzeranno un monitoraggio civico per verificare il rispetto da parte delle farmacie dei principi sanciti dalla Carta. Dobbiamo fare bella figura e far certificare dai cittadini il nostro impegno concreto a loro favore. 5 Vi invito anche ad utilizzare i materiali di comunicazione che verranno via via inseriti nel sito “Guadagnare salute”, raggiungibile anche dalla home page del sito di Federfarma. Si tratta, infatti, di documenti di vario tipo, opuscoli, locandine, video, che vengono realizzati dall’Istituto Superiore di Sanità, con il marchio di Federfarma. Tali materiali, che sono il frutto di un accordo di collaborazione con l’ISS, recentemente rinnovato, possono essere usati sul territorio per promuovere campagne di educazione sanitaria e prevenzione, sempre nell’ottica di valorizzare l’impegno delle farmacia a favore della salute delle persone. Un impegno che va coltivato, costruito e valorizzato giornalmente, nel rapporto quotidiano con il cittadino, sfruttando tutti gli elementi informativi, come quelli di grande valore scientifico realizzati dall’Istituto Superiore di Sanità, messi a disposizione delle farmacie. La Giornata nazionale per la salute della donna Sempre in tema di ruolo sociale della farmacia, vi segnalo che Federfarma ha dato al Ministro della salute Lorenzin la disponibilità delle farmacie a partecipare attivamente alla Prima Giornata Nazionale per la salute della Donna, che si terrà il 22 aprile prossimo. In quella occasione, le farmacie dovranno garantire la misurazione gratuita della pressione a tutte le donne che entrano in farmacia e potranno collaborare ad altre iniziative che verranno organizzate nell’ambito di tale importante manifestazione nazionale, voluta dal Governo. È inutile sottolineare che, anche in questo caso, è fondamentale la partecipazione di tutti i Colleghi a un’iniziativa di grande valore sociale. I prossimi passi Quali dovranno essere i prossimi passaggi politici per dare concreta attuazione al progetto di supporto di Federfarma alle farmacie? L’Assemblea di oggi è un primo momento fondamentale di confronto in questo senso. È essenziale, infatti, condividere l’impostazione del progetto del Sindacato per fornire alle farmacie strumenti operativi e gestionali, utili, da una parte, a rendere l’azienda farmacia più forte e quindi più competitiva e, dall’altra, a dare maggiore efficacia e concretezza al ruolo professionale della farmacia in quanto presidio sanitario territoriale. Un ulteriore passaggio saranno le occasioni di incontro che organizzeremo a Cosmofarma, che si terrà a Bologna dal 15 al 17 aprile. In particolare, vi segnalo che 6 la mattina sabato 16 aprile prossimo si svolgerà il convegno Federfarma, mentre il pomeriggio avrà luogo la sessione organizzata dal Sunifar. In quella sede vogliamo allargare il dibattito ad altre figure che possano fornirci indicazioni utili per calibrare al meglio la gestione della farmacia e le funzioni del Sindacato rispetto alle mutate condizioni operative. Penso all’intervento dei commercialisti di settore, che vogliamo convocare, nella giornata di domenica 16 aprile, sempre a Cosmofarma, e che possono darci un quadro completo e aggiornato della situazione della farmacia e ai possibili correttivi. Ma i commercialisti possono darci anche indicazioni sulle attività più efficaci che la Federfarma può svolgere per dare risposte mirate alle esigenze dei colleghi. Penso anche al possibile intervento di rappresentanti dei Paesi europei in cui il capitale è già entrato in farmacia, per verificare quali soluzioni siano state adottate per garantire l’indipendenza delle farmacie di proprietà di farmacisti. Penso a tutti quegli esperti di tematiche gestionali che possano dare un contributo di idee e di proposte che possa permetterci di calibrare al meglio le attività di sostegno alla farmacia indipendente. Il terzo passaggio fondamentale sarà l’Assemblea pubblica che sarà organizzata nel prossimo mese di maggio/giugno, con l’obiettivo di presentare alle Istituzioni la Farmacia italiana, le sue specificità, le iniziative avviate per migliorare sempre più il servizio offerto, ma anche per avanzare le nostre richieste e proposte per superare gli aspetti critici e creare le condizioni più favorevoli per lo sviluppo della nostra attività. L’Assemblea pubblica vuole essere un momento di confronto con tutti i nostri