ASSEMBLEA NAZIONALE FEDERFARMA
ROMA, 10 MARZO 2016
RELAZIONE DEL PRESIDENTE, DR.SSA ANNAROSA RACCA
Cari Colleghi,
l’Assemblea di oggi si svolge in un momento significativo per la farmacia italiana.
Siamo alla vigilia di un grande cambiamento, ma anche in una fase che offre alle
farmacie nuove opportunità di crescita e di sviluppo. Sta a tutti noi saperle cogliere e
fare in modo che il Sindacato fornisca ai Colleghi il necessario supporto operativo.
Quante volte in Assemblea abbiamo parlato del DDL Concorrenza e ci siamo
confrontati sul percorso da compiere. Adesso, con le votazione degli emendamenti
in X Commissione del Senato, siamo alla fase conclusiva, che si sarebbe dovuta
concretizzare in questi giorni,. Dobbiamo però ancora aspettare, perché l’esame da
parte della X Commissione si sta prolungando più del previsto.
L’esito dell’esame in Commissione
La Commissione, nell’esaminare l’articolo 48 del DDL, che tratta delle farmacie, ha
fissato alcuni punti importanti.
Innanzitutto, la Commissione ha respinto tutti gli emendamenti volti a consentire la
vendita di medicinali con ricetta medica negli esercizi commerciali ovvero la
creazione di farmacie non convenzionate.
Anche al Senato ha prevalso la linea adottata dalla Camera dei Deputati: la ricetta
deve restare in farmacia.
Si tratta di un risultato importantissimo, in linea con il mandato affidatoci da
questa Assemblea, che siamo riusciti ad ottenere in condizioni difficili, sotto la
costante pressione dei gruppi commerciali della GDO, interessati ad ampliare
ulteriormente la gamma di prodotti offerti, mettendo sugli scaffali dei supermercati
anche i medicinali con obbligo di ricetta medica.
Le pressioni sono continuate per tutti questi mesi, con una massiccia campagna
stampa, con spot radiofonici, con comunicati all’interno dei punti vendita della GDO.
GDO che ha continuato a insistere fino all’ultimo momento, quando la Commissione
stava votando gli emendamenti, con la Conad che ha diramato un comunicato per
sbandierare le 140mila firme alla propria petizione per la liberalizzazione dei
farmaci di fascia C con ricetta.
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Devo dire che i politici non si sono fatti impressionare da informazioni e dati
palesemente errati e strumentali e da numeri (quelli delle firme) che appaiono
tutt’altro che significativi. I politici hanno invece tenuto conto delle nostre
argomentazioni a difesa del servizio offerto dalla farmacia in quanto presidio
sanitario territoriale, la cui attività è finalizzata in via prioritaria alla tutela della
salute delle persone e non al business.
È quindi passato il messaggio che in questi mesi abbiamo diffuso a tutti i livelli e con
grande unità di intenti da parte di tutti. L’unità è stata la nostra forza ed è alla base
dell’importante risultato ottenuto, per il quale voglio ringraziare in modo particolare
questa Assemblea.
L’unità della categoria è stata più forte delle spinte di quella che è la vera lobby, la
GDO, che ha messo in campo risorse economiche rilevanti per condizionare
l’opinione pubblica e la politica.
L’aver mantenuto la ricetta in farmacia – pur continuando a monitorare con
attenzione l’andamento dei lavori al Senato – è un risultato fondamentale per
garantire la sopravvivenza stessa della farmacia professionale. Registriamo su
questo fronte anche la presa di posizione del Presidente di Farmindustria
Scaccabarozzi, che ha sostenuto la necessità di mantenere i farmaci con ricetta in
farmacia. Interessante anche la dichiarazione di Scaccabarozzi sul doppio prezzo:
sembra che finalmente l’industria farmaceutica abbia compreso l’importanza di
questa nostra proposta che consentirebbe di superare il problema dell’esportazione
parallela e delle carenze, favorendo il ritorno in farmacia dei medicinali in
distribuzione diretta e la riforma della remunerazione.
Intanto, oggi le parafarmacie parlano di emergenza sindacale, ammettendo
implicitamente che le grandi promesse sbandierate in queste settimane – 3.500
nuove aziende, 8.000 nuovi posti di lavoro, 900 milioni di euro di risparmi per i
cittadini – altro non erano che un bluff, un grande inganno a danno dei cittadini.