interlocutori per mettere la farmacia al centro del dibattito. All’incontro parteciperanno il Ministro della salute e altri rappresentanti del Governo e del mondo politico, amministratori pubblici, esponenti della filiera e del mondo della sanità in generale. Ci avvarremo anche del supporto del Prof. Massimo Luciani, nostra autorevole consulente, che ci aiuterà nell’analisi del nuovo contesto e nella definizione di linee di intervento per superare le possibili criticità e valorizzare le funzioni della farmacia. I messaggi da lanciare I passaggi di cui ho parlato, in parte interni alla categoria, in parte pubblici, hanno due finalità. La prima è quella di far aumentare la consapevolezza nei colleghi riguardo all’importanza del ruolo svolto. La seconda è quella di lanciare alla politica alcuni messaggi chiave: la farmacia è un presidio sociale e sanitario che svolge un ruolo 7 essenziale e ha bisogno di regole certe e di sostegno per poter continuare a erogare un servizio fondamentale per la popolazione. Il protocollo con la FIMMG In questa logica rientra il protocollo di intesa che stiamo per siglare con la FIMMG e che punta a mettere da parte le polemiche sulla sostituzione e a ribadire la comune volontà di affrontare insieme le principali sfide che attendono la sanità del territorio. Abbiamo convinto i medici della necessità di combattere insieme per riportare i farmaci innovativi e i vaccini nella penna del medico di famiglia e alla dispensazione in farmacia. Anche i biosimilari, come avviene negli USA, devono rientrare nel bagaglio professionale dei farmacisti del territorio. Il protocollo prevede che: - la riorganizzazione delle cure primarie debba essere incentrata sul medico di medicina generale e sulla farmacia, valorizzandone l’autonomia professionale e il rapporto di fiducia che si instaura con il cittadino; - Federfarma e FIMMG si impegnano, in quest’ottica, a una preventiva consultazione reciproca in occasione della definizione delle norme di interesse comune; - le convenzioni nazionali della medicina generale e della farmacia devono essere rinnovate contestualmente, coordinate tra loro, avere una validità temporale certa e cogente, avere validità su tutto il territorio nazionale; - I rapporti tra mmg e farmacia devono essere rafforzati, nel rispetto della complementarietà dei ruoli, mettendo al centro la responsabilità del professionista, sviluppando nuove relazioni, con l’obiettivo prioritario, come vi ho detto, di creare le condizioni per la prescrizione e la dispensazione dei farmaci innovativi e dei vaccini da parte dei due professionisti del territorio. Fondamentale il rinnovo della convenzione È evidente, quindi, l’importanza di rinnovare la convenzione farmaceutica nazionale per adeguare le modalità di erogazione del servizio al nuovo contesto normativo e per mettere le farmacie in grado di dare un contributo efficace al riassetto del sistema sanitario pubblico. Su questo fronte sono state molto importanti le dichiarazioni del nuovo coordinatore della Commissione salute delle Regioni, l’assessore al Bilancio della Lombardia Massimo Garavaglia, che - in occasione del convegno organizzato a Milano da Federfarma Lombardia che ha visto la partecipazione di oltre 700 farmacisti - ha confermato la volontà di aprire al più presto un confronto con tutti i 8 soggetti interessati per giungere in tempi brevi al rinnovo dell’accordo convenzionale. Il ruolo del Sindacato Ho accennato alle iniziative di carattere politico che stiamo portando avanti per dare concretezza al progetto di rafforzamento del ruolo della farmacia all’interno del SSN. È evidente che il Sindacato dovrà continuare a svolgere una funzione centrale nei rapporti con le Istituzioni nazionali, il Governo, il Parlamento, la Conferenza delle Regioni ovvero il futuro Senato delle autonomie, previsto dalla riforma costituzionale. Una riforma che, peraltro, riporta al livello centrale competenze importanti anche in materia di tutela della salute. Questo significa che Federfarma, sempre di più, dovrà interfacciarsi con i referenti politici nazionali per contribuire alla definizione di politiche della salute che tengano nel dovuto conto le funzioni e le potenzialità delle farmacie. Ma, nel nuovo contesto, caratterizzato dalla presenza di nuovi operatori e da catene di farmacie dotate di un potere economico rilevante, Federfarma