Il nuovo contesto sta prendendo forma
Siamo in attesa che la X Commissione Industria del Senato sciolga gli ultimi nodi sul
DDL, in particolare per quanto riguarda i numerosi emendamenti delle diverse forze
politiche riguardanti eventuali limitazioni all’ingresso del capitale nella proprietà
della farmacia.
Si tratta di uno dei temi che la Commissione ha accantonato e che sarà affrontato
nei prossimi giorni, anche se sembra che il Ministero dello sviluppo economico sia
contrario a imporre troppi paletti alle società.
Appena avremo notizie ve le comunicheremo.
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Dobbiamo in ogni caso seguire con attenzione anche il prossimo passaggio in Aula
al Senato, perché si tratta del punto di non ritorno. È praticamente certo, infatti, che
in occasione della terza lettura alla Camera il testo verrà approvato come è stato
licenziato dal Senato, in modo da chiudere definitivamente l’iter del provvedimento
che si è prolungato più del previsto. Stiamo parlando, infatti, di un DDL collegato alla
manovra finanziaria del 2015 che avrebbe dovuto avere una corsia preferenziale e
un iter rapido e che, invece, ha impiegato più di anno per superare le prime due
letture parlamentari.
I rapporti con la politica
Sono stati fondamentali e continueranno ad avere un’importanza centrale i rapporti
con la politica: abbiamo continuato a tessere una fitta rete di contatti e rapporti
con rappresentanti delle principali forze politiche, soprattutto del PD, di NCD e con
una parte di Scelta Civica, ma anche con le nuove compagini parlamentari vicine alla
maggioranza, che sempre più stanno avendo un ruolo importante nelle votazioni al
Senato. Mi riferisco al Gruppo di Verdini, con il quale sono stati avviati contatti
estremamente efficaci.
Abbiamo mantenuto anche in questa fase un profilo basso, senza raccogliere le
continue provocazioni della GDO e delle parafarmacie, interessate ad alzare i toni e
a trascinarci in polemiche strumentali, con il solo obiettivo di far apparire
Federfarma la lobby che impedisce il cambiamento. Si tratta di una scelta ben
precisa, frutto di costanti contatti e confronti con il mondo politico, che ci ha
portato a lavorare sotto traccia, senza alzare i toni, senza alimentare polemiche
sterili, e che, alla fine, si è rivelata vincente.
Devo ringraziare le Associazioni che si sono attivate sul territorio, promuovendo
incontri e campagne di comunicazione o rilanciando gli spunti lanciati a livello
nazionale, con l’obiettivo di rispondere indirettamente agli attacchi della GDO e
delle parafarmacie.
La campagna “La farmacia che vogliamo”, partita da Federfarma Bologna, è stata
diffusa sul territorio da altre Organizzazioni territoriali, così come altre iniziative di
comunicazione sempre tranquille, soft, mai aggressive, come invece ha fatto la GDO.
Le prospettive
Devo dire che nella serie di contatti avuti in questa fase è emersa da parte dei
politici più attenti la consapevolezza del vulnus creato con l’istituzione delle
parafarmacie. Lo avete sentito dalle parole dell’onorevole Federico Gelli,
responsabile sanità del PD, intervenuto alla nostra Assemblea del 14 ottobre scorso:
le parafarmacie sono un ibrido che non ha senso, è necessario pervenire a un
superamento di questa realtà.
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Dalla politica ci viene quindi la richiesta di un contributo di proposte e di idee per
riorganizzare il settore, anche alla luce delle novità introdotte dal DDL Concorrenza,
per dare risposte efficaci ai cittadini. Non sarà facile trovare una soluzione
praticabile soprattutto per quanto riguarda l’eventuale ricomposizione del binomio
farmacista-farmacia, ma si tratta di riflessioni che stiamo facendo anche con l’aiuto
dei nostri consulenti, con l’obiettivo di presentare al mondo politico una nostra
proposta credibile e concretamente fattibile.
Il protocollo con il Ministro Alfano
Nell’ambito dei rapporti con i principali esponenti della politica nazionale rientra il
protocollo che abbiamo siglato con il Ministro dell’Interno Angelino Alfano.
Si tratta di un’iniziativa molto importante che aggiorna e amplia il protocollo siglato
nel 2010 con l’allora Ministro dell’Interno Maroni, consentendo il ricorso alle
tecnologie più moderne per la prevenzione delle rapine e per l’identificazione dei
rapinatori e puntando sul concetto di sicurezza partecipata. Si tratta, in particolare,
di rafforzare i meccanismi di collaborazione e dialogo con le forze dell’ordine per
fornire alle farmacie tutti gli strumenti utili per migliorare il livello di sicurezza dei
clienti e dei dipendenti.