dovrà anche potenziare il proprio ruolo per quanto riguarda la fornitura alle farmacie di servizi e strumenti operativi utili ad affrontare un contesto più competitivo e difficile. Non solo, il Sindacato dovrà anche svolgere un ruolo di coordinamento sempre più efficace e diretto per quanto riguarda l’intervento di tutti i soggetti che possono dare alle farmacie efficaci supporti e strumenti di lavoro, nell’ottica di mettere tutti i colleghi in grado di operare in modo efficace sul mercato. Penso ai commercialisti di settore, nel cui ambito dobbiamo creare un pool di esperti in grado di supportarci con analisi sulla situazione economica e finanziaria delle farmacie. L’obiettivo deve essere quello di avere sempre il polso della situazione e poter attivare in tempi rapidi interventi e soluzioni che possano dare risposte efficaci e mirate ai bisogni delle varie categorie di farmacie (grandi, piccole, rurali, rurali sussidiate). Il coordinamento deve riguardare anche le strutture partecipate o vicine a Federfarma. Penso a Promofarma e Credifarma, ma anche a Federfarma Servizi, all’AssInde. Sempre più queste realtà devono interagire, sotto il controllo e secondo gli indirizzi di Federfarma, in modo da operare nell’interesse delle farmacie, elaborando prodotti e servizi utili a rafforzare la rete delle farmacie indipendenti. In sostanza, si tratta di potenziare e intensificare un approccio che in questi anni il Sindacato ha già avviato, mettendo in campo una serie di servizi volti ad agevolare le farmacie, a ridurre i costi di gestione, a snellire gli adempimenti burocratici. 9 Siamo convinti, infatti, che la gestione delle farmacie debba restare in mano ai titolari e che non rientri tra i compiti del Sindacato assumere funzioni imprenditoriali. La farmacia professionale indipendente, che è un grande valore aggiunto del sistema sanitario italiano, deve restare tale. Il Sindacato deve svolgere una funzione di supporto e di indirizzo. Le piattaforme L’informatica riveste un ruolo centrale per rafforzare la farmacia e semplificare il lavoro dietro al banco. In questi mesi abbiamo intensificato l’impegno su questo fronte, con il supporto concreto e fattivo di Promofarma, arrivando a costruire una serie di infrastrutture informatiche che sono a disposizione delle farmacie, a costi contenuti e in una logica di servizio e non commerciale. È fondamentale anche il vostro contributo per far conoscere questi servizi e portare le farmacie a sfruttarli, in modo da risparmiare e ottenere un aiuto concreto nel lavoro quotidiano al banco. 1) Ricetta elettronica Promofarma ha supportato le farmacie nella realizzazione della ricetta elettronica. Siamo arrivati ormai ad oltre il 70% delle ricette a livello nazionale, con picchi di oltre l’80 % in Sicilia (88%), Veneto (88%), Campania (87%), Trentino (87%), Piemonte (82%) e Basilicata (80%). 2) Fatturazione elettronica Al servizio di fatturazione elettronica hanno aderito oltre 8.500 farmacie che possono usufruire di un servizio completo a costi irrisori. Grazie a tale attività, le farmacie hanno risparmiato complessivamente oltre un milione e mezzo di euro nel 2015 e circa un milione e 700 mila euro nel 2016. 3) Invio dei dati degli scontrini all’Agenzia delle Entrate Promofarma ha allestito il servizio Spese Sanitarie On Line per agevolare le farmacie nella rilevazione e nell’invio dei dati relativi alle spese sanitarie detraibili sostenute dai cittadini, ai fini della realizzazione del 730 precompilato. Tutte le difficoltà sono state superate, comprese le polemiche riguardo all’impossibilità per le farmacie di trasmettere i dati relativi al 2015, anche alla luce del fatto che le specifiche tecniche sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale solo 10 l’11 agosto scorso. È stato tutto chiarito. Sono stati inviati anche alcuni dati relativi al 2015. Per il 2016 è tutto a posto e l’invio potrà procedere regolarmente. 4) Piattaforme informatiche per i servizi Prosegue l’attività di implementazione delle piattaforme informatiche per l’erogazione di nuovi servizi. a) Telemedicina La piattaforma è operativa da tempo. Sono oltre 2.000 le farmacie che hanno aderito e che forniscono prestazioni quali elettrocardiogramma refertato a distanza, holter pressorio e holter cardiaco. I risultati sono molto positivi: è emerso un 8% di casi gravi di aritmie che sono stati indirizzati al Pronto soccorso come codici rossi. Dobbiamo far conoscere a tutti queste attività che valorizzano la funzione sanitaria e di prevenzione della farmacia. La parte pubblica deve avere la consapevolezza che affidare i servizi alle farmacie significa fare salute e prevenzione e far risparmiare il SSN. b) Prenotazione delle prestazioni di altri operatori sanitari La piattaforma sta muovendo i primi passi concreti. Le prime organizzazioni territoriali di Federfarma hanno aderito (Emilia-Romagna, Bergamo, Brescia, Bari). Dovete contattare Promofarma per attivarla anche sul vostro territorio. c) Progetto Zenith È fondamentale che il maggior numero possibile di farmacie (attualmente sono 4.856) aderisca al Progetto Zenith. Federfarma deve poter disporre dei dati di spesa e di vendita, fondamentali nel confronto con la parte pubblica. Non possiamo correre il rischio che tutte queste informazioni vengano veicolate per altri canali (società di informatica e di rilevazione dati di mercato, Sogei). Il grande sviluppo registrato dalla ricetta elettronica, rischia di creare seri problemi al nostro sistema di raccolta dei dati. E’ quindi molto importante incoraggiare i colleghi ad aderire al Progetto Zenith che salvaguarda gli interessi delle Associazioni e il possesso dei dati da parte di Federfarma. Vi segnalo a questo proposito che alcune Associazioni provinciali hanno adottato la soluzione di garantire la fatturazione elettronica gratuita alle farmacie che aderiscono al Progetto Zenith. Lo ripeto: è fondamentale che i Colleghi assumano la consapevolezza dell’importanza di ricorrere a questi servizi, che costano poco e sono pensati proprio in un’ottica di supporto alla farmacia, piuttosto che affidarsi a soggetti esterni che ragionano in un’ottica prettamente commerciale. Di tutte queste iniziative si parlerà a Cosmofarma: nel nostro stand, in comune con Promofarma e Credifarma, sarà allestito uno spazio convegni e in quella sede 11 verranno presentate tutti i servizi offerti alle farmacie e potrete avere tutti i chiarimenti necessari. Programma gestionale: approfondimenti in corso Nell'ambito delle iniziativa volte a garantire un supporto sempre più efficace all'attività quotidiana delle farmacie, il Consiglio di Presidenza ha avvertito l'esigenza di verificare, con il supporto di Promofarma, la possibilità di proporre alle farmacie un programma gestionale che possa rappresentare un benchmark per quanto riguarda sia la qualità del prodotto sia i costi. In questo senso è stata avviata un'opera di verifica e di approfondimento delle possibili soluzioni. Non appena saranno definite delle proposte operative concrete, ve ne daremo conto. La pharmaceutical care Parliamo adesso di pharmaceutical care. Con GSK stiamo realizzando il “Progetto 100 Province” che punta proprio a mettere le farmacie in grado di svolgere un ruolo sempre più attivo sul fronte del monitoraggio del corretto uso del farmaco e dell’aderenza alla terapia. Invito, quindi tutti i Presidenti che hanno aderito al progetto 100 Province ad andare allo stand Federfarma a Cosmofarma, per avere informazioni sull’avvio del progetto e sulle attività che verranno implementate per dare attuazione a questa iniziativa volta a valorizzare il contributo professionale delle farmacie al miglioramento del livello di assistenza farmaceutica offerto alla popolazione e al corretto utilizzo delle risorse. Il progetto prevede l’attivazione di un portale internet dedicato, DottorFarma, che permette alle farmacie di registrare i dati di utilizzo del farmaco da parte dei pazienti cronici, di fornire a questi pazienti informazioni sulla loro patologia, sui comportamenti corretti da adottare, ma anche sui servizi e sulle iniziative avviate dalla farmacia. Il progetto prevede anche la realizzazione di una app che consente al paziente di essere costantemente in contatto con la farmacia e di essere accompagnato nella corretta assunzione dei farmaci. In questa prima fase il progetto si incentra sulle patologie respiratorie che sono tra quelle che fanno registrare il più basso livello di aderenza, anche a causa delle difficoltà di utilizzo degli inalatori. Il farmacista può avere un ruolo centrale nel fornire una corretta informazione sull’uso dei medicinali e dei devices. 