La sigla di questo protocollo consentirà l’organizzazione di corsi di formazione per i
farmacisti in materia di sicurezza e di rafforzare i rapporti con le Prefetture, al fine
di condividere attività e progetti per rafforzare i controlli e la rete di protezione
costruita intorno alle farmacie.
Vi invito, quindi, ad attivarvi a livello locale, come hanno già fatto alcune
Associazioni provinciali, come Modena, Mantova e Udine, per siglare protocolli
applicativi sul territorio e dare concretezza alle linee guida condivise a livello
nazionale.
Abbiamo finalmente uno strumento importante per dare risposte ai Colleghi che
sono vittime di continui azioni criminose e temono per la propria sicurezza e per
quella dei propri collaboratori e clienti.
Le attività di Federfarma per valorizzare il ruolo della farmacia
Questa iniziativa è un tassello del progetto promosso da Federfarma per supportare
le farmacie nella propria attività quotidiana al servizio dei cittadini.
In questi mesi Federfarma, infatti, ha portato avanti un’intensa e costante opera di
sensibilizzazione del mondo politico e della pubblica opinione riguardo alla
necessità di salvaguardare la funzione sociale e sanitaria della farmacia italiana;
una farmacia impegnata quotidianamente in un’attività di tutela della salute della
popolazione e di assistenza soprattutto a favore dei soggetti più fragili.
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Iniziative come la consegna a domicilio dei farmaci - al cui numero verde
800.189.521 risponde da alcune settimane a questa parte non più un call center ma
Federfarma stessa - o la Carta della qualità delle farmacie, sono state promosse
proprio con l’obiettivo di far emergere gli aspetti professionali, umani e sociali del
lavoro svolto dalle 18.000 farmacie su tutto il territorio nazionale.
Sono questi i temi che abbiamo sottolineato e ribadito in tutti gli eventi pubblici a
cui abbiamo partecipato in questi mesi, in televisione, alla radio, nei convegni, con
articoli sulla stampa.
È stato una vera e propria campagna di sensibilizzazione che ha messo al centro il
ruolo sociale e sanitario della farmacia; una tematica che ha avuto grande presa sui
politici, sui giornalisti, sulle associazioni dei cittadini e dei consumatori, le quali, a
differenza di quanto avvenuto nel passato, non ci hanno messo sotto attacco.
L’impegno su questo fronte è stato ed è tuttora quotidiano e ci ha permesso di
costruire una serie di contatti e collaborazioni, grazie ai quali abbiamo potuto
realizzare una serie di iniziative congiunte con le principali Associazioni dei
consumatori. Tra queste vi segnalo, in particolare, la collaborazione con l’Unione
Nazionale Consumatori all’iniziativa “Cose da non credere” e la realizzazione di un
vademecum per farmacisti e cittadini sulla vendita di farmaci on line, in
collaborazione con il Movimento Consumatori.
Invito tutti voi Presidenti a sollecitare le farmacie associate a partecipare alle
iniziative promosse a livello nazionale da Federfarma, perché non si tratta di
assumere impegni dirompenti, ma di dare visibilità ad attività che le farmacie
sostanzialmente già svolgono e che, però, hanno un importantissimo ritorno in
termini di immagine.
Per quanto riguarda la Carta della qualità, realizzata in collaborazione con
Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato, in particolare, è fondamentale
che le farmacie aderiscano ai principi elencati nella Carta stessa e rispettino gli
standard di qualità ivi previsti. Vi ricordo al riguardo che la locandina e il testo della
Carta, che abbiamo inviato con Farma7, sono scaricabili dal sito internet di
Federfarma.
Sarebbe importante che anche voi organizziate incontri a livello locale,
coinvolgendo i rappresentanti territoriali di Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti
del Malato, per far conoscere i contenuti della Carta e sensibilizzare le farmacie ad
aderire all’iniziativa. Vi ricordo che nel corso del 2016 i volontari di Cittadinanzattiva,
come previsto dal protocollo di intesa che abbiamo siglato con questa
organizzazione, realizzeranno un monitoraggio civico per verificare il rispetto da
parte delle farmacie dei principi sanciti dalla Carta. Dobbiamo fare bella figura e far
certificare dai cittadini il nostro impegno concreto a loro favore.
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Vi invito anche ad utilizzare i materiali di comunicazione che verranno via via inseriti
nel sito “Guadagnare salute”, raggiungibile anche dalla home page del sito di
Federfarma. Si tratta, infatti, di documenti di vario tipo, opuscoli, locandine, video,
che vengono realizzati dall’Istituto Superiore di Sanità, con il marchio di
Federfarma. Tali materiali, che sono il frutto di un accordo di collaborazione con
l’ISS, recentemente rinnovato, possono essere usati sul territorio per promuovere
campagne di educazione sanitaria e prevenzione, sempre nell’ottica di valorizzare
l’impegno delle farmacia a favore della salute delle persone. Un impegno che va
coltivato, costruito e valorizzato giornalmente, nel rapporto quotidiano con il
cittadino, sfruttando tutti gli elementi informativi, come quelli di grande valore
scientifico realizzati dall’Istituto Superiore di Sanità, messi a disposizione delle
farmacie.
La Giornata nazionale per la salute della donna
Sempre in tema di ruolo sociale della farmacia, vi segnalo che Federfarma ha dato al
Ministro della salute Lorenzin la disponibilità delle farmacie a partecipare
attivamente alla Prima Giornata Nazionale per la salute della Donna, che si terrà il
22 aprile prossimo.
In quella occasione, le farmacie dovranno garantire la misurazione gratuita della
pressione a tutte le donne che entrano in farmacia e potranno collaborare ad altre
iniziative che verranno organizzate nell’ambito di tale importante manifestazione
nazionale, voluta dal Governo.
È inutile sottolineare che, anche in questo caso, è fondamentale la partecipazione di
tutti i Colleghi a un’iniziativa di grande valore sociale.
I prossimi passi
Quali dovranno essere i prossimi passaggi politici per dare concreta attuazione al
progetto di supporto di Federfarma alle farmacie?
L’Assemblea di oggi è un primo momento fondamentale di confronto in questo
senso.
È essenziale, infatti, condividere l’impostazione del progetto del Sindacato per
fornire alle farmacie strumenti operativi e gestionali, utili, da una parte, a rendere
l’azienda farmacia più forte e quindi più competitiva e, dall’altra, a dare maggiore
efficacia e concretezza al ruolo professionale della farmacia in quanto presidio
sanitario territoriale.
Un ulteriore passaggio saranno le occasioni di incontro che organizzeremo a
Cosmofarma, che si terrà a Bologna dal 15 al 17 aprile. In particolare, vi segnalo che
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la mattina sabato 16 aprile prossimo si svolgerà il convegno Federfarma, mentre il
pomeriggio avrà luogo la sessione organizzata dal Sunifar.
In quella sede vogliamo allargare il dibattito ad altre figure che possano fornirci
indicazioni utili per calibrare al meglio la gestione della farmacia e le funzioni del
Sindacato rispetto alle mutate condizioni operative.
Penso all’intervento dei commercialisti di settore, che vogliamo convocare, nella
giornata di domenica 16 aprile, sempre a Cosmofarma, e che possono darci un
quadro completo e aggiornato della situazione della farmacia e ai possibili
correttivi. Ma i commercialisti possono darci anche indicazioni sulle attività più
efficaci che la Federfarma può svolgere per dare risposte mirate alle esigenze dei
colleghi.
Penso anche al possibile intervento di rappresentanti dei Paesi europei in cui il
capitale è già entrato in farmacia, per verificare quali soluzioni siano state adottate
per garantire l’indipendenza delle farmacie di proprietà di farmacisti.
Penso a tutti quegli esperti di tematiche gestionali che possano dare un contributo
di idee e di proposte che possa permetterci di calibrare al meglio le attività di
sostegno alla farmacia indipendente.
Il terzo passaggio fondamentale sarà l’Assemblea pubblica che sarà organizzata nel
prossimo mese di maggio/giugno, con l’obiettivo di presentare alle Istituzioni la
Farmacia italiana, le sue specificità, le iniziative avviate per migliorare sempre più il
servizio offerto, ma anche per avanzare le nostre richieste e proposte per superare
gli aspetti critici e creare le condizioni più favorevoli per lo sviluppo della nostra
attività.
L’Assemblea pubblica vuole essere un momento di confronto con tutti i nostri
interlocutori per mettere la farmacia al centro del dibattito.