12 Successivamente il portale verrà implementato con materiale riguardante altre patologie croniche, come il diabete e le patologie cardiovascolari, e potrà avvalersi del supporto di altre aziende farmaceutiche. Tra l’altro, le attività di pharmaceutical care ci consentiranno di disporre di una mole importante di dati sull’utilizzo dei farmaci da parte dei pazienti e sull’impatto positivo dell’intervento delle farmacie sia sulla salute delle persone che sui conti pubblici. Dati di questo tipo sono fondamentali per l’interlocuzione con la parte pubblica, nell’ottica di valorizzare il ruolo e le funzioni della farmacia. Vi segnalo anche che GSK organizza, sempre a Cosmofarma, un interessante corso ECM sui vaccini, con l’obiettivo di valorizzare il contributo che le farmacie possono dare anche su questo fronte. Ulteriori tematiche Prima di arrivare alle conclusioni vi voglio parlare di altre due questioni importanti. Riforma ENPAF Si sta parlando molto di riforma dell’ENPAF. Federfarma è sempre stata molto critica nei confronti del trattamento che l’ENPAF riserva alle farmacie. È fondamentale, quindi, che qualora si arrivi a una riforma dell’Ente di Previdenza di categoria, questa tenga conto delle specificità e delle esigenze dei titolari di farmacia, sia sostenibile e, allo stesso tempo, non crei disparità di trattamento tra farmacie piccole e farmacie grandi. Abbiamo quindi chiesto all’ENPAF, in occasione dei vari incontri avuti sia a livello politico che tecnico, di elaborare un progetto che dia il giusto riconoscimento alle richieste dei titolari che sono i maggiori contribuenti dell’Ente. È fondamentale in quest’ottica che la nostra categoria possa avere propri delegati all’interno dell’Ente stesso e che possa quindi far sentire la propria voce. I contatti con l’ENPAF sono ancora in corso. Credifarma Voglio aggiornarvi anche sulla situazione della nuova Credifarma che con grande impegno siamo riusciti a far uscire da una condizione di grave difficoltà. La cartolarizzazione dei crediti effettuata nel giugno scorso ha consentito all’azienda di rientrare nei parametri richiesti dalla Banca d’Italia e di presentare la domanda di iscrizione all’albo unico degli intermediari finanziari. 13 Tutta la struttura di costo è stata rivista: l’azienda è oggi più snella e veloce nella risposta alle esigenze delle farmacie. Il 2015 si è chiuso con un miglior risultato rispetto a quanto previsto dal piano di rilancio. Il management sta portando avanti il programma di incontri sul territorio per rafforzare i legami con le Associazioni provinciali e entrare a diretto contatto con le farmacie e promuovere i servizi offerti. Vi ricordo che Credifarma continua a fornire il servizio di anticipazione delle DCR e di assistenza legale per il recupero dei crediti, ma offre anche altre tipologie di finanziamenti per garantire alle farmacie maggiore liquidità ovvero procedere a ristrutturazioni e ammodernamenti della struttura e delle attrezzature. Inoltre, Credifarma funge da tramite tra le farmacie e le banche socie, permettendo ai colleghi di accedere a servizi quali prestiti personali, leasing, mutui, pos, apertura di conto corrente, tutto a condizioni agevolate. Invito, quindi, tutti i Presidenti che non l’hanno già fatto a prendere contatti con la società per organizzare incontri sul territorio e consentire a Credifarma di presentare ai farmacisti i servizi offerti e rispondere alle loro domande. In questa fase di grande cambiamento, Credifarma può dare un supporto importante alle farmacie. Sta a tutti noi sfruttare al meglio anche questa opportunità. CONCLUSIONI Come vedete le attività promosse da Federfarma per supportare e valorizzare il ruolo della farmacia sono tante e importanti. Siamo convinti che la strada intrapresa sia quella giusta per garantire alle farmacie il necessario sostegno e gli strumenti utili ad affrontare il nuovo contesto normativo, economico e sociale. La fase di grande unità che ha caratterizzato l’approccio del Sindacato al DDL Concorrenza deve proseguire anche nei prossimi mesi in cui dovranno concretizzarsi tutte le iniziative necessarie per consentire alle farmacie di affrontare in modo efficace le sfide che le attendono. È fondamentale il contributo di tutti. È fondamentale che tutti noi operiamo nella stessa direzione e con i medesimi obiettivi. Adesso la parola a voi per le vostre osservazioni e le vostre proposte. Vi ringrazio. 14