All’incontro parteciperanno il Ministro della salute e altri rappresentanti del
Governo e del mondo politico, amministratori pubblici, esponenti della filiera e del
mondo della sanità in generale. Ci avvarremo anche del supporto del Prof. Massimo
Luciani, nostra autorevole consulente, che ci aiuterà nell’analisi del nuovo contesto
e nella definizione di linee di intervento per superare le possibili criticità e
valorizzare le funzioni della farmacia.
I messaggi da lanciare
I passaggi di cui ho parlato, in parte interni alla categoria, in parte pubblici, hanno
due finalità.
La prima è quella di far aumentare la consapevolezza nei colleghi riguardo
all’importanza del ruolo svolto. La seconda è quella di lanciare alla politica alcuni
messaggi chiave: la farmacia è un presidio sociale e sanitario che svolge un ruolo
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essenziale e ha bisogno di regole certe e di sostegno per poter continuare a erogare
un servizio fondamentale per la popolazione.
Il protocollo con la FIMMG
In questa logica rientra il protocollo di intesa che stiamo per siglare con la FIMMG e
che punta a mettere da parte le polemiche sulla sostituzione e a ribadire la comune
volontà di affrontare insieme le principali sfide che attendono la sanità del territorio.
Abbiamo convinto i medici della necessità di combattere insieme per riportare i
farmaci innovativi e i vaccini nella penna del medico di famiglia e alla
dispensazione in farmacia. Anche i biosimilari, come avviene negli USA, devono
rientrare nel bagaglio professionale dei farmacisti del territorio.
Il protocollo prevede che:
- la riorganizzazione delle cure primarie debba essere incentrata sul medico di
medicina generale e sulla farmacia, valorizzandone l’autonomia professionale e il
rapporto di fiducia che si instaura con il cittadino;
- Federfarma e FIMMG si impegnano, in quest’ottica, a una preventiva
consultazione reciproca in occasione della definizione delle norme di interesse
comune;
- le convenzioni nazionali della medicina generale e della farmacia devono essere
rinnovate contestualmente, coordinate tra loro, avere una validità temporale
certa e cogente, avere validità su tutto il territorio nazionale;
- I rapporti tra mmg e farmacia devono essere rafforzati, nel rispetto della
complementarietà dei ruoli, mettendo al centro la responsabilità del
professionista, sviluppando nuove relazioni, con l’obiettivo prioritario, come vi ho
detto, di creare le condizioni per la prescrizione e la dispensazione dei farmaci
innovativi e dei vaccini da parte dei due professionisti del territorio.
Fondamentale il rinnovo della convenzione
È evidente, quindi, l’importanza di rinnovare la convenzione farmaceutica nazionale
per adeguare le modalità di erogazione del servizio al nuovo contesto normativo e
per mettere le farmacie in grado di dare un contributo efficace al riassetto del
sistema sanitario pubblico.
Su questo fronte sono state molto importanti le dichiarazioni del nuovo
coordinatore della Commissione salute delle Regioni, l’assessore al Bilancio della
Lombardia Massimo Garavaglia, che - in occasione del convegno organizzato a
Milano da Federfarma Lombardia che ha visto la partecipazione di oltre 700
farmacisti - ha confermato la volontà di aprire al più presto un confronto con tutti i
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soggetti interessati per giungere in tempi brevi al rinnovo dell’accordo
convenzionale.
Il ruolo del Sindacato
Ho accennato alle iniziative di carattere politico che stiamo portando avanti per dare
concretezza al progetto di rafforzamento del ruolo della farmacia all’interno del SSN.
È evidente che il Sindacato dovrà continuare a svolgere una funzione centrale nei
rapporti con le Istituzioni nazionali, il Governo, il Parlamento, la Conferenza delle
Regioni ovvero il futuro Senato delle autonomie, previsto dalla riforma
costituzionale.
Una riforma che, peraltro, riporta al livello centrale competenze importanti anche in
materia di tutela della salute. Questo significa che Federfarma, sempre di più, dovrà
interfacciarsi con i referenti politici nazionali per contribuire alla definizione di
politiche della salute che tengano nel dovuto conto le funzioni e le potenzialità delle
farmacie.
Ma, nel nuovo contesto, caratterizzato dalla presenza di nuovi operatori e da catene
di farmacie dotate di un potere economico rilevante, Federfarma dovrà anche
potenziare il proprio ruolo per quanto riguarda la fornitura alle farmacie di servizi
e strumenti operativi utili ad affrontare un contesto più competitivo e difficile.
Non solo, il Sindacato dovrà anche svolgere un ruolo di coordinamento sempre più
efficace e diretto per quanto riguarda l’intervento di tutti i soggetti che possono
dare alle farmacie efficaci supporti e strumenti di lavoro, nell’ottica di mettere tutti
i colleghi in grado di operare in modo efficace sul mercato.
Penso ai commercialisti di settore, nel cui ambito dobbiamo creare un pool di
esperti in grado di supportarci con analisi sulla situazione economica e finanziaria
delle farmacie. L’obiettivo deve essere quello di avere sempre il polso della
situazione e poter attivare in tempi rapidi interventi e soluzioni che possano dare
risposte efficaci e mirate ai bisogni delle varie categorie di farmacie (grandi, piccole,
rurali, rurali sussidiate).
Il coordinamento deve riguardare anche le strutture partecipate o vicine a
Federfarma. Penso a Promofarma e Credifarma, ma anche a Federfarma Servizi,
all’AssInde. Sempre più queste realtà devono interagire, sotto il controllo e secondo
gli indirizzi di Federfarma, in modo da operare nell’interesse delle farmacie,
elaborando prodotti e servizi utili a rafforzare la rete delle farmacie indipendenti.
In sostanza, si tratta di potenziare e intensificare un approccio che in questi anni il
Sindacato ha già avviato, mettendo in campo una serie di servizi volti ad agevolare
le farmacie, a ridurre i costi di gestione, a snellire gli adempimenti burocratici.
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Siamo convinti, infatti, che la gestione delle farmacie debba restare in mano ai
titolari e che non rientri tra i compiti del Sindacato assumere funzioni
imprenditoriali. La farmacia professionale indipendente, che è un grande valore
aggiunto del sistema sanitario italiano, deve restare tale. Il Sindacato deve svolgere
una funzione di supporto e di indirizzo.
Le piattaforme
L’informatica riveste un ruolo centrale per rafforzare la farmacia e semplificare il
lavoro dietro al banco.
In questi mesi abbiamo intensificato l’impegno su questo fronte, con il supporto
concreto e fattivo di Promofarma, arrivando a costruire una serie di infrastrutture
informatiche che sono a disposizione delle farmacie, a costi contenuti e in una logica
di servizio e non commerciale.
È fondamentale anche il vostro contributo per far conoscere questi servizi e portare
le farmacie a sfruttarli, in modo da risparmiare e ottenere un aiuto concreto nel
lavoro quotidiano al banco.
1) Ricetta elettronica
Promofarma ha supportato le farmacie nella realizzazione della ricetta elettronica.
Siamo arrivati ormai ad oltre il 70% delle ricette a livello nazionale, con picchi di
oltre l’80 % in Sicilia (88%), Veneto (88%), Campania (87%), Trentino (87%),
Piemonte (82%) e Basilicata (80%).
2) Fatturazione elettronica
Al servizio di fatturazione elettronica hanno aderito oltre 8.500 farmacie che
possono usufruire di un servizio completo a costi irrisori. Grazie a tale attività, le
farmacie hanno risparmiato complessivamente oltre un milione e mezzo di euro nel
2015 e circa un milione e 700 mila euro nel 2016.
3) Invio dei dati degli scontrini all’Agenzia delle Entrate
Promofarma ha allestito il servizio Spese Sanitarie On Line per agevolare le farmacie
nella rilevazione e nell’invio dei dati relativi alle spese sanitarie detraibili sostenute
dai cittadini, ai fini della realizzazione del 730 precompilato.
Tutte le difficoltà sono state superate, comprese le polemiche riguardo
all’impossibilità per le farmacie di trasmettere i dati relativi al 2015, anche alla luce
del fatto che le specifiche tecniche sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale solo
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l’11 agosto scorso. È stato tutto chiarito. Sono stati inviati anche alcuni dati relativi
al 2015. Per il 2016 è tutto a posto e l’invio potrà procedere regolarmente.
4) Piattaforme informatiche per i servizi
Prosegue l’attività di implementazione delle piattaforme informatiche per
l’erogazione di nuovi servizi.
a) Telemedicina
La piattaforma è operativa da tempo. Sono oltre 2.000 le farmacie che hanno
aderito e che forniscono prestazioni quali elettrocardiogramma refertato a
distanza, holter pressorio e holter cardiaco.
I risultati sono molto positivi: è emerso un 8% di casi gravi di aritmie che sono
stati indirizzati al Pronto soccorso come codici rossi.
Dobbiamo far conoscere a tutti queste attività che valorizzano la funzione
sanitaria e di prevenzione della farmacia. La parte pubblica deve avere la
consapevolezza che affidare i servizi alle farmacie significa fare salute e
prevenzione e far risparmiare il SSN.
b) Prenotazione delle prestazioni di altri operatori sanitari
La piattaforma sta muovendo i primi passi concreti. Le prime organizzazioni
territoriali di Federfarma hanno aderito (Emilia-Romagna, Bergamo, Brescia,
Bari). Dovete contattare Promofarma per attivarla anche sul vostro territorio.
c) Progetto Zenith
È fondamentale che il maggior numero possibile di farmacie (attualmente sono
4.856) aderisca al Progetto Zenith. Federfarma deve poter disporre dei dati di
spesa e di vendita, fondamentali nel confronto con la parte pubblica. Non
possiamo correre il rischio che tutte queste informazioni vengano veicolate per
altri canali (società di informatica e di rilevazione dati di mercato, Sogei). Il
grande sviluppo registrato dalla ricetta elettronica, rischia di creare seri problemi
al nostro sistema di raccolta dei dati. E’ quindi molto importante incoraggiare i
colleghi ad aderire al Progetto Zenith che salvaguarda gli interessi delle
Associazioni e il possesso dei dati da parte di Federfarma. Vi segnalo a questo
proposito che alcune Associazioni provinciali hanno adottato la soluzione di
garantire la fatturazione elettronica gratuita alle farmacie che aderiscono al
Progetto Zenith.
Lo ripeto: è fondamentale che i Colleghi assumano la consapevolezza
dell’importanza di ricorrere a questi servizi, che costano poco e sono pensati
proprio in un’ottica di supporto alla farmacia, piuttosto che affidarsi a soggetti
esterni che ragionano in un’ottica prettamente commerciale.
Di tutte queste iniziative si parlerà a Cosmofarma: nel nostro stand, in comune con
Promofarma e Credifarma, sarà allestito uno spazio convegni e in quella sede
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verranno presentate tutti i servizi offerti alle farmacie e potrete avere tutti i
chiarimenti necessari.
Programma gestionale: approfondimenti in corso
Nell'ambito delle iniziativa volte a garantire un supporto sempre più efficace
all'attività quotidiana delle farmacie, il Consiglio di Presidenza ha avvertito l'esigenza
di verificare, con il supporto di Promofarma, la possibilità di proporre alle farmacie
un programma gestionale che possa rappresentare un benchmark per quanto
riguarda sia la qualità del prodotto sia i costi.
In questo senso è stata avviata un'opera di verifica e di approfondimento delle
possibili soluzioni. Non appena saranno definite delle proposte operative concrete,
ve ne daremo conto.
La pharmaceutical care
Parliamo adesso di pharmaceutical care. Con GSK stiamo realizzando il “Progetto
100 Province” che punta proprio a mettere le farmacie in grado di svolgere un ruolo
sempre più attivo sul fronte del monitoraggio del corretto uso del farmaco e
dell’aderenza alla terapia.
Invito, quindi tutti i Presidenti che hanno aderito al progetto 100 Province ad
andare allo stand Federfarma a Cosmofarma, per avere informazioni sull’avvio del
progetto e sulle attività che verranno implementate per dare attuazione a questa
iniziativa volta a valorizzare il contributo professionale delle farmacie al
miglioramento del livello di assistenza farmaceutica offerto alla popolazione e al
corretto utilizzo delle risorse.
Il progetto prevede l’attivazione di un portale internet dedicato, DottorFarma, che
permette alle farmacie di registrare i dati di utilizzo del farmaco da parte dei pazienti
cronici, di fornire a questi pazienti informazioni sulla loro patologia, sui
comportamenti corretti da adottare, ma anche sui servizi e sulle iniziative avviate
dalla farmacia.
Il progetto prevede anche la realizzazione di una app che consente al paziente di
essere costantemente in contatto con la farmacia e di essere accompagnato nella
corretta assunzione dei farmaci.
In questa prima fase il progetto si incentra sulle patologie respiratorie che sono tra
quelle che fanno registrare il più basso livello di aderenza, anche a causa delle
difficoltà di utilizzo degli inalatori. Il farmacista può avere un ruolo centrale nel
fornire una corretta informazione sull’uso dei medicinali e dei devices.
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Successivamente il portale verrà implementato con materiale riguardante altre
patologie croniche, come il diabete e le patologie cardiovascolari, e potrà avvalersi
del supporto di altre aziende farmaceutiche.
Tra l’altro, le attività di pharmaceutical care ci consentiranno di disporre di una mole
importante di dati sull’utilizzo dei farmaci da parte dei pazienti e sull’impatto
positivo dell’intervento delle farmacie sia sulla salute delle persone che sui conti
pubblici. Dati di questo tipo sono fondamentali per l’interlocuzione con la parte
pubblica, nell’ottica di valorizzare il ruolo e le funzioni della farmacia.
Vi segnalo anche che GSK organizza, sempre a Cosmofarma, un interessante corso
ECM sui vaccini, con l’obiettivo di valorizzare il contributo che le farmacie possono
dare anche su questo fronte.
Ulteriori tematiche
Prima di arrivare alle conclusioni vi voglio parlare di altre due questioni importanti.
Riforma ENPAF
Si sta parlando molto di riforma dell’ENPAF. Federfarma è sempre stata molto critica
nei confronti del trattamento che l’ENPAF riserva alle farmacie. È fondamentale,
quindi, che qualora si arrivi a una riforma dell’Ente di Previdenza di categoria,
questa tenga conto delle specificità e delle esigenze dei titolari di farmacia, sia
sostenibile e, allo stesso tempo, non crei disparità di trattamento tra farmacie
piccole e farmacie grandi.
Abbiamo quindi chiesto all’ENPAF, in occasione dei vari incontri avuti sia a livello
politico che tecnico, di elaborare un progetto che dia il giusto riconoscimento alle
richieste dei titolari che sono i maggiori contribuenti dell’Ente.
È fondamentale in quest’ottica che la nostra categoria possa avere propri delegati
all’interno dell’Ente stesso e che possa quindi far sentire la propria voce.
I contatti con l’ENPAF sono ancora in corso.
Credifarma
Voglio aggiornarvi anche sulla situazione della nuova Credifarma che con grande
impegno siamo riusciti a far uscire da una condizione di grave difficoltà.
La cartolarizzazione dei crediti effettuata nel giugno scorso ha consentito all’azienda
di rientrare nei parametri richiesti dalla Banca d’Italia e di presentare la domanda
di iscrizione all’albo unico degli intermediari finanziari.
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Tutta la struttura di costo è stata rivista: l’azienda è oggi più snella e veloce nella
risposta alle esigenze delle farmacie.
Il 2015 si è chiuso con un miglior risultato rispetto a quanto previsto dal piano di
rilancio.
Il management sta portando avanti il programma di incontri sul territorio per
rafforzare i legami con le Associazioni provinciali e entrare a diretto contatto con le
farmacie e promuovere i servizi offerti. Vi ricordo che Credifarma continua a fornire
il servizio di anticipazione delle DCR e di assistenza legale per il recupero dei crediti,
ma offre anche altre tipologie di finanziamenti per garantire alle farmacie maggiore
liquidità ovvero procedere a ristrutturazioni e ammodernamenti della struttura e
delle attrezzature.
Inoltre, Credifarma funge da tramite tra le farmacie e le banche socie, permettendo
ai colleghi di accedere a servizi quali prestiti personali, leasing, mutui, pos, apertura
di conto corrente, tutto a condizioni agevolate.
Invito, quindi, tutti i Presidenti che non l’hanno già fatto a prendere contatti con la
società per organizzare incontri sul territorio e consentire a Credifarma di
presentare ai farmacisti i servizi offerti e rispondere alle loro domande.
In questa fase di grande cambiamento, Credifarma può dare un supporto
importante alle farmacie. Sta a tutti noi sfruttare al meglio anche questa
opportunità.
CONCLUSIONI
Come vedete le attività promosse da Federfarma per supportare e valorizzare il
ruolo della farmacia sono tante e importanti.
Siamo convinti che la strada intrapresa sia quella giusta per garantire alle farmacie
il necessario sostegno e gli strumenti utili ad affrontare il nuovo contesto
normativo, economico e sociale.
La fase di grande unità che ha caratterizzato l’approccio del Sindacato al DDL
Concorrenza deve proseguire anche nei prossimi mesi in cui dovranno concretizzarsi
tutte le iniziative necessarie per consentire alle farmacie di affrontare in modo
efficace le sfide che le attendono. È fondamentale il contributo di tutti. È
fondamentale che tutti noi operiamo nella stessa direzione e con i medesimi
obiettivi.
Adesso la parola a voi per le vostre osservazioni e le vostre proposte.
Vi ringrazio.
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allegato n. 1